RASSEGNA STAMPA del 02/11/2010 · infermieri professionali, oltre un centro radiologico e un...
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Sommario Rassegna Stampa dal 29-10-2010 al 02-11-2010
La Nuova Sardegna: pronto soccorso, solo proclami - lamberto cugudda ....................................................................... 1
La Nuova Sardegna: terzigno: stop alla discarica, c'è l'accordo ...................................................................................... 2
La Nuova Sardegna: conferenza di servizi per la messa in sicurezza del rio mar 'e foghe ............................................... 3
La Nuova Sardegna: lavori dopo la voragine, 6 avvisi di garanzia .................................................................................. 4
La Nuova Sardegna: bilancio positivo per la protezione civile lungoni............................................................................ 5
La Nuova Sardegna: sono migliaia gli sfollati in veneto ................................................................................................... 6
La Nuova Sardegna: scontri per i rifiuti, due feriti a giugliano ........................................................................................ 7
La Nuova Sardegna: una maratona? perché no - giovanni canu ...................................................................................... 8
Sicilia News 24: Maltempo: in arrivo temporali e venti forti.............................................................................................. 9
Sicilia News 24: Ad Acerra cronisti presi in giro e recintati ............................................................................................ 10
Sicilia News 24: Palermo: in ottantamila al cimitero di s.orsola per commemorare defunti........................................... 11
Sicilia News 24: Maltempo: isolate via mare lampedusa, pantelleria e ustica................................................................. 12
La Sicilia: Protezione civile per il traffico ........................................................................................................................ 13
La Sicilia: Naso: si consoliderà l'area sottostante il centro storico ................................................................................. 14
La Sicilia: caso-simbolo .................................................................................................................................................... 15
La Sicilia: Opere pubbliche senza fondi............................................................................................................................ 16
La Sicilia: È già tornata l'emergenza alla «Giovanni Paolo II»....................................................................................... 17
La Sicilia: A Canicattini «L'Arte del vivere» dibattito tra filosofi e psicologi .................................................................. 18
La Sicilia: Piazza Moro «contenitore» di opere d'arte ..................................................................................................... 19
La Sicilia: Attivi bus navetta e auto della Protezione civile.............................................................................................. 20
La Sicilia: Svincolo Priolo sud cinque anni di attesa........................................................................................................ 21
La Sicilia: Santa Venerina ................................................................................................................................................. 22
La Sicilia: Il Palasport? Deposito di masserizie ............................................................................................................... 23
La Sicilia: Una sirena come 8 anni fa ............................................................................................................................... 24
La Sicilia: Ex ufficio speciale I lavori «fermi».................................................................................................................. 25
La Sicilia: Nuova gara per viale De Gasperi 35 ............................................................................................................... 26
La Sicilia: Pronto il piano per la viabilità treni e autobus a ciclo continuo..................................................................... 27
La Sicilia: Divieti nella zona del cimitero ma nei festivi la Pm non lavora...................................................................... 28
La Sicilia: Torrente Beatrice: aperta passerella pedonale finiscono i disagi per i residenti della zona.......................... 29
La Sicilia: Aidone-Morgantina ringrazia e prepara l'arrivo della Venere ....................................................................... 30
La Sicilia: Calascibetta: convenzione con l'Esa per le strade rurali ................................................................................ 31
La Sicilia: Protezione civile, inizia il corso....................................................................................................................... 32
La Sicilia: «Entro un mese l'ok» ........................................................................................................................................ 33
La Sicilia: Danni maltempo, vertice dal prefetto Mercoledì a Messina............................................................................ 34
La Sicilia: I geologi si aprono alla società........................................................................................................................ 35
La Sicilia: Discarica, adunata l'8 novembre Roccalumera............................................................................................... 36
La Sicilia: Gran finale con degustazioni, escursioni e mostre .......................................................................................... 37
La Sicilia: «Eliminato il traffico che si creava sui vialetti». Protesta dei fiorai contro le Confraternite......................... 38
La Sicilia: Villaggio Peruzzo Incendio in casa evacuata palazzina.................................................................................. 39
La Sicilia: «Imbarbarimento al cimitero» Torno ora dalla visita ai miei cari defunti e sento il bisogno di denunciare . 40
La Sicilia: «Guardia: chi deve occuparsi della sistemazione del manto stradale?» ........................................................ 42
La Sicilia: Cede palo dell'illuminazione sul cofano di un fuoristrada .............................................................................. 43
La Sicilia: «Sì» a 2 variazioni di bilancio slitta la relazione dei revisori......................................................................... 44
La Sicilia: Si è appena conclusa la 32ª edizione dell'Ottobrata zafferanese, mostra mercato dei prodotti tipici ............ 45
La Sicilia: Bari. È morto a Bari nel giorno del suo 84° compleanno l'ex ministro Vito Lattanzio, uomo di spicco ... .... 46
L'Unione Sarda (Nazionale): Riola Sardo, attacco alla pianta “aliena” ....................................................................... 47
L'Unione Sarda (Nazionale): Contributi provinciali a due associazioni ........................................................................ 48
L'Unione Sarda (Nazionale): Protezione civile, esercitazioni a Lanaitto ....................................................................... 49
L'Unione Sarda (Nazionale): Alluvione, via alla conta dei danni................................................................................... 50
L'Unione Sarda (Nazionale): Maltempo assassino: tre vittime....................................................................................... 51
- Cagliari
«Pronto soccorso, solo proclami»
Il sindaco di Tortolì Lerede contro la proposta del centrosinistra
LAMBERTO CUGUDDA
TORTOLÌ. Chi si attendeva che il sindaco Mimmo Lerede (Pdl) decidesse di cavalcare subito la ripresa della
mobilitazione per la richiesta di una clinica o, in subordine, di un pronto soccorso con posti letto per le urgenze, è rimasto
deluso. «Sarebbe facile, ora, fare demagogia spicciola. Ma agli esponenti del centro-sinistra che oggi lanciano proclami,
ricordo che circa quattro anni fa, quando si parlò dell'arrivo della Clinica Tommasini bis a Tortolì (c'era il terreno già
acquisito e la destinazione d'uso ottenuta a San Michele, che poi prese la stessa Provincia per realizzarvi il casseggiato
dell'Istituto alberghiero) mi pare che l'opposizione giunse anche e soprattutto dagli allora vertici della Provincia Ogliastra.
E l'allora amministrazione comunale di centro-sinistra, si schierò contro tali prese di posizione dell'ente intermedio. Ci fu
anche una manifestazione di fronte all'area in cui sarebbe dovuta sorgere la Tommasini, nel nuovo quartiere San
Michele». Per il capo dell'esecutivo comunale di centro-destra chiedere dei doppioni in un periodo in cui si punta sempre
più sui tagli, è cosa difficilissima: «Anche un pronto soccorso richiederebbe diverse figure, fra medici specialisti e
infermieri professionali, oltre un centro radiologico e un laboratorio analisi. Si può quindi chiedere che vi sia un 118 con
la medicalizzata, 24 ore su 24. E una viabilità realmente al passo coi tempi con l'ospedale di Lanusei e dal nord Ogliastra
fino alla piana».
Non si discosta di tanto il commissario dell'Asl 4 d'Ogliastra, Francesco Pintus: «E' facile chiedere tutto: ma in un periodo
di grandi tagli occorre stare coi piedi per terra. Parlare di clinica è solo utopia, anche in relazione ai posti letto. Per il
pronto soccorso servirebbero tante figure professionali (medici e infermieri) e la Regione non darebbe alcun via libera.
Vorrei poi sapere da Franco Sabatini dove e quando l'ex assessore regionale Dirindin avrebbe lasciato tutto pronto per un
pronto soccorso a Tortolì». Pintus rimarca che per un pronto soccorso occorrerebbe avere anche un centro per le
radiografie, un laboratorio analisi e altro, altrimenti servirebbe a ben poco. E conclude: «Tortolì potrebbe invece cercare
di puntare su centro di primo soccorso, da istituirsi nell'attuale poliambulatorio, aperto 24 ore al giorno, utilizzando i
medici specialisti, quelli di base e gli infermieri. Il tutto per fare però fronte a delle patologie limitate».
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 9La Nuova Sardegnapronto soccorso, solo proclami - lamberto cugudda
Argomento: Pag.ISOLE 1
- Attualità
Svolta durante il vertice con Berlusconi. I sindaci e i comitati: «Abbiamo vinto»
NAPOLI. «La battaglia è vinta». Sono le 21 quando, all'uscita della prefettura di Napoli, il sindaco di Boscotrecase
Agnese Borrelli annuncia che la lotta dei cittadini contro l'apertura della seconda discarica nel Parco nazionale del vesuvio
è al termine. Cava Vitiello non aprirà. La cancellazione del sito dall'elenco previsto dalla legge 123 del 2008 potrebbe
essere fatta con un nuovo decreto. «L'accordo è stato raggiunto, e noi lo firmiamo», conferma il sindaco di Boscoreale
Gennaro Langella. La svolta arriva nel giorno in cui al vertice convocato dal sottosegretario Protezione civile Guido
Bertolaso per incontrare i sindaci e i comitati partecipa il premier Silvio Berlusconi, che poco prima ha incontrato a
Napoli i familiari di Silvano Di Bonito, l'operaio morto nell'impianto Stir di Giugliano domenica scorsa: l'accordo prevede
lo stop definitivo al secondo sversatoio e il conferimento nell'impianto ex Sari (da cui ieri ha ripreso ad alzarsi una puzza
insopportabile) solo della frazione secca dei rifiuti provenienti da 18 comuni del Vesuviano. Berlusconi invierà oggi un
videomessaggio alla popolazione dei comuni interessati. «Il presidente non conosceva la nostra situazione e si è
impegnato a non aprire più cava Vitiello» spiegano le rappresentanti delle «Mamme vulcaniche» soddisfatte. «Per noi la
protesta si ferma qui, ci sembra un sogno». La grande manifestazione prevista per oggi, accompagnata dallo slogan
«Bertolaso non ci frega», potrebbe dunque essere sospesa. Dal vertice è arrivata una novità: il comune di Somma
Vesuviana ha offerto la disponibilità a ospitare un termovalorizzatore e un sito di compostaggio. Intanto, però, un altro
fronte di tensioni si è aperto a Taverna del Re, una località di Giugliano dove la Provincia ha disposto la riapertura per 30
giorni del sito di stoccaggio che ieri i manifestanti hanno inutilmente cercato di bloccare. A Napoli la situazione resta
difficile: nelle strade ancora 1500 tonnellate di rifiuti.
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30-10-2010 11La Nuova Sardegnaterzigno: stop alla discarica, c'è l'accordo
Argomento: Pag.ISOLE 2
Riola Sardo. Il 3 in Provincia
RIOLA SARDO. Sarà una conferenza di servizi convocata dalla Provincia per mercoledì prossimo a definire le azioni
urgenti per la messa in sicurezza del Rio Mar'e Foghe, dove la straordinaria proliferazione del ‘giacinto d'acqua' ha
determinato una situazione di rischio idrogeologico legata alla possibilità di esondazione in caso di forti piogge. «La
situazione di emergenza - spiega l'assessore alla protezione civile Emanuele Cera - richiede interventi urgenti sulla cui
applicazione è necessaria una comune valutazione di tutti i soggetti coinvolti». Alla conferenza di servizi parteciperanno
tutti i sindaci e i rappresentanti dei Comuni e delle istituzioni interessati.
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31-10-2010 5La Nuova Sardegnaconferenza di servizi per la messa in sicurezza del rio mar 'e foghe
Argomento: Pag.ISOLE 3
- Sardegna
La Procura: false indagini geologiche, progetti carenti, pagate prestazioni non effettuate
Anche l'attuale sindaco Deriu chiamato a rispondere con tecnici, direttori e l'ingegner Deiosso
SASSARI. Il dissesto idrogeologico di Bonorva, che ha portato a una serie di interventi milionari per fronteggiarel'emergenza, diventa un caso giudiziario. Il sostituto procuratore della Repubblica Paolo Piras ha fatto notificare lecomunicazioni di conclusioni indagini all'attuale sindaco, a tecnici e imprenditori. Una vicenda complessa, cherichiama anche situazioni precedenti - a partire dal 2004 - e che dovrebbe riservare ulteriori novità. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati nei giorni scorsi al sindaco Mimmino Deriu, 63 anni di Bonorva; al
responsabile dell'Ufficio tecnico comunale, Gavino Masala, 56 anni di Bonorva; al progettista e collaudatore di tutti i
lavori, l'ingegner Antonello Deiosso, 49 anni di Pattada; a Gianni Milani, 42 anni di Boville Ernica, titolare dell'omonima
impresa individuale; a Roberto Fiori, 30 anni di Alghero, amministratore unico e direttore tecnico della società
Movistrade; a Pietro Tolu Sedda, 47 anni di Dorgali, presidente del consiglio di amministrazione della Cooperativa edile
Proletaria. Le contestazioni sono gravi, anche se dovranno essere chiariti fino in fondo ruoli dei singoli, periodi di
responsabilità specifica e attività portate avanti nell'ambito della complessa vicenda cominciata nel 2004. Le indagini
svolte, dal 2008, dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Sassari per delega della Procura, hanno portato alla
conclusione che risulterebbe attestato «con indagini geologiche false e progettazioni carenti, il pericolo per la pubblica
incolumità e un grave dissesto idrogeologico che determinava lo stato di emergenza da parte del Dipartimento di
Protezione civile della Presidenza del consiglio dei ministri, la cui successiva gestione risultava caratterizzata da
irregolarità tecnico-amministrative, con erogazione di somme per prestazioni professionali non effettivamente rese e non
contemplate, da lavori eseguiti non a regola d'arte e che provocavano il deflusso di acque reflue fognarie nel Rio Molinu
con fenomeni di gravi inondazioni in diverse abitazioni».
