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RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE INDAGINI DI DIAGNOSTICA STRUTTURALE
Sommario delle prove
1. Rapporto di prova sul prelievo di campioni di calcestruzzo indurito
2. Indagine sulle armature
3. Caratterizzazione dei materiali
RAPPORTO DI PROVA SUL PRELIEVO DI CAMPIONI DI CALCESTRUZZO INDURITO
Norma di riferimento
La norma di riferimento seguita è la UNI EN 12504-1e UNI EN 12390/3.
Scopo e campo di applicazione
La presente prova è stata svolta secondo le indicazioni della UNI 6131:2002 per il prelievo di campioni di
calcestruzzo indurito da destinare a determinazioni di massa volumica, a prove meccaniche, di permeabilità, di
gelività, ecc.
Metodi di Estrazione
Criterio comune di tali prelevamenti è ridurre al minimo il danneggiamento provocato dall’estrazione sul
campione. Le operazioni di prelievo sono state con calcestruzzo indurito, evitando inoltre, per quanto possibile,
le zone armate ed i giunti.
Carotaggio
È stato eseguito con una carotatrice meccanica portatile (vedi foto allegate).
Identificazione e descrizione dei campioni
All’atto del prelievo ogni campione è stato identificato chiaramente, annotando il punto specifico di prelievo e
l’orientamento nel getto di calcestruzzo.
Successivamente ogni campione è stato esaminato attentamente, annotando le irregolarità (fessure, riprese di
getto, nidi di ghiaia, segni di segregazione). Si è stimata la dimensione massima dell’aggregato grosso ed il
rapporto in volume fra aggregato grosso e aggregato fine. Si è verificata l’eventuale presenza di vuoti dovuti ad
inadeguata compattazione (grandezza e distribuzione).
Modalità Esecutive
Prelievo
Prima del carotaggio, considerare qualsiasi implicazione strutturale derivante dal prelievo di una carota.
La posizione di prelievo viene definita preferibilmente in punti lontano da giunti o bordi dell’elemento di
calcestruzzo e in cui sia presente poca o nessuna armatura.
Se possibile, deve essere evitato il carotaggio attraverso l’armatura.
Si sceglie il diametro della carota in rapporto alla dimensione massima dell’aggregato presente nel calcestruzzo
(influenza significativamente la resistenza misurata, quando si avvicina a valori maggiori di 1:3 circa).
Si sceglie la lunghezza delle carote, considerando:
a) il diametro della carota;
b) il metodo di rettifica applicabile;
c) se il confronto deve essere effettuato con resistenza cubica o resistenza cilindrica.
Se non diversamente specificato, il carotaggio viene eseguito perpendicolarmente alla superficie ed in modo da
non danneggiare le carote. La carotatrice viene rigidamente posizionata durante il carotaggio.
Assicurarsi che le carote non contengano alcuna barra di armatura che sia parallela, o pressoché parallela, al
loro asse longitudinale.
Immediatamente dopo il carotaggio si marca in modo chiaro e indelebile ciascuna carota registrandone la
posizione e l’orientamento all’interno dell’elemento dal quale è stata prelevata. Se una carota viene
successivamente tagliata per creare un certo numero di provini, ciascun provino viene marcato indicando
posizione e orientamento all’interno della carota originale.
Esame
Effettuare un esame visivo della carota per identificare eventuali anomalie.
Si misura diametro, altezza e l’eventuale presenza di armatura.
Si controlla planarità, perpendicolarità, rettilineità.
Prova
Si preparano le estremità delle carote conformemente all’appendice A della UNI EN 12390/3.
Si esegue taglio e rettifica della carota definendone la lunghezza (I rapporti preferenziali lunghezza/diametro
sono: 2,0 se il risultato di resistenza deve essere paragonato alla resistenza cilindrica; 1,0 se il risultato di
resistenza deve essere paragonato alla resistenza cubica).
