REGOLAMENTO D’ISTITUTO APPROVATO dal Consiglio …...APPROVATO dal Consiglio d’Istituto in data...

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO” ________________________________________________________________________________________________ 1 REGOLAMENTO D’ISTITUTO APPROVATO dal Consiglio d’Istituto in data 30/05/2016 -delibera n. 19- ULTIMA REVISIONE con rilettura/emendamenti ai sensi dei Decreti attuativi della L. 107/2015, della L.31 luglio 2017 n. 119, L. 4 dicembre 2017 n. 172 ( delibera CdI n.21 del 14 dicembre 2017) con rilettura emendamenti relativi al Regolamento esperti esterni ai sensi del D.L.vo 50/2016 e ss.mm.ii. - (delibera CdI n. 39 del 25 giugno 2018) PROT n. 2293 /II.1 del 30/06/2018 Il Dirigente Scolastico Barbara Bottaluscio

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO

APPROVATO dal Consiglio d’Istituto in data 30/05/2016 -delibera n. 19-

ULTIMA REVISIONE

con rilettura/emendamenti ai sensi dei Decreti attuativi della L. 107/2015, della L.31 luglio 2017 n. 119, L. 4 dicembre 2017 n. 172 ( delibera CdI n.21 del 14 dicembre 2017) con rilettura emendamenti relativi al Regolamento esperti esterni ai sensi del D.L.vo 50/2016 e ss.mm.ii. - (delibera CdI n. 39 del 25 giugno 2018)

PROT n. 2293 /II.1 del 30/06/2018

Il Dirigente Scolastico

Barbara Bottaluscio

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IL CONSIGLIO DI ISTITUTO

VISTO il DPR n 249 del 24.06.1998 “Statuto degli studenti e delle studentesse” e successive

modificazioni intervenute con DPR 21.11.2007, n. 235;

PREMESSO che lo “Statuto degli studenti e delle studentesse”, accoglie e sviluppa le indicazioni della

“Convenzione internazionale dei diritti del fanciullo” (1989, ratificata nel nostro ordinamento

con la Legge n. 176 del 27.05.1991);

PREMESSO che la scuola dell’autonomia è un’istituzione “che costruisce con gli studenti, con le loro

famiglie e con il territorio un rapporto forte, responsabile e trasparente, nell’intento di venire

incontro alla domanda sociale e di formazione nonché di sviluppare percorsi capaci di rispondere

in modo differenziato ai bisogni individuali” (Circ. Ministeriale n. 371 del 02.09.1998);

VISTO il DPR 567/1996 e sue modifiche ed integrazioni;

VISTA la direttiva del MPI n. 104 del 30/11/2007 con la quale vengono dettate disposizioni in materia

di utilizzo dei telefoni cellulari in ambito scolastico e di diffusione di immagini in violazione del “Codice

in materia di protezione di dati personali”;

VISTA la C.M. prot. n. 3602 del 31 luglio 2008;

VISTA la legge 30.10.2008, n. 169;

VISTA la legge 241/90 e successive modificazioni;

VISTO il DPR 275/1999 Regolamento dell’Autonomia delle istituzioni scolastiche;

VISTO il D.I. 44/2001;

VISTO il T.U. 297/94;

VISTI il DPR. 81/2009, il DPR. 89/2009, il DPR. 122/2009;

VISTE le Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo;

VISTA la Legge 107/2015 ed i decreti attuativi (D.Lgvo 66/2017 e D.Lgvo 62/2017);

VISTA il D.L. 73 del 7 giugno 2017 e la Legge 119 del 31 luglio 2017;

VISTA la legge 4 dicembre 2017 n. 172

DELIBERA

in ottemperanza alle disposizioni citate, il presente regolamento (comprensivo di allegati parte integrante

del Regolamento stesso) che disegna un modello di organizzazione e gestione ispirato ai principi di

trasparenza, efficacia ed efficienza.

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INDICE

CAPO I

NORME COMUNI

Art. 1

Art. 2

Art. 3

Art. 4

Art. 5

Art. 6

Art. 7

CAPO II

ORGANI COLLEGIALI

TITOLO I - ORGANI COLLEGIALI

Art. 8 - Gli organi collegiali

Art. 9 - Convocazione degli organi collegiali

Art. 10 - Integrazione dell’ Ordine del giorno / Varie ed eventuali nelle sedute degli organi collegiali

Art. 11 - Regolamentazione della discussione nelle sedute degli organi collegiali

Art. 12 - Deliberazione degli organi collegiali

Art. 13 - Verbalizzazione delle sedute degli organi collegali

Art. 14 - Accesso ai documenti amministrativi

Art. 15 - Decadenza da cariche elettive

TITOLO II – CONSIGLIO DI ISTITUTO

Art. 16 - Le attribuzioni del presidente

Art. 17 - Prima convocazione

Art. 18 - Elezione del Presidente e del Vicepresidente. Nomina del segretario

Art. 19 - Costituzione delle commissioni

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Art. 20 - Pubblicità delle sedute

Art. 21 - Pubblicazione degli atti

TITOLO III - ORGANO DI GARANZIA

Art. 22 - Organo di Garanzia

Art. 23 - Ricorsi

Art. 24 – Verifica del Regolamento

Art. 25 - Verbalizzazione delle riunioni/convocazioni

TITOLO IV – COMITATO GENITORI

Art. 26 - Comitato Genitori

CAPO III DIRITTI DOVERI

TITOLO I – ALUNNI

Art. 27 - Diritto alla dignità personale e riservatezza - Diritto alla libera espressione del proprio pensiero

Art. 28 - Diritto all’accoglienza e rispetto personale

Art. 29 - Diritto all’apprendimento

Art. 30 - Diritto alla valutazione

Art. 31 - Diritto all’informazione

Art. 32 - Diritto alla libera scelta ad attività complementari in orario extracurricolare

Art. 33 - Patto formativo

Art. 34 - Dovere di tenere un comportamento corretto e di osservare le regole scolastiche

Art. 35 - Obbligo di abbigliamento decoroso - Divieto di fumo e di alcolici

Art. 36 - Uso del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici

Art. 37 - Danneggiamenti / Furti

Art. 38 - Dovere di osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza

Art. 39 - Infrazioni disciplinari

Art. 40 - Informativa agli alunni e genitori

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TITOLO II - PERSONALE

Art. 41 - Diritto alla dignità personale e riservatezza

Art. 42 - Diritto al rispetto e riconoscimento della propria specificità professionale

Art. 43 - Dovere di responsabilità e di condivisione della progettualità di istituto

Art. 44 - Obbligo di abbigliamento decoroso

Art. 45 - Uso del telefono cellulare e non e di altri dispositivi elettronici

Art. 46 - Sicurezza Vigilanza

Art. 47 - Assenze

Art. 48 - Ritardi

Art. 49 - Passaggio delle informazioni

Art. 50 - Presa visione sostituzioni colleghi

TITOLO III – GENITORI

Art. 51 - Diritto all’Informativa

Art. 52 - Dovere di collaborazione e condivisione

TITOLO IV – EDUCATORI

Art. 53 - Diritti e doveri

Art. 54 - Interventi di supporto

Art. 55 - Organizzazione didattica

Art. 56 - Rapporti con la famiglia

TITOLO V – DIRIGENTE SCOLASTICO

Art. 57 - Obblighi e Prerogative

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CAPO IV

FUNZIONAMENTO GENERALE

TITOLO I - CALENDARIO SCOLASTICO

Art. 58 - Calendario scolastico

Art. 59 - Orario apertura uffici

TITOLO II - FORMAZIONE SEZIONI/CLASSI

Art. 60 - Formazione sezioni/classi

Art. 61 - Criteri generali relativi alla formazione delle sezioni nella scuola dell’Infanzia e per l’accoglimento

degli alunni anticipatari

Art. 62 - Criteri generali relativi alla formazione delle classi prime della Scuola Primaria e Secondaria di

1° Grado

Art. 63 - Criteri accoglimento domande in esubero

Art. 64 - Alunni non ammessi - Iscrizioni in corso d’anno

TITOLO III – ESPERTI ESTERNI / MATERIALE DIVULGATIVO

Art. 65 - Esperti esterni

Art. 66 - Modalità di affissione e divulgazione di materiale

Art. 67 - Criteri accesso persone estranee

TITOLO IV – CONCESSIONE LOCALI

Art. 68 - Richiesta locali per assemblea

Art. 69 - Utilizzazione dei locali e delle attrezzature in dotazione all'Istituto in orario di funzionamento

del plesso

Art. 70- Utilizzazione dei locali e delle attrezzature in dotazione all'Istituto al di fuori dell’orario di

funzionamento del plesso

Art. 71 - Criteri per la concessione delle palestre e dei locali scolastici ad esterni

TITOLO V – RISORSE / ATTREZZATURE

Art. 72 - Uso laboratori, aule speciali, biblioteca, palestra

Art. 73 - Nomina dei responsabili dei laboratori, delle attrezzature, della biblioteca - Attribuzioni

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Art. 74 - Regolamento di palestra, aule speciali, laboratori e biblioteca

Art. 75 - Funzionamento dei laboratori

Art. 76 - Funzionamento delle palestre

Art. 77 - Funzionamento della biblioteca

Art. 78 - Ristrutturazione ed estensione ai genitori della biblioteca magistrale

Art. 79 - Conservazione delle strutture e delle dotazioni

Art. 80 - Potenziamento e rinnovo delle attrezzature e acquisto di materiale librario e di consumo.

TITOLO VI - FINANZIAMENTI / DONAZIONI / ACQUISTI

Art. 81 - Finanziamenti

Art. 82 - Criteri scelta sponsor

Art. 83 - Contributo volontario

Art. 84 - Criteri acquisti

TITOLO VII – COMUNICAZIONE CON L’UTENZA

Art. 85 - Spazi riservati all’informazione

Art. 86 - Modalità di comunicazione con l’utenza

Art. 87 - Colloqui con le famiglie

Art. 88 - Libretto delle giustificazioni - diario/quaderno

Art. 89 - Vidimazione e firma del libretto

Art. 90 - Lettera di comunicazione o convocazione

Art. 91 - Divulgazione delle informazioni sull'attività della scuola

CAPO V

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

TITOLO I – VISITE GUIDATE / USCITE DIDATTICHE / VIAGGI DI ISTRUZIONE

Art. 92 - Programmazione e attuazione di visite e viaggi di istruzione

TITOLO II – INGRESSO E USCITA ALUNNI DAI PLESSI

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Art. 93 - Orari entrata e uscita

Art. 94 - Deleghe

Art. 95 - Ingresso a scuola.

Art. 96 - Ingresso alunni trasportati

Art. 97 - Ingresso anticipato

Art. 98 - Uscita al termine delle lezioni

Art. 99 - Entrata ed uscita fuori orario

Art. 100 - Ritardi

Art. 101 - Giustificazione assenze

Art. 102 - Entrata in caso di sciopero / calamità naturali (neve, ghiaccio …)

Art. 103 - Uscite anticipate in caso di assemblea del personale docente

Art. 104 – Accesso genitori in aula

TITOLO III – VIGILANZA

Art. 105 - Vigilanza

Art. 106 - Vigilanza ingressi

Art. 107 - Cambio dell’ora

Art. 108 - Ricreazione

Art. 109 - Post-mensa

Art. 110 - Utilizzo spazi verdi

CAPO VI

SALUTE

Art. 111- Infortunio

Art. 112 - Uscita in caso di malore o infortunio

Art. 113 - Somministrazione farmaci

Art. 114 - Strumentazioni paramediche

Art. 115 - Intolleranze alimentari

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CAPO VII TRAFFICO INTERNO

Art. 116 - Spazi esterni

Art. 117 - Viabilità pertinenze

CAPO VIII ALLEGATI

Art. 118 - Allegati

CAPO IX PUBBLICITÀ REGOLAMENTO

Art. 119 – Pubblicità del Regolamento

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CAPO I NORME COMUNI

Art. 1

Il presente regolamento si qualifica come strumento a carattere formativo che definisce norme relazionali

e procedurali per garantire a tutte le componenti dell’Istituto Comprensivo la partecipazione piena e

attiva alle scelte culturali, educative, organizzative, attraverso il rispetto dei reciproci diritti e doveri.

E’ conforme ai principi e alle norme dello "Statuto delle Studentesse e degli Studenti", emanato con DPR

249/1998 e successiva integrazione, DPR 235/2007, alla circolare ministeriale Prot. n. 3602/PO del 31

luglio 2008, al DPR 567/1996 e sue modifiche ed integrazioni, al Regolamento dell’Autonomia delle

istituzioni scolastiche, emanato con DPR 275/1999, al D.I. 44/2001, all’ art. 10, comma 3 lettera a) del

T.U. 297/94, al DPR. 81/2009, al DPR. 89/2009, al DPR. 122/2009, alle nuove Indicazioni Nazionali per

il curricolo.

E’ coerente e funzionale al piano dell’offerta formativa adottato dall’istituto.

Art. 2

Il presente regolamento è stato redatto dalle rappresentanze di tutte le componenti della comunità

scolastica, nella consapevolezza che tutte le componenti operanti nella scuola, ciascuna per il proprio

ruolo e secondo le proprie competenze, sono costantemente impegnate a garantire in ogni circostanza il

rispetto delle libertà sancite dalla Costituzione della Repubblica.

E’ corredato da una serie di allegati che sono parte integrante del Regolamento stesso e che normano

ambiti specifici.

Il Regolamento, infine, è integrato da documenti aggiuntivi per disciplinare ambiti specifici di rilevanza

interna, suscettibili di variazioni annuali in relazione a situazioni contingenti: regolamenti di classe,

regolamenti per l’utilizzo degli spazi attrezzati, procedure attuative.

Art. 3

Ispirato agli art. 3, 33, 34, 28 e 30 della Costituzione Italiana, regolamenta la prassi educativa e la

progettualità di fondo dell’istituto che investe in una scuola democratica e dinamica, aperta al

rinnovamento metodologico-didattico, nel pieno rispetto della libertà di insegnamento, e ad iniziative di

sperimentazione, nell'ambito della legislazione vigente.

Nel vincolo degli articoli di cui sopra identifica, inoltre, le linee guida di una scuola che tiene in debito

conto i bisogni dell’utenza e le richieste del territorio, attraverso una rete di alleanze educative, capaci

di prendere in carico la crescita dei minori e la valorizzazione dei contributi creativi responsabilmente

espressi dalle varie componenti dell’ambiente locale.

Art. 4

La scuola si propone di realizzare un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a

garantire il successo formativo di tutti gli alunni, assicurando il diritto allo studio, valorizzando attitudini

e orientando talenti e ponendosi come luogo di crescita, in cui il l’alunno diventa corresponsabile del

processo formativo.

Significativo risulta, quindi, il patto formativo e di corresponsabilità tra scuola e famiglia come strumento

che da un lato recupera il protagonismo dei diversi attori del processo formativo, e dall’altro veicola

obiettivi di qualità, trasparenza, flessibilità, collegialità e partecipazione attiva, secondo le modalità

definite dal Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto.

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Nello spirito del "patto formativo", ogni componente si impegna ad osservare e a far osservare il presente

regolamento, che, secondo la prassi istituzionale, è adottato dal Consiglio di Istituto ai sensi dell'art.10

del D.Lgs. 297/1994 ed ha, pertanto, carattere vincolante.

Art. 5

I rapporti interni alla comunità scolastica si informano ai valori del rispetto, riservatezza, solidarietà e

alla presa in carico del singolo.

Art. 6

L’organizzazione della vita scolastica è improntata al rispetto della normativa in merito alla sicurezza

(D.Lgs. 81/2008) e privacy (D.Lgs. 196/2003 e successive integrazioni).

Art. 7

Il presente regolamento può essere modificato dal Consiglio di Istituto, secondo le modalità previste dallo

“Statuto delle Studentesse e degli Studenti” e, comunque, da ogni altra norma in vigore, anche su

proposta delle singole componenti scolastiche e degli Organi Collegiali, previa informazione e condivisione

da parte di tutta la comunità scolastica.

Per l’approvazione del Regolamento d’Istituto sia in fase di prima adozione che per ogni successiva

modifica od integrazione, è necessaria una maggioranza superiore alla metà più uno; in tale maggioranza

il voto del genitore Presidente di Consiglio ha valore semplice.

CAPO II

ORGANI COLLEGIALI

TITOLO I - ORGANI COLLEGIALI

Art. 8 - Gli organi collegiali

Gli organi collegiali, istituiti a livello nazionale in base al D.P.R. 416/74, realizzano la partecipazione nella

gestione della scuola dando ad essa il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta comunità

sociale.

Gli organi collegiali sono:

Consiglio di Istituto

Giunta Esecutiva

Consiglio di Intersezione (nella Scuola dell’ Infanzia)

Consiglio di Interclasse (nella Scuola Primaria)

Consiglio di Classe (nella Scuola Secondaria di I° Grado)

Assemblea dei genitori

Collegio Docenti

Organo di Garanzia

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Comitato di valutazione

Comitato dei genitori

Art. 9 - Convocazione degli organi collegiali

La convocazione degli organi collegiali, spetta istituzionalmente al Presidente e avviene mediante atto

formale notificato a tutti i componenti in carica.

Per atto formale si intende l’avviso scritto che contenga l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo nel

quale si svolge la seduta e l'elenco degli argomenti che nella stessa vengono trattati (cosiddetto ordine

del giorno).

Con sentenza del Consiglio di Stato - Sezione V, dec. 337 del 31 maggio 1974 è stato stabilito che l'avviso

scritto non è necessario nel caso in cui la convocazione avvenga nel corso di una seduta che vede la

presenza di tutti i componenti dell'Organo Collegiale e quando la stessa risulta dal verbale.

L’avviso scritto di convocazione deve pervenire agli interessati almeno cinque giorni prima della data

fissata per la riunione stessa, e può essere effettuato, a mezzo lettera, circolare su apposito registro o

posta elettronica (Giunta Esecutiva e Consiglio di Istituto) con riscontro di ricezione.

Nel caso in cui si debba procedere ad una convocazione urgente, entro le 24 ore, la comunicazione

telegrafica o telefonica può essere usata in sostituzione dell'avviso scritto, purché essa contenga tutti gli

elementi essenziali sopra citati. L'avvenuta notifica deve risultare dal registro dei fonogrammi e deve

essere protocollata.

L'avviso di convocazione deve essere affisso all'albo dell'istituto.

La documentazione relativa agli argomenti iscritti all'ordine del giorno può essere esaminata presso

l'ufficio di segreteria o allegata alle convocazioni stesse. Le convocazione degli organi collegiali in cui è

prevista la partecipazione della componente genitori tiene conto di norma di un orario compatibile con

gli impegni di lavoro dei componenti eletti o designati.

Il Collegio dei Docenti ed il Consiglio di Istituto devono essere convocati in seduta straordinaria, entro

cinque giorni, ogniqualvolta ne facciano richiesta rispettivamente un terzo del collegio docenti a livello

di collegio, la Giunta Esecutiva, la maggioranza dei componenti del Consiglio di Istituto, almeno due

Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione, la maggioranza del Collegio Docenti a livello di Consiglio di

Istituto.

Art. 10 - Integrazione dell’ Ordine del giorno / Varie ed eventuali nelle sedute degli organi

collegiali

É prevista la possibilità di allargare i punti posti all'ordine del giorno, inserendo un ulteriore argomento

di discussione, purché la decisione sia presa all'unanimità e con la presenza di tutti i componenti in carica.

La maggioranza dei presenti alle riunioni può proporre l’ inserimento di argomenti nell’ ordine del giorno

della seduta successiva, la quale può anche essere convocata con eventuale carattere d’ urgenza.

L’ ultimo punto dell’ ordine del giorno può esprimere la voce “varie ed eventuali” per:

a) comunicazioni del Presidente;

b) argomenti liberamente proposti dai componenti dell’organo collegiale, per i quali si chiedono

chiarimenti e non delibere.

Art. 11 - Regolamentazione della discussione nelle sedute degli organi collegiali

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La votazione va fatta per ogni singolo punto all'ordine del giorno e può avvenire soltanto quando si è

esaurita la discussione sull'argomento trattato.

I componenti degli Organi collegiali possono prendere la parola, su ogni argomento iscritto all’ordine del

giorno, dopo averla chiesta al Presidente. Nel primo intervento, non superiore ai cinque minuti, ogni

componente illustra il proprio pensiero in merito all’argomento trattato. Negli altri interventi (più brevi

del primo) e fino ad un massimo di due, può dare precisazioni. A nessuno è permesso interrompere colui

che sta svolgendo il suo intervento.

Dichiarata chiusa la discussione, non può essere concessa la parola, se non per dichiarazione di voto.

Art. 12 - Deliberazione degli organi collegiali

Per la validità dell’adunanza e quindi delle deliberazioni, tranne i casi in cui gli organi collegiali operino

come organi perfetti, è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.

(Nel caso in cui il numero dei componenti sia dispari, la determinazione della metà più uno richiede

l'adozione di un particolare criterio. Il Consiglio di Stato - Sez. V – decisione 9/4/1954 n. 323 - ha

precisato che il numero richiesto per la validità della seduta o per il raggiungimento della maggioranza

si ottiene dividendo per due il numero dispari maggiorato di una unità.)

Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo che

disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità prevale il voto del presidente.

(Nel caso di soggetti astenuti, in mancanza di regole normative esplicite, l’indirizzo interpretativo

prevalente è che gli astenuti, pur concorrendo a mantenere valida l’adunanza, non esprimono un voto

valido. Di conseguenza la delibera è da considerare approvata quando riporta voti a favore pari alla metà

più uno del totale di coloro che hanno concretamente e validamente espresso il voto. Anche le schede

bianche o nulle non esprimono voto valido).

Art. 13 - Verbalizzazione delle sedute degli organi collegali

La verbalizzazione delle sedute degli organi collegiali avviene su apposito registro dei verbali redatto e

sottoscritto dal segretario verbalizzante e dal Presidente.

Il verbale deve essere redatto con l'indicazione di tutti gli elementi idonei a individuare in modo certo la

seduta alla quale si riferisce, e cioè il giorno, l'ora e il luogo dove si svolge la riunione e l'elenco di tutti i

componenti presenti e assenti.

Il Segretario riporta dati e particolari che rendono la sostanza dei fatti accaduti e le dichiarazioni rese,

trascurando fatti e dichiarazioni irrilevanti.

In caso di delibere votate occorre registrare in modo esatto il numero dei componenti presenti alla

votazione, il numero dei voti espressi, gli astenuti, il nome di chi ha votato contro l'oggetto della delibera.

Il processo verbale va redatto entro il termine massimo di otto giorni.

Il verbale viene approvato nella seduta successiva, tranne quello dell’ultima adunanza che viene redatto,

letto e sottoscritto al termine dell’adunanza stessa.

Art. 14 - Accesso ai documenti amministrativi

L’accesso ai documenti amministrativi è regolato dalla normativa vigente L. 241/90 e successive

integrazioni.

I verbali e tutti gli atti scritti preparatori al collegio, Consiglio di istituto, ai Consigli di

intersezione/interclasse/classe sono depositati nell'Ufficio di segreteria e sono esibiti agli addetti ai lavori

che ne facciano richiesta motivata.

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Art. 15 - Decadenza da cariche elettive

I membri eletti nei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione e nel Consiglio di Istituto / Giunta

Esecutiva che non intervengono, senza giustificati motivi, a tre sedute consecutive dell’organo di cui

fanno parte, decadono dalla carica e vengono surrogati.

TITOLO II – CONSIGLIO DI ISTITUTO

Art. 16 - Le attribuzioni del Presidente

Il Presidente viene eletto dal Consiglio di Istituto, resta in carica per l'intera durata dell'organo e,

comunque, fino a quando conserva il diritto di elettorato.

Viene eletto a maggioranza assoluta dei suoi componenti tra i rappresentanti dei genitori degli alunni.

Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza

relativa dei votanti.

Il Presidente convoca e presiede il Consiglio; affida le funzioni di segretario del consiglio ad un membro

del consiglio stesso; autentica, con la propria firma, i verbali delle adunanze redatti dal segretario del

consiglio in un registro a pagine precedentemente numerate.

Art. 17 - Prima convocazione

La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi

componenti, è disposta dal DS.

Art. 18 - Elezione del Presidente e del Vicepresidente. Nomina del segretario

Il Presidente è eletto, a scrutinio segreto, secondo le modalità previste dall’art. 8, c. 6 del D.Lgs. 297/94

(maggioranza assoluta in prima votazione, relativa in successive votazioni).

A parità di voti viene eletto il consigliere più anziano.

Il consiglio può inoltre eleggere un Vicepresidente, da votarsi tra i genitori, secondo le stesse modalità

previste per l’elezione del Presidente.

In caso di assenza contemporanea del Presidente e Vicepresidente, presiede il Consiglio il rappresentante

dei genitori più anziano.

Le funzioni di segretario sono affidate dal Presidente a un membro del Consiglio stesso.

Il Segretario, oltre al compito di redigere e sottoscrivere il processo verbale dei lavori, che deve essere

sottoposto ad approvazione del Consiglio stesso, sottoscrive, unitamente al Presidente e Dirigente

Scolastico, gli atti del Consiglio.

Art. 19 - Costituzione delle commissioni

Il Consiglio d’Istituto può decidere di costituire, per materie di particolare rilievo, commissioni di lavoro

e di studio utilizzando componenti del Consiglio, scelti possibilmente in misura proporzionale tra genitori,

docenti e non docenti. Tali commissioni possono avvalersi della consulenza di personale specializzato.

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Esse hanno carattere consultivo/propositivo e svolgono la loro attività nell’ambito del mandato stabilito

dal Consiglio stesso.

Art. 20 - Pubblicità delle sedute

Le sedute del Consiglio di Istituto sono aperte al pubblico, nella fattispecie ai rappresentanti dei genitori

nei Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione, chiamati ad assistere in un settore riservato e in silenzio

alle sedute per non interferire nel regolare svolgimento delle stesse. Non è ammesso pubblico, quando

sono in discussione argomenti concernenti le singole persone.

In caso di disordine o tutte le volte che le circostanze lo richiedano, il Presidente ha facoltà di far uscire

le persone o di sospendere la seduta.

Il Consiglio può invitare alla discussione in qualità di consulenti anche altri membri estranei, senza diritto

di voto, per il chiarimento e/o la soluzione di specifici problemi.

Il DSGA partecipa alle riunioni del Consiglio in qualità di consulente tecnico.

Art. 21 - Pubblicazione degli atti

La pubblicità degli atti del Consiglio avviene mediante affissione all’albo della copia integrale del testo

delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso, sottoscritta dal Segretario e dal Presidente del Consiglio,

e autenticata dal Dirigente Scolastico.

L’ affissione all’ albo avviene entro il termine massimo di dieci giorni dalla relativa seduta del Consiglio.

Ogni atto rimane esposto all’ albo per un periodo di quindici giorni.

Non sono soggetti a pubblicazione gli atti concernenti singole persone, salvo contraria richiesta scritta

dell’ interessato.

TITOLO III - ORGANO DI GARANZIA

Art. 22 - Organo di Garanzia

L'Organo di Garanzia è composto da:

2 docenti, designati dal Consiglio di Istituto (+ 2 membri supplenti) che non siano membri del

Consiglio di Istituto e che garantiscano la rappresentanza di tutte le sezioni della scuola secondaria

di 1° grado;

2 genitori, eletti tra i rappresentanti dei Genitori nei Consigli di Classe (+ 2 membri supplenti) che

non siano membri del Consiglio di Istituto e che garantiscano la rappresentanza di tutte le sezioni

della scuola secondaria di 1° grado;

il Dirigente Scolastico che lo presiede.

Le elezioni della componente genitori avvengono a scrutinio segreto con possibilità di esprimere due

preferenze.

L’organo di garanzia resta in carica un anno scolastico fino all’elezione dei rappresentanti di classe l’anno

successivo.

I membri supplenti intervengono in caso di incompatibilità o di dovere di astensione (nel caso faccia parte

dell’Organo di Garanzia il genitore dell’alunno sanzionato) o di surroga.

Le funzioni dell' Organo di Garanzia sono:

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controllo sull'applicazione del Regolamento (tramite interviste, questionari, statistiche...);

proposta di eventuali modifiche/integrazioni (a seguito delle indagini effettuate),

informazione sul Regolamento di Istituto (distribuzione di materiali, controllo sull'efficacia degli

interventi informativi);

facilitazione/mediazione in caso di conflitto fra le parti (in merito all'applicazione del Regolamento

di Istituto);

intervento in caso di ricorso contro tutte le tipologie di sanzioni disciplinari irrogate agli studenti,

assistenza agli Organismi di Disciplina dei Consigli di Classe nella definizione delle sanzioni

sostitutive;

assistenza agli studenti che subiscano un provvedimento di allontanamento dalla scuola

(sospensione) durante e dopo il provvedimento stesso (art. 4, comma 8 dello Statuto);

intermediario con l'Autorità Giudiziaria in caso di necessità.

