RELAZIONE GEOLOGICA - Demos Data

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COMUNE DI VENEGONO INFERIORE (VA)

VIA FRATELLI KENNEDY, 7 Foglio n. 9 - Mappali n. 589, 2022, 3296, 3794

RELAZIONE GEOLOGICA

COMMITTENTE

IMMOBILIARE AGIGRA S.r.l.

28 Gennaio 2019

Tecnico: Dott. Geol. Giuseppe Calloni

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Caratterizzazione Simica

Comune di Venegono Inferiore (VA) – Via Fratelli Kennedy, 7

Foglio n. 9 – Mappali n. 589, 2022, 3296, 3794

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1.� PREMESSA��

2.� INQUADRAMENTO TERRITORIALE��

3.1 CONTESTO MORFOLOGICO��

3.2 CONTESTO GEOLOGICO��

3.3 CONTESTO PEDOLOGICO��

3.4 PERMEABILITÀ SUPERFICIALE��

3.5 CONTESTO IDROLOGICO��

3.6 CONTESTO IDROGEOLOGICO��

3.� INQUADRAMENTO LOCALE��

4.� VULNERABILITÀ ACQUIFERO��

5.� CONCLUSIONI��

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Caratterizzazione Sismica



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1. PREMESSA

Il presente documento è emesso a supporto della pratica edilizia relativa all’area di via Fratelli

Kennedy, 7 - Comune di Venegono Inferiore (VA), ove programmata la riqualificazione di

un’area con la realizzazione di edifici a destinazione commerciale.

Il documento prende in considerazione i caratteri geologici del contesto, accertando la

compatibilità dell’opera con le risorse del territorio.

2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Il Comune di Venegono Inferiore si colloca lungo la direttrice che collega il sistema lineare del

Sempione con Varese, lungo la valle fluviale dell’Olona.

Il territorio comunale si estende per una superficie di circa 5,77 kmq, compresa tra quote

altimetriche di 300 e 380 m. s.l.m. A Nord confina con il comune di Venegono Superiore, a

Nord-Est con i comuni di Binago (CO) e Castelnuovo Bozzente (CO), a Sud e ad Est con il

comune di Tradate, a Sud-Ovest con il comune di Lonate Ceppino ed a Ovest con i comuni di

Gornate Olona e Castiglione Olona. Il Comune ha una popolazione di 6.335 abitanti al gennaio

2008.

A livello di rete ecologica l’area comunale è in una porzione di collegamento tra il Parco della

Valle del Ticino e la fascia collinare varesotta. La fitta rete di infrastrutture rende questa fascia

di transizione alquanto frammentata, in cui l’elemento di maggior importanza è dato dal Parco

della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, che include la parte orientale del Comune.

3.1 Contesto morfologico

Il territorio è costituito da porzioni pianeggianti e collinari, caratterizzate dalla presenza di

depressioni vallive più o meno pronunciate. La maggior parte dell’area è data da terrazzamenti

antichi, intermedi e fluviali; la parte occidentale è inclusa nella formazione dell’alta pianura.

Venegono Inferiore si posiziona nella media pianura terrazzata lombarda, tra la pianura

alluvionale principale ed i primi rilievi prealpini, con differenti caratteristiche geomorfologiche:

• Terrazzo Ferrettizzato Nella porzione orientale è presente il Pianalto di Tradate -

Appiano Gentile, costituito dalla parte terrazzata più elevata ed antica. Sono presenti




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pronunciate incisioni date dai corsi d’acqua e suoli a “ferretto”, ossia livelli superficiali

intensamente alterati.

• Incisioni vallive principali Costituite principalmente dagli alvei del fontanile di Tradate,

dai torrenti S. Michele e dei Ronchi, dalla valle di Somadeo. Il tracciato del torrente S.

Michele risulta fortemente antropizzato soprattutto in corrispondenza dell'area urbana.

La valle di Somadeo, ad occidente del territorio comunale, presenta ripide scarpate con

direzione NNE-SSO. Il percorso del Fontanile di Tradate e dei suoi affluenti determina

piccole valli profondamente incise nei materiali del pianalto ferrettizzato. Nel tratto

terminale, allo sbocco con le piane fluvioglaciali, gli alvei del Fontanile di Tradate e del

torrente dei Ronchi mostrano un profilo in generale poco attivo e poco accentuato.

• Piana Fluvioglaciale Presenta dislivelli minimi ed è localizzata nel settore centrale

del Comune, separando il citato pianalto dal livello principale della pianura.

• Livello Principale della Pianura Anch’esso con limitati dislivelli, si localizza nella

parte occidentale.

3.2 Contesto geologico

I depositi prevalenti sono quaternari di origine fluvioglaciale e fluviale; al di sotto dei depositi più

antichi si riscontra il substrato roccioso dato dalla Formazione della Gonfolite, affiorante nei

primi rilievi prossimi alla città di Como. Localmente il sottosuolo presenta differenti peculiarità;

tra i depositi affioranti a livello comunale, dal più antico al più recente si susseguono:

• I depositi dati dal fluvioglaciale più antico, localizzati in corrispondenza del terrazzo

orientale e costituiti da ghiaia limosa e argillosa, con il livello superficiale fortemente

alterato in “ferretto”.

• I depositi del fluvioglaciale intermedio si riscontrano nella porzione centrale del territorio

comunale e sono costituiti da sabbie ghiaiose e argillose. L’alterazione in ferretto è di

spessore contenuta.

• I depositi del fluvioglaciale nel settore occidentale costituiscono il livello principale della

pianura e sono formati da ghiaie più o meno sabbiose.

• I depositi più recenti ed attuali sono costituiti dai materiali sabbioso-ghiaiosi di

deposizione degli alvei, dei paleoalvei e del fondovalle.




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3.3 Contesto pedologico

Le caratteristiche del primo sottosuolo del territorio comunale è legato essenzialmente a tre

sistemi evolutivi:

• Un sistema a terrazzi subpianeggianti, rilevati rispetto al livello fondamentale della

pianura, comprendente:

� I suoli del pianalto maggiormente rilevato rispetto alle altre superfici terrazzate,

costituiti da materiali fluvioglaciali grossolani molto alterati; dalla granulometria

prevalentemente medio-fine, con drenaggio mediocre per la formazione di falde

sospese.

� I suoli dei terrazzi in posizione intermedia tra il pianalto ed il livello fondamentale

della pianura, costituiti da granulometrie medie e buon drenaggio.

• Un sistema di piana fluvioglaciale costituente il livello fondamentale della pianura, dato

da materiali fluvioglaciali non alterati, con tessitura moderatamente grossolana nel livello

superficiale passante a grossolana in profondità, dal drenaggio buono.

• Un sistema legato alla sedimentazione alluvionale in corrispondenza dei piani di

divagazione dei corsi d'acqua attuali e fossili. Le superfici sono terrazzate e delimitate

da scarpate d’erosione ed i suoli sono costituiti da granulometrie fini per la porzione più

superficiale passante a grossolane con la profondità.

3.4 Permeabilità superficiale

La classificazione dei terreni in base alla propria permeabilità superficiale è data correlando la

capacità del terreno stesso di drenare le acque superficiali con la permeabilità verticale del

substrato pedogenetico. Il primo sottosuolo del territorio comunale pertanto si può classificare in

differenti subaree a caratteristiche omologhe:

• L’area a Est e Nord-Est del territorio comunale, in corrispondenza dei terrazzi

fluvioglaciali, superficialmente contraddistinte da ghiaia limosa e argillosa fortemente

ferrettizzata. Tale area ha una bassa capacità di permeabilità superficiale.

• L’area del settore centrale del territorio comunale, in corrispondenza dei depositi

fluvioglaciali solo debolmente alterati in superficie, con buone capacità di permeabilità




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superficiale.

