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SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA Doc. XXXVIII n. 5 RELAZIONE SULL'ATTIVITA' DELLE FORZE DI POLIZIA, SULLO STATO DELL'ORDINE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA E SULLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA (Anno 2016) (Articolo 113 della legge 1° aprile 1981, n. 121, articolo 109 del codice di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, articolo 3, comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e articolo 3, comma 3, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119) Presentata dal Ministro dell'interno (MINNITI) Comunicata alla Presidenza il 15 gennaio 2018 VOLUME I

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SENATO DELLA REPUBBLICA

XVII LEGISLATURA

Doc. XXXVIII

n. 5

RELAZIONE

SULL'ATTIVITA' DELLE FORZE DI POLIZIA, SULLO STATO

DELL'ORDINE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA E SULLA

CRIMINALITA' ORGANIZZATA

(Anno 2016)

(Articolo 113 della legge 1° aprile 1981, n. 121, articolo 109 del codice di cui al decreto legislativo 6

settembre 2011, n. 159, articolo 3, comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998,

n. 286, e articolo 3, comma 3, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni,

dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119)

Presentata dal Ministro dell'interno

(MINNITI)

Comunicata alla Presidenza il 15 gennaio 2018

VOLUME I

1

ABITANTI SUPERFICIE DENSITÀ COMUNI 4.904.051

18.407,42 KMQ 266 AB./KMQ 575

REGIONE VENETO

La regione Veneto è dotata di un tessuto economico ed imprenditoriale molto sviluppato. Il territorio, infatti, è caratterizzato dalla capillare presenza di piccole e medie imprese. Inoltre, sono presenti importanti snodi di comunicazione, quali il porto di Venezia-Marghera e gli aeroporti internazionali “Venezia-Tessera” e “Marco Polo”, che agevolano la commissione di reati transnazionali.

La diffusa ricchezza ha attratto, nel tempo, la criminalità mafiosa, interessata a riciclare e reinvestire capitali illeciti nei settori degli appalti pubblici, della cantieristica navale, delle società di intermediazione finanziaria, dell’edilizia, dei rifiuti e della grande distribuzione.

In particolare, si registra la presenza di elementi legati:

• alla cosca dei “Tripodi”(costola dei “Mancuso” di Limbadi (VV), ai crotonesi “Papaniciari”, agli “Arena” di Isola di Capo Rizzuto (KR), ai “Grande-Aracri” di Cutro (KR), agli “Alvaro” di Sinopoli (RC), ai “Molè” di Gioia Tauro (RC), ai “Cataldo” di Locri (RC), ai “Piromalli”, della piana di Gioia Tauro (RC), operanti nella provincia di Verona;

• alla cosca dei “Pesce-Bellocco”, nei territori delle province di Verona e Treviso;

• agli “Iona-Marrazzo”, operanti nella zona tra Cosenza e Crotone, ed ai “Tripodi-Mantino” presenti nel territorio di Padova;

• ai “De Stefano”, egemone in Reggio Calabria, nel territorio di Vicenza;

• alle cosche lametine “Iannazzo-Cannizzaro-Daponte” ed ai “Morabito” di Africo (RC), presenti nella provincia di Venezia;

• alla cosca reggina dei “Tegano”, presenti a Belluno e Venezia.

Inoltre, è stata documentata l’operatività di elementi affiliati ai clan camorristici dei “Sangermano” di Nola (NA), nella zona del bellunese, dei “D’Alessandro” di Castellammare di Stabbia, nella provincia di Vicenza, dei “Tamarisco” di Torre Annunziata (NA), nel territorio di Treviso, dei “Casalesi”e dei “Fezza-D’auria-Petrosino” a Padova.

E’ stata anche documentata la presenza di referenti delle famiglie di Cosa Nostra dei “Mazzei-Carcagnusi”, nella provincia di Treviso, dei “Resuttana”, dei “San Lorenzo” e degli“Acquasanta” della zona di Palermo, nel contesto provinciale veneziano.

Le citate compagini delinquenziali manifestano, in questa regione, una predilezione per reati quali usura, reimpiego di denaro di provenienza illecita, frode fiscale, truffa aggravata nei confronti dello Stato, riciclaggio, corruzione, reati fallimentari, societari e tributari. Infatti, trascorse attività investigative hanno portato al sequestro di numerose società finanziarie e ingenti capitali, per svariati milioni di euro, nonché alla confisca di numerosi beni mobili ed immobili1. Inoltre sono stati documentati alcuni tentativi di infiltrazione nei settori della Pubblica Amministrazione2.

1 Il 17 settembre 2014, militari della Guardia di Finanza, nell’ambito delle attività di indagine sull’affidamento e

gestione di appalti pubblici connessi ai c.d. “Grandi Eventi” (Mondiali di Nuoto 2009, Vertice G8 all’Isola de La Maddalena, Celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia), ha sottoposto a confisca beni per un valore di oltre 13.000.000 di euro, risultati essere il provento di plurime condotte corruttive poste in essere nell’ambito dei citati appalti.

2 Le operazioni condotte dalla Guardia di Finanza “Chalet”, conclusa nel 2013, e “Antenora”, nel 2014 - hanno consentito di documentare l’esistenza di una lobby affaristica che, attraverso un vasto giro di tangenti e la

Gli aeroporti presenti nella Regione ed il porto di Venezia rappresentano punti privilegiati per il settore del narcotraffico. In tale contesto, si rileva l’operatività di gruppi stranieri (provenienti principalmente dall’Europa dell’est, dall’Africa e dal Sud America), spesso supportati da quelli autoctoni, impegnati nel traffico internazionale di droga, prevalentemente hashish, marijuana e cocaina, che utilizzano canali di approvvigionamento sudamericani, spagnoli e greci.

In riferimento all’attività di contrasto al traffico ed allo spaccio di stupefacenti, nella Regione Veneto sono state eseguite 1.178 operazioni antidroga e sequestrato narcotico per un totale complessivo di circa kg. 1.617. Nel dettaglio kg. 54,48 circa di cocaina, kg. 32,81 circa di eroina, kg. 477 circa di hashish, kg 1.030 di marijuana, kg 1.23 di droghe cosiddette sintetiche e kg. 21.60 circa di altre droghe. Complessivamente sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 1.648 persone, di cui 625 unità di nazionalità italiana e 1.023 stranieri.

Si registrano, ancora, episodi criminali ad opera di soggetti già appartenenti alla “Mala del Brenta”, responsabili di reati contro il patrimonio e inerenti al traffico di sostanze stupefacenti.

E’ emersa, altresì, la presenza di appartenenti a gang latino-americane, dedite alla commissione di reati contro il patrimonio, contro la persona ed allo spaccio di stupefacenti.

Riguardo ai reati di natura predatoria, si evidenziano le rapine ed i furti in abitazione, che vedono, quali responsabili, sodalizi criminali marocchini, tunisini, moldavi, romeni, sinti, georgiani, moldavi, ucraini, russi e italiani.

Pregresse attività investigative hanno, inoltre, documentato l’attivismo di criminali, per lo più italiani, specializzati nei furti in danno di istituti di credito e assalti a sportelli bancomat, con l’uso di esplosivo.

Soggetti di etnia cinese e cittadini dell’est europeo sono ritenuti responsabili del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di propri connazionali e del conseguente sfruttamento. Gli immigranti irregolari vengono, infatti, impiegati nei laboratori tessili ed in altre realtà produttive oppure avviati alla prostituzione.

Si segnala, l’operatività della criminalità cinese nel settore della contraffazione, attraverso l’introduzione e il commercio di merce falsa e potenzialmente pericolosa per la salute del consumatore.

Si conferma la presenza del contrabbando di t.l.e., gestito prevalentemente da cittadini originari dall’Europa dell’est, proveniente proprio da quelle nazioni e destinato ai mercati europei, oltre che a quello nazionale.

Il territorio regionale è stato anche interessato da reati di natura ambientale3.

realizzazione di illeciti di natura tributaria, aveva monopolizzato il sistema degli appalti pubblici in Veneto ed in particolare quelli connessi alla costruzione dell’opera M.O.S.E. di Venezia.

