RELAZIONE ANNUALE 2016 · 5.1. Strumenti e politiche per la pianificazione e l’attuazione della...

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RELAZIONE ANNUALE 2016 ISSN 2467-3323

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RELAZIONE ANNUALE

2016

ISSN 2467-3323

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Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea, 2017

© Comitato di risoluzione unico, 2017

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C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

RELAZIONE ANNUALE 2016

2 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

INDICE

1. PREFAZIONE 4

2. ABBREVIAZIONI 8

3. INTRODUZIONE 10

4. SINTESI 12

5. PRONTEZZA DELLA RISOLUZIONE 14

5.1. Strumenti e politiche per la pianificazione e l’attuazione della risoluzione 205.1.1. Manuale per la pianificazione della risoluzione 20

5.1.3. Modello dati sulle passività 21

5.1.4. Analisi comparativa dei piani di risoluzione 23

5.1.5. MREL: l’approccio adottato nel 2016 e le prossime iniziative 23

5.2. La preparazione dell’azione di risoluzione 28

6. IL QUADRO DI RISOLUZIONE 30

6.1. Cooperazione con le autorità nazionali 30

6.2. Vigilanza degli enti meno rilevanti 30

6.3. Cooperazione con altre parti interessate 31

7. COORDINAMENTO POLITICO E RELAZIONI INTERNAZIONALI 37

7.1. Coordinamento della cooperazione e delle relazioni istituzionali 37

7.2. Attività a livello normativo 41

8. COMUNICAZIONI 43

9. FONDO DI RISOLUZIONE UNICO 46

9.1. Meccanismo di contribuzione del Fondo di risoluzione unico 46

9.2. Investimenti del Fondo di risoluzione unico 48

9.3. Mezzi di finanziamento alternativi del Fondo di risoluzione unico 50

10. GESTIONE DELLE RISORSE 51

10.1. Gestione finanziaria e di bilancio 51

10.2. Conti definitivi dell’esercizio 2016 53

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10.3. Risorse umane 54

10.4. Appalti 56

10.5. Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 56

10.6. Strutture 58

11. GOVERNANCE 59

11.1. Contenzioso 59

11.2. Segretariato generale 59

11.3. Conformità 60

11.4. Audit interno 61

11.5. Audit esterno 61

12. COMMISSIONE PER I RICORSI 62

13. RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA PER IL 2015 63

14. DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ 64

15. ALLEGATI 65

15.1. Organigramma 65

15.2. Esecuzione del bilancio per l’esercizio 2016 66

15.3. Tabella dell’organico 2016 72

15.4. Personale per cittadinanza 73

15.5. Conti definitivi dell’esercizio 2016 74

15.6. Procedure d’appalto indette nel 2016 76

15.7. Sintesi degli Indicatori chiave di prestazione (KPI) del Programma di lavoro dell’SRB per il 2016 77

15.8. Membri della sessione plenaria del 2016 80

15.9. Glossario 81

4 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

1. PREFAZIONE

Sono lieta di presentare la relazione annuale del Comitato di risoluzione unico (SRB) per il 2016, che rappresenta il nostro secondo anno di attività come agenzia indipendente dell’Unione europea (UE) e il nostro primo anno dall’assunzione di pieni poteri di risoluzione nel quadro normativo europeo. Per quanto riguarda la nostra missione, quella cioè di garantire una risoluzione ordinata delle banche in dissesto con il minore impatto sull’economia reale e sulle finanze pubbliche, ritengo sia possibile confermare la sua progressiva realizzazione nell’ambito dell’Unione bancaria.

L’SRB, in stretta collaborazione con i suoi partner nazionali, le autorità nazionali di risoluzione (NRA), ha la responsabilità di consentire la risoluzione delle banche rilevanti. Nel 2016 questa attività comune ha funzionato in modo efficace. L’SRB e le NRA si completano a vicenda, tanto in termini di esperienza che di risorse, e la stretta collaborazione e lo scambio

di informazioni nell’ambito del meccanismo di risoluzione unico (SRM) sono stati gli elementi essenziali per evolvere verso un solido quadro di risoluzione. Negli ultimi due anni l’Unione bancaria ha compiuto passi in avanti significativi per quanto riguarda la pianificazione destinata alla risoluzione, la preparazione alle crisi e l’adozione di misure concrete ove necessario. L’SRB ha continuato altresì a potenziare le sue risorse finanziarie, ha rafforzato il suo quadro politico e di coordinamento e ha consolidato la sua organizzazione investendo in nuove infrastrutture e TIC.

Guardando ai progressi compiuti nel 2016, vorrei ricordare che delle 141 banche rientranti nel mandato dell’SRB nessuna è stata soggetta a una procedura di risoluzione nel corso dell’anno. Si è tuttavia giunti a una prima decisione di risoluzione nel 2017 con la vendita del Banco Popular Español S.A. al Banco Santander S.A., ricorrendo ai poteri di risoluzione dell’SRB. La decisione è stata attuata dall’NRA spagnola FROB (autorità spagnola per la risoluzione esecutiva). Questo caso dimostra il funzionamento dell’attuale quadro di risoluzione, il quale tutela il denaro dei contribuenti e previene effetti negativi sulla stabilità del mercato finanziario.

L’SRB considera tuttavia il suo mandato come principalmente preventivo e progressivo. In concreto, insieme alle NRA, ha completato i primi due cicli di pianificazione della risoluzione nell’ambito dei gruppi interni per la risoluzione (GIR) transfrontalieri, occupandosi della maggior parte dei gruppi bancari mediante l’adozione di appositi piani nel 2016. Benché la pianificazione della risoluzione stia evolvendo in modo positivo, non si può concludere che la nostra missione sia già compiuta. La pianificazione della risoluzione ha infatti una valenza pluriennale. Diversi

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piani devono essere ancora sviluppati e quelli esistenti devono essere ulteriormente potenziati e aggiornati per integrare i cambiamenti avvenuti all’interno delle banche e sui mercati. L’elaborazione di piani di risoluzione rappresenta un impegno costante e dobbiamo concentrarci su come migliorarli e renderli operativi in futuro.

La pianificazione della risoluzione implica altresì che siano definiti requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili (MREL). Si tratta infatti di uno strumento fondamentale per garantire la possibilità di risoluzione. Nel 2016 l’SRB ha adottato un approccio preliminare e ha calcolato i livelli informativi degli MREL per i principali gruppi bancari, permettendo così alle banche di prepararsi ai futuri obiettivi vincolanti e di adattare le loro strutture di finanziamento qualora necessario.

Il calcolo degli MREL e altre funzioni legate alla risoluzione dipendono in larga misura dalla disponibilità di dati accurati provenienti dalle banche. Nel 2016 l’SRB ha cominciato a individuare le sue necessità fondamentali in materia di dati. Per quanto riguarda i dati che non erano già raccolti da altre autorità, in particolare la BCE, l’SRB ha introdotto nuove procedure di comunicazione con le banche e ha avviato un esercizio di raccolta dati. Il primo ciclo di raccolta ha permesso di comprendere come la maggior parte delle banche debba nettamente migliorare la disponibilità e la qualità dei dati trasmessi nonché la velocità alla quale le informazioni sono rese disponibili. Informazioni affidabili e tempestive non solo sono rilevanti per la definizione degli MREL, ma svolgono altresì un ruolo significativo nella valutazione dell’operabilità di strumenti di risoluzione in momenti di crisi. La nostra esperienza più recente ha evidenziato l’importanza della pianificazione della risoluzione e la necessità di disporre di dati adeguati con un brevissimo preavviso nell’ipotesi di una risoluzione.

Dal 2016 l’SRB è responsabile altresì del calcolo e della raccolta dei contributi ex ante per il Fondo di risoluzione unico (SRF), con il forte sostegno delle NRA e in stretta collaborazione con queste ultime. L’importo detenuto nell’SRF alla fine del 2016 era pari a 10,78 miliardi di EUR. Nel 2016 l’SRB ha altresì sottoscritto accordi di prestito (LFA) con 16 dei 19 Stati membri partecipanti, al fine di colmare, in ultima istanza, eventuali carenze finanziarie in caso di utilizzo del fondo durante la fase di accumulo. I restanti accordi di prestito sono stati stipulati all’inizio del 2017.

Per l’SRB, sin dall’avvio della sua attività il dialogo costante, non solo con le banche ma anche con le altre autorità e istituzioni e con il grande pubblico, rappresenta una priorità centrale, nell’ottica di assicurare la massima trasparenza. Nel 2016 abbiamo tenuto la nostra prima conferenza pubblica e organizzato tre riunioni del dialogo di settore. Inoltre i membri del Comitato hanno partecipato e contribuito a diversi eventi pubblici in Europa e non solo.

Oltre a svolgere le attività operative legate alla pianificazione della risoluzione nel corso dell’anno, l’SRB ha monitorato accuratamente gli sviluppi normativi europei e internazionali in corso apportandovi il proprio contributo. Abbiamo collaborato da vicino con l’Autorità bancaria europea (ABE), presso la quale i nostri esperti hanno sostenuto a livello tecnico lo sviluppo di politiche e standard legati alla risoluzione. Per quanto riguarda il Consiglio per la stabilità finanziaria, l’SRB si è impegnato nel coordinamento internazionale e nelle attività dirette a sviluppare e rendere ulteriormente operativi gli standard di risoluzione mondiali.

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A livello europeo abbiamo anche alimentato la discussione sull’introduzione della norma internazionale sulla capacità totale di assorbimento delle perdite (TLAC) nella legislazione UE. In relazione alle attuali proposte legislative per modificare il nostro quadro normativo, l’SRB ha posto le sue competenze a disposizione delle istituzioni europee con un’attenzione particolare ad assicurare un quadro solido e sufficientemente flessibile per le autorità di risoluzione oltre che agli aspetti legati alla proporzionalità.

Dobbiamo realizzare ancora molti obiettivi. Permane una necessità concreta di armonizzazione delle normative nazionali per migliorare la prontezza della risoluzione. In relazione alla normativa in materia di insolvenza, è fondamentale precisare la gerarchia dei creditori al fine di facilitare un’applicazione efficiente dello strumento del bail-in, così com’è essenziale la chiarezza in termini di ammissibilità agli MREL. L’SRB è altresì pronto a dare il proprio contributo a ulteriori attività dirette alla realizzazione di un sistema europeo di assicurazione dei depositi e di un regime di insolvenza efficiente per le banche di tutti gli Stati membri. Entrambi potrebbero integrare il regime europeo di risoluzione e rafforzare ulteriormente la stabilità finanziaria.

In prospettiva, continueremo a concretizzare piani di risoluzione, svilupperemo gli MREL a livello di entità per tutti i principali gruppi bancari e affronteremo le questioni legate alla qualità e al posizionamento degli MREL all’interno di un gruppo. Approfondiremo inoltre il nostro esame analitico della strategia e degli strumenti di risoluzione preferenziali, delle funzioni critiche e degli ostacoli concreti alle possibilità di risoluzione. Al fine di realizzare piani di risoluzione efficaci, anche le banche dovranno rinnovare i loro sforzi, in particolare nell’ambito delle infrastrutture informatiche e della completa e immediata disponibilità di dati. Ciò non solo aiuterà l’SRB e contribuirà alle possibilità di risoluzione, ma permetterà altresì ai responsabili della gestione delle banche di migliorare le prestazioni in una prospettiva pluriennale.

Le nostre analisi hanno inoltre rilevato che va affrontata la questione della liquidità nella risoluzione, la quale si articola in due dimensioni. Le banche devono investire sulla loro preparazione e creare piani di finanziamento realistici, mentre noi dobbiamo guardare ai vincoli patrimoniali e individuare le fonti di finanziamento disponibili, sia private che pubbliche, così da determinare le capacità e i limiti dell’SRF. Occorre inoltre prendere in considerazione l’adeguato coinvolgimento delle banche centrali nazionali e della BCE.

Un’altra priorità è rappresentata dallo sviluppo della nostra funzione di vigilanza rispetto agli enti meno rilevanti (LSI). Le NRA svolgeranno un ruolo fondamentale in tal senso. Conoscono infatti approfonditamente le caratteristiche specifiche e il contesto locale delle banche più piccole e, nel quadro del regolamento SRM, si occupano direttamente della pianificazione della risoluzione dei numerosi LSI. Credo fermamente che anche in questo caso la nostra cooperazione con le NRA sarà proficua come lo è stata negli altri. Coerenza e proporzionalità sono principi fondamentali da applicare in tutta l’Unione bancaria in questo settore.

Per quanto riguarda l’SRF, miglioreremo ulteriormente il meccanismo di raccolta dei contributi, attueremo la politica di investimento e continueremo a concentrarci sulle possibilità di finanziamento. In questo contesto, l’SRB continuerà a contribuire allo sviluppo del meccanismo di

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sostegno comune insieme alle istituzioni dell’UE. Nel 2017, a seguito dei necessari adeguamenti legislativi, anche il sistema finale per i contributi amministrativi delle banche all’SRB dovrà essere attuato.

Nel complesso, nonostante le numerose sfide, il 2016 può essere considerato un anno di successo. Gli ultimi 18 mesi sono stati marcati da un solido rafforzamento delle nostre capacità e dal primo caso di risoluzione nel nuovo quadro UE. Tale evoluzione che non sarebbe stata possibile senza la stretta collaborazione con le NRA e la dedizione e l’impegno del personale dell’SRB e dei membri del Comitato. Vorrei concludere ringraziando queste persone per avere contribuito al raggiungimento del nostro obiettivo comune. Sono certa che il quadro di risoluzione adottato in risposta alla crisi finanziaria soddisferà gli obiettivi dell’Unione bancaria e che insieme saremo in grado di realizzare la missione dell’SRB.

Elke König Presidente del Comitato di risoluzione unico

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2. ABBREVIAZIONI

ABE Autorità bancaria europea

AIG Accordo intergovernativo

ANC Autorità nazionale competente

AT Agente temporaneo

BCE Banca centrale europea

BoE Bank of England

BRRD Direttiva sul risanamento e sulla risoluzione delle banche

CBCM Gruppo transfrontaliero di gestione delle crisi

CBR Requisito combinato di riserva di capitale

CBVB Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria

CC Corte dei conti europea

CCP Controparte centrale

CE Commissione europea

CEF Comitato economico e finanziario

CERS Comitato europeo per il rischio sistemico

CMG Gruppo di gestione delle crisi

CoAg Accordo di cooperazione

COFRA Accordo quadro di cooperazione

CR Collegio di risoluzione

DG COMP Direzione generale Concorrenza

DG FISMA Direzione generale Stabilità finanziaria, servizi finanziari e Unione dei mercati dei capitali

ECOFIN Consiglio «Economia e Finanza»

ECON Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo

EDIS Sistema europeo di assicurazione dei depositi

EIOPA Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali

ESMA Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati

FDIC US Federal Deposit Insurance Corporation

FinSAC Centro di consulenza del settore finanziario

FMI Fondo monetario internazionale

fmiCBCM Gruppo transfrontaliero di gestione delle crisi per le IMF

FSB Consiglio per la stabilità finanziaria

G-SIB Banca di importanza sistemica

GIR Gruppo interno per la risoluzione

GLRA Autorità di risoluzione a livello di gruppo

GVC Gruppi di vigilanza congiunti

ICS Norme di controllo interno

IMF Infrastrutture dei mercati finanziari quali CCP

IPC Impegno di pagamento irrevocabile

KA Caratteristiche essenziali dei regimi efficaci di risoluzione per gli enti finanziari

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KPI Indicatore chiave di prestazione

LAA Importo di assorbimento delle perdite

LDT Modello dati sulle passività

LFA Accordo di prestito

LSI Ente meno rilevante

MCC Costo per la sicurezza del mercato

MES Meccanismo europeo di stabilità

MPE Punto di accesso multiplo

MREL Requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili

NRA Autorità nazionale di risoluzione

PE Parlamento europeo

PI Protocollo d’intesa

RAP Procedimento di valutazione della possibilità di risoluzione

RCA Importo di ricapitalizzazione

RD Regolamento delegato

ReSG Gruppo direttivo di risoluzione

RU Risorse umane

SGD Sistema di garanzia dei depositi

SM Stato membro

SPE Punto di accesso singolo

SPV Società veicolo

SRB Comitato di risoluzione unico

SREP Procedimento di riesame e valutazione

SRF Fondo di risoluzione unico

SRM Meccanismo di risoluzione unico

SRMR Regolamento sul meccanismo di risoluzione unico

SSM Meccanismo di vigilanza unico

TFCA Task Force sull’azione coordinata

TI Tecnologia dell’informazione

TIC Tecnologia dell’informazione e della comunicazione

TLAC Capacità totale di assorbimento delle perdite

TREA Importo complessivo dell’esposizione al rischio

TRP Piano di risoluzione transitorio

UB Unione bancaria

UE Unione europea

XBRL Linguaggio universale per le registrazioni finanziarie

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3. INTRODUZIONE

Il conformità dell’articolo 50 dell’SRMR, questo documento rappresenta la relazione annuale dell’SRB per il 2016 e descrive le attività e i risultati dell’SRB per tale anno. Le attività dello scorso anno sono state volte al raggiungimento e all’attuazione della visione, della missione e del mandato dell’SRB.

A) LA VISIONE DEL COMITATO DI RISOLUZIONE UNICO

Il Comitato di risoluzione unico (SRB) si adopera per essere un’autorità di risoluzione affidabile, rispettata e dotata di una forte capacità di risoluzione nell’ambito del meccanismo di risoluzione unico (SRM), così da permettere di evitare future operazioni di salvataggio. Inoltre intende divenire un centro di conoscenza e competenza in materia di risoluzione bancaria.

B) LA MISSIONE DEL COMITATO DI RISOLUZIONE UNICO

L’SRB è l’autorità di risoluzione centrale in seno all’Unione bancaria (UB). Unitamente alle autorità nazionali di risoluzione (NRA) degli Stati membri (SM), partecipanti esso fa parte dell’SRM. L’SRB opera a stretto contatto con le NRA, la Commissione europea (CE), la Banca centrale europea (BCE), l’Autorità bancaria europea (ABE) e le autorità nazionali competenti (NCA). La sua missione è garantire una risoluzione ordinata delle banche in dissesto con il minimo impatto sull’economia reale, sul sistema finanziario e sulle finanze pubbliche degli SM partecipanti e non solo. Il ruolo dell’SRB è proattivo: invece di attendere che si presentino casi concreti di risoluzione da gestire, l’SRB si concentra sulla pianificazione della risoluzione e sul miglioramento delle possibilità di risoluzione per evitare il potenziale impatto negativo del dissesto di una banca sull’economia e sulla stabilità finanziaria.

C) IL MANDATO DEL COMITATO DI RISOLUZIONE UNICO

Per aumentare la stabilità finanziaria l’SRB elaborerà piani di risoluzione come attività prospettica. Se una banca, sottoposta al mandato dell’SRB, si trova in dissesto o a rischio di dissesto e al contempo soddisfa i criteri per la risoluzione, l’SRB ne gestirà la risoluzione attraverso un cosiddetto regime di risoluzione. L’SRB è responsabile altresì del Fondo di risoluzione unico (SRF), finanziato dal settore bancario. L’SRF è stato istituito per fornire finanziamenti accessori in modo da garantire l’applicazione efficace degli regimi di risoluzione in determinate circostanze. L’SRB sovrintende altresì al funzionamento armonioso dell’SRM nel suo complesso. L’SRB è stato istituito dal regolamento (UE) n. 806/2014 (il regolamento sul meccanismo di risoluzione unico o SRMR) ed è divenuto operativo quale agenzia indipendente dell’Unione europea (UE) il 1° gennaio 2015. Ha assunto integralmente il suo mandato giuridico per la pianificazione della risoluzione e l’adozione di tutte le decisioni in materia di risoluzione il 1° gennaio 2016.

Nel compimento delle sua attività, l’SRB risponde alle parti interessate.

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D) RESPONSABILITÀ

L’SRMR stabilisce un quadro di responsabilità concreto e solido per le attività dell’SRB nei confronti del Parlamento europeo (PE), del Consiglio dell’UE (il Consiglio) e della CE.

Uno dei principali canali di responsabilità è la relazione annuale che, in conformità dell’SRMR [articolo 50, paragrafo 1, lettera g)], dev’essere adottata dall’SRB in sessione plenaria. L’SRB deve poi trasmetterla al Parlamento europeo, ai parlamenti nazionali degli SM partecipanti, al Consiglio, alla Commissione europea e alla Corte dei conti europea.

Il presidente deve presentare la relazione annuale in pubblico al Parlamento europeo e al Consiglio (articolo 45, paragrafo 3, dell’SRMR). Anche i parlamenti nazionali degli SM partecipanti possono presentare osservazioni motivate sulla relazione annuale, a cui l’SRB risponderà.

Ai fini dell’attuazione dell’SRMR, l’SRB è tenuto a dar conto del proprio operato dinanzi ai rappresentanti dei cittadini europei nel Parlamento europeo attraverso audizioni pubbliche periodiche e discussioni ad hoc con il presidente durante le riunioni della commissione per i problemi economici e monetari (ECON) del PE. Il presidente può essere sentito anche dal Consiglio, su richiesta di quest’ultimo.

L’SRB deve rispondere oralmente o per iscritto alle interrogazioni ad esso rivolte dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Anche il parlamento nazionale di un SM partecipante può invitare il presidente a partecipare a una discussione concernente la risoluzione di enti di detto Stato membro.

Per quanto riguarda il Parlamento europeo, nel 2016 il presidente ha partecipato a diverse udienze pubbliche della commissione ECON. Nel corso dell’ultima, che si è svolta il 5 dicembre 2016, il presidente ha presentato il programma di lavoro dell’SRB per il 2017

Al fine di informare e comunicare con il pubblico in relazione alle sue attività, alla sua missione e al suo mandato, l’SRB si è rivolto alle parti interessate e al grande pubblico attraverso la divulgazione di informazioni specifiche sul suo sito web, lo svolgimento di dialoghi di settore e l’organizzazione della prima conferenza dell’SRB. Il presidente e altri membri del Comitato si sono peraltro in vari paesi per impostare e rafforzare la collaborazione con le autorità locali competenti.

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4. SINTESI

L’anno 2016 ha costituito una tappa importante per l’SRB. Si tratta del secondo anno di operatività dell’SRB e del primo anno in cui l’organizzazione ha assunto pieni poteri di risoluzione. L’SRB ha compiuto notevoli progressi nell’attuazione del suo mandato attraverso l’adozione di piani di risoluzione, la costituzione dell’SRF e il rafforzamento della cooperazione internazionale e normativa. L’SRB si è concentrato, pertanto, sui seguenti settori operativi principali:

(i) garantire la prontezza della risoluzione;

(ii) istituire e gestire l’SRF;

(iii) favorire e ampliare la cooperazione; e

(iv) consolidare la sua capacità di sviluppo (risorse umane, finanza e appalti, tecnologie dell’informazione e della comunicazione e strutture).

Gli obiettivi principali individuati nelle priorità di lavoro dell’SRB per il 2016 sono stati raggiunti. I risultati principali sono stati i seguenti.

