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 mar 06 dic 2011 SEDE: 00147 ROMA, VIA CRISTOFORO COLOMBO, 90 - TEL. 06/49821, FAX 06/49822923. SPED. ABB. POST., ART. 1, LEGGE 46/04 DEL 27 FEBBRAIO 2004 - ROMA. CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ:  A. MANZONI & C. MILANO - VI A NERVESA, 21 - TEL. 02/574941. PREZZI DI VENDITA ALL'ESTERO:  AUSTRIA, BELGIO, FR ANCIA, GERMANIA, GRECIA, IRLANDA, LUSSEMBURGO, MALTA, MONACO P., OLANDA, PORTOGALLO, SLOVENIA, SPAGNA 2,00; CANADA $1; CROAZIA KN 15; EGITTO EP 16,50; REGNO UNITO LST 1,80; REPUBBLICA CECA CZK 61; SLOVACCHIA SKK 80/ 2,66; SVIZZERA FR 3,00 (CON D O IL VENERDÌ FR 3,30); TURCHIA YTL 4; UNGHERIA FT 495; U.S.A $ 1,50 Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Ezio Mauro 1,00 in Italia - Numero 289  Anno 36 martedì 6 dicembre 2011 Gli spettacoli NATALIA  ASPES I Che bello il film se è muto e in bianco e nero La storia DANIELE MASTROGIACOMO “Il mio diario dalla prigionia dei pirati somali” La copertina  ALBE RTO STABILE  VITTOR IO ZUCC ONI Droni e spie la guerra segreta del terzo millennio 1 2  www.repubblica.it Tecnici ancora al lavoro sul testo, oggi la firma di Napolitano. I sindacati proclamano scioperi separati. Bersani: ce l’aspettavamo più equa M ontiinaula:l’Ital ianon falli Volano le Borse, crolla lo spread. Berlusconi: voto di fiducia o il decreto rischia  ALBER TO BISIN TAGLIARE TASSE E SPESA L  A MAN OVRA Monti si s no- da su due linee principali: un riordino della previden- za che struttura e anticipa il pas- saggio al sistema contributivo e un aumento delle entrate fiscali ottenutoinlargapartepermezzo di una patrimoniale sugli immo- bili.Laristrutturazionedellapre- videnza procede nel solco di in- terventi già definiti negli anni precedenti ed è assolutamente opportuna, direi addirittura ne- cessaria. I suoi effetti sul bilancio sono importanti e si vedranno nel medio-lungo periodo. SEGUE A PAGINA 51  ALESS ANDRO DE NICOL A LIBERALIZZAZIONI SI NAVIGA A VISTA LELACRIME E LE PAROLE L E MISURE del governo so- no state certamente ap- prezzate dai mercati. Be- ne: quando si è sull’orlo del ba- ratro, primum vivere deinde philosophari . Tuttavia, come lo stesso pre- sidente del Consiglio, Mario Monti, ha ricordato, la vita del governo tecnico non finisce qui e, secondo le raccomandazioni contenute anche nella famosa lettera della Banca centrale eu- ropea, è urgente metter mano ad incisivi processi di liberalizza- zione e privatizzazione. SEGUE A PAGINA 50 Mario Monti ieri al dibattito in Senato SERVIZI DA PAGINA 2 A PAGINA 15 BARBARA SPINELLI T ENDIAMO a dimenticare che in tutti i monoteismi, il cuore non è la sede di passioni o sentimenti sconnessi dalla ragione. Nelle tre Scritture, compre sa la mu- sulmana, il cuore è l’organo dove alloggiano la mente, la conoscenza , il distinguo. SEGUE A PAGINA 51 La serata trasgressiva di Fiorello e Benigni Il caso Prof e alunni su Facebook  l’amicizia è da vietare? D UE mattatori, Fiorello e Roberto Benigni per la chiusura dello show tv dell’anno. Ed è subito satira, sospiri di Benigni al pubblico «non c’è più, non ci posso cre- dere», «le più belle dimissioni degli ultimi 150 anni». Ma an- che la goliardia del vecchio In- no del Corpo Sciolto e un fina- le ricordando l’ex presidente della Repubblica, Sandro Per- tini. SEGUE A PAGINA 68  ANTONIO D IPOLLIN A «I PROFESSORI non possono dare l’amici- zia su Facebook ai loro studenti». Poche parole, scrit- te nero su bianco nella circola- re scolastica, sono arrivate al- l’improvviso a dettar legge nei rapporti di classe di un picco- lo borgo ligure sulla Riviera di ponente. E la notizia del prov- vedimento, dalle medie di Al- bisola superio re, in un clic è ar- rivata in tutt’Itali a. SEGUE A PAGINA 59 CATERINA PASOLINI  A PAGINA 22 Scandalo Pirellone spuntano due assessori Pressioni per le discariche PARIGI Standard and Poor’s mette sotto osservazione persino Berlino. La Germania potrebbe perdere la tripla «A». Anche la Fran- cia rischia il declassamento. La no- tiziaarrivanelgiornodelverticetra il presidente francese, Sarkozy e la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Il patto franco-tedesco ha stabilito sanzioni per chi non rispetterà le regole di adesione all’Euro. Ancora nuovamente bocciati gli Euro- bond. La decisione di mettere sotto osservazione il debito di Francia e Germania ha indebolito l’euro. BONANNI E MARTINOTTI  ALLE PAGINE 16 E 1 7 Euro, patto Merkel-Sarkozy Berlino rischia la tripla A Sanzioni a chi non rispetta le regole, niente bond comunitari Le idee  ANGEL O SCOLA* V ORREI offrire, in occasione della festa di Sant’Ambrogio, tre brevi indicazioni di caratte- re culturale necessarie all’allargamento della “ragione economica” e di quella “politica”. Se non vo- gliamo ricorrere al drastico ammonimento del Signo- re – «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidi- gia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vi- ta non dipende da ciò che egli possiede» (Lc 12,15) – . *Arcivescovo di Milano SEGUE A PAGINA 24 “La crisi morde, cambiate vita” Guida alla manovra Ogni nucleo pagherà almeno 600 euro all’anno La famiglia Beffata la classe del 1952 cinque anni di lavoro in più Le pensioni Quanto ci costerà il prelievo tra Imu e rendite catastali La casa “Caro premier, così non va l’austerità è a senso unico” Lettere a Monti SERVIZI ALLE PAGINE 2, 3, 10, 12 E 15 R 2

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mar 06 dic 2011

SEDE: 00147 ROMA, VIA CRISTOFORO COLOMBO, 90 - TEL. 06/49821, FAX 06/49822923. SPED. ABB. POST., ART. 1, LEGGE 46/04 DEL 27 FEBBRAIO 2004 - ROMA. CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ: A. MANZONI & C. MILANO - VIA NERVESA, 21 - TEL. 02/574941. PREZZI DI VENDITA ALL'ESTERO: AUSTRIA, BELGIO, FRANCIA, GERMANIA,GRECIA, IRLANDA, LUSSEMBURGO, MALTA, MONACO P., OLANDA, PORTOGALLO, SLOVENIA, SPAGNA 2,00; CANADA $1; CROAZIA KN 15; EGITTO EP 16,50; REGNO UNITO LST 1,80; REPUBBLICA CECA CZK 61; SLOVACCHIA SKK 80/ 2,66; SVIZZERA FR 3,00 (CON D O IL VENERDÌ FR 3,30); TURCHIA YTL 4; UNGHERIA FT 495; U.S.A $ 1,50

Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Ezio Mauro

1,00 in Italia- Numero 289 Anno 36 martedì 6 dicembre 2011

Gli spettacoli

NATALIA ASPESI

Che bello il filmse è mutoe in bianco e nero

La storia

DANIELEMASTROGIACOMO

“Il mio diariodalla prigioniadei pirati somali”

La copertina

 ALBERTO STABILE VITTORIO ZUCCONI

Droni e spiela guerra segretadel terzo millennio

1 2 www.repubblica.it

Tecnici ancora al lavoro sul testo, oggi la firma di Napolitano. I sindacati proclamano scioperi separati. Bersani: ce l’aspettavamo più equa

Monti in aula: l’Italia non falliràVolano le Borse, crolla lo spread. Berlusconi: voto di fiducia o il decreto rischia

 ALBERTO BISIN

TAGLIARE

TASSE E SPESA

L A MANOVRA Monti si sno-da su due linee principali:un riordino della previden-

za che struttura e anticipa il pas-saggio al sistema contributivo eun aumento delle entrate fiscaliottenuto in larga parte per mezzodi una patrimoniale sugli immo-bili. La ristrutturazione della pre-videnza procede nel solco di in-terventi già definiti negli anniprecedenti ed è assolutamente

opportuna, direi addirittura ne-cessaria. I suoi effetti sul bilanciosono importanti e si vedrannonel medio-lungo periodo.

SEGUE A PAGINA 51

 ALESSANDRO DE NICOLA

LIBERALIZZAZIONI

SI NAVIGA A VISTA

LE LACRIMEE LE PAROLE

LE MISURE del governo so-no state certamente ap-prezzate dai mercati. Be-

ne: quando si è sull’orlo del ba-ratro, primum vivere deinde philosophari .

Tuttavia, come lo stesso pre-sidente del Consiglio, MarioMonti, ha ricordato, la vita delgoverno tecnico non finisce quie, secondo le raccomandazionicontenute anche nella famosalettera della Banca centrale eu-ropea, è urgente metter mano adincisivi processi di liberalizza-zione e privatizzazione.

SEGUE A PAGINA 50

Mario Monti ieri al dibattito in Senato SERVIZI DA PAGINA 2 A PAGINA 15

BARBARA SPINELLI

TENDIAMO a dimenticare che in tutti imonoteismi, il cuore non è la sede dipassioni o sentimenti sconnessi dalla

ragione. Nelle tre Scritture, compresa la mu-sulmana, il cuore è l’organo dove alloggianola mente, la conoscenza, il distinguo.

SEGUE A PAGINA 51

La serata trasgressivadi Fiorello e Benigni

Il caso

Prof e alunni su Facebook l’amicizia è da vietare?

DUE mattatori, Fiorelloe Roberto Benigni perla chiusura dello show 

tv dell’anno. Ed è subito satira,

sospiri di Benigni al pubblico«non c’è più, non ci posso cre-dere», «le più belle dimissionidegli ultimi 150 anni». Ma an-che la goliardia del vecchio In-no del Corpo Sciolto e un fina-le ricordando l’ex presidentedella Repubblica, Sandro Per-tini.

SEGUE A PAGINA 68

 ANTONIO DIPOLLINA

«IPROFESSORI nonpossono dare l’amici-zia su Facebook ai loro

studenti». Poche parole, scrit-

te nero su bianco nella circola-re scolastica, sono arrivate al-l’improvviso a dettar legge neirapporti di classe di un picco-lo borgo ligure sulla Riviera diponente. E la notizia del prov-vedimento, dalle medie di Al-bisola superio re, in un clic è ar-rivata in tutt’Italia.

SEGUE A PAGINA 59

CATERINA PASOLINI

 A PAGINA 22

Scandalo Pirellonespuntano

due assessori

Pressioni per le discariche

PARIGI — Standard and Poor’smette sotto osservazione persinoBerlino. La Germania potrebbeperdere la tripla «A». Anche la Fran-cia rischia il declassamento. La no-tizia arriva nel giorno del vertice trail presidente francese, Sarkozy e lacancelliera tedesca, Angela Merkel.Il patto franco-tedesco ha stabilitosanzioni per chi non rispetterà leregole di adesione all’Euro. Ancoranuovamente bocciati gli Euro-bond. La decisione di mettere sottoosservazione il debito di Francia eGermania ha indebolito l’euro.

BONANNI E MARTINOTTI ALLE PAGINE 16 E 17

Euro, patto Merkel-SarkozyBerlino rischia la tripla A

Sanzioni a chi non rispetta le regole, niente bond comunitari

Le idee

 ANGELO SCOLA*

VORREI offrire, in occasione della festa diSant’Ambrogio, tre brevi indicazioni di caratte-re culturale necessarie all’allargamento della

“ragione economica” e di quella “politica”. Se non vo-gliamo ricorrere al drastico ammonimento del Signo-re – «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidi-gia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vi-ta non dipende da ciò che egli possiede» (Lc 12,15) – .

*Arcivescovo di Milano

SEGUE A PAGINA 24

“La crisi morde, cambiate vita”

Guida alla manovra

Ogni nucleo pagheràalmeno 600 euro all’anno

La famiglia

Beffata la classe del 1952cinque anni di lavoro in più

Le pensioni

Quanto ci costerà il prelievotra Imu e rendite catastali

La casa

“Caro premier, così non val’austerità è a senso unico”

Lettere a Monti

SERVIZI ALLE PAGINE 2, 3, 10, 12 E 15

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ECONOMIAI2

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LA CRISI FINANZIARIA

 Nelle stime della Cgia diMestre gli effetti delle misurevarate dall’esecutivo Monti

L’Ocse: l’Italia è uno dei Paesiavanzati con la maggioredisuguaglianza dei redditi

Addizionali, casa, Iva, benzinasu ogni famiglia tasse e rincari

 peseranno per oltre 600 euro

IL DOSSIER.Le misure del governo

POVERI e pure infelici. I redditi più bassi fi-no ai 30mila euro (34 milioni sui 41,5 dei

contribuenti tricolori) sono quelli che, inproporzione, pagano il conto più salato al decreto“Salva-Italia”. Presi uno per uno, i loro sacrifici paio-no poca roba: un centinaio di euro in più per l’addi-zionale Irpef, un salasso (203 euro) per l’Imu, qualchedecina di euro per il pieno dell’auto e gli aumenti Iva.Risultato finale: 480 euro l’anno di tasse in più. In to-tale l’1,6% del loro reddito, il 60% in più di chi di eurone guadagna 150mila l’anno.

MILANO — Tanti (soldi), maledetti e subito. Imercati non attendono. Frau Merkel ciaspetta con la matita rossa per controllare seabbiamo fatto i compiti a casa. Il GovernoMonti così, causa tempi stretti, ha partoritouna manovra che ha il pregio di riavvicinarel’Italia al pareggio di bilancio e all’Europa –come dimostra la retromarcia degli spread diieri – ma fatica ancora, complici i tempistretti, a tener alta la bandiera dell’equità.Certo, come ha detto il premier, i sacrificinon riguardano solo «i soliti noti»: l’aumentodell’Iva colpisce sia i contribuenti virtuosiche i furbetti del fisco, ci sono l’una tantumsui capitali rientrati con lo scudo e la stangatasu yacht, elicotteri e auto di lusso (gettito, va

detto, poche decine di milioni). Mentre ilritorno sotto mentite spoglie dell’Ici el’aumento degli estimi catastali spostano dal

reddito al patrimonio il carico dei sacrifici. Ilrisultato finale però è uguale: a cantare eportare la croce, anche nell’era del governotecnico, sono sempre gli stessi. Il costo medioper famiglia del decreto “Salva-Italia” – hacalcolato l’ufficio studi della Cgia di Mestre –sarà di 635 euro, mentre secondo le stimedelle associazioni dei consumatoriarriverebbe addirittura a 1700 euro.Ma proprio i provvedimenti “lineari” nati perspalmare la manovra sulle spalle di tuttihanno il paradossale effetto di penalizzare dipiù chi già ha il fiato corto: i lavoratoridipendenti che guadagnano di meno.I casi elaborati dal think tank degli artigianilagunari che riportiamo di seguito parlano da

soli: il conto finale della stangata per unafamiglia con il reddito inferiore ai 30milaeuro è (in proporzione) superiore del 15%

rispetto a chi di euro ne guadagna 50mila eaddirittura del 60% a quello di una famiglianelle cui tasche ne entrano 150mila, sfuggitain zona Cesarini all’aumento delle aliquoteIrpef.Peggio ancora – si era capito dalle lacrimeagrodolci di Elsa Fornero – va ai pensionaticon assegni previdenziali appena superiori aimille euro lordi, non certo una fortuna daPaperoni. Colpiti alla voce uscite con gliaumenti delle tasse (la falce di Imu, Iva eaccise varie non sta a guardare la data dinascita sulla carta d’identità) e beffati puredalla sterilizzazione della rivalutazione degliassegni previdenziali.Piove sul bagnato: l’Ocse ha certificato ieri

che l’Italia è uno dei paesi più avanzati con lamaggiore disuguaglianza dei redditi. Unaleadership consolidata negli ultimi anni in

cui il divario tra ricchi e poveri tricolori si èallargato a ritmi da primato: la penisola èall’ottavo posto (su 34 nazioni) nella hitparade per la disparità sociale, mentreviaggia al quinto posto nella graduatoria perl’allargamento della forbice tra inizio anni ’80e 2010. Il decreto “Salva-Italia”, purtroppo,rischia di farci guadagnare ancora qualcheposizione in classifica. Anche perché chi neesce meglio – manco a dirlo – sono davvero isoliti noti: quei professionisti dell’evasionefiscale che nascondono ogni anno al fisco 220miliardi di euro. Pagheranno un po’ più di Ivae di Ici, sborseranno qualche euro in più per ilpieno all’auto. Si faranno furbi per dribblarel’asticella (non proprio insormontabile) del

tetto ai mille euro per il contante. Ma tutto lì. Almeno a loro, per ora, è andata bene.

ETTORE LIVINI

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La manovra

In proporzione pagano più i poveriin arrivo un salasso da 480 euro

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a  PER SAPERNE DI PIÙwww.oecd.orgwww.cgiamestre.com

Su Repubblica.itil “voto” alle misure

 

SALE un poco lo stipendio (gli italiani chedichiarano tra 30mila e 50mila euro sono

circa 4 milioni) e per assurdo il carico fisca-le della manovra diminuisce. In termini assoluti, na-turalmente, chi guadagna 50mila euro l’anno pa-gherà più nuove tasse di chi è fermo a quota 30mila:790 euro contro 480. Ma fatte le debite proporzioni leuscite aggiuntive pesano un filo meno sul bilancio difamiglia: l’1,58 per cento, con un esborso annuo traIci, addizionale Irpef, Iva e accise in crescita da 1.112a 1902 euro.

La pressione fiscale sale dell’1,6%l’esborso massimo è di 790 euro

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2RICCHI (abbastanza) e felici. Una famigliacon 150mila euro di reddito dopo le novità

del decreto Salva-Italia paga 1.483 euro inpiù di gabelle. Una bella cifra, per carità, ma solo lo0,98% delle entrate di casa. Gli italiani in questa fasciadi reddito (pochissimi, tra i 70mila e i 150mila euro cene sono solo 780mila) se ne sono fatti rapidamenteuna ragione dopo aver scampato il pericolo del rialzodelle aliquote Irpef. Fossero state aumentate di duepunti per scaglione dopo la soglia dei 70mila euro,ogni famiglia avrebbe pagato altri 1.600 euro in più.

Graziati dal mancato aumento Irpef Il fisco chiede solo l’1% delle entrate

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Il sondaggio

OLTRE 42.500 lettori avevano vo-tato alle 22.40 di ieri il sondaggiosulla manovra di Repubblica.it. I ri-sultati sono molto diversi a secon-da del tema. I sì superano il 90% per

il taglio delle Province, l’ab-battimento dei costi dellapolitica e il taglio dell’Irap perchi assume, per la tassa sul

lusso si arriva al 97%. Ma prevale ilno sull’aumento dell’Iva (73%)mentre su pensioni e aumento Ici le

percentuali sono più equilibrate.

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LUISA GRION

ROMA — È vero, il tempo era po-co, le pressioni tante, il rischio didefault dietro l’angolo. La mano-vra non poteva che essere duris-sima, ma almeno per quanto ri-guarda la lotta all’evasione fisca-le «si poteva fare di più e meglio».Il punto cruciale del testo, per Vincenzo Visco, Pd, ex ministrodelle Finanze, è proprio questo.«Si rischia di far passare un mes-saggio devastante: i pensionatipossono essere massacrati, magli evasori non si toccano».

C’è la tracciabilità per paga-

menti oltre i mille euro, non ba-sta?«No, non basta. Un conto è li-

mitare l’uso del contante - misu-ra tipica contro il riciclaggio e so-lo indirettamente utilizzabilecontro l’evasione fiscale - unconto è preparare un pacchettodi provvedimenti sulla tracciabi-lità delle transizioni che aumenti

il controllo, spinga i contribuen-ti all’emersione spontanea e creiun clima di consapevolezza».

Poteva fare tutto questo ungoverno in carica da tre settima-ne?

«Si trattava di riprendere inmano alcune misure già intro-dotte dall’allora governo Prodi eispirarsi a quello che fanno tuttigli altri paesi. Penso all’elencoclienti-fornitori, all’invio tele-matico dei corrispettivi, all’ob-bligo per i professionisti di non ri-chiedere pagamento in contanti.Si poteva, per esempio, introdur-re il borsellino elettronico per le

spese spicciole, dal giornale albar, come già fanno in Francia eBelgio. È mancato invece un pro-getto organico contro l’evasione.Su questo tema il governo Montiha agito in continuità con quelloBerlusconi concentrandosi suigrandi evasori, ma il gettito si re-cupera solo agendo a tutto rag-gio».

Monti ha perso un’occasione?«Spero ci sia tempo e modo per

rimediare».Con una seria lotta all’evasio-

ne, gli interventi sulle pensionipotevano essere meno pesanti?

«Le misure previdenziali si

possono considerare inevitabili,ma anche qui si poteva fare me-glio, allargando la fascia dei trat-tamenti da indicizzare. Bastavaalzare l’aliquota del prelievo suicapitali scudati: quella previstadalla manovra è un buffetto sulla

guancia».Perché il governo ha evitato la 

patrimoniale?«L’Ici in realtà è già una patri-

moniale, ma anche qui si potevafare di più, se non altro per un fat-to simbolico. E l’equità - secondome - sarebbe stata maggiore seinvece di basare l’imposta sul pa-trimonio sulle rendite catastali sifosse fatto riferimento ai prezzi dimercato delle abitazioni».

Poco sviluppo e troppe misu-re recessive, dicono gli opposi-tori, condivide?

«Purtroppo tutte le manovreche stanno chiedendo la Bce e

l'Europa provocheranno una re-cessione nei vari Paesi. E’ un pro-blema di miopia teutonica. Neglianni Trenta ci fu il grande dibat-tito fra il Tesoro inglese e Keynes,vinse l’ortodossia. Ne derivò lacrisi e il nazismo, la ripresa arrivòsolo dopo la guerra. La storia nonha insegnato nulla».

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LA CRISI FINANZIARIAPER SAPERNE DI PIÙwww.ecb.intwww.borsaitaliana.it

I mercati

Da Borse e titoli pubblici ok alla manovra

Ue: bene così, ora uno slancio per la crescita Lo spread Btp-Bund crolla a quota 375, Piazza Affari guadagna il 3%ELENA POLIDORI

ROMA — La manovra spinge giùlo spread fino a quota 375, ben 80punti in meno rispetto allo scorsovenerdì e galvanizza la Borsa cheguadagna quasi il 3%. La Ue, conil commissario Olli Rehn, plaudeal rigore di Mario Monti ma chie-de «uno slancio» per la crescita e illavoro. L’Ocse è convinto che az-zerando il peso fiscale su impresee nuove assunzioni ci sarà unaspinta per il Pil e l’occupazione.

Ed è un giorno di festa sui mer-

cati, attenti anche all’incontroMerkel-Sarkozy tutto dedicatoall’euro e alla modifica dei Tratta-ti. Lo stesso premier lo riconoscequando in Parlamento accennaappunto allo spread, «quell’indi-ce che nessuno di noi consideramitico e che ci piace di più quan-do scende che quando sale»:adesso «sta mostrando grande at-tenzione positiva per quanto ab-biamo deliberato». Il suo anda-mento «ci ha confortato».

In effetti, fa una certa impres-sione vedere la curva di questo in-dicatore che scende con il passa-re delle ore, via via che il premierspiega la logica che sta dietro aisacrifici, il senso degli interventi«dolorosi», gli obiettivi: non falli-re, anzitutto, ma anche essere«più forti nella Ue», ora che si de-ve ridisegnare la cornice dellamoneta unica. Perciò, apertura aquota 445, poi a metà mattina in-torno ai 400, fino al crollo finale a375, il minimo da ottobre, oltre200 punti più sotto rispetto al pic-co negativo del 9 novembre.Scende il rendimento dei Btp sot-to il 6% , a 5,95%, anche qui il mi-nimo da ottobre: per il Tesoro sicalcolano risparmi potenziali perquasi 5 miliardi. Vanno a gonfievele le Borse, con Milano che dicesì al decreto salva-Italia metten-do a segno un rialzo del 2,91%, lamigliore performance della Ue:banche e assicurazioni tirano lavolata. Lo stesso euro si rafforza,fino a 1,3467 sul dollaro, per poiripiegare a tarda sera, quando inItalia i mercati sono già chiusi.

Il commissario Rehn è il primo

in ordine di tempo a commenta-re la manovra che lui stesso haaiutato a mettere a punto dopo irilievi della missione Ue-Bce e lavisita al governo dieci giorni fa.Un pacchetto "tempestivo e am-bizioso, poichè dà il segnale cheserviva: quello di un nuovo ap-proccio alla politica economica".Ma sanare i conti non basta: ora

servono appunto più crescita epiù occupazione. Angel Gurria,segretario generale dell’Ocse, lo-da il consolidamento di bilancio,il calo del fisco su imprese e nuo-ve assunzioni, le tasse su ricchez-za e beni di lusso che affrontano ilproblema della disuguaglianza.

E’ comunque presto per direche sui mercati è tornata la fidu-cia. E’ azzardato pensare che sia

tornata la calma. Le agenzie di ra-ting tengono sotto tiro i paesi Uecon la tripla A. Questa settimanainoltre s’annuncia cruciale perl’euro: giovedi la Bce deciderà seridurre o meno ancora i tassi e seè il caso di varare altre misure an-ti-crisi, dopo che nell’ultima set-timana si sono molto ridotti gliacquisti di titoli di Stato. L’indo-mani a Bruxelles il consiglio euro-

peo dei capi di stato e di governos’annuncia come uno snodo im-portante per la soluzione dellacrisi del debito sovrano: il merca-to chiede proposte convincentisulla governance economica e sulrafforzamento della rete di prote-zione, oggi insufficiente, per sal-vare i paesi colpiti dalla specula-zione. Preoccupato, il presidenteUsa Obama decide di inviare an-

cora una volta in Europa il suo mi-nistro dell’economia, Tim Geith-ner, per un tour sulla crisi: da og-gi fino all’8 dicembre sarà a Fran-coforte (dove vedrà il presidentedella Bce, Mario Draghi), quindiBerlino (il ministro Schaeuble),poi Parigi dove sarà ricevuto daSarkozy. Giovedi a Milano vedrà ilpresidente Monti.

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Il pacchetto Monti porta ad unsignificativoaggiustamento fiscale:ma cosa si fa per stimolare la crescita?Un cospicuo interventofinanziario di Fmi, Ue e

Bce sarà ancoranecessario

“Sempre necessariol’aiuto di Bce e Fmi”

I consumatori italianisi avviano al peggior 

 Natale dalla fine dellaseconda guerramondiale: dovrannodire addio al panettonee al prosecco per pagarele nuove tasse

“Sarà un Natalesenza panettone”

La questione-chiaveresta: che cosa potràripristinare la crescita,dato che le misureaggiuntive di austeritàe gli aggravi fiscalirenderanno larecessione più severa?

“Questione-chiaverilanciare la crescita”

I TWEETDIROUBINI

L’intervistaL’ex ministro delle Finanze ed esponente del Pd: bisognava essere coraggiosi sui capitali scudati

Visco: i sacrifici erano inevitabili

ma sull’evasione andava fatto di più

 Vincenzo Visco

Nouriel Roubini

Il commissario

Rehn: “Unpacchetto di misuretempestivo eambizioso”

OTTIMISMO

Euforia suimercati,

manovra ok pergli operatori

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Rischia di passare unmessaggio devastante:i pensionati possonoessere massacrati, chinon paga le tasse no

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POLITICA INTERNAI 6

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LA CRISI FINANZIARIA

Rischio Grecia

Per Natale comprate prodotti made inItaly: non si acquistasoltanto la qualitàma si rafforzanoi posti di lavoro

Cruciale

Senza questo pacchetto l’Italiacrolla e va in unasituazione similealla Grecia, che nonvogliamo imitare

Made in Italy

Questa è unasettimanacruciale per il futurodell’euroma noi abbiamofatto la nostra parte

Il premierMonti: “Stiamo rischiando il baratrol’Italia si salva solo con questa manovra” Berlusconi: metta la fiducia o non passa. Bersani: va corretta

 ALBERTO D’ARGENIO

ROMA — «Gli occhi del mondosono puntati su di noi, l’Italia nonfallirà». Stampa estera, Camera eSenato. Mario Monti continua aspiegare il decreto «salva-Italia»nel tentativo di potenziarne gli ef-fetti su mercati e cancellerie stra-niere. Con le ore il pacchetto ap-provato domenica sera diventa il«salva-Europa», siamo entratinella settimana cruciale per l’eu-ro che si chiuderà con il summit diBruxelles di venerdì. «Noi abbia-mo fatto la nostra parte», assicu-ra Monti dopo la manovra da 30

miliardi lordi, se è vero che il futu-ro della moneta unica «dipendeanche dalle nostre scelte». Il ri-schio è chiaro: «Ridurre il debito èuna esigenza totale, ogni devia-zione rischia di far sprofondare ilPaese in un abisso, l’esempio del-la Grecia è vicino e senza il pac-chetto di riforme crolleremmoesattamente come Atene».

Il premier nega che il decreto«preparato in soli 17 giorni»stroncherà il Paese: se scendonogli spread — come avvenuto ieri— «ci sarà più sollievo di quanto isingoli provvedimenti potrebbe-ro avere di effetto recessivo». Pro-prio per parlare ai mercati, oltreche alle capitali europee, Montiricorda che l’Italia «deve risolve-re i problemi che la rendono pococredibile se non addirittura fontedi possibile infezione nell’Euro-zona». È il noto problema di cre-dibilità accumulato dal governoBerlusconi. Proprio il Cavaliere è

alla Camera ad ascoltare Monti,

che lo ringrazia per quanto fatto aPalazzo Chigi (il Professore è at-tento a non urtare la suscettibilitàdei partiti) e con un lapsus lo chia-ma presidente del Consiglio.

Ma è a tutti i leader di partitoche Monti si rivolge quando in-

quadra il presente in «uno di queimomenti storici nel quale il dove-re di tutti è esser fedeli all’Ital ia, incui pensare ogni istante alla sal-vezza della nazione». Insomma,se confida che «saremo sostenutidal Parlamento», comprende chenessun partito «sarà soddisfattodelle misure e non dovrà esserlo

perché il nostro mandato è pro-prio quello di chiedere sacrifici».

 A scanso di equivoci ricorda chese Roma fallisce crolla l’Europa.

  Ammonisce: «Fuori dall’euro edalla casa comune dell’Ue ci sonoil baratro della povertà e della sta-gnazione, il crollo dei redditi e delpotere d’acquisto, l’assenza di fu-

turo per il paese e le giovani gene-razioni. Non esiste alternativa».Poi rimarca la sua sicurezza checomunque «l’Italia non fallirà»,ma serve «il contributo di tutti».

Il professore della Bocconi ri-corda che quello approvato do-menica è solo «il primo passo».Promette tagli più incisivi ai costi

della politica, invita il Parlamen-to ad attivarsi per abolire le pro-vince, conferma che la riformadel mercato sarà «il prossimocantiere a distanza di qualchegiorno» e sarà oggetto di un con-fronto con le parti sociali. La bus-sola guarda al modello del NordEuropa, una maggiore flessibilità

abbinata a più sicurezza sociale(«accrescendo di molto la possi-bilità di transito e di training» deilavoratori). Infine annuncia azio-ni a sostegno delle famiglie e perNatale invita tutti a comprareMade in Italy. Ad ogni modo assi-cura che Roma farà la sua parte,ma poi tocca all’Europa fare la

La petizione

“Il premier non vada da Vespa”da Libertà e Giustizia 3mila firme

ROMA — Un appello via internet affinché il premier Monti sta-sera non vada aPorta a porta. A lanciarlo è Libertà e Giustizia,che ieri sera, sul proprio sito, aveva già raccolto quasi 3milaadesioni. E sulla sua partecipazione al programma di Vespa,ha parlato anche Monti, definendo le polemiche «frutto solodi un’onda di eccitazione psicodrammatica», e aggiungendoche prima della «breve apparizione televisiva» (come lo stes-so premier l’ha definita), avrebbe parlato pubblicamente in al-meno altre tre occasioni. Monti parteciperà alla prima parte diPorta a Porta, rispondendo alle domande di Vespa.

 

Il sollievo perlo spread in calo“Questo compensai rischi di effettirecessivi dei tagli”

ELLEKAPPA

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a  PER SAPERNE DI PIÙwww.repubblica.itwww.camera.it

 

sua dotandosi di regole che risol-vano il problema euro a livello si-stemico. Ai giornalisti stranieri ri-serva un aneddoto sulla Tatcherche in un colloquio gli disse: «Do-po averla ascoltata capisco per-ché gli italiani hanno bisognodell’Europa per avere un vincoloesterno che li costringa ad avere

un bilancio sano, ma gli inglesinon hanno bisogno perché han-no avuto me».

Dopo avere ascoltato Monti al-la Camera Berlusconi gli “consi-glia” di porre la fiducia «altrimen-ti non credo che ci sia la possibi-lità di approvare la manovra».Bersani la giudica non abba-

stanza equa e chiede migliora-menti, mentre Casini sprona ipartiti a sostenere il governo«senza furberie e pavidità».L’Idv annuncia il suo no al de-creto, mentre Bossi vede solomisure depressive e chiede:«Ma Monti cos’è venuto a fa-re?».

CASINI

Per il governo“serve uncoordinamentodei gruppiparlamentarilimpido etrasparente”

DI PIETRO

“La montagnaha partorito il

topolino. L’Idvdice no a unamanovra di unabanalitàdisarmante”

BOSSI

“La manovranon serve aniente. È dabuttare. Monti èeroe di unaguerra giàpersa”

 

Promessi interventipiù incisivi sui costidella politica“Riforma del lavoroprossimo cantiere”

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EX PREMIER

Silvio BerlusconiPropone la fiduciasulla manovra

Le frasi

GIOVANNA CASADIO

CARMELO LOPAPA 

ROMA — «Metteremo la fiducia,ma sia chiaro che lo faremo per-ché ce lo chiedono i partiti». Il pre-sidente del Consiglio Mario Mon-ti tiene la barra dritta sul decretoche tra poche ore, con la firma delcapo dello Stato, entrerà in vigoree che rischia di spaccare Pdl e Pd.Berlusconi non regge l’urto degliex An sulla tagliola dell’Ici e nonvuole bocciare coi suoi voti gliemendamenti della Lega. Bersaniè già sotto tiro sulle pensioni e de-ve fronteggiare la protesta dellaCgil. I due partiti sono in subbu-glio e il percorso parlamentaredella manovra rischia di diventa-

re accidentatissimo. In questoclima, i due “soci” di maggioran-za vedono allora nella fiducia l’u-nica via d’uscita.

La blindatura della manovra èdietro l’angolo. Palazzo Chigi nonne fa mistero, il Quirinale nonporrà il veto. Il presidente Napo-litano ha esaminato solo una boz-za della manovra da 30 miliardi,entro stamattina è atteso al Colleil decreto nella versione definitivaalla quale in via XX Settembrehanno lavorato fino a tardi. Qua-lora fosse posta la fiducia, ragio-nano alla Presidenza della Re-pubblica, avrebbe un peso «poli-tico». Tanto più che Monti non in-tende congelare il decreto cosìcom’è. Dei correttivi sarannopossibili in commissione già alla

Camera. La fiducia interverrà sulmaxiemendamento in aula. «A saldi invariati, qualche piccolo ri-tocco sarà possibile» spiega il sot-tosegretario ai Rapporti col parla-mento, Giampaolo D’Andrea. «Semetteremo la fiducia sarà perchéla invocano i partiti», ha confida-to il premier ai ministri. E i partitila chiederanno. Silvio Berlusconiha tratto le sue conclusioni già do-po aver riunito lo stato maggiorePdl a Palazzo Grazioli a ora dipranzo. «Ci batteremo per can-cellare l’Ici sulla prima casa — haspiegato il Cavaliere ai dirigentipreoccupati per le ricadute elet-torali — Ma sarà complicato». Poisi presenta in aula per ascoltare ildiscorso del suo successore maresta stupito dagli enormi vuotinell’emiciclo del Pdl. Raccontanoche Stefano Baldelli gli consegnisu richiesta l’elenco degli assenti.Ex An ma non solo. La Russa inTransatlantico ragiona già diemendamenti per rivedere l’Icisulla prima casa, escludendola al-meno per i primi cento metri qua-drati. Oggi, battaglia in Ufficio dipresidenza. «Occorre la fiducia»chiude la partita lo stesso Berlu-sconi. Per dirla con Denis Verdini,«è l’unico modo per uscirne vivi».

 A margine dei lavori d’aula, Ca-sini parla con Alfano e Bersanisull’ipotesi di un coordinamento

politico. «Ottima idea» dice Enri-co Letta. D’altronde, anche nel Pdla spinta per la fiducia è forte.«Non possiamo rischiare lo spet-tacolo delle maggioranze variabi-li»: Bersani lo dice nella riunioneristretta con i caprog ruppi e i vicealla Camera. Se ne discute nel “ca-minetto” serale con i leader e i se-gretari regionali. I democratici ri-

schiano di non “reggere” questamanovra davanti ai suoi elettori.«Nell’insieme si percepisce la do-lorosa necessità...», è l’inizio deldiscorso di Bersani nella riunione

serale, dove si tirano le somme. Il

segretario si era sfogato prima:«Nei passaggi cruciali della storiarepubblicana, è la sinistra a esse-re chiamata al salvataggio delpaese, nella Liberazione e nella

lotta al terrorismo, quando si do-

veva entrare nell’euro e ora che ri-schiamo il fallimento». La linea sucui sta insieme tutto il partito siriassume nella parola: «Correzio-ni». Sono già state abbozzati

emendamenti che sintetizzano

almeno sei punti critici. Più laquestione dell’asta delle frequen-ze tv e 11 emendamenti prontisulla lotta all’evasione fiscale. Pernon dire di Di Pietro, che resta spi-na nel fianco del Pd. «Dobbiamoessere come in quella vecchiapubblicità, quella che faceva “gi-gante, pensaci tu...”, e il gigante èil Pd, però non possiamo ingoiaretutto», avverte nel “caminetto”Ermete Realacci. L’obiettivo è ar-rivare al massimo di correzionicondivise. Prima tappa, già oggi,con la partita relatori. La svoltatrasversale potrebbe portare alladesignazione di doppi relatori(Pd-Pdl) sia alla Camera che al Se-nato.

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La polemica

La Cei esprime insoddisfazione“Fatto poco, serviva più equità”

ROMA — La manovra è «necessaria, ma poteva esse-re più equa, si è fatto ancora poco. Si sono fatti passima potevano essere ancora più equanimi» e soprat-tutto «si poteva fare di più sui redditi alti». A dirlo è sta-to monsignor Giancarlo Bregantini, responsabile del-la Commissione Ce i per i Problemi sociali e il Lavoro,e arcivescovo della diocesi di Campobasso e Boiano.

Il retroscena Palazzo Chigi orientato a chiedere il voto su un maxiemendamento. La scelta è condivisa dai due partiti maggiori

I dissensi di Pd e Pdl scuotono il governo“Modifiche pilotate, poi testo blindato”

 

Il governo staancora lavorandoal testo definitivodel decreto. Oggi lafirma di Napolitano

DISCORSO

Il premier Mario Monti ieridurante il discorso allaCamera, dove ha illustratoi contenuti della manovra

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Le reazioni

I sindacati subito in sciopero, ma divisi Due ore di Cisl e Uil, quattro della Cgil. Domani vertice Camusso, Bonanni, Angeletti ANNALISA CUZZOCREA 

ROMA — Uniti nel considerare la mano-vra iniqua, e da cambiare. Divisi - ancorauna volta - sulle risposte da mettere incampo. Susanna Camusso aveva chiestoa Cisl e Uil di pensare a un’iniziativa co-mune. Domenica, dopo l’incontro con ilpremier a Palazzo Chigi, i tre leader sin-dacali avevano deciso di vedersi. E inve-ce, Raffaele Bonanni e Luigi Angelettihanno indetto una conferenza

stampa e annunciato due ore di sciope-ro, a fine turno, lunedì, per tutti i loroiscritti «e per le confederazioni che vor-ranno aderire». Senza informare la Cgil.«Invitiamo i lavoratori a protestare da-vanti alle prefetture. A Roma saremo sot-to al Parlamento», ha detto Bonanni, ag-giungendo: «La Cgil ci chiede di discute-re, ne siamo felici, se sono d'accordo connoi sulla richiesta preliminare di con-

trattazione, di negoziato, benissi-mo. Diversamente, marcere-

mo divisi e colpiremo uniti», dice citan-do Luciano Lama. Così sarà, marcerannodivisi. Dopo poche ore la confederazionedi Susanna Camusso proclama quattroore di sciopero sempre per lunedì. «Lanon indicizzazione per le pensioni basseè una tassa sulla povertà, l'anzianità oltre40 anni diventa impraticabile, sottrae undiritto e destabilizza il mercato del lavo-ro». Sono solo due dei punti dolenti indi-cati. Chiederemo al Parlamento di cam-biare la manovra, dice Corso d’Italia. E fa

trapelare tutta l’irritazione per l’atteg-giamento di Cisl e Uil: «In continuità conla “strategia del sottoscala” di palazzoGrazioli», si legge sulla pagina Facebook del sindacato. Che accusa: Bonanni e An-geletti puntano al confronto più che allemodifiche. Protesterebbero, insomma,perché si sentono tagliati fuori. Un chia-rimento arriverà: a sera i leader annun-ciano che si vedranno domani «per fare ilpunto su manovra e mobilitazione».

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La numero uno di CorsoItalia protesta contro lostop all’indicizzazione:“È una tassa sullapovertà”

L’intervista

successo in passato: il dibattito sul-le riforme ha messo in difficoltà l’e-secutivo.

«È vero, i precedenti sono negati-vi. Ma il quadro era di durissime con-trapposizioni. Oggi sosteniamo lostesso governo».

 Vuole cambiare la seconda partedella Costituzione?

«Per arrivare al risultato dobbia-mo darci un obiettivo meno ambi-zioso. Penso a tre modifiche struttu-rali fondamentali, niente di più maniente di meno. Un sistema istitu-zionale lento, distante dai tempi rea-li della società è il costo della politicapiù alto pagato dai cittadini. Dob-biamo mettere lo Stato e le istituzio-

ni in grado di funzionare. In modoche chi vince la prossima volta siapoi in grado di governare e di deci-dere».

Da dove si comincia?

«Dalla modifica radicale dei rego-lamenti parlamentari che regolanooggi il rapporto tra governo, mag-gioranza e opposizione secondouno schema antiquato».

Tutto qua?«Il secondo punto è la fine del bi-

cameralismo, una materia su cuitutti i partiti hanno un loro progettodi legge. Ci vuole una Camera nonelettiva, il Senato delle regioni. Avre-mo così un’automatica riduzionedel numero dei parlamentari. Con idifetti dell’attuale bicameralismoun taglio ai membri delle Camerenon servirebbe a molto. Una solaCamera elettiva che dà la fiducia algoverno, risolve il problema in sé».

Terza proposta.«Una nuova legge elettorale. Co-

munque. Sia che il referendum ven-ga dichiarato ammissibile dallaConsulta sia che venga respinto. Nel

primo caso dovremo andare di cor-sa, nel secondo abbiamo un anno ditempo».

Quale legge elettorale?«Deve avere due punti fermi. Re-

stituire ai cittadini il diritto di sce-gliersi gli eletti. Consentire un bipo-larismo per scelta e non per costri-zione».

Con il maggioritario o con il pro-porzionale?

«Il bipolarismo si può difendereanche con una legge proporziona-le».

Che fa adesso? Presenta la pro-posta alle commissioni parlamen-tari?

«Non faccio l’ipocrita. È difficilepensare che un’operazione così am-biziosa si realizzi attraverso il sem-plice iter nelle commissioni Affaricostituzionali. In maniera traspa-rente, alla luce del sole, occorre un

accordo tra i partiti che sanno di es-sere avversari ma vogliono coglierel’opportunità».

  A quale strumento pensa? UnaBicamerale?

«No. A me interessa registrare seesiste la volontà di tutti i partiti percambiare le regole. Lo strumento sitrova. Una sessione parlamentaread hoc, un altro appuntamento inaula: vedremo. Non dev’essere unamega riforma, ma un aggiustamen-to fondamentale dello scheletro isti-tuzionale. Su questo piano dobbia-mo dialogare anche con la Lega».

E il governo che fa, sta a guarda-re?

«Come noi avevamo suggerito,nella squadra di Monti non esiste ilministro delle Riforme. È una sceltache abbiamo apprezzato. Un gover-no tutto tecnico sa di avere una vo-cazione precisa. Ma il cambiamentodelle regole è affidato al Parlamen-to».

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“Mettere fine al bicameralismo

e cambiare la legge elettoralein 18 mesi si può fare tutto” Franceschini: serve l’accordo di tutti i partiti

Clima diverso

C’è un clima nuovo,diverso, tra avversariche lo sono ancora e lo

saranno alle prossimeelezioni. Il Parlamento può cambiare le regoledel gioco

Meno parlamentari

Ci vuole una Cameranon elettiva, il Senatodelle regioni. Avremo

così un’automaticariduzione del numerodei parlamentari. Sonotutti d’accordo

CAPOGRUPPO

DarioFranceschiniil capogruppodemocraticoalla Cameradei deputati

BREVIARIO

“È bello stareall’opposizioneLe puoi spararecome vuoi tu”

Paola Goisis

deputata Lega© RIPRODUZIONE RISERVATA

GOFFREDO DE MARCHIS

ROMA — Dario Franceschini pro-pone un patto alle forze politicheche sostengono il governoMonti. «Possiamo farein 18 mesi quello chenon siamo riusciti a fa-re in 20 anni». Non so-lo con la cura da caval-lo sui conti pubblici.Ma una riforma delleregole fondamentalidello Stato. Questa èla proposta del capo-gruppo democraticoalla Camera.

Prima di tutto: c’èancora spazio permodificare la mano-

 vra in Parlamento se-condo le vostre indi-cazioni?

«L’esecutivo, muo-vendosi tra vincoli eu-

ropei e opinioni lonta-ne, ha dovuto costrui-re una sintesi. Non èespressione del centro-sinistra come non lo èdel centrodestra. Ma sen-za snaturare la manovra si puòarrivare ad altre correzioni».

Questo è quello che chiede ilsuo partito a Monti. Cosa si chiedeinvece ai partiti mentre il governosalva l’Italia?

«C’è un clima diverso. Ci siamoarrivati in una situazione difficile,tra avversari che lo sono ancora e losaranno alle prossime elezioni. Stia-mo insieme solo per affrontare l’e-mergenza. Ma il lavoro da fare è du-plice. Al governo tocca il risanamen-to, l’economia, la crescita. Il Parla-mento invece può utilizzare que-st’anno e mezzo per cambiare final-mente le regole istituzionali. Sonodue facce della stessa medaglia».

Siamo sicuri che questa secondafaccia non danneggi la prima? È già

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LA CRISI FINANZIARIAPER SAPERNE DI PIÙwww.inps.itwww.lavoro.gov.it

 Nasce il pensionamento “flessibile”: possibile andare a riposo da 62 (per ledipendenti private) o 66 anni fino ai 70

Il contributivo è meno generosodel retributivo, dove l’assegnoè calcolato sugli ultimi stipendi

La riforma colpisce la classe del 1952cinque anni di attesa in più rispetto a prima

Le pensioni

ROBERTO MANIA

IL DOSSIER.Le misure del governo

OGNI riforma delle pensioni fa le sue vit-

time. Nel 1995 , la riforma Dini, colpì du-ro chi, all’epoca, era ad un passo dai di-ciotto anni di contribuzione limite ne-cessario per essere escluso dal contribu-tivo. Le vittime delle riforma Fornero so-no i sono i nati nel 1952, coloro che nel2012, anno di entrata in vigore delle nuo -ve regole, compiranno 60 anni di età.

Perché la classe del 1952 è la più dan-neggiata dalle nuove regole pensioni-stiche?

Perché dal 2012 l’età minima per lapensione di vecchiaia delle donne saledal 60 a 62 anni. Dunque una donna cheaveva programmato di andare in pensio-ne, dovrà restare al lavoro fino al 2015,ben tre anni in più, perché gradualmen-te l’età crescerà per raggiungere i 66 anninel 2018. Per un uomo, invece, che com-pirà 60 anni nel 2012 non ci sarà “quota96” (somma tra contributi e età anagrafi-

ca) per poter andare in pensione di an-zianità. Dovrà attendere anche oltre seianni. Entrambi, donne e uomini, potreb-bero andare via prima solo con i requisi-ti del pensionamento anticipato, come èstato battezzato dalla “riforma Fornero”.

Quali sono i requisiti per il pensiona-mento anticipato?

Per gli uomini sono richiesti 42 anni eun mese di contribuzione; per le donne41 anni e un mese. Fino al 2014 i requisi-ti saliranno, per poi attestarsi, rispettiva-mente a 42 e tre mesi e 41 e tre mesi.

Chi andrà in pensionamento antici-pato riceverà un assegno pieno comesuccede oggi con il sistema retributivo?

No. La riforma prevede una penalizza-zione per chi lascia il lavoro prima di ave-re compiuto i 62 anni, nel caso abbia 42anni e un mese di versamenti, se uomo, o41 e un mese, se donna. Per ogni anno dianticipo ci sarà una decurtazione del-l’assegno pari al 2 per cento. La pensionesarà però piena con oltre 62 anni. Sarà illavoratore o la lavoratrice a deciderequando abbandonare il lavoro. Si intro-duce così il principio delle flessibilità dipensionamento in coerenza con lo spiri-to di un sistema contributivo.

Cosa vuol dire un pensionamentoflessibile?

Significa che si stabilisce una “for-chetta” entro la quale i lavoratori posso-no scegliere di andare in quiescenza,purché si abbiano almeno venti anni dicontribuzione. Per gli uomini (e per ledonne del pubblico impiego) l’età flessi-bile parte da 66 anni e arriva a 70 anni; perle donne private da 62 a 70. Nel sistema

contributivo non c’è più un’età rigida peril pensionamento. E il sistema dovrebbetendenzialmente raggiungere l’equili-brio finanziario tra entrate (versamenti)e uscite (pensioni).

Ma con il sistema contributivo le pen-sioni sono più basse?

Nel sistema contributivo l’ammonta-

Fino al 31 dicembre 2011 la futura pen-sione sarà calcolata con il vecchio meto-

do, dal prossimo anno (pro quota) con ilnuovo. Concretamente per chi è prossi-mo alla pensione la penalizzazione saràpiuttosto modesta.

In che anno tutte le pensioni sarannocalcolate con il metodo contributivo?

Nel 2035.

re dell’assegno è commisurato ai versa-menti. Più si lavora, più si versa, pi ù si ac-

cantona per la pensione. Viceversa il si-stema retributivo era più generoso vistoche la pensione veniva calcolata sulla ba-se degli ultimi stipendi.

L’estensione del contributivo dan-neggerà i lavoratori prossimi alla pen-sione?

Si applicherà nella forma pro quota.

Chi è prossimo al ritiro saràdanneggiato in misura

 piuttosto modesta perché conil meccanismo pro-quota lenuove regole incidono poco

2035

E’ l’anno a

partire dal qualetutte le pensionisarannocalcolate con ilmetodocontributivo

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LA CRISI FINANZIARIAPER SAPERNE DI PIÙwww.sviluppoeconomico.gov.itwww.agcm.it

La lotta alla recessione parte daicantieri, poi sconti alle imprese cheassumono e più competizione

Monti darà al Garantedel Mercato i poteri per “togliere i freni all’economia”

Lo sviluppo

LUCIO CILLIS

IL DOSSIER.Le misure del governo

MAGGIORI poteri all’Autorità garante dellaconcorrenza. È lo stesso premier Mario Mon-ti a spiegare in Parlamento il rafforzamentodell’Antitrust: «Per togliere i freni all’econo-mia abbiamo previsto un forte pacchetto diliberalizzazioni. L’Antitrust potrà impugna-re in giudizio provvedimenti della Pubblicaamministrazione restrittivi della concorren-za e sollevare questioni di legittimità costitu-zionale di leggi che ostacolino il libero svilup-po dei mercati». Un campo d’azione più am-

pio che dovrà però fare i conti con il restringi-mento del numero di commissari (previstodalla manovra) che passano da cinque a tre.

UNA rivoluzione sta per abbattersi sui negozi.Nel decretoSalva Italia, è stata inserita la com-pleta liberalizzazione degli orari e dei giorni diapertura delle attività commerciali. Allo stessotempo verranno eliminati tutti gli ostacoli chesi frappongono alle aperture di nuovi negozi.Insomma, una deregulation totale, che dallecittà d’arte o dalle zone turistiche (come previ-sto dall’attuale normativa) si allargherà a tuttoil Paese. L’apertura di nuovi esercizi non avrà(quasi) vincoli. Se non quelli legati alla “tutela

della salute, dei lavoratori, dell'ambiente o deibeni culturali”. Gli Enti locali hanno 90 giornidi tempo per adeguarsi alla normativa.

Deregulation totalii negozi sceglierannogli orari di apertura

I FARMACI di fascia C, quelli con prescrizio-ne non rimborsati dal servizio sanitario, po-tranno essere venduti anche fuori dal circui-to tradizionale delle farmacie. È una piccolavittoria per le parafarmacie, comprese quel-le della grande distribuzione, che resta peròconfinata ai comuni al di sopra dei 15 milaabitanti: il governo ha infatti mitigato l’aper-tura del settore per “tutelare” le realtà più pic-cole. Se venisse confermata, questa norma,così com’è, rischia di scontentare tutti: sia i

farmacisti che promettono una dura prote-sta, sia i rappresentanti delle parafarmacie,che chiedono una “vera” liberalizzazione.

Medicinali in fascia Cnei supermercatiesentati i piccoli centri

PER sostenere la crescita il governo ha decisodi inserire nella manovra la completa deduci-bilità dell’Irap sul costo del lavoro ai fini del-l’Ires. Le aziende, avranno la possibilità di de-durre dall’Ires e dall’Irpef la quota dell’impo-sta regionale sulle attività produttive relativaalle spese per i dipendenti. Questo sgraviosarà riconosciuto anche per l’assunzione digiovani e donne. Il minore gettito per le cassedelle Regioni, sarà compensato da un incre-mento dei trasferimenti statali. Questa norma

darà maggiori benefici agli istituti di credito,alle aziende più grandi dei settori manifattu-riero, media, telecomunicazioni e energia.

Sgravi sulle assunzionidi giovani e donnee deducibilità dell’Irap

IL CIPE è pronto a «movimentare 5,2 miliar-di» per nuove opere infrastrutturali. In cimaalla lista ci sono il completamento del trattodi 40 chilometri di ferrovia ad alta velocitàTreviglio-Brescia e il Terzo Valico dei Giovi,curati da Rfi. Pronti ad entrare in campo an-che l’Anas, che dovrebbe procedere a diver-si interventi medio-piccoli sul territorio ol-tre all’ammodernamento di strade statalinel Meridione, come la 106 Ionica (una del-le arterie più pericolose del Paese) o la Agri-gento-Palermo. Una parte dei 5 miliardistanziati andranno anche al Mose, alla me-tro di Napoli e al porto di Taranto.

Oggi dal Cipe fondi per l’Alta velocitàe la metro di Napoli

Subito 5 miliardi per le infrastruttureL’Antitrust bloccherà le leggi anti-mercato

Cinque miliardi e 200 milioni di euro perridare fiato alle opere pubbliche. Sarà ilCipe, convocato per oggi, a dare il vialibera a interventi sull’alta velocità,sull’ammodernamento di strade statali,porti, favorendo il completamento dellametro di Napoli. Tutti provvedimentiattesi e anticipati ieri alla Camera dallostesso presidente del Consiglio MarioMonti che ha parlato di una «riunioneche movimenterà 5,2 miliardi di euro pernuove opere infrastrutturali». Cantiericerto, ma anche farmaci liberalizzati,deducibilità totale dell’Irap sul costo dellavoro, e l’atteso rafforzamentodell’Antitrust e delle sue prerogative.

Opere pubbliche

ImpreseFarmaciCommercioLiberalizzazioni

L’Autorità impugneràanche le norme localicontro la concorrenza

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MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011

 

LA CRISI FINANZIARIAPER SAPERNE DI PIÙwww.confedilizia.itwww.fiscooggi.it

L’imposta in teoria graveràsu tutti i proprietari di immobili,ma c’è una detrazione di 200 euro

Gli 11 miliardi di incasso complessivofiniranno nelle casse dello Stato, per iComuni ristretti margini di manovra

La casa

Un sacrificio di almeno 400 euro afamiglia, per la prima casa. Nonmeno di 500 dalla seconda in poi.Ma l’importo può salire fino a trevolte. L’apporto chiesto al mattone per mettere in sicurezza i malandaticonti pubblici si configura come unsalasso. Forse la più indigesta tra lemisure della manovra. Tra meno diun mese, allo scoccare dell’annonuovo, anche le case degli italianicontribuiranno a salvare il Paese el’euro. Non senza qualchemalumore.

