Rassegna stampa del 20090318 - comune.alfonsine.ra.it · do ormai da un anno spiega Veltr o ,...

20
www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l. Ufficio Stampa Rassegna stampa del 18/03/2009

Transcript of Rassegna stampa del 20090318 - comune.alfonsine.ra.it · do ormai da un anno spiega Veltr o ,...

www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.

Ufficio Stampa

Rassegna stampa del 18/03/2009

www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.

Rassegna stampa del 18/03/2009

Il Resto del Carlino Ravenna

�Alfonsine� tiene a battesimo i futur iTomba(Cultura e Sport)

"Negozi, saldo negativo nella Bassa Romagna"(Economia locale)

La Voce di Romagna Ravenna

Schizzi in mezzo alle valli(Cultura e Sport)

Il Sole 24 Ore

Ampliamento, resta la licenza(Pubblica Amministrazione)

Il capo dello Stato: Serve il dialogo con i Governatori(Pubblica Amministrazione)

Pa, pagamenti entro 60-90 giorni(Scuola e servizi per l'Infanzia)

Il federalismo coinvolge anche il Pd, ma resta il mistero dei costi(Pubblica

Amministrazione)

Per i Comuni dote minima(Pubblica Amministrazione)

Spese locali, passa la mozione Pd(Pubblica Amministrazione)

Brunetta: un terzo dei precari ha titolo per la stabilizzazione(Scuola e servizi per

l'Infanzia)

Italia Oggi

Piano casa, sì ma servono regole uguali in tutte le regioni(Pubblica Amministrazione)

Case popolari, il governo vuole venderle agli inquilini(Pubblica Amministrazione)

Strisce blu, multe in ordine sparso(Pubblica Amministrazione)

Prima casa, decadenza dal rogito(Pubblica Amministrazione)

Multe lumaca agli ambulanti(Pubblica Amministrazione)

Patto di stabilità, tutti d'accordo(Scuola e servizi per l'Infanzia)

Precari p.a. a quota 3mila(Scuola e servizi per l'Infanzia)

press LIf1E18/03/2009

Resto del OrlinoRavenna

........ . . ........... . . .......... . . ........... . . .......... . . ........... . . .......... . . ........... . . .......... . . ........... . . .......... . . ........... . . .......... . . ........... . . .......... . . ........... . . .......... . . ........... . . .......... . . ........... . . ........

S Il sodalizio romagnolo nell'organizzazione dei Tricolori allievi e ragazzi al Corn o

Alfonsine" tiene a battesimo i futuri TombaAlfonsin e

LO SCI Club Alfonsine ancora protago -nista in questo finale della stagione sul-le nevi : il sodalizio romagnolo organiz-za infatti i Campionati Italiani per le ca -tegorie allievi e ragazzi, sull'appennin obolognese, al Corno alle Scale, in cors oda lunedì fino a venerdì . Un appunta-mento notevole, dato che questi cam-pionati costituiscono il maggior appun-tamento nazionale giovanile della sta-gione e lo Sci Club Alfonsine li organiz -zerà in collaborazione con gli Sci clubValcarlina e Valdisieve .

«E' LA PRIMA volta che organizziamoun campionato italiano — sottoline aClaudio Veltro, presidente del club d iAlfonsine —, è un impegno veramentegrosso . C 'è da gestire un numero fra450 e 500 sciatori da tutta Italia, oltre

ad altre cinquecento persone per le atti -vità ufficiali» . Grandi numeri, come s ivede . Di organizzazione di gare lo Sc iClub Alfonsine ha comunque notevol eesperienza . L'ultima manifestazione èstata il Campionato Regionale, sempreper allievi e ragazzi e sempre al Corn oalle Scale un mese fa, curato insieme al -lo Sci Club Orso Bianco di Ravenna.

Ora per questi tricolori «stiamo lavoran -do ormai da un anno — spiega Veltro—, speriamo solo che il tempo ci di auna mano». Sono in programma gare dislalom, gigante, superG più la combina -ta . Ospite d'onore Alberto Tomba (nel-la foto), presenti alle gare tanti azzurr ifra cui Nicol Gius, Giorgio Rocca e Giu -liano Razzoli .

INTANTO lo Sci Club Alfonsine ha con -cluso l'iniziativa del "Motorhome Au -di", con il quale ha seguito sette provedi Coppa del Mondo italiane, nelle di-verse discipline invernali : «E' il quartoanno che svolgiamo questa iniziativa— conclude Veltro —, il motorhome èstato il punto di ritrovo per gli atleti del -la nazionale e per gli addetti ai lavori ,prima delle gare, fra una manche e l'al -tra e dopo le prove . E' stata una bellaesperienza» .

Augusto Mari

press LIf1E18/03/2009

Resto del OrlinoRavenna

«Negozi, saldo negativonella Bassa Romagna»Confesercenti: Dati preoccupanti sulle chiusure '

IACOMO Melandri è statoriconfermato presidente co-munale della Confesercenti

di Lugo . L'elezione si è tenuta nelcorso dell ' assemblea svoltasi lune-dì sera, in cui l'associazione di cate-goria ha rinnovato anche la pro-pria presidenza comunale, compo-sta da 25 membri tra operatori, im-prenditori e dirigenti. Tra questi,8 ne sono entrati a far parte per l aprima volta, in sostituzione di altr iche hanno cessato l 'attività o sonoandati in pensione, e rappresenta -no i vari Comuni dell'Unione. Inuovi eletti sono : Lorenzo Guerra(negozio di dischi, Lugo), MaraLama (bar, Massa Lombarda), Ma-nuela Mignani (tabaccheria, Mas-sa Lombarda), Francesca Batta-glia (erboristeria, Fusignano), Fa-bio Dal Fiume (ristorante, Bagna-cavallo), Nicoletta Scardovi (abbi-gliamento, Conselice), GiancarloSamorè (ferramenta, Alfonsine),Davide Venturelli (alimentari, Ba-gnacavallo) .

NELLA sua relazione, Melandriha affrontato, tra le altre cose, il te -ma della crisi economica, «le cui ri-percussioni sono documentate da idati che confermano il saldo nega-tivo tra le imprese aperte e quellecessate» . E in effetti i dati non so-no molto rassicuranti . Questi i nu-meri Comune per Comune, aggior-nati al primo trimestre 2008 : a Lu-go, a fronte di 14 nuove aperture diesercizi commerciali, si sono regi-strate 28 chiusure, con un saldo ne-

gativo di -14 ; ad Alfonsine, 2 aper-ture contro 5 chiusure (-3); a Con-selice, 7 aperture e 12 chiusure(-5); a Cotignola, 3 contro 4 (-1) ; aFusignano 3 contro7 (-4); a Massa Lom-barda, 2 contro 6(-4) ; a S.Agata nessu-na nuova apertura afronte di 2 chiusure(-2). Stabile Bagna-ra, mentre l'unicocentro del Lughesedove si registra un saldo positivo,anche se limitato a un + 1, è Bagna-cavallo, dove hanno aperto 11 nuo -

vi esercizi commerciali a fronte di10 che hanno chiuso . Melandri h acomunque anche fornito la 'ricet-ta' della Confesercenti per argina -

re la crisi e risolleva-re il commercio lo-cale .

SERVE, ha affer-mato, «maggior at-tenzione per il mon-do del commercio ,che deve essere

maggiormente ascoltato dalle isti -tuzioni e dagli enti di riferimento .Bisogna considerare le piccole emedie imprese commerciali e diservizi, sia nel centro che nelle fra-zioni, come fattori determinantidel capitale sociale territoriale : raf-forzare le politiche a favore dell epiccole imprese significa innanzi-tutto concludere la fase espansivadella grande distribuzione, dei cen-tri commerciali. Serve urgente-mente il supporto delle banche lo-cali, che devono concedere anzi-ché negare . Inoltre, se vogliamoanimare le piazze servono politi-che di arredo urbano e di animazio-ne qualificate ed importanti, oltrea supporti ai commercianti e agliambulanti per professionalizzarli erenderli più reattivi. Per far questooccorrono risorse che potrebberoessere ricavate dalla sburocratizza-zione delle amministrazioni attra-verso un riordino delle risors eumane, degli uffici e attraversoun 'unificazione delle procedure» .

