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REPORT 2014 SUL FENOMENO DELLE DIPENDENZE IN VALLECAMONICA (dati relativi anno 2013) DIPARTIMENTO DIPENDENZE ASL VALLECAMONICA SEBINO A cura dell'Osservatorio Dipendenze, Dr.ssa Marina Salada e Dr. Paolo Morandini 1

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REPORT 2014 SUL FENOMENO

DELLE DIPENDENZE

IN VALLECAMONICA

(dati relativi anno 2013)

DIPARTIMENTO DIPENDENZE

ASL VALLECAMONICA SEBINO

A cura dell'Osservatorio Dipendenze, Dr.ssa Marina Salada e Dr. Paolo Morandini

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INDICE

1 Osservatorio Regionale sulle dipendenze 31.1 Attività dell'Osservatorio delle Dipendenze di Vallecamonica 3

2 Aggiornamento dei dati sull’utenza del SERD e dello SMI 42.1 Utenza Presa in Carico 52.2 Nuova Utenza Presa in Carico 82.3 Utenza trattata e distribuita per sostanze d’uso 112.4 Guida in stato di ebbrezza - soggetti con provvedimenti legati

alla sospensione della patente di guida 132.5 Soggetti segnalati dalla Prefettura al SERD in base agli Artt. 75

e 121 del T.U. 309/90 152.6 Tabella Comunità terapeutiche presenti in Vallecamonica 18

3 Attività di prevenzione anno 2013 193.1 Rete Regionale Prevenzione 193.2 Linee d'indirizzo per la prevenzione 203.3 Progetti di prevenzione Dipendenze 21

ALLEGATI:A) Soddisfazione dell’utente del Servizio Dipendenze - anno 2013B) Soddisfazione dell’utente dello SMI Pisogne - anno 2013C) Ricerca “Il gioco d'azzardo patologico in Valle Camonica: una

lettura quanti-qualitativa del fenomeno”, a cura Prof. ParideBraibanti e Dott. Emilio Tanzi

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1 - OSSERVATORIO REGIONALE SULLE DIPENDENZELa Regione Lombardia con DGR n.1172 del 29.12.2010 ha deliberato:• l’adesione al “Progetto per l'attivazione e il supporto di una Rete Nazionale di Osservatori

Regionali sull'uso di sostanze stupefacenti e psicotrope, in accordo con le indicazioni e glistandard europei” (NIOD) della Presidenza del Consiglio Ministri-Dipartimento PoliticheAntidroga;

• la disposizione del Tavolo Tecnico Regionale degli Osservatori (TTRO) per monitorare laqualità del flusso informativo delle ASL e garantire l'uniformità dei dati prodotti.

Con DGR n.1173 del 29.12.2010 è stata deliberata l'adesione al progetto per il supportodell'implementazione ed avvio del Sistema Informativo Nazionale sulle Dipendenze (SIND)della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Antidroga.Gli Osservatori Territoriali Dipendenze, presenti nelle 15 ASL lombarde, hanno il compito diraccogliere informazioni relative all’evoluzione del fenomeno del consumo di sostanze e deicomportamenti di dipendenza e i dati relativi all’offerta dei Servizi forniti alla popolazione.In questo modo gli Osservatori rappresentano un’importante “antenna” del sistema a livellolocale. Le principali aree di analisi sono:• controllo di gestione: monitoraggio della domanda e dell’offerta (prestazioni erogate);• piano delle ricerche: attività di studio sull’evoluzione del fenomeno e sugli aspetti correlati

(anche in collaborazione con altri Osservatori, Università e Centri di Ricerca); • piano delle attività sperimentali: applicazione e verifica di protocolli di intervento innovativi.Ogni Osservatorio è tenuto a produrre report relativi alla propria attività e a pubblicarli nelproprio sito aziendale (www.aslvallecamonicasebino.it) in modo che siano fruibili gratuitamenteai cittadini. Ciò dovrebbe permettere di orientarsi meglio all’interno del ventaglio delle prestazioni offerte edella rete dei Servizi Pubblici e Accreditati che si occupano di dipendenza, dalla cura alreinserimento e alla prevenzione, di comprendere l’evoluzione di un fenomeno in costantecambiamento e di essere sempre al corrente delle misure più innovative ed efficaci diintervento.La collaborazione di tutti gli Osservatori Territoriali permette di poter contare, in Lombardia,su un ampio e variegato patrimonio di informazioni e dati descrittivi delle diverse situazionilocali.

1.1 - ATTIVIT À DELL’OSSERVATORIO DELLE DIPENDENZE DI VALLECAMONICA Sulla scorta di sistemi di valutazione e monitoraggio delle attività erogate, viene effettuata unapuntuale rilevazione del fabbisogno assistenziale e una raccolta degli interventi informativinecessari per la conoscenza epidemiologica del problema.Ciò consente di pianificare azioni programmate atte a migliorare l'efficacia degli interventi edelle prestazioni erogate al cittadino e di consolidare l'integrazione tra i soggetti checostituisco la rete dei servizi e degli interventi.Nell'elaborazione del presente Report hanno collaborato, fornendo i dati relativi alla tipologia diutenza (tossicodipendenza e alcoldipendenza) e gli esiti relativi alla soddisfazione dell’utenterispetto al prodotto/servizio ricevuto nell'anno 2013 i seguenti servizi ambulatoriali:• il Servizio Territoriale Dipendenze, sedi di Darfo Boario Terme e Cedegolo;• il Servizio Multidisciplinare integrato, sede di Pisogne.Si specifica che i dati relativi all'aggiornamento sull'utenza riguardano gli stati ditossicodipendenza e alcoldipendenza in Vallecamonica, mentre non compare l'elaborazione didati numerici relativi ad utenti tabagisti o con comportamento a rischio di dipendenzacomportamentali (GAP, ecc.). Ciò non significa che i servizi territoriali non abbiano in caricotabagisti o giocatori d'azzardo patologici, sono attivi ambulatori specifici in grado di risponderecon trattamenti di recupero a medio e lungo termine.Per la dipendenza da fumo di sigaretta è attivo il Centro Trattamento Tabagismo (CTT),afferente al SerT, con accesso dell'utenza sia in via spontanea che a seguito di invio delMedico di Medicina Generale o dei reparti dei presidi ospedalieri.

