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RESISTENZA AL FUOCO Certificazione con metodo sperimentale e protettivi antincendio RESISTENZA AL FUOCO Certificazione con metodo sperimentale e protettivi antincendio FIRENZE 29 Novembre 2016 FIRENZE 29 Novembre 2016

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RESISTENZA AL FUOCOCertificazione con metodo sperimentale e

protettivi antincendio

RESISTENZA AL FUOCOCertificazione con metodo sperimentale e

protettivi antincendio

FIRENZE 29 Novembre 2016FIRENZE 29 Novembre 2016

Costruzioni

Attività soggetteprocedimenti relativi alla P.I.

(A ,B, C)DPR 151/2011

Attività normate(A)

Attività non necessariamente

normate (B, C)

DM 7 Agosto 2012

DCPST 20031/10/2012

Attività soggette al

DM 3 Agosto 2015

Tutte le altrecostruzioni

Testo UnicoD.M. 14 / 1 /2008

Panorama normativoPanorama normativo

MOD.PIN 2.2 – 2012 _ CERT.REIMOD. PIN- 2.3_2014_ DICH. PROD

La certificazione di resistenza al fuocoLa certificazione di resistenza al fuoco

Il professionista redige una certificazione e/o una dichiarazioneIl professionista redige una certificazione e/o una dichiarazione

La certificazione è un’attestazione di veridicità

La certificazione è un atto nel quale si dichiara che

quanto è stato scritto corrisponde a verità, quindi, ad

esempio, che le resistenze al fuoco dichiarate sono

vere e che la documentazione è esaustiva al fine di

rendere “vero” quanto è stato affermato.

La dichiarazione è un atto che esprime la volontà

di far conoscere ad altri fatti o documenti di cui si è

venuti in possesso o di cui si ha conoscenza.

Responsabilità del professionistaResponsabilità del professionista

Firmare una dichiarazione è un atto

importante

Firmare una certificazione (o asseverazione)

è una fortissima assunzione di responsabilità

entrambi hanno una conseguenza penale

Art. 20 comma 1 del D.Lgs 139/2006Art. 20 comma 1 del D.Lgs 139/2006

Chiunque, in qualità di titolare di una delle attività

soggette al rilascio del certificato di prevenzione

incendi, ometta di richiedere il rilascio o il rinnovo del

certificato medesimo è Punito con l'arresto sino ad un

anno o con l'ammenda da 258 euro a 2.582 euro…

(Contravvenzione: PENA ALTERNATIVA)

Art. 20 comma 2 del D.Lgs 139/2006Art. 20 comma 2 del D.Lgs 139/2006

Chiunque, nelle certificazioni e dichiarazioni rese ai fini

del rilascio o del rinnovo del certificato di prevenzione

incendi, attesti fatti non rispondenti al vero è punito con

la reclusione da tre mesi a tre anni e con la multa da 103

euro a 516 euro.

(Delitti: PENA CUMULATIVA)

Articoli importanti del D.M. 16/2/07Articoli importanti del D.M. 16/2/07 Art. 1. Campo di applicazione e definizioni

Ai fini del presente decreto le parti e gli elementi di opere da costruzione, composte da uno o più prodotti anche non aventi specifici requisiti di resistenza al fuoco, sono definite «elementi costruttivi».

Art. 2. Classificazione di resistenza al fuoco Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi

costruttivi possono essere determinate in base ai risultati di prove, calcoli, confronti con tabelle. (Stessa definizione nel D.M. 03/08/2015)

Art. 3. Prodotti per i quali è prescritta la classificazione di resistenza al fuoco I prodotti legalmente commercializzati in uno degli Stati della

Unione europea e quelli provenienti dagli Stati contraenti l’accordo SEE e Turchia, possono essere impiegati in Italia in elementi costruttivi e opere in cui è prescritta la loro classe di resistenza al fuoco, secondo l’uso conforme all’impiego previsto, se muniti della marcatura CE prevista dalle specificazioni tecniche di prodotto.

