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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. CIVININI” ALBINIA Tel. n. 0564/870157 Fax n. 0564/872061 Cod. fiscale n. 91011040531 E.mail: [email protected] E mail certificata: [email protected] SitoWeb : www.icalbinia.gov.it REGOLAMENTO D'ISTITUTO SULLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. CIVININI”

ALBINIA Tel. n. 0564/870157 Fax n. 0564/872061

Cod. fiscale n. 91011040531 E.mail: [email protected]

E mail certificata: [email protected] SitoWeb : www.icalbinia.gov.it

REGOLAMENTO D'ISTITUTO

SULLA VALUTAZIONE DEGLI

ALUNNI

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Pag.

LA VALUTAZIONE COME PROCESSO 3

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELL’ATTUALE QUADRO NORMATIVO 4

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL PRIMO CICLO DI DISTRUZIONE 5

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 7

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DELL'ISTRUZIONE 8

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI BES 9

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI IN OSPEDALE 11

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA 11

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 12

COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA 13

STRUMENTI, PROCEDURE E CRITERI DI VALUTAZIONE DELL’ISTITUTO “G.CIVININI” 13

VERIFICHE 14

CONDIZIONI DI SVOLGIMENTO DELLE PROVE PER ALUNNI BES 17

ALLEGATI 18

ALLEGATI Allegato 1: SCUOLA PRIMARIA. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Allegato 2: SCUOLA PRIMARIA. GRIGLIA DI VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE Allegato 3: SCUOLA PRIMARIA. CRITERI PER IL GIUDIZIO DI VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE Allegato 4: SCUOLA PRIMARIA. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE (Italiano e matematica) Allegato 5: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Allegato 6: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. VALUTAZIONE PROVE ORALI Allegato 7: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO Allegato 8: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA-SCIENZE Allegato 9: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. VALUTAZIONE DELLA PROVE DI LINGUA STRANIERA: francese Allegato 10: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. VALUTAZIONE DELLA PROVE DI LINGUA STRANIERA: inglese Allegato 11: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. VALUTAZIONE ESAME DI STATO.GIUDIZIO ANALITICO GLOBALE ESAME DI STATO Allegato 12: INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE degli alunni DSA Allegato 13: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. CRITERI GENERALI PER L'ESAME DI STATO PER ALUNNI DSA Allegato 14: NOTA IN PRESENZA DI CARENZE PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA/ESAME DI STATO

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“La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una....funzione formativa di accompagnamento di processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012).

LA VALUTAZIONE COME PROCESSO: DEFINIZIONE, FUNZIONI, FINALITA’, OGGETO

La valutazione indica l'atto e l'effetto del valutare, dell'attribuire cioè un valore a oggetti, eventi o comportamenti. Sino a "ieri" la valutazione scolastica indicava l'atto e l'effetto del valutare i risultati dell'apprendimento cognitivo, affettivo, psicomotorio degli studenti. Oggi, il significato della valutazione scolastica si è allargato sino a comprendere, accanto ai risultati dell'apprendimento degli studenti, la valutazione della scuola nel suo complesso sia a livello micro, cioè di singolo istituto, che a livello macro, cioè di sistema. In tema di valutazione degli studenti è evidente un allargamento dell'attenzione educativa ai "processi" e agli "esiti" del percorso formativo. Gli apprendimenti non sono più considerati come fenomeni isolati ma come il risultato dei molti fattori legati al processo e al contesto formativo (l'azione didattica, le caratteristiche della comunità scolastica ecc.) e diventano indicatori importanti per verificare l'efficacia di funzionamento generale del sistema. La funzione, più generale, della valutazione scolastica è quella di leggere e di interpretare la realtà educativo-didattica entro un quadro valoriale e secondo criteri determinati. Le innovazioni intervenute a partire dagli anni '70 nel sistema educativo di istruzione e di formazione italiano hanno imposto un profondo ripensamento delle funzioni della valutazione scolastica. In particolare è stato evidenziato che la tradizionale funzione accertativa del profitto degli studenti - espressa in termini numerici, i voti, o di giudizio sintetico e globale - è solo una delle molte funzioni cui la valutazione deve assolvere. La valutazione ha un valore formativo e didattico ed è oggetto di riflessione per i docenti. Valutare è un compito strategico ma delicato attraverso il quale si rilevano il raggiungimento degli obiettivi e gli specifici progressi personali. La valutazione diviene così uno strumento che permette all’alunno di diventare protagonista del proprio percorso di apprendimento; comunicata ai genitori, fa si che possano partecipare al progetto didattico ed educativo del proprio figlio. La valutazione tiene conto di criteri di equità e trasparenza, ma anche di punti di partenza diversi, di un diverso impegno profuso per raggiungere un traguardo. Nell'ambito della ricerca pedagogico-educativa si insiste da tempo sulle seguenti funzioni: regolativa, diagnostica, formativa, sommativa, orientativa. Questo non significa sminuire il valore della funzione di misurazione e di controllo degli apprendimenti dello studente (ciò che gli anglosassoni chiamano assessment). 1) La funzione regolativa della valutazione scolastica, serve a "garantire con continuità e sistematicità un flusso di informazioni sull'andamento del processo educativo al fine di predisporre, attuare e mutare con tempestività e specificità, gli interventi necessari per la ottimizzazione della qualità dell'istruzione, e conseguentemente, dei risultati del micro e del macro sistema educativo". 2) La funzione diagnostica della valutazione scolastica (definita VALUTAZIONE INIZIALE), corrisponde all'accertamento dei prerequisiti cognitivi ed affettivo-motivazionali posseduti dagli allievi al momento dell'avvio del percorso di formazione. La valutazione diagnostica aiuta a identificare le conoscenze e le abilità che caratterizzano lo stato iniziale dello studente al fine di verificarne la concordanza con i prerequisiti ritenuti necessari per dare avvio al percorso formativo. Si intuisce la chiara rilevanza formativa della funzione diagnostica: sulla base delle informazioni ottenute con tale valutazione, infatti, il docente può attivare le azioni didattiche compensative necessarie a garantire a tutti gli studenti il conseguimento dei prerequisiti. “Il tempo perso nella fase della funzione diagnostica della valutazione è tutto guadagnato” (J.J.Rousseau): i prerequisiti sono infatti quelle conoscenze e quelle abilità il cui possesso è la precondizione affinché ogni studente possa immettersi con più alta probabilità di successo nell'itinerario programmato. 3) La funzione formativa valutazione scolastica esprime la ragion d’essere della valutazione, come dimostra la ricerca didattico-docimologica, e risiede nel fornire allo studente una informazione accurata circa i punti forti e i punti deboli del suo apprendimento e al docente una serie di dati che gli permettano di assumere decisioni didattiche appropriate ai bisogni individuali degli studenti. La valutazione formativa (o VALUTAZIONE IN ITINERE) aiuta lo studente a superare gli ostacoli che emergono nel percorso di apprendimento e il docente a modificare le procedure, i metodi e gli strumenti usati al fine di personalizzare e diversificare il sostegno educativo-didattico. Essa concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo di ciascun alunno perchè pone attenzione ai processi formativi dell’alunno e considera il differenziale di apprendimento. Si realizza attraverso: l’osservazione continua e

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sistematica dei processi di apprendimento formali e informali; la progressiva maturazione dell’identità personale; una riflessione continua dell’alunno come autovalutazione dei suoi comportamenti e percorsi di apprendimento (processi metacognitivi) 4) La funzione sommativa della valutazione scolastica (VALUTAZIONE FINALE) consente di analizzare al termine di un quadrimestre o di un anno scolastico gli esiti del percorso di formazione e di effettuare il bilancio complessivo delle conoscenze e abilità acquisite dagli studenti. Al termine di un ciclo di istruzione essa si accompagna alla valutazione prognostica, che sostiene le decisioni circa l'orientamento per il successivo ciclo. Potremmo definire questa come. La valutazione finale al termine di una classe intermedia ha comunque un rilevante valore formativo per il lavoro dell’anno successivo. 5) La funzione orientativa della valutazione scolastica. Dall'analisi delle funzioni appare evidente il senso delle azioni di valutazione degli studenti: si valutano gli studenti non solo per "misurarne" gli apprendimenti ma per apprezzarne il valore, per comprenderne, interpretarne e orientarne gli sviluppi futuri, per regolare e migliorare le azioni educative. Di conseguenza, un processo improntato sulla sistematicità, sul rigore e su criteri di efficacia formativa, non può non considerare come prioritarie le seguenti finalità: • verificare l’acquisizione degli apprendimenti programmati • adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento individuali e del gruppo classe • predisporre eventuali interventi di recupero o consolidamento, individuali o collettivi • fornire agli alunni indicazioni per orientare l’impegno e sostenere l’apprendimento • promuovere l’autoconsapevolezza e la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e difficoltà • fornire ai docenti elementi di autovalutazione del proprio intervento didattico • comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici e condividere gli impegni relativi ai processi di maturazione personale. Oggetto della valutazione Secondo l’attuale quadro normativo, costituiscono oggetto della valutazione e sono competenza del gruppo docente responsabile delle classi: 1) la verifica dei risultati di apprendimento codificati dal Curricolo d’Istituto sulla base delle Indicazioni Nazionali; 2) la valutazione del comportamento cioè della partecipazione, del rispetto delle regole, della cura del materiale, dell’impegno, dell’interesse, condizioni che rendono l’apprendimento efficace e formativo; 3)la valutazione delle competenze di base relative agli apprendimenti disciplinari e propedeutiche allo sviluppo continuo della capacità di apprendere - orientata alla valutazione delle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente - e la loro Certificazione al termine della Scuola primaria e della Scuola secondaria di I grado.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELL’ATTUALE QUADRO NORMATIVO

Ai sensi del’art. 1 del D.P.R. 122/09: c. 2. La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'art. 2, comma 4, del DPR 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni. c. 3. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000. c. 4. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del DPR 8 marzo 1999, n. 275. c. 5. Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano

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dell'offerta formativa. c. 6. Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado, dell'adempimento dell'obbligo di istruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonché al termine del secondo ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l'inserimento nel mondo del lavoro. c. 7. Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie. c. 8. La valutazione nel primo ciclo dell’istruzione è effettuata secondo quanto previsto dagli articoli 8 e 11 del d.lgs 19 febbraio 2004, n. 59, e successive modificazioni, dagli articoli 2 e 3 del decreto-legge 169/2008, nonché dalle disposizioni del presente regolamento. c. 9. I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione ai sensi dell’articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL PRIMO CICLO DI DISTRUZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA Durante i percorsi e le esperienze formative, educative e didattiche vengono osservati gli atteggiamenti e i comportamenti; sono inoltre considerate tutte quelle informazioni valutative di ritorno (feed-back), atte a misurare l’efficacia delle soluzioni adottate, ad orientare l’attività didattica, a valorizzare le esigenze e le potenzialità di ciascun bambino e del gruppo di sezione/intersezione, nonché a ricalibrare gli interventi educativi sulla base dei risultati raggiunti, al fine di consentire a tutti gli alunni il raggiungimento del livello essenziale di apprendimento. I livelli di competenza raggiunti al termine del percorso sono valutati per Campi di Esperienza e Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze secondo la seguente legenda: 1)ESSENZIALE: il bambino ha raggiunto gli obiettivi in prevalenza con l’aiuto dell’insegnante. 2)CONSOLIDATO: il bambino ha raggiunto con autonomia gli obiettivi individuati. 3)AVANZATO: il bambino ha pienamente acquisito con autonomia gli obiettivi individuati, dimostrando creatività operativa anche in situazioni complesse ed interagendo con gli altri. Le Schede di Valutazione, predisposte per età, contengono l’indicazione del livello raggiunto, nelle seguenti Aree di Sviluppo: MOTRICITÀ; LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE; LINGUAGGI NON VERBALI; RELAZIONI INTERPERSONALI; LOGICA; MEMORIA; ATTENZIONE; AUTONOMIA. PRIMO CICLO Ai sensi del’art. 2 del D.P.R. 122/09: c. 1. La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata nella scuola primaria dal docente ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe e, nella scuola secondaria di primo grado, dal consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza. c. 2. I voti numerici attribuiti, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge, nella valutazione periodica e finale, sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni, adottati dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 4, comma 4, e 14, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275. c. 4. La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica resta disciplinata dall’articolo 309 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, ed è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico, fatte salve eventuali modifiche all’intesa di cui al punto 5 del Protocollo addizionale alla legge 25 marzo 1985, n. 121. c. 5. I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, avendo come oggetto del proprio giudizio, relativamente agli alunni disabili, i criteri a norma dell’articolo 314, comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297. Qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti del sostegno, essi si esprimono con un unico voto. Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l’ampliamento e il potenziamento dell’offerta formativa, ivi compresi i docenti incaricati delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno.

