Relazione Tecnica Progetto Biella
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PROVINCIA DI BIELLA REGIONE PIEMONTE
CENTRALINA IDROELETTRICA IN VALSESSERA, SUL TORRENTE DOLCA,
NUOVA CONCESSIONE DI DERIVAZIONE
Proponente:
“Lanificio Ermenegildo Zegna & Figli S.p.a.”
Via Roma n.99/100, 13835 Trivero (Biella).
R E L A Z I O N E T E C N I C A
P R O G E T T O D E F I N I T I V O ottobre 2012
Relazione ai sensi del D.P.G.R. 29/07/2003, n° 7-8-10/R e s.m.i., D. Lgs. 387/2003, Allegati tecnici
alla domanda di concessione di derivazione da acque superficiali, D.M. 10-09-2010 "linee guida per
l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili"
SOMMARIO
1 Premesse ............................................................................................................................. 4
2 Scopo del progetto, dati generali del proponente, ricadute sociali ed economiche a livello
locale ......................................................................................................................................... 5
3 Localizzazione e caratteristiche tecniche dell’impianto ......................................................... 6
4 Descrizione delle modalità di sfruttamento della risorsa utilizzata, caratteristiche dei prelievi
7
5 Riepilogo principali dati tecnici ............................................................................................. 8
6 Caratteristiche delle opere e dimensionamento .................................................................... 9
6.1 Opera di presa sul torrente Dolca............................................................................................. 9
6.1.1 Dimensionamento della Traversa ............................................................................................................... 11 6.1.2 Soglia rilascio DMV, quantità derivate e rilasciate...................................................................................... 11 6.1.3 Dimensionamento canalina di carico .......................................................................................................... 18
6.2 Edificio modulatore/dissabbiatore ......................................................................................... 18
6.2.1 Dimensionamento del dissabbiatore .......................................................................................................... 19 6.2.2 Dimensionamento dello sfioratore laterale ................................................................................................ 20 6.2.3 Dimensionamento del modulatore di portata alla portata massima ......................................................... 22 6.2.4 Descrizione e dimensionamento della scala di risalita dei Pesci ................................................................ 22
6.3 Accesso all’opera di presa ...................................................................................................... 27
6.4 Condotta forzata ................................................................................................................... 28
6.4.1 Velocità nella condotta forzata alla porta massima ................................................................................... 29 6.4.2 Calcolo delle perdite di carico della condotta forzata ................................................................................ 29
6.5 Strada di accesso all’edificio centrale ..................................................................................... 30
6.6 Edificio centrale..................................................................................................................... 30
6.6.1 Canale di scarico ......................................................................................................................................... 31 6.6.2 Dimensionamento condotta di rilascio sotto le macchine ......................................................................... 32
6.7 Gruppo di produzione ............................................................................................................ 33
6.8 Scala dei rendimenti delle macchine alle diverse portate e “range” di funzionamento ............. 34
6.9 Misuratore di velocità e portata............................................................................................. 35
6.10 Linea di collegamento e connessione alla rete ........................................................................ 35
6.11 Linea di potenziamento della rete richiesta dal gestore della rete ........................................... 36
7 Stima della produzione e della potenza massima ................................................................ 37
8 Destinazione urbanistica delle aree, vincoli paesaggistici ................................................... 38
9 Disponibilità aree ............................................................................................................... 38
10 Accessibilità, utilizzo, manutenzione............................................................................... 38
11 Fase di cantiere .............................................................................................................. 39
11.1 Modalità Costruttive ............................................................................................................. 39
11.2 Quantità di scavo .................................................................................................................. 40
11.3 Area trasformata/modificata ai fini della legge 45/89 ............................................................. 45
11.4 Stima dei costi di realizzazione ............................................................................................... 47
11.5 Crono programma dei lavori di esecuzione ............................................................................. 49
12 Dismissione dell’impianto e misure di reinserimento e recupero ambientale ................... 53
13 Elaborati di Progetto ...................................................................................................... 54
13.1 DOCUMENTI ALLEGATI DEL PROGETTO .................................................................................. 56
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
4
1 Premesse
La presente relazione è redatta ai sensi del D.P.G.R. 29/07/2003, n° 10/R, Allegato A, Parte II,
Allegati tecnici alla nuova domanda di concessione di derivazione da acque superficiali sul
Torrente Dolca a scopo idroelettrico compreso nel comuni di Valle San Nicolao.
Si seguito sono illustrate le caratteristiche delle opere progettate per lo sfruttamento a scopo
idroelettrico del torrente Dolca in comune di Valle San Nicolao, su
commissione della ditta "Lanificio Ermenegildo Zegna & Figli S.p.A.", di Trivero (Biella).
La presente relazione illustra il progetto che si compone dei seguenti elaborati a cui si rimanda per
una maggiore comprensione:
Elaborati di progetto � Relazione tecnico-illustrativa � Relazione Paesaggistica � Documentazione fotografica � Piano particellare d’esproprio � Computo metrico estimativo � Computo metrico estimativo dismissioni � Valutazione di impatto acustico � Accettazione preventivo Enel 1 � Accettazione preventivo Enel 2 � Lettera di impegno dismissioni � Relazione usi civici Tavole grafiche 01a Planimetria generale sovrapposizione CTR
01b Planimetria CTR opera di presa e centrale
02 Planimetria catastale
03a Planimetria condotta di progetto
03b Sezioni condotta di progetto
03c Sezioni condotta di progetto
4a Opera di presa
4b particolari di presa
4c Particolari scala di risalita pesci
4d Particolari dissabbiatore
5a planimetria strada di accesso alla centrale
5b sezioni strada di accesso alla centrale
5c profilo strada di accesso alla centrale
6a piante edificio centrale
6b prospetti e sezioni edificio centrale
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
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7 Planimetria di cantiere
8 Planimetria aspetti urbanistici
Nuova linea Enel per la consegna, elettrodotto interrato MT sotto strada provinciale � Relazione tecnico – illustrativa elettrodotto interrato MT sotto strada provinciale � Documentazione fotografica elettrodotto � Computo metrico estimativo � Tavole grafiche di progetto:
- el01 Planimetria elettrodotto su CTR
- el02 Planimetria elettrodotto su catastale
- el03 Tipici di posa elettrodotto
Idrologia � Relazione idrologica Elaborati geologici � Relazione geologica
- GEO 01 : Carta Geologica e Geomorfologica – Scala 1: 5.000 - GEO 02 : Carta geologica e geomorfologica di dettaglio – Scala 1: 2.000 - GEO 03 : Sezioni Geologiche Interpretative – Scala 1: 250
� Relazione Geotecnica
2 Scopo del progetto, dati generali del proponente, ricadute sociali ed
economiche a livello locale
In prosecuzione di una nuova politica di sviluppo di energia pulita e riciclabile intrapresa qualche
anno fa ed in pieno sviluppo il lanificio Zegna di Trivero, soggetto proponente del presente
progetto, ha studiato la possibilità di questo nuovo impianto.
Alla base della scelta l'analisi delle risorse disponibili sul territorio: sia il bene idrico, sia il territorio,
contraddistinto dalla proprietà dei terreni regionale, porta il proponente a valutare di poter
sfruttare tali risorse in modo positivo per l’azienda ed indirettamente per la collettività locale,
sfruttando la disponibilità idrica del tratto alto del torrente Dolca in modo eco-compatibile ed
ottimale utilizzando, per quanto riguarda l'allacciamento alla rete, opere già realizzate.
Il Lanificio Ermenegildo Zegna, che occupa attualmente circa 400 persone, prevede mediante il
presente progetto di poter ottimizzare i costi con l’incremento dell’autoproduzione di energia
elettrica.
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
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In un clima economico di spietata concorrenza internazionale, la realizzazione della nuova centrale
se da una parte consentirà all’azienda di auto produrre una maggior quantità di energia, e quindi
di poter ridurre i costi di produzione, dall’altra parte darà la possibilità di essere maggiormente
competitiva, con effetti positivi sul contesto sociale locale.
Le logiche aziendali interne legate alla possibilità di riduzione dei costi, si inseriscono in un
panorama nazionale, europeo e mondiale, in cui si è fatta cogente l’attenzione allo sfruttamento
di energie da fonti rinnovabili.
Le finalità, oltre che di natura economica, perseguono scopi ambientali generali, con
quell’attenzione che la Zegna ha sempre dimostrato per il proprio territorio, con la produzione di
energia elettrica mediante risorse rinnovabili, in linea con l’impegno assunto a Kyoto dall’Italia, e
le politiche recenti Europee, certificati verdi ecc.. La dislocazione geografica, il quadro socio
economico locale fanno si che l’intervento ben si inserisca in un territorio costituito da tante
attività, consumatrici di energia elettrica.
Il proponente del presente è la ditta “Lanificio Ermenegildo Zegna & Figli S.p.a.”, Via Roma
n.99/100, 13835 Trivero (Biella), di cui si allega il Certificato Camerale come espressamente
richiesto dall’art. 13.1 lett. b) punto i del D.M. 10/09/2010.
3 Localizzazione e caratteristiche tecniche dell’impianto
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto idroelettrico a condotta forzata, sfruttante, le
acque del torrente Dolca.
L'opera di presa garantirà il rilascio del DMV (Deflusso Minimo Vitale) previsto sulla base di quanto
emerso dagli studi idrologici posti a corredo del presente progetto.
Le opere che costituiscono l’impianto in progetto sono tutte comprese nel Comune di Valle San
Nicolao , e sono così costituite :
− Traversa con griglia a trappola sul Torrente Dolca, circa 60m a monte del ponte stradale
sul Dolca, vicino alla località “Piana di lavaggi”, con ciglio di a quota 1106.64 m.s.l.m., con
quota di massimo carico idrostatico a 1106.50m.s.l.m., e convogliamento delle acque
derivate, tramite canale interrato, all’opera dissabbiatrice,
− Vasca dissabbiatrice e di modulazione, realizzata subito a valle della traversa sul Dolca ,
in sponda destra;
− Condotta forzata realizzata con tubazione in acciaio del diametro di 1000 mm, che
partendo dalla vasca dissabbiatrice arriva all'edificio centrale, lunghezza in pianta di
2411,00m, dislivello utile 148.50m.;
− Edificio centrale seminterrato di nuova realizzazione (quota 958,00 m.s.l.m. – asse
turbine) posto appena a monte della confluenza del Canale Tench con il torrente Dolca.
− Condotta di scarico interrata, con restituzione nel torrente Dolca a quota 955,77 m.s.l.m.
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
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Per la connessione dell’impianto alla rete elettrica si prevede il collegamento alla linea di media
tensione dell’impianto idroelettrico esistente sul torrente Sessera ed allacciato – punto di allaccio
alla rete ENEL presso il piazzale del Bocchetto Sessera ove l’Ente Gestore della rete sarà in grado di
assicurare il vettoriamento della corrente.
Il nuovo tratto di cavidotto interrato sarà posto all'interno di corrugato ø150 mm, avrà lunghezza
complessiva di circa 7962 metri, con un tracciato che ripercorre il primo tratto di condotta forzata
di circa 454 metri , per cui non necessitano scavi aggiuntivi, e la restante parte sotto strada
esistente,.
Mentre l'impianto idroelettrico dalla presa all'edificio centrale sono situate tutte in Comune di
Valle San Nicolao, in sponda orografica destra del torrente Dolca, su terreni tutti di proprietà della
Regione Piemonte, il cavidotto di allacciamento, posto sotto strada, percorre i comuni di
Camandona e Bioglio. Solo l’ammarro della presa alla riva rocciosa rimane in Comune di
Pettinengo (in sponda orografica sinistra).
L’accesso ai luoghi è assicurato dal sistema di piste forestali esistenti, mentre per l’accesso alla
vasca di carico ed alla centrale si renderà necessaria la realizzazione di piccole strade sterrate di
accesso della lunghezza rispettivamente di circa 13 e 454 metri.
4 Descrizione delle modalità di sfruttamento della risorsa utilizzata,
caratteristiche dei prelievi
Come espressamente richiesto dall’art. 13.1 lett. b) punto ii del D.M. 10/09/2010, si rimanda per la
descrizione della fonte utilizzata all’allegata relazione idrologica, mentre per quanto inerente la
producibilità attesa si rinvia ai seguenti capitoli, in particolare al capitolo “Stima della produzione e
della potenza massima”.
Sulla base di quanto emerso dagli studi idrologici a corredo del presente progetto, (analisi dei
deflussi medi e calcolo del Deflusso Minimo Vitale) è possibile definire i volumi d’acqua medi e
massimi derivabili dalle opere di derivazione.
