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Atti Parlamentari – I – Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA DISCUSSIONI SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 RESOCONTO STENOGRAFICO 813. SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI INDI DELLA VICEPRESIDENTE MARINA SERENI E DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI I N D I C E RESOCONTO STENOGRAFICO .................... 1 - 96 Missioni............................................................... 1 Presidente.......................................................... 1 Progetto di legge: S. 2067-1844-2032-176-209-286-299-381- 382-384-385-386-387-389-468-581-597-609-614-700-708- 709-1008-1113-1456-1587-1681-1682-1683-1684-1693-1713- 1824-1905-1921-1922-2103-2295-2457 - D'iniziativa del Governo; Ferranti ed altri; Molteni ed altri; d'iniziativa dei senatori: Scilipoti Isgrò; Torrisi; Manconi ed altri; Compagna; Barani; Barani; Barani; Barani; Barani; Barani; Barani; Marinello ed altri; Compagna; Cardiello ed altri; Cardiello ed altri; Cardiello ed altri; Barani; Casson ed altri; De Cristofaro ed altri; Lo Giudice ed altri; Casson ed altri; Lumia ed altri; Lo Giudice ed altri; Giarrusso ed altri; Giarrusso ed altri; Giarrusso ed altri; Giarrusso ed altri; Ginetti ed altri; Campanella ed altri; Ricchiuti ed altri; Barani; Mussini ed altri; N.B. Il RESOCONTO SOMMARIO è disponibile on line già nel corso della seduta, alla pagina “Resoconti” del sito della Camera dei deputati. Il Resoconto Sommario è corredato di collegamenti ipertestuali verso il Resoconto Stenografico (Vedi RS) ed ai documenti di seduta (Vedi All. A). I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula sono pubblicati nell’Allegato A. Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicati nell’Allegato B. N.B. PARTITO DEMOCRATICO: PD; MOVIMENTO 5 STELLE: M5S; FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE: FI-PDL; ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA: MDP; ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD: AP-CPE-NCD; LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI: LNA; SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE: SI-SEL-POS; CIVICI E INNOVATORI: CI; SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE: SC-ALA CLP-MAIE; DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO: DES- CD; FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE: FDI-AN; MISTO: MISTO; MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI: MISTO-CR; MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE: MISTO-MIN.LING.; MISTO-UDC-IDEA: MISTO-UDC-IDEA; MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA: MISTO-AL-TIPI; MISTO-FARE!-PRI: MISTO-FARE!-PRI; MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI): MISTO-PSI-PLI.

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Atti Parlamentari – I – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017

RESOCONTO STENOGRAFICO

813.

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI

INDI

DELLA VICEPRESIDENTE MARINA SERENI

E DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI

I N D I C E

RESOCONTO STENOGRAFICO .................... 1 - 96

Missioni...............................................................1Presidente.......................................................... 1

Progetto di legge: S. 2067-1844-2032-176-209-286-299-381-382-384-385-386-387-389-468-581-597-609-614-700-708-709-1008-1113-1456-1587-1681-1682-1683-1684-1693-1713-1824-1905-1921-1922-2103-2295-2457 - D'iniziativa delGoverno; Ferranti ed altri; Molteni ed altri; d'iniziativa

dei senatori: Scilipoti Isgrò; Torrisi; Manconi ed altri;Compagna; Barani; Barani; Barani; Barani; Barani;Barani; Barani; Marinello ed altri; Compagna; Cardielloed altri; Cardiello ed altri; Cardiello ed altri; Barani;Casson ed altri; De Cristofaro ed altri; Lo Giudice edaltri; Casson ed altri; Lumia ed altri; Lo Giudice edaltri; Giarrusso ed altri; Giarrusso ed altri; Giarrussoed altri; Giarrusso ed altri; Ginetti ed altri; Campanellaed altri; Ricchiuti ed altri; Barani; Mussini ed altri;

N.B. Il RESOCONTO SOMMARIO è disponibile on line già nel corso della seduta, alla pagina “Resoconti” del sito della Camera deideputati. Il Resoconto Sommario è corredato di collegamenti ipertestuali verso il Resoconto Stenografico (Vedi RS) ed ai documentidi seduta (Vedi All. A).I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula sono pubblicati nell’Allegato A.Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicati nell’Allegato B.

N.B. PARTITO DEMOCRATICO: PD; MOVIMENTO 5 STELLE: M5S; FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONIPRESIDENTE: FI-PDL; ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA: MDP; ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTIPER L'EUROPA-NCD: AP-CPE-NCD; LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI: LNA; SINISTRAITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE: SI-SEL-POS; CIVICI E INNOVATORI: CI; SCELTA CIVICA-ALA PER LACOSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE: SC-ALA CLP-MAIE; DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO: DES-CD; FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE: FDI-AN; MISTO: MISTO; MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI: MISTO-CR;MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE: MISTO-MIN.LING.; MISTO-UDC-IDEA: MISTO-UDC-IDEA; MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTIINSIEME PER L'ITALIA: MISTO-AL-TIPI; MISTO-FARE!-PRI: MISTO-FARE!-PRI; MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) -LIBERALI PER L'ITALIA (PLI): MISTO-PSI-PLI.

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Atti Parlamentari – II – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

D'Ascola ed altri; Cappelletti; Ginetti; Bisinella ed altri:Modifiche al codice penale, al codice di procedura penalee all'ordinamento penitenziario (Approvato, in un testounificato, dal Senato) (A.C. 4368) (Seguito della discussioneed approvazione).................................................... 1

Presidente.......................................................... 1

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia – Articolo unico- A.C. 4368)..........................................................2

Presidente.......................................................... 2LOCATELLI Pia Elda (MISTO-PSI-PLI).....................2

(La seduta, sospesa alle 11,10, è ripresa alle 11,15)............ 2

Presidente....................................................... 2, 3ARTINI Massimo (MISTO-AL-TIPI)......................... 2GEBHARD Renate (MISTO-MIN.LING.)....................3LOCATELLI Pia Elda (MISTO-PSI-PLI).....................2PALESE Rocco (MISTO-CR).................................. 3

Preavviso di votazioni elettroniche............................. 4

Presidente.......................................................... 4

Si riprende la discussione........................................ 4

(Ripresa dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia -Articolo unico – A.C. 4368).......................................4

Presidente........ 4, 5, 6, 8, 10, 13, 14, 16, 18, 20, 22, 25, 27BUTTIGLIONE Rocco (MISTO-UDC-IDEA)............4, 5DELLAI Lorenzo (DES-CD)................................... 6ERMINI David (PD)............................................25LA RUSSA Ignazio (FDI-AN)................................. 5MAESTRI Andrea (SI-SEL-POS)............................ 13MAROTTA Antonio (AP-CPE-NCD)................... 16, 18MAZZIOTTI DI CELSO Andrea (CI).........................8MOLTENI Nicola (LNA)...................................... 14PARISI Massimo (SC-ALA CLP-MAIE)....................10SARRO Carlo (FI-PDL)....................................... 20SARTI Giulia (M5S)............................................22ZOGGIA Davide (MDP).......................................18

(Votazione della questione di fiducia - Articolo unico - A.C.4368).................................................................27

Presidente.................................................... 27, 33

(La seduta, sospesa alle 14,30, è ripresa alle 15).............. 33

Interrogazioni a risposta immediata(Svolgimento).......................................................33

Presidente.........................................................33

(Iniziative in relazione alla disciplina dei voucher per leprestazioni di lavoro accessorio – n. 3-03070).................33

Presidente............................................... 33, 34, 35FINOCCHIARO Anna, Ministra per i Rapporti con ilParlamento........................................................34

SCOTTO Arturo (MDP).............................. 33, 34, 35

(Iniziative volte a implementare le politiche relative allequestioni oggetto del recente vertice dei Paesi del G7 svoltosi aTaormina – n. 3-03071)...........................................35

Presidente.................................................... 35, 36FINOCCHIARO Anna, Ministra per i Rapporti con ilParlamento........................................................35RAMPELLI Fabio (FDI-AN).............................35, 36

(Iniziative volte a disciplinare l’attribuzione del cognome aifigli, alla luce della sentenza n. 286 del 2016 della Cortecostituzionale, con particolare riguardo al rispetto del principiodi parità tra i genitori – n. 3-03072).............................37

Presidente.................................................... 37, 38GALGANO Adriana (CI)................................. 37, 38ORLANDO Andrea, Ministro della Giustizia...............37

(Iniziative normative per la revisione delle procedure in materiadi allontanamento dei minori dal relativo nucleo familiare inattuazione di provvedimenti dell’autorità giudiziaria - n. 3-03073)............................................................... 38

Presidente.................................................... 38, 39BINETTI Paola (MISTO-UDC-IDEA).................. 38, 39ORLANDO Andrea, Ministro della Giustizia...............38

(Iniziative di competenza al fine di incrementare gli organicidella procura di Treviso, anche alla luce dell’elevatissimonumero di denunce ed esposti connessi alla vicenda giudiziariariguardante Veneto Banca – n. 3-03074)........................40

Presidente.................................................... 40, 41D'INCA' Federico (M5S)..................................40, 41ORLANDO Andrea, Ministro della Giustizia...............40

(Chiarimenti in relazione a recenti incarichi dirigenzialiattribuiti presso l’Agenzia delle entrate – n. 3-03075)......... 41

Presidente.................................................... 41, 42PADOAN Pietro Carlo, Ministro dell'Economia e dellefinanze............................................................ 42ZANETTI Enrico (SC-ALA CLP-MAIE)...............41, 42

(Chiarimenti e iniziative in relazione alle operazioni di chiusuradi contratti derivati stipulati dal Ministero dell’economia e dellefinanze con la banca Morgan Stanley, alla luce di recenti rilieviformulati dalla Corte dei conti – n. 3-03076).................. 43

Presidente.........................................................43BRUNETTA Renato (FI-PDL)................................43PADOAN Pietro Carlo, Ministro dell'Economia e dellefinanze............................................................ 43

(Iniziative volte alla rimozione dei dirigenti del Ministerodell’economia e delle finanze coinvolti nell’inchiesta avviatadalla Corte dei conti in relazione a contratti derivati sottoscritticon la banca Morgan Stanley – n. 3-03077)....................44

Presidente............................................... 44, 45, 46PADOAN Pietro Carlo, Ministro dell'Economia e dellefinanze............................................................ 44PAGLIA Giovanni (SI-SEL-POS)................... 44, 45, 46

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Atti Parlamentari – III – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

(Iniziative per la ricapitalizzazione di Banca Popolare diVicenza e Veneto Banca, al fine di evitare l’applicazione dellaprocedura di bail-in – n. 3-03078)...............................46

Presidente.................................................... 46, 47BUSIN Filippo (LNA).....................................46, 47PADOAN Pietro Carlo, Ministro dell'Economia e dellefinanze............................................................ 46

(Elementi in ordine alle trattative in corso con le autoritàeuropee per la ricapitalizzazione di Banca popolare di Vicenzae Veneto Banca, con particolare riferimento all’ipotesi dicoinvolgimento delle maggiori banche nazionali – n. 3-03079)............................................................... 47

Presidente............................................... 47, 48, 49GINATO Federico (PD)........................................ 48MORETTO Sara (PD)..........................................47PADOAN Pietro Carlo, Ministro dell'Economia e dellefinanze............................................................ 48

(La seduta, sospesa alle 16, è ripresa alle 16,15).............. 49

Missioni............................................................. 49

Presidente.........................................................49

Si riprende la discussione.......................................49

Presidente.........................................................49

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 4368)................... 49

Presidente................................................... 49, 50,51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 65, 66, 67BONAFEDE Alfonso (M5S).........................55, 61, 62BUTTIGLIONE Rocco (MISTO-UDC-IDEA)............. 63CIRIELLI Edmondo (FDI-AN)............................... 60COLLETTI Andrea (M5S).................................... 56DI BATTISTA Alessandro (M5S)............................ 59ERMINI David (PD)............................................57FARINA Daniele (SI-SEL-POS)..............................59FERRANTI Donatella (PD)................................... 62FERRI Cosimo Maria, Sottosegretario di Stato per laGiustizia.......................... 49, 50, 51, 52, 53, 54, 65, 66GALGANO Adriana (CI)......................................65LONGO Piero (FI-PDL)....................................... 56MARAZZITI Mario (DES-CD)...............................54MOLTENI Nicola (LNA)...................................... 66PALESE Rocco (MISTO-CR).................................56SANNICANDRO Arcangelo (MDP).........................56SARTI Giulia (M5S)............................................56SISTO Francesco Paolo (FI-PDL)........................58, 67

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 4368)......................67

Presidente........................................................ 67,68, 69, 71, 73, 75, 77, 78, 81, 83, 85, 87, 89, 90, 92ADORNATO Ferdinando (AP-CPE-NCD)..................81BUTTIGLIONE Rocco (MISTO-UDC-IDEA)............. 68

CHIARELLI Gianfranco Giovanni (MISTO-CR).......... 69CIRIELLI Edmondo (FDI-AN)............................... 70D'ALESSANDRO Luca (SC-ALA CLP-MAIE)........... 75DAMBRUOSO Stefano (CI).................................. 73FARINA Daniele (SI-SEL-POS)..............................77FEDRIGA Massimiliano (LNA).............................. 78FERRARESI Vittorio (M5S).................................. 87LOCATELLI Pia Elda (MISTO-PSI-PLI)................... 67SANNICANDRO Arcangelo (MDP).........................83SANTERINI Milena (DES-CD).............................. 71SISTO Francesco Paolo (FI-PDL)............................ 85TURCO Tancredi (MISTO-AL-TIPI)........................ 68VERINI Walter (PD).................................. 89, 90, 92

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 4368).............. 92

Presidente.........................................................92

Interventi di fine seduta.........................................92

Presidente...........................................92, 93, 94, 95BALDELLI Simone (FI-PDL)................................ 95CARRESCIA Piergiorgio (PD)............................... 94DE LORENZIS Diego (M5S).................................93MELILLA Gianni (MDP)......................................94MORETTO Sara (PD)..........................................93NESCI Dalila (M5S)............................................94PALESE Rocco (MISTO-CR).................................92RUSSO Paolo (FI-PDL)........................................93

Sull’ordine dei lavori............................................ 95

Presidente.........................................................95

Ordine del giorno della seduta di domani................... 95

Presidente.........................................................95

SEGNALAZIONI RELATIVE ALLE VOTAZIONIEFFETTUATE NEL CORSO DELLA SEDUTA.......... 95

Votazioni elettroniche (Schema)........................ I-XVIII

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PAGINA BIANCA

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Atti Parlamentari — 1 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

RESOCONTO STENOGRAFICO

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTESIMONE BALDELLI

La seduta comincia alle 11,05.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.Invito il deputato segretario a dare lettura delprocesso verbale della seduta precedente.

DAVIDE CAPARINI, Segretario, legge ilprocesso verbale della seduta di ieri.

PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, ilprocesso verbale si intende approvato.  (È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell'articolo 46, comma 2, del Regolamento,i deputati Carbone, Centemero, Fraccaro,Mannino, Piepoli, Francesco Saverio Romano,Venittelli e Zampa sono in missione a decorreredalla seduta odierna.I deputati in missione sono complessivamentecentoundici, come risulta dall'elenco depositatopresso la Presidenza e che sarà pubblicatonell'allegato A al resoconto della sedutaodierna (Ulteriori comunicazioni all'Assembleasaranno pubblicate nell'allegato A al resocontodella seduta odierna).

Seguito della discussione del progetto dilegge: S. 2067-1844-2032-176-209-286-299-381-382-384-385-386-387-389-468-581-597-609-614-700-708-709-1008-1113-1456-1587-

1681-1682-1683-1684-1693-1713-1824-1905-1921-1922-2103-2295-2457 - D'iniziativa delGoverno; Ferranti ed altri; Molteni edaltri; d'iniziativa dei senatori: ScilipotiIsgrò; Torrisi; Manconi ed altri; Compagna;Barani; Barani; Barani; Barani; Barani;Barani; Barani; Marinello ed altri;Compagna; Cardiello ed altri; Cardiello edaltri; Cardiello ed altri; Barani; Cassoned altri; De Cristofaro ed altri; LoGiudice ed altri; Casson ed altri; Lumiaed altri; Lo Giudice ed altri; Giarrussoed altri; Giarrusso ed altri; Giarrussoed altri; Giarrusso ed altri; Ginetti edaltri; Campanella ed altri; Ricchiuti edaltri; Barani; Mussini ed altri; D'Ascolaed altri; Cappelletti; Ginetti; Bisinella edaltri: Modifiche al codice penale, al codicedi procedura penale e all'ordinamentopenitenziario (Approvato, in un testounificato, dal Senato) (A.C. 4368) (ore 11,08).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca ilseguito della discussione del progetto di legge,approvato, in un testo unificato, dal Senaton. 4368: Modifiche al codice penale, alcodice di procedura penale e all'ordinamentopenitenziario.Ricordo che, nella seduta di ieri, il Governo haposto la questione di fiducia sull'approvazione,senza emendamenti ed articoli aggiuntivi,dell'articolo unico del progetto di legge inesame, nel testo della Commissione, identicoa quello approvato dal Senato (Per l'articolounico del progetto di legge nel testo dellaCommissione, identico a quello approvato dalSenato, e per le proposte emendative riferite

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Atti Parlamentari — 2 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

agli articoli del progetto di legge, nel testodella Commissione, identico a quello approvatodal Senato, vedi l'allegato A al resocontostenografico della seduta del 13 giugno 2017).

(Dichiarazioni di voto sulla questionedi fiducia – Articolo unico - A.C. 4368)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazionidi voto sulla questione di fiducia deirappresentanti dei gruppi e delle componentipolitiche del gruppo Misto.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Pia Elda Locatelli. Ne ha facoltà.

PIA ELDA LOCATELLI. Scusi, Presidente,ma è irrilevante che non ci sia nessuno delGoverno?

PRESIDENTE. Se ne fa richiesta, la Presidenzasospende la seduta in attesa che il Governoarrivi. Se lei non mi pone la questioneformalmente, io vado avanti.

PIA ELDA LOCATELLI. Io non ho …

PRESIDENTE. A questo punto sospendiamo laseduta. La seduta è sospesa. Grazie.

La seduta, sospesa alle 11,10, è ripresa alle11,15.

PRESIDENTE. La seduta è ripresa, con lapresenza stavolta del Governo. L’onorevoleLocatelli ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto. Ne ha facoltà.

PIA ELDA LOCATELLI. Signor Presidente, isocialisti ritengono che la questione di fiduciaposta dal Governo sul disegno di legge delegadi riforma del processo penale sia un atto diresponsabilità politica che nelle condizioni date - e ribadisco, nelle condizioni date - divienecondivisibile. Cogliamo volentieri l’intentogenerale di dare maggiore efficienza al processopenale senza sacrificare le garanzie difensive.Ne registriamo pure l’intento deflattivo con

l’estinzione del reato per condotte riparatorie,la nuova disciplina in tema di impugnazione,il recupero dell’istituto del patteggiamentoin appello, le modifiche previste in temadi disciplina delle indagini preliminari delprocedimento di archiviazione, la delega perla riforma del casellario giudiziario, le misureconcernenti il nodo degli OPG, gli ospedalipsichiatrici giudiziari, e delle REMS, leresidenze per l’esecuzione delle misure disicurezza.Tra le ombre, perché ce ne sono, la piùconsistente, a nostro parere, riguarda l’ambitodella prescrizione. Le nostre perplessitàsono legate alla previsione di un ulterioreallungamento dei tempi, perché ci sembrairragionevole voler rimediare per questa stradaalle difficoltà a concludere i processi entro unaragionevole durata, così come prescrive anchela nostra Costituzione, allontanando i tempidella sentenza definitiva sia essa di condannao di proscioglimento, perché in questo modosi arreca, in ogni caso, un danno all’imputatoo alla parte lesa. La via maestra resta quelladi intervenire con misure organizzative edamministrative per aumentare l’efficienza dellamacchina giudiziaria. In conclusione, pur semanteniamo alcune differenze di vedute sulprovvedimento, ne cogliamo volentieri l’intentogenerale per una riforma che non può piùattendere e per questo annuncio il votofavorevole della componente socialista.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Artini. Ne hafacoltà.Onorevole Artini, ci metta del suo, perché io laparola gliela posso dare.

MASSIMO ARTINI. Presidente, mi scuso manon avevo sentito assolutamente la chiamata.Mi perdoni.

PRESIDENTE. Prego, ci mancherebbe.

MASSIMO ARTINI. Presidente, un Governoin carica da sei mesi, che non ha fatto ancora

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Atti Parlamentari — 3 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

nulla per dare risposte ad un Paese con quasi13 milioni di poveri, non può permettersidi chiedere la fiducia a questo Parlamento.Ricordo al Presidente del Consiglio che, almomento delle consultazioni che hanno portatoalla nascita dell’Esecutivo, abbiamo sperato inun cambio di passo nelle politiche di lottaalla povertà, ma così ancora non è stato. Perquesto motivo Alternativa Libera, nel rimarcareil suo profondo disappunto per il disinteressemanifestato dal Governo nei confronti di chivive in stato di indigenza, non le accorderà lafiducia neanche questa volta.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Gebhard. Neha facoltà.

RENATE GEBHARD. Grazie, Presidente. Lariforma del codice penale e di procedura penalerichiede il voto della Camera. Non riteniamogiusto che tale provvedimento subisca unennesimo rinvio, perché ciò sarebbe l’atto diresa di un Parlamento che non sa deciderele riforme. È, in primo luogo, coerentecon i principi del giusto processo, conl’esigenza di restituire certezza di diritto,operando contestualmente per uno snellimentodell’attività processuale e con l’obiettivodi introdurre nuove disposizioni in ordineall’uso delle intercettazioni che configuranoun più efficace sistema di garanzia, conl’esigenza di rivedere e ampliare i tempidella prescrizione. La revisione del codicepenale non intende attenuare l’importanzadei reati contro la persona e il patrimonioquanto l’opposto; consente, infatti, l’estinzionedel reato esclusivamente nel caso in cui visia stato il pieno risarcimento del danno; sidiminuiscono così, in realtà, i casi di denegatagiustizia. Condividiamo anche l’aumento dellepene minime per furti e rapine, è un mododi restituire sicurezza ai cittadini giacché, conquesto provvedimento, si attribuiscono piùefficaci poteri alle forze dell’ordine.L’attuazione della riforma dipenderà dalladefinizione di merito dei decreti legislativi,

dalla legge delega. Il nostro auspicio, votandola fiducia al provvedimento, è che i tempi sianourgenti e i contenuti del tutto coerenti con iprincipi di riforma che oggi approviamo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Palese. Ne hafacoltà.

ROCCO PALESE. Grazie, signor Presidente.Intervengo per annunciare il voto contrario allarichiesta di fiducia su questo provvedimentoda parte del Governo. Parliamo di unprovvedimento complesso, di modifiche alCodice penale, al Codice procedura penale eall’ordinamento penitenziario. Sono disegni dilegge e varie proposte di legge che sono statiaccorpati: da un punto di vista procedurale,rispetto al merito, un vero e proprio colpo diStato, né più né meno.Io immagino, signor Presidente, che cosasarebbe mai successo se, qualche anno fa,su questo provvedimento i Governi precedentidi centrodestra avessero posto la fiducia:avremmo avuto qui la mobilitazione con i carriarmati, che sarebbero stati portati qui sotto;invece, adesso, avviene questo, nel silenziopiù totale, senza dare la possibilità di svolgerenessun tipo di intervento migliorativo, ancherispetto ad una discussione di merito piùapprofondita che riguarda la vita delle personee quant’altro.Non c’è dubbio che c’è l’esigenza da parte delParlamento di intervenire sul pianeta giustizia,ma la gente chiede che ci sia meno “giustizialumaca”; la gente chiede che ci sia una giustiziaefficiente: siamo la peggiore d’Europa rispettoalla situazione dei tempi; la gente chiede che cisiano delle responsabilità in caso di errori, moltevolte marchiani, da parte del potere giudiziarionei confronti di tante situazioni; la gente chiedeche non avvengano tutti questi disastri continuia seconda del fango che si vuole far girarenei vari ventilatori o frullatori: vedi Consip,vedi adesso la trattativa Stato-mafia. Sullasituazione Stato-mafia sono venticinque anni,signor Presidente, che si indaga. Allora, delle

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due, l’una: o non è vero niente, cioè sono tuttemontature che vengono utilizzate ad arte voltaper volta, oppure inquirenti e magistrati, sedopo venticinque anni non riescono a cavareun buco dall’acqua rispetto a tutta questasituazione, vuol dire che sono degli incapaci. Èquesto che noi chiediamo rispetto ad una seriedi situazioni.Qui ci sono, poi, varie forme di penalizzazionecompleta, di mancanza della libertà da partedei cittadini: ormai intercettano tutto, qualsiasicosa, senza nessun tipo di permesso, senzaalcun tipo di situazione.Rispetto alla situazione della prescrizione,si è introdotto e si introdurrà con questoprovvedimento, oltre all’ergastolo normale,anche l’ergastolo giudiziario, perché ci sonoalcune inchieste che possono andare avantianche diciotto, venti anni senza che possaesserci nessun dato, nessun miglioramento.Quindi, è un giudizio completamente negativo,meno che mai rispetto alla richiesta difiducia, perché è veramente uno scandaloche in un Paese democratico, nel Paese diCesare Beccaria, venga addirittura portato inParlamento un provvedimento del genere conrichiesta di fiducia. È una vergogna.

Preavviso di votazionielettroniche (ore 11,22).

PRESIDENTE. Poiché nel corso della sedutapotranno aver luogo votazioni medianteprocedimento elettronico, decorrono da questomomento i termini di preavviso di cinque e ventiminuti previsti dall'articolo 49, comma 5, delRegolamento. Quindi, la decorrenza è da questomomento.

Si riprende la discussione.

(Ripresa dichiarazioni di voto sulla questionedi fiducia - Articolo unico – A.C. 4368)

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Buttiglione.Ne ha facoltà.

ROCCO BUTTIGLIONE. Grazie, signorPresidente. Signor Presidente, onorevolicolleghi, io non amo le amplificazioniretoriche, non ripeterò quello che ha dettol’onorevole Rocco Palese sul fatto che questoprovvedimento è una vergogna. Mi limiterò adire sommessamente che è del tutto inusualeche si ponga la fiducia su di un provvedimentoche riguarda la libertà dei cittadini, unprovvedimento in materia di legge penale.Si pone la fiducia su di un provvedimentoche riguarda il diritto penale e la procedurapenale, per di più in un momento in cuirecentemente il Governo è stato sconfitto inAula con il voto segreto su un provvedimento digrandissima importanza, quello che riguarda lalegge elettorale. Si dà l’impressione che questoGoverno non si fidi della sua maggioranza, nonsi fidi dei voti segreti ed espropri il Parlamentodelle sue prerogative su di un tema che hauna rilevanza costituzionale, perché qui noiandiamo a decidere della libertà dei cittadini.In un primo passaggio in questa Camera,i deputati dell’UDC hanno votato questoprovvedimento: lo hanno votato con molteperplessità, contando sul fatto che al Senatosarebbe stato modificato con una trattativaall’interno della maggioranza di cui allorafacevamo parte.Le modifiche che sono sopraggiunte non sonomodifiche soddisfacenti. Io, in quest’Aula, hofatto allora notare che si arrivava a tempi diprescrizione abnormi: sono stati contestati imiei calcoli, che però, poi, sono stati confermatie il dibattito al Senato, pur riconoscendone lafondatezza, non è intervenuto adeguatamenteper ridurre.La prescrizione è un istituto che ha le sueragioni, le ragioni che derivano dal fatto che ilprocesso celebrato a distanza troppo lunga dagliavvenimenti è un processo che corre il rischiodi non stabilire la verità, perché i testimoni sonomorti, i testimoni sono irreperibili, la memoriasi è esaurita, ma anche l’effetto della sanzionesi è perduto, perché la sanzione è efficace se èimmediata.

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PRESIDENTE. Concluda.

ROCCO BUTTIGLIONE. Ci sarebbero moltealtre cose da dire, io mi atterrò al richiamo dellaPresidenza, esprimendo le gravi perplessità chenon ci permettono di votare né la fiducia, néil provvedimento, tanto meno, la fiducia sulprovvedimento.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il presidente La Russa. Neha facoltà.

IGNAZIO LA RUSSA. Grazie, Presidente. Ècomplicato esprimere un giudizio univoco suquesto provvedimento, perché le intenzionisicuramente non erano negative, non eranocattive, perché mettere mano al sistemagiudiziario italiano è imprescindibile, ènecessario e io apprezzo anche lo sforzo dichi ha voluto cercare di inserire alcune novitàsignificative. Certo, è la direzione degli sforziche non sempre ci ha convinto: in particolare,si è cercato di intervenire sui tempi dellaprescrizione, poi il Senato l’ha cambiata e,invece, noi avremmo preferito che si fosseintervenuti in maniera più decisa sui tempi delprocesso, cosa che si è fatta per quanto riguarda,forse, soltanto la primissima fase delle indagini.Ancora una volta, si è sviluppato un dibattito,con contestazioni anche vistose, ieri, tra chila vede lunga e chi la vede corta, anzichéimmaginare provvedimenti che effettivamenterendessero più veloce la giustizia e facessero,quindi, derubricare a un elemento di minoreimportanza la lunghezza della prescrizione.Si è trovata, alla fine, io credo una specie,come sempre, di mediazione: non tocchiamoil periodo necessario alla prescrizione nel casoin cui non intervenga alcuna interruzione,tocchiamo, invece, i periodi nel caso dicondanna in primo grado, nei successivi gradiin cui un periodo viene sospeso. Si tratta di unosforzo, io lo capisco, però, ripeto, è uno sforzoche finisce per non accontentare nessuno: né chivorrebbe che un processo durasse all’infinito

fino alla condanna - mi riferisco ai colleghi5 Stelle, che sarebbero pronti a far durareun processo alcune generazioni - né chi,invece, vorrebbe, d’altro lato, che in frettae furia si prescrivesse tutto, salvaguardando,magari, alcune responsabilità non acclarate,che si trova più conveniente salvaguardareattraverso la prescrizione anziché attraversoun’opera difensiva che accerti l’eventuale nonresponsabilità.Non so se per gli addetti ai lavori sono statoabbastanza chiaro, ma questa non è una leggeda propaganda e io mi rifiuto di fare propagandasu un tema come questo. Invece, ci costringead una sintesi, quindi anche propagandistica,il Governo, il cui interesse per questa legge - chiedo scusa se devo dirlo - è dimostratodal fatto che abbiamo dovuto ritardare l’avvioperché nessuno del Governo alle ore 11 delmattino, non alle 9, non alle 8, era presente inAula.È considerata una formalità quello che avvienein quest’Aula del Parlamento: è già decisoprima, è già deciso tutto, tant’è che sipone, ancora una volta, un voto di fiduciache non ha ragione di essere su questiargomenti, e non ha ragione di essere allaCamera dei deputati; non ha ragione di essereperché qui la maggioranza è schiacciante.L’ultima legge elettorale ha attribuito alPartito Democratico un numero stravagante dideputati - e uso questo termine volutamente -, riconosciuto addirittura incostituzionale, conuna maggioranza addirittura così ampia daessere considerata dalla Corte incostituzionalee su un provvedimento del genere chiedono lafiducia, cioè strozzano il dibattito. Lo dico aquell’unico ascoltatore che oggi avesse accesoal canale della Camera e ci ascoltasse: chiederela fiducia significa impedire che la Cameradiscuta e poi, se anche discutesse, neancheviene il Governo; che discutiamo a fare? Questoè l’altro lato della medaglia.Cosa avremmo voluto noi? Avremmo volutopoter incidere di più, soprattutto su un dato.Accanto ad alcune norme di cui io mi sforzodi vedere l’aspetto positivo, ammesso che ci

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sia, noi abbiamo trovato non accettabili, ancorauna volta, i meccanismi perdonistici. Cioè,ancora una volta, la certezza della pena vienemeno perché si aumentano, si dilatano, siampliano tutte le misure alternative, che poialtro non sono che degli “svuota carceri”; sicontinua, in una tecnica molto cara alla sinistra,a lasciare che le forze dell’ordine, magari arischio della vita, combattano la criminalità,a lasciare che i giudici, con provvedimentia volte altalenanti ma comunque facendo illoro mestiere, giudichino, per poi, una voltache la decisione è presa, anziché avere lacertezza delle conseguenze per chi è dichiaratoresponsabile, si hanno mille vie di fuga che,di fatto, finiscono per costituire, per chi èintenzionato a commettere reati, una veraistigazione a delinquere, perché sapere che, seio sbaglio, probabilmente non pagherò, è unavera istigazione a delinquere!E noi di questo accusiamo questa maggioranzae questo Governo; poi il resto sono sforzi,a volte coronati da qualche successo, a volteoggetto di polemiche; il modo con cui siinterloquisce con i pubblici ministeri, troppevolte ingiustamente accarezzati e troppe volteingiustamente penalizzati, e si interloquiscecon loro dicendo “beh, insomma, questiprovvedimenti nel cassetto altri due anni nonme li dovete tenere”, è un meccanismo certo,che non avrebbe bisogno di essere preso sefunzionasse il nostro CSM, se si facesserovalere le leggi oggi già esistenti. C’è bisognodi una legge che sottolinei che le leggi vannorispettate, perché questo poi è il succo di questoprovvedimento.Allora, io non voglio buttare la croce addossoa tutto questo provvedimento e non mi iscrivoné al partito dei 5 Stelle, che strumentalmentevorrebbe la pena di morte per qualunque reato,magari politico, chiamiamolo così, o contro lapubblica amministrazione - c’è naturalmente lavolontà di una severità totale da parte nostra,ma cum grano salis -, e non mi iscrivo, o miiscrivo ancor meno, al partito di chi vorrebbeche la giustizia fosse una corsa ad ostacoli,sempre con gli ostacoli posti nei confronti

di chi vuole perseguire il compito di punirei colpevoli. Non mi iscrivo a nessuno deidue partiti, mi iscrivo al partito della ragione,che vorrebbe che questo provvedimento fossepiù organico, che questo provvedimento fosseindirizzato alla realtà del Paese, cioè aldesiderio dei cittadini di sapere che chisbaglia paga. Oggi non siamo in condizione didare questa valenza a questo provvedimento,che contiene alcuni aspetti positivi e altrinegativi, e perciò, conseguentemente, voteremodecisamente contro.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole LorenzoDellai. Ne ha facoltà.

LORENZO DELLAI. Grazie, Presidente.Voglio dichiarare il voto positivo del gruppoDemocrazia Solidale-Centro democratico suquesta richiesta di fiducia. Fiducia che,certamente, può suscitare, nel metodo, qualcheperplessità, come prima è stato detto. Peraltro,va ricordato che siamo alla fine di un lungoiter, che ha visto le Camere impegnate, e vaanche ricordato che certamente c’è un qualchecosa di patologico nel sistema, posto cheproprio la mancata modifica dei Regolamentiparlamentari e, più in generale, la mancatainnovazione del modo di lavorare delle nostreistituzioni rende, talvolta, certamente eccessivol’uso della decretazione, l’uso dello strumentodella fiducia, pur legittimo naturalmente, mail tutto credo vada ricondotto, appunto, allanecessità di un riordino del nostro modo dilavorare, più che non ad una scorretta volontàda parte del Governo.Ad ogni buon conto noi voteremo “sì” aquesta richiesta di fiducia, che riguarda unprovvedimento importante, come sempre caricodi luci e di ombre, ma nel complesso meritevole,a nostro giudizio, di una valutazione positiva.In questo senso, riteniamo del tutto fuori luogole caricature da fine del mondo che abbiamosentito in quest’Aula nella giornata di ieri eche abbiamo letto sulla stampa. Pensiamo chenon ci sia nessun bisogno di un partito dei

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giudici, chiamato a vigilare sulla vita dellenostre istituzioni democratiche. C’è bisogno,invece, di rispetto reciproco dei ruoli e dellefunzioni, c’è bisogno di equilibrio, c’è bisognodi normalità.Il provvedimento contiene alcuni buoni passiavanti, innanzitutto in tema di politicacarceraria. Lo sappiamo bene che parlare diquesto non fa cassetta, in un momento nel qualeuna parte rilevante della politica è alla ricercacostante dei nemici individuati via via, talvolta,negli stranieri, nei nomadi, come abbiamo vistorecentemente qui a Roma, oppure nei carcerati.Noi sappiamo, però, che una democrazia maturaed una cultura del diritto e della sicurezzaesigono senz’altro certezza della pena, maesigono anche la certezza della pena che siesprima attraverso l’obiettivo del recupero delreo. Soprattutto, sappiamo che solamente ilrispetto dei valori di umanità e di dignità dellapersona all’interno delle carceri può evitareche le carceri scivolino verso una situazionecriminogena e, dunque, producano ulterioreinsicurezza. Ripeto: non fa cassetta dire questo,ma noi riteniamo che sia giusto dirlo e la normain discussione va, noi crediamo, nella direzionegiusta.Si è molto parlato di altri temi, diintercettazioni. Qui pensiamo che la stradagiusta sia quella di mantenere equilibrio eragionevolezza. Le intercettazioni non sonoarmi improprie, non devono diventare armiimproprie, devono essere ricondotte alla loronatura di importante strumento investigativo.Più articolato può essere il giudizio sullaparte che riguarda il tema della prescrizione:certamente questo è uno strumento importanteper garantire verità e giustizia, e tuttaviaquesto strumento non può esimere il sistemagiudiziario dai suoi doveri di efficienza e ditempestività. Ma nel merito del provvedimentopiù compiutamente parlerà in dichiarazione divoto finale, a nome del nostro gruppo, la collegaSanterini.Vorrei limitarmi, in questa dichiarazione, aribadire le ragioni, invece, politiche del nostrovoto a favore della fiducia. È una fiducia che

noi rinnoviamo anche in questa occasione alGoverno Gentiloni, Governo che per noi devee può portare il Paese al termine naturale diquesta legislatura. Questo lo abbiamo detto findall’inizio, lo abbiamo ribadito anche quandola fragile intesa fra i quattro principali partiti,un’intesa su una brutta legge che peraltro ènaufragata qualche giorno fa, poteva invecefar prevalere intenzioni diverse, quando quellaintesa sembrava avesse una postilla fondantenella prospettiva di un suicidio assistitodel Governo Gentiloni e di un conseguenteimmediato ed avventuroso - aggiungiamo noi - ricorso alle urne.Noi, dunque, rinnoviamo in questo senso congrande convinzione la fiducia al Governo, anziinvitiamo il Governo Gentiloni e gli altri gruppidella maggioranza a usare bene i prossimimesi che ancora rimangono a questa legislatura,a concentrarsi sull’approvazione di importantileggi già parzialmente varate dalla Camera odal Senato e, anche, ad avviare, fin da subito,una seria discussione sulla prossima legge dibilancio, che avrà un ruolo essenziale, perchédovrà cucire, in maniera armonica, le politichefinanziarie di questa legislatura con quelle dellaprossima, preparando, per così dire, sul pianodella strategia finanziaria, un buon terreno allavoro della prossima legislatura. Essa dovràessere scritta con linguaggi di verità e dicoraggio; verità, perché i segnali, pur positivi,che il Fondo monetario e altri osservatorihanno offerto alla discussione in questi giorni,comunque, non ci consentono di abbandonareil sentiero della serietà finanziaria e questo vadetto con molta sincerità ai cittadini; ma anchecoraggio, oltre che verità, perché pensiamo chela strategia debba fondarsi su un concreto e forteimpegno in termini di lotta alle disuguaglianze,il che comporta, anche, una seria riflessionesul mantra della riduzione delle tasse per tuttie debba concentrarsi sul sostegno all’impresae al lavoro, iniziando - noi crediamo - dallariduzione del cuneo fiscale.Dunque, per queste ragioni, noi riteniamoche servano segnali forti e chiari; per questeragioni, rinnoviamo un voto politico di fiducia

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al Governo; per queste ragioni, riteniamo chesia questo il momento della responsabilità e,mentre il sistema politico nelle sue vecchieo nuove configurazioni cerca di ritrovare unabussola, che sembra smarrita, pensiamo chetocchi alle istituzioni garantire la continuitàdella vita istituzionale e, quindi, in questo senso,il nostro voto di fiducia è un voto anche diimpegno e di assunzione di responsabilità.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il presidente Mazziotti DiCelso. Ne ha facoltà.

ANDREA MAZZIOTTI DI CELSO. Grazie,Presidente. A me è capitato, varie volte, inquesta legislatura, di fare la dichiarazione divoto sulla questione di fiducia e devo dire chequesta è probabilmente la volta in cui la facciocon più disagio, perché in materia penale, credo,sarebbe meglio evitare di ricorrere alla fiducia.Credo, però, anche, che sia evidente a tuttiche qui la fiducia è stata resa necessaria daun confronto politico abbastanza datato, nelquale abbiamo visto due opposti estremismiche ci hanno caratterizzato per vent’anni: dauna parte, i super garantisti, che oggi cel’hanno con la fiducia, ma che l’hanno usatain passato per approvare leggi ad personame altre meraviglie di questo tipo, sempre inmateria penale; dall’altra parte, quelli chenon esito a definire i “manettari”, quelli chepensano e che oggi gridano: “fine processo:mai”; esponenti principali i rappresentanti delMoVimento 5 Stelle, per i quali la duratadei processi è irrilevante, andiamo avanti persempre, chiamando in causa altri sistemi, che,è vero, non prevedono la prescrizione, ma chehanno anche dei processi penali di altra durata.Poi, siamo certi che, alla prima occasionein cui il tema della prescrizione riguarderàun esponente del MoVimento 5 Stelle, saràapprovato un regolamento che dirà che è giustoavvalersene in questi casi se ti chiami “X”e stranamente sei iscritto al blog; ma questoè un dato politico, al quale abbiamo assistitoogni volta che si è parlato di questioni penali,

anche sulle intercettazioni; lì, il cambio diapproccio c’è già stato, perché lo scandalo delleintercettazioni, della diffusione, della gognamediatica, nel caso romano, è già stato chiamatoin causa parecchie volte.Quindi, abbiamo assistito a questo tipo discontro che ha impedito un dibattito sereno eche ha portato a tempi eterni sui difetti delbicameralismo; ne abbiamo parlato fin troppo,direi che questa legislatura è uno spot dellariforma del nostro bicameralismo paritario, suun gran numero di leggi, per cui ci troviamoa votare la fiducia e ci troviamo a votareuna fiducia che, come dicevo, mi mette adisagio, perché è indubbio che anche nel miogruppo ci sono sensibilità molto diverse, cisaranno posizioni diverse al momento del voto,perché alcuni non condividono alcuni aspettidel provvedimento, altri don condividono laquestione di fiducia. In generale, quindi, è unpassaggio che non avrei voluto vivere.Detto questo, credo che questa legge debbaessere portata in fondo, contiene una serie dimisure positive, penso alla giustizia riparativa,di cui si parla molto poco; penso alla disciplina,che è stata introdotta, sulla gestione delleindagini, che è connessa direttamente a quellasulla prescrizione, cioè sull’avocazione da partedel procuratore generale quando il pubblicoministero non si pronuncia sull’archiviazioneo sul rinvio a giudizio entro tre mesi dallafine del termine massimo per le indagini, cheè una misura molto importante, perché, come èstato, giustamente, in questo senso, sottolineato,molte delle prescrizioni avvengono quando si èin fase di indagine. Quindi, misure giuste, sottoquesto aspetto, io credo non del tutto sufficienti,ma, comunque, apprezzabili.Sul tema della prescrizione, io sono stato,penso, il primo ad aver preso il testo dellacommissione Fiorella, che era stata istituitanella scorsa legislatura, e a presentarlo; quindi,non posso che condividere il principio peril quale, se un imputato arriva a processo eviene condannato, bisognerebbe evitare che,nel giro di un anno, sia a spasso per decorsodella prescrizione e, quindi, che si prolunghi il

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termine, si sospenda il termine; credo che si siafatto un danno al Senato modificando i termini,perché la commissione Fiorella aveva previstodue anni e un anno - due anni in appello eun anno in Cassazione - basandosi sulla duratamedia dei processi, non su criteri astratti. Nonho ancora capito il criterio del Senato sull’annoe mezzo e anno e mezzo, ma tant’è.La parte che io, devo dire, condivido di menosulla disciplina della prescrizione è quellasul prolungamento in materia di corruzione;credo che - abbiamo discusso molto suquesto argomento - fosse giustificato aumentareindirettamente, aumentando le pene, il terminedi prescrizione per la corruzione, per la suascoperta; sono meno convinto sulla necessitàe opportunità di aumentarlo in sede diinterruzione, quando ormai il reato è emerso,visto che l’argomento che viene spesso usatoè che ci vuole tempo perché emerga; unavolta emerso, trovo meno giustificata questaestensione.Però, lo ripeto, i due principi cardine devonoessere, da un lato, che l’imputato condannatonon venga fatto uscire immediatamente perdecorso della prescrizione, con casi che hannodeterminato un oltraggio sociale evidente,dall’altro, la tutela dell’imputato. In questosenso, la disciplina delle indagini che citavo èmolto importante; io preferivo la soluzione cheera contenuta nel mio testo e che era quellaproposta dalla commissione Fiorella, e cioè chela conseguenza di quel ritardo da parte delPM nel chiudere le indagini e nel prendereil provvedimento determinasse la prescrizioneanticipata. Credo che quella sarebbe stata lasoluzione più corretta, ma, lo ripeto, credo checi sia un giusto bilanciamento, a condizione chei procuratori generali facciano il loro mestiere ecredo che il Governo dovrà fare un’importantemonitoraggio statistico di quante volte iPM, entro quei famosi tre mesi, trasmettonoal procuratore generale l’informativa sullachiusura delle indagini e quante volte, poi,il procuratore effettivamente avoca a sé leindagini, perché altrimenti, se quella normaresta lettera morta, col prolungamento della

prescrizione abbiamo fatto un danno.Quindi, penso che questo sia un aspettomolto importante; poi, ci sono altri aspetti:l’intervento sulle intercettazioni, che iocondivido e, anche, lì abbiamo visto il solitoscontro dei soliti due partiti dove, lo ripeto,poi, chi oggi si scatena contro le intercettazionie contro l’eventuale restrizione eccessiva delleintercettazioni, che non c’è peraltro, poi, però,quando sono pubblicate quelle a carico diesponenti del proprio partito, ha già cominciatoa fare i distinguo; vi abbiamo assistito qui aRoma abbastanza spesso.Poi, c’è la disciplina dei trojan, che è positivoinserire, quella dei captatori informatici, che,però - e questo abbiamo avuto modo disegnalarlo, perché la proposta di legge delmio collega Quintarelli è in gran parte riflessanel provvedimento - ha un aspetto che èparticolarmente delicato e che va corretto. Sonoprevisti gli ausiliari di giustizia, ma si trattadi società esterne; non è corretto affidare asocietà esterne questo tipo di lavoro, questotipo di dati, così come è necessario crearedelle verbalizzazioni, una documentazione diquello che si è fatto. Sono aspetti cheerano nella proposta Quintarelli, non sonoriportati in questa legge e credo che saràimportante inserirli nei prossimi provvedimenti,se non vogliamo trovarci di fronte a situazioniproblematiche e a contestazioni.Però, in generale, lo ripeto, è una legge che vanella direzione giusta, se sarà attuata nel modogiusto.Credo che gli aspetti che riguardano la condottadei magistrati vadano visti con particolareattenzione, ripeto, alla gestione delle indagini,che, dove si verificano più problemi a caricodegli imputati e degli indagati, è quella su cuii procuratori dovranno vigilare e il Governodovrà vigilare sull’attuazione della norma.Passando al tema specifico della fiducia, ilvoto positivo sulla fiducia è motivato dallaconvinzione che questo Governo debba andareavanti. Noi abbiamo sempre detto che una fineanticipata della legislatura non è consigliabile,sarebbe un salto nel vuoto, sarebbe uno sbaglio,

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perché il Governo ha moltissime cose da fare.Ci sono molte leggi importanti al Senato daapprovare che sono state spesso discusse e chenon sarebbero mai approvate in una prossimalegislatura, soprattutto se si dovesse arrivare,malauguratamente, alle larghe intese. Pensiamoal conflitto di interessi, tanto per citarne una - immaginiamo cosa accadrebbe - o ad altre sullacittadinanza, o ad altre numerose norme sullequali non esiste nessun tipo di consenso.Spero che non si arrivi alle larghe intese, masappiamo che, se si dovesse arrivare a quel tipodi risultato, tutte quelle leggi sarebbero morte.Poi c’è il problema delle banche da gestire, unalegge di stabilità da fare, affrontare una serie ditemi importanti, portare avanti il programma diriforme. Ecco, sul programma di riforme chiudodicendo che nella sua relazione l’onorevoleFerranti ha giustamente sottolineato che questoprovvedimento fa parte di quelli considerati aifini del DEF. Ecco, un altro provvedimento cheè considerato - lo dico in chiusura, perché ilnostro gruppo è stato il principale sostenitoredi quel provvedimento - è il disegno di leggesulla concorrenza, che sicuramente è un tipodi provvedimento sul quale, molto più che suquesto, un Governo dovrebbe mettere la fiducia,perché fa parte direttamente della politica delGoverno. Ieri sono arrivati 300 emendamenti; ilnostro gruppo non li ha presentati, AlternativaPopolare non ne ha presentati. Ecco, credoche il Governo possa venire a chiedere questafiducia, qui, oggi, sulla base della motivazioneche altrimenti questa legge non andrà in porto,ed è importante per i cittadini e per il sistemapenale che vada in porto, ma debba comportarsiin maniera identica su un provvedimentofondamentale, come quello sulla concorrenza,che è un segnale essenziale da dare ai mercati eche fa parte integrante della politica economicae del piano di riforme del Governo, perchénon avrebbe nessun senso che un Governo chedice che è qui per fare il piano delle riformedecida di porre la fiducia su un provvedimento,su una delega in materia penale, da esercitarein chissà quanto tempo, e poi non la metta suun elemento chiave, comunicato a Bruxelles e

a tutto il mondo, ai fini del nostro piano diriforme.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Parisi. Ne hafacoltà.

