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- STUDIO TECNICO - DOTT. ING. GIULIA PIERINI – DOTT. ING. LAURA CONSOLINI – GEOM. ANDREOLI ANDREA Via Della Libertà, 8 - 61032 FANO (PU) Tel. e Fax: 0721-805841 e-mail: [email protected] COMUNE DI FANO PROGETTO PER LA RISTRUTTURAZIONE E L’AMPLIAMENTO DI UN COMPLESSO PRODUTTIVO PER LA MANUTENZIONE E COSTRUZIONE DI MEZZI ROTABILI, SITO IN FANO – VIA DEL BERSAGLIO n.2 – VARIANTE AL VIGENTE P.R.G. AI SENSI DELL’ART. 8 DEL D.P.R. 160/2010 – Committente: SRT S.r.l. RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Fano, 11.07.2016 I PROGETTISTI: Dott. Ing. Giulia Pierini Dott. Ing. Laura Consolini Geom. Andrea Andreoli

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- STUDIO TECNICO -

DOTT. ING. GIULIA PIERINI – DOTT. ING. LAURA CONSOLINI – GEOM. ANDREOLI ANDREA

Via Della Libertà, 8 - 61032 FANO (PU)

Tel. e Fax: 0721-805841

e-mail: [email protected]

COMUNE DI FANO

PROGETTO PER LA RISTRUTTURAZIONE E L’AMPLIAMENTO DI UN

COMPLESSO PRODUTTIVO PER LA MANUTENZIONE E COSTRUZIONE DI

MEZZI ROTABILI, SITO IN FANO – VIA DEL BERSAGLIO n.2

– VARIANTE AL VIGENTE P.R.G. AI SENSI DELL’ART. 8 DEL D.P.R. 160/2010 –

Committente: SRT S.r.l.

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

Fano, 11.07.2016

I PROGETTISTI:

Dott. Ing. Giulia Pierini

Dott. Ing. Laura Consolini

Geom. Andrea Andreoli

Relazione Tecnica / Pagina 2

1. Premessa.

A seguito di sopraggiunte esigenze da parte della Committenza, si è proceduto alla

redazione del presente progetto per l’ampliamento di un complesso produttivo per la

manutenzione di mezzi rotabili, sito in Fano, via del Bersaglio n. 2.

L’insediamento industriale della SRT S.r.l. – sede di Fano si trova ad angolo fra via del

Bersaglio e via Pisacane, all’inizio della periferia sud di Fano ed in posizione limitrofa alla

zona produttiva della zona dell’ex zuccherificio.

La presente pratica SUAP contiene al suo interno le seguenti richieste:

- Variante parziale al Piano relativamente al Comparto Unitario ST3_P16.

- Permesso di Costruire relativo agli edifici in ampliamento all’interno del Comparto

sopra citato.

L’area oggetto di intervento è di proprietà della SRT S.r.l. dalla data del 27.02.2015 a

seguito di acquisto del terreno dal Comune di Fano (Atto del Notaio Dario Colangeli di Fano

Rep. n. 1919 Racc. 1604) per l’importo di 309.000 €.

SRT S.r.l. è una società del gruppo SALCEF S.p.a. che si pone sul mercato globale per la

manutenzione, costruzione, noleggio, servizio di manutenzione e assistenza post-vendita di

mezzi rotabili. Questi ultimi sono oggetto ad attività manutentive disciplinate da apposite

specifiche tecniche emanate dai vari organi di controllo (A.N.S.F. e R.F.I.). Tali attività

devono essere svolte da officine certificate e personale qualificato, come SRT S.r.l.

La necessità di manutenzione di un parco macchine di proprietà SALCEF S.p.a. sempre più

numeroso ha condotto la società alla creazione di SRT S.r.l., ex Officina Riparazioni Speciali

di Fano, tenendo così al proprio interno la maggioranza degli interventi manutentivi e

concentrandoli nel polo produttivo di Fano. Inoltre, l’aggiudicazione di nuovi e cospicui

appalti, sia in campo manutentivo dei mezzi rotabili sia in campo costruttivo dei mezzi stessi,

porterà ad un ulteriore aumento delle unità assunte sia nei reparti operativi sia in quelli

amministrativi, gestionali e progettuali, creando in tal modo a Fano un polo operativo e

logistico di riferimento per la manutenzione e costruzione di mezzi rotabili. Per ulteriori

dettagli sull’attività si SRT S.r.l. si rimanda alla dedicata Relazione di sviluppo aziendale e

motivazione dell’intervento (ai sensi dell’art. 26 quater della L.R. 34/1992).