 VALENTINA CONTE

ROSA SERRANO

IL DOSSIER.Le misure del governo

Dall’Imu alle rendite, così la nuova tassazionee arriva il salasso sulle abitazioni delle vacanze

I numeri

2012L’ANTICIPO

L’Imu sarà applicata in viasperimentale dal 2012 al 2014Entrerà a regime a partire dal 2015

7,6 per mille ALIQUOTA BASE

L’Imu avrà un’aliquota del 7,6 permille. I sindaci potranno aumentarlao diminuirla del 3 per mille

4 per milleLA PRIMA CASA

La percentuale dovuta per la primacasa sarà del 4 per mille. I Comunipotranno ridurla al 2 per mille

200 euroLA DETRAZIONE

I possessori di una solacasa beneficeranno di unadetrazione fino a 200 euro

RITORNO dell’Ici, nella versione fe-deralista di Imu, sulla prima casa.Scure sulle seconde case. Rivaluta-zione record delle rendite catastali(60 per cento). A freddo, piovono iprimi calcoli. Che allarmano le fa-miglie, ma anche gli enti locali.«Una stangata enorme», la defini-sce Graziano Delrio, presidente An-ci, l’Associazione dei Comuni. «Piùche Ici o Imu la chiamerei Isi, impo-sta statale sugli immobili», ironizza.Perché gli 11 miliardi attesi di getti-to - su 20 netti di manovra comples-siva - andranno dritti nelle cassedello Stato. I sindaci potranno recu-perare qualcosa manovrando le ali-quote (sempre che questa leva siaconfermata). Il timore è che i citta-dini siano già troppo vessati per rin-carare la dose. E che sia pure neces-sario sacrificare servizi via via depo-tenziati per i 5 miliardi di tagl i ai Co-muni nel 2012, tra vecchi e nuovi.Costi in più sulle tasche di tutti.

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?L’imposta municipale unica - an-

ticipata “in via sperimentale”, diceil decreto, di due anni al 2012 - si cal-cola moltiplicando le rendite cata-statali per 160, il nuovo coefficiente

 

determinato dalla revisione al 60per cento delle rendite. E poi appli-cando l’aliquota dello 0,4 per cento(agevolata per la prima casa) e dello0,76 (di base per le seconde case). IComuni hanno un margine di ge-stione dello 0,2 e dello 0,3 per cento,rispettivamente (in giù o in su). Pos-sono temperare la stretta o acuirla.

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A PAGA?Tutti i proprietari e dunque l’80

per cento degli italiani. Sulla primacasa (il 66 per cento delle abitazioni

 

esistenti nel Paese, 20 milioni di im-mobili) si applica la detrazione di200 euro. Questo “sconto” esenteràmolti. Secondo alcune valutazioni,il 60-70 per cento di prime case. An-che l’entità della detrazione potràessere ampliata dai singoli Comu-ni.

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A?Dipende da zona, ampiezza e cate-goria catastale dell’appartamento.Cinque vani in una zona semicen-

 

trale (categoria A2, di tipo civile)costano 260 euro di Imu a Bari, 373a Firenze, quasi due volte tanto aRoma (615 euro). Sette vani in cen-tro a Milano, evidentemente, sonopiù cari: 1.330 euro di Imu ogni do-dici mesi.

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? Anche qui dipende. Un’abitazio-

ne non troppo grande e non collo-cata in centro (categoria A3, di tipoeconomico), fa correre l’Imu a 775euro a Bari e a 956 euro a Firenze. Separliamo di Roma, in centro, settevani (e categoria A2) allora voliamoa 3.116 euro.

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?Seconde case. A cui applicare l’a-

liquota base, maggiorata, dello 0,76per cento. Un bilocale a Forte deiMarmi fa sborsare 811 euro di Imuall’anno. Una magione a Rapallo,poco più grande, non si discostamolto dalla quasi equivalente to-scana e costa 873 euro. Una piccolacasa vacanza a Sabaudia da 3 vani(categoria A2), sul litorale laziale, èpiù economica: “solo” 427 euro.

 

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LA CRISI FINANZIARIAPER SAPERNE DI PIÙwww.abi.itwww.borsaitaliana.it

Il bollo dovrebbe passare da unimporto in cifra fissa a una percentualeda applicare al deposito titoli

La tassazione si allargherebbe a conticorrenti, fondi e polizze. Imponibilenon più calcolato al nominale

Mini-patrimoniale sul risparmiosarà un’aliquota sui valori di mercato

La finanza

IL DOSSIER.Le misure del governo

 VITTORIA PULEDDA 

MILANO — «Si va a prelevare

dove ci sono i soldi, applicandoun’aliquota sulla ricchezza fi-nanziaria più facilmente iden-tificabile. Del resto, o si fa così,oppure si scelgono soluzionianche peggiori, come l’aumen-to dell’aliquota Iva o i tagli allaSanità», spiega Tommaso DiTanno, professore di Diritto tri-butario a Siena. I dettagli —quelli fondamentali, a partiredall’aliquota fiscale — a tardaserata non si conoscevano an-cora. Ma il senso si sta delinean-do con sufficiente chiarezza. Dicerto il nuovo regime di bollosugli strumenti finanziari nonsarà indolore. Vediamone letappe principali.

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Secondo le prime interpreta-

zioni, anche il conto correnteentrerà a far parte di «titoli, pro-dotti e strumenti finanziari» sucui si abbatterà la scure del fi-sco. In realtà, si sta ancora stu-diando l’elenco esatto di cosaverrà compreso nel paniere, male prime ipotesi includono ilconto corrente, i fondi comunidi investimento, le polizze vita acontenuto finanziario (a partiredalleindex linked ) tutti gli stru-menti insomma, anche quelliche non hanno bisogno di undeposito; oltre, ovviamente, al-le azioni, ai bond e ai titoli di Sta-to. Uniche eccezioni, i fondipensione e fondi sanitari.

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LCOLODifferenza non di poco con-

to, l’imposta sarà calcolata non

sul valore nominale/di rimbor-so, ma su quello di mercato.Con i fortissimi cali dei titoli diStato (nonostante il rimbalzo diieri) è molto diverso pagareun’imposta sul prezzo di mer-cato o su quello nominale e lanuova formulazione rispetto aquella del vecchio governo fagiustizia del disastro dei merca-ti finanziari negli ultimi tempi.

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AIl governo Berlusconi aveva

introdotto tre importi fissi, daapplicare a scaglioni (vedi ta-bella); dunque, chi aveva unaricchezza finanziaria compresatra 50 e 150 mila euro pagava lastessa cifra, e così via. Ora inve-ce ci sarà un’aliquota (ancorada determinare,) che verrà ap-

plicata alla ricchezza finanzia-ria presso la banca (o la Sim, oun altro intermediario finan-ziario) e si pagherà quindi inmodo proporzionale a quantosi possiede, ma con un probabi-le tetto al prelievo.

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La logica della nuova impo-sta è di agire dal punto di vistadegli intermediari. Per cui se

una persona ha più depositi ti-toli, la base imponibile si som-ma e su quella si applica l’ali-quota fiscale. Se invece unapersona ha polizze, dossier,conti di deposito etc... pressovari operatori, ogni interme-diario finanziario (che funge dasostituto d’imposta) provve-derà al prelievo, per la parte de-positata presso di lui.

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ARispetto all’impianto di Ber-

lusconi, chi ha un risparmiocontenuto, fino a cinquemilaeuro, non paga niente. Non è

ancora chiarito se questa fran-chigia scatta anche nel caso diricchezze superiori — se in-

somma quel primo gruzzolettosia per tutti esente dal prelievo— mentre dovrebbe essere ab-bastanza certo che se si ha unprodotto finanziario per menodi 5mila euro con un interme-diario diverso da quello pressocui sono concentrate le dispo-nibilità finanziarie, per quellaparte non si paga.

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EFino a quando non saranno

pubblicati i decreti, con tutti idettagli, è quasi impossibile fa-re simulazioni e confronti. Di

sicuro pagandosi in manieraproporzionale il prelievo è piùequo (non ci sono medie di Tri-

lussa) ma il salasso rischia di es-sere rilevante. Ma chi cercheràdi “fare il furbo” potrebbe ri-schiare di far peggio. «Tuttiquelli che hanno trasferito leci-tamente i soldi in Svizzera, traspese e commissioni se ne sonopentiti», conclude Di Tanno.Del tutto ininfluente invece lanazionalità dell’intermediarioin Italia: banche, Sim, Sgr cheagiscono nel nostro paese sonoconsiderati soggetti italiani dalpunto di vista fiscale, al pari diqualsiasi cassa di risparmio obanca provinciale.

 

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Il Tesoro ancora alle prese con lanorma del decreto che rivedrà iltrattamento fiscale delle attivitàfinanziarie. Era stato da pocoinasprito dal governo precedente

NUOVI INGRESSICresce la baseimponibile:entrano i conticorrenti, i fondicomuni e lepolizze vita.Esclusi fondipensione epolizzesanitarie

IL CALCOLOL’impostasarà calcolatanon sulvalore nominaledi rimborsodei prodottifinanziariposseduti, masu quellodi mercato

 ALIQUOTA UNICA Finora si applicauna cifra fissasecondo trescaglioni diricchezza. Inarrivo un’aliquotache renderàproporzionale ilprelievo sui titolidepositati

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MARCO BRACCONI

LA REAZIONE sul web scatta all’unisono. E inpoche ore la manovra salva-Italia diventa temadi discussione on line. Sono migliaia i post dicommento alle notizie pubblicate in temporeale da Repubblica.it sul decreto Monti. Nu-merosi messaggi sono rivolti direttamente alpresidente del Consiglio. Dagli articoli agli edi-toriali, dai blog alla pagina Facebook del nostrogiornale, i lettori si esprimonosenza filtri. E senza sconti. Con-

sapevolezza, delusione, preoc-cupazione, in alcuni casi rab-bia. E poi dubbi, qualche ironia,richieste di chiarimento.

Il rischio default dell’Italia èun dato che tutti percepisconocome reale, la prudenza deimomenti difficili vale per tutti.Ma la delusione nelle lettere sisente eccome. Le critiche alla stretta sulle pen-sioni e alla reintroduzione dell’Ici sono batten-ti. La vera irritazione non è tanto per ciò che nel-la manovra c’è, ma per ciò che invece manca. Lascure del risanamento ha agito, secondo quasi

tutti i messaggi, a senso unico. Tocca pensiona-ti e ceto medio, ma sostanzialmente “assolve”grandi patrimoni e redditi alti. Quell’1,5% suicapitali scudati sembra troppo poco, e troppopoco incisiva appare la mossa della tracciabilitàsopra i 1000 euro. E poi la Chiesa, che non pagatasse sugli immobili, le spese militari da conte-nere, e una infinità di commenti di sconcertoper il mancato giro di vite sui costi della politica.“Pagano sempre i soliti”, è il refrain che ricorre

in Rete. Tra i dubbi più frequen-ti, quelli di chi è in mobilità a

causa di crisi aziendali e adessonon sa quale destino lo aspettiin conseguenza dello slitta-mento in avanti dell’età pensio-nabile; o di chi si chiede quantoabbia pesato il no di Berlusconialla patrimoniale. Ma c’è anchela voce di chi coltiva la speranza

di vedere migliorato, durante l’iter parlamenta-re, un decreto che tutti sanno necessario, manessuno riesce a vedere così “equo” come ave-va promesso il Professore arrivato a PalazzoChigi per rimettere in carreggiata l’Italia.

Lettere a Monti

“Caro Presidente,

sui Ici, evasori e pensionirestano troppe iniquità”

Fate saltare i miei piani

CARO Presidente Monti, ho iniziato alavorare a 18 anni, ora ne ho 51 e lavoroda 33 anni. Con i provvedimenti cheavete preso dovrò lavorare fino a 66anni, in alternativa mi toccherà andarein pensione con 42 anni di contributi a60 anni di età e sopportando unapenalizzazione del 2%. Non ho giàdato abbastanza? (cam1900 )

Patrimoniale, chi l’ha vista?

MI DOMANDO perché non si éfatta una vera patrimoniale, peresempio “alla francese”? Vorreisapere quanto ha pesato su questoil veto di Berlusconi? E poi dovesarebbero le misure per losviluppo? E non capisco in chemodo sarebbero tutelati gli «over50» rimasti senza lavoro? (Rodolfo)

Senza lavoro né previdenza

CARO Presidente, consideratol’innalzamento dell’etàpensionabile, chi ha firmatol’accordo di accompagnamento alpensionamento con la propriaazienda è destinato a rimaneresenza stipendio e senza pensione.Terrà in considerazione il destinodi queste persone? (ott2011)

Fate pagare l’Ici alla Chiesa

CARO Presidente, la Cei dice che lasua manovra poteva essere più

equa se avesse colpitomaggiormente i redd iti più alti. Alloraperché non provvede al recuperodell’Ici sugli innumerevoli immobili inpossesso della Chiesa cattolica eutilizzati per svolgere attivitàeconomiche e finanziarie? (emc)

Coraggio a corrente alternata

MI PIACEREBBE capire una cosa,caro Presidente: perché aveteavuto il coraggio di bloccarel’adeguamento all’inflazione dellepensioni superiori ai mille euro eavete invece fatto marcia indietrosull’aumento Irpef per i redditisuperiori ai 75 mila euro?(13leonardo)

Obbligo di “730” sugli yacht

PER chi possiede un aereo, uno yachto una Ferrari, pagare una soprattassasignifica ben poco. Occorre verificarela compatibilità con la dichiarazionedei redditi. Perché non obbligare atenere a bordo copia del mod. 730?Si potrebbe magari scoprire che c’èchi gira in Ferrari e denuncia redditiminimi. (fernando esposito)

Per me del ’52 equità addio

SONO nato nel ’52. Avrei potuto andarein pensione nel 2012 con 60 anni e 36 dicontributi. La manovra 2011 mi aveva“spinto” al 2013. Con questa riforma, 66anni o 42 di contributi, arriverò al 2018. Imiei colleghi del ‘51 sono andati con 58anni e 35 di contributi. Con la differenza di8 anni di età oppure 7 di contributi, comesi fa a parlare di equità? (giuseppe amore)

Ora mano pesante sui ladri

CARO Presidente Monti, lamanovra che avete varato èdurissima ma io sono comunquedisposto a digerirla. Le chiedo: lei èperò disposto con il suo prossimodecreto a fare un provvedimentoseverissimo contro chi ruba oanche “soltanto” sperpera il denaropubblico? (cannes57)

Il Vaticano dia l’esempio

LEGGO su Repubblica. it che unrappresentante della Conferenzaepiscopale ha chiesto che la manovradeve contenere più equità. Ecco,benissimo: a cominciare da loro,magari, con un’Ici anche per la Chiesa.Potrebbe essere una tassazionesimbolica. Ma senza neanche esagerarecon lo stare bassi. (lacustremigrato)

Forbici sulle pensioni d’oro

CARO Presidente Monti, prima didecidere di congelarel’adeguamento della maggiorparte delle pensioni al costo dellavita, non sarebbe stato più giustoche la manovra stabilisse unsignificativo contributo disolidarietà per le pensioni più alte?(falconline)

Avete salvato i super-ricchi

SIGNOR Presidente delConsiglio, vi costava moltoaumentare l’aliquota Irpef anche

solo di un punto per i redditisuperiori ai 70.000 euro all’anno?E poi viene spontaneodomandare: perché al super ricconon avete di fatto chiesto nulla?(mammalaura01)

Decisi sui grandi patrimoni

SIGNOR Presidente delConsiglio, lei dice che unapatrimoniale sulle grandiricchezze come in Franciaavrebbe determinato una “fuga”in attesa di essere resa operativa.Sono parole che fanno pensare. Èforse un’ammissione diimpotenza del governo? (ias39)

Tracciabilità già a 500 euro

LA MANOVRA si propone direndere un po’ più dura la vita agli

evasori fiscali. Ma per scovaredavvero questi ultimi non sarebbestato meglio se la tracciabilità deipagamenti fosse stata fissata apartire da 500 euro invece che aldi sopra dei mille euro?(aldorabbiati)

Pensi a chi fa i turni di notte

CARO Presidente, la sua manovraha aumentato l’età pensionabileper uomini e donne. Ma neldeciderlo ha pensato a quellemamme e nonne che lavorano dinotte negli ospedali, nellefabbriche? E ha pensato a quellemaestre di 62-65 anni alle presecon classi di 25-30 alunni? (42ne07)

Province, abolirle è meglio

CHE senso ha tenere Province con 10consiglieri? Meglio abolirle e basta. E poileggo che “i soggetti chiamati all'ufficio

della presidenza del consiglio, di ministroe sottosegretario cessano da qualunquealtro trattamento retributivo gravantesullo Stato”. Dubbio: se lavorano per entiprivati allora i deputati potranno avere undoppio salario? (totorebruno)

Non c’è nulla per i giovani

SIGNOR Presidente del Consiglio,se assieme ai tanti tagli previstidalla manovra ci fosse stato ancheun pacchetto di provvedimenti perdare una mano ai giovani e perfavorire la la crescita, non credeche i dubbi di tanti, a cominciare daquelli dei sindacati, sarebbero statimeno forti? (Bud1966)

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LA CRISI FINANZIARIAPER SAPERNE DI PIÙwww.repubblica.itwww.governo.it

Migliaia didi messaggi suRepubblica.it.“Quest’austeritàè a senso unico”

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Mario Monti parla nell’aula del Senato attorniato dai suoi ministri

Su Pubblico larubrica diOdifreddi,con i blog diBracconi,Caporale e

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LA CRISI FINANZIARIA

L’Europa

L’asse Merkel-Sarkozy sul debito

“Adesso un Trattato Ue più duro”“No agli eurobond”. A rischio la tripla A di Germania e FranciaDAL NOSTRO CORRISPONDENTE

GIAMPIERO MARTINOTTI

PARIGI — Una disciplina “allatedesca” con qualche piccoloammortizzatore “made in Fran-ce”: l’accordo tanto atteso fra Angela Merkel e Nicolas Sarkozy è stato raggiunto ieri all’Eliseo esarà formalizzato mercoledì inuna lettera al presidente dell’Ue,Herman Van Rompuy. Avremo

un nuovo trattato europeo in cuisarà iscritta la “regola d’oro”,cioè l’obbligo per ogni Stato diiscrivere nella propria costitu-zione l’obiettivo del pareggio dibilancio. La disciplina finanzia-ria diventa così la stella polaredell’eurozona, che dovrà appli-care la filosofia tedesca della sta-bilità. Non ci saranno eurobbli-gazioni, ma i francesi speranoche la Bce, sulle cui mosse i go-verni non faranno commenti,dia ossigeno al sistema bancarioacquistando titoli pubblici sulmercato secondario. E, proprio atestimonianza dell’aggrava-

mento della crisi, l’agenzia Stan-dard & Poor’s si prepara a mette-re sotto osservazione con impli-cazioni negative il rating tripla A di Germania, Francia, Paesi Bas-si, Austria, Finlandia, Lussem-burgo. In tutto i Paesi sotto os-servazione potrebbero essere

17, e sotto la lente dell’Agenziac’è anche l’Italia.

Secondo Sarkozy, l’accordofranco-tedesco è «il più completo»possibile. e in assenza di una go-vernance comunitaria nessunopotrà opporsi alle sue proposte. Laprima, e più importante, è una re-visione dei trattati per inserirel’obbligo del pareggio dei bilancinelle costituzioni nazionali e il

principio di sanzioni “immediate”contro chi presenta un disavanzosuperiore al 3 per cento. La firma diun nuovo trattato sarà propostagiovedì a Bruxelles a tutti i 27membri dell’Ue, ma è previsto (edè probabile) che esso finisca peressere sottoscritto solo dai 17 Statidell’eurozona. «Sì a una modificadei trattati, ma solo se fatta a 27,senza creare un club ristretto di

Paesi», replicano fonti dell’Ue.I tempi fissati sono stretti: il

nuovo protocollo dovrà esserepronto entro marzo e la sua ratifi-ca parlamentare è prevista dopo leelezioni francesi di primavera. Sitratta di avanzare «a tappe forza-te», ha spiegato Sarkozy, per rista-bilire la fiducia nell’euro. Chi avràun deficit superiore al 3 per centosarà immediatamente punito e la

sanzione potrà essere bloccata so-lo da una maggioranza qualificata.Non sarà però la Corte di giustiziaeuropea ad avere potere di con-trollo, ma gli organi nazionali, co-me la nostra Corte costituzionale.I giudici comunitari potranno so-lo verificare la conformità delle va-rie «regole d’oro» ai trattati.

Per quanto riguarda la “gover-nance”, presidente e cancellierahanno deciso che i capi di Stato e

di governo dell’eurozona si riuni-ranno una volta al mese per tutta ladurata della crisi, «con un ordinedel giorno preciso, focalizzato sul-la necessità di stimolare la cresci-ta». Vittoria schiacciante dellaMerkel anche per quanto riguardagli eurobond: per il momento nonse ne parla, «non sono in nessuncaso una soluzione alla crisi», hadetto Sarkozy. Silenzio sul ruolodella Bce: è indipendente e la suaazione non verrà commentata,anche se i francesi sperano che in-tervenga sui mercati, con acquistidi titoli pubblici, per accompa-gnare l’uscita dalla crisi. Berlino

cede solo su due punti: il futuroMeccanismo europeo di stabilità,cioè il fondo salva-Stati rinnovato,vedrà la luce nel 2012, con un annodi anticipo; e la partecipazione deiprivati al salvataggio della Greciaresterà un caso isolato. Adesso, laparola passa agli altri partner eu-ropei, attesi giovedì a Bruxelles peril vertice decisivo.

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La proposta:“Sanzioni per

chi sfora e pareggiodi bilancionella Costituzione”

Le tappe

LA LETTERA 

Merkel e Sarkozyinvieranno domani unalettera con le proposteal presidente del Consi-glio Ue Van Rompuy

IL VERTICE

I leader dell’Unione

europea sarannogiovedì e venerdì aBruxelles per un summitcruciale per l’euroHerman Van Rompuy

LA STRETTA DI MANO

 Angela Merkel e NicolasSarkozy si sono incontratiieri all’Eliseo, a Parigi

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 ANDREA BONANNI

BRUXELLES — C’è molta più co-reografia che sostanza nelle con-clusioni del vertice Merkel-Sarkozy di Parigi. E se i mercati ele borse europee e mondiali han-no reagito in modo tanto positi-vo è perché la sostanza sta daqualche altra parte: più precisa-mente nella concretezza (dolo-rosa) della manovra italiana va-rata da Mario Monti, e nell’a-spettativa di un intervento piùenergico da parte della Bce diMario Draghi. Ma la coreografiamessa in scena dal duo franco-tedesco non è priva di effetti né disignificato.

Illuminando il complesso dinorme sulla governance, in largamisura già adottate, con la so-lenne liturgia di una riforma deiTrattati, Parigi e Berlino conferi-scono alla manovra di Monti unmessaggio e un valore che va al dilà degli effetti sui conti pubbliciitaliani e si fa prototipo di unavirtuosità di governo che dovràdivenire la norma europea. Inol-

tre offrono a Draghi l’opportu-nità di considerare in via di com-pimento quel «fiscal compact»,quell’insieme di «norme di bi-lancio concordate», che il presi-dente della Bce aveva posto co-me condizione per un maggioreimpegno della Banca centrale indifesa del debito pubblico euro-peo e soprattutto delle bancheche ne sono strangolate.

Nel percorso di una crisi cheda due anni avanza sul doppiobinario dei dati concreti ma an-che delle suggestioni emotive,l’idea di solennizzare con unTrattato il rinnovato impegnoalla disciplina di bilancio dei go-verni europei (in larga misurarinnovati anch’essi), può forsesortire quell’effetto di annuncioche l’adozione alla spicciolatadelle varie norme sulla gover-

nance nel corso degli ultimi me-si non erano riuscite ad avere.

Ma è bene sottolineare il «forse».Perché, se si va a vedere nei det-tagli la sostanza del Trattato an-ticipata da Merkel e Sarkozy, sipuò facilmente constatare chec’è ben poco di nuovo.

L’idea dell’inserimento dellaregola del pareggio di bilancionelle Costituzioni era già stataapprovata al vertice europeo digiugno. E comunque, per defini-zione, le modifiche alle costitu-zioni nazionali non possono es-sere decretate con un Trattatointernazionale. Senza contareche proprio la Francia di Sarkozy è oggi il Paese che ha maggioridifficoltà a mettere in atto la mo-difica costituzionale, per l’oppo-sizione dei socialisti che nonconsente di raccogliere la neces-saria maggioranza parlamenta-re.

Il meccanismo delle sanzioniautomatiche a chi sfonda il tettodel tre per cento di deficit è giàstato approvato nella riformadella governance varata in code-cisione con il Parlamento euro-peo. E bisogna sottolineare cheproprio Francia e Germania sierano opposte alla proposta del-la Commissione. E’ solo grazie

alla dura resistenza del Parla-mento europeo se la norma oggisbandierata dal duo franco-te-desco è rimasta nella versione fi-nale della legislazione comuni-taria.

Il ruolo della Corte di Giustiziaeuropea potrebbe essere, in ef-fetti, una novità rivoluzionariaperché in teoria ridurrebbe so-

stanzialmente la sovranità di bi-lancio dei singoli governi. MaFrancia e Germania lo hanno giàannacquato prima ancora diproporlo ufficialmente spiegan-do che «in nessun caso la Cortepotrà cancellare un bilancio vo-tato da un Parlamento naziona-le». Di fatto, la Commissionecontinuerà ad avere più poteredi ingerenza sui bilanci di quan-to ne avrà la Corte.

L’anticipazione di sei mesidell’entrata in vigore dell’ESM, ilfondo salva stati permanente

che dovrà sostituire l’EFSF nel

2012 invece che a metà 2013, nonha di per sé nessun significato. A meno che il nuovo fondo non ri-parta con una capacità di credi-to tutta nuova, senza ereditaregli impegni già assunti dall’EFSFin favore di Irlanda, Grecia e Por-togallo e che hanno già notevol-mente ridotto la sua «capacità difuoco». Ma su questo dettaglio,quanto mai cruciale, i due non sipronunciano.

Infine la decisione di tenerevertici mensili dei capi di gover-no dell’eurozona è forse una ini-

ziativa lodevole, ma certo non ri-

chiede una modifica dei Trattati.Si direbbe che Merkel e

Sarkozy, al momento di stilare lalista delle loro proposte, abbia-no avuto più all’occhio le proprieesigenze di politica interna cheuna visione lungimirante sul fu-turo della costruzione europea.La cancelliera porta a casa l’as-senso francese ad accantonaretemporaneamente l’idea deglieuro-bond. Sarkozy riesce a rin-frescare la propria immagine didecisionista rinviando però tut-te le scelte più difficili a dopo leelezioni presidenziali.

In realtà la parte più significa-tiva della proposta franco-tede-sca sta in quella frasetta appa-rentemente anodina sulla Ban-ca centrale: «Abbiamo fiducianella Bce, e siamo favorevoli allasua indipendenza. Non faremocommenti alle sue decisioni».Questo equivale dare a Draghiquella carta bianca che il suopredecessore Trichet non hamai avuto, e che è costata due di-missioni dei membri tedeschidel board di Francoforte.

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“Abbiamo fiducianella BancaCentrale, nonfaremo commentialle sue decisioni”

Lo scenario Passa la linea di Berlinocontro l’assedio alla Bce

“Carta bianca a Draghi”Sostegno al rigore della manovra italiana

Mario Draghi, presidente Bce

I PUNTI

UN NUOVO TRATTATO

Per Francia eGermania serve unnuovo trattato

europeo sottoscrittoda tutti i 27 Paesidell’Unione o, inassenza di accordo,dai 17 dell’eurozona

LE SANZIONI

Regole più severesui bilanci pubblicie sanzioniautomatiche per iPaesi che sforano iltetto del deficit al3% del prodottointerno lordo

NO AGLI EUROBONDEscluso il ricorsoagli eurobond,emissioni comuniall’eurozona: perMerkel e Sarkozyripartirsi il debitonon è la soluzionealla crisi

LA “GOLDEN RULE”

Una regola aureasul pareggio dibilancio, rinforzata earmonizzataall’internodell’eurozona,da inserire nelleCostituzioni

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IL VOTO IN RUSSIA

La linea rossa

Il premier è davanti auna linea rossa, adessosi fermi e rifletta. Evitigesti che chiamanoil popolo alla rivolta

“Ora una Russia senza Putin”la sfida della piazza dopo il votoGorbaciov: “Il premier stia attento”. La Clinton: inchiesta sui brogliDAL NOSTRO CORRISPONDENTE

NICOLA LOMBARDOZZI

MOSCA — In tv dicono che non ècambiato niente ma c’è una follanuova per strada che urla sotto lapioggia: «Rossija bez Putina»,«Una Russia senza Putin». E nonsono i soliti volti schedati dellemanifestazioni del 31 del mese,attivisti di professione, e politicibanditi dal parlamento. Ci sonomamme con bambini, studenti,pensionati con colbacco e ban-diera russa sventolante. Diecimi-la persone, che a Mosca è un nu-mero che non si vedeva dai tempi

della fine dell’Urss. Un coro che

scuote le vetrine del quartieresnob di Cistje Prudy e che arrivalontano fino alle rive della Mosco-va, alle atmosfere cupe delle stan-ze del premier Vladimir Putin alleprese con una crisi personale epolitica che non si sarebbe maiaspettato fino a pochi mesi fa. «Èarrivato davanti a una linea rossa— dice preoccupato Mikhail Gor-baciov ai microfoni di RadioEco di 

 Mosca— Adesso si fermi e riflettabene. È ancora in tempo per la-sciare che tutto resti dentro unprocesso democratico e senzaviolenze. Attenzione ai gesti chepossano chiamare il popolo alla

rivolta».

Il risultato ufficiale del voto diieri ha in effetti il senso di una li-nea di confine verso un futuro in-certo. Il partito Russia Unita, hacomunque vinto le elezioni, hapure salvato in extremis la mag-gioranza assoluta dei seggi. Ma haavuto appena il 49,5 per cento deivoti. Oltre il 15 per cento in menoche nel 2007. Putin fa sapere ai tgche non è preoccupato. Che «pervarare le leggi bastano 220 depu-tati e noi ne abbiamo 238». Ma so-no calcoli buoni per un premierqualunque, non per uno che hafondato il suo potere sul mito del“grande consenso”.

E poi a quelle cifre, alle percen-tuali che la televisione continua aripetere da ventiquattro ore, sonosempre meno a credere. Le de-nunce di brogli, calcoli falsati, mi-nacce ai seggi, dilagano su Inter-net e perfino sui giornali più mo-derati. Lo ribadiscono autorevol-mente gli osservatori dell’Osceche hanno controllato, tra milleostacoli e difficoltà burocratiche,le operazioni di voto in tutto ilPaese. Fanno dire a Hillary Clin-ton: «Il popolo russo ha diritto aun’inchiesta approfondita e indi-pendente».

E più che la dichiarazione delSegretario di Stato Usa, fa colpotra la gente di Cistje Prudy , la man-cata reazione sdegnata di Putin, la

frecciatina di routine contro le in-gerenze straniere. Stavolta inveceniente. Il premier tace. Il presi-dente Medvedev, che invece con-tinua a ricevere giornalisti e tele-camere, sorride e cambia discor-so: «Macché brogli. È tutto regola-re. Fondi distolti per falsare il vo-to? E dove sono questi fondi?».

Notizie che sembrano segnalidi debolezza alla folla sotto lapioggia. Il coro si fa sempre piùforte: «Rossija bez Putina». E poianche imprudente: «Putin Vor»«Putin ladro». Succede quandosul palchetto da fiera agricola alle-stito tra un cordone di poliziotti

sale l’eroe dei blogger di Russia,eletto sindaco di Mosca e una vol-ta perfino Presidente, in una dellesimulazioni di voto che è il giocopreferito dagli internettari delPaese. È Alkesej Navalnjy, finitopure sulle copertine deimagazine americani per il suo blog anticor-ruzione. Fisico da marine, voltoda ragazzo timido, sbaraglia tutti iconvenuti quanto ad applausi ecori di sostegno. Lo applaudonol’ambientalista Evgenja Chjroko-va, l’ex vicepremier eltsiniano Bo-ris Nemtsov, l’ex deputato puti-niano Vladimir Ryzhkov, giovanigestori di blog diffusi in tutta laRussia. Una strana alleanza digente diversa per cultura, idee po-litiche, scelte di vita. «Siamo di-versi ma abbiamo un solo obietti-vo — grida Navalny — chiamandol’ennesimo applauso — ritornareal rispetto delle regole».

Ma non sono soli i brogli a farmale. La cosa più grave resta l’e-sclusione a priori di partiti e movi-menti attraverso decisioni dellacommissione generale elettoraleche non hanno convinto nessu-no. Ed è questa la domanda chetutti si pongono tra un intervento

PREMIO NOBEL

Mikhail Gorbaciov

 Aggiornamenti

sulle elezioni inRussia, gli audiodel nostrocorrispondente

REPUBBLICA.IT

e l’altro: «Che farà Putin? Conti-nuerà a chiudere la strada a tuttele opposizioni? O allargherà unpo’ le maglie potere?». È la linearossa di cui parla Gorbaciov. Si ve-drà presto, già alla vigilia delle ele-

zioni presidenziali del 4 marzo. Almomento, Putin è l’unico candi-dato. Per sfidarlo ci vogliono unmilione di firme che vengonocontrollate ad arte dalla solitacommissione. Tra le pause dellamanifestazione gli oppositori di-scutono di un candidato unicoche possa affrontare il grande av-versario. Le trattative sono in cor-

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PIETRO DEL RE

«MA quali elezioni? Quale votodemocratico? Le legislative che sisono tenute in Russia domenicascorsa sono state solo una panto-mima, e per di più fraudolenta».Questo pensa Vladimir Bukovskij,scrittore ed ex dissidente sovieti-co che, nel 1976, dopo undici annidi prigionia negli ospedali psi-chiatrici, fu scambiato con l’alloraleader comunista cileno Luis Cor-valan, a sua volta detenuto nellecarceri di Pinochet. «Dopo il votoniente è cambiato, al potere ri-mangono quelli che c’erano pri-ma», dice ancora Bukovskij, cheraggiungiamo al telefono nella ca-sa di Cambridge dove vive daglianni dell’esilio.

Eppure, rispetto alle prece-denti elezioni, Putin e il suo parti-to Russia Unita hanno perso qua-si 16 punti percentuali. Che cosa farà adesso il premier per ferma-re questa emorragia di consensi?

«Non farà nulla, perché ha co-munque ottenuto ciò che voleva:

vincere».

La preoccupa il fatto che i co-munisti abbiano raggiunto il 20per cento delle preferenze?

«No, né mi stupisce, poiché sealcuni oppositori avevano invita-to all’astensionismo, altri aveva-no invece chiesto ai russi di votarequalsiasi partito salvo, ovviamen-te, Russia Unita. Hanno così gua-dagnato consensi il Partito comu-nista e Russia Giusta. Ma è statosolo l’effetto di un voto di prote-sta».

Cosa prevede per le presiden-ziali di marzo?

«Sono pronto a scommettereun miliardo di dollari che Putin ri-diventerà presidente della Russia.Sono altrettanto certo che saràeletto al primo turno. E ciò avverràin ogni caso, anche se la gente de-cidesse di non andare a votare.Purtroppo, le elezioni russe pre-

scindono da quello che il suo po-

polo desidera».Ci sarà un ulteriore giro di vite

contro gli oppositori?«Mi sembra che ci sia già abba-

stanza repressione in Russia. Do-menica, gli oppositori che mani-festavano contro i palesi broglielettorali sono stati caricati dallapolizia. Duecentocinquanta di lo-ro sono stati arrestati. A Mosca èquesta la normalità».

Ma quanto bisognerà aspetta-re prima che la Russia diventi unPaese democratico? Anzi: lo di- venterà mai?

«Me lo auguro. Ma io, una Rus-sia “normale”, non farò in tempoa vederla. Morirò prima che ciòaccada. Ho 69 anni, e ci vorrebbeun miracolo perché ciò avvenganei prossimi 10. Ma un giorno, an-che nel mio Paese, verranno ri-spettate le regole più elementari

del vivere civile e democratico».

Eppure ne ha fatta di strada la Russia rispetto agli anni in cui alCremlino c’erano i dittatori so- vietici?

«Senza dubbio. Da allora sonostati compiuti enormi progressi.Una volta non era neanche conce-pibile l’idea di scendere in piazzaper protestare contro un candida-to di regime. E poi, durante il co-munismo, di candidati ce n’erauno soltanto».

Ma è rimasto intatto il riflessodi imputare le colpe alle potenzestraniere, ogni volta che qualco-sa s’inceppa.

«Sì, è una forma di propagandastorica che serve a costruire accu-se di complotti, tradimenti e atti-vità sovversive contro chiunqueesca dai ranghi. E gli attuali diri-genti del Cremlino adorano que-sto tipo di calunnie, il che è carat-teristico della mentalità dei servi-zi segreti. Il problema è che la gen-te diventa sempre più paranoica.E che se c’è un terremoto, e Putindice che è colpa degli Stati Uniti, cicrede».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un paese “normale”

Io, una Russia“normale”, non farò intempo a vederla. Morirò

 prima che ciò accada

L’AUTORE

 VladimirBukovskij,scrittore edex dissidentenell’Unionesovietica

L’intervista

GLI OPPOSITORI

Scontri e festa il giornodopo le elezioni russeche hanno segnato ilcrollo del partito di Putin

I numeri del voto

49,54%RUSSIA

UNITA

 Al partito di Putin

il 49,54% dei votie 238 seggi

19,16%PARTITO

COMUNISTA

Raggiunge il19,16%, settepunti in più

13,22%RUSSIA

GIUSTA

Il partito di centroottiene il 13,22%dei consensi

11,66%LIBERAL

DEMOCRATICI

Exploit delnazionalistaZhrinovsky

L’atto di accusa di Vladimir Bukovskij, scrittore ed ex dissidente sovietico

“Elezioni farsa, niente è cambiatoal potere restano sempre gli stessi”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

so. Con i comunisti che dovrebbe-ro però rinunciare al loro leaderventennale Zjiuganov, troppocompromesso. Con i democraticidi Grigorj Javlinskij che però hacominciato male rifiutando l’in-

vito a scendere in piazza. Con i po-pulisti di Russia Giusta già conte-si anche dal partito di Putin.

Ma potrebbe mai un candidatoalla guida di una coalizione anco-ra tutta da inventare, avere qual-che possibilità di successo? Nellaserata della gioia e della contesta-zione ogni utopia è ammessa. Na-valnjy risponde serio: «Se fossero

elezioni corrette, sì. Dipende daloro, se scelgono di giocare pulito,devono mettersi a rischio». E se neva, quasi ignorato dai giovani po-liziotti di leva che sorridono e di-cono pure “arrivederci”. Lo arre-

stano invece agenti speciali, na-scosti in auto dai vetri oscurati,trecento metri più lontano. Nien-te di grave: accertamenti, control-li, notifiche. Succede ad un altrocentinaio di giovani. E un migliaiodi altri manifestanti in tutto traSan Pietroburgo e altre città. La li-nea rossa è sempre più vicina.

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C ARO direttore,sono passati dieci anni dall’inizio delnostro impegno in Afghanistan, co-

minciato subito dopo quel tragico 11 set-tembre. È tempo di bilanci e prospettive. Ilbilancio di questi dieci anni, in un contestocosì complesso non può essere, è ovvio,sempre linearmente positivo. La sicurezzanon è ancora pienamente garantita (certa-mente non lo è in maniera uniforme sull’in-tero territorio), ci vorrà ancora molto perrendere il paese economicamente e fiscal-mente autonomo. Ma i segnali di progressosono anch’essi numerosi ed evidenti, e nonpossono essere sottostimati.

L’Afghanistan ha oggi istituzioni demo-craticamente elette, non ha originato negliultimi dieci anni attentati terroristici all’e-stero; con la «transizione» un numero cre-scente di province e distretti è passato o pas-serà nei prossimi mesi sotto il controllo di-retto delle forze di sicurezza afgane (in pra-tica il 50% della popolazione), addestrate daipaesi della coalizione internazionale, tra cuil’Italia. Ancor più importanti sono tuttavia leprospettive. Ed è qui che la Conferenza diBonn ha segnato un punto molto importan-te. È stata infatti ribadita la comune consa-pevolezza dell’importanza di restare impe-gnati in Afghanistan sul piano civile anchedopo il 2014, quando sarà stato ultimatol’impegno militare della coalizione interna-zionale. Nessuno intende insomma abban-donare l’Afghanistan al proprio destino, an-

cora fresca essendo la memoria collettiva diciò che accadde in quel paese negli anni No-vanta dopo l’improvviso ritiro delle truppesovietiche. Nessuno può permettersi il ri-schio della ricaduta dell’Afghanistan in unasituazione di caos. Un Afghanistan stabile èuna precondizione per la sicurezza globaleed europea. In cambio dell’assistenza inter-

nazionale l’Afghanistan si è impegnato aportare avanti con responsabilità le riformeinterne (mutual credible commitment ).

Un Afghanistan stabile e sicuro conti-nuerà ad essere nell’interesse dell’Italia. Ilnostro Paese ha fornito in questi dieci anniun contributo di primo piano: oltre 4000 uo-mini e donne delle nostre forze armate, 570milioni di aiuti attraverso la Cooperazione

del Ministero degli Esteri. Un impegno no-tevole, che abbiamo sostenuto tenendoconto anche delle nostre primarie respon-sabilità nei confronti dell’Alleanza Atlanti-ca. L’Italia potrà continuare ad assicurare il

proprio specifico contributo in tre aree prin-cipali. Innanzitutto, l’assistenza al consoli-damento delle istituzioni afgane. È nostraintenzione costruire sulle numerose inizia-tive già avviate e finalizzare con l’Afghani-stan un partenariato di lungo periodo cheponga al centro la formazione per favorirecapacità di governo autonome. Il secondo

ambito riguarda lo sviluppo della società ci-vile e la promozione dei diritti. La Conferen-za della società civile afgana svoltasi a Romanel maggio scorso è stata propedeutica allapreparazione anche degli incontri di Bonn.

 Abbiamo stabilito forti credenziali nella di-fesa dei diritti delle donne e delle minoran-ze: dobbiamo continuare perché una so-cietà partecipativa e dove i diritti vengonogarantiti è anche una società meno violentae più sicura. Infine dobbiamo impegnarcinello sviluppare la dimensione regionaledella stabilizzazione. Un Afghanistan sicurorichiede un vicinato che sia stabile e coope-rativo. Due anni mezzo fa, al G8 di Triestelanciammo l’approccio regionale, cercandodi coinvolgere direttamente tutti i paesi vici-ni, dall’India, al Pakistan, alla Cina, alla Rus-sia, ai paesi centro-asiatici. Il consolida-mento di un contesto regionale cooperativoè essenziale per sfuggire ai falsi determini-smi storici. L’Afghanistan non è stato sem-pre terra di guerre o ostaggio di conflitti le-gati agli interessi di potenze esterne (il“grande gioco”). Un Afghanistan integratoeconomicamente e culturalmente con i suoivicini può trasformarsi da problema in op-portunità per tutti, inclusa l’Italia. Occor-rerà ovviamente recuperare il Pakistan,grande assente a Bonn. L’Italia e l’UnioneEuropea possono e devono fare di più per as-sociare Islamabad in un dialogo politico in-dispensabile per una positiva evoluzionedel dossier afgano.

C’è insomma un ruolo importante per l’I-talia. Questo nostro impegno sarà certa-mente oneroso. Ma i costi di un disimpegnosarebbero senz’altro maggiori per la nostrasicurezza. Non possiamo permetterci di di-sperdere quanto di positivo - ed è molto - co-struito in questi anni.

 

GIULIO TERZI

L’IMPEGNO

DELL’ITALIA

 NON SI FERMA

Afghanistan, aiuti fino al 2024Karzai convince l’Occidente

 Accordo alla conferenza di Bonn. Il Pakistan diserta i lavori VINCENZO NIGRO

 APPOGGIO, finanziamenti e soldial governo afgano in cambio di lot-ta alla corruzione e impegno dibuon governo. Alla conferenza diBonn Hamid Karzai ancora unavolta sembra esser riuscito ad ot-tenere quel che voleva: per stabi-lizzare il suo paese, per limitare laminaccia dei Taliban, la comunitàinternazionale ha promesso a lui eal suo paese non solo appoggiomilitare diretto fino al 2014, ma seservirà anche un altro decennio difinanziamenti e sostegno, ovverofino al 2024. I numeri non ci sonoancora, le cifre saranno abbozzatenella conferenza dei donatori chesi terrà nel 2012 a Tokyo. Ma il ri-

sultato politico del vertice di Bonnè chiaro: Karzai rimane l’unica le-va possibile su cui possano appog-giarsi gli americani, la Nato, l’Eu-ropa e con loro tutti i paesi dona-tori.

La conferenza di Bonn è stataamputata dall’assenza del Paki-stan, vero giocatore strategico inquesta partita che si gioca a caval-lo del suo confine con l’Afghani-stan. Non sono bastate le telefona-te del weekend di Barack Obama eHillary Clinton a far cambiare ideaai dirigenti pachistani, che hannodeciso di saltare Bonn per protestadopo l’attacco americano che pererrore ha ucciso 24 soldati pachi-stani. Mentre l’Iran ha ribadito diessere contrario ad una presenzamilitare straniera dopo il 2014.Questo non ha indebolito la forzadel segnale che da Bonn la Clinton

ha voluto lanciare: «Gli Stati Unitivogliono rimanere al fianco dei lo-ro amici afgani fintanto che sarà

necessario». L’esempio negativo èsempre quello, ovvero la ritirataamericana dalla regione dopo lavittoria dei mujaheddin in Afgha-nistan contro l’invasione sovieti-ca. Un abbandono che ha permes-so la salita al potere dei Taliban e ilrafforzamento delle basi di Al Qae-da in quel paese.

Sarà una presenza che costeràmolto alla comunità internazio-nale: l’impegno finanziario fino al2014 dovrebbe aggirarsi attorno ai7 miliardi di dollari; da quel mo-mento in poi dovrebbero essere ri-dotte di molto le spese militari, maaltri finanziamenti saranno desti-nati a migliorare le condizionieconomiche del paese. Ieri a Bonngli Stati Uniti hanno annunciato

che sbloccheranno alcune centi-naia di milioni di dollari di aiutiche erano stati bloccati dopo ilgrande scandalo della KabulBank. Si tratta dello scandalo diuna banca su cui transitavano mi-lioni di dollari di aiuti destinati alpaese, fondi che in buona partesono ripartiti dal paese per fer-marsi nei conti in Dubai intestatiad alcuni uomini di vicini a Karzai.Era stato innanzitutto l’Fmi a so-spendere il suo programma di aiu-ti, nel mese di giugno, per la corru-zione della Kabul Bank. A metà no-vembre, l’Fmi ha ripreso i prestiti,annunciando di aver accordatoun versamento di 133,6 milioni didollari.

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Le cifre precisatel’anno prossimoL’Iran: nientesoldati stranieridopo il 2014

 AL SUMMIT

 A Bonn, ilpresidenteafganoHamid Karzai(a sinistra) e ilsegretario diStato ameri-cano HillaryClinton(sotto)

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IL MINISTRO

Il ministro degli EsteriGiulio Terzi hapartecipato allaConferenza di Bonnsull’Afghanistan

La lettera

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CRONACAI22

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DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO BERIZZI

BRESCIA — Franco Nicoli Cri-stiani non era l’unico politico sucui potevano contare i maneggio-ni delle strade, dell’amianto e del-le scorie («volevano seppellirleanche sotto la Tav»). In RegioneLombardia, e in almeno tre Pro-vince lombarde, oltre al vicepresi-dente del consiglio (finito in ma-nette per una tangente da 100 mi-la euro) Locatelli&co avevano altri“santi” che si adoperavano per lo-ro.LA RETE DEI POLITICI

  Assessori, dirigenti di prima fa-scia, funzionari. Quasi tutti disponi-bili a «spingere» gli affari dell’im-prenditore bergamasco Pierluca Lo-catelli, arrestato insieme a altre die-ci persone per corruzione e trafficoillecito di rifiuti. Sono una decina i

nuovi nomi che emergono dagli atti

dell’inchiesta della Procura di Bre-scia. Se tra loro vi siano indagati nonè ancora dato sapereIL NANO GHIACCIATO

Un politico che ricorre nelle te-lefonate tra Locatelli e i suoi collabo-ratori è quello dell’assessore all’am-biente Marcello Raimondi, che la«cricca» aveva soprannominato“Nano ghiacciato”. Raimondi, «ag-ganciato» per conto di Locatelli dalconsulente aziendale Luigi Bram-

billa, si attiva, sul modello Nicoli Cri-stiani, per accelerare l’iter dell’auto-rizzazione della discarica (amianto)di Cappella Cantone: per Locatelli,l’affare della vita. Lo fa in due modi:intervenendo sui funzionari regio-nali Territorio Ambiente, e inviandouna lettera al sindaco e al vicesinda-co di Cappella Cantone. Una missi-va in cui chiede al Comune di darel’ok alla discarica nonostante il ri-schio inquinamento delle falde ac-quifere. Gli investigatori annotanoche non essendo Raimondi compe-tente in materia «il suo interessa-mento è strumentale e volto a accor-ciare i tempi e quindi eludere le veri-fiche previste per attestare l’idoneitàdel sito ad accogliere la discarica».Gli sforzi, però, vanno a vuoto. I fun-zionari non ci stanno, rimbalzano lepressioni di Raimondi tanto da irri-tarlo («è la prima volta in 11 anni chevedo una resistenza di questo tipo»,confessa l’assessore a Brambilla).“NON FATE I FURBI”

Si irrita anche Pierluigi Tadi, sin-daco di Cappella: «... fai il furbo e ame i furbi non piacciono...», dice aun dipendente di Locatelli in riferi-mento all’operazione-lettera. Dopoil buco nell’acqua di Raimondi, la«cricca» non si perde d’animo: c’ègià pronto un altro assessore regio-nale al quale «ricorrere» (scrivono gliinquirenti). È Gianni Rossoni, condeleghe a Istruzione, formazione elavoro. Il mediatore è il solito Bram-billa. «Io faccio il mio su Rossoni...»annuncia al consulente ambientale  Andrea Oldrati, legato a Locatelli.Rossoni, per i signori degli appalti,non è uno sconosciuto. «...nell’ope-razione che montiamo su Mantova ècoinvolto anche lui, eh!», aggiunge

Brambilla. L’interlocutore di Oldra-ti è invece l’assessore provinciale perl’ambiente di Cremona, GianlucaPinotti. «Io ho già appuntamento dalui..., ahah ragazzo!». «Bene, bene».SOLDI E SPINTARELLE

Mentre il dirigente Arpa Giu-seppe Rotondaro (oliato con10mila euro) e Brambilla muovo-no le leve della politica (gli «amici

della Regione»), Locatelli incon-tra di persona Rossano Breno,presidente della Compagnia delleOpere di Bergamo. Vuole avereaccesso a nuove risorse finanzia-rie. Soldi e spintarelle. «La nuo-va legge delle cave ce l’ho in ma-no io», dice Oldrati a Locatelli.Parlano di Enrico Zucchi, asses-sore alle politiche del lavoro

della Provincia di Bergamo.«Adesso fa da segretario al “Na-no” (Raimondi?)...». Oldraticonfida molto su una personache «si fa dare la roba da AngeloElefanti e da Franco Picco (duedirigenti del Pirellone, il primoè responsabile della Valutazio-ne di impatto ambientale, l’al-tro è direttore generale Am-

biente Energia, ndr ), poi me lada’, io gliela commento, gli por-ta i miei commenti e loro glieleaggiustano».SOTTO LA TAV 

Più difficile, per il clan di Locatel-li, era riuscire a centrare un nuovo,spregiudicato business: utilizzare lescorie di acciaio per il fondo dellaTav. La tratta in questione è l’alta ve-

locità Brescia-Treviglio. L’impren-ditore ne parla con il suo braccio de-stro Giovanni Pagani. «Ho incontra-to Trotta (responsabile per la Pizza-rotti spa del cantiere Brebemi diUrago d’Oglio, ndr)... non mi sonopermesso di dirgli se si possono usa-re le scorie al momento...». Pagani:«Eh, una cosa per volta». «Sì, perchésai che sotto la ferrovia non voleva-

no, perché dicevano che facevano...il discorso del magnetismo». Ieri ilpresidente della Regione Lombar-dia, Roberto Formigoni, nella sua re-lazione sull’inchiesta di Brescia, èpassato al contrattacco. «Tentano didelegittimarci, ma la Regione, oltreche essere assolutamente estraneaai fatti, è parte lesa».

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Tangenti al Pirellone, spuntano due assessori Negli atti dell’inchiesta le pressioni per le discariche. “Volevano mettere le scorie sotto la Tav”

Salviamola scuoladi Monterosso

Prosegue la raccoltafondi diLaRepubblicaeSky per salvare lascuola elementare emedia “Enrico Fermi”di Monterosso(nelle Cinque Terre),travolta dall’alluvionedello scorso ottobre.I versamenti si possonoeffettuare sul contocorrente aperto pressola banca Unicredit.Il beneficiario da

indicare è: Alluvione, unaiuto per ricostruire.Ecco l’iban:

IT 07 U 0200809432000101739561

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 ALESSIA GALLIONE

 TERESA MONESTIROLI

MILANO — L’emergenza smogfa chiudere le scuole. Dopo ven-tidue giorni consecutivi di pol-

veri sottili alle stelle, il sindacoGiuliano Pisapia decide di bloc-care la circolazione di auto e mo-to per due giorni di fila, venerdì esabato. Ma per diminuire i disa-gi alle famiglie è già pronto a fir-

mare un’ordinanza che chiede atutti i presidi di sospendere le le-

zioni «causa inquinamento».La misura è drastica e oggi ilsindaco la porterà al tavolo pro-vinciale con tutti i comuni del-l’hinterland già convocato a Pa-lazzo Isimbardi. Ma vista l’aria

sempre più irrespirabile Milanoè determinata e andrà avanti an-

che da sola. Dopo le polemichedei giorni scorsi, quando Pisapiadecise di fare marcia indietro suun provvedimento che lui stessoaveva firmato appena un meseprima, la giunta vuole dare un

segnale forte. Il rischio, infatti, èdi superare i quaranta giorni difila di veleni sopra i limiti. Il prov-vedimento prevede lo stop dellacircolazione di tutti i veicoli dal-le 10 alle 18 venerdì e sabato, due

giorni che cadono in mezzo allungo ponte di Sant’Ambrogio,patrono della città, quando Mi-lano tradizionalmente si svuota.

Incassato il via libera di Atm,che ieri ha garantito il potenzia-mento dei mezzi pubblici e l’as-sorbimento dei passeggeri inpiù anche nelle ore più critiche,il sindaco sceglie la linea dura.Ma indora la pillola ai commer-cianti concedendo il prolunga-mento dell’orario di aperturadei negozi fino alle 24, da doma-ni a domenica. L’idea è quella dispostare lo shopping di Natalenelle ore serali, interferendo ilmeno possibile sulle casse deinegozianti. Inoltre per venire in-

contro alle famiglie, la giuntasceglie di chiudere tutte le scuo-le (quelle aperte sono soprattut-to superiori): una misura cheaiuterebbe anche a migliorare laqualità dell’aria perché garanti-rebbe cinque giorni a riscalda-menti spenti in tutti gli istituti.

Sul tavolo di oggi Pisapia por-ta anche il rinnovo dell’ordinan-za attualmente in vigore a Mila-no e in 46 comuni dell’hinter-land che prevede (fino a oggi) lostop dei diesel Euro 3. La propo-sta è quella di rinnovare la misu-ra da lunedì fino al 23 dicembre,

sabato e domeniche comprese.Critica l’opposizione con la Legache ieri ha acceso un fumogenodavanti a Palazzo Marino men-tre si svolgeva il Consiglio Co-munale. «Le promesse di Pisa-pia vanno in fumo — hanno det-to i consiglieri — . Il vento nuovoè inquinato».

