Rassegna Stampa del 5 11 2010

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 5 MEDIA___________________________________________pag. 6 - 8 REGGIO EMILIA_________________________________pag. 9 - 10 MODENA_________________________________________pag. 11 - 14 RIMINI____________________________________________pag. 15 RAVENNA_______________________________________pag. 16 AGENZIE________________________________________pag. 17 - 31 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA 5 -11-2010

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Rassegna Stampa del 5 11 2010

Transcript of Rassegna Stampa del 5 11 2010

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 5

MEDIA___________________________________________pag. 6 - 8

REGGIO EMILIA_________________________________pag. 9 - 10

MODENA_________________________________________pag. 11 - 14

RIMINI____________________________________________pag. 15

RAVENNA_______________________________________pag. 16

AGENZIE________________________________________pag. 17 - 31

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

5 -11-2010

2 Rassegna Stampa Emilia Romagna 05-11-2010

BOLOGNA - ilDOMANI

16 VENERDÌ 5 NOVEMBRE 2010 L’INFORMAZIONE il DomaniEMILIA ROMAGNA

Poco più di 15 milioni dal Governoper investimenti in sanità. È il te-soretto che la Regione si è trovata adisposizione a ottobre e che prov-vederà a incrementare con 800 mi-la euro di risorse proprie, dopo ilvia via libera del ministero dellaSalute.La fetta più grossa andrà all'Istitutoortopedico Rizzoli di Bologna, checomplessivamente incasserà più dicinque milioni. Due i progetti chepotranno così essere realizzati. Ilprimo interessa l'ampliamento degliambulatori e la ristrutturazione delreparto di chemioterapia dei tumorimuscolo-scheletrici: lo Stato inquesto caso ci metterà quattro mi-lioni, mentre a carico della Regioneci sono 215.000 euro. Il secondoprogetto è relativo alla ristruttura-zione e all'acquisto di apprarec-chiature e arredi per il Day-surgery:un milione dallo Stato e 53.000euro dalla Regione. Altri cinque mi-lioni circa andranno all'Ausl di Ri-mini per adeguamenti funzionali enormativi dei presidi ospedalieri. Inquesto caso, la quota Stato è di4,7 milioni, mentre a carico dellaRegione ci sono 251 mila euro.L'Ausl di Ferrara, invece, incasseràpiù di quattro milioni per due pro-getti. Il primo è relativo alla ristrut-turazione dell'ospedale di Cento: inquesto caso a carico dello Stato cisono due milioni, mentre per la Re-gione la spesa sarà di 110 milaeuro. In programma, poi, l'adegua-mento funzionale dell'ospedale diCopparo: 1,9 milioni dallo Stato e100 mila euro dalla Regione. L'ul-tima beneficiaria di questi interventiè l'Ausl di Modena, che ha chiestoun finanziamento per la realizzazio-ne del nuovo comparto operatoriodell'ospedale di Carpi: dallo Statoarriveranno un milione e 400 milaeuro, dalla Regione 75 mila euro.

Riordino delle strutture in viale Aldo Moro. Incarico a Dastoli per la comunicazione Ue, riconferma per Luigi Costi

Cancellato l’ufficio che fu della segretaria di BersaniUn anno fa la denuncia di Raisi su Zoia Veronesi, oggi in pensione. La Regione sopprime l’incarico

La Regione cancella la posi-zione che è stata di Zoia Vero-nesi, segretaria storica di PierLuigi Bersani. Il gabinetto delpresidente Vasco Errani ha de-ciso infatti di sopprimere la fi-gura dirigenziale "Raccordocon le istituzioni centrali e conil Parlamento", che Veronesi haoccupato fino al 31 marzo,quando il suo contratto è anda-to in scadenza. Il nome di Vero-nesi si era guadagnato le paginedei giornali in primavera, pocoprima del voto regionale, quan-do su di lei fu presentato un e-sposto dal deputato - ex Pdl oraFli - Enzo Raisi in cui si ipotizza-va la creazione di un incarico adhoc per la donna in viale AldoMoro che le consentisse di con-tinuare a seguire a Roma l'atti-vità del leader nazionale del Pd.A settembre il gabinetto dellapresidenza regionale (guidatofino a qualche mese fa da BrunoSolaroli e retto attualmente dal-la dirigente Sonia Cioffi) ha pre-so atto che dal primo aprile ilruolo di Veronesi è vacante. Maanzichè sostituire la dirigente,ha optato per la soppressionedella posizione a far data dal 6settembre. Una decisione ma-

Il 4 dicembre il corteo a Bologna. Moratoria sugli enti locali, cui spetta la decisione finale sul servizio idrico

Centomila firme per l’acqua pubblicaL’Emilia-Romagna si mobilita contro il decreto sulla gestione privatizzata

Mentre i comitati perl’acqua pubblica di Bolo-gna lavorano per organiz-zare un grande corteo incittà per il 4 dicembre, nel-l'Assemblea legislativa del-l'Emilia-Romagna partonole prove di alleanza tra Si-nistra e Movimento 5 stel-le. In una conferenza stam-pa in Regione infatti il Co-mitato Acqua bene comu-ne, appoggiato dalla Fede-razione della sinistra, dalMovimento a 5 stelle e daSel ha messo in fila tutte leiniziative svolte finora equelle in cantiere. A par-tire dalle 110 mila firmeraccolte in regione (36 mi-la a Bologna) in primaveraper indire un referendum

nel 2011 per mantenerel'acqua pubblica (anche seci fossero elezioni antici-pate), fino alla manifesta-zione che si svolgerà intante città d'Italia in di-cembre e alla richiesta dimoratoria in Parlamentoper fermare il decreto Ron-chi. «Lo stesso che preve-de progressive privatizza-zioni dell'acqua - spiegaAndrea Caselli referente

regionale e bolognese delcomitato - e che invece vafermato anche con la col-laborazione degli enti loca-li». Visto che il Consiglio diStato ha decretato che so-no proprio gli enti locali adecidere se la gestione del-l'acqua sia un servizio pri-vo di rilevanza economica,ci vuole dunque una mo-bilitazione di Comuni eProvince, aggiunge Ales-

sandro Bernardi del comi-tato referendario di Bolo-gna, che per il 4 dicembresi aspetta una massicciapartecipazione al corteo.L'idea è di farlo partire dal-la sede di Hera in viale Ber-ti Pichat a Bologna, e sepossibile, arrivare fino allafontana del Nettuno, unluogo simbolico.

Intanto, a chi le chiedese i consiglieri regionali si

muoveranno con ordinidel giorno o risoluzioni,Monica Donini della Fede-razione della Sinistra, con-ferma che «è molto proba-bile che ci lavoreremo»,anche insieme a Sel.

Il Movimento 5 stelle, ag-giunge poi a margine ilconsigliere Giovanni Fa-via, ha già preparato unsuo documento che sotto-porrebbe volentieri ai col-leghi per la condivisione.Poi il guanto di sfida: «Michiedo però come farannoa non andare in contrastocol loro partito, che inve-ce a livello nazionale suquesta faccenda appoggiail il decreto», chiude Fa-via.

I COMUNISTIPresenteranno un ordinedel giorno in Assemblea

I VENDOLIANISel fa intermediario trasinistra e Movimento 5 stelle

I GRILLINISollevano le contraddizioninel Partito democratico

RISTRUTTURAZIONI

Fondi alla sanitàecco a chi vanno

IL CASO

turata, si legge nella determina,«a seguito della nomina deicomponenti della giunta in unafase di riordino delle strutturedel gabinetto del presidentedella Giunta» e che ha convintoa «intervenire sull'attuale arti-colazione» della struttura. Dun-que, viene soppressa la posizio-

ne lasciata vuota da Veronesi,ma ne viene istituita una nuova,con sede di lavoro a Roma: «Spe-cialista della comunicazione suitemi dell'Europa». La ricopriràun esperto: Pier Virgilio Dasto-li, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissioneeuropea, il cui contratto va dal 7

COSTI DELLA POLITICA

Stavolta sembra davvero quella buona. Perchéla riforma dei vitalizi «non è più percepitacome un miraggio utopico», ma «come unatto dovuto verso i cittadini». La capogruppoin Regionedell'Idv, Liana Barbati, lo dice dopol'incontro avuto ieri con Lamberto Cotti, pre-sidente dell'associazione degli ex consiglieri.Con Cotti, riferisce la dipietrista in una nota,«abbiamo avuto uno scambio di opinionimolto costruttivo in merito alla riforma dei

vitalizi». L'ex consigliere «siè infatti dimostrato posi-tivamente interessato e si-curo della validità del pro-getto Idv. Ora - incalza Bar-bati -, non ci resta cheaspettare fiduciosi il Pd».

