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Monica Giovine RIS – Reiki International School www.reikiinternationalschool.it Le domande più frequenti che vengono rivolte dagli allievi di Reiki o aspiranti operatori Reiki. DOMANDA Qual è l’alimentazione più indicata quando 1 REIKI Domande Frequenti e Risposte Monica Giovine

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Monica Giovine RIS – Reiki International Schoolwww.reikiinternationalschool.it

Le domande più frequenti che vengono rivoltedagli allievi di Reiki o aspiranti operatori Reiki.

DOMANDA – Qual è l’alimentazione più indicata quando

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REIKIDomande Frequenti e Risposte

Monica Giovine

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pratichiamo Reiki o durante i corsi di Reiki?

RISPOSTA – E’ indicata un’alimentazione il più possibile naturale e leggera. Sono adatti la frutta fresca, la frutta secca come: noci, nocciole, anacardi, mandorle, sono adatte le verdure fresche e di stagione. I carboidrati vanno bene perché danno energia quindi meglio consumarli nella prima parte della giornata (colazione e pranzo) e sempre con moderazione in quanto non è indicato essere troppo sazi durante un corso di Reiki, ma è consigliato stare piuttosto leggeri. Con una particolare attenzione nel caso di persone celiache, le quali assumeranno prevalentemente riso e mais. Non sono indicati i fritti e la carne, specie la carne rossa, almeno nel periodo del corso di Reiki le carne rossi e gli insaccati è molto meglio escluderli. Non sono indicati i grassi specie se animali (se fosse possibile andrebbero aboliti anche per una buona salute), è inoltre consigliabile limitare l’uso del caffè.

DOMANDA – Quali sono gli abiti adatti da indossare quando pratichiamo Reiki o durante i corsi di Reiki?

RISPOSTA – Qualsiasi indumento ti faccia sentire comodo ed a tuo agio va benissimo. Nelle palestre o nei centri spaziosi dove ci si siede per terra spesso è indicata una tuta da ginnastica. Per i corsi individuali questo non è necessario, l’importante è che tu sia comodo e ti possa sentire completamente a suo agio. Sicuramente sono indicati abiti morbidi e pratici. Possibilmente in fibre naturali, tipo cotone o lino o lana. E’ invece sconsigliato il pile in quanto viene prodotto da materie plastiche e quindi ostacola il flusso dell’energia al campo energetico umano.

DOMANDA – Come colori degli indumenti, ci sono delle tinte o colori maggiormente indicati da indossare durante i corsi di Reiki?

RISPOSTA – In genere sono consigliati i colori chiari, in alcuni

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centri Reiki danno come tassativo di vestirsi in bianco. Questo è senza dubbio gradevole in quanto il bianco rappresenta la luce. Però, a mio avviso questo non deve diventare una regola o essere addirittura obbligatorio, in quanto non è necessario e che Reiki funziona sempre indipendentemente dal colore che indossi. Reiki è Energia Universale e quindi va oltre l’oltre, oltre il tutto, in quanto tutto è energia. Reiki passa anche attraverso i muri, Reiki illumina l’ombra.Reiki essendo energia non conosce limiti spazio temporali, e quindi i colori non sono un limite per Reiki. Ho visto il Rev. Hyakuten Inamoto Sensei, il Maestro giapponese, indossare kimoni scuri, neri, marroni o blu scuro durante i corsi di Reiki e le attivazioni. Quindi il colore bianco così come tutti i colori chiari o brillanti sono indicati perché come cromoterapia aiutano a tenere alte le nostre vibrazioni ma a livello di efficacia sia per un trattamento Reiki sia per un’attivazione Reiki, il colore che indossiamo non influisce assolutamente sull’efficacia di Reiki.

DOMANDA – Qual è il luogo o l’ambiente ideale per praticare Reiki o per tenere un corso di Reiki?

RISPOSTA – L’ambiente più giusto è un luogo tranquillo. Una casa serena o una palestra non ne cambiano l’efficacia, l’importante è sentirsi a proprio agio. Lo spazio Reiki deve essere pulito, questo è ciò che conta. Non è l’importanza o la maestosità del posto che conta nel praticare Reiki, è il tuo cuore, il tuo amore, la tua fiducia. Il luogo ideale in assoluto è a contatto con la natura dove le vibrazioni energetiche sono molto più elevate. Un prato, un campo, un bosco, un parco, un parco, un giardino, una spiaggia, sarebbero sicuramente i luoghi ideali. La cosa importante è poterlo fare lontano da sguardi indiscreti o interferenze energetiche o distrazioni.

DOMANDA – Per praticare e per ricevere Reiki è meglio

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mettersi per terra o sul lettino?

RISPOSTA – Nei trattamenti orientali come lo shiatsu, il tuina, il massaggio zen ecc… si impara che il contatto con le energie della terra è importante (grounding). Infatti queste tecniche terapeutiche giapponesi notoriamente si praticano per terra. Nella pratica di Reiki, però non è indicato mettersi a terra, in quanto l’operatore Reiki sarebbe molto scomodo. Infatti Reiki non è un massaggio, e le posizioni delle mani vanno tenute ferme sul corpo della persona trattata e lievemente appoggiate senza creare pressione sul corpo. L’operatore non ha un appoggio e si troverebbe chino e fermo sull’altro ed il suo disagio verrebbe colto a livello energetico dalla persona trattata. Per questo durante un trattamento Reiki è consigliato l’uso del lettino. Si consiglia l’eco-lettino terapeutico con la struttura in legno e non in metallo.

DOMANDA – Durante i corsi di Reiki ci si mette per terra senza scarpe o ci si siede su una sedia?

RISPOSTA – Dipende da dove si svolge il corso di Reiki. Se ci si trova in una palestra o in un grande centro Reiki ci si mette tutti per terra e spesso si sta in cerchio. Se ci si trova su un prato ci si può mettere tutti seduti sul prato, senza scarpe. Bellissimo contatto vero e proprio con la terra, forte ed energetico, che è molto diverso dal contatto col pavimento, nel quale il contatto con la terra in effetti è solo illusorio. Se sei in una casa o in uno studio, o un piccolo centro Reiki, va benissimo, spesso l’atmosfera è tranquilla e famigliare e mette a proprio agio, spesso le persone rimangono sedute su di una sedia o sulla poltrona o sul divano. Qualche volta sono intorno al tavolo, ascoltano le spiegazioni e seguono i manuali. Va tutto bene!!! L’importante è rendersi conto di questo. Non ci sono regole fisse, non c’è un meglio o un peggio, ciò che

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piace di più a te e ti fa sentire a tuo agio va bene per te!

DOMANDA – Ci si toglie le scarpe o si rimane con le scarpe?

RISPOSTA – Togliersi le scarpe è consigliabile, specie durante le attivazioni, in quanto sotto la pianta del piede abbiamo dei punti energetici molto forti di entrata ed uscita energetica. Reiki viene canalizzato dal Chakra della Corona sulla sommità della testa, l’energia scorre in tutto il tuo corpo e quando fai Reiki (che significa dare l’energia che stai canalizzando) l’energia universale esce dai palmi delle tue mani. Essere senza scarpe lascia aperta una porta energetica importante ed è utile per scaricare verso terra, anche inconsapevolmente le scorie energetiche che tutti noi abbiamo (a meno che non siamo illuminati).Quindi, anche se Reiki funziona lo stesso indossando le scarpe, togliersi le scarpe è certamente consigliabile per un migliore fluire dell’energia vitale universale.

DOMANDA – Esiste un metodo Reiki migliore di un altro? O una scuola Reiki migliore di un’altra?RISPOSTA – Negli ultimi anni si sono viste i proliferarsi di scuole Reiki e metodi Reiki. In realtà non esiste una scuola migliore e una scuola peggiore. Non esiste un metodo Reiki migliore di un altro. Le scuole ed i metodi le hanno create ed elaborate gli esseri umani. Quindi le “regole” le ha create l’uomo. Reiki è Energia Universale e nient’altro. Nell’uso di Reiki ogni regola è di troppo, ogni regola diventa un limite. L’energia universale è la fonte primaria della creazione e di ogni cosa che esiste sulla terra e nell’Universo. Le “regole” limitano l’energia Universale e diventano un ostacolo ad essa. Gli alberi non hanno regole per crescere, crescono e ba-

sta e si servono dell’energia Universale in quanto solo loro stessi energia.