Lorenza Montanari

Giacomo Melandriconfermato a capo

dell'associazion elughese

Corso di disegno naturalistico al museo NatuRa di SantAlbert o

Schizzi in mezzo alle valliRAVENNA - A partire dal 24 marzo al museo Na-tuRa di Sant'Alberto si terrà un corso di disegno na-turalistico, a cura di Stefano Zaniboni, organizzatodalla cooperativa Atlantide. Il corso, indirizzato al -lo studio degli ambienti naturali, porterà alla realiz-zazione di uno o più elaborati creativi sul tema del-la valle e dei suoi aspetti faunistici . Si svilupperà inotto incontri : cinque lezioni tecniche serali che siterranno al museo NatuRa tutti i martedì alle 20 e30 a partire dal 24 marzo e tre lezioni pomeridianesul campo di quattro ore ognuna (domenica 10, 17

e 24 maggio), presso le oasi più interessanti del ter-ritorio ravennate e ferrarese : la valli meridionali diComacchio, l'oasi delle anse vallive di Porto baci -no di bando e la riserva naturale di Alfonsine . I lcorso sarà attivato con un numero minimo di ott opartecipanti fino a un numero massimo di 15 (pre-notazioni 0544 528710 [email protected], 0544 869808 [email protected], 0532 807512 [email protected]) . Il costo è di 90 curo a partecipan-te ed è comprensivo di tutto il materiale .

Pagina 12

press LIf1E

18/03/2009

Ampliamento, resta a cenaNapolitano frena sul piano casa: decreto più leggero e rinviato in attesa delle Regioni

Valeria UvaROM A

ama Resta la licenza edilizia .Nel piano casa il Comune man-tiene il potere di controllare di-rettamente l'intervento di am-pliamento oppure di dèmolizio-ne e ricostruzione con un pre-mio di cubatura. L'ipotesi di in-serire nel decreto legge che con-tiene le misure di sostegnoall'edilizia anche la semplifica-zione degli interventi, e dun-que almeno l'abolizione del per-

. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .

DEREGULATION SOFT

L'azzera mento del permess odi costruire avrà temp ilunghi . Ma i sindaci potrannodire no all'autorizzazion esoltanto in casi limitat i

. . . . . . .. . .. .. .. .. . .

messo di costruire, sembra es-sere definitivamente tramonta -ta. Pesano sulla bozza del decre -to le osservazioni del Capo del -lo Stato, Giorgio Napolitano ,che ha ricordato al Governo co -me sulla materia dell'edilizia edell'urbanistica le Regioni man-tengano un proprio potere legi-slativo . E come dunque sia ne-cessario trovare un equilibri otra la necessità di intervenire a lpiù presto con uno strumentoanti crisi e il rispetto delle com-petenze regionali.

Politici e tecnici sono quindi

da ieri sera di nuovo al lavor osulla bozza per trovare un pun-to di incontro con le Autono-mie . Ed è per questo che il te -sto sta diventando via via piùsnello . Ma allo stesso tempo ,prende sempre più corpo l'ipo -tesi di un rinvio alla settimana

ampliando fino al 30% la volu-metria. Gli ampliamenti devo-no essere fatti in aderenza conl'edificio esistente : sono previ-ste solo alcune eccezioni se que-sto non è materialmente o giuri -dicamentepossibile.

Vanno richiesti con un per-messo di costruire . L'unica dif-ferenza - che si sta ancora valu -tando però - è la possibilità d itrasformare l'attuale silenzo-di-niego che si forma sul permes -so di costruire in un silenzio as -senso. I Comuni possono esclu -dere sia gli ampliamenti che l ericostruzioni in alcune aree delterritorio, ma avrebbero solo6o giorni di tempo per farlo . Al-tre limitazioni che i propietar idevono rispettare riguardan ole distanze legali (imposte dalCodice civile) e i vincoli post i«a tutela dei beni culturali epae-saggistici» si legge all'articolo 4della bozza. Allo stesso mod oun altro, importante, paletto datenere presente è che gli amplia-menti o le ricostruzioni con ilbonus sono possibili laddoveesistono opere di urbanizzazio -ne primaria e solo se sono para -

metrate per sopportare il mag-gior carico urbanistico. Nessu nintervento è invece ammiss oper i fabbricati abusivi .

Molte delle semplificazioni,sull'attività edilizia, così comele possibili modifiche al Codicedei beni culturali, sempre pergli interventi edilizi in zone vin-colate, sono destinate a un suc-cessivo Ddl.

Intanto ieri si sono registrat ealtre reazioni da parte del mom-do delle costruzioni al piano ca -sa. Secondo il responsabile del-le Infrastrutture, Cesare Trevi-sani, «Il piano può sicurament esvolgere una funzione di soste-gno al settore ma soprattutt opuò contribuire a riqualificarein termini di efficienza energeti -ca il patrimonio edilizio» . PerConfindustria è importante cherimanga fino all'ultima la normache consente di evitare il consu-mo di suolo e manovre specula-tive: quella che impone il vinco -lo di inedificabilità sull'are adell'edificio demolito se il Co-mune concede la ricostruzion econ il bonus in un'altra area. L apresidente di Finco, l'associazio -ne che riassume tutta la filier adelle costruzioni, Rossella Ro-delli Giavarini, ha sottolineat ola necessità di un'applicazioneuniforme del pacchetto. «Il ri-schio è quello che si creino delledisparità tra cittadini italiani etra imprese italiane di Regionidiverse» ha spiegato .

tro anche alle esigenze dei pro -prietari di case : da un lato l'am -pliamento fino a un massim odel 20% degli edifici, sia residen -ziali che produttivi (qui il limitedel 20% Si calcola sulla parte co-perta) e dall'altro la demolizio-ne degli edifici anteriori al 198 9

prossima del Consiglio dei mi.- con la possibilità di ricostruirenistri che varerà il piano casa.Anche per ottenere appunt oun maggiore sostegno dalle Re-gioni. Fino a ieri sera, infatti, l aconferenza straordinaria Sta-to-Regioni che dovrebbe esa-minare il decreto non era anco-ra stata fissata. Mentre sembr atramontata l'ipotesi che un abozza venga portata senza pre-avviso nella riunione ordina-ria, fissata per domani, c'è an-cora in piedi l'idea di un prim oincontro con i presidenti delleRegioni nella mattinata di ve-nerdì, a poche ore dal Consi-glio dei ministri. Se però, comesembra, le Regioni chiederan-no più tempo per esaminare untesto che entra direttament enelle proprie competenze, allo-ra la strada del rinvio .del varoalla prossima settimana diven-ta molto concreta. Senza conta-re che il premier è anche impe-gnato a Bruxelles venerdì.

La bozza sulla quale si è basa-to il confronto con il Capo delloStato è abbastanza snella e sicompone solo di sei articoli .Due sono le misure di sostegn oall'edilizia e che vengono incon-

Gli effetti del'operazione

IL TESTO

Le novità e i vincol ige Tramonta l'ipotesi dell adichiarazione giurata de lprogettista: ampliamento odemolizione e ricostruzion edevono essere concessi da lComune con un permesso dicostruiren Vanno rispettate le norme su ibeni tutelati, sulle distanze legali ,sul carico urbanistico nella zona .Nessun intervento può esser econcesso ai fabbricati abusivi

Il Dd ln Confluirebbero qui tutte lesemplificazioni dell'attività edilizi ae quindi anche la sostituzione de lpermesso di costruire con l adichiarazione del progettista

ABITAZION I

Stock al 2008

Stock al 200 8

Plurifamiliar i

17.261 .57 9

Da ampliamentie in edifici nonresidenziali

Mono-bifamiliar i275 .998

11 .820.025

EDIFIC I

Plurifamiliar i2 .187.949

Pagina 2

Mono-bifamiliar i9.433.290

L'INTERVENTO SUGLI EDIFICI NON RESIDENZIALI. . . . . . E QUELLO SUGLI EDIFICI RESIDENZIAL I

1.720rnln . mq

Totale superficie edifici no nresidenziali privati esistenti

9433.290 edifici monobifamiliari esistenti

Superficie media per edificiomonobifamiliar e

Totale superficie edific imonobifamiliari esistent i

490

Ampliamento massimo concess omiliardi mq . (20% )

344

Ampliamento massimomin . mq

concesso (20%)

260 m q

2.452milioni mq .