Relazione Tecnica / Pagina 3

2. Variante al Piano Regolatore.

Allo stato attuale la Scheda Tecnica del Comparto ST3_P16 del vigente PRG prevede i

seguenti parametri:

- Superficie Comparto: 13.905 mq

- S.U.L. Comparto: 3.039 mq

- U.T.: 0.22 mq/mq

- Zona: F5_IC – Zone per servizi pubblici o di interesse

collettivo.

- Hmax: 10.00 m

- D.C.: 5.00 m

- D.F.: 10.00 m

- D.S.: 5.00 m

La prima ed originaria richiesta di Variante al Piano Regolatore proposta da SALCEF

S.p.a. nel 2012 ed approvata dalla Giunta Comunale con seduta del 19.04.2012 prevedeva i

seguenti parametri:

- Superficie Comparto: 13.905 mq

- S.U.L. Comparto: 5.570 mq – esclusi box verniciatura e telonato sul fronte

= 6.131,08 mq

- U.T.: 0.40 mq/mq (effettivo 0.44 mq/mq)

- Zona: D1 – Zone produttive a carattere industriale e/o

artigianale esistenti.

- Hmax: 10.00 m

- D.C.: 5.00 m

- D.F.: 10.00 m

- D.S.: 5.00 m

Relazione Tecnica / Pagina 4

La Variante al Piano Regolatore proposta, a seguito delle esigenze sopra riportate ed a

seguito del mantenimento del box verniciatura e del telonato destinato a magazzino tramite la

sua demolizione e ricostruzione, prevede i seguenti parametri:

- Sup. Comparto: 13.905 mq

- S.U.L. Comparto: 6.952,50 mq

- U.T.: 0.50 mq/mq

- Zona: D1 – Zone produttive a carattere industriale e/o

artigianale esistenti.

- Hmax: 13.10 m

- D.C.: 5.00 m

- D.F.: 10.00 m

- D.S.: 5.00 m

Il presente progetto ha, quindi, come oggetto la modifica della destinazione d’uso dell’area,

che attualmente risulta destinata a F5_IC – Zone per servizi pubblici o di interesse all’interno

della Scheda Tecnica del Comparto ST3_P16. Tuttavia, tale zonizzazione risulta

sostanzialmente in contrasto con gli edifici presenti sul lotto ed autorizzati dal Comune di

Fano come edifici a carattere produttivo (Concessione Edilizia n. 1109 del 13.03.1987,

Variante n. 903 del 08.09.1988, Permesso di Costruire n. 1194/04 del 20.07.2005, Variante n.

269/08 del 13.06.2008).

L’area quindi viene destinata a zona D1, cioè zona produttiva a carattere industriale

esistente, in quanto allo stato attuale sono già presenti impianti produttivi della Ditta

richiedente le presenti autorizzazioni.

Relazione Tecnica / Pagina 5

Relazione Tecnica / Pagina 6

3. Permesso di Costruire per il progetto di ampliamento – parametri urbanistico/edilizi.

I fabbricati oggetto di intervento si trovano a Fano, in via del Bersaglio n. 2, angolo con

v.le Piceno, il tutto su terreno distinto al catasto al Foglio n. 53 Mapp.le 572.

Attualmente, sono presenti due opifici destinati all’attività produttiva ed una palazzina

destinata agli uffici della ditta proprietaria. Il capannone più vecchio, posizionato sul lato

Pesaro del lotto, è composto da due corpi con altezze differenti, mentre il capannone più

nuovo, posto sul lato Ancona, è un unico corpo di fabbrica di forma rettangolare. In posizione

intermedia tra i due capannoni è posizionata la palazzina uffici che si sviluppa su quattro piani

fuori terra.

