Relazione di sintesi sulla qualità delle acque superficiali in provincia di Ravenna - anno 2008

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Sezione Provinciale di Ravenna Servizio Sistemi Ambientali Via Alberoni, 17-19 48100 Ravenna Tel. 0544 210611 Fax 0544 210650 E-mail [email protected] RELAZIONE DI SINTESI SULLA QUALITA’ DELLE ACQUE SUPERFICIALI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA ANNO 2008 a cura di S. Giaquinta

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Relazione di sintesi sui dati della qualità delle acque superficiali in provincia di Ravenna - periodo anno 2008

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Sezione Provinciale di RavennaServizio Sistemi Ambientali

Via Alberoni, 17-1948100 Ravenna

Tel. 0544 210611Fax 0544 210650

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RELAZIONE DI SINTESI SULLA QUALITA’ DELLE ACQUE SUPERFICIALI DELLA

PROVINCIA DI RAVENNA

ANNO 2008 a cura di S. Giaquinta

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1 LA QUALITA’ COMPLESSIVA DEGLI ECOSISTEMI IDRICI SUPERFICIALI. Cenni ai metodi di classificazione.

Al momento della redazione di questo Report (estate 2009), per quanto riguarda le acque, sono stati finalmente promulgati alcuni decreti attuativi che, almeno in linea teorica, consentono l’applicazione del Dlgs 152/2006. In realtà l’iter per la sua applicazione “operativa” è lungo, particolarmente complesso e dunque non ancora concluso: sono in via di definizione le reti di monitoraggio, completamente nuove, i profili analitici che saranno adottati, ed è in corso la formazione degli operatori che dovranno applicare numerosi metodi biologici nuovi, estremamente specialistici e purtroppo non ottimizzati (come invece era il metodo IBE).

Pertanto come di consueto in questo Report lo stato ecologico delle acque superficiali viene valutato ancora una volta conformemente al Dlgs 152/99 (All.1 sub. 3.2.3), attraverso l’utilizzo dei prescritti indici. Questa opzione è opportuna anche alla luce della necessità di giungere con indici confrontabili nel tempo almeno al primo “giro di boa” del Piano di Tutela delle Acque regionale, mantenendo quindi i metodi attuali almeno fino al 31 dicembre 2008.

Ai sensi del Dlgs 152/99 quindi a ciascuna stazione viene attribuita la classificazione ecologica (SECA) peggiore tra quelle indicate dai parametri macrodescrittori (LIM) e dall’indice biotico I.B.E. (Fig. 1). Si ricorda che i macrodescrittori prescritti dal Decreto sono: saturazione di ossigeno, BOD5, COD, fosforo totale, azoto ammoniacale, azoto nitrico, Escherichia coli, campionati dodici volte l’anno. Dal 2003 accanto al SECA (stato Ecologico-ambientale) compare nella classificazione di qualità delle stazioni di tipo A, anche il SACA (stato di qualità Ambientale) come definito dal Dlgs 152/99 – Allegato 1 – paragr. 3.2.3.1 : il SACA compendia il SECA con il risultato della ricerca delle sostanze inquinanti di cui alla Tabella 1 del medesimo allegato. Tale ricerca, comunque, è sempre stata effettuata, anche negli anni passati, e nel testo del Report si è sempre dato conto di concentrazioni di tali inquinanti degne di nota. La Tabella 1 dell’allegato, tuttavia, non fornisce i limiti da non superare per quelle sostanze, e a suo tempo fu deciso in ambito ARPA di adottare come limiti i valori di concentrazioni previsti dalla Direttiva 76/464/CEE. E’ diventato quindi possibile indicare il numero di superamenti di detti limiti, ed inserirlo nella Figura 1. Il SACA secondo il Dlgs 152/99 si applica come segue: se il SECA è di classe 5 (pessimo) il SACA è comunque “Pessimo”. Se il SECA non è pessimo e c’è il superamento per almeno una volta di almeno uno dei limiti per le sostanze di cui alla Tabella 1/Allegato 1, il SACA è “Scadente”. Se non ci sono superamenti dei suddetti limiti, il SACA è uguale al SECA (ossia Elevato, Buono, Sufficiente, Scadente). Naturalmente rimane necessario riportare nel testo a quali sostanze ed a quali valori si riferiscono i superamenti evidenziati.