3 23 maggio 2015 nel corso della quale la Polizia di Stato ha deferito diciotto persone poiché responsabili di gestione di rifiuti non autorizzata. L’inchiesta ha interessato aziende, ubicate in provincia ed in Calabria, che operano nello smaltimento dei rifiuti che, illecitamente, utilizzavano ditte di trasporto e movimento terra compiacenti che smaltivano scarti industriali realizzando, di fatto, discariche non autorizzate. Le attività di sondaggio e campionamento del terreno hanno permesso di individuare l'interramento sistematico di rifiuti di natura industriale, quali materiale di demolizione contaminati da amianto, fanghi e terreni di natura industriale contaminati da idrocarburi e prodotti chimici. Le intere aree sono state sottoposte a sequestro. Inoltre, in numerosi sondaggi, sono stati rilevati anomali valori di contaminazione radioattiva.

CITTA’ METROPOLITANA DI VENEZIA

La provincia lagunare, caratterizzata da un dinamico tessuto imprenditoriale, appare interessata dalla presenza di soggetti collegati alle note organizzazioni criminali. La prosperità economica del territorio, infatti, ha attratto, nel tempo, gli interessi della criminalità organizzata, anche ai fini del riciclaggio e del reinvestimento in attività economiche dei profitti illeciti realizzati.

Le zone portuali sono spesso utilizzate dalle organizzazioni per illeciti scambi quali il traffico internazionale di sostanze stupefacenti, il contrabbando di t.l.e., l’introduzione nel territorio nazionale ed il commercio di merci contraffatte, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Trascorse attività investigative hanno documentato la presenza di elementi contigui alla ‘ndrangheta4.

Ulteriori attività pregresse hanno, altresì, evidenziato la presenza di elementi della criminalità organizzata di origine campana e siciliana (questi ultimi collegati alle famiglie palermitane dei “Resuttana” e “San Lorenzo”).

L’indagine “Antenora”5 ha fatto anche emergere tentativi di infiltrazione nei settori della Pubblica Amministrazione; in particolare ha consentito di disarticolare un gruppo criminale responsabile di associazione per delinquere finalizzata all’evasione delle imposte mediante l’emissione di fatture false, per oltre 10.000.000 di euro, nei confronti di una società impegnata, tra l’altro, nei lavori di costruzione del M.O.S.E.

Sono dediti al traffico di sostanze stupefacenti, gruppi criminali italiani e stranieri (albanesi, macedoni, bulgari, marocchini, ivoriani, tunisini, burkinabe, giamaicani e nigeriani) e in alcuni casi in concorso tra loro.

In riferimento all’attività di contrasto al citato delitto, nella provincia di Venezia sono state eseguite 255 operazioni antidroga ed è stato sequestrato narcotico per un totale complessivo di kg. 612 circa. Sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 331 persone6.

Affiliati alla “Mala del Brenta”, talvolta in concorso con criminali comuni, sono responsabili di reati contro il patrimonio e di traffico di sostanze stupefacenti.

La stabile presenza di soggetti extracomunitari nella provincia ha determinato, nel tempo, tensioni sociali sfociate, talvolta, in episodi di violenza e razzismo posti in essere da gruppi autoctoni, composti anche da minori7.

4 In particolare, l’operazione “Picciotteria”, del 4 dicembre 2015 della Guardia di Finanza, ha acclarato la presenza

di soggetti vicini ai “Morabito” di Africo (RC), nella zona di Marcon (VE). Inoltre, nello stesso anno, l’operazione “Andromeda” condotta dalla DIA, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di una custodia cautelare nei confronti di quarantacinque persone, legate alle ‘ndrine lametine “Iannazzo” e “Cannizzaro-Daponte”. È stata inoltre documentata la presenza di soggetti legati alla ‘ndrina reggina dei “Tegano”.

5 Nel giugno 2014, la Guardia di Finanza, nell’ambito dell’operazione “Antenora”, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 35 italiani responsabili dei reati di corruzione, rivelazione ed utilizzo di segreti di ufficio, millantato credito, finanziamento illecito, dichiarazione fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni inesistenti in seno al Consorzio Venezia Nuova, concessionario unico, per conto dello Stato, per la costruzione dell’opera del M.O.S.E.

6 Dati forniti dalla DCSA. 7 Il 31 gennaio 2015, a Venezia, il personale della Polizia di Stato, nell’ambito dell’operazione “Baby gang”, ha

eseguito un'ordinanza cautelare nei confronti di 3 veneziani, di cui 2 minori, ritenuti responsabili di numerosi

Il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il traffico di esseri umani, nonché lo sfruttamento della prostituzione è gestito da organizzazioni composte, prevalentemente, da cinesi, moldavi, bulgari, albanesi, pakistani, italiani e inglesi, responsabili anche di possesso e fabbricazione di documenti falsi.

Il territorio veneziano è interessato dalla presenza di cittadini cinesi, prevalentemente impiegati nei settori produttivi del pellame, del tessile e del calzaturiero. È a loro ascrivibile l’acquisto di molteplici esercizi commerciali e attività di ristorazione nel centro storico di Venezia e nel mestrino. La collettività cinese è caratterizzata anche da una notevole “impermeabilità”; prerogativa che agevola la commissione di reati principalmente all’interno della comunità stessa. Inoltre, sono interessati all’introduzione ed alla commercializzazione, sul territorio, di merce contraffatta e non conforme agli standard di sicurezza, previsti dalla normativa europea, nonché allo sfruttamento della mano d’opera.

Nell’ambito dell’attività predatoria, in particolare rapine e furti in abitazione, sono risultati attivi sodalizi criminali italiani, albanesi, tunisini, cubani e marocchini. Si sono inoltre registrati reati finalizzati al riciclaggio di autoveicoli ricettati.

Si registrano, anche, reati di clonazione e utilizzo di carte di credito nonché di captazione di dati informatici e/o telematici mediante installazione, sugli sportelli bancomat, di apposite apparecchiature.

Vengono altresì rilevate manifestazioni delittuose commesse da motociclistici, c.d. “fuorilegge”, strutturati a livello mondiale e presenti nel veneziano, quali: “Hells Angels Mc”, “Bandidos Mc”, “Ancient Dragons Mc” ed i clubs a loro affiliati. I membri di tali gruppi hanno, in passato, dato vita ad episodi di violenza.

Si conferma la presenza del contrabbando di t.l.e., gestito prevalentemente da cittadini originari dall’Europa dell’est, proveniente proprio da quelle nazioni e destinato ai mercati europei, oltre che a quello nazionale.

episodi di rapina, tentata rapina, furto, minacce e lesioni, in danno di cittadini per lo più cingalesi, perpetrati per finalità di odio e discriminazione correlati all'etnia. Il successivo 6 maggio, nel prosieguo dell’attività investigativa, è stata data esecuzione ad una ulteriore ordinanza che ha disposto 1 custodia cautelare in carcere e 5 misure di collocamento in comunità, nei confronti di minori veneziani responsabili, a vario titolo, ed in concorso tra loro, di reati contro il patrimonio e contro la persona, delitti commessi con la finalità di odio e discriminazione etnica.

PRINCIPALI OPERAZIONI DI POLIZIA

4 gennaio 2016 - Venezia - La Polizia di Stato ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 3 minori (2 italiani ed 1 cubano) ritenuti responsabili del reato di rapina e lesioni aggravate.

19 gennaio 2016 - Venezia - La Polizia di Stato ha eseguito un fermo di indiziato di delitto di due soggetti italiani, per il reato di rapina aggravata. Contestualmente venivano rinvenuto e sequestrato materiale utilizzato per i reati descritti.

14 marzo 2016 – Venezia e province italiane – L’Arma dei Carabinieri ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 15 soggetti italiani ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in danno di imprese e riciclaggio dei veicoli mediante l’utilizzo di numeri di immatricolazione clonati. L’attività ha consentito di attribuire al gruppo criminale 33 furti consumati in aziende che commerciavano beni di varia natura (abbigliamento, calzature, rubinetteria, fitofarmaci, ecc.), tutti verificatisi nel periodo luglio 2014 - febbraio 2016 nel centro-nord Italia.

14 aprile 2016 - Venezia - La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 minorenni di nazionalità italiana, ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata. Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi elementi di colpevolezza a carico dei 3 giovani, componenti di una baby gang operante in quel territorio.