DM 16 febbraio 2007Alla base della certificazione CERT REIDM 16 febbraio 2007Alla base della certificazione CERT REI Art. 2. Classificazione di resistenza al fuoco

Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi costruttivi possono essere determinate in base ai risultati di prove, calcoli, confronti con tabelle.

Campo di applicazione direttaCampo di applicazione diretta

DM 16 febbraio 2007 – Art.1 . Pt 6

Il campo di applicazione diretta del risultato della

prova è l’ambito previsto dallo specifico metodo

di prova e riportato nel rapporto di

classificazione, delle limitazioni d’uso e delle

possibili modifiche apportabili al campione che

ha superato la prova, tali da non richiedere

ulteriori valutazioni, calcoli o approvazioni per

l’attribuzione del risultato conseguito

(D.M 03.08.2015 : EN 13502 – EN1363-1,2)

DM 3 agosto 2015 – simboli S.2.11DM 3 agosto 2015 – simboli S.2.11

D.M. 3.08.2015 – Modalità di class. S.2.13D.M. 3.08.2015 – Modalità di class. S.2.13

D.M. 03.08.2015 - Classificazione S.2.13D.M. 03.08.2015 - Classificazione S.2.13

Test EN prodotti con intrinseca resistenza al fuocoTest EN prodotti con intrinseca resistenza al fuoco EN 1364-1 (muri e pareti non portanti) EN 1365-1 (muri e pareti portanti) EN 1364-2 (soffitti non portanti) EN 1365-2 (soffitti portanti) EN 1364- 3-6 (facciate) EN 1365-3 (travi) EN 1365- 4 (pilastri) EN 1366-1 (canali di ventilazione) EN 1366-2 (serrande tagliafuoco) EN 1366- 3-4 (barriere passive) EN 1366-5 (cavedi) EN 1366- 6 (pavimenti flottanti) EN 1366- 8-9 (estrattori) EN 1634-1-3 (porte) Ecc...

Pareti non portanti: EN 1364-1Pareti non portanti: EN 1364-1 Prova di una parete di grande

dimensione, con giunto libero

Verifica delle temperatura sulla

faccia non esposta e delle

deformazioni (flessione)

Classificazione e campo diretta applicazioneClassificazione e campo diretta applicazione

Art. 13 Campo diretta applicazioneDiminuzione dell’altezza•Lunghezza infinita•Portafrutti / scatole elettriche provate•Aumento dello spessore delle lastre•Aumento dell’isolante•Aumento del numero montanti•Altezza massima: 4 metri•…

R E I w t M C S G KE 120E I 120

4 metri4 metri

…?…?

D.M. 16 FEBBRAIO 2007(G.U. n. 74 del 29 marzo 2007 s.o. n. 87)D.M. 16 FEBBRAIO 2007(G.U. n. 74 del 29 marzo 2007 s.o. n. 87)

B.8 In caso di variazioni del prodotto o dell’elemento costruttivoclassificato, non previste dal campo di diretta applicazione delrisultato di prova, il produttore è tenuto a predisporre unfascicolo tecnico contenente almeno la seguentedocumentazione:B.8.1 elaborati grafici del prodotto modificato;B.8.2 relazione tecnica, tesa a dimostrare il mantenimentodella classe di resistenza al fuoco, basata su prove, calcoli ealtre valutazioni…(secondo ExAp , se esistenti)B.8.3 eventuali altre approvazioni...B.8.4 parere tecnico positivo (emesso dal laboratorio che haeffettuato la prova ) sulla completezza e correttezza delle ipotesia supporto e delle valutazioni effettuate…Il produttore è tenuto a conservare suddetto fascicolo tecnico e arenderlo disponibile per il professionista /DCPST