Nella tabella seguente, si riassumono i dati principali:
Portata media derivata Portata massima derivata
l/s l/s
470 1500
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
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5 Riepilogo principali dati tecnici
I principali dati quantitativi di progetto sono i seguenti:
1.106,64 m.s.l.m. QUOTA DI SFIORO PRESA
1.106,50 m.s.l.m. QUOTA DI MASSIMO CARICO IDROSTATICO
1.107,94 m.s.l.m. QUOTA MASSIMA PIENA Tr 200
955,77 m.s.l.m. QUOTA RESTITUZIONE ≈ AX QUOTA MAX DIGA MISCHIE (954,65)
955,57 m.s.l.m. ONDA DI PIENA TR 200 ANNI
958,00 m.s.l.m. QUOTA ASSE TURBINA
3,35 m FRANCO DI SICUREZZA DALLA NUOVA DIGA IN PROGETTO
2,43 m FRANCO DI SICUREZZA DALLA ONDA DI PIENA
150,87 m SALTO NOMINALE
148,50 m SALTO UTILE
CONDOTTA FORZATA
2.358,82 m LUNGHEZZA CONDOTTA IN PIANTA
1.104,60 m.s.l.m. QUOTA DI PARTENZA CONDOTTA F. (asse trurbina)
958,00 m.s.l.m. QUOTA DI ARRIVO CONDOTTA F.
6,21% PENDENZA MEDIA DELLA CONDOTTA FORZATA
2.363,37 m LUNGHEZZA REALE CONDOTTA
STRADA DI ACCESSO ALL'EDIFICIO CENTRALE
Quota di partenza dalla strada esistente : 1039,04 m.s.l.m.
Quota di arrivo alla cetrale : 959,29 m.s.l.m.
Lunghezza : 451 m
Dislivello : 79,75 m
Pendenza media : 18%
NUOVO CAVIDOTTO INTERRATO ELETTRICO DI ALLACCIAMENTO
Lunghezza in pianta : 7962 m
POTENZIAMENTO RICHIESTO DALL'ENEL, CAVIDOTTO INTERRATO SOTTO ASFALTO PANORAMICA ZEGNA
Lunghezza in pianta : 1990 m
CALCOLO PORTATA MEDIA PONDERATA SULLA BASE DELLA CURVA DI DURATA
COEFF. NATURALE 1,3 + DMV MODULATO 15%:
mc/anno VOL. DERIVATO ANNUO / 60 x 60 x 24 x 365 =
= Qmedia = 393,96 l/s = arrotondato a = 394 l/s
12.423.911,59
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
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RILASCIO MEDIO ANNUO DERIVANTE DALLA MODULAZIONE DEL DMV
mc/anno VOL. RILASCIATO ANNUO / 60 x 60 x 24 x 365 =
305,70 l/s = arrotondato a = 306 l/s
9.640.648,64
PORTATE
Portata media : 394 l/s
Portata massima : 990 l/s
POTENZA NOMINALE DI CONCESSIONE :
Pnom = g H Q = 583,13 kW
avendo posto:
Il salto lordo tra la quota del pelo libero di sfioro e quella di rilascio pari a :
H= 1106,64 - 955,77 = 148,50 m
e la portata media :
Q= 394,00 l/s
GRUPPO DI PRODUZIONE :
− turbina Pelton a sei getti Pot. max 2400 kW
− generatore sincrono trifase Pot. max 2500 kW
− trasformatore Pot. max 2600 kVA
− turbina Pelton a sei getti Pot. max 1100 kW
− generatore sincrono trifase Pot. max 1150 kW
− trasformatore Pot. max 1200 kVA
PRODUZIONE MEDIA ANNUA:
Energia prodotta : E = Pmed η 8000 = 3.665.701 kWh = 3,67 GWh
6 Caratteristiche delle opere e dimensionamento
Nel seguito si fornisce una descrizione delle opere che costituiscono l’impianto ed i principali
calcoli dimensionali eseguiti.
Per una migliore comprensione si faccia riferimento alle tavole grafiche di progetto.
6.1 Opera di presa sul torrente Dolca
Traversa fissa in calcestruzzo armato, con sezione a gravità, rivestita in pietra, in parte ancorata
mediante tecniche di tassellature chimica al fondo alveo roccioso – in corrispondenza delle fondo
roccioso emergente – in parte ancorata con tecnologia «jet grouting» – iniezione nel terreno di
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
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miscela cementizia – per la formazione di blocco di fondo a trincea con funzione di
antisollevamento e antisifonamento mediante realizzazione di schermo impermeabile – in
corrispondenza delle zone con fondo ghiaioso drenante.
L' adozione di tassellature in corrispondenza della roccia e la tecnica del jet grouting nella parte
ghiaiosa, consentiranno un risultato finale ottimo sia sotto il profilo di tenuta idraulica evitando i
fenomeni di sifonamento, sia di facilità di realizzazione.
Il jet grouting consentirà, inoltre, di limitare gli scavi, andando a sfruttare la massa ghiaiosa,
presente nella zona dell'iniezione, come inerte del getto.
Nella zona sabbiosa la tecnologia utilizzata consentirà di raggiungere senza problemi la resistenza
statica necessaria alla traversa.
La briglia avrà una larghezza di circa 27.50 metri, una profondità di circa 5,75 metri e altezza circa
2.50 metri.
La captazione sarà del tipo a “trappola”: stramazzo ribassato su briglia cava in subalveo con griglia
di presa dell’acqua, larghezza 6,00 metri, con quota di sfioro massimo 1.106,64, ciglio inferiore
griglia a 1.106,50. s.l.m., quota massima di calcolo del carico idrostatico massimo.
La canaletta di presa interrata avrà dimensioni: base 1,40 metri per una altezza di 1,10 m.
Nella parte centrale della traversa è collocato lo stramazzo con battente più basso rispetto a
quello della presa, in modo da garantire sempre il rilascio prefissato e dimensionato per il rilascio
del DMV.
Lo stramazzo di rilascio del DMV ha una conformazione geometrica, definita mediante le usuali
formule di idraulica, tale da conseguire il rilascio modulato teorico, delle quantità calcolate
secondo le curve di durata delle portate. Nel paragrafo “Stramazzo di rilascio del DMV”, che segue,
sono riportati i calcoli di dimensionamento. Per l’approfondimento dell’aspetto idrologico si
rimanda alla relazione idrogeologica, allegata al presente lavoro.
Per la verifica immediata sul posto delle quantità effettivamente rilasciate, sarà posta in opera, a
lato dello stramazzo del DMV, una asta graduata opportunamente tarata per lettura diretta dei
litri rilasciati. A migliore illustrazione si confrontino le tavole di progetto della presa.
L’acqua prosegue il proprio percorso, dopo lo stramazzo del DMV, nella rampa per la risalita dei
pesci, dimensionata secondo quanto espressamente previsto dal Piano Ittico Provinciale. Per un
maggior approfondimento si legga il capitolo che segue “Descrizione e dimensionamento della
scala di risalita dei Pesci”.
Al di sotto dello stramazzo della scala di risalita dei pesci è prevista una condotta passante
sottobriglia – dimetro di 500mm – terminante con flangia cieca a valle. L'opera consentirà lo
spurgo della sabbia a monte dello sbarramento mediante la periodica apertura della flangia
consentendo il naturale trasporto solido del materiale più fino a valle, evitando l'intasatura delle
vaschette della rampa di risalita dei pesci. In questo modo la lanca a monte della briglia non si
intaserà e manterrà la sua forma.
Segue dimensionamento idraulico delle varie parti che compongono l'opera di presa mediante le
usuali formule idrauliche. Per una migliore comprensione, inoltre, si faccia riferimento alla
specifiche tavole di progetto.
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
11
6.1.1 Dimensionamento della Traversa
Lo sfioratore della presa, posizionato in corrispondenza della griglia a trappola, è ribassato rispetto alla
traversa di una altezza (H) tale da consentire il prelievo dell’acqua solo fino a raggiungere la portata
massima. Oltre tale limite l’acqua tracima lungo tutto lo sbarramento.
Dimensionamento della traversa :
In base alle usuali formule di idraulica: Q = μ A (2gh) 0.5
utilizzando il coefficiente di Veronese per gli stramazzi in parete grossa
a vena soffolta:
μ = 0,385
Nel caso in esame si ha:
b = 10,00 m
Ponendo :
h = 0,150 m
Risulta quindi :
A = b x h = 1,500 m2
Si verifica la portata massima :
Q = 0,991 m3/s = 991 l/s ~ 990 l/s = Qmax
In fase esecutiva si provvederà all’esatta calibrature della soglia ed alla verifica della portata.
6.1.2 Soglia rilascio DMV, quantità derivate e rilasciate
Sulla base di quanto emerso dagli studi idrologici, riportati nella relazione idrologica – in particolare
all’analisi dei deflussi medi e al calcolo del Deflusso Minimo Vitale – sono stati definiti i volumi d’acqua
medi e massimi derivabili e di quelli da lasciare nel torrente per conservare la naturalità.
Come già evidenziato, il presente progetto ha definito le portate tenendo conto delle richieste e valutazioni
emerse in sede di Verifica Ambientale.
I nuovi dati idrici, presi dalla relazione idrologica, riportano una portata media ponderata calcolata sulla
base della curva di durata delle portate utilizzando un coefficiente di naturalità di 1,3 e un DMV modulato
del 15%.
Per assicurare il rilascio del deflusso minimo vitale (DMV), calcolato in base alla modulazione sopra indicata,
nella relazione idrologica allegata, è prevista la realizzazione di uno stramazzo ribassato di una altezza (h),
secondo il calcolo che segue.
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
12
In base alle usuali formule di idraulica: Q = μ A (2gh) 0.5
utilizzando il coefficiente di Veronese per gli stramazzi in parete grossa
a vena soffolta:
μ = 0,385
Nel caso in esame si ha:
b = 0,30 m
Ponendo :
h = 0,3500 m
Risulta quindi :
A = b x h = 0,105 m2
Si riscontra la portata :
Q = 0,106 m3/s = 105,93 l/s>= 106 l/s=DMVmin del DMV modulato
Segue calcolo del DMV modulato
All’aumentare della portata del torrente aumentano proporzionalmente anche le portate rilasciate, oltre a
quelle prelevate. Ciò avviene in corrispondenza dello stesso stramazzo del dmv – libero verso l’alto. La
gaveta della captazione, invece, come visto ha una altezza ribassata tale che al raggiungimento della
portata massima l’acqua sfiora oltre la soglia più alta della briglia , limitando, in questo modo, la portata
prelevata alla portata massima.
Una seconda e più fine limitazione del prelievo alla portata massima, avviene attraverso due stramazzi posti
in corrispondenza della vasca di sedimentazione e di carico: uno, prima della vasca di carico, in direzione
della condotta forzata, ed uno molto ampio, verso il torrente, che restituisce l’acqua in eccesso. Una terza
limitazione della portata massima avviene all’interno della vasca di calma, dimensionata nelle pagine che
seguono, necessaria per il sopraggiungere al suo interno delle quantità derivate dall’impianto esistente a
monte.
Il DMV di 106 l/s è la quantità minima rilasciata. In corrispondenza di portate minime il prelievo
dell’impianto non avviene se non viene superata tale portata minima.
La quantità rilasciata aumenta seguendo la curva di incremento modulato, meglio descritto nella relazione
idrologica, che aumenta in modo differenziato all’aumentare della portata: man mano che sale il livello
dell’acqua, aumentano anche i rilasci in corrispondenza dello stramazzo del dmv mediante aumento della
larghezza della soglia.
Per ottenere tale risultato, è stato effettuato uno studio idraulico su come interagiscono lo stramazzo di
presa e quello del dmv alle varie portate, al fine di progettare geometricamente uno stramazzo capace di
seguire la curva del rilascio modulato basato sulla curva di durata delle portate.
A seguito di una serie di modellazioni, si è verificata la possibilità di seguire la curva del dmv modulato,
avendo riguardo primariamente delle portate più basse, ritenute le più importanti da un punto di vista
ambientale, e di quella in corrispondenza della portata massima derivabile, mediante una presa
graficamente configurata come nell’immagine che segue (prospetto presa vista da monte):
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
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PROSPETTO DA MONTE DELL'OPERADI PRESA (estratto dalle tavole di progetto)
Meglio comprensibile con lo schema:
PARTICOLARE DEGLI STRAMAZZI DELLA PRESA
Il comportamento idraulico è calcolato matematicamente ai livelli di altezze corrispondenti alle portate
principali della curva delle durate : Qmin, Q365, Q355, Q274, Q182, Q91, Q10, Qmax, con la formula
utilizzata in precedenza per gli stramazzi ( Q = μ A (2gh) 0.5
utilizzando il coefficiente di Veronese per gli
stramazzi in parete grossa a vena soffolta: μ = 0,385).