282mld . di euro

28mld, di euro

pÚrt et.

'è IIiInell'ipotesi di adesion edel 100% dei proprietari

lrg osto i i lav'

er Itii4e,,{) iNit

di al èsi{cfèE Q`éi prc (4eft i

Nel 2008 l'importo degli investimenti nel settore dell ecostruzioni complessivo (compreso non residenzial ee oo .pp .) era di 165 mld di egro

1.200euro mq .

62.400euro

589mld . eur o

59mld . euro

Costo realizzazion e

mporto unitario per intervento

Importo dei lavori edili nell'ipotesidi adesioni del 100% dei proprietar i

Importo dei lavori edili nell'ipotesilesioni dei 10% dei proprietar i

La contrarietà degli Enti local i

Alloggi Iacp, non c'è intesasul piano BrunettaMassimo FronteraROM A

amo Non c'è ancora accordosul "piano Brunetta" per lavendita in blocco degli alloggidegli Iacp . L'indiscrezionecircolata ieri su alcune misur eche sarebbero allo studio de lGoverno per incentivare lacessione agli attuali inquilinidei circa 8-9oomila alloggipopolari controllati dall eRegioni è stata alla fin esmentita in serata. «Non c'ènessun piano del governo didismissione del patrimonioimmobiliare», ha detto ilsottosegretario alleInfrastrutture, MarioMantovani, che inprecedenza era intervenutosul tema del patrimonio Iacp .Un patrimonio il cui valor ecatastale è stato stimat ocomplessivamente in circa 25

miliardi (font eMattei-Reviglio-Rodotà 2007

su dati del conto patrimonial edelle amministrazion ipubbliche) e il cui valore d imercato potrebbe essere dialmeno 3-4 volte questa cifra.

Secondo il ministrodell'Innovazione Renat oBrunetta, principale sponso rdell'alienazione, si tratta di un"capitale morto" chepotrebbe invece produrr eeffetti positivi sull'economia ,se non altro perchéeviterebbe i costi d iun'improduttiva gestionepubblica.

Lo stesso Mantovani avevaparlato ieri di norme pe rmigliorare l'efficienza dell agestione degli alloggi e anchedi formule contrattuali pervedere le case con la formuladell'affitto con riscatto a chivolesse acquistarle.Affermazioni subito rubricat ein serata a «suggerimenti all eRegioni, perché quest opatrimonio immobiliareèdelle Regioni» .

Peraltro, le "indicazioni"per la vendita del patrimoniocontenute nella cosiddett amanovra estiva dello scorsogiugno sono statepuntualmente impugnate allacorte Costituzionale da quasitutte le Regioni. Pagina 2

press LIf1E18/03/2009 Il Sole 341('I)IfiS

Pagina 2

lertîce c il premierai Quirinale

Il capo dello Stato:«Serve il dialogocon i Governatori»

Dino Pesal eROMA

Prima una colazione di la-voro dedicata al prossimoConsiglio europeo e alla pre-parazione del Geo del 2 april ea Londra alla presenza dei mi-nistri Franco Frattini, GiulioTremonti, Claudio Scajola eAndrea Ronchi . Poi un collo-quio di circa 40 minuti allo stu -dio alla Vetrata, alla presenzadel sottosegretario alla Presi-denza del Consiglio, Giann iLetta e del segretario general edel Quirinale, Donato Marra ,tutto centrato sulla questionerelativa al decreto sul piano ca-sa. Confronto che dal Colle vie-ne definito «sereno».

Sulla prima questione, asso-luta consonanza tra Giorgi oNapolitano e Silvio Berlusco-ni «sulla necessità di un'azio-ne incisiva e coesa» da partedell'Unione europea per farfronte alla crisi «e per garanti -re l'ordinato ed equilibrat ooperare dei mércati finanziaria sostegno dell'economia» .Quanto al piano casa, Berlu-sconi ha illustrato a Napolita-no una bozza di decreto legge,peraltro già analizzata in sed etecnica dagli uffici del Quiri-nale nei giorni scorsi, che s icompone nell'ultima stesuradi 6 articoli. Il presidente del -la Repubblica non è entratonel merito del dispositivo, masi è limitato ad osservazioni d icarattere istituzionale . La pri-ma riguarda il raccordo tra lemisure che il Governo, nellasua autonomia, giudica neces-sarie e urgenti, e che dunqu econfluirebbero nel decreto, el'impianto legislativo com-plessivo . In sostanza - ma su"questo punto la ricognizionepreliminare con Palazzo Chi-gi c'è già stata- non era e non èipotizzabile che il testo unic odell'edilizia del 2001 possa es-sere modificato attraverso undecreto legge .

Il decreto, dunque, com' ènella sua natura, dovrà circo -scrivere il suo raggio d'azionein senso temporale con unprofilo di carattere straordina-rio, mentre la modifica strut-turale della normativa in vigo-re non potrà non essere affida-ta a un altro veicolo normati-

vo, dunque a un Ddl separato ,che potrà essere varato conte-stualmente o in un secondotempo . L'altra questione di ca-rattere istituzionale sollevat ada Napolitano riguarda le Re-gioni, magna pars dell'interaoperazione. Su questo punto,il Capo dello Stato ha ribaditoche è impensabile che si cre iuna frattura tra misure a carat-tere nazionale e competenzeregionali.

Argomentazioni che Berlu-sconi ha ascoltato, anticipan-do a Napolitano l'intenzionedel Governo di approfondir eulteriormente la questione ,ferma restando la volontà d idare un segnale immediato s uun settore ritenuto strategicoper tentare di invertire l'avver -

LA STRADA DEL ODI .Il Colle : per la riform acomplessiva serv eun disegno di leggeAffrontato anche il tem a

G-20 : azione Ue più incisiva. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .

so ciclo economico. Il premie rresta convinto che il decret oandrebbe varato nella sedutadel Consiglio dei ministri dive-nerdì, ma a questo punto un oslittamento è considerato piùche probabile, soprattutto pe rconsentire un confronto piùarticolato e approfondito co nle Regioni .

Il tono del confronto si èmantenuto dunque su un pia -no prettamente istituzionale .Le diplomazie del Colle e di Pa -lazzo Chigi l'hanno preparat ocon cura, memori dell'apertoconflitto che si era aperto suldecreto relativo al caso Engla-ro . Napolitano peraltro appa-re, sulle questioni relativ eall'emergenza economica, sen-sibile all'esigenza che legitti-mamente il Governo pone i ncampo di agire in fretta . Altempo stesso, però, non può enon intende sottrarsi al compi-to di vigilanza e di sindacatosul rispetto dei requisiti di ne-cessità e urgenza che la Costi-tuzione assegna al Capo delloStato sullo strumento della de-cretazione d'urgenza.

Più liquidità . Le novità allo studio dei tecnici del Tesor o

Pa, pagamenti entro 60-90 giorniIsabella Bufacch iROMA

Le piccole e medie impres epotranno contare sui forzieri didue "cavalieri bianchi" per com-battere la scarsità del credito e di-fendersi dai morsi della recessio-ne: Cassa depositi e prestiti e Sace .I tecnici del ministero del Tesor oe delle due istituzioni sono al lavo-ro per ultimare entro questo ve-nerdì, o comunque in occasionedel prossimo "liquidity day", l emodalità di questi due interventi afavore delle Pini che nel comples-so,trail rilancio divecchistrumen-ti e di nuove iniziative, dovrebbe-ro mettere in circolo dai r5 miliar-di di euro in su : a questo fine uno odue decreti attuativi dovranno es-sere varati alla svelta.

I ruoli innovativi allo studio perCdp e Sace saranno complementa-

ri. La Cassa, oltre alla sua attivitàtradizionale, avvierà un nuovo ca-nale di finanziamento attingendoal risparmio postale che però rag-giungerà le imprese attraverso il si-stema bancario, come fanno giàBei e la tedesca Kfw . Per la Sace in-vece è allo studio un'estension edella sua attività classica di garan-zia sul credito all'esportazione, ap-plicata alle nuove fatture della pub-blica amministrazione per paga -menti di forniture o s ervizi nei con -fronti delle imprese .

. . .. .. . . . . .. . . .. . . .. . .. . .. .. .. . . . . .. . .. .. . .. .. .. .. . .. . .. .. .. . .. .. ..