MASSIMO PARISI. Grazie, signor Presidente,onorevoli colleghi, membri del Governo, neltempo che mi è concesso non dedicherò chepochi appunti al merito di questo disegnodi legge, perché sarà più preciso e specificoil collega del mio gruppo che interverrà sulprovvedimento nella dichiarazione di votofinale. Cercherò, dunque, di limitarmi a unapanoramica sull’impianto di queste disposizioniin materia di processo penale; e, però, qualcosa,anche in questo dibattito sulla fiducia alGoverno, sento il dovere di dirlo.Quello che ci è giunto dal Senato è un testomonstre: 95 commi contenuti in un solo articolodi legge, figlio di un maxi-emendamentoapprovato anch’esso con ricorso al voto difiducia nell’altro ramo del Parlamento; 95commi in cui si trattano un’infinità di materiedell’universo giustizia, dalla prescrizione alreato di scambio elettorale politico-mafioso,passando per i reati contro il patrimonio, perle condotte riparatorie, per l’impugnazionedelle sentenze, per la modifica alla disciplinadei procedimenti penali, senza dimenticare ledeleghe date al Governo in un’altra miriade dimaterie, la riforma del regime di procedibilitàper alcuni reati, la riforma sulle misure disicurezza personali, il riordino di alcuni settoridel codice penale, la revisione della disciplinadel casellario giudiziale, la disciplina deigiudizi di impugnazione nel processo penale,l’ordinamento penitenziario, per finire conla delega più scottante, quella che dovràdisciplinare le intercettazioni.In questa infinità di norme, se ne scorgonoalcune positive (sbagliarle tutte, del resto,sarebbe stato difficile): l’aumento delle peneper i reati contro il patrimonio, la disciplinadelle condotte riparatorie come nuova causadi estinzione del reato, ed anche le novità

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sulla prescrizione per una serie di delitti indanno di minori, che scatterà dal compimentodella maggiore età. Sono innovazioni positive,che trovano anche il nostro consenso. Edun plauso va anche all’operato in materia diintercettazioni, con l’auspicio che la delega siaesercitata nel più breve tempo possibile e chesi possa finalmente mettere fine alla squallidagogna mediatica cui gli imputati, spessopoi assolti, sono esposti, con la diffusionedi conversazioni del tutto estranee ai fatticontestati.Non è normale un Paese in cui la telefonatatra un indagato e il figlio finisce suigiornali ancor prima che l’inchiesta sia chiusa.La spettacolarizzazione della giustizia, lamassiccia sovraesposizione di una parte dellamagistratura e il malcelato feeling tra alcunipubblici ministeri ed alcuni organi di stampasono i sintomi di un sistema che si staallontanando dai principi di imparzialità e diriservatezza che, invece, dovrebbero guidarlo.Noi non pensiamo che non si debba legiferaresu queste materie; noi pensiamo che si debbafarlo, che si debba farlo rispettando certamentel’autonomia della magistratura, ma si debbafarlo anche pretendendo rispetto nei confrontidella politica e nei confronti del Parlamentoche legifera. Mi riferisco a dichiarazioni, cheho letto in queste ore, di autorevoli esponentidel mondo della magistratura, che parlano dicose che accadono nei partiti, che accadononel mondo della politica, facendo riferimento afatti che non conosco, dicendo che nei partitiaccadono cose che non accadono neanche nellebocciofile.Non so a chi si riferisse il dottor Davigo,quando parlava di questo; forse si riferiva a certitipi di consultazione che usano alcuni partiticome il MoVimento 5 Stelle, che sceglie ipropri candidati sul web, salvo poi cambiarli.Non so a chi si riferisse, ma, a chiunque siriferisse, vorrei dire, fossi anche l’unico inquest’Aula, che la politica e il Parlamentomeritano rispetto, e meritano rispetto ancheda parte della magistratura, ancor di piùda parte della magistratura. Noi, però, non

pensiamo che le norme contenute in questaproposta di legge siano dunque sufficienti. Gliinterventi necessari dovrebbero andare ben piùin profondità, e, a questo proposito, vogliorivolgere un plauso, a nome anche di tuttoil mio gruppo, al comitato promotore per laseparazione delle carriere nella magistratura,una delle ultime meritorie creazioni nel campodella vita sociale, della mobilitazione deicittadini, della società civile, frutto dell’azionedell’Unione delle camere penali e dei RadicaliItaliani.Su alcune questioni, anche inerenti la giustizia,si possono avere punti di vista diversi, ma,come giustamente ricorda il manifesto delcomitato, ci sono, però, principi generali, lepietre angolari dell’intero sistema, quelle, perintendersi, modificando le quali il sistemaresta stravolto, che non tollerano interpretazionidiverse a seconda dei punti di vista. Ebbene, unadi queste pietre angolari è la terzietà del giudice,vale a dire l’assoluta equidistanza del giudiceda entrambe le parti del processo. Nessunopuò discutere la bontà di questo principioe la necessità della sua attuazione; si tratta,appunto, di una pietra angolare, poiché essotrasferisce al sistema la sua essenza. Ciò vuoldire che un processo nel quale tale equidistanzanon sia attuata non è un processo accusatorio;non è, cioè, il processo che il legislatoreha voluto. Tanto ciò è vero che il principiodella terzietà è stato espressamente inserito inCostituzione all’articolo 111 della nostra Cartafondamentale.Ecco, quindi, che ogni vera riforma dellagiustizia non può che cominciare dal principio.La Costituzione impone la terzietà del giudice,il legislatore ordinario deve garantirla edattuarla con ogni mezzo. Per noi si dovrebberipartire da questo, da questo appello, da questomanifesto, perché i problemi della giustiziain Italia sono tanti e questo può essere ilprimo passo da compiere per risolverli. Nondobbiamo per forza indulgere al pessimismo,ma, purtroppo, esempi di mala giustiziasi contano quotidianamente. Non solo nellebocciofile succedono cose strane; succedono,

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talvolta, anche nel mondo della magistratura. Enon mi riferisco a fatti eclatanti, che riguardanopersone importanti che hanno rivestito orivestono ruoli importanti nel sistema Paese,nei ruoli di potere. Non mi riferisco a indaginiartefatte o modificate per colpire leader politici.Mi riferisco, magari, a casi più banali, incui siamo di fronte, per esempio, a dodicidenunce da parte di una donna, poi vittimadi un femminicidio. Ecco, succedono anche,quindi, in magistratura, e non solo nellebocciofile, cose che non vorremmo vedere.Questo resta un Paese in cui un magistratopuò decidere quale giornalista debba condurreil telegiornale in prima serata, in contrastocon quelle che sono le prerogative di ognidirettore di testata. Questo resta il Paese in cuimigliaia di cittadini vivono una carcerazionepreventiva senza senso. Quanti cittadini sonostati costretti a passare mesi in penitenziariin attesa di un processo che poi li avrebbeassolti? Ma chi potrà riabilitare l’onore diqueste persone? Non c’è responsabilità civileche tenga in questi casi. Ed oggi cosa facciamocon la riforma proposta da questa maggioranza?Ci inventiamo i reati imprescrivibili, reati percui i processi potranno durare decenni, con ilrischio che questi decenni siano tutti a carico diun innocente ingiustamente accusato.Una vergogna che va contro il buonsensoe contro il dettato dell’articolo 111 dellaCostituzione. E un altro problema resta darisolvere, lasciatemelo dire: è quello deimagistrati che scelgono di dedicarsi allacarriera politica. Il provvedimento in materiadi eleggibilità, ricollocamento e ricusazioneche il Senato aveva approvato a larghissimamaggioranza è stato stravolto da quest’Aulapochi mesi fa e, probabilmente, non vedràmai la luce. Se agli albori del Governo Renzieravamo stati ottimisti, riponendo fiducia easpettative nell’operato del Ministro Orlandoe nella volontà di tutta la maggioranzadi cambiare passo sull’amministrazione dellagiustizia, oggi non possiamo che dire che quellafiducia è stata tradita, la nostra fiducia e quelladi milioni di cittadini che speravano di poter

contare su una giustizia finalmente giusta.Sulla scorta di tutte queste valutazioni,Presidente, mi avvio a concludere non senzapoter ricordare che stiamo per votare ladodicesima fiducia richiesta da questo Governoin sei mesi di attività: una ragguardevolemedia di due questioni di fiducia al mese,lievemente superiore alle 62 fiducie delGoverno precedente in 34 mesi e alle 10 inaltrettanti mesi del primo Esecutivo di questalegislatura, un primato di cui non so quantoandar fieri e che potrebbe essere superatonel corso nella prossima legislatura quandol’Esecutivo in carica, perché immagino che cisarà quale che sia, sarà con ogni probabilitàcostretto a convivere con le fibrillazioni diuna maggioranza giocoforza eterogenea. Conogni probabilità, nel giro comunque di meno diun anno, saremo chiamati a votare una nuovalegge elettorale che, a meno di un improvvisoe auspicato rinsavimento delle maggiori forzepolitiche, sarà di impianto proporzionale eche, stante l’attuale conformazione del sistemapolitico, non solo non darà una maggioranzaomogenea ma con ogni probabilità non nedarà neanche una eterogenea, a meno che,folgorati sulla via di Palazzo Chigi, alcuneforze politiche attualmente antisistema nonscoprano all’improvviso di avere un’altraidentità. Quindi, di tempo per stracciarcile vesti per l’abuso dello strumento dellafiducia ne potremmo avere in abbondanzain futuro ma una riflessione è d’obbligoanche oggi, specialmente in questa particolarecontingenza. Ricordo che, in linea di principio,il Governo pone la questione di fiducia suprovvedimenti che ritiene fondamentali perla sua azione politica e per la realizzazionedel programma, vincolando la permanenza incarica dell’Esecutivo alla loro approvazione.Nella prassi politica la fiducia è spesso postaanche per ricompattare maggioranze sfilacciateo richiamare le frange più insofferenti delleforze di Governo al rispetto del patto. Se nedovrebbe desumere che lo strumento è utilema il suo uso smodato è spesso indicatoredi una fragilità dell’Esecutivo spesso generata

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da instabilità parlamentare. È un elemento chemerita e meriterebbe un surplus di riflessione daparte di tutti i soggetti politici in special modose ci affacciamo a guardare al futuro prossimo.Per il presente il nostro gruppo ha tenutoun atteggiamento coerente nei confronti delGoverno. Pur all’opposizione abbiamo votatoa favore di provvedimenti che ritenevamo utiliper il Paese. Non è questo il caso e non losarebbe stato neanche se il Governo non avesseposto la questione di fiducia. Certo è che,ponendola, il Governo ha reciso ogni marginedi dialogo. Per le ragioni di merito e di metododunque annuncio il voto contrario del gruppo diScelta Civica-ALA (Applausi dei deputati delgruppo Scelta Civica-ALA per la CostituenteLiberale e Popolare-MAIE).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole AndreaMaestri. Ne ha facoltà.

ANDREA MAESTRI. Grazie, Presidente.Signor Presidente, onorevoli colleghi,onorevoli rappresentanti del Governo inritardo, ci risiamo: come un ladro incallitoe mai pentito di democrazia parlamentare,questo Governo torna per l’ennesima voltaa chiedere la fiducia su provvedimentiche riguardano materie costituzionalmentesensibili. Mi sia consentito, dato l’argomento,un’amara metafora penalistica: siamo difronte a un caso di recidiva specificainfraquinquennale. Sì, perché il GovernoGentiloni contende il primato negativo delmaggior rapporto percentuale delle fiducieposte rispetto al numero di provvedimentiapprovati con il Governo Monti: ne ha fattoinsomma un metodo inaugurato il 14 febbraiocon la conversione del decreto-legge salvabanche, proseguito il 21 febbraio con il mille-proroghe, continuato il 10 aprile con laconversione del decreto-legge Minniti-Orlando,completato provvisoriamente il 30 maggioscorso con la cosiddetta manovrina. Si trattadi un reiterato, disinvolto, spregiudicato esfrontato abuso della questione di fiducia

che appare ancora più grave quando toccamaterie di stretta competenza parlamentare;quando riguarda temi legislativi di particolarerilevanza e complessità come oggi in cui ladiscussione involge modifiche significative alcodice penale, al codice processuale penale eall’ordinamento penitenziario. Le recentissimeelezioni amministrative ci consegnano lafotografia di un paesaggio politico ingrigitoda un processo di progressiva e inesorabiledesertificazione democratica e partecipativa.Dovremmo essere allora tutti impegnatiad allargare, anziché a restringere, ilperimetro della partecipazione dei cittadinialla vita politica del Paese. Dovremmoessere tutti impegnati, almeno in questoPalazzo di Montecitorio, a difendere leprerogative del Parlamento, a compiereuna quotidiana, meticolosa, appassionatamanutenzione ordinaria degli ingranaggi sucui poggia la democrazia rappresentativa. Einvece? Invece accettiamo che l’amministratoredi condominio che ha sede nel Palazzo quia fianco imponga la sua agenda e sottraggapezzo dopo pezzo sovranità e dignità a questaAssemblea.È inaccettabile che ciò avvenga quandoin discussione ci sono materie come laprescrizione, la ragionevole durata dei processi,il sistema delle impugnazioni, il regime diprocedibilità di alcuni reati e la revisionedelle misure di sicurezza personali: materieche sono coperte da riserva di legge, cheincidono sul modello di giustizia penale, suisuoi presupposti culturali prima ancora chegiuridici, sul delicato equilibrio tra dirittiindividuali e potestà punitiva dello Stato. Èinaccettabile che ciò avvenga quando ci sonoin discussione materie come le intercettazioniche toccano altri punti sensibili del sistemanella ricerca di un equilibrio tra esigenzeinvestigative, diritto all’informazione, libertà distampa, garanzie per i soggetti coinvolti. Sonodiscussioni di tale delicatezza e complessitàche non possono essere sottratte al Parlamentoe delegate al Governo. C’è la necessità diapprovare la riforma ma la necessità non

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giustifica l’urgenza perché al Paese serve unariforma coerente, di qualità e soprattutto stabile,capace di durare nel tempo. La fiducia di oggici regala invece l’illusione di una proiezionefuturistica ispirata al mito della velocità:un’altra legge approvata, un’altra riforma daesibire sul pallottoliere mediatico, un’altrapromessa mantenuta. A quale prezzo, però,onorevoli colleghi? A quale prezzo se l’outputlegislativo ci consegna una serie imbarazzantedi riforme sbagliate o incostituzionali (dallosblocca Italia, alla buona scuola, al JobsAct, per fare alcuni esempi): dovremmo pureinterrogarci. Il nostro fermissimo no allafiducia su questo provvedimento è dunqueun faro acceso sulle responsabilità attive edomissive di chi sta assecondando una derivaantiparlamentare che noi denunciamo con forzae continueremo a contrastare per riaffermarela centralità del Parlamento, il primato dellaCostituzione e il rispetto della sovranitàpopolare (Applausi dei deputati del gruppoSinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà-Possibile).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Molteni. Neha facoltà.

NICOLA MOLTENI. Presidente, grazie.Noi neghiamo, Presidente, convintamente evotiamo convintamente contro la fiduciaa questo Governo; votiamo contro ilprovvedimento di riforma del processo penaleche è una riforma dannosa e pericolosa peril Paese e per la giustizia dei nostri cittadini.Presidente, questo Governo non gode piùdella fiducia all’interno di questo Parlamentodove c’è una maggioranza raffazzonata, divisae litigiosa ma soprattutto questo Governonon gode più della fiducia del Paese, nongode più della fiducia di quel Paese perbeneche lavora, guadagna, paga e che nonvede un Governo all’altezza della situazione.Presidente, viviamo in un Paese invaso.Viviamo in un Paese dove il tema dellasicurezza è stato cancellato dall’agenda politica

di questo Governo; viviamo in un Paese doveil Governo stanzia quasi 5 miliardi di euro pergarantire vitto e alloggio agli immigrati e sidimentica delle nostre Forze di polizia; un Paeseattento ai bisogni delle vittime e che se ne fregadei bisogni delle persone oneste e perbene. Ein un Paese civile e democratico la civiltà ela democrazia di un Paese si misura sul gradodi funzionamento della giustizia: un Paese cheha un sistema giustizia che non funziona è unPaese che non è civile e oggi il nostro Paesesul tema della giustizia vive un grave vulnusdemocratico. Questo progetto di legge ne è laconferma: approvare una riforma del processopenale che non è né organica né strutturale condeleghe, delegando un Governo non legittimoe soprattutto un Governo non eletto dal popoloe approvando una riforma attraverso unafiducia votata in quest’Aula, è un segno diinciviltà e di giustizia. Pensate cosa sarebbeaccaduto se una cosa del genere fosse statafatta da un Governo di centrodestra? Provatea immaginare cosa sarebbe accaduto se unGoverno di centrodestra avesse tentato soltantolontanamente e minimamente di toccare il temadelle intercettazioni telefoniche. Lo abbiamofatto attraverso un disegno di legge ed èsaltato il mondo; l’avesse fatto un Governodi centrodestra avremmo migliaia di personeintorno a questo Palazzo. Voi lo state facendonel disinteresse totale e generale da parte deicittadini.Le intercettazioni telefoniche solo unostrumento utile, fondamentale, estremamentefondamentale, sono uno strumento di ricercadella prova indispensabile. Il problema nonè l’uso delle intercettazioni telefoniche, ilproblema è l’abuso delle intercettazionitelefoniche, l’uso strumentale che ne vienefatto. E dico al Governo e alla maggioranza:attenzione a questa delega, esattamente inquesto momento storico, dove vi sono alcuneinchieste che toccano alcuni esponenti delPartito Democratico, inchieste basate propriosul tema delle intercettazioni telefoniche.Attenzione a quello che fate! Attenzione aquello che fate (Applausi dei deputati del

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gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega deiPopoli-Noi con Salvini)!Presidente, il sistema giustizia nel nostro Paeseha dei gravi problemi, che in questi anni nonavete affrontato. Vi faccio presente, tra l’altro,che c’è una riforma del processo civile cheè insabbiata al Senato, è lì da anni ferma,immobile e Dio sa quanto questo Paese avrebbebisogno di un sistema della giustizia civile chefunzioni e che funzioni in maniera efficiente.Dicevo che abbiamo due grossi, due enormiproblemi, che non avete affrontato. La destranon è in grado di affrontare il problema dellagiustizia - ci siamo sempre sentiti ripeterein questi anni - il problema della giustizialo affrontiamo noi che siamo più sensibilirispetto al centrodestra sul tema della giustizia.Non è stato fatto nulla: l’arretrato, il pendenterimane un vulnus gravissimo del nostro sistemagiudiziario, tanto sul civile quanto sul penale,l’irragionevole durata del processo - siamo ilPaese al mondo che ha i processi che duranodi più -, e il tema non è la prescrizione, nonè allungare all’infinito i termini prescrittivi delreato, il problema è quello di garantire unadurata giusta, certa, in tempi brevi del sistemagiustizia (Applausi dei deputati del gruppoLega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noicon Salvini). Il cittadino ha il sacrosanto dirittodi sapere se è innocente o colpevole in tempirapidi, perché una giustizia che arriva in ritardoè una denegata giustizia, è una non giustizia.Riguardo alla riforma che voi fate, pericolosa,sciagurata, dell’ordinamento penitenziario, perdelega, dietro a questa riforma c’è una parolina.La riforma dell’ordinamento penitenziario, lariforma delle carceri significa carceri aperte,più indulti mascherati, più “svuota carceri”,nessuno andrà in galera e chi è in galeraviene messo fuori, è pericolosissima in questomomento dove noi dobbiamo garantire lacertezza della pena. Belle parole usate nellecampagne elettorali e poi abbiamo visto comein questi cinque anni vi siete approvati cinque“svuota carceri” ammazzando il principio dellacertezza della pena (Applausi dei deputatidel gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega

dei Popoli-Noi con Salvini). Il problema delsovraffollamento non lo risolvete mettendo inlibertà i criminali o impedendo a chi è criminaledi andare in carcere e scontare interamente lapropria pena. Il problema del sovraffollamentodelle carceri lo si affronta in due modi: primo,mettendo lì i soldi per costruire nuove carcerie io chiedo ancora, dopo quattro anni cheripetutamente chiediamo, dove sono finiti i 500milioni di euro del Piano carceri del 2010(Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord eAutonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini )?Tirate fuori quei soldi lì, che sono soldi per farenuove carceri e per mettere a posto i padiglioniin disuso. Come si affronta il problema delsovraffollamento delle carceri, con i numeri checrescono, tra l’altro? Nonostante cinque “svuotacarceri”, i numeri crescono. Lo si affrontaprendendo i 20 mila detenuti stranieri, 34 percento dalla popolazione penitenziaria presentenelle nostre carceri - 20 mila detenuti stranieriche costano alle casse dei cittadini comuni eperbene circa un miliardo di euro, 2 milioni algiorno -, questi li si porta a scontare la penanel Paese d’origine. Vengono condannati qua,commettono il reato qua, li mettiamo in carcere,li manteniamo in carcere. No, vanno portatinel Paese d’origine a scontare le loro pene(Applausi dei deputati del gruppo Lega Norde Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini)attraverso una seria politica di cooperazioneattraverso gli accordi bilaterali dentro il quadrodell’accordo di Strasburgo del 1983.Quindi: intercettazioni, prescrizioni, lamodifica dell’ordinamento penitenziario.Gravissimo! Vi ricordo che voi, in questiquattro anni, avete approvato depenalizzazioni,particolare tenuità del fatto, pene alternativeal carcere, lavori di pubblica utilità, messaalla prova, liberazione anticipata speciale, unasciagura e una vergogna: 75 giorni di scontoogni sei mesi di buona condotta, ti comportibene all’interno del carcere e ti do lo scontodi 75 giorni. Sapete come si traduce? Sitraduce che un criminale che commette un reato,che viene condannato a un anno di carcere,con questa legge faceva sette mesi in carcere

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e cinque mesi libertà. Una vergogna! Unasciagura sulla testa e sulla pelle delle personeperbene.Poi, cosa manca? Manca la legge sulla legittimadifesa: una legge di giustizia e di civiltà(Applausi dei deputati del gruppo Lega Norde Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini)!Quest’Aula ha approvata una schifezza: cisi può difendere all’interno della propriaabitazione soltanto nelle ore notturne. Sietematti ad approvare una legge del genere! Lofaremo noi, lo faremo noi, quando torneremoal Governo, affermando un principio. Ieri viè stato un altro caso, un gioielliere di Pisa,sessantanove anni, una persona perbene, unonesto lavoratore, che ha visto tre criminalientrare nella propria gioielleria e cosa ha fatto?Si è semplicemente difeso, ha difeso la propriavita, ha difeso la propria incolumità, ha difesola propria attività lavorativa.Quel signore è un eroe! Non può diventareuna vittima del sistema (Applausi dei deputatidel gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega deiPopoli-Noi con Salvini)! Quel cittadino onestonon è un Rambo - non è un Rambo -,perché un signore di sessantanove anni chedifende il proprio negozio non è un Rambo,è semplicemente un cittadino che si difende,che reagisce ad un’aggressione e che pretendeche colui il quale commette quell’aggressionevenga punito e lui che si difende non devesopportare anni di agonia processuale perpoi magari essere assolto o archiviato. Certo,abbiamo visto il caso del tabaccaio di Padova,Birolo, fatti del 2012, condannato in primogrado a due anni e otto mesi, la Corte d’Appellodi Venezia l’ha assolto l’altro ieri, esattamentedopo cinque anni. Chi ripaga questo lavoratoree questa onesta persona di cinque anni di agonieprocessuali e di costi processuali (Applausi deideputati del gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini)? La nostralegge sulla legittima difesa andava esattamentein quel senso.Cosa faremo quando torneremo al Governo?Certezza della pena - basta “svuota carceri”,basta indulti mascherati -, una seria legge sulla

legittima difesa, approveremo una norma e quiguardo la presidente Ferranti, che ringrazio,perché quest’Aula due anni fa ha approvato unalegge di buonsenso che afferma un principio:tu commetti un reato gravissimo, tu ammazzila moglie, ammazzi una donna, commetti unreato di femminicidio, tu non te la cavi condodici, tredici anni di carcere, tu, vigliaccoinfame, ti fai trent’anni di carcere e buttiamovia la chiave (Applausi dei deputati del gruppoLega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noicon Salvini)! Abbiamo approvato una normache dice che, se tu commetti reati gravi, nonpuoi avere lo sconto secco di un terzo dellapena, non puoi accedere all’abbreviato, nonpuoi accedere alle pene alternative. Non è labandierina politica della Lega e il presidenteFerranti, che ringrazio ancora, lo sa benissimoe questa norma è stata insabbiata al Senato.Anche sulla giustizia, come su tutto il resto,avete fallito. Non avete la fiducia del Paese,men che meno avrete oggi la fiducia dalla Lega(Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord eAutonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Marotta. Neha facoltà.

ANTONIO MAROTTA. Grazie, Presidente.Nell’annunciare il voto favorevole alla fiduciarichiesta dal Governo, voglio anche precisareche noi come Alternativa popolare avevamosostenuto che questo provvedimento potevaseguire il corso normale e, quindi, si potevaanche evitare di chiedere la fiducia, peròla fiducia è una scelta del Governo, è unastrategia che il Governo pone in essere e sullaquale noi siamo portati poi a considerare glielementi che hanno portato a questa scelta.Evidentemente gli elementi c’erano e c’eranotutti, invitiamo il Governo Gentiloni, perquello che riguarda la nostra forza politica,a continuare nel suo percorso, avrà sempreil nostro impegno e la nostra fiducia inmaniera seria e responsabile. Anzi, riteniamoche questo tempo, intervallo, che ci separa dalla

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fine della legislatura possa essere riempito daun’attività governativa e consequenzialmenteparlamentare ricca di provvedimenti che lagente si aspetta, a cominciare, per quello cheriguarda questo settore che ci interessa, con ilportare a termine il processo civile e tutta lanormativa antimafia.Sono state messe dodici fiducie dal GovernoGentiloni. Ritengo che un Governo non sigiudica sulle fiducie, il Governo si giudica suirisultati; la fiducia è un mezzo per raggiungereuno scopo, un risultato, che è fare una normativache i cittadini si aspettano. Allora, se questo èil problema, ritengo che questa normativa hadegli aspetti positivi, molti. Ha qualche aspettonegativo, ma come tutti gli iter delle riforme cheintervengono in maniera forte sull’esistente.Una riforma strutturale che affronta alcuneproblematiche che non erano mai stateaffrontate è chiaro che comporta delle luci edelle ombre, e non è che possiamo fare unelenco delle une e delle altre. A noi qui interessasottolineare - poi, in dichiarazione di voto saràaffrontato con maggior interesse il problema delprovvedimento in sé stesso - alcuni interventicontenuti in questo provvedimento, peraltro dinatura governativa, che riteniamo di estremaimportanza.Il primo di tutti - questa veramente è unarivoluzione del sistema e sfido chiunque asostenere il contrario - è che noi mettiamoi paletti in maniera precisa al periodo, altempo delle indagini preliminari. Fino a questomomento nessuno aveva toccato questo aspettoche, per questo, era rimasto nella disponibilitàdei pubblici ministeri, senza che il soggetto, chesi trovava ad avere rapporti con la giustizia,potesse intervenire in nessun caso.Punto importante e qualificante per noi:determiniamo il momento di inizio nelleindagini con l’iscrizione dell’indagato sulregistro e il controllo sull’iscrizione precisae puntuale sul registro viene affidato alprocuratore capo, per cui diventa unasua responsabilità precisa. Quindi, abbiamocontezza del momento iniziale, ma abbiamoanche contezza del momento finale che

prima era escluso da qualsiasi valutazione ointervento, perché il comma 30, al punto 3-bis,dice, leggo solo queste tre righe perché sonodi fondamentale importanza: “In ogni caso ilpubblico ministero è tenuto a esercitare l’azionepenale o a richiedere l’archiviazione entro iltermine di tre mesi”.Questo è il punto nodale per me e per tantidi noi, penso, di questo provvedimento e,cioè: finite le indagini preliminari, che sonocontenute nella legge, sono già determinate,sono già individuate temporalmente, il pubblicoministero ha inizialmente sei mesi, poi puòrichiedere la proroga che il GIP gli deveconcedere, ma finito questo periodo, il pubblicoministero si deve determinare; e determinarsisignifica dire al soggetto indagato: tu deviandare a giudizio oppure tu non ci devi andaree ti prosciolgo, ti archivio. Vi sembra poco?E qual è la conseguenza di questo? C’èuna conseguenza: che non può essere certouna sanzione, ma stabilisce una chiusurarispetto all’introduzione di questa normativa,perché il procuratore generale, da solo osollecitato dal difensore dell’indagato, deveavocare l’indagine e, quindi, sostanzialmente,far sì che quello che è contenuto in questanormativa sia portato a termine. Per noi è unelemento determinante.Poi, c’è la delega sulla famosa, ormai,discussione di anni sulle intercettazioni.Guardate, questo è un argomento su cui noi ciaspettiamo molto, ecco perché abbiamo datodelega al Governo e l’abbiamo anche contenutain tempi ristretti: perché questo è uno degliargomenti che, purtroppo, ha travolto la vita ditroppe persone estranee al giudizio, ai fatti, chesi sono trovate esposte sui giornali; ha distruttola vita di troppe persone. Perché? Perché nonc’è una normativa seria in questa materia.Ora noi ci affidiamo alla saggezza del Governoe anche alla capacità del Governo, che, peraltro,sappiamo che già si sta muovendo in questadirezione, perché venga fuori una normativa chepossa concretamente tener conto di tre cose.Innanzitutto, che le indagini, come strumentoinvestigativo, mantengano la loro segretezza

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e la loro validità; che possano tutelarela vita privata dei cittadini: cioè, sequelle intercettazioni non riguardano fatti cheriguardano il reato, o che possono essere utilinelle indagini, devono immediatamente essereposte da parte e distrutte; che si contempli ancheil giusto diritto all’informazione attraversola pubblicazione, nel momento opportuno, diquello che può essere pubblicato perché attieneall’ipotesi di reato e, quindi, c’è la possibilitàche ce lo ritroviamo sui giornali rispetto a quelloche è l’imputazione o l’indagine in corso.C’è anche un altro aspetto che abbiamointrodotto ed è quello di salvaguardare l’attivitàdi tanti che fanno delle abusive registrazioni traprivati per utilizzarle non ai fini di giustizia - che avrebbe senso -, ma per scopi personali,per mettere in cattiva luce quel soggetto rispettoai propri familiari, rispetto ai propri colleghi diufficio, o altre situazioni. Allora di questo sideve rispondere come reato: infatti, è introdottaanche questa ipotesi di reato nella normativache ci apprestiamo a votare.Vi sembrano provvedimenti di modestaimportanza? E, poi, l’estinzione del reatoper condotte riparatorie, interventi sui ritialternativi: guardate, se vogliamo far decollareil processo - e arrivo alla prescrizione, perchénon voglio sottrarmi - dobbiamo implementarei riti alternativi, che sono l’unico strumentoche consente di celebrare il processo inpoco tempo. E non abbiamo certo risparmiatoimpiegati pubblici o la cosiddetta casta, perchéabbiamo subordinato il patteggiamento degliamministratori pubblici all’integrale prezzo delpagamento.L’ultimo riferimento, come dicevo, è alleprescrizioni. Sulle prescrizioni abbiamo trovatoun compromesso: è chiaro che noi siamocontro ogni tipo di prescrizione che allunghiil processo, ci mancherebbe altro, noi siamogarantisti, lo siamo stati e lo saremo anche per ilfuturo; però, c’è da trovare una sintesi - questa èla politica - tra chi voleva, e c’era una corrente dipensiero, ritenere che il termine fosse interrottonel momento in cui c’era una sentenza di primogrado…

PRESIDENTE. Concluda.

ANTONIO MAROTTA. …e altri cheritenevano il contrario. Questa è una sintesi. Èchiaro che noi siamo contrari, come principio,al sistema delle prescrizioni che allungano ilprocesso in maniera determinante…

PRESIDENTE. Onorevole Marotta, ha citatotesté la parola “sintesi”, la invito a concludere.

ANTONIO MAROTTA. Sì, grazie, chiedoscusa. Concludo, dicendo che per quandoriguarda la fiducia non c’è alcun problema:noi voteremo la fiducia al Governo Gentiloniin questa e in altre occasioni nelle quali,responsabilmente, il Governo si impegna arisolvere i problemi dei cittadini (Applausidei deputati del gruppo Alternativa Popolare-Centristi per l’Europa-NCD).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Zoggia. Ne hafacoltà.

DAVIDE ZOGGIA. Signor Presidente,onorevoli colleghi, il provvedimento sulprocesso penale sarà approvato oggi dopotre passaggi parlamentari. Questa riforma èun po’ la cifra di questa legislatura: mesi emesi di blocco causati da feroci discussioniall’interno dalla maggioranza, in particolare, daquella forza politica che non voleva l’aumentodella prescrizione. Blocco causato anche dadiscussioni avvenute all’interno di una stessaforza politica, e mi riferisco ovviamente almaggior partito della coalizione di Governo.In quel partito - il Partito Democratico -,alcuni hanno deciso che questa riforma dovesseriprendere il cammino solo dopo le primarieinterne, atteso che uno dei competitor era ilMinistro della giustizia e non si voleva daretroppa visibilità. Credo che siano stati deglierrori clamorosi, che non solo hanno rallentatol’iter del provvedimento, ma lo hanno resoanche più debole e più soggetto a critiche.

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Atti Parlamentari — 19 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

Il provvedimento sarà approvato con la fiducia,impedendo quella sana discussione, quel sanoconfronto che, probabilmente, lo avrebberafforzato, reso più adeguato ai tempi e loavrebbe armonizzato in tutte le sue parti. Matant’è, così non è stato, si è deciso di perseguireattraverso una strada muscolare. Questo farà sìche il provvedimento venga varato, ma lasceràmolti dubbi e molti strascichi sui contenuti.Teniamo conto che, se si fosse deciso di nonapporre la questione di fiducia, avremmo potutodiscutere e votare un centinaio di emendamenti,quindi relativamente pochi rispetto alla prassi. Etuttavia su alcuni di questi sarebbe stato chiestoil voto segreto. Ovviamente, viste le ultimeperformances si è scelta l’altra via, quella dellafiducia. Dunque, anche questo disegno di leggepatisce la fragilità della maggioranza e il timoredi giochi e sgambetti a danno del Paese.Nel merito, non crediamo che ilmodello del doppio binario, adottato inquesto provvedimento, sia giusto, non locrediamo proprio. Doppio binario perché ilprovvedimento interviene direttamente sullenorme codicistiche, da un lato, con delegalegislativa per i profili più sensibili, dall’altro.Il pacchetto di riforme si presenta con unalto tasso di eterogeneità, tanto da ispirarecautela circa la loro effettiva incidenza su untessuto codicistico ormai ampiamente laceratoda infiniti interventi legislativi e dalla Cortecostituzionale.Nel testo ci sono piccole aperture in materiadi querela di atti riparatori, aumenti nonmodesti di severità punitiva per alcuni delitti,la delega, molto retorica ma poco innovativa,in materia di misure di sicurezza. L’aspettopiù sostanziale è l’aumento mirato di severitàpunitiva, ma che sarebbe azzardato prevedereutile dal punto di vista preventivo. Quindi,un disegno per alcuni versi apprezzabile,ma con il limite della genericità dei criteriindicati. Sarebbe necessario precisarli, comerichiesto dall’articolo 76 della Costituzione.In particolare, dovrebbe essere ben definito ilpossibile percorso dell’esecuzione della penadetentiva irrogata nella sentenza di condanna.

La diminuzione del numero di prescrizionidichiarate non necessariamente significheràuna buona giustizia. Quanto alla struttura delsistema, difetti nuovi si aggiungono a quellinon toccati. L’intervento rigido tra tempo diprescrizione e massimi edittali continuerà ainterferire con le scelte relative alle pene. Dalpunto di vista dell’ordinamento penitenziario, cisarebbe piaciuto discutere di più. È un settoredell’ordinamento che può essere consideratointegrativo del diritto penale sostanziale, inquesto concorre a costruire il reale edificionormativo della pena detentiva.Il disegno di legge, in forma di delegaal Governo, tocca istituti sia sostanziali,sia processuali, con un lungo elenco diprincipi e criteri direttivi, che indicanodirezioni apprezzabili - ne cito uno pertutti: sorveglianza dinamica -, sono peròpoco direttivi, insufficienti a prefigurarel’assetto della promessa riforma. Per quantoriguarda le intercettazioni, condividiamo, oltrealle misure per garantire la riservatezza,la disciplina relativa all’uso dei cosiddettitrojan, stabilendo che l’attivazione avvengacon comando attivato da remoto e non solocon l’inserimento del captatore informatico.Infine, oltre alla razionalizzazione dei costiper le intercettazioni, si rafforza la nonconoscibilità, nonché la non divulgabilità deirisultati di intercettazioni che abbiano coinvoltooccasionalmente soggetti estranei ai fatti per cuisi procede.Ovviamente, ci auguriamo - e questo è il puntovero - che il Governo eserciti effettivamente ladelega che oggi il Parlamento gli conferisce.Auspichiamo che trovi un effettivo riscontro latutela della riservatezza delle comunicazioni.Non dimentichiamo, infatti, che già oggiesistono norme per le quali le intercettazioninon pertinenti alle notizie di reato andrebberodistrutte, invece la prassi va nella direzioneopposta e contraria.Queste alcune critiche puntuali, alcunesottolineature su cui si sarebbe potuto lavorarein maniera decisamente diversa, ma varieragioni non lo hanno consentito, o meglio

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non si è voluto. Sappiamo tutti come si èarrivati a questa fiducia, tuttavia, soppesandole cose, il nostro gruppo farà una sceltadi responsabilità. Allontanando l’avventurismoche sembrava aver coinvolto alcune forzepolitiche che siedono in questo Parlamento,voteremo la fiducia per provare a rendere questalegislatura meno vuota. La si voterà perché nonabbiamo gradito e mai ci presteremo a giochiche provino a mettere in difficoltà Governi, alsolo scopo di anticipare la fine della legislaturain maniera surrettizia.Noi siamo per la massima trasparenza: le coseche non vanno le diciamo alla luce del sole,come abbiamo fatto per questo provvedimentoe faremo per altri. Ci sono molte leggiche devono vedere la luce in questo ultimoscorcio di legislatura: il biotestamento, lo iussoli, l’introduzione del reato di tortura, lalegalizzazione dell’uso personale e terapeuticodella cannabis. Ecco, noi questi percorsi nonli vogliamo interrompere, per la dignità delPaese e per il riscatto del Parlamento. Quello dioggi è un passo, poteva essere gestito con piùattenzione e autorevolezza, tuttavia consente didire che il Parlamento sta provando a riprendereun cammino e che le spregiudicatezze tattichedi qualcuno non sono il solo lavoro all’ordinedel giorno del Parlamento. In quest’Aula sipuò e si deve lavorare per migliorare la vitadei cittadini italiani. Articolo 1-MDP nonsi sottrarrà, anzi spingerà per l’approvazionedegli altri provvedimenti che ho citato eper la legge elettorale di cui ci auguriamovenga ripreso presto il cammino e lavoreremocontro le demagogie e soprattutto contro ipartiti dell’avventura (Applausi dei deputati delgruppo Articolo 1-Movimento Democratico eProgressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Sarro. Ne hafacoltà.

CARLO SARRO. Grazie signor Presidente,signor rappresentante del Governo, onorevolicolleghi, Forza Italia valuta molto

negativamente questo provvedimento esoprattutto contesta in maniera ferma e decisala scelta del metodo attraverso il quale si poneil provvedimento all’esame all’approvazionedell’Assemblea, cioè l’apposizione dellaquestione di fiducia, perché, su unprovvedimento che, appunto, riguarda ladisciplina del codice penale e del codicedi procedura penale e dell’ordinamentopenitenziario, dovrebbe essere sovrano ilParlamento e soprattutto dovrebbero essereassolutamente liberi la discussione e l’apportoche ciascuna forza politica può dare rispettoal all’elaborazione del quadro normativo diriferimento.E quindi, decisamente e fermamente, noivoteremo contro la fiducia, ma anchecontro il provvedimento, perché, pur avendoquesta iniziativa alcuni, in verità limitati,meriti, prevalgono sicuramente le criticità,prevalgono sicuramente i dati negativi, apartire dall’istituto della prescrizione, che èun istituto fondamentale, soprattutto perchéinveste non solo il regime dell’accertamentodelle responsabilità e, quindi, l’andamento piùin generale del processo, ma perché, di riflesso,investe quello che è il valore il primo di unasocietà libera e democratica: la libertà personaledel cittadino.Avere di fatto introdotto, con questoprovvedimento, un aumento generalizzato deitermini di prescrizione significa, in buonasostanza, produrre un allungamento altrettantogeneralizzato dei tempi del processo, l’esattoopposto, cioè, di quello di cui si avverteil bisogno nella nostra società e, soprattutto,l’esatto opposto di quelli che sono gli obiettivi,che, in materia di politica giudiziaria, sonostati più volte enunciati e più volte proclamati,non solo per quanto riguarda gli atti diprogrammazione del Parlamento, ma anche perquanto riguarda le pronunce di organismi edi istituti e osservatori internazionali, che congrande criticità guardano alla questione deiprocessi in Italia.L’aumento dei termini massimi di prescrizioneper i reati, per esempio, di corruzione, sia

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nella forma impropria, propria e quella in attigiudiziari, introduce nuovamente nel nostrosistema la via del doppio binario, individuandodelle aree del processo penale rispetto allequali, di fatto, operano delle norme speciali, ilche crea sicuramente motivo di allarme e dipreoccupazione. Ma quello che maggiormentenon ci convince di questo provvedimento è lacompatibilità, la valutazione di compatibilitàcon le norme costituzionali, in particolar modocon l’articolo 27, perché la sospensione delcorso della prescrizione dopo la sentenza diprimo e secondo grado consente di applicareagli imputati condannati con sentenza nonancora definitiva un trattamento più restrittivo,che è incompatibile con il principio dellapresunzione di non colpevolezza.Come pure riteniamo che questoprovvedimento presenti dei profili di evidentecontrasto con gli articoli 111 e 117 dellaCostituzione, proprio perché il nuovo sistemaintroduce, dopo la sentenza di condanna diprimo e secondo grado, un indiscriminatoallungamento di tre anni del tempo adisposizione per la celebrazione dei processinei gradi di impugnazione, con il risultato diraggiungere pressoché in modo generalizzato ilsuperamento dei termini medi di ragionevoledurata del processo, così come sono stati,ormai, con una giurisprudenza consolidata,definiti dalla Corte di giustizia e, soprattutto,come desumibili da una corretta applicazionedel principio enunciato dall’articolo 6 dellaConvenzione europea dei diritti dell’uomo.Tuttavia, forti perplessità desta questoprovvedimento anche rispetto alla valutazionedella compatibilità con l’articolo 3 dellaCostituzione, con il fondamentale principiodi eguaglianza dei cittadini, perché l’averestabilito un aumento in misura fissa e,soprattutto, in modo indipendente dal tipo direato oggetto del procedimento, cioè sempreun anno e mezzo per grado di impugnazione,senza distinguere tra delitti e contravvenzioni,reati con prescrizione breve e reati invecesoggetti a prescrizione anche lunghissima,determina, di fatto, una palese violazione

dell’articolo 3, poiché questo sistema si risolvenella definizione di un trattamento rigidamenteeguale per situazioni che sono del tutto diversetra loro. Ed è superfluo evocare e richiamarela giurisprudenza della Corte costituzionale cheha, ripetutamente, in tante occasioni e per le piùdisparate materie, riaffermato in modo costantequesto principio e cioè che a situazioni disegualidevono essere riservati trattamenti differenziati.Dunque, a dubbi molto seri, molto fortisulla tenuta di questo provvedimento, rispettoal vaglio della Corte e a un sindacato dicompatibilità con il sistema costituzionale, siaggiungono, anche, degli ulteriori rilievi critici,come, per esempio, l’estensione generalizzata,e anche in questo caso assolutamente rigida,del processo a distanza, per quanto riguardai processi con detenuti, perfino quei processidi natura civile che vedono coinvolti glistessi soggetti, il che significa comprimereil diritto al contraddittorio e, soprattutto,mortificare, spesso senza alcuna ragione, ladignità stessa dell’imputato. Noi sappiamo chel’introduzione del processo a distanza è statamotivata in una stagione del nostro Paese, unastagione storica molto particolare, all’indomanidi fenomeni di stragismo mafioso, di fortecondizionamento della vita democratica delnostro Paese, con la necessità di garantire,sotto il profilo anche dell’ordine pubblico edella sicurezza, una limitazione quantitativadel trasferimento dei detenuti e di detenuti diparticolare spessore criminale, ma, soprattutto,avvertendo che questo sistema rappresentassel’eccezione, davvero, un’eccezione da utilizzarein casi estremi. L’avere, viceversa, previsto, difatto, un meccanismo che, pressoché in modostandardizzato, trova applicazione, significa,appunto, compromettere seriamente l’eserciziodel diritto di difesa, che, in uno Statodemocratico e soprattutto in uno Stato di diritto,rappresenta un baluardo ineludibile.Altri rilievi su altre misure: pensiamo, adesempio, alle misure cautelari patrimoniali, ilcui impiego ormai è di diffusissima e frequenteapplicazione; dovrebbero comportare, anche inquesto caso, nella valutazione dei presupposti,

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così come accade per le misure cautelaripersonali, la sussistenza quanto meno di graviindizi di colpevolezza, anche per evitare abusi eper evitarne l’applicazione in situazioni, anchedal punto di vista economico, estremamentedelicate, con riflessi fortemente pregiudizievoli.Un’ultima annotazione rispetto alla definizione,che è stata citata in qualche precedenteintervento, di quelli che sono i termini per laiscrizione della notizia di reato; è necessarioche l’eventuale violazione dei tempi previsti perl’iscrizione, e quindi la ritardata iscrizione, nonpossa essere regolata solo sul piano disciplinare.Sarebbe stato opportuno, invece, stabilire comesanzione vera quella dell’inutilizzabilità delrelativo materiale nel processo. Ma sui rilievie sulle criticità che questo provvedimentopresenta nel merito, sicuramente in manieramolto più diffusa e molto più articolata, noici esprimeremo in sede di dichiarazione divoto finale sul provvedimento. In questa sede,valutando la richiesta di fiducia e contestandofermamente l’impianto complessivo delprovvedimento, ma, soprattutto, il metodoprescelto dell’apposizione della questione difiducia, che ha impedito al Parlamento, di fatto,di pronunciarsi anche su una gamma limitatadi emendamenti, che sicuramente avrebberopotuto contribuire al miglioramento del testoe, quindi, a rendere gli strumenti meglioapplicabili e soprattutto rafforzando le tutele e legaranzie, ribadiamo, pertanto, il voto contrariodel gruppo di Forza Italia (Applausi dei deputatidel gruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Sarti. Ne hafacoltà.

GIULIA SARTI. Grazie, Presidente. Siamoalla novantatreesima fiducia e possiamoufficialmente scritturare il PD per “Lo showdei record” di Canale 5, dato che ormaiquesto Parlamento non ha più la possibilitàdi discutere nulla; questa però non è unafiducia come le altre, perché stiamo parlando

di riforma della giustizia. Non è una fiduciacome le altre, perché, dopo aver già postola questione di fiducia in Senato, scrivendoun maxiemendamento con un unico articoloe 95 commi, anzi, 94 commi, oggi, venitequi, sullo stesso testo, quindi, sostanzialmente,annientando la possibilità di questa Camera dipoter ancora dire qualcosa, di poter raccontareai cittadini grazie a quest’Aula, grazie aldibattito, che cosa state combinando, venitequi e ponete, di nuovo, la questione difiducia. A parte i discorsi legati all’importanzadella materia che stiamo trattando e che nondovrebbe, mai, essere oggetto di questionidi fiducia, ma dovrebbe, altresì, essere unmomento di confronto limpido e chiaro inquesto Parlamento, lasciamo perdere, tantoormai avete messo la fiducia addiritturasulle leggi elettorali che poi vi boccia laCorte costituzionale (Applausi dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle), quindi, possiamoaspettarci qualsiasi cosa, qualsiasi cosa daquesti governicchi che si succedono da cinqueanni, da quattro anni e mezzo. La gravitàdi aver posto, ieri, la questione di fiducia èche siamo di fronte ad una maggioranza cheha paura, paura! Siete dei codardi, perché,se aveste avuto un minimo di coraggio, inquest’Aula sarebbero stati votati, oggi, tutti gliemendamenti, uno per uno, magari anche conqualche voto segreto, per cercare di capire chi èche la vuole veramente questa schifosa riformadella giustizia e chi, invece, magari, ha qualcheperplessità, manifestata non in una giornata,ma nel corso di questi tre anni, perché è datre anni che stiamo discutendo di questa roba,dal 23 dicembre 2014, quando venne emanatoquesto disegno di legge governativo, da partedel Ministro Orlando e dai suoi sodali.Ora, questa non è una fiducia come le altre,perché, dentro questo provvedimento, sonocontenute tutte le porcate più eclatanti, inmateria di giustizia, che abbiamo visto, nonso, nel corso non solo di questa legislatura,andiamo ancora indietro, andiamo a ripensareai vecchi Governi Berlusconi, ma anche alGoverno Prodi, perché, insomma, poi l’indulto

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l’ha fatto il Governo Prodi, non certo il GovernoBerlusconi; in questo ci si può tranquillamenteriferire ad entrambi. Perché “schifezze”, perché“cose che non stanno né in cielo né interra”? Perché, qui dentro, siete stati capacidi arrivare al divieto sostanziale, perché diquesto si tratterà, di questo si tratterà in futuro,quando ci saranno i decreti legislativi, delleintercettazioni penalmente rilevanti, divieto dipubblicazione delle intercettazioni penalmenterilevanti. Questo, verrà sostanzialmente scrittonei decreti delegati e, allora, la gravità diquesta disposizione, di questa delega sulleintercettazioni è incredibile, perché abbiamoavuto ministri di questo Governo che si sonodimessi proprio grazie alla pubblicazione diintercettazioni penalmente rilevanti, abbiamoavuto scandali che sono venuti fuori propriograzie al fatto che, finalmente, riuscivano aduscire sulla stampa conversazioni politicamenterilevanti.Siamo ancora qui, dopo anni, a dover spiegarela differenza tra responsabilità politica e moralee responsabilità penale? Ancora dobbiamodiscutere di questo? Come si fa a non capireche questo è un bavaglio vero e proprio alleintercettazioni telefoniche e che la gravità diquello che sta succedendo sarà ricordata neglianni a venire, dato che siamo stati caratterizzati,in questa legislatura, da una marea di scandalipolitico-giudiziari e da tante inchieste, tanteindagini bruciate, sostanzialmente. Questo èsuccesso con il caso Consip, un’indaginebruciata, non vedrà probabilmente mai la lucequel processo, chi lo sa, dopo tutto quello cheè stato combinato in questi mesi. E, allora, michiedo anche come fa questo Governo a sentirsilegittimato, legittimato, a varare una riforma delgenere.Nel 2013, così, una semplice domanda,quando ci si è presentati, quando vi sietepresentati agli elettori, gliel’avete detto cheavreste riformato il codice di procedurapenale insieme ad Angelino Alfano? Eranod’accordo i vostri elettori, lo sapevano nel 2013(Applausi dei deputati del gruppo MoVimento5 Stelle) che l’emergenza per questo Governo

era mettere il bavaglio alla pubblicazionedelle intercettazioni? Lo sapevano che avrestedisposto, nella famosa delega sull’ordinamentopenitenziario, la possibilità per i detenuti difare videochiamate, per consentire le relazionifamiliari? Come si fa a scrivere una delega delgenere senza capire che nelle carceri, anchese abbiamo escluso l’applicazione di questadelega per il 41-bis, nell’alta sicurezza, cisono appartenenti alle associazioni criminali distampo mafioso, ci sono, ci sono mafiosi nellecarceri che beneficeranno delle videochiamate?Quindi, tutto l’allarme, quell’allarme famoso,Skype ai mafiosi, poi viene tradotto sottoforma di delega, scritto qui in questa riformasull’ordinamento penitenziario? Ma stiamoscherzando? Stiamo scherzando?Fate le prove di smantellamento del carcereduro, fate le prove di smantellamentodell’impianto che ha caratterizzato la normativaantimafia degli ultimi vent’anni? Di questosi tratta, di questo (Applausi dei deputatidel gruppo MoVimento 5 Stelle)! E ancora,Presidente, questa non è una fiduciacome le altre, perché il 16 luglio del2012 noi ricordiamo Giorgio Napolitano,alias “re Giorgio”, che diede mandatoall’Avvocatura dello Stato per sollevare ilconflitto di attribuzione dei poteri di frontealla Corte costituzionale sostanzialmente perfar distruggere le intercettazioni captate dallaprocura di Palermo involontariamente, perchéla procura di Palermo non stava intercettandoGiorgio Napolitano, stava intercettando NicolaMancino.Il problema è che Nicola Mancino avevascambiato il Quirinale per il Telefono Azzurro, eda lì richiesta di distruzione, operazione riuscitaperfettamente, gogna mediatica per la procuradi Palermo, distruzione di quelle conversazioninel 2013, e oggi, dopo cinque anni, noi siamoancora qui a parlare di intercettazioni con “reGiorgio” che spara moniti ancora, perché sisente ancora, probabilmente, Presidente dellaRepubblica, e il PD esegue, il Pd esegue. Non ècambiato nulla, non è cambiato nulla (Applausidei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)!

