relazione_-_cemento_armato (scala)
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CASSINO
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA CIVILE
Corso di Pr ogetto di Str utt ur e
PROGETTO DI UN EDIFICIO
IN CALCESTRUZZO ARMATO IN ZONA SISMICA
Docent e: Student i:
Ing. Ernesto Grande Stefania Del SignoreMauro Vallerotonda
Anno Accademico 2007/ 2008
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I
INDICE
1. Descrizione Generale dell’Opera………………………………………………………….……1
2. Normativa di Riferimento………………………………………………………………….………3
3. Impostazione della Carpenteria…………………………………………………………………5
4. Fili Fissi……………………………………………………………………………………………..……….7
5. Dimensionamento Solaio……………………………………………………………………..……9
5.1 Analisi dei carichi unitari del solaio…………………………………….…………..9
5.1.1 Solaio piano t ipo get tato in opera…………………………………………..…1 1
5.1.2 Solaio di copertura gettato in opera (calpestabile) ……………………1 3
5.1.3 Sbalzo gettato in opera……………………………………………………………..1 5
5.1.4 Tompagni……………………………………………………………………………..…..1 7
5.1.5 Solaio piano tipo in c.a.p. ……………………………………………………..…..1 9
5.2 Dimensionamento della fascia di solaio 2………………………………………2 1
5.2.1 Fascia 2a……………………………………………………………………………………2 1
5.2.2 Fascia 2b……………………………………………………………………………………3 1
6. Dimensionamento degli Sbalzi……………………………………………………..…………3 5
6.1 Caratteri generali………………………………………………………………….……….3 5
6.2 Sbalzo in prosecuzione…………………………………………………………….…….3 6
6.3 Sbalzo laterale…………………………………………….…………………………………3 6
6.3.1 Sbalzo laterale fascia 1a…………………………………………………………….3 7
6.4 Sbalzo d’angolo………………………………………………………………………………3 9
6.4.1 Sbalzo d’angolo – Fascia 3…………………………………………….……………3 9
7. Foro………………………………………………………………………………………………….………4 3
8. La Scala……………………………………………………………………………………………….……5 0
8.1 Caratteri generali…………………………………………………………………………..5 0
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I I
8.2 Calcolo delle scale…………………………………………………………………………5 1
8.2.1 Scala a soletta rampante…………………………………………………………5 1
8.2.2 Scala con trave a ginocchio e gradini a sbalzo……………………..……5 5
8.2.2.1 I gradini……………………………………………………………….………………5 7
8.2.2.2 Trave a ginocchio…………………………………………………..…..….………5 9
8.2.2.3 Pianerottoli……………………………………………………………..……………6 3
8.2.2.4 Trave di testata…………………………………………….…………………….…6 4
9. Predimensionamento degli Elementi Strutturali…………………………..……….6 7
9.1 Caratteri generali………………………………………………………………………….6 7
9.2 Travi……………………………………………………………………………………………..7 0
9.3 Pilastri…………………………………………………………………………………………..7 2
9.4 Analsi statica lineare…………………………………………………………………….7 7
10. Modellazione con il SAP 2000………………………………………………………………8 6
11. Analisi Statica Equivalente………………………………………………………..…………8 7
12. Analisi Dinamica Multimodale…………………………………………………..………..9 3
13. Analisi Dinamica Modale con spettro di risposta di progetto………………….9 4
13.1 Confronti………………………………………………………..……………….………….9 4
14. Fondazioni……………………………………………………………………………….………….9 7
14.1 Caratteri generali………………………………………………………………………..9 7
14.2 Scelta del piano di posa…………………………………………………….………..9 9
14.3 Carico limite……………………………………………………………………..…….…1 0 0
14.4 Trave rovescia………………………………………………………………..………….1 0 2
1 5 . Verifica degli Elementi Strutturali…………………………………………………..…1 1 0
15.1 Travature………………………………………………………………………..……….…1 1 0
15.2 Pilastrate……………………………………………………………………………….……1 1 3
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I I I
16. Verif ica dell’ Impalcato…………………………………………………………..……………1 1 7
16.1 Analisi preliminare…………………………………………………………..…………1 1 7
16.2 Verif ica di resistenza………………………………………………………….……….1 1 8
16.3 Verif ica di rigidezza……………………………………………………………..……..1 2 4
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaD escr i z i one Genera le de l l ’ O p e r a
1
1.
1. DESCRIZIONE GENERALE DELL’OPERA
La struttura che si intende realizzare è una struttura intelaiata in cemento armato, destinata a civile
abitazione. Caratterizzata in pianta da tre campate in direzione x e quattro in direzione y di lunghezza
variabile, si presenta non regolare non simmetrica.
Figura 1. Architettonico del piano tipo
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaDescrizione Generale dell’ Opera
2
1.
La struttura si sviluppa su cinque livelli, caratterizzati da interpiano 3,2 m, connessi mediante scala del tipo
a soletta rampante.
La struttura in esame dovrà soddisfare le prescrizioni contenute nella normativa vigente ed, in particolare,
nell’Ordinanza P.C.M. 20 marzo 2003, n. 3274 ‹‹Primi elementi in materia di criteri generali per la
classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica›› e
nel D.M. 14 settembre 2005 ‹‹Norme tecniche per le costruzioni››.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaNormativa di Riferimento
3
2.
2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Nel seguito sono riportate le normative tecniche alle quali si è fatto riferimento nella fasi di modellazione,
analisi strutturale, dimensionamento e verifica delle parti strutturali dell’edificio progettato.
DECRETO 9 GENNAIO 1996.
«Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e
precompresso e per le strutture metalliche».
1. Sono approvate le allegate norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione ed il collaudo delle strutture in
cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui alla legge 5-11-1971, n. 1086,
che si riportano in allegato al presente decreto e di cui formano parte integrante.
2. Sono altresì applicabili le norme tecniche di cui al precedente decreto 14-2-1992 per la parte
concernente le norme di calcolo e le verifiche col metodo delle tensioni ammissibili e le relative regole di
progettazione e di esecuzione.
3. E’ consentita l’applicazione delle norme europee sperimentali Eurocodice 2 - Progettazione delle
strutture di calcestruzzo, parte 1 - 1, regole generali e regole per gli edifici - ed Eurocodice 3 - Progettazione
delle strutture di acciaio, parte 1 - 1, regole generali e regole per gli edifici - nelle rispett ive versioni in
lingua italiana, pubblicate a cura dell’UNI (UNI ENV 1992 - 1 - 1, ratif icata in data gennaio 1993 e UNI ENV
1993 - 1 - 1, ratificata in data giugno 1994), come modificate ed integrate dalle prescrizioni di cui alla parte
I, sezione III, ed alla parte II, sezione III, delle norme tecniche di cui al primo comma.
DECRETO 16 GENNAIO 1996
“Norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verif ica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e
sovraccarichi”
Le presenti norme sono relative alle costruzioni ad uso civile ed industriale. I metodi generali di verifica
nonché i valori delle azioni qui previsti sono applicabili a tutte le costruzioni da realizzare nel campo
dell’ingegneria civile per quanto non in contrasto con vigenti norme specifiche.
Scopo delle verifiche di sicurezza è garantire che l’opera sia in grado di resistere con adeguata sicurezza alle
azioni cui potrà essere sottoposta, rispettando le condizioni necessarie per il suo esercizio normale, e che
sia assicurata la sua durabilità.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaNormativa di Riferimento
4
2.
Tali verifiche si applicano alla struttura presa nel suo insieme ed a ciascuno dei suoi elementi costitutivi;
esse devono essere soddisfatte sia durante l’esercizio sia nelle diverse fasi di costruzione, trasporto e messa
in opera.
I metodi di verifica ammessi dalle presenti norme sono:
a) il metodo agli stati l imite (metodo dei coefficienti parziali);
b) il metodo delle tensioni ammissibil i.
Oltre ai metodi a) e b) sono consentiti altri metodi di verifica scientificamente comprovati purché venga
conseguita una sicurezza non inferiore a quella ottenuta con l’applicazione dei sopraddetti metodi
OPCM 3274
“Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici”
L'ordinanza n. 3274 della Presidenza del Consiglio dei Ministri “Primi elementi in materia di criteri generali
per la classificazione sismica del territorio nazionale e normative tecniche per le costruzioni in zona
sismica”, emanata il 20/03/2003 è stata pubblicata sul supplemento ordinario 72 alla gazzetta ufficiale n°
105 del 8 maggio 2003. Nell'Ordinanza vengono anche approvati i “Criteri per l'individuazione delle zone
sismiche – individuazione, formazione ed aggiornamento degli elenchi nelle medesime zone” (allegato 1) e
le connesse norme tecniche (allegati 2, 3, 4).
Fra le novità più importanti della nuova normativa, vi sono l'auspicata estensione della zonizzazione sismica
a tutto il territorio nazionale, l'abbandono definitivo del metodo delle tensioni ammissibili in favore del
metodo di verifica agli stati limite, una maggiore attenzione verso una corretta modellazione strutturale,
l'apertura verso analisi di tipo non lineare.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaImpostazione della Carpenteria
5
3.
3. IMPOSTAZIONE DELLA CARPENTERIA
La fase di predimensionamento degli elementi strutturali passa attraverso una prima analisi delle rigidezze
da valutarsi rispetto alle dimensioni in pianta dell’opera, nella fattispecie in riferimento alle dimensioni
delle campate lungo le direzioni rispettivamente x,y, ed alla presenza di eventuali corpi irrigidenti, qualiscala e vano ascensore.
La presente struttura in particolare consta di una scala del tipo a soletta rampante, disposta centralmente
al piano i-esimo. Inoltre proprio le campate centrali del generico telaio risultano essere di dimensioni
notevolmente minori rispetto alle esterne, sicché in prima approssimazione si è ritenuto necessario andare
a ridurne la rigidezza con appropriata distribuzione e orientamento dei pilastri .
Figura 2. Carpenteria del piano tipo
4.75
3.75
4.80
3.30
5.90 2.90 5.90
1.30
4.60
1.30
7.20
1.30
7.50
1
14 15
4
3
6
17
21
9
201918
22
7
23 24 25
12
13
1110
8
16
2726
5
A_1
A_2
A_3
A_4
B_1
B_2
B_3
B_4
D_1
D_2
D_3
D_4
C_1
C_2
C_3
C_4
D_5C_5
2
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaImpostazione della Carpenteria
6
3.
Nella impostazione della carpenteria si è cercato, limitatamente ai vincoli architettonici, di r ispettare criteri
di:
Uniformità e simmetria;
Resistenza e rigidezza flessionale, almeno in due direzioni ortogonali, tale da garantire una
adeguata resistenza della strut tura indipendentemente dalla direzione in cui giunge il sisma;
Resistenza e rigidezza torsionale, al fine di ridurre gli effetti rotazionali.
Nella definizione della orditura dei solai è stato seguito il seguente criterio: caricare travi emergenti di
lunghezza minore, al fine di evitare la presenza di un eccessivo carico su travi lunghe, già caratterizzate da
peso proprio elevato.
I material utilizzati sono stati:
Calcestruzzo Rck 25
Acciaio Fe B 44k.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaFili Fissi
7
4.
4. FILI FISSI
I fili fissi sono le facce di pareti o di pilastri che per tutta l’altezza di una struttura non hanno nessun
cambiamento planimetrico.
I fi li fissi inoltre costituiscono i punti di partenza per l ’esecuzione materiale della struttura.La scelta del tipo di filo, che risponde a specifiche esigenze di progetto, permette di semplificare le
operazioni di inserimento dei vari elementi. Il tipo di filo fisso, a cui una sezione fa riferimento, dunque, ha
influenza sulla posizione relativa in pianta dei pilastri e delle travi che allo stesso pilastro afferiscono. Il
pilastro, infatti, viene posizionato in pianta in modo tale che il suo filo fisso, scelto fra i nove possibili
elencati, abbia le coordinate X ed Y stabilite: poi verrà ruotato intorno al suo filo fisso, in funzione
dell'angolo di rotazione stabilito per tutti i piani dell'edificio. Travi e pilastri saranno allineati secondo il loro
lato esterno nel caso di filo esterno e secondo il loro asse nel caso di filo centrato.
Nella figura, sul lato destro, vengono riportati tutti i nove casi delle incidenze dei pilastri e delle travi al
variare del tipo di filo fisso.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaFili Fissi
8
4.
Figura 3 Disposizione fili fissi
1
14 15
4
3
6
17
21
9
201918
22
7
23 24 25
12
13
1110
8
16
2726
5
A_1
A_2
A_3
A_4
B_1
B_2
B_3
B_4
D_1
D_2
D_3
D_4
C_1
C_2
C_3
C_4
D_5C_5
2
6.20
8.80
15.00
4.90
8.65
13.60
16.90
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaDimensionamento Solaio
9
5.
5. DIMENSIONAMENTO SOLAIO
5.1 Analisi dei carichi unitari del solaio
Nella fase di progettazione il solaio viene schematizzato con un modello di “trave continua”, che consente
di individuare lo stato di sollecitazione dei travetti sotto l’azione di carichi permanenti e variabili assegnati.
A fini pratici, per l’analisi dei carichi, si suole considerare che la trave continua corrisponda ad una fascia di
solaio larga 1 m.
I carichi applicati si distinguono in:
Carichi permanenti, quali:
peso del solaio;
peso materiali di finitura;
peso tramezzi e di eventuali altri elementi gravanti su di esso in maniera permanente (ex.
parapetti);
Carichi variabili (a seconda della destinazione d’uso dell ’edificio e del solaio stesso), quali:
locali interni;
copertura;
balconi.
Secondo le indicazioni dell’Eurocodice 2, i carichi permanenti devono essere moltiplicati per un coefficiente
di sicurezza = 1,40, mentre per i carichi variabili si assume un coefficiente di sicurezza = 1,50.
Sull’incidenza dei t ramezzi la Circolaren.156del 04/07/1996specifica che:
“Per gli orizzontamenti degli edifici per abitazioni e uffici, il carico costituito da tramezzi di peso minore di
1,5 potrà essere ragguagliato ad un carico uniformemente distribuito sul solaio pari a 1,5 volte il
peso complessivo della tramezzatura, sempre che vengano adottate le misure costruttive atte ad assicurare
una adeguata distribuzione del carico”.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaDimensionamento Solaio
10
5.
Il solaio in esame garantisce una ripartizione adeguata del carico, quindi è possibile adottare un carico
medio pari a 0.8÷1.2kN/mq.
L’altezza del solaio è data da :
25
30
dove L rappresenta la lunghezza della luce di dimensione maggiore.
Calcolata l’altezza del solaio, viene riportata di seguito l’analisi dei carichi.
Si noti che nel seguente lavoro, alcune fasce sono state dimensionate come solai latero-cementizi del tipogettato in opera, altre invece in cemento armato precompresso.
Figura 4. Individuazione delle fasce
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaDimensionamento Solaio
11
5.
5.1.1 Solaio piano tipo gettato in opera
Il solaio latero-cementizio del tipo gettato in opera, realizzato per le fasce 2a/2b, è caratterizzato da altezza
= 22 (18 + 4) ; di seguito se ne riportano le caratteristiche geometriche.
Figura 5. Solaio piano tipo gettato in opera
Carichi permanenti
Peso proprio per 1 di solaio:
: 0,04
1,00
1,00
25 = 1,00
: 2 (0,10 0,18 1,00 25) = 0,90 : 2 (0,4 0,18 7) = 1,01
Sovraccarichi fissi
: 0,05 1,00 1,00 20 = 1,00 : 0,01 20 = 0,20 : 0,015 16 = 0,24 : = 1,00
() = (2,91 + 2,44) =
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaDimensionamento Solaio
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5.
Carichi Accidentali
: = 2,00 () =
In definitiva per il solaio tipo:
= 5,35 = 2,00
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13
5.
5.1.2 Solaio di copertura gettato in opera (calpestabile)
Figura 6. Solaio di copertura gettato in opera Carichi permanenti
Peso proprio di 1.00 m2 di solaio:
: 0,04 1,00 1,00 25 = 1,00 : 2 (0,10 0,18 1,00 25) = 0,90 : 2 (0,4 0,18 7) = 1,01
Sovraccarichi fissi
: 0,05 1,00 1,00 20 = 1,00 : = 0,20
( = 4 ): 2 (0,4 0,18 7) = 0,50 : = 0,10 : 0,015 1,00 1,00 16 = 0,24 ( = 3 ) : = 0,15
() = (2,91 + 2,19) =
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14
5.
Carichi Accidentali
: = 2,00
() =
In definitiva per il solaio tipo:
= 5,10
= 2,00
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaDimensionamento Solaio
15
5.
5.1.3 Sbalzo gett ato in opera
Gli sbalzi sono realizzati con solaio del tipo latero-cementizio gettato in opera: per motivi tecnologici tale
solaio ha un’altezza = 18 (14 + 4) ; di seguito se ne riportano le caratteristiche
geometriche.
Figura 7. Sbalzo
Carichi permanenti
Peso proprio per 1
di solaio:
: 0,04 1,00 1,00 25 = 1,00 : 2 (0,10 0,14 1,00 25) = 0,70 : 2 (0,4 0,14 7) = 0,78
Sovraccarichi fissi
: 0,05 1,00 1,00 20 = 1,00 : 0,01 20 = 0,20 : 0,015 16 = 0,24
= (2,44 + 1,44)
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16
5.
Carichi Accidentali
: = 4,00 =
Riassumendo:
= 3,60 = 4,00
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17
5.
5.1.4 Tompagni
Figura 8. Individuazione elementi costituenti il tompagno
Il tompagno, di spessore complessivo di 30 cm, risulta essere costituito da due fodere di laterizi tra le quali
è interposto un pannello isolante in PE ed una camera d’aria; Nella figura in basso è riportato la schema
geometrico e i componenti del tompagno.
Peso proprio
: 0,12 1,00 1,00 8 = 0,96 : 0,08 1,00 1,00 8 = 0,64 ( = 3 ) : = 0,15 : (0,02 + 0,02) 1,00 1,00 16 = 0,64
=
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaDimensionamento Solaio
18
5.
= 2,40
Si considera un interpiano di 3 metri quindi il peso al metro lineare vale:
= () = Tale valore può essere ridotto in presenza di aperture nelle pareti; pertanto si utilizzano coefficienti
moltiplicativi che variano tra 0.7 e 0.9.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaDimensionamento Solaio
19
5.
5.1.5 Solaio piano tipo in c.a.p.
Il solaio progettato in cemento armato precompresso, ha altezza
= 22
(18
+ 4
);
se ne riportano le caratteristiche geometriche.
Figura 9. Solaio piano tipo in c.a.p.
Carichi permanenti
Peso proprio di 1.00 m2 di solaio:
: 0,04 1,00 1,00 20 = 0,80 : 2 (0,10 0,18 1,00 20) = 0,72 : 2 (0,4 0,18 7) = 1,01
Sovraccarichi fissi
: 0,05 1,00 1,00 20 = 1,00 : = 0,20 : 0,015 1,00 1,00 16 = 0,24 : = 1,00
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaDimensionamento Solaio
20
5.
() = (2,53 + 2,44) Carichi Accidentali
: = 2,00 () =
In definitiva per il solaio tipo:
= 4,98 = 2,00
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21
5.
5.2 DIMENSIONAMENTO DELLA FASCIA DI SOLAIO 2
La fascia di solaio prescelta, realizzata in cemento armato gettato in opera, è stata opportunamente
suddivisa in due fasce: “a” e “b” dovendosi tenere conto dello sbalzo che la interessa parzialmente.
Figura 10. Individuazione fascia 2
Se ne riportano di seguito gli schemi di calcolo ed il dimensionamento.
5.2.1 Fascia 2a
Fascia 2a - gettato in opera
Figura 11. Fascia 2a
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22
5.