‣ L’SRB ha assunto i suoi pieni poteri di risoluzione, che coinvolgono 141 banche. Insieme alle NRA, l’SRB ha elaborato e adottato 92 piani di risoluzione nel 2016. L’SRB ha aumentato la propria capacità di agire in modo rapido e deciso (i) creando 76 GIR, (ii) istituendo 26 collegi di risoluzione (CR) e (iii) partecipando a otto gruppi di gestione delle crisi (CMG). Per la prima volta, con l’assistenza delle NRA, l’SRB ha raccolto dati pertinenti per la pianificazione della risoluzione da tutti i principali gruppi bancari rientranti nel suo mandato utilizzando il modello dati sulle passività (LDT), il quale fornisce dati dettagliati in merito alle passività e, in particolare, facilita l’impostazione dei requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili (MREL) e l’applicazione di strumenti di risoluzione quali il bail-in.

‣ Un altro successo del 2016 è rappresentato dalla conclusione dell’accordo quadro di cooperazione (COFRA) tra l’SRB e le NRA e dall’ultimazione degli accordi interni volti ad attuare talune delle disposizioni del COFRA. Nel 2016 sono stati inoltre istituiti il comitato di risoluzione, i comitati del fondo e il comitato amministrativo e di bilancio (ABC) quali principali piattaforme per lo sviluppo di metodologie e approcci comuni nell’ambito dell’SRM nonché per la condivisione di esperienze con le NRA.

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‣ L’SRF ha ricevuto 6,4 miliardi di EUR per contributi ex ante relativi all’anno 2016, secondo quando calcolato dall’SRB. L’SRB continuerà a calcolare i contributi ex ante dal 2016 in avanti. Inoltre, il Comitato ha adottato la prima strategia di investimento e un modello di esternalizzazione per le attività di investimento. L’SRB ha altresì sottoscritto accordi di prestito con 16 dei 19 Stati membri partecipanti.

‣ L’SRB ha preso parte a tutti gruppi correlati alle questioni legate alla risoluzione del Consiglio per la stabilità finanziaria (FSB) e ha esaminato otto banche europee di importanza sistemica (G-SIB) mediante il processo di valutazione delle possibilità di risoluzione (RAP). Inoltre l’SRB ha contribuito con le sue competenze alle discussioni in materia di regolamentazione riguardanti (i) la trasposizione dell’accordo sulla capacità totale di assorbimento delle perdite (TLAC) nella legislazione dell’UE, (ii) la risoluzione dell’infrastruttura del mercato finanziario, (iii) il sistema europeo di assicurazione dei depositi e (iv) il meccanismo di sostegno comune.

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5. PRONTEZZA DELLA RISOLUZIONE

Benché l’SRB sia stato istituito come un’agenzia indipendente dell’UE il 1° gennaio 2015, il Comitato ha assunto pieni poteri di risoluzione solo il 1° gennaio 2016. L’aumento della prontezza della risoluzione e i miglioramenti nella redazione dei piani di risoluzione sono stati pertanto priorità fondamentali per l’SRB nel 2016.

La pianificazione della risoluzione è un processo, non un prodotto. Pertanto, molte delle attività svolte nel 2016 si sono ancorate alla struttura di base realizzata dall’SRB e dalle NRA nel 2015 e i risultati del ciclo di pianificazione più recente saranno migliorati negli anni a venire.

LA PIANIFICAZIONE DELLA RISOLUZIONE È UN PROCESSO ITERATIVO E INTERATTIVO

Il 31 dicembre 2016 il mandato dell’SRB riguardava complessivamente 141 banche, tra cui 126 gruppi bancari e 15 altri gruppi transfrontalieri. A partire dai 36 piani di risoluzione transitori (TRP), esistenti nel dicembre 2015, l’SRB, insieme alle NRA, ha elaborato e adottato complessivamente 92 piani di risoluzione nel 2016.

A seguito del ciclo di pianificazione della risoluzione per il 2016, l’SRB si trova oggi in una posizione migliore per comprendere i gruppi bancari e attuare strategie di risoluzione. Rispetto all’anno scorso, sono stati compiuti importanti passi in avanti, permettendo all’SRB di adempiere il suo mandato volto ad aumentare le possibilità di risoluzione delle banche e ad attenuare gli effetti economici e pubblici dei dissesti bancari.

PIANO DIRISANAMENTO

Redigere (o redigere nuovamente) un piano di risoluzione

Verificare le possibilità di liquidazione

In caso negativo, decidere la strategia di risoluzione

Punto di accesso unico o multiplo

Individuare gli ostacoli

Rimuovere gli ostacoli*The SRB shall identify any actions

in the recovery plan which may adversely impact resolvability.

LA PIANIFICAZIONE DELLA RISOLUZIONE È UN PROCESSO IN

DIVENIRE

Figura 1: processo di pianificazione della risoluzione

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La pianificazione della risoluzione è un processo iterativo. Le banche sono entità dinamiche che si adattano continuamente al mutevole contesto economico e normativo. Di conseguenza, i piani di risoluzione devono essere periodicamente riesaminati e, se necessario, modificati per tener conto di queste importanti modifiche che potrebbero avere un impatto sulle strategie di risoluzione o sulla valutazione dei possibili ostacoli alla corretta attuazione della strategia preferenziale di risoluzione individuata.

RIQUADRO 1: COS’È UN PIANO DI RISOLUZIONE?

I piani di risoluzione consentono di adottare azioni di risoluzione per i gruppi bancari. Nell’ambito del mandato dell’SRB, i piani sono preparati dall’SRB e dalle NRA e descrivono la strategia di risoluzione che potrebbe essere attuata per la risoluzione di un gruppo bancario in caso di necessità.

Un piano di risoluzione comprende una descrizione del gruppo bancario (struttura del gruppo, funzioni critiche, attività principali e entità materiali), una strategia di risoluzione preferenziale (in particolare il punto di ingresso e gli strumenti di risoluzione pre-ferenziali se il gruppo non può essere assoggettato alle procedure d’insolvenza ordinarie), gli ostacoli alla strategia di risoluzione, un piano di attuazione per affrontarli e il livello obiettivo degli MREL.

Nel 2016 i livelli obiettivo degli MREL non sono stati inclusi nei piani di risoluzione. (1) Tuttavia, livelli obiettivo di carattere informativo sono stati comuni-cati ad alcuni dei gruppi bancari rientranti nel man-dato dell’SRB per cui esiste un piano di risoluzione.

(1) Si prega di fare riferimento alla sezione 5.2.5 per una presentazione particola-reggiata dell’approccio dell’SRB relativo agli MREL.

Considerati i diversi livelli di prontezza delle ban-che, l’SRB ha sviluppato un approccio su misura per i piani di risoluzione del 2016, che si differenziano tra loro per quanto riguarda il livello di dettaglio. Il grado di dettaglio delle informazioni fornite nei piani di risoluzione del 2016 si è basato su diversi fattori, tra cui (i) la preesistenza di un TRP nel 2015, (ii) criteri dimensionali, (iii) un fattore legato al «rischio» e (iv) la specificità di ogni gruppo bancario, specie in termini di preparazione alla risoluzione.

Nel 2016 due tipologie di piani coesistevano: da un lato, piani di risoluzione transitori e, dall’altro, una versione più completa denominata piano di risoluzione di «fase 2». I contenuti minimi di questi piani sono stati decisi dall’SRB. Spiegazioni detta-gliate sono fornite nel cosiddetto Manuale per la pianificazione della risoluzione (2), il quale contiene una descrizione di tutti gli elementi che devono essere necessariamente inclusi in piani di risoluzione completi.

(2) Per maggiori informazioni si rinvia al sito web dell’SRB, in particolare alla pa-gina «Introduction to Resolution Planning» (Introduzione alla pianificazione della risoluzione): https://srb.europa.eu/en/node/163

STRATEGIA DI RISOLUZIONEPREFERENZIALE

VALUTAZIONE DELLE POSSIBILITÀ DI RISOLUZIONE

MREL

ANALISI STRATEGICA DELL’ATTIVITÀ 1

2

3

4

}Riepilogo sufficientemente dettagliato dell’ente}Filiali principali, funzioni critiche, interconnessione, ecc.

} Come deve prospettarsi la risoluzione dell’ente o del gruppo}Piani operativi per la ristrutturazione finanziaria e dell’attività, risorse e requisiti di liquidità, ecc.

} Individuazione degli ostacoli alle possibilità di risoluzione} Misure per affrontare o rimuovere tali ostacoli

} Adeguato livello di capacità di assorbimento delle perdite: requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili.

Fonte: SRB

Figura 2: i quattro blocchi principali di un piano di risoluzione

1 6 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

UN PROGRAMMA DI LAVORO ASSAI AMBIZIOSO PER IL 2016

Nel 2016 l’SRB si è impegnato a redigere piani di risoluzione per il 90 % dei principali gruppi bancari rientranti nel suo mandato. Il raggiungimento di questo obiettivo si è rivelato arduo, poiché il 2016 è stato solo il secondo anno di attività dell’SRB e le capacità dell’organizzazione dovevano ancora essere pienamente impostate. Le risorse umane consacrate alla pianificazione della risoluzione sono state gradualmente aumentate durante tutto l’anno sia nell’SRB che nelle NRA.

A causa della novità e della complessità del processo di pianificazione della risoluzione, l’SRB, unitamente alle NRA, doveva razionalizzare e al contempo semplificare il processo di elaborazione dei piani di risoluzione, tenendo conto altresì della situazione specifica di ciascuna banca in termini di prontezza di pianificazione della risoluzione. Di conseguenza, nel corso del 2016 sono state avviate diverse attività, vale a dire:

‣ l’organizzazione di un esercizio di raccolta dati: i modelli che le banche sono state chiamate a compilare comprendevano (i) un modello dati sulle passività (LDT) e (ii) i modelli dell’Autorità bancaria europea (ABE), al fine di raccogliere, per fini legati alla risoluzione, tutte le informazioni pertinenti non ancora disponibili tramite altre fonti di vigilanza;

‣ la creazione di consessi specifici per lo scambio di informazioni e per la discussione di questioni specifiche per le diverse banche nel contesto della pianificazione della risoluzione: GIR e CR;

‣ la creazione di seminari organizzati in presenza di rappresentanti delle banche per garantire un adeguato livello di dialogo, cooperazione e scambio delle informazioni tra le banche e le autorità di risoluzione.

PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI NEL 2016

Nel complesso, nel 2016 l’SRB, con l’assistenza delle NRA, ha preparato 92 piani di risoluzione, che sono stati adottati dalla sessione esecutiva (rispetto ai 36 del 2015), tra i quali:

‣ 59 erano piani di risoluzione di «fase 2» (0 nel 2015);

‣ 33 erano TRP (36 nel 2015).

FONDAMENTALE È STATA LA COLLABORAZIONE TRA LE AUTORITÀ

La pianificazione della risoluzione è un processo che coinvolge i contributi di diversi partecipanti. Il numero dei contributori varia notevolmente a seconda dell’impronta geografica di ciascun gruppo bancario. L’SRB e le NRA pertinenti sono, per loro natura, i principali contributori alla pianificazione della risoluzione. Tuttavia, altri partecipanti, tra i quali il meccanismo di vigilanza unico (SSM), le NRA di Stati membri non partecipanti e la Commissione europea, in veste di osservatore nel consiglio dell’SRB, sono stati a loro volta rispettivamente coinvolti o consultati durante la fase di pianificazione della risoluzione nel 2016.

Il coordinamento tra le varie autorità di risoluzione ha svolto un ruolo di fondamentale importanza nel processo di pianificazione della risoluzione. A seconda delle diverse esigenze di coordinamento del processo di pianificazione della risoluzione, nel 2016 sono stati istituiti due consessi distinti:

‣ GIR; e

‣ CR.

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 1 7

Per meglio coordinare la redazione dei piani di risoluzione e per assicurare un corretto scambio di informazioni tra le NRA, sono stati creati GIR per tutte le banche rientranti nel mandato dell’SRB. Nel 2016 sono stati avviati ufficialmente 76 GIR, che hanno contribuito all’esercizio di pianificazione della risoluzione.

Per coordinare i lavori delle autorità di risoluzione a livello di gruppo (GLRA) e delle NRA di Stanti membri non partecipanti, sono stati istituiti CR. Nel complesso, nel corso 2016 sono stati creati 26 CR con l’obiettivo di pervenire a decisioni comuni per gruppi stabiliti nell’area dell’euro e con almeno un’entità stabilita in un paese appartenente all’UE ma non all’area dell’euro.

Infine, gli otto CMG precedentemente stabiliti per le G-SIB sono stati consacrati alla discussione dei piani di risoluzione delle G-SIB con le NRA degli Stati membri o degli Stati non membri dell’UE (paesi terzi).

PT

ES

FR

LUBE

NL

DE

AT

IT

HRSI

HU

SKCS

PL

DK

SE

UK

IE

FI

EE

LV

LT

RO

BG

EL

MT CY

n Stati membri dell’area dell’euro

n Stati membri al di fuori dell’area dell’euro

Figura 3: Comitato di risoluzione unico - panoramica della pianificazione della risoluzione per le banche dell’SRB nell’Unione bancaria nel 2016

* Sono inclusi 92 piani di risoluzione transitori e piani di «fase 2» e sei «piani-ospite».

141 – Banche e 130 gruppi bancari rientranti nel mandato dell’SRB

98 – Piani di risoluzione*

76 – Gruppi interni per la risoluzione

26 – Collegi di risoluzione

BELGIO 8

GERMANIA 24

ESTONIA 2

IRLANDA 5

GRECIA 4

SPAGNA 14

FRANCIA 14

ITALIA 16

CIPRO 5

LETTONIA 4

LITUANIA 3

LUSSEMBURGO 6

MALTA 3

PAESI BASSI 8

AUSTRIA 10

PORTOGALLO 5

SLOVENIA 3

SLOVACCHIA 3

FINLANDIA 4

1 8 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI NEL 2016

‣ Stati istituiti complessivamente 76 GIR.

‣ Stati istituiti complessivamente 26 CR.

‣ Sono stati organizzati otto CMG.

AREA DELL’EURO

SRB

RA di paesi terzi

RA al di fuori

dell’area euro

NRA

Responsabile della pianificazione della risoluzione, delle decisioni e dell’esecuzione di misure di risoluzione per gli LSI.

Responsabile dell’esecuzione delle decisioni di risoluzione dell’SRB nelle loro giurisdizioni.

Monitoraggio SRB

Coordinamento SRB

Collegi di risoluzione

Gruppi di gestione delle

crisiGIR

Fonte: SRB

Responsabile della pianificazione della risoluzione, delle decisionie del monitoraggio dell’esecuzione delle decisioni di risoluzione per: } enti rilevanti (SI) sottoposti alla

vigilanza diretta della BCE;} enti meno rilevanti con attività

transfrontaliere.

Figura 5: quadro di coordinamento tra le autorità di risoluzione

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

2 febbraio: 1° richiesta dati

Febbraio, marzo: Richiesta modello dati sulle passività

4 marzo:1° lotto di presentazione dati ABE

15 aprile:2° lotto di presentazione dati ABE

15 maggio: 1° serieModello dati sulle passivitàper le banche prioritarie

Marzo/aprile: 1° seminario:1 – Organizzazione del gruppo2 – Funzioni critiche3 – Interconnessione4 – Accesso alle IMF

Maggio: 2° seminario:1 – Strategia di risoluzione2 – Facoltativo:- Interconnessione- Accesso alle IMF

Ottobre: Sessione esecutiva allargata dell’SRBDecisione sul piano di risoluzione completo

15 giugno:2° serie modello dati sulle passività

Luglio: 3° seminario1 - Discussione sugli MREL2 - Strategia di risoluzione

Settembre.: Periodo di consultazione di otto settimane della BCE

Settembre: 4° seminario1 – Discussione sugli MREL2 – Ultimazione del piano di risoluzione

Fonte: SRB

Figura 4: illustrazione della sequenza temporale per un piano di risoluzione senza un RC

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 1 9

LA NECESSITÀ DI STABILIRE UN ADEGUATO LIVELLO DI DIALOGO CON LE BANCHE

Per la specifica necessità di stendere piani di risoluzione nel 2016, l’SRB, in stretta collaborazione con le NRA, ha organizzato seminari tematici con le banche. Il formato e gli argomenti trattati durante i seminari sono stati elaborati su misura per affrontare i temi specifici di rilevanza per ogni gruppo bancario. Considerando ogni gruppo bancario per il quale è stato redatto un piano di «fase 2», nel 2016 sono stati organizzati 236 seminari.

Questi seminari sono stati estremamente utili per (i) spiegare la natura dell’attività di pianificazione della risoluzione e i contributi attesi dalle banche, (ii) scambiare informazioni e (iii) garantire un adeguato livello di dialogo con i rappresentanti delle banche.

PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI NEL 2016

‣ Sono stati organizzati complessivamente 236 seminari.

‣ Gli obiettivi informativi degli MREL sono stati discussi nell’ambito di 104 seminari.

‣ Sono stati tenuti in media 2,65 seminari per banca (prendendo in considerazione le banche per le quali è stato organizzato un seminario).

‣ Sono stati tenuti in media quattro seminari per ogni G-SIB.

UNO SGUARDO VERSO IL FUTURO

La pianificazione della risoluzione è un processo iterativo e interattivo, che sarà arricchito dal coordinamento con le banche, le autorità di risoluzione e le altre parti interessate.

Ora che esiste la maggioranza dei piani, questi ultimi dovranno essere migliorati, completati e perfezionati nei prossimi anni. A tal fine, all’inizio del 2017 sono stati definiti settori di attività prioritari, con l’obiettivo di migliorare costantemente la qualità e il dettaglio dei piani di risoluzione. Al contempo, alcune lettere recanti la sintesi dei piani e una descrizione delle priorità chiave dell’attività per il 2017 sono state inviate alle banche per le quali nel corso del 2016 erano stati redatti piani di risoluzione di «fase 2».

Tabella 1: principali obiettivi dell’SRB per il 2017 sul piano operativo

Settori di attività Nuovi obiettivi Obiettivi periodici

PRONTEZZA DELLA RISOLUZIONE

• Effettuare ulteriori progressi nel completamento dei piani di risoluzione per i principali gruppi bancari, in particolare mediante l’individuazione delle funzioni critiche, degli ostacoli sostanziali alla risoluzione e delle questioni legate alla liquidità nella risoluzione.

• Sviluppare MREL a livello di entità materiale nei principali gruppi bancari e avviare al contempo la discussione sulla qualità e il posizionamento degli MREL all’interno dei gruppi bancari.

• Condurre un esercizio di comparazione dei piani di risoluzione al fine di allineare la qualità e la profondità dei piani di risoluzione esistenti. Sviluppare ulteriormente la documentazione interna sulle misure procedurali per rendere operative le azioni di risoluzione.

• Sviluppare uno strumento di discussione per l’SRM sulle attività correlate alla risoluzione nell’ambito della piattaforma TIC dell’SRM.

• Sviluppare piani di risoluzione transitori per quasi tutte le restanti banche che rientrano nel mandato dell’SRB.

• Aggiornare i manuali di pianificazione della risoluzione e gestione delle crisi alla luce dell’esperienza maturata.

• Organizzare esperimenti in condizioni simulate.

• Migliorare ulteriormente la collaborazione con i GIR e tra GIR e GVC.

Fonte: estratto del programma di lavoro 2017 dell’SRB

2 0 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

5.1. Strumenti e politiche per la pianificazione e l’attuazione della risoluzione

L’SRB, insieme alle NRA, ha sviluppato diversi strumenti, che includono procedure e modelli, per taluni aspetti essenziali della pianificazione della risoluzione.

A seguito dell’avvio di un esercizio pilota che ha coinvolto 10 banche e delle risposte ottenute in tale contesto l’SRB, insieme alle NRA, ha sviluppato un modello volto a guidare le banche attraverso i vari passaggi dell’autovalutazione delle funzioni critiche. Quanto alla liquidità nella risoluzione, l’SRB ha collaborato con le NRA e gli osservatori per arricchire l’attuale modello di liquidità della BCE. Le informazioni supplementari potranno fornire alle autorità strumenti efficaci per monitorare le posizioni di liquidità delle banche e le loro possibilità di risoluzione. L’SRB, insieme alle NRA, ha sviluppato un nuovo modello comprendente l’allegato VIII del modello previsto dal regolamento di esecuzione CE n. 2016/1066, al fine di raccogliere ulteriori informazioni sulla partecipazione delle banche alle infrastrutture del mercato finanziario (IMF). I dati aggiuntivi raccolti hanno lo scopo di migliorare la valutazione delle condizioni per il mantenimento dell’accesso alle IMF in risoluzione e l’impatto potenziale di un eventuale accesso interrotto.

L’SRB ha inoltre proseguito le attività relative alla politica di calcolo degli MREL e ha fornito alle banche obiettivi informativi. L’SRB ha inoltre portato avanti le attività politiche sulla continuità operativa e sull’attuazione di strumenti di risoluzione ai fini della pianificazione della risoluzione, le quali saranno ulteriormente sviluppate nel corso del 2017. Tali attività sono state condotte in collaborazione con le NRA nel contesto dei comitati pertinenti. Nel 2018 queste politiche saranno inserite nel manuale per la pianificazione della risoluzione, che sarà rivisto e aggiornato di conseguenza.

5.1.1. Manuale per la pianificazione della risoluzione

Nel 2016 l’SRB ha aggiornato il suo manuale per la pianificazione della risoluzione. Una versione pubblica, intitolata «Introduction to Resolution Planning» (introduzione alla pianificazione della risoluzione), è stata diffusa sul sito web dell’SRB (1). Il documento fornisce una descrizione delle banche rientranti nel mandato dell’SRM e dell’SRB e illustra le funzioni dell’SRB. Fornisce altresì informazioni pertinenti sulla pianificazione della risoluzione, ivi comprese questioni

(1) http://srb.europa.eu/en/node/163

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 2 1

politiche, come l’analisi aziendale strategica, la strategia di risoluzione preferenziale, la continuità finanziaria e operativa della risoluzione, i piani di informazione e comunicazione, la valutazione delle possibilità di risoluzione e il parere della banca.

5.1.2. Manuale per la gestione delle crisi

Un processo di risoluzione comporta una serie di sfide giuridiche, operative e organizzative. L’obiettivo principale del manuale per la gestione delle crisi è definire in modo chiaro tali sfide e fornire una guida operativa su come affrontarle, tenendo conto dei fattori chiave per stabilire la linea di condotta più adeguata da seguire in uno scenario particolare e le migliori pratiche in ambito giurisdizionale. All’inizio del 2016 una versione aggiornata del manuale di gestione delle crisi è stata presentata alla sessione plenaria dell’SRB.

In futuro, nel corso del 2017, l’SRB si concentrerà sull’ultimazione del manuale per la gestione delle crisi e sullo sviluppo di politiche individuali che completino e approfondiscano i diversi contenuti dei vari settori, quali, ad esempio, l’attuazione di strumenti di risoluzione e degli aspetti procedurali a essa relativi. Il manuale dovrà essere considerato un documento dinamico soggetto ad aggiornamenti continui, che tengano conto della crescente competenza ed esperienza.