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La gravità di quello che state combinando èpalese agli occhi di tutti, perché in questa Italiamartoriata in materia di giustizia mancano 900magistrati nei tribunali, mancano migliaia diunità di personale della giustizia; nelle carcerinon ne parliamo, carenze di organico dellaPolizia penitenziaria e di persone che lavoranoall’interno delle carceri.Non è che ve lo ha denunciato il MoVimento5 Stelle o qualche altro partito o qualchealtro movimento; ve lo ha denunciato anche ilGarante nazionale dei detenuti, Mauro Palma,nella sua relazione annuale. Di fronte aqueste emergenze, no, che cosa pensa questofantomatico Governo, perché per me è ununicum che si succede da quattro anni? Pensa adimpallare ancora di più le procure e i tribunalidi questo Paese! E come? Con questa norma,proprio da follia pura, al termine delle indaginiil PM avrà tre mesi per chiedere il rinvioa giudizio o archiviazione, altrimenti scattal’avocazione da parte del procuratore generalepresso la corte d’appello. Che cosa significaquesto?Che, se davvero il procuratore generale poiavoca, noi, sostanzialmente, abbiamo impallatole procure generali e anche i tribunali. A Romaci sono 40 mila procedimenti, che dovrebberoessere celebrati, che sono lì in attesa, perché,al massimo, ne possiamo fare 10 mila. Quindi,abbiamo sostanzialmente la metà dei processi inquesto Paese che rischiano di non poter esserecelebrati, perché anche la procura generale avràtre mesi di tempo.Allora uno pensa: in procura generale, visto chehanno avocato, avranno il triplo di personale,avranno una marea di PM che potranno svolgerele indagini in tre mesi, finire e chiederearchiviazione o rinvio a giudizio, così cisveltiamo. No, le procure generali hanno undecimo dei procuratori rispetto alle procure diprimo grado. Ma, allora, che senso ha? Avremoi trasferimenti dei PM dalle procure alle procuregenerali, così quello che non potevano faredi là adesso lo dovranno fare di qua. Nonso, spiegateci il processo mentale che aveteutilizzato per scrivere questa roba. L’unico

fine, lo abbiamo detto, è quello di impallareancora di più la giustizia di questo Paese.Noi abbiamo chiesto l’introduzione dell’agenteprovocatore: quella sì che sarebbe una normageniale, geniale, per trovare i corrotti in questoPaese, magari subito dopo che vincono leelezioni, e magari ancora prima che vincano leelezioni.Abbiamo chiesto di sbloccare la legge sulwhistleblowing, che pende in Senato, pertutelare seriamente chi denuncia i reati contro lapubblica amministrazione. Abbiamo chiesto diriformare l’articolo sul voto di scambio politico-mafioso. Voi qui fate una presa per i fondelli aicittadini, aumentate le pene. Lo so che andretein giro a raccontare che avete aumentato lepene per il voto di scambio; il problema è chequel reato non si può più provare (Applausi deideputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).Fatevelo un giro nelle direzioni distrettualiantimafia d’Italia, fatevelo un giro: quantiprocessi ci sono, dopo la vostra riforma delluglio 2014, per voto di scambio? Non ci sonoprocedimenti penali in corso, perché quel reatolo avete reso impossibile da provare. Bisognavaeliminare quella semplice dicitura “mediante lemodalità di cui al terzo comma dell’articolo 416-bis”, perché, se non si toglie quella dicitura, civuole l’intimidazione per provare il reato; ma lamafia, lo sanno tutti, anche i bambini di cinqueanni, che oggi non intimidisce più. E, allora,è già stato assolto Antonello Antinoro, queldeputato regionale siciliano che aveva preso ivoti da quelli di Cosa Nostra, il mandamento diResuttana. Questo è successo nel 2014: quantine vogliamo assolvere, ancora, di mafiosi chescendono a patti, anzi, di politici che scendonoa patti con la mafia? Quanti ancora? Noi ce lericorderemo tutte, una per una, queste norme,una per una, queste leggi porcata che avetefatto in questa legislatura (Applausi dei deputatidel gruppo MoVimento 5 Stelle), e, quandosaremo al Governo, non faremo come voi, chenon cancellate le leggi di Berlusconi. Noi lecancelleremo una dopo l’altra (Applausi deideputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Ermini. Ne hafacoltà.

DAVID ERMINI. La ringrazio, signorPresidente, signori rappresentanti del Governo,colleghe e colleghi, vorrei che ci fosse inquest’Aula almeno il buongusto di evitare divendere prodotti ai propri clienti. Non siamodei bottegai, cari colleghi del MoVimento 5Stelle, siamo dei parlamentari. Noi siamo deiparlamentari che dovrebbero rispondere alleesigenze di un popolo, di una cittadinanza,non ai nostri clienti, che poi, magari, si speradi portare in Parlamento prima o dopo lapensione. Noi dobbiamo rivolgerci all’interacollettività, e questo è un provvedimento chesi rivolge all’intera collettività, perché è unprovvedimento di sistema, è un provvedimentoche molti non hanno letto, perché si vanno atoccare soltanto alcuni punti in questi pochiminuti, e li abbiamo sentiti.Addirittura, abbiamo sentito parlare anchedi cose che non sono qui dentro, dallalegittima difesa alla depenalizzazione. Tuttaroba che qui dentro non c’è! E, allora,prima di tutto, cerchiamo di capire di checosa stiamo parlando. Stiamo parlando di unprovvedimento che non nasce oggi, vorreitranquillizzare la collega Sarti, suo tramite:questo provvedimento, questi temi eranotutti nel programma elettorale del PartitoDemocratico con cui ci siamo presentati aglielettori nel 2013, perché sono provvedimentiche giacciono da tempo alle nostre discussioni.Questo è un Paese, signor Presidente, dovetutti chiacchierano perché vogliono le riforme,ma nessuno, in realtà, le vuole. Anche coloroche si lanciano con spirito riformatore, dicambiamento, tutte le volte che si trovanodavanti a una proposta di modifica, diinnovazione, di speranza, di futuro, di qualcosadi meglio per i nostri ragazzi, per quelli cheverranno dopo di noi, no, c’è sempre qualcosa,c’è sempre qualche bottega da difendere, c’èsempre qualche lobby da difendere, c’è sempregente da difendere (Applausi dei deputati del

gruppo Partito Democratico).Non si vuole mai fare niente, questa è la verità,perché tutte le volte c’è una ragione per dire dino. E oggi si dice di no a che cosa? Ma a checosa state dicendo di no? Volete dire di no alfatto che un cittadino ha diritto di sapere, dopoanni, anni, di indagini su di lui, che fine farà?Volete dire di no a questo? Che cavoloraccontiamo di questa balla dei tre mesi? Losapete benissimo che sono tre mesi successiviagli atti successivi al 415-bis a indaginipreliminari concluse e sono tre mesi chepossono essere tranquillamente raddoppiati e,per i reati più gravi, sono sei mesi più sei mesi.E non vogliamo dare la soddisfazione a uncittadino, che sta soffrendo perché sta subendoun processo, di sapere che cosa sarà della suavita? Oppure noi vogliamo dire che preferiamoavere un sistema che continua in questo modo,dove i processi non si fanno perché si scegliedi non farli e c’è qualcuno che decide se farli onon farli?Dunque, se noi inseriamo questi concetti nelsistema di tutte le riforme che abbiamo fatto,vedrete che noi cerchiamo di produrre un effettodeflattivo sui processi. Le riforme che abbiamofatto, le depenalizzazioni - lo dico al collegaMolteni, che mi dispiace non sia in Aula, per ilsuo tramite - riguardano solo reati che avevanoalla fine una sanzione pecuniaria e quindi ledepenalizzazioni servono ad avere un effettodeflattivo sui fascicoli.Abbiamo previsto la messa alla prova, la tenuitàdel fatto e qui dentro, nel provvedimento inesame, c’è la giustizia riparativa per dare unasoddisfazione alle persone offese e alle vittimedei reati senza aspettare anni di processo. Senoi riusciamo ad avere un effetto deflattivo,allora davvero riusciremo ad avere, anche perla prescrizione, una sua catalogazione comepatologia del sistema: la prescrizione nondovrebbe neanche esistere in un sistema civile,perché i processi si dovrebbero fare ma, senon togliamo tutto il carico forte presente nelleprocure e nei tribunali, non riusciremo mai adavere un sistema senza prescrizione, perché laprescrizione scatta nel momento in cui lo Stato

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non è in grado di andare avanti.Noi vogliamo che lo Stato sia in grado difare i processi: per tale ragione interveniamoanche su quello perché, finché non riusciamoad avere un effetto deflattivo con tutte leriforme, non riusciremo poi ad avere altro tipodi vantaggio. Certo, essendo una riforma disistema, ci sono elementi che vanno monitorati:monitoreremo la questione dei tre mesi, deisei mesi e dell’anno per i termini dopo leindagini; monitoreremo anche la questione sullevideoconferenze e sui processi a distanza,su cui certamente c’è qualcosa da vedere,da guardare - lo dico ai molti avvocati chestanno protestando in questi giorni - ma cisono anche aspetti di sostanza. Finalmente - lo dico ai colleghi del centrodestra - qualcunointerviene sulla certezza della pena, sui furtiin appartamento, sulle rapine, sui furti constrappo, sulle estorsioni (Applausi dei deputatidel gruppo Partito Democratico); finalmentequalcuno interviene perché aumentiamo iminimi delle pene e fermiamo il bilanciamentodelle circostanze: chi viene beccato in un furtoin appartamento va in galera per davvero!Non come quando eravate voi al Governo, chefacevate finta e poi oggi fate gli scandalizzati.Inoltre, abbiamo dato segni di civiltà nelprovvedimento proprio in relazione allaprescrizione: nei casi in cui parti offese sianominori, la prescrizione inizierà a decorrerequando hanno compiuto il diciottesimo annoe tale indicazioni proviene dalle convenzioniinternazionali.Ma poi ci sono le riforme del casellariogiudiziale; la riforma dei procedimentispeciali; le riforme delle impugnazioni; lapossibilità di conferire questa delega alGoverno sull’ordinamento penitenziario perfare finalmente dell’Italia un Paese civileanche sotto l’aspetto dei rapporti con la nostrapopolazione carceraria, che deve certamentescontare la pena fino in fondo per tutto quelloche ha commesso, ma è anche vero che deveessere fatto in un livello di civiltà che non ci puòparagonare ad altri.Infine, le intercettazioni, signor Presidente.

Le intercettazioni non sono toccate comestrumento investigativo: nessuno tocca leintercettazioni come strumento investigativo.Noi critichiamo soltanto un fatto, e su questoconferiamo la delega al Governo, affinchési eviti di far finire sui giornali personeche nulla hanno a che fare con i processi.E, se c’è qualcosa che non ha funzionato,non sono le intercettazioni in quanto tali;piuttosto sono le informative che sono statesbagliate, volontariamente o involontariamente - io il mio sospetto ce l’ho -, in relazionealle intercettazioni che sono state captate e,certamente sì, vogliamo sapere perché ciòaccade. Vogliamo sapere perché ci possonoessere nei nostri processi informative sbagliate;vogliamo sapere chi c’è dietro le informativesbagliate; vogliamo sapere perché ci sonole informative sbagliate e voglio sapere daicolleghi Cinque Stelle se vogliono mandare ingalera anche chi è soggetto alle informativedolosamente sbagliate (Applausi dei deputatidel gruppo Partito Democratico): infatti, vogliosapere quale sarà la fine del nostro popolo, unavolta che loro saranno al Governo, se sarannoloro a decidere chi va in galera o no o se saràuna magistratura autonoma.Io ho paura di queste cose, come deve averepaura tutto il popolo italiano. Guardate, igiustizialismi a corrente alternata hanno semprefatto paura nella storia e ci deve essere diinsegnamento; non si cambiano le posizioni ungiorno per l’altro per avere un voto in più.Abbiamo visto il voltagabbana e i voltafacciaadesso sui migranti: per rubare un voto allaLega si cambia politica anche sui migranti.Bisogna imparare ad avere una linea. Con ilprovvedimento in esame noi diamo una linea,poi stasera nelle dichiarazioni di voto finale sultesto il collega che interverrà, il collega Verini,sicuramente sarà anche molto più specifico.Questa è una dichiarazione politica sul voto difiducia. Certo, anche noi avremmo voluto undibattito più aperto ma guardate il dibattito c’èstato. Questo è un dibattito che nel Paese suquesti temi sono mesi e mesi che è in corso:viene discusso nei convegni e nelle assemblee;

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è stato discusso in Commissione; è venuto allaCamera ed è tornato al Senato.Adesso poniamo la questione di fiducia perchéè evidente che il Parlamento, senza la questionedi fiducia, forse non è in grado di affrontarecon i voti segreti un procedimento che siaben definito (Commenti). Ma lo sapete perchéquesto? Perché questo è un Parlamento che habisogno veramente di sentirsi riformatore; è unParlamento che ha bisogno di volere le riforme:qui siete troppi a volere le riforme, ma poidifendete le vostre botteghe e questo non vabene se vogliamo dare una speranza al nostroPaese.Per tale ragione, signor Presidente, noivogliamo confermare la fiducia al Governo:siamo convinti che il provvedimento sia moltoimportante, che certamente andrà monitorato,ma darà uno scatto, provocherà un ulterioreeffetto deflattivo sui processi, attribuirà unamaggiore forza anche alle indagini, darà lapossibilità di celebrare i processi, darà anchele garanzie ai cittadini. Sì, cari colleghi delMoVimento 5 Stelle, perché le garanzie peri cittadini sono una cosa a cui noi teniamoe ci fanno paura coloro che, invece, nonvogliono dare garanzie ai propri cittadini.Signor Presidente, voteremo con convinzionela fiducia a questo Governo (Applausi deideputati del gruppo Partito Democratico -Congratulazioni).

PRESIDENTE. Sono così esaurite ledichiarazioni di voto sulla questione di fiducia.

(Votazione della questione difiducia - Articolo unico - A.C. 4368)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione sullaquestione di fiducia.Indìco la votazione per appello nominalesull'articolo unico del progetto di legge in esamenel testo della Commissione, identico a quelloapprovato dal Senato.Avverto che, in considerazione dell’elevatonumero di richieste di anticipazione delvoto variamente motivate in relazione ad

esigenze di natura istituzionale e a motivipersonali, la Presidenza, come da prassi, alfine di garantire un ordinato svolgimento dellavotazione, accoglierà un numero di richiestefino a un massimo del 3 per cento dellaconsistenza numerica di ciascun gruppo.Estraggo a sorte il nome del deputato dal qualecomincerà la chiama. Se è possibile, invito anon accompagnare il nome del deputato con ilsolito urlo di disappunto, dal momento che unosarà il sorteggiato e tutti gli altri no.(Segue il sorteggio).

La chiama avrà inizio dall'onorevole Argentin.Invito dunque i deputati segretari a procederealla chiama.(Segue la chiama) .

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione.Comunico il risultato della votazionesull’articolo unico del progetto di legge, neltesto della Commissione, identico a quelloapprovato dal Senato, sulla cui approvazione,senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, ilGoverno ha posto la questione di fiducia:

  Presenti   470  Votanti   469  Astenuti   1  Maggioranza  235  Hanno risposto sì   320  Hanno risposto no  149La Camera approva.

Si intendono così respinte tutte le proposteemendative presentate.

Hanno risposto sì:

Adornato FerdinandoAgostini LucianoAgostini RobertaAiello FerdinandoAlbanella LuisellaAlbini TeaAlfano GioacchinoAmato Maria

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Atti Parlamentari — 28 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

Amici SesaAmoddio SofiaAntezza MariaAnzaldi MicheleArgentin IleanaArlotti TizianoAscani AnnaBarbanti SebastianoBaretta Pier PaoloBargero CristinaBaruffi DavideBasso LorenzoBazoli AlfredoBecattini LorenzoBenamati GianlucaBeni PaoloBergonzi MarcoBerlinghieri MarinaBerretta GiuseppeBianchi DorinaBianchi StellaBindi RosyBinetti PaolaBini CaterinaBiondelli FrancaBlazina TamaraBobba LuigiBocci GianpieroBoccia FrancescoBoccuzzi AntonioBoldrini PaolaBolognesi PaoloBombassei AlbertoBordo MicheleBorghi EnricoBorletti Dell'Acqua Ilaria Carla AnnaBosco AntoninoBossa LuisaBraga ChiaraBragantini PaolaBrandolin GiorgioBratti AlessandroBruno FrancoBruno Bossio VincenzaCamani VanessaCani Emanuele

Capelli RobertoCapodicasa AngeloCapone SalvatoreCapozzolo SabrinaCardinale DanielaCarella RenzoCarloni Anna MariaCarnevali ElenaCarocci MaraCarra MarcoCarrescia PiergiorgioCarrozza Maria ChiaraCasati Ezio PrimoCasellato FlorianaCasero LuigiCassano FrancoCastiglione GiuseppeCastricone AntonioCatalano IvanCensore BrunoCesaro AntimoCimbro EleonoraCoccia LauraCominelli MiriamCoppola PaoloCoscia MariaCova PaoloCovello StefaniaCrimì FilippoCrivellari DiegoCulotta MagdaCuomo AntonioCurrò TommasoD'Alia GianpieroDallai LuigiDal Moro Gian PietroDambruoso StefanoDamiano CesareD'Arienzo VincenzoDel Basso De Caro UmbertoDellai LorenzoDell'Aringa CarloDe Maria AndreaDe Menech RogerDe Micheli PaolaDe Mita Giuseppe

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Atti Parlamentari — 29 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

Di Gioia LelloDi Lello MarcoDi Maio MarcoD'Incecco VittoriaDi Salvo TittiDi Stefano MarcoD'Ottavio UmbertoEpifani Ettore GuglielmoErmini DavidFabbri MarilenaFalcone GiovanniFamiglietti LuigiFanucci EdoardoFarina GianniFauttilli FedericoFedi MarcoFerranti DonatellaFerrari AlanFerro AndreaFiano EmanueleFiorio MassimoFioroni GiuseppeFolino VincenzoFontana Cinzia MariaFontanelli PaoloFormisano AnielloFossati FilippoFragomeli Gian MarioFranceschini DarioFusilli GianlucaGadda Maria ChiaraGalgano AdrianaGalli GiampaoloGalperti GuidoGandolfi PaoloGaravini LauraGarofalo VincenzoGarofani Francesco SaverioGasparini Daniela Matilde MariaGebhard RenateGelli FedericoGhizzoni ManuelaGiachetti RobertoGiacobbe AnnaGiacomelli AntonelloGigli Gian Luigi

Ginato FedericoGinefra DarioGinoble TommasoGiorgis AndreaGiuliani FabriziaGiulietti GiampieroGnecchi MarialuisaGrassi GeroGreco Maria GaetanaGribaudo ChiaraGuerini GiuseppeGuerini LorenzoGuerra MauroGutgeld Itzhak YoramIacono MariaIannuzzi TinoImpegno LeonardoIncerti AntonellaIori VannaKronbichler FlorianLacquaniti LuigiLaforgia FrancescoLa Marca FrancescaLattuca EnzoLauricella GiuseppeLavagno FabioLenzi DonataLeva DaniloLibrandi GianfrancoLocatelli Pia EldaLodolini EmanueleLorenzin BeatriceLosacco AlbertoLupi MaurizioMadia Maria AnnaMaestri PatriziaMagorno ErnestoMalisani GiannaMalpezzi Simona FlaviaManciulli AndreaManfredi MassimilianoManzi IreneMarantelli DanieleMarazziti MarioMarchetti MarcoMarchi Maino

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Atti Parlamentari — 30 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

Marguerettaz Rudi FrancoMariani RaffaellaMariano ElisaMarotta AntonioMarrocu SiroMarroni UmbertoMartella AndreaMartino PierdomenicoMarzano MichelaMassa FedericoMattiello DavideMauri MatteoMazziotti Di Celso AndreaMazzoli AlessandroMelilli FabioMeta Michele PompeoMiccoli MarcoMigliore GennaroMinnucci EmilianoMiotto Anna MargheritaMisiani AntonioMisuraca DoreMognato MicheleMonaco FrancescoMonchiero GiovanniMongiello ColombaMontroni DanieleMorani AlessiaMorassut RobertoMoretto SaraMoscatt AntoninoMottola Giovanni Carlo FrancescoMura RominaNaccarato AlessandroNardi MartinaNarduolo GiuliaOliaro RobertaOliverio Nicodemo NazzarenoOrfini MatteoOrlando AndreaOttobre MauroPagani AlbertoPalladino GiovanniPalma GiovannaParis ValentinaParrini Dario

Pastorelli OrestePatriarca EdoardoPeluffo Vinicio Giuseppe GuidoPes CaterinaPetrini PaoloPiazzoni Ileana CathiaPiccoli Nardelli FlaviaPiccolo GiorgioPiccolo SalvatorePiepoli GaetanoPilozzi NazzarenoPini GiudittaPinna PaolaPisicchio PinoPizzolante SergioPlangger AlbrechtPollastrini BarbaraPorta FabioPortas Giacomo AntonioPreziosi ErnestoPrina FrancescoQuintarelli Giuseppe StefanoRaciti FaustoRagosta MicheleRampi RobertoRealacci ErmeteRibaudo FrancescoRichetti MatteoRocchi Maria GraziaRomanini GiuseppeRomano AndreaRosato EttoreRossi DomenicoRossi PaoloRossomando AnnaRostellato GessicaRotta AlessiaRubinato SimonettaRughetti AngeloSammarco GianfrancoSanga GiovanniSani LucaSanna FrancescoSanna GiovannaSanterini MilenaSberna Mario

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Atti Parlamentari — 31 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

Sbrollini DanielaScalfarotto IvanSchirò GeaSchullian ManfredScopelliti RosannaScuvera ChiaraSenaldi AngeloSgambato CamillaSimoni ElisaStumpo NicolaTabacci BrunoTacconi AlessioTancredi PaoloTaranto LuigiTaricco MinoTartaglione AssuntaTentori VeronicaTerrosi AlessandraTidei MariettaTinagli IreneTullo MarioValente ValeriaValiante SimoneVazio FrancoVecchio AndreaVelo SilviaVenittelli LauraVentricelli LilianaVerini WalterVico LudovicoVillecco Calipari Rosa MariaZaccagnini AdrianoZan AlessandroZappulla GiuseppeZardini DiegoZoggia Davide

Hanno risposto no:

Abrignani IgnazioAgostinelli DonatellaAiraudo GiorgioAllasia StefanoAltieri TrifoneArchi BrunoArtini Massimo

Attaguile AngeloBaroni Massimo EnricoBasilio TatianaBenedetti SilviaBergamini DeborahBernini MassimilianoBernini PaoloBianchi NicolaBiasotti SandroBorghesi StefanoBossi UmbertoBragantini MatteoBrescia GiuseppeBrignone BeatriceBrugnerotto MarcoBrunetta RenatoBusin FilippoBusinarolo FrancescaBusto MirkoButtiglione RoccoCalabria AnnagraziaCapezzone DanieleCarfagna Maria RosariaCariello FrancescoCaso VincenzoCastiello GiuseppinaCesaro LuigiChiarelli Gianfranco GiovanniCiracì NicolaCirielli EdmondoCivati GiuseppeColletti AndreaCominardi ClaudioCorda EmanuelaCrippa DavideDadone FabianaDaga FedericaD'Alessandro LucaDall'Osso MatteoDa Villa MarcoDe Girolamo NunziaDel Grosso DanieleDella Valle IvanDell'Orco MicheleDe Lorenzis DiegoDe Rosa Massimo Felice

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Di Battista AlessandroDi Benedetto ChiaraD'Incà FedericoDistaso AntonioDi Stefano FabrizioDi Vita GiuliaD'Uva FrancescoFaenzi MonicaFarina DanieleFassina StefanoFedriga MassimilianoFerraresi VittorioFico RobertoFontana GregorioFrusone LucaFucci Benedetto FrancescoGalati GiuseppeGallinella FilippoGallo RiccardoGiacomoni SestinoGiordano SilviaGiorgetti AlbertoGiorgetti GiancarloGregori MonicaGrillo GiuliaGuidesi GuidoInvernizzi CristianL'Abbate GiuseppeLabriola VincenzaLaffranco PietroLa Russa IgnazioLatronico CosimoLiuzzi MirellaLombardi RobertaLongo PieroLupo LoredanaMaestri AndreaMantero MatteoMarcon GiulioMartino AntonioMicillo SalvatoreMilanato LorenaMinardo AntoninoMucci MaraMurgia BrunoNastri Gaetano

Nesci DalilaNuti RiccardoOcchiuto RobertoPagano AlessandroPaglia GiovanniPalazzotto ErasmoPalese RoccoPalmieri AntonioPalmizio Elio MassimoParisi MassimoPastorino LucaPesco DanielePetraroli CosimoPetrenga GiovannaPicchi GuglielmoPili MauroPiso VincenzoPlacido AntonioPolidori CatiaPolverini RenataPrataviera EmanuelePrestigiacomo StefaniaProdani ArisRampelli FabioRizzetto WalterRoccella EugeniaRondini MarcoRuocco CarlaRusso PaoloSaltamartini BarbaraSarro CarloSarti GiuliaSavino ElviraSavino SandraScagliusi EmanueleSecco DinoSegoni SamueleSimonetti RobertoSisto Francesco PaoloSorial Girgis GiorgioTofalo AngeloTotaro AchilleTurco TancrediVacca GianlucaValente SimoneValentini Valentino

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Vargiu PierpaoloVella PaoloVignaroli StefanoVito ElioSi sono astenuti:Lainati Giorgio

Sono in missione:

Alfano AngelinoAlfreider DanielAlli PaoloAmendola VincenzoBaldelli SimoneBellanova TeresaBernardo MaurizioBonifazi FrancescoBoschi Maria ElenaBressa GianclaudioCarbone ErnestoCatania MarioCausin AndreaCentemero ElenaCicchitto FabrizioCosta EnricoCostantino CelesteDi Stefano ManlioFaraone DavideFraccaro RiccardoGentiloni Silveri PaoloGozi SandroLotti LucaMannino ClaudiaNicoletti MichelePannarale AnnalisaPini GianlucaQuartapelle Procopio LiaRavetto LauraRigoni AndreaRomano Francesco SaverioRostan MichelaScanu Gian PieroSereni MarinaSperanza RobertoTerzoni PatriziaVignali Raffaello

Zampa Sandra

PRESIDENTE. Come convenuto dallaConferenza dei presidenti di gruppo,sospendiamo a questo punto l’esame delprovvedimento, che riprenderà alle ore 16,15 apartire dall’esame e dalla votazione degli ordinidel giorno.Sospendo, quindi, la seduta, che riprenderà alleore 15 per lo svolgimento delle interrogazioni arisposta immediata.

La seduta, sospesa alle 14,30, è ripresa alle15.

PRESIDENZA DELLAVICEPRESIDENTE MARINA SERENI

Svolgimento di interrogazionia risposta immediata.

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recalo svolgimento di interrogazioni a rispostaimmediata, alle quali risponderanno la Ministraper i rapporti con il Parlamento, il Ministro dellaGiustizia e il Ministro dell’economia e dellefinanze. Invito gli oratori ad un rigoroso rispettodei tempi, considerata la diretta televisiva incorso.

(Iniziative in relazione alla disciplinadei voucher per le prestazioni dilavoro accessorio – n. 3-03070)

PRESIDENTE. Passiamo alla primainterrogazione all’ordine del giorno Laforgia edaltri n. 3-03070 (Vedi l’allegato A).Chiedo al deputato Scotto se intenda illustrarel’interrogazione, di cui è cofirmatario, o se siriservi di intervenire in sede di replica. Ha unminuto, onorevole.

ARTURO SCOTTO. Grazie, signoraPresidente. Signora Ministra, 3 milioni diitaliani hanno chiesto un referendum, suiniziativa della CGIL, per abolire i voucher. IlGoverno Gentiloni, per evitare la celebrazione

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del referendum e probabilmente ricordandosidi cosa accadde il 4 dicembre scorso, varòun decreto per abolirli integralmente. Tresettimane fa, un emendamentino alla manovradi correzione dei conti pubblici li reintroduceper le imprese sotto i cinque dipendenti, peril lavoro domestico e persino per la pubblicaamministrazione, senza nessun confronto con ilsindacato. Avete aggirato la volontà dei cittadinie l’articolo 75 della Costituzione. Come voleteriparare a questo torto a 3 milioni di persone?

PRESIDENTE. La Ministra per i rapporti conil Parlamento, Anna Finocchiaro, ha facoltà dirispondere.

ANNA FINOCCHIARO, Ministra per iRapporti con il Parlamento. Signora Presidentee onorevoli deputati, il quesito postodagli onorevoli interroganti richiede unaricostruzione degli eventi al fine di introdurreun po’ di chiarezza. Ricordo preliminarmenteche la Commissione lavoro della Camera era giàimpegnata, sino al marzo 2017, nella redazionedi nuove norme per contrastare gli abusi relativiall’utilizzo dei cosiddetti voucher, pervenendoall’adozione di un testo unificato risultante daundici proposte di legge, e questo mentre la Cgilcompletava la raccolta delle firme necessarie apromuovere il referendum abrogativo.La stessa sentenza n. 28 del 2017, conla quale la Corte costituzionale ammettevail quesito referendario, sollecitava altresì illegislatore a intervenire in materia; esigenzaresa ancora più stringente dopo che undecreto-legge di questo Governo, prima cheintervenisse la consultazione popolare, abolivadefinitivamente i voucher.Nel corso della discussione sul decreto-leggecosiddetto “manovrina”, sono state presentateda diverse forze politiche ventidue proposteemendative sul punto. La Commissioneha, quindi, approvato a larga maggioranzauna riformulazione di un emendamentoparlamentare proposto dal relatore che vaesattamente nella direzione auspicata: regolarele prestazioni di lavoro occasionale, far

emergere dal nero queste attività e imporrelimiti stringenti, riconoscere maggiori dirittiai lavoratori. Cinque, i vincoli introdotti conla nuova disciplina per evitare gli abusiche si verificavano con i vecchi voucher: inuovi contratti possono essere attivati soloattraverso la piattaforma informatica gestitadall’INPS; sono compiutamente tracciabili; nonsi acquistano più in tabaccheria; possonoricorrervi solo le imprese con al massimocinque dipendenti; ciascuna impresa nonpuò corrispondere ai lavoratori occasionalicomplessivamente più di 5 mila euro annui enon più di 2.500 allo stesso lavoratore; sonoesclusi il settore edile e altri affini; non possonoessere attivati contratti occasionali a chi ha incorso, o ha avuto negli ultimi sei mesi, uncontratto di lavoro dipendente con lo stessodatore.Si prevedono, inoltre, maggiori diritti per illavoratore: compenso orario minimo di 9 euro;riposi giornalieri e settimanali; tutela di salutee sicurezza; contributi previdenziali al 33 percento; trasformazione automatica in contratto atempo pieno e indeterminato nel caso in cui sisuperino gli importi previsti o una durata dellaprestazione pari a 280 ore l’anno.Emerge, quindi, con assoluta chiarezzacome la nuova regolamentazione introdottadalla Camera dei deputati sia unadisciplina originale del lavoro occasionale,sostanzialmente ben diversa dalla disciplinaprevigente oggetto del quesito referendario.Conseguentemente, l’esercizio del poterelegislativo non può che ritenersi pienamentelegittimo ed assolutamente rispettoso deldettato costituzionale, rispondendo peraltroalla necessità di dotare l’Italia di unaregolamentazione seria del lavoro occasionale,che consenta di combattere il lavoro nero edifendere i diritti dei lavoratori.

PRESIDENTE. Il deputato Scotto ha facoltà direplicare.

ARTURO SCOTTO. Signora Presidente,signora Ministra, la democrazia è una cosa

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seria ed è anche sacra e i corpi intermedinon possono essere vissuti come un fastidio,e nemmeno tre milioni di persone che hannofirmato un referendum e avevano diritto avotare il 28 maggio; dovevate ascoltare le partisociali prima.E anche nella ricostruzione che lei ha fattoha dimenticato una cosa molto semplice:che quei progetti di legge, che venivanodiscussi all’interno della Commissionelavoro, prevedevano esclusivamente laregolamentazione dei voucher ad usodomestico. Voi li avete allargati alla pubblicaamministrazione e alle piccole imprese. Cinquedipendenti, signora Ministra, significa 4 milionidi imprese, la stragrande maggioranza deltessuto produttivo italiano. Perché la vostraidea di competizione internazionale non stasulla qualità, sull’innovazione, ma sta sullacompressione dei diritti e dei costi, sull’idea dilavoro servile.E anche la barzelletta che andate raccontando,secondo cui i voucher limiterebbero il lavoronero, è smentita clamorosamente da quelloche dice Tito Boeri, presidente dell’INPS,in diversi rapporti. È una fake news e midispiace che venga raccontata dal Governo.Così come il Ministro Calenda, all’assembleadella Confcommercio, ha detto: “Non è chel’inizio. Questo emendamentino approvato, sì,a larga maggioranza, con i voti del PD, di ForzaItalia e della Lega, non è che l’antipasto”.E, allora, di fronte a un furto di referendum,occorrerebbe una correzione profonda di rottae, invece, avete deciso di andare…

PRESIDENTE. Concluda, onorevole.

ARTURO SCOTTO. …contro le parti sociali econtro milioni di cittadini. Noi, il 17, saremoin piazza a manifestare contro questo schiaffoalla democrazia (Applausi dei deputati delgruppo Articolo 1-Movimento Democratico eProgressista).

(Iniziative volte a implementare lepolitiche relative alle questioni oggetto

del recente vertice dei Paesi del G7svoltosi a Taormina – n. 3-03071)

PRESIDENTE. Il deputato Rampelli ha facoltàdi illustrare la sua interrogazione n. 3-03071(Vedi l’allegato A).

FABIO RAMPELLI. Di solito, Ministro, iPaesi che ospitano i vertici internazionaliportano a casa un risultato in più deglialtri: a Taormina, l’Italia di Gentiloni è statacapace di infrangere anche questa consuetudine.I temi a noi cari? Nessun impegno perfronteggiare l’immigrazione, nessuna iniziativaper contrastare concorrenza sleale di Paesi chesfruttano il lavoro minorile; ritiro da parte degliUSA dal Trattato di Parigi sul contrasto aimutamenti climatici. A questo punto, comeintende reagire l’Italia visto che tali argomentiper noi sono strategici?

PRESIDENTE. La Ministra per i rapporti conil Parlamento, Anna Finocchiaro, ha facoltà dirispondere.

ANNA FINOCCHIARO, Ministra per iRapporti con il Parlamento. Grazie, signoraPresidente. Onorevoli deputati, la Presidenzaitaliana del G7 è riuscita ad ottenererisultati assolutamente non scontati, come èriconosciuto anche dagli altri partner delG7, malgrado la congiuntura particolarmentecomplessa nella quale si è svolto il Vertice.La dichiarazione di Taormina sulla lottaal terrorismo e all’estremismo violento hasegnato, a pochi giorni dei tragici fatti diManchester, un importante elevazione di profilodell’impegno del G7 per la sicurezza deicittadini. I leader si sono impegnati a rafforzarela cooperazione su aspetti cruciali, quali loscambio di informazioni, la lotta contro lapropaganda e i contenuti terroristici online,le politiche nei riguarda dei cosiddetti foreignfighters e il contrasto al finanziamento delterrorismo.La dichiarazione contiene anche ampiriferimenti al ruolo dell’istruzione e della

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Atti Parlamentari — 36 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

cultura quali presupposti essenziali percontrastare i fattori strutturali che alimentanoradicalismo ed estremismo violento.In materia di immigrazione, il comunicatofinale del Vertice riflette alcuni capisaldi dellaposizione sempre rappresentata dall’Italia: lanecessità di un approccio globale e coordinatobasato sul principio di responsabilità condivisa,che, nell’affrontare l’emergenza, guardi anchei fattori di lungo periodo, l’esigenza diimpostare partenariati con i Paesi di origine edi transito dei flussi migratori, l’esigenza diproteggere i soggetti più deboli, in particolare,donne, adolescenti, bambini e minori nonaccompagnati.Per quanto attiene al commercio internazionale,l’intensa mediazione della Presidenza italianaha consentito di ribadire, da un lato, ilcomune impegno del G7 nel contrasto alprotezionismo e, dall’altro, di riaffermarel’esigenza di un sistema internazionale diregole, con un riferimento specifico al ruolodell’Organizzazione mondiale del commercio.Tenuto conto delle posizioni espresse dagli StatiUniti, si tratta di un risultato niente affattoscontato, da attribuire all’impegno personale ediretto del Presidente del Consiglio nel corsodel Vertice.Sul tema dei cambiamenti climatici, ci si èdovuti misurare con una situazione che vedevagli Stati Uniti ancora impegnati in una revisionedella propria politica di settore, a fronte di uncompatto sostegno degli altri partner alla pienae rapida attuazione dell’Accordo di Parigi. Nelcomunicato del Vertice si è dovuto fare statodi questa oggettiva differenza di posizioni,poi confermata dall’annuncio degli Stati Unitidi voler uscire dall’Accordo di Parigi. Ècomunque importante che gli altri partnerdel G7 abbiano confermato con nettezza gliimpegni precedentemente assunti in materia.Va ricordato, inoltre, che la discussione deileader del G7 è stata allargata anche alleprincipali aree di crisi. In particolare, è statoribadito il sostegno ai processi politici inclusivie alla lotta al terrorismo in Siria e in Libia,la necessità di contrastare la minaccia nucleare

della Corea del Nord e la ricerca di unasoluzione alla crisi ucraina, basata sul rispettodegli Accordi di Minsk da parte di tutte leparti. In tale contesto, è stato evidenziato come,nonostante le responsabilità di Mosca, non sidebba interrompere il dialogo con la Russia.I leader hanno, inoltre, discusso i temi dellagovernance economica globale, ponendosil’obiettivo della crescita economica, dellariduzione delle disuguaglianze, con l’adozionedi un piano d’azione su innovazione,competenze e lavoro.La Presidenza italiana ha, infine, fortementevoluto l’impegno del G7 per l’Africa, siaaccrescendo il sostegno per la sicurezzaalimentare, sia affrontando il tema della crisimigratoria.

PRESIDENTE. Il deputato Rampelli ha facoltàdi replicare.

FABIO RAMPELLI. Ministro, siamoinsoddisfatti e anche preoccupati. Questatecnicamente - quella che ha dato - si chiamarisposta diversiva: ha parlato di tutto, fuorchédelle obiezioni fatte nel question time cheabbiamo depositato. Voi vi affidate all’Unioneeuropea, alla comunità internazionale, maqueste istituzioni se ne fregano, evidentemente,dei nostri problemi. A questo punto, uncittadino italiano qualunque pensa che il suoGoverno, proprio perché lasciato da solo,sarà più deciso, più risoluto, batterà i pugnisul tavolo, provvederà autonomamente. No,niente di tutto questo. Il Governo a guidaPartito Democratico è fermo: lo schiavismocinese, trasferitosi anche a casa nostra,agisce indisturbato in barba all’Organizzazionemondiale del commercio che lo ospita e portaalla chiusura migliaia di aziende italiane; gliimmigrati irregolari sono un numero ingestibileper le nostre città: se ne è accorto perfino BeppeGrillo, guarda caso, il giorno dopo aver presouna “legnata” elettorale, ma meglio tardi chemai.Quando si pentirà anche il Governo, ancheil Partito Democratico delle scelte sbagliate

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fatte, complice degli scafisti e dei trafficantidi uomini che totalizzano ogni giorno benquattro morti annegati nel Mar Mediterraneo?Quando inizierà il blocco navale per impedireche l’Africa venga letteralmente svuotata dellesue energie migliori per alimentare gli affaridelle cooperative bianche e rosse? Domandeperentorie a cui voi non riuscite, non voleterispondere, ma sono domande che sonoall’ordine del giorno non solo della comunitàinternazionale, ma, soprattutto, dell’Italia edegli italiani (Applausi dei deputati del gruppoFratelli d’Italia-Alleanza Nazionale).

(Iniziative volte a disciplinare l’attribuzionedel cognome ai figli, alla luce della sentenzan. 286 del 2016 della Corte costituzionale,

con particolare riguardo al rispetto delprincipio di parità tra i genitori – n. 3-03072)

PRESIDENTE. La deputata Galgano ha facoltàdi illustrare la sua interrogazione n. 3-03072(Vedi l’allegato A), per un minuto.

ADRIANA GALGANO. Grazie, signoraPresidente. Buongiorno, Ministro Orlando, laCorte costituzionale, a novembre 2016, ha difatto dichiarato incostituzionale la norma nellaparte nella quale non consentiva ai coniugidi attribuire anche il cognome materno aifigli all’atto della nascita. Oggi, quindi, èpossibile attribuire il doppio cognome, peròun vuoto regolamentare e normativo lo rendeveramente molto difficile. Perciò noi chiediamoal Governo cosa intenda fare per garantire aigenitori il diritto costituzionale di attribuireil doppio cognome ai figli e per garantire alminore il diritto alla costruzione di un’identitàpersonale che tenga conto di contributi paritaridi entrambi i genitori.

PRESIDENTE. Il Ministro della Giustizia,Andrea Orlando, ha facoltà di rispondere.

ANDREA ORLANDO, Ministro dellaGiustizia. Grazie, Presidente. Con l’atto disindacato ispettivo in discussione l’onorevole

interrogante rileva l’urgenza di un prontoadeguamento del nostro sistema ordinamentalealla recente sentenza della Corte costituzionale8 novembre 2016 n. 286 affinché trovinopiena ed effettiva realizzazione il diritto delminore all’identità personale e il principiodi eguaglianza dei coniugi rispettivamentesanciti agli articoli 2 e 3 della Costituzione.Com’è noto, il giudice delle leggi èstato chiamato a valutare della legittimitàdella norma sull’automatica attribuzione delcognome paterno laddove non consente aigenitori che ne facciano concorde richiesta almomento della nascita di attribuire al figlioanche il cognome materno. Nel ripercorrere lagiurisprudenza della CEDU in materia nonchéprecedenti pronunce della stessa Corte, harilevato come l’attuale ordinamento pregiudichiil diritto di identità personale del minore e alcontempo costituisca un’irragionevole disparitàdi trattamento tra i coniugi che non trova alcunagiustificazione nella finalità di salvaguardiadell’unità familiare. In particolare, la CorteCostituzionale ha evidenziato come il dirittoall’identità personale trovi nel nome il suoprimo ed immediato riscontro, riconoscendocosì il diritto del figlio ad essere identificatosin dalla nascita attraverso l’attribuzione delcognome di entrambi i genitori che concordinoin tal senso. Su tali premesse ha dunquedichiarato l’illegittimità costituzionale dellanorma desumibile dalle disposizioni del codicecivile in materia di filiazione legittima enaturale e di adozione nella parte in cuinon consente ai coniugi di comune accordodi trasmettere ai figli al momento dellanascita anche il cognome materno. Mi premerilevare che il tema è oggetto di dibattitoparlamentare ancor prima della pronunzia inparola e conferma la necessità di un interventoriformatore della materia con l’obiettivo diuna definizione di nuovi criteri di attribuzionedei cognomi ai figli rispettosi dell’uguaglianzadei coniugi e del diritto alla piena identitàpersonale del minore. In tale prospettiva siinserisce infatti il disegno di legge n. 1628recante disposizioni in materia di attribuzione

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del cognome ai figli attualmente all’esamedella II Commissione giustizia del Senato. Ilprovvedimento infatti prevede che i genitoriall’atto della dichiarazione di nascita del figliopossano attribuirgli, secondo la loro volontà,il cognome del padre o quello della madre oquelli di entrambi nell’ordine concordato e che,in caso di mancato accordo tra i genitori, alfiglio siano attribuiti i cognomi di entrambi igenitori in ordine alfabetico. Intendo rassicurarel’onorevole interrogante che il Governo e ilMinistero che rappresento, nel condividere gliobiettivi del provvedimento, assicureranno ilmassimo contributo al dibattito parlamentareper una rapida definizione dell’iter legislativo.

PRESIDENTE. La deputata Galgano ha facoltàdi replicare.

ADRIANA GALGANO. Grazie, Ministro, peraverci assicurato che parteciperà ai lavoriparlamentari ma chiaramente, per tutta laparte che riguarda il Parlamento, ero giàabbondantemente aggiornata, poiché il disegnodi legge, di cui lei parla, è stato approvatodalla Camera nel 2014, l’anno nel quale poila Corte di Strasburgo ci ha punito proprio sultema. Quindi mi aspettavo di sapere inveceda parte sua cosa intende fare il Governo - era questa la domanda - perché la circolarefatta dal Ministero dell’interno all’inizio del2017 per dare delle indicazioni non si èrivelata assolutamente sufficiente. Esistonomolti problemi pratici che possono essererisolti solo da un tavolo interministeriale alquale partecipano il Ministero dell’interno eil Ministero della giustizia e mi aspettavo disentirle dire questo. Ora quindi capiamo chec’è bisogno di un ulteriore intervento, un’azionedi spinta nei confronti del Governo affinchéprenda atto che questo tavolo interministerialeè assolutamente indispensabile perché non ègiusto che i genitori siano sottoposti a unasituazione di incertezza nell’esercitare tale lorodiritto e, come Civici e Innovatori, assicuriamoche daremo un grande impulso perché il tavoloministeriale venga finalmente organizzato.

(Iniziative normative per la revisione delleprocedure in materia di allontanamentodei minori dal relativo nucleo familiare

in attuazione di provvedimentidell’autorità giudiziaria - n. 3-03073)

PRESIDENTE. La deputata Binetti ha facoltà diillustrare la sua interrogazione n. 3-03073 (Vedil’allegato A).

PAOLA BINETTI. Intervengo su un tema sucui altre volte siamo intervenuti ossia il temadell’allontanamento di un bambino dalla suafamiglia. Nel caso specifico il 24 maggiouna bambina di tredici anni sola in casa èstata raggiunta da una task force costituita damacchine della polizia, dai vigili del fuoco, daun’autoambulanza e da molte altre figure chesono penetrate in casa attraverso la scala deivigili del fuoco perché la bambina, essendosola e spaventata, non apriva, creando quindiuna condizione di shock ancora più forte perprelevarla e portarla in una casa famiglia.Anzitutto non esistevano ragioni necessariee sufficienti che giustificassero un interventodi questo tipo, su cui però lascio ad altrila possibilità di giudicare, ma questo tipodi dispiegamento di forze, anche a fronte - devo dire onestamente - di costi complessiviper la comunità che sono inauditi sul pianoeconomico, è soprattutto di una violenzaveramente molto grave sul piano psicologico.

PRESIDENTE. Il Ministro della Giustizia,Andrea Orlando, ha facoltà di rispondere.

ANDREA ORLANDO, Ministro dellaGiustizia. In risposta all’onorevole Binetti vain linea generale premesso che i provvedimentidi allontanamento dei minori costituisconoanche nella prassi giurisprudenziale un’extremaratio nell’esclusivo e prevalente interesse delminore. La legislazione italiana è una delle piùevolute e sensibili anche in tema di ascolto,assicurando il diritto del minore ad esprimerein maniera libera ed incondizionata la propria

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volontà nell’ambito dei procedimenti apertia tutela. Quanto alle modalità con cui deveessere eseguito l’allontanamento, insuscettibilidi una rigida procedimentalizzazione, varilevato come le stesse esigano un’attenta especifica valutazione della realtà su cui ilprovvedimento è destinato ad incidere e nonpossono pertanto essere rimesse al prudenteapprezzamento della magistratura. L’estremadelicatezza del tema è comunque oggetto dicontinui approfondimenti volti alla definizionedi vere e proprie linee guida o di indirizzosulle procedure di allontanamento comequelle recentemente approvate su iniziativadell’Associazione italiana dei magistrati per iminorenni della famiglia. Con riferimento alcaso riportato nell’interrogazione, rappresentocome dalla relazione trasmessa dall’autoritàgiudiziaria procedente risulta che il tribunaledi Viterbo ha disposto l’affidamento dellaminore ai servizi sociali e la sua collocazionepresso una casa di accoglienza nell’ambitodi un procedimento di separazione giudizialein considerazione della ritenuta gravità delquadro complessivo familiare e di conseguenzadella necessità di misure idonee a tutelarel’integrità psicologica nel lungo periodo afronte dell’accertata impossibilità di procederead adeguate forme di sostegno infra-familiarie a causa del rifiuto della madre sottrattasi perlungo tempo all’esecuzione dei provvedimentigiudiziari. Risulta peraltro che i procedimentipenali iscritti su denuncia della madre a caricodel padre siano stati archiviati dall’autoritàgiudiziaria procedente. Il provvedimentoadottato il 21 dicembre 2016 è stato eseguitosolo il 24 maggio quando la minore è statalocalizzata grazie alle indagini della procuradella Repubblica di Roma avviate in seguitoa denuncia di sottrazione di minore a caricodella madre ed eseguite attraverso personaledella sezione di PG presso la citata procura,proprio in considerazione delle precedenti eripetute condotte ostruzionistiche della madre.Il procedimento è peraltro in corso ed è fissatauna prossima udienza per il 28 giugno 2017con convocazione del personale del servizio

sociale e del municipio competente e delconsulente tecnico nominato. La vicenda è stataattentamente seguita anche dalla competentearticolazione del Ministero che allo stato, svoltii necessari approfondimenti in seguito agliesposti formalizzati dalla madre, ha esclusoprofili di rilievo disciplinare a carico deimagistrati procedenti che risultano aver assuntodecisioni ampiamente motivate e aderenti airisultati in sede processuale. Il Ministerocontinuerà comunque a seguire con la massimaattenzione gli sviluppi della vicenda in lineacon l’impegno prioritario rivolto alla tutela deiminori.

PRESIDENTE. La deputata Binetti ha facoltàdi replicare.

PAOLA BINETTI. Credo che le valutazionisiano sempre molto complesse quando di fattoriguardano i casi singoli. Nel caso specificodella risposta del Ministro tutte le responsabilitàsono messe in carico alla madre e si ignoranototalmente quelle che sono le responsabilitàgravi, gravissime della figura paterna e questogià di per sé costituisce in qualche modo unaperplessità non di poco conto da parte mia.Ma la premessa che ha fatto il Ministro eche in principio e in linea di massima mitrova d’accordo, che il sistema giudiziarioitaliano è uno dei più avanzati e che il minorerappresenta un soggetto che viene posto alcentro dell’attenzione, il cui ascolto è un ascoltoche viene seguito con grande delicatezza daparte di tutte le persone coinvolte nel processodi presa in carico del minore stesso, devo direche il minore non è stato ascoltato - questoconsta agli atti - nonostante il minore abbiascritto ripetutamente al magistrato, chiedendodi essere ascoltato. Ora, mi chiedo: se per unnucleo, un grumo di formiche - cosa, peraltro,abominevole quella che è successa all’ospedaledi Napoli -, si manda un’ispezione a valutarela situazione, a valutare il contesto, a prendereatto dei fatti, in questo caso, Ministro, chiedoveramente che lei, siccome ha giustamente dettoche il Ministero sta seguendo il caso con grande

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attenzione, predisponga anche, se è possibile,un’ispezione per valutare una valutazione difatti che di per sé è quanto meno parziale, perchéveramente trovo incredibile che tutta la colpasia messa sulle spalle della madre, laddove,invece, mi risultano responsabilità molto piùgravi anche a carico della figura paterna.

(Iniziative di competenza al finedi incrementare gli organici della

procura di Treviso, anche alla lucedell’elevatissimo numero di denunce edesposti connessi alla vicenda giudiziariariguardante Veneto Banca – n. 3-03074)

PRESIDENTE. Il deputato D’Incà ha facoltà diillustrare la sua interrogazione n. 3-03074 (Vedil’allegato A).