• L’area della porzione occidentale del Comune data da depositi fluvioglaciali e la

porzione in corrispondenza delle aree alluvionali torrentizie; i primi con una buona

permeabilità, i secondi con una capacità decisamente elevata.

3.5 Contesto idrologico

Nel territorio comunale il percorso del Torrente S. Michele è fortemente antropizzato, al fine di

evitare fenomeni di esondazione in corrispondenza dell'area urbana. Il tracciato è privo di

affluenti, debolmente meandriforme e poco inciso nella pianura, con assenza di terrazzamenti.

Il Fontanile di Tradate ed affluenti scorrono in parte in corrispondenza del pianalto “a ferretto”,

dove è riscontrabile un certo grado di erosione spondale, con valli incise e ripide, significativo di

una buona attività. Il passaggio alla piana fluvioglaciale avviene in modo improvviso e differente

è anche l’alveo a profilo concavo, segno di attività meno incisiva.

La Valle di Somadeo, al confine occidentale del territorio comunale, è caratterizzata da ripide

scarpate di depositi ghiaioso – sabbiosi localmente cementati, aventi direzione NNE-SSO e

parallele all'area alluvionale dell'Olona.

3.6 Contesto idrogeologico

In corrispondenza delle aree terrazzate, data la presenza di depositi limoso-argillosi, si

riscontrano localmente alcune falde sospese a pochi metri di profondità, in genere scarsamente

produttive ed a forte variabilità stagionale. Più in profondità rispetto a queste falde sospese, in

corrispondenza dei depositi a conglomerati o di ghiaie sabbiose, è riscontrabile l’acquifero

freatico.

In corrispondenza delle aree sottese alla piana fluvioglaciale, i depositi superficiali e fino a circa

50-60 m da piano campagna presentano una stratigrafia data da granulometrie eterogenee

sabbioso-ghiaiose, intercalate a lenti più fini di scarsa continuità verticale ed orizzontale. Tali

depositi sono sede dell’acquifero superficiale freatico. Il limite di base di questo acquifero è dato

dal passaggio a depositi sabbioso ghiaiosi intercalati ad orizzonti metrici più fini aventi discreta

continuità laterale ed in grado di creare livelli acquiferi semiconfinati. A sua volta il limite di base

dell’acquifero semiconfinato è posizionabile a circa 150 m di profondità.




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L’andamento generale di deflusso della falda freatica sottesa al Territorio comunale ha

direzione Nord Est - Sud Ovest, con un gradiente medio di circa 1.5 - 1.8%.

3. INQUADRAMENTO LOCALE

� Il lotto ha ingresso da via Kennedy 7, Comune di Venegono Inferiore (VA), in un

contesto periferico prevalentemente commerciale, alla quota assoluta di circa 304 m s.l.m.�

� Il comparto in esame è cartografato come incluso in depositi fluvioglaiali (Wurm),

costituito da sabbia fine e media ghiaiosa e limosa, dalla permeabilità superficiale elevata.

� Nell’intorno non sono stati riscontrati fenomeni geologici accelerati in atto e non

sono stati rilevati nelle immediate vicinanze elementi geomorfologici tali da poter lasciar

supporre rapide evoluzioni dell’attuale assetto territoriale. Pertanto l’area può essere

considerata stabile, con l’intervento in progetto che non modificherà la situazione favorevole.

� In relazione al documento di pianificazione territoriale comunale, l’area è inclusa in

classe di fattibilità geologica “2b - fattibilità con modeste limitazioni”. In questa classe ricadono

le aree nelle quali sono state rilevate puntuali o ridotte condizioni limitative alla destinazione

d'uso dei terreni, in riferimento a condizioni da mediocri a discrete di capacità portante.

� Il contesto è tale da supporre l’esclusione del sito dalle dinamiche idrologiche

superficiali.

� La falda sottesa all’area è di tipo freatico, presente alla quota di circa 270 m s.l.m. e

soggiacenza di circa 34 m da p.c. I dati sono ricavati dalle tavole del documento di

pianificazione territoriale Comunale del 2007. Pur non essendo dati aggiornati al recente,

l’ordine di grandezza è tale da escludere interferenze con le opere in progetto.

� La proprietà non è inclusa in aree di salvaguardia di pozzi comunali ad uso

idropotabile.

� Con riferimento alla D.G.R. X/2129 dell’11 luglio 2014 “Aggiornamento delle zone

sismiche in Regione Lombardia (l.r. 1/2000, art. 3, c. 108, lett. D), il territorio comunale di

Venegono Inferiore è incluso in “zona sismica 4”. In relazione alla cartografia di supporto

urbanistico l’area d’indagine è classificata scenario di pericolosità sismica locale Z4a,

caratterizzata da depositi fluviali e fluvioglaciali granulari e/o coesivi.




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4. VULNERABILITÀ ACQUIFERO

Il grado di vulnerabilità dell’acquifero, rapportato alla scarsa protezione litologica superficiale ed

alla soggiacenza, risulta elevato.

Allo stato attuale l’area è destinata all’uso commerciale. Sono da prevedersi adeguate opere di

regimazione delle acque reflue in ottemperanza al R.R. n.3 del 24/03/2006 - Disciplina e regime

autorizzatorio degli scarichi di acque reflue e del R.R. n. 7/2017 – Criteri e metodi per il rispetto

del principio di invarianza idraulica.

5. CONCLUSIONI

L’intervento in progetto prevede la riqualificazione dell’area con la realizzazione di edifici ad uso

commerciale.

Dal punto di vista geologico, secondo quanto rilevato e dai dati a disposizione, l'area indagata

non presenta fenomeni accelerati in atto e non si sono riscontrati nelle immediate vicinanze

elementi tali da lasciar supporre rapide evoluzioni dell'attuale assetto territoriale. Il sito pertanto

può essere considerato stabile e sottoposto alla naturale fase di evoluzione delle superfici

topografiche. L'intervento in progetto non altererà tale favorevole situazione.

Per garantire la massima efficienza esecutiva delle opere sarà inoltre opportuno rispettare le

seguenti ulteriori prescrizioni particolari:

• Per eventuali scavi a cielo aperto si consiglia di realizzare gli interventi con la massima

rapidità in periodi contrassegnati da scarsi apporti idrici, al fine di evitare il fastidioso

rammollimento dei terreni; in tal caso sarà opportuno riparare gli scavi dall'azione delle

acque meteoriche, apponendo teli impermeabili.

• Qualora si evidenzi filtrazione di acque sulle pareti di scavo dovrà prevedersi il sostegno

degli scavi, per non perdere la relativa stabilità dei fronti stessi.

• Nell'esecuzione degli scavi andrà previsto l’eventuale sostegno dei fronti,

particolarmente ove sia necessario approfondirsi oltre profondità critiche, soprattutto se

in fregio a fondazioni di edifici esistenti, strade, etc.




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• Nei lavori di sbancamento eseguiti senza l'impiego di escavatori meccanici, le pareti dei

fronti di attacco devono avere una inclinazione o un tracciato tali, in relazione alla natura

del terreno, da impedire franamenti. Quando la parete del fronte di attacco supera

l'altezza di 1,5 m e' vietato il sistema di scavo manuale per scalzamento alla base e

conseguente franamento della parete.

• Quando per la particolare natura del terreno o per causa di piogge, di filtrazione, di gelo

o disgelo, o per altri motivi, siano da temere frane o scoscendimenti, si deve provvedere

all'armatura o al consolidamento del terreno.

• Nelle opere di scavo, qualora la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di

stabilita', anche in relazione alla pendenza delle pareti, si deve provvedere

all’applicazione delle necessarie armature di sostegno.

• È vietato costituire depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Qualora tali depositi

siano necessari per le condizioni del lavoro, si deve provvedere alle necessarie

puntellature.

