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CONTROLLI AUTOMATICI I Prof. Francesco BASILE
REGOLATORI PID
Modello dei regolatori PID
Realizzazione dei regolatori PID
Metodi di taratura automatica
Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori 1
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MODELLO DEI REGOLATORI PID
� Larga diffusione in ambito industriale� controllo soddisfacente di un’ampia gamma di processi� semplici regole di taratuta automatica� realizzazione con tecnologie varie (meccaniche, pneumati-
che, idrauliche, elettroniche analogiche e digitali)
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� Variabile di controllo � generata come somma di tre contributi:� proporzionale all’errore ��������� proporzionale all’integrale di � (valor medio): errore nullo
asintoticamente per segnali di riferimento o disturbi additivicostanti
� proporzionale alla derivata di � : previsione dell’andamentodell’errore
� Struttura ideale (sistema dinamico SISO lineare stazionario atempo continuo, inproprio)
�� ������������ ������������� �� � �"!#�$����% !&�� ���!#�
� ����'�( : coefficiente dell’azione proporzionale (banda pro-porzionale )+* � ,-(.(#/0��� )
� ���1'2( : coefficiente dell’azione integrale� � % '2( : coefficiente dell’azione derivativa
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� Trasformazione di Laplace ( ��� � ( )
� � � %�� � � � � %+�� � � � � �� ������ � ���� ����%�� � ��%���� � ����� � ���������
, � , � � � %������ ���
� %���� � ��� � , � �� � ��� � /0� � : tempo integrale (o di reset)� % ��� % /0� � : tempo derivativo
+
–
+
+
R sD( )
RP
R sI( )+w u
y
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� Diagrammi di Bode (due zeri a �����2( e un polo nell’origine)
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� Azione derivativa realizzabile
���% �� ��� � � % �, �
%� � � � % �, � � %
��� � �� � � ( : il polo � � � � / % all’esterno della banda di
frequenza di interesse nel controllo (� � ���� ( )
� PID in forma reale
� � � %�������� , � , � � �
%, �
%� � � ���
��� � � � �� � � % �, � � %
��� � �� zeri praticamente inalterati (per
�sufficientemente grande)
� diagrammi di Bode asintotici (linea grigia a tratti prece-dente)
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� Combinazione delle varie azioni tranne:� sola azione derivativa (zero nell’origine!)� azione integrale e derivativa (buco in frequenza!)
� Regolatori P ( � � � ��%2� ( o ��� � ,
%���( )
� � ��� �
� controllo di processi asintoticamente (o semplicemente) sta-bili
� prestazioni statiche non richiedono l’inserimento diun’azione integrale
� Regolatori I ( � � ��� % � ( )
� � �� ��� � ��� reti ritardatrici con polo nell’origine e zero all’infinito (re-
stringimento della banda passante per compensare il contri-buto di fase negativo)
� requisito stringente sulle prestazioni statiche, ma non sulleprestazioni dinamiche
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� Regolatori PI ( � % � ( o % ��( )
� � � �� ��� ��� � ������ ����� , � ��� � �
� reti ritardatrici con polo nell’origine e zero in � � �+, / �� azione integrale per prestazioni statiche, con banda passante
piu ampia grazie alla presenza dello zero� molto diffusi nel controllo di processi industriali, descrivi-
bili come la serie di una funzione di trasferimento del primoordine e di un eventuale ritardo (la presenza di un ulteriorezero di un PID completo porterebbe a un allargmaneto ec-cessivo della banda passante, nonche a difficolta di taratura)
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� Regolatori PD ( � � ��( )
� � % �� ����� � ��� % � � � � , � % � �� rete anticipatrice con zero in �� � � � /0��% � �+, / %
e polo all’infinito (polo aggiuntivo in alta frequenza per larealizzabilita)
� non vi sono problemi di stabilita o di prestazioni statiche� necessario ottenere la banda passante piu ampia possibile
� Regolatori PID� polo nell’origine e due zeri in
� � � � ��� � � ��� % �� � %(polo aggiuntivo in alta frequenza: zeri praticamente inva-riati)
� zeri: reali per � ' � % , coincidenti in � � �+, / � % per � ��� % (per semplificare la taratura)
