Relazione 2015 corretta - Università degli Studi di...

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COMITATO UNICO DI GARANZIA per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni Palazzo Mariani, Via Consolato del Mare n. 41 – 98122 Messina tel. 090.6768858 – fax 090.6768859 – e-mail: [email protected] Presidente: prof. M. Antonella Cocchiara – cell. 392.4804843 Relazione annuale sull’attività svolta nell’anno 2015 Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (da ora CUG) dell’Università di Messina è stato nominato, per il quadriennio 2014-2017, con D.R. n. 2274 del 3 settembre 2014 e si è insediato il 15 settembre 2014. In quello stesso giorno ha eletto presidente la prof.ssa M. Antonella Cocchiara e segretaria la dott.ssa Benedetta Alosi. La Presidente ha in seguito nominato vicepresidenti il dott. Salvatore Mulfari e la prof.ssa Giovanna Spatari. Nel 2015, benché – e lo sottolineamo con profonda amarezza – nella Relazione letta dal Direttore Generale in occasione dell’Inaugurazione dell’anno accademico 2015-2016 non si faccia menzione alcuna del CUG e delle iniziative da esso promosse e realizzate, l’organismo di parità dell’Ateneo ha svolto un’intensa attività di cui si darà conto in questa Relazione, prevista dalla normativa in vigore e dall’art. 9, 3° comma, del nuovo Regolamento approvato dal CUG nella seduta dell’11 dicembre 2014 e dagli organi di governo dell’Ateneo nelle sedute del 18 dicembre 2014. 1) MODIFICA “CODICE DI COMPORTAMENTO A TUTELA DELLA DIGNITÀ DELLA PERSONA NEI LUOGHI DI LAVORO E DI STUDIOPrioritario è risultato l’aggiornamento del Codice di Comportamento che, grazie alla proficua attività svolta dal Gruppo di lavoro composto dalla prof.ssa Giovanni Spatari, che lo ha coordinato, dalla prof.ssa Concetta Parrinello, dalla dott.ssa Domenica Ruggeri e dalla dott.ssa Silvana Interdonato, è stato presentato al CUG l’11 marzo 2015 e approvato dal CdA nella seduta del 19 maggio 2015 e dal SA nella seduta del 29 maggio 2015 (allegato n. 1); 2) APPROVAZIONE “PIANO DI AZIONI POSITIVE 2015-2017” Nelle stesse date, dopo una lunga attesa, è stato anche approvato il PAP 2015-2017, esitato dal CUG nella seduta dell’11 dicembre 2014; 3) PROPOSTA PER MIGLIORARE LACCESSIBILITÀ DEL SITO WEB DELL’ATENEO – Il 3/2/2015 il CUG ha proposto agli organi di governo di migliorare l’accessibilità del sito web d’Ateneo per gli utenti disabili che fanno uso di tecnologie assistive allo scopo di garantire l’attuazione della normativa vigente, oltre che il pieno rispetto del principio delle pari opportunità e, quindi, del diritto degli utenti disabili ad avere adeguato accesso alle informazioni contenute sul sito. Prontamente, il 6/2/15 il prof. Puliafito ha risposto proponendo la costituzione di un gruppo di lavoro cui avrebbe potuto partecipare anche un rappresentante del CUG, ma dopo quella data non si è avuto più alcun riscontro. 4) BIBLIOTECA CUG E RELATIVO REGOLAMENTO (26/1/2015) Poiché il CUG ha ricevuto una donazione di libri e periodici (“Fondo Sinagra”), è stato costituito un Gruppo di lavoro “Biblioteca” (dott.sse Natalina Lisitano, Valeria Pappalardo e Pina Tuttocuore) che ha predisposto il Regolamento della Biblioteca degli Studi di genere, concordato con la Delegata del Rettore alle Biblioteche, prof.ssa Rosaria Domianello, e con la dott.ssa Benedetta Alosi, responsabile Unità di Staff segreteria amministrativa e di coordinamento SBA, e approvato nella seduta del 26/1/2015, al fine di delineare non solo le modalità di funzionamento di tale Biblioteca gestita dal CUG, ma anche i suoi scopi, «quale strumento di supporto alle finalità costitutive del Comitato».

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Palazzo Mariani, Via Consolato del Mare n. 41 – 98122 Messina tel. 090.6768858 – fax 090.6768859 – e-mail: [email protected]

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Relazione annuale sull’attività svolta

nell’anno 2015

Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi

lavora e contro le discriminazioni (da ora CUG) dell’Università di Messina è stato nominato, per il quadriennio 2014-2017, con D.R. n. 2274 del 3 settembre 2014 e si è insediato il 15 settembre 2014. In quello stesso giorno ha eletto presidente la prof.ssa M. Antonella Cocchiara e segretaria la dott.ssa Benedetta Alosi. La Presidente ha in seguito nominato vicepresidenti il dott. Salvatore Mulfari e la prof.ssa Giovanna Spatari.

Nel 2015, benché – e lo sottolineamo con profonda amarezza – nella Relazione letta dal Direttore Generale in occasione dell’Inaugurazione dell’anno accademico 2015-2016 non si faccia menzione alcuna del CUG e delle iniziative da esso promosse e realizzate, l’organismo di parità dell’Ateneo ha svolto un’intensa attività di cui si darà conto in questa Relazione, prevista dalla normativa in vigore e dall’art. 9, 3° comma, del nuovo Regolamento approvato dal CUG nella seduta dell’11 dicembre 2014 e dagli organi di governo dell’Ateneo nelle sedute del 18 dicembre 2014.

1) MODIFICA “CODICE DI COMPORTAMENTO A TUTELA DELLA DIGNITÀ DELLA PERSONA

NEI LUOGHI DI LAVORO E DI STUDIO” – Prioritario è risultato l’aggiornamento del Codice di Comportamento che, grazie alla proficua attività svolta dal Gruppo di lavoro composto dalla prof.ssa Giovanni Spatari, che lo ha coordinato, dalla prof.ssa Concetta Parrinello, dalla dott.ssa Domenica Ruggeri e dalla dott.ssa Silvana Interdonato, è stato presentato al CUG l’11 marzo 2015 e approvato dal CdA nella seduta del 19 maggio 2015 e dal SA nella seduta del 29 maggio 2015 (allegato n. 1);

2) APPROVAZIONE “PIANO DI AZIONI POSITIVE 2015-2017” – Nelle stesse date, dopo una

lunga attesa, è stato anche approvato il PAP 2015-2017, esitato dal CUG nella seduta dell’11 dicembre 2014;

3) PROPOSTA PER MIGLIORARE L’ACCESSIBILITÀ DEL SITO WEB DELL’ATENEO – Il 3/2/2015

il CUG ha proposto agli organi di governo di migliorare l’accessibilità del sito web d’Ateneo per gli utenti disabili che fanno uso di tecnologie assistive allo scopo di garantire l’attuazione della normativa vigente, oltre che il pieno rispetto del principio delle pari opportunità e, quindi, del diritto degli utenti disabili ad avere adeguato accesso alle informazioni contenute sul sito. Prontamente, il 6/2/15 il prof. Puliafito ha risposto proponendo la costituzione di un gruppo di lavoro cui avrebbe potuto partecipare anche un rappresentante del CUG, ma dopo quella data non si è avuto più alcun riscontro.