Relazione Geologica



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ALLEGATI

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RAPPORTO D’INDAGINE DIRETTA

e considerazioni geologico-tecniche

COMMITTENTE


28 Gennaio 2019


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Rapporto d’Indagine Diretta e Considerazioni Geologico-Tecniche

Comune di Venegono Inferiore (VA) – Via Kennedy, 7


SOMMARIO

1. PREMESSA .............................................................................................................................. 3

2. CARATTERIZZAZIONE LITOTECNICA DEL SITO ....................................................................... 3

2.1 METODOLOGIA DELLE INDAGINI DIRETTE ..................................................................... 3

2.2 RISULTANZE DELLE INDAGINI DIRETTE ........................................................................ 3

3. PARAMETRI GEOLOGICO-TECNICI .......................................................................................... 7

4. VERIFICA AGLI STATI LIMITE ................................................................................................... 9

4.1 PARAMETRI DI CALCOLO .......................................................................................... 9

4.2 CARICHI AMMISSIBILI ............................................................................................ 10

4.3 FATTORI CORRETTIVI SISMICI .................................................................................. 10

4.4 CEDIMENTI .......................................................................................................... 11

5. IPOTESI EDIFICATORIE.......................................................................................................... 12

5.1 CAPACITÀ PORTANTE TERRENI - PLINTI..................................................................... 12

5.2 CEDIMENTI .......................................................................................................... 13




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1. PREMESSA




La relazione è una parametrizzazione delle caratteristiche del terreno con valutazioni geologico-

tecniche.

2. CARATTERIZZAZIONE LITOTECNICA DEL SITO

Per la valutazione delle caratteristiche del sottosuolo si è presa in considerazione una

campagna d’indagine, diretta, eseguita in corrispondenza dell’appoggio alle strutture.

Qualora nel corso dell’intervento si dovessero riscontrare condizioni del sottosuolo differenti da

quelle parametrizzate, saranno da rivalutare le considerazioni tecniche.

2.1 Metodologia delle indagini dirette

Le prove penetrometriche dinamiche consentono di ottenere dei valori qualitativi di resistenza

del suolo da una prova di penetrazione standard.

Per lo svolgimento delle prove è stato utilizzato un penetrometro superpesante TG 63-100

Pagani, in grado di infiggere, tramite massa battente di 63,5 kg, una batteria di aste aventi

ciascuna Ø = 32 mm, lunghezza 1.000 mm e peso 6,2 kg.

Il numero di colpi registrato (Nscpt) per ottenere l’infissione delle aste di un tratto di lunghezza

prefissata (20 cm) può essere correlato alle proprietà litotecniche dei terreni indagati.

2.2 Risultanze delle indagini dirette

Le prove sono state eseguite in relazione agli spazi disponibili e spinte a profondità significativa

oppure al raggiungimento del rifiuto alla penetrazione. Con le indagini sono stati rilevati livelli a

comportamento frizionale, passanti da poco addensati a maggiormente addensati con la

profondità.




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Prova penetrometrica dinamica DIN 1

Profondità Media Nscpt Interpretazione litologica

da m (da p.c.)

a m (da p.c.)

0 4,6 3 Sabbie e ghiaie in matrice limosa Scarsamente addensate

4,6 5,6 7 Sabbie e ghiaie in matrice limosa Discretamente addensate

5,6 7,8 17 Livelli di sabbie grossolane e ghiaie in matrice sabbiosa, con ciottoli Addensati



da m (da p.c.)

a m (da p.c.)


4,0 4,2 Rifiuto alla penetrazione




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da m (da p.c.)

a m (da p.c.)

0 1,4 16 Sabbie e ghiaie grossolane Addensate

1,4 3,6 3 Sabbie e ghiaie in matrice limosa Scarsamente addensate




da m (da p.c.)

a m (da p.c.)







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da m (da p.c.)

a m (da p.c.)




3,4 Rifiuto alla penetrazione



da m (da p.c.)

a m (da p.c.)



Nel corso delle prove non sono stati riscontrati livelli saturi.




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3. PARAMETRI GEOLOGICO-TECNICI

Le prove geognostiche in sito hanno consentito d'identificare una sequenza con valori

geologico-tecnici caratteristici. Per valore caratteristico s'intende una stima cautelativa

all'interno del volume significativo di terreno del parametro che influenza l'insorgere dello stato

limite in considerazione.

Nelle valutazioni da svolgere per pervenire ad una scelta corretta dei valori caratteristici appare

giustificato, secondo il CSLP, il riferimento a valori prossimi ai valori medi quando nello stato

limite considerato è coinvolto un elevato volume di terreno, come nel caso di fondazioni

superficiali, con possibile compensazione delle eterogeneità o quando la struttura a contatto

con il terreno è dotata di rigidezza sufficiente a trasferire le azioni dalle zone meno resistenti a

quelle più resistenti.

In relazione all'opera in progetto si è optato per seguire le indicazioni suggerite dal CSLP ed

utilizzare in calcolistica i valori medi ottenuti dalle indagini dirette eseguite.

Relativamente all'attribuzione dei valori dei parametri geotecnici fondamentali ai terreni si fa

riferimento a dati dedotti dalla bibliografia tecnica (Colombo, 1975; Lancellotta, 1987; Terzaghi

Peck, 1967; Meyerhof, 1965; Muromachi, 1974; Shioi e Fukuni / RBS, 1982) espressi in medie

ponderate, nonché al supporto geologico al PGT vigente e ad esperienze personali condotte in

contesti confrontabili ed in zone limitrofe.

Livello medio Interpretazione litologica Angolo

d’attrito Peso di volume

1 Sabbie limoso ghiaiose Scarsamente addensate

26° 17,0 kN/m3

2 Livelli di sabbie grossolane e ghiaie in matrice sabbiosa, con ciottoli Addensati

31° 18,0 kN/m3




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Nel complesso le prove hanno evidenziato un sottosuolo costituito da terreni granulari,

passante con la profondità a livelli maggiormente addensati.

I dati sono comunque interpretati da indagini puntuali e senza il campionamento di terreni.

Nella porzione settentrionale, ove eseguita la prova penetrometrica DIN1, è stato riscontrato un

terreno le cui caratteristiche vanno a migliorare ad una profondità maggiore rispetto a quanto

rilevato nella media delle restanti postazioni d’indagine.

Nel presente documento si considereranno comunque i valori medi d’indagine, in un’ottica

statistica; si reputa comunque doveroso un approfondimento sulle effettive condizioni del

sottosuolo all’intorno della postazione DIN1, in fase di scavo o preliminare allo stesso.




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4. VERIFICA AGLI STATI LIMITE

4.1 Parametri di calcolo

Lo stato limite è una condizione superata la quale l’opera non soddisfa più le esigenze per le

quali è stata progettata; la sicurezza nei confronti degli stati limite ultimi (SLU) corrisponde alla

capacità di evitare crolli e dissesti gravi che possano compromettere l’incolumità delle persone

o comportare la perdita di beni.

Per le verifiche nei confronti degli SLU strutturali e geotecnici la normativa di riferimento

prevede che le verifiche nei confronti dello SLU vengano svolte seguendo l’Approccio 2:

Combinazione A1+M1+R3

Dove:

A1 indica i set dei coefficienti di sicurezza parziali definiti per le azioni

Azione Coefficiente (γ f ) A1

Carichi permanenti Favorevoli γ G1 1 Carichi permanenti Sfavorevoli γ G1 1,3 Carichi permanenti non strutturali

Favorevoli γ G2 0

Carichi permanenti non strutturali

Sfavorevoli γ G2 1,5

Carichi variabili Favorevoli γ Q1 0 Carichi variabili Sfavorevoli γ Q2 1,5

M1 indica i set dei coefficienti di sicurezza parziali definiti per i parametri geotecnici

Parametro Coefficiente M1

Tangente dell'angolo di resistenza al taglio γ ϕ' 1 Coesione efficace γ c' 1 Resistenza non drenata γ cu 1 Peso dell'unità di volume γ γ 1

R3 indica il coefficiente di sicurezza parziale definito per le resistenze

Verifica Coefficiente parziale R3

Capacità portante 2,3




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Per quanto descritto, il coefficiente A1 sarà moltiplicatore dei carichi; il coefficiente M1, pari

all’unità, non modificherà i parametri geotecnici dei terreni; il coefficiente di sicurezza parziale

delle capacità portanti è pari a 2,3.

