RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE al 30 GIUGNO 2009...2009/06/30  · Preference shares (ex BPCI) A...

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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE al 30 GIUGNO 2009

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  • RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE

    al

    30 GIUGNO 2009

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    Relazione Finanziaria Semestrale

    Al 30 Giugno 2009

    Banca Regionale Europea

    Società per Azioni

    Appartenente al “Gruppo UBI Banca”

    Capitale sociale € 442.000.000

    Codice ABI 6906.2 - CCIAA 0174941

    Iscrizione al registro delle imprese di Cuneo, Codice Fiscale e Partita Iva 01127760047

    Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5240.70

    Direzione Generale: Via Monte di Pietà, 7 - 20121 Milano

    Sede Legale: Via Roma, 13 - 12100 Cuneo

    Aderente al Fondo Interbancario per la Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia

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    Indice Cariche Sociali e Direzione Generale ..........................................................................4 Articolazione territoriale del Gruppo UBI Banca .........................................................5 Il rating .....................................................................................................................6 Principali dati e indicatori .........................................................................................8 Note di commento sull’andamento della gestione .......................................................9

    Lo scenario di riferimento.................................................................................................9 L’attività della Banca......................................................................................................14 Informazioni sullo stato patrimoniale e sul conto economico riclassificati.......................22 Altre informazioni ..........................................................................................................31

    Prospetti Contabili ...................................................................................................35 Stato Patrimoniale .........................................................................................................36 Conto Economico ...........................................................................................................37 Prospetto della redditività complessiva ...........................................................................38 Prospetto di variazione del Patrimonio Netto...................................................................39 Rendiconto finanziario .........................................................................................41

    Note illustrative.......................................................................................................42 Eventi rilevanti successivi alla data di chiusura del periodo ...........................................44 Stagionalità o ciclicità delle operazioni intermedie ..........................................................44 Pagamento dei dividendi ................................................................................................44 Tabelle integrative ..........................................................................................................45

    Operazioni con parti correlate..................................................................................69

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    Cariche Sociali e Direzione Generale CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Dott. Piero Bertolotto (*) Vice Presidente Vicario Avv. Prof. Mario Cera (*) Vice Presidente Dott. Giuseppe Camadini (*) Consiglieri Arch. Giovanni Arbocco Dott. Giampiero Auletta Armenise Dott. Piero Bassetti Dott. Dario Chiapello Dott. Pier Giorgio Ferrua Avv. Prof. Maurilio Fratino Dott. Dario Gastaldi Dott. Carlo Porcari (*) Dott. Riccardo Ravizza Dott. Angelo Dario Scotti Dott. Livio Strazzera (*) Avv. Lino Tedeschi (*) componenti del Comitato Esecutivo COLLEGIO SINDACALE Presidente Dott. Filippo Rovetta Sindaci effettivi Dott. Paolo Delfino

    Prof. Piero Mella Sindaci supplenti Dott. Giampietro Rubino

    Dott. Claudio Uberti DIREZIONE GENERALE Direttore Generale Dott. Argante Del Monte Vice Direttore Generale Dott. Giovanni Zanoni SOCIETÀ DI REVISIONE Reconta Ernst & Young S.p.A. - situazione aggiornata al 24 Agosto 2009

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    Articolazione territoriale del Gruppo UBI Banca

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    Il rating Le tabelle di seguito riportate sintetizzano i giudizi di rating assegnati al Gruppo dalle agenzie internazionali Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch Ratings. Il 6 marzo 2009 Standard & Poor’s, in relazione agli effetti del deterioramento dell’economia, ha ricondotto l’outlook di UBI Banca da Positivo a Stabile. Al tempo stesso l’agenzia ha confermato i rating a lungo e a breve termine ritenendo che la forte presenza in Lombardia e la soddisfacente capitalizzazione possano consentire al Gruppo di far fronte alla fase recessiva e di mantenere una performance finanziaria adeguata. Il 31 marzo 2009 la medesima agenzia ha comunicato di aver effettuato una generalizzata revisione al ribasso dei rating sui titoli di capitale ibridi1 emessi da oltre 80 gruppi bancari europei, in considerazione delle deteriorate prospettive per l’industria bancaria europea nell’attuale contesto economico e del conseguente accresciuto rischio nel medio termine di un rinvio del pagamento di interessi o dividendi su tali strumenti. L’intervento ha riguardato esclusivamente gli strumenti ibridi emessi, il cui differenziale rispetto ai rating degli emittenti, rimasti invariati, è stato ampliato a tre o più notch. Quale conseguenza, il rating di S&P sulle preference shares emesse da UBI Banca è passato da BBB+ a BBB, equivalente appunto a tre notch in meno rispetto al rating emittente A. Il 1° luglio 2009 Moody’s ha annunciato di aver concluso, per 22 banche italiane, il processo di revisione dei rating iniziato il 18 maggio. Nell’ambito di tale processo, il 18 giugno la società di rating aveva diffuso un primo comunicato con il quale informava di aver posto sotto osservazione, per possibile downgrade, i rating assegnati ad alcune banche e, nello specifico, per UBI Banca, il Bank Financial Strength Rating (BFSR). L’esito comunicato il 1° luglio ha invece portato ad una conferma del Bank Financial Strength Rating di UBI Banca, pari a C, (e del correlato Baseline Credit Assessment pari ad A3) con Outlook Negativo. Il rating a lungo termine, pari ad A1 con Outlook Stabile, era stato confermato nel comunicato del 18 giugno 2009.

    (i) Capacità di ripagare il debito con durata inferiore ad 1 anno

    (A-1: miglior rating – D: peggior rating)

    (ii) Con riferimento a debiti di durata superiore ad 1 anno, indica la capacità di pagamento degli interessi e del capitale, unitamente ad una eventuale sensibilità agli effetti sfavorevoli di cambiamento di circostanze o al mutamento delle condizioni economiche

    (AAA: miglior rating – D: peggior rating)

    1 Preference shares e titoli subordinati a lungo termine o perpetui con pagamento di interessi deferibile.

    STANDARD & POOR’S

    Short-term Counterparty Credit Rating (i) A-1 Long-term Counterparty Credit Rating (ii) A Outlook Stable GIUDIZI SULLE EMISSIONI Senior unsecured debt A Subordinated debt A- Preference shares BBB Tier III subordinated debt BBB+ French Certificats de Dépôt Programme A-1

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    (I) Capacità di rimborso del debito in valuta locale a lungo termine (scadenza pari o superiore a 1 anno). Attraverso la metodologia JDA (Joint Default Analysis) questo rating associa alla solidità finanziaria intrinseca (Bank Financial Strength Rating) la valutazione circa le probabilità di intervento, in caso di necessità, da parte di un supporto esterno (azionisti, gruppo di appartenenza o istituzioni ufficiali) (Aaa: prima qualità – Baa3 qualità media)

    (II) Capacità di rimborso del debito in valuta locale a breve termine (scadenza inferiore a 1 anno) (Prime -1: massima qualità – Not Prime: grado speculativo)

    (III) Questo rating non si riferisce alla capacità di rimborso del debito, ma prende in considerazione la solidità finanziaria intrinseca della banca (attraverso l’analisi di fattori quali l’articolazione territoriale, la diversificazione dell’attività, i fondamentali finanziari), in assenza di supporti esterni (A: miglior rating – E: peggior rating)

    1. Capacità di rimborso del debito nel breve termine (durata inferiore ai 13 mesi) (F1: miglior rating – D: peggior rating)

    2. Capacità di fronteggiare puntualmente gli impegni finanziari nel lungo termine indipendentemente dalla scadenza delle singole obbligazioni. Questo rating è un indicatore della probabilità di default dell’emittente (AAA: miglior rating – D: peggior rating)

    3. Valutazione della solidità intrinseca della banca (redditività, equilibrio di bilancio, rete commerciale, capacità del management, contesto operativo e prospettive), vista nell’ipotesi in cui la stessa non possa fare affidamento su forme di sostegno esterno (eventuale intervento di un prestatore di ultima istanza, supporto degli azionisti, ecc.) (A: miglior rating - E: peggior rating)

    4. Giudizio sull’eventuale probabilità, adeguatezza e tempestività di un intervento esterno (da parte dello Stato o di azionisti istituzionali di riferimento) nel caso la banca si trovasse in difficoltà (1: miglior rating – 5: peggior rating)

    5. Questo rating costituisce un elemento informativo accessorio, strettamente correlato al Support Rating, in quanto identifica, per ogni livello del Support Rating, il livello minimo che, in caso

    di eventi negativi, potrebbe raggiungere l’Issuer Default Rating.

    MOODY'S Long-term debt and deposit rating (I) A1

    Short-term debt and deposit rating (II) Prime-1

    Bank Financial Strength Rating (III) C

    Outlook (deposit ratings) Stable

    Outlook (Bank Financial Strength Rating) Negative

    GIUDIZI SULLE EMISSIONI

    Senior unsecured LT A1

    Senior unsecured ST P-1

    Upper/Lower Tier II subordinated A2

    Tier III subordinated A2

    Preference shares (ex BPB-CV e Banca Lombarda) A3

    Euro Commercial Paper Programme Prime-1

    French Certificats de Dépôt Programme Prime-1

    FITCH RATINGS Short-term Issuer Default Rating (1) F1 Long-term Issuer Default Rating (2) A+ Bank Individual Rating (3) B/C Support Rating (4) 2 Support Rating Floor (5) BBB Outlook for Long-term Issuer Default Rating Stable GIUDIZI SULLE EMISSIONI Senior unsecured debt A+ Upper/Lower Tier II subordinated A Preference shares (ex BPCI) A Tier III subordinated debt A- Euro Commercial Paper Programme F1

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    Principali dati e indicatori (in milioni di euro)

    BANCA REGIONALE EUROPEA S.p.A. 30/06/2009 30/06/2008 31/12/2008Variazioni rispetto al

    30/06/2008

    Variazioni rispetto al

    31/12/2008

    DATI PATRIMONIALI, ECONOMICI, OPERATIVI E DI STRUTTURA

    Crediti verso clientela 7.342 7.957 7.640 (7,72%) (3,90%)

    di cui deteriorati 215 192 198 12,34% 8,81%

    Raccolta diretta da clientela 8.228 7.967 8.229 3,27% (0,02%)

    Raccolta indiretta da clientela, compreso il risparmio assicurativo (al valore di mercato) 12.740 12.458 11.865 2,26% 7,38%

    Totale ricchezza finanziaria 20.967 20.425 20.093 2,66% 4,35%

    Patrimonio Netto (escluso utile di esercizio) 925 928 927 (0,41%) (0,24%)

    Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 60 94 161 (35,39%) (62,56%)

    Utile dell'esercizio 43 61 111 (30,05%) (61,50%)

    Numero dei dipendenti effettivi 2.030 2.059 2.001 (1,41%) 1,45%

    Numero sportelli bancari operativi (**) 294 292 293 0,68% 0,34%

    INDICI DI STRUTTURA

    Crediti verso clientela/raccolta da clientela 89,24% 99,87% 92,84% (10,63%) (3,61%)

    Raccolta gestita (compreso assicurazioni)/raccolta indiretta clientela 56,77% 60,23% 57,09% (3,46%) (0,31%)

