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Regione Umbria Giunta Regionale Direzione Regionale Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Ambito di coordinamento Territorio, infrastrutture e mobilità RELAZIONE DI MONITORAGGIO DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO RIGUARDANTE L’AZIONE DI RICOSTRUZIONE A SEGUITO DEGLI EVENTI SISMICI DEL 1997 ART. 16, COMMA 1, LEGGE 61/98 Anno 2015

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Regione Umbria Giunta Regionale

Direzione Regionale Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria

Ambito di coordinamento

Territorio, infrastrutture e mobilità

RELAZIONE DI MONITORAGGIO DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO RIGUARDANTE L’AZIONE DI RICOSTRUZIONE A SEGUITO DEGLI EVENTI

SISMICI DEL 1997 ART. 16, COMMA 1, LEGGE 61/98

Anno 2015

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INDICE

Pag. 1 IL QUADRO ATTUALE 1

1.1 I dati di sintesi 2 1.2 Lo stato di attuazione al 31.12.2015 3

2 L’ATTIVITA’ DELL’ANNO 2015 6 2.1 L’avanzamento dei lavori 6 2.2 La spesa 8

3 TERRITORI INTERESSATI DALLA CRISI SISMICA 9 3.1 Il sisma del 26 settembre 1997 9 3.2 I Comuni più colpiti 9

4 ASPETTI ORGANIZZATIVI 12

5 IL SISTEMA INFORMATIVO 14

6 L’OSSERVATORIO SULLA RICOSTRUZIONE 15

7 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO 18

7.1 Leggi nazionali 18

7.2 Leggi regionali 18

8 I COSTI DELLA RICOSTRUZIONE 19

9 IL QUADRO DELLE RISORSE 20

9.1 Le risorse commissariali 20

9.2 Le risorse statali 20

9.3 Le risorse aggiuntive per specifici interventi 22

9.4 Le risorse dell’Unione Europea 22

9.5 Le risorse regionali 23 9.6 Le risorse totali 23

10 IL QUADRO GENERALE DEGLI IMPEGNI E DELLA SPESA 24 10.1 La destinazione delle risorse 24 10.2 Gli impegni 25 10.3 La spesa 26 10.4 Sintesi degli impegni e della spesa 27

11 IL PROGRAMMA STRAORDINARIO DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA 31

12 IL RIENTRO DELLA POPOLAZIONE 32

12.1 La popolazione evacuata 32

12.2 L’attuale sistemazione alloggiativa delle persone evacuate 32

12.3 Gli alloggi alternativi ai container 34

12.4 Il rilascio dei container 35

12.5 La popolazione in autonoma sistemazione 37

12.6 La sistemazione della popolazione in attesa di rientro 38

13 L’EDILIZIA PRIVATA 39 13.1 La ricostruzione leggera 39 13.2 La ricostruzione pesante 43 13.3 La ricostruzione integrata 48

14 IL PATRIMONIO PUBBLICO 59 14.1 Opere Pubbliche 59 14.2 Infrastrutture rurali 66 14.3 Dissesti idrogeologici 68 14.4 Beni Culturali 72

15 ATTIVITÀ PRODUTTIVE 80 16 ALTRI INTERVENTI 81 17 GLI INTERVENTI FINANZIATI CON LE RISORSE DELL’UNIONE EUROPEA 83 18 LA RICOSTRUZIONE IN CORSO E QUELLA DA AVVIARE 85 CONSIDERAZIONI FINALI 88

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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1. IL QUADRO ATTUALE

Lo stato di attuazione della ricostruzione, ormai entrata a regime, riflette l’avanzamento dei

lavori degli interventi autorizzati con i piani e programmi finanziari approvati. Complessivamente, sono iniziati i lavori per il 99% degli interventi finanziati e se ne sono conclusi il 96%.

Per quanto riguarda la problematica della sistemazione ed il rientro della popolazione evacuata, è praticamente risolta. Delle 9.285 famiglie evacuate 9.135 (98,5%) sono rientrate nelle proprie abitazioni, 144 (1,4 %) sono in autonoma sistemazione o in alloggi alternativi, mentre solo 6 (0,1%) famiglie sono attualmente alloggiate nei container avendo rinunciato ad una sistemazione alternativa.

Per quanto riguarda, invece, l’avanzamento degli interventi di ricostruzione, nel corso dell’anno 2015 è da registrare l’apertura di 14 e la chiusura di 127 cantieri della ricostruzione degli edifici privati e l’apertura di 29 e la chiusura di 42 cantieri della ricostruzione pubblica. Complessivamente, tra edilizia privata ed opere pubbliche, sono iniziati i lavori di 43 interventi mentre se ne conclusi 169.

Nel corso dell’anno è stato effettuato, tramite sopralluoghi presso i comuni interessati, un censimento analitico e dettagliato della popolazione che risultava essere ancora evacuata a causa del sisma. Ciò ha consentito di calcolare in modo più preciso il numero delle persone che sono effettivamente in attesa di rientrare nella loro abitazione danneggiata. La conseguenza è stata una notevole diminuzione del numero degli evacuati rispetto all’anno precedente: (85 nuclei – 224 persone).

Per quanto riguarda la spesa, nell’anno 2015 sono state effettuate erogazioni per complessivi € 30,15 milioni.

Confrontando i dati dell’anno 2015 con quelli del 2014 il numero dei lavori iniziati e conclusi è rimasto costante, la spesa sostenuta durante l’anno è diminuita, mentre il numero delle persone rientrate nella propria abitazione è aumentato per i motivi sopra specificati.

E’ necessario sottolineare che, essendo giunti quasi al termine del processo di ricostruzione, il numero assoluto sia degli interventi ancora da avviare sia di quello degli interventi in corso di esecuzione è in costante diminuzione, inoltre molti interventi ancora aperti riguardano le pratiche più complesse dal punto di vista tecnico e/o amministrativo e quelle gravate da procedimenti giudiziari che hanno rallentato i lavori. Tutto ciò determina, ovviamente, la diminuzione della velocità della spesa che si sta registrando negli ultimi anni

Dal punto di vista amministrativo, la Giunta Regionale, con deliberazione 27 marzo 2015, n. 366, ha modificato ulteriormente il Programma finanziario 2011-2012 in modo da consentire il finanziamento di nuovi interventi sui beni culturali e opere pubbliche attraverso l’utilizzo di economie accertate in altri settori.

Infine, dal punto di vista organizzativo, a decorrere dal 1° luglio 2015 il Servizio Ricostruzione edifici privati, programmi integrati di recupero e risorse finanziarie è stato soppresso e le sue competenze sono state assegnate alla nuova Unità Operativa Temporanea: Attività connessa alla gestione della ricostruzione post sisma e delle emergenze.

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1.1 I dati di sintesi Lo stato di attuazione della ricostruzione al 31 dicembre 2015 è sinteticamente rappresentato

dagli indicatori più significativi (popolazione rientrata, attuazione interventi, spesa) riportati nella tabella e nei grafici che seguono.

Dicembre 2013 Dicembre 2014 Dicembre 2015

Popolazione rientrata nella propria abitazione

21.952 97% 22.043 97,5% 22.267 98,5%

Interventi conclusi (Programmi 1998-2001)

11.038 95% 11.140 96% 11.226 96,5%

Interventi conclusi (Programmi 2002-2012)

5.605 92% 5.773 93% 5.856 94%

Spesa (mil. di Euro) 5.054 94,5% 5.106 95,5% 5.136 96%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

dic-03 dic-04 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 dic-14 dic-15

Popolazione rientrata nella propria abitazione Interventi conclusi (Programma 1998 - 2001)

Interventi conclusi (Programma 2002 - 2009) Spesa

Sono rientrate nelle abitazioni riparate 22.267 persone pari al 98,5% delle 22.604 evacuate nel 1997, 150 (0,67%) abitano in alloggi alternativi, 173 (0,77%) sono in autonoma sistemazione e solo 14 (0,06%) sono ancora nei container avendo rifiutato una sistemazione alternativa.

Sono stati ultimati 11.226 interventi, pari al 96,5% degli 11.622 finanziati con i Programmi finanziari 1998-2001, mentre per i Programmi 2002-2012 si sono conclusi 5.856 interventi (94%) su 6.221.

La spesa complessiva, comprensiva delle risorse statali, delle risorse comunitarie e quelle destinate a specifici interventi, ammonta a 5.136,33 mil, pari al 96,05% delle risorse disponibili e ripartite nel periodo 1998-2015 (€ 5.347,67 mil.).

2.300,19

2.806,23

3.245,97

3.530,23

3.951,42

4.283,60

4.580,96

4.814,53 4.914,415.003,99

5.053,945.106,18

5.136,33

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

4.500

5.000

5.500

dic-03 dic-04 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 dic-14 dic-15

Andamento erogazioni(milioni di Euro)

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1.2 Lo stato di attuazione al 31.12.2015 Lo stato di avanzamento degli interventi prioritari finanziati con i Programmi finanziari

1998/2001 è illustrato nella tabella e nel grafico.

Settori

Interventi

finanziati ultimati % In corso % Da

iniziare %

Ricostruzione leggera 4.331 4.317 99,68 12 0,28 2 0,05

Ricostruzione pesante 3.887 3.775 97 91 2 21 1

Ricostruzione integrata

1.849 1.655 89,5 160 8,7 34 1,8

Totale edilizia privata 10.067 9.747 97 263 3 57 1

Infrastrutture a rete 295 230 78 52 18 13 4

Infrastrutture rurali 664 664 100 - 0 - 0

Opere Pubbliche 202 195 97 7 3 0 0

Dissesti idrogeologici 106 106 100 0 0 0 0

Beni culturali 288 284 99 4 1 0 0

Totale patrimonio pubblico 1.555 1.479 95 63 4 13 1

TOTALE 11.622 11.226 96 326 3 70 1

nel grafico (inserire la nuova tabella):

99,68

97

89,5

78

100

97

100

99

96

0,28

2

8,7

18

3

0

1

3

1

1,8

4

0

0

0

1

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Ricostruzione leggera

Ricostruzione pesante

Ricostruzione integrata

Infrastrutture a rete

Infrastrutture rurali

Opere Pubbliche

Dissesti idrogeologici

Beni culturali

TOTALE

Stato di attuazione degli interventi(percentuale ultimati - in corso - da iniziare)

Ultimati In corso Da iniziare

→→

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L’andamento dei singoli settori di intervento riflette le modalità attuative delle specifiche tipologie ed i diversi tempi autorizzativi fissati in relazione alle priorità ed alla disponibilità delle risorse. La ricostruzione leggera è conclusa, quella pesante è avviata per il 99,5%, mentre per quella integrata sono stati aperti il 98% dei cantieri previsti. I Piani ed i programmi delle opere e delle infrastrutture pubbliche sono completamente avviati e prossimi alla conclusione. Degli 11.622 interventi finanziati il 96,5% (11.596) sono conclusi, il 3% (236) sono in corso, mentre solamente l’1% (70) deve iniziare.

L’andamento realizzativo degli interventi non prioritari finanziati con i Programmi finanziari

2002/2012 e successive integrazioni è illustrato nella tabella e nel grafico.

Settori

Interventi

finanziati ultimati % In corso % Da

iniziare %

Ricostruzione pesante 4.623 4.487 97,1 120 2,6 16 0,3

Ricostruzione integrata

692 585 84,5 87 12,6 20 2,9

Totale edilizia privata 5.315 5.072 95,4 207 3,9 36 0,7

Opere Pubbliche 206 149 72 34 17 23 11

Dissesti idrogeologici 106 97 91 7 7 2 2

Beni culturali 594 538 90 40 7 16 3

Totale patrimonio pubblico 906 784 86,6 81 8,9 41 4,5

TOTALE 6.221 5.856 94 288 5 77 1

Stato attuazione interventi(percentuale ultimati, in corso, da iniziare)

94

90

91

72

84,5

97,1

5

7

7

17

12,6

2,6

11

2,9

1

3

2

0,3

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Totale

Beni Culturali

Dissesti Idrogeologici

Opere Pubbliche

Ricostruzione integrata

Ricostruzione pesante

Ultimati

In corso

Da iniziare

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La realizzazione di questi interventi non prioritari prosegue a pieno regime, per il 94% (5.856) sono stati chiusi i cantieri, mentre per il 4% (288) i lavori sono in corso di realizzazione.

Da evidenziare la percentuale dei lavori conclusi relativamente agli interventi sugli edifici della Ricostruzione pesante (97,1%), sui dissesti idrogeologici (91%) e sui Beni culturali (90%).

Per valutare più compiutamente lo stato di avanzamento nella sua globalità, nel grafico che

segue è indicata, per ciascun settore di intervento, la percentuale degli interventi avviati (somma di quelli conclusi e quelli in corso), e la restante percentuale di quelli da iniziare.

99,7

97,1

89

98

97

99

0,3

2,9

11

2

3

1

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Ricostruzione pesante

Ricostruzione integrata

Opere Pubbliche

Dissesti idrogeologici

Beni culturali

TOTALE

Stato di attuazione degli interventi(percentuale complessivamente avviati e da avviare)

Avviati Da avviare

La fase di inizio dei lavori è pressoché terminata per quasi tutti i settori, complessivamente

sono stati aperti i cantieri per il 99% (6.144) degli interventi autorizzati e finanziati, mentre solo l’1% (77) deve iniziare.

Per quanto riguarda i singoli settori di intervento, sono stati aperti quasi tutti i cantieri della Ricostruzione pesante (99,7%), dei Dissesti idrogeologici (98%) e dei Beni culturali (97%).

Gli interventi pubblici per i quali devono ancora iniziare i lavori sono stati finanziati negli ultimi due anni attraverso il riutilizzo delle economie accertate sugli interventi già saldati.

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2. L’ATTIVITA’ DELL’ANNO 2015 2.1 L’avanzamento dei lavori

Nel corso dell’anno 2015 si è avuto un costante incremento della fase realizzativa anche se a

ritmi inferiori rispetto a quelli registrati negli anni precedenti. Nelle tabelle e nei grafici sottostanti è dettagliato l’avanzamento complessivo dei lavori degli interventi finanziati con i programmi 1998-2001 e 2002-2012 e successive integrazioni .

Settore di Intervento Interventi finanziati

Situazione al 31.12.2014 Ricostruzione

anno 2015 Situazione al 31.12.2015

Iniziati % Ultimati % Iniziati % Ultimati % Iniziati % Ultimati %

Ricostruzione leggera

4.331 4.329 100 4.316 99,6 0 0 1 0,1 4.329 100 4.317 99,7

Ricostruzione pesante 8.510 8.471 99,6 8.209 96,5 2 0,0 53 0,6 8.473 99,6 8.262 97,1

Ricostruzione integrata 2.541 2.475 97,4 2.167 85 12 0,5 73 3 2.487 97,9 2.240 88

Totale edilizia privata 15.382 15.275 99 14.692 95,5 14 0 127 0,8 15.289 99 14.819 96,3

Infrastrutture a rete 295 266 90 210 71 16 5 20 7 282 96 230 78

Infrastrutture rurali 664 664 100 664 100 0 0 0 0 664 100 664 100

Opere pubbliche 408 380 93 334 82 5 1 10 2 385 94 344 84

Dissesti idrogeologici 212 208 98 203 95,8 2 1 0 0,0 210 99 203 95,8

Beni culturali 882 860 97,5 810 92 6 0,7 12 1 866 98,2 822 93

Totale patrimonio pubblico

2.461 2.378 97 2.221 90,2 29 1 42 1,7 2.407 98 2.263 92,0

TOTALE GENERALE 17.843 17.653 98,9 16.913 95 43 0,2 169 1 17.696 99,2 17.082 96

Apertura cantieri

Complessivamente, sono stati aperti 43 nuovi cantieri (20 relativi al programma 1998-2001 e 23 al programma 2002-2012) con un incremento, rispetto al 31.12.2014, dello 0,2%.

Incremento semestrale apertura cantieri

Settore di Intervento Iniziati

Var.

(%) 31.12.2014 31.12.2015

Ricostruzione leggera 4.329 4.329 0 -

Ricostruzione pesante 8.471 8.473 2 -

Ricostruzione integrata 2.475 2.487 12 0,5

Totale edilizia privata 15.275 15.289 14 0,1

Infrastrutture a rete 266 282 16 6,0

Infrastrutture rurali 664 664 0 -

Opere pubbliche 380 385 5 1,3

Dissesti idrogeologici 208 210 2 1,0

Beni culturali 860 866 6 0,7

Totale patrimonio pubblico 2.378 2.407 29 1,2

TOTALE GENERALE 17.653 17.696 43 0,2

Le tipologie d’intervento per le quali si è registrato un significativo incremento dei lavori iniziati

sono quelle che comprendono interventi finanziati negli ultimi anni mediante il riutilizzo delle economie accertate sugli interventi saldati.

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

7

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0

100,0

Ricostruzione leggera

Ricostruzione pesante

Ricostruzione integrata

Infrastrutture a rete

Infrastrutture rurali

Opere pubbliche

Dissesti idrogeologici

Beni culturali

100,0 99,6 97,490,0

100,093,0 98,0 97,5

0,0 0,55,0 1,0

1,0 0,7

Lavori iniziati(%)

Situazione al 31.12.2014 Ricostruzione anno 2015

Chiusura cantieri

Si sono invece conclusi 169 interventi (86 relativi al programma 1998-2001 e 83 al programma 2002-2012) con un incremento, rispetto al 31.12.2014, dell’ 1 %.

Incremento semestrale lavori ultimati

Settore di Intervento ultimati

Var.

(%) 31.12.2014 31.12.2015

Ricostruzione leggera 4.316 4.317 1 0,02

Ricostruzione pesante 8.209 8.262 53 0,7

Ricostruzione integrata 2.167 2.240 73 3,4

Totale edilizia privata 14.692 14.819 127 0,9

Infrastrutture a rete 210 230 20 9,5

Infrastrutture rurali 664 664 0 0

Opere pubbliche 334 344 10 3,0

Dissesti idrogeologici 203 203 0 0,0

Beni culturali 810 822 12 1,5

Totale patrimonio pubblico 2.221 2.263 42 1,9

TOTALE GENERALE 16.913 17.082 169 1,0

Nel corso dell’anno si è registrato un buon incremento del numero di cantieri chiusi relativi alle

infrastrutture a rete (9,5%) e alla ricostruzione integrata (3,4%).

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

8

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0

100,0

Ricostruzioneleggera

Ricostruzionepesante

Ricostruzioneintegrata

Infrastrutturea rete

Operepubbliche

Infrastrutturerurali

Dissestiidrogeologici

Beniculturali

99,6 96,585

7182

100 95,8 92

0,1 0,6

3

72

0,01

Lavori ultimati(%)

31.12.2014 Ricostruzione anno 2015

2.2 La spesa

La spesa complessiva al 31.12.2014 ammonta ad € 5.136,33 mil., mentre nel corso dell’anno 2015 state effettuate erogazioni per complessivi € 30,15 mil., così ripartite per settore d’intervento:

SETTORE Erogazioni

2015

Edifici isolati 1,17

Programmi Integrati di recupero 21,68

Opere pubbliche 1,26

Dissesti idrogeologici 0,81

Beni culturali 2,03

Attività Produttive -

Altri interventi 3,20

TOTALE 30,15

Nel grafico è riportato l’ammontare mensile delle erogazioni effettuate nel corso dell’anno (in

milioni di euro).

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

1,37 2,18 2,761,49

3,36 3,69

3,45

0,08

5,39

1,48 2,60 2,30

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3. TERRITORI INTERESSATI DALLA CRISI SISMICA

3.1 Il sisma del 26 settembre 1997

La sequenza sismica del settembre – ottobre 1997 ha colpito una fascia della catena

appenninica a cavallo tra Umbria e Marche, già sede in passato di terremoti distruttivi. L’intensità della scossa più forte (5.8 Richter – IX Mercalli) è considerata in linea con quella dei terremoti storici che hanno interessato in passato l’Umbria orientale.

La crisi sismica di settembre era stata preceduta, nel maggio 1997, da un’altra di minore entità che aveva interessato l’area dei Monti Martani, con un evento principale corrispondente ad un VII grado della scala Mercalli.

L’inizio della sequenza di Colfiorito risale peraltro al 23 – 27 agosto, con una serie di eventi di piccola intensità. Il 26 settembre si verificano i primi due eventi principali della sequenza, uno tra Colfiorito e Cesi durante la notte (con intensità VIII – IX Mercalli) e, il secondo tra Colfiorito e Annifo nella mattinata (intensità IX Mercalli).

Il terremoto di Sellano - Preci del 14 ottobre (intensità VII – VIII Mercalli) è il terzo evento più importante della sequenza, la cui evoluzione prosegue con un terremoto che ha colpito principalmente Gualdo Tadino il giorno 26 marzo 1998, caratterizzato da un’elevata profondità (circa Km 45) e una magnitudo locale Richter pari a 5.4 (VII Mercalli). Questa scossa è stata seguita da altre due rispettivamente nei giorni 3 (intensità VI – VII Mercalli) e 5 aprile (intensità VI – VII Mercalli), localizzate nella stessa zona ma con profondità intorno ai Km 10 e, quindi, molto più avvertite in superficie.

La sequenza di Colfiorito si è verificata in un’area della dorsale appenninica dove la sismicità storica manifesta una lacuna di circa 25 Km tra gli eventi del 1749 – 1751 a nord e quello del 1328 (nonché gli altri terremoti che hanno colpito l’alta Valnerina) a sud.

Nell’ultimo millennio l’attività sismica in queste aree, come documentato dalle fonti storiche, ha un andamento temporale piuttosto disomogeneo. Il terremoto distruttivo forse storicamente più importante per l’area di Colfiorito è del 30 aprile 1279, d’intensità massima pari a X Mercalli, che ebbe un’area di influenza molto ampia, comportando grandi danneggiamenti nel territorio tra Camerino e Nocera Umbra.

