Regolamento Didattico 2015-2016 di Laurea Magistrale/2015_2016...1 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI...

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1 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA CLASSE LM-41 AI SENSI DEL D.M. 270/2004 A. A. 2015-2016 SOMMARIO 1. Informazioni generali sul Corso di studio 2. Definizione degli obiettivi formativi e Ordinamento Didattico 3. Profili professionali e sbocchi occupazionali 4. Organizzazione Didattica del Corso di Laurea 5. Requisiti di ammissione e modalità di verifica 6. Sessioni di esame e di laurea 7. Obblighi di frequenza, Regole di sbarramento e Propedeuticità 8. Prova finale 9. Orientamento, tutorato 10. Passaggi e trasferimenti 11. Riconoscimento della Laurea in Medicina conseguita presso Università estere 12. Consiglio di Corso e suoi organi 13. Percorsi d’eccellenza 14. Formazione pedagogica del Personale docente 15. Approvazione e modifiche al regolamento 16. Norme transitorie

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PERUGIA

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA

IN MEDICINA E CHIRURGIA

CLASSE LM-41

AI SENSI DEL D.M. 270/2004

A. A. 2015-2016

SOMMARIO

1. Informazioni generali sul Corso di studio

2. Definizione degli obiettivi formativi e Ordinamento Didattico

3. Profili professionali e sbocchi occupazionali

4. Organizzazione Didattica del Corso di Laurea

5. Requisiti di ammissione e modalità di verifica

6. Sessioni di esame e di laurea

7. Obblighi di frequenza, Regole di sbarramento e Propedeuticità

8. Prova finale

9. Orientamento, tutorato

10. Passaggi e trasferimenti

11. Riconoscimento della Laurea in Medicina conseguita presso Università estere

12. Consiglio di Corso e suoi organi

13. Percorsi d’eccellenza

14. Formazione pedagogica del Personale docente

15. Approvazione e modifiche al regolamento

16. Norme transitorie

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ARTICOLO 1

Informazioni generali sul Corso di studio

- Ateneo: Università degli Studi di Perugia

- Strutture di riferimento: Dipartimento di Medicina (Dipartimento di afferenza),

Dipartimento di Medicina Sperimentale, Dipartimento di Scienze Chirurgiche e

Biomediche

- Denominazione del Corso di Studio: Corso di Laurea Magistrale in Medicina e

Chirurgia (Single-Cycle Degree programme in Medicine and Surgery)

- Classe: LM-41 Medicina e Chirurgia

- Titolo rilasciato (denominazione del titolo accademico rilasciato): Laurea Magistrale in

Medicina e Chirurgia (Degree in Medicine and Surgery)

- Sede didattica: Polo Didattico di Sant’Andrea delle Fratte (PG) e Polo Didattico di

Terni

- Indirizzo internet: http://www.med.unipg.it/ccl/

ARTICOLO 2

Definizione degli obiettivi formativi e Ordinamento Didattico

1. Obiettivi formativi specifici del corso

Il corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia prevede 360 Crediti Formativi

Universitari (CFU) complessivi, articolati su sei anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in

attività formative pratiche volte alla maturazione di specifiche capacità professionali (CFU

professionalizzanti). Ad ogni CFU corrisponde un impegno-studente di 25 ore, di cui di norma

non più di 12 ore di didattica frontale. Ad ogni CFU di tirocinio corrispondono 25 ore di attività

didattica professionalizzante, svolta a piccoli gruppi di studenti, con guida del docente.

L’obiettivo specifico del Corso è quello di formare un medico, ad un livello professionale

iniziale, che possieda:

- una visione multidisciplinare, interprofessionale ed integrata dei problemi più comuni della

salute e della malattia;

- una educazione orientata alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute

nell'ambito della comunità e del territorio;

- una profonda conoscenza delle nuove esigenze di cura e di salute, incentrate non soltanto

sulla malattia, ma, soprattutto, sull'uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e

psiche e inserito in uno specifico contesto sociale.

Il metodo didattico adottato, utile al raggiungimento delle caratteristiche qualificanti attese,

prevede l'integrazione orizzontale e verticale dei saperi, un metodo di insegnamento basato su

una solida base culturale e metodologica conseguita nello studio delle discipline pre-cliniche e

in seguito prevalentemente centrato sulla capacità di risolvere problemi e prendere decisioni,

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sul contatto precoce con il paziente, sull' acquisizione di una buona abilità sia clinica che nel

rapporto umano con il paziente.

Nel progetto didattico del Corso di Laurea Magistrale viene proposto il giusto equilibrio

d'integrazione verticale e trasversale tra:

a) Le scienze di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia

evoluzionistica, della biologia molecolare e della genetica e della complessità biologica

finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni

normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute ed alla corretta applicazione della

ricerca scientifica traslazionale;

b) La conoscenza dei processi morbosi e dei meccanismi che li provocano, anche al fine di

impostare la prevenzione, la diagnosi e la terapia;

c) La pratica medica clinica e metodologica, che deve essere particolarmente solida, attraverso

un ampio utilizzo della didattica di tipo tutoriale, capace di trasformare la conoscenza teorica in

vissuto personale in modo tale da costruire la propria scala di valori e interessi, e ad acquisire

le competenze professionali utili a saper gestire la complessità della medicina;

d) Le scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza

dell'essere medico e dei valori profondi della professionalità del medico;

e) L’acquisizione della metodologia scientifica, medica, clinica e professionale rivolta ai

problemi di salute del singolo e della comunità.

2. Risultati di apprendimento attesi

a) Conoscenza e capacità di comprensione (KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING)

I laureati devono avere conoscenze e capacità di comprensione tali da saper descrivere e

correlare fra di loro gli aspetti fondamentali della struttura bio-molecolare, macro e

microscopica, delle funzioni e dei processi patologici, nonché dei principali quadri di malattia

dell’essere umano. Devono dimostrare comprensione dei principi e capacità di argomentazione

quanto alla natura sociale ed economica nonchè ai fondamenti etici dell’agire umano e

professionale in relazione ai temi della salute e della malattia

A tale proposito, i laureati:

1) sapranno correlare la struttura e la funzionalità normale dell'organismo come complesso di

sistemi biologici in continuo adattamento, interpretando le anomalie morfo-funzionali che si

riscontrano nelle diverse malattie. Sapranno individuare il comportamento umano normale e

anormale, essendo in grado di indicare i determinanti e i principali fattori di rischio della salute

e della malattia e dell'interazione tra l'uomo ed il suo ambiente fisico e sociale.

2) sapranno descrivere i fondamentali meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici

che mantengono l'omeostasi dell'organismo, sapendo descrivere il ciclo vitale dell'uomo e gli

effetti della crescita, dello sviluppo e dell'invecchiamento sull'individuo, sulla famiglia e sulla

comunità.

3) sapranno illustrare l'origine e la storia naturale delle malattie acute e croniche, avendo le

conoscenze essenziali relative alla patologia, alla fisiopatologia, all'epidemiologia, all'economia

sanitaria e ai principi del management della salute. Essi avranno anche una buona

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comprensione dei meccanismi che determinano l'equità all'accesso delle cure sanitarie,

l'efficacia e la qualità delle cure stesse.

4) saranno in grado di correlare i principi dell'azione dei farmaci con le loro indicazioni,

descrivere i principali interventi di diagnostica strumentale, terapeutici chirurgici e fisici,

psicologici, sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione, nella

prevenzione e nelle cure di fine vita.

5) sapranno elencare e discutere i principali determinanti della salute e della malattia, quali lo

stile di vita, i fattori genetici, demografici, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali

nel complesso della popolazione. Tali conoscenze saranno correlate allo stato della salute

internazionale ed all'impatto su di essa della globalizzazione.