Esaminando il lotto oggetto d’intervento dal punto di vista vincolistico ed ambientale, si

specifica quanto segue:

1. esso ricade totalmente al di fuori della vicina dividente demaniale, quindi gli interventi

proposti non saranno oggetto di parere da parte di tale ente;

2. gli ampliamenti proposti necessitano di richiesta di deroga delle distanze dal binario

ferroviario, pertanto si inoltra contestualmente l’apposita richiesta ad RFI;

3. l’area, seppur in parte oggetto di tutela dei litorali marini come previsto dall’art. 11

delle NTA – Sistema Paesistico Ambientale, non risulta ad esso sottoposta, poiché è

un’area esente secondo l’art. 5 c. 1 lett. a delle NTA – Sistema Paesistico Ambientale;

4. si richiede la verifica di assoggettabilità a V.A.S. (screening), poiché il

piano/programma proposto di variante al P.R.G. determina l’uso di una piccolissima

porzione del territorio comunale (un lotto singolo) con una limitatissima modifica a

livello ambientale (in ottemperanza di quanto previsto dalla Delibera del Giunta

Regionale n. 1813 del 21.12.2010).

I dati di progetto sono:

- Sf = 13.905 mq

- SUL massima realizzabile = 6.952,50 mq

- SUL totale di progetto = 6.511,95 mq < 6.952,50 mq

- SUL esistente invariata = 2.429,54 mq

- SUL esistente in ristrutturazione = 615,56 mq

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- SUL in ampliamento = 3.466,85 mq

- H massima realizzabile = 13.10 m

- H massima di progetto = 13.10 m

- n. piani capannoni = 1

- n. piani palazzina uffici = 3

- Sup. parcheggi P1 in progetto = 187,50 mq

- Sup. parcheggi PP in progetto = 723,20 mq

Per quanto riguarda le dimostrazioni grafiche dei parametri sopra esposti e degli altri non

indicati (rapporti aero-illuminanti, aree a parcheggio, ecc) si rimanda agli elaborati grafici. In

particolare, si rimanda allo specifico elaborato relativo alla determinazione degli Oneri di

Urbanizzazione e di Monetizzazione di Parcheggi per le superfici considerate ed i relativi

importi dovuti dalla ditta Committente.

4. Permesso di Costruire per il progetto di ampliamento – caratteristiche tecniche degli

edifici e delle attività.

L’intervento proposto prevede sostanzialmente di demolire la palazzina uffici esistente, di

crearne una nuova e di ampliare i capannoni esistenti, mantenendoli e realizzando una nuova

porzione di fabbricato tra di essi.

Sono previsti inoltre un altro nuovo edificio a servizio dei capannoni principali, adibito a

zona verniciatura e posizionato sul lato mare del lotto ed un magazzino in struttura metallica

telonata, posizionato parallelamente a via del Bersaglio.

I capannoni esistenti rimarranno sostanzialmente inalterati, salvo lo spostamento di alcune

tramezzature per consentire il nuovo lay-out delle attività.

Si prevede la realizzazione, nel soppalco esistente al piano primo dell’opificio all’angolo

nord, di alloggi temporanei ad uso dei dipendenti dell’azienda che si trovino nello

stabilimento di Fano per brevi periodi e dei nuovi spogliatoi per gli operai con i relativi servizi

igienici.

Le caratteristiche costruttive dei capannoni industriali saranno quelle proprie di questa

tipologia di fabbricato, cercando di creare un’omogeneità con quanto già presente, in

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particolare con il fabbricato sul prospetto su v.le Piceno. La struttura sarà quindi a travi,

pilastri, solai di copertura e pannelli di chiusura verticali in calcestruzzo armato

precompresso. I pannelli esterni saranno internamente coibentati ed avranno una finitura liscia

a fondo cassero ed i portoni e finestre saranno della stessa tipologia di quelli esistenti (infissi

in alluminio e portoni industriali con struttura in acciaio e lamiera di alluminio). La

pavimentazione interna sarà di tipo industriale in calcestruzzo spazzolato al quarzo. Nei bagni

ad uso dei capannoni e degli spogliatoi degli operai verranno installati i sanitari necessari,

quali wc, bidet, lavabi, docce, anche per portatori di handicap ove richiesto.

