Regione Piemonte · 2019. 7. 24. · Presentazione Resoconto CRT 2018 6 Prof. Antonio Amoroso Il...
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Indice
1 Resoconto CRT 20181
Presentazione 6
Procurement 13
Donatori 14
Indici qualità, Opposizioni 19
Attività di trapianto 23
Numero di trapianti 2018 24
Rapporto tra numero di pazienti iscritti per anno e pazienti trapiantati 28
Prelievo e scambio - Rene 29
Prelievo e scambio Rene/Pancreas 30
Prelievo e scambio - Cuore 31
Prelievo e scambio - Fegato 32
Prelievo e scambio - Polmone 33
Esito trapianti d’organo 35
Rene 36
Cuore 40
Fegato 42
Polmone 45
Pancreas e combinati 48
Liste di attesa 49
Trapianto di rene 52
Progr. Malat. Renale Avanzata (Ma.Re.A.) 53
Trapianto di fegato 57
Trapianto di cuore 58
Trapianto di polmone 59
Trapianto di pancreas e combinati 60
Servizio di psicologia medica per i trapianti 61
Tessuti 65
Banca delle cornee 66
Banca delle membrane amniotiche 74
Banca della cute 76
Banca dei tessuti muscolo-scheletrici 84
Banca delle valvole cardiache e dei tessuti vascolari 88
Laboratorio tessuto paratiroideo 90
Cellule 91
Cellule staminali emopoietiche 92
Cellule staminali emopoietiche - Registro 104
Banca del sangue placentare 111
Attività di immunogenetica 120
Tipologia di esami eseguiti/Attività 120
Identificazione di mutazioni responsabili di insufficienza d’organo 123
Appendice 124
Appendice 1 - CNT Attività Nazionale 125
Appendice 2 - Indici qualità 132
Appendice 3 - il sito internet 152
Indirizzario 154
Pubblicazioni scientifiche 169
Regione PiemonteVal d’AostaResoconto CRT Centro Regionale TrapiantiAnno 2018
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Indice
3 Resoconto CRT 20183
Presentazione 6
Procurement 13
Donatori 14
Indici qualità, Opposizioni 19
Attività di trapianto 23
Numero di trapianti 2018 24
Rapporto tra numero di pazienti iscritti per anno e pazienti trapiantati 28
Prelievo e scambio - Rene 29
Prelievo e scambio Rene/Pancreas 30
Prelievo e scambio - Cuore 31
Prelievo e scambio - Fegato 32
Prelievo e scambio - Polmone 33
Esito trapianti d’organo 35
Rene 36
Cuore 40
Fegato 42
Polmone 45
Pancreas e combinati 48
Liste di attesa 49
Trapianto di rene 52
Progr. Malat. Renale Avanzata (Ma.Re.A.) 53
Trapianto di fegato 57
Trapianto di cuore 58
Trapianto di polmone 59
Trapianto di pancreas e combinati 60
Servizio di psicologia medica per i trapianti 61
Tessuti 65
Banca delle cornee 66
Banca delle membrane amniotiche 74
Banca della cute 76
Banca dei tessuti muscolo-scheletrici 84
Banca delle valvole cardiache e dei tessuti vascolari 88
Laboratorio tessuto paratiroideo 90
Cellule 91
Cellule staminali emopoietiche 92
Cellule staminali emopoietiche - Registro 104
Banca del sangue placentare 111
Attività di immunogenetica 120
Tipologia di esami eseguiti/Attività 120
Identificazione di mutazioni responsabili di insufficienza d’organo 123
Appendice 124
Appendice 1 - CNT Attività Nazionale 125
Appendice 2 - Indici qualità 132
Appendice 3 - il sito internet 152
Indirizzario 154
Pubblicazioni scientifiche 169
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Indice
5 Resoconto CRT 20185
Presentazione 6
Procurement 13
Donatori 14
Indici qualità, Opposizioni 19
Attività di trapianto 23
Numero di trapianti 2018 24
Rapporto tra numero di pazienti iscritti per anno e pazienti trapiantati 28
Prelievo e scambio - Rene 29
Prelievo e scambio Rene/Pancreas 30
Prelievo e scambio - Cuore 31
Prelievo e scambio - Fegato 32
Prelievo e scambio - Polmone 33
Esito trapianti d’organo 35
Rene 36
Cuore 40
Fegato 42
Polmone 45
Pancreas e combinati 48
Liste di attesa 49
Trapianto di rene 52
Progr. Malat. Renale Avanzata (Ma.Re.A.) 53
Trapianto di fegato 57
Trapianto di cuore 58
Trapianto di polmone 59
Trapianto di pancreas e combinati 60
Servizio di psicologia medica per i trapianti 61
Tessuti 65
Banca delle cornee 66
Banca delle membrane amniotiche 74
Banca della cute 76
Banca dei tessuti muscolo-scheletrici 84
Banca delle valvole cardiache e dei tessuti vascolari 88
Laboratorio tessuto paratiroideo 90
Cellule 91
Cellule staminali emopoietiche 92
Cellule staminali emopoietiche - Registro 104
Banca del sangue placentare 111
Attività di immunogenetica 120
Tipologia di esami eseguiti/Attività 120
Identificazione di mutazioni responsabili di insufficienza d’organo 123
Appendice 124
Appendice 1 - CNT Attività Nazionale 125
Appendice 2 - Indici qualità 132
Appendice 3 - il sito internet 152
Indirizzario 154
Pubblicazioni scientifiche 169
Presentazione
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Presentazione
6Resoconto CRT 2018
Prof. Antonio Amoroso
Il 2018 rappresenta un anno di vera eccellenza per il Piemonte, con altissima attività di donazioni e trapianti.Non sono cambiate le difficoltà che da anni gravano sul settore sanitario, ma queste non hanno minato la passione dei professionisti della salute impegnati nell’attività. Grande merito va attribuito alla generosità dei nostri donatori e delle loro famiglie.Nel 2018 sono stati segnalati in Piemonte 268 potenziali donatori (pari all’anno precedente) e per 162 (+19 rispetto all’anno precedente) di questi si è utilizzato almeno un organo. Sono dati di impatto, difficili da raggiungere considerando le caratteristiche dei donatori, sempre più anziani e quindi portatori di patologie importanti.Nel dettaglio: nel 2018 sono stati eseguiti 450 trapianti (44 in più rispetto al 2017, anno già ottimo) di cui 32 da donatore vivente (in aumento rispetto all’anno precedente). Come sempre accade, i numeri maggiori riguardano i trapianti degli organi addominali: 257 (risultano ben 56 trapianti in più rispetto all’anno scorso) trapianti di rene (di cui 32 da vivente) e 152 trapianti di fegato. I dati sono positivi anche per i trapianti toracici: per il cuore (18 trapianti, in riduzione rispetto al 2017) e polmone (33 trapianti, ovvero 2 in più rispetto all’anno 2017). Resta molto limitato, ma in miglioramento, l’utilizzo di pancreas a scopo di trapianto (4, combinato con il rene). Il numero complessivo di trapianti eseguiti dai centri del Piemonte dall’inizio della loro attività è – al 31 dicembre 2018 – pari a 9168. I volumi di attività registrati in Piemonte sono tra i migliori in Italia e rappresentano un’ottima risposta al bisogno di salute dei nostri cittadini. L’Azienda Città della Salute e della Scienza di Torino ha registrato il più elevato numero di trapianti della Nazione. Eccellenti anche i risultati in termini di sopravvivenza dal trapianto e di miglioramento della qualità della vita. E’ di gran soddisfazione per tutti i professionisti essere nelle prime posizioni in Italia per il
Prof. Antonio Amoroso
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7 Resoconto CRT 2018
trapianto di tutti gli organi solidi.Al 31 dicembre 2018 si registrava una netta riduzione di pazienti iscritti in lista attiva per il rene, che sono attualmente 381. Inoltre, sempre al 31/12/18, 45 pazienti erano in attesa di un trapianto di fegato; 47 in attesa di un cuore (-6 dall’anno precedente); 53 di polmone (+7 rispetto al 2017); 7 di pancreas. Guardando solo i pazienti che provengono da fuori regione, si rileva un gran numero di pazienti iscritti a programmi toracici: i pazienti residenti in regioni diverse dal Piemonte sono il 23% dei riceventi di cuore e il 51% di quelli del polmone. I riceventi extraregionali sono poi il 29% dei candidati in attesa di trapianto renale, e il 47% di trapianto epatico. Questi dati testimoniano la credibilità dei programmi di trapianto piemontesi raggiunta in questi anni.Per quanto riguarda i trapianti di tessuto, per tutte le banche istituite in Regione si registrano buoni dati. Il numero dei trapianti di cornea ha avuto un lieve incremento (453 trapianti, ovvero 2 in più rispetto all’anno precedente). L’attività della banca della cute è nettamente aumentata rispetto all’anno precedente sul versante dei prelievi (69 nel 2018), con un numero inferiore di trapianti eseguiti (102 nel 2018). La banca delle valvole e dei segmenti vascolari registra un aumento di raccolta e distribuzione delle valvole cardiache (a fine dicembre 2018: 38 valvole raccolte e 20 trapianti eseguiti), mentre sta lavorando per consolidare un programma di raccolta e distribuzione dei segmenti vascolari. La banca del tessuto muscolo-scheletrico ha migliorato l’attività di prelievo di osso da vivente (210 prelievi nel 2018) mentre resta marginale l’attività di prelievo da donatore cadavere (5 prelievi nel 2018). Nel 2018 sono in aumento (326) gli interventi di innesto d’osso e la quantità di tessuti utilizzati. La banca delle membrane amniotiche è stabile nel numero di patch innestati (77 nel 2018).Elevata risulta l’attività di trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE): nel 2018 sono stati eseguiti 179 trapianti
allogenici (stabili rispetto al 2017). Il numero di cittadini piemontesi sensibili al tema e disponibili alla donazione di CSE è ancora aumentato in modo rilevante ed è oggi pari a 52.436 (3059 circa persone in più rispetto all’anno precedente), grazie alle proficue giornate di reclutamento dei donatori. Da questo pool di donatori, e dall’inizio dell’attività, sono state effettuate 475 (+28 rispetto al 2017) donazioni a favore di pazienti di tutte le parti del mondo. A queste vanno aggiunte le unità di sangue placentare che la banca regionale ha rilasciato dall’inizio della sua attività. Nel 2018 le unità raccolte sono state 639, mentre è stabile il numero di quelle idonee per la conservazione in banca (41 unità), portando la resa della raccolta al 6%. Quattro unità sono state consegnate per trapianto, portando il numero totale a 95.Tutti i dati regionali sono disponibili sul sito del Centro Regionale Trapianti - CRT - della Regione Piemonte www.trapiantipiemonte.it. I confronti con i dati di attività delle altre regioni possono essere visionati sul sito del Centro Nazionale Trapianti - CNT - http://trapianti.net/.Concludendo, raccogliamo oggi il grande successo legato anche alle iniziative prese con il supporto della Regione tese al rilancio delle donazioni. Anche quest’anno abbiamo migliorato gli standard di salute per i nostri cittadini. Occorre ora applicarsi maggiormente per lo svolgimento di nuovi programmi che ci coinvolgono, ed in particolare la sfida legata al donatore di organi a cuore fermo, e l’uso di nuovi macchinari di perfusione. Grazie ai generosi donatori e ai Colleghi che hanno dedicato tempo e passione per questi risultati di eccellenza.