D.M. 03 AGOSTO 2015S.2.13

D.M. 03 AGOSTO 2015S.2.13

8 In caso di variazioni del prodotto o dell’elemento costruttivoclassificato, non previste dal campo di diretta applicazione delrisultato di prova, il produttore è tenuto a predisporre unfascicolo tecnico contenente almeno la seguentedocumentazione:8.a elaborati grafici del prodotto modificato;8.b relazione tecnica, tesa a dimostrare il mantenimento dellaclasse di resistenza al fuoco, basata su prove, calcoli e altrevalutazioni…(secondo ExAp , se esistenti)8.c eventuali altre approvazioni...8.d parere tecnico positivo (emesso da un laboratorioautorizzato ad effettuare prove sul campione standard) sullacompletezza e correttezza delle ipotesi a supporto e dellevalutazioni effettuate…Il produttore è tenuto a conservare suddetto fascicolo tecnico e arenderlo disponibile per il professionista /DCPST

Circolare del Dipartimento dei Vigili del Fuoco Prot. U.0007765 del 21 giugno 2016

Chiarimenti sulle modalità di predisposizione del fascicolo tecnico nel settore della resistenza al fuoco

Circolare del Dipartimento dei Vigili del Fuoco Prot. U.0007765 del 21 giugno 2016

Chiarimenti sulle modalità di predisposizione del fascicolo tecnico nel settore della resistenza al fuoco

Estensione in altezza

in funzione di:

numero montanti

spessore montanti

larghezza montanti

interasse montanti

Estensione in altezza

in funzione di:

numero montanti

spessore montanti

larghezza montanti

interasse montanti

Controsoffitti – EN 1364 e EN 1365 -2 o EN 13381-1Controsoffitti – EN 1364 e EN 1365 -2 o EN 13381-1

Lo stesso ragionamento e gli stessi principi che abbiamo analizzato per le pareti, valgono per i controsoffitti

Il campo di diretta applicazione resta un punto fondamentale nell’analisi dell’impiego corretto o meno della nostra soluzione.

Alcuni esempi……

ControsoffittiControsoffitti

Protettivi strutturali EN13381-1 (contributo alla resistenza al fuoco di strutture in acciaio, legno, calcestruzzo, miste, ecc.)

Parte di un sistemaEN 1365-2 (soffitto portante protetto)

Elementi di compartimentazioneEN 1364-2 (soffitto non portante)

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Campo di diretta applicazione:• Botole di ispezione

• Attraversamento tubazioni combustibili

• Corpi illuminanti appesi

• Attraversamenti barre filettate/pendini metallici sostegno di impianti sprinkler

• Attraversamento cavi elettrici e fissaggio rivelatore fumi

Lettera Circolare 465 del 16/01/2014Classificazione dei controsoffitti ai fini della resistenza al fuoco. Chiarimenti

Lettera Circolare 465 del 16/01/2014Classificazione dei controsoffitti ai fini della resistenza al fuoco. Chiarimenti

Sia nel caso di utilizzo dei rapporti di classificazioni che deirapporti di valutazione il professionista antincendiocertificherà sulla base del campo di applicazione direttain essi riportato. Si ricorda che il campo di applicazione diretta del

risultato di prova rappresenta "l'ambito, previsto dallo specifico metodo di prova

e riportato nel rapporto di classificazione, delle limitazioni d'uso e delle possibili

modifiche apportabili al campione che ha superato la prova, tali da non

richiedere ulteriori valutazioni. calcoli o approvazioni per l'attribuzione del

risultato conseguito." (Art. 1 del DM 16/2/2007)

UNI EN 1366-1 e EN 1366-8UNI EN 1366-1 e EN 1366-8

I prodotti o sistemi costruttivi impiegati nella costruzione di condotteresistenti al fuoco, devono rispondere ai requisiti delle normeseguenti :

EN 1366-1 Test di resistenza al fuoco per sistemi di ventilazione –condotte di ventilazione

EN 1366-8/9 Test di resistenza al fuoco per sistemi di ventilazione –condotte di estrazione fumi per sistemi multicompartimento e monocompartimento

Canali e estrattoriCanali e estrattori

Questa norma permette di determinare la resistenza al fuoco di condotti di ventilazione applicati in determinate condizioni, quali:

-Condotte di tipo A solo fuoco dall‘esterno (o →i)

posizionamento orizzontale (ho) oppure verticale (ve)

presenza di derivazioni

dimensioni massime di impiego

Scopo della norma è quello di misurare la capacità di una condotta, o di un sistema di condotte, di resistere e limitare la propagazione del fuoco da un compartimento all‘altro

EN 1366-1 Condotte di ventilazione

Questa norma permette di determinare la resistenza al fuoco di condotte di ventilazione applicate in determinate condizioni, quali:

-Condotte di tipo B fuoco dall‘esterno (o →i)

apertura nella condotta per simulare anche il fuoco dall‘interno (i→o)

posizionamento orizzontale (ho) oppure verticale (ve)

presenza di derivazioni

dimensioni massime di impiego

Scopo della norma è quello di misurare la capacità di una condotta o di un sistema di condotte di resistere e limitare la propagazione del fuoco da un compartimento all‘altro, anche nel caso in cui si verifichila rottura del canale per cause accidentali

EN 1366-1 Condotte di ventilazione

Questa norma permette di determinare la resistenza al fuoco di condotte per estrazione fumo e calore applicate in determinatecondizioni, quali:

-Condotte di tipo C fuoco dall‘esterno e dall‘interno (o ↔ i)

condotta aperta per permettere l‘ingresso del fuoco dall‘interno

depressione (500-1500 Pa) generata da un estrattore esterno al forno

posizionamento orizzontale (ho) oppure verticale (ve)

presenza di derivazioni

dimensioni massime di impiego

Scopo della norma è quello di misurare la capacità di una condottao di un sistema di condotte di resistere in caso di incendiopermettendo mediante aspirazione forzata e non, l‘evacuazione di fumo e calore all‘esterno dell‘edificio

EN 1366-8 Estrattore fumi

Procedura di testProcedura di test

1366-1 Canale A verticale

1361-1 Canale B verticale

1366 – 8 Canale C verticale

1366-1 Canale A orizzontale

1361-1 Canale B Orizzontale

1366 – 8 Canale C orizzontale

D.M. 03.08.2015 - CondotteD.M. 03.08.2015 - Condotte

Barriere passiveBarriere passive

EN 1366-3 : sigillatura di penetrazioni Si intendono elementi/servizi attraversanti un elemento

di compartimentazione quali tubi, cavi, blindosbarre,

ecc.

EN 1366-4: sigillatura di giunti lineari Si intendono giunti, spazi, piccole aperture o altre

discontinuità fra due elementi di separazione. Queste

aperture sono definite lineari perché hanno una

lunghezza maggiore dell’altezza che sono definite con

un valore del suddetto rapporto di 10:1

Collari intumescenti

Sacchetti termoespandenti

Mastici e siliconi (acrilici)

Nastri sigillanti

Malte antincendio

Pannelli resistenti al fuoco

Sbarramenti

Schiume

Sistemi endotermici

Collari: è cambiato tutto…Collari: è cambiato tutto… Collari per tubazioni combustibili

Una norma (EN1366-3) di 97 pagine…

Test per tipo di tubo

Test per diversi elementi (parete leggera,

parete in cls, cls leggero)

Test per diverse orientazioni (parete, soffitto,

inclinato)

e molto altro…

Collari tagliafuocoCollari tagliafuoco

Universale (punto E.2.7.3) non tappato non tappato U/U

Tubi in PP su parete piena pesante EI 120Tubi in PP su parete piena pesante EI 120

Condotte di servizio

EN 1366-5 ed. agosto 2010EN 1366-5 ed. agosto 2010

[Name of presentation] | [forename surname]

Misurare la capacità di una condotta (ho e vo) per servizi di resisterealla propagazione del fuoco da un vano ad un altro (passaggioattraverso pareti e/o pavimenti)

Il condotto secondo la Norma può essere esposto al fuoco dall‘internooppure dall‘esterno e contiene al suo interno tubi e cavi . La condizionedi esposizione (fuoco interno e/o esterno) deve essere specifcata dallosponsor