5.1.3. Modello dati sulle passività

Per la prima volta nel 2016, l’SRB ha raccolto dati provenienti da tutti i principali gruppi bancari rientranti nel suo mandato, al fine di far avanzare la pianificazione della risoluzione e facilitare, da un lato, le decisioni sui regimi di risoluzione e, dall’altro, l’attuazione di misure di risoluzione in una crisi, nonché per consentire una migliore analisi della struttura delle passività delle banche. I dati, alcuni dei quali richiesti a un elevato livello di dettaglio, sono stati presentati in un LDT standardizzato, elaborato nel 2015 con la collaborazione dell’SRB, delle NRA, della BCE e dell’ABE.

L’SRB doveva ottenere un quadro chiaro delle strutture di finanziamento esterne e interne di tutte le persone giuridiche potenzialmente rilevanti per la pianificazione della risoluzione, vale a dire di tutte le entità del gruppo bancario costituite in società nell’UE coinvolte nella raccolta di depositi e nell’emissione di titoli o strumenti derivati commerciali.

I dati raccolti sono stati utilizzati per lo sviluppo di piani di risoluzione e, in particolare, per la valutazione della capacità di assorbimento delle perdite delle banche e per l’analisi dei dati in una prospettiva politica orizzontale.

La necessità di dati dettagliati sulle passività non era limitata all’applicazione dello strumento del bail-in, ma era importante anche per consentire l’individuazione delle passività connesse a funzioni critiche laddove la strategia di risoluzione preferenziale si basa sulla vendita di attività o sullo strumento dell’ente-ponte.

Durante una crisi le banche devono essere in grado di riferire i dati sulle passività su base ad hoc e in formato standardizzato. Per ridurre al minimo gli errori e aumentare l’efficienza, le autorità di risoluzione devono poter raccogliere, archiviare, elaborare e analizzare i dati ricevuti in modo completamente automatizzato.

Nel complesso l’SRB, tramite le NRA degli Stati membri dell’UB, ha raccolto dati in formato Excel da 143 gruppi bancari rientranti nel suo mandato. Tenuto conto delle comunicazioni a livello

2 2 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

individuale e consolidato attraverso varie entità, sono stati nel complesso raccolti circa 1 500 file Excel. Le tappe del processo LDT per il 2016 sono riportate nella cronologia di seguito indicata.

L’SRB ha riconosciuto la sfida amministrativa posta alle banche con l’introduzione degli LDT e ha quindi adottato un approccio graduale per la raccolta dei dati. I dati obbligatori sono stati mantenuti al livello minimo richiesto dalla BRRD, mentre i dati non obbligatori dovevano essere forniti solo su base prioritaria o ove possibile.

Dall’inizio del processo di raccolta dei dati del 2016, l’SRB ha osservato che le banche non raccoglievano informazioni dettagliate sulle passività in base alle disposizioni normative o contabili vigenti, dovevano individuare manualmente le fonti dei dati e i termini erano relativamente stringenti. Per fornire orientamenti alle banche, l’SRB ha elaborato una nota, evidenziato nel modello i requisiti prioritari in materia di dati con colori diversi e risposto in modo esaustivo alle interrogazioni nel merito.

Dopo l’annuncio del processo LDT del 2016, l’SRB ha sottolineato che il modello fornito non era definitivo e che le banche dovranno attendersi talune modifiche nel corso dei prossimi anni. A seguito della raccolta e dell’analisi dell’LDT del 2016, l’SRB ha concluso che (i) le esposizioni infragruppo dovrebbero essere più trasparenti, (ii) la presentazione di un’unica relazione consolidata da parte di ciascun ente controllante UE era insufficiente e (iii) il numero degli enti dichiaranti potrebbe essere ridotto.

Sulla base dell’esperienza acquisita, l’SRB ha apportato alcune modifiche all’LDT per il 2017, in termini sia di contenuto sia di ambito degli enti giuridici. Le modifiche erano volte a ridurre, per quanto possibile, gli oneri di segnalazione gravanti sulle banche, adeguando la richiesta di informazioni alle esigenze della strategia di risoluzione (punto di accesso singolo, SPE, o punto di accesso multiplo, MPE).

Inoltre, nel corso del 2016 l’SRB ha completato una serie di passaggi per aggiungere informazioni al modello del 2017 e proporre un procedimento semi-automatizzato di raccolta dati. Il modello accrescerà i punti di trasmissione dati sia nella sintesi sia nelle tabelle dettagliate.

Inoltre, sono state precisate le regole da applicare per individuare le entità rientranti nell’ambito della comunicazione per il periodo di raccolta dati del 2017. In primo luogo, occorre individuare le entità che rientrano nell’ambito di applicazione della BRRD e del SRMR. In secondo luogo, è necessario individuare le entità di risoluzione per le quali è prevista l’applicazione di misure di risoluzione nell’ambito della strategia di risoluzione preferenziale. Infine, dovranno essere

FEB MAR APR MAG GIU LUG

22 febbraioPubblicazione dell’LDT e delle note di orientamento per il 2016

29 aprileAggiornamento finale delle note di orientamento pubblicate

15 giugnoProlungamento del termine per la 2° serie di banche

15 aprileFine della fase discussione

15 maggioProlungamento del termine per la 1° serie di banche

Figura 6: cronologia del processo LDT:

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 2 3

determinate le società controllate pertinenti all’interno di un gruppo di risoluzione, vale a dire le entità che forniscono funzioni critiche e/o rappresentano più del 5 % delle attività ponderate per il rischio (RWA), dell’esposizione alla leva finanziaria o del reddito totale operativo del gruppo (risoluzione). I GIR avrebbero tuttavia la flessibilità necessaria a regolare l’ambito della comunicazione, ad esempio laddove le entità con funzioni critiche non siano state individuate o la strategia di risoluzione preferenziale non sia ancora stata decisa.

UNO SGUARDO VERSO IL FUTURO

Nel dicembre 2016 l’LDT (relazione dati sulle passività) e le linee guida a essa relative (linee guida LDT) sono state approvate dalla sessione plenaria dell’SRB e pubblicate sul sito web di quest’ultimo, dando così alle banche un ampio periodo di tempo per iniziare a prepararsi alla raccolta dei dati per il 2017, prevista per il mese di maggio. Al fine di automatizzare la raccolta, l’archiviazione e la successiva analisi dei dati, l’SRB ha intrapreso un progetto che prevede l’applicazione della tecnologia XBRL (Extensible Business Reporting Language) e ha pubblicato alla fine di marzo 2017 la tassonomia finale XBRL 2016, comprensiva delle sue regole di convalida. Il processo LDT del 2016 ha avuto esiti assai soddisfacenti e l’SRB prevede che il processo LDT del 2017 sarà ulteriormente migliorato e darà a sua volta risultati positivi.

5.1.4. Analisi comparativa dei piani di risoluzione

Nel 2016 l’SRB ha effettuato un’analisi trasversale dei capitoli principali dei piani di risoluzione. L’esercizio si è concentrato su taluni argomenti specifici, quali le funzioni critiche, la strategia di risoluzione preferenziale, la liquidità, l’accesso alle IMF, la valutazione delle possibilità di risoluzione delle crisi e gli aspetti legati al risanamento. Sebbene i piani di risoluzione del 2016 siano già più completi e strutturati rispetto a quelli del 2015, essi devono ancora essere arricchiti sulla base delle (nuove) metodologie comuni dell’SRM. Sono stati pertanto creati diversi gruppi e reti di lavoro per migliorare le politiche orizzontali di risoluzione, gli standard e le metodologie contenute nel manuale per la pianificazione della risoluzione. Nel 2017 l’SRB svilupperà una metodologia comparativa che sarà applicata a talune banche selezionate.

5.1.5. MREL: l’approccio adottato nel 2016 e le prossime iniziative

La BRRD prevede che le banche soddisfino un MREL in modo da poter assorbire le perdite e ripristinare la loro posizione patrimoniale nella risoluzione, consentendo alle banche di continuare a svolgere le loro funzioni economiche critiche durante e a seguito di una risoluzione.

L’SRB intende fare in modo che gli MREL siano attuati in tutta l’UB, in conformità della legislazione pertinente. L’articolo 12 del SRMR prevede che l’SRB determini gli MREL per entità e gruppi sottoposti alla diretta vigilanza della BCE, nonché per altri gruppi transfrontalieri dell’UB. All’interno dell’UB le NRA hanno il compito di impostare gli MREL per gli enti meno rilevanti (LSI), in linea con le indicazioni fornite dall’SRB.

Lo sviluppo di una metodologia comune rappresenta una sfida considerevole, data l’ampia diversità dei gruppi bancari negli SM partecipanti e le continue evoluzioni del contesto normativo relativo agli MREL. Le attuali disposizioni sono state infatti chiarite soltanto nel maggio 2016, quando la CE ha adottato il suo regolamento delegato (RD). Analogamente, la pubblicazione della recente proposta legislativa della CE sulla riforma bancaria nell’UE potrebbe cambiare il futuro quadro normativo, modificando la BRRD con ripercussioni sui calcoli degli

2 4 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

Giugno 2016BCE 2016 metodo SREP

23 novembre 2016Proposta legislativa della Commissione europea

14 dicembre 2016Relazione finale ABE sugli MREL

19 luglio 2016Relazione intermedia ABE sugli MREL

Fine 2015

Feb. 2016

Mag.-giu. 2016

Giu.-ago. 2016

Ago.-set. 2016

Set.-nov. 2016

Nov.-gen. 2017

28 nov. 2016

12 gen. 2016

17 feb. 2017

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SRB

Figura 7: l’evoluzione degli MREL nel 2016 — cronologia

MREL. L’evoluzione dello scenario normativo non deve tuttavia impedire all’SRB di sviluppare e applicare efficaci meccanismi di assorbimento delle perdite.

L’SRB ha pertanto adottato un approccio preliminare per gli MREL nel 2016. L’SRB aveva osservato in precedenza che una metodologia definitiva sugli MREL non sarebbe stata disponibile per l’UB nel 2016. Ha quindi deciso di calcolare soltanto i livelli informativi consolidati degli MREL per il 2016, i quali non sono vincolanti, non hanno forza esecutiva e non sono impugnabili, ma intendono assistere le banche nella preparazione agli obiettivi futuri e nell’adattamento graduale delle strutture e dei piani di finanziamento, ove necessario.

L’SRB ha avviato la sua collaborazione con il settore nel primo trimestre del 2016. In occasione di una riunione per il dialogo settoriale (2) del gennaio 2016, l’SRB ha illustrato i principali traguardi e i principi fondamentali del suo approccio e ha annunciato l’intenzione di svolgere un esercizio di raccolta di dati dettagliati sulle passività (vedi sezione 5.2.3 relativa al modello dati sulle passività). Dopo avere elaborato i dati e realizzato controlli orizzontali in relazione alla loro qualità e coerenza, e dopo avere integrato i dati relativi al nuovo progetto della BCE di processo di riesame e valutazione (SREP) nel settembre 2016, l’SRB ha perfezionato il suo approccio iniziale. L’SRB e le NRA hanno promosso l’organizzazione di seminari con le banche al fine di esporre la metodologia in dettaglio e ottenere riscontri. L’SRB ha comunicato la sua posizione finale sugli MREL per il 2016 durante un altro incontro per il dialogo settoriale (3) svoltosi il 28 novembre 2016.

(2) http://srb.europa.eu/sites/srbsite/files/2nd_industry_dialoge_12-1-2016_-_mrel.pdf

(3) https://srb.europa.eu/sites/srbsite/files/20161128_slides_industry_dialogue_mrel.pdf

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 2 5

LIVELLO OBIETTIVO E LOCALIZZAZIONE

Gli obiettivi informativi MREL dell’SRB si basano sul RD 2016/1450 della CE, pubblicato il 23 maggio 2016, e sono calcolati come la somma degli elementi che saranno esposti nel seguito.

1. L’importo di assorbimento delle perdite (LAA) costituito dal maggiore dei seguenti elementi:

a. importo complessivo del requisito patrimoniale minimo (pilastro 1); requisito del pilastro 2; e requisito combinato di riserva di capitale (CBR) totale; o

b. importo necessario per soddisfare il requisito minimo di Basilea I.

2. L’importo della ricapitalizzazione (RCA) costituito dal maggiore dei seguenti elementi:

a. requisito patrimoniale minimo (pilastro 1) e requisito del pilastro 2; o

b. importo necessario per soddisfare il requisito minimo di Basilea I.

Questi componenti sono completati dal costo per la sicurezza del mercato (MCC) stabilito nel 2016 al livello del CBR totale meno 125 punti di base.

Infine, non è stato preso in considerazione il coefficiente di leva finanziaria, in relazione al quale non esiste ancora nella normativa UE un requisito obbligatorio definitivo.

Oltre alla formula indicata nel RD, l’SRB ha tenuto conto di un parametro dell’8 %. L’SRB ha considerato che gli MREL dovrebbero essere fissati a un livello sufficientemente prudente per consentire l’accesso, ove necessario, a meccanismi di finanziamento quali l’SRF nell’UB. L’SRB ha considerato che un livello di MREL pari ad almeno l’8% dell’importo totale delle passività e dei fondi propri (TLOF) sarebbe stato generalmente necessario per tutti i principali gruppi bancari all’interno dell’UB.

Gli obiettivi informativi MREL per il 2016 non hanno tenuto conto di eventuali adeguamenti discrezionali al rialzo o al ribasso, in relazione alla situazione specifica dei singoli gruppi bancari, e sono stati applicati soltanto al livello consolidato del gruppo. Inoltre, la sottrazione di 125 punti base applicata all’MCC non riflette necessariamente una decisione dell’MCC per l’avvenire.

P1

P2R

CBR

Requisito minim

o di Basilea I P1

P2R

CBR

P1

P2R

8% TLOFP1

P2R

CBR-125pb

CBR-125pb

Requisito minim

o di Basilea I

MassimoIMPORTO DELLA

RICAPITALIZZAZIONE

MassimoOBIETTIVO

INFORMATIVO MREL

COSTO PER LA SICUREZZA DEL

MERCATO

MassimoIMPORTO DI

ASSORBIMENTO DELLE PERDITE

+ + =

P1 = Totale requisito pilastro 1; articolo 92 CRR

P2R = Totale requisito pilastro 2; articolo 104 CRD

CBR = Requisito combinato di riserva di capitale; articolo 128 CRD

Requisito minimo di Basilea I = articolo 500 CRR

8 % TLOF = 8 % dell’importo totale delle passività e dei fondi propri, basato sull’ambito prudenziale del consolidamento con netting prudenziale delle esposizioni agli strumenti derivati.

Figura 8: Approccio dell’SRB ai MREL per il 2016

2 6 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

RIQUADRO 2: ADEGUAMENTO DEGLI OBIETTIVI INFORMATIVI MREL

Importo di assorbimento delle perdite (LAA): per definire l’obiettivo informativo MREL del 2016, l’SRB ha utilizzato l’LAA predefinito con il CBR totale, come indicato dall’articolo 1, paragrafo 4, del RD, senza apportare alcuna modifica alla luce della nuova me-todologia SREP che esclude le perdite degli scenari di stress derivanti dal requisito del pilastro 2, ma conserva, come pilastro 2, tutti i rischi non inclusi nel pilastro 1. La definizione di un LAA superiore dovuto a ostacoli alla possibilità di risoluzione potrà essere determinato soltanto in seguito, una volta individuati gli ostacoli in questione.

Importo della ricapitalizzazione (RCA): l’SRB ha deciso di definire livelli predefiniti dell’RCA, senza

prendere in considerazione gli adeguamenti su misure del RD.

Costo per la sicurezza del mercato (MCC): l’SRB ha deciso di definite un obiettivo intermedio per l’MCC relativo al 2016. L’MCC rappresenta l’importo necessario a garantire che i partecipanti al merca-to conservino la loro fiducia nella banca soggetta a risoluzione. L’SRB ha fissato il livello del MCC per il 2016 al CBR meno 125 punti base, tenendo conto dell’approccio adottato da altre autorità di risoluzio-ne nell’UE. Nel 2016 non sono state apportate altre modifiche all’MCC.

QUALITÀ E REGIME TRANSITORIO

Nel 2016 l’SRB ha adottato un approccio prudente all’ammissibilità, escludendo le obbligazioni strutturate ed evidenziando la necessità di un’ulteriore valutazione delle passività emesse da società veicolo (SPV) e delle passività disciplinate dalla normativa di un paese terzo.

D’altra parte, l’SRB ha considerato i depositi a termine non assicurati e non preferenziali con una scadenza minima di almeno un anno come potenzialmente ammissibili, laddove le banche avessero potuto dimostrare l’assenza di elementi di rimborso anticipato. Un’ulteriore analisi delle suddette passività è tuttavia prevista, sulla base degli orientamenti forniti dall’ABE. Inoltre, le ipotesi effettuate nel 2016 non riflettono necessariamente le future decisioni sull’ammissibilità delle passività.

Le altre passività detenute da investitori individuali sono state considerate come ammissibili agli MREL se soddisfano i criteri di ammissibilità stabiliti nella BRRD.

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 2 7

UNO SGUARDO VERSO IL FUTURO

L’SRB svilupperà la sua politica sugli MREL nel 2017 per ottenere un quadro coerente, applicabile a tutti i gruppi bancari dell’UB. Diversi aspetti saranno affrontati nella metodologia definitiva sugli MREL dell’SRB, tenendo conto dell’evoluzione del quadro normativo UE. L’SRB fonderà le sue dichiarazioni politiche sulla legislazione esistente e seguirà attentamente l’esito dei negoziati in relazione al pacchetto legislativo della CE.

Come primo passo, l’SRB intende impostare gli obiettivi MREL vincolanti a livello consolidato (o ad adeguati livelli subconsolidati secondo la strategia di risoluzione) per i principali gruppi bancari rientranti nel suo mandato nel 2017, per poi determinare gli obiettivi MREL vincolanti a livello individuale per le loro entità giuridiche soggette alla BRRD entro fine 2017/inizio 2018.

L’SRB definirà adeguati periodi di transizione, che serviranno a garantire la credibilità del quadro di risoluzione, consentendo alle istituzioni di costruire per tempo la necessaria capacità di assorbimento delle perdite. Durante il periodo di transizione l’SRB non intende pubblicare le sue decisioni individuali sugli obiettivi MREL. L’SRB potrà invece richiedere alle banche di divulgare la composizione dei loro strumenti ammissibili agli MREL.

RIQUADRO 3: IMPATTO STIMATO DELL’UNIONE BANCARIA SUL CAMPIONE SELEZIONATO DALL’SRB

L’SRB ha effettuato un’analisi orizzontale, basata sulle informazioni ricavate dall’LDT per tutte le principali banche in relazione alle quali l’SRB ha redatto piani di risoluzione (ad eccezione delle strategie MPE).

Obiettivi informativi: circa il 27 % dell’importo complessivo dell’esposizione al rischio (TREA).

Deficit (1): 112 miliardi di EUR, che rappresentano in media il 7 % del TREA (per le banche con deficit).

(1) Deficit stimato sulla base dell’applicazione dell’approccio dell’SRB per il 2016, senza pregiudizio delle ulteriori analisi condotte dai GIR su base puntuale. A tal fine, il deficit stimato potrebbe essere rivisto sulla base di ulteriori controlli della qualità e nuovi sviluppi politici a livello dell’SRM nel corso del 2017.

2 8 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

5.2. La preparazione dell’azione di risoluzione

Nel 2016 l’SRB e le NRA hanno lavorato intensamente alla determinazione di piani di risoluzione e alla definizione di livelli obiettivo di carattere informativo per gli MREL. Oltre ad adottare queste misure preventive e preparatorie, l’SRB si è preparato a eventuali azioni di risoluzione che potessero essere immediatamente attuate nel caso in cui una banca avesse soddisfatto le condizioni di risoluzione. A tal fine sono stati istituiti diversi gruppi di lavoro, come sarà illustrato nel seguito.

In primo luogo, l’SRB ha indetto gare di appalto per assicurare l’esistenza di contratti quadro che fornissero accesso a un numero limitato di imprese esterne in caso di crisi. Questi contratti includono consulenti economici e finanziari che prestino assistenza nell’ambito della contabilità e della valutazione ed effettuino la valutazione indipendente necessaria (sia contabile che economica) nonché esperti legali che affianchino l’SRB in relazione a questioni giuridiche. Tale accesso potenziale a consulenze esterne è stato accompagnato da un significativo miglioramento delle risorse interne dell’SRB (ad esempio RU, TIC, persone fisiche) come descritto nel capitolo 10.

In termini di politiche, l’SRB ha proseguito le attività sulle politiche di gestione delle crisi e sui relativi documenti e modelli interni che specificano le modalità per eseguire le valutazioni degli interessi pubblici, individuare e attuare gli strumenti e i poteri di risoluzione più idonei e ha portato avanti l’interazione con le parti interessate. Sono stati ad esempio elaborati modelli per i regimi di risoluzione dell’SRB. In caso di una risoluzione reale, i modelli sono compilati in base alla situazione specifica della banca che soddisfa le condizioni per la risoluzione.

Per testare le interazioni tra i vari organismi dell’UE che detengono responsabilità in materia di risoluzione di una banca, il 18 gennaio 2016 l’SRB ha coordinato il primo esercizio di simulazione di crisi (esperimento in condizioni simulate) basato sull’ipotesi di fallimento di una banca. L’esercizio si è concentrato sulle procedure e sui processi che disciplinano le interazioni tra l’SRB, la CE (direzione generale della Stabilità finanziaria, dei servizi finanziari e dell’Unione dei mercati dei capitali, DG FISMA, e la direzione generale della Concorrenza, DG COMP) e il Consiglio.

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 2 9

L’obiettivo dell’esercizio era fornire indicazioni quanto alle possibili aree di miglioramento, in particolare sul funzionamento e sull’attuazione di procedure e processi pertinenti alla preparazione e alla decisione di un regime di risoluzione. L’esercizio ha permesso inoltre di verificare le interazioni tra l’SRB, la CE e il Consiglio in una situazione di crisi nonché le prestazioni delle infrastrutture TI necessarie a sostenere le decisioni di risoluzione e a centralizzare lo scambio di informazioni tra gli organismi dell’UE.

L’esperimento in condizioni simulate ha rappresentato inoltre un’importante opportunità per l’SRB, la Commissione europea e i gruppi del Consiglio per testare le comunicazioni con gli interlocutori esterni, in particolare con la stampa.

Inoltre, il 10 ottobre 2016 l’SRB, insieme alle autorità di risoluzione del Regno Unito e degli Stati Uniti, ha condotto un esercizio transfrontaliero di alto livello a Washington DC per promuovere la cooperazione globale. L’esercizio è stato ospitato dalla Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) degli Stati Uniti. Fra gli altri partecipanti statunitensi vi erano alti funzionari del Dipartimento del Tesoro, del Consiglio dei Governatori del Federal Reserve System, del Comptroller of the Currency, della Securities and Exchange Commission, della Commodity Futures Trading Commission e della Federal Reserve Bank di New York. Fra i partecipanti europei vi erano funzionari di alto rango dell’HM Treasury, della Bank of England (BoE), dell’United Kingdom Prudential Regulation Authority, dell’SRB, della CE e della BCE.