Si e segue la prova conformemente alla UNI EN 12390-3 (Prove di compressione cls indurito)
Sintesi Appendice A della UNI EN 12390/3 (Rettifica dei provini)
Qualora sia necessario ridurre le dimensioni di un provino, esso deve essere molato o segato.
Le superfici destinate a sopportare il carico devono essere preparate mediante molatura o cappatura.
Cappatura: metodo con malta di zolfo
Prima della cappatura, assicurarsi che la superficie del provino da sottoporre a cappatura sia secca, pulita e che
siano state rimosse tutte le particelle staccate.
Lo strato di cappatura deve essere il più sottile possibile e non deve avere spessore maggiore di 5 mm,
sebbene siano ammessi piccoli scostamenti localizzati.
Generalmente sono adatte malte di zolfo brevettate. In alternativa, il materiale di cappatura può consistere in
una miscela composta di parti uguali in massa di zolfo e di sabbia silicea fine (per la maggior parte passante a
uno staccio metallico di 250 μm e trattenuta su uno staccio metallico di 125 μm in conformità alla ISO 3310-1).
Può essere aggiunta una piccola proporzione, fino al 2%, di nerofumo.
Riscaldare la miscela alla temperatura raccomandata dal fornitore o ad una temperatura alla quale, mescolando
in continuazione, si raggiunga la consistenza richiesta. Mescolare continuamente la miscela per garantirne
l’omogeneità e per evitare la formazione di sedimenti in fondo al recipiente.
Fare scendere verticalmente una estremità del provino nella malta di zolfo fuso precedentemente versata su
una piastra/stampo orizzontale. Lasciare indurire la malta prima di ripetere il procedimento per l’altra estremità.
Utilizzare un telaio di cappatura che assicuri che entrambe le superfici cappate siano parallele e olio minerale
come disarmante per piastre/stampi.
Controllare il provino per assicurarsi che il materiale di cappatura abbia aderito ad entrambe le estremità del
provino. Se uno strato di cappatura risulta incavo, rimuoverlo e ripetere l’operazione di cappatura.
Lasciare passare 30 min dall’ultima operazione di cappatura prima di eseguire una prova di compressione sul
provino.
Riferimenti teorici: Valutazione della resistenza cubica del calcestruzzo da quella cilindrica determinata da prove
su carote.
I risultati forniti dal carotaggio non coincidono, in genere, con quelli che si otterrebbero con prove condotte sui
cubi confezionati durante il getto delle strutture.
I danni prodotti dall’estrazione sul campione stesso da sottoporre a prova sono legati al valore della coppia
torcente esercitata dal meccanismo di prelievo, alla direzione di perforazione, all’età di stagionatura ed alle
dimensioni dell’inerte (in particolare alla numero di tagli che subisce l’inerte stesso).
La letteratura tecnica più recente consiglia di adottare una delle seguenti relazioni:
1. Rck 1 = CarotaR
n
15.1
K
2. Rck 2 = CarotaR1.1
3. Rck 3 =
4. Rck 4 =
5. 2-n83.01-n
RR Carota
Calcolato NTC 11.2.6 integrato C11.2.6
In queste relazioni i simboli adoperati rappresentano: K = Coefficiente che tiene conto della direzione di perforazione
K = 2.00 per perforazioni orizzontali K = 1.84 per perforazioni verticali = Coefficiente di passaggio dal valore cilindrico della resistenza a quello cubico per effetto forma (è
funzione della stessa resistenza)
R’carota 150 1.28 200 1.25 250 1.20 300 1.17 350 1.14 400 1.13 450 1.11 500 1.10
= Coefficiente di compattazione del conglomerato = 1.5
n = Rapporto tra altezza e diametro n = D
H
Inerte Tagliato
CarotaR
n
15.1
5.2
10.1
CarotaR83.0
Un buon valore è dato dalla media dei 5
risultati
5
RckRckRckRckRck 54321
INDAGINI SULLE ARMATURE
La disposizione ed il diametro delle barre di armatura contenute negli elementi portanti, sono state determinate
attraverso saggi diretti rilevando, diametro e numero delle barre longitudinali e diametro e passo delle staffe.