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Presentazione
8Resoconto CRT 2018
Nel 2018 l’attività di procurement di organi e tessuti in Piemonte e Valle d’Aosta si è confermata e ulteriormente rafforzata. Le segnalazioni di potenziali donatori si sono mantenute stabili rispetto al 2017 con 59,3 segnalati per milione di popolazione. Il dato rilevante è rappresentato dal numero dei donatori utilizzati: essi sono arrivati a 35,9 p.m.p., il valore più alto raggiunto dalla nostra Regione. Questo importante risultato è legato essenzialmente a due fattori: da un lato la forte riduzione delle opposizioni alla donazione che sono scese dal 33% del 2017 al 27% del 2018 e dall’altro la percentuale dei donatori utilizzati che è salita al 61%. Il calo significativo delle opposizioni è frutto delle strategie congiunte dell’Assessorato, del Coordinamento Regionale delle donazioni e dei Prelievi e del buon lavoro svolto da tutti i rianimatori della rete. Si evidenzia che si stanno cominciando a trovare nel Sistema Informativo Trapianti volontà favorevoli o non favorevoli alla donazione registrate al momento del rinnovo della carta di identità. Per quanto riguarda l’aumento dei donatori utilizzati, sicuramente ha un peso la revisione da parte del Centro Nazionale Trapianti dei criteri di idoneità del donatore di organi, frutto dell’esperienza e della casistica decennale della rete e della consolidata esperienza dei centri trapianto piemontesi. Sono rimaste percentualmente stabili rispetto all’anno precedente le non idoneità e i donatori effettivi non utilizzati, i donatori cioè in cui è stato effettuato il prelievo ma i cui organi non sono stati utilizzati per non idoneità accertata nelle fasi successive. Si segnala che un terzo dei donatori utilizzati proviene dagli ospedali senza reparto di neurochirurgia, confermando il ruolo importante nel procurement svolto dagli ospedali periferici. Nel 2018 è proseguita anche l’attività di donazione di organi da donatore a cuore fermo, donazione complessa logisticamente e che al momento è attuabile in pochi ospedali italiani: nel 2018 nella nostra Regione sono stati attivi l’Ospedale Giovanni Bosco
Dott.ssa Anna Guermani
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9 Resoconto CRT 2018
di Torino e l’Ospedale Maria Vittoria di Torino.Tutti questi elementi hanno fatto sì che nel 2018 in Piemonte – Valle d’Aosta il numero dei donatori utilizzati si è attestato su livelli superiori alla media nazionale, ponendo ancora una volta la nostra Regione ai primi posti tra le Regioni italiane per indici donativi. L’importante procurement di organi è stato affiancato da un rilevante incremento dei donatori di cornea: da 1.208 cornee prelevate nel 2017 si è passati a 1.554 cornee nel 2018. Questo risultato è dovuto al fatto che in questi ultimi anni sono stati coinvolti sempre più reparti, non limitando il procurement alle rianimazioni.I risultati del 2018 testimoniano una rete di professionisti solida, formata e altamente motivata e un importante e proficuo dialogo con l’Assessorato. L’imminente recepimento regionale dell’Accordo Stato Regioni sul documento “Piano Nazionale Donazione di Organi” sarà un importante strumento per rafforzare la nostra rete di procurement, perché esso definisce la donazione di organi e tessuti come una possibile e ben definita articolazione di PDTA per acuti ed individua finalmente del personale dedicato per questa attività. Concludo questo breve commento, il primo da Coordinatore Regionale del procurement, ringraziando il dr. Bosco e il dr. Donadio, che mi hanno accolto al CRP tanti anni fa, istruita e guidata e tutti i colleghi del CRP, Teresa Barbieri, Elena Messina, Michela Peluso, Raffaele Potenza, Federica Tonetti, con i quali ogni giorno condivido il lavoro. Con loro ringrazio tutti ii coordinatori ospedalieri, i gruppi di coordinamento, il Centro Regionale Trapianti e la funzionaria regionale che si occupa di noi. Esprimo la gratitudine, a nome nostro e dei pazienti trapiantati, ai donatori e alle loro famiglie.
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Presentazione
10Resoconto CRT 2018
Dr. Pier Paolo Donadio
Formalmente dopo 15 anni e tre mandati, ma praticamente dopo 21 (poiché il primo Corso Nazionale per Coordinatori, al quale partecipai, si tenne a Roma nel 1997), a fine 2018 ho lasciato il mio ruolo di Coordinatore Regionale delle Donazioni e dei Prelievi, in vista del mio pensionamento ospedaliero del 2019. Voglio in primo luogo ringraziare le molte persone che mi hanno accompagnato in questo lungo cammino, e per non dimenticarne nessuna (sono tante!) citerò soltanto la prima, il prof. Emilio Sergio Curtoni, Maestro ineguagliabile e mai abbastanza compianto, e le ultime due: la dr.ssa Anna Guermani e il dr. Raffaele Potenza; i risultati degli ultimi anni sono frutto del loro lavoro assai più che del mio. E’ stato un lavoro di grande soddisfazione, iniziato raccogliendo e anche sopportando la continua lamentazione dei trapiantatori e delle associazioni per la mancanza di donatori e terminato con il Piemonte ad altissimi livelli di donazione e con la Città della Salute e della Scienza di Torino al primo posto nazionale per numero di trapianti eseguiti. E’ stato un lavoro difficile, soprattutto quando, nei primi anni, a molti sembrava che la nostra richiesta di organizzazione e professionalizzazione del procurement fosse un capriccio teso a nascondere la cattiva coscienza e la pigrizia dei rianimatori, ai quali tutti addossavano la responsabilità della carenza di donatori. Quando molti pretendevano da un volontarismo anacronistico e disorganizzato risultati che non poteva dare, definivano l’Italia “fanalino di coda dell’Europa dopo la Grecia”, e additavano i Paesi più avanzati come la Spagna ignorando però le risorse formative, organizzative e finanziarie che quel Paese aveva messo in campo. C’è voluto molto per far comprendere che era necessario mettere in piedi una rete professionalizzata, formata, organizzata e coesa. Lo comprese il prof. Curtoni, al quale si deve l’idea di creare il Coordinamento dei prelievi separato dal Coordinamento
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11 Resoconto CRT 2018
dei trapianti, dandogli autonomia, ma soprattutto un ruolo istituzionale che gli ha permesso di portare le proprie istanze sui tavoli regionali senza intermediazioni di terzi che non sapevano di cosa stavano parlando perché non vivevano nelle rianimazioni.Dal 2003, quando venne creato il CRP, la strada è stata meno disagevole perché abbiamo potuto avere un sostegno istituzionale; non sempre lo abbiamo avuto ma sempre abbiamo potuto chiederlo e spesso averlo. Non è stato comunque facile vincere le resistenze di una generazione precedente che vedeva nella professionalizzazione del procurement non un progresso e un progetto ma il segno di una mancanza di buona volontà. Enorme è stato l’impegno formativo, che partendo dal coordinamento regionale si è esteso ai coordinatori ospedalieri e da questi a medici e infermieri delle rianimazioni ed anche dei reparti non intensivi per il procurement di tessuti. Grandi sono stati anche l’impegno informativo verso la popolazione, la collaborazione con le associazioni di volontariato e recentemente quella con i Comuni per la raccolta delle manifestazioni di volontà. I numeri parlano da soli, e dicono che il progetto è andato a buon fine: oggi il Piemonte dispone di una rete di procurement efficace ed efficiente, che costa poco e rende molto, e che dipende sempre meno dalla buona volontà di un singolo sanitario (pur sempre indispensabile) e sempre di più si poggia sulla consapevolezza condivisa che procurare organi significa curare pazienti che non vediamo ma che ci sono e che solo dal trapianto possono essere curati. Prendo quindi congedo, grato a chi mi ha scelto per fare questo lavoro e ai tanti che hanno collaborato con me, soddisfatto per i risultati ottenuti e tranquillo per il futuro perché so di lasciare il Coordinamento nelle mani di persone capaci e per bene. Lo stesso mi auguro accada in Assessorato, ed auspico che, chiunque prevalga alle
prossime elezioni, il sostegno istituzionale alla rete non venga meno.
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Presentazione
12Resoconto CRT 2018
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13 Resoconto CRT 2018
Procurement
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Procurement
14Resoconto CRT 2018
Donatori
ANNO 2017
DONATORI SEGNALATI 59,3DONATORI EFFETTIVI 36,5DONATORI UTILIZZATI 35,9
Donatori
17 17
33
26 27
18
25
1921
26
1821
12 12
20 19 19
1012 11 12
1410 11
0
5
10
15
20
25
30
35
DONATORI SEGNALATI (268) DONATORI UTILIZZATI (162)
Nel 2018 in Piemonte e Valle d’Aosta i donatori segnalati hanno raggiunto il valore più alto degliultimi 15 anni, migliorando ulteriormente l’ottima performance del 2017. Questo importanterisultato è frutto delle strategie congiunte dell’Assessorato e del Coordinamento Regionale delledonazioni e del buon lavoro svolto da tutte le rianimazioni. Nel 2018 in Piemonte si è consolidata ladonazione di organi da donatore a cuore fermo, donazione complessa logisticamente e che almomento è attuabile in poche Regioni.