L’obiettivo principale del suddetto esercizio era promuovere e sviluppare un’intesa comune tra i dirigenti in materia di risoluzione transfrontaliera. In particolare, l’esercizio è stato diretto a migliorare la comprensione, la comunicazione e la cooperazione tra le autorità degli Stati Uniti, dell’Unione bancaria e del Regno Unito in caso di dissesto e risoluzione di una G-SIB.

L’esercizio è stato significativo per l’identificazione mirata delle questioni essenziali ancora aperte per la futura attività, al fine di consentire una cooperazione credibile e attuabile tra le giurisdizioni in caso di fallimento o potenziale dissesto di una G-SIB.

Nel 2017 l’SRB migliorerà ulteriormente la sua preparazione per le possibili azioni di risoluzione. A questo proposito l’SRB valuterà l’efficacia dei suoi attuali procedimenti, procedure e modelli. Qualora necessario, l’SRB migliorerà i propri procedimenti, procedure e modelli attraverso l’attuazione di soluzioni concrete. Successivamente, l’SRB eseguirà esperimenti in condizioni simulate per testare la sua preparazione alle crisi.

3 0 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

6. IL QUADRO DI RISOLUZIONE

6.1. Cooperazione con le autorità nazionali

L’SRB opera coopera da vicino con le NRA nel contesto dell’SRM. Nel 2016 l’SRB ha sviluppato strumenti di cooperazione formali con le NRA, tra cui la creazione di tutti i GIR rientranti nel mandato dell’SRB nonché l’ultimazione del COFRA e degli accordi interni volti a renderlo operativo. Il Comitato di risoluzione, istituito nel 2016, è la principale piattaforma per condividere le esperienze sulle attività di risoluzione con le NRA e sviluppare reciprocamente politiche orizzontali, al fine di garantire coerenza ed elevati standard di qualità nelle attività correlate alla risoluzione nell’ambito dell’SRM. Nel 2017 e negli anni successivi il Comitato di risoluzione continuerà la sua attività e realizzerà i suoi risultati finali conformemente al mandato conferitogli.

L’SRB ha organizzato specifici programmi e attività di formazione, insieme alle NRA, per sviluppare le necessarie competenze del suo personale. Le attività di formazione si sono concentrate, in particolare su quanto segue: (i) l’inserimento iniziale per i nuovi membri del personale dell’SRB e delle NRA e (ii) talune questioni specifiche giuridiche e finanziarie nell’ambito della risoluzione delle banche. Diverse attività di formazione (ad esempio entrata in servizio, valutazione) sono organizzate insieme all’ABE.

Nel 2016 il presidente ha fatto visita a una serie di Stati membri per presentare le attività dell’SRB e promuovere la cooperazione. Gli Stati in cui il presidente si è recato sono stati la Francia, l’Irlanda, l’Italia, la Lituania, Malta, i Paesi Bassi, la Repubblica slovacca, la Slovenia e la Spagna. Nuove visite sono previste per il 2017.

6.2. Vigilanza degli enti meno rilevanti

Nel 2016 l’SRB ha iniziato a svolgere la sua attività relativa alla vigilanza degli LSI rientranti nel diretto mandato delle NRA. Ai sensi dell’SRMR il mandato di vigilanza dell’SRB comprende la valutazione dei progetti di misure di risoluzione per le LSI che devono essere notificati dalle NRA all’SRB. Tenendo conto dell’elevato numero di LSI nell’UB (circa 3 200), questa funzione rappresenterà una parte significativa dell’attività dell’SRB nei prossimi anni.

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 3 1

Gli aspetti operativi della vigilanza degli LSI sono stati inclusi nelle disposizioni del COFRA e dei suoi relativi accordi interni. Nel settembre 2016 l’SRB ha inoltre adottato una procedura interna dettagliata su come rendere operativa tale funzione di vigilanza nell’ambito dell’SRB.

Nel corso del 2016 l’SRB ha iniziato a ricevere progetti di misure di risoluzione (principalmente progetti di piani di risoluzione). Entro la fine del 2016 la sessione esecutiva del Comitato ha adottato quattro decisioni sull’opportunità di esprimere osservazioni per quanto riguarda i progetti di misure di risoluzione elaborati dalle NRA, ai sensi dell’articolo 31 dell’SRMR.

6.3. Cooperazione con altre parti interessate

Nel 2016 l’SRB ha proseguito la sua cooperazione con le altre parti interessate, segnatamente le istituzioni UE e le altre autorità degli Stati membri non partecipanti o di paesi terzi a diversi livelli. La costante partecipazione ai consessi internazionali si è rivelata molto utile per permettere all’SRB di proseguire la sua attività.

(I) ISTITUZIONI DELL’UNIONE EUROPEA

PARLAMENTO EUROPEO

Conformemente alla responsabilità dell’SRB verso le istituzioni UE, il presidente dell’SRB è comparso di fronte al Parlamento europeo in diverse occasioni nel corso del 2016. In particolare il 13 luglio, in una audizione pubblica dell’ECON, il presidente ha presentato la relazione annuale di attività 2015 (4).

Il presidente ha altresì partecipato ad altre audizioni e discussioni pubbliche relative ad argomenti specifici ogni qualvolta sia stata richiesta la sua presenza e il 5 dicembre 2016, in una audizione pubblica dell’ECON, ha presentato il programma di attività dell’SRB per il 2017 (5).

Nel corso dell’anno l’SRB ha costantemente scambiato informazioni con il segretariato dell’ECON in relazione a tutte le questioni pertinenti per la sua attività e si è adoperato per rispondere alle interrogazioni parlamentari in modo tempestivo ed esaustivo. L’SRB segue con attenzione le audizioni dell’ECON e i procedimenti legislativi ogni qualvolta siano attinenti al suo mandato.

(4) http://www.europarl.europa.eu/news/en/news-room/20160706IPR35850/committee-on-economic-and-monetary-affairs-mee-ting-13072016-(pm)

(5) http://www.europarl.europa.eu/ep-live/en/committees/video?event=20161205-1515-COMMITTEE-ECON

3 2 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA

L’SRB ha portato avanti e rafforzato il suo dialogo aperto con il Consiglio, con l’obiettivo di contribuire all’efficacia dell’azione politica. Il presidente dell’SRB ha, in particolare, assistito alle pertinenti riunioni del Consiglio «Economia e finanza» informale nonché alle riunioni dell’Eurogruppo. L’SRB è stato coinvolto nelle attività del gruppo di lavoro Eurogruppo (EWG) e del comitato economico e finanziario (CEF), occupandosi di questioni quali la proposta della Commissione europea sulla riduzione dei rischi e dei lavori relativi agli accordi di prestito (LFA), all’accordo intergovernativo (AIG) e al gruppo di lavoro ad hoc sul sistema europeo di assicurazione dei depositi (EDIS). L’SRB ha inoltre fornito assistenza tecnica alle discussioni all’interno della task force per il coordinamento dell’azione (TFCA) su un meccanismo di sostegno comune per l’SRF.

Si è inoltre adoperato per assicurare la realizzazione e il funzionamento soddisfacente dell’infrastruttura necessaria a consentire la comunicazione tra l’SRB e il Consiglio durante una decisione di risoluzione, così come disposto dall’SRMR.

dell'Unione europeaConsiglio

BANCA CENTRALE EUROPEA

Oltre che dalla creazione della struttura organizzativa per la cooperazione con la BCE come autorità di vigilanza nell’ambito dell’SSM, il 2016 è stato caratterizzato da un miglioramento del flusso di lavoro quotidiano con la BCE, in particolare in materia di scambio tempestivo delle informazioni. Nel febbraio 2016 si è svolto un incontro di alto livello tra la BCE e l’SRB, durante il quale sono stati discussi temi di politica, quali MREL, TLAC ed EDIS. A livello di quadri intermedi sono state organizzate riunioni o videoconferenze trimestrali per affrontare aspetti operativi che hanno origine nella cooperazione tra l’SRB e la BCE. A livello tecnico le unità orizzontali dell’SRB e della BCE sono regolarmente in contatto. L’SRB ha inoltre partecipato alle riunioni del consiglio di vigilanza della BCE per discutere questioni in materia di risoluzione o singoli casi (in relazione a un’eventuale risoluzione o a future azioni di intervento precoce), ogni qualvolta sia stato invitato.

A sua volta, la BCE ha lo status di «osservatore» nelle sessioni esecutiva e plenaria dell’SRB, il che facilita una tempestiva e stretta cooperazione. Inoltre, i rappresentanti della BCE partecipano alle riunioni del Comitato di risoluzione come osservatori e sono coinvolti in diverse attività tecniche relative all’elaborazione di politiche su questioni orizzontali.

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 3 3

COMMISSIONE EUROPEA

Nel 2016 l’SRB ha continuato a scambiare pareri su questioni politiche e procedurali con le direzioni pertinenti della CE, in particolare la DG COMP e la DG FISMA a diversi livelli. Durante le discussioni in seno alla CE sull’elaborazione di una proposta di modifica della BRRD e dell’SRMR, presentata alla fine del 2016, l’SRB ha contribuito, ove richiestogli dalla CE, con suggerimenti, competenze ed esperienza all’individuazione delle aree della legislazione di livello 1 che necessitano di essere cambiate. La CE ha lo status di «osservatore» nelle sessioni esecutive e plenarie nonché nelle riunioni del Comitato di risoluzione dell’SRB, il che facilita una stretta cooperazione.

(II) ABE E ALTRI ORGANISMI DELL’UE

AUTORITÀ BANCARIA EUROPEA

Nel 2016 l’SRB ha rafforzato la sua cooperazione con l’ABE e confermato il reciproco sostegno, in particolare per quanto riguarda le attività nel contesto del codice unico europeo e la formazione sulle questioni legate alla risoluzione. Nello specifico l’SRB ha contribuito allo sviluppo di norme tecniche, orientamenti e relazioni pubblicati dall’ABE nel 2016, tra cui la relazione sulla base adeguata dei livelli obiettivo per i meccanismi di finanziamento della risoluzione nell’ambito della BRRD e la relazione sull’attuazione e la progettazione degli MREL. L’SRB ha inoltre partecipato ad assi di intervento specifici che proseguiranno nel 2017, dedicati, ad esempio, all’elaborazione dei criteri per obblighi semplificati, all’individuazione dei CR europei e ad altri prodotti normativi inerenti alla pianificazione della risoluzione e alla gestione delle crisi, come la norma tecnica di regolamentazione sulla valutazione. Un membro del Comitato dell’SRB a tempo pieno ha presieduto il Comitato di risoluzione dell’ABE e ha partecipato alla riunione del consiglio delle autorità di vigilanza dell’ABE in qualità di osservatore. Questo ruolo attivo nei gruppi di lavoro e nei comitati tecnici dell’ABE è importante per promuovere la cooperazione e garantire un’adeguata armonizzazione delle norme e delle pratiche, pertinenti per le autorità di risoluzione all’interno e all’esterno dell’UB. L’SRB ha inoltre svolto diverse attività per quanto riguarda il rispetto dei requisiti di comunicazione e notifica dell’ABE.

Analogamente, l’ABE gode dello status di «osservatore» nelle sessioni esecutive e plenarie dell’SRB. Oltre a fornire contributi tecnici a vari settori di lavoro in seno all’SRB, i rappresentanti dell’ABE partecipano altresì alle riunioni mensili del Comitato di risoluzione come osservatori e sono coinvolti in diversi filoni tecnici di attività per lo sviluppo di politiche su questioni orizzontali.

3 4 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

L’SRB ha altresì rafforzato la sua cooperazione con altre agenzie di vigilanza dell’UE, segnatamente l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) e l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) nonché il Comitato europeo per il rischio sistemico (CERS) e il meccanismo europeo di stabilità (MES).

COOPERAZIONE CON ALTRE AUTORITÀ NELL’AMBITO DELL’SRMR E DELLA BRRD (PROTOCOLLI D’INTESA, ACCORDI DI COOPERAZIONE E CR).

Molti dei gruppi rientranti nel mandato dell’SRB operano in larga misura in più di un solo paese, sia all’interno dell’Europa sia su scala mondiale. La BRRD e l’SRMR, pertanto, richiedono all’SRB di stipulare tre tipi di accordi per agevolare lo scambio di informazioni e la cooperazione nell’interesse della pianificazione della risoluzione transfrontaliera e della sua esecuzione:

‣ protocolli d’intesa con le NRA di ogni Stato membro non partecipante che ospita almeno una G-SIB (ad esempio, Regno Unito e Svezia) (6);

‣ protocolli d’intesa con la BCE e con le NRA e le NCA di ogni Stato membro non partecipante (7);

‣ accordi di cooperazione non vincolanti specifici per le diverse istituzioni (8) con le autorità di risoluzione e vigilanza dei paesi terzi, in conformità degli accordi quadro di cooperazione dell’ABE (9).

Per quanto riguarda l’accordo di protocollo d’intesa con le autorità dei paesi terzi, non vi è alcun obbligo ai sensi della BRRD o dell’SRMR, ma è consigliabile nell’interesse dell’efficienza del quadro di cooperazione sulla risoluzione. Tuttavia, uno sforzo particolare per i protocolli d’intesa e gli accordi di cooperazione con autorità di paesi terzi è obbligatorio, a motivo dell’esigenza di una valutazione di equivalenza del paese terzo in relazione ai requisiti di riservatezza e protezione dei dati (vedi sotto).

(III) COOPERAZIONE CON LE AUTORITÀ UE AL DI FUORI DELL’UNIONE BANCARIA

Nel 2016 l’SRB ha concentrato i suoi sforzi di cooperazione sulle autorità di risoluzione di quegli Stati membri non partecipanti con cui l’UB intrattiene le attività bancarie transfrontaliere più rilevanti. Per quanto riguarda le G-SIB, nel dicembre 2016 è stato firmato un protocollo d’intesa, conformemente all’articolo 32, paragrafo 2, comma 2, SRMR, con l’SNDO (autorità di risoluzione svedese).

Nel 2016 l’SRB ha continuato a impegnarsi in preziose discussioni con la BoE sia a livello tecnico che a livello direttivo in settori di interesse reciproco. La BoE è un’importante controparte per l’SRB, e viceversa. Al centro delle discussioni vi sono state la pianificazione della risoluzione, la cooperazione e l’elaborazione di politiche.

(6) Articolo 32, paragrafo 2, secondo comma, SRMR.

(7) Articolo 32, paragrafo 2, primo comma, SRMR.

(8) Questi documenti, non giuridicamente vincolanti, stabiliscono il funzionamento dei CMG.

(9) Articolo 32, paragrafi 1 e 4, SRMR, articolo 97, paragrafo 2, BRRD.

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 3 5

Per quanto riguarda i protocolli d’intesa, ai sensi dell’articolo 32, paragrafo 2, comma 1, SRMR, tra l’SRB, la BCE e le autorità di risoluzione e le autorità competenti di ogni Stato membro non partecipante, le parti hanno avviato negoziati e l’SRB ha trasmesso un progetto di protocollo alle autorità di risoluzione e alle autorità competenti dei nove Stati membri non partecipanti alla fine del 2016. Tutti i negoziati sono condotti in stretta cooperazione con la BCE.

Anche i Collegi di risoluzione, come previsto dalla BRRD, fungono da importante piattaforma per la cooperazione transfrontaliera. Ai sensi dell’articolo 88 della BRRD, l’SRB deve fra l’altro organizzare i CR per i gruppi stabiliti in uno Stato membro non appartenente all’Unione bancaria (articolo 88 della BRRD) e per i quali l’SRB è la GLRA.

L’SRB ha istituito CR per quasi tutte le banche rientranti nel suo mandato e ha avviato un procedimento decisionale congiunto sui piani di risoluzione. La cooperazione bilaterale con le autorità di alcuni Stati membri non appartenenti all’Unione bancaria è stata ulteriormente approfondita nel 2016 (ad esempio con la BoE e le autorità di risoluzione svedese e danese) e proseguirà con altre autorità europee non appartenenti all’UB nel 2017.

(IV) AUTORITÀ DEI PAESI TERZI

Ai sensi della BRRD e dell’SRMR, lo scambio di informazioni con le autorità dei paesi terzi è subordinato all’equivalenza dei requisiti e degli standard per il segreto professionale applicati nei paesi terzi rispetto a quelli in vigore nell’UE. Lo stesso vale per CoAg, PI, CMG e CR.

Il quadro giuridico dell’UE in materia di protezione dei dati personali non consente all’SRB di condividere dati personali con le autorità dei paesi terzi su base regolare, a meno che la CE non abbia adottato una decisione sull’adeguatezza della protezione dei dati personali nel paese terzo interessato o non sia stato concluso un contratto di protezione dei dati tra l’SRB e l’autorità del paese terzo.

PROTOCOLLI D’INTESA CON LE AUTORITÀ DI PAESI TERZI

Nel 2016 l’SRB ha avviato negoziati per protocolli d’intesa bilaterali con la FDIC (Stati Uniti), la FINMA (la Swiss Financial Market Supervisory Authority), la CDIC (la Canada Deposit Insurance Corporation) e la Banca centrale del Brasile (Banco Central do Brazil). Durante il processo l’SRB ha dovuto valutare se i regimi di riservatezza e protezione dei dati personali di queste autorità di risoluzione non UE fossero o meno equivalenti alle disposizioni vigenti nell’UE. I PI dovrebbero essere adottati nel 2017.

3 6 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

ACCORDI DI COOPERAZIONE CON LE AUTORITÀ DI PAESI TERZI

Per quanto riguarda gli specifici accordi di cooperazione in materia bancaria per i gruppi in relazione ai quali l’SRB è l’autorità d’origine, in seguito ai preparativi e ai negoziati che si sono svolti nel 2016, si prevede che nel 2017 saranno conclusi accordi di cooperazione con diversi soggetti.

Per gli accordi di cooperazione per i quali l’SRB è l’autorità del paese ospitante, è necessario distinguere tra:

‣ accordi di cooperazione che possono essere stipulati non appena completata la valutazione di equivalenza per quanto riguarda le norme di riservatezza del paese terzo in questione;

‣ accordi di cooperazione che sono stati stipulati prima del 2016, cui l’SRB deve aderire.

Per questi tipi di accordi, le valutazioni di equivalenza dei paesi terzi sono state avviate nel 2016 e si prevede che gli accordi saranno adottati nel 2017.

(V) CONSESSI E ORGANISMI INTERNAZIONALI

Oltre a cooperare con le istituzioni e gli organismi dell’UE, nonché con le autorità di risoluzione e vigilanza all’interno e all’esterno dell’UE, l’SRB si è impegnato in importanti consessi e organismi internazionali. Per maggiori informazioni, si rinvia al capitolo 7 «Coordinamento politico e relazioni internazionali».

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 3 7

7. COORDINAMENTO POLITICO E RELAZIONI INTERNAZIONALI

L’interconnessione dei mercati richiede cooperazione, politiche e orientamenti su scala mondiale. L’FSB e altre organizzazioni intergovernative svolgono un ruolo importante nella promozione della convergenza e nel fornire consulenza nel campo della risoluzione.

In tale contesto, in qualità di autorità di risoluzione all’interno dell’UB con responsabilità diretta per le banche più importanti dell’area dell’euro e per i gruppi bancari transfrontalieri, l’SRB ha rafforzato il suo profilo e ha contribuito con le sue crescenti competenze alle attività di tali organizzazioni intergovernative.

L’impegno internazionale dell’SRB nel 2016 si è rivelato molto utile per le sue attività operative fondamentali e il suo sviluppo. In tale contesto, l’SRB si adopera per condividere l’esperienza maturata con i suoi partner internazionali in un’ottica di reciproco miglioramento. Lo scambio internazionale di esperienze e know-how sarà pertanto portato avanti e rafforzato in futuro dall’SRB.

7.1. Coordinamento della cooperazione e delle relazioni istituzionali

(I) IL CONSIGLIO PER LA STABILITÀ FINANZIARIA

L’SRB ha preso parte a tutti i gruppi di lavoro dell’FSB aventi come oggetto questioni legate alla risoluzione. La figura 7 presenta i principali comitati dell’FSB che sono pertinenti per le attività dell’SRB.

Il gruppo direttivo sulla risoluzione (ReSG), presieduto dal presidente dell’SRB, è stato istituito all’inizio del 2011 e rappresenta il comitato che si occupa di tutte le questioni di risoluzione nell’ambito dell’FSB. Risponde al comitato direttivo dell’FSB ed è suddiviso in diversi sottogruppi e assi di intervento.

3 8 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

Nel 2016, oltre al ReSG, l’SRB ha preso parte a tutti i gruppi e gli assi di intervento pertinenti in materia di risoluzione dell’FSB.

1. Il gruppo di gestione delle crisi transfrontaliere nel settore bancario (CBCM): questo gruppo intende promuovere l’attuazione dei requisiti per la pianificazione della risoluzione. Nel 2016 era suddiviso nei seguenti assi di intervento:

‣ asse sul finanziamento nella risoluzione;

‣ asse sulla continuità dell’accesso alle IMF;

‣ asse sull’esecuzione del bail-in, copresieduto da un membro dell’SRB;

‣ asse sulle TLAC interne;

‣ asse sulla continuità operativa.

2. Il gruppo di consulenza giuridica (LEG): tale gruppo facilita, in particolare, una migliore comprensione delle sfide e delle procedure giuridiche connesse all’attuazione delle azioni di risoluzione transfrontaliere.

3. Il gruppo di gestione delle crisi transfrontaliere per le IMF (fmiCBCM).

4. Il gruppo comune di studio sulle interdipendenze delle controparti centrali (CCP).

ATTIVITÀ DI PARTICOLARE RILEVANZA NEL 2016

Per quanto riguarda il quadro di risoluzione bancaria dell’FSB, l’SRB ha sostenuto l’FSB nei suoi sforzi volti a rendere operativi i suoi elementi fondamentali, in particolare le TLAC interne (10) e, più in generale, in relazione alle modalità di attuazione delle proposte presentate nell’ambito del Term Sheet sulle TLAC. Accesso alle IMF (11), finanziamento nella risoluzione (12), continuità operativa (13) ed esecuzione del bail-in sono stati gli altri temi d’interesse nel corso dell’anno.

PROCESSO DI VALUTAZIONE DELLE POSSIBILITÀ DI RISOLUZIONE

In linea con le caratteristiche chiave per regimi efficaci di risoluzione per le istituzioni finanziarie dell’FSB approvate dai capi di Stato e di governo del G20 nel novembre 2011, l’FSB si è impegnato, nella sua relazione al G20 del settembre 2013, a valutare le possibilità di risoluzione di ogni G-SIB (14).

Il RAP dell’FSB, in linea con la caratteristica n. 10, mira a valutare, per ogni G-SIB individuata dall’FSB, la fattibilità delle strategie di risoluzione alla luce del probabile impatto del dissesto

(10) Vedi «Consultation on Guiding Principles on the Internal Total Loss-Absorbing Capacity of G-SIBs» (consultazione sui principi guida della capacità interna totale di assorbimento delle perdite delle G-SIB) all’indirizzo http://www.fsb.org/2016/12/guiding-princi-ples-on-the-internal-total-loss-absorbing-capacity-of-g-sibs-internal-tlac/.