Il caso

Smog, Pisapia gioca l’ultima carta“Due giorni di stop e scuole chiuse”

LO SHOPPINGPer salvare loshopping diNatale PalazzoMarino concede ainegozi di tenereaperto fino alle 24da domani adomenica

 

Dopo Nicoli i nomidi Raimondie Rossoni.Formigoni: noiparte lesa

L’ARRESTO

Mercoledì scorsoviene arrestatoFranco NicoliCristiani (foto),vicepresidente delConsiglio regionaledella Lombardia

GLI ISTITUTI

Per la prima voltail sindaco diMilano firmaun’ordinanza chechiude tutte lescuole venerdì esabato “causainquinamento”

IL BLOCCO Venerdì e sabato,nel mezzo dellungo ponte diSant’Ambrogio,il sindaco Pisapiaferma autoe moto dalle10 alle 18

LE ACCUSE

Nicoli è indagatoper aver ricevutouna mazzettada 100mila europer la gestionee lo smaltimentodei rifiuti tossici

Il piano

La provocazione dell’Idv: uno striscione delle Big Babol, il nome in codice delle tangenti

A Milano auto ferme

venerdì e sabato manegozi aperti fino amezzanotte. Oggi ladecisione ufficiale

Stefania con i figli Paola, Giulia e Tom-maso con Giovanna e il piccolo Giorgioannunciano con grande dolore la scom-parsa dell’amato

Giorgio CattanI funerali si terranno mercoledì 7 dicem-bre, alle ore 10, nella parrocchia di Regi-na Pacis in p.zza Rosolino Pilo Roma.Roma, 6 dicembre 2011Il fratello Alessandro con Laura e le figlieLivia e Isabella con le loro famiglie pian-gono la triste scomparsa di

Giorgio Cattan

Roma, 6 dicembre 2011Carissima Anna Gambacurta Di Palermoogni volta arrivavi come un raggio di so-le, con il tuo sorriso, il tuo garbo innato,la tua eleganza sensibilissima ai neona-ti e alle madri come alla musica, grandemaestra a noi tutti. Ci mancherai tantotanto:Il Centro Nascita Montessori

Roma, 6 dicembre 2011È mancata all’affetto dei suoi cari

Maria Teresa Dimizianine danno il triste annuncio i figli Virgilio,Michela ed i nipoti.I funerali avranno luogo nella chiesa diSan Giuseppe in via Nomentana, mer-coledì 7, alle ore 11.Roma, 6 dicembre 2011

Soc. Zega ArmandoTel. 06/4696

Circondata dall’affetto dei suoi cari, haconcluso la sua lunga e operosa vita ter-rena la

Professoressa

Gisella Palmierived. Bolle

Le esequie si terranno oggi, alle ore 10,presso la parrocchia di Santa Paola Ro-mana, alla Balduina.Roma, 6 dicembre 201106-12-1988 06-12-2011

Il marito Luigi e la figlia Barbara ricorda-no con amore e rimpianto la

N.D.

Robinia Scaramucci

dei Baroni TrojaniRoma, 6 dicembre 2011

L’Istituto di Cibernetica del CNR si strin-ge alla famiglia di

 Antonio BaroneDirettore dell’Istituto per oltre un decen-nio, figura di eminente scienziato, fon-datore della scuola napoletana di su-perconduttività.Napoli, 6 dicembre 2011Il Dipartimento Materiali e Dispositivi delCNR si associa al dolore della famigliaper la scomparsa di

 Antonio BaroneProfessore Emerito di Struttura dellaMateria dell’Università di Napoli Federi-co II, brillante scienziato e straordinariodocente, fondamentale figura di riferi-

mento per la comunità di fisica del CNR.Roma, 6 dicembre 2011I Ricercatori di Superconduttività dell’I-stituto di Cibernetica del CNR commos-si partecipano al dolore per la scompar-sa di

 Antonio Baronemaestro e guida scientifica, uomo gen-tile, esempio di cordialità e disponibilità.Pozzuoli, 6 dicembre 2011

Un aiutoper ricostruire

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CRONACAI 23

MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011

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Il giallo

Madre e figlio tredicenne uccisi a coltellateorrore a Genova, la porta non era forzata

GENOVA — Madre e figlio uccisi a coltellate. A Genova, in un appartamento di Sampierdarena,Pepe Ramirez, immigrato ecuadoriano, ha ri-trovato ieri pomeriggio i corpi privi di vita dellamoglie Monica Gilse, connazionale di 38 anni edel figlio Marcos Kleyner 13, stesi a terra nella ca-mera da letto. Secondo un primo sopralluogosarebbero stati uccisi forse ieri mattina e l’assas-sino avrebbe utilizzato un coltello da cucina chesi trovava in casa. Pepe Ramirez è stato sentito alungo nella notte per verificare il suo alibi e capi-

re se la famiglia avesse dei nemici o se di recenteavesse litigato con qualcuno. La coppia ha un al-tro figlio che in questi giorni si trova in Equador.

La casadel delitto

L’omicidio

Sardegna, strage in azienda: tre vittimeforse giustiziati da killer professionisti

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I carabinieria Villacidro

Il caso

Il giudice a Corona: trovi subito lavoro“Altrimenti sconterà la pena in carcere”

MILANO — Fabrizio Corona ha un mese ditempo per trovare un lavoro altrimenti tor-nerà in carcere. La Procura generale di Mila-no, nella persona del sostituto Antonio La-

manna, gli ha notificato un provvedimentoin base al quale gli “consiglia” di trovare unoccupazione altrimenti, avendo a caricouna pena complessiva di 2 anni e 8 mesi dascontare per il caso dei “fotoricatti” ai dannidei vip, rischia di finire di nuovo in prigi one.Se Corona potesse certificare di avere un la-voro stabile potrebbe richiedere al Tribuna-le di sorveglianza l’affidamento ai servizi so-ciali.

FabrizioCorona

DAL NOSTRO INVIATO

MEO PONTE

NOVI LIGURE — È la tarda mattina di ie-ri quando una bimba scende dalla scuo-labus alla fermata di via Martiri di Nas-syria, proprio di fronte alla villetta a duepiani della famiglia De Nardo e chiedealla mamma: «È vero che oggi Erika tor-na a casa? Ho paura, mi hanno detto cheè stata tanto cattiva». L’attesa per il ritor-no di Erika a Novi Ligure però svanisce inuna sera di nebbia pesante. GiovanniMazzi, uno dei coordinatori delle comu-nità Exodus ai giornalisti che sin dalleprime luci dell’alba assediano la sedenel bresciano, confida: «Non è ancoraarrivato l’ordine di scarcerazione, quin-di per oggi non se ne fa nulla».

Più tardi don Antonio Mazzi, leader efondatore di Exodus, senza nascondereil suo fastidio per la curiosità intorno al-la ragazza di Novi Ligure, si presenta intv per leggere davanti alle telecamere

della “Vita in diretta”, l’ultima lettera di

Erika: «Caro don Mazzi, come tu sai hodeciso di lavorare con te per un certo pe-riodo perché sono contenta di conti-nuare a maturare e ad aiutare gli altri —ha scritto la giovane — Continuerò il miopercorso comunitario e ti prego di direalla stampa di non contattare né me, néla mia famiglia che merita un po’ di sere-nità, di lasciarla in pace». Per poi ag-giungere: «Non vorrei trovarmi da sola il5 dicembre ad affrontare una nuova vitache voglio costruire giorno per giorno».

 A don Mazzi in più di un’occasione

avrebbe confidato: «Pensa, ora non sa-rei capace di ammazzare una mosca eundici anni fa ho ucciso mia madre». Ilsacerdote rivela alle telecamere che leigli ha più volte chiesto di consigliare al-l’ingegner De Nardo di occuparsi anchedi se stesso. «Vuole che lui faccia la suavita» sottolinea don Mazzi precisandoche oggi probabilmente il padre sarà an-cora lì, come in tutti questi anni, accan-to a lei. Questa volta per riportarla a ca-sa, finalmente libera.

Ieri la villetta dove undici anni fa Erika

e Omar massacrarono a coltellare Susy Cassini e suo figlio, il piccolo Gianluca, èrimasta chiusa per tutto il giorno. L’in-gegner Francesco, contrariamente allevoci che circolano da mesi in città, abitaancora lì. «Lo vedo ogni mattina uscireper andare al lavoro» confida una vicina.Nel curatissimo giardino ha piantatonelle settimane scorse un piccolo ulivo.«Quindici giorni fa era tutto aperto co-me se stessero facendo le pulizie di pri-mavera» rivela un’altra vicina. Erano i

preparativi per accogliere Erika? Nel

quartiere del Lodolino però avanzanoun’altra ipotesi spiegando: «Potrebbeospitare la figlia in una casa diversa, me-no nota di questa». Intanto la gente si di-vide tra una gelida indifferenza e qual-che timore per l’eventuale ritorno del-l’assassina di undici anni fa. «Quellanotte non sentii nulla — ricorda un’im-piegata che abita aldilà della strada —ora quando passo davanti a quella casami sembra di sentire le urla di Susy e disuo figlio».

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Erika De Nardo ieri nella comunità Exodus a Sedena di Lonato

Erika libera riabbraccia il padre“Adesso lasciatemi vivere in pace”

Le tappe

IL DELITTO

Il 21 febbraio2001 vengonouccisi a NoviLigure SusyCassinie il figlioGianluca

L’ARRESTO

Due giornidopo il delittovengonoarrestati ErikaDe Nardoe il fidanzatoOmar Favaro

LA CONDANNA 

Nel 2003 laCassazioneconferma lecondanne di16 anni a Erikae di 14 annia Omar

CAGLIARI — Un regolamento di conti firmato dakiller professionisti o un’improvvisa esplosione diviolenza dopo la cessione di un’azienda: i carabi-nieri lavorano su diverse piste per stabilire il mo-vente della strage compiuta ieri mattina nell’areaindustriale di Villacidro, centro di 15mila abitantia 40 km da Cagliari. Tre le vittime, forse fatte met-tere in ginocchio e giustiziate con una fucilata allatesta. Sono i fratelli oristanesi Roberto e AndreaCuccu, di 38 e 35 anni, da poco subentrati nellaproprietà della società Logistica Alimentare, e il lo-ro contabile, Roberto Parrell a, 36 anni, anche lui diOristano. L’impiegato non sarebbe stato tra i ber-sagli prescelti, solo un testimone scomodo. (p.g.p.)

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ATTUALITÀI 24

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a  PER SAPERNE DI PIÙwww.chiesadimilano.itwww.comune.milano.it

 

“La crisi morde, cambiamo stili di vitaanche i politici cattolici devono capirlo”

 Milano, il primo discorso alla città del nuovo arcivescovo

(segue dalla prima pagina)

S ARÀ sufficiente ricordareche già Aristotele giudi-cava inaccettabile una

vita che identificasse la felicitàcon la ricchezza, ovvero chescambiasse un mezzo con il fi-ne. Non ci si può rassegnare difronte ad una concezione del-lo “scambio” che non solo è di-ventata sempre più diffusa,ma che sembra governare l’in-tera macchina economica.Secondo questa visione il cit-

tadino è (pessimisticamente)ridotto all’homo oeconomi-cus, preoccupato esclusiva-mente di massimizzare il pro-fitto. Alla base dell’attivitàeconomica e finanziaria sem-bra infatti esservi solo l’assun-to secondo cui l’aumento del-la ricchezza è in ogni caso e,meglio, quanto prima, un be-ne da perseguire.

In secondo luogo meritadi essere denunciato l’inde-bolimento di quelle “voci”che porterebbero a questoauspicato allargamento del-la ragione. Responsabile inparte di questo indeboli-mento è il variegato proces-so di secolarizzazione, cheha di fatto favorito l’affer-marsi della mentalità positi-vistica denunciata da Bene-

detto XVI.È però doveroso in propo-sito notare che, anche incampo cattolico, una ambi-guità latente in certa inter-pretazione del principiodell’“autonomia delle realtàterrene”, ha giocato un suoruolo. Nato come appro-priato riconoscimento del-l’autonomia dei fedeli laicinel campo “loro proprio”, ilriferimento al principio del-l’autonomia si è talora tra-

sformato in una pericolosarinuncia a far emergere lavalenza antropologica edetica necessaria per affron-tare i contenuti concreti del-l’azione sociale, politica edeconomica. In tal modo,però, “autonomo” è diven-tato di fatto sinonimo di “in-

differente” rispetto a tali so-stanziali valenze. La stessadottrina sociale della Chiesaha rischiato, in questo qua-dro, di essere consideratapiù come una premessa dipie intenzioni che come unquadro organico ed incisivodi riferimento. Insomma,c’è da chiedersi se il mondocattolico, per sua naturachiamato ad essere attentoalle grandi sfide antropolo-giche ed etiche in gioco, non

sia stato, da parte sua, corre-sponsabile, almeno per in-genuità o ritardo o scarsa at-tenzione, dell’attuale statodi cose. Gli autorevoli invitiai fedeli laici ad un più deci-so impegno politico direttodomandano l’assunzioneintegrale della Dottrina so-

ciale della Chiesa basata suprincìpi di riflessione, criteridi giudizio e direttive di azio-ne e non alchimie partitiche.

C’è ancora un terzo fattoreche merita di essere segnala-to. Neppure la combinazio-ne di congiunture tanto sfa-vorevoli avrebbe condottoall’odierna crisi economico-finanziaria se essa non aves-se potuto attecchire sul ter-reno di un’irresponsabilitàdiffusa: quella che spinge a

spendere sistematicamenteper i propri consumi ciò chenon si è ancora guadagnato.Un comportamento che fi-no a poco tempo fa sarebbesembrato così folle da oltre-passare perfino il livello del-la qualifica morale (di frontealla saggia formica, l’immo-rale cicala in fondo consu-mava soltanto ciò che ave-va), ora è percepito semprepiù come normale ed è siste-maticamente provocato (fi-no a giungere alla pubblicitàche senza vergogna incorag-gia ad indebitarsi per fareuna seconda vacanza).

 A comprova di questa de-riva basti pensare ad un cer-to modo di concepire i dirit-ti nella nostra società. Negliscorsi decenni, anche in ra-gione di un considerevolebenessere e senza fare i con-ti con le risorse veramentedisponibili, si sono avanzate

pretese eccessive in terminidi diritti nei confronti delloStato. Il risultato è stato il for-marsi di una società semprepiù disarticolata e scompo-sta. Tale processo ha oscura-to un insieme di valori antro-pologici, etici e, quindi, pe-dagogici di primaria impor-tanza: la capacità di attende-re per la realizzazione di undesiderio; la limitazione deipropri bisogni e il controllodell’avidità; la cura delle co-se invece della loro compul-siva sostituzione; uno sguar-do complessivo sulla duratadella propria vita ed il sensodella vita eterna; la solidalecondivisione, in nome dellagiustizia, dei bisogni altrui acominciare da quelli degliultimi. Si potrebbe quasi di-

re che l’odierna crisi ha ma-nifestato una diffusa “osce-nità”, nel suo significato eti-mologico di “cattivo auspi-cio”, nell’uso dei beni.

Tutto questo impone unradicale mutamento deglistili di vita, tanto più che, co-me molti sottolineano, nonsarà possibile e non è nep-pure auspicabile ritornare almodus vivendi precedentealla crisi.

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La follia

Un’irresponsabilità diffusaspinge a spendere ciò che

ancora non si è guadagnatoUn comportamento che

fino a poco tempo sarebbe

stato considerato folle

I partiti

 Non è in discussionel’autonomia dei credenti,ma serve una più direttaadesione alla dottrina

sociale della Chiesa, senzaalchimie partitiche

LA VOCAZIONE

Nato nel 1941, Angelo Scola, èentrato in seminarionel 1967. Partecipaattivamente almovimento di Cl

IL VESCOVATO

Nel 1991 vienenominato vescovodi Grosseto. Nel2003 diventacardinale di

 Venezia

LA SUCCESSIONE

Il 28 giugno scorsopapa Ratzinger lonomina arcivescovodi Milano alposto di DionigiTettamanzi

IL TESTO del primo Di-scorso alla città dell’arci-vescovo di Milano monsi- gnor Angelo Scola, che saràpronunciato oggi alle 18 nella basilica di Sant’Am-brogio

 ANGELO SCOLA

Le tappe

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L’Antitrust contesta, poi, «l’er-rata attribuzione dei risultati del-la sua rilevazione anche alle fa-miglie italiane che non hanno untelevisore». Pratica «che ha avutoinizio nella prima metà dell’an-no 2008 ed è ancora in corso». «Laproduzione di dati di ascolto chesovrastimano laperformance so-lo di alcuni canali (ed in maggio-re proporzione quella dei canalipiù seguiti) costituisce un com-

portamento abusivo». Èidoneo infatti a «produrreeffetti di natura discrimi-natoria e pregiudizievolenei confronti» delle emit-tenti attive sul mercato, «ilcui corretto funzionamen-to non può prescindere dauna valutazione veritieradell’audience tv». I comporta-menti di Auditel «costituisconoviolazioni gravi della disciplina a

tutela della concorrenza». Azioni ancora più gravi per-ché l’Auditel opera «in posi-zione dominante nel mer-cato della rilevazione degli

ascolti televisivi in Italia».Su questa bozza di

provvedimento dell’An-titrust, il secondo Garan-te (quello per le Tlc) ha

espresso un parere (soloconsultivo e non vincolante).

In questo parere, il Garante perle Tlc quasi “assolve” l’Auditel

per aver rinviato la diffusione deidati «canale per canale e piat-taforma per piattaforma». Que-sto rinvio può essere avvenuto inbuona fede perché Auditel erapreoccupata di disporre di cam-pioni statistici significativi perpoi divulgare dati «attendibili». IlGarante per le Tlc considera gra-ve invece - proprio come l’Anti-trust - il fatto che «l’Auditel abbiaincluso nell’elaborazione deisuoi dati anche quei cittadini»che non hanno un televisore incasa. Questo «errore metodolo-gico» penalizza Sky perché gliascolti della pay-tv sono riferitiinvece ai soli italiani «dotati di te-levisore» ed abbonati.

Il parere del Garante Tlc, dun-que, è più cauto e problematicorispetto alle tesi dell’Antitrust.Troppo cauto per 3 degli 8 com-ponenti del Garante Tlc (sonoD’Angelo, Lauria e Sortino) chehanno votato contro. I tre com-ponenti chiedono, per ora inva-no, che il problema Auditel sia af-frontato in modo deciso, fronta-le, una volta e per sempre. Comepuò essere equidistante un sog-getto come Auditel – domanda-no – che Rai controlla al 33 e Me-diaset al 26,67 per cento?

ATTUALITÀI 25

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I padroni del telecomando“Così l’Auditel gonfia

i dati sull’audience in tv” L’Antitrust: sovrastimati gli ascolti di Rai e Mediaset 

 ALDO FONTANAROSA 

ROMA — Provate a digitare suGoogle le parole “auditel e pole-miche”, e finirete travolti da de-cine e decine di risultati. Sonoanni che questo arbitro del pic-colo schermo attira su di sé dub-bi e contestazioni. Alcuni esper-ti del settore, nel titolare i loro li-bri inchiesta, ci sono andati giùdi brutto. Come Roberta Gisotti,autrice de “La favola dell’Audi-tel”.

Fino ad ora, però, l’Auditel hasempre salvato le penne. Fino adora, nessuno ha mai potuto cer-tificare gli errori del giudice dellatv, che nel suo sito può ancorafregiarsi di parole come “superpartes” o “indipendenza”. Finoad ora, appunto. Ora è in arrivouna dura condanna formale, laprima ad investire l’Auditel contanta chiarezza. A firmarla saràl’Autorità Antitrust, sentinelladella corretta concorrenza suimercati.

Spinta da un esposto di Sky,

partito nell’autunno del 2009,l’Antitrust ha avviato un “proces-so” all’Auditel che arriva adessoalla fine del suo percorso, dopodue lunghi anni. Nelle ultime set-timane, l’Antitrust ha scritto unabozza di provvedimento, quindilo ha trasmesso ad una seconda Autorità (il Garante per le Teleco-municazioni) perché esprimes-se un parere. Il Garante per le Tlcha dato il suo parere giovedì scor-so. Ed ora l’Antitrust potrà uffi-cializzare la sua condanna.

Nella sua bozza di provvedi-mento (dal punto 215 al 217),l’Antitrust elenca i peccati del-l’Auditel. «Tra la seconda metàdel 2009 e l’ottobre del 2010»questo soggetto non ha pubbli-

cato i dati di ascolto «per ciascuncanale e per ciascuna piattafor-ma trasmissiva», come inveceavrebbe dovuto. In questo modol’Auditel «non ha permesso di co-gliere l’impatto - sulle perfor-mance delle diverse piattaformetrasmissive - delle profonde tra-sformazioni che stanno interes-sando il settore tv». In quel perio-

do di tempo, quindi, le scelte di Auditel hanno «ostacolato lo svi-luppo di nuove offerte da partedelle emittenti televisive già ope-ranti» e non hanno certo favorito«l’ingresso» di nuovi editori «sulmercato». Se ne deduce che l’Au-ditel «ha avvantaggiato le mag-giori emittenti generaliste», co-me Rai e Mediaset, che sono i«principali azionisti di Auditel»stessa.

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Il Garante delMercato trasmetteall’Agcom il suo“verdetto” di

condanna

Le gaffes

HAREM

Nel ’95 la Rai

trasmettedue volte, pererrore, unapuntata di“Harem”con ascoltisempre alti

 Auditel:nessunaanomalia

SKY 

Qualche gara

venduta inpay-per-viewda Sky nel2010 allevolte haavuto ascoltiinferiorialle atteserispetto agliacquirenti

 VENIER A LECCE

Nel 2000 la direttaRai da Lecce interrottadalla pioggia. In onda ilmonoscopio, ascoltialti. Ed è polemica

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L’autogol di Cisl e Uilora contano più gli autonomi

I28ECONOMIA

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FINANZA&MERCATI

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 Titolo Pr. Rif FTSE MIB Var.%

Principali titoli del Mercato azionario

I peggiori

I miglioriIeri

FTSE MIB ....................15926,47 (+2,91%)

FTSE IT ALL .................16659,28 (+2,74%)FTSE IT STAR ................9657,53 (+2,39%)FTSE IT MID ................19133,03 (+2,68%)

COMIT .............................846,78 (+1,76%)

FUTURE.......................15935 (+3,03%)

 A2A.............................................0,782 1,56 Ansaldo Sts................................. 7,405 0,82 Atlantia.....................................12,040 2,21 Autogrill......................................7,750 0,78 Azimut ........................................ 6,380 6,33Banca Generali............................7,800 7,29Banco Popolare...........................1,035 11,65Bca Pop.Milano ...........................0,305 7,28

Buzzi Unicem ..............................7,150 4,15Campari......................................5,205 0,77Diasorin....................................21,430 0,80Enel ............................................3,240 3,05Enel Gr een Pw .............................1,654 0,61

Eni............................................16,150 1,89Exor..........................................16,000 2,43Fiat .............................................4,110 6,20Fiat Industr..................................6,875 3,15Finmeccanica..............................3,562 9,80Fondiaria-Sai ..............................1,185 3,22Generali....................................12,620 1,69Impregilo.....................................2,326 1,84Intesa Sanpaolo...........................1,348 3,85Lottomatica...............................12,000 5,54

Luxottica...................................21,620 0,89Mediaset.....................................2,290 4,57Mediobanca................................5,130 4,82Mediolanum................................2,830 3,82Monte Paschi Si. ..........................0,305 10,68

Parmalat.....................................1,516 0,40Pirelli & C.....................................7,055 1,51Pop.Emilia Romagna ...................5,990 4,72Prysmian ..................................10,540 3,74RCS Mediagroup .........................0,799 5,07Saipem.....................................33,730 2,09Snam Gas....................................3,434 1,00STMicroelectr..............................4,680 -0,97Telecom IT ..................................0,864 2,25

Tenaris .....................................14,290 2,07Terna..........................................2,708 1,58Tod’s ........................................69,600 0,58UBI Banca ...................................3,204 5,26Unicredit.....................................0,836 5,42

Banco Popolare.....................................11,65Monte Paschi Si. ...................................10,68Finmeccanica.... .....................................9,80Banca Generali .......................................7,29Bca Pop.Milano.......................................7,28

STMicroelectr........................................-0,97Parmalat.................................................0,40Tod’s......................................................0,58Enel Green Pw.........................................0,61Campari .................................................0,77

 

Fiat, la Fiom fuori dalla trattativaScontro tra i sindacati, ma l’accordo sul modello contrattuale è vicino

La lettera

Il nodo dell’euro, moneta senza patria

TORINO— Questa volta non è sta-ta la Fiom ad abbandonare la trat-tativa ma la trattativa ad abban-donare la Fiom. Alle 15, su solleci-tazione scritta di Fim, Uilm, Fi-

smic, Ugl e Quadri che hannoscritto una lettera all’azienda, ilcapodelegazione della Fiat hachiesto a Maurizio Landini di la-sciare i l tavolo dellatrattativa:«Non avete firmato l’ac-cordo di Pomigliano, che cosa sta-te ancora a fare qui?». Il leader del-la Fiom ha replicato che «è stata laFiat a convocarci al tavolo e noinon lasceremo il tavolo della trat-tativa». Il rappresentante dell’a-zienda ha allora annunciato: «Cene andremo noi in un’altra stan-za» ed è uscito dalla sala seguitodalle delegazioni dei sindacati. Latrattativa sull’estensione del mo-dello Pomigliano a tutto il gruppoFiat è proseguita senza i metal-meccanici della Cgil ed è stata ag-giornata a questa mattina quan-do, hanno garantito i protagoni-sti, «inizierà la stesura dei testi».

«Noi non abbiamo cacciato laFiom, abbiamo chiesto che accet-tasse l’accordo di Pomigliano»,sostiene il leader del Fismic, Ro-berto Di Maulo aggiungendo:«Siccome l’adesione della Fiom almodello Pomigliano non è statapossibile, abbiamo proseguitocon chi aveva aderito». «Ci aveva-no convocato per discutere unnuovo contratto - replica Landini- non per estendere quelli separa-ti. Che cosa pretendevano? Cheavremmo detto sì oggi dopo averdetto no a Pomigliano, Mirafiori ealla ex Bertone?». Il leader dellaFiom è durissimo con le altre or-ganizzazioni: «Chiedere la nostraesclusione dal tavolo significacompiere un nuovo strappo. Sia-mo alla mutazione genetica disindacati che diventano azienda-listi e corporativi. La Fiat stupiscemeno: è chiaro che intende tratta-

re soltanto con coloro che le dan-no ragione». Duro anche il segre-tario della Cgil, Vincenzo Scudie-re: «Il Lingotto continua sulla stra-da dell’esclusione ma così facen-

do lede il diritto dei lavoratori ascegliere liberamente il loro sin-dacato».

La trattativa dovrebbe conclu-dersi entro pochi giorni, comeprevedevano ieri sera i sindacali-sti del fronte del «sì». «Più che infretta, intendiamo chiudere be-

ne», ha puntualizzato il leaderdella Fim Giuseppe Farina. Il lea-der del Fismic, Di Maulo, propone

«un premio aziendale per attutiregli effetti della cassa integrazioneprolungata». Si porrà poi un nuo-vo problema: i dipendenti Fiatche passeranno dal vecchio al

nuovo contratto verranno chia-mati al referendum per confer-mare questa scelta? «Ci dobbia-

mo pensare - ha risposto Farina -ma potremmo utilizzare l’accor-do del 28 giugno con Cgil e Uil e farvotare le rsu». In mattinata, da-vanti all’ingresso della palazzina

delle trattative, si sono fronteg-giati a lungo lavoratori del «sì» edel «no». Tra questi ultimi un

gruppo di Cobas e Usb che ha ten-tato di sfondare il cordone di poli-zia per raggiungere gli avversarisul lato opposto della strada. Sonostate lanciate uova ma i due grup-

pi non sono entrati in contatto.(p. g.)

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Il caso

PAOLO GRISERI

TORINO — Il problema è serio. In base al-le stesse norme che da gennaio esclude-rebbero la Fiom dai consigli di fabbrica ditutto il gruppo Fiat, Fim e Uilm finirebbe-ro in minoranza. Il nuovo accordo in di-scussione in queste ore a Torino prevedeinfatti che venga abolito qualsiasi criteriodi rappresentanza in fabbrica e che dun-que ogni organizzazione abbia nei consi-gli due membri indipendentemente dalsuo peso reale tra i lavoratori. Così acca-drà che i sindacati non confederali, Fi-smic, Associazione quadri e Ugl avrannoin tutto sei rappresentanti mentre Fim eUilm insieme si fermeranno a quattro. I

metalmeccanici di Bonanni e Angeletti fi-nirebbero così per essere stritolati dallostesso meccanismo che hanno messo inmoto escludendo la Cgil. E la Fiat avreb-be ottenuto di consegnare ai sindacatiautonomi la maggioranza in tutti i suoiconsigli di fabbrica.

La questione comincia a preoccupare ivertici di Fim e Uilm. Tanto che ieri mat-tina, a margine della trattativa torinese,un dirigente della Fim avanzava una pro-posta per superare l’impasse. «Si potreb-be risolvere decidendo di far eleggere infabbrica i rappresentanti dei sindacati eimpegnandosi a rispettare le proporzionidi voto nella composizione dei consigli».Una strada stretta. In concreto se in con-

siglio di fabbrica siedono dieci rappre-sentanti, il voto delle tute blu servirebbe adistribuire i seggi in modo proporzionale

alla rappresentanza superando il sistemadi attribuirne due a ogni organizzazione.Il meccanismo premierebbe certamentele organizzazioni più grandi ma non si ca-

pisce per quale motivo le più piccole do-vrebbero accettare, potendo invecesfruttare la situazione di vantaggio datadal sistema della nomina paritetica. Inol-tre l’introduzione del criterio della rap-presentanza è in aperta contraddizionecon la logica dell’accordo che si sta discu-tendo a Torino. Se infatti si accetta che iconsigli di fabbrica siano espressionedell’orientamento dei lavoratori, è evi-dente che non si può escludere da queiconsigli il sindacato più forte in Fiat che èla Fiom. Sarebbe infatti difficile spiegarecome mai alle elezioni per le rsa si posso-no presentare tutte le organizzazionitranne la Cgil.

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Con le nuove regole due rappresentanti per ogni confederazione

C ARO Direttore, Se nessuno hamai spiegato come una mo-neta sovrana potesse vivere

senza uno stato sovrano, nessunooggi spiega come economie diversee indebitate possano crescere senon con una politica economica emonetaria «à la carte» e non a «prez-zo fisso». La gestione della moneta ècentrale all’economia. Gli stimolisono i tassi d’interesse e il valore del-la moneta (svalutazione competiti-va). La moneta unica invece li hapreclusi tutti e due. La moneta è perdefinizione lo strumento della poli-

tica economica, ma resta uno «stru-mento». L’euro invece non è più unostrumento in mano ad uno stato, mauna moneta gestita dalla BancaCentrale nell’interesse di se stessa. Equale è il suo interesse? Il proprio va-lore. La moneta come fine non come

mezzo, è questo il paradosso dell’eu-ro. Da qui il fatto che l’unica cosa chela Bce può fare è una politica di sta-bilità dei prezzi e quindi una politicadeflattiva. La Bce non ha un governocome lo ha la Federal Reserve in con-certo con cui decidere di stamparemoneta. Per farlo eventualmentedovrà cambiare statuto e ottenerel’assenso dei 17 membri che la com-pongono. Ce ne sarà certamente piùdi uno che si rifiuterà di farlo e fra

questi ci sarà per forza la Germania.Perché alla fin fine è alla Germaniache si chiede oggi di fare da presta-tore di ultima istanza. Per compren-sibili ragioni la Germania non lo puòfare. Non si può farle una colpa di es-sere la prima della classe. L’euro,

moneta errante alla ricerca di un so-vrano, sembra oggi occhieggiare al«grande elemosiniere». Ma la Ger-mania non vuole governare l’Euro-pa.

Il dilemma della signora Merkel

ricorda quello che si pose il presi-dente degli Stati Uniti Eisenhowerdurante la guerra fredda: «Possiamopure vincere la guerra, ma poi della

Russia che ne facciamo?». Il falli-mento dell’euro è il fallimento di unacerta idea di Europa che pensava cheuna burocrazia e una moneta comu-ne venuti dall’alto potessero sosti-tuirsi al potere sovrano venuto dalbasso.

La ricetta oggi non è tanto comesalvare l’euro, ma come salvarci dal-l’euro. Perché il problema è sì farfronte ai debiti, ma i debiti si sonocreati perché non crescevamo ab-

bastanza. La crescita è il destino del-l’Occidente indebitato, ma con lamoneta unica così come è oggi è in-sostenibile, rischia di rimaneresoffocata. Alla Grecia si potrà purcondonare metà del debito, ma nonsopravviverà se gli alberghi di Atene

restano più cari di quelli di Berlino.Come andrà a finire è difficile dir-

lo. Certo è che sciogliere il nodo del-l’euro sarà molto più lungo e penosodi quanto immaginiamo. Non c’èpiù tempo e, o lo si gestisce preve-nendo la catastrofe con decisioni co-raggiose o ne saremo travolti. Se sia-mo rimasti incastrati con il piede neibinari e sta arrivando il treno, do-vremmo prendere il coraggio di ta-gliarcelo. Ma se uscire dall’euro per i

paesi latini sembra difficile, la solu-zione più indolore potrebbe rivelar-si quella che la Germania tolga il di-sturbo e si faccia una sua moneta contre o quattro altri paesi. L’euro, op-portunamente svalutato, rimarreb-be in capo ai paesi latini presieduti

dalla Francia. Le due Europe accom-pagnerebbero così non solo le diffe-renze economiche, ma prendereb-bero atto civilmente dell’esistenza didue concezioni della vita differenti.

In altri tempi, agli squilibri emer-si, sarebbero seguite svalutazioni, senon delle guerre. La moneta unica hareso impossibile le prime. L’econo-mia come «proseguimento dellaguerra fatta con altri mezzi» comeforse oggi la definirebbe Clausewitz,ha sostituito le seconde. Perché èproprio di tutto questo che oggi sitratta, né più, né meno. Il confrontosarà non necessariamente tra i piùricchi, ma tra i più valorosi. Sarà unaguerra certamente meno sanguino-sa, ma è probabile che quello chenon verseremo in sangue saremo co-stretti a farlo in lacrime.

*Imprenditore 

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IN CONFLITTO

L’ad della FiatSergioMarchionne(a sinistra) e illeaderdella FiomMaurizioLandini

 

GIOIELLIERE

Gianni Bulgariha legato ilsuo nomeall’alta

oreficeria

Spunta una propostadi compromesso,che premierebbe i piùgrandi ma ai piccolinon starebbe bene

GIANNI BULGARI*

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MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011

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a ORO EMONETE AUREE

VALUTE

EURIBORBORSE INTERNAZIONALIBORSE EUROPEEPaese/Indice 05 -12 Var.%

DJ Stoxx Euro........................230,12 +1,22

Hong Kong HS...................19179,69 +0,73

Johannesburg ..................28800,80 +1,07

New York (S&P 500) ............1257,08 +1,03

New York (DJ Ind.).............12097,83 +0,65

Nasdaq C omp.....................2655,76 +1,10

Singapore ST......................2766,23 -0,26

Sydney (All Ords).................4379,50 +0,76

Tokio (Nikkei)......................8695,98 +0,60

Paese/I ndice 05 -12 Var.%

 Amsterdam (Aex) .................. 305,10 +1,44Bruxelles-Bel 20 .................2117,39 +1,94Francoforte (Xet Dax)...........6106,09 +0,42FTSE Eurotrack 100 ............2081,49 +0,78Londra (FTSE 100)...............5567,96 +0,28Madrid Ibex35.....................8705,80 +1,72Oslo Top 25 ...........................354,74 +0,77Parigi (Cac 40) ....................3201,28 +1,15

 Vienna (Atx) ........................ 1871,86 +0,95Zurigo (SMI)........................5739,86 +0,37

05 DICEMBRE MATTINO SERA  

Oro Milano (Eu ro/g r. ) 42,13 42,06Oro Londra (usd/oncia) 1.744,00 1.744,00  Argento Milano (Eu ro/kg. ) - 814,62P la ti no M il an o ( Eu ro /g r. ) - 3 8, 47Pal ladio M ilano (Eu ro/g r. ) - 16,1005 DICEMBRE DENARO LETTERA  

Ste rli na ( v. c) 3 10 ,9 4 3 40 ,3 9Ste rli na ( n. c) 3 10 ,9 4 3 40 ,8 1S te rl in a ( po st .7 4) 3 10 ,9 4 3 40 ,8 1K ru ge rr an d 1 .1 43 ,9 5 1 .3 63 ,1 9M ar en go I ta li an o 2 32 ,9 4 2 53 ,0 1

SCADENZA  T ASSO 3 60 T ASSO 3651 mese 1,2060 1,2227

CORONA DK...............................7,4353 +0,028CORONA N.................................7,7260 -0,515CORONA S.................................9,0460 -0,412DOLLARO AUS...........................1,3072 -0,480DOLLARO CDN...........................1,3644 -0,372DOLLARO USA...........................1,3442 -0,511FRANCO CH...............................1,2379 +0,292STERLINA UK.............................0,8593 -0,110

  YEN J ....................................104,8100 -0,418

 

“La garanzia statale sui bond bancari

farà riaprire i rubinetti del credito” Ai mercati piace la mossa di Monti. Il collegamento con l’Efsf 

GIOVANNI PONS

MILANO — «Credo sia ottima ladecisione dell’Italia di partire perprima con le garanzie governativesui bond a valle della deliberazio-ne dell’Ecofin di settimana scorsa- commenta a caldo un operatorespecializzato in trading di titolibancari - in questo modo si alleviail problema della liquidità del si-stema bancario e si riprendono afinanziare le imprese e i privati».Forse il rialzo delle Borse di ieri

non dipende solo da questo prov-vedimento ma certo tutti sonoconcordi nel sostenere che ha aiu-tato a stemperare le tensioni suimercati. Ora bisogna capire tecni-camente come funzionerà questagaranzia governativa. Il provvedi-mento varato non è infatti illimi-tato ma vengono fissati dei palettiimportanti: intanto è limitato a«quanto strettamente necessarioper ripristinare la capacità di fi-nanziamento a medio lungo ter-mine per le banche beneficiarie» epoi verrà attentamente monito-rato dalla Banca d’Italia che deveverificare l’adeguatezza dei livelli

patrimoniali reddituali e di meri-to di credito. Vi sarà dunque unacorsa da parte degli istituti italia-ni, e anche europei, a emetterenuovi bond societari? Come è no-to già da diversi mesi lo spread so-vrano sopra i 300 punti ha conta-giato il merito di credito dei singo-li istituti che non possono avereun rating migliore dello stato ita-liano e che per questa ragione sisono viste chiudere un importan-te canale di finanziamento della

loro attività. Una banca non puòinfatti raccogliere soldi al 7-8% sulmercato e poi prestare ai clienti,fossero esse imprese o famiglie, atassi decisamente inferiori. Cosìda luglio scorso in poi l’attività dierogazione del credito all’econo-mia si è rarefatta, ottenere unnuovo mutuo è oggi impresa qua-si impossibile. Il provvedimentovarato con la manovra del gover-no Monti va dunque nella direzio-ne di ripristinare il circuito della li-

quidità interbancaria e quindi diriaprire il rubinetto del credito al-le aziende e alle famiglie. In prati-ca una banca come il Monte deiPaschi o come il Banco Popolarepotranno emettere corporatebond con lo stesso spread dell’Ita-lia, con la speranza che venganoacquistati anche dagli investitoriistituzionali. Questi dovrebberotornare compratori in quanto po-tranno offrire gli stessi titoli in ga-ranzia alla Bce per ottenere in

cambio liquidità. La garanzia del-lo Stato permette l’eligibilità euno sconto (haircut) minore ri-spetto al rischio associato allebanche in questione.

Tuttavia il mercato aspetta disapere come il provvedimento suibond garantiti dallo Stato si colle-gherà all’intervento previsto dalfondo salva-Stati (Efsf). In un pri-mo momento si pensava che le ga-ranzie dovessero essere europee el’intervento del fondo sulle singo-

le banche, mentre ora le partisembrano invertite. Le garanziesono nazionali mentre il fondo Ef-sf andrà a sostenere gli Stati. Op-pure il fondo entrerà direttamen-te nel capitale delle banche sequeste non rispetteranno i para-metri patrimoniali. Se ne saprà dipiù domani quando Merkel eSarkozy esporranno i contenutidell’accordo franco-tedesco persalvare l’euro.

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Il provvedimento èlimitato a quantonecessarioa ripristinarei finanziamenti

Bankitalia vigileràsull’adeguatezzadei livellipatrimoniali

redditualiIl ministero dell’Economia

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IMPRESE&MERCATI

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“Indipendenti da Eni, cresceremo in Europa”Snam approva la separazione funzionale della rete. S&P boccia Edison per la crisi del gasLUCA PAGNI

MILANO — In attesa che l’Italiadiventi il centro di distribuzionedel gas per tutto il Mediterraneo,grazie allo sviluppo delle infra-strutture e dei rigassificatori,Snam si dice già pronta a varca-re i confini per crescere in Euro-pa. «Ci guardiamo attorno e nonappena si presenterà l’occasio-ne cercheremo di coglierla, ma-gari in alleanza con altri»:

Sono le prime parole dell’am-ministratore delegato Carlo Ma-lacarne nel giorno in cui SnamRete Gas, con il voto dell’assem-blea degli azionisti, ha conqui-

stato l’autonomia dalla casamadre. Eni continua a mante-nere il 52 per cento delle quote,ma da ieri le due società sono se-parate dal punto di vista “fun-zionale”. Lo ha imposto l’Unio-ne Europa: entro la metà del2012 chi gestisce la rete di distri-buzione deve, come minimo,avere una muraglia cinese che lodivide da chi fornisce servizi eforniture. Il che significa, peresempio, maggioranza di am-ministratori indipendenti, nes-sun legame di tipo aziendale,nessuna sinergia.

Come si procederà? Il votodell’assemblea di ieri ha delibe-rato il conferimento del ramod’azienda trasporto, telecon-trollo e misura del gas a SnamTrasporto (che diventerà SnamRete Gas). Sopra, la società ma-

dre si chiamerà semplicementeSnam che dal primo gennaioavrà sotto di sé Italgas (la rete didistribuzione nelle città), Stogit(gli stoccaggi) e Gnl Italia (gli im-pianti di rigassificazione), oltrealla rete di trasporto.

In molti, addetti ai lavori cosìcome investitori, avrebberopreferito una separazione pro-prietaria, sul modello di quantoè avvenuto a suo tempo nel set-

tore elettrico, con il divorzio diEnel dalla rete ad alta tensioneche ha dato vita a Terna. E da co-me le due utility si affrontino po-lemicamente non si piò dire chenon sia un modello che non fun-ziona.

I vertici Eni, invece, sono riu-scito a convincere il governo aprocedere per l’altra strada pre-vista dal “terzo pacchetto ener-gia” della Ue: la separazione

funzionale, sul modello di quan-to ha fatto Telecom con la sua re-te. Anche se l’ad di Eni Paolo Sca-

roni, negli ultimi tempi, si sia di-mostrato possibilista nei con-fronti di una cessione della quo-ta di maggioranza. del resto, an-che il resto d’Europa si è divisosull’argomento: Germania eFrancia si sono orientate comel’Italia, mentre Spagna, Inghil-terra e Belgio hanno preferito laseparazione proprietaria.

Nel settore del gas, ben altriproblemi affliggono Edison.

Dopo l’ennesimo rinvio per lafirma degli accordi per il passag-gio nelle mani dei francesi di Edf,ieri è arrivato il downgrade diStandard & Poor’s: l’agenzia dirating ha abbassato il giudiziosul debito di Edison da BBB+ aBBB-, un gradino prima del giu-dizio “junk”, con un credit wat-ch negativo. Il che significa cheindebitarsi per nuovi investi-menti costerà di più. Per l’agen-

zia di rating, Edison paga il mo-mento negativo del mercato delgas e i litigi tra i soci, con Edf sem-pre più ai ferri corti con le utility italiane guidate da A2a e Iren. Lequali si sono ancora date un me-se di tempo per trovare un ac-cordo, ma con i francesi che, inqualsiasi momento, potrebberodecidere di andare all’asta sullasocietà.

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La Argo finanziaria intende acquistare le quote degli altri due soci nella holding Igli

Gavio vuole il controllo Impregilo

fatta l’offerta a Fonsai e Benetton

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AFFARI IN PIAZZA

BUON NATALE MR.TOD’S

SARA BENNEWITZ

MILANO — Affondo a sorpresadel gruppo Gavio su Impregilo.Ieri, tramite Argo Finanziaria hafatto pervenire ai suoi due soci inIgli una proposta per l’acquistaroi loro pacchetti nella finanziariache controlla il 29,9% del leaderitaliano delle costruzioni . Ma, nelmentre le lettere di Gavio veniva-no consegnate ad Atlantia e aFonsai, la notizia già circolava sulmercato. Fatto sta che gli azioni-sti storici di Impregilo, hanno ap-preso di un’offerta loro destinata,dopo che già se ne parlava tra glioperatori di Borsa.

Una mossa poco elegante, so-prattutto per alcuni soci come lafamiglia Benetton, che da tempolavora e condivide diversi inte-ressi con il gruppo di Tortona. E inattesa di sapere di più sui conte-nuti dell’offerta, i due soci delgruppo Gavio sembrano avereidee diverse sul da farsi. Fonsai,che naviga tra i debiti, sarebbeorientata ad accettare la propostadi Gavio e ha fatto saper che nelconsiglio convocato per il 20 di-cembre, esaminerà tutti i detta-gli. Viceversa, Atlantia giudiche-rebbe l’investimento in Impregi-lo strategico, almeno limitata-mente alle attività in concessio-ne; per cui non è interessata a fa-re cassa. Inoltre, per Fonsai sipone anche un problema di valu-tazioni. Nel bilancio della societàche fa capo alla famiglia Ligresti i

titoli di Impregilo sono iscritti aun prezzo di circa 3,2 euro, quasiil 40% in più dell’attuale valore dimercato (2,3 euro); pertanto ilgruppo vorrebbe non dover con-tabilizzare una simile minusva-lenza. Tanto più che ieri il gruppodi costruzioni Salini, che un mese

fa ha rilevano sul mercato l’8% diImpregilo, ha fatto sapere che ri-tiene il suo investimento strateg i-co. La società guidata da PietroSalini ha poi annunciato che pre-sto presenterà al mercato un pia-no industriale, che verosimil-mente, avrà ad oggetto l’integra-zione tra le attività del gru ppo ro-mano delle costruzioni con Im-pregilo. Infine, anche Medioban-ca e Unicredit, che di Igli sonocreditori e hanno in pegno il pac-chetto di azioni custodite dalla fi-nanziaria, potrebbero avere unruolo nella trattativa. La soluzio-ne ideale pensata dalle banchesarebbe quella di procedere a unoscorporo che divida le attivitàdelle concessioni da quella dellecostruzioni. A quel punto si cree-rebbero due scatole di controllocome Igli: Gavio controllerebbele costruzioni, mentre Atlantia leconcessioni. Un escamotage, chestando ai patti di sindacato di Igliche prevedono la prelazione perle quote dei tre soci partiteti, per-metterebbe di liquidere Fonsai econsentirebbe al gruppo assicu-rativo di massimizzare il valoredella sua partecipazione ceden-do ai rispettivi soci le sue quote.Quest’ultima soluzione che pre-vede lo scorporo delle attività diImpregilo, oltre a mediare inte-ressi ed equilibri dei tre azionististorici, avrebbe anche il beneficiodi creare più valore per tutti gli in-

vestitori, dato che non è previstoil lancio di un’offerta pubblica sulmercato. Non a caso ieri le azionidi Impregilo (+1,8%) sono salitemeno dell’indice principale diBorsa (+2,9%).

(s.b.)

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L’agenzia abbassail rating di ForoBonaparte ancheper i litigi tra Edf e le utility italiane

L’operazione

66,6%

LE QUOTE

Gavio ha presentatoun’offerta per le

quote in mano aBenetton e Ligresti

3,2 euro

IL PREZZO

Fonsai ha in bilanciole quote di Iglia un prezzo dicarico di 3,2 euro

I numeri

Chissà quest’anno quale pacchetto di azionisi regalerà per Natale Diego Della Valle. MrTod’s ha prenotato da Mediobanca 8 milio-

ni di titoli dei grandi magazzini Saks, di cui control-la già il 16% del capitale. Ma in passato l’imprendi-tore marchigiano aveva espresso il desiderio di sa-lire in Rcs, e ora almeno uno dei soci (Fonsai) po-trebbe invece dover ridurre la sua partecipazionenel gruppo editoriale. Inoltre, per rilevare entro fi-ne anno quella quota di Saks che lo porterebbe adessere il primo socio, Della Valle dovrebbe pagarea Mediobanca il 33% in più (12,95 dollari per azio-

ne) di quanto il titolo valga a Wall Street (ieri 9,7 dol-lari). Meglio allora rimandare la crescita all’estero,per avere più liquidità da investire nelle aziendemade in Italy. E sempre insieme a Mediobanca.

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I 31MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011/NUMERO 727

ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA DIFRAZER HUDSON/CORBIS IMAGES

Maldi testase lo conosci lo eviti

ELVIRA NASELLI

Èfinitoil tempo del camice bianco che ricorre ad un’uni-ca pratica terapeutica? Sta cadendo il muro che separala cura ortodossa, tradizionale, che dir si voglia, da quel-

la complementare, “alternativa”? È presto per dirlo, però uncambiamento profondo sta scuotendo il mondo di Ippocrate:i pazienti oggi sono attenti, informati, esigenti, e i medici — so-prattutto i più preparati professionalmente e culturalmente —oltre a curare la malattia, prestano maggiore attenzione allapersona. Di questo rinnovamento si sta facendo interprete an-che la Siomi (Società italiana di omeopatia) che ha presentatoa istituzioni e associazioni sanitarie un Manifesto per la medi-cina integrata. Obiettivo? Promuovere «l’alleanza tra risorse di

cura armonizzate tra loro... e maturate in discipline diverse».In pratica significa curare con la terapia più efficace a disposi-zione, sia essa allopatica che non convenzionale, avendo alcentro il paziente. Questo non vuol dire mettere insieme il dia-volo con l’acqua santa, bensì nuova medicina. Sono convintoche la sfida lanciata dalla Siomi sia una occasione da non per-dere, se vogliamo cambiare in meglio la nostra sanità.

 [email protected] 

NOI & VOI

NASCERÀ UNA NUOVA MEDICINA?

GUGLIELMO PEPE

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La chirurgia

Emorroidi, bisturi facile:è sfidasulle tecnicheDEL BELLO

Le terapie

La sindromedello sportivoQuando si bloccala gamba

LODISPOTO

La medicina

Crohn & Co.la parola passaai pazientiLENZO

L’alimentazione

Cibo, cervelloe patologieTutti i danni

dei malnutritiMARGRETH

All’interno

LE LETTEREBruxismo, uricemia, dolori al coccige, nei, biopsie e Psa: gli esperti rispondono

IL BENESSERESali da bagno, un mix di benessere per corpo e umore. Allarme Usa per quelli “drogati”

IN ULTIMA

BORTOLATO

Emicrania, sinusiteoppure a grappolo?Scopri la tua cefaleaavrai la cura giusta

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IN PRIMO PIANO

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La ricercaDONNE MANAGER

PREZZI ALTI IN SALUTE

Donne manager, ancora lungala strada per affermarsi senzapagare prezzi troppo alti anchein termini di salute. Lo conferma

una ricerca qualitativa su 20manager di sesso femminilecondotta da Onda, osservatorionazionale sulla salutedella donna e Key2People,in collaborazione con Pirellie Nestlè. Tra le proposte anchel’impegno a sostenere la salutefemminile con prevenzionee controlli periodiciE programmi per impararea gestire lo stress legatonell’ambito professionale

(al. mar.)

L’appello ALLARME GINECOLOGI

IN FUTURO POCHI

Nei prossimi 10 annimancheranno all’appello 580ginecologi. Il presidentedella Sigo (Società italiana

di ginecologia e ostetricia),Nicola Surico, plaudealla decisione del Governodi ampliare del 10% le nuoveimmatricolazioni alle facoltàdi medicina. Ma non bastaÈ infatti urgente intervenire anchesulla formazione post laurea

L’iniziativaCORNER ALLATTAMENTO

NEL CENTRO SHOPPING

Promosso dall’associazioneSalvamamme, è stato inauguratoil primo corner allattamentoin un centro commercialeromano, quello di Roma est All’interno del corner un’areapoppataio, con scaldabiberon,e un’area relax dove poterallattare il neonato in tuttatranquillità

Il simposioLA CULTURA FA BENE

 ANCHE ALLA SALUTE

La cultura non solo migliorala vita ma incide anchesulla salute se è vero che chifruisce raramente di eventiculturali ha un rischio di mortalitàmaggiore. In particolarenegli anziani, diminuisce il tassodi ospedalizzazionee medicalizzazione a frontedi intensa fruizione culturaleCultura e benessere, dunque,secondo scienziati di famamondiali riunitisi a Milanoin un simposio di FondazioneBracco, sono strettamentecorrelati. Un’indagine realizzatada Doxa ha rivelato anche

le differenze di gusto tra i sessi:per le donne, in ordinedecrescente, le attività preferitesono opera lirica, visite ai musei,lettura di romanzi e teatro;per gli uomini musei, concertidi musica classica, mostredi pittura e teatro

Flash

Cefalea

 Tensiva o a grappolo, da sbalzo di pressione o da sinusite, al capo o al collo

 L’Oms la considera una delle più importanti cause di disabilità al mondo

Il primo passo perchè non si cronicizzi, evitare il fai-da-te

e andare dal medico per individuare tipologia e inquadramento terapeutico

Diversi i tipi, diverse le curenon un “semplice” mal di testa

ELVIRA NASELLI

enericamentesi definisce mal di testa. Ealtrettanto genericamente il 50 per cen-to di chi ne soffre non va dal medicoe si cura abusando di farmaci dabanco che provocano spessola cronicizzazione dellamalattia. Malattia vera,

invalidante, diffusissi-ma — tanto che l’Oms,l ’ O r g a n i z z a z i o n eMondiale della Sa-nità, la considera unadelle più importanticause di disabilità almondo. Trasversa-le, anche se alcuneforme sono più fre-quenti nelle donnee altre negli uomini,e con un costo sala-tissimo per il siste-ma sanitario: le stimeindicano circa 600 eu-ro annui per paziente,tra visite, farmaci ed esa-mi, per almeno 8 milioni dimalati solo nel nostro Paese.Per non parlare delle giornatedi lavoro perse.

Il primo passo è cercare dicapire di che tipo di “mal di te-sta” si soffre per individuarediagnosi e terapia. Per farlobisogna andare dal medico.Secondo l’Ihs, l’Internatio-nal Headache Society, la ce-falea — questo il terminepiù corretto — si classificain due forme: la primaria,che a sua volte comprendeemicrania, cefalea tensiva

e a grappolo, e la cefalea secondaria, le-gata cioè a una causa scatenante: trau-

mi, processi infettivi, vascolari o tumo-rali a carico del cervello, sbalzi di pres-sione, sinusiti, o improvvisa sospensio-ne, in consumatori abituali, di caffè e dialcuni farmaci. Tutte sono caratterizza-te da attacchi di diversa durata — da po-che ore a diversi giorni — dall’esordiopoco prevedibile e, soprattutto, preve-nibile.

L’emicrania è più frequente nelle

donne. Si manifesta con dolore pulsan-te e violento, in una metà del capo ma tal-volta anche in tutta la testa, collo e spal-le compresi, spesso associata a nausea,vomito, fotofobia e osmofobia, cioè fa-stidio nei confronti di alcuni odori, qual-che volta disturbi visivi. «I fattori scate-nanti possono essere vari — premetteLorenzo Pinessi, direttore della clinicaneurologica e del centro cefalee dell’o-

spedale universitario le Molinette di To-rino — ma si innestano sempre su unapredisposizione genetica. Gli attacchisono infatti provocati dal malfunziona-mento di alcune aree cerebrali di frontead alcuni eventi stressanti. Per questo èimportante evitare stress al lavoro, in fa-miglia, e persino nelle riunioni di con-dominio, così come alcuni alimenti consostanze vasoattive, come formaggi, vi-

no, cioccolato, crostacei, e, d’estate, ilcaldo e, d’inverno, il freddo e il vento».

La terapia è farmacologica. «C’èun’ampia gamma di farmaci — precisaPinessi — si va dal vecchio propranolo-lo alla flunarizina, entrambi — però —con controindicazioni per alcune pato-logie. Funzionano abbastanza bene an-che gli ansiolitici, magari cominciandocon quelli a base di sostanze naturali,

come valeriana o passiflora e, in casi se-lezionati, alcuni antiepilettici, come iltopiramato, gravato però da effetti col-laterali, o alcuni antidepressivi. Cometerapia dell’attacco sono molto efficaci itriptani».

La cefalea tensiva, tipicamente fem-minile ma anche delle persone che han-no posture sbagliate con contrazioni deimuscoli del collo e delle spalle, è quella

in cui si sente dolore “a casco” e gli at-tacchi possono durare anche alcunigiorni. «In realtà noi della scuola torine-se crediamo che queste cefalee, indaga-te a fondo, siano quasi sempre forme diemicrania molto legate ad ansia e stress— continua Pinessi — diverso invece ilcaso della cefalea a grappolo, con doloriintensissimi ma di minor durata rispet-to all’emicrania, trafittivi intorno all’oc-

chio e allo zigomo. Questi pazienti —spesso uomini — devono evitare gli al-colici e utilizzare il verapamile quandoarrivano le crisi e poi per un certo perio-do per prevenirne altre. In caso di attac-chi, invece, si utilizza il sumatriptan, cheè il capostipite dei triptani, in fiale sotto-cutanee perché le compresse non sonosufficienti e agiscono più lentamente».

