Relazione Stato Finale - Cerro al Lambro...relazione alle varianti in corso d’opera, è stato...

Cerro al Lambro (MI) Interventi di messa in sicurezza delle aree in località Cascina Gazzera

Relazione del Direttore Lavori sullo Stato Finale dei servizi/lavori

__________________________________________________________ Studio Tedesi – Ingegneria Ambientale

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Enti Finanziatori:

- MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

- REGIONE LOMBARDIA

Stazione Appaltante:

- COMUNE DI CERRO AL LAMBRO (MI)

Servizi/lavori:

- INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DELLE AREE IN LOCALITÀ CASCINA GAZZERA (SITO INQUINATO DI INTERESSE NAZIONALE)

A.T.I. esecutrice:

- SADI SERVIZI INDUSTRIALI - SAIPEM

RELAZIONE DEL DIRETTORE DEI

LAVORI SULLO STATO FINALE

DEI SERVIZI/LAVORI




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INDICE

1. Premessa ................................................................................ 6

2. Progetto interventi di messa in sicurezza C.na Gazzera ........ 6

3. Stralcio progettuale a base di gara ......................................... 7

4. Procedura di appalto e criterio di aggiudicazione .................. 9

5. Direzione Lavori .................................................................... 9

6. Coordinamento della sicurezza .............................................. 9

7. Esecuzione dei servizi/lavori ................................................. 9

8. Particolari costruttivi, Piani lavoro e smaltimenti ............... 11

9. Consegna dei servizi/lavori .................................................. 12

10. Termine utile per l’ultimazione dei servizi/lavori ............... 12

11. Perizie di variante n°1, n°2, n°3 .......................................... 12

12. Estensione contrattuale ........................................................ 14

13. Perizia di variante n°4 (modificativa non suppletiva) ......... 19

14. Progetto di sistemazione idraulica ....................................... 24

15. Perizia suppletiva di variante n°5 ........................................ 24

16. Proroghe e variazioni durata dei servizi/lavori .................... 29

17. Sospensioni .......................................................................... 32

18. Nuovo termine utile per l’ultimazione dei servizi/lavori ..... 36

19. Ultimazione dei servizi/lavori ............................................. 38

20. Cauzioni fidejussorie ........................................................... 38

21. Polizze assicurative R.C. inquinamento .............................. 39

22. Assicurazione degli operai ................................................... 40

23. Forniture e subappalti .......................................................... 40

24. Infortuni ............................................................................... 43

25. Danni di forza maggiore ...................................................... 43

26. Penali ................................................................................... 43




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27. Disposizioni impartite all’impresa ed esito ottenutone ....... 43

28. Andamento e sviluppo dei servizi/lavori ............................. 44

29. Aggiornamenti D.LL. sull’avanzamento servizi/lavori ....... 44

30. Descrizione e quantificazione delle attività effettuate ......... 45

30.1. Piani di lavoro e sicurezza ......................................... 45

30.2. Allestimento e gestione cantiere ................................. 45

30.3. Scavi e movimentazioni ............................................... 46

30.4. Pretrattamenti di neutralizzazione/stabilizzazione ..... 47

30.5. Separazione meccanica rifiuti/terreni contaminati .... 48

30.6. Trasporto e smaltimento rifiuti ................................... 51

30.7. Trattamento on site terreni inquinati .......................... 52

30.8. Trasporto e smaltimento acque .................................. 53

30.9. Barriera idraulica/pozzi spia ...................................... 53

30.10. Perizia suppletiva e di variante n° 1 ........................ 54

30.11. Scioglimento della riserva n°2 ................................. 55

30.12. Modifiche al piano operativo per l’estrazione delle melme dal fiume Lambro ..................................................... 55

30.13. Sistemazione finale delle aree .................................. 56

31. Gruppo di Lavoro................................................................. 58

32. Conferenze dei Servizi ......................................................... 59

33. Collaudo tecnico-amministrativo in corso d’opera e finale . 59

34. Verifiche ed analisi ambientali ............................................ 60

34.1. Terreni e sedimenti connessi alla deviazione idraulica per la bonifica del letto del fiume Lambro .......................... 62

34.2. Terreni oggetto di attività di bioremediation con raggiungimento obiettivi di bonifica ................................... 63

34.3. Acque di falda ............................................................. 64

35. Verifiche sugli smaltimenti .................................................. 65

35.1. Smaltimenti relativi alla gestione del cantiere ........... 67

35.2. Smaltimenti acque contaminate da platea tecnica ..... 67




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35.3. Smaltimenti relativi alla messa in sicurezza d’emergenza (melme e terre) ............................................... 68

35.4. Confronto fra gli smaltimenti di melme e terre in progetto e quelli a consuntivo.............................................. 75

35.5. Confronto fra carichi in uscita e carichi a destino .... 75

36. Stati di Avanzamento Lavori e Certificati di Pagamento .... 76

37. Riserve d’impresa e loro discussione .................................. 77

38. Confronto tra importo contrattuale e valore contabile dei

servizi/lavori effettuati ................................................................... 79

39. Confronto fra la spesa autorizzata e quella sostenuta .......... 81

40. Liquidabilità del credito ....................................................... 82

41. Conclusioni e proposte finali ............................................... 83




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ALLEGATI

1. INQUADRAMENTO GENERALE DEL SITO

2. RILIEVO TOPOGRAFICO FINALE “AS BUILT”

AREA NORD

3. RILIEVO TOPOGRAFICO FINALE “AS BUILT”

AREA SUD

4. CERTIFICATI ANALITICI (ATI E ARPA) RELATIVI

ALLE VERIFICHE AMBIENTALI SUI TERRENI

LEGATI ALLA DEVIAZIONE IDRAULICA PER LA

RIMOZIONE DELLE MELME DAL LETTO DEL

FIUME LAMBRO

5. ESITI ANALITICI (ATI E ARPA) RELATIVI ALLE

VERIFICHE AMBIENTALI SUI TERRENI

OGGETTO DI TRATTAMENTO DI

BIOREMEDIATION CON RAGGIUNGIMENTO

DEGLI OBIETTIVI DI BONIFICA

6. CERTIFICATI ANALITICI A.T.I. RELATIVI ALLE

VERIFICHE AMBIENTALI SULLE ACQUE DI

FALDA

7. ELENCO GENERALE DEI CARICHI DI RIFIUTI

CONFERITI A SMALTIMENTO




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1. Premessa

La presente Relazione di Stato Finale descrive gli interventi effettuati per

addivenire alla messa in sicurezza delle aree contaminate in località Cascina

Gazzera, in Comune di Cerro al Lambro, come rappresentate

nell’inquadramento generale riportato in Allegato 1 e secondo il progetto di cui

al punto successivo.

Tali attività si sono svolte nel corso di un periodo di circa dieci anni, a partire

dalla consegna dei lavori, avvenuta in data 12.12.2000, fino al termine ultimo

definitivo dei lavori, avvenuto in data 30.09.2010.

E’ opportuno specificare sin da ora che i servizi/lavori effettuati hanno

riguardato la messa in sicurezza delle aree e cioè l’asportazione di tutti i rifiuti

presenti (melme e terre decoloranti).

2. Progetto interventi di messa in sicurezza C.na Gazzera

Il progetto definitivo/esecutivo degli “Interventi per la messa in sicurezza e per

la bonifica delle aree in località Cascina Gazzera” in Comune di Cerro al

Lambro era stato redatto dallo scrivente Studio Tedesi nel mese di Giugno

2000 per l’importo complessivo di Lire 66.109.930.000, pari a €uro

34.142.929,45 IVA esclusa (lire 79.331.916.000 pari a €uro 40.971.513,34 IVA

inclusa).

Il progetto dell’intervento prevedeva gli interventi finalizzati alla messa in

sicurezza ambientale sia dell’Area Nord (c.d. “area Danelli”) sia dell’Area Sud

(c.d. “area Montana”).




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Il progetto prevedeva l’estrazione e il conferimento a smaltimento delle melme

acide e delle terre decoloranti presenti sul sito, dettagliando le modalità

operative da attuarsi per superare le difficoltà tecniche legate alla consistenza

dei rifiuti ed alla loro ubicazione sia in sponda che nel letto del fiume Lambro:

si prevedeva infatti da un lato l’esecuzione di attività di pretrattamento e di

neutralizzazione dei rifiuti, al fine di facilitare/consentire il carico dei rifiuti sui

bilici per il trasporto ad idoneo impianto di smaltimento, e dall’altro si

dettagliavano le modalità di scavo in alveo del fiume Lambro.

L’importo globale complessivo dell’intervento, come da quadro economico di

progetto, risultava pari a:

Lire 79.331.916.000 €uro 40.971.515,34 IVA inclusa

ovvero

Lire 66.109.930.000 €uro 34.142.929,45 IVA esclusa

Il progetto di messa in sicurezza era stato approvato dal Comune di Cerro al

Lambro con Deliberazione di Giunta Comunale n° 135 del 21.7.2000.

3. Stralcio progettuale a base di gara

A seguito dell’approvazione dell’originario progetto di messa in sicurezza, la

Regione Lombardia, dietro specifica richiesta da parte del Comune di Cerro al

Lambro, riconoscendo la grave situazione ambientale e l’urgenza di procedere

con l’intervento di messa in sicurezza, con Deliberazione n° VI/1450 del

11.1.2000, concesse un finanziamento pari a:




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- lire 56.349.000.000 (IVA inclusa) cioè €uro 29.101.829,81 IVA inclusa

ovvero

- lire 46.957.500.000 (IVA esclusa) cioè €uro 24.251.524,84 IVA esclusa,

garantendo quindi una copertura finanziaria parziale rispetto all’importo di

progetto.

Pertanto, in relazione a quanto sopra, non essendo garantita la copertura

economica complessiva (cioè su entrambe le aree) così come stimata nel

progetto del servizio, si è proceduto ponendo a base di gara l’esecuzione di un

1° lotto di attività (stralcio dell’intero intervento) e riservandosi la stazione

appaltante la facoltà di cui all’art. 7, comma 2 del D.Lgs. n° 157/95, ovvero

prevedendo nel bando di gara la possibilità di estendere il contratto per

addivenire al completamento dell’intervento, in base al reperimento dei

finanziamenti necessari.

Tale 1° lotto di interventi prevedeva la messa in sicurezza di tutta l’Area Nord

(ovvero l’asportazione e smaltimento dei rifiuti ivi presenti: melme acide, terre

decoloranti, terreni contaminati) e l’inizio della messa in sicurezza dell’Area

Sud, e cioè l’asportazione e lo smaltimento di circa un quarto del totale dei

rifiuti presenti.

Pertanto il completamento della messa in sicurezza, ossia il 2° lotto degli

interventi per l’asportazione e smaltimento del quantitativo di rifiuti non

coperto dal finanziamento regionale, era legato alla disponibilità di ulteriore

finanziamento pubblico.




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4. Procedura di appalto e criterio di aggiudicazione

Sulla base di quanto al capitolo precedente, quindi, da parte del Comune di

Cerro al Lambro è stata esperita la gara per un importo pari a lire

44.779.000.000 IVA esclusa (pari a euro 23.126.423,48 IVA esclusa) a base

d’asta ed è stata applicata la procedura ristretta ai sensi del Decreto Legislativo

n°157/95 e s.m.i. di attuazione della direttiva 92/50 CEE, con aggiudicazione ai

sensi dell’art. 23, lettera b) dello stesso decreto.

5. Direzione Lavori

La Direzione Lavori è stata affidata allo scrivente ing. Claudio Tedesi, iscritto

all’Ordine degli ingegneri della provincia di Lodi al n° 114.

6. Coordinamento della sicurezza

Il Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, inclusi

la redazione e l’aggiornamento del Piano di Sicurezza e Coordinamento in

relazione alle varianti in corso d’opera, è stato affidato allo scrivente ing.

Claudio Tedesi, iscritto all’Ordine degli ingegneri della provincia di Lodi e

abilitato ai sensi dell’art.10 del D.Lgs. 494/96 e ss.mm.ii.

7. Esecuzione dei servizi/lavori

A seguito dell’espletamento delle procedure di gara, l’esecuzione dei

sopraindicati servizi/lavori è stata affidata all’Associazione Temporanea

d’Imprese tra:




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� Servizi Industriali S.r.l. (mandataria), Via dei Missaglia 97,

20142 Milano (oggi SADI Servizi Industriali S.p.A., Via

Cassanese 45, 20090 Segrate)

� Ambiente S.p.A. (mandante), Via Martiri di Cefalonia 67, 20097

San Donato Milanese (MI) (oggi SAIPEM S.p.A., Via Tolstoj

86, 20098 San Giuliano Milanese)

per un importo di lire 42.130.000.000 ovvero €uro 21.758.329,16 (al netto del

ribasso d’asta) e IVA esclusa, con contratto stipulato in data 29 gennaio 2001 al

rep. n° 557 del 29/01/2001 e registrato all’Ufficio del registro di Milano il

14/02/2001 con il n° 6456 serie 1A.

Il Quadro Economico dell’intervento a seguito dell’esito della gara risultava il

seguente:

IVA esclusa €uro

IVA inclusa €uro

Servizi/lavori a base di contratto 21.758.329,16 26.109.994,99 Somme a disposizione della Stazione Appaltante

Per verifiche ed analisi ambientali 114.640,57 137.568,68

Per spese tecniche (incluso collaudo) 869.419,26 1.043.303,11

Imprevisti e ribasso d’asta 1.509.135,85 1.810.963,03

Torna 24.251.524,84 29.101.829,81




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8. Particolari costruttivi, Piani lavoro e smaltimenti

I Particolari costruttivi, i Piani di lavoro ed il Piano degli Smaltimenti per la

messa in sicurezza delle aree sono stati compilati dall’ing. Gianfranco Abbate

iscritto all’Albo degli ingegneri della Provincia di Cuneo al n°818, in nome e

per conto dell’Impresa Servizi Industriali S.r.l. (Mandataria) e dall’ing. Luigi

Volpe iscritto all’Albo degli ingegneri della provincia di Ancona al n° 1151 in

nome e per conto dell’Impresa Ambiente S.p.A (Mandante).

Il Piano degli smaltimenti/recupero dei rifiuti prevedeva una fase di

pretrattamento e condizionamento in loco dei rifiuti, il trasporto e il

conferimento in idonei impianti finali indicati in sede di offerta in funzione

della tipologia dei rifiuti stessi (melme acide, terre decoloranti, melme miste a

terre decoloranti e terreni), ed in particolare:

− smaltimenti diretti in discariche di II categoria tipo B o C,

− termodistruzione con recupero di materia (acido solforico) o di

energia (vapore per riscaldamento, energia elettrica, combustibile

alternativo per cementifici),

− recupero in specifici impianti di materiali/rifiuti a minor carico

inquinante.

