RATING CONFARTIGIANATO SARDEGNA - PRESENTAZIONE DEL PROGETTO - 05 FEBBRAIO 2014

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Conferenza Stampa Cagliari, 05 febbraio 2014 RATING CONFARTIGIANATO IMPRESE SARDEGNA

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RATING CONFARTIGIANATO SARDEGNA - PRESENTAZIONE DEL PROGETTO - 05 FEBBRAIO 2014

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Conferenza Stampa

Cagliari, 05 febbraio 2014

RATING

CONFARTIGIANATO

IMPRESE SARDEGNA

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Il progetto

“IL RATING DI CONFARTIGIANATO SARDEGNA” è il

metodo di definizione di obiettivi politico-sindacali e

della valutazione dei comportamenti della politica

per la prossima Legislatura regionale.

L’idea nasce da un progetto pilota sperimentato, a

partire dal 2010, dalla Confartigianato Liguria

(http://www.confartigianatoliguria.it/node/596)

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•Definire le aree di azione e gli obiettivi generali di intervento

pubblico richiesti dalle Imprese Artigiane e PMI alle forze che

guideranno la Regione per la Legislatura 2014-2019.

•Individuare le azioni specifiche da realizzare nel corso della

Legislatura.

•Proporre tali azioni alle forze politiche ed ai singoli candidati,

richiedendo il loro impegno scritto che verrà monitorato e valutato

nel corso della legislatura secondo parametri e modalità trasparenti.

•Dare pubblica informazione di tutti i passaggi rendicontando ai

propri associati, alle imprese, alla pubblica opinione, con modalità

sintetiche e chiare, i risultati annuali della valutazione.

•Affidare la valutazione ad un soggetto qualificato ed indipendente.

Gli obiettivi del progetto

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1.Analisi del contesto e delle altre esperienze

regionali

2.Focus Group territoriali

3.Definizione delle priorità e presentazione del

Rating

4.Sottoscrizione da parte dei candidati e/o

successivamente degli eletti Presidente, Assessori,

Consiglieri)

5.Verifiche e valutazioni annuali

Il percorso

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Il Percorso

ottobre novembre dicembre gennaio febbraio

18/10

Incontro con

Confartigianato

Liguria

25/11

Focus

Oristano

29/11

Focus

Sassari

02/12

Focus

Cagliari

03/12

Focus Olbia

04/12

Focus

Macomer

13/12

Assemblea

dei soci

Predisposizione

documenti su

priorità e azioni

05/02

Conferenza

Stampa

Interlocuzione e

sottoscrizione

eletti

Interlocuzione e

sottoscrizioni

candidati

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I Focus Group

In ognuna delle 5 Associazioni Provinciali si sono

svolti incontri (Focus) con imprenditori artigiani.

In questi incontri sono state messe a fuoco le

priorità generali percepite dai partecipanti e si è

discusso delle principali azioni da inserire in un

documento finale.

I focus sono stati facilitati

con metodologie di

visualizzazione.

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I Focus Group

Hanno partecipato in tutto 80 imprenditori.

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ORISTANO 25 novembre 2013

Le priorità degli artigiani

La priorità TerritorialeLe priorità Regionali

1 Burocrazia e P.A

2 Costo del lavoro

3 Fisco

4 Istruzione e lavoro

5 Credito e Pagamenti

6 Sviluppo Territoriale

(Programmazione)

7 Viabilità e Continuità

8 Riforma Artigianato

Turismo

Inteso come volano dello

sviluppo territoriale con

l’organizzazione delle

filiere funzionale a questo

obiettivo

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SASSARI 29 novembre 2013

1 Burocrazia e P.A

2 Fisco (costo del lavoro)

3 Trasporti

4 Costi Energia

5 Sviluppo Territoriale

(Programmazione)

6 Credito e Pagamenti

7 Riforma Artigianato

Cura e valorizzazione del

territorio

Al fine di rendere il territorio

spendibile nei suoi beni e con

le sue tipicità a fini turistici e di

produzione agroalimentare è

necessario intervenire con:

bonifiche, interventi

infrastrutturali, cura dei porti;

innovazione e ricerca,

efficientamento energetico.

Le priorità degli artigiani

La priorità TerritorialeLe priorità Regionali

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CAGLIARI 2 dicembre 2013

1 Incentivi alle imprese

2 Fisco – Credito – Occupazione

3 Burocrazia e P.A.

4 Sviluppo Territoriale

(Programmazione)

5 Credito e Pagamenti

6 Istruzione e lavoro

7 Riforma Artigianato

Infrastrutture e trasporti

Migliorare la dotazione del

territorio sia in termini fisici

che in fatto di innovazione.