26 aprile 2016 – Venezia, Padova, Treviso e territorio nazionale - L’Arma dei Carabinieri ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 9 soggetti, ritenuti responsabili di furto, rapina e traffico di sostanze stupefacenti. L’indagine ha consentito di documentare le responsabilità dei predetti in merito alla commissione di 20 furti e allo spaccio di cocaina in varie località venete. Inoltre è stata documentata l’attività illecita posta in essere dai titolari di alcune attività di “compro oro” del Veneto, responsabili della ricettazione di parte della refurtiva.

21 maggio 2016 - Venezia - La Polizia di Stato ha tratto in arresto, in flagranza di reato, due cittadine bulgare per il reato di indebito utilizzo di carte di credito e furto aggravato.

24 - 25 maggio 2016 – Venezia, Padova, Spagna, Croazia e Albania - La Guardia di Finanza, nell’ambito delle operazioni “Apocalisse 2013” e “Vecchio Borgo”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 27 soggetti (16 italiani, 10 marocchini ed 1 albanese) ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina e truffa. Le operazioni hanno consentito di disarticolare due sodalizi criminali, in collegamento tra loro: il primo, con al vertice elementi in passato legati alla cosiddetta “Mala del Brenta”, dedito al traffico e spaccio sul territorio veneto di ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana, importati dalla Spagna, dalla Croazia, dall’Albania o reperiti da fornitori nella provincia di Milano, il secondo, di matrice maghrebina, operante nel narcotraffico tra la Lombardia ed il Friuli Venezia Giulia. L’attività ha consentito di sequestrare circa 110 kg. tra hashish, cocaina e marijuana, nonché la somma di oltre 56.000 euro in contanti.

13 luglio 2016 - Venezia - La Polizia di Stato, a seguito delle operazioni “Ultima frontiera ” e “Swapping”, ha eseguito ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 18 soggetti (albanesi, italiani e britannici) indiziati di associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina.

6 agosto 2016 – Venezia, Milano, Slovenia e Ungheria – L’Arma dei Carabinieri, nell’ambito dell’indagine “Fake link”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 pakistani, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

7 settembre 2016 - Mestre (VE) - La Guardia di Finanza ha tratto in arresto un cittadino albanese ritenuti responsabile del reato di traffico di sostanze stupefacenti. Contestualmente venivano sequestrati kg. 6,6 di cocaina.

15 settembre 2016 - Dolo (VE) - La Guardia di Finanza, nel corso di un controllo su un autoarticolato con targa slovacca lungo il raccordo autostradale A4 Trieste/Venezia, ha tratto in arresto 2 cittadini ucraini per il reato di contrabbando di t.l.e e sottoposto a sequestro oltre 6 tonnellate di sigarette di produzione est europea.

13 ottobre 2016 - Venezia - La Guardia di Finanza ha tratto in arresto 2 cittadini albanesi ritenuti responsabili del reato di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Contestualmente sono stati rinvenuti e sequestrati circa 3,5 kg. di cocaina e la somma di 104.000 euro in contanti.

25 ottobre 2016 - Venezia - La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 6 cittadini bulgari ritenuti responsabili del reato di sfruttamento della prostituzione nei confronti di alcune connazionali.

12 novembre 2016 - Venezia - La Guardia di Finanza, nel corso di un controllo su un autoarticolato proveniente dalla Grecia, avvenuto all’interno dell’area portuale, ha tratto in arresto i 2 conducenti del mezzo (1 macedone ed 1bulgaro) per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, poiché venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro 331 kg. di marijuana.

2 dicembre 2016 - Venezia - La Polizia di Stato ha tratto in arresto 6 cittadini italiani ritenuti responsabili del reato di rapina in banca. Contestualmente venivano rinvenuti e sequestrati 80.000 euro in contanti, provento dell’attività delittuosa.

6 dicembre 2016 – Venezia e province italiane – L’Arma dei Carabinieri ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 6 cinesi, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestini, nonché un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 1 milione di euro. L’indagine ha consentito di documentare l’esistenza di un sodalizio criminale, con basi operative nelle province di Venezia e Milano, che gestiva case di appuntamento in tutto il nord-Italia e costringeva decine di giovani connazionali a prostituirsi. Al vertice del gruppo criminale vi erano due donne che individuavano gli immobili ove far esercitare il meretricio, curavano la pubblicazione degli annunci on-line, la gestione degli appuntamenti e la “rotazione” delle ragazze nelle varie case.

14 dicembre 2016 - Venezia - La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 6 soggetti di nazionalità bulgara, ritenuti responsabili di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

17 dicembre 2016 – Venezia, Treviso e Udine – L’Arma dei carabinieri ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 soggetti di nazionalità italiana, giamaicana, tunisina, burkinabe e nigeriana per detenzione e spaccio di stupefacenti poiché commerciavano, in tutto il nord-est, ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, in particolare cocaina proveniente dal Burkina Faso.

PROVINCIA DI BELLUNO

La provincia bellunese non presenta elementi di criticità sotto il profilo dell’incidenza

criminale. Tuttavia, le località turistiche presenti nel Cadore e Cortina d’Ampezzo, che richiamano un grande numero di facoltosi vacanzieri, risultano particolarmente appetibili per le organizzazioni criminali ai fini del reimpiego di denaro proveniente da traffici illeciti.

Pregresse indagini hanno, infatti, documentato l’interesse della ‘ndrangheta ai settori delle costruzioni edili, della ristorazione e del settore turistico-alberghiero, proprio nelle citate zone e nei territori di confine con il Trentino Alto Adige ed il Friuli Venezia Giulia. Inoltre, è stata documentata la presenza di soggetti legati alla cosca reggina dei “Tegano”. Da ultimo, si segnala l’operazione, condotta dalla Polizia di Stato il 21 gennaio 2016, che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone (1 delle quali ritenuto esponente di spicco della cosca operante a Polistena – RC) ritenute responsabili di rapina aggravata, ricettazione, lesioni aggravate, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo in luogo pubblico.

L’operazioni “Alias“8, del 15 maggio 2015, ha documentato gli interessi della criminalità organizzata pugliese riconducibile al clan “D’oronzo-De Vitis”, operante nella provincia di Taranto.

Pregresse attività hanno, inoltre, segnalato la presenza, sul territorio, di soggetti affiliati al clan camorristico dei “Sangermano” di Nola (NA), interessati alla gestione dei rifiuti in Campania.

Lo spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti non assumono proporzioni socialmente allarmanti. Tuttavia, nella specifica delittuosità, emerge l'operatività di sodalizi criminali composti sia da cittadini italiani che da stranieri (cechi, magrebini e gambiani) dediti allo smercio di narcotico, in particolare hashish, eroina e cocaina.

In riferimento all’attività di contrasto al traffico ed allo spaccio di stupefacenti, nella provincia di Belluno sono state eseguite 14 operazioni antidroga ed è stato sequestrato narcotico per un totale complessivo di kg. 2.92 circa. Sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 25 persone9.

I reati predatori sono perpetrati, in prevalenza, da soggetti italiani, marocchini, moldavi e sinti.

Già documentata la presenza, sul territorio, di gang latino-americane10 dedite alla commissione di reati contro il patrimonio e la persona nonché attive nello spaccio di stupefacenti.

I cinesi sono dediti all’introduzione nel territorio nazionale e\o alla produzione di merce contraffatta, non conforme alla normativa vigente. 8 Il 15 maggio 2015, a Sappada (BL), Taranto e Bologna, la Guardia di Finanza, nell’ambito dell’operazione

“Alias”, ha eseguito il sequestro di beni mobili, immobili (tra cui 2 unità in località Sappada) e disponibilità finanziarie, per un valore di circa 4.000.000 di euro, a carico dei componenti un sodalizio criminale operante nella provincia di Taranto, riconducibile al clan “D’oronzo - De Vitis”.

9 Dati forniti dalla DCSA. 10 Il 22 settembre 2015, la Polizia di Stato ha eseguito, a Belluno e Milano, un’ordinanza cautelare nei confronti di

15 componenti della gang latino-americana denominata “Barrio 18”, particolarmente attiva nel capoluogo meneghino, e responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, contro la persona ed allo spaccio di stupefacenti.