Il Dlgs 152/99 (All. 1 tabella 2) nel definire poi lo Stato Ambientale individuato da ciascun valore della classificazione complessiva (l’ultima colonna delle tabb. 9 e, con riserve, 10), adotta le ormai consuete corrispondenze di termini:

Classe 1 Qualità Elevata

Classe 2 Qualità Buona

Classe 3 Qualità Sufficiente

Classe 4 Qualità Scadente

Classe 5 Qualità Pessima

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La qualità 2008 delle acque superficiali.

Per mantenere il raffronto cronologico senza però appesantire troppo il testo, nella Fig. 1 si sono riportati i colori della classe di riferimento (da LIM, da I.B.E., SECA, SACA) per i dati dal 1997 al 2008. Dal 1999 sono riportati anche il valore numerico LIM ed il valore numerico IBE medio. Si ricorda che normalmente l’I.B.E. non si applica ai canali artificiali (nota “/” ) ed ai corpi idrici salati o salmastri (nota “x”), e non è del tutto indiscussa la sensatezza della sua applicazione ai tratti di pianura dei fiumi, spesso fortemente artificializzati, con velocità di deflusso basse o nulle e torbidità elevata. In presenza di LIM ma in assenza del dato I.B.E. non è possibile calcolare il SECA (nota “/” ), ma una indicazione almeno sulla qualità chimico-batteriologica delle acque è comunque fornita dal LIM medesimo, e la sua classificazione è trascritta in via presuntiva anche nella colonna del SECA.

Nella colonna del SACA compaiono in forma di numero frazionario il numero di superamenti del limite Dir. 76/464/CEE per almeno una delle sostanze della Tab. 1 (1/12 significa 1 superamento su 12 campionamenti). L’assenza di un numero indica nessun superamento. L’assenza di colore con il trattino indica che si tratta di una stazione B, di importanza secondaria, nella quale per questo non si effettua la ricerca delle sostanze della Tab.1, e dove è legittimo presumere un SACA uguale al SECA.

In linea generale va notato che la classe IBE risulta quasi sempre peggiore o molto peggiore della classe LIM di ciascuna stazione. La spiegazione di questo fenomeno dipende dal tratto di fiume monitorato dalla stazione: mentre nell’alto corso LIM ed IBE forniscono spesso risultati concordi, nei tratti intermedi l’IBE segnala la probabile presenza di modesti inquinamenti transitori sfuggiti al campionamento chimico, o più frequentemente di condizioni ambientali sfavorevoli (piene, asciutte, torbidità,..). Essendo un indicatore essenzialmente ecologico, nel basso corso l’IBE segnala, oltre alle eventuali condizioni di cui sopra, l’artificialità dell’ambiente fluviale, spesso rettificato e pensile, costantemente costretto entro argini innaturali spesso molto vicini tra loro, che inevitabilmente deprime la qualità delle comunità biotiche presenti. Mentre sono relativamente accessibili interventi volti a mitigare le evenienze di cui sopra nei corsi alti e medi, le possibilità di modifiche strutturali degli argini di pianura (rinaturalizzazioni) sono decisamente più limitate in quanto associate ad impegni finanziari di ben altri ordini di grandezza, e in questi ambiti ci si è orientati verso opere minori e piccoli stralci.

Per completezza di informazione, nei monitoraggi di ARPA Bologna la stazione di Bastia, sul Reno al confine provinciale, è risultata nel 2008 in quarta classe di qualità con LIM pari a 105, con un leggerissimo miglioramento rispetto all’anno precedente. Avvicinandosi alla foce la qualità del fiume a Volta Scirocco dunque migliora discretamente. La stazione di Ponte Mordano è di fatto l’ingresso in provincia del fiume Santerno, che ne segue il confine: LIM 175 e classe 3, IBE 4, quindi SECA 4, e SACA 4 con la presenza di Zinco (307 microgr/l) leggermente oltre il limite della Dir. 76/464/CEE (300 microgr/l).