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c. 6. L’ammissione o la non ammissione alla classe successiva, in sede di scrutinio conclusivo dell’anno scolastico, presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato, è deliberata secondo le disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge. c. 7. Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione di cui al comma 2 ed a trasmettere quest’ultimo alla famiglia dell’alunno. 9. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell’alunno è riferita a ciascun anno scolastico. 10. Nella scuola secondaria di primo grado, ferma restando la frequenza richiesta dall’articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, ai fini della validità dell’anno scolastico e per la valutazione degli alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzate L’Istituto comprensivo ha deliberato le seguenti indicazioni per l’ammissione alla classe successiva o all’esame finale Scuola primaria I docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. L’Istituto concepisce la non ammissione: 1)come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo, con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali; 2) come evento condiviso dalle famiglie e accuratamente preparato per l’alunno, anche in riferimento alla classe di futura accoglienza; 3) una scelta collegiale da considerare privilegiatamene (senza limitare l’autonoma valutazione dei docenti) negli anni di passaggio da segmenti formativi ad altri che richiedono salti cognitivi particolarmente elevati ed esigenti di definiti prerequisiti, mancando i quali potrebbe risultare compromesso il successivo processo; 4)quando siano stati adottati, comunque, documentati interventi di recupero e di sostegno che non si siano rilevati produttivi. Il Collegio dei docenti considera casi di eccezionale gravità quelli in cui si registrino contemporaneamente le seguenti condizioni: 1. Assenza o gravi carenze delle abilità propedeutiche ad apprendimenti successivi (lettoscrittura, calcolo, logica matematica); 2. Mancati processi di miglioramento cognitivo pur in presenza di documentati stimoli individualizzati; 3. Gravi carenze e assenza di miglioramento, pur in presenza di documentati stimoli individualizzati, relativamente agli indicatori del comportamento che attengono alla partecipazione, alla responsabilità e all’impegno. L’ipotesi della non ammissione è formulata dal Team di docenti entro il mese di Maggio e comunicata al Dirigente Scolastico per consentire la dovuta preventiva condivisione con la famiglia e la dovuta preventiva preparazione dell’alunno relativamente al suo ingresso nella nuova classe, e della nuova classe relativamente all’accoglienza del nuovo alunno. In sintesi si considerano requisiti indispensabili per la non ammissione: - unanimità del voto del Team di docenti; - specifica e comprovata eccezionalità dei motivi; - interventi individualizzati da parte della scuola (opportunamente documentati) per far fronte, attraverso strumenti compensativi e misure dispensative, ai cosiddetti bisogni educativi speciali dell’alunno; - adeguata motivazione del provvedimento Scuola secondaria di I grado Sono ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline. La votazione sul comportamento degli studenti determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. Per quanto riguarda la validità dell’anno scolastico e possibili deroghe, nella scuola secondaria di primo grado, ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2004, ( la validità dell'anno scolastico si calcola sulla presenza/frequenza dei ¾ dell'orario annuale personalizzato di tutte le attività oggetto di formale valutazione intermedia e finale da parte del consiglio di classe), ai fini della validità dell'anno scolastico e per la valutazione degli alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L'impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla

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classe successiva o all'esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzate. Le deroghe deliberate dal Collegio dei docenti dell’I.C. di Albinia sono previste per casi eccezionali, certi e documentati quali: • gravi motivi di salute adeguatamente documentati; • partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; • adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo. Il consiglio di classe verifica, nel rispetto dei criteri definiti dal Collegio dei docenti e delle indicazioni della circolare medesima, se: • il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito di assenze; • tali assenze, pur rientrando nelle deroghe previste dal collegio dei docenti, impediscano, comunque, di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Secondo quanto previsto dall’art. 2, c. 8: La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, e dell'articolo 2 del decreto legge, è espressa: a) nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione; b) nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge; il voto numerico è illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione. L’art. 7 dello stesso regolamento stabilisce quanto segue: 1. La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, di cui all'articolo 2 del decreto-legge (169/08), si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Dette regole si ispirano ai principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni. 2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilità nei contesti di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto legge, dei comportamenti: a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni (reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana con allontanamento dalla comunità scolastica); b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni (assolvere i propri impegni di studio, rispetto verso l’altro, comportamento corretto). 3. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata con riferimento ai casi individuati nel comma 2 e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. 4. Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, anche in sede di elaborazione del piano dell'offerta formativa, iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi, alla prevenzione di atteggiamenti negativi, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli alunni, tenendo conto di quanto previsto dal regolamento di istituto, dal patto educativo di corresponsabilità di cui all'articolo 5-bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio. In nessun modo le sanzioni sulla condotta possono essere applicate agli alunni che manifestino la propria opinione come previsto dall'articolo 21 della Costituzione della Repubblica italiana.

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ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DELL'ISTRUZIONE Secondo quanto disposto dall’ art. 3 del D.P.R.: c. 1. L'ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo e l'esame medesimo restano disciplinati dall'articolo 11, commi 4-bis e 4-ter, del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, come integrato dall'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176. c. 2. L'ammissione all'esame di Stato, ai sensi dell'articolo 11, comma 4-bis, del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, e successive modificazioni, è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell'anno scolastico, nei confronti dell'alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il giudizio di idoneità di cui all'articolo 11, comma 4-bis, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado. c. 3. L'ammissione dei candidati privatisti è disciplinata dall'art. 11, c. 6, del d.lgs. n. 59 del 2004, e suc.mod. [6. All'esame di Stato di cui al c. 4 sono ammessi anche i candidati privatisti che abbiano compiuto, entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento, il tredicesimo anno di età e che siano in possesso del titolo di ammissione alla prima classe della scuola sec. Di 1° grado. Sono inoltre ammessi i candidati che abbiano conseguito il predetto titolo da almeno un triennio e i candidati che nell'anno in corso compiano 23 anni di età] c. 4. Alla valutazione conclusiva dell'esame concorre l'esito della prova scritta nazionale di cui all'articolo 11, comma 4-ter, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni. I testi della prova sono scelti dal Ministro tra quelli predisposti annualmente dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (INVALSI), ai sensi del predetto comma 4-ter. c. 5. L'esito dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo è espresso secondo le modalità previste dall'articolo 185, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dall'articolo 3, comma 3-bis, del decreto-legge. c. 6. All'esito dell'esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova di cui al comma 4, e il giudizio di idoneità di cui al comma 2. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5. c. 7. Per i candidati di cui al comma 3 (privatisti), all'esito dell'esame di Stato e all'attribuzione del voto finale concorrono solo gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova di cui al comma 4 (INVALSI) c. 8. Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimità. c. 9. Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola, ai sensi dell'articolo 96, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. Per l’ammissione all’Esame di Stato del terzo anno della Scuola secondaria di I grado gli alunni devono conseguire la sufficienza in tutte le materie, compreso il voto in condotta. Pertanto, laddove in sede di scrutinio qualche voto proposto dai singoli docenti sia al di sotto del 6, per esaminare l’ammissione o non ammissione dell’allievo alla classe successiva o all’esame di Stato, il Dirigente scolastico, dopo aver diretto la discussione, considerati gli orientamenti in essa scaturiti e le posizioni emerse, pone in votazione l’ammissione o la non ammissione. In caso di esito favorevole all’ammissione, tutti i voti insufficienti sono automaticamente elevati a sei. In caso di esito sfavorevole all’ammissione, il voto o i voti rimangono insufficienti e l’allievo non è ammesso alla classe successiva o all’Esame. Il Consiglio di classe formula un giudizio di idoneità espresso in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo. Formulazione giudizio di idoneità Il giudizio di idoneità è espresso in decimi, il voto è il risultato della media matematica dei voti della Classe 3^ - II quadrimestre (esclusa IRC) effettivamente riportati in tutte le materie (reali e non quelli portati a 6 da voto di Consiglio) considerando il percorso scolastico complessivo compiuto dall’allievo nella Scuola secondaria di primo grado e la positiva e costruttiva partecipazione alle attività previste dal PTOF. In caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione all’esame medesimo, senza attribuzione di voto. L’ assegnazione del “Non Classificato”. In sede di scrutinio Il Consiglio di classe/Team di docenti ha sempre il dovere di esprimere un giudizio valutativo sull’allievo. Tale giudizio può essere non espresso e quindi il Consiglio di classe può assegnare all’allievo il N.C. con il risultato della non ammissione alla classe successiva o all’esame solo se l’allievo in questione è stato fisicamente assente da scuola un tempo tale per cui i docenti non sono in possesso di elementi valutativi tali da consentire l’attribuzione di un voto in decimi in una o più discipline.

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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI BES

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’ (ART. 9, D.P.R. 122/09) c.1 La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato previsto dall'articolo 314, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate nei precedenti articoli. I soggetti certificati legge 104 devono sostenere le prove scritte ed anche il colloquio. c.2 Per l'esame conclusivo del primo ciclo possono essere predisposte prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale di cui all'articolo 11, comma 4-ter, del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza. • la responsabilità della predisposizione delle prove equipollenti è della Commissione d’esame; • la Commissione può essere coadiuvata dal personale che ha seguito e conosciuto l’alunno nel corso dell’anno scolastico; • è possibile definire tempistiche di svolgimento dell’esame coerenti con le necessità degli studenti disabili, ai sensi della CM n.32 DEL 14 MARZO 2008; • è possibile tenere in conto, anche in previsione dell’Esame, del carattere evolutivo e di miglioramento dei percorsi degli studenti. c. 3 Le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonchè di ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario( strumenti equipollenti), previsti dall'articolo 315, comma 1, lettera b), del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove. c. 4. Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per l'iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l'accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione. c. 5. Gli alunni con disabilità sostengono le prove dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo dell'istruzione secondo le modalità previste dall'articolo 318 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994. 6. All'alunno con disabilità che ha svolto un percorso didattico differenziato e non ha conseguito il diploma attestante il superamento dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo, è rilasciato un attestato recante gli elementi informativi relativi all'indirizzo e alla durata del corso di studi seguito, alle materie di insegnamento comprese nel piano di studi, con l'indicazione della durata oraria complessiva destinata a ciascuna, alle competenze, conoscenze e capacità anche professionali, acquisite e dei crediti formativi documentati in sede di esame. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DIFFICOLTÀ SPECIFICHE DI APPRENDIMENTO, DSA (art. 10, D.P.R. 122) C. 1 Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. C. 2 Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. Le verifiche devono tener conto dell’alta affaticabilità degli alunni con DSA e devono tener conto di alcune indicazioni operative: - le verifiche devono avere come oggetto obiettivi e contenuti ben specificati; - ciascuna competenza dell’alunno richiede una verifica specifica; - è opportuno compensare/integrare i compiti scritti ritenuti non adeguati con prove orali; - all’alunno deve essere concesso l’uso di mediatori didattici (calcolatrice, tavole compensative, schemi e mappe concettuali) durante le prove scritte e orali; E’ funzionale che i tempi e le modalità delle verifiche siano pianificate dal coordinatore di classe

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La Valutazione deve essere personalizzata ( PDP) e tener conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi come da normativa- L. 170/20110-. Esami di stato del primo ciclo di istruzione per alunni DSA Gli alunni con D.S.A. (debitamente certificati) affrontano le medesime prove di esame degli altri, poiché conseguiranno un diploma avente validità legale, ma queste possono essere somministrate con modalità diverse (nota MIUR 4674 del 10 maggio 2007). Nello svolgimento delle prove di esame, sia scritte che orali, saranno adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei utilizzati in corso d’anno, senza che le modalità di esecuzione della prova ne alterino il risultato. Durante l’anno scolastico, quindi, devono essere stati predisposti percorsi personalizzati (nota MIUR 5744 del 28 maggio 2009) con le indicazioni di compenso e dispensa; tutto quello che è stato applicato durante l’anno, se documentato (P.D.P/P.E.P), si può richiedere che venga attuato anche in sede d’esame. Nel diploma finale, valido a tutti gli effetti, non verrà fatta menzione delle modalità di svolgimento. I verbali della commissione d’esame devono prevedere uno spazio dedicato ai candidati con DSA. In sede di approvazione della relazione finale della classe, si presenterà la situazione di un alunno con DSA. In base alla attuale normativa, si veda il Decreto 5669 del 12 luglio 2011, il candidato con DSA deve sostenere tutte le prove di esame scritte (tranne casi particolari per la lingua straniera) e il colloquio. La commissione può però deliberare, su proposta del consiglio di classe, sostanzialmente tre cose: 1) concedere tempi più lunghi per la prova scritta; 2) e/o permettere al candidato di ricorrere a strumenti alternativi (esempio uso del computer per la scrittura); 3) adottare criteri di valutazione attenti più al contenuto che alla forma, sia per le prove scritte che per il colloquio. Infatti solo durante l’anno scolastico si può ricorrere a strumenti dispensativi (per favorire, ad esempio, la comunicazione orale piuttosto che quella scritta nella lingua straniera), ma non per l’esame. Eventualmente e se necessario, la sottocommissione darà molto più valore alla prova orale rispetto a quella scritta nel caso di disgrafia per esempio. Alcune precisazioni sono contenute nella Nota Ministeriale n. 5744 del 28 maggio 2009. La CM n. 48 del 31 maggio 2012, aggiunge che per i candidati certificati DSA è possibile l’ascolto dei testi della prova registrati in forma “mp3” oppure permette che un componente della commissione possa leggere i testi delle prove scritte. Il ricorso allo strumento compensativo del “tempo più lungo”, può essere effettuato anche per la prova nazionale (tempo massimo aggiuntivo concesso è normalmente di 30 minuti per ogni prova, ma in ogni caso decide la Commissione). E ancora, e sempre per la prova nazionale, l’alunno certificato DSA può ricorrere anche agli strumenti compensativi usati durante l’anno (per esempio il calcolatorino, che invece non può essere usato dagli alunni senza certificazione); si veda la CM n. 50 del 7 giugno 2010. Gli alunni con DSA possono essere dispensati dalle prove scritte in lingua straniera, come stabilito dal Decreto 5669 del 12 luglio 2011 (attuativo della legge 170/2010 relativa agli alunni con DSA. Per la dispensa occorrono tre condizioni di cui deve tenere conto la Commissione plenaria: 1) certificazione DSA che attesti la gravità del disturbo e contenga l’esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte in lingua straniera; 2) richiesta di dispensa per la prova scritta, presentata dalla famiglia; 3) delibera di conferma del consiglio di classe di dispensa, dopo aver acquisito quanto detto ai precedenti punti 1 e 2 (quindi tale delibera sarà approvata prima dell’inizio degli esami e sarà inserita in relazione finale). A questo punto, sulla base di tale delibera (punto 3), la Commissione plenaria stabilisce modalità e contenuti della prova orale, sostitutiva di quella scritta. La CM 48/2012 stabilisce che la prova orale sostitutiva può essere inserita nel giorno stesso del colloquio pluridisciplinare. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NON RICOMPRESI NELLA LEGGE 104/92 E LEGGE 170/2010, individuati ai sensi della Direttiva Ministeriale n. 8 del 27 dicembre 2012 La direttiva tutela tutte quelle situazioni in cui è presente un disturbo clinicamente fondato, diagnosticabile ma non ricadente nelle previsioni della Legge 104/92 né in quelle della Legge 170/2010. In secondo luogo ricomprende altre situazioni che si pongono oltre l’ordinaria difficoltà di apprendimento, per le quali dagli stessi insegnanti sono stati richiesti strumenti di flessibilità da impiegare nell’azione educativo-didattica (vedi funzionamento cognitivo limite, svantaggio socio-economico, linguistico-culturale, disagio comportamentale/relazionale). L’attivazione di un percorso personalizzato per un alunno con BES deve essere deliberata in Consiglio di classe, ovvero nelle scuole primarie da tutti i componenti del team docenti, dando luogo al PDP; ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe o il team docenti motiveranno le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. In ogni caso gli alunni non potranno accedere alla dispensa dalle prove scritte di lingua

