REATI PRESUPPOSTO ex D.lgs. 231/01

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Commissione Modelli Organizzativi ex D.Lgs. 231/01 1 Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza REATI PRESUPPOSTO ex D.lgs. 231/01 Verona, 09 novembre 2020 A cura di Massimo Baciga Componente della Commissione di Studio Modelli Organizzativi ex D.Lgs 231/01 ODCEC Verona

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

REATI PRESUPPOSTO

ex D.lgs. 231/01

Verona, 09 novembre 2020

A cura di Massimo BacigaComponente della Commissione di Studio

Modelli Organizzativi ex D.Lgs 231/01 ODCEC Verona

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

INDICE

1. Reati presupposto ex D.lgs. 231/012. Responsabilità amministrativa degli enti e Covid-193. Reati Tributari (ex. Art. 25-quinquiesdecies D.lgs 231/2001 4. Reati Presupposto ex D.lgs 231/2001 ed Esempi di Modalità

Attuative

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

1. Reati presupposto ex D.lgs. 231/01

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

Riferimento Normativo Reato Presupposto

Art. 24 D.lgs 231/2001

Indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato, di un ente pubblico o

dell'Unione europea o per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode informatica

in danno dello Stato o di un ente pubblico e frode nelle pubbliche forniture

Art. 24-bis D.lgs 231/2001 Delitti informatici e trattamento illecito di dati

Art. 24-ter D.lgs 231/2001 Delitti di criminalità organizzata

Art. 25 D.lgs 231/2001Peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e

abuso d'ufficio

Art. 25-bis D.lgs 231/2001Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di

riconoscimento

Art. 25-bis1 D.lgs 231/2001 Delitti contro l'industria e il commercio

Art. 25-ter D.lgs 231/2001 Reati societari

Art. 25-quater D.lgs 231/2001 Delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico

Art. 25-quater1 D.lgs 231/2001 Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili

Art. 25-quinquies D.lgs 231/2001 Delitti contro la personalità individuale

Art. 25-sexies D.lgs 231/2001 Abusi di mercato

Art. 25-septies D.lgs 231/2001

Omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme

sulla tutela della salute e

sicurezza sul lavoro

Art. 25-octies D.lgs 231/2001 Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilita' di provenienza illecita

Art. 25-novies D.lgs 231/2001 Delitti in materia di violazione del diritto d'autore

Art. 25-decies D.lgs 231/2001Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorita'

giudiziaria

Art. 25-undecies D.lgs 231/2001 Reati ambientali

Art. 25-duodecies D.lgs 231/2001 Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare

Art. 25-terdecies D.lgs 231/2001 Razzismo e xenofobia

Art. 25-quaterdecies D.lgs 231/2001Frode in competizioni sportive, esercizio abusivo di gioco o di scommessa e giochi

d'azzardo esercitati a mezzo di apparecchi vietati

Art. 25-quinquiesdecies D.lgs 231/2001 Reati tributari

Art. 25-sexiesdecies D.lgs 231/2001 Contrabbando

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

2. Responsabilità amministrativa degli enti e Covid-19

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

RischioCOVID-19

Riciclaggio ex. Art. 25-octies D.lgs.

231/01 Omicidio Colposo ex.

Art. 25-septies D.lgs.

231/01

Delitto contro

l’industria ex. Art. 25-bis1

D.lgs. 231/01

Corruzione ex. Art. 25

D.lgs. 231/01

Reati Tributari ex.

Art. 25-quinquiesdec

ies D.lgs. 231/01 .

Truffa ai danni dello

Stato ex. Art. 24 D.lgs. 231/01

Impiego Irregolari ex.