PRINCIPALI OPERAZIONI DI POLIZIA

21 gennaio 2016 – Belluno e Reggio Calabria - La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 persone, ritenute responsabili di rapina aggravata, ricettazione, lesioni aggravate, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo in luogo pubblico. Uno degli arrestati, pregiudicato per associazione di tipo mafioso, estorsione, omicidio doloso, porto e detenzione abusiva di armi e ricettazione, è ritenuto esponente di spicco di cosca operante a Polistena (RC).

2 maggio 2016 - Feltre (BL) - La Guardia di Finanza ha denunciato un cittadino cinese, per vendita di prodotti industriali con segni mendaci, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione, ed ha sequestrato circa 1.850 articoli (profumi, giocattoli, borse ed altri accessori di abbigliamento, bigiotteria e prodotti per la scuola e l’ufficio).

30 giugno 2016 - Belluno – La Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino di origine ceca, destinatario di un mandato di arresto internazionale, emesso dalle Autorità ucraine per traffico di droga.

12 settembre 2016 - Belluno – La Polizia di Stato ha tratto in arresto, in flagranza di reato, 1 cittadino marocchino, per furto aggravato continuato in concorso e per rapina aggravata.

14 settembre 2016 - Belluno – La Polizia di Stato ha tratto in arresto 1 cittadino italiano, trovato in possesso, in un terreno nella sua disponibilità, di numerose piante di canapa indiana, pronte per essere raccolte, nonché di kg. 2,800 di marijuana, rinvenuti all’interno della sua abitazione.

3 novembre 2016 - Belluno – La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di 3 cittadini del Gambia, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana ed hashish.

20 dicembre 2016 - Belluno – La Polizia di Stato, nell’ambito dell’operazione “Fantasma”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 1 marocchino, responsabile di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

PROVINCIA DI PADOVA

La provincia di Padova è interessata dalla presenza di soggetti riconducibili alle note consorterie criminali meridionali, in particolare soggetti campani e calabresi, che reinvestono, in loco, i proventi delle attività illecite avvalendosi anche della collaborazione di soggetti legati all’imprenditoria locale.

Le attività investigative hanno, infatti, documentato la capacità di infiltrazione, nel tessuto economico di questo comprensorio territoriale, di soggetti affiliati alla cosca degli “Iona -Marrazzo”, operante a Cosenza e Crotone, come documentato dall’operazione condotta il 19 ottobre 2016 dalla Polizia di Stato, nonché dei “Tripodi-Mantino”.

Si segnalano, in aggiunta, soggetti riconducibili ai clan camorristici dei “Casalesi” e dei “Fezza-D’auria-Petrosino”, operanti nel padovano, come documentato dall’operazione condotta dall’Arma dei Carabinieri il 7 luglio 2016.

Il traffico di sostanze stupefacenti è appannaggio di gruppi malavitosi, sia italiani che stranieri (marocchini, tunisini, portoghesi, moldavi, ghanesi, colombiani, nigeriani e albanesi).

In riferimento all’attività di contrasto a tale delittuosità, nella provincia di Padova sono state eseguite 416 operazioni antidroga ed è stato sequestrato narcotico per un totale complessivo di kg. 180 circa. Sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 580 persone11.

Il territorio provinciale, per quanto riguarda i reati predatori, è interessato da episodi di rapine ad esercizi commerciali, ad uffici postali, ad istituti di credito, a casse continue e bancomat. In tale ambito si segnala l’operatività di gruppi composti tanto da italiani quanto da stranieri. In aggiunta, romeni, sinti, albanesi e moldavi sono responsabili di rapine in villa, di furti in abitazioni e in danno di esercizi commerciali, nonché di furti di rame.

Sono, inoltre, riconducibili a criminali romeni e italiani i furti perpetrati con la tecnica della “spaccata” ai danni di attività commerciali.

Si registrano, infine, furti in danno di autotrasportatori sulla rete autostradale e truffe in danno di anziani.

Nella realtà provinciale si evidenziano anche una serie di fenomeni delittuosi tipici delle aree ad alta attitudine imprenditoriale; si rilevano, infatti, episodi di criminalità economica, quali riciclaggio, frodi comunitarie, frodi fiscali, reati societari, abusivismo finanziario e usura.

Si segnala, in proposito, l’operazione “Imperator”, condotta nel 2016 dalla Guardia di Finanza, nel corso della quale è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due amministratori pubblici e tre imprenditori, tutti indiziati di concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e riciclaggio. L’attività di indagine ha disvelato un sistema corrotto posto in essere da amministratori pubblici di due comuni del padovano con la connivenza di imprenditori e professionisti, attraverso una gestione illecita delle gare d’appalto indette o degli affidamenti diretti eseguiti.

Pregresse indagini hanno documentato la presenza di ex affiliati alla “Mala del Brenta” che, spesso in concorso con delinquenti comuni, sono risultati responsabili di furti in danno di istituti di credito, laboratori orafi e centri commerciali, perpetrati anche con l’uso di armi da fuoco. 11 Dati forniti dalla DCSA.

Cittadini dell’est europeo e cinesi sono dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed il successivo sfruttamento di propri connazionali impiegati quale forza lavoro in nero e prostituzione, nonché di introdurre nel territorio nazionale e commercializzazione di merce contraffatta o non conforme agli standard di sicurezza previsti dalla normativa europea.

PRINCIPALI OPERAZIONI DI POLIZIA

12 gennaio 2016 - Padova - La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 cittadini romeni ritenuti responsabili di furto e sostituzione abusiva di tessera bancomat con successivi prelievi abusivi per circa 2.000 euro, in danno di una persona anziana.

25 gennaio 2016 - Padova - La Polizia di Stato ha arrestato due soggetti di nazionalità albanese, ritenuti responsabili del reato di detenzione e spaccio di sostante stupefacenti. Contestualmente venivano rinvenuti kg. 4.400 circa di sostante stupefacenti e la somma di 2.900 euro in contanti.

3 febbraio 2016 - Padova - La Polizia di Stato ha indagato in stato di libertà 2 stranieri ritenuti responsabili di ricettazione e possesso di arnesi atti allo scasso. Durante il controllo, sono stati trovati in possesso di Kg. 900 di cavi di rame nudo, di sospetta provenienza furtiva, e di un macchinario di fattura artigianale utilizzato per sguainare i cavi.

5 febbraio 2016 – Padova, Terrassa Padovana (PD) e Pordenone – L’Arma dei Carabinieri ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 soggetti di etnia sinti, ritenuti responsabili di furto aggravato in abitazione. L’indagine ha consentito di documentare le reità degli indagati in almeno 6 episodi delittuosi, in danno di vittime anziane, mediante raggiri consistenti nel presentarsi falsamente, alle parti offese, come tecnici delle società “Enel” e “Telecom” e, dopo averne carpito la fiducia, accedevano all’interno delle rispettive abitazioni e asportavano denaro e i monili preziosi.

16 febbraio 2016 – Padova e Treviso – L’Arma dei Carabinieri ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 italiani, ritenuti responsabili, a vario titolo, di ricettazione, furto aggravato e rapina.

4 marzo 2016 – Padova, Como, Torino, Firenze, Roma, Iran - La Guardia di Finanza, nell’ambito dell’operazione “Tricolare”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 6 soggetti (5 iraniani e 1 italiano) ritenuti responsabili di associazione per delinquere in materia di violazione alla disciplina delle armi e della normativa comunitaria ed internazionale in tema di limitazioni e restrizioni alle esportazioni verso la Repubblica Islamica dell’Iran. Nello specifico, l’attività disvelava l’esistenza di un articolato sodalizio criminale, composto essenzialmente da cittadini di origine iraniana, residenti ovvero fittiziamente domiciliati nei comprensori comasco, padovano, fiorentino e torinese, i quali, avvalendosi di una fitta rete di relazioni personali e societarie, strutturate sia in Italia che all’estero, avevano avviato un traffico di beni c.d. dual use (ovvero impiegabili sia a fini civili che militari), materiali di avionica e pezzi di ricambio di elicotteri, nonché di veri e propri materiali ad impiego bellico.