L’Emilia-Romagna «sarà la prima Regione vir-tuosa a dare il buon esempio e, a quantopare, non sarà l'unica»: sembra, infatti, «cheanche la Toscana veda di buon occhio ilnostro progetto». Ma non basta: l'Idv stasollecitando il presidente Vasco Errani «per fararrivare il prima possibile sul tavolo dellaconferenza Stato-Regioni la riforma dei vitalizi,precisando comunque che chiederemo l'e-liminazione di questi ultimi solo dalla pros-sima legislatura onde evitare una marea diricorsi». Oggi, in Emilia-Romagna la spesa perla corresponsione di 122 vitalizi e 25 assegnidi reversibilità è di 4,1 milioni, le entrate per icontributi obbligatori e volontari sono di818.000: «Il divario è pertanto di 3,3 mi-lioni».

Dialogo con gli ex consiglieri, vitalizi verso il taglio

I PARTITI

La spesasuperai 4 milionidi euro

settembre al 31 dicembre 2010.«Sono a carico della commissio-ne europea - precisa la determi-na - tutti gli oneri relativi al trat-tamento fondamentale e acces-sorio» di Dastoli, «mentre è a ca-rico della Regione l'eventualetrattamento di missione». Unaleggera modifica, infine, per i

compiti attinenti a un’altra figu-ra professionale presente nelgabinetto: «Presidio delle attivi-tà nell'ambito delle competen-ze attinenti gli strumenti dicoordinamento delle politichedi programmazione». Riconfer-mato nel ruolo, fino a fine anno,Luigi Costi.

«La Regionenon celebra

il 4 novembre»Il consigliere del Pdl

Gianguido Bazzoni ha scrit-to una lettera al presidentedel parlamentino regiona-le, Matteo Richetti per stig-matizzare il fatto che l’A s-semblea legislativa lavorianche nel giorno in cui si fe-steggia l’Unità d’Italia e sicelebrano le Forze armate.Secondo Bazzoni la convo-cazione delle commissioniha impedito ai consiglieriregionali di partecipare alleiniziative istituzionali inprogramma nei rispettiviterritori. Un comporta-mento quantomeno inop-portuno». «La data del 4 no-vembre - scrive Bazzoni - ri-veste un grande importan-za per il nostro Paese. Ed èla festa delle nostre Forzearmate. Ecco allora che misembra inopportuno «chel’Assemblea regionale nonabbia pensato di far inter-rompere i lavori delle com-missioni». Bazzoni suggeri-sce che nei prossimi anni laricorrenza venga sottoli-neata con un maggior im-pegno istituzionale».

3Rassegna Stampa Emilia Romagna 05-11-2010

BOLOGNA - CARLINO

4 Rassegna Stampa Emilia Romagna 05-11-2010

BOLOGNA - ilDOMANI

2 VENERDÌ 5 NOVEMBRE 2010 VENERDÌ 5 NOVEMBRE 2010 3

VERSOIL VOTO

Il Partito democratico si avvia alla resa dei conti

De Maria e Merola prontia candidarsi alle primarieMa il Cev punta su Donini

Marri risponde all’appello degli ex democristiani

Udc pronto a creareun grande centro

La segretaria provinciale Maria Cristina Marri con Pierferdinando Casini

L'Udc di Bologna risponde all'appel-lo della “vecchia guardia” democr istia-na in città. E a sua volta rilancia un ri-chiamo perchè si trovi «una sintesi po-litica» che «metta al bando il toto-can-didati» e si concentri invece sui proble-mi dei cittadini. L’altro ieri, in un comu-nicato, 22 esponenti politici del mondocattolico (ex Dc ed ex Ppi) si sono dettipronti a spendersi per sostenere chidavvero riuscirà a far fare «un salto diqualità» a Bologna. Ieri ha risposto Ma-ria Cristina Marri, segretario provincia-le dell'Udc sotto le Due torri, che con-sidera l'appello «di grande valore» e in-vita tutti a «lavorare seriamente alla ri-cerca di una sintesi politica», che si oc-cupi «dei cittadini e dei loro problemi»mettendo «al bando toto-candidati, ste-rili contrapposizioni e tutto l'effimero acui purtroppo ci stiamo abituando».

Con i 22 ex Dc-Ppi, l'Udc sente di a-vere in comune la «preoccupazione perlo stato della nostra città», a cui va ac-

compagnata «un'azione sinergica fina-lizzata a ridarle slancio, attraverso unprogramma in grado di valorizzarne leenormi potenzialità, al di fuori di pre-giudizi ideologici e nel rispetto della lai-cità della politica. Su questo - valutaMarri - un terreno di lavoro comune ècertamente possibile e auspicabile». Se-condo l'Udc, «uno dei pilastri basilarinon può che essere la rivisitazione delsistema di welfare, che per essere fat-tore di crescita deve essere consideratocome spesa di investimento» allo stessomodo delle infrastrutture.

di Jessica De Agostino

Andrea De Maria e Virginio Merola sonopronti a candidarsi alle primarie di coa-

lizione e, salvo ripensamenti dell’ultima o-ra, potrebbero ufficializzare la loro volontàalla direzione del Pd di lunedì prossimo.Con il preside di Agraria Andrea Segrè chesi è detto pronto ad accettare una sfida an-che contro autorevoli dirigenti del Pd, sivanno profilando primarie vere e accese.

Non tramonta tuttavia l’ipotesi di un can-didato unitario che a questo punto potreb-be essere solo il segretario provinciale delPd, Raffaele Donini. L’ipotesi circola dagiorni, soprattutto tra quanti vorrebbero e-vitare primarie lacrime e sangue, ma ieri siè fatto avanti il primo sponsor di Donini.Che porta il volto e il nome di MaurizioCe venini.

Cevenini, che resta un punto di riferimen-to nell’identikit del candidato ideale del Pd,si è chiamato fuori dalla scelta tra De Mariae Merola e ha indicato come “persona giu-sta” Donini. Ai suoi sostenitori, contattatiin questi giorni nei circoli della città, il Cevha fatto sapere chiaramente che non inten-de appoggiare nè l’ex segretario nè l’ex as-sessore di Cofferati. Cevenini, che sta me-glio e domenica dovrebbe concludere il pe-riodo di riposo fuori città, è stato negli ul-

timi giorni letteral-mente subissato disms da parte dei faniscritti al Pd, eviden-temente chiamati aschierarsi nei circoli.Ma il Cev fa sapereche l’unico candidatoche potrebbe soste-nere, per sintonia po-litica e umana, è Do-nini.

In realtà coi suoiCevenini si era dettopronto anche a valu-tare l’opzione costi-tuita da Giacomo Ven-turi, il vicepresidentedella Provincia che si

era detto disponibile, si era defilato dopol’attivismo di De Maria e Merola, e che inqueste ore sembrerebbe pronto a tornarein pista.

Nel dibattito bolognese sulla scelta delcandidato Pd alle primarie di coalizione, siinserisce anche il sindaco di Torino, SergioChiamparino, chesuggerisce di cerca-re l'aspirante sinda-co tra gli uomini delpartito e non della“mitica” società ci-vile. Un invito chepiace molto a Gia-como Venturi, vice-presidente della Pro-vincia, che si era det-to disponibile a can-didarsi salvo poi de-filarsi davanti allacorsa dell’ex segre-tario Andrea De Ma-ria. Ma non è dettal’ultima parola. Ieri èinfatti è spuntato un “m ov i m e n t o ” di crea-tivi, designer e architetti, che vuole lanciarela corsa dell’ex sindaco di Zola, e il suo nomenon dispiace nemmeno a Maurizio Cevenini.Ieri Venturi ha confermato la sua disponi-bilità iniziale, spezzando più di una lancia afavore degli uomini con tessera Pd. «Nonvorrei che anche nel nostro partito si fosseradicata la sindrome che va bene chiunque -afferma Venturi facendo eco a Chiamparino -basta che non sia un uomo politico». Inoltre,sottolinea il vicepresidente, «l'esperienzanon si inventa. Le persone vanno giudicateper quello che fanno - chiosa Venturi - e nonper la categoria a cui appartengono».

Intanto ieri, con una lettera aperta, 15 traarchitetti, urbanisti e designers, che si de-finiscono “giovani creativi”, hanno chiesto aVenturi di formalizzare la propria candida-tura. È un amministratore competente, sot-tolineano i 15, molto attento allo sviluppourbano di Bologna. I firmatari sono GiovanniFranceschelli, Fabrizio Savigni, AlessandroMiti, Danilo Rosini, Silvio Vianelli, Elena Vai,Caterina Isabella, Nicola Marzot, Gaia Ca-lamosca, Silvia Parma, Stefano Lelli, LucaRighetti, Gianluca Zollino, Silvia Rossi, Gia-como Beccari.

