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IDRAULICA & AMBIENTE S.R.L. Via Bruno Bedosti, 21 - 61122 Pesaro (PU) - tel 0721/453542 info@idraulicaeambiente.it RELAZIONE DI COMPATIBILITÁ IDRAULICA PER INTERVENTO DI NUOVA COSTRUZIONE DI EDIFICIO A DESTINAZIONE COMMERCIALE FACENTE PARTE DELL'UNITÁ DI INTERVENTO UMI 8.9.2 DEL P.N. 8.9 CATTABRIGHE (PU). COMMITTENTE COSTRUZIONI EDILI BERTOZZINI SPA PERIODO 2012 SERVIZIO STUDIO DI COMPATIBILITÁ IDRAULICA Premessa Lo studio di compatibilità idraulica è stato redatta su incarico della Ditta Bertozzini Costruzioni Spa per l’intervento denominato “NUOVA COSTRUZIONE DI EDIFICIO A DESTINAZIONE COMMERICALE”, in particolare trattasi del LOTTO 1 della unità d’intervento UMI 8.9.2 del P.N. 8.9 CATTABRIGHE. La relazione di compatibilità idraulica è stata redatta ai sensi dell’art. 10 della L.R. 23/11/11 N. 22 “Norme in materia di riqualificazione urbana sostenibile e assetto idrogeologico e modifiche alle Leggi regionali 5 agosto 1992, n. 34 “Norme in materia urbanistica, paesaggistica e di assetto del territorio” e 8 ottobre 2009, n. 22 “Interventi della regione per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile”. L’intervento in oggetto fa quindi parte del Piano Particolareggiato di Cattabrighe “Progetto Norma 8.9 – Cattabrighe”, che ha il fondamentale obiettivo di riqualificare l’area posta fra i quartieri di Vismara e Cattabrighe attualmente occupata da attività produttive. Individuazione e descrizione degli interventi urbanistici L’area interessata dall’intervento è compresa all’interno del Piano Particolareggiato di Cattabrighe - P.N. 8.9. Quest’ultimo scaturisce dalla necessità di dare, come anzidetto , un definitivo assetto ad un’area di notevoli dimensioni, oggi parzialmente occupata dall’opificio industriale della ditta “Belligotti”, da un altro capannone industriale di proprietà della ditta “Cecchini” e da ampi spazi verdi. L’area attualmente risulta sostanzialmente pianeggiante, degradante verso il Fosso della Badia (Figura 1). Obiettivo del progetto è la riqualificazione dell’area posta a cerniera tra i quartieri di Vismara e Cattabrighe, attraverso la demolizione e delocalizzazione dei fabbricati industriali e la successiva ricostruzione di un edificato a bassa densità con un parco pubblico. La principale destinazione d’uso è residenziale, le attività commerciali previste sono concentrate nell’edificio oggetto di questa concessione, preposto esclusivamente a tale uso. L’area in oggetto è caratterizzata da una superficie fondiaria complessiva di 3.440 mq, si presenta nel complesso pianeggiante e attualmente occupata dalla testata nord del capannone che ospitava le attività industriali della ditta Belligotti. E’ delimitata a nord da Via Taro, con cui c’è una notevole differenza di quota, e ad est da Via Burano, con la quale l’iniziale salto di quota si riduce scendendo verso sud. Verso ovest e verso sud il lotto oggetto d’intervento confina con le nuove strade pubbliche di lottizzazione da realizzarsi con le opere di urbanizzazione dell’intera area che ne consentiranno l’accesso carrabile. Mentre l’accesso ai parcheggi privati, localizzati sulla copertura del nuovo fabbricato, avverrà da Via Taro per mezzo di una rampa che collegherà il piano strada con la quota di copertura dell’edificio. Figura 1: Inquadramento aereo dell'area d'intervento Il Piano Particolareggiato vigente prevede, limitatamente all’area oggetto d’intervento, la realizzazione di un edificio, da sviluppare su massimo tre piani fuori terra, a destinazione terziario. La potenzialità edificatoria dell’intero Lotto 1 è uguale a S.N.T. da P.P. = 2404mq. Figura 2: PN 8.9 - PRG vigente

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IDRAULICA & AMBIENTE S.R.L. Via Bruno Bedosti, 21 - 61122 Pesaro (PU) - tel 0721/453542 [email protected]

RELAZIONE DI COMPATIBILITÁ IDRAULICA PER INTERVENTO DI NUOVA COSTRUZIONE DI EDIFICIO A DESTINAZIONE COMMERCIALE FACENTE PARTE DELL'UNITÁ DI INTERVENTO UMI 8.9.2 DEL P.N. 8.9 CATTABRIGHE (PU).

