Relazione - urbanisticaimpruneta.it · controllo degli obiettivi da perseguire nel governo ... Golf...

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Relazione COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze REGOLAMENTO URBANISTICO Luglio 2012 Responsabile del Procedimento: Arch. Leonello Corsinovi Progettisti: Arch. Leonello Corsinovi Arch. Paola Trefoloni Il Sindaco: Dr.ssa Ida Beneforti Gigli Consulenti: Supporto Legale Indagine Geologica Indagine Agronomica Indagine Faunistico Ambientale Valutazione Integrata e Valutazione Ambientale Strategica Collaboratore alla V.I. e V.A.S. Avv. Mariagiulia Giannoni Geol. Eros Aiello - Studio GEO ECO PROGETTI Agr. Alessandro Cocchi - Studio Agriprogram Dr. Carlo Scoccianti - Comitato per le Oasi WWF dell'area fiorentina Arch. Gianni Vivoli - Studio Vivoli Di Fazio Associati P.E. Walter Mugnai Modificato a seguito dell'accoglimento delle osservazioni Ufficio di Piano: Arch. Antonio Capra Arch. Rita Monaci Arch. Chiara Puccini Dr.ssa Anna Maria Lerose Garante della Comunicazione: Dr.ssa Rebecca Mei

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R elaz io n e

C O M U N E D I IM P R U N E TAProvincia di Firenze

R E G O L A M E N T O U R B A N IS T IC O

Luglio 2012

Responsabile del Procedimento:Arch. Leonello CorsinoviProgettisti:Arch. Leonello CorsinoviArch. Paola Trefoloni

Il Sindaco:Dr.ssa Ida Beneforti Gigli

Consulenti:Supporto LegaleIndagine GeologicaIndagine AgronomicaIndagine Faunistico AmbientaleValutazione Integrata eValutazione Ambientale StrategicaCollaboratore alla V.I. e V.A.S.

Avv. Mariagiulia GiannoniGeol. Eros Aiello - Studio GEO ECO PROGETTIAgr. Alessandro Cocchi - Studio Agriprogram Dr. Carlo Scoccianti - Comitato per le Oasi WWF dell'area fiorentinaArch. Gianni Vivoli - Studio Vivoli Di Fazio AssociatiP.E. Walter Mugnai

M o d ific a to a s e g u ito d e ll'a c c o g lim e n to d e lle o s s e rv a z io n i

Ufficio di Piano:Arch. Antonio CapraArch. Rita MonaciArch. Chiara PucciniDr.ssa Anna Maria Lerose

Garante della Comunicazione:Dr.ssa Rebecca Mei

INDICE

Premessa

1. Il Piano Strutturale 1.1 Gli obiettivi e le strategie 1.2 La Struttura 1.3 Il dimensionamento

2. Impostazione del Regolamento Urbanistico 2.1 Gli obiettivi del primo RU 2.2 Articolazione del RU in disciplina degli insediamenti esistenti e disciplina delle Trasformazioni2.3 Criteri di apposizione del vincolo preordinato all’esproprio2.4 La perequazione 2.5 La disciplina delle funzioni

3. Il progetto del Regolamento Urbanistico 3.1 Elaborati del Regolamento Urbanistico3.2 Il quadro conoscitivo e suo aggiornamento3.3 I contenuti in sintesi 3.5 Attrezzature e spazi pubblici, il programma di abbattimento delle barrierearchitettoniche

4. Il Regolamento Urbanistico e gli strumenti sovraordinati4.1 Il RU e il PIT 4.2 Il RU e il Piano Strutturale

5. Dimensionamento e standard urbanistici5.1 Dimensioni massime ammissibili e verifica di conformità con il PS Tabella 1 – Elenco delle Azioni di Trasformazione 5.2 Calcolo delle dotazioni minime e verifica degli standard urbanisticiTabella 2: Standard esistenti e di progetto

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Premessa

Il Regolamento Urbanistico in qualità di atto operativo e gestionale conformativo del diritto d’uso dei suoli si applica all’intero territorio comunale e contiene la disciplina del patrimonio edilizio e urbanistico .Con esso viene regolata l’attuazione degli inter-venti ammessi dal Piano Strutturale, sia pubblici che privati, con limitazioni temporali: sono soggette a decadenza le previsioni di opere pubbliche per le quali nei 5 anni suc-cessivi all’approvazione non siano stati approvati i progetti; e quelle private soggette a strumenti attuativi se nello stesso periodo tali strumenti non siano stati approvatiCon il primo Regolamento non può essere esaurito il dimensionamento del Piano Strut-turale.Nella redazione del RU deve essere quindi tenuta presente la decadenza delle azioni pubbliche e private, la definizione dei servizi e degli standard ma soprattutto i rapporti con il piano Strutturale.A tal fine l’Amministrazione Comunale di Impruneta, con specifiche direttive, ha indicato quali degli obiettivi e strategie stabilite dal PS dovessero essere attivate con questo primo RU.

1. Piano StrutturaleIl PS del Comune di Impruneta è stato approvato con D.C.C. n.11 del 18.02.2008.Il Piano Strutturale contiene :

-vincoli derivanti da leggi nazionali e regionali in materia urbanistica, ambientale e di settore;

-prescrizioni concernenti le localizzazioni sul territorio degli interventi derivanti da piani e programmi di settore di livello sovracomunale;

-indirizzi che orientano la parte gestionale e l’attuazione del Piano, costituite da Regolamento Urbanistico e Piani Complessi di Intervento, piani e programmi pubblici e privati;

-salvaguardie che stabiliscono, fino all’adozione del Regolamento Urbanistico, i limiti di attuazione delle previsioni urbanistiche vigenti affinché la futura attività edilizia non si ponga in contrasto con gli obbiettivi e le finalità del Piano Strutturale;

1.1 Gli obiettivi e le strategie

Gli obiettivi del Piano Strutturale possono essere riassunti come segue:

1-obiettivi territoriali di area vasta

- Coordinare le scelte di piano a livello sovracomunale;

- Riequilibrare il sistema bipolare della Città Metropolitana e il Chianti;

- Sviluppare studi e progetti per la riqualificazione dei sistemi infrastrutturali;

- Sviluppare e riqualificare i servizi;2- obiettivi socioeconomici

- Diversificare le attività economiche e produttive;

- Qualificare il sistema agricolo e forestale puntando sulla qualificazione ambientale;

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- Qualificare il sistema dell’artigianato e della piccola e media impresa;

- Sviluppare e riqualificare il sistema del turismo;

- Sostenere e qualificare le attività commerciali;3-obiettivi per il sistema territoriale e urbano

- Garantire la verifica degli obiettivi di sviluppo socioeconomico e di area vasta in termini di sostenibilità

- Sviluppare, nella riorganizzazione degli insediamenti urbani, la qualità degli interventi

- Ridefinire i centri urbani come un sistema di luoghi dotati di identità, centralità, complessità di funzioni e di relazioni;

- Riqualificare il sistema residenziale per la nuova qualità abitativa e dell’ospitalità

- Sviluppare il sistema di protezione sociale

- Riqualificare il sistema infrastrutturale per l’elevamento della fruizione urbana e territoriale;

- Sviluppare il sistema di protezione ambientale.Per raggiungere gli obiettivi sono stati individuati sistemi e sub-sistemi territoriali e sistemi funzionali, economici, insediativi ed infrastrutturali valutando i criteri di prevalenza di alcuni elementi territoriali piuttosto di altri. A ciascun sistema o sub-sistema ha corrisposto una parte normativa generale che si ritiene integrata dagli elementi normativi riferiti ai singoli elementi territoriali ricompresi nel sistema o sub-sistema.

La individuazione, perimetrazione e definizione delle Unità Territoriali Organiche Elementari e le azioni strategiche costituiscono la parte finale del Piano Strutturale. Le UTOE sono rappresentate da ambiti di carattere prevalentemente insediativi del territorio comunale, in cui si ritiene possano essere unitariamente indagate e risolte, attraverso l’integrazione tra i sistemi ed i sub-sistemi costitutivi, una pluralità di obiettivi di sviluppo e contemporaneamente di tutela e valorizzazione del territorio. Per ognuno di questi ambiti organici viene effettuata una analisi puntuale sullo stato e sulle condizioni d’uso delle risorse ambientali insediative ed infrastrutturali esistenti cui segue la determinazione dell’offerta che si potrà rendere disponibile attraverso il riuso, la ridefinizione e la riorganizzazione di dette risorse ed il soddisfacimento del fabbisogno espresso per le diverse funzioni (residenza, servizi, turismo, terziario, ecc.).

Per ogni unità, ai fini delle valutazioni strategiche, si è tenuto conto di una lista di controllo degli obiettivi da perseguire nel governo del territorio e ad ogni azione di trasformazione generale (per sistema o sub-sistema) o particolare (per l’intero ambito territoriale dell’unità) si sono assegnati gli obiettivi.

1.2 La Struttura

Il territorio comunale è stato suddiviso in Sistemi e subsistemi territoriali e funzionali in base alla combinazione tra caratteristiche fisiche-morfologiche del territorio e attività di trasformazione e uso delle risorse ad opera dell’uomo. Come rappresentato nella Tav.14 St, sono stati individuati due sistemi territoriali, ciascuno dei quali suddiviso in ulteriori subsistemi:

Il Sistema territoriale della Collina metropolitana- Il subsistema di Colleramole

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- Il subsistema di Mezzomonte

Il Sistema Territoriale della Collina del Chianti-Il subsistema di fondovalle della Greve-Il subsistema del Grassina-Il subsistema di Poggio alle Carraie

I sistemi Funzionali sono invece individuati in base all’uso del territorio, alle scelte urbanistiche e ai caratteri socio-economici, e possono interessare uno o più sistemi territoriali collegandoli tra loro. Sono riportati, limitatamente a quelli graficamente rappresentabili, nella Tav. 18 Str – La strategia di sviluppo territoriale.

Sono suddivisi in:

- Il sistema urbano

- Il sistema rurale

- Il sistema delle infrastrutture e dei servizi

- Il sistema del turismo

- Il sistema del cotto

Il Sistema urbano è costituito dalla parte di territorio interessata dall’urbanizzazione e coincide con i centri abitati del territorio comunale individuati nella strategia di progetto come UTOE. Il comune di Impruneta è caratterizzato dalla presenza di due abitati più consistenti, Impruneta e Tavarnuzze, che si contrappongono a frazioni minori più o meno aventi caratteristiche similari. Corrisponde al sistema funzionale per il quale il Piano Strutturale prevede i maggiori interventi di trasformazione, ferme restando le caratteristiche e potenzialità dei singoli centri abitati .

La parte del territorio non avente caratteristiche di urbanità, è stato individuato come Sistema Rurale, individuando al suo interno, come previsto dall’art.40 della L.R.1/2005, le aree a prevalente funzione agricola.

Per quanto riguarda il Sistema delle Infrastrutture e dei Servizi,è stato suddiviso in tre gruppi: le infrastrutture viarie, le urbanizzazioni a rete e le attrezzature puntuali pubbliche o di pubblico interesse. Per ognuna di esse è stata riportata la situazione vigente, in base all’aggiornamento del quadro conoscitivo e le relative nuove previsioni.

Il Sistema del Turismo individua uno degli obiettivi di sviluppo territoriale dell’Amministrazione Comunale, ed è teso a creare un sistema “ diffuso che fornisca un’offerta turistica di qualità diversificata alberghiero ed extra alberghiero. Si dovrà attestare alle linee dettate dal progetto “ Terre di Impruneta” coordinandosi con le risorse ambientali, storiche, artigianali presenti nel territorio. E’ strettamente legato al riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, soprattutto al recupero di edifici storici di rilievo.

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Infine il Sistema del Cotto rappresenta sicuramente la risorsa che ha fatto conoscere Impruneta a livello Europeo. Il Piano intende dare indicazioni, insieme al progetto “Terre di Impruneta”, affinché sia garantito il mantenimento di questa risorsa e sia tutelato il marchio di qualità. Tale risorsa dovrà inoltre partecipare allo sviluppo del territorio integrandosi con le altre funzioni quali il turismo, le attività artigianali, il commercio.

Il P.S. Prevede inoltre le “ Unità Territoriali Organiche Elementari”, aree strategiche individuate tramite apposita perimetrazione che fanno parte del sistema funzionale urbano. Tali aree non costituiscono aree edificabili ma sono ambiti all’interno dei quali sono ammissibili interventi di trasformazione del territorio.Ogni singola UTOE ha una propria disciplina e possibilità di particolari interventi secondo il carattere specifico che la caratterizza. Vengono indicati gli obiettivi, le azioni di trasformazione che potranno essere previste dal Regolamento Urbanistico, gli indirizzi specifici per particolari previsioni che il R.U. dovrà rendere attuabili.Vengono individuate le criticità presenti, sia urbanistiche che ambientali, e il modo per superarle.Per ogni singola UTOE viene indicato il dimensionamento massimo ammissibile suddiviso in funzione residenziale, industriale, commerciale, turistico ricettiva oltre ai principali servizi previsti.

Il Piano Strutturale individua le seguenti UTOE :1- Bottai2- Tavarnuzze3- Bagnolo 4- Baruffi5 - Impruneta6 - S. Gersolè7 - Pozzolatico8 - Cascine del Riccio9 - Ugolino10 - Falciani11 - Ferrone

1.3 Il dimensionamento

Il Piano Strutturale prevede un dimensionamento distinto per sistemi funzionali e per sistemi e sub sistemi territoriali.

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Il dimensionamento dei sistemi funzionali

Sistemi Residenziale mc.

Turistico

ricettivo Posti letto

Artigianale

industriale

S.U.L.mq.

Commerciale DirezionaleS.U.L.mq.