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Per quanto concerne il GAP, vengono riportati i dati nazionali e regionali, confrontabili conquelli locali attualmente in fase di monitoriaggo e di indagine. A tal proposito si allegal'elaborato dal titolo “Il gioco d'azzardo patologico in Valle Camonica: una lettura quanti-qualitativa del fenomeno”. Tale documento è stato redatto in seguito alla formazione-azione“L'implementazione di buone pratiche di prevenzione del gambling nell'ambito distrettuale dellaComunità Montana di Vallecamonica”, curata dal Professor Paride Braibanti dell'Universitàdegli Studi di Bergamo, e dal Dottor Emilio Tanzi, SDA Bocconi di Milano.Operativamente il documento è il prodotto di un'indagine sul fenomeno GAP svolto in sinergiatra:• Dipartimento Dipendenze;• Servizio Territoriale Dipendenze;• Servizio Multidisciplinare Integrato;• Dipartimento ASSI - Area Consultoriale;• Dipartimento Salute Mentale;• Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona;• Terzo Settore.Il Report, oltre all'attività clinica, illustra l'attività di prevenzione delle dipendenze anno 2013 ela progettualità attuata in ambito scolastico e territoriale. L'attivazione di interventi preventivi èstata realizzata in sinergia con i professionisti del Servizio Territoriale Dipendenze, delDipartimento ASSI e del Dipartimento Prevenzione Medica. In allegato sono stati infine inseriti gli elaborati relativi al grado di soddisfazione dell'utenzaafferente alle unità d'offerta territoriali, SERD e SMI.

2 - AGGIORNAMENTO DEI DATI SULL’UTENZA DEL SER D E DELLO SMI: DATI STATISTICI ANNO 201 3 Dalle indagini campionarie sulla popolazione e dalle analisi delle acque reflue eseguite dalDipartimento Politiche Antidroga, contenute nell'ultima Relazione al Parlamento 2013 sull'usodi sostanze stupefacenti e tossicodipendenza, in Italia emerge che prosegue anchequest'anno il trend del calo dei consumi di sostanze stupefacenti in Italia. Negli ultimi 12 mesila popolazione generale 15-64 anni conferma la tendenza alla contrazione del numero deiconsumatori per le sostanze quali eroina, cocaina, allucinogeni, stimolanti e cannabis.Il confronto del trend dei consumi di stupefacenti negli ultimi 11 anni pur evidenziando unainiziale e progressiva contrazione della prevalenza dei consumatori di cannabis, segnala unatendenza all'aumento nell'ultimo anno. La cocaina e l'eroina segnano una costante e continuacontrazione della prevalenza di consumatori. Si osserva un trend in leggero aumento delconsumo di allucinogeni e stimolanti. Il DPA ha inoltre rilevato il fenomeno cannabis suinternet, è stato possibile stimare che il numero dei siti tematici, che offrono sostanze o nepromuovono l'uso, abbia superato nel corso dell'anno 800.000 unità.Si stima che i soggetti con dipendenza da sostanze stupefacenti (tossicodipendenti conbisogno di trattamento) siano circa il 11/1000 residenti della popolazione tra i 15 e i 64 anni. IlServizio Territoriale Dipendenze dell’ASL nel 2013 ha preso in carico per dipendenza dasostanze illegali 272 soggetti, lo SMI ne segnala 101; questi dati corrispondono alla mediadelle strutture pubbliche nazionali (33%).Per quanto concerne l'abuso di alcol, secondo i dati presentati nella Relazione al Parlamento2013 dal Ministero della Salute, in Italia il 25,4% degli uomini ed il 7,3% delle donne di etàsuperiore a 11 anni, corrispondente a circa 22.871 persone rispetto alla popolazione dellaVallecamonica, consumano alcolici senza rispettare le indicazioni di consumo delle agenzie disanità pubblica, esponendosi a rischi alcolcorrelati.Tale quadro appare ancora piùpreoccupante se si considera che nei consumatori di bevande alcoliche sono presenti, piùfrequentemente che nei non consumatori, comportamenti o abitudini che possono aggravare ilrischio connesso all’uso di alcol, quali l’uso quotidiano dell’automobile o l’abitudine al fumo.Lo studio HBSC (Health Behaviour School Aged Children) sui comportamenti collegati allasalute in ragazzi di età scolare segnala che in Italia il dato relativo alla frequenza di consumosettimanale di alcolici mostra una situazione mediamente peggiore di quella internazionale