4) BIBLIOTECA CUG E RELATIVO REGOLAMENTO (26/1/2015) – Poiché il CUG ha ricevuto

una donazione di libri e periodici (“Fondo Sinagra”), è stato costituito un Gruppo di lavoro “Biblioteca” (dott.sse Natalina Lisitano, Valeria Pappalardo e Pina Tuttocuore) che ha predisposto il Regolamento della Biblioteca degli Studi di genere, concordato con la Delegata del Rettore alle Biblioteche, prof.ssa Rosaria Domianello, e con la dott.ssa Benedetta Alosi, responsabile Unità di Staff segreteria amministrativa e di coordinamento SBA, e approvato nella seduta del 26/1/2015, al fine di delineare non solo le modalità di funzionamento di tale Biblioteca gestita dal CUG, ma anche i suoi scopi, «quale strumento di supporto alle finalità costitutive del Comitato».

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L’attuale inagibilità della Sala riunioni del CUG, per la caduta di parti del soffitto e per altre ragioni tecnico-strutturali, ha a tutt’oggi impedito l’apertura al pubblico di tale Biblioteca tematica sulla storia delle donne, il femminismo, la cultura di genere e le pari opportunità.

5) RECITAL “EVA NON È ANCORA NATA” (8/3/2015) – A conclusione del ciclo di seminari

sulla violenza di genere, organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delle Istituzioni, e in occasione della Giornata internazionale della Donna, il CUG dell’Università di Messina, in collaborazione con la Consigliera Regionale di Parità, ha curato l’organizzazione di un monologo scritto e interpretato da un magistrato della Procura di Locri, il dott. Salvatore Cosentino, dal titolo “Eva non è ancora nata” (allegato n. 2). Un testo nel quale Cosentino racconta la bellezza e la dignità della donna attraverso le leggi, sia quelle che la tutelano, sia quelle più risalenti nel tempo, che l’hanno a lungo mortificata. Con ironia e leggerezza è messo in evidenza che la bellezza della donna non è magrezza a tutti i costi, perfezione del fisico, negazione dell’età, bensì comunicazione di luce, coraggio, amore per la vita. In scena, nel ruolo della “Donna velata”, anche la poetessa Alessandra Nicita. Lo spettacolo, che ha riscosso un buon successo di pubblico, si è tenuto presso la Chiesa di Santa Maria Alemanna.

6) TORNEO DI CALCETTO “UN CALCIO AL RAZZISMO” (20/3/2015) – Su iniziativa dei

componenti Carlo Giannetto e Antonino Micali, si è svolto, con un grande successo, l’iniziativa benefica “Un calcio al razzismo” (allegato n. 3), realizzata congiuntamente dal Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Messina e dal CUS Unime. Al torneo di calcio a 5, svoltosi dalle ore 15.00 del 20 Marzo presso i campi di calcetto della Cittadella sportiva universitaria, hanno partecipato numerosissimi studenti universitari dell’Ateneo peloritano, che hanno deciso di sposare la causa benefica promossa dalle due strutture e cimentarsi sino alle 22.00 in un bel torneo, condito di agonismo e sano divertimento sportivo ed il cui ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza.

CUS Unime e C.U.G. hanno, inoltre, ulteriormente arricchito di significato la manifestazione, realizzata alla vigilia della “Giornata mondiale contro il razzismo”, invitando il centro Ahmed per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, che ha risposto con grande entusiasmo partecipando con una propria squadra e integrando i propri ragazzi all’interno delle altre squadre di studenti. Sono stati proprio i minori del centro tra i protagonisti principali della giornata, animandola incessantemente con colori, bandiere e cori per tutta la sua durata, coinvolgendo anche tutti gli altri partecipanti in un bellissimo spettacolo di partecipazione collettiva e integrazione. Le squadre che hanno preso parte al torneo sono state quattordici, e tra queste anche una rappresentativa di giovani giornalisti messinesi. La vittoria finale è andata alla squadra Atletico Nettuno, composta da Fiorello, Manglaviti, Ritorto, Belvedere, De Luca e Orlando; seconda classificata Trident e terza il Real Nettuno. Alle premiazioni finali sono intervenuti il Delegato allo sport dell’Università di Messina, prof. Daniele Bruschetta, che ha premiato i primi classificati; a seguire hanno premiato i due Rappresentanti dell’Amministrazione del Comitato Unico di Garanzia, il prof. Carlo Giannetto e il dott. Salvatore Mulfari, vicepresidente del CUG, e infine il Presidente del CUS Unime dott. Antonino Micali. Tanto entusiasmo, dunque, per una bella manifestazione di sport e integrazione, che il CUG intende ripetere anche nel prossimo anno.

7) TAVOLA ROTONDA “IDENTITÀ DI GENERE: DAI CORPI RINNEGATI AL RICONOSCIMENTO

DEI DIRITTI?” (10/4/2015) – Un altro evento molto partecipato, soprattutto da parte di studenti e studentesse dell’Ateneo, è stato quello organizzato dal CUG il 10 aprile 2015 insieme al Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delle Istituzioni dell’Università di Messina, dall’Associazione AluMnime, e dall’Ordine degli Avvocati di Messina: la Tavola rotonda dal titolo “Identità di genere: dai corpi rinnegati al riconoscimento dei diritti?” (allegato n. 4). Introdotto dal prof. Giovanni Moschella, direttore del Dipartimento DiSGeSI, presso la cui Aula Magna si svolto l’evento, il tema esaminato ha

