Report LAB Smartpuglia 13.06.14

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Report dell'attività "SmartPuglia 2020: il Documento per la Smart Specialization e il percorso partecipato", tenutasi a Bari il 13 giugno 2014, tappa del Laboratorio Smartpuglia realizzato dalla linea PROGETTARE di Capacity SUD.

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REPORT

Laboratorio Smartpuglia. Verso la strategia di specializzazione intelligente 2014-2020 SMARTPUGLIA 2020: il Documento per la Smart Specialization e il percorso partecipato The HUB 13 giugno 2014 -– Fiera del Levante (Bari)

vedi la scheda dell’evento su EventiPA all’indirizzo http://eventipa.formez.it/node/22683

SOMMARIO

Premessa .............................................................................................................................................. 1

1 – Il Laboratorio Smartpuglia .............................................................................................................. 2

2 – Il documento strategico per la Smart Specialization e il percorso partecipato ............................. 3

2.1 – Il meccanismo del laboratorio .................................................................................................................. 3

2.2 – Note introduttive ...................................................................................................................................... 3

2.3 – Sessione Laboratoriale .............................................................................................................................. 7

3 - Conclusioni ................................................................................................................................................. 13

I partecipanti ...................................................................................................................................... 15

Il programma della giornata .............................................................................................................. 18

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Premessa

Capacity SUD è un progetto realizzato da Formez PA su incarico del Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP) e finanziato dal Programma Operativo Nazionale "Governance e Azioni di Sistema" (PON GAS).

Il progetto ha la finalità di migliorare la capacità istituzionale delle amministrazioni delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza supportandole nella programmazione di interventi che rispondano alle loro esigenze prioritarie e nel rafforzamento delle competenze necessarie per la loro efficace attuazione. La Capacità Istituzionale, Asse E del Programma, oltre a fornire un supporto strategico per una gestione maggiormente efficiente dei Programmi Operativi, assume un rilievo fondamentale in prospettiva della programmazione comunitaria nel quadro di Europa 2020.

La linea PROGETTARE di Capacity SUD si pone l’obiettivo di sviluppare le competenze delle amministrazioni pubbliche per realizzare politiche di qualità e attuare un miglioramento organizzativo e gestionale.

Le iniziative aiutano le persone impegnate nelle amministrazioni a disegnare strategie per la programmazione europea 2014-2020, a progettare nuovi interventi, a realizzare azioni efficaci all’interno delle organizzazioni partendo da obiettivi condivisi e da risultati attesi.

Ogni attività si fonda su processi collaborativi che includono diversi attori e che si realizzano con metodologie partecipative. Il lavoro viene co-progettato con le amministrazioni in base alle loro specificità e calibrato in corso d’opera a seconda delle esigenze che emergono e dei contributi che lo arricchiscono.

Il video

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1 – Il Laboratorio Smartpuglia

Il Laboratorio Smartpuglia si rivolge a tutti i Servizi regionali dell’Area Politiche per lo sviluppo economico, lavoro e innovazione, in raccordo con: il Servizio Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria, il Servizio Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunità, le Aree Mobilità e Qualità urbana e Politiche per la riqualificazione urbana, la tutela e la sicurezza ambientale e per l’attuazione delle opere pubbliche. Organizza, inoltre, alcuni incontri allargati al sistema territoriale dell’Innovazione, col coinvolgimento attivo degli stakeholder strategici dell’innovazione e dello sviluppo, nella convinzione che l’ascolto e la condivisione con gli attori del territorio siano condizione dell’efficacia degli interventi di policy.

A partire dal coinvolgimento attivo attuato nell’incontro di autovalutazione del febbraio 2013, sulle politiche di innovazione della Regione Puglia, gli attori del Laboratorio Smartpuglia hanno contribuito - in termini di co-progettazione e potenziamento della comunità di pratica degli innovatori - all’individuazione di indicazioni e prospettive, utili alla scrittura della strategia regionale della Smart Specialization, approvata dalla Giunta regionale in prima versione e aperta alla consultazione pubblica fino al 30 aprile 2014.

Dopo il workshop del 7 aprile 2014, realizzato per porre a fattor comune la riflessione sul tema della Responsabilità Sociale d'Impresa con la Strategia di Smart Specialization e, più in generale, con la Nuova Programmazione 2014-2020, la nuova tappa del percorso è legata all’attività di restituzione del documento di Smart Specialization e dello stesso percorso di Smartpuglia finora svolto. Attraverso il coinvolgimento del partenariato, degli attori istituzionali e dei portatori di interesse afferenti al sistema regionale dell’innovazione, l’obiettivo dell’incontro è rappresentato dal racconto del percorso partecipato e dalla condivisione dell’esito della consultazione pubblica sulla “Smart Specialization Strategy Regione Puglia - SmartPuglia 2020” (conclusasi il 30 aprile 2014) per raccogliere le riflessioni comuni sulla visione, sulle aree prioritarie, sugli strumenti di gestione delle politiche di innovazione disegnati dal documento.