I Piani di Lavoro sono stati consegnati in fase di gara ed approvati con

Deliberazione di Giunta Comunale del 25.1.2001, previo parere positivo della

Direzione Lavori formulato con nota prot. CER/103 del 12.1.2001.




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9. Consegna dei servizi/lavori

I servizi/lavori sono stati consegnati all’A.T.I., anticipatamente alla firma del

contratto in base a quanto previsto dall’art. 28 del C.S.A., il giorno 12.12.2000,

così come risulta da apposito verbale controfirmato dalle parti.

10. Termine utile per l’ultimazione dei servizi/lavori

Sulla scorta del Capitolato Speciale d’Appalto (art. 28) e di quanto dichiarato

dall’A.T.I. Servizi Industriali Srl - Ambiente SpA in sede di offerta, la durata

dei servizi/lavori risultava pari a 184 settimane ovvero 1.288 giorni, per cui il

termine utile per l’ultimazione del 1° lotto dell’intervento di messa in sicurezza

delle aree veniva fissato al 22.6.2004: in seguito tale termine è stato prorogato

come specificato nei paragrafi successivi.

11. Perizie di variante n°1, n°2, n°3

La Stazione Appaltante, dovendo affrontare diverse problematiche tecniche

manifestatesi nel corso dello svolgimento dei lavori per motivi imprevisti ed

imprevedibili, ampiamente descritti in dettaglio nei documenti relativi, ha

determinato di affidare al sottoscritto Direttore dei Lavori l’incarico della

compilazione dei seguenti atti di Variante al progetto base.

− La “Perizia suppletiva e di variante n°1” ha avuto per oggetto la

realizzazione di una palancolatura e di pozzi di captazione delle acque

di prima falda intercettate dalle palancole a monte della zona

“canneto” dell’Area Nord. Le venute d’acqua a monte dell’area




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canneto impedivano di eseguire le attività di asportazione delle melme

acide in sicurezza e determinavano una situazione di aggravio

ambientale per il dilavamento dei contaminanti verso il fiume Lambro

per cui si è resa necessaria l’esecuzione di tale opera. La perizia

suppletiva e di variante n° 1 è stata approvata dalla Amministrazione

Comunale in data 24/10/2001 con Deliberazione di G.C. n° 114.

− La “Perizia suppletiva e di variante n°2”, ottenuto parere favorevole

dalla Conferenza dei Servizi Ministeriale del 16/12/2002, è stata

approvata dalla Amministrazione Comunale in data 27/01/2003 con

Deliberazione di G.C. n°17. La perizia ha avuto per oggetto il

rimodellamento della scarpata a ridosso del “canneto”, con

arretramento del campo soprastante e regimentazione delle acque di

ruscellamento, al fine di porre in sicurezza la scarpata stessa.

- La perizia di variante n°3 (modificativa non suppletiva), ridefinita

“Modifiche al piano operativo per l’estrazione delle melme nel Fiume

Lambro” ha avuto per oggetto l’individuazione di una soluzione

operativa alternativa a quella iniziale per l’estrazione delle melme nel

fiume Lambro. Tale nuova modalità operativa, migliorativa rispetto

alla soluzione iniziale, è consistita nella deviazione temporanea del

fiume Lambro utilizzando quale alveo provvisorio l’area “canneto”,

una volta bonificata. La perizia di variante n° 3 è stata approvata dalla

Conferenza dei Servizi del 4.7.2003 ed in seguito

dall’Amministrazione Comunale in data 9.7.2003 con Deliberazione

di G.C. n° 143.




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A seguito dell’approvazione delle n° 3 perizie di variante sopra descritte il

Quadro Economico dell’intervento risultava il seguente:

IVA esclusa €uro

IVA inclusa €uro

Servizi/lavori d’appalto

1a) Per servizi/lavori di contratto iniziale 21.758.329,16 26.109.994,99

1b) Per servizi/lavori di perizia n° 1 132.626,13 159.151,36

1c) Per servizi/lavori di perizia n° 2 47.947,99 57.537,59

1d) Per servizi/lavori di perizia n° 3 0,00 0,00

1) Totale servizi/lavori a base di contratto e di perizie n° 1, n° 2, n° 3 21.938.903,28 26.326.683,94

Altre Somme

2a) Per verifiche ed analisi ambientali ed altre spese amministrative 125.640,57 150.768,69

2b) Per spese tecniche (incluso il collaudo) 895.939,26 1.075.127,11

2c) Imprevisti e ribasso d’asta 1.291.041,73 1.549.250,07

2) Totale altre somme 2.312.621,56 2.775.145,87

Torna (1 + 2) 24.251.524,84 29.101.829,81

12. Estensione contrattuale

Con Decreto del Ministero dell’Ambiente n°468 del 18 settembre 2001, il sito

di Cerro al Lambro è stato inserito nell’elenco dei siti inquinati di interesse

nazionale, la cui perimetrazione è stata definita con successivo D.M. del

8.7.2002.




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A seguito di quanto sopra, la sopraggiunta disponibilità del collegato

finanziamento statale ha consentito il prosieguo delle attività finalizzate al

completamento della messa in sicurezza delle due aree, già previste nel

progetto originario approvato.

Infatti, è stata concessa la copertura finanziaria necessaria all’esecuzione del 2°

lotto degli interventi per l’asportazione e smaltimento del quantitativo di rifiuti

non previsto dall’originario finanziamento regionale.

In base a quanto sopra l’Amministrazione Comunale, dovendo effettuare il

completamento dell’opera, ha affidato alla Direzione Lavori l’incarico della

compilazione della relativa “Relazione tecnico-amministrativa”, che non ha

richiesto prestazioni progettuali aggiuntive trattandosi del completamento di

attività già comprese nel progetto approvato e posto a base di gara.

Il documento sopra citato è stato approvato dall’Amministrazione Comunale

con Deliberazione di Giunta Comunale n° 46 del 3.3.2004.

Riguardo alle attività del 2° lotto si specifica che:

- il progetto approvato prevedeva già la messa in sicurezza delle due aree

(Area Nord e Area Sud) quantificando per ciascuna di esse la natura e la

tipologia dei rifiuti presenti, le quantità e l’ubicazione, gli interventi

necessari per la messa in sicurezza (asportazione, pretrattamento,

smaltimento, ecc);

- riguardo alle attività di cantiere, queste erano le medesime per le due

aree, trattandosi di rifiuti sostanzialmente identici ma abbancati in aree

separate e morfologicamente distinte;




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- benché il progetto approvato prevedesse quindi un unico intervento, la

suddivisione in lotti sequenziali era stata determinata, come detto, in

base alla copertura economica via via disponibile.

In base a quanto sopra, la c.d. “estensione contrattuale” non è consistita in una

riprogettazione di nuove/diverse tipologie di attività, bensì ha avuto come

oggetto unicamente la determinazione dei quantitativi di rifiuti il cui

smaltimento non era coperto dall’originario finanziamento pubblico regionale:

in particolare si è trattato di estendere le attività oggetto dell’appalto/contratto

in essere anche all’Area Sud e completare la messa in sicurezza della stessa.

L’importo relativo alle attività oggetto del completamento dell’intervento di

messa in sicurezza della estensione contrattuale è stato calcolato applicando i

prezzi unitari delle singole attività indicati in sede di offerta e quindi al netto

del ribasso d’asta, ed ammontava a:

Lire 17.473.842.000 €uro 9.024.486,25 (IVA esclusa)

ovvero

Lire 20.968.610.400 €uro 10.829.383,50 (IVA inclusa)

Il contratto di estensione contrattuale è stato firmato in data 26.1.2005 al rep. n°

580 e registrato all’Agenzia delle Entrate di Milano 4 – Serie 1 il 8.2.2005 con

il n° 869.




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Pertanto, in seguito alla firma del contratto sopra citato del 2° lotto degli

interventi, il nuovo importo dei servizi/lavori risultava il seguente:

IVA esclusa euro

IVA inclusa euro

Importo per i servizi/lavori del contratto originario e delle perizie n°1, n°2, n°3 21.938.903,28 26.326.683,94

Maggiore importo per servizi/lavori di 2° lotto 9.024.486,25 10.829.383,50

Importo totale netto dei servizi/lavori dopo affidamento del 2° lotto 30.963.389,53 37.156.067,44

A seguito di affidamento dei servizi/lavori del 2° lotto per il completamento

della messa in sicurezza dell’Area Sud, l’aggiornamento del quadro economico

era il seguente:




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Il Quadro Economico sopra evidenziato è risultato coperto dai finanziamenti

complessivi concessi a favore della Stazione Appaltante, così suddivisi:

IVA esclusa euro

IVA inclusa euro

A finanziamento iniziale 24.251.524,84 29.101.829,81

B integrazione di finanziamento 10.416.666,67 12.500.000,00

C=A+B Totale finanziamenti 34.668.191,51 41.601.829,81

IVA esclusa euro

IVA inclusa euro

Servizi/lavori d’appalto

1a) per servizi/lavori di contratto base e

delle perizie n°1, n°2, n°3 21.938.903,28 26.326.683,94

1b) per servizi/lavori di 2° lotto 9.024.486,25 10.829.383,50

1) Totale servizi/lavori 30.963.389,53 37.156.067,44

Altre somme

2a) Verifiche e analisi ambientali e altre spese amministrative 125.640,57 150.768,69

2b) Ulteriori verifiche e analisi ambientali (2° lotto) 61.975,34 74.370,41

2c) Spese tecniche (incluso collaudo) 895.939,26 1.075.127,11

2d) Ulteriori spese tecniche 464.811,21 557.773,45

2e) Analisi di rischio 82.633,10 99.159,72

2f) Imprevisti e ribasso d’asta (1°lotto) 1.291.041,73 1.549.250,07

2g) Imprevisti (2°lotto) 782.760,77 939.312,92


Torna (1 + 2) 34.668.191,51 41.601.829,81




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13. Perizia di variante n°4 (modificativa non suppletiva)

A fronte della situazione contrattuale sopra descritta, durante l’esecuzione dei

servizi/lavori di contratto (e precisamente a partire dal Gruppo di Lavoro del

10.9.2004) si è venuti nella condizione, a seguito della rimozione di ingenti

quantitativi di rifiuti, di potere effettuare delle prime valutazioni dirette sullo

stato di contaminazione dei terreni adiacenti/sottostanti ai rifiuti.

In particolare è apparsa chiara la ingente volumetria e gli elevatissimi

quantitativi di terreni contaminati da idrocarburi pesanti rispetto ai limiti

previsti dal D.M. 471/99 - allegato 1 - tabella 1 - colonna A.

E’ emersa altrettanto subito la impossibilità di potere asportare e bonificare tale

volumetria di terreni inquinati restando all’interno delle somme di

finanziamento pubblico disponibili.

Pertanto, verificata tale situazione di inquinamento sui terreni e inquadrandosi

l’intervento appaltato (come già innanzi evidenziato) non come un intervento di

bonifica ma come un intervento di messa in sicurezza d’emergenza (e pertanto

finalizzato all’asportazione e smaltimento dei rifiuti), nel documento “Perizia

Suppletiva n°4 (modificativa non suppletiva)” è stata individuata una

tecnologia d’intervento applicabile e alternativa alla discarica, di minore costo

e comunque tecnicamente applicabile, tale da garantire il trattamento di tutti i

volumi e i quantitativi di terreno inquinati e quindi il recupero dell’intera area

contrattualmente prevista.

Si è infatti deciso di utilizzare le somme pubbliche già destinate sostituendo

allo smaltimento dei terreni in discarica (soluzione non economica ma

comunque definitiva) una tecnica di trattamento e di recupero on site dei terreni

(tipo biotrattamento) meno costosa, con “prestazioni” inferiori rispetto alla




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discarica, ma che garantivano il ricollocamento dei terreni in loco, favorendone

quindi il recupero (ai sensi dei suggerimenti/prescrizioni delle normative in

vigore).

Ciò ha consentito di ottimizzare le risorse del finanziamento pubblico già

stanziato introducendo nell’appalto degli obiettivi di messa in

sicurezza/bonifica per i suddetti terreni inquinati, raggiungibili mediante

trattamento di recupero on site (biotrattamento).

In sostanza, anziché asportare solamente la parte di terreni inquinati frammisti

ai rifiuti e smaltirli in discarica (lasciandone in loco quindi un altrettanto

quantitativo inquinato dai percolamenti), è stata considerata la opportunità, a

parità di spesa, di trattare on site e ricollocare la totalità del quantitativo di

terreni inquinati raggiungendo dei valori di concentrazione ben definiti e

identificati come obiettivi di bonifica.

Pertanto la Perizia n° 4 ha previsto:

- l’introduzione di un trattamento on site dei terreni proposto

(biotrattamento), con la relativa descrizione del processo di

abbattimento della contaminazione e le modalità operative e le esigenze

cantieristiche;

- la valutazione dei volumi e dei quantitativi inquinati asportabili e

trattabili in funzione delle disponibilità del finanziamento pubblico

erogato per la messa in sicurezza d’emergenza del sito. Infatti, mediante

specifica Analisi di Rischio, è stata individuata la concentrazione di 600

mg/kg per gli idrocarburi pesanti C>12 quale obiettivo della messa in




pag. 21

sicurezza/bonifica, dato che tale valore rappresentava la concentrazione

limite raggiungibile, con adeguata sicurezza, all’interno delle somme

pubbliche allora disponibili;

- il calcolo di dettaglio degli oneri d’intervento per il raggiungimento

della concentrazione di 600 mg/kg per gli idrocarburi pesanti C>12

(limite obiettivo di messa in sicurezza/bonifica per i terreni; limite per il

quale fu verificata peraltro la raggiungibilità, su scala cantieristica, a

seguito di prova pilota) e quindi la fattibilità dell’intervento di messa in

sicurezza/bonifica mediante trattamento (biotrattamento on site). Tale

soluzione d’intervento di messa in sicurezza/bonifica è risultata

totalmente coperta da finanziamento e non suppletiva;

- la stima dei volumi e dei quantitativi inquinati rispetto ai limiti di legge

per gli idrocarburi pesanti C>12 e quindi gli ulteriori maggiori oneri per

raggiungere la messa in sicurezza/bonifica dell’area. In tal modo il

lavoro ha posto quindi le basi per la redazione del progetto di bonifica

dell’area, valutando i maggiori quantitativi ed i maggiori oneri

conseguenti per il raggiungimento degli obiettivi di bonifica. Tali

ipotesi d’intervento di messa in sicurezza e bonifica sono risultate

suppletive e non coperte dal finanziamento pubblico.