In particolare la bocca del rilascio del dmv presenta ad una certa altezza un forte allargamento che
consente di incrementare e maggiormente e seguire la modulazione del rilascio teorica.
Tale espediente consente la modulazione dei rilasci direttamente in alveo, mediante principio idraulico
geometrico, per cui all’aumentare del livello avviene la modulazione, senza l’utilizzo di regolazioni
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
14
elettroniche che non possono garantire sempre il funzionamento essendo oltretutto estremamente
delicate ed inadatte ad essere collocate in corrispondenza della presa.
La tabella di seguito riporta i risultati dei calcoli così ottenuti alle varie portate ed alle varie geometrie :
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
15
Q =
μ A
(2
gh
) 0.5
DM
Vm
in=
10
6l/
s
DM
V 1
5%
H stram. presa
h aggiuntiva stram. Rilascio
DMV
h di a rilascio DMV
h di a'' agg. Rilascio DMV
b'' agg. rilascio DMV
A=BXH derivata
a=bxh rilascio DMV
a'' agg. Rilascio DMV
Q derivata ottenuta
Q = μ A (2gh) 0.5
Q derivata teorica
q di a rilasciata ottenuta
q di a'' rilasciata ottenuta
qtot rilasciata da stram. DMV
ottenuta
qtot rilasciata teorica
Qrilasciata aggiuntiva da
traversa e vasca teorica
Q rilasciata ottenuta da trav.sa
e vasca
Qtot rilasciata ottenuta da
stram. DMV, trav. e vasca
Qtot rilasciata teorica (stram
DMV+trav. e vasca)
Qtot media ottenuta rilasciata
e derivata
Qtot media teorica
Hh
ag
gh
h''a
gg
b''a
gg
Aa
a''a
gg
mm
mm
mm
m2
m3
m3/s
m3/s
m3/s
m3/s
m3/s
m3/s
m3/s
m3/s
m3/s
m3/s
m3/s
m3/s
Qm
in-
0,3
50
0,3
50
-
-
-
0,1
05
-
-
-
0
,10
6
-
0
,10
6
0,1
06
Q
min
Q3
65
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IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
16
I risultati dei rilasci della tabella precedente corrispondono al seguente grafico di corrispondenza con quella
del dmv modulato teorico in base alla curva di durata delle portate:
La configurazione prescelta segue la modulazioni sia alle portate più basse, quelle più delicate, in cui i rilasci
sono maggiori di quelli altrimenti previsti, ed a quelle più alte. Oltre il limite della portata massima l’acqua
tracima sopra l’opera di presa e attraverso le gavete della vasca dissabbiatrici, e rimane in alveo.
Segue tabella riepilogativa delle quantità d’acqua mediamente derivabili e da rilasciare sulla base della
durata delle portate e di quelle effettivamente derivata e rilasciata.
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IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
17
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4 70
0
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
18
Ad aggiungersi alle quantità rilasciate non si è volutamente tenuto conto dell’apporto che verrà
fornito dal “fermo macchina tecnico” che si ha in condizioni di portate minime.
Più precisamente, il gruppo turbina - generatore – trasformatore hanno un range d’azione
massimo e minimo, come descritto al capitolo “Scala dei rendimenti delle macchine alle diverse
portate e “range” di funzionamento” che porta al fermo automatico dell’impianto sotto la portata
di 24 litri.
Questa quantità di 24 litri va quindi ad aggiungersi a quella comunque rilasciata dallo stramazzo
del DMV. Questo apporto va valutato in senso positivo da un punto di vista ambientale. Infatti
l’ulteriore rilascio del fermo macchina, porta l’impianto ad entrare in funzione solo quando
nell’asta si superano i 106 litri/secondo dello stramazzo del DMV, oltre ai 24 litri/secondo che
sfioreranno dagli stramazzi della vasca modulatrice vicino alla presa.
Quindi in condizioni di magra, notoriamente la condizione più critica per gli aspetti ambientali la
quantità minima lasciata nel torrente è maggiore rispetto a quella calcolata e realizzata con lo
stramazzo del DMV modulato.
6.1.3 Dimensionamento canalina di carico
Segue dimensionamento della canalina che va dalla griglia di presa al modulatore, che deve
garantire la portata massima prevista:
Q = A k R2/3
i1/2
(Chezy con cotante Gaucler Strickler)
K= 60
b= 1,40 m
h= 1,10 m
A= 1,540 m2
i= 0,010 m/m
Raggio idraulico: R=A/P= 0,43 (canale pieno)
Portata del canale: Q= 5,246 m3/s = 5246 l/s > 990 l/s = Qmax
Velocità effettiva: Qmax/A= 0,64 m/s
6.2 Edificio modulatore/dissabbiatore
In riva destra orografica, subito a valle della traversa principale sul Dolca, dopo un breve tratto di
canale di derivazione interrato in c.a. – lunghezza circa 13,20 metri, larghezza 1,40 metri, altezza
1,10 metri – è prevista la realizzazione dell’edificio modulatore.
L'opera consiste di una vasca di calma in c.a. interrata che, mediante la riduzione della velocità
dell'acqua al proprio interno, consente di far sedimentare il residuo sabbioso trascinato dal
torrente in modo da impedirne l'ingresso in condotta. Una paratoia laterale a saracinesca
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
19
consente il periodico svuotamento della vasca – scarico di fondo – consentendo, tra l'altro, il
naturale trasporto solido del torrente.
L’opera, da realizzare in cemento armato, risulterà quasi del tutto interrata, tranne il lato verso il
torrente, dove sarà rivestita in sasso spaccato reperito in sito.
Le dimensioni saranno di 28.20 metri di lunghezza per 4.10 di larghezza. Altezza variabile da 2.35m
a 3.07m.
E’ costituito da una prima sezione, in cui avviene la separazione della sabbia (lunghezza interna
20.00 m) provvista di fondo in pendenza e (3.8%) finestre con soglie di stramazzo per lo scarico
dell'eventuale flusso in eccesso.
Oltre alla paratoia di scarico di fondo per la sghiaiatura, e di griglia interna per l’ulteriore
intercettazione di impurità galleggianti.
Uno stramazzo modulatore costituito da muro in c.a. divide la prima dalla seconda sezione.
Quest’ultima è una vasca di carico capace di un accumulo di 31.2 m3 di acqua (pianta di 3.50x3.50
m x altezza di 2.55 m), da cui si diparte la condotta forzata. Questo stramazzo interno, insieme a
quelli verso l’esterno, sono dimensionato in modo tale da limitare la portata d’acqua prelevata alla
portata massima in modo più fino rispetto alla prima regolazione che avviene alla bocca di presa.
Nel terzo e ultimo locale (dim. interne m 3.50 x 3.50, h 3.88), con accesso dall’esterno tramite
porta esterna, sarà posta una valvola di sicurezza a chiusura automatica mediante dispositivo
sensibile alla sovra velocità – un sensore di velocità a palmola – e comandabile a distanza per
chiusure volontarie del flusso in condotta.
Per una migliore comprensione si faccia riferimento alla specifica tavola grafiche di progetto.
6.2.1 Dimensionamento del dissabbiatore
Il dissabbiatore è dimensionato per la portata di :
Q = 990 l/s
che corrisponde ad una portata media tra quelle massime, risultando eccessivo il
dimensionamento alla portata massima che si verifica solo in corrispondenza di
periodi molto brevi.
Avendo i seguenti dati geometrici :
Larghezza interna della vasca : b= 3,50 m
Altezza media dell’acqua a regime massimo :
h= 2,71 m
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
20
La velocità dell’acqua all’interno del dissabbiatore :
Vmax = Qmax / (b*h) = 0,10 m/s
Essendo la velocità di decantazione dei grani con ø > 0,3 mm in acqua ferma
alla temperatura di 0 gradi, con densità = 1064kg/mc, coefficiente di forma 0,7 :
λ = 0,0350 m/s
Per velocità dell'acqua < 0,50 m/s si ha una riduzione della velocità pari a :
λ<50 = V/(5,7+23h) = 0,0015 m/s (Egiazaroff)
Ponendo l'uguglianza tra il tempo di caduta (λ=h/t) e quello di scorrimento all'interno
della vasca (V=L/t ) detraendo la riduzione di velocità si calcola la lunghezza :
L ≥ (h Vmax) / (λ-λ<50) = 8,45 m
La lunghezza di progetto di 20m consentirà quindi di massima la decantazione della
sabbia fino al diametro ø di 0,3mm (vaglio adeguato per le turbine Pelton per cui è
consigliata l'eliminazione dei grani da 2 a 4 mm).
Verifica:
Di massima: V deve essere da 60 a 140 volte Q
V= 80,17 m3
Q= 0,99 m3/s
V/Q= 81
6.2.2 Dimensionamento dello sfioratore laterale
Per assicurare il deflusso dell’acqua entrata nello sfioratore in eccesso il dimensionamento viene
fatto per portate eccezionali come segue.
TIRANTE IDRAULICO SOPRA LA TRAVERSA
In corrispondenza dell'onda di piena, calcolata con tempo di ritorno di 200 anni,
Qmax= 222 m3/s
in base alle usuali formule di idraulica: Q = μ A (2gh) 0.5
utilizzando il coefficiente di De Marchi per gli stramazzi in parete grossa
a diga tracimante a vena aderente :
μ = 0,467
Nel caso in esame si ha:
b = 27,50 m
Ponendo il tirante idraulico sopra la traversa pari a:
h = 2,48 m
Risulta quindi :
A = b x h = 68,20 m2
Si riscontra la portata voluta :
Q = 222 m3/s
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
21
PORTATA MASSIMA IN ENTRATA AL DISSABBIATORE
In base alle formula : Q = μ A (2gh) 0.5
posti:
μ = 0,815 (Gentilini)
Nel caso in esame si ha:
a = 1,40 m
b = 1,10 m
Ponendo l'altezza :
h = 2,480 m
Risulta quindi :
A = a x b = 1,540 m2
Si ottiene la portata di :
Q = 8,75 m3/s = 8755 l/s
DIMENSIONE DEGLI SFIORATORI
In corrispondenza della portata massima di :
Qmax= 8,75 m3/s
in base alle usuali formule di idraulica: Q = μ A (2gh) 0.5
utilizzando il coefficiente di Bazin per gli stramazzi in parete sottile
a vena aderente senza contrazione laterale :
μ = 0,47
Nel caso in esame si ha:
h = 0,550 m
Ponendo la lunghezza dello sfioratore :
L = 17,45 m
Risulta quindi :
A = h x L = 9,60 m2
Si riscontra la possibilità di far defluire la portata di :
Q = 14,82 m3/s
superiore alla portata massima
La altezza di progetto che si fissa è pari a 0,55 m
con due bocche di lunghezza di 5,80 e una di 5,85 metri.
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
22
6.2.3 Dimensionamento del modulatore di portata alla portata massima
Uno stramazzo assicura la regolazione della portata massima dimensionato come segue:
Fissata la portata massima di :
Qmax= 0,990 m3/s
in base alle usuali formule di idraulica: Q = μ A (2gh) 0.5
utilizzando il coefficiente di Bazin per gli stramazzi in parete sottile
a vena aderente senza contrazione laterale :
μ = 0,47
Nel caso in esame si ha:
b = 3,50 m
Ponendo l'altezza h dell'acqua sullo sfioratore :
h = 0,264 m
Risulta quindi :
A = b x h = 0,93 m2
Si riscontra la possibilità di far defluire la portata massima :
Q = 0,990 m3/s
La altezza di progetto che si fissa è pari a 0,264 m
Al di sopra dello stramazzo, in corrispondenza della soletta del dissabbiatore, una griglia in ferro
consentirà la lettura diretta della portata derivata su un’asta graduata opportunamente tarata per
la lettura dei prelievi.
6.2.4 Descrizione e dimensionamento della scala di risalita dei Pesci
Superato lo stramazzo del DMV, l’acqua prosegue il proprio percorso, nella rampa per la risalita
dei pesci, in modo da garantire la continuità fluviale.
La scala è costituita da una serie di vasche, sfalsate in altezza con piccoli balzi di 30 cm di altezza
massima ritenuta compatibile con la risalita dei salmonidi.
Più in particolare, il primo salto a monte, posto in corrispondenza dello stramazzo del DMV e la
prima vasca, ha una salto variabile a seconda della portata:
– alla portata minima di 106l/s il salto è di 30cm, così come tutti seguenti salti alla stessa
portata;
– alla portata massima considerata di 275l/s (portata oltre la quale l'acqua tracima sopra
tutta la briglia) il salto è di 14cm, per l'effetto dello stramazzo a forma variabile che si allarga per
la modulazione,
I salti seguenti sono tutti di 30cm a tutte le portate.