Le prove di laboratorio sono state effettuate su barre prelevate dalla struttura.
ACQUISIZIONE DEI DATI NECESSARI PER LA VERIFICA DELL’EDIFICIO
La conoscenza della struttura oggetto della presente verifica, fondamentale ai fini di una adeguata analisi è
stata conseguita esaminando la geometria, i dettagli costruttivi e le proprietà dei materiali.
Costruzioni in calcestruzzo armato e in acciaio: generalità (rif. C8A.1.B. NTC 2008)
Le fonti da considerare per la acquisizione dei dati necessari sono:
- documenti di progetto con particolare riferimento a relazioni geologiche, geotecniche e strutturali ed elaborati
grafici strutturali;
- eventuale documentazione acquisita in tempi successivi alla costruzione;
- rilievo strutturale geometrico e dei dettagli esecutivi;
- prove in-situ e in laboratorio.
In generale saranno acquisiti dati sugli aspetti seguenti:
- identificazione dell’organismo strutturale e verifica del rispetto dei criteri di regolarità indicati al § 7.2.2 delle
NTC; quanto sopra viene ottenuto sulla base dei disegni originali di progetto opportunamente verificati con
indagini in-situ, oppure con un rilievo ex-novo;
- identificazione delle strutture di fondazione;
- identificazione delle categorie di suolo secondo quanto indicato al § 3.2.2 delle NTC;
- informazione sulle dimensioni geometriche degli elementi strutturali, dei quantitativi delle armature, delle
proprietà meccaniche dei materiali, dei collegamenti;
- informazioni su possibili difetti locali dei materiali;
- informazioni su possibili difetti nei particolari costruttivi (dettagli delle armature, eccentricità travi-pilastro,
eccentricità pilastro-pilastro, collegamenti trave-colonna e colonna-fondazione, etc.);
- informazioni sulle norme impiegate nel progetto originale incluso il valore delle eventuali azioni sismiche di
progetto;
- descrizione della classe d’uso, della categoria e dalla vita nominale secondo il § 2.4 delle NTC;
- rivalutazione dei carichi variabili, in funzione della destinazione d’uso;
- informazione sulla natura e l’entità di eventuali danni subiti in precedenza e sulle riparazioni effettuate.
La quantità e qualità dei dati acquisiti determina il metodo di analisi e i valori dei fattori di confidenza da
applicare alle proprietà dei materiali da adoperare nelle verifiche di sicurezza.
LIVELLI DI CONOSCENZA
Ai fini della scelta del tipo di analisi e dei valori dei fattori di confidenza, richiamati in C8.7.2.1, si distinguono i
tre livelli di conoscenza seguenti:
- LC1: Conoscenza Limitata;
- LC2: Conoscenza Adeguata;
- LC3: Conoscenza Accurata.
Gli aspetti che definiscono i livelli di conoscenza sono:
- geometria, ossia le caratteristiche geometriche degli elementi strutturali,
- dettagli strutturali, ossia la quantità e disposizione delle armature, compreso il passo delle staffe e la loro
chiusura, per il c.a., i collegamenti per l’acciaio, i collegamenti tra elementi strutturali diversi, la consistenza
degli elementi non strutturali collaboranti,
- materiali, ossia le proprietà meccaniche dei materiali.
Il livello di conoscenza acquisito determina il metodo di analisi e i fattori di confidenza da applicare alle proprietà
dei materiali. Le procedure per ottenere i dati richiesti sulla base dei disegni di progetto e/o di prove in-situ sono
descritte nel seguito per gli edifici in c.a. e acciaio.
La relazione tra livelli di conoscenza, metodi di analisi e fattori di confidenza è illustrata nella Tabella C8A.1.2
delle NTC 2008.
Livelli di conoscenza
Il livello di conoscenza è stato assunto pari a LC2 e il corrispondente fattore di confidenza è pari a FC=1,20.