6) sapranno discutere gli elementi essenziali della professionalità, compresi i principi morali ed

etici e le responsabilità legali che sono alla base della professione.

Le conoscenze sopraelencate sono acquisite mediante la partecipazione a lezioni frontali,

laboratori, esercitazioni e tirocini clinici e verificate per il tramite sia di colloqui orali, sia di

prove scritte; queste verifiche, quando condotte su parti fondamentali dei contenuti degli

insegnamenti, sono attuate anche durante lo svolgimento dei corsi.

b) Capacità di applicare conoscenza e comprensione (APPLYING KNOWLEDGE AND

UNDERSTANDING)

I laureati devono essere capaci di applicare le loro conoscenze alla comprensione e risoluzione

dei problemi di salute dei singoli e dei gruppi e popolazioni, attinenti anche a tematiche nuove,

inserite in contesti ampi e interdisciplinari. Le competenze cliniche devono essere rivolte ad

affrontare la complessità dei problemi di salute della popolazione, dei gruppi sociali e del

singolo paziente, complessità che si caratterizza nelle dimensioni anagrafiche, di pluri-patologia

e di intreccio fra determinanti biologici e socio-culturali.

A tali fini, i laureati:

1) saranno in grado di raccogliere correttamente una storia clinica, completa degli aspetti

sociali, ed effettuare un esame dello stato fisico e mentale. Essi sapranno applicare i principi

del ragionamento clinico, sapendo eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base,

analizzarne ed interpretarne i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un

problema, applicando correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate.

2) saranno in grado di stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente, riconoscendo ogni

condizione che ne metta in pericolo imminente la vita, sapendo gestire correttamente e in

autonomia le urgenze mediche più comuni.

3) saranno i grado di curare le malattie e prendersi cura dei pazienti in maniera efficace,

efficiente ed etica, promuovendo la salute ed evitando la malattia, ottemperando all'obbligo

morale di fornire cure mediche nelle fasi terminali della vita, comprese le terapie palliative dei

sintomi e del dolore.

4) sapranno intraprendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie,

mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e della comunità.

Essi faranno riferimento all'organizzazione di base dei sistemi sanitari, che include le politiche,

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l'organizzazione, il finanziamento, le misure restrittive sui costi e i principi di management

efficiente nella corretta erogazione delle cure sanitarie. Saranno pertanto in grado di usare

correttamente, nelle decisioni sulla salute, i dati di sorveglianza locali, regionali e nazionali

della demografia e dell'epidemiologia.

5) sapranno rispettare i valori professionali che includono eccellenza, altruismo, responsabilità,

compassione, empatia, attendibilità, onestà e integrità, e l'impegno a seguire metodi scientifici,

mantenendo buone relazioni con il paziente e la sua famiglia, a salvaguardia del benessere,

della diversità culturale e dell'autonomia del paziente stesso.

6) sapranno applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste

decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che

possono emergere dal disagio economico, dalla commercializzazione delle cure della salute e

dalle nuove scoperte scientifiche. Essi rispetteranno i colleghi e gli altri professionisti della

salute, dimostrando la capacità di instaurare rapporti di collaborazione con loro.

Il processo di acquisizione di una larga parte di queste conoscenze è determinato dalla

frequenza alle attività professionalizzanti e verificato durante lo svolgimento di un'intensa

attività di tirocinio clinico.

c) Autonomia di giudizio (MAKING JUDGEMENTS)

I laureati devono avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché

di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione

sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all’applicazione delle loro conoscenze e giudizi. A

tale fine, i laureati:

1) saranno in grado di dimostrare, nello svolgimento delle attività professionali, un approccio

critico, uno scetticismo costruttivo ed un atteggiamento creativo orientato alla ricerca. Essi

sapranno tenere in considerazione l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato

sull'informazione, ottenuta da diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la

prevenzione delle malattie.

2) sapranno formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e complessi e ricercare

autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita,

utilizzando le basi dell’evidenza scientifica.

3) sapranno formulare ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per risolvere i

problemi, nella consapevolezza del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità

nelle decisioni prese durante la pratica medica. Saranno in grado di programmare in maniera

efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle

condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti.

4) saranno in grado di esercitare la responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli

pazienti, nel rispetto del codice deontologico della professione medica.

5) sapranno esercitare il pensiero riflessivo sulla propria attività professionale quanto alla

relazione coi pazienti e con gli altri operatori, ai metodi impiegati, ai risultati ottenuti, ai vissuti

personali ed emotivi.

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L'acquisizione di queste conoscenze viene verificata soprattutto nell'ambito dell'impegno da

dedicare alla preparazione autonoma dell'elaborato scritto necessario per sostenere la prova

finale. La modalità sarà quella del colloquio orale.

d) Abilità comunicative (COMMUNICATION SKILLS)

I laureati devono saper comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, le

conoscenze e la ratio ad esse sottese a interlocutori specialisti e non specialisti, nonché, con le

modalità richieste dalle circostanze, ai propri pazienti.

A tale scopo, i laureati:

1) sapranno ascoltare attentamente per estrarre e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte

le problematiche, comprendendone i loro contenuti, ed esercitando le capacità comunicative

per facilitare la comprensione con i pazienti e i loro parenti, rendendoli capaci di condividere le

decisioni come partners alla pari.

2) comunicheranno in maniera efficace con i colleghi, con la comunità, con altri settori e con i

media, e sapranno interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti

attraverso un lavoro di gruppo efficiente.

3) dimostreranno una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le

interazioni con i pazienti e con la comunità.

4) sapranno affrontare le situazioni critiche sul piano comunicativo, come la comunicazione di

diagnosi gravi, il colloquio su temi sensibili relativi alla vita sessuale e riproduttiva, sulle

decisioni di fine vita.

Poiché il terreno più omogeneo d'acquisizione di queste conoscenze è costituito dallo svolgersi

dell'attività di tirocinio clinico, che è caratterizzata da una grande variabilità di situazioni

interattive, la modalità di verifica dell'acquisizione di tali conoscenze sarà quella del colloquio

orale. Le abilità comunicative vengono inoltre sviluppate in relazione alla presentazione

dell'elaborato originale per la prova finale.

e ) Capacità di apprendimento (LEARNING SKILLS)

I laureati devono aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano di

continuare a studiare per lo più in modo auto diretto e autonomo.

A tale fine, i laureati:

1) saranno in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare criticamente le nuove

conoscenze scientifiche e l'informazione sanitaria/biomedica dalle diverse risorse e dai

database disponibili.

2) sapranno ottenere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati

clinici, utilizzando la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come valido

supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il

monitoraggio dello stato di salute, comprendendone l'applicazione e anche le limitazioni della

tecnologia dell'informazione.

3) sapranno gestire un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva

analisi e miglioramento.

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4) sapranno individuare i propri bisogni di formazione, anche a partire da attività di audit della

propria pratica, e progettare percorsi di auto-formazione

L'obiettivo di apprendimento cui si fa qui riferimento costituisce, per il corso di studio, il

risultato finale dell'intero percorso formativo. Pertanto, la verifica dell'avvenuta acquisizione di

queste conoscenze avviene per il tramite di quanto descritto in precedenza.

3. Missione specifica del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico

La missione del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico si identifica con la formazione di un

medico a livello professionale iniziale con una cultura biomedico-psico-sociale, che possieda

una visione multidisciplinare ed integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia,

con una educazione orientata alla comunità, al territorio e fondamentalmente alla prevenzione

della malattia ed alla promozione della salute. Tale missione specifica risponde in maniera più

adeguata alle nuove esigenze di cura e salute, in quanto centrata non soltanto sulla malattia,

ma soprattutto sull'uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche ed

inserito nel contesto sociale.