Servizi e attrezzature interesse pubblico

Servizi sovracomunali

Sistema Urbano231.500 380 p.l. 35.000 11.600 23.800

Sistema Rurale70.000

500 p.l 250

piazzole per

campeggi

5.000 3.000 5.000 mq

Parco Cave:S.U.L.

3.000 mq

Parco Terre

Bianche:SUL

500mqSistema del Cotto

30.000

Sistema delle infrastrutture e dei servizi

. Terme di Firenze

S.U.L.2800 mq in ampliamentoIstituto zoologia

agraria

mc.19.000ampliamento

Attr. Sociosanitaria S.

Lorenzo alle Rose

S.U.L. 300 mq nuova costruzione

Golf Ugolino

S.U.L. 1.800 mq ampliamento e

nuova costruzioneImpianti

tecnologici “Scopeti

S.U.L. 8.000 mq nuova costruzioneProtezione civile

S.U.L. 500 mq nuova

costruzioneTOTALE 301.500 880 p.l.

+ 250 piazzole

70.000 14.600 32.300 13.400mq+19.000 mc

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In particolare il dimensionamernto per subsistema nel territorio extraurbano è quantificato come segue:

Turistico ricettivo Posti letto

Artigianale industriale

Cotto S.U.L.mq.

Servizi sovracomunali

Servizi di interesse pubblico

SISTEMA Collina Metropolitana

p.l. 300 piazz. .50

mq. 2.000 mq. 8.300 (Attr. Sociosanitaria S. Lorenzo

alle Rose, Impianti tecnologici “Scopeti)

+19.000 mc (Istituto

zoologia)

mq. 3.000

Subsistema di Colleramole

p.l.80piazz. 50 --------

mq.3.000

Subsistema di Mezzomonte p.l.220

piazz.----mq. 8.300 (Attr.

Sociosanitaria S. Lorenzo alle Rose, Impianti

tecnologici “Scopeti) +

19.000 mc (Istituto zoologia)

------

SISTEMA della Collina del Chianti

p.l. 200piazz. 200

mq.28.000 mq. 5.100 (Terme di Firenze, Golf Ugolino,

Protezione Civile)

mq.500

Subsistema della Greve p.l. 50

piazz. 100mq.2.800 (Terme di

Firenze)

Subsistema del Grassina p.l. 100

piazz. 100mq.1.800 (Golf

Ugolino)mq.500

Subsistema Poggio alle Carraie

p.l. 50piazz.----

mq.500 (Protezione Civile)

Il dimensionamento residenzialeIl P.S. prevede un dimensionamento totale residenziale pari a: 231.500 mc. di cui 36.756 mc. dall’attuazione del vigente PRG nel sistema urbano.Sono esclusi dal dimensionamento i limitati ampliamenti volumetrici (80/100 mc.) nonché gli interventi fino alla categoria della sostituzione edilizia.

Il dimensionamento artigianale\industrialeRelativamente alle aree produttive il Piano strutturale prevede nuove aree insediative completamenti e consolidamenti delle aree artigianali esistenti per una superficie complessiva di mq. 35.000

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Il dimensionamento turistico\ricettivoIl Piano Strutturale prevede 880 nuovi posti letto (500 nel sistema rurale e 380 nel sistema urbano) oltre a 250 piazzole per campeggi da utilizzare sia per ampliamenti di quelli esistenti che per nuove strutture.

Il dimensionamento commerciale\direzionaleRelativamente a questa funzione il Piano Strutturale prevede 11.600 mq. nel sistema urbano e 3.000 nel sistema rurale.

2. Impostazione del Regolamento Urbanistico

2.1 Gli obiettivi del primo RU La prima questione affrontata nella redazione del RU si è incentrata su quali fossero le priorità da inserire nel primo Regolamento Urbanistico che, come stabilito dalla LR 1/ 2005, ha limite di validità di cinque anni.A tal fine è stata emessa una direttiva di Giunta Comunale n. 213 del 22\12\2009 con la quale, a seguito del percorso partecipativo gli interventi di pianificazione dovevano essere volti:- a risolvere le criticità presenti nel territorio, soprattutto nei centri abitati, in modo che

le nuove trasformazioni potessero portare miglioramenti nelle infrastrutture e nei servizi, alzando il livello della qualità della vita anche per i cittadini già residenti;

-a favorire la sostenibilità ambientale,non solo tramite vincoli, divieti, norme e prescrizioni sulla conservazione degli ambienti naturali, della flora, della fauna, , ma anche favorendo la realizzazione di impianti per la produzione di energie pulite e sistemi di risparmio di energia e di risorse;

-a realizzare la sostenibilità sociale attraverso il reperimento di quote di edilizia sociale per risolvere le problematiche delle giovani coppie e degli anziani; attraverso la possibilità di realizzare servizi di interesse pubblico; attraverso il sostegno anche urbanistico alle Associazioni, Rioni ma non solo, per trovare risposte anche alle loro esigenze;

-a indirizzare particolare attenzione allo sviluppo delle imprese, in particolar modo quelle del cotto, individuando per tutte possibilità di ampliamento, rilocalizzazione, promozione dei prodotti

-a mantenere in equilibrio lo sviluppo del commercio con la difesa dei piccoli negozi di vicinato

-a puntare nel settore turistico alberghiero ad un offerta di qualità, differenziata a garantire l’interesse di varie tipologie di utenza.

Il lavoro congiunto dello staff tecnico, della Giunta e del gruppo consiliare (tramite anche l’apporto dei contributi dei cittadini a seguito della partecipazione) ha portato alla compilazione di una proposta che, con l’eccezione di alcune rinunce o modifiche dovute a ragioni oggettive derivanti dal lungo e puntuale lavoro di valutazione svolto , risponde positivamente agli intendimenti e agli obiettivi della politica.

2.2 Articolazione del RU in disciplina degli insediamenti esistenti e disciplina delle TrasformazioniLa Legge Regionale 1/2005 distingue nettamente il contenuto del Regolamento Urbanistico tra disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti e disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio.

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La disciplina del patrimonio territoriale e insediativo esistente ha validità a tempo indeterminato. Essa contiene la disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti, che individua e definisce:

- il perimetro aggiornato dei centri abitati, inteso come delimitazione continua comprendente tutte le aree edificate e i lotti interclusi;

- la disciplina dell’utilizzazione, del recupero e della riqualificazione del patrimonio urbanistico ed edilizio esistente, compresa la tutela e valorizzazione degli edifici e dei manufatti di valore storico e artistico, sulla base di un quadro conoscitivo dettagliato ed aggiornato dell’edificato e delle funzioni in atto;

- l’individuazione delle aree per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, nel rispetto dei parametri definiti dal Piano Strutturale con riferimento agli standard urbanistici minimi imposti dalle vigenti norme statali e regionali in materia di governo del territorio;

- le aree, gli ambiti o i singoli edifici sui quali perseguire prioritariamente la riqualificazione insediativa;

- le aree all’interno del perimetro dei centri abitati nelle quali è permessa l’edificazione di completamento;

- l’individuazione del patrimonio edilizio esistente sul quale sono consentiti interventi di ampliamento;

- la disciplina del territorio rurale, nel rispetto delle vigenti norme regionali in materia;

- la disciplina delle trasformazioni non materiali del territorio, ispirata a criteri di coordinamento tra le scelte localizzative, la regolamentazione della mobilità

- la “Disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni”.

La parte del Regolamento dedicata alla trasformazione contiene la disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio. Questa parte del RU individua e definisce in particolare:

- gli interventi di addizione agli insediamenti esistenti consentiti anche all’esterno del perimetro dei centri abitati;

- gli ambiti interessati da interventi di riorganizzazione del tessuto urbanistico;- gli interventi che, in ragione della loro complessità e rilevanza, presuppongono la preventiva approvazione di Piani Attuativi o Progetti Unitari;

- il coordinamento con la pianificazione comunale di settore, anche mediante l’individuazione delle relative aree interessate o destinate;

- la disciplina della perequazione urbanistica, riferita a specifiche aree di trasformazione e/o di riqualificazione degli assetti insediativi;

- il programma di intervento per l’abbattimento delle barriere architettoniche ed urbanistiche, sulla base del censimento delle barriere architettoniche nell’ambito urbano;

- le infrastrutture da realizzare e le aree ad esse destinate;- i beni sottoposti a vincolo ai fini espropriativi, ai sensi delle vigenti disposizioni statali e regionali in materia di espropriazione per pubblica utilità. La disciplina delle trasformazioni costituisce quindi la parte con scadenza temporale del Regolamento Urbanistico. Le trasformazioni individuate sono il risultato di una procedura complessa di decisione e di disegno degli interventi che ha tenuto conto del fabbisogno individuato nel Piano Strutturale, delle potenzialità economiche e

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sociali, della sostenibilità ambientale dei progetti previsti, della loro compatibilità con il quadro delle risorse esistenti.

Il Regolamento Urbanistico contiene anche i seguenti altri elementi costitutivi:- la disciplina riferita alla tutela del territorio, mediante la quale le previsioni relative alle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio sono poste in relazione con un compendio selezionato e coordinato delle previsioni e disposizioni vigenti in materia geologica e idraulica; la valutazione di fattibilità idrogeologica degli interventi, anche ai fini del vincolo idrogeologico di cui alle vigenti norme regionali, in base all’approfondimento degli studi di natura idrogeologica, geologica ed idraulica contenuti nel Piano Strutturale; le disposizioni di tutela riferite alle invarianti strutturali del territorio individuate dal Piano Strutturale;

- le discipline speciali finalizzate alla tutela, valorizzazione e/o riqualificazione paesaggistica, ambientale, storico-culturale ed insediativa del patrimonio territoriale, urbanistico ed edilizio.

2.3 Criteri di apposizione del vincolo preordinato all’esproprioLe previsioni del Regolamento Urbanistico comportano l’apposizione di vincolo preordinato all’esproprio sulle aree, di seguito elencate, che non risultino già di proprietà dell’Amministrazione Comunale o di altri Enti e soggetti pubblici:

- aree per sedi stradali, piazze e spazi pubblici ad esse accessori, di progetto;- aree per attrezzature, impianti e infrastrutture di interesse sovracomunale;- aree destinate ad ampliamenti cimiteriali;- aree ad edificazione speciale per standard (attrezzature pubbliche e di interesse comune) di progetto;

- percorsi ciclabili di progetto;Il Regolamento Urbanistico prevede l’apposizione di vincolo preordinato all’esproprio anche su alcune aree già assoggettate a vincolo espropriativo dal P.R.G. e sue varianti approvate.Nelle tavole E in scala 1:5.000 e U in scala 1:2000 le aree soggette a esproprio sono riportate con apposita campitura.

2.4 La disciplina delle funzioniIl presente RU ha valenza di Piano delle Funzioni, come evidenziato dall’art.9 delle norme del RU .La “Disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni”, di cui alle vigenti norme regionali in materia di governo del territorio, regola i mutamenti delle destinazioni d’uso degli immobili, comprese le aree di pertinenza degli edifici esistenti e dei terreni inedificati.Essa garantisce il controllo della distribuzione delle funzioni d’interesse collettivo e di servizio ai residenti e persegue una organizzazione degli spazi e delle funzioni che favorisca una corretta fruizione dei servizi pubblici e privati di utilità generale, salvaguardando il diritto dei cittadini all’autodeterminazione delle scelte di vita e di lavoro.In ordine alla disciplina delle funzioni, il presente Regolamento urbanistico contiene specifica normativa per tessuti urbani omogenei, nelle quali sono regolate le funzioni ammesse, secondo le definizioni dettate dalle norme. A tal fine disciplina altresì i mutamenti di destinazioni d’uso soggetti a titolo abilitativo edilizio.

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2.5 La perequazione Il RUC utilizza il metodo della perequazione individuando comparti edificatori per gli interventi di nuova edificazione e di ristrutturazione urbanistica, la cui realizzazione è soggetta a preventiva approvazione di Piano urbanistico attuativo o intervento unitario e relativa convenzione.L’utilizzo del comparto pone a carico degli interventi di nuova edificazione o di ristrutturazione la cessione e/o la realizzazione di dotazioni territoriali quali l’edilizia residenziale sociale, strutture destinate a sedi rionali, la viabilità, servizi .