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finito per esaltare il ruolo che la magistratura e l’avvocatura hanno assunto nel riconoscimento dei diritti fondamentali della persona. Hanno fatto seguito i saluti della prof.ssa Patrizia Accordino, responsabile dell’Area ALuMni Out di AluMnime, e dell’avv. Vincenzo Circolo, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina. Sulla terminologia che ruota intorno al concetto di identità di genere si è soffermata, nel coordinare gli interventi, la prof.ssa Antonella Cocchiara, presidente del CUG, che ha quindi introdotto il tema al centro della Tavola rotonda: quella dell’identità di genere, analizzata partendo dalla innovativa sentenza emessa dal tribunale di Messina il 4 novembre 2014, confermata in seguito da un’altra sentenza della Corte di Strasburgo, con la quale si è riconosciuta ad una persona iscritta all’Università di Messina la rettifica dell’attribuzione di sesso – da maschile a femminile – e la variazione del prenome anagrafico in assenza di un intervento demolitorio-ricostruttivo degli organi genitali. A spiegare le ragioni giuridiche ed etiche che hanno portato a questa decisione c’erano i protagonisti principali: il dott. Corrado Bonanzinga, giudice del tribunale di Messina che ha presieduto il Collegio giudicante ed esteso la sentenza, e il prof. Raffaele Tommasini, ordinario di diritto privato e avvocato difensore della parte interessata in questa causa. Tra gli altri relatori: il prof. Paolo Valerio, ordinario di psicologia clinica dell’Università “Federico II” di Napoli e presidente dell’Osservatorio nazionale identità di genere, l’arch. Ottavia D’Anseille Voza, responsabile trans nazionale di Arcigay (in collegamento via skype da Torino); il giovane psicologo Marco Liotta; la prof.ssa Concetta Parrinello, associata di Diritto privato dell’Università di Messina e componente del Cug, e l’avvocata familiarista Cinzia Fresina, Responsabile AIAF (Associazione italiana avvocati per la famiglia e per i minori). Anche a seguito di questo evento, l’Università di Messina ha proceduto all’emissione del “doppio libretto di genere”, previsto dal PAP 2015-2017.

8) EVENTO “NARRARE LA DISABILITÀ, TRA PAROLE E MUSICA” (22/04/2015) – Nell’ambito

delle proprie attività, destinate a divulgare una cultura delle pari opportunità (non solo di genere), il Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell’Università degli Studi di Messina, in collaborazione con il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (DICAM), e in particolare con la prof.ssa Marianna Gensabella, e con l’Orchestra del Mondo Nuovo, diretta dal dott. Massimo Diamante, ha organizza l’evento “Narrare la disabilità, tra parole e musica” (allegato n. 5), svoltosi mercoledì 22 aprile 2015, dalle h. 15,00 alle 17.00 presso l’Aula Magna e dalle 17.00 in poi presso l’Auditorium del DICAM – Polo Annunziata. L’iniziativa si è articolata in due momenti. Nel primo ha avuto luogo la presentazione del libro di Zoe Rondini “Nata viva” (Albatros, 2011), sollecitata dalla prof.ssa Marianna Gensabella. Dopo i saluti del prof. Mario Bolognari, direttore del DiCAM e la mia introduzione, è intervenuta la prof. Annamaria Curatola, che ha contestualizzato il tema della disabilità in ambito educativo. Ha fatto seguito la presentazione del volume “Nata Viva” di Zoe Rondini da parte: della prof. Gensabella, che ha sottolineato la necessità di promuovere lo sviluppo di una cultura a sostegno della piena partecipazione delle persone con disabilità alla vita sociale, anche facendo spazio all’esperienza dell’altro e problematizzando la percezione del rapporto tra normalità e diversità; della prof. Caterina Benelli, che ha evidenziato l’importante funzione del racconto autobiografico, sia come risorsa di autoformazione da parte della “voce narrante”, sia come veicolo di inclusione sociale e strumento per comprendere l’esperienza dell’altro in modo emotivamente coinvolgente da parte del lettore; del prof. Giuseppe Fontanella, che ha analizzato il testo nelle componenti narrative, mettendo in luce gli elementi ricorrenti che svelano i temi importanti per l’Autrice, che, emozionando i presenti, ha concluso con un suo breve intervento questa prima parte dell’evento. Nella seconda parte dell’iniziativa si è assistito all’esibizione della “Orchestra del Nuovo Mondo”, composta diretta dal dottor Massimo Diamante, conduttore esperto di musicoterapia. L’Orchestra, che integra persone portatrici di disabilità, ha eseguito la favola sonora : “Blog o taccuino? La vera storia di un libro e di una blogger che volle tornare alla vita reale”. Si è trattato di un coinvolgente concerto, accompagnato da immagini e da un racconto, che ha reso evidente le potenzialità dell’integrazione di persone diversamente abili nell’esperienza artistica.

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9) ISTITUZIONE DELL’OSSERVATORIO PERMANENTE PER MONITORARE LE PARI

OPPORTUNITÀ E IL LINGUAGGIO DI GENERE NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (8/5/2015) –

Si è costituito a Messina, per volontà dell’Assessora comunale alle Pari Opportunità, prof. Patrizia Panarello, della Presidente del Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell’Università degli Studi di Messina, prof. Antonella Cocchiara, e della Consigliera provinciale di parità, dott. Mariella Crisafulli, l’Osservatorio permanente per monitorare l’attuazione del principio di pari opportunità nelle Pubbliche Amministrazioni e per l’uso non sessista della lingua italiana. L’Osservatorio è aperto a quanti, rappresentanti di istituzioni pubbliche, enti locali, associazioni, organismi di parità e ordini professionali, condividano le finalità e i principi che con esso si intendono raggiungere, ovvero: 1) creare un network nel territorio della provincia di Messina che rafforzi le azioni a sostegno delle pari

opportunità in tutte le loro declinazioni; 2) promuovere attività culturali e formative volte al cambiamento di mentalità e alla diffusione di una

corretta rappresentazione dell’immagine femminile e di tutte le identità di genere; 3) monitorare il linguaggio delle pubbliche amministrazioni per un uso non sessista della lingua italiana,

rendendo visibile la presenza e il ruolo delle donne nelle istituzioni, riconoscendone la piena dignità di status ed evitando che il loro ruolo venga oscurato da un uso, seppur non consapevole, discriminatorio e sessista della lingua italiana.

Gli incontri dell’Osservatorio saranno convocati dalle tre rappresentanti delle istituzioni fondative. Obiettivo del prossimo incontro sarà la costituzione della rete interistituzionale e associativa, quale presupposto fondamentale dell’azione congiunta.

10) LAUREATE DELL’UNIVERSITÀ DI MESSINA. ESPERIENZE E SUCCESSI (5/6/2015) – Il 5

giugno 2015, alle ore 17.30, presso il Palazzo del Rettorato - Sala dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti, Piazza Pugliatti n. 1, si è svolta la prima edizione dell’evento “Laureate dell’Università di Messina. Esperienze e successi” (allegato n. 6), organizzato dall’Associazione di ex allievi ALuMnime e dal Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell’Università degli Studi di Messina, in collaborazione con l’Ordine dei Medici e l’Ordine degli Avvocati di Messina, con l’Ufficio della Consigliera provinciale di Parità e con il patrocinio dell’UNAR – l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali presso il Dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio, dell’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Messina e del Soroptimist International di Messina.

