Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione,...

13
Il Quotidiano della Basilicata La Gazzetta del Mezzogiorno La Nuova del Sud Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155 Creazione di microimpre- se e di lavoro autonomo con una specifica atten- zione al terzo settore e al ricambio generazionale; agevolazioni per l’acces- so al credito da parte di piccole e medie impre- se operanti in Basilicata; pratiche burocratiche più snelle e veloci per favorire lo sviluppo, la competitivi- tà, la crescita economica e l’innovazione del sistema produttivo lucano; inter- net e banda larga in tutti i paesi della Basilicata. Sono queste le quattro misure varate dalla giunta regionale che rientrano nel pacchetto “Obiettivo 2012”: l’intesa tra Regione, organizzazioni sindacali e datoriali per favorire lo sviluppo della Basilicata. “Le azioni che stiamo portando avanti mirano a incidere direttamente sulle condizioni di com- petitività del territorio e, al tempo stesso, a dare sostegno al tes- suto economico in un momento di difficoltà”. Così ha commentato l’in- tervento della Regione, il governatore Vito De Filippo. “Le misure - ha aggiunto - proiettano il sistema produttivo luca- no verso una forza mag- giore destinata a durare nel tempo”. De Filippo: “Più forti e più competitivi” Economia lucana pronta a ripartire Uno degli obiettivi è superare il “digital divide” con le reti di trasporto dati ad alta capacità in tutto il territorio Innovare: la strada per superare la crisi Euro-esperienze con il “Leonardo” Consiglio unanime su crisi e sicurezza Illustrato a Matera il “pacchetto” ministeriale Domani scade il bando del progetto Settore ferroviario e rischio idrogeologico Obiettivo: integrare impresa e innovazione Il progetto Leonardo attiva esperienze nei Paesi comunitari I danni dell’alluvione di marzo A PAGINA 3 A PAGINA 3 A PAGINA 4 A PAGINA 2 A PAGINA 2 Rosa Volpe, pubblico mi- nistero del processo per l’omicidio di Elisa Claps, ha chiesto trent’anni di carcere (il massimo previ- sto con il rito abbreviato) per Danilo Restivo, unico imputato. “E’ un brutale assassino”, ha detto. Proseguono le ricerche dei corpi - nessuno più spera di trovarli vivi - di Carlo e Rosa Masiello, pa- dre e figlia travolti dalle acque di un torrente a Ma- tera. Sono arrivati, in ausi- lio, altri 15 vigili del fuoco oltre ai 20 già sul posto. L’annuncio del premier Silvio Berlusconi di voler- si dimettere ha riaperto il consueto “totocandidatu- re”. Da una parte i tredici parlamentari lucani pronti a ripresentarsi, dall’altra chi invece scalpita per so- stituirli. Omicidio Claps Tragedia di Matera Elezioni imminenti I loro corpi ancora dispersi sotto il fango Tredici nomi pronti a ripresentarsi “Danilo Restivo brutale assassino” Nessuna notizia di Rosa e Carlo Totocandidature di nuovo al via Chiesti 30 anni per l’imputato Anno 1 Numero 27 del 9/11/2011 Obiettivo 2012 più vicino Accesso al credito, aiuti al lavoro autonomo, iter burocratici più semplici e banda larga in tutti i comuni La giunta regionale ha varato quattro interventi per lo sviluppo del territorio

Transcript of Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione,...

Page 1: Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione, crescita Pmi e banda larga in tutti i Comuni Obiettivo Basilicata 2012, patto per

Il Quotidiano della BasilicataLa Gazzetta del Mezzogiorno La Nuova del Sud

Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155

Creazione di microimpre-se e di lavoro autonomo con una specifica atten-zione al terzo settore e al ricambio generazionale; agevolazioni per l’acces-so al credito da parte di piccole e medie impre-se operanti in Basilicata; pratiche burocratiche più snelle e veloci per favorire lo sviluppo, la competitivi-tà, la crescita economica e l’innovazione del sistema produttivo lucano; inter-net e banda larga in tutti i paesi della Basilicata. Sono queste le quattro misure varate dalla giunta regionale che rientrano nel pacchetto “Obiettivo 2012”: l’intesa tra Regione, organizzazioni sindacali e datoriali per favorire lo sviluppo della Basilicata.

“Le azioni che stiamo portando avanti mirano a incidere direttamente sulle condizioni di com-petitività del territorio e, al tempo stesso, a dare sostegno al tes-suto economico in un momento di difficoltà”. Così ha commentato l’in-tervento della Regione, il governatore Vito De Filippo. “Le misure - ha aggiunto - proiettano il sistema produttivo luca-no verso una forza mag-giore destinata a durare nel tempo”.

De Filippo: “Più forti e più competitivi”Economia lucana pronta a ripartire

Uno degli obiettivi è superare il “digital divide” con le reti di trasporto dati ad alta capacità in tutto il territorio

Innovare: la stradaper superare la crisi

Euro-esperienze con il “Leonardo”

Consiglio unanimesu crisi e sicurezza

Illustrato a Matera il “pacchetto” ministeriale Domani scade il bando del progetto Settore ferroviario e rischio idrogeologico

Obiettivo: integrare impresa e innovazione Il progetto Leonardo attiva esperienze nei Paesi comunitari I danni dell’alluvione di marzo

•A PAGINA 3 •A PAGINA 3 •A PAGINA 4

•A PAGINA 2•A PAGINA 2

Rosa Volpe, pubblico mi-nistero del processo per l’omicidio di Elisa Claps, ha chiesto trent’anni di carcere (il massimo previ-sto con il rito abbreviato) per Danilo Restivo, unico imputato. “E’ un brutale assassino”, ha detto.

Proseguono le ricerche dei corpi - nessuno più spera di trovarli vivi - di Carlo e Rosa Masiello, pa-dre e figlia travolti dalle acque di un torrente a Ma-tera. Sono arrivati, in ausi-lio, altri 15 vigili del fuoco oltre ai 20 già sul posto.

L’annuncio del premier Silvio Berlusconi di voler-si dimettere ha riaperto il consueto “totocandidatu-re”. Da una parte i tredici parlamentari lucani pronti a ripresentarsi, dall’altra chi invece scalpita per so-stituirli.

Omicidio Claps Tragedia di Matera Elezioni imminenti

I loro corpi ancoradispersi sotto il fango

Tredici nomi prontia ripresentarsi

“Danilo Restivobrutale assassino”

Nessuna notiziadi Rosa e Carlo

Totocandidaturedi nuovo al via

Chiesti 30 anniper l’imputato

Anno 1 Numero 27 del 9/11/2011

Obiettivo 2012 più vicinoAccesso al credito, aiuti al lavoro autonomo, iter burocratici più semplici e banda larga in tutti i comuni

La giunta regionale ha varato quattro interventi per lo sviluppo del territorio

Page 2: Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione, crescita Pmi e banda larga in tutti i Comuni Obiettivo Basilicata 2012, patto per

Basilicata MezzogiornoPAG. 2Data 09.11.2011 N°27

9 milioni di euro per microimprese

e lavoro autonomo. Benefici per

ricambio generazionale e III settore

Fondi per microcredito, sburocratizzazione, crescita Pmi e banda larga in tutti i Comuni

Obiettivo Basilicata 2012,patto per la crescitaLa giunta regionale ha varato i primi quattro interventi di sviluppo

Le nuove misure “ridisegneranno” la Basilicata

“Creare condizioni di forza

del sistema produttivo che

dureranno nel tempo”

Parla il presidente

De Filippo: “Le misure messe in campodisegneranno una Basilicata più forte”

Più competitivi

“Le misure che abbiamo messo in campo mirano non a sostenere singole iniziative, ma a disegnare una Basilicata più forte nei fondamentali dell’econo-mia, e un elemento non trascurabile di questa forza è la condivisione unanime di rappresentanze di la-voratori e impresa intorno alle scelte fatte”. Le azioni che stiamo portando avanti col coordinamento della “cabina di regia di Obiettivo 2012”, mirano a incide-re direttamente sulle condizioni di competitività del territorio e, al tempo stesso, a dare sostegno al tes-suto economico in un momento di difficoltà. Soste-nere gli investimenti nell’innovazione di prodotto e di processo, la capitalizzazione di imprese e coopera-tive, la capacità di accesso al credito, la realizzazione di infrastrutture di nuova generazione come le reti a banda Larga significa creare condizioni di forza del sistema produttivo che non si esauriscono col termi-ne degli interventi. Un’impresa che decide, in questa difficile congiuntura, di investire sull’innovazione è un’impresa che riesce a utilizzare il tempo della crisi per riorganizzarsi ed essere più competitiva quando i mercati riprenderanno a tirare. L’intervento della Regione consente di avere un supporto in questo delicato momento e proietta il sistema produttivo lucano verso una forza maggiore destinata a durare nel tempo”.Vito De Filippo - Presidente Regione Basilicata

“Intorno al tavolo delle

scelte, rappresentanze

di lavoratori e imprese”

Obiettivo 2012, l’intesa tra Regione, Organizzazioni sindacali e datoriali per lo sviluppo della Basilicata, prende quota. La Giunta Regionale ha approvato quattro provvedimenti del pacchetto di interven-ti decisi dalla “cabina di re-gia” che governa l’intesa. Si tratta di Microcredito, Task force sburocratizza-zione, Fondo regionale di Venture Capital e avviso pubblico Banda Larga.

MICROCREDITOE’ un intervento volto alla concessione di prestiti di modesta entità (per importi variabili dai 5 ai 25mila euro) da restituire a tassi agevolati, al fine di sostenere l’avvio di nuove attività imprenditoriali e agevolare la realizzazio-ne di nuovi investimenti, nell’ambito di iniziative già esistenti, da parte di tutti i soggetti che si trovi-no in difficoltà ad accede-re ai tradizionali canali del credito. Il provvedimento prevede diversi tipi di in-tervento finalizzati alla creazione di microimpre-se e di lavoro autonomo,

con una specifica atten-zione al terzo settore, al ricambio generazionale nelle imprese e alla ca-pitalizzazione di società cooperative in cui i bene-ficiari dell’intervento pos-sano trovare occupazione

come soci lavoranti. Le diverse linee di intervento del microcredito, mirano a dare particolare soste-gno a soggetti deboli del mercato del lavoro, ossia, disoccupati, inoccupati e inattivi, lavoratori in Cigs e mobilità, immigrati e a soggetti molto svan-taggiati quali lavoratori disabili, donne vittime di violenza fisica, sessuale, psicologica e/o di costri-zione economica e della tratta; persone sottopo-ste ad esecuzione penale, detenuti/ex detenuti o in semi-libertà e soggetti affetti da dipendenze. La dotazione complessiva del provvedimento è di 9

milioni di euro, tutti rive-nienti dal Fondo Sociale Europeo.

SBUROCRATIZZAZIONESi occuperà, invece di “in-dividuare le procedure e gli adempimenti più co-

stosi da semplificare e di valutare l’efficacia di ogni intervento sulla stima dei risparmi ottenuti per favo-rire lo sviluppo, la compe-titività, la crescita econo-mica e l’innovazione del sistema produttivo luca-no” la Task force sburocra-tizzazione istituita con il secondo provvedimento della Giunta. L’organismo sarà composto da un rap-presentante per ciascuna delle forze che compon-gono la cabina di regia strategica, da Anci, Upi e Unioncamere di Basilicata e dai dirigenti dei diver-si uffici regionali di tutti i Dipartimenti. L’esigenza nasce dal fatto che le prin-

cipali agenzie statistiche individuano nella compli-cazione burocratica una delle prime cause dello svantaggio competitivo del Paese.

VENTURE CAPITALIl terzo intervento, os-sia il Fondo Regionale di Venture Capital, si pone come strumento di finan-za innovativa finalizzato a favorire lo sviluppo delle Piccole e Medie Impre-se operanti in Basilicata attraverso il capitale di rischio, mediante l’investi-mento diretto o il co-inve-stimento, in partnership con terzi finanziando l’av-vio e/o la crescita di un’at-tività in settori ad elevato potenziale di sviluppo. In particolare il programma intende sostenere la cre-azione di nuove imprese ad alto contenuto tecno-logico nonché lo sviluppo di aziende già attive inte-ressate a sviluppare nuovi prodotti e nuove tecnolo-gie con modalità previste nelle delibere di interven-to e condivisa con i soci dell’azienda partecipata. La partecipazione è tem-

poranea e deve essere smobilizzata entro sette anni dalla data di assun-zione. L’intervento preve-de anche l’attivazione di forme di monitoraggio e controllo delle partecipa-te, oltre alla messa a di-sposizione di know how manageriale per apporta-re valore all’impresa in tut-te le aree chiave ed in tut-te le fasi del programma. L’intervento, finanziato con oltre 8 milioni di euro

del Po Fesr 2007/2013, sarà attuato da Sviluppo Basilicata e consentirà l’assunzione di impegni fino a tutto il 2015.

BANDA LARGAIl quarto provvedimento

approvato dalla giunta è l’avviso pubblico per por-tare collegamenti internet a “banda larga” in tutti i centri della Basilicata. L’obiettivo dell’intervento è quello di sostenere le reti di trasporto dati ad alta capacità superando la condizione di svantaggio tra territori nota come “di-gital divide”. L’intervento à finanziato con quasi 22 milioni di euro provenien-ti da Fesr e Feasr che sa-

ranno utilizzati nell’ottica di ripianare il differenziale esistente tra la condizione di “fallimento di mercato” in cui si troverebbero a lavorare gli operatori di Tlc e i livelli di redditività dell’investimento. (bm1)

22 milioni per “trasportare dati”

in tutti i centri della Basilicata con

collegamenti internet e banda larga

Page 3: Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione, crescita Pmi e banda larga in tutti i Comuni Obiettivo Basilicata 2012, patto per

Basilicata MezzogiornoPAG. 309.11.2011 N. 27

L’iniziativa per le imprese del ministero per lo Sviluppo economico presentata a Matera

Le offerte formative arricchiranno la fase 4 dell’azione sperimentale della Regione

Si torna a parlare di “Un ponte per l’occupazione”, l’azione sperimentale ideata dalla Regione Basilica-ta finalizzata a contrastare il crescente fenomeno della disoccupazione “intellettuale” e a favorire la crescita delle competenze professionali attraverso l’occupabilità di diplomati e laureati. L’ azione, nota anche come reddito ponte, prevede una tipologia di intervento basata su un percorso di accompagna-mento professionalizzante basato su quattro fasi fasi: consulenza orientativa nei centri per l’impiego, dove i destinatari sceglieranno il percorso formativo selezionato dal catalogo regionale dei percorsi for-mativi di settore e specialistici, formazione di base da acquisire nelle sedi delle Agenzie provinciali per il lavoro, formazione settoriale e specialistica ovvero i destinatari svolgeranno il percorso formativo scelto tra quelli selezionati dal catalogo e infine il periodo di tirocinio nelle imprese partecipanti che potranno eventualmente offrire opportunità lavorative defini-tive ai destinatari.I soggetti interessati a partecipare all’avviso per la co-stituzione del Catalogo dei percorsi formativi setto-riali e specialistici (fase 4) possono farlo presentando la documentazione entro l’11 novembre. Le offerte formative possono essere proposte da Organismi di formazione che siano già accreditati per la formazio-ne superiore dalla amministrazione regionale lucana e le cui sedi idonee per lo di svolgimento delle atti-vità formative d’aula e di tirocinio dovranno neces-sariamente ricadere nel territorio regionale. Informa-zioni sull’avviso soltanto attraverso mail da inoltrare a: [email protected]. (m.f.)

