Relazioni Industriali in Italia -...

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Gennaio 2008 Fim-Cisl Nazionale Relazioni industriali in Italia e contrattazione collettiva nel settore metalmeccanico Bruno Vitali Fim-Cisl Nazionale

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Gennaio 2008 Fim-Cisl Nazionale

Relazioni industriali in Italia e contrattazione collettiva nel

settore metalmeccanico

Bruno Vitali

Fim-Cisl Nazionale

Gennaio 2008 Fim-Cisl Nazionale

L’assetto attuale: frutto dell’accordo interconfederale del 23 luglio 1993

(tra Governo, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil)

Prima di quella data le relazioni industriali regolate, generalmente, dai rapporti di forza nei contratti

Nelle imprese partecipate dallo Stato alcuni codici di comportamento (es. Protocollo I.R.I.)

Ma oggi è urgente

riformare le regole della

contrattazione!

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Indice

1. Struttura dei Sindacati

2. Sistema di Relazioni

3. Assetti Contrattuali

4. Crisi dell’impresa

5. Partecipazione

6. Problemi nuovi

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1. Struttura dei sindacati FEDERAZIONE DI

CATEGORIA

Nazionale Regionale Territoriale Aziendale Coordinamenti Grandi Gruppi

CONFEDERAZIONE

Nazionale Regionale Territoriale

Livello contrattuale

Livello contrattuale

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1. Struttura dei sindacati :la rappresentanza

Associativa Elettiva

iscrittiRSU

(rappresentanza sindacale unitaria)

organismi

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1. Struttura dei sindacati :le controparti negoziali

CATEGORIA

Associazioni imprenditoriali (es. Federmeccanica, Artigiani, ecc.)

Gruppi e Multinazionali Singole imprese

CONFEDERAZIONE

Confindustria ed associazioni generali d’impresa

Amministrazioni centrale, regionale e locale

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1. Struttura dei sindacati :i settori di rappresentanza

Rappresentano operai, impiegati, quadri. I settori metalmeccanici: Siderurgico,

Fonderie di seconda fusione, Autoavio, Meccanica generale, Elettromeccanico, Elettrodomestico, Elettronico, Elettromeccanico, Cantieristico navale, Impianti industriali (compresi reti telefoniche ed elettriche), Informatica (HW e SW), Microelettronica, Artigiani, Orafi.

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1. Struttura dei sindacati Problemi di rappresentanza:

Le esternalizzazioni o “outsourcing” Le aziende a rete

! ICT pervasiva:nuovi lavori e modifica dei settori tradizionali;globalizzazione e nuove forme organizzative.

Va rivista la struttura organizzativa e contrattuale

2. Sistema di Relazioni

Gli Osservatori congiunti

Le Commissioni Paritetiche

Il sistema di Informazione contrattuale

obiettivo è la bilateralità

Pubblica annualmente un “Rapporto sull’industria metalmeccanica”

2. Sistema di Relazioni Gli Osservatori congiunti sulla situazione economica e sociale

NAZIONALEOgni anno sui seguenti temi:

➟ Innovazione tecnologica➟ Andamento occupazione➟ Andamento investimenti➟ Costo del lavoro e fattori di

competitività➟ Salari ed orari di fatto➟ Uso della Formazione

professionale➟ Monitoraggio accordi su Premi di

Risultato e dati su sicurezza➟ Uso degli incentivi di legge per

gli investimenti industriali➟ Andamento modifiche degli assetti

societari per trasferimento d’azienda e/o internazionalizzazione

TERRITORIALEOgni 6 mesi sui seguenti temi:

➟ Situazione del settore➟ Andamento occupazione➟ Relazioni sindacali➟ Orari di fatto➟ Salari di fatto➟ Questioni ambientali interne

ed esterne➟ Monitoraggio accordi su

Premio di Risultato

2. Sistema di RelazioniLe Commissioni Paritetiche

NAZIONALE

Formazione professionale ed apprendistato

Pari Opportunità

Ente Bilaterale di Settore➡ di supporto agli osservatori

e per le iniziative di formazione professionale

LOCALI ED AZIENDALI

Formazione professionale ed apprendistato

Pari Opportunità

2. Sistema di RelazioniLe info

★ Nazionali (su richiesta) Riguardano l’andamento

economico-produttivo ed occupazionale del settore

★ Aziendali (solo imprese > 200 dipendenti)Riguardano gli assetti organizzativi, tecnologici, l’occupazione e gli investimenti