La potenza specifica dissipata e le dimensioni della scala si contengono entro i limiti imposti dalle
NTA del Piano Ittico Provinciale, anche alla porta massima considerata che è quella oltre la quale
l’acqua tracima tutta l’opera di presa.
La scala potrebbe soffrire di insabbiamenti, ma le regolari operazioni di dissabbiamento,
attraverso lo scarico di fondo della briglia, consentiranno il normale trasporto solido del torrente
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
23
evitando il problema. La periodicità dell'operazione verrà definita in fase di esercizio dopo attenta
osservazione della dinamica ed in conseguenza degli eventi di piena e di magra.
La scala è dimensionata secondo quanto espressamente previsto dal Piano Ittico della Provincia di
Biella, approvato con Deliberazione n. C.P. n. 33 del 14.04.2003. Segue calcolo di
dimensionamento e verifica.
DIMENSIONAMENTO DELLA SCALA DI RISALITA IN BASE ALLA POTENZA SPECIFICA DISSIPATA
ALLA PORTATA MASSIMA TRANSITANTE NEL DMV
Il calcolo si riferisce alla piena portata del foro del DMV di 275l/s, portata oltre la quale
l'acqua tracima oltre tutto lo sbarramento, quindi nella situazione di portata massima critica.
Dati : lub = lungh. Vaschetta
lab = larg. Vaschetta
lastr = largh. Stramazzo vaschetta
Le tre equazioni di vincolo, introducendo un valore : lastr = 0,30
pongono i seguenti limiti massimi e minimi di dimensioonamento delle vaschette :
lub/lab=1,6÷1,8 da cui : lab = 1,31 ÷ 2,00 m
7<lub/lastr<12 da cui : lub = 2,10 ÷ 3,60 m
4<lab/lastr<6 da cui : lab = 1,20 ÷ 1,80 m
Si calcola, l'altezza h dell'acqua sopra lo stramazzo con la nota formula :
Q = μ A (2gh) 0.5
alla portata Q = 0,275 mc/s
con μ = 0,385 (coeff. Per stramazzi a parete sottile con vena soffolta) si ha: h= 0,66 m
Utilizzando la formula : Pv = ρgQ∆h / V
Volendo ottenere un valore : Pv < 200(W/mc)
Avendo : ρ= 1000 kg/mc
g= 9,81 m/s2
Q= 0,275 mc/s
∆h= 0,30 m
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
24
Impostando le seguenti dimensioni compatibili con i limiti sopra calcolati:
lab = 1,80 m
htot=hI+h
II = 0,66 + 0,44 = 1,10 m
in cui :
hI= altezza acqua sopra stram. alla portata impostata
hII= altezza acqua sotto stram. alla portata impostata
lub = 2,1
luo = lunghezza occupata dall'onda d'acqua in movimento = 0,45
lub effettiva = luub + luo = 2,55 CONDIZIONI ALLA PORTATA MINIMA DEL DMV
Il calcolo si riferisce alla portata dello stramazzo del DMV oltre la quale si inizia a derivare
minori portate rispetto a questa sono imputabili alle condizioni naturali :
Si calcola, l'altezza h dell'acqua sopra lo stramazzo con la nota formula :
Q = μ A (2gh) 0.5
alla portata : Q = 0,106 mc/s
posto : μ = 0,385
si ottiene : h = 0,35 m
Si calcola :
V = h*lab*lub = 4,16 mc
Si ottiene in definitiva :
Pv= 194,598 kgmq/scmc < 200(W/mc)
Con velocita media nelle vasche di :
0,76 m/s essendo la min e la max : 0,14 m/s ÷ 1,39 m/s
e velocità dell'acqua in caduta : V=(2g∆h)0,5
= 2,43 m/s
Utilizzando la formula : Pv = ρgQ∆h / V
Avendo : ρ= 1000 kg/mc
g= 9,81 m/s2
Q= 0,106 mc/s
∆h= 0,30 m
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
25
Impostando le seguenti dimensioni compatibili con i limiti sopra calcolati:
lab = 1,80 m
htot=hI+h
II = 0,35 + 0,44 = 0,79 m
in cui :
hI= altezza acqua sopra stram. alla portata impostata
hII= altezza acqua sotto stram. alla portata impostata
lub = 2,30
luo = lunghezza occupata dall'onda d'acqua in movimento = 0,25
lub effettiva = luub + luo = 2,55
Si calcola :
V = h*lab*lub = 3,27 mc
Si ottiene in definitiva :
Pv= 95,4435 kgmq/scmc < 200(W/mc)
Con velocita media nelle vasche di :
0,54 m/s essendo la min e la max : 0,07 m/s ÷ 1,01 m/s
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Relazione tecnica di progetto
26
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
27
PROSPETTO DA VALLE DELL'OPERADI PRESA (estratto dalle tavole di progetto)
6.3 Accesso all’opera di presa
Si accederà comodamente all'opera di presa dal piazzale, mediante un breve tratto sterrato di
strada di circa 13 metri, in salita, con un dislivello di circa 2 metri, posta al di sopra della condotta
forzata. Il sedime carrabile avrà una larghezza di 3.00 metri e gli scavi e i riporti saranno
compensati sia trasversalmente che longitudinalmente.
Per la realizzazione della strada si prevede l'utilizzo del materiale lapideo presente in sito, la
formazione di uno strato di fondazione in ghiaia e la finitura della superficie della carreggiata con
materiale inerte rullato.
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
28
Il breve tratto di strada sterrata verrà mantenuta anche a cantiere ultimato in modo da agevolare
l'accesso alla presa per le operazioni periodiche di ispezione e pulizia, e ritenendo che sia di
maggiore impatto la sua rimozione.
6.4 Condotta forzata
Dal sedimentatore – appena a valle della valvola automatica di chiusura, funzionante con
meccanismo a contrappeso di sicurezza con sensore di velocità – principia la condotta forzata
costituita da una tubazione in acciaio.
Più precisamente, la condotta forzata sarà realizzata con tubi in acciaio a saldatura elicoidale SAW,
in qualità L275 sec. EN 10224 o similare, EN 10204A 3.1, estremità bicchierate, rivestimento
esterno bituminoso pesante sec. UNI 5256, interno in resina epossidica per alimenti sec. D.M. 174
spessore 250 microns. Diam. 1000.
Fin dal primo tratto, il percorso della condotta è completamente interrato, grazie alla collocazione
della presa in una zona dall'orografia favorevole.
La condotta forzata, attraversata la strada, e prosegue , sempre interrata, al di fuori del suo
sedime, non trovando lì pendenza favorevole.
Durante il suo tragitto, la condotta forzata interseca un solo ruscello, confluente nel Dolca, avente
entità considerabile, a metà del suo percorso, di circa 2359 metri, e , solo poco prima dell'edificio
centrale, attraversa due scoli di entità poco apprezzabile.
La condotta forzata sarà realizzata con tubi in acciaio saldati, con giunti bicchierati e saldati (sul
posto). Le tubazioni saranno protette da corrosione sia internamente (con primer bituminoso) che
esternamente (bituminoso pesante) avranno un diametro nominale di 1000 mm, adeguato alla
massima portata derivabile, pendenza minima 0,1 %, con sviluppo per lo più interrato, con un
ricoprimento medio di 90 cm.
La posa ordinaria avviene su culla di sabbia all’uopo predisposta sotto la livelletta prestabilita,
individuata nella tavola del profilo di progetto.
Lo sviluppo della condotta forzata è compreso tra la vasca dissabbiatrice e l’edificio centrale, per
cui si rende necessaria la realizzazione di una nuova pista di accesso all’edificio centrale che
consentirà l’accesso ad opere terminate.
Le dimensioni principali dell'opera sono:
2.358,82 m LUNGHEZZA CONDOTTA IN PIANTA
1.104,60 m.s.l.m. QUOTA DI PARTENZA CONDOTTA F. (asse trurbina)
958,00 m.s.l.m. QUOTA DI ARRIVO CONDOTTA F.
6,21% PENDENZA MEDIA DELLA CONDOTTA FORZATA
2.363,37 m LUNGHEZZA REALE CONDOTTA
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
29
La condotta forzata sarà completamente interrata, con un ricoprimento medio di circa 90 cm, e
sarà dotata di giunti di dilatazione e di ammarri formati da blocchi di c.a. dimensionati per
resistere ai colpi d’ariete nei punti di cambio di direzione (sia verticali che orizzontali).
In alcuni tratti con maggior acclività, saranno utilizzate tecniche di ingegneria naturalistica per la
messa in sicurezza degli scavi, per evitare il franamento a valle del materiale scavato – viminate,
palizzata ecc. – sia per stabilizzare in superficie il versante a lavori ultimati in attesa del
riassestamento definitivo – geostuoie, rivestimenti vegetativi, interventi a grata viva, palificate,
terre rinforzate ecc. come anche definite nelle tavole di progetto.
6.4.1 Velocità nella condotta forzata alla porta massima
ø= 1,00 m
Qmax= 0,990 m3/s
A= 0,785
V= Q/A = 1,26 m/s < 2 m/s velocità massima consigliata in condotta
6.4.2 Calcolo delle perdite di carico della condotta forzata
Le perdite di carico sono così calcolate:
La condotta in progetto è in acciaio diam. int. 1000 mm.
Si valutano i valori delle perdite di carico utilizzando la consueta formula di Chezy:
J = Q2
/ ( A2 χ2
R)
posti : ø = 1,00 m
K = 110
con: Q = portata in transito [mc/s]
A = area condotta [mq] = 0,785
χ = k R1/6
dove k= coeff. Strickler = 90 per tubi nuovi = 87,307058
R = raggio idraulico = D/4 [m] 0,25
La perdita di carico totale è pari a J x L
In cui L è la lunghezza della condotta forzata, pari a : 2363,37 m
Nella tabella seguente, per diversi valori delle portate si individuano le perdite di carico.
Q J unitaria J tot V
l/s m/m m m/s
Qmedia 394 0,000132 0,31 0,21% 0,50
Qmax 990 0,000835 1,97 1,33% 1,26
% sul salto
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
30
6.5 Strada di accesso all’edificio centrale
Per l’accesso alla centrale si rende necessaria la realizzazione di un breve tratto di strada che parte
dalla pista forestale carrabile posta a monte. Di fronte alla centrale una piccola piazzola per
consentire la manovra dei mezzi.
I dati complessivi della strada sono i seguenti:
Quota di partenza dalla strada esistente : 1039,04 m.s.l.m.
Quota di arrivo alla cetrale : 959,29 m.s.l.m.
Lunghezza : 451 m
Dislivello : 79,75 m
Pendenza media : 18%
Il sedime carrabile avrà una larghezza di 3 m e gli scavi e i riporti saranno compensati sia
trasversalmente che longitudinalmente con una quantità di scavo di 674,54 metri cubi.
Per la realizzazione della strada si prevede: la rimozione dello strato superficiale del terreno
attuale, la formazione di uno strato di fondazione in ghiaia e la finitura della superficie della
carreggiata con materiale inerte rullato.
Si provvederà a dotare la pista di canalette trasversali di intercettazione delle acque di scolo per il
deflusso delle acque meteoriche, poste a distanza di circa 30 m, in modo tale da impedire l'innesco
di fenomeni di ruscellamento con interferenze sull'equilibrio idrogeologico del versante.
Nei punti di maggior pendenza, o in corrispondenza di materiali particolarmente incoerenti, le
scarpate laterali saranno protette con adeguate opere di sostegno con tecniche di ingegneria
naturalistica.
In corrispondenza degli scoli si realizzeranno pavimentazioni antierosione in pietrame locale con
andamento a corda molle, con intasamento dei giunti in cls.
Per una migliore comprensione si rinvia alle tavole di progetto della strada comprensive di
planimetria con riportato il calcolo delle quantità di scavo e di riporto, sezioni trasversali
dettagliate, con indicati gli sterri in giallo ed i riporti in rosso, sezione longitudinale con distanze e
quote progressive di progetto.
6.6 Edificio centrale
Il progetto prevede la realizzazione di un edificio seminterrato per consentire al massimo la
mimetizzazione dell'opera. L'edificio sorge in zona isolata, a monte della diga delle Mischie,
lontano dai recettori sensibili ai fini del rumore generato.
L'edificio è situato in Comune di Valle San Nicolao, in riva orografica destra del torrente Dolca,
appena a monte della confluenza del torrente Tench.
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
31
La quota delle turbine Pelton ad asse verticale è posta ad una altezza di 958,00 m.s.l.m. con un
franco di 3,35 m rispetto alla quota di massimo invaso previsto per la nuova diga delle mischie di
954,65, mentre il rilascio dell'acqua turbinata è posto alla quota di 955,77 m.s.l.m.