FEDERICO D'INCA'. Grazie, Presidente.Buongiorno, Ministro. Vi sono circa 3 milaesposti e denunce presentate da circa 100mila azionisti di Veneto Banca nei confrontidi esponenti della stessa banca. In primisquesti sono stati trasferiti dalla procura diTreviso alla procura di Roma, ai fini diriunirli, per filoni di inchiesta, per le ipotesidi aggiotaggio e di ostacolo alla vigilanzabancaria, e poi di nuovo riassegnati alla procuradi Treviso. I reati contestati sono, appunto, latruffa e l’estorsione relativa alle modalità dicollocamento e sottoscrizione delle azioni dellastessa Veneto Banca. Il trasferimento degli attiprocessuali tra la procura di Treviso e quelladi Roma, e poi il ritorno ancora a Treviso,ha implicato un infruttuoso decorso dei tempi.Oltre a questo, sembrerebbe che la procura diTreviso sia impreparata ad esaminare, in quantoha una mancanza di organico che, di fatto,costringe più volte lo stesso procuratore adesporsi anche sui media locali.Il problema più grande è che tutto possa finireancora una volta in prescrizione, e quindila nostra richiesta è di adoperarsi perché ilpersonale venga ad essere completo, la piantaorganica sia completa, in modo tale da poterseguire i processi in corso.

PRESIDENTE. Il Ministro della Giustizia,Andrea Orlando, ha facoltà di rispondere.

ANDREA ORLANDO, Ministro dellaGiustizia. Con l’atto di sindacato ispettivoin trattazione è stata posta la questionedell’urgente necessità di copertura degliorganici della procura della Repubblica pressoil tribunale di Treviso, in ragione dell’esigenzadi pronta trattazione di un notevole numero didenunce ed esposti presentati dagli azionisti diVeneto Banca, i quali rischierebbero di vederdisattese le loro aspettative in termini risarcitoriove dovessero spirare i termini di prescrizionedei reati ipotizzati. Interpellato in merito, ilprocuratore della Repubblica di Treviso hacomunicato che, a partire dal febbraio 2015, èstato trasmesso alla procura della Repubblicadi Roma, su sua richiesta, ogni procedimentocollegato ai fatti emersi in seguito all’ispezionedella Banca d’Italia su Veneto Banca.La procura di Roma, a sua volta, chiuse leindagini preliminari per i reati di aggiotaggioe ostacolo alle funzioni di vigilanza propriedella Banca d’Italia e Consob, nel maggioscorso ha ritenuto di restituire per competenzaall’ufficio trevigiano i singoli procedimentiscaturiti dalle querele degli azionisti per i reatidi truffa e appropriazione indebita. Non risultasia stato sollevato contrasto di competenzada qualcuno dei due uffici requirenti; sullaquestione, dunque, non sussistono profili suiquali possa in alcun modo intervenire il miodicastero. Quanto ai possibili interventi sullepiante organiche, segnalo che la dotazione dellaprocura della Repubblica di Treviso è stataampliata in occasione della rideterminazionedelle piante organiche degli uffici giudicantie requirenti di primo grado adottata condecreto ministeriale il 1° dicembre 2016, con ilquale, grazie anche al contributo del Consigliosuperiore della magistratura, il numero deimagistrati è stato portato da 11 a 13.Come è noto, le procedure di coperturadell’organico sono rimesse al CSM, fermorestando il ricorso all’istituto dell’applicazione

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da parte degli organi competenti perfronteggiare situazioni particolari, come quelleche si sono determinate in ragione del numerodi procedimenti connessi alla vicenda di VenetoBanca.Quanto al personale amministrativo, gli ufficigiudiziari veneti hanno già potuto beneficiaredella convenzione da me sottoscritta con ilpresidente della regione per la destinazionetemporanea di personale regionale agli ufficigiudiziari veneti nell’ambito di progettiorganizzativi di fondamentale interesse peril territorio e si gioveranno dell’esito delleprocedure di mobilità del personale e degliinterventi di formazione e riqualificazionein corso, che hanno comportato, per laprima volta dopo lunghi anni, lo sbloccodelle assunzioni con l’indizione di un primoconcorso, attualmente in fase di svolgimento,cui seguiranno ulteriori reclutamenti. Peraltro,nel corso del recente accertamento svoltodall’Ispettorato generale presso la procuradi Treviso, non sono emerse particolaridisfunzioni dell’ufficio.Quanto, infine, al rischio che procedimenti diparticolare complessità per le questioni trattateo per il numero di parti in causa possanoconcludersi con il maturarsi del termine diprescrizione, proprio le iniziative legislative inqueste ore offrono, tra l’altro, una soluzionevolta all’accelerazione dei procedimenti ed alcontenimento degli effetti del decorso del temposui processi penali.

PRESIDENTE. Il deputato D’Incà ha facoltà direplicare.

FEDERICO D'INCA'. Ministro, noi crediamoche, praticamente, un magistrato per 3 miladenunce per truffa, o anche la task force cheè stata messa in opera di Polizia tributaria,non possa bastare. Se il suo Dicastero nonpuò fare nulla, allora veramente siamo ingrandissima difficoltà nel poter affrontarequeste problematiche sul territorio che, di fatto,fanno sì che lo Stato non sia presente in unadelle parti più importanti del nostro Paese per

quanto riguarda la parte economica e si dimostriassente in quella che è la parte economica che,di fatto, è portata ad avere una richiesta continuada parte dello Stato per quanto riguarda latassazione, ma si vede molto probabilmentemettere in discussione la possibile giustizia neiconfronti dei cittadini stessi.Credo che lei abbia il compito e il dovere dipoter adoperarsi in questo periodo, perché, difatto, il suo Dicastero possa in qualche manieraavere forte pressione nei confronti di tuttequelle autorità che possono mettere in campoulteriori risorse per quanto riguarda la procuradi Treviso, ma anche di Vicenza e di Venezia,perché non si può ripetere quello che stasuccedendo in questo momento sul caso Mose,che è un altro scandalo enorme che colpisce ilVeneto e che di fatto sta provocando, anche inquel caso, la fine del processo in prescrizione.La possibilità che si possa avere la prescrizioneper questi 3 mila esposti e per queste 3 miladenunce dei 100 mila cittadini veneti è altissimain questo momento. Per questo motivo c’è dafare tutto il possibile perché la pianta organicadella procura di Treviso, ma anche quelle diVicenza e di Venezia, possano avere il maggiornumero di persone, che, al momento, di fatto,non sono presenti. Poi, è chiaro, se lei ha iltelefonino da guardare, noi potremmo ancheparlare tranquillamente ad un muro, e forse è lastessa cosa.

(Chiarimenti in relazione a recentiincarichi dirigenziali attribuiti pressol’Agenzia delle entrate – n. 3-03075)

PRESIDENTE. Il deputato Zanetti ha facoltà diillustrare la sua interrogazione n. 3-03075 (Vedil’allegato A).

ENRICO ZANETTI. Grazie, Presidente. SignorMinistro, apprendiamo da fonti di stampache, mentre viene perfezionata la nominadel nuovo direttore dell’Agenzia dell’entrate,Ernesto Maria Ruffini, il direttore uscente,Rossella Orlandi, convoca il comitato digestione dell’Agenzia da essa presieduto ancora

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per pochi giorni, si nomina vicedirettore e ponein essere ulteriori nomine nell’ambito dellestrutture dell’Agenzia. Chiediamo, pertanto,perché tale determinazione non sia stata rimessaalla valutazione del nuovo direttore e delnuovo comitato di gestione, evitando così unincrescioso caso di vera e propria autonominain zona Cesarini, che contribuisce ulteriormentea gettare ombre sull’immagine di un’Agenziadelle entrate con percorsi di carriera dirigenzialiche sono ormai da anni al centro di polemichedi ogni tipo, soprattutto dopo la nota sentenzadella Corte costituzionale.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’Economia edelle finanze, Pier Carlo Padoan, ha facoltà dirispondere.

PIETRO CARLO PADOAN, Ministrodell'Economia e delle finanze. Grazie,Presidente. L’onorevole Zanetti chiede secorrispondano al vero le notizie di stampasecondo cui la dottoressa Rossella Orlandi,direttore dell’Agenzia delle entrate il cuimandato è scaduto il 12 giugno 2017, abbiaavuto l’incarico di vicedirettore dell’Agenziastessa, previa delibera del comitato di gestionedell’Agenzia delle entrate. Al riguardo,acquisita la delibera n. 20 del 9 giugno 2017del comitato di gestione dell’Agenzia delleentrate, si riferisce quanto segue: innanzitutto,come risulta dal verbale di cui trattasi, ladottoressa Orlandi, essendo presidente delcomitato di gestione, si è allontanata dallariunione e non ha partecipato alla discussionee alla votazione, ai sensi dell’articolo 9 delregolamento per il funzionamento del comitatostesso. Il comitato, preso atto dell’imminentescadenza dell’incarico di direttore delladottoressa Rossella Orlandi, ha espressoparere favorevole alla nomina della stessaa vicedirettore per le funzioni relative acatasto, cartografia e pubblicità immobiliare eall’osservatorio del mercato immobiliare e deiservizi estimativi dell’Agenzia, considerandoche fin dal 2000 la dottoressa ha ricopertoincarichi di responsabilità dirigenziale e di

vertice. Infatti, la dottoressa Orlandi è daanni dirigente di ruolo di prima fascia pressol’Agenzia delle entrate e, conseguentemente, èstata ricollocata presso gli organi di vertice dellastruttura di appartenenza. Il procedimento dinomina si è svolto, quindi, nel pieno rispettodelle norme che lo disciplinano e del suo avvioè stato, preventivamente, informato il direttoredesignato.

PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare ildeputato Zanetti.

ENRICO ZANETTI. Grazie, signor Ministroper la risposta. Devo, però, dire che non latrovo soddisfacente. Il tema non era il rispettoformale delle regole, che davo per scontato,anche perché, se no, saremmo di fronte a deiveri e propri abusi di ufficio, vi è, però, un temasostanziale, un tema di evidenza, un tema diapparenza: è del tutto evidente che questo tipodi decisione, fatta a pochi giorni dalla scadenzadel mandato, per quanto ci sia stata, comelei ci riferisce, la comunicazione al direttoreentrante, sia una scelta veramente con pochiprecedenti e che getta, lo ribadisco, delle ombreforti su un modo di gestire l’Agenzia delleentrate che, del resto, lo abbiamo toccato inquesti anni, ha visto delle resistenze costantia qualsiasi ipotesi di concorso pubblico, inquell’ente, per le posizioni dirigenziali, ancheintermedie, e reiterati tentativi, assolutamenteavallati dai vertici uscenti dell’Agenzia, di puree semplici stabilizzazioni nei ruoli di coloro iquali avevano degli incarichi che erano statidichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale.Tutti temi, questi, che sono ancora sul tavolo,che si troverà a dover gestire il nuovodirettore, al quale, come ulteriore regalo, ilcomitato di gestione uscente, certo, con tutte leuscite del caso del diretto interessato, regala,nella posizione di vicedirettore, il direttoreprecedente. Allora, mi viene francamente ilsospetto che sia l’ennesimo atto di una serieche in questi ultimi anni si succede. Siabroga lo spesometro, ma lo si reintroducenei fatti e nella sostanza con comunicazioni

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trimestrali, si elimina, si abroga Equitalia,ma, poi, non si dà seguito agli impegni suaggio, more e sanzioni che dovevano essereridotte e, alla fine, si cambia solo il nome,si cambia il nome degli studi di settore inindici di affidabilità e la sostanza per il restorimane uguale. Ecco, probabilmente, questoè l’atto finale di un cambiamento di nomedel direttore, nell’auspicio, però, che noncambi assolutamente nulla nell’Agenzia. Noiauspichiamo esattamente il contrario.

(Chiarimenti e iniziative in relazione alleoperazioni di chiusura di contratti derivati

stipulati dal Ministero dell’economiae delle finanze con la banca Morgan

Stanley, alla luce di recenti rilievi formulatidalla Corte dei conti – n. 3-03076)

PRESIDENTE. Il deputato Brunetta ha facoltàdi illustrare la sua interrogazione n. 3-03076(Vedi l’allegato A).

RENATO BRUNETTA. Signor Ministro,stiamo parlando del più grande scandalo dellastoria della Repubblica, 4,1 miliardi di euroalla Morgan Stanley, e stiamo parlando di unatto di citazione che recentemente la Cortedei conti ha recapitato ai più alti dirigenti delTesoro, attuali ed ex, a cui è stato contestatoil 30 per cento di questo danno erariale di 4,1miliardi, da condividere, questo danno erariale,con Morgan Stanley, per aver stipulato contrattispeculativi, lo ripeto, speculativi, che, quindi,non avrebbero mai, e dico mai, potuto esseresottoscritti. Morgan Stanley è ancora lì, signorMinistro, fra gli specialisti che gestiscono ilnostro debito pubblico. Maria Cannata è ancoralì, a capo del dipartimento. Lei ha niente dadire, signor Ministro, a questo riguardo? Finora,in tutti gli atti di sindacato ispettivo, lei ciaveva detto che tutto andava bene, che tutto eratrasparente, ma non aveva dato l’accesso agliatti. È ancora di quell’idea, signor Ministro? Haniente da dire a questo riguardo?

PRESIDENTE. Il Ministro dell’Economia e

delle finanze, Padoan, ha facoltà di rispondere,per tre minuti.

PIETRO CARLO PADOAN, Ministrodell'Economia e delle finanze. Innanzitutto,in relazione all’interrogazione scritta, vorreidire all’onorevole Brunetta che non sussistonosituazioni a rischio per le casse dello Stato,in quanto della spesa per strumenti finanziariderivati si è tenuto e si tiene conto neglistanziamenti richiesti nel bilancio dello Statomedesimo. La spesa correlata a tali strumentiè attentamente considerata, altresì, in tutti idocumenti di finanza pubblica. A tale riguardosi fa anche presente che, in coerenza con quantoprevisto all’articolo 10, comma 3, della legge 31dicembre 2009, modificata dalla legge 4 agosto2016, gli effetti sulla spesa per interessi e suglialtri flussi di cassa, dovuti a strumenti finanziariderivati, sono stati ulteriormente evidenziati, siain termini consuntivi per il periodo 2014-2016,che in termini previsionali per il periodo 2017-2020 nella seconda parte del Documento dieconomia e finanza 2017.Pertanto, il livello di trasparenza fornito inmerito a tali operazioni è ormai molto alto,pari a quello osservato nelle migliori pratichepreviste per gli emittenti sovrani in temadi disclosure. Non appare opportuno, invece,assicurare l’integrale pubblicazione richiesta, inquanto la divulgazione di tali contratti avrebberiflessi pregiudizievoli sull’attività in derivati,determinando uno svantaggio competitivo delloStato nei riguardi delle controparti che fannouso di questi strumenti, livello di disclosure che - si ripete - non trova pari riscontro a livellointernazionale.

PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare ildeputato Brunetta.

RENATO BRUNETTA. Prendo atto, signorMinistro, che lei è connivente rispettoall’opacità che io ho denunciato. Io le ho chiestose lei avesse letto l’atto di citazione della Cortedei conti; lei non mi ha risposto a questoriguardo.

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Atti Parlamentari — 44 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

Morgan Stanley - dice la Corte dei conti - si è approfittata del suo ruolo di specialista,ma l’imperizia ed imprudenza dei dirigenti èimperdonabile, anche perché parliamo di cifrestratosferiche, parliamo di circa un miliardodi danno erariale imputabile a Maria Cannata,ancora direttore generale del debito pubblico,circa 90 milioni a Siniscalco, guarda caso, poiapprodato in Morgan Stanley, e ancora 112milioni di euro a Vincenzo La Via, 23 milionia Grilli.Il Tesoro era ed è, signor Ministro, connivente,totalmente in balia della banca, e i dirigentisborsavano ben 3,1 miliardi di euro in contrattiderivati proprio tra la fine del 2011 e l’iniziodel 2012, durante la nota crisi dello spread,a cavallo dei ripetuti declassamenti dell’Italiadecretati dalle agenzie di rating e a ridossodel doppio downgrade deciso da Standard& Poor’s, guarda caso il cui azionista dicontrollo, la società McGraw-Hill, è partecipataproprio da Morgan Stanley, alla stregua didati e valutazioni che il tribunale di Trani haritenuto in sentenza quanto meno errate, dunquecolposamente manipolative.Signor Ministro, perché lei non mi ha risposto?Perché lei ha letto una nota deviante? Perchélei è connivente con questo imbroglio, quandolei non c’entra nulla personalmente, ma coprequesto imbroglio? 4,1 miliardi di euro chesono usciti dalle casse di questo Paese perl’imperizia, l’imprudenza di dirigenti e perla speculazione della Morgan Stanley. Perché,signor Ministro, lei copre questo che io credosia il più grande scandalo della storia dellaRepubblica? Non lo coprirà ancora per lungotempo, signor Ministro, perché queste coseverranno tutte fuori con l’atto di citazionedella Corte dei conti e con la Commissioneparlamentare d’inchiesta sulla crisi del nostrosistema bancario.

(Iniziative volte alla rimozione deidirigenti del Ministero dell’economiae delle finanze coinvolti nell’inchiesta

avviata dalla Corte dei conti in relazionea contratti derivati sottoscritti con la

banca Morgan Stanley – n. 3-03077)

PRESIDENTE. Il deputato Paglia ha facoltà diillustrare la sua interrogazione n. 3-03077 (Vedil’allegato A).

GIOVANNI PAGLIA. Grazie Presidente,signor Ministro, a me dispiace dover tornareper l’ennesima volta, in questa legislatura,sull’argomento derivati e, in particolar modo,sull’ormai famoso o famigerato contrattoMorgan Stanley, quello che, appunto, ciè costato 4,1 miliardi di euro, a causadell’imperizia, viene detto, di chi, dall’internodel Ministero del Tesoro, l’ha sottoscritto, ma,soprattutto, di pratiche forse legate alla frodefatta da Morgan Stanley stessa, in qualchemodo, o almeno questo dice, oggi, la Corte deiconti.Perché torniamo sull’argomento? Perchériteniamo, appunto, che l’istruttoria avviatadalla magistratura contabile ponga di nuovo, alei, Ministro, e al suo Governo, la responsabilitàdi intervenire.Per quale motivo, a distanza di anni, noidobbiamo ancora avere, come specialista neltrattamento dei nostri titoli di Stato, la MorganStanley che sarebbe responsabile, di fatto, diuna truffa nei confronti dello Stato? E perquale motivo deve ancora sedere ai verticidel Ministero del Tesoro, con responsabilitàsul debito pubblico, chi è stato accusato diimperizia, rispetto a questo? Questo io lechiedo, signor Ministro, dov’è il senso diresponsabilità?

PRESIDENTE. Il Ministro dell’Economia edelle finanze, Padoan, ha facoltà di rispondere.

PIETRO CARLO PADOAN, Ministrodell'Economia e delle finanze. Presidente,in relazione all’interrogazione scritta e conparticolare riferimento alla premessa, vorreiprecisare innanzitutto che non esistevanoclausole che attribuissero ai dirigenti del Tesorola facoltà di annullare i contratti con MorganStanley, alcuni dei quali peraltro hanno avuto

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Atti Parlamentari — 45 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

origine prima del 2000.Per quanto riguarda gli esiti dell’ultimarivisitazione dell’elenco delle banchespecialiste effettuata dal 2016 dal Tesoro,si precisa che entrambe le banchecitate nell’interrogazione, Credit Suisse eCommerzbank, sono state rimosse dall’elencodegli specialisti in titoli di Stato non per effettodi una decisione discrezionale del Tesoro.Per quanto riguarda Commerzbank, larimozione dal suddetto elenco è stata dovutaal fatto che la stessa banca durante il 2015non aveva ottemperato ad un vincolo normativoprevisto all’articolo 23 del regolamento recantenorme sull’individuazione delle caratteristichedelle negoziazioni all’ingrosso di strumentifinanziari, che prevede l’aggiudicazioneminima su base annua di una quota non inferioreal 3 per cento dell’ammontare complessivodei titoli di Stato collocato in asta, tenendoconto delle caratteristiche finanziarie dei titolisottoscritti: nella fattispecie, la quota dellabanca Commerzbank nel 2015 è stata pari soloall’1,51 per cento, e la rimozione dall’elencodegli specialisti è, quindi, dipesa in modoautomatico dal mancato rispetto di questorequisito normativo.Per quanto riguarda Credit Suisse, larimozione dall’elenco è avvenuta a seguitodi comunicazione (10 dicembre 2015) inviatadalla stessa Banca a MTS, la società chegestisce il mercato regolamentato all’ingrossodei titoli di Stato, in cui l’istituto dichiaravadi voler recedere da tale mercato dal 1°gennaio 2016. Essendo il requisito dellapartecipazione ad un mercato regolamentatoo sistema multilaterale di negoziazione inqualità di market maker una condizione previstaall’articolo 23 del citato regolamento, peracquisire e mantenere lo status di specialista intitoli di Stato, essendo MTS Italia il mercatodi riferimento per esercitare il ruolo di marketmaker, anche in questo caso il Tesoro haproceduto in via automatica alla rimozionedall’elenco degli specialisti a partire dalla stessadata.D’altra parte, la comunicazione inviata a

MTS era totalmente in linea con quanto resopubblicamente noto dalla stessa banca già nelmese di ottobre 2015, vale a dire la decisionedella nuova dirigenza di cambiare radicalmenteil business model dell’istituto, uscendo daalcuni rami di attività come quello del marketmaking su tutti i mercati del debito sovranoeuropeo.In conclusione, nel ricordare l’importanzadel ruolo degli specialisti per il sostegno almercato primario e secondario di titoli diStato, si osserva che le esclusioni dal ruolodegli specialisti devono essere oggetto diapprofondito e motivato vaglio.

PRESIDENTE. Il deputato Paglia ha facoltà direplicare.

GIOVANNI PAGLIA. Presidente, signorMinistro, io credo francamente che nondovrebbe essere tollerato - lo dico con moltapacatezza - che lei venga qui e, anziché darerisposta ai quesiti che un deputato le pone, parlid’altro.Ora, sono molto interessanti le motivazioni chehanno portato all’esclusione di Commerzbanke Credit Suisse, ma non era questo chenoi le avevamo chiesto: noi avevamo chiestoper quale motivo Morgan Stanley sia ancoraspecialista nella gestione del mercato dei titolidi Stato in Italia, non perché le altre siano stateescluse.Allora, io devo dedurne cosa? Dall’ultimasua risposta, in qualche modo criptica, dovreidedurne che è vero che in qualche modoquesto Paese è sotto ricatto, cioè è vero che legrandi banche internazionali in qualche modo,detenendo di fatto una parte importante diquel mercato, se ne approfittano per fare gliaffari loro, se ne approfittano per realizzaregrandi utili sulle spalle degli italiani, e che ilGoverno non è nelle condizioni di esercitarequella discrezionalità di scelta nei loro confrontiche dovrebbe essere il fondamento della politica(Applausi del deputato Brunetta).Io voglio vivere in un Paese in cui, se unabanca si rende responsabile in un momento di

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Atti Parlamentari — 46 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

massima crisi che quel Paese sta attraversando,e se è uno specialista, ed è tenuto pertantoa collaborare in modo attivo sulla gestionedi lunga durata di quel debito, io vorreiche quello specialista, cioè Morgan Stanley,si rendesse responsabile, non chiedesse 3,1,anzi 4,1 miliardi di euro cash nel momentodi massima esposizione finanziaria del nostroPaese. Se fa questo, la politica gli indica lastrada, e la strada è la porta. Gli indica l’uscita,non rimane qui! A chi obbedisce il Ministerodell’Economia e delle finanze in Italia, di chi fagli interessi, signor Ministro?

PRESIDENTE. La invito a concludere.

GIOVANNI PAGLIA. 4,1 miliardi per questoPaese sarebbero stati di una qualche utilità: peresempio, per quei 12 milioni di italiani chehanno qualche difficoltà a curarsi. Per esempio,per le infrastrutture fatiscenti...

PRESIDENTE. Deve concludere, onorevolePaglia.

GIOVANNI PAGLIA. …che ormai ciaccompagnano da anni. E, invece, qui si dannosull’unghia ad una banca d’affari americana,e come ricompensa, nonostante tutto, sicontinuano anche a dare incarichi in Italiaperché non se ne può fare a meno. Questo nonè il modo di gestire un grande Paese.

(Iniziative per la ricapitalizzazione diBanca Popolare di Vicenza e Veneto

Banca, al fine di evitare l’applicazionedella procedura di bail-in – n. 3-03078)

PRESIDENTE. Il deputato Busin ha facoltà diillustrare la sua interrogazione n. 3-03078 (Vedil’allegato A), per un minuto.

FILIPPO BUSIN. Presidente, Ministro, dopoche questo Governo di fatto ha innescato lacrisi delle due popolari venete con il famosodecreto-legge sulle banche popolari, di oltredue anni fa, e lasciando che la situazione

degenerasse senza gestirla di fatto per oltre dueanni, oggi, proprio oggi è scaduto l’ultimatumche l’amministratore delegato Viola di BancaPopolare di Vicenza ha dato al Governo perscongiurare il default della banca e la consegnadei libri in tribunale, rimettendosi quindi poialla BCE. L’ultimatum è stato congelato daparole rassicuranti che lei stesso ha rivoltoall’amministratore delegato, e ha in qualchemodo sospeso questa azione estrema da partedel consiglio di amministrazione.Io chiedo al Ministro se intanto conferma questeparole rassicuranti che escludono il bail-in emettono al riparo i depositi, e se intenda fermareil grado di degenerazione di queste due bancheintervenendo direttamente sul capitale dellaBanca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca,come è stato fatto del resto per MPS, cosache ormai sembra inevitabile, e che sembrainevitabile ormai da molto, troppo tempo.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’Economia edelle finanze, Padoan, ha facoltà di rispondere.

PIETRO CARLO PADOAN, Ministrodell'Economia e delle finanze. Innanzituttoconfermo all’onorevole interrogante quanto houfficialmente affermato ieri riguardo allo statopositivo del negoziato e all’assenza di rischio dibail-in.Mi riferisco poi al testo dell’interrogazione,e in particolare alla domanda se il Ministrointerrogato intenda adottare, e in qualitempi, iniziative volte direttamente allaricapitalizzazione delle due popolari veneteper la somma richiesta, al fine di scongiurarel’applicazione del bail-in.Vorrei sottolineare ancora una volta che, adifferenza di quanto spesso ritenuto, non visono spazi di discrezionalità nazionale perprocedere ad una misura di ricapitalizzazioneprecauzionale prima della positiva decisionedella Commissione europea, se non dandocorso ad una misura di aiuto illegale che,lungi dal mettere in sicurezza le banche,ne accrescerebbe l’instabilità: infatti, senzail preventivo assenso della Commissione, la

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Atti Parlamentari — 47 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

Banca centrale europea non autorizzerebbel’acquisto della partecipazione, e comunqueimporrebbe di appostare a fondo rischi unammontare analogo ai fondi immessi, datoche questi ultimi sarebbero soggetti ad unaimmediata decisione di restituzione da partedella Commissione europea.

PRESIDENTE. Il deputato Busin ha facoltà direplicare.

FILIPPO BUSIN. Guardi, Ministro, questoGoverno ha di fatto innescato e si è resoresponsabile di questa situazione, intervenendocon il famoso decreto-legge sulle banchepopolari, sbagliando completamente i tempi e imodi dell’intervento: sulla sostanza potremmoanche essere d’accordo, ma di fatto ha sbagliatoi tempi e i metodi, e ha lasciato chequesta situazione degenerasse completamente,sperando magari che si risolvesse da sola, cosache non è avvenuta.Non solo non ha provveduto a ripristinaredirettamente il capitale mancante quando ilcapitale necessario era infinitamente più bassodi quello richiesto oggi, ma non ha neancheprovveduto a ripristinare la necessaria fiduciache è alla base della normale operatività diqualsiasi istituto di credito, non rispondendoalle domande di giustizia delle decine dimigliaia di piccoli risparmiatori, ex soci dellepopolari che sono stati truffati dai verticidi queste banche; e non ha individuato lenecessarie responsabilità di chi non ha vigilatosu questa situazione: organi di Stato come laConsob, Banca d’Italia, ma anche il collegiorevisore dei conti delle due banche e le societàdi revisione di queste banche. Senza questaoperazione di giustizia e di individuazione delleresponsabilità non si può ripristinare la fiducia,e un istituto di credito come le due popolarivenete, che hanno passato quello che hannopassato, non può avere alcun tipo di prospettiva:quindi, anche in questo il Governo è latitante.Ora, rischiare seriamente di trasformare questedue banche in due buchi neri che inghiottonotutto… Non solo i 10 miliardi dei risparmi

degli ex soci della banca, ma anche i 10 miladipendenti delle due banche, gli affidati, frai quali moltissime piccole e medie impresedell’area, del territorio, soprattutto del Venetoma non solo, che sono affidate per circa 30miliardi; e l’intero sistema di credito italianoche rischia di essere travolto come i tassellidi un domino. In prima fila ci sono BancaPopolare di Milano e Ubi Banca, ma inseguito la situazione diventerebbe veramenteincontrollabile e ingestibile. Se non sentitel’urgenza di intervenire, io sinceramente misento disarmato e non soddisfatto delle vostraposizione (Applausi dei deputati del gruppoLega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noicon Salvini).

(Elementi in ordine alle trattative incorso con le autorità europee per la

ricapitalizzazione di Banca popolare diVicenza e Veneto Banca, con particolare

riferimento all’ipotesi di coinvolgimento dellemaggiori banche nazionali – n. 3-03079)

PRESIDENTE. La deputata Moretto ha facoltàdi illustrare la sua interrogazione n. 3-03079(Vedi l’allegato A), per un minuto.

SARA MORETTO. Grazie, Presidente. SignorMinistro, in queste ore pare possa giungeread una soluzione la lunga crisi degli istitutibancari veneti, Banca Popolare di Vicenzae Veneto Banca. Crisi che ha avuto e avràpesanti effetti sul sistema bancario italiano edevastanti conseguenze sul tessuto economicoveneto e nelle tante famiglie che hanno credutodi mettere i loro risparmi al sicuro.La riforma delle banche popolari ha consentitodi fare emergere un sistema di gestionelocale dell’attività bancaria viziato da relazioni,clientele e meccanismi opachi di raccolta delcapitale. Un sistema che ha profondamentecondizionato l’attività del credito in Veneto,un sistema che ha minato la fiducia deicittadini verso gli istituti bancari, danneggiandoprofondamente il settore del risparmio italiano.Riconosciamo e apprezziamo l’impegno

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Atti Parlamentari — 48 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

profuso da lei e dal Ministero in dialogocon le autorità europee per la definizione intempi celeri di una soluzione che garantisca,nel rispetto delle regole, la stabilità delle duebanche e dei loro lavoratori e che salvaguardi irisparmiatori.Le chiediamo oggi quale sia lo stato attualedelle trattative con le autorità europee inrelazione ai tempi, alle modalità di interventoe, soprattutto, alle garanzie di tutela deirisparmiatori, delle famiglie e delle imprese.

PRESIDENTE. Il Ministro dell'Economia edelle finanze, Padoan, ha facoltà di rispondere.

PIETRO CARLO PADOAN, Ministrodell'Economia e delle finanze. Gli onorevoliinterroganti richiedono di conoscere qualesia lo stato attuale delle trattative con leautorità europee nella definizione dello schemadi ricapitalizzazione precauzionale di BancaPopolare di Vicenza e Veneto Banca e deiconseguenti strumenti di intervento, anche inrelazione all’eventuale soluzione di sistemache prevede il coinvolgimento delle banchenazionali maggiori, al fine di scongiurarequalunque ipotesi di messa in risoluzionetramite ricorso alla procedura di bail-in.In data 13 giugno 2017, il Ministrodell’Economia e delle finanze ha emanatoun comunicato sulle interlocuzioni in corsocon le istituzioni europee competenti sullasoluzione della vicenda, assicurando altresì lasalvaguardia dei depositanti e creditori nonsubordinati. Quanto dichiarato dal Ministro èriflesso negli analoghi chiarimenti forniti nellamedesima giornata dalla Commissione europea.Al momento non vi sono ulteriorielementi informativi. È opportuno, comunque,puntualizzare che la soluzione di sistemamenzionata dagli onorevoli interroganti non è,né può essere, un’iniziativa pubblica, si trattadi valutazioni e considerazioni in ordine adun possibile investimento del tutto volontarioche non possono che competere alle bancheeventualmente interessate.

PRESIDENTE. Il deputato Ginato ha facoltàdi dichiarare se sia soddisfatto per la rispostaall’interrogazione Moretto ed altri n. 3-03079,di cui è cofirmatario.

FEDERICO GINATO. Signor Ministro,accogliamo con soddisfazione la notizia cheil confronto con l’Unione europea sia in unafase molto avanzata. Mi pare di capire cheormai anche in Europa stia maturando laconsapevolezza che l’applicazione del bail-inalle due banche popolari venete non servirebbea contenere la crisi del sistema bancario italiano,ma rischierebbe addirittura di ampliare ledimensioni e generare un pericoloso contagio.È bene sottolineare, infatti, che Veneto Bancae Popolare di Vicenza non sono due piccolebanche, ma sono banche nazionali che servonoun territorio molto più esteso di quello venetoe sono due banche che sono state consideratesistemiche dalla stessa legislazione europea,tanto è vero che sono state sottoposte allavigilanza della BCE in quanto aventi attivisuperiore ai 30 miliardi di euro.Non è, inoltre, superfluo evidenziare che i soci,questi sì purtroppo concentrati territorialmente,hanno perso circa 11 miliardi di euronell’azzeramento delle azioni e che i dipendentisono più di 11.000. Il bail-in, o misure ancorapiù estreme, rischierebbero quindi di metteredefinitivamente in ginocchio l’economia di unadelle regioni che dovrebbero trainare invece laripresa del nostro Paese.È giusto ricordare, anche a beneficio del collegaBusin, che in questi anni il Governo e ilParlamento hanno contrastato con forza le crisibancarie adottando varie misure. Cito, a titolo diesempio, la riforma delle Popolari, le misure perridurre i tempi necessari ad escutere le garanziebancarie, l’introduzione delle Gacs, la nascitadel Fondo Atlante ed infine la disponibilitàdello Stato ad effettuare ricapitalizzazioni dicarattere precauzionale.In queste settimane è arrivata da più parti laproposta di una bad bank pubblica che permettaalle banche di liberarsi dei crediti deteriorati adun prezzo superiore a quelli attuali di mercato

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che sappiamo mediamente aggirarsi intorno al15-20 per cento del loro valore nominale. Nonvoglio entrare qui nel merito della proposta,ma prima di qualsiasi scelta, sarebbe opportunauna valutazione complessiva degli strumentimessi in campo e della loro efficacia perla stabilizzazione definitiva dell’intero sistemabancario (Applausi dei deputati del gruppoPartito Democratico).

PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimentodelle interrogazioni a risposta immediata.Sospendo la seduta che riprenderà alle ore16,15.

La seduta, sospesa alle 16, è ripresa alle16,15.

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell'articolo 46, comma 2, del Regolamento,i deputati Gioacchino Alfano, Amici, Artini,Baretta, Dorina Bianchi, Bindi, Biondelli,Bobba, Bocci, Boccia, Michele Bordo,Borletti Dell’Acqua, Matteo Bragantini, Bratti,Brunetta, Capelli, Casero, Castiglione, AntimoCesaro, Cirielli, Coppola, D’Alia, Dambruoso,Damiano, De Menech, De Micheli, Del BassoDe Caro, Dellai, Di Gioia, Epifani, Fedriga,Ferranti, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana,Fontanelli, Franceschini, Garofani, Gelli,Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Giorgis, LaRussa, Laforgia, Locatelli, Lorenzin, Losacco,Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Marcon,Mazziotti Di Celso, Meta, Migliore, Orlando,Pes, Piepoli, Pisicchio, Portas, Rampelli,Realacci, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti,Sanga, Sani, Scalfarotto, Schullian, Tabacci,Valeria Valente, Velo e Venittelli sono inmissione a decorrere dalla ripresa pomeridianadella seduta.I deputati in missione sono complessivamentecentoundici, come risulta dall'elenco depositatopresso la Presidenza e che sarà pubblicatonell'allegato A al resoconto della sedutaodierna.

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Riprendiamo il seguito delladiscussione del progetto di legge, giàapprovato in un testo unificato dal Senato,n. 4368: Modifiche al codice penale, alcodice di procedura penale e all’ordinamentopenitenziario.Avverto che, consistendo il progetto di legge inun solo articolo, non si procederà alla votazionedell’articolo unico ma, dopo l’esame degliordini del giorno, si procederà direttamentealla votazione finale a norma dell’articolo 87,comma 5, del Regolamento.

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 4368)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordinidel giorno presentati (Vedi l'allegato A).Se nessuno chiede di intervenire per illustraregli ordini del giorno, invito il rappresentante delGoverno ad esprimere il parere.Sottosegretario Ferri, io le chiamo il nome e ilnumero degli ordini del giorno e lei mi dice ilparere.Ordine del giorno n. 9/4368/1 Minardo.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/2Nesi.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/3Carrescia.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Si accoglie l’ordine delgiorno, ma si propone una riformulazione chesottopongo al relatore...

PRESIDENTE. Lei dovrebbe leggerla.

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Atti Parlamentari — 50 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Chiedo di eliminare laprima premessa, dalle parole: “è crescente” finoa: “relazionali”. Per quanto riguarda, invece,il secondo periodo, sostituire nell’impegno leparole: “per punire con pene maggiori delleattuali” con le seguenti: “capaci di fronteggiareefficacemente”.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/4Piazzoni.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/5Daniele Farina.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/6Miotto.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/7Rostellato.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/8Marazziti.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Si accoglie l’ordinedel giorno, ma si propone una riformulazionedell’impegno, che inizia con la parola:“escludere” e si propone la sostituzione delverbo: “escludere” con le seguenti parole:“limitare per casi eccezionali e transitori”.

PRESIDENTE. Dunque, con questariformulazione il parere è favorevole.Ordine del giorno n. 9/4368/9 Sannicandro.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Si accoglie comeraccomandazione.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/10Rostan.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Si accoglie comeraccomandazione.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/11Leva.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Si accoglie comeraccomandazione.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/12Melilla.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Si accoglie comeraccomandazione.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/13Ricciatti.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere contrario.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/14Fossati.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Si accoglie l’ordine delgiorno a condizione che sia riformulato comel’ordine del giorno n. 9/4368/18 Mattiello,perché ha alcuni punti in comune con l’ordinedel giorno n. 9/4368/18 Mattiello e, quindi, seviene riformulato…

PRESIDENTE. Per la parte dispositiva o ancheper la parte della premessa? La premessa èaccolta?

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Atti Parlamentari — 51 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. No, perché l’ordine delgiorno n. 9/4368/18 poi ripercorre gli stessiconcetti e, quindi, è più semplice dare parerecontrario oppure va riformulato interamentecome l’ordine del giorno dell’onorevoleMattiello.

PRESIDENTE. Va bene. C’è un parerefavorevole se riformulato integralmente comel’ordine del giorno n. 9/4368/18 Mattiello.Ordine del giorno n. 9/4368/15 Beni.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/16Martelli.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere favorevolesull’ordine del giorno, previa riformulazionedell’incipit dell’impegno. Si propone laseguente formulazione: “si impegna a valutarese introdurre”.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/17Bolognesi.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Anche questo è comel’ordine del giorno n. 9/4368/14 Fossati. Siaccoglie se riformulato nei termini dell’ordinedel giorno n. 9/4368/51 Berretta.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/18Mattiello (ha già detto che il parere èfavorevole).

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/19Rizzetto.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Si invita al ritiro perché ci

appare troppo generico l’impegno e, quindi…

PRESIDENTE. Invito al ritiro o parerecontrario.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. …o parere contrario, ameno che l’onorevole Rizzetto non propongauna…

PRESIDENTE. La riformulazione la puòproporre solo il Governo.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Sì, mi scusi.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/20Artini.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Di questo ordinedel giorno non si accolgono le premesse,mentre si accoglie la parte relativa all’impegnoanalogamente agli ordini del giorno n.9/4368/21 Turco e n. 9/4368/22 Baldassarre.

PRESIDENTE. Dunque, il parere è contrariosulle premesse e favorevole se l’impegno èriformulato…

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Come gli ordini delgiorno n. 9/4368/21 Turco e n. 9/4368/22Baldassarre.

PRESIDENTE. Però, gli ordini del giorno n.9/4368/21 Turco e n. 9/4368/22 Baldassarre nonsono uguali. Quindi, bisogna che controlliamomeglio.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Come l’ordine del giornon. 9/4368/21 Turco.

PRESIDENTE. Va bene.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/21

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Atti Parlamentari — 52 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

Turco. Quindi, a questo punto il parere èfavorevole.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. No. Non si accolgono lepremesse e invece si accoglie, se viene accettatodal proponente, la parte relativa all’impegno.

PRESIDENTE. Quindi, il parere è favorevolesul dispositivo.Ordine del giorno n. 9/4368/22 Baldassarre.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Non si raccolgonole premesse e si accoglie la parte relativaall’impegno.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/23Verini.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/24Agostinelli.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Si propone anchequi la seguente riformulazione: “si impegnaa valutare”. Con questa riformulazione siaccoglie l’ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/25Dadone.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere contrario.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/26Colletti.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere contrario.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/27Simone Valente.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere contrario.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/28Lombardi.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere contrario.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/29Crippa.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere contrario.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/30Ferraresi.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere contrario.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/31Grillo.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere contrario.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/32Villarosa.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere contrario.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/33D’Uva.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere contrario.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/34Baroni.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere favorevolese riformulato come l’ordine del giorno n.9/4368/18 Mattiello.

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Atti Parlamentari — 53 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

PRESIDENTE. Sulle premesse sottosegretario?

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. No, come prima,integralmente.

PRESIDENTE. Va bene; integralmente.Ordine del giorno n. 9/4368/35 Businarolo.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/36Bonafede.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/37Fico.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Si accoglie, previariformulazione che propongo. Per quantoriguarda il punto n. 1 della premessa,nel penultimo capoverso vanno eliminate leparole da: “generando così” fino alla parola:“sanzioni”. Al punto n. 2 va espunto l’ultimocapoverso delle premesse nel suo complesso.Con queste riformulazioni si esprime parerefavorevole.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/38Nesci.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Si accoglie, previariformulazione. Nella penultima premessavanno eliminate le parole da: “generandocosì” fino alla parola: “sanzioni” e vaespunto l’ultimo capoverso delle premesse nelsuo complesso. Con queste riformulazioni siesprime parere favorevole.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/39Frusone.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Si accoglie comeraccomandazione previa eliminazione, nellepremesse, al quarto capoverso delle parole da“generando così” fino alla parola: “sanzioni”,del quinto capoverso nella sua interezza, alsesto capoverso, primo periodo, delle soleparole: “numerosi e stringenti”, del secondoe terzo periodo dello stesso capoverso nellaloro interezza e del settimo capoverso nella suainterezza. Se accolte queste riformulazioni, siaccoglie come raccomandazione

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/40Dell’Orco.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretariodi Stato per la Giustizia. Si accoglieprevia eliminazione dell’ultimo capoverso dellepremesse.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/41Tofalo.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Si accoglie previaeliminazione del secondo periodo dell’ultimocapoverso delle premesse.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/4368/42Cominardi.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Parere contrario.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Ordine del giorno Sartin. 9/4368/43, parere contrario. Ordine delgiorno Ciprini n. 9/4368/44, parere contrario.Ordine del giorno Cirielli n. 9/4368/45, parerecontrario. Ordine del giorno Rampelli n.9/4368/46, parere contrario.Ordine del giorno Petrenga n. 9/4368/47,parere contrario. Ordine del giorno LaRussa n. 9/4368/48, parere contrario. Ordinedel giorno Gebhard n. 9/4368/49, parerefavorevole. Ordine del giorno Ottobre n.

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9/4368/50, parere favorevole. Ordine delgiorno Berretta n. 9/4368/51, parere favorevole.Ordine del giorno Galgano n. 9/4368/52: nonsi accolgono le premesse, ma si accogliel’impegno come raccomandazione eliminandola parola “rapidi” e le parole da “evitare chel’assalitore” fino alla fine. Ordine del giornoRossomando n. 9/4368/53, parere favorevole.Ordine del giorno Palese n. 9/4368/54, parerefavorevole. Ordine del giorno Cristian Iannuzzin. 9/4368/55: si invita al ritiro, altrimentiparere contrario. Ordine del giorno MazziottiDi Celso n. 9/4368/56, si accoglie comeraccomandazione. Ordine del giorno Vargiu n.9/4368/57: si accoglie come raccomandazione,previa eliminazione del quarto capoverso dellepremesse. Ordine del giorno Bruno Bossio n.9/4368/58, si accoglie come raccomandazione.Ordine del giorno Invernizzi n. 9/4368/59:parere contrario, ma si assicura che la delegasarà esercitata nel pieno rispetto dei criteridirettivi di cui al comma 85, lettera e).

PRESIDENTE. Quindi è contrario il parere.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretariodi Stato per la Giustizia. Sì. Ordine delgiorno Rondini n. 9/4368/60, parere contrario.Ordine del giorno Molteni n. 9/4368/61,parere contrario. Ordine del giorno Guidesi n.9/4368/62, parere contrario. Ordine del giornoLaffranco n. 9/4368/63, parere favorevole.Ordine del giorno Sisto n. 9/4368/64, parerecontrario. Ordine del giorno Binetti n.9/4368/65, parere favorevole.

PRESIDENTE. Andiamo avanti. Ordini delgiorno Minardo n. 9/4368/1 e Nesi n.9/4368/2, parere favorevole. Ordine del giornoCarrescia n. 9/4368/3: parere favorevole conriformulazione, che viene accolta. Ordinedel giorno Piazzoni n. 9/4368/4, parerefavorevole. Ordine del giorno Daniele Farinan. 9/4368/5, parere favorevole. Ordine delgiorno Miotto n. 9/4368/6, parere favorevole.Ordine del giorno Rostellato n. 9/4368/7, parerefavorevole. Sull’ordine del giorno Marazziti n.

9/4368/8 c’è una proposta di riformulazione:chiedo all’onorevole Marazziti se accetti lariformulazione.

MARIO MARAZZITI. Presidente, l’onorevoleMarazziti l’accoglie. In realtà, limitare percasi eccezionali e transitori l’accesso alleREMS - quindi quello che si vuole evitare èricreare gli OPG - è una formulazione fortema non sufficientemente forte, come era neltesto iniziale, ma essendo l’intenzione delGoverno chiara di andare in questa direzione,l’accogliamo lo stesso.

PRESIDENTE. L’ordine del giornoSannicandro n. 9/4368/9 è accolto comeraccomandazione: va bene. L’ordine delgiorno Rostan n. 9/4368/10 è accolto comeraccomandazione: va bene. L’ordine delgiorno Leva n. 9/4368/11 è accolto comeraccomandazione: va bene. L’ordine delgiorno Melilla n. 9/4368/12 è accolto comeraccomandazione: va bene. Sull’ordine delgiorno Ricciatti n. 9/4368/13 vi è parerecontrario. Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine delRicciatti n. 9/4368/13, con il parere contrariodel Governo.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 1).

Sull’ordine del giorno Fossati n. 9/4368/14,il Governo propone una riformulazioneintegrale come l’ordine del giorno Mattiellon. 9/4368/18: va bene onorevole Fossati? Vabene. Ordine del giorno Beni n. 9/4368/15,parere favorevole. Ordine del giorno Martellin. 9/4368/16, parere favorevole con unariformulazione: va bene. Sull’ordine del giornoBolognesi n. 9/4368/17 vi è parere favorevole seriformulato come l’ordine del giorno Berretta n.9/4368/51: va bene. Ordine del giorno Mattiellon. 9/4368/18, parere favorevole. Sull’ordine del

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giorno Rizzetto n. 9/4368/19 c’è un invito alritiro, altrimenti parere contrario: lo mettiamoin votazione con il parere contrario, onorevoleRizzetto? Sì. Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine delRizzetto n. 9/4368/19, con il parere contrariodel Governo.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 2).

Sull’ordine del giorno Artini n. 9/4368/20 viè parere contrario sulle premesse e parerefavorevole sul dispositivo se riformulato comel’ordine del giorno Turco n. 9/4368/21: vabene? Sì. Sull’ordine del giorno Turco n.9/4368/21 vi è parere contrario sulle premessee favorevole sul dispositivo: va bene? Sì.Sull’ordine del giorno Baldassarre n. 9/4368/22idem: parere contrario sulle premesse efavorevole sul dispositivo, va bene? Sì. L’ordinedel giorno Verini n. 9/4368/23 è accolto.Sull’ordine del giorno Agostinelli n. 9/4368/24,parere favorevole se riformulato: il gruppoha fatto sapere che vanno bene tutte leriformulazioni. Sull’ordine del giorno Dadonen. 9/4368/25 vi è parere contrario: se nessunochiede di intervenire, passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine delDadone n. 9/4368/25, con il parere contrario delGoverno.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTESIMONE BALDELLI (ore 16,35)

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 3).

Sull’ordine del giorno Colletti n. 9/4368/26 vi èparere contrario.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto

l’onorevole Bonafede. Ne ha facoltà.

ALFONSO BONAFEDE. Grazie, Presidente,l’ordine del giorno in questione riguarda ilproblema della prescrizione. La prescrizioneè uno dei mali della giustizia che ormaiviene constatato da tutti, da tutti gli operatoridel diritto, tranne dal Partito Democratico.Quest’anno, in qualsiasi inaugurazionedell’anno giudiziario, Presidente, nelle cortid’appello d’Italia, in tutte le corti d’appellod’Italia, i presidenti delle corti d’appellochiedevano una normativa sulla prescrizioneche permettesse la sospensione dei terminidi prescrizione dopo la sentenza di primogrado o dopo l’esercizio dell’azione penale.Noi abbiamo presentato due ordini del giorno,uno che riguardava la sentenza di primo grado,quello appena votato e bocciato dal PartitoDemocratico, e adesso quello sulla sospensionedella prescrizione dopo l’esercizio dell’azionepenale e che verrà certamente bocciato dalPartito Democratico.Presidente, le aule di tribunale in Italia sonopiene di imputati che aspettano non di otteneregiustizia o di dimostrare la loro innocenza,ma aspettano di poter arrivare all’agognatameta della prescrizione, cioè il momento incui scade il reato e praticamente loro se nevanno a casa tranquilli, il nostro Paese nonha potuto accertare la verità, sono stati buttatisoldi per poter portare avanti quel processo,perché si volatilizza in un attimo quel processo,e soprattutto al cittadino onesto, che magariin quel processo chiedeva giustizia, a un certopunto lo Stato gli dice: “Mi dispiace, il reato èscaduto, tornatene a casa, perché la persona chemagari sarebbe stata accertata come colpevolese ne può tornare a casa tranquillo, senza chesia stata accertata la verità”. Troppo facile,Presidente, ogni volta che scoppia uno scandalogiudiziario, per la politica dire: “Aspettiamola sentenza del terzo grado di giudizio”,sapendo che prima interverrà la prescrizione. Lagiustizia in Italia non funziona e uno dei malidella giustizia, cioè quello della prescrizione,oggi non viene risolto. Voglio dire tra l’altro che

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al Senato, alla Commissione giustizia, i senatoridel Partito Democratico dicevano che la lineaufficiale del Partito Democratico era quella diavere la sospensione della prescrizione dopola sentenza di primo grado o dopo il rinvio agiudizio. Tutto questo non è accaduto.Con questa legge, che è una legge vergognosa,vengono solo allungati i termini di prescrizione,cioè gli si sta dicendo, agli imputati chevogliono arrivare alla prescrizione: “Deviperdere un tantino di tempo in più, ma tantopoi ci arriverai lo stesso alla prescrizione”(Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Sannicandro.Ne ha facoltà.

