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Relazione annuale attività 2012 Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale ALLEGATO Relazione annuale attività 2012 Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale Premessa Il 2012 è stato per il Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale (di seguito: Fondo) un anno di sviluppo del suo raggio d’azione, l’Associazione ha ampliato le azioni di cooperazione decentrata continuando a lavorare su progetti già in corso e avviandone di nuovi. Il Fondo è riuscito ad ottenere come capofila un finanziamento dall’Unione Europea per la realizzazione di un nuovo progetto, SALEMM: Solidarité Avec Les Enfants du Maghreb et Mashreq. Due progetti europei finanziati in due anni, che vedono come capofila il Fondo, sono segno che l’associazione sta raccogliendo i frutti di anni di sodo ed efficiente lavoro. Nel corso dello stesso anno, il Fondo ha anche lavorato per rafforzare ed allargare le reti che in questi anni ha costruito ottenendo importanti risultati, testimonianza di ciò la firma del Protocollo d’Intesa firmato a Sassari il 15 novembre 2012 e della Carta di Torino sottoscritta sulla scorta dei risultati del secondo Forum “Territori in Rete per lo Sviluppo Umano - Strumenti e pratiche innovative della cooperazione territoriale”, svoltosi a Torino il 29 giugno 2012. A ciò si aggiungono altre significative sottoscrizioni, quali il Protocollo d’Intesa fra il FPMCI e la Provincia di Pavia, sottoscritto dall’On. Podestà e dall’On. Bosone, e il Protocollo d’Intesa con il Ministero del Turismo della Repubblica di Madagascar sottoscritto il 22 settembre 2012. Protocollo d’intesa con la Provincia di Pavia, pag. 1/2

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Relazione annuale attività 2012 Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale

ALLEGATO

Relazione annuale attività 2012 Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale

Premessa

Il 2012 è stato per il Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale (di seguito: Fondo) un anno di sviluppo del suo raggio d’azione, l’Associazione ha ampliato le azioni di cooperazione decentrata continuando a lavorare su progetti già in corso e avviandone di nuovi. Il Fondo è riuscito ad ottenere come capofila un finanziamento dall’Unione Europea per la realizzazione di un nuovo progetto, SALEMM: Solidarité Avec Les Enfants du Maghreb et Mashreq. Due progetti europei finanziati in due anni, che vedono come capofila il Fondo, sono segno che l’associazione sta raccogliendo i frutti di anni di sodo ed efficiente lavoro. Nel corso dello stesso anno, il Fondo ha anche lavorato per rafforzare ed allargare le reti che in questi anni ha costruito ottenendo importanti risultati, testimonianza di ciò la firma del Protocollo d’Intesa firmato a Sassari il 15 novembre 2012 e della Carta di Torino sottoscritta sulla scorta dei risultati del secondo Forum “Territori in Rete per lo Sviluppo Umano - Strumenti e pratiche innovative della cooperazione territoriale”, svoltosi a Torino il 29 giugno 2012. A ciò si aggiungono altre significative sottoscrizioni, quali il Protocollo d’Intesa fra il FPMCI e la Provincia di Pavia, sottoscritto dall’On. Podestà e dall’On. Bosone, e il Protocollo d’Intesa con il Ministero del Turismo della Repubblica di Madagascar sottoscritto il 22 settembre 2012.

Protocollo d’intesa con la Provincia di Pavia, pag. 1/2

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Protocollo d’intesa con la Provincia di Pavia, pag. 2/2

Infine il maggior numero di inviti giunti al Fondo da parte di diversi enti nazionali ed internazionali, per partecipare a tavoli di concertazione sulla cooperazione decentrata evidenziano come la popolarità del Fondo sia aumentata non solo a livello regionale ma anche nazionale ed internazionale.

1) RIUNIONI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO E DELL’ASSEMBLEA GENERALE L’attività ordinaria del FPMCI viene statutariamente scandita dalle riunioni del Consiglio Direttivo e

dell’Assemblea Generale. Dalla nascita del FPMCI si sono svolte dieci Assemblee1 e tredici Consigli2, organizzati dalla Struttura Tecnica dell’Associazione, per il 2012 tenuti e presieduti dal Presidente Pietro Accame e dal Direttore Generale Guido Milani.

1 In data 10 luglio 2007, 9 ottobre 2007, 25 febbraio 2008, 16 dicembre 2008, 30 marzo 2009, 20

settembre 2010, 12 Luglio 2011, 08 Novembre 2011, 4 luglio 2012, 18 dicembre 2012. 2 In data 17 luglio 2007, 13 dicembre 2007, 30 gennaio 2008, 20 maggio 2008, 17 settembre 2008,

2 dicembre 2008, 11 marzo 2009, 31 Marzo 2010, 22 Ottobre 2010, 22 Giugno 2011, 15 settembre 2011, 6 giugno 2012, 24 settembre 2012 .

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2) PROGETTI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

PROGETTI CONCLUSI

1. Center for MDGs - costruzione di un network europeo di educazione allo sviluppo e sensibilizzazione nell’ambito dei sistemi di educazione formale e degli enti locali sugli obiettivi di sviluppo del millennio. Italia-Spagna- Bulgaria-Mozambico.

Il progetto si è concluso il 18 novembre 2012. Le attività principali svolte nell’ultimo anno: - Formazione per le autorità locali sugli Obiettivi del Millennio, in collaborazione con la dott.ssa

Manuela Marani; - Formazione dei docenti di 4 scuole superiori e realizzazione di 4 cortometraggi da parte di classi

seconde sugli obiettivi del Millennio (gennaio – maggio 2012), sempre in collaborazione con la dott.ssa Manuela Marani.

Istituti scolastici coinvolti: � Liceo Lussana, Bergamo

� Itsos Albe Steiner, Milano

� Itsos Marie Curie, Milano

� Liceo Erasmo da Rotterdam, Sesto San Giovanni

- Premiazione dei video realizzati dalle classi, 29 ottobre 2012

- Organizzazione “Forum per il raggiungimento degli obiettivi del Millennio” - Martedì 5 giugno 2012 – ore 16.00, Palazzo Isimbardi – Sala del Consiglio, C.so Monforte 35 Milano

- Evento finale a Foligno e premiazione dei video

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EuropeAid Attori non Statali e Autorità Locali nel processo di sviluppo. Sensibilizzazione ed Educazione allo Sviluppo in Europa.

OGGETTO:

CENTER FOR MDGs - Costruzione di un network europeo di educazione allo sviluppo e sensibilizzazione nell’ambito dei sistemi di educazione formale e degli enti locali sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

EUROPA-BULGARIA-MOZAMBICO

Ente capofila: Comune di Foligno

Partner:

• FELCOS Umbria - Fondo di Enti Locali per la Cooperazione decentrata e lo • Sviluppo umano sostenibile; • FPMCI – Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale; • FAMSI – Fondo Andaluso delle Municipalità per la Solidarietà Internazionale; • Fondazione Paideia; • Rete di ADELs in Mozambico; • Associazione Nazionale delle Municipalità del Mozambico.

Ubicazione: Italia (Umbria e Lombardia), Spagna (Andalusia), Bulgaria, Mozambico

Beneficiari:

- AALL delle 4 aree coinvolte dal progetto; - insegnanti, studenti e personale non docente delle Scuole Secondarie coinvolte dal progetto (almeno 20 insegnanti, 400 studenti, 40 non docenti); - famiglie degli studenti coinvolti dal progetto (200/2500 persone); - attori sociali: associazioni, attori economici e società civile.

Obiettivo generale

Migliorare la qualità, l’efficacia, l’efficienza e la continuità delle attività di educazione allo sviluppo e di creazione di consapevolezza, attraverso il Fondo di Cooperazione della Rete Europea delle Autorità Locali. Il progetto intende promuovere il coordinamento e la sinergia degli attori, implementando una strategia comune di Educazione allo sviluppo, volta a sostenere politiche sostenibili di sviluppo, all’interno delle società europee coinvolte, coerente con la lotta alla povertà e con il raggiungimento dei MDGs.

Obiettivo Specifico

Rendere consapevoli e formare le AALL circa i temi dello sviluppo e la necessità di perseguire la lotta alla povertà e il raggiungimento dei MDGs, attraverso la creazione di iniziative di cooperazione decentrata, l’implementazione di politiche locali in grado di affrontare queste sfide, costruendo relazioni eque tra Nord e Sud;

inserimento di un curriculum continuo ed efficace di Educazione allo sviluppo nei sistemi di educazione formale delle Scuole Secondarie;

creazione di un network permanente e di una sinergia fra AALL e Scuole Secondarie all’interno del Fondo di Cooperazione delle Autorità Locali, allargato alla partnership con il Mozambico.

Risultati attesi

− Miglioramento del supporto pubblico ai MDGs, con particolare attenzione all’Africa Subsahariana;

− miglioramento, fra i cittadini europei, della conoscenza sulle tematiche dello sviluppo, delle relazioni fra Nord e Sud e dell’agenda MDGs;

− aumento del consenso dei cittadini sulle attività della cooperazione decentrata portate avanti dalle AALL per il raggiungimento dei MDGs;

− miglioramento dell’attenzione e degli impegni concreti delle AALL per i MDGs; − inserimento di un modulo di educazione allo sviluppo nel programma educativo delle Scuole

Secondarie; − coinvolgimento diretto nelle attività di almeno 20 AALL europee e 5 mozambicane, oltre al

coinvolgimento diretto di almeno altri 30 fra stakeholder e Attori Non Statali europei e almeno 5 mozambicani;

− coinvolgimento diretto di famiglie, parenti e amici degli studenti coinvolti nei progetti; − coinvolgimento dei media sui temi dello sviluppo e della cooperazione per l’Agenda dei MDGs; − partnership e network fra AALL europee e mozambicane, fra AALL e Scuole Secondarie, sia in

Europa che in Mozambico, e gemellaggi fra scuole.

Durata: 28 mesi

Attività:

Costituzione e attività di un Comitato di gestione; monitoraggio e valutazione. Informazione e creazione di consapevolezza per le AALL; formazione per le AALL; creazione di una Road Map della cooperazione decentrata. Creazione di un “Accordo comune di collaborazione”; selezione delle scuole, predisposizione di gemellaggi fra scuole e formazione dei docenti; stesura di linee guida nell’ambito dell’educazione allo sviluppo e creazione di un manuale, sia cartaceo che in rete. Selezione delle scuole Mozambicane per il gemellaggio con studenti delle scuole in Italia, Spagna e Bulgaria, oltre a seminari comuni in Europa; realizzazione di progetti comuni per mezzo di una produzione multimediale comune; partnership tra AALL europee e mozambicane. Coinvolgimento di media e associazioni di giornalisti per dare visibilità al progetto e ai risultati; realizzazione di un concept grafico che evidenzi il supporto finanziario di EuropeAid; realizzazione e implementazione di un sito web, con area riservata per gli operatori e area download; realizzazione e diffusione di materiali, newsletter volantini, brochure; conferenze transnazionali nei 4 territori del progetto; conferenze locali e seminari per sensibilizzare gli Attori Non Statali e la società civile.