3. Il progetto del Regolamento Urbanistico

3.1 Elaborati del Regolamento UrbanisticoIL regolamento Urbanistico è costituito, oltre che dalla presente relazione, dai seguenti elaborati:

-Relazione- Norme Tecniche di Attuazione- Schede di progetto

Elaborati grafici:-Vincoli sovraordinati - Tav. V1 1:10.000-Beni e ambiti di tutela Tav. V2 1:10.000-Tutela e valorizzazione del patrimonio territoriale

Tav. P1 1:10.000-Disciplina del Territorio Rurale

Tav. E 0- Inquadramento generale 1:10.000Tavv. E 1- E 2- E 3- E 4 1:5.000

-Disciplina del Sistema UrbanoTavv. U 1- U 2- U 3- U 4- U 5 1:2.000

- Carta dell’Uso del suolo aggiornata 1:10.000

Valutazione Integrata e Valutazione Ambientale Strategica:- Valutazione Ambientale Strategica-Rapporto Ambientale contenente Sintesi non tecnica- Valutazione Integrata DPGR 9.02.2007 n.4/R- Valutazione Integrata- Relazione di sintesi- Schede di Valutazione aree di trasformazione e riqualificazione

Allegati A -Programma delle Barriere architettoniche: relazione, tavola ,documentazione fotograficaB- Tutela e la gestione dei biotopi dell’Impruneta: Regolamento e tavolaC–Criteri metodologici relativi all’aggiornamento delle schede del patrimonio edilizio esistente

Elaborati geologici:Relazione tecnica e fattibilitàTematismi cartografici di quadro conoscitivo integrati ai sensi del Reg. Reg. 26/R- Tav.1- Carta geologica rielaborata da dati CARG (carta geologica ufficiale Regione Toscana) 1:10.000- Tav.2- Carta Geomorfologica 1:10.000- Tav.3- Carta della pericolosità Geomorfologica 1:10.000

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- Tav.4- Carta della pericolosità Idraulica 1:10.000Capoluogo approfondimenti dei tematismi cartografici ai sensi del Regolamento Reg. 26/R- Tav. 5 Carta geomorfologica 1:2.000- Tav. 6 Carta litotecnica e dei sondaggi e dati di base 1:2.000- Tav. 7 Carta delle pendenze 1:2.000- Tav. 8 Carta degli elementi della ZMPSL 1:2.000- Tav. 9 Carta della pericolosità geomorfologica 1:2.000- Tav. 10 Carta della pericolosità sismica 1:2.000Tavarnuzze approfondimenti dei tematismi cartografici ai sensi del Regolamento Reg. 26/R- Tav. 11Carta geomorfologica 1:2.000- Tav. 12 Carta litotecnica e dei sondaggi e dati di base 1:2.000- Tav. 13 Carta delle pendenze 1:2.000- Tav. 14 Carta degli elementi della ZMPSL 1:2.000- Tav. 15Carta della pericolosità geomorfologica 1:2.000- Tav. 16 Carta della pericolosità sismica(fogli nord e sud) 1:2.000- Tav. 17 Carta della pericolosità idraulica(foglio unico) 1:2.000Ferrone approfondimenti dei tematismi cartografici ai sensi del Regolamento Reg. 26/R- Tav.18 Tematismi cartografici geomorfologico, litotecnico e dati di base, pendenze, ZMPSL,

pericolosità geomorfologica, sismica ed idraulica (tavola unica) 1:2.000Bagnolo approfondimenti dei tematismi cartografici ai sensi del Regolamento Reg. 26/R- Tav.19 Tematismi cartografici geomorfologico, litotecnico e dati di base, pendenze, ZMPSL,

pericolosità geomorfologica, sismica ed idraulica (tavola unica) 1:2.000Pozzolatico approfondimenti dei tematismi cartografici ai sensi del Regolamento Reg. 26/R- Tav.20 Tematismi cartografici geomorfologico, litotecnico e dati di base, pendenze, ZMPSL,

pericolosità geomorfologica, sismica ed idraulica (tavola unica) 1:2.000Cascine del Riccio approfondimenti dei tematismi cartografici ai sensi del Regolamento Reg. 26/R- Tav.21 Tematismi cartografici geomorfologico, litotecnico e dati di base, pendenze, ZMPSL,

pericolosità geomorfologica, sismica ed idraulica (tavola unica) 1:2.000Falciani approfondimenti dei tematismi cartografici ai sensi del Regolamento Reg. 26/R- Tav.22 Tematismi cartografici geomorfologico, litotecnico e dati di base, pendenze, ZMPSL,

pericolosità geomorfologica, sismica ed idraulica (tavola unica) 1:2.000Bottai approfondimenti dei tematismi cartografici ai sensi del Regolamento Reg. 26/R- Tav.23 Tematismi cartografici geomorfologico, litotecnico e dati di base, pendenze, ZMPSL,

pericolosità geomorfologica, sismica ed idraulica (tavola unica) 1:2.000Carte di fattibilità - Tav. 24 Bottai – Baruffi – Pozzolatico 1:2.000- Tav. 25 Falciani – Bagnolo – Ferrone 1:2.000- Tav. 26 Cascine del Riccio – San Gersolè - Ugolino 1:2.000- Tav. 27 Impruneta 1:2.000- Tav. 28 Tavarnuzze 1:2.000Stralci cart. allegati al presente rapporto 1:10.000- Allegato C Sondaggi e dati base

3.2 Il quadro conoscitivo e suo aggiornamentoIl Regolamento Urbanistico prende atto del Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale.Il Piano Strutturale è stato supportato da approfondite indagini sullo stato delle risorse e, mediante il quadro delle conoscenze, riconosce e descrive l'insieme dei luoghi costituenti il territorio comunale e li relaziona per ambiti omogenei corrispondenti ai principi statutari e agli obiettivi della politica urbanistica comunale per i quali sono determinati limiti di utilizzo, norme comportamentali, indirizzi e parametri di gestione.Il Quadro conoscitivo del Piano Strutturale è costituito dai seguenti studi :

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Allegato A – Indagine agronomica relativa allo studio dell’uso del suolo e alla sua evoluzione dal 1987 al 2001Allegato B – Schedatura del patrimonio edilizio esistente riferito con la schedatura di tutti gli edifici presenti nel territorio comunale distinti tra Capoluogo,Tavarnuzze,Territorio rurale: Allegato C – Indagine sullo stato dell’ambienteAllegato D – Indagine faunistica ambientale , in particolare studio per la caratterizzazione ambientale del territorio comunale sulla base della presenza di alcune specie faunistiche appartenenti alla classe degli anfibi e degli uccelliAllegato E – Analisi economicaAllegato F – Valutazione floristico vegetazionale – biotopiAllegato G – Indagine geologica Allegato H – Indagine storica comprensiva dello studio della struttura profonda del territorio al 1939, delle dinamiche territoriali della “grande Firenze” nel medioevo, dal primo dominio suburbano alla definitiva estensione del contato (carta della Toscana di Giovanni Inghirani – 1830) e della analisi della trama viaria.-Censimento tabernacoliAllegato I – Indagine sulla mobilitàAllegato L – indagine sulle attività produttiveIl Piano contiene infine un quadro di sintesi nel quale sono stati radunati e rappresentati cartograficamente i dati raccolti, interrelazionandoli tra loro che è riportato nelle tav Qc dalla alla tav.11.4 .

Il Quadro Conoscitivo del Regolamento Urbanistico approfondisce, rispetto al Piano Strutturale, le indagini, gli studi e la conoscenza del territorio, in particolar modo relativamente alla:

- ricognizione della vincolistica sovraordinata: il Regolamento Urbanistico contiene aggiornamenti della vincolistica, conseguenti a dati forniti dagli Enti competenti successivi all’approvazione del P.S., alla ricognizione derivante dalla segnalazione delle aree percorse da incendio da parte della Forestale, all’aggiornamento della carta di Uso del Suolo di supporto al RU, oltre che al disegno delle tavole di R.U. ad una scala di maggior dettaglio rispetto al P.S.

In dettaglio:- presa d’atto del PIT- Piano Pesistico, adottato con D.C.R 32 del 16 Giugno 2009: a seguito dell’adozione del piano Paesistico è stata ripresa dal Sito della Regione Toscana la vincolistica relativa agli ambiti tutelati per Decreto (art. 136 D.Lgs 42/2004)

- Carta Uso del Suolo e Aree boscate: carta aggiornata dell’Uso del suolo di supporto al RU e aggiornamento delle aree percorse da incendio, come da dati forniti dalla Forestale negli anni successivi all’approvazione del P.S., escludendo le aree incendiate da oltre 15 anni;

- Approfondimento dei Biotopi e relativa regolamentazione;- Approfondimento dei geotopi ;- -Approfondimento degli aspetti faunistici ed ecosistemici; - Rilievo e schedatura edificato: il RU recepisce dal PS e aggiorna la schedatura del patrimonio edilizio esistente, con particolare riferimento ai beni storici e di valore

- ricognizione del Patrimonio Edilizio Esistente dei centri abitati, mediante redazione di tavole dei tessuti e documentazione fotografica, al fine della

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predisposizione di adeguate normative e categorie di intervento specifiche per i tessuti;

- individuazione dei resedi rurali;- individuazione degli aggregati rurali( insediamenti che pur non costituendo aree urbane hanno delle criticità che li rendono simili a centri abitati);

- Indagini geologiche di dettaglio: il RU è stato supportato, per ogni azione o intervento di trasformazione, da adeguate indagini geologiche di dettaglio a verifica della fattibilità dell’intervento e della segnalazione di eventuali situazioni di rischio o prescrizioni particolari per la realizzabilità dell’opera.

Mentre gli approfondimenti relativi agli aspetti agronomici comprensivi delle regolamentazione dei biotopi diventano parte integrante degli elaborati del regolamento Urbanistico, gli approfondimenti degli aspetti faunistici ed eco sistemici , consistenti in

- “Regolamento per la conservazione della funzionalità ecologica del territorio” - “Indicazioni di comportamento in sede di cantiere per lavori edili di trasformazione/gestione agraria, di costruzione/manutenzione di aree verdi”

Verranno approvati con valore di “regolamenti in fase di approvazione del presente Regolamento Urbanistico”.

3.3 I contenuti in sintesi INFRASTRUTTUREL’analisi del piano strutturale ha evidenziato numerose criticità, soprattutto nell’ambito viario: le proposte del RUC vanno a risolvere problemi di circolazione dovute a varie cause ( strade senza sfondo, sede stradale ristretta ecc.) con lo scopo di fluidificare il traffico, migliorare la qualità della vita e garantire la sicurezza negli interventi di soccorso.In questa ottica a Tavarnuzze sono state individuate diverse infrastrutture viarie, da realizzarsi spesso completando viabilità senza sfondo o recuperando viabilità minori o in disuso.In particolare ricordiamo l’anello di via Barducci, che apre una viabilità senza sfondo liberando un intero quartiere, la riqualificazione della strada del cimitero e il prolungamento di via Turati che liberano la vecchia via Montebuoni dal doppio senso, l’eliminazione del traffico veicolare dal vecchio borgo di Montebuoni, la nuova viabilità sulla riva sinistra della Greve, che garantisce la percorribilità a senso unico di Via Torricella e la riqualificazione di una viabilità che permette alla zona una seconda via di uscita, con l’utilizzo di un secondo sottopasso sotto l’autopalio. Anche il collegamento Baruffi Tavarnuzze trova una soluzione se pure non di facile realizzazioneAnche Impruneta vede alcuni importanti interventi come la realizzazione di una nuova viabilità dietro la zona delle Presuria, oggi servita con estrema difficoltà dalla stretta via delle Fornaci, realizzando un percorso con Via Ho Chi Minh e con Via La Pira intorno al centro storico, e lo sfondamento di Viale Europa, che garantisce una sicura circolazione dei mezzi pesanti nella zona produttiva.Ulteriori miglioramenti della viabilità con la creazione di modesti anelli intorno all’abitato sono previsti a Bagnolo, dove il centro ha un ‘unica viabilità insufficiente e pericolosa che funge da ingresso e uscita sulla provinciale, e a Pozzolatico. A Falciani, dove l’individuazione di una più sicura viabilità è condizione pressoché imprescindibile per ogni intervento ma anche per la sicurezza dell’intero abitato, la complessità della questione ha spinto la Giunta a preferire la ricerca delle soluzioni

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ottimali attraverso un programma complesso d’intervento di cui il RUC stabilisce limiti dimensionali, territoriali ed obiettivi.

PARCHEGGIParticolare attenzione è stata posta nell’individuazione di parcheggi che potessero dare risposta ai residenti e alle problematiche oggi esistenti, nonché a richiedere alle nuove trasformazioni standard sufficienti alle necessità odierne.In particolare a Tavarnuzze, dove la carenza si fa sentire in particolar modo, sono stati individuati diversi parcheggi a servizio dei vari quartieri (Le Poste, Montebuoni, Via I maggio, area Via Turati, zona Torricella ecc.) , così a Bagnolo dove sono pianificati parcheggi per i residenti ma anche per assorbire le necessità relative all’attività ricreativa e sociale della frazione.A Impruneta sono stati individuati vari parcheggi che potessero dare risposte alla residenza (Codacci, cimitero, Via Sorelle Alberti, Via delle Fornaci , Via papa Giovanni ecc.) , ma più complesso si è rivelato pianificare i parcheggi a corona che dessero risposta alle esigenze anche straordinarie di afflusso in paese durante le numerose manifestazioni tradizionali e non. Infatti il parcheggi a corona richiesto dagli indirizzi all’ingressodi Via Imprunetana per Pozzolatico si è rivelato irrealizzabile per problematiche legate alla pericolosità geologica del territorio o all’impatto paesaggistico. Il RUC ha cercato di trovare una risposta in una serie di parcheggi medio piccoli posti agli ingressi del paese ( Pian Dell’Aia, Desco,alcuni su provinciale e circonvallazione) , che comunque possano dare risposte sufficienti su questo versante, mentre viene rinviata la pianificazione dell’area dietro il distributore su Via Imprunetana per Tavarnuzze, che un domani potrà dare risposte in materia di parcheggi.

VERDE PUBBLICOLa necessità emersa sul verde pubblico era quella di concentrare le aree attrezzate, in modo da garantirne meglio allestimento delle aree gioco e loro manutenzione, lasciando le altre come aree di sosta e di riposo.Nelle frazioni si è mirato a potenziare un'unica area attrezzata che valorizzasse la centralità della frazione (Bagnolo, Pozzolatico, indirizzi su Falciani).A Tavarnuzze l’asse centrale sarà costituita dal Parco dell’area Enel lungo la Greve in collegamento con il giardino adiacente la costruenda piazza e da alcune aree più periferiche.A Impruneta è stato scelto di individuare tre grandi aree (Presuria-Pesci Ref, Parco Sassi Neri, Parco Sant’Antonio), in cui far convergere nel tempo tutte le attrezzature sia di gioco che di sport, lasciando alle altre aree la funzione di verde per sosta e riposo.Nell’ambito della promozione della vita all’aria aperta e della riscoperta del territorio sono stati individuati alcuni percorsi pedonali da proteggere e conservare.