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(16% rispetto a 11%). Indipendentemente dal tipo di bevanda consumata (superalcolici, birra ovino) si nota un incremento con l'età della percentuale di ragazzi che bevono con frequenzaalmeno settimanale, con valori maggiori fra maschi rispetto alle coetanee femmine. Rispettoall'ubriachezza i dati mostrano come il fenomeno sia più frequente nei maschi e aumenti conl'età.Possiamo però rilevare che dal 2010 la quota di consumatori di bevande alcoliche si presentain diminuzione, interrompendo la relativa stabilità dei valori registrati negli ultimi 10 anni.L’analisi delle stime di mortalità evidenzia un decremento del numero delle morti alcolcorrelate.I servizi alcologici territoriali continuano ad assicurare importanti attività di accoglienza,prevenzione, diagnosi e attuazione di programmi terapeutico-riabilitativi, rilevazioneepidemiologica e formazione, a favore di un’utenza in costante aumento e con un contestuale,progressivo calo dei ricoveri ospedalieri per sindrome di dipendenza da alcol. I servizi territoriali collaborano sia con le strutture riabilitative residenziali che con i gruppi diauto-mutuo-aiuto e in particolare con i Club di alcolisti in trattamento e i gruppi di AlcolistiAnonimi, Narcotici Anonimi e Giocatori Anonimi con finalità soprattutto riabilitative, ma anche diprevenzione nella popolazione generale e nei gruppi a rischio.Si stima che circa il 3% della popolazione tra i 15 e i 64 anni sia affetta da ludopatia,giocod'azzardo patologico in tutte le sue forme. La Lombardia è la Regione italiana dove si gioca dipiù d'azzardo, circa il 17,9% del totale. Nella popolazione regionale di 15-64 anni, il 40% circaalmeno una volta nella vita ha praticato giochi in cui si puntano soldi, in particolare i maschi,53%, contro il 29% delle femmine. Tra i giovani adulti di 25-34 anni si osservano le quote piùrilevanti di giocatori (60% dei maschi, 35% delle femmine), seguiti dagli adulti di 35-44 anni(59%maschi, 33% femmine ), per decrescere tra i soggetti delle classi di età successive eraggiungere il 50% tra i maschi ed il 13% tra le femmine di 55-64 anni. Nella RegioneLombardia la quota di donne che, almeno una volta nella vita, ha praticato giochi in cui sipuntano soldi risulta in linea con quella nazionale (29%), fatta eccezione per la quota rilevatatra le donne di 55-64 anni che in provincia corrisponde al 13%, mentre in Italia al 20%. Tra lapopolazione maschile della Regione, invece, la quota di soggetti che ha praticato questi giochirisulta superiore rispetto a quella nazionale (corrispondente al 50%), in tutte le classi di età.

2.1 - UTENZA PRESA IN CARICONell’anno 2013 il Servizio Dipendenze ha trattato 559 soggetti residenti nel territorio diVallecamonica Sebino, di cui 272 per problematiche connesse all’uso di sostanze stupefacentiillegali e 287 per dipendenza da sostanze alcoliche. Rispetto all'anno 2013 si rileva unaumento del numero di soggetti tossicodipendenti che accedono al SERD e un lieve calo delnumero di soggetti con problematiche alcoliche.Lo SMI ha trattato 181 soggetti, di cui 101 per abuso e/o dipendenza da sostanze stupefacentie 80 per uso e/o abuso di alcol. Rispetto all'anno precedente si rileva un aumento complessivodel numero di soggetti con problematiche legate all'uso di sostanze stupefacenti legali eillegali. Si evidenzia una maggior incidenza dell’utenza di sesso maschile sul totale deisoggetti in trattamento, distribuita in fasce d’età che comprendono l'età minorile fino agli over60 anni. Si assiste progressivamente ad un invecchiamento dell’utenza e ad un innalzamento dell’etàmedia dei soggetti trattati, tale dato rispecchia la realtà del fenomeno dipendenza a livelloRegionale e Nazionale. Gli utenti in carico ai Servizi hanno prevalentemente un’età oltre i 39anni. Si registra un lieve calo del dato relativo ai soggetti con provvedimenti amministratividella Prefettura e un lieve aumento del dato relativo a soggetti con provvedimenti emessi dallaCommissione Medica Locale.Nel corso del 2013, rispetto alle sostanze, si evidenzia un aumento considerevole di soggettidipendenti da cocaina e una riduzione di utenti che utilizzano oppiacei. Dal punto di vistaepidemiologico il dato complessivo di soggetti che richiedono la presa in carico ai Servizi è daconsiderare un indicatore solo della richiesta, non è un dato esaustivo per la conoscenzadell'evoluzione del fenomeno locale. Un indicatore più descrittivo circa la diffusione di droghe èil numero dei nuovi casi.

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Si segnala inoltre che l'atteggiamento delle nuove generazioni verso l’uso e l’abuso disostanze stupefacenti si presenta mutato rispetto al passato e sembra polarizzarsi versonuove tendenze che richiedono opportune strategie di prevenzione e di intervento.

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Anno Tossicodipendenti Alcolisti Totale2012 91 61 1522013 101 80 181

UTENTI SMI IN CARICO ANNI 2012-2013

UTENTI SERD IN CARICO ANNI 2012-2013Anno Tossicodipendenti Alcolisti Totale2012 262 305 5672013 272 287 559

2012 20130

100

200

300

400

Tossicodipendenti

Alcolisti

2012 20130

50

100

150

Maschi

Femmine

2012 20130

200

400

600

Maschi

Femmine

UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO IN CARICO AL SERD ANNI 2012-2013Anno Maschi Femmine Totale

2012 437 130 5672013 446 113 559

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2012 20130

50

100

150

Maschi

Femmine

2012 20130

10

20

30

40

50

60

< 19 anni

20/29 anni

30/39 anni

40/49 anni

50/59 anni

Over 60 anni

UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO IN CARICO AL SMI ANNI 2012-2013

Anno Maschi Femmine Totale2012 124 28 1522013 145 36 181

Anno < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni 40/49 anni 50/59 anni Over 60 anni Totale

2012 17 68 138 185 109 50 5672013 9 82 138 176 102 52 559

SUDDIVISIONE PER FASCE D’ETÀ DEGLI UTENTI IN CARICO AL SERD

2012 20130

50

100

150

200

< 19 anni

20/29 anni

30/39 anni

40/49 anni

50/59 anni

Over 60 anni

Anno < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni 40/49 anni 50/59 anni Over 60 anni Totale