ARCANGELO SANNICANDRO. Voteremocontro questo ordine del giorno, il quale cosìrecita - è bene che l’Aula lo ascolti, mi ascolti– “impegna il Governo ad introdurre, nel primoprovvedimento utile, una modifica del commain premessa, tale da prevedere la sospensionesenza limiti di tempo della prescrizioneall’indomani dell’esercizio dell’azione penale”,cioè significa praticamente che una volta cheuno sta sotto processo e venisse condannato inprimo grado, può rimanere sotto processo pertrent’anni.Questa sarebbe la loro pretesa, per cui noivoteremo contro.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Colletti.Colleghi, per favore! Ne ha facoltà.

ANDREA COLLETTI. Giusto per unacorrezione: quando si parla di eserciziodell’azione penale, non riguarda la sentenza diprimo grado, bensì riguarda un eventuale rinvioa giudizio, cioè una fase processuale diversa daquella esposta dal collega Bonafede, rispetto aquella che erroneamente ha compreso il collegaSannicandro, quindi forse si è confuso tra le duefasi processuali. Giusto per chiarire, grazie.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Longo.Colleghi, per favore! Ne ha facoltà.

PIERO LONGO. L’esercizio dell’azione penalesi ha con la richiesta di rinvio a giudizio.L’osservazione fatta dal collega è assolutamenteinconferente rispetto a quanto ha detto ildeputato Sannicandro.Voi chiedete, con questo ordine del giorno,una sospensione sine die dopo l’eserciziodell’azione penale, che viene prima dellasentenza. Tanto per capirci, grazie.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Palese. Ne hafacoltà.

ROCCO PALESE. Sì grazie, voteremo controper un motivo molto semplice, perché questosarebbe l’ergastolo giudiziario.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Sarti. Ne hafacoltà.

GIULIA SARTI. Tanto per capirci: noi non sololo chiediamo, ma diamo atto di quella che è unarichiesta che arriva anche dal mondo esterno,perché è il Procuratore nazionale antimafia eantiterrorismo che è venuto in Commissionegiustizia a dirci che la migliore riformasulla prescrizione sarebbe la sospensione dopoil rinvio a giudizio, quindi non è che ilMoVimento 5 Stelle si inventa le proposte dilegge o gli ordini del giorno, semplicemente cifacciamo carico di quello che è il principaleproblema della giustizia in Italia in questomomento storico.Quindi bando alle ciance: la riforma che statefacendo non servirà a nulla, è un palliativo,è l’annacquamento della prescrizione; è ilgioco dell’oca: sospendiamo, dopo la sentenzadi primo grado, di un anno e mezzo, dopoquella d’appello di un altro anno e mezzo, poiricominciano a decorrere i termini… Ma dove

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siamo?Di fronte a un’emergenza come questa, di frontealla maggior parte dei processi che finisconoin prescrizione in questo Paese, o si agisce conserietà o altrimenti è inutile farle le norme,perché poi magari finiscono come il famosoe decantato reato sull’autoriciclaggio, doveescludete la punibilità in caso di reimpiego deldenaro per godimento personale: ma stiamoscherzando? Noi no ed è per questo cheproponiamo almeno delle riforme serie, noncome quelle che state facendo oggi, conquesta terribile e sbandierata non-riforma dellagiustizia.Non è una riforma questa, non è una riforma,Ministro, è ben altro: è la morte della giustiziain Italia e lo abbiamo spiegato con tutte lecritiche alle norme che state introducendo,soprattutto quella sui tempi, alla fine dei tempidelle indagini, con quell’obbligo dei PM dirichiedere, entro tre mesi - anche se sonoprorogabili di altri tre - il rinvio a giudizio ol’archiviazione.Lo sapete benissimo che verranno impallate leprocure generali, se si darà luogo davvero alleavocazioni e lo sapete benissimo che questasituazione impallerà tribunali e procure di tuttaItalia. Le avete già impallate con quel famosodecreto sul pensionamento dei magistrati, dopoaver salvato i vertici apicali della magistratura,con Canzio che viene prorogato - non sicapisce perché a 70 anni bisogna andarein pensione per tutti i magistrati che nonricoprano cariche apicali e invece per le caricheapicali no, rimangono ai loro posti – e poi viprendete magari Canzio e gli fate presiedere laCommissione di riforma per scrivere i decretidelegati sulle intercettazioni, vero? Questo èl’intento?Siamo proprio nelle mani giuste! Do ut des sichiama: sempre in questo modo si agisce nelnostro Paese ed è un modo barbaro di trattarela giustizia (Applausi dei deputati del gruppoMoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Ermini. Ne ha

facoltà.

DAVID ERMINI. Signor Presidente, lo dicoadesso, poi tanto non c’è più sordo di chinon vuol sentire, quindi lo spiego una voltae poi spero che lo capiscano. La barbariesta nel momento in cui si mandano ingalera gli innocenti, la barbarie sta quandola giustizia non funziona, la barbarie staquando si vuole per forza condannare lepersone, indipendentemente dalla verità deifatti e dalla verità che viene fuori dagliatti processuali. Allora, sulla prescrizione ilragionamento è molto semplice: la sospensionedella prescrizione dopo il rinvio a giudizio odopo la sentenza di primo grado può avvenirequando ci sono delle sanzioni, qualora i tempipoi di fase non sarebbero rispettati. Lo dico perchi ci ascolta da fuori: tu non puoi costringereun soggetto a subire un processo per tuttala vita, senza avere mai una sentenza, percui saresti obbligato, nel caso in cui sospendila prescrizione, come chiedono quelli delMoVimento Cinque Stelle, a mettere dei terminidi fase. Ci sono dei momenti in cui per forzail processo lo devi fare. Loro non li voglionoi termini di fase e pensate in che situazionesaremmo, in che Paese, come finirebbe la nostraciviltà, in un momento in cui un cittadinopuò essere sottoposto a un processo e poimagari è pure innocente, dopo trent’anni o dopovent’anni. Allora mettiamo i termini di fase.Allora, se non vengono rispettati questi terminicosa succede? Perché loro non ce lo diconoche cosa prevedono? Io vorrei che - sono cosìattenti - ci spiegassero: se mettiamo un termineentro cui la prescrizione deve in qualche modoconcludersi, che cosa succede se i tempi nonvengono rispettati.Cosa facciamo, facciamo delle azionidisciplinari? Cosa facciamo, mettiamo dellesanzioni processuali? Facciamo come in altrisistemi d’Europa, in cui c’è un abbassamentodella pena? Ecco, vedete, è molto facile parlare,è molto facile chiacchierare, aprire la bocca edargli fiato, questo riesce a tutti. Il problemaè che, quando si vuole governare un Paese,

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occorre anche avere delle proposte che sianoconcrete e realiste.Io sento chiacchierare su tutto e di più, masoprattutto sento difendere le botteghe e io,da fiorentino, siccome le botteghe le conoscoperché sono nate a Firenze, vi dico che i clientidelle botteghe qualche volta devono stare incoda e non possono essere sempre in cima ainostri pensieri. Siamo a governare un Paese,non una bottega! Non dobbiamo avere sempreattenzione verso coloro che ci possono dare ivoti, dobbiamo avere rispetto per tutti i cittadini.E fare una prescrizione che non finisce maivuol dire non avere rispetto verso i cittadini. Cidicono che cosa vogliono (Applausi dei deputatidel gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Sisto. Ne hafacoltà. Ricordo sommessamente che stiamoesaminando l’ordine del giorno n. 9/4368-A/26Colletti, che abbiamo circa 65 ordini del giornoe che alle 17,30 abbiamo prevista la diretta e cheio, solo su quest’ordine del giorno, ho ancora almomento quattro iscritti a parlare.Prego, onorevole Sisto.

FRANCESCO PAOLO SISTO. Grazie,Presidente. Mi fa piacere innanzituttoche in quest’Aula si riesca a discuteredi questo provvedimento, ahimè, soltantoaccademicamente ed esclusivamente sugliordini del giorno. Quindi, non comprendo tuttoquesto scaldarsi su un’attività che tutti quantisappiamo essere assolutamente poco utile aifini anche dell’interpretazione della norma, mache probabilmente l’Aula vede come l’unicachance di potere discutere di un provvedimentocosì importante. Questo - lo ribadisco - èvergognoso. Lo dico con grande garbo e granderispetto, ma è vergognoso che qualcuno sialzi e pretenda di insegnare all’Aula quellache è la lettura delle norme sul tema degliordini del giorno, avendo rifiutato il dibattitoparlamentare.Ma, detto questo, si può avere l’impressioneche tra la tesi estremista, il neo-giustizialismo

incostituzionale del MoVimento 5 Stelle, einvece l’apparente pacatezza espressa dalcollega Ermini non vi sia, per così dire, unatesi equilibrata, che è quella dell’articolo 111della Costituzione, cioè la ragionevole duratadel processo.Qui il tema è molto semplice. Noi voteremocontro quest’ordine del giorno, perché èassolutamente incostituzionale. Dire che sisospende il processo con la mera richiesta dirinvio a giudizio - quindi fine processo maida questo punto di vista- è incostituzionale.Ma non lo dice soltanto l’articolo 111, lo diceanche l’articolo 6 della Convenzione europea,cioè siamo di fronte a principi pacifici, chequesta normativa travolge clamorosamente suun equivoco, che ci sia bisogno di interveniresulla prescrizione, quando è notorio (notorio!)che i reati si prescrivono per la responsabilitàdella fase delle indagini. Infatti, vi sonoindagini senza fine, che vengono condotte arete, che vengono condotte senza limiti, pur diraggiungere un obiettivo. E questa riforma èPM-centrica, cioè ancora una volta inquisitoria.Ditemi se la maggioranza ha mai propostouna riforma favorevole ai diritti della difesa:una! Infatti, pure quel termine di tre mesi nonè perentorio e il collega Ermini lo sa. Unariforma che privilegi la difesa, una! Sono tutteriforme che aggravano, che rendono più pesantee che contribuiscono a rendere la posizionedell’indagato più gravosa.Da questa morsa non riuscite a liberarvi. Noisiamo garantisti, vogliamo che il processosia equilibrio. In questo modo e anche conquesti ordini del giorno, Presidente, il processosarà soltanto un’esercitazione bellica, perconsentire alle procure di raggiungere risultatie vedere il giudice sempre più in difficoltà,di fronte a strumenti sempre più invasivi esempre più difficili da respingere. Voteremoconvintamente contro, non soltanto l’ordine delgiorno ma, come diremo dopo, anche controil provvedimento (Applausi dei deputati delgruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente).

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Atti Parlamentari — 59 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole DanieleFarina. Ne ha facoltà.

DANIELE FARINA. Grazie, Presidente. Èun vero peccato che questa discussione lafacciamo in sede di discussione, appunto, degliordini del giorno e non sull’articolato. Tral’altro, la riforma presente nel testo dellaprescrizione è uno dei motivi - uno deitanti, devo dire - per cui Sinistra Italianavoterà contro l’intero provvedimento. Infatti,già con quello che accade dentro quel testo,che purtroppo approveremo oggi con questemodalità, si arriva ad un prolungamento deitempi di tutti i processi, tutti indistintamente eindipendentemente se delitti o contravvenzioni,indipendentemente dalla gravità dei delitti, finoa tre anni.A voi possono sembrare pochi, ma io mi chiedoche interesse tuteliamo, quando - che ne so - un taccheggio, cioè un furto aggravato, arrivaa sentenza definitiva dieci anni dopo i fatti.Tuteliamo gli interessi della vittima, quellidello Stato o quelli dell’imputato, che magaripercentualmente in maniera velata risulteràallora innocente?Allora noi votiamo contro questi emendamentiperché è una gradazione (inizio dell’azionepenale, primo grado, secondo grado) che tendead eliminare l’istituto di diritto sostanzialedella prescrizione, eliminarlo tout court, quindi,non solo per quei reati gravi - la cui penadefinisce già tempi di prescrizione moltolunghi o addirittura che già sono definiti comeimprescrittibili dal nostro codice -, ma pertutti i reati, tenendo in ostaggio milioni dicittadini, che risulteranno in parte innocenti perchissà quanto tempo. Ma poi neanche troppo,colleghi, perché se, come ci hanno spiegatopiù volte nelle audizioni - non solo quelledell’antimafia ma in tutte le audizioni - il 75per cento delle prescrizioni avviene in fasedi indagini preliminari, dove tutti sanno cheil potere degli avvocati, le male arti degliavvocati dilatori sono praticamente nulle, forsebisognerebbe chiedere al Ministero, per quanto

riguarda l’organizzazione degli uffici giudiziari,e alla magistratura in sé sul perché questoaccade. Poi c’è quell’altro 25 per cento chearriva a cronaca, fatto scandaloso e che suscitagiustamente sdegno nei cittadini, dei reati chese ne vanno in prescrizione.Ma allora perché - ci siamo chiesti noi adesempio - non siamo intervenuti puntualmentesui reati di corruzione, ad esempio, osu quelli contro l’ambiente, che avrebberotrovato il nostro voto favorevole? Non si èvoluto intervenire su quelli e si è decisodi intervenire su tutto con quegli elementi,io credo già adesso profondamente nocivi,che si determinano con l’allungamento ditutti i processi fino potenzialmente a treanni. Immaginate voi se un processo perqualunque reato, anche molto modesto, potessevirtualmente durare all’infinito, una vita intera,trent’anni, quarant’anni dopo i fatti. Provatea immaginare di cosa stiamo parlando, vistala quantità di cittadini. Sono milioni ognidecennio, sono milioni che subiscono unprocesso, molti vengono dichiarati colpevoli,ma tanti risulteranno innocenti.Per questo votiamo contro questi emendamentie in generale contro la riforma (Applausi deideputati del gruppo Sinistra Italiana-SinistraEcologia Libertà-Possibile).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto, a titolo personale,l’onorevole Di Battista. Ne ha facoltà.

ALESSANDRO DI BATTISTA. Presidente,per evitare il politichese. La prescrizioneviene allungata dal Governo Berlusconi persalvare qualche soggetto appartenente a quelpartito che operava nell’illegalità. È inutile chefacciano le verginelle, perché il fondatore diForza Italia è in carcere per mafia. Quandovotavo il PD - perché l’ho votato, ma me nesono pentito amaramente (Commenti) - questisoggetti avevano detto che avrebbero riformatola prescrizione. Perché non l’hanno riformata?Perché anch’essi hanno all’interno del loropartito soggetti che operano nell’illegalità. Ne

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Atti Parlamentari — 60 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

hanno arrestati tanti - il sindaco toscano diPescia la settimana scorsa - e la prescrizione hasalvato poi dei soggetti bipartisan come Verdini,che non si sa più se sia più berlusconiano cherenziano.A coloro che dicono che, se si stoppasse laprescrizione quando c’è rinvio a giudizio, iprocessi aumenterebbero di tempo, dico chesono persone che non conoscono la questione.Abbiamo parlato con fior di procuratori che cihanno spiegato perfettamente che, nel momentoin cui si sa che il processo arriverà a sentenza, ildelinquente, che oggi sa di potersi salvare graziealla prescrizione e all’allungamento del brodo oalla conoscenza di fior di avvocati, magari comelei, avvocato… il delinquente che sa di finirein galera, perché c’è lo stop della prescrizionecon il rinvio a giudizio, sarà lui stesso, magari,il primo a chiedere sconti di pena o ritoabbreviato, perché in carcere ci andrà (Applausidei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)!E è vero che qualche soggetto che finisce ingalera ed è innocente è chiaramente un dramma,un dramma che bisogna affrontare. Ma cisono altrettanti drammi di delinquenti che nonfiniscono in galera (Applausi dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle), perché i corrotti inquesto Paese, in galera non ci finiscono, perchétutte le leggi berlusconiane che sono servite asalvaguardare corrotti, anche all’interno di quelpartito, voi le avete peggiorate, proprio perché - anche se io un tempo non lo credevo, maora, ripeto, sono una persona nuova perché misono pentito - evidentemente lo stesso numerodi corrotti li avete all’interno del vostro stessopartito.Questa è la verità (Applausi dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle - Commenti deideputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Cirielli. Ne hafacoltà. Io invito i colleghi a non trasformare(Commenti del deputato Di Battista)…

EDMONDO CIRIELLI. Sì, Presidente…

PRESIDENTE. Onorevole Di Battista, non l’hointerrotta. …ad evitare linguaggi sconvenienti ea non trasformare (Commenti del deputato DiBattista)… Onorevole Di Battista, sia buono!Onorevole Di Battista! Onorevole Di Battista,io non l’ho interrotta mentre parlava (Commentidel deputato Di Battista). Adesso la richiamoall’ordine, onorevole Di Battista. Finisce qua,la pianti! Onorevole Cirielli, invito anche lei arivolgersi alla Presidenza preventivamente. Soche non è necessario…

EDMONDO CIRIELLI. Ma io lo facciosempre: inizio, Presidente, con lei.

PRESIDENTE. Invito tutti quelli cheintervengono a rivolgersi alla Presidenza.Prego, onorevole Cirielli.

EDMONDO CIRIELLI. Grazie per il consiglio,Presidente Baldelli. Io parlo anche a nomedel mio gruppo ed evito che ognuno di noiintervenga sul tema. Ovviamente il tema èdelicato; ma in maniera sintetica, visto cheparliamo di ordine del giorno, noi voteremocontro questo ordine del giorno per unaprospettiva esattamente opposta a tutti glialtri: perché invece riconosciamo che uno deipochi punti positivi di questo decreto, anzifaccio i complimenti al Ministro Orlando, cheè riuscito a portare avanti la riforma dellaprescrizione. È innegabile che dall’esame dellastoria giudiziaria del nostro Paese, oggi iprocessi si svolgono in maniera molto lenta;e sebbene il principio della ragionevole duratadel processo sia una conquista di civiltà, èaltrettanto chiaro che non possiamo consentirea delinquenti di farla franca, ma soprattuttoa vedere mortificato il diritto delle vittime, ospesso dei superstiti delle vittime, di frontea questo istituto garantista della prescrizione.Bene hanno fatto la maggioranza e il PD, lodico con una grande chiarezza, a prevederequesto allungamento con la sospensione, checi sembra adeguato a rispondere al problematecnico che oggi esiste: un affollamento,esiste una carenza di mezzi, una carenza

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Atti Parlamentari — 61 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

di strutture, un eccessivo bizantinismo delprocesso, soprattutto in fase dibattimentale;tutte cose che magari ci saremmo aspettati divedere trattate da questo decreto, nel senso checi aspettavamo innanzitutto risorse per renderei processi più veloci.D’altro canto neanche si può immaginare,sebbene si è consapevoli che in questo momentola prescrizione vada allungata per difendereil diritto delle vittime e difendere la pretesapunitiva dello Stato, di mettere in galera,che poi non ci va nessuno con gli “svuotacarceri” in galera, ma questo è un altrocapitolo. Ma ci sembra allo stesso tempoimpensabile calpestare centinaia di anni didiritto, di conquiste di civiltà in materiagiuridica: immaginare di cancellare il principioper il quale lo Stato ti può minacciare per tuttala vita di un processo; perché chi ha studiato unminimo di diritto e non parla di diritto soltantoper aver letto qualche giornale più di tanto, sabene che il processo è già una pena, soprattuttoper le persone perbene. Sottoporre per sempre,magari per un lieve reato come è stato dettoanche da qualcuno, ma anche per un grave reato,una persona innocente, rappresenta sicuramenteuna barbarie, degna soltanto dei peggiori Paesitotalitari: infatti solo nella Germania nazistae nell’Unione Sovietica comunista abbiamotrovato esempi indiscriminati di ricorso allacancellazione della prescrizione. È evidenteche l’equilibrio in questo momento trovatodal Governo, dalla maggioranza, ci sembra unequilibrio giusto, e per questo non possiamocertamente votare questo ordine del giorno.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornoColletti n. 9/4368/26, con il parere contrario delGoverno.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Colleghi, vale il richiamo che ha svoltopoc’anzi la collega Sereni: se ogni volta chesi interrompe per una discussione qualsiasi

votazione, dobbiamo uscire e rientrare, noi nonrispettiamo i tempi che ci siamo dati.  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 4).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornoSimone Valente n. 9/4368/27, con il parerecontrario del Governo.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTEMARINA SERENI (ore 17)

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 5).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornoLombardi n. 9/4368/28, con il parere contrariodel Governo.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 6).

Passiamo alla votazione dell’ordine del giornoCrippa n. 9/4368/29.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Bonafede. Ne ha facoltà. Ha dueminuti, onorevole Bonafede, perché ha giàparlato su un altro ordine del giorno.

ALFONSO BONAFEDE. Presidente, neoccuperò molti meno, e riguarda unavalutazione sull’ordine del giorno precedentedi cui non si era accorta, e avevo alzato lamano. Soltanto perché sia messo agli atti chenella seduta del 18 di febbraio 2015 il senatoreLumia dichiarava in Commissione giustizia:“Chiarisce che la posizione ufficiale del PartitoDemocratico sulla riforma dell’istituto dellaprescrizione è che la prescrizione deve cessaredi decorrere dopo l’emanazione del decretodi rinvio a giudizio”; cioè la stessa cosa che

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noi adesso abbiamo proposto, e che voi avetebocciato. Ermini parla di barbarie: l’unicabarbarie che qui sto valutando è quella diessere costretti ad ascoltare le bugie chedice Ermini e le menzogne che dice il suopartito ai cittadini italiani quando si presentain campagna elettorale (Applausi dei deputatidel gruppo MoVimento 5 Stelle), quando parlapoi all’interno delle Commissioni, ma poiquando viene a votare qui è sempre spaccato,e quando non è spaccato è compatto nel tradirei cittadini e nel mentire loro spudoratamentepoi quando va nei talk show. Perché quando ciandate dovete spiegare loro che dicevate unacosa in campagna elettorale, e poi ne votateun’altra qui quando arrivate in Aula! E ladurata dei processi, smettiamola di dire dellesciocchezze! La durata dei processi deve pesaresullo Stato italiano: cioè lo Stato italiano devefare in modo che un processo abbia una durataragionevole, non deve pesare sul cittadino chechiede giustizia e che va in tribunale a chiederegiustizia (Applausi dei deputati del gruppoMoVimento 5 Stelle)! Ma ditelo ai familiaridelle vittime della strage di Viareggio, che è dasette anni che vanno in udienza e che chiedonogiustizia e che si presentano lì tre volte asettimana, davanti ad un giudice; e aspettano,aspettano al loro posto che lo Stato dia loro unarisposta di giustizia. Al posto di fare sorrisini…

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Bonafede.Concluda.

ALFONSO BONAFEDE. …perché non vipresentate il 29 giugno, al momentodell’anniversario, e dite loro che state votandoquesta vergogna (Applausi dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle)?

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Ferranti. Neha facoltà. Lo dico a precisazione: l’onorevoleBonafede aveva chiesto la parola durante ilvoto, non ho revocato la votazione, quindi haparlato sull’ordine del giorno precedente. Peril momento, no no, va bene, adesso diciamo.

Prego. Era solo per chiarire.

DONATELLA FERRANTI. Presidente, iocredo che sia importante chiarire, anche perchési è parlato di qual era la posizione del gruppodel Partito Democratico: siccome il gruppo delPartito Democratico ha presentato una proposta,non solo una proposta, ma ne ha sempre parlatonei vari programmi, anche in sede di programmielettorali per l’elezione del 2008, del 2013;nella proposta che è stata calendarizzata, che tral’altro aveva la mia prima firma.Quindi è vero, come diceva l’onorevoleErmini, che quando si parlava si potevaipotizzare una diversa soluzione rispetto aquella che oggi è nel testo finale del disegnogovernativo, cioè un’eventuale sospensione,interruzione, con la richiesta di rinvio agiudizio, però come ha ribadito l’onorevoleErmini quella nostra proposta - quindi c’èsempre stata una coerenza - prevedeva deitempi di fase che dovevano essere rispettati.Come nell’ordinamento tedesco, quei terminidi fase poi se non vengono rispettati devonoavere una conclusione che riconosca il dirittodell’imputato ad avere dei tempi ragionevolidel processo. Non si può mai prevedere chesi interrompa il termine di prescrizione senzaun “fine mai”. Questa è stata sempre unanostra discussione coerente e direi, per chiuderee rispondere, che, sì, ci si può presentare ilventinove, ci si può presentare di fronte allevittime perché stiamo approvando la riformadella prescrizione dove quegli episodi, cheprima richiamava anche l’onorevole Farina,che alla coscienza collettiva sono gravementeinfamanti per la giustizia, non ci saranno più(Commenti dei deputati del gruppo MoVimento5 Stelle). Dopo una sentenza di condannadi primo grado ci sarà il tempo congruo,ragionevole, prevedibile, fino a un anno emezzo, fino a un tempo massimo di un anno emezzo, per celebrare il procedimento d’appello,cosa che ora le vittime non hanno. Questa èla verità, le altre sono falsità (Applausi deideputati del gruppo Partito Democratico).

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Atti Parlamentari — 63 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Buttiglione.Ne ha facoltà.

ROCCO BUTTIGLIONE. Grazie, signoraPresidente. Signora Presidente, onorevolicolleghi, a me sembra che in realtà ilprovvedimento che stiamo discutendo soffradi un equivoco di fondo: non stiamo facendoun provvedimento contro la corruzione, stiamoriformando i termini di prescrizione per tutti ireati che vengono commessi in Italia.Io non so se molti di voi sarebbero d’accordonel votare un provvedimento che equipari lacorruzione ai delitti contro l’umanità per i qualiè previsto il fine prescrizione mai. Potremmoanche farlo, ma qui stiamo facendo un’altracosa, stiamo allungando in modo spropositato itermini di prescrizione per centinaia di migliaiadi persone, milioni di persone nel tempo, i qualisi troveranno ad avere una pendenza e sarannoobbligati a vivere gran parte della vita, diecianni, otto anni - per reati di non grande rilievo,di non grandissimo rilievo, si può arrivare adieci anni - per la prescrizione. Tutta la vita conla minaccia sul capo di una possibile condanna.Immaginiamo che questo sia un innocente,rischiamo di rovinargli la vita, perché poi cisono tutte le misure che possono accompagnareil processo, i costi del processo.Immaginiamo che si tratti di un colpevole. Ioricordo i miei studi giuridici di tanti anni faall’Università di Torino, e poi anche di Roma,dove mi hanno insegnato che la pena ha unafinalità, anzi ha tre finalità. Ha una finalitàrieducativa. Rieduca una pena erogata a diecianni di distanza dalla commissione del reato?Erogata a venti anni di distanza (si arriva anchea venti anni di distanza dalla commissione delreato)? Io ho qualche dubbio su questo.La pena ha una funzione preventiva. Madavvero pensiamo che intimidisca una penacomminata a tanta distanza dalla commissionedell’evento? Credo che Beccaria non sarebbed’accordo. Beccaria era favorevole a penelimitate, erogate subito, se non nella totalità deireati, in un numero sufficientemente grande dei

reati, da scoraggiare. Cosa rimane? Rimane lafinalità meramente retributiva, in qualche modola vendetta che una società ritiene di aver dirittoa prendere.Ma funziona anche questo: qual è il godimentodella vittima nel vedere soffrire chi hacommesso il reato dopo tanti anni? Nondimenticate che più tempo passa e più è difficilefare i processi, perché è difficile raccoglierele prove, mentre è più facile che vengacondannato un innocente. Allora, io invitereialcuni colleghi, i quali qui sono sulla lineadel prescrizione mai, a proporre un’altra cosa:rivediamo, ricominciamo da capo, mettendo daparte i reati di corruzione per i quali prevediamola pena di morte e il fine prescrizione mai,ma facciamo una buona legge per il cittadinocomune che può essere sospettato a tortodi un reato, o anche può aver commessoun reato, ma ha diritto a fare un processobreve e ad avere una prescrizione umanamenteragionevole (Applausi dei deputati dei gruppiMisto-UDC-Idea e Civici e Innovatori)

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/29 Crippa.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

Mentre i colleghi votano, mi corre l’obbligodi ricordare, soprattutto ai capigruppo e aidelegati d’Aula, che ieri nella capigruppo èstato concordato che alle 17,30 massimo sidarà inizio alle dichiarazioni di voto in direttatelevisiva. Quindi, noi dobbiamo concluderel’esame degli ordini del giorno entro quell’ora.  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 7).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/30 Ferraresi, con il parere contrario.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

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Atti Parlamentari — 64 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 8).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/31 Grillo, con il parere contrario.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 9).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/32 Villarosa, con il parere contrario.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 10).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/33 D’Uva, con il parere contrario.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 11).

Sono accolti con riformulazione o comeraccomandazione tutti gli ordini del giorno daln. 9/4368/34 Baroni al n. 9/4368/41 Tofalo.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/42 Cominardi, con il parere contrario.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

Sugli ordini del giorno nn. 9/4368/35Businarolo e 9/4368/36 Bonafede il parere erafavorevole in senso pieno.  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 12).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giorno

n. 9/4368/43 Sarti, parere contrario delGoverno.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 13).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/44 Ciprini, parere contrario delGoverno.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 14).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/45 Cirielli, parere contrario delGoverno.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 15).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/46 Rampelli, parere contrario delGoverno.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 16).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/47 Petrenga, parere contrario delGoverno.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 17).

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Atti Parlamentari — 65 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/48 La Russa, parere contrario delGoverno.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 18).

Ordini del giorno n. 9/4368/49 Gebhard, n.9/4368/50 Ottobre e n. 9/4368/51 Beretta,parere favorevole.Sull’ordine del giorno n. 9/4368/52 Galgano ilparere è contrario sulle premesse e il dispositivoè accolto come raccomandazione. Va bene,onorevole Galgano?

ADRIANA GALGANO. Presidente, io vogliosolo dire a quest’Aula che il mio ordinedel giorno chiedeva al Governo di valutarel’opportunità di adottare rapidi provvedimentifinalizzati a rendere più efficiente ed efficace ilsistema giudiziario nella protezione delle donnevittime di violenza, per evitare che l’assalitore,scontata la pena e rimesso in libertà, possatornare ad essere per loro una minaccia mortale.Trovo veramente - non so - poco accettabile ilfatto che il Governo mi chieda di togliere laparola: “rapidi”, perché se noi non siamo rapidimolte donne continueranno a morire per questeragioni.E soprattutto mi si cancellano le premesse,nelle quali segnalavo che una donna cheviene picchiata, accoltellata e sequestratanon ha il diritto di sapere quando il suoassalitore uscirà di prigione - assalitore cheha continuato a minacciarla - e, quando sipresenta dai carabinieri, i carabinieri le dicono:“Eventualmente, quando esce, se lei lo vedeci chiami subito”. Queste cose non devonoaccadere in un Paese civile.Quindi, io chiedo che sia posto in votazione ilmio ordine del giorno e chiedo ai colleghi e allecolleghe di votare favorevolmente (Applausidei deputati del gruppo Civici e Innovatori).

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretariodi Stato per la Giustizia. Presidente,posso accogliere l’ordine del giorno comeraccomandazione e senza le riformulazioni…

PRESIDENTE. Non c’è la riformulazione,sottosegretario. Il parere era contrario sullepremesse e il dispositivo è stato accolto comeraccomandazione.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Lo accolgo comeraccomandazione.

PRESIDENTE. Allora, l’ordine del giornon. 9/4368/52 Galgano viene accolto comeraccomandazione, senza riformulazione. Stabene.Ordini del giorno n. 9/4368/53 Rossomando en. 9/4368/54 Palese, parere favorevole.Ordine del giorno n. 9/4368/55 CristianIannuzzi: parere contrario.Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/55 Cristian Iannuzzi, parere contrariodel Governo.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 19).

Ordine del giorno n. n. 9/4368/56 MazziottiDi Celso, accolto come raccomandazione: vabene. Ordine del giorno n. n. 9/4368/57 Vargiu,accolto come raccomandazione se riformulato:va bene.Ordine del giorno n. n. 9/4368/58 Bruno Bossio,accolto come raccomandazione: va bene.Ordine del giorno n. 9/4368/59 Invernizzi:

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parere contrario.Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/59 Invernizzi, parere contrario delGoverno.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 20).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/60 Rondini, parere contrario delGoverno.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 21).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornon. 9/4368/61 Molteni.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

NICOLA MOLTENI. Presidente, avevo chiestola parola!

PRESIDENTE. Revoco l’indizione dellavotazione.Le chiedo di essere molto breve, onorevoleMolteni, perché stiamo per arrivare alle 17,30.Prego.

NICOLA MOLTENI. Io sarò brevissimo.Presidente, con questo ordine del giornochiediamo che venga semplicemente accolto,da parte del Governo, un provvedimento che laCamera all’unanimità ha approvato e il Senatoha insabbiato. Io mi appello alla presidentedella Commissione giustizia. Noi chiediamoche chi commette reati gravi e gravissimi nonpossa accedere al rito abbreviato, cioè avere unosconto secco di pena di un terzo. Io credo che

il Governo non abbia ben letto questo ordinedel giorno, perché sarebbe gravissimo il parerecontrario da parte del Governo. Chiediamo chechi commette reati gravi e gravissimi non possaaccedere allo sconto di pena di un terzo. Invitoil Governo a rivedere la propria posizione.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Prego, sottosegretario Ferri, neha facoltà. Anche lei sia sintetico.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario diStato per la Giustizia. Presidente, in effettiavevamo espresso parere contrario. Propongoquesta riformulazione all’onorevole Moltenie, in caso di accoglimento, esprimo parerefavorevole: “impegna il Governo ad adottareopportuni provvedimenti e iniziative, anche dinatura emergenziale, affinché siano introdottenel codice di rito limitazioni per l’applicazionedel rito abbreviato ai procedimenti per una seriedi delitti puniti con la pena dell’ergastolo”. Incaso di accoglimento…

PRESIDENTE. Dal gesto dell’onorevoleMolteni mi pare che non ci sia accoglimentodella riformulazione, quindi lo metto invotazione con il parere contrario del Governo.Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine delMolteni n. 9/4368/61.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTELAURA BOLDRINI (ore 17,25)

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 22).

Sull’ordine del giorno Guidesi n. 9/4368/62 ilparere è contrario: lo mettiamo in votazione.Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, mediante

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procedimento elettronico, sull'ordine del giornoGuidesi n. 9/4368/62, parere contrario delGoverno.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 23).

Sull’ordine del giorno Laffranco n. 9/4368/63vi è parere favorevole. Sull’ordine del giornoSisto n. 9/4368/64 vi è parere contrario: chiededi parlare per dichiarazione di voto il deputatoSisto. Ne ha facoltà.

FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidente,quest’ordine del giorno tende a stigmatizzareuna delle norme più terribili di questoprovvedimento, quella che obbliga – obbliga! –le Sezioni semplici, laddove siano in dissensocon le pronunce delle Sezioni Unite, a nongiudicare e a rimettere gli atti alle stesse SezioniUnite. La giurisprudenza diventa priva didinamicità: le Sezioni Unite saranno peggio dellegislatore, saranno intoccabili, e nessuno potràviolare quei principi. Il diritto vivente di matricecostituzionale è morto! Voi non vi rendeteconto, per accontentare le esigenze di unapersona, di che cosa state combinando! Quantigiudici hanno diritto di pensarla diversamentedalle Sezioni Unite? E questo fa la differenzafra il nostro processo e quello delle dittature,laddove si può essere di contrario avviso allagiurisprudenza, che non è fonte del diritto!State trasformando questo Paese in un Paesedi common law, come i Paesi anglosassoni: lagiurisprudenza varrà più delle norme, vi rendeteconto? Invito il Governo ad una riflessione. Hochiesto soltanto di valutare gli effetti di questa,non ho chiesto di cambiarla, ovviamente.Chiedo che il Governo dia la possibilità divalutare gli effetti, per paralizzare il rischio chequesto Paese cambi fisionomia per le esigenzedi un magistrato che, pur di altissimo livello,ritiene con l’efficienza di poter travolgere legaranzie. Invito il sottosegretario a un parereragionevole su questo ordine del giorno.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'ordine del giornoSisto n. 9/4368/64, con il parere contrario delGoverno.  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera respinge (Vedi votazione n. 24).

Sull’ordine del Giorno Binetti n. 9/4368/65 ilparere è favorevole.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 4368)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni divoto finale. Ricordo che è stata disposta laripresa televisiva diretta delle dichiarazioni divoto finale dei rappresentanti dei gruppi e dellecomponenti politiche del gruppo Misto.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votola deputata Pia Locatelli. Ne ha facoltà.

PIA ELDA LOCATELLI. Signora Presidente,i Socialisti esprimono il loro sostegno a questoprovvedimento, che intende dare maggioreefficienza al processo penale. Come abbiamodetto stamattina, il provvedimento esprimeun intento deflattivo, che è assolutamentenecessario, e fra le numerose misure previstea questo fine citiamo l’estinzione del reato percondotte riparatorie e la disciplina in tema diimpugnazione. Inutile dire che condividiamola necessità di intervenire con urgenza perla riforma dell’ordinamento penitenziario edil superamento degli ospedali psichiatricigiudiziari. Per quanto concerne il nodo delleintercettazioni, prendiamo atto che il Governoha cercato di tener conto di quanto emerso nellafase del dibattito parlamentare per dare garanziemaggiori ed effettive in ordine alla riservatezzadelle comunicazioni e delle conversazionitelefoniche. Il nostro giudizio resta invecesospeso per quanto riguarda l’inasprimentodelle pene per alcuni reati comuni, ma non per

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quelli commessi dai cosiddetti colletti bianchi,dalle frodi finanziarie a quelle fiscali.In questo provvedimento intravediamo peròanche alcune ombre. Le nostre perplessitàsono legate alla previsione di un ulterioreallungamento dei tempi per la prescrizione,perché ci sembra irragionevole voler rimediareper questa strada alle difficoltà a concluderei processi entro una ragionevole durata - cosìcome prescrive anche la nostra Costituzione - allontanando i tempi della sentenza definitiva,sia essa di condanna o di proscioglimento,perché in questo modo si arreca in ognicaso un danno, all’imputato o alla parte lesa.La via maestra resta quella di intervenirecon misure organizzative ed amministrativeper aumentare l’efficienza della macchinagiudiziaria. La componente socialista voteràa favore del provvedimento (Applausi deideputati del gruppo Misto-Partito SocialistaItaliano (PSI)-Liberali per l’Italia (PLI)).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato TancrediTurco. Ne ha facoltà.

TANCREDI TURCO. Signora Presidentessa,Alternativa Libera, dopo il “no” all’ennesimafiducia, voterà contro anche a questoprovvedimento, perché tutti gli organismiinternazionali che si occupano di lotta allacorruzione ci fanno presente da anni che l’Italianon ha una legislazione in grado di contrastareefficacemente questo fenomeno. Non ne parloper una banale questione di principio, ma perchési tratta di un problema che ricade direttamentesulle spalle di tutti i cittadini, perché dove c’ècorruzione ci sono i soldi presi con le tasse aicittadini per fornire loro dei servizi, che invecefiniscono nelle tasche dei corrotti senza che icontribuenti ne beneficino in alcun modo, conil bel risultato che i servizi resi dallo Stato sonodi pessima qualità e che gli imprenditori onestifalliscono.Con la legge che ci apprestiamo a votare sisarebbero potuti rafforzare gli strumenti per lalotta alla corruzione, sia per quanto riguarda

la fase delle indagini sia per quanto riguardale pene, ma avete deciso di fare finta diniente. So che alcuni colleghi che siedonoin questo Parlamento hanno problemi con lagiustizia proprio per fattispecie legate allacorruzione, ed è chiaro, da come si legifera,che la corruzione morale è in grado di garantirela rielezione. È per questo che AlternativaLibera voterà contro questa legge. SignoraPresidente, non vogliamo essere vostri complicinell’approvazione di una norma che, nella piùbenevola delle interpretazioni, è un’occasionepersa, e nella peggiore è una garanzia diimpunità per chi ruba ai cittadini (Applausi deideputati del gruppo Misto-Alternativa Libera-Tutti Insieme per l’Italia).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato RoccoButtiglione. Ne ha facoltà.

ROCCO BUTTIGLIONE. Signora Presidente,la componente UDC voterà contro questoprovvedimento, per ragioni di metodo e perragioni di contenuto.Per ragioni di metodo è stata sicuramenteinusuale - e noi ne diamo un giudizioassolutamente negativo - la decisione delGoverno di porre la questione di fiducia sudi una legge penale. Non credo che ci sianomolti esempi precedenti, in questo Parlamento,di leggi penali approvate con un Governo chepone la fiducia, perché la legge penale trattadella libertà del cittadino e proprio per questoil Regolamento parlamentare prevede, sullequestioni che toccano la libertà, la possibilitàanche del voto segreto, per tutelare la coscienzadel deputato in una questione che tocca lalibertà dei cittadini italiani. Tutto questo è statoannullato dalla scelta di porre la fiducia.Il Parlamento è stato costretto a deliberaresenza poter tenere conto, come la Costituzionevorrebbe, di tutti gli aspetti del problema.Poi c’è un aspetto di contenuto: guardate,qui c’è un problema di metodo fondamentale;vogliamo agire contro la corruzione, dicendoche i reati di corruzione non si prescrivono mai,

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come i reati contro l’umanità? Facciamolo, manon allunghiamo la prescrizione in un modospropositato, condannando a vivere sempresotto la minaccia del processo migliaia emigliaia di persone, le quali sono accusate direati che non sono di corruzione.Il tema della corruzione ha viziato questa legge,impedendo di avere un approccio equilibrato alproblema generale. I reati di corruzione toccanouna piccola parte degli italiani che andrannosotto processo in quest’anno, ma tutti subirannoil peso di una volontà punitiva che tende a dire“prescrizione mai” e, quindi, che il processopuò durare per sempre. Ma il processo puòessere esso stesso una pena e ogni cittadino hadiritto ad avere una sentenza entro un temporagionevole. A noi sembra che questa leggevioli questo fondamentale diritto costituzionale(Applausi dei deputati del gruppo Misto-UDC-Idea).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato Chiarelli. Neha facoltà.

GIANFRANCO GIOVANNI CHIARELLI.Presidente, esprimere nei pochissimi minutiche sono a disposizione le motivazioni delnostro convinto voto negativo su questoprovvedimento è un fatto che purtroppo, comedicevo, non ci consente di esprimerci, in quantoè materialmente impossibile in considerazionedei minuti che abbiamo a disposizione.Nei precedenti passaggi parlamentari abbiamogià espresso tutte le nostre perplessità suuna riforma che, lungi dal risolvere le tanteproblematiche del nostro sistema giudiziario,introduce novità che alla prova dei fattiprodurranno ulteriori criticità.Non si riesce a comprendere: alle normeoggi approvate e su cui si chiede lafiducia, lo stesso organismo all’AssociazioneNazionale Magistrati, così come tutte leassociazioni di categoria, quelle forensi, si sonocompletamente ribellate, proponendo anchedegli scioperi o manifestazioni di dissenso.L’Associazione Nazionale Magistrati pertanto

conclude che, con questo provvedimento,se oggi vi è difficoltà, finirà per bloccarecompletamente e portare al collasso lagiustizia, con evidenti conseguenze negativesull’efficienza dell’intero sistema.Come dicevo, queste preoccupazioni sonocondivise da tutti gli organismi rappresentatividell’avvocatura, che hanno proposto iniziativeimportanti.Una norma - vorrei ricordare a questoGoverno - che interviene in modo pesantesul codice penale, sul codice di procedurapenale e sull’ordinamento carcerario avrebbemeritato ben altro tipo di confronto, ma comeabbiamo più volte ribadito in quest’Aula e inCommissione, la strada per traguardare unagiustizia più giusta non passa e non passa solodalla revisione dei codici, quanto da una riformaorganica dell’intero sistema.Ancora una volta seguiamo l’istintogiustizialista della sinistra, che pensa dirisolvere le tante criticità del sistemaaumentando le pene piuttosto che allungandodi fatto la prescrizione, il modo migliore perfavorire la irragionevole durata dei processi,altro che snellimento!In questi anni si sono ridotte le risorse anzichéaumentarle come è necessario, si sono accorpatein modo lineare le strutture giudiziarie, sonoaumentati i costi per l’utenza e per noi operatori.Del resto, concludo con quello che il MinistroOrlando più volte ha detto: non basta peròscrivere nuove regole, occorre uno sforzoprolungato dal lato dell’offerta di giustiziarivolta al rafforzamento organizzativo. Tuttebelle parole, ma che rimangono tali, cosìcom’è rimasta tale quella promessa sull’equocompenso che ha fatto oltre un anno fa e che 240mila avvocati italiani ancora aspettano.Questo ed altri motivi, che il tempo nonmi consente di analizzare, ci fanno portare avotare convintamente Direzione Italia in modocontrario a questo provvedimento (Applausidei deputati del gruppo Misto-Conservatori eRiformisti).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per

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dichiarazione di voto il deputato Cirielli. Ne hafacoltà.

EDMONDO CIRIELLI. Signora Presidente,colleghi e componenti del Governo, ilgruppo di Fratelli d’Italia voterà no allaquestione di fiducia proposta dal Governo sulprovvedimento di riforma della giustizia penale,innanzitutto perché nel metodo riteniamoincredibile che si possa porre, semplicementeper questioni interne alla propria maggioranza,una questione di fiducia su una modifica cosìrilevante del sistema penale.Nel merito perché, secondo noi, affronta male ea volte non affronta i veri temi della giustizia.Per noi, tra i temi della giustizia che dovevanoessere affrontati dal Governo innanzitutto c’èlo sbriciolamento della certezza della pena,la concezione sbagliata di tutti i beneficicarcerari, visti soltanto in un’ottica deflattiva,hanno portato sicuramente alla conseguenzainevitabile che oggi anche per gravi reatinon si finisce in galera o si esce in manieramolto rapida, provocando lo sgomento dellapopolazione l’abbassamento dell’attenzionedelle forze dell’ordine, che vedono inadeguatae inefficace la loro azione e sicuramente ancheuna mortificazione delle vittime. C’è un usodistorto ed efficace della custodia cautelare,perché da una parte, in virtù di mancanzadi prove certe, senza un processo si privadella libertà, spesso sulla base di teoremi,le persone e d’altro canto, di fronte a gravireati commessi in flagranza di reato, per comeavete costruito l’istituto della custodia cautelarenon si possono mantenere in galera personeche, sotto l’evidenza chiara delle prove, hannocommesso gravi reati.C’è un eccessivo potere discrezionaledell’accusa, che va sicuramente affrontatoin maniera intelligente, rispettando tuttavial’autonomia della magistratura e l’indipendenzadella magistratura e d’altro canto anche unadiscrezionalità eccessiva della magistratura, chederiva non per colpa della magistratura stessa,ma certamente da leggi poco chiare e spessoaddirittura incredibili. La lentezza del processo

e l’inerzia spesso nella fase delle indaginiporta a un esercizio arbitrario dell’azionepenale che, di fatto, non può essere affrontatasemplicemente e anche giustamente allungandoi termini della prescrizione.Un uso improprio dell’intercettazione: nonci riferiamo certamente allo strumentoinvestigativo, anzi, come intervenite sullostrumento investigativo riteniamo che sia anchesbagliato; l’unico sistema, come avviene inaltri Paesi, segnatamente quelli anglosassoni,è impedire la pubblicazione di intercettazionicaptate fraudolentemente o delle intercettazioniche non hanno rilievo per le indagini e spessohanno dei dati sensibili.In questi casi, se non si interviene suldivieto di pubblicazione, si ha soltantoun approccio burocratico, che finisce perappesantire il lavoro della magistratura eanche per rendere inefficiente il sistema dellostrumento investigativo, che per noi inveceè fondamentale per procedere. Ovviamenteuna cronica mancanza di risorse, di uomini,mezzi per il sistema giustizia, rispetto al qualeoggettivamente il Governo, in questi anni,il centrosinistra non è riuscito a fare nulla.Soprattutto, signor Ministro, una mancanzareale della tutela delle Forze dell’ordine.Oggi oramai sono oltre 6.000 le aggressioniche subiscono gli appartenenti alle Forzedell’ordine e voi intervenite con un nuovoreato, con una pena pazzesca, da 5 a 12anni, spacciandola per un contrasto alla tortura,quando sappiamo che ci sono pochissimi casidi abusi da parte delle Forze dell’ordine einvece oggi la violenza a pubblico ufficiale,vera emergenza del nostro Stato, con 6.000aggressioni all’anno, viene punita da 6 mesi a5 anni.Vi è una mancanza della tutela delle vittime deireati, che sicuramente non è stata attenuata daalcuni interventi, pur giustificati, che abbiamoapprovato da parte del Ministro Orlando, maassolutamente insufficienti a tutelare veramentele persone che dovremmo tutelare, cioè levittime, nonostante i richiami e gli interventipiù volte spesi da parte dell’Unione europea.

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Vi è l’emergenza immigrazione, che stadiventando una vera e autentica bomba aorologeria per il nostro sistema della sicurezza,accompagnata a una lotta ancora non reale einefficace al terrorismo internazionale. Infatti,le ricordo e ricordo a ognuno di noi, che inmoltissimi casi persone transitavano facilmentee tranquillamente in Italia e poi hannocommesso attentati terroristici all’estero, inEuropa, dove sono morti cittadini italiani.Quindi, pensare di fare i furbi e fare sì chel’Italia diventi un santuario per il terrorismointernazionale, perché non ci fanno gli attentati,significa poi avere morti italiani all’estero, datala globalizzazione.Nel merito del provvedimento, moltorapidamente, siamo contrari al meccanismodell’estinzione dei reati a seguito dicondotte riparatorie, perché manca il parerefondamentale, obbligatorio delle vittime. Senzaquesto, è un ulteriore imbroglio ai danni dellevittime stesse. Ovviamente siamo favorevoliall’inasprimento delle pene per i furti inabitazione, lo scippo, la rapina, per lo scambioelettorale con la mafia. Non capiamo perché nonsi siano messi altri reati, tra cui, appunto, laviolenza a pubblico ufficiale, le manifestazioniviolente durante l’ordine pubblico, piuttostoche altri reati, come l’estorsione, che sono“reati campanello” della mafia. Ma sappiamoche avete dovuto aumentare le pene, come legrida manzoniane, per effetto indiretto deglisvuota-carceri, così come vi avevamo dettoquando li avete approvati. Infatti, alzando lasoglia per entrare in galera e abbassando lasoglia per uscirne per i benefici del sistemadell’ordinamento penitenziario, siete costrettiadesso ad aumentare le pene per il furtoaggravato, segnatamente scippo e furto inabitazione e, ovviamente, la rapina.Sulla riforma della prescrizione ho già detto.Noi siamo favorevoli, perché riteniamo chenon si può far pagare alle vittime dei reati eall’impunità dei delinquenti un sistema, dove leindagini preliminari durano tantissimo e dovec’è una burocrazia di base che blocca e crea unalentezza dei processi, così come la mancanza

delle risorse. Quindi, su questo, noi siamoa favore, così come siamo contrari, invece,sul regime di procedibilità per i reati. Averespostato la querela ed avere creato, diciamo,un meccanismo di declassificazione dei reaticontro la persona riteniamo che sia un errore.Siamo contrarissimi alla delega sullariforma dell’ordinamento penitenziario, perchéè assurdo immaginare di sbriciolareulteriormente la certezza della pena. Ma,soprattutto, immaginare di non creare non delleesclusioni, ma sicuramente delle limitazionidell’accesso ai benefici del sistema carcerarioanche per i recidivi significa tradire proprioil principio dell’educazione carceraria, chedovrebbe prevedere un sistema di do ut des,per spingere il delinquente a migliorarsi ea redimersi. Se invece per lui l’accesso aibenefici carcerari e alle misure alternative allacarcerazione diventa un diritto, a prescindereda un suo reale percorso di recuperoe di riabilitazione, significa semplicementeabbassare le pene in maniera indiscriminata.Così come avete fatto, di fatto, rendendoanticipata la valutazione sulla liberazioneanticipata, un istituto che poteva avere unsenso, se era collegato a un reale percorso dipentimento e di riabilitazione. Invece fate unosconto, di fatto, di pena di circa il 40 per centocomplessivo.In conclusione, altre iniziative sparse, di fatto,ci appaiono un pannicello caldo rispetto aiproblemi atavici della giustizia. Riteniamo - econcludo, Presidente,- che la riforma fallisca,soprattutto perché in questo momento quelloche bisognava dare ai cittadini era una maggioresicurezza. Bisognava tutelare maggiormentele forze dell’ordine che ci difendono, invecequesto provvedimento nel complesso va intutt’altra direzione (Applausi dei deputati delgruppo Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale)

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto la deputata Santerini. Neha facoltà.