4.2 Carichi ammissibili

Le valutazioni sulla portata limite sono eseguite con il metodo proposto da Brinch - Hansen

(1970) che esprime:

qlim

= c Nc s

c d

c ic b

c g

c + q’ N

q s

q d

q iq b

q g

q + ½ γ B N

γ sγ dγ iγ bγ gγ

dove:

c coesione del terreno

q’ tensione efficace nel terreno

B larghezza della fondazione

γ densità del terreno

Nc , N

q , N

γ fattori di capacità portante dipendenti dall'angolo di attrito ϕ'

sc , s

q , s

γ fattori di forma della fondazione

dc , d

q , d

γ fattori dipendenti dalla profondità del piano di posa

ic , i

q , iγ

fattori correttivi dipendenti dall'inclinazione del carico

bc , b

q , b

γ fattori correttivi dipendenti dall'inclinazione della base della fondazione

gc , g

q , g

γ fattori correttivi dipendenti dall'inclinazione del piano campagna

4.3 Fattori correttivi sismici

Per tener conto degli effetti indotti dal sisma sulla determinazione della portata limite sono

introdotti il coefficiente cinematico khk ed il coefficiente inerziale khi.

Nella formula trinomia il coefficiente cinematico influenza i fattori correttivi di Paolucci & Pecker

(1997). Il coefficiente inerziale d’altra parte influenza la formula trinomia aggiungendo al carico

dell’opera una componente orizzontale proporzionale al carico verticale.

In relazione alla zona ed alle caratteristiche dell’opera si considerino i parametri sismici:

kh = 0,015 e khi = 0,008.




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4.4 Cedimenti

Il cedimento verticale St di un terreno sottoposto ad un carico dato da fondazione è costituito da

un cedimento immediato Si ed un cedimento lento Sc: St = Si + Sc.

Il primo (Si) avviene immediatamente dopo l’applicazione del carico e all’inizio possiede una

componente elastica reversibile. Il secondo (Sc) è dovuto invece al fenomeno della

consolidazione, ossia alla variazione nel tempo dell’indica dei vuoti.

Per la valutazione dei cedimenti si considera il metodo statistico di Burland e Burbridge (1985):

S = f

s · fH

· ft · [ δ’

vo · B0,7 ·

Ic / 3 + (q’ - δ

vo) · B0,7 ·

Ic ]

dove

q’ pressione efficace.

δ’vo tensione efficace agente sul piano di posa.

B larghezza della fondazione.

Ic indice di compressibilità legato ai dati ottenuti con le prove penetrometriche

dinamiche.

fs fH

ft fattori correttivi dipendenti dalla forma, dallo spessore dello strato compressibile e

dalla componente viscosa dei cedimenti.

Il metodo si basa su natura statistica, si deve pertanto considerare la possibilità del 50% che i

dati ottenuti siano in realtà maggiori.

I cedimenti ottenuti sono calcolati come somma di quelli ottenuti istantaneamente e di quelli

ottenuti con il tempo, considerando il limite di riferimento a 30 anni.




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5. IPOTESI EDIFICATORIE

Terreni dalle buone caratteristiche geotecniche si hanno a partire dai livelli di sabbie e ghiaie

addensate, riscontrato dalla profondità di circa 4,0 m da piano campagna.

Si riportano alcune considerazioni di capacità portante, considerando differenti dimensioni di

plinti, con un rinterro utile di 1,5 m.

5.1 Capacità portante terreni - Plinti

Come parametri geotecnici caratteristici si stimano i medi rappresentativi delle prove:

Coesione terreno ……. 0 kPa

Angolo di attrito medio terreno ……. 31 °

Peso di volume terreno di fondazione … 18 kN/m3

Inclinazione piano d’appoggio ……. 0 °

Rinterro fondazione ……. 1,5 m

Eccentricità dei carichi (e) ……. 0 m

Inclinazione piano di posa ……. 0 °

Le verifiche analitiche sono sviluppate ammettendo una distribuzione verticale dei carichi su

terreni privi di coesione, a comportamento frizionale.

Portata ammissibile - Rd

[kPa]

Rinterro [m]

Larghezza fondazione [m]

Lunghezza fondazione [m]

Condizioni statiche

Condizioni dinamiche

1,5 2,5 2,5 > 200 > 200

1,5 3,0 3,0 > 200 > 200

1,5 3,5 3,5 > 200 > 200




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In relazione alle verifiche eseguite considerando l’Approccio 2 (A1+M1+R3), i carichi applicati

(Ed) avranno un fattore moltiplicativo A1 e dovranno essere inferiori alle portate ammissibili

calcolate (Rd): Ed ∙ A1 ≤ Rd

5.2 Cedimenti

Si sono calcolati i relativi cedimenti statici, imponendo ipotetici carichi di esercizio:

Cedimento [mm]

Rinterro [m]

Larghezza fondazione

[m]

Lunghezza fondazione

[m]

Carico imposto [t/mq]

S immediato S 30 anni

1,5 2,5 2,5 10 8,0 12,0

1,5 3,0 3,0 10 9,1 13,7

1,5 3,5 3,5 10 10,2 15,2

La teoria adottata associa una probabilità del 50% che i cedimenti possano in realtà essere

superiori. È comunque fatta salva la valutazione del progettista incaricato sulla stima dei

cedimenti ammissibili, in considerazione anche di teorie differenti e dei cedimenti differenziali.

Rapporto Indagini Dirette e considerazioni geologico-tecniche



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ALLEGATI

Ubicazione sito d'interesse

LEGENDA

DOCUMENTO: Rapporto d'Indagini Dirette e considerazioni geologico-tecniche

Dott. Geol. Giuseppe Calloni

Via Ronchè, 6 - Buscate (MI)

Mobile. 328 1795208 - Fax. 0331 1814601

e-mail. [email protected]

TECNICO:

DATA: 28/01/2019

SITO: Comune di Venegono Inferiore (VA) - Via Fratelli Kennedy, 7 / Foglio n. 9 Mappali n. 589, 2022, 3296, 3794

ALLEGATO 1

INQUADRAMENTO COROGRAFICO

DOCUMENTO: Rapporto d'Indagini Dirette e considerazioni geologico-tecniche



Mobile. 328 1795208 - Fax. 0331 1814601


TECNICO:

DATA: 28/01/2019


ALLEGATO 2

UBICAZIONE INDAGINI DIRETTE

Prova penetrometrica dinamica

LEGENDA

DIN 1

DIN 5

DIN 3

DIN 4

DIN 6 DIN 2

DIN 1

Rapporto Indagini Dirette e considerazioni geologico-tecniche



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ALLEGATO 3

TABULATI GRAFICI INDAGINI DIRETTE

INDAGINI SCPT

massa maglio 63,5 kgaltezza caduta maglio 75 cmaste Ø esterno = 32 mmlunghezza asta 1 m, passo 20 cmmassa asta 6,2 kgangolo di apertura della punta conica d’infissione: 60°