La norma non esamina il rischio di propagazione del fuoco a causa di conduzione termica lungo la tubazione inserita nelle condotte di serviziooppure la conduzione termica attraverso i materiali che questi tubiportano

EN 1366-5 ed. agosto 2010EN 1366-5 ed. agosto 2010

Condotte per servizi

44 / 2016-12-15

[Name of presentation] | [forename surname]

Durante la prova è previsto un carico standard questo per rappresentare un carico tipico di servizio

La presente norma non copre il rischio di danni prodotti da dilatazione termica o accorciamento di tubi e cavi a seguitodi incendi o danneggiamenti delle tubazioni in sospensione

La presente norma non sostituisce la EN 1366-1 per le condotte di ventilazione

EN 1366-5 ed. agosto 2010EN 1366-5 ed. agosto 2010Scopo della norma :

45 / 2016-12-15

[Name of presentation] | [forename surname]

Si posizionano termocoppie per verificare la temperatura del condottosecondo uno schema indicato dalla norma

Si posizionano termocoppie per misurare la temperatura dell‘aria all‘internodel condotto sia Ho che Vo.

Queste sono molto importanti in quanto servono alla

verifica dell‘integrità della costruzione T< a 300 °C

Si posizionano termocoppie per verificare la temperatura della botola

Si posizionano termocoppie sui dispositivi di sospensione, se questi sonoprotetti

EN 1366-5 ed. agosto 2010EN 1366-5 ed. agosto 2010

Verifica delle temperature e posizionamento termocoppie:

47 / 2016-12-15

EN 1366-5 ed. agosto 2010EN 1366-5 ed. agosto 2010

[Name of presentation] | [forename surname]

Individuare formazioni di crepe e aperture nel condotto

Determinare il passaggio di fiamme o gas caldi con il metodo del tampone di cotone (passaggio del condotto attraverso parete o pavimento dalla parte esterna del forno)

Osservare eventuale collasso del condotto anche se solo parziale

Fine prova, quando una delle temocoppie all‘interno del condottoraggiunge i 300 °C

Misurazioni e osservazioni con fuoco dall‘esterno:

49 / 2016-12-15

EN 1366-5 ed. agosto 2010EN 1366-5 ed. agosto 2010

[Name of presentation] | [forename surname]

Integrità EFine prova, quando una delle temocoppie all‘interno del

condotto raggiunge :300 °C

Isolamento I Temperatura registrata sulle lastre all‘esterno e in

prossimità del passaggio di parete e/o solaio :140 °C di media180 °C di massima letto da qualsiasi termocoppia

Criteri di prestazione

50 / 2016-12-15

EN 1366-5 ed. agosto 2010EN 1366-5 ed. agosto 2010

A.3 Prodotti e sistemi per la protezione di parti o elementi portanti delle opere di costruzioneA.3 Prodotti e sistemi per la protezione di parti o elementi portanti delle opere di costruzione

ENV 13381 Pt x

PRODOTTI CHE CONTRIBUISCONO ALLA RESISTENZA AL FUOCO EN 13381 – Pt 1, 2; 3; 4; 5; 6; 7, 8PRODOTTI CHE CONTRIBUISCONO ALLA RESISTENZA AL FUOCO EN 13381 – Pt 1, 2; 3; 4; 5; 6; 7, 8

1 - Membrane protettive orizzontali (controsoffitti)

2 - Membrane protettive verticali

3 – Protezione ad elementi di calcestruzzo

4 - Protezione ad elementi di acciaio (passivi)

5 – Protezione ad elementi compositi di calcestruzzo/lastre profilate di acciaio

6 – Protezione a colonne cave di acciaio riempite con calcestruzzo

7 - Protezione applicata ad elementi di legno

8 – Protezione di strutture in acciaio con prodotti reattivi (pitture intumescenti)

Rivestimenti protettivi passivi:Protettivi che non mutano il loro stato fisico durante il riscaldamento e proteggono grazie alle loro caratteristiche termofisiche iniziali ed all’acqua legata chimicamente.

