Regione Piemonte ASL NO - ASL Novara - Azienda Sanitaria ... · Un giocattolo e un libro per amico...

Regione Piemonte

ASL NO (Novara)Periodico di informazione e formazione sanitaria dell’ASL NO

Aprile - Maggio 2009

In forma

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NOVARA - Maico - Via dei Mille, 1/E - Tel. 0321 36292 Da Lunedì a Venerdì ore 9-12.30 e 15-19 Sabato ore 9-12ARONA - Maico - Via Gramsci, 7Martedì ore 9-12 Giovedì ore 15,15-17,30

BELLINZAGO - Ottica S. Anna Via Libertà, 94 - Tel. 0321 9855104° Sabato del mese ore 9-12

BORGOMANERO - Ottica Bonzanini Via Roma, 57 - Tel. 0322 81913Venerdì ore 9-12

OLEGGIO - Ottica Bertolotti P.zza Martiri della Libertà, 12 - Tel. 0321 9925432° e 4° Lunedì del mese ore 9-12

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IN FORMA

Periodico di informazione e formazione sanitaria dell’ASL NO (Novara)

Direttore EditorialeMario MinolaSergio BertoneArabella Fontana

Direttore ResponsabileElena Vallana

Comitato RedazioneAnna Rita AudoneAndrea BassettiDavide BordonaroRaffaella D’AndrettaEdoardo Dell’AcquaLorenza FontanaMirella FrattiniCarmen GattiAlessandra MondiniAlberta PaggiPaola PontiroliClaudio TeruggiMaurizio Robberto

RedazioneUfficio Stampa ASL NOVia Dei Mille, 2 - 28100 NovaraTel. 0321 374521Fax 0321 374546e-mail: [email protected]

Grafica e StampaTipografia la Nuova OperaiaVia Paolo Desana, 13Casale Monferrato (AL)Tel. 0142.452559

PubblicitàEM STUDIOVia Viberti, 1 - 10141 TorinoTel. 011.19502529 - 011. 19502736Fax 011.3853923

Registrazione Tribunale di Novara:Aut. n. 31/97 del 26/07/1997

Sito Internet:www.asl.novara.it

Messaggi pubblicitari a pagamento:Ad esclusione di ogni altro soggetto e quindi dell’ASL NO e della EM STUDIO il solo inserzionista è responsabile dei messaggi.

S o m m a r i oIN FORMAPagina 12 Numero 2/2009

Si ringrazia Raffaella D’Andretta per la fotografia in copertina dell’Oratorio di S. Sebastiano a Solcio di Lesa

Nuovo Gruppo Appartamento del Dipartimento di Salute Mentale Nord pag. 2 - 3

Poche delle cose che il medico fa sono più importanti dell’alleviare il dolore” pag. 4

12 marzo 2009: Giornata Mondiale del Rene pag. 5

Cardiologia Preventiva e Riabilitativa a Trecate pag. 6

Il carnevale dei bambini pag. 7

Un giocattolo e un libro per amico pag. 8

Andrea Valentini: un aiuto ai bambini pag. 8

Le tossinfezioni alimentari pag. 9-10

Conosciamo le Associazioni sul territorio: Associazione Giovani Diabetici Carlo Fasulo di Novara

pag. 11

Dicono di noi… pag. 12

Il Gruppo Sportivo Ospedale di Borgomanero in TV pag. 12

Un grazie ai VolontariNovara – F.C. ha inviato una lettera all’Ufficio Relazioni Esterne complimentandosi per la disponibilità, gentilezza e collaborazione dei Volontari che gestiscono il Punto di Accoglienza di Novara (via Dei Mille, 2): “… non mi pareva vero, mi sembrava di essere su un altro pianeta. Ho conosciuto un signore e una signora veramente da ammirare…” 9 aprile 2009

Grazie al reparto di AronaArona – V.M tramite La Stampa, ha espresso parole di elogio nei confronti del Reparto di Medicina dell’Ospedale di Arona: “…vor-rei esprimere la mia gratitudine e il mio più vivo ringraziamento a tutti i Medici, in particolare al dott. Colombo, e a tutto il personale infermieristico per le assidue cure prestatemi e per la gentilezza, la disponibilità e la grande umanità con la quale sono stato assistito. Grazie di cuore” 01/04/09

Grazie alla Chirurgia di BorgomaneroBorgomanero – il sig. B.V. tramite lettera ha fatto arrivare il suo ringraziamento per il Reparto di Chirurgia dell’Ospedale di Bor-gomanero: “In un momento, in cui forse anche a sproposito, si grida alla mala sanità è doveroso anche citare i casi di buona sanità, di cui nessuno parla….. Devo dare atto della professionalità e dell’uma-nità del personale medico e paramedico, a cui va il mio più since-ro ringraziamento e l’augurio di continuare ad operare in questo modo. Un grazie particolare voglio esprimere al dott. Binda, che mi ha seguito in modo ammirevole” lettera firmata, 26/03/09

SGUAZZINI RISOLVELa Signora E.P. ringrazia la Chirurgia di Borgomanero. “Ero in preda al più grande sconforto, ma il dott. Claudio Sguazzini, mi ha rice-vuto, fatto coraggio, facendomi ragionare e quindi comprendere l’infondatezza della mia disperazione perché questa malattia si può affrontare ed anche vincere. Mi ha programmato e pianificato il ricovero e anche l’intervento da lui stesso felicemente eseguito. Ho trovato un rapporto con il personale medico ed infermieristi-co molto professionale e sereno. Ora sto seguendo le terapie e anche qui le persone che mi seguono, oltre ad essere competenti e valide, hanno con i pazienti un rapporto bello ed umano.”

UN’OPERAZIONE ANDATA BENEIl sig. M. C. sottoposto ad un intervento chirurgico dichiara ”No-nostante si parli spesso di mala sanità, devo ringraziare il dott. Carlo Martinengo e la sua equipe dell’Urologia ed il personale delle sale operatorie ed in particolare il dott.. Emilio Moretti, per l’efficienza e per la gentilezza.”