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straniera se non in presenza di un disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto dall’art. 6 del DM n. 5669 del 12 luglio 2011 e dalle Linee guida. Esame di Stato: La nota Miur prot. N. 3587 del 03/06/2014 precisa che “Per altre situazioni di alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), formalmente individuati dai singoli Consigli di classe, dovranno essere fornite alla Commissione d'esame utili e opportune indicazioni per consentire a tali alunni di sostenere adeguatamente l'esame. La Commissione - sulla base di quanto previsto dalla Direttiva 27.12.2012 e dalla circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 e dalle successive note, di pari oggetto, del 27 giugno 2013 e del 22 novembre 2013 - esaminati gli elementi forniti dai Consigli di classe, terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati con Bisogni Educativi Speciali (BES), per i quali sia stato redatto apposito Piano Didattico Personalizzato e, in particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell'ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. A tal fine i Consigli di classe trasmetteranno alla Commissione d'esame i Piani Didattici Personalizzati. In ogni caso, per siffatte tipologie, non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, sia scritto che orale, mentre è possibile concedere strumenti compensativi, in analogia a quanto previsto per gli alunni con DSA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI IN OSPEDALE (art. 11, D.P.R. 122) C. 1. Per gli alunni che frequentano per periodi temporalmente rilevanti corsi di istruzione funzionanti in ospedali o in luoghi di cura, i docenti che impartiscono i relativi insegnamenti trasmettono alla scuola di appartenenza elementi di conoscenza in ordine al percorso formativo individualizzato attuato dai predetti alunni, ai fini della valutazione periodica e finale. C. 2. Nel caso in cui la frequenza dei corsi di cui al comma 1 abbia una durata prevalente rispetto a quella nella classe di appartenenza, i docenti che hanno impartito gli insegnamenti nei corsi stessi effettuano lo scrutinio previa intesa con la scuola di riferimento, la quale fornisce gli elementi di valutazione eventualmente elaborati dai docenti della classe; analogamente si procede quando l'alunno, ricoverato nel periodo di svolgimento degli esami conclusivi, deve sostenere in ospedale tutte le prove o alcune di esse. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA (Estratto Linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri – 2014) I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione, sono valutati nelle forme enei modi previsti per i cittadini italiani (DPR 394/1999, art.45). Questa norma è richiamata anche nel Regolamento sulla Valutazione. Pertanto agli alunni stranieri iscritti nelle scuole italiane, sia statali che paritarie, si applicano tutte le disposizioni previste dal regolamento: -diritto ad una valutazione, periodica e finale, trasparente e tempestiva, sulla base di criteri definiti dal Collegio dei docenti; - assegnazione di voti espressi in decimi per tutte le discipline di studio e per il comportamento (tranne che per la scuola primaria, dove tale voto è sostituito da un giudizio; - ammissione alla classe successiva o all’esame di stato in presenza di voti non inferiori a sei in tutte le discipline e nel comportamento; - rilascio della certificazione delle competenze - attribuzione delle tutele specifiche previste dalle norme se lo studente è affetto da disabilità certificata o da disturbo specifico di apprendimento certificato o presenta altre difficoltà ricomprese nella Direttiva sui bisogni educativi speciali emanata il 27 dicembre 2012. Nella sua accezione formativa, la valutazione degli alunni stranieri, soprattutto di quelli di recente immigrazione o non italofoni, pone diversi ordini di questioni, che possono riguardare non solo le modalità di valutazione e di certificazione ma, in particolare, la necessità di tener conto del percorso di apprendimento dei singoli studenti. E’ prioritario che la scuola favorisca, con specifiche strategie e percorsi personalizzati, a partire dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo di istruzione e, successivamente, dalle Indicazioni e Linee guida per le scuole secondarie di secondo grado, un possibile adattamento dei programmi per i singoli alunni, garantendo agli studenti non italiani una valutazione che tenga conto per quanto possibile, della loro storia scolastica precedente, degli esiti raggiunti, delle caratteristiche delle scuole frequentate, delle abilità e competenze essenziali acquisite.

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La già ricordata Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 sui bisogni educativi speciali e le successive note di chiarimento rafforzano e specificano il ruolo e le responsabilità delle istituzioni scolastiche autonome e dei docenti nella valutazione degli alunni stranieri non italofoni, anche attraverso strumenti di lavoro in itinere che abbiano la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento personalizzato programmato. In proposito si ricorda che gli alunni con cittadinanza non italiana necessitano anzitutto di interventi didattici di natura transitoria relativi all’apprendimento della lingua e che solo in via eccezionale si deve ricorrere alla formalizzazione di un vero e proprio piano didattico personalizzato (vedi nota ministeriale 22 novembre 2013). Si fa in questo caso riferimento soprattutto agli alunni neo-arrivati ultratredicenni, provenienti da paesi di lingua non latina. Il principio pedagogico sulla valutazione degli alunni stranieri, come equivalente a quella degli alunni italiani, implica una contestuale attenzione alla cultura, alla storia e alle competenze in italiano di ciascun alunno. Occorre anche tenere conto del fatto che, nelle scuole che hanno maggiore esperienza di alunni stranieri, da molti anni è emersa una riflessione sull’opportunità di prevedere una valutazione per gli alunni stranieri modulata in modo specifico ed attenta alla complessa esperienza umana di apprendere in un contesto culturale e linguistico nuovo, senza abbassare gli obiettivi richiesti, ma adattando gli strumenti e le modalità con cui attuare la valutazione stessa. Gli esami La normativa d’esame non permette di differenziare le prove per gli studenti stranieri ma solo per gli studenti con bisogni educativi speciali certificati. E’ importante nella redazione di presentazione della classe all’esame di Stato, sia al termine del primo ciclo che del secondo ciclo, vi sia un’adeguata presentazione degli studenti stranieri e delle modalità con cui si sono svolti i rispettivi percorsi di inserimento scolastico e di apprendimento. La valutazione in sede di esame assume una particolare importanza. Sancisce la conclusione di un percorso e la preparazione dello studente con un titolo di studio che ha valore legale. Per l’esame al termine del primo ciclo nel caso di notevoli difficoltà comunicative, è possibile prevedere la presenza di docenti o mediatori linguistici competenti nella lingua d’origine degli studenti per facilitare la comprensione. Nel caso sia possibile assicurare allo studente l’utilizzazione della lingua d’origine per alcune discipline scolastiche, potrà essere effettuato l’accertamento delle competenze maturate. Nel colloquio orale possono essere valorizzati contenuti relativi alla cultura e alla lingua del Paese d’origine. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE (art. 8, D.P.R. 122)

c. 1. Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi, ai sensi dell'articolo 3, commi 1 e 2, del decreto-legge. c. 5. Le certificazioni delle competenze concernenti i diversi gradi e ordini dell'istruzione sono determinate anche sulla base delle indicazioni espresse dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (INVALSI) e delle principali rilevazioni internazionali. c. 6. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e ricerca, ai sensi dell'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono adottati i modelli per le certificazioni relative alle competenze acquisite dagli alunni dei diversi gradi e ordini dell'istruzione e si provvede ad armonizzare i modelli stessi alle disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge ed a quelle del presente regolamento. Con CM prot AOODGOSV1235 del 13 febbraio 2015 vengono proposte alle scuole due distinti modelli di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado, corredati di apposite linee guida per la loro compilazione. Nell’a.s. 2015-16 era atata prevista l’adozione generalizzata in tutte le scuole del prototipo di modello, nell’a.s. 2016-17 l’adozione è tuttavia ancora sperimentale. COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA La collaborazione tra scuola e famiglia è finalizzata a promuovere il successo formativo di ciascun ragazzo, a sostenerne le aspirazioni e a valorizzarne le capacità. Oltre alle informazioni e alle valutazioni presenti nel Registro on line, si effettuano incontri scuola-famiglia, secondo il programma stabilito nel Piano annuale delle attività approvato dal Collegio dei Docenti. Sono previsti, in particolare:

Incontri con le famiglie dei nuovi allievi finalizzati alla conoscenza dell’Istituzione scolastica e dell’Offerta Formativa;

Assemblea di classe per illustrare le varie proposte educative e didattiche e per l’elezione dei rappresentanti

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dei genitori nei Consigli di Classe e di Intersezione;

Partecipazione dei rappresentanti dei genitori ai Consigli di Classe e di Intersezione;

Colloqui generali periodici per informare le famiglie degli alunni sull’andamento educativo-didattico;

Colloqui individuali in orario scolastico stabilito da ogni singolo docente;

Incontri straordinari su appuntamento a richiesta dei genitori, del Coordinatore/Referente di classe, dei singoli docenti o del Dirigente Scolastico.

STRUMENTI, PROCEDURE E CRITERI DI VALUTAZIONE DELL’ISTITUTO “G.CIVININI” L’Istituto comprensivo “G. Civinini” di Albinia indica tre aree oggetto della valutazione: il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico. Stabilisce inoltre alcuni adempimenti e procedure. Il Collegio dei docenti delibera strumenti, procedure e criteri di valutazione sul profitto e il comportamento, alla luce delle ‘Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione’ (settembre 2012), di cui accolgono il dettato (p. 13): “Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni”. Il Collegio, inoltre, sperimenta l’applicazione di specifici criteri per la valutazione e, affinché essa sia effettivamente trasparente da parte delle famiglie e degli alunni, sono state inserite nel DIARIO SCOLASTICO che l'Istituto fornisce gratuitamente agli studenti due griglie in cui inserire i voti di ogni singola disciplina per il primo ed il secondo quadrimestre. STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE L'Istituto Comprensivo, al fine di rendere i parametri della valutazione più omogenei possibili, ha richiesto ai docenti la condivisione e la produzione di griglie per la valutazione delle discipline, per il comportamento, per l'esame di Stato. Tutto questo materiale è consultabile negli ALLEGATI riportati. I docenti, inoltre, condividono PROVE DI VERIFICA iniziali e finali COMUNI, in particolare per ITALIANO, MATEMATICA, LINGUA INGLESE E FRANCESE. Questo permette di monitorare il percorso dei singoli studenti all'inizio ed alla fine dell'anno scolastico. Una sintesi del regolamento sulla valutazione del comportamento e griglie per annotare i voti delle verifiche orali e scritte sono riportati nel diario scolastico che da qualche anno l'Istituto offre gratuitamente ai singoli alunni. Ciò permette la condivisione con gli alunni e con le loro famiglie di quelle che sono le modalità di valutazione ed il percorso formativo dello studente al fine di garantire la trasparenza ed un'efficace comunicazione in base al Patto educativo di corresponsabilità.

VERIFICHE INDICAZIONI GENERALI

La verifica è la raccolta sistematica di dati attraverso strumenti diversi, strutturati e non: test, prove strutturate, saggi, elaborazioni di testi, questionari, prove pratiche, interrogazioni, osservazioni, ecc. Nel momento della verifica il docente si limita a raccogliere i dati a misurare dei fenomeni e a registrare dei comportamenti. In queste fase egli sospende il giudizio nell’attesa di avere abbastanza dati da confrontare per poi valutare. Una volta raccolto un numero sufficiente di dati, legge i diversi risultati, li raffronta e li interpreta in base a dei criteri. La verifica, quindi, è la raccolta dei dati, mentre la valutazione è l’interpretazione del loro significato. Si comprende come i dati raccolti siano di tipo quantitativo mentre la valutazione risponde a criteri di tipo qualitativo. Le verifiche registrano conoscenze, abilità talvolta aspetti della competenza, mentre il giudizio valutativo rende conto degli aspetti dell’apprendimento, in relazione a progressi, regressi, impegno, motivazione, capacità critiche,

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abilità metodologiche. Il giudizio esprime quindi una scelta che deve basarsi su dei CRITERI che debbono essere individuati, trasparenti ed esplicitati agli alunni e alle loro famiglie. Tali criteri debbono essere condivisi all’interno dei Consigli di Classe e del Collegio Docenti. La verifica, inoltre, è un'attività di confronto tra uno stato di fatto dello studente e uno standard al fine di rilevare concordanze o difformità. Può avere carattere quantitativo e in questo caso si basa su misurazioni attraverso le quali si attribuiscono "punteggi" alle prestazioni degli studenti. Quando ha carattere qualitativo, la verifica consiste nell'osservazione, rilevazione e apprezzamento di fenomeni ed eventi. I dati raccolti attraverso le verifiche consentono di operare regolazioni del percorso formativo, ovvero ri-calibrazioni e modifiche degli obiettivi della programmazione, dei metodi e delle strategie didattiche in funzione delle esigenze degli studenti.

CRITERI

Per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento, si definiscono i seguenti criteri generali, parte integrante del Piano triennale dell’offerta formativa della nostra scuola. 1) L’atto valutativo è selettivo, prende in considerazione gli aspetti che in quel momento si ritengono più importanti e ne tralascia altri. 2) La scelta delle verifiche da somministrare è effettuata dagli insegnanti singolarmente in coerenza con le linee guida concordate all’interno dei vari dipartimenti/ambiti disciplinari o dal gruppo di docenti che costituiscono il dipartimento/l’ambito disciplinare. In alcuni momenti dell’anno scolastico (anche in vista dell’Esame di Stato) vengono, infatti, effettuate delle prove di verifica comuni tra le varie classi, con criteri di misurazione/valutazione trasparenti e condivisi, al fine di tenere sotto controllo l’andamento degli apprendimenti degli alunni e di permettere un’utile attività di confronto, nonché un’eventuale revisione o adeguamento dell’intervento didattico. I risultati delle prove che vengono poi discussi in dipartimento/ambito disciplinare concorrono, insieme alle osservazioni degli allievi, a determinare il voto finale presente nel documento di valutazione. 3) Vengono somministrate prove di tipo diverso: test con risposte a scelta multipla, di completamento (testi cloze), abbinamenti/corrispondenze (prove strutturate); domande a risposta aperta, brevi testi espositivo-informativi, saggi brevi, testi, relazioni (prove non strutturate); prove miste semi-strutturate, che prevedono test oggettivi e item a breve risposta aperta. 4) Le verifiche orali/interrogazioni, generalmente non programmate, contemplano un adeguato numero di domande su diversi argomenti di studio. 5) Si ha cura di non effettuare nella stessa giornata due verifiche scritte che comportino una preparazione impegnativa dal punto di vista dello studio. È possibile invece svolgere due prove che richiedano semplicemente di “ricordare” alcune nozioni minime (parte di un argomento) o di ricorrere a tecniche/abilità specifiche (es. verifica sulle operazioni). Ciascun alunno può sostenere al massimo due prove orali nell’arco della stessa mattinata se vertono entrambe su discipline di studio. 6)Per favorire una preparazione responsabile da parte degli studenti, si comunicano agli alunni con congruo anticipo date e contenuti delle prove (anche nel Registro on line); per “congruo” si intende un intervallo di tempo di più pomeriggi utili per organizzare lo studio. 7) La correzione degli elaborati viene ripresa in classe e costituisce contenuto specifico dell’attività didattica anche ai fini del recupero e del consolidamento degli apprendimenti. 8) Le Prove d’ingresso effettuate nei primi giorni di scuola non rientrano nella media delle prove che concorrono alla valutazione quadrimestrale (la misurazione delle stesse viene comunicata agli alunni e alle famiglie nello spazio “annotazioni” del Registro on line) MODALITÀ DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Tipologie di prove assegnate Fermo restando la stretta correlazione tra il tipo di prova assegnata - sia di profitto che “autentica” - e i risultati di apprendimento attesi - sono adottate le seguenti modalità di verifica degli apprendimenti, valutate sulla base di griglie/rubriche predisposte: 1) prove orali e scritte a risposta aperta; 2) prodotti ed elaborati in cui è richiesta una produzione e non una riproduzione, che implichino un uso più complesso e creativo delle conoscenze/abilità indagate, associate a capacità di comunicazione, organizzazione, rielaborazione, ecc.; 3)prove pratiche (esecuzioni strumentali, prove grafiche, costruzione di oggetti, esercizi fisici, ecc.);