Reddito ponte, domande per la cosituzione del catalogo fino all’11 novembre

Entro venerdì 11il Catalogo dei percorsi del Reddito ponte

In arrivo 100 assegni formativi per l’inclusione sociale

Sport, nuove opportunità per chi aiuta i disabili

E’ stato approvato l’Avviso Pub-blico per destinare 100 assegni formativi agli operatori dello sport per la realizzazione di pro-getti di inclusione sociale per le persone disabili. Oltre a discipli-nare le modalità e i termini per l’attribuzione di assegni forma-tivi, l’azione sostiene l’aggiorna-mento e l’alta specializzazione.Ogni progetto, che potrà essere finanziato con un assegno mas-simo di mille euro, dovrà avere una durata complessiva non in-feriore alle 15 ore e un tempo di realizzazione non superiore ai 2 mesi. Gli assegni sono finalizzati a favorire le persone disabili, l’in-clusione sociale e a incoraggiare la presenza femminile. Per incen-tivare lo sviluppo di competen-ze innovative che favoriscano la permanenza delle donne nel mondo del lavoro e dello sport,

in particolare, il bando riserva alle donne il 50 per cento delle risorse destinate agli assegni for-mativi. Le risorse che risultino essere non utilizzate, spiegano dal Di-partimento Formazione e La-voro, saranno impiegate per fi-nanziare la restante parte degli assegni formativi.L’avviso è riservato ai residenti in Basilicata in possesso di: diplo-ma Isef o laurea in scienze moto-rie, in terapia della riabilitazione e in logopedia. E’ rivolto anche a chi è in pos-sesso di un diploma di istrutto-re rilasciato da una federazione sportiva nazionale o da un ente di promozione sportiva ricono-sciuto dal Coni. Le richieste di info possono essere inviate a [email protected]. (m.f.)

Un “pacchetto” da 45,5 milioniper fare davvero innovazioneI programmi “Brevetti+” e “Disegni+” di Invitalia e Fond. Valore Italia

Progettare e brevettare: le due fasi dell’innovazione

Se è vero che solo l’inno-vazione può trainare il Pa-ese fuori dalle sabbie mo-bili della crisi, bisogna che le parole diventino fatti. E’ quello che si propone di fare il Pacchetto Inno-vazione promosso dal ministero dello Sviluppo economico e presentato ieri a Matera da Invitalia e Fondazione Valore Italia.Obiettivi dichiarati: inno-vazione, competitività, brevettazione, nuovi pro-dotti, valorizzazione eco-nomica.L’incontro si è svolto nella sede di Edilcassa, in col-laborazione con Confapi Matera. Si tratta di un program-ma di azioni e strumenti a supporto dello sviluppo e della competitività del si-stema imprenditoriale. In soldoni, il finanziamen-to previsto è importante: 45 milioni e mezzo di euro da destinare alle impre-se per due programmi: il “Brevetti+” (30,5 milioni di euro), gestito da Invitalia - Agenzia nazionale per l’at-trazione degli investimen-ti e lo sviluppo d’impresa Spa, teso ad aumentare il numero dei depositi na-zionali ed internazionali di brevetti e favorirne la va-lorizzazione sul mercato; e il “Disegni+” (15 milioni di euro), affidato alla Fonda-zione Valore Italia, che in-centiva la registrazione di modelli/disegni industria-li e il relativo sfruttamento

economico.I finanziamenti vengono erogati secondo la pro-cedura “a sportello”. Le domande devono essere inviate tramite la com-pilazione di un modello disponibile sul sito Invi-talia (all’indirizzo internet www.invitalia.it) e della Fondazione Valore Italia (www.valore-italia.it) e

saranno valutate in base all’ordine cronologico di presentazione, fino ad esaurimento dei fondi.Paolo Cattapan, direttore del progetto Basilicata In-novazione, ha invitato le imprese lucane a conside-rare la brevettazione non solo come strumento di tutela dalla contraffazio-ne, ma anche e soprattut-

to come fattore di compe-titività sui mercati locali e nazionali. Il Pacchetto Innovazione può favorire gli investi-menti delle aziende nella creazione di brevetti che, proteggendo l’esclusivi-tà di prodotti innovativi, avranno un significativo potenziale di applicazione sul mercato. (bm3)

Offrire a giovani diplomati e laureati l’op-portunità, attraverso una Borsa di Studio, di svolgere un tirocinio in Imprese, Enti e/o Organizzazioni ubicati in Stati dell’Unione Europea (Italia esclusa) nel settore del ma-nagement e del turismo sostenibile.E’ la finalità dell’ Avviso pubblico di Life longlearning per l’attribuzione di 62 borse di studio per tirocini di formazione profes-sionale della durata di 11 settimane. I Paesi che aderiscono sono Spagna, Malta, Inghil-terra, Irlanda, Germania e Slovenia.Gli interessati, che devono essere residenti esclusivamente nelle regioni meridionali, devono avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e come titolo preferenziale essere in possesso di una laurea in Economia del Tu-rismo, Economia aziendale o Scienze delle Comunicazioni. La documentazione deve essere presentata entro domani scaricando il bando dal sito www.regione.basilicata.it link dipartimento Formazione e Lavoro.I colloqui per accertare i requisiti si svolge-ranno a Vibo Valentia. (m.f.)

Basilicata.travel. Non solo un blog ma molto di più. Lo slogan è dell’agenzia di promozione tu-ristica della Basilicata e che da pochi anni si avvale di questo strumento per comunicare, discutere e ragionare intorno a tutto quello che di nuovo che si affaccia nello scenario della promozione turistica locale.Il blog è una “costola” del sito istituzionale www.aptbasilicata.it ma lo arricchisce per-ché rappresenta un nuovo modo di stare in rete, un punto di incontro nel villaggio glo-bale dove ormai il mondo si muove e decide di consultare itinerari e proposte di viaggio, mete suggestive e luoghi incontaminati: chi è alla ricerca di vacanze “ a tema”, itinerari benessere, chi intende scoprire il made in Basilicata e abbandonarsi nella natura.In basilicata.travel è stata installata un’area operatori, dove si cerca e si offre, dove si può praticare “un be to be” e anche dove scari-care prodotti editoriali, schede di prenota-zioni, tariffe e modulistica che riguardano il settore turistico. (m.f.)

Basilicata.traveluna risorsa in più per il turismo

Al via i tirocini formativi all’estero

Dipartimento Formazione Lavoro

Page 4: Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione, crescita Pmi e banda larga in tutti i Comuni Obiettivo Basilicata 2012, patto per

Basilicata MezzogiornoPAG. 409.11.2011 N. 27

Dal Consiglio

Unanimi su crisi e sicurezzaDue mozioni approvate da tutti sui problemi dell’industria nel settore ferroviario e sulle fragilità del territorio

Dopo la sciagura di Materachiesto lo stanziamento in bilanciodi fondi per il rischio idrogeologico

Impegnata la giunta a fissareun incontro con il ministero,Finmeccanica e Trenitalia

Alcuni stabili-menti del set-tore ferroviario in Basilicata soffrono parti-colarmente la crisi: chiesto un intervento per superarla

I problemi del lavoro e dell’impresa, che sono senz’altro urgenti; ma an-che quelli del territorio e della sicurezza, che non sono meno urgenti (si veda quello che è accadu-to a marzo nel Metaponti-no e tre giorni fa a Matera con i nubifragi): questi i temi-principe dei prov-vedimenti adottati dal nconsiglio regionale che si è riunito ieri. Entrambi approvati all’unanimità.Il primo atto è sulla crisi del settore ferroviario. Ro-berto Falotico ne è primo firmatario. L’assemblea ha impegnato il presiden-te della giunta regionale perché promuova la con-vocazione di un incontro al ministero dello Svilup-po economico e impegni anche il governo nazio-nale a porre in essere un piano urgente di sostegno del settore ferroviario con il coinvolgimento di Fin-meccanica e di Trenitalia.Ma si richiede anche che venga aperto un con-fronto istituzionale tra le Regioni interessate, per coordinare le iniziative in difesa del settore e della salvaguardia dei posti di lavoro e venga sbloccata la commessa che riguarda Ferrosud con un interven-to nei confronti di Trenita-

lia Cargo, al fine di evitare la completa chiusura della tratta ferroviaria Gioia del Colle – Rocchetta, che ta-glierebbe fuori lo stabili-mento di Matera. Il consiglio con la mozio-ne chiede anche che ven-ga scongiurato lo spettro della mobilità per 36 la-voratori della Ferrosud, attualmente in cassa inte-grazione con scadenza già dal prossimo 1° gennaio 2012, e per i quali si po-trebbe utilizzare la cassa integrazione in deroga e, infine, che venga imme-diatamente emessa so-spensiva dei trasferimenti dei lavoratori Ogr di Melfi.L’aula ha approvato anche una mozione sulla que-stione del rischio idroge-ologico, presentata dai consiglieri del Pdl (primo firmatario Mario Venezia). Il documento si riferisce in particolare alla sciagura avvenuta a Matera dome-nica (un’auto inghiottita dalle acque di un torrente, due persone disperse di cui si cercano oramai sol-tanto i corpi. L’esecutivo viene impegnato a svolge-re una puntuale relazione al Consiglio per definire le priorità degli interventi da adottare sul tema del rischio idrogeologico ed a “prevedere, per il prossi-

mo bilancio di previsione per l’anno 2012 e per il triennio 2012/2014, uno specifico fondo destinato a interventi di manuten-

zione e pulizia dei canali di raccolta delle acque reflue”. Nel dibattito sono inter-venuti, oltre a Venezia, i consiglieri Luca Braia e

Vincenzo Viti (Pd), Gianni-no Romaniello (Sel) e l’as-sessore alle Infrastrutture Rosa Gentile.Ma c’è un terzo provvedi-

mento approvato all’una-nimità dal consiglio, e riguarda la cultura: una modifica della legge re-gionale n.8/2009 relativa alla partecipazione della

Regione Basilicata alla Fondazione Francesco Saverio Nitti, che in Basi-licata promuove attività nel campo degli studi storici, socio-economici, politico-istituzionali, nel solco del pensiero cultu-rale e civile dello statista lucano. Con la proposta di legge (primo firmatario Alessandro Singetta – Api) si stabilisce che “la Giun-ta regionale, con proprio atto, potrà contribuire al finanziamento del Piano delle attività della Fonda-zione in base agli stanzia-

RENDICONTO ALSIA 2010Gli interventi di Romaniello (Sel), Benedetto (Idv) e Pa-gliuca (Pdl)

Nella seduta del Consiglio regionale di ieri è venuto meno il numero legale al momento dell’ approvazio-ne del rendiconto finanziario 2010 dell’Alsia (Agenzia lucana di sviluppo ed innovazione in Agricoltura). Per il capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà, Giannino Romaniello, quali siano le motivazioni per cui il Pd ed una parte della minoranza non hanno partecipato al voto al momento è un mistero. “Non si può continuare a far pagare ai lavoratori –ha ribadito - ritardi non più accettabili ed in capo alla politica”.Romaniello considera non più procrastinabile l’adozio-ne del provvedimento di riorganizzazione dell’Alsia e quindi della governance in agricoltura superando la ge-stione commissariale. “L’agguato di consiglieri del grup-po Pd compiuto ieri in Consiglio regionale in occasione dell’approvazione del Rendiconto 2010 dell’Alsia – ha sottolineato poi il capogruppo in Consiglio dell’Italia dei Valori, Nicola Benedetto - è doppiamente da stig-matizzare: da una parte, non si dimostra responsabilità per un settore così rilevante come l’agricoltura e per i dipendenti dell’Alsia alle prese con prime misure di tagli di spesa improduttiva e riorganizzazione funzionale di sedi e strutture; dall’altra, il Pd scarica sulle istituzioni

i suoi problemi”. Sull’argomento è intervenuto, inoltre, il consigliere del Pdl, Nicola Pagliuca. Dopo il platea-le abbandono dell’aula da parte dei consiglieri del PD – ha affermato Pagliuca -organizzato per non votare il rendiconto finanziario dell’Alsia, ci saremmo aspettati un diverso atteggiamento della maggioranza nel corso della seduta. Secondo l’esponente regionale del centro-destra, il rendiconto finanziario è un atto essenziale che consente, l’utilizzo delle risorse necessarie per la vita ordinaria dell’Ente”.

DISSESTO IDROGEOLOGICO Approvata mozione di Venezia e Sarra (Pdl)

Soddisfazione dei consiglieri Mario Venezia e Emilio Romeo Sarra entrambi del Pdl, sull’approvazione in Consiglio di una mozione da loro presentata inerente i problemi del rischio idrogeologico. Con la mozione si impegna la Giunta regionale a prevedere per il prossi-mo bilancio un capitolo di spesa destinato alla pulizia e manutenzione dei canali di raccolta delle acque re-flue ed al tempo stesso pone l’attenzione sul problema dell’ambiente “la cui tutela e protezione risulta essere obsoleta, poiché – a parere dei due esponenti del Pdl - in Basilicata manca una seria politica per l’ambiente così come sono assenti politiche per lo sviluppo della regione”.

QUESTIONE AMBIENTALE Pittella (Pd): “Tematica di assoluta importanza”

Sulle questioni ambientali discusse approfonditamente nei giorni scorsi in Consiglio regionale ed in III Commis-sione permanente, si è registrato, tra gli altri, l’interven-to del consigliere del Pd, Marcello Pittella. “Non vorrei – ha dichiarato- che una vicenda come questa, molto delicata e complessa, che meriterebbe un approccio di studio puntuale e particolare ed anche molto prudente per certi aspetti, potesse diventare un’occasione per af-filare le armi in un confronto anche legittimo dialettico, più politico che di merito. A parere di Pittella, quella ambientale assume in Basilicata una dimensione sociale di straordinaria e di assoluta importanza e priorità, che coniuga salute e sviluppo e che diventa la cifra con la quale misuriamo, non solo la qualità di una classe diri-gente e di un Governo anche il grado di cultura e di ci-viltà su questa materia che nel tempo ognuno di noi ha maturato. “Saremmo degli irresponsabili e non farem-mo che torto alla nostra intelligenza - ha detto ancora Pittella - ma eviterei di esporre il fianco ad una politiciz-zazione di una vicenda che non è sicuramente politica e che potrebbe diventarlo più per effetto di conseguenze o comunque sia di disagi legittimi che pure ci sono e ci possono essere in una coalizione che per vere ragioni di merito”.