La formazione medica così orientata è vista come il primo segmento di un'educazione che deve

durare nel tempo, ed in quest'ottica sono state calibrate le conoscenze che lo studente deve

acquisire in questa fase, dando giusta importanza alle esperienze in Ospedale e nel territorio.

Particolare attenzione viene posta nei rapporti interpersonali fra docenti e studenti.

4. Tabella delle attività formative previste dall’Ordinamento Didattico

Le tabelle delle attività formative, di base, caratterizzanti, affini e altre, suddivise per ambito

disciplinare e Settore Scientifico Disicplinare, sono riportate nell’Allegato n. 1.

ARTICOLO 3

Profili professionali e sbocchi occupazionali

I laureati in medicina e chirurgia svolgono l’attività di medico-chirurgo nei vari ruoli ed ambiti

professionali clinici, sanitari e bio-medici. La laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia è,

inoltre, requisito per l’accesso alle Scuole di Specializzazione di area medica.

Medici di medicina generale - (2.4.1.1.0) Funzione in un contesto di lavoro:

Il CdS forma laureati che, dopo un tirocinio obbligatorio sostengono l’esame di abilitazione alla

professione medica. I Laureati in Medicina e Chirurgia svolgono l’attività di medico chirurgo nei

vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e biomedici. Il CdS prepara una figura di

medico in grado di svolgere la professione nell’ambito della medicina di base, ma capace di

confrontarsi con problematiche e approcci diversi. Le sue competenze includono la

prevenzione, con una valutazione dell’ambiente e dello stile di vita con un’ottica di promozione

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della salute. E’ compresa inoltre una competenza nelle scienze di base e nella metodologia

clinica, propedeutica per un’attività di ricerca clinica e biomedica.

Competenze associate alla funzione:

La Laurea in Medicina e Chirurgia, previo superamento dell’esame di Stato, abilita all'esercizio

della professione medica.

E' inoltre requisito per l'accesso ai Corsi Regionali di Formazione Specifica in Medicina Generale

e per laccesso alle Scuole di Specializzazione di area medica.

Sbocchi professionali:

Gli sbocchi occupazionali comprendono:

-attività libero professionale di medicina di base

-attività libero professionale specialistica

-attività di medico dipendente di strutture pubbliche e private.

Il Corso prepara alla professione di Medici di Medicina Generale – (2.4.1.1.0)

ARTICOLO 4

Organizzazione Didattica del Corso di Laurea

La durata del corso per il conseguimento della laurea magistrale in medicina e chirurgia è di 6

anni.

Ai fini del raggiungimento degli obiettivi didattici previsti, il corso di laurea magistrale a ciclo

unico prevede 360 CFU complessivi, articolati su sei anni di corso, di cui almeno 60 da

acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali, ed il

superamento di n. 36 esami di profitto.

Il corso è organizzato in 12 semestri e 36 Insegnamenti integrati; a questi sono assegnati

specifici CFU dal Consiglio della struttura didattica in osservanza di quanto previsto nella

tabella delle attività formative indispensabili.

Il Piano di Studi e la programmazione didattica sono riportati nell’Allegato 2, parte

integrante del presente Regolamento.

Crediti formativi

L’unità di misura del lavoro richiesto allo Studente per l’espletamento di ogni attività formativa

prescritta dall’Ordinamento didattico per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo

Universitario (CFU).

Ad ogni CFU corrisponde un impegno-studente di 25 ore, di cui di norma non più di 12 ore di

lezione frontale o di didattica teorico-pratica. Ad ogni CFU professionalizzante corrispondono 25

ore attività professionalizzante con guida del docente su piccoli gruppi all'interno della struttura

didattica e del territorio; ad ogni CFU per la prova finale corrispondono 25 ore di attività

didattica assistita.

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Le 25 ore di lavoro corrispondenti al CFU sono ripartite in:

a) ore di lezione;

b) ore di attività didattica tutoriale svolta in laboratori, reparti assistenziali, ambulatori, day

hospital;

c) ore di seminario;

d) ore spese dallo Studente nelle altre attività formative previste dall'Ordinamento didattico;

e) ore di studio autonomo necessarie per completare la sua formazione.

Per ogni Corso di insegnamento, la frazione dell'impegno orario che deve rimanere riservata

allo studio personale e ad altre attività formative di tipo individuale è determinata nel presente

Regolamento.

I crediti corrispondenti a ciascun Corso di insegnamento sono acquisiti dallo Studente con il

superamento del relativo esame.

Al fine di evitare l’obsolescenza dei CFU acquisiti, non sono consentite più di 8 ripetizioni di

anni di corso nell’intero corso di studi per una durata massima degli studi non superiore a 14

anni.

Corsi di insegnamento

L’ordinamento didattico definisce gli obiettivi affidati a ciascuno degli ambiti disciplinari ed

individua le forme didattiche più adeguate per il loro conseguimento, articolando le attività

formative in corsi integrati di insegnamento. Qualora nello stesso corso siano affidati compiti

didattici a più di un Docente, è prevista la nomina di un Coordinatore, designato a cadenza

annuale dal CCLM.

Il Coordinatore di corso integrato, in accordo con la Commissione Tecnico Pedagogica,

esercita le seguenti funzioni:

- rappresenta per gli studenti la figura di riferimento del Corso;

- propone alla CTP l’attribuzione dei compiti didattici concordati con Docenti e Docenti-tutori

in funzione degli obiettivi didattici propri del Corso;

- propone alla CTP la distribuzione dei tempi didattici concordata fra i Docenti del proprio

Corso;

- presiede, di norma, la Commissione di esame del Corso da lui coordinato e ne propone la

composizione;

- è responsabile nei confronti del CCLM della corretta conduzione di tutte le attività didattiche

previste per il conseguimento degli obiettivi definiti per il Corso stesso.

Tipologia delle forme di insegnamento

All'interno dei corsi è definita la suddivisione dei crediti e dei tempi didattici nelle diverse forme

di attività di insegnamento, come segue:

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- Lezione ex-cathedra

Si definisce "Lezione ex-cathedra" (d'ora in poi "Lezione") la trattazione di uno specifico

argomento identificato da un titolo e facente parte del curriculum formativo previsto per il

Corso di Studio, effettuata da un Professore o Ricercatore Universitario, sulla base di un

calendario predefinito, ed impartita agli Studenti regolarmente iscritti ad un determinato anno

di corso, anche suddivisi in piccoli gruppi.

- Seminario

Il "Seminario" è un'attività di supporto alla didattica che può essere svolta in contemporanea

da più Docenti, anche di ambiti disciplinari (o con competenze) diversi, e, come tale, viene

annotata nel registro delle lezioni.

Le attività seminariali possono essere interuniversitarie e realizzate sotto forma di

videoconferenze.

- Didattica Tutoriale

Le attività di Didattica Tutoriale costituiscono una forma di didattica interattiva indirizzata ad

un piccolo gruppo di Studenti; tale attività didattica è coordinata da un Docente-Tutore, il cui

compito è quello di facilitare gli Studenti a lui affidati nell'acquisizione di conoscenze, abilità,

modelli comportamentali, cioè di competenze utili all'esercizio della professione.

L'apprendimento tutoriale avviene prevalentemente attraverso gli stimoli derivanti dall'analisi

dei problemi, attraverso la mobilitazione delle competenze metodologiche richieste per la loro

soluzione e per l'assunzione di decisioni, nonché mediante l'effettuazione diretta e personale di

azioni (gestuali e relazionali) nel contesto di esercitazioni pratiche e/o di internati in ambienti

clinici, in laboratori etc.

Per ogni occasione di attività tutoriale il CCLM definisce precisi obiettivi formativi, il cui

conseguimento viene verificato in sede di esame.

Il CCLM nomina i Docenti-Tutori fra i Docenti ed i Ricercatori, nel documento di

programmazione didattica.