15 marzo 2016 – Padova, Treviso, territorio nazionale, Olanda e Spagna - La Guardia di Finanza, al termine dell’operazione “Alarcon”, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di 21 soggetti (12 nigeriani, 2 ghanesi, 1 gambiano, 1 portoghese, 3 italiani e 2 albanesi) ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico internazionale e spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, l’attività ha riguardato due distinti gruppi criminali, il primo composto da soggetti italiani e albanesi dediti all’introduzione di ingenti quantità di marijuana, l’altro composto prevalentemente da soggetti di nazionalità nigeriana, gravitanti in Campania e con importanti ramificazioni sia sul territorio nazionale che all’estero, dediti al traffico di sostanze stupefacenti, con rotte in partenza dai Paesi produttori del Sudamerica e

tappe nei porti di Africa e Europa. In dettaglio, cocaina ed eroina arrivavano dall’Olanda: qualche volta ingerita dai corrieri che poi si spostavano in treno, altre volte nascosta nei doppifondi delle valigie imbarcate sugli aerei. In alcune occasioni, infine, era spedita insieme a libri per bambini o impregnata in capi di abbigliamento. L’attività ha permesso di sequestrare oltre 11 kg. di eroina, quasi 500 grammi di cocaina, 21,5 kg. di marijuana e la somma di 5.100 euro in contanti, con l’arresto in flagranza di 12 persone.

25 maggio 2016 - Padova - La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un albanese, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di kg.75 di marijuana e kg. 12 di eroina.

7 giugno 2016 - Padova - La Polizia di Stato, a seguito dell’operazione “Maranged”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 5 italiani, ritenuti responsabili di furto in danno di autotrasportatori in ambito autostradale.

23 giugno - 20 dicembre 2016 - Montegrotto (PD) e Abano Terme (PD) - La Guardia di Finanza, nell’ambito dell’operazione “Imperator”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 2 amministratori pubblici e 3 imprenditori, tutti indiziati di concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e riciclaggio. L’attività di indagine ha disvelato un sistema corrotto posto in essere da amministratori pubblici dei comuni del padovano con la connivenza di imprenditori e professionisti, attraverso una gestione poco trasparente delle gare d’appalto indette o degli affidamenti diretti eseguiti. Nel corso dell’attività, sono stati deferiti altri 24 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione, riciclaggio, turbata libertà degli incanti e abuso d’ufficio.

7 luglio 2016 - Padova e territorio nazionale - L’Arma dei Carabinieri ha eseguito un decreto di confisca dei beni a carico di un soggetto, residente a Padova, collegato ad elementi di spicco del clan camorristico “Fezza-D’auria-Petrosino”, nonché ad alcuni parenti di un elemento di vertice della cd. “Mala del brenta”. Nella circostanza, sono stati confiscati 53 immobili, 32 rapporti finanziari, 6 società e 21 veicoli, per un valore complessivo di circa 32 milioni di euro.

4 ottobre 2016 – Padova, Treviso e Venezia - La Polizia di Stato, nell’ambito dell’indagine “Operazione 2000”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 soggetti (9 italiani ed 1 pakistano), ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al conseguimento fraudolento di patenti di guida, falsificando esami sostenuti presso le motorizzazioni civili di Padova ,Treviso e Venezia. 6 ottobre 2016 – Padova, Rovigo e Treviso - La Polizia di Stato, nell’ambito dell’operazione “Cartago 2015”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 cittadini tunisini responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine aveva già portato all'arresto di 3 soggetti ed al sequestro di 3 kg. di sostanza stupefacente.

12 ottobre 2016 - Este (PD), Santa Margherita D’Adige (PD) e Chioggia (VE) - L’Arma dei Carabinieri, a conclusione dell’operazione “Dictador”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 colombiani ed un italiano, nonché denunciati, in stato di libertà, un marocchino, un moldavo e 2 italiani, ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico internazionale di stupefacenti. L’indagine, avviata nel maggio 2015, ha consentito disarticolare un gruppo criminale, composto da stranieri ed italiani, che importava cocaina dalla Colombia per essere destinata sulle piazze di spaccio nelle province di Padova e Venezia. Nel complesso sono stati sequestrati circa 2 kg. di cocaina, oltre 16 kg. di hashish e 52 grammi di anfetamina proveniente dalla Moldavia.

19 ottobre 2016 - Padova - La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile, unitamente ad altre 55 persone, di associazione per delinquere di tipo mafioso, spaccio di sostanze stupefacenti e omicidio, appartenente alla cosca “Iona-Marrazzo” operante nella zona tra Cosenza e Crotone.

23 novembre 2016 – Padova, Venezia, Roma, Verona, Treviso e Belluno - La Polizia di Stato nell'ambito dell'operazione “Money laundering”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 14 persone di nazionalità marocchina e tunisina, appartenenti ad un'organizzazione criminale dedita all'esercizio abusivo di attività bancaria, allo spaccio di sostanze stupefacenti ed al riciclaggio di ingenti somme di denaro. In particolare, i predetti, godendo della copertura della titolarità di un money transfer, esercitavano un'attività finanziaria e bancaria occulta, gestendo l'invio di denaro, per conto terzi, in Tunisia e Marocco.

1° dicembre 2016 - Padova - La Polizia di Stato ha eseguito un arresto in flagranza di reato nei confronti di un cittadino albanese, poiché trovato in possesso di 35 kg. circa di sostanza stupefacente (tipo marijuana).

19 dicembre 2016 – Padova, Vicenza, Verona e territorio nazionale - L’Arma dei Carabinieri ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 22 soggetti (dei quali 11 albanesi, 10 tunisini e 1 romeno), ritenuti responsabili di traffico di sostanze stupefacenti. Nel prosieguo dell’indagine sono state tratte in arresto altre 11 persone in flagranza, accusate del medesimo reato, e sequestrate complessivamente 20 kg. di narcotico.

PROVINCA DI ROVIGO

Il territorio provinciale, connotato da ampie pianure, è caratterizzato dalla presenza di numerose attività agricole. Gli interessi economici locali appaiono, quindi, differenti rispetto alle altre realtà venete e catalizzano, in maniera minore, le attenzioni della criminalità organizzata. Tuttavia, l’utilizzo dei terreni per l’installazione degli impianti fotovoltaici potrebbe attrarre l’interesse di dette consorterie, con il fine di reimpiegare il denaro proveniente da traffici illeciti svolti altrove.

Il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti è ad appannaggio di gruppi criminali italiani e stranieri (principalmente magrebini ed albanesi), a volte anche in concorso tra loro. Si segnala, in particolare, l’operatività di elementi della criminalità comune locale, dediti alla coltivazione - lungo l’argine del fiume Po - e produzione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana.

Al riguardo, si segnala l'operazione “Taraqa”, condotta della Polizia di Stato il 12 ottobre 2016, nel corso della quale è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinquantatre soggetti (italiani e marocchini), ritenuti responsabili di spaccio sostanze stupefacenti.

In riferimento all’attività di contrasto alla citata delittuosità, nella provincia di Rovigo sono state eseguite 46 operazioni antidroga ed è stato sequestrato narcotico per un totale complessivo di kg. 42 circa. Sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 125 persone12.

I reati predatori sono attribuibili ad aggregazioni criminali, non strutturate, composte tanto da italiani quanto da stranieri (in particolare romeni). Si sono, inoltre, registrati delitti quali rapine e furti in esercizi commerciali, nonché asportazioni di sportelli bancomat, anche con uso di esplosivo.

Pregresse attività hanno registrato, inoltre, delitti perpetrati da un’esigua presenza di ex affiliati alla “Mala del Brenta”, responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti e reati predatori.

La criminalità cinese risulta dedita ai reati di favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina, anche mediante impiego di lavoratori in nero, nonché di commercio di prodotti contraffatti o non conformi alle vigenti normative. In merito a quest’ultimo aspetto si segnala l’operatività dei senegalesi.

Si registrano episodi di sfruttamento di soggetti immigrati/clandestini da parte di proprietari terrieri italiani.

12 Dati forniti dalla DCSA.

PRINCIPALI OPERAZIONI DI POLIZIA

9 febbraio 2016 - Rovigo – La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 romeni, ritenuti responsabili di rapina.