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I fiori non hanno regole per sbocciare, sbocciano e basta e si servono dell’energia Universale in quanto solo loro stessi energia.

Gli animali seguono il loro cuore la loro energia e sono già completamente connessi all’energia universale, per so-pravvivere, non seguono regole, semplicemente si abbando-nano ad essa.

Anche i bambini sono connessi e crescendo a causa dei condizionamenti perdono questa connessione con la fonte, l’e-nergia Universale alla quale Usui ha dato il nome di Reiki.

Reiki è luce, Reiki è l’origine della vita di ogni essere vivente. Reiki è solo una parola giapponese che può trarre in inganno in realtà stiamo parlando di energia Universale. Il termine stesso ne limita la comprensione. Quindi qualsiasi metodo REIKI tu decidi di scegliere va sicuramente bene per te e per come sei tu e se pensi che la scuola che hai scelto è la migliore sarà la migliore per te. Un’altra persona preferisce un altro metodo Reiki, quello sarò il migliore per lui. Alcuni preferiscono Reiki tradizionale giapponese, molti altri preferiscono Reiki tradizionale di Usui chiamato anche occidentale. L’energia Universale è sempre l’Energia Universale, i particolari li ha elaborati l’uomo. Il metodo Reiki che senti più consono a te ed alla tua personalità è il più valido per te!Non esiste metodo migliore o peggiore esistono i limiti della nostra mente umana. Ciò in cui tu credi è vero per te e diventa reale nella tua vita. Scegli ciò di cui tu hai bisogno non perché sia il migliore in assoluto ma perché è il migliore per te. Reiki è energia Universale e quindi va oltre le nostre definizioni, i centri, le scuole ed i metodi. Ovviamente una persona che si approccia a Reiki ha bisogno di un metodo, siamo persone che usiamo molto la parte razionale e soprattutto gli occidentali, specie gli italiani hanno bisogno di regole. Le impari all’inizio ma poi la cosa migliore è lasciarle andare!Con l’esperienza andrai oltre il metodo fino a trascendere tutto ciò

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che hai imparato nei corsi di Reiki, e sapendo che comunque tu sei energia e stai utilizzando l’energia Universale.

DOMANDA – Un Master Reiki (insegnante di Reiki) può essere migliore di un altro?

RISPOSTA – A mio avviso un insegnante Reiki deve essere umile in quanto non ha meriti suoi per il fatto che può trasmettere l’energia ad altri, ma è un canale anche se ha concluso il percorso delle attivazioni Reiki.Certamente non ha concluso il suo percorso evolutivo altrimenti sarebbe un essere illuminato invece un insegnante di Reiki è un essere umano con punti forti e punti deboli. Un buon Reiki Master non deve imporsi ai suoi allievi, non decide per i suoi allievi quando questi dovranno frequentare i corsi di Reiki. Questo tipo di sistema ha creato sorte di dipendenza in alcuni centri Reiki in Italia ed è il contrario della crescita evolutiva. Aiutare gli altri ad evolversi spiritualmente non significa farli dipendere da noi ma al contrario l’evoluzione è libertà interiore, è auto-responsabilità delle proprie azioni. L’evoluzione personale e spirituale porta alla libertà dell’essere umano e all’indipendenza da persone o da strutture. Un allievo Reiki ha bisogno di imparare ad ascoltarsi dentro ed a sentire l’energia Universale, e solo lui o lei può sapere quando è pronto per passare al livello successivo. In tutto il mondo Reiki viene insegnato in questo modo. Al di la di questo ogni cosa segue una sua armonia e quindi un allievo va dall’insegnante adatto a lui o a lei. Se una persona sente ancora il bisogno di essere guidato troverà un insegnante adatto al suo bisogno. Una persona che sta facendo un percorso evolutivo ed energetico cercherà un insegnante Reiki che sia un canale di energia e non un modello, in quanto la vera guida è dentro ad ognuno di noi e la vera evoluzione interiore è imparare ad ascoltare quella guida che ci parla attraverso il cuore.

DOMANDA – Le attivazioni effettuate da un Reiki Master

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(insegnante) possono essere migliori o più efficaci delle attivazioni effettuate da un altro Reiki Master?

RISPOSTA – Spesso si dice che le attivazioni di Tizio siano più forti delle attivazioni di Caio. La verità è che questa idea o questa sensazione è dentro chi la prova, è solo nella sua mente. Non esistono attivazioni migliori o peggiori in quanto queste gestualità sono dei rituali creati dall’uomo. Esiste invece la forte energia della tua mente, i tuoi pensieri e le tue sensazioni. Se tu credi che le attivazioni date dal quel maestro siano più forti lo saranno per te, la tua sensazione sarà reale ma sarà solo la tua mente a creare questa sensazione trasformandola in realtà nella tua vita.Le attivazioni Reiki sono quasi sempre diverse fra un Reiki Master ed un altro e nessuno al mondo conosce quali fossero le attivazioni originali che faceva Usui. Ciò che sappiamo si suppone ma non è certezza, ed in ogni caso non ha nessuna importanza ai fini dell’utilizzo dell’energia Universale in quanto tu sei già energia e puoi tranquillamente canalizzare l’energia Universale con fiducia. Le attivazioni come le iniziazioni, come il battesimo sono solo dei pro-forma inventati dall’uomo e diventano tanto più forti più quante sono le persone (del presente e del passato) che mettono la loro energia in quella credenza. Abbi fiducia, se credi nell’attivazione che hai ricevuto, con gioia e fiducia la tua attivazione funziona sicuramente, se pensi che sarà forte sarà forte. Tutto è nella nostra mente, e la nostra mente, la mia mente e la tua mente sono già parte dell’energia universale e la mente contiene già tutta l’energia che esiste nell’Universo e ne è parte. La mente di ognuno di noi è parte dell’energia universale, è come la fettina di una grande torta.

DOMANDA – Ho sentito parlare del lignaggio Reiki, che cos’è?

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RISPOSTA – Il lignaggio rappresenta la discendenza dei Maestri o insegnanti Reiki a Partire dal primo Maestro di Reiki che è stato Mikao Usui, il Padre del Reiki, poi il suo allievo e successore è stato Chujiro Hayashi ed ha a sua volta trasmesso gli insegnamenti di Reiki ad altri, e via via gli altri insegnanti fino a te o a me.

DOMANDA – E’ importante il lignaggio Reiki?

RISPOSTA – Fino ad un po’ di anni fa sembrava che il lignaggio Reiki fosse la cosa più importante, fortunatamente questa “forma burocratica” ha perso la sua importanza in quanto non conta il lignaggio di una persona ma conta solo il suo cuore. Il Mastro Reiki Hyakuten Inamoto dice: “Un insegnante di Reiki o un operatore Reiki non è reso nobile o ignobile dal suo lignaggio, un insegnante di Reiki o un operatore Reiki è reso nobile o ignobile dalle sue azioni”. In poche parole, non conta quali maestri hai avuto, ciò che conta è che tu sappia ascoltare la luce del tuo cuore, e con quanto amore pratichi Reiki.

DOMANDA – Quanti sono i livelli di Reiki?

RISPOSTA – In origine, nel metodo REIKI Tradizionale di Usui, i livelli erano 3 in totale. Il 1° livello Reiki è il fisico, il 2° livello Reiki è mentale, il 3° livello Reiki è spirituale. Negli ultimi anni il 3° livello è stato frazionato in: prima parte: preparazione al Reiki Master e seconda parte: insegnamento. Il corso di Reiki Master non è un 4° livello, ma è sempre un 3° livello. Alcuni lo suddividono in 2 parti per semplificare il corso e frazionare il costo. Il corso completo di Reiki Master ti da la possibilità di formare nuovi operatori Reiki di ogni livello. Il 3° livello Reiki quindi si può fare in un unico seminario o suddividere (frazionare) in 2 seminari.