Art. 25-duodecies

D.lgs. 231/01

Reati Societari ex. Art. 25-ter

D.lgs. 231/01

la necessità per molte imprese di accedere agli ammortizzatori socialiintrodotti per gestire i livelli occupazionali durante l’emergenza sanitariapotrebbe aver condotto alcune società a non rispettare le regole previste peravvalersi di tali strumenti o ad una indebita richiesta di contributi oagevolazioni pubbliche;

le disposizioni normative messe in campo dalleIstituzioni per far fronte all’epidemia hadeterminato un rapporto delle imprese con gliEnti Pubblici più intenso, con conseguentemaggior esposizione del rischio di commissionedei reati contro la PA (es. gare per la fornitura diDPI, auto-certificazioni attestanti requisiti per laprosecuzione dell’attività produttiva, ecc);

l’emergenza sanitaria può averinciso sulla correttainformazione societaria conricorso a soluzioni illecite atte aprocastinare od occultarel’emersione del dissesto;

l’infezione da Covid-19 contratta in occasione di lavoro costituisce infortunioin relazione a quanto prevede il Testo Unico sulla Sicurezza sul lavoro (D.lgs.81/08). Il datore di lavoro è obbligato a predisporre le adeguate misure chetutelino i lavoratori da tale rischio, ai sensi dell’art. 2087 c.c. e vigilare che ilavoratori si adeguino a tali misure;

le difficoltà in termini di disponibilità di risorsefinanziarie acuita in seguito all’emergenzasanitaria, può aver determinato una maggioreesposizione al rischio di condotte illecitericonducibili ai reati di ricettazione ericiclaggio;

le difficoltà legate allaprosecuzione dell’attivitàproduttiva durantel’emergenza può averdeterminato un maggio rischiodi utilizzo e impiego irregolaredei lavoratori

l’impresa dovrà procedere ad unaattenta valutazione del rischio in quantoè possibile che vengano chiestedetrazioni e deduzioni fiscali senzaaverne i requisiti

la necessità di procurarsi determinatecategorie di beni indispensabili per laprosecuzione dell’attività produttiva inquesta fase emergenziale può averdeterminato una maggiore esposizioneal rischio di commettere illeciti o losfruttamento a scopo di lucrodell’emergenza sanitaria (esmascherine);

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

Ruolo dell’impresa (già dotata di Modello ex D.lgs 231/01) nell’emergenza sanitaria:

• aggiornare e monitorare il complessivo sistema di controlli interni dell’impresa;

• svolgere attività di audit (sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sulla sicurezza informatica, suirapporti con la pubblica amministrazione, ecc);

• garantire idonei flussi informativi con le funzioni aziendali preposte al contenimento della diffusione delvirus;

• garantire un adeguato flusso informativo contrante tra il Responsabile della Sicurezza sul lavoro,l’Organismo di Vigilanza e gli Organi Amministrativi e di Controllo;

Ruolo dell’Organismo di Vigilanza nell’emergenza sanitaria:

• garantire un flusso informativo con Responsabile della Sicurezza sul lavoro ed Organi Amministrativi e diControllo con frequenza maggiore rispetto a quella pianificata prima della pandemia;

• sollecitare l’adeguamento o l’adozione delle misure anti-contagio in caso di inerzia dell’impresa;

• valutare eventuali segnalazioni in ordine a violazioni del Modello e delle precauzioni implementati inazienda;

• segnalare ai vertici aziendali ed alle funzioni preposte ai controlli eventuali criticità riscontrate nellapropria attività di vigilanza, affinché ne venga assicurata la soluzione;

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

3. Reati Tributari (ex. Art. 25-quinquiesdecies D.lgs 231/2001

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

Art. 25-quinquiesdecies D.lgs 231/2001

«1. In relazione alla commissione dei delitti previsti dal decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, si applicano all'ente le seguenti sanzioni pecuniarie:

a) per il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti previsto dall'articolo 2, comma 1, lasanzione pecuniaria fino a cinquecento quote;

b) per il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, previsto dall'articolo 2, comma 2-bis, lasanzione pecuniaria fino a quattrocento quote;

c) per il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, previsto dall'articolo 3, la sanzione pecuniaria fino a cinquecento quote;

d) per il delitto di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, previsto dall'articolo 8, comma 1, la sanzione pecuniaria fino acinquecento quote;

e) per il delitto di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, previsto dall'articolo 8, comma 2-bis, la sanzione pecuniaria fino aquattrocento quote;

f) per il delitto di occultamento o distruzione di documenti contabili, previsto dall'articolo 10, la sanzione pecuniaria fino a quattrocento quote;

g) per il delitto di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, previsto dall'articolo 11, la sanzione pecuniaria fino a quattrocento quote.