GLI INTERVENTI

Sace in campo perle somm eda riscuotere in futuro. Il nod odello stock per il peso sul debit oDalla Cassa i risparmi postal ialle aziende tramite le banche

In occasione del primo liquidi-ty day, l'amministratore delegat odella Cdp Massimo Varazzani hadelineato le tre linee di intervent oanti-crisi della Cassa, due dellequali sono già operative : il Fond orotativo per le imprese ha ancorain dote circa 6 miliardi di euro inu-tilizzati. Il Fri ha sostituito l'inter-vento dello Stato a fondo perduto :le aziende possono attingere a que-sto credito atassie condizioni mol-to convenienti ma resta un presti-to che deve essere rimborsato . LaCassa inoltre può attivare altri 2miliardi di euro tramite le sue li-nee di credito con la Bei: anche inquesto caso, il finanziamento è de-stinato a investimenti . La novitàsta nel terzo canale di interventodella Cassa, con una disponibilitàiniziale di 5 miliardi di euro attintidal risparmio postale : una norma

ad hoc, che potrebbe essere varat aentro questa settimana, consenti-rà alla Cdp di erogare credito allePini, senza contatto diretto ma in-direttamente attraverso il sistemabancario . Il modello è ispirato allaBei e anche alla Kfw: quest'ultima,per non entrare in diretta concor-renza con le banche tedesche, si èsempre servita del sistema banca-rio per erogare credito alle Pmi, pa-gando anche una commissione al-la banca controparte . Resta da ve-dere se sarà la Cassa ad assumersiil rischio-impresa (il rischio che l acontroparte vada in default), nelcaso di questa nuova attività con i lrisparmio postale .

Per quanto riguarda la Sace, se-condo fonti bene informate vicinea Via XX Settembre, è allo studiounaformulaper velocizzare ipaga-menti della pubblica amministra -

zione al sistema produttivo . Pe ruscire dallo stallo, almeno perquanto riguarda i pagamenti futuri(non il pregresso, sul quale resta ilproblema del peso sul debito pub-blico),ilMef avrebbe deciso di con-sentire alla Sace di estendere la su agaranzia (finora concentrata sulcredito all'esportazione) ai paga-menti della Pa : dopo una certa datadi scadenza di una fattura, l'ipotesiè 6o-90 giorni, se la contropartepubblica non paga, invece di accu-mulare un ritardo subentra la Saceche effettua iLversamento alla Pmiper conto dellaPa. Ilsistema è line-are ma i dettagli tecnici sono mol-to complessi: per evitare che la so-luzione sia "una tantum", per esem-pio per un solo anno di crisi, il Te-soro e la Sace stanno studiand ol'istituzione di un plafond specialeche possa essere rinnovato ne ltempo, affinché questa misura di-venti "revolving" e non si esauri-sca con il prosciugamento di fond istanziati ad hoc .

[email protected]

Pagina 3

press LIf1E18/03/2009 Il Sole 341('I)IfiS

Il federalismo coinvolge anche il Pd, ma resta il mistero dei costi :

:i1 PUNTO11I Stefano foll i

Il sì alla mozioneFranceschini apre

la strada all'astensioneIl ruolo dll'Udc

ono in pochi ormai a domandarsi quan-to costerà la riforma federalista, speciein un momento di profonda crisi eco-

nomica. Nel merito il quesito posto qualchesettimana fa, in aula al Senato, al ministr odell'Economia Tremonti non ha mai trova-to risposta. Data la situazione generale, for-se non poteva essere altrimenti.

Sta di fatto che in questi giorni alla Ca-mera si parla della più che probabile asten-sione del Partito democratico, la secondadopo quella di -Palazzo Madama, mentr el'argomento dei costi - e se si vuole anch edei rischi - è finito nel cassetto. L'eccezio-ne, peraltro significativa, è costituita da icentristi dell'Udc e da qualche singola fi-gura: ad esempio il repubblicano Nucara,

che pure aderisce al centro-destra .Senza contare l'altra obiezione, fatta pro-

pria da alcuni governatori settentrionali, acominciare dal veneto Galan, irritati per iprivilegi ancora riconosciuti alle regioni astatuto specialè .

Per il resto prevale la spinta leghista, in-sieme alla capacità dimostrata da Bossi eCalderoli di coinvolgere l'opposizione su lpunto politico: come dire che in fondo, giun-ti fin qui, è assai più difficile per il centro-si -nistra dire «no» al progetto federalista chepronunciare un mezzo «sì» magari soffer-to. Non è un caso che numerosi esponent idemocratici del Nord siano favorevoli al fe-deralismo fiscale, soprattutto coloro che in -tendono competere con laLega sul territo-

rio e provare a contenderle la base sociale .Astenersi sul testo significa continuare agiocare la partita, dire «no» equivale a tor-nare in tribuna.

Ecco perché il tema impopolare dei cost ie deì rischi resta sullo sfondo, vagament eimbarazzante per tutti. La vulgata è quellasostenuta ancora ieri da Bossi : la riform a«farà risparmiare soldi allo Stato». Anchechi non ci crede, fa finta che sia vero e guar-da alla convenienza politica. D'altronde, laLega è un partito con il vento nelle vele. Isondaggi in vista delle europee e delle am-ministrative la danno vicina al io per cent osu scala nazionale .In alcune aree del Nord èstimata fra il25 e il 3o per cento . Dimostra diincarnare, per così dire, lo spirito dei tempi

e pochi hanno voglia di contrastare una ri-forma-simbolo, oltretutto edulcorata dal pa-ziente lavoro di Calderoli .

Sotto questo aspetto il solo Casini, lea-der di un partito con profonde radici meri-dionali, ha visto il vantaggio di mettersi ditraverso . Il Pd di Franceschini invece nonritiene di modificare lalinea astensionist adecisa a suo tempo da Veltroni. E si capi-sce. Tanto più che ieri i democratici hannoottenuto una piccola vittoria, con il «sì »unanime della Camera alla mozione chechiede l'allentamento dei vincoli imposti aiComuni dal patto di stabilità . Sulla carta po-trebbero sbloccarsi 14 miliardi di risors eper investimenti. Ma è tutto molto teorico ,allo stato delle cose.

Certo, la battaglia per allargare la spesa èun vecchio cavallo di battaglia della Lega .Tuttavia stavolta si è deciso di lasciareall'opposizione un successo d'immagine ,così da rendere più facile a Franceschini l ascelta dell'astensione sul federalismo . Or ail segretario del Pd può dire di avere ottenu -to qualcosa e non c'è dubbio che ha ben con -dotto la trattativa.

Resta chiaro che in questo clima parlaredi costi, o meglio di gravi incognite per i con-ti pubblici, è poco politico . La maggioranzae il Pd preferiscono incrociare le dita e guar -dare piuttosto alle elezioni di giugno... .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. ..

www.ilsote24ore.comOnline «il Punto» di Stefano Folli

l'impatto sui sindaci. Verso lo sblocco di soli 180 milioni contro i 1& miliardi chiesti dall'opposizion e

Per i Comuni dote, minima dai meccanismi del Patto .Sul tema il Governo ha ipotizza-

to per ora l'abrogazione tou tcourt della norma che regola iltrattamento di queste somme, machi ha venduto molto nel 2007 Si

troverebbe penalizzato . Ancorada decidere, poi, è il trattamentoda riservare a chi ha già approva-to il bilancio secondo le regole invigore fino a oggi. A riaccender ele speranze di un utilizzo libero diqueste risorse è stata la Corte deiconti lombarda, affermando che iproventi 2007 vanno esclusi dalPatto: i Comuni hanno festeggia-to, ma il bilancio pubblico un po 'meno visto che la misura coste-rebbe 1,7 miliardi di euro . Tra lemolte ipotesi, potrebbe spuntarequella di applicare questa inter-pretazione "benevola" ai Comun iche hanno già chiuso i preventivi2009, ma il costo della "concessio-ne" è ancora tutto da misurare.