Le caratteristiche costruttive della palazzina uffici saranno ovviamente differenti da quelle

dei capannoni, visto il differente utilizzo. La struttura sarà anch’essa a travi, pilastri, solai di

copertura e pannelli di chiusura verticali in calcestruzzo armato precompresso. Gli infissi

esterni saranno in alluminio anodizzato o p.v.c., mentre gli infissi interni s prevedono in legno

o p.v.c. Le pavimentazioni ed i rivestimenti dei servizi igienici saranno in gres porcellanato e

le tinteggiature interne avverranno con vernice a tempera semilavabile con tonalità chiare. Nei

bagni verranno installati i sanitari necessari, quali wc, bidet, lavabi, anche per portatori di

handicap ove richiesto. L’ingresso alla palazzina sarà composto da un involucro vetrato, con

caratteristiche di resistenza e termo-acustiche conformi alle normative vigenti in materia.

A livello termo-igrometrico, i locali si renderanno tutti agibili, con le specifiche necessarie

per il tipo di attività che all’interno verrà svolta. Contestualmente alla presente richiesta

vengono infatti consegnati gli elaborati in conformità alla ex L. n. 10/91 e ss.mm.ii. circa i

calcoli degli impianti, le caratteristiche termo-igrometriche di vari componenti edilizi ed il

contenimento dei consumi energetici.

E’ prevista inoltre l’installazione di impianto fotovoltaico, rispondente alle specifiche

prescrizioni impartite dal D.Lgs. n. 28/2011 allegato 3, con potenza calcolata pari a 52 kWp e

posizionato sulle coperture degli edifici.

A livello statico e sismico, le nuove porzioni di capannoni e la nuova palazzina uffici

saranno oggetto di specifica denuncia/e presso gli uffici della Regione Marche – Servizio

Infrastrutture, Trasporti ed Energia – Presidio Territoriale ex Genio Civile Pesaro-Urbino e

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Ancona, come previsto dalle normative L. n. 1086/71, L. n. 64/74, D.P.R. n. 380/2001 e D.M.

14.01.2008.

***

Gli spazi esterni manterranno l’attuale superficie asfaltata e verranno mantenuti anche gli

spazi verdi esistenti sul prospetto di v.le Piceno, mentre due piccoli spazi con alcune

alberature posti all’incirca uno all’ingresso ed uno al centro del lotto verranno eliminati, con

conseguente abbattimento di n. 9 alberature protette esistenti, per le quali si presenta

contestualmente l’apposita richiesta.

Inoltre, sempre per mantenere il più possibile invariate le superfici verdi e drenanti

esistenti, si prevede la realizzazione di tutti i parcheggi sia pubblici che privati (187,50 mq +

723,20 mq) tramite materiali di pavimentazione completamente drenanti.

Si richiede inoltre l’autorizzazione per un nuovo accesso carrabile su v.le Piceno e si

presenta contestualmente apposita richiesta. Tale accesso sarà posizionato su lato sud del

lotto, in modo da garantire l’approvvigionamento dei materiali che arriveranno allo

stabilimento tramite mezzi su gomma.

***

Per quanto riguarda il rispetto della normativa in materia antincendio l’attività esercitata, ai

sensi del D.M. 16.02.1982 “Modificazioni del D.M. 27.09.1965 concernente la

determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzioni incendi”, è in possesso del

Certificato di Prevenzione Incendi rilasciato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ed

in relazione al presente progetto di ampliamento viene presentato, contestualmente, nuovo

esame progetto per l’aggiornamento dell'attestazione di Prevenzione Incendi.

***

A livello di smaltimento delle acque meteoriche, si manterrà l’attuale allaccio alla pubblica

fognatura, autorizzato da ASET S.p.a. con Permesso n. 185/2008 del 06.11.2008, in quanto

non si modificherà il regime delle medesime acque all’interno del lotto, essendo esso allo

stato attuale quasi totalmente asfaltato. Inoltre, si invia la valutazione dell’invarianza idraulica

come previsto dalla normativa vigente, allegata alla Relazione Geologica.