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2 – Il documento strategico per la Smart Specialization e il percorso partecipato

2.1 – Il meccanismo del laboratorio

Sulla base dei contenuti analizzati nelle tappe precedenti e delle tracce di indirizzo presenti nel documento S3, il campo di approfondimento è tradotto in una domanda comune:

Quali sono le leve su cui posso agire subito nella visione della SMARTPUGLIA 2020? Con chi?

La questione, a valle degli interventi introduttivi tematici (tra cui uno sul percorso partecipato Smartpuglia e uno sull’impianto della Strategia regionale di specializzazione intelligente, tradotto in mappa mentale dinamica), innesca il confronto, con interventi dei partecipanti sui differenti livelli tematici di riflessione offerti dal documento strategico.

La dinamica collaborativa è finalizzata alla raccolta e alla valorizzazione delle sollecitazioni, immediatamente commentate da parte di Regione Puglia nelle conclusioni della giornata. La visualizzazione in tempo reale dei singoli contenuti emergenti, delle risposte e dei contributi del dibattito, attuata con la proiezione della videoscrittura dei principali punti esposti, ha supportato l’approccio, per rendere evidenti a tutti i passaggi chiave dei vari punti di vista.

2.2 – Note introduttive

A valle dell’esposizione degli elementi di scenario e di contesto socioeconomico in cui la strategia pugliese va a collocarsi, è attuata una ricostruzione del percorso partecipato del Laboratorio Smartpuglia e una panoramica sull’ossatura e sulle caratteristiche del documento strategico di Smart Specialization.

Pasquale Orlando, Autorità di Gestione FESR – Regione Puglia

Occorre partire subito dai ringraziamenti alla Dirigente del Servizio Ricerca Industriale e Innovazione, al Formez PA e all’ARTI, per questa importante giornata che assume grande rilievo ai fini della definizione della Nuova Programmazione 2014-2020, nonostante la scadenza prevista di metà luglio relativa alla consegna del Programma Operativo, che avrà la peculiarità di essere uno dei due Programmi Operativi Plurifondo in Italia, per una maggiore valorizzazione degli investimenti, sulla rotta verso la capacity building d’indicazione europea.

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Nonostante tali incombenze, questi processi legati ai laboratori partecipati sin qui realizzati ci interessano molto da vicino, perché da questi incontri nascono indicazioni preziose per la futura programmazione unitaria (comprendente anche i fondi nazionali), utilizzabili non solo nelle scelte immediate da compiersi secondo le scadenze previste, ma anche per correttivi futuri rispetto a quanto programmato per questo territorio, che negli ultimi anni ha sostenuto uno sforzo particolare. In tal senso, l’obiettivo comune resta il rafforzamento della capacità di fare sistema, assieme alla costruzione di disponibilità di “capitale sociale” diffuso e coeso.

Oggi in Puglia si è di fronte a un crocevia, al di là della crisi congiunturale. Già dagli inizi del decennio scorso è giunto il segnale di avvio di un’evoluzione strutturale, dello spostamento del baricentro verso altri contesti. Di conseguenza, occorre trovare un nuovo posizionamento e nuove traiettorie, altre aree di sviluppo: investire sulla creatività, sulla competenza e sulle idee, per la capacità di apertura ai contesti internazionali.

Studi recenti parlano di uno scenario chiuso. I dati ISTAT dell’ultimo trimestre relativi alla Regione Puglia indicano una crescita dell’export pari al 18%. Vi è la necessità di coniugare le politiche nazionali di sviluppo con quelle meridionali, cercando di colmare questi gap attraverso il PNR (Piano Nazionale delle Riforme) e il PNR (Piano Nazionale di Ricerca), puntando a integrare le risorse, aggiungendo valore ed efficacia alla capacità di generare un’economia di sviluppo più competitiva. In quest’ottica è davvero importante costruire una programmazione unitaria su Fondi comunitari e Fondi FAS, che sappia integrare la sfida vera di aumento del valore aggiunto delle produzioni regionali.

L’innovazione efficace riguarda i processi e i mercati: costituisce l’unica risorsa per porre a valore il tutto, se il programmatore pubblico riesce a intercettare le traiettorie giuste. Le Smart Specialization costituiscono l’elemento centrale nel campo dei servizi tecnologici, sociali, ambientali, per la ricerca. In questi anni sono state realizzate diverse esperienze interessanti da mettere a valore per generarne altre, al fine di aprire il territorio all’estero, attraverso le prospettive della S3 e di altri sistemi. Sfida nella sfida è, dunque, il rafforzamento della capacità di fare sistema pubblico-privato e del capitale sociale. Proprio in questa logica di sistema, nei giorni scorsi si è sottoscritto il Protocollo d’intesa della Regione Puglia con il Partenariato Economico e Sociale, che sancisce e rafforza il legame di collaborazione, dalla fase di programmazione all’attuazione degli interventi, in base al principio di piena condivisione delle politiche.