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2. REALSAN. Il ruolo delle Autorità Locali nella costruzione dell’agenda Nord-Sud della sicurezza alimentare: input dall’Europa e dall’America Centrale. Scheda sintetica del progetto

EuropeAid The Role of Local LAs in the building of a common North/South Agenda on food security: inputs from Europe and Central America (DCI-NSA/2009/202-203)

OGGETTO: REALSAN: Il ruolo delle Autorità Locali nella costruzione di un’Agenda comune Nord-Sud sulla sicurezza alimentare: contributi dall’Europa e dall’America Centrale.

Ente capofila: Comune di Milano.

Partner:

Partner di progetto: • Provincia di Milano; • FAMSI, Fondo Andaluz de Municipios para la Solidaridad Internacional; • ACRA; • FPMCI. • AIAB – Associazione Italiana Agricoltura Biologica • Forum Cooperazione e Tecnologia

Associati: • PRESANCA – Programma regionale di Sicurezza Alimentare e Nutrizionale per il Centro

America • ANCI • Università degli Studi di Milano, Facoltà di Agraria • Politecnico di Milano, Ecolab • Università di Milano Bicocca, Sociologia • AIAB Lombardia

Ubicazione: Italia, Spagna, Europa.

Beneficiari:

48 Autorità Locali europee(24 in Italia, 24 in Spagna); almeno 144 ONG Locali/Organizzazioni della Società Civile e 72 imprese (operanti nei settori ambientale, energetico, agro-alimentare, dello sviluppo locale e di solidarietà internazionale); almeno 48 insegnanti di scuola secondaria e/o centri di educazione informale; media locali e nazionali in Italia e Spagna.

Obiettivo generale

Raggiungere, tramite azioni condivise da parte delle Autorità locali italiane, spagnole e dell’America Centrale, la sicurezza alimentare mondiale, realizzando politiche coerenti e pratiche efficaci nel campo dello sviluppo rurale sostenibile e della cooperazione internazionale.

Obiettivo Specifico

Sensibilizzazione della società civile per creare consenso e supporto alle azioni delle Autorità Locali relativamente alla realizzazione di interventi in collaborazione con Enti europei e del Centro America sulle tematiche legate allo sviluppo e alla sicurezza alimentare.

Risultati attesi

1. Acquisizione di buone pratiche e della strategia d’azione del PRESANCA da parte delle Autorità Locali, delle Organizzazioni della Società Civile, delle Istituzioni e altri fondamentali stakeholders in Italia, Spagna ed Europa; 2. Accordo sull’agenda della sicurezza alimentare Nord-Sud del Mondo condivisa dalle Autorità Locali dei Paesi coinvolti nel progetto, realizzata grazie alla creazione di une rete attraverso il PRESANCA; 3. I principali stakeholders delle comunità locali acquisiscono consapevolezza sulle tematiche del progetto e si impegnano ad arricchire l’agenda condivisa con nuove e coerenti iniziative; 4. Un ampio numero di Autorità Locali italiane, spagnole ed europee raggiungono la consapevolezza dell’importanza strategica di creare reti a più livelli per poter agire in modo più efficace; 5. I cittadini adottano stili di vita critici e maggiormente sostenibili, consci delle conseguenze che il modello di sviluppo finora adottato in Europa ha avuto sulla situazione dei Paesi del Sud del Mondo.

Durata: 24 mesi.

Attività:

1. Produzione di documenti cartacei, audiovisivi e multimediali per la comunicazione, lo scambio di informazioni e di buone pratiche in più lingue; 2. Scambi e percorsi di visita tra le Autorità Locali per costruire reti finalizzate all’organizzazione di iniziative di cooperazione decentrata; 3. Visite ‘istruzione per scuole secondarie, Organizzazioni della Società Civile e imprese per intraprendere una conoscenza reciproca e lo scambio di esperienze; 4. Organizzazione di conferenze, seminari e strumenti per la costruzione di reti; 5. Larga diffusione dei risultati tramite la realizzazione di eventi di disseminazione e la comunicazione mediale.

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Nell’ambito del progetto REALSAN, che ha visto il Comune di Milano quale capofila, il FPMCI ha partecipato alla creazione della Rete di AALL per l’organizzazione degli eventi locali di disseminazione previsti dal progetto.

Il Fondo nel 2012 ha collaborato con il Comune di Milano: - per la realizzazione del workshop propedeutico all’identificazione delle buone pratiche locali sulla

sicurezza alimentare e nutrizionale e all’individuazione delle proposte progettuali di cooperazione decentrata, da condividere durante le visite di scambio con i partner centroamericani e spagnoli. Tale workshop si è svolto il 24 marzo, ed ha visto una numerosa partecipazione di rappresentanti delle autorità locali e delle associazioni.

- Per l’individuazione dei partecipanti alla missione svoltasi in Centro America (El Salvador, Honduras, Guatemala) dal 16 al 24 Aprile, i partecipanti italiani alla missione sono stati 27;

- per la realizzazione di un momento di confronto e restituzione rivolto ai partecipanti alla missione e tenutosi presso la nostra sede nella serata di mercoledì, 9 maggio;

- Per l’accoglienza della delegazione centroamericana e spagnola in visita ad alcune best practices di promozione della sicurezza alimentare presenti sul nostro territorio;

- Per la realizzazione del workshop internazionale finale del progetto, svoltosi presso la nostra sede nella giornata di sabato, 16 giugno 2012.

Il progetto si è concluso in data 30 Giugno 2012 con 24 iniziative realizzate dai Comuni coinvolti. Di seguito i prospetti riassuntivi delle iniziative realizzate:

ACEA Onlus AZIONE 1 - Acqua Terra Libertà,Cologno Monzese L'Azione a Cologno Monzese ha visto la realizzazione di incontri pubblici con la cittadinanza sui temi della sicurezza alimentare, sulla biodiversità e sulla sovranità alimentare, sui consumi etici e consapevoli; oltre agli incontri, si è svolto un corso di formazione sull'orticoltura secondo criteri agrobiologici per la cittadinanza interessata. Si è sviluppata in collaborazione con il Comune di Cologno Monzese (Assessorato Servizi Sociali, Pace e Beni Comuni) e in rete con realtà del territorio. AZIONE 2 Acqua Terra Libertà, Paderno Dugnano L'Azione a Paderno Dugnano ha visto la realizzazione di azioni di educazione alla sostenibilità con giovani del territorio. Composizione dei partecipanti: Amministrazione pubblica: 10; • Associazioni:10; • Cittadini: 50; • Aziende: 2; Altro: 1

Gruppi di lavoro: Conclusioni gruppo 1, Cologno Monzese: occorre elaborare con l'A.C. Un percorso di consapevolezza dell'importanza dell'alimentazione e dell'agricoltura, sviluppando una politica agricola del territorio di tipo urbano e perturbano. Conclusioni gruppo 2, Paderno Dugnano: occorre stabilizzare lo strumento dello scambio giovanile nord/nord e nord/sud sui temi dell'alimentazione e dell'agricoltura come modello di nuova cittadinanza europea e mondiale.

AZIONE 3 - Realsan /Partecipazione Missione America centrale, Aprile 2012 AceA Onlus ha partecipato alla missione Realsan in America Centrale in rappresentanza propria e anche a nome del Comune di Sesto San Giovanni ad Aprile 2012 con un proprio rappresentante; le Azioni 1) e 2) hanno creato l'occasione di una condivisione e partecipazione territoriale ampia e coordinata a tutto il territorio del Nord Milano, ivi compresi il Comune di Cinisello Balsamo e il Comune di Sesto San Giovanni.

Totale azioni : 15.050 contatti

Agenda 21 nei Comuni dell’Est Ticino Progetto TASSO

Forum plenario

Santo Stefano Ticino, 14 ottobre 2011

AZIONI: Convegno - Presentazione ed avvio dei lavori del progetto TASSO - Primi risultati della mappatura del patrimonio agri-culturale dell'est Ticino Forum - Attività di gruppo per stabilire le priorità d'intervento Composizione dei partecipanti � Amministrazione pubblica (politici, tecnici): 26 � Agricoltori (Aziende agricole, associazioni di categoria, operatori del settore): 19 � Associazioni: 21 � Cittadini: 34 � Altro: 5

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Agenda 21 nei Comuni dell’Est Ticino

Progetto TASSO Primo tavolo di lavoro - Bareggio, 18 novembre 2011 Il patrimonio agri-culturale: conservazione, tutela, educazione

AZIONI: Convegno - Avvio dei lavori del primo tavolo tematico del progetto TASSO - Il patrimonio agri-culturale: conservazione, tutela, educazione Tavoli - Suddivisione e attività di gruppo sul tema della serata

Composizione dei partecipanti: Amministrazione pubblica (politici, tecnici): 2; Agricoltori (Aziende agricole, associazioni di categoria, operatori del settore): 16; Associazioni: 3; Cittadini: 9; Aziende: 1; Altro: 5

Conclusioni I dati discussi nei tavoli di lavoro saranno utili alla redazione: 1. della mappatura del Patrimonio Agri-culturale dell’Est Ticino; 2. del sistema agroalimentare locale sostenibile che verrà abbozzato al termine degli incontri tematici di seguito riportati tenendo conto dei risultati emersi nel corso degli stessi e del percorso di coinvolgimento degli agricoltori.

Agenda 21 nei Comuni dell’Est Ticino Progetto TASSO Secondo tavolo di lavoro - Bareggio, 13 gennaio 2012 L’agricoltura sostenibile: produrre localmente AZIONI: Convegno - Avvio dei lavori del secondo tavolo tematico del progetto TASSO - L’agricoltura sostenibile: produrre localmente Tavoli - Suddivisione e attività di gruppo sul tema della serata Conclusioni

I dati discussi saranno utili alla redazione: 1. della mappatura del Patrimonio Agri-culturale dell’Est Ticino; 2. del sistema agroalimentare locale sostenibile che verrà abbozzato al termine degli incontri tematici di seguito riportati, tenendo conto dei risultati emersi nel corso degli stessi e del percorso di coinvolgimento degli agricoltori avviato nel mese di dicembre 2011. Inoltre sul sito internet è presente un primo catalogo delle buone pratiche sul tema “L’agricoltura sostenibile: produrre localmente”: http://www.a21estticino.org/sito/tasso_buone_pratiche_produzione.html

Agenda 21 nei Comuni dell’Est Ticino Progetto TASSO Terzo tavolo di lavoro – Corbetta, 10 febbraio 2012 Il commercio dei prodotti locali

AZIONI: Convegno - Avvio dei lavori del terzo tavolo tematico del progetto TASSO - Il commercio dei prodotti locali Tavoli - Suddivisione e attività di gruppo sul tema della serata

Composizione dei partecipanti Agricoltori (Aziende agricole, associazioni di categoria, operatori del settore): 13; Amministrazione pubblica (politici e tecnici di Agenda 21 Est Ticino): 8; Associazioni: 10; Cittadini: 1; Aziende: 1; Altro: 3

Conclusioni I dati discussi saranno utili alla redazione della mappatura del Patrimonio Agri-culturale dell’Est Ticino nonché alla progettazione del sistema agroalimentare locale sostenibile che verrà abbozzato al termine degli incontri tematici di seguito riportati, tenendo conto dei risultati emersi nel corso degli stessi e del percorso di coinvolgimento degli agricoltori avviato nel mese di dicembre 2011. Sul sito internet è presente un primo catalogo delle buone pratiche sul tema “Il commercio dei prodotti locali”: www.a21estticino.org/sito/tasso_buone_pratiche_distribuzione.html