Dietro proposta dei Docenti di un Corso, il CCLM può incaricare annualmente, per lo

svolgimento del compito di Docente-Tutore, anche personale di riconosciuta qualificazione nel

settore formativo specifico.

- Attività didattiche elettive

Numero di crediti ADE: in base all’Offerta Formativa del Corso di Laurea Magistrale in Medicina

e Chirurgia, gli studenti devono conseguire, nell’ambito dei 6 anni di corso, 8 crediti di ADE,

indispensabili per il conseguimento della Laurea.

Tipologia di ADE: le ADE possono essere articolate in

- Seminari, Attività Tutoriali, Corsi Monografici, partecipazione certificata a Convegni e/o

Congressi previa autorizzazione del Corso di Laurea, discussione di casi clinici (intesi come

corsi di apprendimento interattivo in piccoli gruppi);

- Internati elettivi o tutoriali clinici e di laboratorio in Italia e all’Estero;

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- Seminari e frequenza in ambulatori di Medici di Medicina Generale secondo la convenzione

stipulata tra l’Ordine dei Medici delle Province di Perugia e Terni e il corso di Laurea in Medicina

e Chirurgia.

Valutazione ore/crediti: nella tabella seguente sono indicati il numero di ore e crediti

corrispondenti alle varie tipologie di ADE:

ADE ORE CFU

Ciclo di Seminari 12 1

Internato Elettivo 12 1

Internato Elettivo 24 2

Corso monografico Minimo 10 1

Scelta delle ADE da parte degli studenti: ogni studente sceglie autonomamente le ADE tra le

offerte didattiche approvate dal Consiglio del CLM e pubblicate sul sito del Corso di Laurea –

http://www.med.unipg.it/ccl/.

Le ADE vanno svolte in orari tali da non interferire con la didattica frontale e possono essere

organizzate durante l’intero arco dell’anno, anche al di fuori dei periodi di attività didattica.

Per ogni ADE è necessario registrare, nell’apposito libretto, il titolo, il numero di ore e

l’insegnamento di riferimento. È obbligatoria la firma e il timbro del Docente titolare dell’ADE.

La partecipazione al Progress Test annuale, parte I e parte II, a prescindere dal risultato

conseguito, darà diritto allo studente all’acquisizione di 0.5 credito ADE che verrà registrato

nell’apposito libretto. La partecipazione ad una sola delle due parti non dà diritto a crediti.

La didattica opzionale costituisce attività ufficiale dei Docenti e come tale annotata nel registro

delle lezioni.

- Attività formative professionalizzanti

Durante le fasi dell'insegnamento clinico (oppure dopo il loro completamento) lo Studente è

tenuto ad acquisire specifiche professionalità nel campo della medicina interna, della chirurgia

generale, della pediatria, della ostetricia e ginecologia, nonché delle specialità medico-

chirurgiche. A tale scopo, lo Studente dovrà svolgere attività formative professionalizzanti

frequentando le strutture assistenziali identificate dal CCLM e nei periodi dallo stesso definiti,

per un numero complessivo di almeno 60 CFU.

Il tirocinio è obbligatorio ed è una forma di attività didattica tutoriale che comporta per lo

Studente l'esecuzione di attività pratiche con ampi gradi di autonomia, a simulazione

dell'attività svolta a livello professionale.

In ogni fase del tirocinio obbligatorio lo Studente è tenuto ad operare sotto il controllo diretto

di un Docente-Tutore. Le funzioni didattiche del Docente-Tutore al quale sono affidati Studenti

che svolgono l'attività di tirocinio obbligatorio sono le stesse previste per la Didattica tutoriale

svolta nell'ambito dei corsi di insegnamento.

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La competenza clinica acquisita con le attività formative professionalizzanti è sottoposta a

valutazione nell’ambito dell’attribuzione del voto dell’esame finale del corso che ha organizzato

le rispettive attività formative professionalizzanti.

Il CCLM può identificare strutture assistenziali non universitarie, nell’ambito delle aziende

ospedaliere o delle strutture sanitarie territoriali, presso le quali può essere condotto, in parte

o integralmente, il tirocinio, dopo valutazione ed accreditamento della loro adeguatezza

didattica da parte della CTP.

Nello svolgimento delle attività professionalizzanti, studenti e Docenti tutori fanno riferimento

all’apposito regolamento ed al codice etico di comportamento approvato dal Consiglio di Corso.

- Preparazione della Tesi di Laurea

Lo studente ha a disposizione 18 crediti finalizzati alla preparazione della tesi di laurea presso

strutture universitarie cliniche o di base. Tale attività dello Studente, definita "Internato di

Laurea ", dovrà essere svolta al di fuori dell’orario dedicato alle attività didattiche ufficiali, non

dovrà sovrapporsi a quelle a scelta dello studente (ADE) e dovrà essere richiesta non prima del

mese di dicembre del V anno di corso.

Lo Studente che intenda svolgere l’Internato ai fini della tesi di Laurea in una determinata

struttura deve presentare al Direttore della stessa una formale richiesta corredata del proprio

curriculum (elenco degli esami sostenuti e voti conseguiti in ciascuno di essi, elenco delle

attività opzionali seguite, stages in laboratori o cliniche o qualsiasi altra attività compiuta ai fini

della formazione).

Il Direttore della struttura, sentiti i Docenti afferenti alla stessa e verificata la disponibilità di

posti, accoglie la richiesta ed affida ad un Tutore la responsabilità del controllo e della

certificazione delle attività svolte dallo Studente stesso nella struttura.

L’internato all’estero può, su richiesta, essere computato ai fini dell’internato per la

preparazione della tesi.

Esami e verifiche di profitto

Il Consiglio di Corso, su indicazione della Commissione Tecnico Pedagogica e dei Coordinatori di

corso integrato, stabilisce le tipologie ed il numero delle prove di esame necessarie per valutare

l'apprendimento degli Studenti nonché, su proposta dei Coordinatori dei Corsi, la composizione

delle relative Commissioni.

Il numero complessivo degli esami curriculari non può superare quello dei corsi ufficiali stabiliti

dall'ordinamento e non deve comunque superare il numero di 36 nei sei anni di corso.

La verifica dell'apprendimento può avvenire attraverso valutazioni formative e valutazioni

certificative.

Valutazioni formative:

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- prove in itinere: sono esclusivamente intese a rilevare l'efficacia dei processi di

apprendimento e d'insegnamento nei confronti di contenuti determinati. Quando attuate, non

hanno valore certificativo, non sono obbligatorie per lo studente e non esonerano lo studente

dal sostenere l'esame sull''intero programma del corso, avendo come unico scopo quello di

aiutarlo a verificare lo stato della sua preparazione.

Valutazioni certificative:

- idoneità: sono finalizzate a verificare le abilità acquisite nella lingua inglese, nelle attività

didattiche elettive.

- esami di profitto: sono invece finalizzate a valutare e quantificare con un voto, il

conseguimento degli obiettivi globali dei corsi, certificando il grado di preparazione individuale

degli Studenti.

Sono consentite modalità differenziate di valutazione, anche consistenti in fasi successive del

medesimo esame; in particolare possono essere previste:

- prove orali consistenti in quesiti relativi ad aspetti teorici inerenti le tematiche affrontate nei

singoli insegnamenti e volte a valutare gli obiettivi cognitivi;

- prove scritte oggettive e strutturate, aventi i medesimi contenuti e obiettivi di quelle orali;

- prove scritte di natura applicativa consistenti nell'utilizzo delle conoscenza acquisite per la

soluzione di casi clinici;

- Esami svolti in forma di presentazioni di elaborati, consistenti in verifiche di profitto centrate

sullo sviluppo autonomo di riflessioni su tematiche riconducibili al programma

dell'insegnamento e, in genere, volti a provare l'acquisizione di una autonoma capacità di

giudizio sulle stesse.