    INDICI DI REDDITIVITA', EFFICIENZA E PRODUTTIVITA'

    ROE (Utile dell'esercizio/Patrimonio netto escluso utile dell'esercizio) (*) 9,28% 13,22% 12,03% (3,93%) (2,74%)

    ROE al netto delle componenti non ricorrenti (*) 7,36% 12,75% 10,77% (5,39%) (3,41%)

    COST/INCOME 1 (oneri operativi/proventi operativi) 61,00% 55,07% 56,50% 5,92% 4,49%

    COST/INCOME 2 (oneri operativi + rettifiche di valore su crediti/proventi operativi) 68,85% 59,61% 63,32% 9,24% 5,54%

    Tax rate 27,24% 30,76% 27,86% (3,52%) (0,62%)

    Margine di interesse/proventi operativi 56,54% 65,74% 68,76% (9,21%) (12,22%)

    Commissioni nette/proventi operativi 28,81% 28,42% 27,51% 0,40% 1,31%

    Commissioni nette/spese del personale 84,99% 89,43% 85,48% (4,44%) (0,49%)

    Rettifiche nette su crediti/crediti verso clientela (*) 0,42% 0,27% 0,41% 0,15% 0,02%

    INDICI DI RISCHIOSITA'

    Sofferenze/crediti verso clientela 1,38% 1,17% 1,22% 0,21% 0,16%

    Crediti deteriorati/crediti verso clientela 2,93% 2,41% 2,59% 0,52% 0,34%

    % copertura sofferenze 51,81% 50,05% 52,07% 1,76% (0,26%)

    % copertura totale crediti deteriorati 37,65% 37,05% 38,18% 0,60% (0,53%)

    % copertura crediti in bonis 0,38% 0,31% 0,36% 0,07% 0,02%

    COEFFICIENTI PATRIMONIALI

    Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate 11,55% 9,79% 11,17% - -

    Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate 13,37% 11,40% 13,01% - -

    (*) indice annualizzato (**) comprendono 2 Filiali Francesi Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Informazioni sullo stato patrimoniale e sul conto economico riclassificati”.

  • 9

    Note di commento sull’andamento della gestione

    Lo scenario di riferimento

    La crisi finanziaria si è rapidamente estesa all’economia reale determinando l’avvio di una fase di recessione che, a differenza del recente passato, si sta rivelando particolarmente lunga e profonda.

    Dalla metà di marzo, per effetto di una graduale moderazione delle spinte recessive, le tensioni sui mercati finanziari e monetari internazionali si sono allentate2. I governi e le banche centrali dei principali Paesi hanno continuato a sostenere la domanda e l’occupazione con politiche di bilancio e monetarie fortemente espansive, adempiendo agli impegni assunti in aprile dal vertice del Gruppo dei Venti (G20). In particolare le principali Banche Centrali, dopo aver portato i tassi di riferimento ai minimi storici, hanno reso più articolate le misure volte ad immettere liquidità nel sistema: politiche “quantitative” di credit easing per la Federal Reserve3, misure “non convenzionali” che si caratterizzano per avere come diretto obiettivo il costo e la disponibilità del finanziamento esterno di banche, imprese non finanziarie e famiglie nel caso della BCE4. Sulle due sponde dell’Atlantico è peraltro in atto un dibattito sulle riforme da intraprendere per evitare il ripetersi in futuro di crisi finanziarie. In Europa si stanno delineando due approcci: da un lato il Regno Unito che, con la riforma del febbraio 2009, si è già dato una soluzione nazionale basata sull’attribuzione alla Banca Centrale del compito di contribuire alla stabilità del sistema finanziario; dall’altra l’Unione Europea, la quale si sta invece muovendo verso una soluzione impostata sulla cooperazione, attraverso due nuovi Consigli, sia con organismi internazionali che fra organismi di supervisione degli intermediari nei diversi Paesi europei. Il Piano Obama presentato in giugno può rappresentare la sintesi dei due approcci sopra indicati in quanto unisce ad un’aumentata responsabilità della Banca Centrale rispetto alla stabilità finanziaria la creazione di un nuovo Consiglio di coordinamento delle altre istituzioni di vigilanza dei diversi intermediari. Nel contempo le autorità nazionali di diversi Paesi e le istituzioni finanziarie internazionali hanno inoltre avviato una prima riflessione sulle possibili “strategie di uscita” dalle misure straordinarie di stimolo fiscale e monetario attuate per contrastare la crisi, quando la ripresa si sarà consolidata, al fine di preservare la sostenibilità delle finanze pubbliche, ridurre l’incidenza del debito pubblico e contenere le aspettative di inflazione.

    Consuntivi e previsioni(Valori percentuali)

    2008 2009(1) 2010(1) 2008 tas s o m edio

    annuo

    giu-09(2) 2009(1) tas s o m edio

    annuo

    2008 tas s o m edio

    annuo

    giu-09(2) 2009(1) tas s o m edio

    annuo

    dic-08 ago-09

    STATI UNITI 0,4 -3,0 0,4 3,8 -1,4 -0,6 5,8 9,5 9,1 0-0,25 0-0,25GIAPPONE -0,7 -7,3 0,6 1,4 -1,8 -1,7 4,1 5,4 5,5 0,10 0,10 AREA EURO 0,7 -4,9 0,0 3,3 -0,1 0,3 7,6 9,4 9,7 2,50 1,00 ITALIA -1,0 -5,3 0,1 3,5 0,6 1,0 6,8 7,3 7,8 - -GERMANIA 1,3 -6,5 -0,1 2,8 0,0 0,0 7,3 7,7 8,2 - -FRANCIA 0,4 -2,8 0,2 3,2 -0,6 0,2 7,8 9,4 9,2 - -SPAGNA 1,2 -4,1 -0,7 4,1 -1,0 -0,6 11,4 18,1 18,3 - -REGNO UNITO 0,7 -5,3 -0,5 3,6 1,8 1,0 5,7 7,8 8,4 2,00 0,50 INDIA 7,4 5,1 5,3 8,3 n.d. 6,8 n.d. n.d. n.d. 6,50 4,75 CINA 9,0 7,3 8,4 5,9 -1,7 0,5 n.d. n.d. n.d. 5,31 5,31

    (2) Laddove non ancora pubblicati i dati al 30 giugno 2009, sono state utilizzate le ultime informazioni disponibili

    PRODOTTO INTERNO LORDO PREZZI AL CONSUMO DISOCCUPAZIONE TASSI DI RIFERIMENTO

    (1) Previsioni

    2 I corsi azionari, in particolare quelli del comparto finanziario, hanno segnato marcati rialzi in un contesto di calo

    della volatilità; i premi per il rischio sulle obbligazioni societarie dei Paesi avanzati si sono ridotti; i rendimenti delle obbligazioni pubbliche a più lunga scadenza sono aumentati, riflettendo anche un affievolimento dei fenomeni di “fly to quality”, ovvero di ricomposizione dei portafogli in favore di attività meno rischiose; la liquidità sui mercati interbancari è tornata sui valori precedenti al fallimento di Lehman Brothers.

    3 Provvista di liquidità non solo a intermediari ma anche direttamente a debitori e investitori in mercati chiave del credito nonché allargamento delle tradizionali operazioni di mercato aperto anche ai titoli del Tesoro.

    4 Tra le nuove misure si segnalano acquisti, per un importo pari a 60 miliardi di euro, di obbligazioni garantite denominate in euro (covered bond) emesse all’interno dell’area e operazioni di rifinanziamento del sistema bancario con procedura d’asta a tasso fisso e con scadenza fino a dodici mesi.

  • 10

    Dopo un primo trimestre 2009 caratterizzato da una marcata flessione dell’attività, il ritmo di caduta del prodotto dei Paesi avanzati sembra essersi attenuato, mentre dalle economie emergenti, in particolare quelle asiatiche, emergono indicazioni di un miglioramento del quadro congiunturale. Come si evince dalla tabella, la fase di recessione si sta accompagnando ad un generalizzato aumento della disoccupazione, talvolta su livelli record, e ad un’inflazione con segno negativo principalmente in virtù dell’effetto statistico di confronto con l’estate 2008, durante la quale i prezzi delle materie prime alimentari ed energetiche avevano raggiunto i massimi storici. È in atto dal secondo trimestre un recupero del prezzo del petrolio – il Brent aveva raggiunto a fine giugno i 69,3 dollari al barile (+52% rispetto ai 45,59 dollari di dicembre) superando successivamente i 70 dollari – imputabile alla normalizzazione dei mercati finanziari e alle attese di ripresa dell’economia più che ad un effettivo incremento della domanda. Tra aprile e giugno il Pil degli Stati Uniti si è ridotto per il quarto trimestre consecutivo, seppur in termini più contenuti (-1% annualizzato) rispetto al -6,4% dei primi tre mesi, principalmente per effetto di un’attenuazione nel calo degli investimenti (-20,4% congiunturale dal precedente -50,5%) e di un contributo positivo delle esportazioni nette, a fronte peraltro di un nuovo indebolimento dei consumi. Sul fronte valutario il dollaro si è apprezzato nei confronti dello yen (6,3%) e, dopo il parziale recupero registrato nel primo trimestre, ha chiuso a fine giugno in leggera flessione rispetto alla moneta europea (0,4%), a 1,4033 dollari per euro, indebolendosi ulteriormente nelle settimane successive. I deficit “gemelli” hanno continuato a mostrare andamenti contrapposti nei primi sei mesi: da un lato il deficit federale è più che quadruplicato a 753,8 miliardi di dollari (179 miliardi di dollari nel corrispondente periodo del 2008); dall’altro il disavanzo dell’interscambio commerciale si è più che dimezzato a 173 miliardi di dollari, (-192,5 miliardi rispetto al medesimo periodo 2008 dei quali -74,2 miliardi relativi all’interscambio con i Paesi OPEC). In Giappone tra aprile e giugno il Pil è tornato a crescere (+0,9% rispetto al trimestre precedente) dopo quattro flessioni consecutive (-3,1% nel primo trimestre), sostenuto principalmente dalla ripresa delle esportazioni e dei consumi, nonché dagli investimenti pubblici a fronte di una perdurante riduzione, ancorché meno accentuata, degli investimenti privati. Tale risultato è in linea con alcuni segnali di ripresa emersi negli ultimi mesi: la produzione industriale, sempre negativa su base annuale, da marzo è tornata ad esprimere variazioni congiunturali positive ed anche il clima di fiducia delle imprese, sintetizzato dal rapporto Tankan di giugno, appare in leggero miglioramento, soprattutto per quelle di grandi dimensioni. Nei primi sei mesi dell’anno, l’economia cinese si è confermata la più dinamica nel panorama mondiale con un tasso di crescita del Pil pari al 7,1% rispetto al primo semestre 2008 (+6,1% nel primo quarto; +7,9% nel secondo), principalmente per effetto dei piani di stimolo del governo e della politica monetaria espansiva e di sostegno al credito. Lo sviluppo è stato trainato dalla domanda interna (+15% i consumi, +33,5% gli investimenti fissi) a fronte di un contributo negativo dell’interscambio commerciale, caratterizzato dalla pesante flessione sia delle esportazioni (-21,8%) che delle importazioni (-25,4%). Il dato di giugno evidenziava inoltre un’accelerazione della produzione industriale (+10,7% su base annua; +7% nel primo semestre). Le riserve di valuta estera sono ulteriormente salite ad oltre 2.000 miliardi di dollari, dei quali circa 800 miliardi a fine maggio risultavano investiti in titoli di stato statunitensi. Nel secondo trimestre la caduta su base congiunturale del Pil dell’area euro sembra essersi fermata (-0,1% dopo il -2,5% dei primi tre mesi) con timidi segnali di ripresa in alcuni Paesi, quali la Germania e la Francia (+0,3%). Segnali contrastanti emergono da alcuni indicatori che lasciano comunque intravedere un’attenuazione della recessione in atto. Da un lato l’indice della produzione industriale –