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Elena Tropeano, FormezPA

Riconosco la presenza della comunità che ha seguito il percorso Smartpuglia avviato dalla linea PROGETTARE di Capacity SUD, per costruire in modo condiviso la Smart Specialization Strategy della Puglia; si tratta di un momento importante per questo Laboratorio che compirà due anni a settembre. Riprendendo il quadro descritto dal dott. Orlando, da studi recenti emerge come in realtà sia cresciuta la divergenza tra le regioni d’Italia, specie di quelle del Mezzogiorno, con la Puglia che in ogni caso si distingue in positivo.

Rispetto al più ampio progetto sulla capacità istituzionale, di fatto occorre ripercorrere la sfida fondamentale della crescita delle competenze e della capacità amministrativa, dove per competenza si fa riferimento al solo approccio di base orientato verso l’approccio partecipativo. Per questo percorso di progettazione partecipata sono state utilizzate diverse metodologie e diversi strumenti utili all’apprendimento collaborativo, con percorsi sulla Nuova Programmazione 2014-2020 secondo una modalità a fisarmonica, attraverso fasi più allargate ed altre più ristrette. Fondamentale è stata l’alternanza di questi momenti, al partire dal focus group iniziale sulla strategia del progetto (l’avvio storico del 06 dicembre 2012 sulla definizione di “innovazione”), proseguendo con il laboratorio sul complesso quadro della Nuova Programmazione con il prof. Ruffino, il momento di autovalutazione di quanto realizzato sino ad oggi attraverso la griglia fornita dal documento di Innnovation Union, al focus group di definizione dei laboratori di contenuto specifico compiuti successivamente, al laboratorio su Agenda Digitale realizzato secondo la metodologia GOPP PCM al centro del nostro progetto, fino alla giornata sul tema della Responsabilità Sociale d’Impresa, come etica pubblica ed etica dell’impresa. Attraverso i tanti interventi, si è realizzato un piccolo passo rispetto all’obiettivo di capacità istituzionale e di “fare sistema”, obiettivo che, a nostro parere, risulta realizzato.

Nell’ambito del workshop interno di progetto tenutosi a Cagliari nei giorni scorsi, confrontandoci sulle possibili “azioni eredità”, su cosa resta del progetto una volta giunto alla sua conclusione, è emersa l’idea di raccogliere non solo la testimonianza di chi ha partecipato, ma anche una riflessione di chi ha partecipato sul come valorizzare quanto fatto, perché siano possibili realizzazioni, secondo quanto appreso, in piena autonomia, verso quel risultato di costruzione della capacità istituzionale. Cogliamo, dunque, questa occasione per capire cosa resta del lavoro fatto, per dimostrare che è stata ed è una bella scommessa. Un grazie ancora alla Regione, in particolare ad Antonella Bisceglia, ad Adriana Agrimi, a Claudia Germano.

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Adriana Agrimi, Regione Puglia

Fatti i ringraziamenti per la partecipazione a questo appuntamento, così come nelle scorse tappe, ricordo la finalità prioritaria di oggi, che riguarda la condivisione dell’esito della consultazione pubblica della Strategia, importante zenit della giornata. Allo stesso tempo, è nostro interesse e obiettivo l’ascolto degli intervenuti, per raccogliere spunti utili anche alla prosecuzione del percorso in atto.

Occorre considerare la progressiva partecipazione da parte di tutti gli stakeholder a questa strategia che ha preso piede e che oggi riusciamo a restituire con un documento che non solo è stato formulato sulla base degli esiti di ciascuno dei momenti peculiari del percorso condiviso con la linea PROGETTARE di Capacity SUD, ma che si arricchisce anche dei contributi degli attori del sistema innovativo regionale. L’ulteriore elemento da enfatizzare è che sappiamo di aver potuto, in questo percorso, apprendere i metodi per conseguire questi obiettivi: questo è stato l’elemento qualificante del contributo che il progetto Capacity SUD ha dato al percorso di specializzazione intelligente della Regione Puglia.

Come più volte ribadito, “SmartPuglia 2020” è stato concepito come documento dinamico in costante evoluzione, in cui portare a sintesi i diversi contributi raccolti, sia dall’articolato percorso partecipativo di confronto con gli attori del sistema dell’innovazione regionale, sia dalla consultazione pubblica a cui è stata sottoposta, fino al 30 aprile scorso, la prima versione del testo, approvata dalla Giunta Regionale il 14 marzo 2014.