D a t i d i I N P U T
Schemi di calco lo delle sollecit azioni
1. Trave Continua
SCHEMA DI TRAVECONTINUA
M oment o
MSBALZO_1 = 0,00 kN m
MA = -30,63 kN m
MAB = 32,99 kN m
MB = -32,14 kN m
MBCsup
= -5,57 kN m
MBCinf
= 5,55 kN m
MC = -32,14 kN m
MCD = 32,99 kN m
MD = -30,63 kN m
MSBALZO_2 = 0,00 kN m
SCHEMA DI TRAVECONTINUAT aglio
Vsbalzo_1
= 0,00 kN
VA-
= 0,00 kN
VA+
= 31,15 kN
VB-
= -36,60 kN
VB+
= 21,53 kN
VC-
= -21,53 kN
VC+
= 36,60 kN
VD-
= -31,15 kN
VD+
= 0,00 kN
Vsbalzo_2
= 0,00 kN
Individuazione dei carichi agenti sulla fascia di
solaio co nsiderat a.
Individuati i carichi, si definiscono schemi
limite per il calcolo delle sollecitazioni sullafascia considerat a. Si t ratt a di schemi di:
trave appoggiata-appoggiata;
t rave incastrat a-incastrat a;
trave continua.
Trave appog giata-appo gg iat a
M o me nt i e t ag li s u d i es sa ag ent i s ono
dovuti d un carico uniformemente distribuito
pari a: .
Trave incastrata-incastrata
M o me nt i e t ag li s u d i es sa ag ent i s onodovuti d un carico uniformemente distribuito
pari a:( ) .
Trave continua
M o me nt i e t ag li s u d i es sa ag ent i s ono
dovuti d un carico uniformemente distribuito,ottenuto da inviluppo delle diverse
co mbinazioni di c arico.
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23
5.
Figura 12. Combinazioni di carico a scacchiera per il modello di trave continua
Attraverso il programma di calcolo Travecon è stato ottenuto il diagramma di inviluppo, ossia delle
sollecitazioni massime agenti, di cui se ne riportano di seguito i risultati. In particolare, in riferimento ai
valori massimi è stata poi progettata l’armatura.
I) Massimizzazione dei momenti in campata AB-CD
I) Massimizzazione dei momenti in campata BC
I) Massimizzazione dei momenti in appoggio B
I) Massimizzazione dei momenti in appoggio C
A B C D
A B C D
A B C D
A B C D
Carico Qk , campata L=5,9 m
Carico Qk ,campata L=2,9 m
Carico Gk
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5.
Figura 13. Diagramma di inviluppo dei momenti flettenti sulla fascia 2a
Figura 14. Diagramma di inviluppo dei tagli sulla fascia 2a
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25
5.
Il dimensionamento del solaio viene eseguito con determinazione delle sezioni resistenti di
calcestruzzo, verifica sugli appoggi e progettazione dell’armatura.
Verifica delle sezioni resistenti di calcestruzzo
Individuato il Mmax in campata, si ipotizza che l’asse neutro tagli la soletta dei singoli
travetti, per cui si considera una trave a sezione rettangolare . Nel caso in esame
avendo riferito il calcolo alla striscia di un metro sarà = 100 (in genere due travett i).
Si procede al calcolo dell’altezza utile d mediante la relazione per sezioni rettangolari a
semplice armatura, preoccupandosi di verificare che questa sia:
Figura 15. Individuazione sezione resistente
Verifica della sezione sugli appoggi
Tale verifica si rende necessaria in quanto sugli appoggi avendosi momento negativo (fibretese superiori) non potrà considerarsi = 2 , per cui la verifica relativa all’altezza della
sezione sarebbe con molta probabilità non soddisfatta. Si procede dunque in modo diverso,
applicando la formula inversa e determinando il momento resistente del calcestruzzo.
=
Avendo già fissata (e verificata in campata) l’altezza utile, ed essendo r funzione della sola
resistenza caratteristica del calcestruzzo, l’unico parametro su cui si può agire è la larghezza
10 cm 40 cm
B = 100 cm
d
Asse neutro
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26
5.
del generico travetto in prossimità dell’appoggio, eliminando una intera fila di pignatte,
fascia piena, o eliminandone alternativamente una, fascia semipiena.
Figura 16. Fascia piena e semipiena
In qualunque caso esisterà in corrispondenza dell’appoggio una zona piena che è pari allalarghezza della trave (emergente e/o a spessore) più una eventuale zona aggiuntiva dovuta
alla disposizione delle pignatte che hanno una lunghezza in genere di 25 cm.
Operativamente si ricavano i tre momenti resistenti del calcestruzzo per = 200 (per due travetti); = 600 (per fascia semipiena); = 1000 (per fascia piena).
Successivamente si riportano sul diagramma inviluppo le tre linee corrispondenti ai tre
momenti determinando dell’intersezione di queste con il diagramma dei momenti i tratti
ove necessitano le fasce piene e semipiene.
Fascia p iena
Fascia semipiena
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27
5.
Progetto delle armature
Sia realizza solitamente un modello di armatura a ferri dritti e sagomati, che da un certo
contributo all’assorbimento del taglio (ferri sagomati).
Per determinare l’armatura di un solaio ed il suo posizionamento si utilizza la relazione:
=
0,9 Questa consente di definire l’area complessiva di armatura necessaria rispetto al momento
calcolato in una specifica sezione. Successivamente si individueranno i ferri corrispondenti,
verificando che il loro momento resistente sia superiore di quello flettente.
Dimens io nament o
Multimo
MAX = 32990000 N mm
B = 1000 mm
r = 0,658 mm2N
-1
d = 119,51 mm
Ve rifica de ll'altezza della sezione d i calcestruzzo
Bfasciapiena = 1 m
Bascia semipiena = 0,60 m
B2 travett i = 0,20 m
Mfasciapiena = 92,39 kN mMfascia semipiena = 55,43 kN m
M2travetti = 18,48 kN m
M omenti resistneti d el calcest ruzzo: verif ica della
sezione sugli appoggi
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28
5.
Figura 17. Verifica delle sezioni resistenti di cls
A -30,63 4,55 2,27 16 2 4,02 54,11 64
AB 32,99 4,90 2,45 16 2 4,02 54,11 64
B -32,14 4,77 2,39 16 2 4,02 54,11 64
Bcsup -5,57 0,83 0,41 16 2 4,02 54,11 64
Bcinf 5,55 0,82 0,41 16 2 4,02 54,11 64
C -32,14 4,77 2,39 16 2 4,02 54,11 64
CD 32,99 4,90 2,45 16 2 4,02 54,11 64
D -30,63 4,55 2,27 16 2 4,02 54,11 64
- cm2
M Af Af
Diametro
ferro
Numero
ferri
kN m cm2 / m
cm2per
travetto
F kN m/m cm
Area
effettivaMRF Lancoraggio
Prog ett o d elle armat ure
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29
5.
Figura 18. Distinta delle armature
bw _ fascia piena = 1000 mm
bw _ fasciasemipiena = 600 mm
bw _ 2 travetti = 200 mm
t Rd = 0,24 N/mm2
k = 1,40
Af_longitudinale resatrazione = 8,04 cm2 /m
r l = 0,02010 cm2per travetto
VRd1_fasciapiena = 134,66 kN
VRd1_fascia semipiena = 80,79 kN
VRd1_2 travett i = 26,93 kN
V er ifica a t aglio in campata
Sc egliamo la fascia semipiena
B enc hé il t ag lio no n s ia s ig nific at ivo , èsempre presente e talvolta può richiedere
l’eliminazione di alcune pignatte.
Si esegue dunque una verifica con
determinazione del VRd 1 , c o me p re vis t o d anormativa, da confrontarsi con il taglio dicalcolo.
La verifica viene sviluppata rispettivamente
c o n B = 2 0 0 ; B = 6 0 0 ; B = 1 0 0 0 r ip o rt and o ivalori di V RD1 cosi ricavati sui diagrammi di
inviluppo.
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5.
Figura 19. Verifica a taglio
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5.
5.2.2 Fascia 2b
Fascia 2b - gettato in opera
Figura 20. Fascia 2b
Schemi di calco lo d elle sollecit azioni
1. Trave Continua
SCHEMA DI TRAVECONTINUA
M oment o
MSBALZO_1 = -9,80 kN m
MA = -30,63 kN m
MAB = 31,56 kN m
MB = -30,97 kN m
MBCsup
= -4,07 kN m
MBCinf
= 5,55 kN m
MC = -32,70 kN m
MCD = 32,90 kN m
MD = -30,63 kN m
MSBALZO_2 = 0,00 kN m
SCHEMA DI TRAVECONTINUA
T aglio
Vsbalzo_1 = 0,00 kN
VA-
= -15,08 kN
VA+
= 31,15 kN
VB-
= -35,83 kN
VB+
= 21,06 kN
VC-
= -22,88 kN
VC+
= 36,69 kN
VD-
= -31,15 kN
VD
+
= 0,00 kNV
sbalzo_2= 0,00 kN
I) Massimizzazione dei momenti in campata BCe sull’appoggio
II) Massimizzazione dei momenti in campata AB-CD
III) Massimizzazione dei momenti in appoggio A
IV) Massimizzazione dei momenti in appoggio B
V) Massimizzazione dei momenti in appoggio C
Combinazioni d i car ico
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5.
Figura 21. Diagramma di inviluppo dei momenti flettenti sulla fascia 2b
Figura 22. Diagramma di inviluppo dei tagli sulla fascia 2b
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5.
D i m e ns i o n am e n t o
MultimoMAX = 32900000 N mm
B = 1000 mm
r = 0,658 mm2N-1
d = 119,35 mm
Ve rifica dell'altezza de lla sezione di c alcest ruzzo
Bfascia piena = 1 m
Bfascia semipiena = 0,60 m
B2 travett i = 0,20 m
Mfascia piena = 92,39 kN m
Mfascia semipiena = 55,43 kN m
M2 travetti = 18,48 kN m
M omenti resistnet i del calcestruzzo: verifica d ella
se zione sugli appoggi
Sbalzo -9,80 1,46 0,73 16 1 2,01 27,06 64
A -30,63 4,55 2,27 16 2 4,02 54,11 64
AB 31,56 4,69 2,34 16 2 4,02 54,11 64
B -30,97 4,60 2,30 16 2 4,02 54,11 64
Bcsup -4,07 0,60 0,30 16 2 4,02 54,11 64
Bcinf 5,55 0,82 0,41 16 2 4,02 54,11 64
C -32,70 4,86 2,43 16 2 4,02 54,11 64
CD 32,90 4,89 2,44 16 2 4,02 54,11 64
D -30,63 4,55 2,27 16 2 4,02 54,11 64
-
MRF Lancoraggio
cm2 kN m/m cm
M Af AfDiametro
ferro
Numero
ferri
Area
effettiva
kN m cm2 / m cm2
pertravetto
F
Pr og ett o d elle armature
bw _ fascia piena = 1000 mm
bw _ fascia semipiena = 600 mm
bw _ 2 travetti = 200 mm
t Rd = 0,24 N/mm2
k = 1,40
Af_longitudinale resa trazione = 8,04 cm2 /m
r l = 0,02010 cm2per t ravetto
VRd1_fascia piena = 134,66 kN
VRd1_fascia semipiena = 80,79 kN
VRd1_2 travett i = 26,93 kN
V erifica a taglio in campata
Sc eg liamo la fascia semipiena
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5.
bw _ fasciapiena = 1000 mm
bw _ fasciasemipiena = 600 mm
bw _ 2 travetti = 200 mm
t Rd = 0,24 N/mm2
k = 1,44
Af_longitudinale resatrazione = 4,02 cm2 /m
r l = 0,01256 cm2per travetto
VRd1_fascia piena = 94,14 kN
VRd1_fasciasemipiena = 56,48 kN
VRd1_2 travett i = 18,83 kN
V er ifica a t aglio s ullo sbalzo
Bfascia piena = 1 m
Bfascia semipiena = 0,60 m
B2 travett i = 0,20 m
Mfascia piena = 59,13 kN m
Mfascia semipiena = 35,48 kN m
M2travetti = 11,83 kN m
M omenti resistent i del cls sullo sbalzo
Sc eg liamo la fascia semipiena
Lo s balzo
La fascia 2 b è c aratt erizzata dalla pres enza
dello sbalzo. Lo sbalzo viene comunementedimensionato con uno schema a mensola edoppor tunamente armato con una mo lla. S iosservi però che sarebbe sufficiente unsemplice moncone per assorbire gli sforzi di
trazione.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaDimensionamento degli Sbalzi
35
6.
6. DIMENSIONAMENTO DEGLI SBALZI
6.1 Caratteri generali
Lo sbalzo è l’elemento di solaio che prosegue oltre la trave di bordo per formare dei balconi o delle vedute.
Questo presenta un ribassamento della soletta dovuto principalmente a due motivi: uno di tipo estetico,essendo la maggiore snellezza più gradevole, e l’altro di tipo tecnologico per avere un piccolo gradino tra
l’interno e l’esterno dell’abitazione ed evitare infiltrazioni dell’acqua piovana.
In funzione della posizione e dell’orditura del solaio retrostante, possiamo avere tre tipi di sbalzo:
Sbalzo in prosecuzione dell’orditura del solaio;
Sbalzo laterale, ordito ortogonalmente al solaio retrostante;
Sbalzo d’angolo.
Nella struttura in esame si è proceduto alla progettazione delle tre tipologie.
Figura 23. Individuazione degli sbalzi
Sbalzo la
terale
Sbalzo d’angolo
Sbalzo in prosecuzione
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36
6.
6.2 Sbalzo in prosecuzione
Lo sbalzo in prosecuzione viene dimensionato come prosecuzione del solaio di progetto.
Figura 24. Sbalzo in prosecuzione
6.3 Sbalzo laterale
Lo sbalzo laterale, dal punto di vista del calcolo, si differenzia dallo sbalzo in prosecuzione solo per l’ipotesi
di vincolo da considerare all’attacco. Per il calcolo dello sbalzo laterale si può far riferimento a tre schemi
statici:
Trave di bordo reagente a torsione (rigidezza del solaio retrostante trascurabile); secondo tale
schema il momento flettente (ed il taglio) dello sbalzo viene assorbito attraverso un regime
torsionale dalla trave di bordo considerata incastrata alle estremità.
Trave di bordo non reagente a torsione (appoggio); il momento flettente dello sbalzo viene
trasmesso al solaio retrostante attraverso travetti ortogonali alla trave di bordo.
Trave di bordo non reagente a torsione e piano rigido; il momento flettente viene trasferito al
solaio attraverso due forze di uguale intensità, una di t razione e una di compressione.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaD i m ens i onam en to deg l i S balzi
37
6.
6.3.1 Sbalzo laterale fascia 1a
Dimensionamento sbalzo laterale - Fascia 1a ( identicamente per entrambi gli sbalzi)
Per il dimensionamento dello sbalzo laterale è stato utilizzato il modello di trave di bordo non reagente a
torsione (appoggio). In questo schema, per la congruità nella trasmissione delle sollecitazioni, la trave di
bordo dovrà avere, seppur minima, una certa rigidezza torsionale.
Secondo tale schema il momento f lettente dello sbalzo viene trasmesso al solaio retrostante.
Affinché possa avvenire questa trasmissione di momento flettente bisognerà creare una struttura capace di
fare ciò al di là della fascia piena, dato che per le ipotesi fatte le pignatte sono non collaboranti e quindi non
in grado di trasferire alcuna sollecitazione. Al di là della fascia piena vengono realizzati dei travetti
ortogonali alla trave di bordo di larghezza in genere di 25 cm, quanto la lunghezza di una pignatta, disposti
ad interasse circa 1,5 – 2,00 m di lunghezza.
Figura 25. Sbalzo laterale
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaDimensionamento degli Sbalzi
38
6.
D a t i d i I N P U T
Hsolaio_sbalzo = 18 cm Rck 25 gc_(peso) = 25 kN m-3
dutile = 16 cm fcd = 11,53 N mm-2
Larghezzasbalzo = 1,25 m fctk = 1,62 N mm-2
Larghezzafascia piena = 0,20 m
Larghezza* sbalzo = 0,90 m FeB44k fyd = 374 N mm-2
Lsbalzo = 4,80 m
Caratter istiche g eometr iche d ello sbalzo Pro prietà d ei materiali
FISSI (Gk) = 4,00 kN/m2
ACCIDENTALI (Qk) = 4,00 kN/m
FISSI (Gd) = 5,60 kN/m2
ACCIDENTALI (Qd) = 6,00 kN/m2
qd = 11,60 kN/m2
Totale carichi
Dimensionament o
Msbalzo_max = 9,06 kN m
Af_per metro = 1,68 cm /m
Af_per travetto = 0,84 cm
Diametro ferro = 10 FNumero di ferri = 2
Aeffettiva = 1,57 cm
MRF = 16,91 kN m
Calcolo armatura
M*sbalzo = 4,70 kN m
M* totale = 22,55 kN m
r = 0,658 mm2
/N
Btravettone = 38,14 cm
Bsingolo _ travettone = 25 cm
Ntravettoni = 1,53 -
Considerando il travetto di ripart izione
Larghezzatravetto di ripartizione = 15 cm
Btravettone = 23,14 cm
Bsingolo _ travettone = 25 cm
Ntravettoni = 0,93 -
Il travettoortogonalesiarmacon4F12estaffeF8/20.
Ai primi tre travetti del solaio retrostante verràaggiunto un ferro filante superiore di sezione pari
all'armaturainferiore.
Dimensionamento t ravett one
Lo sbalzo
Lo sbalzo viene realizzato con altezza utile minore
di quella relativa al solaio, per motivi di naturatecnologica, evitare cioè infiltrazione delle acque
piovane.Questa scelta progettuale incide sensibilmente sui
carichi fissi (Gk_sbalzo< Gk_solaio), cui vanno sommatii carichi accidentali (Q k_sbalzo> Q k_solaio),
opportunamente amplificati con i coefficienti alloslu.
= 2
Il mo ment o mass imo ag ent e sullo sbalzo , èottenuto dalla relazione:
Da cui si perviene al calcolo dell’armatura.
I l t ravet t one viene real izzato con interasse 1 ,5 –
2 , 0 0 m d i lung he zza in mo d o d a ab br ac ciar eperlomeno tre travett i del solaio retrostante ed
essere in grado di t rasmet tere moment o f let t ente.
=
Si calcola il momento M*,( = ), dunque il
momento totale ( = ), da
cui:
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaD i m ens i onam en to deg l i S balzi
39
6.
A valle del dimensionamento, si individua una dimensione finita del travettone e se ne calcola il numero
necessario. E’ da intendersi che la presenza del travetto di ripartizione riduce il numero di travettoni
necessari, considerando la sua funzione di ripartizione delle sollecitazioni.
6.4 Sbalzo d’angolo
Lo sbalzo d’angolo presenta una elevata complessità progettuale: il suo dimensionamento passa attraverso
l’osservazione del fenomeno fisico, che evidenzi come esso tenda a deformarsi in condizioni di simmetria
come una mensola secondo la bisettrice dell’angolo coinvolgendo nella deformazione gli sbalzi laterali e di
continuità oltre al solaio retrostante.
Viene sviluppato in particolare un modello di trave appoggiata-appoggiata con sbalzo, in cui uno degli
appoggi è individuato da una trave a spessore, che funga da contrappeso allo stesso, caricata mediante
carico uniformemente distribuito QD (prodotto del carico agente sullo sbalzo - Gk + Qk - per l’area dello
sbalzo).
Si esegue il dimensionamento della trave, calcolo armatura e verifiche.
6.4.1 Sbalzo d’angolo – Fascia 3
Figura 26. Sbalzo d'angolo
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40
6.
Figura 27 Modello per lo sbalzo determinato per via “grafo-numerica”
Figura 28 Schema di trave continua su due appoggi con sbalzo
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41
6.