Prove di campagna elettoraleL’ex segretario e il presidente delconsiglio provinciale si sono visti

in piazza Maggiore per lecelebrazioni del 4 Novembre

Manifestazione del centrosinistra contro Berlusconi

Trecento in piazza per i gay

Lamanifest azione

antipremierin piazza

del Nettuno

Sferzate dei prodiani al preside di Agraria che aveva chiesto di essere il candidato unitario

Segrè accetta la sfida: voglio correre«Non ho paura di misurarmi contro altri ma non voglio una inutile faida»

«Se sentissi una “good vibra-tion”, se le primarie non fosse-ro una faida inutile che non ca-pisco e che gran parte dei mieiinterlocutori non capirebbe,non vedo perchè non misurar-mi, anche nel rispetto di alcuneautorevoli personalità che sonogià in campo». Andrea Segrèscioglie in serata il nodo sullapartecipazione alle primariedel centrosinistra, al termine diuna giornata convulsa che davain declino le sue quotazioni.

Il preside di Agraria aveva di-chiarato al “Corriere di Bolo-gna”di aver ricevuto l’invito delPd a scenderein lizza e avevaposto comecond i z ionequella di esse-re il candidatounitario. Unaposizione cheieri ha portatoallo scopertoquanti tra le fi-la del Pd eranocontrari allasua cor sa . Ip rod ian i inpr imis.

Tra i primi asferzare Segrèc ’è i l par l a-mentare Sal-vatore Vassal-lo. «La candi-datura di Andrea Segrè sarebbeapprezzabile - ha detto - se fossedisposto a correre secondo lospirito e la logica delle prima-rie». A Vassallo non è piaciuta lacondizione di unitarietà sul suonome, così come non ha visto«guerra tra bande» nella dispo-nibilità offerta da Merola e DeMaria. Anzi, l’assenza di nomicondivisi «può essere un beneper la verità delle primarie cheora non possono che svolgersisecondo la loro naturale confi-gurazione». Sulla stessa linea an-che Giulio Santagata, prodiano

di ferro e fondatore della “Fa b-brica del programma”: «Le pri-marie sono il terreno degli elet-tori, non si fanno per acquisireterreno nel confronto del parti-to e non ci si candida perchè ilpartito ti chiama. Si deve inveceavere un progetto di città e sen-tirsi abbastanza forte da pro-porlo agli elettori». Per Santaga-

ta inoltre leprimarie nonmettono a ri-schio l’un itàdel par t i to:«Possono es-sere molto du-re ma di fron-te alla compe-tizione eletto-rale la com-pattezza si ri-t rova » .

Non teme lacorsa di piùc a n d i d a t inemmeno lapa rla me nta reprodiana San-d r a Z a m p aper la quale èanz i «un se-

gno di ricchezza. Dalla societàcivile sarebbe bello - afferma -che se c’è amore per la città lecandidature venissero fuoritranquillamente, senza timori.Non si pongono mai condizio-ni».

In difesa di Segrè è intervenu-to il segretario provinciale Raf-faele Donini. «È naturale e legit-tima la sua aspirazione ad avereun ampio consenso - ha affer-mato Donini - ma questo devevenire a valle di un ragionamen-to politico che dobbiamo fare».Una discussione che sarà al cen-

PRIMO PIANO

n LUNEDÌNel pomeriggiola direzionea porte aperte

Lettera aperta: si faccia avanti

I “creativi” rilancianoGiacomo Venturi

Il sindaco di Torino

tro delle riunione della direzio-ne del Pd di lunedì prossimo.

In serata è lo stesso Segrè a in-tervenire per ridisegnare i ter-mini della sua candidatura oralegata a delle vibrazioni positi-ve. Il preside saluta con soddi-sfazione la stima espressa neisuoi confrontidalla sinistra, mail problema re-sta sempre il Pd.Non tanto per iltimore di corre-re contro diri-genti in grado diblindare il votodegl i i scr i t t i ,quanto per il fatto che «io pensosia davvero utile un mio impe-gno se c’è un gradimento, se sicomincia veramente a discute-re di temi e di una visione dellacittà, se c’è l’impegno a non far-mi entrare in una faida in cuinon ho esperienza diretta e dicui non intendo occuparmi. Aqueste condizioni non ho pau-ra di misurarmi».

Quanto alle tematiche e al pe-rimetro programmatico e poli-tico nel quale intende muover-si, Segrè avverte di avere parec-chia acqua in cui nuotare. Inprimis quella dei grillini, che unsondaggio riservato Pd accredi-terebbero del 15%. Favia e com-pagni sono da tempo una spinanel fianco del centrosinistra,ma Segrè invita la «sinistra e ilcentrosinistra a non temere ilconfronto con loro. Discutia-mo con loro di acqua, rifiuti,termovalorizzatori, tutti temiche da anni discuto anche conBeppe Grillo, che non mi vergo-gno di conoscere da tempo».

(jda)Il preside di Agraria Andrea Segrè è pronto a correre alle primarie

Al momento il segretario provinciale nonintende farsi avanti alle primarie e prefe-risce mantenere il suo ruolo di arbitro. Loscenario più probabile resta dunque quellodi primarie a più candidati, con De Maria eMerola in pole.

Intanto ieri i due candidati in pectore sisono visti in piazza Maggiore alle celebra-zioni del 4 Novembre, tra sorrisi, strette dimano, pacche sulle spalle, abbracci. Quasiun abbozzo di campagna elettorale. En-trambi mantengono il silenzio. «Parlerò l’8novembre in direzione» si limita a dire Me-

rola. Appare certo però che i due sono in-tenzionati a correre.

La linea del partito viene spiegata dalcoordinatore dell’esecutivo Luca RizzoNervo: non ostacolare nessuna delle can-didature emerse ma allo stesso tempo sti-molarne altre. Il Pd ha messo in cassafortela disponibilità di Andrea Segrè a correre.Manca solo la certezza ma ormai è moltoprobabile che il preside di Agraria decida discendere in campo da civico in una garaaperta. Uno scenario così lo immagina (e loauspica) Mauro Zani, ex leader del Pds, cheinvita l’inventore del Last minute market acorrere da civico contro i politici. «Pensoquindi che alla fine si cercherà di convin-cere, in qualche modo, gli aspiranti prima-risti a correre, per perdere, attorno a Segrèche vince - scrive Zani nel suo blog - Ho giàpiù volte spiegato che le primarie son im-portanti non solo per il predestinato a vin-cerle ma anche per chi le perde bene e/obenino».

I casiniani rilanciano«Basta con il totocandidati,

pensiamo ai problemidei cittadini e troviamo

una sintesi politica»

Santagata: «Non sitema la gara dura,davanti alle elezioni

la compattezzasi ritrova»

Da un lato Fabio Garagnaniche prova a ricomporre lafrattura con i finiani, dall’altroGaleazzo Bignami che pensache le primarie on line, che ifiniani lanceranno oggi, sianosolo un trampolino di lancioper Enzo Raisi. Anche il cen-

trodestra è allaricerca del suocandidato male acque sonoagitate e lo di-mostrano le di-chiarazioni delcoordinatorecittadino del P-dl e del suo vi-

ce, Garagnani e Bignami.La novità politica di ieri sonoperò le parole del parlamen-tare, uno che con Raisi haincrociato più volte la spadaanche prima della rottura. Ieril’apertura. «Ferme restando leposizioni politiche che dasempre sosteniamo, ci saràampia disponibilità ad unconfronto con Fli per creareuna vera alternativa alla si-nistra nelle prossime elezio-ni», ha detto Garagnani. «“Miauguro che la giusta rivendi-cazione da parte di Berlusco-ni dell’operato del Governo edella maggioranza di centro-destra in questi due anni dilegislatura, come pure l’ a-pertura al dialogo verso Fli,siano apprezzati nel loro verosignificato e senza ambiguità,iniziando dal riconoscimentodel ruolo e della funzione diBerlusconi sia a livello nazio-nale che locale (bolognesenel caso particolare) da que-sta forza politica».

Ieri sera in piazza del Nettuno a Bo-logna circa 300 persone si sono radu-nate per protestare contro la frase delpresidente del Consiglio sugli omo-sessuali («Meglio essere appassionatidi belle donne che essere gay»). Molti ipolitici e le bandiere del centrosini-stra in piazza: Pd, Idv, Sel e Federazio-ne della sinistra, insieme ad Arcigay eArcilesbica. In prima fila il candidatoalle primarie Benedetto Zacchiroli, alfianco dell'ex numero uno di Arcigaye dirigente del Pd, Sergio Lo Giudice.Tra la gente anche il leader storico delmovimento gay, Franco Grillini, i se-gretari del Pd, Raffaele Donini e Ste-fano Bonaccini, e il numero uno dellaCisl Alessandro Alberani.