***

Relazione Tecnica / Pagina 10

Nell'esercizio dell'attività, in merito al rispetto degli adempimenti di cui al D.Lgs. 3 aprile

2006, n. 152, in materia di reflui derivanti dal ciclo produttivo, l'allacciamento degli scarichi

domestici in pubblica fognatura viene realizzato a norma delle vigenti disposizioni e del

vigente regolamento di gestione degli scarichi dell’Ente gestore del servizio.

Le acque reflue domestiche relative ai servizi che saranno realizzati nei locali oggetto di

ampliamento, saranno fatte confluire, dopo trattamento in adeguate fosse Imhoff, nella rete di

fognatura interna di acque nere esistente, mantenendo pertanto invariati i punti di allaccio e

quindi di scarico nella fognatura pubblica.

***

Per quanto riguarda le emissioni in atmosfera, le stesse sono autorizzate in via generale ai

sensi dell’art. 272, comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006: trattasi di stabilimento autorizzato alle

emissioni in atmosfera per effetto dell’adesione all’autorizzazione generale rilasciata con

D.G.P. 201/2010 (Allegato I, articolo 11, commi 6 - rivestimento di superfici in materiali

diversi dal legno con utilizzo di prodotti vernicianti pronti all'uso non superiore a 50

Kg/giorno - e 28 - saldatura di oggetti e superfici metalliche) volturata, da SALCEF a SRT

S.r.l., in data 25.06.2014.

In relazione al progetto di ampliamento, all'attività di verniciatura sarà dedicato uno

specifico immobile. La stessa sarà eseguita mediante aerografi. All'interno del locale

verniciatura sarà posizionata una struttura mobile ad arco, costituita da due pareti aspiranti

(una per ciascun lato), ed un plenum generante un flusso verticale verso il basso e le bocche

aspiranti, quindi in direzione contraria a quella dell'operatore. La struttura è quindi composta

da due sezioni azionabili separatamente per efficienza di aspirazione ed anche energetica.

L'arco è motorizzato e mobile su rotaie, manovrato con telecomando nella posizione prescelta,

corrispondente alla sezione da verniciare. Il sistema di depurazione delle emissioni è costituito

da n. 6 cassonetti di estrazione, ciascuno munito di ventilatore centrifugo che convogliano

l'aria verso i filtri a nido d'ape (per l'abbattimento del particolato di vernice) e n. 36 cartucce di

carbone attivo (per l'abbattimento delle Sostanze organiche volatili), contenenti ciascuna 22

Kg di carbone attivo. Le emissioni dopo depurazione sono due. E' stata presa in

Relazione Tecnica / Pagina 11

considerazione la possibilità di accorpare tutti e due i punti di emissione in un unico camino,

ma sono emerse le seguenti difficoltà:

- la distanza tra i due punti è tale da dover creare una struttura di raccordo troppo costosa e

pesante anche come impatto visivo;

- l'efficienza di ciascun punto viene compromessa da controcorrenti e riflussi derivanti dal

contemporaneo uso dei due punti;

- il costo di acquisto, costruzione, installazione, gestione delle operazioni di verniciatura, è

sproporzionato rispetto al vantaggio ottenibile;

- sarebbe necessario installare serrande per sezionare le zone dell'impianto, ma la continua

manovra di queste può portare ad errori che possono compromettere la sicurezza e questo

diventerebbe un punto critico, difficile da tenere sotto controllo. A questo occorre aggiungere

che i punti di manovra delle serrande sarebbero situati in posizione raggiungibile

dall'operatore solo attraverso scale e pianerottoli, andando così ad aumentare le situazioni di

pericolo per i lavoratori, ovvero, qualora motorizzate, dovrebbero essere costruite in modo

tale da eliminare ogni sorgente possibile di innesco di incendio, con costi ovviamente

irragionevoli rispetto all'eventuale vantaggio ottenibile.