  • 11

    dopo aver mostrato in maggio la prima variazione positiva (+0,6% rispetto al mese precedente) dopo otto mesi di flessioni consecutive e, nella maggior parte dei casi, estremamente pronunciate – è tornato negativo in giugno (-0,6% su base congiunturale; -17% nei dodici mesi). Dall’altro, pur confermandosi negativo, l’indicatore €-coin è invece migliorato in luglio per il quinto mese consecutivo. Le difficoltà del contesto produttivo si stanno ripercuotendo sul mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione che a giugno era salito al 9,4% (8,2% a dicembre). Sul fronte dei prezzi, l’inflazione dell’area si è ridotta ai minimi storici, attestandosi su valori negativi (-0,1% in giugno e -0,7% in luglio dal +1,6% di dicembre). Il brusco rallentamento dei prezzi e il deterioramento del quadro congiunturale hanno indotto la BCE a proseguire la politica di riduzione dei tassi ufficiali iniziata lo scorso autunno, effettuando due tagli di 50 punti base ciascuno in gennaio e marzo, e due ulteriori riduzioni di 25 punti base in aprile e maggio, che hanno portato complessivamente il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali all’1%. Nelle prime tre circostanze anche il tasso d’interesse sui depositi è stato ridotto progressivamente allo 0,25%. Tra aprile e giugno l’economia italiana ha chiuso per il quinto periodo consecutivo con un Pil in flessione (-0,5% su base congiunturale; -6% su base annua). Il trend di peggioramento sembra tuttavia essersi attenuato almeno in termini congiunturali rispetto al -2,7% registrato nei primi tre mesi. La produzione industriale (corretta per i giorni lavorativi) continua a mostrare andamenti fortemente negativi; a giugno la variazione su base annua si era attestata al -21,9%: il calo ha coinvolto seppur con diversa intensità tutti i settori produttivi – in particolare quelli delle apparecchiature elettriche (-37,6%), dei macchinari (-37,1%), dei mezzi di trasporto (-33%) e il “metallurgico” (-32,4%) – con la sola eccezione del “farmaceutico” (+5,3%). Le difficoltà del settore industriale sembrano essersi riflesse sul mercato del lavoro, in misura meno accentuata rispetto alla media europea, con un tasso di disoccupazione (al netto dei fattori stagionali) che a fine marzo si era portato al 7,3% (6,9% a dicembre 2008). Così come a livello europeo, anche in Italia il tasso di inflazione, misurato dall’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo, si è ridotto, seppur in termini più contenuti rispetto alla media europea, attestandosi allo 0,6% in giugno e al -0,1% di luglio. Tra gennaio e maggio il disavanzo della bilancia commerciale si è quasi dimezzato a 3,5 miliardi di euro dai 6,2 miliardi dell’analogo periodo 2008, beneficiando del ridotto deficit nel settore energetico (-6 miliardi) e di un ritrovato surplus in quello dei prodotti intermedi, che hanno più che compensato il diminuito apporto dei beni di consumo e strumentali. La dinamica di esportazioni (-24,9%) ed importazioni (-25,6%) testimonia peraltro la debolezza degli scambi internazionali. Per quanto concerne la finanza pubblica, le recenti previsioni per il 2009 elaborate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze5 vedono un rapporto indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche/Pil ed un’incidenza del debito pubblico sul Pil in consistente rialzo rispettivamente al 5,3% (2,7% nel 2008) ed al 115,3% (105,7% il dato rivisto del 2008), anche per effetto dell’ulteriore contrazione attesa del Pil6.

    * * * Rispetto a dicembre la curva dei rendimenti statunitense ha evidenziato, per scadenze superiori a due anni, un marcato spostamento verso l’alto e un aumento dell’inclinazione, principalmente sulla scorta delle attese di un rapido recupero dell’attività produttiva persa nel corso della recessione. Alla conformazione di tale curva hanno contribuito anche la progressiva normalizzazione dei mercati finanziari, che ha allentato l’avversione al rischio degli investitori internazionali, le aspettative di rendimenti più elevati in considerazione del forte aumento nell’offerta di titoli pubblici, nonché la previsione di una ripresa dell’inflazione nel medio-lungo termine.

    5 Documento di Programmazione Economico-Finanziaria per gli anni 2010-2013. 6 A fine giugno sono stati approvati due provvedimenti che, secondo le stime ufficiali, determinano una

    ricomposizione tra entrate e spese senza incidere sui saldi di finanza pubblica: si tratta della legge a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo e del decreto anticrisi contenente fra le altre alcune disposizioni volte a contrastare gli effetti dell’attuale crisi economica in aggiunta a quelle contenute nei decreti di novembre e febbraio.

  • 12

    Nel caso dell’Europa il medesimo movimento, pur presente, appare più contenuto. L’atteggiamento fortemente espansivo della Banca Centrale Europea nel corso del semestre ha peraltro determinato uno spostamento verso il basso della parte a breve della curva europea, avvicinatasi a quella americana. Gli andamenti descritti hanno pertanto condotto ad un ampliamento del differenziale fra tassi a breve e a lunga scadenza in entrambe le aree.

    0,00

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    4,00

    4,50

    5,00Stati Uniti: curve dei rendimenti per scadenza (*)

    30 giugno 2008

    31 dicembre 2008

    30 giugno 2009

    1-6m1y 2y 5y 10y 30y

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    5,50

    6,00Europa: curve dei rendimenti per scadenza (*)

    30 giugno 2008

    31 dicembre 2008

    30 giugno 2009

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    Dopo il forte calo delle quotazioni, che ad inizio marzo avevano raggiunto il punto di minimo, i mercati azionari hanno beneficiato di una rapida risalita in aprile e maggio sulla scorta delle attese di ripresa dell’economia mondiale, salvo ridimensionarsi parzialmente nel mese di giugno, chiuso nella maggior parte dei casi su livelli superiori o prossimi a quelli di inizio anno. Queste le performance (in valuta locale) dei principali indici nel trimestre: +16,4% il Nasdaq Composite di New York; +12,2% il Nikkei 225 e +8% il Topix di Tokyo; invariato lo Xetra Dax di Francoforte; -2% il Ftse Mib di Milano; -2,4% il Cac 40 di Parigi; -4,2% il Ftse 100 di Londra; -36,3% il DJ Industrial di New York e -37,4% lo S&P 500 di New York. A fine giugno invece l’indice MSCI relativo ai mercati emergenti esprimeva un recupero particolarmente sostenuto (+34,3%), integralmente maturato nel secondo trimestre. Anche nel nuovo anno il deflusso dai fondi comuni di investimento è proseguito pur se con minore intensità, in particolare nel secondo trimestre. I risultati positivi in termini di raccolta, nei mesi di maggio – il primo dopo venti mesi consecutivi di variazioni negative – e luglio, sembrano comunque creare le premesse per un’inversione di tendenza. Le segnalazioni fornite da Assogestioni evidenziano nel primo semestre una raccolta netta negativa per 14,5 miliardi di euro prevalentemente riconducibile ai fondi di diritto italiano (-12,9 miliardi) – sempre penalizzati da un più sfavorevole trattamento fiscale rispetto a quelli

    (*) Fino ad 1 anno tassi interbancari; oltre 1 anno rendimenti dei titoli pubblici.

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    di diritto estero – la cui incidenza in termini di patrimonio si è ridotta al 51,4% (53,2% a fine 2008). La contrazione ha interessato per oltre la metà il comparto obbligazionario (-7,7 miliardi), ma anche gli hedge (-4,4 miliardi), mentre più contenuta è stata la variazione dei bilanciati (-1,2 miliardi), dei flessibili (-1,1 miliardi) e dei fondi di liquidità (-0,3 miliardi), a fronte di una lieve ripresa degli azionari (+0,2 miliardi). Rispetto a dicembre il patrimonio si è leggermente ridotto a 401,3 miliardi (-0,3%), evidenziando una ricomposizione a favore dei fondi azionari (saliti dal 17% al 18,6%) ed in misura minore dei fondi di liquidità (dal 21,3% al 21,7%), a fronte di una riduzione nella quota degli hedge (dal 5,3% al 4,1%) e della componente obbligazionaria (dal 39% al 38,2%).

    * * * Nel corso del primo semestre il sistema bancario italiano è stato caratterizzato da una dinamica sempre sostenuta della raccolta da clientela, a fronte di un ulteriore rallentamento dell’attività creditizia e di un parallelo deterioramento nella qualità del credito. Sulla base dei dati di fine giugno pubblicati da Banca d’Italia7, la raccolta diretta (depositi di residenti e obbligazioni) presentava una variazione annua del 10,8% – in decelerazione rispetto al +12,4% di dicembre – sempre trainata dalle obbligazioni, in frenata da aprile (+15,6%), a fronte di uno sviluppo più contenuto delle altre forme tecniche (+7,7%). Per quanto attiene invece agli impieghi a residenti appartenenti al settore privato, la loro dinamica si era ulteriormente indebolita al +2,7%, dal +4,9% di fine anno (+7,2% a giugno 2008), risentendo della fase di recessione dell’economia e della conseguente minor domanda di prestiti da parte di imprese e famiglie. I crediti verso famiglie e società non finanziarie sono complessivamente aumentati del 2,7% (+8,6% a giugno 2008), evidenziando uno sviluppo più accentuato per la componente a medio-lungo termine (+3,4%), rispetto a quella con scadenza fino a 1 anno (+1,2%). Peraltro il dato relativo al mese di giugno sembra mostrare segnali di ripresa dell’aggregato in termini di stock rispetto ai mesi precedenti. In termini di destinatari dei prestiti, si evidenzia una dinamica su base annua meno sostenuta per le imprese (+1,6%) rispetto alle famiglie (+4,8%), relativamente alle quali emerge una ripresa sia dei finanziamenti destinati all’acquisto di abitazioni (+5,6%) che delle forme di credito al consumo (+4,6%). Dal punto di vista della rischiosità, gli effetti della congiuntura economica negativa stanno determinando un peggioramento nella qualità del credito. A giugno le sofferenze del settore privato considerate al lordo delle svalutazioni risultavano aumentate su base annua dell’8% (+12,6% quelle relative alle imprese e +1,4% quelle inerenti alle famiglie). La crescita appare ancor più significativa se calcolata rispetto al livello di minimo raggiunto a novembre 2008 (+23,5% in sette mesi). L’effetto combinato del suddetto andamento e del modesto sviluppo dei crediti ha determinato un aumento al 3,19% del rapporto sofferenze lorde del settore privato/impieghi al settore privato8, rispetto al 2,70% di fine 2008. Per quanto riguarda invece le sofferenze nette, le nuove segnalazioni disponibili per il solo periodo dicembre 2008-giugno 2009 evidenziano un incremento del 23%. Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si attestava a fine semestre all’1,53% (1,26% a dicembre), mentre il rapporto sofferenze nette/capitale e riserve si era portato al 9,57% (8,14% a fine 2008). Quale riflesso delle diverse dinamiche che stanno caratterizzando l’intermediazione con la clientela, i titoli emessi da residenti in Italia nel portafoglio delle banche italiane hanno mostrato in giugno un incremento tendenziale del 30,3%, prevalentemente riconducibile alla componente “altri titoli” (+48,9%), in particolare le obbligazioni bancarie (che ne rappresentano il 71,6%), ed in misura residuale sia ai titoli di Stato a medio-lungo termine

    7 I dati di sistema sono tratti dal nuovo supplemento al Bollettino Statistico “Moneta e Banche” che da febbraio

    2009 ha sostituito il precedente “Istituzioni finanziarie e monetarie: banche e fondi comuni monetari”. Il nuovo documento include tutti gli aggregati riferiti all’attivo ed al passivo di bilancio delle Istituzioni Finanziarie Monetarie (IFM), ai sensi delle Statistiche Armonizzate del Sistema Europeo di Banche Centrali (SEBC).