LC2: Conoscenza adeguata
Geometria: la geometria della struttura è nota o in base a un rilievo o dai disegni originali. In quest’ultimo caso
viene effettuato un rilievo visivo a campione per verificare l’effettiva corrispondenza del costruito ai disegni. I
dati raccolti sulle dimensioni degli elementi strutturali, insieme a quelli riguardanti i dettagli strutturali, saranno
tali da consentire la messa a punto di un modello strutturale idoneo ad un’analisi lineare o non lineare.
Dettagli costruttivi: i dettagli sono noti da un’estesa verifica in situ oppure parzialmente noti dai disegni
costruttivi originali incompleti. In quest’ultimo caso viene effettuata una limitata verifica in situ delle armature e
dei collegamenti presenti negli elementi più importanti. I dati raccolti saranno tali da consentire, nel caso si
esegua un’analisi lineare, verifiche locali di resistenza, oppure la messa a punto di un modello strutturale non
lineare.
Proprietà dei materiali: informazioni sulle caratteristiche meccaniche dei materiali sono disponibili in base ai
disegni costruttivi o ai certificati originali di prova, o da estese verifiche in situ. Nel primo caso sono anche
eseguite limitate prove in-situ; se i valori ottenuti dalle prove in situ sono minori di quelli disponibili dai disegni o
dai certificati originali, sono eseguite estese prove in situ. I dati raccolti saranno tali da consentire, nel caso si
esegua un’analisi lineare, verifiche locali di resistenza, oppure la messa a punto di un modello strutturale non
lineare.
La valutazione della sicurezza nel caso di conoscenza adeguata è eseguita mediante metodi di analisi lineare o
non lineare, statici o dinamici.
Quantità e disposizione delle armature.
Per ogni impalcato sono stati effettuati diversi saggi per rilevare la quantità, la disposizione ed il diametro delle
barre di armatura, così come riportato in appendice, per una percentuale superiore al 35% degli elementi.
Prove sui materiali.
Sono stati eseguiti complessivamente n. 16 carotaggi ed i provini di cls prelevati sono stati sottoposti a prove di
laboratorio
Le barre di armatura prelevate sono state sottoposte alle relative prove di trazione.
RISULTATI DELLE PROVE DI LABORATORIO
Laboratorio : DISMAT Sperimentazione sulle strutture e sui materiali da costruzione – C/da “Andolina” S.S.122 Km 28 – 92020
Canicattì (AG)
* Corpo A
** Corpo C
Impresa Esecutrice : Geologo Salvatore Lo Verme (addetto al Carotaggio)
Laboratorio : RR S.r.l. Laboratorio Tecnologico Sperimentale – C/da “Zaccanello” S.S.640 Km 25 – 92020 Racalmuto (AG)
Sigla Camp.
Rettificato
Dimensioni
(mm)
Peso
(gr)
Area
(mm2)
Resistenza
Unitaria
MPa
Tipo di
Rottura
Data
Prelievo
Dichiarata
Data Prova
*C1 Si 94,0 100,00 1513 5,78 1 04/10/2016 10/10/2016
*C1B Si 94,0 90,00 1306 4,67 1 04/10/2016 10/10/2016
*C2 Si 94,0 188,00 2747 3,73 1 04/10/2016 10/10/2016
*C3 Si 94,0 95,00 1290 3,71 1 04/10/2016 10/10/2016
*C4 Si 94,0 189,00 2725 3,33 1 04/10/2016 10/10/2016
*C5 Si 94,0 189,00 2832 24,96 1 04/10/2016 10/10/2016
*C6 Si 94,0 97,00 1449 17,99 1 04/10/2016 10/10/2016
**C7 Si 94,0 96,00 1377 11,53 1 04/10/2016 10/10/2016
**C8 Si 94,0 187,00 2712 5,06 1 04/10/2016 10/10/2016
***C9 Si 94,0 96,00 1366 13,66 1 04/10/2016 10/10/2016
* Corpo A 1 MPa = 1 N/mm2 = 10 Kg/cm2
** Corpo C
***Corpo B
Come riportato nella tabella che segue, la determinazione della resistenza in opera del calcestruzzo è stata
condotta eseguendo la media dei valori significativi delle prove trascurando quelli che si discostano
sensibilmente dalla media a causa probabilmente di rimaneggiamenti nella esecuzione della carota o della
prova stessa.