Art. 23 - Ricorsi

I ricorsi contro tutte le tipologie di sanzioni disciplinari irrogate agli studenti, da parte “di chiunque ne

abbia interesse” vanno presentati all’Organo di Garanzia entro 15 giorni dalla loro irrogazione e la

decisione deve essere assunta entro 10 giorni, secondo quanto normato nel Regolamento di disciplina

per la scuola secondaria di 1° grado.

Art. 24 – Verifica del Regolamento

L' Organo di Garanzia si riunisce tre volte all’anno per valutare l’applicazione del Regolamento e per

suggerire eventuali modifiche.

Queste riunioni dell' Organo di Garanzia sono valide se sono presenti almeno tre componenti. Le decisioni

all'interno dell' Organo di Garanzia vengono prese a maggioranza o per consenso, a discrezione dell'

Organo di Garanzia stesso.

Art. 25 - Verbalizzazione delle riunioni/convocazioni

Ogni riunione / convocazione dell’Organo di Garanzia è verbalizzata e le decisioni assunte con le relative

motivazioni sono messe per iscritto e firmate da tutti i componenti dell’Organo stesso.

TITOLO IV – COMITATO GENITORI

Art. 26 - Comitato Genitori

I rappresentanti dei Genitori eletti nei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione costituiscono il

Comitato Genitori allo scopo di favorire la collaborazione tra le famiglie e gli Organi Collegiali e realizzare

iniziative che consentano un miglior funzionamento delle attività dell’istituto.

Il Comitato dei Genitori si costituisce come organo operativo, su convocazione del Dirigente Scolastico,

successivamente alla elezione dei rappresentanti stessi.

Il Comitato dei Genitori adotta un proprio Statuto che regolamenta l’organizzazione delle sedute e le

finalità/ambiti di intervento.

Tale statuto, come stabilito dalla norma, viene consegnato al Dirigente Scolastico, al Consiglio d’Istituto,

all’Amministrazione Comunale.

CAPO III DIRITTI DOVERI

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TITOLO I – ALUNNI

Art. 27 - Diritto alla dignità personale e riservatezza - Diritto alla libera espressione del proprio

pensiero

I rapporti interni alla comunità scolastica si informano al rispetto della dignità personale e al principio di

solidarietà.

Gli alunni hanno diritto alla riservatezza della propria vita personale e scolastica.

Hanno altresì diritto alla libera espressione del proprio pensiero e opinioni, purché manifestata

correttamente e non lesiva dell’altrui personalità.

Art. 28 - Diritto all’accoglienza e rispetto personale

Tutti gli alunni hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della Comunità alla quale

appartengono.

La scuola elabora protocolli di accoglienza; promuove iniziative atte a favorire il superamento di eventuali

svantaggi linguistici/disagi affettivi o socio-cultrali; garantisce, inoltre, ambienti, strutture, attrezzature

adeguate agli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.

Art. 29 - Diritto all’apprendimento

Gli alunni hanno diritto ad una formazione culturale qualificata, attenta ai bisogni formativi, che rispetti

e valorizzi, anche attraverso attività di orientamento, l'identità di ciascuno.

Il diritto all'apprendimento è garantito a ciascun alunno anche attraverso percorsi individualizzati /

personalizzati (mediante didattica per livelli, recupero / approfondimento, tutoring, apprendimento

cooperativo …) finalizzati a promuovere il successo formativo.

Sin dall'inizio del curriculum, inoltre, l’alunno è inserito in un percorso di orientamento, teso a scoprire

attitudini, valorizzare talenti, consolidare interessi, promuovere sicurezze personali e senso di

responsabilità.

Art. 30 - Diritto alla valutazione

Ciascun alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di

autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il

proprio rendimento: a tale riguardo i docenti si impegnano a comunicare puntualmente gli esiti delle

prove orali, mentre per le verifiche scritte e per le prove grafiche/pratiche, gli elaborati devono essere

riconsegnati non oltre dieci giorni dall’esecuzione degli stessi.

Art. 31 - Diritto all’informazione

Gli alunni hanno diritto ad essere informati in maniera efficace e tempestiva sulle decisioni e sulle norme

che regolano la vita della scuola, relativamente all'organizzazione, alla programmazione didattica, ai

criteri di valutazione e a tutto ciò che può avere conseguenze dirette sulla loro carriera scolastica.

Art. 32 - Diritto alla libera scelta ad attività complementari in orario extracurricolare

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La scuola organizza attività integrative / iniziative complementari alle quali l’alunno può partecipare

liberamente (la non partecipazione a tali attività non influisce negativamente sul profitto).

Le attività integrative e le iniziative complementari sono disciplinate dal D.P.R. 567/96 e sue modifiche

e integrazioni.

Art. 33 - Patto formativo

I doveri tendono a garantire nella quotidianità della vita scolastica l'esistenza di un contesto consono

all'attuazione del "patto formativo" e all'equilibrato esercizio dei diritti-doveri da parte di ciascuna

componente, nel rispetto delle reciproche libertà e come espressione del senso di appartenenza ad un

contesto comune di vita.

Ogni componente della comunità scolastica si assume le responsabilità e gli oneri connessi al proprio

ruolo, ma mentre questi sono giuridicamente definiti per il personale docente e ATA della scuola dal

"Contratto Nazionale di Lavoro" e dalla normativa vigente, per quanto riguarda gli alunni vengono sanciti

dal presente regolamento, nel rispetto di quanto normato dallo Statuto delle Studentesse e degli

Studenti.

Art. 34 - Dovere di tenere un comportamento corretto e di osservare le regole scolastiche

Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri, agli alunni si richiede un comportamento

corretto, leale e collaborativo in ogni momento delle attività scolastiche, sia che si svolgano all’interno

che all’esterno della scuola.

In particolare gli alunni sono tenuti ad un comportamento 1) fisicamente, moralmente e verbalmente

corretto nei confronti dei compagni di classe e di plesso, 2) rispettoso del patrimonio scolastico,

ambientale e culturale, 3) finalizzato a mantenere il decoro proprio del contesto istituzionale.

Sono tenuti altresì ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, del personale docente e ATA, lo stesso

rispetto, anche formale, che chiedono giustamente per se stessi.

Agli alunni si chiede inoltre di frequentare regolarmente le lezioni, rispettare gli orari, assolvere

assiduamente agli impegni di studio, portare regolarmente a scuola il materiale didattico, corredo ginnico

/ corredi scolastici vari, non essendo ammessa, durante la giornata scolastica, la consegna da parte dei

genitori di materiale lasciato a casa:

-per un principio di equità,

-per avviare processi di responsabilizzazione,

-per non interrompere il compito di vigilanza da parte dei collaboratori scolastici.

Agli alunni si fa, infine, divieto di portare con sé oggetti personali e/o riviste e/o materiali –soprattutto

se non consentiti dalla legge- non inerenti il corredo scolastico.

La scuola non risponde del danneggiamento / perdita di oggetti personali, cellulari, lettori DVD altri

dispositivi elettronici sofisticati e costosi, denaro.

Durante la sospensione delle lezioni e in orario extrascolastico non è concesso il recupero di eventuale

materiale dimenticato a scuola.

Per i comportamenti inadeguati che si verificano durante il trasporto scolastico si fa riferimento al

regolamento specifico adottato dall’Ente locale.

Art. 35 - Obbligo di abbigliamento decoroso - Divieto di fumo e di alcolici

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Si richiede un abbigliamento sobrio, decoroso, consono all’ambiente scolastico in considerazione della

normativa codicistica, costituzionale e delle consuetudini non scritte convenzionalmente riconosciute

dalla nostra società.

Nei segmenti, in cui previsto, si richiede di indossare la divisa scolastica.

Si fa divieto di fumare / consumare alcolici all’interno dei locali scolastici, nelle pertinenze del plesso,

durante i viaggi di istruzione / uscite didattiche. Si vieta altresì il possesso delle sostanze di cui sopra o

di altre vietate dalla legge per tutto l’arco temporale in cui gli alunni sono sotto la vigilanza della scuola.

Art. 36 - Uso del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici

E’ vietato far uso del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici per motivi esclusivamente personali

e non attinenti alle lezioni durante le attività didattiche e non, all’interno dei locali scolastici, all’aperto,

in ambienti meta di uscite didattiche, salvo diverse disposizioni da parte dell’insegnante.

Durante lo svolgimento delle lezioni, eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie,

dettate da ragioni di particolare urgenza e gravità possono sempre essere soddisfatte, previa

autorizzazione del docente.

La scuola continua in ogni caso a garantire, come è sempre avvenuto, la possibilità di una comunicazione

reciproca tra le famiglie e gli alunni per gravi ed urgenti motivi, mediante gli uffici di segreteria.

Art. 37 - Danneggiamenti / Furti

I danni alle strutture scolastiche ed arredi, alle apparecchiature, le sottrazioni di esse o di altro materiale

(compresi i volumi della biblioteca), i furti in genere anche a carico dei compagni, i guasti agli impianti e

quant'altro sia ritenuto pregiudizievole per il buon andamento delle esercitazioni e per la loro efficienza,

anche in termini di sicurezza, oltre che annotati sul registro di classe, vanno tempestivamente segnalati

al DS.

Le segnalazioni devono essere circostanziate e sottoscritte dalla persona (docente, ATA) che ha rilevato

il danno. Il DSGA / l’Ente Locale provvede alla quantificazione economica del danneggiamento/furto.

Nel caso in cui non si riesca ad individuare l’autore o gli autori delle azioni dannose, sono chiamati a

risarcire tutti gli alunni della classe o del gruppo / dei gruppi classe per i locali comuni, come forma di

solidarietà nei confronti della parte lesa / presa in carico del bene comune danneggiato.

Per quanto riguarda la procedura, il Dirigente Scolastico provvede a comunicare alla famiglia l’entità del

danno / furto che deve essere risarcito 1) alla scuola tramite bollettino di ccp o ccb (con annotazione

dello stesso su apposito registro), 2) alla parte lesa, nel caso di compagni, tramite restituzione di quanto

sottratto ovvero tramite consegna di articolo analogo in caso di danneggiamento.

Nei casi dovuti, il DS procede anche alla denuncia presso il locale Comando dei Carabinieri.

Art. 38 - Dovere di osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza

Agli alunni si chiede di osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza.

Agli stessi si chiede, inoltre, di utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici,

comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola, a sé e agli altri.

Si richiede, inoltre, di deporre i rifiuti, differenziandoli, negli appositi contenitori e di avere la massima

cura nell'uso degli arredi, condividendo la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico.

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Art. 39 - Infrazioni disciplinari

Le norme che regolano i doveri degli alunni, le infrazioni disciplinari e le relative sanzioni sono declinate

nel Regolamento di disciplina della scuola primaria e nel Regolamento di disciplina della scuola secondaria

di 1° grado, allegati al presente regolamento e parte integrante dello stesso.

Art. 40 - Informativa agli alunni e genitori

In sede di iscrizione vengono presentati sinteticamente (ma con puntuali rimandi alla documentazione

integrale reperibile sul sito dell’Istituto e sul portale MIUR) il Regolamento di Istituto, i Regolamenti di

disciplina per la scuola primaria e secondaria di 1° grado, il Piano dell’Offerta Formativa, il Patto

educativo di corresponsabilità di cui viene richiesta la sottoscrizione.

Nell’ambito delle prime due settimane di inizio delle attività scolastiche, con le dovute differenziazioni

legate all’età e al segmento scolastico, ogni equipe pedagogica/Consiglio di Classe illustra agli alunni

l’offerta formativa e le regole dell’istituto.

Le stesse sono richiamate in sede di assemblea di classe/sezione convocata per l’elezione dei

rappresentanti dei genitori.

TITOLO II - PERSONALE

Art. 41 - Diritto alla dignità personale e riservatezza

Tutte le persone appartenenti alle diverse componenti della comunità scolastica (personale docente ed

ATA) hanno diritto a vedere rispettata in ogni situazione la propria dignità personale.

I rapporti interni alla comunità scolastica si informano al principio di solidarietà, riservatezza,

collaborazione, appartenenza.

Art. 42 - Diritto al rispetto e riconoscimento della propria specificità professionale

Tutto il personale della scuola ha il diritto di essere rispettato da alunni, genitori/familiari, dirigente,

colleghi e non, così come ha diritto al riconoscimento della propria professionalità.

In particolare al personale docente viene riconosciuta, nel rispetto delle norme vigenti, la libertà di

insegnamento e di sperimentazione didattica nell’ambito delle decisioni prese dal Collegio Docenti.

Art. 43 - Dovere di responsabilità e di condivisione della progettualità di istituto

Premesso che per gli obblighi contrattuali e istituzionali si rimanda alla normativa vigente, si precisa che

tutto il personale scolastico è chiamato ad assicurare un servizio pubblico che richiede -pur nel diritto

alla libertà progettuale ed educativa- competenze specifiche, e responsabilità individuale e collettiva nei

confronti dell’educazione, del benessere degli allievi del buon andamento dell’istituzione scolastica.

La progettualità di istituto deve essere condivisa da tutti coloro che operano nella scuola e da tutti deve

essere assunta come obiettivo prioritario, nel rispetto delle competenze e dei compiti di ciascuno.

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A ognuno si vede riconosciuto il diritto/dovere alla formazione e ad ognuno viene richiesto di perseguire

i più alti standard professionali nell’assolvimento della propria attività e nell’espletazione della propria

mansione.

Art. 44 - Obbligo di abbigliamento decoroso

Si richiede un abbigliamento sobrio, decoroso, consono all’ambiente scolastico in considerazione della

normativa codicistica, costituzionale e delle consuetudini non scritte convenzionalmente riconosciute

dalla nostra società.

Art. 45 - Uso del telefono cellulare e non e di altri dispositivi elettronici

E’ vietato far uso del telefono e di altri dispositivi elettronici della scuola (fax, computer …) per

comunicazioni personali.

Non è concesso l‘uso cellulare e di altri dispositivi elettronici durante le ore di servizio.

Eventuali deroghe sono ammesse, in via eccezionale, esclusivamente per esigenze di comunicazione,

dettate da ragioni di particolare urgenza e gravità (comunque spiegate, nel caso degli insegnanti, agli

alunni).

Art. 46 - Sicurezza Vigilanza

Al personale docente e ATA in servizio nell’istituto si richiede il rispetto delle disposizioni in materia di

vigilanza e sicurezza.

Art. 47 - Assenze

L’assenza per malattia, salva l’ipotesi di comprovato impedimento, va comunicata telefonicamente

all’ufficio di segreteria / plesso “Pellico” già dalle ore 7.30, tempestivamente e comunque non oltre

l’inizio dell’orario di servizio nel giorno in cui essa si verifica, anche nel caso di eventuale prosecuzione

dell’assenza stessa.

Per i docenti la comunicazione va contestualmente trasmessa anche al coordinatore di plesso.

Assenze prevedibili vanno personalmente richieste al DS con alcuni giorni di anticipo.

Per gli altri aspetti si rimanda a quanto normato dal CCNL vigente.

Art. 48 – Ritardi

Gli insegnanti che, per giustificati e straordinari motivi, non possono rispettare l’orario di servizio debbono

immediatamente comunicare il ritardo al coordinatore di plesso, per assicurare che venga organizzata la

sorveglianza della classe.

Il personale ATA è tenuto a comunicare il ritardo al DSGA e al coordinatore di plesso.

Art. 49 - Passaggio delle informazioni

Il personale è tenuto a prendere puntualmente visione delle circolari e delle comunicazioni inviate per

posta elettronica o pubblicate sul sito della scuola.

La mancata presa visione delle comunicazioni è responsabilità del singolo che rende conto al Dirigente di

eventuali e conseguenti inadempimenti.

Agli insegnanti si chiede anche di registrare puntualmente assenze/giustifiche degli alunni, di controllare

gli adempimenti in scadenza, di annotare e/o distribuire comunicazioni diramate dalla Dirigenza sul

registro di classe.

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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Art. 50 - Presa visione sostituzioni colleghi

Al personale si chiede di prendere quotidianamente visione delle eventuali ore di sostituzione attribuite

nella giornata dal DS per il tramite del coordinatore di plesso o dal DSGA.

TITOLO III – GENITORI

Art. 51 - Diritto all’Informativa

In occasione dell’assemblea per l’elezione dei rappresentanti di intersezione/interclasse/classe i genitori

hanno diritto ad essere informati sugli impegni degli organi collegiali che richiedono la loro presenza,

sull’offerta formativa e sul Regolamento d’Istituto.

Ai genitori va assicurato il diritto ad avere informazioni trasparenti e tempestive sul comportamento e

sul profitto dei propri figli direttamente dagli insegnanti.

Art. 52 - Dovere di collaborazione e condivisione

I genitori hanno il dovere di collaborare alla vita della scuola nella continuità della funzione educativa

familiare, anche presenziando alle varie assemblee di classe/sezione e alle riunioni degli O.O.C.C. di cui

sono eventualmente componenti.

Agli stessi si chiede la condivisione della progettualità di istituto e il rispetto delle regole che ne facilitano

la realizzazione, così come declinati nel presente Regolamento e nel Patto di Corresponsabilità.

TITOLO IV – EDUCATORI

Art. 53 - Diritti e doveri

Per gli educatori valgono gli stessi diritti e doveri del personale della scuola, oltre agli obblighi

contrattuali specifici.

Eventuali inadempienze contrattuali vengono segnalate dal Dirigente Scolastico all’Ente Locale, al fine di

attivare le procedure del caso.

Eventuali violazioni ai propri obblighi istituzionali sono segnalati dal Dirigente Scolastico agli organi

competenti.

Art. 54 - Interventi di supporto

Gli educatori garantiscono e si attivano per il potenziamento dell’autonomia, della cura della persona e

della comunicazione, affiancano gli insegnanti nell’attività didattica e collaborano con gli stessi per la

partecipazione dell’alunno con disabilità alle attività formative programmate, attenendosi alle indicazioni

ricevute dagli insegnanti ed evitando sovrapposizione di ruoli.

Art. 55 - Organizzazione didattica

Gli educatori di norma partecipano alla riunione di inizio d’anno dell’equipe pedagogica per prendere

visione del caso, così come concorrono alla stesura del PPEI e alla sua verifica intermedia e finale.

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Concordano l’orario scolastico con gli insegnanti di classe e di sostegno, in modo da garantire un

intervento funzionale alle esigenze educativo-didattiche dell’alunno con diversa abilità.

Nel caso di inserimento ad anno scolastico iniziato, accettano per quanto possibile l’orario già stabilito

per evitare ripercussioni negative sull’organizzazione didattica generale.

Previa autorizzazione dell’Ente Locale, possono accompagnare l’alunno diversamente abile durante le

uscite didattiche e i viaggi di istruzione.

Art. 56 - Rapporti con la famiglia

Agli educatori si chiede di mantenere rapporti professionali con la famiglia dell’alunno con disabilità e di

fare sempre riferimento alle equipe pedagogiche per ogni tipo di comunicazione, evitando

sovrapposizione di ruoli e/o interferenze.

TITOLO V – DIRIGENTE SCOLASTICO

Art. 57 - Obblighi e Prerogative

Il Dirigente Scolastico è il legale rappresentante dell’Istituto e ha l’obbligo di garantirne il funzionamento

e il conseguimento degli obiettivi istituzionali.

E’ responsabile dei risultati del servizio che l’istituzione offre alla comunità, così come ogni persona che

lavora nella scuola è direttamente responsabile delle procedure che mette in atto.

Il Dirigente ha il compito di gestire le risorse (umane, finanziarie, strutturali), assicurare il funzionamento

degli Organi Collegiali e promuovere tutti i processi necessari all’attuazione del Piano dell’Offerta

Formativa.

Ha il dovere di adottare ogni strategia necessaria per coinvolgere, attraverso l’informazione e la

comunicazione, tutti i soggetti che operano nell’istituzione e di valorizzarne i talenti e le vocazioni

individuali e professionali.

Il Dirigente, infine, ha il diritto di utilizzare la discrezionalità, che la legge gli consente, per intervenire

ogni volta che le situazioni lavorative e ambientali diventano incompatibili con l’adempimento del compito

istituzionale della scuola che è quello di condurre alla crescita delle persone.

CAPO IV FUNZIONAMENTO GENERALE

TITOLO I - CALENDARIO SCOLASTICO

Art. 58 - Calendario scolastico

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Il calendario scolastico, sulla base di quello regionale, viene concertato con l’Ente locale, tenendo

presente il Piano dell’Offerta Formativa e l'utilizzo di eventuali giorni a disposizione per particolari

esigenze d'istituto e/o per ricorrenze locali.

Il Consiglio di Istituto, su proposta motivata del Collegio Docenti e di concerto con l’Ente locale,

contestualmente all’adozione del calendario, può deliberare la lectio brevis in giornate particolari o un

orario ridotto nella scuola dell’infanzia per il periodo dell’accoglienza, limitatamente ai bambini di tre anni

e agli anticipatari.

Art. 59 - Orario apertura uffici

L’orario di ricevimento degli uffici e della dirigenza, la flessibilità oraria in occasione di festività particolari

e nel periodo estivo vengono deliberati dal Consiglio di Istituto di norma nella prima convocazione

all’inizio di ogni anno scolastico.

TITOLO II - FORMAZIONE SEZIONI/CLASSI

Art. 60 - Formazione sezioni/classi e assegnazione dei docenti alle stesse

Alla formazione delle sezioni/classi provvede un’apposita commissione presieduta dal Dirigente Scolastico

o suo delegato sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio d’Istituto e delle proposte del Collegio

dei Docenti (art. 396 del D.L. 297/1994).

A gruppi formati, previa verifica della corretta applicazione dei criteri da parte del DS, si procede alla

estrazione a sorte pubblica delle sezioni.

Nell’assegnazione dei docenti alle classi sezioni, valutate le variabili endogene ed esogene, si

garantiscono alle stesse pari opportunità formative.

Art. 61 - Criteri generali relativi alla formazione delle sezioni nella scuola dell’Infanzia e per l’

accoglimento degli alunni anticipatari

Premesso che lo STRADARIO rimane invariato per la scuola di Aspio-Umbriano, mentre per le scuole Ceci,

Mengarelli e Chiesa diventa unico-identico; per la formazione delle sezioni si stabiliscono i seguenti criteri:

- sezioni equivalenti per numero, sesso, provenienza;

- equa distribuzione di bambini con bisogni educativi speciali;

- equa distribuzione di alunni anticipatari, nel rispetto, comunque, delle caratteristiche strutturali

dei singoli plessi.

Nella formazione delle sezioni –che tiene conto anche di quanto prescritto dalla L. n. 119 del 31 luglio

2017- ci si avvale anche delle informazioni fornite dalle insegnanti del nido. Si valuta altresì con il

contributo dei genitori l’opportunità di inserire i fratelli gemelli nella stessa sezione.

Ai sensi dei D.P.R 81/2009 e D.P.R. 89/2009 i bambini anticipatari che compiono gli anni entro il 30 aprile

dell’anno scolastico di riferimento vengono di norma ammessi secondo i seguenti criteri:

1. rapporto numerico 1 a 10 sulla popolazione del plesso;

2. “maggiore età”: precedenza d’inserimento secondo il mese di nascita (gennaio, febbraio, marzo,

aprile, privilegiando entro ciascun mese l’età anagrafica);

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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3. “scolarizzazione pregressa” (nei casi di pari età anagrafica viene data precedenza al bambino che

ha frequentato l’asilo nido);

Contingenze e situazioni che possono variare di anno in anno vengono prese in considerazione e valutate

prima della presentazione dell’offerta formativa ai genitori.

Art. 62 - Criteri generali relativi alla formazione delle classi prime della Scuola Primaria e

Secondaria di 1° Grado

Per la formazione delle classi prime si stabiliscono i seguenti criteri:

- classi equivalenti per numero (relativamente alla stessa tipologia di tempo scuola), sesso,

provenienza, raggiungimento degli obiettivi formativi/didattici degli alunni;

- equa distribuzione nelle classi di alunni con bisogni educativi speciali, anticipatari e ripetenti.

e si tiene conto di quanto prescritto dalla L. n. 119 del 31 luglio 2017.

Per l’attribuzione della seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di 1 ° grado, in caso di

eccedenze o carenze, si procede al sorteggio nel rispetto comunque dei criteri di cui sopra.

Nei casi di eccedenze o carenze residuali (2 o 3 unità) la scuola può, comunque, riservarsi ambiti di

operatività autonomi.

Relativamente al sorteggio della lingua comunitaria /sezione si precisa che alunni ripetenti e alunni con

bisogni educativi speciali possono essere aggiunti successivamente ai gruppi sorteggiati in modo da

garantire assetti equilibrati.

La formazione delle classi è preceduta da incontri informativi tra gli insegnanti degli anni ponte, in cui

vengono analizzati i profili degli alunni, che potrebbero comportare uno scarto di 1 / 2 unità tra una

classe e l’altra.

Si valuta altresì con il contributo dei genitori l’opportunità di inserire i fratelli gemelli nella stessa classe.

Nella formazione delle classi prime viene garantito all’interno di uno stesso gruppo, la presenza di alcuni

compagni della sezione dell’infanzia / della classe della primaria di provenienza in modo che gli alunni

non si sentano isolati all’interno del nuovo gruppo classe.

Art. 63 - Criteri accoglimento domande in esubero

ISCRIZIONI ALLA SCUOLA INFANZIA

I criteri di accoglimento delle domande in esubero sono:

1. residenti nel comune;

2. residenti fuori comune.

Al punto 1. si applicano i seguenti criteri di priorità: età anagrafica di 5 anni, diversa abilità, segnalazione

dei servizi sociali, fratelli nel plesso, nucleo familiare con entrambi i genitori che lavorano / nucleo

familiare monoparentale con il solo genitore che lavora, situazioni di disabilità o serie condizioni di salute

riferite a padre, madre, fratelli del minore, sorteggio pubblico in caso di parità.

Al punto 2. si applicano i seguenti criteri di priorità: età anagrafica di 5 anni, fratelli nel plesso, diversa

abilità, segnalazione dei servizi sociali, nucleo familiare con entrambi i genitori che lavorano / nucleo

familiare monoparentale con il solo genitore che lavora, situazioni di disabilità o serie condizioni di salute

riferite a padre, madre, fratelli del minore, attività lavorativa svolta a Camerano, sorteggio pubblico in

caso di parità.

Il possesso dei requisiti deve essere attestato personalmente dai genitori dell’alunno mediante

Dichiarazione sostitutiva resa ai sensi della Legge n. 15 del 04/01/1968.

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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Le domande di trasferimento da altre scuole vengono accolte solo nel caso di disponibilità di posti, una

volta messi in atto i criteri sopra citati.

ISCRIZIONI AL TEMPO PIENO SCUOLA PRIMARIA

I criteri di accoglimento delle domande in esubero sono:

1. residenti nel comune;

2. residenti fuori comune.

Al punto 1. si applicano i seguenti criteri di priorità: diversa abilità, segnalazione dei servizi sociali, fratelli

frequentanti lo stesso tempo scuola, nucleo familiare con entrambi i genitori che lavorano / nucleo

familiare monoparentale con il solo genitore che lavora, situazioni di disabilità o serie condizioni di salute

riferite a padre, madre, fratelli del minore, sorteggio pubblico in caso di parità.

Al punto 2. si applicano i seguenti criteri di priorità: frequenza scuola dell’infanzia a Camerano, fratelli

frequentanti lo stesso tempo scuola, diversa abilità, segnalazione dei servizi sociali, nucleo familiare con

entrambi i genitori che lavorano / nucleo familiare monoparentale con il solo genitore che lavora,

situazioni di disabilità o serie condizioni di salute riferite a padre, madre, fratelli del minore, attività

lavorativa svolta a Camerano, sorteggio pubblico in caso di parità.

Il possesso dei requisiti deve essere attestato personalmente dai genitori dell’alunno mediante

Dichiarazione sostitutiva resa ai sensi della Legge n. 15 del 04/01/1968.

Le domande di trasferimento da altre scuole vengono accolte solo nel caso di disponibilità di posti, una

volta messi in atto i criteri sopra citati.