(11) Vedi «Consultation on Guidance on Continuity of Access to FMIs for a Firm in Resolution» (consultazione sugli orientamenti in materia di continuità di accesso alle IMF per una impresa in risoluzione) all’indirizzo http://www.fsb.org/2016/12/guidance-on-continuity-of-ac-cess-to-financial-market-infrastructures-fmis-for-a-firm-in-resolution/.

(12) Vedi «Guiding Principles on the Temporary Funding Needed to Support the Orderly Resolution of a Global Systemically Important Bank (G-SIB)» (principi guida sul finanziamento temporaneo necessario per sostenere la risoluzione efficace di una banca di importanza sistemica) all’indirizzo http://www.fsb.org/2016/08/guiding-principles-on-the-temporary-funding-needed-to-support-the-orderly-reso-lution-of-a-global-systemically-important-bank-g-sib/.

(13) Vedi «Guidance on Arrangements to Support Operational Continuity in Resolution» (orientamenti sugli accordi a sostegno della conti-nuità operativa nella risoluzione) all’indirizzo http://www.fsb.org/2016/08/guidance-on-arrangements-to-support-operational-continu-ity-in-resolution/.

(14) Vedi «Progress and Next Steps Towards Ending ‘Too-Big-To-Fail’ (TBTF)» (progressi e prossimi passi per mettere fine al problema degli istituti troppo grandi per fallire) all’indirizzo http://www.fsb.org/wpcontent/uploads/r_130902.pdf, 2 settembre 2013.

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 3 9

di un’impresa sul sistema finanziario e sull’economia in generale. Il RAP promuove inoltre la coerente trasmissione dei dati sulle possibilità di risoluzione di ciascuna G-SIB nonché un’azione concertata per affrontare le eventuali problematiche restanti.

Ogni anno l’FSB pubblica una relazione al G20 sullo stato di avanzamento della risoluzione, che comprende i risultati del RAP. Un primo turno completo è stato intrapreso per tutte le G-SIB nel 2015, quando l’SRB non beneficiava dei suoi pieni poteri.

Nel secondo RAP del 2016, l’SRB ha svolto un ruolo più importante. L’SRB si è occupato del RAP di otto G-SIB europee (15). I risultati sono stati integrati nella relazione dell’FSB per il 2016, pubblicata nell’agosto 2016 prima della riunione del G20 in Cina (16). La relazione ha mostrato che le attività di risanamento e pianificazione della risoluzione erano nettamente migliorate nel corso degli ultimi anni e ha altresì evidenziato i settori in cui erano necessari ulteriori interventi che erano stati esaminati nel contesto del RAP 2016: TLAC, continuità operativa, adesione ai principi del protocollo di risoluzione residua dell’ISDA (International Swaps and Derivatives Association, Inc.), finanziamento nella risoluzione, sistemi di valutazione e gestione dell’informazione.

L’SRB ha inoltre contribuito allo sviluppo di linee guida relative ai regimi di risanamento e risoluzione per le CCP da parte dell’FSB. A seguito di una prima consultazione pubblica su una nota di discussione (17), orientamenti sulla pianificazione, sulle strategie e sugli strumenti di

(15) Deutsche Bank, Santander, BNP Paribas, Crédit Agricole, Société Générale, Unicredit, ING e BPCE.

(16) Vedi la relazione FSB per il 2016: «Resilience through resolvability — moving from policy design to implementation» (resilienza attraver-so la possibilità di risoluzione: dalle politiche all’attuazione) all’indirizzo http://www.fsb.org/wp-content/uploads/Resilience-through-re-solvability-%E2%80%93-moving-from-policy-design-to-implementation.pdf.

(17) Vedi «Essential Aspects of CCP Resolution Planning» (aspetti essenziali della pianificazione della risoluzione delle CCP) e «Progress Report on the CCP Workplan» (relazione sullo stato di avanzamento del piano di lavoro per le CCP) all’indirizzo http://www.fsb.org/2016/08/fsb-publishes-discussion-note-on-essential-aspects-of-ccp-resolution-planning-and-progress-report-on-ccp-workplan/.

GRUPPO DI GESTIONE DELLE CRISI

TRANSFRONTALIERE PER GLI ASSICURATORI

GRUPPO DI GESTIONE DELLE CRISI

TRANSFRONTALIERE PER LE IMF

SQUADRA PER LA REDAZIONE DELLE CARATTERISTICHE

METODOLOGICHE PRINCIPALI

GRUPPO DI GESTIONE DELLE CRISI

TRANSFRONTALIERE

Gruppo di lavoro sul finanziamento nella risoluzione (WS FR)

Gruppo di lavoro sulla continuità dell’accesso

alle IMF

Gruppo di lavoro sull’esecuzione del

bail-in

Gruppo di lavoro sulle TLAC interne

Gruppo di lavoro sulla continuità operativa

(OpCo)

Gruppo di studio sulle interdipendenze delle

CCPAltri gruppi

GRUPPO DI CONSULENZA GIURIDICA

GRUPPO DIRETTIVO SULLA RISOLUZIONE

Presidente: Elke König (SRB)

COMITATO DIRETTIVO DELL’FSB

n Partecipazionen Presidente/copresi-

dente dell’SRBn Nessuna

partecipazione

* Si noti che il gruppo per la redazione delle caratteristiche metodologiche principali e il gruppo di lavoro sulla continuità operativa non sono più attivi nel 2017.

Figura 9: comitati, gruppi e assi di intervento dell’FSB nell’ambito della risoluzione

4 0 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

risoluzione saranno pubblicati nell’estate 2017. In tale contesto, l’SRB ha partecipato al gruppo di studio sulle interdipendenze delle CCP. L’attività di tale gruppo è assai rilevante per l’SRB, poiché molte delle banche rientranti nel suo mandato sono partecipanti diretti delle principali CCP e dunque esposte a rischio estremo. In senso inverso, se un partecipante diretto fosse in dissesto o a rischio di dissesto, tale circostanza avrebbe conseguenze dirette per le CCP, in particolare se il partecipante in questione fosse un membro di grande importanza.

(II) CONSULENZA A FAVORE DI ORGANIZZAZIONI E ORGANISMI INTERGOVERNATIVI IN RELAZIONE AL QUADRO DI RISOLUZIONE EUROPEO

L’SRB si impegna costantemente a prestare, ove richiesto, la sua consulenza alla Banca mondiale, al Fondo monetario internazionale (FMI) e alle Nazioni Unite per quanto riguarda paesi in fase di adesione e governi interessati al quadro di risoluzione dell’UE.

A seguito della stretta collaborazione del 2015, l’SRB ha continuato a prestare la sua consulenza tecnica alla Banca mondiale nel 2016, in particolare rispetto all’attività del centro di consulenza per il settore finanziario (FinSAC), un’unità tecnica facente parte del World Bank’s Finance & Markets Global Practice che mira a fornire consulenza politica e tecnica e servizi analitici ai paesi richiedenti della regione emergente dell’Europa e Asia centrale. Il sostegno dell’SRB alla Banca Mondiale/FinSAC si è incentrato in particolare sui loro servizi di consulenza e analisi relativi al risanamento e alla risoluzione delle banche nonché alla stabilità finanziaria, alla prevenzione delle crisi e ai quadri macroprudenziali. L’SRB ha inoltre contribuito all’elaborazione della pubblicazione del Gruppo della Banca Mondiale del novembre 2016 «Understanding Bank Recovery and Resolution in the EU: A Guidebook to the BRRD» (comprendere il risanamento e la risoluzione delle banche nell’UE: guida alla BRRD) (18). Ha altresì preso parte alle discussioni sui regimi di risoluzione nelle economie emergenti.

(III) PROGRAMMA DI VALUTAZIONE DEL SETTORE FINANZIARIO DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

Nel 2016 l’SRB ha continuato a incrementare costantemente la sua partecipazione al programma di valutazione del settore finanziario (FSAP) dell’FMI in diversi paesi dell’Unione bancaria. Sempre nel 2016, l’SRB ha partecipato agli esercizi FSAP per l’Irlanda, la Germania, i Paesi Bassi, la Finlandia e il Lussemburgo. Poiché, durante questi eventi, l’FMI ha valutato anche i regimi di risoluzione a livello nazionale e dell’UE, la partecipazione dell’SRB è stata particolarmente importante per chiarire diversi elementi della politica dell’SRM e i progressi conseguiti in materia di pianificazione della risoluzione per enti significativi. L’esperienza acquisita in queste occasioni agevolerà la cooperazione con l’FMI durante l’FSAP dell’area dell’euro, previsto per il 2017.

(IV) COOPERAZIONE CON PAESI TERZI

Nel 2016 l’SRB ha partecipato, in particolare, a un dialogo con la Banca centrale del Brasile (Banco Central do Brazil) in veste di autorità di risoluzione in merito al funzionamento del regime di risoluzione nell’UE. Questa attività rientra nel quadro di un ampliamento delle relazioni che l’SRB sta istituendo con tutte le giurisdizioni del G20 all’interno e all’esterno dei confini europei. Tale impegno potrà altresì implicare scambi a livello del personale, così come previsto con la Banca centrale del Brasile.

(18) http://pubdocs.worldbank.org/en/609571482207234996/FinSAC-BRRD-Guidebook.pdf

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 4 1

7.2. Attività a livello normativo

Nel corso del 2016 l’SRB ha nutrito continuamente il dialogo con la CE e i colegislatori (il Parlamento europeo e il Consiglio), con riferimento a tutte le questioni pertinenti in materia di risoluzione. In tale contesto è stata condotta un’analisi della legislazione esistente per individuare settori suscettibili di miglioramento (ad esempio, nella BRRD e nell’SRMR).

(I) RECEPIMENTO DELL’ACCORDO SULLA CAPACITÀ TOTALE DI ASSORBIMENTO DELLE PERDITE NELLA NORMATIVA UE NELL’AMBITO DEL PACCHETTO DI RIDUZIONE DEL RISCHIO

Nel 2016 l’SRB ha fornito alla CE perizie e pareri sulle possibili modalità di recepimento dell’accordo internazionale sulla TLAC nella legislazione UE, assicurando al contempo l’armonizzazione con la normativa MREL.

Alla fine del 2016 la CE ha presentato una proposta legislativa nell’ambito del pacchetto di riduzione del rischio e l’SRB si è impegnato presso la CE e il Consiglio per fornire osservazioni di carattere tecnico. L’SRB ha commentato al Consiglio una serie di argomenti politici pertinenti, fra cui la concezione generale della proposta, presentando altresì osservazioni più dettagliate su questioni quali le revisioni dell’articolo 55 relative al riconoscimento contrattuale dello strumento del bail-in. L’SRB continuerà ad analizzare la proposta per comprendere come possa influenzare l’attività futura dell’SRB sul miglioramento delle possibilità di risoluzione nell’UB e continuerà a contribuire alla discussione sulle questioni tecniche ogni qualvolta richiesto.

(II) RISOLUZIONE DELL’INFRASTRUTTURA DEL MERCATO FINANZIARIO

Sebbene le infrastrutture finanziarie svolgano un ruolo sempre più importante sui mercati europei, un regime di risoluzione per tali enti non è ancora stato attuato nell’UE. L’SRB si impegna a livello dell’Unione europea e internazionale a favore della legislazione in questo settore. L’SRB ha istituito e promosso la propria posizione politica nei consessi internazionali pertinenti, in particolare l’FSB, e ha condiviso le proprie conoscenze con gli organismi dell’UE e internazionali. Per l’SRB è importante adoperarsi per la realizzazione di un quadro di risoluzione per le CCP, dato che molte delle banche rientranti nel suo mandato sono partecipanti diretti delle CCP.

4 2 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

(III) SISTEMA EUROPEO DI ASSICURAZIONE DEI DEPOSITI

L’assicurazione dei depositi europea è attualmente basata su norme armonizzate applicate in 28 Stati membri ai sensi della direttiva sul sistema di assicurazione dei depositi e delle corrispondenti leggi nazionali di attuazione. A differenza dei primi due pilastri dell’Unione bancaria, il terzo pilastro non si fonda ancora su un sistema centralizzato, ma si basa sul concetto tradizionale di armonizzazione normativa, al fine di garantire un ambito di applicazione e un livello di assicurazione dei depositi comuni (fino a 100 000 EUR a persona per banca).

Nel novembre 2015 la Commissione europea ha adottato una proposta legislativa per un «sistema europeo di assicurazione dei depositi» (EDIS), che è stata discussa in seno al Parlamento europeo e alla Commissione europea nel corso del 2016.

L’EDIS vuole essere un sistema centralizzato di assicurazione dei depositi per gli Stati membri dell’area euro. Sarebbe obbligatorio per tutti gli Stati membri dell’area dell’euro e, in linea con l’SSM e l’SRM, aperto anche agli Stati membri non appartenenti all’area dell’euro.

L’SRB ha contribuito alle discussioni tecniche nel merito per tutto il 2016 e continuerà a fornire assistenza tecnica al Consiglio, al Parlamento europeo e alla Commissione europea per sviluppare ulteriormente la proposta EDIS.

Poiché l’EDIS è strettamente legato agli sforzi a livello dell’UE per una maggiore convergenza dei regimi nazionali di insolvenza, in quanto relativi alle banche, e a seguito delle conclusioni del Consiglio del giugno 2016, l’SRB ha continuato inoltre a fornire supporto tecnico al Consiglio e alla Commissione europea per quanto riguarda le attività in materia di gerarchia dei creditori e lo strumento di moratoria.

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 4 3

8. COMUNICAZIONI

L’unità dedicata alla comunicazione intende sostenere le funzioni operative essenziali dell’SRB perseguendo i seguenti obiettivi chiave:

‣ fare sì che l’SRB goda di un’ottima reputazione in quanto autorità affidabile;

‣ garantire una cooperazione soddisfacente all’interno e all’esterno dell’UE;

‣ ottenere una maggiore visibilità;

‣ diffondere le opinioni e le politiche dell’SRB;

‣ favorire una chiara comprensione dei temi di pertinenza dell’SRB.

I risultati prodotti dall’unità Comunicazione contribuiscono direttamente e positivamente al raggiungimento degli obiettivi generali dell’SRB indicati nella definizione del mandato dell’Agenzia. L’unità Comunicazione tutela e rafforza la reputazione dell’SRB e incrementa la comprensione pubblica delle sue qualità distintive nonché del valore e dell’impatto della sua attività.

Nel 2016 l’SRB ha continuato a sviluppare la funzione comunicazione con tre obiettivi principali:

1. dotare l’organizzazione di strumenti appropriati per una costante attività di comunicazione e di sensibilizzazione e raggiungere vari soggetti interessati per migliorare la visibilità dell’SRB nei vari Stati membri e al di fuori dell’UE;

2. prepararsi a una sequenza chiara e trasparente di azioni in caso di risoluzione o di crisi;

3. migliorare le comunicazioni interne e lo scambio di informazioni.

PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI NEL 2016

STRATEGIA RELATIVA ALLA COMUNICAZIONE ESTERNA

Nel corso del 2016 l’SRB ha modificato la prima versione della strategia di comunicazione, in linea con i suoi obiettivi strategici, incentrandosi sugli elementi esposti di seguito.

‣ Cooperazione con il settore: nel 2016 sono stati organizzati tre dialoghi settoriali, che hanno riunito le parti interessate pertinenti e i rappresentanti delle federazioni bancarie europea e nazionali dell’UB, delle NRA, della CE, della BCE e dell’ABE.

‣ Relazioni con i media: nel gennaio 2016 si è svolta la prima colazione di lavoro e conferenza con la stampa organizzata dall’SRB, cui hanno preso parte diversi rappresentanti dei media. Il presidente e il vicepresidente dell’SRB hanno tenuto discorsi sui risultati raggiunti dall’SRB nel 2015, sul programma di attività 2016 dell’SRB e sulle priorità dell’SRF. Questo evento, oltre ad avere contribuito a costruire un rapporto forte e affidabile con i media, si è rivelato una valida fonte di informazioni per questi ultimi. Ulteriori briefing alla stampa hanno favorito la visibilità pubblica dell’SRB.

4 4 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

‣ Prima conferenza dell’SRB: la prima conferenza dell’SRB «Tracciare il percorso: come far funzionare la risoluzione bancaria», svoltasi nell’aprile del 2016, ha riunito più di 400 partecipanti a Bruxelles. Alla conferenza sono intervenuti Jonathan Hill, commissario responsabile per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali della CE, Roberto Gualtieri, presidente della commissione per i problemi economici e monetari del PE, Robert Ophèle, vicegovernatore della Banque de France, Martin J Gruenberg, presidente di US FDIC e Jon Cunliffe, vicegovernatore della BoE. Nel corso della manifestazione si sono tenute inoltre discussioni di gruppo con i rappresentanti del settore, i responsabili in materia di regolamentazione e le autorità di vigilanza che si sono incentrate su come pianificare con efficacia in tempi di crisi e come affrontare gli ostacoli, sulle possibilità di risoluzione bancaria e sui mezzi per finanziare una risoluzione. La conferenza ha contribuito alla visibilità dell’SRB quale autorità di risoluzione dell’Unione bancaria e punto di riferimento per le questioni in materia di risoluzione in Europa.

‣ Eventi e conferenze esterni: tali eventi esterni contribuiscono a costruire la presenza e la visibilità esterne dell’SRB nei vari Stati membri e al di fuori dell’UE nonché a diffondere i temi e i messaggi fondamentali dell’SRB per mezzo dei suoi membri e dei suoi capi unità.

‣ Sito web: il sito dell’SRB è ben concepito, è facile da usare e contiene collegamenti utili ad altre risorse. Intenso quale componente dell’’«eco-sistema» di comunicazione, è stato ulteriormente sviluppato per collegare alle politiche dell’SRB, ai social media, ai blog, alle dichiarazioni pubbliche, ai comunicati stampa, ecc., al fine di rispecchiare l’attività in corso dell’organizzazione.

‣ Pubblicazioni: le pubblicazioni dell’SRB includono la relazione annuale dell’SRB per il 2015, il programma di attività dell’SRB per il 2016 e l’introduzione alla pianificazione della risoluzione. Tutte le pubblicazioni contribuiscono a trasmettere i messaggi fondamentali dell’SRB e ad aumentare la visibilità dell’Agenzia.

‣ Social media: l’SRB utilizza i social media per diffondere le politiche, i blog e i comunicati stampa pubblicati online. La conferenza dell’SRB «#SRB2016» è stata promossa su Twitter e ha aumentato il numero di follower dell’SRB su Twitter. L’account LinkedIn dell’SRB aiuta l’SRB nel diffondere gli avvisi di posti vacanti.

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 4 5

SITUAZIONI DI CRISI

Sulla base delle migliori pratiche attuate nel 2015, l’SRB ha utilizzato le politiche e gli strumenti che sono stati definiti con efficacia per garantire una comunicazione interistituzionale adeguata. Il protocollo di comunicazione in caso di crisi, che dev’essere attivato in circostanze eccezionali o durante una risoluzione tra l’SRB, la CE e la BCE, è stato migliorato. Questi protocolli di comunicazione potrebbero essere ulteriormente sviluppati con esercizi di simulazione delle situazioni di crisi (esperimenti in condizioni simulate).

COMUNICAZIONI INTERNE

L’unità Comunicazione, insieme ad altri settori pertinenti dell’SRB, tra cui quello delle risorse umane, ha contribuito a iniziative volte a migliorare le comunicazioni interne, non solo al fine di garantire che le informazioni siano trasmesse efficacemente per il corretto funzionamento dell’Agenzia, ma altresì per sviluppare una cultura dell’organizzazione che promuova l’impegno del personale e contribuisca alla realizzazione di un ambiente di lavoro sano, in modo da conseguire migliori prestazioni organizzative.

Diversi strumenti e attività sono stati migliorati nel 2016:

‣ monitoraggio dei mezzi di comunicazione — le notizie giornaliere in materia di finanza sono condivise con il personale dell’SRB;

‣ newsletter interne — distribuite una volta al mese a tutto il personale, includono le ultime informazioni e sviluppi in diversi ambiti di attività dell’SRB;

‣ intranet — è stato introdotto SharePoint per facilitare la condivisione delle informazioni all’interno dell’SRB, mentre si vagliano altre opzioni (in corso);

‣ risorse umane — è stato realizzato un coordinamento con altri gruppi interni dell’SRB per diffondere la cultura e i valori dell’organizzazione.

4 6 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

9. FONDO DI RISOLUZIONE UNICO

9.1. Meccanismo di contribuzione del Fondo di risoluzione unico

Ai sensi dell’articolo 69 SRMR, al termine di un periodo iniziale di otto anni dal 1° gennaio 2016, l’SRF dispone di mezzi finanziari pari ad almeno l’1 % dell’ammontare dei depositi protetti di tutti gli enti creditizi autorizzati in tutti gli Stati membri partecipanti.

I contributi menzionati agli articoli 69, 70 e 71 SRMR devono essere richiesti dalle NRA agli enti rientranti nell’ambito di applicazione dell’SRMR e trasferiti all’SRF, in conformità dell’accordo sul trasferimento e la messa in comune dei contributi versati all’SFR (IGA).

Il metodo per calcolare i contributi ex ante per il 2016 e il calendario per la loro raccolta sono riportati nelle figure 8 e 9.

RIQUADRO 4: COS’È IL FONDO DI RISOLUZIONE UNICO?

Il Fondo di risoluzione unico (SRF) è stato costituito per assicurare l’applicazione efficiente degli strumenti di risoluzione e l’esercizio dei poteri di risoluzione conferiti all’SRB dall’SRMR. Nell’ambito di un regime di risoluzione, è possibile utilizzare l’SRF, in linea di principio, successivamente del contributo minimo dell’8 %, in particolare:

‣ per garantire le attività o le passività di un ente soggetto a risoluzione;

‣ per erogare prestiti o acquistare attività dell’ente soggetto a risoluzione;

‣ per erogare contributi a una banca-ponte e una società veicolo per la gestione delle attività;

‣ per fornire un contributo all’ente soggetto a risoluzione al posto di una svalutazio-ne o conversione delle passività di taluni creditori in condizioni specifiche;

‣ per versare una compensazione agli azionisti o ai creditori che hanno subito perdite maggiori rispetto a quelle che avrebbero sostenuto in una procedura ordinaria di insolvenza.

L’SRF è formato dai contributi degli enti creditizi e di talune società di investimento dei 19 Stati membri partecipanti all’interno dell’Unione bancaria.

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 4 7

PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI NEL 2016

‣ Contributi ex ante 2015: nel gennaio 2016 le NRA hanno trasferito all’SFR 4,3 miliardi di EUR quali contributi ex ante 2015 (compresi IPC), calcolati a norma della BRRD dalle NRA.