MILENA SANTERINI. Signora Presidente,

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signor Ministro, il provvedimento sullemodifiche al codice penale e all’ordinamentopenitenziario arriva oggi all’approvazionedefinitiva, dopo un iter piuttosto lungo etormentato.I media hanno dedicato molta attenzionealle parti che riguardano le intercettazioni ela prescrizione. Sulle intercettazioni noi nonpossiamo che ripetere quello che dovrebbeessere un principio guida delle societàdemocratiche, che fanno della difesa dellaprivacy un caposaldo. Sarebbe paradossale che,mentre sempre di più garantiamo il dirittoalla privacy, specie sul web, permettiamo ladiffusione di contenuti non penalmente rilevantianche a danno di terzi. E questo non è certomettere il bavaglio alla stampa.Anche sul tema della prescrizione dei reatigravi, si è cercato di prevedere una soluzioneequilibrata, prevedendo comunque delle causedi sospensione, che consentano allo Stato, dopoche c’è stata una sentenza di condanna, diavere tempo fino a un anno e mezzo persvolgere il processo di secondo o di terzo grado.D’altra parte, ammettiamo che questo potrebbepenalizzare i cittadini che hanno diritto a unagiustizia più rapida. In realtà, come spessoaccade, le deleghe date al Governo sono moltoampie e i giochi, le vere scelte significative, iveri orientamenti che vogliamo dare al sistemapenale, si faranno in quella sede.L’ottica con cui il gruppo Democrazia Solidale-Centro Democratico guarda al provvedimento,proprio in direzione delle deleghe, parte daun’idea di giustizia giusta e rapida, che noncede alla pressione dei populismi penali, marende efficaci le procedure, dando possibilità direale difesa, soprattutto alle fasce meno tutelate.Quindi “no” ad allungare i tempi, perché non siriescono a gestire i processi; “sì” a più risorse alsistema giudiziario.Apprezziamo molto un deciso orientamentoverso la messa alla prova, che ha già datorisultati efficaci. Vorremmo un uso molto piùampio, come succede in tanti Paesi europei,delle pene pecuniarie e non di quelle detentive.In questo senso, non ci trova d’accordo

l’aumento dei minimi delle pene per alcunireati, come il furto e la rapina. È qui cheforse le concessioni al populismo penale hannopesato. Aumento che potrebbe impedire apriori l’applicabilità dell’affidamento in provae aumento che non si comprende, se non peruna logica di mostrare la forza dello Stato, forzache, come ben sappiamo, si esprime invecenella certezza della pena e nella capacità di fareriparare il danno a chi lo ha commesso.L’orientamento riparatorio delle modificheapportate al codice penale, secondo noi,rappresenta il vero spirito della giustizia:difesa degli interessi delle vittime, gestione daparte della collettività dell’offesa, possibilitàdi restaurare le regole dell’ordine sociale. Lemisure di riparazione non sono, quindi, solo unmodo per ridurre il contenzioso, ma soprattuttoper ricondurre ai principi di responsabilità,riparazione, riconciliazione.Vorrei soffermarmi, in particolare, su quantoprevisto dal comma 85 dell’articolo 1sull’ordinamento penitenziario, che tra l’altrorecepisce molte idee emerse nel lavoro deglistati generali, voluti dal Ministro Orlando, a cuihanno contribuito molti esperti con competenzetrasversali.Appaiono importanti tutte le misure volte afacilitare l’accesso alle pene alternative alcarcere, evitando automatismi di diniego e disospensione o revoca. Si tratta di una scelta chefavorisce non solo il condannato - l’abbiamoripetuto molte volte -, ma crea sicurezza, perchéla recidiva cala dal 70-80 per cento al 20-30 percento per chi ne ha beneficiato. E questa è lasicurezza reale, ben diversa da quella percepitafalsamente dai cittadini, quando è alimentatada alcune forze politiche. Con il maggiorutilizzo delle misure alternative si ha, non soloun’umanizzazione dell’esecuzione della pena,ma anche un concreto miglioramento della vitadei cittadini.Appare positiva anche la previsione del comma85, lettera e): i decreti attuativi rivedano ilcosiddetto ergastolo ostativo. È drammatico,io credo, il dibattito che si è svolto in questigiorni sull’ergastolo, per il quale non sono

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previsti benefici di legge. Quello ostativo - losappiamo - è il vero “fine pena mai”, una misuraestrema, che dovrebbe colpire pochi soggettipericolosissimi, a cui è negato ogni beneficio,come permessi, premi o semilibertà, a meno chenon collaborino con la giustizia. Ma, magari, chinon collabora - magari perché non è in grado didimostrare che non può aggiungere veramentealtro - viene condannato a restare per tutti igiorni della propria vita in carcere.Ci sono altre misure positive, sempre nelcomma 85: l’accesso facilitato al lavoro, alvolontariato, e appunto le forme di giustiziariparativa; importante è il percorso della riformadella medicina penitenziaria. Certo, nel confinedifficile tra l’intervento sociale e l’interventodi vigilanza si colloca molto della possibilitàdi rendere veramente efficaci queste norme, eper questo ci riferiamo alle deleghe: la vitadei detenuti dev’essere accompagnata per ilrecupero non solo dalla Polizia penitenziaria,altrimenti le misure diventano libertà vigilata;ma soprattutto da figure di educatori (ricordoche l’ultimo concorso per gli educatori si èsvolto nel 1998), da assistenti sociali e damediatori interculturali.Ancora, rilevante è il comma 16, che riguardale misure di sicurezza personali, su cui abbiamoespresso preoccupazioni in un ordine delgiorno del nostro gruppo. Infatti la previsionerelativa alle residenze di esecuzione dellemisure di sicurezza, le REMS, possono fartemere che questa struttura venga vista comeun succedaneo dei manicomi giudiziari, degliospedali psichiatrici giudiziari, gli OPG, cheabbiamo abolito e non vogliamo veder tornare.Ancora, vorrei osservare che l’attenzione dataai temi dei minori, con la previsione di unordinamento penitenziario specifico, ci trovamolto d’accordo; ma questo significa (lodico al Governo) anche l’implicita difesa diquella giurisdizione specializzata che peraltroinvece stiamo mettendo in crisi con ladelega al Governo, oggi al Senato, sullasoppressione dei tribunali e delle procure per iminorenni, che per le loro competenze esclusivenon vanno soppresse. Lo stiamo dicendo

tutti, tutta la società civile sta dicendo: nonsopprimete la specializzazione dei tribunali peri minorenni. Non dobbiamo perdere in qualitàdella giustizia quello che guadagniamo, magariper un’efficienza più rapida e il contenimentodei costi: qui stiamo parlando della vita deiragazzi.Infine, l’uso degli strumenti audiovisivi etelematici, che colma un grave ritardodelle norme vigenti; ma attenzione, nonpossono essere usati per ridurre i dirittidell’imputato. Pensiamo in particolare allapartecipazione dell’imputato stesso al processoin videoconferenza. Lo abbiamo osservatoanche per quello che riguarda i richiedenti asilo,il processo di approvazione della richiesta diasilo: non può essere una forma di risparmiodelle energie processuali, perché la persona hadiritto ad essere ascoltata non solo a distanza.Per questi motivi, il gruppo DemocraziaSolidale-Centro Democratico, mentre vota afavore, chiede che in sede delle deleghe sisciolgano alcuni di questi nodi così importanti,perché la riforma sia veramente coerente conquell’obiettivo di giustizia giusta che tuttivogliamo (Applausi dei deputati del gruppoDemocrazia Solidale-Centro Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato StefanoDambruoso. Ne ha facoltà.

STEFANO DAMBRUOSO. Presidente, parlochiaramente a nome di Civici e Innovatori, ungruppo che avuto un dibattito interno moltosviluppato sull’adesione o meno alla fiducia cheè stata posta dal Governo; e che ha raggiuntocomunque, dopo un dibattito acceso, una suaconclusione assolutamente adesiva rispetto allaimportanza di avallare, e quindi di andareavanti nel lavoro prospettato dopo ben treanni di discussioni e di lavori preparatori, eche avevano visto la possibilità di procederein una maniera più svelta, più veloce, eanche più dibattuta sui temi introdotti daquesta legge: che è stata già approvata con ivoti della fiducia, ma che ha visto l’assenza

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di un dibattito parlamentare, soprattutto, nonesclusivamente ma soprattutto per uno stallonon giustificabile col senno di oggi in Senato,laddove invece tutto quel tempo, oltre due annie mezzo di blocco di consistenti lavori hannoprovocato poi di conseguenza un’alternativaistituzionale difficoltosa da accettare. Lo siè sentito nel contenuto di molti interventiprospettati dai diversi relatori di diversi gruppiparlamentari; ma che, appunto, ci ha posto difronte all’alternativa: o mandare in fumo unlavoro importante, frutto di dibattito interno fraparlamentari e di audizioni di esperti veri, nondi tuttologi che si apprestano a portare il propriocontributo nel corso di lavori di Commissione.Quindi audizioni e lavoro di dialettica inCommissione hanno portato ad un testo, chenon solo è assolutamente apprezzabile da partedel gruppo Civici e Innovatori, ma senz’altrocontiene degli elementi di miglioramento verosu vari settori del codice penale e di procedurapenale e dell’ordinamento penitenziario.Quelli che mi piace di più ricordare - chesono quelli che hanno visto le due grandicategorie degli operatori del settore del dirittoessere molto critici, e anche molto reattivi intermini anche di critiche sfociate in astensionidal lavoro - sono appunto la classe forense daun lato e i magistrati dall’altro, che non hannocondiviso per esempio due grossi momenti diquesta riforma, la prescrizione per un versoe per l’altro le intercettazioni telefoniche. Masoprattutto la necessità di avere una data certasul termine delle indagini preliminari: l’obbligoentro tre mesi dalla trasmissione del cosiddetto415-bis, e cioè la notifica dell’avvenutaconclusione delle indagini preliminari conrichiesta di interrogatorio; ebbene, entro queitre mesi comunque l’indagine deve esserechiusa. Con una conseguenza che creerà delledifficoltà per il Ministero della giustizia ditipo organizzativo, senz’altro, ma non di tiposostanziale: il processo non si perde, le indagininon si perdono, non si vanificano, ma vengonoassorbite da una procura generale che dovrà,con tempi ritengo assolutamente fisiologicima abbastanza brevi, trovare le energie per

farsi carico di questo nuovo compito cheil legislatore ha inteso comunque attribuire.Quindi quella parte molto criticata da partedella magistratura, sull’individuazione di unadeadline non accettata alle indagini preliminari,vede in realtà non una chiusura delle indaginistesse, ma soltanto una diversa organizzazionedell’attività dell’ufficio inquirente, che vedrà lapossibilità di un intervento più incisivo da partedella procura generale.Dall’altro lato, per quanto riguarda laprescrizione, c’è poco da fare: la prescrizione,rispetto ad iniziali sollecitazioni che ci venivanoanche dalla giurisprudenza europea, alla fineè stata ridotta soltanto per tre reati clamorosi,che sono i reati appunto di corruzione, datutti condivisi come un male su cui dobbiamoassolutamente tutti condividere gli sforziper contrastarla nella maniera più efficientepossibile. Ebbene, la riforma che è stata appenaapprovata prevede un sistema di sospensionedei termini di decorrenza soltanto nei casi direati di corruzione, e sono delle sospensionisoltanto eventuali, nel caso in cui la sentenza dicondanna venga confermata; viceversa, quei treanni di sospensione, due per l’appello e uno perla Cassazione, vengono riassorbiti nel termineordinario della decorrenza della prescrizionestessa. Quindi anche questo è un obiettivoraggiunto dalla dialettica e dal dibattito inCommissione, aiutati in una maniera anchequi molto condizionante - positivamente – permezzo delle audizioni soprattutto di operatoridel diritto, quali per esempio l’ordine forensenelle sue varie rappresentatività.Questi due momenti hanno rappresentato unafase in apparenza critica, e hanno lasciatoperò davvero poco spazio agli apprezzabilimutamenti in materia di ordinamentopenitenziario, dove è accresciuta fortementel’attenzione nei confronti della popolazionedetenuta.Tutto quel mondo che fino ad oggi con difficoltàveniva toccato dal legislatore, proprio perché unmondo difficilmente gestibile anche in terminidi rischio dell’impopolarità sui consensi chene potrebbe derivare per un allargamento dei

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diritti dei detenuti, che di fatto viene realizzatocon la riforma che oggi stiamo approvando;anche questo fa parte del pacchetto su cui ècaduta la decisione importante del Governodi porre la fiducia. Quindi, una giustiziache esce senz’altro migliore per quanto ciriguarda come Civici e Innovatori. Senz’altromigliore rispetto a quella che ha caratterizzatoinvece l’ultimo decennio allorché siamo statioggetto di critiche fondate, fondatissime, daparte di osservatori nazionali e internazionali,per esempio proprio sulla prescrizione doveabbiamo dovuto gestire anche una famaimmeritata che riguardava la cosiddetta “leggeCirielli” che aveva ha avuto la caratteristicadi essere stata introdotta verosimilmente(così come è stato peraltro osservato daanalisti e studiosi della materia) per interessipersonalizzabili in determinate posizioni cheavevano una loro rappresentatività politicamaggiore in Parlamento proprio all’epoca incui era stata introdotta. Ebbene quel tipodi prescrizione, che ha delegittimato e hafatto cadere la credibilità della nostro sistemalegislativo, che è in piedi da oltre 2000 anni, daitempi del diritto romano, è stata superata in unamaniera che deve sembrare necessariamenteespressione di un bilanciamento tra chi avevaritenuto che oltre la richiesta di rinvio agiudizio non vi fosse più spazio per prescrizionie chi invece, come è stato ricordato indiversi importanti interventi anche di questopomeriggio, ritiene di avere il diritto a nonvedersi vittima di un processo infinito e dirimanere indagato o imputato, in questo caso,a vita. Di tutto questo si è tenuto conto in unlavoro davvero importante che in Commissioneè stato fatto. Io ritengo che questo sia davveroun’acquisizione importante che un Governo, siapur ritenuto debole e fragile in questo periodostorico, sta avendo la forza di portare a termine,cosa che non è appartenuta ad altri Governi,anche nel recente passato. Ed è per questo che,con tutta la dialettica interna al gruppo di miaappartenenza, Civici e Innovatori, confermoche aderiremo con convinzione e con consensoalla fiducia di questa legge (Applausi dei

deputati del gruppo Civici e Innovatori).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato D’Alessandro.Ne ha facoltà.

LUCA D'ALESSANDRO. Grazie Presidente.Onorevoli colleghi, avrei voluto iniziarel’intervento parlando del merito di unprovvedimento tanto delicato e importante qualè la riforma di parti rilevanti del codice penalee dell’ordinamento penitenziario, purtroppoperò ci troviamo costretti a constatare che lamaggioranza non è riuscita a mettersi d’accordoal suo interno e costringe il Parlamento a votare,attraverso la fiducia, un testo blindato sul qualeci viene impedito di discutere, di valutare edecidere il percorso migliore di un settore cheriguarda l’ambito dei diritti delle libertà più caree sentite dai cittadini, perché interviene sullaloro pelle e sulla loro carne viva. Quando accadequesto, significa che c’è qualcosa che nonfunziona. Altro segnale d’allarme l’avvertiamonel modo radicalmente diverso di criticare ilricorso alla fiducia da parte delle opposizioni:i grillini avrebbero voluto discutere perchéritengono il testo troppo debole, oseremmodire troppo garantista, noi, al contrario, loavremmo voluto fare perché lo riteniamoesageratamente giustizialista; l’ennesima corsiapreferenziale garantita alla magistratura percoprire le evidenti inefficienze e lacune cui mainessuno ha cercato di mettere mano in mododavvero serio, approfondito e organico, senzaideologie di sorta. Cari operatori del settore nonriuscite in dieci anni a terminare una causa otre gradi di giudizio lasciando sulla graticola uninnocente o libero un colpevole? Che problemac’è, vi diamo un più tempo. Così facendo, oltrea contravvenire ai precetti del giusto processo,sanciti dall’articolo 111 della Costituzione, sisolleva da ogni genere di responsabilità chiè concausa, non esclusiva perché anche ilmondo politico ha le sue colpe anche pesanti,compresa un’eccessiva cedevolezza ai diktatdella magistratura associata, di questo scempio.Il Governo attraverso questo provvedimento

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mette insieme tante situazioni anomale, tanterivisitazioni del codice penale e del codicedi procedura penale, inasprisce le pene perdeterminati reati, per fare spot elettorali e allafine non fa altro che creare confusione percoloro che operano nel mondo della giustizia.Non lo diciamo noi politici, lo dicono moltiosservatori, anche gli avvocati penalisti, chequesta riforma non va bene, tant’è che, cosìcome articolata, rischia di smembrare il codicepenale e il codice di procedura penale. Questoprovvedimento, mi dispiace farlo notare, nonporterà più giustizia non solo nelle Auledelle udienze penali, ma anche soprattuttoin materia di politica penitenziaria, porteràpiù confusione. Gli stessi avvocati penalistil’hanno definito inconcludente soprattutto perciò che riguarda l’allungamento dei tempi dellaprescrizione, violando il diritto a stabilire laverità processuale il prima possibile, a vederdichiarata la propria innocenza, ad evitare chetroppo spesso la custodia cautelare rappresentiun anticipo di pena. La giustizia non vinceallungando i tempi della prescrizione, questala si combatte soprattutto nelle aule di udienzae nei tribunali, promuovendo e premiandol’efficienza. Ci sono tanti magistrati seri eonesti, ma ce ne sono altri, parte minoritariama influente e mediaticamente sovraesposta,che sapendo che c’è una prescrizione più lungarinvieranno i processi anziché a sei mesi, a uno,due o tre anni, e sarà così negata nelle Aule lagiustizia vera a coloro i quali sono parte offesanei procedimenti penali, a coloro i quali per unprocesso attendono anche dieci anni per vederericonosciuto loro un diritto come parte offesaper aver subito un furto d’appartamento o peraver perso un familiare per omicidio colposo.E dobbiamo parlarci chiaro, senza infingimentie ipocrisie, dobbiamo affrontare e non farfinta che non esistano anche quei casi digiustizia spettacolo purtroppo assai frequenti.Non è raro assistere a processi mediaticiche iniziano e termino solo sulle pagine deigiornali, quei processi che danno titoli evisibilità ma non risultati, se non quello dipolverizzare vite e storie personali. Più sono

mediatici, cioè non fondati su prove vere, menoc’è l’interesse del magistrato ad andare inAula e vedere sconfessato il proprio teorema.E se la prescrizione rappresenta, piaccia onon piaccia, una declaratoria di fallimento esconfitta, allungarne i tempi significa lasciaresine die alla gogna pubblica chi avrebbe dirittoa veder proclamata la propria innocenza; belcapolavoro! Il Governo anziché preoccuparsidi allineare i tempi dei processi italiani conquelli europei, allunga la prescrizione, cercandodi far credere al popolo italiano che cosìla giustizia prima o poi arriverà. Niente dipiù sbagliato perché, se e sottolineiamo se,arriverà, sarà certamente poi e non prima.Noi siamo per la certezza del diritto: se unapersona delinque o commetto reato deve esserecondannata alla pena e pagarla per interosenza usufruire dei benefici. Non c’è invece inquesto provvedimento la certezza del diritto, siinaspriscono le pene e si allungano i tempi dellaprescrizione senza garantire ai cittadini italianicertezza per quanto riguarda i tempi non solonel penale, ma anche nel civile. A nostro mododi vedere, prima di tutto, questo tipo di revisionedell’istituto della prescrizione rappresenta unamodalità per nulla risolutiva dei gravi annosiproblemi che affliggono la giustizia penalein Italia. Queste carenze si traducono in ungrave danno che pesa trasversalmente su tuttii soggetti coinvolti, indagati, imputati, sianoessi condannati o assolti, e le stesse parti civilie cioè le persone danneggiate dalle condottepenalmente rilevanti. Queste carenze pesanoanche sulla credibilità del sistema giustizia delsistema Paese e dell’immagine dell’Italia anchenei confronti dei partner stranieri, di coloro chesono interessati a venire a investire in Italia.È impensabile a parer nostro che sull’ondadel populismo si utilizzi lo strumento dellaprescrizione, ledendo beni costituzionalmenteprotetti quali quello tanto sbandierato del giustoprocesso e quello del diritto di difesa delcittadino.Il provvedimento tratta anche il delicato temadelle intercettazioni, non arrivando a trovareuna soluzione perché se non ammettiamo qui

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dentro fra di noi che la diffusione anticipatadi quelle lecite e la pubblicazione di quellepenalmente rilevanti e di quelle illecite equindi da distruggere senza perder tempo esenza demolire la vita delle persone, quasisempre avviene con il ruolo attivo o l’inerziacolpevole e complice di chi le indagini leconduce, ci troveremo sempre a combattere conun problema mai risolto. Se non si colpisceduramente chi commette questo illecito acosto di andare a toccare sacche di protezionecreate intorno e a pochi per fortuna, ma benindividuabili inquirenti, saremo qui a parlareper anni di una piaga irrisolvibile. Ci vuole ilpugno duro e non contro la stampa, che fa quasisempre il suo dovere di informare, ma controchi la stampa la nutre e la utilizza.Questa riforma ha la presunzione di affrontareanche altri temi molto importanti chefisiologicamente sono fondamentali e divisivi.L’apposizione della fiducia ha ucciso nella cullaun dibattito vero e costruttivo sulla modificadel codice di procedura penale, tanto per poterdire abbiamo fatto anche questa. Noi avevamoavanzato proposte al merito del provvedimento,lo avevano fatto anche i colleghi del gruppoal Senato che a questo punto rimangonototalmente disattese. Ci dispiace constatare cheè stata persa un’occasione, un’occasione perlicenziare un provvedimento che fosse utile eal servizio della giustizia del nostro Paese eai cittadini. Si è scelta invece una strada piùbreve che obbliga che sostiene la maggioranzaa prendere o lasciare vincolando i parlamentaria un mero ruolo di notificatori delle decisioniassunte dal Governo. Si è deciso di volare basso,di provare a mettere qualche toppa peggioredel buco rinnegando nei fatti lo spirito diquesto provvedimento che la maggioranza connon poca presunzione considera una riformastrutturale mentre più seriamente la possiamoconsiderare solo alla stregua di una giaccadestrutturata, per pochi, non per tutti.Noi non siamo d’accordo né nel metodo nénel merito ed è per questo che annuncioil voto contrario a nome di Scelta Civica-ALA (Applausi dei deputati del gruppo Scelta

Civica-ALA per la Costituente Liberale ePopolare-MAIE).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato Daniele Farina.Ne ha facoltà.

DANIELE FARINA. Grazie, Presidente.Correva l’anno 2014, il mese di dicembre,il giorno 23, allorquando il Governo Renzipresentò al pubblico un ambizioso disegno dilegge, che recava, tra l’altro, il rafforzamentodelle garanzie difensive e la ragionevole duratadei processi.Ebbene, queste intenzioni si sono rovesciatenel loro esatto contrario, due anni e mezzodopo. Dopo lunga, lunghissima convalescenzaal Senato, riappare qui un provvedimento caricodi una questione di fiducia che ne impedisceogni modifica, di cui pure non solo nella nostraopinione ve ne sarebbe un grande bisogno. Nelfrattempo, siete riusciti, tra l’altro, a mortificarela magistratura onoraria, a demolire i lavoratoriprecari della giustizia e ad avviare la chiusuradi svariati tribunali cosiddetti minori.È un provvedimento carico anche di un largocampo di deleghe, che toccherà a questoGoverno interpretare e probabilmente anche alprossimo, il che non ci tranquillizza affatto néper la presente maggioranza né per quella cheambirebbe a sostituirla - MoVimento 5 Stelle,ad esempio - cui bussano taluni magistratiansiosi della politica, per i quali vale arrangiareil detto toscano “meglio il morto in casa checostoro all’uscio”.È talmente ambiziosa la riformada racchiudere la disciplina delleintercettazioni, dell’istituto della prescrizione,dell’ordinamento penitenziario, con norme dicarattere processuale e altro ancora a volontà,con un primo e certo risultato: in attesa dellasua approvazione, per due anni e mezzo ilParlamento è rimasto immobile su ciascuno diquesti temi.La riforma non è priva degli argomenti retoricicui ormai siamo abituati e che consistononell’aumentare qua e là le pene per taluni delitti,

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che giustamente suscitano sdegno e la cuisanzione genera consenso. Però, ai cittadini cheavessero la ventura di ascoltarci devo dire chepoi, andando a guardare i numeri, scopriamoche alle grida affisse nel codice e a mezzostampa non corrisponde riduzione alcuna dellafrequenza dei reati. Chi è favorevole al furto,alla rapina, al voto di scambio politico-mafioso?Ovviamente nessuno, tranne, ovviamente, illadro, il rapinatore, il politico e il mafioso.Peccato, però, che per questa via i dati cidicono che nulla si ottiene. Tutti, cioè, adinvocare la certezza della pena, ma tutti ciechisulla sua efficacia ed è una costante di questalegislatura, una via di questa legislatura. Questoè l’antipasto.La prima portata si compone della riformadella prescrizione, che segue il seguenteragionamento: la macchina della giustiziaè scassata ma revisionarla a fondo vuolecartamoneta, strutture e organici. Meglio lacarta semplice che si scrive e non si paga.Il risultato, però, è di allungare la durata ditutti i processi fino a tre anni o, meglio, del25 per cento dei processi, un quarto, perché ilresto si sarà già prescritto in fase di indaginipreliminari, dove, come è noto, la pessimaattività dilatoria dell’orrido avvocato nulla può.Cosa c’è di ragionevole in tutto ciò? Nelgiungere a sentenza definitiva per un furto in unsupermercato dieci anni dopo, a quale interesserispondiamo? A quello dello Stato? Dellacollettività? A quello della vittima? A quellodell’imputato, magari giudicato innocente diecianni dopo? Perché non ci si è limitati adintervenire sulla prescrizione di alcuni reati, adesempio, quelli per corruzione o quelli control’ambiente? Domande poste e risposte maipervenute.Sul rafforzamento delle garanzie difensive iltitolo dice una cosa e il testo ne fa un’altra.E, infatti, per rafforzare meglio si generalizzal’istituto del processo a distanza, che eraprevisto da molti anni, dal 1998, per alcuneparticolari tipologie di reati, ad esempio, quelligravi per mafia. È un’altra normazione speciale,cioè emergenziale, che si dilata erodendo

l’ordinamento, ovvero si schiaccia il dirittoal contraddittorio per tutti, pensando ad unalogica industriale e all’economia monetaria delprocesso. Ma, se questo è il filo rosso dellariforma, era tanto più semplice riformare iltesto unico sugli stupefacenti con effetti assaimaggiori sul contenzioso e sulle carceri, nonchécon un’altra pioggia di effetti positivi a cascata,ma questo non si è voluto fare e non si vuolefare.Nel breve tempo che mi resta, devoconstatare che anche nella parte miglioredi questo provvedimento, cioè la delegaper la riforma dell’ordinamento penitenziariodopo 42 anni, siamo riusciti a gettare uncono d’ombra. Ed ecco che, dopo averchiuso gli ospedali psichiatrico-giudiziari,dopo lunghissima contesa - dopo lunghissimacontesa! -, qui li rianimiamo; ed eccoche le residenze per l’esecuzione di misuredi sicurezza sanitaria, le cosiddette REMSin forma acronima, rischiano seriamente didiventare, grazie a questo testo, dei mini-ospedali psichiatrico-giudiziari. Pertanto, conuna mano facciamo e con l’altra disfiamo.Chissà cosa ne penserebbe Marco Cavallo aTrieste.Ce n’è d’avanzo, dunque, Presidente,colleghi, membri del Governo, per confermarepienamente, anche in questo secondo passaggioalla Camera dei deputati, il voto contrariodi Sinistra Italiana (Applausi dei deputatidel gruppo Sinistra Italiana-Sinistra EcologiaLibertà-Possibile).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato Fedriga. Ne hafacoltà.

MASSIMILIANO FEDRIGA. Grazie,Presidente, tramite lei mi rivolgo al Governo,che anche in questa circostanza, anche quandoparliamo di giustizia, di certezza della pena,di reati gravi o gravissimi, sia a livello socialesia per l’incolumità dei cittadini, non riesce afare altro che prendere in giro questo Paese. Iole voglio portare degli esempi molto concreti,

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anche a chi magari ha il tempo e la voglia diascoltarci da casa.In questo provvedimento il Governo finge diaumentare le pene per determinati tipi di reati,per esempio i furti e le rapine. I cittadini checi ascoltano da casa devono sapere che inquesti cinque anni la maggioranza di Renzi eil Partito Democratico hanno approvato cinqueprovvedimenti che, invece, danno lo scontodi pena per i reati (Applausi dei deputatidel gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega deiPopoli-Noi con Salvini). Quindi, non so secapite cos’è accaduto: si finge un aumento dipena mentre si danno sconti di pena.Faccio un esempio concreto: un delinquenteche viene condannato a dieci anni di carcere,in questo Paese, grazie alle norme votate dalPartito Democratico, in carcere ci starà meno disei anni, meno di sei anni perché ogni anno dicarcere ci sono, grazie alle norme del PD, 150giorni regalati perché il delinquente non vada ingalera. Ma in più, di questi sei anni in carcere,realmente ce ne starà solo tre, perché per glialtri tre anni gli daranno le misure alternative,sempre votate dal PD, e dunque vuol dire chestarà comodamente a casa sua. Riassunto: sudieci anni di condanna forse starà in carceretre anni. È questa la certezza della pena di cuiparlate?Io ho condiviso anche alcuni passaggidell’intervento del collega Daniele Farina, manon ci dica che questo Governo vuole lacertezza della pena, perché è l’esatto opposto.Anche le responsabilità dei fatti di cronaca, checi dicono di persone che hanno commesso reatie hanno potuto ricommetterne magari anche dipiù gravi, perché sono liberi di circolare nellestrade delle nostre città, non sono soltanto dichi ha compiuto quel delitto, ma esiste ancheuna responsabilità politica di chi ha votato dellenorme per lasciarli liberi (Applausi dei deputatidel gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega deiPopoli-Noi con Salvini).Inoltre, in questo provvedimento viene inseritadi fatto una delega in bianco per modificarel’ordinamento penitenziario: non vorremmoche ciò fosse direttamente collegato a quei

cinque “svuota carceri” di cui abbiamoparlato. Non lo vorremmo perché, malgradoquesti cinque “svuota carceri”, la popolazionecarceraria è tornata a salire; popolazionecarceraria che, ricordo, è formata per il 34 percento da detenuti stranieri. Non è che all’internodi questa delega in bianco nascondiate unindulto o un’amnistia (Applausi dei deputatidel gruppo Lega Nord e Autonomie-Legadei Popoli-Noi con Salvini)? Ciò perchéavete annullato il piano carceri, non statecostruendo carceri, e una persona normale,chi ci sta ascoltando, cosa pensa? C’è unsovraffollamento carcerario, ci sono troppicarcerati rispetto al numero di carceri: unGoverno normale, che vuole la sicurezza delPaese, costruisce nuove strutture affinché queidelinquenti stiamo lì dentro.Ma voi, che non siete un Governo normale,cosa avete fatto? Li avete lasciati liberi dicircolare, aumentando ancora. Siete in grado diassicurare che non ci saranno mai più scontidi pena, o meglio ulteriori, rispetto a quelloche avete già approvato? Non ci saranno indultie amnistie? Voi state andando nella direzioneopposta rispetto alla sicurezza che bisognagarantire ai cittadini. Le vostre misure nonsoltanto vanno palesemente verso uno Statoingiusto, ma anche verso uno Stato insicuro:avete lasciato liberi i delinquenti, avete tagliatorisorse e uomini alle forze dell’ordine, voleteumiliare le forze dell’ordine addirittura conil numero identificativo; invece di colpire idelinquenti, colpite coloro che devono tutelarela sicurezza.Avente umiliato la nostra proposta di legge sullalegittima difesa: avete detto che una personasi può difendere soltanto nel tempo notturno;state prendendo in giro quelle persone che,proprio in conseguenza della mancata politicadi sicurezza, sono costrette a difendersi dasole. E voi cosa fate? Le umiliate, facendoleperseguitare dallo Stato. State facendo sì che lavittima diventi per lo Stato il carnefice. Aveteaddirittura permesso, senza intervenire dalpunto di vista legislativo, malgrado le pressionie la collaborazione delle opposizioni, malgrado

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la collaborazione della Lega, che le famiglie diquei delinquenti che magari fanno una bruttafine - giustamente, perché cercano di metterea repentaglio la vita di persone innocenti, dipersone perbene - prendano pure il risarcimentoda queste persone che si difendono.Insomma, avete creato un provvedimento chenon risolverà i problemi, anzi, li aggraverà,perché, oltretutto, se era un provvedimento cosìurgente, così importante, sul quale addirittura ilGoverno ha voluto porre la questione fiducia,perché l’avete tenuto per due anni fermo alSenato? Non siete credibili.Oltretutto, devo fare un appunto ancheai colleghi della maggioranza: in questoprovvedimento ci sono due deleghepesantissime, deleghe in bianco, che vengonodate al Governo e il Governo ci mette pure lafiducia; quindi, di fatto estromette il Parlamentoda qualsiasi tipo di controllo e voi, come un soluomo, votate un provvedimento che oltretuttoha dei palesi profili di incostituzionalità.Cosa bisogna fare? Noi non siamo qui soltantoa protestare, abbiamo fatto delle proposte evogliamo continuare a farle. Abbiamo parlatodel piano carceri, abbiamo detto che, peresempio, bisogna fare accordi bilaterali con iPaesi d’origine dei detenuti, per far scontare lepene nei Paesi d’origine da parte degli stranieri:quei 22.000 detenuti in meno avrebberogià risolto gran parte del sovraffollamentocarcerario e i cittadini non sarebbero costretti apagare con le loro tasse, il loro sudore, la lorofatica, 1 miliardo di euro all’anno per manteneredei delinquenti stranieri (Applausi dei deputatidel gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega deiPopoli-Noi con Salvini), e si tornerebbe aragionare di delinquenti in galera e cittadinionesti tutelati.Allora, Presidente, lo diciamo con moltachiarezza: su questo non ci è stato permessodi fare delle proposte concrete di modifica inCommissione, in Aula è stata posta la questionedi fiducia; il Governo, invece di dire che icittadini hanno diritto a un processo rapido,giusto, che metta in galera i delinquenti e nonlasci sulla graticola le persone oneste, la grande

soluzione che trova è l’aumento dei tempi diprescrizione di un processo, ma anche questa èuna totale volontà di perdita di responsabilità.Invece di agire perché la giustizia funzioni,si decide di aumentare i tempi dei processi:ebbene, come può una persona normale, nonun deputato di opposizione, approvare unprovvedimento di questo tipo?Noi chiediamo con grande chiarezza, per queipochi mesi che rimarranno - ci auguriamogiorni, ma purtroppo non è così -, visto anchecome stanno andando i lavori parlamentari,di riacquisire un po’ di ragionevolezza. Peresempio, ve lo chiediamo, ma con estremospirito collaborativo: fate ripartire al Senato lanorma - per cui noi abbiamo collaborato - pereliminare gli sconti di pena, il rito abbreviatoper i reati gravissimi (Applausi dei deputatidel gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega deiPopoli-Noi con Salvini).Non chiediamo la luna, chiediamo soltantodi portare avanti delle misure di giustizia:approviamo la proposta di legge sulla legittimadifesa scritta dalla Lega. Non chiediamola luna, chiediamo soltanto che il cittadinoonesto non diventi un delinquente di Stato.Andiamo avanti con il piano carceri, facciamogli accordi bilaterali. Stiamo facendo unademagogia populista? Lo chiedo con estremaonestà ai rappresentanti della maggioranza edel Governo. A noi non sembra, a noi sembrache questo sia semplicemente il ragionamentodi una persona comune, che gira per le nostrestrade e si domanda: com’è possibile che il rom,lo zingaro, che ha commesso il furto alla cinesesuccessivamente morta e che presumibilmenteè lo stesso che ha ammazzato delle minorenni,fosse libero di circolare? È una domandanormale o no? La vostra risposta a questadomanda è: lasciamoli liberi. La nostra è: quellapersona doveva stare in galera, non potevaessere libera dopo pochi mesi.Per questo, non potremo votare favorevolmentea questo provvedimento, per questocontestiamo il Governo. Non siamoopposizione aprioristica, siamo opposizione neicontenuti e i vostri contenuti sono disastrosi

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Atti Parlamentari — 81 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

non per la Lega Nord, ma per il Paese. Viprego: presto a casa, presto elezioni, i cittadinidecidano presto da chi essere governati! Ma ilquarto Governo non eletto da nessuno, la quartamaggioranza non uscita dalle urne non puòprendere in mano provvedimenti così delicatie mettere a rischio la sicurezza dei cittadini diquesto Paese (Applausi dei deputati del gruppoLega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noicon Salvini - Congratulazioni).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato FerdinandoAdornato. Ne ha facoltà.

FERDINANDO ADORNATO. Lo sa, signoraPresidente, qual è la parola più abusata oggi inItalia e in quest’Aula, però tradita, poi vilipesa,mortificata? È la parola “responsabilità”. Sonopassati pochi giorni da quando uno squadronedi irresponsabili - ne abbiamo sentito qualcheeco anche adesso, nell’ultimo intervento - haprovato a mandare in fretta e in furia il Paese alvoto, con una legge elettorale che non garantiva,a detta di tutti, nessun tipo di governabilità,con tanti saluti alla legge di bilancio e allasituazione delicata che c’è in Italia e in Europa.Uno squadrone di irresponsabili.Sembrerebbe finita con quell’incidentesull’emendamento altoatesino, pare di sì,eppure c’è qualche uccellino che ci suggerisceche c’è ancora qualcuno che avrebbe volutousare questo provvedimento, esattamentequesto provvedimento che stiamo discutendoo anche quello dei voucher, al Senato, perapprofittare, magari con un emendamento suimagistrati di lingua tedesca o sui voucherin Alto Adige, per mettere in una qualchedifficoltà, anzi definitiva difficoltà, il GovernoGentiloni.Ebbene, noi ci domandiamo anche perchésia stata posta la questione di fiducia, daquesto punto di vista. È stata posta la fiduciaper difendersi dalle opposizioni cattive - inqualche caso, cattive lo sono - oppure perimpedire che un qualche emendamento del tipoche dicevo potesse provocare, non da parte

delle opposizioni, ma della stessa maggioranza,qualche elemento di difficoltà al GovernoGentiloni?Siccome è questo l’oggetto del contendere,abbiamo votato la fiducia e vogliamo direqui, con grande chiarezza, che appoggiamoil Governo Gentiloni, vogliamo che arrivi afine legislatura, che è il traguardo di ognidemocrazia occidentale civile che si rispetti;siamo contro le fibrillazioni che fanno dannoeconomico e morale al Paese.Noi ci assumiamo, insomma, il ruolo disminatori: toglieremo ogni mina o cercheremodi farlo ovviamente, ogni mina che venga messasotto il cammino del Governo Gentiloni. Lolasci: dire altro che “poltronisti”! Lo lasci dire achi nella sua carriera politica non ha mai cercatopoltrone di potere.I “poltronisti” ci sono nel nostro gruppo comein tutti i gruppi politici, ma sminatori non sene vedono, di sminatori non se ne vedono: c’èsolo gente che urla, gente che non pensa alPaese, che pensa al risultato del proprio partitoalle elezioni, ma non all’interesse nazionale e aquel che serve al Paese. E, allora, responsabilitàsignifica fare dei compromessi e bisognafarli in politica, anche ingoiando qualcheboccone amaro, e noi su questa legge facciamoun compromesso: abbiamo votato la fiducia,voteremo sì, facciamo un compromesso.Per la verità, non si tratta di un boccone cosìamaro, diciamo che è un boccone agrodolce;cominciamo dal dolce, non lo lasciamo perultimo come nelle abitudini tradizionali: coseche non verranno, che i cittadini che ci stannoascoltando non li vedrete domani sui giornali.Questi dolci non li vedrete domani sui giornali.Forse non sentirete dire, dal punto di vistadell’incremento della sicurezza, che sonoaumentate le pene oppure lo troverete in unariga, piccola: “Aumentate le pene per le rapine,per i furti”, per le cose che angosciano gliitaliani; o in difesa delle civiltà: non sentireteporre l’enfasi sul fatto che finalmente cisono solo tre mesi dalla chiusura dell’indagineperché si decida se archiviare o rinviare agiudizio (Applausi dei deputati del gruppo

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Atti Parlamentari — 82 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

Alternativa Popolare-Centristi per l’Europa-NCD).Non lo sentirete dire, non sentirete direche le intercettazioni restano come strumentoinvestigativo, per le prove necessarie per ilprocesso, ma non restano per quella barbariedi mettere in piazza, sui giornali, telefonateassolutamente irrilevanti dal punto di vistapenale (Applausi dei deputati del gruppoAlternativa Popolare-Centristi per l’Europa-NCD). Tre dolci; ce ne sono altri ma mi limitoalle portate principali. Tuttavia, ci sono anchedelle cose aspre, delle cose meno dolci quali,per esempio, il fatto che si possa usare unavideoconferenza per gli imputati, di non sentirlinell’aula del processo ma in videoconferenza:questo tradisce ogni regola del processo, incui l’imputato ha bisogno del suo difensorevicino e che si svolga nello stesso contestodi aula. Bisogna stare attenti a usare i mediadappertutto e anche nella giustizia; i media nonpossono supplire a tutto, non possono sostituirsialle istituzioni e un tribunale è un’istituzione.Per questa strada ci aspettiamo di arrivarealla possibilità che un giudice emetta sentenzavia Twitter? Non credo che questa sia unapossibilità. Eppure, l’invasione dei media puòarrivare a cambiare il segno di una civiltà eil segno di una democrazia e in questo casoavviene.La seconda cosa è la prescrizione. Sappiamobene che il testo è una mediazione rispettoa chi - l’abbiamo sentito quest’oggi inquest’Aula - vorrebbe che non ci fosse proprionessuna prescrizione. Eppure, a noi sembra cheaumentare comunque i tempi di prescrizionenon sia così corretto. Ma facciamoci unadomanda: la prescrizione è colpa dell’imputatoo, piuttosto, è colpa di una giustizia lenta einefficace? E se visibilmente è così, perchébisogna scaricare sul cittadino il costo, intermini di tempo e di sofferenza rispettoa un processo, della giustizia che è lenta?Piuttosto che allungare la prescrizione, signoraPresidente, non sarebbe il caso di accelerarela giustizia (Applausi dei deputati del gruppoAlternativa Popolare-Centristi per l’Europa-

NCD)?Lo so che è difficile, ma allora ci piacerebbevedere tutto questo Parlamento, perché a quelpunto si può essere uniti, sia quelli che temonoche la prescrizione venga usata dai delinquentie sia quelli che invece hanno timore di nonoltrepassare la soglia delle garanzie che latradizione giuridica di questo Paese ha segnatoper tutta Europa. E, allora, tutti dovremmolavorare per vedere come si può accelerarela giustizia. Un processo non può durare 6,7, 8, 9, 10 anni: è assurdo! Ormai nessunopiù può pronunciare le parole che i padri deldiritto europeo hanno pronunciato, dicendo cheè meglio che un delinquente stia fuori piuttostoche un innocente stia in galera: in quest’Aulanon si può pronunciare più questa frase, ma èuno dei capisaldi del diritto europeo così comeè stato costruito.Ebbene, noi voteremo a favore perchéaccettiamo compromessi e sfidiamo tutti adavere questa idea della politica. La parolacompromesso non è una parola deteriore: èla parola di chi ascolta gli altri, dialoga congli altri e per il bene del Paese accetta diandare verso un obiettivo comunemente e nonper forza esibendo gli elementi divisivi. Lecritiche che ho fatto a quest’ultime cose - e concludo - sono normali, perché in ogniprovvedimento - lo diceva oggi l’ottimo collegaMarotta - esistono delle cose buone e dellecose meno buone. Però badate, colleghi, chesulla giustizia le cose meno buone hanno piùpeso di una qualsiasi cosa meno buona inun qualsiasi provvedimento. Perché? Perché inquesto Paese è aperto da decenni uno scontropolitica-giustizia del quale non siamo ancoravenuti a capo ed è una delle principali feritedella democrazia del nostro Paese.Io ho sentito parlare di rivoluzione giudiziaria,ma rivoluzione giudiziaria è un ossimoro.Sono due parole che si contraddicono avicenda, perché la giustizia non può essererivoluzionaria. Né Saint-Just né Robespierrehanno titolo in Europa e in Italia! E - traparentesi - il fatto che il PM Davigo siacontrario su questa legge dal nostro punto di

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vista dimostra che qualcosa di buono ci deveessere.Non può si può usare il termine rivoluzionegiudiziaria, che anche un gruppo politico quipropaganda, perché - ripeto - non può esisteree le rivoluzioni - lo voglio dire a chi ciascolta da casa -, qualsiasi rivoluzione ci siastata sulla faccia di questa terra, cominciacolpendo i politici (è più facile, sono oggetti deldiscredito in questa fase in Italia soprattutto),comincia col colpire i politici ma poi finiscecol colpire tutti i cittadini. Questo è accaduto inqualsiasi rivoluzione e non sarebbe da meno inuna rivoluzione giudiziaria in Italia, che vienepropagandata da 20 anni. Ma, guarda caso,hanno messo in galera un sacco di persone manon si è eliminata la corruzione.Allora, vuol dire che il disegno che dobbiamoavere insieme in questo Parlamento è più alto,per arrivare finalmente a una democrazia incui la giustizia sia veloce, rapida e giusta e lapolitica torni a fare il suo mestiere, che è quellodi pensare col pensiero - e non semplicementecon la lotta intestina tra i partiti - al benedella nazione (Applausi dei deputati del gruppoAlternativa Popolare-Centristi per l’Europa-NCD – Congratulazioni).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato Sannicandro.Ne ha facoltà.

ARCANGELO SANNICANDRO. Il miogruppo ha deciso di astenersi. Dopo ildibattito, che si sta svolgendo in quest’Aulada questa mattina, io personalmente sono piùche convinto che la posizione del mio gruppo ègiusta, perché in effetti c’è bisogno di sottrarsiad un’attività propagandistica, al populismopenale, che non si riesce ad estirpare, come unamala pianta, soprattutto su argomenti di questanatura, che indubbiamente sono argomentiche sollecitano molto spesso il risentimentodell’opinione pubblica, perché è indubitabileche la macchina della giustizia non è efficace,non riesce a rendere quel servizio che tutti icittadini si aspettano.

Ma è dall’inizio della legislatura che qui nonsi riesce a sciogliere un nodo. Infatti, néil Governo precedente né questo, comunquesempre impersonato al dicastero dal MinistroOrlando, è riuscito a fare un notevole salto inavanti e a sottrarsi a questa tenaglia: da unlato coloro i quali, come ormai un mantra - el’abbiamo ascoltato anche quest’oggi - ripetonoossessivamente che il problema della giustiziasi risolve se aumentiamo le pene, anche a livelliparossistici, e soprattutto se aumentiamo i postiin carcere. Ora a costoro io chiedo: ma hannofatto mai una valutazione conclusiva di questepolitiche?Ci sono degli Stati, come gli Stati Unitid’Europa, gli Stati Uniti scusate d’America, chehanno pene terribili - hanno la pena di morte - ehanno una popolazione carceraria, come dicevaun esperto pochi giorni fa, di oltre 2 milioni dicittadini detenuti.Allora, domanda: come mai da quelle parti iltasso di criminalità è sempre alto? Come maiquel sistema non funziona? E poi poniamocila stessa domanda anche noi qui: come maiin questa legislatura abbiamo implementato ilcatalogo dei reati, in un modo proprio cospicuoe abbiamo aumentato a ogni piè sospinto lepene?Anche in questo provvedimento si aumentanole pene per alcuni reati: per il reato di furtosemplice, per il reato di furto aggravato, peril reato di estorsione, quindi, per il reato discambio elettorale politico mafioso. E abbiamoaumentato e aumentiamo le pene che sonostate già aumentate in precedenza, a distanzadi pochi anni. Non solo. A distanza di pochianni abbiamo introdotto reati che oggi, difronte all’inefficienza del sistema, vengonoulteriormente aggravati sotto il profilo penale.In questo provvedimento, se andiamo a vederel’uso che si fa dell’incontro tra aggravanti eattenuanti, ormai non si comprende più benequale sia il sistema italiano, perché, laddoveci sono delle attenuanti, vengono neutralizzatedalla previsione normativa delle aggravanti.Quindi, è un sistema ormai mostruoso da questopunto di vista. Però, come dicevo, nessuno qua

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dentro si chiede se questo modo di procedereporta a diminuire i tassi di criminalità. Questa èla domanda che ci dovremmo porre.Abbiamo ascoltato per l’ennesima volta ilcollega della Lega e anche i colleghi 5 Stelle,non tanto per quello che hanno detto, masoprattutto per quello che hanno scritto neiloro ordini del giorno. Abbiamo ascoltato cheripetono da quattro anni che bisogna sempreaumentare le pene e aumentare le dimensionidelle carceri. Ma si pongono il problema delperché tutto ciò non funziona?Allora, io non sono un esperto penalista, peròleggo. E leggo che c’è una grande correntedi pensiero culturale, anche giurisprudenziale,la quale dice che non soltanto bisognainteressarsi dell’effettività della pena, ma anchedell’efficienza della pena. Quelle pene dovedevono portare? La nostra Costituzione conun linguaggio forse, come dire, romantico diceche le pene devono tendere alla rieducazionedel condannato. Io ne faccio più una questioneutilitaristica e con quel tipo di cultura, a cuiaccennavo, dico che la cultura carcero-centricaè una cultura che, da un punto vista utilitaristico,è dannosa per la società.Noi siamo l’unico Paese in Europa che ancorainsiste ad avere il carcere come punto diriferimento fondamentale per combattere ladelinquenza. L’unico! Altrove, in tutto il restod’Europa, si cerca di colpire i patrimoni, sistudiano pene alternative. Io dico, anche perconvinzione personale, che fa più paura, a unladro o a un corruttore, la sanzione economicache non il carcere. D’altra parte si delinquenon per il piacere di delinquere. Si delinqueper arricchirsi e, se si delinque per arricchirsi,bisogna colpire, appunto, i patrimoni.In questi quattro anni, come dicevo, il Governosi è mosso in modo ondivago. Questa è la verità.È la verità che anche in questo progetto di leggenoi ritroviamo, perché con l’articolo 1 - quelloche era l’articolo 1 - si parla dell’estinzionedel reato per condotte riparatorie (articolo 1).Quindi, si accede a quella dottrina, la quale diceche la pena deve portare alla riconciliazionedel cittadino responsabile condannato, con la

società. Quindi, la pena deve tendere allariconciliazione, non deve tendere ad espellereil cittadino dalla società o, come dicono alcuni,li mettiamo in cella e buttiamo la chiave eabbiamo risolto il problema.Infatti, questo modo di procedere è un modoche serve per lasciare le cose come stanno,come la statistica dimostra. Significa lasciarele cose come stanno, perché la criminalità, sediminuisce, non certo diminuisce per questenorme e per questi aumenti di pena. Forse,può sembrare qualcosa di fuori tema, ma c’èuna nazione, il Sudafrica, che su dimensionenazionale, dopo l’esperienza della dittatura,delle torture e via dicendo, per ristabilire lagiustizia ha messo in piedi tutto un processo diriconciliazione, che doveva portare comunquea riconciliare il reo con la società e con lavittima. Dovevano confessare i delitti! Ecco,una nazione l’ha fatto a livello nazionale, tant’èvero che poi ha avuto il Premio Nobel, ilvescovo Tutu, per dirne uno, e anche il Capodel Governo. E noi non siamo in grado diimpostare un sistema penale che non è cheabolisca le carceri, sia ben chiaro, perché nonle aboliremo mai. Però, non possiamo fare dellecarceri il sistema fondamentale della nostrasocietà. Ora, quindi, questo progetto di legge simuove in modo ondivago da un lato all’altro.Per dire qualcosa di positivo, lasciamo staretutte le criticità che sono state già elencate,per cui quelle di carattere liberaldemocratico ciconvincono, ma non ci convince la canea cheabbiamo ascoltato sotto altri profili. Ma c’è unfatto positivo che qua si sta trascurando di dire.C’è la delega per la riforma dell’ordinamentopenitenziario. Se noi andassimo a leggere unavolta tanto lo scritto e non facessimo dellapropaganda, ci renderemmo conto di quantoqueste norme sono avanzate. Il problema è chepoi si riesca a fare decreti legislativi, come dire,consoni. Per esempio - voglio fare arrabbiarela Lega - si prevede addirittura il rispetto dellasessualità nelle carceri e tante altre norme,tutte imperniate su quello che dice l’articolo 27dalla Costituzione, ovvero che le pene - non ilcarcere, le pene, quindi c’è possibilità, appunto,

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di un sistema di pene diverse, che non siasoltanto il carcere - non devono essere contrariealla dignità della persona e devono tendere allarieducazione.Se noi non ci poniamo il problema del perchéaumentiamo le pene, se non ci poniamoil problema dell’obiettivo che dobbiamoraggiungere, diventa tutta una farsa e, quindi,noi non siamo d’accordo né col Pd né conla Lega né con gli altri. Infatti, sono tuttediscussioni che girano intorno a un punto fermo:lasciare il carcere come punto fondamentale.Noi siamo andati un pochino oltre, così sigiustifica il nostro voto di astensione . Vediamoi fatti positivi, vediamo i fatti negativi e ci siamosottratti - ripeto - al tentativo e alla tentazione dipropaganda, ma rimaniamo un pochino avantirispetto a tutte le altre forze politiche chehanno votato a favore di questo provvedimento(Applausi dei deputati del gruppo Articolo 1-Movimento Democratico e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Sisto. Ne hafacoltà.