L’importo relativo alle attività della perizia n° 4 sarebbe stato pari a €uro

1.980.095,67 IVA esclusa (lire 3.833.999.840), pari €uro 2.376.114,80 IVA

inclusa (lire 4.600.799.808): in realtà la Perizia n°4 non ha comportato oneri

suppletivi.




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Infatti, considerato che il contratto in essere prevedeva l’applicazione di

un’alea contrattuale (cioè una percentuale su alcune voci dello schema d’offerta

entro la quale l’appalto era da considerarsi a corpo), nella definizione della

Perizia n°4 si stabilì di fissare tale alea al valore di €uro 1.980.095,67 IVA

esclusa: pertanto, l’importo della Perizia n° 4 non ha comportato alcun onere

aggiuntivo a carico della Stazione Appaltante.

La Perizia di variante n° 4 è stata approvata dalla Stazione Appaltante con

Deliberazione di Giunta Comunale n°21 del 1.2.2006 e ritenuta approvabile in

sede di Conferenza dei Servizi Ministeriale Decisoria tenutasi in data

29.9.2006.

Inoltre, a seguito di quanto sopra, con proprio Decreto n° 3823/QdV/M/D/B del

27.7.2007, il Ministero dell’Ambiente ha emesso specifica autorizzazione ai

lavori.

A seguito di approvazione della perizia n°4, l’aggiornamento del quadro

economico risultava il seguente:




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IVA esclusa IVA inclusa euro euro Servizi/lavori d’appalto

1a) per servizi/lavori di contratto base e delle perizie n°1, n°2, n°3

21.938.903,28 26.326.683,94

1b) per servizi/lavori di estensione contratto (2° lotto)

9.024.486,25 10.829.383,50

1c) per servizi/lavori di perizia n° 4 0,00 0,00

1) Totale servizi/lavori 30.963.389,53 37.156.067,44

Altre somme

2a) Verifiche e analisi ambientali e altre spese amministrative

125.640,57 150.768,68

2b) Ulteriori verifiche e analisi ambientali (2° lotto)

61.975,34 74.370,41

2c) Spese tecniche (incluso collaudo) 1.360.750,76 1.632.900,92

2d) Ulteriori spese tecniche 174.420,00 209.304,00

2e) Analisi di rischio 82.632,10 99.158,52

2f) Ulteriore analisi di rischio 18.360,00 22.032,00

2g) Imprevisti e ribasso d’asta 1.881.023,20 2.257.227,84


Totale (1 + 2) 34.668.191,51 41.601.829,81

Pertanto continuava ad essere verificata la copertura del quadro economico

rispetto all’importo totale dei finanziamenti pubblici erogati pari a euro

34.668.191,51 (IVA esclusa) e euro 41.601.829,81 (IVA inclusa).




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14. Progetto di sistemazione idraulica

Nel corso delle attività, sia in sede di Conferenza dei Servizi, sia in sede di

Gruppo di Lavoro, è emersa la necessità di redigere e trasmettere il “Progetto

Esecutivo di sistemazione idraulica finale” del Fiume Lambro all’Agenzia

Interregionale per il fiume Po, ai fini delle approvazioni di competenza.

Pertanto, copia di tale documento, redatto e firmato dall’Ing. Riccardo Telò,

iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Parma al n. 1099, è stata

trasmessa ad A.I.P.O. in data 22.3.2007.

Con propria nota prot. n. 868 del 22.3.2007, A.I.P.O. ha provveduto ad

esprimere il proprio parere favorevole ai soli fini idraulici.

15. Perizia suppletiva di variante n°5

Nel corso dell’esecuzione delle attività di che trattasi si è evidenziata una lunga

serie di problematiche, dettagliatamente descritte e ampiamente discusse in tutti

gli aspetti tecnici sia nella Conferenza dei Servizi del 27.7.2007, sia con il

Gruppo di Lavoro nell’incontro del 9.4.2008.

Le citate problematiche, evidenziatesi in maniera imprevista ed imprevedibile

nel corso dei lavori, sono riassumibili sinteticamente come di seguito:

1. aumento dei quantitativi di rifiuti da rimuovere all’interno del

perimetro del Sito di Interesse Nazionale, legato a:

- ingresso nel cantiere di rifiuti provenienti da settori esterni

al perimetro del Sito di Interesse Nazionale




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- individuazione dell’esistenza di un sistema di canali e

vasche a fondo scavo, la cui presenza era impossibile da

rilevare senza la propedeutica rimozione dei rifiuti

- presenza di una “stratificazione” dei terreni (sia di quelli

naturali sottostanti i rifiuti sia di quelli soprastanti e/o

frammisti ai rifiuti, presumibilmente riportati durante gli

scarichi abusivi per cercare di occultare i rifiuti) con i

sedimenti del fiume Lambro

2. notevoli difficoltà/cause tecniche nel procedere con la bonifica dei

terreni inquinati sottoposti a biotrattamento intensivo, che hanno

determinato il mancato raggiungimento degli obiettivi di bonifica.

Infatti, nonostante l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili

per il biotrattamento dei terreni on site, si è riscontrato in corso

d’opera un rendimento parziale rispetto a quanto preventivato.

Pertanto la Stazione Appaltante ha dato incarico alla Direzione Lavori di

redigere la Perizia Suppletiva e di Variante n°5, che ha previsto l’interruzione

dei trattamenti biologici dei terreni, a causa della loro non sufficiente resa e del

mancato raggiungimento degli obiettivi di bonifica, e l’impiego delle risorse

finanziarie per il completamento della rimozione e dello smaltimento di tutti i

rifiuti presenti all’interno del perimetro del sito di interesse nazionale

(completamento della messa in sicurezza delle aree).

Come già indicato, le somme finanziate hanno consentito di addivenire a tale

obiettivo finale grazie anche alle risorse provenienti dal mancato

completamento dei trattamenti biologici.




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Si evidenzia che, sulla base della Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 247

del 12.9.2007, relativamente alle attività di bonifica di aree inquinate l’aliquota

IVA può essere calcolata al 10% e non più al 20%: di conseguenza gli importi

di cui alla Perizia di Variante n°5 sono stati calcolati con IVA al 10% e

corrispondono a:

€uro 7.130.427,75 (IVA 10% inclusa) pari a lire 13.806.433.339.

Pertanto, in base a tale calcolo dell’IVA, a seguito di approvazione della

Perizia suppletiva n° 5 sono risultati a carico dell’Impresa appaltatrice lavori

per il seguente importo:


per servizi/lavori di contratto base e delle perizie suppletive n°1, n°2, n°3

21.938.903,28 26.326.683,94

per servizi/lavori per “Modifiche al piano operativo per l’estrazione delle melme nel Fiume Lambro” di perizia n° 3

0,00 0,00

per servizi/lavori di estensione contrattuale (2° lotto)

9.024.486,25 10.313.418,23

per servizi/lavori di perizia n° 4 0,00 0,00

per servizi/lavori di perizia n° 5 6.482.207,05 7.130.427,75

Totale servizi/lavori 37.445.596,58 43.770.529,92




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La Perizia di variante n° 5 è stata ritenuta approvabile in sede di Conferenza dei

Servizi Ministeriale Decisoria del 27.11.2008, come da Decreto Direttoriale

Prot. 27070/QdV/IX-VII-VIII del 1.12.2008, e successivamente approvata dalla

Stazione Appaltante con Deliberazione di Giunta Comunale n°37 del

19.2.2009.

Il contratto di Perizia Suppletiva e di Variante n°5 è stato firmato in data

28.5.2009 al rep. n° 592 e registrato all’Agenzia delle Entrate di Milano 4 –

Serie 1 il 17.6.2009 con il n° 150.

In conclusione, a seguito di approvazione della perizia n° 5, l’aggiornamento

del quadro economico dell’intervento risultava il seguente:




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1a) per servizi/lavori di contratto base e perizie n°1, n°2, n°3

21.938.903,28 26.326.683,94

1b) per servizi/lavori di estensione contratto (2° lotto)

9.024.486,25 10.313.418,23

1c) per servizi/lavori di perizia n°5 6.319.754,24 6.951.729,66

1) Totale servizi/lavori di contratto

37.445.596,58 43.770.529,92

Altre somme

2a) Scioglimento riserva suppl. n° 2 (D.G.C. n°18 del 24/01/2007)

62.500,00 75.000,00

2b) Spese tecniche e verifiche ed analisi ambientali

1.823.778,78 2.188.534,53

2c) Ulteriori spese tecniche, verifiche ed analisi ambientali, collaudo

1.251.129,97 1.501.355,96

2d) Somme a disposizione per eventuali indagini aree esterne

1.208.333,33 1.450.000,00


Torna (1 + 2) 41.791.338,66 48.985.420,41




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Pertanto è stata verificata la copertura del quadro economico rispetto

all’importo totale dei finanziamenti pubblici erogati pari a €uro 48.985.420,41,

come risulta dallo schema seguente.

IVA inclusa euro

A) Finanziamento iniziale Regione Lombardia 29.101.829,81

B) Finanziamento iniziale Ministero Ambiente 12.500.000,00

C) Finanziamento ulteriore Regione Lombardia 258.228,44

D) Finanziamento ulteriore Ministero Ambiente 7.125.362,16

A+B+C+D Totale finanziamenti 48.985.420,41

16. Proroghe e variazioni durata dei servizi/lavori

Nel corso dei lavori sono state concesse n° 10 proroghe per l’ultimazione dei

servizi/lavori, cui si aggiungono n° 3 variazioni della durata degli stessi, come

descritto di seguito.

- La prima proroga è stata concessa in data 3.4.2001 a causa delle

condizioni meteorologiche avverse che hanno creato difficoltà operative

nella realizzazione dell’area di cantiere. Per tale motivo è stata

riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa dell’80% per n° 5

giorni lavorativi, e quindi concessa una proroga di n° 4 giorni lavorativi.

- La seconda proroga, di n° 15 giorni, è stata concessa nell’ambito della

Perizia suppletiva di variante n°1 come tempo necessario per la consegna




pag. 30

e la posa in opera delle palancole e i pozzi per la captazione delle acque a

monte dell’area “canneto”, opere non previste inizialmente nel contratto

base ma oggetto di Perizia di Variante.

- La terza proroga è stata concessa in data 27.12.2001 e dovuta alle

condizioni ambientali avverse (temperature estremamente rigide che

impedivano la movimentazione ed il trattamento delle melme acide). Per

tale situazione è stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa

dell’80% per n° 24 giorni lavorativi, e quindi concessa una proroga di n°

19 giorni lavorativi.

- La quarta proroga è stata concessa in data 9.9.2002 e dovuta alla chiusura

degli impianti di smaltimento e alle limitazioni della circolazione dei

mezzi di trasporto nel periodo di agosto. Per tale situazione è stata

riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa dell’80% protrattasi

dall’1 agosto al 6 settembre, e quindi concessa una proroga di n° 21

giorni lavorativi.

- La quinta proroga è stata concessa in data 11.12.2002 e dovuta alle

condizioni meteorologiche avverse. Per tale situazione è stata

riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa dell’80% protrattasi

dal 25 novembre all’11 dicembre, e quindi concessa una proroga di n° 10

giorni lavorativi.

- La sesta proroga è stata concessa in data 10.01.2003 e dovuta alla

chiusura degli impianti di smaltimento e alle limitazioni della

circolazione dei mezzi di trasporto nel periodo di dicembre 2002/gennaio

2003. Per tale situazione è stata riconosciuta una riduzione della capacità




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lavorativa del 90% protrattasi dal 20.12.2002 al 7.1.2003, e quindi

concessa una proroga di n° 6 giorni lavorativi.

- La settima proroga è stata riconosciuta e concessa in data 24.7.2003 per

l’esecuzione dei servizi/lavori previsti nelle “Modifiche del piano

operativo per l’estrazione delle melme nel Lambro”. Tale proroga è stata

quantificata in un mese.

- La ottava proroga è stata concessa in data 11.5.2004 a causa delle

condizioni meteorologiche avverse che hanno creato difficoltà operative

nella realizzazione dell’area tecnica nell’Area Sud. Per tale motivo è stata

riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa del 90% per n° 8

giorni lavorativi, e quindi concessa una proroga di n° 7 giorni lavorativi.

- L’incremento della durata contrattuale è stato concesso in data 10.1.2005

in occasione della firma del processo verbale di Consegna dei

servizi/lavori del 2° lotto di interventi al fine dell’effettuazione degli

stessi. Per l’esecuzione di tali servizi/lavori sono stati concessi n° 690

giorni solari.

- La decorrenza dei termini contrattuali per l’esecuzione dei servizi/lavori

di Perizia n° 4 è stata fissata alla data del 17.2.2006 con nota Direzione

Lavori prot. CER/484 del 17.2.2006. Per l’esecuzione di tali

servizi/lavori sono stati concessi n° 24 mesi.

- La decorrenza dei termini contrattuali di esecuzione dei servizi/lavori di

Perizia n° 5 è stata fissata a partire dal 11.3.2006 in occasione della firma

del processo verbale di Consegna dei servizi/lavori della Perizia n° 5 al




pag. 32

fine dell’effettuazione degli stessi. Per l’esecuzione di tali servizi/lavori

sono stati concessi n° 14 mesi.

- La nona proroga è stata concessa in data 12.4.2010 a causa delle

condizioni meteorologiche avverse che hanno creato difficoltà operative,

aggravate dalle continue esondazioni del fiume Lambro che in Area Sud

hanno frequentemente impedito l’accesso alle aree di cantiere. Per tale

motivo è stata riconosciuta una proroga di n° 32 giorni solari, naturali e

consecutivi.

- La decima proroga è stata concessa in data 15.6.2010, a seguito di parere

favorevole emerso nel Gruppo di Lavoro tenutosi nello stesso giorno, a

causa della esondazione del fiume Lambro che ha impedito l’accesso

all’Area Sud, al momento l’unica area oggetto di intervento. Per tale

motivo è stata riconosciuta una proroga di n° 23 giorni solari, naturali e

consecutivi.

17. Sospensioni

Ai fini contrattuali sono state effettuate n°6 sospensioni e successive riprese dei

servizi/lavori, come di seguito elencate.