DOMANDA – Quanti sono i simboli di Reiki?

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RISPOSTA – I simboli originali Reiki in totale sono 4, di cui 3 vengono dati nel 2° livello e 1 viene dato nel 3° livello. Nel corso degli anni alcune scuole Reiki hanno aggiunto all’insegnamento Reiki uno o più simboli di origine tibetana. Se vengono insegnati, è importante è spiegare agli allievi che non sono simboli originali di Usui ma che sono stati aggiunti dopo.

DOMANDA – Perché alcuni allievi ai corsi di Reiki hanno ricevuto dei simboli in più? Ci sono altri simboli?

RISPOSTA – Alcune scuole danno alcuni simboli in più, spesso di origine tibetana o talvolta di origine indiana, ma i simboli Reiki che ci ha lasciato il maestro Mikao Usui sono solo 4 e questo andrebbe sempre detto.

DOMANDA – Se si traccia un simbolo in un modo non corretto o non ci si ricorda bene come tracciarlo non funziona o funziona lo stesso?

RISPOSTA – Quello che conta è la tua intenzione ed il tuo cuore. Se tracci un simbolo Reiki in modo non preciso (in realtà non esiste tracciare male) conta la tua intenzione e conta che tu abbia seguito il corso di Reiki ed avuto l’attivazione dei simboli. Nell’attivazione i simboli Reiki vengono messi sia nelle 2 mani destra e sinistra, sia nel chakra del 3° occhio in modo da poter essere anche solo visualizzati. Infatti i simboli Reiki, dopo un certo po’ di tempo e di esperienza si possono anche non tracciare ma solo visualizzare o richiamare. I simboli Reiki entrano a fare parte di te e quello nell’utilizzo dei simboli Reiki che conta è solo il tuo cuore.

DOMANDA – Confrontando i simboli Reiki con i simboli Reiki avuti da altri allievi che hanno fatto i corsi di Reiki in Centri diversi o da insegnanti Reiki diversi, si notano delle differenze nei simboli. Perché sono diversi? Non dovrebbero essere

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sempre uguali? Alcuni sono giusti ed altri sono sbagliati?

RISPOSTA – Non esistono simboli giusti e simboli sbagliati. I simboli Reiki, e comunque tutti i simboli energetici di ogni cultura o filosofia li hanno comunque creati gli uomini e sono come delle scritture per questo spesso li vedi scritti in modo diverso. Quello che rende efficace un simbolo energetico non è tanto il simbolo quanto la tua intenzione mentale. Il grande psicologo Carl Gustav Jung ha scoperto l’enorme forza energetica e potere dell’inconscio collettivo. Esiste una grande mente universale che contiene i pensieri e le energie di tutte le nostre menti. Quando più persone credono in qualcosa, qualsiasi cosa le loro menti ne amplificano la forza. E’ ciò che avviene anche nei confronti delle superstizioni, feticci o santi, o eventi, le menti delle persone creano. 1 mente ha la forza di uno forza energetica, 2 menti hanno la forza di 4 forze energetiche, 3 menti hanno la forza di 9 forze energetiche, 4 menti hanno la forza di 16 forze energetiche, 5 menti hanno la forza di 25 forze energetiche, ecc… Il numero di persone che ha fede in qualcosa amplifica il potere di quella cosa in cui crede al quadrato. Da ciò ne deduciamo che quello che conta è l’intenzione di usare quel simbolo. Non è il tratto grafico in questo caso, in più o in meno, o a destra anzichè a sinistra ecc… E’ assurdo pensare che i simboli debbano essere tracciati perfettamente in quanto conta solo la tua intenzione e ciò la fede che ci metti, conta l’energia del tuo cuore e della tua mente. Possiamo aggiungere che conta che tu abbia quel simbolo attivato, se non altro perché la tua fede è più forte se tu sia di averlo attivato.Addirittura con la pratica puoi anche evitare di tracciare i simboli, li puoi visualizzare o richiamare o semplicemente fare i trattamenti che desideri fare solo con la tua intenzione mentale in quanto i simboli ed il loro uso sono dentro di te, in qualità di fiducia o fede e quindi di energia.

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DOMANDA – Il Master Reiki (insegnante) deve valutare il suo allievo e decidere quando l’allievo è pronto per passare al livello successivo?

RISPOSTA – Assolutamente NO! Si presume che l’allievo Reiki sia una persona intelligente e responsabile e non da guidare. Un allievo Reiki dovrebbe imparare ad ascoltare il suo cuore, altrimenti come farebbe ad evolversi?Quando l’allievo è pronto di passare al livello successivo lo sente, il desiderio di passare al livello successivo è una sensazione, è un segnale da ascoltare e nessuno può dire ad un’altra persona: “No, non ti faccio il corso” oppure “No, non sei pronto, devi aspettare”, purtroppo questo tipo di atteggiamento portato al controllo sull’altro è una cosa che avviene soprattutto in Italia, dove chi insegna qualche volta si sente di padroneggiare una situazione. Fa parte della nostra cultura e del nostro DNA complicare ciò che è semplice o avere il controllo sull’altro. Parte dalla famiglia e si snoda nella società, dalla politica, alle istituzioni. E lo stesso tipo di cultura del controllo spesso si riversa anche nel Reiki, che dovrebbe essere tutto l’opposto di questo. Reiki è evoluzione e l’altro deve essere lasciato libero di imparare ad ascoltare la sua energia ed il suo cuore. Nessuno è padrone della vita altrui, ed ognuno di noi è l’unico non responsabile delle sue scelte. Ogni persona è padrone della sua vita e delle sue scelte e nessuno può giudicarle o dire agli altri quello che devono o non devono fare, soprattutto quando la scelta dell’allievo viene dal cuore. Se un insegnante si impone su di te, cambia insegnante. Un buon insegnante non si impone mai sugli allievi ma si limita a trasmettere il suo sapere, ogni persona deve fare la propria esperienza.

DOMANDA – E’ giusto fare la centratura al cuore prima di iniziare il trattamento di Reiki?

RISPOSTA – In occidente si è sempre fatta prima del trattamento

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Reiki, la centratura al cuore. Una sorta di “preparazione” mentale prima di iniziare a fare i trattamenti di REIKI. Nel Reiki giapponese la centratura al cuore non si fa. Di per se la centratura al cuore non è né giusta e né sbagliata. E’ un momento di raccoglimento prima di iniziare a fare Reiki. Se ti è utile per rilassarti prima di iniziare va bene farla, ma non è indispensabile. In Giappone non si fa. Gli occidentali hanno bisogno di più tempo per staccare la spina con i loro pensieri quotidiani ed entrare nello stato di rilassamento ideale. A molti piace fare la centratura al cuore, e va bene cosi. Fai come ti senti tu.

DOMANDA – E’ giusto fare l’accarezzamento dell’aura alla fine del trattamento Reiki?

RISPOSTA – Nelle scuole di Reiki tradizionale di Usui i trattamenti Reiki si terminano con l’accarezzamento dell’aura e cioè si passano le mani sul campo energetico stando ad una distanza di circa 10 cm, dal corpo. Nel Reiki Giapponese questo non si fa. Non esiste un modo giusto o sbagliato di terminare il trattamento Reiki. L’accarezzamento dell’aura (che poi è il campo energetico umano) non è una cosa giusta o sbagliata. L’unica vera regola della pratica di REIKI è che l’energia esce dalle tue mani e viene trasmessa dove tu appoggi le mani Reiki e cioè l’energia Universale esce dove poni le mani, quindi è vero che accarezzando l’aura tu stai dando velocemente energia al campo energetico. Alcune scuole Reiki non lo fanno, va bene lo stesso. Questo non cambia l’efficacia del trattamento di Reiki.