Dimensionamento sbalzo d'angolo - Fascia 3
D a t i d i I N P U T
Hsolaio_sbalzo = 18 cm Rck 25 gc_(peso) = 25 kN m-3
dutile = 16 cm gc_coeff sicurezza = 1,6 -
Larghezzasbalzo = 1,45 m fcd = 11,53 N mm-2
Larghezzafascia piena = 0,20 m fctk = 1,62 N mm-2
Larghezza*sbalzo = 1,10 m fctd = 1,01 N mm-2
Lsbalzo = 6,20 m r = 0,658 mm2 /N
FeB44k fyd = 374 N mm-2
Caratter ist iche g eometr iche d ello sbalzo Pro prietà d ei materiali
FISSI (Gk) = 4,00 kN/m2 FISSI (Gk) = 5,40 kN/m2
ACCIDENTALI (Qk) = 4,00 kN/m2
ACCIDENTALI (Qk) = 2,00 kN/m2
FISSI (Gd) = 5,60 kN/m2
FISSI (Gd) = 7,56 kN/m2
ACCIDENTALI (Qd) = 6,00 kN/m2
ACCIDENTALI (Qd) = 3,00 kN/m2
qd = 11,60 kN/m2
qd = 10,56 kN/m2
Tot ale carichi solaioot ale c arichi sbalzo
Dimens io nament o
Asbalzo = 2,97 m
Qd_sbalzo = 34,45 kN
dist baricentro = 0,88 m
Msbalzo_max = 30,32 kN m
Af = 5,63 cm /m
Diametro ferro = 12 FNumero di ferri = 7 -
Aeffettiva = 7,91 cm
MRF = 85,23 kN m
Calcolo armatura
bfra pignatte = 0,90 m
r = 0,872 mm2 /N
Verifica su h
d = 0,12 m
V er ifica sezione resist ente d el calcest ruzzo =
Si definisce l’area dello sbalzo d’angolo, il cui
prodotto per il carico uniformemente distribuito q d
restituisce la risultante Q d_sba lzo . Determinato ilmomento agente con la relazione:
,
si progetta l’armatura.
Si verifica a compressione la sezione resistente
(verificando su h) t ramit e la for mula appro ssimat a:
Se la verifica non risultasse soddisfatta, si deveprevedere una sezione resistente più larga.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaD i m ens i onam en to deg l i S balzi
42
6.
dutile_solaio = 20 cm
Ltrave contarppeso = 1,37 m
Qd_sbalzo = 34,45 kN
Rsol = 10,56 kN/m2
b = 45 °
qt = 14,93 kN/m2
Mmax = -8,30 kN m
Btrave contrappeso = 0,09 kN
Af = 1,23 cm2
Diametro ferro = 10 FNumero di ferri = 3 -
Aeffettiva = 2,36 cm2
Vmax = 17,23 kN
tRd = 0,24
N/mm2
k = 1,40 -
Af_longitudinale resa trazione = 2,36 cm2 /m
bw = 150 mm
r l = 0,007850 -
VRd1 = 2,53 kN
sPasso staffe = 5 cm
Ponendo Vmax=VRd1
Asw_(2 bracci) = 0,13 cm2
Asw_(1 bracci) = 0,06 cm2
Diametro ferro = 8 FNumero di ferri = 1 -
Aeffettiva = 0,50 cm2
Staffe assunte F8/5
(considerando cioè nullo il
contributo di cls)
Tr ave di contr appeso
Ve rifica a t aglio della t rave di cont rappeso
Tra v e d i c o n t ra p p e s o
La t rave d i cont rappeso si consid erasemplicemente appoggiata agli estremi e caricata
in mezzeria con la reazione Rso l.
Si calcola il momento:
C on il q uale s i co ns id e ra so lle cit at a l t r ave . In
realtà sulla trave di co ntrappeso gr ava anche part edel solaio retrostante riducendo il momento
provocato dallo sbalzo; a vantaggio di sicurezzanon lo si considera. Not o i l momento si verifica i l
calcestruzzo: essendo già fissata l’altezza pari aquella del solaio (trave a spessore), si ricava la
larghezza b della trave di contrappeso:
Si calcola l’armatura, che consiste in molle innumero dispari disposte simmetricamente rispetto
alla diagonale e a raggiera a partire dall’estremitàdella trave di contrappeso dove sono ancorate.E’ opportuno disporre in corrispondenza dellosbalzo d’angolo una rete di ripartizione per
sopperire ai problemi di cucitura dei vari elementidi solaio.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaForo
43
7.
7. FORO
I fori nei solai (e anche nelle travi) si rendono necessari per una serie di motivi. Benché rappresentino un
elemento di disturbo per la struttura, essi non hanno sempre una rilevanza tale da necessitare di rinforzi ointerventi particolari. I fori che necessitano di interventi strutturali sono quelli di grosse dimensioni che
intercettano uno o più travetti di solaio e che servono in genere per il passaggio di ascensori e
montacarichi, provocando alle volte delle variazioni dello schema strutturale dell’edificio.
Non si hanno modifiche dello schema strutturale, come nel progetto in esame, quando il foro viene
realizzato disponendo nella zona intorno ad esso quattro travi a spessore di base 40 ÷ 50 in modo
da formare un telaio orizzontale atto ad assorbire tutte le sollecitazioni che la zona eliminata di solaio
assorbiva lungo il suo contorno. L’ipotesi che si fa è di considerare che le caratteristiche della sollecitazione
corrispondenti allo schema originario di solaio siano ancora valide per la zona di solaio che contiene il foro,
e pertanto si adopera per il calcolo il diagramma inviluppo dei momenti e dei tagli già determinati.
Dimensionamento foro - fascia 2a - Travi trasversali
Figura 29 Individuazione trave trasversale
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaForo
44
7.
Dat i d i INPUT
Hsolaio = 22 cm Rck 25 gc_(peso) = 25 kN m-3
copriferro = 2 cm
dutile = 20 cm gc_coeff sicurezza = 1,6 -Lortogonale solaio = 1,50 m fcd = 11,53 N mm
-2
Lparallelo_solaio = 1,50 m fctk = 1,62 N mm-2
L = 1,90 m fctd = 1,01 N mm-2
Btrave t rasversale = 0,50 m r = 0,658 mm2 /N
Semiasse trave aspessore = 0,25 m fck = 20 N mm-2
Semiasse trave solaio = 0,15 m
FeB44k fyd = 374 N mm-2
FISSI (Gk) =5,40 kN/m
2
ACCIDENTALI (Qk) = 2,00 kN/m2
FISSI (Gd) = 7,56 kN/m2
ACCIDENTALI (Qd) = 3,00 kN/m2
qd = 10,56 kN/m2
Carat ter isitiche g eomet riche del foro Car atter isit iche dei materiali
Tot ale carichi
Si considerino schema statico semplificato della zona di solaio interessata dal foro con le sollecitazioni
relative al solaio stesso.
Figura 30. Il foro
Dimensionament o t ravi
Si considerano due tipologie di trave: travi t e p,
(trasversali all’orditura e parallele).Si assegnano le dimensioni delle travi di bordo foro
(b= 5 0 ) che verranno successivamente verif icat e. Icarichi che andiamo a considerare sono quelle
de rivanti dai diagrammi di inviluppo. In partic olare ilt ag lio d iventa car ico ve r t icale q pe r t e momentotorcente T per t .
Le travi parallele p sost i tuiscono i t ravett iinterrotti dal foro e trasferiscono, attraverso
le travi trasversali t , le sollecitazioni che aquesti competevano alla restante parte dei
travett i .I momenti f lettenti distribuiti m 1 e m 2
inducono nelle travi t torsione, mentre i tagl it 1 e t 2 inducono flessione e taglio alla stregua
di carichi distribuiti di intensità t 1 e t 2 . Lereazioni agli estremi delle travi t vengono
assorbite dalle travi p : le reazioni torcenti di tsi trasformano in momenti flettenti
concentrati ed i tagli in taglio e flessione.Benché per ipotesi venga t rascurato i l tagl io,
viene comunque prevista da normativa unaarmatura a taglio minima pari a 3 cm 2 /m e
passo minimo 0 , 8 d .
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45
7.
D i m e n s i o n a m e n t o
Car ich i
q(carico vert icale) = 10,97 kN / m
Tcoppia torcente = 7,66 kN m / m
So l lec i t azion i mass ime
Mflettente = 4,95 kN m
V = 10,42 kN
Mtorcente = 7,28 kN m
Dat i d i proget t o
Ve r i f i c a d e l c a l c e s t r u zzo
d = 0,07 m
Ca lc o l o a rmat u ra
Af = 0,74 cm2
Diametro ferro = 8 FNumero di ferri = 2 -
Aeffettiva = 1,00 cm2
Prog ett o/verifiche - Flessione
I ferri da calcolo vanno inserit i sia inferiormente chesuperiormente
= 8
=
2
=
2
Dimensionament o t ravi tr asversali t
I l carico verticale q è il valore del taglio
calcolato in corrispondenza dell’asse dellatrae t, T è il momento flettente calcolato
nella medesima sezione che diviene coppiatorcente per le travi t .
Si esegue il calcolo delle sollecitazioni
massime:
Si esegue una verifica della sezione
resistente di calcestruzzo e quindi ilprogetto dell’armatura.
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46
7.
CALCOLO DEL MO MENTO TORCENTE MASS IM O
D a t i
de
= 0,18 m
hs = 0,03 m
Be = 0,08 m2
ue = 0,23 m
n = 0,42 -
V e r i f i c a d e l l e b i e ll e d i c l s
TRd1 = 12,03 kN m
C al c o l o a r m at u r a a t o r s i o ne ( c al c o l o d e l l e s t a f f e a t o r s i o ne )
Diametro ferro = 8F
Asw_pe braccio = 0,50 cm2
spasso staffe a torsione = 42,76 cm
V e r i f i c a d e l l e s t a f f e a t o r s i o ne
spasso staffe a torsione = 1 m
Asw_complessiva = 1,17 cm2
n_st/ m = 1,17 -
spasso staffe a torsione = 42,76 cm
Da normativa:
Ast = 5,3 cm2 /m
smin_1 = 18,96 cm
3st/ m = 3 -
smin_2 = 33,17 cm
s<0,8 d = 16 cm
smin_3 = 16 cm
sdi progetto = 16 cm
C a l c o l o A r m a t u r a l o n g i t u d i n al e
A = 0,27 m
Diametro ferro = 8 FNumero di ferri = 3 -
Aeffettiva = 1,51 cm2
fissata Aswci calcoliamo con formula inversa s
Imponendo il passo s=1m, si procede al calcolo
dell'armatura complessiva ASW
staffe F8/15
In presenza di torsione si deve disporre una barra
longitudinale per spigoloe comunque, l'interasse tralebarre medesimenondevesuperarei35cm
Pro gett o/verifiche - Torsione
Tors ione
Si calcola il TRd1 co me p revisto da normativa:
Verificando che sia:
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7.
V e r i f i c a d e l l e b i e l le d i c l s
Vultimo_bielle = 345,90 kN
Ve r i f i c a se z i o n e n o n a r ma ta
t Rd = 0,24 N/mm2
k = 1,40 -
Af_longitudinale resa trazione = 1,51 cm2 /m
bw = 500 mm
r l = 0,0015 -
VRd1 = 38,01 kN
V e r i f i c a t a g l i o + t o r s i o ne
TRd 1 = 12,03 kN m
VRd 2 = 217,92 kN
(Tsdu /Trdu)+(Vsdu /Vrdu) = 0,65 -
Essendo verificata, si dispone l'armatura minimaprevistadanormatva.
Essendo verificata nn si arma a torsione e taglio
Prog ett o/verifiche - Taglio
Dimensionamento foro - fascia 2a -Travi parallele
Figura 31 Individuazione trave parallela
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7.
D i m e n s i o n a m e n t o
G e o m e t r i a
q(carico verti cale) = 10,97 kN / m
Tcoppiatorcente = 7,66 kN m / m
Lpignatta = 0,4 m
Btrave emergente = 0,3 m
Btrave parallela = 0,5 m
L' = 2,35 m
Car i ch i
qsol = 10,56 kN / m
Vmax = 12,89 kN
Mt_max = 9,00 kN m
So l lec i t az io n i mass ime
Mflettente = 13,77 kN m
V = 22,92 kN
Da diagramma
Dati d i progett o
Dimensionament o t ravi p arallele p
Per il d imensionamento d elle t ravi p si fa
riferimento ad uno schema equivalente di t r ave ap p og g iat a - ap p og g iat a (in cui g li
ap p og g i so no le t r avi t r asve rsali s t e sse) ,caricata mediante un carico uniformemente
distribuito q , equivalente al carico indotto teoricamente dal solaio sostituito dal foro.
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49
7.
Ver i f i ca de l ca l ces t ruzzo
d = 0,11 m
Ca lco l o a rma t u ra
Af = 2,04 cm2
Diametro ferro = 10 FNumero di ferri = 3 -
Aeffettiva = 2,36 cm2 L'armatura va inserita sia superiormente che
inferiormente
Pro gett o/verifiche - Flessione
V er i f i c a de l l e b i e l le d i c l s
Vultimo_bielle = 345,90 kN
Ver i f i ca sez ione non armat a
t Rd = 0,24 N/mm2
k = 1,40 -
Af_longitudinale resa trazione = 2,36 cm2 /m
bw = 500 mm
r l = 0,0024 -
VRd1 = 39,51 kN
Essendo verif icata, si dispone l'armaturaminimaprevista da normatva .
Progetto/verifiche - Taglio
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50
8.
8. LA SCALA
8.1 Caratteri generali
Il corpo scala rappresenta uno degli elementi di più complessa realizzazione sia in fase di progettazione edimensionamento che esecutiva, per gli innumerevoli parametri di cui è necessario tenere conto.
Da un punto di vista tipologico, si possono distinguere:
scale a soletta rampante;
scale con trave a ginocchio.
La scala a soletta rampante può essere realizzata con pignatte di alleggerimento o con soletta piena, da cui
il nome solettone; i pianerottoli sono in genere di spessore ridotto rispetto al solaio. Il vantaggio di siffatto
schema è la minore incidenza in termini di rigidezza sulla struttura.
La scala con trave a ginocchio è realizzata con solo cemento armato: nella quale vengono inseriti, con
schema a mensola, i gradini sempre in c.a..
Nel progetto in esame, in cui la scala interessa la fascia 4 di solaio, sono stati sviluppati entrambe le
tipologie a puro scopo esercitativo.
L’elemento che definisce la scala è il gradino, ovvero l’alzata e la pedata, dopo vengono tutti gli elementi.
In genere si fissa l’alzata in funzione del dislivello dei piani da collegare, dello spazio disponibile per il vano
scala e della tipologia che si vuole adottare; la pedata viene di conseguenza. Le relazioni classiche che
legano le due grandezze sono le seguenti:
= 45 ÷ 48 = 62 ÷ 63
La tendenza è quella di avere alzate basse ( = 16 ÷ 17 ) e pedate larghe ( = 30 ), per ragioni
ergonomiche è consigliabile rispettare i seguenti limiti:
18 27
In genere le rampe hanno tutte alzate e pedate uguali ai vari piani.
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51
8.
8.2 Calcolo delle scale
8.2.1 Scala a soletta rampante
La scala a soletta rampante presenta, rispetto alla scala con trave a ginocchio, dei vantaggi di tipo statico etecnologico. Nello specifico: statico in quanto influenza in minor modo lo schema dei telai spaziali a maglie
rettangolari di un normale edificio in cemento armato; tecnologico perché risulta molto più semplice per le
maestranze una scala a solettone, piuttosto che una con travi a ginocchio.
Una caratteristica della scala a soletta rampante, che comporta di notevoli benefici allo schema statico
generale, è che i quattro pilastri, occorrenti per il sostegno della scala stessa, possono essere disposti anche
all’esterno del vano scala, realizzando delle campate più grandi, riducendo cosi la rigidezza della scala a
favore di una più uniforme distribuzione delle rigidezze stesse.
Figura 32 Vano scala
Analisi dei carichi - RAMPA -
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8.
Dat i d i INPUT
- Fascia 1,20 x 1,00 - Rck 25 gc_(peso) = 25 kN m-3
2a+p = 62-64 cm gc_coeff sicurezza = 1,6 -
alzata = 16 cm fcd = 11,53 N mm-2
pedata = 30 cm fctk = 1,62 N mm-2
angolo di inclinazione = 28 ° fctd = 1,01 N mm-2
larghezza _rampa = 120 cm r = 0,658 mm2 /N
spessore soletta = 4 cm fck = 20 N mm-2
13 = 13 cm
14 = 14 cm FeB44k fyd = 374 N mm-2
altezza_solaio = 22 cm
alttezza laterizio = 18 cm Laterizi (40x25) g(peso) = 7 kN m-3
larghezza laterizio = 40 cm Rck 25allegerito gc_all_(peso) = 20 kN m-3
Dimensione marmo pedata = 35 cm Pavimento gpav_(peso) = 20 kN m-3
Dimensione marmo altezza = 13 cm Intonaco gint_(peso) = 16 kN m-3
spessore marmo = 3 cm Marmo gmarmo_(peso) = 27 kN m-3
Lunghezza soletta_ gradino = 34 cm
Spessore intonaco = 2 cm
Spessore Masset to = 3 cm
Carat ter isitiche g eomet riche dell a scala Carat terisit iche dei mat eriali
Anal is i dei car ichi
soletta = 1,20 kN/ml
travetti = 1,80 kN/ml
laterizi = 1,01 kN/ml
GI
k = 4,01 kN/mlG
Iik = 3,34 kN/m
2di rampa
GIII
k = 3,79 kN/m2in proiezione
gradini = 0,56 kN/m2
marmo = 1,30 kN/ml
intonaco = 0,36 kN/ml
massetto = 0,92 kN/ml
GIV
k = 3,14 kN/ml
Carichi
Analisi dei carichi - PIANEROTTOLO-
soletta = 1,20 kN/ml
travetti = 1,80 kN/ml
laterizi = 1,01 kN/ml
GIk = 4,01 kN/ml
GIik = 3,34 kN/m
2di rampa
marmo = 1,30 kN/ml
intonaco = 0,36 kN/ml
massetto = 0,92 kN/ml
GIV
k = 2,58 kN/ml
Carichi
Anal is i dei car ichi
S i c o nsid e ra l’ as se d ella s ole t t a r et t iline o; s icalcola il carico q’ equivalente: è un solaio ad asseincl inato , di conseguenza, per ot tenere il carico amq di proiezione in pianta, occorre dividere il
carico valutato per i l solaio incl inato per i l coseno
de ll’ang olo d i inclinazione d ella rampa.I gradini sono elementi portati e non strutturali,realizzati con cls alleggerito.
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8.
Fd=15,69
Fd=15,69
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54
8.
Molt iplicando i momenti ottenuti dagli schemi limit i per la larghezza della rampa, si sono ottenuti momenti
e tagli su di essa agenti.
Calcolo Armatura Scala
Dat i d i INPUT
Mcampata_metrolineare = 45,19 kN m
Mappoggio_metrolineare = 30,12 kN m
larghezza _rampa = 120 cm
d_solaio = 20 cm
Mcampata_rampa = 54,23 kN m
Mappoggio_rampa = 36,14 kN m
Calcolo Sollecitazioni
Calco lo A rmat ura
Af,inf = 8,06 cm2
Af,inf = 2,69 cm2x travetto
Diametro ferro = 14 FNumero di ferri = 2 -
Aeffettiva = 3,08 cm2
Af,sup = 4,47 cm2
Af,sup = 1,49 cm2x travetto
Diametro ferro = 12 FNumero di ferri = 2 -
Aeffettiva = 2,26 cm2
Ar matura Inferiore
Ar matura Superiore
Calco lo de l le so l lec i taz ion i
Nel calcolo ci si riferisce ad una larghezza di rampa
120 cm che cont iene tre travett i ed altezza disolaio 20 cm.
Eseguite le analisi dei carichi, si passa allavalutazione delle caratteristiche dellaso llecitazione: si individ uano a t al fine d ue schemi
limit e d i t rave appo gg iata e incast rata.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaLa Scala
55
8.
8.2.2 Scala con trave a ginocchio e gradini a sbalzo
La scala con trave a ginocchio influenza significativamente lo schema dei telai spaziali a maglie rettangolari
di un normale edificio in cemento armato, prestandosi bene quando si intende concentrare una maggiore
rigidezza in un punto ben definito dell’organismo strutturale e quando si vogliano avere gradini epianerottoli più snelli. Essa è costituita da diversi elementi :
1. gradini;
2. trave a ginocchio;
3. pianerottoli;
4. travi di testata.
Figura 33 Scala con trave a ginocchio e gradini a sbalzo
Trave di testata
Pianerottolo di riposo
Trave a ginocchio
Gradino
Pianerottolo di arrivo
Trave di piano
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56
8.