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15

Casi di individualizzazione/personalizzazione delle verifiche Dove sia stata prevista una programmazione individualizzata/personalizzata sono proposte prove differenziate. Nel caso il docente decida di sottoporre all’alunno in difficoltà la prova comune, prima della stessa, fornisce indicazioni rispetto a quali siano le parti che deve svolgere. Per gli alunni BES, se necessario, si somministrano prove differenziate ove non sia proponibile una loro graduazione. Numero verifiche quadrimestrali Le prove scritte, pratiche e orali sono proposte con frequenza (la valutazione secondo la normativa deve scaturire da un “congruo numero” di verifiche) allo scopo di prevenire quel deficit cumulativo che, se non rimosso, compromette l’apprendimento successivo. Tali prove sono dettagliatamente calendarizzate (settimanalmente e mensilmente) nell’apposito spazio del registro elettronico per evitare sovrapposizioni inutili e controproducenti. Viene quindi effettuato il seguente numero minimo di verifiche:

SCUOLA PRIMARIA

MATERIA ORE SETTIMANALI NUMERO CONSIGLIATO E TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE SCRITTE/PRATICHE E ORALI PER QUADRIMESTRE

ITALIANO -8 (cl.I) - 7 (cl.II) -6 (cl.III,IV,V)

-10 verifiche scritte e orali -10 verifiche scritte e orali

STORIA - 3 (cl.I,II, insieme a geografia) -2 (cl.III,IV,V)

-2 verifiche scritte e orali -4 verifiche scritte e orali

GEOGRAFIA - 3 (cl.I,II, insieme a storia) -2 (cl.III,IV,V)

-2 verifiche scritte e orali -4 verifiche scritte e orali

MATEMATICA -7 (cl.I,II) -6 (cl.III,IV,V)

-10 verifiche scritte e orali -10 verifiche scritte e orali

SCIENZE -1 (cl.I,II) -2 (cl.III,IV,V)

-2 verifiche scritte e orali -4 verifiche scritte e orali

INGLESE 1 (cl.I) 2 (CL.II) 3 (cl.III,IV,V)

-3 verifiche -6 verifiche: 3 scritte e 3 orali

MUSICA 1 2 verifiche

ARTE E IMMAGINE 2 (cl. I, II) 1 (cl.III,IV,V)

2 verifiche 2 verifiche

EDUCAZIONE FISICA 1 2 verifiche

I.R.C. 2 2 verifiche

ALTERNATIVA A I.R.C. 2 2 verifiche

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SCUOLA SECONDARIA

MATERIA ORE SETTIMANALI NUMERO MINIMO E TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE SCRITTE/PRATICHE E ORALI PER QUADRIMESTRE

ITALIANO 9 - 4 verifiche scritte (di cui almeno 3 temi) -2 verifiche orali

STORIA 2 -2 verifiche orali (o 1 orale ed 1 scritta)

GEOGRAFIA 2 -2 verifiche orali (o 1 orale ed 1 scritta)

MATEMATICA 4 - 4 verifiche scritte -2 verifiche orali

SCIENZE 2

-1 verifica orale

INGLESE 3

-3 verifiche scritte -2 orali

SECONDA LINGUA COMUNITARIA

2 -2 verifiche scritte -2 orali

MUSICA 2 2 verifiche scritte e/o orali/ e/o pratiche

ARTE E IMMAGINE 2 2 verifiche scritte e/o orali/ e/o pratiche

EDUCAZIONE FISICA 2 2 verifiche e/o prove pratiche

I.R.C. 1 1 verifica scritta e/o orale

ALTERNATIVA A I.R.C. 1 0

Valutazione delle prove di verifica La valutazione delle prove di verifica tiene conto dei seguenti aspetti: - Il rendimento di ciascun alunno è valutato indipendentemente dai suoi voti precedenti (cercando di evitare

l’effetto “alone”) e dai risultati raggiunti dagli altri alunni della classe. - Nei casi di grave difficoltà di apprendimento, accertata e verificata, ove sia stata prevista una diversificazione degli

obiettivi, la soglia di accettabilità del risultato è stabilita in relazione alle caratteristiche dell’alunno. - L’eccellenza è determinata dal raggiungimento di obiettivi che coinvolgono non solo conoscenze e abilità, ma

aspetti rilevanti delle competenze. Valutazione degli alunni BES La scuola pone attenzione al fatto che le verifiche per gli alunni BES: - siano preventivamente calendarizzate sulla base di un funzionale confronto fra i docenti del Team o C.d.C; - vengano effettuate in relazione al PDP (se presente) e con l’uso degli strumenti compensativi e/o le misure

dispensative (se previsti). Alunni con disabilità (H) Si stabilisce che: - le verifiche possono essere uguali, semplificate o differenziate rispetto a quelle previste per la classe, sulla base di

quanto declinato nel PEI; - la valutazione è svolta secondo i criteri educativi e didattici stabiliti nel PEI da tutti i docenti del Team/C.d.C.e,

quindi, non solo dal docente di sostegno; - un PEI semplificato/facilitato dà diritto al conseguimento del titolo di studio con valore legale; - un PEI differenziato dà diritto alla sola attestazione delle competenze. Lo studente con disabilità che ha seguito un

PEI differenziato, acquisendo l’attestazione delle competenze, può comunque iscriversi alla Scuola secondaria di II grado.

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Alunni con DSA Si stabilisce che: - le verifiche sono coerenti con quanto stabilito nel PDP (tempi più lunghi, verifiche graduate, uso di strumenti

compensativi, svolgimento di un numero minore di esercizi, ecc.); - la valutazione è svolta sulla base di quanto dichiarato nel PDP prestando attenzione alla padronanza dei contenuti

e prescindendo dagli errori connessi al disturbo; - per favorire l’apprendimento delle lingue straniere si utilizza la massima flessibilità didattica, privilegiando

l’espressione orale e non escludendo, se necessari, strumenti compensativi e misure dispensative, secondo quanto dettato dalla norma vigente.

Alunni con altre situazioni di BES La valutazione degli studenti che vivono altre situazioni di BES pone al centro i seguenti principi guida: - è necessario distinguere monitoraggio, controllo, verifica e valutazione degli apprendimenti; - è indispensabile che la valutazione non sia solo sommativa ma anche, e soprattutto, formativa; - è auspicabile che la valutazione sia sempre globale e multifattoriale, mai parcellizzata e segmentata.

La valutazione tiene inoltre conto de: 1)situazione di partenza; 2)risultati raggiunti dallo studente nel suo personale percorso di apprendimento; 3) risultati riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti previsti per la classe frequentata e per il grado di scuola di riferimento; 4)competenze acquisite nel percorso di apprendimento. CONDIZIONI DI SVOLGIMENTO DELLE PROVE PER ALUNNI BES Il team docenti predispone lo svolgimento delle verifiche secondo le condizioni abituali individuate per lo studente. Nella stesura delle prove in itinere e finali ogni docente tiene inoltre conto in particolare degli obiettivi irrinunciabili e degli obiettivi essenziali della propria materia, anche nella prospettiva di un curricolo verticale, soprattutto al fine di evitare riduzioni del curricolo di studio che precluderebbero l’ottenimento di un titolo con valore legale. Pertanto l’uso di strumenti compensativi e di particolari metodologie didattiche nel corso dell’anno scolastico - e fino al momento in cui il PDP eventualmente non decada -, è finalizzato a mettere lo studente in grado di affrontare l’esame di licenza con le stesse possibilità degli altri studenti della stessa classe, riducendo al minimo la fatica e le difficoltà conseguenti lo specifico BES. Il docente, proprio perché esperto nella metodologia didattica, sia generale sia afferente la specifica materia di insegnamento, prevede prima di tutto nel PDP l’utilizzo di metodologie didattiche individualizzate e personalizzate e, solo in seconda istanza, di eventuali compensazioni e di possibili dispense. In sede di esame di Stato per questi alunni non sono attualmente previste modalità differenziate di verifica degli apprendimenti. L’uso temporaneo di dispense, di compensazioni e di flessibilità didattica è utile al fine di porre l’alunno nelle condizioni di sostenere, al termine del percorso di studi, l’esame di licenza con le stesse modalità e i medesimi tempi degli studenti che non vivono situazioni di BES. L’uso di strumenti compensativi e, solo se necessarie, di misure dispensative non deve generare alcuna dipendenza da parte dell’allievo, aggravando la sua peculiare difficoltà. L’uso di tali dispositivi deve, anzi, metterlo nella condizione di superare eventuali ritardi e/o problematicità e/o complicanze afferenti l’apprendimento.

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Allegato 1 SCUOLA PRIMARIA

Valutazione del comportamento

Voto Descrittori Giudizio sintetico *

10

La partecipazione alla vita della scuola è attiva e interessata. Ha rapporti corretti, collaborativi e rispettosi nei confronti degli adulti e dei compagni Regolare, serio e responsabile negli impegni scolastici, assume un ruolo propositivo all’interno della classe

Attivo

Serio

Responsabile

Corretto

Regolare

Propositivo

Collaborativo

9

La partecipazione alla vita della scuola è attiva e interessata Manifesta un comportamento sempre rispettoso delle persone e delle cose; collabora in modo costante con adulti e coetanei. Puntuale nell'esecuzione delle consegne

Attivo

Rispettoso

Puntuale

Collaborativo

8

La partecipazione alla vita della scuola è costante Manifesta un comportamento di norma accettabile e rispettoso delle persone e delle cose Collabora con i coetanei in modo adeguato al contesto scolastico. Interviene se sollecitato e non sempre rispetta le consegne

Attivo

Di norma rispettoso

Puntuale

Di norma collaborativo

7

L’alunno partecipa ed interviene se sollecitato, non sempre rispetta le consegne. Manifesta un comportamento non sempre rispettoso delle persone e delle cose; mostra atteggiamenti di scarsa collaborazione con adulti e coetanei.

Non sempre rispettoso

Poco collaborativo

Non sempre rispettoso

6

L’alunno, nonostante le sollecitazioni, partecipa saltuariamente alle attività e non rispetta le consegne. Manifesta un comportamento irrispettoso delle persone, delle cose e delle regole condivise. Ha rapporti talvolta conflittuali e non corretti nei confronti dei compagni e degli adulti. Quasi sempre disattende gli impegni scolastici

Poco attivo

Irrispettoso

Conflittuale

Non corretto

5

L’alunno, nonostante le sollecitazioni, non partecipa alle attività proposte Manifesta un comportamento gravemente scorretto nei confronti di adulti e/o pari Mostra continue e reiterate mancanze del rispetto delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto con presenza di provvedimenti disciplinari

Irrispettoso

Gravemente scorretto

Gravemente conflittuale

*= da utilizzare nel registro on line

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19

Allegato 2

SCUOLA PRIMARIA VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE

DESCRITTORI

VOTO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

5

I contenuti sono appresi in modo frammentario e disorganizzato

Applica procedure ed effettua analisi e

sintesi in modo impreciso.

Ha difficoltà di riconoscimento,

di proprietà e classificazione.

Anche se guidato, espone in modo confuso.

Comprende in modo

frammentario e impreciso testi, dati e informazioni.

Commette errori sistematici nell’applicare conoscenze e abilità in contesti semplici

6

I contenuti sono appresi in modo superficiale, parziale e/o meccanico

Applica procedure ed effettua

analisi e sintesi in modo parziale e solo in

compiti noti.

Guidato, riesce a riconoscere proprietà

ed a classificare.

Necessita di guida nell’esposizione

Comprende solo in parte e superficialmente testi, dati e informazioni. Se guidato, applica conoscenze e abilità in contesti semplici

7

I contenuti sono appresi in modo globale, selettivo nelle linee essenziali.

Applica procedure ed effettua analisi e sintesi in compiti semplici. Utilizza proprietà e regole e sa applica criteri

di classificazione in compiti noti e/o

semplici

Espone in modo chiaro, ma semplice e essenziale

Comprende in modo globale testi, dati e informazioni. Sa applicare conoscenze e abilità in vari contesti in modo complessivamente corretto

8

I contenuti sono appresi in modo ordinato, preciso e consapevole

Applica procedure ed effettua

analisi e sintesi in modo corretto e autonomo

Riconosce con sicurezza e precisione proprietà e regolarità, che applica nelle classificazioni.

Espone in modo preciso e ordinato

Comprende in modo specifico testi, dati e informazioni Se applicare conoscenze

e abilità in vari contesti in

modo corretto

Sa orientarsi nella soluzione di problemi

9

I contenuti sono appresi in modo completo, sicuro e autonomo con integrazione alle conoscenze preesistenti

Applica procedure ed effettua analisi e

sintesi con sicurezza e consapevolezza.

Riconosce proprietà e regolarità, che

applica autonomamente nelle

classificazioni

Sa esprimere valutazioni personali ed espone in modo chiaro, preciso e sicuro.

Comprende in modo completo testi, dati e informazioni Applica conoscenze e abilità in vari contesti in modo corretto e sicuro Sa orientarsi nella soluzione di problemi complessi

10

I contenuti sono appresi in modo completo, sicuro e organico, riuscendo autonomamente ad integrare conoscenze preesistenti

Applica procedure con piena

sicurezza ed effettua analisi e sintesi corrette, approfondite e originali.