Sempre da un punto di vista generale, il fatto che la classe LIM (chimico-batteriologica) in numerose stazioni fluviali anche nel 2007 non superi la condizione di scadente o sufficiente dipende principalmente da COD, Ammoniaca, Nitrati e Fosforo totale; fanno eccezione Ponte Ronco, Ponte Nuovo e Ponte Pineta, dove più o meno tutti i parametri hanno valori non buoni. Le frequenti sovrasaturazioni di ossigeno causate da fotosintesi microalgale, associate all’eutrofia delle acque, per le caratteristiche del metodo di calcolo del LIM sono calcolate come fossero ipo-ossie e generano quindi punteggi molto bassi. Nel Santerno, Reno, Lamone e Bevano è talvolta scadente anche il dato batteriologico. Le stazioni di collina invece presentano come sempre valori di LIM nell’intervallo del “buono” (classe 2).

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Nello specifico, dal confronto tra il 2007 ed il 2008 emergono le abituali oscillazioni attorno ai valori consueti, ma la maggior parte delle classi seconde e terze presentano un modesto miglioramento nel LIM, con un ritorno a valori vicini a quelli del 2006. Il miglioramento è più marcato nel Lamone e Marzeno, salvo Ponte Ronco e Ponte Verde che invece peggiorano. A Molino del Rosso la presenza di 591 microgr/l di Zinco spostano il SACA in classe 4, pur con un LIM in seconda. Sintria e Marzeno come sempre sono maggiormente esposti alle asciutte (vanno però segnalati a Ponte Verde cinque mesi di asciutta, a V. S.Giorgio tre, e persino uno a Tebano). Nell’alto Marzeno, Ca’ Piola recupera la classe che aveva perso nel 2007, con LIM che da 230 ritorna ai valori del 2004-05 (335). La Frascata, sul Canale Dx. Reno, nel 2008 torna dalla classe 3 del 2007 alla classe 4 di quasi tutti gli anni precedenti.

Delle sostanze di cui alla Tab.1 dell’Allegato 1 del Decreto, valutate con gli stessi limiti della Dir. 76/464/CEE, come si è scritto nel 2008 risulta presente solo lo Zinco: una volta a Mordano ed una volta a Molino del Rosso.

Accanto ai lievi miglioramenti evidenziati, si conferma il problema relativo alle portate estive che, in via primaria o secondaria, sono ancora lontane dai minimi deflussi vitali e comunque lontane da flussi sufficienti per una ragionevole qualità dell’ambiente fluviale. La capacità di recupero di tali ambienti è solo apparente: la successione pluri-annuale di episodi di asciutta progressivamente deprime la variabilità biologica dei fiumi, quindi anche le loro capacità autodepurative, con sensibili danni ai fiumi stessi e conseguentemente all’ambiente marino costiero.

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Figura 1 - Riepilogo di LIM, IBE, SECA, SACA e rispettive classi negli anni dal 1997 al 2008 – Stazioni della Rete Regionale.

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Per completezza si riporta di seguito una ipotetica classificazione mediante l’indicatore chimico-microbiologico del DLgs 152/99 delle stazioni della ex rete di II° livello, o rete Provinciale), su un numero di campioni che nel 2008 è sempre 4. Dal 1999 oltre alla classe LIM è riportato anche il valore numerico che esso assume (Figura 2). Quando presente è riportato anche il dato IBE e la classe rispettiva.

Via Merlo, sullo Scolo Gambellara, da LIM = 120, qualità Sufficiente, torna a 85, qualità Scadente. Le altre stazioni si mantengono praticamente stabili, con un lieve cenno di peggioramento a Ponte Peccatrice, sul Senio.

Va però costantemente ricordato che:

1. Il calcolo effettuato su pochi campioni in un anno è puramente indicativo, e non autorizza una “vera” classificazione a termini di legge;

2. Il parametro “Saturazione di ossigeno” a norma di decreto andrebbe valutato “in assenza di fenomeni di eutrofia”. In realtà almeno in tutte le stazioni di pianura le condizioni di eutrofia riscontrate sono frequenti: ciò può comportare una valutazione ingannevole del punteggio dipendente dall’ossigeno, e quindi del punteggio LIM complessivo. L’interpretazione in condizioni di sovrasaturazione (gorghi, fioriture algali, …) va effettuata con prudenza.