Rivestimenti protettivi reattivi:Protettivi che mutano il loro stato fisico durante il riscaldamento e proteggono grazie alle caratteristiche termofisiche dello stato variato, oltre agli effetti raffreddanti indotti dal cambiamento di stato e/o dalle reazioni chimiche

ACCIAIONorme di qualificazione

dei protettivi EN 13381-4 e EN 13381-8

EN/ENV 13381-4/8 (acciaio)EN/ENV 13381-4/8 (acciaio)

Trovare una relazione (matematica o grafica) fra

massività della struttura, spessore di protettivo e

temperatura sull’acciaio, in funzione del tempo

+ =

Massività delle strutture (fattore di forma)Massività delle strutture (fattore di forma)

Fattore di massaFattore di massa

Profilorobusto

Bassasuperficieesposta

BASSO fattoredi massa omassività

Lento riscaldamento

Profilosnello

Alta superficieesposta

ALTO fattoredi massa omassività

Veloceriscaldamento

Temperaura acciaio non protetto

massività 350°C 500°C 700°C 250 m-1 9 12 20

minuti50 m-1 18 27 45

ENV 13381 Pt 4 - procedura di testENV 13381 Pt 4 - procedura di test

test 1• Test su elementi caricati e non caricati• Verifica della stickability (aderenza / coesione)

test 2-3• Test elementi non caricati di diversa sezione• Test su pilastro per verificare lo scivolamento

calcolo

• Calcolo dei fattore correttivo K• Ri-elaborazione dei dati• Calcolo parametri termofisici/risultati

(regressione lineare, grafico, λ variabile/fisso)

ENV 13381 Pt 4/8 - procedura di testENV 13381 Pt 4/8 - procedura di test

test 1• Test su elementi caricati e non caricati• Verifica della stickability (aderenza / coesione)

test 2-3• Test elementi non caricati di diversa sezione• Test su pilastro per verificare lo scivolamento

calcolo

• Calcolo dei fattore correttivo K• Ri-elaborazione dei dati• Calcolo parametri termofisici/risultati

(regressione lineare, grafico, λ variabile/fisso)

ENV 13381 Pt 4/8 - procedura di testENV 13381 Pt 4/8 - procedura di test

test 1• Test su elementi caricati e non caricati• Verifica della stickability (aderenza / coesione)

test 2-3• Test elementi non caricati di diversa sezione• Test su pilastro per verificare lo scivolamento

calcolo

• Calcolo del fattore correttivo K• Ri-elaborazione dei dati• Calcolo parametri termofisici/risultati

(regressione lineare, grafico, λ variabile/fisso)

Metodi di valutazione - EN 13381-4Metodi di valutazione - EN 13381-4

Successivamente alle prove, il laboratorio provvede all’elaborazione dei risultati ottenuti nei test in, accordo con la tabella 6 della norma

EN, di seguito riportata

Metodo di valutazione

λ variabile λ fisso Regressione lineare

Metodo grafico

annex F G H J

massività -20% → +50% -20% → +50% -10% → +10% ± 0%

spessore -20% → +20% -5% → +5% -5% → +5% ± 0%

temperatura Critica

-0% → +10% -0% → +7,5% -0% → +5% ± 0%

Esempio: tabella spessori per lastra Esempio: tabella spessori per lastra

Esempio

Lastre: possono essere applicate su

profili H, I, T, L, C, strutture cave, ect)

Fase 1• Calcolo temperatura critica (funzione del

grado di utilizzo, del tipo di acciaio e/o della classe dell’acciaio, ecc

• Calcolo temperatura critica (funzione del grado di utilizzo, del tipo di acciaio e/o della classe dell’acciaio, ecc

Fase 2• Calcolo del fattore di forma (massività) della

struttura in funzione del tipo di esposizione e di protezione (scatolare o perimetrale)