POSTAZIONE DIN 1 POSTAZIONE DIN 2 POSTAZIONE DIN 3 POSTAZIONE DIN 4 POSTAZIONE DIN 5 POSTAZIONE DIN 6n. colpi punta n. colpi punta n. colpi punta n. colpi punta n. colpi punta n. colpi punta

da a

0,0 0,2 3 12 21 14 33 40,2 0,4 3 10 30 9 21 40,4 0,6 2 6 17 12 9 30,6 0,8 3 3 14 7 9 20,8 1,0 3 4 11 4 7 21,0 1,2 5 4 9 2 5 21,2 1,4 4 2 11 1 3 21,4 1,6 3 1 6 7 2 31,6 1,8 1 1 4 6 1 51,8 2,0 1 2 3 2 3 32,0 2,2 1 2 3 3 2 32,2 2,4 5 5 2 2 3 12,4 2,6 8 3 2 1 3 22,6 2,8 3 1 2 1 8 22,8 3,0 3 1 3 1 8 13,0 3,2 2 2 4 2 22 23,2 3,4 2 2 4 1 25 33,4 3,6 1 2 6 4 16 33,6 3,8 2 5 10 10 18 103,8 4,0 4 6 7 16 22 154,0 4,2 2 Rifiuto 14 20 24 204,2 4,4 2 8 15 Rifiuto 154,4 4,6 2 10 18 124,6 4,8 6 10 21 144,8 5,0 7 16 18 155,0 5,2 9 27 16 165,2 5,4 5 19 14 125,4 5,6 8 23 14 135,6 5,8 11 24 12 215,8 6,0 14 25 13 256,0 6,2 24 31 14 266,2 6,4 22 30 286,4 6,6 16 32 326,6 6,8 126,8 7,0 107,0 7,2 277,2 7,4 167,4 7,6 397,6 7,8 Rifiuto7,8 8,0

LOCALITA'

DATA INDAGINI

VENEGONO INFERIORE (VA) - Via Kennedy, 710/01/2019

m da p.c.

Comune di Venegono Inferiore (VA) - Via Kennedy, 7

Foglio n. 9 - Mappali n. 589, 2022, 3296, 3794

0 5 10 15 20 25

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2,2

2,4

2,6

2,8

3,0

3,2

3,4

3,6

3,8

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7,6

7,8

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ITA'

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GRAFICO PROVA PENETROMETRICA DIN1



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CARATTERIZZAZIONE SISMICA

COMMITTENTE


28 Gennaio 2019


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Caratterizzazione Simica



SOMMARIO

1. PREMESSA .............................................................................................................................. 3

2. INQUADRAMENTO SISMICO .................................................................................................... 3

3. METODO DI CARATTERIZZAZIONE SISMICA DEL SITO ............................................................ 4

3.1 DESCRIZIONE DEL METODO M.A.S.W. ........................................................................ 4

3.2 STRUMENTAZIONE ED ACQUISIZIONE .......................................................................... 5

3.3 METODO DI ELABORAZIONE DATI ............................................................................... 5

4. RISULTANZE SISMICHE DEL SITO ........................................................................................... 6

4.1 CATEGORIA DI SUOLO ............................................................................................. 8

5. VALUTAZIONE DELLA SUSCETTIBILITÀ SISMICA .................................................................... 9

6. CARATTERISTICHE DELLE OPERE ........................................................................................ 14

7. INQUADRAMENTO SISMICO LOCALE .................................................................................... 14

7.1 VERIFICA ALLA LIQUEFAZIONE ................................................................................ 17




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1. PREMESSA




La relazione riporta un inquadramento dell’area ed un rapporto delle indagini sismiche condotte.

2. INQUADRAMENTO SISMICO

La pericolosità sismica di un territorio viene definita come la probabilità che in una data area ed

in un certo intervallo di tempo si verifichi un evento che superi una soglia d’intensità d’interesse.

Con l’emanazione dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri del 28/04/2006 –

“Criteri generali per l’individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l’aggiornamento

degli elenchi delle medesime zone”, sono stati approvati i criteri generali e la mappa di

pericolosità sismica di riferimento a scala nazionale, espressa in termini di accelerazione

massima del suolo ag, con probabilità del superamento del 10% in 50 anni, riferita ai suoli rigidi

caratterizzati da una velocità di propagazione delle onde sismiche di taglio Vs30 > 800 m/s.

Il territorio nazionale è suddiviso nelle seguenti zone:

Zona Accelerazione con probabilità di superamento pari a 10% in 50 anni (m/s)

1 0,25 < ag ≤ 0,35 g 2 0,15 < ag ≤ 0,25 g 3 0,05 < ag ≤ 0,15 g 4 ag ≤ 0,05 g

Il territorio comunale di Venegono Inferiore rientra in “zona sismica 4”.




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3. METODO DI CARATTERIZZAZIONE SISMICA DEL SITO

La ricostruzione del profilo sismico è stata realizzata con la metodologia M.A.S.W.; scopo

dell’indagine e quello di ricostruire, per l’area in oggetto, l’andamento della velocita delle onde

sismiche di taglio con la profondità (Vs-z).

Il modello sismico monodimensionale costituisce l’aspetto principale sia nella stima degli effetti

sismici di sito che nella definizione dell’azione sismica di progetto, in quanto consente di

conoscere l’incidenza delle locali condizioni stratigrafiche nella modifica della pericolosità

sismica di base (amplificazioni di natura litologica).

3.1 Descrizione del metodo M.A.S.W.

L’interesse verso i metodi di prospezione sismica che utilizzano le onde superficiali è dato dalla

necessità di identificare le caratteristiche dei terreni in condizioni dinamiche insieme al profilo

verticale della velocita delle onde di taglio Vs facendo ricorso a tecniche sostenibili e non

invasive. La recente Normativa sismica nazionale definisce la classificazione sismica del

sottosuolo in base al parametro Vseq. Tale parametro, che rappresenta la velocità equivalente

delle onde di taglio nei primi metri di sottosuolo, può essere calcolato facilmente una volta noti

gli spessori degli strati presenti in profondità e la velocità di propagazione delle onde S

all’interno di ogni strato.

La propagazione delle onde, nel caso di mezzi stratificati e trasversalmente isotropi, avviene in

maniera diversa rispetto al caso di mezzi omogenei; non esiste un’unica velocita ma ogni

frequenza è caratterizzata da una diversa velocità di propagazione a sua volta legata alle varie

lunghezze d’onda. Queste interessano il terreno e risultano influenzate dalle caratteristiche

elastiche, variabili con la profondità. Questo comportamento viene definito dispersione in

frequenza ed è fondamentale nello sviluppo dei metodi sismici che utilizzano le onde di

superficie. Le lunghezze d’onda maggiori corrispondono alle frequenze più basse e vanno ad

interessare il terreno più in profondità; al contrario le lunghezze d’onda più piccole, associate

alle frequenze più alte, rimangono nelle immediate vicinanze della superficie.

I metodi di prospezione sismica come M.A.S.W., che utilizzano le onde di superficie, si basano

su modelli fisico-matematici nei quali il sottosuolo viene schematizzato come una serie di strati




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sovrapposti con caratteristiche elastiche lineari, definendo per ogni strato i parametri

rappresentativi.

A partire dai parametri del sottosuolo è quindi possibile ricavare le proprietà dispersive delle

onde di Rayleigh. Nella prospezione invece a partire dalla curva di dispersione rilevata, si arriva

al modello di stratificazione del terreno con i relativi parametri meccanici e sismici.

3.2 Strumentazione ed acquisizione

L’attrezzatura utilizzata in campagna è costituita da un sismografo a 24 canali, 24 geofoni a

frequenza variabile e pari a 4,5 Hz, cavi con take-out, mazza e piastra di battuta. Il sismografo

ha possibilità di stack degli impulsi sismici, filtraggio digitale programmabile (per la riduzione dei

rumori) e guadagno verticale del segnale (in ampiezza) con sensibilità tra 1 e 100 decibel. La

registrazione dei dati in digitale, con formato in uscita pari a 24 bit, viene effettuata da pc.

L’indagine MASW realizzata lungo lo stendimento in oggetto ha previsto un punto di

energizzazione (andata) posizionato a 2,0 metri dal primo geofono.