ISCRIZIONI ALLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA (TEMPO NORMALE)

Residenti fuori comune

Ai residenti fuori comune si applicano i seguenti criteri di priorità: frequenza scuola dell’infanzia e

primaria a Camerano (rispettivamente per la scuola primaria e secondaria), fratelli nel plesso, diversa

abilità, segnalazione dei servizi sociali, nucleo familiare con entrambi i genitori che lavorano / nucleo

familiare monoparentale con il solo genitore che lavora, situazioni di disabilità o serie condizioni di salute

riferite a padre, madre, fratelli del minore, attività lavorativa svolta a Camerano, sorteggio pubblico in

caso di parità.

Il possesso dei requisiti deve essere attestato personalmente dai genitori dell’alunno mediante

Dichiarazione sostitutiva resa ai sensi della Legge n. 15 del 04/01/1968.

Le domande di trasferimento da altre scuole vengono accolte solo nel caso di disponibilità di posti, una

volta messi in atto i criteri sopra citati.

Art. 64 - Alunni non ammessi - Iscrizioni in corso d’anno

Gli alunni non ammessi alla classe successiva vengono di norma assegnati alla sezione di provenienza,

salvo diversa richiesta della famiglia o situazioni particolari identificate dall’equipe pedagogica/Consiglio

di Classe, comunque comunicate alla famiglia.

Gli alunni che si iscrivono in corso d’anno vengono assegnati alle classi, cominciando, di norma, da quelle

con il numero inferiore di alunni.

L’inserimento degli alunni stranieri è regolato dalla procedura prevista nel “Protocollo di accoglienza”.

Di fronte a casi particolari il Dirigente Scolastico si riserva di valutare insieme ai docenti delle classi

interessate, le singole situazioni e l’inserimento più adeguato alle varie esigenze presentate.

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TITOLO III – ESPERTI ESTERNI / MATERIALE DIVULGATIVO

Art. 65 - Esperti esterni

L’intervento dell’esperto esterno è previsto per esigenze cui l’amministrazione non può far fronte con

personale in servizio e comunque subordinato ad una durata limitata nel tempo (10 / 12 interventi).

Le convenzioni con esperti esterni devono essere preventivamente autorizzate con specifica delibera del

Consiglio di Istituto (art. 33 c.1 D.I. 44/2001).

In allegato al presente regolamento si disciplinano le modalità ed i criteri per la stipula con esperti esterni

dei contratti di prestazione d’opera intellettuale relativi ad attività ed insegnamenti che richiedono

specifiche competenze professionali.

Attraverso la stipula di convenzioni, l’istituto può altresì avvalersi della collaborazione temporanea di

esperti esterni, senza oneri per l’amministrazione a seguito di progetti coordinati dall’ Ente Locale o da

associazioni locali con finalità formative in sintonia con il POF.

I progetti devono pervenire al Dirigente Scolastico per la valutazione collegiale entro e non oltre la prima

settimana di settembre di ogni anno.

L’istituto può anche avvalersi di consulenze / collaborazioni a costo zero, disciplinate da apposita richiesta

e convenzione, offerte dai genitori/parenti degli alunni, da artisti / storici / letterati locali …1 .

Art. 66 - Modalità di affissione e divulgazione di materiale

Qualsiasi materiale da affiggere o divulgare va vistato dal Dirigente Scolastico.

Viene rifiutato materiale pubblicitario con scopo di lucro.

Di norma è concessa la divulgazione di informativa da parte dell’EELL / gruppi sportivi affiliati all’EELL,

parrocchia, associazioni di volontariato.

La divulgazione di materiale informativo di attività formative per la fascia d’età presidiata avviene all’inizio

e alla fine dell’anno scolastico, rispettivamente entro il mese di settembre e nella prima settimana di

giugno.

Art. 67 - Criteri accesso persone estranee

E’ vietato l’accesso agli edifici scolastici di rappresentanti di ditte, enti, associazioni e più in generale di

personale estraneo alla scuola, che non sia autorizzato dal Dirigente Scolastico all'accesso.

I collaboratori scolastici ed il coordinatore di plesso sono tenuti a far rispettare la disposizione di cui

sopra e ad informare il Dirigente nel caso si verifichino accessi irregolari o anomali.

TITOLO IV – CONCESSIONE LOCALI

1 Nel caso di consulenze senza oneri per l’istituto e limitate ad un solo intervento si ritiene sufficiente la richiesta motivata da parte dell’insegnante

con allegato il CV dell’esperto.

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Art. 68 - Richiesta locali per assemblea

I genitori eletti nei Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe, il Comitato dei Genitori possono richiedere

i locali della scuola per assemblea fuori orario scolastico. La richiesta scritta e motivata va autorizzata

dal Dirigente Scolastico e inoltrata allo stesso almeno sei giorni prima con indicata la data, l’orario di

inizio e fine, l’o.d.g.

L’assemblea di sezione o classe è convocata dai genitori eletti nei Consigli, l’assemblea del Comitato dei

genitori è convocata dal Presidente del Comitato, l’assemblea di Istituto è convocata su richiesta del

presidente dell’assemblea, ove sia stato eletto, dalla maggioranza del Comitato dei Genitori, oppure 100

genitori negli istituti con popolazione fino a 500, 200 con popolazione fino a 1000, 300 negli altri.

Nel caso dell’assemblea di Istituto, il Dirigente Scolastico, sentita la Giunta Esecutiva, autorizza la

convocazione e i genitori ne danno comunicazione mediante affissione di avviso all’albo, rendendo noto

anche l’ordine del giorno.

L’assemblea di classe/sezione può essere convocata anche dietro richiesta degli insegnanti.

I locali della scuola, secondo le modalità di cui sopra, possono essere richiesti anche per le riunioni

sindacali/assemblee del personale.

Art. 69 - Utilizzazione dei locali e delle attrezzature in dotazione all'Istituto in orario di

funzionamento del plesso

L’uso dei locali e dei beni concessi deve essere compatibile con le finalità formative ed educative

dell’Istituto, previste nel POF, in orari non coincidenti con le attività didattiche e senza alcun pregiudizio

per le medesime.

L'utilizzo dei locali dell'istituto è condizionato dall'orario, dai turni di lavoro del personale non insegnante

addetto alla custodia, dall'assicurazione della presenza di un incaricato responsabile della custodia dei

locali.

E’ opportuno l’utilizzo nei giorni in cui è garantita l’apertura pomeridiana dei plessi.

Le richieste di utilizzo dei locali e le eventuali richieste di prestazione di servizi, di materiali e attrezzature

della scuola -entrambe debitamente motivate-, devono pervenire al Dirigente Scolastico per

l'autorizzazione, con anticipo di almeno sei giorni.

Art. 70 - Utilizzazione dei locali e delle attrezzature in dotazione all'Istituto al di fuori

dell’orario di funzionamento del plesso

L’uso dei locali e dei beni concessi deve essere compatibile con le finalità formative ed educative

dell’Istituto, previste nel PTOF.

Ogni richiesta d’uso dei locali scolastici al di fuori dell’orario di funzionamento della scuola deve essere

contestualmente formulata all’amministrazione del Comune e al Dirigente Scolastico.

La concessione e l’uso temporaneo di cui sopra devono essere regolati da apposita convenzione stipulata

tra il Dirigente Scolastico e il soggetto richiedente, concordata e controfirmata dall’Amministrazione

Comunale.

Non è assolutamente permesso l'uso per scopi personali di locali, attrezzature, materiali e servizi,

patrimonio della scuola.

I richiedenti devono impegnarsi a restituire i locali e le attrezzature utilizzate, nelle medesime condizioni

in cui sono state affidate. Devono impegnarsi altresì a rispettare gli standard di legge relativi alla massima

capienza e al massimo affollamento dei locali, nonché al mantenimento della destinazione d’uso. Devono,

infine, farsi carico di tutti i doveri e responsabilità connesse alla vigilanza e custodia dei locali /plesso,

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alla sicurezza delle persone impegnate nelle attività presso i locali concessi, sollevando l’Amministrazione

Scolastica e quella comunale da qualsiasi responsabilità.

Art. 71 - Criteri per la concessione delle palestre e dei locali scolastici ad esterni

Nella concessione dei locali scolastici e delle palestre ad esterni, nella fattispecie enti / associazioni, con

affiliazioni presso l’Ente Locale, si valutano il tipo di attività per cui i locali vengono richiesti e le

caratteristiche del richiedente come segue:

attività per fascia d’età scolare e in sintonia con offerta formativa dell’istituto;

attività sportiva;

serietà/moralità, professionalità, sensibilità alle problematiche dell’età scolare

dell’ente/associazione richiedente.

La concessione e l’uso temporaneo di cui sopra devono essere regolati da apposita convenzione stipulata

tra il Dirigente Scolastico e il soggetto richiedente, concordata e controfirmata dall’Amministrazione

Comunale.

La convenzione deve prevedere la durata massima della concessione in uso dei locali.

Il soggetto richiedente deve rispettare gli standard di legge relativi alla massima capienza e al massimo

affollamento dei locali nonché al mantenimento della destinazione d’uso e si fa carico di assolvere tutti i

doveri e le responsabilità connesse alla vigilanza e custodia dei locali /plesso, alla sicurezza delle

persone impegnate nelle attività presso i locali concessi, sollevando l’Amministrazione Scolastica e quella

comunale da qualsiasi responsabilità.

La convenzione deve prevedere l’obbligo per il richiedente della stipulazione di una polizza per eventuali

danni a persone e cose e contro rischi di furto di arredi o attrezzature.

I compiti relativi all’apertura, alla chiusura, alla custodia/vigilanza e alla pulizia dei locali sono attribuiti

prioritariamente ai collaboratori scolastici ai quali viene riconosciuto -da parte del richiedente la

concessione dei locali- un compenso forfettario per le prestazioni effettuate al di fuori dell’orario di lavoro

di collaboratore. I compensi sono regolati tramite l’Istituzione scolastica. Qualora nessuno dei

collaboratori scolastici in servizio si dichiari disponibile a svolgere tale servizio, vengono incaricate altre

persone di fiducia individuate o dall’Amministrazione Scolastica o da quella comunale.

Le spese connesse alla pulizia dei locali sono a carico del richiedente, le spese relative al funzionamento

e alla manutenzione del/i locale/i avuti in concessione (acqua, luce, riscaldamento, …) devono essere

concordate con l’Amministrazione Comunale.

Al contraente viene, inoltre, chiesto un contributo o un servizio in base alle necessità della scuola.

Prima della consegna dei locali e dei beni viene fatto constatare da apposito verbale lo stato degli stessi

e un inventario dei materiali presenti nei locali scolastici.

Il Dirigente Scolastico qualora accerti casi di incuria o danneggiamento dei locali/attrezzature/ arredi,

inosservanza delle prescrizioni d’uso o di quanto concordato dalle parti nella Convenzione, può revocare

immediatamente la concessione d’uso locali, senza nulla dovere a risarcimento di alcunché inerente

l’attività svolta.

In caso di più richieste di uno stesso spazio, il Consiglio d’Istituto si riserva di esaminare le istanze

pervenute nel termine prestabilito, fissato entro il 30 settembre di ogni anno.

Istanze successive al termine prestabilito vengono valutate in subordine.

In caso di richieste in esubero, i criteri adottati per la concessione dei locali, sono i seguenti (da non

intendersi in ordine di priorità ):

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- il richiedente non deve usufruire di altre strutture pubbliche a Camerano per lo svolgimento delle

stesse attività;

- il richiedente deve proporre attività che soddisfino una maggiore domanda da parte dell’utenza;

- il richiedente deve proporre quelle attività che diano garanzia di una maggiore continuità;

- i richiedenti devono collaborare tra loro per evitare sovrapposizioni di orari, considerando che la

fascia di utenza in età scolare (6-14 anni) ha priorità di orario anticipato rispetto agli altri utenti.

Dai criteri e norme di cui sopra, sono escluse le concessioni a favore dell’Amministrazione comunale,

proprietario dell’edificio.

TITOLO V – RISORSE / ATTREZZATURE

Art. 72 - Uso laboratori, aule speciali, biblioteca, palestra

L’uso di laboratori, aule speciali, palestra a seconda dei diversi ordini scolastici, è regolato

dall’organizzazione oraria interna o tramite prenotazione su apposito quaderno/tabellone.

I laboratori, le palestre, la biblioteca e le aule speciali sono utilizzati per:

- lo svolgimento delle esercitazioni degli allievi in orario didattico, secondo quanto stabilito dalla

programmazione didattica annuale;

- le esercitazioni inerenti progetti annuali di attività aggiuntive, integrative e formative in genere,

secondo quanto deliberato dagli Organi Collegiali;

- le attività di aggiornamento, autoaggiornamento, sperimentazione e ricerca;

- l'utilizzo da parte di enti ed istituzioni esterni, pubblici o privati, regolarizzato da apposite

convenzioni.

Le attività diverse da quelle indicate sopra sono consentite, solo previa autorizzazione della Dirigenza,

sentito il parere del responsabile didattico.

Il materiale scolastico e le attrezzature presenti nella scuola non vanno utilizzati per scopi personali

(telefono e computer compresi).

I collaboratori scolastici hanno in consegna le chiavi dei laboratori, palestra, aule speciali, biblioteca.

Per ragioni di sicurezza, di vigilanza, e di salvaguardia delle dotazioni, delle attrezzature e dei sussidi, i

locali rimangono chiusi negli orari in cui non vengono utilizzati.

Art. 73 - Nomina dei responsabili dei laboratori, delle attrezzature, della biblioteca –

Attribuzioni

Il Dirigente Scolastico, tenuto conto di specifiche competenze, nomina un docente responsabile del

laboratorio informatico, scientifico, per le attrezzature, i sussidi audiovisivi e per la biblioteca.

Gli stessi sono preposti alla segnalazione dei guasti e delle esigenze dei vari settori di competenza. La

nomina ha carattere annuale.

Art. 74 - Regolamento di palestra, aule speciali, laboratori e biblioteca

Alcuni laboratori sono contraddistinti da un regolamento specifico, predisposto dall’insegnante

responsabile e sottoposto all’approvazione del DS.

Il Regolamento di palestra, aule speciali, laboratori e biblioteca deve:

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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- a) essere affisso nelle sedi alle quali è destinato ed essere illustrato dai docenti e agli alunni

all’inizio dell'anno scolastico dando particolare rilievo alle norme di sicurezza da osservare;

- b) tenere conto della specificità dei reparti e prevedere:

la regolamentazione dell'accesso;

l'osservanza delle norme di sicurezza da parte degli operatori e degli alunni;

le norme di comportamento da rispettare e i divieti;

la regolamentazione dell'uso delle apparecchiature, degli attrezzi e dei materiali didattici;

la regolamentazione delle eventuali modalità di prestito del materiale in dotazione.

I docenti devono preventivamente avvertire gli studenti sulle modalità d'uso e sui rischi e pericoli delle

attrezzature.

Art. 75 - Funzionamento dei laboratori

L'orario interno per l'utilizzo delle aule speciali, è stabilito all’inizio dell’anno.

Le apparecchiature, le attrezzature e i materiali di consumo, nonché i sussidi didattici ed audiovisivi,

debbono essere conservati in appositi armadi, dai quali possono essere prelevati soltanto dagli

insegnanti.

Ogni insegnante che ha in uso l'aula speciale deve averne la massima cura, premurandosi che sia lasciata

in perfetto ordine e segnalando al responsabile gli eventuali guasti ed ammanchi.

Art. 76 - Funzionamento delle palestre

E' escluso qualsiasi impiego delle palestre diverso da quello prefisso. L'accesso alle palestre è permesso

soltanto con l'uso di apposita adeguata calzatura.

Art. 77 - Funzionamento della biblioteca

All'interno dell'istituto è costituita una biblioteca per i docenti.

In ogni plesso, inoltre, esiste, suddivisa in varie sezioni, la biblioteca per ragazzi, organizzata secondo i

seguenti criteri:

a) il Dirigente Scolastico, tenuto conto di specifiche competenze, nomina uno/due coordinatori a cui è

affidata l'organizzazione tecnica della biblioteca, la cura e la custodia dei testi e delle pubblicazioni in

dotazione;

b) per il potenziamento delle dotazioni librarie e delle pubblicazioni, nonché per la richiesta di

sottoscrizioni per l'abbonamento a riviste e quotidiani, deve essere presentata istanza al Dirigente

Scolastico;

c) i libri della biblioteca di narrativa sono suddivisi in sezioni;

d) le classi che accedono all'aula della biblioteca (secondo il calendario stabilito) devono essere sempre

accompagnate dall'insegnante responsabile del prestito;

e) l'insegnante deve:

registrare i prestiti della propria classe;

controllare che ogni libro (dopo il periodo fissato per la restituzione) venga riposto negli

scaffali secondo la sua collocazione, annotando eventuali danni subiti dal volume e prendendo

i provvedimenti del caso.

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Art. 78 - Ristrutturazione ed estensione ai genitori della biblioteca magistrale

La biblioteca magistrale è aperta anche ai genitori, che possono usufruire del prestito a domicilio dei

volumi, con esclusione delle opere di consultazione (dizionari, enciclopedie, ecc.) e, comunque, a seguito

di autorizzazione del Dirigente Scolastico.

L’incremento della biblioteca è finanziato con stanziamenti iscritti nel bilancio annuale cui eventualmente

affluiscono contributi con vincolo di destinazione / donazioni. Il Consiglio d’istituto, avvalendosi delle

indicazioni degli altri Organi Collegiali, e soprattutto del Collegio dei Docenti, si adopera, nell’ambito

delle proprie competenze e delle disponibilità di bilancio, affinché la biblioteca sia costantemente

aggiornata ed arricchita soprattutto di opere di pedagogia, di psicologia e di medicina scolastica

indirizzata ai genitori.

Dei testi giudicati di maggior valore ed interesse, si possono eventualmente acquistare più copie.

Nell’ambito della biblioteca è previsto lo svolgimento di incontri fra genitori ed insegnanti e di dibattiti,

cui possono essere chiamati a partecipare gli specialisti dell’équipe medico-psico-pedagogica ed altri

esperti. Tali incontri hanno, tra l’altro, lo scopo di chiarire e divulgare gli argomenti trattati nelle opere

ritenute più significative.

Possono essere inoltre organizzati conferenze e dibattiti su argomenti di carattere sociale.

Art. 79 - Conservazione delle strutture e delle dotazioni

La consistenza e tipologia dei sussidi didattici devono essere note a tutti gli insegnanti e il relativo

elenco è aggiornato ogni anno dal docente responsabile.

Gli insegnanti, ricevuto in consegna il materiale didattico, sono tenuti a farne un uso responsabile.

Art. 80 - Potenziamento e rinnovo delle attrezzature e acquisto di materiale librario e di

consumo.

Gli insegnanti, sulla base dei programmi didattici e delle esigenze dei laboratori in uso, formulano

richieste di potenziamento, di rinnovo delle attrezzature e di acquisto dei materiali librari e di consumo.

Le richieste dettagliate e complete dei dati e delle indicazioni, nonché dei preventivi di spesa, devono

essere presentate al Dirigente Scolastico (D.P.R. 416/74).

TITOLO VI - FINANZIAMENTI / DONAZIONI / ACQUISTI

Art. 81 – Finanziamenti

Ogni forma di finanziamento a qualunque titolo (contributo volontario, donazione, sponsorizzazione …)

va deliberata dal Consiglio di Istituto, sentito il parere del Collegio Docenti.

I finanziamenti vanno finalizzati ad iniziative specifiche o a progetti di arricchimento dell’offerta formativa

/ della dotazione tecnologica, come da delibera collegiale.

Art. 82 - Criteri scelta sponsor

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Partendo dalla inderogabile condizione della scuola come luogo protetto per i minori, e premesso che

qualsiasi forma di rapporto tra l’Istituto e l’erogatore di finanziamenti/donatore deve essere privo del

coinvolgimento sia attivo che passivo degli alunni (pubblicità), vanno seguiti nella scelta degli sponsor i

seguenti criteri:

a) garanzia di serietà e correttezza morale da parte del soggetto erogatore (vanno pertanto escluse

aziende su cui cade la certezza o anche il solo sospetto di comportamenti censurabili, quali

sfruttamento del lavoro minorile, inquinamento del territorio, speculazioni finanziarie, condanne

passate in giudicato …);

b) attenzione e sensibilità alle problematiche dell’età scolare evidenti nelle finalità statutarie e

nell’attività svolta dal soggetto erogatore;

c) finalità non in contrasto con le funzioni educative, culturali e formative della scuola.

Art. 83 - Contributo volontario

Di norma all’inizio di ogni anno scolastico ai genitori viene chiesto un contributo volontario, per

l’arricchimento dell’offerta formativa e/o per l’implementazione della dotazione tecnologica.

La quota, il cui ammontare viene deciso dal Consiglio di Istituto va versata alla scuola tramite ccp o ccb.

L’investimento va comunicato, a consuntivo, tramite circolare all’utenza.

Art. 84 - Criteri acquisti

Per gli acquisti vengono presi in considerazione i seguenti criteri:

criterio perequativo

quota per ogni unità

relativamente al materiale di facile consumo;

analisi dei bisogni (rilevati attraverso schede e rendicontati in sede collegiale)

criterio perequativo

relativamente ai beni inventariabili.

TITOLO VII – COMUNICAZIONE CON L’UTENZA

Art. 85 - Spazi riservati all’informazione

Gli atti generali e l’informativa sindacale possono essere consultati sul sito dell’istituto comprensivo, nelle

apposite sezioni.

Art. 86 - Modalità di comunicazione con l’utenza

Ai genitori non è permesso di conferire con gli insegnanti durante l’orario scolastico.

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Solo in situazioni eccezionali (per brevi comunicazioni che rivestono carattere d’urgenza), e comunque

prima dell’inizio delle attività didattiche, ai genitori è consentito contattare l’insegnante. In ogni caso gli

stessi sono tenuti a lasciare la scuola al segnale di inizio delle lezioni. I docenti sono responsabili

dell’osservanza di tali disposizioni.

Per quanto riguarda eventuali comunicazioni da trasmettere alle famiglie degli alunni, gli insegnanti curano l'invio di avvisi scritti che i genitori sono tenuti a firmare puntualmente per presa visione.

Le comunicazioni di carattere generale, le scadenze / impegni più significativi sono reperibili anche sul

sito dell’istituto.

In caso di assenza da scuola del minore, è concesso, negli orari che vengono definiti all’inizio dell’anno

scolastico, comunque al termine delle lezioni, il ritiro dei compiti da parte di un genitore.

Art. 87 - Colloqui con le famiglie

I colloqui dei genitori con i singoli docenti avvengono su prenotazione, in giorni ed ore fissati all'inizio

dell'anno e comunicati alle famiglie.

Nel corso dell'anno si svolgono comunque di norma due colloqui generali, con anticipo rispetto alle date

di inizio degli scrutini, riservati soprattutto ai genitori impossibilitati per motivi di lavoro a partecipare ai

colloqui settimanali.

Gli incontri periodici nei diversi ordini scolastici vengono di norma organizzati come segue:

SCUOLA INFANZIA

Settembre incontro iniziale con genitori dei bambini di tre anni / anticipatari e nuovi iscritti

Ottobre incontro illustrativo POF / programmazione di sezione

Novembre/Dicembre colloqui generali

Marzo/Aprile colloqui generali

Giugno eventuale incontro finale (2° quadrimestre)

SCUOLA PRIMARIA

Settembre/Ottobre Incontro con genitori delle classi prime o classi con nuove insegnanti

Ottobre Incontro illustrativo POF / programmazione di classe

Ottobre-Maggio colloqui individuali su appuntamento di pomeriggio a cadenza settimanale.

Dicembre colloqui generali

Febbraio comunicazione scheda di valutazione (1° quadrimestre)

Aprile colloqui generali

Giugno comunicazione scheda di valutazione (2° quadrimestre)

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Ottobre-Maggio colloqui individuali su appuntamento

Ottobre incontro illustrativo POF / programmazione di classe

Dicembre colloqui generali

Febbraio eventuale comunicazione scheda di valutazione (1° quadrimestre)

Aprile colloqui generali

Giugno comunicazione scheda di valutazione (2° quadrimestre)

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Art. 88 - Libretto delle giustificazioni - diario/quaderno

Ogni alunno della scuola Primaria e Secondaria di 1° grado ha in dotazione un libretto per le giustificazioni

ed il diario/quaderno per le comunicazioni tra famiglia e scuola. Sul primo vanno trascritte le

giustificazioni, sul secondo le comunicazioni circa il comportamento/rendimento dell’alunno, avvisi vari,

autorizzazioni, scioperi, assemblee … . Le comunicazioni devono essere vistate per presa visione dal

destinatario.

Art. 89 - Vidimazione e firma del libretto

Il libretto deve essere vistato dalla Scuola al momento della consegna e deve contenere in calce la firma

di uno dei genitori o di chi ne fa le veci. Le comunicazioni vanno vistate soltanto dai depositari della firma.

Art. 90 - Lettera di comunicazione o convocazione

Se nel corso dell'anno scolastico si verificano fatti di particolare rilievo circa il comportamento,

dell'alunno, le assenze ingiustificate, le assenze anche giustificate ma frequenti, il profitto

particolarmente carente, ecc…. il Dirigente Scolastico, sentito il Consiglio di classe/l’equipe pedagogica

fa partecipe, tramite lettera, il genitore per informarlo della situazione.

Art. 91 - Divulgazione delle informazioni sull'attività della scuola

I genitori vengono informati dell'attività svolta dalla Scuola e delle delibere del Consiglio d'istituto per

mezzo della normale pubblicità degli atti dei vari organi collegiali e per mezzo dei rappresentanti in seno

agli organi stessi.

Importanti canali di comunicazione sono anche il sito web dell’istituto e il registro elettronico.

CAPO V

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

TITOLO I – VISITE GUIDATE / USCITE DIDATTICHE / VIAGGI DI ISTRUZIONE

Art. 92 - Programmazione e attuazione di uscite didattiche, visite e viaggi di istruzione

Si configurano come esperienze significative e formative, pertinenti con il piano di studio, deliberate dal

Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione tecnico-giuridici e, nel caso di uscite di una o più giornate,

dal Consiglio d’ Istituto.

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Ogni iniziativa che comporta l'uscita dall'edificio scolastico è comunicata ai genitori e autorizzata dagli

stessi.

Per tutte le iniziative, la firma dei genitori o di chi esercita la patria potestà per presa visione e

autorizzazione, è condizione per la partecipazione stessa di ciascun alunno. Le autorizzazioni sono

conservate agli atti nella scuola.

Per le uscite sul territorio all’inizio dell’anno scolastico viene anche acquisita un’autorizzazione

cumulativa.

Le visite ed i viaggi d’istruzione sono autorizzati, previa partecipazione di almeno i 2/3 degli studenti di

ciascuna classe. Relativamente agli stage realizzati in periodo non coincidente con le lezioni si procede a

classi aperte.

Le uscite didattiche in orario scolastico sono finalizzate alla conoscenza del territorio provinciale (aziende

agricole e industriali, sedi di servizi, strutture del volontariato, sedi di organi istituzionali, luoghi di

interesse artistico, musei, parchi naturali …), alla partecipazione ad eventi organizzati dall’Ente Locale o

dalle scuole viciniore, alla visita di mostre itineranti, alla partecipazione ad eventi sportivi, culturali o

spettacoli.

I viaggi di istruzione sono finalizzati all’arricchimento degli orizzonti culturali degli allievi e prevedono

itinerari naturalistici, storici, artistici o letterari.

Per viaggi di istruzione di più giorni si richiede di norma il versamento di un acconto.

La mancata partecipazione al viaggio da parte di un alunno, dopo la sottoscrizione dell’impegno, deve

essere opportunamente documentata.

L’Istituto valuta volta per volta la restituzione in parte o in toto della somma versata, tenendo conto degli

impegni già assunti e dei termini della disdetta.

Per i viaggi di istruzione sono da evitare il periodo di alta stagione, quello prefestivo e lo spostamento in

orario notturno. Situazioni eccezionali possono essere valutate dal DS e Consiglio di Istituto.

Le visite di carattere ambientale vanno fatte entro il 30 Maggio. Le altre di norma entro il 10 maggio.

Tutti i partecipanti ad uscite e/o visite di istruzione sono garantiti da polizza assicurativa contro gli

infortuni e contro terzi.

La vigilanza è di 1 insegnante ogni 15. Deroghe possono essere concesse in caso di uscite sul territorio

(es. da scuola a scuola per progetto anni ponte con trasporto scuolabus, da scuola a teatro con trasporto

scuolabus …), previa attenta valutazione da parte del DS. In casi particolari l’insegnante può essere

affiancato nella vigilanza anche da personale ATA - CS, come da disposizione di servizio del Dirigente

Scolastico.