La data del prelievo è relativa all’estrazione delle carote Peso
provino
g
Dimensioni di
Cilindri in mm
h
Rettifica e
cappatura
*
Area
compressa
mm2
Tipo di
rottura
**
Carico
di
rottura
KN
Tension
e
N/mm2
Massa
Volumic
a
Kg/m3
N° Data Sig
la
Ubicazione
1 15/06/2016 C1 Pilastro P.Terra lato scala ant. ext. * 1412,7 94,0 93,8 S 6.940 N 61,24 8,8 2171,3
2 15/06/2016 C2 Trave P. Terra lato scala ant. ext. * 1426,5 94,0 93,8 S 6.940 N 147,14 21,2 2192,5
3 15/06/2016 C3 Pilastro P.Terra lato scala ant. ext. * 1409,8 94,0 94,0 S 6.940 N 46,50 6,7 2162,2
4 15/06/2016 C4 Trave piano seminterrato ** 1393,6 94,0 94,1 S 6.940 N 34,42 5,0 2135,1
5 15/06/2016 C5 Pilastro piano seminterrato ** 1387,9 94,0 93,9 S 6.940 N 145,61 21,0 2130,9
6 15/06/2016 C6 Pilastro piano seminterrato ** 1387,3 94,0 94,0 S 6.940 N 72,25 10,4 2127,7
Calcestruzzo
Resistenza caratteristica “cubica”.
Riferimento :
RESISTENZA sperimentale Diametro
D
Lunghezza
L
Rapporto
Lung./diam
fck / Rck
(C11.2.6)
Resistenza
prove su
carote
Resistenza
cubica
Rc opera
Resistenza
cilindrica
fc opera
mm mm L / D fck / Rck N/mm² N/mm² N/mm²
valori medi: 14,44 15,29 12,69
1° Provino: C1 94,00 185,00 1,97 0,84 6,91 8,23 6,83
2° Provino: C6 94,00 189,00 2,01 0,83 24,96 30,07 24,96
3° Provino: C7 94,00 97,00 1,03 0,99 17,99 18,17 15,08
4° Provino: C8 94,00 187,00 1,99 0,83 5,06 6,10 5,06
5° Provino: C9 94,00 96,00 1,02 1,00 13,66 13,66 11,34
6° Provino: C1D 94,00 93,80 1,00 1,00 8,80 8,80 7,30
7° Provino: C2D 94,00 93,80 1,00 1,00 21,20 21,20 17,60
8° Provino: C5D 94,00 93,90 1,00 1,00 21,00 21,00 17,43
9° Provino: C6D 94,00 94,00 1,00 1,00 10,40 10,40 8,63
10° Provino:
Resistenza di progetto caratterisitica 8,35 N/mm²
Valore caratt. cilindrico di progetto 6,93 N/mm²(11.2.1)
Valore medio cilindrico 14,93 N/mm² (11.2.2)Valore di riferimento cls in opera 12,69 N/mm²
(§C11.2.6)
Valore medio in opera 12,69 N/mm² Verificato
Valore caratt.co cilindrico di calcolo 6,93 N/mm²
Valore medio resit. cilindrica di calcolo 14,93 N/mm²
Valore caratteristico cubico di calcolo 8,35 N/mm²
Modulo elastico istantaneo Ecm = 22.000 [fcm / 10]0,3 24811 N/mm² [11.2.5]
Valore del coefficiente di Poisson 0,20 [§11.2.10.4]Modulo elastico tangenziale 10338 N/mm²
Resistenza a compressione Rck N/mm²
Resistenza a trazione fctm N/mm² [11.2.3a] Modulo .Elastico .Normale E N/mm² [11.2.5] ModuloElastico Tangenziale G N/mm²
CONTROLLO DELLA RESISTENZA DEL CALCESTRUZZO IN OPERA
[NTC 2008 § 11.2.6] e (Circolare 617 § C11.2.6)
Controllo eseguito con prelievo di almeno 3 carote e in numero inferiore a 15
Scuola Rapisardi
Rck
fck = 0,83 Rck
fcm = fck +8
fcm,r =0,85fcm
fopera m ≥ 0,85fcm
Valori di calcolo per la verifica di resistenza:
fck =(fopera m /0,85 -8)
fcm = fck +8
Rck =(fopera m /0,85 -8)/0,83
24811
10338
v
G = E / (2 (v+1))
RIEPILOGO VALORI DI RESISTENZA CALCESTRUZZO
8,35
1,09
Resistenza cilindrica in opera media fcm = 12,69 MPa
Pertanto, si avrà:
fck = fcm /Fc = 10,58 MPa
fcd = 0,85 · fck /1,50 = 6,0 MPa
essendo:
fcm Resistenza media
fck Resistenza caratteristica
fcd Resistenza di calcolo
Fc Fattore di confidenza pari a 1,20 per Livello di conoscenza LC2.