ANNO 2017 ANNO 2018
UTILIZZATI 53% (143)
NON IDONEI 10% (26)
ARRESTO CARDIACO 2% (6)
NON CONSENSO 33% (89)
PRELEVATI NON UTILIZZATI 1% (3)
OPPOSIZIONE PROCURA 1% (1)
UTILIZZATI 61% (162)
NON IDONEI 10% (28)
ARRESTO CARDIACO 1% (2)
NON CONSENSO 27% (73)
PRELEVATI NON UTILIZZATI 1% (3)
Nel 2018 in Piemonte – Valle d’Aosta la percentuale dei donatori utilizzati è stata del 61%, superiore quindi ai dati della letteratura cheindicano i donatori utilizzati intorno al 50%. Le opposizioni alla donazione sono scese in modo rilevante, passando dal 33% al 27%.Rimangono percentualmente stabili le non idoneità e i donatori in cui è stato effettuato il prelievo ma gli organi non sono stati utilizzati.
DONATORI SEGNALATI 59,3DONATORI EFFETTIVI 36,5DONATORI UTILIZZATI 35,9
Donatori
17 17
33
26 27
18
25
1921
26
1821
12 12
20 19 19
1012 11 12
1410 11
0
5
10
15
20
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DONATORI SEGNALATI (268) DONATORI UTILIZZATI (162)
Nel 2018 in Piemonte e Valle d’Aosta i donatori segnalati hanno raggiunto il valore più alto degliultimi 15 anni, migliorando ulteriormente l’ottima performance del 2017. Questo importanterisultato è frutto delle strategie congiunte dell’Assessorato e del Coordinamento Regionale delledonazioni e del buon lavoro svolto da tutte le rianimazioni. Nel 2018 in Piemonte si è consolidata ladonazione di organi da donatore a cuore fermo, donazione complessa logisticamente e che almomento è attuabile in poche Regioni.
Nel 2018 in Piemonte – Valle d’Aosta la percentuale dei donatori utilizzati è stata del 61%, superiore quindi ai dati della letteratura che indicano i donatori utilizzati intorno al 50%. Le opposizioni alla donazione sono scese in modo rilevante, passando dal 33% al 27%. Rimangono percentualmente stabili le non idoneità e i donatori in cui è stato effettuato il prelievo ma gli organi non sono stati utilizzati.
Nel 2018 in Piemonte e Valle d’Aosta i donatori segnalati hanno raggiunto il valore più alto degli ultimi 15 anni, migliorando ulteriormente l’ottima performance del 2017. Questo importante risultato è frutto delle strategie congiunte dell’Assessorato e del Coordinamento Regionale delle donazioni e del buon lavoro svolto da tutte le rianimazioni. Nel 2018 in Piemonte si è consolidata la donazione di organi da donatore a cuore fermo, donazione complessa logisticamente e che al momento è attuabile in poche Regioni.
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15 Resoconto CRT 2018
ANNO 2018
DONATORI UTILIZZATI IN PIEMONTE – VALLE D’AOSTA E IN ITALIA (p.m.p.)
DONATORI EFFETTIVI IN PIEMONTE – VALLE D’AOSTA E IN ITALIA (p.m.p.)
ANNO 2017 ANNO 2018
UTILIZZATI 53% (143)
NON IDONEI 10% (26)
ARRESTO CARDIACO 2% (6)
NON CONSENSO 33% (89)
PRELEVATI NON UTILIZZATI 1% (3)
OPPOSIZIONE PROCURA 1% (1)
UTILIZZATI 61% (162)
NON IDONEI 10% (28)
ARRESTO CARDIACO 1% (2)
NON CONSENSO 27% (73)
PRELEVATI NON UTILIZZATI 1% (3)
Nel 2018 in Piemonte – Valle d’Aosta la percentuale dei donatori utilizzati è stata del 61%, superiore quindi ai dati della letteratura cheindicano i donatori utilizzati intorno al 50%. Le opposizioni alla donazione sono scese in modo rilevante, passando dal 33% al 27%.Rimangono percentualmente stabili le non idoneità e i donatori in cui è stato effettuato il prelievo ma gli organi non sono stati utilizzati.
Anche nel 2018 in Piemonte – Valle d’Aosta il numero dei donatori utilizzati si è attestato su livelli superiori alla media nazionale, ponendo ancora una volta la nostra regione ai primi posti tra le regioni italiane per indici donativi.I donatori effettivi sono la somma dei donatori utilizzati e di quelli ai quali gli organi sono stati prelevati ma non trapiantati per sopravvenuta constatazione di non idoneità dopo il prelievo. La loro esistenza testimonia il tentativo del sistema di giungere al prelievo in tutti i casi in cui ciò sia minimamente possibile. Il numero esiguo dimostra una buona capacità di individuare la non idoneità durante il periodo di osservazione e mantenimento del donatore.
14,2 15,7 16,8 16,819,7 19,6 20 19,3 19,2 19,6 18,2 18,4 18,9 18,5 19,6 19,2 21,4 23,7 22.6
23,6 25,8 22,2 26,828,4
33,5 30,5 29,3 30,7 25,6 29,4 25,6 26,1 29,8 26,7 21,9 26,631,6 35,9
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
ITALIA PIEMONTE - VALLE D'AOSTA
15,3 17,1 18,1 18,521,1 21 21,6 20,9 21,1 21,3 19,8 19,7 20,2 20,2 20,9 20,6 22,4
25,4 24.524 26,8 22,6 27,8
29,3 34,1 30,9 30,0 31,4 26,7 29,4 26,0 27,230,1
26,9 22,3 27,032,2 36,5
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
ITALIA PIEMONTE - VALLE D'AOSTA
DONATORI UTILIZZATI IN PIEMONTE – VALLE D’AOSTA E IN ITALIA (p.m.p.)
DONATORI EFFETTIVI IN PIEMONTE – VALLE D’AOSTA E IN ITALIA (p.m.p.)
Anche nel 2018 in Piemonte – Valle d’Aosta il numero dei donatori utilizzati si è attestato su livelli superiori allamedia nazionale, ponendo ancora una volta la nostra regione ai primi posti tra le regioni italiane per indicidonativi.I donatori effettivi sono la somma dei donatori utilizzati e di quelli ai quali gli organi sono stati prelevati ma nontrapiantati per sopravvenuta constatazione di non idoneità dopo il prelievo. La loro esistenza testimonia iltentativo del sistema di giungere al prelievo in tutti i casi in cui ciò sia minimamente possibile. Il numero esiguodimostra una buona capacità di individuare la non idoneità durante il periodo di osservazione e mantenimentodel donatore.
14,2 15,7 16,8 16,819,7 19,6 20 19,3 19,2 19,6 18,2 18,4 18,9 18,5 19,6 19,2 21,4 23,7 22.6
23,6 25,8 22,2 26,828,4
33,5 30,5 29,3 30,7 25,6 29,4 25,6 26,1 29,8 26,7 21,9 26,631,6 35,9
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
ITALIA PIEMONTE - VALLE D'AOSTA
15,3 17,1 18,1 18,521,1 21 21,6 20,9 21,1 21,3 19,8 19,7 20,2 20,2 20,9 20,6 22,4
25,4 24.524 26,8 22,6 27,8
29,3 34,1 30,9 30,0 31,4 26,7 29,4 26,0 27,230,1
26,9 22,3 27,032,2 36,5
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
ITALIA PIEMONTE - VALLE D'AOSTA
DONATORI UTILIZZATI IN PIEMONTE – VALLE D’AOSTA E IN ITALIA (p.m.p.)
DONATORI EFFETTIVI IN PIEMONTE – VALLE D’AOSTA E IN ITALIA (p.m.p.)
Anche nel 2018 in Piemonte – Valle d’Aosta il numero dei donatori utilizzati si è attestato su livelli superiori allamedia nazionale, ponendo ancora una volta la nostra regione ai primi posti tra le regioni italiane per indicidonativi.I donatori effettivi sono la somma dei donatori utilizzati e di quelli ai quali gli organi sono stati prelevati ma nontrapiantati per sopravvenuta constatazione di non idoneità dopo il prelievo. La loro esistenza testimonia iltentativo del sistema di giungere al prelievo in tutti i casi in cui ciò sia minimamente possibile. Il numero esiguodimostra una buona capacità di individuare la non idoneità durante il periodo di osservazione e mantenimentodel donatore.
-
Procurement
16Resoconto CRT 2018
Donatori
Nel 2018 in Piemonte – Valle d’Aosta il 59% dei donatori ha più di 60 anni e un donatore su cinque ha più di 75 anni.
Relativamente all’epidemiologia delle cause di morte dei donatori, anche nel 2018 le cause vascolari sono il gruppo più rappresentato, anche se sono aumentati i traumi e le encefalopatie postanossiche.
1 4 1 4 5 2 1 3 3 2 3 4 1 2 2 2
1411 7 9 7
93 7 3 7 7 5
94 7 2 2
19
14 16 17 1713
16 15 14 113
116
14 12 12 12
33
32 31 32 31 26
26 29
1926
18
1929 29 24
26 25
2938 31 32 32 40
3431
42
41
4440
34 3834
34 38
4 511 9 9 7
19 17 1912
26 2218 14 21 24 21
2002(95)
2003(115)
2004(123)
2005(145)
2006(132)
2007(127)
2008(133)
2009(116)
2010(134)
2011(117)
2012(117)
2013(134)
2014(120)
2015(100)
2016(121)
2017(143)
2018(162)
< 15 anni 16-30 anni 31-45 anni 46-60 anni 61-75 anni > 75 anni
Donatori
Perc
entu
ale
Nel 2018 in Piemonte – Valle d’Aosta il 59% dei donatori ha più di 60 anni e un donatore su cinque ha più di 75 anni.
71 67 65 64
7766 71
76 74 6874 72 69
7771 73 66
2528
26 24
15
2117
17 18 25 16 16 2313 20 14
18
2 4 78
68 7
64
6 7 9 7 8 8 9 13
2 1 24
2 5 51
41
3 31
2 1 4 3
2002(95)
2003(115)
2004(123)
2005(145)
2006(132)
2007(127)
2008(133)
2009(116)
2010(134)
2011(117)
2012(117)
2013(134)
2014(120)
2015(100)
2016(121)
2017(143)
2018(162)
Vascolare Trauma Postanossico Altro
Perc
entu
ale
Donatori
Relativamente all’epidemiologia delle cause di morte dei donatori, anche nel 2018 le cause vascolari sono il gruppo piùrappresentato, anche se sono aumentati i traumi e le encefalopatie postanossiche.
Il programma di qualità del procurement parte dall’analisi di tutti i decessi che avvengono in rianimazione, qualunque ne sia la causa, indipendentemente dal fatto che si tratti di morti cardiache o di morti encefaliche. I pazienti deceduti vengono suddivisi in otto categorie a seconda della diagnosi di ingresso in rianimazione, quattro delle quali sono compatibili con l’exitus in morte encefalica (postoperatorio neurochirurgico, trauma cranico, accidente cerebrovascolare e encefalopatia postanossica).