COMMITTENTE COSTRUZIONI EDILI BERTOZZINI SPA

PERIODO 2012

SERVIZIO STUDIO DI COMPATIBILITÁ IDRAULICA

Premessa

Lo studio di compatibilità idraulica è stato redatta su incarico della Ditta Bertozzini Costruzioni Spa per l’intervento denominato “NUOVA COSTRUZIONE DI EDIFICIO A DESTINAZIONE COMMERICALE”, in particolare trattasi del LOTTO 1 della unità d’intervento UMI 8.9.2 del P.N. 8.9 CATTABRIGHE. La relazione di compatibilità idraulica è stata redatta ai sensi dell’art. 10 della L.R. 23/11/11 N. 22 “Norme in materia di

riqualificazione urbana sostenibile e assetto idrogeologico e

modifiche alle Leggi regionali 5 agosto 1992, n. 34 “Norme in

materia urbanistica, paesaggistica e di assetto del territorio” e

8 ottobre 2009, n. 22 “Interventi della regione per il riavvio delle

attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica,

difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e

promuovere tecniche di edilizia sostenibile”.

L’intervento in oggetto fa quindi parte del Piano Particolareggiato di Cattabrighe “Progetto Norma 8.9 – Cattabrighe”, che ha il fondamentale obiettivo di riqualificare l’area posta fra i quartieri di Vismara e Cattabrighe attualmente occupata da attività produttive.

Individuazione e descrizione degli interventi urbanistici

L’area interessata dall’intervento è compresa all’interno del Piano Particolareggiato di Cattabrighe - P.N. 8.9. Quest’ultimo scaturisce dalla necessità di dare, come anzidetto , un definitivo assetto ad un’area di notevoli dimensioni, oggi parzialmente occupata dall’opificio industriale della ditta “Belligotti”, da un altro capannone industriale di proprietà della ditta “Cecchini” e da ampi spazi verdi. L’area attualmente risulta sostanzialmente pianeggiante, degradante verso il Fosso della Badia (Figura 1). Obiettivo del progetto è la riqualificazione dell’area posta a cerniera tra i quartieri di Vismara e Cattabrighe, attraverso la demolizione e delocalizzazione dei fabbricati industriali e la successiva ricostruzione di un edificato a bassa densità con un parco pubblico. La principale destinazione d’uso è residenziale, le attività commerciali previste sono concentrate nell’edificio oggetto di questa concessione, preposto esclusivamente a tale uso.

L’area in oggetto è caratterizzata da una superficie fondiaria complessiva di 3.440 mq, si presenta nel complesso pianeggiante e attualmente occupata dalla testata nord del capannone che ospitava le attività industriali della ditta Belligotti. E’ delimitata a nord da Via Taro, con cui c’è una notevole differenza di quota, e ad est da Via Burano, con la quale l’iniziale salto di quota si riduce scendendo verso sud. Verso ovest e verso sud il lotto oggetto d’intervento confina con le nuove strade pubbliche di lottizzazione da realizzarsi con le opere di urbanizzazione dell’intera area che ne consentiranno l’accesso carrabile. Mentre l’accesso ai parcheggi privati, localizzati sulla copertura del nuovo fabbricato, avverrà da Via Taro per mezzo di una rampa che collegherà il piano strada con la quota di copertura dell’edificio.

Figura 1: Inquadramento aereo dell'area d'intervento

Il Piano Particolareggiato vigente prevede, limitatamente all’area oggetto d’intervento, la realizzazione di un edificio, da sviluppare su massimo tre piani fuori terra, a destinazione terziario. La potenzialità edificatoria dell’intero Lotto 1 è uguale a S.N.T. da P.P. = 2404mq.