C e n t ro d e s t r aGaragnani

tendela mano a Fli

n SINDACOPer Chiamparinoè «meglioun politico»

5Rassegna Stampa Emilia Romagna 05-11-2010

BOLOGNA - REPUBBLICA

CRONACABOLOGNA � II

VENERDÌ 5 NOVEMBRE 2010

la Repubblica

LA CORSA PER IL COMUNE

Verso il voto

Primarie, il civico Segrè sfida il Pd“Corro anche contro candidati di partito”Ma Chiamparino: “La società civile? Non sempre è migliore”CON un colpo a sorpresa, An-drea Segrè accetta la sfida con glialtri candidati Pd. «Se sentissiuna “good vibration” — spiega il“civico” — e se le primarie nonfossero una faida inutile, che néio né la gente capirebbe, alloraperché no?». È questo il “yes, wecan” del preside di Agraria, dopogiorni in cui pareva propenso adaccettare la corsa a PalazzoD’Accursio solo se avesse otte-nuto l’appoggio di tutto il Pd.

Una “condizione” che nonera piaciuta a molti dirigenti dipartito. «Se pretende questo

parte male» era intervenuto su-bito, ieri mattina, l’ex ministroGiulio Santagata. Una giornatain salita per Segrè, che da un con-vegno fuori città, aveva sentitoprogressivamente scendere lesue quotazioni da candidato,man mano che i funzionari Pdbacchettavano la sua “pretesa”di avere il sostegno pieno del“partitone”. Persino il sindaco diTorino Sergio Chiamparino ave-va consigliato al Pd bolognese dinon inseguire miraggi civici:«Piuttosto che cercare chissà chinella mitica società civile, consi-glio di guardare tra quegli espo-nenti del partito che fino a que-sto momento hanno fatto il lorodovere, a Bologna». Arriva subi-to, ad applaudire l’uscita, il vice-presidente della Provincia Gia-como Venturi: «Bravo. Non ba-sta un civico qualunque. Nonvorrei che usare la politica pertrarne vantaggi personali, comehanno fatto alcuni, diventi unaregola». Parole al veleno per ilnumero due di Beatrice Dra-ghetti, altro “candidabile” cheieri ha ricevuto l’appoggio di 15“giovani creativi”, e che presen-tando l’accordo per il nuovo po-lo del Futurshow station ha par-

lato da candidato: «Qui c’è l’e-sempio di come Bologna, quan-do pensa come città metropoli-tana, non è stanca».

Un “grande freddo”, su Segrè,che favoriva i due candidati “po-litici” già in campo, l’ex segreta-rio Pd Andrea De Maria e l’ex as-sessore Virginio Merola, impe-gnati ieri a scaldarsi i muscoli inpiazza Maggiore per le celebra-zioni del 4 novembre. Decisi, en-trambi, a spartirsi l’intero panie-re Pd in una guerra all’ultimo vo-to già partita nei circoli, ed en-trambi determinati a non farsi

da parte per far spazio a un civi-co. «Bene così, sono primarieaperte con più candidati Pd» in-coraggiava il deputato Pd Salva-tore Vassallo, padre delle con-sultazioni. Mentre il segretarioPd Raffaele Donini provava amediare tra la «legittima aspira-zione di Segrè» ad avere l’appog-gio del Pd e l’impossibilità di«censurare qualcuno» degli altricandidati in campo.

A togliere le castagne dal fuo-co a tutti, in serata, è stato peròproprio lo stesso preside di Agra-ria, disponibile a correre anche

contro i candidati Pd. «Io penso— dice il docente — sia davveroutile un mio impegno se c’è ungradimento, se si comincia vera-mente a discutere di temi e diuna visione di città, se c’è l’im-pegno a non farmi entrare in unafaida di cui non ho esperienza di-retta e di cui non intendo occu-parmi. A queste condizioni nonho paura di misurarmi anchecon altri candidati di partito».Una apertura che cambia, anco-ra una volta l’intero scenario.

(s.b.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il sindaco di Torinosul caso-Bologna.Appello per Venturidi architettie designer

SUL SITO

Commentail toto-sindacocon ildibattitonel Pd sullecandidatureper leprimarie subologna.repubblica.it

In trecento hanno partecipato al sit in contro il premier. Sotto il Nettuno Pd, Verdi, Idv, Sel e Comunisti

Movimenti, militanti e sinistra in piazza“Sì, meglio essere gay che Berlusconi”

La protesta

BEPPE PERSICHELLA

«DI errori ne ho commessi tanti,ma ho anche fatto una cosa bellae meravigliosa. Quella cosa è miofiglio, il resto sono dettagli insi-gnificanti», spiega Flavia Mada-schi, presidente bolognese del-l’Agedo, l’associazione di geni-tori e amici di omosessuali. Lesue sono state le parole più ap-plaudite durante il presidio cheieri pomeriggio si è tenuto inpiazza del Nettuno, organizzatoda tutte le forze del centrosini-stra bolognese, riunito per pro-testare contro le ultime battuteomofobe del presidente del Con-siglio Silvio Berlusconi («Meglioappassionarsi alle belle ragazzeche essere gay» il suo commentodi martedì scorso). Un sit in con-vocato per «dare visibilità all’in-dignazione e al disagio di tanticittadini — hanno spiegato gliorganizzatori — di fronte ai nu-merosi messaggi e comporta-menti del premier che in questianni hanno svilito le donne, offe-so gli omosessuali e ridicolizzato

il Paese agli occhi del mondo».In trecento si sono ritrovati

verso le 18.30 con le bandiere delPd, Idv, Sel, Rifondazione Co-munista, Verdi e di tutte quelleassociazioni omosessuali, lesbi-che e Lgbt, come l’Arcigay e Arci-lesbica. Molti di loro hanno in-dossato una maglietta con l’or-mai noto slogan «Meglio gay cheBerlusconi» ed altri in una ver-

sione decisamente più bologne-se, «Meglio busoni che Berlusco-ni». Per circa un’ora, proprio da-vanti a palazzo Re Enzo, ci sonostati gli interventi di FedericoSassoli, attivista Lgbt, della so-ciologa Rossella Ghigi, della pa-cifista cattolica Giancarla Codri-gnani oltre a quello di Flavia Ma-daschi. «Quando ho sentitoquella frase è stato come se la mia

dignità fosse stata svenduta perraccogliere la risata becera diuna platea», ha esordito Sassoli,che ha anche scritto una lettera alpresidente della RepubblicaGiorgio Napolitano, per sottoli-neare le «parole gravi che offen-dono la dignità degli italiani conuna violenza intollerabile». «La

prossima volta che leggerò diuna violenza su un gay — ha con-cluso duramente l’attivista —non potrò non pensare che lamano che l’ha spinta nasca daquella battuta». L’ultima parola,prima della conclusione del sitin, è stata affidata a Codrignani,che ha chiesto a tutti di «reagire aquesta vergogna, partendo da unprofondo senso morale. Perché

mai come oggi il nostro Paese èsotto attacco» per colpa del pre-mier. Proprio vicino all’improv-visato palco, gli organizzatorihanno sistemato una telecame-ra e un microfono a disposizio-ne, durante il presidio, di tutti icittadini che hanno voluto lan-ciare i propri messaggi.