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Sono vari anche i fattoriscatenanti, la loro intensitàe durata. L’emicraniapiù frequente nelle donne

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ircail 7 per cento dei bambini tra 6 e 7 anni e ben l’undici per cen-to dei ragazzini tra 12 e 14 anni soffre di emicrania. Ancora più al-te le percentuali di chi soffre di cefalea tensiva, che ha però nei piùpiccoli effetti meno invalidanti e dolorosi che negli adulti. «A dif-ferenza degli adulti, gli attacchi di emicrania nei bambini e negliadolescenti possono essere più brevi, spesso bilaterali e con me-no sintomi di accompagnamento — premette Vincenzo Guidet-ti, che insegna Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenzaalla Sapienza di Roma — ma non si può mai generalizzare. La dia-gnosi è più difficile, e ci si arriva per esclusione, soprattutto neipiccolissimi: a un anno e mezzo difficilmente sono in grado dispiegare che cosa hanno. Già a 4-5 anni, invece, sono in grado dirispondere alle domande del medico dettagliatamente, e anzi so-no pazienti particolarmente precisi se interrogati bene. Nei piùpiccoli, oltre a una componente genetica delle cefalee, gioca unruolo importante l’ambiente, in particolare il rapporto con la ma-dre. Negli adolescenti quello con i pari, con i compagni di scuolao gli amici».

Ma quali sono i segnali che dovrebbero insospettire o preoc-cupare un genitore? «Il timore della famiglia — precisa ancoraGuidetti, past president della società italiana per lo studio dellecefalee — è che le cefalee possano essere secondarie a un tumorecerebrale. Oppure a un deficit visivo, cosa che accade, ma in casi

piuttosto rari. Ci sono, però, le cosiddette bandi ere rosse, i segnali

di allarme che devono indurre i genitori ad andare dal pediatra.Primo, quando compare improvvisamente una cefalea che nonc’è mai stata prima, oppure quando, in chi soffre invece di cefa-lea, c’è un improvviso cambiamento della modalità dell’attacco,da tensivo a pulsante. Oppure quando la cefalea sveglia di notte,quando viene scatenata dal movimento, quando si accompagnaa cambiamenti nella personalità o nel rendimento scolastico esempre quando ci si sveglia al mattino con la cefalea». Sarà poi ilpediatra ad indirizzare eventualmente ad un centro cefalee.

I fattori emotivi restano comunque, in età evolutiva, causa sca-tenante del mal di testa nell’80 per cento dei casi. «Questo perché— sottolinea Guidetti — l’interfaccia tra psiche e corpo è moltopiù connessa. Se un bambino piccolo ha un rapporto difficile conla mamma, avrà difficoltà anche nell’allattamento al seno, tantoper capire. Mentre per i più grandi basta un cattivo voto, o la pau-ra di un’interrogazione a scatenare una crisi di emicrania. In que-sti giovani e giovanissimi è come se funzionassero meno bene imeccanismi di protezione e di difesa nei confronti del mondoesterno, con una conseguente minore risposta ad eventi stres-santi. Per questo motivo è importante parlare a lungo e diffusa-mente con i pazienti giovani e non è un caso che una visita medianon duri meno di un’ora».

(e. nas.)

 Nei giovani la componente emotiva è spesso causa scatenante degli attacchi. I consigli dell’esperto

I segnali d’allarme per i bambiniecco quando serve andare dal pediatra

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PER SAPERNE DI PIÙwww.sisc.itwww.anircef.it

Si definisce cefalea primaria da attività sessuale, e,contrariamente a quanto si sarebbe portati acredere, non ha nulla a che vedere con il “caro/a,

ho un terribile mal di testa”. È , infatti, un’emicrania checolpisce prevalentemente i maschi, in modo anchemolto violento, con un’intensità legata all’eccitazione, edunque alle variazioni di pressione correlate, e chespesso spaventa perché i pazienti temono malori benpiù gravi, tanto che spesso si accasciano. Questiattacchi di cefalea sono più frequenti nel caso di relazionitrasgressive, con più tensione e maggiore emotività.

LA CURIOSITÀ

 ATTIVITÀ SESSUALE PIÙ TRASGRESSIVA?SI INTENSIFICA L’EMICRANIA AL MASCHILE

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LA MEDICINA

Morbo di Crohn Malattie intestinali autoimmunitarie, in Italia

ne soffrono 200mila persone. Al via uno studio:

“Diagnosi tardive e difficile accesso alle cure”

 TIZIANA LENZO

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itardo nella diagnosi,assenze dal lavoro,

rapporti affettivi a ri-schio. Le malattie in-fiammatorie croniche intestinali(Mici) incidono molto sulla salutee sulla vita professionale e socialedei pazienti. Gli ostacoli che que-sti pazienti devono superare ognigiorno emergono dal “ProgettoDiogene”, indagine sulla qualitàdella vita delle persone con malat-tia di Crohn e colite ulcerosa, con-dotta in Sicilia dall’Associazioneper le malattie infiammatorie cro-niche dell’intestino (Amici On-lus). Lo studio, che sarà esteso suscala nazionale, ha coinvolto 325pazienti attraverso la sommini-strazione di un questionario e siinserisce in un più ampio proget-to internazionale promosso dal-l’European Federation of Crohn’sand Ulcerative Colitis Associa-tions (Efcca) che riunisce 27 asso-

ciazioni europee.«Gli elementi di rilievo emersi

dall’indagine europea — spiegaMarco Greco, presidente dell’Efc-ca — sono la necessità di garantireun equo accesso alla terapia e alladiagnosi precoce; l’impatto socia-le ed affettivo; l’essenzialità di unastandardizzazione dei servizi daoffrire, e, ovviamente, il rischiodella discriminazione lavorativa».

In Italia soffrono di Mici circa150-200mila persone, principal-mente in età giovanile: tra i 20 e i 40anni l’età media di esordio dellacolite ulcerosa e tra i 15 e i 35 l’etàmedia in cui si manifesta la malat-tia di Crohn. L’incidenza delle Mi-ci in Sicilia è pari a 14,3 nuovi casil’anno ogni 100.000 abitanti e laprevalenza stimata è di circa 7.000pazienti.

«L’indagine è rilevante data lacarenza di dati sulla qualità di vitadei pazienti — spiega Mario Cot-tone, direttore della divisione diMedicina I degli Ospedali Riuniti

 Villa Sofia-Cervello di Palermo —Il risultato dello studio su scala na-zionale potrà colmare un vuoto econsentire l’attuazione di pro-grammi utili a migliorare la qualitàdella vita dei malati». Dalla ricercaemergono, infatti, numerose diffi-coltà. Prima fra tutte il ritardo nel-la diagnosi con conseguenze clini-che, potenzialmente gravi, sullaprogressione della malattia e dellesue complicanze. In Sicilia passa-no in media 5 anni dalla comparsadei sintomi alla diagnosi (contro i2,5 della media europea) e circa 3anni per giungere alla visita di unospecialista gastroenterologo.

Fatta la diagnosi, i pazienti ini-

ziano a confrontarsi con gli effettie i limiti della patologia. La paurarappresenta il comune denomi-natore di tutte le fasi della malat-tia. Un altro motivo di apprensio-ne è rappresentato dalla disponi-bilità di un bagno: per il 61% deipazienti questa è la prima preoc-cupazione quando si recano inposti nuovi.

Non meno preoc-cupante è la condizionelavorativa. I risultati rivelanoinfatti che l’11% dei malati è disoc-cupato o sottoccupato. Il 9% non èin grado di lavorare a tempo pienoe, in media, le assenze dal lavoro

sono 11,7 giornil’anno. Sul fronte dei

rapporti affettivi le difficoltànon sono da meno: il 16% del cam-pione si sente ostacolato nel con-solidare i rapporti affettivi, e l’8%attribuisce a queste patologie la

causa dell’interruzione di un rap-porto. «Ritengo fondamentale —conclude Salvatore Leone, diret-tore di Amici — la gratuità dei far-maci e il riconoscimento degli ef-fetti invalidanti della malattia».

Conviverecon la patologia,voce ai malati

Le linee guidaCOM’È DIFFICILEDIVENTARE MAMME

Presentate le prime linee guidaitaliane sulla depressione

in gravidanza e maternità. Fruttodella collaborazione tra sei centridi eccellenza italiani coinvoltinella campagna “A smilefor Moms” e di Onda, le lineeguida prevedono di uniformarel’approccio diagnosticoper un fenomeno che colpisceil 16% delle donne nel periododella maternità. Servizi on linewww.depressionepostpartum.it

Le malattie rareUNA RETE ITALIANAPER DIAGNOSI GRATUITE

Migliorare la diagnosi e la terapiadelle malattie rare di originegenetica. Con questo obiettivoè stato firmato un accordotra la Magi onlus (International Association of Medical Genetics)e l’ospedale San Giovanni

Battista di Roma (Sovrano ordinedei cavalieri di Malta). Magi onlusmetterà a disposizionedell’ospedale la sua esperienzanella diagnosi delle patologie raree le sue tecnologie di diagnosigenetica molecolaretra le più avanzate d’Italia del suolaboratorio di Rovereto, unico,ad esempio, ad offrire il testper le forme familiari e primariedi linfedema. L’accordo,estendibile poi alla rete sanitariaitaliana dell’Ordine di Malta,permetterà ai pazienti di averediagnosi più tempestive e senzaspostarsi. Magi onlusrimborserà anche l’importodi eventuali ticket

La ricercaI FATEBENEFRATELLI

SI INCONTRANO A VENEZIASi conclude oggi pomeriggioa Venezia (Centro CulturaleDon Orione Artigianelli) il MeetingEuropeo dell’AFaR(Associazione Fatebenefratelliper la Ricerca Biomedicae Sanitaria) che riuniscericercatori provenienti dalle variesedi nel mondo dell’ordineospedaliero

L’iniziativaTELETHON ARRIVASUI BANCHI DI SCUOLA

Torna Telethon Young,il progetto destinato alle scuoleprimarie e secondarie di primogrado per raccontare la missionee le attività di TelethonIn collaborazione con Giunti

Progetti Educativi, il progettoprevede un kit con un giornalinoper la classe, una guidaper gli insegnanti e i materialiper organizzare una raccoltafondi a scuola.Info: 055.5062353 (9-18)www.lavitascolastica.it/telethon

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a  PER SAPERNE DI PIÙwww.sichirurgia.itwww.siucp.org

 

LA CHIRURGIA

EmorroidiSecondo molti medici italiani ci sono troppe complicanze

con la tecnica di Antonio Longo. Che ribatte: è quella

di prima scelta per l’Istituto delle eccellenze cliniche Usa

L’oncologiaLOTTA AL CANCRO

 AIUTO DALLA NATURA

Due giorni di convegno

a Roma dell’Associazione ricercaterapie oncologiche integrate(Artoi): al centro l’importanzadel cibo nella lotta la cancroSalvia, ginger, olio di oliva, vinoricco di resveratrolo, germoglidi grano. Migliorare la condizionedel paziente, tenendo sottocontrollo e riducendo il doloree i sintomi di stress correlatoa radio e chemioterapia. Cosìla massofisioterapia, utilea ridurre i sintomi fino al 50%e per 48 ore. Nel corsodel congresso è stata presentataanche la sintetizzazionedella polidatina, una molecolapresente nei frutti rossi (ciliege,mele, mirtilli, ribes, uva), in gradodi svolgere un potente ruoloantiossidante e antiradicali liberi,ha sottolineato GiampieroRavagnan, ordinario

di Microbiologia a Venezia

La pediatriaLEGGERE PER CRESCEREI 10 ANNI DEL PROGETTO

Leggere fiabe ad alta voceai bambini, anche per pochiminuti al giorno, fa bene,contribuisce al loro sviluppomentale e previene difficoltàdi apprendimento, soprattuttoin coloro che vivonoin ambienti svantaggiatiPer questo bisognerebbe iniziaregià quando hanno sei mesidi vita. L’invito arrivadai pediatri, in occasionedella presentazione dei risultatidei dieci anni del progettodi responsabilità sociale«Leggere per crescere»promosso da GlaxoSmithKlinea Verona

Flash

La tecnicatradizionale Milligan-Morgan (più in uso in Eu-ropa) prevede l’asportazione dei cuscinetti emorroidari(interni ed esterni) e ferite che possono essere suturate

oppure lasciate aperte per consentire la cosiddetta guarigioneper seconda intenzione, cioè spontaneamente. La metodica se-condo Ferguson è invece la più utilizzata negli Stati Uniti e con-siste nella chiusura della ferita con una sutura. Entrambe par-tono dal presupposto che le emorroidi sarebbero una alterazio-ne irreversibile delle vene del retto (varicosità o iperplasia).

La tecnica di Longo parte dal presupposto secondo cui le

emorroidi sono formazioni anatomiche naturali che aiutano aconservare la continenza anale e che, quindi, andrebbero con-servate. In questo caso infatti i sintomi sarebbero la conse-guenza di un prolasso rettale interno che spinge all’esterno i cu-scinetti emorroidari durante l’evacuazione. La suturatrice cir-colare Pph, non reseca le emorroidi ma solo il prolasso rettale,facilitando una sorta di lifting che le ricolloca nella posizioneanatomica naturale all’interno del canale anale. In questo mo-do non residuano ferite aperte al l’esterno. (g. d. b.)

Il dibattito

Confronto tra le strategie di trattamento, la tradizionale e quella nuova, di un disturbo molto frequente

Una le asporta, l’altra le “ripara”

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Come toglierle beneI chirurghi discutonol’intervento miglioreGIUSEPPE DEL BELLO

T

roppi interventi, indi-cazioni spinte e tecno-logie sotto esame.

Emorroidi, è polemicatra gli specialisti. A innescare lamiccia è Aldo Infantino, presi-dente della Società italiana diChirurgia colo-rettale che dà ivoti alla tecnica inventata da An-tonio Longo, il chirurgo palermi-tano direttore del Department of 

coloproctology and pelvic disea-ses dell’Hert Jesus di Vienna. Sitratta della suturatrice circolarePph (Procedure for prolapsehaemorroids), che taglia e mette

i punti automaticamente. Nonsarebbero in discussione i risul-tati (minor dolore, degenza di ungiorno e ritorno precoce all’atti-vità quotidiana), ma le compli-canze, rare ma invalidanti.

I dati presentati da Infantino alrecente Congresso della Società

italiana di Chirurgia raccontanodi un 12,7% di complicanze pre-coci e di un 27% di tardive, con unsuccessivo ricorso al bisturi nel9% dei casi. «Si sono verificate

nell’immediato post-operatorioinfezioni che hanno messo a re-pentaglio la vita dei pazienti», ri-vela Infantino, «o a distanza ditempo, quando gli operati han-no lamentato difficoltà evacua-torie, dolore o fistole retto-vagi-nali. E pur se raramente, in alcu-ne condizioni, il chirurgo è statocostretto a confezionare un anoartificiale». Ma anche il numerodi emorroidectomie (il 35% ditutti gli interventi chirurgici) inItalia sarebbe eccessivo rispettoalle esigenze e, soprattutto, aconfronto con gli Usa dove l’in-tervento di emorroidi rappre-senta il 10% del totale.

Imperturbabile, Longo che èanche presidente onorario dellaSocietà italiana di Colonprocto-logia, replica: «A parte il fatto chenon esiste tecnica chirurgica

esente da complicanze, parlanoi dati, incontrovertibili. Dal ‘98 aoggi, si sono eseguiti nel mondo3 milioni di interventi con la su-turatrice circolare. È l’unica tec-nica in trend positivo che ognianno registra un aumento degliinterventi. Per il National insti-tute clinical excellence è la tecni-ca di “prima scelta” che non hauna maggior percentuale di reci-dive». Longo lo fa capire, ma nonlo dice, la sua metodica sarebbecriticata soprattutto nel Belpae-se: «Soltanto gli autori italianipubblicano percentuali alte dicomplicanze, eppure la tecnica èritenuta la più valida contro l’in-continenza di muco, la stipsi e ladermatite perineale». Longo ri-corda che i pazienti possono tor-nare al lavoro in media entro 4giorni, mentre con la chirurgiatradizionale ce ne vogliono ven-tidue.

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LE TERAPIE

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Il farmacoNUOVO ANTIMALARICOCON L’OK DELL’EUROPA

Via libera dell’autorità europea allanuova terapia combinatain dose fissa per combatterela malaria (Eurartesim®), frutto

della ricerca italiana di Sigma-Taue Medicines for Malaria Venture(MMV)Si tratta di compresse (1 doseal giorno per 3 giorni) a basedi diidroartemisininae piperachina; gli studi hannodimostrato un’alta percentualedi guarigione, superiore al 95%, euna significativa riduzionedei tassi di reinfezione

Il rapportoSANITÀ PEGGIORATAPER UN ITALIANO SU TRE

Quasi un italiano su tre (28,9%)giudica peggiorato negli ultimi dueanni il servizio sanitario,il 60% registra una sostanzialestabilità, l’11% vedeun miglioramento: è la rispostaal quesito sul Servizio sanitario

secondo il 45mo Rapportoannuale del Censis (dati indagineForum per la Ricerca Biomedica-Censis). Critiche sul fronte delledifferenze tra sistemi regionali(35,2%), danni causatidall’interferenza della politica(35%), tagli all’offertaper i disavanzi (21,8%),ma anche scarsa innovazionee poche risposte alle vere esigenzedei pazienti (come l’assistenzadomiciliare territoriale, 18%)

Il progettoDENTI CURATI GRATISPER I BIMBI IN AFFIDO

I bambini e i ragazzi in affidoa Bari in strutture o case famigliaavranno cure ortodontichee odontoiatriche gratuite

 Arrivato anche in Puglia,con la firma del protocollotra Sido, società italianadi ortodonzia, e Comune,il progetto “Un sorriso in affido”che conta già oltre milleodontoiatri e 420 bimbi in cura,“adottati” da uno studio dentisticoche garantisce tuttele prestazioni gratuitamentefino ai 14 anniPer adesioni di dentistie amministrazioni 0256808224o www.sido.it (am. m.)

Il giornalismo VIVERE SENZA DOLORE,PREMIO A SALUTE

In occasione della secondaedizione del premiogiornalistico “Vivere senzadolore”, promosso

dall’associazione omonima,è stato assegnatoil riconoscimento per la cartastampata a Maria Paola Salmi,collaboratrice di RepubblicaSalute per l’articolo“Dolore Attenti alla cronicità”

Flash

Un bruciore intenso colpisce la parte anteriore e ne impedisce il movimento

Si chiama sindrome compartimentale acuta. Ne è vittima chi fa attività

che impegnano gli arti inferiori: calcio, basket, volley, rugby e corsa

Per curarla non basta fermarsi un po’, ci vuole un piccolo intervento

Tropposport

Quel dolore acutoche blocca la gambaCos’è e cosa fare

FABIO LODISPOTO *

n doloresordo, urente e crampiforme alla parte an-teriore della gamba, così forte da richiedere l’im-

mediata sospensione dell’attività sportiva. Potreb-be essere un segno di sindrome compartimentaleacuta. Se poi il dolore regredisce rapidamente inpochi minuti di riposo la diagnosi è quasi confer-mata. Si tratta infatti di una sindrome frequentenello sportivo, ma che raramente viene corretta-mente diagnosticata.

La sindrome compartimentale dello sportivo,sfugge infatti a tutti gli esami diagnostici tradizio-nali, compresa la Rmn e la Tac. La si diagnostica conla misurazione diretta della pressione intramusco-lare prima, durante e dopo l’esercizio fisico. Si trat-ta di una sofisticata manometria che si compie sot-to guida ecocolordoppler solo nei centri di medici-na dello sport più all’avanguardia e attrezzati. Il do-lore è scatenato da un aumento eccessivo dellapressione dei liquidi interstiziali nellaloggia muscolare anteriore dellagamba. Sono più esposti allasindrome sportivi comecalciatori, giocatori dirugby, chi pratica lacorsa e la palla-volo o il baskete quanti sot-topongo-no l’artoi n f e -rio-

r ea sfor-

zi intensi eripetuti. Du-

rante l’attività sportiva, in-fatti, il muscolo, a causa del

maggior afflusso di sangue, au-menta del 20-30% il suo volume e la

pressione interna ha un brusco rialzo, da0-15 mm di mercurio a 30-40.Si tratta di un fenomeno fisiologico cui se-

gue l’adattamento della fascia muscolare fi-brosa che avvolge e contiene il muscolo. Ma avolte manca l’adattamento. Di qui la stasi ca-pillare e linfatica che fanno impennare la pres-

sione intramuscolare fino a picchi di 70-80mm di mercurio col blocco della circolazio-

ne del sangue e accumulo di acido lattico ealtre molecole di scarto del metabolismo

energetico nelle fibre muscolari. Siscatena così il dolore violento che

ferma l’attività sportiva in corso.Tuttavia bastano tipicamente po-chi minuti di riposo per far regre-

dire completamente il dolore e dare allo sportivo

l’illusione che tutto sia a posto e che sia pronto atornare in campo. Un errore, perché i sintomi si ri-presentano puntualmente ogni volta che l’eserci-

zio raggiunge una soglia di intensità critica che sca-tena nuovamente l’aumento della pressione intra-muscolare, la congestione vascolare e l’inevitabiledolore che costringe lo sportivo a tornare in pan-china.

La sindrome compartimentale cronica dellosportivo, inizialmente si giova del riposo e delle co-muni fisioterapie e delle terapie con antinfiamma-tori, ma con il tempo tende a cronicizzare e vienescatenata da sforzi muscolari sempre più blandi fi-

no a persistere anche a riposo. Un problema checolpisce prevalentemente la loggia muscolare an-teriore della gamba, ma che con frequenza inferio-

re può interessare anche le altre logge muscolari(mediale, laterale e posteriore della gamba) e piùraramente la coscia, l’avambraccio, il pied e e la ma-no.

Esiste una sola terapia: la fasciotomia chirurgi-ca. Si tratta della sola opzione di trattamento chepermette una risoluzione completa dei sintomi eun ritorno dello sportivo al precedente livello diprestazione. Si può fare in anestesia periferica (ad-dormentando la gamba) e per via mini-invasiva:

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l dolore scatenato dall’attività sportiva ri-guarda altre due sindromi. Ma le cause so-no diverse. Nella frattura da stress il dolorederiva da una vera e propria frattura fre-quente in chi pratica sport di durata, comela corsa, o che sottopone l’arto inferiore acontinue e intense sollecitazioni, come ac-cade nei giocatori di calcio o di basket. In-vece di prodursi in un unico e violentoevento traumatico come in caso d’infortu-nio, la frattura si sviluppa incrinando len-tamente le trabecole interne dell’osso sinoal cedimento dell’osso corticale.

Inizialmente solo dolori leggeri che pas-sano con il riposo. Ma poi i disturbi diven-tano severi e invalidanti tanto da costrin-

gere ad abbandonaremomentaneamentelo sport. La natura diquesta particolarefrattura da stress (o dafatica o da durata) stanell’equilibrio tra osso

prodotto e osso rias-sorbito. Nell’osso lun-go della gamba, nel

punto di massima sollecitazione elastica,si formano correnti piezoelettriche debo-lissime. Ma se lo sport è troppo, le correntirallentano la rigenerazione dell’osso. Diqui la debolezza progressiva sino all’inevi-tabile frattura.

Le radiografie mostrano solo dopo alcu-ne settimane di dolore una piccola reazio-ne dell’osso intorno alla frattura che si stasviluppando. Per una diagnosi precocemeglio la risonanza magnetica. Il riposol’unica terapia risolutiva: in poche setti-mane l’osso si rimineralizza e si salda sen-za lasciare tracce del doloroso episodio.

La sindrome di Osgood-Shlatter è con-nessa sempre all’attività sportiva ma neisoggetti in crescita. Colpisce la tibia deigiovani sportivi, in particolare di età com-presa tra i 10 e i 15 anni. Si tratta di unaosteocondrosi giovanile della apofisi tibia-le anteriore: un piccolo nucleo di accresci-mento della tibia al quale si ancora il tendi-ne rotuleo. Una cartilagine, dunque, assaivulnerabile in fase di accrescimento chepuò risentire di eccessive sollecitazionisportive. Difatti ne sono più colpiti i giova-ni maschietti con masse muscolari più svi-luppate e che svolgono discipline sportivetraumatizzanti come il calcio, ma ne sonocolpiti anche i piccoli giocatori di basket, itennisti e i piccoli campioni di atletica leg-gera. La diagnosi è semplice, basta la visitadell’ortopedico: quattro dita sotto il ginoc-chio dove la tibia si fa più sporgente, si lo-calizza il dolore, facilmente evocabile allapalpazione. Una radiografia conferma ladiagnosi di sindrome di Osgood-Shlatter:

la frammentazione del nucleo di accresci-mento mostra la sofferenza della cartilagi-ne. Nei casi dubbi la Rmn fa chiarezza.

Semplice ed efficace la terapia: il riposo.È sufficiente sospendere l’attività sportivae mettere a riposo la cartilagine sofferenteper far regredire spontaneamente il dolo-re e scongiurare eventuali complicanze.Ignorare il problema infatti e insistere stoi-camente a praticare sport spiana la stradaa calcificazioni del tendine della rotula. Unproblema che darà luogo a disturbi e dolo-ri del ginocchio molti anni dopo e che incerti casi richiede l’asportazione chirurgi-ca della calcificazione.

(f. lod.)

Anche queste colpiscono soggetti giovani impegnati in allenamenti frequenti

Mini-fratture da stress,il riposo unica terapia

PER SAPERNE DI PIÙwww.siot.itwww.fmsi.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

   I   N   F   O   G   R   A   F   I   C   A   P   A   U   L   A   S   I   M   O   N   E   T   T   I

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attraverso quattro incisioni cutanee millimetri-che, si introduce sottopelle tra la fascia muscolaree il muscolo stesso una sonda ottica e un bisturi re-

trogrado. Sotto il controllo ottico della telecamerala fascia muscolare viene recisa per tutta la sua lun-ghezza. Tanto basta a restituire al muscolo lo spa-zio di cui necessiterà quando sotto sforzo aumen-terà di volume. La deambulazione è concessa già inprima giornata post-operatoria, ed è incoraggiatoun ritorno rapido alle attività sportive.

* Specialista in Ortopedia e Traumatologia, Medicina dello Sport 

 

Negli adolescentisi può verificarela rotturadella cartilagine

di accrescimento

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CLAUDIA BORTOLATO

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apita che prodottibeauty-cult di radi-cata tradizione, co-

me i sali da bagno,

con il tempo perdano appeal,salvo poi riconquistarsi unarinnovata notorietà. Così, inpieno stile rétro chic, si risco-pre anche il piacere di farli in

casa partendo da materie-ba-

se, come il comune sale da cu-cina o il bicarbonato di sodiomiscelati, per esempio, a burrodi karitè. E basta digitare “salida bagno” on-line per accede-

re a numerosi blog e video-tu-

torial con spiegazioni detta-gliate in materia.

 Anche i sali da bagno delle li-nee cosmetiche conservanointeressanti proprietà esteti-

che e salutistiche. «Dal punto

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a  PER SAPERNE DI PIÙwww.unipro.orgwww.idi.it.

 

IL BENESSERE

Sali da bagnoGrazie alla sinergia con l’immersione in acqua calda, diminuiscono

pressione e stress. Agli effetti psicologici positivi si aggiungono

quelli dellastimolazione sensoriale indotta da colori e profumi gradevoli

Un toccasana per il corpo e l’umoredi vista chimico - spiega Um-berto Borellini, cosmetologo epsicologo, università Tor Ver-gata di Roma - sono il risultatodella miscelazione di differenti

sali, come carbonato di sodio,bicarbonato di potassio, cloru-ro e solfato di magnesio, allu-me di potassio, e di oli essen-ziali, per esempio di eucalipto ementa (balsamici), che vengo-no rilasciati a contatto con l’ac-qua». Un “cocktail” che produ-ce benefici soprattutto a livelloepidermico, grazie all’effettolevigante e all’accelerazionedel rinnovamento cellulare in-dotti sia dalle proprietà esfo-lianti dei sali sia dalle sostanzecontenute negli oli essenziali,che possono sortire vari effettisecondo la composizione (adesempio stimolanti la circola-zione, drenanti). «I sali da ba-gno, unitamente all’immersio-ne in acqua calda, seppur blan-damente aiutano ad abbassarela pressione e ad alleviare gli

stati di stress emotivo e fisico -aggiunge la dermatologa Mar-cella Ribuffo, dirigente medicodell’Istituto Dermopatico del-l’Immacolata di Roma - e con-tribuiscono a migliorare l’ossi-genazione dell’organismo».

Questi prodotti, poi, non es-sendo schiumogeni, sono l’i-

deale complemento all’idro-massaggio che, come noto, haun ottimo effetto rilassante e diincentivo per la circolazione.«Un aspetto non trascurabile èanche quello psicologico offer-to dal bagno e dalla stimolazio-ne sensoriale indotta dai sali,che hanno consistenze, colorie profumi molto gradevoli», os-serva ancora Borellini. Ungood mood che non dipendesolo dal forte potere evocativo(l’effetto imprinting delle pri-me toilette, dolcemente ag-grappati alle braccia materne,resta indelebile nella mente),ma anche dalla capacità del-l’acqua di favorire la liberazio-ne nell’organismo di neurotra-smettitori del buonumore, co-me la serotonina. Niente a chevedere, ovviamente, con lo“sballo” indotto da alcuni pro-dotti venduti negli Usa comesemplici sali da bagno e in

realtà “addizionati” con peri-colose smart drug, che causa-no effetti simili a quelli della co-caina e delle anfetamine. Unfenomeno che negli Stati Unitista diventando allarmante, co-me ribadito al recente meeting annuale dell’American Collegeof Chest Physicians.

 

Scoperti negli Usaquelli addizionaticon smart drugsimili a cocainae anfetamine

LASCHEDA

LA DURATATempi e modidel bagno odell’idromassaggioTemperaturadell’acqua da 37a 38 gradi. Duratadella immersionemedia 20 minuti

POLVERILe polveri dabagno, a differenzadei sali, sonoanche detergenticome un normalesapone, ma sonopiù morbide egradevoli

LE BOMBEDetti dischetti oanche “bombe”effervescenti,sono un mix di salie burro di karitè oaltri emollienti chesi sciolgono dasoli in acqua

SALI TERMALISono prodottidagli stabilimentitermali perproseguirea domicilio alcunidei trattamentieffettuati nei centricon le loro acque

Nell’intimitàdicoppia il sessocompare come un

universo denso di modellicontrapposti. Molti uominie donne hanno modelli

stereotipati dovel’immagine del sesso giustoo sbagliato finisce perostacolare la sessualitàsino a renderla inesistente.Il modello dell’intensità èmolto femminile comel’idea che il maschio siadominante e capace. Ilmodello maschile deldesiderio è la sicurezzadell’erezione con fantasiestrettamente sessuali perintegrare la ridottaeccitazione, con l’idea diuna donna attiva, ma nontroppo, creativa nei gestidel piacere utili per ilmaschio. In prima seduta lacoppia racconta spesso diun sesso diventato pesanteo impossibile. Elaborare imiti diventa importante per

la ripresa della sessualità.Nella seduta individuale sicerca di capire cosarenderebbe il sesso dinuovo positivo per avereintimità e piacere e cosa loha reso difficile. I mitisessuali sono legati aimmagini di forza deldesiderio, dell’amore, sonoraccontati come un esserepresi da emozioni cherendono il sessospontaneamente positivo.È raro trovare il desiderio diuna cornice allegra,divertente, ironica, di gioco,ancora più raro incontrarel’idea di un sesso comerisorsa che va costruita eguidata. Invece resiste ilmito dell’istintualità comeunica risorsa del “buon”sesso. Ci sono personeinvece che hanno bisognodi costruzioni per arrivare alcorpo sensoriale, chemantengono divieti allesensazioni attraversofastidio, dolore oinsensibilità, ancora più fortioggi che il sesso sembraautorizzato, mentre nonviene quasi mai vissuta lalinearità solare del sesso -corpo - fantasia- relazione,dimenticando che abbiamoun corpo, che sente, parla,annusa, tocca, vibra. Ledimensioni emancipatedella coscienza sessualerichiederebbero di rendereaccessibile il piaceredell’incontro ad occhi apertiin cui il dialogo, la risata,

l’ironia possano creareconfidenzialità, senza doverrelegare il sesso alladimensione dove siapossibile solo esserestregati o assenti.

* www.irf-sessuologia.it

LEI & LUI

I MODELLI

CHE UCCIDONO

IL SESSO

ROBERTA GIOMMI *

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a  MANDATE LE VOSTRE DOMANDE A:

[email protected] Repubblica Salute, via C. Colombo 90, 00147 Roma   

 

LETTERE& RUBRICHE

IOdontostomatologia

Come proteggere i dentirovinati dal bruxismo?

Luciana De Luca

e-mail

Sono possibili interventi non inva-sivi di protezione e risanamento diuna dentatura fortemente consu-mata da bruxismo?

IPROF. ENRICO GHERLONEMalattie odontostomatologicheuniv. Vita-Salute San Raffaele,Milano

Il bruxismo è un atteggiamento cheporta a scaricare lo stressquotidiano prima serrando e poidigrignando i denti. Questofenomeno si evidenzia soprattuttodurante il sonno, quando manca il

controllo cosciente e non si puòcontrollare l’attività dellamuscolatura, e in tutti quei casi neiquali l’attenzione di un individuopuò essere particolarmenteconcentrata in un’attività. Possiamoconsiderare il bruxismo come unproblema odontoiatrico in virtù deisuoi effetti ed è possibile aiutare ilpaziente difendendo i suoi denti,quando non siano troppo usurati,con una placca occlusale in resinada usare la notte e tutte le volte cheil paziente lo ritiene necessario.Questa placca non cura il disturboma si limita unicamente a costituireuno scudo che assorbe l’insultomeccanico del serramento. Sarànecessario che il dentista cerchi direcuperare, con appropriateindagini, l’originaria dimensione ealtezza dei denti abrasi e che, dopoaver provveduto a consegnare al

paziente idonee protesi provvisorieed averne verificato l’effettivaportabilità, finalizzi il caso conelementi ceramizzati.

INutrizione

Ho l’uricemia altaquali alimenti evitare?

Barbara

e-mail

Dalle ultime analisi di sangue il me-dico ha riscontrato un livello eleva-to di acido urico. I consigli alimen-tari che mi ha dato non sono esau-stivi, potete aiutarmi?

IPROF. GIACINTO MIGGIANODirettore centro ricercheNutrizione pol. univ. Gemelli,Roma

L’uricemia è influenzatadall’apporto purinico della dieta

(100-200 mg) e dalla sintesiendogena (600 mg) e soprattuttodall’eliminazione renale. Il 60%dell’acido urico è soggetto aricambio giornaliero. La dietanell’Iperuricemia (e nella gotta)prevede di non abusare conl’apporto di proteine. Vi sono alcunialimenti ricchi di nucleoproteine,ossia di proteine (alimentari)presenti nel nucleo della cellula,quindi fegato, cuore, rognone,cervello (frattaglie e animelle),selvaggina, alcuni pesci (alici,acciughe, sardine, aringhe,salmone), legumi (fagioli, lenticchie,piselli), brodi ed estratti di carne,verdure (spinaci e funghi). Alcunisoggetti hanno una particolaresensibilità al fruttosio, lo zuccherodella frutta e si consiglia di nonusarlo come dolcificante, evitandoanche miele e frutta zuccherina(datteri, fichi, uva, uva passa, cachi,

pere). Per favorire l’eliminazionedell’acido urico con le urine è benebere acqua in abbondanza, anchepiù di 2 litri al giorno, limi tando l’usodi vino ed alcolici (che riduconol’eliminazione). Alcune metilxantine(caffeina, teina, teobromina), ineccesso, possono dare acido urico.Quindi uso moderato, ancheperché non tutti concordano contale effetto.

IDermatologia

Ho un nevo bludevo toglierlo o no?

lettera firmata

e-mail

Da alcuni anni ho un nevo blu sulpolso ed un altro sulla caviglia. Ladermatologa che mi segue mi ha

consigliato di togliere quello sulpolso ma un altro specialista mi hadetto che è inutile. Che cosa mi con-sigliate?

IDOTT.SSA CATERINA CATRICALÀ Direttore dip. DermatologiaOncologica Ist. San Gallicano,Irccs, Roma

Il nevo blu si presenta sulla pellecome una macchia o unarilevatezza di colore bluastro ogrigio ardesiaco che può essere dipochi millimetri di diametro, maanche superare il centimetro. Disolito è più frequentementelocalizzato alle mani, ai piedi o alviso ed è statisticamente piùfrequente nella donna. Altre sedipossibili sono i glutei e le superficiestensorie degli arti: rare sono lelocalizzazioni alla mucosa orale egenitale. Esiste una varianteacquisita, che compare durante lavita del paziente, ed una congenita,

cioè presente alla nascita o subitodopo. Nell'approccio si deve partiredal presupposto che i nei possonopotenzialmente degenerare etrasformarsi in un melanoma. Cosaconsigliare quindi al lettore? Unavisita accurata di tutti i nei presentisulla superficie della sua pelle esulle mucose, effettuata da undermatologo esperto indermatoscopia. Infatti ciò che adocchio nudo può sembrare innocuopotrebbe essere potenzialmente arischio di melanoma, ma anche ciòche appare ad occhio nudo piùaggressivo potrebbe essere deltutto tranquillo. Inoltre ildermatologo esperto può valutareanche l’evoluzione a breve dei neidel paziente e decidere, quindi,quali asportare e quali no. Nonesiste purtroppo una regolamatematica, ma per fortuna criteridermatoscopici e clinici basati

sull’evidenza scientifica.

IOrtopedia

Dolori al coccigeche mi resta da fare?

 Armando Cocurullo

Piano di Sorrento (NA)

Da 13 mesi soffro di forti dolori alcoccige dopo una caduta. Da riso-nanza e radiografia è risultataun’accentuazione della curvatura.Sono state tentate, senza successo,due riduzioni e i problemi sono au-mentati: impossibilità di stare se-duto, sensazione di occlusione egonfiore anale. Secondo una recen-te risonanza il coccige è in posizio-ne regolare, ma è ispessito. Che fa-re?

I PROF. SANDRO ROSSETTIPrimario Ortopedia eTraumatologia, osp. SanCamillo Roma

Da quanto descritto sembra che illettore abbia effettuato tutte leterapie possibili per il trattamentodella coccigodinia di cui è affetto.Un ultimo tentativo che potrebbeessere effettuato è un’eventualeassociazione di terapia infiltrativa(cortisonica), con applicazioni localidi termoterapia (tecar, infrarossi,ultrasuoni ecc.). Il tutto dovrebbedare un sollievo importante alpaziente. Ma non si può escludereun fallimento anche di questaterapia. In questo caso diventaassolutamente indispensabilericorrere al trattamento chirurgicoche comporta l’asportazione delcoccige danneggiato. L’interventoè relativamente semplice e deveessere effettuato comunque daun’équipe chirurgica esperta.

IUrologia

Qual è il limite di Psae quante biopsie fare?

M. T.

e-mail

Ho 62 anni e soffro di ipertrofia pro-statica con residuo piuttosto alto(assumo Xatral 10). Il problema è ilPsa, che negli ultimi 4-5 anni è sali-to costantemente. Un anno fa era a4,72 ho fatto una biopsia con esitonegativo. A distan za di un anno, conPsa a 4,33 me ne è stata propostaun’altra. Qual è il valore limite delPsa? Ed è giusto fare tante biopsie?

I PROF. ALDO F. DE ROSEUrologo e andrologo, osp. univ.San Martino, Genova

Molti ricercatori sono contrari agliscreening di massa del tumoreprostatico in quanto a modestiaumenti del Psa spesso noncorrisponde un tumore, oppure siscoprono tumori non aggressiviche nella vita sarebbero rimastisempre silenti. Ma quando il valoredel Psa risulta noto e non rientra neilimiti (0-4 ng/ml), l’esplorazionerettale sospetta, allora si scatenanoansie e preoccupazioni per cui labiopsia prostatica viene ripetutaanche a distanza di sei mesi,specialmente nei 50-65enni. Oggicomunque, dopo una o due biopsienegative, un ulteriore esamebioptico può essere evitatoeffettuando il dosaggio del PCA3,marcatore tumorale presente nelleurine, in gran quantità e dopomassaggio prostatico ma solo inpresenza di tumore. Al contrario, incaso di positività, sarà invecenecessario ripetere la biopsia. Ognianno in Italia vengono effettuate tra150 e 170mila biopsie ma, perfortuna, poco meno del 20% risultapositiva al tumore. Inconsiderazione di tutto questo(biopsia negativa e Psa aumentato)molti specialisti ritengonorassicurante un Psa al di sotto di 10ng/ml. Quando però è presente unresiduo urinario elevato, a causadell’adenoma prostatico, comeriferisce il lettore, sarebbeconsigliabile un interventoendoscopico: resezionetransuretrale della prostata (Turp oTecnica laser). E l’obiettivo sarebbeduplice: ripristinare il normalesvuotamento della vescica,abbattendo anche i disturbi dellaminzione, e ottenere più materialeper l’esame istologico che siandrebbe ad aggiungere a quellodei prelievi mirati.

Il medicorisponde A CURA DI ELVIRA NASELLI I

medici sanno quanto possano essere maleducati certipazienti. Pretese, minacce, rifiuto d’accettare limiti, ri-chieste di privilegi ed esenzioni sono all’ordine del gior-

no. Molti curanti hanno la sensazione che le cose vadano sem-pre peggio e la maleducazione (propagata dalle Tv) diventiuno standard comportamentale. Impossibile instaurare concostoro una relazione di cura basata sulla reciproca fiducia,pur essenziale a cure appropriate.

La sanità pubblica può sosteners i solo se si sviluppa coi cu-ranti una relazione di buona qualità, se il medico può fidarsidei propri pazienti e non averne timore. Quando così non è, isanitari prescrivono più esami e più farmaci, sebbene inutili,per evitare denunce. La minoranza vociante di maleducatidanneggia anche chi avanza corrette rivendicazioni, nonspreca, non chiede falsi certificati, e chiede solo d’essere cu-rato in modo equo, solidale, umano e competente, perché pa-ga le tasse.

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SE SALTA IL PATTO DI FIDUCIA

TRA IL MEDICO E IL PAZIENTE

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Uno studio dell’università del Missouri (Usa) sostieneche un componente del prezzemolo, e di altre piante,compresi frutti e noci, può fermare il tumore al seno.

Lo studio, pubblicato su Cancer Prevention Research e con-dotto dal team di Salaman Hyder, ha dimostrato che animalida esperimento, con un determinato tipo di tumore al seno,possono risultare “sensibili” all’apigenina, presente in seda-no, prezzemolo, mele, arance, noci e altri vegetali. L’apigeni-na però non viene assorbita in modo “ottimale” dall’organi-smo e ciò rende gli scienziati incerti nell’indicare la dose dasomministrare. In passato, inoltre, l’apigenina ha anche di-mostrato (Cell Death Disease ) di contrastare lo sviluppo di cel-lule leucemiche, ma non va associata a farmaci chemiopre-ventivi per possibili interferenze. Il prezzemolo, inoltre, nonva usato impropriamente perché potrebbe dare seri effettitossici: emolisi, danno epato-renale, emorragie profuse (ipo-tensione, collasso, coma).

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L’APIGENINA DEL PREZZEMOLO

CONTRO IL TUMORE AL SENO

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CAMICI & PIGIAMI

PAOLO CORNAGLIA FERRARIS

L’ERBA VOGLIO

ROBERTO SUOZZI

A TAVOLA

EUGENIO DEL TOMA

PER MANGIARE SANO

SEGUIAMO L’ETICHETTA

Idati epidemiologici insegnano che con adeguate sceltealimentari e comportamentali si può contrastare l’obe-sità e le patologie collegate. Resta, però, la difficoltà di

scoprire per tempo gli sfortunati candidati genetici, oltre a co-me persuaderli a migliorare lo stile di vita senza concentrarsisolo sulla “medicalizzazione” del cibo. La prevenzione diete-tica (la dietoterapia è un’altra cosa e non ammette transazio-ni) non deve cancellare il piacere della buona tavola ma puòaiutare a scegliere e ad alternare i cibi in base ai loro effettivicontenuti e allo stile di vita di ciascuno. Facevo queste rifles-sioni, osservando il comportamento dei clienti dei supermer-cati: un tempo attratti solo dal “paghi due e prendi tre” o da al-tre promozioni diseducative, ed oggi molto più attenti all’eti-chetta nutrizionale. Dopo 4 anni di gestazione l’Ue ha formu-lato nuove regole chiarificatrici e i consumatori dovrebberoapprofittarne perché l’etichetta non può barare sui contenu-ti salvo penalità e discredito insostenibili per i produttori.

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IMPRESE&MERCATII 47

 @MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011

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a  PER SAPERNE DI PIÙwww.tim.com.brwww.fondiaria-sai.it

 

Sulla gara secondo il modello beauty contest per le frequenzetelevisive digitali si è perso

fin troppo tempo, mi aspettavoche arrivasse un risultato primaFrancesco Di Stefano, Europa 7

LONDRA — Lo shopping digitale continua acrescere e quello reale continua a diminuire.Questo dicono i dati e le previsioni del RegnoUnito per il periodo natalizio, le settimane didicembre che solitamente registrano il piùgrande volume di affari. Ieri in Gran Bretagnaera “CyberMonday”, il giorno più proficuo del-l’anno per gli acquisti online: 85 milioni di con-sumatori hanno visitato un sito per comprarequalcosa nell’arco di 24 ore, mille al secondo; eil fatturato per il commercio di Natale su inter-net viene stimato in quasi 8 miliardi di sterline(circa 9 miliardi e mezzo di euro), un incre-mento del 15% rispetto al 2010.

Contemporaneamente, gli acquisti natalizinei grandi magazzini e nei negozi sono in calocostante: la stima è che quest’anno scenderan-

no del 2,1% rispetto all’anno precedente, rag-giungendo quota 55 miliardi di sterline (62 mi-liardi di euro). La crisi nel centro di Londra edelle altre città si fa sentire a tal punto che mol-ti grandi magazzini hanno già iniziato i saldi:questo sarà il Natale “più scontato” degli ultimi

trent’anni. Fanno eccezione soltanto i negozidi lusso, meta di turisti e dell’elite di residentistranieri della capitale, l’unica nicchia che con-tinua ad andare forte. Benché il commercioreale generi un fatturato che è ancora s ette vol-te più grande di quello digitale, gli esperti pre-dicono che le distanze si ridurranno sempre dipiù e il sorpasso sarà prima o poi inevitabile.

La stagnazione economica accentua il feno-meno, perché i consumatori riescono a rispar-miare, o perlomeno hanno l’impressione di ri-sparmiare, facendo acquisti sul web, dove è piùfacile e rapido confrontare i prezzi. In media,per i regali di Natale, ogni internauta trascor-rerà 9 ore online per fare i suoi acquisti.

Enrico Franceschini 

Shopping natalizio

agli inglesi piacesempre più online

Globalmarket FLASH

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Spunta il socio occulto di Ligresti Il finanziere De Filippo ha il 12,15% di Premafin. Banche a consulto VITTORIA PULEDDA 

MILANO — Spunta un socio oc-culto per il gruppo Ligresti, anchese il nome rischia di essere scono-sciuto solo per il mercato, vista lavicinanza al gruppo Ligresti e alle

sue società.Ma andiamo per gradi. Ieri,Giancarlo de Filippo, “sole tru-stee” di The Heritage trust (sedealle Bahamas) ha informato ilmercato - tramite Radiocor  - dipossedere attraverso varie so-cietà una partecipazione pari al12,15% di Premafin. De Filippo èpersona molto vicina ai Ligresti: èpresidente de La Minoritaria hol-ding investments, società spa-gnola controllata dalla lussem-burghese Starlife, la società cheha il controllo del 20% di Prema-fin (un altro 30 è intestato in quo-te uguali ai tre figli di Salvatore).Inoltre, in passato ha fatto partedel cda di Marina di Loano (grup-po Fonsai). Insomma, il trustee èmolto vicino alla famiglia e ora hadichiarato il controllo di una quo-

ta non irrilevante, rimasta inva-riata “dalla data del 31 dicem-bre”. Dunque, è almeno dalla finedello scorso anno che esiste ilpacchetto. Che avrebbe dovutoessere comunicato - l’obbligoscatta sopra il 2% - entro cinquegiorni lavorativi dall’acquisizio-ne, mentre solo ora de Filippospiega che verrà comunicato ildettaglio «nei modi e secondo itempi d’uso, ai sensi delle normevigenti». Praticamente scontatala sanzione da parte della Con-sob, che peraltro ha sollecitato ilmanager a darne subito informa-zione al mercato. E’ possibile chela Consob si sia imbattuta in de Fi-lippo nell’ambito degli accerta-menti sulla quota del Credit Agri-cole Suisse, che un anno fa erasceso dal 9 al 2,59% di Premafin,anche in quel caso violando le re-gole sulle comunicazioni sociali.

Quel pacchetto era intestato fi-duciariamente al Credit Agricoleper conto di misteriosi clienti (poiemerso essere soggetti con basein paradisi fiscali). Un anno fa laConsob aveva avviato indagini,attivando anche i canali dellacooperazione internazionale eora spunta il nome di de Filippo.Le indagini di allora peraltro era-no state avviate nell’ambito del-l'operazione Groupama-Prema-

fin, contestuale a un investimen-to del 5% fatto dal finanziere Vin-cent Bollorè, la cui tempistica eraapparsa quanto meno curiosa,sempre su Premafin.

Ieri, peraltro è stata una gior-nata importante anche per la ri-strutturazione del debito nellesocietà a monte della catena dicontrollo Ligresti. Le banche cre-

ditrici di Sinergia-Imco si sonoinfatti incontrate con l’advisorLeonardo e co (presso la cui sedein un secondo momento si sonorecati anche amministratore de-legato, direttore generale e presi-dente di Fonsai) per discutere del

piano. Due le ipotesi sul tappeto:

la liquidazione in bonis del grup-po, sulla schema Tassara (tra i no-mi dei possibili ristrutturatori sifa quello di Enrico Bondi) oppurela cessione di asset alle banche, asconto dei debiti. Una parte al-meno degli istituti però propen-

derebbe per una soluzione più

drastica, con un concordato pre-ventivo. Sul tappeto c’è anche larichiesta di nuova finanza, fino a30 milioni, su cui difficilmente il19 dicembre, giorno del prossi-mo incontro, ci sarà l’ok dellebanche.

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È l’amministratoredi un trust alleBahamas ma anchedi alcune societàdella famiglia

La strategia

Tim Brasil7 miliardi di ricavi

già nel 2011

RIO DE JANEIRO — TimBrasil anticipa di un an-no gli obiettivi di ricavo elancia Tim Fiber. La for-za della telefonia brasi-liana (quarto mercatomondiale) ha permessoun rilancio veloce algruppo, che nel terzo tri-mestre 2011 ha utili net-ti per 317 milioni di reais(+116%) e 4,4 miliardi diricavi (+19%). La retefissa in Brasile è lenta, egli italiani hanno buongioco a cogliere gli spo-stamenti di traffico vocee dati sul comparto mo-bile. Nel 2011 Tim Brasilprevede di aumentare iricavi del 12% a 16 mi-liardi di reais — e unaquota del 26% del mer-cato — e anticipare di unanno gli obiettivi di cre-scita. Per il 2011, il fattu-rato era visto salire del7-8% dai 14,5 miliardidel 2010, mentre la cre-scita del 12% era attesal’anno prossimo. L’an-no venturo il gruppo siavvarrà inoltre dell’ap-porto di Tim Fiber, nuo-vo nome di Aes Atimus,comprata mesi fa con1,7 miliardi di reais. Lasocietà gestisce 5.500chilometri di banda ul-tralarga nei distretti diRio e San Paolo. Potràcosì accedere al merca-to residenziale, conobiettivo di un milione diclienti in cinque anni e

maggiori entrate di unmiliardo di reais. «TimFiber offrirà gli accessipiù veloci per fisso emobile di tutta l’AmericaLatina», ha detto LucaLuciani, ad di Tim Brasil.

(a. gr.)

Luca Luciani

 AL VERTICE

SalvatoreLigresti

è allaguida del

gruppoFonsai

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6 dicembre 2011. Dieci anni in borsa di Snam. Una buona occasione per parlare di noi, dei nostri valori edei nostri obiettivi. Cambiamo marchio, ma il sistema integrato Snam non cambia: trasporto, stoccaggio,rigassificazione e distribuzione del gas naturale. Continueremo a garantire la sicurezza energetica del Paesenel rispetto del territorio e delle comunità. E ad assicurare il nostro impegno in termini di investimenti etecnologia, per rafforzare quello che già oggi è il nostro ruolo: essere la rete di domani. Con l’obiettivo didiventare l’hub europeo che mette al centro lo sviluppo. Snam. La rete del futuro nel nostro presente.