Analisi dei carichi - SCALA A GINOCCHIO
D a t i d i IN P U T
A n a li s i d e i c a r i c h i
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57
8.
8.2.2.1 I gradini
Estrapolando dalla rampa l’elemento gradino isolato e considerando il carico vert icale F su di esso agente, si
può osservare che la sezione è soggetta a flessione deviata.
Figura 34 a) Stato tensionale; b) Armatura gradino
Da una analisi di tipo qualitativo, si evince che l’asse neutro tende a disporsi parallelamente alla rampa e la
sezione reagente per ogni gradino tende a diventare simile ad una sezione a T rovescia di base B d altezza
utile d.
Per poter definire il modello di calcolo si fa l’ulteriore approssimazione circa la componente dei carichi
verticali parallela alla rampa: si ipotizza che essa sia assorbita dalla soletta inferiore,per cui rimane da
considerare la sola componente normale.
Figura 35 Sezione reagente composta da tre gradini
S
a
p
M
x
x
F
Staf fe
Moncone
Ripartitori
Molla
B
B
B
x
x
d
s
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58
8.
V e r i f ic a / P r o g e t t o d e g l i e l e m e nt i s t r u t t u ra li - G R A D I N I -
Si esegue il calcolo a flessione semplice di una
trave a mensola di sezione rettangolare, di base Bed altezza utile d, applicando per la verifica del cls
ed il pro get to delle armature, le seguent i formule:
ver i f ica
p r o g e t t o
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59
8.
8.2.2.2 Trave a ginocchio
Le rampe e i pianerottoli si vanno a collegare alle travi a ginocchio, collegate a loro volta ai pilastri. Queste
rappresentano un elemento di disturbo nel semplice organismo strutturale di telaio a maglie rettangolari,
concentrando una maggiore rigidezza in un determinato punto. Per la progettazione della trave a ginocchio
si ricorre ad ipotesi semplificative. Come prima ipotesi si considera la trave linearizzata, soggetta alle
sollecitazioni di flessione e taglio, provocate dai carichi verticali, e di torsione, provocate dai gradini a sbalzo
e dai pianerottoli.
Dimensionamento - TRAVEA GINOCCHIO
A n a li s i d e i C a r ic h i - T R A V E A G I N O C C H I O
Larghezzarampa = 120 cm
Lunghezzarampa = 270 cm
Lunghezzapianerottolo_piano = 120 cm
Lunghezzapianerottolo_riposo = 90 cm
Larghezzacampata = 290 cm
Lunghezzacampata = 480 cm
Larghezzatrave = 30 cm
mensola gradino = 135 cm
Zo ne Pi a n e r o t t o l i
GK* = 5,67 kN/ ml
QK* = 5,80 kN/ ml
F'd = 16,63 kN/m
Zo na Grad in i
GK* = 8,09 kN/ ml
QK* = 5,40 kN/ ml
F''d = 19,43 kN/m
Tamponature
GK* = 7 kN/ml
F'' 'd = 9,80 kN/ m
Inoltreandrebbeconsideratoil pesopropriodellatrave
Caratterisitiche Geometric he
Carichi Tot ali
Car ich i to ta l i
I carichi da considerare sono quelli relativi allerampe ed ai pianerottoli, più il tamponamento.
Pi a n e ro t t o l i
Zona grad in i
Tamponature
Si individuano le tre risultanti Fd ’ , Fd ’ ’ , Fd ’ ’ ’ ,o t t e nut e so mmand o car ichi f is s i e d acc id e nt aliopportunamente amplificati con i coefficientiprevisti da normativa.
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8.
S o l le c i t a z io n i - T R A V E A G IN O C C H I O
=
8
= 1,4
Sol lec i taz ion i
Per la determinazione delle so l lec i taz ion i d i
f l ess ione e tag l io s i cons ide rano a vantagg io d isicurezza due schemi limite, ovvero: la traveappoggiata con momento r idot to in mezzer ia e la
t rave incast rata.
Per la so l lec i taz ione to rs iona le si fanno allo stesso
modo due ipotesi limite: la prima ipotesi considerala t rave r ig ida ed il p ianero t to lo f less ib ile, a cuicorrispondono momenti di incastro perfetto per ipianerottoli; la seconda ipotesi considera i
pianerottoli rigidi e la trave flessibile, la qualerisulta pertanto incastrata al pianerottolo
nell’attacco con esso.
I valo ri d i Fd ’ , Fd ’ ’ , Fd ’ ’ ’ ricavati dall’analisi dei
carichi, possono essere schematizzati con carichiuniformemente distribuiti q’ d e q ’ ’ d , dove:
Dovendosi applicare in corrispondenza della rampala co mponente d el carico q d ’ ’ .A vantaggio d i s icurezza consider iamo che sul la
trave sia applicato il maggiore dei carichi ottenuti,che sarà utilizzato per il calcolo del momento, che
è un momento di t rave appog giata appog giata.
Si determina l’altezza con le relazioni ricavate persezioni rettangolari e si sceglie quella di progetto.
Note le dimensioni della trave a ginocchio, nelcaso specifico 3 0 x5 0 , se ne det ermina i l peso equindi una ulteriore risultante Fd, da cui dipenderàl’incremento dei carichi uniformemente distribuiti
precedentemente definit i.
Ne deriva il calcolo del momento massimo.
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8.
V e r i f i c a / P r o g e t t o - T R A V E A GI N O C C H I O -
Pr o g e t t o A l t ezza
d = 40,30 cm
C a l c o l o Ar m a t u r a In f e r i o r e
Af = 7,11 cm2
Diametro ferro = 18 F
Numero di ferri = 3 -
Aeffettiva = 7,63 cm2
Schema limite di trave incastrata-incastrata:
Mmax = 75,03 kN/ m
C a l c o l o Ar m a t u r a Su p e r i o r e
Af = 4,74 cm2
Diametro ferro = 18 F
Numero di ferri = 2 -
Aeffettiva = 5,09 cm2
Flessione
C a l c o l o V
rd1
Vmax = 93,79 kN
r = 1,13 -
bw = 30 cm
r l = trascuriam -
Vrd1 = 40,23 kNArmare a
taglio
V e r i f i c a Bi e l l e d i C a lces t r uzzo :
Vultimo_bielle = 487,72 kN
C a l c o l o S t a f f e :
Vcd = 85,44 kN
Vmax-Vcd = 8,35 kN
Vwd = 46,89 kN
S t a f f e :
s = 1,00 m
Asw = 2,96 cm2
Taglio
=
2
= 0,25
V = 0,3 f L
V = 0,6 f b d
V = V V
V =V
2
=
0,9
Pro g e t t o / Ve r i fi c a - Tag l io
I l taglio di calcolo
Viene confrontato con il VRd1 definito daNormativa co me:
Allorq uand o si verifichi che
Come in questo caso, è da prevedersi armatura ataglio.
Ve r i f ica d e l le b ie lle d i c l s
Viene ancora confrontato con il V ultimo delle bielle
per valutare la resistenza a fessurazione dellasezione:
Calco lo s ta f fe
La resistenza a taglio deve essere minore dellasomma della resistenza della sezione fessurata equella offert a dall’armatura:
Al fine di calcolare il valore della resistenza dellasezione fessurata, si pone:
Per Normativa si pone la resistenza offertadall’armatura pari almeno alla metà del tagliomassimo:
Confrontando i due valori di Vwd , risultando
quest’ult imo maggiore dell’altro, la verif ica èsoddisfatta.Impo nendo un passo d elle st affe pari a 1 m:
Ed imponiamo il minimo da normativa 8/ 20 cm.
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8.
T o r s i o n e
NOTA:poichèla verif ica a torsione non era risultata soddisfatt a potevamo:
1) aumentare l'altezza della trave , ma incide poco (80 cm); oppure 70 riducendola larghezza dei gradini a 110;2) aumentare la base (40x50)
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8.
8.2.2.3 Pianerottoli
I pianerottoli possono essere realizzati con soletta piena o alleggerita o con pignatte come un solaio
normale in genere di spessore inferiore. Il calcolo del pianerottolo è una diretta conseguenza delle ipotesilimite per la torsione fatte per la trave a ginocchio.
Dimensionamento - PIANEROTTOLO
S o l le c i t a z io n i - P I A N E R O T T O L O
ax ;
=
8
=
2
= (
/ 2)
2
I p o t e s i d i p i an e ro t t o l o f l e s s ib i le
L’ipotesi di p i an e ro t t o l o f le s s i b il e, comporta per i lpianerottolo incastri perfetti agli estremi, costituit idalle travi a ginocchio; pertanto lo schema staticoda cons ide rare , è que llo d i t rave incas t rata ag l i
estremi , sottoposta a carichi verticali.
I p o t e s i d i p ia ne r o t t o l o r i g id o
L’ipotesi di p i a n e r o t t o l o r i g i d o , compor ta da unaparte il do ver assorbire il moment o torc ente di
estremità provocato dalla rampa sulla trave aginocchio, tale momento si trasforma in flettente
per il pianerottolo; lo schema statico daconsiderare è di t rave appoggiata, sottoposta ai
carichi verticali e a due coppie di pari valore alleestremità.
1 ) Pianero t to lo d i p iano
Dallo schema di trave flessibile/pianerottolo rigido(vedi trave a ginocchio):
Quindi
1 ) Pianero t to lo d i inte rp iano
Dallo schema di trave rigida/pianerottolo flessibileincastrato alla trave:
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8.
D i m e n s io n a m e n t o - P I A N E RO T T O L O
C a l c o l o Ar m a t u r a In f e r i o r e
Af = 6,13 cm
Diametro ferro = 18 FNumero di ferri = 3 -
Aeffettiva = 7,63 cm
C a l c o l o Ar m a t u r a Su p e r i o r e
Af = 1,39 cm
Diametro ferro = 16 FNumero di ferri = 1 -
Aeffettiva = 2,01 cm
Con riferimento al singolo travetto:
Af = 3,07 cm
Af = 0,70 cm
Vmax = 24,12 kN
r = 1,40 -
bw = 20 cm
r l = 0,019
Vrd1 =27,63
kN
Armatura
minima
x = -0,21 kN
Flessione
Nel caso in cui si debba armare a taglio viene prevista una fascia
piena o semipiena che parta dall’appoggio e si estenda fino a:
Taglio
8.2.2.4 Trave di testata
Le t ravi di testata sono le travi di chiusura, in senso t rasversale, dei pianerottoli di riposo e di arrivo. La
trave di testata propriamente detta è quella dei pianerottoli di riposo, isolata, mentre quelle del
pianerottolo di arrivo sono da considerarsi come normali travi di piano.
Per il calcolo delle travi di testata si deve tenere conto dell’ipotesi di pianerottolo flessibile utilizzata per il
calcolo della trave a ginocchio, che comporta la presenza del momento torcente in corrispondenza del
nodo trave-pilastro. La trave di testata viene calcolata come una trave normale, considerando due ipotesi
limite:
I ipotesi limite: trave appoggiata soggetta ai carichi verticali ed a due momenti flettenti alle estremità di
uguale intensità ed aventi valore pari a M=Mt .
II ipotesi limite: trave incastrata soggetta a carichi verticali.
=
0,9
=
0,9
=
Dimens ionamento a f l ess ione
Sul dimensionamento a flessio ne, si avrà per
l’armatura inferiore:
si avrà per l’armatura superiore:
Dimens ionamento a tag l io
Si calcola il VRd1 che per normativa deve risultare:
In t aluni c asi si pr ovved e una armat ura minima.
Ne l caso in cui s i d e bb a armare a t ag lio vie neprevista una fascia piena e/o semipiana che partedall’appoggio e si estende fino a :
Sol lec i taz ion i
I ipotesi limite:
Sulla trave agiscono:
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8.
D a t i d i I N P U T
Larghezzacampata = 290 cm Rck 25 gc_(peso) = 25 kN m-3
Base _trave = 30 cm
gc_coeff sicurezza = 1,6 -
fcd = 11,53 N mm-2
fctk = 1,62 N mm-2
fctd = 1,01 N mm-2
r = 0,658 mm2 /N
Mmax_inf = 48,36 kN m fck = 20 N mm-2
Mmax_sup = 5,52 kN m
Vmax = 14,21 kN FeB44k fyd = 374 N mm-2
Laterizi (40x25) g(peso) = 7 kN m-3
Rck 25allegerito gc_all_(peso) = 20 kN m-3
Pavimento gpav_(peso) = 20 kN m-3
Intonaco gint_(peso) = 16 kN m-3
Marmo gmarmo_(peso) = 27 kN m-3
No n ripet iamo le verifiche t enendo co nto del peso pro prio
Caratterisitiche dei M aterialiaratt erisitiche Geometriche della Scala
S ollecitazioni Massime
V e r i f ic a / P r o g e t t o - T RA V E D I T ES T A T A
I ipotesi limite – trave appoggiata
II ipotesi limite – trave incastrata
Diagramma di inviluppo
M=Mt M=Mt
q
q
M=Mt
qL2
8
qL2
12
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaLa Scala
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8.
Ver i f ic a de l Ca lcest ruzzo
dmin = 26,42 cm
H = 50 cm
d_utile = 47 cm
Calco lo Armatura Infer io re
Af = 3,0
cm
Diametro ferro = 16 FNumero di ferri = 2 -
Aeffettiva = 4,02 cm2
Calco lo Armat ura Super io re
Af = 0,35 cm2
Diametro ferro = 16 FNumero di ferri = 2 -
Aeffettiva = 4,02 cm2
Flessione
Vmax = 14,21 kN
r = 1,13 -
bw = 30 cm
r l = 0,003
Vrd1 = 45,96 kNArmatura
minima
x = -1,91 kN
Nel caso in cui si de bba armare a taglio viene previst a una fascia piena o semipiena che part a dall’appoggio e si
est enda fino a:
Taglio
Si procede con la verif ica/progetto della trave di
t est at a a flessione e t aglio.
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67
9.
9. PREDIMENSIONAMENTO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
9.1 Caratteri generali
Dopo aver impostato la carpenteria tenendo conto dei requisiti di uniformità nella distribuzione delle
rigidezze che deve presentare il sistema strutturale, viene eseguito il predimensionamento degli elementi
strutturali, travi e pilastri, che può essere effettuato separando le diverse condizioni di carico, essendo
valida, in campo elastico lineare, l’ipotesi di sovrapposizione degli effetti.
Nelle fasi precedenti della progettazione, attraverso il dimensionamento del solaio, sono stati individuati i
carichi verticali agenti sulle travi ; dovendosi avere un carico uniformemente distribuito
per metro lineare si definiscono le aree di influenza per ciascun elemento. Il prodotto dell’area di influenza
i-esima per i carichi applicati restituisce il carico a metro lineare.
Figura 36 Aree di influenza delle travi: a) ortogonali b) parallele all'orditura del solaio
Si noti che in assenza di una dettagliata analisi dei carichi del solaio, si può procedere facendo riferimento
ad un peso sismico dell’impalcato di 10 kN/mq, (non essendo noto a priori il peso proprio della struttura),
valido per un normale edificio intelaiato, il cui prodotto per le aree di influenza fornisce le sollecitazioni in
termini di momento e sforzi normali per singolo piano.
Le aree di influenza considerate, si particolarizzano a seconda che si abbiano travi su cui poggia il solaio e
travi scariche. Per quest’ultime, infatti, benché disposte parallelamente all’orditura del solaio e quindi
teoricamente non cariche, si è considerata una fascia di solaio gravante di 0,5 m.
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68
9.
Per i pilastri il carico verticale applicato viene calcolato tenendo conto del peso sismico fit tizio pari a 10
kN/mq.
Figura 37 Aree di influenza dei pilastri
Note le azioni sulla struttura si effettua un dimensionamento di massima della sezione trasversale degli
elementi strutturali per carichi verticali, avendo operato un’accorta riduzione delle tensioni di lavoro del
materiale. Il dimensionamento effettuato per carichi verticali viene quindi vagliato sotto l’effetto dei carichi
orizzontali calcolati tramite un modello strutturale semplificato. A questo punto si sommano gli effetti
sollecitativi dovuti ai carichi verticali a quelli da carichi orizzontali e si verifica l’adeguatezza delle sezioni
assegnate. Viene riportata di seguito la pianta del primo livello, con la numerazione delle travi e dei pilastri:
1
14 15
4
3
6
17
21
9
201918
22
7
23 24 25
12
13
1110
8
16
2726
5
A_1
A_2
A_3
A_4
B_1
B_2
B_3
B_4
D_1
D_2
D_3
D_4
C_1
C_2
C_3
C_4
D_5C_5
2
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaPredimensionamento degli Elementi Strutturali
69
9.
Elementi del Piano Tipo
emergenti spessore
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
1819
20
21
22
23
24
25
26
27
TRAVI Piano t ipo
Tr avi
esterni interni
A_1
A_2
A_3
A_4
B_1
B_2
B_3
B_4
C_1C_2
C_3
C_4
C_5
D_1
D_2
D_3
D_4
D_5
PILASTRI Piano tipo
Pilastri
In particolare, vengono evidenziate travi emergenti e a spessore, la cui disposizione, scelta in fase di
predimensionamento, dipende sostanzialmente da una più razionale redistribuzione delle rigidezze rispetto
alle caratteristiche geometriche dell’edificio. I pilastri vengono suddivisi in interni ed esterni, i primi soggetti
a sforzi di presso-flessione elevati.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaPredimensionamento degli Elementi Strutturali
70
9.
9.2 Travi
La scelta della tipologia di travi, emergenti o a spessore, scaturisce da considerazioni di natura statica ed
architettonica. Dal punto di vista statico, è stata privilegiata la scelta di travi emergenti per le campate di
lunghezza confrontabile con travi continue; in corrispondenza di tratti di travi continue con luce
notevolmente inferiore a quelle presenti nelle campate laterali si è ritenuto valido un cambio di tipologia di
trave, passando ad una trave a spessore, al fine di garantire una deformabilità della campata in esame
paragonabile a quelle adiacenti, ottenendo così una distribuzione delle sollecitazioni sismiche quanto più
uniforme possibile.
Sotto azioni sismiche le travi più lunghe, essendo più deformabili, sono meno sollecitate, viceversa le
campate più corte essendo meno deformabili saranno maggiormente sollecitate a taglio e flessione,l’inerzia minore delle travi a spessore permetterà di aumentare la deformabilità di suddette campate.
Nella tabella vengono indicate le travi e se esse siano o meno caricate. Si individuano i carichi agenti e le
rispettive aree di influenza. E’ da notarsi che l’approccio attraverso le aree di influenza comporta il
trascurare la continuità del solaio. Per ovviare a questa incongruenza concettuale vengono introdotti i
coefficienti di continuità, (CC). Per essi vengono assunti valori diversi a seconda che si tratti di trave di
estremità o intermedia.
Per travi intermedie si utilizza = 1.1 ÷ 1.2 . Lo sbalzo riduce l’effetto ossia la reazione sull’appoggio
immediatamente successivo, = 1.1, ma maggiora quella in corrispondenza dell’appoggio stesso, = 1.
I coefficienti di continuità moltiplicano i carichi agenti sulle travi, già opportunamente amplificati con i
coefficienti allo stato limite ult imo (carico totale). Ad esso viene sommato il carico esplicato dai tompagni, e
si calcolano i momenti (momenti di semincastro, compromesso fra uno schema di trave incastrata-incastrata (ql2 /12) e incernierata-incernierata (ql2 /8): le travi possono quindi essere dimensionate con un
momento flettente massimo pari a qL2 / 10 avendo assunto per L il valore di luce massima di campata nei
vari telai della struttura spaziale, q rappresenta il carico a metro lineare agente sulla trave in esame) e
l’altezza uti le.
cc=1 cc=1cc=1.20cc=1.10
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaPredimensionamento degli Elementi Strutturali
71
9.
