Registro auto storiche: quali auto si possono iscrivere?

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Iscriversi al registro delle auto storiche seguendo alcuni semplici consigli dell'Osservatorio SuperMoney

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Registro auto storiche:quali auto si possono iscrivere?

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Secondo un recente dossier molti automobilisti approfittano di alcune lacune legislative per iscrivere

la propria vecchia macchina nel registro delle auto storiche, evitando così di pagare il bollo auto. È vero che per queste auto sono previsti alcuni vantaggi?

• Innanzitutto c’è differenza tra le auto d’epoca, che possono circolare soloai raduni, e le auto storiche che invece possono circolare sempre: alcuniautomobilisti approfittano di questo fatto per iscrivere auto che magarisono semplicemente vecchie al registro delle auto storiche e godere ditutti i vantaggi connessi.

• Un esempio: una vecchia Fiat Croma, ad esempio del 1990, dovrebbepagare 324 euro circa per il bollo. Se la stessa auto diventa auto storica, ilbollo si riduce a poco più di 28 euro. Simili vantaggi economici si hannoanche nel passaggio di proprietà.

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A parte i soliti furbi che ne approfittano, chi possedesse

veramente un’auto storica come fa a iscriversi al registro

delle auto storiche e godere di queste agevolazioni?

• È sufficiente fare domanda di iscrizione attraverso un Club Federato ASI (Automotoclub Storico Italiano)

• L’iscrizione prevede una quota associativa annua all’ASI (41,32 euro versati attraverso un Club Federato ASI) e la quota associativa del singolo club; una delibera del 2008 impone che la cifra totale non sia inferiore ai 100 euro.

• Subito dopo l’iscrizione l’ASI rilascerà dei documenti seguenti a garanzia della valenza storica del veicolo:

- attestato di storicità

- certificato d’identità

- certificato di rilevanza storica

- carta Fiva.

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Quali veicoli possono iscriversi?

• Tutti i veicoli a motore (ciclomotori, motoveicoli, autovetture, autobus, autocarri, autotreni, macchine agricole, veicoli militari, aeromobili e natanti d’epoca). Questi devono però aver compiuto vent’anni dalla data di costruzione o della loro prima immatricolazione in Italia. Per quanto riguarda le gite fuori porta è utile tenersi aggiornati sul servizio che offre la carta verde.

• Bisogna per forza mantenere le caratteristiche originali del veicolo, conservando intatti sedili, capote o altri elementi. I pezzi si possono sostituire ma dovranno restare d’epoca.

• Non è possibile iscrivere vetture che siano tenute male, devono essere necessariamente in buone condizioni.

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Quali vantaggi hanno le auto storiche?

• Esenzione dal bollo;

• Agevolazioni sul passaggio di proprietà e netta riduzione della tassa provinciale di trasferimento;

• Sconto del 30% sui premi e le garanzie di responsabilità civile e di furto/incendio costo più basso perché pensato per auto che dovrebbero circolare solo ai raduni, con un rischio bassissimo di incidenti;

• Un’ulteriore fonte di risparmio può derivare sicuramente dal confronto tra le migliori assicurazioni online per trovare l’offerta che si adatta meglio alle proprie esigenze.

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Quindi qualunque auto sopra i vent’anni può essere iscritta al registro delle auto storiche?

• L’iscrizione resta a discrezione dell’ASI che potrebbe bloccare la pratica nei casi un cui l’auto non avesse un reale valore storico o estetico o non è tenuta con cura.

• Spesso però automobilisti che possiedono auto datate in cattivo stato raggirano queste norme. Infatti, anche se per ottenere il certificato ASI si dovrebbe far esaminare l’auto da un tecnico specializzato, spesso ciò non accade e il certificato viene rilasciato semplicemente guardando le foto dell’auto.

• Inoltre, il certificato ASI non ha scadenza: in questo modo non è possibile verificare che l’auto sia davvero mantenuta in buono stato nel tempo.