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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Rassegna stampa

Pagina I

Si parla di noi

14/05/2017 p.XVIII

Love is allRepubblica Firenze 1

14/05/2017 p. 6 Festival d'Europa, oltre 100 studenti si sono sfidatiToscana Oggi 2

14/05/2017 p. 14 Piergiorgio Welby, autoritrattoCorriere Fiorentino 3

Si gira in Toscana

15/05/2017 p. 5 Tra cielo, mare e terra La città rivive in un docufilmNazione Livorno 4

Iniziative ed eventi

14/05/2017 p. 13 «Albergo Roma» per Cineforum AuroraNazione Arezzo 5

14/05/2017 p. I-V Finalmente lunedì, gratis in salaRepubblica Firenze 6

Cineturismo

15/05/2017 p. 15 Una filiera per film apuani e per lanciare il cine-turismo Alessandra PoggiTirreno MassaCarrara

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Segnalazioni

14/05/2017 p. 15 Lotte e duelli, con il sogno del posto fisso Marco LuceriCorriere Fiorentino 9

14/05/2017 p. 86 Vi svelo i segreti di Cannes Aline ArlettazEspresso 10

15/05/2017 p. 13 Incubo Netflix, lo spettro si aggira per il red carpet FedericoPontiggia

Il Fatto Quotidiano 13

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LOVE I ALLEra il 20 dicembre 2006 quandoPiergiorgio Welby, da tempocostretto immobile su un letto acausa della distrofia muscolare,ottenne da un medico l'aiuto a

staccare il respiratore. Unavicenda, quella della malattia edella morte per eutanasiadell'artista e intellettuale romano,che diede il via a un dibattitoancora aperto sul fine vita esull'accanimento terapeutico, eche viene raccontata in "Love isal V, il documentario di FrancescoAndreotti e Livia Giunti sulla storiadi Piergiorgio; la vita reale che stadietro al simbolo, gli anniprecedenti a quelli conosciuti datutti attraverso i giornali,raccontati nel film attraverso gliscritti, le narrazioni, le poesie, idipinti e le sperimentazionifotografiche, accompagnati dallacolonna sonora scritta daTommaso Novi. Oggi il film vienepresentato al cinema LaCompagnia da Mina Welby,vedova di Piergiorgio, e dalcopresidente dell'associazioneLuca Coscioni e Alberto Lastrucci,direttore del Festival dei Popoli.Cinema La Compagnia, via Cavour50r, ore 21

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Festival d'Europa, oltre 100studenti si sono sfidati

È la 1 ° B del Liceo Linguistico del GobettiVolta di Firenze la classe vincitrice di «First

Play», contest teatrale organizzato daFondazione Sistema Toscana, che ha messoalla prova cinque istituti superiori dellaToscana su temi legati all'Europa e alParlamento europeo. Le cinque «pièces»teatrali prodotte dai ragazzi sono andate inscena oggi al Cinema Teatro La Compagnianell'ambito del Festival d'Europa. La classeche ha prodotto la miglior performance,affrontando il tema dell'identità europea,avrà adesso l'opportunità di volare aStrasburgo per una visita guidata a una dellesedi del Parlamento Europeo. A decretare lapièce vincente una onorevole giuria,composta dai parlamentari europei SimonaBonafè, David Maria Sassoli, Nicola Danti,la vicepresidente della Regione ToscanaMonica Barni, l'assessora alle RelazioniInternazionali del Comune di Firenze PaolaConcia e la direttrice di Fondazione ToscanaSpettacolo Patrizia Coletta. Sul palco si sonoesibiti più di 100 ragazzi; oltre alla classevincitrice, si sono alternate la 4'131, del LiceoBuonarroti (Pisa), le classi 3'G-3'H delLiceo Artistico di Porta Romana e SestoFiorentino (Firenze), la 5'13 dell'ISIS Galilei(Firenze) e la classe 4'13 dell'IIS SassettiPeruzzi (Firenze). Le performance sono nateda una riflessione avviata nelle scuole inoccasione del 60esimo anniversario deiTrattati Europei: a partire da una lezione-spettacolo, curata da Centrale dell'Arte, sulleorigini dell'Unione Europea, gli studentihanno approfondito tematiche di grandeattualità come i fenomeni migratori, i dirittidei cittadini, la coscienza europea. I temisono stati sviluppati con ironia esentimento, sfociando in cinque brevispettacoli di 10 minuti ciascuno, in grado diraccontare il punto di vista delle giovanigenerazioni sull'Europa.