� rete a sella� controllo per vaste classi di sistemi
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REALIZZAZIONE DEI REGOLATORI PID
� Vari accorgimenti volti a migliorare le prestazioni del sistemadi controllo
Limitazione dell’azione derivativa
� PID con derivazione dell’errore� in presenza di uno scalino di � , l’uscita del derivatore e
di conseguenza � sono di tipo impulsivo � saturazionedell’attuatore (allontanamento dalle condizioni di linearita)
� PID con derivazione dell’uscita� � uscita di un sistema del tipo filtro passa-basso (variazioni
contenute della derivata)
+
R sD( )
RP
R sI( ) G s( )+ +w u +
–
+
–
+
+
RP
R sI( )
G s( )+
–
w u
R sD( )
a b) )
+ + y
d
+ + y
d
ee
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� PID con derivazione dell’errore
� �� ��� � � � %+�� ��� �� �, � � � � % �� ��� �� � � �� � � ,
, � � � � % �� ��� �� � � �� �� �� ��� � � � % �� �
, � � � � %+�� ��� �� � � �� � � � � � % �� �, � � � � %+�� ��� �� � � �� �
� PID con derivazione dell’uscita
� �� ��� � � �#�� ��� �� �, � � � � % �� ��� �� � � �� � � ,
, � � � � % �� ��� �� � � �� �� �� ��� � � � �� �
, � � � � %+�� ��� �� � � �� � � � � � % �� �, � � � � %+�� ��� �� � � �� �
� stessa equazione caratteristica (proprieta di stabilita identi-che)
, � � � � % �� ��� �� ����(� stesse funzioni di trasferimento tra ! e � ( � �� � ), tra ! e �
( ��� �� � )� � �� ��/ � �� � hanno entrambe guadagno unitario (azione in-
tegrale sull’errore), � �� � ha uno zero nell’origine � erroreprodotto da � o ! costanti asintoticamente nullo (asintoticastabilita del sistema retroazionato)
� diversi zeri delle funzioni di trasferimento tra � e � , tra � e�
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� Esempio
� �� ��� ,�� ��, ���
� PID ideale ( ��� � � , ��� ����%�� , , � � � , %�� (�� � )� � � %+�� ��� �� ��, � ��
� funzione d’anello
� ����� � � � % �� ��� �� ��� ,�#�� � , � � ����� (��� ��� ��� � � ���� � � �
� PID reale (� � � ): aggiunta di un polo in �+� � � / %��
�+,-( , ����� (���� , ��� � � ,�� , � � � � �risposta a � ��� � ����� � � , � : andamento di � e � conlo schema a derivazione dell’errore (linea continua) e conquello a derivazione dell’uscita (linea a tratti)
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� Scelta di�
: elevato per approssimare il PID ideale, ma nontroppo per evitare che componenti in alta frequenza di ! ven-gano amplificate su �
� Esempio (precedente)
� ! generato come segnale con spettro costante
� a)� ���.( ; b)
� � �
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� taratura parametri sulla base di modello accurato, altrimentil’azione derivativa puo produrre una variabile di controlloeccessivamente sollecitata (regolatori PI preferiti in campoindustriale)
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� Azione proporzionale applicata solo sull’uscita (variazionimeno brusche della variabile di controllo)
� �� ��������� � �� � � � �� ���� � � ��%���� %+�� ����� ��� � �� ��� � �� �� � �� ����� � �� � � � �� �� %+�� ����� � �� � � � �� �
� � e � scelti in modo da migliorare le prestazioni del si-stema retroazionato (variano solo gli zeri delle funzioni ditrasferimento
� �� ��/ � �� � e� �� ��/ � �� � )
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Desaturazione dell’azione integrale
� Attuatore saturante (regolatore I)
� ��������� � ��� �� ��� � � ����� ��� � �� ����� ������ �� ��� � ���
� Fenomeno della carica integrale (wind-up)� errore � dello stesso segno per un certo periodo � � cresce
in modulo sempre piu (anche se interviene la saturazione)� quando � cambia segno � bisogna attendere che � torni nel
campo di linearita (scarica dell’azione integrale)
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� Esempio
� �� ��� ,� � , ��� � �� in assenza di saturazioni: � � � , � � � , � � � ��� �� ��� � , � ( �
risposta a � ����� ����� � � , � : andamento di � nel caso lineare(linea continua) e in presenza dell’attuatore saturante (lineaa tratti)
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andamento di � (linea continua), � (linea a tratti) e � (lineaa tratto e punto) in presenza dell’attuatore saturante