3.2 I Comuni più colpiti

I comuni umbri maggiormente colpiti dagli eventi sismici iniziati il 26 settembre 1997 sono quelli

il cui territorio è compreso, parzialmente o totalmente, nella fascia appenninica o preappenninica. Tali comuni, classificati di Fascia "A", sono: Assisi, Bastia Umbra, Bevagna, Campello S.Clitunno, Cannara, Cerreto Di Spoleto, Costacciaro, Foligno, Fossato Di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio (Fraz. Di Padule, Branca, Spada, S. Marco, Torre Calzolari, Colpalombo, Carbonesca), Montefalco, Nocera Umbra, Perugia (Fraz. di Pianello, Castel D’arno, Ripa), Preci, Scheggia e Pascelupo, Sellano, Sigillo, Spello, Spoleto (Fraz. di Poreta, S. Giacomo, Bazzano, Fabbreria, Silvignano, Eggi, Beroide, S.M. In Campis, S. Paolo, Protte, Campo Salese, Azzano, Camporoppolo), Trevi, Valfabbrica, Vallo Di Nera, Valtopina.

La loro classificazione è stata effettuata, con ordinanze ministeriali, sulla base della combinazione di tre indicatori: intensità macrosismica, indice di agibilità calcolato sugli edifici sgomberati rispetto agli esistenti e indice di disagio determinato in relazione al numero dei nuclei familiari in alloggi precari o che hanno provveduto con l’autonoma sistemazione rispetto ai nuclei familiari residenti.

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Delimitazione territoriale

Complessivamente le famiglie evacuate a causa degli eventi sismici iniziati nel 1997 sono state 9.285 per un totale di 22.604 persone, il 95% delle quali (21.466) è residente nei comuni di fascia A. Il grafico sottostante ne evidenzia la distribuzione territoriale.

Distribuzione territoriale popolazione evacuata

Nocera Umbra

20,2%

Gualdo Tadino

11,4%

Assisi

7,2% Altri comuni

18,2%

Valtopina

3,2%

Foligno

36,9%

Sellano

2,9%

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Il comune con il maggior numero di evacuati è quello di Foligno, dove ben 8.336 persone hanno dovuto abbandonare la propria abitazione.

Popolazione evacuata nei comuni totalmente ricompresi nella Fascia A

Comune Popolazione

Residente 1997 Popolazione

Evacuata %

Nocera Umbra 5.947 4.578 76,98

Valtopina 1.368 740 54,09

Sellano 1.268 641 50,55

Preci 914 181 19,80

Gualdo Tadino 14.649 2.572 17,56

Foligno 52.740 8.336 15,81

Altri comuni 88.253 3.719 4,2

Totale Comuni di fascia A 165.139 20.767 12,6

Sulla base del rapporto tra popolazione evacuata e popolazione residente al momento del

sisma i Comuni più colpiti sono Nocera Umbra, dove circa il 77% della popolazione residente ha dovuto abbandonare la propria abitazione, Valtopina, con il 54%, e Sellano, con il 50%.

Percentuale Popolazione evacuata – Popolazione residente

76,98%

54,09%

50,55%

19,80%17,56%

15,81%

4,2%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

NO

CER

A UM

BRA

VALTOPIN

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SELLANO

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FOLI

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4. ASPETTI ORGANIZZATIVI

La gestione dell’emergenza. Immediatamente dopo gli eventi sismici del 26 settembre 1997, la Regione ha istituito, a Foligno, un Centro Operativo Regionale (C.O.R.) con funzioni di coordinamento e sei Centri Operativi Misti (C.O.M.) negli altri comuni maggiormente danneggiati (Assisi, Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Valtopina, Sellano, Preci). In tali centri ha operato personale appartenente a diversi enti ed organizzazioni (Regione, Comune, Protezione Civile, Prefettura, Provincia, Servizio Sismico Nazionale, Servizio Geologico Nazionale, etc.) con compiti di gestione delle fasi di prima emergenza che hanno riguardato:

l’individuazione degli edifici inagibili (segnalando all’autorità comunale quelli da sottoporre a provvedimenti di sgombero per inagibilità parziale o totale);

l’organizzazione dei tecnici rilevatori dei costi e di quelli messi a disposizione dalle associazioni di volontariato, di liberi professionisti e di dipendenti di altre amministrazioni sia dell’Umbria che di altre regioni;

la sistemazione provvisoria della popolazione che, a causa del crollo o dell’inagibilità degli edifici, è stata evacuata dalle proprie abitazioni. La struttura organizzativa nella prima fase della ricostruzione. Terminata la fase

dell’emergenza, la Regione, preso atto della qualità e quantità dei danni, della vastità del territorio colpito, delle diverse tipologie di intervento e dei settori interessati alla ricostruzione, ha provveduto al potenziamento delle proprie strutture operative già esistenti (Servizi industria, commercio, agricoltura, Servizio Politica per la casa, ed altri) ed ha istituito quattro Uffici Temporanei con competenze esclusive in materia di ricostruzione ed un servizio per l’assistenza giuridico amministrativa.

Il coordinamento dell’intero processo di ricostruzione è stato conferito alla Direzione Ambiente, Territorio e Infrastrutture.

L’attuale struttura organizzativa. Terminata la fase della predisposizione della normativa, del

finanziamento e del controllo dei progetti per la quasi totalità degli interventi previsti, è sorta la necessità di snellire le strutture regionali dedicate alla ricostruzione. Pertanto, la maggior parte delle competenze sono state affidate, dall’ 01.07.2015, alla U.O.T. Attività connessa alla gestione della ricostruzione post sisma e delle emergenze, mentre altre sono state trasferite agli ordinari Servizi regionali competenti per materia.

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Competenze dell’attuale struttura operativa della ricostruzione

U.O.T. Attività connessa alla gestione della ricostruzione post sisma e delle emergenze Attività di ricerca, studio ed aggiornamento con riferimento alla

vigente normativa in materia

Programmazione degli interventi di recupero degli edifici privati all’interno e all’esterno dei Programmi Integrati di Recupero

Programmazione degli interventi e gestione tecnico-amministrativa, d’intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, delle attività connesse alle emergenze sismiche;

Controllo e valutazione tecnico-amministrativa per l’ammissibilità a finanziamento dei progetti per la riparazione degli edifici pubblici e privati all’interno dei P.I.R.;

Supporto tecnico-amministrativo, controllo e vigilanza, anche finanziaria, sulle attività dei Comuni interessati da interventi di ricostruzione, in collegamento con le strutture competenti in materia di ricostruzione;

Programmazione, d’intesa con gli Enti locali, degli interventi di ricostruzione mediante Programmi integrati di recupero, concessione dei contributi, controllo e rendicontazione delle risorse finanziarie;

Coordinamento delle diverse fonti di finanziamento, quantificazione delle risorse disponibili, predisposizione dei Programmi finanziari e monitoraggio del fabbisogno finanziario della ricostruzione;

Gestione e rendicontazione, in collaborazione con le altre strutture regionali competenti in materia di ricostruzione, dei fondi comunitari;

Gestione e monitoraggio, anche informatizzato, del flusso dei dati sulla ricostruzione in collegamento con le strutture competenti;

Predisposizione di relazioni e rendiconti periodici previsti dalla normativa

Aggiornamento e gestione dell’Osservatorio sulla ricostruzione

Altri Servizi competenti: Servizio Protezione Civile

Servizio Foreste, economia e territorio montano

Servizio Geologico e sismico

Servizio Opere pubbliche: programmazione, monitoraggio e sicurezza - progettazione e attuazione

Servizio Politiche della casa e riqualificazione urbana Servizio Patrimonio, demanio e logistica

Servizio Infrastrutture per la mobilità

Servizio Attività generali della Giunta e promulgazioni leggi

LLL

AAA

SSS

TTT

RRR

UUU

TTT

TTT

UUU

RRR

AAA

OOO

PPP

EEE

RRR

AAA

TTT

III

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T

A

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R

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T

A

AMBITO DI COORDINAMENTO

TERRITORIO,

INFRASTRUTTURE E

MOBILITÀ

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5. IL SISTEMA INFORMATIVO

La gestione tecnica, amministrativa e finanziaria della ricostruzione è effettuata in maniera totalmente informatizzata.

Per ciascuna tipologia di intervento è stata sviluppata e dedicata apposita procedura a disposizione dei Comuni e degli altri soggetti attuatori interessati (calcolo dei contributi, stato di avanzamento dei lavori, rendicontazioni, etc.)

Tali procedure sono poi coordinate da un sistema informativo che garantisce il monitoraggio dell’andamento della ricostruzione e che prevede una banca dati centrale presso la Direzione, Ambiente, Territorio e Infrastrutture dove pervengono e sono elaborati i dati dei 76 Comuni coinvolti.

Di questi, 33 (di fascia A) sono collegati in via telematica , attraverso un numero verde, con la banca dati centrale di Perugia per l’aggiornamento in tempo reale dello stato di attuazione degli interventi; gli altri, che hanno un minor numero di interventi comunicano off – line con la sede regionale di Terni che è collegata in via telematica con la banca dati centrale di Perugia.

Schema di funzionamento del sistema informativo per la ricostruzione

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6. L’OSSERVATORIO SULLA RICOSTRUZIONE

Le funzioni. L’Osservatorio sulla ricostruzione, previsto dalla legge regionale n. 30/98, ha funzioni di monitoraggio del processo di ricostruzione, di elaborazione e diffusione dei dati e delle informazioni sul relativo stato di attuazione. La Regione ne ha definito le linee guida che tengono conto di specifiche esigenze, quali: coordinare il flusso informativo delle singole strutture regionali competenti in materia di ricostruzione;

coordinare le diverse fonti di finanziamento e controllo dell’andamento della spesa e del fabbisogno finanziario;

effettuare il monitoraggio fisico e finanziario degli interventi;

fornire agli organi decisionali e soggetti attuatori il quadro realizzativo, sia complessivo che analitico, dell’intero processo ricostruttivo;

consentire l’accesso alle informazioni alle istituzioni ed ai cittadini nell’ambito di una trasparenza effettiva e sulla base di elementi oggettivi;

relazionare con il tessuto socio – economico per verificare gli effetti connessi all’attività di ricostruzione.

Monitoraggio: strumento di controllo e di governo di tutta la ricostruzione che consente di fornire in tempo reale la situazione sullo stato di avanzamento fisico degli interventi, la verifica in corso d’opera degli effetti derivanti dall’applicazione delle norme statali e regionali, la rendicontazione (alle istituzioni e all’opinione pubblica) dei tempi, delle modalità, della spesa, nonché dell’efficienza, dell’efficacia e dell’equità delle risorse impiegate. Tale attività consente all’Osservatorio di fornire con continuità il quadro completo dell’intero processo di ricostruzione. Il monitoraggio diventa così anche un valido strumento di supporto alla programmazione degli interventi e all’allocazione delle risorse da parte degli organi decisionali. Diffusione: strumento atto a garantire la divulgazione, affidabile, globale e analitica, di tutte le informazioni sulla ricostruzione. Tale attività è realizzata attraverso la gestione e lo sviluppo di un Sito Internet (www.osservatorioricostruzione.regione.umbria.it/) che contiene informazioni aggiornate in tempo reale sull’andamento amministrativo e realizzativo del processo di ricostruzione e sui provvedimenti adottati, servizi online per i cittadini e i Comuni e sezioni di approfondimento sul decennale, sulle ricerche e pubblicazioni e sull’evento sismico e i primi soccorsi.

Sito sulla ricostruzione – Home page

Tra le attività di diffusione sono ricomprese anche la realizzazione di rapporti di monitoraggio periodici, la promozione di confronti e dibattiti con gli operatori della comunicazione e della

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stampa, la produzione di indagini conoscitive, materiale divulgativo, prodotti multimediali e pubblicazioni specifiche sul post – terremoto.

La struttura organizzativa. L’Osservatorio ha sede presso l’ambito di coordinamento Territorio, Infrastrutture e mobilità ed ha una struttura organizzativa e di funzionamento così articolata:

a. Il responsabile dell’Osservatorio; b. Il responsabile del flusso informativo, della raccolta ed elaborazione dei dati dei Servizi

preposti alla ricostruzione; c. Il responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne; d. Il responsabile tecnico del Sito Internet, che provvede alla sua realizzazione,

aggiornamento ed implementazione; e. I referenti dei Servizi preposti alla ricostruzione.

Responsabile dell’Osservatorio

Osservatorio sulla

ricostruzione

Responsabile tecnico del flusso informativo

Responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne

Responsabile tecnico del Sito Internet

Personale assegnato dai Servizi/Uffici competenti per la ricostruzione

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La struttura operativa dell’Osservatorio sulla ricostruzione

Monitoraggio Diffusione

Raccolta dati

Elaborazione dati

Attuazione piani di intervento

Rientro popolazione

Risorse Finanziarie

Controlli

Relazioni esterne

Pubblicazione dati

Sito Internet

Pubblicazioni specializzate

Report specifici

Rapporti di monitoraggio

OPERE PUBBLICHE LA POPOLAZIONE EVACUATA

Osservatorio sulla

ricostruzione

U.O.T. Attività connessa alla gestione della

ricostruzione post sisma e delle emergenze

ALTRI INTERVENTI

EDILIZIA PRIVATA

ATTIVITA’ PRODUTTIVE

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7. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO 7.1 Leggi nazionali

Il processo normativo è iniziato con l’emanazione, da parte dello Stato, della legge 61/98, atto fondamentale attraverso il quale è stato attuato il passaggio dalla fase dell’emergenza a quella della ricostruzione e che ha fissato i principi ed i criteri generali per l’attuazione degli interventi da realizzare demandando alla Regione il compito di fissare le norme di dettaglio circa le priorità e le norme tecniche, amministrative e finanziarie da seguire per la realizzazione delle singole tipologie previste.

Per quanto riguarda gli interventi da attuare, la legge prevede: interventi sugli edifici pubblici, infrastrutture e dissesti idrogeologici (art. 2, comma 3,

lettera e))

interventi su centri storici e su centri e nuclei urbani e rurali mediante la predisposizione di programmi di recupero (art. 2 comma 3, lettera c) - art. 3)

interventi a favore dei privati per beni mobili ed immobili (art. 4)

interventi a favore delle attività produttive (art. 5)

interventi di edilizia residenziale pubblica (art. 7)

interventi sui beni culturali (art. 8)

interventi su immobili statali (art. 9)

La legge 61/98 è stata successivamente modificata e integrata dalla legge n. 144/99, dalla legge n. 226/99 dalla legge n. 365/00, dalla legge 448/2001 e dalla legge 244/07.

La Regione, nell’ambito delle competenze attribuite, ha emanato leggi regionali che stabiliscono le priorità, le norme tecniche, amministrative e finanziarie per la realizzazione degli interventi previsti. 7.2 Leggi regionali

In particolare la legge regionale n. 29/98 fissa criteri e modalità per agevolare la ripresa produttiva delle aziende operanti nel settore sia agricolo (attività zootecniche, agrituristiche, agroindustriali, di itticoltura e di trasformazione dei prodotti agricoli) che extragricolo (attività turistiche, artigianali, commerciali, industriali). Sono previsti, per le aziende che hanno subito una riduzione dell’attività produttiva contributi a fondo perduto fino ad un massimo di lire 100 Milioni (articolo 3, comma 1) elevato a lire 200 milioni per quelle chiuse per inagibilità totale e non delocalizzate (articolo 3, comma 3); inoltre per queste ultime è prevista la concessione di un ulteriore contributo in relazione agli interessi dovuti sulle rate dei mutui sospese a causa del sisma (articolo 3, comma 2). Infine a favore delle strutture di garanzia fidi sono destinati contributi per accrescere l’entità dei rispettivi fondi rischi (articolo 6).

La legge regionale n. 30/98, più volte modificata ed integrata, disciplina l’attuazione degli interventi sugli edifici pubblici, infrastrutture e dissesti idrogeologici, quelli relativi all’edilizia privata sia sugli edifici singoli che nei Programmi Integrati di Recupero, nei centri storici e centri e nuclei urbani, le modalità di controllo, le procedure di appalto gli incarichi di progettazione e direzione dei lavori da parte di soggetti pubblici e soggetti privati.

E’ prevista la costituzione di un ”Osservatorio sulla ricostruzione” per il monitoraggio dell’attuazione dei Piani approvati dalla Regione, dei programmi di recupero, degli interventi di ricostruzione e di riparazione eseguiti da enti e soggetti privati al fine di valutare gli effetti della programmazione regionale, i tempi di rientro delle popolazioni nelle abitazioni, il recupero di funzionalità delle strutture pubbliche e del patrimonio culturale, l’impiego delle risorse finanziarie.

La legge regionale n. 32/98, infine, definisce le modalità di attuazione degli interventi sui beni culturali, ricomprendendo in tale tipologia, oltre ai beni culturali pubblici, quelli privati, quelli ad uso pubblico, ivi compresi gli archivi, le biblioteche, i musei e le chiese.

Tali leggi regionali affidano, alla Regione, il compito di programmare e coordinare l’intera attività di ricostruzione e ne demandano agli Enti locali le singole fasi attuative.

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8. I COSTI DELLA RICOSTRUZIONE

La quantificazione dei costi di ricostruzione è avvenuta per fasi successive di affinamento. In un primo momento (emergenza), la stima si è basata su schede compilate dai tecnici in sede

di sopralluoghi nel corso dei quali era individuato in modo speditivo il livello di danno. Successivamente il costo è stato definito in termini realistici distinguendo l'analisi fra opere

private e opere pubbliche. Il costo per le Opere Pubbliche e i Beni Culturali è stato quindi individuato dai soggetti attuatori,

già in sede di prima richiesta di finanziamento, sulla base dell'ipotesi progettuale dell'intervento necessario al ripristino degli edifici, il quale teneva conto dei diversi dati ad essi riferiti, riguardanti le superfici, i volumi, il livello di danneggiamento e le opere di finitura, impiantistiche e di abbattimento delle barriere architettoniche, che sono previsti dalla normativa nazionale sulla ricostruzione.

Per gli interventi non compresi nei Programmi Integrati di Recupero, il costo per gli Edifici Privati, stimato in un primo momento sulla base delle citate schede di danno, è stato successivamente individuato con un preventivo dell'intervento al momento della richiesta dell'ammissibilità al contributo sulla base di costi parametrici, riferiti ad unità di superficie, e rapportati alle diverse categorie di danno.

Il costo degli interventi compresi nei Programmi Integrati di Recupero sono stati determinati nell’ambito degli stessi individuandoli per le seguenti tipologie di opere: le infrastrutture a rete, il cui importo lavori è stato determinato anche sulla base di un costo

parametrico riferito al volume dell'edificato e desunto da interventi analoghi effettuati in centri storici di piccole e medie dimensioni,

- il consolidamento terreni, con importo lavori desunto da un preventivo sommario del progetto ipotizzato,

- gli edifici, raggruppati in Unità Minime di Intervento (U.M.I.), il cui costo è stato individuato sulla base di parametri riferiti ad unità di volume e rapportati alle diverse categorie di danno, nonché alle eventuali urbanizzazioni direttamente connesse alle U.M.I., con importo lavori desunto da un preventivo sommario del progetto ipotizzato. Questo procedere per fasi successive di affinamento che si evidenzia soprattutto negli

interventi su edifici privati, ha risposto alla necessità di poter preventivare, già dall'emergenza, qual era il costo della ricostruzione, così da definire l’entità delle risorse necessarie da reperire.

Il quadro complessivo, per grandi settori di intervento, rappresentati anche nell’Accordo di Programma sulla ricostruzione, allegato all’intesa istituzionale raggiunta con il Governo ai sensi del comma 1 dell’art. 2 della legge 61/98, risulta essere il seguente:

SETTORE

DANNO

NUMERO INTERVENTI

COSTO STIMATO (con I.V.A. – Mil. di

euro)

EDILIZIA PRIVATA 27.781 5.006,02

Edifici privati 22.332(1)

2.681,96

U.M.I. nei programmi di recupero 5.440(2)

2.324,06

EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA 200 205,41

OPERE PUBBLICHE 2.942 1.063,90

Edifici Pubblici e Infrastrutture 2.661(3)

900,70

Dissesti Idrogeologici 281 163,20

Beni culturali 2.297 1.398,05

Attività produttive 72,30

TOTALE 33.211 7.745,68

(1) Numero di edifici ad uso residenziale comprensivi di quelli ad uso misto (Ricostruzione leggera e Ricostruzione Pesante) (2) Numero totale delle Unità Minime di Intervento (U.M.I.) individuate nei Programmi Integrati di Recupero (Ricostruzione Integrata) (3) Comprese 690 infrastrutture rurali

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9. IL QUADRO DELLE RISORSE

9.1 Le risorse commissariali

Con l’Ordinanza Ministeriale n. 2668/97 il presidente della Regione, nominato Commissario delegato per la Protezione Civile, è stato incaricato della realizzazione di tutti gli interventi di prima emergenza conseguente alla crisi sismica del 26 settembre 1997 (urbanizzazione aree per i villaggi temporanei, contributi di autonoma sistemazione, interventi per la ripresa delle attività produttive, riduzione del dissesto idrogeologico, avvio della ricostruzione delle abitazioni meno danneggiate e delle opere pubbliche). La stessa ordinanza, ha disposto l’apertura di una speciale contabilità intestata al Commissario delegato in cui far affluire le risorse necessarie alla realizzazione degli interventi di prima emergenza.

I fondi per l’emergenza messi a disposizione del Commissario delegato ammontano ad € 123,78 mil. che derivano da erogazioni statali (€ 39,29 mil.) e da un mutuo contratto dalla Regione Umbria con oneri a carico dello Stato (€ 84,49 mil.). A tali risorse sono da aggiungere € 5,68 mil. rimborsati dall’Unione Europea per interventi contabilizzati al Docup 1994-99 Ob.5b. ed € 2.39 mil. riversati in contabilità speciale dai relativi beneficiari in seguito a rinunce e a revoche di contributi concessi ed erogati. Tali riversamenti sono stati utilizzati per finanziare nuovi interventi. Pertanto il totale delle risorse confluite nella contabilità speciale intestata al Commissario Delegato e ripartite tra i vari settori d’intervento è pari ad € 131,85 mil..

Il 31 dicembre 2007 è terminato lo stato d’emergenza ed è cessata l’attività del Commissario Delegato. A tale data le erogazioni complessive ammontavano ad € 129,69 mil., corrispondenti al 98% dei fondi disponibili.