Col supporto grafico della trasposizione del Documento S3 in una sua lettura ad albero, compiuta attraverso la mappa mentale che presentiamo oggi, si percepisce una rappresentazione dinamica di quanto messo insieme, una proposta di visione integrata per valorizzare le spinte all’innovazione, le eccellenze e le specializzazioni produttive presenti nel territorio, nella prospettiva della Puglia 2020. Diversi sono stati i contributi raccolti dalla consultazione pubblica. Uno degli oggetti più commentati della S3 è stato la sezione relativa agli strumenti e agli obiettivi per i sistemi degli enti territoriali. Dal riscontro ottenuto, gran parte delle aree di innovazione individuate sono state confermate dalla consultazione, che ha fatto emergere interessi specifici. Molti dei commenti giunti puntano all’integrazione tra servizi trasversali, di cui il Servizio Ricerca Industriale e Innovazione sarà cerniera; l’Area Politiche per lo Sviluppo Economico, Lavoro, Innovazione svolgerà un ruolo cruciale per l’integrazione, tra i fondi della Nuova Programmazione e fra le stesse politiche trasversali, secondo l’approccio che si sta già perseguendo. Alcuni contributi hanno inoltre evidenziato la mancanza di alcuni temi, che saranno considerati. Il documento verrà costantemente modificato nel tempo: già nella nuova versione, disponibile entro luglio, vi saranno integrazioni, sia per la capacità istituzionale, che per l’internazionalizzazione.

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2.3 – Sessione Laboratoriale

La seconda parte dei lavori della giornata è stata caratterizzata dal confronto aperto con gli intervenuti, sia sulle linee di indirizzo della S3 illustrate con l’ausilio della mappa mentale, sia sui contributi ricevuti al documento strategico. in sede di consultazione pubblica. Nel dare il via alla sessione, la Dirigente del Servizio Ricerca Industriale e Innovazione ha aggiornato i presenti in merito alla consistente partecipazione registrata dalla consultazione pubblica, caratterizzata da commenti di spessore che, oltre a validare l’impianto di innovazione disegnato, hanno delineato i ruoli partecipativi all’interno del sistema presentato. Tra i diversi contributi giunti, ne sono stati citati alcuni in rappresentanza di tutti, tra cui quelli di Confindustria Puglia, del Distretto Puglia Creativa, delle organizzazioni datoriali della Provincia di Bari, del CNR, del CETMA, del Comune di Foggia, della CCIIAA di Bari e di diversi altri ancora.

Il primo intervento è stato a cura di ARTI, rappresentata dalla Presidente, che ha restituito l’esito delle attività di monitoraggio avviate nell’ultimo anno su “KETS, Brevetti e Distretti Tecnologici”, nella prospettiva del rafforzamento delle basi conoscitive al servizio della S3 della Puglia.

Eva Milella, ARTI

Si è lavorato alla prosecuzione degli input raccolti negli incontri e nell’avvio del dialogo con il sistema dell’innovazione regionale. Questa presentazione dei primi dati è finalizzata a delineare, grazie all’indagine svolta, lo stato dell’arte e le opportunità offerte da KET e brevetti. La tappa del Laboratorio Smartpuglia del luglio 2013, realizzata con la linea PROGETTARE di Capacity SUD sul tema delle KET, è stata dettata dalla scelta della Commissione Europea di affrettare la valorizzazione

dei risultati della ricerca sostenuta in questi anni, per connettere le competenze scientifiche al mondo dell’industria.

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L’attività è stata contraddistinta da una partecipazione inaspettata e dal ricorso a vari strumenti per la rilevazione dei dati. Sono doverosi i ringraziamenti a tutti i partecipanti, perché si è trattato di un lavoro intenso, percepito come utilità reciproca e non come mero “dovere istituzionale”. Un grazie è da rivolgere anche ad ARTI, per le strutture coinvolte.

Entrando sinteticamente nel merito del quadro emerso, la metodologia utilizzata da ARTI per effettuare la rilevazione sul territorio, nel caso delle KET, è finalizzata a conoscere le potenzialità del territorio su tale ambito, considerando per ciascuna tecnologia, i ricercatori presenti, la qualità scientifica prodotta, la massa critica esistente. Le 145 strutture partecipanti sono state classificate per KET e per area geografica, conseguendo una mappatura ed un’analisi qualitativa delle relative masse critiche, che influisce sul tipo di accompagnamento utile. Dall’analisi sono emerse alcune principali evidenze.