Gli effetti dell’al-luvione del primo marzo scorso: nel prossimo bilancio il consiglio chiede

di inserire fondi per il rischio

idrogeologico

L’assemblea dice di sì anche a una norma che dà la possibilità all’esecutivo di finanziare la Fondazione Francesco Saverio Nitti

menti previsti nelle leggi di bilancio”.In apertura di seduta si era svolto anche il question time, ossia lo spazio de-dicato alle interrogazioni “a risposta immediata” su argomenti di competenza regionale connotati da ur-genza o particolare attua-lità politica. Alla fine, la seduta è stata sciolta per la mancanza del numero legale nel corso della votazione su un disegno di legge rela-tivo al Rendiconto 2010 dell’Alsia.

Page 5: Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione, crescita Pmi e banda larga in tutti i Comuni Obiettivo Basilicata 2012, patto per

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 09.11.2011 PAG.5

VERSO NUOVE ELEZIONI

I dubbi per i nuovi scenari. Pochissime le certezze, a partire dalle alleanze. Incognita Terzo Polo

Torna la roulette candidatureI tredici eletti in Basilicata pronti a ripresentarsi, ma nei partiti nulla è scontato

Antezza (Pd)

Bubbico (Pd)

Margiotta (Pd)

Chiurazzi (Pd)

Zamparutti (Radicali)

Belisario (Idv)

Digilio (Fli)

Luongo (Pd)

Viceconte (Pdl)

Latronico (Pdl)

Taddei (Pdl)

Lamorte (Fli) Moles (Pdl)

di MIMMO PARRELLA

POTENZA- La corsa versole elezioni è iniziata. Un nuo-vo governo e poi parola aglielettori. Non è chiaro se cisarà un esecutivo di tran-sizione o Letta o Alfano, mala certezza è che la legisla-tura potrebbe interrom-persi nel giro di pochi me-si. Per la politica lucana (peri principali partiti) non po-teva esserci un momentopeggiore. La crisi naziona-le si avviluppa sopra quel-la strisciante in Basilicata.Ieri alla Camera tutto comeprevisto, con il Pdl a favo-re e il Pd e i Radicali aste-nuti. A livello locale il mo-mento è delicatissimo. Il Pdsi è dilaniato l’altra sera inuna direzione regionaleche ha mostrato nervi a fiordi pelle rispetto alle ipotesidi cambio nella giunta re-gionale e per la vicenda giu-diziaria sui vertici dell’Ar-pab. Tutti chiedono uncambio di passo e disconti-nuità, ma con le elezioni invista si impone una rifles-sione supplementare. An-che il Pdl che in Basilicatanon ha mai brillato (a par-te in alcune consultazionipolitiche), si trova in una fa-se di forte fibrillazione. Aparte le vicende nazionali,si è appena concluso un tes-seramento che ha inaspri-to gli animi tra le correnti.Nessuno intende fare pole-miche, a partire dal consi-gliere Rosa (corrente Ga-sparri), ma la scelta dei co-ordinatori provinciali, al pa-ri dei possibili candidati po-trebbe avviare una fase da-gli esiti non scontati. Quel-li che dicevano che in casodi elezioni anticipate tutti gliuscenti sarebbero stati ri-candidati forse hanno vistogiusto solo a metà. Ancheperchè non sarà facile capi-re il peso elettorale residuodegli schieramenti. Cosìcome le alleanze. Attual-

mente i lucani in parlamen-to sono complessivamentetredici (anche con la radica-le Zamparutti eletta nel Pd).Il Partito democratico neconta sei in tutto (tre sena-tori: Bubbico, Antezza eChiurazza; e tre deputati:Margiotta, Luongo e Zam-parutti). Il Popolo della Li-bertà ne ha eletti sei, ma do-po il forfait del Fli è rima-sto con quattro rappresen-tanti (due senatori: Vicecon-te e Latronico; e due depu-tati: Taddei e Moles). I finia-ni sono due (Digilio e La-morte), mentre uno è del-l’Italia dei Valori (Belisario).Tutti riconfermati? E chi lopuò sapare. Di certo, tuttio quasi puntano alla rican-didatura. Nel Pd, saltandola Zamparutti, nessuno ap-pare intenzionato a farsi daparte. Anche se lo statutoprevede precisi limiti dimandati, il sistema delle “de-roghe” la farà da padrone.Eppure appare difficile te-nere ancora in panchina ivari Folino e De Filippo.Hanno ruoli precisi in Re-gione, ma mai dire mai. Ilmomento è particolare pertutti e i treni non semprepassano due volte. Nel Pdlsolo Moles, spalleggiatodallo sponsor personaleche è il prof. Martino, po-trebbe faticare a trovare po-sto. Ma agli uscenti sono intanti a sperare in un posti-cino. Molto dipenderà anchedalla forza elettorale e da-gli eletti. Confermatissi-mo il senatore Belisario peri dipietristi, che puntano an-che ad un eletto alla Came-ra: Benedetto e Autilio scal-dano i muscoli, ma se la Ma-strosimone non fosse con-fermata in giunta, Di Pie-tro potrebbe preferire pro-prio la segretaria regiona-le. L’incognita è il terzo po-lo che comunque non pre-scinderà dalle candidaturedei leader: Mazzocco e Man-cusi, in primis. Un modo perdare “speranze” agli emer-genti dei rispettivi partiti.Scontata la candidatura diDigilio, ma ancora non èchiaro con chi. Solo dopol’ufficializzazione del voto -malgrado il referendum ele dichiarazioni pubblichein pochi vogliono cambia-re questa legge elettorale-e le dichiarazioni delle alle-anze si potrà capire di più.Per ora c’è solo panico e ec-citazione tra chi cerca la ri-conferma e chi spera di pro-varci. La politica italiana,compresa quella lucana,non sarà più la stessa.

Gli attuali tredici parlamentari eletti nel 2008 nelle circoscrizioni lucane

CAMERAPARTITO DEMOCRATICO:

MARGIOTTALUONGO

ZAMPARUTTI (RADICALE)

POPOLO DELLA LIBERTÀ: TADDEIMOLES

FUTURO E LIBERTÀ: LAMORTE

SENATOPARTITO DEMOCRATICO:

ANTEZZABUBBICOCHIURAZZI

POPOLO DELLA LIBERTÀ: VICECONTELATRONICO

ITALIA DEI VALORI:BELISARIO

FUTURO E LIBERTÀ: DIGILIO

9_Primo Piano Basilicata_ Mercoledì 9 novembre 2011_Basilicata_

Page 6: Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione, crescita Pmi e banda larga in tutti i Comuni Obiettivo Basilicata 2012, patto per

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano - 09.11.2011 PAG.6

10 Mercoledì 9 novembre 2011 Mercoledì 9 novembre 2011 11

| L’INCONTRO |

L’INTERVISTA

«Un’indagine idrograficadopo l’adeguamentodella strada statale 99»

di PIERO QUARTO

MATERA - «E’IL cosiddetto tempo di ritorno che ècambiato, è cambiato il flusso dell’acqua da quelcanale.

Non penso che sia solo un problema di manu-tenzione, sarebbe opportuno un intervento diprogettazione idrografica per verificare lo scor-rere dell’acqua dopo l’adeguamento ed amplia-mento della strada statale 99».

A sostenere questa tesi che richiederebbe un in-tervento,urgente, percapirecome scorrel’acquadopo la modificazione dei luoghi successivaall’adeguamento della statale 99, è Angelo Mon-temurro, ingegnere, ex direttore della Valdadigee consigliere co-munale matera-no del Partito De-mocratico, «Hoverificato diret-tamente gli inter-venti che sonostati fatti a marzoquando ci siamoallagati alla Val-dadige, il fangoera arrivato adun livello moltoalto.

Abbiamo im-piegato tempoper liberarcene epoter migliorarela situazione inseguito ancheall’intervento diConsorzio di bo-nifica ed Anas.Domenica ero lìvicino ed ho vistoche l’acqua eracomunque moltoalta, malgrado lamanutenzione acui ho assistitodirettamente.

Se fosse durataancora pochi mi-nuti anche Val-dadige sarebbestata nuovamen-te allagata; ci vor-rebbe un inter-vento sulla pro-gettazione idrau-lica che, a seguitodella modifica-zione dello statodei luoghi, ci met-tesse nelle condi-zioni di compren-dere quali sono iflussi dell’acquain seguito ancheall’adeguamentodella statale 99.

L’impressioneè che vi sia un di-verso confluvionaturale, è comese si tentasse dimettere due litrid’acqua in unabottiglia da un li-tro.

La conseguenza dell’esondazione di quel cana-le è a quel punto inevitabile».

«E’ per questo che ritengo necessaria un’inda -gine idrografica sullo stato di quei luoghi chechiariscaquesta situazioneedeviti ulteriori con-seguenze».

Resta un dato di fatto che proprio a Valdadigein precedenza, nonostante eventi atmosferici an-che pesanti, non avevano mai avuto i problemiche si sono registrati nel corso degli ultimi mesi,da quanto cioè è stata adeguata la statale 99 checollega Matera ad Altamura.

Un dato che, allo stato dei fatti, ed attraverso leindagini suggerite da Montemurro potrà esserefacilmente accertato innanzitutto per cercare dicapire se ci sono rischi in cui incorrere anche nelprossimo futuro.

Insomma proprio per evitare problemi più gra-vi ancora in futuro sarà bene capire se esiste o me-no un problema di circolazione delle acque e di viedi fuga che rendono pericolosissimo ritrovarsi inprossimità di questi canali in condizioni atmosfe-riche negative.

Ieri intanto una buona notizia è arrivata e ri-guarda l’avvio dei lavori per la messa in sicurezzadell'area di via Nino Rota a Matera.

La decisione è stata presa al termine di un in-contro fra il dirigente all'Urbanistica, AntonioFasanella, e le imprese lottizzanti. In particolare,le imprese provvederanno ad ottemperare all'or-dinanza sindacale disposta a marzo del 2011 perla messa in sicurezza dell'area. Il Comune, dal suocanto,provvederà arimuovereil terreno edarea-lizzare interventi di risistemazione dell'area cam-per.

[email protected]

Stacca e Adduce dai parenti«E’ un dramma che ci angoscia»LI hanno raggiunti intorno alle 13,mentreerano vicinial canale checo-steggia il viale vicino al cimiteronuovo, seguendo le ricerche dei vo-lontari. I sindaci di Matera e Alta-mura, Mario Stacca e Salvatore Ad-duce hanno incontrato i familiari diRosa e Carlo Masiello, dispersi dopoessere stati travolti domenica seradall’acqua e dal fango in contradaCicolocane.

All’incontro ha partecipato ancheil colonnello Antonio Russo, coman-dante provinciale dei carabinieriche ha illustrato a Saverio Monitillo iparticolari delle operazioni di ricer-ca che, nonostante le difficoltà delterritorio, non si sono allentate innessun momento e coinvolgono de-cine di uomini delle forze dell’ordi -ne.

«E’un dramma - ha spiegato il sin-daco di Altamura, Stacca - che si è ve-rificato in modo del tutto inaspetta-to senza che fossero arrivati preal-larmi di alcun genere». L’apportodelle forze dell’ordine e dei corpi divolontariato è stato sottolineatomettendo in evidenza, al tempo stes-so, che la disponibilità a parteciparealle ricerche deve essere supportatada un’adeguata professionalità.

«In caso contrario - ha sottolineatoMario Stacca - il rischio è di dover in-tervenire due volte».

«I vigili del fuoco, i carabinieri, ilcorpo forestale e tutti gli altri, stan-no lavorando in modo instancabile -

ha aggiunto Salvatore Adduce - ma èangosciante sapere che ci sono duepersone sommerse da qualche par-te».

L’appello dei familiari che prose-guono il loro mesto pellegrinaggiosui luoghi in cui stanno proseguen-do le ricerche è quello di non essereabbandonati, di non fermarsi fino ache quei due corpi non verranno re-stituiti.

E’ il colonnello Russo a segnalareai due amministratori il gestostraordinario, eroico di Saverio Mo-nitillo che ha salvato le due nipotine,mentre l’uomo chiede che le ricerchenon vengano ridotte, che si lavoriancora per trovare la sua Rosa e suosuocero.

La consapevolezza che si debba or-mai parlare di vittime non riducel’angoscia e la commozione che ilsindaco di Altamura, Mario Staccaha espresso direttamente ai familia-ri a nome dell’intera città.

In queste ore fra i due amministra-tori, hanno spiegato, non si è mai in-terrotto il collegamento che è prose-guito anche dopo il vertice che nelpomeriggio si è svolto in Prefettu-ra.

[email protected]

Le ricerche di Rosa Masiello e del padre sono continuate ieri conl’aiuto delle unità cinofile mentre la famiglia ha atteso per tutto ilgiorno una qualche novità (foto di Videouno)

La tragedia di MateraAncora nessuna notizia di Rosa e Carlotravolti domenica in auto da acqua e fango

Ricerche estesefino al BradanoArrivano altri 15 vigili del fuoco in aiuto ai 20 già al lavoroConfermate le sei unità cinofile specializzate

di ANTONELLA CIERVO

MATERA - Le ricerche con-tinuano, rafforzate da altriuomini in arrivo da oggi eampliate in un’area più am-pia. Rosa e Carlo Masiello,padre e figlia dispersi dadomenica sera, sono lapriorità delle forze dell’or -dine e dei volontari matera-ni che li stanno cercandoincessantemente da più di48 ore, dopo che l’auto nellaquale si trovavano è statainghiottita dall’ondata diacqua e fango che si è ab-battuta su Matera.

E’ stata una riunioneoperativa coordinata dalPrefetto Francesco Monte-leone a confermare la deci-sione di chiedere l’ausiliodi altro personale, così co-me richiesto anche dai fa-miliari.

Il vertice era stato chiestodal sindaco di Matera che,in tarda mattinata con ilsuo omologo, Mario Staccaaveva svolto un sopralluo-go nella zona e incontrato iparenti (vedi box a parte,ndr.).