2012 11 23 43 45 23 7 152

2013 5 33 50 57 27 9 181

SUDDIVISIONE PER FASCE D’ETÀ DEGLI UTENTI IN CARICO ALLO SMI

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2.2 - NUOVA UTENZA PRESA IN CARICOLa nuova utenza presa in carico costituisce un dato significativo dell’andamento del fenomenonell'ultimo biennio: nel 2013 gli utenti trattati sono stati 166 al SERD e 60 allo SMI. Dasegnalare che la stabile presenza di uno SMI potrebbe aver comportato lo spostamento di utenti eun conseguente decremento degli accessi al SERD. Tale andamento risulta in accordo con i datinazionali che registrano una contrazione a partire dal 2011.Al SERD il 72%, della nuova utenza è rappresentata dal sesso maschile ed il 28% da quellafemminile, mentre allo SMI l'83,4% della nuova utenza è rappresentata dal sesso maschile edil 16,6% da quella femminile.Si può notare che la maggioranza dei soggetti che accedono per la prima volta al serviziohanno un'età compresa tra i 20 e i 60 anni.Quella tra i 20 e i 49 anni rappresenta la classe d'età più numerosa oltre cui si colloca il 50% dei casi.

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NUOVI UTENTI IN CARICO AL SERDAnno Tossicodipendenti Alcolisti Totale

2012 60 95 1552013 67 99 166

2012 20130

20

40

60

80

100

Tossicodipendenti

Alcolisti

NUOVI UTENTI IN CARICO ALLO SMIAnno Tossicodipendenti Alcolisti Totale

2012 42 29 712013 29 31 60

2012 20130

10

20

30

40

50

Tossicodipendenti

Alcolisti

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NUOVI UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO IN CARICO ALLO SMI ANNI 2012-2013Anno Maschi Femmine Totale2012 57 14 712013 50 10 60

2012 20130

10

20

30

40

50

60

Maschi

Femmine

NUOVI UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO IN CARICO AL SERDAnno Maschi Femmine Totale

2012 107 60 1672013 133 33 166

2012 20130

20

40

60

80

100

120

140

Maschi

Femmine

Anno < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni 40/49 anni 50/59 anni > 60 anni Totale

2012 14 29 46 25 24 17 1552013 5 41 53 36 21 10 166

SUDDIVISIONE PER FASCE D’ETÀ NUOVI UTENTI SERD

2012 20130

10

20

30

40

50

60

< 19 anni

20/29 anni

30/39 anni

40/49 anni

50/59 anni

> 60 anni

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10

2012 20130

5

10

15

20

25

< 19 anni

20/29 anni

30/39 anni

40/49 anni

50/59 anni

> 60 anni

2012 20130%

20%

40%

60%

80%

Nuovi utenti

Utenti da anno precedente

% NUOVI UTENTI SUL TOTALE UTENTI IN CARICO SMI ANNO 2012-2013

Anno Nuovi utenti Utenti da anno precedente

2012 47% 53%2013 48% 52%

2012 201342%

44%

46%

48%

50%

52%

54%

Nuovi utenti

Utenti da anno precedente

Anno < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni 40/49 anni 50/59 anni > 60 anni Totale

2012 4 14 17 22 13 1 712013 3 15 18 17 3 4 60

NUOVI UTENTI DISTRIBUITI PER FASCE D’ETÀ SMI ANNO 2012-2013

% NUOVI UTENTI SUL TOTALE UTENTI IN CARICO SERD ANNO 2012-2013

Anno Nuovi utenti Utenti da anno precedente

2012 27% 73%2013 36% 64%

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2.3 - UTENZA TRATTATA DISTRIBUITA PER TIPOLOGIA SOSTANZE D’USOSono state elaborate due tavole distinte per soggetti con abuso o dipendenza da sostanzestupefacenti e soggetti con problemi di abuso o dipendenza da alcol.Al SERD si segnala una diminuzione di soggetti che presentano dipendenza da eroina, e unaumento di assuntori di cocaina. Si segnala anche l'incremento lieve ma costante del numerodi utenti che si presentano al servizio con problemi legati all’uso di cannabinoidi. Allo SMI si registra per il biennio 2012-2013 una certa stabilità numerica di assuntori di eroinae un aumento sensibile di assuntori di cocaina, da segnalare inoltre la presenza di assuntori dicrack e altre sostanze. Il decremento del numero di assuntori di cannabinoidi afferenti allo SMIfa ipotizzare che il Servizio sia prevalentemente organizzato per accoglienza e presa in caricodi soggetti con dipendenza da oppiacei.

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Anno Eroina Cocaina Crack Altro

2012 59% 23% 17% 0% 1%2013 55% 28% 14% 1% 2%

Cannabinoidi

UTENTI DISTRIBUITI PER SOSTANZA PRIMARIA D’ABUSO IN CARICO AL SERD ANNO 2012-2013Anno Eroina Cocaina Cannabinoidi Crack Altro

2012 59% 23% 16% 0% 2%2013 50% 32% 18% 0% 0%

2012 20130%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

Eroina

Cocaina

Cannabinoidi

Crack

Altro

2012 20130

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

0,6

Eroina

Cocaina

Cannabinoidi

Crack

Altro

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Gli alcoldipendenti afferenti al SERD nel 2013 hanno presentato prevalentemente unadipendenza da vino. L’abuso di birra e di superalcolici è in netta diminuzione rispetto agli anniprecedenti. Allo SMI si registra un aumento di soggetti con dipendenza da birra e dasuperalcolici contro una riduzione di dipendenza da vino e aperitivi.