• Calcolo del fattore di forma (massività) della struttura in funzione del tipo di esposizione e di protezione (scatolare o perimetrale)

Fase 3• Scelta dello spessore di protettivo in

funzione della classe di resistenza al fuoco richiesta

• Scelta dello spessore di protettivo in funzione della classe di resistenza al fuoco richiesta

Concludendo : Iter procedurale acciaioConcludendo : Iter procedurale acciaio

CalcestruzzoCalcestruzzo

Effetto spallingEffetto spalling

Spalling:distacco di parti dicalcestruzzo quandol’elemento è espostoad alta temperatura,

in funzione(pricipalmente) del

contenuto di umidità, del gradientetermico, della

porosità e delletensioni interne

Programmi di calcolo: effetto spalling? Programmi di calcolo: effetto spalling?

Confronto fra simulazione e realtà

2040

100

200

Condizioni ambiente

furnace

simulazione test

ENV 13381-3 (calcestruzzo)ENV 13381-3 (calcestruzzo)

Trovare una relazione (matematica o grafica) fra spessore

di protettivo ed incremento della temperatura

all’interno del cls e sull’armatura in funzione del

tempo.

+ =

Abachi prestazionali su CA/CAPAbachi prestazionali su CA/CAP

Test susoletta

Spessoreminimo

Spessoremassimo

Test sutrave

Spessoreminimo

Spessoremassimo

Abaco prestazionale supareti e solette

Abaco prestazionale su

travi e pilastri

C.2.4 The values of equivalent thickness can be plotted for each thickness of fire protection tested permitting interpolation of the result as a function of fire duration according to Figure C.8

sticability

interpolazione

Risultati ENV 13381-3Risultati ENV 13381-3

I risultati si possono esprimere come:

Spessori di equivalenza (ad esempio: 14 mm di

protettivo, per 60 min di esposizione, hanno un

spessore equivalente di 58 mm)

Fattori di equivalenza (ad esempio Feq= 4,1 cioè

1 cm di protettivo corrisponde a 4,1 cm di cls per 60

minuti di esposizione)

Espressione dei risultati: spessore equivalenteEspressione dei risultati: spessore equivalente

60 min 90 min 120 min 180 min

spessore provato (mm) 14 58 60 58 50

fattore di equivalenza 4,14 4,29 4,14 3,57

spessore provato (mm) 36 85 85 85 85

fattore di equivalenza 2,36 2,36 2,36 2,36

Esempio applicativoEsempio applicativo

Copriferro richiesto per R 120: 60 mmCopriferro esistente: 25 mmCalcestruzzo mancante: 35 mmAlternativa: protettivo con Feq 4,5 35/4,5= 7,8 = 8 mm di protettivo

Concludendo: Iter procedurale: c.a. –c.a.pConcludendo: Iter procedurale: c.a. –c.a.p

Fase 1• Calcolo del copriferro necessario a garantire

la resistenza al fuoco richiesta (in funzione anche della temperatura critica dell’acciaio)

• Calcolo del copriferro necessario a garantire la resistenza al fuoco richiesta (in funzione anche della temperatura critica dell’acciaio)

Fase 2• Verifica del copriferro esistente (oppure

ipotesi cautelative)• Verifica del copriferro esistente (oppure

ipotesi cautelative)

Fase 2• Calcolo del copriferro mancante e dello

spessore di protettivo da applicare (in funzione dello specifico fattore di equivalenza)

• Calcolo del copriferro mancante e dello spessore di protettivo da applicare (in funzione dello specifico fattore di equivalenza)

CERT REI 2012CERT REI 2012

Documenti necessari per CERT REI Documenti necessari per CERT REI Rapporto di classificazione (valutazione)

Classificazione (risultato o contributo) Indicazioni sul «prodotto» (ovvero sul sistema

che è stato classificato). Campo di diretta applicazione (limiti di

applicazione) Fascicolo Tecnico

Campo di applicazione estesa DoP

Usi previsti Prestazioni Durabilità Tipo di esposizione (esterno, interno, ecc.)

Grazie