L'emergenza scoppiò il 27 ottobre del 2004, quando Mimmino Deriu non era sindaco di Bonorva. Ieri il suo avvocato,
Agostinangelo Marras, ha confermato la notifica dei provvedimenti e ha sottolineato «che sarà fondamentale tenere ben
presenti ruoli e date per chiarire ogni aspetto della complessa vicenda e dimostrare che il sindaco Deriu è totalmente
estraneo a questa vicenda».
Il primo cittadino di Bonorva ieri ha commentato serenamente la notizia: «Ho totale fiducia nel lavoro degli investigatori
e della magistratura. Sono certo che ogni cosa sarà chiarita, soprattutto perchè possiamo produrre una documentazione
che evidenzia, ruoli, tempi degli interventi e quindi consente di dedurre le relative responsabilità. Io posso dire che il
dottor Bertolaso scrive che i lavori dovevano essere conclusi il 28 maggio 2006 e io sono diventato sindaco il primo
giugno di quell'anno. E questo è solo un dato».
Prima di Mimmino Deriu, sindaco di Bonorva era Antonello Zanza: seguì tutta la procedura della prima emergenza che
richiamò anche l'attenzione dell'allora ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu. Quei lavori oggi tornano d'attualità, e forse
l'indagine chiusa in questi giorni è solo una piccola fetta di una attività più ampia. Anche le altre persone «avvisate» si
sono dette certe di dimostrare la loro estraneità ai fatti che riguardano «l'emergenza a Bonorva».
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31-10-2010 4La Nuova Sardegnalavori dopo la voragine, 6 avvisi di garanzia
Argomento: Pag.ISOLE 4
Raggiunti importanti obiettivi durante la presidenza di Giuseppe Asara. Sabato si vota per il rinnovo del direttivo
SANTA TERESA. Tira le somme di una intensa stagione estiva a pochi giorni dal rinnovo del direttivo. L'associazione
volontari della “Protezione civile Lungoni” chiude il biennio sotto la guida del presidente Giuseppe Asara e sabato elegge
i nuovi vertici. Durante la gestione Asara il gruppo di angeli del soccorso ha raggiunto importanti risultati. A partire
dall'acquisto di una nuova ambulanza attrezzata per il soccorso avanzato, che verrà consegnata nel mese di gennaio del
prossimo anno. Un mezzo all'avanguardia che garantirà ai cittadini un servizio di soccorso di più alto livello e una
maggiore garanzia salva-vita. Grazie poi a un finanziamento in arrivo dalla Provincia Olbia-Tempio verranno acquistate
nuove attrezzature che permetteranno di potenziare e migliorare il servizio di protezione civile.
I volontari di Lungoni mandano in archivio con soddisfazione una calda stagione estiva in prima linea. 280 i servizi in
emergenza per un totale di 15 mila 595 chilometri. Venti gli interventi con i mezzi anticendio nel territorio teresino, un
prezioso aiuto nella lotta contro la piaga dei roghi.
Il direttivo guidato dal presidente Giuseppe Asara chiude il suo mandato con soddisfazione e condivide i tanti successi
ottenuti con la vera forza dell'associazione, i soci, che hanno prestato il loro servizio. Ma anche con i cittadini che in
diversi modi in questi due anni hanno contribuito a far crescere l'associazione di volontari.
Il rinnovo del direttivo avverrà questo sabato. Tutti i soci che sono in regola con il pagamnento della tessera associativa
potranno votare nella sede di via Umberto I, al civico 46. Le urne saranno aperte dalle 8 del mattino fino alle 18. (se.lu.)
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02-11-2010 13La Nuova Sardegnabilancio positivo per la protezione civile lungoni
Argomento: Pag.ISOLE 5
Pioggia e frane. Treno deraglia in Liguria. Burlando: «Colpa dei tagli del governo»
ROMA. Fiumi esondati in Lombardia e Liguria, frane in Emilia Romagna, migliaia di sfollati in Veneto, autostrade
chiuse, treni deragliati. E' il bilancio della 48-ore di maltempo che ha flagellato l'Italia da nord a sud.
Una donna è morta sulla A4, all'altezza di Verona per un tamponamento provocato dal conducente di una Porsche che non
si era accorto delle auto ferme in coda, a causa della chiusura dell'autostrada dovuta al maltempo. L'auto è piombata sulle
auto in colonna, centrando la Fiat Punto. La donna alla guida è morta sul colpo. Dal Veneto alla Sicilia. A largo delle isole
Eolie è affondata una barca a vela. Due uomini sono stati salvati da una nave da crociera.
Veneto. Sono quasi tremila le persone residenti tra le province di Verona, Vicenza e Padova che ieri sono state costrette a
lasciare le abitazioni. A Vicenza, a causa dell'esondazione del fiume Bacchiglione, che ha provocato allegamenti in una
decina di paesi, si è temuto per un uomo che risultava disperso. Era rimasto intrappolato nella sua casa allagata. Nel
veronese il livello dei fiumi Tramigna e Alpone si è alzato di 15 centimetri e ha invaso centinaia di case. A Monteforte
d'Alpone, l'intero paese è stato evacuato. La polstrada ha chiuso un tratto dell'A4 (Torino-Trieste) tra Vicenza e Verona a
causa di allagamenti mandando in tilt la viabilità su provinciali e statali.
Liguria. Situazione critica nello spezzino per il nubifragio che si è abbattuto sulla città e nelle frazioni collinari. Tutti gli
affluenti del fiume Magra, che esondò la notte di Capodanno, sono tracimati, mentre a causa di una frana a Bordighera un
treno è deragliato. Alcune persone sono rimaste ferite.
Il maltempo ha sollevato numerose polemiche che riguardano i tagli alla protezione civile. Il governatore della Liguria,
Claudio Burlando ha ricordato i 100 milioni di euro promessi da Guido Bertolaso suddivisi tra Toscana (52%), Liguria
(24%) e Emilia Romagna (24%). «Ma non sono mai arrivati. Con fondi stanziati da noi abbiamo acquistato idrovore, ma
non è stato sufficiente. Capisco i tagli, ma i fondi di protezione civile non andrebbero mai toccati». E in Toscana in un
mese, sei persone sono morte per il maltempo. Il 5 ottobre in un sottopasso di Prato, allagato dalle piogge, morirono tre
donne cinesi.(f.c.)
ALLERTA METEO
La perturbazione ora al Sud
ROMA. Il maltempo che ha colpito il centro-nord interesserà oggi anche le regioni meridionali. Il dipartimento della
Protezione Civile ha emesso una nuova allerta meteo che integra e prolunga quella già diffusa nei giorni scorsi. Gli esperti
ritengono che piogge e temporali continueranno a colpire il nord per buona parte della giornata di oggi, mentre le regioni
meridionali sono state raggiunte dal maltempo già dalla tarda serata di ieri. I temporali, localmente anche molto intensi,
saranno accompagnati da forti raffiche di vento. Il dipartimento continuerà a seguire l'evolversi della situazione in
contatto con prefetture e protezione civile.
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02-11-2010 11La Nuova Sardegnasono migliaia gli sfollati in veneto
Argomento: Pag.ISOLE 6
- attua
Aggrediti due autisti dell'Asia. Terzigno, torna a crescere la tensione
Napoli, caos in strada Ma Bertolaso se ne va «Compito esaurito»
NAPOLI. Giugliano come Terzigno. Un manifestante e un poliziotto sono rimasti feriti ieri mattina nel corso delle
proteste contro il conferimento dei rifiuti nell'impianto di Taverna del Re: gli scontri si sono accesi all'arrivo degli
autocompattatori provenienti da Napoli, autorizzati a sversare da un'ordinanza del presidente della Provincia Luigi Cesaro
che prevede il conferimento di 10 mila tonnellate in un'area che già contiene 6 milioni di tonnellate di ecoballe. Cesaro
conferma l'utilizzo «temporaneo» dell'impianto, sino alla riapertura di Cava Sari: «Bisogna fare presto» ha detto, ma le
sue dichiarazioni non sono servite a rassicurare la popolazione. Secondo alcuni testimoni, il manifestante, 39 anni, stava
camminando con le mani alzate quando è stato colpito con violenza al viso da un poliziotto. L'uomo, che presenterà
denuncia, dovrà essere operato al setto nasale. Il militare, invece, è rimasto contuso mentre tentava di respingere assieme
ai colleghi i manifestanti che cercavano di impedire il passaggio dei camion in uscita dal sito di stoccaggio.
La tensione è altissima. Due autisti dell'Asia, l'azienda di igiene ambientale, sono stati aggrediti e picchiati a Giugliano,
mentre in serata, un gruppo di manifestanti ha cercato di impedire l'arrivo degli automezzi bloccando il traffico lungo la
circonvallazione esterna. A chiedere l'immediata chiusura dell'impianto è anche il Comune, che a causa delle condizioni
igienico-sanitarie della città (a terra ci sono 3 mila tonnellate di immondizia non raccolta) potrebbe disporre la chiusura
delle scuole. Il sindaco Giovanni Pianese ha invitato però i cittadini a «mantenere la calma»: ieri, però, il pavimento
dell'atrio del palazzo municipale è stato cosparso di liquido infiammabile. Napoli intanto è sempre più sporca: a terra ci
sono 2200 tonnellate, mentre è critica la situazione anche a Ercolano. L'allarme cresce anche a Terzigno, dove gruppi di
manifestanti sono tornati a presidiare la rotonda di via Panoramica, nel timore dell'arrivo degli autocompattatori:
nonostante l'accordo tra governo e sindaci, un'ala della contestazione non ritiene accettabile la riapertura di cava Sari. Da
oggi tutto torna nelle mani delle amministrazioni locali: «Il nostro ruolo è esaurito» ha detto ieri il capo della Protezione
civile Guido Bertolaso, che questa mattina sarà per l'ultima volta a Napoli.
Data: Estratto da pagina:
02-11-2010 14La Nuova Sardegnascontri per i rifiuti, due feriti a giugliano
Argomento: Pag.ISOLE 7
- Gallura
«Una maratona? Perché no»
La podistica amatori lavora già alla grande idea
GIOVANNI CANU
OLBIA. Non si è spenta, ancora, l'eco positiva suscitata dalla disputa della prima mezza maratona (km 21,0975) in città
che già si parla di bissare l'evento sportivo ideato e organizzato dalla Podistica Amatori Olbia. Anzi, di raddoppiare, il
prossimo anno, con la «Marathon Olbia». Sì, una maratona sulla distanza classica di 42,195 km., come quelle (scusate
l'accostamento) di Roma, Milano, Berlino, New York, Parigi e Londra che molti atleti sardi ben conoscono per avervi
preso parte più volte.
Visto il successo della mezza maratona del 24 ottobre, l'idea di far disputare il prossimo anno una Maratona in città pare
stia volteggiando nelle stanze comunali del sindaco Giovannelli e dell'assessore allo sport Cocciu, rimasti entusiasti della
«maratonina gallurese».
Ottavio Beccu, presidente della Podistica Amatori e del comitato Fidal della Provincia Olbia-Tempio, è già in
fibrillazione: «Una maratona a Olbia - dice - sarebbe un evento storico, e non solo per il movimento dell'atletismo isolano.
L'amministrazione comunale e, in particolare, l'assessorato allo sport e politiche giovanili non hanno nascosto,
pubblicamente, di voler prendere in concreta considerazione la cosa. Da parte della Podistica Amatori si farà di tutto per
non farsi sfuggire questa esaltante opportunità».
Insomma, il successo ottenuto dalla «maratonina gallurese» del 24 ottobre scorso ha gasato tutti. «La manifestazione -
commenta Beccu - è andata oltre le più rosee aspettative. Vedere 300 atleti alla partenza, tutti i migliori specialisti del
podismo isolano, è stato motivo di grande soddisfazione. Così come lo è stato l'aver ricevuto i complimenti da tutti i
partecipanti per il percorso scelto e per l'organizzazione. E' doveroso da parte mia - aggiunge il presidente della Podistica
Amatori Olbia - ringraziare, in primis, la Polizia locale, la Protezione civile, la Croce bianca e il nostro staff di volontari,
uomini e donne. Lungo il percorso sono stati impeccabili nell'assicurare controllo del traffico e sicurezza per gli atleti.
Non può mancare, inoltre, un sentito grazie alla nostra amministrazione comunale per il notevole patrocinio e agli sponsor
per il contributo dato».
Data: Estratto da pagina:
02-11-2010 11La Nuova Sardegnauna maratona? perché no - giovanni canu
Argomento: Pag.ISOLE 8
Sabato 30 Ottobre 2010 14:40
ROMA - Un'intensa perturbazione di origine atlantica si avvicina progressivamente all'Italia dove permarra' almeno per i
prossimi due giorni determinando tempo marcatamente perturbato. A cio' si aggiungera' una circolazione ciclonica che
inneschera' forte ventilazione a direttrice meridionale nei bassi strati. Sulla base dei modelli disponibili il Dipartimento
della Protezione Civile ha emesso un avviso di avverse condizioni meteorologiche che prevede a partire dalla tarda serata
di oggi, precipitazioni abbondanti anche a carattere di rovescio e temporale sulle regioni settentrionali, sulla Toscana, sul
Lazio e sulla Sardegna in estensione alle altre regioni centrali. Dalla mattinata di domani saranno inoltre presenti venti
forti dai quadranti meridionali su Sardegna e Sicilia e in progressiva estensione su Liguria, Emilia Romagna Toscana e
Lazio. Saranno possibili mareggiate lungo le coste esposte. Sono previste nevicate sulle zone alpine inizialmente intorno
ai 1.500 metri in rapida risalita fino ai 2 mila metri. Il Dipartimento della Protezione Civile seguira' l'evolversi della
situazione in contatto con le Prefetture, le Regioni e le locali strutture di Protezione civile.