Figura 2: PN 8.9 - PRG vigente

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Descrizione del reticolo idrografico

La nuova costruzione di edificio da destinare ad attività commerciali all'interno del P.N. 8.9 “Cattabrighe” UMI 8.9.2 (LOTTO1) interessa un'area ricadente nel bacino idrografico del Fosso della Badia. Il bacino idrografico è interamente compreso nel territorio comunale di Pesaro, si colloca nella zona nord dello stesso e, nello specifico, nel fondovalle compreso tra il monte S. Bartolo e la collina del Boncio. Considerando il bacino chiuso all’altezza di Santa Maria delle Fabbrecce e percorrendone il perimetro in senso orario, i limiti geografici sono rappresentati dalla collina di S. Colomba (propaggine della collina del Boncio), si scende alla frazione La Siligata, che rappresenta il passo dove si colloca lo spartiacque tra Pesaro e Gabicce, poi si risale sul monte S. Bartolo per scendere infine con una linea quasi perpendicolare all’altezza dell’abitato di Santa Maria della Fabbrecce. L’idrografia del bacino è caratterizzata da due rami principali (quello che scende da La Siligata ed il ramo che scende da Tre Ponti) e da una serie di fossati minori che rappresentano sostanzialmente le linee di impluvio principali che scendono dal S. Bartolo. Tra questi il ramo principale è rappresentato dal Fosso Altarello che confluisce nel Fosso della Badia all’altezza dell’abitato di Cattabrighe e scorre lungo il lato nord della lottizzazione di progetto.

Valutazione del rischio e della pericolosità idraulica

Il bacino idrografico del Fosso della Altarello presenta un territorio prevalentemente collinare con un'estensione pari a circa 1,09 km

2 alla confluenza con il Fosso della Badia con una

lunghezza dell'asta principale di circa 2 km. Per la caratterizzazione pluviometrica del bacino in esame è stato possibile reperire la serie storica di dati pluviometrici disponibile per la stazione di misura di Pesaro (103 anni di dati). Per la stima delle portate di piena si è fatto ricorso all'uso del metodo razionale tramite il quale sono state stimate le portate in tre sezioni di riferimento, uno per il Fosso Altarello e due per il Fosso della Badia, quali la sezione di chiusura del bacino del Fosso Altarello, la sezione a valle della confluenza fra il Fosso della Badia ed il Fosso Altarello, ovvero in corrispondenza dell'area di progetto della vasca di espansione prevista nell'abito Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica P.N. 8.9 Cattabrighe U.M.I. 8.9.2-8.9.3, e la sezione di chiusura del bacino del Fosso della Badia. Al fine di valutare le eventuali criticità idrauliche dovute al Fosso Altarello e quindi il possibile rischio nonché pericolosità idraulica dell'area interessata dall'intervento, sono state effettuate delle verifiche idrauliche sul fosso a partire dalle portate di piena stimate con il metodo razionale. Le verifiche idrauliche sono state condotte mediante modellazione idraulica monodimensionale utilizzando il programma Hec-Ras con funzionamento in moto permanente, modello di calcolo sviluppato dall’Hydrologic Engineering Center dell’U.S. Army Corps of Engineers (HEC RAS 4.0.0 Marzo 2008).

La geometria dell'alveo fluviale è stata ricostruita per un tratto del fosso compreso fra la sezione posta poco a valle dell'uscita del fosso dalla tombinatura passante sotto la Strada Statale Adriatica (SS16) e la confluenza nel Fosso della Badia (Figura 3).

Figura 3: Sezioni utilizzate per la costruzione della geometria del

modello del Fosso Altarello

Alla luce delle attuali condizioni del fosso e dei rilievi tecnici eseguiti sono stati assunti dei valori di scabrezza pari a 0.04 m

-

1/3 s, mentre per le aree al di fuori del canale principale è stato

assunto un valore pari a 0.11 m-1/3

s. La costruzione della geometria brevemente descritta ha consentito pertanto di schematizzare un tratto del fosso nella quale la lottizzazione di progetto viene ad assumere una posizione centrale rispetto all'intero sviluppo della geometria. Dai risultati ottenuti si osserva come nel tratto di fosso prospiciente la lottizzazione di progetto, l'Altarello presenti nello stato attuale delle forti criticità idrauliche dovute sostanzialmente all'insufficienza delle sezioni di deflusso. L’alveo e le fasce di rispetto del corso d’acqua sono state infatti compromesse da edificazioni poste direttamente a ridosso del Fosso (si veda seguente Figura 4)

Figura 4: Immagine del Fosso Altarello

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Caratteristiche delle reti fognarie