DOMANDA – Dopo un trattamento completo di Reiki ad una persona occorre strofinarsi le mani e soffiarci sopra? A cosa serve?

RISPOSTA – Strofinarsi le mani e soffiarci sopra alla fine del

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trattamento Reiki, in realtà non serve a niente, molti lo insegnano per avere l'idea di togliere o chiudere la connessione. Ma è una cosa che ha poco senso.Noi siamo comunque sempre connessi all'energia Universale.Quindi quando è finito un trattamento Reiki è finito “quel trattamento” e non serve fare altro, quello di strofinarsi le mani è solo un idea, soffiarci sopra fa ridere, ma se ti piace fallo pure. Male non fa Se fai un trattamento ad un altra persona, quando hai finito è consigliabile lavarti le mani ed è una cosa che faresti comunque anche se fai un massaggio o qualsiasi altra disciplina o terapia. Se fai l’auto-trattamento Reiki te stesso non serve.

DOMANDA – Durante un trattamento completo di Reiki le mani vanno tenute appoggiate al corpo o sollevate dal corpo?

RISPOSTA – Nel sistema classico di Reiki le mani si appoggiano delicatamente al corpo senza pressione ma c’è un contatto. Qualcuno insegna Reiki tenendo le mani sollevate a circa 10 cm. Dal corpo. Le opinioni sono controverse, chi appoggia le mani dice che è piacevole sentire il contatto ed il calore. Chi tiene le mani sollevate dice che lo fa per dare o ricevere una maggiore discrezione. Ovviamente Reiki funziona in entrambi i modi, l’unica “regola” di Reiki è che l’energia che stai offrendo esce dalle tue mani. Quindi appoggiarle o tenerle sollevate non ne cambia l’efficacia.Personalmente preferisco appoggiare le mani sul corpo. Percepire il calore, il tocco è come una coccola, la persona si sente maggiormente considerata. Le persone molto riservate posso preferire le mani sollevate. Può essere utile parlarne con la persona da trattare e chiedere cosa preferisce, Reiki funziona sempre e comunque.

DOMANDA – Perché Reiki tradizionale di Usui viene chiamato anche Reiki Occidentale?

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RISPOSTA – Quando la signora Hawajo Takata ha lasciato il Giappone, è tornata nelle Hawaji dove era nata ed ha portato la sua conoscenza di Reiki. Dalle Hawaji, successivamente Reiki è arrivato in U.S.A. e si è diffuso in tutto l’occidente. Nel frattempo in Giappone era scoppiata la seconda guerra mondiale, i primi maestri di Reiki, Usui e Hayashi hanno lasciato il corpo e Reiki in Giappone era finito. Reiki ha invece una grandissima divulgazione in tutto l’occidente e la prima associazione REIKI nata in USA si chiamava Reiki Allians.Reiki è stato adattato alla mentalità occidentale. I principi dell’essere canali dell’energia Universale non cambiano, infatti Reiki funziona sempre e comunque. Questa scuola ha divulgato un metodo Reiki chiamato Reiki tradizionale di Usui ed ha fatto il giro del mondo tornando a sua volta in Giappone. A sua volta in Giappone sono nate delle scuole di Reiki giapponese, fra le scuole Giapponesi più conosciute citiamo: la Gendai e la Komyo, con metodi di insegnamento Giapponesi. Non importa quale scuola o metodo segui, quello che conta è che tu lo fai usando il tuo cuore.

DOMANDA – Se si desidera diventare Reiki Master è necessario trascorrere del tempo Insieme al proprio Master e fare da assistente ai suoi seminari?

RISPOSTA – Talvolta gli aspiranti Reiki Master stanno vicino al loro insegnante di Reiki e lo aiutano nella gestione dei corsi, o talvolta organizzano corsi per il loro insegnante o fanno da assistenti. Sinceramente questa prassi non è necessaria, anche perché è diffusa soprattutto in Italia e non in altri paesi, dove gli insegnamenti Reiki sono più semplici. Diventare Reiki Master non è come fare un esame, Reiki è molto più semplice di ciò che pensiamo, è energia Universale e gli animali e i vegetali la usano meglio di noi e non hanno bisogno di fare dei corsi o ricevere delle attivazioni. E’ importante che tu abbia fatto pratica di Reiki. Ma questo lo può

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sapere solo il tuo cuore.

DOMANDA – Ci sono costi molto variegati per quanto riguarda i corsi di Reiki. Quali sono i costi giusti dei corsi di Reiki?RISPOSTA – Negli anni ’90 i costi di Reiki in Italia erano davvero folli, sinceramente erano troppo alti per una tecnica spirituale. Bisogna però tenere conto che chi ha fatto di Reiki la sua attività e vi si dedica magari 7 giorni su 7, (i corsi di Reiki si tengono spesso e soprattutto nel week end) e si dedica alla trasmissione di Reiki dal mattino alla sera, deve essere equamente ricompensato riconoscendone il tempo al quale si dedica all’insegnamento e agli altri, la sua conoscenza, la sua esperienza, la sua padronanza dell’argomento. Inoltre tutti dobbiamo vivere, ed è giusto che il lavoro di una persona venga retribuito, non sarebbe giusto il contrario. I prezzi proposti dalla scuola Reiki “Il Sole Nascente” gestita in Italia dal ’94 al 2014 e della RIS – Reiki International School sono mediamente gli stessi prezzi che si trovano in Giappone o nel Regno Unito o in Spagna. Ogni persona, ogni operatore, ogni insegnante nel decidere i prezzi dei corsi di Reiki dovrebbe ascoltare sempre il suo cuore e non le convenzioni, o quello che fanno gli altri anche perché non è detto che sia giusto per lui/lei.

DOMANDA – Cosa significa fare Reiki o dare Reiki?

RISPOSTA – Fare Reiki o dare Reiki è la stessa cosa. Fare Reiki o dare Reiki significa essere canali dell’energia Universale e trasmettere l’energia Universale, che noi in questa pratica chiamiamo Reiki, a qualcun altro. Fare Reiki significa: dare energia! E l’energia va la dove manca, e siccome tutto è energia e tutti sono energia, fare Reiki significa: rimettere le cose a posto!

DOMANDA – Perché leggendo i libri o andando su internet vedo diverse modalità di trattamento Reiki? Le posizioni non

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sono sempre le stesse?

RISPOSTA – I metodi vari per fare Reiki li hanno ideati gli esseri umani. Cosi le tecniche e cosi le diverse modalità di trattamento. Non c’è un modo giusto ed un modo sbagliato. Se mai esiste una regola unica per REIKI e che l’ energia Universale scorre nel tuo corpo ed esce dalle tue mani. Dove appoggi le mani tu stai offrendo energia Universale. Tu sei come un rubinetto dove scorre l’acqua, un canale, un conduttore. E’ l’acqua che lava o che disseta e noi ne prendiamo tanta quanta ne abbiamo bisogno. Inizialmente è importante dare un metodo e mostrare le posizioni delle mani sul corpo, anche perché è quello che gli allievi si aspettano. Con l’esperienza non hai più la necessità di seguire un metodo ma ti fai il tuo, in quanto tu sai che dove appoggi le mani tu stai dando energia e quindi stai riequilibrando l’energia dell’altro.

DOMANDA – Cosa distingue Reiki da altre discipline di cura orientali, come per esempio lo shiatsu, o il tuina o la reflessologia plantare?