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 A.S. Roma 0,450 - 1,85 -57,3 1 0,45 0 1,256 61 A2A 0,782 1 ,5 6 - 22 ,1 0 0 ,7 16 1 ,4 04 2 44 6 Acea 5,605 1 ,7 2 - 34 ,6 0 5 ,0 66 9 ,0 64 1 19 8 Acegas-Aps 3,254 - 1,33 -10,3 0 3,14 5 4,630 1 80 Acotel Group 22,400 1 3, 65 - 49 ,0 8 1 9, 91 6 7 2, 28 2 9 2 Acque Potabili 0,720 2,35 - 49,8 3 0,64 5 1,947 26 Acsm-Agam 0,656 - 0,30 -39,4 3 0,62 3 1,183 51 AdF-Aerop.Firenze 10,000 1 1,11 -7,6 6 8,55 5 1 4,309 85 Aedes 0,070 1 8,47 -63,7 3 0,05 1 0,253 48 Aeffe 0,619 1,81 21,85 0,285 1,463 66 Aicon 0,122 - -31,03 0,119 0,349 13 Alerion 4,112 2,24 -22,1 9 3,2 63 6,357 1 81 Amplifon 3,370 2,31 -10,8 5 2,8 89 4,532 7 37 Ansaldo Sts 7,405 0 ,8 2 - 19 ,3 4 5 ,4 63 1 1, 00 2 1 03 1 Antichi Pell 0,251 - 1,26 -46,8 1 0,2 43 0,784 11

 Apulia Pront 0,215 2,53 - 39,0 9 0,1 70 0,459 54 Arena 0,006 - 1,56 -75,3 9 0,0 07 0,041 10 Arkimedica 0,083 3,50 - 81,70 0,075 0,741 7 Ascopiave 1,271 0,39 -19,6 1 1,2 37 1,719 2 97 Astaldi 5,130 5,08 3,53 3,619 6,248 497 Atlantia 12,040 2 ,2 1 - 18 ,3 3 9 ,3 62 1 7, 19 5 7 54 8 Autogrill 7,750 0 ,7 8 - 27 ,2 3 7 ,2 06 1 0, 95 6 1 97 9 Autostrada To-Mi 7,485 3 ,1 0 - 26 ,6 9 6 ,6 14 1 1, 48 9 6 51 Autostrade Mer. 17,930 5 ,1 6 - 21 ,3 6 1 5, 87 0 2 4, 44 2 7 7 Azimut 6,380 6,33 -5,5 6 4,3 69 9,624 9 10B

B&C Speakers 2,988 0,27 - 20,5 3 2,45 7 3,997 33Banca Generali 7,800 7 ,2 9 - 14 ,8 5 6 ,2 86 1 1, 52 9 8 40Banca Ifis 4,018 - 0,15 -24,0 5 3,91 4 5,913 2 13Basicnet 2,070 - 1,52 -26,0 7 1,86 2 3,302 1 28Bastogi 1,100 8,37 - 28,3 4 0,90 5 2,219 19BB Biotech 47,220 2,65 -2,84 39,719 55,079 -Bca Carige 1,545 2,32 -1,5 9 1,2 70 2,023 24 76Bca Carige r 2,058 - -25,84 1,907 2,990 358Bca Finnat 0,271 4,04 - 45,4 1 0,2 58 0,619 97Bca Intermobiliare 3,000 - -28,23 2,913 4,371 467Bca P.Etruria e Lazio 1,269 1 0,54 -58,3 9 1,0 74 4,198 91Bca P.Milano 0,305 7,28 -64,6 9 0,2 58 1,804 7 76Bca P.Spoleto 1,786 - 0,78 -48,1 6 1,7 99 4,951 54Bca Profilo 0,268 3,12 -39,0 9 0,2 43 0,677 1 76Bco Desio-Brianza 3,020 2,37 -25,4 3 2,7 40 4,348 3 50Bco Desio-Brianza rnc 2,410 5,06 - 35,0 8 2,3 07 4,127 31Bco Popolare 1,035 1 1, 65 - 58 ,0 1 0 ,8 10 3 ,9 73 1 77 0Bco Santander 5,940 3,57 -24,62 5,209 12,059 -Bco Sardegna rnc 3,700 1 2,80 -60,8 5 3,2 23 1 0,903 23Bee Team 0,310 8,74 - 22,8 1 0,2 51 0,555 21Beghelli 0,448 1,04 - 34,8 2 0,4 21 0,760 91Benetton Group 3,660 0,49 -26,8 0 3,1 07 6,738 6 66Beni Stabili 0,340 6,48 -46,9 4 0,3 01 0,764 6 23Best Union Co. 0,990 -0,15 -28,26 0,901 1,600 9Bialetti Industrie 0,273 1,15 - 22,8 8 0,2 37 0,645 20Biancamano 1,320 1,54 - 1,252 2,026 45Biesse 3,344 1,89 - 37,8 4 2,3 13 7,879 91Bioera 0,420 - -58,50 0,400 1,709 15Boero Bart. 21,000 - 5,00 19,000 21,500 91Bolzoni 1,720 3,06 - 19,3 4 1,3 65 2,344 45Bon.Ferraresi 20,350 0 ,3 0 - 30 ,8 5 1 9, 77 8 3 5, 35 2 1 13Borgosesia 0,889 2,30 - 31,1 4 0,8 02 1,413 40

Borgosesia rnc 1,318 - -2,30 1,056 1,530 1Brembo 7,285 2,39 -7,1 4 4,44 6 1 0,258 4 82Brioschi 0,081 - - 41,78 0,070 0,240 63Buone Società 0,285 1,82 - 26,92 0,269 0,735 3Buongiorno 1,060 3,62 -8,9 3 0,7 31 1,455 1 14Buzzi Unicem 7,150 4 ,1 5 - 17 ,6 7 5 ,6 43 1 2, 03 4 1 16 6Buzzi Unicem rnc 3,494 4,55 -35,8 9 2,9 74 7,651 1 43C

Cad It 3,278 8,83 - 19,9 5 2,76 4 5,824 28Cairo Comm. 2,948 0,89 8,68 2,164 3,275 231Caleffi 1,547 4,95 33,71 0,946 1,514 19Caltagirone 1,424 - 0,77 -19,5 0 1,25 6 2,454 1 73Caltagirone Ed. 1,080 1,89 -37,1 7 1,03 0 2,172 1 33Cam-Fin 0,255 2,25 -31,8 3 0,2 33 0,430 1 69Campari 5,205 0,77 6,7 7 3,5 05 5,909 30 31Cape Live 0,037 - - 85,29 0,036 0,428 2Carraro 1,899 2,65 - 51,1 5 1,8 02 4,450 87Cattolica As 15,430 4 ,6 8 - 19 ,4 3 1 3, 84 1 2 4, 25 7 8 32CDC 0,959 3,12 - 41,5 6 0,9 27 2,460 11Cell Therap 0,825 0,73 - 26,21 0,749 5,057 -Cembre 5,580 - 0,18 -10,1 4 4,3 98 8,731 95Cementir Hold 1,690 5,69 -20,0 0 1,3 10 3,354 2 64Cent. Latte Torino 1,700 - -30,61 1,680 4,080 17Ceram. Ricchetti 0,159 1,14 - 36,9 9 0,1 44 0,527 13CHL 0,081 6,04 - 38,9 0 0,0 67 0,189 13CIA 0,265 - 0,08 -10,5 4 0,2 38 0,350 24Ciccolella 0,331 1,38 - 49,1 6 0,3 10 1,033 61Cir 1,313 4,37 -4,3 7 1,1 54 1,929 10 30Class Editori 0,297 4,04 - 34,2 6 0,2 66 0,695 31Cobra 0,327 - 1,72 -64,5 2 0,3 05 1,499 13Cofide 0,584 4,10 -13,2 9 0,5 24 0,790 4 16Cogeme Set 0,046 8,81 - 87,62 0,034 0,954 3Conafi Prestito’ 0,610 0,41 - 38,8 8 0,5 72 1,200 28Cred. Artigiano 0,763 2,48 -41,2 2 0,6 77 1,910 2 43Cred. Bergamasco 19,190 0 ,0 5 - 6, 75 1 8, 03 8 2 5, 64 6 1 16 9Cred. Emiliano 3,080 3 ,4 3 - 34 ,0 8 2 ,6 59 5 ,7 14 1 02 3Cred. Valtellinese 1,897 4,23 -42,7 3 1,6 43 5,690 5 05Crespi 0,029 -4,28 -69,91 0,028 0,221 5Csp 0,767 3,16 - 28,7 2 0,6 88 1,295 25D

D’Amico 0,450 - - 54,45 0,419 1,386 68Dada 2,090 3,67 - 57,2 6 1,91 8 6,134 33Damiani 0,915 1,11 8,87 0,734 1,246 74

Danieli 17,730 0 ,9 1 - 26 ,7 4 1 3, 85 4 2 4, 69 2 7 25Danieli rnc 9,230 2 ,6 7 - 2 9, 92 7 ,6 50 1 3, 65 8 3 74Datalogic 5,870 - 0,42 - 3,22 2,995 6,544 344De’Longhi 8,025 3,15 3 7,41 2,763 9,239 1191Dea Capital 1,335 4,71 1 6,09 1,107 1,594 399Diasorin 21,430 0,80 -32,08 20, 795 35, 892 1197Digital Bros 1,257 2,70 - 17,84 0,909 2,334 17Dmail Group 1,271 7,08 - 56,40 1,058 5,698 10DMT 16,340 5,42 6,24 1 1,536 23,286 183E

Edison 0,821 0,37 - 5,09 0,744 1,156 4244Edison r 0,806 - 0,43 -3 4,03 0,801 1,566 90EEMS 0,648 4,52 - 50,83 0,558 1,719 28El.En. 10,090 - 2,32 -2 0,30 8,502 15,099 48Elica 0,832 3,10 - 42,22 0,795 1,996 54Emak 0,469 - 2,82 -6 7,30 0,468 1,481 13Enel 3,240 3 ,0 5 - 14 ,1 7 2 ,8 34 4 ,8 28 3 04 39Enel Green Pw 1,654 0,61 5,22 1,489 2,050 8286Enervit 1,918 0,42 54,18 1,102 2,301 33Engineering 23,450 2,85 9,12 1 8,948 27,750 292Eni 16,150 1,89 -1, 64 12, 278 18, 634 64495Erg 9,340 0 ,3 8 - 9, 76 7 ,8 86 1 0, 77 6 1 40 5Ergy Capital 0,271 0,52 - 44,46 0,270 1,162 26Esprinet 2,818 1,00 -5 0,21 2,272 9,840 147Eurotech 1,678 1,57 - 10,27 1,547 2,918 59Exor 16,000 2,43 -35,82 10, 937 25, 701 2552Exor priv 14,560 2 ,1 8 - 22 ,5 5 6 ,1 16 2 1, 27 5 1 11 2

Exor risp 13,310 1 ,6 8 - 2 8, 82 8 ,2 15 2 0, 23 1 1 21Exprivia 0,666 2,15 - 30,20 0,555 1,267 35F

Falck Renewables 0,861 3,93 -4 8,63 0,688 2,986 246Ferragamo 11,390 0 ,9 8 1 4, 47 8 ,5 88 1 3, 58 6 1 92 2Fiat 4,110 6 ,2 0 - 4 1, 49 3 ,3 37 8 ,0 84 4 34 5Fiat Ind. priv 4,724 3,01 -2 4,42 2,663 7,304 486Fiat Ind. risp 4,940 2,87 -2 0,06 2,726 7,250 394Fiat Industr. 6,875 3 ,1 5 - 23 ,6 1 4 ,9 50 1 0, 44 3 7 48 4Fiat prv 3,526 5,25 -3 3,35 2,218 6,418 353Fiat rnc 3,690 5,13 -3 0,18 2,375 6,399 286Fidia 2,750 - - 25,42 2,455 4,758 14Fiera Milano 3,656 - 0,44 -1 5,95 3,420 5,030 155Finarte C.Aste - - - - - -Finmeccanica 3,562 9 ,8 0 - 58 ,6 3 2 ,9 65 1 1, 35 9 2 00 4FNM 0,321 - 1,14 -3 6,38 0,325 0,597 81Fondiaria-Sai 1,185 3,22 -6 7,57 0,996 7,016 440Fondiaria-Sai rnc 0,603 6,45 - 76,61 0,495 5,316 76Fullsix 2,040 1,49 85,45 1,054 3,240 23G

Gabetti Pro.Sol. 0,056 3,52 - 74,59 0,049 0,424 14Gas Plus 5,830 10,42 4 7,59 2,250 6,862 255Gefran 2,974 9,66 - 33,62 2,028 5,277 42Gemina 0,688 1,18 2 7,41 0,448 0,758 1004Gemina rnc 0,839 -1,29 -11,68 0,799 1,701 3Generali 12,620 1,69 -12,36 10, 665 19, 099 19633Geox 2,570 1,18 -2 5,34 2,217 5,316 666Greenvision 4,958 0,16 5,55 4,253 7,340 29Gruppo Ed.L’Espresso 1,256 2,70 -2 6,59 1,091 2,428 510Gruppo Minerali M. 4,006 - - 10,38 2,848 5,411 24H

Hera 1,111 2 ,9 7 - 2 8, 32 1 ,0 18 1 ,7 56 1 23 1I

I Grandi Viaggi 0,680 0,74 - 17,02 0,623 1,085 31IGD 0,883 5,18 -3 9,97 0,801 1,735 270Il Sole 24 Ore 0,833 0,24 - 40,29 0,756 1,958 36Ima 13,050 0 ,5 4 - 12 ,8 3 1 2, 81 0 1 5, 18 6 4 80Immsi 0,590 0,68 -2 8,92 0,541 0,954 204Impregilo 2,326 1,84 8,44 1,522 2,605 937Impregilo rnc 7,900 - 1,94 7,050 8,649 13Indesit 3,960 1 ,0 2 - 5 1, 68 3 ,3 90 1 0, 30 3 4 49Indesit rnc 4,114 8,26 - 40,25 3,800 8,491 2Industria e Inn 2,100 - - 13,04 1,671 2,800 49

Intek 0,360 2,86 -8,51 0,267 0,636 45Intek r 0,725 - 5,84 0,586 0,965 4Interpump 5,075 1,7 0 - 11,51 3,156 6,1 58 501Intesa Sanpaolo 1,348 3 ,8 5 - 30 ,0 6 0 ,8 98 2 ,9 98 2 09 96Intesa Sanpaolo rnc 1,042 3,5 8 - 37,87 0,781 2,3 14 974Invest e Sviluppo 0,381 -1,30 - 0,377 3,811 5Irce 1,829 4,45 15,10 1,299 2,663 50Iren 0,760 5,1 2 - 39,53 0,681 1,5 17 886Isagro 2,678 4,94 -22,99 2,267 4,005 46IT WAY 1,213 7,54 - 52,88 1,085 3,586 9Italcementi 5,000 4 ,5 6 - 2 4, 24 4 ,0 81 1 0, 28 0 8 74Italcementi rnc 2,100 4,0 6 - 42,43 1,718 5,4 55 217Italmobiliare 17,000 5 ,2 0 - 33 ,9 5 1 4, 72 5 3 2, 98 5 3 74Italmobiliare rnc 10,300 0 ,9 8 - 4 2, 43 9 ,9 98 2 3, 36 5 1 69Italy 1 Invest. 9,770 1,6 6 8,86 8,768 10,1 07 143J

Juventus FC 0,609 7,1 3 - 36,25 0,486 0,9 81 122K

K.R.Energy 0,019 2,13 -68,68 0,018 0,176 19Kerself 1,536 3,57 -55,83 1,255 9,128 27Kinexia 1,124 -6,3 3 - 47,35 1,053 2,8 81 24KME Group 0,303 3,7 3 -8,35 0,246 0,3 81 133KME Group rnc 0,549 0,27 -5,59 0,500 0,720 24L

La Doria 1,664 - -11,11 1,445 2,497 52Landi Renzo 1,092 -1,6 2 - 63,39 1,018 3,9 62 125Lazio 0,578 5,00 -24,11 0,301 1,478 38Lottomatica 12,000 5 ,5 4 2 7, 52 9 ,0 02 1 5, 38 1 2 04 5Luxottica 21,620 0,89 -5, 63 17, 871 23, 486 10085M

M & C 0,201 -0,6 4 - 10,09 0,130 0,2 30 96Maire Tecnimont 1,098 0,7 3 - 67,39 0,562 3,5 91 357Marcolin 3,732 -0,6 4 - 18,29 1,314 5,4 88 233MARR 7,030 1,9 6 - 19,57 5,907 9,4 37 467Mediacontech 1,500 0,67 -36,17 1,335 3,348 28Mediaset 2,290 4 ,5 7 - 4 9, 61 1 ,8 83 6 ,4 87 2 67 3Mediobanca 5,130 4 ,8 2 - 2 4, 11 4 ,3 71 8 ,8 27 4 35 8Mediolanum 2,830 3,8 2 -9,51 2,244 4,5 68 2074Meridiana Fly 0,041 3,02 -9,29 0,035 0,120 58Meridie 0,093 16,98 - 72,81 0,071 0,600 4Mid Industry Cap 9,500 - -5,00 9,049 15,490 36Milano Ass. 0,264 2,8 0 - 65,30 0,215 1,3 88 511Milano Ass. rnc 0,242 4,49 -68,95 0,202 1,385 25Mirato - - - - - -Mittel 1,707 0,1 2 - 44,40 1,623 4,1 36 121MolMed 0,511 0,6 9 24,79 0,319 1,2 98 109Mondadori 1,394 1,0 9 - 48,27 1,237 3,2 28 340Mondo HE 0,510 3,3 4 221,88 0,110 0,7 20 10Mondo Tv 2,702 -6,1 2 - 42,78 2,112 8,0 95 13Monrif 0,314 1,42 -21,69 0,288 0,481 46Monte Paschi Si. 0,305 1 0, 68 - 57 ,9 8 0 ,2 36 1 ,1 27 3 28 4Montefibre 0,108 -0,1 9 - 28,56 0,102 0,2 06 14Montefibre rnc 0,206 7,87 - 30,34 0,184 0,521 5Monti Ascensori 0,202 - - 76,13 0,194 1,457 3Mutuionline 3,478 -0,0 6 - 29,46 3,453 5,9 80 136N

Nice 2,544 2,5 8 - 16,38 2,385 3,3 94 299Noemalife 5,490 - -14,08 5,194 6,752 23Novare 1,090 - -6,84 1,090 1,190 15O

Olidata 0,314 7,53 -48,10 0,284 0,931 10P

Panariagroup 0,974 0,62 -36,55 0,934 2,200 44Parmalat 1,516 0 ,4 0 - 2 6, 76 1 ,4 17 2 ,6 38 2 66 2Piaggio 2,258 0,8 0 -6,79 1,816 3,0 20 845Pierrel 0,920 -0,1 6 - 72,27 0,880 5,1 01 14Pininfarina 2,786 4,42 -27,64 1,635 7,378 84Piquadro 1,744 1,99 -9,64 1,048 2,926 88Pirelli & C. 7,055 1,5 1 15,00 3,780 7,6 54 3338

Pirelli & C. rnc 4,638 0,74 - 18,6 3 3,9 24 6,274 57Poligr. S.Faustino 4,300 0,70 - 52,6 7 3,9 58 1 2,321 5Poligrafici Editoriale 0,320 - 2,17 -34,6 5 0,2 91 0,542 43Poltrona Frau 0,899 3,51 -7,2 3 0,6 76 1,451 1 25Pop.Emilia Romagna 5,990 4 ,7 2 - 36 ,9 5 4 ,5 49 1 1, 38 0 1 50 2Pop.Sondrio 6,520 3,33 5,1 6 5,0 28 7,604 19 83Pramac 0,858 1,54 - 17,5 5 0,6 94 2,361 26Prelios 0,112 1 3,40 -75,4 8 0,0 80 0,586 90Premafin Finanziaria 0,145 6,62 - 81,0 5 0,1 45 1,080 59Premuda 0,400 1 2,36 -46,8 4 0,3 51 1,036 73Prima Industrie 6,660 4,63 -8,14 5,848 9,738 57Prysmian 10,540 3 ,7 4 - 18 ,2 9 9 ,2 91 1 6, 03 7 2 24 5R

R. De Medici 0,150 - 7,06 -36,7 1 0,1 56 0,273 59R. Ginori 1735 0,286 1,06 - 18,2 9 0,2 20 1,096 13Ratti 1,710 8,50 - 20,0 9 1,4 92 2,850 44RCF 0,610 0,49 - 27,9 4 0,6 05 0,981 20RCS Mediagroup 0,799 5,07 -23,8 1 0,6 36 1,419 5 69RCS Mediagroup risp 0,527 - 1,50 -27,4 1 0,4 99 0,880 16RDB 0,300 3,45 - 85,2 3 0,2 74 2,298 13Recordati 5,740 1 ,1 5 - 19 ,0 4 5 ,1 12 7 ,7 33 1 20 8Reply 16,210 1 ,1 2 - 18 ,0 1 1 4, 71 3 2 1, 40 2 1 49Retelit 0,351 0,29 -1,13 0,279 0,612 56Risanamento 0,094 4,58 - 57,6 7 0,0 87 0,436 75Rosss 0,803 7,00 - 42,35 0,656 1,839 9S

Sabaf S.p.a. 12,210 2 ,5 2 - 51 ,7 2 1 1, 97 0 2 6, 75 6 1 41Sadi 0,301 3,08 -8,93 0,230 0,509 28Saes 6,300 1,45 -7,35 4,806 8,731 92Saes rnc 4,100 3,33 - 17,1 7 3,6 40 6,106 30Safilo Group 5,350 2 ,4 9 - 61 ,0 1 4 ,4 33 1 3, 70 0 3 01Saipem 33,730 2,09 -10,48 23, 078 38, 607 14828Saipem risp 30,000 - -17,81 23,000 39,250 4Saras 1,160 - 0, 09 - 27 ,5 0 0 ,8 58 2 ,3 11 1 12 0Sat 8,965 - 3,60 -10,5 3 8,5 04 1 0,832 89Save 6,550 3,15 -13,4 7 5,7 55 8,129 3 59Screen Service BT 0,342 - 2,23 -46,2 7 0,2 86 0,736 48Seat PG 0,031 0,32 - 62,0 1 0,0 28 0,207 60Seat PG r 0,780 4,00 -4,88 0,725 1,750 1Servizi Italia 4,850 - 4,90 -18,4 9 4,5 55 7,328 79Seteco International 0,299 - - 0,297 0,299 8SIAS 5,930 2 ,5 1 - 18 ,3 2 5 ,0 02 8 ,7 60 1 34 8Sintesi 1,070 - 0,65 -32,7 9 1,0 60 1 8,650 1Snai 1,650 - 1,79 -37,6 2 1,6 83 3,116 1 96Snam Gas 3,434 1 ,0 0 - 7, 63 3 ,1 73 4 ,2 85 1 22 94Sogefi 2,268 2,25 -9,4 6 1,7 97 2,931 2 65Sol 3,990 0,10 -19,3 9 3,6 20 6,039 3 61Sopaf 0,024 26,32 -68,63 0,020 0,131 9Sorin 1,370 - 0,44 -20,1 2 1,1 95 2,102 6 57Stefanel 0,344 - 1,29 -29,8 0 0,2 96 7,776 29

Stefanel risp 167,500 - 0,48 3,412 177,000 -STMicroelectr. 4,680 -0,97 - 41,79 4,065 9,596 -T

Tamburi 1,435 0,35 2,21 1,163 1,580 195TAS 0,535 1 4,95 -21,6 8 0,3 62 4,533 21Telecom IT 0,864 2 ,2 5 - 11 ,9 3 0 ,7 28 1 ,1 44 1 15 67Telecom IT Media 0,176 4,02 -26,3 5 0,1 44 0,528 2 53Telecom IT Media rnc 0,201 -0,20 -37,77 0,200 0,780 1Telecom IT rnc 0,732 0 ,4 8 - 10 ,8 9 0 ,6 56 1 ,0 14 4 42 3Tenaris 14,290 2,07 -22,76 9,020 18,734 -Terna 2,708 1 ,5 8 - 15 ,1 1 2 ,4 02 3 ,4 63 5 43 4TerniEnergia 2,620 5,73 - 28,2 2 1,7 07 4,863 72Tesmec 0,390 2,63 - 39,7 7 0,3 48 0,708 42Tiscali 0,039 1,03 - 51,0 6 0,0 37 0,187 74Tod’s 69,600 0 ,5 8 - 5, 78 4 3, 47 0 9 6, 37 3 2 12 9Toscana Fin 1,235 - -14,00 1,234 1,720 38Trevi Fin.Ind. 6,075 3 ,7 6 - 44 ,0 6 5 ,2 18 1 3, 15 2 3 88TXT e-solution 14,100 1,37 161,1 1 5,0 65 1 4,084 38U

UBI Banca 3,204 5 ,2 6 - 48 ,4 7 2 ,2 36 9 ,7 76 2 85 5Uni Land 0,504 - 1,61 0,476 0,950 80Unicredit 0,836 5 ,4 2 - 47 ,2 2 0 ,6 66 2 ,3 36 1 60 19Unicredit risp 1,124 5,54 - 41,3 1 1,0 18 2,949 27Unipol 0,279 4,70 -40,5 5 0,2 41 0,862 5 89Unipol pr 0,200 6,60 -44,7 0 0,1 72 0,570 2 58 V

Valsoia 4,100 - -1,86 3,800 4,789 43Vianini Industria 1,260 2,44 -4,11 1,141 1,501 37Vianini Lavori 3,500 2,34 -12,5 0 3,1 94 4,731 1 54Vittoria Ass. 3,198 - -10,79 2,590 4,113 215 Y 

Yoox 10,130 3,37 2,2 2 5,1 13 1 3,274 5 35Z

Zignago Vetro 4,690 3,76 -3,0 5 3,7 99 5,678 3 72Zucchi 0,130 -0,46 16,59 0,094 0,391 3Zucchi rnc 0,230 13,30 1 76,84 0,076 0,288 1

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 TITOLOieri

inizio 2009- 2010 in mil.ieri anno min max di

IL PUNTO

 

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 TITOLOieri

inizio 2009- 2010 in mil.ieri anno min max di

 

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FONDI COMUNI APERTI - SICAV ITALIANI E LUSSEMBURGHESI DEL 2 DICEMBRE 2011

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MILANO— Borse europee tutte in rialzo grazie anche al calo del-l’allarme sul debito italiano, dopo la manovra presentata dal  governo Monti. I bancari hanno guidato al rialzo il Ftse-Mib(+2,91% a 15.926 punti). Superstar della seduta Banco Popola-re (+11,6%) e Mps (+10,7%). Bene anche Bpm (+7,3%), che tornasopra i 30 centesimi dell’aumento di capitale, Unicredit (+5,4%),Ubi (+5,3%), Mediobanca (+4,8%), Bper (+4,7%) e Intesa(+3,8%). Tra gli industriali, si è messa in luce Finmeccanica(+9,8%) dopo il cambio ai vertici, ma anche Lottomatica (+5,5%)che si aspetta un buon 2012. Forte Fiat Auto (+6,2%), meno l’In-dustrial (+3,1%) ed Exor (+2,4%). Unica nota stonata nel panie-re principale è quella di Stm, che ha perso lo 0,97%. Tra i titoli mi-nori brillano Sopaf (+26,3%), Aedes (+18,5%) e Meridie (+17%).

Volano Lottomaticae FinmeccanicaIn recupero Exor Stm controcorrente

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 AcomeA (EX L) Italian Opportunity6,781 6,659 -20,92 AcomeA (EX L) Monetario.............5,601 5,586 -7,16 AcomeA (EX L) Obbligazionario....6,749 6,723 -10,20 AcomeA (EX L) Trend....................5,502 5,461 -9,40  AcomeA America A1... ............ ...11,355 11,310 -3,96  AcomeA America A2... ............ ...11,444 11,398 - AcomeA Asia Pac. A2.......... .........3,029 3,015 - AcomeA Asia Pacifico A1........ .....3,018 3,004 -14,72 AcomeA Breve Term. A1............10,913 10,854 -4,86 AcomeA Breve Term. A2............10,929 10,870 - AcomeA Etf Attivo A1....................3,586 3,567 - AcomeA Etf Attivo A2....................3,593 3,574 - AcomeA Eurobb. A1...................11,800 11,696 -7,15 AcomeA Eurobb. A2...................11,824 11,719 -  AcomeA Europa A1 ........... ...........8,326 8,246 -19,83  AcomeA Europa A2 ........... ...........8,368 8,288 - AcomeA Globale A1......................7,541 7,486 -11,51 AcomeA Globale A2......................7,636 7,581 -  AcomeA Italia A1........................12,212 12,017 -25,79  AcomeA Italia A2........................12,271 12,075 -  AcomeA Liquidita’ A1............ .......7,390 7,362 -  AcomeA Liquidita’ A2............ .......7,390 7,362 -  AcomeA Obblig.Corp. A1.............5,396 5,356 -18,55  AcomeA Obblig.Corp. A2.............5,414 5,374 - AcomeA Paesi Em. A1..................5,666 5,623 -14,50 AcomeA Paesi Em. A2..................5,690 5,646 -

 AcomeA Patr. Aggr. A2.................2,975 2,956 - AcomeA Patr. Aggr.A1..................2,958 2,938 -20,27 AcomeA Patr. Dinam.A1...............3,855 3,824 -16,47 AcomeA Patr. Prud. A1.................4,576 4,544 -9,69 AcomeA Patr. Prud. A2.................4,590 4,558 - AcomeA Perform. A1..................15,637 15,518 -10,12 AcomeA Perform. A2..................15,682 15,563 -

tel.800-255783

  ANM Americhe .............................9,565 9,510 2,04

 ANM Anima America ....................3,937 3,920 -6,37  ANM Anima Asia...........................5,698 5,666 -11,25  ANM Anima Convertibile .......... ....5,717 5,687 -7,12 ANM Anima Emerging Mkts... ......9,634 9,597 -12,43  ANM Anima Europa. ........... ..........3,689 3,655 -15,33 ANM Anima Fondattivo..............13,242 13,150 -7,26 ANM Anima Fondimpiego..........17,688 17,677 -11,68 ANM Anima Fondo Trading........11,967 11,868 -10,77  ANM Anima Liquidità....................6,499 6,478 -1,86 ANM Anima Obbl.Euro................. 6,567 6,522 -7,52 ANM Anima Obiettivo Rend..........5,267 5,250 -10,04 Anm Anima Trag 2016 Ced3.........5,043 5,004 - ANM Anima Trag II 2016...............4,776 4,698 - ANM Anima Traguardo 2016........4,605 4,554 - ANM Anima Traguardo 2018........4,450 4,317 -  ANM CapitalePiù Comp.Az. .........4,430 4,396 -8,83 ANM CapitalePiù Comp.Bil.15 .....4,966 4,930 -6,71 ANM CapitalePiù Comp.Bil.30 .....4,667 4,636 -8,62 ANM CapitalePiù Comp.Obb. ......5,222 5,188 -4,46  ANM Corporate Bond...................6,541 6,502 -11,61 ANM Emerging Mkts Bond...........6,638 6,611 2,55 ANM Emerging Mkts Equity..........6,456 6,429 -16,77  ANM Europa...............................12,001 11,912 -9,68 ANM Iniziativa Europa ..................6,039 5,994 -17,97 ANM Italia................................... 11,976 11,812 -20,37  ANM Monetario..........................11,415 11,381 -5,57  ANM Pacifico................................4,691 4,663 -9,61 ANM Pianeta.............................. 10,353 10,320 2,94  ANM Risparmio ............................7,094 7,055 -5,77  ANM Sforzesco.............................9,718 9,670 -4,54  ANM Tesoreria..............................6,705 6,686 -2,60  ANM Valore Globale...................19,164 18,975 -6,50 ANM Visconteo.......................... 33,519 33,349 -5,15

tel.02-88981

  Azimut Bil. ..................................21,882 21,738 -6,48 Azimut Garanzia......................... 11,948 11,935 -2,44 Azimut Reddito Euro.................. 14,814 14,769 -4,59  Azimut Reddito Usa......................5,867 5,814 -2,00 Azimut Scudo............................... 7,005 6,970 -8,11  Azimut Solidity..............................7,239 7,219 -7,94 Azimut Str. Trend.......................... 4,787 4,741 -7,84 Azimut Trend.............................. 19,900 19,668 0,27

 Azimut Trend America.................. 9,115 9,094 -3,64  Azimut Trend Europa..................10,124 10,054 -14,97  Azimut Trend Italia......................11,835 11,638 -21,01  Azimut Trend Pacifico...................6,179 6,138 -7,42 Azimut Trend Tassi....................... 8,453 8,427 -4,71Formula 1 Absolute.......................5,896 5,895 -9,78Formula 1 Conservative................6,114 6,107 -4,53Formula 1 Target 2013..................6,204 6,190 -6,30Formula 1 Target 2014..................5,711 5,689 -10,05

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EC Focus Cap Pro 12/14 ............ ..4,569 4,571 -9,52Eurizon Az. Asia Nuove Economie9,937 9,897 -14,89Eurizon Az. Finanza....................14,514 14,220 -17,70Eurizon Az. Int. Etico........... ..........5,523 5,491 -7,47Eurizon Az. Salute e Amb. ..........14,163 14,215 -5,78Eurizon Az. Tecn.Avanz.. ............ ..4,136 4,135 -0,27Eurizon Az.EnMatPrime................8,935 8,903 -7,49Eurizon Az.PMI Amer. ................21,256 21,131 -5,95Eurizon Az.PMI Europa.................7,448 7,379 -17,16Eurizon Az.PMI Italia... ............ ......3,692 3,634 -20,29Eurizon Azioni America.................9,013 8,991 -1,42Eurizon Azioni Area Euro.......... ..21,180 20,932 -16,14Eurizon Azioni Europa...................7,397 7,318 -12,29Eurizon Azioni Internazionali.........7,082 7,044 -7,38Eurizon Azioni Italia.......................9,496 9,373 -18,58Eurizon Azioni Pacifico .................3,639 3,616 -12,98

Eurizon Azioni Paesi Emergenti ....8,225 8,188 -17,10Eurizon Bilan.Euro Multimanager33,250 33,114 -8,03Eurizon DiversEtico.......................7,668 7,647 -3,39Eurizon F. Garantito 03/13............4,939 4,946 -3,57Eurizon F. Garantito 06/12............5,039 5,038 -1,23Eurizon F. Garantito 09/12............4,980 4,984 -1,93Eurizon F. Garantito 12/12............4,955 4,961 -2,65Eurizon F. Garantito 2sem06.... ....5,214 5,213 -0,32Eurizon F. Garantito 2tri07............5,066 5,065 -0,73Eurizon F. Garantito 3tri07.... ........4,920 4,922 -0,38Eurizon F. Garantito 4tri07.... ........5,087 5,084 -1,98Eurizon F. Garantito Itri07.............5,095 5,092 -0,89Eurizon Liquidità cl. A....................7,250 7,243 -0,06Eurizon Liquidità cl. B ...................7,455 7,448 0,22Eurizon Ob. Internaz.....................9,045 9,013 3,76Eurizon Obb. Euro Breve T.........14,832 14,815 -1,47

Eurizon Obb. Euro Corp. BreveT. .7,403 7,395 -1,37Eurizon Obb. Euro Corporate.......5,414 5,394 -3,67Eurizon Obb. Euro High Yield .......6,986 6,966 -6,23Eurizon Obblig. Etico.. ........... .......5,288 5,282 -2,67Eurizon Obbligazioni Cedola ........5,855 5,838 -3,56Eurizon Obbligazioni Emergenti.12,120 12,098 3,82Eurizon Obbligazioni Euro..........13,559 13,509 -2,91Eurizon Obiettivo Rend.to.............7,861 7,780 -3,11Eurizon Profilo Conservativo ........5,357 5,348 -2,07Eurizon Profilo Dinamico ..............5,122 5,106 -6,31Eurizon Profilo Moderato..............5,226 5,214 -3,54Eurizon Rend. Assoluto 2 Anni......5,141 5,137 -1,96Eurizon Rend. Assoluto 3 Anni......5,210 5,201 -5,01Eurizon Rendita ............................5,853 5,844 -1,76Eurizon Soluzione 10....................6,606 6,596 -3,76Eurizon Soluzione 40....................5,864 5,841 -5,92Eurizon Soluzione 60..................22,827 22,770 -7,46Eurizon Strat.Protetta III trim 20115,257 5,259 -0,34Eurizon Team 1.............................5,899 5,888 -1,29Eurizon Team 1 Cl G .....................5,899 5,888 -1,29Eurizon Team 2.............................5,571 5,561 -2,14Eurizon Team 2 Cl G .....................5,584 5,573 -1,90Eurizon Team 3.............................4,631 4,619 -3,66Eurizon Team 3 Cl G .....................4,681 4,669 -3,23Eurizon Team 4.............................3,920 3,906 -4,65Eurizon Team 4 Cl G .....................3,970 3,956 -4,11Eurizon Team 5.............................3,725 3,708 -6,90Eurizon Team 5 Cl G .....................3,774 3,757 -6,35Eurizon Tesoreria Dollaro... ........12,370 12,335 -1,53Eurizon Tesoreria Dollaro ($).......16,614 16,616 -2,22Eurizon Tesoreria Euro A ..............7,670 7,664 0,42Eurizon Tesoreria Euro B......... .....7,743 7,737 0,69Passadore Monetario ........... ........7,108 7,107 0,44

Teodorico Monetario ............ ........7,475 7,469 0,69Unibanca Azionario Europa..........5,388 5,326 -13,42Unibanca Monetario.....................5,719 5,713 0,44Unibanca Obbligazionario Euro....5,712 5,706 -1,02

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Fideuram Bilanciato ........... ........11,424 11,353 -8,34Fideuram Italia............................18,057 17,814 -16,27Fideuram Liquidità .....................16,689 16,692 -0,64Fideuram Moneta.......................14,615 14,606 0,16

Fideuram Rendimento..................8,429 8,423 -8,61FMS - Absolute Return.... ............ .8,628 8,623 -8,12FMS - Eq.Glob.Resources .........10,698 10,675 -10,35FMS - Equity Asia..........................8,048 7,972 -13,29FMS - Equity Europe.....................8,297 8,290 -10,44FMS - Equity Gl Em Mkt .......... ...11,668 11,587 -15,36FMS - Equity New World............14,291 14,131 -20,82FMS - Equity Usa........... ............ ...8,369 8,340 -2,45

tel.800-551-552

Pion. Eur Gov BT (ex Mon.).........13,188 13,121 0,33Pioneer Az. Crescita ........... .......10,232 10,115 -19,27Pioneer Az Area Pacifico...............3,256 3,239 -14,50Pioneer Az Valore Eur Dis..............6,442 6,389 -6,72Pioneer Az. Am. ............................7,180 7,171 -0,65Pioneer Az. Europa.....................13,707 13,627 -7,18Pioneer Az. Paesi Em....................9,726 9,719 -18,41Pioneer Liquidita’ Euro..................5,113 5,112 0,85Pioneer O.Euro C.Et. Dis...............4,529 4,505 -2,78Pioneer Obb. Euro Dis......... .........6,497 6,482 1,03Pioneer Obb. Paesi E. Dis........ .....9,836 9,797 1,37Pioneer Obb. Più Dis.....................8,268 8,186 0,65Pioneer Target Controllo...............5,244 5,230 -3,25Pioneer Target Equilibrio ..............5,151 5,134 -6,00Pioneer Target Sviluppo.............22,048 22,006 -4,04UniCredit Soluzione 20A...............4,896 4,892 -UniCredit Soluzione 20B ..............4,883 4,879 -

UniCredit Soluzione 40A...............4,831 4,823 -UniCredit Soluzione 40B ..............4,817 4,809 -UniCredit Soluzione 70A...............4,738 4,725 -UniCredit Soluzione 70B ..............4,724 4,711 -UniCredit Soluzione BTA..............4,886 4,876 -UniCredit Soluzione BTB..............4,872 4,862 -

tel.800-614614

Bim Az. Small Cap Italia................5,782 5,694 -16,64Bim Azionario Europa ............ .......7,886 7,734 -19,36

Bim Azionario Globale. ............ .....3,416 3,368 -14,08Bim Azionario Italia ............ ........... 5,591 5,519 -15,02Bim Azionario Usa ........................5,587 5,516 -10,26Bim Bilanciato............................20,759 20,609 -6,45Bim Corporate Mix........................5,460 5,452 -1,28Bim Flessibile................................3,584 3,579 -7,82Bim Obblig. Breve Term................6,444 6,435 -1,29Bim Obblig. Globale......................6,034 6,034 0,53Bim Obbligazionario Euro.............6,846 6,821 -0,85Symphonia MS Adagio.................5,607 5,594 -6,39Symphonia MS America...............3,854 3,841 -6,71Symphonia MS Asia .....................4,897 4,851 -11,54Symphonia MS Europa.................4,901 4,884 -12,26Symphonia MS Largo...................5,244 5,231 -10,10Symphonia MS P. Emer........ .....12,311 12,228 -12,26Symphonia MS Vivace..................4,805 4,793 -11,03Symphonia SC Asia Flessibile... ...5,753 5,728 -11,10Symphonia SC Az. Euro ...............4,466 4,361 -18,86Symphonia SC Az. Italia................8,518 8,402 -16,35Symphonia SC Bil. Equil. Italia......5,038 5,016 -4,76Symphonia SC Europa Flessibile .4,470 4,444 -7,97Symphonia SC Fortissimo............2,145 2,106 -21,49Symphonia SC Monetario ........... .7,432 7,425 0,01Symphonia SC Obblig. Area Eur...9,384 9,371 -1,55Symphonia SC Patrim.Glob.Redd.6,952 6,932 -2,00Symphonia SC Patrim.Globale.....4,798 4,761 -7,34Synergia Az. Europa.....................4,866 4,783 -20,53

Synergia Az. Globale ....................5,229 5,159 -16,31Synergia Az. Italia..........................4,648 4,588 -16,60Synergia Az. Sm.Cap It.................4,550 4,482 -18,00Synergia Azionario Usa.................5,807 5,765 -10,52Synergia Bilanciato 15..................5,086 5,064 -3,87Synergia Bilanciato 30..................5,136 5,105 -6,31Synergia Bilanciato 50..................5,159 5,117 -9,44Synergia Monetario......................4,989 4,983 -0,30Synergia Obbl Corporate..............5,390 5,381 -0,54Synergia Obbl. Euro BT ................4,942 4,933 -2,18Synergia Obbl. Euro MT................5,102 5,083 -1,60Synergia Tesoreria........................5,048 5,044 0,18Synergia Total Return ............ .......4,952 4,927 -5,96

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LETTERE,COMMENTI&IDEEI 50

MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011

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(segue dalla prima pagina)

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 ARTENDO da quest’ultimo ca-pitolo, sarebbe bene che Mon-ti, con la sua autorevolezza di

economista, la proprietà di linguag-gio che lo contraddistingue e i con-vincimenti liberali di cui è portatore,spiegasse ai cittadini perché è benevendere i beni pubblici. Finora leprivatizzazioni sono state quasisempre giustificate con la necessitàdi fare cassa, abbattere il debito pub-blico e conseguentemente rispar-miare sugli interessi. Giustissimo: inun periodo di tassi alti, poi, i rispar-mi sono più evidenti. Se il governomettesse sul mercato proprietà per200 miliardi (cifra ragionevolissimavisto che si calcola che l’insieme delpatrimonio pubblico si aggiri sui 7-800 miliardi), con gli interessi dei Btpal 5/6% (cioè meno di oggi) si rispar-mierebbero 12 miliardi l’anno, metàdella manovra varata domenica.

Ma non è tutto: il privato non èperfetto, ma le recenti tristi vicende

di Finmeccanica, di Alitalia, di Tirre-nia, di molti acquedotti pubblici,della Rai, di Fincantieri, ci insegnanoche le aziende in mano al Leviatanopossono ingenerare perdite enormiche poi devono essere coperte dalcontribuente: peraltro è quasi inevi-tabile che, essendo un certo numerodi amministratori scelti per meritipolitici, e non di competenza ed es-sendo le scelte gestionali influenzateda motivi elettorali e di consenso an-ziché di efficienza, la redditività del-le imprese pubbliche ne abbia a sof-frire. E ciò a voler dimenticare i feno-meni di corruzione quali quelli cheesplosero ai tempi di Tangentopoli,ma che riempiono costantementeancora oggi le pagine dei giornali.

La mano dello Stato, inoltre, tendea proteggere i monopoli di sua pro-prietà anche per la contiguità tra re-golatori e regolati, tutti e due, in ulti-

ma istanza, nominati dallo stesso po-tere politico. La vecchia polemica sulfatto che si debba prima liberalizzaree poi privatizzare, è mal posta. Megliosarebbe liberalizzare in anticipo, mafinché il governo è azionista di mag-gioranza tenderà a bloccare la con-correnza: non è un caso che serviziidrici, postali, ferroviari e del traspor-to pubblico locale occupino gli ultimiposti in classifica dell’“indice delle li-beralizzazioni” preparato annual-mente dall’Istituto Bruno Leoni.

Non c’è che l’imbarazzo della scel-ta: una quantità enorme di immobili;partecipazioni azionarie del Tesoroin società come Eni, Enel, Finmecca-nica, Fincantieri, Rai, Poligrafico del-lo Stato, Cinecittà, Sogei, Sace Poste,  Anas e Ferrovie, molte delle qualioperano già in concorrenza con pri-vati; una miriade di municipalizzate.

Il professor Monti spieghi beniagli italiani lo svantaggio di mante-nere intatti questi pascoli riservatialla politica e poi proceda con cele-

rità e coraggio.Liberalizzazioni: Palazzo Chigi

non perda molto tempo con la mo-difica della Costituzione così comel’aveva elaborata il precedente go-verno. Era astrusa, mentre, se pro-prio si vuol fare qualcosa, si introdu-ca direttamente il principio conte-nuto nella Carta europea e stabilitonel Trattato di Maastricht: “L’Italia èun’economia di mercato aperta e inlibera concorrenza”, giacché una si-mile formulazione basterebbe aspazzare via tutte le leggi-lacciuoloche bloccano il Paese.

Nel frattempo, il governo adottisubito quanto di positivo c’era neldecreto di Ferragosto e nella legge distabilità del governo Berlusconi,sfrondando le norme ivi contenuteda tutti quei distinguo che le rende-vano soggette ad eccezioni o conten-ziosi: ad esempio, l’articolo 9 del de-creto di Ferragosto stabiliva che le re-strizioni all’accesso di attività eco-nomiche che limitavano il numerodi esercizi in un determinato territo-

rio erano abrogate salvo che “tale nu-mero sia determinato, direttamenteo indirettamente sulla base della po-polazione o altri criteri di fabbiso-gno”. Oppure, singole attività eco-nomiche potevano essere esclusedall’abolizione delle restrizioni condecreto del governo se la limitazioneera “funzionale a ragioni di interessepubblico” o “ragionevolmente pro-porzionata all’interesse pubblicocui è destinata”. Con eccezioni così,quando mai si applicherà la regola?

Infine gli ordini professionali.Monti ha detto qualcosa che in lineadi principio è giusta: a lui piacciono leconsultazioni aperte e trasparenti instile europeo. Si pubblica un bel Libro Verde con le proposte dell’esecutivolasciando un mese o due a tutti gli in-teressati per commentarle. Dopodi-ché segue un bel Libro Bianco, altrecontrodeduzioni ed infine si emana la

norma. Corretto: tuttavia in Italia è daitempi del ministro Clelio Darida,quasi 30 anni fa, che si parla di riformadegli ordini, passando per progetti diogni tipo, da Mirone a Vietti, da Ma-stella a Tremonti. I professionisti han-no fatto conoscere il loro punto di vi-sta in tutte le salse, la Commissioneeuropea pure. Alcuni principi fonda-mentali, quali la conferma dell’aboli-zione delle tariffe e l’ammissione del-le società di professionisti, sono giàcontenute nel decreto ferragostano enella legge di stabilità: insomma quel-lo che c’è da sapere si sa.

Poiché il governo tecnico non sene andràdans l’espace d’un matinmanon è eterno, non ponzi troppo pri-ma di deliberare: è stato capace di tas-sarci ben bene in 17 giorni, dimostrila stessa solerzia nel liberare l’econo-mia dai troppi gioghi che la bloccano.

Docente all’Università Bocconi e presidente dell’Adam Smith

Society 

 ALESSANDRO DE NICOLA

LIBERALIZZAZIONISI NAVIGA A VISTA

Tantosmog Aspettandoil miracolo a Milano

Sergio EnnioMilano

SONO andato a vedere “Miracolo ale Havre”. Un bellissimo film in unagiornata rovinata ancora una voltadall'aria di Milano dove tutti vannoin centro con l'auto per “fare com-pere”. Le folate di aria caldissimaprovenienti dai locali dello shop-ping (le porte sono tutte e sempreaperte) ed i rombi dei motori han-no reso la città irritante e tropicale. A quando il “Miracolo a Milano”?

Io, preside e i miei prof senza un soldo a Natale

 Angela EmoliCollegno (Torino)

SONO un dirigente scolastico e miduole dover confessare di essereinadempiente ai miei doveri di re-sponsabile della gestione “efficaceed efficiente” dell’istituzione sco-lastica che dirigo. Da settembre adoggi non è stato possibile pagare lostipendio al personale supplente,docente e non docente. I finanzia-menti di cui avremmo diritto nonarrivano. Molte istituzioni scolasti-che vantano un credito notevole didenaro mai arrivato. Si avvicina ilNatale ed io mi sento in colpa pernon essere riuscita a pagare tuttequelle persone che hanno lavoratoe continuano a lavorare senza ve-dere un centesimo.

La banda è cambiataora musica nuova

Roberta CorradiniTrento

SIAMO passati da una gestione di-scinta del nostro Paese a una di-stinta ma, se la banda è cambiata, sipuò dire lo stesso della musica?Questo nuovo governo concluderàl’anno del 150° dell’Unità d’Italiacon il massimo degli onori al trico-lore: il popolo sempre più al verde,che passa le notti in bianco, per col-pa dei conti pubblici in rosso. Spiri-to patriottardo? Troppo tardi otroppo tardo?

Ora anche le patentiin pensione più tardi

Stefano BandioliCastelvetro Piacentino

  VORREI richiamare l’attenzionedel governo sul fatto che quasi tut-te le “patenti” in vigore in Italia peruso professionale vengono revoca-te al compimento del 65° annod’età. Qualche esempio: camion,autobus di linea/gran turismo, cal-daie a vapore, gas tossici, addettoantincendio. Se dobbiamo andarein pensione a 67 sarebbe opportu-no prorogare di almeno 2 anni la lo-ro validità e consentire a queste

persone di non perdere il posto dilavoro.

La barba di Socratesmedico e atleta generoso

Marco D’Ercole

Marcod’[email protected]

DOMENICA, ore 10.58: su RaiNews 24 scorre la notizia della mor-te di Socrates. Penso alla congruen-za tra quel nome (splendido) di fi-losofo guerriero e quel viso. Quelviso “un po' alla Che” così raro nelmondo del calcio dove le barbe nonsi tengono lunghe, semmai di due-tre giorni per sembrare più aggres-sivi agli avversari. E penso infine alsuo lavoro di medico, all'impegno

politico e morale dell'uomo, an-ch'esso così raro in quel mondo.

Conferenza di governoTgCom24 l’ha seguita

 Angelo Santoro

Ufficio stampa Mediaset

NELLA notizia relativa alla coper-tura della conferenza stampa diMario Monti pubblicata ieri a pagi-na 11, sono state citate alcune emit-tenti ma non “TgCom24”. Il nuovocanale all news di Mediaset è inve-ce stato il primo a collegarsi in di-retta con Palazzo Chigi e l’ultimo astaccare il segnale, rinunciando aibreak pubblicitari per garantire atutti gli italiani la massima infor-mazione (gratuita) senza alcunainterruzione.

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DIREZIONEEzio Maurodirettore responsabile

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Direttore generale: Corrado Corradi

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CORRADO [email protected]

Gentile Augias, ci mancava proprio il salotto di Bruno Vespa... mi rifiuterò di av allare una simile cadutadi stile e di educazione. Una seria co nferenza stampa in un luogo consono era chiedere troppo?

Esa Viacava — [email protected]

Gentile Augias, non so a lei, ma a me risulta incomprensibile che un uomo del calibro di Monti abbia ac-cettato l’invito di Vespa. È come se una parte in qualche modo rilevante di Berlusconi, si fosse int rufolata nelmodo di comportarsi del nuovo presidente del Consiglio.

Piero Turconi — [email protected]

Caro Augias, pessima e incomprensibile la scelta di parlare agli italiani attraverso Porta a porta. Una tra-smissione squalificata da una lunga serie di partigianerie e di sceneggiate. Alle spalle di Monti vedremo i ma-nifesti dell’ultimo libro di Vespa?

Franco Salghetti-Drioli — [email protected]

Caro Augias debbo ricredermi sulla sobrietà del senator e Monti? Difficile accettare il fatto che martedì saràalla trasmissione di Vespa senza rendersi conto di cosa rappresenti per i milioni di italiani che hanno aborri-to Berlusconi.

Franco Sarta —[email protected]

MONTI A PORTA A PORTA, UNA SCELTA INOPPORTUNA

Così altre decine di lettere. Prescindendo da ognigiudizio su Bruno Vespa, un collega che fa abil-mente il suo lavoro con un duraturo intuito per

la parte giusta del tavolo, resta la decisione inspiega-bile dovuta credo a ingenuità da parte del presidentedel Consiglio. Intendo che il professor Monti, che de-ve di necessità parlare a tutti gli italiani, poiché tuttisiamo chiamati a collaborare, probabilmente ignorache il salotto di Vespa è considerato da molti italianiun ambiente di parte. Era preferibile che il capo d’ungoverno che vuole e deve rappresentare la disconti-

nuità, chiamato ad annunciare scelte dolorosissime,non andasse a sedere nel luogo dove sono stati officiatii riti, i delitti e le risse, della seconda repubblica. Più ingenerale, non avrebbe dovuto andare ospite, quandoospiti avrebbero dovuto essere i direttori dei giornaliin una qualche sede di governo. Quasi altrettante let-tere ho ricevuto sulla mostruosa liquidazione dell’ex presidente di Finmeccanica Guarguaglini, indagatoper episodi vergognosi. Due eventi che si sarebbe do-vuto fare di tutto per evitare. Peccato.

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L’AMACA

Si deve essere grati al capogruppo del Pdl, il socialista Cic-chitto, per averci solennemente ricordato in Parlamentoche il governo Berlusconi aveva abolito l’Ici. È an che da mi-

sure demagogiche come quella che sono nati lo sfascio dei contipubblici, la prostrazione economica degli enti locali, il conse-guente ritrarsi dei servizi sociali. Niente di quanto ci sta accaden-do ora – compresa una manovra econo mica aspra con tutti ma in-clemente soprattutto con chi ha faticato di più e ha evaso di me-no – è spiegabile senza la catastrofe politica che lo ha preceduto.

Si vorrebbe che gli esponenti di punta del precedente governo,che di questa crisi sono la quintessenza, e ne incarnano il volto,ne parlassero, se non con umiltà, almeno con accenti di incertez-za, come accade, in genere, agli sconfitti. Ne parlano, invece, conboria immutata, come se la ricetta dell’abbondanza e del bel vi-vere fosse una specialità della casa, e l’abolizione dell’Ici, anzichéuna smargiassata senza copertura economica, fosse stata il do dipetto di una maggioranza in stato di grazia, che stava trascinan-do il Paese a un trionfale benessere. Poi, come accade ai Grandidella Storia, è stato il destino cinico e baro a rispedirli a casa e areintrodurre l’Ici.

MICHELE SERRA

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La tiratura de “la Repubblica” di lunedì5 dicembre 2011 è stata di 639.281 copie

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA DI FIRENZEAVVISO DI PROCEDURA APERTA PER VENDITA IMMOBILE

La Camera di Commercio di Firenze, in attuazione delle Deliberazioni dellaGiunta nn. 204 del 18/10/2011, 21 3del 27/10/2011 e 243 del 29 /11/2011, e della deliberazione dell’A ssemblea dei soci della PIETRO LEOPOLDOS.R.L, in data 30/11/2011, e della Determinazione del Segretario Generale 30/11/2011 n. 699 , ha disposto,anche per conto della sua partecipata, PIETRO LEOPOLDO SOCIETA ’ A RESPONS ABILITA ’ LIMITATA O, IN FORMA 

  ABBREVIATA PIETRO LEOPOLDOS.R.L.A SOCIO UNICO, che il giorno 28/12/2011 alle ore 11.30verrà esperitauna gara a procedura aperta con offerte solo in aumento sul prezzo a base di gara di 45.500.000,00 (euroquarantacinquemilionicinquecentomila e zero cente simi) per la vendita in blocco dei seguenti beni immobili:- la cui nuda proprietà è di spettanza della C AMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E A GRICOLTURA DI FIRENZE - con sede in Firenze (FI), Piazza dei Giudici n. 3, codice fiscale 80002690487,- ed il cui diritto di u sufrutto - anch’esso oggetto di vendita - è di spettanza della PIETRO LEOPOLDO SOCIETA ’

 A RESPONS ABILITA ’ LIMITATA O, IN FORMA ABBREVIATA PIETRO LEOPOLDO S.R.L.A SOCIO UNICO, con sede inFirenze (FI) Via del Castello d’ Altafronte n. 11, codice fi scale e numero di iscrizione presso il registro delle impresedi Firenze 05787000487;il lotto consiste in porzioni del fabbricato di vecchia costruzione, in parte ad uso commerciale ed in parte ad usodirezionale,siti nel Comune di Firenze, in angolo tra la Via Por Santa Maria e la Volta dei Mercanti e precisamente:a) - immobile ad uso commerciale, all’interno del “Palazzo della Borsa Merci”, con ingresso da Volta dei Mercantinumeri civici 2, 4, e 6, articolato sui piani interrato primo e interrato secondo, terreno, ammezzato e primo, col-legati tra loro da più vani scala, il tutto adibito a area di vendita oltre vari magazzini, accessori, servizi, spogliatoi,camerini e locali impianti.

b) - porzioni immobiliari ad uso commerciale, con ingre

ssi da Via Por

Santa Maria civico numero 55/r e dalla Volta dei Mercanti civico numero 7/r, denominate “BAR LA BORS A ” articolate sui piani interrato, terreno e am-

mezzato, collegate tra loro da più vani scala, il tutto adibito a negozio-bar, oltre vari locali accessori.c) - porzioni immobiliari ad uso direzionale, con ingresso dalla Volta dei Mercanti civico n. 1, al piano primo, co-stituite da dieci unità catastali ad uso uffici e relativi servizi.Le offerte dovranno pervenire alla Camera di commercio I.A.A. di Firenze - Piazza dei Giudici 3 - 50122 Firenzeentro e non oltre le ore 11,00 del giorno 28 dicembre 2011 con le modalità prescritte nel bando di gara. Ilbando di gara integrale è pubblicato sul sito WEB camerale www.fi.camcom.gov.it sezioneBandi e concorsi. Puòessere inoltre ritirato, su richiesta e non oltre il sesto giorno antecedente la data di esperimento la gara, direttamentesu supporto informatico, presso laSegreteria di Presidenza e Direzione d ella Camera di Commercio I.A.A. di Firenze- Piazza dei Giudici 3 - 50122 Firenze: tel. 055.27.95.243/233, negli orari di apertura al pubblico. Re sponsabile delprocedimento:Geom.Andrea Dandoli - tel. 055/2795288 - e-mail: [email protected], lì 2/12/2011

Il Segretario Generale Dr.ssa Laura Benedetto

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MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011

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(segue dalla prima pagina)

Se il cuore di una persona trema, sequello del buon Samaritano addirit-tura si spacca alla vista del dolore al-trui, vuol dire che alla radice delle

emozioni forti, vere, c’è un sapere tecnicodel mondo. Per questo il pianto del ministroFornero, domenica quando Monti ha pre-sentato alla stampa la manovra, ha qualcosache scuote nel profondo. Perché dietro le la-crime e il non riuscire più a sillabare, c’è unapersona che sa quello di cui parla: in pochiattimi, abbiamo visto come il tecnico abbiapiù cuore (sempre in senso biblico) di tantipolitici che oggi faticano a rinnovarsi. Pascalavrebbe detto probabilmente: il ministronon ha solo lo spirito geometrico, che analiz-za scientificamente, ma anchelo spirito di fi-nezza, che valuta le conseguenze esistenzia-li di calcoli razionalmente esatti. Balbettava-no anche i profeti, per esprit de finesse .

È significativo che il ministro si sia bloccato, do-menica, su una precisa parola: sacrificio. La dicia-mo spesso, la pronunciano tanti politici, quasinon accorgendosi che il vocabolo non ha nulla dianodino ma è colmo di gravità, possiede una for-za atavica e terribile, è il fondamento stesso delle

civiltà: l’atto sacrificale può esser sanguinoso, neimiti o nelle tragedie greche, oppure quando la co-munità s’incivilisce è il piccolo sacrificio di sé cuiciascuno consente per ottenere una convivenzasolidale tra diversi. Non saper proferire il verbosenza che il cuore ti si spacchi è come una rin asci-ta, dopo un persistente disordine dei vocabolari.È come se il verbo si riprendesse lospazio che era suo. Nella quarta suradel Corano è un peccato, «alterare leparole dai loro luoghi». Credo chel’incessante alterazione di concetticome sacrificio, riforma, bene co-mune, etica pubblica, abbia impedi-to al ministro del Lavoro – un segnodei tempi, quasi – di compitare unalocuzione sistematicamente bana-lizzata, ridivenuta d’un colpo pietraincandescente. Riformare le pen-sioni e colpire privilegi travestiti dadiritti è giusto, ma fa soffrire pursempre. Di qui forse la paralisi mo-mentanea del verbo: al solo balena-

re della sacra parola, risorge la di-mensione mitica del sacrificio, il ter-rore di vittimizzare qualcuno, la tra-gedia di dover – per salvare la pòlis –sgozzare il capro espiatorio, l'inno-cente.