Da notare, inoltre, che l'attività di verniciatura è ausiliaria, e questo è confermato anche dai

bassi consumi di prodotto verniciante che hanno consentito alla società di far ricorso

all'adesione alle autorizzazioni di carattere generale, piuttosto che richiedere il provvedimento

di autorizzazione ordinaria.

Per quanto concerne l'attività di saldatura, questa sarà condotta mantenendo in prossimità

del punto di sviluppo degli inquinanti, appositi sistemi mobili aspiranti. Tali sistemi potranno

essere collegati a ventilatore di estrazione con espulsione dell'emissione all'esterno, ovvero a

sistema mobile completo di abbattitore a carbone attivo, dove l'aria depurata sarà reimmessa

nell'ambiente di lavoro. Quest'ultimo sistema è reso necessario dalle dimensioni dei manufatti

oggetto di manutenzione, che obbligano ad operazioni di saldatura anche in posizioni non

sempre servite o servibili da impianti con espulsione dell'aria all'esterno.

***

Relazione Tecnica / Pagina 12

Per quanto riguarda l'impatto acustico, per l'esercizio dell'attività non vengono superati i

limiti individuati per la zona dal Piano Comunale di Classificazione Acustica vigente, e tale

situazione viene confermata anche per il post-operam, sulla base di relazione previsionale

redatta ai sensi L.447/95 e del DPCM 14.11.1997 a firma di tecnico competente, che viene

presentata unitamente alla presente documentazione.

***

La gestione dei rifiuti avviene in conformità a quanto previsto dalle norme di igiene e

salute per la manipolazione dei rifiuti, e dal D.Lgs 152/2006 per quanto attiene la gestione

ambientale.

Sono usate adeguate misure di protezione, individuali e collettive (guanti, mascherine,

occhiali), in tutte le fasi della manipolazione del rifiuto, ove pertinente.

La movimentazione e lo stoccaggio dei rifiuti e delle materie prime avviene in modo che

sia evitata ogni contaminazione del suolo e dei corpi idrici ricettori superficiali e/o profondi. I

rifiuti sono stoccati in appositi recipienti, fissi o mobili, che possiedono adeguati requisiti di

resistenza in relazione alle proprietà chimico-fisiche ed alle caratteristiche di pericolosità dei

rifiuti contenuti.

I rifiuti incompatibili, che possono cioè reagire pericolosamente tra di loro, sono stoccati in

modo che non possano venire a contatto tra di loro. Non sono miscelate categorie diverse di

rifiuti pericolosi ovvero rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi. I vari rifiuti sono tenuti

separati anche per favorire il successivo riciclaggio o riutilizzo.

Il deposito temporaneo dei rifiuti è fatto per tipi omogenei.

I rifiuti allo stato liquido stoccati in un serbatoio o fusti fuori terra, sono dotati di un bacino

di contenimento di capacità pari all’intero volume del serbatoio/fusti. Qualora si utilizzino più

serbatoi/fusti per lo stoccaggio dello stesso tipo di rifiuto, viene utilizzato un solo bacino di

contenimento di capacità pari a quella del serbatoio più grande. Se i fusti hanno la stessa

capacità, il bacino di contenimento ha capacità pari a ⅓ del volume totale dei fusti.

I serbatoi contenenti rifiuti liquidi sono provvisti di opportuni dispositivi

antitraboccamento. Le manichette ed i raccordi dei tubi utilizzati per il carico e lo scarico dei

rifiuti liquidi contenuti nelle cisterne sono mantenuti in perfetta efficienza, al fine di evitare

Relazione Tecnica / Pagina 13

dispersioni nell'ambiente. Sui recipienti fissi e mobili è apposta apposita etichettatura con

l'indicazione del rifiuto contenuto.

Sono presi tutti i necessari accorgimenti al fine di evitare il dilavamento da parte delle

acque di pioggia e l’azione di agenti atmosferici; sono inoltre adottate tutte le cautele per

impedire la formazione degli odori e la dispersione di aerosol e polveri.

I contenitori dedicati allo stoccaggio delle materie prime classificate pericolose e dei rifiuti,

nonché i rifiuti in cumuli, sono posti su pavimento impermeabilizzato e dotati di idonei

sistemi di contenimento. I mezzi di presa consentono sicure ed agevoli operazioni di

movimentazione.