L’acquisizione della velocità delle onde di taglio (Vs) avviene mediante energizzazione del

sottosuolo e registrazione degli arrivi delle onde rifrante in corrispondenza di geofoni verticali.

Questi sono stati disposti secondo un allineamento con interasse tra i geofoni di 2,0 metri, in

questo modo la base sismica ha avuto una lunghezza pari a 48 m.

3.3 Metodo di elaborazione dati

L’elaborazione dei dati sismici con metodo MASW è stata effettuata per mezzo del software

SWAN che, mediante la trasformata di Fourier, è in grado di fornire indicazioni sulla

suddivisione delle unità litologiche del sottosuolo con l’individuazione delle onde Vs.

È necessario sottolineare che l'interpretazione dei dati geofisici viene fatta nell'ipotesi che gli

strati del sottosuolo siano omogenei, orizzontali e con superfici di separazione piano parallele.

Nell'area indagata le condizioni sopra riportate sono rispettate quasi del tutto.

Si precisa inoltre come la valutazione delle velocità e degli spessori dei singoli strati viene

effettuata con un margine di incertezza, insita proprio nei metodi geofisici, che si aggira attorno

al 10-15 %.




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4. RISULTANZE SISMICHE DEL SITO

L’elaborazione dei sismogrammi ha consentito di estrapolare la trasformata di Fourier e da

questa risalire alla curva di dispersione che, confrontata mediante sovrapposizione con quella

teorica, consente di ottenere sia gli spessori dei vari strati che le rispettive velocità.

Dalla sovrapposizione della curva di dispersione si è ottenuta la ricostruzione del sottosuolo in

orizzonti aventi differenti spessori e valori di velocità come di seguito indicato:

Spessore

[ m ]

Profondità

[ m da p.c. ]

Vs

[ m/s ]

1,0 0,0-1,0 139

1,3 1,0-2,3 174

1,4 2,3-3,7 205

1,6 3,7-5,3 249

2,1 5,3-7,4 336

8,1 7,4-15,5 379

7,3 15,5-22,8 428

7,2 22,8-30,0 482




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A partire dal modello sismico monodimensionale riportato è possibile calcolare il valore delle

Vs-eq, che rappresenta la “velocita equivalente” di propagazione delle onde di taglio.

Per depositi con profondità H del substrato superiore a 30 m, la velocità equivalente delle onde

di taglio Vs-eq è definita dal parametro Vs30, ottenuto ponendo H=30 m e considerando le

proprietà degli strati di terreno fino a tale profondità.

Nel caso specifico, il terreno indagato presenta un valore di Vs-eq = Vs30 pari a 342 m/s riferito

all’attuale piano campagna.




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4.1 Categoria di suolo

Secondo lo schema presente nelle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. LL.PP. 17

Gennaio 2018) si possono distinguere differenti categorie di sottosuolo:

In riferimento al modello semplificato proposto dal D.M., l’andamento delle Vs/profondità con

valutazioni in sicurezza appare compatibile con una categoria di suolo di fondazione di tipo

C.




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5. VALUTAZIONE DELLA SUSCETTIBILITÀ SISMICA

Al fine di determinare i valori del Fattore di Amplificazione degli effetti litologici, sono stati

utilizzati i risultati emersi dall’esecuzione dello stendimento geofisico con metodo MASW,

confrontati con apposite schede messe a disposizione dalla Regione Lombardia. Si è calcolato

il valore di Fa da confrontare con i limiti di riferimento indicati.

Si individua la litologia prevalente del sito e da questo dato si sceglie la relativa scheda di

riferimento riportata nella D.G.R. IX/2616 del 30 Novembre 2011. Nello specifico la normativa

regionale riporta 6 tipi di schede litologiche:

• scheda per le litologie prevalentemente ghiaiose

• scheda per le litologie prevalentemente limoso-argillose (tipo 1 e tipo 2)

• scheda per le litologie prevalentemente limoso-sabbiose (tipo 1 e tipo 2)

• scheda per le litologie sabbiose (da utilizzarsi in zone di pianura)

Si riportano in un apposito diagramma i valori delle Vs relative ad ogni strato. Tale confronto

permette di verificare se si rientra o meno nel campo di validità della scheda di riferimento. I dati

ottenuti in campagna vengono inseriti all’interno della scheda relativa al grafico per “litologia

sabbiosa”.

Vs

m




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Come è possibile osservare l’andamento delle Vs è posizionato al di sopra della linea rossa che

divide il campo di validità dal campo di non validità; è pertanto utilizzabile la relativa scheda di

riferimento per “litologia sabbiosa”.

Ottenuta la velocità del primo strato ed il relativo spessore si riportano questi valori all’interno

dell’abaco al fine di ricavare il colore della curva da utilizzare per ottenere il valore di Fa.

Tale parametro (Fa) verrà confrontato con quello riportato in bibliografia in funzione della

struttura da realizzare: intervallo 0,1- 0,5s - riferito a strutture relativamente basse, regolari e

piuttosto rigide e intervallo 0,5-1,5s - riferito a strutture più alte e flessibili.

Per utilizzare correttamente l’abaco come vincolo viene posto che il primo strato abbia almeno 4

m di spessore, con velocità di almeno 200m/s. Se tale condizione non fosse soddisfatta è

necessario calcolare la media pesata almeno dei primi 4 metri di terreno tenendo in

considerazione gli spessori parziali con le rispettive velocità delle onde di taglio.

Nel nostro caso è stata effettuata la media pesata relativa ai primi 5,3 m. ottenendo una velocità

di 198 m/s, approssimabile a 200 m/s.




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Intersecando il valore di velocità riscontrata con la profondità sopra indicata, si ricade nel

campo 2, che corrisponde alla curva verde.

Con i valori sopra ottenuti si calcola il periodo T relativo al sito:

×

×=

=

=

=

n

i

i

n

i

ii

n

ii

h

hVs

h

T

1

1

1

4

T, periodo calcolato: 0,41 s

hi = Spessore in metri dello strato i-esimo

Vsi = Velocità dell'onda di taglio i-esima




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Conoscendo la velocità del primo strato, la curva di riferimento ed il valore del periodo T si può

risalire al valore di Fa utilizzando gli abachi di riferimento per la litologia sabbiosa e riferiti ad

edifici bassi:




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E per edifici alti:

Dagli abachi emerge come il valore attribuito al periodo ( T=0,41 s ), identifichi sulla curva verde

un valore di Fa, approssimato alla prima cifra decimale, di 1,6 per strutture basse e rigide (Fa di

riferimento per i terreni di tipo B =1,8) e Fa 1,7 per strutture alte e flessibili (Fa di riferimento per

i terreni di tipo B = 2,4).

Ne deriva che il valore di Fa calcolato è inferiore al valore di soglia sia nel caso di edifici e

strutture basse che alte, pertanto la categoria di suolo di tipo B è sufficiente a tenere in

considerazione anche i possibili effetti di amplificazione litologica del sito.




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6. CARATTERISTICHE DELLE OPERE

È in programma la realizzazione di edifici commerciali, ad uso pubblico.

Si consideri l’opera in oggetto come ordinaria, di dimensioni contenute o d'importanza normale,

la cui vita nominale VN, intesa come il numero di anni nel quale la struttura soggetta alla

manutenzione ordinaria deve potere essere usata per lo scopo al quale è destinata, sia ≥50.

Come classe d’uso l’opera si consideri soggetta ad affollamento significativo, pertanto con un

coefficiente Cu pari a 1,5.