4 aprile 2016 - Rovigo – L’Arma dei Carabinieri, a seguito dell’attività investigativa “Dragone Giallo”, ha eseguito la misura cautelare personale del divieto di dimora nei confronti di due cittadini di nazionalità cinese, responsabili di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Questi controllavano e dirigevano case di prostituzione, reclutando ragazze orientali indotte alla prostituzione.

17 maggio 2016 - Rovigo - La Guardia di Finanza all’esito di un controllo presso un’azienda agricola della zona, ha accertato che 18 lavoratori marocchini, intenti alla raccolta di prodotti ortofrutticoli, non risultavano in regola con la normativa sul lavoro. La successiva attività di identificazione dei lavoratori ha permesso di riscontrare che 4 di essi erano privi di documenti di identificazione e di valido documento di soggiorno. Pertanto il datore di lavoro, di nazionalità italiana, veniva denunciato per sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Inoltre, dalle dichiarazioni rese dai lavoratori, emergeva che gli stessi erano stati reclutati e pagati da un loro connazionale, deferito all’Autorità Giudiziaria per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

5 luglio 2016 - Rovigo – La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 cittadini di nazionalità marocchina, ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti.

16 settembre 2016 - Rovigo – La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 1 cittadino nigeriano, responsabile, in concorso con altri 2 individui non identificati, di rapina in danno di un cittadino cinese.

5 ottobre 2016 - Porto Tolle (RO) - La Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro 35 piante di “cannabis indica”, avvistate nel corso di una ricognizione aerea, coltivate lungo l’argine del fiume Po.

12 ottobre 2016 - Rovigo – La Polizia di Stato, a conclusione dell'operazione “Taraqa”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 53 soggetti di nazionalità italiana e marocchina (18 in carcere, 15 agli arresti domiciliari e 20 sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), ritenuti responsabili di spaccio sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed hashish. Dalle conseguenti perquisizioni, sono stati denunciati 20 soggetti e sono stati tratti in arresto 4 cittadini marocchini per i medesimi reati.

PROVINCIA DI TREVISO

Il territorio provinciale non appare interessato dalla presenza di organizzazioni criminali di tipo mafioso. Trascorse indagini hanno, tuttavia, rilevato la presenza di elementi, calabresi e siciliani, riconducibili, a vario titolo, alle note organizzazioni presenti nel meridione d’Italia.

Una indagine, condotta nel 2014 dalla Guardia di Finanza, ha portato al sequestro di beni mobili, immobili e società, operanti nel settore alberghiero e della ristorazione, riconducibili a due soggetti calabresi vicini alla cosca dei “Pesce-Bellocco”. Il 3 agosto 2016, nell’ambito di un’indagine nei confronti della famiglia siciliana “Mazzei-Carcagnusi”, la Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro un ingente patrimonio, stimato in circa 44.000.000 di euro, costituito da beni mobili, immobili, attività commerciali, tra cui una società di costruzioni operante a Castelfranco Veneto (TV), e rapporti bancari, riconducibili ad un imprenditore organico alla citata organizzazione

E’ stata documentata, inoltre, l’operatività di soggetti riconducibili ad organizzazioni criminali campane. In particolare, l’operazione “Positano 2014”, condotta dalla Guardia di Finanza il 27 aprile 2016, ha accertato la presenza di soggetti riconducibili al sodalizio camorristico dei “Tamarisco”, attivo nel territorio di Torre Annunziata (NA) e comuni limitrofi, dedito al traffico internazionale di droga.

Riguardo ai reati relativi a quest’ultima delittuosità, si segnala l’operatività di gruppi criminali italiani e stranieri; tra questi, a volte anche in concorso con autoctoni, si sono distinti soggetti, albanesi, serbi, slovacchi, nigeriani, tunisini, dominicani, venezuelani e cinesi.

In riferimento all’attività di contrasto al traffico ed allo spaccio di stupefacenti, nella provincia di Treviso sono state eseguite 111 operazioni antidroga ed è stato sequestrato narcotico per un totale di kg. 41 circa. Sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 138 persone13.

Per quanto attiene ai reati di natura predatoria, tra le principali fattispecie criminose si evidenziano i furti e le rapine, in particolare quelle in abitazione, perpetrati soprattutto da soggetti Sinti, romeni, moldavi, macedoni, albanesi nonché da cittadini italiani. I romeni sono attivi altresì nei furti in esercizi pubblici, perpetrati anche mediante la cosiddetta tecnica della “spaccata”.

Si annotano, inoltre, furti in danno di istituti di credito, assalti a sportelli bancomat, perpetrati anche con l’uso di esplosivo, perpetrati in particolare da soggetti di etnia sinti. Al riguardo, si segnala l’operazione condotta dall’Arma dei Carabinieri il 29 settembre 2016, che nell’ambito della quale è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di diciannove soggetti, italiani di etnia sinti, responsabili di furti in danno di istituti di credito, ubicati nel Veneto e in Lombardia, perpetrati forzando, con esplosivi, gli sportelli bancomat.

Il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e lo sfruttamento della prostituzione sono ad appannaggio, in particolare, di romeni, albanesi, cinesi e italiani, anche in concorso fra loro.

Il territorio è stato, infine, interessato dal fenomeno dei furti di rame ad opera di cittadini dell’est Europa, soprattutto di origine romena.

13 Dati forniti dalla DCSA.

PRINCIPALI OPERAZIONI DI POLIZIA

2 gennaio 2016 - Treviso - La Polizia di Stato ha tratto in arresto 3 soggetti, ritenuti responsabili del reato di furto in abitazione, ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale. Inoltre, i predetti sono stati trovati in possesso di numerosi monili in oro, orologi, servizio di posate in argento, provento di furto, e arnesi atti allo scasso.

22 febbraio 2016 - Treviso - La Polizia di Stato ha tratto in arresto 2 soggetti di nazionalità albanese, per detenzione e spaccio di sostante stupefacenti. Contestualmente venivano rinvenuti, a seguito di perquisizione, gr. 300 di stupefacente e 1.500 euro.

17 marzo 2016 - Treviso - La Polizia di Stato ha arrestato 1 italiano per detenzione e spaccio di sostante stupefacenti. Contestualmente venivano rinvenuti kg. 1 di droga e 18.000 euro.

28 marzo 2016 - Treviso - La Polizia di Stato ha tratto in arresto 2 soggetti italiani resisi responsabili di una tentata rapina in esercizio commerciale, perpetrata con pistole giocattolo.

27 aprile 2016 – Treviso, provincia di Napoli e territorio nazionale - La Guardia di Finanza, nell’ambito dell’operazione “Positano 2014”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 34 persone (31 italiani, 1 slovacco e 2 serbi), ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. I soggetti facevano parte di due distinte strutture associative, una riconducibile al sodalizio camorristico dei “Tamarisco”, attivo nel territorio di Torre Annunziata (NA) e comuni limitrofi, dedito al traffico internazionale di droga, la seconda organizzazione, autonoma rispetto alla precedente, aveva la propria base logistica in Torre Annunziata ed era composta da 4 soggetti, di cui 2 campani, 1 trevigiano e 1 cittadino sloveno. Contestualmente sono stati sequestrati 22 immobili (17 fabbricati e 5 terreni, ubicati nei comuni di Napoli, Torre Annunziata, Salerno, Roma, Treviso e Pistoia), 19 automezzi, 6 società commerciali, numerosi conti correnti bancari e postali, per un valore complessivo superiore a 10 milioni di euro.

10 giugno 2016 - Treviso - La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due soggetti italiani ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata, commessa in locale commerciale.

13 giugno 2016 - Treviso - La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto macedone, ritenuto responsabile di rapina ed estorsione.

14 giugno 2016 - Treviso - La Polizia di Stato ha tratto in arresto uno italiano ed uno albanese, ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti, ed ha sequestrato 23 kg. di narcotico.