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Agenda 21 nei Comuni dell’Est Ticino Progetto TASSO Quarto tavolo di lavoro – Corbetta, 09 marzo 2012 Coltivare il paesaggio, favorire il turismo locale AZIONI: Convegno - Avvio dei lavori del quarto tavolo tematico del progetto TASSO - Coltivare il paesaggio, favorire il turismo locale Tavoli - Suddivisione e attività di gruppo sul tema della serata

Composizione dei partecipanti: Agricoltori (Aziende agricole, associazioni di categoria, operatori del settore): 9; Amministrazione pubblica (politici e tecnici di Agenda 21 Est Ticino): 6; Associazioni: 14; Cittadini: 2; Aziende: 1; Altro: 4; Conclusioni I dati discussi saranno utili a: 1. la redazione della mappatura del Patrimonio Agri-culturale dell’Est Ticino; 2. la progettazione del sistema agroalimentare locale sostenibile che verrà abbozzato al termine degli incontri tematici di seguito riportati, tenendo conto dei risultati emersi nel corso degli stessi e del percorso di

coinvolgimento degli agricoltori avviato nel mese di dicembre 2011. Sul sito internet è presente un primo catalogo delle buone pratiche sul tema “Coltivare il paesaggio, favorire il turismo locale”: www.a21estticino.org/sito/tasso_buone_pratiche_paesaggio_turismo.html

Agenda 21 nei Comuni dell’Est Ticino Progetto TASSO Quinto tavolo di lavoro – Corbetta, 30 marzo 2012 Consumatori organizzati, responsabili e solidali AZIONI: Convegno - Avvio dei lavori del quinto tavolo tematico del progetto TASSO - Consumatori organizzati, responsabili e solidali Tavoli

- Suddivisione e attività di gruppo sul tema della serata Composizione dei partecipanti: Agricoltori (Aziende agricole, associazioni di categoria, operatori del settore): 7; Amministrazione pubblica (politici e tecnici di Agenda 21 Est Ticino): 7; Associazioni: 5; Cittadini: 5; Aziende: 1; Altro: 4. I dati discussi saranno utili a: 1. la redazione della mappatura del Patrimonio Agri-culturale dell’Est Ticino; 2. la progettazione del sistema agroalimentare locale sostenibile che verrà abbozzato al termine degli incontri tematici di seguito riportati, tenendo conto dei risultati emersi nel corso degli stessi e del percorso di coinvolgimento degli agricoltori avviato nel mese di dicembre 2011. Sul sito internet è presente un primo catalogo delle buone pratiche sul tema “Consumatori organizzati, responsabili e solidali”: http://www.a21estticino.org/sito/tasso_buone_pratiche_consumo.html

ALCI LODI Sovranità e sicurezza alimentare: problemi e prospettive delle produzioni agroalimentari in Lombardia e nei Paesi del Sud del mondo

Presso il Parco Tecnologico Padano, Lodi 23/03/2012

AZIONE: Convegno, Focalizzazione del ruolo delle Reti Territoriali Locali nella costruzione di un programma comune Nord-Sud sulla sicurezza alimentare e nutrizionale

� Relazione Tendenze economiche, sociali e ambientali della produzione agroalimentare nel passaggio da uno scenario di abbondanza a uno di scarsità (Sergio Marelli, Presidente CISA e Segretario Generale FOCSIV);

� Relazione Agricoltura “naturale” e agricoltura “orientata al mercato”: scenari nella competizione globale e prospettive del territorio lombardo tra valorizzazione dei prodotti tipici e produzioni agroalimentari intensive (Paolo Baccolo, Direttore Generale DG Agricoltura Regione Lombardia);

� Tavola rotonda Sovranità e sicurezza alimentare: problemi e prospettive delle produzioni agroalimentari in Lombardia e nei Paesi del Sud del mondo.

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Mostra “Parlo Come Mangio” Cernusco sul Naviglio, Centro sportivo Enjoy Center

Dal 29 novembre al 6 dicembre 2011 Dal 12 al 15 dicembre 2011 AZIONI: Mostra – percorso interattivo per alunni delle scuole cernuschesi, dislocato in 5 stanze: Stanza della sacralità della terra, stanza del mercato ortofrutticolo, stanza dell’Italia, stanza della realtà globale, stanza della convivialità. Obiettivi del percorso: sensibilizzare gli alunni al consumo sostenibile, alla salvaguardia della qualità alimentare, e alla scelta etica dei prodotti. Attività collaterali della mostra sono stati incontri con i soggetti che sul territorio cernuschese si occupano di sicurezza alimentare e nutrizionale (gas, agricoltori biologici, bottega equosolidale, associazioni di volontariato ecc.) per costruire una rete di attori che lavorano su eventi di sensibilizzazione della cittadinanza (16 novembre e 14 dicembre 2011.

Conclusioni Particolare soddisfazione da parte delle insegnanti che chiedono al Comune se possibile di organizzare altre iniziative analoghe sulle tematiche trattate. Richiesta da parte delle associazioni del territorio di allargare la rete ad altri partner e proseguire con percorsi di approfondimento.

Mostra Interattiva PARLO COME MANGIO Cinisello Balsamo, 07 – 18 novembre 2011

AZIONI: 1. Definizione con la Fondazione PIME dell’Iniziativa e del progetto 2. Promozione dell’iniziativa presso le scuole cittadine 3. Organizzazione visita classi 4. Inaugurazione 5. monitoraggio e sorveglianza Composizione dei partecipanti: Amministrazione pubblica: Comune di CInisello Balsamo; Fondazione PIME; Aziende; Tutte le scuola pubbliche e paritarie cittadine; Altro: Giornale “IL GIORNO”. Attività svolte e Tematiche trattate La mostra interattiva “Parlo come mangio” nasce dalla collaborazione fattiva di Coldiretti, Fondazione Pime Onlus e Federconsumatori sulle tematiche del consumo sostenibile, della salvaguardia della qualità alimentare, della convivenza tra esigenze della campagna e della città, della trasparenza dei prezzi, della tracciabilità dei prodotti e dell’educazione di nuove generazioni di consumatori attenti al contesto globale in cui si giocano le scelte individuali e collettive.

Città di Corbetta Spettacolo LABEL Corbetta, 29 marzo 2012 – ore 21:00, Sala Don Sacchi, Piazza Canonica

Il ruolo dei consumatori all’interno del sistema agroalimentare locale sostenibile dell’Est Ticino attualmente in fase di sviluppo nell’ambito del progetto TASSO dei Comuni di Agenda 21 Est Ticino (aderente alla rete REALSAN): www.a21estticino.org/sito/tasso.html Uno moologo ironico e provocatorio per sorridere delle nostre abitudini di consumatori, dei trucchi della vendtita e degli assurdi da supermercato che quotidianamente portiamo in giro nel nostro carrello della spesa. Spettacolo teatrale ad ingresso gratuito. Lo spettacolo ha avuto il ruolo di coinvolgere in modo divertente i cittadini a partecipare al 5° tavolo di lavoro del progetto TASSO “Consumatori organizzati, responsabili, e solidali” svoltosi Venerdì 30 marzo 2012 a Corbetta. Pagina web dedicata all’incontro: www.a21estticino.org/sito/tasso_tavolo_5.html

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INCONTRO ISTITUZIONALE Venerdì, 15 giugno 2012 Ore 09:30 – 12:30 Sala Consiglio - Via Roma, 18 - Corsico

AZIONI � Accoglienza della delegazione internazionale a Corsico. � Presentazione delle attività dell’Amministrazione Comunale nel campo della salubrità alimentare,

dello sviluppo delle reti di produttori e consumatori di derrate biologiche e di filiera corta, il principio di legalità per riappropriarsi dei terreni agricoli in mano alle organizzazioni criminali. A tal proposito sono intervenuti la sindaca Maria Ferrucci, l’assessora Rosella Blumetti, la dott.ssa Cengarle di FCT e il dott. Rabaiotti, presidente del CdZ 6 del Comune di Milano.

� Visita alla sede di “Buon Mercato”, centro servizi per l’economia socio-solidale gestito dall’Associazione BuonMercato, cui tutti i cittadini di Corsico (e non solo) possono aderire attraverso una quota associativa annuale. Buon Mercato ha una gestione pubblica ma in coordinamento con il terzo settore, l’associazionismo e i produttori locali.

� Visita alla piattaforma ecologica comunale.

Comuni di: � CARPIANO � LOCATE DI TRIULZI � MELEGNANO � OPERA � PIEVE EMANUELE � SAN GIULIANO MILANESE � VIZZOLO PREDABISSI Marzo 2012 Gli Orti Mobili nelle piazze Nel mese di Marzo 2012 le Amministrazioni Comunali di Carpiano, Locate di Triulzi,

Melegnano, Opera, Pieve Emanale, San Giuliano Milanese e Vizzolo Predabissi in collaborazione con la cooperativa sociale Il Giardinone hanno promosso nei loro territori l’evento “Orti Mobili”. L’iniziativa si è inserita nel progetto REALSAN, un progetto della Comunità Europea per la promozione della Sicurezza Alimentare e Nutrizionale e dell’Educazione Ambientale. Sono stati coinvolti circa 1.200 bambini e 500 adulti (le insegnanti delle scuole elementari e medie e amministratori locali, oltre che i cittadini in genere) nei 7 laboratori di orticultura proposti. E’ stato svolto un importante lavoro di sensibilizzazione all’importanza dell’educazione ambientale e soprattutto alimentare attraverso la divulgazione dei progetti REALSAN. Il trapianto o la semina, le prime gocce d’acqua e il riconoscimento delle diverse piantine sono i primi passi per un’alimentazione sana e nutriente che pone attenzione ai prodotti locali e ai cicli di produzione naturali. Cosa sono gli Orti Mobili? Gli orti mobili sono laboratori di orticultura all’aperto nati con lo scopo di far scoprire i tempi e i ritmi della natura e cogliere il forte legame che ci lega a ciò che mangiamo attraverso l’esperienza diretta del trapianto e della semina. Sulla piazza che ha accolto l’evento si è creato il contesto di un orto temporaneo con l’installazione di sei isole in legno che sostenevano gli orti sospesi dove i bambini erano liberi di sperimentare con il tatto e l’olfatto… Alcuni “sporcandosi” le mani, altri preferendo usare i guanti da giardino, ma tutti ben felici di poter immergere le loro mani nella terra, toccarla, annusarla e farsi trascinare da questa emozione; sono poi stati invitati a piantare semenze come il basilico, la zucca, il ravanello, la carota e i fagioli oppure a sperimentare il trapianto di una piantina tra cui quelle di pomodori, melanzane, cavoli, lattuga o finocchi… Il tutto in un’atmosfera di serenità e gioia che renderà questa loro esperienza indimenticabile. La natura spiegata ai bambini - In un territorio fortemente antropizzato come quello in cui viviamo ed in un contesto temporale in cui i ritmi frenetici della vita ci portano a non considerare molto gli aspetti naturali che ci circondano, è importante poter avvicinare le nuove generazioni al contatto con la natura attraverso esperienze dirette che possano renderli partecipi attivamente. Per questo ai partecipanti è stato spiegato e successivamente fatto testare con le loro mani cosa significa seminare, trapiantare ed innaffiare… Scopo dell’attività - I giardinieri hanno guidato i bambini attraverso un’esperienza pratica ma anche intellettiva con il riconoscimento di alcune piante commestibili che crescono sul nostro territorio e raccontandone curiosità ed usi. I bambini sono poi tornati a casa con una piccola pianta di cui poter prendersi cura e avendo fatto un’esperienza pratica dalla quale impareranno ad apprezzare maggiormente il contatto con la terra e la natura.