Il balletto sulle dismissioninasce dal tentativo di aiutare iComuni con le entrate 200 7troppo alte . Anche questa espe-rienza, probabilmente, imporr àdal2olo il ritorno alle basi di cal-colo triennali .

gianni.travati aC?ilsole24ore.co m

Gianni Trovati

MILAN O

irme, Sulla montagna di risorseche il Patto di stabilità blocca neibilanci comunali finora la politic ae la matematica hanno parlatodue lingue diverse . La prima, conla mozione Franceschini com econ l'ordine del giorno Pd-Legavotato a gennaio alla Camera persbloccare gli investimenti locali ,sottolinea che è assurdo tener eparcheggiate nelle casse dei Co-muni miliardi che aiuterebbero l eimprese affannate dalla crisi (alnetto dei possibili interventi sulfuturo, su cui si veda a pagina 3).La seconda ricorda che le regol econtabili lasciano liberi gli impe-gni ma misurano 'pagamenti, conla conseguenza che ogni via libe-ra su questo terreno, se non è ac-compagnato da entrate equivalen-ti, aumenta il debito pubblico.

La forza reale del voto di ieri allaCamera si misurerà tutta su que-sto braccio di ferro . E le prime ri-sposte si avranno già dalle prossi-

me ore : con la presentazione uffi-ciale degli emendamenti governa-tivi al Dl incentivi in discussione al-la commissione Finanze della Ca-mera, si capiranno le intenzioni dirimescolare le carte anche sul pia -no tecnico . Molto dipende anch edai segnali che arriveranno da Bru-

xelles sulla possibilità di ammorbi -dire l'ortodossia finanziaria nel no -me dell'economia reale.

Le distanze fra i due linguaggisono siderali. La politica parla di15-18 miliardi da sbloccare, men -tre i correttivi reali emersi fino adoggi hanno offerto ai sindaci (e so-lo ai «virtuosi») non più di 15o mi -lioni, sempre subordinati a u neventuale aiuto regionale .

I PALETTI

I correttivi al Patto di stabilit àlimitati dall'esigenza di no naumentare ìl debito pubblic oDa risolvere il trattamentodegli introiti da dismissioni

I fronti aperti sono due . I resi-dui passivi in conto capitale, cioèle somme già impegnate per inve -stimentima nonpagate ai fornito -ri, sono 35 miliardi, di cui oltre i l40% sarebbero immediatamentespendibili perché legati a operegià avanzate . Nell'ultima versio-ne nota, l'emendamento governa-tivo ne sblocca al massimo l'uro(quindi150-180 milioni), e solo ne -gli enti sempre in linea con il Pat-to 2005/2007, conuna bassa spesacorrente ein una Regione dispo-sta ad aiutarli. Per misurare gli ef-fetti di un intervento del generesull'economia servirebbe un si-smografo, anche perché le Regio-ni hanno già chiuso i bilanci .

L'esigenza di venire incontr odavvero a Comuni e imprese ne lmomento del via libera al federali -smo potrebbe far alzare un po 'l'asticella, e attese analoghe si con-centrano anche sull'altro capito-lo: quello delle entrate da dismis-sioni immobiliari, anch'esse osta -colate sulla via degli investimenti

Pagina 1 5- tese locaILpassalanìo ione Pd

Riforme. 0k della maggioranza al testo per aumentare gli impegni - Ora più probabile l'astensione sul Odi Calderoli, no di Casin i

Spese locali, passa la mozione PdFranceschini: nessun collegamento con il nostro voto sul federalismo, valuteremo

Eugenio BrunoROMA

Sul federalismo fiscale il Pdprova ad alzare la posta . Nono-stante il via libera unanime dellaCamera alla mozione-France-schini sull'allentamento dei vin-coli di spesa per i Comuni, i de-mocratici hanno rinviato la deci-sione su "astensione sì astensio-ne no" a una nuova riunione datenersi dopo le votazioni in Aulasul Ddl Calderoli . Che comincia-no oggi e dovrebbero concluder-si martedì prossimo .

E un rinvio soprattutto tattic oquello stabilito dalla principal eforza d'opposizione. Scioglier eda subito la prognosi, di fatto ,avrebbe depotenziato già in par-tenza le proposte di modifica da

deputati cominceranno a votareil Ddl Calderoli e relativi emenda-menti. Circa 300 a sentire uno de idue relatori, Antonio Leone(Pdl). La maggior parte dei qualiprovenienti dalle minoranze.

Poche, invece, e quasi tutte dicarattere formale le novitàannun-ciate da relatori ed Esecutivo.Tranne l'emendamento governa-tivo all'articolo 2 in base al quale iDlgs dovranno provvedereall'«individuazione di strumentiidonei a favorire la piena attuazio-ne degli articoli29 e 31 della Costi-tuzione» . Una disposizione repu-tata un'apertura al «quoziente fa -miliare» . Ma che, p iù p ragmatica-mente, vuole solo consentire a Re-gioni ed enti locali di introdurredetrazioni per carichi familiari .

giudiziale. di costitúzionalità.Il documento del Pd, che è sta-

to riformulato in base alle indica-zioni del sottosegretario all'Eco-nomia Giuseppe Vegas e ha incas -sato pure il parere favorevole delGoverno, impegna l'Esecutivo «adefinire gli interventi da adottar eper ovviare alla grave situazionein cui versano i comuni e le pro -vince», assumendo nei tempi uti-li alla predisposizione dei bilancidi previsione per il 2010 iniziativenormative urgenti di riordino del -la finanza locale» . Ad esempioconsentendo «l'utilizzo degl iavanzi di amministrazione per l aspesa in conto capitale, in partico-lare per lavori, di medio importorealizzabili entro il2009» .

Soddisfatti si sono dichiaratitutti i protagonisti della vicenda ... .. . .. . .. . .. . .. .. . .. .. .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. .

Il presidente dell'Anci e sindac odi Firenze, Leonardo Domeniciha parlato di «un passo politicoed istituzionale importante», av-vertendo: «Adesso si tratta diconvertire questi atti parlamen-tari in norme di legge; e noi, co-meAnci, vigileremo che ciòacca-da senza incertezze e confusio-ne» . A chi gli chiedeva se l'effet-to della convergenza sul patttt distabilità avrà effetti sul federali-smo il ministro delle Riforme,Umberto Bossi, ha risposto conun triplo «lo Spero» .

Sebbene lo stesso Franceschi-ni le abbia definite «due cose di -stinte» è presumibile che il votodi ieri produca effetti sul fisco fe-derale, visto che proprio i demo-cratici hanno più volte giudicatocollegate le due partite . Una pri-ma verifica si avrà oggi quando i

I'PROSSII+iT

Domenici : vittoria politic ama ora serve una leggeEmendamento del Govern oper consentire fe detrazion idei carichi familiari

Le risorse in gioc o

Y :"

LE RISORSE'

AVANZI DI

DISMISSION ICOMPLESSIVI

SBLOCCABILI AMMINISTRAZIONE

35MILIARDI

È il valore delledismission i

immobiliari de l2007, che nellescorse settimanei Comuni hanno

chiesto d iescludere da l

Patto

Sono i residui

Si tratta de iche potrebbero

"risparmi" degliessere liberati

anni precedenti ,subito, in quanto

anch'ess icollegati a opere

bloccati nellecon stati di

casse dei Comun iavanzamento

dalle regole de llavori già

Patto di stabilit àmaturat i

sottoporre all'assemblea. Che,seppure minori rispetto a quellediscusse in commissione la setti-mana scorsa, investono comun-que diversi aspetti dell'articolato :dall'inserimento del trasporto lo-cale tra le spese regionali essen-ziali alla modifica della perequa-zione sulle funzioni non fonda-mentali; dalla "road map" sulle al-tre riforme ai limiti per i territor ia statuto speciale .