I video registrati saranno pub-blicati su Youtube e Facebook.Oltre ai tanti attivisti omosessua-li e lesbiche, in piazza si sono fat-ti vedere i big del centrosinistrabolognese. Dai due candidati inpectore alle primarie, Andrea DeMaria e Virginio Merola, a quelloufficiale Benedetto Zacchiroli,fino al segretario provinciale delPd Raffaele Donini e al leader re-gionale Stefano Bonaccini Assie-me a loro la portavoce di SelCathy La Torre, il consigliere re-gionale dell’Idv Franco Grillini(per anni presidente dell’Arci-gay), il presidente dei Verdi Filip-po Bortolini e il numero uno cit-tadino della Cisl, Alessandro Al-berani.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La più applauditaè stata FlaviaMadaschi, leaderdei genitoridi omosessuali

Il presidio della sinistra ieri in piazza Nettuno

8, 9 NOVEMBRE ore 20.30

Biblioteca Centro San Domenico

Jordi Savallviola da gamba, lira ad arco, viola soprano

23 NOVEMBRE ore 20.30

Teatro Manzoni

Gidon Kremer violino

Krystian Zimerman pianoforte

Bologna Festival T 051 6493397 www.bolognafestival.itVENDITA ONLINE bolognafestival.it | vivaticket.it | classictic.com

BIGLIETTERIA Emporio della Cultura P.zza Maggiore 1/e T 051 273501

2 VENERDÌ 5 NOVEMBRE 2010 VENERDÌ 5 NOVEMBRE 2010 3

VERSOIL VOTO

Il Partito democratico si avvia alla resa dei conti

De Maria e Merola prontia candidarsi alle primarieMa il Cev punta su Donini

Marri risponde all’appello degli ex democristiani

Udc pronto a creareun grande centro

La segretaria provinciale Maria Cristina Marri con Pierferdinando Casini

L'Udc di Bologna risponde all'appel-lo della “vecchia guardia” democr istia-na in città. E a sua volta rilancia un ri-chiamo perchè si trovi «una sintesi po-litica» che «metta al bando il toto-can-didati» e si concentri invece sui proble-mi dei cittadini. L’altro ieri, in un comu-nicato, 22 esponenti politici del mondocattolico (ex Dc ed ex Ppi) si sono dettipronti a spendersi per sostenere chidavvero riuscirà a far fare «un salto diqualità» a Bologna. Ieri ha risposto Ma-ria Cristina Marri, segretario provincia-le dell'Udc sotto le Due torri, che con-sidera l'appello «di grande valore» e in-vita tutti a «lavorare seriamente alla ri-cerca di una sintesi politica», che si oc-cupi «dei cittadini e dei loro problemi»mettendo «al bando toto-candidati, ste-rili contrapposizioni e tutto l'effimero acui purtroppo ci stiamo abituando».

Con i 22 ex Dc-Ppi, l'Udc sente di a-vere in comune la «preoccupazione perlo stato della nostra città», a cui va ac-

compagnata «un'azione sinergica fina-lizzata a ridarle slancio, attraverso unprogramma in grado di valorizzarne leenormi potenzialità, al di fuori di pre-giudizi ideologici e nel rispetto della lai-cità della politica. Su questo - valutaMarri - un terreno di lavoro comune ècertamente possibile e auspicabile». Se-condo l'Udc, «uno dei pilastri basilarinon può che essere la rivisitazione delsistema di welfare, che per essere fat-tore di crescita deve essere consideratocome spesa di investimento» allo stessomodo delle infrastrutture.

di Jessica De Agostino

Andrea De Maria e Virginio Merola sonopronti a candidarsi alle primarie di coa-

lizione e, salvo ripensamenti dell’ultima o-ra, potrebbero ufficializzare la loro volontàalla direzione del Pd di lunedì prossimo.Con il preside di Agraria Andrea Segrè chesi è detto pronto ad accettare una sfida an-che contro autorevoli dirigenti del Pd, sivanno profilando primarie vere e accese.

Non tramonta tuttavia l’ipotesi di un can-didato unitario che a questo punto potreb-be essere solo il segretario provinciale delPd, Raffaele Donini. L’ipotesi circola dagiorni, soprattutto tra quanti vorrebbero e-vitare primarie lacrime e sangue, ma ieri siè fatto avanti il primo sponsor di Donini.Che porta il volto e il nome di MaurizioCe venini.

Cevenini, che resta un punto di riferimen-to nell’identikit del candidato ideale del Pd,si è chiamato fuori dalla scelta tra De Mariae Merola e ha indicato come “persona giu-sta” Donini. Ai suoi sostenitori, contattatiin questi giorni nei circoli della città, il Cevha fatto sapere chiaramente che non inten-de appoggiare nè l’ex segretario nè l’ex as-sessore di Cofferati. Cevenini, che sta me-glio e domenica dovrebbe concludere il pe-riodo di riposo fuori città, è stato negli ul-

timi giorni letteral-mente subissato disms da parte dei faniscritti al Pd, eviden-temente chiamati aschierarsi nei circoli.Ma il Cev fa sapereche l’unico candidatoche potrebbe soste-nere, per sintonia po-litica e umana, è Do-nini.

In realtà coi suoiCevenini si era dettopronto anche a valu-tare l’opzione costi-tuita da Giacomo Ven-turi, il vicepresidentedella Provincia che si

era detto disponibile, si era defilato dopol’attivismo di De Maria e Merola, e che inqueste ore sembrerebbe pronto a tornarein pista.

Nel dibattito bolognese sulla scelta delcandidato Pd alle primarie di coalizione, siinserisce anche il sindaco di Torino, SergioChiamparino, chesuggerisce di cerca-re l'aspirante sinda-co tra gli uomini delpartito e non della“mitica” società ci-vile. Un invito chepiace molto a Gia-como Venturi, vice-presidente della Pro-vincia, che si era det-to disponibile a can-didarsi salvo poi de-filarsi davanti allacorsa dell’ex segre-tario Andrea De Ma-ria. Ma non è dettal’ultima parola. Ieri èinfatti è spuntato un “m ov i m e n t o ” di crea-tivi, designer e architetti, che vuole lanciarela corsa dell’ex sindaco di Zola, e il suo nomenon dispiace nemmeno a Maurizio Cevenini.Ieri Venturi ha confermato la sua disponi-bilità iniziale, spezzando più di una lancia afavore degli uomini con tessera Pd. «Nonvorrei che anche nel nostro partito si fosseradicata la sindrome che va bene chiunque -afferma Venturi facendo eco a Chiamparino -basta che non sia un uomo politico». Inoltre,sottolinea il vicepresidente, «l'esperienzanon si inventa. Le persone vanno giudicateper quello che fanno - chiosa Venturi - e nonper la categoria a cui appartengono».

Intanto ieri, con una lettera aperta, 15 traarchitetti, urbanisti e designers, che si de-finiscono “giovani creativi”, hanno chiesto aVenturi di formalizzare la propria candida-tura. È un amministratore competente, sot-tolineano i 15, molto attento allo sviluppourbano di Bologna. I firmatari sono GiovanniFranceschelli, Fabrizio Savigni, AlessandroMiti, Danilo Rosini, Silvio Vianelli, Elena Vai,Caterina Isabella, Nicola Marzot, Gaia Ca-lamosca, Silvia Parma, Stefano Lelli, LucaRighetti, Gianluca Zollino, Silvia Rossi, Gia-como Beccari.

Prove di campagna elettoraleL’ex segretario e il presidente delconsiglio provinciale si sono visti

in piazza Maggiore per lecelebrazioni del 4 Novembre

Manifestazione del centrosinistra contro Berlusconi

Trecento in piazza per i gay

Lamanifest azione

antipremierin piazza

del Nettuno

Sferzate dei prodiani al preside di Agraria che aveva chiesto di essere il candidato unitario

Segrè accetta la sfida: voglio correre«Non ho paura di misurarmi contro altri ma non voglio una inutile faida»

«Se sentissi una “good vibra-tion”, se le primarie non fosse-ro una faida inutile che non ca-pisco e che gran parte dei mieiinterlocutori non capirebbe,non vedo perchè non misurar-mi, anche nel rispetto di alcuneautorevoli personalità che sonogià in campo». Andrea Segrèscioglie in serata il nodo sullapartecipazione alle primariedel centrosinistra, al termine diuna giornata convulsa che davain declino le sue quotazioni.

Il preside di Agraria aveva di-chiarato al “Corriere di Bolo-gna”di aver ricevuto l’invito delPd a scenderein lizza e avevaposto comecond i z ionequella di esse-re il candidatounitario. Unaposizione cheieri ha portatoallo scopertoquanti tra le fi-la del Pd eranocontrari allasua cor sa . Ip rod ian i inpr imis.

Tra i primi asferzare Segrèc ’è i l par l a-mentare Sal-vatore Vassal-lo. «La candi-datura di Andrea Segrè sarebbeapprezzabile - ha detto - se fossedisposto a correre secondo lospirito e la logica delle prima-rie». A Vassallo non è piaciuta lacondizione di unitarietà sul suonome, così come non ha visto«guerra tra bande» nella dispo-nibilità offerta da Merola e DeMaria. Anzi, l’assenza di nomicondivisi «può essere un beneper la verità delle primarie cheora non possono che svolgersisecondo la loro naturale confi-gurazione». Sulla stessa linea an-che Giulio Santagata, prodiano

di ferro e fondatore della “Fa b-brica del programma”: «Le pri-marie sono il terreno degli elet-tori, non si fanno per acquisireterreno nel confronto del parti-to e non ci si candida perchè ilpartito ti chiama. Si deve inveceavere un progetto di città e sen-tirsi abbastanza forte da pro-porlo agli elettori». Per Santaga-

ta inoltre leprimarie nonmettono a ri-schio l’un itàdel par t i to:«Possono es-sere molto du-re ma di fron-te alla compe-tizione eletto-rale la com-pattezza si ri-t rova » .