La quota di massima piena, con un trasporto solido del 20% corrispondente ad una portata
complessiva di 340 mc/s, è di 956,36 m.s.l.m. per cui la turbina ha un franco di sicurezza da
quest'ultima di 1,64 metri.
Si tratta di un edificio in c.a. costituito da un corpo principale a pianta rettangolare delle
dimensioni lorde di 15.00 x 10.00 metri. Il pavimento della centrale è posto al di sotto del piano di
campagna esterno di 1.85 metri, l'altezza utile netta interna è di 7.65 metri. Il vano consente
l'alloggiamento dei due gruppi di produzione, delle apparecchiature ausiliare – quadri elettrici,
quadri di comando ecc. – e la loro messa in opera mediante carro ponte interno.
L'edificio emergerà dal terreno nella facciata verso valle, in fregio al torrente Dolca, l'accesso al
locale avverrà tramite un portone principale, posto al centro della facciata, con ante a libro – 5,00
m di larghezza x 4,00 m di altezza – e un accesso pedonale –0.90 m di larghezza x 2.20 m di altezza.
Tutte le aperture saranno rivestite esternamente con doghe di legno orizzontale trattate al
naturale.
Nel lato di valle, verso la diga, è presente un vano più piccolo – dimensioni lorde in pianta 2.70 x
5.80, altezza utile interne 3,50 m – in cui verranno alloggiati i trasformatori, con apertura dirette
verso l'esterno, i quadri elettrici, le celle di media tensione.
All'interno del locale principale sono presenti un piccolo servizio igienico completo di turca e
lavandino, è presente un locale soppalcato chiusa da vetrata, in cui sono collocati i quadri di bassa
tensioni ed è collocato una consolle di comando locale di regolazione e controllo.
La copertura è formata da soletta in c.a. con portata utile tale da consentire l'interramento e la
realizzazione di ricoprimento erboso e contiene una botola di aerazione e raffreddamento del
locale.
Le quinte murarie formate internamente da setti continui in c.a., nella parte emergente dal
terreno, saranno rivestite in pietra da spacco reperita in sito.
6.6.1 Canale di scarico
Si prevede la realizzazione di una canalizzazione di scarico per immettere nell'alveo del torrente
Dolca l'acqua precedentemente prelevata.
Essa sarà costituita da canale interrato in c.a. e si estenderà fino ai pressi del letto del fiume.
Nel punto di immissione in alveo si rileva la presenza di roccia al vivo, per cui non sarà necessaria
la realizzazione di opere resistenti atte a dissipare la residua energia cinetica dell'acqua restituita.
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
32
6.6.2 Dimensionamento condotta di rilascio sotto le macchine
La condotta in progetto è formata da un canale in cemento armato di sezione rettangolare
dimensionato nel seguente modo:
Dislivello :
956,19 -956,09 = 0,10 m
Lunghezza pianta: = 10,25 m
Lunghezza reale: = 10,25 m
Pendenza: 1,0%
Dimensionamento condotta di rilascio rettangolare sotto la macchina principale:
Tenendo conto che alla massima portata funzionano le due macchine,
si ipotizza per prudenza che l'acqua passi tutta per la più grossa :
Q = A k R2/3
i1/2
(Chezy con costante Gaucler Strickler)
K= 60
b= 1,50 m
h= 0,80 m
A= 1,200 m2
i= 0,010 m/m
R=A/P= 0,39 m
A/p = raggio idraulico A=area p=perimetro bagnato
Può convogliare una portata massima di :
Q= 3,78 m3/s > Qmax = 0,99 m
3/s
Con una altezza nel canale sotto la macchina principale di :
h= 0,31 m
Si verifica la portata massima derivabile :
Qmax= 0,99 m3/s
Con un'area e un raggio idraulico di :
A= 0,461 m2
R=A/P= 0,22 m
Con una velocità di :
V=Q/A= 2,15 m/s
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
33
Altezza sottomacchina secondaria alla Qmax:
Q = A k R2/3
i1/2
(Chezy con costante Gaucler Strickler)
K= 60
b= 1,25 m
h= 0,80 m
A= 1,000 m2
i= 0,010 m/m
R=A/P= 0,35 m
A/p = raggio idraulico A=area p=perimetro bagnato
Può convogliare una portata massima di :
Q= 2,95 m3/s > Qmax = 0,99 m
3/s m
3/s
Con una altezza nel canale sotto la macchina di :
h= 0,36 m
Si verifica la portata massima derivabile :
Qmax= 0,99 m3/s
Con un'area e un raggio idraulico di :
A= 0,448 m2
R=A/P= 0,23 m
Con una velocità di :
V=Q/A= 2,21 m/s
In realtà, la verifica è del tutto prudenziale in quanto alla portata massima lavoreranno tutte e due
le turbine insieme.
6.7 Gruppo di produzione
All'interno del corpo principale dell'edificio centrale saranno presenti due gruppi di produzione in
modo tale da ottimizzare i rendimenti in corrispondenza delle diverse portate prelevate dal
torrente durante l'anno.
Saranno quindi presenti due turbine Pelton a quattro getti, ad asse verticale, direttamente
accoppiata a generatori sincroni trifase.
Si prevede la posa di due gruppi capaci di consumare complessivamente 990 litri/secondo come
massimo, e di sfruttare fino al 10% di tale portata.
I due gruppi di produzione saranno capaci rispettivamente delle seguenti potenze massime:
1°gruppo turbina 2400 kW generatore 2500 kW trasform. 2600 kW
2°gruppo turbina 1100 kW generatore 1150 kW trasform. 1200 kW
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
34
Nell'edificio di centrale saranno inoltre alloggiate le celle di media tensione con l'interruttore di
macchina e l'interruttore dei servizi ausiliari, oltre che al trasformatore di gruppo e a quello per i
servizi ausiliari.
Il macchinario sarà completamente automatico, con possibilità di telecontrollo e telegestione via
modem.
6.8 Scala dei rendimenti delle macchine alle diverse portate e “range” di
funzionamento
La definizione della scala dei rendimenti delle macchine alle diverse portate sarà definito
esattamente in fase esecutiva, al momento dell’ordine e della progettazione ingegneristica, in cui
il produttore della turbina designato dimensionerà esattamente il macchinario. Si tratta di
calibrazioni che vengono definite caso per caso a seconda di svariati fattori.
Allo stato attuale, è possibile indicare un rendimento medio dello 0.80, che non può che essere
prudenziale, per consentire una valutazione economica accorta e per non dar seguito ad un
intervento rischioso sotto questo aspetto.
Detto ciò, le esperienze delle centrali realizzate in passato, consente di indicare di massima un
valore di 0,75 per il rendimento complessivo di turbina generatore e trasformatore alle portate
minime d’acqua, e rendimenti che salgono con una curva fino ad arrivare a 0,90 – anche se non
garantito dai produttori – per le portate più alte.
La possibilità tecnica di turbinare scatta con una portata minima di acqua, che facendo riferimento
ad esperienze passate è individuato in una misura che va dall’ 8% al 10% della portata massima
turbinabile dalla macchina.
Nel caso specifico del presente impianto essendo :
essendo :
Qmax = 990 l/s
di cui la macchina più piccola è previsto che arrivi a turbinare :
Qmax primo gruppo = 297 l/s pari al 30% della portata
si ottiene la portata minima sotto il quale l'impianto è fermo :
Portata minima utile = 297 l x 8% = 23,76 l
Per cui prudenzialmente sotto i 24 litri l'impianto non effettua prelievo.
Il fermo di impianto avviene automaticamente tramite regolazioni dell’ugello.
Questa quantità di 24 litri va quindi aggiunta a quella comunque rilasciata dallo stramazzo del
DMV.
Nel capitolo di calcolo delle portate derivate e rilasciate, di questa quantità aggiuntiva non se ne è
tenuto conto per ragioni prudenziali. In realtà ci sarà anche questo apporto che va valutato in
senso positivo da un punto di vista ambientale. Infatti l’ulteriore rilascio del fermo macchina, porta
l’impianto ad entrare in funzione solo quando nell’asta si superano i 106 litri/secondo dello
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
35
stramazzo del DMV, oltre ai 24 litri/secondo che sfioreranno dagli stramazzi della vasca
modulatrice vicino alla presa. Quindi in condizioni di magra la quantità minima lasciata nel
torrente è maggiore rispetto a quella calcolata e realizzata con lo stramazzo del DMV modulato.
6.9 Misuratore di velocità e portata
Coerentemente con quanto espressamente previsto dall’allegato B, parte B, a cui rimanda l’art. 10
del D.P.G.R. 7/R del 25 giugno 2007, la misura in continuo della portata prelevata verrà effettuata
in corrispondenza della condotta forzata prima dell’ingresso in centrale mediante sensore ad
ultrasuoni con tolleranza massima di errore pari al 2% della portata massima derivabile, secondo
quanto previsto al punto n. 11 dell’allegato B parte B.
La collocazione prima della centrale consentirà di posizionare all’interno della stessa la
strumentazione necessaria per la registrazione dei valori rilevati su supporto magnetico.
Come previsto dalla normativa – punti 2 e 3, parte B dell’allegato B – il sensore è posizionato in
corrispondenza di un tratto di tubazione rettilinea, con tratto rettilineo maggiore di 10 metri a
monte ( 10 volte il diametro) e maggiore di 5 metri a valle (5 volte il diametro).
A migliore illustrazione si confrontino le tavole di progetto in cui è localizzato il sensore, all’interno
di pozzetto interrato in c.a. ispezionabile.
6.10 Linea di collegamento e connessione alla rete
L'allacciamento alla linea elettrica del nuovo impianto avverrà mediante cavidotto interrato,
tensione linea MT a 15kV, formato da tre cavi unipolari posati a elica all'interno di tubo in PVC
pesante, ∅ 150mm, posato alla profondità di circa 120cm, giunti con muffe a colata di resina,
Il cavidotto, partendo dall'edificio centrale, seguirà per un breve tratto di circa 150m il percorso
della condotta forzata, fino a giungere alla strada forestale carrabile esistente, al di sotto della
quale, proseguirà fino a collegarsi, con un percorso complessivo di 7840 metri, ad una linea di
media tensione esistente. Quest'ultima linea MT esistente conduce alla località Bocchetto Sessera
ove è presente la cabina di consegna di allacciamento, già di proprietà del proponente, realizzata
negli anni passati per altri impianti, dove apparecchi di sezionamento permetteranno l’ingresso
nella linea della rete pubblica nella cabina Enel posta a fianco della precedente.
L’intero elettrodotto verrà eseguito in conformità alle disposizioni di cui alle norme: L.R. 23/84, CEI
11-17, D.M. 24.11.1984.
La scelta del tracciato ubbidisce a criteri di massima accessibilità per permettere un elevato grado
di manutenibilità. Non sono previsti pozzetti o opere equivalenti nemmeno in corrispondenza dei
giunti se non, eventualmente, in corrispondenza degli estremi degli attraversamenti se lo si riterrà
necessario; tali pozzetti saranno dotati di chiusini in ghisa carrabile.
A circa 30 cm sopra il tubo di protezione dei cavi sarà posto un nastro di segnalazione (nastro
monitore) con indicazione di linea MT (ENEL).
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
36
Una seconda linea di alimentazione e dati collegheranno l'edificio centrale con l'opera di presa,
con percorso analogo a quello della condotta forzata e sfruttandone gli scavi, per consentire il
telecontrollo, con il rilievo dei livelli e la regolazione delle macchine.
6.11 Linea di potenziamento della rete richiesta dal gestore della rete
Come descritto nel capitolo precedente per la connessione dell’impianto alla rete elettrica si
prevede il collegamento alla linea di media tensione dell’impianto idroelettrico esistente sul
torrente Sessera ed allacciato – punto di allaccio nella cabina ENEL presso il piazzale del Bocchetto
Sessera.
Come prescritto sono stati richiesti, sottoscritti e pagati all’Ente Gestore, i preventivi e le modalità
per la presa in carico presso la Cabina del Bocchetto Sessera, di una potenza di 1700kw e di una
seconda potenza aggiuntiva di 2000kw, rispettivamente con preventivi prot. Enel-DIS-
08/06/2012-1029070, Codice di rintracciabilità: T0404743, e prot. Enel-DIS-26/07/2012-1411907
Codice di rintracciabilità: T0459920, in modo da poter comprendere la realizzazione di un
eventuale secondo impianto (i due preventivi Enel per le potenze messe in gioco ed essendo
richieste dal medesimo proponente sono interscambiabili rispetto ai due progetti di riferimento
presentati, in questa fase viene richiesta la realizzazione solo di questa centrale sul torrente
Dolca).