‣ Contributi ex ante 2016: nel giugno 2016 le NRA hanno trasferito all’SFR 6,4 miliardi di EUR quali contributi ex ante 2016, calcolati a norma dell’SRMR dall’SRB (compresi IPC). Dal 2016 l’SRB è responsabile del calcolo dei contributi ex ante. A tal fine, l’SRB applica il metodo riportato nel RD (UE) n. 2015/63 della Commissione e nel regolamento di esecuzione (UE) n. 2015/81 del Consiglio, che garantiscono parità di condizioni per gli Stati membri partecipanti.

‣ L’SRB ha sviluppato una soluzione informatica per automatizzare ulteriormente la raccolta dei dati necessari per calcolare i contributi ex ante da corrispondere all’SRF. Il sistema, disponibile per il ciclo di contributi ex ante 2017, è principalmente destinato ad agevolare il trasferimento di dati tra l’SRB e le NRA, che rimangono i principali punti di contatto per gli enti creditizi e le società di investimento nella rispettiva giurisdizione.

Deduzione specifiche dell’ente

Adeguamento fattore di rischio

Passività intragruppo

Depositiprotetti

Totalepassività

Fondipropri

Adeguamento derivati + x

TRATTAMENTO FORFETTARIO

BASE/DIMENSIONI DELL’ENTE

RISCHIO DELL’ENTE

BASE TOTALE/DIMENSIONI E RISCHIO DI TUTTI GLI ENTI FACENTI PARTE

DELL’SRF

ENTI NON RISCHIOSI/ENTI DI PICCOLE DIMENSIONI

ENTI RISCHIOSI/ENTI DI GRANDI DIMENSIONI x

Calcolo di base/dimensioni dell’ente:

LIVELLO OBIETTIVO ANNUALE

Distribuzione dell’obiettivo tra gli enti

31 gennaioTermine per la

presentazione dei dati

1° maggioGli enti hanno ricevuto comunicazione degli importi dei contributi

annuali

30 giugnoL’SRF ha ricevuto i

contributi ex ante per il 2016

OTT. NOV. DIC. GEN. FEB. MAR. APR. MAG. GIU. LUG.

Gli enti hanno compilato un modello armonizzato

2015 2016

Figura 10: contributi ex ante 2016 - metodo di calcolo

Figura 11: contributi ex ante 2016 — panorama del calendario

4 8 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

9.2. Investimenti del Fondo di risoluzione unico

L’SRB è responsabile di investire, in conformità dell’articolo 75 SRMR, i contributi ex ante raccolti. Alla fine del 2016 gli importi detenuti nell’SRF erano pari a 10,78 miliardi di EUR, corrispondenti a 9,4 miliardi di EUR in disponibilità liquide e 1,3 miliardi di EUR in IPC. Gli importi sono detenuti su conti in base monetaria presso cinque banche centrali dell’Eurosistema, in conformità della strategia di investimento temporanea adottata dal comitato nella sessione plenaria del novembre 2015.

PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI NEL 2016

‣ Adozione della strategia d’investimento: il comitato, nella sessione plenaria del 15 settembre 2016, ha adottato la prima strategia d’investimento. La base giuridica della strategia è costituita dal regolamento delegato (UE) 2016/451, entrato in vigore nell’aprile 2016. La strategia d’investimento contiene una descrizione di come l’SRB intenda raggiungere gli obiettivi. L’obiettivo di investimento è soddisfare le esigenze di liquidità e proteggere il valore degli importi detenuti nell’SRF. In condizioni di mercato caratterizzate da tassi di interesse negativi per gli investimenti che sono percepiti come sicuri e liquidi, soddisfare le esigenze di liquidità e, al contempo, proteggere il valore dell’SRF potrebbe non essere possibile nel rispetto dei vincoli stabiliti nel regolamento delegato e in linea con la propensione al rischio dell’SRB. Se non è possibile soddisfare le esigenze di liquidità entro i limiti della propensione al rischio dell’SRB proteggendo, al contempo, il valore nominale dell’SRF, sarà data priorità al soddisfacimento delle esigenze di liquidità.

‣ La strategia di investimento è integrata da un quadro di gestione del rischio e da un quadro di governance. Il quadro di gestione del rischio fornisce una panoramica integrata di tutti i rischi derivanti dalle attività di investimento e illustra come questi rischi sono misurati e gestiti. Il quadro di governance fornisce una panoramica dei ruoli e delle responsabilità del comitato nella sua sessione plenaria e del comitato nella sua sessione esecutiva. La strategia di investimento sarà attuata in un piano d’investimento.

‣ Adozione di un modello di esternalizzazione: il comitato, nella sua sessione esecutiva, ha deciso di esternalizzare le attività di gestione degli investimenti, suddivise tra la gestione del portafoglio e i servizi di custodia, nella massima misura possibile. Il 27 ottobre 2016 il comitato nella sua sessione esecutiva ha approvato un modello di esternalizzazione con diversi gestori di portafoglio e un unico custode. La contrattazione di gestori di portafoglio sarà sequenziale: inizialmente sarà contrattato un unico gestore di portafoglio, cui ne saranno aggiunti altri in un momento successivo. Le funzioni d’investimento possono essere esternalizzate solo a organismi di diritto pubblico, banche del Sistema europeo di banche centrali (SEBC), enti internazionali soggetti al diritto internazionale pubblico o enti soggetti al diritto UE. Prima della fine del novembre 2016 l’SRB aveva contattato 22 enti pubblici per valutare la loro capacità di e disponibilità a fornire servizi di gestione del portafoglio all’SRB.

‣ Gli importi detenuti nell’SRF sono rimasti su conti in base monetaria presso banche centrali nel 2016: fino all’attuazione della strategia di investimento, gli importi saranno detenuti presso banche centrali. La remunerazione di tali conti è equivalente al tasso sui depositi presso la banca centrale della BCE. La strategia di investimento temporanea consente l’utilizzo di depositi a tempo determinato, ma questa non era un’alternativa appropriata.

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 4 9

1 3 4233 %

Y1

Y2

Y3

Y5

Y6

Y7

Y8

Y9

100%

60%40%

33%

27%

20%

13%

7%

Y4

100%

93%

87%

73% 60%

67%

40%

80%

100%

73 %

Single resolution fund:CONSTRUCTION OVER 8 YEARS

Available funds for initial steps in bank resolution

Use of the resolution fund — 4 steps

AVAILABLE PART OF OWN NATIONAL COMPARTMENT

NOT YET AVAILABLE

AVAILABLE PART FROM ALL NATIONAL COMPARTMENTS

USED

OWN NATIONAL COMPARTMENT

ALL OTHER NATIONAL COMPARTMENTS

Part of own national compartment

Part of all national compartments, including own

Remaining part of own national compartment

Available for transfer between compartments

Info-graphic originally designed by the Council of the European Unionhttp://www.consilium.europa.eu/it/infographics/infographics-srf/

5 0 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

9.3. Mezzi di finanziamento alternativi del Fondo di risoluzione unico

L’SRB è responsabile del finanziamento dell’SRF, in conformità degli articoli 72, 73, 74 e 76 SRMR e degli articoli 5, 6 e 7 IGA. Nel 2016 l’SRB ha continuato le discussioni con diverse parti interessate su mezzi di finanziamento alternativi e sull’accesso a strutture finanziarie di fonti private e pubbliche.

PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI NEL 2016

‣ Meccanismo di finanziamento ponte pubblico: nel 2016 l’SRB ha avviato il processo di firma di LFA con 16 dei 19 Stati membri partecipanti e ha definito la politica sulla commissione di impegno, in linea con il meccanismo di finanziamento ponte pubblico. Questo meccanismo copre, in ultima istanza, esigenze temporanee per il prefinanziamento della raccolta dei contributi ex post all’SRF. All’inizio del febbraio 2017 l’SRB aveva concluso LFA con 19 Stati membri dell’Unione bancaria.

‣ Sostegno comune: l’SRB necessita di mezzi di finanziamento adeguati in ogni momento per adempiere il suo mandato giuridico in caso di risoluzione che comporti l’accesso all’SRF. Gli Stati membri avevano in precedenza convenuto che durante il periodo transitorio sarà elaborato un meccanismo di sostegno comune, il quale raggiungerà la completa operatività al più tardi entro la fine di tale periodo, quando le risorse dell’SRF saranno pienamente in comune. L’SRB fornirà assistenza tecnica agli Stati membri per consentire il raggiungimento di questo obiettivo. L’SRB ha partecipato attivamente per tutto il 2016 alle riunioni della Task Force sull’azione coordinata (TFCA) a livello del CEF. Alla fine del 2016 il tema del sostegno comune è stato inserito nell’ordine del giorno delle riunioni della TFCA.

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10. GESTIONE DELLE RISORSE

10.1. Gestione finanziaria e di bilancio

Questa sezione riguarda le attività relative alla gestione finanziaria generale dell’SRB e alla pianificazione e trasmissione dei dati finanziari. Essa riguarda altresì la vigilanza e la salvaguardia delle operazioni correttive di esecuzione del bilancio, nonché delle operazioni di contabilità e tesoreria. Inoltre, l’unità Finanze gestisce e fornisce consulenza sulla preparazione, l’avvio, la trasmissione e la pubblicazione delle gare d’appalto dell’SRB.

In base ai conti definitivi dell’esercizio 2016, sul fronte delle entrate, il contributo amministrativo delle banche (57 milioni di EUR) è stato riconosciuto come introito fino al livello delle spese del 2016. Sul fronte delle spese, secondo la tabella di esecuzione del bilancio, oltre 25 milioni di EUR riguardavano il personale, circa 13 milioni di EUR altre spese amministrative (affitto, supporto informatico, ecc.) e quasi 19 milioni di EUR spese operative (allegato 15.2).

ENTRATE

A norma dell’SRMR, l’SRB è finanziato con contributi versati dagli enti che rientrano nel suo mandato.

I contributi al bilancio amministrativo dell’SRB per il 2016 erano disciplinati dal regolamento delegato (UE) n. 1310/2014 della Commissione relativo al sistema provvisorio di acconti sui contributi.

L’SRB ha raccolto con successo i contributi amministrativi per l’importo di 56 673 870;87 EUR nel 2016.

SPESE

Le spese di bilancio comprendono i pagamenti effettuati nel corso dell’anno nonché il riporto degli stanziamenti di bilancio. I paragrafi seguenti sintetizzano l’esecuzione degli stanziamenti per titolo. Una ripartizione più dettagliata figura nell’allegato 15.2. - Esecuzione del bilancio per l’esercizio 2016.

L’SRB ha stabilito 289 impegni di bilancio per un importo complessivo di 35 400 937,17 EUR e ha effettuato 2 082 pagamenti per un importo complessivo di 26 367 619,18 EUR. Il tasso di esecuzione del bilancio è del 62,11 % per gli stanziamenti di impegno e del 46,26 % per gli stanziamenti di pagamento. L’importo riportato al 2017 è di 9 033 317,99 EUR e il tasso di riporto è pari al 25,5 % degli stanziamenti di impegno. Circa 4 milioni di EUR di questo importo sono stati impegnati negli ultimi due mesi del 2016 e riguardano in gran parte le ultime gare d’appalto in materia di sviluppo e manutenzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC).

5 2 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

TITOLO 1: COSTO DEL PERSONALE

Il bilancio approvato per il titolo 1 nel 2016 era di 25 235 000,00 EUR. L’importo definitivo degli stanziamenti di pagamento utilizzati ammontava a 17 727 851,94 EUR, cifra corrispondente a un tasso di esecuzione del 70,25 %.

TITOLO 2: COSTO DELL’INFRASTRUTTURA

Il bilancio adottato per il titolo 2 nel 2016 era di 12 801 000,00 EUR. Nel corso dell’esercizio sono stati impegnati 9 048 487,56 EUR, corrispondenti a un tasso di esecuzione del 70,69 %. L’importo definitivo degli stanziamenti di pagamento utilizzati ammontava a 5 920 796,82 EUR, cifra equivalente a un tasso di esecuzione del 46,25 %.

Le principali voci di spesa hanno riguardato l’infrastruttura TI e i servizi correlati, l’affitto dell’edificio e l’acquisto di mobili per la nuova sede centrale dell’SRB.

TITOLO 3: SPESE OPERATIVE

Il titolo 3 riguarda esclusivamente le spese operative correlate all’attuazione dell’SRMR. Il bilancio approvato per il 2016 era di 18 964 000,00 EUR.

Nel corso dell’anno sono stati impegnati 8 025 405,50 EUR, corrispondenti a un tasso di esecuzione del 42,32 %. L’importo definitivo degli stanziamenti di pagamento utilizzati ammonta a 2 718 970,42 EUR e corrisponde a un tasso di esecuzione del 14,34 %.

Le principali voci di spesa hanno riguardato gli studi preparatori di consulenza per l’attuazione del programma di lavoro del Comitato, lo sviluppo e la manutenzione TIC, in particolare a sostegno della pianificazione della risoluzione, le attività decisionali e l’amministrazione dell’SRF.

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PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI NEL 2016

‣ Modifica del regolamento finanziario: il 16 marzo 2016 il Comitato ha approvato il regolamento finanziario modificato, che ora include una parte II, «Fondo».

‣ Bilancio rettificativo: il bilancio è stato modificato con successo tre volte nel 2016 per includere i contributi ex ante aggiuntivi per l’SRF, l’eccedenza di bilancio accumulata e la nuova linea di bilancio per gli importi previsti come interesse negativo.

‣ Contributo alla redazione degli standard di controllo interno (ICS) adottati dall’SRB.

‣ La corretta fatturazione e riscossione dei contributi amministrativi ed ex ante del 2016 per l’SRF.

INTERESSI DI MORA:

Nel corso del 2016 l’SRB ha dovuto corrispondere interessi di mora relativi a tre richieste di pagamento, per un importo totale di 1 989,03 EUR.

RISULTATO DI BILANCIO

Il risultato di bilancio è pari a 21 767 564,35 EUR e sarà iscritto nel bilancio a seguito dell’approvazione da parte della sessione plenaria del giugno 2017.

10.2. Conti definitivi dell’esercizio 2016

I conti definitivi dell’esercizio 2016 riflettono l’inizio dell’attività dell’SRF il 1° gennaio 2016. Poiché il 2016 rappresenta il primo anno in cui le operazioni dell’SRF sono state inserite nel bilancio, si è osservato un notevole aumento dell’importo totale delle attività/passività da 15,69 milioni di EUR a 10,83 miliardi di EUR.

I contributi ex ante all’SRF raccolti nel 2016 (per il 2015 e il 2016) sono considerati come entrate (9,46 miliardi di EUR). Dopo la detrazione delle spese imputabili al mantenimento di tali fondi nei conti presso le banche centrali nazionali, il risultato finanziario dell’esercizio 2016 (9,43 miliardi di EUR) ha generato attività nette per l’SRB in relazione alle attività del Fondo di risoluzione. Si prevede che queste riserve saranno accumulate da un esercizio finanziario all’altro nel tempo. Rappresentano le risorse affidate all’SRB che devono essere salvaguardate e utilizzate, ove necessario, per garantire un’efficiente applicazione degli strumenti di risoluzione e l’esercizio delle competenze di risoluzione conferite all’SRB dall’SRMR.

Dal lato amministrativo dei conti definitivi per l’esercizio 2016, i contributi amministrativi fatturati e raccolti dalle istituzioni bancarie (circa 57 milioni di EUR) sono stati riconosciuti come entrate solo fino al livello delle spese amministrative e operative totali (33,96 milioni di EUR). Pertanto, non vi sono attività nette derivanti dalle attività amministrative del Comitato.

Sul fronte delle spese amministrative, il 48 % riguarda il personale, il 16 % è costituito dalle spese operative relative alle TI e il 14 % è attribuibile alle spese di locazione e manutenzione dell’edificio.

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Gli IPC pari a 1,35 miliardi di EUR, che rappresentano un’alternativa ai pagamenti liquidi nel contesto dei finanziamenti ex ante per l’SRF, sono stati presentati nel bilancio dell’SRB come segue:

‣ attività condizionate per l’obbligazione di pagamento risultante dall’IPC;

‣ disponibilità liquida presso una banca (in un conto bancario distinto) rispetto a una passività a lungo termine (entrambe legate alla garanzia in disponibilità liquide per sostenere l’impegno assunto con l’IPC).

L’allegato 15.5 contiene lo «Stato patrimoniale» dell’SRB al 31 dicembre 2016 e il «Conto economico» per l’esercizio 2016.

I conti definitivi per il 2016 sono stati adottati dalla sessione plenaria del giugno 2017. Il bilancio dell’SRB per il 2016 sarà disponibile sul sito web dell’SRB nel terzo trimestre dell’anno.

10.3. Risorse umane

Dal punto di vista delle risorse umane, l’SRB si trovava ancora nella fase di avvio durante tutto il 2016. L’assunzione di personale altamente qualificato, per fornire una solida base alla nuova organizzazione, è rimasta al centro delle attività delle risorse umane nel 2016.

Le risorse umane hanno proseguito gli sforzi volti ad assumere e integrare nuovo personale, sia nei settori operativi che in quelli di supporto.

Le attività volte al completamento del quadro giuridico per le risorse umane e la fornitura di servizi dell’SRB (ad esempio, amministrazione, formazione e progressione della carriera, ecc.) sono migliorate, nell’ottica di garantire un supporto adeguato a un’organizzazione giovane e in rapida evoluzione. L’SRB continuerà ad avere bisogno di risorse adeguate negli anni a venire.

PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI NEL 2016

‣ Dotazione di risorse umane: l’SRB ha continuato a sviluppare, adottare e attuare politiche e sistemi in materia di risorse umane e ha elaborato un piano di copertura del fabbisogno in termini di personale a medio e lungo termine che dovrebbe consentire al Comitato di adempiere efficacemente il suo mandato.

‣ Intensa attività di assunzione: l’SRB ha continuato ad assumere personale partendo dagli elenchi di riserva esistenti e ha pubblicato un gran numero di avvisi di posti vacanti nel 2016 (27 avvisi di posti vacanti per agenti temporanei (AT); uno per un posto di esperto nazionale distaccato (END)) per accrescere l’organico iniziale e raggiungere gradualmente l’obiettivo di 255 agenti temporanei entro la fine del 2016. Esclusi i membri del Comitato, l’organico dell’SRB comprendeva 164 posti. (19)

(19) Lo sviluppo dell’organico per grado e nazionalità tra il 2015 e il 2016 è ripreso nell’allegato 14.5 e 14.6.

0

20

40

60

80

100

93

77

TOTAL 170

NU

MER

O D

I EFF

ETTI

VI

PERSONALE DELL’SRB PER GENERE

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‣ Gestione della crescita: l’intensa attività di assunzione nel 2016 ha condotto a un aumento del carico di lavoro amministrativo e gestionale delle risorse umane durante tutto l’anno, in particolare al fine di integrare prontamente i nuovi colleghi. Lo sviluppo e la promozione di una cultura aziendale nell’SRB, sulla base della visione e dei valori comuni adottati dall’Agenzia, sono stati essenziali per gestire la crescita dell’organizzazione. Come nel 2015, le risorse umane hanno organizzato un evento speciale per il personale («Building the SRB») che si è svolto nell’ottobre 2016, quando il personale dell’SRB aveva raggiunto circa 150 unità.

‣ Adozione di un quadro giuridico e di politiche in materia di risorse umane: trattandosi di un’agenzia dell’UE, i principali documenti di riferimento dell’SRB per quanto riguarda le condizioni di lavoro del personale sono lo statuto dei funzionari e il regime applicabile agli altri agenti dell’Unione europea (RAA). I principali testi normativi in questa materia sono stati adottati. L’SRB ha continuato a lavorare al completamento del quadro giuridico applicabile al personale sviluppando le modalità di attuazione del suddetto statuto. Inoltre, nel 2016 sono state messe a punto politiche specifiche in materia di risorse umane, adatte alle esigenze dell’SRB, le elezioni del comitato del personale dell’SRB si sono svolte nel quarto trimestre e il comitato del personale è stato eletto in dicembre.

‣ Sviluppo ulteriore del quadro di formazione e di sviluppo (L&D) iniziali: il quadro è stato adottato dall’SRB per definire e coprire le specifiche esigenze iniziali di formazione e di sviluppo del personale dell’SRB. Sarà modificato nel tempo per tenere conto dell’evoluzione dell’organizzazione.

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10.4. Appalti

Il programma annuale in materia di appalti per il 2016 è stato redatto in conformità del regolamento finanziario applicabile agli appalti generali dell’UE. Il periodo preso in considerazione per lo il controllo di tali appalti è quello compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2016. Il controllo effettivo del settore degli appalti organizzati nel 2016 dall’SRB ha confermato l’importanza della politica del Comitato volta a concentrare ulteriormente l’interesse sulle attività operative nei settori prioritari, con l’obiettivo di conseguire un aumento dell’efficienza. L’SRB è riuscito ad acquisire tutti i servizi e prodotti necessari durante il 2016, come richiesto dalle diverse unità.

Le verifiche nella fase di avvio ed ex ante hanno riguardato tutti gli impegni giuridici. Circa 170 fascicoli sono stati creati e verificati per appalto e sono state preparate e avviate 24 procedure di gara. Sono stati siglati con la Commissione europea e altri enti pubblici numerosi protocolli d’intesa, accordi di servizi e accordi di cooperazione, preparati dal gruppo addetto alle attività di appalto. In questo contesto, in relazione al piano in materia di appalti annunciato nel programma di attività del 2016, le unità operative hanno chiesto di avviare due procedure nel corso del 2016. Inoltre, il gruppo incaricato degli appalti ha lanciato 19 procedure negoziate di valore modesto e cinque procedure negoziate speciali per servizi giuridici. Sono state inoltre riaperte otto gare nell’ambito del contratto quadro per la fornitura di servizi di consulenza in materia di valutazione economica e finanziaria, e consulenza legale. Infine, si è fatto largo uso dei contratti quadro della CE.

10.5. Tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Un sistema TIC efficace è fondamentale per l’SRB, in quanto i suoi compiti essenziali richiedono il trattamento di grandi quantità di dati sensibili, che a sua volta necessita di un’infrastruttura TIC solida e sicura. Il 2016 è stato impegnativo per il gruppo TIC dell’SRB. Sono stati tuttavia raggiunti gli obiettivi principali fissati nel programma di attività del 2016 e lo sviluppo dell’infrastruttura TIC è progredito senza che si verificassero incidenti rilevanti (a livello sicurezza).

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PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI NEL 2016

‣ Assicurare che le infrastrutture TIC siano operative nei nuovi locali: è stato creato un nuovo centro per il trattamento dei dati all’interno dei nuovi locali, che consente all’SRB di gestire autonomamente le proprie TIC. Questo progetto doveva essere ultimato in tempi strettissimi per consentire all’Agenzia di trasferirsi tempestivamente nei nuovi uffici. Alla fine, il trasferimento ha dovuto essere rinviato per consentire test e adeguamenti ulteriori, così da garantire un’infrastruttura TIC perfettamente funzionante per tutto il personale. Oltre al centro dati, sono state stabilite connessioni di rete sicure con la CE e la BCE. Si tratta di connessioni che forniscono all’SRB l’accesso continuo ai sistemi amministrativi della CE (SYSPER per la gestione delle risorse umane, EU-Learn per la formazione, ARES per la gestione dei documenti, ABAC per l’amministrazione finanziaria e la gestione delle riserve e MIPS per la gestione delle missioni). L’SRB è la prima agenzia dell’UE autorizzata a continuare a utilizzare tutti questi strumenti dopo essere diventata indipendente dalla CE. L’SRB utilizza altresì l’applicazione DARWIN della BCE per il trasferimento sicuro di dati e documenti.