Predimensionamento travi (solo CV) - Piano tipo -
Trave numero CaricataCarico area
sinistra/sotto
Carico area
destra/sopra
Lunghezza
sinistra/sotto
Lunghezza
destra/sopra
Coefficiente di
continuitàCarico totale Tompagni Lunghezza travi carico totale + tompagno Momento Base_trave d emergente spessore
(kN/m2) (kN/m2) (m) (m) - (kN/m) (kN/m) (m) (kN/m) (kN m) (cm) (cm) (cm) (cm)
5,4 4 8,5
2 4 6,8
5,4 0 2,7
2 0 1
5,4 4 7,9
2 4 6,2
5,4 5,4 5,4
2 2 2
5,4 5,4 5,4
2 2 2
5,4 5,4 5,4
2 2 2
5,4 5,4 5,4
2 2 2
5,4 5,4 15,66
2 2 5,8
5,4 5,4 5,4
2 2 2
4 5,4 8,5
4 2 6,8
0 5,4 12,96
0 2 4,8
5,4 5,4 5,4
2 2 2
4 5,4 8,5
4 2 6,8
0 5,4 15,93
0 2 5,9
5,4 5,4 28,512
2 2 10,56
5,4 5,4 28,512
2 2 10,56
5,4 0 15,93
2 0 5,9
4 5,4 21,73
4 2 11,7
5,4 5,4 26,136
2 2 9,68
5,4 5,4 28,512
2 2 10,56
5,4 0 15,93
2 0 5,9
4 5,4 21,73
4 2 11,7
5,4 0 15,93
2 0 5,9
0 5,4 15,93
0 2 5,9
5,4 0 15,93
2 0 5,9
0 5,4 15,93
0 2 5,928,83 31,40 30 21 30x5026 0 2,95 1 7 3,31
28,83 66,42 30 31 30x5025 2,95 0 1 7 4,81
21,83 50,30 30 27 30x5024 0 2,95 1 0 4,81
21,83 50,30 30 27 30x5023 2,95 0 1 0 4,81
40,43 93,15 30 37 30x5022 1,45 2,95 1 7 4,81
28,83 40,54 30 24 30x5021 2,95 0 1 7 3,751
39,072 54,95 30 28 30x5020 1,45 2,95 1,2 0 3,751
35,816 50,37 30 27 30x5019 2,95 1,45 1,1 0 3,751
40,43 56,85 30 29 30x5018 1,45 2,95 1 7 3,751
28,83 65,05 30 31 30x5017 2,95 0 1 7 4,751
39,072 88,16 30 36 30x5016 1,45 2,95 1,2 0 4,751
39,072 88,16 30 36 30x5015 2,95 1,45 1,2 0 4,751
28,83 65,05 30 31 30x5014 0 2,95 1 7 4,751
22,3 77,63 30 33 30x5013 1,45 0,5 1 7 5,91
7,4 25,76 25 20 70x2012 0,5 0,5 1 0 5,90
24,76 20,82 30 17 30x5011 0 2,4 1 7 2,91
22,3 77,63 30 33 30x5010 1,45 0,5 1 7 5,91
7,4 25,76 25 20 70x209 0,5 0,5 1 0 5,90
21,46 18,05 30 16 30x508 2,4 0,5 1 0 2,91
7,4 25,76 25 20 70x207 0,5 0,5 1 0 5,90
9 30x50
0
1 0 2,905 0,5 0,5
7,4 25,76 25 20 70x206
25,76 25
0,5 0,5 1 0 5,9
7,4 6,22 30
3 0,5 1,3 1 7 5,91
70x204 0,5 0,5 1 0 5,90 7,4 20
21,1 73,45 30 33 30x50
9,00 9 20 70x2002 0,5 0 1 7 2,9 10,7
30 33
dimensioni
1 0,5 1,45 1 7 5,9 22,3 77,63 30x501
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72
9.
9.3 PILASTRI
Il dimensionamento dei pilastri viene effettuato definendo le sezioni in corrispondenza del primo piano, le
quali possono essere eventualmente rastremate in corrispondenza degli ordini superiori, dove le
sollecitazioni sono inferiori. Si ritiene opportuno limitare il numero di rastremazioni ed in particolare
l’entità della rastremazione (non superiore a 10 cm) e, per motivi legati all’uniformità di comportamento e
di struttura, limitare il numero di sezioni utilizzate alla base dell’edificio, usando solamente due o massimo
tre tipi diversi di sezioni; ciò comporta il sovradimensionamento dei pilastri meno caricati, come ad
esempio quelli di estremità, ma comunque si determina uno sgravio flessionale dei pilastri più caricati.
Nelle strutture intelaiate in zona sismica i pilastri sono sollecitati a presso-flessione; ciò comporta che per la
determinazione degli sforzi normali e dei momenti flettenti negli stessi occorre tener conto della presenza
contemporanea di azioni verticali ed orizzontali. In fase di predimensionamento si può ritenere trascurabile
lo sforzo normale indotto dal sisma (che è di compressione o di trazione, a secondo della direzione
dell'azione sismica) e dimensionare le sezioni per le sole azioni verticali utilizzando una tensione
ammissibile ridotta, per tenere conto delle sollecitazioni da momento flettente indotte dalle forze
orizzontali. La tensione ammissibile ridotta adottata in fase di dimensionamento si ritiene prossima a 3-4
N/mm2, tali valori si ritengono ottimali in quanto comportano una minore armatura e quindi un
comportamento più duttile del pilastro.
I carichi verticali agenti sono essenzialmente quelli gravitazionali che sono trasmessi dal solaio alle travi e
da queste al pilastro (essenzialmente si tratta di sforzi di taglio delle travi che diventano sforzi di
compressione nei pilastri); nei pilastri centrali i momenti che nascono alle estremità delle travi tendono a
bilanciarsi trasmettendo ai pilastri un aliquota di momento che può ritenersi trascurabile in tale fase, si
ritiene inoltre trascurabile in tale fase anche il momento trasferito dalle travi ai pilastri di estremità dove
non è presente questo fenomeno di auto-bilanciamento.
Per quanto attiene ai carichi orizzontali del sisma, che inducono nei pilastri essenzialmente uno stato
sollecitativo da flessione, si ritiene opportuno controllare la validità delle sezioni ipotizzate, caricate con
sforzo normale N, dovuto ai carichi verticali, e da momento flettente M, dovuto alle azioni orizzontali.
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73
9.
Il valore dello sforzo di compressione, in ogni pilastro alla base dell’edificio, può essere stimato in base
all’area di influenza del pilastro (anche detta area di competenza geometrica), secondo il procedimento di
seguito delineato:
Individuazione area di influenza del pilastro i-esimo;
Assumendo in prima approssimazione un carico unitario pari a 10 kN m-2, determinazione dello
sforzo normale
;
Molt iplicando tale valore Nv per il numero di n-piani (supponendo, quindi che nell’intorno della
pilastrata in oggetto siano assenti variazioni plano-altimetriche) si perviene allo sforzo
complessivo alla base della pilastrata, per effetto dei soli carichi verticali
Nv,base (Nv,base = Nv x npiani).
Calcolato lo sforzo di compressione l’area minima resistente di sezione in calcestruzzo si calcola
nel seguente modo:
Amin = Nv / rid
Fissato un valore di tentativo per la base, determinazione dell’altezza
=
Scelta della sezione.
Di seguito si riportano le tabelle di calcolo con le dimensioni delle sezioni definite per ogni pilastro.
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74
9.
Predimensionamento pi last ri (solo CV) - 1°Piano -
Trave numero Tipologia q Area di influenza Nvn. Nv_base s c s c
ridottaArea minima cls bpilastro hT
pilastro hPpilastro sezione
(kN/m2) (m2) (kN) (n) (kN) (kN/ m2) (kN/m2) (m2) (m) (m) (m) (cm)
A_1.1 esterno 10 10,23 102,30 5 511,50 11020 6612 0,08 0,30 0,26 70 30x70B_1.1 esterno 10 11,47 114,70 5 573,50 11020 6612 0,09 0,30 0,29 70 30x70C_1.1 esterno 10 11,47 114,70 5 573,50 11020 6612 0,09 0,30 0,29 70 30x70D_1.1 esterno 10 10,23 102,30 5 511,50 11020 6612 0,08 0,30 0,26 70 30x70A_2.1 esterno 10 13,64 136,40 5 682,00 11020 6612 0,10 0,30 0,34 70 30x70B_2.1 interno 10 19,36 193,60 5 968,00 11020 4408 0,22 0,30 0,73 70 30x70C_2.1 interno 10 19,36 193,60 5 968,00 11020 4408 0,22 0,30 0,73 70 30x70D_2.1 esterno 10 13,64 136,40 5 682,00 11020 6612 0,10 0,30 0,34 70 30x70A_3.1 esterno 10 18,70 187,00 5 935,00 11020 6612 0,14 0,30 0,47 70 30x70B_3.1 interno 10 18,70 187,00 5 935,00 11020 4408 0,21 0,30 0,71 70 30x70C_3.1 interno 10 18,70 187,00 5 935,00 11020 4408 0,21 0,30 0,71 70 30x70
D_3.1 esterno 10 13,17 131,70 5 658,50 11020 6612 0,10 0,30 0,33 70 30x70A_4.1 esterno 10 16,72 167,20 5 836,00 11020 6612 0,13 0,30 0,42 70 30x70B_4.1 interno 10 16,72 167,20 5 836,00 11020 4408 0,19 0,30 0,63 70 30x70C_4.1 interno 10 17,60 176,00 5 880,00 11020 4408 0,20 0,30 0,67 70 30x70D_4.1 esterno 10 14,54 145,40 5 727,00 11020 6612 0,11 0,30 0,37 70 30x70C_5.1 esterno 10 13,64 136,40 5 682,00 11020 6612 0,10 0,30 0,34 70 30x70D_5.1 esterno 10 13,64 136,40 5 682,00 11020 6612 0,10 0,30 0,34 70 30x70
Predimensionamento pilastri (solo CV) - 2°Piano -
Trave numero Tipologia q Area di influenza Nv n. Nv_base s c s cridotta Area minima cls bpilastro h
Tpilastro h
Ppilastro sezione
(kN/m2) (m
2) (kN) (n) (kN) (kN/m
2) (kN/m
2) (m
2) (m) (m) (m) (cm)
A_1.2 esterno 10 10,23 102,30 4 409,20 11020 6612 0,06 0,30 0,21 60 30x60
B_1.2 esterno 10 11,47 114,70 4 458,80 11020 6612 0,07 0,3 0,23 60 30x60
C_1.2 esterno 10 11,47 114,70 4 458,80 11020 6612 0,07 0,3 0,23 60 30x60
D_1.2 esterno 10 10,23 102,30 4 409,20 11020 6612 0,06 0,3 0,21 60 30x60
A_2.2 esterno 10 13,64 136,40 4 545,60 11020 6612 0,08 0,3 0,28 60 30x60
B_2.2 interno 10 19,36 193,60 4 774,40 11020 4408 0,18 0,3 0,59 60 30x60
C_2.2 interno 10 19,36 193,60 4 774,40 11020 4408 0,18 0,3 0,59 60 30x60
D_2.2 esterno 10 13,64 136,40 4 545,60 11020 6612 0,08 0,3 0,28 60 30x60
A_3.2 esterno 10 18,70 187,00 4 748,00 11020 6612 0,11 0,3 0,38 60 30x60
B_3.2 interno 10 18,70 187,00 4 748,00 11020 4408 0,17 0,3 0,57 60 30x60
C_3.2 interno 10 18,70 187,00 4 748,00 11020 4408 0,17 0,3 0,57 60 30x60
D_3.2 esterno 10 13,17 131,70 4 526,80 11020 6612 0,08 0,3 0,27 60 30x60
A_4.2 esterno 10 16,72 167,20 4 668,80 11020 6612 0,10 0,3 0,34 60 30x60
B_4.2 interno 10 16,72 167,20 4 668,80 11020 4408 0,15 0,3 0,51 60 30x60
C_4.2 interno 10 17,60 176,00 4 704,00 11020 4408 0,16 0,3 0,53 60 30x60
D_4.2 esterno 10 14,54 145,40 4 581,60 11020 6612 0,09 0,3 0,29 60 30x60
C_5.2 esterno 10 13,64 136,40 4 545,60 11020 6612 0,08 0,3 0,28 60 30x60
D_5.2 esterno 10 13,64 136,40 4 545,60 11020 6612 0,08 0,3 0,28 60 30x60
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaPredimensionamento degli Elementi Strutturali
75
9.
Predimensionamento pilastri (solo CV) - 3°Piano -
Trave numero Tipologia q Area di influenza Nv n. Nv_base s c s cridotta
Area minima cls bpilastro hTpilastro h
Ppilastro sezione
(kN/m2) (m
2) (kN) (n) (kN) (kN/m
2) (kN/m
2) (m
2) (m) (m) (m) (cm)
A_1.3 esterno 10 10,23 102,30 3 306,90 11020 6612 0,05 0,30 0,15 50 30x50
B_1.3 esterno 10 11,47 114,70 3 344,10 11020 6612 0,05 0,3 0,17 50 30x50
C_1.3 esterno 10 11,47 114,70 3 344,10 11020 6612 0,05 0,3 0,17 50 30x50
D_1.3 esterno 10 10,23 102,30 3 306,90 11020 6612 0,05 0,3 0,15 50 30x50
A_2.3 esterno 10 13,64 136,40 3 409,20 11020 6612 0,06 0,3 0,21 50 30x50
B_2.3 interno 10 19,36 193,60 3 580,80 11020 4408 0,13 0,3 0,44 50 30x50
C_2.3 interno 10 19,36 193,60 3 580,80 11020 4408 0,13 0,3 0,44 50 30x50
D_2.3 esterno 10 13,64 136,40 3 409,20 11020 6612 0,06 0,3 0,21 50 30x50
A_3.3 esterno 10 18,70 187,00 3 561,00 11020 6612 0,08 0,3 0,28 50 30x50
B_3.3 interno 10 18,70 187,00 3 561,00 11020 4408 0,13 0,3 0,42 50 30x50
C_3.3 interno 10 18,70 187,00 3 561,00 11020 4408 0,13 0,3 0,42 50 30x50
D_3.3 esterno 10 13,17 131,70 3 395,10 11020 6612 0,06 0,3 0,20 50 30x50A_4.3 esterno 10 16,72 167,20 3 501,60 11020 6612 0,08 0,3 0,25 50 30x50
B_4.3 interno 10 16,72 167,20 3 501,60 11020 4408 0,11 0,3 0,38 50 30x50
C_4.3 interno 10 17,60 176,00 3 528,00 11020 4408 0,12 0,3 0,40 50 30x50
D_4.3 esterno 10 14,54 145,40 3 436,20 11020 6612 0,07 0,3 0,22 50 30x50
C_5.3 esterno 10 13,64 136,40 3 409,20 11020 6612 0,06 0,3 0,21 50 30x50
D_5.3 esterno 10 13,64 136,40 3 409,20 11020 6612 0,06 0,3 0,21 50 30x50
Predimensionamento pilastri (solo CV) - 4°Piano -
Trave numero Tipologia q Area di influenza Nv n. Nv_base s c s cridotta
Area minima cls bpilastro hTpilastro h
Ppilastro sezione
(kN/m2) (m2) (kN) (n) (kN) (kN/m2) (kN/m2) (m2) (m) (m) (m) (cm)
A_1.1 esterno 10 10,23 102,30 2 204,60 11020 6612 0,03 0,30 0,10 50 30x50
B_1.1 esterno 10 11,47 114,70 2 229,40 11020 6612 0,03 0,3 0,12 50 30x50
C_1.1 esterno 10 11,47 114,70 2 229,40 11020 6612 0,03 0,3 0,12 50 30x50
D_1.1 esterno 10 10,23 102,30 2 204,60 11020 6612 0,03 0,3 0,10 50 30x50
A_2.1 esterno 10 13,64 136,40 2 272,80 11020 6612 0,04 0,3 0,14 50 30x50
B_2.1 interno 10 19,36 193,60 2 387,20 11020 4408 0,09 0,3 0,29 50 30x50
C_2.1 interno 10 19,36 193,60 2 387,20 11020 4408 0,09 0,3 0,29 50 30x50
D_2.1 esterno 10 13,64 136,40 2 272,80 11020 6612 0,04 0,3 0,14 50 30x50
A_3.1 esterno 10 18,70 187,00 2 374,00 11020 6612 0,06 0,3 0,19 50 30x50B_3.1 interno 10 18,70 187,00 2 374,00 11020 4408 0,08 0,3 0,28 50 30x50
C_3.1 interno 10 18,70 187,00 2 374,00 11020 4408 0,08 0,3 0,28 50 30x50
D_3.1 esterno 10 13,17 131,70 2 263,40 11020 6612 0,04 0,3 0,13 50 30x50
A_4.1 esterno 10 16,72 167,20 2 334,40 11020 6612 0,05 0,3 0,17 50 30x50
B_4.1 interno 10 16,72 167,20 2 334,40 11020 4408 0,08 0,3 0,25 50 30x50
C_4.1 interno 10 17,60 176,00 2 352,00 11020 4408 0,08 0,3 0,27 50 30x50
D_4.1 esterno 10 14,54 145,40 2 290,80 11020 6612 0,04 0,3 0,15 50 30x50
C_5.1 esterno 10 13,64 136,40 2 272,80 11020 6612 0,04 0,3 0,14 50 30x50
D_5.1 esterno 10 13,64 136,40 2 272,80 11020 6612 0,04 0,3 0,14 50 30x50
5/17/2018 relazione_-_cemento_armato (scala) - slidepdf.com
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaPredimensionamento degli Elementi Strutturali
76
9.
Predimensionamento pilastri (solo CV) - 5°Piano -
Trave numero Tipologia q Area di influenza Nvn. Nv_base s c s c
ridotta Area minima cls bpilastro hTpilastro hP
pilastro sezione
(kN/m2) (m2) (kN) (n) (kN) (kN/m2) (kN/m2) (m2) (m) (m) (m) (cm)
A_1.1 esterno 10 10,23 102,30 1 102,30 11020 6612 0,02 0,30 0,05 50 30x50
B_1.1 esterno 10 11,47 114,70 1 114,70 11020 6612 0,02 0,3 0,06 50 30x50
C_1.1 esterno 10 11,47 114,70 1 114,70 11020 6612 0,02 0,3 0,06 50 30x50
D_1.1 esterno 10 10,23 102,30 1 102,30 11020 6612 0,02 0,3 0,05 50 30x50
A_2.1 esterno 10 13,64 136,40 1 136,40 11020 6612 0,02 0,3 0,07 50 30x50
B_2.1 interno 10 19,36 193,60 1 193,60 11020 4408 0,04 0,3 0,15 50 30x50
C_2.1 interno 10 19,36 193,60 1 193,60 11020 4408 0,04 0,3 0,15 50 30x50
D_2.1 esterno 10 13,64 136,40 1 136,40 11020 6612 0,02 0,3 0,07 50 30x50
A_3.1 esterno 10 18,70 187,00 1 187,00 11020 6612 0,03 0,3 0,09 50 30x50
B_3.1 interno 10 18,70 187,00 1 187,00 11020 4408 0,04 0,3 0,14 50 30x50
C_3.1 interno 10 18,70 187,00 1 187,00 11020 4408 0,04 0,3 0,14 50 30x50
D_3.1 esterno 10 13,17 131,70 1 131,70 11020 6612 0,02 0,3 0,07 50 30x50A_4.1 esterno 10 16,72 167,20 1 167,20 11020 6612 0,03 0,3 0,08 50 30x50
B_4.1 interno 10 16,72 167,20 1 167,20 11020 4408 0,04 0,3 0,13 50 30x50
C_4.1 interno 10 17,60 176,00 1 176,00 11020 4408 0,04 0,3 0,13 50 30x50
D_4.1 esterno 10 14,54 145,40 1 145,40 11020 6612 0,02 0,3 0,07 50 30x50
C_5.1 esterno 10 13,64 136,40 1 136,40 11020 6612 0,02 0,3 0,07 50 30x50
D_5.1 esterno 10 13,64 136,40 1 136,40 11020 6612 0,02 0,3 0,07 50 30x50
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77
9.
9.4 ANALISI STATICA LINEARE
L’Analisi statica lineare può essere effettuata per costruzioni regolari in altezza a condizione che il primo
periodo di vibrazione, nella direzione in esame, della struttura (T1 ) non superi 2.5 Tc.Definite le dimensioni dei pilastri occorre adesso controllare la validità per carichi orizzontali.