- Prove pratiche e prove simulate per la valutazione delle competenze cliniche e delle capacità

gestuali e relazionali.

Una prova scritta obiettiva (domande a scelta multipla e/o a risposta aperta) è fortemente

raccomandata dal Corso di Studi per tutti gli insegnamenti; la prova scritta può intendersi

superata se lo studente ha risposto ad una percentuale prefissata dalla commissione e/o ad un

gruppo predeterminato di domande soglia. La prova pratica è fortemente raccomandata per

tutti gli insegnamenti che prevedono laboratori di attività pratiche o attività didattiche

professionalizzanti. Nei corsi integrati di discipline cliniche la prova orale deve avere carattere

interdisciplinare e valutare non solo l'acquisizione di competenze conoscitive e la capacità di

interpretare dati, ma anche la capacità di risolvere problemi e prendere decisioni.

I dettagli delle modalità d'esame per i vari insegnamenti sono illustrati dal docente all'inizio del

corso e sono riportati nelle schede relative ai singoli corsi.

Gli esami di profitto possono essere effettuati esclusivamente nei periodi a ciò dedicati e

denominati sessioni d'esame. I momenti di verifica non possono coincidere con i periodi nei

quali si svolgono le attività ufficiali, né con altri che comunque possano limitare la

partecipazione degli Studenti a tali attività.

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Valutazione del raggiungimento degli obbiettivi di apprendimento

Annualmente tutti gli studenti sono sottoposti ad un progress test tipo Maastricht (Progress

Test) organizzato su scala nazionale non solo per valutare l’effettiva competenza raggiunta

dagli studenti e l’efficacia dell’attività didattica, ma anche come efficiente strumento di

feedback, di autovalutazione continua e di confronto della preparazione degli studenti su scala

nazionale.

Prova finale

L’esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente

sotto la guida di un relatore; può essere prevista la figura di un docente correlatore.

L’elaborato può concernere una tesi compilativa, frutto di un lavoro di approfondimento

personale centrato sulla assimilazione e riorganizzazione di concetti provenienti da molteplici

fonti bibliografiche e utili a provare la capacità di sintesi e di comunicazione del laureando, o

una tesi sperimentale, frutto di un lavoro di verifica di idee e intuizioni, talvolta originali,

attraverso lo sviluppo o lo studio di casi concreti, utili a verificare la capacità, da parte del

laureando, di pervenire a un giudizio autonomo su tematiche afferenti a specifici insegnamenti.

L’elaborato di tesi può essere redatto anche in lingua inglese.

ARTICOLO 5

Requisiti di ammissione e modalità di verifica

- Il Corso è ad accesso programmato nazionale

- Conoscenze richieste per l'accesso (D.M. 270/04, art. 6, comma 1 e 2)

I pre-requisiti richiesti allo studente che si vuole iscrivere ad un corso di laurea in medicina

dovrebbero comprendere: buona capacità al contatto umano, buona capacità al lavoro di

gruppo, abilità ad analizzare e risolvere i problemi, abilità ad acquisire autonomamente nuove

conoscenze ed informazioni riuscendo a valutarle criticamente (Maastricht, 1999). Oltre alle

conoscenze scientifiche utili per la frequenza del primo anno di corso, dovrebbe quindi

possedere anche buone attitudini e valide componenti motivazionali, importanti per la

formazione di un "buon medico" che sappia relazionarsi correttamente con le responsabilità

sociali richieste dalle Istituzioni.

Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia occorre essere in

possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio

conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. E' altresì richiesto il possesso o l'acquisizione di

un'adeguata preparazione iniziale secondo quanto previsto dalle normative vigenti relative

all’accesso ai corsi a numero programmato a livello nazionale.

Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito dalla normativa vigente in

materia di accesso ai corsi universitari; in particolare il numero di studenti ammessi al Corso di

Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia è definito sulla base della programmazione nazionale

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tenuto conto della disponibilità di personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e

di strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche di reparto,

coerentemente con le raccomandazioni dell’Advisory Committee on Medical Training

dell’Unione Europea, applicando i parametri e le direttive predisposte dall’Ateneo.

Ai fini dell’ammissione al corso è pertanto necessario superare un’apposita prova concorsuale

le cui modalità sono definite su base nazionale dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e

della Ricerca.

Il termine ultimo per l'iscrizione al 1° anno del CLMMC è fissato dal Bando per il concorso

all’ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, (D.M. del 16 marzo 2007

- G.U. n. 157 del 9 luglio 2007 – Classe LM-41) attivato presso le sedi di Perugia e Terni.

Debito formativo

L'organizzazione didattica del CLMMC prevede che gli Studenti ammessi al 1° anno

possiedano una adeguata preparazione iniziale, conseguita negli studi precedentemente

svolti.

Al fine di verificare tale preparazione i docenti delle discipline del 1° anno predispongono

opportune valutazioni in ingresso; nel caso la prova venga superata con un punteggio inferiore

ad un prefissato valore, verranno individuati specifici obblighi formativi aggiuntivi (debiti

formativi) da soddisfare nel primo anno di corso.

Allo scopo di consentire l'annullamento del debito formativo, il Consiglio di Corso di Laurea

istituisce, anche in modalità e-learning, attività didattiche propedeutiche che saranno svolte

nell'arco del primo anno di corso, e che dovranno essere obbligatoriamente seguite dagli

Studenti in debito.

La verifica dei risultati conseguiti nelle attività didattiche propedeutiche avverrà nell’ambito

della valutazione dei corsi corrispondenti.

ARTICOLO 6

Sessioni di esame e di laurea

- Data di inizio delle attività didattiche: 1 Ottobre 2015

- Sessioni di esame:

I° Semestre: la sessione ordinaria è fissata al termine del ciclo didattico corrispondente

(Gennaio/Febbraio), le sessioni di recupero nei mesi di Giugno, Luglio e Settembre.

II° Semestre: la sessione ordinaria è fissata al termine del ciclo didattico corrispondente

(Giugno/Luglio), la sessione di recupero nel mese di Settembre.

Eventuali sessioni straordinarie (in periodo pre festività natalizie e pasquali) possono essere

istituite su delibera del competente Consiglio, in ogni caso al di fuori dei periodi di attività

didattica.

In ogni sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate di almeno due

settimane. Il numero degli appelli è fissato in almeno due per ogni sessione di esame.

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16

Lo studente è iscritto “fuori corso” qualora abbia seguito il corso di studi per la sua intera

durata senza tuttavia aver conseguito il titolo accademico o senza aver superato tutti gli

esami necessari per l’ammissione all’esame finale.

Per gli studenti ripetenti (senza obbligo di frequenza) e fuori corso, possono essere istituiti

ulteriori appelli d’esame.

Il calendario degli esami viene pubblicato, con adeguato anticipo, nella pagina WEB dei CLM

al sito http://www.med.unipg.it/ccl/.

La Commissione di esame è costituita da almeno due Docenti impegnati nel relativo Corso

di insegnamento ed è presieduta, di norma, dal Coordinatore.

Gli studenti lavoratori, anche se regolarmente in corso, possono sostenere esami negli

appelli straordinari riservati ai fuoricorso. E’ considerato studente lavoratore colui che è

impiegato con contratto di lavoro subordinato indeterminato o determinato, a tempo pieno,

oppure titolare di contratto co.co.co, o “a progetto” che copre tutto l’arco dell’anno.

- Sessioni di laurea:

L’esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo

studente sotto la guida di un relatore; può essere prevista la figura di un docente

correlatore. L’elaborato di tesi può essere redatto anche in lingua inglese.

L’esame di Laurea si svolge nei mesi di Luglio (I sessione), Ottobre (II sessione) e

Dicembre (III sessione) e, in sessione straordinaria, nel mese di Marzo.