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17 Resoconto CRT 2018
PATOLOGIA COMPATIBILE
18% (425)
DECESSI CON PATOLOGIA NON COMPATIBILE 82%
(1968)
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
PATOLOGIA COMPATIBILE
COMA POSTANOSSICO 16% (68)
TRAUMA CRANICO 21% (90)
POSTOPERATORIO NEUROCHIRURGICO3% (13)
ACCIDENTE CEREBROVASCOLARE 60%(254)
Il programma di qualità del procurement parte dall’analisi di tutti i decessi che avvengono in rianimazione, qualunque ne sia la causa,indipendentemente dal fatto che si tratti di morti cardiache o di morti encefaliche. I pazienti deceduti vengono suddivisi in ottocategorie a seconda della diagnosi di ingresso in rianimazione, quattro delle quali sono compatibili con l’exitus in morte encefalica(postoperatorio neurochirurgico, trauma cranico, accidente cerebrovascolare e encefalopatia postanossica).
Grazie al programma di qualità, anche per il 2018 vengono presentati nella tavola sinottica dell'attività delle rianimazioni, non soltanto ilnumero di morti encefaliche segnalate, di donatori utilizzati e le ragioni di mancato utilizzo, ma anche il numero di deceduti con diagnosicompatibile con la morte encefalica.Viene inoltre calcolato il rapporto tra il numero di morti encefaliche effettivamente segnalate ed il numero di deceduti con diagnosicompatibile (BDI - brain death index). Il rapporto morti encefaliche segnalate versus decessi con diagnosi compatibili consente di"pesare" la reale capacità di non perdere potenziali donatori per sopravvenuta morte cardiaca in soggetti con primitiva lesioneencefalica.
Grazie al programma di qualità, anche per il 2018 vengono presentati nella tavola sinottica dell’attività delle rianimazioni, non soltanto il numero di morti encefaliche segnalate, di donatori utilizzati e le ragioni di mancato utilizzo, ma anche il numero di deceduti con diagnosi compatibile con la morte encefalica. Viene inoltre calcolato il rapporto tra il numero di morti encefaliche effettivamente segnalate ed il numero di deceduti con diagnosi compatibile (BDI - brain death index). Il rapporto morti encefaliche segnalate versus decessi con diagnosi compatibili consente di “pesare” la reale capacità di non perdere potenziali donatori per sopravvenuta morte cardiaca in soggetti con primitiva lesione encefalica.
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Procurement
18Resoconto CRT 2018
AZIE
NDA
SANI
TARI
A OS
PEDA
LIER
A
CITTA’
SEGN
ALAT
I
BDI
NON
IDON
EI A
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DONA
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DONA
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DONA
TORI
EF
FETT
IVIC
ON
PIU’
DI U
N OR
GANO
UT
ILIZ
ZATO
TO2
M. VITTORIA -TORINO
2+2* 1* - - 1
1+1* - - -
1+1* 1* 1 1 25%
G. BOSCO -TORINO
17+7* 1 - -
8+2*
8+5* - 1 -
7+5* -
7+5* 8 43%
TO3RIVOLI 5 - - - 1 4 - - - 4 - 4 4 63%
PINEROLO 5 - 1 - 2 2 - 1 - 1 - 1 - 71%
TO4
CIRIE’ 2 - - - 1 1 - - - 1 - 1 1 67%
CHIVASSO 2 - - - - 2 - - - 2 - 2 2 50%
IVREA 4 - 1 - 1 2 - - 1 1 - 1 - 36%
TO5 MONCALIERI 2 - - - - 2 - - - 2 - 2 1 67%
VC VERCELLI 6 1 - - 3 2 - - - 2 - 2 1 100%
BI BIELLA 9 - - - 1 8 - - - 8 - 8 8 60%
NO BORGOMANERO 5 1 - - 2 2 - - - 2 - 2 2 42%
VCOVERBANIA 1 - - - - 1 - - - 1 - 1 1 20%
DOMODOSSOLA 17 1 - - 2 14 - - 1 13 - 13 7 65%
CN1 MONDOVI’ 2 1 - - - 1 - - - 1 - 1 1 100%
AT ASTI 10 1 - - 6 3 - - - 3 - 3 1 91%
AL
ACQUI TERME 2 - - - - 2 - - - 2 1 1 1 50%
CASALE MONFERRATO 3 1 - - 2 - - - - - - - - 33%
NOVI LIGURE 1 - - - - 1 - - - 1 - 1 1 100%
A.O. ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO – Civile
ALESSANDRIA 27 1 - - 8 18 - 1 - 17 - 17 13 93%
A.O. S. CROCE E CARLE CUNEO 21 1 - 1 5 14 - 1 - 13 - 13 11 55%
A.O.U. MAGGIORE DELLA CARITA’
NOVARA 42 3 - - 17 22 - 1 1 20 1 19 16 60%
A.O.U. S. LUIGI ORBASSANO 1 - - - - 1 - - - 1 - 1 1 100%
A.O. MAURIZIANO TORINO 2 - - - 1 1 - - - 1 - 1 1 67%
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino –P.O. CTO/CRF/M. ADELAIDE
TORINO 20 1 - - 3 16 - - - 16 - 16 13 71%
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino –P.O. MOLINETTE
TORINO 35 - 2 1 6 26 - - - 26 - 26 20 75%
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino –P.O. OIRM
TORINO 6 - - - 1 5 - - 1 4 - 4 3 100%
A.S.R. AOSTA 10 1 - - - 9 - - - 9 - 9 6 48%
TOTALE 268 15 4 2 73 174 - 5 4 165 3 162 124 61%
* = donation after circulatory death
-
19 Resoconto CRT 2018
Indici di Qualità Opposizioni alla donazione
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
don. Cornea
decessi totali H
don. Cornea
decessi totale Hfra 5 e 75 anni
BDI / ospedali senza neurochirurgia
Indici di QualitàOpposizioni alla donazione
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
BDI / ospedali con neurochirurgia
02468
101214161820222426283032
I diversi indici di qualità, riportati in dettaglio per ogni singola terapia intensiva nell'appendice 2, sono riassunti nel graficosottostante. Vengono considerati il BDI degli ospedali senza neurochirurgia, il BDI degli ospedali con neurochirurgia, idonatori di cornee sui decessi totali dell’ospedale e i donatori di cornee sui decessi dell’ospedale fra 5 e 75 anni. Per gliospedali con neurochirurgia il valore adeguato di BDI deve superare il 40%; per gli ospedali senza neurochirurgia deveessere compreso fra il 20% e il 40%; per i donatori di cornee è ritenuta adeguata una percentuale superiore al 2% deidecessi totali dell’ospedale. Si nota come vi sia una notevole dispersione: il BDI è infatti molto influenzato dal case mix delcentro, mentre il numero dei donatori di cornea dipende maggiormente dai modelli organizzativi di ciascun ospedale.
I diversi indici di qualità, riportati in dettaglio per ogni singola terapia intensiva nell’appendice 2, sono riassunti nel grafico sottostante. Vengono considerati il BDI degli ospedali senza neurochirurgia, il BDI degli ospedali con neurochirurgia, i donatori di cornee sui decessi totali dell’ospedale e i donatori di cornee sui decessi dell’ospedale fra 5 e 75 anni. Per gli ospedali con neurochirurgia il valore adeguato di BDI deve superare il 40%; per gli ospedali senza neurochirurgia deve essere compreso fra il 20% e il 40%; per i donatori di cornee è ritenuta adeguata una percentuale superiore al 2% dei decessi totali dell’ospedale. Si nota come vi sia una notevole dispersione: il BDI è infatti molto influenzato dal case mix del centro, mentre il numero dei donatori di cornea dipende maggiormente dai modelli organizzativi di ciascun ospedale.
Nel 2018 le opposizioni alla donazione sono scese al 27%. Pur determinando la perdita di 71 potenziali donatori, il numero di non consensi è inferiore alla media nazionale. Il risultato è ricollegabile alle strategie congiunte dell’Assessorato e del Coordinamento Regionale delle donazioni e all’ottimo lavoro svolto da tutto il personale delle rianimazioni.
39%
25% 3
4%23
% 28% 34
%
29% 34
%
29% 32%
31%
26%
27% 33
% 33% 33%
27%
0
50
100
150
200
250
300
20022003200420052006200720082009201020112012201320142015201620172018
N. S
egna
lazi
oni
N. O
ppos
izio
ni
Nel 2018 le opposizioni alla donazione sono scese al 27%. Pur determinando la perdita di 71 potenziali donatori, ilnumero di non consensi è inferiore alla media nazionale. Il risultato è ricollegabile alle strategie congiuntedell’Assessorato e del Coordinamento Regionale delle donazioni e all’ottimo lavoro svolto da tutto il personale dellerianimazioni.
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Procurement
20Resoconto CRT 2018
Procurement AZ
IEN
DASA
NIT
ARIA
O
SPED
ALIE
RA
CITTA’
DON
ATO
RI
EFFE
TTIV
I
RENE CUORE FEGATO SPLIT POLMONI PANCREAS
PREL
EVAT
I
TRAP
IAN
TATI
PREL
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I
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IAN
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I
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I
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IAN
TATI
PREL
EVAT
I
TRAP
IAN
TATI
PREL
EVAT
I
TRAP
IAN
TATI
TO2
M. VITTORIA -TORINO 2 2 2 - - 1 1 - - 2 - - -
G. BOSCO -TORINO 12 24 21 1 1 10 9 - - 4 4 - -
TO3RIVOLI 4 8 8 1 1 3 3 - - - - - -
PINEROLO 1 - - - - 1 1 - - - - - -
TO4
CIRIE’ 1 2 2 - - 1 1 - - - - - -
CHIVASSO 2 4 4 - - 2 2 - - - - - -
IVREA 1 2 1 - - - - - - - - - -
TO5 MONCALIERI 2 2 2 - - 2 2 - - - - - -
BI PONDERANO 8 16 14 1 1 8 8 - - 2 2 - -
NO BORGOMANERO 2 4 4 - - 2 2 - - 1 1 - -
VCODOMODOSSOLA 13 18 13 1 1 13 13 - - 2 2 1 1
VERBANIA 1 2 2 - - 1 1 - - - - - -
VC VERCELLI 2 4 2 - - 2 2 - - - - - -
CN1 MONDOVI’ 1 2 2 - - 1 1 - - - - - -
AT ASTI 3 4 4 - - 2 2 - - - - - -
ALACQUI TERME 2 4 1 - - 2 1 - - - - - -
NOVI LIGURE 1 2 2 - - 1 1 - - - - - -
A.O. ALESSANDRIA 17 32 26 - - 16 16 - - - - - -
A.O. CUNEO 13 24 22 2 2 13 13 - - 4 4 - -
A.O.U. NOVARA 20 36 32 3 2 18 18 - - 4 4 - -
A.O.U. ORBASSANO 1 2 2 - - 1 1 - - - - - -
A.O. MAURIZIANO 1 2 1 - - 1 1 - - - - - -
A.O.U.
Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. CTO/CRF/M. ADELAIDE
16 30 27 4 4 14 14 2 2 8 8 2 2
Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. OIRM
4 6 6 2 2 4 3 - - 4 4 1 1
Città della Salute e della Scienza di Torino - P.O. MOLINETTE
26 46 40 8 7 23 23 - - 16 15 1 1
A.S.R. AOSTA 9 18 11 1 1 9 9 - - - - 1 1
TOTALE 165 296 251 24 22 151 148 2 2 47 44 6 6
-
21 Resoconto CRT 2018
Nella tabella è riportato il numero di organi prelevati ed il numero di quelli successivamente trapiantati. Le cause del mancato utilizzo degli organi prelevati sono le seguenti: 2 cuori non sono stati trapiantati perché non idonei; 3 fegati non sono stati trapiantati perchè 2 non idonei dopo biopsia, 1 per anomalia anatomica. I 45 reni prelevati non sono stati trapiantati - 10 per anomalie anatomiche, 2 per mancanza di riceventi, 22 non idonei dopo biopsia, 7 non idonei per patologia d’organo, 4 per lesioni iatrogene; 3 polmoni sono stati ritenuti non idonei: 1 dopo ricondizionamento e 2 per anomalia anatomica.
-
Attività di trapianto
-
24Resoconto CRT 2018
Attività di trapianto Numero di trapianti 2018
Nel corso del 2018 i trapianti eseguiti in Piemonte hanno registrato un ottimo risultato.I Centri Trapianto della nostra regione hanno effettuato 450 trapianti di organi, l’11% in più rispetto all’anno precedente.Il Centro Trapianto di Torino si è collocato al primo posto in Italia come numero di trapianti di organi eseguiti (da donatore cadavere+vivente); i Centri Trapianto di rene e di polmone dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino - presidio Molinette - si sono collocati al primo posto per volumi di attività in Italia. A questi due primati si aggiunge quest’anno il Centro Trapianti di fegato di Torino che con 152 trapianti (record!) eseguiti nell’anno, si è posto al secondo posto della graduatoria nazionale. Il numero dei Centri di Trapianto che sono operativi appare adeguato, operando a favore di un bacino di utenza che per i trapianti salvavita è pari alla popolazione della nostra regione: tutti i Centri di Trapianto dell’adulto hanno effettuato un numero sufficiente di interventi, come previsto dalle linee guida nazionali. Solo i Centri di Trapianto pediatrico, per i quali non sono stati ancora definiti standard di attività a livello nazionale, mantengono volumi ridotti di trapianti effettuati. Continua ad essere variegata l’offerta trapiantologica, con possibilità di trapianti combinati di vari organi (4 trapianti di rene-pancreas,10 trapianti di rene-fegato). Inoltre, tipologie innovative di trapianto (come quello di parti del fegato – split – o di trapianto di entrambi i reni o i polmoni in blocco) rimangono opzioni importanti offerte dai nostri Centri Trapianto. Limitata, seppure in costante crescita, è ancora l’attività di trapianto da donatore vivente, che ha segnalato 32 trapianti di rene eseguiti nel 2018.
*inclusi i trapianti da donatore vivente
243
142
10 4 1833
RENE* FEGATO* FEGATO/RENE RENE/PANCREAS CUORE POLMONE
Numero di trapianti 2018
*inclusi i trapianti da donatore vivente
-
25 Resoconto CRT 2018
Numero di trapianti 2018
CENTRO TRAPIANTI
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino - p.o. MOLINETTE
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino - p.o. O.I.R.M.
A.O.U. Maggiore della Carità’NOVARA
TOTALE
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino - p.o. MOLINETTE
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino – p.o. O.I.R.M.
RICEVENTE ADULTO RICEVENTE PEDIATRICO
TOTA
LE
RENE
RENE
DO
PPIO
RENE
+ F
EGAT
O
RENE
+
PANC
REAS
DON.
VIV
ENTE
RENE
RENE
+ F
EGAT
O
RENE
+ C
UORE
DON.
VIV
ENTE
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino - p.o. MOLINETTE 145 8 8 4 16 - - - - 181
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino - p.o. O.I.R.M. - - - - - 1 2 - - 3
A.O.U. Maggiore della Carità’NOVARA 54 3 - - 16 - - - - 73
TOTALE 199 11 8 4 32 1 2 - - 257
CENTRO TRAPIANTI
RICEVENTE ADULTO RICEVENTE PEDIATRICO
TOTA
LE
FEGA
TO
SPLI
T
FEGA
TO +
RE
NE
DOM
INO
FEGA
TO
SPLI
T
FEGA
TO +
RE
NE
DON.
VIV
ENTE
A.O.U. Città della Salute e della
Scienza di Torino - p.o. MOLINETTE
136 1 8 - 5 - 2 - 152
RICEVENTE ADULTO
RICEVENTE PEDIATRICO RICEVENTE ADULTO
CUO
RE
CUO
RE
POLM
ONE
UN
ILAT
ERAL
E
POLM
ONE
BI
LATE
RALE
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino - p.o. MOLINETTE 16 - 10 23^
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino– p.o. O.I.R.M. - 2
^ di cui 1 trapianto pediatrico
RICEVENTE ADULTO RICEVENTE PEDIATRICO
TOTA
LE
FEGA
TO
SPLI
T
FEGA
TO +
RE
NE
DOM
INO
FEGA
TO
SPLI
T
FEGA
TO +
RE
NE
DON.
VIV
ENTE
A.O.U. Città della Salute e della
Scienza di Torino - p.o. MOLINETTE
136 1 8 - 5 - 2 - 152
RICEVENTE ADULTO
RICEVENTE PEDIATRICO RICEVENTE ADULTO
CUO
RE
CUO
RE
POLM
ONE
UN
ILAT
ERAL
E
POLM
ONE
BI
LATE
RALE
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino - p.o. MOLINETTE 16 - 10 23^
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino– p.o. O.I.R.M. - 2
^ di cui 1 trapianto pediatrico
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino - p.o.
MOLINETTE
-
26Resoconto CRT 2018
Numero di trapianti 2018Attività di trapianto
Se si valuta nel tempo l’attività di trapianto dei centri del Piemonte, si nota che il trapianto di polmone ha avuto un aumento notevole negli ultimi anni (20 trapianti di polmone nel 2014, 33 nel 2018), mentre il numero di trapianti di cuore è praticamente costante, nonostante l’età sempre più avanzata dei donatori utilizzati. Al di là delle variazioni casuali, collegate ai piccoli numeri di questa attività, occorre però monitorare questo programma, innovandolo soprattutto nella possibilità di utilizzo di organi provenienti da donatori non convenzionali.Se i numeri complessivi dei trapianti effettuati in Piemonte assumono valori di tutto rilievo nel caso del rene, fegato, cuore e polmone, rimane ancora limitata l’esperienza del trapianto di pancreas da solo (1 trapianto singolo nel 2005,2007,2008,2009,2010 e 2013; 2 nel 2014) o in combinazione con il rene (4 nel 2018). Occorre dare maggiore stabilità a questi programmi, valutando attentamente sia le potenzialità donative della nostra regione, sia la popolazione di pazienti attesi in Piemonte che potrebbero beneficiare di questi trapianti.
*inclusi i trapianti combinati ed i trapianti da donatore vivente
*inclusi i trapianti combinati ed i trapianti da donatore vivente
0
50
100
150
200
250
300
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
4873 RENE*
3220 FEGATO*
669 CUORE*
347 POLMONE*
*inclusi i trapianti combinati ed i trapianti da donatore vivente
TOTALE TRAPIANTI = 9.168
NUMERO DI TRAPIANTI DA INIZIO ATTIVITA’ TORINO TORINO NOVARA TOTALE
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino
p.o. MOLINETTE
A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino
p.o. O.I.R.M.
A.O.U. Maggiore della Carità - Novara
RENE* 3489 90 1294 4873
FEGATO* 3220 - - 3220
CUORE* 623 46 - 669
POLMONE* 347 - - 347
PANCREAS* 59 - - 59
*inclusi i trapianti combinati ed i trapianti da donatore vivente
-
27 Resoconto CRT 2018
Numero di trapianti 2018
*inclusi i trapianti combinati, i trapianti da donatore vivente
TRAPIANTI DI RENE*
23,3 26,327,729,131,840,135,839,239,5
51,248,742,542,538,9 46,7 38,9 38,846,8
41,3 34,040,944,4
56,9
101 114 115125 137
174154 169
181222
211184 184 176
213178 174
210186
153186
200
257
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
numeri
p.m.p.
TRAPIANTI DI FEGATO*
19,2 21,2 23,3 26,834,1
30,728,427,733,9
38,333,731,8 31,429,631,130,0 28,531,027,1 23,7 29,9
34,2 33,6
84 92101
116148
133 122 120147
166146 138136 134
142 137 128 138 122108
136154 152
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
numeri
p.m.p.
TRAPIANTI DI CUORE*
7,2 7,4 5,84,8 5,8 5,1 3,7 3,0 3,7
6,9 6,5 6,9 6,2 6,6 5,7 6,12,2 4,2
6,04,2 5,1 5,3 4,0
31 3225
2125
2216
13 16
3028
3027
3026
28
10
19
27
1823 24
18
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
numeri
p.m.p.
TRAPIANTI DI POLMONE*
2,7 3,0 1,8 2,5 1,6 1,8 1,6 1,22,1 1,42,1 3,0
1,62,9 3,3
4,6 4,2 4,2 4,4 3,55,5 6,8 7,3
12 138 11 7 8 7 5
9 6 913
713 15
2119 19 20
16
2531
33
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
numeri
p.m.p.