Ricercatori in prestito ai tt¢rocontro la fuga dil cervelli

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PIERGIORGIO WELBY, AUTORITRATTOFirenze, Teatro della Compagnia, via Cavour

50r

Stasera alle 21 presentazione di «Love isali. Piergiorgio Welby, autoritratto» il do-cumentario di Francesco Andreotti e LiviaGiunti con scritti, poesie, dipinti e speri-mentazioni fotografiche, che raccontanoin modo inedito Piergiorgio Welby, affettoda distrofia muscolare progressiva e di-ventato il simbolo della lotta per moriresenza soffrire. Introducono il film MinaWelby, vedova di Piergiorgio e copresi-dente dell'Associazione Luca Coscioni eAlberto Lastrucci, direttore del Festivaldei Popoli.

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Tra cielo, maree terraLa ci Il rivive

un docufilm- PIOMBINO -

IL DOCU-FILM «Il cielosopra Piombino», è uscitonelle librerie. Il docufilmil cui titolo è un chiaroomaggio a Wi Wendersè stato re ili zzato con il pa-trocinio del Comune diP ortrl i.i;. , per la regia di5-, tano Simone soggette esceneggiatura di tl,rr_lian,,Lupi, musiche di FedericoBotti, parole e canzoni diPino Bertelli (Alba a lai i-na), Claudio Jonta Entrapiano, Il quartiere), Federi-co Botti. Le fotografie so-no di Riccardo Marchion-ni e la voce narrante di Fe-derico Guerri. InterpreteDar s vs Ci berio. Il cielo sopia Piombino inaugura lasezione 1 ,gliocinenia, chepprc c ti 1nn il nuovofila, 1i Roger l'r ftter e conuna c{. ll,.<n2 derF ata alla ri-stampa an rstarica di tuttele opere del regista indi-pendente bresciano.

Si gira in Toscana Pagina 4

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«Albergo Roma»per Cineforum Aurora

CI N EFORU M Aurora tornadomani con Benedetti Toscani,l'Etruria al cinema, una rassegnacurata da Francesco Maria Rossie I soliti ignoti al Circolo Auroradi Piazza Sant'Agostino adArezzo. Alle 21,45 sarà proiettatoAlbergo Roma (1996) di UgoChiti. Toscana 1939: il macabroritrovamento di un presunto fetoumano turba la coscienza delpaese in fermento perl'imminente visita del Duce. Leindagini per scoprire il colpevolesi mescolano all'arrivo di unmisterioso personaggio.

Iniziative ed eventi Pagina 5

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Finalmente lunedì, gratis in salaLA novità di "Finalmente lunedì, l'iniziati-va di Repubblica Firenze che regala scontinei teatri e nei cinema, è Artigianato e palaz-zo, la manifestazione che si tiene nel giardi-no di Palazzo Corsini e che selezionai miglio-ri artigiani, e dedicata quest'anno ai "fiorid'arancio": liste di nozze, bomboniere e ri-cette. Per gli spettacoli: dodici film a metàprezzo nelle sale Principe, Fiamma e Marco-ni, dall'ultimo Alien a Song to Song di Ter-rence Malick. Allo Stensen l'occasione danon perdere è un cult: Aurora di Murnaumentre allo Spazio Alfieri On the milkyroad, l'ultimo film di Emir Kusturica. Per lamusica: l'Orchestra Toscana classicacon i so-listi Andrea Lombardo e Davide Galaverna.