Da oggi arriveranno al-tri 15 uomini dei Vigili delfuoco che, si aggiungonoai 20 già in servizio da do-menica. Al lavoro ancheoggi, i 5 cani dell’unità ci-nofila. Da stamane verrà ri-battuta palmo a palmo lazona che va dall’ipercoop diVenusio al cimitero nuovoma il raggio d’azione verràampliato fino alla Foce delBradano. Lo spiega il co-mandante provinciale deiVigili del Fuoco, Egidio Ba-risano al termine dell’in -contro con il Prefetto e il co-lonnello Antonio Russo,comandante provincialedei carabinieri.

La necessità di allargarele maglie delle ricerche di-pende anche da ulteriorisopralluoghi effettuati daivigili del fuoco che hannoconsentito di verificareche, proseguendo il percor-so fino alla Gravina, alcunezone risultano ancora alla-gate e, dunque, potrebberoaver in qualche modo fattoproseguire la corsa dei duecorpi fino alla foce del Bra-dano.

Anche quella di ieri erastata una giornata di ricer-che, cominciata dall’alba.Le prime luci del giornoavevano visto di nuovo gliuomini dei vigili del fuocoal lavoro tra la melma deicampidi Venusio e i canne-ti del canale che costeggiail cimitero nuovo, in con-trada Pantano.

Lo strato di almeno tremetri di fango è il nemicocontro il quale combattere.

Le operazioni sono state

seguite costantemente dal-la sorella di Rosa, Grazia,dal marito e altri parenti.Seduta sul bordo del guardrail, non ha distolto un atti-mo lo sguardo dalla distesagrigia davanti ai suoi oc-chi.

Lontani, quasi impossi-bili da scorgere, i vigili delfuoco di Matera e Ferrandi-na con i cinque cani adde-strati per le ricerche dei di-spersi all’unità cinofila, dapoco istituita nella città deiSassi controllavano palmo

a palmo un’altra zona, più asud di quella in cui 12 oreprima era stata ritrovata aGolf bianca di Saverio Mi-nutillo. Insieme a loro,l’unità omologa dei carabi-nieri ha inviato dalla sededi Tito, Aldo, un pastore te-desco di cinque anni esper-to cercapersone, guidatodal suo conduttore FabioMannino. Per ora è il solo adisposizione della struttu-ra, ma presto verrà coadiu-vato da altre unità.

Grazia Masiello, esausta

accanto al marito, ringra-zia le forze dell’ordine e tut-ti quelli che si sono resi di-sponibili nelle operazionidi ricerca. Speleologi, corpispeciali dei vigili del fuocodotati di sonde particolari,uomini del soccorso alpi-no, volontari di Legam-biente, hanno scandaglia-to per tutto il giorno i trattinei quali si pensa, si spera,che si trovino i corpi di Ro-sa e Carlo.

Grazia ricorda il raccon-to di una delle sue figlie,

salvate dallo zio Saverio,marito di zia Rosa.

La piccola ha parlato delmare e dell’acqua che «Eraentrata anche nella mac-china e ci aveva bagnato ipiedini» e della zia Rosa che«Ha chiamato i pompieri, icarabinieri, tutti».

Grazia e suo marito nonavevano partecipato dome-nica al pranzo a casa dellasorella e del cognato ma al-le 19,30 hanno ricevuto latelefonata che li invitava adandare a prendere le loro fi-

glie salvate dal maltempo;ieri hanno raccontato contenerezza i sacrifici di Save-rio Monitillo e di sua mo-glie, felici per quella casaacquistata nella campagnamaterana e ristrutturatacon soddisfazione, comespiega il cognato,papà del-le due gemelline.

Era un luogo, spiega, incui riunirsi per trascorrereore serene e allegre, tal-mente grande da poterospitare molte persone, co-me era accaduto domenica

scorsa.Per aiutare le forze

dell’ordine alcuni parentihanno portato da Altamu-ra le foto scattate pocheoreprima della tragedia, nellacasa in cui si erano riuniti iconiugi Monitillo per fe-steggiare l’onomastico diun amico di famiglia.

Rosa ha un pantalone eun maglione neri con unacamicia chiara, suo padreun maglione marronechiaro e una camicia verdo-ne. Vicino si intravede un

giubbotto dello stesso colo-re della camicia.

Volti felici, ignari diquello che sarebbe accadu-to poche ore dopo, di una vi-ta trascinata via dalla forzadella natura che sa essereanche tremenda e inarre-stabile.

Per le forze dell’ordine sitratta di elementi fonda-mentali per gli uomini im-pegnati nelle ricerche.

Saverio Monitillo, ieri,ha seguito le operazioni diricerca nell’area del cimite-

ronuovo. Ilmaglionespor-co di fango, circondato daiperenti, chiede che le ope-razioni non si fermino,vuole riabbracciare alme-no il corpo di sua moglie,dargli serena sepoltura.Stanco, dopo le ore passatead aspettare, si appresta adaltre ore di attesa.

Accanto a lui, altri fami-liari lo ascoltano mentreparla ai giornalisti e chiari-sce una volta per tutte chequella domenica non eranoa cerca di funghi.

Gli unici, precisa, eranoquelli che hanno mangiatoa pranzo.

Saverio ci tiene a rico-struire quella giornata,spiegando che nessuno èstato imprudente, ha mes-so a rischio la vita dei piùpiccoli.

Il buio, anche ieri, ha fer-mato tutto.

Si ricomincia oggi all’al -ba con la voglia di restitui-re Rosa e Carlo ai propri fa-miliari.

[email protected]

Primo piano Primo piano

L’Ipercoop riapre i battenti da oggiMATERA - RIAPRE oggi l’ipercoop di Ve-nusi oche domenica sera era stato fattoevacuare durante il temporale che ha inve-stito la città e provocato allagamenti e dan-ni.

La decisione ha provocato numeroseperplessità innanzitutto fra i clienti, invi-tati dal personale ad abbandonare la strut-tura nella quale si trovavano per effettuateacquisti.

Impossibile ottenere ulteriori chiari-menti, l’unico elemento concreto è la co-municazione di riapertura, oggi, ottenutacontattando il numero telefonico del cen-tro commerciale.

Dopo 48 ore dalla terribile giornata, sitorna alla normale attività.

Nulla è dato sapere sui danni che even-

tualmente la struttura ha riportato e perevitare i quali si era deciso di far uscire tut-ti i clienti che c’erano.

La decisione, però, aveva creato non po-chi problemi per le operazioni di deflusso.Le strade complanari in direzione Bari in-fatti erano completamente allagate e han-no bloccato la circolazione a lungo.

Una difficoltà che, forse, si sarebbe potu-ta evitareprendendo inadeguata conside-razione la scelta di far muovere, nello stes-so momento, centinaia di persone in auto,rischiando di provocare un ingorgo enor-me.

Per fortuna, pur con enormi difficoltà, ilpubblico ha potuto allontanarsi dalla zo-na. E da oggi tutto riprendere come pri-ma.

Il consigliere comunaleAngelo Montemurro

segnala per quel canaleun diverso

flusso delle acque

Page 7: Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione, crescita Pmi e banda larga in tutti i Comuni Obiettivo Basilicata 2012, patto per

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano - 09.11.2011 PAG.7

10 Mercoledì 9 novembre 2011 Mercoledì 9 novembre 2011 11

| L’INCONTRO |

L’INTERVISTA

«Un’indagine idrograficadopo l’adeguamentodella strada statale 99»

di PIERO QUARTO

MATERA - «E’IL cosiddetto tempo di ritorno che ècambiato, è cambiato il flusso dell’acqua da quelcanale.

Non penso che sia solo un problema di manu-tenzione, sarebbe opportuno un intervento diprogettazione idrografica per verificare lo scor-rere dell’acqua dopo l’adeguamento ed amplia-mento della strada statale 99».

A sostenere questa tesi che richiederebbe un in-tervento,urgente, percapirecome scorrel’acquadopo la modificazione dei luoghi successivaall’adeguamento della statale 99, è Angelo Mon-temurro, ingegnere, ex direttore della Valdadigee consigliere co-munale matera-no del Partito De-mocratico, «Hoverificato diret-tamente gli inter-venti che sonostati fatti a marzoquando ci siamoallagati alla Val-dadige, il fangoera arrivato adun livello moltoalto.

Abbiamo im-piegato tempoper liberarcene epoter migliorarela situazione inseguito ancheall’intervento diConsorzio di bo-nifica ed Anas.Domenica ero lìvicino ed ho vistoche l’acqua eracomunque moltoalta, malgrado lamanutenzione acui ho assistitodirettamente.

Se fosse durataancora pochi mi-nuti anche Val-dadige sarebbestata nuovamen-te allagata; ci vor-rebbe un inter-vento sulla pro-gettazione idrau-lica che, a seguitodella modifica-zione dello statodei luoghi, ci met-tesse nelle condi-zioni di compren-dere quali sono iflussi dell’acquain seguito ancheall’adeguamentodella statale 99.

L’impressioneè che vi sia un di-verso confluvionaturale, è comese si tentasse dimettere due litrid’acqua in unabottiglia da un li-tro.

La conseguenza dell’esondazione di quel cana-le è a quel punto inevitabile».

«E’ per questo che ritengo necessaria un’inda -gine idrografica sullo stato di quei luoghi chechiariscaquesta situazioneedeviti ulteriori con-seguenze».

Resta un dato di fatto che proprio a Valdadigein precedenza, nonostante eventi atmosferici an-che pesanti, non avevano mai avuto i problemiche si sono registrati nel corso degli ultimi mesi,da quanto cioè è stata adeguata la statale 99 checollega Matera ad Altamura.

Un dato che, allo stato dei fatti, ed attraverso leindagini suggerite da Montemurro potrà esserefacilmente accertato innanzitutto per cercare dicapire se ci sono rischi in cui incorrere anche nelprossimo futuro.

Insomma proprio per evitare problemi più gra-vi ancora in futuro sarà bene capire se esiste o me-no un problema di circolazione delle acque e di viedi fuga che rendono pericolosissimo ritrovarsi inprossimità di questi canali in condizioni atmosfe-riche negative.

Ieri intanto una buona notizia è arrivata e ri-guarda l’avvio dei lavori per la messa in sicurezzadell'area di via Nino Rota a Matera.

La decisione è stata presa al termine di un in-contro fra il dirigente all'Urbanistica, AntonioFasanella, e le imprese lottizzanti. In particolare,le imprese provvederanno ad ottemperare all'or-dinanza sindacale disposta a marzo del 2011 perla messa in sicurezza dell'area. Il Comune, dal suocanto,provvederà arimuovereil terreno edarea-lizzare interventi di risistemazione dell'area cam-per.

[email protected]

Stacca e Adduce dai parenti«E’ un dramma che ci angoscia»LI hanno raggiunti intorno alle 13,mentreerano vicinial canale checo-steggia il viale vicino al cimiteronuovo, seguendo le ricerche dei vo-lontari. I sindaci di Matera e Alta-mura, Mario Stacca e Salvatore Ad-duce hanno incontrato i familiari diRosa e Carlo Masiello, dispersi dopoessere stati travolti domenica seradall’acqua e dal fango in contradaCicolocane.

All’incontro ha partecipato ancheil colonnello Antonio Russo, coman-dante provinciale dei carabinieriche ha illustrato a Saverio Monitillo iparticolari delle operazioni di ricer-ca che, nonostante le difficoltà delterritorio, non si sono allentate innessun momento e coinvolgono de-cine di uomini delle forze dell’ordi -ne.

«E’un dramma - ha spiegato il sin-daco di Altamura, Stacca - che si è ve-rificato in modo del tutto inaspetta-to senza che fossero arrivati preal-larmi di alcun genere». L’apportodelle forze dell’ordine e dei corpi divolontariato è stato sottolineatomettendo in evidenza, al tempo stes-so, che la disponibilità a parteciparealle ricerche deve essere supportatada un’adeguata professionalità.

«In caso contrario - ha sottolineatoMario Stacca - il rischio è di dover in-tervenire due volte».

«I vigili del fuoco, i carabinieri, ilcorpo forestale e tutti gli altri, stan-no lavorando in modo instancabile -

ha aggiunto Salvatore Adduce - ma èangosciante sapere che ci sono duepersone sommerse da qualche par-te».

L’appello dei familiari che prose-guono il loro mesto pellegrinaggiosui luoghi in cui stanno proseguen-do le ricerche è quello di non essereabbandonati, di non fermarsi fino ache quei due corpi non verranno re-stituiti.

E’ il colonnello Russo a segnalareai due amministratori il gestostraordinario, eroico di Saverio Mo-nitillo che ha salvato le due nipotine,mentre l’uomo chiede che le ricerchenon vengano ridotte, che si lavoriancora per trovare la sua Rosa e suosuocero.

La consapevolezza che si debba or-mai parlare di vittime non riducel’angoscia e la commozione che ilsindaco di Altamura, Mario Staccaha espresso direttamente ai familia-ri a nome dell’intera città.

In queste ore fra i due amministra-tori, hanno spiegato, non si è mai in-terrotto il collegamento che è prose-guito anche dopo il vertice che nelpomeriggio si è svolto in Prefettu-ra.

[email protected]

Le ricerche di Rosa Masiello e del padre sono continuate ieri conl’aiuto delle unità cinofile mentre la famiglia ha atteso per tutto ilgiorno una qualche novità (foto di Videouno)

La tragedia di MateraAncora nessuna notizia di Rosa e Carlotravolti domenica in auto da acqua e fango

Ricerche estesefino al BradanoArrivano altri 15 vigili del fuoco in aiuto ai 20 già al lavoroConfermate le sei unità cinofile specializzate

di ANTONELLA CIERVO

MATERA - Le ricerche con-tinuano, rafforzate da altriuomini in arrivo da oggi eampliate in un’area più am-pia. Rosa e Carlo Masiello,padre e figlia dispersi dadomenica sera, sono lapriorità delle forze dell’or -dine e dei volontari matera-ni che li stanno cercandoincessantemente da più di48 ore, dopo che l’auto nellaquale si trovavano è statainghiottita dall’ondata diacqua e fango che si è ab-battuta su Matera.

E’ stata una riunioneoperativa coordinata dalPrefetto Francesco Monte-leone a confermare la deci-sione di chiedere l’ausiliodi altro personale, così co-me richiesto anche dai fa-miliari.

Il vertice era stato chiestodal sindaco di Matera che,in tarda mattinata con ilsuo omologo, Mario Staccaaveva svolto un sopralluo-go nella zona e incontrato iparenti (vedi box a parte,ndr.).