Particolare cura al risparmio

energetico ed alla

riqualificazione in edilizia

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Sardegna 2014

Le priorità degli artigiani

La priorità TerritorialeLe priorità Regionali

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OLBIA 3 dicembre 2013

1 Burocrazia e P.A

2 Finanziamenti Credito e Pagamenti

3 Fiscalità e Costo del Lavoro

4 Sviluppo Territoriale

(Programmazione)

5 Politiche attive per il lavoro

6 Riforma Artigianato

7 Istruzione e lavoro

Coesione per consolidare il

prodotto e l’offerta di TURISMO

Il settore del Turismo, ormai

consolidato nella costruzione del

valore in Gallura, sta soffrendo a

causa della scarsa attenzione a

tutti i fattori che possono farlo

diventare definitivamente fonte

di reddito sicuro. Intervenire su

Organizzazione, Cura del

Territorio, Coesione, Filiere,

Formazione

Le priorità degli artigiani

La priorità TerritorialeLe priorità Regionali

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MACOMER 4 dicembre 2013

1 Burocrazia e P.A.

2 Credito e Pagamenti

3 Fisco

4 Istruzione (coinvolgimento

imprese)

5 Sviluppo Territoriale

Le priorità degli artigiani

Le priorità Regionali e territoriali

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Le 7 priorità degli artigiani

1 BUROCRAZIA

Liberare impresa e cittadini

2 FISCO E COSTO DEL LAVORO

Un Patto fiscale per lo Sviluppo

3 CREDITO E PAGAMENTI

Benzina all’Impresa

4 SVILUPPO TERRITORIALE – PROGRAMMAZIONE

Le imprese e i loro territori prima di tutto

5 ISTRUZIONE FORMAZIONE E LAVORO

Competenze per il Lavoro

6 INFRASTRUTTURE – TRASPORTI – ENERGIA

Bivio per la competitività

7 RIFORMA ARTIGIANATO

Un nuovo Artigianato

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Dalle priorità alle azioni (1)

PRIORITA’ OBIETTIVI AZIONI

1

BUROCRAZIA

Liberare

impresa e

cittadini

Riordinare la macchina pubblica

secondo criteri di flessibilità

Inserire norme premiali sulle migliori

pratiche

Semplificare la normativa

Cancellare i procedimenti amministrativi

ridondanti

Instaurare una cultura della

semplificazione

Creare forme indipendenti di controllo

con il coinvolgimento delle Associazioni

d’Impresa

Inserire gli obiettivi di semplificazione

come criteri di attribuzione del reddito

della P.A. e della riuscita dei programmi

Riforma delle leggi sull’organizzazione regionale

(L.R. 1/1977 e L.R. 31/1988)

Modifica dei criteri di assegnazione risorse del

Fondo Unico per gli EE. LL.

Definizione criteri realmente verificabili che

leghino il premio contrattuale dei dipendenti

pubblici alle loro performance ed agli obiettivi di

sviluppo

Definizione di un contratto unico per EE. LL. ,

Regione e ASL, che consenta una mobilità dei

dipendenti fra gli enti

Modifica delle principali norme di settore con

obiettivo di semplificazione

Valutazione delle azioni degli sportelli unici

(SUAP, SUE, DURC)

Legge sull’autorità indipendente di valutazione

Modifica indicatori Programmazione Regionale

Attivazione degli uffici del tutore delle PMI,

seguendo le linee dettate dallo Small Business

Act e dallo Statuto delle Imprese.

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Dalle priorità alle azioni (2)

PRIORITA’ OBIETTIVI AZIONI

2

FISCO E

COSTO DEL

LAVORO

Un Patto

fiscale per lo

Sviluppo

Creare forme automatiche di

incentivo alle Imprese

intervenendo sulla tassazione

locale e attuando forme avanzate

di defiscalizzazione locale (zone

franche ed economiche speciali)

Creare un sistema di incentivi alla

defiscalizzazione

Valorizzare gli accordi contrattuali

regionali e locali con incentivi

pubblici

Creazione automatismi per

compensazioni debiti/crediti P.A.

Intervento su tasse locali

Riduzione costi apprendistato con

intervento della contrattazione

locale

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Dalle priorità alle azioni (3)