Nel corso dell’iniziativa, aperta dal Coro dell’Università degli Studi di Messina, sono stati premiati alcuni percorsi di successo di donne laureatesi presso il nostro Ateneo, con l’obiettivo prioritario di creare un’occasione per riflettere e capire, insieme a loro, quali siano state le eventuali difficoltà che hanno incontrato e quali i punti di forza sui quali hanno potuto contare per raggiungere i meritati traguardi. Tra le premiate, anche la dott.ssa Annarita Sidoti, scomparsa poco prima dell’evento, che ha riscosso un significativo successo. Con il contributo della Consigliera provinciale di Parità, è stato pubblicato un volumetto che, preceduto dai saluti delle autorità e da due saggi sulla storia dell’accesso delle donne nelle università italiane e in quella di Messina in particolare, raccoglie i profili biografici delle dieci donne selezionate per questa prima edizione del premio.

11) BORSE DI STUDIO PER LA SCUOLA ESTIVA DELLA SIS PER STUDENTI, LAUREATI E

DIPENDENTI DELL’UNIVERSITÀ DI MESSINA – Alla fine di giugno, il CUG, dando attuazione al Piano di Azioni Positive, ha bandito tre concorsi per il conferimento di n. 3 borse di studio per la partecipazione alla Scuola Estiva organizzata dalla Società Italiana delle Storiche: una (Bando a) per studenti e studentesse, una (Bando b) per laureati/e, dottorandi/e dottori/esse di ricerca, assegnisti/e e specializzandi/e e una (Bando c) per dipendenti del nostro Ateneo.

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L’edizione 2015 della Scuola Estiva SIS era dedicata al tema “Felicità della politica, politica della felicità” e si è svolta tra il 26 e il 30 agosto 2015 presso il Centro Studi CISL, Via della Piazzola n. 71, Firenze. Poiché nessuna domanda di partecipazione è pervenuta da parte del personale dipendente dell’Università di Messina, la borsa di studio relativa al Bando c) è stata assegnata ad una laureata. Le tre vincitrici alla selezione per le borse di studio di partecipazione alla Scuola estiva SIS, ovvero la studentessa Alfea Trimarchi e le dott.sse Concetta Carrà e Mariella Crisafulli, hanno partecipato con interesse alle attività della Scuola Estiva e hanno presentato, come richiesto, le rispettive relazioni sull’attività svolta;

12) Un “Posto Occupato” per Omayma Benghaloum (6/9/2016) – Il CUG dell’Università di Messina, insieme al Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delle Istituzioni, ha aderito all’invito di Maria Andaloro, che ha chiesto di diffondere «in ogni luogo dove lei avrebbe potuto andare e dove non potrà mai più esserci», la locandina di “Posto Occupato” dedicata a Omayma Benghaloum. Quella locandina occuperà un posto nell’Aula Magna del DiSGeSI, unitamente all’altra locandina che occupa già un posto per tutte le vittime di violenza. La scelta di quell’aula non è causuale: lì si è svolta la prima edizione del ciclo di seminari contro la violenza di genere organizzati dal DiSGeSI insieme al CUG e grazie al contributo della Consigliera provinciale di Parità. Un gesto simbolico per non far inghiottire dalla quotidianità il ricordo della giovane mediatrice culturale tunisina impegnata, quale collaboratrice dell’Ufficio immigrazione della Questura, nell’accoglienza ai migranti sbarcati nella nostra città e uccisa il 4 settembre 2015, a colpi di bastone, dalla furia omicida di un marito che ha così soddisfatto il suo desiderio di dominio su di lei.

13) 1° CORSO DI “AUTOSTIMA, LEADERSHIP E COMUNICAZIONE PUBBLICA IN OTTICA DI

GENERE” (15 e 16/10/2015) –Nei giorni 15 e 16 ottobre 2015, con soddisfazione dei 39 partecipanti, si è svolto il 1° Corso di formazione organizzato dal CUG sul tema “Autostima, l eadership e comunicazione pubblica in ottica di genere” (allegato n. 7). Previsto dal PAP 2015-2017, il Corso, rivolto ai dipendenti dell’Ateneo, è stato aperto da un intervento del Direttore Generale, il prof. Francesco De Domenico, e alla gradita presenza del Dirigente della Direzione del Personale ed Affari Generali, dott. Pietro Nuccio. Hanno fatto seguito i saluti del prof. Giovanni Moschella, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche presso i cui locali si è svolto il Corso, e un breve intervento della prof. M. Antonella Cocchiara, Presidente del CUG, che, in considerazione delle numerose richieste pervenute, ha preannunciato successive edizioni dell’iniziativa che terranno conto dell’attuale graduatoria. Il Corso è stato tenuto dalla prof. Graziella Priulla, sociologa dei processi culturali e comunicativi, che, dopo un preliminare approccio alla tematica delle pari opportunità di genere, ha affrontato le tematiche dell’autostima e dell’autoefficacia, della leadership autorevole e collaborativa e della comunicazione pubblica in ottica di genere. La finalità di ottimizzare i rapporti interpersonali è stata ulteriormente perseguita durante le attività di laboratorio, svoltesi nel pomeriggio del 15 ottobre.

14) II EDIZIONE DEL CORSO DI FORMAZIONE SU “IL RUOLO DEI CUG NELLE UNIVERSITÀ

ITALIANE E NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI” (29 e 30/10/2015) – Il 29 e il 30 ottobre 2015 si è svolto presso l’Università di Messina, nell’Aula Magna “L. Campagna” del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche, la terza edizione del Corso di formazione su “Il ruolo dei CUG nelle Università italiane e nelle Pubbliche Amministrazioni” (allegato n. 8) organizzato dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane insieme al CUG dell’Ateneo messinese, con il patrocinio dell’Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Messina e della Consigliera Provinciale di Parità. Dopo la prima edizione svoltasi a Pisa e la seconda che ha avuto come sede l’Università di Gorizia-Udine, questa terza edizione è stata realizzata a Messina con l’obiettivo di facilitare la

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partecipazione di componenti dei Comitati Unici di Garanzia (CUG) delle Università meridionali. È stata inoltre estesa ai CUG delle Pubbliche Amministrazioni attivi nel territorio cittadino, sicché si sono iscritti a partecipare presidenti e componenti sia dei CUG delle Università di Milano, Genova, Bergamo, Padova, Trieste, Foggia, Salerno, Pavia, Palermo, Catania e Reggio Calabria, che dei CUG del Policlinico, dell’ASP e del Comune di Messina. Le due giornate di lavoro sono state aperte dalla prof. Cocchiara, presidente del CUG dell’Università di Messina, e dal prof. Giovanni Moschella, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche che ha ospitato il Corso, il quale ha portato i saluti del Rettore e i suoi personali. Ha fatto seguito l’intervento della Consigliera provinciale di parità, dott.ssa Mariella Crisafulli, che, insieme all’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Messina, ha patrocinato l’iniziativa.

Il Corso ha quindi avuto inizio con il contributo della dott.ssa Patrizia Tomio, presidente della Conferenza Nazionale, che ha illustrato i nuovi compiti dei CUG, gli organismi di parità che hanno sostituito i Comitati Pari Opportunità e i Comitati anti-mobbing assumendone le funzioni ma ricoprendo anche, ai sensi della legge istitutiva n. 183/2010, la più impegnativa configurazione di organo ausiliario delle pubbliche amministrazione in quanto chiamato a contribuire all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico attraverso la migliore gestione delle risorse umane.