27 giugno 2016 – Treviso, Arezzo, Udine, Pordenone e Perugia - L’Arma dei Carabinieri, a conclusione dell’operazione “Escaped”, ha denunciato in stato di libertà 20 dominicani, 4 italiani, 1 venezuelano ed 1 tunisino, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della transnazionalità. L’indagine, avviata nel 2012, ha consentito disarticolare un’organizzazione criminale di trafficanti internazionali che, attraverso ramificazioni stanziali nelle province di Arezzo, Udine, Pordenone, Treviso e Perugia, immetteva, sul mercato italiano, consistenti quantitativi di cocaina provenienti dalla Repubblica Dominicana. I proventi dell’attività delittuosa venivano trasferiti all’estero a mezzo di “money-transfer”, per il successivo reinvestimento nell’acquisto di droga. Nel complesso sono stati sequestrati oltre 2 Kg di cocaina.

3 agosto 2016 – Treviso, Catania, Caltanissetta, Enna, Pisa, Latina, Rieti, Roma e Udine - La Guardia di Finanza nell’ambito di un’indagine nei confronti di uno dei gruppi di Cosa nostra etnea clan “Mazzei-Carcagnusi”, ha sottoposto a sequestro un ingente patrimonio, stimato in circa 44.000.000 di euro, costituito da beni mobili, immobili, attività commerciali, tra cui una società di costruzioni operante a Castelfranco Veneto (TV) e rapporti bancari, riconducibili ad un imprenditore organico all’organizzazione.

29 settembre 2016 – Treviso, Vicenza, Padova, Verona e territorio nazionale - L’Arma dei Carabinieri ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 soggetti, italiani di etnia sinti, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al furto, alla rapina, alla ricettazione e al riciclaggio. L’indagine ha consentito di documentare le responsabilità di due distinti gruppi criminali dediti alla commissione di furti in danno di istituti di credito, ubicati nel Veneto e in Lombardia, perpetrati forzando gli sportelli bancomat con l’utilizzo di esplosivi.

24 novembre 2016 - Treviso - La Polizia di Stato ha tratto in arresto 4 cittadini cinesi per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Gli indiziati si facevano recapitare, da stato estero, kg. 8 di sostanza stupefacente (tipo marijuana).

PROVINCIA DI VERONA

La provincia di Verona, pur presentando una condizione economica fiorente e dinamica, sia nel settore industriale che commerciale, è stata interessata dalla crisi economica, cui è conseguita la contrazione della produzione, del commercio locale, delle esportazioni e dell’occupazione. Tale peggioramento ha provocato il fallimento di alcune aziende e imprese, anche di consistenti dimensioni, determinando una situazione particolarmente favorevole per l’infiltrazione di organizzazioni delinquenziali, alla ricerca di attività da rilevare per riciclare e reinvestire i proventi illecitamente accumulati.

Si registra, infatti, la presenza di soggetti contigui alle organizzazioni delinquenziali di tipo mafioso, attratti, in particolare, dagli investimenti inerenti all’edilizia ed interessati all’usura, al riciclaggio di capitali illeciti ed ai reati riguardanti la Pubblica Amministrazione.

Pregresse indagini hanno documentato la capacità di infiltrazione, nel tessuto economico di questo comprensorio territoriale, di soggetti affiliati alla cosca dei “Tripodi”, costola della più famosa “Mancuso” di Limbadi (VV), operante a Vibo Valentia e con ramificazioni, oltre che a Verona e Padova, in Lombardia, Emilia Romagna e Lazio, e a quella dei “Piromalli”, attiva nella piana di Gioia Tauro.

È stato, inoltre, accertata la presenza di esponenti di spicco dei crotonesi “Papaniciari”, di soggetti riconducibili agli “Arena” di Isola di Capo Rizzuto (KR), ai “Grande-Aracri” di Cutro (KR), agli “Alvaro” di Sinopoli (RC), ai “Molè” e ai “Pesce” di Gioia Tauro (RC), ai “Cataldo” di Locri (RC).

Trascorse indagini hanno anche documentato l’operatività, nella zona del lago di Garda, di soggetti di origine campana dediti all’usura, praticata nei confronti di commercianti ed imprenditori dell’hinterland veronese. Inoltre, è emersa la loro propensione alla protezione dei congiunti dei latitanti ed il loro interessamento allo spaccio di sostanze stupefacenti.

La posizione strategica della provincia di Verona, situata nell’asse di collegamento tra l’Italia e l’Europa, rende il territorio uno dei centri nevralgici per il traffico di sostanze stupefacenti, provenienti dall’estero e destinato ad alimentare molteplici mercati nazionali.

Nello specifico settore, è stato documentato il significativo coinvolgimento di cittadini italiani, magrebini, albanesi, romeni e greci, anche in concorso tra loro.

In riferimento all’attività di contrasto al traffico ed allo spaccio di stupefacenti, nella provincia di Verona sono state eseguite 207 operazioni antidroga ed è stato sequestrato narcotico per un totale complessivo di kg. 629. Sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 272 persone14.

Alcuni soggetti, già appartenenti alla “Mala del Brenta”, si sono evidenziati per la consumazione di reati contro il patrimonio e illeciti afferenti agli stupefacenti.

Nell’ambito dell’attività predatoria, in particolare nelle rapine, sono risultati attivi soggetti romeni, albanesi, moldavi, serbi, ucraini, italiani e nomadi di etnia sinti. Inoltre, si segnalano anche sodalizi criminali del’Europa dell’Est che, unitamente a soggetti italiani, sono dediti anche ai furti di opere d’arte.

14 Dati forniti dalla DCSA.

Il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed il traffico di esseri umani è gestito da organizzazioni composte prevalentemente da moldavi e cinesi, ritenuti responsabili anche di possesso e fabbricazione di documenti falsi.

Questi ultimi, unitamente a soggetti di etnia albanese, gestiscono lo sfruttamento della prostituzione di connazionali, spesso clandestini, e l’introduzione e commercializzazione nel territorio nazionale di merce contraffatta e non conforme agli standard di sicurezza europei.

Si riscontra, inoltre, il fenomeno dei furti di rame ad opera di cittadini dell’est Europa, soprattutto di origine romena.

Il territorio provinciale è stato anche interessato da reati di natura ambientale15.

15 Il 23 maggio 2015 la Polizia di Stato ha deferito diciotto persone poiché responsabili di gestione di rifiuti non

autorizzata. L’inchiesta ha interessato aziende, ubicate nella provincia di Verona ed in Calabria, che operano nello smaltimento dei rifiuti che, illecitamente, utilizzavano ditte di trasporto e movimento terra compiacenti che smaltivano scarti industriali realizzando, di fatto, discariche non autorizzate. Le attività di sondaggio e campionamento del terreno hanno permesso di individuare l'interramento sistematico di rifiuti di natura industriale, quali materiale di demolizione contaminati da amianto, fanghi e terreni di natura industriale contaminati da idrocarburi e prodotti chimici.

PRINCIPALI OPERAZIONI DI POLIZIA

2 febbraio 2016 - Verona - La Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino romeno per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Contestualmente venivano sequestrati kg. 3,600 circa di sostanza stupefacente (tipo hashish).

29 febbraio 2016 - Verona - La Polizia di Stato ha arrestato un cittadino marocchino, responsabile del reato di traffico di stupefacenti. Nel corso di un controllo su un autocarro sono stati rinvenuti e sequestrati kg. 107,585 di sostanza stupefacente del tipo hashish, confezionato in 12 involucri avvolti da nastro adesivo.

9 marzo 2016 - Verona - La Polizia di Stato ha tratto in arresto 2 cittadini albanesi, trovati in possesso di kg. 4,063 di cocaina, euro 110.050 e di una pistola marca Glock.

15 marzo/11 maggio 2016 - Verona - La Polizia di Stato, Polizia Moldava e l’Arma dei Carabinieri, a seguito di attività investigativa congiunta, ha eseguito un fermo di polizia giudiziaria nei confronti di 16 soggetti (di cui 12 moldavi, 1 ucraino, 2 italiani e 1 russo), ritenuti responsabili del reato di rapina e trafugamento di opere d’arte.

3 maggio 2016 - Verona - La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 1 serbo e 7 italiani, tutti indiziati di furto e ricettazione, 4 soggetti anche per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio.