- Calendario delle lezioni:

Il calendario delle lezioni viene stabilito, secondo criteri volti a garantire la razionale

utilizzazione delle strutture e a favorire la frequenza, ed in conformità con quanto previsto

dall’art. 14 del Regolamento Didattico di Ateneo, circa un mese prima dell’inizio delle lezioni

del semestre e affisso, con adeguato anticipo, presso le bacheche delle segreterie e nella

pagina WEB del CLM al sito http://www.med.unipg.it/ccl/.

ARTICOLO 7

Obblighi di frequenza, Regole di sbarramento e Propedeuticità

1. Obblighi di frequenza

Lo Studente è tenuto a frequentare le attività didattiche formali, non formali e

professionalizzanti per un numero minimo di 5500 ore di attività svolta presso o sotto la

supervisione dell’università.

La frequenza viene verificata dai Docenti adottando le modalità di accertamento stabilite dal

Consiglio di Corso di Laurea Magistrale, su indicazione della CD.

L’attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso di insegnamento è

necessaria allo Studente per sostenere il relativo esame.

Lo Studente che non abbia ottenuto l’attestazione di frequenza ad almeno il 70% delle ore

previste per ciascun Corso ufficiale di un determinato anno, nel successivo anno accademico

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viene iscritto, anche in soprannumero, come ripetente del medesimo anno di corso, con

l’obbligo di frequenza ai corsi per i quali non ha ottenuto l’attestazione.

Nel caso di corsi plurisemestrali la percentuale si applica all’intero corso.

2. Propedeuticità e sbarramenti

Passaggio agli anni successivi:

E’ consentito il passaggio da un anno al successivo esclusivamente agli studenti che, al

termine della sessione ordinaria autunnale di esami ,abbiano superato tutti gli esami previsti

secondo la seguente tabella:

Per iscriversi al occorre aver superato

II anno

3 esami a scelta tra i seguenti: - Chimica e Biochimica I - Fisica - Istologia ed Embriologia Umana - Biologia

III anno Tutti gli esami del I anno

IV anno Tutti gli esami dei primi due anni

V anno Tutti gli esami dei primi tre anni

VI anno Tutti gli esami dei primi quattro anni

Propedeuticità

Per sostenere l’esame di occorre aver superato l’esame di

Biochimica II Chimica e Biochimica I

Anatomia Umana Istologia ed Embriologia Umana

Medicina di Laboratorio Biochimica II, Patologia e Fisiopatologia Generale, Microbiologia

Fisiologia Umana Anatomia Umana; Biochimica II

Patologia e Fisiopatologia Generale Fisiologia Umana

Patologie Sistemiche I e II Patologia e Fisiopatologia Generale

Patologia Sistemica III Microbiologia, Patologia e Fisiopatologia Generale

Esami del 5° anno Anatomia Patologica

Esami del 6° anno Patologia Sistemica VI

Malattie Infettive e Medicina Interna Farmacologia

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ARTICOLO 8

Prova finale

Esame di Laurea

L’esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi sperimentale o compilativa, elaborata in

modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore; può essere prevista la figura di un

docente correlatore.

Per essere ammesso a sostenere l’Esame di Laurea, lo Studente deve:

- aver seguito tutti i Corsi ed avere superato i relativi esami

- aver ottenuto, complessivamente 360 CFU articolati in 6 anni di corso

- aver consegnato alla Segreteria Studenti:

a) domanda al Rettore

b) una copia della Tesi di Laurea, secondo i termini stabiliti dall’ultima Delibera del Senato

Accademico in merito.

L’esame di Laurea si svolge nei mesi di Luglio, Ottobre e Dicembre e, in seduta straordinaria,

nel mese di Marzo.

1. A decorrere dall’A.A. 2013/2014 e fino all’A.A. 2015/2016, per tutti gli studenti, a

determinare il voto di laurea, espresso in centodecimi, contribuiranno i seguenti parametri:

a) la media aritmetica dei voti conseguiti negli esami curriculari, espressa in centodecimi;

b) i punti attributi per la durata degli studi e per le lodi fino ad un massimo di 5 punti:

- da 0 a 3 punti per la durata degli studi; in particolare*:

3 punti per il conseguimento della laurea in 6 anni;

2 punti per il conseguimento della laurea in 7 anni;

1 punto per il conseguimento della laurea in 8 anni;

- fino a 2 punti per le lodi: 0,2 punto/lode;

* Per gli studenti per i quali sia stato già riconosciuto ed accertato dall’amministrazione

universitaria, attraverso l’iscrizione con esonero di invalidità, un periodo di malattia, gli

anni di accertata malattia sono esclusi dal conteggio della durata totale del percorso degli

studi ai fini del riconoscimento del punteggio di laurea. L’esclusione dal conteggio della

durata del percorso di periodi di esonero per gravidanza saranno valutati singolarmente.

c) i punti stabiliti dalla Commissione di Laurea in sede di discussione della tesi, fino ad un

massimo di 7 punti, tenendo conto complessivamente:

- della qualità della tesi (fino ad un massimo di 4 punti);

- della qualità della presentazione, padronanza dell’argomento, abilità della discussione

(fino ad un massimo di 3 punti);

d) i punti per coinvolgimento in programmi di scambio internazionale (un semestre: 1 punto;

due semestri 2 punti; legati alla media del profitto > o uguale a 27/30);

e) la partecipazione al Progress Test comporta l’acquisizione di un punteggio aggiuntivo da

sommare al voto complessivo di laurea; tale punteggio viene così assegnato:

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- studenti del 1°, 2° e 3° anno : 0,1 punti, per ogni anno di partecipazione, assegnati

d’ufficio;

- studenti del 4°, 5° e 6° anno: 0,2 punti, per ogni anno di partecipazione, se lo studente

risponde correttamente ad almeno:

● 30% dei quiz per il 4° anno;

● 40% dei quiz per il 5° anno;

● 45% dei quiz per il 6° anno.

Il voto complessivo, determinato dalla somma dei punteggi previsti dalle voci "a - e" viene

arrotondato per eccesso o per difetto al numero intero più vicino.

La lode può venire attribuita con parere unanime della Commissione ai candidati che

conseguano un punteggio finale ≥ 113.

La menzione accademica può essere aggiunta alla lode per i candidati che si laureano in 6

anni e con voto base (media non ponderata dei voti conseguiti negli esami curricolari) ≥ 109,

con il consenso unanime dei commissari.

2. A decorrere dall’A.A. 2016/2017, per tutti gli studenti, a determinare il voto di laurea,

espresso in centodecimi, contribuiranno i seguenti parametri:

a) la media aritmetica dei voti conseguiti negli esami curriculari, espressa in centodecimi;

b) i punti attributi per la durata degli studi e per le lodi fino ad un massimo di 5 punti:

- 3 punti per il conseguimento della laurea in 6 anni (I sessione – Luglio, II sessione –

Ottobre, III sessione – Dicembre)*;

- fino a 2 punti per le lodi: 0,2 punto/lode;

* Per gli studenti per i quali sia stato già riconosciuto ed accertato dall’amministrazione

universitaria, attraverso l’iscrizione con esonero di invalidità, un periodo di malattia, gli

anni di accertata malattia sono esclusi dal conteggio della durata totale del percorso degli

studi ai fini del riconoscimento del punteggio di laurea. L’esclusione dal conteggio della

durata del percorso di periodi di esonero per gravidanza saranno valutati singolarmente.

c) i punti stabiliti dalla Commissione di Laurea in sede di discussione della tesi, fino ad un

massimo di 7 punti, tenendo conto complessivamente:

- della qualità della tesi (fino ad un massimo di 4 punti);

- della qualità della presentazione, padronanza dell’argomento, abilità della discussione

(fino ad un massimo di 3 punti);

d) i punti per coinvolgimento in programmi di scambio internazionale (un semestre: 1 punto;

due semestri 2 punti; legati alla media del profitto > o uguale a 27/30);

e) la partecipazione al Progress Test comporta l’acquisizione di un punteggio aggiuntivo da

sommare al voto complessivo di laurea; tale punteggio viene così assegnato:

- studenti del 1°, 2° e 3° anno : 0,1 punti, per ogni anno di partecipazione, assegnati

d’ufficio;

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- studenti del 4°, 5° e 6° anno: 0,2 punti, per ogni anno di partecipazione, se lo studente

risponde correttamente ad almeno:

● 30% dei quiz per il 4° anno;

● 40% dei quiz per il 5° anno;

● 45% dei quiz per il 6° anno.