RISPOSTA – Ci sono discipline che richiedono anni di studio. Lo shiatsu, il tuina, la reflessologia plantare e tante altre discipline orientali. Specie le discipline a scopo terapeutico richiedono un’approfondita conoscenza della circolazione energetica e dei meridiani, ed una buona conoscenza della medicina tradizionale cinese e giapponese in quanto l’operatore fa delle diagnosi energetiche e procede ad effettuare il trattamento a seconda della diagnosi energetica avuta. Per questo motivo occorrono circa 3 o 4 o anche 5 anni, dipende dalla scuola, e sicuramente per diplomarsi in shiatsu o in tuina o in reflessologia plantare occorre affrontare un esame finale davanti ad una commissione per dimostrare di avere una buona conoscenza della materia. Reiki è diverso! Non occorrono anni di studio, non occorre dare esami, gli operatori Reiki non fanno diagnosi, nemmeno

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energetiche. Un operatore shiatsu professionista, per esempio, può fare una diagnosi energetica, un operatore Reiki non può farla, a meno che abbia studiato shiatsu o altre discipline che permettano di fare diagnosi energetiche. Ma questo non è un problema e non è un limite, l’operatore Reiki appoggia le mani e si offre come canale dell’energia, Reiki farà tutto il resto. E non è poco, anzi, è davvero tanto!Reiki è energia Universale, Reiki è luce e amore, con Reiki torniamo alla fonte primaria di ogni cosa. E’ sufficiente appoggiare le mani delicatamente sul corpo, senza pressioni e tu stai offrendo l’energia Universale. Interagiamo comunque sempre ed in ogni momento con l’Energia Universale, con Reiki lo facciamo consapevolmente. Quando facciamo un trattamento di Reiki noi non possiamo mai sbagliare in quanto noi appoggiamo solo le mani e l’energia Universale va la dove deve andare. Noi siamo solo dei canali energetici. L’energia è intelligente e riempie dove deve riempire, equilibra dove deve equilibrare, sblocca dove deve sbloccare. Non siamo più noi a decidere o a cambiare il trattamento ma ci pensa Reiki. L’energia Universale fa tutto da sola e può solo fare bene. Non ha importanza se fai 10 posizioni o 20 o 30 e in quale modo poni le mani. In qualsiasi modo tu faccia va sempre bene, tu stai dando energia.

DOMANDA – Perché alcuni tengono corsi di Reiki in un giorno ed altri in un intero week end?

RISPOSTA – Imparare Reiki è molto semplice, i trattamenti sono semplicissimi e l’unica vera regola di Reiki è che l’energia esce dalle tue mani. Dove tu appoggi le tue mani stai facendo Reiki e ciò stai dando energia e stai portando equilibrio in quella parte. La lunghezza dei corsi a mio avviso dipende dal numero degli allievi. Per esempio, durante il corso di Reiki 1° livello vengono fatte

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4 attivazioni energetiche per ogni persona. Se devo fare un corso individuale di Reiki farò 4 attivazioni ad una persona sola. Se ho un corso di gruppo con 20 iscritti, dovrò fare addirittura 80 attivazioni (sempre 4 per persona). E’ vero che un attivazione Reiki dura 5 minuti ma farne 80 significa dedicare molte ore in più al seminario di Reiki. In genere in un corso di gruppo con 20 persone si effettuano le prime 20 attivazioni al sabato mattina, le seconde 20 attivazioni al sabato pomeriggio, le terze 20 attivazioni alla domenica mattina, le quarte 20 attivazioni alla domenica pomeriggio. Ogni ciclo di 20 attivazioni può comportare una durata totale di circa 1 ora e mezza. Dopo si chiede a tutti cosa hanno provato, poi s fa una pausa di ¼ d’ora poi al ritorno spesso si fa una meditazione prima di riprendere. Tutto questo comporta molte ore in più. Sicuramente una bellissima esperienza, e se desideri fare questo tipo di esperienza va benissimo, ma al fine di imparare Reiki non è necessaria. Quindi l’esperienza del corso di gruppo di un week end è sicuramente bella si ma non obbligatoria. Per questo motivo in un corso individuale di Reiki o con gruppi piccoli, per esempio, una coppia, una famiglia, mamma e figlia, 2 o 3 amiche, il corso di Reiki si svolge in tutta tranquillità in una giornata facendo tutto l’intero programma del corso di Reiki, dicendo e facendo tutte le cose utili al fine di imparare Reiki. Evitando invece tante lunghe attese.

DOMANDA – Se Reiki è tanto semplice e si impara in poche ore, perché alcune scuole Reiki ci dicono che ci vogliono anni?

RISPOSTA – Da sempre Reiki è sempre stata una pratica spirituale semplice, una trasmissione assolutamente naturale di energia, che non richiede nozioni ma solo fiducia e vuoto mentale. Noi occidentali mettiamo sempre in mezzo la mente razionale, invece con Reiki dobbiamo svuotare completamente la mente. Non dobbiamo aggiungere nuove nozioni o un nuovo sapere ma, al contrario dobbiamo imparare a svuotarci da tutte le nozioni e dal sapere conosciuto fino ad oggi.

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Però essendo in occidente alcuni insegnanti seguono le richieste mentali della nostra cultura che ci dice che più studiamo e più sappiamo e quindi diventiamo più bravi. Reiki originale, è energia Universale e nella sua purezza non segue questa regola convenzionale, in realtà più è semplice e meglio è, più eliminiamo nozioni e sapere e più Reiki fluisce, come si dice nello zen, quando riusciamo a creare il vuoto mentale abbiamo la massima canalizzazione. Reiki può essere praticato anche da un analfabeta, anzi, è probabile che costui lo sappia fare in modo maggiormente naturale ed efficace. Però alcune scuole seguono le regole strutturali e burocratiche generiche che richiedono un certo percorso di studio, anche con la speranza di poter avere un riconoscimento legale. Eppure Reiki non è una facoltà universitaria. Più Reiki è effettuato con semplicità e meglio Reiki funziona!Reiki è il ritorno alla nostra origine autentica, è la consapevolezza che tutti noi siamo canali dell’energia Universale, da sempre e grazie alla consapevolezza possiamo utilizzarla a fine di bene. Più la pratica di Reiki è semplice e più Reiki è forte e più l’energia fluisce spontaneamente. Più la pratica di Reiki è complessa e più ti allontani da ciò che è Reiki. Utilizzando la mente razionale indebolisci la pratica di Reiki, se invece ti lasci andare al flusso dell’energia stai facendo Reiki nel modo giusto.

DOMANDA – Quanto tempo occorre per passare da un livello Reiki al successivo? Alcuni danno tempi lunghissimi, mesi o anni, è giusto?

RISPOSTA – Per darti una risposta corretta ti devo dire che il tempo giusto lo decidi tu, o meglio lo decide il tuo cuore. A seconda della tua preparazione o d quello che tu senti puoi essere pronto o meno. Non esistono regole uguali per tutti in quanto non siamo tutti uguali. In Italia spesso “impongono” (che brutta parola che poco si addice a Reiki) tempi lunghissimi o ti dicono di essere seguiti o di

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partecipare agli scambi. Lo scambio Reiki è qualcosa che il Centro Reiki offre ai partecipanti e deve essere una tua libera scelta se andarci o no, è solo una cosa in più e non deve essere una cosa imposta. Puoi tranquillamente fare i trattamenti Reiki in qualsiasi altro contesto se preferisci. Inoltre in tutti i paesi (Stati) del mondo spessissimo i Centri Reiki danno la possibilità a chi lo desidera di fare 1° e 2° livello Reiki addirittura insieme. Ti confesso che a me non piace. Preferisco che la persona prima frequenti il primo livello e dopo un certo periodo di pratica frequenti il secondo livello Reiki, quando se la sente. Però mi piace informare e raccontare ciò che avviene fuori dall’Italia nel mondo Reiki. In ogni caso non giudico. Se una persona pensa di avere già una buona preparazione olistica o energetica e desidera fare il 1° livello e 2° livello insieme può farlo. Il maestro Hyakuten Inamoto consiglia di fare almeno 21 auto-trattamenti prima di passare al livello successivo. Far passare 6 mesi o un anno come fanno in Italia è una pretesa senza senso. Cioè, se una persona decide che vuol fare prima passare molti mesi e non è pronta per passare al secondo livello Reiki va bene, ma non deve essere un imposizione. Il problema di Reiki in Italia è che purtroppo esistono troppe imposizioni che con Reiki non dovrebbero avere niente a che fare.