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UTENTI DISTRIBUITI IN % PER SOSTANZA PRIMARIA D’ABUSO ALCOLICO IN CARICO AL SERD ANNO 2012-2013 Anno Superalcolici Aperitivi Vini Birra

2012 7,21% 13,45% 46,56% 32,78%2013 6,00% 10,00% 54,00% 30,00%

2012 20130%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

Superalcolici

Aperitivi

Vini

Birra

UTENTI DISTRIBUITI IN % PER SOSTANZA PRIMARIA D’ABUSO ALCOLICO IN CARICO AL SMI ANNO 2012-2013 Anno Superalcolici Aperitivi Vini Birra

2012 12,35% 7,86% 48,31% 31,46%2013 14,28% 4,20% 43,69% 37,81%

2012 20130%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

45%

50%

Superalcolici

Aperitivi

Vini

Birra

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2.4 - GUIDA IN STATO DI EBBREZZA, SOGGETTI CON PROVVEDIMENTI LEGATI ALLASOSPENSIONE DELLA PATENT E DI GUIDA L’alcol e le sostanze stupefacenti sono spesso causa di incidenti stradali: per l'alcol si stimache circa il 40% dei sinistri siano causati dall’alterazione della capacità di guida. Il tasso dialcol consentito per chi è alla guida è fissato a 0,5 grammi per litro, mentre per le sostanzestupefacenti illegali non è prevista alcuna soglia di tollerabilità.Qualora le Forze dell'Ordine abbiano motivo di ritenere che il conducente di un veicolo si troviin stato di alterazione psico-fisica derivante dall’influenza dell’alcol o da sostanze stupefacentiillegali, hanno facoltà di effettuare l’accertamento con strumenti e procedure determinanti l’usodi alcol o di sostanze illegali. Nel corso del 2013 si rileva sia al SERD che allo SMI un incremento del numero di soggettiinviati dalla Commissione Medica Locale o con provvedimenti legati alla sospensione dellapatente di guida per fermo in stato di ebbrezza o per sostanze stupefacenti illegali.

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Maschi Femmine0

10

20

30

40

50

60

70

80

2012

2013

Maschi Femmine0

5

10

15

20

2012

2013

GENERE 2012 2013

Maschi 72 75

Femmine 3 8

TOTALE 75 83

SOGGETTI INVIATI AL SERT DALLA COMMISSIONE MEDICA PATENTI CON PROVVEDIMENTI PATENTE DI GUIDA PER ALCOL ANNO 2012-2013

GENERE 2012 2013

Maschi 15 17

Femmine 1 1

TOTALE 16 18

SOGGETTI INVIATI ALLO SMI DALLA COMMISSIONE MEDICA PATENTI CON PROVVEDIMENTI PATENTE DI GUIDA PER ALCOL ANNO 2012-2013

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I soggetti inviati ai servizi territoriali con provvedimento relativo alla patenti di guida sonoprevalentemente maschi di età compresa tra i 30 e gli over 39 anni d'età. I fermi da parte delleForze dell’Ordine, vengono per lo più effettuati in orario notturno e di sabato notte. Per lamaggior parte di questi soggetti è stata effettuata una diagnosi di dipendenza da sostanzealcoliche che comporta la presa in carico e l'effettuazione di progetto terapeuticoindividualizzato.

14

2012 20130

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

< 19 anni

20/29 anni

30/39 anni

> 39 anni

Anno < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni > 39 anni Totale

2012 0 11 38 25 752013 0 9 34 40 83

SOGGETTI INVIATI AL SERD CON PROVVEDIMENTI PATENTE DI GUIDA DISTRIBUITI PER ETÀ ANNO 2012-2013

Anno < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni > 39 anni Totale

2012 1 6 0 9 162013 0 5 3 10 18

SOGGETTI INVIATI ALLO SMI CON PROVVEDIMENTI PATENTE DI GUIDA DISTRIBUITI PER ETÀ ANNO 2012-2013

2012 20130

5

10

15

20

25

30

35

40

< 19 anni

20/29 anni

30/39 anni

> 39 anni

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2.5 - SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA AL SERD IN BASE AGLI ARTT. 75 E121 DEL T.U. 309/90

Il numero di soggetti segnalati nel corso del 2013 dalla Prefettura per violazione artt.75 e 121del DPR 309/1990 è in lieve diminuzione rispetto al dato rilevato nel corso degli anniprecedenti.

La cannabis risulta essere la sostanza consumata dalla maggioranza dei soggetti inviati. Ildato relativo alla casella “Non specificato” è in aumento rispetto all’anno precedente eriguarda segnalazioni di soggetti assuntori di sostanze stupefacenti (art.121) che sipresentano al sevizio con verbale nel quale non viene specificata la sostanza d’abuso.Presso la Prefettura è costituito un Nucleo Dipendenze Prefettura che, a seguito dellasegnalazione degli Organi di Pubblica Sicurezza, convoca per un colloquio la persona trovatain possesso di sostanza stupefacente, per accertare la ragione della violazione. Se dal colloquio emergono elementi tali da far presumere che la persona si asterrà per il futurodal consumo di stupefacenti e la sostanza sequestratagli è compresa nella II° o IV° tabella, ilPrefetto, per una sola volta, definisce il procedimento con il formale invito a non fare più uso disostanze stupefacenti, omettendo l’applicazione delle sanzioni previste.

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Numero Soggetti 626466687072747678

2012

2013

Numero Soggetti 0

1

2

3

4

5

2012

2013

NUMERO SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA AL SMI ANNO 2012-2013Anno 2012 2013

Numero Soggetti 5 3

NUMERO SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA AL SERD ANNO 2012-2013Anno 2012 2013

Numero Soggetti 77 68

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Nel corso del colloqui con l’Assistente sociale della Prefettura, viene illustrata la possibilità diintraprendere un percorso terapeutico presso il Servizio Dipendenze (SERD) o presso lo SMI. In tal caso, il Nucleo Dipendenze Prefettura concorda un ulteriore appuntamento con ilsoggetto durante il quale verifica che lo stesso abbia intrapreso e concluso un programmaterapeutico presso uno dei Servizi Territoriali.