Per l’allacciamento di una prima potenza aggiuntiva richiesta di 2000kWh, (potenza cautelativa,
essendo in realtà la potenza massima utile della centrale in progetto è di 1423kW) in
corrispondenza della Cabina situata al Bocchetto Sessera, l’Ente Gestore della rete ha valutato
necessario il potenziamento della linea aerea esistente che porta alla cabina elettrica vicino al
piazzale sciistico principale, mediante realizzazione di una nuova linea aerea parallela alla prima.
Le specifiche per l’allacciamento sono quelle contenute nel preventivo di connessione alla rete MT
di Enel Distribuzione (prot. Enel-DIS-08/06/2012-1029070, Codice di rintracciabilità: T0404743)
accettato e sottoscritto dal proponente.
La modalità di allacciamento proposta da Enel è stata fatta oggetto di valutazione all’interno dello
Studio di Impatto Ambientale a cui il progetto è sottoposto. Le valutazioni eseguite nello S.I.A.
hanno portato alla valutazione che l’opera, così come proposta dall’Enel avrebbe avuto un forte
impatto ambientale e paesaggistico per cui si è optato per la soluzione interrata sotto la strada
provinciale (panoramica Zegna) asfaltata.
La soluzione interrata sotto la strada, seppur non espressamente riportata nel preventivo Enel, a
seguito di colloqui con funzionari dell’Ente, si è verificata essere una soluzione alternativa
accettabile.
La nuova linea elettrica interrata MT sarà costituita da cavidotto interrato, tensione linea MT a
15kV, formato da tre cavi unipolari posati a elica all'interno di tubo in PVC pesante, ∅ 150mm,
posato alla profondità di circa 120cm, giunti con muffe a colata di resina,
Il cavidotto, quindi, partendo dalla cabina del Bocchetto Sessera, giungerà alla cabina situata in
fregio alla strada poco prima del piazzale principale vicino agli impianti sciistici, con una lunghezza
di circa 1990m, andando ad interessare i comuni di Callabiana e Piatto.
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
37
Per maggiore approfondimento si rimanda alle tavole di progetto ed alla relazione tecnica di
progetto del tratto di elettrodotto interrato sotto strada.
L’opera verrà eseguita in conformità alle disposizioni di cui alle norme: L.R. 23/84, CEI 11-17, D.M.
24.11.1984.
Si allega alla presente relazione principale la Relazione Tecnica di Progetto della linea MT interrata
completa di tavole riportante l’opera sia in pianta, su base CTR e Catastale che in sezione con i
tipici di posa.
7 Stima della produzione e della potenza massima
Di seguito sono calcolate la producibilità media e la potenza massima dell’impianto.
Producibilità dell'impianto :
Salto utile dalla presa :
1106,50 -958,00 = 148,50 m
Portata media (Qmed) = 394 l/s
Diametro condotta (ø) = 1,00 m
V in condotta = 0,50 m/s
Perdite di carico con Qmed = 0,31 m
Percentuale perdite di carico rispetto al salto : 0,21%
Salto netto (Hnmed) con Qmed = 148,1876 m
Potenza media: Pmed= g Qmed Hnmed = 572,77 kW
Rendimento medio (η): 0,80
Ore annue : 8000 ore
Energia prodotta : E = Pmed η 8000 = 3.665.701 kWh = 3,67 GWh
Potenza massima :
Salto utile dalla presa :
1106,50 -958,00 = 148,50 m
Portata massima (Qmax) : 990 l/s
Diametro condotta (ø): 1,00 m
V in condotta = 1,26 m/s
Perdite di carico con Qmax = 1,97 m
Percentuale perdite di carico rispetto al salto : 1,33%
Salto netto (Hnmax) con Qmax = 146,53 m
Potenza massima: Pmax= g Qmax Hnmax = 1.423,1 kW
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
38
8 Destinazione urbanistica delle aree, vincoli paesaggistici
L’area interessata dal progetto fa parte del territorio montano, “isola montana”, del Comune di
Valle San Nicolao. Il Piano Regolatore ne prevede la destinazione agricola – forestale.
Sono stati richiesti ai Comuni i Certificati di Destinazione Urbanistico, così come espressamente
previsto dal Art. 13 lett. lett.g del D.M. del 10/09/2010. Non appena in possesso si provvederà alla
consegna.
I terreni occupati dall’impianto sono per lo più aree boscate per cui ricadono sotto vincolo di
tutela paesaggistica, ex comma 1, art. 146 del D. Lsg. 490/99, ex art. 1 L. 431/85 (legge Galasso), “
– territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco”. Allegato al
presente progetto la Relazione Paesaggistica prescritta.
9 Disponibilità aree
E’ stata condotta una apposita indagine finalizzata alla quantizzazione delle aree oggetto di
intervento con indicazione dei singoli proprietari. Allegato alla presente Relazione il Piano
Particellare di Esproprio e delle occupazioni in cui sono conteggiate le occupazioni definitive e
provvisorie e le servitù. Sono contenute anche copia delle visure catastali e degli estratti mappali
aggiornati.
Il progetto è stato riportato graficamente anche su base catastale per cui sono individuabili i
mappali interessati dall'intervento.
Nella planimetria catastale di progetto sono sovrapposte le opere alla tavola catastale. Tra la
planimetria catastale utilizzata e gli estratti planimetrici aggiornati non si verificano variazioni che
interessano le aree di intervento. Nell’occasione si dichiara la conformità delle planimetrie
utilizzate a quelle ufficiali catastali.
10 Accessibilità, utilizzo, manutenzione
La disponibilità della estesa rete delle piste silvo - forestali regionale consente una accessibilità
ottimale agli impianti, sia in fase di esercizio che in fase di realizzazione.
In fase di utilizzo, gli impianti, dotati di comandi automatici telecontrollati, non richiederanno
presenza permanente di addetti, che saranno unicamente preposti ad interventi per guasti,
verifiche di routine e attività programmate di manutenzione .
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
39
11 Fase di cantiere
Come previsto dall’art. 13.1 lett. a) punto iii del D.M. 10/09/2010, segue la descrizione
dell’intervento, delle fasi, dei tempi e delle modalità di esecuzione dei complessivi lavori previsti.
11.1 Modalità Costruttive
Sul territorio oggetto di intervento, oltre alle aree di cantiere temporanee si predisporrà un’area di
cantiere permanente in corrispondenza del piazzale esistente vicino al ponte sul Dolca vicino
all’opera di presa.
Questa area di cantiere verrà mantenuta durante tutte le fasi di costruzione ed adoperata come
deposito provvisorio per lo stoccaggio delle tubazioni e de materiali da costruzione, cemento
sabbia ferri di armatura ecc. Esso fungerà da base logistica per tutte le postazioni temporanee,
anche per quanto riguarda le attività di controllo e di direzione dei lavori. Questo al fine di
assicurare lo sviluppo contemporaneo delle varie lavorazioni.
Le postazioni temporanee si attiveranno progressivamente in funzione dello svolgersi delle
lavorazioni e dipenderanno quasi completamente dalla postazione permanente.
Un secondo cantiere permanente, attivo non appena verrà raggiunto il sito prescelto dalla pista di
accesso, sarà quello posto in corrispondenza dell’edificio centrale.
La costruzione della centrale può essere suddivisa nelle seguenti fasi:
- Fase 1: Installazione cantiere permanente Ponte Dolca: recinzione dell’area, collocazione
dei box di cantiere, realizzazione di recinzione con pali in legno e rete h = 200 cm,
creazione degli accessi e impianti tecnologici. Installa piccola centrale di betonaggio, (cfr.
descrizione sopra). Mezzi coinvolti: Pala, escavatore, autocarro,. impianto di betonaggio
- Fase 2: apertura pista accesso e realizzazione opera di presa: taglio per una fascia di
larghezza di dieci metri massima delle alberature. Apertura pista di accesso mediante
scavatore. Trasporto dei materiali mezzi tradizionali di cantiere, scavi di sbancamento,
trivellazione e iniezioni ad alta pressione – jet grouting – getti in cls tradizionali,
rivestimenti in pietra, posa griglie e paratoie, sistemazione dell’area. Accesso mediante
ragno calato tramite gru gommata che verrà utilizzata anche per l’approvvigionamento dei
materiali da costruzione e delle altre attrezzature di cantiere, regolarizzazione delle
superfici, delimitazione e segnalazione dell’area di cantiere. La gru sarà posizionata in riva
sinistra orografica della zona della presa, e lì sarà raggiungibile tramite la realizzazione di
una breve strada temporanea di cantiere proveniente dalla vicina strada forestale. Mezzi
coinvolti: mezzo speciale (ragno), scavatore, compressore, generatore, pala, autocarro,
compressore, generatore trivellatrici, betoniera, dumper
- Fase 3: realizzazione vasca dissabbiatrice e di carico: installazione cantiere temporaneo,
trasporto dei materiali, scavi di sbancamento, getti in cls, costruzione murature,
costruzione copertura piana in c.a., impiantistica, posa opere elettromeccaniche e avvio
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
40
condotta forzata, posa griglie saracinesche ecc. Mezzi coinvolti: impianto di betonaggio,
pala, escavatore, autocarro, ponteggi
- Fase 4: realizzazione pista e strada accesso area edificio centrale: partendo dall’area di
cantiere permanente Ponte Dolca, fascia di taglio di dieci metri, realizzazione di pista della
larghezza di tre metri, mediante scavatrice, con utilizzo del terreno escavato per la
formazione del piano di percorrenza, fino a raggiungere il sito prescelto per l’edificio
centrale. Accantonamento a bordo scavo dell’orizzonte organico del suolo. Mezzi coinvolti:
scavatore, martello demolitore pesante
- Fase 5: realizzazione condotta forzata: partendo dalla località dell’edificio, utilizzo di un
primo scavatore per la realizzazione dello scavo a sezione obbligata, e per la successiva
posa di tratti di sei metri della condotta forzata, a giunti bicchierati in acciaio, ∅1000, e
posa di cavidotto corrugato in pead ∅150. I tratti di tubazione vengono presi dall’area di
stoccaggio presso l’area di cantiere permanente Ponte Dolca, e portati allo scavatore
tramite trattore con rimorchio a doppio assale gemellato, capace di trasportare due tratti
di condotta di sei metri. Si provvede mediante scavatore a girare il rimorchio per tornare a
caricare. Man mano, segue lo scavo e la posa della tubazione, la saldatura dei tratti e la
sigillatura mediante fasce di protezione impermeabilizzanti. Effettuate le saldature, un
secondo scavatore segue da valle per la copertura dello scavo a sezione fissa della condotta
forzata. I tratti aperti di scavo a sezione fissa saranno al massimo di settanta metri per
evitare situazioni di pericolo di stabilità o di ruscellamenti ecc. In corrispondenza del tratto
di strada di accesso all’edificio centrale, il secondo scavatore provvederà anche alla
realizzazione delle sistemazioni definitive della pista, nel restante tratto provvederà, invece
alla chiusura della pista, con ripristino degli orizzonti originali, utilizzando il materiale
precedentemente accantonato a bordo scavo ed utilizzato per la pista stessa. Mezzi
coinvolti: due scavatori, martello demolitore, trattore con rimorchio speciale per trasporto
tubi, saldatrice, generatore.
- Fase 6: realizzazione edificio centrale: installazione cantiere temporaneo, trasporto dei
materiali, scavi di sbancamento, getti in cls, costruzione murature, costruzione copertura
piana in c.a., impermeabilizzazioni, impiantistica, posa opere elettromeccaniche. Mezzi
coinvolti: impianto di betonaggio, pala, escavatore, autocarro, gru a torre, ponteggi
- Fase 7: opere di completamento, rinaturalizzazione e rimozione cantiere: trasporto dei
materiali, tombatura di scavi rimasti aperti, opere di ingegneria naturalistica, realizzazione
di attraversamenti mediante guadi a corda molle in sasso, muretti di protezione in sassi,
rinaturalizzazione mediante semine. Mezzi coinvolti: scavatore, pala.
11.2 Quantità di scavo
Nello svolgersi delle operazioni di realizzazione delle opere saranno effettuati scavi per:
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
41
− la realizzazione della pista di accesso alla presa, alla zona di posa della condotta forzata ed all'edificio centrale
− l’interro delle tubazioni,
− la realizzazione della vasca dissabbiatrice
− la realizzazione delle fondazioni dell'edificio centrale della sottostante vasca e condotta di restituzione
La maggiore parte dello scavo è costituita da quello necessario per la realizzazione della pista e per
la posa della condotta forzata ∅1000. Il materiale scavato sarà riutilizzato per la tombatura.