La scelta di non scegliere - for-malizzata dopo un'assemblea de lgruppo di Montecitorio in cu i(quanto meno negli interventi) èprevalsa la linea di rinnovar el'astensione già manifestata al Se-nato - è giunta al termine di unagiornata soddisfacente per il Pd.Stante l'approvazione con 491V0 -

ti favorevoli, nessun contrario e33 astenuti della mozione, a primafirme Dario Franceschini, su unamaggiore flessibilità del patto distabilità interno . Insieme a quellademocratica, sul medesimo te -ma, l'assemblea di Montecitorioha espresso un sì bipartisan ad al -tre due mozioni : una del Pdl (co ntre contrari) e una dell'Idv . Re -spingendo, invece, un'analoga ini-ziativa dell'Udc . Centristi che sisono visti bocciare anche una pre -

IL TASSODI PAGAMENT O

È la quota d iresidui passivi

in cont ocapitale ch esono stati

effettivament epagati a ifornitor i

nell'ultim oesercizio chius o

(consuntivi2007 )

IL VALORE DE LCORRETTIVO

la quot amassima delle

risorse ch esarebber oliberate

i dall'emenda-mento

governativ oche sblocca i

residui passiv inel limit e

dell'1 %

Sono iresidu ipassivi in cont ocapitale present inel complessodei bilanci de i

Comuni italianisecondo le

ultime stime

MILIARD IAnri

v

150MILIONI

20,4%

Pagina 1 5Spese locali, passa lan ,zinne Pd

press LIf1E18/03/2009 Il Sole 341"'J

Pubblica amministrazione . Primo screening del ministr o

Brunetta: un terzo dei precarihatitolo per la stabilizzazione

ROMA

Circa due terzi dei precar idella Pa non hanno i requisit iper la stabilizzazione . Il primoscreening sullo stato degli ent ipubblici, presentato ieri dal mi-nistro Renato Brunetta, rivel ache solo 1 .125 contrattisti po-trebbero entrare in organicocon un rapporto di lavoro atempo indeterminato ; per altr i2 .000, secondo il ministro, l astabilizzazione è destinata a ri -manere una chimera perch é«non dispongono dei requisit inecessari» . La statistica è basa-ta su un campione di 934 ammi -nistrazioni - di cui 866 Comu-ni - che hanno risposto al qu e-stionario inviato da Palazzo Vi-doni, ma all'appello, che scad eil prossimo 23 marzo, mancanoancora 8.252enti. Tra gli obietti-vi della regolarizzazione, c'è l adefinizione di «un percorsoper assunzioni a tempo indeter-minato mediante procedur econcorsuali pubbliche» chetengano conto delle «dotazio-ni organiche vigenti e delle ri-

sorse finanziarie disponibili» .La prima ricognizione uffi-

ciale sul precariato nella Pa hadato il là a reazioni di segno op-posto nel mondo politico e, so-prattutto, sindacale . «I dati dif-fusi dal ministro Renato Bru-netta confermano che rispettoalla questione dei lavoratori ati -pici delle amministrazioni pub-bliche c'è ancora del lavoro dafare», si legge in una nota dellaCisl-Fp . «Tuttavia - sottoline ail sindacato - i dati sono anchela testimonianza di un percor-so che negli ultimi anni ha per-messo un graduale assorbi-mento dei lavoratori precari» .

Sarcastico, invece, il com-mento della Cgil: «Il ministrosi è esercitato in un nuovo mira-colo: la sparizione dei precar inelle Pa-ha detto il responsab i-le del dipartimento Settori pub-blici, Michele Gentile - e inol -tre si scopre che non esiste i lproblema del precariato . Mavorremmo attendere gli esiti fi-nali della rilevazione, e l'indica-zione nominativa degli ent iche hanno risposto».

Sul fronte politico mentre ilsenatore Paolo Nerozzi (Pd) in-vita il ministro alla prudenza ,per il vicepresidente dell aCommissione lavoro alla Ca-mera, Giuliano Cazzola, «l'op-posizione prende per buoni so -li i dati sparati dalla Cgil» .

A . Gai.

P ano casa, sì ma servono regole uguali in tutte le region i

Pierluigi Mantin i

Sulle anticipazioni del «piano casa» no nmancano ipotesi e ragionamenti in cor-so anche al Politecnico di Milano, ch elunedì ha ospitato un convegno sulle«Politiche per l'edilizia e la qualità nellacittà» . «L'idea dei bonus volumetrici del30-35% non è tout court da criminaiiz-zare se spinge alla qualità energetica ,alla cosiddetta green economy», ha di-chiarato Pierluigi Mantini, deputato Pd ,vicepresidente dell'osservatorio immo-biliare parlamentare, docente al Poli-tecnico, che ha promosso il convegno .«È chiaro», ha aggiunto Martini, «chedovrà fare i conti con alcuni parame-tri comunali, sui diritti civilistici, sullealtezze; in equilibrio con la funzionesociale della proprietà. L'autocertifica-zione con potere della pubblica ammi-nistrazione di intervenire non sarebbeinvece un granvantaggio perché le ban-che chiedono certezza a fronte del di-

ritto civile». Queste norme ,secondo Mantini, devon ointegrarsi con il territori oe l'housing sociale deve tor-nare a essere uno standard ,edilizia sociale destinat ain buona misura ai citta-dini regolari. Per ClaudioDe Albertis, presidente d iAssimpredil, più che di hou-sing sociale a Milano c'è unproblema di housing, «cioèdi domanda di case più ef-ficienti e meno costose, piùflessibili all'acquisto e allalocazione per quei giovaniche possono rappresentare il futuro d iquesta città» .Ogni realtà territoriale è dunque diver-sa e in Lombardia con un provvedimen-to si è deciso che non si costruirà ne iprossimi due anni : «Il recente provvedi-mento di modifica della legge regional e12 del 2005 nonva certo nella direzione

auspicata in quantoin contrasto con ladefinizione data dallegislatore italianodi "casa sociale" cheprevede interventi disola locazione a bas-so canone, cosa oggiquasi irrealizzabil eper profili di caratte-re finanziario.Nel contempo la stes -sa legge impedisc equalsiasi trasforma -zione del territorioanche su aree indu -

striali dismesse in attesa dell'approva-zione dei Pgt che mediamente non potràavvenire prima di due anni . Quanto alpiano casa nazionale il decreto gover-nativo dovrebbe prevedere alcune mo -difiche del Testo unico dell'edilizia edel codice dell'ambiente, prevedendoaccelerazioni procedurali, una meno

gravosa tipologia di sanzioni penali eamministrative, come la sostituzionedel permesso di costruire con l'attesta-to di conformità, un termine perento -rio per il parere delle soprintendenze ,nonché una bozza di proposta di leggeregionale comprendente i bonus volu-metrici».Il provvedimento è da alcuni considera-to positivo per il settore, anche se al -cune normative regionali già prevedonopercorsi procedurali più accelerati, daaltri è stato sottolineato il tentativoderogatorio della norma che potrebb eportare ad abusi edilizi e a pessima qua-lità estetica degli interventi.Altro tema sensibile è la demolizione,che è stato detto essere costosa; quindiun problema per l'edilizia pubblica, sucui ci si chiede quali saranno le regioniche provvederanno a fare un legge adhoc sulla rottamazione nei termini divera riqualificazione e compensazioneambientale .

Pagina 14

Case popolari, il governovuole venderle agli inquilini

Pressing del governo sulle regioni per vendere le case po .polari agli inquilini in regola con l'affitto . L'esecutivo sta invi -tando regioni, comuni ed enti proprietari di immobili pubblicia dismettere il patrimonio edilizio pubblico .

L'obiettivo sarebbe quello di rendere proprietari delle abi -tazioni gli affittuari o gli assegnatari, magari attraverso in -centivi per mutui agevolati . Un maxi-piano per la vendit adelle case popolari, che potranno essere acquistate dagliattuali inquilini attraverso mutui agevolati . Saranno circaun milione di cittadini a poter diventare proprietari degl iimmobili in cui vivono.

11 provvedimento, secondo le intenzioni dell'esecu -tivo, sarebbe un'altra misura per il sostegnoalle famiglie più deboli, che potrebberocosì acquistare la casa. Sarebbe questo ,quindi, un altro tassello per completar eil progetto avviato dall'esecutivo ne]settore dell'edilizia popolare. Il decre -to per Io stanziamento dei 550 milioniè stato già predisposto. Della sommacomplessiva i primi 200 milioni saran •no utilizzati per realizzare da 5 milaa 6 mila nuovi alloggi. L'obiettivo è larealizzazione di 20 mila nuovi apparta.monti ontrn il 2.011

Pagina 23

Indagine ItaliaOggi sulle scelte dei comuni dopo i paletti fissa dalla Corte all 'attività degli ausiliari

Strisce blu, multe in ordine sparsoLa Cassazione non frena Milano. Firenze e Roma in regola

DI FRANCESCO CERISANOE STEFANO MANZELLI

Milano gli ausiliari dellasosta continuano a mul -tare fuori dalle striscelu. Come se niente fosse .