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Figura 2 – Ipotetica classificazione 2008 su base LIM/IBE/SECA delle stazioni della rete Provinciale (in realtà sono solo 4 campioni per stazione)

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2. MONITORAGGIO DELL’IDONEITA' DELLE ACQUE DOLCI ALLA VITA DEI PESCI (Dlgs 152/99, ex DLgs 130/92).

Ai sensi del Dlgs 152/99 questa classificazione esprime e monitora la qualità ambientale delle stazioni già individuate dal punto di vista della loro idoneità funzionale ad una specifica destinazione (idoneità alla vita dei pesci).

Nella prima fase di applicazione del Dlgs 130/92 la Regione Emilia-Romagna aveva provveduto ad individuare sul territorio le acque dolci salmonicole e ciprinicole che necessitano di protezione o miglioramento. Successivamente, sulla base delle determinazioni analitiche effettuate da Arpa, la Regione ha effettuato le conseguenti classificazioni delle acque in salmonicole e ciprinicole, di cui alla Figura 4. Attraverso la ridefinizione delle Reti di monitoraggio (2001-2002), è stata abbandonata dalla rete “Vita pesci” la stazione di Popolano, tuttavia conservata come stazione della rete Provinciale.

La Figura 4, che segue, riepiloga come di consueto le percentuali di idoneità delle stazioni relativamente alle rispettive specifiche (salmonicole e ciprinicole). Le stazioni già classificate conformi sono monitorate trimestralmente; quelle “anomale” in quanto non fluviali in ambienti pregiati (Valle Mandriole, Punte Alberete Scagnarda) salvo Cava Violani sono monitorate mensilmente. Si osserva nel 2008 la conformità quasi totale delle stazioni fluviali (la sola difformità è una temperatura di 23,8 °C a Zattaglia in agosto), e la consueta difformità per temperatura, ossigeno, BOD5, solidi sospesi, ammoniaca nelle stazioni palustri: tale fenomeno è del tutto normale in questa tipologia di acque, in associazione ad un eccessivo carico trofico in presenza di un ricambio idrico insufficiente. In luglio a Cava Violani la temperatura dell’acqua ha raggiunto i 32 °C ed a Valle Mandriole i 26,5 °C.

La Figura 3 riporta la qualità delle stazioni fluviali dal punto di vista dei due campionamenti IBE. Va rimarcato che lunghi tratti fluviali sono rimasti in secca per almeno i mesi di settembre ed ottobre, il basso Marzeno da luglio a novembre compresi, il Sintria da settembre a novembre, il Senio a Tebano in settembre ed ottobre. Nelle tre stazioni (tutte di alto corso, e quindi meno esposte a sovrasfruttamento idrico) la qualità migliora leggermente rispetto all’anno 2007.

Figura 3 - IBE 2008 nelle stazioni della Rete “Vita pesci”.

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VITA PESCI - RIEPILOGO: PERCENTUALI DI CONFORMITA', NUMERO VALORI CONFORMI E NON CONFORMI. - ANNO 2008 PERCENTUALI DI CONFORMITA'