Le azioni sismiche su ciascuna costruzione vengono valutate in relazione ad un periodo di

riferimento VR. Tale periodo di riferimento si ricava, per ciascun tipo di costruzione,

moltiplicandone la vita nominale VN per il coefficiente d'uso Cu:

VR = VN x Cu

7. INQUADRAMENTO SISMICO LOCALE

Si riportano i parametri sismici caratteristici del sito (ricavati tramite software Geostru®):

Coordinate WGS84: latitudine: 45,728310 - longitudine: 8,887302

Parametri sismici

Categoria sottosuolo: B

Categoria topografica: T1

Periodo di riferimento: 50 anni

Coefficiente cu: 1,5

Operatività (SLO):

Tr: 45 [anni]

ag: 0,018 g

Fo: 2,558

Tc*: 0,165 [s]




---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



Tel. 3281795208 / Fax 03311814601


Danno (SLD):

Tr: 75 [anni]

ag: 0,022 g

Fo: 2,528

Tc*: 0,196 [s]

Salvaguardia della vita (SLV):

Tr: 712 [anni]

ag: 0,043 g

Fo: 2,642

Tc*: 0,294 [s]

Prevenzione dal collasso (SLC):

Tr: 1462 [anni]

ag: 0,051 g

Fo: 2,704

Tc*: 0,314 [s]

Coefficienti Sismici:

SLO:

Ss: 1,50

Cc: 1,90

St: 1,00

Kh: 0,005

Kv: 0,003

Amax: 0,258

Beta: 0,200




---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



Tel. 3281795208 / Fax 03311814601


SLD:

Ss: 1,50

Cc: 1,80

St: 1,00

Kh: 0,006

Kv: 0,003

Amax: 0,317

Beta: 0,200

SLV:

Ss: 1,50

Cc: 1,57

St: 1,00

Kh: 0,013

Kv: 0,006

Amax: 0,628

Beta: 0,200

SLC:

Ss: 1,50

Cc: 1,54

St: 1,00

Kh: 0,015

Kv: 0,008

Amax: 0,744

Beta: 0,200




---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



Tel. 3281795208 / Fax 03311814601


7.1 Verifica alla liquefazione

La verifica a liquefazione può essere omessa quando si manifesti almeno una delle seguenti

condizioni:

I. accelerazioni massime attese al piano campagna in assenza di manufatti (condizioni di

campo libero minori di 0,1 g;

II. profondità media stagionale della falda superiore a 15 m dal piano campagna, per piano

campagna sub-orizzontale e strutture con fondazioni superficiali;

III. depositi costituiti da sabbie pulite con resistenza penetrometrica normalizzata (N1)60 >

30, oppure qc1N > 180;

IV. distribuzione granulometrica specifica

Le accelerazioni massime attese al piano campagna si valutano in 0,043 * 1,5 = 0,0645g <

0,1g. In relazione a quanto sopra, sono riscontrabili condizioni tali da escludere il manifestarsi di

fenomeni di liquefazione in sito.

DOCUMENTO: Caratterizzazione Sismica



Mobile. 328 1795208 - Fax. 0331 1814601


TECNICO:

DATA: 28/01/2019


ALLEGATO 1

UBICAZIONE STENDIMENTO DI CARATTERIZZAZIONE SISMICA

Ubicazione stendimento masw

LEGENDA

REGIONE LOMBARDIA – PROVINCIA DI VARESE

Comune di Venegono Inferiore

STUDI DI SUPPORTO AL PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN COMPLESSO COMMERCIALE /

TERZIARIO COMPOSTO DA DUE EDIFICI SITE IN VIA KENNEDY N. 7 VENEGONO INFERIORE - foglio

n. 9 mappali n. 2022, 3794, 3296 E 589.

ELABORATO DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’

COMMITTENTE

IMMOBILIARE AGIGRA SRL

via Dei Cipressi n.17 – 21019 Somma Lombardo

(VA)

P.IVA 03524700154

Legale rappresentate Sig. Galluzzo Girolamo

Gaetano

DATA FEBBRAIO 2019

Si dichiara che la perizia geologica e geotecnica oggetto di studio è stata redatta in ottemperanza

alle normative vigenti e che nella medesima si sono prese in considerazione le condizioni di

pericolosità sismica, geologica e geotecnica locali.

Il tecnico: Dr. Geol. Giuseppe Calloni

Pagina 1 di 4

MODULO 9

DICHIARAZIONE/ASSEVERAZIONE DEL GEOLOGO DI CONGRUITA' DEI CONTENUTI DELLA RELAZIONE GEOLOGICA AI REQUISITI RICHIESTI DAL

PARAGRAFO 6.2.1 NTC 2018 e/o DALLA D.G.R. 2616/2011

Il sottoscritto ………………………..………………………..………………………..………………………..………………………….

iscritto all’Ordine dei Geologi della Regione ………………………………………incaricato in data ……………………………... da ………..……………….……………………………………………… per conto

di ……..………………………………..……..………………………………... di redigere la relazione geologica relativa al seguente intervento ………………………………………………………….……………………………………..….

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………...……………………………..………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….……………………………………………………………..

da eseguire in Comune di ………………........................................ Località ………..….…………………………………

indirizzo ………………………..………………………………………………………………………. n° ……….. CAP …………………...

Comune Catastale ……………………………………….. Foglio n. ……………… Mappale o Particella …….……………..

consapevole che in caso di dichiarazione mendace sarà punito ai sensi del Codice Penale secondo quanto prescritto dall’art. 76 del D.P.R. 445/2000 e che, inoltre, qualora dal controllo effettuato emerga la non veridicità del contenuto di taluna delle dichiarazioni rese, decadranno i benefici conseguenti al provvedimento eventualmente emanato sulla base della dichiarazione non veritiera (art. 75 D.P.R. 445/2000),

DICHIARA

A. che la relazione geologica in oggetto è stata redatta ai sensi di:

D.M. 17 gennaio 2018 (paragrafo 6.2.1 NTC 2018)

D.G.R. 2616/2011 e D.M. 17 gennaio 2018 (paragrafo 6.2.1 NTC 2018)

D.M. 17 gennaio 2018 (paragrafo 6.2.1 NTC 2018), recependo quanto contenuto in una relazione geologica già depositata, redatta ai sensi della D.G.R. 2616/2011 per il rilascio del titolo abilitativo relativo all’intervento in questione

B. che,nello studio geologico comunale (PGT vigente) redatto in attuazione dell’art. 57 comma 1

della L.R. 12/2005, al sito di intervento sono state attribuite le seguenti caratteristiche geologiche:

Realizzazione di edifici a destinazione commerciale e ristorazione

Via Fratelli Kennedy 721040

Venegono Inferiore (VA) 9589,2022,3296,3794

Giuseppe Calloni

Immobiliare Agigra S.r.l.Lombardia

10/01/2019

Venegono Inferiore (VA)

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1. SCENARIO DI PERICOLOSITA’ SISMICA LOCALE PSL 1 LIV – DGR 2616/2011 all. 5 p.to 2.1

Z1 Instabilità dei versanti Z2a Cedimenti Z2b Liquefazione

Z3 Amplificazione topografica Z4 Amplificazione Stratigrafica

Z5 Comportamenti differenziali Nessuno scenario

1.1 VERIFICA SISMICA DI SECONDO LIVELLO PSL 2 LIV – DGR 2616/2011 all. 5 p.to 2.2

Fattore di amplificazione sismica calcolato (FAC) > Soglia comunale (FAS)*

Fattore di amplificazione sismica calcolato (FAC) <= Soglia comunale (FAS)*

Analisi di secondo livello non effettuata

* tenuto conto delle tolleranze ammesse nell'Allegato 5 della D.G.R. 2616/2011

2. CLASSE DI FATTIBILITA’ GEOLOGICA – DGR 2616/2011 p.to 3.1

1 senza particolari limitazioni

2 con modeste limitazioni

3 con consistenti limitazioni

4 con gravi limitazioni 2.1 TIPO DI LIMITAZIONE ALLA FATTIBILITA’ GEOLOGICA – DGR2616/2011 p.to 3.2

a) Instabilità dei versanti dal punto di vista statico

b) Vulnerabilità idrogeologica

c) Vulnerabilità idraulica

d) Scadenti caratteristiche geotecniche

nessuna particolare limitazione

DICHIARA INOLTRE in fase di predisposizione dello studio geologico a supporto della progettazione