DOMANDA – E’ possibile sbagliare quando si fa Reiki?RISPOSTA – Assolutamente NO! Non puoi sbagliare in quanto tu appoggi le mani e fai Reiki, devi solo sentirti tranquillo ed avere fiducia, va tutto bene ed è impossibile sbagliarsi, tu appoggi le mani e quindi diventi un canale energia e dai energia nel punto in cui hai appoggiato le mani, al resto ci pensa appunto l’energia. Reiki è energia intelligente e creativa (è la fonte della creazione dell’Universo e di tutto) e quindi va la dove serve.

DOMANDA – E’ possibile fare danni con Reiki?RISPOSTA - Assolutamente NO! Non puoi fare nessun danno con Reiki. Qualsiasi problema o malattia o malessere deriva da una carenza di energia o da mancanza di energia o energia che non fluisce bene.

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Prova a pensare all’ecografia. Dove c’è luce c’è energia che fluisce e c’è vita, dove c’è il nero c’è una mancanza di energia e quindi c’è il problema. Facendo Reiki tu stai dando luce, vita, amore, equilibrio. Reiki può fare solo del bene.

DOMANDA – Può succedere che Reiki non funziona?

RISPOSTA – Certo, apparentemente può succedere, (anche se nel profondo qualcosa si smuove lo stesso).Quando non vedi reali cambiamenti esteriori non è Reiki a non funzionare, è la persona che lo riceve che non è pronta o non disposta a cambiare o a guarire. Anche con le cure mediche o con qualsiasi altro metodo di cura, spesso ci sono persone che guariscono ed altre persone con la stessa malattia e che fanno le stesse cure ma non guariscono. In genere queste persone dipendono dalla malattia e la sua parte inconscia non vuole guarire in quanto la malattia è utile come alibi per sfuggire dalle responsabilità o per manipolare gli altri, o ancora per attrarre l’attenzione su di sé e sentirsi amati. Questo processo non è razionale e la persona che lo attua non se ne rende conto. Ma è reale. Se non c’è un sincero desiderio profondo di cambiamento o di guarigione, o peggio ancora c’è un attaccamento o una dipendenza dalla situazione attuale la persona trattata non cambia e non guarisce ma non c’è nessun altro metodo che può portare alla sua vita ciò che la sua anima non vuole. Lo stesso risultato si ottiene con le persone scettiche, ma in questo caso generalmente queste persone non permettono che gli venga effettuato un trattamento Reiki.

DOMANDA – Reiki viene utilizzato in molti ospedali al mondo. Quale metodo utilizzano gli infermieri o i medici che operano con Reiki?

RISPOSTA – Il metodo Reiki più utilizzato nel mondo specie negli

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ospedali è Reiki della scuola classica di Usui, chiamato anche Reiki tradizionale di Usui. E’ molto indicato per gli occidentali. Una scuola Reiki non è migliore di un’altra scuola Reiki. Reiki è energia Universale e quindi noi utilizziamo sempre la stessa energia. Reiki Tradizionale di Usui è basato su trattamenti semplici ed energetici, sono i trattamenti più diffusi nel mondo, ed è il metodo più usato negli ospedali in tutta Europa, nel Regno Unito, negli USA, in Canada, in Sudamerica, in Australia, ed anche in india rimane il più utilizzato.

DOMANDA – Reiki è riconosciuto come metodo di cura?

RISPOSTA – Reiki non è riconosciuto dalla legge Italiana in quanto vengono riconosciute le cure convenzionali oppure i metodi di cura che richiedono studi di anni ed una tesi finale. Reiki è un metodo spirituale, e le discipline spirituali difficilmente hanno un riconoscimento legale/ufficiale nel mondo occidentale. Reiki è un sistema di cura olistico e cioè che agisce in modo globale su corpo/mente/spirito e cioè a tutti i livelli del tuo essere o delle persone che tratti con Reiki. Eppure Reiki funziona a le prove sono oramai tantissime anche da noi. E’ anche vero che Reiki viene utilizzato in alcuni ospedali in tutto il mondo e spesso sono proprio gli ospedali più avanzati e più importanti, spesso con all’interno l’università di medicina, ad utilizzare Reiki. Come per esempio il San Raffaele a Milano ma se ne potrebbero citare moltissimi altri anche in altre città. Reiki viene utilizzato anche da moltissimi infermieri all’interno degli ospedali. Fra le persone note che utilizzano Reiki ricordiamo: il prof. Umberto Veronesi famoso oncologo di fama mondiale, vegetariano. Il prof. Raffaele Morelli, famoso psicologo e psichiatra ed autore di molti libri di crescita personale. Marco Columbro, famoso personaggio dello spettacolo, vegetariano e

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Buddista, titolare di un Centro a carattere spirituale dove si pratica Reiki. Molti medici utilizzano Reiki anche se spesso non viene dichiarato. Reiki funziona ed è semplicissimo, ed è per questa sua semplicità che non viene riconosciuto ufficialmente a livello legale ma è anche proprio grazie a questa sua estrema semplicità che la cura con Reiki è cosi forte ed efficace perché va oltre le cure chimiche, è un ritorno alla vera origine della vita. Sinceramente non sono interessata ad avere un riconoscimento da parte dei nostri politici, e siccome amo la disciplina Reiki nella quale ho totale fiducia, e non avendo dubbi sulla sua grandezza, non mi servono leggi create da alcuni uomini che sono al potere e verso i quali non credo, che diano il loro riconoscimento o benestare. Credo in Reiki e non nei nostri politici e quindi questo mi basta!Se stai facendo un percorso spirituale ti accorgi che non esiste riconoscimento più grande che quello del tuo cuore. Quando senti scorrere l’energia dentro di te, ti accorgi di avere un’energia che c’è sempre stata fino da quando l’universo è nato ed ora la senti e ne sei consapevole mentre fai Reiki. Il riconoscimento più grande che puoi avere è Reiki stesso. Nell’ambito di coloro che lavorano della formazione relativa alla crescita personale e spirituale, alla fisica quantistica, gli operatori olistici che utilizzano tecniche energetiche, i nostri “pari” riconoscono l’efficacia di Reiki e l’importanza di lavorare sulla nostra energia.

DOMANDA – I diplomi di Reiki sono legalmente riconosciuti?

RISPOSTA – I diplomi di Reiki, in Italia non sono riconosciuti a livello legale e giuridico ma puoi lavorare comunque come operatore olistico libero professionista x attività per il tempo libero, oppure puoi aprire un associazione di discipline bio-naturali, sia privata che appoggiandoti ad un ente sportivo (gli enti che gestiscono le palestre). Sono invece riconosciuti da chi utilizza Reiki, da chi lo ha provato e ne ha avuto dei benefici, e da tutti gli operatori di discipline bio-naturali, olistiche ed energetiche, da chi lavora in questo settore, da

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chi frequenta i corsi di crescita personale e spirituale, da chi sta facendo percorsi interiori verso una nuova consapevolezza dell’essere umano. A mio avviso è più che sufficiente, chi ha una fede incrollabile nell’efficacia di Reiki e sta compiendo un percorso di auto-consapevolezza in genere non se ne preoccupa più di tanto.

DOMANDA – Un Reiki Master è migliore di una persona che ha Reiki di primo livello?

RISPOSTA – Un Reiki Master non è migliore a nessuno. Una persona è resa nobile dal suo cuore e non dal suo livello di Reiki. Un Reiki Master è un essere umano con i suoi pregi ed i suoi difetti e sta facendo un percorso personale evolutivo. Un Reiki Master non ha meriti propri in quanto è solo un canale che trasmette Reiki quindi il merito è tutto dell’energia Universale. E’ come un rubinetto dove scorre l’acqua. Il merito è dell’acqua non del rubinetto, il rubinetto è una conduttura, cosi come lo è il Reiki Master. Un Reiki Master è un insegnante che trasferisce le sue conoscenze ed effettua le attivazioni energetiche. Una persona di primo livello o di nessun livello può essere migliore di un Reiki Master in quanto noi siamo resi nobili dal nostro cuore, dalle nostre azioni e non dal livello Reiki che abbiamo appreso.