    8 Sono esclusi dal calcolo sia le sofferenze che gli impieghi verso le Amministrazioni Pubbliche.

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    (CCT e BTP, +28,9%) che a quelli a più breve scadenza (BOT e CTZ, +90%). Conseguentemente il rapporto titoli/impieghi al settore privato è salito al 27,6% (22,2% a fine 2008). Proseguendo nel trend al ribasso in atto da novembre, a fine semestre il tasso medio della raccolta bancaria da clientela (che include il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine in euro per le famiglie e le società non finanziarie) si era portato all’1,85% dal 3% di dicembre a fronte di una ben più accentuata flessione sia dei rendimenti dei titoli di Stato sul mercato primario (dal 2,57% all’1,16% per i BOT e dal 4,15% al 3,73% per i BTP), sia del tasso medio ponderato sui prestiti alle famiglie e alle società non finanziarie, che in linea con l’andamento delle condizioni del mercato interbancario, si è progressivamente ridotto al 4,34% (6,09% a dicembre), il valore più basso mai raggiunto. L’attività della Banca

    Nel quadro dell’esteso stato di crisi dell’economia generale, la priorità, come sempre, è verso le famiglie e le piccole e medie aziende. La Banca ha pertanto aderito a vari accordi e convenzioni con Enti di Garanzia, Istituzioni Pubbliche ed Organizzazioni finalizzati a favorire l’accesso al credito a medio e lungo termine da parte di imprese commerciali, turistiche e di servizi, dell’artigianato e dell’industria. Per il Microcredito spiccano le iniziative per favorire l’accesso al credito delle famiglie meno abbienti stipulate sulle piazze di Cuneo, Pavia e Tortona in collaborazione con le Fondazioni, le Caritas ed altri Enti. A livello locale la Banca ha dato, inoltre, riscontro a proposte avviate da alcune Prefetture relativamente alla ricognizione dello stato di crisi dell’economia locale. Nell’ambito delle attività di integrazione ed omogeneizzazione dell’offerta commerciale, e di ottimizzazione delle sinergie di Gruppo, sono stati formalizzati vari accordi di collaborazione con le Fabbriche Prodotto del Gruppo specializzate nella fornitura di prodotti e servizi altamente competitivi da offrire alla clientela. Nel corso del semestre la Banca ha contribuito fattivamente al processo di integrazione organizzativa, con l’accentramento in Capogruppo e/o UBI Sistemi e Servizi delle attività di back office Tesoreria Enti, intervenendo peraltro con proprie risorse distaccate in loco. In adesione alle linee strategiche di Gruppo, sono stati attivati nel corso del semestre specifici interventi sulle unità con livello di cost/income “critico”, volti a migliorare l’incidenza dei costi sui ricavi. In tale contesto, tenendo conto sia del dimensionamento delle unità sia delle caratteristiche del territorio di competenza, alcune filiali sono state riqualificate in “Minisportelli”, per alcune altre si è provveduto a razionalizzare gli orari e le giornate di apertura al pubblico o sono stati pianificati programmi di ottimizzazione degli organici. In ultimo, a chiusura del primo anno di rilevazione, la Capogruppo ha presentato dettagliata relazione sui risultati dell’indagine di Customer Satisfaction avviata lo scorso anno, su tutte le Banche Rete del Gruppo, nell’ambito del “Progetto Ascolto”, finalizzato principalmente a rilevare la soddisfazione ed il livello di gradimento percepito dalla Clientela riguardo alla qualità del servizio erogato dalla rete, in un’ottica di affinamento della qualità dell’offerta. Gli esiti nel segmento Retail hanno evidenziato un positivo posizionamento della rete, con indicatori superiori a quelli mediamente rilevati a livello di Gruppo. L’ATTIVITÀ COMMERCIALE Nel primo semestre 2009 è proseguita l’azione commerciale secondo gli obiettivi di sviluppo pianificati ad inizio anno, seppure le tensioni emerse nell’autunno scorso hanno sensibilmente modificato i comportamenti di consumo della clientela ed i modelli di riferimento.

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    Sono stati aperti due sportelli, entrambi presso Enti Ospedalieri, connessi all’espletamento del Servizio di Tesoreria: San Paolo di Milano e Bassini di Cinisello Balsamo, quest’ultimo a fronte di contestuale chiusura dello sportello di Vedano Olona. È stata, in parte, riorganizzata la rete Private, accentrando in un’unica Private Banking Unit le due unità operative su Milano e Brianza. La Direzione Mercato Retail Nel primo semestre 2009 si denota una positiva crescita della Raccolta Diretta, sia per quanto riguarda la componente a breve che a medio termine, ed una contrazione dei PCT effettuati con la clientela. Nonostante il forte livellamento dei tassi, le sottoscrizioni di Prestiti Obbligazionari della Banca da parte della clientela, si è mantenuta su livelli molto elevati, privilegiando le strutture a tasso fisso rispetto a quelle a tasso variabile. Sono stati altresì collocati Prestiti Subordinati della Capogruppo, che hanno riscontrato un forte interesse da parte della nostra clientela. La linea dei conti a pacchetto “Duetto” si è arricchita di due nuovi prodotti, subito ben collocati sulla clientela privata, uno destinato a chi opera prevalentemente a distanza ed uno specifico per la clientela giovane e senior. Per quanto riguarda il segmento Small Business è proseguito il collocamento dei prodotti a pacchetto della linea Utilio. La Banca Assicurazione - ramo vita - ha visto consolidarsi il collocamento dei prodotti Ramo I che per le loro caratteristiche e per le attuali condizioni di mercato trovano il forte gradimento della clientela. Per quanto riguarda invece il ramo danni, il catalogo si è arricchito di un nuovo prodotto in gamma, che ha favorito il deciso incremento del collocamento da parte delle nostre Filiali, con l’obiettivo di coprire i fabbisogni della sfera patrimoniale e personale della clientela privata. Anche per quanto riguarda il segmento Small Business sono state attuate diverse iniziative per completare la proposta commerciale con polizze specifiche per l’impresa e l’imprenditore. L’andamento nel comparto del Risparmio Gestito ha visto, dopo un periodo di disaffezione, un riavvicinamento della clientela, e un risultato positivo in termini di raccolta netta. Una forte attenzione su tutta la rete è stata prestata anche alle varie attività previste dall’introduzione della direttiva MiFid. In particolare l’offerta del nostro servizio di consulenza è stata ben accolta dalla maggior parte della clientela titolare di rapporti titoli. Grazie anche alla continua innovazione ed al miglioramento del prodotto telematico Qui UBI, sia il collocamento che l’utilizzo di questo canale rappresenta, per il comparto dello Small Business e dei Privati, un settore di offerta molto interessante. Nel corso del primo semestre si è inoltre dato particolare impulso, presso le filiali che lo hanno in dotazione, all’utilizzo dell’ATM evoluto, apparecchiatura che consente di poter effettuare versamenti di contante e assegni senza ricorrere all’operatore di sportello. Un forte contributo all’utilizzo di questa apparecchiatura deriva dalla clientela Small Business. Inoltre, per incentivare il collocamento e l’utilizzo della Carte di Credito Libra, sono state avviate, in collaborazione con Mastercard, specifiche iniziative di forte impatto sui gestori. Il comparto dei Prestiti Personali, erogati tramite B@nca 24-7, evidenzia un discreto tasso di erogazioni, tenuto conto anche del contesto economico finanziario che stiamo attraversando. Le erogazioni sono accompagnate in misura quasi totale dall’abbinamento di polizze a copertura caso morte, infortunio e perdita lavoro. L’erogazione di mutui verso la clientela privata procede a livelli molto sostenuti, favorita dalle varie iniziative finalizzate alla sostituzione di mutui presso altre banche. Sul versante degli impieghi del comparto Small Business la crescita appare più contenuta rispetto al passato, soprattutto sulla componente e breve termine, dovuta alla contingente situazione generale che registra vistosi cali di fatturato in molte delle aziende nostre clienti.

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    Prosegue invece con soddisfazione l’erogazione di finanziamenti canalizzatici dai vari Consorzi Fidi. In collaborazione con le strutture crediti competenti e attraverso il coinvolgimento delle Aree Territoriali, permane una forte focalizzazione sulla qualità del credito, che rimane uno degli obiettivi strategici. Rete Estera: succursale di Nizza e agenzia di Mentone Nel semestre, pur in un contesto di stagnanza del mercato immobiliare, settore cui principalmente si rivolge l’offerta creditizia delle nostre due filiali francesi, l’operatività dei due sportelli ha evidenziato una performance positiva fuori mercato grazie ad alcune interessanti operazioni di finanziamento immobiliare (sia mutui ai privati sia finanziamenti ai costruttori) che hanno permesso di aumentare lo stock degli impieghi in essere superando anche il budget di periodo. È proseguito nel corso del semestre l’andamento positivo del risultato economico di bilancio, consolidando in tal modo il break even raggiunto a fine esercizio 2008. La Direzione Mercato Corporate Nel corso del 1° semestre 2009 è stata ulteriormente affinata la “portafogliazione” della Clientela sui singoli gestori, con l’obiettivo di rendere omogenei i singoli portafogli. Il risultato ottenuto ha favorito l’applicazione delle strategie ed iniziative mirate sui singoli segmenti, migliorando la relazione con la Clientela. L’azione commerciale è stata incentrata particolarmente sulle Piccole e Medie Imprese, cui si è dedicata con priorità l’attenzione della Rete, privilegiando il supporto dell’attività produttiva e commerciale del territorio. Nella quotidiana gestione delle Relazioni si è sistematicamente affiancata la proposizione di prodotti ed iniziative del “Parabancario”, promuovendo incontri e contatti con gli Specialisti delle Società Prodotto, con la conclusione in molti casi di concrete iniziative a soddisfazione di esigenze specifiche e, in altri, con una promozione comunque gradita dei servizi più specialistici disponibili per la Clientela. L’azione commerciale è stata rivolta anche ad attività di ridefinizione del pricing, in aderenza ai dettami della normativa Basilea 2 ed in linea con le indicazioni della Capogruppo in ordine ai differenti approcci commerciali riservati alle Imprese Large e Core, Finanziarie ed Industriali. Ne è derivata una forte ricomposizione degli Impieghi, a favore delle Imprese Medie e Piccole con alleggerimento dei volumi sulle Imprese Large eminentemente finanziarie. L’organizzazione del Mercato è stata ulteriormente affinata con l’attivazione di un’unità di Sviluppo il cui specifico compito è quello di incrementare la base numerica ed i margini del segmento di competenza attraverso l’acquisizione di nuova clientela, e con l’attivazione della figura del Referente Offerta Integrata che opera a diretto contatto con la Direzione Mercato e le Corporate Banking Unit periferiche con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione commerciale tra la Banca Rete e le principali Fabbriche Corporate del Gruppo (Centrobanca, UBI Factor e UBI Leasing). La Direzione Mercato Private L’attività del Mercato Private nel primo semestre 2009 è stata indirizzata e strettamente influenzata dall’andamento dei mercati finanziari che, sino alla fine del primo trimestre, sono stati caratterizzati da un’elevata volatilità e negatività che trae spunto dai principali indicatori macro-economici e dall’avversa congiuntura delle economie occidentali, nonché dall’andamento dei tassi di mercato monetario.