C. di aver seguito tutte le prescrizioni previstedalle norme geologiche di piano vigenti riportate nel piano delle regole del PGT del Comune di …………………………………………………………………………

D. di aver eseguito ai sensi degli allegati alla DGR 2616/2011 conformemente alle linee guida

disponibili:

Approfondimento relativo all’instabilità dei versanti dal punto di vista statico (App1)

Approfondimento relativo alla vulnerabilità idrogeologica (App2)

Approfondimento relativo alla vulnerabilità idraulica (App3)

Approfondimento relativo alle scadenti caratteristiche geotecniche (App4)

Approfondimento relativo agli aspetti sismici (App5), la cui tipologia e grado sono dettagliatamente descritte nelle successive schede

Nessun particolare approfondimento

E. di aver redatto il modello geologico del sito sulla base di:

indagini appositamente eseguite nel sito d'interesse o nel suo immediato intorno, del tipo ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………


Prove penetrometriche dinamiche ed indagine sismica sito specifica

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……………..………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

indagini pregresse, la cui estendibilità al sito d'interesse è stata adeguatamente motivata in relazione, del tipo …………………………………………………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

F. di aver valutato i fenomeni di amplificazione sismica di tipo stratigrafico attraverso:

analisi di risposta sismica locale

procedura semplificata basata sulla definizione della seguente categoria di sottosuolo, di cui al paragrafo 3.2.2 NTC 2018, la cui applicabilità è stata adeguatamente motivata in relazione; pertanto è stata individuata la seguente categoria di sottosuolo:

○ A ○ B ○ C ○ D ○ E

mediante la seguente tipologia d’indagine ………………………………………………………………………………. la cui idoneità al caso specifico è stata adeguatamente motivata in relazione.

G. di aver valutato i fenomeni di amplificazione sismica di tipo topografico attraverso:


procedura semplificata basata sulla definizione della seguente categoria topografica, di cui al paragrafo 3.2.2 NTC 2018, la cui applicabilità è stata adeguatamente motivata in relazione; pertanto è stata individuata la seguente categoria topografica:

○ T1 ○ T2 ○ T3 ○ T4

mediante analisi morfologica condotta su base topografica a scala ………………………………..………. la cui idoneità al caso specifico è stata adeguatamente motivata in relazione.

H. di aver adeguatamente considerato la sicurezza nei confronti del fenomeno della liquefazione,

mediante: esclusione della verifica (paragrafo 7.11.3.4.2 NTC 2018), opportunamente motivata in

relazione;

verifica di stabilità (paragrafo 7.11.3.4.3 NTC 2018) mediante la seguente metodologia …….……………………………………………………………………………………………………………………….…….…………………

I. che l’intervento previsto risulta fattibile e compatibile con l’assetto geologico del sito:

senza esecuzione di opere e/o interventi specifici per la mitigazione del rischio

previa esecuzione di opere e/o accorgimenti costruttivi da eseguirsi durante i lavori relativi all’intervento in oggetto

previa esecuzione di specifiche opere e/o interventi per la mitigazione del rischio da eseguirsi prima dei lavori relativi all’intervento in oggetto; in relazione a questo si specifica che tali lavori:

non sono stati eseguiti o sono stati eseguiti solo parzialmente

MASW

locale

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sono stati eseguiti nel rispetto delle prescrizioni contenute nello studio specifico e con il quale risultano compatibili

ASSEVERA

ai sensi dell’art. 481 del Codice Penale la conformità di quanto eseguito ai fini della relazione in oggetto alla normativa nazionale e regionale vigente e la piena osservanza della relazione alle norme sismiche vigenti. Dichiara infine di essere informato, ai sensi e per gli effetti del Regolamento UE 2016/679 e del Dlgs 101/2018 che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa. Luogo_________, Data ………………….

IL GEOLOGO

__________________________________ (timbro e firma)

Buscate (MI) 28/01/2019

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MODULO 10

DICHIARAZIONE/ASSEVERAZIONE DELL’ESTENSORE DELLA RELAZIONE GEOTECNICA DI CONGRUITA' DEI CONTENUTI DELLA RELAZIONE GEOTECNICA AI REQUISITI RICHIESTI DAL

PARAGRAFO 6.2.2 NTC 2018

Il sottoscritto ………………………….………………..………………………..………………………..……………………………

iscritto………………………………………………………………………..……………………. incaricato in

data …………….……….. da ………….……………………………………………………………………………………………..

per conto di ….………………..…………………………..………………………………………… di redigere la relazione

geotecnica relativa al seguente intervento ………………………………………………………………………………..

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……..……………………………...……………………………..………………………………………………………………………….…

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

eseguito in Comune di ………………..................................... Località ………….………………………………….

indirizzo …………..………………………………………………………………………….. n° ……….. CAP …………………....

Comune Catastale ……………………………………….. Foglio n. …….…… Mappale o Particella ……………….

consapevole che in caso di dichiarazione mendace sarà punito ai sensi del Codice Penale secondo quanto prescritto dall’art. 76 del D.P.R. 445/2000 e che, inoltre, qualora dal controllo effettuato emerga la non veridicità del contenuto di taluna delle dichiarazioni rese, decadranno i benefici conseguenti al provvedimento eventualmente emanato sulla base della dichiarazione non veritiera (art. 75 D.P.R. 445/2000),

DICHIARA

A. di aver fatto riferimento al modello geologico desunto da specifica relazione a firma del Geologo ……………………………………………………………………………………………………………………………….

B. di aver redatto il modello geotecnico del sito considerando un volume significativo di terreno compatibile con le caratteristiche dell’intervento e la natura e caratteristiche del sottosuolo

C. di aver considerato nei relativi calcoli geotecnici l’effetto delle azioni sismiche attese, tenendo adeguatamente in considerazione:

1. gli effetti di amplificazione stratigrafica, attraverso:


procedura semplificata basata sulla definizione della seguente categoria di sottosuolo (paragrafo 3.2.2 NTC 2018):

○ A ○ B ○ C ○ D ○ E

Ordine dei Geologi della Lombardia

Giuseppe Calloni

10/01/2019 Immobiliare Agigra S.r.l.

Realizzazione di edifici a destinazione commerciale e ristorazione


Via Fratelli KennedyVenegono Inferiore (VA) 9 589,2022,3296,3794

7 21040

Pagina 2 di 2

2. gli effetti di amplificazione topografica, attraverso:


procedura semplificata basata sulla definizione della seguente categoria topografica (paragrafo 3.2.2 NTC 2018):

○ T1 ○ T2 ○ T3 ○ T4 D. di aver adeguatamente tenuto in considerazione i risultati della verifica di sicurezza del

terreno di fondazione nei confronti della liquefazione E. di aver individuato i seguenti parametri geotecnici caratteristici del terreno di fondazione:

peso dell’unità di volume: ……………………………………… angolo di resistenza al taglio: …………………………………. coesione efficace: …………………………………………………… coesione non drenata: …………………………………………….

F. di avere redatto la presente relazione conformemente a quanto previsto dalle norme tecniche

per le costruzioni di cui al DM 17-01-2018

ASSEVERA

ai sensi dell’art. 481 del Codice Penale la conformità di quanto eseguito ai fini della relazione in oggetto alla normativa nazionale vigente e la piena osservanza della relazione alle norme sismiche vigenti e delle relative istruzioni applicative. Dichiara infine di essere informato, ai sensi e per gli effetti del Regolamento UE 2016/679 che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa. Luogo ______________________, data ____________

L’ESTENSORE DELLA RELAZIONE GEOTECNICA _______________________

(timbro e firma)

18 kN/mc

31°0

0

Buscate (MI) 28/01/2019

RELAZIONE GEOLOGICA - Demos Data

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