Non teme lacorsa di piùc a n d i d a t inemmeno lapa rla me nta reprodiana San-d r a Z a m p aper la quale èanz i «un se-

gno di ricchezza. Dalla societàcivile sarebbe bello - afferma -che se c’è amore per la città lecandidature venissero fuoritranquillamente, senza timori.Non si pongono mai condizio-ni».

In difesa di Segrè è intervenu-to il segretario provinciale Raf-faele Donini. «È naturale e legit-tima la sua aspirazione ad avereun ampio consenso - ha affer-mato Donini - ma questo devevenire a valle di un ragionamen-to politico che dobbiamo fare».Una discussione che sarà al cen-

PRIMO PIANO

n LUNEDÌNel pomeriggiola direzionea porte aperte

Lettera aperta: si faccia avanti

I “creativi” rilancianoGiacomo Venturi

Il sindaco di Torino

tro delle riunione della direzio-ne del Pd di lunedì prossimo.

In serata è lo stesso Segrè a in-tervenire per ridisegnare i ter-mini della sua candidatura oralegata a delle vibrazioni positi-ve. Il preside saluta con soddi-sfazione la stima espressa neisuoi confrontidalla sinistra, mail problema re-sta sempre il Pd.Non tanto per iltimore di corre-re contro diri-genti in grado diblindare il votodegl i i scr i t t i ,quanto per il fatto che «io pensosia davvero utile un mio impe-gno se c’è un gradimento, se sicomincia veramente a discute-re di temi e di una visione dellacittà, se c’è l’impegno a non far-mi entrare in una faida in cuinon ho esperienza diretta e dicui non intendo occuparmi. Aqueste condizioni non ho pau-ra di misurarmi».

Quanto alle tematiche e al pe-rimetro programmatico e poli-tico nel quale intende muover-si, Segrè avverte di avere parec-chia acqua in cui nuotare. Inprimis quella dei grillini, che unsondaggio riservato Pd accredi-terebbero del 15%. Favia e com-pagni sono da tempo una spinanel fianco del centrosinistra,ma Segrè invita la «sinistra e ilcentrosinistra a non temere ilconfronto con loro. Discutia-mo con loro di acqua, rifiuti,termovalorizzatori, tutti temiche da anni discuto anche conBeppe Grillo, che non mi vergo-gno di conoscere da tempo».

(jda)Il preside di Agraria Andrea Segrè è pronto a correre alle primarie

Al momento il segretario provinciale nonintende farsi avanti alle primarie e prefe-risce mantenere il suo ruolo di arbitro. Loscenario più probabile resta dunque quellodi primarie a più candidati, con De Maria eMerola in pole.

Intanto ieri i due candidati in pectore sisono visti in piazza Maggiore alle celebra-zioni del 4 Novembre, tra sorrisi, strette dimano, pacche sulle spalle, abbracci. Quasiun abbozzo di campagna elettorale. En-trambi mantengono il silenzio. «Parlerò l’8novembre in direzione» si limita a dire Me-

rola. Appare certo però che i due sono in-tenzionati a correre.

La linea del partito viene spiegata dalcoordinatore dell’esecutivo Luca RizzoNervo: non ostacolare nessuna delle can-didature emerse ma allo stesso tempo sti-molarne altre. Il Pd ha messo in cassafortela disponibilità di Andrea Segrè a correre.Manca solo la certezza ma ormai è moltoprobabile che il preside di Agraria decida discendere in campo da civico in una garaaperta. Uno scenario così lo immagina (e loauspica) Mauro Zani, ex leader del Pds, cheinvita l’inventore del Last minute market acorrere da civico contro i politici. «Pensoquindi che alla fine si cercherà di convin-cere, in qualche modo, gli aspiranti prima-risti a correre, per perdere, attorno a Segrèche vince - scrive Zani nel suo blog - Ho giàpiù volte spiegato che le primarie son im-portanti non solo per il predestinato a vin-cerle ma anche per chi le perde bene e/obenino».

I casiniani rilanciano«Basta con il totocandidati,

pensiamo ai problemidei cittadini e troviamo

una sintesi politica»

Santagata: «Non sitema la gara dura,davanti alle elezioni

la compattezzasi ritrova»

Da un lato Fabio Garagnaniche prova a ricomporre lafrattura con i finiani, dall’altroGaleazzo Bignami che pensache le primarie on line, che ifiniani lanceranno oggi, sianosolo un trampolino di lancioper Enzo Raisi. Anche il cen-

trodestra è allaricerca del suocandidato male acque sonoagitate e lo di-mostrano le di-chiarazioni delcoordinatorecittadino del P-dl e del suo vi-

ce, Garagnani e Bignami.La novità politica di ieri sonoperò le parole del parlamen-tare, uno che con Raisi haincrociato più volte la spadaanche prima della rottura. Ieril’apertura. «Ferme restando leposizioni politiche che dasempre sosteniamo, ci saràampia disponibilità ad unconfronto con Fli per creareuna vera alternativa alla si-nistra nelle prossime elezio-ni», ha detto Garagnani. «“Miauguro che la giusta rivendi-cazione da parte di Berlusco-ni dell’operato del Governo edella maggioranza di centro-destra in questi due anni dilegislatura, come pure l’ a-pertura al dialogo verso Fli,siano apprezzati nel loro verosignificato e senza ambiguità,iniziando dal riconoscimentodel ruolo e della funzione diBerlusconi sia a livello nazio-nale che locale (bolognesenel caso particolare) da que-sta forza politica».

Ieri sera in piazza del Nettuno a Bo-logna circa 300 persone si sono radu-nate per protestare contro la frase delpresidente del Consiglio sugli omo-sessuali («Meglio essere appassionatidi belle donne che essere gay»). Molti ipolitici e le bandiere del centrosini-stra in piazza: Pd, Idv, Sel e Federazio-ne della sinistra, insieme ad Arcigay eArcilesbica. In prima fila il candidatoalle primarie Benedetto Zacchiroli, alfianco dell'ex numero uno di Arcigaye dirigente del Pd, Sergio Lo Giudice.Tra la gente anche il leader storico delmovimento gay, Franco Grillini, i se-gretari del Pd, Raffaele Donini e Ste-fano Bonaccini, e il numero uno dellaCisl Alessandro Alberani.

C e n t ro d e s t r aGaragnani

tendela mano a Fli

n SINDACOPer Chiamparinoè «meglioun politico»

6 Rassegna Stampa Emilia Romagna 05-11-2010

Ultimo aggiornamento: giovedì, 4 novembre 2010 alle 18:23

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Home » Opinioni » Vitalizi: Barbati (Idv) “Anche Toscana e Puglia interessate alla riforma Errani”

Vitalizi: Barbati (Idv) “Anche Toscana e Puglia interessate alla riforma

Errani”

giovedì, 4 novembre 2010, 18:23

Opinioni

Commenta

Ha avuto esito positivo l’incontro informale tenutosi ieri tra la Presidente del gruppo consiliare IDV Liana Barbati e Lamberto Cotti, Presidente

dell’associazione degli ex Consiglieri di viale Aldo Moro.

“Io e il collega Cotti, abbiamo avuto uno scambio di opinioni molto costruttivo in merito alla riforma dei vitalizi. L’ex Consigliere si è infatti dimostrato

positivamente interessato e sicuro della validità del progetto IDV. Ora, non ci resta che aspettare duciosi il PD. Il dato eccezionale è che nalmente

qualcosa si sta muovendo e si inizia a intravedere la luce in fondo al tunnel. Oggi, la riforma dei vitalizi non è più percepita come un miraggio utopico dalla

Regione Emilia Romagna, ma come un atto dovuto verso i cittadini e un progetto concreto destinato a vedere presto la luce” Così esordisce Liana Barbati,

Presidente del gruppo IDV in Emilia Romagna.

“La nostra sarà la prima Regione virtuosa a dare il buon esempio e, a quanto pare, non sarà l’unica: dalle dichiarazioni del Governatore Rossi, infatti,

sembra che anche la Toscana veda di buon occhio il nostro progetto. Questi sono segnali di cambiamento molto positivi anche se resta purtroppo un grande

divario con il resto delle regioni italiane. Visti i costi delle indennità che comunque, anche una volta aboliti, continueranno a pesare per diversi anni a venire

a causa dei diritti acquisiti degli ex consiglieri, stiamo sollecitando come Italia dei Valori il Governatore Vasco Errani per far arrivare il prima possibile sul

tavolo della conferenza Stato-Regioni la riforma dei vitalizi, precisando comunque che chiederemo l’eliminazione di questi ultimi solo dalla prossima

legislatura onde evitare una marea di ricorsi” Continua Barbati.