Anche la frazione di materiale in esubero, corrispondente al volume occupato dalla condotta
forzata, (intorno al 10% del volume scavato) sarà sistemato lungo il percorso. Questa scelta è
derivata dall’unicità dell’accesso alla pista sopra la condotta forzata fino all’edificio centrale, che
avviene dalla zona dell’area di stoccaggio fissa presso il ponte sul Dolca vicino alla strada forestale.
La seconda strada intercettata prima di giungere all’edificio centrale è infatti di dimensione troppo
ridotte con pendenze inadeguate per il trasporto con mezzi di cantiere. Trasportare altrove il poco
materiale in eccesso avrebbe comportato la necessità di una gran quantità di trasporti in più.
Lasciato in loco, invece, potrà essere utilizzato per livellare e maggiormente ricoprire la tubazione.
La pista di accesso provvisoria e la strada che giunge all’edificio centrale verrà realizzata partendo
dall’area di cantiere permanente Ponte Dolca. Il piano di percorrenza per la posa della condotta
forzata avrà larghezza di tre metri, e sarà ricavato dallo scavatore, per la metà di monte, mediante
sterro e, per la metà di valle mediante riporto. Il terreno escavato per la posa della condotta sarà
quindi accantonato a bordo scavo. Gli scavi saranno compensati con i riporti sia trasversalmente
che longitudinalmente, quindi riutilizzando completamente il materiale scavato.
Nella tabella seguente si riassumono le quantità computate, distinguendone la destinazione finale:
OPERA A B H MC
1) Opera di presa
57,00 3,00 1,50 mc 256,50
Scavo Opera di Presa
159,28 1,00 mc 159,28
Scavo Isolotto
184,76 1,50 mc 277,14
mc 692,92
VOLUMI DI SCAVO
Scavo pista accesso opera di presa
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Relazione tecnica di progetto
42
2) Dissabbiatore e canale di raccordo
2,00 13,50 3,00 mc 81,00
5,00 30,00 3,00 mc 450,00
mc 531,00
3) Strada di accesso centrale, scavo strada
0,44 25,48 mc 11,21
3,22 49,99 mc 160,97
0,34 50,99 mc 17,34
0,71 46,73 mc 33,18
1,19 51,33 mc 61,08
3,24 56,67 mc 183,61
0,81 51,20 mc 41,47
1,70 52,73 mc 89,64
0,91 46,51 mc 42,32
1,74 19,40 mc 33,76
mc 674,58
Scavo vasca dissabbiatrice
scavo terreno sezione 4
scavo canale raccordo
scavo terreno sezione 1
scavo terreno sezione 5
scavo terreno sezione 6
scavo terreno sezione 2
scavo terreno sezione 3
scavo terreno sezione 7
scavo terreno sezione 8
scavo terreno sezione 9
scavo terreno sezione 10
4) Condotta forzata primo, tratto scavo pista e condotta
2,46 147,80 mc 363,58
4,31 247,72 mc 1.067,67
8,42 302,29 mc 2.545,28
5,42 257,12 mc 1.393,56
5,83 210,60 mc 1.227,77
5,99 227,24 mc 1.361,17
5,35 507,03 mc 2.712,58
mc 10.671,61
Condotta forzata - sezione 7
Condotta forzata - sezione 2
Condotta forzata - sezione 3
Condotta forzata - sezione 6
Condotta forzata - sezione 5
Condotta forzata - sezione 4
Condotta forzata - sezione 1
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
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5) Condotta forzata sottostrada, scavo condotta forzata
3,54 25,48 mc 90,20
2,50 49,99 mc 124,98
2,83 50,99 mc 144,30
2,77 46,73 mc 129,44
2,51 51,33 mc 128,84
2,51 56,67 mc 142,24
2,74 51,20 mc 140,29
2,62 52,73 mc 138,15
3,00 46,51 mc 139,53
3,91 19,40 mc 75,85
mc 1.253,82
Condotta forzata - sezione 10
Condotta forzata - sezione 5
Condotta forzata - sezione 2
Condotta forzata - sezione 1
Condotta forzata - sezione 8
Condotta forzata - sezione 9
Condotta forzata - sezione 6
Condotta forzata - sezione 7
Condotta forzata - sezione 4
Condotta forzata - sezione 3
6) Edificio centrale e scarico
17,00 12,00 6,00 mc 1.224,00
2,70 7,80 6,00 mc 126,36
2,45 17,70 0,30 mc 13,01
6,20 3,50 0,30 mc 6,51
7,70 9,00 1,20 mc 83,16
6,00 9,00 3,50 mc 189,00
6,00 2,00 2,00 mc 24,00
mc 1.666,04
scavo condotta di scarico
scavo sbancamento centrale
livellamento piazzale manovra
Scavo vasca e canale di scarico
7) Cavidotto interrato
7.962,43 0,30 0,80 mc 1.910,98
mc 1.910,98
Sommano totale scavi : mc 17.400,96
Scavo cavidotto
Per eventuali piccole eccedenze, al fine di evitare costose ed impattanti operazioni di trasporto e
smaltimento a discarica, il committente ne prevede il riutilizzo in loco, per interventi di
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
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manutenzione delle piste forestali sterrate, che per la loro stessa natura abbisognano di periodici
interventi di manutenzione.
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
45
11.3 Area trasformata/modificata ai fini della legge 45/89
Nel conteggio delle superfici trasformate / modificate, ai fini della legge 45/89, per il tratto di
condotta forzata, occupazione temporanea durante i lavori, è stato considerata prudenzialmente
una larghezza di dieci metri – in realtà tale larghezza può essere raggiunta solo nei tratti di
maggiore acclività.
Segue tabella di conteggio delle aree trasformate / modificate ai fini della legge 45/89:
Opera
mq
PETTINENGO 2 24 Bosco Misto, cl U 15,00 118,00 ancoraggio opera di presa e area cantiere
VALLE SAN NICOLAO
2 9 Bosco ceduo, cl. 4 79,00 576,19 Dissabbiatore, canale interrato, strada e area di cantiere
VALLE SAN NICOLAO
2 39 Bosco ceduo, cl. 4 179,33 680,00
Dissabbiatore, condotta forzata interrata, strada e area di cantiere con deposito
mq
Dati catastali, Catasto Terreni
Area trasformata ai fini della legge 45/89
Area modificata ai fini della legge 45/89
Comune
N°
Fog
lio
N° Mappale Descrizione
VALLE SAN NICOLAO
2 17 Bosco ceduo, cl. 4 12.301,60 Condotta forzata, area di cantiere con deposito
VALLE SAN NICOLAO
2 51 Bosco ceduo, cl. 4 306,30 7.351,70 Condotta forzata interrata, strada e area di cantiere
VALLE SAN NICOLAO
2 47 Pascolo U 312,78 984,71 Strada, condotta interrata e area di cantiere
VALLE SAN NICOLAO
2 34 Bosco ceduo, cl. 4 9,54 57,43 Strada e area di cantiere
VALLE SAN NICOLAO
2 48 Bosco ceduo, cl. 4 322,77 1.108,16 Strada e area di cantiere
VALLE SAN NICOLAO
2 49 Pascolo U 852,37 1.736,96 Strada, edificio centrale, piazzale antistante centrale e area di cantiere
VALLE SAN NICOLAO
2 54 Bosco ceduo, cl. 4 10,44 72,07 Strada e area di cantiere
VALLE SAN NICOLAO
VARI VARI
STRADA FORESTALE ESISTENTE (non censita)
3.318,50
Cavidotto interrato sotto pista forestale esistente,
fondi di proprietà regionale o strada esistente
CAMANDONA VARI VARI
STRADA FORESTALE
ESISTENTE (non censita)
3.701,28
Cavidotto interrato sotto pista forestale esistente,
fondi di proprietà regionale o strada esistente
BIOGLIO VARI VARI
STRADA FORESTALE
ESISTENTE (non censita)
3.125,77
Cavidotto interrato sotto pista forestale esistente,
fondi di proprietà regionale o strada esistente
TOTALI : 2.087,53 35.132,37
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
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10,44 Strada
104,40 Area di cantiere : posa condotta f. e passaggio
681,26 Strada
6.812,60 Area di cantiere : posa condotta f. e passaggio
CAMANDONA
VARI VARI
STRADA FORESTALE
ESISTENTE (non censita)
3.701,28
Cavidotto interrato sotto pista forestale esistente,
fondi di proprietà regionale o strada esistente
BIOGLIO VARI VARI
STRADA FORESTALE
ESISTENTE (non censita)
3.125,77
Cavidotto interrato sotto pista forestale esistente,
fondi di proprietà regionale o strada esistente
TOTALI : 35.502,94
Bosco ceduo, cl. 4
VALLE SAN NICOLAO
VARI VARISTRADA
FORESTALE ESISTENTE (non
VALLE SAN NICOLAO
2 54
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
47
11.4 Stima dei costi di realizzazione
Si è condotto un calcolo della spesa di realizzazione degli impianti sulla base di un computo
metrico estimativo con prezzi unitari delle opere civili ricavati dai prezziari correnti di mercato che
portano ai costi di seguito riportati.
Riepilogo costi di realizzazione:
MACRO VOCI DEL COMPUTO METRICO ESTIMATIVO PER LA RE ALIZZAZIONEDI IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
PREZZO PREZZO
n° A B H n° unità QUANT. UNIT. TOTALE
0 IMPIANTO CANTIERETOTALE IMPIANTO CANTIERE 33.589,10€
1 OPERA DI PRESATOTALE OPERA DI PRESA 163.872,39€
2 VASCA DISSABBIATRICE E DI CARICOTOTALE VASCA DISSABBIATRICE E DI CARICO 117.279,79€
3 CONDOTTA FORZATA
TOTALE CONDOTTA FORZATA 1.784.829,69€
4 STRADA DI ACCESSO ALLA CENTRALETOTALE STRADA DI ACCESSO 39.860,69€
5 EDIFICIO CENTRALETOTALE EDIFICIO CENTRALE 393.721,75€
6 VASCA E CANALE DI SCARICOTOTALE VASCA E CANALE DI SCARICO 44.949,85€
7 OPERE ELETTROMECCANICHE TOTALE OPERE ELETTROMECCANICHE 1.400.000,00€
8 ELETTRODOTTOTOTALE ELETTRODOTTO 949.103,26€
9 ELETTRODOTTO ENEL SOTTOSTRADATOTALE ELETTRODOTTO ENEL SOTTOSTRADA 256.725,48€
TOTALE OPERE ESCLUSE ECONOMIE ED IVA 5.183.932,00€
CODICE / DESCRIZIO NE
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
48
12 Piano finanziario
12.1 Costi fissi di gestione e produzione:
In questa voce sono contenuti tutti i costi di gestione tecnica della centrale vengono quantificati
in €c 0,775 (Lit. 15) per ogni kWh prodotto, per cui si calcola un costo annuo previsto:
3.665.701 kWh x 0,00775 €/kWh = 28.409,18 €
12.2 Altri costi
Per la gestione della società si prevedono costi di produzione - commerciali – amministrativi –
comuni per un ammontare complessivo annuo di 10.000,00 €.