Sa utilizzare proprietà e

regolarità per creare idonei criteri di classificazione

Esprime valutazioni personali pertinenti e supportate da argomentazioni efficaci

Espone in modo chiaro, preciso

e sicuro

Comprende in modo completo e approfondito testi, dati e informazioni Applica conoscenze e abilità in vari contesti sicurezza e padronanza Sa orientarsi nella soluzione di problemi complessi utilizzando una pluralità di strategie

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ALLEGATO 3

Criteri per il giudizio di valutazione intermedia/finale

INTERESSE

Propositivo, produttivo, rielaborativo L’alunno pone domande per verificare ciò che ha appreso, è di stimolo per il gruppo, propone approfondimenti

Regolare, costante L’alunno è interessato a livello personale

Settoriale L’interesse dell’alunno è concentrato solo su alcuni argomenti o discipline

Superficiale, discontinuo

L’interesse dell’alunno è condizionato da difficoltà di concentrazione, ha bisogno di continui stimoli e/o richiami

PARTECIPAZIONE ALLA VITA SCOLASTICA

Costruttiva, attiva L’alunno è disponibile a seguire qualsiasi attività, valuta le proposte apportando interventi personali pertinenti e costruttivi per il gruppo

Regolare, costante Partecipa con autonomia e disponibilità alle attività proposte

Saltuaria, settoriale L’alunno partecipa in base all’interesse, talvolta va incoraggiato

Improduttiva L’alunno non è persuaso dalla necessità di fare attività, esegue passivamente e meccanicamente, va sollecitato

scarsa e talvolta oppositiva Spesso rifiuta le proposte degli insegnanti, fa altro, attua comportamenti di disturbo

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Efficace, accurata, autonoma L’alunno organizza attivamente il proprio lavoro, elabora strategie, usa in modo appropriato i materiali e gli strumenti

Precisa, ordinata Si organizza e porta a termine il compito. Sa utilizzare le proprie risorse

Dispersiva, poco flessibile, frettolosa

L’alunno lavora da solo ma è dispersivo oppure procede in modo meccanico nello svolgimento del compito, senza utilizzare le strategie suggerite

Non del tutto adeguata, imprecisa

L’alunno è insicuro, richiede frequenti esemplificazioni e conferme

Non autonoma L’alunno non è ancora in grado di lavorare senza la guida dell’adulto o dei compagni

IMPEGNO

Costante, produttivo, assiduo, serio

Porta sempre a termine le attività, sia a casa sia a scuola, con responsabilità, puntualità e introducendo elementi personali

Regolare, adeguato, puntuale Porta sempre a termine le attività proposte

Settoriale, essenziale Lavora in maniera approssimativa, i lavori non sono sempre accurati e completi, l’impegno è condizionato dall’interesse

Discontinuo, dispersivo, irregolare

Lavora saltuariamente e spesso richiede o necessita dell’intervento di una guida, non porta autonomamente il compito

Superficiale *e generico Spesso non porta a termine gli impegni. Il lavoro sia a casa sia a scuola non è completo né puntuale

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Allegato 4

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DISCIPLINARI

ITALIANO

CLASSE I Nucleo fondante:

ASCOLTARE E PARLARE Criteri:

Espressione orale Pertinenza degli interventi Modalità di partecipazione

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE Ascolta, comprende comunica ed espone esperienze in maniera confusa e disorganica. Solo se sollecitato interviene, ma a fatica, nelle conversazioni. Anche se guidato, non riesce a riferire le parti essenziali di un racconto. Si e-sprime con povertà ed improprietà lessicale.

6

SUFFICIENTE Ascolta, comprende, comunica ed espone esperienze intervenendo nelle conversazioni in modo comprensibile. Se guidato riesce a riferire le parti es-senziali di un racconto. Si esprime in modo semplice su contenuti minimi. Uti-lizza un lessico semplice e generico.

7

DISCRETO Ascolta, comprende, comunica esperienze soggettive intervenendo nelle conversazioni in modo semplice e pertinente. Riferisce le parti essenziali di un racconto con un’esposizione orale corretta e lineare. Utilizza un lessico appropriato

8

BUONO Ascolta, comprende, comunica ed espone esperienze in modo logico e coe-rente. Interviene nelle conversazioni in modo ordinato e pertinente e con buona proprietà lessicale. Riferisce le parti di un racconto in modo corretto

9

DISTINTO Ascolta, comprende, comunica ed espone esperienze in modo logico, coeren-te ed organico. Interviene nelle conversazioni in modo ordinato, pertinente e con linguaggio ricco e appropriato. Riferisce le parti di un racconto in modo corretto e completo.

10

OTTIMO Ascolta, comprende, comunica ed espone esperienze in modo logico, coeren-te, organico ed ampio. Interviene nelle conversazioni in modo ordinato, per-tinente e con linguaggio ricco e complesso anche in situazioni diverse. Riferi-sce le parti di un racconto in modo approfondito.

Nucleo fondante:

LEGGERE E COMPRENDERE Criteri:

Acquisizione tecnica di lettura Comprensione di un testo letto

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5 NON SUFFICIENTE Non associa grafema-fonema

6 SUFFICIENTE Legge sillabando e comprende in modo globale

7 DISCRETO Legge correttamente frasi minime e ne comprende il significato

8 BUONO Legge correttamente brevi testi e ne comprende il significato

9 DISTINTO Legge correttamente, con ritmo adeguato e ha piena comprensione di ciò che legge

10 OTTIMO Legge in modo corretto, scorrevole, con ritmo adeguato e ha comprensione approfondita di ciò che legge

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Nucleo fondante:

SCRIVERE

Criteri:

Produzione di semplici testi

VOTO

GIUDIZIO DESCRITTORE

5 NON SUFFICIENTE Utilizza la tecnica della scrittura di parole solo per copia e se guidato

6 SUFFICIENTE Scrive sotto dettatura parole semplici

7 DISCRETO Scrive in modo autonomo e sotto dettatura frasi minime

8 BUONO Scrive in autonomia e sotto dettatura frasi semplici e/o complesse in modo corretto

9 DISTINTO Scrive in autonomia e sotto dettatura brevi testi in modo corretto

10 OTTIMO Scrive in autonomia e sotto dettatura brevi testi in modo ricco e completo

Nucleo fondante:

RIFLETTERE SULLA LINGUA

Criteri:

Correttezza ortografica e grammaticale

VOTO

GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE Non conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema

6

SUFFICIENTE Conosce alcune convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema.

7 DISCRETO Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema.

8

BUONO Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema e le applica in modo corretto

9

DISTINTO Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema e le applica con sicurezza

10

OTTIMO Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema e le applica con autonomia e padronanza

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Nucleo fondante: SCRIVERE

Criteri: Produzione di semplici testi

VOTO

GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE Produce brevi testi, poveri nel contenuto e nel lessico, con forma scorretta e non corretti ortograficamente

6

SUFFICIENTE Produce testi dal contenuto essenziale, non sempre corretti ortograficamen-te

7

DISCRETO Produce testi dal contenuto abbastanza esauriente, coerenti e sufficiente-mente corretti nella forma e nell'ortografia

8

BUONO Produce testi dal contenuto esauriente e corretto, utilizzando un lessico ap-propriato e corretti ortograficamente

9

DISTINTO Produrre testi chiari, coerenti, articolati, utilizzando un lessico vario e appro-priato con una forma chiara e scorrevole e corretti ortograficamente

10

OTTIMO Produrre testi originali, chiari, coerenti, articolati, utilizzando un lessico vario e appropriato con una forma chiara e scorrevole e corretti ortograficamente

CLASSE II – III Nucleo fondante:

ASCOLTARE E PARLARE Criteri:

Espressione orale Pertinenza degli interventi Modalità di partecipazione

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE Ascolta, comprende comunica ed espone esperienze in maniera confusa e disorganica. Solo se sollecitato interviene nelle conversazioni e non rispetta l'argomento. Anche se guidato, non riesce a riferire le parti essenziali di un racconto. Si esprime con povertà lessicale.

6

SUFFICIENTE Ascolta, comprende, comunica ed espone esperienze intervenendo nelle conversazioni in modo comprensibile. Se guidato riesce a riferire le parti es-senziali di un racconto. Si esprime in modo semplice su contenuti minimi e non sempre rispetta l'argomento. Utilizza un lessico semplice e generico.

7

DISCRETO Ascolta, comprende, comunica esperienze soggettive intervenendo nelle conversazioni in modo semplice e pertinente. Riferisce le parti essenziali di un racconto con un’esposizione orale corretta e lineare. Utilizza un lessico appropriato rispettando l'argomento di conversazione.

8

BUONO Ascolta, comprende, comunica ed espone esperienze in modo logico e coe-rente. Interviene nelle conversazioni in modo ordinato e pertinente e con buona proprietà lessicale. Riferisce le parti di un racconto in modo corretto e chiaro.

9

DISTINTO Ascolta, comprende, comunica ed espone esperienze in modo logico, coeren-te ed organico. Interviene nelle conversazioni in modo ordinato, pertinente, con linguaggio appropriato e osservazioni personali. Riferisce le parti di un racconto in modo corretto e completo.

10

OTTIMO Ascolta, comprende, comunica ed espone esperienze in modo logico, coeren-te, organico ed ampio. Dimostra di possedere efficaci capacità comunicative ed espressive anche in situazioni diverse. Riferisce le parti di un racconto in modo approfondito.

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Nucleo fondante: LEGGERE E COMPRENDERE

Criteri: Acquisizione tecnica di lettura

Comprensione di un testo letto

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5 NON SUFFICIENTE Legge in modo stentato o scorretto o inespressivo, fatica a comprendere ciò che legge

6 SUFFICIENTE Legge in modo abbastanza corretto, comprende gli elementi essenziali di ciò che legge

7 DISCRETO Legge in modo corretto e scorrevole, comprende adeguatamente ciò che leg-ge

8 BUONO Legge in modo corretto, scorrevole ed espressivo, trae informazioni da ciò che legge

9 DISTINTO Ha acquisito una lettura personale, trae informazioni da ciò che legge e le riu-tilizza

10 OTTIMO Ha acquisito una lettura personale efficacie (veloce – scorrevole – espressi-va). Trae informazioni da ciò che legge e le riutilizza

Nucleo fondante: RIFLETTERE SULLA LINGUA

Criteri: Correttezza ortografica e grammaticale

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5 NON SUFFICIENTE Non conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema

6 SUFFICIENTE Conosce alcune convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema.

7 DISCRETO Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema.

8 BUONO Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema e le applica in modo corretto

9 DISTINTO Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema e le applica con sicurezza

10 OTTIMO Conosce le convenzioni di scrittura e la corrispondenza fonema-grafema e le applica con autonomia e padronanza

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25

Nucleo fondante: SCRIVERE

Criteri: Produzione di semplici testi:

coerenza, contenuto, correttezza ortografica

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE Produce brevi testi, poveri nel contenuto e nel lessico, con forma scorretta e non corretti ortograficamente

6

SUFFICIENTE Produce brevi testi dal contenuto accettabile, con forma semplice, non sem-pre corretti ortograficamente

7

DISCRETO Produce brevi testi dal contenuto abbastanza esauriente, coerenti e sufficien-temente corretti nella forma e nell'ortografia

8

BUONO Produce testi dal contenuto esauriente e coerente, utilizzando un lessico ap-propriato e corretto ortograficamente

9

DISTINTO Produrre testi chiari, coerenti, articolati, utilizzando un lessico appropriato con una forma chiara e scorrevole e corretti ortograficamente

10

OTTIMO Produrre testi originali, chiari, coerenti, articolati, utilizzando un lessico vario e appropriato con una forma chiara e scorrevole e corretti ortograficamente

CLASSE IV – V Nucleo fondante:

ASCOLTARE E PARLARE Criteri:

Espressione orale- Pertinenza degli interventi Modalità di partecipazione

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE Ascolta, comprende comunica ed espone esperienze in maniera confusa e disorganica. Solo se sollecitato interviene nelle conversazioni e non rispetta l'argomento. Anche se guidato, non riesce a riferire le parti essenziali di un racconto. Si esprime in modo non chiaro e con povertà lessicale.

6

SUFFICIENTE Ascolta, comprende, comunica ed espone esperienze intervenendo nelle conversazioni in modo comprensibile. Se guidato riesce a riferire le parti es-senziali di un racconto. Si esprime in modo semplice su contenuti minimi e non sempre rispetta l'argomento. Utilizza un lessico semplice e generico.

7

DISCRETO Ascolta, comprende, comunica esperienze soggettive intervenendo nelle conversazioni in modo semplice e pertinente. Riferisce le parti essenziali di un racconto con un’esposizione orale corretta e lineare. Utilizza un lessico appropriato rispettando l'argomento di conversazione.

8

BUONO Ascolta, comprende, comunica ed espone esperienze in modo logico e coe-rente. Interviene nelle conversazioni in modo ordinato e pertinente e con buona proprietà lessicale. Riferisce le parti di un racconto in modo corretto e chiaro.

9

DISTINTO Ascolta, comprende, comunica ed espone esperienze in modo logico, coeren-te ed organico. Interviene nelle conversazioni in modo ordinato, pertinente, con linguaggio appropriato e osservazioni personali. Riferisce le parti di un racconto in modo corretto e completo.

10

OTTIMO Ascolta, comprende, comunica ed espone esperienze in modo logico, coeren-te, organico ed ampio. Dimostra di possedere efficaci capacità comunicative ed espressive anche in situazioni diverse. Riferisce le parti di un racconto in modo approfondito.

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Nucleo fondante: LEGGERE E COMPRENDERE

Criteri: Tecnica di lettura

Comprensione di un testo letto

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE Legge in modo stentato o scorretto o inespressivo, fatica a comprendere ciò che legge

6

SUFFICIENTE Legge brevi testi in modo abbastanza corretto, comprende gli elementi es-senziali di ciò che legge

7

DISCRETO Legge in modo corretto e scorrevole, comprende adeguatamente ciò che leg-ge e trae semplici informazioni

8

BUONO Legge in modo corretto, fluido ed espressivo, trae informazioni da ciò che legge

9

DISTINTO Ha acquisito una lettura veloce, scorrevole e espressiva personale, trae in-formazioni da ciò che legge e le riutilizza

10

OTTIMO Ha acquisito una lettura personale efficacie (veloce – scorrevole – espressi-va). Trae informazioni da ciò che legge , le riutilizza e le rielabora

Nucleo fondante: SCRIVERE

Criteri: Produzione di semplici testi:

coesione, coerenza, contenuto, correttezza ortografica, lessico

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE Produce testi poveri nel contenuto e nel lessico, poco coerenti, con scorret-tezze nella forma e nell’ortografia.

6

SUFFICIENTE Produce testi dal contenuto essenziale e coerente, con qualche scorrettezza ortografica.

7

DISCRETO Produce testi dal contenuto semplice, coerente e abbastanza corretto nella forma e nell’ortografia.

8

BUONO Produce testi dal contenuto esauriente, corretto ortograficamente utilizzando un lessico appropriato

9

DISTINTO Produce testi coerenti, chiari nella forma, corretti ortograficamente, utiliz-zando un lessico vario e appropriato

10

OTTIMO Produce testi originali, chiari, coerenti nella forma, corretti ortograficamente, utilizzando un lessico vario e appropriato

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Nucleo fondante: RIFLETTERE SULLA LINGUA

Criteri: Correttezza ortografica e grammaticale

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE Non applica le convenzioni ortografiche e grammaticali

6

SUFFICIENTE Applica alcune convenzioni ortografiche e grammaticali.