Grazie…Borgomanero – la famiglia C.S. tramite questionario ha espresso parole di ringraziamento nei confronto delle Cure Palliative e Te-rapia Antalgica di Borgomanero “…per la nostra famiglia è stato veramente un ottimo servizio, Siete stati tutti veramente a noi di grande aiuto in tutto questo periodo della malattia”, 04/03/09

LABORATORIO EFFICIENTEUn utente si congratula con il Laboratorio Analisi di Borgomanero ”per l’efficienza e organizzazione manifestata, con rapidità, corte-sia ed organizzazione.”, lettera firmata

UN GRAZIE ALL’ONCOLOGIA“Sono stata operata al seno dopo che la diagnosi di cancro ha distrutto tutte le mie aspettative: sono sposata da poco ed io e mio marito volevamo avere un bambino. Da quel giorno il vortice: mammografia, agobiopsia poi la conferma: come mia madre ho un cancro. Ho dovuto effettuare l’intervento e fare la chemioterapia.” Inizia così il racconto di una donna ora seguita dal reparto dell’On-cologia di Borgomanero in cui la donna è stata seguita. “oggi faccio la chemio ogni tre settimane, mi sono caduti tutti i capelli, le ciglia. Ringrazio il reparto di Oncologia per essermi stata vicina e per avermi assistito anche psicologicamente”, lettera firmata.

DICONO DI NOI, IN PILLOLE

STRONCATA DA UN MALE OSCURO A SOLI 39 ANNI

Profonda commozione in tutta l’ASL per la prematura morte di Simona Daverio, stroncata a soli 39 anni da un male improvviso, che in poche settimane l’ha fulminata. Sgomenti ed increduli i famigliari, la piccola comunità di Agrano e i colleghi del Reparto di Medicina dell’Ospedale di Borgomanero.Simona si è spenta all’Ospedale Maggiore di Novara dove era ricoverata già da alcuni giorni. ”I problemi sono iniziati già ai primi di marzo – hanno raccontato la madre Maria Teresa e la sorella Antonella - ed è iniziato un lungo peregrinare per comprendere le cause del malore che poi è degenerato nella malattia mortale.” Si-mona, che era molto attiva nell’ambito del volontariato (aiutava i responsabili dell’ENPA nella gestione del canile municipale di Omegna), lascia il papà Alfiero, la madre Maria Teresa, il fratello Guglielmo e la sorella Antonella. “La stimavamo tutti – afferma la Caposala della Medicina di Borgomanero Daniela Zanetta - Era una persona sensibile che amava il suo lavoro, i pazienti . Ha lasciato un grosso vuoto nel nostro reparto e tra chi la conosceva bene Ci piace pensarla mentre attraversa, in una giornata di sole, un ponte aldilà del quale si perde il nostro sguardo. Ciao, Simona”.

IL GRUppO SpORTIvO OSpEDALE DI BORGOMANERO IN Tv

a cura di Massimiliano Bruzzi, Responsabile del Gruppo Sportivo.Il Gruppo Sportivo dell’Ospedale di Borgomanero dell’ASL NO ha partecipato domenica 19 aprile u.s., come ospite, alla puntata della Domenica Sportiva in onda su RAI 2.Ci auguriamo che lo sport che riunisce attorno a sé persone di tutte le età, possa essere di stimolo per ricordare che la salute è un bene prezioso e va conservata con stili e comportamenti di vita corretti. Il nostro obiettivo vuole essere, attraverso gli eventi sportivi organizzati e che abbiamo in previsione di realizzare, quello di rimarcare l’importanza di essere in forma per raggiungere, o mantenere, una buona qualità di vita.Un ringraziamento va a tutti coloro che ci seguono e ci sostengono nelle manifestazioni, alla Direzione dell’ASL NO che ci aiuta a far conoscere le nostre iniziative e agli sponsor (Llyod Alliance Agenzia Bogogna di Borgomanero e Doctor Point di Borgomanero).Per chi volesse saperne di più può consultare il sito: www.hospitalboys.beepworld.it.

Nella foto un momento della trasmissione.

a cura di Elena Vallana

Giovedì 26 marzo è stato inau-gurato ad Oleggio un nuovo Gruppo Appartamento del Dipartimento di Salute Mentale nord dell’ASL NO.Dopo una breve visita alla strut-tura, la cerimonia è proseguita alla Comunità Protetta Psichia-trica “Elio Zino” in Via Gag-giolo, 15 per parlare di salute mentale e dell’importanza del sostegno abitativo.Il Dipartimento di Salute Men-tale comprende diverse aree operative necessarie per affron-tare i complessi problemi sia curativi che riabilitativi, proposti dalle malattie importanti e disa-bilitanti.Oltre alle aree di intervento territoriale (Centro di Salute Mentale) ed ospedaliero (Ser-vizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, Day Hospital), costituisce un punto importante il settore riabilitativo, organizzato in strut-ture semi-residenziali (Centro Diurno) e residenziali (Comuni-tà Protetta Psichiatrica).Sono possibili anche soluzioni al-ternative alla residenzialità pro-tetta rappresentate dal Gruppo Appartamento.Si tratta di un alloggio senza standard edilizi e gestionali par-ticolari, se non quelli di una civile

Nuovo Gruppo Appartamentodel Dipartimento di Salute Mentale Nord ad Oleggio

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Nella foto, la struttura abitativa inaugurata

Nella foto da sinistra, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Oleggio Fabio Comazzi, il Sindaco del Comune di Oleggio Elena Ferrara, il Direttore Generale

dell’ASL NO Mario Minola, il Direttore Sanitario Arabella Fontana e il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale nord Michele Vanetti.

CONOSCIAMO LE ASSOCIAZIONI SUL TERRITORIO:Associazione Giovani Diabetici Carlo Fasulo di Novara

abitazione, destinato ad ospitare piccoli gruppi di persone (massi-mo cinque) nella fase conclusiva del loro programma riabilitativo e di reinserimento sociale.