BERTI A PAGINA V "Finalmente lunedì", l'iniziativa di Repubblica

Iniziative ed eventi Pagina 6

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Kusturica ? ballata d 'amore. . .

in un paese dílaníato dalla gueffaDURANTE la guerra nei Balca-ni, il lattaio Kostia attraversaquotidianamente i campi dibattaglia cavalcando il suo asi-no e sfuggendo al tiro incrocia-to dei fronti opposti. Nel villag-gio in cui vive c'è una ragazzache lo vorrebbe sposare e che,nel frattempo, sta organizzan-do il matrimonio per il fratelloeroe di guerra: per far ciò ha fat-to arrivare una donna di madreitaliana e padre serbo che at-trae immediatamente l'atten-zione del lattaio. On the milkyroad è l'ultimo film di Emir Ku-sturica, l'ultimo sulla guerra di-ce lo stesso regista serbo, chedopo alcuni anni torna alla re-

gia con un'opera presentata al-la mostra di Venezia e in pro-grammazione allo Spazio Alfie-ri fino al 16 maggio in versionedoppiata in italiano. Con On themilky road Kusturica realizzaun film in due parti; la prima fe-stosamente confusionaria e sur-reale proprio come le sue pelli-cole più amate, Underground eGatto nero gatto bianco, la se-

conda è una storia d'amore,una ballata romantica condot-ta a due con Monica Bellucci,nel ruolo di un agente segretoche deve cambiare identità, sul-lo sfondo di una natura fantasti-ca e magica. Tutto accade nellaKrajina, la regione della Croa-zia popolata da serbi e teatro diun sanguinoso conflitto armatofra il'91 e il'95, costatola vita aoltre 20mila persone. Promozio-ne:perla proiezione del 15 mag-gio alle ore 19,15, 1 biglietto apagamento (7 euro) e 1 gratisfi-no ad esaurimento posti, acqui-sto la sera stessa presso la bi-glietteria

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dodici film con lo sconto® •• ® 1( e` 'Sono to son -<"ci sono anche

DODICI film a metà prezzo. Èl'opportunità proposta da Re-pubblica con la promozione «Fi-nalmente lunedì» in collabora-zione con «Stasera al cinema»,che offre nei multisala del suocircuito, a Firenze (Principe,Fiamma, Marconi) e in Tosca-na, l'ingresso in sala con la for-mula 2x1 (due biglietti al prez-zo di uno), presentando alla cas-sa la copia del lunedì di Repubbli-ca. Tra i tanti titoli in program-mazione il ritorno di due grandiregisti: Terrence Malick conSong to song, triangolo amorososullo sfondo della scena musica-le texana con un supercast for-mato da Ryan Gosling, Natalie

Portman, Cate Blanchett e Mi-chael Fassbender; sempre Fas-sbender troviamo inAlien: Cove-nant con cui Ridley Scott tornaalla celebre saga di fantascienzainaugurata nel 1979. Per questi,e per gli altri film in programma-zione il lettore avrà l'accessoscontato a tutte le proiezioni, se-condo alcune regole: a Firenzeal cinema Principe di viale Mat-

teotti ogni lunedì, al cinemaMarconi di viale Giannotti ognimartedì e al cinema Fiamma divia Pacinotti il giovedì, poi in re-gione al multisala Lux di Pistoiail lunedì, martedì e giovedì, alLami di Santa Croce sull'Arno ilmartedì e giovedì e al Cine8 diMontevarchi il martedì e giove-dì.

il 2x1 si applica a tutti i titoliin programmazione nelle saledei cinema, per i quali si puòconsultare il sito www.stase-raalcinema.it; per avere dirittoalla promozione l'acquisto deibiglietti direttamente alla cassadel cinema.

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Iniziative ed eventi Pagina 7

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IL CONVEGNO

Una fifiera

e per lanciare

di Alessandra PoggiD CARRARA

Un convegno per presentare leeccellenze del territorio. E cioè:tutte le maestranza utili alle pro-duzioni cinematografiche, dalfalegname agli effetti sonori. Ilconvegno organizzato dalla"Apuania film commission" si èsvolto nell'aula magna dell'Acca-demia di Belle Arti. Un appunta-mento o terzo step per presenta-re i primi risultati raggiuntidall'associazione (il videoclip diuna cantante milanese), ma an-che per parlare di rilancio delterritorio usando la formula delcine-turismo ed eventi eco-so-stenibili. In sostanza il progettotargato "Apuania film cormnis-sion", prevede di realizzare in lo-co una struttura di supporto perle produzioni cinematografiche.Infatti, portarsi dietro le mae-stranze ha un costo maggiore ri-spetto a quello di avvalersi dipersonale specializzato già pre-sente nei siti dove si gira. Insom-ma, rendere appetibile il nostroterritorio, già dotato per sua na-tura di spettacolari location, for-nendo alle produzioni tutte lemaestranze necessarie per rea-lizzare un film risparmiando de-naro e tempo. Ma il progetto dipari passo si propone di creareuna ricaduta economica a livellolocale grazie al cine turismo.