FRANCESCO PAOLO SISTO. Presidentegrazie. “Crimine parlamentare”: non ho timoredi ripetere e di far tuonare nuovamente questeparole, scatenando - vedo - l’ilarità del bancoche è di fronte alla Presidenza. Ma quando iprocessi saranno allungati indiscriminatamentee in barba alla Costituzione, non credo chegli imputati rideranno, perché questa arroganzanel presentare le norme, con una proterviasenza pari, ignorando il marciapiede giudiziarioe facendo finta che l’Aula parlamentare siauna sorta di luogo di esercitazione bellica diforze pm-centriche inquisitorie, che debbanodare prova di muscoli, a me sembra una cosacompletamente sbagliata.Il diritto penale non è nato soltanto per punire. Ènato per valutare e giudicare chi è responsabile.In quest’Aula, Presidente, noi abbiamo assistitoad una serie di interventi, che sono natiesclusivamente e soltanto per incrementare lepene, per punire, per fare della giustizia penale

un terreno di esercitazione bellica di sanzioni.Questo non è modo di amministrare. Oggi si facarriera nella giustizia se si condanna, non sesi assolve. E questa è una inciviltà che i nostripadri costituenti hanno respinto con i principifondanti della Costituzione. Ma è una polemicainutile, perché questo è un provvedimento cheè passato con lo stress inammissibile dellafiducia.Ho ascoltato l’intervento del collega Adornato,su cui tornerò, esemplare dal punto di vistadell’incapacità di offrire una risposta politicaalla domanda dei cittadini: si impone la fiduciaper evitare le imboscate parlamentari; come seil Parlamento fosse luogo di imboscata, e nonluogo di voto e di giustizia e di dibattito. Cioè ilParlamento è da evitare (Applausi dei deputatidel gruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente)! Noi siamo arrivati aquesta assurdità, che il Parlamento lo si deveevitare. La fiducia è fatta per evitare il dibattitoparlamentare! Ma vi rendete conto a che livelliquesto Governo ci ha portato: ad una fiduciaper evitare il dibattito! Ancora per caso, ilParlamento dice una cosa diversa da quello chesi vuole nelle sedi diverse dal Parlamento.La tecnica. Diceva Natalino Irti, ladecodificazione, quando le norme andavanoprese un po’ qui un po’ lì. Qui è ilcontrario: Presidente, articolo unico 95 commi,uno stordimento giudiziario e codicisticoimpossibile (Applausi dei deputati del gruppoForza Italia-Il Popolo della Libertà-BerlusconiPresidente)! O te la ingoi tutta questa roba,oppure non la puoi giudicare. Ma perché, nonsi poteva dire no, caro collega Adornato, unacosa sì e una cosa no, non si poteva dire chesu questo sono d’accordo e su questo no? No,perché il compromesso significa la necessità dimantenere la posizione nel Governo, questa èla verità! E questo è un dato che io segnaloall’Aula: un momento difficile dal punto di vistadella capacità di mantenere i propri ideali e dirinunciare alle posizioni che si sono guadagnatein questa legislatura in tutti i modi.Presidente, questo è un pacchetto che si occupadi diritto penale e sostanziale, processuale,

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che utilizza la fiducia e la delega insieme: lafiducia per evitare il Parlamento, la delega perevitare la discussione in Parlamento. Perché unadelega ampia, in barba ancora una volta allaCostituzione… Questo è diritto incostituzionaleper genesi e per scelta; tanto poi la Corte arrivasempre troppo tardi, come diceva Jhering,nella sanzione. È una cosa intollerabile: unadelega che ha mille, mille cose, ordinamentogiudiziario, e le intercettazioni… Cioè, ilGoverno potrà scrivere tutto quello che vuole,e noi dovremo ingoiare, perché è notorio chepoi la delega non dà origine ad un dibattitoparlamentare. È un pacchetto scellerato, chepriva il Parlamento italiano del diritto dilegiferare in materia penale sostanziale e inmateria processuale. È la implosione dei codici,in antitesi a quello che diceva Irti: non piùdecodificazione, ma i codici che implodono,scoppiano, perché 95 commi che si vanno adinserire come tanti virus nel sistema giudiziariosono intollerabili, e non sappiamo l’effetto chefa! Non sappiamo… O meglio, lo prevediamo,ma lo disperdiamo nei rivoli di questo fiume contanti affluenti che questo maledetto pacchetto,che noi ci siamo accingendo purtroppo adapprovare… E vedrete quello che sarà,l’effetto: perché il procedimento a distanza,la mortificazione… Ma come: io non sond’accordo sul procedimento a distanza, nonsono d’accordo sulla prescrizione, e voto sì? Macon quale coraggio Alternativa Popolare votasì, dicendo che non condivide la prescrizione enon condivide il processo a distanza? Qual è lagenesi di questo voto favorevole?L’inasprimento delle pene a tutti i costi, unabbreviato che sana tutto, una prescrizioneincostituzionale assolutamente in capo… Midovete spiegare perché, se io sono condannatoin primo grado con una sentenza nondefinitiva, debbo subito l’allungamento dellaprescrizione? È contrario alla presunzionedi non colpevolezza in modo clamoroso, lecamere penali lo hanno detto in modo propriochiarissimo!Ma sordi a tutti i richiami, si usa ladelega e la cinica fiducia per continuare

a delegittimare il Parlamento. Non serve,Presidente, parlare di tecnica, perché qui èovvio: si verifica un fenomeno anche quiassurdo per chi ama il diritto penale. In generela dottrina e la giurisprudenza formano leleggi, cioè vi è un’esigenza che nasce dalladottrina e poi dai… Come posso dire? Vagitigiurisprudenziali, e il legislatore recepisce ildiritto vivente e lo trasforma in norma. Qui èil contrario: è questo legislatore della delegae della fiducia che impone alla dottrina ealla giurisprudenza le proprie regole! Abbiamosovvertito completamente il processo formativodelle norme.Ma le responsabilità politiche, il crimineparlamentare chi lo ha commesso? Loha commesso un Partito Democratico atrazione inquisitoria, che ha visto nelleprimarie un’accelerazione violentissima diquesto provvedimento: e questo è un datooggettivo, che non si può ignorare, che vasegnalato. L’accelerazione è nata nel momentodelle primarie; ma io ritengo che le piùgrandi responsabilità non siano soltanto del PD,dell’omicidio stradale, della legittima difesa,dei reati ambientali, di tutta una serie diprovvedimenti che hanno fatto vergognare igiuristi allorquando li hanno appresi, comescritti da questo Parlamento.La responsabilità medica in materia penale,peggiorativa in maniera clamorosa, perammissione degli stessi che l’hanno scritta,quella norma; ma non si poteva toccare,perché doveva entrare in vigore! Questa logicadell’efficienza, che ha in sé l’inefficienza dellanorma.Ma io credo che… Lo dico agli amici diAlternativa Popolare, nei cui confronti iosono molto seccato. Perché io ho conosciuto,Presidente, le parole di un politico di fama comeFabrizio Cicchitto nell’uso politico della pena,nella giustizia utilizzata in modo politico: dovesono quelle parole? Le politiche valoriali diMaurizio Lupi, le proteste di Enrico Costa, cheaddirittura ha minacciato le dimissioni? Dovesono queste proteste? Dove sono (Applausi deideputati del gruppo Forza Italia-Il Popolo della

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Libertà-Berlusconi Presidente)?Un Ministro della giustizia come Alfano: maio voglio capire come si fa a votare questo, ein nome di che voi ci togliete il piacere dellacoerenza, pur provenendo dalle stesse identicheradici, e votate in modo completamente diverso,così tradendo i nostri ideali! Si può anchefare una scelta politica diversa, ma di frontea temi valoriali così rilevanti, si deve avereil coraggio di difenderli, indipendentementedall’effetto e dal mantenimento del proprioposto nel Governo!Allora, Presidente, se questo è vero ForzaItalia vota convintamente contro questoprovvedimento, perché tutti coloro chevedranno gli appelli dichiarati inammissibili, iprocessi allungati irragionevolmente, i giudiziabbreviati che saneranno tutte le possibilipatologie, delle deleghe che non sappiamocome saranno esercitate, tanto sono larghe etanto violano la norma costituzionale… Tutticoloro che intendono per compromesso unoscambio fra rinuncia ai propri ideali e leutilità che derivano da questo compromesso,tutti coloro che - lo dico chiaramente -tradiscono la propria identità politica; bene,è nei confronti di questi soggetti che questoParlamento, ma più che il Parlamento i cittadini,emetteranno una condanna imprescrittibile:la condanna nei confronti di chi tradisce ipropri ideali è imprescrittibile, e rimarrà nellastoria di questo Parlamento che coloro chehanno difeso questi ideali oggi li tradisconoclamorosamente, votando sì e consentendoa questo provvedimento di diventare legge(Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente)!Noi da questo punto di vista vi aspettiamo alvarco, perché noi queste regole le cambieremo.Noi le cambieremo queste regole, con unaconvinzione che è pari alla fermezza deinostri ideali: noi queste regole le cambieremo!Voteremo no, ma queste regole, vi assicuro,saranno cambiate (Applausi dei deputati delgruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente - Congratulazioni).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato VittorioFerraresi. Ne ha facoltà.

VITTORIO FERRARESI. Presidente,l’incantesimo è finalmente giunto al termine.Noi tutti abbiamo sempre visto e discusso didue visioni della giustizia: la visione di chi lavoleva distruggere, di chi era il male assoluto, dichi era quello che manifestava sotto i tribunalie attaccava la magistratura e i giornalisti chepubblicavano le intercettazioni; e di chi lavoleva difendere, chi faceva i girotondi, chi simetteva il bavaglio, chi scendeva in piazza perdire “no” alle riforme del Governo Berlusconi,alle riforme ad personam, alle riforme contro lagiustizia.Ma già in tempo remoto potevamo vedereche così non era, che eravamo degli illusi; ederavamo degli illusi perché già nel 1997 sinistrae destra si accordarono per depenalizzarel’abuso d’ufficio. Nel 1998, alla vigilia dellasentenza definitiva del processo Enimont,che porterebbe in carcere Forlani, Citaristi,Pomicino, Sama e Bisignani, destra e sinistraapprovano in gran fretta la legge che risparmiail carcere a chiunque debba scontare meno ditre anni. E poi ancora, le leggi a favore diDell’Utri del 1998 e del 1999, la legge sullesupercarceri nelle isole, tanto chiesta appuntonel “papello” di Totò Riina, che finalmentediventa realtà: le carceri vengono chiuse. E poiancora la modifica dell’ergastolo del 1999, lalegge sui pentiti del 2001, il lodo Maccanico-Schifani del 2003, la legge pro Carnevale,l’“ammazza sentenze”, del 2004. E poi? E poi,colleghi, avete avuto la possibilità di cambiaretutto: avete avuto il Governo Prodi del 2006,avevate la possibilità di cancellare queste leggivergogna, di cancellare la legge ex Cirielli sullaprescrizione; e cosa avete fatto?Avete iniziato con un bell’indulto chescarcerava criminali dalle carceri (Applausi deideputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), èquesto il vostro provvedimento a favore dellagiustizia! E poi avete proseguito, anche inquesta legislatura: 416-ter, scambio elettorale

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politico-mafioso, che è tutt’oggi inapplicabile,e forse ci dovremmo chiedere anche il perchéqueste leggi sono inapplicabili; avete procedutorendendolo di fatto inutilizzabile con qualcheaumento di pena, che non servirà a niente,perché nessuno la sconterà. La riforma delfalso in bilancio, che pone il caos a livellogiurisprudenziale; il reato tenue, visto che si èparlato di certezza della pena; il reato tenue ela messa alla prova, che sviliscono la certezzadella pena; la liberazione anticipata speciale,che concede sconti di pena anche ai mafiosi.Dopo le proteste del MoVimento 5 Stelle, avetecambiato questa norma (Applausi dei deputatidel gruppo MoVimento 5 Stelle), ma questanorma è uscita così, è uscita così!La riforma della prescrizione che vi apprestatea votare è un’autentica truffa: lo Stato devegarantire, cari colleghi del PD, una ragionevoledurata del processo, ma anche la certezzadi un giudizio che sia di assoluzione o dicondanna; deve garantirle entrambi, non èpossibile mischiare le due cose. Allora, primasi fa funzionare la giustizia, prima si rendonogli organici pieni al cento per cento, si dannole strutture adeguate, i mezzi adeguati, e poisi dice che i tempi della giustizia sono troppolunghi, perché è molto facile prendere unamacchina scassata e fargli fare una strettoia,una strada dissestata da buche, se prima non lasi mette a posto; 130.000 prescrizioni all’annovogliono dire 130.000 vittime l’anno che nonvedono uno straccio di sentenza, perché voinegate loro questo diritto, negate la possibilitàdi avere giustizia (Applausi dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle)!La proposta del MoVimento 5 Stelle è chiara:stop alla prescrizione con il rinvio a giudizio,quando c’è l’esercizio dell’azione penale,perché quando lo Stato si attiva per portare acompimento l’accertamento di un reato, si attivaper garantire i diritti anche di quella vittima chequel reato l’ha subito. Non c’è nessuna ragione,Presidente, perché il processo debba finire,anche in secondo grado o in Cassazione, conla prescrizione. Cosa diciamo a quelle vittime?Cosa diciamo a quelle vittime che hanno speso

soldi, che hanno lasciato affetti importanti eche hanno creduto nella giustizia, che hannocreduto che il nostro Paese potesse dargli questagiustizia, e si ritrovano senza nulla in mano?Cosa possiamo dire della pistola alla tempiache mettete ai magistrati su delle indaginiimportanti per reati gravi come la corruzione?Voi dite “tre più tre”, che vuol dire che ilmagistrato, alla fine di una grossa indagine, avràsolo tre mesi prorogabili di altri tre, per chiudereindagini per corruzione, che già in questomomento fanno fatica ad arrivare, e fanno faticaad arrivare perché non gli date gli strumentiadeguati. Ed è difficile colpire la corruzionesoprattutto perché abbiamo nel nostro sistemaveramente pochissimi detenuti per corruzione.Allora qualche domanda ce la dovremmo fare;ci dovremo fare qualche domanda sul perchévolete toccare le intercettazioni e mettere ilbavaglio alla stampa, quando voi scendevatenelle piazze per difenderla. Io me lo ricordo,mi ricordo però anche l’intercettazione Fassino-Consorte, caso Unipol del 2005: “abbiamo unabanca”. Mi ricordo perché avete fatto questanorma: perché si era alla vigilia di MafiaCapitale, della collusione tra PD e mafia. Miricordo perché fate queste norme, e me loricorderò sempre, ed è veramente imbarazzanteil teatrino tra Napolitano, che ha voluto questobavaglio, e le intercettazioni secondo Orfini,del PD. Napolitano dice: “siete degli ipocriti,perché quando c’erano le mi intercettazioni nonsiete intervenuti”; e subito Orfini interviene edice: “no, tu sei un ipocrita, perché quando vierano le intercettazione Unipol non hai dettoniente”. È surreale: vi difendete a vicendaquando l’intercettazione riguarda voi e statezitti quando l’intercettazione riguarda qualcunaltro. Dove sono i radical chic della sinistra, igirotondini? Dove sono queste persone? Dovesono gli ipocriti che prima lottavano contro ilbavaglio alle intercettazioni e ora stanno zitti(Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5Stelle)?E poi c’è una paura grande, Presidente: ladelega che prevede benefici e la possibilitàdi comunicare all’esterno da parte di detenuti,

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anche molto pericolosi come quelli in altasicurezza. E arrivano queste notizie moltogravi: il 17 maggio, l’ex direttore del carceredi Padova indagato per falso: classificavamafiosi e spacciatori come detenuti comuni,assolutamente condizionato dall’associazione“Ristretti Orizzonti” e una cooperativa. Questaè l’indagine che è partita. Ancora: due detenutivicini alla camorra gestivano nel carcere unospaccio di droga e comunicavano con telefonicellulari; sono due detenuti che avevano fattoparte proprio della squadra di questi “RistrettiOrizzonti”, la stessa squadra con cui il Ministrodella Giustizia Orlando ha appena siglato unaccordo per il volontariato nelle carceri.Non so se vi rendete conto di quello chesta succedendo: 150 telefoni cellulari sonostati ritrovati nel carcere di Padova negliultimi tre anni. Ma cosa ci aspettiamo da unMinistro che vuole l’abolizione dell’ergastoloostativo e permettere anche a boss mafiosi disubire e ricevere benefici, quando non voglionocollaborare con la giustizia, in barba a Falconee Borsellino (Applausi dei deputati del gruppoMoVimento 5 Stelle)? Ma cosa ci possiamoaspettare, Presidente?Le dichiarazioni e la discussione su Riinae le dichiarazioni di Graviano sono gravi.Graviano dice che il suo unico pensiero èuscire dal carcere, e spera che qualche politicoprima o poi possa adempiere a questa suavolontà. Ed è gravissimo, Presidente, è moltograve, siamo molto preoccupati per questo,soprattutto con questa delega in bianco. Comeè possibile ottenere giustizia in questo Paese?Come possono, Presidente, i cittadini onestiavere e ottenere giustizia in un Paese incui le leggi le scrivono i disonesti (Applausidei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle-Commenti dei deputati del gruppo PartitoDemocratico)? Come è possibile avere giustiziain un Paese in cui corrotti e amici di mafiosifanno le leggi? Ci avete chiesto responsabilità,responsabilità politica come la intendete voi,ma come possiamo essere complici di questadistruzione definitiva della giustizia, di questostupro della giustizia? Noi siamo sempre quei

ragazzi che guardavamo in lacrime le mortidi Falcone e Borsellino; siamo sempre queiragazzi (Commenti dei deputati del gruppoPartito Democratico) che ascoltavano, e stannocontinuando ad ascoltare, i malati della terradei fuochi, che in tutti questi anni hanno visto,dal 1994, una giustizia martoriata e stuprata dalpartito di Berlusconi, illudendoci che dall’altraparte qualcuno potesse un giorno fare qualcosaper cambiare le cose, finalmente. E ora che quelqualcuno c’è - e siete voi, avete la maggioranza - scopriamo che abbiamo in modo illusorioaffidato le nostre speranze in voi, traditori deinostri ideali, traditori della giustizia.Ma per quanto continuerete a mentire, adiffamare, a nascondere la vostra vera naturae i vostri interessi personali, la giustizia, caricolleghi, prima o poi verrà fuori preponderante,perché noi non molleremo, e soprattutto,Presidente, non ci renderemo mai complicidi queste vergogne (Applausi dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle-Commenti)!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato Verini. Ne hafacoltà.

WALTER VERINI. Grazie, Presidente. Inquesti giorni abbiamo ascoltato argomenti,ma anche insulti e violenza verbale, l’ultimointervento ne è un esempio. Io proverò aseguire gli argomenti, perché stiamo parlandodella giustizia italiana, dei suoi problemi, cheriguardano la vita vera, quotidiana, di milionie milioni di cittadini, e il cui funzionamentoriguarda l’immagine, la sostanza, il futuro di unPaese moderno ed europeo.Stiamo approvando una riforma importante,questo Parlamento lo può dire e rivendicare atesta alta. Importante non vuol dire perfetta: cisono aspetti, certo, che andranno sperimentatie monitorati; ci sono punti che hanno sollevatoproteste di segno opposto, per esempio da partedi settori della magistratura e da parte di settoridell’avvocatura. Alcuni sono pretestuosi, altrisono punti di vista legittimi che non vannosottovalutati, e fin da ora siamo certi che il

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Governo e il Ministro seguiranno passo passomonitoraggio, applicazione e scrittura delleparti oggetto di delega, in piena collaborazionecon queste componenti della giurisdizione. Cosìcome, per la parte che riguarda la delega sulleintercettazioni, siamo certi che sarà coinvoltoanche il mondo dell’informazione, a partiredalla Federazione della stampa. Così, sulladelicata questione della cosiddetta “normaGratteri”, sui processi a distanza, sarà adottatauna grande attenzione, perché in nessun modoi diritti alla difesa potranno e dovranno esserelesi. Però non deve e non può sfuggire a nessunoil fatto che si tratta di un provvedimentoorganico, di sistema, con contenuti per noi digrande rilievo.Ne ricordo solo alcuni: nella riforma delprocesso penale c’è, innanzitutto, una parteche riguarda il consolidamento della cosiddetta“giustizia riparativa” limitata ai soli delitti,procedibili a querela e, quindi, meno gravi.Questo è un fatto importante e moderno, checontribuirà a rendere meno intasato e più fluidoil sistema. È poi previsto l’aumento delle peneper reati di particolare allarme sociale: il furtonelle abitazioni, lo scippo, il furto aggravatoe la rapina, per avere la certezza della penacon l’aumento per questi reati così odiosi.E, poi, c’è l’aumento fino a 12 anni per ilvoto di scambio politico-mafioso. Ignoranti,leggetevi le dichiarazione dell’altro giornodel procuratore nazionale antimafia Roberti(Applausi dei deputati del gruppo PartitoDemocratico) che, dopo la nuova e ultimagiurisprudenza della Cassazione, ha parlato diquesta legge come di uno strumento efficaceper contrastare il legame tra mafia e politica,di cui ha detto che è la forza della mafia.Ignoranti (Applausi dei deputati del gruppoPartito Democratico)! Sono poi fissati deitempi certi per le indagini. Se le archiviazionio le richieste di rinvio a giudizio conoscesserotempi immotivatamente lunghi sarà dispostal’avocazione d’ufficio da parte del procuratoregenerale, che vigilerà più incisivamente anchesui tempi di iscrizione di qualsiasi cittadino nelregistro degli indagati.

C’è, poi, una parte di riforma che, devo dire, èpassata sotto silenzio e non è un caso, non è uncaso. Mi riferisco alla delega sull’ordinamentopenitenziario, che contiene aspetti di grandeciviltà. Sono norme europee; sarebbe lungoe bisognerebbe soffermarsi su di esse, masarebbe lungo e non abbiamo tempo. Però,vanno nella direzione di introdurre delle penecerte ma durante l’esecuzione delle quali chiha sbagliato - e giustamente paga - non vienetrattato come una bestia ma come un essereumano che in carcere viene recuperato e poireinserito nella società, dopo magari avereda detenuto preso un diploma o imparatoun lavoro. Tutto questo significa investire inumanità, rispettare la Costituzione, ma ancheinvestire nella sicurezza dei cittadini, perché chiesce da un carcere rieducato e recuperato nontorna a fare il delinquente. Ma che ve ne fregaa voi di queste cose, di questi aspetti di civiltà,voi che sembrate da qualche giorno dei leghistimascherati, che fate concorrenza ai leghistisu un terreno assolutamente inaccettabile(Applausi dei deputati del gruppo PartitoDemocratico).Venendo al tema della prescrizione, noiapproviamo quanto ci eravamo impegnati a farecome Partito Democratico e…

PRESIDENTE. Colleghi, per favore! Èpossibile abbassare il tono della voce? Si fafatica a seguire l’intervento. Per favore, perfavore, per favore (Proteste dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle). Mi sto rivolgendoa tutta l’Aula, mi sto rivolgendo a tutta l’Aula.Va bene? Mi sto rivolgendo a tutta l’Aula.Prego.

WALTER VERINI. Sul tema della prescrizione,noi approviamo il tema sul quale il Senatoha fatto sintesi. Certo, l’obiettivo di fondo ditutti noi deve essere quello di processi chedurino ragionevolmente, che abbiano un temporagionevole. Però pensiamo, innanzitutto, aireati che riguardano la lotta alla corruzione, chenon sempre vengono scoperti immediatamentema che vengono scoperti magari a distanza

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di anni da quando sono stati commessi. Èper questo motivo che su questi reati non siarriva a sentenza di primo grado ed è perquesto che i colletti bianchi non vanno in galeramolto spesso. Allora, allungare parzialmente - parzialmente - i tempi della prescrizione, inparticolare per questi reati, io credo che sia unfatto importante per combattere la corruzione.Però, diciamo parzialmente, perché un cittadinoha diritto di non vedere passare decenni primache un giudizio su di lui abbia comunque unesito, e questo è un fatto di civiltà. Ma pensiamoanche al fatto che, con le nuove norme, laprescrizione per i reati odiosi e ignobili controi minori scatterà solo quando questi avrannocompiuto 18 anni. Insomma, una norma giustaed equilibrata.E al deputato Sisto di Forza Italia vorreidire che anche con questo provvedimento -anche con questo provvedimento! - è finito,io spero per sempre, il tempo delle leggiad personam. È finito (Applausi dei deputatidel gruppo Partito Democratico)! E semmaii crimini parlamentari sono stati commessi inpassato, collega Sisto. In questi anni siamostati al lavoro nel Governo guidato da MatteoRenzi e nell’attuale guidato da Paolo Gentiloni,con il lavoro del Ministro Andrea Orlando,che ringrazio, per riforme magari discutibili,certamente discutibili, per noi buone, ma fattenell’interesse non di qualcuno contro qualcunoma per il Paese. Spero che non accada maipiù in Italia che si pieghi la giustizia daqualsiasi parte a interessi politici, partitici opersonali. Questi sono stati - lo voglio ricordarein quest’Aula - anni di impegno legislativoimportante contro la criminalità e la corruzione.Si parlava prima del voto di scambio politico-mafioso e delle parole del procuratore nazionaleantimafia. Ricordo la ripenalizzazione delfalso in bilancio, l’autoriciclaggio. Sarà lalegislatura del nuovo codice antimafia e deibeni confiscati. Abbiamo aumentato le peneper i reati di corruzione, abbiamo fatto lalegge contro il caporalato, quella contro ireati ambientali e le riforme strutturali per lapubblica amministrazione, la “riforma Madia”

contro l’opacità, contro la discrezionalità, perla semplificazione e la trasparenza (Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico)o la riforma del codice degli appalti di Delrio,per dire “basta” al massimo ribasso, allerevisioni dei prezzi dietro le quali si celanotangenti. È stata la legislatura dei maggioripoteri all’ANAC di Cantone, all’ANAC chesvolge un ruolo importante.E voglio dire una cosa, in conclusione, aicolleghi del MoVimento 5 Stelle attraversolei, Presidente, ai loro toni di odio politico,all’incredibile volontà distruttiva, alla rabbiosainconcludenza. Io non so se vi capiterà mai diandare al Governo, e penso di no visti anche irisultati di domenica scorsa e che non vi capitidi andare al Governo lo auguro al Paese, almenodal mio punto di vista, anche per le brutteprove che date nelle città dove governate. Mavoglio dire che se mai vi capitasse di andareal Governo ebbene potreste dirvi soddisfatti seanche in dieci anni, in due legislature, facesteappena un decimo di cose che, per quantità equalità, il Governo Renzi e questo Parlamentohanno fatto per la lotta alla corruzione e perla legalità (Applausi dei deputati del gruppoPartito Democratico – Commenti dei deputatidel gruppo MoVimento 5 Stelle).Infine, sulle intercettazioni anche qui bastacon bugie e ipocrisie. Non si toccano per leindagini e guai se qualcuno mai ci avessepensato in questo Parlamento (ma in passatoci avevano pensato). Certo, noi parliamo diintercettazioni serie, seguite da informativeserie e non di informative taroccate, comequelle del NOE della Campania che potevanocolpire il Presidente del Consiglio (Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico).E la delega che si dà al Governo in materiadi pubblicabilità è una cosa seria perché - emi permetto di dirlo anche da giornalista - seil diritto all’informazione è un principio sacro,inviolabile e costituzionale, è altrettanto sacroil diritto a non colpire la vita privata. Per cui,è giusto non pubblicare intercettazioni che nonabbiano alcun rilievo penale, come già stabilitodalle circolari delle procure di Torino, di Napoli

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e di Roma. Insomma, questi due principi, libertàdi informazione e diritto alla privacy, devonostare insieme. Altro che bavaglio! Basta conquesti slogan seriali.Presidente, ho finito davvero. La verità è cheanche su questo tema si scontrano due visionidiverse: per noi la lotta all’illegalità e allacorruzione è e deve essere al centro dell’attivitàdi ogni Parlamento e di ogni Governo…

PRESIDENTE. Concluda, deputato.

WALTER VERINI. …ma noi pensiamo che lapresunzione di innocenza non debba mai esseredimenticata, che un avviso di garanzia non èuna condanna sommaria ma è un atto a tuteladell’indagato e per questo non troveremo maiun accordo con persone che pensano che uncittadino sia colpevole.

PRESIDENTE. Concluda!

WALTER VERINI. No, un cittadino è presuntoinnocente. Non crediamo, Presidente, in riformeperfette, ma questa è una buona riforma ecome Partito Democratico la voteremo conconvinzione (Applausi dei deputati del gruppoPartito Democratico - Congratulazioni).

PRESIDENTE. Sono così esaurite ledichiarazioni di voto finale per le quali era statadisposta la ripresa televisiva diretta.

(Votazione finale edapprovazione – A.C. 4368)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.Indìco la votazione nominale finale, medianteprocedimento elettronico, sul disegno di leggen. 4368:  S.2067-1844-2032-176-209-286-299-381-382-384-385-386-387-389-468-581-597-609-614-700-708-709-1008-1113-1456-1587-1681-1682-1683-1684-1693-1713-1824-1905-1921-1922-2103-2295-2457 - "Modifiche al codice penale,al codice di procedura penale e all'ordinamento

penitenziario" (Approvato, in un testo unificato,dal Senato).  Dichiaro aperta la votazione.  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.  La Camera approva (Vedi votazione n.25) (Applausi dei deputati del gruppo PartitoDemocratico).

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTEMARINA SERENI (ore 19,30)

Interventi di fine seduta.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputatoRocco Palese. Ne ha facoltà.

ROCCO PALESE. Signora Presidente, hochiesto di fare questo intervento di fine sedutaper il gravissimo ed ennesimo incidente sullalinea delle Ferrovie del Sud-Est, nel Salento, inprovincia di Lecce, in Puglia, che è avvenutoieri per la mancanza di controlli e di sicurezza.È una situazione veramente intollerabile, chemette a repentaglio la sicurezza dei cittadini.A distanza di meno di un anno da quanto èsuccesso in provincia di Bari, ad Andria, inparticolare rispetto a tutto quello che riguarda imorti e tutto quello che si è detto, gli impegnipresi dal Governo e gli impegni presi dallaregione per aumentare i sistemi di sicurezza sultrasporto pubblico locale su ferro, in Puglia nonabbiamo avuto riscontro.Ci sono numerosi allarmi, oltre al gravissimoincidente di ieri, e tutta la mia solidarietàva alle vittime e ai feriti, con l’augurio diuna prontissima guarigione, ma occorre cheil Governo, a maggior ragione adesso che leFerrovie Sud-Est sono state trasferite, comeproprietà, interamente alle Ferrovie dello Stato,realizzi interventi seri e investimenti e che lamagistratura accerti se è vero quanto vieneasserito, cioè che 36 milioni di euro non sonostati spesi per l’aumento della sicurezza per icittadini.Occorre che ci sia un intervento deciso sul

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problema del trasporto pubblico locale presso laregione Puglia, perché i livelli di allarme sonoveramente incredibili, anche in riferimento aitanti passaggi a livello che, purtroppo, esistonoe che non si chiudono nei tempi giusti, e neaccadono veramente di tutti i colori.Per questo motivo, signora Presidente, chiedoche il Governo al più presto convochi untavolo con la presenza della regione, Trenitaliae Ferrovie dello Stato, insieme al Ministro delleinfrastrutture, per prendere provvedimenti seridi prevenzione, perché la gente corre dei rischie poi accadono incidenti come quello di ieri.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole De Lorenzis. Ne ha facoltà.

DIEGO DE LORENZIS. Presidente, anch’iovoglio intervenire su quanto occorso nella miaregione, la Puglia, nella giornata di ieri.Ho letto molte agenzie di stampa, checontinuano a definire quanto accaduto unincidente ferroviario. Presidente, credo chesi possa far passare all’opinione pubblica ilmessaggio, anche inconsapevole, che quantoaccaduto sia frutto del destino, della fortunao della sfortuna, che quello che è accadutosia in qualche modo un messaggio divinoo una qualunque cosa contro cui nonpossiamo combattere; credo che questo siasemplicemente l’ennesimo sintomo di unamalattia che è molto più profonda: la malattiaè la mala politica, la corruzione. Infatti,Presidente, in questi decenni, tutti i fondidestinati all’investimento e alla sicurezzadei nostri trasporti pubblici locali regionalisono stati evidentemente portati altrove elo dimostrano ovviamente le indagini dellamagistratura.Allora, come è possibile, oggi, prendereun mezzo pubblico di trasporto, un trenoregionale, e doversi fare il segno della croce,augurandosi che non accada uno scontro conun altro convoglio? Credo che questo nonsia più accettabile, per questo ho presentatoun’interpellanza al Ministro e ufficialmentechiediamo, come gruppo del MoVimento 5

Stelle, che il Ministro Delrio venga a riferire inAula su quanto accaduto e che soprattutto nonvenga a raccontarci l’ennesima bugia, perchéricordo che il Ministro Delrio, meno di un annofa, ha speculato sulle morti che erano accadute,dicendo di avere finanziato con 1 miliardo e800 milioni di euro la sicurezza delle tratteferroviarie regionali: oggi si scopre che i soldistanziati sono appena 250 milioni.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputatoRusso. Ne ha facoltà.

PAOLO RUSSO. Presidente, intervengoper rinnovare la richiesta di rispostaall’interrogazione n. 4-16258, presentata alMinistero degli affari esteri.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare ladeputata Moretto. Ne ha facoltà.

SARA MORETTO. Presidente, il 7 agosto2015 Stefano Borriello, un giovane detenutodi soli 29 anni, viene trasportato dal carceredi Pordenone presso la struttura ospedalieradella città, dove pochissimi minuti dopo l’arrivomuore per arresto cardiaco.Tra qualche giorno scadono i termini dettati dalgiudice al pubblico ministero per l’effettuazionedi ulteriori indagini dopo il respingimento dellarichiesta di archiviazione. Da due anni, lamamma di Stefano e tutta la sua famigliaattendono di sapere cosa sia successo all’internodel carcere, perché Stefano sia morto in quellecircostanze, ancora oggi poco chiare.La madre racconta di fatti che emergono dagliatti giudiziari che lasciano stupiti ed increduli:una sequenza di coincidenze e di omissioniche non danno una spiegazione alla morteimprovvisa di un ragazzo così giovane.Per questi motivi, sollecito il Ministro dellagiustizia a rispondere alla mia interrogazione n.5-07126, del 30 novembre 2015, e a far lucesulle condizioni e sulle procedure di soccorsoattive nel carcere di Pordenone (Applausi deideputati del gruppo Partito Democratico).

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputatoCarrescia. Ne ha facoltà.

PIERGIORGIO CARRESCIA. Presidente,vorrei sollecitare la risposta a una miainterrogazione, la n. 5-09025, che risale al 29giugno 2016, relativa alle accise sui prodottipetroliferi con emulsioni con acqua, dato chesi tratta di una sperimentazione che ha deipositivi impatti ambientali. L’interrogazionechiede ai ministri interessati quali siano iriscontri rispetto a queste iniziative. Quindi,tramite lei, vorrei sollecitare una risposta.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputatoMelilla. Ne ha facoltà.

GIANNI MELILLA. Signora Presidente,nei giorni scorsi il capogruppo deisenatori del Partito Democratico, Zanda,e il costituzionalista Sabino Cassese sonointervenuti per sollecitare una riforma deiRegolamenti parlamentari.Al proposito vorrei dire che qui alla Camera,agli inizi della legislatura, per i primi dueanni, abbiamo lavorato intensamente, la Giuntadel Regolamento si è riunita 14 volte, ilgruppo che si era costituito per individuare lemodifiche al Regolamento si è riunito 20 voltee sono uscite delle proposte che, secondo me,rispondono alle esigenze giuste che il senatore,che è il capogruppo dei senatori del PartitoDemocratico, ha sollecitato.Quindi io vorrei chiedere alla Presidenzadi riunire la Giunta del Regolamento perriprendere quel lavoro, per non disperderlo,perché su quelle ipotesi che sono stateaccantonate essendo in previsione il referendumcostituzionale del 4 dicembre (quindi soloper quel motivo sono state accantonate) c’èuna convergenza amplissima di quasi tutti igruppi parlamentari e io credo che questalegislatura debba lasciare alla nuova legislaturaun Regolamento che faciliti l’azione di Governoe anche l’azione di controllo da parte delParlamento, per ridare centralità e incisività allaCamera e al Senato.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare ladeputata Nesci. Ne ha facoltà.

DALILA NESCI. Presidente, a fine ottobre2016 l’aeroporto di Crotone ha chiuso.Lo scalo garantiva voli a basso costo perBergamo, Roma e Pisa anche sotto il controllodel tribunale di Crotone.Infatti il gestore Sant’Anna Spa era statodichiarato fallito per le perdite economicheaccumulate negli anni, ogni volta coperte dalcomune e dalla Camera di commercio diCrotone.Per un anno dal fallimento sono arrivati ifondi da più comuni del crotonese, che hannodevoluto i proventi del metano per l’esercizioprovvisorio dell’aeroporto.A un certo punto i curatori fallimentari hannorilevato la mancanza di risorse per voli eservizi. L’ENAC ha quindi ritirato la licenzadi volare all’aeroporto, poi la gara per affidareun’unica concessione di trent’anni gli aeroportidi Crotone e Reggio Calabria, è pervenutal’adesione di Sagas, di imprese private e, infine,della lametina SACAL, che tra i soci annoverapure la regione Calabria.L’aggiudicazione è andata a SACAL, malgradoun piano industriale presentato ad ENAC deltutto inconsistente. ENAC non ha mai agitoverso SACAL, i cui vertici sono stati di recentecolpiti da arresti per reati molto gravi. Da quii ritardi inammissibili per la gestione degliaeroporti di Crotone e Reggio Calabria vinta daSACAL.La regione Calabria ed il governatore Oliveriohanno forzato la mano sulle nomine dei nuovivertici SACAL, avvenute fuorilegge e senzaprocedura pubblica: per questo ho depositatoun’interpellanza, lo abbiamo denunciato allamagistratura e al Governo, ancora immobile.Insomma, per colpa dei vecchi giochi dipotere, i calabresi devono subire disservizipesantissimi, alla faccia del rilancio promessodall’Esecutivo Gentiloni e Renzi (Applausi deideputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputatoBaldelli. Ne ha facoltà.

SIMONE BALDELLI. Grazie, Presidente;stamattina alle 7 - erano le 13 in Italia - inVirginia, in un campo da baseball, si allenava lasquadra dei deputati repubblicani. Un balordofa ingresso in campo, spara oltre 50 colpid’arma da fuoco. Dopo una lunga sparatoria,questo aggressore viene abbattuto. Rimangonoferiti Steve Scalise, frusta repubblicana alCongresso americano, due agenti di polizia ea quanto si apprende alcuni componenti dellostaff repubblicano al Congresso americano.Io credo, Presidente, che in questo ramo delParlamento sia giusto esprimere solidarietàal Partito repubblicano americano e alCongresso americano per questo episodio vileed esecrabile di violenza, che solo grazie alpronto intervento delle forze dell’ordine diCapitol Hill non si è trasformato in una vera epropria strage.Quindi tanti auguri per una pronta guarigioneai feriti e un grande abbraccio al Congressoamericano, al popolo americano, ancora unavolta, in questa circostanza, colpito da unepisodio intollerabile di violenza (Applausi).

Sull’ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ricordo che domani, giovedì15 giugno, è convocata alle ore 14 la riunionedel Parlamento in seduta comune per l’elezionedi un giudice della Corte costituzionale. Lachiama avrà inizio dai senatori.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Ordine del giorno della sedutadi domani:

  Giovedì 15 giugno 2017, ore 9,30:

1.  Seguito della discussione della proposta dilegge:

S. 119-1004-1034-1931-2012 - D’INIZIATIVA

DEI SENATORI: D'ALI'; DE PETRIS;CALEO; PANIZZA ed altri; SIMEONI ed altri:Modifiche alla legge 6 dicembre 1991, n. 394, eulteriori disposizioni in materia di aree protette(Approvata, in un testo unificato, dal Senato).(C. 4144-A)

e delle abbinate proposte di legge: TERZONIed altri; MANNINO ed altri; TERZONI ed altri;BORGHI ed altri. (C. 1987-2023-2058-3480)

Relatore: BORGHI.

2.  Seguito della discussione della proposta dilegge costituzionale:

ALFREIDER ed altri: Modifiche allo statutospeciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol inmateria di tutela della minoranza linguisticaladina (Approvata, in prima deliberazione, dallaCamera e modificata, in prima deliberazione,dal Senato). (C. 56-B)

Relatore: FRANCESCO SANNA.

La seduta termina alle 19,40.

SEGNALAZIONI RELATIVEALLE VOTAZIONI EFFETTUATE

NEL CORSO DELLA SEDUTA

  Nel corso della seduta sono pervenute leseguenti segnalazioni in ordine a votazioniqualificate effettuate mediante procedimentoelettronico (vedi Elenchi seguenti):  nella votazione n. 1 il deputato Capodicasaha segnalato che non è riuscito ad esprimerevoto favorevole;  nelle votazioni dalla n. 4 alla n. 24 ildeputato Gutgeld ha segnalato che non èriuscito ad esprimere voto contrario;  nelle votazioni nn. 5 e 16 la deputataAntezza ha segnalato che non è riuscita adesprimere voto contrario;  nella votazione n. 14 la deputata Tartaglioneha segnalato che non è riuscita ad esprimerevoto contrario;

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Atti Parlamentari — 96 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 — N. 813

  nella votazione n. 15 la deputata Di Vita hasegnalato che non è riuscita ad esprimere votofavorevole;  nella votazione n. 23 la deputata Santeriniha segnalato che non è riuscita ad esprimerevoto contrario;  nella votazione n. 24 la deputata Mucci hasegnalato che ha erroneamente votato a favorementre avrebbe voluto astenersi dal voto;  nella votazione n. 25 la deputata Argentin hasegnalato che non è riuscita ad esprimere votofavorevole e le deputate Calabria e Giammancohanno segnalato che non sono riuscite adesprimere voto contrario.

IL CONSIGLIERE CAPODEL SERVIZIO RESOCONTI

ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE

Dott. Renzo Dickmann

Licenziato per la stampa alle 21,15 .

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Atti Parlamentari – Votazioni I – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

VOTAZIONI QUALIFICATE

EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 2 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)

Votazione Risultato

Num TipoO G G E T T O

Pres Vot Ast Magg Fav Contr MissEsito

1 Nom. Pdl 4368 - odg 9/13 409 345 64 173 101 244 84 Resp.

2 Nom. odg 9/4368/19 425 424 1 213 67 357 84 Resp.

3 Nom. odg 9/4368/25 432 423 9 212 56 367 85 Resp.

4 Nom. odg 9/4368/26 448 445 3 223 64 381 81 Resp.

5 Nom. odg 9/4368/27 454 451 3 226 68 383 80 Resp.

6 Nom. odg 9/4368/28 451 450 1 226 67 383 80 Resp.

7 Nom. odg 9/4368/29 443 441 2 221 67 374 79 Resp.

8 Nom. odg 9/4368/30 450 449 1 225 66 383 80 Resp.

9 Nom. odg 9/4368/31 453 452 1 227 67 385 79 Resp.

10 Nom. odg 9/4368/32 452 451 1 226 65 386 78 Resp.

11 Nom. odg 9/4368/33 445 441 4 221 66 375 79 Resp.

12 Nom. odg 9/4368/42 453 451 2 226 71 380 78 Resp.

13 Nom. odg 9/4368/43 453 452 1 227 74 378 78 Resp.

F = Voto favorevole (in votazione palese). - C = Voto contrario (in votazione palese). - V = Partecipazione al voto(in votazione segreta). - A = Astensione. - M = Deputato in missione. - T = Presidente di turno. - P = Partecipazionea votazione in cui é mancato il numero legale. - X = Non in carica.

Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Aglielenchi é premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

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Atti Parlamentari – Votazioni II – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

INDICE ELENCO N. 2 DI 2 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 25)

Votazione Risultato

Num TipoO G G E T T O

Pres Vot Ast Magg Fav Contr MissEsito

14 Nom. odg 9/4368/44 449 443 6 222 86 357 79 Resp.

15 Nom. odg 9/4368/45 453 451 2 226 116 335 78 Resp.

16 Nom. odg 9/4368/46 459 458 1 230 135 323 78 Resp.

17 Nom. odg 9/4368/47 455 453 2 227 135 318 79 Resp.

18 Nom. odg 9/4368/48 463 462 1 232 48 414 77 Resp.

19 Nom. odg 9/4368/55 461 459 2 230 125 334 77 Resp.

20 Nom. odg 9/4368/59 454 450 4 226 129 321 77 Resp.

21 Nom. odg 9/4368/60 456 455 1 228 40 415 77 Resp.

22 Nom. odg 9/4368/61 452 446 6 224 106 340 77 Resp.

23 Nom. odg 9/4368/62 446 444 2 223 100 344 78 Resp.

24 Nom. odg 9/4368/64 448 447 1 224 125 322 78 Resp.

25 Nom. Pdl 4368 - voto finale 427 403 24 202 267 136 51 Appr.

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Atti Parlamentari – Votazioni III – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 1 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

ABRIGNANI A C C C C C C C C C C C C BATTELLI

ADORNATO C C C C C C C C C C C C C BAZOLI C C C C C C C C C C

AGOSTINELLI C F F F F F F F F F F BECATTINI C C C C C C C C C C C C

AGOSTINI LUCIANO BECHIS

AGOSTINI ROBERTA C C C C C C C C C C BELLANOVA M M M M M M M M M M M M M

AIELLO C C C C C C C C C C C C C BENAMATI C C C C C C C C C C C C C

AIRAUDO F C C C C C C C C C C C C BENEDETTI A C F F F F F F F F F F F

ALBANELLA C C C C C C C C C C C C C BENI C C C C C C C C C C C C C

ALBERTI BERGAMINI F F C C C C C C C C C C C

ALBINI F C C C C C C C C C C C C BERGONZI C C C C C C C C C C C C C

ALFANO ANGELINO M M M M M M M M M M M M M BERLINGHIERI C C C C C C C C C C C C C

ALFANO GIOACCHINO M M M M M M M M M M M M M BERNARDO M M M M M M M M M M M M M

ALFREIDER M M M M M M M M M M M M M BERNINI MASSIMILIANO A C F F F F F F F F F C F

ALLASIA F F C C C C C C C C C C C BERNINI PAOLO A C F F F F F F F F F F F

ALLI M M M M M M M M M M M M M BERRETTA C C C C C C C C C C C C

ALTIERI F C C C F C C C C C C C BERSANI F C C C C C C C C C C C

AMATO C C C C C C C C C C C C C BIANCHI DORINA M M M M M M M M M M M M M

AMENDOLA M M M M M M M M M M M M M BIANCHI NICOLA A C F F F F F F F F F F F

AMICI M M M M M M M M M M M M M BIANCHI STELLA C C C C C C C C C C C C C

AMODDIO C C C C C C C C C C C C BIANCOFIORE F F C C C C C C C C C C C

ANGELUCCI BIANCONI

ANTEZZA C C C C C C C C C C C C C BIASOTTI F F C C C C C C F C C C

ANZALDI BINDI M M M M M M M M M M M M M

ARCHI F F C C C C C C C C C C C BINETTI

ARGENTIN C C C C C C C C C C C C C BINI C C C C C C C C C C C C C

ARLOTTI C C C C C C C C C C C C C BIONDELLI M M M M M M C C C C C C C

ARTINI M M M M M M M M M M M M M BLAŽINA C C C C C C C C C C C C C

ASCANI C C C C C C C C C C C C C BOBBA M M M M M M M M M M M M M

ATTAGUILE F F C C C C C C C C C C BOCCADUTRI

AUCI A C C C C C C C C C C C C BOCCI M M M M M M M M M M M M M

BALDASSARRE BOCCIA M M M M M M M M M M M M M

BALDELLI F F T T A C C C C C C C C BOCCUZZI C C C C C C C C C C C C C

BARBANTI C C C C C C C C C C C C C BOLDRINI PAOLA C C C C C C C C C C C C C

BARETTA M M M M M M M M M M M M M BOLOGNESI C C C C C C C C C C C C C

BARGERO C C C C C C C C C C C C C BOMBASSEI C C C C C C C C C C C C C

BARONI A C F F F F F F F F F F F BONACCORSI

BARUFFI C C C C C C C C C C C C BONAFEDE F F F F F F F F F F F

BASILIO A C F F F F F F F F F F F BONIFAZI M M M M M M M M M M M M M

BASSO C C C C C C C C C C C C C BONOMO

BATTAGLIA C C C C C C C C C C C BORDO FRANCO F C C C C C C C C C C C C

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Atti Parlamentari – Votazioni IV – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 1 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

BORDO MICHELE M M M M M M M M M M M M M CAPOZZOLO C C C C C C C C C C C C C

BORGHESE CARBONE M M M M M M M M M M M M M

BORGHESI F F C C C C C C C C C C C CARDINALE C C C C C C C C C C C C

BORGHI C C C C C C C C C C C C C CARELLA C C C C C C C C C C C C C

BORLETTI DELL'ACQUA M M M M M M M M M M M M M CARFAGNA F F C C C C C C C C C C C

BOSCHI M M M M M M M M M M M M M CARIELLO A C F F F F F F F F F F F

BOSCO C C C C C C C C C C C C C CARINELLI

BOSSA F C C C C C C C C C C C C CARLONI C C C C C C C C C C C C

BOSSI C C C C C C C C C CARNEVALI C C C C C C C C C C C C C

BRAGA C C C C C C C C C C CAROCCI C C C C C C C C C C C C C

BRAGANTINI MATTEO M M M C C C C C C C C C C CARRA C C C C C C C C C C C C C

BRAGANTINI PAOLA C C C C C C C C C C C C C CARRESCIA C C C C C C C C C C C C C

BRAMBILLA CARROZZA C C C C C C C C C C C C C

BRANDOLIN C C C C C C C C C C C C C CARUSO

BRATTI M M M M M M M M M M M M M CASATI C C C C C C C C C C C C C

BRESCIA A C F F F F F F F F F F F CASELLATO C C C C C C C C C C C C C

BRESSA M M M M M M M M M M M M M CASERO M M M M M M M M M M M M M

BRIGNONE F C C C C C C C C C C C C CASO A C F F F F F F F F F F

BRUGNEROTTO A C F F F F F F F F F F F CASSANO C C C C C C C C C C C C C

BRUNETTA M M M M M M M M M M M M M CASTELLI A C F F F F F F F

BRUNO BOSSIO C C C C C C C C C C C C C CASTIELLO F F C C C C C C C C C C C

BRUNO C C C C C C C C C C C C C CASTIGLIONE M M M M M M M M M M M M M

BUENO C C C C C C C C C C CASTRICONE C C C C C C C C C C C C C

BURTONE CATALANO C C C C C C C C C C C C C

BUSIN F F C C C C C C C C C C C CATANIA M M M M M M M M M M M M M

BUSINAROLO F F F F F F F F F F CATANOSO GENOESE

BUSTO F F F F F F F F F CAUSI C C C C C C C C C C C C C

BUTTIGLIONE C C C C C C C C C C C C C CAUSIN M M M M M M M M M M M M M

CALABRIA F F C C C C C C C C C C C CECCONI C F F F F F F F F F F F

CALABRO' CENNI

CAMANI C C C C C C C C C C C C C CENSORE C C C C C C C C C C C C C

CAMPANA CENTEMERO M M M M M M M M M M M M M

CANCELLERI CERA

CANI C C C C C C C C C C C C C CESARO ANTIMO M M M M M M M M M M M M M

CAON CESARO LUIGI F F C C C C A C C A

CAPARINI F F C CHAOUKI

CAPELLI C C C C C C C C C C C C CHIARELLI F F C C C C C C C C C C C

CAPEZZONE F F C C C C C C C C C C CHIMIENTI

CAPODICASA F C C C C C C C C C C C CICCHITTO M M M M M M M M M M M M M

CAPONE C C C C C C C C C C C C C CIMBRO F C C C C C C C C C C C C

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Atti Parlamentari – Votazioni V – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 1 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

CIPRINI D'ATTORRE F C C C C C C C C C C C C

CIRACI' F C C F C C DE GIROLAMO C F C C C C C C C C C C C

CIRIELLI A F A C C C C C C C C F F DE LORENZIS A C F F F F F F F F F F F

CIVATI F C C C C C C C C DE MARIA C C C C C C C C C C C C C

COCCIA C C C C C C C C C C C C C DE MENECH C C C C C C C C C C C C C

COLANINNO DE MICHELI M M M M M M M M M M M M M

COLLETTI A C F F F F F F F F F F F DE MITA C C C C C C C C C C C

COLONNESE DE ROSA F F F F F F F F F F

COMINARDI A C F F F F F F F F F F F DEL BASSO DE CARO M M M M M M M M M M M M M

COMINELLI C C C C C C C C C C C C C DEL GROSSO A C F F F F F F F F F F F

COPPOLA M M M M M M M M M M M M M DELLA VALLE A C F F F F F F F F F F

CORDA F F F F F F F F F F DELLAI M M M M M M M M M M M M M

CORSARO F F C C C C C C C C C C C DELL'ARINGA C C C C C C C C C C C C C

COSCIA C C C C C C C C C C C C C DELL'ORCO A C F F F F F F F F F F F

COSTA M M M M M M M M M M M M M DI BATTISTA C F F F F F F F F

COSTANTINO M M M M M M M M M M M M M DI BENEDETTO F F F F F F F F F F

COVA C C C C C C C C C C C C C DI GIOIA M M M M M M M M M M M M M

COVELLO C C C C C C C C C C C C C DI LELLO C C C C C C C C C C C C C

COZZOLINO DI MAIO LUIGI

CRIMI' C C C C C C C C C C C C C DI MAIO MARCO C C C C C C C C C C C C C

CRIMI DI SALVO C C C C C C C C C C C C C

CRIPPA A C F F F F F F F F F F DI STEFANO FABRIZIO F F C C C C C C C C C C C

CRIVELLARI C C C C C C C C C C C C C DI STEFANO MANLIO M M M M M M M M M M M M M

CULOTTA C C C C C C C C C C C C C DI STEFANO MARCO C C C C C C C C C C C C C

CUOMO C C C C C C C C C C C C C DI VITA F F F F F F F F F F

CUPERLO DIENI C F F F F F C F F F F F

CURRO' C C C C C C C C C C C C C D'INCA' F F F F F F F F F F F

DA VILLA A C F F F F F F F F F F F D'INCECCO C C C C C C C C C C C C C

DADONE A C F F F F F F F F F F F DISTASO F F C C C C C C C C C C

DAGA A C F F F F F F F F F F F DONATI C C C C C C C C C C C C C

D'AGOSTINO A C C C C C C C C C C C C D'OTTAVIO C C C C C C C C C C C C C

DAL MORO C C C C C C C C C C C C C DURANTI F C C C C C C C C C C C C

D'ALESSANDRO A C C C C C C C C C C C C D'UVA A C F F F F F F F F F F F

D'ALIA M M M M M M M M M M M M M EPIFANI M M M M M M M M M M M M M

DALLAI C C C C C C C C C C C C C ERMINI C C C C C C C C C C C C

DALL'OSSO A C F F F F F F F F F F F FABBRI C C C C C C C C C C C C C

D'AMBROSIO FAENZI A C C C C C C C C C C C C

DAMBRUOSO M M M C C C C C C C C C C FALCONE C C C C C C C C C C C C C

DAMIANO M M M M M M M M M M M M M FAMIGLIETTI C C C C C C C C C C C C C

D'ARIENZO C C C C C C C C C C C C C FANTINATI

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Atti Parlamentari – Votazioni VI – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 1 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

FANUCCI C C C C C C C C C C C C C GALLINELLA A C F F F F F F F F F F F

FARAONE M M M M M M M M M M M M M GALLO LUIGI

FARINA DANIELE F C C C C C C C C C C C C GALLO RICCARDO F F C C C C C C C C C C C

FARINA GIANNI C C C C C C C C C C C C GALPERTI C C C C C C C C C C C C C

FASSINA C C C C C C C C C C GANDOLFI C C C C C C C C C C C C

FAUTTILLI C C C C C C C C C C C C C GARAVINI C C C C C C C C C C C C C

FAVA C C C C C C C C C C GARNERO SANTANCHE'

FEDI C C C C C C C C C C C C C GAROFALO C C C C C C C C C C C C

FEDRIGA M M M M M M M M M M M M M GAROFANI C C C C C C C C C C C C C

FERRANTI C C C C C C C C C C C C GASPARINI C C C C C C C C C C C C C

FERRARA F C C C C C C C C C C C C GEBHARD C C C C C C C C C C C C C

FERRARESI C F F F F F F F F F F F GELLI M M M M M M M M M M M M M

FERRARI C C C C C C C C C C C C C GELMINI C C C C C C C C C C

FERRO C C C C C C C C C C C C C GENOVESE C C C C C C C C C C

FIANO C C C C C C C C C C C C C GENTILONI SILVERI M M M M M M M M M M M M M

FICO A C F F F F F F F F F F F GHIZZONI C C C C C C C C C C C C C

FIORIO C C C C C C C C C C C C C GIACHETTI C C C C C C C M C C M C C

FIORONI M M M M M M M M M M M M M GIACOBBE C C C C C C C C C C C C C

FITZGERALD NISSOLI C C C C C C C C C C GIACOMELLI M M M M M M M M M M M M M

FOLINO C C C C C C C C C C C C GIACOMONI F F C C C C C C C C C C C

FONTANA CINZIA MARIA C C C C C C C C C C C C C GIAMMANCO F F C C C C C C C C C C C

FONTANA GREGORIO M M M M M M M M M M M M M GIGLI C C C C C C C C C C C C

FONTANELLI F C C C C C C C C C C C C GINATO C C C C C C C C C C C C C

FORMISANO F C C C C C C C C C C C C GINEFRA C C C C C C C C C C C C

FOSSATI C C C C C C C C C GINOBLE C C C C C C C C C C C C C

FRACCARO A C F F F F F F F F A F F GIORDANO GIANCARLO

FRAGOMELI C C C C C C C C C C C C C GIORDANO SILVIA A C F F F F F F F F F F F

FRANCESCHINI M M M M M M M M M M M M M GIORGETTI ALBERTO F F C C C C C C C C C C

FRATOIANNI F C C C C C C C C C C C C GIORGETTI GIANCARLO F F C C C C F C C C C C C

FREGOLENT GIORGIS M M M C C C C C C C C C C

FRUSONE F F F F F F F F F F GITTI C C C C C C C C C C C C C

FUCCI C C C C C C C GIULIANI C C C C C C

FURNARI GIULIETTI C C C C C C C C C C C C C

FUSILLI C C C C C C C C C C C C GNECCHI C C C C C C C C C C C C C

GADDA C C C C C C C C C C C C C GOZI M M M M M M M M M M M M M

GAGNARLI GRANDE A C F F F F F F F F F F F

GALATI GRASSI C C C C C C C C C C C C

GALGANO C C C C C C C C C C C C C GRECO C C C C C C C C C C C C C

GALLI CARLO F C C C C C C C C C C C C GREGORI F C C C C C C C C C C C C

GALLI GIAMPAOLO C C C C C C C C C C C C C GRIBAUDO C C C C C C C C C C C C C

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Atti Parlamentari – Votazioni VII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 1 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

GRILLO A C F F F F F F LOTTI M M M M M M M M M M M M M

GRIMOLDI LUPI M M M M M M M M M M M M M

GUERINI GIUSEPPE C C C C C C C C C C C C C LUPO A C F F F F F F F F F F F

GUERINI LORENZO C C C MADIA M M M M M M M M M M M M M

GUERRA C C C C C C C C C C C C MAESTRI ANDREA F C C C C C C C C C C C C

GUIDESI F F C C C C C C C C C C C MAESTRI PATRIZIA C C C C C C C C C C C C

GULLO F F C C C C C C C C C C C MAGORNO C C C C C C C C C C C C C

GUTGELD C C C MAIETTA

IACONO C C C C C C C C C C C C C MALISANI C C C C C C C C C C C C C

IANNUZZI CRISTIAN A C F F F F F F F F F F F MALPEZZI C C C C C C C C C C C C C

IANNUZZI TINO C C C C C C C C C C C C C MANCIULLI C C C C C C C C C C C C

IMPEGNO C C C C C C C C C C C MANFREDI C C C C C C C C C C C C C

INCERTI C C C C C C C C C C C C MANNINO M M M M M M M M M M M M M

INVERNIZZI F F C C C C C C C C C C C MANTERO A C F F F F F F F F F F F

IORI C C C C C C C C C C C C C MANZI C C C C C C C C C C C C

KRONBICHLER F C C C C C C C C C C C C MARANTELLI C C C C C C C C C C C C

LA MARCA C C C C C C C C C C C C C MARAZZITI C C C C C C C C C C C

LA RUSSA M M M M M M M M M M M M M MARCHETTI C C C C C C C C C C C C C

L'ABBATE A C F F F F F F F F F F MARCHI C C C C C C C C C C C C C

LABRIOLA F F C C C C C C C C C C C MARCOLIN A C C C C C C C C C C C C

LACQUANITI F C C C C C C C C C MARCON F C C C C C C C C C C C C

LAFFRANCO F F C C C C C C C C C C C MARGUERETTAZ C C C C C C C C C C C C C

LAFORGIA M M M C C C C C C C C C C MARIANI C C C C C C C C C C C C C

LAINATI A C C C C C C C C C C C C MARIANO C C C C C C C C C C C C C

LATRONICO F F C C C C C C C C C C C MAROTTA C C C C C C C C C C C C C

LATTUCA C C C C C C C C C C C C C MARROCU C C C C C C C C C C C C

LAURICELLA C C C C C C C C C C C C C MARRONI C C C C C C C C C C C C C

LAVAGNO C C C C C C C C C C C C MARTELLA C C C C C C C C C C C C C

LENZI C C C C C C C C C C C C C MARTELLI F C C C C C C C C C C C C

LEVA F C C C C C C C C C C C C MARTI

LIBRANDI C C C C C C C C C C C C C MARTINELLI

LIUZZI MARTINO ANTONIO F F C C C C C C C C C C C

LO MONTE MARTINO PIERDOMENICO C C C C C C C C C C C C C

LOCATELLI C C C C C C C C C C C C C MARZANA

LODOLINI C C C C C C C C C C C C C MARZANO F C C C C C C C C C C C C

LOMBARDI A C F F F F F F F F F F F MASSA C C C C C C C C C C C C C

LONGO F F C C C C C C C C C C C MATARRELLI F C C C C C C C C C C C C

LOREFICE MATARRESE C C C C C C C C C C C C C

LORENZIN M M M M M M M M M M M M M MATTIELLO C C C C C C C C C C C C C

LOSACCO M M M M M M M M M M M M M MAURI C C C C C C C C C C C C C

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Atti Parlamentari – Votazioni VIII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 1 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

MAZZIOTTI DI CELSO C C C C C C C C C C C NICCHI F C C C C C C C C C C C C

MAZZOLI C C C C C NICOLETTI M M M M M M M M M M M M M

MELILLA F C C C C C C C C C C C C NUTI F F F F F F F F F

MELILLI C C C C C C C C C C C C C OCCHIUTO F F C C C C C C C C C C C

MELONI GIORGIA OLIARO C C C C C C C C C C C C C

MELONI MARCO C C C C C C C C C C C C C OLIVERIO C C C C C C C C C C C C

MENORELLO C C C C C C C C C A C C ORFINI

MERLO F F C C C C C C C C C C C ORLANDO C C C C C C C C C C C C C

META M M M M M M M M M M M M M OTTOBRE C C C C C C C C C

MICCOLI C C C C C C C C C C C C PAGANI C C C C C C C C C C C

MICILLO A C F F F F F F F F F F F PAGANO C C C C C C C C C C

MIGLIORE M M M M M M M M M M M M M PAGLIA F C C C C C C C C C C C

MILANATO F F C C C C C C C C C C C PALAZZOTTO

MINARDO F F C C C C C C C C C C C PALESE F F C C C C C C C C C C C

MINNUCCI C C C C C C C C C C C C C PALLADINO C C C C C C C C C C C C C

MIOTTO C C C C C C C C C C C C C PALMA C C C C C C C C C C C C C

MISIANI C C C C C C C C C C C C C PALMIERI

MISURACA C C C C C C C C C C PALMIZIO F F C C C C C C C C C C C

MOGNATO F C C C C C C C C C C C C PANNARALE M M M M M M M M M M M M M

MOLEA PARENTELA

MOLTENI F F C C C C C C C C C C C PARIS C C C C C C C C C C C C C

MONACO C C C C C C C C C C C C PARISI C C C C C C C C C C C C

MONCHIERO C C C C C C C C C C C PARRINI C C C C C C C C C C C C C

MONGIELLO C C C C C C C C C C C C C PASTORELLI C C C C C C C C C C C C

MONTRONI C C C C C C C C C C C C C PASTORINO

MORANI C C C PATRIARCA C C C C C C C C C C C C C

MORASSUT C C C C C C C C C C C PELILLO

MORETTO C C C C C C C C C C C C C PELLEGRINO

MOSCATT C C C C C C C C C C C C C PELUFFO C C C C C C C C C C C C C

MOTTOLA C C C C C C C C C C C C C PES C C C C C C C C C C C C C

MUCCI C C C A A C C C C C C C C PESCO F F F F F F F F F F

MURA C C C C C C C C C C C C C PETRAROLI A C F F F F F F F F

MURER PETRENGA A F A C C C C C C C C F F

MURGIA A F A C C C C C C C C F F PETRINI C C C C C C C C C C

NACCARATO C C C C C C C C C C C C PIAZZONI C C C C C C C C C C C C

NARDI C C C C C C C C C C C C C PICCHI F F C C C C C C C C C C C

NARDUOLO C C C C C C C C C C C C C PICCIONE

NASTRI A F A C C C F C C C C F F PICCOLI NARDELLI C C C C C C C C C C C C

NESCI A C F F F F F F F F PICCOLO GIORGIO F C C C C C C C C C C C C

NESI PICCOLO SALVATORE C C C C C C C C C C C C C

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Atti Parlamentari – Votazioni IX – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 1 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

PICCONE ROCCELLA C C C C C C C C C C

PIEPOLI M M M M M M M M M M M M M ROCCHI C C C C C C C C C C C C C

PILI A A A A A A A A A A A A A ROMANINI C C C C C C C C C C C C

PILOZZI ROMANO ANDREA

PINI GIANLUCA M M M M M M M M M M M M M ROMANO FRANCESCO SAVERIO M M M M M M M M M M M M M

PINI GIUDITTA C C C C C C C C C C A C C ROMANO PAOLO NICOLO'

PINNA C C C C C C C C C C C ROMELE F F C C C C C C C C C C C

PIRAS F C C C C C C C C C C C C RONDINI F F C C C C C C C C C C

PISANO A C F F F F F F F F F F F ROSATO C C C C C C C C C C C C

PISICCHIO M M M M M M M M M M M M M ROSSI DOMENICO M M M M M M M M M M M M M

PISO F F A C C C C C C C C C C ROSSI PAOLO C C C C C C C C C C C C C

PIZZOLANTE C C C C C ROSSOMANDO C C C C C

PLACIDO F C C C C C C C C C C C C ROSTAN M M M M M M M M M M M M M

PLANGGER C C C C C C C C C ROSTELLATO C C C C C C C C C C C C C

POLIDORI F C C C C C C C C C C ROTONDI

POLLASTRINI C C C C C C C C C C C C C ROTTA C C C C C C C C C C C

POLVERINI F F C C C C C C C C C C C RUBINATO C C C C C C C C C C C

PORTA C C C C C C C C C C C C C RUGHETTI M M M M M M M M M M M M M

PORTAS C C C C C C C C C C C C C RUOCCO F F F F F F F F F F

PRATAVIERA F F C C C C C C C C C C RUSSO F F C C C C C C C C C C C

PRESTIGIACOMO F F C C C C C C C C C C C SALTAMARTINI F F C C C C C C C C C

PREZIOSI C C C C C C C C C C C C C SAMMARCO C C C C C C C C C C C C C

PRINA C C C C C C C C C C C C C SANGA C C C C C C C C C C C C C

PRODANI F F F F F F F F F F F F F SANI C C C C C C C C C

QUARANTA F C C C C C C C C C C SANNA FRANCESCO C C C C C C C C C C C C

QUARTAPELLE PROCOPIO M M M M M M M M M M M M M SANNA GIOVANNA C C C C C C C C C C C C C

QUINTARELLI C C C C C C C C C C C C SANNICANDRO F C C C C C C C C C C C C

RABINO C C C SANTELLI

RACITI C C C C C C C C C C C C SANTERINI C C C C C C C C C C C C C

RAGOSTA F C C C C C C C C C C C C SARRO F F C C C C C C C C C

RAMPELLI A F A C C C C C C C F F SARTI A C F F F F F F F F F F F

RAMPI C C C C C C C C C C C C C SAVINO ELVIRA C C C C C C C C C C

RAVETTO M M M M M M M M M M M M M SAVINO SANDRA F F C C C C C C C C C C C

REALACCI C C C C C C C C C C C C C SBERNA C C C C C C C C C C C C C

RIBAUDO C C C C C C C C C C C C C SBROLLINI C C C C C C C C C C C C C

RICCIATTI F C C C C C C C C C C C C SCAGLIUSI A C F F F F F F F F F F F

RICHETTI C C C C C C C C C C C C C SCALFAROTTO M M M M M M M M M M M M M

RIGONI M M M M M M M M M M M M M SCANU M M M M M M M M M M M M M

RIZZETTO A F A C C C F SCHIRO' C C C C C C C C C C C C C

RIZZO SCHULLIAN C C C C C C C C C C C C C

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Atti Parlamentari – Votazioni X – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 1 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

SCOPELLITI C C C C C C C C C C C C C TULLO C C C C C C C C C C C C C

SCOTTO F C C C C C C C C C C TURCO A C F F F F F F F F F F F

SCUVERA C C C C C C C C C C C C C VACCA A C F F F F F F F F F F F

SECCO F F C C C C C C C C C C C VACCARO C C C C C C C C C C C C

SEGONI F C C A F F F F F F F F F VALENTE SIMONE A C F F F F F F F F F F F

SENALDI C C C C C C C C C C C C C VALENTE VALERIA C C C C C C C C C C C C

SERENI T T M M T T T T T T T T T VALENTINI C C C C C C C C C C

SGAMBATO C C C C C C C C C C C C C VALIANTE C C C C C C C C C C C C C

SIBILIA C F F F F F F F F F F F VALLASCAS

SIMONETTI F F C C C C C C C C C C C VARGIU C C C C C C C C C C C C C

SIMONI C C C C C C C C C C C C C VAZIO C C C C C C C C C C C C C

SISTO F F C C C C C C C C C C VECCHIO

SORIAL F F F F F F VELLA F F C C C C C C C C C C C

SOTTANELLI C C C C C C C C C C C C C VELO M M M M M M M M M M M M M

SPADONI VENITTELLI C C C C C C C C C C C C C

SPERANZA M M M M M M M M M M M M M VENTRICELLI C C C C C C C C C C C C C

SPESSOTTO F F F F F F F F F F VERINI C C C C C C C C C C C C C

SQUERI F F C C C C C C C C C C C VEZZALI A C C C C C C C C C C C C

STUMPO F C C C C C C C C C C C C VICO C C C C C C C C C C C C

TABACCI M M M M M M M M M C C C VIGNALI M M M M M M M M M M M M M

TACCONI VIGNAROLI A C F F F F F F F F F F F

TAGLIALATELA VILLAROSA A C F F F F F F F F F F F

TANCREDI C C C C C C C VILLECCO CALIPARI

TARANTO C C C C C C C C C C C C C VITO F F C C C C C C C C C C C

TARICCO C C C C C C C C C C C C C ZACCAGNINI F C C C C C C C C C C C

TARTAGLIONE C C C C C C C C C C C C C ZAMPA M M M M M M M M M M M M M

TENTORI C C C C C C C C C C C C C ZAN C C C C C C C C C C C C C

TERROSI C C C C C C C C C C C C C ZANETTI A C C C C C C C C C C C C

TERZONI M M M M M M M M M M M M M ZANIN C C C C C C C C C C C C C

TIDEI C C C C C C C C C C C ZAPPULLA F C C C C C C C C C C C C

TINAGLI C C C C C C C C C C C ZARATTI F C C C C C C C C C C C C

TOFALO A C F F F F F F F F F F F ZARDINI C C C C C C C C C C C C

TONINELLI ZOGGIA F C C C C C C C C C C C C

TOTARO A F A C C C C C C C C F F ZOLEZZI

TRIPIEDI A C F F F F F F F F F C F

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Atti Parlamentari – Votazioni XI – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 2 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 25

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

ABRIGNANI C C C C C C C C C C F - BATTELLI -

ADORNATO C C C C C C C C C C C - BAZOLI C C C C C C C C C C F -

AGOSTINELLI F F F F C F F C F C C - BECATTINI C C C C C C C C C C C F -

AGOSTINI LUCIANO - BECHIS -

AGOSTINI ROBERTA C C C C C C C C C C F - BELLANOVA M M M M M M M M M M M M -

AIELLO C C C C C C C C C C C F - BENAMATI C C C C C C C C C C F -

AIRAUDO F C C C C C C C C C F - BENEDETTI F F F F C F F C F F C C -

ALBANELLA C C C C C C C C C C C F - BENI C C C C C C C C C C C F -

ALBERTI - BERGAMINI C F F F C F F C C C F -

ALBINI C C C C C C C C C C F A - BERGONZI C C C C C C C C C C C F -

ALFANO ANGELINO M M M M M M M M M M M M - BERLINGHIERI C C C C C C C C C C C F -

ALFANO GIOACCHINO M M M M M M M M M M M M - BERNARDO M M M M M M M M M M M M -

ALFREIDER M M M M M M M M M M M M - BERNINI MASSIMILIANO F F F F C F F C F F C C -

ALLASIA C F F F C F F F F F C - BERNINI PAOLO F F F F C F F C F F C C -

ALLI M M M M M M M M M M M M - BERRETTA C C C C C C C C C C C F -

ALTIERI C C F F F F F F F F F C - BERSANI C C C C C C C C C F -

AMATO C C C C C C C C C C C F - BIANCHI DORINA M M M M M M M M M M M M -

AMENDOLA M M M M M M M M M M M F - BIANCHI NICOLA F F F F C F F C F C C -

AMICI M M M M C C C C C F - BIANCHI STELLA C C C C C C C C C C C F -

AMODDIO C C C C C C C C C C C F - BIANCOFIORE C C F F C F C F F F -

ANGELUCCI - BIANCONI -

ANTEZZA C C C C C C C C C C F - BIASOTTI C F F C F C C C F C -

ANZALDI F - BINDI M M M M M M M M M M M F -

ARCHI C F F F C F F C C C F C - BINETTI -

ARGENTIN C C C C C C C C A C C - BINI C C C C C C C C C C C F -

ARLOTTI C C C C C C C C C C C F - BIONDELLI C C C C C C C C C C C F -

ARTINI M M M M M M M M M M M M - BLAŽINA C C C C C C C C C C C F -

ASCANI C C C C C C C C C C C F - BOBBA M M M M M M M M M M M M -

ATTAGUILE A F F F F F F F F F F C - BOCCADUTRI -

AUCI C C C C C C C C C C F - BOCCI M M M M M M M M M M M F -

BALDASSARRE - BOCCIA M M M M M M M M M M M F -

BALDELLI C F F F C F F C C C F C - BOCCUZZI C C C C C C C C C C C F -

BARBANTI C C C C C C C C C C C F - BOLDRINI PAOLA C C C C C C C C C C C F -

BARETTA M M M M M M M M M M M M - BOLOGNESI C C C C C C C C C C C F -

BARGERO C C C C C C C C C C C F - BOMBASSEI C C C C C C C C F C C -

BARONI F F F F C F F C F F C C - BONACCORSI -

BARUFFI C C C C C C C C C C F - BONAFEDE F F F F C F F C F F C C -

BASILIO F F F F C F F C F F C C - BONIFAZI M M M M M M M M M M M M -

BASSO C C C C C C C C C C C F - BONOMO -

BATTAGLIA C C C C C C C F C - BORDO FRANCO C C C C C C C C C C F A -

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Atti Parlamentari – Votazioni XII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 2 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 25

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

BORDO MICHELE M M M M M M M M M M M F - CAPOZZOLO C C C C C C C C C C F -

BORGHESE - CARBONE M M M M M M M M M M M M -

BORGHESI C F F F F C F F F F F C - CARDINALE C C C C C C C C C C C F -

BORGHI C C C C C C C C C C C F - CARELLA C C C C C C C C C C C F -

BORLETTI DELL'ACQUA M M M M M M M M M M M M - CARFAGNA C F F F C F C F C F C -

BOSCHI M M M M M M M M M M M M - CARIELLO F F F F C F F C F F C C -

BOSCO C C C C C C C C C C C F - CARINELLI -

BOSSA C C C C C C C C C C F - CARLONI C C C C C C C C C C F -

BOSSI C F F F F C F F F F F C - CARNEVALI C C C C C C C C C C C F -

BRAGA C C C C C C C C C C F - CAROCCI C C C C C C C C C C C F -

BRAGANTINI MATTEO C C F F F F F F F F F C - CARRA C C C C C C C C C C C F -

BRAGANTINI PAOLA C C C C C C C C C C F - CARRESCIA C C C C C C C C C C C F -

BRAMBILLA - CARROZZA C C C C C C C C C C C F -

BRANDOLIN C C C C C C C C C C F - CARUSO -

BRATTI M M M M M M M M M M M F - CASATI C C C C C C C C C C C F -

BRESCIA F F F F C F F C F F C C - CASELLATO C C C C C C C C C C C F -

BRESSA M M M M M M M M M M M M - CASERO M M M M M M M M M M M M -

BRIGNONE F C C C C C C C C C F C - CASO F F F C F F C F F C C -

BRUGNEROTTO F F F F C F F C F F C C - CASSANO C C C C C C C C C C C F -

BRUNETTA M M M M M M M M M M M C - CASTELLI F F F F C F F C F F C C -

BRUNO BOSSIO C C C C C C C C C C C F - CASTIELLO A F F F -

BRUNO C C C C C C C C C C - CASTIGLIONE M M M M M M M M M M M M -

BUENO C C C C C C C C C C C F - CASTRICONE C C C C C C C C C C C F -

BURTONE - CATALANO C C C C C C C C C C C A -

BUSIN A F F F F C F F F F F C - CATANIA M M M M M M M M M M M M -

BUSINAROLO F F F F C F F C F F C - CATANOSO GENOESE -

BUSTO F F F F C F F C F F C - CAUSI C C C C C C C C C C C F -

BUTTIGLIONE C C C C C C C C C C C C - CAUSIN M M M M M M M M M M M M -

CALABRIA C C F F C F F C F C F - CECCONI F F F F C F F C F F C C -

CALABRO' - CENNI -

CAMANI C C C C C C C C C C C F - CENSORE C C C C C C C C C C F -

CAMPANA - CENTEMERO M M M M M M M M M M M M -

CANCELLERI - CERA -

CANI C C C C C C C C C F - CESARO ANTIMO M M M M M M M M M M M M -

CAON - CESARO LUIGI F C F -

CAPARINI C F F F F F C - CHAOUKI -

CAPELLI C C C C C C C C C C C F - CHIARELLI C C F F F F F F F F F -

CAPEZZONE C F C - CHIMIENTI -

CAPODICASA C C C C C C C C C C F A - CICCHITTO M M M M M M M M M M M M -

CAPONE C C C C C C C C C C C F - CIMBRO C C C C C C C C C C F A -

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Atti Parlamentari – Votazioni XIII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 2 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 25

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

CIPRINI - D'ATTORRE C C C C C C C C C C F -

CIRACI' C C F F F C F F F - DE GIROLAMO C F F F F F F F C C C C -

CIRIELLI F F F F F F F F F F C C - DE LORENZIS F F F F C F F C F F C C -

CIVATI F C C C C C C C C C F C - DE MARIA C C C C C C C C C C C F -

COCCIA C C C C C C C C C C C F - DE MENECH C C C C C C C C C C C F -

COLANINNO - DE MICHELI M M M M M M M M M M M F -

COLLETTI F F F F C F F C F F C - DE MITA C C C C C C C C C C C -

COLONNESE - DE ROSA F F F F C F F C F F C C -

COMINARDI F F F F C F F C F F C C - DEL BASSO DE CARO M M M M M M M M M M M F -

COMINELLI C C C C C C C C C C C F - DEL GROSSO F F F F C F F C F F C C -

COPPOLA M M M M M M M M M M M F - DELLA VALLE F F F F C F F C F F C C -

CORDA F F F F C F F C F F C C - DELLAI M M M M M M M M M M M F -

CORSARO C C F F F F F F F F F - DELL'ARINGA C C C C C C C C C C C F -

COSCIA C C C C C C C C C C C F - DELL'ORCO F F F F C F F F C C -

COSTA M M M M M M M M M M M C - DI BATTISTA F F F F C F F C F F C C -

COSTANTINO M M M M M M M M M M M M - DI BENEDETTO F F F F C F F C F F C -

COVA C C C C C C C C C C C F - DI GIOIA M M M M M M M M M M M F -

COVELLO C C C C C C C C C F - DI LELLO C C C C C C C C C C C F -

COZZOLINO - DI MAIO LUIGI C -

CRIMI' C C C C C C C C C C C F - DI MAIO MARCO C C C C C C C C C C C F -

CRIMI - DI SALVO C C C C C C C C C C C F -

CRIPPA F F F F C F F C F F C C - DI STEFANO FABRIZIO C C F F F F C C C F F -

CRIVELLARI C C C C C C C C C C C F - DI STEFANO MANLIO M M M M M M M M M M M M -

CULOTTA C C C C C C C C C C C F - DI STEFANO MARCO C C C C C C C C C C C -

CUOMO C C C C C C C C C C F - DI VITA F F F C F F C F F C C -

CUPERLO - DIENI F F F F C F F C F F C C -

CURRO' C C C C C C C C C C F - D'INCA' F F F F C F F C F F C C -

DA VILLA F F F F C F F C F F C C - D'INCECCO C C C C C C C C C C C F -

DADONE F F F F C F F C F F C C - DISTASO C C F F F F F F F F F C -

DAGA F F F F C F F C F F C C - DONATI C C C C C C C C C C F -

D'AGOSTINO C C C C C C C C C C F C - D'OTTAVIO C C C C C C C C C C C F -

DAL MORO C C C C C C C C C F - DURANTI C C C C C C C C C C F A -

D'ALESSANDRO C C C C C C C C C C F - D'UVA F F F F C F F C F F C C -

D'ALIA M M M M M M M M M M M M - EPIFANI M M M M M M M M M M M M -

DALLAI C C C C C C C C C C C F - ERMINI C C C C C C C C C F -

DALL'OSSO F F F F C F F C F F C C - FABBRI C C C C C C C C C C C F -

D'AMBROSIO - FAENZI C C C C C C C C C C F C -

DAMBRUOSO C C C C C C C C C C C - FALCONE C C C C C C C C C C C F -

DAMIANO M M M M M M M M M M M F - FAMIGLIETTI C C C C C C C C C C C F -

D'ARIENZO C C C C C C C C C C C F - FANTINATI -

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Atti Parlamentari – Votazioni XIV – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 2 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 25

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

FANUCCI C C C C C C C C C C C F - GALLINELLA F F F F C F F C F F C C -

FARAONE M M M M M M M M M M M M - GALLO LUIGI -

FARINA DANIELE F C C C C C C C C C F C - GALLO RICCARDO C C F F F F F C C C F -

FARINA GIANNI C C C C C C C C C C C F - GALPERTI C C C C C C C C C C C F -

FASSINA F C C C C C C C C C F - GANDOLFI C C C C C C C C C C F -

FAUTTILLI C C C C C C C C C C C F - GARAVINI C C C C C C C C C C C F -

FAVA C C C C C C C C C C F - GARNERO SANTANCHE' -

FEDI C C C C C C C C C C C F - GAROFALO C C C C C C C C C C C F -

FEDRIGA M M M M M M M M M M M C - GAROFANI C C C C C C C C C C C F -

FERRANTI C C C C C C C C C F - GASPARINI C C C C C C C C C C C F -

FERRARA C C C C C C C C C C F - GEBHARD C C C C C C C C C C C F -

FERRARESI F F F F C F F C F F C C - GELLI M M M M M M M M M M M F -

FERRARI C C C C C C C C C C C F - GELMINI C F F C F F C C C F -

FERRO C C C C C C C C C C C F - GENOVESE C C C F F F F C C C F -

FIANO C C C C C C C C C C C F - GENTILONI SILVERI M M M M M M M M M M M M -

FICO F F F F C F F C F F C C - GHIZZONI C C C C C C C C C C C F -

FIORIO C C C C C C C C C C C F - GIACHETTI M C C M C C C C C C C F -

FIORONI M M M M M M M M M M M M - GIACOBBE C C C C C C C C C C C F -

FITZGERALD NISSOLI C C C C C C F F F C F - GIACOMELLI M M M M M M M M M M M F -

FOLINO C C C C C C C C C C F - GIACOMONI C F F F C F F C C C F -

FONTANA CINZIA MARIA C C C C C C C C C C C F - GIAMMANCO C F F F C F F C F F F -

FONTANA GREGORIO M M M M M M M M M M M M - GIGLI C C C C C C C C C C C -

FONTANELLI C C C C C C C C C C F A - GINATO C C C C C C C C C C C F -

FORMISANO C C C C C C C C F - GINEFRA C C C C C C C C C C C F -

FOSSATI C C C C C C C C C F A - GINOBLE C C C C C C C C C C C F -

FRACCARO F F F F C F F C F F C C - GIORDANO GIANCARLO -

FRAGOMELI C C C C C C C C C C C F - GIORDANO SILVIA F F F F C F F C F F C C -

FRANCESCHINI M M M M M M M M M M M F - GIORGETTI ALBERTO C F F F F F F F C F C -

FRATOIANNI F C C C C C C C C C F - GIORGETTI GIANCARLO A F F F F C F F F F F C -

FREGOLENT - GIORGIS C C C C C C C C C C F -

FRUSONE F F F F C F F C F F C C - GITTI C C C C C C C C A C C F -

FUCCI C C F F F F F F F F C - GIULIANI F -

FURNARI - GIULIETTI C C C C C C C C C C C F -

FUSILLI C C C C C C C C C C C F - GNECCHI C C C C C C C C C C C F -

GADDA C C C C C C C C C C C F - GOZI M M M M M M M M M M M F -

GAGNARLI - GRANDE F F F F C F F C F F C -

GALATI - GRASSI C C C C C C C C C C F -

GALGANO C C C C C C C C C C C F - GRECO C C C C C C C C C C F -

GALLI CARLO C C C C C C C C C C F A - GREGORI F C C C C C C C C C F -

GALLI GIAMPAOLO C C C C C C C C C - GRIBAUDO C C C C C C C C C C C F -

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Atti Parlamentari – Votazioni XV – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 2 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 25

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

GRILLO F F F F C F F C F F C C - LOTTI M M M M M M M M M M M M -

GRIMOLDI - LUPI M M M M M M M M M M M F -

GUERINI GIUSEPPE C C C C C C C C C C C F - LUPO F F F F C F F C F C C -

GUERINI LORENZO C C C C C C C C C F - MADIA M M M M M M M M M M M F -

GUERRA C C C C C C C C C C F - MAESTRI ANDREA F C C C C C C C C C F C -

GUIDESI C F F F F C F F F F F C - MAESTRI PATRIZIA C C C C C C C C C C C F -

GULLO C C F F F F F F C C F C - MAGORNO C C C C C C C C C C F -

GUTGELD F - MAIETTA -

IACONO C C C C C C C C C C C - MALISANI C C C C C C C C C C C F -

IANNUZZI CRISTIAN F F F F C F F C F F C C - MALPEZZI C C C C C C C C C C C F -

IANNUZZI TINO C C C C C C C C C C C F - MANCIULLI C C C C C C C C C C C F -

IMPEGNO C C C C C C C C C C C F - MANFREDI C C C C C C C C C C C F -

INCERTI C C C C C C C C C C C F - MANNINO M M M M M M M M M M M M -

INVERNIZZI C F F F F C F F F F F C - MANTERO F F F F C F F C F F C C -

IORI C C C C C C C C C C C F - MANZI C C C C C C C C C C C F -

KRONBICHLER C C C C C C C C C C F A - MARANTELLI C C C C C C C C C C C F -

LA MARCA C C C C C C C C C C C F - MARAZZITI C C C C C C C C C C F -

LA RUSSA M M M M M M M M M M M M - MARCHETTI C C C C C C C C C C F -

L'ABBATE F F F C F F C F F C C - MARCHI C C C C C C C C C C C F -

LABRIOLA C C F F F F F C C C F - MARCOLIN C C C C C C C F C F C -

LACQUANITI C C C C C C C C C C C F - MARCON F C C C C C C C C C F -

LAFFRANCO C F F F F F A F C F F - MARGUERETTAZ C C C C C C C C C C C F -

LAFORGIA C C C C C C C C C C F A - MARIANI C C C C C C C C C C F -

LAINATI C C C C C C C C C C C A - MARIANO C C C C C C C C C C C F -

LATRONICO C C F F F F F F F F F C - MAROTTA C C C C C C C C C C C F -

LATTUCA C C C C C C C C C C C F - MARROCU C C C C C C C C C C C F -

LAURICELLA C C C C C C C C C C C F - MARRONI C C C C C C C C C C C F -

LAVAGNO C C C C C C C C C C C F - MARTELLA C C C C C C C C C C C F -

LENZI C C C C C C C C C C F - MARTELLI C C C C C C C C C C F A -

LEVA C C C C C C C C C C F A - MARTI -

LIBRANDI C C C C C C C C C C C - MARTINELLI -

LIUZZI - MARTINO ANTONIO C C C C C C C C C C F -

LO MONTE - MARTINO PIERDOMENICO C C C C C C C C C C C F -

LOCATELLI C C C C C C C C C C C F - MARZANA -

LODOLINI C C C C C C C C C C C F - MARZANO C C C C C C C C C C C F -

LOMBARDI F F F F C F F C F F C C - MASSA C C C C C C C C C C C F -

LONGO C C C C C C C C C C F - MATARRELLI C C C C C C C C C C F -

LOREFICE - MATARRESE C C C C C C C C C C F C -

LORENZIN M M M M M M M M M M M M - MATTIELLO C C C C C C C C C C C F -

LOSACCO M M M M M M M M M M M F - MAURI C C C C C C C C C C C F -

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Atti Parlamentari – Votazioni XVI – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 2 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 25

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

MAZZIOTTI DI CELSO C C C C C C C C C C C F - NICCHI C C C C C C C C C C F A -

MAZZOLI F - NICOLETTI M M M M M M M M M M M M -

MELILLA C C C C C C C C C C F A - NUTI F F F F C F F C F F C C -

MELILLI C C C C C - OCCHIUTO C F F F C F F C C C F C -

MELONI GIORGIA - OLIARO C C C C C C C C C C C F -

MELONI MARCO C C C C C C C C C C C F - OLIVERIO C C C C C C C C C C F -

MENORELLO C C C C C A C C C C F C - ORFINI -

MERLO C C F F F F F F C F F C - ORLANDO C C C C C F -

META M M M M M M M M M M M F - OTTOBRE C C C C C C C C C C C F -

MICCOLI C C C C C C C C C C C F - PAGANI C C C C C C C C C C C F -

MICILLO F F F F C F F C F F C C - PAGANO F F F F F F F F F F C -

MIGLIORE M M M M M M M M M M M F - PAGLIA F C C C C C C C C C F C -

MILANATO C F F F C F F C C C F C - PALAZZOTTO -

MINARDO C C F F F F F C C C C C - PALESE C F F F F C F F F F F C -

MINNUCCI C C C C C C C C C C C F - PALLADINO C C C C C C C C C C C -

MIOTTO C C C C C C C C C C C F - PALMA C C C C C C C C C C C F -

MISIANI C C C C C C C C C C C F - PALMIERI C -

MISURACA C C C C C C C C C C C F - PALMIZIO C F F F C F C C C F C -

MOGNATO C C C C C C C C C C F A - PANNARALE M M M M M M M M M M M M -

MOLEA - PARENTELA -

MOLTENI C F F F C F F F F F C - PARIS C C C C C C C C C C C F -

MONACO C C C C C C C C C C C F - PARISI C C C C C C C C C C F -

MONCHIERO C C C C C C C C C C C - PARRINI C C C C C C C C C C F -

MONGIELLO C C C C C C C C C C C F - PASTORELLI C C C C C C C C C C C F -

MONTRONI C C C C C C C C C C C F - PASTORINO -

MORANI F - PATRIARCA C C C C C C C C C C C F -

MORASSUT C C C C C C C C C C C - PELILLO -

MORETTO C C C C C C C C C C C F - PELLEGRINO -

MOSCATT C C C C C C C C C C C F - PELUFFO C C C C C C C C C C C F -

MOTTOLA C C C C C C C C C C C - PES C C C C C C C C C C C F -

MUCCI C A C A C C A C C C F A - PESCO F F F F C F F C F F C C -

MURA C C C C C C C C C C C F - PETRAROLI F F F F F C C -

MURER - PETRENGA F F F F F F F F F -

MURGIA F F F F F F F F F F C C - PETRINI C C C C C C C C C C C F -

NACCARATO C C C C C C C C C C C F - PIAZZONI C C C C C C C C C C C F -

NARDI C C C C C C C C C C C F - PICCHI A F F F F C F F F F F C -

NARDUOLO C C C C C C C C C C C F - PICCIONE -

NASTRI F F F F F F F F F F C C - PICCOLI NARDELLI C C C C C C C C C C C F -

NESCI F F F C F F C F F C C - PICCOLO GIORGIO C C C C C C C C C C -

NESI - PICCOLO SALVATORE C C C C C C C C C C -

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Atti Parlamentari – Votazioni XVII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 2 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 25

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

PICCONE - ROCCELLA C F F F F F F F A F F -

PIEPOLI M M M M M M M M M M M M - ROCCHI C C C C C C C C C C C F -

PILI A A A A A A A A A A A - ROMANINI C C C C C C C C C C C F -

PILOZZI C C C C C C C C F - ROMANO ANDREA F -

PINI GIANLUCA M M M M M M M M M M M M - ROMANO FRANCESCO SAVERIO M M M M M M M M M M M M -

PINI GIUDITTA C C C C C C C C C C C F - ROMANO PAOLO NICOLO' -

PINNA C C C C C C C C C C C F - ROMELE C F F F C F F C C C F C -

PIRAS C C C C C C C C C C F - RONDINI C F F F C F F F F F C -

PISANO F F F F C F F C F F C C - ROSATO C C C C C C C C C C C F -

PISICCHIO M M M M M M M M M M M F - ROSSI DOMENICO M M M M M M M M M M M M -

PISO C F F F F F F F A A F - ROSSI PAOLO C C C C C C C C C C C F -

PIZZOLANTE C C C C C C C C C C C - ROSSOMANDO C C C C C C C C C C F -

PLACIDO F C C C C C C C C C F C - ROSTAN M M M M M M M M M M M M -

PLANGGER F C C C C C C C C C F - ROSTELLATO C C C C C C C C C C C F -

POLIDORI C F F F C F F C C C F C - ROTONDI -

POLLASTRINI C C C C C C C C C C C F - ROTTA C C C C C C C C C C C F -

POLVERINI C F F F C F F C C C F C - RUBINATO C C C C C C C C C C F -

PORTA C C C C C C C C C C C F - RUGHETTI M M M M M M M M M M M F -

PORTAS C C C C C C C C C C F - RUOCCO F F F F C F F C F F C C -

PRATAVIERA F F C C F F F F F F C - RUSSO C F F F C F F F C C F C -

PRESTIGIACOMO C C C C C F F C F C F C - SALTAMARTINI C F F F F C F F F F F -

PREZIOSI C C C C C C C C C C C F - SAMMARCO C C C C C C C C C C C F -

PRINA C C C C C C C C C C C F - SANGA C C C C C C C C C C C F -

PRODANI F F F F F F F C F F C C - SANI C C C C C C C C C C C F -

QUARANTA C C C C C C C C C C F A - SANNA FRANCESCO C C C C C C C C C C C F -

QUARTAPELLE PROCOPIO M M M M M M M M M M M M - SANNA GIOVANNA C C C C C C C C C C C F -

QUINTARELLI C C C C C C C C C C C - SANNICANDRO C C C C C C C C C C F A -

RABINO C - SANTELLI -

RACITI C C C C C C C C C C C F - SANTERINI C C C C C C C C C C F -

RAGOSTA F C C C C C C C C C F - SARRO C F F F F F C C C C F C -

RAMPELLI F F F F F F F F - SARTI F F F F C F F C F F C C -

RAMPI C C C C C C C C C C C F - SAVINO ELVIRA C C F F C F F C F F F -

RAVETTO M M M M M M M M M M M M - SAVINO SANDRA C F F F C F F C C C F C -

REALACCI C C C C C C C C C C C F - SBERNA C C C C C C C C C C C F -

RIBAUDO C C C C C C C C C C C F - SBROLLINI C C C C C C C C C F -

RICCIATTI C C C C C C C C C C F A - SCAGLIUSI F F F F C F F C F F C C -

RICHETTI C C C C C C C C C C C F - SCALFAROTTO M M M M M M M M M M M M -

RIGONI M M M M M M M M M M M M - SCANU M M M M M M M M M M M M -

RIZZETTO F F F F F F F F F C C - SCHIRO' C C C C C C C C C C C F -

RIZZO - SCHULLIAN C C C C C C C C C C C F -

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Atti Parlamentari – Votazioni XVIII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 14 GIUGNO 2017 – N. 813

ELENCO N. 2 DI 2 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 25

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

SCOPELLITI C C C C C C C C C C C F - TULLO C C C C C C C C C C C F -

SCOTTO C C C C C C C C C C A - TURCO F F F F C F C C F F C C -

SCUVERA C C C C C C C C C F - VACCA F F F F C F F C F F C C -

SECCO C F F F C F F C C C F - VACCARO C C C C C C C -

SEGONI F C F F C F C - VALENTE SIMONE F F F F F C C -

SENALDI C C C C C C C C C C C F - VALENTE VALERIA C C C C C C C C C C C F -

SERENI T T T T T T T T T M M M - VALENTINI C C F F F F F C C C F C -

SGAMBATO C C C C C C C C C C C F - VALIANTE C C C C C C C C C C C -

SIBILIA F F F F C F F C F F C C - VALLASCAS -

SIMONETTI C F F F F C F F F F F C - VARGIU C C C C C C C C C C F C -

SIMONI C C C C C C C C C C C F - VAZIO C C C C C C C C C C F -

SISTO C F F F C F A C C C F C - VECCHIO -

SORIAL F F F F C F F C F F C - VELLA C F F F C F F C F C F C -

SOTTANELLI C C C C C C C C C C C C - VELO M M M M M M M M M M M F -

SPADONI - VENITTELLI C C C C C C C C C C C F -

SPERANZA M M M M M M M M M M M M - VENTRICELLI C C C C C C C C C C F -

SPESSOTTO F F F F C F F C F F C C - VERINI C C C C C C C C C C C F -

SQUERI C F F F C F F C C C F C - VEZZALI C C C C C C C C C C F C -

STUMPO C C C C C C C C C C F - VICO C C C C C C C C C C F -

TABACCI C C C C C C C C C C C F - VIGNALI M M M M M M M M M M M M -

TACCONI F - VIGNAROLI F F F F C F F C F F C C -

TAGLIALATELA - VILLAROSA F F F F C F F C C C -

TANCREDI C C C C C C C C C C C - VILLECCO CALIPARI -

TARANTO C C C C C C C C C C F - VITO C F F F F F F C F C F -

TARICCO C C C C C C C C C C C F - ZACCAGNINI C C C C C C C C C C F -

TARTAGLIONE C C C C C C C C C C F - ZAMPA M M M M M M M M M M M M -

TENTORI C C C C C C C C C C C F - ZAN C C C C C C C C C C C F -

TERROSI C C C C C C C C C C C F - ZANETTI C C C C C C C C F C -

TERZONI M M M M M M M M M M M M - ZANIN C C C C C C C C C C C F -

TIDEI C C C C C C C C C F - ZAPPULLA C C C C C C C C C C F A -

TINAGLI C C C C C C C C A C C F - ZARATTI C C C C C C C C C C F -

TOFALO F F F F C F F C F F C C - ZARDINI C C C C C C C C C C F -

TONINELLI - ZOGGIA C C C C C C C C C C F A -

TOTARO F F F F F F F F F F C - ZOLEZZI -

TRIPIEDI F F F F C F F C F F F C - -

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