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� Schema di desaturazione� wind-up presente anche per regolatori con altre azioni (oltre
quella integrale)
� �� ��� ��� �� �� � �� � � � (#� � (�� � � (#��� (
� scelta di� �� � :� �� ��� � �� � � ��� �� �
� �� � � (#��� ,
asintoticamente stabile e strettamente propria� uscita dell’attuatore misurabile o no
G( ) – ( )s D sR
G( )s
N sR( )
G( )s
+
–
+
+
ywG s( )
e q
z
u
a)
uM
–uM
Attuatore
G( ) – ( )s D sR
G( )s
N sR( )
G( )s
+
–
+
+
ywG s( )
e q
z
u
b)
uM
–uM
uM
–uM
Attuatorem' m
m
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� Funzionamento� in zona di linearita: funzione di trasferimento tra � e �
invariata� errore costante positivo: dopo un transitorio di durata dipen-
dente da� �� � � � positiva; � ��� � : � � � � (
� (#� � , )con dinamica funzione di
� �� �� quando � cambia segno � � negativa, � ��� ��� al di sotto di��� (funzionamento lineare ripristinato, quanto piu rapidoe il transitorio dovuto a
� �� � )
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� Esempio (precedente)� uscita dell’attuatore misurabile:
� �� � � � ��,-( �� �� � �
,-(#/ �� ��,-(#�
� prestazioni persino migliori, in termini di ���
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� Schema di realizzazione dei regolatori PID con desaturazione� � �� ��� , � � �
+
–KP
+
+
+
–
ywG s( )
uM
–uM
uM
–uM
1
1 + sTI
K sTP D
1 +sTD
N
e q
z
Attuatore
Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori 22
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Inserimento “morbido” della regolazioneautomatica
� Sistema di controllo operante nell’intorno di un punto di fun-zionamento nominale
� ipotesi non verificata in molte applicazioni industriali, du-rante la fase di avviamento dell’impianto (ad es. regola-zione di livello a partire da condizione iniziale con serbatoiovuoto) �
� Opportunita di controllare inizialmente il sistema con altretecniche, ad es. controllo manuale, per poi commutare sullaregolazione automatica quando si e raggiunto un intorno delpunto di funzionamento nominale
� all’atto della commutazione: regolatore in grado di fornireistantaneamente un valore della variabile di controllo moltosimile a quello impiegato sino a quel momento (inserimentomorbido)
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� Schema di desaturazione e inserimento morbido della regola-zione automatica: a) per un generico regolatore, b) per un PID
� se commuta da � ad � con � � ( � � � ( , � � ������� ,uscita azione derivativa nulla, � conserva il valore � �����subito dopo la commutazione
+
–KP
+
+
+
–
ywG s( )
uM
–uM
1
1 + sTI
K sTP D
1 +sTD
N
e q
z
G( ) – ( )s D sR
G( )s
N sR( )
G( )s
+
–
+
+
ywG s( )
e q
z
u
a)
uM
–uM
Attuatore
uman
uman
m
A
M
A
A
M
b)
M
uM
–uM
Attuatore
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� Esempio (precedente)� regolatore I� all’inizio: controllo manuale � �����+� ,� a � � � ( : commutazione sul controllo automatico con � �, , eventualmente con
� �� ��� � ��,-( per � ' � (� andamento dell’uscita senza schema di inserimento morbido
(linea a tratti) e con (linea continua)
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METODI DI TARATURA AUTOMATICA
� Funzione di trasferimento del sistema controllato nota� parametri del PID tarati per mezzo di tecniche di sintesi
� Determinazione onerosa del modello rispetto all’esigenza diprogettare un regolatore in grado di fronire prestazioni accetta-bili
� metodi automatici di taratura che consentono di perveniredirettamente alla sintesi del regolatore a partire da specificheprove effettuate sul processo
� sistema controllato assunto asintoticamente stabile e conguadagno positivo
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Metodi in anello chiuso
� Metodo di Ziegler e Nichols in anello chiuso� all’inizio: sola azione proporzionale, innalzando � � sino
a portare il sistema retroazionato al limite di stabilita ( � inoscillazione permanente di periodo
�a fronte di variazioni
a scalino imposte a � ): guadagno critico�� �
KP P< K KP
T
t
y
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� Regole di taratura