Il Gruppo Appartamento è un luogo in cui convivono tali per-sone che, attraverso questa nuo-va forma abitativa, possono rivi-vere il gusto di una casa, i ritmi

a cura di Raffaella D’Andretta, Collaboratrice per i Distretti Sanitari

Il manifestarsi del diabete melli-to di tipo I insulino-dipendente, che si manifesta in bambini od adolescenti, è un problema sem-pre più di attualità, si è riscon-trato infatti un abbassamento dell’età di esordio, tanto da pre-sentarsi addirittura in bimbi di pochi mesi di vita.Le Associazioni di Volontariato possono svolgere un impor-tante ruolo di supporto nella gestione della patologia: l’Asso-ciazione Giovani Diabetici “Carlo Fasulo” di Novara è tra queste.

Adriana Falabrino, Psicologa e Vice Presidente dell’Associa-zione Giovani Diabetici citata, ci spiega l’importanza dell’associa-zione. Di cosa si occupa l’Associa-zione?L’Associazione nasce nel 1981 ad opera di un gruppo di genitori di giovani diabetici e di Medici per incentivare la conoscenza del dia-bete giovanile, informando e sen-sibilizzando le Istituzioni, i giovani

e le famiglie attraverso molteplici iniziative. Una particolare atten-zione è riservata alla formazione/informazione con la realizzazione di corsi specifici sulla patologia e le sue manifestazioni, l’alimenta-zione, le cure, la prevenzione di malattie correlate.. Vengono organizzati anche dei “Campi Scuola”, nei periodi di va-canza per bambini e ragazzi dai 6 anni in su.Quali sono le attività svolte nei “campi-scuola”?Sono esperienze molto utili per imparare ad auto-gestire la malat-tia sin da piccoli ed acquisire un opportuno modus vivendi, con la presenza di personale Medico ed Infermieristico e con Psicologi ed Educatori, all’interno di un soggior-no-vacanza. A volte sono fatti al mare, e – tra le altre cose – prevedono anche corsi di vela.Alle famiglie è richiesto un contri-buto economico minimo per parte-cipare ai “campi” di circa 15/20 € a bambino. Altre iniziative? Nello scorso ottobre, per la durata di un week end, abbiamo organiz-zato a Druogno un corso di cuci-

na ad hoc per bambini e le loro famiglie, che ha visto l’adesione di partecipanti da tutto il Piemonte. Durante il corso si è insegnato a calcolare l’indice glicemico degli alimenti per poter fare la dose cor-retta di insulina; i bambini impara-no, divertendosi, a cucinare.E’ un corso utile anche per i bimbi che soffrono di celiachia perché in-segna ad abbinare correttamente gli alimenti. Come si accede alle vostre iniziative? Con una semplice iscrizione alla nostra Associazione, al costo di 18 € annui. L’Associazione si finan-zia con le entrate date dalle iscri-zioni e con le donazioni private. A tutti coloro che ci sostengono va il nostro ringraziamento. E’ iscritta alla Associazione Giovani Diabeti-ci Italia, a Diabete Forum ed alla FAND. Il Presidente è il dott. Alessandro Barbero.

Dove:Via Monteverdi, 7 - Novara. Orario di apertura:mercoledì dalle 17.00 alle 19.00 e sabato dalle 10.00 alle 12.00. Come contattarciTelefonate al recapito tel/fax 0321 626364,Scriveteci tramite e-mail: [email protected] sostenerci:tramite versamento con conto corrente della Banca Popolare di Novara, intestato ad Associazione Giovani Diabetici di Novara, con codice IBAN IT44F0560810105000000020393 oppure tramite versamento su conto corrente postale, intestato ad Associazione Giovani Diabetici di Novara, con codice IBAN IT47R0760110100000073440679.

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di una vita familiare, la possibilità di disporre di una camera tutta per sé, una cucina dove prepa-rare e consumare un pasto, un luogo dove ricevere amici e fa-miliari.Un ambiente da arredare in ma-niera personalizzata, una casa da vivere. Gli ospiti contribuiscono eco-nomicamente alla gestione dell’abitazione (a carico del Di-partimento vi sono solo i costi di funzione sanitaria).Il Gruppo Appartamento in considerazione è stato voluto ed organizzato dalla Associazio-ne dei Familiari “AiutaPsiche” di Arona, la stessa che con de-terminazione ha sostenuto negli

È consultabile nel sito internet dell’ASL NO il periodico rea-lizzato dagli operatori insieme agli ospiti della Comunità Pro-tetta Psichiatrica Elio Zino di Oleggio.Chi volesse leggere la rivista può digitare l’indirizzo: www.asl.novara.it, entrare nella Se-zione “Dipartimenti di Salu-te Mentale” e “Pubblicazioni” (http://www.asl.novara.it/intranet/Terri-

torio/Dipartimen11/Pubblicazi/Il-perio-

di/index.htm)

anni il progetto di Colazza, sede futura di due nuclei abitativi per cinque persone ciascuno; nel 2008 finanziato dalla Regione.Il Gruppo Appartamento, ospita-to nella villa di Oleggio, dispone di un giardino, è situato in una zona residenziale a poca distan-za dal centro della cittadina.Gli spazi interni sono particolar-mente ampi e ben curati, artico-lati in due stanze doppie e una singola, in una cucina, doppio sa-lone, bagno e vari ambienti per le attività e un ampio terrazzo.È fondamentale che un Diparti-mento di Salute Mentale dispon-ga di una rete di Gruppi Apparta-mento – afferma il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale

Nord, Michele Vanetti – con livelli di assistenza diversi, allo scopo di permettere al paziente esperienze programmate sempre di maggiore autonomia.La possibilità di contrastare le ma-lattie mentali severe ed invalidanti risiede nella capacità, da parte di una organizzazione dipartimenta-le, di darsi condivisi percorsi cura-tivi ed assistenziali basati sulle più recenti evidenze scientifiche. In questa dimensione, l’abitabilità as-sistita rappresenta uno strumento di fondamentale importanza per il riappropriarsi da parte della per-sona di una propria dimensione di vita, per alcuni anche lavorativa e per il raggiungimento di una riso-cializzazione a propria misura.