� La Prima sospensione è stata accordata in data 28.2.2001 a causa del

maltempo che impediva lo svolgersi delle attività relative

all’allestimento del cantiere, come risulta da apposito verbale

controfirmato dalle parti. In seguito al ristabilirsi delle condizioni




pag. 33

meteorologiche i servizi/lavori sono ripresi in data 7.3.2001; la

sospensione ha avuto una durata di n° 7 giorni.

� La Seconda sospensione è stata concessa in data 19.7.2001 in attesa

del rilascio dell’autorizzazione da parte della Provincia di Milano per

lo scarico delle acque, necessaria e funzionale per le prove di verifica

dell’efficienza della barriera idraulica. Ottenuta l’autorizzazione per

lo scarico delle acque, ed effettuate le prove di verifica

dell’efficienza della barriera idraulica, tale sospensione è stata

protratta in attesa che venisse approvata la perizia di variante n° 1. In

seguito all’approvazione della perizia di variante n° 1, i servizi/lavori

sono stati ripresi in data 5.11.2001, quindi la sospensione ha avuto

una durata di n° 109 giorni.

� La Terza sospensione è stata accordata in data 10.6.2003 in attesa

dell’approvazione delle modifiche al piano operativo per l’estrazione

delle melme nel Lambro. Le difficoltà ad effettuare l’infissione delle

palancole nelle melme giacenti nell’alveo del fiume hanno

determinato l’opportunità di individuare una soluzione operativa

migliorativa a quella iniziale, che è consistita nella deviazione

temporanea del fiume Lambro utilizzando quale alveo provvisorio

l’area “canneto”. In seguito all’approvazione del documento

“Modifiche del piano operativo per l’estrazione delle melme nel

Lambro” da parte della Amministrazione Comunale, i servizi/lavori

sono stati ripresi in data 24.7.2003, quindi la sospensione ha avuto

una durata di n° 32 giorni. Nella ridefinizione del termine

contrattuale per l’ultimazione lavori è stata conteggiata anche la

proroga n° 7, pari a un mese, riconosciuta e concessa per




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l’esecuzione dei servizi/lavori previsti dalle modifiche al piano

operativo.

� La Quarta sospensione è stata concessa in data 19.1.2004 in attesa

della approvazione del documento “Relazione tecnico-

amministrativa del 2° lotto”, finalizzato all’estensione del contratto

originario per il completamento dell’intervento di messa in sicurezza

delle aree contaminate (Area Nord e Area Sud). In seguito alla

comunicazione della Regione Lombardia (nota prot. n°

Q1.2004.0008628 del Dirigente dell’Unità Organizzativa Gestione

Rifiuti-Bonifica delle aree contaminate) di allocazione sul capitolo di

spesa 4.9.2.3.145.5999 delle risorse finanziarie dello Stato per la

realizzazione dei servizi/lavori (2° lotto) per il completamento della

messa in sicurezza delle aree e alla approvazione da parte della

Amministrazione Comunale di Cerro al Lambro (Deliberazione di

Giunta Comunale n° 46 del 3.3.2004) del documento “Relazione

tecnico-amministrativa del 2° lotto”, i servizi/lavori sono stati ripresi

in data 16.3.2004. La sospensione ha avuto una durata di n° 57 giorni

solari.

� La Quinta sospensione è stata accordata in data 25.10.2004 in

mancanza di indicazioni circa la stipula del contratto relativo ai

servizi/lavori di 2° lotto, finalizzato all’estensione del contratto

originario per il completamento dell’intervento di messa in sicurezza

delle aree contaminate (Area Nord e Area Sud). A seguito:

o della nota dell’Amministrazione Comunale prot. n° 9929

del 3.12.2004 di autorizzazione alla consegna anticipata

dei servizi/lavori del 2° lotto;




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o della presa d’atto dei sopraindicati atti amministrativi da

parte della Conferenza dei servizi istruttoria del

20.12.2004; della nota dell’A.T.I. prot. n°

5743/04/SI/GA/sz del 20.12.2004 relativa alla

accettazione della consegna anticipata dei servizi/lavori

del cosiddetto 2° lotto nonché della possibilità di

riprendere i servizi/lavori;

o del ripristino delle condizioni ostative alla regolare

esecuzione dei servizi/lavori,

i servizi/lavori sono stati ripresi in data 10.1.2005; la sospensione ha

avuto una durata di n° 77 giorni solari.

� La Sesta sospensione è stata concessa in data 28.12.2009 in relazione

alle eccezionali condizioni meteoclimatiche verificatesi da

considerarsi esulanti dalla ordinaria prevedibilità di periodi

autunnali/invernali. I servizi/lavori sono stati ripresi dapprima in

maniera parziale (capacità operativa del 50%) con processo verbale

sottoscritto in contraddittorio in data 12.1.2010, e successivamente in

maniera completa, con processo verbale sottoscritto in

contraddittorio in data 22.1.2010. La sospensione totale ha avuto una

durata di n° 22 giorni solari, la sospensione parziale ha avuto una

durata di 10 giorni solari.




pag. 36

18. Nuovo termine utile per l’ultimazione dei servizi/lavori

A seguito di ciascuna proroga e sospensione dei servizi/lavori è stato fissato un

nuovo termine per l’ultimazione dei servizi/lavori, rispetto al termine originario

fissato in data 22.6.2004.

Le proroghe per l’ultimazione dei servizi/lavori e le sospensioni dei

servizi/lavori intercorse durante l’effettuazione degli stessi, nonché gli

incrementi della durata dei servizi/lavori legati alle varianti estensive e/o

modificative, sono di seguito riassunte in ordine temporale:

− sospensione n° 1 pari a n° 7 giorni (dal 28.2.2001 al 7.3.2001),

− proroga n° 1 pari a n° 4 giorni lavorativi (settimana 26.3.2001–1.4.2001),

− sospensione n° 2 pari a n° 109 giorni (dal 19.7.2001 al 5.11.2001),

− proroga n° 2 pari a n° 15 giorni,

− proroga n° 3 pari a n° 19 giorni lavorativi (periodo dal 27.12.2001 al

30.1.2002),


6.9.2002),


11.12.2002),


7.1.2003), con nuova fine lavori fissata in data 24.1.2005,

− sospensione n° 3 pari a n° 32 giorni lavorativi (periodo dal 10.6.2003 al

24.7.2003) e proroga n° 7 (pari a n° 1 mese dal termine per ultimazione

lavori), con nuova fine lavori fissata in data 9.4.2005,

− sospensione n° 4 pari a n° 57 giorni (periodo dal 19.1.2004 al 15.3.2004),

con nuova fine lavori fissata in data 2.6.2005,




pag. 37

− proroga n° 8 pari a n° 7 giorni lavorativi (giornate del 16, 19 e 30 aprile e

periodo dal 3.5.2004 al 7.5.2004), con nuova fine lavori fissata in data

12.6.2005,

− sospensione n° 5 pari a n° 77 giorni (periodo dal 25.10.2004 al

10.1.2005), con nuova fine lavori fissata in data 28.8.2005,

− incremento durata contrattuale per l’effettuazione dei servizi/lavori di 2°

lotto pari a n° 690 giorni (periodo del 28.8.2005 al 19.7.2007), con nuova

fine lavori fissata in data 19.7.2007,

− decorrenza dei termini contrattuali di esecuzione dei lavori di Perizia n° 4

pari a n° 24 mesi a partire dal 17.2.2006,

− decorrenza dei termini contrattuali di esecuzione dei lavori di Perizia n° 5

pari a n° 14 mesi a partire dal 11.3.2009, con nuova fine lavori fissata in

data 11.5.2010,

− sospensione n° 6:

o totale per n° 22 giorni solari (periodo dal 28.12.2009 al 12.1.2010),

o parziale con capacità operativa 50% per n° 10 giorni solari (periodo

dal 12.1.2010 al 22.1.2010), corrispondente a n° 5 giorni lavorativi

o nuova fine lavori fissata in data 7.6.2010,


9.7.2010)


31.7.2010)

In base a quanto sopra esposto la nuova scadenza per l’ultimazione dei

servizi/lavori veniva a cadere il giorno 31 luglio 2010, come da nota della

Direzione Lavori prot. n° CER/563 del 15.6.2010.




pag. 38

19. Ultimazione dei servizi/lavori

I servizi/lavori del cantiere in oggetto sono terminati il giorno 30 Luglio 2010

come da Certificato del Direttore Lavori redatto e sottoscritto in pari data,

quindi entro la scadenza contrattuale prevista.

Erano fatte salve le attività di completamento di alcune opere marginali di

modesta entità, consistenti principalmente nello smantellamento del cantiere,

per le quali erano stati concessi all’A.T.I. appaltatrice dei lavori n°60 giorni

solari, in ottemperanza all’art. 172, comma 2 del D.P.R. 554/1999, del

Regolamento.

Tali attività sono state completate in data 30 settembre 2010, come da

certificato del Direttore Lavori redatto e sottoscritto in pari data, e pertanto in

tempo utile rispetto a quanto assegnato.

20. Cauzioni fidejussorie

L’A.T.I. ha costituito la cauzione definitiva di Lire 4.213.000.000 pari al 10%

dell’importo dell’intervento, come previsto all’art.7 del C.S.A., con polizza

fideiussoria n° 2020861 del 11.12.2000 presso la Assiedile S.p.A.

In relazione all’estensione contrattuale, è stata costituita cauzione definitiva

integrativa di importo assicurato pari a €uro 12.500.000,00, mediante polizza

fideiussoria n° 248800893 del 21.12.2004 presso la Generali S.p.a.

Infine, in occasione della Perizia di Variante n°5, è stata costituita ulteriore

cauzione definitiva di €uro 324.110,00, pari al 5% dell’importo di Perizia,




pag. 39

mediante polizza fideiussoria n° 1701.1006025543 del 20.5.2010 presso la

Royal&SunAlliance Assicurazioni

21. Polizze assicurative R.C. inquinamento

Come previsto dall’art. 12 punto 1/r del C.S.A., l’A.T.I. ha stipulato in data

06.08.1999 la polizza R.C. per danni da inquinamento n° 999440167 presso la

compagnia Generali Assicurazioni S.p.A. Tale polizza prevede il rinnovo

annuale, pertanto dalla data di stipula la polizza è stata rinnovata:

- in data 06.08.2000,

- in data 06.08.2001,

- in data 30.09.2002,

- in data 30.09.2003.

In data 7.11.2003, l’A.T.I. ha sostituito la precedente con una nuova polizza

R.C. per danni da inquinamento, stipulata con la compagnia La Fondiaria-SAI

con il n° 146.871676.06, avente decorrenza dal 30.9.2003 (garantendo pertanto

copertura assicurativa continua) e scadenza il 30.9.2004. Tale polizza è stata

rinnovata annualmente come di seguito:

- in data 20.01.2005, con copertura dal 30.09.2004 al 30.09.2005,




Infine, l’A.T.I. ha sostituito la precedente con una nuova polizza R.C. per danni

da inquinamento, stipulata con la compagnia AIG Europe con il n° ILI0000150,




pag. 40

avente decorrenza dal 31.12.2007 e scadenza il 31.12.2010, garantendo

pertanto copertura continua durante tutto il corso degli interventi.

22. Assicurazione degli operai

La Società SADI Capogruppo dell’A.T.I. Appaltatrice ha provveduto

all’assicurazione degli operai presso gli uffici INAIL di Torino, area 1 con

polizza n° 32175092/71 in data 19.11.1971, spostata a partire dal 1.8.1993

presso gli uffici INAIL di Milano, con polizza n° 06279026/41.

23. Forniture e subappalti

Nel corso dei lavori le attività di trasporto e smaltimento dei rifiuti sono state

affidate a fornitori esterni, il tutto come previsto dal Piano degli Smaltimenti

oggetto di valutazione prima dell’avvio delle attività e delle successive

modifiche/integrazioni, previo nulla osta della Direzione Lavori.

Il dettaglio degli impianti di conferimento dei rifiuti in uscita dal cantiere

suddiviso per tipologia CER è indicato nella specifica sezione della presente

relazione.

Per quanto riguarda le attività di cantiere, esse sono state affidate in subappalto,

così come descritto di seguito.




pag. 41

Le attività che si sono configurate come subappalti veri e propri ai sensi della

Legge n°55 del 19.03.1990 sono state quelle il cui importo ha superato il 2%

dell’importo totale dei servizi/lavori, e che sono state oggetto di parere positivo

della Direzione Lavori e di approvazione secondo il principio del silenzio-

assenso da parte della Stazione Appaltante, il tutto previa trasmissione dei

documenti necessari. Trattasi di:

- COLOMBO SEVERO & C. S.r.l. – Cascina Colombera – 26851 Borgo

San Giovanni (LO), iscritta alla Categoria 9 dell’Albo Nazionale

Gestori Ambientali, che ha eseguito le attività di:

o realizzazione platee tecniche di cantiere

o scavi e movimenti interni di melme e terre decoloranti

o fornitura ed infissione palancole

o scavo nel fiume, deviazione del fiume, berma di protezione

sponda e retrostante trincea drenante, barriera idraulica nel

fiume. Per la presente attività l’impresa era inoltre in possesso

del certificato di qualifica nella categoria OG8 dei Lavori

Pubblici, così come previsto nel bando di gara

- RICCOBONI S.p.A. – Via Nobel, 9/A – 43100 Parma, iscritta alla

Categoria 9 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, che ha eseguito le

attività di scavo, estrazione e pretrattamento melme con impianti mobili

Inoltre, sono state affidate in subappalto attività per importi inferiori al 2%

dell’importo totale dei servizi/lavori, come di seguito descritte:

- SCLAVI COSTRUZIONI GENERALI S.r.l. – Via Repubblica, 81 –

27049 Stradella (PV), che ha eseguito le attività di scotico terreno




pag. 42

agricolo, riporto, stesura e rullatura ghiaia di sottofondo per

preparazione platea tecnica in Area Nord

- MONVIR & GALLINI S.r.l. – Via dell’Industria, 44 – 20083 Vigano di

Gaggiano (MI), poi sostituita da KOPRON SERVICE 2000 S.r.l. – Via

1° Maggio, sn – 20064 Gorgonzola (MI) che ha eseguito l’attività di

fornitura e montaggio tensostruttura mobile a libro per installazione

impianti mobili di trattamento melme

- F.A.R.M. IMPIANTI snc – Via Vittorio Veneto, 68 – 24046 Osio Sotto

(BG) che ha eseguito l’attività di allestimento impianti elettrici per

platea tecnica e barriera idraulica

- FURIA S.r.l. – Via Cardano, 35 – 43036 Fidenza (PR), iscritta alla

Categoria 9 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, che ha eseguito le

attività di scavo, estrazione e pretrattamento melme con impianti mobili

- GIO.ECO S.r.l. – Via Leonardo da Vinci, 13 – 20090 Segrate (MI),

iscritta alla Categoria 9 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, che ha

eseguito le attività di trattamento terreni mediante biopile (allestimento,

fornitura inoculi ed ammendanti, inoculazioni ed assistenza alla

gestione ed ai controlli)

- WALDE AMBIENTE S.p.A. – Località Cascine Doppie snc – 20065

Inzago (MI) che ha eseguito le attività di:

o recinzioni, installazione e nolo box e servizi di cantiere

o manutenzione impianti fluidici e meccanici e vegetazione




pag. 43

o formazione piste interne ed allestimento piste esterne di accesso

ai due cantieri

o movimentazioni varie

24. Infortuni

Durante l’esecuzione dei servizi/lavori non si sono verificati infortuni.