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SERVIZI e STRUTTURE DI INTERESSE PUBBLICOIl RUC ha preso in esame le aree destinate a servizi sovra comunali, permettendo l’ampliamento dell’Istituto Agrario a Cascine del Riccio, il recupero di alcune volumetrie esistenti e l’ampliamento di Villa Le Terme, destinando alla sede dell’Opera Pia i mq necessari alla costruzione del nuovo padiglione Alzheimer, ma anche superfici eventualmente utili al miglioramento degli standard della struttura esistente, nonché lo spazio da destinare a standard di parcheggio nell’area e in quella vicina di Via Don Minzoni (dove è previsto anche un completamento residenziale).Anche per il Golf dell’Ugolino sono state accolte le richieste legate al potenziamento delle strutture necessarie all’attività sportiva.Per l’Istituto Don Gnocchi sono state riconfermate le norme del PS, in quanto è in corso un lavoro con la Regione per definirne le future destinazioni, non ancora concluso.A Tavarnuzze sono state pianificate le superfici necessarie per la realizzazione del nuovo distretto socio sanitario.Vi sono norme che permettono ai circoli ricreativi e culturali piccoli aumenti e ampliamenti , alcune norme per la realizzazione di manufatti in zone destinate ad attività ricreative e sportive (zone F) e una norma che permetta alle Associazioni rionali, fino alla realizzazione e al loro trasferimento nelle sedi definitive, di porre in essere strutture temporanee su territorio comunale.Per quanto riguarda le sedi rionali l’obiettivo del PS è stato quello di individuare per ognuno una sede adeguata: il RUC ha cercato di raggiungere questo obiettivo tenendo presente che l’unico sistema per arrivarci, era di richiedere queste strutture come standard e quindi era necessario collegarle a nuove trasformazioni in carico al privato. Infatti l’opzione di pianificare la sede dei Rioni su superfici di proprietà comunali non avrebbe risolto la questione, sia perché l’Amministrazione non ha le risorse per realizzarle, sia perché le norme riguardanti le costruzioni su suolo pubblico, che diventano automaticamente lavori pubblici, non permettono ad una associazione di realizzarle in proprio.Per il rione del Pallò l’onere è stato addossato ad una trasformazione al Desco, in testa alla circonvallazione, con una attenta ricerca di condizioni che assicurino l‘abbattimento dell’inquinamento acustico; per le Sante Marie ad una trasformazione posta nell’area retrostante via Vittorio Veneto, capace di trovare una soluzione di parcheggio anche per il Circolo Corale; per il Sant’Antonio è stata confermata la localizzazione nel parco e addossata la realizzazione di un adeguamento delle strutture ad una piccola trasformazione a Pian dell’Aia.Il RUC non ha affrontato, come deciso all’inizio del lavoro, la questione delle scuole, non solo perché i dimensionamenti esistenti apparivano modesti per poter ottenere almeno in parte come standard queste strutture, ma anche perché è stato ritenuto preferibile affrontare la questione, in particolare quella del villaggio scolastico ad Impruneta, con un percorso a se stante partecipato e con l’acquisizione dei risultati del lavoro che è in corso per la valutazione dei rischi sismici degli edifici scolastici.Sono comunque possibili la creazione di asili nidi privati , anche convenzionati nell’edificato esistente ed anche strutture similari all’interno di aziende , per le quali il regolamento edilizio potrà anche stabilire facilitazioni.

STRUTTURE TURISTICO RICETTIVEQuesto è un settore strategico, che il RUC ha inteso potenziare mirando a differenziare l’offerta.

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Sono permessi in tutto il territorio comunale , nei limiti imposti dalla carta dei vincoli, attività extralberghiere (che rientrano nella destinazione residenziale) e agriturismi, per i quali è stata introdotta la possibilità dell’agri campeggio, sia pure nei limiti dei servizi esistenti.E’ stata inoltre prevista la possibilità di strutture di foresteria a servizio di aziende e attività sportive.Nel territorio urbano, oltre alla previsione di ampliamenti di strutture esistenti richieste dagli operatori, è prevista una nuova struttura a Bottai e una a Impruneta (Villa Ferragamo). Saranno poi possibili, soprattutto con il riuso delle volumetrie esistenti, la realizzazione di alberghi diffusi, strumenti innovativi per la valorizzazione di piccoli centri.

Nel territorio rurale, a seguito del bando emanato dall’A.C. è stata individuata una nuova struttura nei pressi di Impruneta. (Terre Bianche)Per quanto riguarda i campeggi, altro elemento necessario alla differenziazione dell’offerta, sono previsti sia l’ampliamento del campeggio esistente sia un nuovo campeggio presso Falciani, sulla direttrice Firenze Siena, anche questo individuato tramite bando..In tutte le attività ricettive, dotate di un resede adeguato è possibile installare una piscina o un campo da tennis, quale strumenti di richiamo turistico.

ATTIVITA’COMMERCIALEIl Piano Strutturale ha previsto un dimensionamento limitato per questa tipologia di attività, con l’intenzione di proteggere e favorire il piccolo commercio di vicinato, come strumento adeguato a mantenere vivi i centri urbani.Anche per questo è stato vietato il cambio di destinazione a residenziale dei fondi presenti nel centro di Impruneta e Tavarnuzze, per incentivarne l’uso a scopo commerciale.Nelle attività di somministrazione sono permesse strutture esterne temporanee, che possono permanere finchè viene praticata l’attività, dimensionate fino al massimo dei posti assegnati dalla licenza, naturalmente nel rispetto degli spazi e dei vincoli dell’area.I nuovi insediamenti commerciali sono previsti a Tavarnuzze , con piccoli interventi di tipo direzionale, a Impruneta, dove è stata individuata un area commerciale per il trasferimento di alcuni negozi ed un complesso direzionale nell’area produttiva.A Bottai è prevista la possibilità di operare dei cambi di destinazione d’uso da produttivo a commerciale.Nel territorio rurale sono ammesse le attività commerciali in particolare quelle legate alla produzione agricola o alla promozione territoriale, con l’utilizzo di olumi esistenti.

Per tutti poi, qualora la localizzazione e la categoria di intervento lo permetta, sono ammessi ampliamenti funzionali fino a 25 mq.

ATTIVITA’PRODUTTIVELa limitata estensione di territorio sul nostro comune con le caratteristiche adeguate ad un insediamento produttivo rende difficile un forte potenziamento di questo settore.Infatti le zone di fondovalle , che più sarebbero adeguate, sono fortemente limitate da vincoli idraulici e idrogeologici.

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Sono stati comunque pianificati diversi interventi , molti dei quali legati a progetti di delocalizzazione di aziende all’interno del territorio comunale, allo scopo di trovare una migliore e più efficiente soluzione di sviluppo aziendale . Tali delocalizzazioni sono auspicate dal PS e si sono concretizzate nel RUC a seguito di protocolli d’intesa che ne definiscono modalità e dimensioni.A Impruneta troviamo la riconversione della zona artigianale Pesci Ref che prevede superfici produttive suddivise in capannoni di taglio medio-piccolo e un area da cedere all’A.C. per un PIP.Falciani ospita alcune delocalizzazioni ( ACI,Bilancino, Manetti) ed una piccola area produttiva di iniziativa pubblico-privata.Un’area riconfermata dal RUC è l’ex area Solis, mentre è previsto un consistente ampliamento di una ditta adiacente; alle Cascine del Riccio sono previste nuove realizzazioni, pur condizionate dal superamento del rischio idraulico.Inoltre per tutti, compatibilmente con la localizzazione e i relativi vincoli, saranno possibili ampliamenti funzionali fino a 75mq e ampliamenti più consistenti per le aziende che ne abbiano fatto richiestaNel territorio rurale sono permesse attività produttive solo con l’utilizzo di volumi esistenti e per attività legate al mondo agricolo.

IL COTTOL’attività produttiva maggiormente identitaria per il nostro territorio ha nel PS un suo proprio dimensionamento .E’ stata messa a punto una disciplina per quanto riguarda il rapporto fra cave e edificio produttivo, è stato previsto nel RUC, per le aziende che ne hanno fatto richiesta , il dimensionamento necessario all’ampliamento dell’azienda ma anche dell’attività di commercializzazione e promozione.Inoltre è possibile, nel territorio agricolo che è posto nelle vicinanza di una azienda l’installazione di opere d’arte purchè questo non alteri la fisionomia del terreno.

LA RESIDENZAE’ questo il settore più complesso dove le aspettative dei cittadini sono più forti.La residenza si trova nel territorio rurale, dove è sottoposta ad una disciplina particolare e nelle UTOE, cioè nei centri urbani dove sono permesse anche le nuove costruzioni.Purtuttavia anche nel territorio rurale sono state individuate quattro aree , chiamati aggregati rurali (Fonte Seconda, Monteoriolo, Mezzomonte, Colleramole) che per la loro tipologia abitativa possono essere assimilate almeno in parte al territorio urbano.Residenza urbanaIl territorio urbano è stato distinto in tessuti, individuando cioè le caratteristiche similari di ogni zona, riguardanti la tipologia degli edifici, la loro collocazione nello spazio, l’epoca dell’insediamento.Inoltre ogni edificio esistente è stato schedato e a seconda del valore è stata assegnata a ciascuno una categoria di intervento, che va dal restauro conservativo alla ristrutturazione urbanistica.L’incrocio tra i vincoli esistenti nell’area, i tessuti e la categoria di intervento dell’edificio definisce le possibilità o meno di trasformazione dell’edificio stesso.E’ perciò estremamente difficile semplificare e generalizzare.

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L’obiettivo con cui abbiamo affrontato la disciplina dell’edificato esistente è stato quello di poter utilizzare al massimo queste volumetrie , permettendo per quanto possibile tutte quelle piccole trasformazioni che potessero consentire ad una famiglia di restare nella propria casa facendo comunque fronte ad un figlio che nasce, ad uno che si sposa, ad un anziano da prendere in casa o al quale necessiti una badante ecc.Per questo la superficie minima di un appartamento è stata portata da 45 a 30 mq, pur con qualche limitazione.E’ quindi possibile frazionare un appartamento in due unità immobiliari con il limite di 30mq, ma se il frazionamento dà origine a tre o più unità, dalla terza in poi occorre una media di 60mq ad appartamento.Al frazionamento è inoltre collegato l’obbligo di trovare gli standard di parcheggio. Proprio dove ciò sia dimostrato impossibile potrà essere monetizzato secondo le norme stabilite dal regolamento edilizioSono inoltre possibili ampliamenti funzionali fino a 25mq , che però non possono essere usati in funzione di un frazionamento ma per ampliare l’appartamento esistenteI volumi condonati in area urbana possono ottenere il cambio di destinazione d’uso in residenziale solo quando possono essere accorpati all’edificio principale.Sia pure con qualche limitazione queste norme si applicano anche agli aggregati rurali.Le nuove trasformazioniNel territorio urbano, nei limiti previsti dalle UTOE, sono permesse anche le nuove trasformazioni: esse possono consistere in completamenti dei tessuti esistenti, riqualificazioni di aree, nuovi interventi di trasformazione. Ad ognuna di esse il RUC dedica una scheda dove si stabiliscono vincoli, prescrizioni, norme di realizzazione,dimensionamentoAd ognuno di questi interventi , in corrispondenza al valore e al dimensionamento, è chiesto di farsi carico di interventi di miglioramento ambientale (parcheggi, viabilità, verde ecc.) o sociale ( edilizia sociale, sedi rionali, allestimento di giardini ecc.)Nelle trasformazioni sono state inserite previsioni provenienti dal PRG precedente (Falciani, Poste, Pozzolatico) e la trasformazione legata alla delocalizzazione della Pesci Ref.Questi sono gli interventi, insieme a quello dietro la scuola media di Tavarnuzze che vedono l’utilizzo di volumetrie più consistenti: per il resto si è cercato di individuare realizzazioni di piccola entità, cercando così di favorire le aziende e gli imprenditori, fortemente colpiti dalla crisi del settore.Del dimensionamento complessivo del PS le nuove residenze utilizzano maggiori volumetrie nei due centri maggiori, Impruneta e Tavarnuzze, dove più consistenti erano anche le necessità legate alle opere di urbanizzazione. Si deve però tener conto che circa un terzo delle volumetrie impiegate viene dalla delocalizzazione della Pesci Ref e quindi dal riutilizzo di volumetrie esistenti.Lo sforzo significativo fatto per pianificare in primo luogo l’aspetto infrastrutturale del territorio permetterà di superare le numerose criticità individuate dal PS e nel prossimo RUC darà la possibilità di puntare ad una maggiore quota di edilizia sociale, avendo oggi posto le basi per la sostenibilità delle nuove trasformazioni, utili anche per il futuro.Diversamente che per le altre UTOE in quella di Falciani abbiamo proceduto con la definizione di un Piano Complesso di intervento, in quanto le possibili trasformazioni di questa area (sopra la Chiantigiana) sono tutte, anche le più modeste, legate alla risoluzione dei problemi di viabilità, dal miglioramento dell’ingresso attuale alla