«Proprio come è successo per icastelli di Rivombrosa-dice Da-niela Marzano la presidentessadiApuaniafilm commissioncheha moderato il dibattito - doveprima dello sceneggiato i visita-tori erano sporadici». Ad illustra-re il concetto di movie clusterc'era il suo ideatore: Ugo Di Tul-lio, docente di organizzazione elegislazione dello spettacolo ci-nematografico e teatrale all'uni-versità di Pisa. Per capire di cosasi tratta estrapoliamo questaspiegazione dal volume scrittodal docente universitario e dallapresidentessaMarzano: «Unafi-liera dove imprese e servizi, pub-blico e privato, si articolano e silegano per sviluppare una com-pletezza di sistema, dove noifungiamo da intermediari tra leproduzioni e le imprese». Pre-sente anche Pietro Parodi segre-tario generale Confartigianatoimprese di Massa-Carrara, chepromuove il progetto. Per quan-to riguarda le eccellenze sono in-tervenuti: Giuseppe Capozzolo(milanese di nascita residente aMassa) compositore di musicaper film, la sua ultima fatica so-no le musiche di "Alcolista" diLucas Pavetto ; Stefano Pizzolit-to esperto di effetti speciali a ca-po della "Pizzolitto Fx studios",modenese di nascita che lavorain pianta stabile a Carrara, auto-re di numerose maschere ed ef-fetti speciali per filin nazionali einternazionali come per esem-pio "Stranger Thing" la nuova se-rie in onda su Netflix. Tra le ec-cellenze locali anche LorenzoCaravello e Laura Bi ° della Fe-dic, la federazione italiana dei ci-neclub. Durante il convegno èstato presentato il saggio (patro-cinato dalla regione) che racco-glie tutti gli atti di un convegnoprecedente; quello del settem-bre 2016 a palazzo Binelli.

Cineturismo Pagina 8

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ChiiemaRecensíoneLotte e duelli,con il sognodel posto fisso

di Marco Luceri

Una bella occasione perrecuperare uno dei film italianipiù originali dello scorso anno èofferta dal ciclo «Ciak sul lavoro»(Spazio Alfieri, domani ore21.15). Si tratta di «In bici senzasella», film in sei episodi direttida altrettanti registi esordienti,sul tema della disoccupazione, inprimis quella giovanile. In

cammino verso il sogno delposto fisso, i personaggiaffrontano l'implacabilequotidianità della lotta per ilproprio futuro, inventandonuove ed estreme forme disopravvivenza. Tra duelli senzaesclusione di colpi e autenticimiracoli, l'acrobatica e sfrontata Allo Spazio Alfieriricerca della stabilità economica In bici senza sella

diventa l'irriverente autoritrattodi una generazione disposta atutto per tagliare il traguardo...Ma poi? I nostri protagonistisaranno contenti? 0 sarannocostretti a pedalare ancora?Bella domanda, che lascial'amaro in bocca, per un filmsurreale, tenero e malinconicosui tempi in cui viviamo.

Segnalazioni Pagina 9

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Culture Cinema

Vi svelo i segreti11 Festival compie settant'anni.E da dieci è Frémaux a decidereì film in gara . Tra passionie liti, amicizie e scontri.Che racconta all'Espressocolloquio con Thierry Frémaux di Alfine Arlettaz

DELL'EDIZIONE 2017di Cannes ThierryFrémaux, da dieci an-ni Delegato generaledel festival, non dicenulla: per lui parlanoi film scelti per la

competizione e le altre sezioni (vedi boxa pagina 88). Sull'edizione scorsa, inve-ce, ha raccontato tutto: lo ha fatto in unasorta di diario, pubblicato da poco inFrancia, che inizia alla fine dell'edizione2015 del festival e si conclude all'indo-mani della consegna dei premi dell'edi-zione 2016. Leggendo le 600 pagine di"Sélection officielle" (Grasset), scopria-mo un uomo appassionato e appassio-nante, sensibile, sempre in movimento.E impariamo molte cose sul cinemainternazionale.Come le è venuta l'idea di questo libro? Èun modo per mettere a tacere le malelin-gue, per le quali i vincitori di Cannes sonogià decisi prima ancora che il festival inizi?«Non ho scritto questo libro "contro",ma "a favore di". Mi è venuta voglia diparlare del Festival di Cannes da dentro,di descriverne l'iter, di spiegare che sitratta di un impegno collettivo checoinvolge lo staff vero e proprio e tuttigli artisti, i professionisti e i giornalisti