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    In tale contesto, la clientela ha continuato a privilegiare gli investimenti a basso rischio e immediatamente liquidi nonostante i rendimenti siano più contenuti. Nella Raccolta Diretta, a fronte di un’importante crescita della componente a vista, si è registrata un’altrettanta contrazione nella raccolta marginale, essenzialmente PCT, in relazione al forte calo intervenuto nei tassi con scadenza fino a sei mesi. Buoni i risultati ottenuti sulla componente a medio/lungo termine ove, dopo le importanti crescite ottenute lo scorso anno, la clientela ha continuato a mostrare gradimento verso questa forma di raccolta, soprattutto sulle emissioni a tasso fisso. Decisamente buoni, e sopra le aspettative, i risultati conseguiti nel collocamento sia dei Prestiti Subordinati sia dei Prestiti Obbligazionari emessi dalla Capogruppo. Anche nel settore di Banca Assicurazione i risultati ottenuti sono stati sopra le attese, in particolare nel segmento dei prodotti di Ramo I che, per le loro intrinseche caratteristiche, assicurano una maggiore protezione dai rischi associata a buoni rendimenti. Per quanto concerne il Ramo Danni, il Mercato Private verrà coinvolto in un importante sforzo formativo al fine di acquisire adeguata conoscenza di taluni prodotti particolarmente indicati ad una clientela dotata di consistenti patrimoni mobiliari e immobiliari. Il settore del Risparmio Gestito, a motivo dell’elevata incertezza evidenziata dai mercati finanziari mondiali nei primi mesi del 2009, ha continuato ad evidenziare disaffezione da parte della clientela, soprattutto verso taluni prodotti caratterizzati da scarsa trasparenza e liquidabilità (Hedge Funds). Forte l’attenzione e l’impegno profuso da tutte le funzioni del Mercato, sia di Direzione che di Rete, verso le impegnative attività previste dall’introduzione della “MiFid”: di rilievo i risultati numerici ottenuti nell’offerta - in tale ambito - del Servizio di Consulenza. Per il primo semestre, con la fattiva collaborazione della Capogruppo, si è posta particolare attenzione al rilascio di prodotti di elevato standard qualitativo al fine di fidelizzare la clientela esistente nonché sviluppare nuove relazioni con clientela di elevato standing sia culturale che patrimoniale (AWA - Consulenza Immobiliare - Family Business - Protezione del Patrimonio - Passaggio Generazionale). LE PARTECIPAZIONI Partecipazioni in Società del Gruppo Nel semestre la BRE ha aderito all’operazione di aumento del capitale sociale del Banco di San Giorgio S.p.A., al cui capitale partecipa con quota di maggioranza. A seguito del perfezionamento dell’acquisizione del ramo d’azienda rappresentato da 13 Filiali di Intesa Sanpaolo, l’assemblea straordinaria di Banco di San Giorgio in data 13.3.2009 ha deliberato due distinte operazioni di aumento del capitale sociale di cui il primo riservato ai soci di riferimento UBI Banca e Banca Regionale Europea, già interamente versato, ed il secondo riservato ai soci terzi con eventuale intervento della Banca Regionale Europea solo in presenza di quote di azioni non sottoscritte dai soci di minoranza. La Banca Regionale Europea ha allo stato sottoscritto n. 7.854.449 nuove azioni ad un prezzo di emissione pari ad euro 5,38 ciascuna di cui euro 1,50 a titolo di nominale ed euro 3,88 a titolo di sovrapprezzo, con un esborso complessivo di euro 42.256.935,62. Non risultano variazioni circa le altre partecipazioni detenute in Società del Gruppo UBI Banca. Altre partecipazioni Si segnala la cessione, in data 9 giugno, dell’intera partecipazione detenuta nel capitale della Cedacri S.p.A. pari a n. 908 azioni al corrispettivo di euro 9.988.000, con introito del dividendo dell’esercizio 2008 pari a euro 348.672. La plusvalenza lorda derivante per BRE a

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    conto economico è pari a euro 8,9 milioni, con giro della relativa riserva patrimoniale da rivalutazione. Si evidenzia, al riguardo, che la decisione della cessione della “storica” cointeressenza, da sempre detenuta da BRE, è motivata dal rilevato venir meno del carattere strategico della partecipazione, tenuto, tra l’altro, conto che la BRE medesima, conformemente al Modello di Gruppo, non può più essere utente diretto dei servizi forniti dalla Cedacri e dalle sue controllate. Si segnalano inoltre le seguenti ulteriori variazioni intervenute nel primo semestre:

    • GEC – Gestione Esazioni Convenzionate S.p.A. (CN): adesione all’aumento di capitale da € 8.910.000 a € 10.125.000 mediante sottoscrizione di n° 21.600 azioni di nuova emissione, con un esborso complessivo di € 87.480; la quota di partecipazione rimane invariata nel 7,2%;

    • GIAROLO Leader S.r.l. (AL): adesione, nell’ottica dello sviluppo delle relazioni sul territorio, all’aumento di capitale da € 70.000 a € 119.999 con un esborso complessivo € 30.000 e con incremento della quota detenuta dal 21,43% al 38,96%;

    • GAL Alto Oltrepò S.r.l. (PV): acquisizione, sempre nell’ottica delle relazioni sul territorio, di una partecipazione nel GAL Alto Oltrepò S.r.l., con sede a Varzi (PV), mediante adesione all’aumento di capitale con sottoscrizione di n. 2 quote, per un esborso complessivo di € 1.040;

    • Parco Scientifico Tecnologico e delle Telecomunicazioni in Valle Scrivia S.p.A. (AL): a seguito del rafforzamento patrimoniale attuato dalla partecipata da € 2,1 milioni a € 6,9 milioni, si è proceduto ad una ripresa di valore per € 336.085, al fine di riallineare il valore di bilancio all’attuale valore di patrimonio netto pro-quota.

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    L’ATTIVITÀ DI PEGNO L’attività di prestito su pegno, che verte esclusivamente su preziosi, viene svolta presso gli sportelli di Milano, Bergamo, Brescia, Como, Crema, Cremona, Monza, Pavia, Varese e Tortona. Nel corso del primo semestre 2009 sono state effettuate 31.735 nuove operazioni, tra accensioni e rinnovi, per un importo complessivo di 23.767 migliaia di euro in deciso incremento rispetto allo stesso periodo del 2008, segnale di un rinnovato ricorso a tale particolare forma di credito da parte di chi, più di altri, risente dello stato di crisi; le giacenze in essere a fine semestre ammontano a n. 33.554 posizioni per un totale di 25.054 migliaia di euro e la sovvenzione media dei prestiti erogati risulta in linea rispetto all’anno precedente. Si riportano di seguito i dati di sintesi:

    MOVIMENTO PRESTITI SU PEGNO(importi in migliaia di euro)

    GIACENZE AL 31/12/2008 31.836 23.271,0 GIACENZE AL 31/12/2007 29.895 19.772,1

    Prestiti Prestiti

    concessi 11.496 8.603,4 concessi 11.134 8.245,0

    rinnovati 20.239 15.164,0 rinnovati 18.183 12.385,6

    riscattati 8.760 6.223,9 riscattati 9.619 6.365,8

    venduti 1.018 596,6 venduti 778 389,2

    GIACENZE AL 30/06/2009 33.554 25.053,9 GIACENZE AL 30/06/2008 30.632 21.262,1

    Media giornaliera operazioni effettuate 338 Media giornaliera operazioni effettuate 320

    Sovvenzione media erogata 0,748 Sovvenzione media erogata 0,741

    Sovvenzione media giacenze 0,747 Sovvenzione media giacenze 0,694

    ASTE 19 ASTE 17

    ordinarie 13 ordinarie 11

    speciali 6 speciali 6

    PEGNI VENDUTI PEGNI VENDUTI

    n. pegni 1.018 n. pegni 778

    sovvenzione 596,6 sovvenzione 389,2

    ricavo d'asta 1.879,4 ricavo d'asta 1.201,9sopravanzo (*) 797,5 sopravanzo (*) 508,8

    (*) ricavo lordo meno importo del prestito, interessi, diritti fissi e dir itti d'asta. (*) ricavo lordo meno importo del prestito, interessi, diritti fissi e diritti d'asta.

    1° SEMESTRE 2009

    N. POLIZZE IMPORTO

    1° SEMESTRE 2008

    N. POLIZZE IMPORTO

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    ATTIVITÀ DI TESORERIA ENTI Nella tabella che segue si evidenzia la consistenza numerica degli Enti per i quali la Banca svolge complessivamente l’attività di Tesoreria e/o di Cassa e le variazioni intervenute nel semestre a seguito di gare ovvero di estinzioni/accorpamenti.

    ENTI GESTITI al 30.06.2009 al 31.12.2008 UNIVERSITÀ E AZIENDE UNIVERSITARIE 4 4 DIPARTIMENTI UNIVERSITARI 75 72 ISTITUZIONI SCOLASTICHE STATALI 76 81 AZIENDE OSPEDALIERE 8 7 AZIENDE SANITARIE LOCALI 4 4 IST. DI RICOVERO E CURA A CARATT. SCIENT. 1 1 AMMINISTRAZIONI PROVINCIALI - 1 AMMINISTRAZIONI COMUNALI 207 205 COMUNITÀ MONTANE 8 8 UNIONI DI COMUNI 7 7 CONSORZI DI COMUNI 7 9 ALTRI CONSORZI 75 76 C.C.I.A.A. 2 2 ENTI PUBBLICI ECONOMICI 3 3 ENTI DIVERSI 119 123 TOTALE 596 603

    Dal numero dei rapporti e dall’importanza degli stessi (Università, Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, Amministrazioni Provinciali e Comunali, Aziende di Servizi alla Persona) appare evidente la significativa attenzione posta al comparto Tesoreria Enti, sia in ragione del ruolo che la Banca da sempre ricopre nel territorio di insediamento, sia in considerazione del volume di attività indotto dagli Enti stessi. Si segnala, tra i nuovi rapporti acquisiti, l’Azienda Ospedaliera “San Paolo” di Milano e l’avvio operativo degli sportelli di tesoreria presso gli Ospedali di Acqui Terme, Ovada e Novi Ligure rientranti nel servizio dell’ASL Alessandria-Tortona, e presso l’Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo rientrante nell’ambito del servizio in atto con l’ente Istituti Clinici di Perfezionamento.