7

DISCRETO Applica convenzioni ortografiche e grammaticali in modo generalmente cor-retto

8

BUONO Conosce le convenzioni di scrittura ortografiche e grammaticali e le applica in modo corretto

9

DISTINTO Conosce le convenzioni ortografiche e grammaticali e le applica con padro-nanza

10

OTTIMO Conosce le convenzioni di scrittura ortografiche e grammaticali con autono-mia e piena padronanza

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MATEMATICA

CLASSE I

Nucleo fondante: IL NUMERO

Criteri: - rappresentazione di entità numeriche e loro relazioni - padronanza dei procedimenti nelle tecniche di calcolo

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5 NON SUFFICIENTE Rappresenta le entità numeriche solo con l’aiuto dell’insegnante e con l’ausilio di grafici e materiale strutturato. Conta con difficoltà

6 SUFFICIENTE Rappresenta le entità numeriche in modo non sempre autonomo e/o con l’ausilio di grafici e materiale strutturato. Opera in modo insicuro con l'addi-zione e la sottrazione, concretamente e con piccole quantità

7 DISCRETO Rappresenta le entità numeriche in modo autonomo. Opera con l'addizione e la sottrazione in modo concreto e con piccole quantità. Riconosce e con-fronta i numeri proposti

8 BUONO Rappresenta le entità numeriche con sicurezza. Opera con l'addizione e la sottrazione in modo sicuro e con le quantità proposte. Sa confrontare i nu-meri e conosce la simbologia di maggiore, minore, uguale

9 DISTINTO Rappresenta le entità numeriche con sicurezza e precisione. Opera in modo sicuro e veloce con l’addizione e la sottrazione. Sa confrontare i numeri e co-nosce la simbologia di maggiore, minore, uguale. Utilizza le strategie di calco-lo in modo flessibile e produttivo

10 OTTIMO Rappresenta le entità numeriche con precisione e sicurezza. Opera in modo sicuro e veloce con l’addizione e la sottrazione anche nel calcolo mentale. Confrontare i numeri e utilizza la corretta simbologia. Utilizza le strategie di calcolo in modo flessibile e produttivo

Nucleo fondante: SPAZIO E FIGURE

Criteri: Riconoscimento di elementi geometrici e delle principali figure

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5 NON SUFFICIENTE Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture solo con l’aiuto dell’insegnante. Ha difficoltà ad organizzare lo spazio

6 SUFFICIENTE Riconosce e classifica con incertezza forme, relazioni e strutture. Ha difficoltà ad organizzare lo spazio

7 DISCRETO Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture con qualche incertezza. Si o-rienta negli spazi a lui noti

8

BUONO Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture con sicurezza. Sa organizzare autonomamente lo spazio

9

DISTINTO Riconosce e classifica in modo preciso forme, relazioni e strutture. Sa organiz-zare autonomamente lo spazio e lo sa rappresentare

10

OTTIMO Riconosce e classifica in modo preciso e analitico forme, relazioni e strutture. Sa organizzare autonomamente lo spazio e lo sa rappresentare e decodificare

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Nucleo fondante:

MISURE, RELAZIONI, DATI E PREVISIONI Criteri:

- Conoscenza ed applicazione di semplici procedimenti di misurazione

- Identificazione e comprensione di problemi - Capacità di prevedere possibili esiti di situazione e di applicare procedure logiche

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5 NON SUFFICIENTE Sa discriminare le caratteristiche evidenti degli oggetti con l'aiuto delle in-segnanti. Non è autonomo nell'interpretare situazioni problematiche e nell'applicare procedure logiche.

6 SUFFICIENTE Sa discriminare le caratteristiche degli oggetti. Effettua confronti e seria-zioni in contesti noti o con materiale strutturato. Sa individuare e risolvere concrete e semplici situazioni problematiche. Ha difficoltà nel prevedere possibili esiti di situazioni reali.

7

DISCRETO Sa discriminare le caratteristiche degli oggetti. Effettua confronti e seria-zioni in contesti diversi e con materiale strutturato. Sa individuare e risolve-re semplici situazioni problematiche. Prevede possibili esiti di situazioni reali poco complesse. Stabilisce confronti ed effettua misurazioni in manie-ra empirica. Non sempre interpreta correttamente la situazione problema-tica e individua il procedimento risolutivo in contesti concreti. Prevede in modo pertinente i possibili esiti di situazioni determinate, interpreta e co-struisce grafici

8

BUONO Sa discriminare le caratteristiche degli oggetti con sicurezza. Effettua con-fronti e seriazioni nei vari contesti. Sa individuare e risolvere situazioni pro-blematiche. Prevede in modo pertinente i possibili esiti di situazioni deter-minate. Stabilisce confronti ed effettua misurazioni. Interpreta corretta-mente la situazione problematica in modo autonomo e individua il proce-dimento risolutivo in contesti concreti.

9

DISTINTO Utilizza con sicurezza e in modo coerente gli strumenti di misura più comu-ni. Utilizza in modo corretto gli schemi operativi, adattandoli alle diverse situazioni problematiche. Interpreta correttamente la situazione problema-tica in modo autonomo. Individua e sviluppa il procedimento nei vari con-testi. Prevede in modo pertinente e preciso i possibili esiti di situazioni de-terminate e le interpreta anche attraverso i grafici.

10

OTTIMO Utilizza con sicurezza e in modo coerente gli strumenti di misura più comu-ni. Utilizza in modo corretto gli schemi operativi, adattandoli alle diverse situazioni problematiche. Interpreta correttamente la situazione problema-tica in modo autonomo e creativo, anche in contesti articolati e complessi. Prevede in modo pertinente e preciso i possibili esiti di situazioni determi-nate, interpreta e costruisce grafici e li utilizza nelle diverse situazioni

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CLASSI II III

Nucleo fondante:

IL NUMERO Criteri:

- rappresentazione di entità numeriche e loro relazioni - padronanza dei procedimenti nelle tecniche di calcolo

VOTO

GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE L’alunno conta in senso progressivo e regressivo con l’aiuto dell’insegnante e materiale strutturato. Riconosce i numeri naturali proposti. Non compone e scompone i numeri. Esegue le operazioni solo in situazioni di concretezza.

6

SUFFICIENTE L’alunno conta con difficoltà in senso progressivo e regressivo. Riconosce con difficoltà i numeri naturali proposti. Compone e scompone i numeri con diffi-coltà. Associa al numero solo quantità minime e le confronta con difficoltà. Esegue le operazioni proposte prevalentemente in modo concreto Rappresenta le entità numeriche in modo non sempre autonomo e/o con l’ausilio di grafici e materiale strutturato. Applica gli algoritmi di semplici cal-coli scritti e le strategie di semplici calcoli orali

7

DISCRETO L’alunno sa contare in senso progressivo e regressivo, associando al numero la quantità. Sa riconoscere i numeri naturali proposti, confrontandoli. Sa ri-conoscere il valore posizionale delle cifre dei numeri proposti. Sa operare con le operazioni in modo concreto, senza cambi e/o riporti. Sa ripetere in modo mnemonico e con difficoltà le tabelline. Compone e scompone i numeri con qualche difficoltà. Sa cogliere il concetto di moltiplicazione come addizione ripetuta. Applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale non sempre in autonomia

8

BUONO L’alunno sa contare in senso progressivo e regressivo, associando al numero la quantità. Sa riconoscere i numeri naturali proposti e confrontarli. Sa opera-re con l’addizione e la sottrazione con cambi e/o riporti. Compone e scompo-ne i numeri in autonomia. Sa cogliere il concetto di moltiplicazione, e divisio-ne (in terza), ed operare in modo semplice con esse. Applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale in modo autonomo

9

DISTINTO L’alunno conta con sicurezza in senso progressivo e regressivo, associando al numero la quantità. Riconosce i numeri naturali proposti e confrontarli. Sa riconoscere il valore posizionale delle cifre. Sa operare con l’addizione, la sot-trazione e la moltiplicazione con cambi e/o riporti in modo sicuro. Sa cogliere il concetto di divisione ed operare con essa compone e scompone i numeri con sicurezza. Utilizza le strategie di calcolo in modo produttivo nelle varie situazioni

10

OTTIMO L’alunno sa contare con padronanza in senso progressivo e regressivo, asso-ciando al numero la quantità. Sa riconoscere i numeri naturali e confrontarli. Sa operare con sicurezza e velocemente con l’addizione, la sottrazione e la moltiplicazione. Sa cogliere il concetto di divisione. Sa ipotizzare l’ordine di grandezza del risultato di una operazione. Utilizza le strategie di calcolo in modo produttivo nelle varie situazioni

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Nucleo fondante: SPAZIO E FIGURE

Criteri: Riconoscimento di elementi geometrici e delle principali

figure

VOTO

GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE L’alunno non sa discriminare caratteristiche di oggetti piani e/o solidi. Non sa eseguire un semplice percorso. Non sa individuare figure simmetriche. Non sa riconoscere linee ed angoli in oggetti proposti.

6

SUFFICIENTE L’alunno sa osservare oggetti, ma ha difficoltà a collegarli a figure geometri-che. Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture solo con l’aiuto dell’insegnante. Sa eseguire e rappresentare un semplice percorso. Sa osser-vare, analizzare e discriminare oggetti piani e/o solidi con difficoltà Individua e realizza semplici figure simmetriche. Sa riconoscere ed analizzare linee ed angoli in contesti concreti con qualche difficoltà.

7

DISCRETO L’alunno sa osservare e analizzare le principali caratteristiche di oggetti e col-legarle a figure geometriche. Sa individuare e realizzare figure simmetriche. Sa leggere una semplice mappa e orientarsi negli spazi a lui noti. Sa ricono-scere ed analizzare linee ed angoli in semplici figure proposte. Sa intuire il concetto di perimetro. Sa individuare e realizzare semplici figure simmetri-che. Riconosce e classifica forme, relazioni e strutture con qualche incertezza

8

BUONO L’alunno riconosce, classifica, discrimina forme e strutture. Sa osservare e analizzare caratteristiche di oggetti e collegarle a figure geometriche discri-minandone le caratteristiche. Sa seguire, rappresentare e decodificare un percorso. Sa individuare e realizzare figure simmetriche più complesse. Sa riconoscere ed analizzare linee e/o angoli in figure e contesti diversi. Sa intui-re il concetto di perimetro e di superficie.

9

DISTINTO L’alunno riconosce e classifica in modo preciso forme, relazioni e strutture. Sa osservare, analizzare e descrivere caratteristiche di figure piane e solide. Sa eseguire, rappresentare e decodificare un percorso proposto. Sa costruire figure con modelli e materiali. Sa costruire, disegnare, denominare alcune figure del piano e dello spazio. Individua la simmetria nelle figure proposte. Ha acquisito il concetto di perimetro e di superficie

10

OTTIMO L’alunno riconosce e classifica forme, relazioni e strutture in completa sicu-rezza. Sa osservare, analizzare, descrivere e denominare le fondamentali fi-gure piane e solide. Sa individuare la simmetria nelle figure proposte, anche quelle complesse. Sa costruire, disegnare, denominare figure del piano e del-lo spazio. Sa intuire il concetto di perimetro ed area anche in figure compo-ste. Sa identificare il perimetro di figure piane usando anche semplici sistemi di misurazione.

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Nucleo fondante: MISURE, RELAZIONI, DATI E PREVISIONI

Criteri: - Conoscenza ed applicazione di semplici procedimenti di

misurazione - Capacità di prevedere possibili esiti di situazione e di

applicare procedure logiche

VOTO

GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE Associa agli oggetti le relative grandezze solo con l‟aiuto delle insegnanti. Non effettua confronti ed misurazioni. Non sa interpretare e costruire grafici

6

SUFFICIENTE Associa con difficoltà gli oggetti con le relative grandezze misurabili. Effettua misurazioni in contesti semplici. Prevede possibili esiti di situazioni, interpre-ta e costruisce con difficoltà grafici all'interno di situazioni semplici

7

DISCRETO Discrimina le diverse grandezze e le pone in relazione. Stabilisce confronti ed effettua misurazioni arbitrarie e/o convenzionali. Prevede possibili esiti di si-tuazioni determinate, interpreta e costruisce semplici grafici in modo guidato

8

BUONO Discrimina in autonomia le diverse grandezze e le pone in relazione. Stabili-sce confronti ed effettua misurazioni arbitrarie e convenzionali. Prevede esiti di situazioni determinate, interpreta e costruisce grafici

9

DISTINTO Utilizza con sicurezza e in modo coerente gli strumenti di misura più comuni. Prevede in modo pertinente e preciso i possibili esiti di situazioni determina-te, conosce i grafici più comuni e li utilizza a seconda delle situazioni

10

OTTIMO Utilizza con padronanza e in modo coerente gli strumenti di misura più co-muni. Prevede in modo pertinente e preciso i possibili esiti di situazioni de-terminate, conosce varie tipologie di grafici e li utilizza a seconda delle situa-zioni

Nucleo fondante: PROBLEMI

Criteri:

VOTO

GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE L’alunno non sa individuare le parti di un testo problematico. Non sa risolvere semplici e concrete situazioni problematiche

6

SUFFICIENTE L’alunno sa individuare, se guidato, le parti di un testo problematico. Sa rap-presentare, se guidato, graficamente una situazione problematica. Sa risolve-re semplici e concrete situazioni problematiche con l'aiuto dell'insegnante

7

DISCRETO L’alunno sa individuare le parti di un testo problematico. Sa raccogliere dati e informazioni per rappresentare graficamente una situazione problematica. Sa risolvere semplici e concrete situazioni problematiche

8

BUONO L’alunno sa individuare le parti di un testo problematico. Sa raccogliere dati e informazioni per rappresentare graficamente una situazione problematica. Sa risolvere situazioni problematiche anche più articolate. Sa riconoscere termi-nologie specifiche della matematica.

9

DISTINTO L’alunno sa individuare con sicurezza le parti di un testo problematico. Sa raccogliere dati e informazioni esplicite e implicite di una situazione proble-matica. Sa risolvere situazioni problematiche più complesse. Sa riconoscere terminologie specifiche della matematica.

10

OTTIMO L’alunno sa individuare con padronanza le parti di un testo problematico. Sa raccogliere dati e informazioni esplicite e implicite di una situazione proble-matica. Sa risolvere situazioni problematiche più complesse anche con diffe-renti ipotesi di soluzione. Sa riconoscere terminologie specifiche della mate-matica.

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CLASSE IV – V

Nucleo fondante: IL NUMERO

Criteri: - rappresentazione di entità numeriche e loro relazioni - padronanza dei procedimenti nelle tecniche di calcolo

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE L’alunno sa leggere, scrivere e ordinare con difficoltà solo i numeri naturali. Sa riconoscere i simboli delle operazioni e li usa solamente per calcoli sempli-ci con numeri interi.

6

SUFFICIENTE L’alunno applica gli algoritmi di semplici calcoli scritti e le strategie di semplici calcoli orali, con l'aiuto dell'insegnante. Sa riconoscere i numeri naturali, de-cimali e frazionari. Sa operare con le quattro operazioni in situazioni di con-cretezza ma non sempre in modo corretto.