1-bis. In relazione alla commissione dei delitti previsti dal decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, se commessi nell'ambito di sistemi fraudolentitransfrontalieri e al fine di evadere l'imposta sul valore aggiunto per un importo complessivo non inferiore a dieci milioni di euro, si applicano all'ente leseguenti sanzioni pecuniarie:

a) per il delitto di dichiarazione infedele previsto dall'articolo 4, la sanzione pecuniaria fino a trecento quote;

b) per il delitto di omessa dichiarazione previsto dall'articolo 5, la sanzione pecuniaria fino a quattrocento quote;

c) per il delitto di indebita compensazione previsto dall'articolo 10-quater, la sanzione pecuniaria fino a quattrocento quote.

2. Se, in seguito alla commissione dei delitti indicati ai commi 1 e 1-bis, l'ente ha conseguito un profitto di rilevante entità, la sanzione pecuniaria èaumentata di un terzo.

3. Nei casi previsti dai commi 1, 1-bis e 2, si applicano le sanzioni interdittive di cui all'articolo 9, comma 2, lettere c), d) ed e) .»

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

3.1 Reati Tributari (ex. Art. 25-quinquiesdecies D.lgs 231/2001, comma 1

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

L’introduzione dei reati tributari tra i reati presupposto della responsabilità amministrativa ex D.lgs 231/01,costituisce l’ultima fase del recepimento da parte del legislatore italiano della Direttiva UE 2017/1371 (c.d.«Direttiva PIF»).

In particolare, attraverso l’inserimento dell’art. 25-quinquiesdecies nel D.lgs 231/2001, comma 1, il DL 124/2019convertito, prevede la possibilità di riconoscere la responsabilità amministrativa dell’ente a seguito dellacommissione di uno dei seguenti reati:

▪ art. 2 del D.lgs. 74/2000 – «Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioniinesistenti»;

▪ art. 3 del D.lgs. 74/2000 – «Dichiarazione fraudolente mediante altri artifici»;

▪ art. 8 del D.lgs. 74/2000 – «Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti»;

▪ art. 10 del D.lgs. 74/2000 – «Occultamento o distruzione di documenti contabili»;

▪ art. 11 del D.lgs. 74/2000 – «Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte»;

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

art. 2, D.lgs. 74/2000 – «Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documentiper operazioni inesistenti»

«È punito con la reclusione da quattro a otto anni chiunque, al fine di evadere le impostesui redditi o sul valore aggiunto, avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioniinesistenti, indica in una delle dichiarazioni relative a dette imposte elementi passivi fittizi.

Il fatto si considera commesso avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioniinesistenti quando tali fatture o documenti sono registrati nelle scritture contabiliobbligatorie, o sono detenuti a fine di prova nei confronti dell'amministrazionefinanziaria.

Se l'ammontare degli elementi passivi fittizi è inferiore a euro centomila, si applica lareclusione da un anno e sei mesi a sei anni.»

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

art. 3, D.lgs. 74/2000 – «Dichiarazione fraudolente mediante altri artifici»

«1. Fuori dai casi previsti dall'articolo 2, è punito con la reclusione da tre a otto anni chiunque, al fine di evadere leimposte sui redditi o sul valore aggiunto, compiendo operazioni simulate oggettivamente o soggettivamenteovvero avvalendosi di documenti falsi o di altri mezzi fraudolenti idonei ad ostacolare l'accertamento e ad indurrein errore l'amministrazione finanziaria, indica in una delle dichiarazioni relative a dette imposte elementi attivi perun ammontare inferiore a quello effettivo od elementi passivi fittizi o crediti e ritenute fittizi, quando,congiuntamente:

a) l'imposta evasa è superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte, a euro trentamila;

b) l'ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all'imposizione, anche mediante indicazione di elementipassivi fittizi, è superiore al cinque per cento dell'ammontare complessivo degli elementi attivi indicati indichiarazione, o comunque, è superiore a euro un milione cinquecentomila, ovvero qualora l'ammontarecomplessivo dei crediti e delle ritenute fittizie in diminuzione dell'imposta, è superiore al cinque per centodell'ammontare dell'imposta medesima o comunque a euro trentamila.