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    SVILUPPO TERRITORIALE E RISORSE UMANE Al 30 giugno 2009 la Banca è presente sul territorio con 294 succursali, una in più rispetto a fine dicembre 2008. Sotto il profilo delle risorse umane al 30 giugno, a fronte di un organico a libro matricola di 2.009 risorse, quello effettivo della Banca è pari a 1.974 risorse, in diminuzione di n. 32 unità rispetto al primo semestre dell’anno precedente e di n. 27 unità rispetto a fine dicembre 2008. L’organico effettivo di cui sopra comprende 7 risorse distaccate da altre società del Gruppo e 15 risorse assunte con contratto di lavoro francese, in servizio presso le nostre succursali di Nizza e di Mentone unitamente ad altre 3 distaccate dalla Rete Italia, mentre sono escluse 57 risorse che la Banca ha a sua volta distaccato presso altre società del Gruppo. Nel corso dei primi sei mesi del 2009 vi sono stati 16 ingressi di risorse (di cui 5 da altre Società del Gruppo), mentre le uscite sono state 43, di cui 28 verso altre Società del Gruppo. Al 30 giugno 2009 il personale impegnato in rete (Retail, Corporate, Private) è di n. 1.759 unità, pari all’89,1% dell’organico, mentre in Direzione Centrale operano n. 152 risorse (7,7%); le restanti 63 risorse (3,2%) sono al momento assenti dal servizio (aspettative e maternità). Nei dati sopra indicati sono altresì escluse 56 risorse che nel semestre sono state transitoriamente inserite in Rete a sostegno delle attività di sportello, secondo le indicazioni dell’accordo sindacale di Gruppo 30 gennaio 2008. Formazione Nel complesso, nel primo semestre 2009 sono state erogate circa 6.800 giornate di formazione, sostanzialmente distribuite in modo uguale tra la tradizionale formazione d’aula (3.444 giornate) e quella a distanza (e-learning, per 3.258 giornate), con trascurabile apporto di circa ulteriori 100 giornate di formazione esterna o di stage. E’ continuata la rilevanza della componente assicurativa. Son infatti ben 3.171 le giornate (46,6% del totale) dedicate a tale settore, pressoché tutte per ottemperare alle direttive Isvap.

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    Informazioni sullo stato patrimoniale e sul conto economico riclassificati Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica della Banca ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, fra i prospetti riclassificati è stato inserito un apposito prospetto per evidenziare l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti - essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari non significativi - che così si riassumono:

    • primo semestre 2009: riallineamenti civilistico/fiscali riguardanti il triennio 2005/2007; cessione Cedacri; oneri di integrazione conseguenti all’operazione di aggregazione;

    • primo semestre 2008:

    affrancamento fiscale delle differenze fra valori civilistici e fiscali al 31 dicembre 2007;

    modifica del criterio di determinazione delle rettifiche collettive sui crediti di firma;

    oneri di integrazione conseguenti all’operazione di aggregazione. Nei prospetti che seguono sono rappresentati gli schemi riclassificati di Stato Patrimoniale e di Conto Economico.

  • 23

    Stato patrimoniale riclassificato (in migliaia di euro)

    30/06/2009 31/12/2008 Variazione Variazione % 30/06/2008Variazione

    annuaVariazione %

    annua

    10. Cassa e disponibilità liquide 49.992 59.264 (9.272) (15,6) 48.976 1.016 2,1 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 53.290 58.041 (4.751) (8,2) 58.923 (5.633) (9,6) 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 11.814 20.164 (8.350) (41,4) 19.174 (7.360) (38,4) 60. Crediti verso banche 1.890.227 2.050.737 (160.510) (7,8) 1.961.444 (71.217) (3,6) 70. Crediti verso clientela 7.342.085 7.639.924 (297.839) (3,9) 7.956.548 (614.463) (7,7) 80. Derivati di copertura 74.223 55.516 18.707 33,7 40.594 33.629 82,8 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica 9.557 12.387 (2.830) (22,8) (1.343) 10.900 n.s.100. Partecipazioni 138.691 96.435 42.256 43,8 96.435 42.256 43,8 110. Attività materiali 242.800 245.824 (3.024) (1,2) 241.140 1.660 0,7 120. Attività immateriali 81.164 81.189 (25) (0,0) 81.191 (27) (0,0)

    di cui: avviamento 81.050 81.050 - - 81.050 - - 130. Attività fiscali 50.361 65.236 (14.875) (22,8) 64.453 (14.092) (21,9) 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 14 14 - - 14 - - 150. Altre attività 92.230 116.597 (24.367) (20,9) 146.759 (54.529) (37,2)

    Totale dell'attivo 10.036.448 10.501.328 (464.880) (4,4) 10.714.308 (677.860) (6,3)

    VOCI DELL'ATTIVO

    30/06/2009 31/12/2008 Variazione Variazione % 30/06/2008Variazione

    annuaVariazione %

    annua

    10. Debiti verso banche 316.915 672.638 (355.723) (52,9) 1.149.534 (832.619) (72,4) 20. Debiti verso clientela 5.658.769 5.606.580 52.189 0,9 5.440.805 217.964 4,0 30. Titoli in circolazione 2.568.738 2.622.204 (53.466) (2,0) 2.525.932 42.806 1,7

    40.+ 50. Passività finanziarie di negoziazione e valutate al fair value 42.877 42.446 431 1,0 43.110 (233) (0,5) 60. Derivati di copertura 27.194 26.487 707 2,7 23.461 3.733 15,9 80. Passività fiscali 22.380 49.200 (26.820) (54,5) 35.857 (13.477) (37,6) 100. Altre passività 341.640 353.797 (12.157) (3,4) 409.720 (68.080) (16,6) 110. Trattamento di fine rapporto del personale 49.025 48.287 738 1,5 46.701 2.324 5,0 120. Fondi per rischi e oneri: 41.301 41.289 12 0,0 49.360 (8.059) (16,3)

    a) quiescenza e obblighi simili 24.285 24.297 (12) (0,0) 24.796 (511) (2,1) b) altri fondi 17.016 16.992 24 0,1 24.564 (7.548) (30,7)

    130. Riserve da valutazione 115.068 122.932 (7.864) (6,4) 124.481 (9.413) (7,6) 160.+170.+180 Capitale, sovrapprezzi di emissione e riserve 809.613 803.978 5.635 0,7 803.978 5.635 0,7

    200. Utili d'esercizio 42.928 111.490 (68.562) n.s. 61.369 (18.441) (30,0) Totale del passivo e del patrimonio netto 10.036.448 10.501.328 (464.880) (4,4) 10.714.308 (677.860) (6,3)

    VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

  • 24

    Conto economico riclassificato (in migliaia di euro)

    30/06/2009 30/06/2008 Variazione annuaVariazione %

    annua

    10.- 20. Margine di interesse 111.490 154.058 (42.568) (27,6)70. Dividendi e proventi simili 10.300 6.635 3.665 55,2

    40. - 50. Commissioni nette 56.822 66.589 (9.767) (14,7)

    80.+ 90.+100.+110. Risultato netto dell'attivita'di negoziazione e di copertura 12.985 1.084 11.901 n.s.

    190. Altri proventi/oneri di gestione 5.608 5.961 (353) (5,9)Proventi operativi 197.205 234.327 (37.122) (15,8)

    150a. Spese per il personale (66.855) (74.458) 7.603 (10,2)150b. Altre spese amministrative (48.987) (50.318) 1.331 (2,6)

    170. + 180. Rettifiche di valore nette su attivita' materiali e immateriali (4.444) (4.278) (166) 3,9

    Oneri operativi (120.286) (129.054) 8.768 (6,8)Risultato della gestione operativa 76.919 105.273 (28.354) (26,9)

    130a. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti (15.494) (10.639) (4.855) 45,6

    130b. + c.+d. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di altre attivita'/passivita' (23) 1.355 (1.378) n.s.160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (941) (2.407) 1.466 (60,9)

    210. + 240. Utile/perdite della cessione di investimenti e partecipazioni 1 - 1 -

    Utile/perdita della operativita' corrente al lordo imposte 60.462 93.582 (33.120) (35,4)

    260. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operativita' corrente (16.469) (28.782) 12.313 (42,8)Oneri di integrazione (1.065) (3.431) 2.366 (69,0)

    di cui: spese per il personale (1.325) (809) (516) 63,8

    altre spese amministrative - (4.114) 4.114 -

    rettif iche di valore nette su attività materiali e immateriali (154) (89) (65) 73,0 imposte 414 1.581 (1.167) (73,8)

    290. Utile d'esercizio 42.928 61.369 (18.441) (30,0)

    VOCI DEL CONTO ECONOMICO

    Metodologia di costruzione del conto economico riclassificato

    Principali regole di classificazione: - i recuperi di imposta iscritti alla voce 190 “Altri oneri/proventi di gestione” (euro 7.955 mila al 30/06/2009 e 8.167 mila al 30/06/2008)

    sono riclassificati a riduzione delle imposte indirette incluse tra le altre spese amministrative; - la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello schema contabile e le quote di

    ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi (euro 376 mila al 30/06/2009 e 331 mila al 30/06/2008 classificate alla voce 190 dello schema obbligatorio);

    - la voce altri proventi/oneri di gestione include la voce 190, al netto delle riclassifiche sopramenzionate.

  • 25

    Conto economico riclassificato al netto delle principali componenti non ricorrenti (in migliaia di euro)

    Riallineamento fiscalità FTA

    Cessione Cedacri

    ONERI DI INTEGRAZIONE

    Affrancamento "quadro EC"

    Ripresa crediti di firma

    ONERI DI INTEGRAZIONE

    10.- 20. Margine di interesse 111.490 111.490 154.058 154.058 (42.568) (27,6)

    70. Dividendi e proventi simili 10.300 10.300 6.635 6.635 3.665 55,2

    40. - 50. Commissioni nette 56.822 56.822 66.589 66.589 (9.767) (14,7)

    80.+ 90.+100.+110. Risultato netto dell'attivita'di negoziazione e di copertura 12.985 (8.944) 4.041 1.084 1.084 2.957 n.s.