L’alunno diversamente abile può essere vigilato dall’insegnante di sostegno o dall’educatore comunale

(come previsto dal contratto di assunzione da parte dell’Ente Locale a cui va comunque comunicata per

iscritto l’uscita didattica e richiesta formale autorizzazione).

Agli insegnanti si chiede di attenersi scrupolosamente al programma definito dal DS e comunicato alle

famiglie, evitando -di propria iniziativa ed in modo del tutto arbitrario- di concedere agli alunni “momenti

liberi”, “ore a disposizione”, o di intervenire con fuori-programma, (ad esempio giro per la città dopo una

rappresentazione, serata in discoteca durante un viaggio di istruzione …)

Restano autorizzate, previa comunicazione al DS, solo eventuali variazioni dovute ad emergenze

contingenti o a particolari frangenti.

Gli alunni devono attenersi scrupolosamente alle indicazioni e istruzioni impartite dalla Scuola, tramite i

docenti accompagnatori, al fine di ridurre il più possibile la probabilità di incidenti e/infortuni.

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si precisa che ogni minore:

non deve mai allontanarsi dal gruppo;

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non deve commettere atti che possano causare infortuni ai compagni o a se stesso o danni al

patrimonio artistico e naturale, alle cose (nei locali dell’albergo/ristorante, in pullman, nelle visite

ai musei, parchi … e in qualsiasi momento del viaggio di istruzione);

durante i pernottamenti deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni ricevute dagli insegnanti,

rispettando le fasce orarie destinate al riposo notturno;

è responsabile di eventuale uso improprio del videotelefonino e di altre apparecchiature

elettroniche;

si fa carico dei propri oggetti personali / denaro / documenti.

In casi debitamente documentati, resi noti agli stessi genitori nel corso dell’anno scolastico, viene

interdetta, da parte del consiglio di classe/equipe pedagogica, la partecipazione a viaggi studio/di

istruzione (comprese gare sportive fuori sede, eventi legati a concorsi … ) di uno o più giorni all’ alunno

con una valutazione da cui emerga il mancato rispetto delle regole della convivenza civile.

Il comportamento è oggetto di valutazione da parte del Consiglio di Classe / Equipe pedagogica un mese

prima dell’effettuazione del viaggio.

Il comportamento scorretto durante una visita guidata/viaggio di istruzione comporta l’interdizione alla

partecipazione alla visita guidata/viaggio di istruzione successivo.

Il Consiglio / l’equipe pedagogica si impegna, comunque, a predisporre per lo stesso alunno in orario

scolastico un’attività formativa complementare.

Scuola dell’infanzia:

Sono consentite uscite didattiche, nell’ambito territorio comunale o viciniore fino ad un massimo di 4 (di

cui due con scuolabus e due a piedi).

Scuola primaria:

Sono consentite uscite didattiche come espressamente indicato:

fino ad un massimo di 2 uscite a piedi per quadrimestre;

2 uscite con scuolabus;

1 uscita con pullmann privato per rappresentazioni teatrali / visita didattica in orario scolastico (la

visita didattica dalle 8.00 alle 16.00 -orario scolastico delle classi a Tempo Pieno- è programmabile

per le classi III, IV, V).

Il viaggio di istruzione di un giorno è destinato alle classi V.

Le uscite didattiche prevedono itinerari di norma nell’ambito della provincia.

Limitatamente al viaggio di istruzione di un giorno, l’elemento territoriale può essere allargato anche a

mete

esterne alla regione Marche, se esistono delle valide motivazioni culturali e didattiche.

Scuola secondaria di primo grado:

Sono consentite uscite didattiche fino ad una massimo di 3.

Per quanto riguarda i viaggi d’istruzione si prevedono:

classe prima: 1 giorno,

classe seconda: 1 giorno

classe terza: fino a 3 giorni

stage e scambio culturale

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Durante le uscite didattiche/viaggi di istruzione, gare/eventi sportivi, attività in orario extrascolastico è

dovere di ogni insegnante avere con sé i numeri telefonici dei genitori degli alunni o di persone di contatto.

TITOLO II – INGRESSO E USCITA ALUNNI DAI PLESSI

Art. 93 - Orari entrata e uscita

Gli studenti sono obbligati al rispetto degli orari di ingresso ed uscita scolastico, fissati dagli organi

preposti ed affissi all’Albo di ogni plesso.

Art. 94 – Deleghe

In sede di iscrizione con validità per tutta la permanenza nel plesso ai genitori viene richiesto di indicare

su apposita modulistica eventuali persone maggiorenni delegate al prelievo del minore al termine delle

lezioni o in caso di uscita anticipata.

Art. 95 - Ingresso a scuola

L’ingresso a scuola è consentito 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni, al suono della prima campanella.

Gli alunni della Primaria e Secondaria di 1° grado si recano in aula da soli, dove sono attesi

dall’insegnante in servizio alla 1^ ora.

L’insegnante di sostegno, quando necessario, attende l’alunno diversamente abile nell’atrio. In caso di

ritardo, quest’ultimo viene accompagnato in aula da un collaboratore scolastico.

I collaboratori scolastici coadiuvano gli insegnanti nelle operazioni di entrata.

I bambini dell’infanzia possono essere accompagnati dai genitori in aula.

Art. 96 - Ingresso alunni trasportati

E’ cura della scuola farsi carico dei minori trasportati nel breve intervallo compreso tra l’arrivo e l’inizio

delle lezioni.

La vigilanza è affidata ad un collaboratore scolastico.

Agli alunni della secondaria di 1° grado viene richiesto di recarsi immediatamente nell’atrio della scuola

e di non sostare all’esterno.

Qualora, per motivi legati al trasporto con scuolabus, si rendesse necessario accogliere e/o vigilare gli

alunni per periodi superiori a 15 minuti, è compito dell’Amministrazione Comunale garantire la vigilanza

con proprio personale o con personale scolastico tramite convenzione con l’I.C.

Art. 97 - Ingresso anticipato

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All’inizio di ogni anno scolastico può essere valutata la richiesta di accesso di alcuni alunni ai locali

scolastici prima dell’arrivo degli insegnanti, per un periodo non superiore a 15 minuti, con vigilanza a

carico del collaboratori scolastici.

Ai genitori si chiede di inoltrare alla Dirigenza formale richiesta scritta motivata. La stessa può essere

accolta, previa disponibilità delle risorse umane.

Art. 98 - Uscita al termine delle lezioni

Alla fine delle lezioni, l'insegnante dell'ultima ora accompagna i propri alunni fino all'ingresso principale

e vigila affinché escano ordinatamente e in silenzio. L'uscita avviene per classi ed in modo scaglionato,

secondo quanto programmato all’inizio di ogni anno scolastico dagli insegnanti dei singoli plessi. I

collaboratori scolastici coadiuvano gli insegnanti nelle operazioni di uscita.

I minori dell’Infanzia e Primaria vengono consegnati personalmente ai genitori o persona delegata.

Gli alunni dell’Infanzia e Primaria che si avvalgono del servizio di trasporto vengono affidati al personale

preposto al servizio di trasporto.

In caso di mancato prelevamento dell’alunno da parte della famiglia, l’insegnante si trattiene con lo stesso

fino all’arrivo del genitore o persona delegata; se impossibilitato lo affida ad un collega, dopo aver cercato

di contattare la famiglia. Nei casi estremi contatta il comando dei vigili urbani.

Non sono ammesse dichiarazioni verbali o telefoniche liberatorie da parte dei genitori che autorizzano

l’uscita da solo del proprio figlio.

In casi eccezionali, valutati dal DS, può essere stipulato un patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia

per l’uscita da soli degli alunni delle classi terminali della scuola primaria. La valutazione tiene conto della

maturità del minore, dell’orario di uscita, del tratto di strada da percorrere.

L’uscita da scuola da soli degli alunni della secondaria di 1° grado è normata da un patto di

corresponsabilità scuola-famiglia.

Ai sensi dell’art.19/bis del DL 148 del 16/10/2017 convertito in L. n. 172 del 04/12/2017 gli alunni della

scuola secondaria di 1° grado possono fruire in modo autonomo del servizio trasporto scolastico previa

autorizzazione dei genitori.

Art. 99 - Entrata ed uscita fuori orario

Le uscite anticipate e le entrate dopo la prima ora, da considerarsi, comunque, eccezionali, vanno

richieste da un genitore tramite apposita modulistica/libretto, siglate dal coordinatore di plesso e

annotate dall’insegnante sul registro di classe.

L’entrata fuori orario e l’uscita -quando programmabile- devono avvenire durante il cambio dell’ora.

In caso di ingresso fuori orario il minore deve essere accompagnato da un genitore o persona delegata.

L’uscita fuori orario è concessa solo se l’alunno viene prelevato da un genitore o persona delegata

maggiorenne. Il collaboratore scolastico all'entrata avvisa l'insegnante della classe e affida l'alunno al

genitore o persona delegata.

Laddove insorgessero dubbi sull’identità della persona che preleva il minore è dovere del collaboratore

scolastico o dell’insegnante informarsi prima di concedere l’uscita.

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L’uscita anticipata ricorrente e l’ingresso posticipato sistematico devono essere autorizzati dal DS e

vengono concessi per seri e documentati motivi.

Art. 100 – Ritardi

Il rispetto dell’orario scolastico è un obbligo per gli alunni ed i genitori.

L'alunno che entra in ritardo deve essere accompagnato dal genitore. Ogni ritardo va giustificato per

iscritto da un genitore o persona delegata.

Se il ritardo è superiore a 30 minuti, nella scuola secondaria, l’ammissione avviene l’ora successiva.

Ritardi ripetuti vanno segnalati al Dirigente Scolastico, per i provvedimenti del caso.

In caso di frequenti ritardi viene inviata formale comunicazione scritta alle famiglie.

Art. 101 - Giustificazione assenze

Per la scuola Primaria e Secondaria di 1° grado ogni assenza, (comprese le attività extracurricolari

organizzate dalla scuola es. recupero, gruppi sportivi …) va giustificata dal genitore su libretto, indicando

con chiarezza il motivo dell'assenza, la durata di essa, e la data di rientro a scuola.

La V assenza (eccezione fatta per la scuola dell’Infanzia) va giustificata personalmente da un

genitore.

Oltre cinque giorni consecutivi di assenza, alla giustificazione va allegato il certificato medico, a meno

che non si tratti di assenza per motivi di famiglia (es. viaggio) precedentemente comunicata

all’insegnante di classe / coordinatore. Il certificato medico va comunque esibito nel caso di viaggi in

paesi esotici.

Nel caso di malattia infettiva è obbligatorio il certificato del medico pubblico.

Ai coordinatori dei consigli di classe e agli insegnanti delle sezioni/equipe pedagogiche viene richiesto di

consegnare in Dirigenza il prospetto mensile delle assenze della classe/sezione, secondo il modello

prestampato, per i provvedimenti necessari nel caso di assenze ripetute.

Gli insegnanti della 1^ora debbono annotare puntualmente sul registro di classe la giustificazione o meno

dell'assenza. Tale registrazione non deve mai essere omessa.

L’assenza di uno o più giorni che precedono immediatamente l’inizio delle vacanze estive va giustificata,

telefonicamente o in presenza, da un genitore.

Art. 102 - Entrata in caso di sciopero / calamità naturali (neve, ghiaccio …)

Ai genitori si chiede di accompagnare i propri figli a scuola e informarsi sull’organizzazione della giornata.

Agli stessi, in caso di calamità naturali, viene richiesto di consultare costantemente il sito del comune e

della scuola.

Art. 103 – Ingresso posticipato - uscite anticipata in caso di assemblea del personale docente

Per l’ingresso posticipato e l’uscita anticipata, in caso di assemblee del personale docente, si chiede ai

genitori il rispetto di quanto trasmesso dalla Dirigenza in apposita comunicazione e sottoscritto dal

genitore.

Art. 104 – Accesso genitori in aula

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I genitori non sono autorizzati ad accedere alle aule ed ai locali predisposti alle attività didattiche durante

l’orario delle lezioni. I docenti sono responsabili dell’osservanza di tali disposizioni.

TITOLO III – VIGILANZA

Art. 105 - Vigilanza

La vigilanza, oltre che elemento di dissuasione da comportamenti scorretti e impropri, costituisce la

prosecuzione dell'attività educativa e come tale rientra tra i compiti specifici della funzione docente.

Più in particolare la responsabilità dell’insegnante sussiste sia nei confronti degli alunni affidatigli tramite

i provvedimenti con cui il Dirigente Scolastico dispone l’assegnazione dei singoli docenti alle classi e

predispone l’orario di insegnamento, sia nei confronti di altri alunni provenienti da classi diverse che

siano stati espressamente affidati all’insegnante per svolgere attività curricolari o extracurricolari

nell’ambito dell’orario obbligatorio o di attività aggiuntive / integrative deliberate dal Collegio Docenti.

Gli insegnanti che, per validi motivi, sono costretti a lasciare l’aula durante le lezioni, per un brevissimo

periodo devono farsi sostituire nella vigilanza dal personale ausiliario in servizio al piano o nel settore più

vicino.

A quest’ultimo compete anche il compito di invitare all’ordine e informare l’insegnante interessato

qualora rilevi, da parte di qualsiasi alunno del plesso, comportamenti difformi da quanto fissato nel

Regolamento, (es. spostamento da un piano all’altro non autorizzato, sosta nei bagni, infrazioni a mensa

… ) -che possono sfuggire all’insegnante responsabile dell’ora-.

Tutto il personale ausiliario è tenuto a collaborare alla vigilanza degli alunni, in particolare al momento

del loro ingresso, dell'uscita, nell'intervallo, durante il cambio degli insegnanti, in occasione del

trasferimento in altri spazi, nell'uso da parte degli alunni dei servizi igienici, nell'attesa

dell'insegnante che, per qualche motivo, ritardi l'arrivo a scuola.

Nelle ore di servizio i collaboratori scolastici debbono rimanere nel posto loro assegnato.

Più in generale al personale docente e ATA in servizio è richiesto di attivarsi sempre qualora ravvisino

situazioni particolari in cui vengono meno le condizioni di controllo e vigilanza degli alunni.

Art. 106 - Vigilanza ingressi

Gli ingressi vanno sempre tenuti chiusi durante la permanenza degli alunni a scuola e durante le ore di

ufficio.

Il collaboratore scolastico di turno è responsabile dell’accesso di persone nell’atrio scolastico.

In ogni plesso gli ingressi vanno subito chiusi all’inizio delle lezioni.

Art. 107 - Cambio dell’ora

Il cambio degli insegnanti deve essere il più rapido possibile.

Il docente che inizia dopo la prima ora, o con ora buca, al suono della campanella deve essere pronto

per entrare in classe, trovandosi già all’esterno dell’aula.

Al docente che, per motivi eccezionali, non può giungere in orario si chiede di darne tempestiva

comunicazione al coordinatore di plesso/ Dirigente Scolastico al fine di permettere l’organizzazione della

vigilanza sugli alunni.

Nello spostamento di classi o di gruppi da un'aula all'altra, gli alunni devono sempre essere accompagnati

dal docente che li ha prelevati. All'inizio ed al termine dell'ora di Educazione Fisica l'insegnante deve

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svolgere la vigilanza nell'androne antistante gli spogliatoi o nel caso di spogliatoi con accesso diretto alla

palestra nella zona di accesso alla stessa.

L'accesso e l'uso da parte degli studenti dei laboratori deve avvenire solo con la presenza del docente

titolare della disciplina. Il laboratorio rimane chiuso fino all'arrivo del docente.

Art. 108 - Ricreazione

E' consentito un intervallo di non inferiore a 15 minuti per la scuola primaria e di 10 minuti per la scuola

secondaria, a metà mattinata.

La scelta delle modalità dello svolgimento dello stesso è demandata al Collegio dei Docenti.

La ricreazione può essere effettuata lungo i corridoi, negli androni, nelle eventuali aree identificate per

ogni blocco di classi e sorvegliate dai docenti. In questo caso durante la ricreazione le porte delle aule

vanno tenute chiuse, l’aula va areata ed agli alunni è fatto divieto di recarsi in aula.

Agli alunni non è consentito spostarsi da un piano all’altro (o da un eventuale settore all’altro); agli stessi

si chiede un comportamento corretto e responsabile, e si fa divieto di utilizzare servizi igienici diversi da

quelli assegnati. Tutti debbono porre la massima cura affinché i servizi siano tenuti in quello stato di

igiene in cui si desidera trovarli.

Insegnanti e collaboratori hanno l'obbligo di segnalare al DS ogni irregolarità.

Durante l'intervallo gli studenti non possono trattenersi nei laboratori/biblioteca/palestra. Il docente cura

la sospensione delle attività didattiche, allontana gli studenti dal locale di cui sopra e dispone la chiusura

dello stesso.

Art. 109 - Post-mensa

E’ un momento formativo, come la stessa mensa, per il quale valgono gli stessi criteri di vigilanza e

organizzazione che contraddistinguono la quotidiana attività educativa.

Art. 110 - Utilizzo spazi verdi / cortili

Possono essere utilizzati dagli alunni, solo se accompagnati dagli insegnanti.

Docenti e personale ausiliario sono tenuti a verificare preventivamente lo stato degli spazi verdi prima di

accedervi e l’eventuale interdizione al transito auto, al fine di prevenire situazioni di rischio/pericolo.

CAPO VI SALUTE

Art. 111 – Infortunio

In caso di infortunio l’insegnante è tenuto ad avvertire immediatamente la famiglia (tramite

comunicazione scritta o telefonica). Contestualmente va informato il DS ed entro e non oltre le 24 ore

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successive all’evento va prodotta denuncia di infortunio secondo la modulistica ritirabile in segreteria

didattica, contenente i seguenti elementi:

- cognome e nome, data di nascita, indirizzo, classe dell’infortunato;

- ora e luogo dell’infortunio;

- dinamica del fatto, descrizione della lesione subita, sintomi accusati dal paziente;

- tipo di attività didattica che si stava svolgendo;

- localizzazione del docente al momento del fatto ed eventuali testimonianze di altri;

- dichiarazione del docente di essere stato presente e di non aver potuto impedire il

fatto;

- assicurazione del docente di aver prestato le prime cure e di aver avvisato

tempestivamente la famiglia;

- orario di consegna dell’alunno ai genitori;

- data e firma dell’insegnante cui era affidato l’alunno.

Art. 112 - Uscita in caso di malore o infortunio

In caso di malore improvviso / infortunio l'insegnante avverte immediatamente i genitori.

I genitori vanno immediatamente allertati, anche in caso di chiamata del 118.

Art. 113 - Somministrazione farmaci

Gli insegnanti/il personale ATA non sono tenuti a somministrare farmaci di alcun tipo di propria iniziativa.

In casi particolari i genitori possono inoltrare richiesta formale di somministrazione del farmaco a scuola,

previa certificazione medica attestante lo stato di malattia dell’alunno, la prescrizione del farmaco da

assumere, la modalità di conservazione, i tempi di somministrazione e la posologia.

Il dirigente scolastico, a seguito della richiesta, individua il luogo fisico idoneo per la conservazione e la

somministrazione dei farmaci; quindi autorizza i genitori o i loro delegati ad accedere a scuola durante

l’orario scolastico per la somministrazione del farmaco; ovvero verifica la disponibilità degli operatori

scolastici / addetti al primo soccorso in servizio per garantire la continuità della somministrazione.

In caso di farmaci salvavita viene coinvolto prioritariamente il personale formato attraverso i corsi di

primo soccorso, previa riunione di coordinamento tra genitori del minore, pediatra di comunità, Dirigente

Scolastico e personale del plesso, al fine di acquisire le giuste informazioni.

Art. 114 - Strumentazioni paramediche

Negli spostamenti dai e nei laboratori, aule speciali, palestra agli insegnanti si chiede di prestare

attenzione affinché gli alunni in trattamento terapeutico, segnalati dalla Dirigenza, portino con sé

strumentazioni paramediche.

Art. 115 - Intolleranze alimentari

Diete particolari per intolleranze alimentari o motivi religiosi/culturali vanno segnalate in modo riservato

all’Ente Locale –ufficio alla persona, sezione mensa- e per conoscenza agli insegnanti dell’alunno.

Premesso che ogni festa in classe va autorizzata dalla Dirigenza, agli insegnanti si chiede di informare le

famiglie e di valutare il tipo di cibi e bevande in relazione ad eventuali allergie/intolleranze, motivi

religiosi/culturali per evitare di rendersi responsabile di danni causati all’alunno.

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CAPO VII

TRAFFICO INTERNO

Art. 116 - Spazi esterni

Le pertinenze di ogni plesso scolastico possono essere usate per le attività che i docenti ritengono

opportuno svolgere al fine di migliorare gli itinerari didattico-educativi identificati, previa valutazione di

assenza di situazioni di rischio/pericolo.

Art. 117 - Viabilità pertinenze

Previa richiesta scritta, l’accesso alle pertinenze viene consentito ai genitori degli alunni diversamente

abili, così come viene temporaneamente concesso, agli alunni infortunati.

Il transito in entrata ed uscita non deve comunque coincidere con l’ingresso/uscita degli alunni.

Il transito nelle pertinenze é disciplinato da specifica segnaletica.

CAPO VIII

ALLEGATI

Art. 118 - Allegati

Sono parte integrante del presente Regolamento, gli allegati comprensivi del Regolamento di gestione

delle minute spese, Regolamento dell’attività negoziale per la fornitura di beni e servizi, Regolamento

per la disciplina degli incarichi agli esperti esterni, Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, Regolamento di

disciplina della scuola primaria e secondaria di 1° grado, Patto Educativo di Corresponsabilità Scuola

Famiglia.

CAPO IX PUBBLICITA’

Art. 119 - Pubblicità del Regolamento

Una copia del regolamento è affissa all’albo on line dell’Istituto Comprensivo.

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ALLEGATO 1

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA SCUOLA PRIMARIA

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APPROVATO dal Consiglio d’Istituto in data 12/01/2016

delibera n. 14 integrato in data 15/12/2016 con delibera n. 14

Il Dirigente Scolastico

Barbara Bottaluscio

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO

VISTO il RD n. 1297 del 26 aprile 1928;

VISTO l’art. 328, comma 7 del D.Lgvo n. 297 del 1994;

VISTO il DPR n. 275 del 1999;

VISTA la direttiva del MPI n. 104 del 30/11/2007 con la quale vengono dettate disposizioni in materia

di utilizzo dei telefoni cellulari in ambito scolastico e di diffusione di immagini in violazione del “Codice in

materia di protezione di dati personali”;

VISTA la C.M. prot. n. 3602 del 31 luglio 2008;

VISTA la legge 30.10.2008, n. 169;

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VISTA la legge 241/90 e successive modificazioni;

VISTA la legge 107/2015;

ACQUISITO il parere positivo espresso dalla rappresentanza dei genitori;

SENTITO il parere positivo del Collegio dei Docenti espresso con delibera n. 30 del 05 giugno 2014

DELIBERA

in ottemperanza alle disposizioni citate, il presente regolamento che disegna un modello di disciplina

ispirato alle finalità educative proprie della scuola, al recupero / rafforzamento del senso di responsabilità,

ai valori della legalità, della collaborazione e del rispetto per le persone.

INDICE

Art. 1 - Principi e finalità

Art. 2 - Tipologia delle sanzioni lievi e organi competenti alla relativa irrogazione

Art. 3 - Tipologia delle sanzioni gravi, gravissime e organi competenti alla relativa irrogazione

Art. 4 - Procedura: comunicazione di avvio del procedimento; contestazione di addebito e audizione in

contradditorio

Art. 5 - Assunzione del provvedimento disciplinare a cura del Consiglio di Interclasse

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Art. 6 - Esecutività del provvedimento

Art. 7 - Impugnazioni

Art. 8 - Allegati:

TABELLA A, TABELLA B, TABELLA C

Regolamento per l’ utilizzo dei dispositivi digitali e Politica di Utilizzo Accettabile dei propri

dispositivi digitali

Art. 9 – Revisioni

Art. 1 – Principi e finalità

1. Il presente Regolamento, in osservanza del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche,

emanato con il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, definisce i comportamenti che configurano mancanze

disciplinari, individua le relative sanzioni e gli organi competenti ad irrogarle, stabilisce, infine, il relativo

procedimento.

E' coerente e funzionale al Piano dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto.

Lo stesso regolamento rileva ai fini disciplinari anche condotte extrascolastiche, circoscrivendo ex

ante il confine della pretesa punitiva della scuola e la legittimità di una reazione disciplinare della scuola

a fronte di condotte dell’alunno che, sebbene agite fuori dal tempo e dallo spazio scolastico, abbiano

come soggetto passivo la comunità scolastica stessa (compagni, docenti, personale, ecc.).

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa, tendono al rafforzamento del senso di

responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.

3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza

essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Le sanzioni disciplinari possono essere irrogate

soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l’infrazione

disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dell’alunno sanzionabile.

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Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

4. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione e ispirate, per quanto

possibile, al principio della riparazione del danno. Tengono conto della situazione personale dell’ alunno,

della gravità del comportamento, delle conseguenze che da esso derivano e, in ragione della giovane

età, tendono a favorire la riflessione e la costruzione del senso del limite, della responsabilità,

dell’adesione alle regole di convivenza.

In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di

opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.

Al minore può essere offerta la possibilità di convertire le sanzioni in parte o totalmente in sanzioni

alternative, ossia in attività in favore della comunità scolastica (pulizia locali, riordino aule/materiali

didattici, collaborazioni a mensa … ).

Le infrazioni incidono sulla valutazione del comportamento.

Un giudizio di comportamento da cui emerge il mancato rispetto delle regole della convivenza civile

comporta l’interdizione alla partecipazione a viaggi di istruzione/studio (anche legati a concorsi) di uno o

più giorni. Il comportamento è oggetto di valutazione da parte del consiglio di classe/equipe pedagogica

un mese prima dell’effettuazione del viaggio.

Il comportamento scorretto durante una visita guidata/viaggio di istruzione comporta l’interdizione alla

partecipazione alla visita guidata/viaggio di istruzione successivo.

5. Le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera scolastica, vengono inserite

nel fascicolo personale dell’alunno.

Art. 2 - Tipologia delle sanzioni lievi e organi competenti alla relativa irrogazione

1. L’efficacia dei provvedimenti sanzionatori di cui alla TABELLA A, sanzioni lievi, è sommamente

condizionata dalla immediatezza e tempestività della reazione: queste sanzioni, tenuto conto della finalità

educativa e dell’età degli alunni, per essere da loro comprese e concorrere alla modifica dei

comportamenti, debbono essere il più possibile immediate e “vicine” ai comportamenti irregolari, in modo

tale da far percepire all’alunno il rapporto causa-effetto (comportamento irregolare-sanzione). In tali casi

sussistono quelle ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento

che consentono, in base all’art. 7 della L. n. 241/1990, di non dare comunicazione preventiva dell’avvio

del procedimento. Di tali provvedimenti viene trasmessa comunicazione ai genitori attraverso il quaderno

o il diario dell’alunno, da parte dell’insegnante.

Art. 3 - Tipologia delle sanzioni gravi e gravissime e organi competenti alla relativa

irrogazione

1. I provvedimenti sanzionatori di cui alla TABELLA B, sanzioni gravi, comportano la convocazione di un

genitore/esercente la patria potestà e vengono irrogati dall’Equipe pedagogica, che procede al richiamo

scritto.

Anche in tali casi sussistono ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del

procedimento che consentono, in base all’art. 7 della L. n. 241/1990, di non dare comunicazione

preventiva dell’avvio del procedimento.

Qualora nell’evento rilevante ai fini disciplinari siano coinvolti altri alunni in qualità di parti lese, gli stessi

e le loro famiglie vengono avvisati, come contro-interessati, dell’intervento sanzionatorio/riparatorio

avviato.

2. I provvedimenti sanzionatori di cui alla TABELLA C, sanzioni gravissime, sono irrogati dal Consiglio di

Interclasse (classi parallele), comportano l’avvio del procedimento e prevedono l’allontanamento dalle

lezioni.

Art. 4 – Procedura: comunicazione di avvio del procedimento, contestazione di addebito e

audizione in contradditorio

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1. Acquisito ogni elemento utile all’indagine, attraverso le audizioni degli alunni e di quanti possono

fornire dati rilevanti, il Dirigente Scolastico contesta per iscritto al genitore o a chi esercita la potestà

genitoriale il comportamento da censurare.

La contestazione può essere notificata anche per via telefonica o telematica. L'avvenuta notifica deve

risultare dal registro dei fonogrammi e deve essere protocollata. Nella comunicazione vengono contestati

gli addebiti, e contestualmente vengono fissati la data dell’audizione in contraddittorio e il termine di

chiusura del procedimento (fissato in 30 giorni a decorrere dalla contestazione).