2. Il fatto si considera commesso avvalendosi di documenti falsi quando tali documenti sono registrati nellescritture contabili obbligatorie o sono detenuti a fini di prova nei confronti dell'amministrazione finanziaria.

3. Ai fini dell'applicazione della disposizione del comma 1, non costituiscono mezzi fraudolenti la mera violazionedegli obblighi di fatturazione e di annotazione degli elementi attivi nelle scritture contabili o la sola indicazione nellefatture o nelle annotazioni di elementi attivi inferiori a quelli reali.»

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

Condotte illecite rilevanti:

• Scorretta applicazione del Regime del Margine (Cass. 15.10.2019 n. 42147);

• Visto di conformità mendace o infedele asseverazione dei dati (Cass. 04.06.2019 n. 24800 e Cass.08.05.19 n. 19672);

• Atti di compravendita di immobili con prezzo inferiore al reale (Cass. 13.03.2018 n. 11263);

• Sistema di reseller, sottofatturazione e pagamenti in contanti (Cass. 26.09.2017 n. 44399);

• Riversamento di ricavi su società estera (Cass. 27.07.2017 n. 37422);

• Indebita emissione di note di credito (Cass. 20.07.2017 n. 35785);

• Falsa attestazione dello status di esportatori abituali (Cass. 13.03.2020 n. 5711);

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

art. 8, D.lgs. 74/2000 – «Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti»

«1. È punito con la reclusione da quattro a otto anni chiunque, al fine di consentire a terzil'evasione delle imposte sui redditi o sul valore aggiunto, emette o rilascia fatture o altridocumenti per operazioni inesistenti.

2. Ai fini dell'applicazione della disposizione prevista dal comma 1, l'emissione o il rilascio di piùfatture o documenti per operazioni inesistenti nel corso del medesimo periodo di imposta siconsidera come un solo reato.

2-bis. Se l'importo non rispondente al vero indicato nelle fatture o nei documenti, per periodod'imposta, è inferiore a euro centomila, si applica la reclusione da un anno e sei mesi a seianni.»

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

art. 10, D.lgs. 74/2000 – «Occultamento o distruzione di documenti contabili»

«1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da tre a sette annichiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, ovvero di consentirel'evasione a terzi, occulta o distrugge in tutto o in parte le scritture contabili o i documentidi cui è obbligatoria la conservazione, in modo da non consentire la ricostruzione dei redditio del volume di affari.»»

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

art. 11, D.lgs. 74/2000 – «Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte»

«1. È punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, al fine di sottrarsi alpagamento di imposte sui redditi o sul valore aggiunto ovvero di interessi o sanzioniamministrative relativi a dette imposte di ammontare complessivo superiore ad eurocinquantamila, aliena simulatamente o compie altri atti fraudolenti sui propri o su altrui beniidonei a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva. Se l'ammontaredelle imposte, sanzioni ed interessi è superiore ad euro duecentomila si applica la reclusione daun anno a sei anni.

2. È punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, al fine di ottenere per sé o peraltri un pagamento parziale dei tributi e relativi accessori, indica nella documentazionepresentata ai fini della procedura di transazione fiscale elementi attivi per un ammontareinferiore a quello effettivo od elementi passivi fittizi per un ammontare complessivo superioread euro cinquantamila. Se l'ammontare di cui al periodo precedente è superiore ad euroduecentomila si applica la reclusione da un anno a sei anni..»