    190. Altri proventi/oneri di gestione 5.608 5.608 5.961 5.961 (353) (5,9)

    Proventi operativi 197.205 - (8.944) - 188.261 234.327 - - - 234.327 (46.066) (19,7)150a. Spese per il personale (66.855) (66.855) (74.458) (74.458) 7.603 (10,2)

    150b. Altre spese amministrative (48.987) (48.987) (50.318) (50.318) 1.331 (2,6)

    170. + 180. Rettifiche di valore nette su attivita' materiali e immateriali (4.444) (4.444) (4.278) (4.278) (166) 3,9

    Oneri operativi (120.286) - - - (120.286) (129.054) - - - (129.054) 8.768 (6,8)

    Risultato della gestione operativa 76.919 - (8.944) - 67.975 105.273 - - - 105.273 (37.298) (35,4)130a. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti (15.494) (15.494) (10.639) (10.639) (4.855) 45,6

    130b. + c.+d. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di altre attivita'/passivita' (23) (23) 1.355 (2.073) (718) 695 (96,8)

    160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (941) (941) (2.407) (2.407) 1.466 (60,9)

    210. + 240. Utile/perdite della cessione di investimenti e partecipazioni 1 1 - - 1 -

    Utile/perdita della operativita' corrente al lordo imposte 60.462 - (8.944) - 51.518 93.582 - (2.073) - 91.509 (39.991) (43,7)260. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operativita' corrente (16.469) (1.572) 554 (17.487) (28.782) (4.115) 570 (32.327) 14.840 (45,9)

    Oneri di integrazione (1.065) - - 1.065 - (3.431) - - 3.431 - - -

    di cui: spese per il personale (1.325) 1.325 - (809) 809 - - -

    altre spese amministrative - - - (4.114) 4.114 - - -

    rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (154) 154 - (89) 89 - - -

    imposte 414 (414) - 1.581 (1.581) - - -

    290. Utile d'esercizio 42.928 (1.572) (8.390) 1.065 34.031 61.369 (4.115) (1.503) 3.431 59.182 (25.151) (42,5)

    VOCI DEL CONTO ECONOMICO 30/06/2009

    30/06/2009 al netto delle

    componenti non ricorrenti

    variazione % su base annua 30/06/2008

    variazione su base annua

    30/06/2008 al netto delle

    componenti non ricorrenti

    Componenti non ricorrentiComponenti non ricorrenti

  • 26

    Informazioni sullo stato patrimoniale riclassificato Crediti e debiti verso banche

    Al 30 giugno 2009, il saldo dell’interbancario, al netto delle operazioni in pronti contro termine effettuate con la Capogruppo a fronte di raccolta in pronti contro termine da clientela, si assesta a 957,9 milioni di euro contro un saldo di fine anno precedente di 165,7 milioni di euro. La variazione è dovuta principalmente all’investimento della maggiore liquidità disponibile, derivante da un positivo andamento della raccolta a breve termine. (in migliaia di euro)

    Assolute %Crediti verso banche 1.890.227 2.050.737 (160.510) (7,8)

    Debiti verso banche 316.915 672.638 (355.723) (52,9)

    POSIZIONE INTERBANCARIA NETTA 1.573.312 1.378.099 195.213 14,2

    (-) Pronti contro termine attivi (615.450) (1.212.423) 596.973 (49,2)

    POSIZIONE INTERBANCARIA NETTA 957.862 165.676 792.186 n.s.

    Var. giugno '09/dicembre '0830/06/2009 31/12/2008

    Crediti verso la clientela

    Al 30 giugno 2009, gli impieghi verso clientela hanno registrato una flessione del 3,9% ed ammontano a 7.342,1 milioni di euro, rispetto ai 7.639,9 del fine anno precedente. Le forme tecniche a medio e lungo termine, comprensive dei mutui a garanzia delle future emissioni di Covered Bond, evidenziano un incremento del 3,2% rispetto ai valori di fine anno e rappresentano il 55,9% degli impieghi. I conti correnti si attestano a 1.634,5, in calo del 3,9% rispetto al 31 dicembre 2008; in flessione anche le altre forme tecniche a breve termine. Situazione dei crediti per cassa al 30 giugno 2009 (in migliaia di euro)

    Tipologie esposizioni/valori Esposizione lordaRettifiche di valore

    complessiveEsposizione

    netta

    a) Sofferenze 210.442 109.030 101.412

    b) Incagli 108.732 17.451 91.281

    c) Esposizioni ristrutturate 12.430 2.444 9.986

    d) Esposizioni scadute 13.531 1.019 12.512

    Totale crediti deteriorati 345.135 129.944 215.191

    e) Rischio Paese 562 2 560

    f) Crediti in Bonis 7.153.598 27.264 7.126.334

    TOTALE 7.499.295 157.210 7.342.085

    Nel primo semestre la rischiosita’ del credito evidenzia un tendenziale aumento indotto dal difficile contesto congiunturale. Al 30 giugno 2009 i crediti deteriorati netti della Banca sono risultati pari a 215,2 milioni di euro, l’ 8,8% in più rispetto al valore del 31 dicembre 2008. In particolare:

    le sofferenze nette, pari a 101,4 milioni di euro, sono aumentate dell’ 8,7% rispetto al valore di fine dicembre 2008; il loro rapporto rispetto agli impieghi complessivi è in lieve crescita rispetto al valore di fine anno precedente;

  • 27

    i crediti incagliati pari a 91,3 milioni di euro, sono in linea con il 31 dicembre 2008, mentre le esposizioni ristrutturate passano da 1,8 a 10 milioni di euro, principalmente per un accordo con una controparte corporate per 7,8 milioni di euro. Anche le esposizioni scadute passano da 11,2 a 12,5 milioni di euro.

    Il livello di copertura delle sofferenze pari al 51,8% risulta in leggera flessione rispetto al dicembre 2008, mentre quello dei crediti incagliati diminuisce dal 16,7% al 16%. La dotazione di riserva generica della Banca (27,3 milioni di euro) presenta un livello di copertura dei crediti in bonis pari allo 0,4%. Attività finanziarie

    A giugno 2009, le attività finanziarie sono risultate pari a 148,9 milioni di euro, contro 146,1 milioni di euro della consistenza dell’anno precedente. Le singole componenti hanno presentato le seguenti dinamiche:

    le “attività finanziarie di negoziazione”, pari a 53,3 milioni di euro, hanno registrato un decremento dell’ 8,2%;

    le “attività finanziarie disponibili per la vendita” sono diminuite da 20,2 a 11,8 milioni di euro a seguito della cessione della Cedacri S.p.a. per 10 milioni di euro e alla rivalutazione del Parco Scientifico Tecnologico (0,3 milioni di euro);

    i “derivati di copertura” aumentano da 55,5 a 74,2 milioni di euro; l’ “adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica” si

    attesta a un positivo di 9,6 milioni di euro e rappresenta il fair value dei crediti verso la clientela coperti in “macrohedging”.

    Raccolta da clientela

    I mezzi amministrati della clientela si sono attestati alla fine di giugno 2009 a 20.967,5 milioni di euro in aumento rispetto al 31 dicembre 2008 del 4,3%. Massa amministrata (in migliaia di euro)

    Assolute %Raccolta diretta da clientela 8.227.507 8.228.785 (1.277) (0,0)

    Raccolta indiretta da clientela 12.739.962 11.864.692 875.270 7,4

    di cui: Risparmio gestito 7.232.683 6.773.075 459.608 6,8

    TOTALE MEZZI AMMINISTRATI CLIENTELA 20.967.469 20.093.477 873.992 4,3

    Var. giugno '09/dicembre '0830/06/2009 31/12/2008

    Raccolta diretta A giugno 2009 la consistenza della raccolta diretta è risultata pari a 8.227,5 milioni di euro, in linea con il valore del fine anno precedente. I debiti verso clientela, pari a 5.658,8 milioni di euro, risultano in linea con il 31 dicembre 2008; in particolare i pronti contro termine passivi sono passati da 1.198,9 a 611,2 milioni di euro con un decremento del 49%, mentre i conti correnti e i depositi liberi aumentano del 14,4% e si attestano a 4.995 milioni di euro. I titoli in circolazione (2.568,7 milioni di euro) registrano un decremento del 2% dovuto essenzialmente alla scadenza di prestiti obbligazionari. Si rammenta che in tale aggregato sono compresi circa 500 milioni di euro di obbligazioni sottoscritte dalla Capogruppo e finalizzate all’equilibrio strutturale della Banca.

  • 28

    Raccolta indiretta (in migliaia di euro)

    Assolute %

    - In amministrazione 3.599.293 39,6 3.528.715 39,5 70.578 2,0

    - Risparmio gestito 5.500.591 60,4 5.414.322 60,5 86.269 1,6

    Gestioni di Patrimoni Mobiliari 544.329 6,0 540.035 6,0 4.294 0,8

    Fondi Comuni di investimento e Sicav 2.854.663 31,4 2.793.880 31,2 60.783 2,2

    Prodotti assicurativi 2.101.599 23,1 2.080.407 23,3 21.192 1,0

    CLIENTELA ORDINARIA 9.099.884 100,0 8.943.037 100,0 156.847 1,8

    - In amministrazione 1.907.986 52,4 1.562.902 53,5 345.084 22,1

    - Risparmio gestito 1.732.092 47,6 1.358.753 46,5 373.339 27,5

    CLIENTELA ISTITUZIONALE 3.640.078 100,0 2.921.655 100,0 718.423 24,6

    TOTALE RACCOLTA INDIRETTA 12.739.962 11.864.692 875.270 7,4

    30/06/2009 A

    Incidenza %

    Variazione A/BIncidenza %

    31/12/2008 B

    Al 30 giugno 2009 la raccolta indiretta, ai valori di mercato, è risultata pari a 12.740 milioni di euro, in aumento del 7,4% rispetto all’ammontare di fine 2008. Con riferimento alla clientela ordinaria, sia il risparmio amministrato (+2%), sia il risparmio gestito (+1,6%) evidenziano una crescita dell’ 1,8% rispetto a fine 2008. Positivo il trend dell’assicurativo. La raccolta indiretta delle controparti istituzionali è pari a 3.640,1 milioni di euro, in aumento del 24,6% rispetto al 2008. Patrimonio netto

    Per un maggior dettaglio informativo si rinvia all’apposito “Prospetto di variazione del patrimonio netto”.

  • 29

    Informazioni sul conto economico riclassificato Il margine di interesse si è attestato a 111,5 milioni di euro, con un decremento del 27,6% rispetto all’analogo valore dell’anno precedente, da attribuirsi principalmente alla riduzione degli spread sui tassi. Le commissioni nette si sono attestate a 56,8 milioni di euro, in calo del 14,7% rispetto all’analogo valore dell’anno precedente. La flessione ha riguardato in particolare, le commissioni relative al comparto del risparmio gestito, al collocamento e sottoscrizione titoli e all’assicurativo. L’attività di negoziazione e di copertura ha prodotto un risultato positivo di 13 milioni di euro contro 1,1 milioni di euro dell’anno precedente. La voce è così scomponibile: importi in migliaia 30/06/2009 30/06/2008risultato netto attività di negoziazione (*) 1.666 -412risultato netto attività di copertura (**) 2.493 1.152utile cessione/riacquisto passività finanziarie (***) 8.826 344 12.985 1.084 (*) La variazione positiva dell’attività di negoziazione è da attribuirsi principalmente ai flussi positivi dei derivati di trading . (**) Il risultato netto dell’attività di copertura è determinato dalla valutazione dei prestiti obbligazionari e delle relative coperture che, per sbilancio, evidenziano un risultato positivo rispetto al fine anno precedente per effetto dell’andamento dei tassi di mercato. (***) Comprende l’utile derivante dalla cessione della Cedacri SpA per 8.994 mila euro.