2. Gli addebiti contestati debbono fondare su circostanze precise documentali, testimoniali o fattuali.

L’alunno ha diritto di essere ascoltato dal Dirigente Scolastico, e dai docenti di classe, congiuntamente.

Dell’audizione viene redatto verbale a cura di persona incaricata dal Dirigente Scolastico.

Il Dirigente Scolastico, nel tempo intercorrente tra la comunicazione del procedimento e l’audizione, può

tentare con i genitori una concertazione del comportamento da tenere nei confronti del minore. Ciò allo

scopo di ricercare reale coerenza educativa tra scuola e famiglia.

3. Nel caso in cui nell’evento rilevante ai fini disciplinari siano stati coinvolti altri alunni in qualità di parti

lese, gli stessi e le loro famiglie vengono avvisati dell’apertura del procedimento come contro-interessati.

4. Il genitore / l’esercente la potestà genitoriale ed il minore passibile di sanzione entro due giorni dalla

notifica della contestazione, vengono convocati in audizione dal Consiglio di Interclasse tecnico (classi

parallele), riunito in seduta straordinaria.

Durante l’istruttoria gli stessi possono produrre prove e testimonianze a loro favore.

Del colloquio viene redatto processo verbale che deve essere sottoscritto da un membro della famiglia o

da chi esercita la potestà genitoriale.

Detto verbale viene assunto agli atti del procedimento come ulteriore elemento di decisione.

5. A seguito dell’audizione segue con decisione assumibile a maggioranza:

a. l’archiviazione del procedimento, qualora non si ravvisino elementi certi di rilevanza disciplinare per

cui il Dirigente Scolastico ne dà comunicazione scritta a tutti gli interessati, ovvero

b. la ri-missione degli atti al Consiglio di Interclasse per il pronunciamento sul provvedimento disciplinare

da assumere.

Art. 5 - Assunzione del provvedimento disciplinare a cura del Consiglio di Interclasse

1. Il Consiglio di Interclasse giuridico (classi parallele) presieduto dal Dirigente Scolastico viene convocato

in seduta straordinaria entro il termine minimo di cinque giorni dall’audizione in contraddittorio. In

seduta, viene acquisito il verbale di audizione.

Per la validità delle deliberazioni è prevista la composizione del collegio in forma perfetta.

In caso di impedimento grave ci si può avvalere di memoria scritta da parte del componente assente,

rappresentato da un membro supplente, da allegare agli atti dell’istruttoria.

Per la sostituzione del componente assente subentrano, per la componente genitori ed insegnanti,

rispettivamente i genitori e gli insegnanti della classe immediatamente successiva (o immediatamente

precedente se trattasi di classe terminale).

In caso di conflitto di interesse il componente coinvolto non ha diritto di voto e va surrogato secondo i

criteri di cui sopra.

Non è consentita l’astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente.

Nella deliberazione della sanzione, deve essere specificata in modo dettagliato la motivazione che ha

portato al provvedimento.

La comunicazione del provvedimento disciplinare assunto, viene trasmessa alla famiglia dell’alunno

interessato dal Dirigente Scolastico, in forma scritta. La comunicazione deve riportare gli estremi della

deliberazione, l’entità della sanzione e la eventuale sanzione alternativa ai sensi dell’art.1 c. 4, la

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motivazione, la decorrenza e la durata della sanzione, i termini e l’organo presso cui adire eventuali

impugnazioni.

Decorsi il termini per un eventuale ricorso avverso, il provvedimento disciplinare diventa esecutivo.

2. I danni arrecati al patrimonio vanno sempre risarciti da parte dei responsabili, secondo la normativa

vigente.

3. Nel periodo di allontanamento dalle lezioni, commisurato alla gravità del fatto, il minore è vigilato da

insegnanti della scuola e impegnato in attività legate ai provvedimenti accessori e/o in favore della

comunità scolastica.

Art. 6 - Esecutività del provvedimento

1. Gli effetti dei provvedimenti disciplinari, anche ai fini della recidiva, sono limitati all’anno scolastico di

riferimento. Tuttavia, nel caso in cui le mancanze passibili di allontanamento dalle lezioni siano state

compiute alla fine delle lezioni o durante la sospensione estiva, è possibile fissare la decorrenza e il

termine della sanzione nei primi giorni dell’anno scolastico successivo.

In caso di trasferimento ad altro istituto anche in corso d’anno o di passaggio ad altro grado di scuola, la

sanzione viene comunicata al nuovo istituto che può disporne l’assolvimento.

2. Nel caso in cui si iscrivesse alla scuola un alunno proveniente da altro istituto e quest’ultimo

comunicasse una sanzione pendente, il Dirigente Scolastico ne dà esecuzione nei termini fissati

dall’Istituto di provenienza.

Art. 7 – Impugnazioni

Avverso i provvedimenti assunti dai docenti/Equipe pedagogica o dal Consiglio di Interclasse è ammesso

reclamo scritto al Dirigente Scolastico entro 15 giorni. Il Dirigente Scolastico verifica i fatti, sentendo i

docenti coinvolti ovvero il Consiglio di Interclasse, quindi risponde in merito al reclamo per iscritto entro

30 giorni.

Avverso la risposta prodotta dal Dirigente Scolastico, è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo

Regionale competente entro 60 giorni.

Art. 8 – Allegati

Sono parte integrante del regolamento di disciplina la TABELLA A, la TABELLA B e la TABELLA C allegate,

in cui si identificano le infrazioni lievi, gravi e gravissime, l’organo competente a comminare le sanzioni,

la tipologia di provvedimenti.

Sono altresì parte integrante del Regolamento di Disciplina il Regolamento per l’ utilizzo dei dispositivi

digitali e la Politica di Utilizzo Accettabile dei propri dispostivi digitali.

I provvedimenti accessori con finalità educativa si associano alle sanzioni base. Quest’ultime si articolano

in quattro grandi categorie:

1. richiamo verbale;

2. ammonizione/richiamo scritto;

3. “censura notata sul registro con comunicazione scritta ai genitori, che la debbono restituire

vistata” / giudizio di rimprovero sulla condotta che scaturisce dalla sommatoria di più condotte

trasgressive (tre) documentate nelle note sul registro di classe;

4. allontanamento temporaneo dalle lezioni.

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La “censura notata sul registro con comunicazione scritta viene irrogata dal Dirigente Scolastico.

I comportamenti recidivanti comportano:

- la convocazione dei genitori da parte dell’Equipe pedagogica,

- la convocazione dei genitori da parte del DS,

- l’avvio dell’istruttoria a seguito di contestazione di addebito.

Gli stessi fanno scattare la sanzione immediatamente successiva.

Art. 9 – Revisioni

Il presente Regolamento disciplinare è soggetto a lettura ed eventuale revisione annuale.

TABELLA A (infrazioni lievi)

INFRAZIONI PROVVEDIMENTO ORGANO COMPETENTE

Continui ritardi

/ Continui ritardi al

al rientro dall’intervallo

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe). Commentare un testo dove la regola sia contemplata.

-Insegnante che rileva la mancanza

Mancanza di

giustificazioni /

Mancanza di comunicazioni firmate

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe).

-Insegnante che rileva la mancanza

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Linguaggio non decoroso

/ Abbigliamento non

decoroso /

Comportamento non decoroso

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe). Commentare un testo dove la regola sia contemplata.

-Insegnante che rileva la mancanza

Disturbo sistematico delle

lezioni /

Interventi inopportuni. Interruzioni continue che impediscono al gruppo di seguire con attenzione

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe). Commentare un testo dove la regola sia contemplata.

-Insegnante che rileva la mancanza

Abituale mancanza di

materiale /

Abituale non esecuzione dei compiti

/ Abituale non esecuzione

del lavoro in classe a causa di scarso impegno

o disattenzione

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe). Commentare un testo dove la regola sia contemplata. Esecuzione a casa del lavoro non svolto in aula.

-Insegnante che rileva la mancanza

Possesso a scuola di oggetti personali e/o

materiali non inerenti il corredo scolastico

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe). Ritiro dell’oggetto e restituzione al termine delle lezioni.

-Insegnante che rileva la mancanza

Scarsa cura dell’aula /

ambienti scolastici

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe). Scuse pubbliche. Pulizia dell’aula / ambiente scolastico.

-Insegnante che rileva la mancanza

Scarsa cura degli oggetti

altrui (per scarsa cura si intende anche

il mancato rispetto di alcune norme contenute nel

Regolamento sull’utilizzo dei

dispositivi digitali della scuola,

quali la non alterazione del

desktop, la non installazione di

applicazioni, l’invio continuo di

comandi …)

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe). Scuse pubbliche. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Insegnante che rileva la mancanza

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TABELLA B (infrazioni gravi)

INFRAZIONI SANZIONI DISCIPLINARI ORGANO COMPETENTE

Copiatura di esercitazioni

/ Copiatura / alterazione di

verifiche

Richiamo scritto e convocazione di un genitore (annotazione sul giornale di classe).

Annullamento della prova, sua sostituzione. Punizione riflessiva: commentare un testo dove la regola sia contemplata.

-Equipe pedagogica

Falsificazione firma

genitore

Richiamo scritto e convocazione di un genitore (annotazione sul giornale di classe).

Punizione riflessiva: commentare un testo dove la regola sia contemplata.

-Equipe pedagogica

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Resoconti di vita scolastica non

corrispondenti a verità e tali da ledere la

reputazione di soggetti terzi

Richiamo scritto e convocazione di un genitore (annotazione sul giornale di classe). Punizione riflessiva: commentare un testo dove la regola sia contemplata.

-Equipe pedagogica

Aggressività verbale Aggressività fisica

/ Atteggiamenti di

insubordinazione e provocazione nei

confronti degli adulti /

Atteggiamenti di provocazione,

prepotenza, arroganza e vessazione nei confronti

dei compagni

Richiamo scritto e convocazione di un genitore (annotazione sul giornale di classe). Scuse pubbliche. Prestare aiuto a compagni. Espletare servizi. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Equipe pedagogica

Uso non autorizzato di cellulare, smartphone

e di altri dispositivi elettronici personali

Richiamo scritto. Ritiro del cellulare / dispositivo elettronico e restituzione preferibilmente al genitore (convocato telefonicamente) al termine delle lezioni. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Equipe pedagogica

Mancato rispetto delle

regole individuate nella Politica di Utilizzo

Accettabile dei BYOD e nel Regolamento

sull’utilizzo dei dispositivi digitali della scuola

(per le parti non relative 1. alla

violazione della dignità, privacy … 2. a comportamenti che ledono

l’immagine della comunità

scolastica … 3. a danneggiamenti

volontari e furti …)

Richiamo scritto. Divieto di utilizzare il dispositivo durante l’orario scolastico per una/due lezioni in caso di comportamento recidivante. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

Attivazione arbitraria

impianto allarme

Richiamo scritto e convocazione di un genitore (annotazione sul giornale di classe). Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Equipe pedagogica

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TABELLA C (infrazioni gravissime)

INFRAZIONI SANZIONI DISCIPLINARI ORGANO COMPETENTE

Danneggiamento

volontario di oggetti, strutture, arredi, sussidi

/ Furti

Allontanamento temporaneo dalle lezioni (da 1 a 5 giorni in base alla gravità delle conseguenze ) Scuse pubbliche. Restituzione in solido dell’oggetto danneggiato / Restituzione dell’oggetto trafugato. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Consiglio di Interclasse Avvio procedimento

Comportamenti che

creano pericolo a sé e agli altri

Allontanamento temporaneo dalle lezioni (da 1 a 5 giorni in base alla gravità delle conseguenze) Scuse pubbliche. Prestare aiuto a compagni. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Consiglio di Interclasse Avvio procedimento (Segnalazione del comportamento al Tribunale dei Minori presso la Procura della Repubblica - Denuncia presso il Comando dei Carabinieri).

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Comportamenti che violano il pudore, la dignità, il rispetto e la privacy della persona umana (comprensivi anche di episodi a danno di membri della comunità agiti nella vicinanza della scuola o in internet)

/ Comportamenti che ledono l’immagine della comunità scolastica

Allontanamento temporaneo dalle lezioni (da 1 a 5 giorni in base alla gravità delle conseguenze) Scuse pubbliche. Prestare aiuto a compagni. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Consiglio di Interclasse Avvio procedimento (Segnalazione del comportamento al Tribunale dei Minori presso la Procura della Repubblica - Denuncia presso il Comando dei Carabinieri).

REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DIGITALI

1) compilare e firmare l’apposito modulo di utilizzo; *

2) ogni alunno utilizza di norma il dispositivo corrispondente a quello del proprio numero sul registro

di classe; nel caso in cui il dispositivo corrispondente non fosse disponibile utilizza il primo numero

utile alla fine dell’elenco riportandolo nel modulo di utilizzo; *

3) ai dispositivi gli alunni accedono tramite l’account alunno # con la password; *

4) solo gli insegnanti possono, se necessario, utilizzare l’account amministratore contrassegnato

dall’immagine di un divieto d’accesso; la password é fornita dal responsabile del laboratorio; *

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5) é possibile accedere ad internet soltanto con la rete wifi della scuola; non é consentito utilizzare

altre reti wifi o reti cellulari, se non autorizzate dall’insegnante;

6) i dispositivi vanno spenti secondo la procedura corretta; i tablet vanno spenti e rimessi in carica

dopo ogni utilizzo;

7) lasciare il desktop invariato (non cambiare lo sfondo, non cancellare le icone sul desktop, non

aggiungerne altre se non temporaneamente, quindi cancellarle una volta terminato l’utilizzo);

8) non salvare files nella memoria dei dispositivi, perché limitata e perché potrebbe non esserne

garantita la conservazione: utilizzare una memoria usb personale dedicata all’utilizzo esclusivo

sui dispositivi della scuola o archivi on line; il salvataggio dei files é consentito soltanto nel PC di

classe, previa autorizzazione dell’insegnante

9) non installare applicazioni senza autorizzazione;

10) non scaricare né installare aggiornamenti di nessun tipo;

11) non scattare foto;

12) tutti i dispositivi digitali eseguono i comandi che ricevono, pertanto:

- non inviare comandi ripetutamente se non si ottiene una risposta immediata perché questo

peggiora soltanto la situazione;

- evitare assolutamente di premere tasti a caso sulla tastiera, ognuno di essi genera un input che

può modificare le impostazioni (ad esempio il layout della tastiera);

13) in caso di dispositivo che non risponde ai comandi effettuare un reset (nei tablet tenere premuti

il tasto di accensione e i due tasti laterali fino allo spegnimento), attendere un minuto e riavviare;

14) in caso di malfunzionamenti importanti segnalare il problema sul modulo e tramite post-it

direttamente sul dispositivo;

15) eventuali infrazioni al presente regolamento potranno essere sanzionate con provvedimento

disciplinare.

* non si applica ai PC di classe

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I TABLET e i PC appartengono a tutti e affinché tutti possano utilizzarli

devono essere mantenuti in condizioni ottimali.

Il rispetto di queste regole é segno di responsabilità e civiltà

e accresce l’autonomia nell’utilizzo degli strumenti informatici

che é essenziale per lo sviluppo della competenza digitale.

Il responsabile del laboratorio informatico

POLITICA DI UTILIZZO ACCETTABILE (PUA) DEL BYOD (BRING YOUR OWN DEVICE)

PER GENITORI/STUDENTI

OBIETTIVO

Il programma “Porta il tuo dispositivo” (BYOD) permette agli alunni di portare i propri “dispositivi mobili''

a scuola a supporto delle attività di apprendimento.

Con l’intento di sostenere l'apprendimento centrato sull’alunno e consentire allo stesso di avere un

maggiore controllo del proprio apprendimento, la scuola permette agli alunni di utilizzare alcuni dispositivi

mobili in aula.

Alunni e genitori che partecipano al programma BYOD devono accettare le responsabilità indicate nel

documento “Politica di Utilizzo Accettabile del BYOD” (PUA) come indicato di seguito. Contestualmente

devono leggere, firmare e restituire il presente modulo.

TIPI DI DISPOSITIVI MOBILI CONSENTITI NELL'AMBITO DI QUESTA POLITICA

Ai fini di questo programma, con “dispositivo mobile” si intende il dispositivo di proprietà di un alunno,

come tablet, laptop, netbook, smartphone.

I dispositivi di gioco personali non sono ammessi nell'ambito del programma BYOD.

La scuola decide le tipologie di dispositivo permesse.

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REGOLAMENTO

1. Ogni alunno che desidera utilizzare un dispositivo mobile di proprietà personale all'interno della

scuola deve leggere e firmare questo PUA.

2. Un genitore/tutore dell’alunno deve leggere, firmare e consegnare il PUA alla segreteria della

scuola per il tramite del coordinatore di classe.

3. Gli alunni si assumono la responsabilità per l'uso appropriato dei propri dispositivi in ogni

momento. La scuola non è responsabile in alcun modo per il dispositivo o per il suo uso.

4. Gli alunni/genitori/tutori sono responsabili dei propri dispositivi, comprese eventuali rotture, costi

di riparazione o sostituzione.

5. La scuola si riserva il diritto di ispezionare o monitorare i dispositivi mobili degli alunni durante

l'orario scolastico, in caso di presunta violazione del regolamento.

6. Le eventuali violazioni delle politiche o delle regole scolastiche relative all’utilizzo del dispositivo

personale possono avere come conseguenza per l’alunno il divieto di utilizzare il dispositivo

durante l'orario scolastico per una / due lezioni (come da Regolamento di Disciplina).

7. Durante l’orario scolastico agli studenti è permesso utilizzare il proprio dispositivo solo per le

attività didattiche autorizzate dall’insegnante.

8. Durante l'orario scolastico, gli alunni devono attenersi alle richieste degli insegnanti riguardo l'uso

dei dispositivi.

9. I dispositivi mobili devono essere caricati prima di essere portati a scuola in modo da essere

utilizzabili durante l'orario scolastico.

10. Gli alunni non possono utilizzare i dispositivi per registrare, trasmettere o inviare foto o video di

insegnanti o compagni di scuola. Le immagini o i video registrati a scuola non possono essere

trasmessi o pubblicati senza il permesso dei propri insegnanti.

11. Gli alunni possono utilizzare il wireless e contenuti filtrati dalla rete della scuola. Non è consentito

durante l'orario scolastico l'utilizzo di altre “wireless” pubbliche o private non filtrate, come le reti

di telefonia mobile, se non in situazioni autorizzate dall’insegnante.

12. La scuola si riserva il diritto di cambiare la PUA in linea con la politica generale della scuola pubblica

italiana.

Dettagli del dispositivo:

________________________________________________________________________

Indicare tipologia (ad esempio, tablet), produttore, modello e numero di serie del dispositivo

Come alunno ho compreso e intendo rispettare questa PUA.

Sono consapevole che ogni violazione di questa PUA può comportare azioni disciplinari (es. il

divieto utilizzare il mio dispositivo mobile a scuola), così come declinate nel Regolamento di

Disciplina

Cognome e Nome dello studente:

____________________________________________ (in stampato maiuscolo)

Firma dello studente:

_______________________________________ Data: _________________

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

________________________________________________________________________________________________

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Come genitore/tutore ho compreso che mio figlio accetta le responsabilità indicate nel PUA.

Io stesso ho discusso la PUA con lui ed entrambi siamo consapevoli delle nostre responsabilità.

Cognome e Nome del genitore/tutore:

_______________________________________ (in stampato maiuscolo)

Firma del genitore/tutore:

______________________________________ Data: __________________

ALLEGATO 2

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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APPROVATO dal Consiglio d’Istituto in data 12/01/2016

delibera n. 14 integrato in data 15/12/2016 con delibera n. 14 e in data 14/12/2017 con delibera n.21

Il Dirigente Scolastico

Barbara Bottaluscio

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO

VISTO il DPR n 249 del 24.06.1998 “Statuto degli studenti e delle studentesse” e successive

modificazioni intervenute con DPR 21.11.2007, n. 235;

PREMESSO che lo “Statuto degli studenti e delle studentesse”, accoglie e sviluppa le indicazioni della

“Convenzione internazionale dei diritti del fanciullo” (1989, ratificata nel nostro ordinamento

con la Legge n. 176 del 27.05.1991);

PREMESSO che la scuola dell’autonomia è un’istituzione “che costruisce con gli studenti, con le loro

famiglie e con il territorio un rapporto forte, responsabile e trasparente, nell’intento di venire

incontro alla domanda sociale e di formazione nonché di sviluppare percorsi capaci di rispondere

in modo differenziato ai bisogni individuali” (Circ. Ministeriale n. 371 del 02.09.1998);

VISTA la direttiva del MPI n. 104 del 30/11/2007 con la quale vengono dettate disposizioni in materia

di utilizzo dei telefoni cellulari in ambito scolastico e di diffusione di immagini in violazione del “Codice

in materia di protezione di dati personali”;

VISTA la C.M. prot. n. 3602 del 31 luglio 2008;

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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VISTA la legge 30.10.2008, n. 169;

VISTA la legge 241/90 e successive modificazioni;

VISTA la legge 107/2015 ed i Decreti attuativi n. 62/2017 e ss;

CONSULTATA la rappresentanza dei genitori;

SENTITO il parere positivo del Collegio dei Docenti espresso con delibera n. 30 del 05 giugno 2014

DELIBERA

in ottemperanza alle disposizioni citate, il presente regolamento che disegna un modello di disciplina

ispirato alle finalità educative proprie della scuola, al recupero / rafforzamento del senso di responsabilità,

ai valori della legalità, della collaborazione e del rispetto per le persone.

INDICE

Art. 1 - Principi e finalità

Art. 2 - Tipologia delle sanzioni lievi e organi competenti alla relativa irrogazione

Art. 3 - Tipologia delle sanzioni gravi, gravissime e organi competenti alla relativa irrogazione

Art. 4 - Procedura: comunicazione di avvio del procedimento, contestazione di addebito e audizione in

contradditorio

Art. 5 - Assunzione del provvedimento disciplinare a cura del Consiglio di Classe, Consiglio di Istituto,

Commissione d’esame

Art. 6 - Esecutività del provvedimento

Art. 7 - Impugnazioni

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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Art. 8 - Organo di Garanzia di Istituto

Art. 9 - Allegati:

TABELLA A, TABELLA B, TABELLA C

Regolamento per l’ utilizzo dei dispositivi digitali e Politica di Utilizzo Accettabile dei propri

dispositivi digitali

Art. 10 – Revisioni

Art. 1 – Principi e finalità

1. Il presente Regolamento, in osservanza del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni Scolastiche,

emanato con il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, definisce i comportamenti che configurano mancanze

disciplinari, individua le relative sanzioni e gli organi competenti ad irrogarle, stabilisce, infine, il relativo

procedimento.

E' coerente e funzionale al Piano dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto e muove dal presupposto

che le regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare scaturiscono

dall'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza

nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei

diritti altrui.

Lo stesso regolamento rileva ai fini disciplinari anche condotte extrascolastiche, circoscrivendo ex

ante il confine della pretesa punitiva della scuola e la legittimità di una reazione disciplinare della scuola

a fronte di condotte dell’alunno che, sebbene agite fuori dal tempo e dallo spazio scolastico, abbiano

come soggetto passivo la comunità scolastica stessa (compagni, docenti, personale, ecc.) o beni

della scuola (ad es. il sistema informatico o materiale didattico).

Rientra in questo caso, all’evidenza, tutta la congerie di condotte offensive poste in essere attraverso

internet ovvero condotte di danneggiamento (incendi, allagamenti, ecc.) poste in essere ad esempio in

orario notturno.

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa, tendono al rafforzamento del senso di

responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza

essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Le sanzioni disciplinari possono essere irrogate

soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l’infrazione

disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dell’alunno sanzionabile.

4. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione e ispirate, per quanto

possibile, al principio della riparazione del danno. Tengono conto della situazione personale dell’ alunno,

della gravità del comportamento, delle conseguenze che da esso derivano e tendono a favorire la

riflessione e la costruzione del senso del limite, della responsabilità, dell’adesione alle regole di

convivenza. All’alunno è concessa la facoltà di convertire totalmente o in parte la sanzione inflitta in

attività in favore della comunità scolastica (pulizia locali, riordino aule/materiali didattici, collaborazioni

varie … ).

In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di

opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.

5. Le infrazioni incidono sulla valutazione del comportamento.

Una valutazione da cui emerga il mancato rispetto delle regole della convivenza civile comporta

l’interdizione a partecipare a viaggi studio/di istruzione, gare sportive fuori sede, eventi legati a concorsi

di uno o più giorni. Il comportamento è oggetto di valutazione da parte del consiglio di classe/equipe

pedagogica un mese prima dell’effettuazione del viaggio.

Il comportamento scorretto durante una visita guidata/viaggio di istruzione comporta l’interdizione alla

partecipazione alla visita guidata/viaggio di istruzione successivo.

6. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

Le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera scolastica, vengono inserite

nel fascicolo personale dell’alunno.

Art. 2 - Tipologia delle sanzioni lievi e organi competenti alla relativa irrogazione

1. L’efficacia dei provvedimenti sanzionatori di cui alla TABELLA A, sanzioni lievi, è sommamente

condizionata dalla immediatezza e tempestività della reazione: queste sanzioni, tenuto conto della finalità

educativa e dell’età degli alunni, per essere da loro comprese e concorrere alla modifica dei

comportamenti, debbono essere il più possibile immediate e “vicine” ai comportamenti irregolari, in modo

tale da far percepire all’alunno il rapporto causa-effetto (comportamento irregolare-sanzione). In tali casi

sussistono quelle ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento

che consentono, in base all’art. 7 della L. n. 241/1990, di non dare comunicazione preventiva dell’avvio

del procedimento. Di tali provvedimenti, qualificabili come rimprovero verbale, viene trasmessa

comunicazione ai genitori attraverso il quaderno o il diario dell’alunno, da parte dell’insegnante che rileva

la mancanza.

Art. 3 - Tipologia delle sanzioni gravi, gravissime e organi competenti alla relativa irrogazione

1. I provvedimenti sanzionatori di cui alla TABELLA B, sanzioni gravi, vengono irrogati dal consiglio di

classe tecnico. Sono qualificabili come rimprovero scritto e comportano l’avvio del procedimento.

Qualora nell’evento rilevante ai fini disciplinari siano coinvolti altri alunni in qualità di parti lese, gli stessi

e le loro famiglie vengono avvisati, come contro-interessati, dell’intervento sanzionatorio/riparatorio

avviato.

2. I provvedimenti sanzionatori di cui alla TABELLA C, sanzioni gravissime, comportano l’avvio del

procedimento, vanno identificati da un organo collegiale, alla presenza delle diverse componenti, e

possono prevedere l’allontanamento dalle lezioni o dalla comunità scolastica.

Relativamente a quest’ultimo aspetto si precisa che:

a) le sanzioni ed i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalle lezioni ovvero dalla comunità

scolastica (sospensione) fino a 15 giorni sono deliberate dal Consiglio di Classe;

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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b) le sanzioni ed i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica superiore a

15 giorni, l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione all’esame di stato sono deliberate dal

Consiglio di Istituto;

c) le sanzioni per mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame (applicabili anche ai

candidati esterni) sono deliberate Commissione d’esame.

Nei periodi di allontanamento dalla comunità scolastica non superiori a 15 giorni deve essere previsto un

rapporto con lo studente e i suoi genitori/esercenti la patria potestà, tale da preparare il rientro nella

comunità scolastica.

Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni -in coordinamento con la famiglia/esercenti la patria

potestà e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria- la scuola promuove un percorso di

recupero educativo che miri alla responsabilizzazione e al reintegro nella comunità scolastica.

L’allontanamento dell’alunno dalla collettività scolastica può essere disposto quando si rilevino atti di

vandalismo, vi sia pericolo per l’incolumità delle persone, ovvero non siano esperibili interventi per un

reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico.

Art. 4 – Procedura: comunicazione di avvio del procedimento, contestazione di addebito e

audizione in contradditorio

1. Acquisito ogni elemento utile all’indagine, attraverso le audizioni degli alunni e di quanti possono

fornire dati rilevanti, il Dirigente Scolastico contesta per iscritto al genitore o a chi esercita la potestà

genitoriale il comportamento da censurare.

La contestazione può essere notificata anche per via telefonica o telematica. L'avvenuta notifica deve

risultare dal registro dei fonogrammi e deve essere protocollata. Nella comunicazione vengono contestati

gli addebiti, e contestualmente vengono fissati la data dell’audizione in contraddittorio e il termine di

chiusura del procedimento (fissato in 30 giorni a decorrere dalla contestazione).