7

DISCRETO L’alunno applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale in modo abbastanza corretto. Sa riconoscere i numeri naturali, decimali e fra-zionari, confrontandoli con qualche difficoltà. Sa eseguire in colonna le quat-tro operazioni con numeri semplici

8

BUONO L’alunno applica gli algoritmi di calcolo scritto e le strategie di calcolo orale in modo autonomo e prevalentemente corretto. Sa riconoscere e confrontare i numeri naturali decimali e frazionari. Sa eseguire in colonna le quattro ope-razioni con i numeri proposti

9

DISTINTO L’alunno applica gli algoritmi di calcolo scritto e utilizza le strategie di calcolo in modo corretto e produttivo. Sa riconoscere e confrontare i numeri naturali decimali e frazionari. Sa eseguire con sicurezza le quattro operazioni con i numeri proposti

10

OTTIMO L’alunno applica consapevolmente gli algoritmi di calcolo scritto e utilizza le strategie di calcolo in modo corretto e produttivo. Sa riconoscere e confron-tare i numeri naturali decimali e frazionari. Sa eseguire con padronanza le quattro operazioni con i numeri proposti

Nucleo fondante: SPAZIO E FIGURE

Criteri: Riconoscimento di elementi geometrici e delle principali

figure

VOTO

GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE L’alunno riconosce e classifica forme e relazioni, solo con l’aiuto dell’insegnante. Discrimina alcune caratteristiche di figure piane e solidi. Sa individuare semplici figure simmetriche. Riconosce con difficoltà linee ed an-goli. Ha difficoltà a calcolare il perimetro e l'area delle figure geometriche

6

SUFFICIENTE L’alunno riconosce e classifica forme e relazioni, con qualche incertezza. Sa osservare e discriminare figure piane e solide. Sa individuare semplici figure simmetriche. Sa riconoscere linee ed angoli in contesti concreti. Calcola il pe-rimetro e l’area in contesti concreti e semplici

7

DISCRETO L’alunno riconosce, classifica e discrimina forme e relazioni. Sa osservare e analizzare le principali caratteristiche di figure piane e solide. Sa individuare e realizzare figure simmetriche. Sa riconoscere ed analizzare linee ed angoli in figure proposte. Calcola il perimetro e l'area in modo prevalentemente cor-retto

8

BUONO L’alunno riconosce, classifica e discrimina forme e relazioni con un adeguato livello di astrazione. Sa osservare e analizzare caratteristiche di figure piane e solide discriminandone le caratteristiche. Sa individuare e realizzare figure simmetriche più complesse. Sa riconoscere ed analizzare linee ed angoli in figure e contesti diversi. Calcola il perimetro e l‟area in modo prevalentemen-te corretto

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9

DISTINTO L’alunno riconosce e classifica in modo preciso forme e relazioni. Sa osserva-re, analizzare e descrivere caratteristiche di figure piane e solide identifican-done gli elementi di simmetria. Sa costruire, disegnare, denominare alcune figure del piano e dello spazio anche in figure composte. Dimostra sicurezza nel calcolare perimetro ed area delle figure geometriche anche composte

10

OTTIMO L’alunno riconosce e classifica in modo articolato e preciso forme e relazioni. Sa osservare, analizzare, descrivere e denominare le fondamentali figure pia-ne e solide identificandone gli elementi di simmetria. Sa costruire, disegnare, denominare figure del piano e dello spazio anche in figure composte. Dimo-stra padronanza nel calcolare perimetro ed area delle figure geometriche an-che composte

Nucleo fondante: MISURE, RELAZIONI, DATI E PREVISIONI

Criteri: - Conoscenza ed applicazione di semplici procedimenti di

misurazione - Identificazione e comprensione di problemi

- Capacità di prevedere possibili esiti di situazione e di applicare procedure logiche

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE Associa agli oggetti le relative grandezze solo con l'aiuto delle insegnanti. Non effettua confronti e misurazioni. Non sa interpretare e costruire grafici

6

SUFFICIENTE Associa con difficoltà gli oggetti con le relative grandezze misurabili. Effettua misurazioni in contesti semplici. Prevede possibili esiti di situazioni, interpre-ta e costruisce con difficoltà grafici all'interno di situazioni semplici

7

DISCRETO L’alunno sa effettuare misurazioni concrete e dirette ed effettuare calcoli con i simboli appropriati. Sa individuare a grandi linee situazioni probabili e im-probabili. Sa leggere e rappresentare un semplice grafico.

8

BUONO L’alunno sa effettuare misurazioni concrete e dirette e calcolare usando di-versi sistemi di misurazione convenzionali e non. Sa individuare situazioni probabili e improbabili. Sa leggere e rappresentare un grafico.

9

DISTINTO L’alunno sa effettuare misure dirette ed indirette con unità di misura conven-zionali, multipli e sottomultipli, calcolare e convertire. Sa individuare e valu-tare la probabilità di un evento. Sa leggere, rappresentare e ideare diversi tipi di grafici.

10

OTTIMO L’alunno sa effettuare misure dirette ed indirette con unità di misura conven-zionali, multipli e sottomultipli, calcolare e convertire. Sa individuare e valu-tare la probabilità di un evento anche complesso. Sa leggere, rappresentare e ideare diversi tipi di grafici su vari argomenti.

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Nucleo fondante: PROBLEMI

Criteri:

VOTO

GIUDIZIO DESCRITTORE

5

NON SUFFICIENTE L’alunno non sa risolvere semplici e concrete situazioni problematiche. Indi-vidua con difficoltà i dati di un problema. Non sa organizzare i processi risolu-tivi di un problema.

6

SUFFICIENTE L’alunno sa rappresentare, se guidato, graficamente una situazione proble-matica. Sa risolvere semplici e concrete situazioni problematiche con l'aiuto dell'insegnante. Sa individuare i dati di un problema proposto più volte solo con domande esplicite e risolverlo. Con l'aiuto, sa organizzare i processi riso-lutivi di un problema.

7

DISCRETO L’alunno sa raccogliere dati e informazioni per rappresentare graficamente una situazione problematica. Sa risolvere semplici e concrete situazioni pro-blematiche. Sa organizzare i processi risolutivi di un semplice problema

8

BUONO L'alunno sa raccogliere dati e informazioni in una situazione problematica. Sa risolvere situazioni problematiche anche più articolate. Sa organizzare, in modo sempre più appropriato, i processi risolutivi di un problema

9

DISTINTO L'alunno sa raccogliere dati e informazioni esplicite e implicite di una situa-zione problematica. Sa risolvere situazioni problematiche più complesse an-che attraverso diagrammi, sequenze di operazioni ed espressioni. Sa organiz-zare il proprio modo di ragionare, argomentare e risolvere situazioni.

10

OTTIMO L'alunno sa raccogliere dati e informazioni esplicite e implicite di una situa-zione problematica, anche complessa. Sa risolvere situazioni problematiche più complesse anche con differenti ipotesi di soluzione e attraverso dia-grammi, sequenze di operazioni ed espressioni. Sa organizzare il proprio mo-do di ragionare, argomentare e risolvere situazioni in modo logico e originale.

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ALLEGATO 5 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

D.L. 137/2008 - L. 169/2008

La valutazione del comportamento è effettuata con l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. L'alunno che riporta un voto del comportamento inferiore a 6 NON è ammesso alla classe successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo ed è decisa nei confronti dello studente cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell’art. 4, comma 1, del DPR 249/98 e successive modifiche (Vedi Regolamento delle studentesse e degli studenti dell’I.C. Albinia). Il voto del comportamento viene attribuito collegialmente dal Consiglio di Classe in base ai seguenti criteri ed alla successiva griglia di valutazione: Criteri Rispetto del regolamento d'istituto e delle sue norme disciplinari Rapporti e collaborazione con insegnanti e compagni

Voto Indicatori

10 Rispetta sempre le regole scolastiche e collabora con compagni e docenti in modo costruttivo NB: Il voto di condotta 10 presuppone, necessariamente, che lo studente non solo non abbia subito sanzioni disciplinari ma altresì che non abbia riportato note di condotta .

9 Rispetta le regole scolastiche ed è disponibile a collaborare con gli altri. NB: Il voto di condotta 9 presuppone, necessariamente, che lo studente non solo non abbia subito sanzioni disciplinari ma altresì che non abbia riportato note di condotta .

8 Generalmente rispetta le regole scolastiche e si relaziona correttamente con gli altri. NB: Dimostra, pur in presenza di note di condotta o richiami scritti, di aver acquisito rispetto del Regolamento d'Istituto e delle norme della disciplina.

7

Fatica a rispettare le regole scolastiche e non sempre riesce a relazionarsi bene con gli altri.

6

Dimostra scarso rispetto per le regole scolastiche e fatica ad instaurare rapporti corretti con gli altri.

5

Non rispetta le regole scolastiche e non si relaziona in modo positivo con gli altri.

4

Non riesce a rispettare le regole scolastiche e si pone in modo negativo con gli altri.

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Allegato 6 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

PARAMETRI VALUTAZIONE PROVE ORALI

PROVA NULLA

Voto 1-2

Totale mancanza di elementi significativi per la valutazione

MOLTO NEGATIVO

Voto 3

L'allievo mostra conoscenze e competenze molto limitate e non le sa usare in maniera adeguata. Non riesce a far interagire i suoi saperi pregressi con le nuove conoscenze.

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE Voto 4

L'allievo svolge le attività di apprendimento in maniera discontinua, mostrando di possedere conoscenze frammentarie e superficiali e di saper fare in modo impreciso e approssimato. Ha una forte difficoltà nell'organizzare i dati e non sa utilizzare i linguaggi specifici.

INSUFFICIENTE Voto 5

L'allievo è impreciso rispetto a quello che sa e sa fare, necessita di sollecitazioni e di indicazioni dell'insegnante per perseguire l'obiettivo dell'apprendimento. E' capace di ricostruire solo parte del percorso seguito. Comunica i risultati dell'apprendimento con poca proprietà lessicale e limitata precisione.

SUFFICIENTE Voto 6

L'allievo possiede le conoscenze e le competenze indispensabili a raggiungere l'obiettivo. Si muove solo in contesti noti mostrando di riprodurre situazioni che già conosce e necessitando di indicazioni da parte dell'insegnate per affrontare situazioni parzialmente variate o nuove. Comunica i risultati dell'apprendimento in modo semplice, con un linguaggio corretto e comprensibile.

BUONO Voto 7

L'allievo si mostra abbastanza competente e sa utilizzare le proprie competenze in modo pressoché adeguato allorché affronta situazioni d'apprendimento simili tra loro o solo parzialmente variate. E' capace di spiegare e rivedere il proprio percorso d'apprendimento, comunicandone i risultati con linguaggio specifico piuttosto corretto. Procede con sufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio.

DISTINTO Voto 8

L'allievo dimostra conoscenze, competenze e capacità grazie alle quali affronta in modo flessibile situazioni nuove e procede con autonomia. E' capace di spiegare con linguaggio specifico appropriato sia il processo che il prodotto dell'apprendimento e di proiettarne l'utilizzazione in altre situazioni formative.

OTTIMO Voto 9-10

L'allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e perché ha scelto un determinato percorso perciò è in grado anche di valutare il proprio operato. Comunica con proprietà terminologica i risultati ottenuti. Sa sviluppare ciò che ha appreso con ulteriori ricerche rielaborandolo in modo critico.

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Allegato 7 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO

Griglia di correzione ed attribuzione del punteggio della prova scritta di italiano (tema)

1. aderenza alla traccia

1= lacunosa 2= parziale 3=essenziale 4=buona 5=esauriente 6=approfondita

2. aderenza alla tipologia

1=deficitaria 2=limitata 3=essenziale 4= adeguata 5=ricca 6=eccellente

3. correttezza grammaticale morfosintattica

1=gravi errori 2=diffusi errori 3=sporadici errori

4=testo corretto

5= forma chiara e scorrevole

6= eccellente competenza

4. sviluppo ed articolazione del testo

1= deficitario 2= parziale 3= elementare 4= coerente 5= completa 6= ampia

5. analisi e rielaborazione personale

1= inconsistente

2= confusa 3= elementare 4= discreta 5= autonoma e motivata

6= originale e creativa

6. uso del lessico

1= inadeguato 2= impreciso 3= essenziale 4= pertinente 5= pertinente, chiaro e vario

6= pertinente, chiaro, vario ed efficace

misurazione Voto

36-33 10

32-29 9

28-25 8

24-21 7

20-17 6

16-12 5

11-9 4

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Griglia di correzione ed attribuzione del punteggio della prova scritta di italiano (tema) BES/DSA

1. aderenza alla traccia

0,5= lacunosa 1= parziale 1,5=essenziale 2=buona 2,5=esauriente 3=approfondita

2. aderenza alla tipologia

0,5=deficitaria 1=limitata 1,5=essenziale 2= adeguata 2,5=ricca 3=eccellente

3. sviluppo ed articolazione del testo

0,5= deficitario 1= parziale 1,5= elementare

2= coerente 2,5= completa 3= ampia

4. analisi e rielaborazione personale

0,5= inconsistente

1= confusa 1,5= elementare

2= discreta 2,5= autonoma e motivata

3= originale e creativa

5. uso del lessico

0,5= inadeguato

1= impreciso 1,5= essenziale 2= pertinente 2,5= pertinente, chiaro e vario

3= pertinente, chiaro, vario ed efficace

misurazione Voto

15 10

13-14 9

12,5 8

10 7

7,5 6

5 5

2,5 4

I punteggi intermedi corrispondono al mezzo voto

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Allegato 8 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA-SCIENZE

CRITERIO 10 9 8 7 6 5 4

A- CONOSCENZA

DEI CONTENUTI

Completa Piena Adeguata, globale

Accettabile, essenziale

Parziale, frammentaria,

limitata

Lacunosa, gravemente

carente

B- USO DI REGOLE E

PROCEDURE

Completi Piena Corretta, globale

Sostanzialmente corretto, accettabile,

parziale

Parzialmente corretto

Mancante, non adeguato

C- CAPACITA' DI COLLEGAMENT

I INTERDISCIPLI

NARI

Completa Piena Appropriata, adeguata

Accettabile Parziale Non adeguata, non

appropriata

D- RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

DI DIAGRAMMI, FIGURE PIANE E SOLIDE, ECC.

Corretta Corretta con piccole

incertezze

Abbastanza corretta

Accetta Imprecisa, incompleta

Non adeguata, non

appropriata

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Allegato 9 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

I.C. CIVININI ESAME DI STATO

PROVA SCRITTA DI LINGUA FRANCESE INSEGNANTE: Antonella Bancalà

DURATA

Tre ore.