che fanno di Cannes il festival del cine-ma più importante del mondo. Il miolibro è anche un mezzo per lasciare un

segno: ormai, sono più di quindici anniche lavoro a Cannes e dieci che sonoDelegato generale. Per me il libro èstato quindi una buona occasione perriflettere un po' sul cinema, sul miomestiere e sulla vita che conduco».Nel 2001 , quando è diventato direttoreartistico , il film che vinse la Palma d'orofu "La stanza del figlio " di Nanni Moretti.Quando lei scelse quella pellicola ne rima-se impressionato. II 31 dicembre 2015con sua moglie ha deciso di rivederlo e inseguito ha detto di averlo fatto « per vede-re se era superato» . Che cosa intendevadire?«"La stanza del figlio" ci aveva sconvol-to. Ero già un grande ammiratore diNanni Moretti e non ho mai dimentica-to la presentazione a Cannes di "Carodiario" un film assolutamente straordi-nario. Nel mio libro dedico a Morettialcune pagine, perché lo considero unadelle grandi voci della storia del cinema.Nel mio primo anno a Cannes fu dun-que fantastico che Nanni fosse in garacon un film come "La stanza del figlio".Oltre a ciò, vinse la Palma d'oro: nonavrei potuto desiderare inizio migliore.Alla fine del 2015, subito dopo averconsegnato il mio manoscritto, ho vo-luto rivedere quel film: ebbene, erasempre altrettanto bello! Quando michiedono di proiettare un film a piacere,spesso ne scelgo uno di Moretti».

Nel 2015 , dopo l ' annuncio dei film premia-ti, la stampa italiana ha usato parolemolto dure nei confronti del festival. Nelsuo libro lei paragona i titoli dei giornali auna finale di Champions League. Pensache le critiche fossero giustificate?«Capisco benissimo che la critica italia-na fosse furente per l'assegnazione deipremi. A livello personale, io avevofatto il mio lavoro scegliendo tre filmitaliani in lizza. Una volta sulla Croiset-te, però, la scelta passa nelle mani dellagiuria. Commentare l'assegnazione deipremi è un gioco tanto interessantequanto inutile. Il palmarès è il fruttocollettivo della riflessione di nove giu-rati. Se si forma una giuria differente, siottiene un verdetto differente. I giorna-listi fanno pronostici, le giurie scelgo-no: le due cose funzionano in manieradiversa. Quell'anno tutti davano vin-cente "Vi presento Toni Erdmann , cheinvece non ottenne alcun premio, etutti i tedeschi rimasero sconcertati.All'inizio questo tipo di reazioni mi

terrorizzava, ora non più».Nel libro lei ricorda che nel 2016 gli italia-ni le hanno rimproverato di non aver scel-to nemmeno una loro pellicola. Ma lastessa cosa si è ripetuta quest'anno:stessa selezione , stessi rimproveri. Checosa ne pensa?« E per questo che amo tanto l'Italia! L unpaese di forti passioni e convinzioni. LaFrancia è più fredda, più cartesiana: vor-rei tanto che il mio amico Antonio Bar-bera, a Venezia, ricevesse le medesimerimostranze quando il cinema francesenon riceve riconoscimenti... In ogni caso,tutto questo dimostra che la stampa ita-liana ama il Festival di Cannes e ritieneimportante quello che vi accade. Neltempo l'Italia ha sempre mantenuto il suostatus. L'anno scorso era assente dallarosa dei film in gara, ma in giuria c'eraValeria G olino ed è stata una giurata fan-tastica. Il film di Stefano Mordini "Pericleil nero" proiettato per "Un Certain Re-gard" è stato una magnifica scoperta».