Si calcolerà quindi il taglio alla base dell’edificio, mediante l’uti lizzo della seguente formula semplif icata:
Dove:
W è il peso sismico totale calcolato come la sommatoria di tutti i pesi sismici dei piani (Il peso
sismico di ogni piano è dato dal prodotto tra il peso specifico per unità di area e l’area di
influenza di ogni pilastro = 10 );
= 0,85 , essendo < 2 ;
Sd(T), ordinata dello spettro di risposta, calcolato in funzione del periodo T1 , da calcolarsi
quest’ultimo, per edifici che non superino i 40 m in altezza, come:
Con = 0,075 per edifici con struttura a telaio in calcestruzzo.
S pe t t ro d i Ri s p o s t a
q0 kD kR q
5,85 0,70 0,80 3,28
Suolo ag S TB Tc TD qB 2,500 1,25 0,150 0,50 2,000 3,28
q = q0kDkR
Danormativa possiamo calcolarci il periodo T :
incorrispondenza del quale S(d) vale 1,68.Questo è il periodo che useremo nel la modellazione a sap.
= 4,5 per strutture a telaio;
Con = 1,3 , per edifici a telaio a più piani e più campate.
= 0,70 , per edifici a bassa dutt ilità;
= 0,80 , per edifici non regolari in pianta.
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78
9.
TB= 0 ,1 5 0
Tc= 0 , 5 0
TD= 2 ,0 0
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79
9.
Predimensionamento Pilastri - Carichi Orizzontali
Caratteristi che dello spettro di ri sposta
Wsingoloimpalcat o = 2613 kN/m
Wtotale = 13065 kN/ m
Sd (T) = 1,68 m/s2
g = 10 m/s2
l = 0,85 -
hinterpiano = 3,20 m
Determinazione dei momenti dovut i ai C.O. - 5°Piano -
Trave numeroAsse forte
lungobpilastro hP
pilastro sezione Ix Iy A_ cls
A_ f
(1,0%)
A_ f
(1,5%)Fh= W · Sd (T) · l · g-1
Wizi F5 F5 Ix Iy Fi (x) Fi (y) Mi (x) Mi (y) Nv_base
Trave
numero
Asse forte
lungo
(m) (m) (cm) (m4) (m4) (cm2) (cm2) (cm2) (kN) (kN) (kN) (m4) (m4) (kN) (kN) (kN m) (kN m) (kN)
A_1.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 7,11 23,04 15,18 49,15 102,30 A_1.5 X
B_1.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 7,11 23,04 15,18 49,15 114,70 B_1.5 X
C_1.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 7,11 23,04 15,18 49,15 114,70 C_1.5 X
D_1.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 7,11 23,04 15,18 49,15 102,30 D_1.5 X
A_2.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 19,76 8,29 42,16 17,69 136,40 A_2.5 Y
B_2.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 19,76 8,29 42,16 17,69 193,60 B_2.5 Y
C_2.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 19,76 8,29 42,16 17,69 193,60 C_2.5 Y
D_2.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 19,76 8,29 42,16 17,69 136,40 D_2.5 Y
A_3.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 19,76 8,29 42,16 17,69 187,00 A_3.5 Y
B_3.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 19,76 8,29 42,16 17,69 187,00 B_3.5 Y
C_3.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 19,76 8,29 42,16 17,69 187,00 C_3.5 Y
D_3.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 19,76 8,29 42,16 17,69 131,70 D_3.5 Y
A_4.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 7,11 23,04 15,18 49,15 167,20 A_4.5 XB_4.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 7,11 23,04 15,18 9,15 1 67,20 B_4.5 XC_4.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 19,76 8,29 42,16 17,69 176,00 C_4.5 Y
D_4.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 19,76 8,29 42,16 17,69 145,40 D_4.5 Y
C_5.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 7,11 23,04 15,18 49,15 136,40 C_5.5 X
D_5.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 621,89 621,89 0,10 0,08 7,11 23,04 15,18 49,15 136,40 D_5.5 X
167,20 max_assefort ex
Af calcolo = 11,25 193,60 Nmax_assefort ey
20 F 49,15 Mmax_asseforte x
4 - 42,16 Mmax_asseforte y
Af effettiva = 12,56 cm2
Diametro =
Numero di ferri =
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaPredimensionamento degli Elementi Strutturali
80
9.
Determinazione dei momenti dovut i ai C.O. - 4°Piano -
Trave numeroAsse forte
lungobpilastro hP
pilastro sezione Ix Iy A_ cls
A_ f(1,0%)
A_ f(1,5%)
Fh= W · Sd (T) · l · g-1Wizi F4 F4+F5 Ix Iy Fi (x) Fi (y) Mi (x) Mi (y) Nv_base
Trave
numero
Asse forte
lungo
(m) (m) (cm) (m4) (m4) (cm2) (cm2) (cm2) (kN) (kN) (kN) (m4) (m4) (kN) (kN) (kN m) (kN m) (kN)
A_1.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 12,80 41,47 27,32 88,47 204,60 A_1.4 X
B_1.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 12,80 41,47 27,32 88,47 114,70 B_1.4 X
C_1.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 12,80 41,47 27,32 88,47 229,40 C_1.4 X
D_1.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 12,80 41,47 27,32 88,47 102,30 D_1.4 X
A_2.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 35,57 14,93 75,88 31,85 272,80 A_2.4 Y
B_2.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 35,57 14,93 75,88 31,85 193,60 B_2.4 Y
C_2.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 35,57 14,93 75,88 31,85 387,20 C_2.4 Y
D_2.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 35,57 14,93 75,88 31,85 136,40 D_2.4 Y
A_3.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 35,57 14,93 75,88 31,85 374,00 A_3.4 Y
B_3.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 35,57 14,93 75,88 31,85 187,00 B_3.4 YC_3.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 35,57 14,93 75,88 31,85 374,00 C_3.4 Y
D_3.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 35,57 14,93 75,88 31,85 131,70 D_3.4 Y
A_4.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 12,80 41,47 27,32 88,47 334,40 A_4.4 X
B_4.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 12,80 41,47 27,32 88,47 167,20 B_4.4 X
C_4.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 35,57 14,93 75,88 31,85 352,00 C_4.4 Y
D_4.1 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 35,57 14,93 75,88 31,85 145,40 D_4.4 Y
C_5.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 12,80 41,47 27,32 88,47 272,80 C_5.4 X
D_5.1 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 497,52 1119,41 0,10 0,08 12,80 41,47 27,32 88,47 136,40 D_5.4 X
334,40 max_assefort ex
Af calcolo = 11,25 387,20 Nmax_assefort ey
20 F 88,47 Mmax_asseforte x
4 - 75,88 Mmax_asseforte y
Af effettiva = 12,56 cm2
Numero di ferri =
Diametro =
Determinazione dei momenti dovut i ai C.O. - 3°Piano -
Trave numeroAsse forte
lungobpilastro h
Ppilastro sezione Ix Iy A_ cls
A_ f
(1,0%)
A_ f
(1,5%)Fh= W · Sd (T) · l · g
-1Wizi F3 F3+F4+F5 Ix Iy Fi (x) Fi (y) Mi (x) Mi (y) Nv_base
Trave
numero
Asse forte
lungo
(m) (m) (cm) (m4) (m4) (cm2) (cm2) (cm2) (kN) (kN) (kN) (m4) (m4) (kN) (kN) (kN m) (kN m) (kN)
A_1.3 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 17,07 55,30 36,42 117,96 306,90 A_1.3 X
B_1.3 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 17,07 55,30 36,42 117,96 344,10 B_1.3 X
C_1.3 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 17,07 55,30 36,42 117,96 344,10 C_1.3 X
D_1.3 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 17,07 55,30 36,42 117,96 306,90 D_1.3 X
A_2.3 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 47,42 19,91 101,17 42,47 409,20 A_2.3 Y
B_2.3 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 47,42 19,91 101,17 42,47 580,80 B_2.3 Y
C_2.3 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 47,42 19,91 101,17 42,47 580,80 C_2.3 Y
D_2.3 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 47,42 19,91 101,17 42,47 409,20 D_2.3 Y
A_3.3 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 47,42 19,91 101,17 42,47 561,00 A_3.3 Y
B_3.3 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 47,42 19,91 101,17 42,47 561,00 B_3.3 Y
C_3.3 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 47,42 19,91 101,17 42,47 561,00 C_3.3 Y
D_3.3 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 47,42 19,91 101,17 42,47 395,10 D_3.3 Y
A_4.3 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 17,07 55,30 36,42 117,96 501,60 A_4.3 X
B_4.3 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 17,07 55,30 36,42 117,96 501,60 B_4.3 X
C_4.3 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 47,42 19,91 101,17 42,47 528,00 C_4.3 Y
D_4.3 Y 0,3 0,5 30x50 0,0031 0,0011 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 47,42 19,91 101,17 42,47 436,20 D_4.3 Y
C_5.3 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 17,07 55,30 36,42 117,96 409,20 C_5.3 X
D_5.3 X 0,3 0,5 30x50 0,0011 0,0031 1500 15 22,5 1865,68 125424,00 373,14 1492,55 0,10 0,08 17,07 55,30 36,42 117,96 409,20 D_5.3 X
501,60 max_assefort ex
Af calcolo = 11,25 580,80 Nmax_assefort ey
20 F 117,96 Mmax_asseforte x
4 - 101,17 Mmax_asseforte y
Af effettiva = 12,56 cm2
Diametro =
Numero di ferri =
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81
9.
Determinazione dei momenti dovut i ai C.O. - 2°Piano -
Trave numeroAsse forte
lungobpilastro h
Ppilastro sezione Ix Iy A_ cls
A_ f
(1,0%)
A_ f
(1,5%)Fh= W · Sd (T) · l · g
-1Wizi F2 F2+F3+F4+F5 Ix Iy Fi(x) Fi(y) Mi (x) Mi (y) Nv_base
Trave
numero
Asse forte
lungo
(m) (m) (cm) (m4) (m4) (cm2) (cm2) (cm2) (kN) (kN) (kN) (m4) (m4) (kN) (kN) (kN m) (kN m) (kN)
A_1.2 X 0,3 0,6 30x60 0,0014 0,0054 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 25,61 119,44 54,63 254,80 409,20 A_1.2 X
B_1.2 X 0,3 0,6 30x60 0,0014 0,0054 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 25,61 119,44 54,63 254,80 458,80 B_1.2 X
C_1.2 X 0,3 0,6 30x60 0,0014 0,0054 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 25,61 119,44 54,63 254,80 458,80 C_1.2 X
D_1.2 X 0,3 0,6 30x60 0,0014 0,0054 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 25,61 119,44 54,63 254,80 409,20 D_1.2 X
A_2.2 Y 0,3 0,6 30x60 0,0054 0,0014 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 102,44 29,86 218,53 63,70 545,60 A_2.2 Y
B_2.2 Y 0,3 0,6 30x60 0,0054 0,0014 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 102,44 2 9,86 218,53 63,70 774,40 B_2.2 Y
C_2.2 Y 0,3 0,6 30x60 0,0054 0,0014 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 102,44 29,86 218,53 63,70 774,40 C_2.2 Y
D_2.2 Y 0,3 0,6 30x60 0,0054 0,0014 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 102,44 29,86 218,53 63,70 545,60 D_2.2 Y
A_3.2 Y 0,3 0,6 30x60 0,0054 0,0014 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 102,44 29,86 218,53 63,70 748,00 A_3.2 Y
B_3.2 Y 0,3 0,6 30x60 0,0054 0,0014 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 102,44 29,86 218,53 63,70 748,00 B_3.2 Y
C_3.2 Y 0,3 0,6 30x60 0,0054 0,0014 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 102,44 29,86 218,53 63,70 748,00 C_3.2 Y
D_3.2 Y 0,3 0,6 30x60 0,0054 0,0014 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 102,44 29,86 218,53 63,70 526,80 D_3.2 Y
A_4.2 X 0,3 0,6 30x60 0,0014 0,0054 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 25,61 119,44 54,63 254,80 668,80 A_4.2 X
B_4.2 X 0,3 0,6 30x60 0,0014 0,0054 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 25,61 119,44 54,63 254,80 668,80 B_4.2 X
C_4.2 Y 0,3 0,6 30x60 0,0054 0,0014 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 102,44 29,86 218,53 63,70 704,00 C_4.2 Y
D_4.2 Y 0,3 0,6 30x60 0,0054 0,0014 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 102,44 29,86 218,53 63,70 581,60 D_4.2 Y
C_5.2 X 0,3 0,6 30x60 0,0014 0,0054 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 25,61 119,44 54,63 254,80 545,60 C_5.2 X
D_5.2 X 0,3 0,6 30x60 0,0014 0,0054 1800 18 27 1865,68 125424,00 248,76 1741,30 0,10 0,08 25,61 119,44 54,63 254,80 545,60 D_5.2 X
668,80 max_asseforte x
Af calcolo = 13,50 774,40 Nmax_asseforte y
22 F 254,80 Mmax_asseforte x
4 - 218,53 Mmax_asseforte y
Af effettiva = 15,20 cm2
Diametro =
Numero di ferri =
Determinazione dei momenti dovuti ai C.O. - 1°Piano -
Trave numeroAsse forte
lungobpilastro h
Ppilastro sezione Ix Iy A_ cls
A_ f
(1,0%)
A_ f
(1,5%)Fh= W · Sd (T) · l · g
-1Wizi F1 F1+F2+F3+F4+F5 Ix Iy Fi(x) Fi(y) Mi (x) Mi (y) Nv_base
Trave
numero
Asse forte
lungo
(m) (m) (cm) (m4) (m
4) (cm
2) (cm
2) (cm
2) (kN) (kN) (kN) (m
4) (m
4) (kN) (kN) (kN m) (kN m) (kN)
A_1.1 X 0,3 0,7 30x70 0,0016 0,0086 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 29,88 189,66 63,74 404,62 511,50 A_1.1 X
B_1.1 X 0,3 0,7 30x70 0,0016 0,0086 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 29,88 189,66 63,74 404,62 573,50 B_1.1 X
C_1.1 X 0,3 0,7 30x70 0,0016 0,0086 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 29,88 189,66 63,74 404,62 573,50 C_1.1 X
D_1.1 X 0,3 0,7 30x70 0,0016 0,0086 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 29,88 189,66 63,74 404,62 511,50 D_1.1 X
A_2.1 Y 0,3 0,7 30x70 0,0086 0,0016 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 162,67 34,84 347,02 74,32 682,00 A_2.1 Y
B_2.1 Y 0,3 0,7 30x70 0,0086 0,0016 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 162,67 34,84 347,02 74,32 968,00 B_2.1 YC_2.1 Y 0,3 0,7 30x70 0,0086 0,0016 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 162,67 34,84 347,02 74,32 968,00 C_2.1 Y
D_2.1 Y 0,3 0,7 30x70 0,0086 0,0016 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 162,67 34,84 347,02 74,32 682,00 D_2.1 Y
A_3.1 Y 0,3 0,7 30x70 0,0086 0,0016 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 162,67 34,84 347,02 74,32 935,00 A_3.1 Y
B_3.1 Y 0,3 0,7 30x70 0,0086 0,0016 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 162,67 34,84 347,02 74,32 935,00 B_3.1 Y
C_3.1 Y 0,3 0,7 30x70 0,0086 0,0016 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 162,67 34,84 347,02 74,32 935,00 C_3.1 Y
D_3.1 Y 0,3 0,7 30x70 0,0086 0,0016 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 162,67 34,84 347,02 74,32 658,50 D_3.1 Y
A_4.1 X 0,3 0,7 30x70 0,0016 0,0086 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 29,88 189,66 63,74 404,62 836,00 A_4.1 X
B_4.1 X 0,3 0,7 30x70 0,0016 0,0086 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 29,88 189,66 63,74 404,62 836,00 B_4.1 X
C_4.1 Y 0,3 0,7 30x70 0,0086 0,0016 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 162,67 34,84 347,02 74,32 880,00 C_4.1 Y
D_4.1 Y 0,3 0,7 30x70 0,0086 0,0016 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 162,67 34,84 347,02 74,32 727,00 D_4.1 Y
C_5.1 X 0,3 0,7 30x70 0,0016 0,0086 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 29,88 189,66 63,74 404,62 682,00 C_5.1 X
D_5.1 X 0,3 0,7 30x70 0,0016 0,0086 2100 21 31,5 1865,68 125424,00 124,38 1865,68 0,10 0,08 29,88 189,66 63,74 404,62 682,00 D_5.1 X
836,00 max_asseforte x
Af calcolo = 15,75 968,00 Nmax_asseforte y
24 F 404,62 Mmax_asseforte x
4 - 347,02 Mmax_asseforte y
Af effettiva = 18,09 cm2
Diametro =
Numero di ferri =
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82
9.
Per ciascun pilastro viene indicato il numero identificativo e l’orientamento (asse forte/asse debole);
determinata l’area di calcestruzzo si esegue il calcolo dell’armatura ( = 1 ÷ 1,5 % ).
si esegue il calcolo delle inerzie rispettivamente:
= 12
= 12
Necessarie per il calcolo delle forze di piano.
Figura 38 Orientamento dei pilastri
Il taglio sismico alla base, Fh , come previsto da normativa, sarà:
() = 1865,68
Con
zi = 3,2 m (costante);
Wi il peso sismico totale dell’edificio;
= 1 + 2 + 3 + 4 + 5 .
= 1865,68 2613 3,2
125424= 124,38
= 1865,68 2613 3,2
125424= 248,76
y
x
Asse forte lungo x
Asse forte lungo y
y
xh b
y
xb
h
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaPredimensionamento degli Elementi Strutturali
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9.
= 1865,68 2613 3,2
125424= 373,14
= 1865,68 2613 3,2
125424= 497,52
= 1865,68 2613 3,2
125424= 621,89
Le forze risultanti di piano saranno:
=
Si passa quindi al calcolo delle componenti della forza nelle due direzioni, e , alla base di ogni singolo
pilastro:
() ()
Da cui si ottiene il momento alla base di ogni pilastro:
() 23
() 23
Noti i momenti agenti e gli sforzi normali, si verifica tramite il programma EC2, che le sezioni assunte, con le
sollecitazioni che ne derivano, siano soddisfatte.
Di seguito vengono riportati i domini relativi ai due pilastri più sollecitati del PIANO 1: A_4.1 e B_2.1.
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84
9.
Pilastro A_4.1 Mx
Pilastro A_4.1 My
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaPredimensionamento degli Elementi Strutturali
85
9.
Pilastro B_2.1 Mx
Pilastro B_2.1 My
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaM odellazione con il SAP 2 0 0 0
86
10.
10. MODELLAZIONECON IL SAP 2000
Ai fini dell’analisi strutturale è stato utilizzato il codice di calcolo gli elementi finiti SAP 2000, versione 11.
La modellazione delle edificio si articola in steps successivi, quali:
Discretizzazione della strut tura, (introduzione degli elementi nodi ed elementi frames);
Inserimento dei vincoli alla base: (la struttura risulta incastrata alla base per effettuare un calcolo
disgiunto dallo studio delle fondazioni, simulando gli incastri stessi la presenza delle fondazioni);
Definizione dei materiali e delle sezioni;
Assegnazione sezioni e materiali ai pilastri ed alle travi;
Definizione dei carichi;
Carichi permanenti (poniamo il Self Weight Mult iplier pari ad 1 in modo che il programmatenga conto dei pesi propri degli elementi);
Carichi accidentali;
Sisma in direzione x;
Sisma in direzione y;
I primi due da assegnare alle travi, i restanti da assegnare al Master Joint (baricentro delle masse e
delle rigidezze, coincidente con il baricentro geometrico).
Assegnazione dei carichi;
Assegniamo i carichi permanenti ed accidentali in direzione x ed in direzione y;
Inserimento dei master joints e dei relativi vincoli;
Inserimento dei constraints: ai fini dello studio delle oscillazioni orizzontali degli edifici si adotta
un’ipotesi semplificativa che riduce drasticamente i gradi di libertà del modello dinamico; si assume
cioè che gli impalcati siano infinitamente rigidi nel proprio piano sicché, per ciascuno di essi, lo
schema possieda solo 3 gradi di libertà dinamica, due traslazionali ed uno rotazionale.Lo spostamento di un qualsiasi punto dell’impalcato può essere rappresentato attraverso lo
spostamento del baricentro. A ciascun impalcato ed al baricentro viene assegnato come constrains
il Diaphramm.