Le risorse residue, pari ad € 2,17 mil., sono state trasferite, così come previsto dal comma 5 dell’art. 15 della legge 30 marzo 1998, n. 61, introdotto dall’art.2, comma 107, lett. f della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nella contabilità speciale intestata al Funzionario Delegato per la ricostruzione ed utilizzate per il completamento degli interventi.

9.2 Le risorse statali

La maggior parte delle risorse destinate alla ricostruzione derivano da operazioni finanziarie effettuate dalla Regione con oneri a carico dello Stato le cui autorizzazioni di spesa (limiti di impegno), sono state previste dall’art. 15 della legge 61/98, (€ 61,97 mil), dall’art. 50 lett. d) della Legge 448/1998 (€ 242,40 mil ), dall’art. 54, comma 1, tab. 3, delle legge 488/99 (€ 9,8 mil), dall’art. 144, comma 1, tab 1 della legge n. 388/2000 (€ 154,93 mil) e dall’art. 35, comma 1, tab. 2 della legge 448/2001 (€ 67,14 mil.), dall’ art. 4, comma 176, tab. 1 della legge n. 350/03 (€ 15 mil.) e dall’art. 2, comma 107 della legge 244/07 (€ 15 mil.)

Con vari D.P.C.M. tali autorizzazioni sono state ripartite nella misura del 65% a favore della Regione Umbria e del 35% a favore della Regione Marche.

Ulteriori limiti d’impegno sono previsti, per la Regione Umbria, dalle leggi n. 289/02 e n. 62/03 (€ 5,87mil.), dall’art. 1, comma 203, Legge 311/04 (€ 1,9 mil.) e dall’art. 1, comma 100, della legge 266/05 (€ 2,6 mil.) e dall’art. 2, comma 107, della legge 244/07 (€ 9,75 mil.)

Infine, l’art. 1, comma 1012 della legge 296/06 (Finanziaria 2007) prevede lo stanziamento di un contributo di € 52 mil. per l’anno 2007 e di € 55 mil per ciascuno degli anni 2008 e 2009, quindi la quota spettante alla Regione Umbria è pari ad € 105,3 mil. (65%).

Nel grafico sono indicati gli importi delle quote dei limiti di impegno a favore della Regione Umbria, nonché la loro durata.

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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21

La Regione, con l’obbiettivo di ottimizzare il rendimento di tali autorizzazioni d’impegno e quindi ottenere il massimo di risorse, ha utilizzato i migliori strumenti finanziari che consente l’attuale mercato.

A tale fine si è sottoposta al giudizio delle due più prestigiose Agenzie di rating per la valutazione del proprio merito di credito ottenendo lo stesso rating assegnato alla Repubblica italiana da Moody’s (AA3) e da Standard & Poor’s (AA-). Con tali giudizi la Regione è stata in grado di ottenere condizioni molto vantaggiose sul mercato dei prestiti di capitale laddove ormai gli investitori (Banche) utilizzano il rating come fondamentale indice di valutazione della rischiosità della loro esposizione, offrendo quindi migliori condizioni economiche in funzione direttamente proporzionale a rating più elevati.

Le principali operazioni che la Regione ha posto in essere si sono articolate in finanziamenti erogati da un pool di banche (Depfa, Crediop e Chase) o da primari istituti di credito esteri (Merrill Lynch, Nomura) a fronte dei quali la Regione ha emesso titoli obbligazionari che le banche erogatrici hanno acquistato e che, successivamente o contestualmente, hanno collocato sui mercati internazionali.

In questo modo la Regione è stata in grado di ottenere risorse ben superiori a quelle ottenibili mediante la contrazione di mutui ordinari. Le maggiori risorse ottenute ammontano a circa 126 milioni di Euro.

Nella tabella e nel grafico seguenti sono riportati, per fonte finanziaria, gli importi derivanti dalle diverse operazioni finanziarie:

Autorizzazioni di spesa periodo 1998-2008 – Limiti di impegno (Euro) e durata

0

50.000.00

0

100.000.00

0

150.000.00

0

200.000.00

0

250.000.00

0

300.000.00

0

350.000.00

0

400.000.00

0

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

67.139.397

3.021.273 3.356.970

50.354.548

50.354.548

3.356.970

20.141.819

20.141.819

33.569.698

26.855.759

50.354.548

6.713.940 6.713.940

3.467.020 2.549.400

9.750.000

2021 2022 2023 2024

2.600.000 1.901.280 3.250.000

3.250.000 3.250.000

Legge 61/98 Finanziaria 2000 Finanziaria 2001 Finanziaria 2002 Finanziaria 1999

Leggi 289/02 e 62/03 Finanziaria 2004 Finanziaria 2005 Finanziaria 2006 Finanziaria 2008

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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22

11%

42%

2%

10%

2%0%2%4%

23%

1%

3%

Legge 61/98 art.15 Finanziaria ‘99

Finanziaria 2000 Finanziaria 2001

Finanziaria 2002 Leggi 289/02 e 62/03

Finanziaria 2004 Legge 311/04 art. 1, c. 203

Legge 266/05 art. 1, c. 100 (stima) Finanziaria 2007

Finanziaria 2008

* Di cui € 69,60 riservati agli oneri previsti dall’art. 14, c. 14 e dall’art 12, c. 2 e 3 della legge 61/98 per il quinquennio 2008-2012.

9.3 Le risorse aggiuntive per specifici interventi

A tali risorse si aggiungono le risorse destinate ad uno specifico Programma Straordinario di edilizia residenziale pubblica pari a € 137,12 mil e quelle derivanti dalla contrazione, da parte del soprintendente per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici dell’Umbria, di un mutuo, ai sensi dell’art. 8, comma 4, della legge n. 61/98, da destinare agli interventi sui beni culturali pari a € 57,68 mil. 9.4 Le risorse dell’Unione Europea

Gli eventi sismici del settembre 1997 hanno profondamente colpito e danneggiato un ampio territorio, a vocazione rurale, già interessato da fenomeni di spopolamento e di abbandono a causa delle disagiate condizioni di vita della popolazione residente.

Per arginare questo fenomeno e anche per migliorare e sviluppare le condizioni socio economiche di questi territori, l’Unione Europea (riprogrammazione del DOCUP 1994/99 Ob. 5b) ha destinato alla ricostruzione importanti risorse che hanno consentito di finanziare o di cofinanziare nell’area operativa dell’Ob. 5b, la stragrande maggioranza delle tipologie ed un significativo numero di interventi previsti dalla normativa nazionale e regionale in materia di ricostruzione, nonché specifiche azioni di formazione, aiuti all’occupazione e di sostegno alle popolazioni terremotate.

Le risorse delle Misure che prevedono interventi di ricostruzione ammontavano inizialmente a complessivi € 522,88 mil., incrementati a € 523,96 in sede di rendicontazione:

Mil. di Euro

Misura 3.5 (Ricostruzione nei territori rurali colpiti) 330,93

Misura 4.3 (Ricostruzione e recupero del tessuto infrastrutturale e

urbano nei territori colpiti) 166,35

Misura 5.7 (Ricostruzione delle strutture per attività economiche extragricole) 26,68

TOTALE 523,96

Fonte finanziaria Milioni di euro

Legge 61/98 art.15 508,97

Legge 448/98 art. 50, lett.d ) - finanziaria 1999 1.897,49

Legge 488/99 art. 54, comma 1, tab.3) - finanziaria 2000

68,05

Legge 388/2000 art. 144, comma 1, tab.1) - finanziaria 2001

1.014,84

Legge 448/01 art. 35, comma 1, tab. 2) - finanziaria 2002

451,37

Leggi 289/02 e 62/03 67,02

Legge 350/03 art. 4, comma 176, tab. 1 - finanziaria 2004

112,82

Legge 311/04 art. 1, comma 203 21,98

Legge 266/05 art. 1, comma 100 31,05

Legge 296/06 art. 1, comma 1012 - finanziaria 2007

105,30

Legge 244/07 art. 2, comma 107 - finanziaria 2008 *

187,64

Totale 4.466,53

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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9.5 Le risorse regionali

Con legge regionale 16 febbraio 2005, n. 8 la Regione, modificando ed integrando la L.R n. 30/98, ha introdotto la possibilità di concorrere al finanziamento dell’attività di ricostruzione con proprie risorse che, ad oggi, ammontano ad € 29,91 mil. 9.6 Le risorse totali

Complessivamente, quindi, le risorse disponibili ammontano a € 5.349,77 mil. e comprendono quelle del Commissario delegato, le risorse statali, quelli dell’Unione Europea, le risorse regionali, quelle destinate a specifici interventi e altre risorse.

Risorse statali83,5%

Risorse commissariali

2,3% Risorse specifici interv.

3,6%

Risorse Unione

Europea9,8%

Risorse regionali

0,6%

Altre risorse0,2%

(1) Finanziamenti per precedenti crisi sismiche,incassi per vendita strutture delocalizzate, interessi su c/c vincolati.

Fonte di finanziamento Mil. di euro

Risorse statali 4.466,53

Risorse commissariali 123,78

Risorse specifici interv. 194,80

Risorse europee 523,96

Risorse regionali 29,91

Altre risorse(1)

10,79

TOTALE 5.349,77

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10. IL QUADRO DEGLI IMPEGNI E DELLA SPESA

10.1 La destinazione delle risorse

I finanziamenti disponibili sono stati destinati alle diverse tipologie di intervento nel rispetto delle linee strategiche e delle priorità stabilite dalla legge 61/98 quali il rapido rientro della popolazione nelle abitazioni principali, la ripresa delle attività produttive, il recupero della funzionalità delle strutture pubbliche e del patrimonio culturale, la permanenza degli insediamenti abitativi e produttivi nelle zone collinari e montane nonché la riqualificazione e valorizzazione dell’ambiente naturale.

Nel programmare tali finanziamenti si è tenuto conto della loro entità, della loro diversa provenienza e peculiarità (statali e comunitarie) nonché della natura e complessità dei diversi settori di intervento.

I finanziamenti commissariali messi a disposizione sono stati utilizzati direttamente dal Commissario per la Protezione civile per gli interventi dell’emergenza e per l’avvio della ricostruzione leggera, quelli comunitari, invece, sono stati destinati dai Responsabili di Misura obbligatoriamente agli interventi compatibili con i Fondi strutturali ed eleggibili alle singole misure (residenze principali degli agricoltori, unità immobiliari destinate ad attività agricole ed extra-agricole, opere pubbliche, beni culturali, ecc.).

Le risorse statali ripartite. Le risorse statali, derivate dai mutui e dalle altre operazioni finanziarie, sono destinate e ripartite dalla Regione tra i vari settori di intervento, unitamente al cofinanziamento regionale ammontante ad € 29,91 mil. mediante la predisposizione di appostiti programmi finanziari. Al 31/12/2014 sono stati approvati sette Programmi Finanziari: il Programma 1998, il Programma 1999-2001, il Programma 2002-2003, il Programma 2004-2005, il Programma 2007-2008, il Programma 2008 – 2009, il Programma 2011 – 2012 e le sue successive integrazioni, con i quali sono stati ripartite risorse per € 4.499,96 mil.

Programma Finanziario

Mil. di euro

1998 485,47

1999 – 2001 1.955,31

2002-2003 959,06

2004-2005 (rimodulato) 764,46

2007-2008 141,86

2008-2009 168,70

2011-2012 (integrato) 25,10

TOTALE 4.499,96

Programmazione risorse statali

1998

10,8%1999 - 2001

43,5%

2002 - 2003

21,3% 2004 - 2005

17,0%

2011-2012

0,6%

2008-2009

3,7%

2007-2008

3,2%

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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Le risorse totali ripartite. In tabella è riportata la situazione, al 31.12.2015, delle risorse totali già ripartite, ammontanti ad € 5.347,67 mil., suddivise per settore di intervento e per fonte di finanziamento.

Mil. di Euro

SETTORE Risorse

statali/regionali*

Risorse Unione

Europea

Altre risorse

TOTALE

Edifici isolati 1.894,02 178,2 1,92 2.074,14

Programmi Integrati di recupero 1.393,55 146,31 3,14 1.543,00

Opere pubbliche 179,85 87,06 137,12 404,03

Dissesti idrogeologici 108,51 30,23 0,11 138,85

Beni culturali 258,86 43,77 57,68 360,31

Attività Produttive 33,86 10,47 44,33

Altri interventi 755,09 27,92 783,01

TOTALE 4.623,74 523,96 199,97 5.347,67

*Comprensive di € 123,78 mil. stanziati per l’emergenza

Le risorse da ripartire. Restano ancora da ripartire tra i vari settori d’intervento € 2,10 mil.

derivanti, per € 1,88 milioni, dalle economie accertate sui contributi di cui al comma 107, lett. d) dell’art. 2 della legge n. 244/2007 per le quali il Dipartimento della Protezione Civile ha autorizzato il loro utilizzo per le altre finalità di cui al decreto legge 30 gennaio 19998, n. 6 convertito in legge 30 marzo 1998, n. 61 e per circa 220.000,00 euro dagli interessi sui c/c vincolati incassati successivamente all’approvazione dell’ultimo programma di ripartizione delle risorse disponibili.

10.2 Gli impegni

L’andamento degli impegni e della spesa riflette i tempi della messa a disposizione delle risorse, dell’approvazione dei Programmi finanziari e, soprattutto, delle diverse modalità e tempi fissati per il processo tecnico-amministrativo e finanziario delle singole tipologie di intervento.

Tutte le risorse ripartite al 31.12.2015 sono state impegnate.

Impegni per fonte di finanziamento e settore di intervento (Mil. di Euro)

SETTORE Risorse

statali/regionali*

Risorse Unione

Europea

Altre risorse

TOTALE

Edifici isolati 1.894,02 178,2 1,92 2.074,14

Programmi Integrati di recupero 1.393,55 146,31 3,14 1.543,00

Opere pubbliche 179,85 87,06 137,12 404,03

Dissesti idrogeologici 108,51 30,23 0,11 138,85

Beni culturali 258,86 43,77 57,68 360,31

Attività Produttive 33,86 10,47 44,33

Altri interventi 755,09 27,92 783,01

TOTALE 4.623,74 523,96 199,97 5.347,67

*Comprensive di € 123,78 mil. stanziati per l’emergenza

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10.3 La spesa.

La spesa al 31.12.2015 ammonta a complessivi € 5.136,33 mil, pari al 96,05% del totale delle risorse disponibili.

Fonte Erogato

(Mil. di euro) %

Risorse statali/regionali 4.414,87 86,0

Risorse Unione Europea 521,49 10,1

Altre risorse (1)

199,97 3,9

TOTALE 5.136,33 100 (1)Mutuo beni culturali – Risorse per E.R.P. – Risorse derivanti da precedenti sismi

Risorse statali/region.

86,0%

Risorse Unione

Europea10,1%

Altre risorse3,9%

Spesa per fonte di finanziamento

Rispetto alla spesa totale, l’86% è relativo alle risorse statali e regionali, il 10,1% alle risorse comunitarie e il 3,9% alle altre risorse.

Per quanto riguarda la spesa per settore d’intervento, la situazione al 31.12.2015 è la

seguente:

Spesa per fonte di finanziamento e settore di intervento (Mil. di Euro)

Settori di intervento Risorse

statali/regionali*

Risorse Unione

Europea

Altre Risorse

Totale

Edifici Isolati 1.875,82 178,20 1,92 2.055,94

Programmi Integrati di Recupero 1.290,93 144,03 3,14 1.438,10

Opere Pubbliche 160,31 86,91 137,12 384,34

Dissesti 100,65 30,19 0,11 130,95

Beni culturali 249,78 43,77 57,68 351,23

Attività produttive 33,86 10,47 44,33

Altri interventi 703,52 27,92 731,44

TOTALE 4.414,87 521,49 199,97 5.136,33

*Comprensivi dei pagamenti a valere sulle risorse stanziate per l’emergenza

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10.4 Sintesi degli impegni e della spesa.

Tutte le risorse ripartite (€ 5.347,67 mil.) sono state impegnate, la spesa ammonta

complessivamente a € 5.136,3 mil (96,05% di quelle impegnate).

Stanziamenti, impegni, pagamenti al 31.12.2015 (Mil. di Euro)

Settore Risorse Impegni %

Impegno Erogazioni

% Erog.

Edifici isolati 2.074,14 2.074,14 100 2.055,94 99,12

Programmi Integrati di recupero 1.543,00 1.543,00 100 1.438,10 93,20

Opere pubbliche 404,03 404,03 100 384,34 95,13

Dissesti idrogeologici 138,85 138,85 100 130,95 94,31

Beni culturali 360,31 360,31 100 351,23 97,48

Attività Produttive 44,33 44,33 100 44,33 100,00

Altri interventi 783,01 783,01 100 731,44 93,41

TOTALE 5.347,67 5.347,67 100,00 5.136,33 96,05

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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Stanziamenti, impegni, erogazioni per fonte finanziaria e settore d’intervento

(milioni di euro)

*Comprensive delle risorse stanziate ed erogate per l’emergenza

Settori di intervento

RISORSE STATALI / REGIONALI* RISORSE UNIONE EUROPEA ALTRE RISORSE TOTALE

Risorse ripartite

Impegni Erogazioni Risorse ripartite

Impegni Erogazioni Risorse ripartite

Impegni Erogazioni Risorse ripartite

Impegni Erogazioni

Ricostruzione leggera 265,59 265,59 265,49 68,11 68,11 68,11 1,78 1,78 1,78 335,48 335,48 335,38

Ricostruzione pesante 1.628,43 1.628,43 1.610,33 110,09 110,09 110,09 0,14 0,14 0,14 1.738,66 1.738,66 1.720,56

Programmi Integrati di Recupero

1.393,55 1.393,55 1.290,93 146,30 146,30 144,03 3,14 3,14 3,14 1.542,99 1.542,99 1.438,10

Opere Pubbliche 179,85 179,85 160,31 87,06 87,06 86,91 137,12 137,12 137,12 404,03 404,03 384,34

Dissesti 108,51 108,51 100,65 30,24 30,24 30,19 0,11 0,11 0,11 138,86 138,86 130,95

Beni culturali 258,86 258,86 249,78 43,77 43,77 43,77 57,68 57,68 57,68 360,31 360,31 351,23

Attività produttive 33,86 33,86 33,86 10,47 10,47 10,47 44,33 44,33 44,33

Altri interventi 755,09 755,09 703,52 27,92 27,92 27,92 783,01 783,01 731,44

TOTALE 4.623,74 4.623,74 4.414,87 523,96 523,96 521,49 199,97 199,97 199,97 5.347,67 5.347,67 5.136,33

Percentuali (impegni/stanziamento, erogazioni/impegni

100% 95,48% 100% 99,53% 100% 100% 100% 96,05%

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------------------------------------------------------

29

Stanziamenti, impegni, erogazioni al 31.12.2015

0

200

400

600

800

1.000

1.200

1.400

1.600

1.800

2.000

2.200

Edifici isolati P.I.R. Opere pubbliche Dissesti idogeologici Beni culturali Attività Produttive Altri interventi

Stanziato

Impegnato

Erogato

Mil.

di E

uro

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -----------------------------------------------------------

30

Copertura finanziaria e programmazione degli interventi (Importi in milioni di Euro)

SETTORE

DANNO COPERTURA FINANZIARIA SPESA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

RISORSE DA

REPERIRE N.

Interv.

Costo Stimato (con

IVA)

Risorse statali /

regionali

Risorse Altri Fondi TOTALE

FINO AL 31/12/14

2015 2016 2017 2018 oltre TOTALE

UE

1 2 3 4 5 6=3+4+5 7 8 9 10 11 12 13=∑(7:12) 14=2-6

EDILIZIA PRIVATA (art.3 e 4)

22.332 5.006,02 3.287,57 324,50 5,06 3.617,13 3.472,18 22,85 29,09 29,00 23,00 42 3.617,13 1.388,89

Ricostruzione leggera

4.419 335,48 265,59 68,11 1,78 335,48 335,23 0,16 0,09 - - - 335,48 -

Ricostruzione pesante

17.913 2.346,49 1.628,43 110,09 0,14 1.738,66 1.719,54 1,01 4,00 4,00 3,00 7,11 1.738,66 607,83

Programmi di recupero (art.3)

5.440 (1)

2.324,05 1.393,55 146,30 3,14 1.542,99 1.416,42 21,68 25,00 25,00 20,00 34,89 1.542,99 781,06

OPERE PUBBLICHE

2.942 1.106,11 179,85 87,06 137,12 404,03 363,04 1,26 3,00 5,00 4,00 7,69 404,03 702,08

Edifici pubblici - Infrastrutture (art.2)

2.661(2)

900,7 179,85 87,06 266,91 245,96 1,26 3,00 5,00 4,00 7,69 266,91 633,79

Edilizia residenziale

pubblica (art.7) 200 205,41 137,12 137,12 137,12 - - - - - 137,12 68,29

DISSESTI IDROGEOLOGICI (art.2)

281 163,20 108,51 30,24 0,11 138,86 130,14 0,81 1,50 3,00 2,00 1,41 138,86 24,34

BENI CULTURALI (art.8)

2.297 1.398,05 258,86 43,77 57,68 360,31 349,20 2,03 3,00 3,00 2,00 1,08 360,31 1.037,74

ATTIVITA' PRODUTTIVE (art.5)

72,3 33,86 10,47 44,33 44,33 - - - - - 44,33 27,97

TOTALE 33.211 7.745,68 3.868,65 496,04 199,97 4.564,66 4.359,20 26,95 36,59 40,00 31,00 52,18 4.564,66 3.181,02

ALTRI INTERVENTI

783,01 755,09 27,92 783,01 728,24 3,20 5,00 10,00 10,00 26,57 783,01 -

TOTALE GENERALE

33.211 8.528,69 4.623,74 523,96 199,97 5.347,67 5.106,18 30,15 41,59 50,00 41,00 78,75 5.347,67 3.181,02

(1) Numero totale delle Unità Minime di Intervento (U.M.I.) individuate nei Programmi Integrati di Recupero (Ricostruzione Integrata) (2) Comprese le infrastrutture rurali (3) Derivano dai rimborsi alle Contabilità speciali del Commissario e del Funzionario Delegato delle somme rendicontate all’Unione Europea come overbooking e da restituzioni varie.