Da oggi arriveranno al-tri 15 uomini dei Vigili delfuoco che, si aggiungonoai 20 già in servizio da do-menica. Al lavoro ancheoggi, i 5 cani dell’unità ci-nofila. Da stamane verrà ri-battuta palmo a palmo lazona che va dall’ipercoop diVenusio al cimitero nuovoma il raggio d’azione verràampliato fino alla Foce delBradano. Lo spiega il co-mandante provinciale deiVigili del Fuoco, Egidio Ba-risano al termine dell’in -contro con il Prefetto e il co-lonnello Antonio Russo,comandante provincialedei carabinieri.

La necessità di allargarele maglie delle ricerche di-pende anche da ulteriorisopralluoghi effettuati daivigili del fuoco che hannoconsentito di verificareche, proseguendo il percor-so fino alla Gravina, alcunezone risultano ancora alla-gate e, dunque, potrebberoaver in qualche modo fattoproseguire la corsa dei duecorpi fino alla foce del Bra-dano.

Anche quella di ieri erastata una giornata di ricer-che, cominciata dall’alba.Le prime luci del giornoavevano visto di nuovo gliuomini dei vigili del fuocoal lavoro tra la melma deicampidi Venusio e i canne-ti del canale che costeggiail cimitero nuovo, in con-trada Pantano.

Lo strato di almeno tremetri di fango è il nemicocontro il quale combattere.

Le operazioni sono state

seguite costantemente dal-la sorella di Rosa, Grazia,dal marito e altri parenti.Seduta sul bordo del guardrail, non ha distolto un atti-mo lo sguardo dalla distesagrigia davanti ai suoi oc-chi.

Lontani, quasi impossi-bili da scorgere, i vigili delfuoco di Matera e Ferrandi-na con i cinque cani adde-strati per le ricerche dei di-spersi all’unità cinofila, dapoco istituita nella città deiSassi controllavano palmo

a palmo un’altra zona, più asud di quella in cui 12 oreprima era stata ritrovata aGolf bianca di Saverio Mi-nutillo. Insieme a loro,l’unità omologa dei carabi-nieri ha inviato dalla sededi Tito, Aldo, un pastore te-desco di cinque anni esper-to cercapersone, guidatodal suo conduttore FabioMannino. Per ora è il solo adisposizione della struttu-ra, ma presto verrà coadiu-vato da altre unità.

Grazia Masiello, esausta

accanto al marito, ringra-zia le forze dell’ordine e tut-ti quelli che si sono resi di-sponibili nelle operazionidi ricerca. Speleologi, corpispeciali dei vigili del fuocodotati di sonde particolari,uomini del soccorso alpi-no, volontari di Legam-biente, hanno scandaglia-to per tutto il giorno i trattinei quali si pensa, si spera,che si trovino i corpi di Ro-sa e Carlo.

Grazia ricorda il raccon-to di una delle sue figlie,

salvate dallo zio Saverio,marito di zia Rosa.

La piccola ha parlato delmare e dell’acqua che «Eraentrata anche nella mac-china e ci aveva bagnato ipiedini» e della zia Rosa che«Ha chiamato i pompieri, icarabinieri, tutti».

Grazia e suo marito nonavevano partecipato dome-nica al pranzo a casa dellasorella e del cognato ma al-le 19,30 hanno ricevuto latelefonata che li invitava adandare a prendere le loro fi-

glie salvate dal maltempo;ieri hanno raccontato contenerezza i sacrifici di Save-rio Monitillo e di sua mo-glie, felici per quella casaacquistata nella campagnamaterana e ristrutturatacon soddisfazione, comespiega il cognato,papà del-le due gemelline.

Era un luogo, spiega, incui riunirsi per trascorrereore serene e allegre, tal-mente grande da poterospitare molte persone, co-me era accaduto domenica

scorsa.Per aiutare le forze

dell’ordine alcuni parentihanno portato da Altamu-ra le foto scattate pocheoreprima della tragedia, nellacasa in cui si erano riuniti iconiugi Monitillo per fe-steggiare l’onomastico diun amico di famiglia.

Rosa ha un pantalone eun maglione neri con unacamicia chiara, suo padreun maglione marronechiaro e una camicia verdo-ne. Vicino si intravede un

giubbotto dello stesso colo-re della camicia.

Volti felici, ignari diquello che sarebbe accadu-to poche ore dopo, di una vi-ta trascinata via dalla forzadella natura che sa essereanche tremenda e inarre-stabile.

Per le forze dell’ordine sitratta di elementi fonda-mentali per gli uomini im-pegnati nelle ricerche.

Saverio Monitillo, ieri,ha seguito le operazioni diricerca nell’area del cimite-

ronuovo. Ilmaglionespor-co di fango, circondato daiperenti, chiede che le ope-razioni non si fermino,vuole riabbracciare alme-no il corpo di sua moglie,dargli serena sepoltura.Stanco, dopo le ore passatead aspettare, si appresta adaltre ore di attesa.

Accanto a lui, altri fami-liari lo ascoltano mentreparla ai giornalisti e chiari-sce una volta per tutte chequella domenica non eranoa cerca di funghi.

Gli unici, precisa, eranoquelli che hanno mangiatoa pranzo.

Saverio ci tiene a rico-struire quella giornata,spiegando che nessuno èstato imprudente, ha mes-so a rischio la vita dei piùpiccoli.

Il buio, anche ieri, ha fer-mato tutto.

Si ricomincia oggi all’al -ba con la voglia di restitui-re Rosa e Carlo ai propri fa-miliari.

[email protected]

Primo piano Primo piano

L’Ipercoop riapre i battenti da oggiMATERA - RIAPRE oggi l’ipercoop di Ve-nusi oche domenica sera era stato fattoevacuare durante il temporale che ha inve-stito la città e provocato allagamenti e dan-ni.

La decisione ha provocato numeroseperplessità innanzitutto fra i clienti, invi-tati dal personale ad abbandonare la strut-tura nella quale si trovavano per effettuateacquisti.

Impossibile ottenere ulteriori chiari-menti, l’unico elemento concreto è la co-municazione di riapertura, oggi, ottenutacontattando il numero telefonico del cen-tro commerciale.

Dopo 48 ore dalla terribile giornata, sitorna alla normale attività.

Nulla è dato sapere sui danni che even-

tualmente la struttura ha riportato e perevitare i quali si era deciso di far uscire tut-ti i clienti che c’erano.

La decisione, però, aveva creato non po-chi problemi per le operazioni di deflusso.Le strade complanari in direzione Bari in-fatti erano completamente allagate e han-no bloccato la circolazione a lungo.

Una difficoltà che, forse, si sarebbe potu-ta evitareprendendo inadeguata conside-razione la scelta di far muovere, nello stes-so momento, centinaia di persone in auto,rischiando di provocare un ingorgo enor-me.

Per fortuna, pur con enormi difficoltà, ilpubblico ha potuto allontanarsi dalla zo-na. E da oggi tutto riprendere come pri-ma.

Il consigliere comunaleAngelo Montemurro

segnala per quel canaleun diverso

flusso delle acque

Page 8: Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione, crescita Pmi e banda larga in tutti i Comuni Obiettivo Basilicata 2012, patto per

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano - 09.11.2011 PAG.8

12 Mercoledì 9 novembre 2011

L’INTERVENTO

E’ la richiesta inviata dalla Federazione della Sinistra al sindaco Adduce

Un piano di sicurezza per Aquarium

di ANTONIO CORRADO

NOVA SIRI - Guardandolodalla visione satellitare diGoogle Maps ha tutte le sem-bianze di un viale alberato,eppure si tratta di un grossocanale, che costeggia a pochecentinaia di metri versonord, il popoloso abitato diNova Siri Scalo.Parliamo delToccacielo, ovvero una delletante (troppe) emergenzeche, come tali,non rientranonell'imponderabile, bensì tragli ordigni ad orologeria in-nescati dalla pessima manu-tenzione degli alvei fluviali.

L'ultima puliziadel canalerisalea 15anni fa,poi ilCon-sorzio di bonifica di BradanoeMetaponto sembraesserse-ne dimenticato, mentre nel-l'alveo lungo il chilometro emezzo che rientra nel comu-ne jonico, sono cresciuti inte-ri canneti dove l'acqua è co-stretta a infilarsi per arriva-re al mare, con un deflussodebole e difficoltoso giàquando l'afflusso è ordina-rio.Inalcuni trattièfacilein-travedere persino dei salici,ovvero alberi con tanto ditronco. Quando arrivala pie-na, l'esondazione è pratica-mente matematica, propriocome stava per accadere ottomesi fa, durante l'alluvioneche ha devastato il Metapon-tino. Solo una buona dose difortuna evitò la fuoriuscitadall'alveo, con conseguenzefacilmente immaginabili adanno delle abitazioni, maanche di una grossa cabinaEnel al servizio della cittadi-na, che da qualche anno è sta-ta ubicata nell'area di poten-ziale esondazione.

Un rischio reale che il sin-daco, Giuseppe Santarcan-gelo, sta denunciando da al-meno dieci anni, senza regi-strare alcuna risposta con-creta da parte degli enti pre-posti. Prima di lui lo avevafatto Giuseppe Battafarano,già due anni dopo la puliziapiù recente.

Oggi Santarcangelo non cista a fare la fine del sindaco diGenova e dopo l’ennesimo si-lenzio di chi dovrebbe inter-venire, nonostante i recen-tissimi solleciti formali, an-nuncia azioni eclatanti. «IlComune non può operareconproprie risorseper lapu-lizia del canale, che competeal Consorzio di bonifica. -spiega Santarcangelo alQuotidiano- Nei giorni scor-si ho segnalato per l’ennesi -ma volta il rischio alla Prefet-tura. La settimana scorsa c’è

stato un sopralluogo delcommissario per la mitiga-zione idrogeologica, SaverioAcito, che ha potuto consta-tare la gravitàdellasituazio-ne,maha ribaditodinonave-re fondi per intervenire. Ilgiorno dopo è stata la voltadell’Ufficio difesa del suolodella Prefettura, che ha potu-to solo prendere atto, ma noichiediamo un intervento ur-gente di pulizia dell’alveo,perchè non possiamo farfronte a un’emergenza talesolo con i nostri mezzi; in ca-so di esondazione, si rischiala tragedia a partire dal pon-te della zona artigianale, lun-go il Regio Tratturo, fino a

valle dove ci sono le case. Hoscritto al presidente della Re-gione, ma non si è degnatoneppure di rispondere; ionon sono disponibile ad as-sumermi dal solo tutta la re-sponsabilità di questa situa-zione. Già a marzo scorso sia-mo stati costretti ad evacua-re alcune abitazioni a scopoprecauzionale, ma non pos-siamo vivere nel terrore adogni batter di pioggia. Nellazona del Regio Tratturo, in-fatti, si è ormai creato l’effet -to tappo, aggravato dall’ab -bassamento progressivo de-gli argini». Una miscela mi-cidiale, a cui si aggiunge ver-so sud l’altra minaccia costi-

tuita dal torrente San Nicola,anch’esso a forte rischio perla progressiva riduzionedell’alveo con abbassamentodel livello degli argini. «Unaditta che si occupa di estra-zionediinerti inquellazona-ha spiegato ancora il sinda-co- aveva proposto alla Re-gione una manutenzionegratuita di un tratto del tor-rente, ma l’ente di via Anzionon ha neppure risposto. Ep-pure anche in questo caso,l’eventuale esondazione per-correrebbe il Regio Tratturoverso nord, arrivando rapi-damente nell’abitato diNovaSiri».

Una situazione da non sot-

tovalutare, come in effetti sista facendo. Eppure nel re-cente AccordoMinistero-Re-gione per il rischio idrogeo-logico, sono stati stanziati500mila euro per l’abitato diNova Siri e 200mila in adden-dum per il solo Toccacielo.Risorse destinatema maien-trate nelle disponibilità delcommissario Acito, che riba-disce: «Senza fondi non pos-so operare, anche se mi rendocontoche lasituazione èdav-vero preoccupante».

E pensare che per ripulireil Toccacielo basterebberocirca 50mila euro (40 euro ametro quadro). Una cifra ri-dicola, se si pensa al valore

inestimabile delle vite uma-ne che sono a rischio. «Ieri hoinviato l’ennesima comuni-cazione al presidente delConsorzio di bonifica, allaRegione e al prefetto -conclu-de Santarcangelo- se non ar-rivano risposte serie potreidecidere anche di emettereun’ordinanza che obblighichi di competenza a ripulireil canale». Un rimedio estre-mo, perchè se si disattende aun’ordinanza sindacale,scatta la denuncia penaledell’inadempiente. “Intelli -genti pauca”(alle persone in-telligenti bastano poche pa-role), dicevano i latini.

[email protected]

Approvata la mozione del Pdlper la pulizia e manutenzione

dei canali di scolo lucaniIL CONSIGLIO regionale di Basilicata haapprovato nella seduta di oggi una mo-zione presentata dai consiglieri regiona-li Mario Venezia e Romeo Sarra e sotto-scritta da tutti i consiglieri del PDL.

La mozione prende in considerazione ilfatto che il territorio della regione risultaessere particolarmente vulnerabile aglieventi atmosferici con effetti disastrosi adanno di cose e persone.

E' recente il ricordo dell'alluvione cheha colpito nel marzo scorso l'area meta-pontina con aziende agricole e zootecni-che praticamente messe in ginocchio ed èattuale quanto accaduto nell'agro di Ma-tera domenica scorsa con due persone,padre e figlia, scomparse per la tracima-zione del canale Ciccolocane e non ancoraritrovate nonostante l'intervento imme-diato e massiccio delle forze dell'ordine.

La mozione, approvata all'unanimità,impegna la Giunta Regionale a prevede-re per il prossimo bilancio un capitolo dispesa destinato alla pulizia e manuten-zione dei canali di raccolta delle acque re-flue ed al tempo stesso pone l'attenzionesulproblema dell'ambiente la cui tutela eprotezione risulta essere obsoleta. Infat-ti, nonostante il varo delle famose Vie Bluad oggi ferme al palo e che rischiano di es-sere l'ennesimo, inutile e dannoso pro-clama, in Basilicata manca una seria po-litica per l'ambiente così come sono as-senti politiche per lo sviluppo della regio-ne.

I consiglieri Venezia e Sarra, dopo l'esi-to favorevole della votazione, hannoespresso piena soddisfazione per il risul-tato conseguito ed, al tempo stesso, vici-nanza alle famiglie delle vittime di unevento che, forse, poteva essere evitato sein Basilicata fosse stato realizzato un si-stema infrastrutturale idoneo ed ade-guato alle esigenze di mobilità dei cittadi-ni.