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

3.2 Reati Tributari (ex. Art. 25-quinquiesdecies D.lgs 231/2001, comma 1-bis

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

L’’art. 25-quinquiesdecies nel D.lgs 231/2001, comma 1-bis, prevede la possibilità di riconoscere laresponsabilità amministrativa dell’ente anche a seguito della commissione di uno dei seguenti reati solo seconnessi a sistemi fraudolenti transfrontalieri finalizzati all’evasione di imposta sul valore aggiunto perun importo complessivo non inferiore a dieci milioni di euro:

art. 4 del D.lgs. 74/2000 – «Dichiarazione infedele»;

art. 5 del D.lgs. 74/2000 – «Omessa dichiarazione»;

art. 10-quater del D.lgs. 74/2000 – «Indebita compensazione»;

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

art. 4, D.lgs. 74/2000 – «Dichiarazione Infedele»

«Fuori dei casi previsti dagli articoli 2 e 3, è punito con la reclusione da due anni a quattro anni e sei mesichiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, indica in una delle dichiarazioniannuali relative a dette imposte elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo od elementipassivi inesistenti, quando, congiuntamente:

a) l'imposta evasa è superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte, a euro centomila;

b) l'ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all'imposizione, anche mediante indicazione dielementi passivi inesistenti, è superiore al dieci per cento dell'ammontare complessivo degli elementi attiviindicati in dichiarazione, o, comunque, è superiore a euro due milioni.

1-bis. Ai fini dell'applicazione della disposizione del comma 1, non si tiene conto della non correttaclassificazione, della valutazione di elementi attivi o passivi oggettivamente esistenti, rispetto ai quali i critericoncretamente applicati sono stati comunque indicati nel bilancio ovvero in altra documentazione rilevante aifini fiscali, della violazione dei criteri di determinazione dell'esercizio di competenza, della non inerenza, dellanon deducibilità di elementi passivi reali.

1-ter. Fuori dei casi di cui al comma 1-bis, non danno luogo a fatti punibili le valutazioni che complessivamenteconsiderate, differiscono in misura inferiore al 10 per cento da quelle corrette. Degli importi compresi in talepercentuale non si tiene conto nella verifica del superamento delle soglie di punibilità previste dal comma 1,lettere a) e b).»

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

art. 5, D.lgs. 74/2000 – «Omessa dichiarazione»

«1. E' punito con la reclusione da due a cinque anni chiunque al fine di evadere le imposte sui redditi o sulvalore aggiunto, non presenta, essendovi obbligato, una delle dichiarazioni relative a dette imposte, quandol'imposta evasa è superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte ad euro cinquantamila.

1-bis. E' punito con la reclusione da due a cinque anni chiunque non presenta, essendovi obbligato, ladichiarazione di sostituto d'imposta, quando l'ammontare delle ritenute non versate è superiore ad eurocinquantamila.

2. Ai fini della disposizione prevista dai commi 1 e 1-bis non si considera omessa la dichiarazione presentataentro novanta giorni dalla scadenza del termine o non sottoscritta o non redatta su uno stampato conforme almodello prescritto.»

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

art. 10-quater, D.lgs. 74/2000 – «Indebita Compensazione»

«1. E' punito con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque non versa le somme dovute,utilizzando in compensazione, ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n.241, crediti non spettanti, per un importo annuo superiore a cinquantamila euro.

2. E' punito con la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni chiunque non versa le sommedovute, utilizzando in compensazione, ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio1997, n. 241, crediti inesistenti per un importo annuo superiore ai cinquantamila euro.»