A titolo di esempio, si consideri il caso della “fotonica” che risulta la meno partecipata, per la bassa specializzazione nel settore. Si sono cercate anche le corrispondenze preliminari tra le KET e i settori ATECO, per individuare, attraverso incontri specifici con le aziende, in un tentativo attualmente in corso, percorsi di valorizzazione economica di quelle competenze e modalità di ricongiungimento alla programmazione dei possibili interventi regionali d’innovazione. Inoltre, si sono individuati gli incroci e le relazioni con i contenuti della S3, a cui è collegata la parte di analisi svolta sui brevetti pugliesi. La metodologia è stata caratterizzata dall’individuazione e dalla clusterizzazione dei brevetti prodotti a livello territoriale, a partire dagli ILO, considerando gli interventi svolti in questi anni di animazione, per valutare le potenzialità di trasferimento al mercato dei risultati della ricerca pubblica e privata, con riferimento ai brevetti secondo le KET e a tutti i brevetti pugliesi aventi almeno un titolare o un inventore pugliese. Si è proceduto alla clusterizzazione dei brevetti KET (per KET, per classe tecnologica, per titolarità, per classe di citazione), cercando il posizionamento delle masse critiche, per comprendere come progettare gli interventi.

In merito alla metodologia utilizzata per il monitoraggio dei Distretti Tecnologici pugliesi, si è fatto riferimento ad una serie di indicatori relativi agli ambiti: livello di esecuzione, impatto, posizionamento internazionale. Dopo la tappa del laboratorio Smartpuglia, realizzata a maggio 2013 e conclusa con l’attivazione di tavoli di lavoro con i Distretti Tecnologici, sono stati avviati, da settembre 2013, gli incontri per la presentazione della metodologia. Da novembre 2013 a marzo 2014, vi è stata la raccolta e l’elaborazione dei dati. Ad aprile, si sono aperti gli incontri per la presentazione dei primi risultati, oggi in elaborazione: si sta giungendo ad essi analizzando i valori degli indicatori definiti.

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Al termine dell’intervento a cura di ARTI, si è aperta la fase d’interazione per la raccolta dei contributi, attraverso la domanda:

Quali sono le leve su cui posso agire subito nella visione della SMARTPUGLIA 2020? Con chi?

Di seguito, una sintesi dei principali contenuti raccolti.

Vincenzo MAIORANO, CISAL PUGLIA

Diviene sempre più impellente l’esigenza di una legge sulla proprietà intellettuale privata che oggi ancora manca. Si manifesta anche l’esigenza di una “Agenzia del Mediterraneo”, che possa fungere da aiuto ai lavoratori, costituenti la vera forza delle industrie e delle aziende, di qualunque dimensione.

Marco DI CIANO, InnovaPuglia

Avendo apprezzato il focus sulle attività di sviluppo innovativo, sottolinea la presenza nel documento S3 di una sezione specifica su Puglia Digitale, relativa all’Obiettivo Tematico n.2 dell’ Accordo di Partenariato su “Agenda Digitale”.

Durante il percorso di questo laboratorio si è parlato di competenze digitali e di crescita, ambiti che richiedono investimenti, non solo su tecnologie, assieme alla necessità di utilizzare le infrastrutture create in questi anni, per innescare un effetto leva d’avvio di “servizi veri”.

In merito, agli ambiti riconducibili all’approccio sperimentato con i Living LAB, vi è l’interesse da parte degli Enti ad impegnarsi per restituire ai cittadini elementi concreti e tangibili, al fine di migliorare la loro qualità della vita: un processo di restituzione che passa anche attraverso i dati di impatto e il riscontro sugli interventi effettuati.

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Cosimo SANTORO, Confindustria PUGLIA

Dal punto di vista delle organizzazioni datoriali, si è analizzato l’approccio strategico delineato dalla Smart Specialization Strategy e si è condivisa l’attenzione ai territori e alle città, “motori della crescita”. Se è vero che sono i settori hi-tech a sviluppare la specializzazione regionale e la ricerca avanzata a livello internazionale, allo stesso tempo occorre prevedere confronti locali, relativi al settore manifatturiero tradizionale. Si tratta di un ambito che è riuscito a riconvertirsi e specializzarsi, divenendo un importante distretto di livello europeo, sulla produzione di calzature di sicurezza. Occorrerebbe, inoltre, una serie di focus su territori specifici e su settori quali l’edilizia sostenibile, per aprire gli stessi all’ambito avanzato della sostenibilità ambientale, puntando alla casa solare mediterranea, promuovendo best practice e prototipi di successo legati alla singola residenza. Sarebbe auspicabile scegliere dei luoghi e una missione più avanzata anche per i Distretti Produttivi, sulla scia delle azioni avviate per i Distretti Tecnologici.

Un modello di cooperazione “pubblico-privato” costituisce la formula migliore anche per le grandi imprese. Proprio tali esperienze di collaborazione possono rappresentare la via più efficace per la crescita, secondo il modello dei laboratori realizzati (si considerino i casi di Living Lab, Future Lab, ecc.)