La movimentazione dei rifiuti stoccati è realizzata in condizioni di sicurezza per gli addetti

e per la protezione dell’ambiente naturale.

***

A livello igienico-sanitario, sia nella palazzina uffici che nei capannoni è prevista

l’illuminazione diretta tramite luce naturale. In questi ultimi essa è prevista sia grazie alle

aperture verticali sui pannelli prefabbricati, sia dalle aperture zenitali presenti sulle coperture,

in misura di 1/8 della superficie pavimentata. Dalle medesime aperture, o meglio da una parte

di esse che sarà apribile, giungerà l’aerazione necessaria al raggiungimento della superficie di

1/8 della superficie pavimentata. Gli stessi criteri verranno adottati anche nella palazzina

uffici, in cui però non si prevede alcune apertura sugli orizzontamenti, ma la luce naturale

perverrà unicamente dalle finestre perimetrali. Gli spazi in cui l’illuminazione sarà indiretta

e/o artificiale saranno comunque dimensionati conformemente a quanto indicato agli artt.

79/80 del vigente Regolamento Edilizio Comunale. Contestualmente a tale richiesta si inoltra

la richiesta di parere igienico-sanitario alla competente A.S.U.R., completa di Modello Unico

Nazionale ai sensi dell’art. 67 del D.Lgs. n. 81/2008 in quanto, ovviamente, l’attività

ovviamente viene svolta nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. n. 81/2008 stesso.

Si sottolinea, inoltre, che la specifica attività svolta nei capannoni, sia esistenti che in

ampliamento, richiede spesso il mantenimento dei portoni di accesso in posizione aperta,

consentendo quindi notevoli ricambi d’aria, tali da poterli inserire nel conteggio di tali

superfici.

Relazione Tecnica / Pagina 14

L’attività prevalente svolta dalla ditta è classificabile quale industria insalubre ai sensi del

D.M. 05.09.1994 contenente “l’elenco delle industrie insalubri di cui all’art. 216 del testo

unico delle leggi sanitarie” così come segue:

I CLASSE: Tabella C numero 6. Carpenterie.

II CLASSE: Tabella C numero 11. Officine per lavoraz. metalli / lavoraz. non considerate

in altre voci.

Alla luce di quanto esposto in precedenza circa le attività svolte, si ritiene di aver adottato

ogni provvedimento per la salvaguardia della salute e dell’incolumità del vicinato e che

l’insediamento in questione risponde ai requisiti di cui alle norme vigenti.

Preme infine precisare che la qualificazione di industria insalubre non preclude l'esercizio

dell'attività, in assenza di una valutazione sulla concreta tollerabilità in riferimento alle

condizioni dei luoghi e alle cautele necessarie. La presenza delle abitazioni non è di ostacolo,

ex se, al permesso di attività di una industria insalubre, in assenza di ogni valutazione sulla

effettiva pericolosità dell'insediamento rispetto alle abitazioni medesime.

Il parametro della preesistenza dell'attività è parametro al quale fare riferimento, onde

verificare se l'insediamento in questione, anche in ragione dell'ampliamento, possa

considerarsi insalubre in concreto e non in astratto. Ad oggi non risulta lamentela alcuna da

parte dei residenti nell'intorno, a conferma che le attività sono svolte mediante l'adozione di

tutte le cautele atte a non procurare danno all'ambiente e disturbo al vicinato (orario di lavoro

solo diurno, confinamento entro capannoni di tutte le lavorazioni, sistemi di abbattimento

delle emissioni in atmosfera, convogliamento dei reflui con trattamento e smaltimento in

pubblica fognatura, gestione dei rifiuti prodotti mediante deposito temporaneo e conferimento

a ditte autorizzate al trasporto e smaltimento / recupero; assenza di lavorazioni condotte

all'esterno).

Fano, 11.07.2016

I PROGETTISTI:

Dott. Ing. Giulia Pierini Dott. Ing. Laura Consolini Geom. Andrea Andreoli