Primo piano

La tragedia di Matera L’alveo è un viale alberatoNon si pulisce da 15 anni

L’emergenza ToccacieloIl canale è intasato dalla vegetazione e minaccia l’abitato di Nova Siri

L’alveo del Toccacielo intasato, il ponte della ferroviaintasato e la vegetazione che non fa vedere il canale

MATERA - Spinti dalle segnala-zione di alcuni cittadini residen-ti in zona Aquarium, ci siamo re-cati in via Nino Rota al cui imboc-co ci siamo ritrovati dinanzi letransenne messe dai tecnici delcomune e una situazione a dir po-co preoccupante: la terra frana avalle portandosi dietro murettidi cemento e tubature, finendonegli immediati pressi delle so-glie dei locali di nuovissima co-struzione posti ai piedi della“Collinetta”di Serra Rifusa.

Al nostro arrivo abbiamo avu-to modo di dialogare con alcuniresidenti che ci confidano molteperplessità e precisano alcuniparticolari: pare che lo smotta-mento di terreno avvenuto con lepiogge non sia imputabile aduna frana della collina, ma sitratta semplicemente di materia-le di riporto accumulato che con

lepioggescende giùrendendo lestrade impraticabili ricopertecome sono di melma mista, altrarivelazione, a rifiuti fognari. In-fatti secondo alcune testimo-nianze pare che durante le piog-ge di domenica il susseguentesmottamento di materiale terro-so abbia divelto una tubatura fo-gnaria.

Non vogliamo certo fare la par-te degli uccelli del malaugurioma la situazione ci pare preoccu-pante, abbiamo più volte manife-stato il nostro disappunto dinan-zi all’avanzata del cemento in cit-tà bollando alcune concessioni

come veri e propri abusi edilizi enon è la prima volta che il quar-tiere Aquarium offre spettacolidi questo genere e di certo nonsaranno le transenne del comu-ne a mettere in sicurezza la zonaimpedendo al terreno di franareancora.

Non si indugi oltre, occorre unpiano di messa in sicurezza delquartiere e tale piano per noi de-ve rappresentare una priorità.

Accogliamo con favore gli in-terventi che da subito il Sindacoha predisposto, ma esortiamo ilprimo cittadino ad agire con unpiano ben più convincente che

tranquillizzi tutti, in primis i re-sidenti che temono oltremodoper la loro incolumità. Abbiamopercorso di persona la strada cheattraversa la zona residenziale,la situazione ci pare tutt’altroche sicura, abbiamo riscontratoun accesso angusto, si accede e siesce da quello che doveva essereun parcheggio per camper, to-talmente inadeguato per farfronte ad un’emergenza in cui sipotrebbe rendere necessariaun’evacuazione repentina dellazona e per di più posto propriosul costone della collina che parefranare.

Da non sottovalutare anchel’aspetto inerente al rischio checorrono le proprietà individualidei cittadini, sacrifici di anni po-trebbero essere compromessicon eventi atmosferici un pocopiù consistenti di quelli di dome-nica. Agire subito con le risorseeconomiche adeguate e indivi-duando eventuali negligenzeper riparare in parte allo scem-pio effettuato con unpiano di ur-banizzazione a dir poco discuti-bile. Ci riserviamo nei prossimigiorni di effettuare altri sopral-luoghi non mancando di segna-lare come nostra abitudine, siacomportamenti a nostro dire vir-tuosi dell’amministrazione co-munale, sia ovviamente denun-ciando eventuali ulteriori nuovemancanze.

Federazionedella Sinistra di Matera

Page 9: Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione, crescita Pmi e banda larga in tutti i Comuni Obiettivo Basilicata 2012, patto per

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.11.2011 PAG.9

Mercoledì 9 novembre 2011 I VPOTENZA CITTÀ

RISCHIO ALLUVIONIQUANDO LA NATURA È VIOLATA

PRECEDENTIAccadde nel 1959. De Biase: «L’ultimaparte del corso è cementificata e lecostruzioni sono proprio sulle sponde»

ARGINI Solo un basso muretto di cemento separa le costruzioni dal letto del torrente [foto Bianchi]

Allarme per il Gallitello«Potrebbe esondare»Legambiente denuncia i potenziali rischi legati al torrente

La storiaI lavori del Cfsdagli anni ‘50

fino ai ‘70Fra gli anni ‘50 e gli anni

‘70 il Corpo Forestale delloStato effettuò alcuni inter-venti di sistemazione sulbacino del torrente Gallitel-lo, secondo affluente in si-nistra idrografica del fiumeBasento. Bacino che si tro-va a Nord Ovest di Potenzae che si estende per ettari2500 nei territori dei comu-ni di Ruoti, Potenza e Picer-no.Come riportato in un artico-lo della rivitsa Basilicata Re-gione Notizie, «il torrenteGallitello scorre in direzioneN.O. - S. E. per un trattolungo 5.0 Km prima di ver-sare le sue acque nel Ba-sento. Il punto di confluen-za con quest’ultimo è sitoproprio alle porte del cen-tro abitato, in una zona ne-vralgica per il traffico di en-trata e uscita dalla città diPotenza. Lungo il tratto val-livo del torrente, prima del-la confluenza col Basento,si sono insediate numerosepiccole industrie che, inparte confinano con l’alveo.Per questi motivi il bacinodelGallitello è stato oggetto diinterventi sistematori moltoestesi e diventa ancora piùurgente oggi controllarel’azione di scavo e di tra-sporto solido, con ulterioriinterventi, considerato chela direttice di sviluppo urba-nistico di Potenza si sta at-testando lungo il tratto deltorrente, impegnando spazigolenali e pendici di perti-nenze, con insediamenti re-sidenziali (Rione Cocuzzo,Poggio Tre Galli, ContradaMalvaccaro)».Insomma, la necessità di te-nere d’occhio il torrenteGallitello veniva ravvisatadagli esperti molti anni pri-ma che le due sponde deltorrente diventassero la zo-na di maggiore espansionedella città.Gli interventi hanno interes-sato anche le aste tributariedel torrente con la costru-zione di 162 briglie ed unrimboschimento di circa 42ettari di terreno, ivi compre-se le fasce spondali, con la-tifoglie e conifere. Oggi pe-rò l’ultimo tratto del torren-te è del tutto cementificato.

[g.l.]

POTENZA IL COMUNE DI POTENZA AVEVA CHIESTO UN TAVOLO TECNICO CON LA REGIONE MA FINO AD ORA NIENTE

Dopo la frana di marzosolo una sistemazione «veloce»

TO R R E N T E Le sponde del Gallitello cementificate [foto Bianchi]

GIOVANNA LAGUARDIA

l Abbandonato, cementificato, af-fogato in mezzo ai palazzi: gli am-bientalisti lanciano l’allarme per lecondizioni dell’ultimo tratto del tor-rente Gallitello e per il potenzialepericolo di una esondazione cheavrebbe conseguenze disastrose.

«È già successo nel 1959 - spiega ilpresidente di Legambiente BasilicataMarco De Biasi - quando si ebbe unadelle più disastrose alluvioni checolpirono l’Italia meridionale e checausò anche lo straripamento deltorrente Gallitello, che allora scor-reva in una zona prevalentementeagricola». Le cronache dell’e pocanarrano che le regioni più colpitefurono, oltre alla Basilicata, la Ca-labria e la Puglia jonica. In Basilicataesondarono tutti i principali corsid’acqua allagando più di 4000 ettari diterreno e causando la morte di trepersone. Oggi, i disastri che hannocolpito nelle scorse settimane la Li-guria e la Toscana e, nel mese dimarzo, la stessa Basilicata, spingonomolti a chiedersi se il torrente Gal-litello potrebbe costituire un pericoloper la città di Potenza, che negliultimi anni ha conosciuto un mo-mento di crescita esponenziale dipopolazione ed attività commerciali

proprio lungo le sponde dell’af fluentedel Basento, in via del Gallitello e viaIsca del Pioppo. Gli esponenti diLegambiente sono convinti di si. «Iltorrente Gallitello - spiega De Biasi -si trova esattamente nella stessa con-dizione di molti altri corsi d’acquache si snodano all’interno di città.

Cioè scorre in uno spazio limitato,con un alveo completamente cemen-tificato. Nel caso in cui si dovesseverificare un evento meteorico ec-cezionale con una conseguente pienaeccezionale, e come insegnano le cro-nache di questi giorni questo tipo dieventi, con i cambiamenti climatici

in atto, sono diventati tutt’altro cheinfrequenti, non c’è un centimetroquadrato di terreno libero che po-trebbe assorbire l’acqua in eccesso. Enegozi, attività commerciali, abita-zioni, si trovano immediatamente aridosso del letto del fiume, a causa diconcessioni edilizie rilasciate senzacriterio. Qualche anno fa qualcunoaveva addirittura proposto l’intom -bamento del letto del Gallitello. Unasoluzione che, in caso di esondazione,causerebbe danni ancora maggiori».

Le foto scattate da Enzo Bianchimostrano chiaramente le condizionidel letto del torrente Gallitello: inuovi palazzoni che ospitano negozi ealtre attività commerciali al pianoterra si trovano a pochissimi metridalla sponda del torrente. I parcheggidei negozi e dei bar si trovano proprioal di sopra dei bassi muretti di ce-mento che dovrebbero servire a con-tenere le acque del Gallitello in casodi piena. La stessa via Isca del Piopposcorre proprio accanto al torrente,appena al di sopra. In altri punti, poi,il letto del torrente è palesementeabbandonato ed invaso dalla vege-tazione e perciò ancora più ristretto.Tutte situazioni di potenziale peri-colo in caso di piena eccezionale.Dove potrebbero mai scorrere le ac-que nel caso il torrente esondasse?

l Durante i recenti nubifragi delmese di marzo 2011 il torrente Gal-litello ha già dato qualche segnale diquel che potrebbe accadere in caso dipioggia eccezionale: in quell’occasio -ne il torrente, ingrossato dalle abbon-danti piogge, portò via una fetta dellastrada che conduce ad alcune aziende,nei pressi del seminario maggiore.

Due mesi dopo l’accaduto un inter-vento di emergenza della protezionecivile del Comune di Potenza servì amettere in sicurezza l’area. In pratica,le ruspe del Comune hanno provve-duto a ripulire, sistemare e allargare illetto del torrente, che nel corso deglianni aveva creato profondi solchi, ero-dendo la strada dal di sotto. In questomodo il flusso dell’acqua è stato resomeno impetuoso, riducendo l’effetto discavo ed erosione. Si è trattato comun-que, di un intervento di emergenza,per scongiurare l’avanzare della frana

in via del Seminario e dare respiro alleaziende insediate nella zona. Per met-tere definitivamente in sicurezzal’asta fluviale, però, occorrerebbe unintervento più complesso di sistema-zione idraulica. Tanto che all’e pocal’assessore comunale alla Protezionecivile Nicola Lovallo aveva chiesto allaregione, competente sulle sistemazio-ni idrauliche, di attivare un tavolo tec-nico per la sistemazione definitiva del-le sponde del torrente, per non correreil rischio di incappare in una nuovaemergenza. Da allora ad oggi, però,nulla è accaduto, e siamo nuovamentealle porte della stagione invernale.Quella più ricca di precipitazioni.

La potenziale pericolosità del tor-rente Gallitello era stata già stata giàsegnalata a dicembre del 2010 dai rap-presentanti delle quattoridici aziendeche si affacciano su via del Seminario,all’altezza del tratto che poi è franato:

avevano avviato una raccolta di firmee scritto una lettera al sindaco di Po-tenza e alla Regione per segnalare ilpericolo dovuto all’erosione lungo ilcorso del torrente Gallitello. I cittadinidenunciavano «il verificarsi del con-tinuo cedimento del terreno, con re-lativa caduta di alberi», ed insinua-vano il dubbio che le gabbionate co-struite lungo la sponda sinistra, aves-sero provocato l’erosione su quella de-stra, dove sono ubicati la strada e ifabbricati. Una ispezione effettuatadalla regione Basilicata, però, non ave-va evidenziato particolari problemi,evidenziando come i lavori effettuatiavessero contribuito «garantire la sta-bilità di ambedue le sponde». Una ri-sposta che, ironia della sorte, i com-mercianti di via del Seminario hannoricevuto proprio pochi giorni primache si verificasse la frana sulla spondadestra.

FRANA Quiaccanto lafrana che si èverificata nellaparte a montedel torrente amarzo, e ilavori disistemazionedell’alveo [fotoTony Vece]

A L LU V I O N E L’articolo sella Gazzetta sull’alluvione del 1959

Page 10: Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione, crescita Pmi e banda larga in tutti i Comuni Obiettivo Basilicata 2012, patto per

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.11.2011 PAG.10

Mercoledì 9 novembre 2011II IBASILICATA PRIMO PIANO

L’OMICIDIO DI ELISAIL PROCESSO A SALERNO

Il gup Boccassini bolla la chiesa come«negligente» e la Procura annuncia nuoveindagini sul ritrovamento nella Trinità

«Ha ucciso brutalmente Elisae merita 30 anni di carcere»Il pm di Salerno chiede per Restivo il massimo della pena possibile dopo 18 anni

l S A L E R N O. Per i magistrati dellaProcura l’ha uccisa Danilo Restivo inmodo «brutale» e per questo va con-dannato al massimo della pena: 30 anni dicarcere. Il giudice dell’udienza prelimi-nare ritiene che sia rimasta nascosta nelsottotetto della chiesa della Trinità diPotenza per 17 anni perché «la Chiesa èstata negligente». E ora che c’è un’in -chiesta bis sull’omicidio di Elisa Claps - laragazza di Potenza scomparsa il 12 set-tembre del 1993 e i cui resti sono statitrovati 17 anni dopo - il giudice ha ri-scontrato una «potenziale conflittualità»con le nuove indagini in corso sul mi-sterioso ritrovamento del cadavere e harigettato la richiesta di costituzione diparte civile avanzata dallegale della curia poten-tina.

L’udienza del processocontro Restivo è durata12 ore, compresa una bre-ve pausa durante la qua-le Filomena Iemma, lamamma di Elisa, ha ri-cordato che non si ac-contenterà della condanna dell’i m p u t at o.

«Aspetto i nomi di chi lo ha aiutato»,dice ai cronisti che l’assediano sulla portadel palazzo di giustizia di Salerno. Lelacrime le girano negli occhi mentreconfessa che avrebbe preferito trovareElisa «ovunque ma non in chiesa». Inveceera proprio nel posto indicato da tutti, madove nessuno è andato a cercare.

Lo stesso Restivo aveva ammesso diaverla incontrata lì. Poi però ha depistatoed è riuscito a farla franca per 17 anni.Come i suoi complici. Tra questi potrebbe

esserci un sacerdote? «Un prete - diceFilomena - ha la coscienza più nera dellatonaca che porta». Il giudice ElisabettaBoccassini, dopo un’ora di camera diconsiglio, rigettando la richiesta dellacuria ha detto che la chiesa «non è statadiligente nel controllo e nella gestione deilocali». La Procura accerterà se si trattasolo di quello.