Data:
30-10-2010 Sicilia News 24Maltempo: in arrivo temporali e venti forti
Argomento: Pag.ISOLE 9
Venerdì 29 Ottobre 2010 14:36
Termovalorizzatore di Acerra, 28 ottobre, ore 11. Convocati per una conferenza stampa dal premier Silvio Berlusconi che
vuole fare il punto sull'emergenza rifiuti in Campania, io e i colleghi scopriamo che la saletta riservata all'incontro è un
bugigattolo indecoroso di poco più di 10 mq, a meno di venti metri dai cessi dell'impianto. Ci sono appena una trentina di
seggiole, di cui otto riservate alle 'autorità'. Berlusconi sta ispezionando l'interno degli inceneritori: tour off limits per i
cronisti, ammessa solo qualche telecamera.Un solerte funzionario della security del premier, che ostenta una parlantina in
romano, ci spiega che la conferenza stampa inizierà dopo mezzogiorno. Siamo stipati come sardine. Ci sono almeno un
centinaio di persone e peraltro non era difficile prevedere un boom di accrediti, dato il tema della conferenza e l'attesa
intorno alle parole di Berlusconi, mentre la spazzatura è tornata a inondare Napoli e la stampa accende di nuovo un
riflettore sulle festicciole del presidente del Consiglio.Serpeggiano le battute. Una delle più gettonate: se intendono
risolvere l'emergenza come organizzano le conferenze stampa, siamo rovinati. Fa caldo. Non c'è aria. Si soffre. Quando
finalmente pare tutto pronto per l'arrivo del premier, il solerte funzionario della security di cui sopra fa la faccia severa e
punta il dito contro la quindicina di cronisti che a causa del sovraffollamento stanno attendendo in piedi e intendono
seguire la conferenza in piedi, alla destra del tavolo della conferenza. 'Voi dovete uscire, per ragioni di sicurezza. Qui non
si può stare'. Temono che lanciamo una statuetta in testa a Berlusconi' Il sottoscritto è tra gli sventurati. Né lo aiuta la
circostanza di qualificarsi come giornalista del 'Fatto Quotidiano'. Anzi. Il funzionario insiste, ci prende di mira. Poi ci
rabbonisce: 'Tanto non sarà una conferenza stampa, faranno solo delle dichiarazioni e non sono previste domande, ci sono
all'esterno degli altoparlanti e seguirete tutto'. A quel punto protestano tutti: che ci avete convocati a fare' Sta di fatto che,
da cittadini che ancora credono nella sincerità delle istituzioni, io e i miei colleghi rimasti in piedi ci allontaniamo e ci
posizioniamo all'esterno, sul lato opposto di quella specie di prefabbricato spacciato per sala stampa, dove probabilmente
prima custodivano le scope e gli stracci. A quel punto gli operatori della Protezione Civile ci 'recintano' con le transenne
posizionate a mò di ostacolo tra la nostra posizione e la porta dell'ingresso dell'inceneritore, da dove a summit concluso
dovranno uscire Berlusconi, Bertolaso e Caldoro, per percorrere i venti metri che li separano dal luogo della conferenza
stampa. Io e diversi colleghi del Sole 24 Ore, del Roma, di Metropolis, di alcune testate locali, rimaniamo all'aperto, senza
possibilità di muoverci, imprigionati dalle transenne. Manca solo che qualcuno ci lanci le noccioline.Arriva Lui. Flash.
Telecamere in azione. Conferenza. (Eco)balle e gaffes a profusione. Poi si apre alle domande. E si scatena la rabbia di chi
è rimasto fuori e non può porle. Il sottoscritto avrebbe voluto chiedere al premier dove intende realizzare quel quarto
termovalorizzatore cancellato da tutti i piani ed estratto dal cilindro della riunione di ieri. Chiedo scusa ai lettori se non
sono riuscito a fare il mio dovere fino in fondo. Ma non è stata colpa mia.
Vincenzo Iurillo
Come riportato da Il Fatto Quotidiano
Data:
29-10-2010 Sicilia News 24Ad Acerra cronisti presi in giro e recintati
Argomento: Pag.ISOLE 10
Lunedì 01 Novembre 2010 16:02
PALERMO - Piu' di ottantamila persone si sono recate al cimitero di Sant'Orsola di Palermo in occasione della ricorrenza
della commemorazione dei defunti. Al lavoro per l'occasione ci sono ventuno operatori di vigilanza e protezione civile,
sette unita' del presidio medico (con due autoambulanze e un'auto medica), sei metronotte e due squadre di pulizia, oltre
alle forze dell'ordine. Due autobotti sono al servizio delle 57 fontanelle del cimitero, grande quasi 19 ettari, quanto
diciotto campi di calcio. L'apertura e' prevista dalle 7.30 alle 16.30, fino al 7 novembre. Domani mattina, alle 9,
l'arcivescovo Paolo Romeo celebrera' una messa nella chiesa di Santo Spirito.
Data:
01-11-2010 Sicilia News 24Palermo: in ottantamila al cimitero di s.orsola per commemorare defunti
Argomento: Pag.ISOLE 11
Maltempo: in arrivo temporali e venti forti al sud
Lunedì 01 Novembre 2010 19:48
ROMA - Il progressivo spostamento verso sud-est di un sistema depressionario presente sul Mediterraneo centrale
comportera' condizioni di spiccata instabilita' anche sulle regioni meridionali, dopo le condizioni di instabilita' che hanno
causato numerose criticita' nel nord del Paese dove le precipitazioni continueranno anche per gran parte della giornata di
domani, come previsto dall'emissione dell'avviso di avverse condizioni meteorologiche. Sulla base dei modelli disponibili,
il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un ulteriore avviso di avverse condizioni meteo che integra ed estende
quello diffuso nei giorni precedenti e che prevede dalla tarda serata di oggi, lunedi' primo novembre, precipitazioni da
sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale di forte intensita', sulle regioni meridionali. Tali fenomeni
saranno accompagnati da attivita' elettrica e forti raffiche di vento. Il Dipartimento della Protezione Civile continuera',
come fatto anche nella giornata odierna con tutte le regioni del centro e del nord, a seguire l'evolversi della situazione in
contatto con le Prefetture, le Regioni e le locali strutture di protezione civile.
Data:
01-11-2010 Sicilia News 24Maltempo: isolate via mare lampedusa, pantelleria e ustica
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favara
Venerdì 29 Ottobre 2010 AG Provincia, e-mail print
A ... Favara.Chiede aiuto e si appoggia alle associazioni di volontariato di Protezione civile, anche per la gestione del
traffico cittadino, il Comune di Favara. I tanti cantieri aperti nel centro storico per la messa in sicurezza di molti immobili;
le tante strade chiuse a causa di case cadenti e pericolose o per la presenza di lavori di demolizione; i lavori di posa della
rete fognaria; ma soprattutto la carenza di organico del corpo della polizia municipale, costringe il Comune a ricorrere
sempre più spesso all'ausilio dei volontari di protezione civile della associazioni presenti sul territorio.
L'ultimo utilizzo proprio ieri mattina quando si è reso necessario deviare il traffico in via Roma per consentire ad una
impresa edile di smontare l'impalcatura utilizzata per la messa in sicurezza e la ristrutturazione di un immobile all'incrocio
con via Margherita. Una circolazione già difficile in quanto l'intera zona è interessata dai lavori per la fognatura. A gestire
l'emergenza un vigile urbano coadiuvato dai volontari della protezione civile.
Alla base, come dicevamo, l'atavica carenza dei vigili urbani. In organico solo 16 vigili di ruolo ed altrettanti contrattisti,
davvero pochi per gestire tutti i compiti istituzionali affidati alla polizia municipale in un territorio così vasto e difficile
come quello di Favara. La pianta organica del Comune sembra che ne preveda almeno il triplo in quanto oltre al traffico ci
sono da gestire altri delicati compiti. Il conto è presto fatto: un piantone nel municipio di piazza Cavour, un altro
nell'ufficio socio assistenziale di via Roma; almeno due nel comando di piazza don Giustino. E poi l'attività della squadra
edilizia, quella per le notifiche, gli accertamenti e altro ancora; poi ci sono tre autopattuglie e altri posti critici da gestire.
Se si aggiunge il personale che è a riposo o in ferie e qualche malattia, il gioco è fatto.
Il ricorso alle associazioni di volontariato di protezione civile a questo punto diventa praticamente obbligatorio. E così da
tempo c'è la presenza dei volontari che contribuiscono a gestire la viabilità per la fiera d'ottobre o nelle altre feste, così
come per le manifestazioni culturali o sportive. I volontari sono stati utilizzati dal comune di Favara anche per il controllo
del deposito dei rifiuti negli orari previsti dall'ordinanza sindacale. Insomma la presenza dei volontari in tuta gialla e blu si
nota in tutte le manifestazioni che si svolgono a Favara.
Giuseppe Moscato
29/10/2010
Data: Estratto da pagina:
29-10-2010 37La SiciliaProtezione civile per il traffico
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Naso: si consoliderà l'area
sottostante il centro storico
Venerdì 29 Ottobre 2010 Messina, e-mail print
La Casa municipale di Naso Foto Archivio Naso. Primi interventi per la riparazione dei danni provocati dal dissesto
idrogeologico verificatosi lo scorso inverno nel centro storico e nel quartiere Spirito Santo. Dopo diversi sopralluoghi e
numerosi incontri tra la Protezione civile e l'Amministrazione comunale, i funzionari del Dipartimento Regionale di
Protezione civile di Messina, alla presenza del sindaco di Naso, Daniele Letizia, hanno consegnato alla ditta che si era
aggiudicato l'appalto i lavori che interesseranno tutta l'area sottostante il centro storico. La ditta dovrà occuparsi della
messa in sicurezza delle condotte fognarie mediante il ripristino delle stesse e il recupero di un vecchio impluvio naturale,
oltre all'integrale rifacimento della sede viaria. Il costo delle opere non dovrebbe superare l'importo complessivo di circa
80mila euro. L'intervento rappresenta un primo passo affinché si arrivi al consolidamento vero e proprio del quartiere
Spirito Santo e del centro storico. La Protezione civile ha inoltre finanziato, con 260mila euro, una serie di campagne
d'indagini geologiche per comprendere la reale natura del dissesto e avviare la progettazione per il definitivo
consolidamento del quartiere Spirito Santo, del centro storico e della frazione Malò.
Giuseppe Agliolo
29/10/2010
Data: Estratto da pagina:
29-10-2010 35La SiciliaNaso: si consoliderà l'area sottostante il centro storico
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Dopo gli stop, ripresi
i lavori. Sulla cupola applicata nuova tecnica
Venerdì 29 Ottobre 2010 Catania (Provincia), e-mail print
È stata uno dei simboli del terremoto del 2002 e il suo recupero ha seguito l'andamento alterno della ricostruzione. Ma
ora la chiesa di Sacro Cuore a Santa Venerina, una delle più grandi della diocesi di Acireale, inagibile sin dalla scossa del
29 ottobre 2002, comincia a «vedere» la meta: la data della riapertura è segnata sul calendario al mese di gennaio del
2012. Altri quindici mesi di attesa, quindi, per i fedeli «sfrattati».
La chiesa fu oggetto di un immediato intervento di messa in sicurezza, visto che alcune parti della facciata erano
pericolanti. I veri lavori di ripristino e consolidamento, invece, furono dati in appalto dal Dipartimento regionale di
Protezione civile nel settembre del 2008 all'impresa Mediterranea Restauri di Acicastello, cui subentò, a seguito di una
cessione di ramo d'azienda, la Mega Res, con sede nella stessa città. Complessivamente, l'intervento ammonta a 2,5
milioni di euro, tra lavori veri e propri, progettazione e altre somme a disposizione, e si sarebbe dovuto concludere
nell'aprile 2011. Tuttavia, da un lato la definizione di alcune lavorazioni, dall'altro la revisione del progetto per migliorare
taluni interventi, hanno portato ad alcune interruzioni (nel giugno 2009, nel febbraio e nel maggio di quest'anno) e alla
conseguente dilazione della conclusione. In particolare, due aggiornamenti permetteranno una maggiore efficacia dei
lavori: l'intervento sul cordolo interno, nella parte a ridosso della facciata, per evitare l'effetto «ariete» sulla stessa
facciata; ma soprattutto un innovativo intervento alla cupola. «Si tratta - spiega l'ingegnere Sebastiano Di Prima, direttore
dei lavori - di una tecnica, definita Cam, cucitura attiva della muratura, per cui il tamburo della cupola viene scomposto in
blocchi e questi fasciati con fibre d'acciaio, in maniera da attutire l'energia di deformazione e dunque ridurre gli effetti dei
terremoti». È la prima applicazione di questa tecnica in provincia di Catania, tra le prime in Sicilia dopo il
perfezionamento suggerito dall'Enea a seguito di una specifica sperimentazione.
Gli altri interventi significativi finora condotti riguardano il consolidamento della travatura del cupolino, delle volte delle
navate centrale e laterali, la cerchiatura della cupola. Un intervento, dunque, non solo di ripristino, ma di miglioramento
statico che potrebbe rendere la chiesa di Sacro Cuore di nuovo un simbolo. Ma stavolta non per i danni subiti.
O. V.
29/10/2010
Data: Estratto da pagina:
29-10-2010 42La Siciliacaso-simbolo
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«Per quelle più urgenti servono 22 milioni». Case inagibili finanziate quasi completamente
Venerdì 29 Ottobre 2010 Catania (Provincia), e-mail print
L'ultimo passo avanti è di questi giorni, ma il traguardo non è ancora alla portata. Oggi, a distanza di otto anni esatti dagli
eventi sismici del 2002, nei centri etnei colpiti dal terremoto le domande che attendono ancora una risposta riguardano
soprattutto le opere pubbliche. Sul fronte dell'edilizia privata, restano poche decine di pratiche da finanziare, sulle migliaia
di istanze presentate, e il recente sblocco di 23 milioni di euro da parte della Regione Siciliana avvicina l'obiettivo di
restituire un tetto a chi ha perso l'abitazione. Per il resto, però, ci sarà da attendere a lungo.