Relazione annuale attività 2012 Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale

LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA CONVEGNO: La cooperazione internazionale e il nostro sviluppo locale Rho, 30 marzo 2012 CentRho, piazza San Vittore Ore 16.30 – 19.00

AZIONI 1) Coinvolgimento dei Comuni di Rho, Settimo Milanese e Pero, partecipanti al progetto Realsan, per realizzare insieme l’iniziativa. Sensibilizzazione dei Comuni della Provincia di Milano e delle Scuole del territorio del Rhodense, delle Associazioni ambientaliste, delle Agende 21 del territorio e delle aziende agricole in ordine ai temi dello sviluppo sostenibile, della necessità di preservare il suolo per l’alimentazione, della sicurezza e sovranità alimentare. 2) Coinvolgimento del Distretto Rurale dell’Olona, della Confederazione Italiana Agricoltori, di Slow Food e dell’Azienda di ristorazione pubblica Settimopero Welfood per riflettere sui temi dell’agricoltura (da reintrodurre nelle agende dello sviluppo locale dei Comuni), della sicurezza e sovranità alimentare, dell’educazione alimentare nelle scuole. 3) Coinvolgimento dell’azienda di ristorazione dei Comuni di Settimo e Pero, la Settimopero Welfood, sia ai fini dell’educazione alimentare nelle scuole,

sia per la preparazione di un buffet realizzato con prodotti di aziende agricole locali, per far conoscere la varietà e la qualità degli alimenti già prodotti nel territorio del Rhodense.

Progetto “Mangiare è un atto agricolo” Locate di Triulzi il 26 Giugno 2012 Interventi nelle scuole sulla Sovranità Alimentare

AZIONI: 1) Sono stati svolti 4 incontri, dal titolo “Mangiare è un atto agricolo ed ecologico”. Si è partiti dall’idea che molti “consumatori” non conoscono più questo legame, soprattutto i bambini , ma pensano all'alimentazione come produzione agricola, forse, ma non si considerano parte dell'agricoltura. Se pensano un po' più a fondo, devono riconoscere di essere consumatori passivi. Quindi ai bambini è stata proposta un’attività che attraverso una “scatola magica” ha permesso ai bambini di vedere a turno sequenze di immagini: iniziamo con la terra fino ad arrivare ad una merendina al cioccolato… che legame c’è? Quanti elementi che compongono la merendina arrivano dalle nostre cascine? 2) Biciclettata con visita guidata alle cascine del territorio. Domenica 27 giugno è stata numerosa la partecipazione alla biciclettata conclusiva del ciclo di eventi all'interno del progetto REALSAN sulla Sicurezza Alimentare, a cui il comune di Locate di Triulzi ha aderito. Alla biciclettata hanno partecipato alunni delle scuole e genitori, che hanno visitato gli orti comunali e la Cascina Nesporedo. L'iniziativa è avvenuta a seguito di tre incontri nelle scuole elementari in cui Valentina Nargino per l'associazione Namastè ha realizzato interessanti attività per la sensibilizzazione alla sicurezza alimentare. 3) Start up progetto Binario Giusto, la spesa etica l binario 1 della stazione di Locate di Triulzi. Presso la stazione

Ferroviaria di Locate di Triulzi vi è uun luogo di incontro e nascita di nuove relazioni umane attraverso la creazione di un punto di distribuzione dei prodotti del Parco Agricolo Sud Milano, ma non solo, dei prodotti a km zero, biologici, derivanti da progetti sociali (quali cooperative sociali e imprese sociali), e prodotti del commercio equo e solidale. Il 14 Aprile 2012 è stato inaugurato lo spazio Binario Giusto e si è presentato il progetto per la diffusione di nuovi stili di vita consapevoli attraverso la vendita di prodotti agricoli freschi e a lunga conservazione del Sud del Mondo e del Parco Agricolo Sud Milano. Il pomeriggio di inaugurazione ha visto la partecipazione di 350 persone circa, tra i quali anche i bambini delle scuole elementari che hanno partecipato ad un laboratorio di autoproduzione del Pane. Il pomeriggio si è concluso con un aperitivo a base di prodotti del Parco Sud e con Musica e Canti nella sala d’attesa adiacente allo spazio vendita.

Nutriamo Rozzano Pianeta Sano 11 maggio 2012

AZIONI: � Conferenza Pubblica � Speakeraggio e volantinaggio � Partecipazione ad incontri con l’Amministrazione Svolgimento dell’attività

• Apertura delle attività con la Conferenza dell’11 maggio • Incontri nelle scuole elementari di Rozzano del III Circolo • Conclusioni gruppo 1: sviluppo e partecipazione al progetto “Orti sostenibili” • Conclusioni gruppo 2: sviluppo e partecipazione alle pratiche di costruzione orti scolastici

I dati discussi saranno utili a verificare l’attecchimento delle pratiche per la SAN a livello locale e amministrativo nella progettazione del territorio.

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AVANZAMENTO PROGETTI IN CORSO

1. PULL DOWN THE LINE Il progetto, di durata triennale, è esecutivo dal 5 dicembre 2011. Contesto Il sisma di Haiti del gennaio 2010 ha evidenziato all'opinione pubblica la condizione di estrema povertà nei territori Caraibici. Come noto, l'Isola ospita due stati sovrani: la Repubblica di Haiti e la Repubblica Dominicana. La criticità nella coabitazione delle due popolazioni è aumentata negli ultimi anni, l'area transfrontaliera è al centro di diversi problemi, come le migrazioni (legali e illegali) di Haitiani verso la Repubblica Dominicana, le condizioni pessime della popolazione alla frontiera e le relazioni sociali caratterizzate da discriminazioni nei confronti degli Haitiani. Il terremoto ha causato ulteriori migrazioni, scatenando una situazione esplosiva che costituisce un'emergenza nell'emergenza.

Obiettivi generali del progetto

− Migliorare le condizioni della popolazione coinvolta, in termini di pianificazione agricola, sviluppo economico, disoccupazione e sviluppo di attività generatrici di reddito, sviluppo sostenibile e agricoltura, sviluppo di risorse umane, cultura e informazione;

− Rafforzare la partecipazione dei cittadini attraverso l'interazione tra AALL, popolazioni locali, organizzazioni politiche nell'elaborazione e implementazione di piani di sviluppo locale partecipato, budget partecipati, comprese misure per sviluppare reti di AALL e NSA;

− Capacity building per le AALL, specie per la loro partecipazione in strategie per raggiungere i MDGs e aumentare l'individuazione di AALL come partner nello sviluppo regionale e nelle politiche d'integrazione;

− Scambiare esperienze fra AALL e/o associazioni di AALL per rafforzare partnership, associazioni e network.

Obiettivi specifici

− Stabilire un patto regionale che dia avvio a piani per lo sviluppo agricolo e l'identità territoriale;

− Sviluppare i territori coinvolti attraverso produzioni auto-sostenibili, sfruttando risorse endogene e rafforzando i mercati locali;

− Creazione di una rete permanente e di una sinergia fra AALL di entrambi i Paesi Caraibici da un lato e il Fondo Europeo delle Autorità Locali per la Cooperazione Internazionale;

− Creare consapevolezza, informazione, capacity building, formazione per le AALL, per gli stakeholder, per gli attori chiave e i beneficiari finali;

− Migliorare la creazione di consenso locale e internazionale sulle attività del progetto.

Implementazione

Nei primi mesi del 2012 sono state avviate le fasi per il lancio ufficiale del progetto. I primi mesi sono stati caratterizzati dalla contrattualizzazione e organizzazione dello staff tanto presso la sede milanese quanto presso il territorio dominicano. Sono seguite le fasi operative, la contrattazione dei partner di progetto, la creazione del sito web di riferimento (www.pulldowntheline.org) , la creazione di un ufficio locale che ha accolto i partecipanti alle missioni nonché, da aprile a settembre, due studenti del Politecnico di Milano (Andrea Magarini e Giulia Mazzanti) che hanno svolto attività di ricerca e supporto alle fasi di implementazione del progetto. Da settembre 2012 a febbraio 2013 invece tale ruolo è stato ricoperto da Nicoletta Ghisu.

Primo Steering Committee – Milano, 8/9 marzo 2012

L’8 e il 9 Marzo presso lo Spazio del Sole e della Luna a Milano si è tenuto il Primo Comitato di Pilotaggio, preziosa occasione per incontrare tutti i partner del progetto, sviluppare con loro i temi del progetto e organizzare lo svolgimento dei lavori. Alle due giornate di lavoro hanno partecipato tutti i partner di progetto, oltre al capofila FPMCI, erano presenti: il Fondo Andaluso di Cooperazione Internazionale (FAMSI), il Fondo Umbro degli Enti Locali per la

Cooperazione Decentrata (FELCOS), il programma di Assistenza alle Reti Territoriali (ART) delle Nazioni Unite, la Federazione Dominicana dei Municipi (FEDOMU), i Dipartimenti del Nord, del Centro e del Sud di Haiti, il Ministro delle Finanze e degli Affari Transfrontalieri haitiano, Sindaci dominicani ed haitiani, il gruppo degli esperti universitari coordinati dal Politecnico di Milano e la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) dell’Umbria. A chiusura del comitato di pilotaggio è stato organizzato un momento istituzionale dove la delegazione caraibica è stata accolta dalle autorità milanesi presso il Consiglio Provinciale, al cui interno è nato un proficuo dibattito.

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Costituzione del Tavolo Locale di Dajabón – Repubblica Dominicana, area settentrionale Il 19.4.2012 alla presenza di 27 persone di diverse istituzioni pubbliche, private e sociali, rappresentanti della società civile è stato costituito il Tavolo Locale di Dajabón. Lo stesso giorno si è proceduto alla costituzione di tre sotto-tavoli tematici e all’elezione dei rispettivi rappresentanti: Pianificazione e governabilità, Agricoltura, Comunicazione e identità locale.

Costituzione del Tavolo Locale di Ouanaminthe –Haiti, area settentrionale

Il 25.5.2012 alla presenza di 27 persone di diverse istituzioni pubbliche e private, rappresentanti della società civile e della cooperazione internazionale è stato costituito il Tavolo Locale di Ouanaminthe. Durante l’incontro si è discusso riguardo alle principali linee di intervento del Tavolo locale come il rafforzamento istituzionale del municipio di Ouanaminthe, l’appoggio alla pianificazione urbana del Municipio stesso, la pianificazione agricola con focus sulla catena apicola.

Costituzione del Tavolo Transfrontaliero - Elias Piña e Belladère – Repubblica Dominicana e Haiti, aree centrali

Il 31.5.2012 è stato costituito il Tavolo Locale Binazionale comprendente l’area Dominicana di Elias Piña e l’area Haitiana di Dajabon con la presenza di 140 rappresentati di diverse istituzioni pubbliche, private, organizzazioni della società civile e della cooperazione internazionale. All’interno dell’incontro sono stati presentati i progetti attivi nella zona tra cui il progetto europeo Pull down the line. In questo territorio si ha optato per convocare un Comitato Binazionale per

sfruttare una congiuntura favorevole alla riattivazione dei rapporti transfrontalieri.