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creazione di una viabilità alternativa. Per questo lo strumento scelto permetterà la presentazione da parte dei privati di soluzioni complessive che diano risposta alle problematiche sottolineate dal PS e riconfermate dal RUC. Particolare attenzione è stata rivolta alla ricerca di volumetrie dedicate all’edilizia sociale, che complessivamente appaiono circa il 10% delle volumetrie complessive. A queste volumetrie vanno poi aggiunte, anche se non vi figurano ufficialmente, altri interventi richiesti da cooperative, che oggi non utilizzano più lo strumento dei PEEP, ormai superato. Non solo, anche la realizzazione delle sedi rionali costituisce una ricaduta sociale, sia pure non abitativa.Il risultato è soddisfacente anche perché i prossimi Ruc potranno pianificare sulla base di infrastrutture già adeguate e quindi potranno rivolgere una attenzione ancora più decisa verso questo settore.Il RUC lascia all’Amministrazione definire all’interno di ogni lottizzazione quale tipologia di sociale (affitto, vendita a prezzi concordati, ERP) richiedere. Le aree dedicate all’edilizia sociale sono la zona della riqualificazione Pesci Ref a Impruneta, la zona di Via Barducci a Tavarnuzze, Pozzolatico e Bagnolo, al quale si propone di aggiungere l’area di proprietà comunale di Via delle Fornaci.Infatti il RUC prevede anche la pianificazione di piccole aree di proprietà comunale, che potranno servire per assicurare risorse per sostenere il bilancio e gli investimenti soprattutto finchè l’economia sarà ferma come oggi, oppure potranno essere utilizzate per crescere le ricadute sociali rispetto alla residenza: le aree suddette sono una zona compresa tra la circonvallazione e Via Roma a Impruneta, un’area su Via delle Fornaci confinante con l’intervento Pesci Ref, una a Tavarnuzze posta su una collina a monte del verde di Via della Cooperazione, una su Via Torricella. Tutte assicureranno anche piccoli interventi su parcheggi o ricadute pubbliche: a queste si aggiunge la possibilità di valorizzare l’area del parcheggio dei Macelli con un parcheggio sotterraneo e una piazza con alcuni servizi.La residenza in territorio ruraleLa residenza rurale può essere realizzata solo a sud nel Sistema delle colline del Chianti e previa presentazione di un Piano di miglioramento agricolo come disposto dalla Legge 1\2005.Sono ammesse deruralizzazioni degli edifici esistenti, frazionamenti (con una media di 60mq ad appartamento e l’obbligo del reperimento dei parcheggi necessari), e ampliamenti funzionali nella misura di non più di 25mq.Il RUC ha definito inoltre la pertinenza di ogni costruzione o complesso in area agricola: solo all’interno di questa sarà possibile realizzare piscine (una per ogni complesso edilizio), campi da tennis e garages interrati (realizzabili solo se non occorrano sbancamenti per realizzarli, ma sia la natura stessa del terreno a renderli possibili).Occorre sottolineare che, come previsto dalla Legge, ogni trasformazione è stata oggetto di attente valutazioni, che hanno considerato tutti gli aspetti degli interventi e l’impatto sociale e ambientale e il loro costo in termini di consumo di risorse e di suolo

IL TERRITORIO RURALE E LA SUA TUTELAIl PS tutela fortemente il territorio rurale impedendo di fatto consistenti trasformazioni.

La tutela del paesaggio e delle emergenze naturali, storiche o artistiche è stata attentamente studiata e approfondita, affidandola non solo ai vincoli sovraordinati, ma

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anche ad apposite norme dettate dall’A.C.: sono state studiate e introdotte speciali prescrizioni per intervenire nelle aree di interesse panoramico definite dal Piano Strutturale, che impediscano la realizzazione di manufatti in contrasto con il paesaggio.Sono stati individuati gli interventi ammissibili nelle aree boscate che coincidono in gran parte con gli interventi antincendio e sono stati prescritti gli interventi necessari alla difesa delle specie autoctone.Anche le aree interessate da biotopi e geotopi hanno avuto una loro disciplina a difesa e garanzia di queste emergenze, particolarmente importanti sul nostro territorio.Esperti del WWF hanno inoltre verificato le modalità con cui difendere la fauna e la flora, tutelandone la possibilità di riproduzione in particolare per quelle specie a rischio di estinzione. Anche le nuove trasformazioni sono state analizzate per verificarne l’impatto sul mondo naturale e prescrivere eventuali attenzioni e strategie.

E’ stata riconfermata la scelta di tutelare Via Imprunetana per Pozzolatico come una strada di particolare interesse panoramico e storico (strada Parco) perché eventuali interventi non ne stravolgano le caratteristicheI due Parchi previsti dal PS vengono riconfermati nel loro dimensionamento e si chiede un progetto complessivo che valuti tutti gli aspetti e le peculiarità dell’area, definendone anche le attività ammissibili, in particolare oltre a quelle agricole quelle culturali ed educative.Le nuove trasformazioni sono limitatissime, infatti troviamo solo la realizzazione di un nuovo albergo e di un campeggio, e la possibilità di realizzare abitazioni rurali nel Sistema della collina del Chianti tramite Piano di miglioramento agricolo, e piccoli ampliamenti funzionali della residenza esistente.Per quanto riguarda la realizzazione di annessi essi possono essere realizzate tramite Piano di Miglioramento agricolo, nelle zone non sottoposte a vincolo tranne che dove si dimostri che i terreni siano tutti ricompresi in tali aree; sono permessi gli annessi temporanei per particolari esigenze agricole e di durata non superiore a due anni, e gli annessi amatoriali che riprendono le dimensioni già definite dalla variante delle zone agricole approvata negli anni passati.Si inseriscono norme per disciplinare manufatti per il ricovero di animali da cortile, domestici e per cavalli, di cui in questi anni si era sentita la carenzaTutti coloro che non hanno le condizioni per presentare un Piano di Miglioramento devono, quando vogliano intervenire sui loro fabbricati con attività di deruralizzazione, sostituzione o ristrutturazione edilizia, presentare un Piano Unico Ambientale, attraverso il quale definire le opere di tutela e manutenzione delle emergenze agricole, storiche, artistiche relative ai propri terreni, che dovrà realizzare come oneri per le trasformazioni autorizzate.Deruralizzazioni di edifici superiori a 500mq di SUL richiedono la definizione di un patto d’obbligo sia per stabilire le opere di tutela del territorio sia gli obblighi relativi ai servizi.

RISPARMIO ENERGETICOI dettagli dovranno essere stabiliti dal regolamento edilizio ; il RUC si limita ad alcuni principi: sono ammissibili tutti gli interventi finalizzati al risparmio energetico, molti di questi dovranno diventare vincolanti per le nuove costruzioni e per le ristrutturazioni.

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L’installazione di pannelli fotovoltaici e solari è permessa sui tetti piani, su tutte le coperture ( fermi restando i vincoli disposti dalla legge), sulle coperture di tettoie e verande, nelle aree di espansione idraulica.Il regolamento edilizio stabilirà detrazioni degli oneri per le nuove trasformazioni che arrivino alla classe superiore di qualità energetica purchè certificata da sistemi riconosciuti come ad es. Casa Clima, dalla progettazione al collaudo finale.

3.4 Il programma di abbattimento delle barriere architettonicheNell'allegato al RU “Programma di intervento per l’abbattimento delle barriere architettoniche” il presente Regolamento urbanistico censisce lo stato attuale dei principali spazi e strutture pubbliche, e ne rileva l’adeguamento già realizzato, l’adeguabilità o la non adeguabilità ai fini del superamento delle barriere architettoniche, così come meglio descritto nella rispettiva tavola e relazione. E’ cura del Comune prevedere, nell’ambito della programmazione delle opere pubbliche, la progressiva attuazione degli interventi ai fini dell’adeguamento degli spazi e degli edifici pubblici individuati dal Regolamento Urbanistico come non accessibili o accessibili non a norma.Gli elaborati sopracitati costituiscono disciplina per il superamento delle barriere architettoniche, assimilata al Piano di settore relativo alla materia (PEBA), e vale fino ad eventuale approvazione di detto strumento, avente valore di atto di governo ai sensi della LR 1/2005, in quanto piano di settore comunale con effetti territoriali.

4 Coerenza del Regolamento Urbanistico con il PIT –Piano PaesaggisticoIl PIT adottato con Delibera CR n. 32 del 21 giugno 2009 integra la disciplina paesaggistica nella Disciplina del Piano. L’articolo 31, riporta:Articolo 31 – La normativa paesaggistica del PIT1.In attuazione della convenzione europea del paesaggio, e ai sensi della parte III, titolo I del Codice e del titolo IV, capo I, della l.r. 1/2005, la Regione:a)assicura nella formazione e nella messa in opera delle politiche pubbliche regionali la massima considerazione dei loro effetti paesaggistici al fine di consentire la più efficace tutela del paesaggio toscano, dei valori che lo compongono e la sua più efficace valorizzazione;b)promuove e favorisce ogni necessaria intesa con le amministrazioni interessate affinché la formulazione degli strumenti della pianificazione abbia luogo, con specifico riguardo ai profili paesaggistici, nel più ampio ed efficace coinvolgimento delle amministrazioni locali e dell’attenzione della cittadinanza;c)promuove e sostiene attività sistematiche e continuative di informazione e formazione culturale nelle tematiche della tutela e valorizzazione del paesaggio toscano e dei valori che lo compongono.2.Il paesaggio toscano, nei suoi elementi qualificanti è rappresentato dal quadro conoscitivo di riferimento e dalle “schede dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità”, che costituiscono parte integrante del presente piano . Dette schede:a)analizzano, con riferimento ai trentotto ambiti di paesaggio individuati nella rappresentazione cartografica del quadro conoscitivo del presente piano, le caratteristiche paesaggistiche del territorio toscano ai sensi degli articoli 131 e 135 del Codice;b)evidenziano le dinamiche di trasformazione del territorio ai fini dell'individuazione dei fattori di rischio e degli elementi di vulnerabilità del paesaggio;c)individuano negli atti di programmazione regionale - quali il piano regionale di sviluppo, il piano di tutela delle acque e gli altri piani regionali di settore unitamente a quelli finalizzati alla di difesa del suolo, il piano di sviluppo rurale e il piano per le attività estrattive - le connessioni con i contenuti paesaggistici del presente piano;d)indicano le misure necessarie per il corretto inserimento nel contesto paesaggistico degli interventi di trasformazione del territorio;

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e)individuano, con riferimento ai diversi ambiti, i relativi obiettivi di qualità, ai sensi dell'articolo 135, comma 3 del Codice.3.Gli strumenti della pianificazione territoriale e gli atti di governo del territorio delle province e dei comuni nonché le politiche di settore della Regione perseguono gli obiettivi di qualità contenuti nelle “schede dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità” che sono parte integrante della presente disciplina generale, ponendo in essere le azioni descritte nella sezione terza delle schede stesse, anche ai sensi dell’articolo 143, comma 1, lettere h) e i) del Codice.4.La Giunta regionale:a)sostiene le attività volte all’implementazione dell’osservatorio dei paesaggi mediterranei, alla definizione di linee guida per la gestione degli interventi di trasformazione del paesaggio, alla promozione della cultura del paesaggio attraverso la selezione di buone pratiche nell’ambito di un premio mediterraneo del paesaggio, nonché a sostenereil funzionamento di un portale informatico sul paesaggio mediterraneo;b)assicura la partecipazione della Regione alla rete europea degli enti locali e regionali per l’attuazione della convenzione europea del paesaggio.5.La Regione, per l’espletamento delle sue funzioni di tutela del paesaggio ed ai fini del l’attuazione della convenzione europea del paesaggio, si avvale dell’osservatorio di cui all’articolo 33, comma 6, della l.r.1/2005.Il PIT è costituito dai seguenti elaborati:a) il documento di piano contenente:a.1) l’agenda per l’applicazione dello statuto del territorio toscano;a.2) i metaobiettivi del PIT (unitamente agli obiettivi conseguenti ai medesimi);a.3) l’agenda strategica;a.4) la strumentazione di cui il PIT si dota per presidiare l’efficacia delle sue opzioni;b) la disciplina generale del piano, la quale:b.1) formula i principi e le norme che regolano l’utilizzazione delle risorse essenziali dicui all’articolo 3 della l.r. 1/2005;b.2) assume come sua parte che integra il contenuto statutario del PIT e la sua valenza di piano paesag-gistico, la disciplina dei paesaggi urbani e rurali sulla base della tematizzazione di cui ai paragrafi 6.1.2 e 6.1.3 del documento di piano;c) la specifica disciplina dei beni paesaggistici, parte integrante del PIT quale piano paesaggistico ai sensi degli articoli 135 e 143 del Codice e dell’articolo 33 della l.r.1/2005, recante le specifiche prescrizioni d’uso intese ad assicurare la conservazione dei valori espressi dagli immobili e dalle aree di notevole interesse pubblico di cui all’articolo 136 del Codice e le prescrizioni d’uso intese ad assicurare la conservazione dei caratteri distintivi delle aree tutelate per legge ai sensi dell’articolo 142 del Codice;d) il quadro conoscitivo costituito da:d.1) i quadri analitici di riferimento;d.2) il quadro aggiornato allo stato di fatto degli elementi territoriali del pianoregionale della mobilità e della logistica;d.3) il rapporto di valutazione del gennaio 2009 sul potenziale eolico dei territori della regione Toscana recante le risultanze dello studio espletato in materia dal Consorzio LaMMa - Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile;d.4) l’atlante ricognitivo dei paesaggi;d.5) l'atlante ricognitivo delle risorse archeologiche comprensivo della cartografia relativa e dei criteri per il riconoscimento dei valori con riferimento alle zone di interesse archeologico, prodotto in base agli studi ed alle elaborazioni della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana;d.6) la rappresentazione cartografica dei trentotto ambiti di paesaggio in cui si articola il territorio toscano, con evidenziati i territori comunali ricadenti in ciascun ambito;d.7) la sezione 1 delle “schede dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità” che ha ad oggetto il “Riconoscimento dei caratteri strutturali”;d.8) la sezione 2 delle “schede dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità” che ha ad oggetto il “Riconoscimento dei valori” naturalistici, storicoculturali ed estetico-percettivi dei paesaggi;Sono parti integranti della disciplina generale del piano e della specifica disciplina dei beni paesaggistici i seguenti allegati:

2

a) la sezione 3 delle “schede dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità” che ha ad oggetto “Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie”;b) la sezione 4 delle “schede dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità” ai sensi dell'articolo 143, comma 1, lettera b) del Codice;c) le cartografie recanti l’individuazione, delimitazione e rappresentazione in scala idonea degli immobili e delle aree dichiarate di notevole interesse pubblico, ai sensi dell'articolo 143, comma 1, lettera b) del Codice;d) le cartografie recanti la ricognizione progressiva e la conseguente rappresentazione in scala idonea delle aree tutelate per legge ai sensi dell'articolo 143, comma 1, lettera c) del Codice;e) le cartografie recanti l’individuazione, all'interno delle aree già dichiarate di notevole interesse pubblico, delle aree gravemente compromesse o degradate, ai sensi di quanto previsto all'articolo 143, comma 4, lettera b) del Codice.Immodificati gli allegati del PIT già inclusi nella versione vigente del Piano:a) l’elaborato intitolato «La Toscana nel quadro strategico nazionale 2007 – 2013» che definisce le connessioni tra le strategie dello sviluppo territoriale della Regione ed il Quadro strategico nazionale ai sensi della lettera a) del comma 3 dell’articolo 48 della l.r. 1/2005;b) gli indirizzi e le prescrizioni per la pianificazione delle infrastrutture dei porti e degli aeroporti toscani, in questo contesto designati come «Master plan dei porti toscani» e «Master plan del sistema aeroportuale toscano», che recano l’insieme delle prescrizioni per il coordinamento delle politiche dei settori portuale ed aeroportuale della Regione in funzione dello sviluppo territoriale ai sensi della lettera b) e della lettera c bis) del comma 4 dell’articolo 48 della l.r. 1/2005.I beni paesaggistici sono invarianti strutturali ai sensi dell’Articolo 3 – I sistemi che definiscono la struttura del territorio toscano e le sue funzionalità:…omissis…2.Le componenti del sistema territoriale che connota e rappresenta la struttura del territorio toscano sono individuate e argomentate dal documento di piano (ai paragrafi 6.1.2 e 6.1.3) mediante i lemmi di «universo urbano della Toscana» e di «universo rurale della Toscana». Le invarianti strutturali correlate al suddetto sistema territoriale sono identificate secondo la seguente formulazione sintetica:a)la «città policentrica toscana»;b)la «presenza industriale» in Toscana;c)il «patrimonio collinare» della Toscana;d)il «patrimonio costiero, insulare e marino» della Toscana;e)le infrastrutture di interesse unitario regionale;f)i paesaggi ed i beni paesaggistici della Toscana.Nel correlare disciplina per i beni paesaggistici e disciplina per la tutela e la valorizzazione dei paesaggi la Disciplina del PIT è stata integrata con specifiche norme che dettano compiti alla pianificazione provinciale e comunale, stabilendo i valori condivisi sui quali far convergere le azioni di governo del territorio, e integrando direttive e prescrizioni per le invarianti strutturali.E ciò per tutti i temi affrontati dal Piano, dalle infrastrutture alla biodiversità, dal recupero delle aree dismesse agli itinerari storici culturali e turistici, dalla valorizzazione degli spazi pubblici e delle centralità urbane alla „green econonomy”, temi per i quali, come si legge nel Documento di Piano, gli enti che governano il territorio assumono medesimi approcci e finalità:-per la migliore contestualizzazione paesaggistica;- per correlare organicamente beni, ambienti e contesti d’insieme sia del paesaggio urbano e sia del paesaggio rurale, tramite la tutela e il consolidamento della continuità e della biodiversità delle reti naturali nei corridoi ecologici in cui quelle reti si articolano dipanandosi attorno agli insediamenti urbani e all’interno del loro tessuto edificato e spaziale;- per riqualificare le aree industriali dismesse subordinandone gli interventi relativi alla soddisfazione discriminante di esigenze di qualità paesaggistica, architettonica e di piena integrazione nei contesti paesistici di riferimento, unitamente alla ponderazione tecnica dei carichi urbanistici e ambientali dei progetti implicanti mutamenti di destinazioni d’uso;- per sostenere la tutela e la valorizzazione degli itinerari storico-culturali dotati di specifica attrattività turistica;per correlare l'unicità del paesaggio toscano con la qualità di una nuov fonti energetiche.

2

Alle Province e ai Comuni, oltre l’obbligo di conformarsi alle parti prescrittive del PIT, spetta elaborare uno strumento di pianificazione che nel proprio statuto disponga le condizioni per gestire correttamente il paesaggio, con particolare riferimento ai patrimoni collinare: nei piani strutturali comunali tramite la disciplina della valorizzazione del paesaggio, nonché le disposizioni di dettaglio per la tutela dell’ambiente, dei beni paesaggistici e dei beni culturali in attuazione del piano di indirizzo territoriale e del piano territoriale di coordinamento.

Il territorio comunale di Impruneta ricade in due ambiti individuati dal PIT:- Disciplina dei Beni

Paesaggistici, l'ambito 16-Area fiorentina e l'ambito 32-Chianti. Il Regolamento Urbanistico deve rispettare gli obiettivi di qualità e le azioni individuate per tali ambiti.

PITALLEGATO A – Elaborato 2- Sezione3-Ambito n°16 – Area fiorentinaFunzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarieProvince: FirenzeTerritori appartenenti ai Comuni: Bagno a Ripoli, Calenzano,Campi Bisenzio, Fiesole, Firenze,Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa Ambito n°32 – ChiantiFunzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarieProvince: Firenze, SienaTerritori appartenenti ai Comuni: Barberino Val d'Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Poggibonsi, Radda in Chianti, San Casciano in val di pesa, Impruneta.

4.1 Coerenza con il Piano StrutturaleIl Regolamento Urbanistico è pienamente coerente con i contenuti del Piano Strutturale, del quale costituisce l’esplicazione operativa.L’elaborazione su scala di maggior dettaglio ha comportato un approfondimento del quadro conoscitivo a supporto della pianificazione. La rappresentazione su scala 1:2000 unitamente all’approfondimento del lavoro di fotointerpretazione, ha consentito al Regolamento di provvedere ad una identificazione di maggior dettaglio delle invarianti strutturali riconosciute dal Piano strutturale, ai fini della disciplina applicativa di tutela e/o valorizzazione.L’affinamento delle previsioni ha condotto alla rettifica di alcuni errori materiali contenuti nelle tavole del Piano Strutturale, concernenti:- la schedatura del patrimonio insediativo ;- l’aggiornamento della perimetrazione delle aree boscate e delle aree ripariali;- la lieve modifica dei perimetri delle UTOE Trattasi di mere integrazioni e rettifiche materiali, di carattere ricognitivo, conseguenti all’elaborazione di alcune cartografie del Regolamento Urbanistico, come consentito dallo stesso Piano Strutturale, il quale all'art.3 delle NTA dispone : “ Il Piano Strutturale potrà essere variato tramite le procedure definite dalla LR 1/2005 per le varianti al Piano Strutturale, in presenza di rilevanti trasformazioni degli stati di fatto censiti nel Quadro Conoscitivo, relativamente alle risorse essenziali, di rilevanti modifiche delle politiche territoriali e degli obiettivi della pianificazione comunale, di rilevanti e innovative condizioni e situazioni sociali ed economiche oggi non prevedibili.Non costituiscono varianti al Piano Strutturale le modificazioni di modesta entità della perimetrazione dei sistemi, subsistemi e U.T.O.E., in relazione al maggior dettaglio derivante dall’utilizzo di una diversa scala e quelle conseguenti ad approfondimenti del piano conoscitivo o occorrenti per la soluzione di problemi pubblici e di interesse pubblico purché vi sia il rispetto degli obiettivi e principi generali del Piano Strutturale. Dette modificazioni tuttavia non

2

devono interessare aree classificate come invarianti strutturali dal vigente PTCP né avere un contenuto in contrasto con eventuali vincoli sovraordinati. Non costituiscono parimenti varianti al P.S. il mutamento del dimensionamento massimo ammissibile delle singole U.T.O.E., inferiore al 10%.

5.Dimensionamento e standard urbanistici Il Regolamento Urbanistico prevede la realizzazione di aree di trasformazione da approvare nel quinquennio di efficacia della previsione.Per tali aree sono state prodotte apposite schede progettuali che dettagliano il tipo di intervento e le opere a carico.La scelta di tali interventi derivano da - scelte pregresse derivanti dal previgente strumento urbanistico riconfermate dal Regolamento Urbanistico;- scelte derivanti da indicazioni contenute nelle direttive dettate dall'A.C. per la legislatura Il Dimensionamento della funzione residenziale del Piano Strutturale, era stato previsto in volumetria (mc). E' stato quindi necessario tradurre detta volumetria in Superficie utiile lorda ( SUL) in modo da rispettare la L.R. 1/2005 e suoi regolamenti.Il calcolo è stato effettuato applicando un coefficiente di divisione pari a 3,00 (altezza).

Tabella 1 – Dimensionamento derivante dalle Azioni di Trasformazione, completamento, riqualificazioni, addizioni

UTOE 1: Bottai

DEFINIZIONE

ResidenzialeCommerciale Direzionale

Artigianale Produttivo

Sistema del cotto

Turistico Ricettivo

Servizi interesse pubblico

Residenziale (SUL)

totaledi cui sociale

totaledi cui sociale

mc mc mq SUL mq SUL mq SUL posti letto mq SUL mq mq

av1 25 0 0

Totale 0 0 0 0 0 25 0 0 0

Previsto PS 13.000 3.000 4.000 VEDI TOTALE

30 2.000 4.333

Differenze 13.000 3.000 4.000 - 5 2.000 4.333

2

UTOE 2: TAVARNUZZE

DEFINIZIONE

ResidenzialeCommerciale Direzionale

Artigianale Produttivo

Sistema del cotto

Turistico Ricettivo

Servizi interesse pubblico

Residenziale (SUL)

totaledi cui sociale

totaledi cui sociale

mc mc mq SUL mq SUL mq SULposti let-to

mq SUL mq mq

av1 120 0 0

av2 2.300 0 0

av3 15 0 0

av4 600 200

CPr01 1.200 400 0

CPp02 2.100 0 0

RQm01 250 0 0

RQm02 600 590 200 0

RQm03 720 185 240 0

RQr04 900 300 0

RQr05 (dimensio-namento ipotizza-to)

4.300 1.433 0

TRad1 1.600 533 0

TRr01 4.950 1.650 0

TRr02 1.200 400 0

TRm03 13.803 170 1.000 4.601 0

TRr05 9.690 3.000 3.230 1.000

TRr06 1.500 500 0

TRr07 1.650 550 0

TRr09 600 200 0

Totale 43.313 3.000 1.195 4.520 0 15 1.000 14.438 1.000

Previsto PS 55.000 2.000 5.000 VEDI TOTALE

80 3.000 18.333

Differenze 11.687 805 480 - 65 2.000 3.896

UTOE 3: BAGNOLO

DEFINIZIONE

ResidenzialeCommerciale Direzionale

Artigianale Produttivo

Sistema del cotto

Turistico Ricettivo

Servizi interesse pubblico

Residenziale (SUL)

totaledi cui sociale

totaledi cui sociale

mc mc mq SUL mq SUL mq SUL posti letto mq SUL mq mq

av1 60 0 0

TRr01 8.100 2.010 2.700 670

Totale 8.100 2.010 0 0 0 0 60 2.700 670

Previsto PS 15.600 500 0 VEDI TOTALE

0 500 5.200

Differenze 7.500 500 0 - 0 440 2.500

2

UTOE 4: Baruffi

DEFINIZIONE

ResidenzialeCommerciale Direzionale

Artigianale Produttivo

Sistema del cotto

Turistico Ricettivo

Servizi interesse pubblico

Residenziale (SUL)

totaledi cui sociale

totaledi cui sociale

mc mc mq SUL mq SUL mq SUL posti letto mq SUL mq mq

0 0

Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Previsto PS 0 300 0 VEDI TOTALE

0 300 0

Differenze 0 300 0 - 0 300 0

UTOE 5: IMPRUNETA

DEFINIZIONE

ResidenzialeCommerciale Direzionale

Artigianale Produttivo

Sistema del cotto

Turistico Ricettivo

Servizi interesse pubblico

Residenziale (SUL)

totaledi cui sociale

totaledi cui sociale

mc mc mq SUL mq SUL mq SUL posti letto mq SUL mq mq

av1 300 100 0

av2 300 100 0

av3 300 100 0

av4 300 100 0

av5 300 100 0

av7 105 35 0

av8 1.500 0 0

av10 60 0 0

CPr01 390 130 0

CPr02 795 265 0

CPr03 300 100 0

CPpc04 350 0 0

CPr05 600 200 0

CPm06 1.300 0 0

CPr07 795 265 0

CPr08 795 265 0

CPr09 1.500 1.500 500 500

Cpp10 470 0 0

RQr01 600 200 0

RQpc02 350 0 0

520 0 0

TRr01 3.000 300 1.000 0

TRr03 1.800 600 0

TRr04 3.600 1.200 0

TRm05 1.000 0 0

TRm06 4.050 400 1.350 0

TRr07 1.500 500 0

TRm08 47.400 4.740 2.000 15.800 1.580

Villa Ferragamo 42 0 0

Totale 68.730 6.240 1.300 2.470 1.220 42 3.260 22.910 2.080

Previsto PS 80.700 2.000 3.000 VEDI TOTALE

200 9.000 26.900

Differenze 11.970 700 530 - 158 5.740 3.990

2

UTOE 6: San Gersolè

DEFINIZIONE

ResidenzialeCommerciale Direzionale

Artigianale Produttivo

Sistema del cotto

Turistico Ricettivo

Servizi interesse pubblico

Residenziale (SUL)

totaledi cui sociale

totaledi cui sociale

mc mc mq SUL mq SUL mq SUL posti letto mq SUL mq mq

0 0

Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Previsto PS 0 200 0 VEDI TOTALE