Le opere fognarie ricettrici, intese come reti per acque meteoriche, fanno parte delle opere di urbanizzazione della U.M.I. 8.9.2 - 8.9.3 del P.N. 8.9. - LOCALITÀ CATTABRIGHE già approvate. Lo schema della rete di fognatura riferito all’area-progetto del Piano di lottizzazione è stato individuato ed inserito nel contesto geomorfologico e idrologico di Cattabrighe (Pesaro), al fine di valutarne complessivamente le particolarità geografico ambientali; ne è derivata la soluzione di realizzare una doppia rete distinta per le acque meteoriche e per le acque nere a servizio del nuovo insediamento. Le reti di fognatura si sviluppano quasi interamente all’interno dei tracciati viari pubblici. Inoltre le opere fognarie di lottizzazione sono state progettate per migliorare anche il funzionamento delle reti esistenti con particolare riguardo al comparto urbano esistente Via Taro – Via Burano limitrofo all’area del LOTTO 1 in oggetto. La rete delle acque meteoriche afferisce nel Fosso della Badia al quale le acque pervengono attraverso un unico punto di scarico. Nel progetto preliminare del Piano Particolareggiato erano stati previsti tre scarichi distinti, tuttavia, a seguito degli approfondimenti effettuati durante la progettazione per recepire le prescrizioni sul tempo di ritorno da assumere nelle verifiche idrauliche è stato possibile prevedere un unico punto di scarico, così come individuato nella tavola di progetto (Figura

5), migliorando l’assetto idraulico della rete. La condotta di scarico è stata inoltre dotata di un’opportuna valvola di non – ritorno in EPDM.

Figura 5: Fognatura acque meteoriche planimetria generale - estratto

dalle tavole delle opere di urbanizzazione

Le verifiche della rete fognaria di urbanizzazione sono state

condotte per eventi meteorici con tempo di ritorno pari a 30 anni (criterio da assumere anche al dimensionamento della fognatura del LOTTO 1 così come degli altri lotti che si allacceranno alle fognature di lottizzazione). Allo stesso modo e con il medesimo tempo di ritorno sono stati tenuti in debito conto i livelli di piena del corso d’acqua ricettore della rete stessa al fine di simulare gli effetti legati al rigurgito dello scarico. La rete delle acque meteoriche di lottizzazione è prevista con tubi di PVC rigido UNI EN 1401 SN 4 nei diametri previsti Ø 160 (per le caditoie) e da DN 315 a DN 800 (per la rete sulle strade pubbliche), mentre per i diametri maggiori, DN 1200 e DN 1400, invece la rete è prevista con condotte in PEAD STRUTTURATO CON PARETE SPIRALATA DIN 16961. Al fine di ridurre sensibilmente la quantità di acque meteoriche canalizzate, il Piano di lottizzazione, nonché l’area d’intervento deve prevedere le aree di sosta permeabili, recependo in tal senso anche le indicazioni/prescrizioni del Servizio decentrato OO.PP e difesa del suolo di Pesaro sulla permeabilità delle superfici. Il dimensionamento della rete fognaria è stato condotto dapprima con l’applicazione del metodo del volume d’invaso quindi è stato applicato il modello SWMM (Storm Water Management Model), prodotto ed aggiornato da USEPA (United States Environmental Protection Agency) che ha permesso di valutare il reale comportamento delle reti sollecitate da eventi di pioggia di progetto, modificare il dimensionamento scaturito dai metodi semplificati scegliendo soluzioni diverse ed idonee per realizzare miglior stato di funzionamento e di sicurezza del sistema drenante, e valutare e verificare il comportamento dello sbocco rigurgitato facendo lavorare la rete come un serbatoio di accumulo laminando in questo modo il picco della piena. La fognatura delle acque bianche è stata progettata per poter recepire l’adeguamento idraulico ed igienico-sanitario anche del comparto di Via Taro - Via Burano. Per questo è stato prolungato il collettore di fognatura bianca fino all’incrocio tra Via Taro e Via Burano giungendo in corrispondenza di detto incrocio. La rete di fognatura a servizio del comparto di Via Taro - Via Burano attualmente è di tipo misto ed è caratterizzata da condotte in calcestruzzo aventi, sulla base delle indagini effettuate, diametro pari a 400 mm. La suddetta rete scarica direttamente nell’adiacente Fosso Altarello. La rete di progetto apporterà pertanto benefici anche per il comparto Taro - Burano consentendo In futuro il collegamento della possibile rete separata, a quella di lottizzazione che sarà a servizio anche del presente LOTTO 1.