Anche Gildo, fratello di Elisa, non siarrende. Dice: «Laddove non ci sianoprofili di responsabilità penali a causadelle prescrizioni, ci sia almeno la con-danna sociale per chi ha nascosto partedella verità». Vorrebbe un approfondi-mento «esaustivo» per ogni aspetto ri-masto ancora oscuro. L’elenco è lungo e lo

ripete a ogni giornalistache gli si avvicina: «L’in -chiesta del 1993 (in mat-tinata era a Salerno an-che Vito Eufemia, l’ispet -tore della polizia di Statoche per primo indagò sul-la scomparsa di Elisa eche un anno fa ha se-gnalato alla Procura al-

cuni aspetti oscuri di quell’indagine, ndr),il ritrovamento, le dichiarazioni dellesignore delle pulizie, la perizia del pro-fessor Vincenzo Pascali che scartò pro-prio la maglia su cui poi i carabinieri delRis hanno trovato il Dna di Restivo». Il pmRosa Volpe per sette ore - tanto è durata lasua requisitoria - ha illustrato i «graviindizi di colpevolezza» raccolti dagli in-vestigatori a carico dell’imputato. Ha ri-cordato i depistaggi: dall’Albania, dovequalcuno aveva sostenuto di averla vista,alla testimonianza di Giuseppe Carlone,

che disse di aver visto Elisa all’ora deldelitto lontano dalla Trinità. Ha esa-minato «la personalità disturbata di Da-nilo e il suo alterato rapporto con il generefemminile: lucido e razionale durante ildelitto». Poi ha sottolineato l’impor tanzadella testimonianza di due sorelle di Po-tenza che hanno raccontato che già nel1992, un anno prima dell’omicidio diElisa, Restivo provò a portarle nel sot-totetto con la «scusa» di un regalo.

Lui dall’Inghilterra - dove è detenutoper il delitto della sarta Heather Barnett(è stato condannato all’ergastolo) - hascelto il rito abbreviato, ma ha preferitonon partecipare al processo di Salerno.Neanche in videoconferenza. «Ha fiducianella giustizia e nei suoi legali», hariferito l’avvocato Mario Marinelli. Lasua arringa difensiva è prevista perl’udienza di domani (discuteranno anche ilegali delle parti civili: la famiglia Clapsrappresentata dall’avvocato GiulianaScarpetta, l’associazione Telefono donnarappresentata dall’avvocato Cristiana Co-viello e il Comune di Potenza rappre-sentato dall’avvocato Carmen Ferri). Inaula ha appena sentito il pm che chiedevadi condannare Restivo a 30 anni di car-cere. È «colpevole», ripete il magistrato.«Un brutale assassino». E se nel corsodella prima udienza del processo che lovede unico imputato per l’omicidio diElisa non è stato chiesto l’ergastolo, è soloperché gli altri reati che gli venivanocontestati (la violenza sessuale e l’oc -cultamento di cadavere) sono ormai pre-scritti. Massimo della pena, dunque. Èquesta la richiesta. Il massimo possibiledopo 18 anni. [f. a.]

Don Marcello Cozzi«Venga a confessarsida me chi sa la verità»

l Troppe verità ancora da far emergere. Tantiinterrogativi che aspettano una risposta. Comenel caso dei fidanzatini di Policoro di cui cisiamo occupati nell’edizione di ieri. Anche que-sta volta interviene Don Marcello Cozzi (re-sponsabile lucano dell’associazione Libera) chesegue da vicino le due storie parallele di Elisa edi Luca e Marirosa: «Metto a disposizione il miovincolo sacramentale della confessione per chivoglia parlare, la mamma di Elisa non puòaspettare altri 20 anni per conoscere la totaleve r i t à » .

Parole pronunciate dal sacerdote, da semprevicino alla famiglia Claps, a ridosso della primaudienza del processo a carico di Danilo Restivo:«A Salerno - dice don Marcello - si sta con-sumando un profondo atto di ingiustizia, c’è unafamiglia che ha dovuto aspettare 18 anni peravere giustizia. Per questo - è l’appello lanciatodal prete - chiediamo un atto di pietà verso lafamiglia da parte di certi investigatori dell’e po-ca, di certe persone del mondo della Chiesa, dellafamiglia di Restivo e di coloro che all’e pocaoccultarono il cadavere e di quanti sono aconoscenza di come è avvenuto il ritrovamentodel corpo della giovane Elisa. Chi sa, lo facciasapere. Io metto a disposizione - ribadisce ilsacerdote - il mio vincolo sacramentale dellaconfessione di tutti coloro che vogliono parlare.Lo dobbiamo alla mamma di Elisa che non può enon deve aspettare altri 20 anni per conoscere latotale verità sull’omicidio della sua giovanefiglia. Fate presto». Diciotto anni di attesa possonbastare. Chi sa ora parli e dica tutto ciò che stadietro alla mano che ha ammazzato Elisa.

ASSOCIAZIONE LIBERA

«La chiesa è stata negligente»no alla richiesta di risarcimentoVia libera del Gup a Comune e Telefono Donna: saranno parte civile

l Il gup di Salerno ha ri-gettato la richiesta dell’arci -diocesi di Potenza di costi-tuirsi parte civile nel processoper l’omicidio di Elisa Claps.

Secondo quanto riferito dallegale della diocesi di Potenza,Donatello Cimadomo, il gupElisabetta Boccassini ha chia-mato in causa la «mancatadiligenza nel controllo e ge-stione dei locali» della chiesadella Santissima Trinità diPotenza dove il 17 marzo 2010furono ritrovati i resti di ElisaClaps. «Da qui – ha spiegato illegale - l’impossibilità di farderivare un danno perchè nonsi può dolere delle conseguen-ze dannose di una condottadelittuosa colui il quale nonha in cura i locali dove il corpoè stato ritrovato». In sostanza,il giudice ha riscontrato unapotenziale conflittualità con lenuove indagini in corso sulritrovamento del cadavere.

Oltre alla famiglia Claps,anche il Comune di Potenza e«Telefono donna» sono statiammessi come parti civili. Èstata riconosciuta la valenzadelle richieste in quanto lavicenda è una ferita apertaper la città di Potenza ed è

anche una vicenda simbolodella violenza contro le don-n e.

«Laddove non ci siano pro-fili di responsabilità penaliper intervenute prescrizioni,ci sia quantomeno la condan-na sociale per chi ha nascostoparte della verità»: lo ha dettoGildo Claps, fratello di Elisa,commentando con i giorna-listi il fatto che sia stata re-spinta la richiesta di costi-tuzione come parte civile delladiocesi di Potenza.

Questo «è un buon risultato,è un buon inizio – ha aggiunto- che ci fa sperare di poterfinalmente arrivare dopo qua-si 20 anni alla verità». Per lafamiglia Claps «ci sono ancoratante ombre da scacciare».

Gildo ha sottolineato che «lafamiglia si era fermamenteopposta alla richiesta delladiocesi perché riteniamo nontutta la chiesa ma sicuramen-te alcuni esponenti del cleropotentino responsabili di con-dotta omissiva fino al ritro-

vamento del cadavere del 17marzo 2010. Secondo noi - haaggiunto – non sono esenti daresponsabilità di vigilanza,che non c’è stata, il parrocodell’epoca, don Mimì Sabia e idue vescovi, monsignor EnnioAppignanesi e monsignorAgostino Superbo. Questo – haconcluso il fratello di Elisa – èun risultato importante chedimostra come in questa sto-ria ci siano stati inquinamen-ti, depistaggi, omertà e stra-tificazioni».

PA R T ECIVILEA destral’avvocatoDonatelloCimadomo. Èil legale dellacuriapotentina. Asinistra VitoEufemia,investigatoreche per primosi occupòdellascomparsa diElisa Claps[foto Tony Vece].

BOCCASSINIMancato

controllo delsottotetto

FILOMENA CLAPS«Non ci accontenteremo

di questo processoVogliamo i complici»

Page 11: Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione, crescita Pmi e banda larga in tutti i Comuni Obiettivo Basilicata 2012, patto per

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 09.11.2011 PAG.11

ELISA: RESTIVO ALLA SBARRA

SALERNO - Trenta an-ni di carcere: dopo oredi requisitoria, è questoche i pm Rosa Volpe eLuigi D’Alessio hannochiesto per Danilo Re-stivo. Colpevole, dun-que, per l’accusa. È lui,«brutale assassino», adaver ucciso 18 anni faElisa Claps. E se, nelcorso della prima udien-za del processo che lovede unico imputatoper la morte di Elisa eche si sta svolgendo conrito abbre-viato, nonè statochiestol’ergastolo,è solo per-chè altrireati a suocarico so-no ormaiprescritti.Massimodella pena,dunque. Ilmassimopossibile.E c’è dipiù. Per laprima vol-ta la Chiesa è statachiamata in causa inun’aula del Tribunale.Con un aggettivo, «ne-gligente», che pesa.

Il gup Elisabetta Boc-cassini lo ha detto, sen-za se e senza ma. Quan-do ieri mattina, nel-l’udienza a porte chiu-se, si è trovata tra le ma-ni la richiesta avanza-ta dallaDiocesi diPotenza dicostituzio-ne di partecivile, l’haesaminata,ritirandosiin Cameradi Consi-glio, per ol-tre un’ora.Poi il no,secco. E laspiegazio-ne, riferi-ta da Do-natello Ci-madomo,legale del-la Diocesidi Potenza,è questa: ilcorpo diElisa è ri-masto inquel sotto-tetto pertanto tem-po, questovuol direche c’è stata «mancatadiligenza nel controlloe nella gestione dei lo-cali».

Non solo, la richiestaè stata respinta, haspiegato ancora Cima-domo, perchè il giudice«ha riscontrato una po-tenziale conflittualitàcon le nuove indagini in

corso sul ritrovamentodel cadavere». «I pubbli-ci ministeri non aveva-no manifestato alcunaopposizione alla richie-sta di costituzione - haancora detto il legaledella Diocesi - e hannodato atto delle nuove in-dagini in corso». Inda-gini, dunque, che cer-cheranno di far luce sul

ritrova-mento, sul-l’occulta-mento, suidepistag-gi, su quel-li che GildoClaps hadefinito«inquina-menti estratifica-zioni». In-somma an-che su chi,Restivo, intutti que-sti anni loha aiutato.Come sem-pre, ieri,seduta nel-l’aula delTribunaledi Salernoc’era mam-ma Filome-na, ancorauna voltacostretta arivivere 18

anni di agonia. È appar-sa provata, più volte. Esu una cosa non haespresso alcun dubbio:«Questo processo non fagiustizia a Elisa» perchè«da questo rito abbrevia-to non può uscire quel-lo che desideravo, la ve-ra verità, chi ha aiuta-to Danilo».

Il pm ha parlatodei depistaggi,

della stranatestimonianza

di Carlone e dellapersonalitàdisturbata di Danilo

Gildo contro certa Chiesa: “E’ una farsa.

“Questo processo Il grido di dolore di mamma Filomena

SALERNO - Per la fami-glia Claps il processo acarico di Danilo Restivonon è un punto di arri-vo, bensì di partenza.L’obiettivo, più volte di-chiarato, è quello dismascherare tutti i “so-dali” dell’assassino. Maper rag-giungerlonon baste-ranno cer-to le dueudienzecon le qua-li il tribu-nale di Sa-lerno si ap-presta mol-to probabil-mente acondanna-re il 39 en-ne potenti-no perl’omicidiodi Elisa.

“Questo processo nonfa giustizia a mia figliaElisa”, così mamma Fi-lomena, orgogliosa etenace come sempre hacommentato le primefasi dell’udienza di ierimattina. “Da questo ri-to abbreviato non puòuscire quello che deside-ravo, la vera verità, chiha aiutato Danilo. Lui èil colpevole, ma questol’ho sempre saputo, oravoglio sapere chi ha co-perto Danilo Restivo”.Ma a diciotto anni di di-stanza dall’omicidio, perla famiglia di Elisa è ar-rivato l’ennesimo“schiaffo”, rappresen-tato dalla richiesta di co-

stituzione di parte civi-le (poi respinta, ndr)avanzata dalla Chiesa,poi respinta dal gupBoccassini.

“Avrei preferito trova-re mia figlia comunque,in un campo, dovunque,ma non nella chiesa – hacontinuato mamma Fi-

lomena – in molti sape-vano che in quella chie-sa c’era Elisa. Io hosempre detto che Elisaè entrata e non è uscita.Danilo Restivo è statoaiutato da tutti e questepersone devono fare unesame di coscienza per-chè se la Barnett in In-ghilterra è morta la col-pa è di chi non ha fattoil proprio dovere”. An-che Gildo, il fratello diElisa, si è scagliato conforza contro la scelta

“Avrei preferitotrovare mia figlia

comunque, in un campo,dovunque, ma

non nella chiesaTanti sapevano

che era lì”

Qui accanto l’avv.Scarpetta, poi Gildo Clapse Filomena Iemma

Prima udienza a Salerno delprocesso con

rito abbreviatoa carico di

Restivo:l’accusa chiede

30 anni di carcere

Mercoledì 9 novembre 20114 _Primo Piano Basilicata__Basilicata_

Page 12: Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione, crescita Pmi e banda larga in tutti i Comuni Obiettivo Basilicata 2012, patto per

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 09.11.2011 PAG.12

ELISA: RESTIVO ALLA SBARRA

LL’’oorraaddeellllaaggiiuussttiizziiaa

Per oltre cinque ore è du-rata la requisitoria delpm Rosa Volpe. Ha par-lato anche dei depistag-gi, dall’Albania dovequalcuno aveva sostenu-to di averla vista, alla te-stimonianza di Giusep-pe Carlone che disse diaver vistoElisa alleore 13.45del giornodella scom-parsa,mentre laProcura so-stiene che aquell’oraElisa erastata giàuccisa. Eancora, lapersonalità disturbatadi Danilo e il suo altera-to rapporto con il gene-re femminile, «lucido erazionale durante il de-litto».

Il pm Volpe ha citatoun episodio non noto, latestimonianza fornita,dopo il ritrovamento delcadavere di Elisa, da

due sorelle di Potenzache hanno raccontatoche già nel 1992 Resti-vo provò a portarle nelsottotetto con la «scusa»di consegnare un rega-lo. E poi, il magistrato sa-lernitano, più volte, hadefinito Restivo «bruta-le assassino», e ha chia-mato in causa le perizie,smontando innanzituttoquella del perito medico-legale Vincenzo Pascaliche sostenne di non avertrovato sui resti del cor-

po di Elisail Dna diRestivo.