Roberto RICCO, Distretto Produttivo Puglia Creativa

I presupposti di partenza sono un sistema nebuloso, poco identificabile, caratterizzato da una serie di difficoltà, per la difficile individuazione delle modalità di raccolta delle possibilità esistenti, spesso anche a causa di una bassa competenza imprenditoriale. Ciò può portare a difficoltà di aggancio alle opportunità dei meccanismi d’Innovazione, utili a trasformare la valorizzazione dell’esistente, anche in chiave turistica. La modalità da seguire in questa prospettiva, parte dal ruolo importante svolto dai contenuti, come nel caso del modello Living Lab. In questo senso, la proposta è di individuare degli equilibri, in modo da puntare sull’innovazione tecnologica come driver per i contenuti, trovando un luogo comune di crescita, nella misura in cui ogni soggetto manifesta i propri bisogni.

Come già realizzato in qualche caso, occorre collegare la domanda ai fabbisogni e poi capire come immettere il tutto sul mercato, per “costruire vetrine” efficaci.

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Giuseppe CHIARELLI, Confcommercio

Occorre pensare ad un sistema ideale per creare servizi innovativi, non “servente”, ma “producente”: è questa la svolta da innescare nella S3. La produzione concreta di utilità è il vero passaggio da realizzare. Resta aperto il problema della vicinanza al mercato: una possibile soluzione è connettere i luoghi di mercato reali, più che costruire hub artificiali.

La storia italiana dell’innovazione è passata attraverso lo sviluppo di spin off e start up e si è evoluta, strada facendo, sul mercato. Se non si crede nello sviluppo del mercato individuato, è inutile investire; in quest’ottica, occorre certamente dotarsi di una politica che permetta l’accompagnamento al di fuori dell’azienda di nascita, ma deve anche esserci la volontà ad orientarsi su quel mercato, senza forzature.

Occorre individuare i “luoghi” giusti per lo sviluppo concreto dell’idea, utilizzare le imprese esistenti quali reali incubatori dell’azienda innovativa. In questo senso, trasferire sul mercato, vuol dire immettere l’idea innovativa in chi già è presente sul mercato; così come accaduto con la old economy, occorre seguire la trafila evolutiva della new economy sui servizi innovativi, giungendo realmente all’utente.

Raffaele PARLANGELI, Comune di Lecce

Partendo dal presupposto che risulta particolarmente utile in questa fase affrontare anche argomenti relativi al rapporto Pubblico-Pubblico e Pubblico-Privato, in merito al percorso in atto condiviso con la Regione sui “Patti per le Città”, si sta lavorando, come Comune di Lecce, sull’impostazione progettuale della Smart Community.

Si è costituito un tavolo caratterizzato da un vivo fermento di relazioni e approfondimenti sulle diverse questioni emerse (ad esempio, su come si realizzano concretamente i servizi di sperimentazione).

Dall’esperienza emerge la necessità riguardante il fatto che le problematiche delle città sui temi dell’Innovazione dovrebbero essere affrontate in tavoli permanenti di dialogo con la Regione, anche attraverso un percorso FormezPA dedicato. In tale contesto, un altro elemento rilevante sarebbe la presenza di elementi strutturati nei tavoli di lavoro della Programmazione, con informazioni patrimonio di tutti e più facilmente condivise.

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ELISA CAPOZZI, Kimya s.r.l.

In rappresentanza di questa azienda chimica industriale e di trattamento delle acque e sulla base dell’esperienza quotidiana del lavoro svolto, si sottolinea il determinante ruolo dell’innovazione, quale fondamento dell’attività svolta per essere competitivi. Fatti i complimenti al lavoro svolto con il percorso partecipato Smartpuglia, si evidenzia in particolare come nel disegnare la strategia e la sua attuazione sia necessario mantenere un approccio “micro”, non perdersi i dettagli delle situazioni, evitare di seguire solo il “macro-trend” e le macro aggregazioni, nella consapevolezza che i “piccoli” (nel senso di piccole imprese) devono reggere da soli i mercati internazionali, costrette a confrontarsi con le grandi multinazionali. Occorre puntare in misura sempre maggiore alla condivisione e alla comunicazione di dati e attività; oltre ad una semplificazione più incisiva, bisogna, avvicinarsi a “chi produce” anche nel linguaggio e ponderare con cautela i risultati emergenti dalle ricerche. Necessita, in sintesi, un ribaltamento dell’approccio per la categoria dei piccoli (vedi ad esempio la capacità di realizzare progetti al fine di orientare futuri finanziamenti sulla ricerca in conformità a quanto avviato e alla pratica.

Elda PERLINO, CNR

Alla luce dei notevoli contenuti affiorati nel documento strategico condiviso e nel percorso svolto, vi è l’esigenza di riportare e far conoscere l’emerso, il più possibile al di fuori della cerchia degli “addetti ai lavori”, per la finalità condivisa del creare sviluppo in termini di occupazione; visto che esistono i mezzi, occorre puntare al coinvolgimento di tutti.

Un’idea concreta potrebbe essere l’adozione di una legge regionale che favorisca l’impiego di brevetti e innovazioni pugliesi.