A Santa Venerina, il paese più danneggiato, restano solo 42 pratiche da istruire, vale a dire il 4,95% delle 849 ritenute
finanziabili; tra le pratiche in fase iniziale e quelle in attesa di finanziamento, c'è ancora bisogno di quasi 10 milioni di
euro. E solo per le istanze presentate ai sensi della ordinanza d'emergenza e della prima direttiva, ovvero per edifici con
ordinanza di inagibilità, perché per il resto si stimano necessari ulteriori 20 milioni. Analogamente, Acireale attende circa
2,7 milioni per pratiche già approvate e finora rimaste senza copertura, oltre a circa 3 milioni che gli uffici calcolano
necessari a soddisfare le richieste sulle pratiche sospese o in istruttoria. A Giarre, invece, rimangono solo due pratiche da
finanziare e tre cantieri da chiudere (la cui conclusione è però prevista entro il 2010).
Il buco nero rimane alla voce "opere pubbliche", perché, dopo i cospicui interventi di edilizia scolastica, l'elenco dei vuoti
si scopre lungo: secondo le stime del servizio Ricostruzione della Protezione civile provinciale, per completare le opere
pubbliche «di stretto interesse» sul territorio dei 13 comuni interessati servono 22 milioni, per finire l'intero piano ne
mancherebbero invece 41. Senza dire dei fondi per uffici sisma e contributo di autonoma sistemazione. A questi
serviranno anche i 23 milioni girati dalla Regione: «Con questi fondi - dice Giovanni Spampinato dirigente della
Protezione civile, servizio provinciale - contiamo di riparare gli edifici inagibili e speriamo di erogare i contributi entro
dicembre». Per il resto, tutto è affidato a risorse ulteriori, che per il momento tuttavia non ci sono.
Di qui le rimostranze dei sindaci. «In questi due anni - dice il primo cittadino acese Nino Garozzo - siamo stati impegnati
in proteste, anche clamorose, a tutela esclusiva delle comunità, avendo percepito che la ricostruzione non era più
nell'agenda delle priorità della politica. Nonostante l'azione dei comuni e degli altri enti amministrativi sia stata
riconosciuta come virtuosa, il sisma 2002 non è coperto da finanziamenti necessari. E anche gli annunciati 23 milioni di
euro potevano essere messi a disposizione molto tempo prima». E se Garozzo sprona il commissario per l'emergenza
Raffaele Lombardo perché il governo nazionale riconosca le ulteriori somme, il "collega" di Santa Venerina, Enrico
Pappalardo, promette attenzione continua da parte del comitato dei sindaci, di cui è coordinatore: «Proseguiremo nella
nostra azione legittima e doverosa di richiesta, finché lo Stato non riconoscerà quanto spetta ai nostri cittadini, fino
all'ultimo».
Orazio Vecchio
29/10/2010
Data: Estratto da pagina:
29-10-2010 42La SiciliaOpere pubbliche senza fondi
Argomento: Pag.ISOLE 16
oggi assemblea dei genitori
Venerdì 29 Ottobre 2010 Catania (Cronaca), e-mail print
Cesare La Marca
È un percorso parallelo ma diverso rispetto al consolidamento del cavalcavia del tondo Gioeni, per il quale dovrà essere
approvata una variante dopo il no all'abbattimento previsto dal progetto: due milioni e mezzo per completare il tratto
«Rotolo-Ognina» del nuovo viale Alcide De Gasperi, una delle infrastrutture appaltate e in parte realizzate dall'ex ufficio
speciale per l'emergenza traffico e la sicurezza sismica. Guardando i piloni «scoperti», ancora in attesa dell'impalcato che
s'innesterà sul viale Ulisse, la stagione dei poteri speciali che vennero affidati all'ex sindaco Umberto Scapagnini sembra
lontanissima, mentre c'è da fare i conti con iter molto più lunghi e con la rimodulazione delle risorse da parte della
Protezione civile regionale, attraverso la quale passa l'erogazione dei fondi necessari.
L'opera in questione, essenziale per «aprire la strada» al futuro waterfront, il lungomare della città che dovrebbe essere
liberato dal traffico proprio grazie al nuovo viale Alcide De Gasperi, era peraltro vicina alla conclusione quando
l'esaurimento delle risorse disponibili bloccò i lavori prima che potesse essere ordinato e collocato sopra i piloni, ormai da
un paio d'anni in «attesa» del manufatto, l'impalcato di un centinaio di metri che affiancherà il raddoppio ferroviario e la
fermata di Ognina in fase di costruzione, innestandosi sul viale Ulisse. Secondo le novità che arrivano da Palermo, delle
quali il Comune attende conferma ufficiale per avviare i successivi passaggi, è in fase di approvazione in Giunta regionale
sulla scorta degli ultimi stanziamenti il piano di rimodulazione dei fondi della legge 433, all'interno del quale saranno
previste tra le altre le risorse per il tratto in questione del nuovo viale Alcide De Gasperi. L'importo di due milioni e
mezzo, per la fornitura e la posa dell'impalcato sui piloni, per l'impianto di illuminazione e per gli interventi di rifinitura
che comprendono anche il viadotto su via Acireale, necessari prima del collaudo e dell'apertura della strada, è la risultante
della perizia di completamento dei lavori. I tempi (per ultimare la strada dovrebbero servire fra tre e quattro mesi), non
dipendono però solo dal definitivo stanziamento delle risorse, perché considerato l'importo e l'entità dei lavori il Comune
intende procedere con un nuovo bando di gara, non ravvisando i presupposti per estendere il precedente contratto, e
considerando concluso l'appalto che ha portato alla realizzazione di gran parte dell'infrastruttura. ll nuovo iter
amministrativo è pronto a ripartire non appena arriverà comunicazione ufficiale dalla Regione, con l'approvazione del
progetto esecutivo, che è già pronto per essere inviato alla Protezione civile regionale per l'emissione del decreto di
finanziamento. Intanto, si procederà alla pubblicazione del bando di gara, che richiede un paio di mesi, e
all'aggiudicazione del nuovo appalto, che richiederà all'incirca un altro mese.
29/10/2010
Data: Estratto da pagina:
29-10-2010 35La SiciliaÈ già tornata l'emergenza alla «Giovanni Paolo II»
Argomento: Pag.ISOLE 17
domenica al museo dei sensi
A Canicattini «L'Arte del vivere»
dibattito tra filosofi e psicologi
Venerdì 29 Ottobre 2010 Siracusa, e-mail print
alcuni disabili in recenti attività Canicattini. L'associazione "La Formica onlus" organizza il terzo convegno culturale
«L'arte del vivere», che si terrà nei locali del Museo dei Sensi in via De Pretis, domenica alle 9. Questo il programma: alle
9 i saluti di Paola Matteucci, presidente dell'associazione "La Formica", di Paolo Amenta, sindaco di Canicattini, di Paolo
Bozzaro, presidente regionale dell'Ordine degli psicologi, degli assessori Paolo Formica (Servizi sociali) e Antonino
Zocco (Cultura), di Pino Casella responsabile della Protezione civile comunale. Alle 10 interventi di Wolfango Telis,
ordinario di progettazione architettonica, Elio Cappuccio, presidente del Collegio siciliano di filosofia. Quindi seguiranno
gli interventi dell'avvocato Danilo Calabrò, di Paolo Cassarino, presidente dell'associazione "Physis", di Paolo Randazzo,
esperto in beni architettonici, di Ivana Sbona, psicologa dell'istituto "Sant'Angela Merici", del sociologo Sebino
Scaglione, e di Pino Spitale, consigliere dell'Ordine degli psicologi della regione Sicilia.
29/10/2010
Data: Estratto da pagina:
29-10-2010 42La SiciliaA Canicattini «L'Arte del vivere» dibattito tra filosofi e psicologi
Argomento: Pag.ISOLE 18
Bronte, il Comune partecipa a un bando
Venerdì 29 Ottobre 2010 Catania (Provincia), e-mail print
Piazza Aldo Moro di Bronte tutta nuova al servizio della città e dell'arte. A volerla così è il sindaco, Pino Firrarello, che
ha deciso di partecipare al bando su «Valorizzazione di contesti architettonici, urbanistici e paesaggistici, connessi alle
attività artistiche contemporanee». Il progetto, redatto dall'arch. Concetta Falanga e dall'ing. Sebastiano Sciacca, con il
geometra Antonino Saitta (Rup), la dottoressa Teresa Sapia e l'ing. Salvatore Caudullo, rispettivamente responsabili
amministrativo e tecnico, prevede che la piazza diventi un polo di riferimento urbano per l'arte e l'architettura
contemporanea.
Verrà ampliata l'attuale zona a verde e rinnovato lo spazio asfaltato che contiene l'abbeveratoio ottocentesco. Oltre a ciò
verrà realizzato un impianto fotovoltaico per la fornitura dell'energia elettrica e uno idrico per il recupero delle acque
meteoriche da utilizzare per scopi irrigui. Infine, una scala artistica utile anche per fini di protezione civile. Poi, quando
sarà così ben arredata, la piazza diventerà un «contenitore» di opere d'arte che vedrà coinvolte le associazioni culturali, i
bambini delle scuole e artisti, che avranno modo di creare il «contenuto».
Un progetto ambizioso che permetterà al Comune non solo di riqualificare un angolo urbano e di coinvolgere la città, ma
anche di guadagnare, poiché l'associazione che la gestirà dovrà garantire un canone.
29/10/2010
Data: Estratto da pagina:
29-10-2010 45La SiciliaPiazza Moro «contenitore» di opere d'arte
Argomento: Pag.ISOLE 19
Sabato 30 Ottobre 2010 Catania (Cronaca), e-mail print
Per le persone diversamente abili sono stati predisposti mezzi adatti dell'Amt per il trasporto. Questi sia dai Tre Cancelli
che dal nuovo parcheggio «Zia Lisa» dalle 12 in poi avranno libero accesso con autovetture guidate da accompagnatori e
muniti del talloncino per disabili esposto sul parabrezza.
Si precisa altesì che il rilascio dei pass agli aventi diritto viene ora effettuato, a vista, direttamente negli Uffici del
Cimitero, al primo ingresso posto all'angolo tra le vie Acquicella e viale della Regione.
Per le persone anziane, l'amministrazione comunale, oltre ai bus navetta, ha messo a disposizione, anche quattro
autovetture che serviranno ai volontari della protezione civile e al personale del Comune per accompagnare gli assistiti nei
vari siti del Cimitero.
Il Piano di assistenza è stato quindi predisposto tenendo in grande considerazione le persone anziane e disabili e,
comunque, a tutti coloro che transiteranno nella vastissima area del Cimitero Monumentale, ma anche all'esterno, nelle
aree immediatamente limitrofe e nell'area interessata alla «Fiera dei morti».
È assicurata infatti la presenza di un notevole numero di volontari, gran parte dei quali specializzati nel campo sanitario, i
quali formeranno delle squadre itineranti appiedate, in bicicletta ed in motocicletta. Tutte le squadre saranno
radiolocalizzate al fine di garantire immediatamente i soccorsi. Vi saranno anche delle ambulanze dislocate in diversi
punti strategici, sia all'interno dell'area del Cimitero, sia in tutta l'area esterna al Camposanto.
Altre squadre di volontari, pure queste dotate di apparecchiature di radiocomunicazione, potranno costantemente
comunicare con la sala operativa mobile, la quale opererà in sinergia con il 118, con il comando dei Vigili Urbani e con la
stazione mobile dei Carabinieri, garantendo così una sicura e ordinata fruizione dei luoghi alle decine di migliaia di
persone che, come ogni anno, affolleranno il cimitero.
30/10/2010
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 39La SiciliaAttivi bus navetta e auto della Protezione civile
Argomento: Pag.ISOLE 20
Svincolo Priolo sud
cinque anni di attesa
Un'opera emblematica, costruita fuori norma
e rimasta chiusa
nonostante
la necessità
Sabato 30 Ottobre 2010 Siracusa, e-mail print
lo svincolo priolo sud, costruito e chiuso da cinque anni Paolo Mangiafico
Le strade dell'hinterland siracusano rappresentano ormai un vero e proprio «buco nero» della viabilità provinciale. In
particolare quel reticolo stradale già del consorzio Asi. Questa viabilità costituisce, per il sistema dei trasporti e dei
collegamenti provinciali, uno snodo di fondamentale importanza. Il collegamento tra il capoluogo, la zona nord della
provincia e la zona industriale è assicurato da un complesso viario fatiscente, realizzato negli anni Ottanta dal consorzio
Asi con i fondi dell'ex Cassa per il Mezzogiorno. Poi negli anni Novanta, con un decreto di un commissario ad acta,
queste competenze furono trasferite alla Regione, e da questa alla Provincia di Siracusa, anche se contestate in quanto ai
trasferimenti di competenze non seguirono da parte della Regione né i fondi necessari alla manutenzione né gli atti di
collaudo.
Negli anni passati la Provincia, ciononostante, ha investito molte risorse. È intervenuta con il diserbo di alcuni chilometri
di strada. Ha rifatto il manto stradale su circa 5 chilometri, ha messo in sicurezza alcuni cavalcavia, realizzato
l'illuminazione di alcuni svincoli, redatto il progetto esecutivo per eliminare la frana dello «svincolo Esso».