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di CannesE quest ' anno in giuria c'è Paolo Sorren-tino, uno dei registi più affermati. Macosa pensa della giovane generazione deiregisti italiani? Parlo di Valeria Adrianoche nel 2013 ha ottenuto una menzionespeciale con il suo cortometraggio"37,4"; di Alice Rohrwacher che dopoaver presentato nel 2011 "Corpo cele-ste" alla Quinzaine des réalisateurs ètornata ufficialmente in lizza con "LeMeraviglie " aggiudicandosi il premiodella giuria ; di Edoardo de Angelis, LauraBispuri , Francesco Munzi...«L'Italia è uno dei più grandi paesi delcinema. E un grande paese del cinema

non muore mai. Da voi c'è sempre statauna sorta di passaggio del testimone edè bellissimo sapere che dopo i grandiregisti del passato oggi incontriamoartisti di qualità come quelli che lei hacitato, sapendo che dopo di loro è inarrivo un'altra generazione ancora.Non vedo l'ora di vedere l'ultimo film diAlice, che ha già scritto una bella paginadella storia del Festival di Cannes».Che rapporto ha con l ' Italia?«Amo l'Italia. Ho amici a Venezia, allaCineteca di Bologna, a Roma e tra laformidabile generazione di registi na-poletani. Col passare degli anni il mio

rapporto con l'Italia è diventato semprepiù importante: da Lione, dove vivo, mibasta poco e in macchina raggiungo ilmio amico Barbera per cena».A un certo punto, nel suo libro , lei parla de"Lo sconosciuto del lago ", un film di amo-re gay molto esplicito che nel 2013 aCannes ha avuto due premi , e scrive giu-stamente che fino a qualche anno fa sa-rebbe stato impossibile proporre un filmdi questo tipo . Ma pensa che la mentalitàsi sia evoluta davvero?«Sì, le mentalità evolvono e oggi siamocapaci di discernere la qualità ar-tistica di un'opera senza giudicar-

Thierry Frémaux, da dieci anni direttore artistico del Festival di Cannes

Segnalazioni Pagina 11

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Culture Cinema

Croisette engagéeII Festival di Cannes,nella 70ma edizione,si segnala per un nettoaumento delle regiefemminili in gara e perlaconsacrazione delleproduzioni dei colossidello streaming Netflixe Amazon. Per il resto, lakermesse tra il 17 e il 28maggio espone confierezza il suo impegnopolitico. Il pluripremiatoMichael Haneke in"Happy End" descrivel'insensibilità di unafamiglia borghese chevive ai confini di uncampo profughi, mentreil monaco buddistabirmano di "Le VenerableW.", diretto da BabetSchroeder, fa luce sulledevastanti reazioniantislamiche in un paesela cui religione predica lapace. "Sangue Y Arena"

è l'istallazione delPremio OscarAlejandroGonzález Iñárritu che harealizzato un progetto inVirtual Reality, in cui glispettatori rivivonol'esperienza tragicadei rifugiati clandestini.Vanessa Redgrave, aldebutto dietro la camerada presa, è fuoriconcorso con "SeaSorrow", un'antologiadi testimonianzesull'immigrazione. I lturco amburghese FatihAkin è in competizionecon una storia divendetta che scaturisceda una strage terrorista.Se grandi autori, attualitàe impegno etico hannoavuto la meglio suiblockbuster americani,sul red carpet nonmancheranno le star:dalla madrina Monica

Kristen Stewart

Bellucci a KristenStewart qui nei pannidi regista di un corto,"Come Swim". Momentofortunato per NicoleKidman, che torna conquattro titoli: da"L'inganno" di SofiaCoppola a "How to Talkto Girls at Parties" diMitchell John Cameron,dove vestirà i panni diun'aliena, dal thrillerpsicologico di YorgosLanthimos alla secondaserie perla tv di "Top ofthe Lake: China Girl",firmata da JaneCampion.Anche quest'anno c'èun italiano nella giuria,composta dagli attoriJessica Chastain, WillSmith, Agnès Jaoui e FanBingbing, dai registi ParkChan-Wook e PaoloSorrentino e dalcompositore GabrielYared, e presieduta daPedro Almodóvar. Per ilresto però gli italianisono esiliati nelle sezioniminori. Sergio Castellittocon "Fortunata",protagonista JasmineTrinca, approda in UnCertain Regard. NellaQuinzaine finisconoLeonardo di Costanzocon "L'intrusa" eRoberto De Paolis con"Cuori puri". MentreFabio Grassadonia eAntonio Piazza, dopo ilsuccesso riscosso inCroisette nel 2013,apriranno la settimanadella critica con"Sicilian Ghost Story".