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

È possibile distinguere 4 macro aree di attività aziendali «ordinarie», riferite ai reati ex art. 2, 3, 8e 10 D.Lgs. 74/2000:

a) l’emissione di fatture e altri documenti per operazioni attive;

b) la registrazione di documenti attestanti operazioni passive;

c) la predisposizione delle dichiarazioni tributarie;

d) la conservazione delle scritture contabili;

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

a) l’emissione di fatture e altri documenti per operazioni attive:

Questa attività attiene specificatamente il ciclo attivo degli enti ed interessa:

▪ Area commerciale: nell’intento di soddisfare le richieste del cliente l’ente potrebbe esseretentato di accondiscendere all’emissione di documenti e fatture non corrispondenti al vero intermini di descrizione dei prodotti o sevizi, di intestazione della fattura, di tempistiche nellaconsegna o nell’esecuzione;

▪ Area produzione dei beni ed erogazione dei servizi: rischio di produzione di documentazioneoggettivamente o soggettivamente non conforme a quanto effettivamente prodotto oerogato (es. documenti di trasporto, rapporti di lavorazione, ecc);

▪ Area amministrativa: rischio che la registrazione possa riguardare fatture attive prive degliopportuni supporti documentali;

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

b) la registrazione di documenti attestanti operazioni passive:

Questa attività attiene specificatamente il ciclo passivo degli enti ed interessa:

▪ Area approvvigionamenti: rischio è dato dal non ottenere la documentazione attestantel’effettivo ottenimento dei beni o dei servizi per i quali successivamente sarà pagato il prezzoconcordato;

▪ Area amministrativa: rischio che la registrazione possa riguardare fatture passive prive degliopportuni supporti documentali;

▪ Area direzionale: rischio che si verifichino delle eccezioni ai processi autorizzativi e diformazione delle decisioni di acquisto che si pongono al di fuori del flussi normati per effettodi decisioni da parte di soggetti apicali;

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

c) la predisposizione delle dichiarazioni tributarie:

Tale area è identificabile in due momenti distinti che si verificano di norma con periodicitàannuale: formazione del bilancio di esercizio e predisposizione delle dichiarazioni fiscali.

Considerato il coinvolgimento di consulenti esterni in queste differenti attività, oltre alle ordinarievalutazioni di rischio e identificazione dei corretti presidi interni, l’attenzione dovrà essere postaai soggetti esterni ai quali siano eventualmente esternalizzate tutto o alcune delle fasi operativealla redazione del bilancio o alla predisposizione delle dichiarazioni tributarie.

d) la conservazione delle scritture contabili:

Il rischio sottostante a tale attività attiene alla possibilità che le scritture contabili e la relativadocumentazione di supporto possano essere occultati o distrutti, anche parzialmente, in mododa non consentire la ricostruzione dei redditi o dei volumi di affari.

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Commissione Modelli Organizzativi ex D.Lgs. 231/01 27

Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

Circolare del 1° settembre n. 216816/2020 della Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza con la circolare n. 216816/2020 ha espresso alcuni importanti concetti in materia di«Modifiche alla disciplina dei reati tributari e della responsabilità amministrativa degli enti». In particolare laGdF:

• annuncia interventi più frequenti sulle società, con particolare riferimento nelle imprese a ristretta baseazionaria;

• sottolinea l’importanza della confisca obbligatoria, anche per equivalente, ora applicabile anche agli enticollettivi a favore dei quali sono commessi i delitti tributari entrati nel catalogo dei reati presupposto 231;

• ribadisce l’utilità di un sistema di controllo del rischio fiscale per l’accesso al regime dell’adempimentocollaborativo;

• evidenzia la non sovrapponibilità - considerata la diversa finalità - dei due istituti: la cooperative compliancenon esclude la responsabilità dell’ente in relazione agli illeciti tributari;

• prevede la necessaria implementazione del Modello organizzativo per poter beneficiare dell’esimente. Inassenza di MOG, si procederà caso per caso a verificare se quanto attuato dall’azienda per accedereall’adempimento collaborativo con l’Agenzia delle Entrate sia sufficiente anche a escludere la responsabilitàdella società.