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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11. IL PROGRAMMA STRAORDINARIO DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Per consentire alla popolazione evacuata, e più in generale, per far fronte al disagio abitativo

del vasto territorio colpito dal sisma, è stato realizzato un Programma straordinario di e.r.p. al quale sono state destinate risorse per complessivi € 137,12 mil. (€ 120,33 mil. di edilizia sovvenzionata previste dall’art. 7 legge n. 61/98 e € 16,79 mil assegnati alla Regione dal Ministero dei LL.PP ai sensi dell’art. 3 lett. q) della L. 457/78).

Il programma, si articola in diverse tipologie di intervento per meglio far fronte sia alla sistemazione dei nuclei familiari evacuati che al generalizzato fabbisogno abitativo conseguente all’evento sismico. Alcune tipologie hanno previsto la rapida realizzazione di alloggi da assegnare ai nuclei familiari in situazione di grave disagio (interventi di nuova costruzione), altre, invece, hanno previsto il recupero sia degli edifici residenziali pubblici danneggiati che il recupero del tessuto urbano delle località colpite (Programmi di Recupero Urbano).

A fronte del quadro di emergenza che si è andato a delineare, è stato prioritariamente attivato un Piano di prima emergenza dove sono stati assunti come prioritari gli interventi localizzati nelle zone maggiormente colpite e dove risultavano maggiori i danni e i disagi per la popolazione. E’ stata data quindi la precedenza realizzativa a quegli interventi di nuova costruzione, di recupero e acquisto e recupero che necessitavano di tempi di esecuzione più ridotti.

Nel suo complesso il programma ha previsto la realizzazione di 130 interventi per un totale di

1.804 alloggi di cui 624 di nuova costruzione e 1.180 di recupero ripartiti nelle seguenti tipologie:

Tipologia intervento N. Alloggi Finanziamento

(Mil di Euro)

Nuova costruzione di alloggi di edilizia agevolata destinati alla locazione 101 3,93

Nuove costruzioni a cura dello IERP 351 35,32

Alloggi prefabbricati a cura del Comune di Foligno 172 7,49

TOTALE INTERVENTI DI NUOVA COSTRUZIONE 624 46,73

Recupero di alloggi di edilizia agevolata destinati alla locazione 60 3,35

Interventi di acquisto e recupero di alloggi a cura dello IERP 114 15,15

Interventi di recupero di edifici di proprietà dello IERP 10 1,03

Interventi di recupero di edifici di proprietà comunale 224 21,39

Interventi di riparazione dei danni al patrimonio dello IERP 678(1)

12,32

Interventi di acquisto e recupero a cura dei Comuni 94 10,46

TOTALE INTERVENTI DI RECUPERO 1.180 63,7

TOTALE 1.804(2)

110,43

(1) Interventi di riparazione su alloggi danneggiati dagli eventi sismici di proprietà dello I.e.r.p. e che risultavano occupati al momento del sisma. Tali interventi sono stati quasi tutti realizzati e le persone inizialmente evacuate sono già rientrate.

(2) di cui 673 alloggi utilizzati all’interno del Progetto “Fuori dai container entro il 2000”

A tali interventi sono da aggiungere gli alloggi realizzati con i Programmi di Recupero Urbano e quelli destinati a categorie speciali (anziani, studenti, portatori di handicap) per un importo di risorse di € 25,76 Mil.

La residua disponibilità di € 0,93 mil. è stata destinata per € 0,34 mil. al Progetto “Fuori dai container entro il 2000” e € 0,59 mil. per far fronte a eventuali varianti e maggiori oneri.

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12. IL RIENTRO DELLA POPOLAZIONE

12.1 La popolazione evacuata

La maggior parte del patrimonio edilizio privato destinato alla residenza nelle zone colpite dal

sisma è stato gravemente danneggiato ed abbandonato dalla popolazione a seguito dell’emanazione delle ordinanze sindacali di sgombero.

Le famiglie che hanno dovuto abbandonare l’abitazione a causa degli eventi sismici iniziati nel 1997 sono state 9.285 mentre la popolazione coinvolta è stata di 22.604 persone.

Di tale popolazione 5.727 nuclei familiari (13.453 persone), con il contributo mensile previsto (massimo € 309,87), hanno potuto trovare soluzioni abitative autonome, mentre agli altri 3.558 nuclei (9.151 persone) sono stati assegnati container installati nelle aree appositamente attrezzate.

Trovare un’adeguata sistemazione alla popolazione evacuata e consentire il rapido rientro

nelle abitazioni dei nuclei familiari è stato, fin da subito, l’obiettivo principale da perseguire. Tuttavia l’elevato numero di persone coinvolte residenti in un vasto e diverso territorio colpito

(zone montane, nei centri storici, nelle frazioni), la mancanza di alloggi sul mercato immobiliare, le diverse modalità e tempi di ricostruzione (leggera, pesante, integrata) hanno richiesto, con non poche difficoltà, di porre in essere soluzioni mirate e tali da soddisfare le esigenze manifestate dai cittadini.

Nella fase dell’emergenza sono stati installati moduli abitativi mobili nelle aree appositamente urbanizzate ed attrezzate e, contemporaneamente, è stato particolarmente incentivato il ricorso all’autonoma sistemazione in locazione o presso nuclei familiari ospitanti.

Immediatamente dopo l’emanazione delle norme statali e regionali per la ricostruzione e, quindi, dopo l’avvio dell’intero processo di ricostruzione, è stato riconsiderato, prima nella sua globalità e poi nel dettaglio, il disagio e il fabbisogno abitativo con particolare attenzione per la popolazione residente nei moduli abitativi mobili e coinvolta nel processo di ricostruzione all’interno dei Programmi integrati di Recupero per il quale si prevedevano tempi relativamente lunghi per la sua realizzazione.

12.2 L’attuale sistemazione alloggiativa delle persone evacuate

La situazione alloggiativa al 31 dicembre 2015 delle 22.604 persone evacuate (9.285 nuclei) è indicata in tabella dove sono riportate anche le variazioni intervenute nel periodo dicembre 2014 - dicembre 2015.

Situazione al

31.12.2014 Situazione al

31.12.2015 Differenza del periodo

Nuclei Persone Nuclei Persone Nuclei Persone

Container 6 14 6 14 - -

Autonoma Sistemazione

111 275 74 173 -37 -102

Alloggi alternativi 118 272 70 150 -48 -122

Rientrate nelle abitazioni

9.050 22.043 9.135 22.267 85 224

TOTALE 9.285 22.604 9.285 22.604

Il 98,5% delle famiglie evacuate (22.267 persone) sono rientrate nelle rispettive abitazioni, lo 0,77% è in autonoma sistemazione (173 persone), lo 0,67% (150 persone) abitano in alloggi alternativi, mentre ormai solamente lo 0,06% (14 persone) abita in container.

Per quanto riguarda invece la variazione nel corso dell’anno 2015, sono 224 le persone che, a conclusione dei lavori, sono rientrate nelle abitazioni. Di queste 122 erano sistemate negli alloggi alternativi, e 102 hanno rilasciato l’alloggio dove si erano autonomamente sistemate.

Sistemazione nuclei familiari evacuati a seguito del sisma

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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33

Nel grafico è illustrato l’andamento della sistemazione della popolazione nel periodo dicembre 2000 – dicembre 2015.

- Sistemazione attuale popolazione evacuata

Persone rientrate nella propria

abitazione riparata 22.267

(9.135 nuclei)

Persone sistemate col progetto Fuori

dai container 150

(70 nuclei)

Persone sistemate precariamente dopo il

sisma del 1997

22.604 (9.285 nuclei)

Persone in autonoma

sistemazione 173

(74 nuclei)

Persone nei container

14

(6 nuclei)

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

16.000

18.000

20.000

22.000

Andamento sistemazione popolazione evacuata dal 31/12/2000 al 31/12/2015

Alloggi alternativi Moduli abitativi Autonoma sistemazione Rientrati

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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12.3.Gli alloggi alternativi ai container

Per i nuclei familiari residenti nei container, coinvolti nella ricostruzione integrata che comporta necessariamente tempi più lunghi, è stato attuato nel 2000 specifico progetto che ha consentito nei Comuni di Foligno, Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Sellano, Assisi, Valtopina, Cannara e Massa Martana, l’acquisizione e la realizzazione di abitazioni alternative successivamente assegnate in sostituzione dei container.

Dei 1.362 alloggi realizzati, 379 sono di nuova costruzione, 194 si sono resi disponibili grazie ad interventi di recupero, 23 sono stati acquistati/locati; i restanti 766 sono alloggi prefabbricati in legno e cemento armato.

Il numero, l’ubicazione e la tipologia realizzativa è illustrato in tabella

Nuova

costruzione Acquisto Recupero

Acquisto locazione

Prefabbricati in legno/c.a muratura

Totale

Assisi 12 11 3 - 26

Cannara - 8 4 - 12

Foligno 92 144 2 390 628

Gualdo Tadino 77 8 14 10 109

Massa Martana 10 - - - 10

Nocera Umbra 164 18 - 267 449

Sellano - 3 - 99 102

Valtopina 24 2 - - 26

TOTALE 379 194 23 766 1.362

Alloggi alternativi - prefabbricati in legno

Sellano Nocera Umbra

Alloggi alternativi di Edilizia residenziale pubblica

Foligno Annifo Foligno S. Lorenzo

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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Per assegnare gli alloggi alternativi, i Comuni interessati hanno emanato specifici bandi in relazione ai quali è formulata una graduatoria sulla base di punteggi attribuiti per specifiche condizioni soggettive dei richiedenti.

Le assegnazioni ai soggetti utilmente collocati nelle graduatorie sono state effettuate in tempi successivi in relazione alla loro disponibilità ed alla conclusione delle operazioni concorsuali.

Complessivamente al 31.12.2015 risultano assegnati 70 alloggi dove sono sistemate 150 persone .

Nella tabella è indicato l’andamento delle assegnazioni dell’anno 2015 e le relative variazioni.

Assegnazione alloggi alternativi

Situazione al 31.12.2014

Situazione al 31.12.2015

Variazione

nuclei persone nuclei persone nuclei Persone

GUALDO TADINO 1 1 1 1 - -

FOLIGNO 42 92 36 78 -6 -14

MASSA MARTANA 2 3 1 1 -1 -2

NOCERA UMBRA 60 144 25 54 -35 -90

SELLANO 10 24 4 8 -6 -16

VALTOPINA 3 8 3 8 - -

TOTALE 118 272 70 150 -48 -122

12.4 Il rilascio dei container

La tabella e il grafico illustrano il numero e la percentuale dei nuclei che, al 31 dicembre 2015

hanno lasciato i container dopo essere rientrati nelle rispettive abitazioni o sistemati in alloggi alternativi.

FOLIGNO NOCERA UMBRA

GUALDO TADINO

SELLANO VALTOPINA ASSISI ALTRI COMUNI

100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

97,3%

100,0%99,3%

% famiglie che hanno rilasciato il container

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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famiglie in container

% rilascio

1997 Dicembre

2015

Foligno 1.294 0 100%

Nocera Umbra 1.021 0 100%

Gualdo Tadino 404 0 100%

Sellano 204 0 100%

Valtopina 186 5 97,3%

Assisi 151 0 100%

Altri Comuni 150 1 99,3%

TOTALE 3.558 6 99,9%

Dopo gli eventi sismici erano 3.558 le famiglie residenti nei container, mentre oggi sono 6, i nuclei rientrati o sistemati alternativamente sono 3.552. La percentuale complessiva di rilascio, quindi, è pari al 99,9%.

Nei Comuni di Foligno, Sellano, Gualdo Tadino, Assisi e Nocera U. tutte le famiglie hanno rilasciato il container.

Nel corso del 2015 non si sono registrate variazioni. Popolazione in container - Variazione dicembre 2014 - dicembre 2015

Comune Situazione al 31.12.2014 Situazione al 31.12.2015 Variazione

nuclei nuclei nuclei Persone nuclei Persone

CAMPELLO SUL CLITUNNO 1 3 1 3 - -

VALTOPINA 5 11 5 11 - -

Totali 6 14 6 14 - -

E’ da precisare che tutte le famiglie ancora ospitate nei container hanno rifiutato una

sistemazione alternativa in casette di legno o in alloggi di edilizia residenziale pubblica, inoltre le pratiche di ricostruzione ad esse collegate presentano problemi sia di carattere amministrativo che tecnico tanto che è stato necessario attivare l’intervento sostitutivo da parte delle rispettive amministrazioni comunali.

In particolare è da evidenziare le notevoli problematiche createsi per la ristrutturazione degli edifici compresi nel P.I.R. di Giove nel comune di Valtopina dove risiedevano le cinque famiglie ancora sistemate nei container. Oltre alla necessità di attivare i poteri sostitutivi come sopra spiegato, tale intervento è oggetto anche di una indagine giudiziaria relativamente alle modalità di esecuzione dei lavori che ha comportato il sequestro del cantiere per più di un anno.

Attualmente i lavori sono ripresi e si prevede la loro conclusione entro il 2016.

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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12.5 La popolazione in autonoma sistemazione Delle originarie 5.727 famiglie (13.453 persone) evacuate e sistematesi autonomamente 5.653

(13.280 persone), pari al 98,7%, sono rientrate nelle abitazioni riparate. Al 31 dicembre 2015 risultano in autonoma sistemazione 74 nuclei (173 persone). Nel corso

dell’anno 2015 i nuclei rientrati sono stati 37 (102 persone).

Popolazione in autonoma sistemazione – variazione dicembre 2014 - dicembre 2015

Comune Situazione al 31.12.2014 Situazione al 31.12.2015

Variazione nel periodo

nuclei persone nuclei persone nuclei persone

ASSISI 3 11 3 11 - -

CAMPELLO SUL CLITUNNO 3 4 3 4 - -

FOLIGNO 77 194 49 117 -28 -77

GUALDO TADINO 1 1 1 1 - -

MONTEFALCO 1 2 1 2 - -

NOCERA UMBRA 23 58

14 33

-9 -25

VALTOPINA 3 5 3 5 - -

TOTALE 111 275 74 173 -37 -102

E’ necessario, tuttavia, precisare che, come disposto dall’art. 3, comma 7, della legge n. 61/98,

così come modificato dalla legge n. 244/07, la possibilità di usufruire dei contributi per il pagamento dei canoni di locazione è cessata il 31.12.2012.

Dall’inizio dell’emergenza fino al 31.12.2012 sono stati erogati contributi per € 61,8 milioni, compresi quelli erogati alle famiglie che non avevano l’ordinanza di sgombero ma che poi hanno dovuto lasciare la loro abitazione lievemente danneggiata per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione.

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12.6 La sistemazione della popolazione evacuata in attesa di rientro

Nel grafico e nella tabella è indicata l’attuale sistemazione della popolazione evacuata in attesa di rientro (in alloggi alternativi, container, autonoma sistemazione).

Delle 22.604 persone evacuate, 22.267 sono rientrate. Delle restanti 337, il 51,3% (173) è in autonoma sistemazione, il 44,5% (150) in alloggi alternativi, mentre il 4,2% (14) è in container.

casetta in legno

container autonoma sistemazione Totale alloggio e.r.p.

alloggio di coop. private

nuclei popolazione nuclei Popolazione nuclei popolazione nuclei popolazione

ASSISI - - - - 3 11 3 11

CANNARA - - - - - - - -

GUALDO TADINO 1 1 - - 1 1 2 2

FOLIGNO 36 78 - - 49 117 85 195

MASSA MARTANA 1 1 - - - - 1 1

NOCERA UMBRA 25 54 - - 14 33 39 87

SELLANO 4 8 - - - - 4 8

VALTOPINA 3 8 5 11 3 5 11 24

TOTALE 70 150

BETTONA - - - - - -

BEVAGNA - - - - - -

CAMPELLO SUL

CLITUNNO 1 3 3 4 4 7

CASCIA - - - - - -

CASTEL RITALDI - - - - - -

CERRETO DI

SPOLETO - - - - - -

COLLAZZONE - - - - - -

COSTACCIARO - - - - - -

FERENTILLO - - - - - -

GIANO DELL'UMBRIA - - - - - -

GUALDO

CATTANEO - - - - - -

GUBBIO - - - - - -

MONTEFALCO - - 1 2 1 2

PERUGIA - - - - - -

PIETRALUNGA - - - - - -

PRECI - - - - - -

SPELLO - - - - - -

TODI - - - - - -

TREVI - - - - - -

VALFABBRICA - - - - - -

VALLO DI NERA - - - - - -

TOTALE 6 14

ACQUASPARTA - - - -

ARRONE - - - -

BASTIA - - - -

CITTA' DI CASTELLO - - - -

CORCIANO - - - - FOSSATO DI VICO - - - -

FRATTA TODINA - - - -

MARSCIANO - - - -

MONTE S. MARIA - - - -

MONTECASTRILLI - - - -

MONTEFRANCO - - - -

NARNI - - - -

NORCIA - - - -

PASSIGNANO - - - -

PIEGARO - - - -

POLINO - - - -

S.ANATOLIA DI

NARCO - - - -

S. GIUSTINO - - - -

SCHEGGIA E PASCELUPO - - - -

SCHEGGINO - - - -

SIGILLO - - - -

SPOLETO - - - -

TERNI - - - -

TORGIANO - - - -

UMBERTIDE - - - -

TOTALE 74 173

TOTALE 150 337

44,51%

4,15%

51,34%

alloggi alternativi container

autonoma sistemazione

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13. L’EDILIZIA PRIVATA

La ricostruzione degli immobili ad uso privato, sia di tipo residenziale che produttivo, è realizzata sulla base di progetti unitari per singoli edifici o complessi di edifici che ricomprendono al loro interno unità immobiliari destinate ad abitazioni e/o ad attività produttive alla data del sisma.

La normativa tecnica e amministrativa emanata, sia statale che regionale, prevede tre processi

attuativi: la Ricostruzione Leggera, la Ricostruzione Pesante, e la Ricostruzione integrata.

Pur con le dovute diversità, tutti i tre processi hanno come filo conduttore l’obbiettivo primario del rientro della popolazione evacuata e della ripresa delle attività produttive.

E’ in relazione a tale esigenza che sono state definite le regole di programmazione e di attuazione della ricostruzione.

Ne sono la conferma la priorità data, nell’ambito delle disponibilità finanziarie, a tutti gli interventi su immobili sgomberati perché dichiarati inagibili. E’ evidente quindi che anche se tutto il territorio regionale è stato danneggiato, la ricostruzione prioritaria è concentrata ove i danni sono stati maggiori.

13.1 La ricostruzione leggera

La ricostruzione leggera, le cui regole tecniche ed amministrative sono state disciplinate dal Commissario delegato della Protezione civile immediatamente dopo il sisma, prevede la riparazione degli edifici con danneggiamento lieve in cui sia presente almeno una abitazione principale occupata e dichiarata inagibile con Ordinanza sindacale di sgombero totale o parziale ovvero che sia stata oggetto di agibilità con provvedimento. Come in seguito dettagliatamente illustrato, gli interventi previsti sono pressoché terminati. Quelli in corso, pur conclusi nella maggioranza, non possono essere dichiarati tali a causa della mancata regolarizzazione amministrativa prevista. I casi più ricorrenti sono il contenzioso fra le parti (proprietari e impresa, impresa e direzione lavori), il rilascio della certificazione contributiva, la mancata emissione di fatture, la ritardata presentazione al Comune della contabilità finale dei lavori eseguiti ed altri. Nella cartina è indicata, per classi, la distribuzione comunale degli interventi, presenti nella quasi totalità del territorio regionale, anche se, la maggior parte, è localizzata nei più colpiti.

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Lo stato di attuazione al 31 dicembre 2015 Come più volte ribadito, la ricostruzione leggera è ormai conclusa. Nella tabella ne è illustrato

lo stato di attuazione.

Ricostruzione Leggera – stato di attuazione al 31 dicembre 2015

Comune Progetti Concessioni Contributive

Lavori Iniziati

Lavori Ultimati

ASSISI 384 384 384 384

BASTIA UMBRA 53 53 53 53

BEVAGNA 57 57 57 57

CAMPELLO SUL CLITUNNO 44 44 44 44

CANNARA 53 53 53 53

CERRETO DI SPOLETO 22 22 22 22

FOLIGNO 1.358 1.358 1.357 1.348

GUALDO TADINO 500 500 500 499

GUBBIO 82 82 82 82

MASSA MARTANA 65 65 65 65

MONTEFALCO 104 104 104 104

NOCERA UMBRA 220 220 219 219

PERUGIA 112 112 112 112

PRECI 27 27 27 27

SELLANO 44 44 44 44

SPELLO 214 214 214 214

SPOLETO 203 203 203 203

TREVI 186 186 186 186

VALFABBRICA 42 42 42 42

VALTOPINA 85 85 85 85

Altri Comuni 476 476 476 474

Totale 4.331 4.331 4.329 4.317

Per i 4.331 progetti ammessi sono state rilasciate tutte le concessioni contributive, devono iniziare 2 interventi, mentre devono essere ultimati i lavori di 12 interventi in corso.

E’ da specificare che i 14 interventi ancora aperti si riferiscono a pratiche non ancora definite per il verificarsi di specifiche problematiche di ordine tecnico o amministrativo.

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41

Nella tabella 1 sono indicati i comuni per i quali la ricostruzione leggera è conclusa. Tali comuni sono 58, gli interventi realizzati sono 2.228, mentre i contributi concessi sono pari a €_145,81 mil.