25. Danni di forza maggiore

Durante il corso dei lavori non si sono verificati danni di forza maggiore.

26. Penali

Nel corso dell’intervento non si sono verificate circostanze che richiedano

l’applicazione di penali.

27. Disposizioni impartite all’impresa ed esito ottenutone

In corso d’opera sono state impartite all’A.T.I. Appaltatrice, verbalmente e

mediante apposite comunicazioni scritte, tutte quelle disposizioni atte alla

migliore riuscita dei servizi/lavori. Tali disposizioni sono state attuate da parte

della stessa A.T.I. Allo stesso modo sono state accolte le osservazioni

formulate dagli Enti di controllo anche a seguito di sopralluoghi in cantiere.




pag. 44

28. Andamento e sviluppo dei servizi/lavori

I servizi/lavori di che trattasi hanno avuto regolare andamento e nessuna

contestazione sostanziale si è avuta a deplorare in corso di lavoro con gli Enti

di controllo, con la Direzione Lavori né con il personale di sorveglianza ed

assistenza.

29. Aggiornamenti D.LL. sull’avanzamento servizi/lavori

Nel corso delle attività, la Direzione Lavori ha regolarmente aggiornato la

Stazione Appaltante e gli Enti circa l’avanzamento dei servizi/lavori.

In particolare, oltre al costante contatto con l’Ufficio Tecnico della Stazione

Appaltante e con gli Enti di controllo, sono state redatte e trasmesse le seguenti

n° 15 relazioni del Direttore Lavori sullo stato di avanzamento dei

servizi/lavori:

- aggiornamento al 5.6.2001














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- aggiornamento Gruppo di Lavoro al 10.9.2004

- aggiornamento Conferenza dei Servizi al 20.12.2004


- aggiornamento al marzo 2008

30. Descrizione e quantificazione delle attività effettuate

Facendo riferimento allo schema d’offerta posto a base di contratto ed alle

successive modifiche, l’ultima delle quali è rappresentata dallo schema di

Computo Metrico di Perizia di Variante n°5, nel presente paragrafo si

descrivono e si quantificano le attività effettuate nel corso dei servizi/lavori.

Tali voci sono quelle inserite e contabilizzate in dettaglio nel Registro di

Contabilità.

Si premette che, a seguito della conclusione dei servizi/lavori di che trattasi, è

stato eseguito il rilievo topografico “as built” relativo allo stato finale delle aree

di cantiere. Tale documentazione, redatta e sottoscritta da tecnico abilitato, è

riportata in Allegato 2 (Area Nord) ed in Allegato 3 (Area Sud).

30.1. Piani di lavoro e sicurezza

La presente voce ha ricompreso la predisposizione di tutta la documentazione

necessaria allo svolgimento delle attività.

30.2. Allestimento e gestione cantiere

La presente voce ha ricompreso l’allestimento e la gestione del cantiere in tutti

i suoi aspetti (ad esempio realizzazione della platea tecnica e del relativo




pag. 46

sistema di raccolta e accumulo acque, manutenzioni, decespugliamenti, allacci

utenze, utilities, pesa, oneri di occupazione superfici, ecc.), incluso lo

smaltimento delle frazioni di rifiuto che non sono computate nelle altre voci,

elencate in dettaglio nel capitolo relativo alle verifiche sugli smaltimenti.

30.3. Scavi e movimentazioni

La presente voce ricomprende tutte le attività di scavo e movimentazione legate

specificamente allo smaltimento dei rifiuti e/o alle attività di trattamento di

bioremediation: di seguito si descrivono tali attività per ciascuna area.

In Area Nord sono state scavate e movimentate complessive 91.330,58 tons di

terreni contaminati frammisti ai rifiuti, così suddivise:

- 67.284,07 tons di rifiuti oggetto di conferimento a smaltimento (parte

delle quali oggetto di preliminare separazione meccanica dai rifiuti,

come da paragrafo seguente)

- 20.884,51 tons rimanenti on site dopo la separazione meccanica dai

rifiuti (corrispondenti a 12.285 metri cubi, per un peso specifico medio

di 1,7 tons/m3, come da paragrafo seguente)

- 3.162,00 tons di terreno da smantellamento della c.d. “tura”, ovvero del

terrapieno di terreno da cava per l’accesso all’isolotto, posto in opera in

seguito allo smantellamento del ponte provvisorio realizzato nel corso

dei lavori di deviazione del fiume Lambro (vedasi specifico paragrafo)

In Area Sud sono state scavate e movimentate complessive 96.922,86 tons di

terreni contaminati frammisti ai rifiuti, così suddivise:

- 58.494,36 tons di rifiuti oggetto di spostamento verso l’Area Nord per il

successivo smaltimento (parte dei quali oggetto di preliminare




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separazione meccanica dai terreni contaminati, come da paragrafo

seguente)

- 38.428,50 tons di terreni contaminati rimanenti on site dopo la

separazione meccanica dai rifiuti (corrispondenti a 22.605 metri cubi

con un peso specifico medio di 1,7 tons/m3, come da paragrafo

seguente)

In conclusione, risultano scavati e movimentati alla presente voce:

- Area Nord = 91.330,58 tons

- Area Sud = 96.922,86 tons

- Totale = 188.253,44 tons

30.4. Pretrattamenti di neutralizzazione/stabilizzazione

La presente voce ricomprende il pretrattamento dei rifiuti, preliminare al

conferimento verso i poli di smaltimento, per quelle frazioni di rifiuti che si

presentavano in forma non palabile: pertanto, sono stati effettuati trattamenti

preliminari, al fine di rendere palabile il rifiuto e conferirgli caratteristiche di

migliore movimentabilità.

Tale attività ha previsto due tipologie di pretrattamento: da un lato l’utilizzo di

impianto miscelatore per il mescolamento del rifiuto con calce idrata e/o

segatura, dall’altro l’accumulo preliminare dei rifiuti all’interno delle vasche di

cantiere, appositamente realizzate sia in Area Sud sia in Area Nord, al fine di

far percolare l’acqua (che, tramite il sistema di raccolta, è stata accumulata per

il successivo smaltimento), diminuirne il grado di umidità e renderli più

compatti.




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In totale, rispetto ai quantitativi di rifiuti conferiti (pari a 125.778.440 tons),

sono stati sottoposti a neutralizzazione/stabilizzazione mediante uno o

entrambi dei trattamenti di cui sopra, 94.176,72 tons di rifiuti, prima del loro

conferimento a smaltimento.

30.5. Separazione meccanica rifiuti/terreni contaminati

La separazione dei terreni frammisti ai rifiuti si è resa necessaria nell’ambito

delle attività in essere contestualmente all’introduzione delle biopile, al fine di

suddividere i terreni contaminati dai rifiuti e sottoporre i primi a trattamento di

bioremediation e conferire i secondi a smaltimento.

Successivamente, a seguito dell’interruzione delle attività di biopila a causa del

mancato raggiungimento degli obiettivi di bonifica, la Perizia n°5 ha comunque

previsto di continuare ad effettuare la selezione meccanica dei terreni frammisti

a rifiuti.

Infatti, via via che le attività si avvicinavano al loro completamento

(riducendosi pertanto la frazione “rifiuto” nella matrice “terreno contaminato”),

si è reso necessario eseguire una selezione più raffinata.

Sulla base di una serie di verifiche speditive effettuate in contraddittorio tra la

Direzione Lavori e l’A.T.I. Appaltatrice, si è verificato che la resa media

rispetto al 100% dei volumi è risultata la seguente:

o 55,8% di terreni contaminati

o 44,2% di rifiuti




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Pertanto, il dettaglio dell’attività di separazione meccanica dei rifiuti dai terreni

contaminati risulta quello descritto di seguito, suddiviso per ciascuna area.

In Area Sud sono stati sottoposti a selezione meccanica complessivi 40.511 m3

di terreni contaminati frammisti a rifiuti, con la seguente resa finale:

- 44,2%, pari a 17.906 m3: rifiuti oggetto di smaltimento (che,

considerato un peso specifico medio pari a 1,7 tons/m3, corrispondono a

30.440,20 tons, quota parte delle 58.494,36 tons oggetto di spostamento

verso l’Area Nord per il successivo conferimento off site)

- 55,8%, pari a 22.605 m3: terreni contaminati rimanenti on site

(corrispondenti a 38.428,50 tons, come già riportati nel paragrafo

precedente), a loro volta così collocati:

o 1.467 m3 (n°1 cumulo su platea tecnica) già sottoposti a biopila

ma senza il raggiungimento degli obiettivi di bonifica (cfr

rilievo topografico di cui al già citato allegato 3)

o 1.230 m3 (n°1 cumulo su platea tecnica) già sottoposti a biopila

ma senza il raggiungimento degli obiettivi di bonifica (cfr

rilievo topografico di cui al già citato allegato 3)

o 19.908 m3 di terreni rimanenti on site dopo la separazione

meccanica dai rifiuti ed oggetto di ripristino dello stato

originario delle aree (cfr paragrafo specifico).




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In Area Nord sono stati sottoposti a selezione meccanica complessivi 22.016

m3 di terreni contaminati frammisti a rifiuti, con la seguente resa finale:

- 44,2%, pari a 9.731 m3: rifiuti oggetto di smaltimento (che, considerato

un peso specifico medio pari a 1,7 tons/m3, corrispondono a 16.542,70

tons, quota parte delle 67.284,08 tons oggetto di conferimento off site,

al netto dei rifiuti smaltiti provenienti dall’Area Sud)

- 55,8%, pari a 12.285 m3: terreni contaminati rimanenti on site

(corrispondenti a 20.884,50 tons, come già riportati nel paragrafo

precedente), a loro volta così suddivisi:

o 2.236 m3 già sottoposti a biopila ma senza il raggiungimento

degli obiettivi di bonifica: trattasi di n°1 cumulo su platea

tecnica che, su iniziativa dell’A.T.I., è stato coperto mediante

telo impermeabile.

o 2.299 m3 già predisposti per essere sottoposti a biopila: trattasi

di n°1 cumulo su platea tecnica che, su iniziativa dell’A.T.I., è

stato coperto mediante telo impermeabile

o 750 m3 di terreni risultanti da biopila (e pertanto già oggetto di

preliminare separazione meccanica dai rifiuti) con

raggiungimento degli obiettivi di bonifica previsti dall’Analisi

di Rischio, rimanenti on site ed oggetto di ripristino finale della

sponda secondo il progetto idraulico predisposto dall’A.T.I. ed

approvato da AIPO (cfr paragrafo specifico)




pag. 51

o 6.400 m3 di terreni sul c.d. “isolotto”, rimanenti on site dopo la

separazione meccanica dai rifiuti ed oggetto di ripristino dello

stato originario delle aree (cfr paragrafo specifico)

o 600 m3 di terreni sulla c.d. “rampa”, rimanenti on site dopo la

separazione meccanica dai rifiuti ed oggetto di ripristino dello

stato originario delle aree (cfr paragrafo specifico)

In conclusione, sono stati sottoposti a selezione/separazione meccanica:

- in Area Nord, 22.016 metri cubi di terreni contaminati frammisti a

rifiuti

- in Area Sud, 40.511 metri cubi di terreni contaminati frammisti a rifiuti

- Totale = 62.527 metri cubi di terreni contaminati frammisti a rifiuti

30.6. Trasporto e smaltimento rifiuti

La presente voce ricomprende tutte le attività di trasporto e smaltimento dei

rifiuti oggetto di messa in sicurezza, scavati e movimentati nel corso dei lavori,

così come contabilizzati negli Stati di Avanzamento Lavori. Non sono

compresi i rifiuti derivanti dalla gestione del cantiere e dalle acque

contaminate, dettagliati negli specifici paragrafi del presente documento.

Il totale complessivo dei rifiuti smaltiti di cui alla presente voce è pari a

125.778,44 tons, così suddivisi in base al destino finale:

a) Termodistruzione/incenerimento = 27.638,78 tons

b) Termodistruzione con recupero di zolfo = 3.490,04 tons

c) Impianti assimilabili a discarica 2C/rifiuti pericolosi = 70.326,28 tons

d) Impianti assimilabili a discarica 2B/rifiuti non pericolosi = 24.323,34 tons




pag. 52

Il dettaglio degli smaltimenti è riportato nel paragrafo dedicato.

In base a quanto sopra riportato ed ai documenti di cantiere, il totale di

125.778,44 tons di rifiuti conferiti a smaltimento ha la seguente origine:

- 58.494,36 tons da Area Sud, di cui:

o 30.440,20 tons derivanti dalla separazione meccanica dai

terreni contaminati

o 28.054,16 tons scavati e caricati direttamente sui mezzi,

previo eventuale trattamento di neutralizzazione

- 67.284,08 tons da Area Nord, di cui:

o 16.542,70 tons derivanti dalla separazione meccanica dai

terreni contaminati

o 50.741,38 tons scavati e caricati direttamente sui mezzi,

previo eventuale trattamento di neutralizzazione

30.7. Trattamento on site terreni inquinati

La presente voce ricomprende tutte le attività di trattamento di bioremediation,

così come modificate a seguito della redazione della Perizia n°5, nella quale

sono stati riconosciuti all’Impresa quota parte degli oneri previsti in origine

nelle voci di computo di Perizia n°4.

In particolare, sia in Area Nord che in Area Sud erano stati installati n°4 cumuli

da circa 750 m3 cadauno, i primi in ambiente controllato mediante allestimento

di tensostruttura di confinamento (biopile statiche con insufflazione forzata di




pag. 53

aria e nutrienti), i secondi all’aria aperta (biopile dinamiche con impiego di

macchina rivolta cumuli).