Accoltele richiestedi costitu-zione diparte civiledel Comu-ne di Po-tenza e del-l’associa-zione Tele-fono Don-na.

Ieri, alTribunaledi Salerno,c’era ancheVito Eufe-mia. Poli-ziotto peruna vita,oggi inpensione,fu propriolui, il gior-no dopo lascomparsadi Elisa adandare acasa di Da-nilo e fu luiche avreb-be dovutoeffettuarela perqui-sizione acasa di Re-

stivo se fosse arrivato ilvia libera della Procura.Ha sempre sostenutoche il colpevole fosse Re-stivo. «Sono venuto perstare vicino alla famiglia,per dare ai Claps la miasolidarietà». Che cosa èsuccesso in questi 18 an-

ni? «Depi-staggi,troppi. Spe-riamo siaarrivatal’ora dellagiustizia»,dice Eufe-mia. Soddi-sfazione èstataespressaper la ri-chiesta dei

pm dalla famiglia Claps.«Ce l’aspettavamo», ha ri-battuto il legale di Resti-vo, Mario Marinelli, cheieri mattina aveva dettoche il suo assistito spe-ra «di avere giustizia al-meno in Italia». Il proces-so continua domani, edovrebbe terminare ve-nerdì con la sentenza.

Era presenteanche l’ex

ispettore VitoEufemia: Che

cosa è successoin questi 18 anni?

“Depistaggi,troppi”

Condanna sociale per chi ha occultato”

non fa giustizia”“Non uscirà chi ha coperto Danilo”

“Secondo noi, non sono esenti

da responsabilitàdon Mimì Sabiae i due vescovi,

monsignorAppignanesi e

mons. Superbo”

Sopra in senso orarioMons.Appignanesi, mons.Superbo e don Mimì Sabia

della chiesa, alla qualepiù volte era stato chie-sto di fare un passo in-dietro sulla vicenda:“E’ una vergogna, unafarsa, è grottesco – hadichiarato Gildo davan-ti al tribunale di Saler-no – fino all’ultimo hosperato che la Chiesanon prendesse questadecisione. Come posso-no farlo, loro che sape-vano? Come possonofarlo, visto che Elisa èstata ritrovata in un sot-totetto di una chiesa, do-

ve è stata uccisa”. Glieventuali reati imputa-bili a chi in questi lun-ghi diciotto anni hacercato di depistare le

indagini e nascondere laverità sarebbero giàprescritti, ma per i re-sponsabili il fratello diElisa chiede almeno

“una condanna sociale”. Se la famiglia Claps si

è opposta fermamentealla richiesta della dio-cesi – sottolinea Gildo -“è perchè riteniamo nontutta la Chiesa ma sicu-ramente alcuni espo-nenti del clero potenti-

no re-sponsabi-li di con-dottaomissivafino al ri-trova-mento delcadaveredel 17marzo2010. Se-condonoi, nonsonoesenti daresponsa-bilità di

vigilanza, che non c’èstata, il parroco dell’epo-ca, don Mimì Sabia e idue vescovi, mons. En-nio Appignanesi emons. Agostino Super-bo. Questo è un risulta-to importante che dimo-stra come in questastoria ci siano stati in-quinamenti e stratifica-zioni. Commentando ladecisione del gup Boc-cassini che ha respintola richiesta dell’avvoca-to Cimadomo per la cu-ria potentina, GildoClaps ha parlato di “unbuon inizio che ci fa spe-rare di poter finalmen-te arrivare dopo quasi20 anni alla verità”.(F.D.V.)

5_Primo Piano Basilicata_ Mercoledì 9 novembre 2011_Basilicata_

Page 13: Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: …...Fondi per microcredito, sburocratizzazione, crescita Pmi e banda larga in tutti i Comuni Obiettivo Basilicata 2012, patto per

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.11.2011 PAG.13

Mercoledì 9 novembre 2011 I XIMATERA CITTÀ

SULLE STRADEAVVENTURA E NATURA

LA VISITAA Matera per una tre giornidi incontri e riflessioni sul temadel turismo itinerante

Pochi gli spaziper i camperistiUn popolo in movimento non adeguatamente sostenuto

le altre notizieINIZIATIVA DELLA PROVINCIA

Più corse di bustra Matera e Potenzan In via sperimentale, dal

prossimo 14 novembre esino al 31 dicembre la Pro-vincia ha disposto l’auto -rizzazione alla intensifica-zione della corsa Mate-ra-Potenza. «In questi ul-timi - ha dichiarato il pre-sidente Franco Stella - so-no maturate nuove esigen-ze nel mondo del trasportopubblico. Abbiamo attiva-to in via sperimentale lacorsa bis che sarà opera-tiva dal lunedì al venerdì».

FILIALE DI MATERA

Mazzardo nuovodirettore delle Posten È Giuseppe Mazzardo il

nuovo direttore della filia-le di Matera di Poste ita-liane. Di Foggia, 52 anni,prima di questa nominaha ricoperto l’incarico didirettore della Filiale diLecce e di Piacenza.

SORRISI TRA LE CORSIE

L’Oasi del Sorrisonei reparti ospedalierin Alle 16, i clown dell’Oasi

del Sorriso saranno pre-senti nei reparti dell’ospe -dale di Matera per allie-tare piccoli e grandi.

INTERVENTI COMUNALI

Avviati i lavoriin via Nino Rotan Sono partiti i lavori per la

messa in sicurezza di viaNino Rota. Le imprese do-vranno ottemperare all’or -dinanza comunale emessaa marzo scorso dal sindacoSalvatore Adduce.

CONSIGLIO DIRETTIVO

Confindustria, Caliaguida sezione arredon Rinnovato il Consiglio di-

rettivo della sezione le-gno-arredo di Confindu-stria Basilicata. Il nuovopresidente è il materanoSaverio Calia.

DELITTO FONTANA IMPUTATO E FAMILIARI DELLA VITTIMA, COSTITUITISI PARTE CIVILE, SONO COMPARSI DAVANTI AL GIUDICE DELL’UDIENZA PRELIMINARE

«Anna Rosa attende giustizia»L’omicida chiede il processo con rito abbreviato. La decisione fra una settimana

EMILIO OLIVA

l « L’avete visto? Mi ha riso infaccia». È appena uscita dall’aulain cui si è svolta l’udienza pre-liminare Camilla Schiuma, ma-dre di Anna Rosa Fontana, ladonna di 38 anni massacrata conotto coltellate la sera del 7 dicem-bre 2010 dall’ex convivente. È statoun nuovo faccia a faccia con l’im -putato, Paolo Chieco, 54 anni,l’uomo che la ossessiona da quan-do ebbe inizio la relazione con An-na Rosa, che le «ha strappato unafiglia» e del quale ha paura, perché

– sostiene – è stata minacciata dimorte più volte anche lei.

Nell’udienza preliminare svol-tasi ieri mattina davanti al giudiceRosa Bia l’omicida ha chiesto diessere giudicato con rito abbre-viato. Il gup si è riservato di de-cidere aggiornando l’udienza amartedì prossimo, anche per evi-tare la decorrenza dei termini dicustodia cautelare dell’i m p u t at o,avendo già scontato quasi un annodi carcere. Se accolta, l’istanzaavanzata dal suo avvocato difen-sore, Michele Scalcione, gli evi-terebbe un processo in Corte d’As -

sise e una condanna più pesante,usufruendo di benefici fino ad unterzo della pena. La richiesta èstata subordinata all’acquisizionedi nuova documentazione che pro-verebbe il contradditorio rappor-to, secondo la difesa, tra vittima ecarnefice. «Tecnicismi inutili», hadichiarato l’avvocato Car mineRug gi, uno dei due legali dei fa-miliari di Anna Rosa, padre, ma-dre e tre figli, due dei quali mi-norenni, sotto la tutela di CamillaSchiuma, che si sono costituitiparte civile. A rappresentarli c’èanche l’avvocato Pierluigi Diso.

«Noi abbiamo fatto opposizione –ha spiegato Ruggi _ perché questaacquisizione di documenti non èaltro che una furbizia tecnica, se-condo me, finalizzata a dimostra-re che sussisteva una provocazio-ne, con atti e situazioni giuridichefuori dal perimetro del capo diimputazione». «Non è un escamo-tage. Si tratta di norme previstedal codice di procedura penale»,ribatte l’avvocato Scalcione.

Chieco, che uccise la donna da-vanti al figlio di 17 anni, dopo aver-la ridotta in fin di vita già cinqueanni prima, con 15 coltellate, è

accusato di omicidio volontariopremeditato pluriaggravato.Nell’udienza l’avvocato Ruggi hachiesto al pubblico ministero, An -tonia Salamida, di valutare an-che l’ipotesi di contestare anchel’aggravante della particolare ag-gravante con la quale è stato com-piuto il delitto, che non era statapresa in considerazione prima diconoscere l’esito della perizia me-dico legale. «Io sono in attesa sol-tanto di una vera sentenza», hacommentato la madre di Anna Ro-sa. «Sarò soddisfatta quando saràstabilita una dura condanna».

ESERCITO ALLA PROVINCIA SI È INCONTRATO CON IL PRESIDENTE FRANCO STELLA E GLI ASSESSORI DELL’ENTE

«Due anni di sinergia tra le istituzioni»Domenico Scaglione lascia il comando militare ringraziando i lucani

V I S I TA Il comandante Scaglione e il presidente Stella

..

ITINERANTI Camper davanti al Castello, prima della apertura del parco [foto Genovese]

CARMELA COSENTINO

l Si spostano a bordo di un camper perapprezzare da vicino le bellezze artisti-che e paesaggistiche che l’Italia e l’Eu -ropa tutta hanno da offrire. Una filosofiadi vita che mette al centro la natura eincoraggia lo spirito di avventura e cheoggi è condivisa da oltre 25 mila famiglieitaliane e in Basilicata da oltre 500 cam-peristi. Un popolo in movimento che pertre giorni da venerdì 11 a domenica 13novembre stazionerà a Matera per unatre giorni di incontri e riflessioni sultema del turismo itinerante che vedrà lapartecipazione di rappresentanti delleFederazioni regionali dei campeggiatori,del presidente della Federazione Inter-nazionale Joau Pereira e rappresentan-ti del mondo politico-istituzionale luca-no. Per Raffaele Motola presidente del-la Federazione Regionale Campeggiatoridella Basilicata, «sarà – ha detto ieri mat-tina nella sala consiliare dell’ente pro-vinciale - un momento per intensifica-zione i rapporti tra camperisti e strin-gere nuovi legami fra i club esistenti intutte le regioni italiane. Sono 25 anni chelavoriamo per incrementare questa for-ma di turismo e devo dire che negli ultimianni ha registrato un grande sviluppo.Resta tuttavia il problema della mancan-za delle aree attrezzate per ospitare icamperisti. La soluzione di piazza della

Visitazione si è rivelata inadeguata, perla mancanza di servizi e soprattutto per illuogo non proprio accogliente. Il proget-to dell’area di Serra Rifusa per il qualesono stati investiti 1 milione di euro èancora in alto mare, abbiamo trovato unasistemazione più congrua a Masseria Ra-dogna, ma non basta per garantire aicamperisti un’ospitalità di qualità, inol-tre abbiamo saputo che a Natale l’am -ministrazione comunale intende acco-gliere i camperisti nell’Autoparco, unadecisione che speriamo non si concre-

tizzi. Nel resto della regione qualche pas-so avanti è stato fatto. Aree attrezzatesono state aperte a Chiaromonte, a ValSinni, a San Severino Lucano, ma ser-vono altre zone di sosta. E’ un problemache denunciamo da tempo e adesso sia-mo riusciti a trovare un interlocutore,che è l’amministrazione provinciale concui abbiamo stipulato un protocollo d’in -tesa che sta diventando operativo”. Il con-vegno infatti è la prima iniziativa chemette insieme camperisti e amministra-zione provinciale dopo al stipula del Pro-

tocollo avvenuta nel mese di febbraio.“E’- ha spiegato l’assessore provinciale alturismo Angelo Garbellano - è un’ini -ziativa che mira a promuovere il ter-ritorio attraverso la formula del turismoitinerante che è in costante crescita. Ba-sti pensare che nel 2010, solo in Italia,oltre un milione di persone, apprezzan-done la totale libertà di spostamento e lapossibilità di sostare a diretto contattocon la natura, ha scelto di viaggiare incamper. In queste tre giornate di incontriporteremo i camperisti a visitare Matera

ma anche i Comuni di Montescaglioso eMiglionico, e per i camperisti che sce-glieranno di venire in città con il campermetteremo a disposizione un bus navettache parte da contrada Pantaleone”.L’obiettivo - ha aggiunto il presidentedella Provincia Franco Stella - «è quellodi creare le condizioni per sviluppare unturismo di qualità che abbia ricadutepositive sull’economia del territorio. Perfarlo è necessario creare strutture e areedi sosta con servizi appropriati e nontroppo distanti dalla città».

DELITTO AN-N U N C I ATOIl luogo del-l’omicidio,commessoin via Lu-cana la se-ra del 7dicembre2010 da-vanti alla pa-lazzina do-ve abitavaAnna Ro-sa Fontana.A lato, la vit-tima e, sotto,Paolo Chieco[foto Genovese]

l Il presidente Franco Stellaha incontrato il comandante Do -menico Scaglione in procinto dilasciare il Comando militare eser-cito Basilicata. Erano presenti ilpresidente del Consiglio provin-ciale, Aldo Chietera, gli asses-sori alle Reti e infrastrutture via-rie, Giovanni Rondinone, allePolitiche industriali e allo Svi-luppo economico, Angelo Gar-b e l l a n o, alla Trasparenza, Anto -nio Montemurro, e il capo digabinetto, Damiano Porcari.

Il comandante Scaglione ha evi-denziato come la cordialità deilucani abbia contribuito a ren-dere piacevoli e costruttivi i dueanni e due mesi trascorsi in Ba-silicata. «Un periodo nel quale –ha sottolineato Stella – la colla-borazione tra le istituzioni e lapresenza delle forze dell’o rd i n ehanno amplificato i riscontri intermini di contrasto alle infiltra-zioni malavitose e alla tutela del-la sicurezza pubblica».

Nel corso del confronto l’atten -

zione si è poi concentrata sui re-centi accadimenti legati al mal-tempo che ha flagellato l’Italia in-tera senza risparmiare le nostrezone, interessate, proprio in que-ste ore, dall’episodio dei due di-spersi in località Venusio, per iquali continuano da tre giorni lericerche. Eventi tragici che ripro-pongono la problematicità dellagestione della tutela del territorioin un periodo, tra l’altro, dovel’assenza di risorse non facilitaprogrammazione e attività.