Tabella 1

Comune

Interventi Contributi

Comune Interventi Contributi

€ (mil) € (mil)

ACQUASPARTA 19 0,97 MONTONE 6 0,30

ARRONE 14 0,48 NARNI 2 0,06

ASSISI 384 26,97 NORCIA 2 0,04

AVIGLIANO 4 0,12 PACIANO 1 0,05

BASTIA UMBRA 53 4,71 PANICALE 1 0,04

BETTONA 28 1,09 PASSIGNANO SUL TRASIMENO 2 0,11

BEVAGNA 57 2,60 PERUGIA 112 9,39

CAMPELLO SUL CLITUNNO 44 2,03 PIEGARO 1 0,12

CANNARA 53 3,30 PIETRALUNGA 9 0,52

CASCIA 6 0,81 POLINO 1 0,02

CASTEL RITALDI 27 1,53 PRECI 27 1,15

CERRETO DI SPOLETO 22 1,00 S. ANATOLIA DI NARCO 3 0,12

CITERNA 3 0,11 S. GIUSTINO 8 0,38

CITTA' DI CASTELLO 70 3,72 SAN GEMINI 8 0,41

COLLAZZONE 1 0,04 SCHEGGIA E PASCELUPO 31 1,74

CORCIANO 13 1,04 SCHEGGINO 2 0,04

COSTACCIARO 15 1,49 SELLANO 44 2,17

DERUTA 3 0,20 SIGILLO 7 0,55

FABRO 1 0,02 SPELLO 214 14,77

FERENTILLO 16 1,28 SPOLETO 203 14,34

FOSSATO DI VICO 32 2,20 STRONCONE 1 0,03

GUALDO CATTANEO 53 2,96 TERNI 3 0,12

GUBBIO 82 7,99 TODI 22 1,39

MARSCIANO 11 0,48 TORGIANO 7 0,45

MASSA MARTANA 65 2,88 TREVI 186 11,81

MONTE S.MARIA TIBERINA 7 0,41 UMBERTIDE 6 0,38

MONTECASTRILLI 2 0,14 VALFABBRICA 42 2,75

MONTEFALCO 104 6,89 VALLO DI NERA 2 0,14

MONTEFRANCO 1 0,02 VALTOPINA 85 4,98

Totale 2.228 145,81

Nella tabella 2 sono invece indicati quelli per i quali non tutti gli interventi sono conclusi. Gli interventi da completare sono 14 dei quali il 71% nel Comune di Foligno.

Tabella 2

Comune Interventi da realizzare

Concessioni Contributive

Cantieri Chiusi

Interventi da

completare

FOLIGNO 1.358 1.358 1.348 10

GIANO DELL'UMBRIA 25 25 23 2

GUALDO TADINO 500 500 499 1

NOCERA UMBRA 220 220 219 1

Totale 2.103 2.103 2.088 14

E’ da evidenziare che i cantieri in corso sono in percentuale molto bassa rispetto al totale degli interventi di ciascun Comune e la chiusura dei cantieri procede lentamente per difficoltà amministrative che non consentono di formalizzare la fine dei lavori.

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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Sellano Località Fonni

PRIMA

Data inizio lavori 16.03.1999

DOPO

Data fine lavori 14.11.1999

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13.2 La Ricostruzione Pesante

Gli interventi della ricostruzione pesante, riparazione/ricostruzione di singoli edifici in prevalenza gravemente danneggiati ed ubicati al di fuori dei programmi integrati di recupero, sono ammessi sulla base di priorità fissate che tengono conto della destinazione d’uso e dell’agibilità degli edifici. Con le risorse disponibili del periodo 1998-2001 sono state ammesse a finanziamento, in tempi successivi, le seguenti priorità:

1: interventi di riparazione o ricostruzione di edifici pericolanti al fine di conseguire la piena utilizzazione delle strade statali, provinciali e comunali;

2: edifici danneggiati da precedenti eventi sismici e per i quali siano state rilasciate concessioni contributive;

a: edifici con prevalenza di unità immobiliari adibite ad abitazione principale distrutte, demolite o dichiarate totalmente inagibili;

b: edifici con unità immobiliari adibite ad abitazione principale dichiarate totalmente inagibili;

c: edifici con prevalenza di unità immobiliari destinate ad attività turistiche-ricettive, attività produttive agricole e attività produttive extra agricole distrutte, demolite o totalmente inagibili;

d: edifici con unità immobiliari parzialmente inagibili destinate ad abitazione principale;

d1: edifici nei quali siano presenti unità immobiliari di cui alla priorità c) o di culto religioso non ricadenti nelle disposizioni ex legge n. 30/98.

f: edifici nei quali siano prevalenti unità immobiliari adibite ad attività turistiche-ricettive, attività produttive agricole e attività produttive extra agricole parzialmente inagibili ricompresi nell’area operativa dell’ob. 5b) e finanziati con le risorse comunitarie del DOCUP 1994-1999.

I 3.851 progetti presentati sono distribuiti in 53 Comuni in maniera abbastanza omogenea.

Ricostruzione pesante - distribuzione comunale interventi avviati

Il 58% degli interventi è localizzato nei Comuni di Nocera Umbra, Assisi, Gualdo Tadino,

Foligno, Sellano e Valtopina. Il Comune più interessato è Nocera Umbra.

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Lo stato di attuazione degli interventi ammessi a finanziamento è illustrata in tabella.

Ricostruzione pesante – stato di attuazione al 31 dicembre 2015

Comune Progetti

Presentati

Concessioni Contributive Lavori

Iniziati Lavori

Ultimati N.°

Importo (mil. di euro)

ASSISI 384 383 117,40 383 372

BASTIA UMBRA 50 50 10,10 49 49

BEVAGNA 43 43 9,23 43 42

CAMPELLO SUL CLITUNNO 52 52 9,49 52 49

CANNARA 49 49 8,01 48 48

CERRETO DI SPOLETO 75 75 11,23 75 75

FOLIGNO 397 396 78,28 393 359

GUALDO TADINO 383 383 71,73 383 383

GUBBIO 209 209 38,88 208 204

MASSA MARTANA 59 59 12,09 59 59

MONTEFALCO 156 156 30,58 155 146

NOCERA UMBRA 562 559 110,73 556 538

PERUGIA 52 52 8,22 51 51

PRECI 92 92 12,35 90 90

SELLANO 168 168 21,52 168 168

SPELLO 65 65 12,03 65 65

SPOLETO 185 185 48,57 185 182

TREVI 72 72 11,91 72 71

VALFABBRICA 72 72 7,99 72 70

VALTOPINA 103 103 14,55 103 103

Altri Comuni 659 658 119,64 656 651

Totali 3.887 3.881 764,55 3.866 3.775

A fronte dei 3.887 progetti presentati sono state rilasciate il 99,8% (3.881) delle concessioni

contributive, mentre per il 99,4% (3.866) sono iniziati i relativi lavori. Infine, il 97,2% (3.775) degli interventi previsti sono conclusi.

Nel corso dell’anno 2015 si è quasi conclusa sia la fase amministrativa relativa al rilascio delle concessioni contributive, sia quella di apertura dei cantieri, inoltre si registra un costante avanzamento di quella realizzativa con la chiusura di 26 interventi.

% Cantieri aperti e chiusi

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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Gli interventi finanziati con il Programma Finanziario 2002-2003

Oltre alle predette priorità, in attuazione del Programma finanziario 2002-2003, a dicembre 2001, è stato autorizzato il finanziamento delle seguenti ulteriori priorità:

e. edifici con prevalenza di unità immobiliari adibite ad abitazioni principali danneggiate dagli eventi sismici;

f. edifici con prevalenza di unità immobiliari adibite ad attività produttive in esercizio al momento del sisma e dichiarate parzialmente inagibili (completamento della parte già finanziata con le risorse Comunitarie – Docup Ob. 5b);

f0. edifici con presenza di unità immobiliari adibite ad abitazioni principali danneggiate dagli eventi sismici.

f1. edifici con presenza di unità immobiliari adibite ad attività produttive in esercizio al momento del sisma e dichiarate parzialmente inagibili.

f2. edifici nei quali siano presenti unità immobiliari destinate ad abitazioni ancorché non abitate alla data di inizio della crisi sismica, alla condizione che l’avente diritto al beneficio non sia proprietario di altra abitazione in tutto il territorio nazionale.

Nella tabella che segue, di tali priorità, è riportato il relativo stato di attuazione..

Comune

Progetti Presentati

Concessioni Contributive Lavori Iniziati

Lavori Ultimati N.°

Importo (mil. di euro)

ASSISI 258 258 39,32 258 245

BASTIA UMBRA 72 72 8,19 72 70

BEVAGNA 38 38 10,58 38 38

CAMPELLO SUL CLITUNNO 64 64 10,27 64 61

CANNARA 31 31 5,80 31 31

CERRETO DI SPOLETO 34 34 4,55 34 34

FOLIGNO 272 271 45,12 270 240

GUALDO TADINO 368 368 77,09 367 365

GUBBIO 445 444 72,82 444 439

MASSA MARTANA 88 88 15,06 88 86

MONTEFALCO 115 115 33,66 115 107

NOCERA UMBRA 87 87 13,94 87 81

PERUGIA 97 97 25,62 97 97

PRECI 31 31 4,67 31 31

SELLANO 42 42 7,06 42 42

SPELLO 82 82 9,82 82 82

SPOLETO 617 617 197,20 617 611

TREVI 62 62 11,23 62 59

VALFABBRICA 88 86 13,59 86 83

VALTOPINA 8 8 1,24 8 8

Altri Comuni 1.689 1.689 348,07 1.686 1.664

Totali 4.588 4.584 954,90 4.579 4.474

La tabella evidenzia come anche la realizzazione di questi interventi non prioritari sia ormai a

pieno regime. La fase amministrativa è pressoché conclusa, infatti sono state rilasciate 4.584 concessioni contributive a fronte dei 4.588 progetti presentati (99,9%). Per quanto riguarda la fase realizzativa, sono stati aperti 4.579 (99,8%) cantieri, mentre i lavori ultimati sono 4.474 (97,5%).

Nel corso del 2015 sono stati chiusi 27 cantieri.

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% Cantieri aperti e chiusi

Edifici funzionali a progetti di sviluppo

In base a quanto previsto dall’art. 4, comma 3-ter, lett. c, della legge regionale n. 30/1998 e

con le modalità stabilite dalla D.G.R. n. 1036/2005 sono stati finanziati anche edifici funzionali a progetti di sviluppo non rientranti nelle priorità sopra specificate.

In particolare si tratta di edifici nei quali si intende svolgere attività di rilevante interesse inerenti alla ricerca scientifica applicata e/o ai servizi innovativi per le imprese oppure inerenti alla filiera ambiente, cultura e turismo e aventi una superficie complessiva superiore a 800 mq. Con tale modalità sono stati finanziati, tramite un bando, 35 edifici, per 28 di questi sono state rilasciate le concessioni contributive e per 13 sono terminati i lavori:

Comune

Progetti Presentati

Concessioni Contributive Lavori Iniziati

Lavori Ultimati N.° Importo

ASSISI 8 1 750.647,29 1

CAMPELLO SUL CLITUNNO 1 1 515.351,63 1 1

FOLIGNO 6 6 1.517.954,11 6 6

GUALDO TADINO 4 4 527.154,43 4 3

NORCIA 8 8 749.829,87 8

PASSIGNANO SUL TRASIMENO 6 6 2.412.773,64 6 3

VALFABBRICA 2 2 189.403,74 2

Totali 35 28 6.663.114,71 28 13

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Gli interventi avviati in attesa di finanziamento

Infine, per completare il quadro, di seguito sono indicati gli interventi (priorità g) avviati dai proprietari in attesa del relativo finanziamento.

Interventi in attesa di finanziamento – priorità g

Dei 474 interventi autorizzati all’esecuzione anticipata dei lavori, 216 sono iniziati e 114 sono ultimati.

Comune Progetti

Presentati Lavori Iniziati

Lavori Ultimati

ASSISI 94 44 25

BASTIA UMBRA 17 13 12

BEVAGNA 10 8 7

CAMPELLO SUL CLITUNNO 8 5 2

CANNARA 5 1

FOLIGNO 70 17 10

GUALDO TADINO 42 14 6

GUBBIO 20 12 5

MONTEFALCO 18 11 6

NOCERA UMBRA 6

PERUGIA 18 5 3

PRECI 17 3 2

SELLANO 12 8 2

SPELLO 12 7 4

SPOLETO 17 5 3

TREVI 13 9 4

VALFABBRICA 8 4 3

VALTOPINA 3 3 1

Altri Comuni 84 47 19

Totali 474 216 114

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13.3 La Ricostruzione Integrata

Le regole fissate per la ricostruzione integrata prevedono la predisposizione, da parte dei Comuni, di Programmi Integrati di Recupero che consentono contemporaneamente la ricostruzione integrata ed il recupero di edifici pubblici o di uso pubblico, di edilizia residenziale pubblica e privata e di opere di urbanizzazione secondaria nonché di immobili utilizzati dalle attività produttive distrutti o danneggiati.

Il Programma Integrato di Recupero (P.I.R.), disciplina e consente la realizzazione, in maniera unitaria e coordinata, degli interventi nei centri storici, nei centri e nuclei urbani e rurali gravemente danneggiati mediante la ricostruzione ed il recupero di comparti edilizi e delle opere di urbanizzazione secondaria, il ripristino e la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria (infrastrutture a rete).

La Perimetrazione. Il Programma Integrato è predisposto quando un’area danneggiata, perimetrata dal Comune, presenti caratteristiche di “particolare interesse” (storico–monumentali, paesaggistico–ambientali e di disagio correlato al terremoto) e, contemporaneamente, più del 40% degli edifici siano stati distrutti o gravemente danneggiati. Qualora invece non esistano le caratteristiche di particolare interesse il Programma è predisposto quando il numero degli alloggi distrutti o gravemente danneggiati dell’area interessata sia superiore all’80%.

Le Unità Minime di Intervento. All’interno della perimetrazione gli immobili oggetto di ripristino o ricostruzione sono organizzati in Unità Minime di Intervento (U.M.I.), il cui dimensionamento tiene conto delle esigenze di unitarietà della progettazione e realizzazione sotto il profilo strutturale, tecnico-economico, architettonico e urbanistico.

Le U.M.I. (private, pubbliche, miste) sono ordinate in fasce di priorità in relazione alla destinazione d’uso delle unità immobiliari che la compongono (abitazioni principali di nuclei familiari alloggiati nei moduli abitativi temporanei o in autonoma sistemazione, attività produttive sgomberate) ed alla loro funzionalità alla ripresa delle attività socio-economiche (interventi sulle infrastrutture pubbliche, sul patrimonio culturale e quelli di culto ed ecclesiastici).

I Consorzi. Gli interventi, per U.M.I. singole o per aggregate , sono progettati unitariamente e realizzati dai consorzi obbligatori costituiti tra i proprietari delle unità immobiliari degli edifici da riparare.

Si illustra di seguito graficamente e sinteticamente, un programma integrato di recupero.

COMUNE DI CAMPELLO SUL CLITUNNO

PIR CAMPELLO ALTO

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La linea tratteggiata delimita l’area all’interno della quale sono individuate le singole Unità minime di intervento che si devono consorziare per l’esecuzione dei lavori. Sono individuate anche tutte le opere pubbliche da riparare (municipi, scuole, edifici), i beni culturali (chiese, biblioteche, musei), le attività produttive (commerciali, artigianali, terziarie) nonché le infrastrutture a rete (fognature, acquedotti, metano, telefono, elettricità). Gli interventi sono progettati unitariamente e realizzati in fasi successive sulla base delle priorità stabilite.

La fase di perimetrazione dei programmi, l’individuazione delle U.M.I. e relativa priorità, le molteplici tipologie di intervento da realizzare, il finanziamento autorizzato in fasi successive ed anche con risorse differenti (statali e comunitarie), la costituzione dei consorzi, obbligano ad un percorso (tecnico, amministrativo che realizzativo) complesso, più difficile e, per questo, più lento.

Nonostante ciò, la Regione ha sostenuto la validità dei P.I.R. fin dall’inizio nel presupposto che fosse l’unico strumento per salvaguardare le peculiarità urbanistiche, architettoniche, ambientali, storiche e paesaggistiche caratterizzanti l’intero territorio regionale. Tale scelta, condivisa anche dalle amministrazioni comunali e dai cittadini, ha richiesto un notevole impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti per superare le difficoltà, sia gestionali che realizzative, causa di non pochi punti di criticità. Si può comunque ormai affermare che il cammino intrapreso sta andando nella direzione giusta. Infatti, i dati relazionati in seguito confermano che la ricostruzione integrata sta entrando a regime sia per quanto riguarda la parte abitativa che quella infrastrutturale.

Sono stati predisposti ed approvati 188 P.I.R., all’interno dei quali sono state programmate 5.310 U.M.I., la cui localizzazione è riportata nella tabella e nella cartina.

Comune N. P.I.R.

Approvati

U.M.I. Programmate

N. Importo (Mil

di Euro)

Assisi 5 220 115,321

Campello sul Clitunno 3 38 9,067

Castel Ritaldi 1 11 1,758

Cerreto di Spoleto 2 46 9,723

Foligno 63 2.218 653,653

Fossato di Vico 1 15 2,199

Giano dell’Umbria 1 23 3,272

Gualdo Tadino 21 833 149,706

Gubbio 1 8 7,088

Massa Martana 1 23 11,439

Nocera Umbra 41 907 262,045

Norcia 2 37 6,274

Preci 8 74 19,855

S. Anatolia di Narco 1 7 0,858

Scheggia e Pascelupo 2 13 3,832

Scheggino 1 3 1,381

Sellano 11 307 73,365

Spello 2 226 68,022

Spoleto 6 64 51,027

Trevi 2 72 36,07

Vallo di Nera 2 36 5,088

Valtopina 11 129 32,02

TOTALE 188 5.310 1.523,063

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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Ricostruzione integrata – localizzazione P.I.R.

I Comuni interessati dalla ricostruzione integrata sono 22, mentre i Programmi Integrati di

Recupero sono complessivamente 188. Di questi, 176 riguardano insediamenti di piccole dimensioni, spesso di difficile accessibilità e dislocazione geografica, posti su aree collinari o montane, lungo strade tortuose, mal collegati alle vie principali di transito, centri con aspetti geomorfologici particolari, soggetti a movimenti franosi di vario genere e dissesti, inadeguati dal punto di vista infrastrutturale e carenti di servizi, agglomerati con bassa densità abitativa e con attività economiche in lento declino, dovuto al basso tasso di occupazione ed alla elevata anzianità della popolazione.

I comuni con il maggior numero di P.I.R. sono Foligno (63), Nocera Umbra (41), Gualdo Tadino (21), Sellano (11) e Valtopina (11). Negli altri Comuni si va da un minimo di 1 ad un massimo di 8. Gli interventi sugli edifici

Con i Programmi finanziari 1998 e 1999-2001 è stato autorizzato il finanziamento delle seguenti fasce di priorità: fascia A - interventi di riparazione o ricostruzione di edifici pericolanti al fine di conseguire la

piena utilizzazione delle strade statali, provinciali e comunali; fascia 1 – abitazioni principali di nuclei familiari alloggiati nei moduli abitativi temporanei

nonché di quelli alloggiati in autonome sistemazioni, con priorità alle UMI con il maggior numero di nuclei sgomberati, compresi gli interventi sulle infrastrutture strettamente funzionali al rientro nelle abitazioni dei nuclei familiari;

fascia 2 – attività produttive sgomberate, con preferenza alle UMI con il maggior numero di attività sgomberate compresi gli interventi sulle infrastrutture strettamente funzionali al ripristino delle attività; Nella tabella è indicato lo stato di attuazione delle predette Umi che sono comprese in 168 PIR.

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Ricostruzione Integrata – UMI di fascia 1 e 2 Stato d’attuazione al 31.12.2015

UMI Finanziate (fascia 1 e 2)

Concessioni rilasciate Lavori

Comuni N° PIR N. UMI N.

Importo

Iniziati Ultimati (mil. di Euro)

ASSISI 3 53 53 51,32 53 53

CAMPELLO SUL CLITUNNO 3 14 14 4,99 14 13

CASTEL RITALDI 1 2 2 0,78 2 2

CERRETO DI SPOLETO 2 8 8 3,77 8 8

FOLIGNO 61 803 785 330,51 779 678

FOSSATO DI VICO 1 3 3 1,17 3 3

GUALDO TADINO 21 255 254 87,80 254 245

MASSA MARTANA 1 21 20 16,57 20 20

NOCERA UMBRA 41 440 433 221,67 433 391

NORCIA 1 1 1 0,28 1 1

PRECI 6 23 22 6,69 22 22

SCHEGGIA E PASCELUPO 2 4 4 2,54 4 2

SELLANO 11 134 134 46,51 134 134

SPELLO 1 21 21 16,24 21 21

SPOLETO 2 3 3 0,57 3 3

TREVI 1 2 2 1,43 2 1

VALLO DI NERA 1 13 13 1,33 13 12

VALTOPINA 9 49 49 18,20 49 46

Totale 168 1.849 1.821 812,38 1.815 1.655

Al 31 dicembre 2015 su 1.849 U.M.I, sono state rilasciate 1.821 concessioni contributive (98,5%), i lavori iniziati sono 1.815 (98,2%) mentre quelli terminati sono 1.655 (89,5%).

Nel corso del 2015 sono da registrare 3 aperture di cantieri mentre se ne sono chiusi 38.

% Cantieri aperti e chiusi

Con il Programma finanziario 2002-2003, è stato autorizzato il finanziamento delle UMI

appartenenti alle seguenti fasce di priorità: fascia 3 (Interventi tesi a ripristinare la funzionalità delle strutture pubbliche e del patrimonio culturale,

compresi gli edifici di culto ed ecclesiastici inagibili a seguito di formale ordinanza e che siano destinati a servizi pubblici essenziali)

fascia 4 (Unità Minime di Intervento comprendenti abitazioni di residenti, con priorità per quelle con il maggior

numero di abitazioni occupate compresi gli interventi sulle infrastrutture strettamente funzionali.)

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Nella tabella è indicato lo stato di attuazione dei complessivo delle UMI di fascia 3 e 4 presenti in 138 P.I.R. :

% Cantieri aperti e chiusi

Gli ulteriori interventi autorizzati Sono state, inoltre, finanziate anche alcune UMI non ricadenti in nessuna fascia di priorità

(fascia N) ma che rispettavano determinate condizioni. In particolare, con le stesse modalità specificate al paragrafo precedente, sono state finanziate, per un importo di € 3,11 mil., anche 3 U.M.I. nel P.I.R. di Gallano nel Comune di Valtopina comprendenti edifici funzionali a progetti di sviluppo. Inoltre, per € 2,73 mil., sono stati finanziati gli interventi su 7 UMI nei P.I.R. ove sono ricomprese esclusivamente U.M.I. di fascia N per i quali erano già terminati gli interventi di ricostruzione o riparazione delle infrastrutture a rete. Complessivamente, quindi, sono state finanziate 10 UMI di fascia N i cui lavori sono tutti conclusi.