Proposta di misure compensative e/o di mitigazione del rischio

Per quanto riguarda gli aspetti legati al rischio idraulico, si osserva che il Piano per l’Assetto Idrogeologico redatto dall’Autorità di Bacino della Regione Marche non individua alcuna criticità nell’area in esame.

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IDRAULICA & AMBIENTE S.R.L. Via Bruno Bedosti, 21 - 61122 Pesaro (PU) - tel 0721/453542 [email protected] Figura 6: Estratto della cartografia PAI

Gli approfondimenti idraulici condotti al fine del presente elaborato evidenziano come le dimensioni attuali del fosso siano insufficienti per smaltire valori di portata corrispondenti a tempi di ritorno compresi fra 50 e 200 anni se non inferiori. Tuttavia, la presenza del muro, tenuto conto delle doverose precisazioni riportate di seguito, impedisce che gli eventuali deflussi fuoriusciti dal fosso vadano ad interessare le aree oggetto di costruzione che sono poste a quota inferiore rispetto allo scorrimento del fosso stesso. Data l'importanza del muro attualmente presente, sarà fondamentale che lo stesso sia fatto oggetto di interventi che ne garantiscano la completa sicurezza sia dal punto i vista statico che idraulico, ricorrendo da un lato ad un opportuno raccordo altimetrico con il pannello presente a monte e dall'altro ad interventi che ne garantiscano l’assoluta sicurezza idraulica. A completamento di quanto finora esposto si osserva come il piano di imposta degli edifici di progetto, cosi come quella dei parcheggi, presenti quote inferiori rispetto a quello della viabilità esistente, specialmente lungo il lato nord (Via Taro) ed il lato ovest (Via Burano), così come allo stato attuale (si veda Figura 7).

Figura 7: Lato nord dell'area interessata dalla lottizzazione (STATO DI

FATTO)

Pertanto, onde evitare che eventuali deflussi superficiali generatesi sulle strade più alte in occasione di piogge particolarmente intense defluiscano nelle aree altimetricamente più basse, quali appunto le aree di progetto, è necessario che nello stato di progetto permangano le attuali tipologie di recinzioni (ovvero dotate di muro di base, si veda Figura 8), e che le stesse vengano raccordate con i nuovi elementi di progetto, come ad esempio la rampa di accesso ai parcheggi posti al livello superiore in modo che l’intero lotto sia isolato e protetto.

Figura 8: Recinzione con muretto presente lungo il lato nord della

lottizzazione (STATO DI FATTO)

Fermo restando le precedenti considerazioni non si rilevano nello stato di progetto elementi che vadano ad alterare le condizioni già presenti nello stato attuale. Inoltre è opportuno considerare che nell'ambito della realizzazione dei nuovi interventi urbanistici denominati UMI 8.9.2 – 8.9.3 di cui il LOTTO 1 ne fa parte, è stata prevista la realizzazione della primo bacino di laminazione sul Fosso della Badia (approvato con Determinazione di Spesa n. 1830 del 10/11/2011), la cui capacità di invaso compensa ampiamente i volumi di riporto previsti negli interventi urbanistici sopracitati (UMI 8.9.2–8.9.3). Per quanto riguarda le eventuali modifiche dell'uso del suolo si osserva che l'area interessata dall'edificazione era un'area caratterizzata in parte da spazi verdi ma per la restante superficie da due edifici industriali. Pertanto, alla luce delle presenti osservazioni si evince come l'area possa ritenersi sostanzialmente già urbanizzata ed in buona parte impermeabilizzata. Tuttavia nell'ambito della presente edificazione si provvederà a realizzare, ove possibile, parcheggi drenanti mediante grigliato semimpermeabile in grado di ridurre l'entità della superficie impermeabilizzata. Inoltre sarà prevista la realizzazione di una piccola vasca per la raccolta temporanea delle acque piovane con volume di circa 6 m

3 il cui

effetto di laminazione si andrà a sommare all'effetto prodotto dalla rete fognaria prevista al servizio della lottizzazione di progetto. Quest'ultima infatti è stata dimensionata per eventi con tempo di ritorno di 30 anni, pertanto la rete fognaria stessa sarà in grado di fornire un effetto di laminazione per le portate generate dalle superfici scolanti in fognatura.