Hanno quindi fatto seguito gli interventi della prof.ssa M. Antonella Cocchiara che, con approccio storico-giuridico, ha parlato della transizione dai CPO ai CUG; della prof.ssa Paola Villa, economista e componente del Centro Studi Interdisciplinari di Genere dell’Università di Trento, che si è soffermata sul differenziale salariale di genere e sulle modalità per misurarlo e interpretarlo; della prof.ssa Rita Biancheri, sociologa dell’Università di Pisa, già presidente della Conferenza, il cui contributo ha analizzato il tema del welfare aziendale e del ruolo dei CUG in materia di conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita. La mattinata si è conclusa con l’intervento della prof.ssa Giuliana Giusti, linguista dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che ha preso in esame uno dei cambiamenti di più difficile affermazione nelle pubbliche amministrazioni come pure nella mentalità diffusa: quello relativo al linguaggio e alla relazione tra lingua italiana e identità di genere. Nel pomeriggio, sotto la guida delle due tutor, la dott.ssa Francesca Carpita e l’avv.ta Lucrezia Zingale, si sono riuniti i gruppi di lavoro nel corso dei quali corsisti e corsiste hanno discusso su come predisporre un Piano di Azioni Positive e come riconoscere e contrastare le discriminazioni nei luoghi di lavoro.

Nella mattinata del 30 ottobre, i lavori sono ripresi con i contributi di tre docenti del nostro Ateneo: la prof.ssa Raffaella Coppolino e la prof.ssa Luisa Pulejo, aziendaliste, che hanno rispettivamente sviluppato il tema del benessere organizzativo in ottica di genere e del bilancio di competenze e quello del bilancio di genere nelle Università, e la prof.ssa Giovanna Spatari, medica del lavoro, che, dopo una premessa sulla medicina di genere, ha illustrato la legge 81/2008 su salute e sicurezza in ottica di genere. Hanno quindi fatto seguito gli interventi della prof.ssa Graziella Priulla, sociologa dei processi culturali e comunicativi dell’Università di Catania, che ha analizzato gli stereotipi di genere, la valorizzazione della diversità e la leadership “femminile”; della dott.ssa Elisabetta Tigani Sav_a, componente del CUG dell’Università di Trieste, che ha affrontato la spinosa questione del mobbing e del ruolo che in materia possono rivestire i CUG. Il corso si è concluso con una relazione della presidente Tomio sulla indispensabile figura professionale dei consiglieri di fiducia e sui codici di condotta che ne sono la fonte normativa.

Nel concludere, sia la presidente Tomio che la prof.ssa Cocchiara hanno espresso la soddisfazione della Conferenza Nazionale e del CUG dell’Università di Messina per questa esperienza formativa che ha potuto contare su relatrici di elevate competenze e su una partecipazione attenta e interessata di corsisti e corsiste. È stato cosi realizzato l’obiettivo di sostenere i Comitati Unici di Garanzia nell’acquisizione di competenze, nonché di una maggiore consapevolezza circa il ruolo e le potenzialità che i nuovi organismi possono svolgere nei luoghi di lavoro.

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15) CONFERENZA STAMPA SULL’ATTIVITÀ SVOLTA E PROGRAMMATA DAL CUG (9/11/2015) – In occasione di tale Conferenza stampa, cui ha partecipato il Direttore Generale De Domenico, sono stati predisposti materiali informativi sia sulle competenze, sulla composizione e sulla programmazione del CUG, sia sul nuovo Codice di comportamento;

16) CICLO DI SEMINARI “LA VIOLENZA DI GENERE: CONOSCERLA, PREVENIRLA,

RICONOSCERLA, CONTRASTARLA” (24/11/2015 – 8/3/2016) – Per la II edizione del ciclo di seminari sulla violenza di genere (allegato n. 9) il CUG dell’Ateneo ha assunto un maggior onere sia organizzativo che economico. Oltre al contributo che, in qualità di tutor, darà la dott.ssa Adriana Lizio, si è deciso che, in assenza del contributo della Consigliera di Parità, le somme destinate a far fronte alle spese di viaggio e di ospitalità dei docenti esterni del corso ammonteranno a € 2.000,00=.

17) CONVEGNO “A VENT’ANNI DALLA CONFERENZA MONDIALE SULLE DONNE DI

PECHINO” (11-12/12/2015) – L’ultimo dei grossi eventi organizzati, in attuazione del PAP 2015-2017, dal Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Messina è stato il Convegno organizzato sulla IV Conferenza ONU sulle Donne tenuta a Pechino nel 1995. Organizzato oltre che dal CUG dell’Ateneo, dal Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche, il convegno “A vent’anni dalla Conferenza Mondiale sulle Donne di Pechino” (allegato n. 10) si è svolto, con soddisfazione dei partecipanti, nel pomeriggio dell’11 dicembre 2015 e nella mattinata del giorno successivo presso l’Aula Magna “L. Campagna” del Dipartimento SciPoG.

Nelle due giornate di lavoro, si è discusso a distanza di vent’anni, sui risultati raggiunti nelle cosiddette “aree critiche” individuate nella Piattaforma d’Azione sottoscritta nel 1995 dai 189 Stati partecipanti alla IV Conferenza convocata dall’ONU sulla condizione femminile, ma anche sui punti di debolezza, vecchi e nuovi, che ostacolano il cammino delle donne verso la parità e il superamento di ogni forma di discriminazione. Dei 12 punti della Piattaforma, nel corso del convegno si sono prese in esame quattro tematiche, ritenute particolarmente attuali: Donne e cultura; Donne e media; Donne e lavoro e infine Donne e conflitti armati.

Dopo i saluti del direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche, prof. Giovanni Moschella, e degli altri rappresentanti delle istituzioni e associazioni che hanno patrocinato l’evento, la prof. M. Antonella Cocchiara, presidente del CUG, ha letto una lunga lettera di saluti di Simone Alfreda Ovart, presidente di UN Women-Comitato Nazionale Italia, che, condividendo pienamente l’iniziativa, ha contribuito a patrocinarla.

La sezione DONNE E CULTURA è stata introdotta e coordinata dalla prof. Cocchiara, che ha ripercorso e ricostruito le tappe della IV Conferenza mondiale sulle donne convocata dall’ONU nel 1995 per portare avanti “gli obiettivi di uguaglianza, sviluppo e pace per tutte le donne, in qualunque luogo e nell’interesse dell’intero genere umano” e i due documenti adottati a conclusione dei lavori: la Dichiarazione di Pechino e la Piattaforma d’azione, che costituiscono uno spartiacque nella politica delle donne sul piano istituzionale.