Il voto complessivo, determinato dalla somma dei punteggi previsti dalle voci "a - e" viene

arrotondato per eccesso o per difetto al numero intero più vicino.

La lode può venire attribuita con parere unanime della Commissione ai candidati che

conseguano un punteggio finale ≥ 113.

La menzione accademica può essere aggiunta alla lode per i candidati che si laureano in 6

anni e con voto base (media non ponderata dei voti conseguiti negli esami curricolari) ≥ 109,

con il consenso unanime dei commissari.

3. La utilizzazione di eventuali mezzi didattici (diapositive, lucidi, presentazioni in PPT, etc.),

in numero non superiore a 10, dovrà intendersi come ausilio per il laureando a supporto di

una migliore comprensione della esposizione, pertanto non dovrà contenere parti prettamente

discorsive, ma unicamente grafici, figure, tabelle, e schemi.

ARTICOLO 9

Orientamento, tutorato

1. Docenti tutori disponibili per gli studenti del corso.

Tutor previsti: è disponibile almeno un tutor per ogni 30 studenti immatricolati ai corsi dei

gruppi A e B, un tutor per ogni 60 studenti immatricolati negli altri gruppi.

2. Tutori

Si definiscono due distinte figure di Tutore:

a) la prima è quella del "consigliere" e cioè del Docente al quale il singolo Studente può

rivolgersi per avere suggerimenti e consigli inerenti la sua carriera scolastica. Il Tutore al quale

lo Studente viene affidato dal CCLM è lo stesso per tutta la durata degli Studi o per parte di

essa. Tutti i Docenti e Ricercatori del Corso di Laurea sono tenuti a rendersi disponibili per

svolgere le mansioni di Tutore.

b) La seconda figura è quella del Docente-Tutore al quale un piccolo numero di Studenti è

affidato per lo svolgimento delle attività didattiche tutoriali (vedi) previste nel Documento di

Programmazione Didattica. Questa attività tutoriale configura un vero e proprio compito

didattico. Ogni Docente-Tutore è tenuto a coordinare le proprie funzioni con le attività

didattiche dei corsi di insegnamento che ne condividono gli obiettivi formativi e può essere

impegnato anche nella preparazione dei materiali da utilizzare nella didattica tutoriale.

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ARTICOLO 10

Passaggi e trasferimenti

1. Passaggi di sede

Il passaggio fra le sedi di Perugia e Terni può essere richiesto da studenti in corso e da

studenti fuori corso o ripetenti che, alla data di scadenza delle domande di trasferimento,

abbiano un solo anno di fuori corso o ripetente e un debito massimo di 3 esami.

La domanda per la richiesta di passaggio di sede deve essere presentata entro il 10 Agosto.

Qualora il numero di richieste sia superiore al numero di posti disponibili, le medesime

verranno valutate su criteri di merito (numero degli esami sostenuti e media dei voti) in base

ai quali verrà stilata un’apposita graduatoria. A parità di punteggio, sarà considerato requisito

preferenziale la residenza nelle rispettive province.

La richiesta di passaggio può essere presentata una sola volta.

2. Passaggi e trasferimenti da altri Corsi di Laurea

a) Il passaggio ed il trasferimento da altri corsi di studio sono subordinati al superamento

della prova di ammissione stabilita a livello nazionale per l’accesso al Corso di Laurea

Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia.

b) I crediti conseguiti da uno Studente presso altri corsi di laurea della stessa o di altre

Università italiane, possono essere riconosciuti dopo un giudizio di congruità con gli obiettivi

formativi di uno o più insegnamenti compresi nell'ordinamento didattico del CLMMC, espresso

dall'apposita Commissione Didattica Operativa ed approvato dal Consiglio di corso.

Agli esami convalidati verrà mantenuta la stessa votazione e in caso di più esami convalidabili

sarà effettuata la media dei voti.

3. Trasferimenti da altre Università

La domanda per la richiesta di trasferimento da altre università italiane deve essere

presentata entro il 31 Agosto.

I crediti conseguiti presso corsi di laurea in Medicina e Chirurgia di altre sedi italiane, sono

riconosciuti previa valutazione della congruità del piano degli studi.

Dopo avere deliberato il riconoscimento di un determinato numero di crediti, il CCLM dispone

per l'iscrizione regolare dello Studente ad uno dei sei anni di corso, adottando il criterio che

stabilisce che, per iscriversi ad un determinato anno di corso, lo Studente deve avere

superato tutti gli esami previsti per gli anni precedenti, con un debito massimo stabilito

nell’articolo 7 del presente regolamento. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è

comunque condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del numero programmato.

Qualora il numero di richieste sia superiore al numero di posti disponibili, le medesime

verranno valutate su criteri di merito (numero degli esami sostenuti e media dei voti) in base

ai quali verrà stilata apposita graduatoria. A parità di punteggio, sarà considerato requisito

preferenziale la residenza nelle province della Regione Umbria. L’assegnazione della sede

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22

(Perugia o Terni) avverrà in base alla graduatoria, in funzione delle opzioni ed in base ai posti

disponibili a seguito del perfezionamento dei passaggi di sede.

Per i trasferimenti da atenei stranieri si rimanda alla normativa vigente.

ARTICOLO 11

Riconoscimento della Laurea in Medicina conseguita presso Università estere

La laurea in Medicina e Chirurgia conseguita presso Università straniere viene riconosciuta ove

esistano accordi bilaterali o convenzioni internazionali che prevedono l'equipollenza del titolo.

In conformità alla disciplina concernente la libera circolazione dei laureati entro l'Unione

Europea, le Lauree rilasciate da Atenei dell'Unione saranno riconosciute fatta salva la verifica

degli atti che ne attestano la congruità curriculare.

Ove non esistano accordi tra Stati, in base al combinato disposto degli articoli 170 e 332 del

T.U. sull’istruzione universitaria, le autorità accademiche possono dichiarare l’equipollenza

caso per caso. Ai fini di detto riconoscimento, sentita la Commissione Didattica, il CCLM

accerta l'autenticità della documentazione prodotta, basandosi sulle attestazioni di Organismi

centrali specificamente qualificati, esamina il curriculum e valuta la congruità, rispetto

all'ordinamento didattico vigente, degli obiettivi didattico-formativi, dei programmi di

insegnamento e dei crediti a questi attribuiti presso l'Università di origine; dispone che di

norma vengano comunque superati gli esami clinici finali (ad esempio Medicina Interna,

Chirurgia Generale, Pediatria, Ostetricia e Ginecologia, Anestesiologia ed Emergenze medico-

chirurgiche, Igiene generale ed applicata, Medicina Legale).

Deve inoltre essere preparata e discussa la tesi di laurea.

Qualora soltanto una parte dei crediti conseguiti dal laureato straniero venga riconosciuta

congrua con l'ordinamento vigente, il CCLM dispone l'iscrizione a uno dei sei anni di corso, in

base al criterio stabilito per il passaggio agli anni successivi (vedi articolo 7).

L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata alla disponibilità di

posti nell'ambito del numero programmato precedentemente deliberato dal CCLM.

I tirocini effettuati prima o dopo la laurea nelle sedi estere (comunitarie ed extracomunitarie)

non possono essere riconosciuti ai fini dell'ammissione all'Esame di abilitazione professionale.