Acciaio. Valori rilevati dal certificato di prova:
Sigla Posizione Diametro
Tensione di snervamento
fy N/mm2
Tensione di rottura
ft N/mm2 B1 Travi-pilastri 6 349,6 526,1 B2 Travi-pilastri 14 337,3 519,6
Nei calcoli di verifica sono stati utilizzati i seguenti valori medi:
fym = 320 N/mm2
fyk = fym /Fc = 266,7 N/mm2
fyd = fyk /1,15 = 231,9 N/mm2
fym Tensione di snervamento
fyk Tensione caratteristica
fyd Tensione di calcolo
Fc Fattore di confidenza pari a 1,20 per Livello di conoscenza LC2.
RAVANUSA 11/10/2016
STUDIO DI GEOLOGIA APPLICATA
Geol. Salvatore Lo Verme
Corso Garibaldi N° 30492029 RAVANUSA (AG)
Cell. 328.3885128E.mail: [email protected]
URL: www.geologoloverme.it
RAPPORTO DI PROVA DIAGNOSTICA STRUTTURALE
IL TECNICO
____________________________Geol. Salvatore Lo Verme
RICHIEDENTE:
- Comune di Canicattì, Corso Umberto I° - 92024 Canicattì (Ag). P.Iva 00179660840
Determina n° 1392 del 21/09/2016
DIRETTORE DEI LAVORI: Ing. Gioacchino Meli
OGGETTO: INDAGINI STRUTTURALI CONCERNENTI L’ESECUZIONE DI CAROTAGGI E
CARATTERIZZAZIONE DEI CALCESTRUZZI DELLE SCUOLE ELEMENTARI M. RAPISARDI E
LA CARRUBA.
ALLEGATI:
1. Relazione introduttiva;2. Rapporto di prova con documentazione fotografica;3. Planimetrie con localizzazione punti di prelievo;4. Aerofotogrammetria con individuazione degli immobili sottoposti a indagini.
Rapporto di prova diagnostica strutturale
COMUNE DI CANICATTI’Provincia di Agrigento
Premessa
Il presente rapporto di prova riferisce sulle indagini strutturali eseguite sulle Scuole ElementariM.Rapisardi e La Carruba ubicate all’interno dell’abitato di Canicattì. Tali indagini hanno presuppostol’esecuzione di n° 9 carotaggi sulla Scuola Elementare M. Rapisardi e n° 11 carotaggi sulla ScuolaElementare La Carruba. Le carote prelevate nei due Istituti rispettivamente i giorni 04/10/2016 e 05/10/2016sono state conferite al Laboratorio RR s.r.l. sito a Racalmuto in C.da Zaccanello S.S. 640 Km. 25 (titolare diConcessione Ministeriale n° 3494 del 26/05/2014) che dopo le operazioni di taglio e rettifica le ha sottopostea prove di schiacciamento. I risultati delle prove di schiacciamento sono riportati in separato fascicoloprodotto dal laboratorio.