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SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA AL SERD DISTRIBUITI PER SOSTANZA ANNO 2012-2013Sostanze 2012 2013

Cannabis 42 42

Cocaina 15 13

Eroina 3 3

5 1

Non specificato 12 9

Policonsumo

Cannabis Cocaina Eroina Policonsumo Non specificato0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

2012

2013

SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA ALLO SMI DISTRIBUITI PER SOSTANZA ANNO 2012-2013Sostanze 2012 2013

Cannabis 2 1

Cocaina 1 2

Eroina 0 0

2 0

Non specificato 0 0

Policonsumo

Cannabis Cocaina Eroina Policonsumo Non specificato0

0,5

1

1,5

2

2012

2013

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Anno Minori Tra i 18 e i 25 anni Più di 25 anni

2012 0 2 32013 0 1 2

SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA ALLO SMI DISTRIBUITI PER FASCE D'ETÀ ANNO 2012-2013

2012 20130

0,5

1

1,5

2

2,5

3

Minori

Tra i 18 e i 25 anni

Più di 25 anni

Anno Minori Tra i 18 e i 25 anni Più di 25 anni

2012 4 31 422013 5 22 41

SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA AL SERD DISTRIBUITI PER FASCE D'ETÀ ANNO 2012-2013

2012 20130

5

10

15

20

25

30

35

40

45

Minori

Tra i 18 e i 25 anni

Più di 25 anni

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2.6 COMUNITÀ TERAPEUTICHE PRESENTI IN VALLECAMONICAIl recupero terapeutico riabilitativo di soggetti affetti da tossicodipendenza viene realizzatotramite inserimento in tre comunità terapeutiche residenziali presenti nel territorio dell'ASLVallecamonica Sebino. I dati riportati nelle due seguenti tabelle si riferiscono ad utenti inviatidal Servizi Dipendenze pubblici e privati operativi in tutta Lombardia.

La fascia d'età degli utenti ospiti nelle comunità terapeutiche del nostro territorio è quellacompresa tra i 30 e i 39 anni.

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Posti accreditati e posti autorizzati in Comunità per Tossicodipendenti presenti nel territorio di VallecamonicaComune – Ente Gestore Posti Accreditati Posti Autorizzati

Capo di Ponte – Cooperativa di Bessimo 20 20

Cividate Camuno – Cooperativa di Bessimo 11 11

Sonico – Exodus 15 12

Capo di Ponte – Cooperativa di Bessimo

Cividate Camuno – Cooperativa di Bessimo

Sonico – Exodus

Comune – Ente Gestore < 19 anni 20/29 anni 30/39 anni 40/49 anni 50/59 anni > 60 anni TOTALE

Capo di Ponte – Cooperativa di Bessimo 0 10 30 13 7 1 61

Cividate Camuno – Cooperativa di Bessimo 0 11 10 1 0 0 22

0 3 6 15 7 0 31

TOTALE 0 24 46 29 14 1 114

SUDDIVISIONE PER FASCE D’ETÀ UTENTI COMUNITÀ TERAPEUTICHE OPERANTI IN VALLECAMONICA ANNO 2013

Sonico – Exodus

< 19 anni 20/29 anni30/39 anni40/49 anni50/59 anni > 60 anni0

5

10

15

20

25

30

Capo di Ponte – Cooperativa di Bessimo

Cividate Camuno – Cooperativa di Bessimo

Sonico – Exodus

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3 - ATTIVIT À DI PREVENZIONE ANNO 201 3

3.1 - RETE REGIONALE PREVENZIONELa DGR n.7223/08 ha affidato ad ogni ASL il compito di sostenere la promozione della “ReteLocale Prevenzione” (nell'ambito del più ampio progetto di sviluppo della “Rete RegionalePrevenzione”) con lo scopo di sviluppare “patti locali per la prevenzione delle dipendenze” chein linea con scelte programmatorie generali condivise a livello di zona e coerentementeinserite in più ampie strategie regionali coinvolga sinergicamente le diverse realtà territoriali. IlDipartimento Dipendenze riunendo i soggetti del territorio, pubblici e privati che hanno titolo avalorizzare una rete territoriale unitaria sul tema della prevenzione di tutte le forme didipendenza, intende:• consolidare i rapporti di collaborazione interistituzionale, • attivare un livello formalizzato di confronto sul tema della prevenzione delle dipendenze,• garantire un lavoro di analisi dei bisogni, in linea con le indicazioni dettate dalla normativa

Regionale.Nello specifico il Dipartimento Dipendenze di questa ASL ha avviato un processo in rete traservizi Socio-Sanitari (SERD Servizio Territoriale delle Dipendenze, Servizio MultidisciplinareIntegrato SMI) Enti Locali e Azienda Scuola (CSS e Ufficio Scolastico Provinciale) TerzoSettore (Cooperativa di Bessimo e Forum del Terzo Settore), Forze dell'Ordine (Caserma deiCarabinieri di Breno), Prefettura e realtà del volontariato locale (Oratori ecc.) Il processo di costruzione della rete comporta in prospettiva futura l'ampliamento della retestessa e la promozione di interventi in un'ottica di miglioramento della qualità dell'offertapreventiva erogata dai diversi attori del sistema integrato pubblico-privato.