nervoso centrale prevalgono invece in caso di botulismo: secchezza delle fauci, disturbi della vista, paralisi, arresto cardiaco. Quando bisogna rivolgersi al Medico?Queste malattie possono decorrere a volte in modo scarsamente sintomatico tanto da non essere rilevate o da essere diagnosticate con difficoltà o scambiate per patologie digestive o sindromi influenzali. A volte al contrario richiedono l’intervento del medico e l’ospedalizzazione.Quali misure occorre mettere in atto per prevenire l’infezione?La prevenzione può essere attuata concentrando l’intervento sul controllo e monitoraggio delle temperature di conservazione, di riscaldamento, di raffreddamento e di cottura, sull’utilizzo appropriato dei disinfettanti, e sull’adozione di corretti comportamenti di igiene da parte del personale addetto alla preparazione dei pasti.E’ ancora viva la tradizione di preparare casi alimenti fatti in casa come le marmellate o le conserve di pomodoro, come il consumatore può accorgersi che l’alimento è contaminato e quali misure deve adottare per evitare la contaminazione? Il rischio in questo caso è rappresentato dal Clostridium Botulinum, un microrganismo sporigeno, anaerobio. Ciò vuol dire che in determinate condizioni ambientali sfavorevoli per il suo habitat, può trasformarsi in spora, struttura dotata di resistenza ad agenti chimici (disinfettanti) e fisici (calore, refrigerazione). In condizioni favorevoli di temperatura,umidità,acidità, può risvegliarsi e ritrasformarsi in un battere pericoloso per la salute. La malattia si manifesta dopo l’ingestione di cibi processati, dove è possibile la sopravvivenza della spora, la crescita della cellula vegetativa, e la produzione della tossina. Ciò avviene negli alimenti caratterizzati da bassa acidità impropriamente inscatolati (verdure, tonno, funghi), gli alimenti conservati sott’olio o sotto vuoto e gli insaccati preparati a livello domestico. La bollitura alla quale si sottopongono i barattoli contenenti conserve casalinghe non porta alla sterilizzazione degli alimenti.Come si evita? E’ necessario lavare molto bene le mani, gli utensili, e soprattutto gli alimenti; Indirizzarsi verso preparazioni acide come i sotto aceti, oppure ad alto contenuto di zucchero come nella marmellata; conservare le conserve sott’olio in frigorifero; Quali sono le regole per preparare cibi sicuri?Se parliamo di regole per l’operatore del settore alimentare, va considerata l’igiene di tutto il processo produttivo dall’ acquisto delle materie prime alla distribuzione del piatto finito. Attualmente gli operatori devono garantire la sicurezza alimentare attraverso l’applicazione di procedure basate sul sistema HACCP che significa analisi e controllo dei rischi.

Come può il consumatore accorgersi che un cibo è contaminato?Il prodotto contaminato spesso non rileva alterazioni delle caratteristiche organolettiche: aspetto, odore, colore, sapore sono normali.Quali consigli si possono dare per evitare le tossinfezioni alimentari?Bastano semplici accorgimenti quali: acquistare i cibi freschi – deperibili per ultimi e se sono surgelati utilizzare la borsa termica - ; andare subito a casa e riporli in frigorifero. Tenere i frigoriferi ben funzionanti, (la temperatura non deve superare i + 4 °C), puliti e non troppo pieni, ciò impedisce all’aria fredda di circolare. Collocare nel frigorifero i cibi crudi su ripiani più bassi per evitare lo sgocciolamento di liquidi su altri prodotti. Tenere la frutta e la verdura negli appositi cassetti, lontano dagli altri alimenti; lavarsi sempre bene le mani prima di iniziare a cucinare e quando si cambiano le matrici. La maggior parte delle i MTA si verificano perché nel manipolare gli alimenti li contaminiamo (mani, attrezzature, piani di lavoro) e soprattutto perché li lasciamo esposti a temperature improprie. Cosa viene fatto nell’ASL NO?In adempimento a quanto previsto dal sistema di sorveglianza sanitaria, nella ASL NO è stato istituito un gruppo di lavoro multidisciplinare a cui partecipano gli operatori dei vari servizi del Dipartimento di Prevenzione e operatori degli ospedali coordinati dal referente aziendale SIAN (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione), al fine di poter usufruire delle varie competenze. Viene effettuato il monitoraggio settimanale degli episodi di MTA, e vengono raccolti anche tutti i casi singoli. In particolare, nel 2008 abbiamo avuto n. 2 episodi di intossicazione da funghi, n. 17 episodi di tossinfezione e n. 68 infezioni in casi singoli. Il personale SIAN provvede alla conduzione delle indagini epidemiologiche, alla gestione degli accertamenti analitici di laboratorio su matrici biologiche e sugli alimenti, agli accertamenti ispettivi presso gli esercizi di produzione, preparazione alimenti presenti sul territorio. Quali altri soggetti sono coinvolti?I laboratori ospedalieri per l’isolamento dei microrganismi, il Laboratorio analisi dell’Ospedale Maggiore di Novara provvede alla tipizzazione delle salmonella, il laboratorio IZS per gli accertamenti sui campioni di alimenti. Il centro di riferimento regionale per le azioni di indirizzo e coordinamento.

IN FORMAPagina 4 Numero 2/2009 IN FORMA Pagina 9Numero 2/2009

“pOCHE DELLE COSE CHE IL MEDICO FA SONOpIU IMpORTANTI DELL’ALLEvIARE IL DOLORE”

a cura di Elena Vallana

Il dolore è un fenomeno che influisce profondamente sulla vita del malato e ha spesso, quando è cronico, le caratte-ristiche di “malattia nella malattia”.

La cura del dolore è non soltanto un dovere etico, ma anche l’esempio di buona pratica clinica.

Per approfondire l’argomento abbiamo intervistato il dott. Venerando Cardillo, Responsabile della Struttura di Cure Palliative e Terapia Antalgica del Presidio Ospedaliero di Borgomanero dell’ASL NO.