Si è poi provveduto a svolgere tre diverse tipologie di analisi:
1. Analisi Statica Equivalente;
2. Analisi dinamica modale;
3. Analisi dinamica modale con spett ro di risposta di progetto (definito in fase di predimensionamento)
.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaAnalisi Stat ica Equivalente
87
11.
11. ANALISI STATICA EQUIVALENTE
L’analisi statica consiste nell’applicazione di un sistema di forze distribuite lungo l’altezza del’edificio
assumendo una distribuzione lineare degli spostamenti. La forza da applicare a ciascun piano è data dallaformula seguente:
dove:
Fh è stata definita in fase di predimensionamento;
zi è l’altezza del piano i-esimo;
Wi peso della massa del piano i-esimo.
Si riportano di seguito le forze calcolate per l’edificio in esame:
Le forze così calcolate sono state applicate nei master joints di ciascun impalcato in direzione x ed in
direzione y.
OSSERVAZIONE: AZIONI
La verifica allo SLU deve essere effettuata tenendo conto dell’accoppiamento dell’azione dovuta ai carichi
verticali a quella del sisma, cosi come definita dall’ OPCM 3274 (a meno del carico dovuto alla
precompressione):
Qin cui:
E è l’azione sismica valutata tenendo conto delle masse associate ai carichi gravitazionali,
così definita:
z
(m)
5 16,00
4 12,80
3 9,60
2 6,401 3,20
0 0
N pianoFstatiche
(kN)
621,89
497,52
373,14
248,76124,38
0
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaAnalisi Stat ica Equivalente
88
11.
Gk sono i carichi permanenti al loro valore caratteristico;
coefficiente di combinazione che fornisce il valore quasi permanente dell’azione
variabile Qi ; Qki è il valore caratteristico dell’azione variabile Qi ;
Ai fini dello SLU la combinazione da tener in conto è quella per cui i carichi si trovano al loro valore di
progetto:
Figura 39 Coefficienti sismici
Per effettuare la modellazione della struttura occorre innanzitutto definire i carichi agenti su di essa. Come
noto essi possono essere carichi verticali, dovuti al peso proprio della struttura più gli eventuali carichi
accidentali, e carichi orizzontali provocati da azioni come il vento o il sisma.
CARICHI VERTICALI
Ai fini della modellazione i carichi verticali che vengono introdotti sono quelli distribuiti sulle travi
(provenienti dal peso del solaio valutati per area d’influenza); tali carichi indurranno nel modello
conseguenti sforzi sui pilastri.
CARICHI ORIZZONTALI
La determinazione delle masse (ovvero dei pesi) presenti a ciascun livello dell’edificio è sempre il primo
passo per la valutazione delle azioni orizzontali.
Il peso sismico viene definito come:
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaAnalisi Stat ica Equivalente
89
11.
in cui Gk sono i carichi fissi mentre Qk sono i carichi accidentali; il coefficiente Ei è un coefficiente di
combinazione dell’azione sismica che tiene conto della probabilità che tutti i carichi 2i Qki (SLU) siano
presenti sull’intera struttura in occasione del sisma. Tale valore deve essere moltiplicato per un ulteriore
coefficiente f .
Il peso totale dell’impalcato è determinato sommando i vari contributi di carico offerti dai vari elementi
costituenti l’edificio ( somma dei vari pesi).
In particolare sono state misurate le seguenti voci:
• La superficie totale dei solai dell’impalcato, compresa l’area occupata da travi e pilastri;
• La superficie totale degli sbalzi dell’impalcato;
• La superficie della scala.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaAnalisi Stat ica Equivalente
90
11.
Nella tabella che segue sono riportati i valori delle forze sismiche applicate sulla struttura: tali forze
verranno applicate nel baricentro geometrico di ogni impalcato e nei punti con eccentricità fittizia dettati
da normativa per tener conto di effett i torsionali; si riporta il punto 4.4 di Normativa:
“in aggiunta all’eccentricità effettiva dovrà essere considerata un’eccentricità accidentale spostando il
centro di massa di ogni piano, in ogni direzione considerata, di una distanza pari al 5% della dimensione
massima del piano in direzione perpendicolare all’azione sismica”
Combinazioni di Carico Sismico
Ec c e n t r i c i t à
X Y
Dimensioni della struttura 14,70 16,60
eccentricità (5%) 0,74 0,83
X Y
Baricentro 7,76 9,06
Combinazione X Y
Sisma_X_e+ 7,76 9,89
Sisma_Y_e- 7,02 9,06
Sisma_X_e- 7,76 8,23
Sisma_Y_e+ 8,49 9,06
Calcolo Coord inate d ovut e all'Eccent ricit à
Fo rz e e Cop p i e S ismiche
Forza Coppia Forza Coppia Forza Coppia Forza Coppia Forza Coppia
kN kN m kN kN m kN kN m kN kN m kN kN m
1 Sisma_X 124,38 - 248,76 - 373,14 - 497,52 - 621,89 -
2 Sisma_Y 124,38 - 248,76 - 373,14 - 497,52 - 621,89 -
3 Sisma_X_e+ 124,38 -103,24 248,76 -206,47 373,14 -309,71 497,52 -412,94 621,89 -516,17
4 Sisma_Y_e+ 124,38 91,42 248,76 182,84 373,14 274,26 497,52 365,68 621,89 457,09
5 Sisma_Y_e- 124,38 -91,42 248,76 -182,84 373,14 -274,26 497,52 -365,68 621,89 -457,09
6 Sisma_X_e- 124,38 103,24 248,76 206,47 373,14 309,71 497,52 412,94 621,89 516,17
Piano
Combinazione di carico1 2 3 4 5
Combinazioni di Carico - Input SAP
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaAnalisi Stat ica Equivalente
91
11.
La Normativa nel punto 4.6 detta anche delle condizioni per tener conto della combinazione delle
componenti dell’azione sismica; si riporta in seguito il passo di Normativa:
“Le componenti orizzontali e verticali dell’azione sismica saranno in generale considerate come agenti
simultaneamente. I valori massimi della risposta ottenuti da ciascuna delle due azioni orizzontali applicate
separatamente potranno essere combinati calcolando la radice quadrata della somma dei quadrati, per la
singola componente della grandezza da verificare, oppure sommando i massimi ottenuti per l’azione
applicata in una direzione il 30% dei massimi ottenuti per l’azione applicata nell’alt ra direzione.”
Riassumendo gli Analyses Cases sono:
Carichi fissi; Carichi accidentali; Sisma x +; Sisma y +; Sisma x -; Sisma y -.
Si considerano inolt re:
Modal
Modalex Modaley
LINEAR STATIC
MODALE
RESPONSE SPECTRUM
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaAnalisi Stat ica Equivalente
92
11.
Le Combinations Cases sono:
Carichi fissi + Carichi accidentali ( );
Carichi fissi - Carichi accidentali (
);
Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma x+ ( );
Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma y + ( );
Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma x - ( );
Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma y - ( );
Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma x+ (
);
Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma y + ( );
Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma x - ( );
Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma y - ( );
Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma x_e + ( );
Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma y_e + ( );
Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma x_e - (
);
Carichi fissi + Carichi accidentali + Sisma y_e - ( );
Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma x_e + ( );
Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma y_e+ ( );
Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma x_e - ( );
Carichi fissi + Carichi accidentali - Sisma y_e - ( );
SLU
ex = 5% xey = 5% y
ex0
ey0
INVILUPPO
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaAnalisi Dinamica M ultimodale
93
12.
12. ANALISI DINAMICA MULTIMODALE
Per procedere all’analisi modale , bisogna inserire le masse nei baricentri di ciascun impalcato. Si riportano
di seguito le masse assegnate.Si noti che le masse sono costanti per ciascun piano essendo l’edificio regolare in altezza.
Dopo aver inserito le masse si definisce la tipologia di analisi e si procede con la stessa.
q Area W _peso I _lungo x I _lungo y Ir r Mt Mr
kN / m2
m2 kN m
4m
4m
4 m kN m kN m2
10 210,63 2106,3 3284,3027 4554,0752 7838,3779 6,10 214,71 7990,19
10 210,63 2106,3 3284,3027 4554,0752 7838,3779 6,10 214,71 7990,19
10 210,63 2106,3 3284,3027 4554,0752 7838,3779 6,10 214,71 7990,19
10 210,63 2106,3 3284,3027 4554,0752 7838,3779 6,10 214,71 7990,1910 210,63 2106,3 3284,3027 4554,0752 7838,3779 6,10 214,71 7990,19V piano
Momenti principali rispetto al
baricentro
I piano
II piano
III piano
IV piano
1 ° mod o d i vibrare 2 ° mod o d i vibrare 3 ° mod o d i vibrare
TABLE: Modal Part icipating Mass Ratios
OutputCase StepType StepNum Period UX UY UZ RX RY RZ
Text Text Unitless Sec Unitless Unitless Unitless Unitless Unitless Unitless
MODAL Mode 1 0,927971 0,76012 0,00135 2,42E-08 0,00141 0,81403 0,39374
MODAL Mode 2 0,748855 0,00264 0,78284 1,824E-08 0,79795 0,00273 0,25378
MODAL Mode 3 0,635281 0,01936 0,00766 1,272E-07 0,00799 0,02031 0,13764
MODAL Mode 4 0,293924 0,119 0,00022 1,148E-07 0,000001772 0,00001079 0,06118
MODAL Mode 5 0,245914 0,00032 0,11563 1,021E-08 0,0001 0,000002378 0,03756
MODAL Mode 6 0,20549 0,00371 0,00114 6,244E-07 3,256E-07 1,569E-07 0,01943
MODAL Mode 7 0,161618 0,04659 0,00006466 4,703E-08 0,000004141 0,00323 0,02586
MODAL Mode 8 0,143598 0,00012 0,04542 6,949E-09 0,00361 0,000009052 0,01489
MODAL Mode 9 0,11662 0,00177 0,00034 2,452E-07 0,00002656 0,00007575 0,00707
MODAL Mode 10 0,107412 0,02107 0,00003603 7,307E-08 4,951E-08 0,00013 0,01224
MODAL Mode 11 0,100542 0,00007622 0,01739 2,065E-08 0,00003657 0,000000159 0,00604
MODAL Mode 12 0,081224 0,02365 0,00011 4,091E-08 8,711E-07 0,00032 0,00768
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94
13.
13. ANALISI DINAMICA MODALEcon spettro di risposta di progetto
L’analisi modale, associata allo spettro di risposta di progetto, è da considerarsi il metodo normale per la
definizione delle sollecitazioni di progetto.
Dovranno essere considerati tutti i modi con massa partecipante superiore al 5%, oppure un numero dimodi la cui massa partecipante totale sia superiore all’85%.
La combinazione dei modi al fine di calcolare sollecitazioni e spostamenti complessivi potrà essere
effettuata calcolando la radice quadrata della somma dei quadrati dei risultati ottenuti per ciascun modo. Il
programma SAP ci fornisce direttamente gli spostamenti e le sollecitazioni complessive.
Per effettuare l’analisi con spettro di risposta di progetto con il suddetto programma si inserisce lo spettro,
definito in fase di predimensionamento, come funzione nelle due direzioni x ed y e si procede con l’analisi.
13.1 CONFRONTI
La somma di tutte le reazioni alla base calcolate mediante analisi spettrale in direzione x ed in
direzione y è stata confrontata con la Fh ottenuta mediante calcolo statico.
TABLE: Base Reactions
OutputCase CaseType StepType StepNum GlobalFX GlobalFY GlobalFZ GlobalMX GlobalMY GlobalMZ
Text Text Text Unitless KN KN KN KN-m KN-m KN-m
MODAL LinModal Mode 1 1507,178 63,454 -0,133 -760,4533 17915,9466 -14663,401
MODAL LinModal Mode 2 136,39 -2348,73 -0,177 27732,8008 1591,8294 -18077,1215MODAL LinModal Mode 3 -513,251 -322,74 0,651 3855,2648 -6037,6657 -18498,3983
MODAL LinModal Mode 4 -5944,284 -257,057 -2,89 268,2659 -650,1333 57613,2446
MODAL LinModal Mode 5 -438,266 8370,8 -1,231 2891,3358 435,9963 64489,2352
MODAL LinModal Mode 6 2146,484 1188,649 13,789 -235,2542 160,4261 66428,202
MODAL LinModal Mode 7 -12301,377 -458,267 6,117 1356,2885 -37231,7834 123897,1515
MODAL LinModal Mode 8 783,231 -15386,044 2,981 50705,6011 2494,9392 -119073,032
MODAL LinModal Mode 9 -4602,632 -2003,393 26,827 6597,4169 -10942,5438 -124408,85
MODAL LinModal Mode 10 18728,668 774,545 17,266 -335,75 16723,0022 -192963,102
MODAL LinModal Mode 11 -1285,681 19418,965 -10,471 -10415,5239 -674,4478 154710,5021
MODAL LinModal Mode 12 34700,674 2326,088 22,605 -2462,9112 46187,9538 -267235,819
MODALEX LinRespSpec Max 1472,209 109,766 0,281 1264,9117 16592,3102 14384,9545
MODALEY LinRespSpec Max 109,766 1833,893 0,152 21008,9495 1251,1677 14336,1268
INVILUPPO Combination Max 1865,69 1865,69 25518,917 230029,3684 -91069,7345 18453,3605
INVILUPPO Combination Min -1865,69 -1865,69 14759,31 111317,2703 -193762,214 -18453,3605
Global Fx Global Fy Fh
kN kN kN
1472,21 1833,89 1865,68
Rapporto 0,78910 0,98296
Riduzione 21% 2%
Reazioni alla Base
Si è notato, come mostrato dai calcoli riportati in tabella, una riduzione della Fh rispetto al casostatico del 21% in direzione x e dell’2% in direzione y.
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaAnalisi Dinamica M odale c o n s p e t t r o d i r i s p o s t a d i p r o g e t t o
95
13.
Si è poi voluto vedere la distribuzione dei taglianti sismici di piano ottenuti mediante analisi spettrale,
che è stata poi confrontata con la distribuzione delle forze ottenute mediante analisi statica. Questo
confronto è stato eseguito considerando la sola analisi spettrale in direzione x.
1 2 3 4 5
A1 136,18 102,20 83,38 65,97 40,16
B1 141,67 112,33 91,93 73,36 46,28
C1 141,67 112,33 91,93 73,36 46,28
D1 136,18 102,20 83,38 65,97 40,16
A2 21,06 14,38 15,54 11,50 6,18
B2 53,09 75,30 68,78 53,17 32,85
C2 53,10 75,32 68,79 53,17 32,85
D2 21,06 14,36 11,50 11,48 6,15
A3 19,71 13,03 13,92 10,42 5,83B3 48,63 67,56 61,05 47,06 28,80
C3 48,89 67,96 61,25 47,13 28,76
D3 19,58 12,71 13,45 10,05 5,40
A4 106,31 73,25 59,53 49,82 35,71
B4 219,89 231,84 190,63 145,84 81,87
C4 95,52 150,83 136,65 97,83 52,59
D4 18,55 12,34 13,07 10,12 6,26
C5 101,80 68,67 54,11 44,66 29,02
D5 100,48 66,40 52,36 43,29 28,42
PILASTRIPIANI
Travedi testata
Tagli Applicati alla B ase dei Pilastr i - MODALEX
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaAnalisi Dinamica M odale c o n s p e t t r o d i r i s p o s t a d i p r o g e t t o
96
13.
Sommando tutti i taglianti sismici di piano si ottiene l’azione sismica alla base che si nota, come già
evidenziato in precedenza, essere pari al 78% di Fh.
Si sono in seguito confrontati il rapporto tra i tagli su due pilastri adiacenti secondo l’analisi spettralee secondo quella statica. Si è evidenziato che nonostante le sollecitazioni derivanti da calcolo statico
fossero maggiori di quelle derivanti da calcolo dinamico, tale rapporto risultava costante.
C5
D5
Rapporto tagli
PilastriTagliante sismico - Modalex
kN
101,80
Taglio - Sismax
kN
197,26
194,75
1,01313694 1,01288832
100,48
Confronto Analisi M odale - Analisi Statica Equivalente
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaFondazioni
97
14.
14. FONDAZIONI
14.1 Carat teri generali
La progettazione e dimensionamento di un’opera di fondazione passa attraverso l’analisi di un sistemacostituito da tre componenti mutuamente interagenti:
Il sottosuolo
La fondazione
La struttura in elevazione o sovrastruttura.
La struttura di fondazione riceve i carichi dalla sovrastruttura e li trasmette al terreno. Il suo
comportamento, e quindi le sollecitazioni e le deformazioni che si manifestano nelle fasi di costruzione edesercizio, dipendono non solo dalle sue caratteristiche, ma anche da quelle della sovrastruttura e del
terreno di fondazione, le une in rapporto alle altre.
Uno studio completo che tenga conto di tale interazione tripla risulta essere oneroso e di scarsa redditività,
in quanto una maggiore precisione dei calcoli tende ad essere vanificata dall’incertezza dei dati di origine
caratterizzanti il comportamento del terreno e quello della struttura in elevazione, soprattutto per quanto
riguardano i fenomeni di tipo viscoso o comunque legati a variazioni delle caratteristiche meccaniche dei
materiali nel tempo.
Al fine di semplificare i calcoli ed ottenere un modello quanto più possibile prossimo al reale
comportamento dell’opera, si suole disaccoppiare le interazioni interponendo tra il terreno e la struttura in
elevazione un’ opera di fondazione notevolmente più rigida dell’opera in elevazione.
Si segue un metodo semplificato le cui ipotesi base sono:
Sovrastruttura a vincoli fissi;
Modello di terreno di tipo elastico.
La prima ipotesi comporta l’esclusione dell’analisi dell’interazione fondazione – sovrastruttura. La struttura
in elevazione viene analizzata separatamente con dei vincoli fissi alla base (i pilastri sono supposti incastrati
sulla fondazione ipotizzata indeformabile) le cui reazioni vincolari debbono essere assorbite dalla
fondazione.
Tale ipotesi è sufficientemente approssimata se la struttura di fondazione ha una rigidezza notevolmente
superiore alla struttura in elevazione.
La seconda ipotesi permette di considerare l’interazione terreno-fondazione (la sovrastruttura non viene
più considerata esplicitamente nell’analisi ed i carichi da essa trasmessi alla fondazione sono determinatiassumendo che essi non siano influenzati dai cedimenti della fondazione stessa). Queste assunzioni sono
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98
14.
valide, a rigore, solo nel caso di sovrastruttura staticamente determinata, oppure se la struttura è
caratterizzata da una rigidezza molto inferiore a quella della struttura di fondazione; nella progettazione si
terrà conto di tale ultima assunzione progettando l’opera di fondazione in modo da avere una elevata
rigidezza rispetto a quella in elevazione.
Altre ipotesi che verranno fatte sono:
Le sollecitazioni al contatto tra fondazione e terreno sono solo tensioni normali ( ipotesi di
“ fondazione liscia”);
Il contatto tra fondazione e terreno viene supposto agire come un vincolo bilaterale, e cioè capace
di resistere a trazione, oltre che a compressione. Questa ipotesi, chiaramente infondata dal punto
di vista fisico, non ha rilievo pratico poiché le tensioni di contatto sono di compressione per
fondazioni correttamente progettate. Di fatto tale ipotesi ci permette di utilizzare il principio di
sovrapposizione degli effetti.
Figura 40 Trave rovescia
Lo studio delle sollecitazioni indotte nell’opera di fondazione sarà effettuato mediante l’utilizzo di due
modelli: uno globale, per i l calcolo approssimato dei coefficienti di ripartizione, ed uno locale per il calcolo
delle effettive sollecitazioni sulle singole travi:
Modello globale : necessario per la determinazione dei coefficienti di ripartizione degli scarichi dei
pilastri (ritenuti puntuali). Tale modello viene risolto mediante l’utilizzo del modello di Winkler che
caratterizza il sottosuolo con una relazione lineare fra cedimento in un punto della superficie limite
e la pressione agente nello stesso punto, indipendentemente da altri carichi applicati in punti
diversi. Tale modello risulta sufficientemente prossimo al reale comportamento nel caso di forze
esterne concentrate e travi di lunghezza infinita, o infinitamente flessibili, mentre nel caso di trave
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99
14.
rigida su suolo elastico tale metodo si allontana dalla realtà ed addirittura perde di significato nel
caso di carichi uniformemente ripartiti sia per trave rigida che flessibile.