Come già anticipato, le biopile non hanno raggiunto gli obiettivi previsti (come

attestato dai certificati analitici di parte), poiché recalcitranti ai trattamenti

nonostante l’applicazione delle migliori tecnologie: pertanto, con la redazione

della Perizia n°5 se ne è prevista la dismissione e l’accumulo dei terreni sulle

rispettive platee.

Fa eccezione in Area Nord il cumulo indicato con il n°1 che, a seguito di

rilevazioni analitiche sia della parte che dell’Ente di controllo (nota ARPA

prot.132051 del 9.10.2009), ha visto il raggiungimento dell’obiettivo di

bonifica, e pertanto è stato oggetto di ricollocamento.

Per le risultanze analitiche di dettaglio, si rimanda a quanto riportato nel

successivo paragrafo 34.4.

30.8. Trasporto e smaltimento acque

La presente voce ricomprende tutte le attività di raccolta e smaltimento delle

acque contaminate provenienti dalle attività di cantiere, per un totale

complessivo di 1.882,73 tons. Il dettaglio di tali smaltimenti è riportato nel

paragrafo specifico.

30.9. Barriera idraulica/pozzi spia

La presente voce ha previsto la realizzazione di n°2 pozzi in Area Nord per

l’intercettazione delle acque di falda, da scaricarsi in fiume Lambro, giusta

Autorizzazione della Provincia di Milano n° 152/2001 del 20.7.2001.




pag. 54

30.10. Perizia suppletiva e di variante n° 1

L’allestimento di un sistema di palancolatura legato ad una rete di pozzi di

captazione delle acque è un’attività che si è resa necessaria (in variante al

progetto originario) nel corso dello scavo delle melme in area “canneto” a

causa della presenza di un flusso continuo imprevisto ed imprevedibile di

acque di falda a più livelli, diffuso su tutto il profilo occidentale del canneto, ed

estremamente consistente.

Al fine, quindi, da una parte di evitare la dispersione di sostanze inquinanti a

valle dell’area “canneto” e dall'altra di garantire lo svolgimento in sicurezza

delle attività di scavo, si è prevista la palancolatura dell’area di scavo e, a

monte di essa, l’installazione di pozzi di captazione (well-point) unitamente

alla fornitura di pompe di emungimento ed evacuazione delle acque captate.

I pozzi sono stati realizzati per mezzo di particolari sonde meccaniche che

hanno effettuato le perforazioni fino alla prestabilita profondità di captazione;

quindi installando una tubazione microfessurata in acciaio e in PVC, e

completata con materiale siliceo drenante. All’interno la tubazione è stata

dotata di pompa idrovora con livelli di massimo-minimo, condotta di

adduzione e cavi per l’alimentazione.

Le acque così intercettate sono state scaricate nel fiume Lambro, giusta

autorizzazione della Provincia di Milano n°37/2002 del 18.2.2002.




pag. 55

30.11. Scioglimento della riserva n°2

Con D.G.C. n°2 del 24.01.2009, l’Amministrazione Comunale ha deliberato lo

scioglimento della Riserva n°2 e dato mandato alla Direzione Lavori di inserire

la voce nella contabilità dei servizi/lavori.

30.12. Modifiche al piano operativo per l’estrazione delle melme

dal fiume Lambro

Nel corso dei lavori, in alternativa alla soluzione operativa iniziale per lo scavo

e la bonifica delle melme nel letto del fiume Lambro, è stata ipotizzata e

studiata la possibilità di deviare provvisoriamente il corso del Fiume Lambro

nell’area “canneto”, senza aggravio di costi.

Le integrazioni e modifiche del piano operativo per l’asportazione delle melme

nell’alveo del Lambro sono state presentate e discusse nell’incontro del Gruppo

di lavoro (costituito dagli Enti locali) del 23 maggio 2003, trovando parere

positivo.

In base a quanto sopra e date le peculiarità delle modifiche operative previste,

congiuntamente con l’Impresa appaltatrice è stato elaborato il già citato

“Progetto Esecutivo di sistemazione idraulica finale”.

La deviazione ha consentito di mettere in asciutta tutto l’alveo del Fiume

Lambro ove giacevano le melme acide, quindi poter operare la rimozione in

sicurezza sia operativa sia ambientale. Il Fiume Lambro si è trovato così a

passare provvisoriamente tra la scarpata del terrazzo fluviale e la massicciata in

pietrame esistente.

Per il trasporto delle melme acide si è realizzato un ponte di servizio in ferro

tipo Bailey immorsato su massi.




pag. 56

Una volta terminate le attività di rimozione delle melme, si è proceduto a

rideviare il Fiume Lambro nel suo corso originario, smantellare il ponte in ferro

e sostituirlo con uno sbarramento provvisorio in terreno per l’accesso

all’isolotto.

Relativamente al ripristino ambientale, si è provveduto alla realizzazione delle

opere idrauliche spondali previste dal Progetto Idraulico approvato da AIPO

(già citato in precedenza) consistenti in sintesi nella realizzazione di una berma

al piede in massi di cava da 800-2.000 kg con pendenza 2/3 e sviluppo di 3-4

metri, una banca di larghezza 5 metri per le normali opere di gestione e quindi

a livello superiore una copertura diffusa in astoni di salice di sviluppo 4 metri,

infine il dreno laterale e successivamente il raccordo con la vegetazione

esistente.

30.13. Sistemazione finale delle aree

L’attività di sistemazione finale delle aree ha previsto il conferimento di una

conformazione precisa alle aree di cantiere, a seguito del completamento della

messa in sicurezza, il tutto come descritto di seguito.

Per quanto riguarda l’Area Nord l’attività ha previsto in primo luogo il

ripristino dello stato naturale della zona “isolotto”: tale intervento è consistito

essenzialmente nel riempimento delle depressioni create nel corso delle attività

di asportazione, selezione e successivo smaltimento dei rifiuti, conferendo un

andamento regolare alla superficie e creando sul lato “interno” (fronte sponda)

un declivio naturale verso il letto artificiale del Lambro.




pag. 57

Sul lato “esterno” (fronte fiume Lambro) le palancole esistenti, allestite nel

corso della deviazione idraulica del fiume, sono state lasciate in opera per

mantenere la separazione fisica tra il letto bonificato del Lambro e l’isolotto, i

cui terreni rimangono contaminati.

Inoltre, è stato eliminato lo sbarramento/ponte (“tura”) di accesso tra la sponda

e l’isolotto: in tal modo il letto artificiale, inizialmente creato per deviare il

fiume e asportare le melme nel fiume, costituisce ora un percorso alternativo

per le acque in occasione di eventi di piena: pertanto, l’attuale andamento

dell’area consente la regimazione delle acque sia meteoriche che fluviali ed

evita il ristagno delle stesse.

Infine, sulla sponda è stato realizzato quanto contenuto nel Progetto idraulico

approvato da AIPO, come da paragrafo precedente, anche mediante il

reimpiego dei volumi di terreni non contaminati derivanti dallo smantellamento

della tura e dei terreni derivanti dal cumulo di biopila di circa 750 m3 risultato

non contaminato, oltre che dei massi di cava oggetto di smantellamento della

preesistente massicciata.

Per quanto riguarda l’Area Sud, la sistemazione finale ha previsto in primo

luogo la realizzazione di una barriera fisica mediante infissione di palancole

metalliche per tutta la lunghezza necessaria ad impedire che le melme

provenienti dai settori inquinati esterni possano entrare all’interno dell’area di

messa in sicurezza del S.I.N.

Inoltre, anche in quest’area è stato effettuato il ripristino dello stato naturale dei

luoghi, consistente essenzialmente nel riempimento/livellamento degli

avvallamenti, pozze, laghetti, depressioni oggetto di scavo, dopo essere stati




pag. 58

svuotati e dopo aver effettuato l’asportazione e la selezione meccanica delle

terre decoloranti e delle melme acide, che successivamente sono state inviate

tutte a smaltimento in impianti esterni autorizzati, al fine della messa in

sicurezza d’emergenza delle aree, oggetto del contratto.

Si evidenzia che le palancole metalliche infisse nel sottosuolo sia in Area Nord

che in Area Sud sono soggette a fenomeni di ossidazione.

Si sottolinea altresì che il fronte scavo in Area Sud lato nord in corrispondenza

delle palancole presenta vistosi problemi di stabilità, in ragione del continuo

trafilamento di melme dai settori esterni.

Si ribadisce che quanto sopra riportato al presente paragrafo circa la

conformazione finale delle aree è dettagliatamente rilevato nelle già citate

planimetrie di stato finale riportate in allegato alla presente relazione.

31. Gruppo di Lavoro

Il Gruppo di Lavoro, istituito dalla Regione Lombardia con Decreto

Dirigenziale n° 4606 del 1 marzo 2001, ed avente finalità di supporto tecnico-

amministrativo al Comune di Cerro al Lambro per l’esecuzione del progetto di

salvaguardia e risanamento ambientale delle aree inquinate in località Cascina

Gazzera, dall’inizio dei lavori si è riunito nelle seguenti giornate: 04.05.2001 -

06.06.2001 - 27.09.2001 - 21.03.2002 - 24.07.2002 - 23.09.2002 - 23.05.2003 -

29.10.2003 - 05.12.2003 - 29.01.2004 - 17.03.2004 - 10.09.2004 - 08.02.2005 -

28.07.2005 - 15.12.2005 - 28.02.2006 - 13.06.2006 - 24.07.2007 - 09.04.2008 -

06.10.2008 - 04.05.2009 - 24.07.2009 - 02.02.2010 - 15.06.2010.




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32. Conferenze dei Servizi

Le Conferenze dei Servizi, convocate dal Ministero dell’Ambiente e della

Tutela del Territorio, si sono tenute in data 18.11.2002 (istruttoria), 16.12.2002

(istruttoria), 23.12.2002 (decisoria), 24.03.2003 (istruttoria), 30.06.2003

(istruttoria), 04.07.2003 (decisoria), 10.11.2003 (istruttoria), 24.05.2004

(istruttoria), 20.12.2004 (istruttoria), 28.12.2004 (decisoria), 04.05.2005

(istruttoria), 18.10.2005 (istruttoria), 16.12.2005 (decisoria), 27.06.2006

(istruttoria), 29.09.2006 (decisoria), 19.12.2006 (decisoria), 10.11.2008

(istruttoria), 27.11.2008 (decisoria), 11.11.2010 (istruttoria).

33. Collaudo tecnico-amministrativo in corso d’opera e

finale

La Stazione Appaltante ha provveduto alla nomina di una Commissione di

Collaudo tecnico-amministrativo in corso d’opera e finale, costituita da:

- Ing. R. Casarin (Presidente)

- Prof. A. Cavallaro

- Arch. L. Minei

Durante il corso dei lavori la Commissione di Collaudo ha effettuato n° 21

visite di collaudo, nelle seguenti date:

1. 04/07/2003

2. 30/09/2003

3. 10/12/2003

4. 17/03/2004

5. 21/07/2004

6. 15/03/2005

7. 15/06/2005

8. 13/07/2005

9. 05/10/2005




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10. 31/05/2006

11. 11/10/2006

12. 24/01/2007

13. 14/03/2007

14. 04/07/2007

15. 28/11/2007

16. 23/05/2008

17. 19/09/2008

18. 24/11/2008

19. 27/05/2009

20. 16/10/2009

21. 21/04/2010

In aggiunta alle sopraelencate visite di collaudo, la Commissione di Collaudo

ha presenziato alle n°2 sessioni di scavi di controllo di avvenuto

completamento delle attività di messa in sicurezza, nei giorni 26/11/2009 (Area

Nord) e 20/07/2010 (Area Sud).

34. Verifiche ed analisi ambientali

Nel corso delle attività sono state effettuate numerose e costanti verifiche ed

analisi ambientali di controllo dell’andamento dei lavori. Tali verifiche ed

analisi possono essere raggruppate in relazione alle matrici oggetto di indagine,

come di seguito descritto:

o rifiuti (ai fini della identificazione della classe di pericolosità ed il

conferimento presso idoneo impianto di smaltimento)

o terreni di “bianco”

o terreni di fondo scavo legati alla deviazione idraulica per la bonifica del

letto del fiume Lambro




pag. 61

o sedimenti prelevati dal letto del fiume Lambro

o terreni contaminati rimanenti on site a seguito dell’asportazione dei

rifiuti

o terreni oggetto di trattamento di bioremediation

o acque di falda

o ambiente di lavoro (aria e rumore)

In particolare, tutte le attività si sono sviluppate sotto il costante monitoraggio

degli Enti di Controllo. Infatti, oltre ai regolari incontri di aggiornamento e di

confronto con il Gruppo di Lavoro ed alle periodiche Conferenze dei Servizi

Ministeriali (dettagliatamente elencati negli specifici paragrafi della presente

relazione), sono stati effettuati sopralluoghi e verifiche da parte di ARPA.

Le analisi e le verifiche ambientali sono state oggetto di specifica convenzione

tra il Comune di Cerro al Lambro ed ARPA, approvata con D.G.C. n°113 del

24.10.2001: pertanto tutte le relative risultanze analitiche esulano dalla

prestazione di Direzione Lavori e quindi dai contenuti della presente Relazione

di Stato Finale, con l’eccezione delle indagini di monitoraggio sulle acque di

falda, previste a contratto.

In ogni caso, nel corso del tempo la Direzione Lavori ha comunque preso atto

di tutte le risultanze di volta in volta trasmesse da ARPA (tramite la Stazione

Appaltante) e dall’A.T.I. e prodotto sistematiche relazioni di aggiornamento

trasmesse nel corso del tempo a tutti gli Enti interessati.

Si evidenzia che le campagne di analisi ed indagine sono state eseguite

nell’arco dei dieci anni di sviluppo del cantiere: pertanto, nel corso del tempo si




pag. 62

sono avute modifiche sia delle metodiche analitiche sia degli obiettivi di

esecuzione delle indagini stesse.

Al fine di non appesantire la lettura del presente documento, in allegato si

riportano unicamente le certificazioni delle analisi necessarie all’attestazione

dell’avvenuto rispetto delle procedure, oltre che degli adempimenti previsti a

contratto, il tutto come descritto di seguito.

34.1. Terreni e sedimenti connessi alla deviazione idraulica per la

bonifica del letto del fiume Lambro

Nel corso delle attività di deviazione idraulica del fiume Lambro per

l’asportazione delle melme presenti, sono state eseguite campagne di verifica

dapprima dell’avvenuta bonifica dell’alveo provvisorio (area “canneto”) e

successivamente dell’avvenuta rimozione delle melme dal letto del fiume

Lambro, il tutto come di seguito:

o 17.5.2002: prime verifiche analitiche dei terreni dell’area meridionale

del “canneto” (Area Nord), con superamenti dei limiti previsti dal D.M.