Medicare le parole presupponeche si dica la verità ai cittadini, e an-che questo sembra la missione cheMonti dà a sé e ai partiti. Riportarenel loro luogo le parole significa mol-

to più che usare correttamente i dizionari: signifi-ca rimettere al centro concetti come il tempo lun-go, il bene comune, il patto fra generazioni. Signi-fica, non per ultimo: rendere evidente il doppiospazio – nazionale, europeo – che è oggi nostra co-smo-poli e più vasta res publica. Il presidente delConsiglio lo sa e con cura schiva il lessico localisti-co, pigro, in cui la politica s’è accomodata come inpoltrona. Stupefacente è stato quando ha detto, il17 novembre al Senato: «Se dovete fare una scelta– mi permetto di rivolgermi a tutti – ascoltate! nonapplaudite! ».

L’applauso, il peana ipnotico (meno male che Silvio c’è ), le grida da linciaggio: da decenni ciinondavano. Era la lingua delle tv commerciali,del mondo liscio che esse pubblicizzavano,confondendo réclame e realtà: illudendo la pove-ra gente, rassicurando la fortunata o ricca. Eranogrida di linciaggio perché anch’esse hanno comedispositivo centrale il sacrificio: ma sacrificio tri-bale, che esige il capro espiatorio su cui vien tra-sferita la colpa della collettività. Erano capri gli im-migrati, i fuggitivi che giungevano o morivano suibarconi. E anche, se si va più in profondità: eranoi malati terminali che reclamano una morte sen-za interferenze dello Stato e di lobby religiose. Lanostra scena pubblica è stata dominata, per de-cenni, dalla logica del sacrificio: solo che esso non

coinvolgeva tutti, proprio perché nel lessico delpotere svaniva l’idea di un bene disponibile perdiversi interessi, credenze. Solo contava il dirittodel più forte, che soppiantava la forza del diritto.

 Ascoltare quello che effettivamente vien dettoe fatto non ci apparteneva più. Anche il ministroGiarda si è presentato domenica come medico

delle parole: «Son qui solo per correggere errori».Non ha esitato a correggere i colleghi, e ha avutol’umiltà di dire: «Se avessimo più tempo, certo lanostra manovra sarebbe migliore». Monti ha fat-to capire che questa, «anche se siamo tecnici», èperò politica piena: «L’esperi enza è nuova per il si-stema politico italiano. A noi piace esser cavie daquesto punto di vista». Singolare frase, in un Pae-se dove a far da cavie sono di solito i cittadini. Mafrase coerente alla politica alta: dotata di una ve-duta lunga, indifferente alla popolarità breve.

Pensare i sacrifici non è semplice, perché gli ita-liani e gli europei da tempo si sacrificano, e tutta-via constatano disuguaglianze scandalose. Per-ché sacrificandosi deprimono oltre l’economia.Lo stesso Sarkozy, che campeggiò come Presi-dente che poteva abbassare le tasse ai ricchi vistoche le cose andavano così bene, è oggi costretto adammettere che i francesi «stringono la cinghia datrent'anni». Quel che è mancato, nel sacrificio cuii popoli hanno già consentito, è l’equità, l’aboli-zione della miseria, delle disuguaglianze. Forse –l’emozio ne dei potenti resta misteriosa – Elsa For-nero ha pianto perché le misure son o dure per chiha pensioni grame. Se solo le pensioni sotto 936euro saranno indicizzate all’inflazione, tante pen-sioni basse rattrappiranno come pelle di zigrino.

Si poteva fare diversamen te forse, e non tutte le

misure sono ardite. La lotta all’evasione fiscaleiniziata dall’ultimo governo Prodi ricomincia, mapiù blanda. La cruciale tracciabilità introdotta da Vincenzo Visco (1000 euro come soglia, da farscendere in due anni a 100) è fissata durevolmen-te a 1000. Oltre tale cifra è vietato accettare paga-menti in contanti, che sfuggono al fisco: una dra-

coniana stretta anti-evasioneè evitata. Né si può dire chetutto sia equo, e la crescita ve-ramente garantita.

Il fatto è che si parla di de-creto salva-Italia, ma si mancadi chiarire come il decreto siaanche salva-Europa . Non èun’omissione irrilevante, per-ché il doppio compito spiegacerte durezze del piano. Spe-riamo sia superata. Ogni azio-ne italiana, infatti, è urgentis-simo accompagnarla simulta-neamente ad azioni in Euro-pa: per smuovere anche lì in-

crostazioni, privilegi, dogmi.Per dire che non si fa prima«ordine in casa» epoi l’Europa,come nella dottrina tedesca,ma che le due cose o le fai in-sieme, con un nuovo Trattatoeuropeo più solidale e demo-cratico, o ambedue naufra-gheranno.

BARBARA SPINELLI

LE LACRIME E LE PAROLE

(segue dalla prima pagina)

L

 A COMPOSIZIONE delle fontidi entrata è stata ovviamentestudiata nei dettagli con gran-

de attenzione, sia dal punto di vistaeconomico che da quello politico:nessun inasprimento delle aliquoteIrpef, nuove tasse sui consumi deibeni di lusso, e vari interventi di na-tura patrimoniale, alcuni contenu-ti, altri importanti come quello sullacasa. Il segnale è chiaro: si cercanoimposte anche progressive ma subase imponibile larga e ben distri-buita tra la popolazione (ad esem-pio, la casa), mentre si evitano quel-le imposte che, come l’Irpef, sonopiù soggette a evasione od elusione.Da questo punto di vista stona inve-ce la parziale de-indicizzazione del-le pensioni, che le assoggetta allatassa inflazionistica, una tassa inef-ficiente e per giunta non diretta-mente controllabile dal governo,bensì dalle autorità monetarie eu-

ropee.Se l’obiettivo di questa manovraera dichiarare agli investitori, aimercati, all’Europa, che il Paese hafinalmente un governo competentee responsabile, in grado di operarecon coerenza e serietà e addiritturadi chiedere sacrifici ai cittadini, iocredo che l’obiettivo sia stato piena-mente centrato.

Dove la manovra mostra i segnidel vincolo politico e forse anche diuna certa mancanza di prospettiva ènella mancanza di interventi sullaspesa pubblica. Come molti osser-vatori hanno già notato, a parte la ri-strutturazione della previdenza, ilcontenuto della manovra è infatticomposto quasi esclusivamente daun inasprimento del carico fiscaledel Paese. Quella di aumentare letasse senza toccare la spesa (o qua-si) è la strategia che negli ultimi de-cenni ogni governo del Paese haadottato nei periodi di crisi. Così ilgoverno Amato ha cercato di ritar-dare l’uscita dell’Italia dal sistemamonetario nel 1992, così il governoCiampi ha reagito alla crisi finanzia-ria l’anno successivo, e così il gover-no Prodi ha portato il Paese nell’eu-ro nel 1998. Non vi è dubbio che in-tervenire sulla spesa invece che sul-le entrate è operazione estrema-mente complessa. Sarebbe assurdopensare che un governo attento ai

dettagli come questo possa interve-nire su dipendenti pubblici, istru-zione, sanità, lavoro o quant’altro inpoche settimane e senza ricorrere aquegli inefficienti e iniqui tagli oriz-zontali cui ci ha abituato il governoBerlusconi.

Ma ciononostante, sarebbe statodesiderabile che il governo Montisegnalasse sin da ora un netto e de-

ciso cambiamento di rotta. L’ina-sprimento del carico fiscale non èinfatti una via d’uscita dalla crisi perl’Italia, se non nel brevissimo perio-do. Lo è per gli Stati Uniti, forse, chehanno un carico fiscale inferiore al30% del Pil; ma non per l’Italia cheviaggia ormai verso il 45%. Sempli-cemente, nel nostro Paese, non vi èspazio di manovra sufficiente dal la-to delle entrate: nessun Paese Ocseha un carico fiscale superiore al 48%(Svezia e Danimarca) e un ulteriore3% non risanerebbe certo la situa-zione debitoria del Paese.

Ma le cose stanno ancora peggiodi così. La Svezia e la Danimarca, in-fatti, a fronte di un elevatissimo ca-rico fiscale, hanno evasione con-trollata e servizi sociali all’avan-guardia. In Italia, al contrario, il ca-rico fiscale, a causa dell’enormeevasione, è molto mal distribuito:colpisce soprattutto lavoratori di-pendenti, pubblici e privati, e colpi-sce soprattutto il Nord del Paese

(non solo perché il Nord è più ricco:al Sud la percentuale di reddito eva-so è sostanzialmente superiore).Larghi settori del Paese, in altre pa-role, sono soggetti ad un carico fi-scale dell’ordine del 60%. Non vi èalcun dubbio che questi livelli di tas-sazione abbiano effetti di prim’or-dine sulla struttura economica equindi sulla crescita del Paese.

Infine, a fronte del carico fiscale,in Italia, la spesa pubblica è assolu-tamente inefficiente. In altre parole,i cittadini italiani pagano con il 50%del Pil servizi pubblici che ad altriPaesi costano 20%, massimo 30%,del Pil. Per fissare un ordine di gran-dezza, ad esempio, la Svizzera e ilCanada, spendono circa il 30% delPil nel settore pubblico, producen-do servizi ben superiori ai nostri.

Non vi è alcun dubbio allora che,di fronte ai livelli di carico fiscale rag-giunti in Italia, e di fronte all’incapa-cità del Paese di raccogliere entratein modo equo e di spenderle in mo-do efficiente, non resti altra stradapercorribile che ridurre l’imposi-zione fiscale e al contempo la spesapubblica. Nel contesto in cui si trovail Paese queste rappresenterebberomisure non solo di efficienza econo-mica ma anche di equità sociale; e li-bererebbero risorse per la crescita dicui il Paese ha disperato bisogno.

Più precisamente: non vi è altro

percorso possibile per il risanamen-to, a meno di credere alle favole sul-la lotta all’evasione e la razionaliz-zazione e la riforma del settore pub-blico che ci vengono raccontate or-mai da decenni con i risultati cheabbiamo tutti sotto gli occhi.

Professore al Department of Economics, New York University 

 ALBERTO BISIN

TAGLIARE TASSE E SPESA

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I 53

MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 La storia

ENRICO FRANCESCHINI

Il whiskydi Braveheartalla conquistadel mondo

La cultura

ROBERTO ESPOSITO

Monete e brand oggetti di cultoè la misticadel capitalismo

Spettacoli

Quando la tv persel’innocenza

Il sondaggio

La storia

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Svizzera paradisodei “pirati”

Aerei senza pilota, telecamere a infrarossi, virus telematici. In Medio Oriente va in scena un conflitto ad alta tecnologia. Ecco come

 ALBERTO STABILE

BEIRUT

L’immenso altipiano dove regnano miseria epaura, abitato soltanto da pastori nomadi eda contrabbandieri, è avvolto nel silenzioappena incrinato dal lontano ronzio di unmotore. Il cielo è un lastra di opaline. Le ca-

pre, in cerca di cibo, infilano il muso bi anco e nero fra le roc-ce. Nulla deve essere sembrato pi ù alieno a questo angolo dimondo del grande uccello di metallo grigio che, volteggian-do senza direzione sulle sue enormi ali, è andato a schian-tarsi, sabato scorso, sulla terra arida del Balucistan, al con-fine tra l’Iran e l’Afghanistan. Eppure questo è l’ulti mo foto-gramma di una guerra che coinvolge mezzo continente,grandi potenze militari, eserciti, laboratori, scienziati. Mez-zi del secolo scorso, come l’esplosivo, o la polvere da sparo,e congegni avveniristici. Una guerra micidiale e spietata, co-me tutte le guerre, ma anche silenziosa, chirurgica e miratacome non se ne sono mai viste. Le bombe, il sangue, i mortiarriveranno dopo.

SEGUE NELLE PAGINE SUCCESSIVE

 VITTORIO ZUCCONI

WASHINGTON

Lo disse per primo Nicholas Negroponte, il profeta dellanew age informatica: «Vincerà la prossima guerra nonchi avrà più atomi, ma chi avrà più bit», la molecola del-l’universo digitale. E se la prospettiva del campo di bat-taglia senza più esseri umani in lotta, di guerre condotte

nel flusso silenzioso di “pacchetti” di bit fra server, satelliti, robotvolanti, centrali, e reattori nucleari che possono essere distrutti an-che senza sparare un missile , come accadde già in Iran, è ancora lar-gamente prematura, la transizione dalla guerra del fuoco al com-battimento tra “intelligence” umane e cibernetiche è già in corso.

Sono trascorsi neppure cinquant’anni dall’incubo del Dottore Stranamore nel 1964 e dell’olocausto nucleare o dal confronto amuso duro fra gli arsenali atomici di Usa e Urss attorno a Cuba, inquello stesso anno. Ma l’evoluzione della guerra, da macelleria suifronti del 1914, ai bombardamenti sulle città della Seconda Guerrafino all’ultima grande operazione militare di massa nel 2003 conl’invasione dell’Iraq per deporre Saddam Hussein, si sta accele-rando.

SEGUE NELLE PAGINE SUCCESSIVE

Laguerradel terzo

millennioLUNEDÌ

L’ESODO INTERROTTO DEI MESSICANI

FEDERICO RAMPINI

Èfinito l’esodo dei messicani negli Stati Uniti. Si è ri-dotta a un rigagnolo l’immigrazione che per un seco-lo ha plasmato la geografia etnica di molti Stati di con-

fine come California, Arizona, Texas, ma anche di grandimetropoli come New York. È sceso a i minimi storici daglianni Settanta il numero di ingressi, mentre molti messica-ni tornano nel loro Paese. Il cambiamento si riflette anchenegli arresti alla frontiera: solo 300.000 i clandestini ferma-ti, mentre erano 1,6 milioni nel 2000. Molte le spiegazioni,in testa ci sono le ragioni economiche: il mercato del lavo-ro Usa non tira più; viceversa va meglio l’economia delMessico, nonostante che il Paese faccia notizia all’esterosoprattutto per la guerra dei narcos. Pesano anche le dina-

miche demografiche, una parte degli immigrati tornano acasa a godersi la pensione. Ma questo cambiamento im-provvisamente depotenzia la campagna anti-immigratidella destra, uno dei temi forti per alcuni candidati conser-vatori alla Casa Bianca. Diversi esponenti della destra incorsa per la nomination nel 2012 hanno accusato Barack Obama di lassismo nei confronti dell’immigrazione clan-destina, ora il tema rischia di svanirgli fra le mani.

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Gliaerei senza pilotache scovano le centrali

nucleari. I  virus telematicicapaci di mandare in tilt 

tutti i più sofisticati sistemi

di controllo. Le telecamerea raggi infrarossi che

hanno portato all’uccisione

di Bin Laden. Battaglie

 silenziose, chirurgiche

e mirate.È la guerradel terzo millennio

(segue dalla prima pagina)

 ALBERTO STABILE

BEIRUT

Èla guerra del terzo mil-lennio quella che ha vi-sto la contraerea irania-na abbattere l’aereospia americano Rq-170

Sentinel, il gioiello dell’industriaaeronautica Lockheed, dalle ca-ratteristiche tuttora segrete, ma datempo considerato il campione ri-conosciuto fra gli UAN (Unman-ned aereal vehicle), aerei senza pi-lota, volgarmente detti drone, maquesto, a differenza degli altri, do-tato della tecnologia stealth che lorende invisibile ai radar.

Subito gli Stati Uniti si sono af-frettati a far sapere, tramite il co-mando delle forze Nato in Afgha-nistan che potrebbe trattarsi di undrone di cui i controllori a terraavevano perso le tracce mentre eraimpegnato in una missione neicieli dell’Afghanistan. Ma non è

stato precisato di che tipo di aereosi trattava. E in ogni caso, hannosubito ribattuto alcuni esperti oc-cidentali, la Nato non avrebbe bi-sogno di impiegare un aereo cosìsofisticato e prezioso contro i Tali-ban, che non hanno né radar, néaviazione, né contraerea. Conclu-sione: il velivolo abbattuto, o pre-

cipitato per un qualche guasto (laversione ufficiale di Teheran non èsuffraga da immagini, né da provecerte) era impegnato in una mis-sione di spionaggio contro l’Iran e,verosimilmente, contro il pro-gramma nucleare iraniano.

Perché, fra i tanti conflitti “abassa intensità”, che si combatto-no nel mondo, e che vedono im-

pegnate le maggiori potenze, di-rettamente, o tramite comodi al-

leati, siano essi regimi clientelario milizie assoldate alla bisogna,propri agenti catapultati oltre lelinee nemiche, o killer professio-nisti eterodiretti, lo scontro chevede contrapporsi Stati Uniti eIsraele, da una parte, e l’Iran dal-l’altra, è sicuramente il più mani-festo, eclatante e gravido di con-seguenze, vista la posta in gioco.Ed è, innanzitutto, uno scontroper l’egemonia che il possesso (onon possesso) della bomba ato-mica da parte dell’Iran può facili-tare o allontanare per sempre.

 A dimostrazione che in questaguerra sommersa c’è un filo rosso

che collega tutto, basti pensareche la storia dell’aereo-spia hariacceso i fari sulla misteriosaesplosione che il 12 novembrescorso ha praticamente raso alsuolo il centro di esperimenti ba-listici non molto lontano da Tehe-ran, dove, a quanto pare, veniva-no testati missili a lungo raggio ca-paci di colpire Israele e non sol-tanto Israele. Fra le perdite provo-cate dalla esplosione devastante,il capo del programma, HassanTeherani Moghaddam, un qua-dro di alto profilo dei Guardiani

della Rivoluzione, vicino alla gui-da spirituale, Ali Khamenei che,

infatti, ha officiato il suo funerale,ed altre 17 persone, fra cui sicura-mente tecnici ed esperti non facil-mente sostituibili. Quale segreto,ci si è chiesti subito, veniva custo-dito in quella base? L’analisi dellefoto satellitari del sito distruttohanno spinto alcuni analisti ame-ricani ad ipotizzare che lì si stavasperimentato, per la prima volta,un nuovo tipo di carburante soli-do, per i missili a lungo raggio, lacui tecnologia sarebbe in qualchemodo approdata in Iran nono-stante l’embargo cui da anni è sot-

toposto il regime degli Ayatollah.La caratteristica principale di

questo “solid fuel” sarebbe quelladi permettere il lancio degli ordi-gni in tempi enormemente piùbrevi che se venissero alimentatida carburante liquido. Il che, de-ducono gli esperti implicherebbeche, in caso di attacco aereo israe-liano o americano, o di entrambi,attacco ipoteticamente direttocontro le centrali atomiche, perbloccare il programma nuclearedi Teheran, le forze armate irania-ne sarebbe in grado di indirizzarela loro risposta missilistica controgli obbiettivi nemici (oltre a Israe-le hanno posto nel mirino “gli in-teressi americani nella regionedel Golfo”) prima ancora che l’at-tacco venga portato a termine.Teheran, grazie alle sue nuove ac-quisizioni in campo missilistico,non perderebbe quella che vienedefinita la sua “deterrenza”.

Nella guerra del terzo millen-nio chi possiede la tecnologia haun vantaggio di partenza sugli av-

versari. Di conseguenza è d’im-portanza strategica impedire cheil nemico acquisisca certe tecno-logie. Uno dei successi che vengo-no attribuiti all’ex capo del Mos-sad israeliano, Meir Dagan, è diessere riuscito a “rallentare il pas-so” della ricerca iraniana verso larealizzazione dell’atomica. Que-

sti non sono argomenti che le au-torità israeliane hanno l’abitudi-ne di commentare. Ma sono lestese autorità iraniane ad attri-buire ai servizi segreti israeliani,ed al Mossad in particolare, la mo-ria che ha colpito scienziati nu-cleari e tecnici iraniani impegnatinella concretizzazione del pianodi arricchimento dell’uranio. Al-

 

Tra i tanti conflitti“a bassa intensità”lo scontro tra Usae Iran è certamenteil più rilevante

E tra gli obiettivici sono anchegli scienziatidell’arricchimentodell’uranio

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IL CASO

Mezzi del secolo

scorso, comel’esplosivo, accantoai congegniavveniristici

MedioOrienteWar games

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(segue dalla copertina)

 VITTORIO ZUCCONI

WASHINGTON

Elo sta facendo con la stessa vertigi-nosa rapidità con la quale esconosul mercato computer, telefonismart, chip e software già obsoleti

e superati nel momento stesso in cui sonomessi in vendita. E per questo, negli incu-bi del pianificatori strategici del Pentago-no prende corpo la minaccia cinese.

Non i milioni di soldati che disceserosulla penisola coreana negli anni ‘50, ma imiliardi di bit, appunto, e di circuiti inte-grati che oggi i cinesi fabbricano, e quindicopiano, sulle specifiche dei committentiamericani, civili e militari.

La combinazione fra i costi ormai insoste-nibili, in vite umane e in tesoro pubblico, del-la guerra tradizionale e le possibilità aperte

dalla tecnologia si sta rivelando inarrestabi-le. Al centro della revisione del bilancio ame-ricano per la Difesa, in corso in questi giornia Washington fra il ministro Panetta e i gene-rali dello Stato Maggiore del Pentagono c’èesattamente questo. Per disposizione direttadel “Comandante in Capo”, del presidenteObama, anche l’apparato militare dovrà ta-gliare qualcosa da quei 650 miliardi di dollariche oggi spende, ma mentre divisioni e navi,panzer e cannoni ne soffriranno la sola voceche dovrà essere aumentata sarà quella della“cyberwar”, della guerra dei computer, pen-sando ai russi, da sempre formidabili mate-matici e ingegneri, e ai cinese.

Tutto, oggi, è vulnerabile a un assalto con-dotto dalle Forze speciali che, nei quadri del-lo spionaggio, come negli stati maggiori mili-tari, sanno che nessun sistema d’arma e ormainessun soldato può funzionare se viene para-lizzato il sistema di controllo computerizzatoche regola una centrale nucleare come il cer-vello di un missile o il volo di un aereo. In un

rapporto già del 2002, presentato all’Univer-sità di Harvard, un “futurologo”, Stephen Ro-sen, arrivò addirittura a immaginare un mon-do nel quale non soltanto i reattori atomici o iprogrammi di puntamento della nuova arti-glieria potranno essere disabilitati e paralizza-ti con il “telecomando” e con quei “vermi” in-trodotti nel software, come pare stia avvenen-do per opera della Cia e del Mossad, per spari-gliare i progressi iraniani verso la bomba. Maaddirittura, in una teoria che si sta ogni giornodi più avvicinando alla pratica, che «ogni sin-golo individuo in ogni parte del mondo possaessere sorvegliato direttamente».

Ormai anche i ragazzini, che vivano inIndonesia o in Italia, in Argentina o inGiappone, sanno che chiunque metta infunzione un computer, usi un telefonino,utilizzi la Rete e i social network può esse-re, e di fatto è, controllato.

Esistono ovunque, e negli Usa sono offertida una società della California, programmiche permettono non soltanto di sapere chisei, dove sei , con chi parli e di che cosa. Ma diriprodurre su un monitor all’altro capo delmondo le lettere e i caratteri mentre sono bat-tuti sulla tastiera. Se a qualcuno interessasse,lo schermo sul quale sto battendo questo ar-ticolo potrebbe essere visto, in contempora-nea, da un “Grande fratello”.

Controllare e “vedere” una quantità cosìmostruosa di informazioni è evidentementeoltre le possibilità umane, anche del serviziodi intelligence più gigantesco. Ma oggi, nellaguerra dei bit che sta spodestando le guerredei reggimenti o le guerre “asimmetriche” fra

grandi potenze e piccoli gruppi, non sono piùi droni umani del Kgb o della Stasi alla ma-niera della “Vita degli altri”. Sono computerche controllano altri computer, in una capa-cità praticamente infinita e sempre meno co-stosa di sorveglianza e di selezione. Già gli ae-rei senza pilota volano sui fronti della cosid-detta guerra al terrore, e si progettano pezzidi artiglieria semoventi, o navi da guerra, ca-paci di funzionare a distanza, senza presen-za umana o con un minimo di equipaggio.

Ma la “future war” oltre le frontiere non piùfantascientifiche della guerre dei robot e del-le chip, prevede che alle bombe intelligenti,che tanti errori hanno commesso, resti sal-damente affiancata la “intelligence dellebombe”, la versione moderna dell’anticaguerra delle spie, dei sabotatori. Sono gli uo-mini, le persone, anche le donne, come la se-ducente spia russa arrestata lo scorso annodallo Fbi a New York o gli agenti come quel-li che sono stati pilotati e adde strati dal Mos-sad in Iran per la serie di attentati e attacchi

alle case e alle persone di tecnici e scienzia-ti addetti al programma nucleare iraniano.Erano “sleeper agent”, talpe, nella più clas-sica tradizione dello spionaggio e del sabo-taggio, resistenti locali del maquis anti-aya-tollah. Un atto di terrorismo, o di contro ter-rorismo, secondo il punto di vista di chi loorganizza o di chi lo subisce e la dimostra-zione che comunque il fattore umano nonpotrà mai essere eliminato, trasformando leguerra in asettiche versioni militari di videogame Perché i computer non sanguinano. Gliessere umani, invece, sì.

Lo scenario

Anche Obama taglia i fondi per la Difesa. Ma non quelli della ricerca cibernetica

La sfida delle grandi potenzesi combatte a colpi di “bit”

meno cinque negli ultimi due an-ni, uccisi con metodi diversi. Il più

ingegnoso: due killer in motoci-cletta che si affiancano alla auto-mobile della vittima designata evi attaccano un ordigno dotato diun magnete, che esploderà da lì apoco. Allo steso fine è stato utiliz-zato anche il super virus Stuxnetche, attaccando i computer dellaboratorio nucleare di Natanzhanno imposto alle turbine ira-niane una perdita di potenza del30 per cento. Anche qui, nessunarivendicazione esplicita.

 Alla fine, a parte le indagini sulterreno, l’arsenale tecnologico èquello che ha permesso agli StatiUniti la cattura e l’uccisione diOsama Bin Laden. Quello stessotipo di aereo-spia di cui l’Iranvanta l’abbattimento, l’Rq-170Sentinel, ha svolto decine di mis-sioni nella zona di Abbottabad,in Pakistan, dove si era rifugiato ilfondatore di Al Qaeda. Ed è alta-mente probabile che le sue po-tenti telecamere abbiano ripresol’intera irruzione delle forze spe-ciali americane nel covo, invian-do le immagini nel famoso studiodella Casa Bianca dove Barack Obama, Hillary Clinton, Biden egli altri consiglieri hanno potutoseguire tutta l’operazione in di-retta. E se lì, nel Waziristan, il dro-ne americano ha smesso di ope-rare, è perché i militaridi Islama-bad, sentendosi a loro volta spiatidagli alleati americani, hannoprotestato, seppure a cose fatte,con Washington.

L’aereo senza pilota dellaLockheed andrà presto a far partedell’arsenale della Corea del Sudnella sua schermaglia infinitacontro la Corea del Nord. Finché,

inevitabilmente, non sarà rim-piazzato da qualcosa di ancorapiù invisibile, sofisticato e letale. Echissà che, di questo passo, di-ventata una corsa capace di sca-vare fossati incolmabili tra schie-re nemiche, la guerra non possaun giorno assegnare la vittoriaprima ancora di combattere.

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a  PER SAPERNE DI PIÙwww.nytimes.comwww.haaretz.com

 

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I DRONI

Una base militareisraeliana per gliUnmanned Aerial Vehicle,aerei senza pilota

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LA STORIAPER SAPERNE DI PIÙwww.scotch-whisky.org.ukwww.ft.com

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA

«Non piange-re sul whi-sky versa-to», diceJack Lem-

mon a Marylin Monroe in “A qualcuno piace caldo”, film pie-no zeppo di battute indimenti-cabili, non soltanto sul bere. E di whisky non se n’è mai versatotanto, nei bicchieri s’intende,come in quest’epoca di proble-mi, dolori e preoccupazioni d’o-gni genere, in cui piangono per-fino i ministri annunciando sa-crifici alla popolazione.

Mentre le economie di tuttol’Occidente tremano sotto i col-pi del debito, della disoccupa-zione, dell’euro, una nicchia disfolgorante produttività au-menta vertiginosamente i suoi

guadagni: il liquido alcolico di-stillato dall’orzo sulle High-lands del leggendario Bra-veheart. Nei primi nove mesi diquest’anno, infatti, il whisky scozzese ha visto le sue esporta-zioni raggiungere i 3 miliardi disterline, circa 3 miliardi e mez-zo di euro, con un incredibileaumento del 23 per cento ri-spetto allo stesso periodo del

2010, che era stato a sua volta unanno da record, come del restoquello precedente. E la produ-zione di Glenfiddich, il whisky al malto più popolare del mon-do, ha superato per la primavolta quota un milione di bariliall’anno. «La cosa più straordi-naria è che cresciamo unifor-memente un po’ ovunque, neimercati emergenti come inquelli maturi e tradizionali»,s’entusiasma Stella David, pre-sidente della Grants, l’aziendaleader mondiale nella distilla-zione di questo antico liquore.

L’ambrato prodigio prove-niente dalla Scozia rappresen-ta dunque molto più di un suc-cesso economico: è un feno-meno culturale, sociale, psico-logico. Lo si beve per dimenti-

care, verrebbe la tentazione diconcludere pensando alla cri-si, ma è un’immagine che evo-ca ubriachezza o sonnolenza,forse valida per altri tipi di al-colici ma apparentementefuorviante in questo caso. Inprimo luogo le case produttricicostruiscono le loro campagnedi marketing tutto attorno al

concetto di bere “responsabil-mente”, ovvero senza sbron-zarsi. Inoltre il whisky scozzese

costa più di altri alcolici e di al-

tri whisky, in alcuni casi è mol-to caro, un po’ troppo per ber-lo a garganella.

«I nostri clienti non lo bevono

certo per prendersi una sbor-nia», spiega la numero uno del-la Grants. «Al contrario, nei

mercati emergenti, in Cina, in

Brasile, in Russia, lo vendiamoperché le nuove e sempre piùnumerose classi medie scelgo-

no whisky scozzese, piuttosto

che un drink locale, per dimo-strare la propria raffinatezza e ilproprio cosmopolitismo».

Ma quelle sono le economiedove tutto va bene: e in Europa,negli Usa, nell’Occidente incrisi e in declino? «Inizialmen-te siamo rimasti sorpresi an-che noi notando la tenuta cheabbiamo anche sui mercatimaturi», dichiara la David al Fi-

nancial Times . Poi ha capito ilperché. «Anche quando i tem-pi sono duri la gente vuole trat-tarsi bene, vuole conservareuna sia pur piccola fetta di lus-so», afferma, dati alla mano, ladonna in cima all’impero del whisky. «Forse sanno di doverrinunciare alle cose grosse, aun’auto, a un vestito, a una va-canza, ma vogliono almenocontinuare a godersi un mo-mento di relax. Così, scelgonoun brand di alta qualità e gli re-stano fedeli». Un buon esem-

pio è la Spagna, uno dei paesieuropei più tartassati dalla re-cessione, dove nell’ultimo an-no le vendite del Glenfiddichsono addirittura raddoppiate.

Non è insomma per il tassoalcolico che il whisky scozzeseattraversa un inarrestabileboom. Per accorgersene bastachiedere informazioni all’Uffi-cio del Turismo di Edimburgo:

il “Whisky Trail”, il sentiero del whisky, è uno degli itinerari tu-ristici più frequentati di Sco-zia, uno dei motivi più citatiper visitarla. Quarant’anni orsono la distilleria Glenfiddichdi Dufftown, fondata nel 1886 eda cinque generazioni in manoalla stessa famiglia, fu la primaad aprire un “visitors centre”fra le case produttrici di whisky scozzese: oggi attira 75 mila tu-risti all’anno. «Se scegli un whi-sky scozzese», conclude StellaDavid, «lo gusti con il cuore econ la mente tanto quanto conil palato. Bevi un sorso di sto-ria, di tradizione, di atmosfe-ra». In tempi di crisi, insomma,beviamo più whisky scozzesenon per dimenticare i guai,bensì per vivere un’esperienza

e provare almeno un attimo diconforto. Probabilmente lastessa ragione per cui i Bra-veheart delle Highlands, chenon avevano una vita facile,impararono a distillarlo, e aberlo, dai monaci irlandesi ca-pitati sulle loro montagne in-torno al 1200.

Mentre le economie del mondo tremano, la Scozia si gode il suo recordMai così alte le esportazioni di alcol: “Per bere un sorso di tradizione”

Il whisky di Braveheartche non conosce la crisi

 

Nei primi nove mesidi quest’anno c’èstato un incredibileaumento del 23per cento rispettoallo stesso periododel 2010

“In Cina, Brasile,Russia, le nuove epiù numerose classimedie scelgonoil nostro liquorepiuttosto cheun drink locale”

La scheda

LA CLIENTELA 

Il whiskyscozzese non hamai avuto tantosuccessoall’estero. Meritodell’emergeredella nuovaclientela asiaticae sudamericana

IL TREND

Le esportazionidel prodottonazionalescozzese, solonell’ultimoanno, sonoaumentatedi circa il 23per cento

LA STRETTA 

In Scozia, però, sitende a diminuirei consumi. Ilnumero di mortilegati a unconsumoeccessivo dialcolici sonotriplicati in 30 anni

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DAL NOSTRO INVIATO

DANIELE MASTROGIACOMO

ITRI (LATINA)

Gli occhi nascondoancora la paura. Si èsalvato, è libero, mauna parte della suavita è rimasta lì. Da-

vanti alle coste della Somalia.

«L’ho giurato: non supero più iconfini del Mediterraneo», ci dicecon un groppo alla gola. «Duemesi fa, con la nave, siamo scivo-lati lungo l’Africa occidentale. Miè bastato sentire il clima che cam-biava, gli odori che arrivavano daterra. Le gambe hanno comincia-to a tremare, non reggevo più laruota del timone. Di colpo, sonotornato laggiù, a Eye, sulla puntadel Corno d’Africa. Mi sono senti-to morire».

Mario Albano oggi ha 60 anni,40 trascorsi sui mari del mondo.L’11 aprile del 2009 la sua vita ècambiata. Navigava, come vicecomandante, a bordo del Bucca-

neer , un rimorchiatore d’altura di70 metri della Micoperi, societàarmatoriale di Rimini. Stavanorientrando a Suez e poi a Ortona.Con lui c’erano altri 9 italiani, 5 ro-

meni e un croato. Assaltati dai pi-rati somali sono rimasti prigio-nieri per 4 mesi: 123 giorni e 123notti che tornano incessanti co-me un incubo. Capisce molto be-ne cosa hanno provato i 21 mari-nai della Rosalia D’Amato rila-sciati dopo sette mesi di prigioniae proprio domenica rientrati aProcida, accolti da fuochi d’artifi-cio, abbracci e lacrime. Per la pri-ma volta, chiuso nella sua casa diItri, sulle montagne dietro For-mia, racconta in questo diario lasua Odissea del terrore.

11 aprile, ore 2.30. «È la vigiliadi Pasqua, entriamo nel Golfo di

 Aden. Forse tra una settimana sia-mo a casa. Ma siamo preoccupa-ti. Abbiamo gettato catene lungola fiancata e passato il grasso sulleparatie. È il solo modo per impe-dire l’arrembaggio da parte dei pi-rati».

11 aprile, ore 14. «C’è moltatensione a bordo. Ogni nave cheincrociamo è un tuffo al cuore.Siamo allarmati da un pescherec-cio che ci incrocia a prua. Non hareti in acqua. Un barchino velocesi stacca e punta su di noi. Siamotroppo lenti, ci hanno raggiunto,sono una ventina, armati, spara-no. Rientriamo tutti dentro, in co-perta. Sento i colpi degli Ak-47 che

si schiantano sulle pareti di ferro».14 aprile, ore 20. «Ci siamo do-vuti arrendere e ora siamo allafonda davanti alle coste somale. Ipirati sono in quindici. Tutti gio-vani, sulla trentina. Ci hanno divi-si in tre gruppi. In coperta e giù insala macchine: dobbiamo con-trollare i generatori, per l’ariacondizionata, l’energia elettrica e

i serbatoi dell’acqua. Facciamoturni di sei ore. Siamo costretti astare seduti, per terra».

10 maggio, ore 8. «È quasi unmese che siamo bloccati qui. L’ar-matore sa tutto. Abbiamo contat-ti sporadici ma è già stata comu-nicata la richiesta di riscatto.Stanno per finire le riserve di cibo.

dollari. Il pirata si è infuriato. Vuo-le 30 milioni. Ha strappato un fu-cile dalla mani di uno dei carce-rieri. Voleva ucciderci con unasventagliata. Gli altri pirati si sonoavventati su di lui, c’è stata unalotta, lo hanno disarmato. Ma èfuribondo, giura che ci ammaz-zerà. Lo hanno rispedito a terra».

4 giugno, ore 11. «Il nostromodà segni di follia. Ha affrontato unpirata urlando, lo hanno picchia-to. Lo accusano di aver contami-nato l’acqua potabile con quelladi mare. Si è solo sbagliato. Il capodi uno dei gruppi, quello con lafaccia terribile, ha fatto un cappioe lo ha messo in bella mostra in co-

perta. Lo vediamo penzolare dal-la plancia. Lo tengono lì comememoria».

7 giugno, ore 16,30. «È tornatoil capo del gruppo. Uno dei tanti.Perché i gruppi sono almenoquattro, ognuno con il suo capo ei suoi vice. E tutti alzano il prezzodel riscatto. Più tempo passa, piùarrivano i pretendenti, più è diffi-cile individuare il vero interlocu-tore. Quello cattivo ha afferrato ilnostromo e gli ha infilato la testanel cappio. Ha stretto la corda e hatirato un po’. Una scena surreale.

Mi ha fissato negli occhi e si è pas-sato la mano sulla gola come uncoltello. Ci ucciderà uno alla vol-ta, dice».

14 luglio, ore 10. «Ci hanno raz-ziato tutto. Anche i vestiti. Siamoriusciti a nascondere qualche og-getto, vestiti, radioline, pc, gioiel-li. Li usiamo come merce di scam-bio: ci danno delle informazioni.Sappiamo che le trattative sonoriprese. Questa volta con lo Stato.

 A terra c’è solo deserto. Alte dunedi sabbia e un container, sullaspiaggia, che i pirati usano comedeposito».

23 luglio, ore 12. «Il piano di ri-volta è messo a punto. Abbiamodeciso di riprenderci la nave. Tut-ti sono disposti a battersi. Ma sa-rebbe un suicidio, dovremmosparare e uccidere. Non siamoguerrieri ma soprattutto eroi. Ri-nunciamo».

5 agosto, ore 17. «I pirati sonodiventati 70. C’è molta agitazio-ne, dicono che siamo ad un passodall’accordo. È arrivato anche unfunzionario del governo somalo.Sta trattando gli ultimi dettagliprima della liberazione. Siamoesausti: ormai beviamo l’acquadei radiatori e quella raccolta daipozzi a terra».

9 agosto, ore 14.30. «Siamo li-beri. Così dicono. Ci caricano suun barchino e ci avviciniamo allanave militare San Giorgio. Servia-mo ancora come ostaggi. A metàstrada arriva un altro barchino. Siscambiano qualcosa. Torniamoindietro. Ci ordinano di salpare einiziamo a risalire lungo la costa. Ipirati scendono a gruppi ogni die-ci miglia. Li riconoscerei ovun-

que. Sono facce che non si scor-dano. Una in particolare. Sono si-curo: tra i pirati c’era anche un in-filtrato dei nostri servizi. Se lo in-contrassi lo ringrazierei. Ci ha sal-vato la vita: ha dissuaso le forzespeciali dal fare un blitz. Se loavessero tentato questo diario og-gi non esisterebbe».

“I miei giorninelle manidei pirati somali”

Per quattro mesi, nel 2009, Mario Albano, vicecomandante della “Buccaneer” è stato ostaggio dei banditi. Ecco il suo diario“Ho giurato che non supererò mai più i confini del Mediterraneo. Quando ricordo quelle giornate mi sembra di morire”

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IL PERSONAGGIOPER SAPERNE DI PIÙwww.icc-ccs.orgwww.esteri.it

C’è solo un pirata che parla ingle-se. È lui che chiama il mediatore.Ci dice che presto tutto si conclu-derà».

13 maggio, ore 13. «La tensioneè alle stelle. È arrivato un nuovocapo di un nuovo gruppo. Ha losguardo che fa paura. L’armatoreha offerto un riscatto di 500 mila

CORSARI DEL 2000

Un gruppo di piratisomali, armati, prontiad entrare in azione

Le tappe

11 APRILE

Il rimorchiatore Buccaneerviene sequestrato dai

pirati nel Golfo di Adenl’11 aprile del 2009

12 APRILE

Si muove la Farnesina. Ilgiorno dopo sul luogo delsequestro arriva lafregata Maestrale dellaMarina militare

16 APRILE

Il governo somalo parla ditrattative in corso. IlBuccaneer è accusato ditrasportare rifiuti tossici

24 APRILE

I parenti dell’equipaggiodicono di aver ricevuto per

telefono un ultimatum dairapitori, l’armatore nega

9 AGOSTO

L’equipaggio (tra cui 10italiani) viene liberato dopo4 mesi. Il governo nega ilpagamento del riscatto

‘‘Sono sicuro che tra diloro c’era un infiltratodei nostri servizie che è stato luia salvarci la vita

‘‘Abbiamo pensatoanche di organizzareuna rivolta. Ma nonsiamo guerrieri né

eroi: ci siamo fermati

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In Liguria, prima circolare di una scuola italianaGià una legge era stata promulgata in Missouri

(segue dalla prima pagina)

CATERINA PASOLINI

Si riapre così il dibatti-

to sull’opportunità dicondividere bache-che, foto private, con-versazioni virtuali tra

chi sta in cattedra e chi dovreb-be imparare, dopo che quest’e-state una legge identica era sta-ta approvata in Missouri pro-vocando proteste e ricorsi.

Il rapporto online tra chi in-segna e chi studia continua afar discutere. Questione di op-portunità, ruoli, privacy e li-bertà, dicono studenti e inse-gnanti. Divisi tra chi considerail social network solo un altromezzo di comunicazione —come il preside torinese che ha899 amici tra gli alunni — e chiteme di «perdere autorevolez-za in cambio di una impossibi-le amicizia reale». Mentre mol-ti ragazzi, se non lo usano per

continuare le lezioni doposcuola via web, lo vivono comeun «mezzo di controllo da par-te dei prof sulle nostre vite».Perché, come dice lo psichiatraPietropolli Charmet, favorevo-le al social network per motividi studio, «la relazione con glistudenti deve essere educati-va, il controllo è sull’apprendi-mento, non sulle emozioni».

Il nodo resta sempre quello:in rete o in classe, al centro c’èil legame tra insegnanti e alun-ni. Come deve essere, cosa vo-

gliono i ragazzi e cosa si aspet-tano i docenti. «Non bisognacreare confusione di ruoli néfingere un’impossibile parità:perché il rapporto è sbilanciatovisto che noi diamo i voti». Ti-ziana Sallusti è preside del liceoMamiani di Roma e il suo “nonamore” per Facebook condivi-so, non significa distanza, anzi:«È rispetto per i ragazzi, per il lo-ro mondo, che non deve essereinvaso dagli adulti, genitoricompresi». E a confermare lasua ipotesi arrivano i commen-ti dei ragazzi sul web: temono diessere inquadrati, giudicati,vittime di pregiudizi dei loro in-segnanti per commenti, politicie non, letti sulle loro bacheche.

E mamma e papà su Facebook non li vorrebbero mai. A diffe-renza di Federica Cenci, 17 an-ni, presidente della consultaprovinciale degli studenti lazia-li, che ha parenti e professori sulnetwork. «Perché non ho nullada nascondere e poi mica rac-conto i fatti miei! I rapporti coni docenti possono migliorare,

senza contare che la mia classeusa Facebook per fare lezione».

Tino Pessina, preside del li-ceo milanese Berchet, è dellascuola di Don Milani: severità,rispetto e partecipazione. «Lanostra generazione voleva ab-battere la vecchia scuola e ab-biamo condannato il concettodi autorità, ma l’autorevolezzaè fondamentale. Si può essereamichevoli, ma l’amicizia co-me in ogni rapporto asimme-trico, è impossibile. E poi i ra-

gazzi non vogliono docentiamici, stimano chi insegna conpassione anche se è severo, chili rispetta. Io per capire comesta un alunno ho bisogno diguardarlo negli occhi».

Un altro professore, preca-rio, ha rifiutato l’amicizia deglistudenti in rete. Ermanno Fer-retti è autore del libro “Per chisuona la campanella” (Fazi).«Non voglio vedere quello scri-vono, sono ingenui non si ren-dono conto cosa rischiano se

leggo che saltano scuola per uncompito in classe o scrivonoche si fanno le canne». Preferi-sce quattro chiacchiere in cor-ridoio piuttosto che navigarein rete Mario Rusconi, vicepre-sidente dell’associazione na-zionale presidi che insegna alliceo Newton di Roma, ma dicolleghi e professori che hannorapporti con gli alunni su Face-book ne conosce schiere.«L’importante è che prevalgala ragionevolezza dell’adulto,

la capacità di non confondere iruoli». Anche perché, raccontaNina studentessa di quartaginnasio, a lei interessa che laprof insegni «in modo che iocapisca, che mi interroghi sen-za essere spietata. Non vogliosapere se è stata mollata dal fi-danzato». Così, tra allievi e do-centi chi decide di essere ami-co in rete, deve comunque au-tocensurarsi un po’. E nascon-dere un pezzo di sé agli altri.

Se l’amicizia è vietata

tra gli studenti e i prof 

“Qualche battutasul calciomica li controllo”

Riccardo Gallerà, preside a Torino

L’intervista

Lo chiamano il preside diFacebook. RiccardoGallerà, ha 899 amici inrete e la maggior parte

sono studenti del suo liceo, l’Al-fieri di Torino.

Maniaco del web?«No, è tutto è nato per caso,

dovevo tenere un conferenzasui social network e per vederecome funzionavano e mi sonofatto fare l’account dagli stu-denti che poi mi hanno chiestol’amicizia. Gli altri hanno segui-to a ruota».

È possibile l’amicizia con gliallievi?

«Chiariamo subito: Facebook non è un rapporto di amicizia, èil sostituto tecnologico delle duechiacchiere in corridoio, non siparla di cose private, al massimodella fatica di tornare in classe illunedì. E ricordiamoci comun-que che l’amicizia è tra parimentre tra un alunno e un do-cente il rapporto non lo è mai».

Cosa chiedono i ragazzi?«Informazioni tecniche, se la

scuola è chiusa, come andare afare il quarto anno all’estero. Cisi scambia qualche battuta, ma-gari sul calcio. E loro si fidano dime perché sanno che non lo usocome strumento di controllo.Non vado mica a guardare dovesono se saltano le lezioni».

Cosa ha imparato grazie a Fa-cebook?

«I loro stati d’animo, cosa

hanno nella testa te lo diconosolo, e forse neanche, a quat-trocchi, ma a me interessa l’uni-verso di chi ha 40 anni in meno.Come quel ragazzo che a 15 an-ni ha scoperto Dostoesvkij e hascritto sulla sua bacheca: è la co-sa più bella della mia vita».

(c. p.)

 

“Il rischioè quello di perdereautorevolezzasenza creare

un rapporto reale”

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190 anni fa un uomo cambiò per sempre l’orologeria,

puntando su una corsa di cavalli.

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Nel 1821, durante una corsa di cavalli a Parigi, Nicolas Rieussec collaudò con

successo la sua rivoluzionaria invenzione, misurandone il tempo con la precisione di

un quinto di secondo. Era nato il cronografo. Oggi, il TimeWalker TwinFly Titanium 

Chronograph  è un omaggio ai 190 anni di evoluzione tecnica del cronografo,

arricchito da movimento automatico e funzione flyback. Cronografo automatico 

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Celebriamo questo anniversario con il concorso di cortometraggi “The Beauty 

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Ogni secondo è importante.

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CULTURAIL RITRATTO

 Amélie NothombLa scrittrice belgaè nata nel 1967

L’autrice, a Roma per “Più libripiù liberi”, sull’invenzione letteraria

 

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SCRITTURAL’EBBREZZADELLA

La crisi e il rallentamentodel mercato librario ap-prodano a Più libri piùliberi , la Fiera nazionale

della Piccola e media editoria,che si tiene a Roma al Palazzo deiCongressi. In occasione della de-cima edizione, infatti, non pocheiniziative avranno come tema lasituazione attuale della cultura. A cominciare da domani, giornodi inaugurazione, con due in-contri dedicati all’editoria: Nuo-

vi percorsi.Come cambierà l’edi-toria (ore 10.45, Sala Diamante,con Pierdomenico Baccalario,Emanuele Di Giorgi e AlessandroFurlan) e Crescere senza risorse (ore 13.30, Sala Smeraldo). Men-tre in serata verrà presentato ilRapporto sullo stato del Paese (Quo vadis, Italia? , ore 20, Sala Ametista).

«Negli ultimi anni abbiamoavuto una crescita costante, maormai la curva è discendente e te-mo peggiorerà», spiega AntonioMonaco, coordinatore del Grup-po Editori per Ragazzi Aie ed edi-tore di Sonda, che parlerà anchedi questo domenica alle ore10.45 (Sala Smeraldo). Dall’ini-zio degli anni Novanta a oggi ilpeso delle piccola e media edito-ria è raddoppiato, ma ora si è re-gistrata una diminuzione: tra il

2009 e il 2010 gli editori con 11-50titoli pubblicati nell’anno sonocalati del 6,7% (da 1.297 a 1210).Crescono invece i titoli e-book,arrivati a oltre 18mila, mentresoffrono sempre di più le librerieindipendenti, cioè quelle su cuipunta la piccola e media editoria,che a sua volta rappresenta il13,6% del mercato editoriale ita-liano. Una fetta considerevole,sulla quale pesano i costi in co-stante aumento della promozio-ne e della distribuzione, con unconseguente impatto negativosul margine di guadagno.

La crisi c’è, ma registrare undato non vuol dire subirlo. In fie-ra ci saranno grandi ospiti, dal-l’attivista messicana Lidia Cacho(giovedì ore 17, Sala Smeraldo),da Andrea Molesini (giovedì ore19, Sala Rubino) a Andrea Camil-leri (domenica ore 12, Sala Dia-mante). Inoltre tra i partecipantic’è una forte voglia di essere pro-positivi. Non solo tra gli editori,che starebbero pensando di uni-re le forze sul modello dei grandigruppi, ma anche da parte delleriviste. La rivista online doppio-zero lancia il progetto Che fare ,chiedendo a chi vive nelle variecittà italiane di proporre ideeconcrete per la cultura (domani,Sala Diamante, ore 17, con Stefa-no Chiodi, Andrea Cortellessa,Christian Raimo), mentre Mini-ma & Moralia, il blog culturaletargato minimum fax, torna a ri-flettere su La conoscenza come bene comune da Elinor Ostromall’università e scuola (sabato,ore 17). E c’è chi trasforma le dif-ficoltà in idee di marketing. La

casa editrice indipendente Mi-raggi, fondata da un gruppo digiovani precari torinesi sola-mente un anno e mezzo fa, è que-st’anno presente alla manifesta-zione con ben 18 titoli. Segno deitempi e della voglia di farcela.

 

LA DECIMA EDIZIONE

Tra crisi e propostei piccoli editoritornano in Fiera

GLI SCRITTORI

 Amélie Nothomb giovedìalle 16 sarà nella salaDiamante per un incontrocon Elena Stancanelli. Incalendario anche gliappuntamenti con DaciaMaraini e Andrea Camilleri

SE UNA STORIAÈ MEGLIODI UNA SBRONZA

LE TAVOLE ROTONDE

Tra gli appuntamentidedicati al futurodell’editoria “Marketing2.0: dalla carta al digitale eritorno”. Giovedì alle 10.45alla Sala Smeraldo conMussinelli e Peresson

LE MOSTRELibri, incontri e anchemostre per bambinicome “Prima del tuffo. Ilmondo di Olivia nelletavole originali di Fiatosospeso” allestitanello “spazio ragazzi”

Gli incontri

Provarci è facile... Ba-sta un foglio e unamatita. La scritturaprovoca un’ebbrez-za meno onerosa,

più sensuale e più duraturadell’altra, quella etilica. Tripgarantito.

Senza l’una o l’altra forma diebbrezza, la vita non è tollera-bile. Di tutte le ubriachezze, lascrittura è la più riuscita. Nonche io sia contraria al bere,tutt’altro, ma l’ebbrezza etili-

ca esige gli alcolici e i vini mi-gliori, e soprattutto la migliorecompagnia, mentre l’ebbrez-za scrittoria non esige nulla, néuna presenza particolare, némateriale di qualità: carta rici-clata, una penna a sfera, è per-fetto. Mai come in questo caso,il contenitore non ha impor-tanza, dal momento che tustesso sei il contenitore, un in-volucro senza valore.

 A parità di “alcolemia”, l’eb-brezza da scrittura è più inte-ressante, più sensuale, più po-tente e più duratura. Certo èpiù pericolosa per la nostra vi-ta, ma non mette a repentaglioquella degli altri, soprattuttose non si viene letti, obiettivofacile da raggiungere.

Le istruzioni per l’uso sonosemplici: bisogna scrivere. Perfarlo, è inutile aspettare l’idea-lizzata ispirazione. Ti svegli almattino, ti prepari una belladose di un eccitante legale, té ocaffè, e lo assumi senza pen-sarci su. Poi, senza farti do-mande, ti metti all’opera. In unprimo tempo, l’unica cosa checonta è avviare la macchina.

Inutile cercare la folgorazio-ne: si fa girare il motore nellasperanza che scocchi la scin-

tilla sperata. Se ci si comportacon onestà, senza esitazioni,come l’umilissimo meccani-smo che sappiamo di essere, lepolveri non tarderanno aprendere fuoco.

Si parte. All’inizio, lenta-mente. Sei già tanto meravi-

 AMÉLIE NOTHOMB

RAFFAELLA DE SANTIS

gliato e contento di procede-re: perché dovresti andareveloce? Grazie al motore ascoppio, la sensazione dellosforzo scompare rapida-mente: le deflagrazioni in-terne continuano senza cheuno se ne renda conto, a rit-mo serrato. Si vede sfilare ilpaesaggio.

Improvvisamente, lamacchina parte a razzo:l’implosione arriva al cervel-lo. Ecco, sei ubriaco. Nelle te-

sta, è lì che accade. L’eccita-zione è intensa, la pressionefolle. Vorresti che questa con-dizione durasse in eterno: conun po’ di esperienza, si può al-meno prolungarla. Bisognacontinuare a scrivere: puoi la-sciarti andare all’esaltazionedella velocità, se sei sicurodel veicolo.

L’unica condizione perabbandonarsi all’ebbrezza

scrittoria è la seguente: è proi-bito montarsi la testa. Non di-menticare mai che sei un con-tenitore, punto e basta. Si sonovisti troppi principianti pren-dere il volante della scrittura eimmaginare che i bei mecca-nismi esplosivi fossero un’e-manazione del loro io piùprofondo. Ricordati che tuttoquesto è sbronzografia e rin-grazia ogni istante la musa eb-brezza: se la mente è in gradodi mollare gli ormeggi è solograzie a lei.

Se ti ricorderai sempre dellatua nullità e del tuo debito ver-so la musa degli eccessi, potraiscrivere pagine e pagine, perore, ti potrai sbronzare, ubria-care, potrai bere fino allo sfini-mento: non avrai mai il doposbornia.

(Traduzione di Monica Capuani)Pubblicato per gentile 

concessione dell’autrice (il suo ultimo romanzo

è “Una forma di vita” edito da Voland)

 

È lì, nella testa, che ti ubriachiL’eccitazione è intensa, la pressionefolle. Vorresti che questa condizionedurasse in eterno: con un po’di esperienza si può prolungarla

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CULTURA

Ottocento trilioni di protoni più tardi, il Large Hadron Collider di Ginevra è diventato il più grandecaleidoscopio della fisica moderna. Tante sono le particelle che quest’anno si sono scontrate nel-l’anello sotterraneo di 27 chilometri che lambisce le montagne del Giura e il lago di Levano. Tra iloro frammenti, oltre 3mila fisici di tutto il mondo setacciano le particelle subnucleari più inte-

ressanti e foriere di novità. A colpi di collisioni fra i protoni, il gioiello del Cern si propone di superare la fi-sica subatomica di oggi (il cosiddetto modello standard) per esplorare teorie nuove. A capo dell’impresac’è Rolf Heuer, fisico tedesco di 63 anni, da due direttore generale dell’Organizzazione europea per la ri-cerca nucleare. A Roma in Vaticano ha recentemente partecipato a un incontro di scienziati organizzatodalla Pontificia Accademia delle Scienze. Il suo titolo: Subnuclear Physics: past, present and future .

Lhc dovrebbe essere ormai vicino al bosone di Higgs, la cosiddetta “particella di Dio”. La Chiesa nonapprezza la metafora. Né il dialogo fra scienza e fede su Big Bang e origine del mondo è mai stato facile.Come sono i rapporti fra Cern e Vaticano?