Adesso non c'è traccia di un minimo interessamento della Provincia su questa viabilità: anzi, nonostante che in sede di
bilancio di previsione sia stato approvato un atto di indirizzo proposto dal consigliere Carmelo Spataro per la
manutenzione di queste strade, l'attuale maggioranza, compresi i consiglieri della zona interessata, ha bocciato un
emendamento finalizzato alla sistemazione di alcuni svincoli autostradali della zona.
A questa situazione della viabilità ex Asi si deve aggiungere quella dello svincolo autostradale Priolo sud. Da oltre cinque
anni questo svincolo è stato ultimato, ma non si è potuto aprire perché non mostra la necessaria sicurezza. Di recente sono
stati finanziati i lavori dal dipartimento di Protezione civile, che interessano ambedue gli accessi, lungo i quali si trovano
dei varchi. Inoltre è necessario ampliare le corsie di accelerazione e decelerazione, considerato che, così come erano state
realizzate, introducevano quasi subito nella corsia dell'autostrada e, quindi l'Anas aveva imposto di non aprire questo
svincolo per mancanza di sicurezza.
Inoltre, in caso di pioggia, diversi sono nella zona i punti di pericolo. Innanzitutto c'è la situazione della strada provinciale
che porta all'ospedale «Muscatello» di Augusta. Qui, essendo la zona sotto il livello del mare, si crea un vero e proprio
lago. Un progetto della Provincia prevedeva l'installazione di una pompa di sollevamento, ma niente è stato fatto. C'è poi
la zona di Cava Sorciaro, nel territorio di Priolo, dove in più occasioni è dovuta intervenire la Protezione civile per trarre
in salvo degli automobilisti.
30/10/2010
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 42La SiciliaSvincolo Priolo sud cinque anni di attesa
Argomento: Pag.ISOLE 21
Sabato 30 Ottobre 2010 Catania (Provincia), e-mail print
Da via Scura a Bongiardo, i due quartieri più colpiti dal terremoto del 2002 e di fatto gli unici in cui sussistono edifici che
oggi, dopo otto anni, i proprietari aspettano di potere riparare. Così, da un estremo all'altro di Santa Venerina, si è snodata
ieri una simbolica "marcia" di solidarietà verso quella parte di popolazione, comunque minoritaria, costretta a restare fuori
di casa.
«E addirittura - aggiungono esasperati gli abitanti di via Scura, al confine fra Santa Venerina e Acireale - da quasi un anno
senza contributo di autonoma sistemazione», cioè senza il sussidio per l'affitto.
«Da otto anni senza casa, da dieci mesi senza Cas", appunto, sintetizzava giocando con le parole uno dei cartelli che il
gruppetto di residenti ha esposto, quando in mattinata sono arrivati tra gli altri il sindaco Enrico Pappalardo, il presidente
del Consiglio Giuseppe Marano, il vicesindaco Massimo Fresta, l'assessore Nino Strano, il responsabile della Protezione
civile comunale Sebastiano Calì.
Ai manifestanti, così come ai residenti di Bongiardo, Pappalardo ha spiegato che il comitato dei sindaci si è attivato
proprio in questa direzione e, rispondendo a chi ieri rilevava la mancata pressione sul governo nazionale, ha ribattuto che
invece l'azione del comitato è rivolta su tutti i fronti: «Abbiamo scritto a tutte le autorità, dal commissario Lombardo al
capo della protezione civile Bertolaso, dal presidente del Consiglio al capo dello Stato, per sollecitare il finanziamento
della parte di ricostruzione che resta e, recentemente, per chiedere la proroga dei benefici legati allo stato di emergenza»
ha detto il primo cittadino.
Sempre in mattinata, davanti alla stessa delegazione e al deputato Basilio Catanoso, i ragazzi della Media si sono esibiti in
una breve performance nella quale hanno ricordato il sisma del 2002, celebrato il primo anno di vita della nuova scuola di
via Moro e manifestato solidarietà ai coetanei dell'Abruzzo e del Messinese. In serata, poi, il Consiglio comunale aperto,
voluto dal presidente Marano, in cui è stata ribadita la necessità di continuare il "pressing" perché, esaurite le pratiche
degli edifici inagibili, possano essere finanziate anche le riparazioni delle case danneggiate ma agibili.
Orazio Vecchio
30/10/2010
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 48La SiciliaSanta Venerina
Argomento: Pag.ISOLE 22
La struttura di via dell'Olimpo chiusa da oltre tre anni utilizzata per gli abusivi dello Zen
Al suo capezzale ieri il consigliere comunale del Pd Davide Faraone che ha annunciato un esposto alla Procura della
Repubblica e alla Corte dei conti. «Il Comune ha trasformato questo luogo di gioia in un luogo di tristezza»
Sabato 30 Ottobre 2010 PA Sport, e-mail print
Sempre più alla deriva il Palasport di via dell´Olimpo chiuso ormai da quasi tre anni e ... Antonio Fiasconaro
Il Palasport di via dell'Olimpo è ormai alla deriva e c'è qualcuno, addirittura che ha pensato bene di recarsi al suo
capezzale quasi per dare l'estremo saluto. Ci chiediamo come mai, questo omaggio dopo quasi tre lunghissimi anni di
agonia. E non prima d'ora quando forse qualcosa ancora poteva essere fatto per salvare il salvabile. «Il Comune di
Palermo ha trasformato questo luogo di gioia in un luogo di tristezza». Così ha esordito Davide Faraone, consigliere
comunale e deputato regionale del Pd, nella conferenza stampa da lui convocata dinanzi al relitto senza vita dell'impianto.
Ed in effetti lo scenario in cui si è svolto l'incontro con i giornalisti è sembrato quello di un film horror, magari ambientato
in un castello disabitato e circondato da sterpaglie e rovine. E l'intervento di Faraone, che ha presentato un esposto alla
Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti, nel caso i magistrati rilevassero responsabilità civili, penali ed erariali
sull'annosa vicenda che riguarda l'impianto di via dell'Olimpo, è sembrato proprio post mortem, considerato che a meno di
un intervento più che radicale, la struttura sportiva costata 10 miliardi delle vecchie lire, non sembra essere facilmente
recuperabile per via dei danni ingenti che la natura, ma soprattutto, l'incuria e l'inettitudine umana le hanno provocato,
irrimediabilmente. Peraltro scorrendo la documentazione fornita alla stampa, si evince con evidenza che dal 10 ottobre
2007, data della prima segnalazione fatta al dirigente del Servizio Sport da parte del capo impianto, Salvo Palazzolo, per
infiltrazioni d'acqua, seguita da quelle del novembre 2007 e del marzo 2008, date in cui il tetto della struttura è stato
devastato dal vento e da allora è iniziato il disfacimento pure degli interni a cominciare dal parquet, soltanto nel febbraio
del 2009 Faraone è intervenuto per chiedere alla Protezione Civile copia degli atti degli interventi eseguiti, per tamponare
i danni che aumentavano di giorno in giorno al Palasport. Probabilmente un ricorso all'autorità giudiziaria più celere
avrebbe fatto smuovere se non i politici, magari i tecnici del Comune, che ha le più evidenti responsabilità nella vicenda, e
non si sarebbe, forse arrivati allo stato attuale di degrado ed abbandono in cui versa il palazzetto dello sport. In ogni caso,
il Palasport è stato già riconvertito e consegnato alla città come deposito delle masserizie degli abusivi fatti sfollare
dall'Insula 3 dello Zen. Dum Romae consulitur…
(ha collaborato Fabio Cocchiara)
30/10/2010
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 40La SiciliaIl Palasport? Deposito di masserizie
Argomento: Pag.ISOLE 23
Ma i «senzatetto» si sono radunati a S. Giovanni Bosco per un sit-in di protesta
Sabato 30 Ottobre 2010 Catania (Provincia), e-mail print
In basso il sit-in di ieri a San Giovanni Bosco (Foto Consoli) Due modi diversi di ricordare ad Acireale la data del 29
ottobre 2002 quando la terrà tremò. L'evento ha visto quindi una cerimonia ufficiale ed un sit-in organizzato invece da chi
ancora non ha una casa.
"Per non dimenticare", l'Amministrazione comunale ieri mattina si è ritrovata nella scuola media Arista della frazione di
Guardia per una cerimonia dal forte significato. La scelta dell'istituto diretto da Giuseppe Massimino, non è stata casuale
in quanto la frazione fu una delle zone più colpite, insieme alla vicina S. Giovanni Bosco, con l'edificio scolastico che
divenne nelle prime fasi della emergenza il cuore pulsante dell'attività di soccorso alle popolazioni.
Ieri così alle 9,30 con la partecipazione del sindaco Nino Garozzo, degli assessori Nives Leonardi e Nino Sorace, del
presidente del Consiglio comunale, Pietro Filetti nonché rappresentanze militari e di associazioni del volontariato della
protezione civile, il freddo suono di una sirena ha fatto balenare nelle menti quei momenti ormai indelebili di chi ebbe a
viverli. "Noi non dimentichiamo, -ha sostenuto il sindaco- e chiediamo con forza alle istituzioni di fare il loro dovere
affinché la ricostruzione possa avvenire per intero".
Molto è stato fatto da quel 29 ottobre 2002, però ancora tanto rimane da fare, con la situazione che anzi negli ultimi due
anni sembra essersi, purtroppo, cristallizzata per il mancato arrivo di ulteriori fondi. "Acireale non sarà un altro Belice!
Per quanto ci riguarda il Comune ha fatto tutto quanto di sua pertinenza, per cui adesso, insieme agli altri sindaci, ci
stiamo battendo affinché la Regione e il governo centrale diano al più presto quelle risposte che i cittadini si attendono".
Ben diversa l'atmosfera che quasi contemporaneamente filtrava nella vicina S. Giovanni Bosco, con i "terremotati
organizzati" radunati in via Scura, luogo divenuto simbolo del terremoto 2002, dove ancora sono visibili le "ferite" aperte
provocate dalle scosse telluriche. I "senza tetto" di Acireale e Santa Venerina si sono così ritrovati uniti per esprimere la
loro rabbia per la situazione di stallo nella quale si ritrovano ad otto anni dal sisma, pur avendo avuto i progetti per
ricostruire le loro case approvati, persino con tanto di somma da finanziare, ma senza aver visto ancora alcun euro.
Giuseppe Grasso attende con ansia questo momento e afferma: "Da quasi due anni ho avuto il via libera per ricostruire,
ma delle somme assegnate non ho visto nulla in quanto i soldi, così è stato detto, sono finiti. Peraltro so già che le somme
preventivate, dopo tutto questo tempo non saranno più adeguate al bisogno".
Nello Pietropaolo
30/10/2010
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 48La SiciliaUna sirena come 8 anni fa
Argomento: Pag.ISOLE 24
Ex ufficio speciale
I lavori «fermi»
La rimodulazione dei fondi
di Protezione civile è in fase
di approvazione alla Regione, servirà un nuovo bando di gara del Comune per ultimare la strada
Venerdì 29 Ottobre 2010 Catania (Cronaca), e-mail print
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 35La SiciliaEx ufficio speciale I lavori «fermi»
Argomento: Pag.ISOLE 25
Catania
Prossima l'erogazione dei fondi di Protezione civile necessari per completare i lavori
Venerdì 29 Ottobre 2010 Prima Pagina, e-mail print
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 1La SiciliaNuova gara per viale De Gasperi 35
Argomento: Pag.ISOLE 26
Pronto il piano
per la viabilità
treni e autobus
a ciclo continuo
Sabato 30 Ottobre 2010 Prima Catania, e-mail print
È pronta la complessa macchina organizzativa messa a punto in vista del grande afflusso di visitatori al Cimitero per la
festività di Ognissanti e la ricorrenza dei Defunti di lunedì e martedì. Definiti gli orari di apertura del Camposanto (dalle 7
alle 18) e le aree parcheggio per chi si recherà al Cimitero in auto. Per coloro che invece vorranno raggiungere Acquicella
in autobus o in treno c'è la possibilità di usufruire dei servizi speciali - con corse continue - organizzato da Amt e
Trenitalia. Massima attenzione, infine, per disabili e anziani: in loro aiuto i volontari della Protezione civile. 39
30/10/2010
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 37La SiciliaPronto il piano per la viabilità treni e autobus a ciclo continuo
Argomento: Pag.ISOLE 27
Sommatino
Divieti nella zona del cimitero
ma nei festivi la Pm non lavora
Sabato 30 Ottobre 2010 CL Provincia, e-mail print
Sommatino. c.s.) Traffico rivoluzionato in occasione della commemorazione dei defunti, in vista dell'afflusso di auto
nella parte alta del paese. Ma se da una parte sarà installata la segnaletica stradale provvisoria con i relativi divieti di
transito e zone rimozione, dall'altra c'è da aggiungere che non vi sarà nessuno lunedì 1 novembre che li farà rispettare,
visto che gli ispettori di polizia locale non saranno presenti a prestare servizio pomeridiano e festivo, in attesa che si
risolva il braccio di ferro con l'amministrazione comunale che dura oramai da circa quattro anni. Gli ispettori di polizia
saranno presenti invece solo la mattina del 2 novembre, durante il normale orario di lavoro. Secondo indiscrezioni a dare
la propria disponibilità è stato solamente il comandante di polizia municipale. Presenti invece i volontari dell'associazione
di protezione civile che pare siano diventati i sostituti della polizia municipale di Sommatino.
30/10/2010
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 43La SiciliaDivieti nella zona del cimitero ma nei festivi la Pm non lavora
Argomento: Pag.ISOLE 28
Torrente Beatrice: aperta passerella pedonale
finiscono i disagi per i residenti della zona
Sabato 30 Ottobre 2010 Catania (Provincia), e-mail print
Tutti gli abitanti dei quartieri siti sulla sponda destra e su quella sinistra del torrente S. Beatrice hanno partecipato ieri
pomeriggio con gioia alla cerimonia di inaugurazione della passerella pedonale in acciaio che collega i due versanti del
corso d'acqua. Da oltre trent'anni, da quando s'insediarono i primi nuclei abitativi in quelle zone, i residenti per accedere ai
servizi e alle aree del centro urbano e della piazza dovevano guadare il torrente.