“Oggi, in Emilia Romagna la spesa per la corresponsione di 122 vitalizi e 25 assegni di reversibilità è di 4,1 milioni di Euro, le entrate per i contributi

obbligatori e volontari sono di 818000, il divario è pertanto di 3,3 milioni di Euro. Entro il 2013 si arriverà addirittura a sforare i 5 milioni, è quindi

necessario un tempestivo intervento per correggere questo enorme gap di bilancio.

L’altra nostra proposta è quella di convogliare le trattenute previdenziali dei Consiglieri direttamente nella casse dell’INPS, sempre in un’ottica di ulteriore

risparmio di denaro pubblico.

Essendo oggi la Puglia una delle Regioni non a statuto speciale i cui Consiglieri godono di stipendi e vitalizi tra i più alti di Italia, vorremmo chiedere al

Governatore Vendola come intenda affrontare la questione, sicuri del fatto che riuscirà ad agire nel totale interesse e rispetto della comunità” Conclude la

Presidente del gruppo consiliare IDV.

.

.

Vitalizi: Barbati (Idv) “Anche Toscana e Puglia interessate alla... http://www.telesanterno.com/vitalizi-barbati-idv-“anche-tosca...

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VITALIZI: BARBATI (IDV), L’UNIONE FA LA FORZA. TOSCANA E PUGLIABATTETE UN COLPO PER LAVORARE CON ERRANI

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LAVORARE CON ERRANI

Giovedì 04 Novembre 2010 14:28

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(AGENPARL) - Bologna, 04 nov - Ha avuto esito positivo l’incontro informale tenutosi ieri tra la Presidente del

gruppo consiliare Idv Liana Barbati e Lamberto Cotti, Presidente dell’associazione degli ex Consiglieri di viale Aldo

Moro.

“Io e il collega Cotti, abbiamo avuto uno scambio di opinioni molto costruttivo in merito alla riforma dei vitalizi. L’ex

Consigliere si è infatti dimostrato positivamente interessato e sicuro della validità del progetto IDV. Ora, non ci resta

che aspettare duciosi il PD. Il dato eccezionale è che nalmente qualcosa si sta muovendo e si inizia a intravedere

la luce in fondo al tunnel. Oggi, la riforma dei vitalizi non è più percepita come un miraggio utopico dalla Regione

Emilia Romagna, ma come un atto dovuto verso i cittadini e un progetto concreto destinato a vedere presto la luce”

Così esordisce Liana Barbati, Presidente del gruppo IDV in Emilia Romagna.

“La nostra sarà la prima Regione virtuosa a dare il buon esempio e, a quanto pare, non sarà l’unica: dalle

dichiarazioni del Governatore Rossi, infatti, sembra che anche la Toscana veda di buon occhio il nostro progetto.

Questi sono segnali di cambiamento molto positivi anche se resta purtroppo un grande divario con il resto delle

regioni italiane. Visti i costi delle indennità che comunque, anche una volta aboliti, continueranno a pesare per

diversi anni a venire a causa dei diritti acquisiti degli ex consiglieri, stiamo sollecitando come Italia dei Valori il

Governatore Vasco Errani per far arrivare il prima possibile sul tavolo della conferenza Stato-Regioni la riforma dei

vitalizi, precisando comunque che chiederemo l’eliminazione di questi ultimi solo dalla prossima legislatura onde

evitare una marea di ricorsi” Continua Barbati.

“Oggi, in Emilia Romagna la spesa per la corresponsione di 122 vitalizi e 25 assegni di reversibilità è di 4,1 milioni

di Euro, le entrate per i contributi obbligatori e volontari sono di 818000, il divario è pertanto di 3,3 milioni di Euro.

Entro il 2013 si arriverà addirittura a sforare i 5 milioni, è quindi necessario un tempestivo intervento per correggere

questo enorme gap di bilancio.

L’altra nostra proposta è quella di convogliare le trattenute previdenziali dei Consiglieri direttamente nella casse

dell’INPS, sempre in un’ottica di ulteriore risparmio di denaro pubblico.

Essendo oggi la Puglia una delle Regioni non a statuto speciale i cui Consiglieri godono di stipendi e vitalizi tra i più

alti di Italia, vorremmo chiedere al Governatore Vendola come intenda affrontare la questione, sicuri del fatto che

riuscirà ad agire nel totale interesse e rispetto della comunità” Conclude la Presidente del gruppo consiliare IDV.

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Vitalizi: Barbati (Idv) “Anche Toscana e Puglia interessate alla riforma

Errani”

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Ha avuto esito positivo l’incontro informale tenutosi ieri tra la Presidente del gruppo consiliare IDV Liana Barbati e Lamberto Cotti, Presidente

dell’associazione degli ex Consiglieri di viale Aldo Moro.

“Io e il collega Cotti, abbiamo avuto uno scambio di opinioni molto costruttivo in merito alla riforma dei vitalizi. L’ex Consigliere si è infatti dimostrato

positivamente interessato e sicuro della validità del progetto IDV. Ora, non ci resta che aspettare duciosi il PD. Il dato eccezionale è che nalmente

qualcosa si sta muovendo e si inizia a intravedere la luce in fondo al tunnel. Oggi, la riforma dei vitalizi non è più percepita come un miraggio utopico dalla

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Presidente del gruppo IDV in Emilia Romagna.

“La nostra sarà la prima Regione virtuosa a dare il buon esempio e, a quanto pare, non sarà l’unica: dalle dichiarazioni del Governatore Rossi, infatti,

sembra che anche la Toscana veda di buon occhio il nostro progetto. Questi sono segnali di cambiamento molto positivi anche se resta purtroppo un grande

divario con il resto delle regioni italiane. Visti i costi delle indennità che comunque, anche una volta aboliti, continueranno a pesare per diversi anni a venire

a causa dei diritti acquisiti degli ex consiglieri, stiamo sollecitando come Italia dei Valori il Governatore Vasco Errani per far arrivare il prima possibile sul

tavolo della conferenza Stato-Regioni la riforma dei vitalizi, precisando comunque che chiederemo l’eliminazione di questi ultimi solo dalla prossima

legislatura onde evitare una marea di ricorsi” Continua Barbati.

“Oggi, in Emilia Romagna la spesa per la corresponsione di 122 vitalizi e 25 assegni di reversibilità è di 4,1 milioni di Euro, le entrate per i contributi

obbligatori e volontari sono di 818000, il divario è pertanto di 3,3 milioni di Euro. Entro il 2013 si arriverà addirittura a sforare i 5 milioni, è quindi

necessario un tempestivo intervento per correggere questo enorme gap di bilancio.

L’altra nostra proposta è quella di convogliare le trattenute previdenziali dei Consiglieri direttamente nella casse dell’INPS, sempre in un’ottica di ulteriore

risparmio di denaro pubblico.

Essendo oggi la Puglia una delle Regioni non a statuto speciale i cui Consiglieri godono di stipendi e vitalizi tra i più alti di Italia, vorremmo chiedere al

Governatore Vendola come intenda affrontare la questione, sicuri del fatto che riuscirà ad agire nel totale interesse e rispetto della comunità” Conclude la

Presidente del gruppo consiliare IDV.

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nov 04 2010

Regione E.R.: vitalizi,l’unione fa la forza

Published by Marcello De Giorgio at 14:22 under Pagina Politica Emilia Romagna, REDAZIONE Emilia

Romagna

VITALIZI – BARBATI (IDV): L’UNIONE FA LA FORZA. TOSCANA E PUGLIA BATTETE UN

COLPO PER LAVORARE CON ERRANI

Ha avuto esito positivo l’incontro informale tenutosi ieri tra la Presidente del gruppo consiliare IDV Liana

Barbati e Lamberto Cotti, Presidente dell’associazione degli ex Consiglieri di viale Aldo Moro.

“Io e il collega Cotti, abbiamo avuto uno scambio di opinioni molto costruttivo in merito alla riforma dei vitalizi.

L’ex Consigliere si è infatti dimostrato positivamente interessato e sicuro della validità del progetto IDV. Ora,

non ci resta che aspettare duciosi il PD. Il dato eccezionale è che nalmente qualcosa si sta muovendo e si inizia

a intravedere la luce in fondo al tunnel. Oggi, la riforma dei vitalizi non è più percepita come un miraggio

utopico dalla Regione Emilia Romagna, ma come un atto dovuto verso i cittadini e un progetto concreto

destinato a vedere presto la luce” Così esordisce Liana Barbati, Presidente del gruppo IDV in Emilia Romagna.