2. Gli addebiti contestati debbono fondare su circostanze precise documentali, testimoniali o fattuali.

L’alunno ha diritto di essere ascoltato dal Dirigente Scolastico, e dai docenti di classe, congiuntamente.

Dell’audizione viene redatto verbale a cura di persona incaricata dal Dirigente Scolastico.

Il Dirigente Scolastico, nel tempo intercorrente tra la comunicazione del procedimento e l’audizione, può

tentare con i genitori una concertazione del comportamento da tenere nei confronti del minore. Ciò allo

scopo di ricercare reale coerenza educativa tra scuola e famiglia.

3. Nel caso in cui nell’evento rilevante ai fini disciplinari siano coinvolti altri alunni in qualità di parti lese,

gli stessi e le loro famiglie devono essere avvisati dell’apertura del procedimento come contro-interessati.

4. Il genitore / l’esercente la potestà genitoriale ed il minore passibile di sanzione entro due giorni dalla

notifica della contestazione, vengono convocati in audizione dal Consiglio di Classe tecnico, riunito in

seduta straordinaria. Durante l’istruttoria gli stessi possono produrre prove e testimonianze a loro favore.

Del colloquio viene redatto processo verbale che deve essere sottoscritto da un membro della famiglia o

da chi esercita la potestà genitoriale.

Detto verbale viene assunto agli atti del procedimento come ulteriore elemento di decisione.

5. All’audizione segue con decisione assumibile a maggioranza:

a. l’archiviazione del procedimento, qualora non si ravvisino elementi certi di rilevanza disciplinare, per

cui il Dirigente Scolastico ne dà comunicazione scritta a tutti gli interessati, ovvero

b. la ri-missione degli atti al Consiglio di Classe per il pronunciamento sul provvedimento disciplinare da

assumere.

6. Analoga procedura viene seguita nel caso l’Organo Collegiale sia rappresentato dal Consiglio di Istituto

o dalla Commissione d’esame.

Art. 5 - Assunzione del provvedimento disciplinare a cura del Consiglio di Classe, Consiglio di

Istituto, Commissione d’Esame

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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1. Il Consiglio di Classe giuridico, presieduto dal Dirigente Scolastico, viene convocato in seduta

straordinaria entro il termine minimo di cinque giorni dall’audizione in contraddittorio. In seduta, viene

acquisito il verbale di audizione.

Per la validità delle deliberazioni è prevista la composizione del collegio in forma perfetta.

In caso di impedimento grave ci si può avvalere di memoria scritta da parte del componente assente,

rappresentato da un membro supplente, da allegare agli atti dell’istruttoria.

Per la sostituzione del componente assente si fa riferimento al Consiglio di Classe parallelo.

In caso di conflitto di interesse il componente coinvolto non ha diritto di voto e va surrogato secondo i

criteri di cui sopra.

Non è consentita l’astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente.

Nella deliberazione della sanzione, deve essere specificata in modo dettagliato la motivazione che ha

portato al provvedimento.

Il provvedimento disciplinare assunto viene comunicato allo studente interessato, ammesso dinanzi a

tale organo, insieme ad un familiare / esercente la potestà genitoriale.

La comunicazione deve riportare gli estremi della deliberazione, l’entità della sanzione e la eventuale

sanzione alternativa ai sensi dell’art. 1, c. 4, la motivazione, la decorrenza e la durata della sanzione, i

termini e l’organo presso cui adire eventuali impugnazioni.

Per l’esecuzione del provvedimento non è necessario aspettare che siano scaduti i termini di

impugnazione. Laddove, a fronte di un eventuale ricorso, la sanzione fosse annullata dopo la sua

esecuzione, dal punto di vista giuridico, ciò si tradurrà nella eliminazione degli effetti giuridici della

sanzione (ovvero nell’eliminazione delle “tracce” della sanzione dal fascicolo personale dello studente ed

eventuale “ricostruzione” della “carriera” dello stesso).

2. Stessa procedura viene seguita nel caso l’Organo Collegiale sia rappresentato dal Consiglio di Istituto

o dalla Commissione d’Esame.

Il Consiglio di Istituto o la Commissione d’esame vengono convocati in seduta straordinaria, salvo ragioni

di urgenza, entro il termine di cinque giorni dall’audizione in contraddittorio. In seduta, viene acquisito il

verbale di audizione.

Per la validità delle deliberazioni è prevista la composizione del collegio in forma perfetta.

In caso di impedimento grave ci si può avvalere di memoria scritta da parte del componente assente,

rappresentato da un membro supplente, da allegare agli atti dell’istruttoria.

Per la sostituzione del componente assente si fa riferimento ai nominativi non eletti ovvero a docenti in

primis di insegnamenti affini, rispettivamente per il Consiglio di Istituto e per la Commissione d’Esame.

In caso di conflitto di interesse il componente coinvolto non ha diritto di voto.

Non è consentita l’astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente.

Nella deliberazione della sanzione, deve essere specificata in modo dettagliato la motivazione che ha

portato al provvedimento.

Il provvedimento disciplinare assunto viene comunicato allo studente interessato, ammesso dinanzi a

tale organo, insieme ad un familiare / esercente la potestà genitoriale.

La comunicazione deve riportare gli estremi della deliberazione, l’entità della sanzione e la eventuale

sanzione alternativa, la motivazione, la decorrenza e la durata della sanzione, i termini e l’organo presso

cui adire eventuali impugnazioni.

Per l’esecuzione del provvedimento non è necessario aspettare che siano scaduti i termini di

impugnazione. Laddove, a fronte di un eventuale ricorso, la sanzione fosse annullata dopo la sua

esecuzione, dal punto di vista giuridico, ciò si tradurrà nella eliminazione degli effetti giuridici della

sanzione (ovvero nell’eliminazione delle “tracce” della sanzione dal fascicolo personale dello studente ed

eventuale “ricostruzione” della “carriera” dello stesso).

3. I danni arrecati al patrimonio vanno sempre risarciti da parte dei responsabili, secondo la normativa

vigente.

4. Nel periodo di allontanamento dalle lezioni, il minore è vigilato da insegnanti della scuola e impegnato

in attività legate ai provvedimenti accessori e/o in favore della comunità scolastica.

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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Art. 6 - Esecutività del provvedimento

1. Gli effetti dei provvedimenti disciplinari, anche ai fini della recidiva, sono limitati all’anno scolastico di

riferimento. Tuttavia, nel caso in cui le mancanze passibili di allontanamento dalle lezioni / dalla comunità

scolastica siano state compiute alla fine delle lezioni o durante la sospensione estiva, è possibile fissare

la decorrenza e il termine della sanzione nei primi giorni dell’anno scolastico successivo.

In caso di trasferimento ad altro istituto anche in corso d’anno o di passaggio ad altro grado di scuola, la

sanzione viene comunicata al nuovo istituto che può disporne l’assolvimento.

2. Nel caso in cui si iscrivesse alla scuola un alunno proveniente da altro istituto e quest’ultimo

comunicasse una sanzione pendente, il Dirigente Scolastico ne darà esecuzione nei termini fissati

dall’Istituto di provenienza.

Art. 7 – Impugnazioni

I ricorsi contro tutte le tipologie di sanzioni disciplinari irrogate agli studenti, da parte “di chiunque ne

abbia interesse” vanno presentati all’Organo di Garanzia entro 15 giorni dalla loro irrogazione e la

decisione deve essere assunta entro 10 giorni.

In caso di ricorso o di conflitto l'Organo di Garanzia convoca preliminarmente le parti in causa per

permettere loro di esporre il proprio punto di vista; qualora lo ritenga opportuno, può consultare un

esperto anche esterno alla scuola.

Lo scopo primario dell'Organo di Garanzia è quello di arrivare ad una mediazione soddisfacente per le

parti in causa; nel caso ciò non sia possibile, l' Organo di Garanzia elabora una risoluzione a cui le parti

si devono attenere.

Avverso il pronunciamento dell’Organo di Garanzia di Istituto è ammesso il ricorso all’Organo di Garanzia

istituito presso l’Ufficio Scolastico Regionale.

Art. 8 - Organo di Garanzia di Istituto

1. La convocazione dell’Organo di Garanzia spetta al Presidente che di volta in volta designa il segretario

verbalizzante.

L’avviso di convocazione delle sedute deve pervenire per iscritto ai membri componenti almeno tre giorni

prima, o nei casi di urgenza 24 ore prima della data fissata per la riunione, anche per via telefonica o

telematica. L'avvenuta notifica deve risultare dal registro dei fonogrammi e deve essere protocollata.

In caso di impedimento grave o conflitto di interesse, i membri effettivi vengono sostituiti da quelli

supplenti.

2. Per la validità delle sedute è richiesta la presenza di almeno quattro componenti.

Ciascun componente ha diritto di parola.

In quanto organo chiamato a dirimere controversie, non è ammessa l’astensione.

Nella seduta conclusiva, in cui viene deliberata la pertinenza/non pertinenza della sanzione irrogata dal

Consiglio di Classe / Consiglio di Istituto / Commissione d’Esame, l’Organo di Garanzia opera come organo

perfetto, per cui risulta necessaria la presenza di tutti i componenti.

3. Le decisioni sono sempre ispirate da finalità educative: le “pene” tendono a far comprendere l’errore

e ad evitare comportamenti recidivanti in futuro.

Sono emanate per iscritto e notificate, in modo riservato, alle persone interessate.

Nel caso in cui l’Organo di Garanzia decida la non pertinenza della sanzione irrogata dal Consiglio di

Classe, Consiglio di Istituto / Commissione d’Esame, tale provvedimento è immediatamente revocato,

per cui si provvede con notifica scritta ad informare la famiglia dell’alunno interessato e l’Organo che ha

irrogato la sanzione.

Gli atti già emessi e ratificanti il provvedimento disciplinare vengono annullati.

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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4. Ogni riunione / convocazione dell’Organo di Garanzia è verbalizzata e le decisioni assunte con le

relative motivazioni sono messe per iscritto e firmate da tutti i componenti dell’Organo stesso.

Art. 9 – Allegati

Sono parte integrante del Regolamento di Disciplina la TABELLA A, B e C, allegate, in cui si identificano

le infrazioni lievi, gravi e gravissime, l’organo competente a comminare le sanzioni, la tipologia di

provvedimenti.

Sono altresì parte integrante del Regolamento di Disciplina, il Regolamento per l’ utilizzo dei dispositivi

digitali e la Politica di Utilizzo Accettabile dei propri dispostivi digitali.

Le sanzioni base, associate ai provvedimenti accessori con finalità educativa, si articolano nelle seguenti

categorie:

1. richiamo verbale,

2. richiamo scritto,

3. allontanamento dalle lezioni,

4. allontanamento dalla comunità scolastica.

I comportamenti recidivanti comportano:

- la convocazione dei genitori da parte del coordinatore di classe,

- la convocazione dei genitori da parte del DS,

- l’avvio dell’istruttoria a seguito di contestazione di addebito.

Gli stessi fanno scattare la sanzione immediatamente successiva.

Giudizio di rimprovero sulla condotta che scaturisce dalla sommatoria di più condotte trasgressive (tre)

documentate nelle note sul registro di classe, viene emesso dal Dirigente Scolastico con notifica scritta

ai genitori/esercenti la patria potestà.

Art. 10 – Revisioni

Il presente Regolamento disciplinare è soggetto a lettura ed eventuale revisione annuale da parte

dell’Organo di Garanzia.

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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TABELLA A (infrazioni lievi)

INFRAZIONI PROVVEDIMENTO ORGANO COMPETENTE

Continui ritardi

/

Continui ritardi al al rientro dall’intervallo

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe). Punizione riflessiva: commentare un testo dove la regola sia contemplata.

-Insegnante che rileva la mancanza

Mancanza di giustificazioni

/

Mancanza di

comunicazioni firmate da un genitore

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe).

-Insegnante che rileva la mancanza/Coordinatore di classe.

Assenze strategiche

Annotazione sul giornale di classe e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe).

-Insegnante che rileva la mancanza

Linguaggio non decoroso

/

Abbigliamento non decoroso

/

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe). Punizione riflessiva: commentare un testo dove la regola sia contemplata.

-Insegnante che rileva la mancanza

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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Comportamento non decoroso

Disturbo sistematico delle lezioni

/

Interventi inopportuni Interruzioni continue che impediscono al gruppo di seguire con attenzione

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe). Punizione riflessiva: commentare un testo dove la regola sia contemplata.

-Insegnante che rileva la mancanza

Abituale mancanza di materiale

/

Abituale non esecuzione dei compiti

/

Abituale non esecuzione del lavoro in classe a

causa di scarso impegno o disattenzione

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe). Esecuzione a casa del lavoro non svolto in aula o del lavoro non consegnato.

-Insegnante che rileva la mancanza

Possesso a scuola di

oggetti personali e/o materiali non inerenti il

corredo scolastico

Richiamo verbale e comunicazione

tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe). Ritiro dell’oggetto, relativo deposito in cassaforte e restituzione al termine delle lezioni.

-Insegnante che rileva la mancanza

Scarsa cura dell’aula / ambienti scolastici

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe). Scuse pubbliche. Pulizia dell’aula / ambiente scolastico.

-Insegnante che rileva la mancanza/Coordinatore di classe

Scarsa cura degli oggetti altrui

(per scarsa cura si intende anche

il mancato rispetto di alcune

norme contenute nel

Regolamento sull’utilizzo dei

dispositivi digitali della scuola,

quali la non alterazione del

desktop, la non installazione di applicazioni, l’invio continuo di

comandi …)

Richiamo verbale e comunicazione tramite diario alla famiglia che controfirma per presa visione (annotazione sul giornale di classe). Scuse pubbliche. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Insegnante che rileva la mancanza

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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TABELLA B (infrazioni gravi)

INFRAZIONI SANZIONI DISCIPLINARI ORGANO COMPETENTE

Copiatura di esercitazioni

/

Copiatura / alterazione di verifiche durante l’anno

scolastico

Richiamo scritto. Annullamento della prova, sua sostituzione. Punizione riflessiva: commentare un testo dove la regola sia contemplata.

-Consiglio di Classe tecnico Avvio procedimento

Falsificazione firma genitore

Richiamo scritto. Punizione riflessiva: commentare un testo dove la regola sia contemplata.

-Consiglio di Classe tecnico Avvio procedimento

Assenze ingiustificata / non note alla famiglia

Richiamo scritto. Punizione riflessiva: commentare un testo dove la regola sia contemplata.

-Consiglio di Classe tecnico Avvio procedimento

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

________________________________________________________________________________________________

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Resoconti di vita scolastica non

corrispondenti a verità e tali da ledere la

reputazione di soggetti terzi

Richiamo scritto. Scuse pubbliche. Punizione riflessiva: commentare un testo dove la regola sia contemplata.

-Consiglio di Classe tecnico Avvio procedimento

Aggressività verbale Aggressività fisica

/

Atteggiamenti di insubordinazione e provocazione nei

confronti degli adulti

/

Atteggiamenti di provocazione,

prepotenza, arroganza e vessazione nei confronti

dei compagni

Richiamo scritto. Scuse pubbliche. Prestare aiuto a compagni. Espletare servizi Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Consiglio di Classe tecnico Avvio procedimento

Uso non autorizzato di cellulare, smartphone

e di altri dispositivi elettronici personali

Richiamo scritto. Ritiro del cellulare / dispositivo elettronico e restituzione preferibilmente al genitore (convocato telefonicamente) al termine delle lezioni. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Consiglio di Classe tecnico Avvio procedimento

Mancato rispetto delle

regole individuate nella Politica di Utilizzo

Accettabile dei BYOD e nel Regolamento

sull’utilizzo dei dispositivi digitali della scuola

(per le parti non relative 1. alla

violazione della dignità, privacy …

2. a comportamenti che ledono l’immagine della comunità

scolastica … 3. a danneggiamenti

volontari e furti …)

Richiamo scritto. Divieto di utilizzare il dispositivo durante l’orario scolastico per una/due lezioni in caso di comportamento recidivante. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Consiglio di Classe tecnico Avvio procedimento

Attivazione arbitraria impianto allarme

Richiamo scritto. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Consiglio di Classe tecnico Avvio procedimento

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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TABELLA C (infrazioni gravissime)

INFRAZIONI SANZIONI DISCIPLINARI ORGANO COMPETENTE

Comportamenti che violano il pudore, la

dignità, il rispetto e la privacy della persona umana, comprensivi

anche di episodi a danno di membri della comunità agiti nella vicinanza della

scuola o in internet

/

Comportamenti che ledono l’immagine della

comunità scolastica

Allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica e allontanamento dalle lezioni (da 1 a 15 giorni in base alla gravità delle conseguenze) Scuse pubbliche. Prestare aiuto a compagni. Punizione riflessiva: lettura, commento o

produzione di testi pertinenti.

-Consiglio di classe Avvio procedimento

(Segnalazione al Tribunale dei Minori presso la Procura della Repubblica - Denuncia presso il Comando dei Carabinieri).

Danneggiamento volontario di oggetti,

strutture, arredi, sussidi

/

Furti

Allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica e allontanamento dalle lezioni (da 1 a 5 giorni in base alla gravità del danno). Scuse pubbliche. Contestuale avvio della richiesta di risarcimento in solido/riparazione del danno, restituzione/risarcimento dell’oggetto trafugato. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Consiglio di Classe Avvio procedimento (Denuncia presso il Comando dei Carabinieri).

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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Fumo e alcol durante le attività scolastiche /extrascolastiche

Allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica / Allontanamento dalle lezioni (da 1 a 5 giorni in base alla gravità delle conseguenze) Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

- Consiglio di Classe Avvio procedimento

Possesso a scuola di oggetti, materiali, sostanze non consentite dalla legge.

Allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica (da 1 a 15 giorni in base alla gravità delle conseguenze) Ritiro immediato degli oggetti, materiali, sostanze e relativo deposito in cassaforte. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

- Consiglio di Classe Avvio procedimento (Denuncia presso il Comando dei Carabinieri).

Atti di vandalismo (incendio, allagamento …)

Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni, anche fino al termine dell’anno scolastico, nel caso di atti connotati da una particolare gravità, tale da determinare seria apprensione a livello sociale, e nel caso in cui non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico. Scuse pubbliche. Contestuale avvio della richiesta di risarcimento in solido/riparazione del danno, restituzione/risarcimento dell’oggetto trafugato. Lavori a favore della comunità scolastica. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Consiglio di Istituto Avvio procedimento (Denuncia presso il Comando dei Carabinieri).

Comportamenti che creano pericolo per

l’incolumità propria / altrui

Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni, anche fino al termine dell’anno scolastico, nel caso di atti connotati da una particolare gravità, tale da determinare seria apprensione a livello sociale, e nel caso in cui non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico. Scuse pubbliche. Lavori a favore della comunità scolastica. Punizione riflessiva: lettura, commento o produzione di testi pertinenti.

-Consiglio di Istituto Avvio procedimento (Denuncia presso il Comando dei Carabinieri).

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DIGITALI

1) compilare e firmare l’apposito modulo di utilizzo; *

2) ogni alunno utilizza di norma il dispositivo corrispondente a quello del proprio numero sul registro

di classe; nel caso in cui il dispositivo corrispondente non fosse disponibile utilizza il primo numero

utile alla fine dell’elenco riportandolo nel modulo di utilizzo; *

3) ai dispositivi gli alunni accedono tramite l’account alunno# con la password; *

4) solo gli insegnanti possono, se necessario, utilizzare l’account amministratore contrassegnato

dall’immagine di un divieto d’accesso; la password é fornita dal responsabile del laboratorio; *

5) é possibile accedere ad internet soltanto con la rete wifi della scuola; non é consentito utilizzare

altre reti wifi o reti cellulari, se non autorizzate dall’insegnante;

6) i dispositivi vanno spenti secondo la procedura corretta; i tablet vanno spenti e rimessi in carica

dopo ogni utilizzo;

7) lasciare il desktop invariato (non cambiare lo sfondo, non cancellare le icone sul desktop, non

aggiungerne altre se non temporaneamente, quindi cancellarle una volta terminato l’utilizzo);

8) non salvare files nella memoria dei dispositivi, perché limitata e perché potrebbe non esserne

garantita la conservazione: utilizzare una memoria usb personale dedicata all’utilizzo esclusivo

sui dispositivi della scuola o archivi on line; il salvataggio dei files é consentito soltanto nel PC di

classe, previa autorizzazione dell’insegnante

9) non installare applicazioni senza autorizzazione;

10) non scaricare né installare aggiornamenti di nessun tipo;

11) non scattare foto;

12) tutti i dispositivi digitali eseguono i comandi che ricevono, pertanto:

- non inviare comandi ripetutamente se non si ottiene una risposta immediata perché questo

peggiora soltanto la situazione;

- evitare assolutamente di premere tasti a caso sulla tastiera, ognuno di essi genera un input che

puó modificare le impostazioni (ad esempio il layout della tastiera);

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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13) in caso di dispositivo che non risponde ai comandi effettuare un reset (nei tablet tenere premuti

il tasto di accensione e i due tasti laterali fino allo spegnimento), attendere un minuto e riavviare;

14) in caso di malfunzionamenti importanti segnalare il problema sul modulo e tramite post-it

direttamente sul dispositivo;

15) nel caso di utilizzo di archivi o altri servizi on line (googledrive, onedrive, piattaforma pbworks

della scuola …) che richiedono l’accesso tramite username e password va sempre effettuato il

logout; le credenziali di accesso devono essere custodite in un luogo sicuro e devono essere

note soltanto all’utente;

16) eventuali infrazioni al presente regolamento potranno essere sanzionate con provvedimento

disciplinare.

* non si applica ai PC di classe

I TABLET e i PC appartengono a tutti e affinché tutti possano utilizzarli

devono essere mantenuti in condizioni ottimali.

Il rispetto di queste regole é segno di responsabilità e civiltà

e accresce l’autonomia nell’utilizzo degli strumenti informatici

che é essenziale per lo sviluppo della competenza digitale.

Il responsabile del laboratorio informatico

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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POLITICA DI UTILIZZO ACCETTABILE (PUA) DEL BYOD (BRING YOUR OWN DEVICE)

PER GENITORI/STUDENTI

OBIETTIVO

Il programma “Porta il tuo dispositivo” (BYOD) permette agli alunni di portare i propri “dispositivi mobili''

a scuola a supporto delle attività di apprendimento.

Con l’intento di sostenere l'apprendimento centrato sull’alunno e consentire allo stesso di avere un

maggiore controllo del proprio apprendimento, la scuola permette agli alunni di utilizzare alcuni dispositivi

mobili in aula.

Alunni e genitori che partecipano al programma BYOD devono accettare le responsabilità indicate nel

documento “Politica di Utilizzo Accettabile del BYOD” (PUA) come indicato di seguito. Contestualmente

devono leggere, firmare e restituire il presente modulo.

TIPI DI DISPOSITIVI MOBILI CONSENTITI NELL'AMBITO DI QUESTA POLITICA

Ai fini di questo programma, con “dispositivo mobile” si intende il dispositivo di proprietà di un alunno,

come tablet, laptop, netbook, smartphone.

I dispositivi di gioco personali non sono ammessi nell'ambito del programma BYOD.

La scuola decide le tipologie di dispositivo permesse.

REGOLAMENTO

1. Ogni alunno che desidera utilizzare un dispositivo mobile di proprietà personale all'interno della

scuola deve leggere e firmare questo PUA.

2. Un genitore/tutore dell’alunno deve leggere, firmare e consegnare il PUA alla segreteria della

scuola per il tramite del coordinatore di classe.

3. Gli alunni si assumono la responsabilità per l'uso appropriato dei propri dispositivi in ogni

momento. La scuola non è responsabile in alcun modo per il dispositivo o per il suo uso.

4. Gli alunni/genitori/tutori sono responsabili dei propri dispositivi, comprese eventuali rotture, costi

di riparazione o sostituzione.

5. La scuola si riserva il diritto di ispezionare o monitorare i dispositivi mobili degli alunni durante

l'orario scolastico, in caso di presunta violazione del regolamento.

6. Le eventuali violazioni delle politiche o delle regole scolastiche relative all’utilizzo del dispositivo

personale possono avere come conseguenza per l’alunno il divieto di utilizzare il dispositivo

durante l'orario scolastico per una / due lezioni (come da Regolamento di Disciplina).

7. Durante l’orario scolastico agli studenti è permesso utilizzare il proprio dispositivo solo per le

attività didattiche autorizzate dall’insegnante.

8. Durante l'orario scolastico, gli alunni devono attenersi alle richieste degli insegnanti riguardo l'uso

dei dispositivi.

9. I dispositivi mobili devono essere caricati prima di essere portati a scuola in modo da essere

utilizzabili durante l'orario scolastico.

10. Gli alunni non possono utilizzare i dispositivi per registrare, trasmettere o inviare foto o video di

insegnanti o compagni di scuola. Le immagini o i video registrati a scuola non possono essere

trasmessi o pubblicati senza il permesso dei propri insegnanti.

11. Gli alunni possono utilizzare il wireless e contenuti filtrati dalla rete della scuola. Non è consentito

durante l'orario scolastico l'utilizzo di altre “wireless” pubbliche o private non filtrate, come le reti

di telefonia mobile, se non in situazioni autorizzate dall’insegnante.

12. Nel caso di utilizzo di archivi o altri servizi on line (googledrive, onedrive, piattaforma pbworks

della scuola …) che richiedono l’accesso tramite username e password va sempre effettuato il

logout; le credenziali di accesso devono essere custodite in un luogo sicuro e devono essere

note soltanto all’utente

13. La scuola si riserva il diritto di cambiare la PUA in linea con la politica generale della scuola pubblica

italiana.

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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Dettagli del dispositivo:

________________________________________________________________________

Indicare tipologia (ad esempio, tablet), produttore, modello e numero di serie del dispositivo

Come alunno ho compreso e intendo rispettare questa PUA.

Sono consapevole che ogni violazione di questa PUA può comportare azioni disciplinari (es. il

divieto utilizzare il mio dispositivo mobile a scuola), così come declinate nel Regolamento di

Disciplina

Cognome e Nome dello studente:

____________________________________________ (in stampato maiuscolo)

Firma dello studente:

_______________________________________ Data: _________________

Come genitore/tutore ho compreso che mio figlio accetta le responsabilità indicate nel PUA.

Io stesso ho discusso la PUA con lui ed entrambi siamo consapevoli delle nostre responsabilità.

Cognome e Nome del genitore/tutore:

_______________________________________ (in stampato maiuscolo)

Firma del genitore/tutore:

______________________________________ Data: __________________

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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ALLEGATO 3

GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (ai sensi del D.M. 27/12/2012 e C.M. n.8/2013)

RIFERIMENTI NORMATIVI ESSENZIALI

L. 104/1992

Linee guida per l’integrazione 2009

Regione Marche DDGGRR 227 del 09/02/2010 n. 451 del 15/03/2010 e n. 677 del 07/04/2010:

Accordo di programma tra enti competenti per l’integrazione scolastica e relativa modulistica

Utilizzo ICF come modello di classificazione funzionale, e ICD come strumento per la diagnosi

clinica

L. 170/2010

Linee guida sui DSA e D.M. 12/07/2011

D.M. 27/12/2012 (disturbi educativi speciali con e senza diagnosi)

C.M. n.24 del 1 marzo 2006 – Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri

C.M. 4089/2010 – piano didattico per alunni con ADHD

L.53 /2003

D.L.vo 59/2004

C.M. n.8/2013

L. 107/2015 e decreti attuativi

COMPOSIZIONE

Dirigente scolastico

FS ambito presidiato - Referente disabilità - Referente DSA

1 docente per ogni segmento in cui sono presenti alunni con BES

1 docente di sostegno per ogni segmento scolastico

1 collaboratore scolastico per ogni segmento scolastico

1 rappresentante dei genitori per ogni segmento scolastico (di norma)

Referente servizi sociali EL

Esperti istituzionali esterni

RIUNIONI

Almeno tre volte all’anno per la progettazione, monitoraggio verifica degli interventi operativi e

progettualità specifiche.

Le riunioni sono convocate con o.d.g. specifico, presiedute dal DS e documentate in apposito registro dei

verbali.