9 giugno 2016 – Verona, Varese, Reggio Emilia e Crotone - La Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione “Premium Deal”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti 7 calabresi, dimoranti nella provincia di Verona, ritenuti responsabili di episodi estorsivi a danno di piccoli imprenditori. Sono stati inoltre sottoposti a sequestro una società e relativo patrimonio aziendale, beni mobili e disponibilità finanziarie, per un valore di circa 2.400.000 euro. L’attività ha anche consentito di denunciare 25 persone ritenute responsabili, a vario titolo, del reato di associazione per delinquere, estorsione, truffa, riciclaggio, esercizio abusivo dell’attività finanziaria e trasferimento fraudolento di valori.

20 luglio 2016 - Verona - La Polizia di Stato ha tratto in arresto 2 soggetti per rapina aggravata, consumata in danno di farmacia. Le successive attività investigative hanno consentito di attribuire, agli arrestati, ulteriori 8 rapine, consumate dall'inizio del 2016 in altrettante farmacie del capoluogo.

8 ottobre 2016 - Verona - La Polizia di Stato ha tratto in arresto 3 cittadini serbi, ritenuti responsabili di una rapina consumata in pregiudizio di due cittadini tedeschi, rappresentanti di diamanti.

16 novembre 2016 – Verona, Prato, Pistoia, Firenze, Mantova - La Guardia di Finanza, a conclusione dell’operazione “Colletti Bianchi”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 34 soggetti e 114 provvedimenti di perquisizione emessi nei confronti di altri 83 soggetti (13 italiani e 70 cinesi) tutti indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere, truffa aggravata, falso e violazione alla normativa sul rilascio ed il rinnovo del permesso di soggiorno, oltre alle violazioni in materia di immigrazione clandestina. L’attività disvelava l’esistenza di due distinte associazioni per delinquere, riconducibili ad altrettanti studi di consulenza, il primo con sedi in Prato e Pistoia, il secondo con sedi in Verona ed altre città del Centro-nord dell’Italia, dediti a favorire la permanenza illegale di un numero considerevole di cittadini cinesi sul territorio dello Stato

30 dicembre 2016 - Verona - La Guardia di Finanza ha tratto in arresto 2 soggetti di nazionalità greca per il reato di traffico di sostanze stupefacenti, con relativo sequestro di circa 5 kg. di cocaina.

PROVINCIA DI VICENZA

La provincia di Vicenza è caratterizzata da una florida condizione economica, basata sulla lavorazione dell’oro, delle pelli e dei tessuti, nonché sulla presenza di attività turistico-ricettive.

Il territorio non appare interessato dalla presenza stabile della criminalità organizzata di tipo mafioso, tuttavia le attività investigative hanno documentato, nel tempo, la capacità di infiltrazione nel territorio di soggetti riconducibili ad organizzazioni criminali campane, riconducibili al clan camorristico “D’Alessandro”, e calabresi, vicini alla cosca dei “De Stefano”, questi ultimi principalmente interessati al settore immobiliare e delle costruzioni. Si evidenzia, inoltre, la presenza di soggetti, a vario titolo legati alla criminalità organizzata palermitana, soprattutto in relazione a fenomeni di riciclaggio e/o reimpiego di risorse finanziarie.

Il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti è gestito principalmente da gruppi composti da romeni, albanesi, algerini, marocchini, nigeriani e tunisini, i quali operano anche in collaborazione con italiani.

In riferimento all’attività di contrasto a tale delittuosità, nella provincia di Vicenza sono state eseguite 129 operazioni antidroga ed è stato sequestrato narcotico per un totale complessivo di kg. 110 circa. Sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 177 persone16.

Con riguardo ai reati predatori, si sono rilevate aggregazioni criminali composte da cittadini rom di nazionalità italiana, serbi, marocchina, croati e italiani, dediti alla commissione di rapine17, furti in abitazione ed in danno di esercizi commerciali.

Cittadini di origine cinese si sono resi responsabili di sfruttamento “in nero” di propri connazionali, spesso non in regola con il permesso di soggiorno, nonché di introdurre nel nostro territorio e commercializzare merce contraffatta ovvero non conforme agli standard di sicurezza previsti dalla normativa europea.

16 Dati forniti dalla DCSA. 17 Il 3 febbraio 2015, a Ponte di Nanto (VI), un commando di 6 persone tentava di rapinare una gioielleria ivi

ubicata. Il dipendente di un distributore di carburante, adiacente all’attività commerciale, interveniva con la propria arma lunga, regolarmente denunciata, e nel conflitto a fuoco che ne scaturiva rimaneva ucciso un rapinatore. Il deceduto risultava essere un rom di nazionalità italiana. Nel prosieguo delle indagini il successivo 7 agosto, militari dell’Arma dei Carabinieri eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un giostraio italiano, componente del citato commando, ritenuto responsabile, in concorso, di tentata rapina, tentato omicidio e detenzione e porto illegale di arma da sparo. Il 13 febbraio 2016, nell’ambito della medesima indagine, sono stati deferiti, in stato di libertà, altri due giostrai di nazionalità italiana, responsabili dei medesimi reati.

PRINCIPALI OPERAZIONI DI POLIZIA

7 gennaio 2016 - Vicenza - La Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino marocchino responsabile di rapina aggravata e furto. Contestualmente veniva denunciato per i medesimi reati un cittadino tunisino.

15 gennaio 2016 – Vicenza, Reggio Emilia, Parma, Cremona e Crotone - La Guardia di Finanza, nell’ambito dell’operazione “Demetra II”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 1 soggetto italiano, responsabile di usura, reimpiego di denaro di provenienza illecita e frode fiscale, nonché al sequestro preventivo finalizzato alla confisca di 5 società e relativo patrimonio aziendale, 28 immobili e 2 veicoli per un valore di circa 15.000.000 di euro. L’indagato era organico ad un’organizzazione con base a Reggio Emilia e ramificazioni in Lombardia e Veneto.

24 gennaio 2016 - Vicenza - La Polizia di Stato ha proceduto al fermo di 2 cittadini serbi, gravemente indiziati del furto di diamanti, per un valore di oltre un milione di euro, consumato nel corso della locale fiera internazionale dell’oro in danno di una ditta di preziosi.

22 febbraio 2016 - Vicenza - La Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino italiano per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente con contestuale sequestro di 320 gr. di droga.

3 marzo 2016 - Vicenza - La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 2 soggetti di nazionalità italiana responsabili, in concorso, di rapina. L’attività investigativa è connessa a pregressa indagine intrapresa nei confronti di appartenenti al clan camorristico “D’Alessandro”, relativa ad episodi estorsivi in danno di imprenditori.

27 marzo 2016 - Lonigo (VI) - La Guardia di Finanza, nel corso di un’indagine rivolta al contrasto del traffico e spaccio di stupefacenti ad opera di un gruppo criminale composto prevalentemente da soggetti albanesi, radicati nelle province di Padova, Venezia e Vicenza, ha sequestrato 3,7 kg. di cocaina, traendo in arresto un cittadino svizzero di origine kosovara.

22 aprile 2016 - Vicenza - La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino nigeriano responsabile di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Contestualmente venivano sequestrati 200 gr. di sostanza stupefacente e la somma di 3.000 euro in contanti.

2 maggio 2016 - Vicenza - La Polizia di Stato, nell’ambito dell’operazione “Green Finger”, ha tratto in arrestato un cittadino italiano poiché trovato in possesso di kg. 110 di sostanza stupefacente, tipo hashish.

6 giugno 2016 – Vicenza, Varese e Torino - La Guardia di Finanza ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 cittadini nigeriani ritenuti responsabili di traffico di sostanze stupefacenti poiché avevano organizzato l’importazione di 1,2 kg. di eroina, occultata all’interno delle cavità addominali di una cittadina nigeriana, tratta in arresto presso lo scalo aeroportuale di Malpensa nel mese di maggio 2016.

9 novembre 2016 – Vicenza, Palazzolo sull’Oglio (BS) - La Guardia di Finanza, nell’ambito dell’operazione “Slash”, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 soggetti (3 tunisini, 2 algerini, 1 marocchino e 1 italiano) responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività di indagine ha permesso, tra l’altro, di accertare oltre 900 episodi di spaccio, con la relativa movimentazione di oltre 4 kg. di cocaina, eroina e hashish.