Il capoluogo lombardo è l'unica trale grandi città d'Italia in cui i «vigi-lini» non hanno smesso di elevarecontravvenzioni fuori dalle aree diparcheggio a pagamento . Incurantidella sentenza (n . 562112009) dellesezioni unite della Cassazione chei19 marzo (si veda ItaliaOggi del10 marzo) ha detto a chiare lettereche solo la polizia municipale hacompetenza a multare fuori dallestrisce blu. Nel resto d'Italia, secon-do l'indagine di ItaliaOggi, le cosevanno decisamente meglio. O per-ché i comuni hanno deciso di con-formarsi subito alla sentenza degliErmellini, limitando l'attività degliausiliari e, in alcuni casi, arrivand opure a ridiscutere il rapporto conle aziende concessionarie, oppureperché per tradizione gli ausiliarinon si sono mai spinti fuori da iparcheggi a pagamento. Vediamola situazione .

Milano. A Milano gli ausiliaridella sosta erano dipendenti comu -nali e controllavano solo gli spaz idedicati alla sosta a pagamento.Poi nel 2003 sono stati tutti as-sunti dall'Atm (Azienda trasport imunicipali), la spa del comune ch egestisce il trasporto pubblico locale .

Anche se a pagare materialmentegli ausiliari è ancora Palazzo Ma-rino che ogni anno con delibera digiunta gira all'Atm le somme ne-cessarie per gli stipendi dei circa300 vigilini . È nata in questo modoun'anomalia, unica in Italia, che haportato ad attribuire le qualifichedi ausiliario del traffico (recepen-do quanto previsto dal comma133 dell'art. 17, legge 127/97) agliausiliari della sosta che dipendonoformalmente da Atm ma sono in-quadrati come operai generici. Alminimo salariale, pur rivestendola qualifica di pubblici ufficiali .«Gli ausiliari della sosta che ope-rano a Milano vengono mandat ia far multe senza un preventivotirocinio», denuncia Giusepp eFalanga, portavoce del Siapol(Sindacato autonomo di polizialocale), «visto che non è mai statorispettato l'iter procedurale di for-mazione previsto dall'Allegato Adell'accordo stipulato tra l'Atm, leorganizzazioni sindacali e l'ammi-nistrazione comunale nel 2003». «Ela polizia municipale si trova poia dover gestire le conseguenze dimigliaia di verbali a forte rischiodi illegittimità» . Scarsa formazio-ne, stipendi all'osso e soprattuttoun ginepraio di qualifiche e com-petenze incerte che manda in cri-si gli stessi lavoratori. Tanto chealcuni si sono rivolti al Tribunaledel lavoro che presto dovwbbe farechiarezza sulla natura «bifronte»

degli ausiliari milanesi . In questocontesto, la decisione delle sezioniunite complica le cose. Sarà pure lalontananza dalla Capitale, ma l'ecodella sentenza della Cassazionesembra essere arrivata molto at-tenuata sotto alla Madonnina. Ilcomandante della polizia munici-pale,Emiliano Bezzon, assicurache «tutto è stato fatto per dare im-mediata attuazione alle sentenza» .Ma chiarisce : «la gestione è diAtm ,noi non siamo competenti, abbia-mo incontrato l'azienda per trovareuna soluzione». E I'Atm? Ripetuta-mente interpellata da ItaliaOggi ,non ha fornito risposte ufficiali. In -

tanto però gli ausiliari continuanoimperturbabili a setacciare la cit-tà alla ricerca di contravvenzion ifuori dalle aree a pagamento (peresempio, sulle strisce gialle riser-vate ai residenti) .

Firenze e Forlì. La prima adadeguarsi alla decisione degli Er-mellini è stata Firenze . Già dal 1 3marzo l'amministrazione guidat ada Leonardo Domenici ha limi-tato l'attività degli ausiliari, oradipendenti della locale aziendastrade, al solo controllo delle areeblu . Ma ha anche frenato l'attivi-tà del personale ispettivo che peril momento non potrà occuparsi

nemmeno dell'attività sanzionato-ria sulle corsie riservate in attes adi un ulteriore chiarimento circ ala potestà di intervento diretto deicontrollori, con fermo immediatodel mezzo. Stessa frenata ancheper i vigilini che operano a Forlì .Ora i dipendenti della locale azien -da potranno accertare infrazionialla sosta solo nelle zone a paga -mento .

Torino. A Torino si stanno at-tendendo chiarimenti importantiproprio in queste ore . Qui i duegruppi di ausiliari presenti han -no poteri diversi. In particolare i lgruppo che si occupa di violazio-ni generiche in materia di sost acontinua a lavorare, ma è nell'ari auna rivisitazione imminente delleregole, nel rispetto delle decision icentrali.

Roma, Bari e Rimini.A Romagli ausiliari della sosta, dipendent idella Sta (Società trasporti auto-mobilistici) spa controllata dal co-mune, sono già in regola . Perchéper prassi hanno sempre accertatosolo infrazioni alla sosta regola-mentata a pagamento. Lo stessovale anche per il comune di Bari ela municipalità di Rimini .

Pagina 24

I CHIARIMENTI DEL FISCO/Risoluzione sulla rivendita del bene assegnato da cooperativ a

Prima casa, decadenza dal rogito15 anni per perdita dei benefici - non scattano dalla consegna

DI noBERTO ILOSATI

un alloggio da parte 4i una coo -perativa edilizia a proprietà di-visa, chiedeva se il quinquenniodi cui alla citata disposizionedovesse farsi decorrere, nell afattispecie, dalla data del ver-bale di consegna. Nella rispo-sta, l'agenzia ha osservato che ,per prassi consolidata, il socio

della cooperativa è immess enel possesso dell'immobil eprima della stipula del rogit cnotarile di trasferimento, sull abase di un verbale di consegn adell'alloggio nel quale è stabili -to che l'assegnatario ha il dirit-to di acquistarne la proprietàPertantó, fino al momento de]

Se la prima casa è stataacquistata da una coo-perativa, il quinquenni oentro il quale la riven-

dita dell' alloggio comporta ladecadenza dalle agevolazionifiscali fruite al momento dell'ac-quisto decorre comunque dalladata del rogito notarile e nondalla data (precedente) delverbale di consegna . E' quantochiarisce l' agenzia delle entra -te con la risoluzione n. 67 del17 marzo 2009, rispondendo adun quesito concernente l 'appli-cazione della nota II-bis, punto4, dell'art. 1 della tariffa, parteprima, allegata al dpr 131/86 .Tale disposizione, co m' è noto ,stabilisce che se l'abitazioneacquistata con le agevolazion i"prima casa " viene venduta pri-ma del decorso di cinque annidall'acquisto, il contribuente de-cade dalle agevolazioni fiscali, ameno che entro un anno provve -da ad acquistare, con i requisiti"prima casa", un immobile d aadibire ad abitazione principa -le . Al riguardo, il contribuenteinterpellante, assegnatario di

trasierinien£o, la cooperativ arimane proprietaria dell 'immo-bile, mentre la legittimazione apossedere l'alloggio da parte de]socio deriva da un diritto per-sonale che l'assegnatario vantanei confronti della cooperativain dipendenza del rapporto so-ciale . Poiché dunque l'atto di

assegnazione provvisoria nonè idoneo a dar luogo al trasfe-rimento del diritto di proprie-tà dell'alloggio, non può fars iriferimento a tale atto ai fin idell'applicazione della disposi -zione in esame, che prevede ladecadenza dalle agevolazion i"prima casa" nell 'ipotesi di ri-vendita entro cinque anni de -correnti dalla data dell'acquisto.Soltanto la data della registra-zione della compravendita, se-condo quanto chiarito dalla cor-te di cassazione a sezioni unitecon la sentenza n . 1196/2000 ,"segna la nascita della possi-bilità (e del dovere) dell 'ufficiodi acclarare la non spettanz adel beneficio", Di conseguenza ,l 'agenzia ritiene di non pote rcondividere l 'interpretazioneprospettata dall ' interpellante ,volta a far decorrere il terminedalla data del verbale di asse-gnazione . In conclusione, la ri -soluzione afferma che il periodoquinquennale di inalienabilitàdecorre dalla data del rogitonotarile che dà luogo al tra-sferimento del diritto reale diproprietà dalla cooperativa a lsocio assegnatario.