Cosa significa parlare oggi di “do-lore”?Il dolore è una esperienza che facilmente ognuno di noi esperimenta nel corso della vita e, purtroppo ancora oggi è possibile (seppure importanti progressi si siano regi-strati negli ultimi anni) non ricevere, un ade-guato trattamento. Questo probabilmente è dovuto alla carenza nel nostro Paese di centri di diagnosi e cura del dolore, alla dif-ficoltà dell’Algologo ad essere riconosciuto figura specialistica di riferimento, al «fai da te» dei pazienti e a paure ancestrali legate a particolari farmaci, quali gli oppioidi, che ne rendono difficoltoso l’uso.Di quali farmaci si tratta?L’uso in Italia di morfina e dei suoi derivati, farmaci tra i più utili nel controllo del do-lore, ci vedeva fino poco tempo fa, tra gli ultimi in una classifica mondiale relativa al consumo degli oppioidi a scopo terapeuti-co.Un dato che va valutato seriamente se si pensa che una sofferenza non neces saria non giova assolutamente al benessere fi-sico e psicologico della persona, rallenta i processi di guarigione, allunga Ia degenza ospedaliera se il paziente è ricoverato ed incrementa le spese mediche per un pro-trarsi dell’assistenza.Il dolore come sintomo…Il dolore è un’esperienza sensoriale ed emozionale che guida il comportamento e permette di sorvegliare l’integrità corporea. La sensazione è sempre sgradevole e gio-cano un ruolo importante lo stato emozio-nale e le precedenti esperienze.E’ un campanello d’allarme per rimuovere una causa potenzialmente o sicuramente dannosa all’organismo; il meccanismo, che,

attraverso la memorizzazione di sensazio-ni sgradevoli aiuta ad assumere condotte adeguate in situazioni pericolose.La sua interpretazione guida il medico, nell’uomo malato, alla diagnosi.Fintanto che non sono superati certi limiti d’intensità, oltre i quali esso perde il carat-tere di sintomo e diventa malattia, il dolore rappresenta una funzione utile per l’orga-nismo.Nel dolore cronico il sintomo perde il signi-ficato di campanello d’allarme e non tro-va più giustificazione, viene perce pito solo come «sofferenza inutile».Cosa fare?Nel corretto approccio terapeutico l’accer-tamento della causa che genera il dolore, deve sempre precedere la terapia e solo quando non è proprio possibile farlo (op-pure avendolo fatto ma la rimozione della stessa non ha dato l’effetto sperato), è cor-retto istaurare una terapia sintomatica.Nella corretta terapia, perché il control-lo del dolore sia efficace, occorre capire i meccanismi d’azione che lo generano e lo diffondono.Trattarlo senza tardare affinché il mes-saggio doloroso non attivi quei sistemi che agiscono da amplificatori e che quindi lo fanno sentire più intenso e più a lungo cro-nicizzandolo.Il dolore cronico può essere la conseguenza di un dolore che in fase acuta non è stato possibile trattare o non si è ben trattato. Negli ultimi anni si sono trovati pochi nuovi farmaci ma si sono meglio precisati i mec-canismo d’impiego di quelli già in uso. Nel trattamento del dolore spesso è consigliata una terapia multi farmacologica con l’uso di sostanze a diverso punto d’attacco.Quando questo approccio fallisce può es-sere risolutivo un intervento che faccia uso di dispositivi sofisticati per la neuro-modu-lazione (quali gli stimolatori midollari e le pompe intratecali) o tecniche chirurgiche di neuroablazione .Cosa viene fatto nell’ASL NO?Nel Presidio Ospedaliero di Borgomanero è attivo il Centro di Terapia del Dolore e Cure Palliative.Da circa 10 anni ci occupiamo di diagnosi e cura delle sindromi dolorose nel paziente oncologico e non oncologico.Frequentano il nostro centro, pazienti con problemi di dolore acuto o cronico di tipo somatico, viscerale, nocicettivo o neuropati-

co, cioè con dolori osteoarticolari, da lom-bosciatalgia, dolori ischemici nei pazienti con problemi arteriosi da vasculopatie pe-riferiche, sindrome di Reynaud da vasospa-smo mediato dal simpatico, dolore acuto e cronico da lesioni erpetiche (Fuoco di s. Antonio), dolori da spasticità dolorosa post ictali, arto fantasma ecc....Ci avvaliamo dei mezzi diagnostici oggi a disposizione: radiografie, TC, risonanza magnetica nucleare, esami del sangue. Un’anamnesi accurata associata all’ascol-to e ad una particolare attenzione per il malato.Per quanto riguarda la terapia facciamo una scelta accurata dei farmaci e le giuste associazioni.Se necessario, posizioniamo cateteri spi-nali, neurostimolatori midollari, pompe per l’infusione di farmaci in prossimità del mi-dollo. Quale legame esiste tra dolore e cancro?Il dolore nel cancro è dovuto al tumore che comprime, stira, occlude, infiltra strutture sensibili ma, altre volte, è legato alla stessa terapia antineoplastica.Il dolore può essere presente nelle fasi pre-coci, ma quasi sicuramente lo è nelle fasi avanzate in una percentuale che è supe-riore al 70%.L’assistenza si articola nell’assistenza in regime di ricovero ordinario, in day hospital e ambulatorio, ma anche e, soprattutto a domicilio del paziente.Nell’oncologico in fase avanzata sintomi fisici e sofferenza psicologica sono intensi e spesso causa di ospedalizzazione pro-lungata.L’équipe della Terapia Antalgica, costituita da personale Medico ed Infermieristico specializzato in medicina palliativa, affian-cata da uno Psicologo e da un’Assistente Sociale, fornisce al domicilio dell’amma-lato, l’assistenza specialistica necessaria contribuendo ad evitare ricoveri inutili, in una fase critica della malattia in cui l’in-dicazione all’ospedalizzazione non c’e’ più, migliorando così la qualità della vita dell’ammalato.

A cura di Davide Bordonaro, CPSE del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione.