*inclusi i trapianti combinati, i trapianti da donatore vivente
-
28Resoconto CRT 2018
Attività di trapiantoRapporto tra numero di pazienti iscritti per anno e pazienti trapiantati
Viene descritta la quota di pazienti che ogni anno ricevono un trapianto in Piemonte, quest’anno con un valore pari a 27% rispetto a coloro in attesa.
Se si analizza la capacità dei nostri centri di utilizzare al meglio gli organi reperiti nel 2018 in Piemonte, si nota come sia il programma di trapianto di rene, sia quello di fegato, hanno mostrato indici di prelievo e di utilizzo apprezzabili, raggiungendo oltre l’80% di indice di utilizzo per il rene e per il fegato. Nel 2018 solo un fegato su 136 prelevati non è stato poi trapiantato. Nel caso dei programmi di trapianto di cuore, polmone e pancreas, sono stati prelevati nel 2018 solo una minima parte degli organi disponibili dai donatori segnalati: solo il 13% dei potenziali donatori hanno donato un cuore trapiantabile o i polmoni. Questo è giustificato dai criteri di idoneità alla donazione di questi organi, più restrittiva rispetto a rene e fegato.
RAPPORTO TRA NUMERO DI PAZIENTI ISCRITTI PER ANNO E PAZIENTI TRAPIANTATI
Viene descritta la quota di pazienti che ogni anno ricevono un trapianto in Piemonte, quest’anno con un valore pari a 27% rispetto a coloro in attesa.
165
182
195
199
236
272
301
308
349
422
391
362
350
349
391
359
328
382
352
292
364
406
450
1019
900
862
957
991
957
1144
987
973
934
933
985
1278
1341
1411
1448
1437
1482
1487
1511
1623
1643
1645
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
TRAPIANTI TOTALE ISCRIZIONI IN LISTA
-
29 Resoconto CRT 2018
Attività di prelievoe scambio Rene
Infine, i flussi di organi piemontesi verso altre regioni (e viceversa dalle altre regioni al Piemonte) assumono valori consistenti, segno dell’efficacia dei programmi di scambio tra le regioni e le associazioni, sia per i casi di urgenza che per l’utilizzo di organi eventualmente eccedenti. Percentualmente, nel caso dei trapianti salvavita, il 20% dei fegati trapiantati in regione proviene da fuori Piemonte, mentre il 17% degli organi disponibili in Piemonte è stato trapiantato fuori regione (8 per urgenze, 4 per programma Meld >30). Per quanto riguarda il cuore, quasi il 30% degli organi trapiantati in Piemonte proveniva da fuori regione. Il 38% dei cuori prelevati in regione è stato utilizzato in Centri Trapianto extra-regionali (2 organi per urgenze).Il 43% dei polmoni trapiantati proveniva dalle altre regioni, mentre 12 polmoni (21%) sono stati trapiantati fuori Piemonte.Grazie al gruppo di lavoro del Programma Nazionale Iperimmuni nel corso dell’anno si sono potuti trapiantare 7 reni a pazienti iscritti nella nostra regione.
Rene
Prelevati in Piemonte – Val d’Aosta
293
45
44204
Prelevati non trapiantati
Trapiantati Fuori regione
Trapiantati in Piemonte
Prelevati in 28
232* renisu 221 pazienti
2 Emilia Romagna1 Campania2 Lazio1 Marche5 Toscana 7 Lombardia2 Friuli Venezia Giulia1 Trentino Alto Adige1 Puglia3 Sardegna 3 Veneto
10 Emilia Romagna5 Lombardia5 Lazio 2 Campania5 Veneto 3 Toscana5 Sicilia1 Marche1 Puglia4 Liguria 1 Friuli Venezia Giulia2 Abruzzo
*Compresi 10 tx combinati con fegato
INDICE DI PRELIEVOOrgani prelevati in regione e trapiantati
76%Organi disponibili in regione
INDICE DI UTILIZZOOrgani prelevati e trapiantati in regione
83%Organi prelevati in regione e ovunque trapiantati
Rene/Pancreas
Prelevati in Piemonte – Val d’Aosta
8(4 trapianti combinati) 8Trapiantati
in Piemonte
8(4 trapianti combinati)
-
30Resoconto CRT 2018
Attività di prelievoe scambio Rene/Pancreas
INDICE DI PRELIEVOOrgani prelevati in regione e trapiantati
76%Organi disponibili in regione
INDICE DI UTILIZZOOrgani prelevati e trapiantati in regione
83%Organi prelevati in regione e ovunque trapiantati
Rene/Pancreas
Prelevati in Piemonte – Val d’Aosta
8(4 trapianti combinati) 8Trapiantati
in Piemonte
8(4 trapianti combinati)
-
31 Resoconto CRT 2018
Cuore
Cuore
Prelevati in Piemonte – Val d’Aosta
24
2
913
Prelevati non trapiantati
Trapiantati Fuori regione
Trapiantati in Piemonte
Prelevati in
5
18
1 Abruzzo1 E.F.G. Francia1 Emilia Romagna1 Lombardia1 Marche
2 + 1 Emilia Romagna2 Lombardia1 Puglia1 Lazio2 Veneto
Urgenze
INDICE DI PRELIEVOOrgani prelevati in regione e trapiantati
13%Organi disponibili in regione
INDICE DI UTILIZZOOrgani prelevati e trapiantati in regione
59%Organi prelevati in regione e ovunque trapiantati
-
32Resoconto CRT 2018
Attività di prelievoe scambio Fegato
Fegato
Prelevati in Piemonte – Val d’Aosta
151
3
27121
Prelevati non trapiantati
Trapiantati Fuori regione
Trapiantati in Piemonte
Prelevati in 30 151*
2 + 1 Emilia Romagna2 + 2 + 1 Toscana4 + 1 Lombardia1 E.F.G. Francia2 + 2 Lazio1 Sardegna1 + 1 Friuli Venezia Giulia1 + 1 Veneto2 + 1 Abruzzo1 Calabria1 Marche1 Umbria1 Grecia
4 + 3 + 2 Emilia Romagna1 + 1 Lazio3 + 1 + 1 Lombardia1 Marche 1 Puglia 1 Sicilia3 + 1 Toscana2 + 2 Veneto
*Compresi 10 tx combinati con rene
UrgenzeMeld >30
Trapiantati in Piemonte
[Fegati che hanno generato lo split]
INDICE DI PRELIEVO*Organi prelevati in regione e trapiantati
91%Organi disponibili in regione
INDICE DI UTILIZZO*Organi prelevati e trapiantati in regione
81%Organi prelevati in regione e ovunque trapiantati
* Inclusi gli split di fegato
Prelevati in Piemonte – Val d’Aosta
2 [1]1 [1]
1 [1]
1 [1]
1 [1] Lombardia
Trapiantati Fuori regione
Trapiantati in Piemonte
[Fegati che hanno generato lo split]
INDICE DI PRELIEVO*Organi prelevati in regione e trapiantati
91%Organi disponibili in regione
INDICE DI UTILIZZO*Organi prelevati e trapiantati in regione
81%Organi prelevati in regione e ovunque trapiantati
* Inclusi gli split di fegato
Prelevati in Piemonte – Val d’Aosta
2 [1]1 [1]
1 [1]
1 [1]
1 [1] Lombardia
Trapiantati Fuori regione
-
33 Resoconto CRT 2018
Polmone
Polmone
Prelevati in Piemonte – Val d’Aosta
47
1232Trapiantati Fuori regione
Trapiantati in Piemonte
Prelevati in
24
56 polmonisu 33 pazienti
2 Emilia Romagna4 Lazio2 Sardegna4 Toscana1 + 1 Veneto1 + 1 Trentino Alto Adige5 + 1 Abruzzo2 Campania
4 Lombardia2 Lazio2 Toscana1 + 1 Sicilia2 Veneto
3
Prelevati non trapiantati
Urgenze
INDICE DI PRELIEVOOrgani prelevati in regione e trapiantati
13%Organi disponibili in regione
INDICE DI UTILIZZOOrgani prelevati e trapiantati in regione
73%Organi prelevati in regione e ovunque trapiantati
-
Procurement
34Resoconto CRT 2018
-
Esito trapiantid’organo
-
36Resoconto CRT 2018
Esito trapianti d’organo Rene
I Centri piemontesi di Trapianto di Rene non solo hanno eseguito un buon numero di trapianti, ma anche la loro riuscita è risultata più che soddisfacente e tra le migliori in Italia. Nel 2018 il Centro Trapianti dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, presidio Molinette, ha eseguito il maggior numero di trapianti in Italia.Nei trapianti, la valutazione dei risultati viene effettuata valutando la sopravvivenza dei riceventi nel tempo. Al momento dell’intervento il 100% di essi è vivo, passando il tempo, si valuta quale sia la percentuale dei trapiantati che sopravvive o – nel caso del trapianto di rene – non necessita di dialisi. Nel caso del trapianto di rene si calcolano in genere 2 sopravvivenze: una per il paziente (nel caso di primo trapianto 97% a 1 anno e maggiore del 90% a 5 anni) ed una per l’organo (sempre per la stessa tipologia di trapianto, 92% a 1 anno e 79% a 5 anni). Nel caso del rene infatti la possibilità della terapia sostitutiva consente al paziente, in caso di fallimento del trapianto, di tornare in dialisi.E’ da sottolineare che se si valuta la prospettiva di successo dei trapianti di rene eseguiti in periodi differenti, si nota come i trapianti eseguiti in periodi più recenti mostrino una continua migliore probabilità di funzionare nel tempo: per i trapianti eseguiti a partire dal 2000, la probabilità di successo è di circa 90% a 3 anni, con notevole miglioramento rispetto a quelli eseguiti in periodi precedenti. Se si usano come confronto i risultati di studi multicentrici europei (come il CTS - Collaborative Transplant Study) si nota come il programma regionale di trapianto renale sia di ottima qualità.Nell’analisi si è evidenziata anche la differenza tra il successo (per quanto riguarda l’organo) di un trapianto eseguito con donatore vivente rispetto a un organo prelevato da cadavere. Seppure di dimensione limitata (266 primi trapianti da donatore vivente – circa 7%) a 5 anni dall’intervento, la differenza di sopravvivenza è del 10% circa. Anche la prospettiva di successo di un secondo (o di un successivo) trapianto è più che soddisfacente. Pur trattandosi di interventi a maggior rischio, la probabilità di successo dei ritrapianti (che ormai rappresentano circa il 14%) è solo di poco inferiore a quello di un primo trapianto, circa l’8% a distanza di 5 anni. I Centri Trapianto della Regione, in definitiva, prospettano in maniera analoga un programma di successo: se si paragonano le loro attività in un analogo periodo di tempo, non si notano differenze significative.Una migliore compatibilità tessutale HLA, soprattutto di classe II, conferma una prospettiva di successo migliore, anche a grande distanza dal trapianto.Nel corso del 2014 si è attivato anche il programma di trapianto per pazienti non ancora in dialisi: 32 sono stati trapiantati nel 2018.