TIPOLOGIA

La prova scritta è articolata in quattro parti:

1. Comprensione orale Risposte multiple, a completamento e aperte su documenti sonori (brevi dialoghi, annunci, presentazioni, messaggi telefonici, conversazioni di vita quotidiana). Sono previsti 2 ascolti a documento. Punteggio totale: 30 2. Comprensione scritta

Risposte multiple, a completamento e aperte su documenti scritti (un breve brano, documenti autentici come brochures, annunci su giornali, pubblicità, orari scolastici, brevi messaggi, lettere, cartoline). Punteggio totale: 30 3. Strutture grammaticali e comunicative:

20 quesiti a risposta multipla (4 opzioni) sulle strutture grammaticali portanti della grammatica e sulle principali funzioni counicative studiate. Punteggio totale: 20

4. Produzione scritta

Due esercizi di produzione: 1. compilazione di una scheda con i propri dati personali o quelli indicati nel comando 2. composizione di breve messaggio/cartolina/e-mail/lettera su traccia di minimo 30-40 parole Punteggio totale: 20

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Il punteggio totale delle quattro parti è 100 ed il voto complessivo dell'intera prova è assegnato in base alla seguente tabella:

PUNTEGGIO VOTO

91-100 10

81-89 9

71-80 8

61-70 7

51-60 6

40-49 5

30-39 4

0-29 3

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA SECONDA PARTE DELLA PRODUZIONE SCRITTA

Criterio di valutazione Punteggio

A: Capacità di interagire/raccontare/informare: rispetto del comando e presenza funzioni comunicative richieste

4

B: Correttezza sociolingustica: presenza di formule di inizio e fine messaggio, uso corretto del tu/vous

2

C: Correttezza morfosintattica e ortografica 4

Totale 10

TIPOLOGIA DI PROVA E VALUTAZIONE PER ALUNNI CON DSA La prova somministrata ad alunni con DSA sarà quella standard con le seguenti misure dispensative e compensative: - non verrà somministrata la seconda parte della produzione scritta (composizione di messaggio); - non verranno valutati gli errori di ortografia ma sarà considerata errata la parola non riconoscibile; - l'alunno potrà utilizzare gli schemi relativi a strutture grammaticali e comunicative. La prova prevede un punteggio totale di 90. Il voto sarà assegnato seguendo la seguente tabella:

PUNTEGGIO VOTO

82-90 10

73-81 9

64-72 8

57-63 7

46-56 6

33-45 5

28-32 4

0-27 3

Antonella Bancalà

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Allegato 10

CRITERI DI VALUTAZIONE ESAME DI STATO

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO LINGUA INGLESE

La prova scritta dell'esame di Lingua Inglese comprende due parti: - LISTENING (per la quale gli alunni avranno il tempo corrispondente all’ascolto delle tracce, circa 30 minuti); - READING & WRITING (per la quale gli alunni avranno a disposizione 2 ore e 30 minuti). Le risposte ai quesiti proposti verranno riportate nell'answer sheet annerendo lo spazio corrispondente alla risposta che viene scelta come corretta o scrivendo nell'apposito spazio corrispondente la/e parola/e corretta/e. READING & WRITING La prova è costituita da 9 parti che sono volte a valutare la conoscenza di: vocabolario, strutture grammaticali e funzioni comunicative degli allievi. - Parte 1 - 5: si valutano in special modo le capacità di comprensione scritta di parole, frasi, espressioni, paragrafi o testi completi su una varietà di testi autentici o adattamenti di testi, articoli di giornali o riviste, insegne o avvisi mutuati dalla realtà. La tipologia di esercizi comprende: matching, multiple choice. - Parte 6 a- 9: si evidenziano le capacità di produzione scritta. La tipologia di esercizi comprende: fill in, e guided writing. La prova si compone di 56 item, per un totale di 60 punti (un punto per ogni item corretto e un punteggio da 0 a 5 per la parte 9) con la seguente corrispondenza punti ottenuti/voto in decimi.

Totale item corretti Voto

60 10

50 9

45 8

39 7

30 6

21 5

16 4

Per quanto riguarda la parte 9 l'assegnazione dei punti avverrà in base ai seguenti criteri:

punti criteri

5 Le tre parti del messaggio sono comunicate in modo chiaro e corretto.

4 Le tre parti del messaggio sono comunicate con alcuni errori

3 Le tre parti del messaggio sono comunicate ma una non è chiara e sono presenti errori grammaticali.

2 Solo due parti del messaggio sono comunicate con errori grammaticali che rendono di difficile interpretazione il messaggio.

1 Solo una parte del messaggio è comunicata

0 Risposta in bianco o completamente incomprensibile

LISTENING La prova si compone di 25 item suddivisi in 5 parti, per un totale di 25 punti (un punto per ogni item corretto). E' volta a verificare la comprensione di dialoghi o monologhi che afferiscono alla quotidianità e usano un registro informale o neutro. Ogni dialogo/monologo viene ascoltato due volte. La valutazione avviene con l’uso della proporzione matematica (10:25=x:difficoltà risolte)

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N.B. Qualora il tapescript preveda lo spelling, nel caso di un solo errore la parola viene considerata corretta, altrimenti errata. Il VOTO complessivo della prova sarà dato dalla MEDIA del voto delle due prove. MISURE DISPENSATIVE E STRUMENTI COMPENSATIVI PER ALUNNI CON CERTIFICAZIONE SECONDO LEGGE 170 (DSA) - LISTENING: la prova sarà conforme a quella standard, ma non verranno considerati errati i vocaboli che presentino errori di spelling, purché siano comprensibili. La valutazione avviene con l’uso della proporzione matematica. - READING & WRITING:

1. Non verranno considerati errati i vocaboli che presentino errori di spelling, purché siano comprensibili; 2. Nella parte 6 l’esercizio sarà presentato sotto forma di “matching”; 3. Nella parte 3b le opzioni di scelta saranno tante quante i quesiti da risolvere; 4. L’esonero dallo svolgimento delle parti 7 e 8. 5. Nella parte 9 non sarà valutata la correttezza ortografica e sintattica, ma si privilegerà il contenuto.

La prova si compone di 41 item, per un totale di 43 punti (un punto per ogni item corretto e un punteggio da 0 a 3 punti per la parte 9) con la seguente corrispondenza punti ottenuti/voto in decimi.

Totale item corretti Voto

43 10

36 9

31 8

26 7

21 6

16 5

11 4

Il VOTO complessivo della prova sarà dato dalla MEDIA del voto delle due prove.

Prof.ssa Nodari

Prof.ssa Santoro

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Allegato 11 ESAME DI STATO CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEL COLLOQUIO D’ ESAME Circa i criteri di svolgimento del colloquio d’esame, si dovrà procedere all’accertamento delle abilità fondamentali, alla verifica dell’acquisizione di alcuni contenuti delle singole discipline, alla capacità di orientamento di ogni candidato, tenendo presenti sia gli obiettivi e gli argomenti delle programmazioni che sono stati in miglior modo raggiunti ed acquisiti, sia le possibilità e gli stili cognitivi di ogni singolo alunno.

1) Il colloquio dovrà consentire, dunque, una valutazione complessiva del livello raggiunto dal singolo alunno nelle varie discipline.

Dove sarà possibile, si eviteranno domande senza un adeguato collegamento agli argomenti esposti. Si darà l’opportunità di esprimere in modo coerente ciò che ha assimilato nel triennio Il colloquio potrà iniziare da:

a- la scelta della disciplina dalla quale impostare il colloquio b- l’eventuale creazione di documenti multimediali e mappe concettuali c- l’approfondimento di un argomento disciplinare trattato durante l’anno

In base a quanto detto: per gli alunni che hanno conseguito gli obiettivi disciplinari, si verificherà la proprietà espositiva, la conoscenza dei contenuti trattati, la capacità di collegamento e di giudizio. Per gli alunni che hanno conseguito in parte gli obiettivi, la commissione verificherà il possesso di una accettabile conoscenza degli argomenti, la capacità di esprimerli in modo corretto, nonché la capacità di collegamento in relazione alle possibilità del singolo. Per gli alunni che presentano una preparazione modesta, si darà la possibilità di far riferimento anche ad una attività operativa o laboratoriale per accertare almeno le abilità di base del candidato.

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Griglia per la formulazione del giudizio del colloquio d’esame di licenza media

Modello di scheda Nel corso del colloquio d’esame, il/la candidato/a ha dimostrato di possedere una conoscenza

approfondita completa consapevole adeguata Sufficiente frammentaria confusa

…………………………………………… degli argomenti proposti, che ha saputo esporre in modo

preciso chiaro pertinente organico personale meccanico lacunoso

………………………………………… È stato/a in grado di operare gli opportuni collegamenti alcuni collegamenti

formulare giudizi personali conferire su esperienze concrete di carattere personale / pratico. ……………………………………………………………………………………..

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Griglia per la formulazione del giudizio globale conclusivo del triennio

Modello di scheda Nel corso del triennio l’alunno/a ha sviluppato / maturato / consolidato un atteggiamento sempre corretto abbastanza collaborativo non sempre responsabile poco disponibile L’impegno e la partecipazione sono stati costanti discontinui adeguati carenti seri e continui scarsi alterni ………………. Ha acquisito un metodo di lavoro autonomo carente preciso impreciso essenziale elementare semplice ancora confuso Che gli ha consentito di evidenziare / conseguire una preparazione / risultati ottimale/i parziale/i buona/i settoriale/i discreta/i incompleta/i adeguata/i non (molto) / non (del tutto) soddisfacente/i nelle varie discipline Il grado di maturazione raggiunto è: ottimo (eccellente) più che buono buono sufficiente ancora inadeguato e ciò è stato dimostrato anche in sede di colloquio d’esame.

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Allegato 12

INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE degli alunni DSA

PROVE SCRITTE

o Utilizzare prove V/F, scelte multiple, completamento;

o Predisporre verifiche accessibili, brevi, strutturate, scalari;

o Facilitare la decodifica della consegna e del testo;

o Programmare e concordare con l’alunno le verifiche;

o Utilizzare mediatori didattici durante le interrogazioni (mappe - schemi - immagini);

o Presentare eventuale testo della verifica in formato digitale e/o stampato maiuscolo;

o Prevedere lettura del testo della verifica scritta da parte dell'insegnante o tutor;

o Apportare riduzione/selezione della quantità di esercizi nelle verifiche scritte;

o Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove;

o Altro ……………………………………………………………….

PROVE ORALI

o Gestione dei tempi nelle verifiche orali;

o Valorizzazione del contenuto nell’esposizione orale (esperienze personali, storie, ecc) tenendo conto di eventuali difficoltà espositive;

o Osservazioni sistematiche occasionali del comportamento (per la scuola dell’infanzia);

o Stimolare la verbalizzazione di esperienze personali anche attraverso l’attività grafica (per la scuola dell’infanzia);

o Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera) ove necessario.

VALUTAZIONE (consigli generali)

- Valutare per formare (per orientare il processo di insegnamento-apprendimento);

- Valorizzare il processo di apprendimento dell’allievo e non valutare solo il prodotto/risultato ;

- Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto che della forma;

- Favorire un clima di classe sereno e tranquillo, anche dal punto di vista dell’ambiente fisico (rumori, luci …);

- Rassicurare sulle conseguenze delle valutazioni.

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Allegato 13

CRITERI GENERALI PER L'ESAME DI STATO PER ALUNNI DSA

VISTA la Nota. prot. n. 1787 del 1° marzo 2005, relativa agli alunni affetti da dislessia;

VISTA la legge 8 ottobre 2010, n.170, recante Norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico;

VISTO il D.M. n.5669 del 12 luglio 2011 ed allegate Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento;

fornisce indicazioni operative per l’esame dei candidati con Disturbo Specifico di apprendimento.

I primi 3 commi definiscono, in riferimento al D.P.R. 122/2009 – art.10 – e al D.M. 5669/2011 –attuativo della Legge

170/2010 che la Commissione d’esame:

deve tenere in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, adeguatamente certificate, degli

alunni con DSA, considerando gli elementi forniti dal Consiglio di Classe;

deve considerare, in particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione utilizzate nell’ambito dei

Percorsi Didattici Personalizzati, con riferimento all’adozione di criteri valutativi attenti soprattutto al

contenuto piuttosto che alla forma. Il Consiglio di Classe, pertanto, è chiamato ad inserire nel documento

del 15 maggio di cui al DPR n.323/1998, fra gli allegati, il Piano Didattico Personalizzato o altra

documentazione predisposta ai sensi dell’art.5 del DM n. 5669 del 12 luglio 2011;

predispone adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte (anche con l’utilizzo degli strumenti

compensativi previsti dal P.D.P.) e orali. L’Ordinanza specifica gli elementi operativi utilizzabili come ad

esempio la presenza di un componente della Commissione che legga i testi delle prove scritte, la sintesi

vocale, la trascrizione del testo su supporto informatico.

Lingua straniera, Esame di Stato e DSA

L’art. 18 pone poi particolare attenzione al tema della lingua straniera e declina specificamente le modalità d’esame

per gli alunni:

che hanno seguito un percorso didattico differenziato - ai sensi dell’art. 6, comma 6, del DM n. 5669 del 12

luglio 2011-, con esonero (da non confondere con la dispensa) dall’insegnamento della/e lingua/e

straniera/e, e che sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico

relativi unicamente allo svolgimento di tale piano; questi studenti possono sostenere prove differenziate,

coerenti con il percorso svolto. Detto prove sono finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art. 13

del D.P.R. n. 323/1998;

che hanno seguito un percorso didattico ordinario - ai sensi art. 6 comma 5, del DM n.5669 del 12 luglio

2011 - , con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua/e straniera/e; questi saranno sottoposti

dalla Commissione, nel caso in cui la lingua straniera sia oggetto di una seconda prova scritta, a prova orale

sostitutiva della prova scritta;

nel caso la lingua o le lingue straniere siano coinvolte nella terza prova scritta, gli accertamenti relativi alla

lingua o alle lingue straniere sono effettuati dalla commissione per mezzo di prova orale sostitutiva nel

giorno destinato allo svolgimento della terza prova scritta, al termine della stessa, o in un giorno successivo,

purché compatibile con la pubblicazione del punteggio complessivo delle prove scritte e delle prove orali

sostitutive delle prove scritte nelle forme e nei tempi previsti nell’art. 15, comma 8.

In sintesi in sede d’Esame è possibile utilizzare apparecchiature e strumenti informatici e le misure compensative già

adottate nel percorso scolastico in ottica di coerenza e continuità.

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Allegato 14

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. CIVININI” ALBINIA Distretto Scolastico n° 37 – Orbetello - (GR)

Tel:0564/870157 Fax: 0564/872061

ALLA FAMIGLIA DELL’ALUNNO ………………………………………. CLASSE……………………………..

OGGETTO: Scrutinio finale. Nota in presenza di carenze per l’ammissione alla classe successiva/Esame di Stato In riferimento alla Cirolare Ministeriale N. 50 del 20 Maggio 2009 inerente “Disposizioni in vista della conclusione dell’a.s. 2008/09”, nella quale al punto 1.2. si recita che nella Scuola Secondaria di primo grado “In sede di scrutinio finale vengono ammessi dal Consiglio di classe alla classe successiva gli alunni che conseguono:

la validità di frequenza delle lezioni

un voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina di studio

un voto non inferiore a sei decimi nel comportamento” il Consiglio di classe in sede di scrutinio ha ammesso l’alunno alla classe successiva/all’esame di licenza ………con “voto di Consiglio”. L’ammissione alla classe successiva impegna l’alunno, supportato dalla famiglia, a colmare le lacune nelle discipline nelle quali la valutazione di sei decimi è stata deliberata con voto di Consiglio. A scopo esplicativo si riporta il

Risultato dello scrutinio

Materie Voto proposto Voto definitivo

Italiano

Inglese

Francese

Storia

Geografia

Matematica

Scienze

Tecnologia

Informatica

Musica

Arte e immagine

Scienze motorie

Comportamento

Data …………………………………………………. Per il Consiglio di Classe

Il Coordinatore _________________________