Per i laureati extracomunitari si richiamano le disposizioni del DPR 31 Agosto 1999, n. 394.

ARTICOLO 12

Consiglio di Corso e suoi organi

- Sono Organi del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia:

1. Il Consiglio di corso di laurea (come previsto dall’Art. 45, comma 4 dello Statuto

d’Ateneo) è composto dai professori titolari degli insegnamenti afferenti al Corso, dai

ricercatori che svolgono attività didattica di supporto per un insegnamento afferente al

Corso e da una rappresentanza degli studenti, pari al quindici per cento dei docenti di

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ruolo, eletta secondo le modalità stabilite dal Regolamento Generale di Ateneo e il cui

mandato dura due anni accademici.

2. Il Presidente, ai sensi dell’art. Art. 45 comma 4 dello Statuto d’Ateneo, è eletto secondo le

modalità previste dal Regolamento Didattico di Ateneo, tra i professori di prima o di

seconda fascia del Corso di Studio, è nominato dal Rettore, dura in carica tre anni

accademici ed è rinnovabile consecutivamente una sola volta.

Il Presidente sovrintende al buon funzionamento del Corso, rappresentandolo sia a livello di

Ateneo sia a livello della Conferenza Permanente dei Presidenti di CCLM in Medicina e

Chirurgia.

3. I vicepresidenti: il Presidente può avvalersi di vicepresidenti che lo coadiuvino nelle sue

funzioni e lo sostituiscano in caso di assenza o impedimento temporaneo a pieno titolo

istituzionale, sia nel contesto locale (Organi/Commissioni) sia in ambito nazionale

(Conferenza permanente dei Presidenti di CCLM in Medicina e Chirurgia). Sono nominati dal

Presidente stesso e la durata del loro mandato coincide con quella del Presidente stesso.

4. La Commissione didattica: composta da un numero pari di docenti e studenti, svolge

attività di monitoraggio dell’offerta formativa, della qualità della didattica e dei servizi resi

agli studenti da parte dei docenti e delle strutture raccordandosi con la Commissione

Paritetica per la Didattica della Scuola Interdipartimentale di Medicina e Chirurgia.

5. La Commissione tecnico-pedagogica, composta dai coordinatori di semestre e dai

referenti per l’orientamento nel mondo del lavoro, svolge ruoli inerenti l’organizzazione

della didattica, in particolare:

- individua con i Docenti le metodologie didattiche adeguate al conseguimento dei singoli

obiettivi didattico – formativi;

- organizza l’offerta di attività didattiche elettive e ne propone al CCLM l’attivazione;

- discute con i docenti la modalità di preparazione delle prove – formative e certificative –

di valutazione dell’apprendimento, coerentemente con gli obiettivi formativi prefissati;

- organizza un servizio permanente di tutoraggio degli studenti, al fine di facilitarne la

progressione negli studi;

- si rapporta con la Commissione Paritetica per il monitoraggio permanente di tutte le

attività didattiche con la valutazione di qualità dei loro risultati, anche attraverso le

valutazioni ufficialmente espresse dagli studenti.

Il Presidente del Corso di Laurea Magistrale, ogni anno, designa i Coordinatori didattici

di semestre. Questi ultimi hanno la funzione di coordinamento di tutti i corsi Integrati

attivi nel semestre. Si occupano di tenere rapporti con i singoli coordinatori del Corso

Integrato, hanno il compito di accordarsi in merito alle problematiche didattiche, eventuali

sovrapposizioni di attività, criticità varie, date degli esami, ecc.

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6. La Commissione per l’Orientamento nel mondo del lavoro, ha il ruolo di potenziare

l’attività di orientamento in uscita dal CdL, sia per quanto riguarda l’ingresso diretto nel

mondo del lavoro, sia per quanto riguarda l’accesso alle scuole di specializzazione.

7. La Commissione didattica operativa, svolge un ruolo istruttorio di tutte le pratiche

studenti da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Corso.

8. Il Gruppo di Gestione della Qualità, composto dal Presidente del CLMMC, da docenti del

Corso di Laurea, di cui uno con il ruolo di Responsabile della Qualità, da una rappresentanza

del personale tecnico-amministrativo, da una rappresentanza degli studenti. Il gruppo si

occupa dell’analisi dei dati riguardanti il percorso formativo dello studente, l’esperienza dello

studente, l’accompagnamento al mondo del lavoro. Si occupa inoltre della stesura della

relazione di riesame, tenendo sotto controllo la validità della progettazione e la permanenza

delle risorse attraverso:

a. il monitoraggio dei dati

b. la verifica dell’efficacia degli interventi migliorativi adottati

c. la pianificazione di azioni di miglioramento.

ARTICOLO 13

Percorsi d’eccellenza

Il Percorso di Eccellenza è un percorso integrativo, inserito nel regolare corso di studi,

consistente in attività didattiche interdisciplinari di tipo seminariale e di tirocinio che mirano a

valorizzare il talento di studenti che, durante il primo triennio del Corso di Laurea Magistrale,

abbiano dato prova di una propensione a rielaborare in modo costruttivo ed originale le

conoscenze acquisite.

L’accesso al percorso d’eccellenza ed il suo svolgimento sono normati da apposito regolamento

approvato dal Consiglio di Corso.

ARTICOLO 14

Formazione pedagogica del Personale docente

Il CCLM, in autonomia o nell’ambito di iniziative di Ateneo, organizza almeno una volta ogni

due anni iniziative di aggiornamento pedagogico sulle tecniche di pianificazione e sulle

metodologie didattiche e valutative per i suoi Docenti di ogni livello.

Questa attività è promossa e coordinata dalla Commissione Tecnica Pedagogica e può

avvalersi di metodologie di e-learning.

ARTICOLO 15

Approvazione e modifiche al regolamento

Le modifiche del Regolamento dal Consiglio di Corso di Laurea su iniziativa del Presidente, e

successivamente sottoposte all’approvazione definitiva della struttura competente.

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La modifica dell’allegato 2, è approvata dal Consiglio di Corso di Laurea Magistrale a

maggioranza dei presenti e non comporta decadenza del presente regolamento.

Il presente regolamento è conforme all’ordinamento.

Il presente regolamento entra in vigore secondo quanto disposto dall’articolo 53 dello Statuto

attualmente in vigore.

ARTICOLO 16

Norme transitorie

Per gli studenti immatricolati al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia negli Anni

Accademici 2009-2010, 2010-2011, 2011-2012, 2012-2013, sarà applicato l’Art. 7 comma 2 –

Propedeuticità e Sbarramenti - secondo le seguenti tabelle:

Per iscriversi al occorre aver superato

II anno

3 dei seguenti esami: - Chimica e Propedeutica Biochimica - Fisica - Istologia ed Embriologia Umana - Biologia e Genetica Generale

III anno Tutti gli esami del I anno

IV anno Tutti gli esami dei primi due anni

V anno Tutti gli esami dei primi tre anni

VI anno Tutti gli esami dei primi quattro anni

Propedeuticità

Per sostenere l’esame di occorre aver superato l’esame di

Biochimica Chimica e Propedeutica Biochimica

Anatomia Umana Istologia ed Embriologia Umana

Metodologia Medico-Scientifica III Biochimica, Patologia e Fisiopatologia Generale

Fisiologia Umana Anatomia Umana; Biochimica

Patologia e Fisiopatologia Generale Fisiologia Umana

Patologie Sistemiche I, II e III Patologia e Fisiopatologia Generale

Patologia Sistemica III Microbiologia e Microbiologica Clinica

Patologie Sistemiche III - VI Metodologia Medico-Scientifica III

Esami del 5° anno Anatomia Patologica

Esami del 6° anno Patologia Sistemica VI

Malattie Infettive e Medicina Interna Farmacologia