Erano presenti,accanto al sindaco Antonio Petralia,e al parroco Sebastiano Leotta, i rappresentanti delle forze dell'ordine e
delle associazioni di volontariato locale, il comandante della Polizia Municipale, Saro Franco, gli assessori Spinella, La
Limina, e Destro, i consiglieri comunali di maggioranza Prestandrea Fasano ed il presidente del consiglio comunale
Giuseppe Pappalardo.
«Abbiamo realizzato una piccola opera, ma di grande importanza e utilità» ha dichiarato il sindaco Antonio Petralia. Per
l'assessore alla Protezione civile Antonino Fazio:«Un'opera indispensabile per la sicurezza degli abitanti di questo
quartiere».
Salvatore Zappulla
30/10/2010
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 49La SiciliaTorrente Beatrice: aperta passerella pedonale finiscono i disagi per i
residenti della zona
Argomento: Pag.ISOLE 29
Aidone-Morgantina ringrazia
e prepara l'arrivo della Venere
Sabato 30 Ottobre 2010 I FATTI, e-mail print
Tony Zermo
Aidone ha vinto la sua battaglia: la statua della Venere approderà a metà gennaio direttamente dal Paul Getty museum di
Los Angeles nella sua vecchia casa di Morgantina. Niente soste intermedie. La grande statua di due metri e venti sarà
portata nel piccolo museo di Aidone, ex convento dei Cappuccini, e lì i tre pezzi in cui è stata segata saranno rimontati
dagli stessi tecnici del museo californiano che seguiranno la Venere fino in Sicilia.
Ha vinto Aidone, ha vinto la provincia di Enna, ma ha vinto anche il buon senso del governo regionale che ha rinunciato
alle previste grandi celebrazioni a Palazzo dei Normanni. La Giunta di governo s'è resa conto che il ritorno della Venere
era per la provincia di Enna troppo importante per sottrarle l'evento. Venere, o se preferite Afrodite (essendo un prodotto
della cultura ellenistica di allora), è un simbolo della vecchia Morgantina e rafforza anche il nuovo corso dei musei
americani che ora sono disposti a restituire le opere acquistate atttraverso il circuito dei tombaroli. Il Paul Getty acquistò
la Venere negli anni 80 per 20 milioni di dollari e ne fece la sua principale attrazione. Ora torna, così com'è tornato il
tesoro di 15 pezzi d'argento restituiti dal Metropolitan museum di New York. E tutti insieme questi capolavori - gli
straordinari acroliti «vestiti» da Marella Ferrera, gli argenti e soprattutto la Venere - faranno di Aidone un punto di
eccellenza archeologica di gran richiamo per il mondo della cultura.
«Per solennizzare l'evento - dice Gesualdo Campo, direttore generale dei Beni culturali, ora anche ad interim dirigente
della formazione professionale - il presidente Lombardo inviterà il presidente della Repubblica Napolitano. Gli esponenti
del Paul Getty sono già in Sicilia e ci incontreremo giorno 5 novembre, mentre i loro colleghi in California cominciano
l'imballaggio della statua. Abbiamo fatto una riunione a Enna con il prefetto e l'idea è quella di sostenere l'iniziativa
valorizzando anche quelle cose che ci sono sul territorio, la Villa romana del Casale, il museo Alessi a Enna, faremo una
mostra del pittore garibaldino di Leonforte, Filippo Liardo, e coglieremo l'occasione per celebrare l'Unità d'Italia. Intanto
il 3 dicembre ci sarà il ritorno degli argenti, e anche questo è un evento».
Nella seconda metà di gennaio la Venere sarà dunque rimontata ad Aidone-Morgantina su una piattaforma antisismica.
Come sapete arriverà sezionata in tre pezzi che i tecnici del Paul Getty assembleranno con tutta cautela essendo la statua
in calcare tenero molto friabile proveniente dalle cave di Selinunte. Immaginate cosa diventerà a gennaio l'ex convento
dei Cappuccini di Aidone che ospita il piccolo museo: la grande statua della Venere a troneggiare, in una teca il tesoro
d'argento raffinato prodotto dell'oreficeria greca, e poi quegli acroliti (teste, mani e piedi di marmo delle dee Demetra e
Persefone) suggestivi, con quelle teste calve dalle occhiaie che si perdono nei millenni. Un impatto straordinario che
rilegge la storia di quando questa piccola capitale fu rasa al suolo dalle legioni romane e la popolazione fuggì dopo avere
sotterrato i propri beni e gli oggetti di culto. E pensate ai tesori della provincia di Enna, soprattutto i mosaici della Villa
romana del Casale di Piazza Armerina. E' la storia che ridiventa pietra e che si trasforma in faro di cultura, ma anche di
turismo, anche di business.
Epperò ci vogliono le strade di accesso, una viabilità che consenta ai turisti di visitare i luoghi della nostra memoria, una
segnalazione adeguata, nel mentre che si procede alla ristrutturazione dell'ex chiesa di San Domenico, che sarà, forse tra
un paio d'anni, la sede definitiva di Afrodite-Venere. Il turismo può essere la più grande risorsa della provincia ennese,
così piccola, ma così piena di glorie, a patto di non essere lasciata sola con i suoi problemi strutturali.
Dice il sindaco di Aidone, Filippo Ganci: «Naturalmente siamo felici, grazie a tutti, al governo regionale, a quanti si sono
adoperati per questa soluzione e grazie al suo giornale che ha affrontato di petto la questione. Ora noi aidonesi dobbiano
essere bravi a dimostrare di saper gestire l'evento. La statua della Venere sarà collocata in un vecchio magazzino attiguo
al nostro museo dove sono in corso lavori per trasformarlo in salone. Per le strade di accesso provvederanno la Provincia e
la Protezione civile. C'è un bel futuro per la nostra comunità. Di nuovo grazie».
30/10/2010
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 12La SiciliaAidone-Morgantina ringrazia e prepara l'arrivo della Venere
Argomento: Pag.ISOLE 30
Sabato 30 Ottobre 2010 Enna, e-mail print
Calascibetta. E' stata approvata, mediante apposita deliberazione della giunta comunale, una convenzione, in materia di
viabilità rurale, tra il centro di meccanizzazione agricola dell'Ente Sviluppo Agricolo e il municipio xibetano. L'accordo
intende consentire la temporanea utilizzazione dei mezzi meccanici e del relativo personale addetto alla conduzione, per
l'esecuzione di interventi urgenti nei tratti stradali extraurbani ricadenti nel territorio comunale, in particolare in relazione
a quei tragitti rilevanti per la presenza di attività zootecniche ed agricole. La tipologia dei lavori eseguibili abbraccia il
ripristino e la manutenzione delle vie di campagna, la rimozione di eventuali smottamenti e frane, il rifacimento dei canali
di scolo e delle cunette di raccolta delle acque meteoriche e l'apertura di nuovi tracciati che consentirebbero una migliore
funzionalità territoriale o la realizzazione di vie di fuga a scopi di protezione civile.
Alessandra Leonora
30/10/2010
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 39La SiciliaCalascibetta: convenzione con l'Esa per le strade rurali
Argomento: Pag.ISOLE 31
formazione
Domenica 31 Ottobre 2010 Ragusa, e-mail print
v.r.) Ha preso il via il 1° corso di formazione in Protezione civile, organizzato dalla Confraternita di Misericordia di
Modica. Il corso, che ha ottenuto il patrocinio dei Dipartimenti nazionale e regionale di Protezione civile, dell'Ordine
regionale dei geologi di Sicilia, dell'Asp n. 7 di Ragusa, della Provincia regionale di Ragusa e del comune di Modica,
consiste in 13 lezioni teoriche e pratiche, che si svolgeranno ogni venerdì, dalle 20.30 alle 22.30, nei locali della chiesa di
S. Luca, a Modica, per un totale di 40 ore. Diversi i temi che verranno trattati al fine di preparare i volontari ad affrontare
l'emergenza in caso di calamità naturali.
31/10/2010
Data: Estratto da pagina:
31-10-2010 43La SiciliaProtezione civile, inizia il corso
Argomento: Pag.ISOLE 32
Domenica 31 Ottobre 2010 Agrigento, e-mail print
Era l'otto giugno scorso quando al palazzo dei Filippini il Comune, la Protezione Civile, il Genio Civile, l'Ordine degli
Ingegneri e altri - tranne i geologi dell'Ordine - presentarono in pompa magna lo schema di massima della via di fuga dal
centro storico.
Ovvero l'arteria di sfogo che, in caso di calamità o evento straordinario, dovrebbe consentire un deflusso della
popolazione e un accesso dei soccorsi in totale sicurezza e rapidità. Vedendo la mappa e le rappresentazioni al computer
tutto sembrava pronto, facile da tradurre in fatto concreto. Ma siccome la burocrazia ha i suoi tempi ecco che della via di
fuga non se ne sa più nulla. Non ne parla più alcuno. Impossibile avere notizie sull'andamento dell'iter di approvazione da
parte della Protezione Civile a tutti i livelli.
Trapela solo l'ottimismo dei vertici locali circa una velocizzazione delle varie procedure, ma nulla di più. Sono già
trascorsi quasi cinque mesi, ma nulla di nuovo, dopo la cerimonia di presentazione della mappa, è stato reso noto.
Intanto le crepe nella zona della Cattedrale di San Gerlando si allargano. Basta guardare la scalinata che porta all'ingresso
principale per avere un metro - sia pure non totalmente attendibile - dello stato di salute della collina. Su tutto questo ieri è
stato utile sentire il parere di monsignor Melchiorre Vutera, «vice arcivescovo» e parroco della Cattedrale. Sulla crepa che
da anni affligge la scalinata del Duomo, il sacerdote non è preoccupato, dicendo che si tratta «degli effetti del cunicolo
che c'è sotto i gradini, danneggiato molti anni addietro e che causa queste lesioni alla scala. Sulla questione della via di
fuga abbiamo avuto notizie dalla Protezione civile che entro un mese faranno di tutto per rendere esecutivo il progetto. Se
entro un mese - dice monsignor Vutera - non avremo novità, solo in quel caso ci faremo sentire nei modi e nei tempi
dovuti».
Non è una minaccia, ci mancherebbe altro visto colui il quale parla, ma un semplice invito a fare presto e ad accelerare al
massimo l'avvio dei lavori, se il progetto approvato sarà uguale a quello presentato a giugno o se necessiterà di varianti sul
tema.
Sulla questione interviene anche il geologo Giovanni Noto, il quale torna a sottolineare «il totale mancato coinvolgimento
della mia categoria professionale in una decisione così importante per la nostra città. La situazione geologica non credo
sia peggiorata rispetto a qualche mese fa, ma è chiaro che comunque occorra intervenire in fretta, ma con estrema
attenzione».
31/10/2010
Data: Estratto da pagina:
31-10-2010 38La Sicilia«Entro un mese l'ok»
Argomento: Pag.ISOLE 33
Si parlerà dei disagi alla viabilità nei territori di Gallodoro, Mongiuffi, Roccafiorita e Limina
Domenica 31 Ottobre 2010 Messina, e-mail print
Sp 11 interrotta all´imbocco della Galleria di Postoleone Alott Letojanni. Sarà un esame congiunto della situazione quello
che le autorità interessate effettueranno, mercoledì prossimo alle ore 12, nei locali del Palazzo del Governo di Messina, in
merito alle aggravate condizioni della viabilità, connesse al rischio idrogeologico, nell'ambito dei territori dei Comuni di
Gallodoro, Mongiuffi Melia, Roccafiorita e Limina, a seguito dei recenti eventi alluvionali.
A convocare l'importante vertice è stato il prefetto Francesco Alecci, accogliendo l'invito formulato da Pippo Lombardo,
presidente della terza Commissione consiliare della Provincia regionale, il quale era stato sollecitato, a sua volta, dai
sindaci delle località sopra menzionate, nel corso dell'ultima seduta dell'organismo in questione. Abbastanza folta risulta
la schiera dei partecipanti che, oltre ai primi cittadini dei 4 centri promotori dell'iniziativa, vede in prima linea il
presidente dell'Amministrazione provinciale, quale ente gestore della Sp 11 e della Sp 13, le due arterie incriminate,
quindi il questore, i comandanti provinciali dei carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vdf, nonché l'ispettore
ripartimentale delle Foreste di Messina, l'ingegnere capo del Genio Civile ed infine i responsabili del dipartimento della
Protezione civile. Dovranno questi, ciascuno per la propria competenza, procedere nel corso del vertice all'opportuna
valutazione delle criticità emerse nelle zone dell'entroterra jonico, al fine di individuare i necessari interventi da porre in
essere al riguardo. Apprezzamento è stato espresso dal presidente Lombardo per la sensibilità e la solerzia dimostrate dal
rappresentante del Governo centrale nel promuovere l'incontro.
«Le comunità dei centri collinari della Valle del Chiodàro - ha avuto modo di dichiarare Lombardo- non possono essere
lasciati in balia degli eventi metereologici, che potrebbero determinare, da un momento all'altro, il totale isolamento a
causa delle precarie condizioni delle due strade provinciali». Quello che il responsabile della terza commissione auspica, è
che già da mercoledì prossimo dal tavolo di concertazione possa emergere la soluzione per garantire delle possibili
alternative di comunicabilità, specialmente per Mongiuffi Melia, la cui strada d'accesso, la Sp 11, continua ad essere
interrotta in contrada Postoleone per la solita caduta massi.