471/99 per il parametro HC>12

o 9.8.2002: seconde verifiche analitiche dei terreni dell’area meridionale

del “canneto” (Area Nord), con superamento del limite per uso

industriale (relativamente agli HC>12) e superamenti del limite per uso

a verde pubblico per le sostanze PCB e IPA

o 22.9.2003: campionamenti e verifiche analitiche del fondo scavo

dell’alveo provvisorio per la deviazione del Lambro effettuati

all’”entrata”, al “centro” e all’”uscita” della tratta di alveo provvisorio.




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Per i parametri indagati i valori sono risultati inferiori ai limiti indicati

dal D.M. n° 471/99 per la destinazione d’uso verde, e pertanto si è

attestata l’avvenuta bonifica dell’area e la possibilità di attivare l’alveo

provvisorio

o 4.11.2003: campionamenti e verifiche analitiche dei terreni/sedimenti

sottostanti le melme (asportate) del Fiume Lambro, in contraddittorio

tra ARPA ed A.T.I. Le risultanze evidenziavano l’avvenuta bonifica, ad

eccezione della presenza di alcuni “hot spot” di superamenti per il

parametro idrocarburi pesanti: pertanto si è proceduto all’asportazione

di tali hot spot alla presenza degli Enti di controllo, e si è addivenuti

alla rimozione completa dell’inquinamento dell’area in oggetto, con

successiva rideviazione del fiume nel suo alveo originario.

I certificati analitici relativi alle analisi chimiche effettuate sui terreni e

connesse alla deviazione idraulica per la rimozione delle melme nell’alveo del

fiume Lambro sono riportati in Allegato 4.

34.2. Terreni oggetto di attività di bioremediation con

raggiungimento obiettivi di bonifica

Nel corso ed al termine delle attività di bioremediation, sono state eseguite

numerose campagne di verifica dello stato di contaminazione dei terreni

sottoposti a trattamento, al fine di monitorare l’andamento delle concentrazioni

di inquinanti e verificarne l’eventuale conclusione.

In particolare, prima della dismissione delle attività di bioremediation è stato

effettuato il campionamento e la verifica analitica relativamente all’avvenuto




pag. 64

raggiungimento degli obiettivi di bonifica da parte di n° 1 cumulo, il tutto come

di seguito:

o 25.2.2009: campionamento ed analisi A.T.I.

o 18.5.2009: campionamento ed analisi ARPA

La documentazione relativa all’esito di tali campionamenti è riportata in

Allegato 5.

34.3. Acque di falda

In base a quanto previsto da Capitolato Speciale d’Appalto, l’ATI ha effettuato

il monitoraggio delle acque sotterranee, mediante l’esecuzione a cadenza

regolare di campagne di indagini, come di seguito:

1. la prima in data 12.06.2001,

2. la seconda in data 02.08.2001,

3. la terza in data 12.11.2001,

4. la quarta in data 13.02.2002,

5. la quinta in data 15.05.2002,

6. la sesta in data 12.09.2002,

7. la settima in data 16.01.2003,

8. l’ottava in data 27.05.03,

9. la nona in data 15.07.03,

10. la decima in data 17 novembre 2003,

11. l’undicesima in data 16 febbraio 2004,

12. la dodicesima in data 22 aprile 2004,

13. la tredicesima in data 17 giugno 2004,

14. la quattordicesima in data 26 agosto 2004,




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15. la quindicesima in data 9 novembre 2004,

16. la sedicesima in data 16 febbraio 2005,

17. la diciassettesima in data 21 aprile 2005,

18. la diciottesima in data 22 giugno 2005

19. la diciannovesima in data 7 settembre 2005,

20. la ventesima in data 12 dicembre 2005,

21. la ventunesima in data 14 marzo 2006,

22. la ventiduesima in data 3 novembre 2006,

23. la ventitreesima in data 7 febbraio 2007,

24. la ventiquattresima in data 8 agosto 2007,

25. la venticinquesima in data 5 dicembre 2007,

26. la ventiseiesima in data 23 aprile 2008,

I certificati analitici relativi a tali campagne di indagine sono riportati in

Allegato 6.

35. Verifiche sugli smaltimenti

Le attività di trasporto e conferimento a smaltimento dei rifiuti hanno costituito

la parte preponderante di tutti i servizi/lavori di che trattasi. L’elenco

complessivo generale dei conferimenti è riportato in Allegato 7, per un totale

complessivo di 127.696.980 tonnellate di rifiuti in uscita dal cantiere.

L’elenco riporta in dettaglio:

o il numero progressivo del carico,

o il numero di iscrizione sul Registro di Carico/Scarico,

o la data di invio del carico,




pag. 66

o il numero di formulario di identificazione,

o il numero dell’eventuale modello 54/B per i carichi conferiti all’estero,

o la denominazione del rifiuto,

o il codice CER,

o il peso in uscita dal cantiere,

o il peso verificato a destino,

o la differenza tra i due pesi,

o l’eventuale destinazione intermedia,

o la destinazione finale,

o il trasportatore.

La scrivente Direzione Lavori ha effettuato sistematiche verifiche sui rifiuti e

sui relativi smaltimenti, anche ai fini della contabilità.

Si segnala che nel corso dell’intervento la codifica europea dei rifiuti (codice

CER) è stata modificata in relazione alla Direttiva del Ministero dell’Ambiente

e della Tutela del Territorio n°9 aprile 2002: pertanto i codici CER degli

smaltimenti effettuati prima dell’introduzione di tale direttiva non sono

attualmente vigenti.

Il controllo delle documentazione è stato effettuato in maniera metodica dalla

Direzione Lavori, ai fini dell’esatta tracciabilità del flusso. La documentazione

attestante l’avvenuto smaltimento dei rifiuti (i formulari originali) è stata

acquisita in sede di redazione degli Stati di Avanzamento Lavori e di volta in

volta inoltrata al Comune di Cerro al Lambro, conservandone una copia presso

la D.LL. ed una presso l’A.T.I. ai fini del proprio archivio.




pag. 67

Nel presente paragrafo si riportano gli smaltimenti complessivamente effettuati,

suddivisi in base alle seguenti voci:

o smaltimenti relativi alla gestione del cantiere = 35,92 tons

o smaltimenti acque contaminate da platea tecnica = 1.882,62 tons

o smaltimenti relativi alla messa in sicurezza d’emergenza (melme acide

e terre decoloranti) = 125.778,44 tons

35.1. Smaltimenti relativi alla gestione del cantiere

Come anticipato, nell’ambito della gestione del cantiere sono stati effettuati

alcuni smaltimenti di carichi di rifiuti di modeste quantità e di matrice

eterogenea, per un totale di 35.920 kg, suddivisi come di seguito:

• Ferro e acciaio (CER 170405): kg 7.920 presso l’impianto Ferrorottami

S.r.l. di Leno (BS)

• Plastica (CER 170203): kg 1.940 presso l’impianto Ecorecuperi di

Solarolo (RA)

• Legno (CER 170201): kg 24.660 presso l’impianto Del Curto di Verderio

Inferiore (MI)

• Rifiuti ingombranti (CER 200307): kg 1.400 presso l’impianto Ri.Eco di

Novate Milanese (Mi)

35.2. Smaltimenti acque contaminate da platea tecnica

Gli smaltimenti di cui alla presente voce sono relativi alle acque contaminate

derivanti dalla gestione del cantiere (acque con acido solforico, liquami

acquosi, acque acide, acque di prima pioggia, acque con rifiuti oleosi), come di

seguito suddivisi:

CER IMPIANTO QUANTITÀ




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(KG)

060101 Piattaforma Furia 232.700

060101 Piattaforma SADI Servizi Ind.li 409.560


060312(*)Piattaforma SADI Servizi Ind.li 26.780

130601(*)Piattaforma SADI Servizi Ind.li 41.060


TOTALE 1.882.620

(*) classificazione ante Direttiva MATT 9.4.2002 – non più vigente

35.3. Smaltimenti relativi alla messa in sicurezza d’emergenza

(melme e terre)

Il complesso del flusso degli smaltimenti effettuati nell’ambito delle vere e

proprie operazioni di messa in sicurezza (ad esclusione pertanto degli

smaltimenti relativi alle operazioni di gestione del cantiere e delle acque

contaminate della platea tecnica) è riportato nella tabella seguente, suddiviso

per codice CER, classificazione di pericolosità, descrizione del rifiuto,

quantitativo:

DESCRIZIONE C.E.R. PERICOLOSITÀ QUANTITÀ (KG)

Filtri di argilla esauriti (terre decoloranti)

050801 P (*) 115.000

191101 P 8.162.560

Catrami acidi 050802 P (*) 3.855.300

191102 P 52.541.700

Rifiuti stabilizzati 190301 P (*) 3.968.840




pag. 69

Rifiuti stabilizzati diversi da quelli di cui alla voce 19 03 04

190305 NP 2.435.440

Terra e rocce, contenenti sostanze pericolose

170503 P 18.784.800

Terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03

170504 NP 8.052.780

Miscugli di rifiuti contenenti almeno un rifiuto pericoloso

190204 P 61.420

Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, contenenti sostanze pericolose

191301 P 16.006.540

Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, diversi da quelli di cui alla voce 19 13 01

191302 NP 11.794.060

TOTALE 125.778.440

(*) classificazione ante Direttiva MATT 9.4.2002 – non più vigente

Di seguito si riporta per ciascuno dei codici CER sopra elencati il relativo

flusso di smaltimento.

C.E.R. P./N.P. DESCRIZIONE QUANTITÀ (KG)

050801 P Terre decoloranti (*) 115.000

destinato presso:

o Impianto di recupero oli e grassi da terre decoloranti Lepori s.n.c. di

Cairate (VA)


191101 P Filtri di argilla esauriti 8.162.560




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destinato presso:

o Discarica Systema di Montichiari (BS) per kg 2.679.500, di cui:

- previo passaggio presso Piattaforma Furia di Caorso (PC) per kg

1.767.200,

- previo passaggio presso Piattaforma Ecoservizi per kg 151.220

- previo passaggio presso Piattaforma Systema Ambiente per kg

761.080

o Discarica A.S.A. di Castel Maggiore (BO) per kg 1.622.960, previo

passaggio presso Piattaforma Furia di Caorso (PC),

o Discarica Gedit di Cavicchione (BS) per kg 820.900, previo passaggio

presso Piattaforma Furia di Caorso (PC),

o Discarica WEV (Germania) per kg 707.560, previo passaggio presso

Piattaforma SADI Servizi Industriali di Orbassano (TO),

o Discarica P-D Industries WETRO (Germania) per kg 2.331.640, previo

passaggio presso Piattaforma SADI Servizi Industriali di Orbassano

(TO),


050802 P Catrami acidi (*) 3.855.300

destinato presso:

o Impianto di recupero acido solforico da melme e termocombustione di

melme neutralizzate SORIS spa di Serravalle Scrivia (AL) per kg

287.100

o Discarica Systema di Montichiari (BS) per kg 3.568.200, di cui:




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- previo passaggio presso Piattaforma SADI Servizi Industriali di

Orbassano (TO) per kg 350.880,


3.217.320


191102 P Catrami acidi 52.541.700

destinato presso:

o Discarica Barricalla di Collegno (TO) per kg 3.297.900, di cui:


Orbassano (TO) per kg 749.160

- diretto per kg 2.548.740,

o Discarica GEDIT di Cavicchione (BS) per kg 58.820, previo passaggio

presso Piattaforma Furia di Caorso (PC)

o Discarica Systema di Montichiari (BS) per kg 24.215.340 di cui:


15.973.000,

- previo passaggio presso Piattaforma Ecoservizi per kg 3.601.480


3.384.400

- diretto per kg 1.256.460

o Discarica WEV (Germania) per kg 5.282.340, di cui:


Orbassano (TO) per kg 59.420,




pag. 72


5.222.920,



(TO)

o Inceneritore HIM (Germania) per kg 503.860, previo passaggio presso

Piattaforma SADI Servizi Industriali di Orbassano (TO)

o Impianto SORIS di Serravalle Scrivia (AL) per kg 1.829.300

o Inceneritore MUEG (Germania) per kg 1.373.640, previo passaggio

presso Impianto SORIS di Serravalle Scrivia (AL)

o Inceneritore TMT per kg 921.860, previo passaggio presso Piattaforma

SADI Servizi Industriali di Orbassano (TO)

o Inceneritore Ambiente di Ravenna per kg 165.040

o Termovalorizzatore BKB (Germania) per kg 7.263.220

o Impianto HERA (ex AREA) di Ravenna per kg 5.842.880


190301 P Rifiuti stabilizzati (*) 3.968.840

destinato presso:

o Discarica T.M.E. - Termomeccanica Ecologica di Brindisi per kg

2.178.000

o Discarica GEDIT di Cavicchione (BS) per kg 1.790.840




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190305 NP Rifiuti stabilizzati diversi da quelli di cui alla voce 19 03 04

2.435.440

destinato presso:

o Discarica T.M.E. - Termomeccanica Ecologica di Brindisi per kg

881.420

o Discarica GEDIT di Cavicchione (BS) per kg 1.554.020


170503 P Terra e rocce, contenenti sostanze pericolose

18.784.800

destinato presso:

o Impianto Bilfinger (Germania) per kg 4.961.840

o Impianto Ecotec di Assemini (CA) per kg 2.330.360

o Impianto A.T.M. (Olanda) per kg 11.492.600


170504 NP Terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03

8.052.780

destinato presso:

o Discarica Barricalla di Collegno (TO) per kg 1.600.000

o Discarica Geonova di Istrana (TV) per kg 4.894.380

o Impianto C.S.A. per kg 1.558.400




pag. 74


190204 P Miscugli di rifiuti contenenti almeno un rifiuto pericoloso

61.420

destinato presso Impianto HERA (ex AREA) di Ravenna


191301 P Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, contenenti sostanze pericolose

16.006.540

destinato presso:



(TO)

o Discarica Barricalla di Collegno (TO) per kg 7.018.780, previo


(TO)

o Discarica Pistoiambiente di Serravalle (PT) per kg 3.955.460


191302 NP Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, diversi da quelli di cui alla voce 19 13 01

11.794.060

destinato presso:

o Discarica GEDIT di Cavicchione (BS) per kg 5.681.580,

o Discarica Pistoiambiente di Serravalle (PT) per kg 6.112.480




pag. 75

35.4. Confronto fra gli smaltimenti di melme e terre in progetto e

quelli a consuntivo

In estrema sintesi, di seguito si riporta raffronto tra i rifiuti legati alla messa in

sicurezza (melme e terre decoloranti) previsti a progetto e quelli smaltiti a

consuntivo.