PRIORITA’ OBIETTIVI AZIONI

3

CREDITO E

PAGAMENTI

Benzina

all’Impresa

Valorizzare i Confidi avvicinandoli

alle imprese

Riorganizzare il sistema dei

pagamenti e dei rapporti con gli

enti di riscossione

Semplificare le procedure di

accesso e pagamento dei lavori

pubblici

Creare strumenti finanziari per le

micro imprese

Stipulare accordi con gli istituti di

credito per liquidità alle imprese

Modifica dell’approccio al credito

sui confidi con valorizzazione delle

loro competenze tecniche

Valorizzazione microcredito per

imprese esistenti

Controllo dell’Applicazione in sede

regionale della Direttiva

Pagamenti

Definizione vincoli al Fondo di

Garanzia per garanzie dirette alle

Banche

Sperimentazione del sistema delle

Zone Franche con particolare

attenzione alle aree depresse ed ai

punti di produzione

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PRIORITA’ OBIETTIVI AZIONI

4

SVILUPPO

TERRITORIALE –

PROGRAMMAZIONE

Le imprese e i loro

territori prima di tutto

Riorganizzare gli strumenti

di programmazione locale

Garantire pari opportunità

alle aree interne ed alle

microimprese al loro

interno

Definire ambiti di

responsabilità e

competenza nei territori

Suddividere le risorse

secondo criteri di sviluppo

e di merito

Avvio di una programmazione

territoriale interfondo (FESR, FSE,

FEASR, FEAMP) su territori circoscritti

al fine di valorizzare, nelle loro aree di

riferimento, le potenzialità delle

piccole imprese

Definizione e finanziamento di progetti

territoriali integrati, con adeguata

dotazione finanziaria

Dalle priorità alle azioni (4)

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PRIORITA’ OBIETTIVI AZIONI

5

ISTRUZIONE

FORMAZIONE

E LAVORO

Competenze

per il Lavoro

Rilanciare la cultura del fare e delle scuole

tecniche

Integrare i percorsi di Istruzione-

Formazione-Lavoro

Semplificare delle procedure per la

Formazione Continua

Semplificare le procedure per

l’apprendistato con il coinvolgimento della

contrattazione locale

Riduzione dei costi per le imprese e

miglioramento incontro domanda ed

offerta

Miglioramento della formazione

nell’impresa

Riforma della L.R. 1 giugno 1979, n. 47

‘’Ordinamento della formazione

professionale in Sardegna’’ e approvazione

L.R. su istruzione e formazione

Integrazione della programmazione

formativa regionale con quella dei Fondi

interprofessionali

Maggiore ed efficiente utilizzo

dell’informatica nella gestione della

formazione professionale al fine di ridurre

i costi e considerare i tempi delle imprese

Dalle priorità alle azioni (5)

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PRIORITA’ OBIETTIVI AZIONI

6

INFRASTRUTTURE

– TRASPORTI –

ENERGIA

Bivio per la

competitività

Studiare criteri aggiudicazione appalti

consoni alle piccole imprese

Investire sull’efficientamento energetico

degli edifici pubblici (scuole, ospedali, ecc.)

Agevolare l’integrazione fra i diversi mezzi

di trasporto

Potenziare le infrastrutture per il trasporto

interno

Garantire la continuità territoriale a pari

condizioni con le imprese del continente

Efficientamento edifici pubblici tramite

accordi quadro con Associazioni di impresa

Attivazione Centrale Unica Appalti e

Pagamenti

Applicazione di modalità per garantire

l’accesso agli appalti alle piccole imprese,

anche con piccoli interventi su edifici pubblici

Censimento risorse non spese

Definizione organismo di controllo del

sistema appalti e del coinvolgimento delle

PMI

Approvazione e finanziamento di un sistema

di continuità territoriale interna con

integrazione fra trasporto pubblico e

trasporto privato

Approvazione Piano regionale dei trasporti

Approvazione Piano energetico regionale con

valorizzazione dell’autoproduzione e

dell’efficientamento energetico

Dalle priorità alle azioni (6)

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PRIORITA’ OBIETTIVI AZIONI

7

RIFORMA

ARTIGIANATO

Un nuovo

Artigianato

Riformare la Legge

sull’Artigianato

Garantire sostegno

ed assistenza alle

imprese artigiane

ed alle

microimprese

tramite

l’Associazionismo

Rilanciare e

promuovere

l’artigianato tipico

Garantire un

coordinamento tra

Artigianato e

filiera del Turismo

Approvazione nuova Legge sull’Artigianato concertata

con le Associazioni di impresa, secondo i criteri di

efficienza, assistenza tecnica e con tutela e promozione

dell’artigianato artistico

Rilancio dell’Agenzia Sardegna Promozione con

coinvolgimento attivo delle Associazioni di impresa.

Dalle priorità alle azioni (7)

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La Valutazione

Il Rating annuale sarà effettuato da un valutatore indipendente

scelto dalla Confartigianato che valuterà secondo i seguenti criteri:

1.Azioni positive per il raggiungimento degli obiettivi (es. presentazione progetti

e disegni di legge, approvazione norme regolamentari, atti di programmazione,

ecc.).

2.Grado di coinvolgimento delle Associazioni di rappresentanza nella definizione

di interventi.

3.Grado di attuazione dello Small Business Act e dello Statuto delle Imprese.

4.Grado di raggiungimento degli obiettivi e delle azioni concordate e modificate

nella Legislatura secondo Accordi col sistema di rappresentanza delle imprese.

Entro il 13 febbraio Confartigianato pubblicherà l’elenco dei

candidati che hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa contenente

gli impegni. Sarà possibile sottoscrivere il Protocollo anche

successivamente alle elezioni.

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www.confartigianatosardegna.it

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