★ Territoriali (nel primo quadrimestre)

Sono globali circa l’andamento del settore nella regione

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NO sovrapposizione dei cicli negoziali

3. Gli assetti contrattualiDue livelli collettivi

NAZIONALE

Ogni 4 anni per le normative

Ogni 2 anni per il salario

AZIENDALE

Ogni 4 anni per normative e salario

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3. Gli assetti contrattualiCompetenze del livello nazionale

SALARIO: Recupero inflazione su paga base Inflazione programmata

NORMATIVE: Sistema di informazione Diritti sindacali Sistema di inquadramento professionale Orario di lavoro Definisce procedure e tempi di avvio dei negoziati aziendali

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3. Gli assetti contrattuali Competenze del livello aziendale

SALARIO: Definisce un Premio di Risultato (PdR) legato all’andamento

economico dell’azienda e parametri di produttività Istituti mutualistici NORMATIVE: Innovazioni tecnologiche ed organizzative, decentramento Orario di lavoro: modalità riduzioni, turni, calendari lavorativi,

flessibilità della prestazione Orario flessibile ed applicazione part-time Aspetti applicativi inquadramento professionale e pari opportunità Ambiente di lavoro e sicurezza

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3. Gli assetti contrattuali Procedure di rinnovo del Contratto Nazionale

3 mesi prima della scadenza presentazione delle richieste (Piattaforma contrattuale)

Da 3 mesi prima a 1 mese dopo la scadenza (e comunque nei 4 mesi dopo la presentazione richieste) NO conflitti sindacali o azioni unilaterali dell’impresa. Sono previste sanzioni (anticipo o posticipo dell’indennità di vacanza contrattuale)

Dopo 3 mesi dalla scadenza - senza nuovo accordo- erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale (IVC) pari al 30% del tasso inflattivo programmato che sale al 50% dopo 6 mesi

INTERVALLOIguaçu

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4. La crisi d’impresaStrumenti e procedure principali

Cassa integrazione Contratti di solidarietà Licenziamenti collettivi/mobilità Lavori socialmente utili Indennità ordinaria di disoccupazione Trasferimento per crisi d’azienda

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4. La crisi d’impresaLa Cassa Integrazione Guadagni (CIG)

ORDINARIA per operai, impiegati e quadri (sono esclusi gli apprendisti)

Per crisi transitoria Durata max 13 settimane Proroghe di 3 mesi fino ad un max di 1

anno nel biennio

STRAORDINARIA (per imprese > 15 dipendenti)

Per crisi aziendale (max 12 mesi + altri 12 mesi in caso di cessazione di attività)

Per ristrutturazione, riorganizzazione, riconversione aziendale (max 24 mesi + 24 per particolari complessità)

In caso di crisi integra il reddito del lavoratore.È gestita dall’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale).

È finanziata da un fondo a carico delle imprese(quella straordinaria anche da un contributo statale)

La somma delle due tipologie non può superare i 36 mesi in 4 anni (salvo particolari casi/deroghe)

Chi paga la CIG...contributo a carico delle imprese industriali nella misura dell'1 per cento della retribuzione

per le imprese fino a 50 dipendenti il contributo è determinato nella misura dello 0,75 per cento

contributo addizionale, a carico delle imprese che si avvalgono degli interventi di integrazione salariale, nella misura dell'8 per cento dell'integrazione salariale corrisposta ai propri dipendenti

contributo a carico dello Stato che resta determinato nella misura annua di ...

(APERTA PARENTESI...

...CHIUSA PARENTESI)

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4. La crisi d’impresaCIG: valori retributivi

80% della retribuzione per le ore non lavorate (entro le 40 ore settimanali)

Tetti retributivi mensili netti:➟ 844,06 € per retribuzione ≤ 1.826,07 €➟ 1.014,48 € per retribuzione > 1.826,07 €

➟ Tali importi sono ridotti di un'aliquota che attualmente è pari al 5,84%

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4. La crisi d’impresaI Contratti di Solidarietà

DIFENSIVI

Riduzione di orario per tutti per evitare riduzioni di personale

Contributo statale fino al 60% dello stipendio (max 2+2 anni o 3 anni al Sud)

Meno tasse per le imprese (fino al 35%)

ESPANSIVI

Per aumentare l’occupazione

- salario e + occupazione Incentivi e contributi

statali se c’è riduzione stabile di orario

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4. La crisi d’impresaI licenziamenti collettivi - la mobilità

Aziende > 15 dipendenti Si applica come per la CIGS Procedura:➟ Comunicazione a livello aziendale e direzione provinciale del lavoro e

contributo a INPS➟ Informazioni richieste: motivi del provvedimento, numero, profili e

posizione aziendale, programma di mobilità➟ Criteri di scelta: carichi di famiglia, anzianità, esigenze tecnico-

produttive. Con accordo sindacale i criteri sono individuati dalla contrattazione stessa.