FUNZIONI

-Rilevazione BES presenti a scuola (alunni con disabilità, alunni stranieri con limitata conoscenza della

lingua italiana, alunni con lieve ritardo cognitivo ancora privi di certificazione, alunni iperattivi ancora con

certificazione presente o in arrivo, alunni DSA con certificazione presente o in arrivo …)

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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-Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni

di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche

dell’amministrazione (es. anni ponte, L2 come lingua per comunicare e studiare, metacognizione come

percorso intermedio tra il dispensare e compensare … )

-Focus / confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle

classi

-Rilevazione, monitoraggio, valutazione del livello di inclusività della scuola

-Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dal GLHO e dai gruppi di lavoro DSA, alunni non

italofoni anche in termini di arricchimento di attrezzature, sussidi/software specifici;

-Elaborazione di una proposta di piano annuale per l’inclusività da redigere al termine di ogni anno

scolastico (entro il mese di giugno)

-Proposte di formazione del personale

-Bilancio formazione specifica delle risorse umane interne

-Raccordo con i CTI, CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema

(formazione, tutoraggio, prevenzione …)

FIGURE DI SUPPORTO AL GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE

Gruppo di lavoro DSA

Gruppo di lavoro alunni non italofoni

Dipartimento H

OPERATIVITA’:

studio/supporto operativo, confronto sui PPEI, PDP, protocolli inclusione in caso di innovazioni normative,

arricchimento dotazioni / sussidi specifici;

documentazione delle sperimentazioni / innovazioni / percorsi formativi intrapresi negli ambiti presidiati,

promozione consulenze;

integrazione nel gruppo di insegnanti neo-arrivati per favorire la condivisione dei percorsi e delle scelte

di fondo dell’istituto.

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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ALLEGATO 4

REGOLAMENTO DI GESTIONE DEL FONDO MINUTE SPESE

ART. 1

Il Direttore S.G.A. è dotato all’inizio di ciascun anno finanziario di un Fondo determinato dal Consiglio di

Istituto in sede di approvazione del Programma Annuale ai sensi dell’art. 17 del Decreto Interministeriale

n. 44 del 01/02/2011, reintegrabile durante l’esercizio, previa presentazione al Dirigente Scolastico di

una nota riassuntiva delle spese sostenute.

ART. 2

Con il predetto Fondo il Direttore S.G.A. può provvedere al pagamento delle seguenti spese:

1. Spese per il funzionamento dell’ufficio (cancelleria, carta e altro materiale di consumo)

2. Spese per copie e riproduzioni di atti

3. Spese per piccole riparazioni e manutenzioni correnti

4. Spese postali e valori bollati

5. Spese per materiale didattico di consumo

6. Spese per urgente approvvigionamento di beni e materiali di modico valore

7. Spese per acquisto di pubblicazioni

8. Quote di iscrizione ai corsi di formazione organizzati da enti riconosciuti per il personale di

segreteria e di interesse per lo svolgimento delle mansioni d’ufficio

9. Altre spese il cui pagamento in contanti risulti economicamente più conveniente (es. acquisti

presso ipermercati, ferramenta, mercerie, negozi di elettronica, ecc.).

Art. 3

Il limite massimo di ciascuna spesa è fissato in euro 100,00.

Art. 4

I pagamenti effettuati con il Fondo devono essere documentati da note giustificative di spesa: fattura,

ricevuta fiscale, scontrino fiscale, ricevuta di pagamento sul c/c/ postale, etc.

Art. 5

Alla fine dell’esercizio il Direttore S.G.A. presenta il rendiconto delle spese sostenute e restituisce il Fondo,

mediante versamento all’istituto cassiere.

Art. 6

Tutte le operazioni eseguite sono annotate in apposito registro dal Direttore S.G.A. ai sensi dell’art. 29,

comma 1, lett. F, del Decreto Interministeriale n. 44 del 01/02/2011.

Art. 7

Il presente regolamento entra in vigore dalla data di approvazione.

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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ALLEGATO 5

REGOLAMENTO DELL’ATTIVITA’ NEGOZIALE PER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO

VISTE le norme sull’autonomia delle istituzioni scolastiche previste dalla Legge 59/97, dal D.Lgs. 112/98

e dal DPR 275/1999;

VISTO l’art. 33, 2° comma, del D.I. n.44 del 1/2/2001 con il quale viene attribuita al Consiglio d’Istituto

la competenza a determinare i criteri e limiti per lo svolgimento dell’attività negoziale da parte del

Dirigente Scolastico;

VISTO il nuovo regolamento di contabilità generale dello Stato di cui alla Legge 94/97 – D.Lgs. 296/97;

VISTO il D.Lgs. 165/2001 modificato dal D. Leg.vo 150/2009 di attuazione della Legge 15 del

04.03.2009;

VISTA la legge 241/90 modificata e integrata dalla legge 15/2005;

VISTO il Codice dei Contratti Pubblici di cui al D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche e integrazioni;

VISTO il D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, Regolamento di esecuzione e attuazione del Codice dei Contratti

Pubblici di cui al D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche e integrazioni;

RITENUTO di dover individuare l’oggetto ed i limiti di spesa con riguardo alle specifiche esigenze

dell’Istituto Comprensivo “Camerano” di Camerano (AN), in base alle quali ammettere il ricorso al sistema

di effettuazione delle spese per l’acquisizione in economia di beni e servizi;

Il Consiglio d’Istituto nella seduta del 29/05/2012 con delibera n. 20 adotta il presente regolamento

per lo svolgimento dell’attività negoziale nei termini che seguono.

ART. 1 – PRINCIPI E AMBITI DI APPLICAZIONE

L'Istituzione scolastica svolge, nella persona del Dirigente Scolastico, attività negoziale per l’acquisto di

beni e servizi, al fine di garantire il funzionamento amministrativo e didattico nonché la realizzazione di

specifici progetti.

Il Consiglio d’istituto delibera in ordine agli interventi di cui al comma 1 dell’art.33 del D.I. n. 44/2001

ed individua i criteri e i limiti per lo svolgimento delle attività negoziali di cui all’art.33, comma 2 del D.I.

n. 44/2001.

L’attività contrattuale si ispira ai principi fondamentali di economicità, efficacia, efficienza, trasparenza,

tempestività, correttezza, concorrenzialità e pubblicità.

Ove i principi indicati pregiudichino l’economia e l’efficacia dell’azione ed il perseguimento degli obiettivi

dell’Istituto, gli organi competenti, con provvedimento motivato, potranno avvalersi del sistema ritenuto

più congruo, nel rispetto delle norme vigenti.

Il Dirigente Scolastico gestisce l’utilizzo delle risorse finanziarie messe a disposizione dell’Istituzione

scolastica.

ART. 2 – ACQUISTI, APPALTI E FORNITURE

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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Gli acquisti, appalti e forniture sono effettuati nell’ambito del Programma Annuale approvato dal Consiglio

di Istituto.

L’attività gestionale e contrattuale compete al Dirigente Scolastico, in qualità di legale rappresentante

dell’Istituzione scolastica.

L’affidamento di acquisti, appalti e forniture è eseguito attraverso indagini di mercato o consultazione

degli operatori economici in possesso dei requisiti di idoneità morale, capacità tecnico professionale ed

economico finanziaria.

E’ fatta salva l’adesione al sistema convenzionale previsto dall’art.26 della Legge n. 488 del 23/12/1999

e successive modifiche ed integrazioni (CONSIP).

Altra possibilità di individuare ditte fornitrici è quella offerta dal Mercato Elettronico della Pubblica

Amministrazione (MEPA).

L’acquisizione dei beni e servizi sotto soglia comunitaria è effettuata in base ad uno dei seguenti criteri:

offerta economicamente più vantaggiosa che tenga conto oltre che del prezzo, di altri diversi

fattori ponderali quali l’assistenza, la qualità, la garanzia, la funzionalità e l’affidabilità o di altri

criteri stabiliti dal mercato;

miglior prezzo di mercato nel caso di beni che non richiedano valutazioni specifiche e qualora non

sia indicato nella richiesta dell’Istituzione scolastica.

ART. 3 – ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI IN ECONOMIA

Le acquisizioni di beni e servizi disciplinate dal presente regolamento possono essere effettuate con le

seguenti modalità:

affidamento diretto: per importi di spesa fino a euro 20.000,00, con esclusione dell’IVA, a cura

del Dirigente Scolastico, a mezzo trattativa con un unico soggetto;

cottimo fiduciario: procedura negoziata in cui le forniture di beni e servizi vengono affidate a

soggetti esterni e possono essere presentate offerte solo dagli operatori economici invitati

dall’Istituzione scolastica.

Art. 4 - PROCEDURA DI SELEZIONE PER L’AFFIDAMENTO DIRETTO

Per contratti inferiori alla soglia di euro 20.000,00, IVA esclusa, per i quali è consentita la trattativa con

un unico soggetto, ai fini di una maggiore garanzia di trasparenza, potrà essere effettuata un’indagine di

mercato attraverso la richiesta di almeno 5 preventivi.

Al fine di identificare la soglia (al di sopra o al di sotto dei 20.000,00 euro) non è consentito frazionare

artificiosamente il valore del contratti, ad esempio attraverso una divisione in lotti dell’acquisto dei beni

o della fornitura dei servizi.

Art. 5 - PROCEDURA DI SELEZIONE PER ACQUISTI SUPERIORI A EURO 20.000,00 E FINO A

EURO 39.999,99 (IVA ESCLUSA)

Per importi di spesa oltre euro 20.000,00 e fino a euro 39.999,99 IVA esclusa, il Dirigente Scolastico,

pur in assenza di un obbligo giuridicamente rilevante, al fine di salvaguardare i canoni basilari del Codice

dei Contratti Pubblici e di assicurare il perseguimento del miglior rapporto qualità-prezzo, procede con

indagine di mercato tra almeno 5 operatori economici individuati sulla base di ricerche di mercato ovvero

dall’elenco dei fornitori.

Saranno indicati, nella lettera d’invito, i criteri che saranno utilizzati per la scelta del contraente a seconda

delle caratteristiche dei beni da acquistare o dei servizi che dovranno essere forniti.

Si potrà utilizzare il criterio del “prezzo più basso” o “dell’offerta economicamente più vantaggiosa”.

Nella lettera d’invito dovrà essere previsto il termine di presentazione delle offerte.

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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Inoltre, deve essere specificata la modalità di presentazione dell’offerta.

I preventivi potranno essere presentati a mezzo fax, per posta elettronica, oppure, su esplicita richiesta,

in busta chiusa, indirizzata al Dirigente Scolastico dell’Istituto.

Art. 6 - PROCEDURA DI SELEZIONE ACQUISTI SUPERIORI AD EURO 39.999,99 (Iva esclusa)

Per importi di spesa superiori a euro 39.999,99 IVA esclusa, l’affidamento avviene mediante la

procedura di cottimo fiduciario nel rispetto della trasparenza e della rotazione, previa consultazione di

almeno cinque operatori economici.

I preventivi da far pervenire devono rispettare il termine indicato nella richiesta e devono essere

redatti secondo le indicazioni riportate nell’invito che verrà formulato dal Dirigente Scolastico.

Le specifiche afferiscono, di massima, ai seguenti elementi:

- oggetto della prestazione;

- caratteristiche tecniche e qualità del bene o del servizio richiesto;

- modalità di fornitura del bene o prestazione del servizio;

- garanzie richieste;

- penalità;

- criterio di aggiudicazione nonché altri elementi che si rendono necessari per la particolarità del

bene o del servizio da acquisire.

La procedura è valida anche qualora pervenga una sola offerta.

Art. 7 – ACQUISTI EFFETTUATI CON IL FONDO MINUTE SPESE IN DOTAZIONE AL DIRETTORE

DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI

Il limite massimo di ogni singolo acquisto effettuato con il Fondo minute spese non può superare l’importo

approvato dal Consiglio di Istituto, nell’ambito dell’approvazione del Programma Annuale.

E’ possibile fare ricorso al Fondo minute spese per l’acquisto di beni e servizi, al fine di garantire il

funzionamento amministrativo e didattico nonché la realizzazione di specifici progetti.

Art. 8 – PUBBLICITA’

Il presente regolamento é pubblicato sul sito internet dell’Istituzione scolastica.

Art. 9 – ABROGAZIONE DELIBERE PRECEDENTI

Tutte le delibere precedentemente adottate dal Consiglio di Istituto in materia di regolamento dell’attività

negoziale si intendono abrogate.

Art. 10 – DISPOSIZIONI FINALI

Per quanto non previsto dal presente regolamento, si applicheranno le norme contenute nelle vigenti

disposizioni nazionali e comunitarie in materia.

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ALLEGATO 6

REGOLAMENTO RECANTE LA DISCIPLINA PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DI

COLLABORAZIONE AD ESPERTI ESTERNI

Visto l’art. 40 della L. 27 dicembre 1997 n. 449, che consente la stipula di contratti a prestazioni d’opera

con esperti per particolari attività ed insegnamenti per sperimentazioni didattiche ed ordinamentali per

l’ampliamento del PTOF nell’ambito dell’autonomia scolastica;

Visto l’art. 14, comma 3 (Regolamento autonomia scolastica) del D.P.R. 8.03.1999, n. 275;

Visto l’art. 40 comma 1 del D.L. n. 44/2001, ai sensi del quale le istituzioni scolastiche possono stipulare

contratti di prestazione d’opera con esperti di particolari attività ed insegnamenti, al fine di arricchimento

dell’offerta formativa, nonché la realizzazione di specifici programmi di ricerca e sperimentazione;

Visto l’art. 40 comma 2 del D.I. n. 44/2001, e l’art. 7, comma 6 6 – bis del D.lgs 165/01 in forza del

quale le PP.AA disciplinano e rendono pubbliche, secondo i propri ordinamenti, procedure comparative

per il conferimento degli incarichi di collaborazione;

Visto l’art. 33 comma 2 lettera g, del D.I. n. 44/2001, ai sensi del quale al Consiglio di istituto spettano

le deliberazione relative alla determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del

dirigente, dell’ attività negoziale inerente i contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari

attività ed insegnamenti;

Visto l’art. 7, comma 6-bis del D.lgs 30 marzo 2001, n. 165 e s.m.i. in forza del quale le amministrazioni

pubbliche disciplinano e rendono pubbliche, secondo i propri ordinamenti, procedure comparative per il

conferimento di incarichi di collaborazione;

Vista la circolare n. 2 del 2008 del Dipartimento della Funzione Pubblica;

Vista la circolare n. 2 del 2018 del Ministero del Lavoro;

Visto il D.lgs 14 marzo 2013 n. 33 e s.m.i.;

Viste le note n. 34815 del 2.08.2017 e n. 38115 del 18.12.2017;

Visto il D.lgs n. 56/2017 “Disposizioni integrative e correttive al D.lgs n. 50/2016 ai contratti di

prestazione d’opera con esperti esterni;

Viste le modifiche apportate dall’art. 5 del D.lgs n. 75/2017 all’art. 7 del D.lgs n. 165/01 sui rapporti

delle collaborazioni e sul conferimento di contratti di lavoro autonomo;

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Visto il regolamento dell’attività negoziale

Si emana il seguente regolamento approvato nella seduta del Consiglio D’Istituto deL 25

GIUGNO 2018

1. Finalità ed ambito di applicazione

L’istituzione scolastica può stipulare contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività

ed insegnamenti, nonché convenzioni con Enti di formazione professionale, che siano in grado di

apportare la necessaria esperienza tecnico –professionale, al fine di:

- Garantire l’arricchimento dell’offerta formativa;

- Realizzare particolari progetti didattici;

- Realizzare specifici programmi di ricerca, sperimentazione e aggiornamento.

2. Condizioni preliminari

Le attività per le quali l’istituzione scolastica può ricorrere ad esperti esterni devono essere:

- Coerenti con il POF e il PTOF;

- Coerenti con le finalità dichiarate nel precedente articolo;

- Coerenti con le disponibilità programmate.

Prima di ricorrere all’esperto esterno, è necessario accertare concretamente l’impossibilità di realizzare

le attività programmate con personale di servizio interno alla scuola.

Criteri generali

- Assicurare trasparenza nelle procedure e nella selezione;

- Garantire la qualità della prestazione;

- Valutare più opzioni sulla base delle competenze professionali acquisite e titoli valutabili;

- Scegliere la soluzione più conveniente in termini di costo/beneficio;

- Considerare l’opportunità di collaborazioni plurime, personale docente esperto, in servizio presso

altre scuole statali, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico della scuola di appartenenza, ai

sensi dell’art. 35 del nuovo CCNNL.

3. 1 Individuazione del fabbisogno e dei requisiti oggettivi

L’Istituzione scolastica può stipulare contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività

ed insegnamenti, nonché convenzioni con Enti di formazione professionale, al fine di garantire

l’arricchimento dell’offerta formativa nonché la realizzazione di specifici progetti didattici, programmi di

ricerca e di sperimentazione. Prima di procedere al conferimento di incarichi a soggetti esterni deve

essere verificata l’impossibilità di corrispondere a tale esigenza con il personale di servizio presso

l’istituzione scolastica. E’ fatto divieto alla istituzione scolastica di acquistare servizi per lo svolgimento

di attività che rientrano nelle ordinarie funzioni o mansioni proprie del personale in servizio nella scuola.

3.2 In presenza delle condizioni previste, l’istituzione scolastica può avvalersi di esperti esterni

estranei all’Amministrazione e con gli stessi stipulare, secondo le normative vigenti ed a seconda delle

modalità e della tempistica dell’attività oggetto dell’incarico, le seguenti tipologie contrattuali, scelte dal

Dirigente scolastico, in modo alternativo:

a) Contratti di prestazione d’opera professionale con professionisti che abitualmente esercitano

abitualmente le attività oggetto dell’incarico;

b) Contratti con prestazione autonoma occasionale con esperti che effettuino prestazioni di lavoro

autonomo occasionale non rientranti nell’oggetto dell’arte o professione abitualmente

esercitata;

c) Apposite convenzioni/collaborazioni con enti per la fornitura di servizi (formazione a cura di

esperti, tutor, noleggi etc.)

Con riferimento alla nota MIUR n. 34815 (nota progetti PON-FSE) del 2 agosto 2017, l’istituzione

scolastica può infatti stipulare, in alternativa ai contratti di prestazione d’opera, apposite convenzioni ( e

/o accordi di partenariato, protocolli d’intesa) con altre amministrazioni pubbliche e/o con enti privati

del territorio, associazioni, università ed orqanismi di formazione professionale regionale, enti di

formazione con esperti della materia, enti accreditati al MIUR etc., al fine di garantire l’effettuazione dei

percorsi alternanza scuola-Lavoro (ai sensi e per gli effetti della legge 107/15, art. 1, commi 33-43),

l’arricchimento dell’offerta formativa nonché la realizzazione di specifici progetti didattici, programmi di

ricerca e sperimentazione, compresi i progetti europei PON-FSE.

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3.3 Si fa presente che nell’attuazione dei progetti finanziati con il Fondo Sociale Europeo (PON-FSE),

possono essere stabilite disposizioni specifiche a cura dell’Autorità di gestione finalizzate a garantire

l’efficacia e la qualità degli interventi per il conseguimento degli obiettivi prefissati (avviso 6076 del

(04.04.2016).

4. Pubblicazione degli avvisi di selezione

4.1 Compatibilmente con le disponibilità finanziarie annualmente assegnate, il Dirigente individua le

attività e gli insegnamenti per i quali possono essere conferiti contratti ad esperti (interni e/o

esterni) e ne dà informazione con uno o più avvisi da pubblicare sul proprio sito web. La selezione

dell’esperto avviene seguendo le seguenti priorità di scelta:

a) Manifestazione d’interesse attraverso la pubblicazione di apposito avviso sul sito Web

dell’istituzione scolastica per la ricognizione di professionalità interne corrispondenti allo

specifico percorso formativo e/o progetto richiesto. L’avviso conterrà criteri specifici e

predeterminati di selezione. Il personale docente interessato, potrà presentare il proprio CV

corredato da titoli ed idonea documentazione che attesti la coerenza degli stessi con la

professionalità richiesta;

b) Avviso di selezione per esperti esterni (da pubblicare su albo on line). Nel caso in cui il

procedimento descritto nel punto precedente abbia dato esito negativo (per esigenze cui non si

può far fronte con personale di servizio, per indisponibilità o coincidenza di altri impegni di

lavoro), la scuola può individuare personale esterno attraverso due procedure alternative:

Ricorrere all’istituto delle collaborazioni plurime attingendo a docenti di altre istituzioni

scolastiche (DPR 275/99, L. 107/2015);

Stipulare contratti di lavoro autonomo (prestazione professionale e/o occasionale) con

esperti di particolare e comprovata specializzazione, ai sensi di quanto previsto dall’art.

7,comma 6 del D.lgs n. 165/2001;

c) Bando di selezione tramite procedura negoziata attuata secondo le disposizioni di legge,

aperto ad associazioni specifiche riconosciute, enti, onlus, albi professionali e/o fondazioni che

garantiscano la specifica professionalità di esperti esterni;

5.Fermo restando la possibilità di formulazione di una graduatoria di merito degli aspiranti conforme

ai criteri del bando da stipulare, il periodo massimo di validità della sottoscrizione del relativo

contratto in regime privatistico è di anni 1, salvo deroghe particolari, di volta in volta deliberate dal

Consiglio di Istituto.

5.1 Il contratto è stipulato con esperti o enti di formazione che siano in grado di apportare la

necessaria esperienza tecnico-professionale nell’insegnamento o nel progetto didattico richiesto.

L’affidamento dell’incarico avverrà previa acquisizione dell’autorizzazione da parte

dell’amministrazione di appartenenza dell’esperto, de dipendente pubblico, in applicazione dell’art.

58 del D.lgs 3 febbraio n 29 e s.m.i. ed integrazioni;

5.2 I requisiti di ammissibilità per il conferimento dell’incarico occorre:

Essere in possesso della cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione europea;

Godere dei diritti civili e politici;

Non aver riportato condanne penali e non essere destinatario di provvedimenti che riguardano

l’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi

iscritti nel casellario giudiziale;

Non essere sottoposto a procedimenti penali;

Essere in possesso di titoli e della particolare e comprovata esperienza professionale

strettamente correlata al contenuto della prestazione richiesta;

5.3 I criteri di selezione e valutazione per il conferimento dell’incarico tramite AVVISO

DI SELEZIONE sono indicati in ordine di priorità.

Ad ogni curriculum viene attribuito un punteggio sulla base dei seguenti elementi:

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a) Titolo di studio coerente con le attività da svolgere;

b) Qualificazione professionale;

c) Esperienze già maturate nel settore di attività e grado di conoscenza delle normative del

settore;

d) Qualità della metodologia che si intende adottare nello svolgimento dell’incarico, desumibile

eventualmente anche da un sintetico progetto che espliciti tale metodologia, da richiedere

nell’avviso/lettera;

e) Pregressa esperienza presso istituzioni scolastiche, con precedenza a quelli aventi lo stesso

ordine e grado.

Sarà compilata una valutazione comparativa, sulla base dell’assegnazione di un punteggio, da specificare

nelle singole procedure di selezione, a ciascuno dei seguenti criteri:

1) Titoli di studio e relativa votazione;

2) Certificazioni (possesso oltre la laurea richiesta di titoli culturali (master,

specializzazioni, etc.) afferenti la tipologia delle attività da svolgere;

3) Esperienza professionale:

Esperienza di docenza, ove necessaria anche universitaria, nell’attività oggetto

dell’incarico;

Esperienze lavorative nell’attività oggetto dell’incarico;

Pubblicazioni attinenti l’attività oggetto dell’incarico;

Precedenti esperienze di collaborazione positiva in altre istituzioni scolastiche nell’attività

oggetto dell’incarico;

Precedenti esperienze di collaborazione positiva in altre amministrazioni pubbliche

relativamente all’attività oggetto dell’incarico:

Corsi di aggiornamento frequentati;

Palese reputazione e fama dell’esperto in riferimento all’incarico;

Esperienza e docenza nei progetti finanziati dal FSE (PON, POR, FESR) se inerenti alla

tipologia di incarico e coerenti con la figura richiesta;

Esperienza di supporto al coordinamento e di tutoraggio nei vari ruoli (tutor coordinatore

– tutor didattico – tutor d’aula) nei progetti finanziati dal FSE (PON, POR, FESR) se inerenti

alla tipologia di incarico e coerenti con la figura richiesta;

A parità di punteggio sarà data la preferenza ai candidati:

1) che abbiano già svolto esperienze lavorative con valutazione positiva presso il presente istituto;

2) abbiano la minore età.

I titoli di cui all’elenco sopra indicati potranno essere utilizzati tutti o in parte in funzione della tipologia

dell’ incarico. I punteggi da attribuire a ciascun titolo saranno riportati nelle griglie di valutazione

allegate ai vari bandi e verranno determinati al momento in funzione della tipologia dell’incarico,

fermo restando che il totale massimo farà somma 100.

Si prescinde, a norma di legge, dal requisito della comprovata specializzazione universitaria in caso

di stipulazione di contratti di opera per attività che debbano essere svolte da professionisti iscritti in

ordini o albi o con soggetti che operino nel campo dell’arte, dello spettacolo, dello sport o dei mestieri

artigianali, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore.

6. Criteri di selezione/valutazione per il conferimento dell’incarico tramite bandi:

Si affida a soggetti giuridici esterni il percorso formativo in ragione della sua complessità e/o specificità

(Università, associazioni, Enti accreditati dal MIUR, enti di formazione esperti in materia, attività di

tutoraggio o noleggio di particolari servizi etc.). In questi casi il soggetto giuridico da coinvolgere deve

essere selezionato attraverso le procedure negoziali previste dal Codice dei contratti pubblici D.lgs

50/2016 art. 36 e s.m.i. (affidamento diretto, procedura negoziata etc). Per quanto riguarda i criteri di

selezione il Consiglio d’Istituto stabilisce i requisiti che devono essere posseduti dagli enti di formazione,

associazioni, etc., e che danno titolo alla precedenza come sinteticamente riportato:

Accreditamento di soggetto qualificato per svolgere la formazione;

Riconoscimento quale ente certificatore;

Esperienze di collaborazione documentata con MIUR, scuole, enti, Università, associazioni

professionali o altro, pertinenti con il bando;

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Esperienze nell’organizzazione di convegni e seminari, master, corsi di preparazione ai concorsi,

corsi di formazione post universitari etc., a livello regionale/nazionale/europeo;

Competenze ed esperienza professionale del personale iscritto all’organizzazione, ente etc., o che

svolgerà l’attività sulla disciplina / settore;

Pubblicazioni.

Per particolari attività, la partecipazione alla selezione tramite bando potrà richiedere la predisposizione

di un progetto formativo. La qualità del progetto sarà valutato rispetto a:

Coerenza, adeguatezza e qualità della proposta progettuale rispetto all’offerta formativa già in

essere e di integrazione con altri progetti della scuola;

Innovatività e qualità pedagogica della proposta.

6.1 Gli avvisi e i bandi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande, i titoli

che saranno valutati, la documentazione da produrre nonché l’elenco dei contratti che si intendono

stipulare. Per ciascun contratto deve essere specificato:

L’oggetto della prestazione,la durata, i termini di inizio e conclusione della prestazione;

Il luogo dell’incarico e le modalità di realizzazione del medesimo;

Il corrispettivo proposto perla prestazione.

6.2 Per il personale interno della scuola (ATA, tutor, etc.), sulla base dei criteri di selezione sopra

esposti si procederà alla compilazione di una graduatoria. In base alla posizione occupata in essa, il

Dirigente Scolastico conferirà al docente interno uno specifico compito aggiuntivo mediante apposita

lettera di incarico. Si prescinde dalla selezione le figure monocratiche del Dirigente Scolastico e del

DSGA, per i quali si ritiene sufficiente l’emissione di un atto di individuazione a cura del Dirigente

Scolastico.

6.3 Restano fermi gli obblighi di pubblicità, attività informativa e trasparenza dell’attività contrattuale

posti a carico dell’istituzione scolastica dall’art. 35 D.I. 44/2001 e dal D.lgs 33/2013.

6.4 Fra la data di pubblicazione dell’avviso e quello di scadenza per la presentazione delle candidature,

dovranno trascorrere di norma 15 (quindici) giorni, riducibili a 7 (sette) nei casi di urgenza.

La graduatoria provvisoria dei soggetti ritenuti idonei è pubblicata all’albo on line sul sito web della

scuola www.iccamerano.gov.it. Avverso la graduatoria provvisoria è ammesso reclamo al Dirigente

Scolastico, entro 15 (quindici) giorni dalla sua pubblicazione, così come previsto dal comma 7, art.

14, del DPR 8/3/1999, n. 275 e ss.mm.ii.

Trascorso il termine indicato ed esaminati eventuali reclami, è pubblicata la graduatoria definitiva,

(avverso la quale sarà possibile il ricorso per via giudiziale). Il Dirigente scolastico provvederà a

conferire l’incarico al personale individuato.