� � � %) (�� � �� �) � (�� � � ���� (���� �) � � (���� �� � (�� � � (�� , � � �
� Interpretazioni�
�� � � ���� di � �� � (margine di guadagno finito)�
� � ��� / � ��
0–1
Im
ReG j( ' )w p
1/ 'k m
A
Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori 28
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� Esempio
� �� ��� , , � � ���
� � �� � �� ,���� � � �
�� � � � ,� � ����� �
� PI: � � � ����� , � � � � � � ��� � , � � , � � , � � , � � � , � �
(prestazioni poco soddisfacenti)� PID (
� � ,-( ): ��� � � ��� , ��� , ��� , � , % � (�� � � � �
� � � � � � , � � , � � , � � � � (prestazioni migliori, zeri delPID coincidenti in � � �+, � , e prossimi ai poli di � �� � )
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� Valutazione delle prestazioni attendibili da un regolatore pro-gettato secondo le regole di taratura
� regolatore P: sfasamento nullo, � � � �� � �� ��� (�� � �� � � �� � �� ���� (�� � �
� � � �� regolatore PID: e possibile spostare il punto
� � � % �� �� ��� �� �� �nel piano complesso mediante scelta opportuna dei parame-tri
Im
Re
j K G jw wD ( )K G jP ( )w
G j( )w
G j( )wK
j
I
w
Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori 30
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� Spostamento del punto di attraversamento del diagramma po-lare con il semiasse reale negativo
� PI
� � � �� � �� ��� �� � �
� ����(�� � � �� �, � ,
� , ��� � � �+,� �
� � (�� � � � ��(�� ( � � (�� � ��0� � ������� ��� ��� �
� PID
� � � %+�� � �� ��� �� � �
� ����(���� ����, � ,
� � � � �� � �+,
� �� � (���� , � ��(�� � .����(���� �.� � ������� � � ��� �
A A
Im
Re
Im
Re
0.660.457191°
25°
a b) )
Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori 31
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� Limiti di applicabilita� sistemi particolarmente delicati o potenzialmente pericolosi
(limite di stabilita)� sistemi del primo o del secondo ordine con margine di gua-
dagno infinito
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� Assegnamento del margine di guadagno
� regolatore P � � ����� ��� �� �
� regolatore PID
,� � �� � � � � �
� % ��( � � , � ��� �� � % ��(
� � � % (zeri reali e concidenti) � � � � / � �� ,
% �, / � � ��
Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori 33
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� Esempio (precedente)� � � � � : � � � (������ ,
� � , � , � , % � (�� � � � ��� � � � � ,���� (�� � �
Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori 34
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� Assegnamento del margine di fase
� ��� � � � %+�� � �� ��� �� � �
� ������ � �, �.( � ,�� �
� � � � %+�� � �� ��� �� � �
� ��� � ,
� ��� , � ,
� � �� � � � � �� % ��� � � �
, �.(���� � �, � ,
� � �� � � � � �� % � �+,
�� ����� � ,
Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori 35
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� �� � ,
� �� � ��� ���+ � � �� � � �� � ����� ���+�
Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori 36
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� Esempio (precedente)� ��� � � ��� : � � � � ��� � ,
� � � �� � , % � (������ ,
� � ,-(� ��� � ��� � , ����� , ��� ,
� � � � ������ confronto della risposta allo scalino: regole di taratura (linea
continua), margine di guadagno (linea a tratti) e margine difase (linea a tratto e punto)
Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori 37
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Metodi in anello aperto
� Metodo di Ziegler e Nichols in anello aperto� modello approssimato del sistema da controllare
� � �� ��� �, � � � �����
� Regole di taratura
��� � %)
� �
) � (�� � � � �0�
) � � , � � � � � � (�� � �� regolatore PI, � / ��� (�� , � ,�
��� � ��� � � ��, � � � � �� � ��(���� � ��, � �
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� Esempio (precedente)� modello approssimato: � � , , � , ��� � , ��� , � ,�� regolatore PI: � � � , � � , , � � ��� � , � ��� � � � � ,� � � (�� � � ,
� � � � � , �� regolatore PID: ��� � , ��� ,
� � � � � � , % � (�� � � ,� �
,-( � ��� � � � � ��� , ����� (��� � , � � � � , � �
Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori 39