ANTONIO LO TURCO
31/10/2010
Data: Estratto da pagina:
31-10-2010 39La SiciliaDanni maltempo, vertice dal prefetto Mercoledì a Messina.
Argomento: Pag.ISOLE 34
porto empedocle
Domenica 31 Ottobre 2010 AG Provincia, e-mail print
A sinistra
un momento
del convegno
di ... Porto Empedocle.Ribadire che gli Ordini professionali svolgono soprattutto un servizio per la società: si è
concentrato su questo aspetto il convegno di ieri nell'auditorium San Gerlando Empedocle sul tema «Geologia
professionale. Stato dell'arte e prospettive future». Un incontro dedicato, in primis, alle competenze professionali del
geologo, alla luce delle recenti novità in materia legislativa e giurisprudenziale, finalizzato ad offrire un quadro attuale
dell'ambito di intervento professionale della categoria che risulta normativamente ampliato anche in connessione alle
crescenti esigenze di tutela e sicurezza ambientale.
«La figura dei geologi - ha spiegato nel suo intervento Giovanni Noto, consigliere dell'Ordine regionale - è migliorata nel
corso degli ultimi anni e i fatti di cronaca lo hanno confermato. I geologi, in avvenimenti come quelli dell'Aquila o di
Giampilieri, sono riusciti a dare un prezioso contributo alla Protezione civile. Adesso occorre porre l'accento sulla
responsabilità civile del geologo perché ci sono molti aspetti che oggi, nella nostra professione, vengono trascurati e su
questo bisogna lavorare molto».
I lavori del convegno, organizzato e promosso dall'Ordine regionale dei geologi e dal Comune, hanno visto gli interventi,
tra gli altri, del magistrato di Agrigento Stefano Zammuto, del giornalista Stelio Zaccaria e di Gian Vito Graziano,
presidente dell'Ordine regionale dei geologi.
Valentina Alaimo
31/10/2010
Data: Estratto da pagina:
31-10-2010 40La SiciliaI geologi si aprono alla società
Argomento: Pag.ISOLE 35
Al Consiglio straordinario invitati anche il presidente della Provincia e deputati regionali
Domenica 31 Ottobre 2010 Messina, e-mail print
La filanda di Roccalumera Roccalumera. Sono stati invitati deputati regionali e nazionali. Il presidente della Provincia,
l'assessore al Territoro Pietro Petrella e i consiglieri provinciali del collegio. Ed ancora: il sindaco e il presidente del
civico consesso di Pagliara. Al Consiglio comunale di Roccalumera, convocato per lunedì 8 novembre alle 18,30 negli
ampi locali della Filanda, è stata chiesta la presenza di quanti, a vario titolo, hanno competenza sulla discarica la cui
realizzazione è prevista nell'ambito del cosiddetto piano Cancellieri in contrada Carrubbara: sul territorio di Pagliara, poco
distante dallo svincolo autostradale di Roccalumera. L'assemblea si riunirà in seduta ordinaria e non urgente, così come
aveva chiesto nelle scorse settimane la minoranza. La conferenza dei capigruppo ha inoltre deciso che il Consiglio non
sarà in adunanza aperta così come ipotizzato in un primo momento. In parole povere, i cittadini potranno assistere ai
lavori ma non potranno intervenire. Per quanto concerne invece i deputati e il resto dei rappresentanti istituzionali è
prevista l'audizione. «Nessuna preclusione all'intervento dei cittadini - puntualizza il presidente del civico consesso,
Antonio Garufi - sia ben chiaro. La decisione deriva dalla necessità di rendere quanto più formale possibile la seduta, in
modo da non rischiare che gli atti adottati possano essere inficiati».
In paese c'è grande attesa per la riunione consiliare. «Quell'impianto - è il coro unanime della gente - può rappresentare la
pietra tombale ad ogni ipotesi di sviluppo del territorio». Timori ribaditi dal sindaco di Pagliara, Santino Di Bella, in una
lettera inviata la scorsa settimana all'assessorato regionale dell'Energia e al capo regionale della Protezione civile, Pietro
Lo Monaco.
Una missiva accompagnata dall'invito «ad eliminare dal piano rifiuti la discarica che - scrive il primo cittadino -
comporterebbe un grave rischio per la salute dei cittadini oltre che un danno all'economia del nostro Comune e dei
Comuni limitrofi per lo sviluppo turistico e per l'agricoltura, uniche fonte di guadagno per i miei concittadini».
CARMELO CASPANELLO
31/10/2010
Data: Estratto da pagina:
31-10-2010 38La SiciliaDiscarica, adunata l'8 novembre Roccalumera.
Argomento: Pag.ISOLE 36
Domenica 31 Ottobre 2010 Catania (Cronaca), e-mail print
La sagra intitolata alle "castagne e al vino" sigla, quest'oggi, a Zafferana, la conclusione della XXXII edizione
dell'Ottobrata, mostra mercato dei prodotti tipici dell'Etna organizzata dall'amministrazione comunale con il patrocinio
della Regione Siciliana, della Provincia regionale di Catania e del Parco dell'Etna, grazie al fervido impegno del Comitato
organizzatore, diretto dall'assessore allo Sviluppo Economico e Turismo Enzo Leonardi, che opera sinergicamente per la
completa soddisfazione del visitatore. Altrettanto esemplare il lavoro svolto dagli oltre duecento uomini, vigili e volontari,
coordinati dal Comandante della Polizia Municipale, Salvatore Prastani, e dall'assessore alla Protezione civile Vincenzo
Tropea, per regolare il traffico.
Ricco il programma odierno: alle 9, per il ciclo "Avia Pervia", la visita in "Val Calanna", un tempo definita "isola verde",
colmata dall'eruzione '91-'93, nonostante dall'asprezza delle lave, continua a destare notevole interesse scientifico,
confermandosi un punto di riferimento per turisti e studiosi di tutto il mondo. Allo stesso orario, anche "Georienteering" il
corso/escursione, con tanto di mappa e bussola, all'Ilice di Carrinu.
Dalle 10, al Palazzo municipale sono aperte (ingresso gratuito) le mostre: "La storia attraverso le tavole di Walter
Molino", illustrazione dalla "Domenica del Corriere anni 50-60", organizzata dalla Pro Loco, presieduta da Vincenzo
Pappalardo e curata da Vito Terlato; quelle del Circolo Legambiente "Val Demone", presieduto da Alfio Contarino, su
"Etna, il Vulcano che cambia" e "Le riserve Naturali in Sicilia"; e, infine, quella dal titolo "Il paesaggio siciliano nel
cinema" di Antonio Parrinello. Nella Villa comunale, ricordiamo le degustazioni a cura di "Slow food Sicilia",
associazione che opera a salvaguardia dell'agricoltura tradizionale difendendo la biodiversità e i diritti dei popoli alla
sovranità alimentare, con i relativi distretti: il "Laboratorio del gusto", gestito insieme agli studenti dell'Ipssar di Giarre,
diretto da Antonino Raciti, l'enoteca e il "Mangiare di Strada".
Lungo il circuito di via Roma, da non perdere il "Vicolo dell'arte" con i pittori dell'associazione "Giuseppe Sciuti",
presieduta da Corrado Iozia; la "Vetrina Antiche Arti e Vecchi Mestieri", le "Botteghe d'Arti" e la "Mostra dei manufatti
della tradizione artigianale" oggi intitolata alla ceramica, a cura della "Val Calanna" di Grazia Vasta e Giuseppe
Cavallaro. Inoltre, al Sant'Anna, le opere dei "Pittori del Carretto", la visita guidata all'opera dei pupi, a cura dei fratelli
Napoli, e i presepi realizzati da Ivano Vecchio e, in terracotta, da Annamaria Raciti. In serata piazza Umberto spettacolo
di musica folk con giovani artisti siciliani.
Grazia Calanna
31/10/2010
Data: Estratto da pagina:
31-10-2010 43La SiciliaGran finale con degustazioni, escursioni e mostre
Argomento: Pag.ISOLE 37
Domenica 31 Ottobre 2010 Cronaca, e-mail print
A sinistra
il manichino collocato dai fiorai contro la chiusura di ieri delle cappelle. A ... È il momento della verità per il Cimitero,
dopo le polemiche e gli interventi del Comune per rimettere ordine in una situazione al limite del degrado e del caos che
caratterizzava la viabilità interna.
Sarà questa edizione della ricorrenza dei Defunti a dire se effettivamente il Cimitero sarà in grado di accogliere in modo
più ordinato decine di migliaia di visitatori. «Chi guarda con obiettività avendo a cuore i reali interessi della città non può
che osservare come al Cimitero abbiamo realizzato una riorganizzazione dei servizi, ordine, pulizia, eliminando gran parte
del pericoloso via vai all'interno del Camposanto e anche consegnando stabilmente alla città un grande parcheggio capace
di contenere 1200 posti auto». Così il sindaco Raffaele Stancanelli dopo la visita al Cimitero, nella zona dell'ingresso del
nuovo parcheggio di via Madonna del Divino Amore, per verificare gli interventi di riorganizzazione degli accessi
veicolari e dei lavori di manutenzione e risistemazione del Camposanto effettuati in questi mesi.
Sono stati effettuati, infatti, lavori di sistemazione dei servizi igienici, la manutenzione di tutte le fontanelle e del verde,
rifatta la segnaletica orizzontale interna ed esterna all'area cimiteriale, ed è stato spostato tutto il personale che era prima
destinato agli uffici per la gestione del Cimitero. Proprio nei giorni scorsi si è provveduto, inoltre, alla disinfestazione e
derattizzazione, alla bonifica di aree libere utilizzate come discarica e a una totale riorganizzazione degli accessi veicolari,
con chiusura di quello storico monumentale di via Acquicella, con un presidio stabile della Polizia municipale e una
rivisitazione del rilascio dei pass, ai disabili e agli anziani che ne hanno diritto.
«In questi giorni della festività di Ognissanti e della ricorrenza dei Defunti - ha aggiunto Stancanelli - le migliaia di
catanesi che si recheranno al Cimitero per onorare i propri cari si renderanno conto del lavoro che abbiamo fatto per ridare
decoro a un contesto che era lasciato al disordine e alla sopraffazione. Anche questa azione, forse non appariscente ma
certo efficace e necessaria, rientra nel piano di ripristino delle regole della convivenza civile di questa città a cui
continuiamo a lavorare con determinazione, costi quel che costi. Abbiamo messo in campo una imponente macchina
organizzativa per questi due giorni sia sotto il profilo della viabilità che dell'accoglienza, a cui abbiamo portato dei
correttivi puntando soprattutto al sostegno di anziani e disabili, un lavoro che impegna decine di dipendenti comunali,
vigili urbani e volontari della protezione civile».
Ieri intanto si è registrata la protesta dei fiorai, che già avevano contestato la soluzione dell'ingresso dal parcheggio di via
Madonna del Divino Amore, lamentando un calo dell'attività. Stavolta la protesta è stata rivolta contro la decisione dei
responsabili delle confraternite titolari delle cappelle di non aprire gli edifici nella giornata di sabato, aspetto questo che
non riguarda il Comune: «Pur esulando dai nostri compiti - ha spiegato Stancanelli - avevamo chiesto ai titolari di
modificare il loro calendario, ma seppur legittimo abbiamo dovuto prendere atto del loro diniego».
Infine, il Comune ha precisato, rispetto a quanto precedentemente comunicato, che il rilascio dei pass agli aventi diritto
viene ora effettuato, dopo l'istruttoria della pratica e non a vista, direttamente negli Uffici del Cimitero, al primo ingresso
posto all'angolo tra le vie Acquicella e viale della Regione.
Domani e dopodomani, inoltre, per le persone anziane e i disabili, l'amministrazione comunale ha messo a disposizione
dieci pulmini dell'Amt, oltre ai due bus navette comunali, per accompagnare i visitatori nei vari siti del Cimitero, senza
dovere ricorrere ad autovetture aggiuntive.
31/10/2010
Data: Estratto da pagina:
31-10-2010 51La Sicilia«Eliminato il traffico che si creava sui vialetti». Protesta dei fiorai contro le
Confraternite
Argomento: Pag.ISOLE 38
Villaggio Peruzzo
Incendio in casa
evacuata palazzina
Lunedì 01 Novembre 2010 Prima Agrigento, e-mail print
Incendio intorno alle 11 del mattino di ieri, in un'abitazione al primo piano di una palazzina, situata in piazza Salvemini,
nel quartiere del Villaggio Peruzzo. Le fiamme, che si sono sviluppate per cause da ricondurre ad un probabile corto
circuito di un elettrodomestico, hanno interessato l'intera cucina dell'abitazione.
I proprietari della casa non appena si sono accorti delle fiamme, che provenivano dalla cucina hanno subito chiesto aiuto,
telefonando prima ai soccorsi, e poi hanno allertato i vicini. I vigili del fuoco giunti sul posto hanno evitato, che l'incendio
si propagasse nelle altre stanze. Mentre le operazioni di spegnimento erano in corso, per sicurezza, tutti gli abitanti della
palazzina sono stati pregati di uscire dalle loro abitazioni.
Completata l'opera di spegnimento i vigili del fuoco hanno impiegato pochi minuti per rimettere in sicurezza
l'appartamento. Un intervento tempestivo che, ha fatto sì, che l'incendio venisse immediatamente domato senza, che il
palazzo in questione e l'abitazione subissero danni pesanti. Il fumo sprigionatosi ha interessato anche i restanti ambienti
della casa dichiarati tuttavia abitabili.
Sono in corso ulteriori accertamenti da parte del personale tecnico allo scopo di accertare con esattezza l'origine
dell'incendio. Sul posto si sono portati i poliziotti della sezione Volante per gli accertamenti del caso.
Il danno complessivo, valutato in poche migliaia di euro, è ancora in corso di esatta stima.