Direttore dei Lavori: Ing. Gioacchino Meli
Località: Scuola Elementare M. Rapisardi, Via Rosolino Pilo - Canicattì (AG) Scuola Elementare La Carrubba, Via Argentina n° 5 - Canicattì (AG)
Relazione introduttiva sulle indagini di diagnostica strutturale
Sommario delle prove e della strumentazione utilizzata
1. Rapporto di Prova sul Prelievo Campioni di calcestruzzo indurito
1. RAPPORTO DI PROVA SUL PRELIEVO CAMPIONI DI CALCESTRUZZO INDURITO
NORMA DI RIFERIMENTO UNI 6131:2002 - (La presente sostituisce la Uni 6131:1987)
Scopo e campo di applicazione
La presente prova viene svolta secondo le indicazioni della UNI 6131:2002 per il prelievo di campioni dicalcestruzzo indurito da destinare a determinazioni di massa volumica, a prove meccaniche, di permeabilità,di gelività, ecc.
Metodi di Estrazione
Criterio comune di tali prelevamenti è ridurre al minimo il danneggiamento provocato dall’estrazione sulcampione. Le operazioni di prelievo devono quindi essere eseguite quando il calcestruzzo è sufficientementeindurito, ossia quando la sua resistenza a compressione stimata è maggiore di 15 N/mm2 , evitando inoltre,per quanto possibile, le zone armate ed i giunti.
Carotaggio
È stato eseguito con una carotatrice Wasta ML 130 attrezzata con foretto carotatore diametro 102 mm. elunghezza 420 mm.
Identificazione e descrizione dei campioni
All’atto del prelievo ogni campione deve essere identificato chiaramente, annotando il punto specifico diprelievo e l’orientamento nel getto di calcestruzzo, possibilmente con l’aiuto di uno schizzo della struttura.Successivamente ogni campione deve essere esaminato attentamente, annotando le irregolarità (fessure,riprese di getto, nidi di ghiaia, segni di segregazione). Si deve stimare la dimensione massima dell’aggregatogrosso ed il rapporto in volume fra aggregato grosso e aggregato fine. Si deve rilevare l’eventuale presenzadi vuoti dovuti ad inadeguata compattazione (grandezza e distribuzione). Può essere utile un rilievofotografico.
URL: www.geologoloverme.it E.mail: [email protected] Corso Garibaldi n° 304 – 92029 RAVANUSA (Ag) - Cell. 3283885128
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Rapporto di prova diagnostica strutturale
Scuola Elementare M. Rapisardi
Prelievo n°: C1 Data Prelievo: 04/10/2016
Ubicazione Prelievo: Piano terra Elemento Strutturale: Pilastro
2) CAROTAGGIO
Orientamento carotaggio Verticale Orizzontale x
Diametro carota (mm.): 94 Lunghezza carota (mm.): 270
3) DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
URL: www.geologoloverme.it E.mail: [email protected] Corso Garibaldi n° 304 – 92029 RAVANUSA (Ag) - Cell. 3283885128
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Rapporto di prova diagnostica strutturale
Scuola Elementare M. Rapisardi
Prelievo n°: C2 Data Prelievo: 04/10/2016
Ubicazione Prelievo: Piano terra Elemento Strutturale: Pilastro
2) CAROTAGGIO
Orientamento carotaggio Verticale Orizzontale x
Diametro carota (mm.): 94 Lunghezza carota (mm.): 300
3) DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
URL: www.geologoloverme.it E.mail: [email protected] Corso Garibaldi n° 304 – 92029 RAVANUSA (Ag) - Cell. 3283885128
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Rapporto di prova diagnostica strutturale
Scuola Elementare M. Rapisardi
1) Prelievo n°: C3 Data Prelievo: 04/10/2016
Ubicazione Prelievo: Piano terra Elemento Strutturale: Pilastro
2) CAROTAGGIO
Orientamento carotaggio Verticale Orizzontale x