DOMANDA – Qual è il Reiki Master migliore?

RISPOSTA – Il Reiki Master migliore e cioè l’insegnate Reiki migliore è una persona umile che si pone allo stesso livello dei suoi allievi (anche perché lo è) e rende i suoi allievi indipendenti nella loro evoluzione spirituale, nell’utilizzo di Reiki e nell’ascolto del proprio cuore. Quindi in grado di compiere un autentica evoluzione personale.

DOMANDA – Qual è il Reiki Master peggiore?

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RISPOSTA – Un Reiki Master arrogante, che si mette al di sopra dei suoi allievi e tende a decidere quando essi sono pronti di compiere il passo successivo creando dipendenza e distogliendoli dalla propria indipendenza e dal proprio ascolto interiore personale.

DOMANDA – Qual è il modo migliore per imparare Reiki?

RISPOSTA – Non esiste un modo migliore o peggiore. Viene detto che la strada che scegli è quella giusta per te. Una persona che ha bisogno di essere guidata sceglierà una scuola o un determinato Reiki Master. Una persona indipendente che desidera crescere e fortificarsi ed imparare ascoltare il suo cuore sceglierà una scuola semplice perché Reiki è semplice ed un Reiki Master che sappia insegnarle l’uso di Reiki ma che la faccia sentire libera. Le nostre menti sono nate libere, sono i condizionamenti e le sovrastrutture che le incatenano. L’evoluzione cerca la libertà interiore.

DOMANDA – Cosa si sente mentre si fa un trattamento di Reiki? Si hanno delle sensazioni nelle mani?

RISPOSTA – Spesso mi chiedono: “Cosa devo sentire?” Allora io chiedo loro: “Cosa senti? Dimmi tu quali sono le TUE sensazioni, non posso saperlo io”. Non esistono regole fisse, le tue sensazioni sono del tutto personali. Fra le sensazioni più frequenti ci sono le mani che diventano più calde, specie nel centro dei palmi. Oppure alcuni sentono del formicolio, o anche delle vibrazioni leggere. Qualcuno si sente più rilassato, qualcuno ha delle visioni di luce, qualcuno intravede dei colori, qualcun altro ha delle intuizioni. Alcuni mi dicono che sentono scorrere l’energia nelle loro mani. Non siamo tutti uguali. E’ importante che tu impari a sentire l’energia, ad ascoltarti dentro, a percepire da solo le tue personali sensazioni, a lasciarti andare al flusso, a non seguire regole, a non

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pensare a cosa sentono gli altri (altrimenti ti blocchi li), a seguire te stesso, ad imparare a sentire cosa TU senti che spesso è diverso da cosa sente un’altra persona. Questa è l’auto-consapevolezza.

DOMANDA – Reiki è Giapponese? Se Reiki è “Energia Universale” perché viene data una nazionalità a questa disciplina che dovrebbe essere universale?

RISPOSTA – Reiki è una parola giapponese che significa energia vitale universale. Questo è stato detto in Italia da più di 20 anni e non esiste definizione migliore. Reiki ha un nome giapponese perché Mikao Usui, il suo scopritore è giapponese. Ed ora ragioniamo. Se Reiki significa “Energia Universale” e se tutto è energia, Reiki è “l’Universo che fluisce dentro di te”Reiki non può avere una nazionalità. Reiki è universale, questo è Reiki. Reiki non è né giapponese, nè inglese, ne francese, né italiano, né americano, né indiano…. (mi fermo qui perché potremmo rivisitare tutto il pianeta). E Reiki non appartiene solo al nostri pianeta, Reiki è energia Universale quindi appartiene all’Universo, anzi… è l’ Universo. Se tutto è energia, e Reiki è energia… l’energia non ha nessuno nazionalità perché tutti e tutto ne fa parte. Si dice che è giapponese perché il primo maestro di questa disciplina semplice ed efficace al tempo stesso era giapponese. Reiki è globale, e l’unica regola che esiste, l’unica reale è che quando noi appoggiamo le nostre mani consapevolmente, su una parte del corso o su qualcuno noi stiamo dando energia, o come viene detto: “stiamo facendo Reiki”, stiamo equilibrando l’energia vitale. Reiki è il metodo di cura più antico del mondo ed esisteva migliaia di anni prima che nascesse Mikao Usui, in tutto il mondo. Mikao Usui ha avuto il merito di riportarlo a noi.

DOMANDA – Perché viene rilasciato un attestato di Reiki anche dopo poche ore di corso?

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RISPOSTA – L’attestato certifica che tu hai ricevuto le attivazioni. Infatti i vecchi diplomi Reiki che arrivavano dagli USA scrivevano: si attesta che “nome e cognome” è stato attivato al 1° livello Reiki per la guarigione naturale. (o al 2° o al Master). Non diceva come per altri diplomi “ha superato l’esame con questa votazione”, ma “è stato attivato” quindi l’attestato certifica che hai ricevuto le attivazioni energetiche. L’attestato di Reiki viene consegnato da sempre in tutto il mondo alla fine di un corso di Reiki.

DOMANDA – Per fare Reiki è necessario concentrarsi e fare delle visualizzazioni particolari?

RISPOSTA – Per fare Reiki è meglio avere un cuore puro e la testa vuota. Si, se svuoti la mente sei un canale libero e Reiki flusce in modo meraviglioso ma se la tua mente è piena di pensieri: dubbi, meriti, sforzo, timori ecc… la tua mente non è più libera. Come dice il maestro Yakuten Inamoto, la mente piena di dubbi è come la canna di bambù piena di sassi e sabbia dove non passano né acqua né aria. Non serve concentrarti né fare visualizzazioni, devi solo appoggiare le mani e lasciarti andare al flusso.

DOMANDA – Praticando Reiki è possibile canalizzare energia non buona o energia non gradita?

RISPOSTA – Reiki è solo un nome giapponese che significa energia universale. Cos’è l’energia universale? E’ l’energia primordiale, la matrice di tutto l’universo, delle stelle, dei pianeti, della terra, delle piante e degli animali. L’energia universale è l’energia primaria della creazione della vita e della crescita. L’energia cosmica è solo luce, amore, vita crescita. L’energia universale è solo armonia. Energia è vita, mancanza di energia è malattia. Reiki è energia ed è solo bene. Qualsiasi pensiero o sentimento in opposizione all’amore e alla vita non appartiene a Reiki ma appartiene alla mente di chi ha paura.

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La paura è l’opposto dell’amore e non fa parte di Reiki ma fa parte delle persone e dei loro condizionamenti. E’ importante essere tranquilli, sereni fiduciosi, in pace ed in armonia. Reiki è solo luce, amore, guarigione ed armonia energetica. Tutto ciò che non fa parte della luce e dell’amore non è Reiki ma la mente con le sue paure. Liberati dai dubbi, liberati dai “se” e dai “ma” e permetti all’energia di fluire naturalmente. Quando la tua mente è libera stai facendo Reiki, quando la tua mente è vuota stai facendo Reiki. Quando il tuo cuore è pieno d’amore stai facendo Reiki.

DOMANDA – Come è possibile che Reiki possa funzionare a distanza?

RISPOSTA – Reiki è energia e l’energia non conosce i limiti spazio-temporali. Lo spazio ed il tempo sono illusione della nostra realtà fisica. Questo era già stato detto addirittura un secolo fa da quel grande genio della fisica che è stato Albert Einstein. Oggi la scienza e la fisica ha dimostrato le parole di Einstein e cioè che tutto è energia e che noi siamo immersi un immenso oceano di energia e che tutto l’Universo è un oceano di energia. Tutti noi comunichiamo a distanza e non ce ne rendiamo conto, tutti noi siamo interconnessi in questo immenso oceano di energia. Il nostro essere non è limitato solo al corpo fisico ma tutto possiede un campo energetico, ed anche questo è stato dimostrato dalla scienza. Le prove le abbiamo sotto il naso ogni giorno. Viviamo nell’era del Wi-Fi e cioè nell’era del non fisico ma dell’energetico e possiamo comunicare a grandissime distanze sul nostro pianeta senza avere fili. Lo facciamo grazie all’energia nella quale siamo immersi. I ripetitori servono a convogliare l’energia, ma senza energia non servirebbero nemmeno i ripetitori. La nostra energia mentale si espande e comunica senza essere necessariamente vicini a livello corporeo cosi come lo intendiamo noi.