Federica Polidoro

la a priori a partire da altri criteri.Ovviamente avremmo potuto selezio-nare "Lo sconosciuto del lago" ancheparecchi anni fa, ma il film avrebbescatenato immediatamente giudiziviolenti, perché forse la società nonera pronta a una pellicola del genere.In seguito, l'autorevolezza di una pro-iezione a Cannes crea un effetto in-comparabile, le cui virtù e le cui postein gioco vanno accettate».Ogni anno lei vede circa 1800 film e nesceglie 60 per la selezione ufficiale e 20per la competizione vera e propria. Chedomande si pone per effettuare questascelta? «Questo è un film che deve asso-lutamente andare a Cannes »? Oppure:«Cannes farà del bene a questo film?»«Il mio lavoro non consiste nel dire "Vabene" o "Non va bene", e nemmeno "Mipiace" o "Non mi piace". I film che cipiacciono sono molto più numerosi diquelli che scegliamo. La faccenda piùimportante è riflettere sulla pertinenzadi una selezione: partecipare al Festivaldi Cannes gioverà al film? Correrà deirischi? C'è, al contrario, la possibilità diun vero trionfo? Del resto, mi capitaanche di amare molto alcuni film e dimantenere la convinzione che proiet-tarli al Festival non sarebbe loro utile».Un giorno si riconcilierà con Emir Kusturi-ca o Miguel Gomes che ce l'hanno con leiper non aver scelto i loro film e hannousato parole molto dure contro di lei?«Ma sì, di sicuro. Capisco la loro delu-sione e capisco di essere diventato lapersonificazione di una speranza delu-sa. Un artista ha il suo orgoglio, lo so.Questo genere di situazione capita, macol tempo spesso vi si può porre rime-dio».Il festival di Cannes festeggia i 70 anni:come vede il suo futuro?«In futuro i grandi festival del cinemacome Cannes, ma anche Venezia, Ber-lino e Toronto acquisiranno semprepiù importanza e dobbiamo prendercile nostre responsabilità. In un'epocanella quale tutto è digitale e si vive suisocial network, ritrovarsi tutti insiemein una stessa sala da cinema per sco-prire opere che raccontano la naturaumana e ciò che siamo è una necessità,un'esigenza e un piacere».

Traduzione di Anna Bissanti

Segnalazioni Pagina 12

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SULLA CROISETTE La piattaforma streaming produce due film in gara che nonsi vedranno al cinema. Dall'anno prossimo chi non va in sala non potrà competere

Incubo Netflix,lo spettro s i aggiraper il red carpet

Yr FEDERICO PONTEGGIA

i dovrebbe parlare di film. Cimancherebbe, è il FestivalInternational du Film deCannes, ma questa 70esimaedizione è qualcosa di diver-so. Non per il rischio terro-rismo e lapaura attentati, giàaltissimi l'anno scorso, néperunmercato, ilMarchéduFilm, che deve rialzare la te-sta dopo l'appannamentodovuto ai player dello strea-ming e, anche qui, lo spau-racchio Isis. Ma dal 17 al 28maggio non si parleràsolo difilm e di star, di montée desmarches e feste esclusive,C annes 2017 parlerà d i guer-ra: non con i film, ma sui filme per i film. Scontro tra tita-ni, quello tra il festival e lapiattaforma streaming piùimportanti al mondo.

I titoli in ballo sono Okjadel sudcoreano BongJoon-ho e The MeyerowitzStories dell'americano No-ah Baumbach, a tenerli in-sieme è Netflix, che producee distribuisce. Il punto è co-me li distribuisce, in strea-ming e, almeno per la Fran-cia, senza passare dalla sala:apriti cielo.

IL FESTIVAL ha "invano invi-tato Netflix ad accettare chequesti due film potesseroraggiungere il pubblico deicinema francesi e non solo isuoi abbonati" e, ribadendo"il sostegno alla tradizionalemodalità di diffusione del ci-nema in Francia e nel mon-do", ha perfezionato le con-tromisure: "dal 2018 qual-siasi film che desideri com-petere in C oncorso a C annesdovrà impegnarsi a esseredistribuito nelle sale france-si".