“La nostra sarà la prima Regione virtuosa a dare il buon esempio e, a quanto pare, non sarà l’unica: dalle

dichiarazioni del Governatore Rossi, infatti, sembra che anche la Toscana veda di buon occhio il nostro progetto.

Questi sono segnali di cambiamento molto positivi anche se resta purtroppo un grande divario con il resto delle

regioni italiane. Visti i costi delle indennità che comunque, anche una volta aboliti, continueranno a pesare per

diversi anni a venire a causa dei diritti acquisiti degli ex consiglieri, stiamo sollecitando come Italia dei Valori il

Governatore Vasco Errani per far arrivare il prima possibile sul tavolo della conferenza Stato-Regioni la riforma

dei vitalizi, precisando comunque che chiederemo l’eliminazione di questi ultimi solo dalla prossima legislatura

onde evitare una marea di ricorsi” Continua Barbati.

“Oggi, in Emilia Romagna la spesa per la corresponsione di 122 vitalizi e 25 assegni di reversibilità è di 4,1

milioni di Euro, le entrate per i contributi obbligatori e volontari sono di 818000, il divario è pertanto di 3,3

milioni di Euro. Entro il 2013 si arriverà addirittura a sforare i 5 milioni, è quindi necessario un tempestivo

intervento per correggere questo enorme gap di bilancio.

Liana Barbati

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REGGIO EMILIA - CARLINO

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REGGIO EMILIA - GAZZETTA

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MODENA - GAZZETTA

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MODENA - GAZZETTA

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RIMINI - CORRIERE di RIMINI

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RAVENNA - GAZZETTA

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AGENZIE(ER) COMUNE PARMA. IDV: VIGNALI, UBALDI E GIUNTA SI DIMETTANOZILLI: AVVISI GARANZIA ED ESCORT HANNO FATTO TRABOCCARE IL VASO(DIRE) Parma, 4 nov. - “Siamo giunti al capolinea perl’amministrazione Vignali, e’ tempo di un profondo rinnovamentoper la nostra citta’: Parma e’ diventata una citta’-scandalo”.Paola Zilli, coordinatrice provinciale dell’Italia dei Valori, e’convinta che a Parma oramai “dilagano corruzione, tangenti,mancanza di trasparenza, mafia, camorra e indagini checoinvolgono i politici e i dirigenti delle societa’ pubbliche” echiede per questo le “dimissioni immediate del sindaco Vignali,di Ubaldi e dell’intera amministrazione comunale”. Sono stati “gli ultimi due avvenimenti, che cadono come bombe,le gocce che hanno fatto traboccare il vaso”: Zilli pensa ai“sette avvisi di garanzia che rivelano che il Sindaco,l’assessore Bernini e l’ex sindaco Ubaldi sono indagati” (perabuso d’ufficio relativo ad assunzioni in Comune) e alle“rivelazioni di una prostituta che afferma di aver fatto sesso apagamento con Vignali”. Parma “non e’ piu’ la citta’ che i cittadini desiderano evogliono vedere crescere sotto ogni aspetto importante: daidiritti sociali al lavoro, dall’integrazione alla vivibilita’della citta’, dalla sicurezza sulle strade, alla chiarezza e allatrasparenza nel rapporto tra Comune e cittadini. Dobbiamo fartornare Parma la citta’ a misura d’uomo, in tutti i sensi, cheera prima. Per tutte queste ragioni- conclude la nota- noidell’Italia dei Valori di Parma chiediamo le immediate dimissionidi Vignali, di tutta la giunta comunale e del presidente delconsiglio comunale Ubaldi: la ‘Politica’ va fatta con le manipulite e pertanto prima si risolvono i propri guai giudiziari,poi ci si occupa della cosa pubblica”. (Com/Sig/ Dire)10:23 04-11-10NNNN

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AGENZIEGoverno, Mura: Berlusconi per famiglie e’ come criptonite per superman Roma, 04 NOV (Il Velino) - “Berlusconi sta allefamiglie come la criptonite sta a superman, perche’, primaancora che i suoi comportamenti privati, il vero motivo percui dovrebbe essere chiesto al premier di non parteciparealla conferenza nazionale della famiglia sta nel fatto chedelle tante promesse lanciate al family day del 2007, eribadite successivamente, nulla e’ stato realizzato dal suogoverno”. Lo dichiara Silvana Mura deputata di Idv e membrodella commissione Affari sociali. “Se si esclude qualchebattuta sui gay, alla famiglia Berlusconi non solo non hadato nulla, ma ha sottratto continuamente risorse comedimostra anche la finanziaria attualmente all’esame delparlamento. Berlusconi prenda atto dell’isolamento in cui sitrova il suo governo a causa di politiche fallimentari eanche di comportamenti privati che, una volta divenutipubblici, creano legittima perplessita’ anche in ambienti dasempre vicini all’attuale esecutivo”. (com/riv)041144 NOV 10 NNNNANREMO. MURA: NO A PAGLIACCIATA CHE NEGA LA STORIA

(DIRE) Roma, 4 nov. - “Bella Ciao e Giovinezza non possono esseremesse sullo stesso piano perche’ la prima era il canto di chicombatteva e rischiava la vita per liberare l’Italia dalladittatura, mentre la seconda era una sorta di inno di un regimeche ha negato la democrazia in Italia per vent’anni” dice SilvanaMura, deputata di Idv, e prosegue: “Un conto e’ la doverosapacificazione un conto la riabilitazione di cio’ che, come ilfascismo rimane e deve rimanere inaccettabile. Far cantare questedue canzoni in occasione del festival di Sanremo con la scusa dicelebrare l’unita’ d’Italia sarebbe, oltre che un’assurdapagliacciata, anche un ulteriore durissimo colpo alla storia delnostro paese”. Per Mura “il fascismo semmai con la RepubblicaSociale ha costituito il primo caso dal 1860 di divisione delpaese in due stati contrapposti che hanno condannato gli italianiha subire oltre ai danni della guerra mondiale, anche le feritedella guerra civile”. (Com/ Pol/ Dire)12:50 04-11-10NNNN

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GOVERNO: MURA, DA PREMIER DISCORSO ELETTORALE, CRISI VICINA (ANSA) - ROMA, 4 NOV - ‘’L’estrema debolezza di SilvioBerlusconi e del suo governo e’ dimostrata dal suo interventoodierno. Un premier che guarda alla scadenza naturale dellalegislatura non fa un discorso esclusivamente elettorale fattodi propaganda e vuote promesse. Se Berlusconi ha ritenuto didare un simile taglio al suo intervento vuol dire che sente lacrisi ad un passo e dunque si attrezza per la battagliaelettorale’’. Lo dichiara Silvana Mura, deputata di Idv.(ANSA). SPA04-NOV-10 14:19 NNNN Sanremo, Mura (Idv): No a pagliacciata che nega storia Roma, 04 NOV (Il Velino) - “Bella Ciao e Giovinezza nonpossono essere messe sullo stesso piano perche’ la prima erail canto di chi combatteva e rischiava la vita per liberarel’Italia dalla dittatura, mentre la seconda era una sorta diinno di un regime che ha negato la democrazia in Italia pervent’anni.” Lo dichiara Silvana Mura, deputata di Idv. “Unconto e’ la doverosa pacificazione un conto la riabilitazionedi cio’ che, come il fascismo rimane e deve rimanereinaccettabile. Far cantare queste due canzoni in occasionedel festival di Sanremo con la scusa di celebrare l’unita’d’Italia sarebbe, oltre che un’assurda pagliacciata, anche unulteriore durissimo colpo alla storia del nostro paese. Ilfascismo semmai con la Repubblica Sociale ha costituito ilprimo caso dal 1860 di divisione del paese in due staticontrapposti che hanno condannato gli italiani ha subireoltre ai danni della guerra mondiale, anche le ferite dellaguerra civile”.á (com/dbr)041304 NOV 10 NNNN Berlusconi, Mura (Idv): Suo discorso dimostra che la crisi e’ vicina Roma, 04 NOV (Il Velino) - “L’estrema debolezza diSilvio Berlusconi e del suo governo e’ dimostrata dal suointervento odierno”. Lo dichiara Silvana Mura, deputatadell’Idv, che aggiunge: “Un premier che guarda alla scadenzanaturale della legislatura non fa un discorso esclusivamenteelettorale fatto di propaganda e vuote promesse. SeBerlusconi ha ritenuto di dare un simile taglio al suointervento vuol dire che sente la crisi ad un passo e dunquesi attrezza per la battaglia elettorale”. (com/chc)041521 NOV 10 NNNN

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