0 200 0

Differenze 0 200 0 - 0 200 0

UTOE 7: POZZOLATICO

DEFINIZIONE

ResidenzialeCommerciale Direzionale

Artigianale Produttivo

Sistema del cotto

Turistico Ricettivo

Servizi interesse pubblico

Residenziale (SUL)

totaledi cui sociale

totaledi cui sociale

mc mc mq SUL mq SUL mq SUL posti letto mq SUL mq mq

TRr01 6.990 2.330 0

TRr02 7.980 3.990 200 2.660 1.330

Totale 14.970 3.990 200 0 0 0 0 4.990 1.330

Previsto PS 22.000 500 0 VEDI TOTALE

0 5.000 7.333

Differenze 7.030 300 0 - 0 5.000 2.343

UTOE 8: CASCINE DEL RICCIO

DEFINIZIONE

ResidenzialeCommerciale Direzionale

Artigianale Produttivo

Sistema del cotto

Turistico Ricettivo

Servizi interesse pubblico

Residenziale (SUL)

totaledi cui sociale

totaledi cui sociale

mc mc mq SUL mq SUL mq SUL posti letto mq SUL mq mq

av1 350 0 0

av2 250 0 0

Totale 0 0 0 350 0 0 250 0 0

Previsto PS 0 1.000 17.000 VEDI TOTALE

0 2.000 0

Differenze 0 1.000 16.650 - 0 1.750 0

UTOE 9: Ugolino

DEFINIZIONE

ResidenzialeCommerciale Direzionale

Artigianale Produttivo

Sistema del cotto

Turistico Ricettivo

Servizi interesse pubblico

Residenziale (SUL)

totaledi cui sociale

totaledi cui sociale

mc mc mq SUL mq SUL mq SUL posti letto mq SUL mq mq

0 0

Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Previsto PS 10.000 500 0 VEDI TOTALE

30 1.000 3.333

Differenze 10.000 500 0 - 30 1.000 3.333

2

UTOE 10: Falciani

DEFINIZIONE

ResidenzialeCommerciale Direzionale

Artigianale Produttivo

Sistema del cotto

Turistico Ricettivo

Servizi interesse pubblico

Residenziale (SUL)

totaledi cui sociale

totaledi cui sociale

mc mc mq SUL mq SUL mq SUL posti letto mq SUL mq mq

Trad5 16.216 5.405 0

TRp01 250 0 0

Trp02 1.000 0 0

Totale 16.216 0 0 1.250 0 0 0 5.405 0

Previsto PS 28200 1.300 6.000 VEDI TOTALE

40 500 9400

Differenze 11984 1.300 4.750 - 40 500 3995

UTOE 11: FERRONE

DEFINIZIONE

ResidenzialeCommerciale Direzionale

Artigianale Produttivo

Sistema del cotto

Turistico Ricettivo

Servizi interesse pubblico

Residenziale (SUL)

totaledi cui sociale

totaledi cui sociale

mc mc mq SUL mq SUL mq SUL posti letto mq SUL mq mq

TRr01 1.800 600 0

Totale 1.800 0 0 0 0 0 0 600 0

Previsto PS 7000 300 0 VEDI TOTALE

0 300 2333

Differenze 5200 300 0 - 0 300 1733

3

Territorio Extraurbano

DEFINIZIONE

ResidenzialeCommerciale Direzionale

Artigianale Produttivo

Sistema del cotto

Turistico Ricet-tivo

Servizi interesse pubblico

Servizi sovracomunali

mc mq SUL mq SUL mq SULposti letto

piazzole mq SUL mq SUL

av01 (cava San-nini)

3.200

av02 (museo Sannini)

200

av03 (fornace Carbone)

100

Cava Pesci 7.150

H1 (Terme di Firenze)

2800

H3 (San Loren-zo alle Rose)

300

IR1 (Istituto di Ricerca Zoolo-gia Agraria)

5430

AS1 (Golf Ugo-lino)

1800

IT1 (Scopeti) 1000

PC1 (Protezione Civile)

500

Parco Cave 3.000

Parco Terre Bianche

500

Totale 0 0 0 10.650 0 0 3.500 11.830

Previsto PS 7.000 3.000 5.000 VEDI TOTA-LE

0 250 8.500 18.830

Differenze 7.000 3.000 5.000 - 0 250 7.000

3

RESIDENZALE (MC) RESIDENZALE (MQ)

Previsione PS

Previsio-ne RU %

Previsione PS

Previsione RU %

Utoe 1 - BOTTAI 13.000 0 0% 4.333 0 0%

Utoe 2 - TAVAR-NUZZE 55.000 43.313 79% 18.333 14.438 79%

Utoe 3 - BAGNO-LO 15.600 8.100 52% 5.200 2.700 52%

Utoe 4 - BARUFFI 0 0 - 0 0 -

Utoe 5 - IMPRU-NETA 80.700 68.730 85% 26.900 22.910 85%

Utoe 6 - SAN GER-SOLE' 0 0 - 0 0 -

Utoe 7 - POZZO-LATICO 22.000 14.970 68% 7.333 4.990 68%

Utoe 8 - CASCINE DEL RICCIO 0 0 - 0 0 -

Utoe 9 - UGOLI-NO 10.000 0 0% 3.333 0 0%

Utoe 10 - FALCIA-NI 28.200 16.216 58% 9.400 5.405 58%

Utoe 11 - FERRO-NE 7.000 1.800 26% 2.333 600 26%

TERRITORIO EX-TRAURBANO 70.000 0 0% 23.333 0 0%

TOTALI 301.500 153.129 51% 100.500 51.043 51%

COMMERCIALE DIREZIO-NALE (SUL)

ARTIGIANALE PRODUTTI-VO (SUL)

SISTEMA DEL COTTO (SUL) Previsione su tutto il territorio

comunale

Previsio-ne PS

Previsio-ne RU %

Previsio-ne PS

Previsio-ne RU %

Previsio-ne PS

Previsio-ne RU %

Utoe 1 - BOTTAI 3.000 0 0% 4.000 0 0%

-

0 -

Utoe 2 - TAVAR-NUZZE 2.000 1.195 60% 5.000 4.520 90% 0 -

Utoe 3 - BAGNO-LO 500 0 0% 0 0 - 0 -

Utoe 4 - BARUFFI 300 0 0% 0 0 - 0 -

Utoe 5 - IMPRU-NETA 2.000 1.300 65% 3.000 2.470 82% 1.220 -

Utoe 6 - SAN GER-SOLE' 200 0 0% 0 0 - 0 -

Utoe 7 - POZZO-LATICO 500 200 40% 0 0 - 0 -

Utoe 8 - CASCINE DEL RICCIO 1.000 0 0% 17.000 350 2% 0 -

Utoe 9 - UGOLINO 500 0 0% 0 0 - 0 -

Utoe 10 - FALCIA-NI 1.300 0 0% 6.000 1.250 21% 0 -

Utoe 11 - FERRO-NE 300 0 0% 0 0 - 0 -

TERRITORIO EX-TRAURBANO 5.000 0 0% 7.000 0 0% 10.650 -

TOTALI 16.600 2.695 16% 42.000 8.590 20% 30.000 11.870 40%

3

TURISTICO RICETTIVO (Posti letto)

TURISTICO RICETTIVO (piazzole)

Previsione PS

Previsione RU %

Previsione PS

Previsione RU %

Utoe 1 - BOTTAI 30 25 83% - - -

Utoe 2 - TAVAR-NUZZE 80 15 19% - - -

Utoe 3 - BAGNO-LO 0 0 - - - -

Utoe 4 - BARUFFI 0 0 - - - -

Utoe 5 - IMPRU-NETA 200 42 21% - - -

Utoe 6 - SAN GER-SOLE' 0 0 - - - -

Utoe 7 - POZZO-LATICO 0 0 - - - -

Utoe 8 - CASCINE DEL RICCIO 0 0 - - - -

Utoe 9 - UGOLI-NO 30 0 0% - - -

Utoe 10 - FALCIA-NI 40 0 0% - - -

Utoe 11 - FERRO-NE 0 0 - - - -

TERRITORIO EX-TRAURBANO 500 0 0% 250 0 0%

TOTALI 880 82 9% 250 0 0%

SERVIZISERVIZI INTERESSE PUB-

BLICOSERVIZI SOVRACOMUNALI

Previsio-ne PS

Previsio-ne RU %

Previsio-ne PS

Previsio-ne RU %

Previsio-ne PS

Previsio-ne RU %

Utoe 1 - BOTTAI 2.000 0 0% - - - - - -

Utoe 2 - TAVAR-NUZZE 3.000 1.000 33% - - - - - -

Utoe 3 - BAGNO-LO 500 60 12% - - - - - -

Utoe 4 - BARUFFI 300 0 0% - - - - - -

Utoe 5 - IMPRU-NETA 9.000 3.260 36% - - - - - -

Utoe 6 - SAN GER-SOLE' 200 0 0% - - - - - -

Utoe 7 - POZZO-LATICO 5.000 0 0% - - - - - -

Utoe 8 - CASCINE DEL RICCIO 2.000 250 13% - - - - - -

Utoe 9 - UGOLINO 1.000 0 0% - - - - - -

Utoe 10 - FALCIA-NI 500 0 0% - - - - - -

Utoe 11 - FERRO-NE 300 0 0% - - - - - -

TERRITORIO EX-TRAURBANO - - - 8.500 3.500 41% 18.830 11.830 63%

TOTALI 23.800 4.570 19% 8.500 3.500 41% 18.830 11.830 63%

3

5.2 Calcolo delle dotazioni minime e verifica degli standard urbanisticiLa Relazione del Piano Strutturale contiene la verifica degli standard esistenti sull’intero territorio comunale in base al D.I. 1444/68, calcolata in base agli abitanti insediati. Il presente RU contiene la verifica degli standard esistenti e di quelli di progetto, per l’intero territorio comunale e per centro abitato (UTOE).

Nella seguente tabella sono riportati i dati derivanti da interventi previsti dal PRG vigente e riconfermati dal presente RU.Tavarnuzze -TRad1: “Piano di Edilizia Economica e Popolare adottato con D.C.C. n.92 del 30/09/2010. Si tratta di un’area PEEP posto lungo la via Cassia a Tavarnuzze , in aderenza al Parco Pali, che prevede 5 alloggi.Tavarnuzze -TRcv2: Intervento residenziale/commerciale convenzionato in data 3/02/2011 repertorio30.840 registrato n.1366/1T del 21/02/2011 che prevede, tramite un intervento di ristrutturazione urbanistica, la riqualificazione dell’area posta tra la S.R. Cassia e il torrente Greve. Impruneta - TRap3 : Piano di Lottizzazione residenziale approvato con D.C.C. n.20 del 20/02/2006 posto in via dei Popoli . E’ prevista la cessione di una piccola area a verde attrezzato comprensiva di un percorso pedonale e di un piccolo parcheggio.Impruneta - TRap4: Piano di lottizzazione residenziale posto tra via Ho Chi Min e via di Cappello approvato con D. C.C. n110del 19/12/2002. E’ stata attivata una variante al PRG vigente e al PdL approvato, adottata nella stessa seduta consiliare di adozione del presente RU. Falciani - TRad5: Piano di lottizzazione e contestuale variante al PRG adottate rispettivamente con D.C.C. n. 44/2003 e 41/2003Ferrone- TRap6 : Piano di Lottizzazione residenziale approvato con D.C.C. n.113 del 19/12/2002 e successive varianti approvate.

INTERVENTI DERIVANTI DA P.R.G. VIGENTE

UTOE INTERVENTI

ATTUATI PROCEDURA AVVIATA

mc Abitanti 100mc/ab

Verde Pub. (mq)

Parch. (mq)

Servizi (mq)

mc Abitanti 100mc/ab

Verde Pub. prog. (mq)

Parch. prog. (mq)

Servizi prog. (mq)

TAVARNUZZETRad1 1.600 16 0 0 0

TRcv2 16.000 160 1.440 815 0

IMPRUNETATRap3 3.000 30 300 90 0

TRap4 12.000 120 6.150 1.073 400

FALCIANI Trad 5 16.216 162 1.900 405 0

FERRONE TRap6 11.123 111 1.001 278 0

3

Nella tabella seguente sono riportati gli abitanti derivanti dalle nuove previsioni del RU

DESTINAZIONE RESIDENZIALE RUC ABITANTI EQUIVALENTI

Utoe mc ABITANTI100mc/ab

01 BOTTAI 0 0

02 TAVARNUZZE 43.313 433

03 BAGNOLO 8.100 81

04 BARUFFI 0 0

05 IMPRUNETA 68.730 683

06 SAN GERSOLE' 0 0

07 POZZOLATICO 14.970 150

08 CASCINE RICCIO 0 0

09 UGOLINO 0 0

10 FALCIANI 16.216 162

11 FERRONE 1.800 18

3

ABITANTI PREVISTI

UtoeAbitanti Attua-li (ISTAT

2001*)

Abitanti Previ-sione RUC

TOTALEAbitanti

01 BOTTAI 745 0 745

02 TAVARNUZZE 4.840 433 5.273

03 BAGNOLO 515 81 596

04 BARUFFI 412 0 412

05 IMPRUNETA 5.397 683 6.080

06 SAN GERSOLE' 172 0 172

07 POZZOLATICO 638 150 788

08 CASCINE RICCIO 54 0 54

09 UGOLINO 505 0 505

10 FALCIANI 505 162 667

11 FERRONE 314 18 332

territorio urbano 14.097 1.527 15.624

3

TABELLE STANDARD D.M. 1444/68Di seguito è riportata la verifica degli standard esistenti sull’intero territorio comunale in base al D.I. 1444/68, calcolata in base agli abitanti insediati (dato ISTAT 2001 incrementato dal numero di abitanti derivanti dagli interventi realizzati dall’approvazione del PS ad oggi) e di nuova pre-visione del RU come risulta dalla tabella precedente.Le tabelle contengono la verifica degli standard esistenti e di quelli di progetto, distinti per intero territorio comunale e per centro abitato.Sono inoltre distinti gli standard previsti all’interno dei comparti di progettazione unitaria da quelli previsti con intervento diretto, sia di iniziativa pubblica che privata.