Qui di seguito si riportano alcune delle caratteristiche dei trapianti di rene eseguiti in Piemonte.
Anni 1981-2017
Anno 2018
Totale 1981-2018
Tipo trapianto Rene singolo 4330 232 4562 Rene doppio 174 11 185 Rene-pancreas 44 4 48 Rene-fegato 63 10 73
Rene split-fegato 1 - 1 Rene-cuore 4 - 4
Totale 4616 257 4873 N. trapianti pre-emptive ^ eseguiti 160 32 192 Adulto 4463 254 4717 Pediatrico 153 3 156
Primi trapianti 4039 228 4267 Ritrapianti 577 29 606 Età media paziente trapiantato (anno 2018)
54.5 ± 14.2 aa
Tempo attesa mediano pre –primo trapianto in lista attiva (anno 2018)
9.7 mesi
CENTRO TRAPIANTI
A.O.U. Città della Salute e
della Scienza di Torino
p.o. Molinette
A.O.U. Maggiore della Carità
Novara
A.O.U. Città della Salute e
della Scienza di Torino
p.o. O.I.R.M.
TOTALE
PERIODO ATTIVITA’
1981-2018 1998-2018 2000-2018
TRAPIANTI DI RENE DA
DONATORE VIVENTE
173 113 - 286
TRAPIANTI DI RENE DA
DONATORE CADAVERE
3316 1181 90 4587
TOTALE 3489 1294 90 4873
-
37 Resoconto CRT 2018
ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE - 4267 PRIMI TRAPIANTI (1981 - 2018)
Qui di seguito si riportano alcune delle caratteristiche dei trapianti di rene eseguiti in Piemonte.
ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE4267 primi trapianti (1981 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
Cum
ulat
ive
Pro
porti
on S
urvi
ving
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
PAZIENTE ORGANO
Qui di seguito si riportano alcune delle caratteristiche dei trapianti di rene eseguiti in Piemonte. Anni 1981-
2017 Anno 2018 Totale 1981-2018
Tipo trapianto Rene singolo 4330 232 4562 Rene doppio 174 11 185 Rene-pancreas 44 4 48 Rene-fegato 63 10 73 Rene split-fegato 1 - 1 Rene-cuore 4 - 4
Totale 4616 257 4873 N. trapianti pre-emptive ^ eseguiti 160 32 192 Adulto 4463 254 4717 Pediatrico 153 3 156 Primi trapianti 4039 228 4267 Ritrapianti 577 29 606 Età media paziente trapiantato (anno 2018) 54.5 ± 14.2 aa
Tempo attesa mediano pre - primo trapianto in lista attiva (anno 2018)
9.7 mesi
CENTRO TRAPIANTI
A.O.U. Città della Salute e
della Scienza di Torino
p.o. Molinette
A.O.U. Maggiore della Carità
Novara
A.O.U. Città della Salute e
della Scienza di Torino
p.o. O.I.R.M.
TOTALE
PERIODO ATTIVITA’ 1981-2018 1998-2018 2000-2018
TRAPIANTI DI RENE DA
DONATORE VIVENTE
173 113 - 286
TRAPIANTI DI RENE DA
DONATORE CADAVERE
3316 1181 90 4587
TOTALE 3489 1294 90 4873
-
38Resoconto CRT 2018
Esito trapianti d’organo Rene
ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE - 4873 TRAPIANTI (1981 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE4267 primi trapianti (1981 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0C
umul
ativ
e P
ropo
rtion
Gra
ft S
urvi
ving
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
DONATORE VIVENTE (266) DONATORE CADAVERE (4001)p
-
39 Resoconto CRT 2018
ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE - 4267 PRIMI TRAPIANTI (1981 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE - 4267 PRIMI TRAPIANTI (1981 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE4267 primi trapianti (1981 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
Cum
ulat
ive
Pro
porti
on G
raft
Sur
vivi
ng
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
TRAPIANTI 2010 - 18 (1523) TRAPIANTI 2000 - 09 (1588) TRAPIANTI 1990 - 99 (794) TRAPIANTI 1981 - 89 (362)p
-
Procurement
40Resoconto CRT 2018
Esito trapianti d’organo Cuore
Dal primo trapianto di cuore, eseguito il 3/4/1990, sono stati eseguiti in Piemonte 669 trapianti di cuore presso l’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino: 623 nel presidio Molinette e 46 presso il Centro Trapianti Pediatrico del presidio O.I.R.M., che ha iniziato la sua attività nel 2002. In totale, 12 sono stati i ritrapianti eseguiti, di cui 1 su paziente pediatrico.L’analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (657).Globalmente, l’esito del trapianto di cuore in Piemonte è paragonabile ai dati del CTS Europa (Collaborative Transplant Study), a cui il Centro di Torino partecipa dall’inizio della sua attività. Pur se riferito ad un numero di casi limitato (52), il programma di trapianto pediatrico si dimostra particolarmente efficace, con una sopravvivenza a 5 anni maggiore di circa il 10% a quella del trapianto su paziente adulto.Anche nel caso del trapianto di cuore, una buona compatibilità tessutale si dimostra efficace nel migliorarne l’esito.
ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE - 657 PRIMI TRAPIANTI (1990 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE657 primi trapianti (1990 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
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0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
CUORE Dal primo trapianto di cuore, eseguito il 3/4/1990, sono stati eseguiti in Piemonte 669 trapianti di cuore presso l’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino: 623 nel presidio Molinette e 46 presso il Centro Trapianti Pediatrico del presidio O.I.R.M., che ha iniziato la sua attività nel 2002. In totale, 12 sono stati i ritrapianti eseguiti, di cui 1 su paziente pediatrico. L’analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (657). Globalmente, l’esito del trapianto di cuore in Piemonte è paragonabile ai dati del CTS Europa (Collaborative Transplant Study), a cui il Centro di Torino partecipa dall’inizio della sua attività. Pur se riferito ad un numero di casi limitato (52), il programma di trapianto pediatrico si dimostra particolarmente efficace, con una sopravvivenza a 5 anni maggiore di circa il 10% a quella del trapianto su paziente adulto. Anche nel caso del trapianto di cuore, una buona compatibilità tessutale si dimostra efficace nel migliorarne l’esito.
Anni 1990-
2017 Anno 2018
Totale 1990-2018
Tipo trapianto Cuore 645 18 663
Cuore-rene 4 - 4
Cuore-polmone bilaterale 2 - 2
totale 651 18 669
Adulto 601 16 617
Pediatrico 50 2 52
Primi trapianti 639 18 657
Ritrapianti 12 - 12
Età media paziente trapiantato (anno 2018)
48.4 ± 15.6 aa
Tempo attesa mediano pre-primo trapianto in lista attiva (anno 2018)
6.3 mesi
FEGATO Dal 1990 al 31/12/2018 sono stati eseguiti nella Regione Piemonte 3220 trapianti di fegato: 3199 da donatore cadavere, 14 da donatore vivente e 7 trapianti domino, tutti presso il Centro Trapianti dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino. Dall’inizio dell’attività 254 sono stati i ritrapianti (8,6%), il cui numero cresce di anno in anno. L’analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (2966), comprendendo l’intera attività. Nessuna differenza in termini di probabilità di sopravvivenza è stata rilevata tra i trapianti di fegato intero e quelli eseguiti con tecnica ‘split’. Vengono, come nel caso del trapianto renale, proposte 2 curve di sopravvivenza, una relativa al trapianto ed una al paziente, che in alcuni casi ha potuto beneficiare di un successivo trapianto. Complessivamente, oltre l’80% dei pazienti trapiantati sopravvive a distanza di 5 anni. La prospettiva di successo di un secondo trapianto è senz’altro meno buona, pur rimanendo
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41 Resoconto CRT 2018
ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE - 657 PRIMI TRAPIANTI (1990 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE - 657 PRIMI TRAPIANTI (1990 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE - 645 PRIMI TRAPIANTI (1990 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE657 primi trapianti (1990 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
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0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
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1.0
RICEVENTE PEDIATRICO (52) RICEVENTE ADULTO (605)
p=0.05444
ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE657 primi trapianti (1990 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
0.0
0.1
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0.3
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0.9
1.0
TRAPIANTI 2007 - 18 (273) TRAPIANTI 2000 - 06 (146) TRAPIANTI 1990 - 99 (238)
p=0.25364
ESITO DEL TRAPIANTO DI CUORE645 primi trapianti (1990 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
0.0
0.1
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0.1
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1.0
2-5 HLA-A,-B-,DR1 matches (230) 0-1 HLA-A,-B-,DR1 matches (415)
p=0.11054
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42Resoconto CRT 2018
Esito trapianti d’organo Fegato
Dal 1990 al 31/12/2018 sono stati eseguiti nella Regione Piemonte 3220 trapianti di fegato: 3199 da donatore cadavere, 14 da donatore vivente e 7 trapianti domino, tutti presso il Centro Trapianti dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino. Dall’inizio dell’attività 254 sono stati i ritrapianti (8,6%), il cui numero cresce di anno in anno. L’analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (2966), comprendendo l’intera attività. Nessuna differenza in termini di probabilità di sopravvivenza è stata rilevata tra i trapianti di fegato intero e quelli eseguiti con tecnica ‘split’. Vengono, come nel caso del trapianto renale, proposte 2 curve di sopravvivenza, una relativa al trapianto ed una al paziente, che in alcuni casi ha potuto beneficiare di un successivo trapianto. Complessivamente, oltre l’80% dei pazienti trapiantati sopravvive a distanza di 5 anni. La prospettiva di successo di un secondo trapianto è senz’altro meno buona, pur rimanendo più accettabile se si considera la condizione di urgenza nella quale viene eseguito: più della metà dei ritrapianti mostra ancora una buona funzione a 5 anni dall’intervento (62%).