12.3 Canoni e sovracanoni
Canone idrico regionale annuo (€27,00 x kW di P_concessione)
15.744,61 €
Sovracanone bacino imbrifero montano (€21,08 x kW di
P_concessione)
12.292,46 €
Sovracanone enti rivieraschi (€5,27 x kW di P_concessione)
3.073,11 €
12.4 Quadro riassuntivo economico
Potenza di concessione 583,13 kW
Produzione media annua 3.665.701 kWh
Tempi di cantierabilità 1 anno
Tempi di realizzazione 1 mesi
Costo di costruzione 5.183.932,00 €
Prezzo di vendita kWh per i primi 15 anni (Tariffa Onnicomprensiva) 0,155 €/kWh
Prezzo vendita kwh per gli anni successivi ai primi 20 (prezzo di mercato) 0,07 €/kWh
Fatturato annuo primi 20 anni 568.184 €
Fatturato annuo anni successivi al 20° 256.599 €
Costi fissi di gestione e di produzione 0,00775 €/kWh 28.409,18 €
Canone idrico regionale annuo (€27,00 x kW di P_concessione) 15.744,61 €
Sovracanone bacino imbrifero montano (€21,08 x kW di P_concessione) 12.292,46 €
Sovracanone enti rivieraschi (€5,27 x kW di P_concessione) 3.073,11 €
Oneri vari di gestione 10.000,00 €
Totale dei costi annui di produzione 69.519,36 €
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
49
12.5 Business plan
Il seguente business plan non contempla i costi economici del denaro essendo realizzato "cash" dal
Proponente.
anno costi di costruz. costi di gest. entrate tot
1 155.517,96 - 155.517,96-
2 5.028.414,04 - 5.183.932,00-
3 69.519,36 378.789,06 4.874.662,30-
4 69.519,36 568.183,60 4.375.998,06-
5 69.519,36 568.183,60 3.877.333,83-
6 69.519,36 568.183,60 3.378.669,59-
7 69.519,36 568.183,60 2.880.005,36-
8 69.519,36 568.183,60 2.381.341,12-
9 69.519,36 568.183,60 1.882.676,89-
10 69.519,36 568.183,60 1.384.012,65-
11 69.519,36 568.183,60 885.348,42-
12 69.519,36 568.183,60 386.684,18-
13 69.519,36 568.183,60 111.980,05
14 69.519,36 568.183,60 610.644,29
15 69.519,36 568.183,60 1.109.308,52
16 69.519,36 568.183,60 1.607.972,76
17 69.519,36 568.183,60 2.106.636,99
18 69.519,36 568.183,60 2.605.301,23
19 69.519,36 568.183,60 3.103.965,46
20 69.519,36 568.183,60 3.602.629,70
21 69.519,36 568.183,60 4.101.293,93
22 69.519,36 568.183,60 4.599.958,17
23 69.519,36 256.599,04 4.787.037,85
24 69.519,36 256.599,04 4.974.117,53
12.6 Crono programma dei lavori di esecuzione
Il presente crono programma si intende puramente indicativo nei tempi di esecuzione delle varie
fasi di lavorazioni. Le medesime potranno subire variazione dipendenti dagli imprevisti riscontrati
durante le realizzazioni, soprattutto per l’esecuzione degli scavi della condotta forzata per
l’eventuale presenza di rocce particolarmente consistenti, ed in funzione delle giornate di tempo
sfavorevole che possono impedire la regolare esecuzione delle opere.
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
50
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20 3
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22 3
23 3
24 3
25 3
26 3
27 3
28 3
29 3
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
51
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38 6 3
39 6 3
40 6 3
41 6 3
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47 6 3
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50 6 3
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52 6 3
53 6 3
54 5 3
55 5 3
56 5 3
57 5 3
58 5 3
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
52
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e 5:
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63 5 3
64 5 3
65 5 3
66 5 3 3 3
67 5 3 3 3
68 5 3 3 3
69 5 3 3 3
70 3 3 3
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
53
Riassumendo:
UOMINI GIORNO
FASE DESCRIZIONE FASE SETTIMANE
(5qq)
GIORNI
(5 x
sett)
N°
lavoratori
N°
uomini/giorno
1 Installazione cantiere permanente 1 5 2 10
2 Realizzazione opera di presa 7 35 5 175
3 Realizzazione vasca dissabbiatrice 5 25 5 125
4 Realizzazione di strada di accesso 20 100 3 300
5 Realizzazione condotta forzata 20 100 6 600
6 Realizzazione edificio centrale 16 80 5 400
7 Realizzazione opere di completamento,
rinaturalizzazione e rimozione cantiere
5 25 3 75
8 Realizzazione elettrodotto sotto piste
forestali
27 135
9 Realizzazione elettrodotto sotto strada
provinciale
9 45 3 135
TOTALI 110 550 1820
I giorni lavorativi effettivi considerati durante la settimana sono cinque.
Il crono programma prevede la realizzazioni delle opere in successione temporale e quindi
rappresenta la durata massima, con il vantaggio di avere lavori concentrati in un solo punto e con
poca manovalanza impiegata contemporaneamente.
In fase esecutiva si potrebbe anche prendere in considerazione di cantierizzare
contemporaneamente alcune fasi con cantieri multipli contemporanei per ridurre i tempi, ad
esempio la Fase 1 (Installazione cantiere permanente) con la Fase 2 (apertura pista accesso e
realizzazione opera di presa), con una maggiore presenza di manovalanza e mezzi d’opera
impiegati contemporaneamente e maggior territorio contemporaneamente impiegato.
A queste fasi, di natura prettamente civilistica edile di costruzione, seguirà la fase di realizzazione
delle opere elettromeccaniche che oltre ai tempi di installazione cablaggio ecc. richiederanno
alcuni periodi di prova e taratura sia delle opere civili che di settaggio dei software di controllo.
13 Dismissione dell’impianto e misure di reinserimento e recupero
ambientale
Come previsto dall’art. 13.1 lett. a) del D.M. 10/09/2010, il ripristino, per gli impianti idroelettrici,
è sostituito da misure di reinserimento e recupero ambientale.
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
54
Con riferimento a quanto previsto alla lettera j) dell’art. 13.1 del D.M. 10/09/2010, si allega
“lettera di impegno alla corresponsione, all’atto di avvio dei lavori, di una cauzione a garanzia della
esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere di messa in pristino, da versare a favore
dell’amministrazione procedente, mediante fideiussione bancaria o assicurativa secondo l’importo
stabilito in via generale dalle Regioni o dalle Province delegate in proporzione al valore delle opere
di rimessa in pristino o delle misure di reinserimento o recupero ambientale … in favore
dell’amministrazione che sarà tenuta ad eseguire le opere di rimessa in pristino o le misure di
reinserimento o recupero ambientale in luogo del soggetto inadempiente”
Come accade generalmente per questi tipi di impianti, si valuta che, in caso di dismissione,
sarebbe molto più impattante da un punto di vista ambientale la demolizione delle opere. Ciò vale
anche per la condotta forzata, la cui rimozione potrebbe essere in buona parte ripagata con la
vendita del materiale stesso, essendo l'acciaio materiale riciclabile e pregiato, ma che
comporterebbe lo stesso scavo con relative opere provvisorie e le stesse operazioni di trasporto
effettuate per la sua posa, oltre al taglio con mola a disco per la sezionatura dei tratti di tubazione.
Invece, è prevista la messa in sicurezza della griglia a trappola e del sedimentatore dell'opera di
presa mediante la tombatura e messa in sicurezza con rimozione di tutti gli apparati elettrici e dei
materiali plastici.
L'edificio centrale, una volta recuperati e rivenduti sul mercato dell'usato le turbine e i generatori,
i materiali e le attrezzature elettriche, potrà essere destinato ad utilizzi alternativi (baite, ricovero
attrezzature per interventi manutentivi delle piste silvo pastorali ecc.). Anche in questo caso il
riutilizzo risulta certamente meno impattante rispetto alla demolizione.
Allegato al presente progetto il computo delle opera sopra elencate seguenti alla dismissione .
14 Elaborati di Progetto
Il progetto si compone dei seguenti elaborati:
Elaborati di progetto � Relazione tecnico-illustrativa � Relazione Paesaggistica � Documentazione fotografica � Piano particellare d’esproprio � Computo metrico estimativo � Computo metrico estimativo dismissioni � Valutazione di impatto acustico � Accettazione preventivo Enel 1 � Accettazione preventivo Enel 2 � Lettera di impegno dismissioni � Relazione usi civici
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
55
Tavole grafiche 01a Planimetria generale sovrapposizione CTR
01b Planimetria CTR opera di presa e centrale
02 Planimetria catastale
03a Planimetria condotta di progetto
03b Sezioni condotta di progetto
03c Sezioni condotta di progetto
4a Opera di presa
4b particolari di presa
4c Particolari scala di risalita pesci
4d Particolari dissabbiatore
5a planimetria strada di accesso alla centrale
5b sezioni strada di accesso alla centrale
5c profilo strada di accesso alla centrale
6a piante edificio centrale
6b prospetti e sezioni edificio centrale
7 Planimetria di cantiere
8 Planimetria aspetti urbanistici
Nuova linea Enel per la consegna, elettrodotto interrato MT sotto strada provinciale � Relazione tecnico – illustrativa elettrodotto interrato MT sotto strada provinciale � Documentazione fotografica elettrodotto � Computo metrico estimativo � Tavole grafiche di progetto:
- el01 Planimetria elettrodotto su CTR
- el02 Planimetria elettrodotto su catastale
- el03 Tipici di posa elettrodotto
Idrologia � Relazione idrologica Elaborati geologici � Relazione geologica
- GEO 01 : Carta Geologica e Geomorfologica – Scala 1: 5.000 - GEO 02 : Carta geologica e geomorfologica di dettaglio – Scala 1: 2.000 - GEO 03 : Sezioni Geologiche Interpretative – Scala 1: 250
� Relazione Geotecnica
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
56
14.1 DOCUMENTI ALLEGATI DEL PROGETTO
– Copia del preventivo con indicate le opere di connessione alla rete elettrica Enel
Distribuzione S.p.a. e copia dell’accettazione del preventivo medesimo da parte dell’istante. sia
del nuovo collegamento della cabina del Bocchetto Sessera a quella sul piazzale principale delle
piste, sia per il collegamento che va da questa alla cabina a valle, nell’ipotesi, qui non definita, di
realizzazione di due centrali.
– Lettera di impegno alla corresponsione, all’atto di avvio dei lavori, di una cauzione a
garanzia della esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere di messa in pristino, a favore
dell’amministrazione della Provincia di Biella, costituita da fideiussione bancaria.
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
57
INDICE
1 Premesse ............................................................................................................................. 4
2 Scopo del progetto, dati generali del proponente, ricadute sociali ed economiche a livello
locale ......................................................................................................................................... 5
3 Localizzazione e caratteristiche tecniche dell’impianto ......................................................... 6
4 Descrizione delle modalità di sfruttamento della risorsa utilizzata, caratteristiche dei prelievi
7
5 Riepilogo principali dati tecnici ............................................................................................. 8
6 Caratteristiche delle opere e dimensionamento .................................................................... 9
6.1 Opera di presa sul torrente Dolca............................................................................................. 9
6.1.1 Dimensionamento della Traversa ............................................................................................................... 11 6.1.2 Soglia rilascio DMV, quantità derivate e rilasciate...................................................................................... 11 6.1.3 Dimensionamento canalina di carico .......................................................................................................... 18
6.2 Edificio modulatore/dissabbiatore ......................................................................................... 18
6.2.1 Dimensionamento del dissabbiatore .......................................................................................................... 19 6.2.2 Dimensionamento dello sfioratore laterale ................................................................................................ 20 6.2.3 Dimensionamento del modulatore di portata alla portata massima ......................................................... 22 6.2.4 Descrizione e dimensionamento della scala di risalita dei Pesci ................................................................ 22
6.3 Accesso all’opera di presa ...................................................................................................... 27
6.4 Condotta forzata ................................................................................................................... 28
6.4.1 Velocità nella condotta forzata alla porta massima ................................................................................... 29 6.4.2 Calcolo delle perdite di carico della condotta forzata ................................................................................ 29
6.5 Strada di accesso all’edificio centrale ..................................................................................... 30
6.6 Edificio centrale..................................................................................................................... 30
6.6.1 Canale di scarico ......................................................................................................................................... 31 6.6.2 Dimensionamento condotta di rilascio sotto le macchine ......................................................................... 32
6.7 Gruppo di produzione ............................................................................................................ 33
6.8 Scala dei rendimenti delle macchine alle diverse portate e “range” di funzionamento ............. 34
6.9 Misuratore di velocità e portata............................................................................................. 35
6.10 Linea di collegamento e connessione alla rete ........................................................................ 35
6.11 Linea di potenziamento della rete richiesta dal gestore della rete ........................................... 36
7 Stima della produzione e della potenza massima ................................................................ 37
8 Destinazione urbanistica delle aree, vincoli paesaggistici ................................................... 38
9 Disponibilità aree ............................................................................................................... 38
10 Accessibilità, utilizzo, manutenzione............................................................................... 38
11 Fase di cantiere .............................................................................................................. 39
11.1 Modalità Costruttive ............................................................................................................. 39
11.2 Quantità di scavo .................................................................................................................. 40
11.3 Area trasformata/modificata ai fini della legge 45/89 ............................................................. 45
11.4 Stima dei costi di realizzazione ............................................................................................... 47
IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE DOLCA
Relazione tecnica di progetto
58
12 Piano finanziario ............................................................................................................ 48
12.1 Costi fissi di gestione e produzione: ....................................................................................... 48
12.2 Altri costi .............................................................................................................................. 48
12.3 Canoni e sovracanoni ............................................................................................................ 48
12.4 Quadro riassuntivo economico .............................................................................................. 48
12.5 Business plan ........................................................................................................................ 49
12.6 Crono programma dei lavori di esecuzione ............................................................................. 49
13 Dismissione dell’impianto e misure di reinserimento e recupero ambientale ................... 53
14 Elaborati di Progetto ...................................................................................................... 54
14.1 DOCUMENTI ALLEGATI DEL PROGETTO .................................................................................. 56
24/10/2012
I Tecnici:
Arch. Tiziano Buzio
Dott. Geol. Corrado Caselli