Incontro partecipativo per recuperare informazioni sulle catene di valore dell'apicoltura di Dajabon (RD) e Ouanaminthe (H).

Dopo aver costituito i due "Tavoli Locali" di Dajabon e Ouanaminthe, nei mesi di aprile e maggio, è stata individuata la catena di valore dell'apicoltura quale elemento binazionale per iniziare un processo di pianificazione territoriale. Tale decisione deriva da una pluralità di fattori strettamente interconessi quali: • buona organizzazione delle degli apicoltori in entrambi i lati grazie all'esistenza dell'associazione di Dajabon ed alla cooperativa di Ouanaminthe; • lavorare con la catena apicola permette di coinvolgere differenti tematiche (reforestazione, accesso all'acqua, mercato locale, connessione con altre catene di valore; • la catena di valore è parte dell'agenzia di sviluppo economico territoriale di

Dajabon (ADETDA) che è una solida istituzione del territorio e potrebbe garantire una reale sostenibilità a molte attività pianificate; • essendo una produzione attiva in entrambi i paesi è un buon punto di partenza per fomentare l'integrazione transfrontaliera.Per recuperare le informazioni lo staff di progetto ha predisposto un questionario georeferenziato, condiviso e rimodulato con i dirigenti delle due catene di valore durante la presentazione del processo di

pianificazione (28 giugno 2012).

Le domande erano organizzate in differenti ambiti di interesse (identificazione produttori, aspetti sociali, aspetti produttivi, aspetti ambientali, necessità della catena) ed è stato compilato dallo staff di progetto in sinergia con il personale locale del programma ART delle nazioni unite (UNDP), instaurando pertanto un rapporto più diretto e spontaneo con i singoli apicoltori (15 luglio 2012 Dajabon, 17 luglio 2012 Ouanaminthe).

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La georeferenziazione è avvenuta grazie ad una mappa binazionale sulla quale i produttori potevano porre la posizione delle proprie arnie ed altre informazioni contenute nel questionario. I passi successivi consistono nella sistematizzazione delle informazioni raccolte in una o più cartografie analitiche che mostrino tutti gli elementi emersi. Questi risultati saranno socializzati con i produttori ed insieme si priorizzeranno e pianificheranno le attività concrete da sviluppare per rispondere alle singole necessità.

Lo staff di progetto ha stretto relazioni informali ed operative anche con il CEDAF (Centro para el Desarollo AgroForestal) al cui interno è presente la REDAPI (Red Dominicana Apicultores) e con il CAD (Consorcio Ambiental Dominicano), con i quali ci si sta concentrando sugli aspetti ambientali del processo pianificatorio

Presentazione dello Scenario di Cambiamento della catena di valore apicola binazionale di Dajabon (RD) e Ouanaminthe (H) Danjabon (RD) e Oanaminthe (H).

20 settembre 2012 Prosegue l'attività di pianificazione della catena di valore del miele a Dajabon e Ouanaminthe nel nord della frontiera dominico-haitiana.Conclusa l’analisi, che ha fotografato l’esistente, lo staff di progetto ha realizzato un’interpretazione partecipata della filiera. Attraverso un momento di confronto costruttivo con tutti i produttori sono state individuate e mappate le necessità della filiera e pensato a come sviluppare la produzione nel suo insieme.

Tutti i momenti di interazione hanno fatto si che nascesse uno scenario di cambiamento, questo disegno progettuale è stato articolato in due componenti per descrivere le dinamiche socio-economiche e gli aspetti ambientali-territoriali che definiranno l’assetto del territorio a seguito dell’attuazione delle azioni definite durante il processo di interazione. Questo protocollo è stato sviluppato sulle catene del miele e si inserisce nelle attività volte alla creazione di un piano rurale partecipativo che definisca il sistema agroalimentare locale.

Partecipazione all’attività dell’Oficina Binacional de Mercadeo. 26-27 Settembre 2012

L’attività, svolta presso l’OTIMEP (Comendador), è stata organizzata per discutere riguardo agli sviluppi dell’"Oficina Binacional de Mercadeo" che si occuperà della commercializzazione dei prodotti agricoli locali, haitiani e dominicani. L'incontro, coordinato dai due consulenti che hanno svolto l’analisi di mercato, è stata l’occasione per discutere e fornire assistenza tecnica sulla struttura che tale Oficina potrà avere. I due consulenti hanno spiegato quanto emerso dall’analisi di mercato in

termini di flussi principali di mercato interno e di esportazioni, di principali prodotti commercializzati, di rapporti commerciali tra Haiti e Repubblica Dominicana. L’incontro ha visto la partecipazione della staff di progetto, di rappresentanti di alcune cooperative di produttori operanti nei territori, dei referenti della "Oficina di mercadeo" sia nel lato haitiano che dominicano. Durante l’incontro i partecipanti sono stati divisi in gruppi per lavorare su alcuni aspetti da definire prima che l’Oficina di Mercadeo inizi a lavorare sul territorio.

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Partecipazione all'incontro "Puesta en Comun de los Retos municipales de la Frontera" del Comitato Intermunicipale Transfronterizo (CIT). 27-28 Settembre 2012

L’incontro ha visto la partecipazione dei sindaci dominicani dei Municipi della provincia di Elias Piña e dei sindaci haitiani dei Municipi frontalieri del Dipartimento di Plateau Central. Lo staff di progetto, insieme a rappresentanti di altre entità internazionali di cooperazione, ha appoggiato attivamente il lavoro con l’obiettivo di dare assistenza tecnica ai sindaci della zona per aumentare l’efficacia della struttura del Comitato, una maggiore partecipazione della società civile, maggiore trasparenza delle azioni e delle dinamiche interne del Comitato e per migliorare la relazione operativa tra la parte politica e

tecnica di questo Comitato. Momento di presentazione dell’Agenda dell’incontro a tutti i partecipanti. L’evento ha visto una buona partecipazione delle autorità locali sia dal lato haitiano che dal lato dominicano. Il Sindaco Luis Minier del Municipio di Comendador (Elias Piña) ha aperto i lavori con una breve spiegazione della storia del CIT e del lavoro che è stato compiuto fino ad ora, invitando i partecipanti a dare maggiore impegno possibile affinché le azioni del Comitato possano avere maggiore incidenza sui rispettivi territori.

Creazione di una rete di radio comunitarie. 16-23 Novembre 2012

Missione di Mauro Camporini, esperto di radio comunitarie presso la Provincia di Elias Piña e il Dipartimento di Plateau Central: la missione si è suddivisa in due fasi differenti, un primo momento di formazione collettiva con i referenti delle radio individuate e un secondo di visita delle singole radio e di un momento di formazione con tutti i ragazzi che gestiscono programmi all’interno delle radio. La volontà è quella di creare una rete di radio transfrontaliere che dia la possibilità, attraverso la creazione nel web di uno spazio condiviso, di scambiare materiale da mandare in onda. Mentre nel territorio dominicano la rete si svilupperà tra i Centri Tecnologici Comunitari dei diversi Municipi, nel territorio haitiano sono state ad ora individuate 3 radio comunitarie, ma è stato nominato un referente nella parte haitiana che permetterà il proseguo dei lavori e la possibilità di individuare altre stazioni radio da includere nella rete.

Local Visual Group. 17 Novembre - 2 Dicembre 2012

L’attività, che ha visto la partecipazione di 25 ragazzi haitiani e dominicani, si è sviluppata per 3 fine settimana presso il Municipio di Dajabón con la volontà di iniziare un lavoro sulle immagini che testimoni il territorio haitiano e quello dominicano e il cambiamento di questi ultimi nei 3 anni di progetto. \ In questa prima fase dell’attività è stata svolta una formazione sia teorica riguardo a tematiche quali patrimonio culturale, concetto di frontiera e mercato, sicurezza alimentare che pratica riguardo all’utilizzo della video camera e al montaggio di

video. I ragazzi si sono mostrati molto interessati all’argomento e a volersi mettere in gioco

durante le esercitazioni pratiche e nei compiti che gli sono stati dati al di fuori dell’aula. Durante il periodo natalizio, i ragazzi saranno impegnati nella creazione di un copione da seguire per il lavoro di campo che si terrà nei mesi di gennaio e febbraio, in cui i diversi gruppi riprenderanno quello che per loro rappresenta patrimonio storico, culturale, umano del proprio territorio. Le attività riprenderanno nella seconda metà di gennaio con un lavoro sulla fotografia, che permetterà di produrre ulteriore materiale visuale che si rivelerà fondamentale per la creazione di un marchio territoriale.

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II Steering Committee. 6 Dicembre 2012

L’incontro, svoltosi nella struttura D’Cactus, Las Matas de Farfan, nei pressi della Provincia di Elias Piña, ha visto una grande partecipazione dei partner di progetto provenienti da Italia, Spagna, Haiti e Repubblica Dominicana, come padroni di casa. A 9 mesi dallo scorso Steering Committee tenutosi in Italia, l’evento è stato un’importante occasione per presentare lo stato attuale dei lavori e per costruire un’Agenda di attività future.

I confronti tra i diversi soci sono state importanti occasioni per riflettere sulle azioni future al fine di riuscire a raggiungere gli obiettivi che il progetto si è

prefissato. L’evento è stato aperto da Pietro Accame, Presidente del FPMCI, che ha ringraziato tutti i soci del progetto per il lavoro svolto fino ad ora e, in particolare, il Sindaco del Municipio di Comendador, Luis Minier, per averci aperto le porte e per averci offerto la sua disponibilità a cooperare per riuscire a sviluppare le attività implementate fino ad ora. La grande presenza della delegazione Haitiana, ha dato la possibilità di riflettere sullo stato di avanzamento del progetto in Haiti, sulle necessità dei diversi Municipi presentate dai Sindaci e su come il progetto Pull down the Line potrà intervenire per colmare alcune lacune esistenti.

Il focal point, Lorenzo Botta, ha presentato le attività svolte dall’inizio del progetto ad oggi per ogni pacchetto di lavoro (WP). Le attività implementate nel Nord e nel Centro sono differenti, proprio perché la situazione delle aree è molto diversa. Nel Nord, l’esistenza di una Agenzia di Sviluppo economico locale, ha permesso di appoggiare le diverse catene di valore operanti e, in particolare quella apicola, mentre nel Centro tutto il lavoro è stato svolto in profonda

collaborazione con il progetto “Fortalecimiento de la capacidad de gestión de los productores/as fronterizos de la Provincia de Elías Piña, República Dominicana y el Departamento de Plateau Central, Haiti” del Municipio di Comendador, con un supporto alla creazione della Oficina de Mercadeo. Guido Milani, Direttore del FPMCI, Pietro Accame, Presidente del FPMCI, ed Emilio Rabasco, Direttore Tecnico dell’Officina di Cordoba, FAMSI insieme ai Sindaci del Plateau Central, Haiti.