    Gli altri proventi ed oneri di gestione ammontano a 5,6 milioni di euro, in calo del 5,9% rispetto all’anno precedente. Si ricorda che la voce “altri proventi di gestione”, a giugno 2008, comprendeva il recupero, da parte di alcune Banche del Gruppo, degli oneri sostenuti per il supporto alla migrazione informatica (spese del personale per 1,4 milioni di euro ed altre spese amministrative per circa 220 mila euro). Gli “altri proventi di gestione” comprendono 450 mila euro a titolo di rimborso della sanzione irrogata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con provvedimento del 7 agosto 2008, come specificato nelle Altre Informazioni. Al 30 giugno 2008, l’importo della sanzione risultava accantonato a Fondo rischi e oneri. A seguito di tali dinamiche, i proventi operativi si sono attestati a quota 197,2 milioni di euro contro i 234,3 milioni di euro del 30 giugno 2008. Sul versante dei costi, le “spese del personale”, si attestano a 66,9 milioni di euro, contro i 74,5 milioni di euro del giugno 2008, in decremento del 10,2%. La riduzione è da attribuirsi essenzialmente a minori oneri per riduzione degli organici e a minori premi pagati. Le “altre spese amministrative”, pari a 49 milioni di euro, registrano un decremento del 2,6%, principalmente per riduzione dei canoni infragruppo. Il dato del 2009 include l’impatto negativo pari a 1 milione di euro relativo all’IVA di gruppo, come meglio specificato in calce alla tabella “altre spese amministrative: composizione”. Al netto di tale effetto la voce avrebbe registrato un calo del 4,7%. Le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali sono pari a 4,4 milioni di euro. Complessivamente gli oneri operativi, ammontano a 120,3 milioni di euro, il 6,8% in meno rispetto all’analogo periodo 2008. Il cost/income, calcolato rapportando i costi operativi ai proventi operativi è risultato pari al 61% con un peggioramento di 5,9 punti percentuali.

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    A seguito delle suddette dinamiche, il risultato della gestione operativa si è attestato a 76,9 milioni di euro, in calo del 26,9%; al netto delle componenti non ricorrenti il calo sarebbe stato del 35,4%. Le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti sono passate da 10,6 a 15,5 milioni di euro, riflettendo un generalizzato deterioramento della qualità del credito. Il costo del credito si attesta, su base annua, a circa lo 0,42%. Le riprese nette di valore per deterioramento di altre attività/passività rappresentano la valutazione dei crediti di firma che ammontano a 700,2 milioni di euro e presentano un livello di copertura dello 0,4%. L’utile lordo dell’operatività corrente, è pari a 60,5 milioni di euro contro i 93,6 milioni di euro del 2008. Le imposte ammontano a 16,5 milioni di euro e comprendono l’impatto positivo derivante dall’applicazione delle novità fiscali, come dettagliato nelle “Altre informazioni – aspetti fiscali”. Gli oneri di integrazione, componenti non ricorrenti, ammontano a 1,1 milioni di euro, al netto della relativa fiscalità. L’utile di periodo è risultato pari a 42,9 milioni di euro, contro i 61,4 milioni di euro dell’anno precedente; al netto delle componenti non ricorrenti sarebbe di 34 milioni.

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    Altre informazioni Basilea 2 Nel semestre è stato avviato l’iter di condivisione con Banca d’Italia dei modelli interni sviluppati (rischio di credito e operativo), propedeutico all’avvio formale della procedura di convalida con le Autorità di Vigilanza. Aspetti fiscali Sintesi delle novità intervenute nel corso del semestre Riallineamenti fiscali Come noto la Legge Finanziaria 2008 ha integrato le disposizioni del TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi) nonché dell’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) per renderle maggiormente compatibili (diretta derivazione) con i dati di bilancio per le imprese tenute ad applicare i principi contabili IAS/IFRS. Considerato che tali imprese – fra cui banche ed enti finanziari – redigono i bilanci con detti principi sin dall’esercizio 2005, sono state emanate ulteriori disposizioni fiscali (D.L. 185/2008 convertito con Legge 2/2009 e Decreto MEF 1° aprile 2009 n. 48) allo scopo di definire il regime transitorio rispetto all’originario D.Lgs. 38/2005 ovvero il diverso regime fiscale applicabile alle operazioni sorte sino al 31 dicembre 2007 e tuttora in essere. Più in particolare, è stata introdotta la possibilità di riallineare i differenti valori civilistico/fiscali riguardanti il triennio 2005/2007 mediante il versamento di un’imposta sostitutiva. Tali riallineamenti concernono le attività/passività conseguenti a:

    a) operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, conferimenti, etc.); b) gestione ordinaria.

    Nel caso b) è consentito il riallineamento di tutte le fattispecie con pagamento di imposte ad aliquota ordinaria, ovvero di singole fattispecie, a scelta del contribuente, con pagamento di un’imposta sostitutiva (IRES/IRAP) del 16%. Mentre le operazioni straordinarie hanno già avuto rilievo nel bilancio 2008, per quanto attiene le attività ordinarie la Banca ha ritenuto opportuno effettuare riallineamenti specifici con riguardo alle seguenti fattispecie:

    • disallineamenti all’1 gennaio 2009 derivanti dalla prima applicazione dei Principi IAS (c.d. First time adoption);

    • disallineamenti all’1 gennaio 2009 derivanti dall’applicazione a regime dei principi IAS/IFRS che non si sarebbero prodotti laddove si fossero applicate le nuove disposizioni fiscali, introdotte dalla predetta Legge finanziaria 2008.

    Per effetto di tale opzione – esercitata lo scorso 16 giugno ai sensi dell’art. 15 del D.L. 185/2008, in concomitanza con il versamento a saldo delle imposte per l’esercizio 2008 – sono state versate imposte per 2,3 milioni e si sono al contempo resi liberi, in contropartita al conto economico, 3,9 milioni già iscritti quali imposte differite attive/passive. Misure anticrisi d.l. 78/2009 (convertito nella Legge 102/2009) Nell’ambito degli interventi legislativi volti ad incentivare la ripresa economica e nel contempo a contrastare i c.d. paradisi fiscali, il Decreto in oggetto ha previsto un regime più favorevole alla deducibilità delle svalutazioni dei crediti erogati dalle banche, a condizione tuttavia che trattasi di nuovi crediti non assistiti da garanzie dello Stato o assimilati ed ancora che gli stessi eccedano la media di erogazioni dell’ultimo biennio. Per l’anno 2009 la norma è parametrata al solo secondo semestre. Allo stato attuale non è stimabile alcun effetto considerata la valorizzazione solo a fine periodo. Tra le altre novità intervenute si ricorda l’aggravio dell’imposizione fiscale delle partecipazioni detenute in società estere e la facoltà per le persone fisiche di procedere al rimpatrio ovvero alla regolarizzazione delle attività, finanziarie e non, detenute all’estero in violazione delle norme vigenti (v. c.d. “scudo fiscale”).

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    Ricorso avverso il provvedimento sanzionatorio dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato L’8 agosto 2008 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in esito a un procedimento istruttorio avviato nel maggio 2008, ha emesso un provvedimento sanzionatorio nei confronti di 23 banche, fra le quali alcune Banche del Gruppo, ritenendo che l’operatività adottata in materia di trasferimento dei mutui violasse le disposizioni sulle pratiche commerciali scorrette contenuta nel Codice del Consumo (artt. 18 e segg. D.Lgs. 206/05, come modificato dal D.Lgs. 146/07), in particolare per aver risposto all’esigenza della clientela di cambiare la banca mutuante offrendo la soluzione più onerosa della sostituzione del mutuo piuttosto che la portabilità (art. 8 D.L. 7/07, come modificato prima dalla Legge di conversione 40/07 e poi dalla Legge 244/07), in violazione altresì dei doveri di corretta informazione previsti dalla normativa. La sanzione irrogata è stata pari a 450 mila euro ed è stata pagata nei termini previsti e contabilizzata ad oneri di gestione. Nel contempo, tutti i 23 Istituti di credito sanzionati, ivi compresi quelli del Gruppo UBI Banca, hanno proposto ricorso amministrativo contro il provvedimento in questione presso il TAR del Lazio che, in data 4 febbraio 2009, ha accolto il ricorso chiedendo l’annullamento delle multe comminate. L’Autorità Garante, nella sua adunanza del 1° luglio 2009, ha deliberato il nulla osta all’accoglimento dell’istanza, trasmettendola al Ministero dell’Economia e delle Finanze, competente per la restituzione delle somme. Informativa sul contenzioso Opposizione della Banca Regionale Europea avverso un provvedimento sanzionatorio del Ministero dell’Economia e delle Finanze Nel 2001 il Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva irrogato alla Banca Regionale Europea due sanzioni (per complessivi 10,3 milioni di euro) per asserite infrazioni alla Legge 197/1991 (cosiddetta Legge antiriciclaggio). Le cause di opposizione promosse si erano concluse a favore della Banca, con sentenza del 28 gennaio 2003 del Tribunale di Mondovì. Avverso tali provvedimenti il Ministero aveva presentato ricorso in Cassazione. Con sentenze del marzo-aprile 2007, la Corte di Cassazione accoglieva i ricorsi ministeriali, cassando le sentenze del Tribunale di Mondovì con rinvio al Tribunale di Torino, avanti il quale la BRE ha promosso autonomi ricorsi e si è costituita nei giudizi promossi dal Ministero. Le riassunzioni sono state di recente riunite in due distinti procedimenti. In entrambi i casi i giudici si sono dichiarati disponibili a percorrere l’ipotesi di definizione transattiva previo esperimento di una Consulenza Tecnica d’Ufficio con la nomina di un perito, a cui la BRE ha affiancato un proprio Consulente Tecnico di Parte. A metà luglio il perito di parte ha consegnato al consulente tecnico d’ufficio nominato dal Tribunale una relazione sul lavoro di ricostruzione e tracciabilità delle singole operazioni svolto in base alla richiesta del Tribunale. Il deposito della Consulenza Tecnica d’Ufficio è previsto entro il prossimo 30 settembre; il 14 ottobre è stata fissata l'udienza per l'esame della relazione. Poiché un’eventuale ipotesi transattiva, qualora vi si dovesse ricorrere, potrà essere presa in considerazione solamente dopo l’esame della relazione CTU, l’accantonamento di complessivi 5,140 milioni di euro, già stanziato a suo tempo, viene per il momento confermato congruo. Covered Bonds Nel primo semestre del 2008 è stato completato l’iter autorizzativo per un programma di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite ai sensi dell’articolo 7 bis della Legge 130/1999 da parte della Capogruppo UBI Banca. Tale programma, presentato agli inizi di luglio in un road show nelle principali piazze europee, prevede un massimale di emissioni pari a 10 miliardi di euro. I titoli, che hanno già ottenuto l’assegnazione da parte delle società Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch Ratings di un rating preliminare pari a “tripla A”, saranno quotati alla Borsa di Londra.

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    Nell’ambito di tale programma la Banca Regionale Europea è stata