‣ Sviluppare nuovi sistemi SRB: quando l’SRB è diventato indipendente dalla CE nel settore delle TIC (vale a dire al suo trasferimento nei nuovi locali), ha lanciato l’uso di una serie di applicazioni, tra cui il proprio ambiente di posta elettronica, il proprio sito SharePoint e le proprie applicazioni di telecomunicazioni integrate. Queste applicazioni saranno personalizzate nei prossimi anni in funzione delle esigenze specifiche dell’SRB. L’SRB ha inoltre avviato diversi progetti per sviluppare sistemi che sostengano le funzioni fondamentali dell’Agenzia. I principali progetti varati riguardano il sistema di raccolta dei contributi per l’SRF e il progetto LDT per la risoluzione. Sono iniziati altresì i preparativi per progetti TIC volti a sostenere la pianificazione della risoluzione e la gestione delle crisi, la raccolta dei contributi amministrativi dell’SRB e la creazione di un sistema all’avanguardia per la gestione elettronica di documenti e dati. Sono stati elaborati, verso la fine del 2016, una strategia TIC e un programma di attività TIC per il 2017, che saranno ulteriormente sviluppati all’inizio del 2017.

‣ Gestione sicura delle informazioni: nel 2016 sono proseguiti i lavori diretti alla creazione di un ambiente sicuro per i dati sensibili necessari alla risoluzione. Il nuovo centro di raccolta dati e l’infrastruttura interna dell’SRB sono adeguatamente protetti. L’attività è migliorata in relazione alle capacità dell’organizzazione di comunicare in modo sicuro con le altre parti e alle capacità di salvataggio esterno.

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10.6. Strutture

Nei mesi di marzo e aprile 2016 l’SRB si è trasferito dalle sue tre sedi temporanee nel quartiere europeo in un nuovo edificio acquistato nel centro di Bruxelles (Treurenberg 22).

Nel corso dell’anno l’unità responsabile delle strutture ha collaborato da vicino con il proprietario del nuovo edificio dell’SRB, vari contraenti e la CE per ottimizzare le condizioni di lavoro nella nuova sede così costruita.

PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI NEL 2016

‣ Gestione della situazione temporanea: all’inizio del 2016 la gestione di tre locali diversi e il continuo aumento del personale hanno richiesto creatività e flessibilità notevoli, sia nel gruppo di gestione delle strutture sia da parte del personale dell’SRB. In conclusione, la situazione è stata gestita in maniera soddisfacente e tutto il personale è stato in grado di trasferirsi nei locali dell’SRB nell’aprile del 2016.

‣ Preparazione dei nuovi locali: i nuovi locali di Treurenberg 22, nel centro di Bruxelles, sono stati costruiti nel 2015 e nel 2016 e sono stati adeguati in modo specifico alle esigenze funzionali e di sicurezza dell’SRB. Le opere sono state eseguite nei limiti del bilancio stanziato a tal fine.

‣ Gestione dei nuovi locali: il trasferimento nei nuovi locali è stato organizzato in quattro fasi. Le prime grandi riunioni (internazionali) si sono svolte nei nuovi locali poco prima dell’estate 2016. L’SRB ha firmato un accordo di cooperazione con la CE, che gli permetterà di utilizzare nei prossimi anni diversi servizi che la CE ha esternalizzato, tra cui quelli di sicurezza/agenti di sicurezza, pulizia, manutenzione e ristorazione.

(Treurenberg 22 - ASSAR architects)

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11. GOVERNANCE

11.1. Contenzioso

Le funzioni del servizio giuridico dell’SRB possono essere suddivise in due aree principali: (i) la fornitura di servizi interni di consulenza giuridica e (ii) la gestione del contenzioso. Le principali attività svolte nel corso del 2016 sono indicate nel prosieguo.

CONSULENZA GIURIDICA

Nel 2016 il servizio giuridico dell’SRB ha fornito consulenza giuridica in relazione a:

‣ questioni in materia di risoluzione, in particolare assistenza quotidiana sulle attività di pianificazione della risoluzione;

‣ questioni legate all’SRF;

‣ funzioni «non essenziali», ad esempio nei settori appalti, finanze e risorse umane;

‣ varie iniziative e revisioni legislative.

CONTENZIOSO

Nel 2016 il servizio giuridico dell’SRB ha rappresento la posizione giuridica dell’SRB in procedimenti contenziosi relativi a:

‣ ricorsi dinanzi alla Corte di giustizia dell’Unione europea: nel 2016 nove ricorsi contro l’SRB sono stati presentati dinanzi alla Corte. Si tratta di azioni intentate da banche in relazione ai loro contributi ex ante all’SRF per il 2016.

‣ Ricorsi presentati alla commissione per i ricorsi: nel 2016, 14 ricorsi sono stati presentati dinanzi alla commissione per i ricorsi, di cui 13 sono stati dichiarati irricevibili. Il rimanente ricorso è stato presentato da una banca e riguardava il suo contributo amministrativo all’SRB.

11.2. Segretariato generale

Ai sensi dell’articolo 43, paragrafo 5, lettera d), dell’SRMR, la responsabilità principale del segretariato generale (SG) è fornire il sostegno necessario allo svolgimento dei compiti assegnati al Comitato. Tale funzione implica, ma non si limita, all’assistenza prestata all’Agenzia per individuare le questioni che richiedono l’attenzione degli organi decisionali e all’organizzazione del processo decisionale, in termini sia di tempestività che di precisione, in modo che le decisioni siano valide e giuridicamente vincolanti.

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Ai sensi dell’SRMR il Comitato opera e adotta decisioni in due composizioni diverse: le sessioni esecutive e le sessioni plenarie. In queste due sessioni il Comitato rappresenta due organi distinti con compiti separati e competenze esclusive. Le sessioni plenarie si svolgono circa sei volte l’anno e le sessioni esecutive si tengono circa una volta al mese. L’SRMR prevede inoltre la partecipazione delle NRA pertinenti a una sessione esecutiva ampliata qualora si deliberi su un ente, un gruppo di enti o un gruppo transfrontaliero stabiliti negli Stati membri partecipanti. L’SRMR prevede altresì la partecipazione delle NRA pertinenti alle delibere delle sessioni esecutive.

PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI NEL 2016

‣ Il segretariato generale ha coordinato cinque sessioni plenarie, con due sessioni plenarie dedicate in particolare al bilancio e al programma di attività.

‣ Sono state organizzate dieci sessioni esecutive, con sette sessioni esecutive ampliate incentrate sul processo decisionale relativo ai piani di risoluzione per il 2016.

‣ Sono state coordinate oltre 65 procedure scritte, quale alternativa al processo decisionale ordinario che si svolge nel corso di una riunione fisica. Esse hanno riguardato le sessioni esecutive e le decisioni dei CR sui piani di risoluzione per il 2016.

‣ Il segretariato generale si è inoltre adoperato per perfezionare i processi decisionali, ha affrontato questioni legate alla governance e ha continuato a fornire assistenza alla commissione per i ricorsi dell’SRB, che è assolutamente indipendente e ha gestito i suoi primi casi nel 2016.

11.3. Conformità

Oltre a partecipare a specifiche valutazioni formali e informali di conformità e rispondere a specifiche questioni relative alla conformità, il gruppo sulla conformità ha intrapreso diverse azioni per costituire una funzione di conformità solida ed efficace, adeguata alle esigenze dell’SRB come Agenzia dell’UE. In particolare, il gruppo sulla conformità ha partecipato alle seguenti iniziative:

‣ ha adottato le politiche, le linee guida e le procedure di conformità dell’SRB, in particolare la politica dell’SRB in materia di denuncia delle irregolarità; la politica dell’SRB in materia di protezione dei dati; la politica dell’SBR in materia di omaggi, vantaggi e ospitalità; le linee guida dell’SRB in materia di agenda pubblica; la politica dell’SRB in materia di riservatezza; e la procedura dell’SRB per gli ex membri del personale.

‣ Ha potenziato la funzione di conformità, con azioni che vanno dalla creazione e gestione dell’indirizzo di posta elettronica per contattare l’unità di conformità dell’SRB alla creazione di una struttura per raccogliere e monitorare i requisiti di segnalazione e la comunicazione applicabili a tutti i membri del personale dell’SRB. Nel settembre 2016 i membri del Comitato hanno approvato la valutazione dei rischi dell’SRB per il 2016 e il piano di conformità 2016-2017 dell’SRB. Il gruppo di conformità ha elaborato, coordinandosi con il gruppo per le risorse umane, il pacchetto sulla conformità per i nuovi arrivati.

‣ Ha monitorato gli obblighi di comunicazione di tutti i membri del personale dell’SRB per quanto riguarda le attività svolte al di fuori dell’SRB nonché determinate operazioni finanziarie. A tal fine, tutti i membri del personale dell’SRB hanno dovuto seguire una formazione obbligatoria ed è stata pubblicata una specifica newsletter.

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‣ Ha organizzato per il personale dell’SRB campagne di sensibilizzazione e formazione. Il gruppo per la conformità ha divulgato per tutto l’anno newsletter su argomenti specifici dedicati alle principali politiche di conformità, in particolare in materia di protezione dei dati, whistleblowing, requisiti di segnalazione e omaggi, vantaggi e ospitalità. Alcuni materiali visivi (nella fattispecie poster) sono stati diffusi nei locali SRB. Infine, il gruppo per la conformità ha partecipato alle formazioni introduttive per i nuovi arrivati

e ha contribuito alla redazione degli standard per il controllo interno (ICS) dell’SRB e del corrispondente piano di attuazione degli ICS dell’SRB per il 2017.

11.4. Audit interno

L’audit interno dell’SRB è cominciato nel febbraio 2016 in seguito alla nomina del revisore interno dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale quale revisore interno ad interim. La maggior parte del 2016 è stata dedicata alla redazione della Carta di audit interno, all’assunzione del revisore interno permanente e alla stesura di un piano di audit per i mesi finali del 2016. L’attuale revisore interno è entrato in servizio presso l’SBR nell’ottobre 2016.

In linea con il piano di audit interno 2016, il gruppo di audit interno ha avviato audit di garanzia sulle missioni e gli appalti, rispettivamente nell’ottobre e nel novembre 2016.

L’audit sulle missioni ha dato luogo a una raccomandazione di elevata priorità, per la quale la direzione ha elaborato un piano d’azione.

L’audit sugli appalti non era ancora stato completato alla fine del 2016.

11.5. Audit esterno

La Corte dei conti europea presenta a ogni esercizio finanziario una relazione sui conti annuali dell’SRB, che include una dichiarazione quanto all’affidabilità dei conti annuali e alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte dei conti può inoltre svolgere controlli di gestione, che danno luogo a relazioni specifiche.

Nel 2016 la Corte dei conti ha avviato un controllo di gestione sull’SRB, rivolgendo un’attenzione particolare alla configurazione e alla prontezza di gestione di una risoluzione bancaria. L’audit è proseguito nel 2017.

Inoltre, i conti annuali sono verificati da un revisore esterno indipendente.

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12. COMMISSIONE PER I RICORSI

A norma dell’articolo 85 SRMR, nel 2015 l’SRB ha istituito una commissione per i ricorsi allo scopo di decidere in merito ai ricorsi presentati contro talune decisioni dell’SRB. La commissione per i ricorsi è composta da cinque membri e da due supplenti. Nell’ottobre 2016, Hélène Vletter-van-Dort ha presentato le sue dimissioni da presidente della commissione per motivi personali. La commissione per i ricorsi ha eletto Christopher Pleister quale nuovo presidente. Al contempo, è stato deciso che Hélène Vletter-van-Dort diventasse un membro supplente e Luis Silva Morais diventasse un membro effettivo. Yves Herinckx (vicepresidente), Kaarlo Jännäri e Marco Lamandini sono stati confermati come membri ed Eleni Dendrinou-Louri come supplente.

Il 18 marzo 2016, il regolamento interno della commissione per i ricorsi è stato pubblicato nella sezione del sito web dell’SRB dedicata alla commissione per i ricorsi ed è così entrato in vigore. Il regolamento interno è stato adottato conformemente all’articolo 85, paragrafo 10, SRMR. Il regolamento interno della commissione per i ricorsi contiene disposizioni organizzative e operative, tra le quali quelle su come depositare un ricorso e sul successivo iter di un ricorso dinanzi alla commissione per i ricorsi.

Nel 2016 sono stati complessivamente presentati 14 ricorsi dinanzi alla commissione per i ricorsi. La totalità di questi ricorsi è stata presentata da banche. Un ricorso riguardava i contributi amministrativi all’SRB. In esito a tale ricorso la decisione dell’SRB relativa al contributo della banca ricorrente per il 2015 è stata confermata, ma si è concluso che la decisione sul contributo della stessa banca per il 2016 doveva essere modificata.« Tredici ricorsi riguardavano i contributi ex ante all’SRF per il 2016. Tali ricorsi sono stati dichiarati irricevibili dalla commissione per i ricorsi.

La commissione per i ricorsi può contare sul sostegno di un segretariato, composto da due membri e un assistente. Il segretariato è separato a livello organizzativo dalle altre funzioni dell’SRB e, a in tal senso, sono state istituite efficaci «muraglie cinesi». Il segretariato assiste la commissione per i ricorsi nell’organizzare le riunioni semestrali, le riunioni individuali straordinarie e le conferenze telefoniche e nel monitorare il loro seguito. Il segretariato è a servizio del presidente della commissione per i ricorsi e gestisce le richieste di singoli membri di quest’ultima. Fornisce inoltre assistenza in relazione alle azioni procedurali sottese ai diversi ricorsi e, se necessario, offre contributi concreti. È stato infine istituito un portale separato (banca dati) per la commissione per i ricorsi al fine di migliorare ulteriormente e rendere operativa l’indipendenza di quest’ultima. Il segretariato è responsabile del corretto funzionamento e del costante aggiornamento di questo portale.

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 6 3

13. RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA PER IL 2015

L’SRB è sottoposta annualmente all’audit della Corte dei conti. La Corte dei conti fornisce una relazione sui conti annuali, comprensiva di una dichiarazione di affidabilità, che consiste in un parere sulla corretta presentazione dei conti annuali dell’SRB e in un altro parere sulla legittimità e regolarità delle operazioni sottese a tali conti.

Nel 2016 la Corte dei conti ha espresso un parere senza riserva nella sua dichiarazione di affidabilità sui conti annuali dell’SRB per il 2015, che afferma che:

‣ i conti annuali dell’SRB presentano in modo adeguato, in tutti i suoi aspetti concreti, la sua situazione finanziaria al 31 dicembre 2015 e i risultati delle sue attività e dei suoi flussi finanziari per l’esercizio successivo;

‣ a giudizio della Corte, le operazioni sottese ai conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 erano legittime e regolari sotto tutti gli aspetti rilevanti.

La Corte dei conti ha inoltre presentato talune osservazioni, che non hanno influito sul suo parere finale. Tali osservazioni e la risposta del Comitato possono essere consultati nella relazione completa della Corte dei conti (http://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/SRB_2015/SRB_2015_IT.pdf).

Oltre che all’audit della Corte dei conti, i conti dell’SRB sono stati esaminati da un revisore contabile esterno, rappresentato da una società di revisione contabile, e il parere di tale revisore esterno è stato integrato nelle conclusioni della Corte dei conti.

Il parere della Corte dei conti sui conti annuali dell’esercizio 2016 sarà emanato nel corso del 2017, al più tardi entro il 15 novembre, e sarà poi pubblicato e inserito nella relazione annuale 2017.

6 4 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

14. DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

La sottoscritta Elke König, presidente e direttrice del Comitato di risoluzione unico, in qualità di ordinatore:

dichiara che le informazioni contenute nella presente relazione offrono un’immagine veritiera e fedele (20).

Afferma di avere la ragionevole certezza che le risorse destinate alle attività descritte nella presente relazione sono state utilizzate per i fini previsti e conformemente ai principi di sana gestione finanziaria e che le procedure di controllo attuate offrono le necessarie garanzie quanto alla legittimità e regolarità delle relative operazioni.

Conferma di non essere a conoscenza di altri elementi non segnalati nella presente relazione che possano ledere gli interessi del Comitato di risoluzione unico.

Tale garanzia ragionevole si basa sul proprio giudizio e sulle informazioni a sua disposizione, quali i risultati dell’autovalutazione e delle verifiche di controllo ex post realizzate nel corso dell’anno.

Bruxelles, 22 giugno 2017

Elke König

Presidente del Comitato di risoluzione unico

(20) Un’immagine fedele in questo contesto significa un’immagine affidabile, completa e corretta dello stato dell’arte del servizio.

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 6 5

MEMBRO DEL COMITATO

ANTONIO CARRASCOSA

PIANIFICAZIONE DELLA RISOLUZIONE

E DECISIONI

VICEPRESIDENTE

TIMO LÖYTTYNIEMI

SERVIZI AMMINISTRATIVI E

FONDO DI RISOLUZIONE

MEMBRO DEL COMITATO

MAURO GRANDE

STRATEGIA E COOPERAZIONE IN

MATERIA DI RISOLUZIONE

PRESIDENTE

ELKE KÖNIG

MEMBRO DEL COMITATO

JOANNE KELLERMANN

PIANIFICAZIONE DELLA RISOLUZIONE

E DECISIONI

MEMBRO DEL COMITATO

DOMINIQUE LABOUREIX

PIANIFICAZIONE DELLA RISOLUZIONE

E DECISIONI

CONSIGLIERE GENERALE E SEGRETARIATO GENERALE

SERVIZI AMMINISTRATIVI

• FINANZA E APPALTI

• RU• TI• STRUTTURE

• AUSTRIA• FINLANDIA• LUSSEMBURGO• SLOVENIA• SOCIÉTÉ

GÉNÉRALE• GROUPE BPCE

• ITALIA• MALTA• UNICREDIT

GROUP

• SPAGNA• IRLANDA• BANCO BILBAO

VIZCAYAARGENTARIA BBVA

• SANTANDER

• BELGIO• PAESI BASSI• ING

• PORTOGALLO• SLOVACCHIA

• GERMANIA• ESTONIA• LETTONIA• LITUANIA• DEUTSCHE BANK

• CIPRO• GRECIA• FRANCIA• BNP PARIBAS• GROUPE CRÉDIT

AGRICOLE

STRATEGIA DI RISOLUZIONE, PROCEDURE E METODOLOGIA

COOPERAZIONE CON LE PARTI INTERESSATE

ANALISI ECONOMICA E DELLA STABILITÀ FINANZIARIA

FONDO DI RISOLUZIONE UNICO

• CONTRIBUTI• ACCESSO AI

FONDI E FINANZIAMENTO

• INVESTIMENTICOMUNICAZIONE

AUDIT INTERNO

CONTABILITÀ

COORDINAMENTO POLITICO E RELAZIONI INTERNAZIONALI

15. ALLEGATI

15.1. Organigramma

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7 2 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

15.3. Tabella dell’organico 2016

Categoria e grado2016 2015

AT Numero effettivo AT Numero effettivo

AD 16 0 0 0 0

AD 15 0 0 0 0

AD 14 0 0 0 0

AD 13 0 0 0 0

AD 12 7 5 7 5

AD 11 3 0 3 0

AD 10 9 7 9 4

AD 9 15 2 9 0

AD 8 62 32 22 26

AD 7 14 1 5 0

AD 6 80 68 21 38

AD 5 10 22 7 0

Totale AD 200 137 83 73

AST 11 0 0 0 0

AST 10 0 0 0 0

AST 9 0 0 0 0

AST 8 0 0 0 0

AST 7 0 0 2 0

AST 6 1 0 2 0

AST 5 2 0 6 0

AST 4 4 0 0 1

AST 3 28 18 12 15

AST 2 5 1 0 0

AST 1 0 5 0 0

Totale AST 40 24 22 16

AST/SC3 6 0 9 0

AST/SC2 0 3 0 0

AST/SC1 9 0 8 12

Totale AST/SC 15 3 17 12

Totale generale 255 164 122 101

AC 6 0 2 0

END 25 12 6 9

AD AmministratoreAST AssistenteSC Segretario/CommessoAC Agente contrattualeEND Esperto nazionale distaccato

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 7 3

15.4. Personale per cittadinanza

Cittadinanza*

2016 2015

Numero di effettivi Percentuale di effettivi Numero di effettiviPercentuale di

effettivi

AT 2 1,2 1 0,9

BE 22 12,9 13 12,1

BG 4 2,4 2 1,9

CY 1 0,6 0 0

CZ 1 0,6 0 0

DE 13 7,6 10 9,3

DK 0 0,0 0 0

EE 0 0,0 0 0

EL 12 7,1 6 5,6

ES 26 15,3 13 12,1

FI 2 1,2 1 0,9

FR 20 11,8 15 14

RH 2 1,2 2 1,9

HU 3 1,8 3 2,8

IE 1 0,6 1 0,9

TI 19 11,2 9 8,4

LT 2 1,2 2 1,9

LU 0 0,0 0 0

LV 2 1,2 2 1,9

MT 1 0,6 0 0

NL 11 6,5 7 6,5

PL 9 5,3 8 7,5

PT 6 3,5 4 3,7

RO 6 3,5 4 3,7

SE 1 0,6 0 0,9

SI 0 0,0 0 0

SK 1 0,6 1 0,9

UK 3 1,8 3 2,8

Totale 170 100,0 107 100

*Compresi i sei membri del Comitato.