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Seminario “Ruolo, funzioni e competenze delle entità e reti transfrontaliere di Autorità Locali”. 7 Dicembre 2012 Il Seminario, organizzato il giorno seguente allo Steering Committee presso Las Matas de Farfan, vicino a Elias Piña è stato un importante momento di formazione e di confronto tra i Sindaci e le Autorità Locali provenienti dalla Parte Nord della Frontiera Dominicana ed Haitiana e dai territori centrali frontalieri. Il Seminario è stato arricchito dagli interventi di Massimo Pizzarelli, dirigente del Comune di Locate di Triulzi e Graziano Cireddu, tecnico del Comune di Pieve Emanuele. Dopo un primo momento di formazione, l’evento ha lasciato ampio spazio al dibattito e allo scambio di esperienze tra i Sindaci riguardo alle tematiche esposte dai due formatori. La formazione di Massimo Pizzarelli si è incentrata su un generale panorama delle Autorità Locali esistenti in Italia,

sulla struttura dei Comuni Italiani, sulle sue funzioni e sulla collaborazione tra questi ultimi. Si tratta di temi importanti per tutte le iniziative che, soprattutto in questo momento, si stanno sviluppando alla Frontiera come la costituzione di nuove Mancomunidad e riunione di Comitati Intermunicipali Transfrontalieri (CIT). L’intervento di Graziando Cireddu si è invece focalizzato sul modello organizzativo per la gestione delle funzioni riguardanti il territorio e l’ambiente, con una spiegazione sui i settori di interesse e sui servizi associati, con la volontà di lasciare delle possibili nuove idee alle Autorità Locali dominicane ed haitiane su come potranno gestire in futuro alcune di queste funzioni.

Riunione con Raffaele Capponi, esperto della Confederazione Italiana degli Agricoltori (CIA), ed alcuni rappresentanti di associazioni di produttori operanti sul territorio. 8 Dicembre 2012

La riunione svoltasi presso la OTIMEP, Ufficio tecnico della Mancomunidad a Comendador è stato un incontro di conoscenza tra alcuni rappresentanti di associazioni di produttori hatiani e dominicani provenienti dai territori del Dipartimento di Plateau Central e della Provincia di Elias Piña. La riunione è stata un’importante occasione per comprendere come la Confederazione, data la sua grande esperienza, potrà appoggiare il processo ad ora in corso volto all’organizzazione dei produttori e a creare una “Oficina di Mercadeo” per diminuire la presenza di intermediari e quindi favorire il consumo di prodotto fresco. La riunione si è focalizzata sull’individuazione di come poter strutturare il

settore agricolo del territorio interessato dal progetto al fine di, da una parte organizzare i produttori locali affinché acquisiscano maggior potere sul territorio e possano tutelare maggiormente i propri diritti e dall’altra su quale struttura creare per favorire un contatto più diretto tra i produttori e i consumatori.

Con la fine del mese di dicembre si è concluso il primo anno di esercizio del progetto, che ha superato l’audit esterno per la richiesta alla CE della seconda tranche di pagamento.

Relazione annuale attività 2012 Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale

2. COOPERAZIONE TRIANGOLARE (ITALIA-NIGER-SENEGAL) per lo sviluppo delle capacità delle AL nella gestione delle proprie risorse

Scheda sintetica del progetto

Programma EuropeAid – Sviluppo delle capacità delle Autorità Locali

OGGETTO: COOPERAZIONE TRIANGOLARE (ITALIA-NIGER-SENEGAL) per lo sviluppo delle capacità delle Autorità Locali nella gestione delle proprie risorse.

Ente capofila:

Provincia di Torino

Partner:

− Comunità Urbana di Niamey − Consiglio Regionale di Louga − Provincia di Milano − ACEL (Agenzia di Cooperazione Enti Locali) − FPMCI.

Ubicazione:

Comunità Urbana di Niamey (CUN), Niger; Consiglio Regionale di Louga (CRL), Senegal.

Beneficiari:

Autorità Locali di Niamey e Louga e relativa popolazione.

Contesto:

A partire dal 2003, Niger e Senegal hanno messo in atto un sistema di controllo degli Obiettivi del Millennio, oltre che di un quadro strategico nazionale per la negoziazione dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo attraverso Strategie di Riduzione della Povertà e Sviluppo (Niger 2002 e 2007, Senegal 2002 e 2006). L’accesso ai servizi (acqua potabile, depurazione, salute, istruzione, rifiuti, trasporto pubblico) è una questione trasversale ai MDGs, in cui le AALL giocano un ruolo importante; il processo di decentramento in corso ha creato nuove Autorità impegnate nello sviluppo locale integrato e nell’inclusione sociale, che tuttavia soffrono per la debolezza dei budget pubblici locali e per le difficoltà di gestione del sistema fiscale.

Obiettivo generale:

Partecipazione attiva dei governi locali coinvolti nel raggiungimento dei MDGs; sostegno al decentramento e all’autonomia locale; rafforzamento istituzionale e sviluppo delle capacità delle AALL nella lotta contro la povertà e nel miglioramento dell’accesso delle popolazioni sprovviste alle infrastrutture, impianti, e ai servizi di base; partecipazione delle famiglie e delle economie locali a questo processo.

Obiettivo specifico:

- osservatorio transnazionale Sud-Sud sugli strumenti e i progetti di sostegno alla cooperazione nelle politiche fiscali locali; - rafforzamento delle capacità locali a Niamey e Louga nell’utilizzo degli strumenti di controllo dei dati per l’applicazione di una fiscalità locale equa e completa.

Risultati attesi:

- Messa in atto di un laboratorio-osservatorio permanente sugli strumenti di supporto allo sviluppo di politiche fiscali locali; - Sistema Informativo Geografico integrato e in rete (5 comuni a Niamey e 5 a Louga) orientato alla gestione tanto delle informazioni fiscali, quanto dello stato di urbanizzazione, infrastrutture, impianti e servizi pubblici; - strumenti informatici di supporto alle politiche locali per la gestione dati a livello dei territori urbani delle due collettività (CUN e CRL); - messa in atto di un Fondo locale temporaneo accanto ai budget della CUN e del CRL per finanziare l’aggiornamento del Sistema; - messa in atto di una Programmazione locale per il miglioramento dei servizi di base; - formazione del personale locale pubblico delle collettività coinvolte e messa in atto delle strutture operative a Louga e Niamey; - miglioramento nei risultati dell’imponibile fiscale locale.

Duratra: 48 mesi

Attività

1. Insediamento Comitato di gestione e Comitato di coordinamento tecnico, definizione operativa del progetto e dell’accordo di cooperazione triangolare fra i partner, produzione materiale per diffusione informazioni, seminario internazionale di avvio progetto, riunione Comitati e validazione rapporti di attività e decisioni, seminario internazionale intermedio per valutare i risultati parziali, seminario internazione di conclusione e valutazione risultati. 2. Organizzazione laboratorio-osservatorio virtuale permanente sulla mobilitazione di risorse locali e di fiscalità locali; raccolta e analisi iniziative in materia di sviluppo della fiscalità locale nel settore urbano (tasse fondiarie), delle Piccola e Media Impresa, della Piccola e Media Impresa Industriale e dell’artigianato; sostegno allo scambio di analisi, esperienze, risultati già realizzati in Senegal e Niger e condivisione di esperienze da parte di altri paesi del Sahel; visite tecniche incrociate Louga-Niamey e workshop aperti ai funzionari e tecnici delle altre AALL dei due Paesi (6 workshop); costruzione e gestione di un sito web dedicato, che raccoglierà documenti e risultati del progetto. 3. Organizzazione stage di formazione del personale di Niamey e Louga all’interno dei Servizi tecnici dei Partner italiani (2 stage di 20 giorni ciascuno, per un totale di 20 tecnici, 10 da Louga e 10 da Niamey); organizzazione missioni di funzionari ed esperti all’interno della CUN e del CRL (12 missioni di 10 giorni con esperti, tecnici e funzionari delle amministrazioni pubbliche partner); sostegno alla messa in atto di strutture tecniche all’interno delle due regioni, assistenza tecnica all’avvio e all’esecuzione del progetto.

Nel corso del 2012 il Fondo ha collaborato con la Provincia di Milano, partner di progetto, nell’organizzazione dell’accoglienza della delegazione di funzionari provenienti dal Senegal e Niger. Tale delegazione è rimasta a Milano per circa 15 giorni, ed ha partecipato ad una formazione sulla fiscalità locale, organizzata dalla Provincia di Milano e ospitata dallo Spazio del Sole e della Luna. Inserire sintesi del programma. A momenti di formazione frontale e workshop in aula si sono affiancate alcune giornate formative “sul campo” con la collaborazione dei Comuni di Cernusco sul Naviglio e di Pieve Emanuele, presso i rispettivi Uffici amministrativi. Per il Comune di Pieve Emanuele che hanno collaborato al progetto INS: il Rag. Corbo, il dott. Nappo e il dott. Racanelli.

Relazione annuale attività 2012 Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale

3. CIUDAD,LIBANO-GIORDANIA. Partenariato per i Progetti di Recupero Urbano volti allo sviluppo economico dei territori (PPRU)

Scheda sintetica del progetto

EuropeAid CIUDAD (Cooperation In Urban Development And Dialogue) Libano-Giordania

OGGETTO: Partenariato per i Progetti di Recupero Urbano volti allo sviluppo economico dei territori - PPRU

Ente capofila:

Provincia di Torino.

Partner:

Provincia di Milano; FPMCI (Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale); ACEL (Agenzia di Cooperazione degli Enti Locali); Federazione di HAUT CHOUF; Federazione di HERMEL; Federazione di BINT JBEIL; Federazione di ZGHARTA; Municipalità di Grand JARASH.

Ubicazione: Libano (Haut Chouf, Hermel, Bint Jbeil, Zgharta); Giordania (Jarash).

Beneficiari: Abitanti dei quartieri urbani interessati dalle azioni inserite nei progetti d’intervento.

Obiettivo generale

1. Rinforzare il dialogo e la cooperazione dei governi locali in Italia, Giordania e Libano, all’interno del settore della riqualificazione urbana duratura e partecipativa, mantenendo e portando avanti il partenariato creatosi tra i Paesi. 2. Applicare i principi del buon governo per la pianificazione di uno sviluppo urbano duraturo ed integrale.

Obiettivo Specifico

Predisporre degli strumenti permanenti che mirino al trasferimento di esperienze e buone pratiche, per rinforzare le Autorità Locali nelle Loro capacità di progettazione e d’intervento, entro l’ambito della riqualificazione urbana, al fine di stimolare il settore economico.

Risultati attesi

1. Redazione di accordi permanenti di cooperazione tra le collettività italiane, libiche e giordane; 2. Formazione di otto tecnici delle Collettività libanesi e giordane partner del progetto; 3. Diffusione della comunicazione sul saper fare acquisito; 4. Rinforzamento delle strutture tecniche esistenti; 5. Redazione di quattro dossier di progetti di pianificazione urbana completi di studi di fattibilità economica e di metodologia partecipativa per stendere accordi di realizzazione pubblico-privata; 6. Studi di mercato sugli investimenti effettuati all’interno dei circuiti internazionali.

Durata: 24 mesi. [sospeso e poi prorogato fino a dicembre 2013]

Attività:

1. Creazione di un Consorzio, di un Comitato di Gestione, di una Commissione di Coordinamento Scientifico e di Regolamenti operativi per definire i dettagli del progetto e implementarlo; 2. Creazione di partenariati specifici; 3. Produzione di materiale per la diffusione delle informazioni; 4. Seminari Internazionali in Libano e in Giordania per il lancio del progetto; 5. Attività di formazione sugli strumenti di pianificazione urbana e sulla modalità di creazione di società miste rivolte al personale amministrativo in Libano e in Giordania; 6. Organizzazione di missioni di esperti e funzionari italiani; 7. Partenza di una missione in Giordania per sostenere e valorizzare il ruolo delle agenzie di sviluppo locale e degli strumenti in loro possesso per la pianificazione; 8. Stesura di quattro progetti pilota di recupero urbano.