Non è necessario effettuare la ricerca del personale interno nel caso di procedure di affidamento alle

istituzioni scolastiche di progetti di formazione del personale a livello territoriale (reti di ambito) o

regionale/nazionale in favore di diverse scuole e/o per specifiche categorie di personale (ATA

compreso). Questo al fine di garantire il reperimento di esperti di alto livello adeguato al personale da

formare.

7. Individuazione degli esperti esterni

7.1 Tale ricorso dovrà avvenire solo e soltanto dopo aver preliminarmente accertato l’oggettiva

impossibilità di utilizzare risorse umane disponibili all’interno dell’Istituto. Gli esperti esterni cui

conferire i contratti sono selezionati mediante valutazione comparativa dei curricula e, ove ritenuto

necessario, per colloquio.

A parità di punteggio ottenuto sarà collocato in precedenza nella graduatoria di merito l’esperto con

minore età anagrafica.

7.2 La selezione sarà a cura del Dirigente Scolastico, il quale potrà avvalersi di apposita

Commissione, avente un numero dispari di membri e presieduta dal DS o da un suo delegato.

I membri della commissione sono nominati dallo stesso Dirigente Scolastico.

7.3 Nel caso di stipulazione di contratti d’opera per attività che debbano essere svolte dai soggetti

che operino nel campo dell’arte, dello spettacolo, dello sport o dei mestieri artigianali, alla

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valutazione dei titoli culturali si sostituisce la verifica delle competenze acquisite con

certificazioni tangibili (partecipazioni a mostre, a lavori o lavoro subordinato presso esercizi o

aziende specializzate nel settore richiesto.

7.4 Non saranno prese in considerazione candidature di soggetti che non dichiarino la propria

disponibilità ad adattarsi al calendario e alle modalità di svolgimento delle attività didattiche

così come determinate, nell’ambito della propria autonomia gestionale dall’Istituto;

7.5 I criteri individuati nei punti precedenti sono applicabili anche al personale della scuola, al

personale docente Universitario e al personale delle Pubbliche Amministrazioni, che dovrà,

ove previsto assoggettarsi al bando. Eventuali ulteriori criteri potranno essere ampliati nel

caso lo richiedesse l’area progettuale interessata.

7.6 Nel caso dovesse pervenire una sola candidatura, il Dirigente potrà stipulare con

l’esperto/ente il contratto, purchè la situazione prospettata (esperto/ente) sia ritenuta idonea

all’attività da svolgere.

7.7 Esperti madrelingua con riferimento alle azioni PON-FSE (nota MIUR n. 38115 del

18.12.2017). Per gli esperti di madrelingua, le azioni FSE stabiliscono che, nei percorsi di

formazione di lingua straniera, la priorità deve essere data ai docenti di madrelingua, ovvero

a cittadini stranieri o italiani che per derivazione famigliare o vissuto linguistico abbiano

competenze tali da garantire la piena padronanza della lingua straniera oggetto del percorso

formativo.

8. Procedure amministrative, fiscali e previdenziali per il reclutamento di personale

esperto interno ed esterno.

La procedura è ribadita dalla nota MIUR n. 34815 del 2.08.2017:

8.1 Preliminarmente il dirigente Scolastico dovrà verificare all’interno della propria istituzione la

presenza di personale docente idoneo a ricoprire l’incarico effettuando una ricognizione delle

professionalità esistenti attraverso opportuno avviso di Manifestazione di interesse (da

pubblicare albo on line) sul sito Web nel quale esplicitare:

Definizione dell’oggetto della prestazione;

La durata dell’incarico;

Il luogo dell’incarico e le modalità di espletamento del medesimo;

Il corrispettivo della prestazione al lordo dei contributi previdenziali (se dovuti) e fiscali;

Le eventuali cause di incompatibilità;

Le modalità di controllo e verifica della qualità della prestazione erogata;

L’obbligo di allegare il proprio curriculum vitae in formato europeo da cui evincere i

specifici requisiti professionali e culturali richiesti per l’erogazione della prestazione.

Successivamente, e previa idonea graduatoria interna, ammesso che si sia individuata l’expertise

idonea, il DS provvede all’affidamento dell’incarico aggiuntivo come specificato sopra.

L’istituto contrattuale cui fare riferimento è quello delle prestazioni aggiuntive. La disciplina fiscale

e previdenziale è la medesima dei compensi erogati ai docenti interni all’istituzione scolastica che

effettuano prestazioni lavorative oltre l’orario obbligatorio di servizio.

8.2 Nel caso in cui il procedimento di individuazione del personale (docente ed ATA) interno abbia

avuto esito negativo, il DS – richiamato quanto già descritto precedentemente, potrà:

ricorrere all’istituto delle collaborazioni plurime da parte del personale di altre istituzioni

scolastiche;

e/o

stipulare contratti di lavoro autonomo con esperti esterni, ai sensi dell’art. 7 comma 6 del

D.lgs n. 165/2001.

In entrambi i casi occorrerà effettuare una pubblicazione di avviso pubblico all’albo on line

dell’istituzione scolastica cui dovrà seguire, dopo la pubblicazione di una graduatoria (prima

provvisoria poi definitiva), l’individuazione mediante determina dell’esperto e successiva lettera

di incarico, previa autorizzazione del DS della scuola di provenienza nel caso di collaborazioni

plurime. L’istituto contrattuale e la relativa disciplina fiscale previdenziale è quella delle prestazioni

aggiuntive.

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ISTITUTO COMPRENSIVO “CAMERANO”

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Nel caso di contratti di lavoro autonomo (occasionale e/o professionale) con esperti

esterni andrà stipulato successivamente un contratto di prestazioni d’opera (ex art.

2222 c.c.).

Nella suddetta ipotesi i compensi erogati agli esperti esterni saranno assoggettati alle

disposizioni previdenziali e fiscali previste in materia di lavoro autonomo, ovvero:

Contratto di lavoro autonomo occasionale (esperto esterno NON libero

professionista):

ritenuta d’acconto del 20% e obbligo d’iscrizione alla Gestione separata INPS, con

assoggettamento alle relative ritenute previdenziali ed assistenziali, nel solo caso di superamento

della soglia dei 5.000 euro annui, relativi a tutti i compensi di natura occasionale percepiti

nell’anno solare di riferimento;

Contratto di lavoro autonomo professionale, se l’esperto esterno selezionato è un libero

professionista titolare di partita IVA. In questo caso l’esperto rilascerà regolare fattura a

fronte del compenso corrisposto dalla scuola. In tal caso, non rileva, ai fini della forma

contrattuale, né l’orario né il superamento dei 5.000 euro che si riferiscono solo ai

lavoratori autonomi occasionali (obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS).

Al termine dell’attività il professionista emette regolare fattura di cui al D.L. n. 55/2013 Ministero

Economia e Finanze, soggetta sia a ritenuta d’acconto IRPEF (dal 1.07.2017), che ad IVA split

payment da versarsi separatamente. La fattura è soggetta a tutti gli obblighi di tracciabilità dei

flussi finanziari di cui alla legge 13 agosto 2010 n. 136 modificata dalla L. n. 217 del 2010 di

conversione del D.L. 187/2010. Si specifica l’irrilevanza della soglia di spesa fissata dal Consiglio

d’istituto (art. 34 D.I. 44/01) ai fini dell’affidamento diretto a personale interno/esterno, essendo

tale norma riferita esclusivamente alle procedure per l’affidamento dei contratti di appalto di

servizio, forniture e lavori.

I contratti con i collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell’art. 53 comma 1 e 1bis

del D.lgs 165/2001 e della L. 190/2012 sull’anticorruzione, solo dopo aver accertato:

che il soggetto non si trova in regime di incompatibilità o inconferibilità tale da impedire

l’effettuazione della prestazione professionale richiesta;

che non sussistono conflitti, anche potenziali, di interesse che possano pregiudicare

l’esercizio imparziale della prestazione.

Nel caso di svolgimento delle attività professionali o volontarie che comportino contatti diretti e

regolari con i minori, senza la presenza la presenza del docente interno, ai sensi dell’art. 2 del

D.lgs n. 39/2014 in materia di lotta contro l’abuso o lo sfruttamento sessuale dei minori, e la

pornografia minorile, il DS deve richiedere, prima di stipulare il contratto, un certificato

antipedofilia tramite l’acquisizione del casellario giudiziale dell’interessato.

- Stipula di apposite convenzioni/collaborazioni con Enti per la fornitura di servizi

(Università, Associazioni, Enti accreditati dal MIUR, Enti di formazione esperti in materia, attività

di tutoraggio o noleggio di particolari servizi etc.). Tale tipo di attività viene disciplinata dal Codice

dei contratti D.lgs n. 50/2016, art. 36.

8.2 Interventi di esperti meramente occasionali (art. 7 circ. F.P. 2/2008)

Non si soggiace alle procedure comparative per la scelta dell’esperto interno/esterno (di cui all’art.

7 del D.lgs 30 marzo 2001 n. 165) né all’adempimento degli obblighi di pubblicità se trattasi di

prestazioni meramente occasionali che si esauriscono in una sola e circoscritta prestazione e

caratterizzate nella specificità e unicità, per le quali è riconosciuto solo un rimborso spese o un

compenso ad esso equiparabile (partecipazione a convegni, seminari, singole docenze, la

traduzione di pubblicazioni e simili). Quanto sopra nel presupposto che il compenso corrisposto

sia di modica entità, sebbene congruo a remunerare la prestazione resa e considerato il favore

accordato dal legislatore che le ha inserite nel comma 6 dell’art. 53 del D.lgs n. 165/2001,

rendendole compatibili con lo stretto regime autorizzatorio dei dipendenti pubblici.

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Ne consegue che se si è in presenza di una attività progettuale del tutto peculiare e specifica come

sopra illustrato, ciò può comportare la possibilità di un incarico caratterizzato dalla unicità e

specificità e come tale giustificare il ricorso ad un affidamento diretto dell’incarico stesso,

l’emissione della determina a contrarre a cura del DS contenente il dispositivo di individuazione

del soggetto.

Contratti CPO (art. 54 –bis del D.lgs 50/2016 – circolare INPS n. 107 de 5.07.2017)

Le nuove collaborazioni professionali (CPO) introdotte dal D.lgs n. 50/2016 hanno un ambito di

applicazione specifico e molto ristretto e non vanno quindi né confuse né comprese con la

genericità degli incarichi ad esperti esterni oggetto del presente regolamento.

9. Autorizzazione per i dipendenti pubblici e comunicazione all’anagrafe delle Prestazioni –

aggiornamenti di cui al D.lgs 75/2017 applicabili dal 1 gennaio 2018.

9.1 in caso di incarichi conferiti a dipendenti di altra Amministrazione pubblica è richiesta

obbligatoriamente la preventiva autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza di cui all’art. 53

D.lgs n. 165/2001, il D.lgs n. 75/2017, con art. 8 e art. 22 comma 12 ha abrogato alcuni precedenti

obblighi a decorrere dal 1 gennaio 2018.

In particolare da tale data (ai sensi dell’art. 53 comma 12 D.lgs n. 165/2001, novellato dall’art. 8 e art.

22 comma 12 del D.lgs 25 maggio 2017, n. 75), le amministrazioni pubbliche che conferiscono o

autorizzano incarichi, anche a titolo gratuito, ai propri dipendenti sono tenute a comunicare in via

telematica al sistema integrato www,perlapa.gov.it, nel termine di quindici giorni, al dipartimento della

funzione pubblica gli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti stessi, con l’indicazione dell’oggetto

dell’incarico e del compenso lordo, ove previsto. Entro 15 giorni dall’erogazione del compenso per gli

incarichi, l’Istituto scolastico ha l’obbligo di comunicare all’amministrazione di appartenenza l’ammontare

dei compensi erogati ai dipendenti pubblici.

9.2 Le amministrazioni di appartenenza sono tenute a comunicare tempestivamente al Dipartimento

della Funzione pubblica, in via telematica, per ciascuno dei propri dipendenti a distintamente per ogni

incarico conferito ed autorizzato, i compensi da esse erogati o della cui erogazione abbiano avuto

comunicazione dai soggetti richiedenti. Al fine dell’applicazione dell’art. 1 commi 123, 127 della 662/96,

le P.A. sono tenute a comunicare al Dipartimento della Funzione pubblica, in via telematica,

tempestivamente e comunque nei termini previsti da D.lgs 33/13 i dati di cui all’artt. 15 e 18, relativi a

tutti gli incarichi conferiti ed autorizzati a qualsiasi titolo.

10, Stipula, durata del contratto e determinazione del compenso

10.1 Il Dirigente Scolastico nei confronti dei candidati selezionati provvede alla stipula del contratto e

alla copertura assicurativa come previsto dalla L. 335/95

10.2 Nel contratto devono esser specificati:

- Le parti contraenti;

- Il progetto inserito nel PTOF al quale il contratto fa riferimento;

- Gli estremi della determina a contrarre e dell’atto di individuazione o dell’approvazione della

graduatoria di merito definitiva del bando di selezione;

- La dichiarazione di avvenuta verifica dell’insussistenza di conflitti, anche potenziali, di interesse;

- L’oggetto della collaborazione (descrizione dettagliata della finalità e del contenuto delle

prestazioni richieste);

- La durata del contratto con indicazione del termine iniziale e finale del contratto;

- Il corrispettivo della prestazione- indicato al lordo dell’IVA se dovuta e dei contributi

previdenziali e fiscali a carico dell’amministrazione;

- La copertura finanziaria, la provenienza dei fondi e l’aggregato di spesa nel programma

Annuale;

- Le modalità e i tempi di corresponsione del compenso;

- L’eventuale compito di vigilanza sugli alunni;

- La previsione della clausola risolutiva e delle eventuali penali per il ritardo;

- La possibilità di recedere anticipatamente dal rapporto, senza preavviso, qualora il collaboratore

non presti la propria attività conformemente agli indirizzi impartiti e/o non svolga la prestazione

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nelle modalità pattuite, liquidando il collaboratore stesso in relazione allo stato di avanzamento

della prestazione;

- La presentazione al termine dell’attività di:

. fattura o dichiarazione di prestazione d’opera occasionale;

. apposito registro di firma con l’indicazione particolareggiata degli interventi svolti;

. relazione sull’attività svolta e sui risultati conseguiti;

- La previsione che il foro competente in caso di controversie è quello di Ancona;

- L’impegno del contraente al rispetto delle norme connesse alla sicurezza sui luoghi di lavoro;

- L’informativa privacy del D.lgs n. 196/2003 e ss.mm.ii.

10.3 I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi per i contratti di cui al presente articolo

saranno determinati annualmente in base ai finanziamenti di cui l’Istituto disporrà., fatta esclusione

di quelle prestazioni che per loro natura possono essere equiparate alle prestazioni di insegnamento,

che saranno retribuite come da CCNL. In caso di attività cofinanziate dai Fondi europei, il compenso

orario non potrà superare quello previsto dai rispettivi avvisi.

10.4 Il dirigente Scolastico provvede alla determinazione del compenso che deve essere stabilito in

funziona dell’ attività oggetto dell’incarico, della quantità e della qualità dell’attività, dell’eventuale

utilizzazione da parte del collaboratore di mezzi e strumenti propri, anche con riferimento ai valori di

mercato. Deve comunque essere assicurata la proporzionalità con l’utilità conseguita

dall’amministrazione (circolare n. 2 del 2.02.2009 del Ministero del lavoro).

10.5 La liquidazione del compenso avviene, di norma, al termine della collaborazione salvo diversa

espressa pattuizione in correlazione alla conclusione di fasi dell’attività oggetto dell’incarico.

10.6 Il dirigente può procedere a trattativa diretta qualora, in relazione alle specifiche competenze

richieste, il professionista esterno sia l’unico in possesso delle competenze richieste.

10.7 Non è ammesso il rinnovo del contratto di collaborazione. Il committente può prorogare, ove

ravvisi un motivato interesse, la durata del contratto solo al fine di completare i progetti e per i ritardi

non imputabili al collaboratore, fermo restando il compenso pattuito per i progetti individuati.

11. Obblighi a carico del contraente

La collaborazione viene espletata personalmente dal contraente in piena autonomia, senza vincoli di

subordinazione, in via non continuativa e non esclusiva. Il contraente esperto esterno si impegna:

• a prestare la propria opera professionale nell’ambito del progetto approvato dall’istituzione

scolastica, a coordinare il proprio intervento con l’insieme delle attività svolte nell’ambito del

progetto medesimo e a svolgere la propria autonoma attività in collaborazione con i docenti

referenti del progetto;

• a gestire direttamente ed in autonomia le proprie attività, assumendo se necessario, tutte le

responsabilità connesse alla vigilanza degli alunni;

• a rispettare nell’esecuzione della prestazione le caratteristiche e gli standard qualitativi

identificati dall’amministrazione scolastica;

•a svolgere personalmente l’attività senza potersi avvalere di sostituti;

•a rispondere direttamente all’istituzione scolastica per ogni intervento connesso all’incarico;

• a consegnare all’istituto scolastico una copia del curriculum vitae, in formato elettronico depurato

da ogni informazione non necessaria (numeri telefonici, residenza, hobby, etc) al fine della sua

pubblicazione sul web dell’istituto scolastico, quale obbligo di legge, ai sensi dell’art. 15 D.lgs n. 33/2013;

• al rispetto delle norme connesse alla sicurezza sui luoghi di lavoro;

• a presentare al temine dell’attività:

- Apposita fattura o dichiarazione di prestazione d’opera occasionale (munita di marca da bollo di

€ 2,00 per importi superiori a € 77,47) al fine di ottenere il compenso pattuito;

- Apposito registro di firma con l’indicazione particolareggiata degli interventi svolti, vidimato dal

docente referente;

- Specifica relazione finale riportante le modalità di svolgimento dell’’attività, gli obiettivi didattici

raggiunti e i risultati conseguiti;

- Nel caso di interventi su progetti complessi può essere prevista la presentazione anche di una

relazione intermedia, volta a verificare e valutare l’andamento del progetto e a correggerne, se

necessario, i parametri per migliorarne l’efficacia;

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- A rilasciare, se necessario in base al tipo di attività svolta, apposita dichiarazione di riservatezza

circa le informazioni di cui può venire a conoscenza durante lo svolgimento dell’incarico,

impegnandosi formalmente a non divulgare all’esterno, né a soggetti terzi non autorizzati, anche

successivamente alla cessazione dell’incarico e senza limiti temporali;

- Ad iscriversi alla gestione separata INPS di cui la L. 555/1995 nel caso di superamento della fascia

di esenzione di € 5.000, per anno solare, percepiti anche da una pluralità di committenti, ai fini

della contribuzione previdenziale.

Al contraente esperto esterno viene consegnata ed egli dichiara di aver ricevuto e preso in visione

l’informativa privacy emessa ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196/2003 e ss.mm.ii. Se necessario, in base

all’attività svolta, al contraente esperto esterno viene consegnato ed egli dichiara di aver preso visione:

- Incarico del trattamento dei dati degli alunni o del personale, anche in relazione all’applicativo

informatico “registro on line” o altri applicativi informatici che comportino l’accesso a dati

personali, con facoltà e limiti indicati nella nota di incarico;

Il contraente viene informato che ai sensi dell’art. 15 del Dlgs 33/2013 l’amministrazione scolastica

è tenuta a pubblicare il curriculum vitae degli incaricati sul sito web istituzionale per finalità di

pubblicità e trasparenza. Il contraente è edotto che i suoi dati personali, compresi i dati dell’incarico

e l’ammontare del compenso, saranno oggetto di pubblicazione sul sito web dell’istituzione scolastica,

nel rispetto delle linee guida espresse dal Garante delle Privacy. Il contraente viene informato che ai

sensi dell’art. 2 del D.lgs 39/2014 IL Dirigente Scolastico, prima di stipulare il contratto è tenuto ad

acquisire il casellario giudiziale completo dell’interessato.

12.Obblighi a carico dell’Istituto scolastico e termini del contratto

L’Istituto si obbliga a garantire tutti i servizi occorrenti all’esperto nell’espletamento della sua opera.

L’Istituto a fronte delle attività oggetto del contratto effettivamente e personalmente svolte dall’esperto

corrisponde al contraente il compenso pattuito avviene limitatamente alle prestazioni effettivamente

erogate. Il compenso è assoggettato alle ritenute di legge. Esso è omnicomprensivo e può comprendere,

oltre alla prestazione, anche la progettazione e il coordinamento dell’attività, in base a quanto previsto

nel contratto. Il contratto di prestazione d’opera non costituisce rapporto di impiego dipendente e non

dà in alcun modo luogo ad un rapporto di lavoro subordinato, né a diritti in ordine all’accesso ai ruoli

della scuola.

Spetta all’istituzione scolastica provvedere:

- All’emissione dei mandati di pagamento con distinta OIL entro i tempi previsti dal contratto;

- Al versamento della ritenuta d’acconto, delle ritenute IRAP, INPS, e dell’IVA quanto dovute;

- Alle denunce mensili DMA2, flusso UNIEMENS (gestione separata), quanto dovute;

- Al rilascio della Certificazione Unica dei compensi;

- All’inserimento dei dati nel mod. 770 dichiarazione dei sostituti di imposta;

- All’inserimento nel mod. M conto consuntivo.

Il contratto non dà luogo a trattamento previdenziale ed assistenziale nel caso i compensi non eccedano

€ 5.000 e non dà luogo in alcun caso a trattamento di fine rapporto. La prestazione pattuita può essere

motivatamente interrotta nel caso vengano meno i presupposti della prestazione senza che l’esperto

possa vantare alcuna pretesa se non il pagamento del corrispettivo pattuito, limitatamente alle

prestazioni effettivamente erogate.

13. Applicazione ed informazioni sulla sicurezza (Dlgs 81/2008 e s.m.i.)

Al rapporto di prestazione d’opera si applicano le norme sulla sicurezza e igiene sul lavoro e quelle di

tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. L’esperto riceve dall’Istituto scolastico

informativa sui rischi specifici l’attività svolta nei luoghi di lavoro in cui è chiamato ad operare e delle

misure di prevenzione ed emergenza adottate ed offre all’Istituto di cooperare per l’attuazione delle

misure di prevenzione, tutela della salute e sicurezza. Si accerta che l’incarico sia coperto da propria

assicurazione contro gli infortuni e per la responsabilità civile verso terzi, in particolare se l’esperto

esterno debba operare con attrezzature, ovvero, che la polizza assicurativa dell’Istituto scolastico copra

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prestazioni di personale in servizio presso altre scuole o estraneo all’amministrazione in riferimento

all’attività svolta dal prestatore d’opera. L’esperto è responsabile di eventuali danni causati

all’immobile, agli arredi e agli impianti da qualsiasi azione od omissione dolosa o colposa a lui

direttamente imputabili.

14. Risoluzione del contratto, recesso e norme sulla privacy

L’Istituto ha il diritto di risolvere il contratto, con effetto immediato, a mezzo di lettera raccomandata,

in caso di inadempimento degli obblighi derivanti dal contratto. L’Istituto si riserva la facoltà di risolvere,

in qualsiasi momento, il contratto qualora, a suo insindacabile giudizio, l’attività non si sia svolta in

modo proficuo in relazione agli obiettivi prefissati, ovvero per insorgenza di incompatibilità successive

alla stipula del contratto. In caso di risoluzione del contratto, l’Istituto può avere diritto al risarcimento

del danno conseguente, così come da applicazione degli art. 2237 del Codice Civile.

Eventuali motivi di assenza da parte dell’esperto, se pregiudizievoli per la prosecuzione o conclusione

del progetto, comporteranno l’interruzione del rapporto e la sostituzione dell’incaricato con un altro

esperto esterno a seguito di scorrimento di graduatoria. Qualora l’esperto intenda recedere dal contratto,

deve manifestare per iscritto tale sua intenzione, con preavviso di almeno 15 giorni.

15. Privacy Dlgs 196/2003

Ai sensi dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, codice della Privacy, i dati personali forniti dall’esperto sono

raccolti presso l’Istituto scolastico esclusivamente per le finalità di gestione del rapporto di

collaborazione e potranno essere trattati anche in forma automatizzata.

L’Istituto scolastico si riserva, a ragione dell’entrata in vigore a partire dal 25 maggio 2018

del nuovo Regolamento Europeo in materia di Privacy e trattamento dati, ulteriori

disposizioni ed aggiornamenti in merito.

16. Verifica dell’esecuzione e buon esito dell’incarico

16.1 il DS, avvalendosi di un’attività istruttoria attraverso la consultazione dei docenti collaboratori e/o

referenti per i singoli progetti ed attività oggetto del presente regolamento, verifica periodicamente il

corretto svolgimento dell’incarico, in particolar quando la realizzazione dello stesso sia correlata a fasi di

sviluppo, mediante verifica della coerenza dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi affidati. Qualora i

risultati delle prestazioni fornite dal collaboratore esterno risultino non conformi a quanto richiesto sulla

base del disciplinare di incarico, ovvero siano del tutto insoddisfacenti, il Dirigente può richiedere al

soggetto incaricato di integrare i risultati, entro un termine stabilito, ovvero può risolvere il contratto per

inadempienza. Qualora i risultati siano soltanto parzialmente soddisfacenti e non vengano integrati, il

Dirigente può chiedere ulteriormente al soggetto incaricato di integrare i risultati entro un termine

stabilito, ovvero – sulla base dell’esatta quantificazione delle attività prestate – può provvedere alla

liquidazione parziale del compenso originariamente stabilito.

16.2 Il Dirigente verifica l’assenza di oneri ulteriori, previdenziali, assicurativi, e la richiesta di

rimborsi spese diversi da quelli eventualmente già previsti ed autorizzati.

16.3 Al termine dell’attività al contraente è richiesta la presentazione di una specifica relazione

sull’attività svolta e sui risultati conseguiti e a consegnare apposito registro di firma con l’indicazione

particolareggiata degli interventi svolti, vidimato dal docente referente del progetto.

17. Pubblicità ed efficacia

Dell’avviso ad evidenza pubblica per le tipologie di contratto oggetto del presente regolamento si dà

adeguata pubblicità tramite:

•avviso pubblico – all’albo on line del sito www.iccamerano.gov.it e in” Amministrazione

Trasparente “- sotto la voce consulenti e collaboratori.

Dell’esito della procedura comparativa deve essere data la medesima pubblicità. L’efficacia dei contratti

di collaborazione è subordinata agli obblighi di cui all’art. 15 del D.lgs 33/2003 e s.m.i., nonchè delle

linee guida ANAC determinazione n. 1310 del 28.12.2016 sulla pubblicazione e la qualità dei dati.

Pertanto, sul sito istituzionale sono oggetto di pubblicazione e aggiornamento le seguenti informazioni

relative ai titolari di collaborazione e consulenza:

Amministrazione conferente

Soggetto percettore

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Oggetto ed estremi del contratto

Durata

importo

Alla presente deve essere allegato CV dell’esperto in formato UE. La pubblicazione degli estremi

degli atti di conferimento degli incarichi dirigenziali a soggetti estranei alla P.A., di collaborazione

o di consulenza a soggetti esterni a qualsiasi titolo per i quali è previsto un compenso, completi

di indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell’incarico e dell’ammontare erogato, sono

condizioni per l’acquisizione dell’efficacia dell’atto e per la liquidazione dei relativi compensi.

18. Interventi di esperti a titolo gratuito

In caso di partecipazione ad attività inerenti progetti deliberati dagli organi competenti ed inseriti nel

PTOF di esperti a titolo gratuito, con gli stessi dovrà comunque essere formalizzato un incarico scritto

in cui dovranno essere indicati, tra l’altro le modalità della prestazione e gli obblighi delle parti.

Sebbene l’attività sia prestata a titolo gratuito, dovrà essere prevista la copertura assicurativa

antinfortunistica e per la R.C. per la specifica responsabilità civile per la vigilanza sugli alunni.

19.Disposizioni finali

Copia del presente regolamento è pubblicato sul sito internet dell’Istituto www.iccamerano.gov.it al

fine della consultazione, in:

•Albo on line

•Amministrazione Trasparente

Per quanto non previsto dal presente regolamento si applicano le norme contenute nelle vigenti

disposizioni nazionali e comunitarie in materia e specificatamente si rinvia alle disposizioni del

Regolamento di Contabilità di cui D.I. 44/2001.

20. Abrogazione norme

Tutte le disposizioni precedentemente assunte dal Consiglio di Istituto in materia di regolamento

dell’attività negoziale in merito alla disciplina per il conferimento di incarichi di collaborazione ad

esperti esterni si intendono abrogate.

21. Foro Competente

Per tutti i contratti stipulati dal Dirigente Scolastico, di norma, il foro competente è quello di Ancona

sede Avvocatura dello Stato e/o sue articolazioni territoriali, le spese di registrazione dell’atto, in

caso d’uso, sono a carico della parte richiedente.