Spesso quando si cucina o si manipolano gli alimenti, ad es. per conservarli in frigorifero non si adottano tutte le precauzioni necessarie per evitare la contaminazione del cibo.Per la fretta si appoggiano sullo stesso piano verdure, carne cruda senza renderci conto che potrebbero essere la causa di una possibile tossinfezione.Sull’argomento abbiamo intervistato la dott.ssa Ivana Rigoni, Dirigente Medico del Servizio Igiene Alimenti e della Nutrizione dell’ASL NO, Referente della sede di BorgomaneroInnanzitutto, quali sono le malattie trasmesse dagli alimenti?In primis definiamo cosa si intende quando si parla di MTA: cioè si intende per “malattia trasmessa da alimenti” qualsiasi patologia di natura infettiva o tossica dovuta al consumo di alimenti o acqua. Le principali malattie trasmesse da alimenti sono:

tra le malattie infettive di origine microbiologica, “le infezioni” causate dai microrganismi ingeriti insieme agli alimenti, ad es. da Salmonella,da Clostrdium Perfringens e da Bacillus Cereus, ecc. e le “intossicazioni” causate dall’azione nociva delle tossine prodotte negli alimenti dai microrganismi es. botulismo,le intossicazione da stafilococco aureo, ecc.;tra le infezioni di origine virale quelle causate dal virus dell’epatite A;abbiamo ancora le intossicazioni da prodotti della pesca, fra le quali la più comune è l’intossicazione “da sgombroidi” causata dall’ingestione di pesci ( tonno, sgombri, pesce azzurro ) contaminati da alti livelli di istamina;infine ricordiamo gli avvelenamenti da funghi o altri vegetali e quelli da contaminanti chimici.

Come si contamina un alimento?Semplificando si può dire che possiamo avere:

una contaminazione primaria: alimenti crudi inizialmente già contaminati, come ad esempio la presenza di salmonella nell’uovo e nel pollame, oppure dal contatto con superfici ed attrezzature contaminati presenti nell’ambiente nel quale l’alimento viene processato, come durante la macellazione nelle carni;una contaminazione secondaria: i microrganismi arrivano all’alimento attraverso contaminazione crociata, dai cibi crudi - attraverso le mani dell’operatore, gli strofinacci, gli utensili fino ai cibi cotti;

Le tossinfezioni alimentaritramite persone infette es. portatori di stafilococco aureo, di epatite A, che manipolano cibi.

Quali sono i microrganismi principali?Dal rapporto Anno 2007, del Centro di Riferimento Regionale per la Sorveglianza, la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Trasmesse da Alimenti, è emerso che in Piemonte gli agenti coinvolti nei focolai epidemici da tossinfezione sono stati: la salmonella, l’istamina, il virus dell’epatite A, lo Stafilococco. Una notazione a parte va fatta per l’intossicazione da Clostridium botulinum, non molto frequente per fortuna ma sicuramente non per questo meno importante in quanto in grado di determinare sintomi molto gravi che possono portare alla morte.Quali sono le cause di insorgenza della malattia a trasmissione alimentare?Le malattie ad origine alimentare sono sostenute da almeno 12 diversi fattori eziologici, 5 di essi tuttavia, rappresentano 80% dei casi; di questi 4 sono legati al rapporto tempo – temperatura (refrigerazione inadeguata, preparazione anticipata rispetto alla distribuzione, riscaldamento inadeguato,conservazione a caldo impropria. Il 5° fattore critico è costituito dalla presenza di personale infetto o con scarsa osservanza dell’igiene personale.Quali sono i sintomi che possono insorgere nelle persone?I sintomi clinici sono molto simili se si fa eccezione per il botulismo. Prevalentemente sono di tipo gastro – enterico: nausea, vomito,dolori addominali, diarrea; a volte può comparire anche la febbre. In caso di intossicazione da istamina si manifesta anche rush cutaneo con vampate di calore al viso ed al collo,cefalea, orticaria; in caso di epatite, spossatezza ed ittero. Disturbi a carico del sistema

IN FORMA Pagina 5Numero 2/2009IN FORMAPagina 8 Numero 2/2009

a cura di Carme Gatti, Collaboratrice dell’Ufficio Stampa

Il 12 marzo u.s. si è svolta la “Gior-nata Mondiale del Rene”, che ha avuto come scopo quello di soste-nere la prevenzione delle malattie renali.La Struttura di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Borgomanero, in collaborazione con l’Associazione Pronefropatici “F. Alliata” di Borgo-manero ed il Laboratorio Analisi dell’ASL NO, ha partecipato all’im-portante giornata organizzando una serie di iniziative mirate alla prevenzione.Nei giorni prestabiliti: ad Oleggio lunedì 9, ad Arona martedì 10 e a Borgomanero venerdì 13 marzo 2009, era presente nelle piazze delle rispettive città il gazebo della Croce Rossa, con la presenza di un Nefrologo e di un’Infermiera Pro-fessionale che hanno proposto ai cittadini l’anamnesi nefrologica, la misurazione del peso, della circon-ferenza addominale, della pressione arteriosa e il prelievo del sangue.I risultati degli accertamenti con il commento dello Specialista, ver-ranno inviati al Medico Curante dell’assistito.

Intervista al dott. Augusto Cavagnino, Neurologo e Pre-sidente dell’Associazione Pro Nefropatici F. Alliata di Borgo-maneroL’11% degli italiani è portatore di una patologia renale e l’aumento della età media ne è la causa prin-cipale.Molto spesso le malattie renali

sono prevenibili o curabili, senza dover arrivare alla dialisi o al tra-pianto; non sempre le cause che possono portare alla insufficien-za renale sono affrontate e cura-te tempestivamente soprattutto l’ipertensione.La Struttura di Nefrologia e Dialisi di Borgomanero, oltre ad avere av-viato, tra le prime in Italia, la dialisi (nel lontano 1970) ha da sempre creduto nella prevenzione, attivan-do nel corso degli anni programmi mirati, in un percorso che vede i Nefrologi, in prima fila ,a diagnosti-care e curare ma anche innanzitut-to a prevenire le malattie renali.Nella nostra area non si è trattato di “Giornata del Rene” ma di “Setti-mana del Rene” perché la presenza in piazza è stata nei giorni di mercato ad Arona, Oleggio e Borgomanero.Le tre CRI, sensibili a queste manife-stazioni, hanno predisposto la posta-zione e messo a disposizione i loro