UMI Finanziate (fascia 3 e 4) Concessioni rilasciate Lavori

Comuni P.I.R. N. UMI N.

Importo Iniziati Ultimati

(mil. di Euro)

ASSISI 5 43 41 32,29 41 36

CAMPELLO SUL CLITUNNO 1 2 2 0,47 2 2

CASTEL RITALDI 1 3 3 1,43 3 3

CERRETO DI SPOLETO 2 9 9 3,43 9 7

FOLIGNO 54 189 180 67,61 179 135

FOSSATO DI VICO 1 3 3 0,82 3 3

GIANO DELL’UMBRIA 1 2 2 0,53 2 2

GUALDO TADINO 17 176 173 57,46 173 160

GUBBIO 1 2 2 0,37 2 2

MASSA MARTANA 1 2 2 1,95 2 2

NOCERA UMBRA 24 52 47 25,84 47 44

NORCIA 1 1 1 0,30 1 1

PRECI 3 10 10 1,65 10 9

S. ANATOLIA DI NARCO 1 1 1 0,17 1 1

SCHEGGIA E PASCELUPO 1 1 1 0,44 1 1

SCHEGGINO 1 2 2 0,91 2 2

SELLANO 10 29 29 10,08 29 28

SPELLO 1 48 48 21,43 48 48

SPOLETO 6 35 35 39,90 35 31

TREVI 2 58 58 28,81 58 44

VALLO DI NERA 2 4 4 0,78 4 4

VALTOPINA 2 10 10 1,36 10 10

Totale 138 682 663 298,01 662 575

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Il numero complessivo dei PIR finanziati è quindi aumentato da 168 a 185, infatti sono 13 quelli nei quali sono ricomprese esclusivamente UMI delle fasce di priorità 3 e 4 e 4 quelli con UMI di fascia N. Gli interventi da autorizzare - Per completare il quadro, ci sono 2 PIR nel Comune di Preci nei quali sono ricomprese n. 13 UMI esclusivamente di fascia n (senza priorità), per un importo di contributi programmato di € 4.140.914,86, non avviate in quanto in attesa di finanziamento. Le infrastrutture a rete

Oltre agli interventi edilizi nei Programmi integrati di recupero, vengono realizzate, da parte del Comune, anche le infrastrutture a rete per consentire agli abitanti l’utilizzazione di tutti i servizi necessari alle normali condizioni di vita della collettività. Vengono quindi realizzati l’acquedotto, gasdotto, fognature, rete elettrica e telefonica, pubblica illuminazione, ecc e, spesso anche il rifacimento della pavimentazione urbana, della rete viaria con lo scopo di rivalutare centri nei quali tali opere risultavano inadeguate o addirittura inesistenti.

Nella planimetria sono indicate (linee tratteggiate) le infrastrutture a rete di un Programma integrato di recupero.

PIR Acera infrastrutture a rete

Anche per le infrastrutture a rete la ricostruzione è prossima alla conclusione. Ad oggi sono

stati approvati 295 progetti, compresi i completamenti delle opere infrastrutturali di alcuni P.I.R. frazionali nei Comuni di Assisi, Campello sul Clitunno, Foligno, Gualdo Tadino, Gubbio, Nocera Umbra, Sellano, Spoleto e Valtopina.

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Ricostruzione integrata Infrastrutture a rete - Situazione al 31.12.2015

Comune Progetti

approvati Interventi in

corso Interventi

Finiti Importo Concesso

Importo Erogato (comprese

anticipaz. Spese tecniche)

ASSISI 10 0 10 27.432.871,44 27.179.765,04

CAMPELLO SUL CLITUNNO 4 1 3 2.434.660,31 2.364.344,90

CASTEL RITALDI 1 0 1 743.397,54 715.737,95

CERRETO DI SPOLETO 3 0 3 3.200.441,51 3.095.586,90

FOLIGNO 81 7 73 105.618.127,44 98.268.354,59

FOSSATO DI VICO 1 0 1 503.717,51 503.717,51

GIANO DELL’UMBRIA 2 0 2 841.018,15 756.916,34

GUALDO TADINO 49 3 46 29.270.228,05 28.430.559,05

GUBBIO 3 0 3 1.756.643,99 1.756.643,91

NOCERA UMBRA 75 31 34 42.181.771,82 30.804.185,25

NORCIA 2 1 1 384.987,93 366.401,05

PRECI 8 1 7 4.101.292,71 4.049.251,03

SANT'ANATOLIA DI NARCO 1 0 1 489.035,83 489.035,83

SCHEGGIA E PASCELUPO 2 0 2 512.300,91 508.530,79

SCHEGGINO 1 0 1 359.901,21 358.404,82

SELLANO 17 2 15 21.967.757,48 20.116.217,48

SPELLO 5 2 3 14.982.363,95 14.860.628,42

SPOLETO 8 1 6 5.919.647,34 5.445.569,92

TREVI 2 2 0 8.346.910,65 7.512.219,58

VALLO DI NERA 4 0 4 3.180.662,78 3.179.398,75

VALTOPINA 16 1 14 7.342.325,88 7.137.683,35

Totali 295 52 230 281.570.064,43 257.899.152,46

Nel corso del 2015 sono stati approvati 5 nuovi progetti, il totale degli interventi da realizzare è quindi aumentato da 290 a 295, per il 95% di questi (282) sono iniziati i lavori, mentre ne sono terminati 230 (78%).

Rilievo a parte assume, nel quadro degli interventi sulle infrastrutture all’interno dei P.I.R., il

ripristino e l’adeguamento delle infrastrutture a rete del centro rurale di Castelluccio di Norcia che si inserisce, unitamente al P.I.R. per la medesima località ad oggi in fase di adozione, nell’ambito della complessa opera di riqualificazione e di valorizzazione del medesimo centro, individuata come prioritaria in sede di programmazione finanziaria ex D.C.R. n. 123/2001 in ottemperanza al disposto di cui all’art. 2 della legge n. 61/98.

Tale opera, il cui costo è pari a circa 8 mil. di euro, è stata progettata e appaltata direttamente dalla Regione Umbria alla quale è stata altresì demandata la direzione dei relativi lavori, iniziati in data 7 settembre 2006 e conclusi a settembre 2009.

All’interno dello stesso PIR sono stati realizzati ulteriori lavori aventi ad oggetto il depuratore. Contributi Concessi

Nella tabella è indicato, per ciascun Comune, l’importo dei contributi concessi per le UMI, per le infrastrutture nonché quello totale.

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Ricostruzione integrata – Concessioni contributive UMI/Infrastrutture al 31.12.2015 (M-Euro)

Concessioni contributive

UMI/Infrastrutture

79,8%

20,2%

UMI infrastrutture a rete

Complessivamente il totale dei contributi concessi al 31.12.2015, la cui ripartizione è indicata

nel grafico, ammonta M. Euro 1.388,42 di cui 1.110,40 (79,8%) per le UMI e 281,57 (20,2%) per le infrastrutture.

I risultati

Nella parte introduttiva è stata illustrata la complessità dei Programmi integrati di recupero, dovuta sostanzialmente all’eterogeneità degli aspetti da affrontare e dalla molteplicità degli interventi e dei soggetti attuatori.

Nonostante ciò, la Regione ha compiuto ogni possibile sforzo per traguardare il difficile percorso intrapreso con risultati coerenti alle aspettative ed agli obiettivi a suo tempo fissati.

Tale sforzo, compiuto anche da tutti i soggetti coinvolti sta dando i risultati creduti. Ne sono la conferma il recupero concluso o in fase di conclusione di alcuni centri dei quali, in

seguito vengono riportate le immagini. Ogni centro ha le sue particolarità che nella fase realizzativa sono state salvaguardate. Anche per il centro di Capranica, nel Comune di Valtopina, così come in precedenza è

avvenuto per quello di Cammoro, nel Comune di Sellano, è stata posta particolare attenzione sia alle modalità di intervento che all’uso dei materiali.

Per la conservazione dei borghi, sono state privilegiate tecniche di restauro non invasive, le coperture sono state ricostruite in struttura lignea e, ove possibile, la muratura preesistente è stata consolidata nel rispetto della sua originalità.

In questo modo, e ciò vale per tutti gli altri piccoli borghi, è stato possibile evitare interventi, come invece avvenuto nel recente passato, tali da costituire, quasi sempre, elemento di frattura con l’ambiente preesistente.

Comuni Umi Infrastrutture

a rete Totale

ASSISI 83,61 27,43 111,04

CAMPELLO SUL CLITUNNO 5,46 2,43 7,89

CASTEL RITALDI 2,21 0,74 2,95

CERRETO DI SPOLETO 7,20 3,20 10,40

FOLIGNO 398,12 105,62 503,74

FOSSATO DI VICO 1,99 0,50 2,49

GIANO DELL’UMBRIA 0,53 0,84 1,37

GUALDO TADINO 145,26 29,27 174,53

GUBBIO 0,37 1,76 2,13

MASSA MARTANA 18,52 0,00 18,52

NOCERA UMBRA 247,51 42,18 289,69

NORCIA 0,58 0,38 0,96

PRECI 8,34 4,10 12,44

S. ANATOLIA DI NARCO 0,17 0,49 0,66

SCHEGGIA E PASCELUPO 2,98 0,51 3,49

SCHEGGINO 0,91 0,36 1,27

SELLANO 56,59 21,97 78,56

SPELLO 37,67 14,98 52,65

SPOLETO 40,47 5,92 46,39

TREVI 30,24 8,35 38,59

VALLO DI NERA 2,11 3,18 5,29

VALTOPINA 19,56 7,34 26,90

Totale 1.110,40 281,57 1.391,97

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Sellano – Fraz. Cammoro

Oltre alla realizzazione di interventi rispettosi delle originarie caratteristiche, non meno

importante è la rivitalizzazione socio-economica di significative aree rurali che, già prima del sisma, avevano dato allarmanti segni di abbandono sia da parte della popolazione residente che delle scarse attività produttive esistenti. E’ pensabile che, nell’immediato futuro, ma soprattutto a ricostruzione conclusa, questi piccoli centri possano trovare adeguati spazi di crescita che garantiscano alla popolazione normali condizioni di vita.

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SELLANO – FRAZ. CAMMORO

PRIMA …… E DOPO

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SELLANO – FRAZ. CAMMORO

PRIMA ……

….. DOPO

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14. IL PATRIMONIO PUBBLICO

14.1 Opere Pubbliche

La ricostruzione delle opere pubbliche è realizzata mediante la predisposizione di Programmi triennali e di Piani attuativi annuali.

Il Programma triennale individua i fabbisogni finanziari, fissa le priorità di intervento, stabilisce i tempi per l’esecuzione delle opere, i criteri tecnici per la loro realizzazione e detta le prescrizioni tecniche per gli edifici pubblici strategici ed a particolare rischio. I Piani annuali, invece, individuano i soggetti attuatori di ciascun intervento, i finanziamenti assegnati e le modalità di concessione e di erogazione.

La Giunta Regionale, nel novembre 1998, ha approvato il primo Programma triennale nel quale sono censiti gli edifici pubblici e le infrastrutture danneggiate per un totale di 1.978 interventi.

In attuazione di tale Programma, la Giunta regionale ha approvato (novembre 1998) il Piano Annuale per le Infrastrutture 1998 ed ha finanziato 97 interventi per un totale di € 22,88 milioni.

Successivamente, con le ulteriori risorse disponibili la Giunta regionale (marzo 2000) ha approvato il “Piano delle Infrastrutture 1999 – 2001” con il quale sono stati finanziati 105 interventi e sono state assegnate risorse per complessive € 35,71 mil.

Con le risorse destinate a questo settore dal Piano Finanziario 2002-2003 la Giunta Regionale ha approvato il “Secondo Programma delle Infrastrutture per il triennio 2002-2004” e il relativo Piani esecutivo (Piano delle Infrastrutture 2002) che finanzia 121 interventi per un importo pari a € 71,50 mil.

Con le risorse del Piano Finanziario 2004-2005 la Giunta Regionale ha approvato il “Terzo Programma delle Infrastrutture per il triennio 2005-2007” e il relativo Piano esecutivo (Piano delle Infrastrutture 2005) che finanzia 27 interventi per un importo pari a € 9,79 mil.

Con ulteriori Piani esecutivi (Piano delle Infrastrutture 2006 e 2007) sono stati finanziati rispettivamente 14 interventi per un importo pari a € 6,39 mil. e 39 interventi per un importo di € 14,57 mil.

Infine, utilizzando le economie accertate sugli interventi saldati, sono stati finanziati nel 2015, ulteriori 5 interventi per un importo complessivo di € 2,69 mil.

Complessivamente i piani attuativi finanziano 408 interventi, per un importo pari a € 163,53 mil, appartenenti alle seguenti tipologie:

Tipologia

Numero Interventi

Totale

Piano 1998

Piano 1999 -2001

Piano 2002

Piano 2005

Piano 2006

Piano 2007

Piano 2015

Municipi 7 10 8 3 2 1 31

Edifici Pubblici 31 25 34 9 3 8 2 112

Scuole 3 21 26 4 2 7 63

Strutture Sanitarie 7 9 3 1 1 1 22

Acquedotti 6 3 12 1 5 27

Cimiteri 17 13 10 4 2 3 1 50

Fognature 5 7 3 1 16

Viabilità 17 1 2 1 21

Mura 4 1 5

Altro 4 16 23 6 3 9 61

TOTALE 97 105 121 27 14 39 5 408

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Nelle tabella che seguono è dettagliato lo stato di attuazione al 31 dicembre 2015 dei piani finanziati con il Programma 1998-2001 e con i Programmi finanziari 2002-2012.

Opere Pubbliche - Situazione interventi al 31.12.2015

Comune

Piano Annuale delle Infrastrutture 1998

Piano delle Infrastrutture per il 1999 - 2001

Totale Interventi

Interventi Interventi

Numero In corso Ultimati Numero In corso Ultimati Numero In corso Ultimati

Acquasparta 2 2 2 2

Arrone 4 4 4 4

Assisi 2 2 3 3 5 5

Bastia Umbra 4 4 2 2 6 6

Bettona 1 1 1 1 2 2

Bevagna 1 1 2 2 3 3

Campello sul Clitunno 1 1 2 2 3 3

Cascia 6 6 4 4 10 10

Castel Ritaldi 2 2 2 2

Cerreto di Spoleto 3 3 1 1 4 4

Città di Castello 1 1 2 2 3 3

Costacciaro 2 2 1 1 3 3

Deruta 1 1 1 1 2 2

Ferentillo 2 2 2 2

Foligno 11 11 6 6 17 17

Fossato di Vico 2 2 1 1 3 3

Giano dell'Umbria 1 1 2 2 3 3

Gualdo Tadino 5 5 8 8 13 13

Gubbio 3 3 3 3 6 6

Massa Martana 4 4 4 4

Montefalco 3 3 3 3

Montefranco 2 2 2 2

Nocera Umbra 4 1 3 4 2 2 8 3 5

Norcia 1 1 3 1 2 4 1 3

Perugia 8 8 5 5 13 13

Poggiodomo 2 2 2 2 4 4

Preci 4 1 3 3 1 2 7 2 5

S. Anatolia di Narco 2 2 2 2 4 4

S. Giustino 2 2 2 2

Scheggia e Pascelupo 2 2 2 2

Scheggino 3 1 2 3 1 2

Sellano 7 7 1 1 8 8

Sigillo 2 2 2 2

Spello 3 3 1 1 4 4

Spoleto 1 1 5 4 6 6

Terni 4 4 4 4

Trevi 2 2 1 1 3 3

Valfabbrica 3 3 1 1 4 4

Vallo di Nera 2 2 1 1 3 3

Valtopina 3 3 3 3

Altri Comuni (*

) 1 1 15 15 16 16

TOTALE 97 3 94 105 5 100 202 7 195

(*) Comuni con un solo intervento: Calvi dell’Umbria, Cannara, Citerna, Collazzone, Corciano, Fratta Todina, Gualdo Cattaneo, Magione, Monte Castello Vibio, Monteleone di Spoleto,Piegaro, Pietralunga, Polino, Todi, Torgiano, Umbertide.

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Comune Piano Infrastrutture 2002

Piani Infras. 2005 – 2006-2007* Totale Interventi

Interventi Interventi

Numero In corso Ultimati Numero In corso Ultimati Numero In corso Ultimati

Arrone 3 1 1 3 1 1

Assisi 3 2 1 8 1 4 11 3 5

Bettona 1 1 2 2 3 3

Bevagna 1 1 1 1 2 2

Calvi dell’Umbria 2 2 2 2 4 4

Campello sul Clitunno 1 1 1 1 2 2

Cannara 2 2 1 3 2

Cascia 2 2 2 2

Castel Ritaldi 2 2 2 2

Cerreto di Spoleto 1 1 7 6 8 7

Città di Castello 5 5 1 1 6 1 5

Collazzone 1 1 1 1

Corciano 1 1 1 1

Costacciaro 2 2 1 1 3 3

Deruta 2 2 2 2

Ferentillo 1 1 1 1

Foligno 4 2 2 3 1 2 7 3 4

Fossato di Vico 1 1 1 1 2 1 1

Fratta Todina 1 1 1 1

Giano dell'Umbria 3 1 2 2 1 5 2 2

Gualdo Cattaneo 2 2 2 2 4 4

Gualdo Tadino 3 1 2 2 2 5 1 4

Gubbio 6 6 3 2 9 8

Magione 1 1 1 1

Massa Martana 5 5 5 5

Monte Castello Vibio 2 2 1 1 3 3

Montecastrilli 4 4 4 4

Montefalco 2 1 1 2 1 1

Monteleone di Spoleto 1 1 1 1 2 2

Montone 1 1 1 1 2 2

Nocera Umbra 3 1 1 4 1 1 7 2 2

Norcia 5 2 3 2 2 7 4 3

Otricoli 2 2 2 2

Panicale 1 1 1 1

Perugia 3 2 1 1 4 3

Pietralunga 2 2 2 2

Polino 3 3 1 1 4 4

Preci 3 1 2 2 1 1 5 2 3

S. Anatolia di Narco 4 1 3 1 1 5 1 4

S. Giustino 1 1 1 1 2 2

San Venanzo 1 1 1 1 2 2

Scheggia e Pascelupo 8 1 7 5 1 4 13 2 11

Scheggino 1 1 1 1

Sellano 2 1 2 1

Sigillo 1 1 4 2 2 5 2 3

Spello 2 1 2 1

Spoleto 6 1 4 6 1 4

Stroncone 2 2 2 2

Terni 3 3 1 4 3

Todi 2 2 1 1 3 3

Tuoro sul Trasimeno 1 1 1 1

Umbertide 4 4 1 1 5 5

Valfabbrica 3 3 1 1 4 4

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Vallo di Nera 4 3 4 3

Valtopina 2 1 2 1

Totale 121 19 98 80 15 51 201 34 149

*Compresi 8 interventi aggiunti negli anni 2012, 2013, 2014 e 2015 finanziati con l’utilizzo delle economie accertate sugli interventi saldati.

Comune

Piano 2015

Interventi

Numero In corso Ultimati

Acquasparta 2

Assisi 1

Gualdo Tadino 1

Spoleto 1

TOTALE 5

L’andamento realizzativo riflette i tempi di approvazione dei singoli Piani. Per il Piano

1998 e il Piano 1999 – 2001 restano da ultimare solo alcuni interventi che presentano problematiche dal punto di vista amministrativo e/o tecnico. Il Piano 2002 è in avanzata fase realizzativa, il 97% degli interventi sono iniziati e il 75% sono conclusi, sono entrati a regime i lavori per gli interventi dei Piani 2005, 2006 e 2007, mentre dei 5 interventi finanziati con le economie dei piani precedenti 1 è avviato e gli altri sono in fase di progettazione o di affidamento dei lavori.

94

101

98

51

0

3

4

19

15

0

0

4

14

5

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Piano annuale 1998

Piano 1999 -2001

Piano 2002

Piani 2005-2006-2007

Piano 2015

Ultimati In corso Da iniziare

Complessivamente l’ 84,4% degli interventi sono conclusi, il 10% è in corso e il 5,6% deve

iniziare.

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -------------------

63

0

20

40

60

80

100

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Chiusura cantieri31 dicembre 2000 - 31 dicembre 2015

Piano 1998 Piano 1999 -2001 Piano 2002 Piani 2005-2006-2007

Oltre a questi interventi è stato realizzato anche uno specifico piano finalizzato al ripristino e razionalizzazione delle aree di protezione civile esistenti o alla realizzazione di nuove aree nelle zone attualmente sprovviste delle dotazioni minime previste in materia per un importo complessivo di € 4,3 mil..

Inoltre, con apposito piano, sono stati finanziati anche n. 34 interventi (22 viabilità, 10 acquedotti, 2 fognature), di opere infrastrutturali in zone collinari e montane per un importo complessivo di € 5,57 mil. la cui localizzazione è indicata in tabella.

Comune N.

Bettona 1

Bevagna 1

Campello sul Clitunno 2

Cascia 3

Cerreto di Spoleto 1

Giano dell’Umbria 1

Montefalco 2

Nocera U. 2

Norcia 1

Pietralunga 2

S. Anatolia di Narco 2

Spoleto 5

Todi 2

Trevi 1

Umbertide 1

Vallo di Nera 1

Valtopina 6

TOTALE 34

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64

COMUNE DI NOCERA UMBRA INTERVENTO DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEL MUNICIPIO

PRIMA …

I LAVORI …

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65

DOPO …

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66

14.2 Le Infrastrutture rurali

Il Piano delle infrastrutture rurali approvato nel 1998 ha finanziato, inizialmente, 682 interventi per complessivi € 63,13 mil..

Durante la fase esecutiva, su richiesta dei comuni beneficiari ed anche di rinunce e revoche, il numero degli interventi è stato ridotto a 664 mentre, a seguito di perizie di varianti suppletive l’importo dei finanziamenti è stato ridefinito in complessivi € 63,73 mil.