DESTINAZIONE U.M. PROGETTO IN ESSERE (PERIZIA 5)

CONSUNTIVO FINALE

DIFFERENZA PERCENTUALE

Incenerimento tons 29.206,94 27.638,78 -5,67% Recupero di zolfo tons 3.490,04 3.490,04 0,00% Discarica 2C e assimilabili tons 69.493,28 70.326,28 +1,18% Discarica 2B e assimilabili tons 23.339,56 24.323,34 +4,04% Totale smaltimenti tons 125.529,82 125.778,44 +0,20%

Da quanto sopra si evince che il quantitativo totale di rifiuti legati alla messa in

sicurezza (melme acide e terre decoloranti) effettivamente smaltiti supera il

quantitativo di rifiuti previsto dal progetto e dal contratto in essere.

35.5. Confronto fra carichi in uscita e carichi a destino

Di seguito si riporta il confronto tra le pesate effettuate in uscita dal cantiere e

quelle effettuate negli impianti a destino:

o pesate in uscita dal cantiere = 127.696.980 kg

o pesate verificate a destino = 127.528.620 kg

o differenza = 168.360 kg

o differenza percentuale rispetto alle pesate in uscita = 0,132 %




pag. 76

36. Stati di Avanzamento Lavori e Certificati di Pagamento

Nel corso delle attività, come previsto da contratto, sono stati elaborati e redatti

Stati di Avanzamento Lavori periodici, con i relativi certificati di pagamento

emessi per consentire alla Stazione Appaltante di liquidare gli anticipi contabili

all’A.T.I. appaltatrice.

Il dettaglio di quanto sopra è riportato nella seguente tabella.

S.A.L. DATA IMPORTO (IVA esclusa)

lire €uro

1° 25/07/01 924.491.355 477.459,94

2° 26/09/01 1.517.983.005 783.972,80

3° 27/12/01 2.571.489.064 1.328.063,27

4° 29/03/02 4.370.320.280 2.257.082,06

5° 21/05/02 1.851.243.234 956.087,34

6° 07/08/02 2.117.823.253 1.093.764,43

7° 30/09/02 1.374.848.184 710.049,83

8° 03/12/02 978.180.311 505.187,97

9° 28/12/02 1.290.249.915 666.358,47

10° 15/05/03 1.474.022.230 761.268,95

11° 25/07/03 1.721.885.179 889.279,48

12° 21/11/03 4.192.246.737 2.165.114,75

13° 04/12/03 4.173.278.145 2.155.318,29

14° 18/03/04 2.091.358.566 1.080.096,56

15° 22/10/04 2.751.339.817 1.420.948,43

16° 30/12/04 1.955.522.778 1.009.943,23

17° 31/03/05 1.550.012.032 800.514,41

18° 30/06/05 1.336.507.192 690.248,36

19° 29/10/05 1.317.034.221 680.191,41




pag. 77

20° 12/12/05 1.887.468.561 974.796,16

21° 04/04/06 1.144.697.014 591.186,67

22° 09/10/06 1.024.730.294 529.229,03

23° 29/12/06 1.587.052.069 819.643,99

24° 02/05/07 120.411.791 62.187,50

25° 25/07/07 1.505.477.497 777.514,24

26° 20/09/07 2.883.513.750 1.489.210,57

27° 30/10/07 1.659.585.169 857.104,21

28° 31/12/07 1.985.992.445 1.025.679,50

29° 22/05/08 1.488.710.058 768.854,58

30° 19/09/08 1.646.736.100 850.468,22

31° 27/05/09 1.664.660.868 859.725,59

32° 21/07/09 2.415.356.484 1.247.427,52

33° 16/10/09 1.481.555.075 765.159,34

34° 10/03/10 2.110.472.165 1.089.967,91

35° 13/04/10 3.028.622.220 1.564.152,84

36° 18/06/10 1.891.547.778 976.902,90

37° 11/10/10 3.157.078.166 1.630.494,80

TOTALE 72.243.503.153 37.310.655,62

Pertanto, l’importo complessivo certificato liquidabile all’A.T.I. appaltatrice è

pari a €uro 37.310.655,62.

37. Riserve d’impresa e loro discussione

In data 27.12.2001, in occasione della contabilizzazione del S.A.L. n°3, l’A.T.I.

ha posto sul Registro di contabilità la Riserva n°1 per il riconoscimento degli

oneri relativi alla realizzazione ed alla gestione dei pozzi per l’evacuazione




pag. 78

delle acque intercettate dalla palancolatura. Tale riserva è stata respinta dal

Direttore Lavori.


ha posto sul Registro di contabilità la Riserva n°2 per la riconferma del

contenuto della Riserva n°1 ma con modifica delle richieste di natura

economica. Tale riserva è stata respinta dal Direttore Lavori. La riserva n°2,

ricomprendente anche la Riserva n°1, è stata reiterata dall’A.T.I. fino al S.A.L.

n°23. In data 24.01.2007, con propria Deliberazione di G.C. n°18, la Stazione

Appaltante ha disposto lo scioglimento della Riserva n°2 e l’inserimento del

relativo importo nella contabilità dei servizi/lavori in essere. Quanto sopra è

stato recepito dalla D.L. mediante l’emissione del S.A.L. n°24.

In 29.7.2003, in occasione della contabilizzazione del S.A.L. n°11, l’A.T.I. ha

posto sul Registro di contabilità la Riserva n°3 per il riconoscimento di oneri

aggiuntivi inerenti:

1. i tempi di realizzazione delle attività relative alle modifiche al

piano operativo per l’estrazione delle melme nel Lambro

2. la superficie, ritenuta non sufficiente, dell’area temporaneamente

occupata per lo stoccaggio temporaneo dei terreni scavati per la

deviazione del Lambro.

Tale riserva non è stata riscontrata dalla Direzione Lavori e non è stata reiterata

dall’A.T.I. Appaltatrice.


ha posto sul Registro di contabilità la seconda Riserva n°3 inerente il

riconoscimento degli oneri relativi allo smaltimento di un quantitativo di rifiuti

in discarica per rifiuti pericolosi anziché per rifiuti non pericolosi. Tale riserva




pag. 79

è stata respinta dal Direttore Lavori. La riserva è stata reiterata dall’A.T.I.

Appaltatrice nei S.A.L. n°35 e n°36, mentre non è stata reiterata nel S.A.L.

n°37 finale.

38. Confronto tra importo contrattuale e valore contabile

dei servizi/lavori effettuati

Di seguito sono sintetizzati il contratto originario e le successive integrazioni e

modifiche (il tutto al netto dell’I.V.A.).

Servizi/lavori d’appalto euro

per servizi/lavori di contratto base e delle perizie suppletive n°1 e n°2

21.938.903,28

per servizi/lavori per “Modifiche al piano operativo per l’estrazione delle melme nel Fiume Lambro” di perizia n° 3

0,00

per servizi/lavori di estensione contrattuale (2° lotto)

9.024.486,25

per scioglimento Riserva n°2 (D.G.C. n°2 del 24.01.2007)

62.500,00

per servizi/lavori di perizia n° 4 0,00

per servizi/lavori di perizia n° 5 6.482.207,05

Totale servizi/lavori contrattuali 37.508.096,58




pag. 80

Dal Registro di Contabilità tenuto dalla scrivente Direzione Lavori risulta

complessivamente l’avvenuta esecuzione di servizi/lavori per un valore

contabile pari a €uro 39.779.241,58.

Tale valore è superiore all’importo complessivo contrattuale dei servizi/lavori

da eseguirsi dall’A.T.I. (sopra citato), come di seguito:

valore contabile - importo contrattuale = differenza (non liquidata)

Lire 77.023.352.103 - Lire 7 2.625.802.165 = Lire 4.397.549.938

€uro 39.779.241,58 - €uro 37.508.096,58 = €uro 2.271.145,00

La differenza costituisce l’importo contabile non liquidato all’A.T.I.

appaltatrice, così suddiviso:

a. alea contrattuale fissata in Perizia n°4 = €uro 1.980.095,67

b. valore dei lavori oltre il limite contrattuale fissato in Perizia Suppletiva

e di Variante n°5 = €uro 291.049,33

c. totale = €uro 2.271.145,00

Ciò significa che l’A.T.I. ha effettuato servizi/lavori non retribuiti per un valore

di €uro 2.271.145,00.

Quanto sopra trova regolare riscontro nel Registro di Contabilità e nei

documenti di attestazione degli Stati di Avanzamento Lavori redatti dalla

scrivente Direzione Lavori, da cui risulta:




pag. 81

Voce Importo (€uro)

A Importo contrattuale liquidabile 37.508.096,58

B Alea contrattuale fissata in Perizia di Variante non Suppletiva n°4

1.980.095,67

C=A+B Valore liquidabile al lordo dell’alea contrattuale fissata in Perizia n°4

39.488.192,25

D Valore dei lavori oltre il limite contrattuale fissato in Perizia Suppletiva e di Variante n°5

291.049,34

E=C+D Valore contabile complessivo dei servizi/lavori realizzati

39.779.241,58

39. Confronto fra la spesa autorizzata e quella sostenuta

Il Quadro Economico autorizzato dell’intervento prevede una spesa per i

servizi/lavori pari a € 37.508.096,58.

Dallo Stato Finale (SAL n°37 finale), redatto dalla Direzione Lavori in data

11.10.2010, risulta che:

o l’importo complessivo dei servizi/lavori già attestati liquidabili dalla

Direzione Lavori è pari a € 37.310.655,62

o le ritenute di legge applicate (0,5%) sono pari a € 197.440,96,

o l’importo complessivo liquidabile dei servizi/lavori dei servizi/lavori è

pari a € 37.508.096,58.




pag. 82

Pertanto, rispetto all’importo complessivo di euro 37.508.096,58,

l’avanzamento economico percentuale degli importi certificati liquidabili è pari

al 99,5%: infatti, rimane da attestare la liquidabilità delle ritenute infortuni, pari

allo 0,5%.

Da quanto sopra riportato rilevasi che il suddetto importo dei lavori

liquidabile (già liquidato + credito residuo) non supera quello regolarmente

autorizzato.

40. Liquidabilità del credito

Dalla contabilità dei servizi/lavori tenuta dalla scrivente Direzione Lavori, sono

state attestate liquidabili somme pari a € 37.310.655,62 rispetto all’importo

complessivo da riconoscere all’A.T.I. di € 37.508.096,58: pertanto, resta il

credito dell’Impresa pari a € 197.440,96.

In base a tutto quanto descritto nella presente relazione di Stato Finale, i

servizi/lavori di messa in sicurezza delle aree in località Cascina Gazzera sono

stati eseguiti secondo il contratto originario e le successive integrazioni e

modifiche.

Pertanto, per quanto di competenza della scrivente Direzione Lavori, si

certifica la liquidabilità del credito rimanente a favore dell’A.T.I. appaltatrice,

che potrà avvenire all’atto del collaudo, unitamente allo svincolo delle

fidejussioni di legge.




pag. 83

41. Conclusioni e proposte finali

Fermo restando che sono stati asportati tutti i rifiuti presenti e che è stato

ripristinato lo stato naturale dei luoghi (ad eccezione dell’Area Nord dove si è

realizzato quanto previsto dal progetto idraulico approvato dall’AIPO), presso

il sito permangono ingenti volumi di terreni inquinati, parte dei quali allocati in

cumuli.

Pertanto, oltre ad essere indispensabile che le aree continuino a rimanere

perimetrate e recintate, si porta all’attenzione degli Enti l’opportunità/necessità

di attivare con urgenza le procedure per la caratterizzazione e la bonifica delle

stesse.

A tal proposito, lo scrivente Studio Tedesi, su incarico della Stazione

Appaltante, nel mese di Luglio 2009 ha predisposto lo “Studio di fattibilità

degli interventi di completamento della messa in sicurezza/bonifica e del

recupero ambientale delle aree interne ed esterne al sito di interesse

nazionale”, che ha formulato un’ipotesi di intervento per il completamento

degli interventi ambientali sul sito.

In particolare, si è prospettata la realizzazione di un “volume confinato in

sicurezza” nelle adiacenze del SIN, atto a ricevere i terreni inquinati presenti

sull’area, senza pertanto prevedere il conferimento verso siti di smaltimento

esterni: per raggiungere tale obiettivo si è stimata la necessità di un impegno

finanziario dell’ordine di 30 milioni di euro.

In conclusione si segnala che, qualora le procedure di caratterizzazione e

bonifica dovessero richiedere tempi particolarmente lunghi, potrebbe rivelarsi




pag. 84

opportuno/necessario un ulteriore intervento di messa in sicurezza

d’emergenza, da definirsi in collaborazione con gli Enti preposti.

Milano, Gennaio 2011

Il Direttore dei Lavori

Ing. Claudio TEDESI




pag. 85

Allegato 1

INQUADRAMENTO GENERALE DEL SITO




pag. 86

Allegato 2

RILIEVO TOPOGRAFICO FINALE “AS BUILT” AREA

NORD




pag. 87

Allegato 3

RILIEVO TOPOGRAFICO FINALE “AS BUILT” AREA

SUD




pag. 88

Allegato 4

CERTIFICATI ANALITICI (ATI E ARPA) RELATIVI ALLE

VERIFICHE AMBIENTALI SUI TERRENI LEGATI ALLA

DEVIAZIONE IDRAULICA PER LA RIMOZIONE DELLE

MELME DAL LETTO DEL FIUME LAMBRO




pag. 89

Allegato 5

ESITI ANALITICI (ATI E ARPA) RELATIVI ALLE

VERIFICHE AMBIENTALI SUI TERRENI OGGETTO DI

TRATTAMENTO DI BIOREMEDIATION CON

RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI BONIFICA




pag. 90

Allegato 6

CERTIFICATI ANALITICI A.T.I. RELATIVI ALLE

VERIFICHE AMBIENTALI SULLE ACQUE DI FALDA




pag. 91

Allegato 7

ELENCO GENERALE DEI CARICHI DI RIFIUTI

CONFERITI A SMALTIMENTO

Relazione Stato Finale - Cerro al Lambro...relazione alle varianti in corso d’opera, è stato...

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