12 marzo 2009: Giornata Mondiale del Rene

volontari. La dott.ssa Tinivella, Diretto-re del Laboratorio Analisi dell’ASL NO ha collaborato – attraverso la Strut-tura da Lei diretta - nell’esecuzione degli esami previsti. La dott.ssa Ragazzoni, la dott.ssa Carpani ed il dott. Cusinato, con la collaborazione degli Infermieri e dei Volontari (coordinati dalla dott.ssa Pastore) erano presenti nelle tre po-stazioni per parlare con la gente, per un controllo della pressione e per un prelievo di sangue per eseguire la cre-atinina e calcolare quindi la clearan-ce, vale a dire l’indice di depurazione dei reni.I dati raccolti verranno comunicati al paziente ed al Medico Curante per definire eventuali problemi e per met-tere in atto tempestivamente le cure necessarie.L’iniziativa ha avuto molto successo: oltre 200 persone sono passate dalle nostre postazioni per il prelievo e per il controllo pressorio.

L’Associazione di Volontariato “Andrea Valentini: un aiuto ai bambini” nasce nel 2004 a seguito dell’improvvisa scomparsa di Andrea Valentini, un bambino di appena cinque anni, La disperazione di quei giorni si traduce in un progetto concrea, con l’obiettivo di ricordare il piccolo Andrea, la creazione di un’associazione di volontariato che possa dare una risposta ai bambini in difficoltà.L’Associazione ha come scopo quello di effettuare interventi di volontariato di tipo economico, sanitario, sociale e culturale a favore dei bambini che ne abbiano necessità:

con iniziative di sensibilizzazione;acquisendo con i fondi a propria disposizione,

a cura di Elena VallanaNegli anni l’Azienda Sanitaria Locale di Novara ha messo in atto numerose iniziative per consolidare il dialogo ed entrare sem-pre più in relazione con i propri assistiti, al fine di condividere esperienze ed informazioni, migliorando la qualità dei servizi offerti e facilitandone l’utilizzo.In questo processo, per diversi motivi, è spesso utile e necessa-rio il coinvolgimento di altre Istituzioni.Con queste motivazioni, l’Ufficio Relazioni Esterne si è attivato richiedendo la collaborazione di privati, forze sociali per la for-nitura a titolo gratuito di materiale didattico o di svago (penna-relli, pastelli, fogli da disegno, bambole, giochi didattici, ecc…) da mettere a disposizione dei piccoli pazienti, ospiti della Pediatria dell’Ospedale di Borgomanero, che utilizzano i Servizi di Neu-ropsichiatria Infantile ed i Consultori Pediatrici, i Centri di Vac-cinazione, i Laboratori Analisi e gli Spazi Bimbo, individuati nella sede legale dell’ASL (Via Dei Mille, 2 a Novara e nel Poliambu-latorio di Oleggio, per l’intrattenimento durante il ricovero e/o l’attesa e l’esecuzione di un esame.L’iniziativa “un giocattolo e un libro per amico” nasce dall’idea di migliorare il rapporto con i bimbi che si avvicinano con timore all’Ospedale ed alle strutture sanitarie, spesso vissu-te come luoghi di sofferenza e di disagio in quanto tanto diversi dall’ambiente accogliente e amorevole della famiglia.Il progetto è un esempio di collaborazione tra le forze sociali, il volontariato ed il mondo produttivo che dimostra come è possibile collaborare al meglio con la struttura pubblica.Un rigraziamento a tutti coloro che, sottolineando l’attenzione nei confronti della persona, in particolare dei bambini e delle loro necessità hanno in questi anni contribuito all’iniziativa, dalle Associazioni di Volontariato (ProLoco di Dormelletto, La Scin-tilla e La Mimosa di Borgomanero, Andrea Valentini: un aiuto ai Bambini di Oleggio), i Centri Commerciali (Gigante, Ipercoop S. Martino di Novara, Toys di Castelletto Ticino) e Privati (De Agostini, Panini, Lascito Tornielli di Borgomanero).

Un giocattolo e un libro per amico

Andrea valentini: un aiuto ai bambini

strumenti di carattere sanitario da utilizzare in campo pediatrico;programmando iniziative finalizzate alla raccolta di fondi per a realizzazione di progetti a favore dei bambini;sostenendo, anche in accordo con altre associazioni, interventi rivolti alla soluzione di problemi riguardanti minori che vivono in famiglie particolarmente bisognose.

Dal 2004 ad oggi, l’Associazione ha messo in atto numerosi eventi, dalla recita di una commedia brillante in tre atti intitolata “Quel simpatico zio parroco” da parte del gruppo teatrale “I Sangiovanotti”; alla realizzazione del “Progetto Topo” per raccogliere giochi e fondi che sono stati distribuiti a comunità per minori in Italia ed in Angola.Nel 2005 l’Associazione ha raccolto fondi destinati ai piccoli orfani del sud-est asiatico.Nel 2008 sono state ultimate due importanti iniziative, la prima “Benvenuto cucciol’8” con il dono da parte dell’Associazione ai bambini nati nel Comune di Oleggio e la seconda, la donazione all’Ospedale Maggiore di Novara, di un’apparecchiatura pediatrica.Dal mese di gennaio 2009 è partito nel Poliambulatorio di Oleggio dell’ASL NO uno spazio bimbo dove i piccoli pazienti possono giocare in attesa di visite o esami (nelle foto).Sono, inoltre, in essere due progetti: il primo intitolato “Mary poppins per amica” che ha come scopo la formazione di bay sitters volontarie per essere di supporto a famiglie che in alcuni momenti della giornata hanno bisogno di aiuto per i loro bambini e il secondo intitolato “Insieme a Zorba” che prevede l’apertura durante il periodo scolastico di uno sportello famiglia dove una psicologa esperta in relazioni famigliari è presente presso le scuole oleggesi per offrire un riferimento ed un confronto ai genitori che vogliono parlare tranquillamente di questioni educative.