3.2 - LINEE D'INDIRIZZO PER LA PREVENZIONE DEI COMPORTAMENTI DI ABUSO DIALCOL E DROGHEIl Dipartimento Dipendenze recepite le evidenze scientifiche in merito all'evoluzione delfenomeno delle dipendenze, intende sviluppare e consolidare azioni preventive in grado diridurre i fattori di rischio e di potenziare i fattori protettivi nel rispetto delle regole di sistema,basandosi sui seguenti principi: • la prevenzione è fondamentale per la riduzione della domanda di droga; • tutte le sostanze stupefacenti sono da considerarsi pericolose e dannose per la salute

psico-fisica e sociale dell'individuo;• le attività di prevenzione devono essere strutturate considerando che il policonsumo di

sostanze (vari tipi di droghe, alcol e tabacco) è ormai il comportamento prevalente diassunzione;

• le azioni di prevenzione devono essere sviluppate a lungo termine e sostenute nel tempo alfine di assicurare alla comunità ambienti liberi dalle droghe;

• le campagne di prevenzione devono esplicitare tutti i danni e i rischi derivanti dall'uso disostanze stupefacenti e promuovere stili di vita alternativi fin dalla prima infanzia;

• la famiglia e la scuola, dove la maggior parte dei giovani ricevono adeguati supportiformativi, sono le agenzie educative più importanti verso le quali è necessario promuovereinterventi di supporto e azioni specifiche e concrete;

• gli interventi di tipo universale e selettivo, risultano efficaci se vengono sviluppati conapprocci di tipo educativo e psico-comportamentale.

Le linee di indirizzo per la prevenzione di comportamenti a rischio di abuso o dipendenza dasostanze stupefacenti sono:• partecipazione alle attività di Rete Regionale Prevenzione attraverso il Tavolo Tecnico

Regionale Prevenzione;• consolidamento delle attività della Rete Locale per la Prevenzione finalizzato al

coinvolgimento e allo sviluppo di partnerschip tra i diversi attori presenti sul territorio;• raccordo tra la rete Locale di prevenzione e Osservatorio territoriale Dipendenze;• collaborazione tra Servizio Dipendenze e Dipartimento ASSI;

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• partecipazione al Tavolo Stili di Vita in capo al Dipartimento funzionale per la Promozionealla Salute e dei giusti stili di vita e al Tavolo d'area per l'elaborazione e stesura del Pianodi Zona stesura Piano GAP e sua attuazione;

La tabella seguente raccoglie in sintesi la programmazione degli interventi preventivi a livellointersettoriale e l'estensione dell'impatto delle azioni preventive messe in atto.

AZIONI SVILUPPO AZIONI

Attuazione di programmi regionalidi prevenzione

Conclude la terza annualità LST e Unplugged.Messa a regime dei programmi preventivi regionali a supporto delconsolidamento della Rete delle scuole che Promuovono Salute

Disponibilità di programmi di prevenzione universale e selettiva

PROGETTI: • Statale 42 in integrazione con il terzo settore per attività di aggancio

precoce e di riduzione dei rischi e del danno• Prevenzione selettiva per minori e soggetti minori di anni 26

segnalati dalla Prefettura in integrazione con l'Area Famiglia• Elaborazione del PIANO GAP in conformità con quanto previsto dalle

Linee Guida e d'intesa con la Conferenza dei Sindaci. Le azioni diinformazione, sensibilizzazione previste sono integrate con iniziativegià in atto nei Comuni

• Attività informative e di collaborazione rivolte a Reti di Stakeholderdel territorio (Comuni, Oratori, Terzo Settore, associazionismogenitoriale e Scuola)

Promozione dell'associazionismoe del Volontariato nella programmazione e nella realizzazione di iniziative preventive

A favore del territorio continua la disponibilità per interventi informativi e disensibilizzazione rivolti ai cittadini / associazioni e realtà di volontariatoSono state individuate in Reti Territoriali “Figure-Chiave” di tipo educativo,che hanno avviato interventi finalizzati alla promozione di stili di vita sani.

Percorsi formativi e di sensibilizzazione rivolti ai cittadinied alle comunità locali

Disponibilità di programmazione di percorsi formativi per creare “moltiplicatoridell'azione preventiva” in raccordo con l'Area Famiglia.Sviluppo del Progetto “WHP” secondo specifiche indicazioni e normativeregionali.

Percorsi formativi nel piano Aziendale di Formazione

Il Piano di Formazione Aziendale comprende annualmente percorsi formativirivolti agli operatori socio-sanitari su tematiche inerenti la prevenzione delledipendenze.

3.3 - PROGETTI PREVENZIONE DIPENDENZEAnnualmente questa ASL emette il Piano Integrato per la Promozione della Salute, redatto inintegrazione tra i diversi Dipartimenti e Servizi Socio-Sanitari. Si illustrano di seguito i singoliprogetti di prevenzione dipendenze, divisi tra progetti recentemente conclusi, in atto e inprogrammazione

PROGETTO GAPIl Progetto, innovativo e in fase di avvio, riguarda la prevenzione del fenomeno del giocod'azzardo Patologico (GAP) che ha assunto dimensioni rilevanti coinvolgendo un numero dipersone appartenenti a varie fasce d'età ed in particolare soggetti vulnerabili sul pianopsicologico nei quali si può sviluppare un vero e proprio disturbo compulsivo. Prevedeinterventi di mappatura del territorio, di educazione alla legalità di prevenzione dicomportamenti illeciti in genere assunti per sanare debiti accumulati o anche solo peralimentare la propria dipendenza.

PROGETTO UNPLUGGEDÈ un programma in atto, di tipo educativo-promozionale, ampliamente validato a livellointernazionale, basato sulla ricerca, che si rivolge agli studenti del primo anno degli Istitutid'Istruzione superiore. Ha dimostrato la sua efficacia preventiva in molti studi, si focalizza sul

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rafforzamento delle capacità di resistenza all'adozione di comportamenti a rischio da partedegli adolescenti, all'interno di un modello più generale di incremento delle abilità personali esociali. Hanno aderito al progetto L'Istituto Olivelli Putelli di Darfo, l'stituto Tassara di Breno e ilCentro di Formazione Professionale di Edolo. Negli anni precedenti il progetto ha coinvoltoanche l'istituto Meneghini di Edolo e la Scuola Edile Bresciana di Breno.