Sono quindi intervenute, sullo specifico tema “Studi e cultura di genere nelle scuole e nelle univerità italiane” Patrizia Tomio che, dall’osservatorio della Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università Italiane da lei presieduta, oltre a mettere in evidenza i crescenti tassi di abbandono che colpiscono soprattutto le ragazze e le asimmetrie nel mondo della formazione e della ricerca, la costante precarietà degli studi di genere, mai istituzionalizzati nel nostro Paese – a differenza, per esempio, che negli Stati Uniti – e la debolezza dell’ottica di genere nelle varie discipline, ha anche chiarito l’insussistenza della presunta “teoria gender”. Su tale argomento è anche tornata Ida Fazio, fondatrice e membro del direttivo della Società Italiana delle Storiche, la società scientifica nata nel 1989 con l’obiettivo di promuovere la ricerca storica, didattica e documentaria nell’ambito della storia delle donne e della storia di genere. Fazio si è soffermata sulle difficoltà che ancora oggi incontra la SIS nel

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riconoscimento da parte del MIUR e sullo stato di salute della storia e degli studi di genere nelle università italiane. Anche la sociologa Rita Biancheri, dell’Università di Pisa, ha trattato questo tema spinoso, ma, attraverso una serie di dati statistici e di indagini qualitative, essenziali per poter poi adottare misure a favore dell’equità di genere, ha sottolineato tra l’altro come, in materia di istruzione universitaria, benché tra gli studenti laureatisi nell’anno solare 2014, le donne superino gli uomini (59,2% rispetto al 40,8%), tra i 27 Paesi dell’Unione Europea siano all’ultimo posto tra la popolazione in età 30-34 anni che ha conseguito un titolo di studio universitario. Altri risultati della sua indagine, frutto del progetto europeo “Trigger” da lei coordinato: il gap gender nelle retribuzioni crescente in ragione dell’età e il conseguente differenziale del reddito pensionistico (40%), la persistenza della “dopppia presenza” e della difficoltà di conciliare i tempi di vita con i tempi di lavoro e il fenomeno della leaky pipeline (conduttura che perde), che si verifica ovunque in Europa e negli Stati Uniti. Nel percorso che va dalla laurea al dottorato e prosegue verso la professione e poi verso i suoi vertici, una percentuale di donne maggiore di quella degli uomini si ferma ai gradini più bassi della carriera, quando non rinuncia del tutto alla ricerca.

La sezione DONNE E MEDIA, dedicata in particolare al tema del sessismo nei media, è stata introdotta e coordinata da Maria Andaloro, ideatrice della campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere “Posto Occupato”, cui ha fatto seguito il contributo della prof. Graziella Priulla, nota sociologa dei processi culturali e comunicativi dell’Università di Catania, che si è innanzitutto soffermata sugli assetti organizzativi di Rai, Mediaset, Corriere della Sera e La Repubblica, pervenendo allo sconfortante risultato dell’asimmetria tra la costante crescita delle presenze femminili nel settore dei media e la loro pressoché totale assenza ai vertici delle organizzazioni e nei livelli decisionali. Ha quindi analizzato la rappresentazione delle donne nei media italiani e nelle pubblicità, affrontando un tema difficilmente metabolizzato dale stesse donne italiane: quello del linguaggio sessista. Mentre sin dal 1994 il dizionario Zingarelli ha inserito la declinazione al femminile dib en 800 parole maschili e l’Accedemia della Crusca considera un errore grammaticale usare il cosiddetto “neutro maschile” per indicare professioni o ruoli ricoperti da donne, c’è ancora chi si oppone a questo linguaggio di genere dicendo che è ininfluente rispetto alle competenze che le donne manifestano ricoprendo prifessioni e fnzioni tradizionalmente maschili o che “suona male” dire assessora, sindaca o ingegnera (mentre “suonano bene” parole come parrucchiera, monaca o infermiera).

Su tale argomento ha insistito Laura Moschini, membro dell’Osservatorio Interuniversitario di Genere dell’Università di Roma Tre, che è stata recentemente designata componente del Gruppo di esperti ed esperte sul linguaggio di genere istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per predisporre le linee guida destinate a promuovere presso la pubblica amministrazione ed i media un corretto uso della lingua italiana in chiave di genere.

Il dibattito è stato vivacizzato dagli interventi delle quattro giornaliste invitate a discutere su tali tematiche in base alle loro convinzioni, ma anche alle loro esperienze: Rosaria Brancato, Danila La Torre, Elisabetta Reale ed Elisabetta Raffa.

Altrettanto intensa e interessante è stata la seconda giornata di attività. La sezione DONNE E LAVORO è stata introdotta e coordinata dalla dott. Mariella Crisafulli, Consigliera di parità della provincia di Messina, che ha fatto una ricognizione sull’attuale condizione delle donne lavoratrici in questa lunga e perdurante stagione di crisi economica, che ha aperto le porte a una contrazione dei diritti subita principalmente dalle donne. È quindi intervenuta la prof. Rita Palidda, ordinaria di Sociologia economica presso l’Università di Catania, con un articolato contributo sul gap di genere nell’economia e nel mercato del lavoro italiani ai tempi della crisi. Un divario che si è ridotto non per effetto della crescita dell’occupazione femminile ma per la riduzione di quella maschile ma che, raffrontato con la media UE è particolarmente vistoso. Resta tuttavia critica nel nostro Paese la condizione delle lavoratrici anche a causa dell’invisibilità del lavoro di cura, che continua ad essere a carico delle donne, e delle difficoltà di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. Palidda ha

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concluso con l’auspicio che si dovrebbe porre fine alla prassi sociale e giuridica che finora ha fatto della famiglia una risorsa per gli uomini e un vincolo per le donne, ma anche con routines organizzative che legittimano automaticamente le aspirazioni di carriera maschili, ma sottopongono a severo giudizio quelle femminili.

Analogo è stato il punto di vista della Consigliera Nazionale di Parità, Francesca Bagni Cipriani, che dal più ampio osservatorio del suo ruolo, ha ulteriormente approfondito in chiave comparativa il tema della conciliazione, illustrando le politiche di sostegno alla genitorialità adottate nei principali paesi europei raffrontate con quelle adottate in Italia, ma anche le novità introdotte in materia dal Jobs Act. In ultimo ha lamentato, sulla base delle più recenti normative, l’indebolimento della figura della Consigliera di Parità, il cui ruolo è invece determinante nel contrasto alle discriminazioni di genere.