ELENA DUSI

«Molto buoni, ho avuto un incontro con papa Be-nedetto XVI nel giugno 2010. All’inizio del prossimoanno abbiamo in agenda la visita di un gruppo dicardinali al Cern. La domanda su cosa esistesse pri-ma del Big Bang riguarda noi tutti, non solo gli uo-mini di fede. Ma il rischio di incomprensioni è alto,soprattutto a causa di una mancanza di vocabolariocomune. Chiesa e scienza devono lavorare per far

coincidere i significati delle parole che usano, ma seriusciamo a superare questa difficoltà, il dialogopuò portarci lontano. La teologia, la filosofia e la fi-sica sono tutte facce del sapere umano. Nessunapuò escludere le altre. Se il papa stesso deciderà divisitare il Cern non spetta a me deciderlo. Ma lui sadi aver ricevuto un invito. Sarebbe un ospite moltogradito».

Il 13 dicembre è previsto un seminario al Cerncon le ultime novità sulla ricerca del bosone diHiggs. Ma la particella che spiega come mai la ma-teria abbia una massa non è l’unico obiettivo diLhc. Cosa c’è nel futuro dell’acceleratore?

«Siamo solo al secondo anno di lavoro nel quadrodi un programma ventennale. Abbiamo raggiuntolivelli di energia mai esplorati prima: 3,5 Tev per cia-scuno dei due fasci di protoni destinati a collidere.Ma siamo pronti al salto verso energie ancora più al-te. Alla fine del 2012 chiuderemo la macchina per18-20 mesi e rivedremo le 10mila connessioni fra imagneti. A quel punto saremo in grado di raggiun-gere i 14 Tev e avremo un nuovo, enorme, potenzia-le di scoperta».

Con quali obiettivi?«Il bosone di Higgs è solo il primo dei misteri da

risolvere. Subito dopo cercheremo di gettare unaprima luce sulla materia oscura. Sappiamo che lamateria così come la conosciamo costituisce solo il4-5% dell’universo. Lo dimostrano i comportamen-ti delle galassie, e il Nobel di quest’anno è andato atre fisici per le loro osservazioni sull’espansione ac-celerata dell’universo. Pensiamo che la materiaoscura componga un quarto dell’universo. Siamoalla caccia di un primo indizio sulla sua natura».

 A differenza del bosone di Higgs, non sappiamonemmeno dove andare a cercare?

«Abbiamo dei candidati, come le particelle su-persimmetriche. Ma troppi parametri restano sco-nosciuti e i modelli usati per descriverle sono anco-ra vaghi. La ricerca di queste particelle richiederàtempo, bisognerà procedere per tentativi. Lhc pro-babilmente dedicherà a questo tutti i suoi vent’an-ni di vita».

 A settembre l’acceleratore Tevatron a Chicagoha chiuso i battenti per carenza di finanziamenti.Ora Lhc resta senza rivali.

«Un quarto di secolo fa l’interesse della fisica del-le particelle si spostò dal Cern al Fermilab, il labora-torio che ospita Tevatron. Come un pendolo, oggi

questo interesse ritorna in Europa. Molti scienziatiraggiungeranno il Cern dall’America, e questa è unagrande responsabilità per noi. Lhc d’altra parte rap-presenta la frontiera nel mondo degli acceleratori.La sua energia è senza pari, anche se gli Usa cerche-ranno di migliorare dal punto di vista dell’intensitàdei fasci di particelle e porteranno avanti gli esperi-menti con i neutrini».

Il Cern è stata una delle prime istituzioni euro-pee a nascere sulle rovine della guerra. Anche oggiresta un luogo in cui collaborano scienziati di qua-si tutte le nazionalità del mondo.

«La cooperazione internazionale è il motivo percui il Cern fu fondato e 50 anni più tardi quella ra-gione fondante resta viva. Il mondo ha molti pro-blemi, ma la scienza rappresenta un linguaggio co-mune capace di far parlare anche persone di paesiin guerra. Alla sua fondazione, il Cern era compostoda 12 paesi. Oggi i membri sono 20, e contiamo diarrivare a 26. Siamo nati come laboratorio europeo,ma stiamo diventando un laboratorio mondiale».

Come si può migliorare il rapporto fra scienza epubblico?

«Come noi scienziati siamo eccitati dalle scoper-te scientifiche, così lo è il pubblico. Le scoperte so-no affascinanti, bisogna solo trovare le parole giu-ste per raccontarle. Per questo a Ginevra accoglia-mo le scuole e organizziamo corsi per i docenti. C’èpoi uno strumento inusuale di cui ci possiamo ser-vire: scienza ed arte sono molto simili e comple-mentari. C’è bisogno di immaginazione in entram-bi i campi, e l’obiettivo comune è rendere visibilequel che prima era invisibile».

Parla Rolf Heuer, a capo del Cern, che ha invitato i rappresentanti della Chiesa a Ginevra

“FAREMO INCONTRARE IL PAPA

CON LA PARTICELLA DI DIO”

L’ISTITUTO

L’accelera-tore

di particelledel Cern

di GinevraL’Istituto

fu fondato50 anni fa

plicemente da una religione, maè esso stesso una forma di religio-ne. Con un solo colpo Benjaminsembra lasciarsi alle spalle sia laclassica tesi di Marx che l’econo-mia è sempre politica sia quella,negli stessi anni teorizzata daCarl Schmitt, che la politica è lavera erede moderna della teolo-

gia.Del resto quel che chiamiamo

“credito” non viene dal latino“credo”? Il che spiega il doppio si-gnificato, di “creditore” e “fede-le”, del termine tedesco Gläubi-

 ger . E la “conversione” non ri-guarda insieme l’ambito della fe-de e quello della moneta? MaBenjamin non si ferma qui. Il ca-pitalismo non è una religione co-me le altre, nel senso che risultacaratterizzato da tre tratti speci-fici: il primo è che non produceuna dogmatica, ma un culto; il se-condo che tale culto è perma-nente, non prevede giorni festivi;e il terzo che, lungi dal salvare oredimere, condanna coloro chelo venerano a una colpa infinita.Se si tiene d’occhio il nesso se-mantico tra colpa e debito, l’at-tualità delle parole di Benjaminappare addirittura inquietante.Non soltanto il capitalismo è di-venuto la nostra religione secola-

re, ma, imponendoci il suo culto,ci destina ad un indebitamentosenza tregua che finisce per di-struggere la nostra vita quotidia-na.

Già Lacan aveva identificato inquesta potenza autodistruttiva

la cifra peculiare del discorso delCapitalista. Ma lo sguardo diBenjamin penetra talmente afondo nel nostro presente da su-scitare una domanda cui la rifles-sione filosofica contemporaneanon può sottrarsi. Se il capitali-smo è la religione del nostro tem-po, vuol dire che oltre di esso nonè possibile sporgersi? Che qual-siasi alternativa gli si possa con-trapporre rientra inevitabilmen-te nei suoi confini – al punto cheil mondo stesso è “dentro il capi-tale”, come suona il titolo di un li-bro di Peter Sloterdijk (Il mondodentro il capitale , Meltemi 2006)?

Oppure, al di là di esso, si puòpensare qualcosa di diverso – co-me si sforzano di fare i numerositeorici del postcapitalismo? In-torno a questo plesso di questio-ni ruota un intrigante libro, origi-nato da un dibattito tra filosofi te-deschi, ora tradotto a cura di Ste-

fano Franchini e Paolo Perticari,da Mimesis, col titolo Il capitali-smo divino. Colloquio su denaro,consumo, arte e distruzione .

Da un lato esso spinge l’analisidi Benjamin più avanti, peresempio in merito all’inesorabi-lità del nuovo culto delbrand . Ta-le è la sua forza di attrazione che,anche se vi è scritto in carattericubitali che il fumo fa morire,compriamo lo stesso il pacchettodi sigarette. Come in ogni religio-ne, la fede è più forte dell’eviden-za. Dior, Prada o Lufthansa ga-rantiscono per noi più di ogni no-stra valutazione. Le azioni cul-tuali sono provvedimenti gene-ratori di fiducia cui non è possibi-le sfuggire. Non a caso anche ipartiti politici dichiarano “Fidu-cia nella Germania” a prescinde-re, non diversamente da comesul dollaro è scritto “In God wetrust”. Ma, allora, se il destinonon è, come credeva Napoleone,

DELCAPITALISMOLA MISTICA

Il discorso economicoe finanziario, nel corsodel tempo, ha assuntotoni quasi religiosi

Adesso gli studiosidiscutono di come siapossibile uscire dalparadigma liturgico

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L’analogia funzionaanche per i paesidell’Oriente dovel’accostamentoè con il taoismo

ROBERTO ESPOSITO

DALLE MONETE AI BRAND

I NUOVI OGGETTI DI CULTO

“Il bosone di Higgs è soloil primo dei misteri darisolvere. Dopo cercheremodi gettare una prima lucesulla materia oscura”

«Nel capitalismo può ravvisarsi una religione, valea dire, il capitalismo serve essenzialmente allasoddisfazione delle medesime ansie, sofferenze,inquietudini, cui un tempo davano risposta lecosiddette religioni». Queste fulminanti parole

di Walter Benjamin – tratte da un frammento del 1921, pubblicatoadesso nei suoi Scritti politici, a cura di M. Palma e G. Pedullà per gliEditori Internazionali Riuniti – esprimono la situazione spirituale delnostro tempo meglio di interi tratt ati di macroeconomia. Il passaggiodecisivo che esso segna, rispetto alle note analisi di Weber sull’eticaprotestante e lo spirito del capitalismo, è che questo non deriva sem-

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costituito dalla politica. A pattoche anch’essa si liberi della sua,mai del tutto dismessa, masche-ra teologica. Prima ancora chesul terreno pratico, la battaglia sigioca sul piano della compren-sione della realtà. Nel suo ultimo

libro, Alla mia sinistra (Monda-dori, 2011), Federico Rampinipercorre lo stesso itinerario – daOccidente a Oriente e ritorno –ma traendone una diversa lezio-ne. All’idea di “mondo dentro ilcapitale” di Sloterdijk è possibileopporre una prospettiva rove-sciata, che situi il capitale dentroil mondo, vale a dire che lo calidentro le differenze della storia edella politica. Solo quest’ultimapuò sottrarre l’economia alla de-riva autodissolutiva cui appareavviata, governandone i processied invertendone la direzione.

la politica, ma piuttosto l’econo-mia; se il capitale, come tutte lefedi, ha il suo luoghi di culto, i suoisacerdoti, la sua liturgia – oltreche i suoi eretici, apostati e mar-tiri – quale futuro ci attende?

Su questo punto i filosofi co-minciano a dividersi. Secondo

Sloterdijk, con l’ingresso in cam-po del modello orientale – nato aSingapore e di lì dilagato in Cinae in India – si va rompendo la tr ia-de occidentale di capitalismo, ra-zionalismo e liberaldemocraziain nome di un nuovo capitalismoautoritario. In effetti oggi si assi-ste a un curioso scambio di con-segne tra Europa e Asia. Nel mo-mento stesso in cui, a livellostrutturale, la tecnologia euro-pea, e poi americana, trionfa suscala planetaria, su quello cultu-rale il buddismo e i diversi “tao”invadono l’Occidente. La tesi diZizek è che tra i due versanti si siadeterminato un perfetto (e per-verso) gioco delle parti. In un sag-gio intitolato Guerre stellari III.Sull’etica taoista e lo spirito del capitalismo virtuale ( ora inclusonello stesso volume), egli indivi-dua nel buddismo in salsa occi-dentale l’ideologia paradigmati-ca del tardo capitalismo. Nulla

più di esso corrisponde al carat-tere virtuale dei flussi finanziariglobali, privi di contatto con larealtà oggettiva, eppure capaci diinfluenzarla pesantemente. Daquesto parallelismo si può trarreuna conseguenza apologetica oanche una più critica, se riuscia-

mo a non identificarci interior-mente col giuoco di specchi, o diombre cinesi, in cui pure ci muo-viamo. Ma in ciascuno dei casi re-stiamo prigionieri di esso.

È questa l’ultima parola dellafilosofia? Diverremo tutti, prima

o poi, officianti devoti del cultocapitalistico, in qualsiasi versio-ne, liberale o autoritaria, esso sipresenti? Personalmente non ti-rerei questa desolata conclusio-ne. Senza necessariamente acce-dere all’utopia avveniristica delMovimento Zeitgeist o del Venus

Project – entrambi orientati a so-stituire l’attuale economia finan-ziaria con un’organizzazione so-ciale basata sulle risorse naturali–, credo che l’unico grimaldellocapace di forzare la nuova reli-gione del capitale finanziario sia

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fatto anche di giovani (e di au-tori, come Franca D’Agostini,che al tema della verità si dedi-cano da tempo) ha seguito in-terventi ufficiali e altri nati sulmomento: Gustavo Zagrebel-sky, Massimo Dell’Utri, DiegoMarconi, Andrea Lavazza, Ar-mando Massarenti, MassimoMori, Paolo Flores d’Arcais,introdotti da Maurizio Ferra-ris. Nel suo discorso, attesissi-mo, Eco ha ribadito: «Inter-pretazioni e schemi ci fannovedere la realtà sotto prospet-

tive diverse. Però c’è un limitea tutto: se pretendi che l’Ulisse racconti la storia di una con-

tessa russa infelice in amoreche si butta sotto il treno nonstai interpretando Joyce, staifacendo altro. Così, noi nonabbiamo alcun criterio ultimoper sapere se un’interpreta-zione è assolutamente giusta,visto che non siamo nellamente di Dio. Per contro, nonc’è bisogno del sapere assolu-

to per rendersi conto che qual-cosa è sbagliato».Non è mancato un contrad-

dittorio interpretativo tra lostesso Eco e Mario De Caro aproposito di un passo de Il no-me della rosa, a dimostrareche neppure l’autorevolezzadi chi ha partorito un testo puòessere sempre decisiva. Esempre per De Caro, invece,«se non si assume una posizio-ne almeno moderatamenterealistica, perdono senso al-cune delle più importanti di-scussioni contemporanee, daquella sullo statuto della mo-rale a quella sulla responsabi-lità collettiva delle imprese».

Ma, ha argomentato Rober-ta De Monticelli, «dalla nega-zione del cognitivismo mora-le, cioè della difendibilità conargomenti filosofici dei valori

morali, segue che è possibileaffermare la liceità di qualsia-si pratica, con gli effetti, anchesociali e politici, che abbiamoavuto sotto gli occhi fino a og-gi: pensiamo al caso della lapi-dazione delle adultere in alcu-ni paesi islamici, e chiediamo-ci che cosa direbbe se interro-gata ciascuna di quelle don-ne». «Contrariamente a quan-to si pensa – ha sottolineatoFerraris – la modernità non èstata razionalista: uno dei suoieroi è stato proprio Nietzsche,che ha criticato la pretesa diSocrate secondo cui la ragionee il sapere portano la virtù».Per d’Arcais, «ermeneutica epostmoderno non sono altroche la consolazione pura-mente immaginaria di una ge-nerazione che è stata sconfitta

politicamente, e che ha cerca-to una emancipazione teori-ca. Peccato che quella eman-cipazione si sia trasformata inuna forma di conservatorismoe populismo». Miguel Gotorha evocato le “mezze verità”del caso Moro, e Alfredo Mas-sarenti ha passato in rassegnatutti i nuovi problemi che unterreno come la bioetica poneal concetto stesso di verità.Non mancano esempi colle-gati all’attualità non solo poli-tica: per De Caro, Joseph Rat-zinger è oggi «il più grande an-ti-relativista». Ma l’applausofinale non è per un filosofo maper un giurista, e tocca a Stefa-no Rodotà quando evoca quel«realismo del diritto che si fon-da sui diritti delle persone». Ilcaso non è chiuso.

 

TORINO

Che cosa resta della verità dopo il declino – più o menodefinitivo – della stagione dei populismi mediatici inItalia? Ieri a Torino si sono confrontati sul tema molti deipiù importanti filosofi italiani, insieme a giuristi, stori-

ci e altri studiosi, per il convegno sul “Nuovo realismo” promos-so dalla Fondazione Rosselli insieme al Laboratorio di Ontologiadell’Università di Torino. Dalla lectio introduttiva di UmbertoEco fino alle conclusioni di Stefano Rodotà, un pubblico vivace

Ieri il convegno con Ferraris, Rodotà, Gotor e Zagrebelsky

LA LEZIONE DI ECOSU VERITÀ E REALISMO

L’AUTORE

UmbertoEco eraal convegnodi ieria Torinosul “Nuovorealismo”

L’interventodell’autoreha introdottoil dibattito constorici e filosofi

Il caso

SOSPESE LE INDAGINI PER INDIVIDUARELA “BATTAGLIA DI ANGHIARI” DI LEONARDO

FIRENZE - Non si faranno altri fori nell’affresco di Gior-gio Vasari sotto il quale, nella Sala dei Cinquecento di Pa-lazzo Vecchio, si cerca la Battaglia di Anghiari di Leo-nardo. La decisione giunge dopo una riunione fra la So-printendente Cristina Acidini e il sindaco Matteo Renzi.Ieri, contro i sondaggi, Italia Nostra aveva presentato unesposto alla Procura (che ha aperto un fascicolo), te-mendo danni all’opera vasariana. Inoltre è stato diffusoun appello sottoscritto da un centinaio di illustri storicidell’arte, che invitano a fermare le indagini. Fra i firma-tari anche prestigiosi esponenti di musei internazionali.

Il punto è cometogliere questaimpronta teologicatornando allepratiche reali

BENJAMIN

“Scritti politici” diWalter Benjamin(a cura diMassimo Palma,introd. di GabrielePedullà, EditoriRiuniti, pagg.384, euro 26)

SLOTERDIJK 

“Il mondodentroil capitale”di PeterSloterdijk(Meltemi,pagg. 336,euro 24)

I SAGGI

“Capitalismodivino” a curadi S. Franchinie M. Jongen,postfazionedi P. Perticari(Mimesis, pagg.160, euro 14)

I libri

 VERA SCHIAVAZZI

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Dentro o fuori:per la moneta

unica sembrano non esserci alternative.Sempre più paesi e persone sottolineanoi limiti degli accordi di Maastricht.

Ma cosa fare? Le linee d’azione sonomolteplici. Ecco le principali

grande valore ed esperienza, legati idealmente al progettoeuropeo e realisticamente critici sul funzionamento deimeccanismi della moneta unica.

Masera ha messo in luce i limiti dei trattati e degli aggiu-stamenti successivi ed i rischi che oggi l’euro corre: «L’unio-ne monetaria richiede l’unione economica. Occorre un tra-sferimento di sovranità fiscale accanto a quella monetaria,l’Unione europea deve diventare una effettiva unione poli-tica, altrimenti si vedrà l’illusione di costruire un’Europa sol-tanto attraverso la moneta. Tutto ciò richiede cambiamentirilevanti nei trattati, cambiamenti legittimati democratica-mente, e in questo contesto si deve inserire il Patto di stabi-lità e di crescita con regole fiscali di ordine costituzionali neisingoli paesi».

«È urgente - ha detto ancora Masera - ristabilire la fiduciaattraverso un Fondo europeo per la stabilità finanziaria (Ef-sp) rafforzato e un rinnovato sostegno di liquidità della Bce».

I problemi economici dell’Europa sono rilevanti, ma ladifficoltà alla loro soluzione è soprattutto politica. Non con-tribuiscono al raggiungimento di un equilibrio il peso dellaGermania e la scelta francese di fare un asse con essa. «C’è unpatto incomprensibile tra Francia e Germania - sostieneMarcello De Cecco - la Francia ha seguito le scelte del gover-no di Berlino diventando corresponsabile dei suoi errori,dalla scelta nell’ottobre del 2008 di non adottare strumentieuropei per affrontare la crisi delle banche preferendo solu-zioni nazionali, a quella presa a Deauville di far parteciparele banche al taglio del valore del debito greco, decisione cheha scatenato il contagio da Atene agli altri debiti pubblici». In

realtà, secondo De Cecco, c’è un problema strutturale cheappesantisce l’euro ed è il fatto che: «quando c’è un surplusstrutturale al centro del sistema, non si può avere una mo-neta di riserva».

La soluzione, secondo Paolo Savona, è cominciare a ri-mettere in ordine la nostra casa. «Dobbiamo risollevarci dasoli e dimostrare di sapere affrontare la situazione, in segui-to dobbiamo modificare l’architettura europea. La situazio-ne impone un nuovo trattato».

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LEGUIDEDIREPUBBLICA

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NUOVISCENARI

MARCO PANARA

L’incertezza è il nemico numero uno dell’attività eco-nomica. E noi, cittadini di Eurolandia, conviviamoormai con la più inquietante delle incertezze, quella

che riguarda la sopravvivenza stessa della nostra moneta. Èuna situazione estrema. Abbiamo convissuto a lungo conl’erosione del potere d’acquisto della lira a causa dell’infla-zione, e con il costante deperimento del cambio. Ma l’incer-tezza sulla sopravvivenza della propria moneta è di più. Èuna malattia che si sta facendo acuta e che condiziona i mec-canismi economici, sociali, istituzionali. Al capezzale di que-sto euro malato si stanno adoperando in molti, con terapie ericette diverse. Si stanno agitando soprattutto, con incertez-za e confusione, i medici ufficiali, i governanti dei paesi del-l’euro e in particolare quelli dei due paesi maggiori, la Ger-

mania e la Francia, le cui terapie si sono dimostrate sino adoggi inefficaci e in alcuni casi controproducenti.

L’Italia comincia a interrogarsi sulla possibilità, op-portunità o rischio di uscire dall’euro. Non è una stradasegnata. Nei trattati che hanno creato la moneta unica lapossibilità di uscirne non è stata prevista, né esistono,che si sappia, piani di gestione nel caso che ad un simileesito si dovesse giungere.

Le posizioni sono diverse, anche se nella maggior parte deicasi preoccupate dal caos e dagli esiti imprevedibili di unarepentina riconquista della sovranità monetaria. AntonioMaria Rinaldi, autore del “Il fallimento dell’euro”, conside-

ra questa una opzione possibile e, se l’Italia forse in grado diristrutturare radicalmente la struttura della sua economia,anche fortunata. «Il suo grande ruolo di paese industriale po-trebbe riservargli un’opportunità, un vantaggio enorme dauna svalutazione del 25-30 per cento della sua recuperatamoneta», ha detto intervenendo al convegno Può l’Italia

uscire dall’euro, promosso lo scorso 11 novembre dalla Fon-dazione Roma.

In quella stessa occasione si sono pronunciati Rainer Ma-sera, Marcello De Cecco, Paolo Savona, tutti economisti di

L’incertezza è il nemiconumero uno dell’attività

economica. I cittadinidi Eurolandia da anniconvivono in uno statod’inquietante precarietà‘‘

L’unione monetariarichiede l’unione

economica. Occorreun trasferimentodi sovranità fiscale.Serve l’unione politica‘‘

La soluzione, secondoPaolo Savona, è cominciarea rimettere in ordinela nostra casa. Dobbiamorisollevarci da soli.La situazione imponeun nuovo trattato

Si stanno adoperandoin tanti al suo capezzale.In particolare i governantidei due paesi maggiori,la Germania e la Francia,le cui terapie si sonodimostrate inefficaci

Ripensare

l’euro

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lia uscire dall’euro?”. Obiettivo: riflettere sulla scelta diaderire al sistema dell’euro, valutare costi e benefici ecapire quanto al paese convenga restare nel sistemamonetario europeo.

Ne parliamo con Emmanuele F.M. Emanuele, presi-dente della Fondazione Roma, professore di Scienzadelle finanze e politica economica all’università euro-pea di Roma e autore di numerosi saggi economici, tracui:L’imposizione dei redditi di capitale delle persone fi-siche residenti nei paesi dell’Unione europea e Il ruolodell’impresa pubblica: un dibattito ancora aperto.

Dal debito pubblico, spesso insostenibile, all’Italia sorvegliata speciale dell’Europa. Quale problema ha portato al terremoto finanziario dell’eurozona?

«L’Europa unita è stata un’avventura ambiziosa mamal avviata, fondata sui falsi in bilancio, come emersonel caso della Grecia. Bisogna prendere atto che l’Eu-ropa in effetti non esiste, sia dal punto di vista giuridicoche da quello istituzionale: per esempio, non esiste unanormativa fiscale che bilanci le differenze economichedei paesi e in politica estera ognuno va da sé, con inte-ressi nazionali. L’Europa è per lo più un costoso car-rozzone burocratico che ha prodotto un eccesso di re-

golamentazione. Basti pensare che il costo dei regola-menti Ue su cittadini e imprese è tra l’1 e il 3,5 per cen-to del pil complessivo dell’Europa a 27».

Un carrozzone burocratico, come dice, su cui l’Ita-lia ha sbagliato a salire?

«Chi ha negoziato per l’Italia l’entrata nell’Unioneeuropea e nell’euro ha dimenticato che bisognavaconsiderare due componenti fondamentali: situazio-ne patrimoniale e condizione reddituale. Abbiamo ilpatrimonio più rilevante in Europa (quello demanialee artistico vale il 120 per cento del pil) e allo stesso tem-po un disavanzo, e questo ci rende diversi rispetto aglialtri paesi. In Germania, Inghilterra e America, infatti,c’è sì un pesante disavanzo ma patrimonio pubblico eprivato sono meno consistenti. Il nostro disavanzo èper così dire strutturale: in 150 anni di Italia unita, perben 111 anni lo stock di debito pubblico ha superato il

60 per cento del pil. In un certo senso, il nostro paese èun malato cronico; anche se ciò non ha impedito, for-se proprio per questo sbilanciamento, la grande cre-scita avvenuta nel secondo dopoguerra».

“Guarire” è possibile?«Servono soluzioni che consentano di rimodellare il

progetto europeo e non bisogna escludere a priori di ri-pensare e rivedere la nostra adesione all’Unione. Cre-do che i margini di manovra degli Stati debbano essereridefiniti, così come tutto l’impianto della moneta edell’Ue stessa. Dentro l’Europa ma fuori dall’Euro?Tecnicamente, per ora, non si può fare. Il trattato diMaastricht prevede l’obbligo di adottare l’euro per tut-ti i paesi che hanno raggiunto i requisiti stabiliti dai cri-teri di convergenza (Trattato di Roma del 1957)».

E se invece la soluzione fosse uscire dall’Ue?«Paradossalmente questa possibilità esiste, forma-

lizzata dal trattato di Lisbona del 2007. Il testo non si ad-dentra nelle modalità ma si limita a indicare i criteri ge-nerali come l’obbligo di tenere negoziati e la necessitàche sia il Paese interessato a chiedere di uscire. In pra-tica, nessuno può essere espulso».

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ILENIA CARLESIMO

Ma l’Unione non è nata

con il peccato originale

la questionePer Emanuele sono stati commessi alcuni errori iniziali

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Chi ha negoziato per noil’entrata nella Ue non ha

considerato due cosefondamentali: situazione patrimonialee condizione reddituale

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dasaperePaesial bivio

Stati a metà stradatra euro e monetapropria

REGNO UNITOE DANIMARCA Entrambi i paesipossiedono unadelega al trattatodi Maastricht e sonoesonerati dall’obbligodi aderirealla moneta unica

SVEZIA È previstoun referendumnel 2012 per arrivareall’adozione dell’euronel 2015. Un primoreferendum avevabocciato la monetanel settembre 2003

Paesi che usanol’euro fuoridall’Europa

MAYOTTENell’estremità norddel canaledi Mozambicoè costituita da dueisole: la Grande Terrae la Piccola Terra

LA RIUNIONEIsola dell’OceanoIndiano ad est delMadagascar, è unaregione francese

GUADALUPA 

Isola delle Antille,dal 1983 è regionefrancese d’oltremare

MARTINICA È una regione edipartimentod’oltremare francese.Ha come capitaleFort-de-France

SAINT-PIERREE MIQUELONÈ una collettivitàd’oltremaredella Franciae si componedi otto isolotti

GUYANA FRANCESESituata nell’Americameridionale, ha come

capitale Caienna,è regione d’oltremarefrancese

 A bbandonare l’euro risolleverebbe l’economiaitaliana? E poi, sarebbe possibile? Il tema è diquelli molto caldi. Quelli che mentre scrivi ti

chiedi se già nella notte cambieranno le cose. Quelli cheportano tutti - dall’economista all’operaio, da chi i sol-di li studia per lavoro a chi i soldi li “studia” per arrivarea fine mese - a farsi un’opinione.

Tra i promotori del dibattito anche la FondazioneRoma - che all’attività filantropica in cinque settori (sa-nità, ricerca scientifica, istruzione, arte e cultura, assi-stenza alle categorie sociali deboli) ha aggiunto anchequella di think tank per l’analisi di problematiche so-cioeconomiche e politiche del vivere quotidiano - checirca un mese fa ha organizzato il convegno “Può l’Ita-

La Fondazione Roma opera in cinque settori d’intervento: sanità, ricercascientifica, istruzione, arte e cultura, assistenza alle categorie sociali

deboli. Agisce in sinergia con le istituzioni pubbliche e i soggetti privati

più dinamici nella realtà locale, nazionale e internazionale. Suo scopoè promuovere lo sviluppo del territorio cui si rivolgono le varie attivitàe, come obiettivo, ha quello di costruire una welfare community che risponde ai bisogni di una società sempre più in evoluzione.La Fondazione Roma, che rappresenta la più grande fondazione di naturaassociativa in Italia, punta a distribuire risorse ma soprattutto a promuoveretalenti e progetti che possono rappresentare un valore aggiuntoper la collettività. Agisce sul territorio di Roma, Latina e Frosinone

l’istituto

Fondazione Roma: promuovere talenti e territorio

È urgente ristabilirefiducia con un Fondo

europeo per la stabilitàfinanziaria rafforzatoe rinnovare il sostegnodi liquidità della Bce

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L’Europa unita è stata un’avventuraambiziosa ma mal avviata, fondatasu falsi in bilancio, come emersonel caso della Grecia. Ad oggi l’Europain effetti non esiste, dal punto di vistagiuridico e da quello istituzionale

 @ PER SAPERNE DI PIÙwww.fondazioneroma.it

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SPETTACOLI&TELEVISIONE

 

NATALIA ASPESI

Chi l’ha mai visto il cinema

muto? Oggi probabil-mente quasi nessuno, aparte i frequentatori, chenon saranno migliaia,

delle annuali Giornate di Pordenonededicate aisilent movies , a parte i piùvolonterosi docenti di cinema e i cri-tici più nostalgici, o certi insonni cuila televisione propina poco primadell’alba, ma molto molto raramen-te, una Greta Garbo tutta occhi eniente voce, o uno dei tanti Tom Mix d’epoca da cui ogni suono è bandito.E’ anche per questo che The artist hariscosso tanta eccitazione (e il pre-mio al miglior attore, il francese JeanDujardin) all’ultimo Festival di Can-nes. Era, ed è, la massima cinenovità,in tempi in cui non si sa più come in-gigantire un film a suon di milioni didollari, mentre si comincia a non po-terne più dell’eccesso di 3D con in-sopportabili occhialini che isolano

dal film, e pure gli effetti speciali, an-che i più magnificenti, finiscono conlo stordire, quasi sempre incapaci di

alimentare ricordi e facendo-si quindi dimenticare in

un baleno.The artist  è un

film muto cometutto il cinema si-no al 1929; è unfilm in bianco enero, tecnica ab-bandonata, a par-

te rarissime sofisti-cate opere anche de-

gli ultimi anni, conl’avvento del colore a par-

tire dagli anni 40. Anche se capo-lavoro del sonoro, protagonisti divituttora indimenticati, il bianco e ne-ro è un genere aborrito dalla televi-sione, in quanto si presume, e forse èvero, che il pubblico giovane non losopporti. Ma il film diretto dal fran-cese Michel Hazanavicius, ha so-prattutto una virtù eccezionale qua-si dimenticata dal cinema: con unastoriella vecchia come il cucco rie-sce, proprio perché muto, proprioperché in bianco e nero, proprio per-ché di massima elegante, raffinatasemplicità, a commuovere: risultan-do quindi inutili, per le emozioni, siail colore che le parole, se una faccia oun gesto danno al silenzio il suo e ilcolore del pathos: e da quanto tempoin un cinema si è smesso di singhioz-zare per il trionfo dell’amore, appro-dando a un casto bacio solo alla fine?

The artist , travestito da film giratoalla fine degli anni 20 anche con unalieve accelerazione delle immagini,racconta del cinema hollywoodianodi quegli anni, quando l’avvento delsonoro lo rivoluzionò; racconta di un

attore rubacuori (detto allorama-

tinée idol ), George Valentin (JeanDujardin), star del cinema muto, chesi rifiuta di passare a quello sonoro,mentre una sua giovane ammiratri-ce, Peppy Miller (Bérenice Béjo), en-trata col suo aiuto nel mondo del ci-nema, col sonoro diventerà una diva.

E’ una storia che ricorda quel musi-cal del 1952 (ovviamente a colori e colsonoro) che fu “Cantando sotto lapioggia”, con Gene Kelly, ambienta-to proprio nella stessa Hollywood enegli stessi anni. Ma Hazasnaviciussin dalla prima scena sa rallegrarci estupirci e lo farà sino alla fine: non èmuto solo il film muto in cui Valentincon i suoi baffetti e capelli imbrillan-tinati alla Ronald Colman è un piratacon maschera nera come fosse Dou-glas Fairbanks: ma alla fine della

proiezione, nel grande cinema, nonhanno sonoro le risate e gli applausidel pubblico in tenuta da gran sera,né l’orchestra che accompagna ilfilm.

Quindi si capisce che The artist 

trae dalla sua incongruenza la capa-cità di divertire, perché restano muti

delle loro parole. La storia è tipica delcinema del passato: lui da ricco e ce-lebre diventa povero e dimenticato,lei da povera e ignota diventa ricca efamosa, ma l’amore trionferà nel fi-nale alla “Cappello a cilindro”, con idue innamorati che muto o sonoroche sia il cinema, ballano frenetica-mente il tip-tap, come fossero Fred Astaire e Ginger Rogers. Gli altri per-sonaggi, attori americani (il film,francese, è stato girato a Hollywood,nei vecchi studios, nella casa di Mary 

Pickford, negli uffici di Mack Sen-nett) sono tipici del vecchio, amabi-le cinema per le masse, il fedele auti-sta (James Cromwell), il produttorecinico ma non troppo (John Good-man), la bella moglie annoiata (Pe-nelope Ann Miller). Meraviglioso ilcagnolino Jack Russell, formidabile

attore, che salva il suo adorato pa-drone Valentin da sicura morte, euno così irresistibile si era visto solonella serie anni 30 dell’“Uomo om-bra” con William Powell e Mirna Loy.

Pur essendo francese, ma anchecon attori americani, non parlato ininglese in quanto muto (alla fine lasola parola che si sente, è quella ov-via di un set, “Action!”) si sussurrache potrebbe partecipare agli Oscarper il miglior film.

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Diverte ed emoziona l’operazione retrò del regista francese Michel Hazanavicius nel film “The artist”Una storiella vecchia e risaputa colpisce al cuore grazie proprio alla sua raffinata ed elegante semplicità

 

da non mancare

indimenticabile

da vedere

si può vedere

si può perdere

da evitare

da non mancare

pure i film parlati e il set, e i tycoon de-gli studios, e le strade, e tutti i perso-naggi, come se il mondo si fosse az-

zittito nello sguardo e nei pensieri deldisperato Valentin. Sino quasi all’ul-timo, quando il ritorno alla realtà fos-se scandito dal rumore di un bicchie-re posato sul tavolo, dall’abbaiare diun cane, dall’accorgersi finalmentedelle bocche umane impegnate adarrotare freneticamente il suono

 THE ARTISTRegia di Michel HazanaviciusCon John Goodman, Missi PylePenelope Ann Miller, J.Cromwell

L’amore? È muto e in bianco e nero

Le immaginidel film

SEQUENZE“The Artist” ilfilm di MichelHazanaviciuscon JohnGoodmane Missi Pyle

Silenzio

in sala

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Per il suo film da regista

Angelina Jolie denunciata per plagio Angelina Jolie è stata accusata di plagio da ungiornalista croato. Ha denunciato la star cheavrebbe preso da un suo libro la trama del filmIn the land of blood and honey da lei diretto.

Al Piccolo di Milano

Gioele Dix conduce la serata premi UbuSarà Gioele Dix a condurre la serata diconsegna dei Premi Ubu per il teatro che siterrà a Milano, al Piccolo Teatro, lunedì 12. Inmemoria dell’ideatore Franco Quadri.

Sabina Guzzanti

dopo otto anninuovo show in tv“Su La 7 farò il quarto fratello”

LEANDRO PALESTINI

ROMA

Tremate, tremate, SabinaGuzzanti è tornata in tv. Enon sarà sola. Dopo ottoanni di esilio televisivo,

minaccia di tornare in video conun misterioso quarto fratello,«comico illegittimo», a suo dire ilpiù divertente dei tre già noti fra-telli. La Guzzanti ha scelto il terzopolo televisivo: ha firmato il con-tratto con La 7, il suo one womanshow debutterà in marzo, di mer-coledì, in prima serata. L’annun-cio lo ha dato lei stessa, con tonisurreali, su Twitter, invitando gliinteressati a leggere ulteriori no-vità sul suo blog. «È la bella notiziache stavo annunciando senzadarla mai, intoppi, ritardi... Maora è ufficiale. Reggetevi forte.Esiste un quarto fratello Guzzan-

ti, comico illegittimo che fa ridereancora più degli altri tre. Né ma-schio né femmina, un genio an-cora più genio», anticipa SabinaGuzzanti. «Questa creatura si èdecisa a dare il suo contributo e avincere la sua riservatezza. Que-sto quarto Guzzanti ha appenafirmato un contratto con La 7. L’e-mittente ha richiesto una verificadel Dna di cui i nostri commissa-riati erano sprovvisti, il test per-tanto è stato effettuato negli StatiUniti poi, verificata in Germaniala Guzzanità dell’individuo, La 7ha preteso che l’artista si impe-gnasse ad assumere posizioni

controcorrente, nel timore chequest’ultimo si potesse assopirenella pax montiana: queste le ra-gioni della trattativa durata più disette mesi».

Mentre la Rai è in letargo, La 7continua a fare shopping, raffor-zando il suo palinsesto. Dopo ilcrescente successo del Tg La7 diMentana (supera anche i 3 milio-ni di spettatori), va bene CorradoFormigli con Piazzapulita, e dagennaio ci sarà Serena Dandini

con lo show del sabato sera. Gon-gola quindi il direttore di rete,Paolo Ruffini, alla firma dellaGuzzanti: «Sono molto contentoche sul fronte della satira La 7 ac-

quisti un vero talento come quel-lo di Sabina Guzzanti. Metterà in-sieme satira e attualità, con i suoipersonaggi classici e altri nuovi».L’arrivo dell’attrice-regista eranell’aria, la conferma di una trat-tativa in corso si era avuta il 14 ot-tobre scorso, quando La7 avevatrasmesso il suo film documenta-rio Viva Zapatero! . Intanto, in re-te i fan di Sabina salutano il suo ri-torno in video. Alla domanda«Che fa la satira dopo Berlusco-

ni?», lei risponde: «Be’, per esem-pio torna in televisione. E qui cistarebbe bene il gesto della San-tanché». E chissà se il suo nuovoprogramma su La7 non inneschinuovi battibecchi su Twitter, co-

me quelli scatenati di recentecon Fiorello.

Sabina Guzzanti mancadalla tv, con un suo pro-

gramma, da otto anni.In Rai, la sua satira

politica fu inter-rotta nel 2003:Raiot su RaiTrefaceva buoni

ascolti (18% di share), ma vennecensurato e chiuso dopo una solapuntata: come ragione i verticiRai addussero la minaccia di unaquerela di Mediaset verso il pro-gramma. Invitata da MicheleSantoro, nel 2008, la Guzzantipartecipò con alcuni blitz ad An-

noZero suscitando qualche pole-mica. Ma, in questi ultimi anni,l’artista si è dedicata al cinema inqualità di regista. Dopo il succes-so del film Viva Zapatero! e di Le ragioni dell’aragosta (che avevanel cast alcuni dei comici di Avan-zi ), il suo ultimo lavoro è statoDraquila-L’Italia che trema(2010) sul dopo-terremoto in

  Abruzzo. Dalla primavera è im-pegnata nel tour teatrale di Si, Si,Si.. Oh, Si! , che verrà interrotto perla preparazione del programmatv: rinviata la data dell’8 dicembreal Palalottomatica di Roma.

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La carriera

RAIOTRaiotsu Rai3nel 2003 faascolti machiude dopoil debutto. È

l’ultimo showtv di Sabina

W ZAPATERO!2005: il film èsulla libertà diinformazionein Italia. Daregista vince

al festival diVillerupt

DRAQUILA 2010: il filmracconta laricostruzionedopo il sismaa L’Aquila.

Ultimo lavoroda regista

 Alessandra

 Amoroso:

il nuovo video

e il

flashmob

REPUBBLICA.IT

SATIRA SabinaGuzzanti è intour con lospettacoloteatrale “Sì sìsì... Oh sì!”

 A marzodebutterà inprima seratasu La 7 con ilsuo showtelevisivo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENADivisione Servizi Generalie Gestione Patrimonio Immobiliare Via Banchi di Sotto,55 – Siena tel. 0577 232101/12

AVVISO DI GARAL’Università degli Studi di Siena ha indetto una proceduraaperta (ex art. 30, D.Lgs. 163/2006) per la concessione delservizio di ristoro a mezzo distributori automatici-sedi variedell’Università, per un periodo di 36 mesi dalla data di affida-mento del servizio. CIG 3589592107. Le offerte, corredatedalla documentazione,dovranno pervenire alla Divisione Ser-vizi Generali e Gestione Patrimonio Immobiliare dell’Universitàdegli Studi di Siena in Via Banchi di Sotto, 55 – (I) 53100Siena, entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 16.01.2012. Idocumenti di gara sono disponibili in formato elettronico egratuito all’indirizzo www.unisi.it/ateneo/gare_appalti.Richie-ste di chiarimenti sulla gara potranno essere inoltrate perscritto alla suddetta Divisione ([email protected] , fax +390577232113, tel. +39 0577232101) entro le ore 13.00 del10.01.2011. Il bando di gara è stato inviato alla G.U.C.E. indata 24.11.2011 e pubblicato sulla G.U.R.I.-V Serie Speciale-Contratti Pubblici n. 140 del 28.11.2011

Firmato: Il Rettore Prof. Angelo Riccaboni

 AZIENDA SANITARIA N. 1 IMPERIESEDIPARTIMENTO ECONOMICO FINANZIARIO

STRUTTURA COMPLESSA GARE E CONTRATTI

Bando di gara - Estratto

Oggetto: Procedura Aperta. Costruzione di un nuovo edificio per servizi territoriali sanitari di altacomplessità (Palasanità) in regione Baragallo Sanremo con trasferimento immobile di proprietà. Affidamentolavori. CUP: E29H09000250003. CIG: 3039878AAC. (Deliberazione Direttore Generale n 752 del 17novembre 2011). Stazione Appaltante: Asl n 1 Imperiese – Via Aurelia 97- 18038 Bussana di Sanremo(IM).Sito Internet www.asl1.liguria.it.Procedura: aperta (Artt. 53 comma 6 e ss. 54 e 55 D.lgs. 163/2006).

Luogo di esecuzione: Sanremo.Importo complessivo appalto: Euro 6.921.200,00 (di cui Euro 3.420.608,10 a base d’asta). Valore dell’immobile soggetto a rialzo: Euro 2.535.500,00.Requisiti di partecipazione: Artt. 34, 37 e ss. del D.lgs. 163/2006.Criterio di aggiudicazione: Prezzo piu’ basso. (Artt 82 e 86 comma 1 del D.lgs. 163/2006).Offerte pervenute: n 04 Aggiudicatario:Impresa Blerana Spa di Barbarano Romano (Prov. di Viterbo). Ribasso sui lavori pari adEuro 1.406.553,63. Rialzo sul valore dell’immobile pari ad Euro 500,00.L’avviso di aggiudicazione è stato trasmesso alla G.U.C.E. in data 22 novembre 2011.Informazioni: S.C. Gare e Contratti - Dottor Giovanni Roggero Tel. 0184-536948- e-mail:[email protected].

Bussana di Sanremo, li 1 dicembre 2011

IL DIRETTORE S.C. GARE E CONTRATTIF.to: Dott. Alessandro BALLI

 AZIENDA SANITARIA N. 1 IMPERIESEDIPARTIMENTO ECONOMICO FINANZIARIO

STRUTTURA COMPLESSA GARE E CONTRATTI

Bando di gara - Estratto

Oggetto: Procedura Aperta. Costruzione di un nuovo edificio per servizi territoriali sanitari di altacomplessità (Palasanità) in regione Baragallo Sanremo. Affidamento incarico professionale per la direzionelavori e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione. CUP: E29H09000250003. CIG: 226388482B.(Deliberazione Direttore Generale n 751 del 17 novembre 2011).Stazione Appaltante: Asl n 1 Imperiese – Via Aurelia 97- 18038 Bussana di Sanremo (IM).Sito Internet www.asl1.liguria.it.Procedura: aperta (Artt. 54 e 55 D.lgs. 163/2006).Luogo di esecuzione: Sanremo.Importo complessivo appalto: Euro 510.000,00.Requisiti di partecipazione: Artt. 34, 37,90 e 91 del D.lgs. 163/2006.Criterio di aggiudicazione: offerta Economicamente piu’ vantaggiosa. (Artt 83 e 86 comma 2 del D.lgs.163/2006).Offerte pervenute: n 11. Aggiudicatario: R.T.P. costituito dal Consorzio Stabile Mythos, Capogruppo-Mandatario e Ingg. FedericaTrucchi e Mario Galperti, Mandanti. Punti: 98,734. Ribasso: 59,22%. Importo di aggiudicazione pari adEuro 207.978,00.L’avviso di aggiudicazione e’ stato trasmesso alla G.U.C.E. in data 22 novembre 2011.Informazioni: S.C. Gare e Contratti - Dottor Giovanni Roggero Tel. 0184-536948- e-mail:[email protected].

Bussana di Sanremo, li 1 dicembre 2011

IL DIRETTORE S.C. GARE E CONTRATTIF.to: Dott. Alessandro BALLI

PROVINCIA DI IMPERIAESTRATTO AVVISO DI IDONEITA’

RICERCA DI MERCATO

Provincia di Imperia – Viale Matteotti n 147 –18100 IMPERIA – SETTORE DIREZIONE OPE-RATIVA AMBIENTE TERRITORIO E URBANI-STICA - Telefono:0183/704264.Con riferimento all’avviso di ricerca di mercatoProt. 25548 del 17.05.2011, a seguito di pro-cedura aperta volta all’individuazione di soggetti

idonei per lo svolgimento del servizio di tratta-mento dei rifiuti solidi urbani e speciali assimilatiprodotti da tutti o parte dei Comuni della Pro-vincia di Imperia, inclusi lo smaltimen-to/recupero finale dei rifiuti e la progettazionee realizzazione dell’area dotata di relativa im-piantistica proposta, per una durata di 24 mesi,da svolgersi a seguito di specifici contrattiliberamente conclusi dai singoli Comuni dellaProvincia di Imperia, si informa che è risultataidonea al servizio l’A. T.I. formata dalla DittaIDROEDILE S.r.l. di ARMA di TAGGIA (IM) inqualità di Capogruppo e dalla Ditta ECOSCAVIS.r.l. di BUSSANA di SANREMO in qualità dimandante.L’avviso in versione integrale è visionabile sulsito www.provincia.imperia.it

Il RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO(Ing. Enrico LAURETTI)

Page 68: Repubblica.06.12.2011EV Email

5/11/2018 Repubblica.06.12.2011EV Email - slidepdf.com

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R2SPETTACOLI & TVI 68

 @MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011

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SPETTACOLI & TVPER SAPERNE DI PIÙhttp://trovacinema.repubblica.it/ www.teatrosancarlo.it/ 

Fiorello a tutta satiracon il ciclone Benigni

e l’Inno del Corpo Sciolto Lo showman e Jovanotti esaltano il profilatticoFiorello e Roberto Benigni a “#Ilpiùgrandespettacolodopoilweekend”

(segue dalla prima pagina)

 ANTONIO DIPOLLINA 

CON Fiorello che prima si eradivertito con un altro inno,quello al Profilattico, quello

vietato, forse, in Rai. Roberto Beni-gni in smoking impeccabile che en-tra in scena cantandoLa porti un ba-cione a Firenze  e omaggia così ilmood a tutto varietà antico dellospettacolo tv dell’anno, un omaggioche si chiude addirittura con la ri-

proposizione del goliardico, ma

nemmeno troppo, Inno del CorpoSciolto, ovvero l’irruzione della cac-ca nel posto più visto d’Italia, 30 an-ni dopo l’originale. E’ l’atto finaledello show, il mattatore Fiorello, chein precedenza si è scatenato sul te-ma profilattico, che lascia la scena alsupermattatore Benign i: e lui si avvi-cina al pubblico e sussurra: “Non c’èpiù, non c’è più, non ci posso crede-re” con il teatro di Cinecittà che, al-trettanto classicamente, viene giùdagli applausi. “Le più belle dimis-sioni degli ultimi 150 anni”, un Mon-

ti “che arriva dopo un comico” sono

le altre concessioni alla satira di unBenigni più misurato del solito, chechiude anzi con un’accorata memo-ria di Sandro Pertini e della sua ge-nerosità socio-politica: “Ai giovaniservono esempi di onestà”.

Il duetto del tutto inedito tra Beni-gni e Fiorello, forse impensabile finoa poco tempo fa è il clou, impossibiletrovare nella tv di questi tempi qual-cosa di lontanamente paragonabile.Finché Benigni si è preso la scena e unFiorello molto rispettoso si è adattatoal ruolo di spalla periferica e lo la scia

andare, a scatenarsi tra manovre (la

Roma che chiude in otto l’ultima par-tita è un effetto dei tagli di Monti) e cri-si e sferzate (“non c’è niente di nuovo,il Pd sostiene il Governo come sem-pre”). E via con Parlamenti storici ecorrotti da sempre, le orge nel Me-dioevo e oggi che tutto cambia. Allu-dendo e ammiccando: “Silvio ti saròsempre fedele, questi 18 anni conBerlusconi, ma quanto ci siamo di-vertiti?”

Quindi il “ciclone Benigni” di que-ste occasioni, ma anche Jovanotti, lamanovra del Governo Monti e l’inno

di Fiorello al Profilattico, mai così no-

minato in Rai (anche in coro dal pub-blico) come dopo la presunta circola-re a tacerne perfino il nome. Chiudecol superbotto lo spettacolo tv del-l’anno, come da attese: Fiorello im-pazza a destra e sinistra per il gran fi-nale, ormai gioca in scioltezza e si sca-tena. E il paese è da immaginare in-chiodato alla tv di lunedì sera, per di-menticare per due ore abbondanticrisi e affanni e le famose lacrime esangue.

Chiude così in trionfo Fiorello,affondando a piene mani nell’attua-

lità e ricreando come ha fatto per un

mese i toni del varietà classico, abbi-nato a tutto quello che si può fare intv oggi. Chicche fiorelliane dall’ulti-ma puntata, Monti che va da Bruno Vespa e contrariamente al prede-cessore che firmò il contratto con gliitaliani a lui toccherà — stasera — ilTestamento. Il duetto con il balleri-no Robnerto Bolle a torso nudo, ilBuscaglione rivisitato con Jovanotti.E poi soprattutto, in maniera torren-ziale, l’inno al profilattico, da ribat-tezzare “Il salvalavita Pischelli”. Unprogramma, #ilpiùgrandespettaco-

lodopoilweekend  nato, ricorda inapertura Fiore, il giorno dopo le di-missioni di Berlusconi e giunto aconclusione con l’eco delle lacrimee sangue della Manovra: come a di-re, e Fiorello lo dice, la fatica e il com-pito improbo che gli è costato regge-re botta e assolvere la funzione asse-gnatagli da Pippo Baudo, ovveroquello di “ansiolitico degli italiani”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il premio Oscar:col Cavaliereil contratto con gliitaliani, con Montiil testamento

Il personaggio

IN SCENA Un momentodi “Il maritodisperato” diCimarosamesso inscena da

Paolo Rossial Teatro SanCarlo diNapoli

Da stasera al San Carlo di Napoli mette in scena Cimarosa

Paolo Rossi all’opera“Per me è come il calcio”

 ANNA CEPOLLARO

NAPOLI — «Il buffo è sempre inbilico tra ridicolo e tragico», di-ce Paolo Rossi, alla sua secondaregia d’opera, Il marito dispera-to di Cimarosa diretto da Chri-stophe Rousset, nuovo allesti-mento del San Carlo di Napoli,con scene di Nicola Rubertelli ecostumi dello stesso Rossi eConcetta Nappi, da stasera alTeatrino di Corte di PalazzoReale. «Come perIl matrimoniosegretoa Spoleto, la mia regola è:c’è quello che c’è e di quello chec’è non manca niente».

Funziona anche nella lirica?«So cosa intende. Mi avevano

avvertito che i cantanti lirici nonmi avrebbero seguito e, dopoSpoleto, dicevano che mi aveva-no seguito perché erano giova-ni. Qui lavoro con professionistiche accolgono tutti i miei sugge-rimenti. Se non ti diverti tu nonsi diverte neanche il pubblico. Esiccome credo che mi chiaminoper portare a teatro persone che

di solito non vanno all’opera, iolavoro con il mio mestiere».Nessun modello ispiratore?«No. Io non tiferei né per l’o-

pera né per l’operetta, ma perl’operaccia. L’attenzione dellospettatore non supera i 3 minu-ti, uno spot. Dovremmo rin-chiuderci in campi di “concen-trazione” per riabituarci ad

ascoltare. E non vuol dire perforza provocare, ma avere ideeche destino il pubblico: lottarecontro l’ordine e dopo contro ildisordine».

Questa volta lei è in scena…«Sì, e faccio anche un prolo-

go, do una chiave di lettura per-ché non sia solo un’occasionemondana. Noi ci impegniamoin cose diverse rispetto agli ulti-mi 30 anni di devastazione cul-turale, e anche il pubblico devesforzarsi un po’. Noi aiutiamo il

pubblico a capire e il pubblicoaiuta noi a fare».

Ha imparato qualcosa dalcast?

«Una compagnia bellissima:

faccio un cenno e loro mi seguo-no. L’altro giorno ho scopertouna cosa che non sapevo. Mihanno detto: “Maestro, i movi-menti per noi sono importantianche per memorizzare il can-to”. Allora ho fatto degli schemicalcistici e loro hanno esegui-to».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

“Mi chiamano perportare a teatropersone che non civanno. Perciò mivoglio divertire”

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RAI 1 RAI 2 RAI 3 DEEJAY TVCANALE 5 ITALIA 1 RETE 4 LA SETTE

MTV

PER SAPERNE DI PIÙwww.coldplay.comwww.youtube.com/watch?v=tREkwlGfIcc

IL FINALE fantasmagorico di Fiorelloha riportato nella giusta dimensionela presunta sfida lanciata da Checco

Zalone. Non può esserci ovviamentecontesa tra uno il cui destino è finire nelconsumo frammentato di youtube e lacentralità fiorelliana. C’è da rimpiange-re che intorno al pugliese non sia statocostruito un prodotto che lo esaltasseinvece di disperderlo, ma quelli della tv sono strani, tutti. Soprattutto quei diri-genti che hanno deciso che la tv genera-lista è risorta, basta un Fiorello e tutte le

altre sere diventano bellissime in auto-matico. Invece Fiore ha chiuso e si tornaalla solita sbobba: i numeri pazzeschicollezionati servono poi a fare media direte (una cosa del genere: io e l’Aga Khanabbiamo un sacco di soldi). E perse-guendo questa logica da industria ca-searia si perde di vista la realtà e non si fanemmeno saltare una fiction qualsiasiper mandare in diretta Mario Monti,Fornero e gli altri, ovvero il più grandespettacolo durante il weekend.

CANALE 5

Zalone nel“Restoumileworldshow”

CANAL GRANDE DI ANTONIO DIPOLLINA

CONTRO FIORELLO, ZALONE NON È IN PARTITA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MEDIASET PREMIUM

   S   A   T   E   L   L   I   T

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   D   I   G   I   T   A   L   E   T   E   R   R   E   S   T   R

   E

I cinema I intrattenimento

RAI

IRIS CIELO

SKY  [servizio a pagamento] 

I cinemamattina I cinemapomeriggio I cinema sera I cinema notte

I sport

FOX

I RAI 4 I PREMIUM

I MOVIE

I RAI 5

COLDPLAY LIVEColdplay live allaRoundhouse diCamden Town, aLondra lo scorsoluglio in occasionedell’iTunes Festi-val. Il gruppo di Ch-ris Martin è nelleclassifiche con l’al-bum “Mylo Xyloto”.