Sembra una vendetta, inrealtà è una resa: la manife-stazione diretta da ThierryFremaux dichiarala propriaimpotenza nei confronti delgigante dello streaming e,grave, disattende la sua stes-sa intestazione, Festival In-ternational du Film de Can-nes. Perché par di capireconti più la destinazioned'uso - la sala al posto dellostreaming - che la fattura: unfilm è un film, a maggior ra-gione sullo schermo delGrand Théâtre Lumière.

La risposta di Netflix nons'è fatta attendere: il ceoReed Hastings parla di"chiusura dell'establi-shment contro di noi". Vichiederete, ma Netflix nonpoteva prevedere un'uscitatecnica per Bong e Baumba-ch e pace? No, perché laddo-ve Okj a planerà sulla piatta-forma il 28 giugno la norma-tiva francese impone una fi-nestra (window) di almeno36 mesi tra la circuitazione

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Page 16: Rassegna stampa - Toscana Film Commissionroad, l'ultimo film di Emir Kusturica. Per la musica: l'Orchestra Toscana classicacon i so-listi Andrea Lombardo e Davide Galaverna. BERTI

del film in sala e il suo sfrut-tamento online: per Net-flix, un capestro. Con so-spetta nonchalance, il co-losso di Los Gatos, Cali-fornia, proprio in questigiorni ha lasciato trapelareche Thelrishman, diretto daMartin Scorsese e inter-pretato da Robert De Ni-ro e Al Pacino, sarà sul setin agosto con budget di100 milioni di dollari.Per il precedente Si-lence Scorsese do-vette venire col cap-pello in mano sullaCroisette a cercarefinanziamenti: erail 2013, sembra pas-sato un secolo.

Netflix e Ama-zon Studios oggihanno la disponibi-lità economica e ilpotere contrattua-le per bypassare ilMarché e gli altrimercati: compranoprima, e senza badare aspese.

NON SONO quisquilie nésofismi da addetti ai lavo-ri, la guerra in atto è perche cosa vedremo e comelo vedremo di qui ai pros-simi anni, e gli interroga-tivi conseguenti: chi tutelameglio il cinema (d'auto-re), un festival o lo strea-ming? A che servono i festi-val, a presentare i film o a ////Ïsostenere la distri-buzione tradi-zionale e l'eserci-zio cinematografi-co ex post? Letteralmente,chi vivrà vedrà. A di-chiarare uno stato

dell'arte in repentina e per-fino drammatica evoluzioneè anche il titolo più atteso diCannes 70: non un film, mauna serie culto, Twin Peaks,di cui vedremo i primi due e-pisodi della terza stagionediretta da David Lynch. Nel

caso, Fremaux non hapre-teso la destinazione in

sala...

SEMPRE sul fronte se-riale, ci sarà la secon-da stagione di Top ofthe Lake: China Girl,ideata da Jane Cam-pion e conlanewentryNicole Kidman, una equadra sulla Croisette(The Killing of a Sacred

Deer di Yorgos Lanthi-mos, How to Talk to GirlsatParties di John Came-ron Mitchell, L'ingannodi Sofia Coppola). E i lun-gometraggi? Oltre ai cita-ti, Happy End di MichaelHaneke, con Isabelle

Huppert e la crisi dei mi-granti a C alais; Le redoutabledi Michel Hazanavicius, sulgiovane Jean-Luc Godard;Loveless del russo Andrey Z-vyagintsev; l'erotico L'a-mant double di François O-zon; Wonderstruck, tratto daBrian Selznick, diretto daTodd Haynes e targatoAma-zon Studios. Clint Eastwoode Alfonso Cuarón a teneredue masterclass, rimane unasola domanda: Will Smith,Jessica Chastain o la cineseFan Bingbing, con qualecompagno di giuria PaoloSorrentino farà il suo pros-simo film?

Twitter: @fpontiggial© RIPRODUZIONE RISERVATA

In alto, il re-gista MichaelHaneke. Inbasso, ReedHastings (ceodi Netilix) e ildirettore arti-stico di Can-nes, ThierryFrémaux

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