➟ Oneri verso le imprese (somma al lavoratore pari a 9 volte il costo CIG; ridotto a 3 volte se c’è accordo sindacale)

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4. La crisi d’impresaIndennità di mobilità

Valori come per CIG (844,06-1.014,48€)

In alcuni settori, in casi eccezionali ed in aree con più rischio

Mobilità lunga (accompagna alla pensione fino a 7 anni) con costi a carico imprese dopo i primi 3 anni (4 anni al SUD)

DURATA MAX:

➡ 12 mesi fino a 40 anni d’età➡ 24 mesi fino a 50 anni➡ 36 mesi oltre 50 anni

(al Sud + 12 mesi x tutti)

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4. La crisi d’impresaI lavori socialmente utili (LSU)

SCOPO originario: Stop proroghe CIG Sostegno al reddito Servizio presso enti locali Riaccostamento al lavoro

In abbandono in quanto,generalmente, privi di sbocco

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4. La crisi d’impresaIndennità di disoccupazione

Durata:8 mesi < 50 anni12 mesi > 50 anni

Importo:• 60% ultimo stipendio i primi 6 mesi• 50% il 7° e 8° mese•40% gli eventuali mesi successivi

Contributi figurativi ai fini pensionistici per l’intero periodo

L’INDENNITÀ DECADE qualora ci sia il rifiuto di di un posto di lavoro (con retribuzione non inferiore al 20% della precedente) o di un corso di formazione professionale, la cui frequenza è obbligatoria.

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4. La crisi d’impresaTrasferimento dell’azienda in crisi

E’ regolato dal codice civile (art. 2112)... …che garantisce continuità di rapporto, i diritti

maturati, l’anzianità ed i crediti vari Il codice civile non si applica in caso di crisi

aziendale certificata e se il trasferimento è finalizzato al salvataggio dell’azienda

E’ necessario però l’accordo sindacale per il mantenimento, anche parziale, dell’occupazione

INTERVALLOMonte Rosa

5. La partecipazione

In alcuni grandi gruppi esperienze partecipative:

Comitati consultiviComitati strategici

5. La partecipazioneuna nuova forza...

5. La partecipazioneuna nuova forma dell’emancipazione...

la democrazia economica sbocco ineludibile alla democrazia politica

oltre una logica esclusivamente distributiva: dalla somma zero (una parte prende ciò che è sottratto all’altra) alla somma positiva (entrambe le parti migliorano)

la partecipazione come promozione di opportunità che supera la visione dei diritti come tutela

pari dignità e forte rappresentanza delle parti in gioco è la condizione delle relazioni partecipative

5. la partecipazioneuna nuova frontiera...

il problema del potere inteso come autonomia ed autodeterminazione

la ridiscussione delle regole attuali dell’economia, a partire dalla formazione delle decisioni nell’impresa

la possibilità di condizionare positivamente la globalizzazione

5. la partecipazioneè fortemente osteggiata

le imprese non investono su relazioni partecipative

il problema del potere nei processi produttivi

approcci ideologici nel sindacalismo antagonista

l’esito è la contrapposizione ed il conflitto

6. Problemi nuovi

“Outsourcing” ed aziende a rete:Quale rappresentanza, quale legame con azienda madre, quali politiche...

Cambiamento dell’impresa:

‣ più servizi‣ meno manifattura‣ più attenzione al cliente‣ Gestione delle conoscenze

Contratti atipici

6. Problemi nuovil’obiettivo del CONTRATTO per l’INDUSTRIA

Rappresentare meglio il lavoro che cambia

Unificazione di tutti i settori (metalmeccanico, chimico, tessile, telecomunicazioni, ecc.)

Una cornice leggera di regole valide per tutti

“finestre” normative specifiche per i vari comparti (auto, siderurgia, informatica, ecc.)

Durata triennale del CCNL (sia salariale che normativo)

continua...

E fammi un esempio...