TERRITORIO URBANO : ABITANTI 15624

Lettera DM

Spazi Pubblici mq/ab. equivalente

Standard necessari (mq)

Standard esistenti (mq)

Standard di previ-sione (mq)

Standard di previsione de-rivanti da

progettazione unitaria (mq)

Esistenti e di previsio-ne (mq)

a) Aree_attrezza-ture di interesse comune (incluse aree istruzione)

6,5 103149 92996 9566 3100 105662

c) Aree_spazi pub-blici a parco, gioco, sport

9 142821 140120 16403 59971 216494

d) Aree per par-cheggi

2,5 39673 53670 15858 41498 111026

Standard residenziali 18 285642 286786 41827 104569 433182

Zone F Zone F attrezza-ture ed impianti di interesse ge-nerale

0 259100 57796 0

3

BOTTAI: ABITANTI 745

Lettera DM

Spazi Pubblici mq/ab. equivalente

Standard necessari (mq)

Standard esistenti (mq)

Standard di previ-sione (mq)

Standard di previsione de-rivanti da

progettazione unitaria (mq)

Esistenti e di previsio-ne (mq)

a) Aree_attrezza-ture di interesse comune (incluse aree istruzione)

6,5 4842,5 0 0 0 0

c) Aree_spazi pub-blici a parco, gioco, sport

9 6705 6101 1002 0 7103

d) Aree per par-cheggi

2,5 1862,5 5946 0 0 5946

Standard residenziali 18 13410 12047 1002 0 13049

Zone F Zone F attrezza-ture ed impianti di interesse ge-nerale

0 941 28367 0 29308

TAVARNUZZE: ABITANTI 5273

Lettera DM

Spazi Pubblici mq/ab. equivalente

Standard necessari (mq)

Standard esistenti (mq)

Standard di previ-sione (mq)

Standard di previsione de-rivanti da

progettazione unitaria (mq)

Esistenti e di previsio-ne (mq)

a) Aree_attrezza-ture di interesse comune (incluse aree istruzione)

6,5 34274,5 34091 3509 1000 38600

c) Aree_spazi pub-blici a parco, gioco, sport

9 47457 49107 0 11352 60459

d) Aree per par-cheggi

2,5 13182,5 14071 2980 12751 29802

Standard residenziali 18 94914 97269 6489 25103 128861

Zone F Zone F attrezza-ture ed impianti di interesse ge-nerale

0 78636 26882 0 105518

3

BAGNOLO: ABITANTI 596

Lettera DM

Spazi Pubblici mq/ab. equivalente

Standard necessari (mq)

Standard esistenti (mq)

Standard di previ-sione (mq)

Standard di previsione de-rivanti da

progettazione unitaria (mq)

Esistenti e di previsio-ne (mq)

a) Aree_attrezza-ture di interesse comune (incluse aree istruzione)

6,5 3874 4472 0 0 4472

c) Aree_spazi pub-blici a parco, gioco, sport

9 5364 730 0 3510 4240

d) Aree per par-cheggi

2,5 1490 2216 3245 1335 6796

Standard residenziali 18 10728 7418 3245 4845 15508

Zone F Zone F attrezza-ture ed impianti di interesse ge-nerale

0 503 0 0 503

BARUFFI: ABITANTI 412

Lettera DM

Spazi Pubblici mq/ab. equivalente

Standard necessari (mq)

Standard esistenti (mq)

Standard di previ-sione (mq)

Standard di previsione de-rivanti da

progettazione unitaria (mq)

Esistenti e di previsio-ne (mq)

a) Aree_attrezza-ture di interesse comune (incluse aree istruzione)

6,5 2884 2420 0 0 2420

c) Aree_spazi pub-blici a parco, gioco, sport

9 3708 7945 0 0 7945

d) Aree per par-cheggi

2,5 1030 1500 0 0 1500

Standard residenziali 18 7416 11865 0 0 11865

Zone F Zone F attrezza-ture ed impianti di interesse ge-nerale

0 0 0 0 0

3

IMPRUNETA: ABITANTI 6080

Lettera DM

Spazi Pubblici mq/ab. equivalente

Standard necessari (mq)

Standard esistenti (mq)

Standard di previ-sione (mq)

Standard di previsione de-rivanti da

progettazione unitaria (mq)

Esistenti e di previsio-ne (mq)

a) Aree_attrezza-ture di interesse comune (incluse aree istruzione)

6,5 39520 34693 60 2100 36853

c) Aree_spazi pub-blici a parco, gioco, sport

9 54720 59673 14370 26390 100433

d) Aree per par-cheggi

2,5 15200 21889 9416 20929 52234

Standard residenziali 18 109440 116255 23846 49419 189520

Zone F Zone F attrezza-ture ed impianti di interesse ge-nerale

0 145945 4047 0 149992

SAN GERSOLE': ABI-TANTI 172

Lettera DM

Spazi Pubblici mq/ab. equivalente

Standard necessari (mq)

Standard esistenti (mq)

Standard di previ-sione (mq)

Standard di previsione de-rivanti da

progettazione unitaria (mq)

Esistenti e di previsio-ne (mq)

a) Aree_attrezza-ture di interesse comune (incluse aree istruzione)

6,5 1118 1802 0 0 1802

c) Aree_spazi pub-blici a parco, gioco, sport

9 1548 3329 1031 0 4360

d) Aree per par-cheggi

2,5 430 1305 0 0 1305

Standard residenziali 18 3096 6436 1031 0 7467

Zone F Zone F attrezza-ture ed impianti di interesse ge-nerale

0 144 0 0 144

4

POZZOLATICO: ABITANTI 788(*) Numero degli abitanti:somma del dato ISTAT 2001 con le previsioni del RUC

Lettera DM

Spazi Pubblici mq/ab. equivalente

Standard necessari (mq)

Standard esistenti (mq)

Standard di previ-sione (mq)

Standard di previsione de-rivanti da

progettazione unitaria (mq)

Esistenti e di previsio-ne (mq)

a) Aree_attrezza-ture di interesse comune (incluse aree istruzione)

6,5 5122 12913 5997 0 18910

c) Aree_spazi pub-blici a parco, gioco, sport

9 7092 3647 0 12589 16236

d) Aree per par-cheggi

2,5 1970 335 217 3000 3552

Standard residenziali 18 14184 16895 6214 15589 38698

Zone F Zone F attrezza-ture ed impianti di interesse ge-nerale

0 1847 0 0 1847

CASCINE DEL RICCIO: ABITANTI 54

Lettera DM

Spazi Pubblici mq/ab. equivalente

Standard necessari (mq)

Standard esistenti (mq)

Standard di previ-sione (mq)

Standard di previsione de-rivanti da

progettazione unitaria (mq)

Esistenti e di previsio-ne (mq)

a) Aree_attrezza-ture di interesse comune (incluse aree istruzione)

6,5 351 1366 0 0 1366

c) Aree_spazi pub-blici a parco, gioco, sport

9 486 158 0 0 158

d) Aree per par-cheggi

2,5 135 2112 0 0 2112

Standard residenziali 18 972 3636 0 0 3636

Zone F Zone F attrezza-ture ed impianti di interesse ge-nerale

0 0 0 0 0

4

UGOLINO: ABITANTI 505

Lettera DM

Spazi Pubblici mq/ab. equivalente

Standard necessari (mq)

Standard esistenti (mq)

Standard di previ-sione (mq)

Standard di previsione de-rivanti da

progettazione unitaria (mq)

Esistenti e di previsio-ne (mq)

a) Aree_attrezza-ture di interesse comune (incluse aree istruzione)

6,5 3283 0 0 0 0

c) Aree_spazi pub-blici a parco, gioco, sport

9 4545 951 0 0 951

d) Aree per par-cheggi

2,5 1263 717 0 0 717

Standard residenziali tota-li

18 9090 1668 0 0 1668

Zone F Zone F attrezza-ture ed impianti di interesse ge-nerale

0 31084 0 0 31084

FALCIANI: ABITANTI 667

Lettera DM

Spazi Pubblici mq/ab. equivalen-

te

Standard necessari (mq)

Standard esistenti (mq)

Standard di previ-sione (mq)

Standard di previsione de-rivanti da

progettazione unitaria (mq)

Esistenti e di previsio-ne (mq)

a) Aree_attrezza-ture di interesse comune (incluse aree istruzione)

6,5 4336 753 0 0 753

c) Aree_spazi pub-blici a parco, gioco, sport

9 6003 5336 0 5800 11136

d) Aree per par-cheggi

2,5 1668 1949 0 3288 5237

Standard residenziali 18 12006 8038 0 9088 17126

Zone F Zone F attrezza-ture ed impianti di interesse ge-nerale

0 0 0 0 0

FERRONE: ABITANTI 332

Lettera Spazi Pubblici mq/ab. Standard Standard Stan- Standard di Esistenti e

4

DM equivalen-te

necessari (mq)

esistenti (mq)

dard di previ-sione (mq)

previsione de-rivanti da

progettazione unitaria (mq)

di previsione (mq)

a) Aree_attrezza-ture di interesse comune (incluse aree istruzione)

6,5 2158 486 0 0 486

c) Aree_spazi pub-blici a parco, gioco, sport

9 2988 3143 0 330 3473

d) Aree per par-cheggi

2,5 830 1630 0 195 1825

Standard residenziali 18 5976 5259 0 525 5784

Zone F Zone F attrezza-ture ed impianti di interesse ge-nerale

0 0 0 0 0

Di seguito sono riportate le aree destinate a standard soggette ad esproprio distinte per tipologia: attrezzature comuni, verde pubblico,parcheggi pubblici, zone F – Sono riportate anche le aree previste dallo strumento urbanistico vigente e riconfermate dal Regolamento Urbanistico.

AMBITO TIPO STAN-DARD

AREE A STANDARD DI PROGETTO

SUPERFI-CIE (mq)

SOGGETTE AD ESPROPRIO (mq)

NON SOG-GETTE AD ESPROPRIO

(mq)RICONFERMA PRG VIGENTE

PREVISIONE RUC

01 BOTTAI

ATTREZZATURE COMUNI IN-CLUSO ISTRU-

ZIONE

0 0 0 0

02 TAVARNUZZE 3.509 0 3.509 0

03 BAGNOLO 0 0 0 0

04 BARUFFI 0 0 0 0

05 IMPRUNETA 0 0 0 0

06 SAN GERSOLE' 0 0 0 0

07 POZZOLATICO 5.997 0 0 5.997

08 CASCINE RICCIO 0 0 0 0

09 UGOLINO 0 0 0 0

10 FALCIANI 0 0 0 0

11 FERRONE 0 0 0 0

TERRITORIO RURALE 0 0 0 0

TOTALE TERRITORIO COMUNALE 9.506 0 3.509 5.997

AMBITO TIPO STAN-DARD

AREE A STANDARD DI PROGETTO

SUPERFICIE (mq)

SOGGETTE AD ESPROPRIO (mq)

NON SOG-GETTE AD

4

ESPROPRIO (mq)

RICONFERMA PRG VIGENTE

PREVISIONE RUC

01 BOTTAI

VERDE PUB-BLICO

1.002 0 0 1.002

02 TAVARNUZZE 8.418 1.571 6.847 0

03 BAGNOLO 0 0 0 0

04 BARUFFI 0 0 0 0

05 IMPRUNETA 14.370 0 737 13.633

06 SAN GERSOLE' 1.031 1.031 0 0

07 POZZOLATICO 0 0 0 0

08 CASCINE RICCIO 0 0 0 0

09 UGOLINO 2.672 2.672 0 0

10 FALCIANI 0 0 0 0

11 FERRONE 0 0 0 0

TERRITORIO RURALE 0 0 0 0

TOTALE TERRITORIO COMUNALE 27.493 5.274 7.584 14.635

AMBITO TIPO STAN-DARD

AREE A STANDARD DI PROGETTO

SUPERFICIE (mq)

SOGGETTE AD ESPROPRIO (mq)

NON SOG-GETTE AD ESPROPRIO

(mq)RICONFERMA PRG VIGENTE

PREVISIONE RUC

01 BOTTAI

PARCHEGGI PUBBLICI

0 0 0

02 TAVARNUZZE 2.980 1.325 1.655 0

03 BAGNOLO 3.245 3.245 0

04 BARUFFI 0 0 0

05 IMPRUNETA 9.416 9.168 0 248

06 SAN GERSOLE' 0 0 0

07 POZZOLATICO 217 217 0

08 CASCINE RICCIO 0 0 0

09 UGOLINO 0 0 0

10 FALCIANI 0 0 0

11 FERRONE 0 0 0

TERRITORIO RURALE 4.224 665 3.559

TOTALE TERRITORIO COMUNALE 20.082 10.493 5.782 3.807

4

AMBITO TIPO STAN-DARD

AREE A STANDARD DI PROGETTO

SUPERFICIE (mq)

SOGGETTE AD ESPROPRIO (mq)

NON SOG-GETTE AD ESPROPRIO

(mq)RICONFERMA PRG VIGENTE

PREVISIONE RUC

01 BOTTAI

ZONE F

28.367 0 28.367

02 TAVARNUZZE 26.882 26.882 0 0

03 BAGNOLO 0 0 0

04 BARUFFI 0 0 0

05 IMPRUNETA 2.547 2.547 0

06 SAN GERSOLE' 0 0 0

07 POZZOLATICO 485 485 0

08 CASCINE RICCIO 0 0 0

09 UGOLINO 0 0 0

10 FALCIANI 0 0 0

11 FERRONE 0 0 0

TERRITORIO RURALE 2.525.984 26.527 2.499.457

TOTALE TERRITORIO COMUNALE 2.584.265 26.882 29.559 2.527.824

4