L’evoluzione della tecnica chirurgica, insieme al perfezionamento delle terapie immunosoppressive e dell’esperienza maturata dall’equipe di trapianto e da quanti collaborano con essa, contribuisce ad un miglioramento della sopravvivenza, che registra quasi il 10% di differenza a 5 anni dal trapianto se si paragonano, ad esempio, i risultati degli ultimi 18 anni rispetto al periodo precedente. Globalmente, l’esito del trapianto di fegato si dimostra decisamente superiore se confrontato con i dati del CTS (Collaborative Transplant Study), a cui il Centro di Torino partecipa. Questo rende l’attività del Centro Trapianti di Torino un punto di eccellenza e di riferimento per il mondo trapiantologico. Interessante è stata l’esperienza maturata nel trapianto pediatrico, che pur rappresentando il 5.5% dell’intera attività del centro, costituisce un punto di attrazione nazionale. La qualità di questo programma è superiore a quella del trapianto nell’adulto: analogamente al trapianto renale, anche in questo caso un maggior rischio di fallimento precoce è controbilanciato da una migliore tolleranza del trapianto nel tempo.
più accettabile se si considera la condizione di urgenza nella quale viene eseguito: più della metà dei ritrapianti mostra ancora una buona funzione a 5 anni dall’intervento (62%).
Anni 1990-2017
Anno 2018
Totale 1990-2018
Tipo trapianto
Fegato intero 2856 141 2997
Fegato split 136 1 137
Fegato-rene 63 10 73
Fegato split-rene 1 - 1
Fegato-pancreas 3 - 3
Fegato-polmone 2 - 2
Fegato domino 7 - 7
Totale 3068 152 3220
Adulto 2897 145 3042
Pediatrico 171 7 178 (5.5%)
Primi trapianti 2825 141 2966
Ritrapianti 243 11 254
Età media paziente trapiantato (anno 2018)
53.2 ± 13.4
Tempo attesa mediano pre - primo trapianto in lista attiva (anno 2018)
1.0 mese
L’evoluzione della tecnica chirurgica, insieme al perfezionamento delle terapie immunosoppressive e dell’esperienza maturata dall’equipe di trapianto e da quanti collaborano con essa, contribuisce ad un miglioramento della sopravvivenza, che registra quasi il 10% di differenza a 5 anni dal trapianto se si paragonano, ad esempio, i risultati degli ultimi 18 anni rispetto al periodo precedente. Globalmente, l’esito del trapianto di fegato si dimostra decisamente superiore se confrontato con i dati del CTS (Collaborative Transplant Study), a cui il Centro di Torino partecipa. Questo rende l’attività del Centro Trapianti di Torino un punto di eccellenza e di riferimento per il mondo trapiantologico. Interessante è stata l’esperienza maturata nel trapianto pediatrico, che pur rappresentando il 5.5% dell’intera attività del centro, costituisce un punto di attrazione nazionale. La qualità di questo programma è superiore a quella del trapianto nell’adulto: analogamente al trapianto renale, anche in questo caso un maggior rischio di fallimento precoce è controbilanciato da una migliore tolleranza del trapianto nel tempo.
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43 Resoconto CRT 2018
ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO - 2966 PRIMI TRAPIANTI (1990 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO - 2966 PRIMI TRAPIANTI (1990 - 2018)
ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO2966 primi trapianti (1990 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
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1.0
PAZIENTE ORGANO
ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO2966 primi trapianti (1990 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo del trapianto (anni)
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TRAPIANTI 2010 - 18 (1138) TRAPIANTI 2000 - 09 (1270) TRAPIANTI 1990 - 99 (558)
p
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Procurement
44Resoconto CRT 2018
Esito trapianti d’organo
ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO - 3220 TRAPIANTI (1990 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO - 2966 PRIMI TRAPIANTI (1990 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
Fegato
ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO2966 primi trapianti (1990 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
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1.0C
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0.8
0.9
1.0
RICEVENTE PEDIATRICO (164) RICEVENTE ADULTO (2802)p=0.00001
ESITO DEL TRAPIANTO DI FEGATO3220 trapianti (1990 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
0.0
0.1
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0.4
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Cum
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PRIMI TRAPIANTI (2966) RITRAPIANTI (254)
p
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45 Resoconto CRT 2018
Polmone
Dal 1993 al 31/12/2018 sono stati eseguiti 347 trapianti di polmone nella Regione Piemonte, presso l’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, presidio Molinette. Di seguito una tabella che riporta le principali caratteristiche dei trapianti eseguiti.
L’analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (332), sia comprendendo l’intera attività che suddividendo le curve per periodo.Anche nel caso del trapianto polmonare, si nota comunque un miglioramento della qualità del programma, con un aumento della prospettiva di successo in caso di trapianti eseguiti in epoca più recente, rispetto a quelli eseguiti nel primo periodo di attività del Centro. Si rileva una differenza di sopravvivenza tra i trapianti di entrambi i polmoni rispetto a quelli in cui è stato trapiantato un solo polmone (a 5 anni: 50% per i trapianti di polmone bilaterale, 38% per quelli unilaterale; p=0.0024). Nessuna differenza nella qualità del trapianto per quanto riguarda l’utilizzo di polmoni ricondizionati (ex vivo), un programma iniziato nel 2011 che riguarda già 33 trapianti eseguiti.
ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE - 332 PRIMI TRAPIANTI (1993 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE332 primi trapianti (1993 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
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Cum
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Pro
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0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
POLMONE Dal 1993 al 31/12/2018 sono stati eseguiti 347 trapianti di polmone nella Regione Piemonte, presso l’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, presidio Molinette. Di seguito una tabella che riporta le principali caratteristiche dei trapianti eseguiti.
Anni 1993-2017
Anno 2018
Totale 1993-2018
Tipo trapianto Polmone intero singolo 139 10 149
Polmone intero bilaterale 171 23 194
Polmone bilaterale +fegato 2 - 2
Polmone bilaterale+cuore 2 - 2
Totale 314 33 347
N. trapianti eseguiti con polmoni ricondizionati (dal 2011)
30 3 (9%) 33
Adulto 292 32 324
Pediatrico 22 1 23
Primi trapianti 301 31 332
Ritrapianti 13 2 15 (4%)
Età media paziente trapiantato (anno 2018) 55.1 ± 12.6 anni
Tempo attesa mediano pre-primo trapianto in lista attiva (anno 2018)
5.1 mesi
L’analisi di sopravvivenza è stata eseguita sui primi trapianti (332), sia comprendendo l’intera attività che suddividendo le curve per periodo. Anche nel caso del trapianto polmonare, si nota comunque un miglioramento della qualità del programma, con un aumento della prospettiva di successo in caso di trapianti eseguiti in epoca più recente, rispetto a quelli eseguiti nel primo periodo di attività del Centro. Si rileva una differenza di sopravvivenza tra i trapianti di entrambi i polmoni rispetto a quelli in cui è stato trapiantato un solo polmone (a 5 anni: 50% per i trapianti di polmone bilaterale, 38% per quelli unilaterale; p=0.0024). Nessuna differenza nella qualità del trapianto per quanto riguarda l’utilizzo di polmoni ricondizionati (ex vivo), un programma iniziato nel 2011 che riguarda già 33 trapianti eseguiti. PANCREAS E COMBINATI Il trapianto di pancreas e combinati è un’attività ancora molto limitata: sono stati infatti eseguiti dal 18/08/1999 al 31/12/2018 solo 55 trapianti di pancreas nella Regione Piemonte, presso l’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, presidio Molinette. Di questi, 48 sono stati trapianti in combinazione con il rene, 3 con il fegato e 8 come organi isolati. Un paziente ha subito un ritrapianto nel corso degli anni di attività. L’analisi di sopravvivenza mostra la buona qualità di questo programma: il 95% dei pancreas trapiantati è ancora funzionante a 5 anni, permettendo alla maggioranza dei riceventi la sospensione della terapia insulinica.
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Procurement
46Resoconto CRT 2018
Esito trapianti d’organo
ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE - 332 PRIMI TRAPIANTI (1993 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE - 332 PRIMI TRAPIANTI (1993 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
Polmone
ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE332 primi trapianti (1993 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
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TRAPIANTI 2001 - 2018 (263) TRAPIANTI 1993 - 2000 (69)p=0.00754
ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE332 primi trapianti (1993 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
0.0
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0.2
0.3
0.4
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ALTRE PNEUMOPATIE (52) ENFISEMA (112) FIBROSI CISTICA (61) FIBROSI POLMONARE IDIOPATICA (107)p=0.00383
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47 Resoconto CRT 2018
ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE - 332 PRIMI TRAPIANTI (1993 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE - 332 PRIMI TRAPIANTI (1993 - 2018)SOPRAVVIVENZA D'ORGANO
ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE332 primi trapianti (1993 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
0.0
0.1
0.2
0.3
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0.5
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0.8
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0.2
0.3
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1.0
POLMONE BILATERALE (196) POLMONE UNILATERALE (136)p=0.0024
ESITO DEL TRAPIANTO DI POLMONE332 primi trapianti (1993 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
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Cum
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0.6
0.7
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1.0
POLMONI RICONDIZIONATI (33)p=0.80183
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Presentazione
48Resoconto CRT 2018
ESITO DEL TRAPIANTO DI RENE-PANCREAS - 58 PRIMI TRAPIANTI (1999 - 2018) SOPRAVVIVENZA D’ORGANO
Esito trapianti d’organo Pancreas e combinati
48
Il trapianto di pancreas e combinati è un’attività ancora molto limitata: sono stati infatti eseguiti dal 18/08/1999 al 31/12/2018 solo 55 trapianti di pancreas nella Regione Piemonte, presso l’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, presidio Molinette. Di questi, 48 sono stati trapianti in combinazione con il rene, 3 con il fegato e 8 come organi isolati. Un paziente ha subito un ritrapianto nel corso degli anni di attività. L’analisi di sopravvivenza mostra la buona qualità di questo programma: il 95% dei pancreas trapiantati è ancora funzionante a 5 anni, permettendo alla maggioranza dei riceventi la sospensione della terapia insulinica.
ESITO DEL TRAPIANTO DI PANCREAS E COMBINATI58 primi trapianti (1999 - 2018)
0 1 2 3 4 5
tempo dal trapianto (anni)
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
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0.9
1.0
Cum
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0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
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49 Resoconto CRT 2018
Liste di attesa
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50Resoconto CRT 2018 50
Liste di attesa
Le liste di attesa della regione Piemonte - Valle d’Aosta sono custodite presso il Centro Regionale Trapianti (CRT). L’aggiornamento delle liste viene effettuato in tempo reale da parte degli Ambulatori e Centri Trapianto della Regione. Il paziente può essere iscritto nella lista di attesa con lo status di attivo (potenziale candidato al trapianto) oppure temporaneamente sospeso. Le motivazioni per la sospensione sono indicate dagli Ambulatori di afferenza del paziente. In ottemperanza ad un progetto regional