Nella sezione DONNE E CONFLITTI ARMATI si è trattato in particolare il tema “Donne che fuggono dai Paesi in situazioni di conflitto e donne in guerra”. L’assessora ai servizi sociali, dott. Nina Santisi, ha introdotto l’argomento mettendo in evidenza come, a vent’anni dalla Conferenza mondiale di Pechino, relativamente a questa “area critica” molto sia cambiato. Allora l’interesse era principalmente rivolto alla guerra nella ex-Jugoslavia e al dramma degli stupri etnici; oggi un fenomeno che da emergenziale sta diventando strutturale è quello delle migrazioni, in buona parte causato dai conflitti armati da cui, rischiando la vita, le tante donne con bambini che approdano nel nostro Paese vogliono fuggire; altrettanto nuova è la figura delle donne combattenti: dalle soldatesse curde che difendono i loro territori dall’invasione dell’Isis alle donne dell’Isis “portatrici di morte”. Nel 1995 peraltro le donne italiane non avevano ancora avuto accesso alle Forze Armate, mentre oggi sono numerose le donne soldato che partecipano alle “missioni di pace” cui ha aderito in nostro Paese. Per non parlare poi delle tante volontarie che operano in Iraq, Afghanistan, Libano etc...

Di grande interesse sono stati infine i contributi di Massimo Papa e Deborah Scolart, rispettivamente ordinario e ricercatrice di Diritto musulmano e dei Paesi islamici presso l’Università di Roma Tor Vergata, che hanno restituito un quadro assolutamente inedito della drammatica condizione delle donne nei Paesi islamici e della distorta lettura del Corano.

La chiusura dei lavori è stata affidata a Rosanna Oliva, fondatrice e presidente della “Rete per la parità”, nata nel 2010 per celebrare i 50 anni della storica sentenza n. 33 della Corte Costituzionale, sollecitata proprio da un ricorso di Rosanna Oliva, e della conseguente legislazione che ha aperto alle donne italiane alcune prestigiose carriere fino ad allora precluse: la carriera prefettizia, quella diplomatica e la magistratura. Un’associazione che ha continuato ad operare per rendere effettiva la parità delle donne nel nostro Paese.

Rosanna Oliva ha ripercorso l’itinerario seguito durante il convegno messinese riprendendone i punti più significativi, integrandoli con intelligenza e sguardo critico e apprezzando il valore scientifico dei diversi contributi. Ha annunciato infine le prossime iniziative della “Rete per la parità”, e in particolare un convegno sullo sport al femminile, un ambito nel quale le donne sono ancora fortemente discriminate.

In conclusione, la presidente Cocchiara, in ragione del livello alto delle relazioni e dei contributi del convegno, si è impegnata a lasciare memoria duratura di questo evento attraverso la pubblicazione degli Atti.

Oltre a queste importanti iniziative organizzate o co-organizzate dal CUG, nel 2015 l’organismo di parità dell’Ateneo peloritano, attraverso la presidente o altri suoi componenti ha partecipato a numerose attività organizzate da altri enti e istituzioni che ne hanno richiesto la partecipazione. Tra le più significative, ricordiamo:

a) l’iniziativa “La vie en rose”, organizzata dalla Consigliera Nazionale di Parità in sette città e nei

relativi Atenei, tra i quali l’Ateneo di Messina, sul tema del Jobs Act e decreti attuativi con un’attenzione

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particolare alle ricadute sulle lavoratrici, svoltasi il 5 marzo 2015 e nella quale la presidente del CUG ha aperto i lavori porgendo il saluto a nome del Rettore e suo proprio;

b) l’“Evento di sensibilizzazione. Azioni positive e network per l’Area metropolitana di Messina” (allegato a), organizzato il 19 marzo 2015 dal CUG dell’ASP, cui, con una relazione dal titolo Il CUG dell’Università di Messina tra continuità e innovazione, la presidente Cocchiara (Messina, Aula Mannino – Cittadella della salute – Viale Giostra, 19 marzo 2015, h. 9.00);

c) il Convegno sulla “Presentazione del Progetto Codice Rosa Bianca” (allegato b) cui, su invito dei vertici dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte, ha partecipato la presidente Cocchiara con una relazione dal titolo Violenza di genere: prevenirla, riconoscerla, contrastarla, nel corso della quale è stato illustrato il ciclo di seminari conclusosi l’8 marzo 2015 e sostenuto dal CUG (Messina, Auditoium IV Piano – Ospedale Papardo, 31 marzo 2015, h. 9.00);

d) la giornata di sensibilizzazione-formazione dal titolo “Insieme per l’allattamento materno” (allegato c), organizzato dall’ASP di Messina, insieme all’UNICEF di Messina, all’UOSD di Neonatologia e all’UOC di Ginecologia e Ostetricia dell’AOU Policlino “G. Martino” di Messina, cui la dott.ssa Nina Santisi ha invitato il CUG. Al Convegno, per conto del CUG dell’Ateneo, è intervenuta la dott.ssa Tuttocuore, che ha illustrato il progetto “Baby Pit Stop” incluso nel PAP 2015-2017 (Messina, Aula Magna Università di Messina, 11 maggio 2015, h. 16.00-20.00);

e) il Convegno Nazionale 2015 della Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane, ospitato dall’Università degli studi della Basilicata presso la propria sede di Matera, sul tema: “Dal welfare aziendale al ben-essere. La centralità degli Organismi di Parità universitari” (allegato d), cui la presidente Cocchiara è stata invitata, in qualità di relatrice, ad aprire i lavori con una relazione dal titolo La transizione dai CPO ai CUG: tra continuità e nuovi obiettivi degli organismi di parità (Matera, Sala del Cristo Flagellato, Piazza San Giovanni, 14 e 15 maggio 2015, h. 9.00);

f) la Conferenza sul tema “L’infanticidio nell'Europa moderna” (allegato e) del Prof. Gregory Hanlon, ordinario di Storia Moderna nella Dalhousie University, Canada, organizzata dal prof. Salvatore Bottari, associato di Storia moderna presso il DiSGeSI, e patrocinata dal CUG, su invito del prof. Bottari. A porgere il saluto per conto del CUG è stato il prof. Carlo Giannetto (Messina, Aula Magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delle Istituzioni, 15 maggio 2015, h. 10,30);

g) il Convegno “Il pensiero femminile e la modernità. Una rivoluzione cognitiva attraverso sistemi di immagini, di idee e di miti” (allegato f), organizzato dal prof. Giuseppe Mento, neurologo del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Messina, insieme al Soroptimist di Lipari, all’Associazione “Archetipi e territorio” e con il patrocinio del Comune di Lipari e del CUG dell’Università di Messina. Al Convegno, in qualità di relatrice, ha partecipato la presidente Cocchiara con una relazione dal titolo Femminismi e movimenti di donne degli anni Settanta. Storia di idee, pratiche innovative, utopie e cambiamenti istituzionali (Lipari, Gattopardo Park Hotel, 13 giugno 2015, h. 10.00);