IN FORMAPagina 6 Numero 2/2009

CARDIOLOGIA pREvENTIvA E RIABILITATIvA a TRECATE

IN FORMA Pagina 7Numero 2/2009

a cura di Raffaella D’Andretta, Collaboratore per i Distretti Sanitari

La Struttura Semplice a Valenza Di-partimentale (S.S.v.D.) di Cardiolo-gia Preventiva e Riabilitativa, situata nei Poliambulatori del Distretto di Trecate (in Via Rugiada 20) è una struttura unica nel suo genere.Ne parliamo con il suo Direttore: il dott. Elio Percio. Dottore Percio, come è nata questa struttura? In realtà, la struttura era già esistente presso l’Ospedale S. Rocco di Galliate (allora facente parte dell’ASL 13 di Novara). Nell’ aprile del 2007, è stata trasferita in questa sede distrettua-le e, dal mese di luglio dello stesso anno, opera in collaborazione con la Cardiologia di Borgomanero per la Gestione degli aspetti cardiologici nel Presidio Ospedaliero di Arona. Da febbraio di quest’anno, la struttura fa capo al Dipartimento Area Diagno-stica dell’ASL di Novara, diretto dalla dott.ssa Anna Tinivella. Chi collabora con Lei, per lo svolgimento delle attività? Per la sede di Trecate mi avvalgo della collaborazione dello Specialista am-bulatoriale, il dott. Giuseppe Sauro, mentre ad Arona lavoro in collabora-zione con il dott. Marco Gialdini. Negli ambulatori operano le Infermie-re Professionali, a Trecate le signore Gorrieri, Incorvaia e Lavatelli (nella foto) ed ad Arona la sig.ra Di Sessa.Quali sono le attività di cui vi occupate?Innanzi tutto, avendo mantenuto lo stesso bacino d’utenza che esiste-va quando l’ambulatorio era situato presso l’Ospedale di Galliate, abbia-mo conservato la collaborazione esi-stente con i medici curanti. Questo garantisce una notevole agevolazio-ne nell’accesso alle prestazioni per il paziente, soprattutto anziano. La

struttura è composta da uno studio medico e da due ambulatori: l’ambu-latorio visite, dove visitiamo il pazien-te ed eseguiamo elettrocardiogrammi e controlli sui pacemakers; nell’ambu-latorio strumentale, invece, vengono eseguti “Test da Sforzo” al cicloer-gometro, ECG secondo Holter e, dal Gennaio 2008, Ecocardiogrammi co-lor – doppler. Inoltre, è l’unico centro sul territorio che esegue Tilt Test su pazienti esterni, in tutte le altre Unità Cardiologiche i pazienti devono esse-re ricoverati. Qualche numero relati-vo alle attività dell’anno 2008, ormai considerate a regime definitivo, può dare l’idea della valenza dell’ambula-torio: circa 10.000 ECG, 2.500 visite cardiologiche, 400 Holter cardiaci, 900 ecocardiogrammi, 300 prove da sforzo. Come è possibile accedere ai vostri ambulatori? Per quanto riguarda il semplice elet-trocardiogramma, non è necessaria la prenotazione. E’ sufficiente recarsi al Distretto con l’impegnativa del Medi-co di richiesta di elettrocardiogram-ma, dal lunedì al venerdì dalle 8.15

alle 8.45 e la prestazione verrà effet-tuata subito. Qualsiasi altra visita è da prenotare, con l’impegnativa del medico, diretta-mente presso l’ambulatorio, oppure agli sportelli CUP o tramite telefonata al n. verde 800 51 85 00. I tempi di attesa sono tra i 10 ed i 20 giorni, a seconda della prestazione. Prima ha accennato ad una collaborazione con i medici curanti. Ce ne parla? Oltre al contatto diretto con i medici curanti per informazioni su terapie o controlli da effettuare su alcuni pa-zienti, organizziamo annualmente Convegni per i medici della medicina generale convenzionata (medici cu-ranti e per gli infermieri professionali. Di norma, vengono trattati temi at-tuali. Per esempio, l’ultimo convegno ha avuto come tema cardine l’inter-pretazione dell’ECG; il successo di questo corso è confermato dal fatto che verrà ripetuto nel mese di maggio c.a., per i MMG (medici di medicina generale) dell’ASL di Vercelli e ad otto-bre per la nostra area (ASL NO).

Il Carnevale dei bambiniall’Ospedale di Borgomanero

Giovedì grasso, il 19 febbraio nell’Aula Magna dell’Ospedale di Borgomanero è stato festeggiato il “Carnevale dei Bambi-ni” organizzato dalla Pediatria del nosocomio cittadino in col-laborazione con il Kiwanis di Borgomanero ed il contributo di alcuni esercizi commerciali della zona come il Carrefour che hanno offerto dolcetti e scherzetti ai bambini. I piccoli pazienti hanno trascorso alcune ore in serenità ridendo delle burle, con le scenette comiche e con i giochi proposti dai pagliacci del Pianeta dei Clown, un’Associazione di coloratissimi volontari che con la loro allegria e il loro entusiasmo vogliono diffondere la cultura del sorriso, dell’allegria e dell’educazione alla gioia.Il gruppo di volontari è presente nell’Ospedale di Borgomanero in Pediatria, in Chirurgia e in Medicina con l’obiettivo di gestire al meglio il disagio dei malati e per migliorare l’atmosfera dei Reparti.Il dott. Bobosun, Specialista in “ridarola” ha regalato ad alcuni presenti una ricetta magica per il sorriso.“Strappare un sorriso ai bambini, vederli ridere e giocare spensierati in Ospedale – afferma Sergio Francioni, Presidente del Kiwanis – è un regalo bellissimo, un rimedio contro l’infelicità e la paura che spesso traspare da quei volti impauriti e disorientati.Il nostro intento – continua Paola Angellotti, Direttore facente funzione di Pediatria - è di ripetere ogni anno questa iniziativa; il “giovedì grasso” vuole essere un appuntamento con la gioia an-che per quei bambini che sono costretti a trascorrere il carnevale in Ospedale.

Nella foto la Capo Sala di Pediatria, Giuliana Paracchini, con alcuni bambini in maschera. Sotto nella foto, tutti i partecipanti al Carnevale.

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