Valutazione

1. Riunioni dei Comitati per il monitoraggio e valutazione dei rapporti di attività e di decisioni; 2. Seminario Internazionale di scambio e valutazione dei risultati in Italia e in Libano; 3. Accompagnamento, monitoraggio permanente, analisi e valutazione del lavoro svolto dai tecnici in Libano e in Giordania.

Nel corso del 2012 il progetto ha subito una sospensione per via della riorganizzazione di uno dei partner torinesi (ACEL), assorbito dalla Provincia di Torino che detiene attualmente il ruolo di capofila. Nell’autunno 2012 la Commissione Europea ha sollecitato i partner a ridare impulso al progetto, nel corso del mese di novembre sono quindi state avviate le pratiche amministrative che hanno portato alla riorganizzazione dei budget e alla sottoscrizione dell’addendum al partnership agreement a fine novembre. Le attività dovranno essere implementate in modo da arrivare alla chiusura del progetto a fine dicembre 2013. Nell’anno a venire, pertanto, il FPMCI ricercherà figure tecniche fra i dipendenti e funzionari dei Comuni soci per la partecipazione a tavoli di lavoro, missioni e seminari sui temi oggetto del progetto.

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NUOVI PROGETTI FINANZIATI

SALEMM Nell’autunno 2012 la Commissione Europea ha notificato al Fondo l’aggiudicazione del progetto SALEMM, volto ad analizzare il fenomeno della migrazione irregolare di minori non accompagnati dalla sponda sud del mediterraneo e a individuare strategie transnazionali per prevenire tale fenomeno e implementare tutte le reti (socio-assistenziali e istituzionali) che possano garantire inclusione sociale, formazione e sensibilizzazione sui rischi connessi alla migrazione irregolare. Come si può comprendere, si tratta di un progetto molto ambizioso e importante, per cui però è stato nbecessario attivare una rete di sforzi e sinergie senza precedenti per garantire la copertura della quota di cofinanziamento a carico del partenariato.

Siamo quindi giunti con soddisfazione alla copertura di tali quote con: elencare cofinanziamenti (sia di OIM, sia del FOndo). Questo ha permesso pertanto la sottoscrizione del Grant contract il 18/12/2012 a margine dell’Assemblea Straordinaria convocata a tale scopo nella stessa data. Le attività di lancio ufficiale del progetto seguiranno nel 2013 a seguito del versamento da parte della CE della prima tranche di prefinanziamento e della contrattazione dei due partner di progetto.

SALEMM : Solidarité Avec Les Enfants du Maghreb et Mashreq, Solidarietà con i

bambini del Maghreb e Mashreq

Presentato a Programma Tematico Migrazione e Asilo, Commissione Europea Ente capofila FPMCI (Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale) Enti partner ANOLF Piemonte (Associazione Nazionale Oltre le Frontiere) e OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) Copertura geografica Marocco (Khouribga et Beni Mellal); Tunisia (Tunisi); Egitto (Fayoum) Periodo di realizzazione 24 mesi Bilancio di previsione € 1.806.614,70; contributo della Commissione Europea pari a 77,43%: € 1.445.292,56; cofinanziamento necessario: € 361.322,14

IL CONTESTO

La questione dei migranti minori non accompagnati (MNA) è di grande attualità, considerando che l’UE rappresenta una destinazione, in maniera sempre più crescente, per migliaia di minori separati dai loro genitori o da altri membri della famiglia, provenienti soprattutto dalle regioni dell’Africa del Nord. E’ in questo contesto che il progetto SALEMM intende ridurre la vulnerabilità dei minori/giovani alla migrazione irregolare, attraverso il rafforzamento dei sistemi d’inclusione sociale, culturale ed economica nei territori d’origine, coinvolgendo Attori Pubblici (AP) e della Società Civile (ASC) nella costruzione di un sistema di servizi sociali di prossimità nei seguenti ambiti: a) animazione sociale: relativa alla socializzazione e all’identità locale, tenuto conto delle caratteristiche peculiari del contesto socioculturale e con un’attenzione specifica al bisogno di partecipazione dei giovani; b) formazione professionale: relativa alla preparazione dei giovani per il loro successivo inserimento nel mondo del lavoro; c) orientamento educativo: relativa al reinserimento scolastico dei giovani in percorsi educativi sia formali che informali; d) area psicosociale: relativa al lavoro e al sostegno alle famiglie dei giovani a rischio di migrazione all’estero allo scopo di promuovere un percorso sociale ed un sostegno emotivo a livello familiare affinché il progetto migratorio all’estero possa essere convertito in un percorso di integrazione nel tessuto economico, educativo e sociale locale. Il progetto verrà realizzato nelle seguenti province di tre paesi in Africa del Nord, Marocco (Khouribga et Beni Mellal); Tunisia (Tunisi); Egitto (Fayoum), dove il fenomeno della migrazione minorile è particolarmente significativo e indirizzato verso territori specifici di destinazione, in Italia, Torino e Milano, e in Francia, Marsiglia. Il progetto sarà realizzato dal FPMCI (Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale) quale capofila, in partenariato con ANOLF Torino e OIM e in collaborazione - relativamente ai diversi ambiti di lavoro -

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con Università/Centri Studio ; autorità locali e nazionali dei territori/paesi coinvolti responsabili delle politiche educative, d’inclusione sociale ed economica dei minori/giovani ; ASC attivi nel campo della protezione dei minori/giovani ; istituzioni responsabili per la formazione degli operatori sociali.

GLI OBIETTIVI In particolare, il progetto SALEMM intende : 1. Promuovere una migliore comprensione del fenomeno migratorio dei minori/givani, funzionale all’orientamento delle strategie operative ; 2. Costruire un sistema di lavoro sociale di prossimità (bassa soglia) sui territori selezionati in Marocco, Tunisia ed Egitto, per l’inclusione dei minori/giovani a rischio di migrazione irregolare, in collaborazione con i servizi territoriali dei paesi di destinazione; 3. Sviluppare reti di servizi di animazione sociale, orientamento educativo, formazione professionale e sostegno psicosociale per adolescenti a rischio e le loro famiglie in collaborazione con ASC e AP dei territori di origine e destinazione; 4. Promuovere l’accesso ai servizi d’inclusione sociale attraverso attività di informazione e sensibilizzare sui rischi connessi alla migrazione irregolare; 5. Sostenere il dialogo Nord-Sud e Sud-Sud per un migliore coordinamento delle misure di prevenzione, accoglienza e (re)integrazone.

LE ATTIVITA’ Le principali attività del progetto saranno:

1a. Organizzazione di seminari preparatori, indirizzati alle autorità e dalle associazioni che partecipano al progetto ; 1b. Realizzazione di uno studio sulla propensione alla migrazione dei minori/giovani del Maghreb/Mashreq; 2a. Realizzazione di un programma di formazione integrata degli operatori sociali pubblici e delle associazioni ; 2b. Organizzazione di visite di scambio tra Operatori Sociali (OS) e autorità locali Nord-Sud e Sud-Sud ; 2c. Identificazione di percorsi di integrazione sociale, culturale ed economica di minori e giovani a rischi nei territori in Marocco, Tunisia ed Egitto coinvolti nel progetto; 2d. Creazione di sportelli informativi per la diffusione di informazioni sui percorsi di integrazione socio-economica a livello locale e sulle via legali di migrazione all’estero; 2e. Realizzazione di campagne di informazione /sensibilizzazione sui rischi legati alla migrazione irregolare ; 4a. Organizzazione di tavole rotonde tra i partner del progetto, Nord-Sud e Sud-Sud ; 4b. Realizzazione di una conferenza finale per la presentazione dei risultati. Il progetto inoltre sarà sottoposto a valutazione esterna per identificare i punti di forza e di debolezza dell’approccio adottato e del processo messo in atto nonché della congruità tra quanto realizzato e gli obiettivi prefissati. LA METODOLOGIA La realizzazione del progetto sarà condotta secondo un approccio di comunità, multidisciplinare e trasnazionale, fondato sulla partecipazione delle amministrazioni interessate e l’attivo coinvolgimento dei beneficiari, adolescenti e giovani adulti dei territori coinvolti. La complessità del fenomeno migratorio esige effettivamente che tutte le parti interessate – governative e non – dei paesi di origine e di destinazione, amministrazioni locali, esperti, attori economici e sociali così come i beneficiari diretti partecipino alla definizione degli strumenti di cooperazione e di co-svilppo locale. Ciò garantirà, il senso di appartenenza dei processi che verranno messi in atto e dei risultati ottenuti. Il progetto farà ricorso alle nuove tecnologie per quanto possibile e appropriato, attraverso la creazione di un website dedicato, di una voce Wikipedia, nonché attraverso la realizzazione di una comunità virtuale tra gli operatori sociali come strumento di rafforzamento delle loro competenze, incluso l’utilizzo dei social network e di Google+ nelle campagne di informazione quali potenti mezzi di diffusione di informazioni, soprattutto tra le nuove generazioni.

Per maggiori informazioni :

Giulia Micciché: email: [email protected] Project Manager Progetto SALEMM

Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Interenazionale

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DEAR STUDENT A dicembre 2012 la Commissione Europea ha comunicato al FAMSI (Fondo Andaluso dei Municipi per la Solidarietà Internazionale) il finanziamento del progetto DEAR STUDENT: STrengthened and sUstainable Development in Educative centers and Network of local sTakeholders through DEAR, di cui il Fondo è partner insieme a una fitta ed eterogenea rete di realtà associative e istuzionali. Nel corso del 2013 si procederà con la fase di contrattazione tra il Fondo e il capofila e con l’avvio operativo del progetto. Principale compito del FPMCI sarà coordinare i diversi incontri di sensibilizzazione e formazione rivolti alle Autorità Locali sul tema oggetto del progetto, in raccordo con l’Ong ACRA che, su un binario parallelo, gestirà invece le attività formative rivolte alle scuole del territorio. Scheda sintetica del progetto

Titolo dell’azione

DEAR STUDENT: STrengthened and sUstainable Development in Educative centers and Network of local sTakeholders through DEAR

Capofila Fondo Andaluz de Municipios para la Solidaridad International (FAMSI)

Partner

FPMCI - Fondo provinciale Milanese per la cooperazione internazionale Felcos Umbria, Fondo di enti locali per la cooperazione decentrata e lo sviluppo umano sostenibile ACRA - Cooperazione Rurale in Africa e America Latina AMR, Associazione Municipi Romeni; Asociatia Serviciul APEL (Organizzazione della Società Civile), Romania; Caritas Bucharest Association; Vukovar-Srijem County, Croazia Croatian Institute for Local Government; Vratza Municipality, Bulgaria; Dimitrovgrad Municipality, Bulgaria; Paideia Foundation, Bulgaria; São Brás de Alportel Municipality, Portogallo; In Loco Association, Portogallo

Lotto: X Lot 2 Development Education and Raising Awareness on Development issues in Europe

Ubicazione Spagna (Andalusia), Italia (Umbria e Lombardia), Portogallo (Algarve), Romania (Bucharest-Ilfov e South-Muntenia), Bulgaria (Sofia e provincia di Haskovo) Croatia(Vukovar-Srijem e Osijek-Baranya counties)

Durata totale 30 mesi Obiettivi Obiettivo generale:

Rafforzare le reti fra Autorità Locali, Enti Non Statali e responsabili per le politiche educative al fine di incoraggiare politiche pubbliche più coerenti con i processi dello sviluppo umano sostenibile. Obiettivo specifico: Supportare il ruolo delle Autorità Locali come propulsori di cambiamenti sostenibili nelle rispettive comunità attraverso il rafforzamento della loro capacità di promuovere attività di educazione allo sviluppo nei sistemi di educazione formale nel quadro di una partnership multi-stakeholder.