Modello locale : applicato ad ogni allineamento di travi preso singolarmente. Tale modello tiene
conto delle sollecitazioni dovute allo scarico del piano terra direttamente poggiato sulla trave di
fondazione e di parte dello scarico del pilastro su di essa agente; per quanto riguarda il peso
proprio della trave di fondazione si ritiene che la natura sabbiosa del sottosuolo e l’assenza della
falda permettono di ritenere istantaneo il cedimento del terreno sottoposto a quest’ultimo carico;
tale che la deformazione della trave di fondazione, per solo peso proprio, è incapace di generare
delle sollecitazioni in quanto la deformazione interessa un calcestruzzo plastico non ancora
indurito. Il modello locale viene risolto mediante il metodo di Koenig e Sherif di “sottosuolo elastico
di spessore finito H poggiante su di un substrato indeformabile”.
14.2 Scelta del piano di posa
Il piano di posa è stato fissato tenendo conto della costituzione del sottosuolo secondo criteri di buonsenso,
la profondità deve essere tale da:
Superare lo strato superficiale di terreno vegetale ed eventuali stratificazioni di detriti, riporti e
comunque di terreni con caratteristiche scadenti;
Superare lo strato di terreno soggetto all’azione del gelo o a variazioni stagionali del contenuto di
acqua (che nel caso in questione è completamente assente stante l’inesistenza di una falda
acquifera);
Mettersi al sicuro dall’azione delle acque superficiali;
Limitare gli spostamenti di notevoli quantità di terreno che comportano un aumento dei costi di
realizzazione;
È consigliabile inoltre che tutti gli elementi di una fondazione vengano impostati ad un unico livello,
sia per motivi di sicurezza durante la costruzione, sia per un migliore comportamento in esercizio.
Il piano di posa viene quindi fissato ad 2 metri dal piano campagna.
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100
14.
14.3 Carico limit e
Il carico limite rappresenta il più piccolo valore del carico che produce la rot tura del complesso terreno-
opera di fondazione.
La rottura per carico limite di una fondazione diretta può avvenire secondo due meccanismi diversi:
rottura generale;
rottura per punzonamento.
La rottura generale è caratterizzata dalla formazione di una superficie di scorrimento che raggiunge il pianocampagna, provocando un innalzamento del terreno attorno alla fondazione. Essa si verifica in terreni poco
deformabili e nei terreni saturi in condizioni non drenate.
Il punzonamento è caratterizzato dall’assenza di una superficie di scorrimento ben definiti e da cedimenti
che crescono con gradualità all’aumentare del carico, senza consentire una precisa individuazione del
carico massimo, o limite, sulla curva carichi-cedimenti.
La teoria della plasticità consente il calcolo del carico limite per fondazione di forma rettangolare allungata
con piano di posa orizzontale e profondità D dal piano di campagna, anch’esso orizzontale, sottoposto a
carichi verticali e centrati e nell’ipotesi che la rottura avvenga secondo il meccanismo della rottura
generale.
L’espressione canonica del carico limite nelle ipotesi sopra descrit te è la seguente:
2
dove:
1 e2 sono i pesi dell’unità di volume rispettivamente del terreno posto al disopra e al disotto del
piano di posa;
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101
14.
c è la coesione del terreno posto al disotto del piano di posa;
Nq,Nc,N sono coefficienti adimensionalizzati, ricavati sulla base della teoria della plasticità e
funzione dell’angolo di attrito F del terreno al disotto del piano di posa.
Dato lo scarso valore di c , la formula si semplifica in:
2dove:
= 35°F , l’angolo di attr ito;
= 21 ; = 100 ;
= 200 .
Otteniamo = 1903
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14.
14.4 Trave rovescia
Le travi rovesce sono elementi di tipo lineare con prevalente funzionamento longitudinale; in genere hanno
la sezione a T rovescia per avere una maggiore superficie a contatto con il terreno.
Dimensionamento - TRAVEROVESCIA
I p o t e s i
• I p o t e s i d i t r ave e la s t i c a s u s uo l o e l as t i c o
S c e l t a d e l p ia no d i p o s a C a lc o lo d e l c a r ic o l i m it e
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103
14.
s = 15 cm
Bpil = 30 cm
b = 40 cm
Ca l c o l o d e l l a Co s t a nt e d i So t t o f o n d o
piastra - b = 30 cm
K1 = 63,43 N/cm3
K = 26799,386 kN/m3
L1 = 5,9 m
L2 = 2,9 m
L3 = 5,9 m
Ltot = 14,7 m
Sf o rz i No rma l i agen t i su l T e l a i o y2 Direzione x
PA4 = 1342,481 kN
PB4 = 1971,124 kN
PC4 = 2163,454 kN
PD4 = 1430,273 kN
a ' = 1,3 -
a '' = 1,5 -
Ve r i f i c a d i B
B* = 0,32 m
B* = 0,39 m
D imens ionament o D (schema menso la )
qlim = 1903 kN/m2
Lmensola = 0,3 m
r = 0,658 N/mm2
M = 85,63 kN m
D = 19,25 cm
D = 30 cm
D imens ionament o H
T ra ve d i p i a n o t i p o :
btrave = 30 cm
htrave = 70 cm
Itrave emergente = 12862500 cm4
I3_trave rovescia = 64312500 cm4
Itrave rovesciasingola = 21437500 cm
4
H = 137 cm
H = 150 cm
B*
B
s
sD
b
Pj
Pj
Schema 1
Schema 2
Dimensionament o
2 2
3
1
100 3050 21125 /
2 2 100
B bk k kN m
B
= 15 = 30 = 40
1000
D i m e ns io n am e n t o f o n d a zi o n e
Si asse gnano le d imensioni alla t rave:
s = spessore del magro ne
B = base pilast ro
C a lc o l o d e lla c o s t a nt e d i s o t t o f o nd o k:
la costante di sottofondo o coeff iciente di
reazione del terreno è il parametro fondamentale
che definisce il suolo alla Winckler. Esso non è una
caratteristica del terreno, ma dipende da
differenti fattori quali: caratteristiche meccaniche
del terreno, forma e dimensioni in pinta delle
fondazioni e valore del carico applicato. Le
caratteristiche della sollecitazione sono poco
sensibili alle variazioni anche sensibili di k per la cui
determinazione si fa riferimento s tabelle
o rie nt at ive in c ui k è c o rr elat a al s olo t ip o d it err eno e al suo g rad o d i ad dens ament o , in
assenza dei valori k1 .
Tenuto conto delle approssimazioni sul valore di k
si ut ilizza l’esp res sione se mplificata:
Tale formula tiene co nto att raverso il carico d i
esercizio di tutte le variabili che definiscono la
cost ante di sot to fondo, ed è st ata ricavata inbase a considerazioni sul carico limite, il
ced imento limite r elat ivo ed il coefficiente d i
sicurezza.
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104
14.
Lo studio del graticcio di fondazione si riconduce a quello della singola trave di fondazione mediante
opportune approssimazioni. Con riferimento al graticcio di travi si ripartirà il carico applicato nel generico
nodo alle due travi in quote proporzionali all’abbassamento corrispondente alla trave di lunghezza infinita
caricata da una forza concentrata nel nodo stesso senza tener conto dei carichi applicati sugli altri nodi. I
reticoli di fondazione si fanno a sezione costante ed inoltre è sempre opportuno prolungare le travi oltre
l’incrocio di estremità di (sbalzo), riuscendo cosi a ridurre tutte le caratteristiche della sollecitazione.
Se le due travi si intersecano in un nodo interno i, le deformabilità sono uguali e per cui il carico applicato al
nodo si divide in due parti uguali; lo stesso avviene per i nodi di angolo a per i quali l’abbassamento per le
due travi di lunghezza semifinita con origine a è lo stesso.
Per i nodi p il punto di applicazione è terminale per una trave ed intermedio per l ’altra per cui l’aliquota di
carico, in assenza di sbalzo, in rapporto alla deformabilità risulterebbe essere pari ad 1/5 per quella
ortogonale l perimetro e 4/5 per quella parallela. In presenza di sbalzo, si lascia invariato il coefficiente 4/5
per quella parallela e si assume il coefficiente di 1/2 per quella ortogonale .
In definitiva si ha:
Nodi i
Nodi a
Nodi p
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14.
Sforzi normali agenti sul Telaio y
2 Direzione x
= 1342,48 = 1971,12 = 2163,45 = 1430,27 N
= 1,2 ÷ 1,3
= 1,3 ÷ 1,5
Verif ica di B
Dimensionamento di D (schema a mensola)
= 0,658
= 19,25 = 30 Dimensionamento di H - Trave di piano tipo
= 30 = 70
= 15 12
_ = 5 =
3
= = 150
Pj
Pj
Schema 1
Schema 2
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106
14.
Modellazione MAPLE
De t e r m i na zi o n e d e l l e ca r at t e r i s t i ch e d e l l a so l le c i t a zi o n e e d e n t i c i n e mat i c i me d i a nt e M APLE
E= 28500 N/mm2
I = 21437500 cm4
k = 26799,386 kN/m3
B = 1 m
L0 = 1,5 m
L1 = 7,4 m
L2 = 10,3 m
L3 = 16,2 m
L4 = 17,7 m
Dat i Geometrici e Caratt erisitiched ei Materiali
044
:4
4 W W EI
kBa posto
IV
a aip
a= angoloP = perimetroI = interno
Ret icolo d elle Travi Rovescie
PA4 = 1342,481 kN
PB4 = 1971,124 kN
PC4 = 2163,454 kN
PD4 = 1430,273 kN
a_PA4 = 671,2405 kN
p_PB4 = 985,562 kN
i_PC4 = 1081,727 kN
p_PD4 = 1144,2184 kN
A DCB
Carichi gr avanti sui Nod i
Definite le dimensioni delle travi, e determinate
mediante il graticcio di fondazione i carichi
applicati sui nodi, viene implementato un modello
di calcolo per la trave di fondazione.
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14.
Modellazione Maple
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14.
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109
14.
M o m e n t o :
M0 = 0 kN m
MA = -172,4 kN m
MB = -
628,42 kN m
MC = -585,28 kN m
MD = -323,64 kN m
M1 = 0 kN m
Ta g l i o :
T0 = 0 kN m
TA_s = 232,08 kN m
TA_d
= -438,65 kN m
TB_s = 647,88 kN m
TB_d = -337,13 kN m
TC_s = 317,79 kN m
TC_d = -763,93 kN m
TD_s = 715,68 kN m
TD_d = -428,12 kN m
T1 = 0 kN m
Out put MAPLE
Af_inferiore = 12 cm2
Af_superiore = 11,47 cm3
Diametro ferro = 20 F
Numero di ferri = 4 -
Aeffettiva = 12,56 cm2
A r m a t u r a Su p e r i o r e :
Arma tu ra In f e r i o r e :
Calcolo d elle Armature - EC2 (progetto)
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110
15.
15. VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
Una volta note le sollecitazioni (provenienti dalla combinazione INVILUPPO) che interessano i diversi
elementi si è proceduto all’armatura dei diversi elementi.
15.1 Travature
Per armarle a flessione si è proceduto nel seguente modo:
si è calcolata l’armatura necessaria in base al momento agente d M :
yd
d S
f d
M A
9.0
sono state calcolate le armature minime e massime consentite da Normativa per verificare che:
yk
C S
yk
C S
yk C
S
yk
f
A A
f
A A
f A A
f 7
4.1
74.1
max,
min,
In seguito a queste verifiche si è dimensionata l’armatura definitiva calcolando, in base ai diametri
utilizzati, la lunghezza d’ancoraggio:
bd
yd
ad f
f l
4
dove:
6.1,27.07.07.025.2 3 2 cCK ctmctk
c
ctk bd
R f f f
f
3 20.7 0.27 252.25 2.27
1.6bd f MPa
Nell’armare le travi sono stati utilizzati 12 ,14 e 18, supponendo che l’acciaio lavori a tensione di
snervamento (pari a yd f ).
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111
15.
Pr o g e t t azi o n e A r m at ur e M e t al li c he
V er i f ica d e l le A rmat ure Lo ng i t ud ina li
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112
15.
L’armatura a taglio è stata calcolata nel modo seguente:
E’ stato verificato che il taglio agente fosse minore di VRD2 e si è valutato il VRD1 per individuare
eventuali zone in cui non è necessaria alcuna armatura a taglio;
1
2
15
0.2 0.975
153 0.9
35
ck
Rd w
ck Rd w
R
V b d
RV b d
Si è calcolato il passo minimo delle staffe (ipotizzate8) sui due appoggi di ogni campata in base al
taglio sollecitante d T :
d
yd sw
T
f d As
9.02min
Si è verificato che il passo di calcolo risultasse inferiore nel passo minimo imposto dalla Normativa (tale
passo va applicato fino ad una distanza dal nodo pari a due volte l’altezza utile della sezione); questo passo
minimo è dato dal più piccolo dei seguenti valori:
¼dell’altezza utile della sezione;
6 volte il diametro minimo utilizzato per l’armatura longitudinale della trave;
15 cm.
Inoltre la prima staffa viene inserita a 5 cm dal filo del pilastro (come richiesto dalla Normativa).
V er i f i ca a Tagl io
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113
15.
15.2 Pilastrate
Per armare i pilastri a flessione si è proceduto nel seguente modo:
si è calcolata l’armatura minima necessaria in base al momento agente d M lungo le due direzioni:
min min
min min
sup,2 inf,2 2
sup,3 inf,3 3
0,9
0,9
d
s s yd
d s s
yd
M
A A df
M A A
df
;
sono state calcolate le armature minime e massime consentite da Normativa perché
1% 4%c
A
A
(dove Aè l’area totale dell’armatura longitudinale).
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114
15.
Inoltre la verifica delle sezioni è stata effettuata anche tenendo conto della sollecitazione di compressione.
Per tale motivo si è proceduto a verificare tutte le sezioni a pressoflessione mediante il software EC2.
In seguito a queste verifiche si è dimensionata l’armatura definitiva calcolando, in base ai diametri
util izzati, la lunghezza d’ancoraggio:
bd
yd
ad f
f l
4
dove
6.1,27.07.07.025.2 3 2 cCK ctmctk
c
ctk bd
R f f f
f
3 20.7 0.27 252.25 2.27
1.6bd f MPa
Pr o g e t t a zi o n e A r ma t u r e M e t a ll ic h e
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115
15.
V er i f i ca de l le A rmat ure Lo ng i t ud inal i
L’armatura a taglio è stata calcolata nel modo seguente:
è stato verificato che il taglio agente fosse minore di VRD2 e si è valutato il VRD1 per individuare
eventuali zone in cui non è necessaria alcuna armatura a taglio;
1
2
150.2 0.9
75
153 0.935
ck Rd w
ck Rd w
RV b d
RV b d
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116
15.
Si è calcolato il passo minimo delle staffe (ipotizzate8) in base al taglio sollecitante d T :
d
yd sw
T
f d As
9.02min
Poi è stato calcolato il passo minimo imposto da Normativa nelle due estremità del pilastro; questo passo
minimo è dato dal più piccolo dei seguenti valori:
¼del lato minore della sezione trasversale;
6 volte il diametro delle barre longitudinali che collegano;
15 cm.
Questo passo va applicato per una lunghezza, misurata a partire dalla sezione di estremità, pari allamaggiore delle seguenti quantità:
il lato maggiore della sezione trasversale;
1/6 dell’altezza netta del pilastro;
45 cm.
Nelle parti intermedie del pilastro la distanza fra le staffe non deve superare i valori seguenti:
10 volte il diametro delle barre longitudinali che collegano;
metà del lato minore della sezione trasversale;
25 cm.
Ovviamente i valori presi per il passo delle staffe in ogni tratto di ogni pilastro è stato quello minimo fra le
limitazioni di Normativa e quello di calcolo.
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117
15.
V er i f i ca a Tag l i o
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaVerifica dell’ Impalcato
118
16.
16. VERIFICA DELL’IMPALCATO
16.1 Analisi preliminare
Nella progettazione di un edificio intelaiato in zona sismica si fa l’ipotesi di impalcato infinitamente rigidonel proprio piano ma bisogna poi verificarlo.
Questa verifica in genere si fa per l’impalcato posto nella situazione peggiore, ovvero l’ultimo piano.
Poiché questa “trave” non è vincolata si leggono dal programma le seguenti “reazioni” che devono
garantirne l’equilibrio:
CBA ED
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Progetto di un edificio in calcestruzzo armato in zona sismicaVerifica dell’ Impalcato
119
16.
Risulta che l’impalcato è in equilibrio lungo x, lungo y e rispetti anche l’equilibrio a rotazione.
16.2 Verifiche di Resistenza
Per fare tale verifica si è schematizzato il solaio in questione come una trave ad asse spezzato:
1
1 4
1 5
4
3 6
1 7
2 1
9
2 0
1 9
1 8
2 2
7
2 3
2 4
2 5
1 2
1 3
1 1
1 0
8
1 6
2 7
2 6
5
A _1
A _2
A _ 3
A _4
B _1
B _2
B _ 3
B _4
D _1
D _2
D _ 3
D _4
C _1
C _2
C _ 3
C _4
D _ 5
C _ 5
2
telaio1
telaio2
telaio3
telaio4
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120
16.
Occorre ricondurre la forza sismica F0y (concentrata) ad una forza per unità di lunghezza:
Dopo aver verificato l’equilibrio si è inserito l ’impalcato, schematizzato come una trave ad asse rett ilineo,
nel software di calcolo SAP2000. Anche se la trave non ha vincoli il SAP l’ha calcolata comunque perché è in
equilibrio per particolari condizioni di carico.
Lo schema di carico è il seguente:
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16.
M ode l laz ione SAP
In output il SAP ci ha dato i seguenti diagrammi del taglio e del momento:
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122
16.
OUTPUT SAP
Ottenuti gli output si è proceduto alle verifiche di resistenza:
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16.
V er i fi c a d e l la Res is t enza
La sezione sollecitata da momento massimo è stata verifica considerando una sezione avente la lunghezza
dell’ impalcato e lo spessore della soletta).
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16.
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125
16.
16.3 Verifica di Rigidezza
Tramite questa verifica si vuole determinare se effettivamente l’impalcato è infinitamente rigido. Per fare
ciò è stato necessario ottenere la deformata dell’ impalcato. Ovviamente questo non era possibile con lo
schema con cui sono state fatte le verifiche di resistenza perché privo di vincoli.I vincoli per l’impalcato sono rappresentati dalle tamponature, esterne o interne che siano. Nel caso in
esame gli unici vincoli sono rappresentati dalle tamponature esterne. Quindi per valutare la freccia
massima dell’impalcato è stato inserito nel SAP il seguente schema assegnando ai diversi tratti una sezione
avente spessore di 4 cm e lunghezza pari a quella dell’impalcato.
Anal i s i deg l i Sc hemi Lim i t e
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126
16.
I risultati ottenuti dall'analisi degli schemi limite, in termini di spostamento massimo, sono da confrontarsi
con lo spostamento massimo che si ha sulla struttura. In particolare, una volta eseguita l’analisi al SAP, si è
letto lo spostamento della trave in corrispondenza del nodo in cui è stato massimo.
Tale freccia è da confrontarsi con lo spostamento relativo del medesimo nodo individuato nello schema 3Ddell’edificio rispetto al nodo sottostante:
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16.
V er i fi ca d eg l i S p o s t a m e n t i
1
1 4
1 5
4
3 6
1 7
2 1
9
2 0
1 9
1 8
2 2
7
2 3
2 4
2 5
1 2
1 3
1 1
1 0
8
1 6
2 7
2 6
5
A _1
A _2
A _ 3
A _4
B _1
B _2
B _ 3
B _4
D _1
D _2
D _ 3
D _4
C _1
C _2
C _ 3
C _4
D _ 5
C _ 5
2
A B C D E