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3 - Conclusioni

In chiusura di giornata, l’Assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, che ha presenziato ai lavori della giornata ascoltando gli interventi raccolti, riassume gli spunti tematici, le questioni, i suggerimenti e le richieste emerse nel dibattito. Loredana Capone, Regione Puglia

Ogni incontro del percorso della linea PROGETTARE di Capacity SUD è stato fondamentale, perché ha contribuito alla produzione del documento dinamico pugliese S3, costruito in base al processo partecipativo. Alcune azioni ponte avviate tra le due programmazioni sono maturate dal confronto attuato (si guardi il bando sui servizi di consulenza per le imprese) e dalla necessità emersa di rafforzare il legame tra i ricercatori e le imprese. Fugate i dubbi: tutti gli incontri realizzati sono stati utilizzati per la S3. Ciò sarà evidente anche dopo la valutazione dei contributi ricevuti. Quella di oggi è, in ogni caso, una tappa importante, per diverse ragioni: la Smart Spcialization Strategy rappresenta la base per la costruzione della Smart Puglia 2020, dove ricerca e innovazione giocano un ruolo fondamentale, nella dimensione di un servizio servente che produce qualità, in tutti i settori.

Come già evidenziato, è vero che serve la maggiore condivisione possibile della programmazione e dell’attuazione delle azioni, non solo con le grandi aziende, ma anche con i “piccoli”. Punti di criticità, chiaramente, ve ne sono: le difficoltà della comunicazione verso l’esterno e verso chi si incontra più raramente o lo scarso ricorso ad un linguaggio meno specialistico. Nella S3 si andrà a potenziare la capacità di condivisione collettiva, intesa anche con azione dei datoriali del partenariato; non si può non essere d’accordo sull’introduzione e potenziamento dei percorsi formativi. E infine, come si fa a parlare di auto impiego e imprenditoria se non si parte dalla scuola? Dalla formazione, dal dialogo, dalla condivisione?

Come avete avuto modo di vedere, la vecchia programmazione è stata utilizzata per avviare delle azioni ponte verso la Nuova Programmazione. La difficoltà di accedere alle risorse è un fatto culturale: attraverso le azioni ponte si è cercato di avviare una serie di interventi,

per affiancare e creare connessioni “pubblico-privato”, anche indirizzate a rafforzare i ruoli del partenariato per l’innovazione. In questo senso, gli indirizzi presentati della S3 descrivono l’esito della messa in discussione della strategia comune, disegnata assieme.

Con gli Assessori allo Sviluppo Economico di Marche e Toscana, si sta proponendo una riforma del reclutamento dei ricercatori, mantenendo questa linea anche nell’ambito della Nuova Programmazione, proprio perché, per realizzare gli obiettivi individuati, è indispensabile un sistema integrato con Università, Distretti, Centri di ricerca, in cui i diversi soggetti lavorano insieme, in maniera integrata.

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Di fronte alla questione dei risultati, alla domanda “cosa si lascia sul territorio?”, si può dire che con i diversi interventi si è prodotto l’innesco di un sistema competitivo, in cui si è resa obbligatoria l’integrazione nei bandi, la crescita delle competenze e delle capacità, per far emergere la specializzazione, assieme a queste necessaria.

Il sostegno a tali sfide si realizza attraverso una serie di attività che la Nuova Programmazione prevede. Vogliamo che “SmartPuglia 2020” sia la condivisione di un progetto collettivo in cui il capitale sociale cresce perché è cresciuta la capacità di ciascun protagonista del sistema, non solo di lavorare bene, ciascuno per sé, ma anche di condividere il percorso, il processo e il risultato finale: è così che una comunità intera diventa innovativa e dunque intelligente.

Occorre per questo aiutare le politiche pubbliche a restituire al territorio gli effetti dei risultati che sono stati raggiunti. La S3 deve configurarsi come una comunità intelligente, che riesce a fare tesoro di quanto è presente sul territorio, attraendo investimenti, apportando competenze e capacità, perché gli investitori trattengano qui i propri insediamenti.

sfoglia il set di foto dell’evento all’indirizzo https://www.flickr.com/photos/a2progettare/sets/72157645243223493/