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La nostra mente emette energia e frequenze vibratorie, pensa all’elettroencefalogramma. Il nostro cuore emette energia e frequenze vibratorie, pensa all’elettrocardiogramma. Le nostre emozioni sono vibrazioni che emettiamo e che vanno nell’Universo, il quale è a sua volta energia. I nostri pensieri sono frequenze che emettiamo e che vanno nell’Universo, il quale è a sua volta energia. Tutto quello che si può fare con la presenza fisica si può fare a distanza. Negli USA stanno sperimentando delle tecniche scientifiche che permettono ad un medico chirurgo di operare da un continente all’altro del mondo tramite un monitor. Non stupiamoci, scientificamente tutto è possibile e soprattutto non limitiamoci a pensare che senza la presenza fisica non si possa fare niente. I cambiamenti della nostra umanità sono sotto i nostri occhi e sappiamo che possiamo fare tanto ed essere dappertutto, col pensiero, con internet, con la coscienza, e quindi con energia. E Reiki è energia!

DOMANDA – Le attivazioni Reiki possono funzionare a distanza?

RISPOSTA – Reiki è l’energia del cosmo e della natura della quale tutti noi siamo composti e tutto è composto di energia e non ha bisogno di regole, ma spesso l’essere umano ha aggiunto tante nozioni assolutamente superflue ad una pratica naturale come Reiki. Sappiamo che REIKI funziona a distanza tanto che nel 2° livello si imparano proprio i trattamenti a distanza. Questo lo mettono già in pratica tutti coloro che hanno conseguito il 2° livello di Reiki. La fisica quantistica ci dice che l’energia si può trasmettere a distanza e che tutti siamo comunicanti e collegati energeticamente da un’unica matrice energetica. Nel 2° livello REIKI si impara il simbolo per mandare l’energia di REIKI a distanza. Anche se in realtà, sotto un’ aspetto prettamente

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scientifico non è tanto il tracciare il simbolo che conta ma è sempre la nostra intenzione, la nostra mente, la nostra fiducia nel farlo. Quindi, a questo punto se possiamo mandare guarigione, luce ed amore a distanza per ovvie ragioni anche l’attivazione si può trasmettere a distanza.Riflettiamo: l’energia va a distanza , l’energia non ha limiti spazio - temporali (ed è proprio quello che si apprende nel 2° Livello di Reiki), l’energia connette tutti gli esseri viventi. A questo punto sarebbe assurdo e limitante pensare che possiamo mandare un trattamento di REIKI a distanza ma non possiamo mandare un attivazione a distanza. E’ la logica del 1+1=2. O l’energia va a distanza o l’energia NON va a distanza. O puoi fare entrambe le cose a distanza o non puoi farne nessuna. Con le basi della logica sicuramente è possibile effettuare le attivazioni a distanza e che queste siano efficaci tanto quanto le attivazioni fisiche. E’ anche importante che il ricevente abbia fiducia, come per qualsiasi altra cosa, la fiducia è indispensabile, il dubbio o la paura sono i peggiori nemici, ma questo non vale solo per Reiki, vale per tutto. Quindi in entrambi i casi è fondamentale la fiducia della persona ricevente, in quanto la nostra mente crea energia, la tua mente crea la tua realtà e avere fiducia è indispensabile. Questo vale sia per le attivazioni di persona che per le attivazioni a distanza. Personalmente credo fermamente nell’ efficacia delle attivazioni a distanza quanto in termine proporzionale alla fiducia della persona che riceve l’attivazione. In tutto il mondo moltissimi Centri Reiki offrono la possibilità di fare corsi Reiki a distanza, per esempio a Londra sono moltissimi i centri che danno questa opportunità, lo stesso in USA ed in India, solo in Italia c’è ancora chiusura in merito. La stessa attivazione è una gestualità come lo sono i simboli Reiki, è la nostra mente che fa la parte maggiore, la fiducia, l’amore, la mancanza di timori o di dubbi. Ma questo vale per Reiki cosi come

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vale per la medicina e per qualsiasi altra cosa al mondo. Svuotare la mente e lasciarsi andare con fiducia. Come per tutto le cose dipende sempre dalla persona fare pratica ed usare REIKI. E’ la pratica che conta realmente.

DOMANDA – Riguardo Reiki ho letto su libri e sentito tante versioni diverse? Esiste una versione migliore di un’altra? Come posso fidarmi?

RISPOSTA – Reiki è l’energia del cosmo, dalla quale tutto ha origine, le stelle, il sole che è la nostra stella, i pianeti, le pietre, l’acqua, l’aria che respiriamo (in realtà è energia), gli animali, le piante, gli esseri umani, tutto! Non c’è un modo migliore o peggiore per fare Reiki. Il modo più giusto per te è il “tuo Reiki”, quello che ti piace di più, quello che ti fa stare meglio, quello che maggiormente si avvicina alla tua personalità. Fidati dei tuoi istinti e non preoccuparti, appoggia le mani e lasciati andare al fluire naturale dell’energia universale.Se si può dire che esista un modo migliore o peggiore di fare Reiki ti direi che Reiki ha bisogno di leggerezza, semplicità e spontaneità. Quinti tutto ciò che è precostruito che canalizza il “metodo” all’interno di rigidi schemi e regole si allontana da ciò che è veramente Reiki. In Italia molti insegnanti lo hanno reso un po’ più complicato di quello che è non per una vera e propria colpa ma con l’inconscia speranza di rendere Reiki un po’ più “serio” in quanto nella nostra cultura se una cosa è semplice sembrerebbe poco credibile, se iniziamo ad aggiungere schemi, regole, tempi lunghi la vestiamo con un alone di maggiore serietà. Ma tutto questo riguarda i nostri condizionamenti, la nostra mente ma purtroppo non riguarda Reiki.Reiki è estremamente semplice, e più l’uso di Reiki è semplice e più è vero, autentico e forte. La forza vera di Reiki sta nella sua semplicità.Quindi allontanati dai rigidi schemi, se desideri che l’energia Universale possa fluire nel modo più spontaneo possibile dalle tue

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mani. Più la tua mente è vuota e più tu sei un canale di Reiki puro e pulito.

Per Concludere

Ti racconto una favola ZEN per comprendere il giusto atteggiamento che devi avere con REIKI.

Un giorno l’allievo chiede al Maestro ZEN“Maestro, mi puoi spiegare cosa è lo ZEN?” Il Maestro inizia a versare del tea nella tazza dell’allievo, ad un certo punto la tazza è stracolma di tea ed il Maestro continua a versare, il tea esce dalla tazza e viene riversato sulla tavola, ed il Maestro continua a versare…”Ad un certo punto il Maestro dice “Se non svuoti la tua tazza come posso spiegarti cosa è lo ZEN?”

MORALE:Se non svuoti la tua mente (da dubbi, nozioni, giudizio, pregiudizio, timori, regole, etichette ecc…) non puoi comprendere lo ZEN…

Vale anche per REIKI

Monica Giovine33

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CORSI DI REIKI – Tutti i Livelli Reiki 1° Livello Reiki – livello fisico

2° Livello Reiki – livello mentale

3° Livello Reiki – livello spirituale (preparazione al Reiki Master)

Reiki Master - insegnamento e trasmissione

Scuole REIKI – Insegnamento Usui Shiki Ryoho – Reiki Tradizionale di Usui (REIKI

Usui - metodo classico)

Komyo Reiki – Reiki Tradizionale Giapponese

Karuna Reiki – Metodo di Reiki di origine Tibetana

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