PROGETTO LIFE SKILLS TRAINING PROGRAMLife Skills Training (LST) è un programma di prevenzione di abuso di sostanze stupefacentivalidato scientificamente e dimostratosi capace di ridurre il rischio di abuso di alcol, tabacco edroghe.LST Lombardia ha l’obiettivo di porre le premesse educative e sociali per ridurre la domandaed il consumo di droghe (legali ed illegali) nella fascia di età compresa tra gli 11 ed i 14 anni edi ritardare l’età del primo consumo da parte degli studenti.Attualmente hanno aderito 8 Istituti Comprensivi della Valle Camonica, sono stati coinvolticirca 70 insegnanti e 900 studenti. Il progetto, intende aumentare il numero degli IstitutiComprensivi del territorio a cui fornire la formazione insegnanti e gli strumenti educativi edidattici utili alla realizzazione del programma stesso a favore dei gruppi classe.

PREVENZIONE SELETTIVA PER MINORI E SOGGETTI DI ETÀ INFERIORE A 26 ANNIA seguito della DGR n.8243 del 22.10.2008 “Realizzazione di interventi a favore delle famigliee dei servizi socio-educativi per la prima infanzia” e del Protocollo Tecnico-Operativo traPrefettura di Brescia, ASL Vallecamonica e ASL di Brescia, il Servizio Dipendenze incollaborazione con il Dipartimento ASSI - Area Famiglia - ha realizzato un intervento diriduzione del danno e dei comportamenti a rischio in soggetti minorenni e soggetti minori di 26anni d’età che hanno già avuto contatti con sostanze stupefacenti e segnalati ex art. 75 e 121DPR 309/1990 in linea con quanto previsto nel documento di collaborazione. Si tratta di un intervento di prevenzione che si rivolge ad un target con caratteristicheomogenee, che accede al SERD non solo in modalità volontaria ma anche per obbligolegislativo. L'accoglienza ai Servizi prevede l'avvio da parte degli operatori SERD di interventi formativirivolti a gruppi di utenti che con modalità interattive partecipano direttamente all'attività digruppo, portando la propria esperienza personale e acquisendo maggiori conoscenze suaspetti di tutela del proprio benessere psico-fisico e sulle questioni di tipo amministrativo epenale connesse all'uso di sostanze stupefacenti legali e illegali. Le situazioni personalipresentano a volte la necessità di presa in carico individuale presso il SERD o l'invio alConsultorio Famigliare in caso di problematiche relazionali di tipo personale o famigliare. Il SERD e l'Area Famiglia del Dipartimento ASSI, hanno elaborato un protocollo/procedura perla gestione integrata di soggetti minorenni e soggetti minori di 26 anni d’età segnalati ex Artt.75 e 121 DPR 309/1990 con lo scopo di: • aumentare i contatti dei soggetti con i servizi specialistici SERD e Consultorio Famigliare• offrire prestazioni di tipo informativo educativo ai soggetti segnalati per uso di sostanze

stupefacenti • migliorare la gestione integrata di tipo clinico tra SERD e Consultorio Famigliare per i casi

che presentano un grave rischio d'uso di sostanze stupefacenti o problematiche di tiporelazionale.

Nel 2013 i soggetti segnalati sono stati 77 e sono stati attivati gruppi formativi per 30 persone.Il 5% dei soggetti è stato inviato ai servizi territoriali “Consultori Familiari”.

PROGETTO “STATALE 42” Si situa nell’area della riduzione dei rischi e le azioni migliorative poste in essere, nel rispettodei criteri generali definiti dal DGR n.499 del 25.7.2013, sono quelle previste nel decretoattuativo n.7386 del 1.8.2013 per l’area della Riduzione dei Rischi/Danni. Il progetto attualizzal’esperienza dei precedenti Progetti “Watson” e “Statale 42” (annualità 2012/13 realizzato dalla

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Cooperativa di Bessimo) rinnovandone le strategie operative ed operando nuove modalitàgestionali e di monitoraggio delle prestazioni erogate. La riduzione dei rischi/danni può essere definita come “Somma delle azioni volte adevitare/contenere/ridurre le conseguenze derivanti dal consumo (occasionale o continuativo) disostanze (legali ed illegali) con particolare attenzione ai temi della tutela della salute, neicontesti (luoghi e tempi) in cui il consumo stesso avviene (Ministero della Solidarietà Sociale,2008).Il progetto, rivolto agli adolescenti/giovani in contesti differenziati e connotati da situazioni dirischio, propone azioni finalizzate all'aggancio precoce e all’accompagnamento ai servizi dipersone che presentano problemi d'uso/abuso da sostanze stupefacenti legali e illegali. Sitratta di allestire o uno spazio informativo-formativo per i giovani frequentatori dei locali dovepossono usufruire di; counselling, colloqui informativi, consulenze sanitarie, orientamento allarete dei servizi, distribuzione di materiale informativo, test alcolimetrico e distribuzione dimateriale sanitario. La realizzazione del progetto ha previsto uno stretto coordinamento tra il SERD, territorio alfine di assicurare un lavoro di rete con Forze dell’Ordine, Servizi Sanitari, Socio Sanitari eSociali del territorio. Oltre all’alcool che risulta la sostanza più utilizzata (84,5% dei contattati)si riscontra un consumo di sostanze psicoattive illegali. Tali sostanze sono una presenzacostante nei contesti del divertimento. Il 10,5% dei contattati dichiara di consumare cannabis,il 2% cocaina, il 3% dice di utilizzare mix di sostanze. Il dato più significativo risulta essere lasottovalutazione dei rischi in quanto la maggior parte delle persone contattate ha un approccioalle sostanze poco consapevole dei rischi.

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