Diametro carota (mm.): 94 Lunghezza carota (mm.): 240
3) DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
URL: www.geologoloverme.it E.mail: [email protected] Corso Garibaldi n° 304 – 92029 RAVANUSA (Ag) - Cell. 3283885128
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Scuola Elementare M. Rapisardi
1) Prelievo n°: C4 Data Prelievo: 04/10/2016
Ubicazione Prelievo: Piano terra Elemento Strutturale: Pilastro
2) CAROTAGGIO
Orientamento carotaggio Verticale Orizzontale x
Diametro carota (mm.): 94 Lunghezza carota (mm.): 280
3) DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
URL: www.geologoloverme.it E.mail: [email protected] Corso Garibaldi n° 304 – 92029 RAVANUSA (Ag) - Cell. 3283885128
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1) DATI GENERALI
Prelievo n°: C5 Data Prelievo: 04/10/2016
Ubicazione Prelievo: Piano terra Elemento Strutturale: Pilastro
2) CAROTAGGIO
Orientamento carotaggio Verticale Orizzontale x
Diametro carota (mm.): 94 Lunghezza carota (mm.): 270
3) DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
URL: www.geologoloverme.it E.mail: [email protected] Corso Garibaldi n° 304 – 92029 RAVANUSA (Ag) - Cell. 3283885128
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Scuola Elementare M. Rapisardi
1) DATI GENERALI
Prelievo n°: C6 Data Prelievo: 04/10/2016
Ubicazione Prelievo: Piano terra Elemento Strutturale: Trave
2) CAROTAGGIO
Orientamento carotaggio Verticale Orizzontale x
Diametro carota (mm.): 94 Lunghezza carota (mm.): 180
3) DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
URL: www.geologoloverme.it E.mail: [email protected] Corso Garibaldi n° 304 – 92029 RAVANUSA (Ag) - Cell. 3283885128
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Scuola Elementare M. Rapisardi
1) DATI GENERALI
Prelievo n°: C7 Data Prelievo: 04/10/2016
Ubicazione Prelievo: Piano terra Elemento Strutturale: Trave
2) CAROTAGGIO
Orientamento carotaggio Verticale Orizzontale x
Diametro carota (mm.): 94 Lunghezza carota (mm.): 180
3) DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
URL: www.geologoloverme.it E.mail: [email protected] Corso Garibaldi n° 304 – 92029 RAVANUSA (Ag) - Cell. 3283885128
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Scuola Elementare M. Rapisardi
1) DATI GENERALI
Prelievo n°: C8 Data Prelievo: 04/10/2016
Ubicazione Prelievo: Piano terra Elemento Strutturale: Pilastro
2) CAROTAGGIO
Orientamento carotaggio Verticale Orizzontale x
Diametro carota (mm.): 94 Lunghezza carota (mm.): 270
3) DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
URL: www.geologoloverme.it E.mail: [email protected] Corso Garibaldi n° 304 – 92029 RAVANUSA (Ag) - Cell. 3283885128
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Rapporto di prova diagnostica strutturale
Scuola Elementare M. Rapisardi
1) DATI GENERALI
Prelievo n°: C9 Data Prelievo: 04/10/2016
Ubicazione Prelievo: Piano Terra Elemento Strutturale: Trave
2) CAROTAGGIO
Orientamento carotaggio Verticale Orizzontale x
Diametro carota (mm.): 94 Lunghezza carota (mm.): 170
3) DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
URL: www.geologoloverme.it E.mail: [email protected] Corso Garibaldi n° 304 – 92029 RAVANUSA (Ag) - Cell. 3283885128
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Corso Garibaldi n° 304 – 92029 RAVANUSA (Ag) - Cell. 3283885128Pag.23/26
C1C4
C8
C3C2
C5C6
C9
C7
LEGENDA:
C5 Carote pilastri
C6 Carote Travi
SCUOLA ELEMENTARE
M. RAPISARDI
Piano Terra