7 4 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

15.5. Conti definitivi dell’esercizio 2016

Stato patrimoniale al 31 dicembre 2016

(EUR)

Descrizione 2016 2015 Variazione

ATTIVITÀ NON CORRENTI 4 912 166,35 3 431 924,20 1 480 242,15

Immobilizzazioni immateriali 1 143 422,52 140 983,36 1 002 439,16

Immobilizzazioni materiali 3 768 743,83 3 290 940,84 477 802,99

Prefinanziamento a lungo termine 0,00 0,00 0,00

Crediti a lungo termine 0,00 0,00 0,00

ATTIVITÀ CORRENTI 10 826 285 025,13 12 262 048,53 10 814 022 976,60

Prefinanziamento a breve termine 0,00 0,00 0,00

Crediti a breve termine 5 735 071,91 433 581,15 5 301 490,76

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 10 820 549 953,22 11 828 467,38 10 808 721 485,84

TOTALE ATTIVITÀ 10 831 197 191,48 15 693 972,73 10 815 503 218,75

ATTIVITÀ NETTE 9 434 893 538,11 0,00 9 434 893 538,11

Riserve accumulate 9 434 893 538,11 0,00 9 434 893 538,11

Risultato economico dell’esercizio (Fondo) 9 434 893 538,11 0,00 9 434 893 538,11

Risultato economico dell’esercizio (amministrazione) 0,00 0,00 0,00

PASSIVITÀ NON CORRENTI 1 379 929 703,41 12 664 742,07 1 367 264 961,34

Accantonamenti per rischi e oneri 0,00 0,00 0,00

Passività a lungo termine derivanti da IPC 1 345 273 276,00 0,00 1 345 273 276,00

Altre passività a lungo termine 34 656 427,41 12 664 742,07 21 991 685,34

PASSIVITÀ CORRENTI 16 373 949,96 3 029 230,66 13 344 719,30

Accantonamenti per rischi e oneri 0,00 0,00 0,00

Debiti esigibili 16 373 949,96 3 029 230,66 13 344 719,30

TOTALE PASSIVITÀ 10 831 197 191,48 15 693 972,73 10 815 503 218,75

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 7 5

Conto del risultato economico per l’esercizio 2016

(EUR)

Descrizione 2016 2015 Variazione

ENTRATE DERIVANTI DA OPERAZIONI D’ESERCIZIO 9 496 350 565,13 12 200 846,64 9 484 149 718,49

Entrate non derivanti da contributi al Fondo 9 462 380 991,80 0,00 9 462 380 991,80

Altre entrate non derivanti da contributi amministrativi 33 958 659,68 12 193 398,34 21 765 261,34

Altre entrate derivanti dall’esercizio 10 913,65 7 448,30 3 465,35

PASSIVITÀ DI ESERCIZIO -33 903 299,54 -12 193 414,09 -21 709 885,45

Spese amministrative -30 623 854,76 -10 726 861,45 -19 896 993,31

Spese totali per il personale -16 377 298,06 -6 603 933,38 -9 773 364,68

Spese relative alle immobilizzazioni -860 298,43 -214 719,75 -645 578,68

Altre spese amministrative -13 386 258,27 -3 908 208,32 -9 478 049,95

Spese di gestione -3 279 444,78 -1 466 552,64 -1 812 892,14

ECCEDENZA/(DEFICIT) DERIVANTE DA ATTIVITÀ DI GESTIONE 9 462 447 265,59 7 432,55 9 462 439 833,04

Entrate finanziarie 39 112,47 0,00 39 112,47

Spese finanziarie -27 592 839,95 -7 432,55 -27 585 407,40

ECCEDENZA/(DEFICIT) DERIVANTE DA ATTIVITÀ DI GESTIONE 9 434 893 538,11 0,00 9 434 893 538,11

Utili straordinari 0,00 0,00 0,00

Perdite straordinarie 0,00 0,00 0,00

SURPLUS/(DEFICIT) DERIVANTE DA ELEMENTI STRAORDINARI

0,00 0,00 0,00

RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO 9 434 893 538,11 0,00 9 434 893 538,11

7 6 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

15.6. Procedure d’appalto indette nel 2016

PROCEDURE NEGOZIATE DI VALORE MODESTO

NUMERO DEL CONTRATTO

GIUSTIFICAZIONE DELLA PROCEDURA NEGOZIATA

OGGETTO STATO IMPORTO AGGIUDICATO

> 15 000 EURNEG/1/2016 Articolo 137, paragrafo 2, RAP Consulenza giuridica Aggiudicato 15 000,00

NEG/23/2016 Articolo 137, paragrafo 2, RAP Arredamento Aggiudicato 15 000,00

PROCEDURA APERTA

NUMERO DEL CONTRATTO OGGETTO STATO IMPORTO AGGIUDICATO

SRB/OP/1/2016 LOTTO 1 Fornitura di servizi di monitoraggio e analisi dei mezzi di comunicazione Lotto 1: stampa, online media e trasmissione

Annullata

SRB/OP/1/2016 LOTTO 2 Fornitura di servizi di monitoraggio e analisi dei media Lotto 2: monitoraggio social media

Valutazione in atto

SRB/OP/1/2016 LOTTO 3 Fornitura di servizi di monitoraggio e analisi dei media, analisi media e controllo reputazione

Valutazione in atto

SRB/OP/2/2016 Fornitura di supporto nella gestione del progetto, garanzia della qualità e esperimento in condizioni simulate

Valutazione in atto

RIAPERTURA DELLA PROCEDURA

NUMERO DEL CONTRATTO OGGETTO STATO IMPORTO AGGIUDICATO

SRB/OP/1/2015 LOTTO 2 FORNITURA DI SUPPORTO E ASSISTENZA PER VALUTAZIONI ECONOMICHE E FINANZIARIE

Aggiudicato 900 000,00

SRB/OP/1/2015 LOTTO 2 Fornitura di supporto e assistenza per valutazioni economiche e finanziarie - SC 2

Riapertura avviata

SRB/OP/1/2015 LOTTO 2 Fornitura di supporto e assistenza per valutazioni economiche e finanziarie - SC 3

Riapertura avviata

SRB/OP/1/2015 LOTTO 3 Fornitura di servizi legali - SC 1 Aggiudicato 500 000,00

SRB/OP/1/2015 LOTTO 3 Fornitura di servizi legali - SC 2 Aggiudicato 40 000,00

SRB/OP/1/2015 LOTTO 3 Fornitura di servizi legali - SC 3 Aggiudicato 36 000,00

SRB/OP/1/2015 LOTTO 3 Fornitura di servizi legali - SC 4 Aggiudicato 200 000,00

SRB/OP/1/2015 LOTTO 3 FORNITURA DI SERVIZI LEGALI - SC 5 Aggiudicato 120 000,00

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 7 7

15.7. Sintesi degli Indicatori chiave di prestazione (KPI) del Programma di lavoro dell’SRB per il 2016 (21)

Numero I KPI dell’SRB per il 2016Valutazione

CommentoObiettivo Valore

Pianificazione della risoluzione

1 Sviluppare piani di risoluzione per tutti i gruppi bancari principali rientranti nel mandato dell’SRB.

90% 82% Numero di piani redatti per gli enti rilevanti oggetto della vigilanza (SSI), compresi piani-ospite/numero di SSI dell’SRB = 94 / 115 = 81,7 %.

2 Istituzione di tutti i GIR rientranti nel mandato dell’SRB.

100% 100% Nel 2016, l’SRB ha istituito 76/76 GIR.

3 Istituzione di tutti i collegi di risoluzione per i quali l’SRB è l’autorità di risoluzione a livello del gruppo.

100% 93% Ai sensi della BRRD, l’SRB era responsabile per l’istituzione di CR per 28 gruppi bancari nel 2016. Tuttavia, poiché (i) un gruppo era oggetto di ristrutturazione e (ii) un altro gruppo era escluso dal ciclo di pianificazione della risoluzione del 2016, l’ambito dei CR da istituire è stato ridotto internamente a 26 CR. In linea con la formulazione dei KPI del programma di attività del 2016, l’obiettivo è stato raggiunto al 93 % (26/28).

4 Completamento dell’ulteriore valutazio-ne delle possibilità di risoluzione delle crisi per tutte le G-SIB rientranti nel mandato dell’SRB.

100% 100% Nel 2016 l’SRB ha ripreso la responsabilità RAP dalle NRA per otto G-SIB europee. Il RAP per queste banche è stato completato nel primo semestre del 2016. Nel mese di giugno 2016, l’SRB ha presentato le prime otto lettere RAP recanti la sintesi delle analisi dell’SRB all’FSB.

5 Partecipazione in tutti i gruppi e sotto-gruppi in materia di risoluzione dell’FSB, dell’ABE e del CBVB.

Sì Sì FSB Il presidente dell’SRB ha presieduto l’ResSG nel 2016 e il personale dell’SRB ha partecipato a tutti i gruppi e comitati di lavoro dell’FSB in materia di risoluzione, e segnatamente al 1. Gruppo transfrontaliero di gestione delle crisi nel settore bancario (CBCM) comprensivo dei seguenti gruppi di lavoro: Finanziamento nella risoluzione, continuità dell’accesso alle IMF, esecuzione del piano di salvataggio, co-presieduto da un membro dell’SRB, TLAC interna, continuità operativa; 2. Gruppo consulenza giuridica (LEG); 3. Gruppo transfrontaliero di gestione delle crisi per le IMF (fmiCBCM) e 4. Gruppo di studio sulle interdipendenze delle CCP. ABE: L’SRB è stato rappresentato in tutti i gruppi e sottogruppi in materia di risoluzione (ad esempio, il comitato permanente sulla risoluzione, il sottogruppo sulla gestione delle crisi, il gruppo sul progetto di relazione MREL, il gruppo sul progetto di relazione in materia di finanziamento della risoluzione e la rete di domande e risposte sulla BRRD) nonché presso il comitato permanente su politica e regolamentazione e il consiglio delle autorità di vigilanza. BCBCS: Nel 2016, l’SRB non ha preso parte ad alcun gruppo o sottogruppo del CBVB.

Strumenti e politiche per la risoluzione e Manuali

6 Presentazione alla sessione esecutiva dell’SRB dell’aggiornamento annuale per il 2016 del manuale per la gestione delle crisi, comprensivo delle questioni politiche.

Sì Sì Un aggiornamento del manuale è stato presentato alla sessione esecutiva dell’SRB l’11/01/2016.

7 Presentazione alla sessione esecutiva dell’SRB dell’aggiornamento annuale per il 2016 del manuale per la pianifi-cazione della risoluzione, comprensivo delle questioni politiche.

Sì Sì L’SRB ha presentato alla sessione esecutiva del 27/01/2016 l’aggiornamento annuale del manuale per la pianificazione della risoluzione. Una versione pubblica è stata pubblica sul sito Internet dell’SRB il 22/09/2016 (https://srb.europa.eu/en/node/163).

(21) https://srb.europa.eu/sites/srbsite/files/2016-srb-work-programme_en_0.pdf

7 8 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

Numero I KPI dell’SRB per il 2016Valutazione

CommentoObiettivo Valore

Rafforzare la cooperazione

8 Completamento delle linee guida operative per rafforzare il COFRA

Sì Sì Gli accordi interni (chiamati in precedenza linee guida operative) sono stati adottati dalla sessione plenaria il 14 giugno 2016.

9 Numero di eventi di formazione organiz-zati dall’SRB

4 5 Nel 2016, l’SRB ha organizzato cinque formazioni (una delle quali in collaborazione con l’ABE). L’SRB ha altresì organizzato cinque casi studio e 12 pranzi di lavoro per il personale dell’SRB nel corso del 2016.

10 Numero di discussioni strutturate con le parti interessate organizzati dall’SRB

4 4 Nel 2016 l’SRB ha organizzato tre dialoghi di settore, ai quali hanno partecipato talune parti interessate, quali i rappresentanti delle federazioni bancarie e della CE, della BCE e dell’ABE. Inoltre, nell’aprile 2016, l’SRB ha organizzato la sua prima conferenza con oltre 400 partecipanti.

Azione di risoluzione

11 Condurre almeno un esercizio di simula-zione di crisi

Sì Sì Il 18 gennaio 2016 l’SRB ha coordinato un primo esercizio di simulazione della crisi (esperimento in condizioni simulate), in relazione all’ipotesi di fallimento di una banca. L’esercizio si è concentrato sulle procedure ed i procedimenti che disciplinano le intera-zioni tra l’SRB, la CE (DG FISMA e DG COMP) ed il Consiglio dell’UE.

12 Definire obiettivi MREL a livello consoli-dato per tutti i principali gruppi bancari rientranti nel mandato dell’SRB.

100% 0 Data l’incertezza legislativa in relazione allo sviluppo e al risultato concreto del dibat-tito sugli MREL, l’SRB non ha definito alcun obiettivo vincolante di MREL per il 2016. Tuttavia, per continuare e permettere alle banche di prepararsi per i futuri obiettivi MREL vincolanti, l’SRB, insieme alle NRA, ha adottato un approccio preliminare fondato sul RD 2016/1450. Ne sono conseguiti il calcolo e la discussione da parte dell’SRB di livelli informativi degli MREL per 57 banche. In tale contesto, l’SRB ha organizzato 104 seminari con le banche che hanno affrontato, inter alia, la questione degli MREL.

Fondo di risoluzione unico

13 Richieste di pagamento per tutti i contributi ex ante del 2016 per il Fondo di risoluzione unico inviate al 1 maggio 2016

100% 100% Tutte le richieste di pagamento sono state inviate alle NRA ai sensi dell’articolo 70 dell’SRMR e dell’articolo 13, paragrafo 1, del regolamento delegato della Commissione (CDR) (UE) 2015/63, rispettando così i termini a tal fine previsti.

14 Modelli dati per i contributi del 2017 per il Fondo di risoluzione unico inviati alle NRA entro la fine di ottobre 2016

100% 100% La sessione plenaria ha approvato il modello 2017 il 15 settembre 2016 e tutti i modelli sono stati inviati alle NRA prima della fine di ottobre.

15 Adozione di una strategia d’investi-mento

Sì Sì Il Comitato ha discusso la strategia d’investimento del Fondo di risoluzione unico du-rante la sua sessione plenaria del giugno 2016 e l’ha approvata nel mese di settembre 2016

Sviluppo delle capacità

16 Percentuale realizzata del piano di assunzione

90% 71% Alla fine del 2016 l’SRB impiegava un numero totale di 164 effettivi, che, conformemen-te al piano di assunzione iniziale autorizzato per il 2016, potrebbe essere aumentato a 230 effettivi. Sulla base di questo piano iniziale, la realizzazione degli obiettivi di assunzione si colloca al 71 %. Prendendo in considerazione l’aumento successivo della tabella dell’organico ad un livello di 255 effettivi, tale coefficiente scenderà al 64 %.

17 Zero riserve nella relazione annuale della Corte dei conti europea

100% N/P Il KPI non può essere applicato alla relazione della Corte dei conti sui conti annuali del 2016 dell’SRB dal momento che tale relazione sarà disponibile solo verso la fine dell’anno 2017. Ove applicato alle osservazioni contenute nella relazione della Corte dei conti sui conti annuali dell’SRB per il 2015, il KPI non è stato soddisfatto. Si deve tuttavia ricordare che la Corte dei conti non ha emesso un parere con riserva o contrario rispetto ai conti annuali del Comitato, in relazione al bilancio, alle relazioni sull’attuazione del bilancio per l’esercizio 2015 e alla legittimità e la regolarità delle operazioni ad essi sottese. La Corte ha tuttavia presentato sei osservazioni sui conti annuali dell’SRB per il 2015. Si prega di fare riferimento al Capitolo 13.

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 7 9

Numero I KPI dell’SRB per il 2016Valutazione

CommentoObiettivo Valore

18 Tasso di riporto (di stanziamenti impe-gnati) del bilancio operativo

<30% 66% Il tasso di riporto del 66 % degli stanziamenti impegnati è in gran parte dovuto al fatto che: (i) richieste di pagamento per progetti TI sono state ricevute verso la fine dell’anno e saranno corrisposte nel 2017 (33 % dell’importo totale del riporto) e (ii) tre nuovi contratti di consulenza per le attività di supporto del Fondo di risoluzione unico sono stati conclusi a novembre e dicembre (25 %); A causa dell’incertezza circa la piena realizzazione di studi preparatori di consulenza relativi a contingenze di consulenza legale nel 2016, un progetto pianificato è stato diviso e gli importi associati (33 %) sono stati riportati. Altre somme minori riportate riguardano i costi per comunicazioni, di missione e della commissione per i ricorsi, dovuti alla distribuzione parziale di servizi oppure a ritardi di pagamento nei primi mesi del 2017 (9 %).

19 Migliorare e ottimizzare il rispetto delle tempistiche delle procedure di appalto

90% 94% Nel 2016 il gruppo appalti dell’SRB ha pubblicato 34 gare d’appalto, due delle quali sono state ritardate. A questo ritmo, il rispetto del calendario in materia di appalti è stimato al 94 %.

20 Finalizzare l’operazione di installazione nei nuovi locali entro la fine del primo trimestre del 2016.

Sì No Nel 2015 l’SRB ha dovuto svolgere la sua attività in tre diversi luoghi a Bruxelles. Le ope-razioni di installazione avviate nel marzo del 2016 si sono concluse il 22 aprile, ovvero quasi un mese dopo la data originariamente preventivata. La ragione principale si può rinvenire nella creazione di adeguate infrastrutture TIC per i nuovi locali.

21 Disponibilità di un centro per la raccolta dei dati dell’SRB dopo l’avvio

100% 99% Nel periodo febbraio 2016 (quando, cioè, il centro per la raccolta dei dati ha avviato la sua attività) - febbraio 2017, le disponibilità erano pari al 99,9 % su una media di 11 diversi sistemi.

8 0 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

15.8. Membri della sessione plenaria del 2016

Ruolo Denominazione Autorità

Presidente Elke KÖNIG SRB

Vicepresidente Timo LÖYTTYNIEMI SRB

Membro del Comitato a tempo pieno Mauro GRANDE SRB

Membro del Comitato a tempo pieno Antonio CARRASCOSA SRB

Membro del Comitato a tempo pieno Joanne KELLERMANN SRB

Membro del Comitato a tempo pieno Dominique LABOUREIX SRB

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Romain STROCKLussemburgo - Commission de Surveillance du Secteur Financier

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Frank ELDERSON Paesi Bassi - De Nederlandsche Bank

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRADana MEAGER/ Ivan LESAY

Slovacchia - Consiglio di risoluzione slovacco

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Aldo GIORDANO Malta - Autorità maltese per i servizi finanziari

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Riin HEINASTEEstonia – Finantsinspektsioon (Autorità di vigilan-za e di risoluzione finanziaria dell’Estonia)

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Klaus KUMPFMÜLLER Austria - Autorità austriaca per i mercati finanziari

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Tuija TAOSFinlandia - Autorità finlandese per la stabilità finanziaria

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Jutta DÖNGESGermania - Bundesanstalt für Finanzmaktstabi-lisierun

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Jose RAMALHO Portogallo - Banco de Portugal

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Mejra FESTIĆ Slovenia - Banka Slovenije

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Olivier JAUDOINFrancia - Autorité de contrôle prudentiel et de résolution

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Jaime PONCE HUERTASpagna – FROB (Autorità spagnola per la risoluzio-ne esecutiva)

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Pierre WUNSCH Belgio - Banca nazionale del Belgio

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA George SYRICHAS Cipro - Banca centrale di Cipro

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Patrick CASEY (alternate) Irlanda - Banca centrale dell’Irlanda

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Tomas GARBARAVIČIUS Lituania - Banca di Lituania

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Maria MAVRIDOU Grecia - Banca di Grecia

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Stefano DE POLIS Italia - Banca d’Italia

Membro nominato dallo Stato membro partecipante in rappresentanza dell’NRA Nadezda KARPOVALettonia - Commissione per il mercato finanziario e dei capitali

Osservatore ai sensi dell’Articolo 3.2 del RdP della sessione plenaria Alberto Casillas Spagna – Banco de España Resolution Department

Osservatore Sabine LAUTENSCHLÄGER Banca centrale europea

Osservatore Olivier GUERSENT Commissione europea - DG FISMA

Osservatore Spyridon ZARKOS Autorità bancaria europea

R E L A Z I O N E A N N U A L E 2 0 1 6 8 1

15.9. Glossario

Collegi di risoluzione (CR)

istituiti ai sensi dell’articolo 88 della BRRD per assicurare il coordinamento delle attività delle Autorità di risoluzione a livello di gruppo (GLRA) e delle NRA degli Stati membri non partecipanti.

Gruppi interni per la risoluzione (GIR)

istituiti ai sensi dell’articolo 37 del SRMR per coordinare meglio la redazione dei piani di risoluzione e garantire il corretto scambio di informazioni tra le NRA. I GIR sono stati creati per tutti i gruppi bancari che comprendono due entità giuridiche costituite in almeno due paesi dell’Unione bancaria.

Procedimento di valutazione della possibilità di risoluzione (RAP)

un procedimento svolto annualmente in relazione alle G-SIB per promuovere una trasmissione dei dati adeguata e coerente in materia di possibilità di risoluzione a livello globale e per determinare le azioni da intraprendere per risolvere problematiche concrete ricorrenti in materia di possibilità di risoluzione; il RAP si svolge all’interno dei Gruppi di gestione delle crisi.

MREL requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili che saranno stabiliti dall’autorità di risoluzione per assicurare l’applicazione effettiva dello strumento del bail-in, ovvero la svalutazione o la conversione del patrimonio netto e del debito.

Nessun creditore può essere svantaggiato (NCWO)

definito dall’articolo 34, paragrafo 1, lettera g) della Direttiva 2014/59/UE (BRRD) sui principi generali che disciplinano la risoluzione, il quale prevede che nessun creditore sostiene perdite più ingenti di quelle che avrebbe sostenuto se l’ente fosse stato liquidato con procedura ordinaria di insolvenza. Analogamente, l’articolo 34, paragrafo 1, lettera i), prevede che l’azione di risoluzione è adottata conformemente alle salvaguardie di cui alla presente direttiva (e una di queste salvaguardie è il principio «Nessun creditore può essere svantaggiato (NCWO)»).

Meccanismo di sostegno comune

Un meccanismo che sarà sviluppato durante il periodo di transizione dell’SRF, che permetterà e agevolerà prestiti dall’SRF allorquando il Fondo non è sufficientemente finanziato dal settore bancario. Il sistema sarà disponibile solo in via sussidiaria e compatibilmente alle disposizioni in materia di aiuti di Stato.

Il settore bancario sarà responsabile in ultima istanza per il rimborso tramite prelievi in tutti gli Stati membri partecipanti, in particolare contributi ex post.

8 2 C O M I T A T O D I R I S O L U Z I O N E U N I C O

Modello dati sulle passività (LDT)

Modello sviluppato dall’SRB per raccogliere i dati relativi alle passività delle banche per conformarvi i piani di risoluzione e la determinazione degli MREL.

Piano di risoluzione di «fase 2»

Piani che sono stati redatti a seguito della prima esperienza di pianificazione della risoluzione del 2015, basati cioè sui piani di risoluzione transitori. Si tratta di piani che di solito non includono livelli obiettivi vincolanti degli MREL, ma includono discussioni informali sull’MREL.

PER CONTATTARE L’UE

Di personaI centri di informazione Europe Direct sono centinaia, disseminati in tutta l’Unione europea. Potete trovare l’indirizzo del centro più vicino sul sito http://europa.eu/contact

Telefonicamente o per emailEurope Direct è un servizio che risponde alle vostre domande sull’Unione europea. Il servizio è contattabile:— al numero verde: 00 800 6 7 8 9 10 11 (presso alcuni operatori queste chiamate possono

essere a pagamento),— al numero +32 22999696, oppure— per email dal sito http://europa.eu/contact

PER INFORMARSI SULL’UE

OnlineIl portale Europa contiene informazioni sull’Unione europea in tutte le lingue ufficiali: http://europa.eu

Pubblicazioni dell’UEÈ possibile scaricare o ordinare pubblicazioni dell’UE gratuite e a pagamento dal sito EU Bookshop (http://publications.europa.eu/eubookshop). Le pubblicazioni gratuite possono essere richieste in più esemplari contattando Europe Direct o un centro di informazione locale (cfr. http://europa.eu/contact).

Legislazione dell’UE e documenti correlatiLa banca dati EurLex contiene la totalità della legislazione UE dal 1951 in poi in tutte le versioni linguistiche ufficiali: http://eur-lex.europa.eu

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