Target group(s)3

Autorità Locali, insegnanti e studenti delle scuole primarie e secondary, amministrazioni regionali responsabili delle politiche educative.

Beneficiari a lungo termine :

Famiglie degli studenti e cittadini dei territory coinvolti, staff non accademico, Enti Non Statali locali che promuovono l’Educazione allo Sviluppo presso la società civile.

Risultati attesi :

R.1. Articolata una agenda locale congiunta su educazione allo sviluppo e attività di sensibilizzazione presso Autorità Locali e Enti Non Statali. R.2. Promosso, nell’offerta formative ufficiale per insegnanti, un corso di formazione interdisciplinare su temi dello sviluppo sostenibile basati sui risultati, raccomandazioni, conclusioni e materiali dell’evento pilota. R.3. Coinvolti studenti delle scuole primarie e secondarie nella promozione della cittadinanza attiva e nella disseminazione dei principi dell’educazione allo sviluppo. R.4. Promosso il ruolo delle Autorità Locali ed Associazioni di AALL nell’incoraggiare l’implementazione dell’Educazione allo Sviluppo nei sitemi di educazione formale e nella promozione di cambiamenti nelle politiche pubbliche legate agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio a livello regionale, nazionale ed europeo.

Attività principali:

Articolazione fra AALL e Attori Non Statali per l’implementazione di una Agenda locale sulle attività di Educazione allo Sviluppo e seminari di sensibilizzazione per AALL; implementazione di moduli pilota di educazione allo sviluppo attraverso la precedente formazione interdisciplinare di docenti delle scuole secondarie individuate e scambio di esperienze sull’Educazione Allo Sviluppo fra docenti e policy makers dell’educazione; implementazione nei sistemi di educazione formale di attività di EAS per studenti delle scuole primarie e secondarie; conferenze di disseminazione e materiali per diffondere risultati e raccomandazioni.

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PROGRAMMI ART-UNDP Fra il settembre 2012 e febbraio 2013 il Fondo si è avvalso della collaborazione volontaria di Nicoletta Ghisu, che oltre a svolgere attività di ricerca e supporto all’implementazione delle attività del progetto Pull down the Line, ha effettuato un importante e apprezzato lavoro svolto con la catena turistica della Provincia di Monte Plata, grazie all'appoggio di ART-PNUD e dell' Agenzia di Sviluppo Economico Locale di Monte Plata. Il documento prodotto a conclusione del periodo di analisi è composto dalle seguenti parti: -Diagnostico elaborato secondo un criterio geografico, attraverso l'identificazione di aree corrispondenti ai Municipi della Provincia che vantano di un potenziale turistico. -Proposta turistica composta da 5 itinerari creati in base agli attrattivi turistici chiave della Provincia a livello naturale, culturale e gastronomico. -Proposta di organizzazione del sistema turistico e altre attività necessarie per lanciare nel mercato il destino turistico Monte Plata. Di seguito una sintesi sulla metodologia e filisofia di ART UNDP, seguito dal report prodotto da Nicoletta Ghisu, per il quale si sta valutando la possibilità di pubblicazione all’interno di un paper curato da ART.

ART lavora attraverso la creazione di tavoli di lavoro (LEDA) entro i quali siano rappresentati tutti i portatori di interesse (pubblici e privati). Questi tavoli si presentano in ogni villaggio del territorio coinvolto per stringere relazioni e raccogliere dati. Successivamente, attraverso specifici strumenti di partecipazione, vengono discussi i bisogni, le urgenze, le necessità, le criticità e le potenzialità facendo emergere un quadro completo del territorio; vengono individuate delle scale di priorità all’interno dei vari settori di intervento (alimentazione, sanità, lavoro, mobilità, ambiente…), privilegiando quelli che consentono di sviluppare sinergie che coinvolgono più settori (multisettorialità). Per ogni priorità vengono definite specifiche azioni di intervento, attori e partner da coinvolgere, investimenti da recuperare presso enti locali, sovra locali, nazionali ed internazionali. Dopo questo lavoro di indagine interattiva viene scritto e condiviso un documento chiamato “linee guida di sviluppo” che viene sottoposto e vagliato (una sorta di approvazione) ad ogni autorità coinvolta (municipio, provincia, governatorato, regione, ministero, ambasciata e consolato). In questo modo il documento diventa vincolante verso le future proposte di intervento che dovranno essere inquadrate in un ambito già descritto come bisognoso. Questo passaggio con le istituzioni è atto a garantire l’appoggio politico agli interventi futuri ed è fondamentale per ispirare delle comuni indicazioni di sviluppo a tutte le autorità coinvolte, così da inquadrare ogni singola azione, anche piccola, in un quadro di sviluppo molto più ampio, inoltre questo passaggio, coinvolgendo differenti scale istituzionali, darà maggiore autorevolezza al documento. Per la redazione di queste linee guida vengono utilizzati diversi strumenti implementati durante l’esperienza maturata da ART e dai programmi precedenti ad ART. Ogni strumento viene utilizzato soltanto se esistono delle precondizioni affinché possa germinare, senza alcuna imposizione in quanto si preferisce sviluppare le capacità di costruzione degli attori locali. Il documento non comprende un disegno complessivo poiché, se lo realizzasse, potrebbe sovrapporsi al ruolo delle istituzioni centrali che si porrebbero in un’ottica di contrasto al programma (sottrazione di autorità). Non vengono previsti neanche step successivi di attuazione ma soltanto bisogni, necessità ed indicazioni strategiche. In sintesi il documento potrebbe essere considerato come una grande diagnostica partecipata, propedeutica allo sviluppo delle comunità. Questa metodologia non si sviluppa ugualmente in ogni contesto ma si integra con le realtà già esistenti nel territorio per consentire un evoluzione del metodo ed una miglior permeazione nel tessuto sociale, questo dovrebbe portare ad un’acquisizione di capacità di costruzione dei processi e delle politiche locali. Le tempistiche di sviluppo di questo metodo si articolano in 18 mesi, divisi in 6 mesi di costruzione delle linee guida di sviluppo mentre i successivi 12 mesi saranno funzionali all’implementazione ed attuazione delle linee guida, cercando di rispondere alle esigenze emerse ed individuando i soggetti più adeguati per rispondervi. Al termine del ciclo viene verificato lo stato di realizzazione dei 18 mesi precedenti e si riproduce nuovamente un nuovo ciclo di processo. In Repubblica Dominicana questo metodo non è stato imposto pedissequamente poiché erano già esistenti delle agenzie di sviluppo locale (ADEL) agenti in tal senso e pertanto il programma ART ha preferito sostenerne il lavoro nei territori dove erano presenti (Dajabon, Valverde, Mote Plata…). Questa metodologia ha portato ottimi risultati in molti paesi (Marocco, Ecuador, Libano, Cuba). L’obiettivo finale del programma è scomparire, integrato dalle politiche nazionali, questo principio porta a rendere le autorità con le quali si lavora autonome al punto da poter proseguire queste politiche di sviluppo senza l’apporto dei partner internazionali. ART è molto interessato a lavorare con attori che si occupano di pianificazione territoriale essendo l’obiettivo principale del programma.

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N. Ghisu – MONTE PLATA, Report conclusivo pag. 11/14

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N. Ghisu – MONTE PLATA, Report conclusivo pag. 12/14

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N. Ghisu – MONTE PLATA, Report conclusivo pag. 14/14

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PROMOZIONE DI RETI E RELAZIONI INTERNAZIONALI

Nel corso del 2012 si è proseguito con il consolidamento di reti di cooperazione orizzontale e processi di governance, riguardo a tematiche di importanza strategica quali lo sviluppo locale (Niger-Senegal), le pratiche di democrazia partecipativa (in Haiti e Repubblica Dominicana) e infine la promozione degli Obiettivi del Millennio (in Italia, Mozambico, Bulgaria).

A livello locale - partecipazione alla RETE REALSAN - Sottoscrizione Protocollo d’Intesa con Provincia di Pavia (già riportato in Premessa). - Implementazione sinergia con Provincia di Pavia (seminario Center for MDGs, settembre 2012).

A livello nazionale

A livello nazionale il Fondo ha proseguito con il rafforzamento di relazioni e i contatti istituzionali con diversi attori del territorio italiano, avviato nel giugno 2011 con il primo Forum “Territori in Rete per lo sviluppo Umano” svoltosi a Foligno. Le tappe successive sono state l’elaborazione della Carta di Torino (giugno 2012) e la firma della Carta di Sassari (novembre 2012).

Carta di Torino, 29 giugno 2012

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Carta di Torino, 29 giugno 2012 pag. 2/3

Relazione annuale attività 2012 Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale

Carta di Torino, 29 giugno 2012 pag. 3/3

Relazione annuale attività 2012 Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale

Carta di SASSARI, 15 novembre 2012 pag. 1/2

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Carta di SASSARI, 15 novembre 2012

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A livello internazionale - Sinergia ART-UNDP (si veda punto Programmi ART-UNDP, sezione PROGETTI IN CORSO) - Sottoscrizione Protocollo con Ministero del Turismo Repubblica di Madagascar

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Protocollo d’intesa con il Ministero del Turismo della Repubblica di Madagascar pag. 1/2

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Protocollo d’intesa con il Ministero del Turismo della Repubblica di Madagascar pag. 2/2

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FORMAZIONE

A giugno presso la sede del Fondo è stato organizzato un corso di formazione della durata di due giornate, rivolto allo staff e aperto ai Comuni Soci: “Progettare e gestire il piano economico-finanziario dei progetti EuropeAid” (tenuto dal dott. Diego Mattioli, 22-23 giugno 2012). Al seminario hanno partecipato anche alcuni funzionari e un assessore dei Comuni soci, oltre ad alcune rappresentanti di ONG locali. A settembre due collaboratrici dello staff hanno partecipato al corso breve Project cycle managementi organizzato dall’ISPI, tenuto dal Prof. Javier Schunk. COMUNICAZIONE Al fine di garantire maggiore visibilità alle attività si intende potenziare il sito internet, sul quale sono pubblicati i progetti realizzati, quelli in corso e tutti gli eventi del Fondo. Si continua a gestire ed aggiornare la pagina Facebook che è seguita da circa 200 persone. Per potenziare la comunicazione nel 2013 si prevede di offrire uno stage in comunicazione. Il candidato prescelto avrà l’opportunità di gestire tutta la comunicazione del Fondo utilizzando i vari strumenti (sito, Facebook, newsletter ecc..) e crearne di nuovi quali Twitter e Blog.

RACCOLTA FONDI e finanziamento progetti Si è stabilito di aderire all’invito della Presidenza del Consiglio Provinciale, cofinanziando il soggiorno di alcuni bambini saharawi che, come ogni estate, trascorrono alcune settimane in Italia per beneficiare di cure sanitarie e partecipare a progetti socio-educativi.