Italia 1 - 23.20

6.30 Il caffè di Corradino Mineo7.00 Tgr Buongiorno Italia7.30 Tgr Buongiorno Regione8.00  Agorà9.50 Dieci minuti di... program-

mi dell’accesso10.00 Rai 150 anni. La Storia sia-

mo noi11.00   Apprescindere. All’inter-

no: 11.10Tg3 Minuti12.00 Tg3 - Rai Sport Notizie

Meteo312.25 Tg3 Fuori Tg12.45 Le storie - Diario italiano -

con C. Augias13.10 La strada per la felicità - Tf14.00 Tg Regione

Tg Regione Meteo14.20 Tg3

Meteo314.50 Tgr Leonardo15.00 Tg3 L.I.S.15.05 Lassie (due episodi)- Tf15.55 Cose dell’altro Geo17.40 Geo & Geo. All’interno:

18.10 Meteo 319.00 Tg319.30 Tg Regione

Tg Regione Meteo20.00 La crisi. In 1/2 h20.20 Blob20.35 Un posto al sole21.05 Ballarò - con G. Floris23.10 Boris - Serie Tv0.00 Tg3 Linea Notte0.10 Tg Regione1.00 Meteo31.05 Gap1.35 Prima della prima2.05 Fuori orario. Cose (mai) vi-

ste2.10 Rainews

6.10 Unomattina caffè6.30 Tg1

Previsioni sulla viabilità / CCISS Viaggiare informati

6.45 Unomattina. All’interno:7.00 / 8.00 / 9.00 Tg1; al-l’internoChe tempo fa;7.30 Tg1 L.I.S. / 7.35 TgParlamento / 8.20 Tg1 Fo-cus / 9.30 Tg1 - Flash

10.55 Che tempo fa11.00 Tg111.05 Occhio alla spesa12.00 La prova del cuoco13.30 Telegiornale14.00 Tg1 Economia

Tg1 Focus14.10  Verdetto finale15.15 La vita in diretta - con M.

Liorni, M. Venier. All’inter-no: 16.50 Tg Parlamento;17.00 Tg1; 17.10 Chetempo fa

18.50 L’Eredità - con C. Conti20.00 Telegiornale20.30 Porta a Porta. A colloquio

con il Presidente del Consi-glio - Anteprima

21.10 Tutti pazzi per amore 3.Con E. Solfrizzi, A. Liskova,C. Natoli, R, MemphisTg1 60 secondi

23.15 Porta a Porta0.50 Tg1 Notte

Tg1 Focus1.20 Che tempo fa1.25 Sottovoce1.55 Scrittori per un anno2.25 Mille e una notte - Memo-

ria “Signora e Signore” -

6.00 Cuori rubati6.30 Cartoon Flakes

10.00 Tg2punto.itTg2

10.20 Tg2 Medicina 3310.30 Tg2 Sì, Viaggiare10.35 Tg2 Eat Parade10.40 Tg2 Non solo soldi10.45 Tg2 Costume e Società11.00 I fatti vostri - con G. Magal-

li, A. Volpe, M. Cirillo13.00 Tg2 Giorno13.30 Tg2 Costume e Società13.50 Medicina 3314.00 Italia sul Due - con L. Bian-

chetti, M. Infante16.10 Ghost Whisperer - Tf16.50 Hawaii Five-0 - Tf17.45 Tg2 Flash L.I.S.

Meteo217.50 RaiTg Sport18.15 Tg218.45 Numb3rs - Tf19.30 Squadra Speciale Cobra 11

- Tf20.25 Estrazioni del lotto20.30 Tg2 20.3021.05 Castle - Tf22.40 90° Minuto Champions23.30 Tg2

Tg2 Punto di vista23.45 Film: Out of Reach - di

Leong Po-Chih, con StevenSeagal, Matt Schulze, Nick Brimbie

1.00 Tg Parlamento1.10 Meteo21.15  Appuntamento al cinema1.20 Italia sul Due3.15 Tg2 Eat Parade

5.35 Peste e corna e gocce distoria

5.40 Giornalisti - Tf6.25 Media Shopping6.55 Zorro - Tf7.25 Starsky e Hutch- Tf8.20 Hunter - Tf9.40 R.I.S. Delitti imperfetti - Tf

10.50 Ricette di famiglia11.30 Tg4. All’interno: Meteo 412.00  Vie d’Italia notizie sul traffi-

co12.05 Detective in corsia- Tf13.00 La signora in giallo - Tf13.50 Il Tribunale di Forum ante-

prima14.05 Sessione pomeridiana: Il

Tribunale di Forum15.10 Hamburg Distretto 21 - Tf16.15 Sentieri - Soap16.50 Film: Un napoletano nel

Far West - di R. Rowland,con R. Taylor, E. Parker

18.55 Tg4. All’interno: Meteo19.35 Tempesta d’amore20.30 Walker Texas Ranger - Tf21.10 Law & Order: Unità speciale

- Tf23.10 Film: Attacco al potere -

di E.Zwick, con D. Washing-ton, A, Bening, B. Willis

1.30 Tg4 Night News1.55 Film: Rag. Arturo De Fan-

ti bancario-precario - diL. Salce, con P. Villaggio, C.Spaak, A. Mazzamauro

3.25 Media Shopping3.40 Film: Intrigo a Los Ange-

les - di R. Freemont, con M.Luger, L. Marina

12.05 Teen Cribs

13.00 Mtv News

13.05 Hitlist Italia - Daily

14.00 Mtv News

14.05 Scrubs

15.00 Mtv News

15.05 Ginnaste:Vite parallele

16.00 Made

17.00 Teen Mom

18.00 Disaster Date

19.00 Mtv News

19.05 Ginnaste:Vite parallele

20.00 My Life As Liz

21.00 Flash Prank 

22.00 Pranked

23.00 Speciale Mtv News

23.30 South Park 

0.30 I soliti idioti

1.30 Hitlist Italia- Daily

6.00 Tg La7MeteoOroscopoTraffico

6.55 Movie Flash7.00 Omnibus. All’interno: Tg

La79.40 Coffee Break, conduce Ti-

ziana Panella10.35 L'aria che tira, conduce

Myrta Merlino11.25 S.O.S. Tata (r)12.25 I menù di Benedetta, con-

duce Benedetta Parodi13.30 Tg La7 - Informazione

14.05 Film: I complessi - di DinoRisi, Franco Rossi, Luigi F.D’Amico, con Alberto Sor-di, Ugo Tognazzi, NinoManfredi

16.15  Atlantide - Storie di uomini

e di mondi, conduce GretaMauro

17.25 Movie Flash17.30 The District - Tf19.20 G' Day - di Geppy Cucciari20.00 Tg La720.30 Otto e mezzo, conduce Lil-

li Gruber21.10 S.O.S. Tata (replica)0.10 Tg La70.20 (ah)iPiroso1.15 Prossima fermata1.30 Movie Flash1.35 G’Day (r)2.10 Otto e mezzo (r)2.50 La7 Colors

6.50 Cartoni animati8.30 Una mamma per amica

(due episodi) - Tf10.35 Grey’s Anatomy (due epi-

sodi) - Tf12.25 Studio aperto / Meteo13.00 Studio Sport13.40 I Simpson14.35 Cartoni animati15.00 Big Bang Theory - Sitcom15.35 No Ordinary Family - Tf16.25 La vita secondo Jim - Sit-

com16.50 Giovani campionesse - Tf17.45 Dragon Ball - Cartoni

18.30 Studio ApertoMeteo19.00 Studio Sport19.25 Dr. House - Medical Divi-

sion - Tf20.20 C.S.I. Scena del crimine - Tf21.10 Film: Cambia la tua vita

con un click - di F. Coraci,con A. Sandler, K. Beckin-sale, C. Walken

23.20 Coldplay: iTunes Festival1.00 Poker1mania1.50 Studio aperto - La giornata2.05 Highlander (due episodi)-

Tf3.35 Media Shopping3.50 Film:   The Tracker - La

guida - di R. De Heer, conD. Gulpilil, G. Sweet

5.25 Media Shopping5.40 True Jackson, VP- Sitcom6.05 Media Shopping

14.00 Lorem Ipsum14.20  Via Massena 215.00 The Flow15.55 Deejay Tg16.00 Popcake17.30 Rock Deejay18.30 Deejay Tg18.35 Platinissima presenta:

Good Evening20.00 Lorem Ipsum20.15  Via Massena 221.00 Iconoclasts22.00 Deejay chiama Italia23.30 Lorem Ipsum23.45 Queen Size0.15 Shuffolato 2.0

6.00 Prima pagina7.55 Traffico / Meteo5 /Borse e

Monete8.00 Tg5 Mattina8.40 La telefonata di Belpietro8.50 Mattino Cinque. Conduco-

no F. Panicucci, P. Del Deb-bio

9.55 Grande Fratello10.00 Tg5 Ore 1010.05 Mattino Cinque11.00 Forum13.00 Tg5

Meteo513.40 Beautiful14.10 Centovetrine14.45 Uomini e donne16.15  Amici16.55 Pomeriggio Cinque18.05 Tg5 Minuti18.10 Pomeriggio Cinque18.50  Avanti un altro! - con P. Bo-

nolis20.00 Tg5

Meteo520.30 Striscia la notizia - La voce

della contingenza21.10 Il delitto di via Poma. Con

Silvio Orlando, Giulia Bevi-lacqua, Massimo Popolizio

23.30 Matrix1.30 Tg5 - Notte

Meteo52.00 Striscia la notizia (r)2.20 Uomini e donne (r)3.45 Media Shopping4.00  Amici (r)5.00 Grande Fratello5.15 Tg5 Notte (r) / Meteo5 Notte5.45 Media Shopping

09.30 Sono il Numero Quattro - di D. Carus oSky Cinema 1 HD

10.30 Lui è peggio di me - di E. OldoiniSky Cinema Hits HD

11.20 Il cacciatore di ex - di A. TennantSky Cinema 1 HD

12.10 Il comandante - di P. HeuschSky Cinema Classics

12.50  Viaggio nella vertigine - di M. GorrisSky Cinema Passion

12.50 Il Missionario - di R. DelattreSky Cinema Comedy

13.15 Wall Street - di O. StoneSky Cinema 1 HD

13.45 Deadly Impact - di R. KurtzmanSky Cinema Max HD

13.55 Domenica d'agosto - di L. Emmer

Sky Cinema Classics14.40 Baciami ancora - di G. Muccino

Sky Cinema Passion15.15 La mia droga si chiama Julie

di F. TruffautSky Cinema Classics

15.50 Prova a volare - di L. Cicconi MassiSky Cinema Family HD

16.00 Tutto l'amore del mondo-di R. GrandiSky Cinema Comedy

17.25 Rat Race - di J. ZuckerSky Cinema Family HD

18.40 Funny Lady - di H. RossSky Cinema Classics

19.10 La valigia sul letto - di E. TartagliaSky Cinema Comedy

19.15 Trappola d'amore - di M. Rydell

Sky Cinema Passion19.20 Benvenuti al Sud - di L. Miniero

Sky Cinema Hits HD21.00 Il pistolero - di D. Siegel

Sky Cinema Classics21.00 L'ultimo dominatore dell'aria

di M. ShyamalanSky Cinema Family HD

21.00 48 ore di terrore - di G. ErschbamerSky Cinema Max HD

21.00 Letters to Juliet - di G. Winick Sky Cinema Passion

21.00 Il ritorno del Monnezza - di C. VanzinaSky Cinema Comedy

21.10 Cinema verite - di S. BermanSky Cinema 1 HD

21.10 Le spie - di B. Thomas

Sky Cinema Hits HD22.40 Mariti - di J. Cassavetes

Sky Cinema Classics22.40 Lezioni Di Sesso - di S. Gutierrez

Sky Cinema Comedy22.50 La lista dei clienti - di E. Laneuville

Sky Cinema 1 HD22.50 La banda dei coccodrilli...- di C. Ditter

Sky Cinema Family HD22.50 I poliziotti di riserva - di A. McKay

Sky Cinema Hits HD22.50 Men In The City - di S. Verhoeven

Sky Cinema Passion23.00  Attrazione mortale - di K. Cauthen

Sky Cinema Max HD00.25 Wall Street - di O. Stone

Sky Cinema 1 HD

19.30 Bollettino SportivoEurosport 219.30 Champions League Prepartita

Diretta Sky Sport 1 HD19.30 Champions League Prepartita

Diretta Sky Sport 3 HD19.30 Champions League Prepartita

Diretta Sky Supercalcio HD19.45 Basket: Una partita Eurocup Diretta

Eurosport 219.45  Volley: Cina - Brasile CdM

Femminile ReplicaSky Sport Extra20.00 Biliardo: Campionato Regno Unito

Diretta EuroSport HD20.45 Calcio: Viktoria Plzen - Milan UEFA 

Champions League Diretta, DolbyDigital Sky Sport 1 HD

20.45  Volley: Iran - Italia CdM MaschileReplicaSky Sport 2 HD

20.45 Calcio: Chelsea - Valencia UEFA Champions League Diretta, DolbyDigital Sky Sport 3 HD

20.45 Calcio: Diretta Gol ChampionsLeague DirettaSky Supercalcio HD

21.00  Volley: Italia - Brasile CdMFemminile ReplicaSky Sport Extra

21.30 Biliardo: Campionato Regno UnitoDiretta Eurosport 2

22.45 Champions League Postpartita

DirettaSky Sport 1 HD22.45  Vela: Diario di Bordo Sky Sport 2 HD22.45 Calcio: Viktoria Plzen - Milan UEFA 

Champions League Sky Sport 3 HD22.45  Volley: Italia - Serbia CdM

Femminile Replica Sky Sport Extra22.45 Champions League Postpartita

DirettaSky Supercalcio HD23.00 Motori: GTA Road to Dubai

EuroSport HD23.00 Basket: Una partita Eurocup

Differita Eurosport 223.00  Altri: The Ultimate Fighter Reality

Sky Sport 2 HD

23.15 Watts ReplicaEuroSport HD23.30 (E' sempre) Calciomercato Diretta

Sky Sport 1 HD23.30 (E' sempre) Calciomercato Diretta

Sky Supercalcio HD23.50 Nissan The QuestSky Sport 2 HD00.05 Poker: Women's World Open

PartyPoker.net Sky Sport 2 HD00.15 Equitazione: Horse Racing Time

ReplicaEuroSport HD00.15  Azzurro Forte Sky Sport Extra00.30 Night News Eurosport 200.30 Highlights Champions League

Sky Sport 1 HD

10.15 MegastruttureNational Geographic Channel

10.45 I Griffin Fox HD10.55 Life on Mars Fox Crime HD11.15 Tutto in famiglia Fox HD11.40 Kitchen in Love Fox Life11.45 Mystery Files

National Geographic Channel11.55 Otto sotto un tetto Fox Retro12.15 Indagini ad alta quota

National Geographic Channel12.35 Will & Grace Fox Life13.00 Grey's Anatomy Fox Life13.10 Dog Whisperer

National Geographic Channel

13.30 La Tata Fox Retro14.10 Megastrutture

National Geographic Channel14.30 Tre cuori in affitto Fox Retro14.40 Megafabbriche

National Geographic Channel15.15 'Til Death - Per tutta la vita Fox HD15.30 Law & Order: Fox Crime HD15.40 Gli indimenticabili di Nat Geo

National Geographic Channel16.10 Tutto in famigliaFox HD16.25 Kitchen in Love Fox Life16.45 Dog Whisperer

National Geographic Channel17.00 Missione ImpossibileFox Retro

17.20 N.C.I.S. - Fox Crime HD17.50 La Rivoluzione Industriale

National Geographic Channel18.10 Off the Map Fox Life18.30 Tutto in famiglia Fox HD18.50 Megastrutture

National Geographic Channel19.05 Medium Fox Life19.30 La TataFox Retro19.55 Megafabbriche

National Geographic Channel20.05 C.S.I. Miami Fox Crime HD20.35 I Simpson Fox HD20.55 Drugs Inc.

National Geographic Channel

21.00 Body of Proof Fox Life21.00 Moonlighting Fox Retro21.50 Terra NovaFox HD21.55 Prigionieri di viaggio

National Geographic Channel22.45  American Horror StoryFox HD22.50 N.C.I.S. - Unità anticrimine

Fox Crime HD23.00 Megastrutture

National Geographic Channel23.30 Happy Days Fox Retro23.40 S.O.S. Tata Fox Life0.00 Tre cuori in affitto Fox Retro0.00 Tabù National Geographic Channel0.30 Lie to Me Fox HD

6.20 Maddecheaò6.30 La situazione comica6.50 30 Rock - Serie Tv7.35 Being Erica - Serie Tv8.15 90210 - Serie Tv9.00 One Tree Hill - Serie Tv9.40 Desperate Housewives - Serie Tv

10.30 Brothers and Sisters - Serie Tv11.15  Alias - Tf11.55 Lost World - Serie Tv12.40 Medium13.25 Desperate Housewives - Serie Tv14.10 Brothers and Sisters - Serie Tv14.55  Alias - Tf15.40 90210 - Serie Tv16.25 One Tree Hill - Serie Tv17.10 Being Erica - Serie Tv17.55 Legend of the Seeker - Serie Tv18.40 Lost World - Serie Tv19.25 Doctor Who - Serie Tv20.25 Supernatural - Serie Tv21.10 Film: The Mith - Il risveglio di un

eroe - di S. Tong, con J. Chan23.05 Il male cabaret - Rubrica23.10 Film: Undisputed - di W. Hill, con W.

Snipes, V. Rhames0.40  Appuntamento al cinema0.45 Wonderland - Magazine1.00 Film: Timecop - di P. Hyams, con J.

Claude Van Damme1.55  Appuntamento al cinema2.25  Alias - di Tf3.05 Lost World - Serie Tv3.50 Doctor Who - Serie Tv

8.20 Un medico in famiglia - Tf9.20 Ho sposato uno sbirro - Tf

10.20 Medicina generale - Tf11.20 Incantesimo - Soap12.15 Raccontami - Serie Tv13.15  Andata e ritorno - Sitcom13.30 Un medico in famiglia - Tf14.25 Ho sposato uno sbirro - Tf15.20 Orgoglio - Tf16.15  Appuntamento al cinema16.20 Raccontami - Serie Tv17.10 Medicina generale - Tf18.00 Incantesimo - Soap18.50 Ho sposato uno sbirro - Tf20.05 Un medico in famiglia - Tf21.00 Un caso di coscienza - Tf22.50 Film: Crimini 2 - Mork e Mindy di S.

Sollima0.40 Un caso di coscienza

7.20 Film: La nave dei folli- di S. Kramer,con V. Leigh, S. Signoret

9.50 Film: Sapore di mare 2 - di B. Cortini,con E. Giorgi, I. Ferrari, M. Ciavarro

11.40 Film: Spaghetti House - di G. Paradisi,con M. Manfredi, L. Gullotta

13.25 Film: L’Avaro - di T. Cervi, con A. Sordi,L. Antonelli

15.20 Film: Irene - di I. Calberac, con C. DeFrance, B. Putzulu

17.30 Film: Due uomini e una dote - di M.Nichols, con W. Beatty, S. Channing, J.

Nicholson

19.00 Film: La febbre - di A. D’Alatri, conFabio Volo, Valeria Solarino21.00 Film: Elizabethtown - di C. Crowe, con

O. Bloom, K. Dunst, S. Sarandon23.10 Film: Anything for her - di F. Cavaye,

con V. Lindon0.45  Appuntamento al cinema0.50 Film: L’amore sospetto - di E. Carrere,

con V.Lindon, E. Devos2.10 Film: Il resto della notte - di F. Munzi,

con A. Recoing, S. Ceccarelli3.55 Film: Elephant - di G. Van Sant, con A.

Frost, E. Deulen5.15 Film: Sherlock Holmes - L’artiglio

scarlatto- di R. W. Neill

14.35 David Letterman Show15.20  Appuntamento al cinema15.25 Cool Tour16.00 Les Nouveaux Explorateurs16.55 Top 517.05 Gordon Ramsay’s F- World18.05  Avventure immobiliari19.00 David Letterman Show19.50 Dreams Road: Australia 120.45 Passepartout21.15 5 buoni motivi21.20 Film: K-Pax da un altro mondo - di I.

Softley, con K. Spacey, J. Bridges23.20 David Letterman Show0.05 Cool Tour0.35 L’arte di arrangiarsi1.30 Top 5

9.20 The Clique - di M. Lembeck Premium Cinema Emotion

10.20 Moonwalker - di J. KramerStudio Universal

11.25 Shutter Island - di M. ScorsesePremium Cinema Energy

12.05 Free Willy - di W. GeigerPremium Cinema

13.15 Quarto potere - di O. WellesStudio Universal

13.45 Green Zone - di P. GreengrassPremium Cinema Energy

14.00 Somewhere - di S. CoppolaPremium Cinema

15.00  Autumn in New York - di J. ChenPremium Cinema Emotion

15.45 Diamond 13 - di G. BehatPremium Cinema Energy

16.50 Invictus - L’invincibile - di C. EstwoodPremium Cinema Emotion

17.25 La Mummia - di S. SommersPremium Cinema

18.10 Cuori ribelli - di R. Howard

Studio Universal19.10 Pleasantville - di G. Ross

Premium Cinema Emotion21.15 Boogeyman -L’uomo nero - di S. Kay

Premium Cinema Energy21.15 Insider - Dietro la verità - di M. Mann

Studio Universal21.15 Calendar Girls - di N. Cole

Premium Cinema Emotion21.15 Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni

di W. AllenPremium Cinema

22.50  Venom - di J. GillespiePremium Cinema Energy

23.05 Hellboy: The Golden Armydi G. Del ToroPremium Cinema

23.10 Rapimento e riscatto - di T. HackfordPremium Cinema Emotion

0.05 Cape Fear - Il promontorio della paura- di M. ScorseseStudio Universal

08.10 Hamburg Distretto 21 - Tf Steel09.10 ER - Medici in prima linea - Tf Joi09.50 Non sopporto più... i miei genitori Mya10.45 Packet to the Rafters - Tf Joi11.10 Haven - TfSteel12.20  Veronica Mars - Tf Mya12.30 Camelot - Tf Joi1310 Whatever Lola Wants - Tvm Mya13.40 Moonlight - Tf Steel15.10 Monk- TfJoi16.05 Il cavaliere oscuro - Film Joi16.45 Mike & Molly - Sitcom Steel17.20 Sea of Dreams -Tvm Mya18.20 Ris Roma 2 Delitti imperfetti - TfSteel19.35 Close to Home - Tf Mya20.20 Camelot - Tf Joi20.25 Close to Home - Tf Mya21.15 The Vampires Diaries - Tf Mya21.15 Haven - TfSteel21.15 Miami Medical - Tf Joi22.55 Single by Contract - Tvm Mya22.55 Knight Rider - Tf Steel23.10 Dr. House - Tf Joi

10.05 Film: 7 donne d’oro contro due 07 - di V. Cascino, con L. Paoli,M. Hargitay, M. Vincent, V. Cascino

11.50 Film: Acquasanta Joe - di M. Gariazzo, con L. Tate, Ty Har din13.30 Note di cinema13.40 Film: Virus - di J. Bruno, con J. Lee Curtis, W. Baldwin15.30 Iris la settimana - Le novità in scena15.45 Film: Rag. Arturo De Fanti bancario precario - di L.Salce,

con P. Villaggio, C. Spaak, A. Mazzamauro17.30 Note d’arte17.35 Film: L’incredibile volo - di C. Ballard con J. Daniels, D. Delaney19.30 Criminal Intent - Tf21.15 Film: Fantozzi - di L. Salce, conP. Villaggio, A. Mazzamauro23.10 Film: Ti amerò... fino ad ammazzarti-di L. Kasdan, con K. Kline0.55 Miniserie: Il mostro di Firenze - di A.Grimaldi, con E.

Fantastichini, N. Grimaudo

13.00 Gli Sgommatio13.10 Hell's Kitchen14.00 Masterchef Magazine14.30  Voglio vivere così15.30 Dog Whisperer con Cesar Millan16.30 Project Runway - Taglia, cuci... sfila!17.30  Voglio vivere così18.30 Masterchef Magazine19.00 Hell's Kitchen20.00 Dog Whisperer con Cesar Millan21.00 Project Runway - Taglia, cuci... sfila!22.00 SuxBad - Tre menti sopra il pelo00.00 Sky Tg24 Notte00.30 Gli Sgommati00.45 Sex Therapy

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SPORTMARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011

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Gruppo E

Chelsea-Valencia

Genk-Bayer Lev.

Gruppo F

Olympiacos-Arsenal

Borussia D.-Marsiglia

Gruppo G

Porto-Zenit

 Apoel-Shakhtar D.

Gruppo H

Barcellona -Bate B.

V. Plzen-Milan

classifica P t G V N P G f G s

Bayer Lev. 9 5 3 0 2 7 7

Genk 2 5 0 2 3 1 15

8 5 2 2 1 10 4

 Valencia 8 5 2 2 1 12 4

classifica P t G V N P G f G s

Olympiacos 6 5 2 0 3 5 5

 Arsenal 11 5 3 2 0 6 3

Marsiglia 7 5 2 1 2 4 2

Borussia D. 4 5 1 1 3 4 9

classifica P t G V N P G f G s

Porto 7 5 2 1 2 7 7

Shakhtar D. 2 5 0 2 3 4 8

 Apoel 9 5 2 3 0 6 4

Zenit 8 5 2 2 1 7 5

classifica P t G V N P G f G s

Barcellona 13 5 4 1 0 16 4

Milan

qualificate

8 5 2 2 1 9 6

Bate Borisov 2 5 0 2 3 2 10

 V. Plzen 4 5 1 1 3 2 9

OggiOggi

Chelsea

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Gruppo A

Villarreal-Napoli

Man. City-Bayern

Gruppo B

Inter-Cska M.

Lille-Trabzonspor

Gruppo C

Basilea-Man. Utd

Benfica-Otelul G.

Gruppo D

 Ajax-Real Madrid

Dinamo Z.-Lione

classifica P t G V N P G f G s

Napoli 8 5 2 2 1 8 6

 Villarreal 0 5 0 0 5 2 12

Bayern M. 13 5 4 1 0 11 4

Man. City 7 5 2 1 2 7 6

classifica P t G V N P G f G s

Cska M. 5 5 1 2 2 7 7

Inter 10 5 3 1 1 7 5

Lille 5 5 1 2 2 6 6

Trabzonspor 6 5 1 3 1 3 5

classifica P t G V N P G f G s

Basilea 8 5 2 2 1 9 9

Man. Utd 9 5 2 3 0 10 6

Benfica 9 5 2 3 0 7 4

Otelul Galati 0 5 0 0 5 3 10

classifica P t G V N P G f G s

Real Madrid 15 5 5 0 0 16 2

 Ajax 8 5 2 2 1 6 3

Dinamo Z. 0 5 0 0 5 2 15

Lione 5 5 1 2 2 2 6

DomaniDomani qualificate

Doppiogioco

Champions, stasera rossoneri a Pragagià qualificati (“sarà un allenamento”)

Galliani ieri sera ha cenato a Milanocol manager dell’attaccante

Milan allegro in CoppaGalliani chiude con TevezDAL NOSTRO INVIATO

ENRICO CURRÒ

PRAG A

Se Galliani ieri ha preferitoalla vigilia di Viktoria-Mi-lan la cerimonia per l’in-gresso nella Hall of fame

della Figc, lui che non si perdevauna trasferta europea da una ven-tina d’anni, significa che cena cicova: quella da Giannino a Milanoieri sera con Joorabchian, il pro-curatore di Tevez. La confessioneè stata pubblica. «Siamo autoriz-zati dal City a trattare col managerdi un suo giocatore». Si conosco-no sia la proposta a Tevez (3 mi-

lioni netti fino a giugno, poi 5 perle stagioni a seguire), sia l’obietti-vo del prestito gratuito, sia la ri-chiesta del club inglese, in veritàirritato: 4 milioni per il prestito fi-

no a giugno, più 20 per la cessionedefinitiva dopo l’estate. Dopodo-mani si saprà se il Napoli sarà riu-scito a eliminare Mancini dallaChampions e sarà noto anche ildestino di Tevez: il Milan lo vuolein ritiro il 29 dicembre a Dubai.

Nel frattempo qui si gioca, allo

stadio Eden, e la partita è il para-diso degli allenatori, come con-ferma Allegri: «Un buon allena-mento». Soltanto l’etichetta –Champions – è la stessa del duellodi due settimane fa col Barcello-na, perso sì, ma ammantato d’epi-ca. Già qualificato agli ottavi comesecondo del girone, il Milan ri-schia più per il prato sconnesso(«un disastro» secondo Ambrosi-ni) che per il risultato. «Mica vero:le sconfitte danno sempre fastidioe abbiamo imparato la lezione

dell’anno scorso», sostiene l’alle-natore: ha in mente lo 0-2 casalin-go con l’Ajax, capolinea di Ronal-dinho. Più che altro non darebbefastidio la vittoria: vale 800 milaeuro e permetterebbe a Galliani dicontinuare a prendersela con lesquadre italiane di Europa Lea-gue per il loro distratto approccioal torneo, dal quale discende ilcrollo nella classifica Uefa. Ognipartita è fondamentale per il coef-ficiente: non bastano la qualifica-zione certa delle due milanesi,

quella possibile del Napoli e quel-la probabile dell’Udinese in Euro-pa League, dove la Lazio è appesaalle disgrazie altrui.

Solo che non è semplice impe-gnarsi sempre al massimo. Il Bar-cellona, ad esempio, nemmeno ciprova: al Camp Nou, contro il Ba-te Borisov, Guardiola rinuncia ai13 migliori, Messi e Xavi in testa, invista del “clasico” della Liga, saba-to al Bernabeu col Real Madrid.

 Allegri sceglie un ibrido, già privocom’è di Nesta, Abbiati, Van

Bommel e Aquilani, squalificato aposteriori dall’Uefa: l’arbitroStark gli aveva risparmiato colBarça il cartellino giallo (da espul-sione), destinato per errore alquasi sosia Nesta.

L’allenatore ancora in attesa dirinnovo fino al 2014 («ma è solouna formalità», garantisce Gallia-ni) lancia dunque Mexès, che nongioca da marzo, ma risparmiaThiago Silva e Abate. Custodiscein panchina anche il preziosissi-mo Ibra, che gradisce il ruolo co-

me una doccia gelata al Polo Nord:«Il Pallone d’Oro va agli altri? Tan-to io mi sento il numero uno». Agliocchi di Allegri la coppia Pato-Ro-binho è troppo bisognosa di gol.«Però Robinho non deve preoc-cuparsi: le occasioni facili si pos-sono sbagliare, per me conta ilrendimento. E Pato sarà il vero ac-quisto di gennaio, finora non haquasi mai giocato». Tra gli eventicollaterali figurano il debutto deldiciannovenne terzino destro DeSciglio - con i centrocampisti Cri-

 

Spazio a chi hagiocato meno, inavanti Robinhoe Pato: “Loro hannobisogno dei gol”

Hall of Fame E Platini stuzzica i rossoneri“Contro la Juve li vedo male”FULVIO BIANCHI

FIRENZE

«Come la vedo fra Ju-ve e Milan? La ve-do male per il Mi-lan…»: non ri-

nuncia al gusto della battuta Mi-chel Platini e figuriamoci se Arri-go Sacchi, l’innovatore, si tira in-dietro: «Le squadre che midivertono di più? La Juve e il Pe-scara». Proprio così, il Pescara.

Bella atmosfera a Firenze, a Palaz-zo Vecchio: nasce la “Hall of Fa-me” del calcio, davanti all’ex arbi-tro Matteo Renzi («Ero scarso, perquesto ho fatto il sindaco»). C’è ilgotha dello sport: Petrucci, Abete,

 Abodi, Macalli, Ulivieri, Nicchi,Prandelli, Albertini, Tommasi,

 Valentini. Premiati: Platini, Gal-liani, Collina, Lippi, Sacchi, Ro-berto Baggio e Riva (unico assen-te). Baggio aspetta che il consigliofederale approvi il suo piano di ri-lancio del settore tecnico (ma nonse ne parla il 20 dicembre), lanciala Juve verso lo scudetto («Ha tut-

to per andare sino in fondo») ecerca di rincuorare l’Inter («Nonme l’aspettavo così giù ma ha igiocatori per risalire»). Platininon pensa, per ora, alla poltronadi Blatter e nemmeno è stupito dalfatto che Havelange si sia autoso-speso da membro Cio per evitare

l’allontanamento, perché becca-to con le mani nel sacco quandoera n.1 della Fifa (ora tocca ad altridue dirigenti, di cui uno impor-tantissimo del mondo del calcio).«Già — sospira Roi Michel — chevolete che dica: capita… L’Euro-peo 2012? Sarà una bellissima edi-

zione, io avevo votato Italia. Se so-no qui lo devo alla Juve dove hoimparato tante cose: da Prandellia giocare a carte e dal Trap ad… at-taccare. E poi, se fossi stato italia-no avrei vinto anche il Mundial‘82» Ovazione del pubblico. Lippicerca una panchina di prestigio

ed è sorpreso nel vedere «duebandiere come Del Piero e Totti inpanchina». Sacchi spezza il panedel suo calcio («Le squadre devo-no essere padrone del campo edel gioco, la Nazionale di Prandel-li lo è e il Milan sta ritrovando lesue caratteristiche») ma a diver-tirlo sono soprattutto Conte e Ze-man. Il designatore europeo Col-lina è soddisfatto dei due arbitr i diporta (li vedremo anche a Eu-ro2012) e aspetta che l’Internatio-nal Board cancelli la regola che

penalizza con rosso e rigore (vedi Antonioli e Juan) un fallo da ulti-mo uomo in area. I britannici sisono messe di traverso. E contanoloro. Più Blatter, che annuncia latecnologia contro il gol-fantasmadal Mondiale 2014. Ma sarà vero?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Arrigo Sacchi

Le squadre devono

essere padrone delcampo e del giocoQuelle che oggi midivertono di più? I bianconeri e il Pescara

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 Amelia1

 Ambrosini23

Seedorf10

Nocerino22

Jiracek20

Petrzela11

Pilar6

Horvath10

Kolar26

Cech24

(4-3-1-2)all. Allegri

(4-5-1)all. Vrba

Tv ore 20.45: Sky Sport1, Sky Calcio1;

Dt Premium Calcio e Hd2

 Arbitro

 Vad(Ungheria)

Quote

1:2.95 X:3.252:2.30

Limbersky8

Bystron18

Cisovsky28

Rajtoral27

Taiwo2

Bonera25

Emanuelson28

Bakos23

Pato7

Robinho70

Mexés5

De Sciglio52

oggi - Viktoria Plzen-Milan ore 20.45

stante (16 anni) e Innocenti (18) inpreallarme - e la prova della veritàper Taiwo, incognita del mercatodi gennaio, come Montolivo («senon rinnova con la Fiorentina, va-luteremo», Galliani dixit).

Pure Vrba, l’allenatore del Vik-toria, ha grattacapi di mercato. Ilgioiellino Pilar, in prestito dal-l’Hradec Kralove, ha firmato col

 Wolfsburg senza autorizzazionee il caso qui spopola, assieme al-la vicenda dei biglietti per Euro2012: la Nazionale giocherà nella

vicina Wroclaw, ma per i tifosi ce-chi ci sono solo 6400 biglietti. Al

  Viktoria manca un centimetroper il terzo posto della qualifica-zione all’Europa League. «Bastaun punto o anche nessuno, se ilBarcellona fa il suo dovere col Ba-te». Così ha intimato Vrba, dopoessere caduto rovinosamentedal tavolo delle interviste: forseper l’emozione di chi la Cham-pions non è ancora abituato afrequentarla.

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3° ANNO

 AL CITY 

Carlos Tevez,27 anni,prima delCity hagiocato conBoca Juniors,Corinthians,West Ham eManchesterUtd. Èarrivato alCity nel 2009:per lui 53 golin 89 gare

Le quote bwin delle altre partite

Queste le quote bwin sugli altri incontri diChampions League che si giocheranno questa sera.Gruppo EChelsea-Valencia: 1: 1.70; X: 3.70; 2: 4.50;Genk-Bayer Leverkusen: 1: 6.75; X: 4.20; 2: 1.44.Gruppo F

Olympiacos-Arsenal: 1: 1.91; X: 3.50; 2: 3.70;Borussia D.-Marsiglia: 1: 1.60; X: 3.80; 2: 5.25.Gruppo GPorto-Zenit: 1: 1.62; X: 3.80; 2: 5.00;

 Apoel-Shakhtar: 1: 2.15; X: 3.25; 2: 3.25.Gruppo HBarcellona-Bate: 1: 1.22; X: 6.00; 2: 10.50.

2 punti ogni vittoria

4 punti partecipazione faseai gironi Champions

1 punto ogni pareggio

 metà nelle qualificazioni e spareggi

dagli ottavi alla finale di Champions edai quarti alla finale di Europa Leagueun punto extra ogni turno

Sistema punti

1 Inghilterra 79.1602 Sp ag na 72.3 29

3 Germania 68.186

4 Italia 55.124

5 Portogallo 51.013

6 Franc ia 50.511

Ranking attuale

4 punti qualificazione agliottavi Champions

Clasico e Pallone d’oro

Messi-Ronaldo senza fineSvelati i finalisti del premio, Leo favorito

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MAURIZIO CROSETTI

Sono rimasti in tre, ma ècome se fosse uno solo. IlPallone d’Oro lo vinceràMessi al novantanove

per cento, oppure Xavi, oppureCristiano Ronaldo: questa la li-sta finale di France Football e Fi-fa, in attesa della proclamazionedel 9 gennaio a Zurigo. Ma tuttoil mondo sa che Messi avrà il suoterzo premio consecutivo, co-me Cruyff, Platini e Van Basten.

Lo avrà perché è il più fantasio-so, il più geniale, il più bello davedere. E la sua serie è destinataa continuare fino a dove mainessuno arrivò.

Sembra una corsa a tre, inve-ce è un derby: Barcellona (Mes-si, Xavi) contro Real Madrid (Cri-stiano Ronaldo), e succede pro-prio nella settimana che porteràal duello del “Bernabeu”, sabatosera. L’ultimo capitolo di un ro-manzone popolare, una storiad’appendice dove non manca-no passioni, amori, tradimenti,gloria e dolore. Di solito, il Barçaguarda il Real dall’alto, invecestavolta è indietro di tre punti

(ma con una gara giocata in più),lento come mai in campionatoda quando lo governa Guardio-la. E per Mourinho è l’occasioneper lenire quei cinque segni infaccia, una sberla più che una“manita”, insomma il 5-0 delloscorso inverno. Incancellabile,non incurabile.

L’arte di Messi, le architetturedi Xavi, le finte di Cristiano Ro-naldo: quasi lo stesso trio del-l’anno scorso, quando Iniesta,altra gemma del Barcellona, sta-va al posto di Ronaldo. Sarebbebello, e quasi impossibile, se peruna volta il Pallone d’Oro andas-se alla sostanza di Xavi, il centro-campista più completo e decisi-vo del pianeta, anima del Barcel-lona e della Spagna campione

del mondo, metronomo umanodi quel meccanismo perfettoche si chiama tique-taque. For-midabile campione, meno evo-cativo però dell’erede di Mara-dona e del superman di Madrid.Che poi Xavi sia l’unico spagno-lo dei tre, dentro il doppio derby di Spagna (Messi è argentino,Cristiano Ronaldo portoghese)è un dettaglio che non sposta ilgusto dei giurati, né il destino dei

candidati. Messi sarà, perché sì.Non è solo suggestione esteti-

ca quella che vedrà Messi e Cri-stiano Ronaldo arrivare primo esecondo, in un voto che avrà icontorni del plebiscito. Perché idue sono anche i fuoriclasse piùpresenti tra i grandi d’Europa,gli irrinunciabili ai quali Guar-diola e Mou (guarda caso, finali-sti per il titolo di miglior allena-tore insieme a nonno Ferguson)

concedono sempre il massimodei minuti. Mai fuori squadra,mai fuori dal gioco. Gemelli an-che nella formidabile voracitàd’area: identico il numero di golsegnati, 17, anche se nessunodei due è una prima punta. Il lo-ro calcio è variazione sul temadella bellezza, inarrivabile Mes-si per levità, unico Ronaldo pertecnica e potenza insieme, estroe velocità mai vista. Il vero sognosarebbe ammirarli nella stessasquadra, magari prima o poisuccederà. Nell’attesa, ci si puòcollegare sabato col “Bernabeu”(«Sarà una partita fantastica –dice la pulce – e noi sappiamoperfettamente cosa fare per nonperderla, i premi individuali val-gono meno dei risultati dellasquadra»), e godersi il massimoche il calcio possa offrire dentroun forziere più che uno stadio,dove sarà d’oro ogni pallone.

Ronaldo e Messi durante Barça-Real del 29 novembre 2010

C’è anche Xavi. Il 9gennaio l’argentino

potrebbe affiancareCruyff, Platini e VanBasten con 3 trofei

La curiosità

Iniesta azionista

dell’Albacete

BARCELLONA — An-dres Iniesta diventa l’a-zionista di maggioranzadell’Albacete, club di ter-za divisione spagnola edove il giocatore ha mos-so i primi passi prima dipassare alla Masia blau-grana. Il giocatore delBarça ha acquistato 7mi-la azioni per 420mila eu-ro. Suo padre, Josè An-tonio, sarà coinvolto di-rettamente nella societàdove ricoprirà il ruolo divicepresidente del CdA.

Blatter

“Mondiali 2014, tecnologia contro i gol fantasma”Inter

Voci sull’addio a febbraio di Branca. Torna Oriali?MILANO — L’Inter proprio non va e tornano d’attualità le voci sunuovi assetti in seno alla dirigenza. Starebbe per tramontare l’e-ra di Marco Branca, dt dal 2003: potrebbe lasciare a febbraio. Persostituirlo si fa il nome di Pantaleo Corvino, ds della Fiorentina, edei rientranti Oriali e Materazzi. Nella foto, Massimo Moratti.

BARCELLONA — Dai prossimi Mondiali via libera alla tecnologia: inBrasile verranno utilizzate nuovi sistemi per evitare gol fantasma oreti convalidate ingiustamente. Lo ha detto il presidente della Fifa,Sepp Blatter (foto), in un’intervista rilasciata al quotidiano spagno-lo El Mundo Deportivo: «L’edizione del 2014 utilizzerà le tecnologie».

Uefa

Come si calcola

la classifica

IL RANKING Uefa si basasui risultati dei club nelle ul-time 5 stagioni di Cham-pions ed Europa League.La classifica è aggiornatadopo ogni turno e determi-na il numero di posti perogni federazione nelle suc-cessive competizioni eu-ropee. Per calcolare ilcoefficiente si dividono ipunti totali delle squadre diuna nazione per il numerodelle squadre della nazio-ne partecipanti alle coppe,e si somma la cifra a quelladelle precedenti 4 stagioni.

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La scena madredi GABRIELE ROMAGNOLI

Vedi, a volte, co-me finiscono le il-lusioni. Guardio-la vince 5 a 0 e il

pubblico, festante, fala “manita”. Luis En-rique perde 3 a 0 eBojan, sperduto,gli fa pure la ma-nata. Sulla lineadi porta, inutil-mente, provo-cando rigore edespulsione, la-sciando la squa-dra in otto. Ottoundicesimi diniente, elevato alcubo, togli il 14 e ilprodotto non cam-bia: un BarcellonaZero, ultra light, sen-za caffeina, sgasato.Ingrediente principa-le: Bojan, l’attaccanteche sta a Messi comeLuis Enrique sta a Guar-diola. Cioè: stan messi

male. Al punto da fare la“bojata”. Accade quando ormai è

già successo tutto, la Ro-ma è in 9, la Fiorentina nonsi accanisce, Jovetic (cheda solo vale tutta la squa-dra avversaria) si riposa ele lancette avanzano sen-za ferire. Anche tenendoconto dell’inferiorità nu-merica c’è qualcosa di pa-radossale nell’azione: altiro va il centrale difensivoNastasic, sulla linea diporta c’è l’uomo che do-vrebbe marcare, il centra-vanti nemico, l’uomoteoricamente più avan-zato. Avanzato? È alconfine del nulla. Unpasso (o una manata)ed è fuori. Bojan sta

sulla riga, in aiuto al-la difesa. È lo scudoumano che do-vrebbe respingeredi corpo o di testa.Con le mani, cipensa semmai ilportiere. Quan-do parte il tiro diNastasic, direttonello specchiodella porta, in al-to e alla sua sini-stra, ha un fataleistante a disposizioneper decidere che cosa fare. Èuno di quei momenti in cui ilpensiero è un riflesso, un distil-

lato di esperienza e persona-lità: fai quel che sei. Nella circo-stanza, le possibilità sono due:saltare di testa, sapendo cheprobabilmente non ci arrive-rai, goffo ricadrai e sarà gol, op-pure bloccare la palla con lemani e provocare il rigore. Sce-gliere la seconda ipotesi è ungesto al limite della sportività,ma se sei sul confine di tutto,campo e sconfitta, è ammissi-bile. È mettere il piede nell’u-scio che si sta chiudendo. Al-zarsi in piedi per una dichiara-zione spontanea prima che lacorte si ritiri dopo un processo

che ha sparso una marea di in-dizi sulla tua colpevolezza.Le decisioni istintive sono

specchi del carattere, creanoeroi come Salvo D’Acquisto omacchiette come lo zio Miche-le. C’è gente che si autoaccusaper salvare e altra che lo fa perniente. Nel calcio la manatapiù mortale e mortalmente ef-

ficace l’ha tirata l’uruguayanoSuarez a un sospiro dalla finedel quarto di finale mondialecontro il Ghana. La palla anda-va dentro, la sua squadra erafuori e lui l’ha fermata in quelmodo. Anche chi non ha vistopiangere l’Africa in diretta ri-corda il seguito, quasi inelutta-bile: Asamoah Gyan va sul di-schetto, il pallone è una pietrae non può che tirare malamen-te. Supplementari, rigori e vin-ce la squadra di ManolestaSuarez. Un ladro, un eroe na-zionale. «Che cosa conta se so-no in malafede, dato che com-

batto per la causa giusta?». All’opposto: «Che cosa con-ta se combatto per la causasbagliata, dato che sono inbuona fede?». Ma si può com-

mettere un gesto sbagliato peruna causa sbagliata? Che cosa

 

diablodifende Bojan sullo 0 a 2quando para il tiro di Nastasic?Torvo più che mai, ammantatodi popolare saggezza, lapida-rio come un sms, Totti senten-zierà: «Se non la prendeva erauguale». Esatto. E allora perchéfare la “bojata”? È come au-toaccusarsi dopo che la rap-presaglia è già avvenuta. A chi oa che cosa serve? Nel momen-to preciso a niente e a nessuno.

Quel gesto è un sintomo de-finitivo, la prova della confu-sione che regna nella mentedei giocatori della Roma, Bojanper primo. Era l’emblema del-la “barcellonizzazione”. Oggi èsolo l’ennesima dimostrazio-ne che se Guardiola ti lascia an-dare un motivo ci sarà. Ha esor-dito bambino, nessuno piùgiovane di lui al debutto inChampions League, ha avutooccasioni e qualcuna l’ha purecolta, ma un cultore dell’eccel-lenza gli ha preferito Pedro, e

poi Sanchez, y Cuenca… Per-ché? I grandi allenatori sonoanche attenti psicologi. Posso-no sbagliare una diagnosi enon cogliere l’autismo diIbrahimovic, poi si rimettono astudiare e la prossima volta ca-piscono. Che cosa? Se in un ra-gazzo che gioca in attacco an-ziché l’istinto del killer c’è unavocazione suicida. Se non laprendeva era uguale. Ma se laprendeva si faceva del male.Salterà la partita con la Juve.Magari al suo posto gioca Tot-ti. Sta a vedere che cambia ideasul senso della “bojata”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dalla manita alla manatail barcellonismo sgasatodel bimbo confuso Bojan

Cosa difende sullo 0-2 quandopara quel tiro? Torvo più che

mai, Totti sentenzierà: “Se nonla prendeva era uguale”. Maallora perché la “bojata”?

È la dimostrazione che seGuardiola ti lascia andare unmotivo ci sarà. Può sbagliarecon Ibra, però poi studia ela volta successiva capisce

FALLO DA ROSSO

Sul 2-0 per laFiorentina, conla Roma già in 9,Bojan (foto Sky)para sulla linea:rigore, espulso

LE CRITICHEBojan Krkic salteràper squalifica lapartita di lunedìall’Olimpico controla Juventus. I tifosilo criticano per avergettato la maglia aterra mentrelasciava il campodopo l’espulsionea Firenze

3

CATALANO

Nato nel ’90a Linyola ecresciuto nelBarça. ConJosé Angel èil 7º spagnoloalla Romadopo Del Sol,Peirò, Go-mez, Helgue-ra (foto) eGuardiola(foto)

ESPULSIONI

Secondorosso dellacarriera,dopo quello

al mondialeU17 del 2007

PRIMO GOL

Finora 3 reti

con la Roma,il primo aConsigli (foto,

 Atalanta) l’1ottobre

La crisi

MATTEO PINCI

ROMA — Il pranzo di ieri aTrigoria tra il presidenteDiBenedetto e i dirigentidella Roma è stato un ape-ritivo di quanto atteso peroggi. Quando Luis Enriqueincontrerà la squadra perun confronto dopo il disa-stro di Firenze. Incassatada Baldini fiducia incondi-zionata, l’allenatore ha tra-scorso una giornata blin-dato nella propria villa al-l’Olgiata con la famiglia,per affrontare i dubbi sulfuturo. La sensazione di non riuscire a trasmettere

la propria idea di gioco ha aperto una crepa nel suoorgoglio asturiano, frustrato dal rendimento incampo, indispettito dalla scarsa applicazione di al-cuni giocatori in allenamento e indebolito dal casoTotti, nervosissimo per l’esclusione in una gara cheera convinto di giocare. Oggi la dirigenza imporrà algruppo la conferma del tecnico. A Luis l’onere di ca-pire se qualcuno vorrà chiamarsi fuori. Oppure, sel’orgullo lo avrà tradito, di firmare la propria resa.

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Luis Enrique

Enrique non esclude l’addiooggi confronto con i giocatori

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LAZIO (4-3-1-2)Marchetti 6 — Konko 6 (37’ stScaloni sv), Biava 7, Stankevi-cius 6.5, Radu 6 — Gonzalez6.5, Ledesma 6.5, Lulic 6.5 —Hernanes 6.5 (19’ st Cana 6) —

Rocchi 7.5 (32’ st Cisse 6), Klo-se 6.

NOVARA (4-3-1-2)Ujkani 4.5 — Morganella 5,Centurioni 5, Ludi 5, Garcia 5.5— Porcari 5.5, Radovanovic5.5 (10’ st Pesce 5.5), Rigoni 6— Mazzarani 5.5 (30’ st Giorgi5) — Rubino 5.5, Granoche 5(18’ st Jeda 6).Arbitro: Gava 6.Reti: 16’ pt Biava, 23’ pt e 27’ stRocchi.Note: ammoniti Porcari, Biava,Ludi. Spettatori 25mila circa.

3-0

LAZIONOVARA 

Il gol del 2-0 di Rocchi. A sinistra Biava festeggiato dopo l’1-0

Lazio facile con RocchiCisse pace coi tifosi e palo

 Apre Biava, all’Olimpico Novara ko: 3-0GIULIO CARDONE

ROMA

Piola che segna di destro,di sinistro, di testa, in ro-vesciata. Prima della par-tita passano immagini

così: potevano non ispirare gli at-taccanti della Lazio disperata-mente a caccia di gol? E allora,dopo l’1-0 di Biava, si sbloccaRocchi, con le reti numero 101 e102 in biancoceleste: è quintonella classifica “all time”, a 6 golda Giordano. Piola, primissimo a150 totali, è ancora lontano, mainsomma la Lazio stende il Nova-ra (3-0), ora peggiore difesa delcampionato, e a Reja interessavaquesto: la sua squadra è viva e lot-

ta insieme alla prime. Riscattata

la triste prova contro il Vaslui, ibiancocelesti tornano a -4 dallaJuve e a -2 da Udinese e Milan; peril Novara, terz’ultimo, la salvezzaresta una faccenda complicata.

In casa la Lazio aveva vinto so-lo con Roma e Parma, ma stavol-ta l’approccio alla partita è final-mente aggressivo: ben diretta da

Ledesma, la squadra romana

chiude subito nella propria areala coraggiosa formazione di Tes-ser, schierata con due punte, untrequartista più la mezzala Rigo-ni. Al 15’ Klose — fa cose delizio-se da rifinitore — lancia Lulic chelibera Rocchi davanti a Ujkani:gran parata. Sembra in serata sì,il portiere del Novara: impressio-

ne sbagliata. Un minuto dopo, la

frittata: uscita a vuoto su cornerdi Hernanes, Biava ringrazia e ditesta firma il vantaggio.

C’è davvero qualcosa di diver-so rispetto alle precedenti partitedella Lazio all’Olimpico: non so-lo l’aquila si rifiuta di esibirsi neisuoi soliti due-tre giretti e invecesi piazza ribelle sulla copertura

dello stadio; l’altra novità è che la

Lazio non spreca mille occasioniper raddoppiare ma chiude subi-to la questione: al 23’ punizioneda destra ben tirata da Ledesma ealtro colpo di testa vincente, sta-volta di Rocchi. Inquietante, peruna squadra che deve salvarsi, ladormita della difesa piemontese. Almeno, dopo quasi mezz’ora di

assedio, il Novara tenta di co-struire qualcosa: gli spazi ci sono,ma la retroguardia si è ormai abi-tuata all’assenza del leader Dias eprotegge bene Marchetti. Con ilrisultato al sicuro, la curva bian-coceleste — prima della gara ave-va coccolato Cisse, che entra nelfinale e colpisce il palo interno —si concentra sulla crisi della Ro-ma: cori per Luis Enrique, invita-to a restare sulla panchina rivale,concetto rafforzato poco dopocon un eloquente “Luis Enriquevi manda in B”.

Nella ripresa, Rocchi concedeil bis: cross di Gonzalez e zampa-ta sotto porta. Ma succede ancheuna cosa incredibile: su intuizio-ne di Hernanes, Klose salta il por-tiere e tira fuori a porta vuota. Pa-re che Piola ci sia rimasto malis-simo.

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Reja

Il dualismo tra i dueattaccanti? Qui sonotutti titolari, ci saràspazio per chiunqueLa squadra merita irisultati ottenuti

In breve

Sci

Gigante negli Usarecupera Val d’IsèreBEAVER CREEK — Cdm, oggi il re-

cupero del gigante maschile an-nullato a Val d’Isère. Dovrebbe far-cela invece Val Gardena: positivo ilcontrollo Fis in vista del superG del16 dicembre e della discesa del 17.PALLANUOTO — Alle 21 il Sette-bello nella 2ª gara del gruppo A di

 World League a Manchester con laGran Bretagna.BOXE— Annullato il mondiale dei

massimi sabato a Dusseldorf: il de-tentore Wladimir Klitschko, sfida-to dal francese Mormeck, ha dolo-ri alla schiena. Recupero il 3 mar-zo.CIO — Dopo 48 anni lascia il Cio

l’ex presidente della Fifa Joao Ha-velange, 95 anni: motivi di salute,anche se tra pochi giorni dovràessere esaminato dalla commis-sione etica.SERIE BWIN —Bari-Cittadella 2-2. Grosseto: Fabio Viviani è il nuo-vo allenatore.PREMIER — Fulham-Liverpool1-0.

Golf 

Tiger vince e fa di nuovo paura“Ho ritrovato il mio gioco”THOUSAND OAKS — Settecen-toquarantanove giorni senza Ti-ger. Senza una vittoria per il golfi-sta che più di tutti rappresentavail dominio sul green. Dopo dueanni di infortuni e disavventureassortite, Tiger Woods è tornatoprimo in un torneo. Non validoper il circuito Pga, ma ricco dicampioni: diciotto tra i miglioridel mondo, nel Chevron WorldChallenge. Battuti in un’altalenadi emozioni che ha spinto Tigerad una rimonta su Zach Johnson:birdie alla buca 15 e alle ultimedue, per battere il rivale di un col-po. E urlo liberatorio alla fine, conil pugno verso il cielo. «Mi sentoalla grande» dice alla fine, «gioca-re testa a testa con Johnson pertutto il giorno è stato divertentis-simo. È stato tutto normale, misono sentito a mio agio, per nien-

te nervoso. Finalmente sono riu-scito ad allenarmi con conti-nuità, a ricostruire il mio gioco esono tornato a vincere». Se ne so-no accorti anche gli avversari, cheora cominciano a temerlo comeun tempo: «Credo che giocheràuna grande stagione. Quando èin forma, resta un golfista supre-mo, che sa vincere in qualsiasi si-tuazione» spiega Johnson. OraTiger andrà in vacanza per unpaio di settimane, poi riprenderàgli allenamenti: «Credo proprioche tornerò protagonista». Dal 26gennaio, ad Abu Dhabi, si potràcapire se davvero il golf ha recu-perato il suo uomo d’oro. In suaassenza, molti sponsor hannoabbandonato, compresa la Che-vron che lascerà il torneo della re-surrezione della Tigre. (m.ch.)

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J UVE NT US 2 9MILAN 27UDINESE 27LAZIO 25NAPOLI 20PALERMO 2 0CAG LIARI 1 7ROMA 17CATANIA 17

FIORENTINA 16

PARMA 16CHIEVO 16

 ATALANTA (-6) 15GENOA* 15SIENA 14INTER* 14BOLOGNA 1 4NOVARA 10CESENA 9

LECCE 8

La classifica *

 

una gara in meno

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