La Cassazione: comuni all'incasso dopo anni

Multe lumacaagli ambulanti

DI DEBORA ALBERIC I

egittime le multe lumacacontro gli ambulanti. II co-

une può chiedere il pa-gamento anche dopo anni

dal giorno in cui è stata contesta-ta l'infrazione . Con una sentenza(6404 del 16 marzo 2009) desti -nata ad alimentare le casse deglienti locali, la Corte di cassazionelo ha accolto il ricorso del comunedell'Aquila ribaltando la decisionedel giudice di pace.

A gennaio del 2001 un vigile ur-bano aveva contestato a una ambu -lante delle infrazioni. L'ordinanzaingiunzione per il pagamento eraarrivata solo a febbraio del 2004 ,tre anni dopo. Così la commercian-te aveva impugnato l'atto di fron-te al giudice di pace che le avevadato ragione . In particolare, avevamotivato il magistrato onorario, «i llungo periodo intercorso tra l'accer -tamento della violazione e la notifi-ca dell'ordinanza violava l'articol o2 della legge n . 241 del 1990, inquanto emessa oltre il termine digiorni trenta dalla contestazionedel verbale di infrazione». Controquesta decisioni che gli aveva datotorto anche sul fronte delle spese,il comune ha fatto ricorso in Cas-sazione . La seconda sezione civilelo ha accolto affermando un nuov oprincipio che, se dovesse prenderepiede anche in materia di circola-zione stradale, porterebbe agli enti

locali un grosso gettito. Insomma,scrive la Suprema corte, «l'articolo2 della legge 241 del '90, come mo-dificato nel 2005, è incompatibil econ i procedimenti regolati dallalegge 689 dell'81 che costituisce unsistema di norme organico e com-piuto e delinea un procediment odi carattere contenzioso scanditoin fasi, i cui tempi sono regolati inmodo da non consentire il rispettodi un termine così breve» . O,in altreparole, «il termine di trenta giorn istabilito in via generale dall'art . 2della n. 241 per la conclusione delprocedimento amministrativo, è in-compatibile, per la sua brevità, coni procedimenti, come quelli sanzio-natori e disciplinari, nei quali assu-me rilievo preminente l'esigenza diassicurare all'incolpato, mediantel'instaurazione del contraddittorioe la previsione di una durata ade-guata, la possibilità di predisporrele proprie difese» . Insomma la Cas-sazione ha interpretato in sens orestrittivo l'articolo 2 della legge241190 che prevede espressamenteche, ove il procedimento conseguaobbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziatod'ufficio, la p.a . abbia il dovere diconcluderlo con un provvedimentoespresso.

Pagina 31

Pronto l 'emendamento al dl incentivi. Vegas: se non passerà lo riproporremo . Federalismo in discesa

Patto di stabilità, tutti d'accord oUnanimità sulle mozioni Pdl-Pd per alleggerire i vincol i

DI FRANCESCO CERISANO

a crisi finanziaria degl ienti locali mette d'ac -cordo maggioranza eopposizione . Il patto d i

stabilità verrà ammorbidito ,questo è certo, consentendoagli enti virtuosi di sbloccarele risorse disponibili per paga -re i fornitori . Il discusso com -ma 8 dell'art .77 bis della ma -novra d'estate (dl 112/2008), l acui interpretazione restrittivadata da una circolare della ra -gioneria dello stato ha creatomolti problemi alla capacità dispesa degli enti locali, verràabrogato . E le risorse derivan-ti da alienazioni immobiliari edismissioni azionarie potran-no essere utilizzate per rilan-ciare gli investimenti . Ma an -cora non si sa come il governoopererà queste correzioni incorsa . Nel giorno in cui l'auladella camera ha approvato alarghissima maggioranza (49 1voti favorevoli, nessun contra -rio e 33 astenuti) la mozionedel segretario del Pd, DarioFranceschini (riveduta ecorretta con le osservazio -

autonomie. Per il president edell'Anci e sindaco di Firen-ze, Leonardo Domenici s itratta di «un passo politicoed istituzionale importante» .Sulla stessa lunghezza d 'ondaOriano Giovanelli, presiden-te di Legautonomie . «Con l'ap -provazione delle mozioni d imaggioranza e di opposizionesi è riconosciuta la fondatezz adelle rivendicazioni avanzatedal sistema delle autonomie» ,ha osservato il deputato de lPd. «In questa fase di difficilecrisi economica gli enti local ipossono svolgere un'importan -te funzione anticiclica, pur ne lrispetto delle compatibilit àfinanziarie complessive e de ivincoli europei» .

Il comune sentire tra mag-gioranza e opposizione su lpatto di stabilità (o il «puntodi convergenza» autonomo esenza accordi, per dirla con leparole di Fabrizio Cicchet-to) spiana la strada all'asten-sione del Pd sul federalism ofiscale .

Franceschini ha negato ch eci siano collegamenti tra il vi alibera alla mozione e l'atteg-

giamento che il suo partit oavrà in aula sul ddl Calde-roli . Ma dopo la riunione de lgruppo Pd a Montecitorio l amaggior parte dei deputatisi starebbe orientand oper l 'astensione. An-che se ufficialmen-te il partito non s iesprime, preferend odecidere dopo l'esa-me di emendamentie articoli . Durantela riunione di grupp oFrancesco Bocciasi è detto «disponibil eal voto favorevo-le», visto chel'attualetest odel ddl

«all'80% è frutto del nostr olavoro» ed è assai distante daquello di partenza . Contrari oPierluigi Mantini che non

ritiene opportuno unireil suo voto a quell o

della maggioranza .Nel mezzo tutti gl ialtri . «Al momentosiamo per l'asten -sione, «ha spiegatoMassimo Calea -ro, «ci sono nostr iemendamenti pre -sentati, vedrem o

cosa deciderà i lgoverno» .

Dario Franceschin i

ni del governo) che impegn apalazzo Chigi ad allentare ivincoli contabili, l'opposizion esi è vista però respingere gl iemendamenti al decreto incen-tivi (dl 5/2009) che puntavan oproprio ad allegerire il patto distabilità . Le proposte di modi -fica non hanno superato il va-glio di ammissibilità in quantogiudicate estranee alla mate -ria del decreto . Cosa accadrà aquesto punto all'emendamentoche il relatore, Marco Mila-nese, si appresta a depositar ein commissione?

«Il governo sta lavorando auna buona sintesi che recepi-sca le proposte» ha spiegatoMilanese . E in caso di boc-ciatura, come promesso da lsottosegretario all ' economia ,Giuseppe Vegas, ripresen-terà l'emendamento «nel pri-mo provvedimento legislativ odisponibile che sia approvat orapidamente» .

Dopo mesi di tensione cul-minati nella sospensione dell erelazioni istituzionali, l 'appro-vazione unanime della mozio-ne Franceschini fa tornare ilsereno nelle associazioni delle

Paleo di stabilità ; lutti d'accordo

MONITORAGGI O

Precari p. a .a quota3 mila

Sono oltre 3.000, finora, iprecari della pubblica ammi-nistrazione . Tra questi, 1 .12 5lavoratori hanno tutti i requi-siti per essere assunti, mentre2 .000 non possono essere re-golarizzati . Sono questi i primirisultati del monitoraggio suilavoratori atipici nella p .a., av-viato dal ministro della funzio-ne pubblica Renato Brunetta .A fronte di lOmila questionar iinviati, sono state elaborate934 risposte provenienti daglienti pubblici .

«Ad oggi ci troviamo di fron-te ad un fenomeno circoscrittonei numeri e, perciò, più facil-mente risolvibile», ha dett oBrunetta, secondo cui «i nu-meri al momento sono ancorapiccoli» e «il fenomeno è sottocontrollo». Anche se mancanoancora le risposte dei grand icomuni .

Dei 1 .125 lavoratori in pos-sesso dei requisiti per la re-golarizzazione sarebbero solo787 quelli assumibili dagli enti .Dunque «un terzo non sarà as-sunto», ha spiegato il ministro .Ci sono poi 198 vincitori di con-corso non ancora regolarizzatiche sono in attesa di lavorare .

Infine sono «2 .000 contrattiflessibili che, sulla base dellanormativa Prodi e della circola -re Nicolais, non hanno invece irequisiti per essere assunti» .

Pagina 31