h) l’interessante seminario su “L’autoimprenditoria orientata ai nuovi mercati” (allegato g) cui la prof. Cocchiara è stata invitata a porgere il saluto, quale presidente del CUG, visto che aveva messo in collegamento il Dipartimento PO – che ha promosso e finanziato l’evento – e il Centro Orientamento e Placement che lo ha realizzato presso il nostro Ateneo. Molto bravo il formatore dott. Andrea Pugliese, esperto in politiche e servizi per il lavoro e Sharing Economy (Messina, Plesso centrale Università di Messina, Aula Cannizzaro, 23 giugno 2015, h. 9.00);

i) la Tavola rotonda svoltasi l’8 ottobre 2015 e promossa da “Donne in Rete”, nel corso della quale la presidente Cocchiara, ricordando l’impegno di Omayma Benhaloum, che lavorava con la Questura di Messina per sostenere l’integrazione dei profughi in città, ha comunicato la delibera adottata dal CUG nella seduta del 5/10/2015 in base alla quale l’organismo di parità dell’Ateneo, per farsi parte attiva nel facilitare la permanenza delle figlie di Omayma in Italia e assicurare loro un’istruzione, ha deciso che, a valere dal budget 2016, nel richiedere le somme necessarie per effettuare la programmazione già approvata dagli organi di governo dell'Ateneo con l’adozione del Piano di

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Azioni Positive 2015-2017, chiederà che una somma x sia accantonata per la costituzione di un fondo destinato al proseguimento degli studi in Italia delle figlie di Omayma Benghaloum. L’importo varierà di anno in anno in base alle disponibilità di budget del CUG (allegati h.1 e h.2).

Il CUG inoltre:

1) ha messo in linea, grazie al dott. Massimo Lombardo, il sito del CUG, disponibile al link: http://www.unime.it/cug, che viene costantemente aggiornato dalla sua componente del CUG dott.ssa Pina Tuttocuore;

2) ha avviato le premesse per realizzare presso l’Ateneo messinese una sperimentazione di Bilancio di genere. L’incarico è stato assegnato alla prof.ssa Luisa Pulejo e al suo gruppo di lavoro, che sta già collaborando, sempre su impulso del CUG, con la Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università Italiane per l’attività sperimentale di mappatura;

3) è stato contattato, tramite la presidente Cocchiara, da due esperte del Dipartimento per le pari opportunità, la dott.ssa Camelia Di Pierro e la dott.ssa Dhebora Mirabelli, per la partecipazione a tre tipologie di Progetti HURRA (Human Universities: Responsibility, Rights and Anti-violence): 1. per la creazione di start-up a prevalente partecipazione femminile che presentano caratteristiche anche di innovazione sociale, che ho veicolato verso la prof.ssa Baglieri; 2. un altro sull’orientamento di genere, che ho indirizzato verso la prof.ssa Scarcella (domani 8-5-15 si terrà un incontro con le studentesse selezionate per la sperimentazione del Corso on line “Sportello Donne&Lavoro” prevista dal Progetto “Convergiamo” e avviata dal Centro di Orientamento e Placement di Ateneo); 3. un progetto DAPHNE contro la violenza sulle donne, che si propone la costruzione di modelli formativi multidisciplinari per figure professionali che entreranno in contatto con le donne e i minori vittime di violenza, che sto seguendo personalmente. Quest’ultimo progetto è stato successivamente sostituito dal progetto ARETE’4WOMEN, di cui l’Università di Messina è partner;

4) e in particolare la prof.ssa Cocchiara, in qualità di presidente del CUG, ha ricevuto dall’Assessorato pari opportunità del Comune di Messina l’invito a far parte della Giuria che valuterà i prodotti presentati dalle scuole di Messina in risposta al Bando sulla toponomastica femminile “Tre strade, tre donne a Messina”;

5) su invito di UN Women - Comitato Nazionale Italia, ente delle Nazioni Unite per la parità di genere e l’empowerment femminile, ha aderito alla campagna HeForShe e nello specifico al progetto IMPACT 10x10x10 che si rivolge a tre settori chiave del tessuto sociale italiano: Università, impresa e amministrazione;

6) l’11-13 settembre 2015, rappresentato dalla presidente Cocchiara, ha partecipato, nell’ambito di “Naxos legge”, a “Le donne non perdono il filo”. In particolare, l’11/9, a Giardini Naxos, per la promozione della rete delle “Biblioteche delle donne”, su impulso del Fondo librario “Paola Albanese” di Nicotera, cui partecipa al momento anche il Comune di Noto, con analogo fondo istituito presso la Biblioteca comunale; il 13/9, al Castello di Scaletta, per l’intitolazione di una piazza a Macalda di Scaletta e con un intervento sul tema Lo spazio delle donne;

7) il 18 settembre 2015, su invito di Maria Andaloro, ha partecipato, rappresentato dalla presidente Cocchiara, agli “Stati Regionali delle Donne – Sicilia”, con un contributo intitolato CUG: questo sconosciuto;

8) il 2 ottobre 2015, rappresentato dalla presidente Cocchiara, ha partecipato al convegno organizzato dal Comune di S. Filippo del Mela su “Unioni civili = diritto all’uguaglianza”; è stata l’occasione per studiare non solo il disegno di legge Cirinnà, ma anche un importante documento del Parlamento europeo, da pubblicare sul nostro sito, ovvero la Relazione sulla situazione dei diritti fondamentali nell’Unione europea (2013-2014);

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9) il 9 ottobre 2015, nell’ambito della “Notte Bianca dello Sport Universitario”, il CUG ha avuto a sua disposizione uno stand, con materiale divulgativo predisposto dal prof. Carlo Giannetto;

10) il 24 ottobre 2015, nell’ambito della SAM (Settimana mondiale dell’Allattamento Materno) 2015, il CUG, rappresentato dalla dott. Pina Tuttocuore, ha partecipato al convegno “L’allattamento nella conciliazione tra famiglia e lavoro” (Messina, Salone delle bandiere di Palazzo Zanca, h. 9.00-12.00).

Come previsto dalla vigente normativa, il CUG ha infine elaborato e trasmesso con nota prot.

20863 del 07/04/2015 alla governance dell’Ateneo la Relazione annuale sulla situazione del personale dell’Università degli Studi di Messina riferita all’anno 2014 riguardante l’attuazione dei principi di parità, pari opportunità, benessere organizzativo e di contrasto alle discriminazioni e alle violenze morali e psicologiche nei luoghi di lavoro e di studio del 30 marzo 2015 e ha espresso il proprio parere sul nuovo Regolamento dell’orario di lavoro e di servizio proposto dall’amministrazione dell’Università di Messina (trasmesso con nota prot. 40558 del 29 giugno 2015).

La presente Relazione e i relativi allegati, previa approvazione del CUG, sono trasmessi al Magnifico Rettore, al Direttore Generale, al Senato accademico e al Consiglio d’Amministrazione dell’Università.

LA PRESIDENTE DEL CUG

f.to prof. M. Antonella Cocchiara Messina, 15 dicembre 2015.