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Commissione Modelli Organizzativi ex D.Lgs. 231/01 28

Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

4. Reati Presupposto ex D.lgs 231/2001 ed Esempi di Modalità Attuative

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Commissione Modelli Organizzativi ex D.Lgs. 231/01 29

Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

Riferimento Normativo Reato Presupposto Esempio modalità Attuative

Art. 24 D.lgs 231/2001

Indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato, di un ente pubblico o

dell'Unione europea o per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode informatica

in danno dello Stato o di un ente pubblico e frode nelle pubbliche forniture

• Utilizzo di fondi o contributi Statali per fini diversi da quelli oggetto della stessa con

falsificazione della documentazione;

Art. 24-bis D.lgs 231/2001 Delitti informatici e trattamento illecito di dati

• Falsificazione di dati – ad es. dati su merci e prodotti – o dati relativi a studi di efficacia da

presentare a terzi;

• Accesso abusivo a sistemi informatici di concorrenti;

Art. 24-ter D.lgs 231/2001 Delitti di criminalità organizzata • Partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata allo smaltimento illecito di rifiuti;

Art. 25 D.lgs 231/2001Peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e

abuso d'ufficio

• Corrompere responsabili Ufficio Acquisti;

• Corruzione Organi di Controllo per influenzare gli esiti di ispezioni;

• Corruzione di Esponenti dello Stato per influenzare decisioni correlate ai prodotti

commercializzati;

Art. 25-bis D.lgs 231/2001Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di

riconoscimento• Spendita contanti falsi;

Art. 25-bis1 D.lgs 231/2001 Delitti contro l'industria e il commercio• Messa in commercio di prodotti non rispondenti alle caratteristiche dichiarate;

• Minacce a "commercilali" di aziende concorrenti;

Art. 25-ter D.lgs 231/2001 Reati societari • Falsificazione del bilancio;

Art. 25-quater D.lgs 231/2001 Delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico• Investimenti in aree a rischio terrorismo, finanziando iniziative riconducibili a organizzazioni

terroristiche;

Art. 25-quater1 D.lgs 231/2001 Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili -

Art. 25-quinquies D.lgs 231/2001 Delitti contro la personalità individuale• Utilizzo – ad esempio servizi in outsourcing negli impianti produttivi – di personale in

condizioni di schiavitù (subfornitori);

Art. 25-sexies D.lgs 231/2001 Abusi di mercato • Comunicazione di informazioni privilegiate da parte di terzi;

Art. 25-septies D.lgs 231/2001

Omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme

sulla tutela della salute e

sicurezza sul lavoro

• Lesioni gravi dovute al mancato rispetto degli standard di sicurezza dei lavoratori in impianti

produttivi;

Art. 25-octies D.lgs 231/2001 Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilita' di provenienza illecita• Commercio di prodotti di provenienza illecita;

• Utilizzo di fondi di provenienza illecita;

Art. 25-novies D.lgs 231/2001 Delitti in materia di violazione del diritto d'autore • Utilizzo di software non licenziato;

Art. 25-decies D.lgs 231/2001Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorita'

giudiziaria

• Pressioni su soggetti coinvolti nel processo produttivo (es. responsabile qualità) per

influenzare le dichiarazioni nel processo;

Art. 25-undecies D.lgs 231/2001 Reati ambientali • Smaltimento illecito di rifiuti (impianti produttivi);

Art. 25-duodecies D.lgs 231/2001 Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare • Utilizzo – direttamente o indirettamente – di personale il cui soggiorno è irregolare;

Art. 25-terdecies D.lgs 231/2001 Razzismo e xenofobia • Discriminazione di un dipendente in base all'etnia o religione;

Art. 25-quaterdecies D.lgs 231/2001Frode in competizioni sportive, esercizio abusivo di gioco o di scommessa e giochi

d'azzardo esercitati a mezzo di apparecchi vietati-

Art. 25-quinquiesdecies D.lgs 231/2001 Reati tributari

• Occultamento o distruzione di documenti contabili;

• Dichiarazione fraudolenta mediante fatture per operazioni inesistenti;

• Sottrazione Fraudolenta al pagamento delle imposte;

Art. 25-sexiesdecies D.lgs 231/2001 Contrabbando • Mancata riscossione dei dazi doganali;

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Compiti e responsabilità dell’organismo di vigilanza

Grazie dell’attenzione