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I partecipanti

N. NOME COGNOME Ente

1 Adriana Agrimi Regione Puglia

2 Antonella Bisceglia Regione Puglia

3 Maria luigia Campaniello Regione Puglia

4 Luigia Carretta Regione Puglia

5 Vittorio Cassano Privato

6 Maria Rosaria Cervelli Regione Puglia

7 Ruggiero Crudele InnovaPuglia

8 Lina De Virgilio Comune di Bari

9 Roberta Garganese Ipres

10 Giovanna Genchi Regione Puglia

11 Claudia Germana Regione Puglia

12 Maria Jennifer Grisorio Arti

13 Simona Interno Centro Di Cultura G. Lazzati

14 Dario Longo Confartigianato Puglia

15 Salvatore Lospalluto Regione Puglia

16 Maria0 Malerba InnovaPuglia

17 Palma Mallardi Regione Puglia

18 Giovanna Pinto Regione Puglia

19 Pietro Siciliano Istituto Microelettrico E Microsistemi

20 Manuela Mattarese Dta Scarl

21 Pasquale Orlando Regione Puglia

22 Daniele Nuzzi Centro Di Cultura G. Lazzati

23 Anna Rita Petronella Regione Puglia

24 Tina Ranieri T.F Area Vasta

25 Roberto Ricco Distretto Puglia Creativa

26 Aldo Manzulli Confcommercio

27 Maria Sestito Confindustria

28 Giuseppe Chiarelli Confcommercio

29 Maria A ssunta Contino Comune di Lecce

30 Raffaele Parlangeli Comune di Lecce

31 Francesca Fasano Comune di Lecce

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16

32 Teresa Magrini Comune di Lecce

33 Chiara Tanzi Galseb

34 Felicia Tanzi Tecnovita

35 Vincenzo Maiorano Cisal Puglia

36 Mario Citelli Cna

37 Giovanna Genchi Regione Puglia

38 Pierpaolo Di Bitonto Grifo Multimedia

39 Giuseppe Marchionna Comune di Brindisi

40 Pasquale D’erasmo InnovaPuglia

41 Maria Vittoria Di Ceglie Regione Puglia

42 Daniela Recchia Regione Puglia

43 Patrizia Buffi Centro Laser

44 Chiara Valerio InnovaPuglia

45 Elda Perlino CNR

46 Olga Buono Regione Puglia

47 Marco Papicchio Privato

48 Miriam Grassi Privato

49 Umberto Castellano Confrartigianato

50 Annamaria Monterisi Arti

51 Matteo Gentile Ospedale Orsini

52 Cosimo Santoro Confindustria

53 Aurora Losacco Laserin

54 Andrea Iacobbe InnovaPuglia

55 Francesca Cavicchia Regione Puglia

56 Salvatore Lantonio Confindustria

57 Teresa Fiorita Unisalento

58 Pietro Mezzapesa Consorzio Consulting

59 Antonietta Riccio Regione Puglia

60 Graziano Pesole Distretto Hbo

61 Daniela Cupertino Regione Puglia

62 Maria Rosaria Montagano Regione Puglia

63 Serena Mingolla Regione Puglia

64 Vincenzo Barbieri Planeter Italia

65 Angelo R. Colucci Dtne

66 Vanessa Galeotti Sincon Srl

67 Giuseppe Gugliersi Comune di Taranto

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68 Rosa De Benedetto Comune di Taranto

69 Gaetano Scamarcio Univesità di Bari

70 Felice Basile ELETTROTECNICA

71 Barbara Boninfante Provincia di Bari

72 Rosa Dimita Provincia di Bari

73 Pietro Antonelli Enea

74 Michele Nanucchi Enea

75 Elisa Capozzi Kynia

76 Chiara Candela FormezPA

77 Cinzia Lagioia FormezPA

78 Giuseppe Visaggio Università di Bari

79 Danilo Caivano Università di Bari

80 Vittorio Colangiuli Confindustria Puglia

81 Valentina La Porta Regione Puglia

82 Marco Diciano InnovaPuglia

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Il programma della giornata

Laboratorio Smartpuglia. Verso la strategia di specializzazione intelligente 2014-2020 Smart Puglia 2020: il Documento per la Smart Specialization e il Percorso Partecipato The HUB – Fiera del Levante (Bari) 7 aprile 2014 - Strada Provinciale per Casamassima km.3, Valenzano

ATTIVITÀ VOCI

Ore 9,00 – 9,30 Registrazione dei partecipanti

Staff Formez PA

Ore 9,30 – 13.00

Sessione laboratoriale

Confronto aperto con interventi sui differenti livelli tematici di riflessione offerti dal documento strategico, moderato e animato secondo una dinamica collaborativa

Regione Puglia

Agenzie regionali e società in house

Formez PA

Ore 13,00 – 13,30 Conclusioni Loredana Capone, Assessore

regionale allo Sviluppo economico

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Riferimenti

STAFF DI LINEA

Elena Tropeano responsabile di Linea 070 67956202 [email protected]

Donatella Spiga staff di progetto 070 67956246 [email protected]

TASK FORCE PUGLIA

Rosa Carlone [email protected]

Fedele Congedo [email protected]

Andrea Gelao [email protected]

Germana Pignatelli [email protected]

Nicola Recchia [email protected]

Ornella Cirilli [email protected]

Renata Brandimarte

Marilena Martino

[email protected]

[email protected]

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Il progetto Capacity SUDsviluppa il tema del rafforzamento della capacità istituzionalenella programmazione e gestione dei Fondi strutturali 2014-2020

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