P.A.Scagnarda V.Mandriole C.Violani P.Cantone Zattaglia CastellinaCodice Stazione 09000200 07000400 06005400 06004800 06005000 08000100Parametri Ciprin. Ciprin. Ciprin. Ciprin. Ciprin. Salmon. Ciprin.Temperatura acqua °C 28 100 100 75 100 75 100Ossigeno disciolto mg/l O2 >7 67 83 100 100 100 100pH 6-9 100 100 75 100 100 100Solidi sospesi mg/l 80 75 92 100 100 100 100B.O.D. 5 mg/l O2 9 100 50 75 100 100 100Fosforo Totale mg/l PNitriti mg/l NO2 1,77 100 100 100 100 100 100Fenoli mg/l C6H5OHIdrocarburi mg/lAmmoniaca non ionizzata mg/l NH4 0,025 100 33 100 100 100 100Ammoniaca mg/l NH4 1 100 33 100 100 100 100Cloro residuo totale mg/l HOCl 0,004 100 100 100 100 100 100Zinco µg/l Zn 400 100 100 100 100 100 100Rame µg/l Cu 40 100 100 100 100 100 100Tensioattivi anionici mg/l MBASArsenico µg/l As 50 100 100 100 100 100 100Cadmio µg/l Cd 2,5 100 100 100 100 100 100Cromo µg/l Cr 100 100 100 100 100 100 100Mercurio µg/l Hg 0,5 100 100 100 100 100 100Nichel µg/l Ni 75 100 100 100 100 100 100Piombo µg/l Pb 50 100 100 100 100 100 100 NUMERO VALORI NON CONFORMI

P.A.Scagnarda V.Mandriole C.Violani P.Cantone Zattaglia CastellinaCodice Stazione 09000200 07000400 06005400 06004800 06005000 08000100Parametri Ciprin. Ciprin. Ciprin. Ciprin. Salmon. Ciprin.Temperatura acqua °C 28 0 0 1 0 1 0Ossigeno disciolto mg/l O2 >7 4 2 0 0 0 0pH 6-9 0 0 1 0 0 0Solidi sospesi mg/l 80 3 1 0 0 0 0B.O.D. 5 mg/l O2 9 0 6 1 0 0 0Fosforo Totale mg/l PNitriti mg/l NO2 1,77 0 0 0 0 0 0Fenoli mg/l C6H5OHIdrocarburi mg/lAmmoniaca non ionizzata mg/l NH4 0,025 0 8 0 0 0 0Ammoniaca mg/l NH4 1 0 8 0 0 0 0Cloro residuo totale mg/l HOCl 0,004 0 0 0 0 0 0Zinco µg/l Zn 400 0 0 0 0 0 0Rame µg/l Cu 40 0 0 0 0 0 0Tensioattivi anionici mg/l MBASArsenico µg/l As 50 0 0 0 0 0 0Cadmio µg/l Cd 2,5 0 0 0 0 0 0Cromo µg/l Cr 100 0 0 0 0 0 0Mercurio µg/l Hg 0,5 0 0 0 0 0 0Nichel µg/l Ni 75 0 0 0 0 0 0Piombo µg/l Pb 50 0 0 0 0 0 0 NUMERO VALORI CONFORMI

P.A.Scagnarda V.Mandriole C.Violani P.Cantone Zattaglia CastellinaCodice Stazione 09000200 07000400 06005400 06004800 06005000 08000100Parametri Ciprin. Ciprin. Ciprin. Ciprin. Salmon. Ciprin.Temperatura acqua °C 28 12 12 3 4 3 4Ossigeno disciolto mg/l O2 >7 8 10 4 4 4 4pH 6-9 12 12 3 4 4 4Solidi sospesi mg/l 80 9 11 4 4 4 4B.O.D. 5 mg/l O2 9 12 6 3 4 4 4Fosforo Totale mg/l PNitriti mg/l NO2 1,77 12 12 4 4 4 4Fenoli mg/l C6H5OHIdrocarburi mg/lAmmoniaca non ionizzata mg/l NH4 0,025 12 4 4 4 4 4Ammoniaca mg/l NH4 1 12 4 4 4 4 4Cloro residuo totale mg/l HOCl 0,004 12 12 4 4 4 4Zinco µg/l Zn 400 12 12 4 4 4 4Rame µg/l Cu 40 12 12 4 4 4 4Tensioattivi anionici mg/l MBASArsenico µg/l As 50 12 12 4 4 4 4Cadmio µg/l Cd 2,5 12 12 4 4 4 4Cromo µg/l Cr 100 12 12 4 4 4 4Mercurio µg/l Hg 0,5 12 12 4 4 4 4Nichel µg/l Ni 75 12 12 4 4 4 4Piombo µg/l Pb 50 12 12 4 4 4 4 Figura 4 – Idoneità alla vita dei pesci – anno 2008.