In particolare, 370 interventi riguardano la viabilità rurale (opere di consolidamento, di bonifica, ripristino di sottofondi ecc.), 232 interventi sono relativi agli acquedotti rurali (ripristino e ricostruzione di serbatoi, rifacimento opere di presa e captazione, ecc.) e 66 interventi riguardano le fognature (sistemazione, adeguamento e ripristino di collettori fognari, fosse settiche e manufatti di linea).

Comune/Beneficiario N.

Interventi

Assisi 6

Azienda Speciale Multiservizi 12

Bastia Umbra 11

Bevagna 20

Campello sul Clitunno 8

Cannara 5

Cascia 72

Cerreto di Spoleto 12

Consorzio Intercomunale per l’Acquedotto del Pescia-Norcia

5

Foligno 9

Giano dell’Umbria 11

Gualdo Cattaneo 10

Gualdo Tadino 61

Massa Martana 6

Monteleone di Spoleto 10

Nocera Umbra 93

Norcia 10

Poggiodomo 15

Preci 42

Sellano 71

Spello 31

Trevi 28

Valfabbrica 46

Vallo di Nera 14

Valtopina 11

Altri Comuni/Consorzi 45

Totale 664

Tutti gli interventi sono conclusi.

Si stanno inoltre concludendo i lavori per ulteriori 24 interventi, (3 acquedotti e 21 viabilità), relativi ad infrastrutture rurali danneggiate dal sisma nel Comune di Gubbio ricadenti in fascia “A” per un importo complessivo pari a € 2,29 mil.

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67

COMUNE DI MONTELEONE DI SPOLETO RIPRISTINO E CONSOLIDAMENTO STRADA BIVIO SP N. 470 – COLLE

CAPITANO

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68

14.3 Dissesti Idrogeologici Il Piano generale degli interventi sui dissesti idrogeologici è stato predisposto tenendo conto

degli eventi che costituiscono pericolo per centri abitati, per infrastrutture viarie, per infrastrutture di proprietà pubblica e di pubblico interesse e per beni storici ambientali e per altri beni, nuclei e case sparse.

Comprende 281 interventi urgenti, per un fabbisogno stimato in € 163,20 mil. che riguardano, per circa due terzi, situazioni di pericolo relative a centri abitati mentre i restanti sono relativi ad infrastrutture viarie e a beni di pubblico interesse.

Con le risorse del programma finanziario 1998-2001 sono stati approvati i seguenti piani attuativi: il Piano 1998 ed il Piano 2000.

Il Piano 1998 ha finanziato 58 interventi, per un importo di € 24,42 mil. ai quali si aggiungono € 0,97 mil. stanziati nel 2013 per il suo completamento. Il Piano 2000, invece, ha finanziato ulteriori 48 interventi per un importo di € 34,57 mil..

Complessivamente, quindi, con i due Piani attuativi, sono stati attivati 106 interventi ai quali sono state destinate risorse per circa € 59,96 mil.

Con le risorse del Piano Finanziario 2002-2003 sono stati finanziati, con il Piano di Attuazione 2002, 64 interventi per un importo complessivo di € 41,32 mil. relativi a centri abitati (n. 27 interventi), infrastrutture viarie (32 interventi) altre infrastrutture (n. 5 interventi). E’ stata inoltre costituita una riserva di € 10,33 mil. per interventi su versanti relativi alla viabilità di interesse regionale ricadenti nell’area sisma.

Con il Piano di Attuazione 2003, elaborato sulla base del Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.), sono stati individuati 18 ulteriori interventi, per un importo complessivo pari a € 15,49 mil., mentre con i Piani 2004, 2005, 2006, 2007, 2011 e 2013 sono stati finanziati 24 interventi, per un importo complessivo pari a € 15,02 mil.

Quindi, con i Piani attuativi, sono stati attivati complessivamente 212 interventi ai quali sono state destinate risorse per circa € 142,12 mil. I Piani conclusi

Per quanto riguarda la fase realizzativa, si sono conclusi il Piano di attuazione del 1998 e il Piano di attuazione del 2000. Nella tabelle che seguono sono indicati gli Enti attuatori degli interventi realizzati:

Piano 1998:

COMUNE / ENTE ATTUATORE Interventi

Acquasparta 1

Anas 1

Assisi 1

Cerreto di Spoleto 5

Consorzio Acquedotti Perugia 1

Costacciaro 1

Ferentillo 3

Foligno 2

Fossato di Vico 1

Gualdo Cattaneo 1

Gualdo Tadino 3

Gubbio 2

Nocera Umbra 3

Norcia 2

Preci 2

Prefettura di Terni – Comune Di Narni 1

Provincia di Perugia 11

Regione dell’Umbria 2

S. Anatolia di Narco 2

Scheggia e Pascelupo 2

Scheggino 2

Sellano 1

Valfabbrica 2

Vallo di Nera 2

Valtopina 4

TOTALE 58

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69

Piano 2000:

COMUNE / ENTE ATTUATORE Interventi

Arrone 1

Cerreto di Spoleto 6

Ferentillo 2

Foligno 2

Giano dell’Umbria 1

Nocera Umbra 18

Norcia 2

Preci 1

Provincia di Perugia 8

Regione dell’Umbria 5

Sellano 1

Spoleto 1

TOTALE 48

I Piani in corso

Al 31.12.2015 risultano in corso, ma prossimi alla conclusione, i piani attuativi 2002, 2003,

2004, 2005, 2006, 2007, 2011 e 2013 finanziati con le risorse dei programmi finanziari 2002-2012 e con le economie accertate nei piani precedenti.

Con tali piani annuali sono stati finanziati complessivi 106 interventi, dei quali 97 (91%) conclusi:

COMUNE / ENTE ATTUATORE

Piano 2002 Piano 2003 Piani 2004-05-06-07-11-13 TOTALE

Interventi Interventi Interventi Interventi

Numero In

corso Ultimati Numero In

corso Ultimati Numero In

corso Ultimati Numero In

corso Ultimati

Arrone 1 1 1 1 2 2

Assisi 1 1 1 1 2 2

Cascia 1 1 1 1 2 2

Cerreto di Spoleto 5 5 3 3 1 1 9 9

Collazzone 1 1 1 1

Costacciaro 1 1 1 1

Ferentillo 2 2 4 4 6 6 12 12

Foligno 4 4 1 1 5 5

Giano dell’Umbria 2 2 1 1 3 3

Gualdo Cattaneo 2 2 2 2

Gualdo Tadino 3 3 1 1 4 1 3

Gubbio 1 1 1 1

Massa Martana 1 1 1 1 2 2

Nocera Umbra 1 1 1 1

Norcia 3 1 2 2 5 1 2

Passignano sul T. 1 1 1 1

Polino 1 1 1 1

Preci 1 1 1 1

Provincia di PG 20 20 4 4 24 4 20

Regione Umbria 1 1 1 1

S. Anatolia di Narco 1 1 1 1 2 2 4 4

Scheggia e Pascelupo 1 1 1 1

Scheggino 1 1 1 1 2 2

Sellano 1 1 2 2 3 3

Spoleto 1 1 1 1 3 3 5 5

Torgiano 1 1 1 1

Trevi 1 1 1 1

Valfabbrica 1 1 1 1

Vallo di Nera 3 3 1 1 2 2 6 6

Valtopina 2 2 2 2

TOTALE 64 1 63 18 1 15 24 5 19 106 7 97

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------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

70

19

15

63

48

58

5

1

1

0

0

2

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Piano 2004/05/06/07/11/13

Piano 2003

Piano 2002

Piano 2000

Piano 1998

Ultimati In corso Da iniziare

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

dic-01 dic-02 dic-03 dic-04 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 dic-14 dic-15

%

Chiusura cantieri31 dicembre 2001 - 31 dicembre 2015

Piano 1998 Piano 2000 Piano 2002 Piano 2003 Piani 2004/5/6/7/11/13

Complessivamente, per il 99% degli interventi sono iniziati i lavori e per il 96% sono conclusi.

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71

Movimento franoso lungo la S.P. n. 272 di Monte Alago nel Comune di Nocera Umbra

PRIMA

I LAVORI

DOPO

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72

14.4 Beni Culturali Gli interventi relativi ai Beni Culturali sono attuati mediante la predisposizione di Programmi

triennali e di Piani attuativi annuali. Con le risorse del programma finanziario 1998-2001 sono stati approvati i seguenti piani

attuativi: il Piano Giubileo-Terremoto, il Piano 1998, e il Piano 2000. Il Piano Giubileo-Terremoto comprende 22 interventi per un importo di circa € 17,51 mil. che

sono stati assegnati agli Enti locali e ai soggetti privati contributi ad integrazione dei finanziamenti concessi con la Legge 7 agosto 1997, n. 270 per evitare che si verificassero ritardi nella ultimazione dei lavori del Giubileo del 2000.

Il Piano 1998 prevede la realizzazione di 97 interventi per complessivi € 45,65 mil., di cui € 42,64 mil. finanziati con le risorse comunitarie ed individuati sulla base delle seguenti priorità: sicurezza e tutela dei beni culturali, riapertura degli edifici ad uso pubblico con priorità di riattivazione di quelli per il culto ed in particolare chiese, abbazie, cattedrali ecc., rientro nelle abitazioni di collettività, valore storico, artistico, monumentale, valutazione della realizzabilità dell’opera.

Il Piano 2000 riguarda complessivi 169 interventi per un importo totale di € 46,04 mil. Con le risorse stanziate dal programma finanziario 2002-2003 sono stati finanziati i piani 2002,

2003 e 2004. Il Piano 2002 prevede il finanziamento di 368 interventi per un importo complessivo di € 142,21

mil., Il Piano 2003 comprende 22 interventi, 9 dei quali sono integrazioni ad interventi

precedentemente finanziati, per un importo complessivo di € 4,83 mil.. Il Piano 2004 finanzia 86 interventi per un importo pari a € 17,06 mil. Successivamente, tra il 2005 e 2015, con lo stanziamento di ulteriori risorse e mediante il

riutilizzo delle economie accertate sugli interventi saldati, sono stati finanziati complessivamente 122 interventi per un importo pari a € 36,89 mil..

Quindi, con gli undici Piani attuativi, sono stati attivati complessivamente 882 interventi ai quali sono state destinate risorse per circa € 310,19 mil.

Piani Numero

interventi Finanziamenti

Mil. di euro

Piano Giubileo terremoto 22 17,51

Piano 1998 97 45,65

Piano 2000 169 46,04

Piano 2002 364 142,21

Piano 2003 22 4,83

Piano 2004 86 17,06

Piani 2005-2015 122 36,89

TOTALE 882 310,19

2217,51 mil.

9745,65 mil.

16946,04

364142,21 Mil.

224,83 mil.

8616,91 mil. 122

36,89 mil.

Beni culturali - Interventi e finanziamenti

Piano Giubileo terremoto Piano 1998 Piano 2000 Piano 2002

Piano 2003 Piano 2004 Piani 2005-2015

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73

I Piani conclusi

Per quanto riguarda la fase realizzativa, si sono conclusi il Piano Giubileo – Terremoto ed il Piano 1998, le tabelle che seguono mostrano la localizzazione degli interventi realizzati.

Piano Giubileo – Terremoto

Comune Interventi

Assisi 7

Bevagna 1

Foligno 4

Gualdo Tadino 1

Gubbio 2

Norcia 1

Preci 2

S. Anatolia di Narco 1

Spello 1

Spoleto 2

TOTALE 22

Piano 1998

Comune Interventi Comune Interventi

Assisi 7 Monteleone di Spoleto 1

Bastia Umbra 1 Nocera Umbra 1

Bevagna 4 Norcia 2

Campello sul Clitunno 1 Poggiodomo 2

Cannara 1 Preci 2

Cascia 3 S. Anatolia di Narco 2

Castel Ritaldi 1 S. Giustino 1

Cerreto di Spoleto 2 Scheggia e Pascelupo 2

Città di Castello 3 Scheggino 2

Costacciaro 1 Sellano 7

Foligno 19 Sigillo 2

Fossato di Vico 2 Spello 4

Gualdo Cattaneo 2 Torgiano 1

Gualdo Tadino 4 Trevi 2

Gubbio 4 Valfabbrica 2

Marsciano 2 Vallo di Nera 1

Massa Martana 1 Valtopina 4

Monte S. Maria Tiberina 1 TOTALE 97

I Piani in corso

Relativamente al Piano 2000, tutti gli interventi sono iniziati e ne sono stati ultimati 165 (98%). Restano da ultimare 4 interventi (2%).

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74

Comune Interventi

Comune

Interventi

Numero In

corso Ultimati Numero

In corso

Ultimati

Assisi 15 15 Monteleone di Spoleto 2 2

Bastia Umbra 2 2 Montone 2 2

Bettona 1 1 Nocera Umbra 8 1 7

Bevagna 1 1 Norcia 2 2

Campello sul Clitunno 5 5 Panicale 1 1

Cannara 2 2 Perugia 14 14

Cascia 4 4 Piegaro 2 2

Castel Ritaldi 1 1 Pietralunga 1 1

Cerreto di Spoleto 1 1 Poggiodomo 1 1

Citerna 2 2 Polino 1 1

Città della Pieve 1 1 Preci 2 2

Città di Castello 7 7 S. Anatolia di Narco 2 2

Collazzone 1 1 S. Giustino 1 1

Corciano 1 1 Scheggia e Pascelupo 1 1

Costacciaro 1 1 Sellano 2 1 1

Deruta 2 2 Sigillo 3 3

Ferentillo 1 1 Spello 3 3

Foligno 13 13 Spoleto 13 13

Fossato di Vico 1 1 Terni 2 2

Giano dell’Umbria 1 1 Todi 1 1

Gualdo Cattaneo 1 1 Torgiano 1 1

Gualdo Tadino 6 6 Trevi 5 5

Gubbio 8 1 7 Umbertide 1 1

Marsciano 2 2 Valfabbrica 1 1

Massa Martana 3 3 Vallo di Nera 4 4

Monte S. Maria Tiberina 3 3 Valtopina 2 2

Montefalco 5 5 Totale 169 4 165

Il Piano 2002 prevede complessivi 364 interventi, tutti iniziati e 345 (95%) sono ultimati.

Comune Interventi

Comune

Interventi

Numero In

corso Ultimati Numero

In corso

Ultimati

Acquasparta 2 2 Montefalco 9 1 8

Alviano 1 1 Montefranco 1 1

Amelia 1 1 Monteleone di Spoleto 3 1 2

Arrone 1 1 Montone 1 1

Assisi 18 18 Narni 2 2

Baschi 1 1 Nocera Umbra 6 6

Bastia Umbra 5 5 Norcia 10 1 9

Bettona 2 2 Paciano 2 2

Bevagna 11 11 Panicale 1 1

Campello sul Clitunno 4 2 2 Passignano sul Trasimeno 2 2

Cannara 6 6 Perugia 27 27

Cascia 9 9 Piegaro 2 2

Castel Ritaldi 3 3 Pietralunga 1 1

Castiglione del Lago 1 1 Poggiodomo 1 1

Cerreto di Spoleto 8 8 Polino 1 1

Citerna 2 2 Preci 10 10

Città della Pieve 3 3 S. Anatolia di Narco 6 6

Città di Castello 13 1 12 S. Giustino 4 4

Collazzone 4 4 Scheggia e Pascelupo 3 3

Corciano 3 3 Scheggino 4 4

Costacciaro 5 5 Sellano 11 2 9

Deruta 2 2 Spello 14 14

Ferentillo 3 3 Spoleto 23 3 20

Foligno 26 3 23 Stroncone 1 1

Fossato di Vico 1 1 Terni 6 6

Giano dell’Umbria 4 4 Todi 8 8

Gualdo Cattaneo 3 3 Trevi 10 10

Gualdo Tadino 7 7 Tuoro sul Trasimeno 4 4

Gubbio 16 2 14 Umbertide 3 3

Magione 1 1 Valfabbrica 1 1

Marsciano 5 5 Vallo di Nera 5 5

Massa Martana 6 6 Valtopina 4 4

Monte S. Maria Tiberina 1 1 Totale 364 19 345

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75

Il Piano 2003 è prossimo alla conclusione, infatti, dei 22 interventi finanziati ne resta da

chiudere solamente uno.

Comune Interventi

Numero In

corso Ultimati

Baschi 1 1

Bastia Umbra 1 1

Cerreto di Spoleto 1 1

Citerna 1 1

Città di Castello 1 1

Collazzone 1 1

Costacciaro 1 1

Gubbio 2 1 1

Marsciano 1 1

Monte S. Maria Tiberina 1 1

Montecastrilli 1 1

Montefalco 1 1

Nocera Umbra 1 1

Pietralunga 1 1

S. Anatolia di Narco 1 1

Spello 1 1

Terni 1 1

Todi 1 1

Torgiano 1 1

Trevi 1 1

Valtopina 1 1

Totale 22 1 21

Anche per Il Piano 2004, con il quale sono stati finanziati 86 interventi, resta da chiudere

solamente una pratica.

Comune

Interventi

Comune

Interventi

Numero In

corso Ultimati Numero In

corso Ultimati

Amelia 2 2 Gualdo Cattaneo 1 1

Assisi 6 6 Gubbio 3 1 2

Baschi 1 1 Massa Martana 2 2

Bastia Umbra 1 1 Montecastrilli 1 1

Bettona 1 1 Montefalco 2 2

Bevagna 4 4 Nocera Umbra 1 1

Campello sul Clitunno 1 1 Norcia 1 1

Cannara 2 2 Passignano sul Trasimeno 1 1

Castel Ritaldi 2 2 Perugia 7 7

Castiglione del Lago 1 1 Preci 5 5

Cerreto di Spoleto 1 1 S. Anatolia di Narco 2 2

Città della Pieve 2 2 Scheggia e Pascelupo 2 2

Città di Castello 9 9 Spello 1 1

Collazzone 2 2 Spoleto 1 1

Costacciaro 1 1 Terni 3 3

Deruta 1 1 Todi 2 2

Foligno 6 6 Trevi 3 3

Giano dell’Umbria 4 4 Umbertide 1 1

Totale 86 1 85

Infine, tra il 2005 e il 2015 sono stati complessivamente finanziati 122 interventi, per 106 (87%)

di questi sono stati aperti i cantieri mentre per 87 (71%) sono stati ultimati i lavori:

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76

Comune Interventi

Numero In

corso Ultimati

Acquasparta 2

Amelia 6 1 3

Assisi 9 7

Baschi 1 1

Bevagna 3 3

Campello sul Clitunno 2 1 1

Cannara 1 1

Cascia 1 1

Castel Ritaldi 2 2

Cerreto di Spoleto 1 1

Citerna 3 3

Città della Pieve 1 1

Città di Castello 3 1 2

Collazzone 2 2

Ferentillo 2 2

Foligno 12 3 7

Giano dell’Umbria 1 1

Gualdo Cattaneo 2 1

Gualdo Tadino 2 2

Gubbio 4 1 3

Marsciano 1 1

Massa Martana 6 1 3

Montefalco 1 1

Montefranco 1 1

Montone 1 1

Nocera Umbra 1 1

Norcia 5 1 3

Passignano sul Trasimeno 1 1

Perugia 8 8

Pietralunga 1 1

Preci 1

San Giustino 1 1

Spello 3 3

Spoleto 14 2 12

Stroncone 1 1

Todi 8 4 3

Trevi 3 1 2

Umbertide 2 2

Valfabbrica 1 1

Vallo di Nera 1

Valtopina 1

Totale 122 19 87

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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77

87

85

21

345

165

97

22

19

1

1

19

4

16

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Piani 2005-2015

Piano 2004

Piano 2003

Piano 2002

Piano 2000

Piano 1998

Piano Giubileo Terremoto

Beni culturali - Situazione interventi al 31.12.2015

Ultimati In corso Da iniziare

Complessivamente risultano in corso di realizzazione 44 interventi (5%) e conclusi 822

(93%).

0

20

40

60

80

100

dic-01 dic-02 dic-03 dic-04 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 dic-14 dic-15

%

Chiusura cantieridicembre 2001 - dicembre 2015

Piano Giubileo-Terremoto Piano 1998 Piano 2000 Piano 2002

Piano 2003 Piano 2004 Piani 2005-2014

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Assisi – S.M. Angeli Loggia del Capitano del Perdono

DOPO …

PRIMA …

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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79

PRECI – Localita’ Piedivalle Abbazia di S. Eutizio

PRIMA…

…DOPO

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Anno 2015 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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80

15. ATTIVITÀ PRODUTTIVE

La ricostruzione delle strutture aziendali è ricompresa nell’edilizia privata. Il settore “Attività

produttive”, le cui risorse sono state tutte utilizzate, era relativo alla concessione di aiuti riguardanti:

contributi in conto capitale, fissati nella misura del 30% del valore del danno subito, al netto della franchigia di legge, da attrezzature, macchinari, infrastrutture aziendali specifiche e scorte;

contributi in conto interessi su mutui e prestiti, determinati nel loro importo in misura tale da porre a carico dell’impresa beneficiaria un onere pari al 2%. I mutui e i prestiti debbono comunque essere stati contratti per le seguenti finalità:

o finanziamento di un ulteriore 45% del danno subito relativamente alle voci oggetto del contributo in

conto capitale; o finanziamento del 45% dei maggiori costi degli interventi di riparazione della struttura, compreso il

miglioramento sismico; o finanziamento del 45% dei costi per rifiniture interne ed impianti dell’immobile ricostruito o

ripristinato.

Oltre a tali contributi (danno diretto) era previsto il risarcimento del “danno indiretto”

finalizzato alla ripresa economica delle imprese che avessero subito una riduzione significativa del fatturato nel periodo successivo agli eventi sismici (pari ad almeno il 30% della media dei fatturati degli stessi periodi del biennio precedente); il risarcimento concedibile è pari al 20% della riduzione con un tetto massimo di L. 100 milioni di lire elevabili fino a 200 milioni di lire nel caso di inagibilità aziendale a tutto agosto 1998.

Il riepilogo di tali aiuti è illustrato nella tabella seguente:

Contributi erogati (mil di euro)

Tipologia del contributo Numero aziende

Importo

Danno diretto 43 0,27

Danno indiretto 1.234 11,13

Totale 1.277 11,40

Inoltre, € 2,07 mil. sono stati utilizzati per la costituzione di un fondo di garanzia con lo scopo di

agevolare l’accesso al credito alle imprese in attuazione di quanto previsto dall’art. 5, comma 3, della legge n. 61/98.

Infine, è necessario precisare che ulteriori aiuti alle imprese sono stati attivati utilizzando le

risorse stanziate per l’emergenza e messe a disposizione del Commissario Delegato e le risorse dei fondi strutturali dell’Unione Europea di cui al Docup Ob. 5b 1994-1999.

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16. ALTRI INTERVENTI Le risorse complessive destinante a tale settore derivanti dalle varie fonti di finanziamento

ammontano ad € 783 mil. e sono state previste per finanziare sia interventi di sostegno (agevolazioni, sgravi fiscali, misure a favore dei comuni, aiuti all’emergenza abitativa, supporto tecnico – amministrativo alla ricostruzione, ecc.) che specifici interventi finalizzati alla salvaguardia, valorizzazione e sviluppo ambientale delle aree protette regionali nonché opere infrastrutturali necessarie e funzionali all’attuazione della ricostruzione ed allo sviluppo delle aree interessate dalla crisi sismica (Riqualificazione e valorizzazione ambientale del centro rurale di Castelluccio di Norcia, Opere infrastrutturali programmate congiuntamente dallo Stato e dalle regioni).

Tale importo comprende € 69,60 mil. riservati agli oneri previsti dall’art. 14, c. 14 e dall’art 12, c. 2 e 3 della legge 61/98 per il quinquennio 2008-2012 assegnati con la legge finanziaria per l’anno 2008 e € 29,91 mil. stanziati dalla Regione per il cofinanziamento della ricostruzione.

Le somme erogate al 31.12.2015 ammontano a complessivi € 731,44 mil., pari al 93% delle risorse disponibili. Nel corso del 2015 sono state effettuate erogazioni per € 3,20 mil.

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17. GLI INTERVENTI FINANZIATI CON LE RISORSE DELL’UNIONE EUROPEA

Di seguito sono illustrati gli interventi realizzati con i fondi comunitari la cui rendicontazione

all’Unione Europea è scaduta il 31 marzo 2003. Tali interventi sono ricompresi, sia finanziariamente che numericamente, nelle rispettive tipologie dettagliate nei punti precedenti.

Gli obiettivi

Gli eventi sismici verificatisi in Umbria nel 1997 hanno profondamente colpito e danneggiato un ampio territorio ricadente nell’area operativa dell’Obiettivo 5b della quale fanno parte i 58 Comuni della provincia di Perugia, ad eccezione del Comune di Spoleto e dell’area urbana del Comune di Perugia (68,3% della superficie totale della regione).

Già da tempo gran parte di questo territorio, a prevalente connotazione rurale, aveva subito un lento ma progressivo abbandono sia da parte dei residenti che delle attività produttive sia agricole che extagricole. La prospettiva di un’ulteriore accentuazione del fenomeno a seguito del sisma, ha imposto di ricreare accettabili condizioni di sostenibilità economica e sociale tali da garantire il necessario sostegno alla popolazione per una concreta e rapida ricostruzione e favorire la possibilità di continuare ed anche di ritornare a vivere nei territori di origine.

A ricreare tali condizioni ha concorso, in maniera significativa, l’Unione Europea che, riprogrammando il DOCUP 1994/99 Ob. 5b, ha destinato alla ricostruzione importanti risorse per l’attuazione di azioni di ricostruzione, per regimi di aiuto, assistenza tecnica, nonché per specifiche azioni di formazione, aiuti all’occupazione e di sostegno alle popolazioni terremotate.

Gli aiuti previsti dalle singole Misure sono stati concessi secondo la normativa nazionale e regionale in materia di ricostruzione e compatibilmente con i criteri di ammissibilità dei fondi strutturali FEAOG, FESR e FSE.

In particolare, le Misure relative agli interventi di ricostruzione sono la 3.5, la 4.3 e la 5.7 con le quali l’Unione Europea ha stanziato (Dec. C(2000) 3211 del 17/11/2000) complessivi €_522.887.176.

La Misura 3.5

La misura (Azioni di ricostruzione in territori colpiti da catastrofe naturale) finanzia un complesso di interventi relativi alla ricostruzione dei territori umbri ammissibili nel Docup Ob. 5b 1994-1999 colpiti dagli eventi sismici; tre sono gli ambiti prioritari di intervento:

1. la ricostruzione delle strutture di produzione delle filiere dei prodotti agricoli comprensive di impianti

e attrezzature, delle strutture aziendali agricole destinate ad attività turistiche o artigianali e delle residenze principali degli agricoltori, nonché interventi di soccorso immediato riferiti alle strutture produttive ed alle residenze;

2. la ricostruzione o il ripristino delle infrastrutture e strutture pubbliche in centri e frazioni rurali minori, comprese le opere di difesa del suolo funzionali alle stesse;

3. la ricostruzione o il ripristino in centri e frazioni rurali e minori del patrimonio edilizio pubblico, di quello privato limitatamente alle residenze principali occupate ed ai servizi di prossimità, nonché il restauro del patrimonio culturale minore.

Per tale misura la maggior parte degli interventi finanziati, ad eccezione di quelli relativi

all’emergenza ed alle abitazioni principali degli agricoltori distribuiti sull’intero territorio danneggiato dell’area operativa dell’obiettivo 5b, è localizzata nei Villaggi rurali (Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti e frazioni o centri urbani di Comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti con percentuale della popolazione occupata in agricoltura superiore alla media dell’area dell’obiettivo 5b).

Sulla base di questi criteri la Regione ha individuato come “villaggi rurali”, oltre i 16 Comuni con meno di 3.000 abitanti, anche 306 ambiti territoriali negli altri Comuni.

All’interno dei villaggi rurali la ricostruzione, sia pubblica che privata, è attuata come segue:

riparazione unitaria di edifici a cura dei proprietari delle singole unità immobiliari;

mediante Programmi Integrati di Recupero (P.I.R.).

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83

Lo stanziamento della Misura ammonta a Euro 330.935.184 di cui 165.467.592 (50%) derivanti dal Fondo Strutturale FEAOG, mentre il restante 50% è cofinanziato dallo Stato. La tabella evidenzia i risultati conseguiti sia dal punto di vista finanziario che fisico.

Tipologia d’intervento

Settore Pagamenti

rendicontati Interventi

Di cui conclusi

1

a) Interventi di soccorso immediato su strutture aziendali agricole e realizzazione di ricoveri per animali.

10.201.463,05 984 984

b) Interventi di soccorso immediato destinati alle residenze principali lievemente danneggiate ubicate in località o frazioni rurali.

68.157.838,90 2.625 2.615

2 Infrastrutture Rurali 59.347.111,67 664 664

3

a) Residenze principali in località o frazioni rurali o in villaggi rurali compresi quelli oggetto di P.I.R. nonché residenze principali di agricoltori ed unità immobiliari per attività agricole gravemente danneggiate.

(1)

141.766.202,86 2.115 1.257

b) P.I.R. – Infrastrutture a rete 51.365.024,92 83 35

c) Opere Pubbliche 8.258.714,89 50 47

d) Beni Culturali minori 2.586.598,49 14 14

Totale 341.682.954,79 6.535 5.616

(1) Il dato è riferito alle unità immobiliari anche all’interno dei PIR dove le stesse sono inserite in consorzi

I pagamenti rendicontati sono superiori allo stanziamento della misura, mentre gli interventi

conclusi sono l’86% di quelli finanziati. E’ da precisare che per 383 progetti non conclusi, la quota Docup è stata comunque completamente rendicontata.

La Misura 4.3

La misura (Azioni di ricostruzione e recupero tessuto infrastrutturale e urbano in territori colpiti dal sisma) finanzia le attività di ricostruzione della rete infrastrutturale che costituisce il tessuto connettivo che unifica ambiente rurale e naturale, piccoli centri storici, insediamento diffuso delle residenze e delle attività delle piccole e medie imprese industriali e turistiche; in particolare viene finanziata la realizzazione di:

1. recupero del patrimonio edilizio pubblico, esclusa l’edilizia scolastica e sanitario-ospedaliera; 2. reti ed opere tecnologiche quali acquedotti, fognature, strutture per la depurazione; 3. recupero ed adeguamento della viabilità e delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria; 4. recupero e ristrutturazione ambientale, mediante interventi su frane e dissesti; 5. progetti integrati di recupero di centri urbani e loro parti; 6. ristrutturazione e recupero funzionale di beni e strutture culturali; 7. progetti strumentali alla funzione di ricostruzione, quali carte geologiche e dei rischi, sistema

informativo e icro zonazione sismica.

Lo stanziamento della misura ammonta a euro 166.345.900 di cui 83.172.950 (50%) derivanti dal Fondo Strutturale FESR, mentre il restante 50% è cofinanziato dallo Stato.

La tabella evidenzia i risultati conseguiti sia dal punto di vista finanziario che fisico.

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Importi in Euro

Tipologia d’intervento

Settore Pagamenti

rendicontati Interventi

Di cui conclusi

1-3 Opere pubbliche – adeguamento viabilità 19.461.577,59 59 59

2 P.I.R. – Infrastrutture a rete 34.589.047,70 64 35

3 Urbanizzazione aree 23.054.093,50 105 105

4 Dissesti Idrogeologici 30.234.387,22 46 45

5 P.I.R. – Residenze principali(1)

16.193.758,13 185 37

6 Beni Culturali 41.181.099,54 83 83

7

Progetti strumentali – Protezione civile 1.330.142,29 11 11

Progetti strumentali – Cartografia 392.292,41 8 8

Progetti strumentali – Sistema informativo 293.130,27 2 2

Progetti strumentali – Indagini geologiche 2.701.201,99 6 6

Progetti strumentali – Ricerca I.R.P.I. 154.937,07 1 1

Totale 169.585.667,71 570 392

(1) Il dato è riferito alle unità immobiliari che sono inserite in consorzi.

I pagamenti rendicontati sono superiori allo stanziamento della misura, mentre gli interventi

conclusi sono il 69% di quelli finanziati. E’ da precisare che per i 148 progetti non conclusi relativi alle residenze principali dentro i PIR, la quota Docup è stata completamente rendicontata.

La Misura 5.7

La misura, istituita con la riprogrammazione dell’agosto 1998, promuove il sostegno alla ricostruzione delle attività economiche extra-agricole mediante il ripristino delle condizioni di attività delle imprese direttamente danneggiate dal sisma e delle loro caratteristiche economiche e tecniche.

In particolare, gli interventi riguardano:

ricostruzione e riparazione degli edifici (fuori e dentro i P.I.R);

ricostruzione degli impianti e delle attrezzature produttive, con riparazione e riacquisto mezzi tecnici mobili strettamente legati al ciclo produttivo;

ricostruzione e riparazione di piccole infrastrutture aziendali.

Lo stanziamento della misura ammonta a euro 26.402.002 di cui 6.666.338 (25%) derivanti

dal Fondo Strutturale FESR, 18.939.754 (72%) è cofinanziato dallo Stato, mentre 795.910 (3%) è la partecipazione dei privati prevista per il riacquisto o la riparazione degli impianti e delle attrezzature.

Importi in Euro

Tipologia d’intervento Pagamenti

rendicontati Interventi Di cui conclusi

Unità immobiliari destinate ad attività produttive extra-agricole fuori P.I.R.

16.428.413,46 174 143

Unità immobiliari destinate ad attività produttive extra-agricole dentro i P.I.R.

(1)

10.083.665,48 71 20

Attrezzature, macchinari, infrastrutture aziendali

890.465,35 23 23

Totale 27.402.544,29 268 186

(1) Il dato è riferito alle unità immobiliari che sono inserite in consorzi.

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I pagamenti rendicontati sono superiori allo stanziamento della misura, mentre gli interventi conclusi sono il 69% di quelli finanziati. E’ da precisare che per 60 progetti non conclusi la quota Docup è stata completamente rendicontata.

I risultati complessivi

I risultati conseguiti con gli interventi programmati e con quelli finanziati con le risorse nazionali ricondotte al Docup, in quanto ad esso eleggibili, sono da ritenersi sicuramente buoni.

L’esecuzione di tali interventi ha prodotto effetti immediati e ciò è dimostrato dalla permanenza della popolazione negli stessi luoghi e quindi dalla inversione di tendenza rispetto al fenomeno di abbandono delle campagne, dalla ripresa delle attività economiche, dal rientro della popolazione nelle abitazioni riparate e dal ripristino e miglioramento delle infrastrutture pubbliche e del patrimonio culturale.

Grazie alle risorse messe a disposizione dall’U.E. sono stati realizzati, completamente o parzialmente, ben 7.373 interventi, così ripartiti per misura:

Interventi finanziati

Mis. 4.3

8%

Mis. 3.5

88%

Mis. 5.7

4%

Di questi, 6.194 (84%) si sono conclusi entro i termini previsti, mentre 1.179 (16%) erano

ancora in corso di realizzazione alla data di scadenza per l’utilizzo dei fondi comunitari (31/12/2002). E’ tuttavia da precisare che per 604 di questi ultimi interventi, anche se i lavori non erano ancora terminati, la quota Docup è stata comunque interamente rendicontata.

Dal punto di vista finanziario, grazie agli interventi finanziati inizialmente con le risorse

nazionali e ricondotti, in sede di rendicontazione, al Docup, è stato possibile rendicontare pagamenti pari ad € 538.047.842 e quindi superiori a quanto stanziato dall’Unione Europea (€_522.887.176).

Misura Stanziamento Pagamenti

rendicontati

3.5 330.935.184 341.682.955

4.3 166.345.900 169.585.668

5.7 25.606.092 26.779.219

TOTALE 522.887.176 538.047.842

Pagamenti

Mis. 4.3

32%

Mis. 3.5

63%Mis. 5.7

5%

A causa dell’indisponibilità di risorse, l’Unione Europea ha ammesso a rendicontazione e

quindi ha effettuato trasferimenti alla Regione per un importo pari a € 523.962.006,73.

Misura N.

Interventi Di cui

conclusi %

3.5 6.535 5.616 86

4.3 570 392 69

5.7 268 186 69

TOTALE 7.373 6.194 84

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18. LA RICOSTRUZIONE IN CORSO E QUELLA DA AVVIARE Nei punti precedenti è stato ampiamente illustrato l’andamento realizzativo degli interventi

autorizzati. Gran parte della ricostruzione è ormai entrata a regime, tuttavia, per fare il punto sul relativo

stato di attuazione è necessario verificare quanto/cosa è stato fatto e quanto/cosa rimane ancora da fare.

Al punto 8 è stimato per tipologia il numero di interventi da realizzare e l’importo dei danni. E’ anche ribadito che la quantificazione è stata effettuata con modalità tali da poter individuare, in modo speditivo il livello di danno ed anche per poter preventivare, anche se in maniera approssimativa, il costo della ricostruzione. A ricostruzione ormai ampiamente avviata e, parallelamente all’andamento dei singoli processi, il quadro sia fisico che finanziario si sta gradualmente affinando verso la sua definitiva determinazione.

Tuttavia, rimangono ancora ampi margini di incertezza sia per quanto riguarda gli interventi che per le risorse necessarie. Infatti, per quanto riguarda il numero degli interventi, per alcune priorità già finanziate è ancora in atto la fase amministrativa e quindi, solo alla sua conclusione sarà possibile determinare quelli effettivi. Analogo discorso vale per le priorità da autorizzare che, tra l’altro, sono la parte più consistente. Per quanto concerne invece il residuo fabbisogno finanziario, oltre che alla variabilità del numero degli interventi, è da mettere in conto anche le frequenti modifiche dei parametri di calcolo dei contributi che comportano sempre maggiori costi che, come già avvenuto nel recente passato, potrebbero sopravvenire anche nel prossimo futuro.

Pertanto, momentaneamente, si ritiene opportuno confermare le originarie previsioni e rimandare, a non appena possibile, la quantificazione definitiva delle dimensioni fisiche e finanziarie della ricostruzione.

Premesso quanto sopra, si fa il punto sulla ricostruzione.

Gli interventi autorizzati / da autorizzare. Gli interventi autorizzati con le risorse dei Programmi Finanziari 1998, 1999-2001 e 2002-

2003, 2004-2005, 2007-2008, 2008-2009 e 2011-2012 (comprese successive integrazioni) riguardano quelli prioritari stabiliti dalla normativa statale e regionale finalizzati al rientro della popolazione evacuata, la ripresa delle attività produttive ed al ritorno alle normali attività sociali, quali: abitazioni lievemente danneggiate ed evacuate; edifici in corso di riparazione danneggiati da precedenti eventi sismici ed edifici pericolosi per la piena utilizzazione della viabilità, edifici con prevalenza di unità immobiliari adibite ad abitazione principale o ad attività produttive dichiarate totalmente o parzialmente inagibili; Unità Minime di Intervento con abitazioni principali ed attività produttive sgomberate; Infrastrutture strettamente funzionali al rientro della popolazione nelle abitazioni e al ripristino delle attività produttive. Unità Minime di Intervento con strutture pubbliche e edifici di patrimonio culturale; opere pubbliche fruibili da parte della popolazione (municipi, chiese, scuole, ospedali, etc.), infrastrutture necessarie al rientro nelle abitazioni riparate ed interventi di consolidamento delle aree colpite da dissesti idrogeologici.

Interventi autorizzati 1998 – 2012

Settore di Intervento

Interventi

Previsti

Autorizzati Da

autorizzare Piani 1998 – 2001

Piani 2002-

2012 Totale

Ricostruzione leggera 4.419 4.419 - 4.419 0

Ricostruzione pesante 17.913 4.116 6.075 10.191 7.722

Ricostruzione integrata(1)

5.440 2.181 1.026 3.207 2.233

Totale edilizia privata 27.772 10.716 7.101 17.817 9.955

Opere pubbliche 1.971 204 206 410 1.561

Infrastrutture rurali 690 690 - 690 0

Dissesti idrogeologici 281 106 106 212 69

Beni culturali 2.297 288 594 882 1.415

Totale patrimonio pubblico 5.239 1.288 906 2.194 3.045

TOTALE GENERALE 33.011 12.004 8.007 20.011 13.000

(1) Comprese le infrastrutture a rete

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Gli interventi da autorizzare riguardano ormai interventi non prioritari essendo costituiti da edifici non destinati a residenza principale o ad attività produttive in esercizio oppure interventi sul patrimonio pubblico non prioritari ricompresi nei Programmi triennali già approvati e che saranno gradualmente realizzati in relazione alle disponibilità finanziarie.

La situazione degli interventi previsti, autorizzati e da autorizzare è illustrata dalla tabella e dal grafico.

Il numero degli interventi autorizzati è circa il 61% di quelli previsti.

Interventi Autorizzati / Da autorizzare

61%

39%

Autorizzati Da autorizzare

La situazione dei costi previsti, finanziati e da finanziare è la seguente:

Settore di Intervento

Costi (Mil. di Euro)

Stima iniziale

Finanziati(1)

Da

finanziare

Ricostruzione leggera 335 335 -

Ricostruzione pesante 2.347 1.739 608

Ricostruzione integrata 2.324 1.543 781

Totale edilizia privata 5.006 3.617 1.389

Opere pubbliche 835 201 634

Infrastrutture rurali 66 66 -

Dissesti idrogeologici 163 139 24

Beni culturali 1.398 360 1.038

Totale patrimonio pubblico 2.462 766 1.696

Programma di E.R.P. 205 137 68

Attività produttive 72 44 28

Altri interventi 783 783 -

TOTALE GENERALE 8.528 5.347 3.181

(1) Risorse emergenza, Programmi finanziari 1998 e 1999-2001, 2002-2003, 2004-2005, 2007-2008, 2011-2012, Docup Ob. 5b, mutuo BB.CC, E.R.P al netto delle partite di giro (vedi paragrafo 10.1)

I costi per i quali è stata trovata copertura finanziaria sono il 62,7% di quelli stimati, mentre quelli da finanziare sono pari al 37,3%.

Costi finanziati / Da finanziare

62,7%

37,3%

Finanziati Da finanziare

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CONSIDERAZIONI FINALI Come confermato dai dati, tutti gli interventi e le priorità autorizzate con il Programma

Finanziario 1998-2012 si stanno completando secondo le modalità previste dalle vigenti disposizioni.

L’obbiettivo da perseguire è ormai quello di dare continuità e pervenire al completamento della ricostruzione per la parte che risulta finanziata. L’obiettivo della Giunta Regionale è quello di pervenire, a 20 anni dall’ultimo significativo evento sismico del marzo ’98, alla sostanziale conclusione della ricostruzione.

Il conseguimento di quest’obiettivo è però subordinato al riattivarsi dell’impegno comunale, al superamento delle criticità organizzative e gestionali in alcuni Comuni, all’introduzione di alcune nuove disposizioni normative in grado di dare certezze sulle modalità e sui tempi di attuazione per la conclusione di questo processo, limitatamente alla risorse messe a disposizione che non coprono l’intero fabbisogno.

La conclusione della ricostruzione post-sisma ’97 si potrà avere quando saranno attuati gli interventi che fino ad oggi non hanno trovato avvio per mancanza delle necessarie risorse.

Purtroppo dobbiamo registrare da molti anni il blocco dei finanziamenti statali, le ultime risorse sono state infatti assegnate con la legge finanziaria per l’anno 2008.

Per il completamento della ricostruzione post-sisma ’97 rimangono da attivare e finanziare circa 13.500 interventi non prioritari, costituiti da abitazioni secondarie e locali accessori per i privati, ed opere pubbliche e beni culturali per la parte pubblica, ricompresi in Programmi Triennali già approvati e in attesa di finanziamento. L’ulteriore fabbisogno finanziario, calcolato sulla base della stima dei danni quantificata subito dopo il sisma, ammonta a circa MEuro 3.181, una somma molto consistente di difficile copertura. Perugia,

Il Responsabile Unico dell’Accordo di Programma Quadro

Arch. Diego Zurli