Fortunatamente non si sono registrati feriti, solo uno dei proprietari è rimasto lievemente intossicato. Alla fine gli inquilini
sono potuti rientrare nelle loro abitazioni non senza aver vissuto una mattinata di paura.
A. R.
01/11/2010
Data: Estratto da pagina:
01-11-2010 45La SiciliaVillaggio Peruzzo Incendio in casa evacuata palazzina
Argomento: Pag.ISOLE 39
«Imbarbarimento al cimitero»
Torno ora dalla visita ai miei cari defunti e sento il bisogno di denunciare con tristezza lo stato di abbandono e di
imbarbarimento della mia città, persino in questo settore
Lunedì 01 Novembre 2010 Catania (Cronaca), e-mail print
«Imbarbarimento al cimitero»
Torno ora dalla visita ai miei cari defunti e sento il bisogno di denunciare con tristezza lo stato di abbandono e di
imbarbarimento della mia città, persino in questo settore. Le autorità catanesi hanno lasciato campo libero nella
devastazione del cimitero: tombe di pessimo gusto, con pretese da villino, con recinti privati e sedili di ferro in pianta
stabile, che si incuneano tra una cappella monumentale e l'altra; antiche tombe di pregio artistico e storico deturpate dai
nuovi proprietari che, una volta entrati in possesso (chi sono stati i benefattori?), si sono sbizzarriti nel raggiungere l'apice
del pacchiano; indecorose tombe ricchissime, che sembrano negozi di giocattoli e di fiori, accanto ad austere e decorose
vestigia del nostro passato. A questo punto, posso chiedere dove stavano le autorità politiche, gli amministratori, le
autorità preposte alla salvaguardia dei Beni Culturali, quando sono state aperte le porte all'orda barbarica che sta ancora
stravolgendo e devastando le nostre memorie storiche, il nostro patrimonio culturale e artistico? Forse il mio è un chiedere
di chi non sa come sono andate realmente le cose. E sia! Posso chiedere allora dove sta chi è preposto alla dislocazione
dei vigili urbani, in questi giorni di centuplicate visite al nostro cimitero? Oggi, domenica di vigilia della
commemorazione dei defunti, da piazza Risorgimento e da piazza Palestro a scendere e salire (via Acquicella o viale della
Regione) sino al cimitero: macchine posteggiate davanti al primo cancello grande di via Acquicella a bloccare i pedoni;
un fiume di auto senza controllo; pedoni costretti a saltare da un venditore di fiori ad una macchina posteggiata con
fantasia. Un caos, e nessuna divisa, di nessun colore! Che dire? Qui siamo di fronte all'anomia, all'assenza di norme e alla
latitanza di chi dovrebbe farle rispettare.
Giuseppe Pezzino
«Segnali stradali
ancora coperti da adesivi»
Nonostante le numerose e ripetute segnalazioni anche in pieno centro storico ci sono ancora degli importanti segnali
stradali coperti da adesivi. Un esempio: un cartello di divieto d'ingresso in via S. Orsola. Il Comune non riesce proprio a
disporre un intervento?
L. N.
«Ringraziamento
per un agente coraggioso»
Vi scrivo in qualità di presidente della cooperativa "Pietra su Pietra", soprattutto a nome della signora Leanza Concetta e
di tutti i condomini residenti nello stabile di via Adone n. 5, Catania. Desidero informarvi dell'operato dell'agente di
polizia Fabio Tudisco che, giorno 23 ottobre, fuori dal suo servizio, è intervenuto tempestivamente in occasione di un
incendio scoppiato nell'appartamento della sua vicina di pianerottolo, nostro condomino, signora Leanza, spegnendo le
fiamme che avevano raggiunto la sua persona, mettendola in salvo e sedando il fuoco, con mezzi di fortuna, provocato da
una perdita di gas nella cucina, prima che raggiungesse il resto dell'abitazione. Siamo rimasti profondamente colpiti e
commossi dalla prontezza e dal coraggio di questo agente che non ha esitato di fronte ad una situazione altamente
pericolosa e che ha messo a repentaglio la propria vita, nonostante sia padre di un bimbo di appena un anno. Con il suo
intervento immediato, oltre che salvare la vita della signora, ha evitato un disastro per tutte le famiglie dello stabile, dal
momento che nella cucina e sul balcone adiacente, erano presenti due bombole di gas che se raggiunte dalle fiamme
avrebbero potuto tragicamente scoppiare. Ringraziamo il sindaco, la questura, la polizia delle frontiere, di cui Fabio
Tudisco è coraggioso rappresentante, i vigili del fuoco ed il personale dell'ambulanza che ha assistito l'agente, curandolo
dall'intossicazione da fumo procuratosi durante l'azione. Attraverso questa lettera, vogliamo infine ringraziare ancora il
signor Tudisco mettendo a conoscenza i suoi colleghi, i suoi superiori e le autorità, del valore e del coraggio di questo
uomo e poliziotto, cogliendo l'occasione per fare sentire la voce di noi cittadini grati a tutti quei rappresentanti delle forze
dell'ordine che ci aiutano e ci proteggono come veri e propri angeli custodi.
Luigi Calabretta
«Mi auguro che sia bocciata
Data: Estratto da pagina:
01-11-2010 56La Sicilia«Imbarbarimento al cimitero» Torno ora dalla visita ai miei cari defunti esento il bisogno di denunciare con tristezza lo stato di abbandono e di
imbarbarimento della mia città, p
Argomento: Pag.ISOLE 40
la variante per il Tondo Gioeni»
Come ormai è noto ai catanesi, quel mostruoso manufatto di cemento che da decenni invade spazio, si restringe ad
imbuto, costringendo al rallentamento od alla stasi totale veicoli provenienti da opposte direzioni, paralizza il traffico in
un settore cruciale della circonvallazione per parecchie ore del giorno, si erge come orribile,antiestetico diaframma fra la
via Etnea ed il parco Gioeni, rimarrà saldo al suo posto. Mi riferisco,ovviamente, al cavalcavia del Tondo Gioeni, per
l'abbattimento del quale la Regione ha finanziato oltre quattro milioni di euro. Tuttavia, secondo l'illuminata opinione
dell'Amministrazione Comunale, il ponte può non essere demolito ma abbisogna soltanto di consolidamento. In questa
maniera il problema non viene risolto ma solamente spostato. Infatti, la vera ed inderogabile necessità è quella di rendere
fluida,scorrevole la circolazione in una zona fra le più nevralgiche della città dove ristagnano code interminabili di
autoveicoli che incrementano l'inquinamento atmosferico ed acustico, determinano dispendio di tempo ed energie,causano
stress e malessere,non certamente quella di perpetuare l'esistenza di un ingombrante e dannoso ponte. Inoltre il Comune
ha deciso di utilizzare parte della somma erogata per abbassare il livello stradale del sottopasso per consentire il transito
dei tir di una certa altezza. Così, al quotidiano calvario di automobili, motociclette, furgoni, camion e pulmann si
aggiungeranno i mastodontici Tir. Mi astengo da ogni commento. Lascio solo immaginare ai lettori quale inferno totale
diventerà il Tondo Gioeni. P.S. Mi auguro vivamente che la Protezione Civile respinga la variante presentata dal Comune
di modifica del progetto originario di demolizione del ponte.
Ugo Pupillo
«Acquisto impossibile
dei biglietti per la partita»
Questa mia nota, non vuole essere solamente un rimprovero nei con- fronti del " Catania Calcio ", ma lo sprone di far
sempre meglio per il bene della Società e nei confronti dei tifosi. Da sempre tifoso del Catania, il sottoscritto, l'altra sera si
è recato allo Stadio, per assistere alla partita di coppa Italia - Catania - Varese, erano circa le 20,30 quando arrivato
davanti ai botteghini, ho chiesto ai ragazzi all'interno ( erano circa dai sei agli otto ), di acquistare il biglietto d'ingresso
alla stadio. La risposta dei ragazzi è stata molto eloquente e significativa "Qui, biglietti non se ne fanno, vada di fronte
alla strada che c'è il tabaccaio che fa i biglietti". Mi giro e vedo una enorme coda, tutti in fila per acquistare i biglietti.
Ripeto erano già le 20,40 e alle 20,45 iniziava la partita. Ora mi chiedo, se l'amministratore delegato Pietro Lo Monaco
(che il sottoscritto stima e rispetta) che si lamenta sempre che la gente diserta lo stadio, si è chiesto come mai è possibile
che esiste a quell'ora (20,40 ) solo quel punto vendita e al botteghino dai sei ai otto ragazzi inoperosi. Tanta gente è andata
via, arrabbiatissima. Io non voglio rimproverare nessuno, però per essere una grande Società, lo deve essere anche nel
settore organizzativo.
Salvo Vasta
01/11/2010
Data: Estratto da pagina:
01-11-2010 56La Sicilia«Imbarbarimento al cimitero» Torno ora dalla visita ai miei cari defunti esento il bisogno di denunciare con tristezza lo stato di abbandono e di
imbarbarimento della mia città, p
Argomento: Pag.ISOLE 41
Lunedì 01 Novembre 2010 Catania (Cronaca), e-mail print
Il paese di Guardia tagliato in due dalla statale 114, da anni vive il problema manto stradale poiché esso per chi non lo
sapesse già, è realizzato in basolato lavico.
Nulla da eccepire dal punto di vista "storico estetico", oltretutto si sa, sono stati spesi fior di quattrini per realizzare nel
centro storico della nostra Acireale lo stesso manto, ma lo stato in cui è ridotto attualmente è veramente penoso.
In corrispondenza poi del civico 263 si è creato un tale avvallamento che, in modo sistematico almeno due volte a
settimana (l'ultima proprio ieri sera), qualche automobilista ci rimette la "coppa dell'olio" e quindi il motore.
Per il motore, alla fine, poco male, ma il rischio per tutti coloro che si trovano a passare subito dopo, motociclisti per
primi è veramente alto e qualche capitombolo si è già registrato.
Meno male che con la relativa tempestività i vigili urbani, allertati, per quello che è di loro competenza, con l'aiuto della
"mitica " segatura fino ad adesso sono riusciti a tamponare danni maggiori.
Ovviamente non essendoci nulla che possa delimitare gli orari in cui possa avvenire il "fattaccio", vi lascio immaginare
tutti i disagi che vengono a crearsi, sia per gli utenti della strada che per chi deve intervenire, reperibilità notturne, ricerca
affannosa di segatura e quant'altro utile alla bisogna.
Anni fa, e precisamente dopo il sisma del 2002, si fece un gran parlare di uno stanziamento pari a più di un milione e
trecentomila euro, frutto di un accordo tra Anas e Protezione Civile, soldi che dovevano servire alla realizzazione in
contemporanea della rete metanifera, della nuova conduttura idrica e ovviamente al rifacimento del manto in basolato
lavico.
Ad oggi nulla di nuovo si è visto, quei soldi che fine hanno fatto, questa incresciosa e (disastrosa) situazione da chi deve
essere risolta? Dal Comune o dall'Anas lo scaricabarile per quanto tempo ancora durerà?
Salvatore Privitera
01/11/2010
Data: Estratto da pagina:
01-11-2010 56La Sicilia«Guardia: chi deve occuparsi della sistemazione del manto stradale?»
Argomento: Pag.ISOLE 42
Riposto
Cede palo dell'illuminazione
sul cofano di un fuoristrada
Lunedì 01 Novembre 2010 Catania (Provincia), e-mail print
Il palo spezzatosi alla base Foto Di Guardo Attimi di paura ieri, intorno alle 15,30, nella via Di Circumvallazione, a
Riposto, dove si trovano alcuni esercizi commerciali, a causa di un palo della pubblica illuminazione che spezzatosi alla
base, improvvisamente, è finito su un fuoristrada - un Range Rover Turbo Diesel - parcheggiato in quel tratto di strada,
danneggiandone il cofano.
Il fuoristrada, a seguito della caduta del palo, ha riportato seri danni nella parte anteriore della carrozzeria. Scattato
l'allarme, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del locale distaccamento, la polizia municipale, una squadra della
Protezione Civile Sicilia e una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Giarre.
Fortunatamente il cedimento del palo della pubblica illuminazione, che presentava la base completamente arrugginita, si è
verificato in un giorno festivo: se fosse avvenuto nelle ore in cui solitamente si svolge il mercato avrebbe potuto avere ben
altre conseguenze.
Salvo Sessa
01/11/2010
Data: Estratto da pagina:
01-11-2010 53La SiciliaCede palo dell'illuminazione sul cofano di un fuoristrada
Argomento: Pag.ISOLE 43
Adrano
«Sì» a 2 variazioni di bilancio
slitta la relazione dei revisori
Lunedì 01 Novembre 2010 Catania (Provincia), e-mail print
Il Consiglio comunale di Adrano ha approvato con i voti della maggioranza due variazioni al Bilancio di previsione 2010.
E' stata incrementata di 90mila euro la somma destinata al teatro Bellini e inserita una nuova di 63mila euro per l'arredo
urbano, con risorse liberate dal Gal Etna. Poi sono stati eletti i componenti del Comitato comunale di Protezione Civile: i
consiglieri Giuseppe Palazzotto e Paolo Politi.
Ma il dibattito si è acceso quando il consigliere di maggioranza Enzo Maccarrone ha proposto l'aggiornamento della
seduta per la trattazione del punto relativo alla relazione dell'Ufficio ragioneria e dei revisori dei conti sulla situazione
economica del Comune. Maccarrone ha invitato il Consiglio ad affrontare l'argomento quando verranno trattati in aula gli
equilibri di bilancio.
«E' strumentale che l'opposizione parli di dissesto economico e chieda adesso la relazione dei revisori - ha detto
Maccarrone - considerato che presto ci occuperemo degli equilibri di bilancio. La questione è seria e va affrontata con i
numeri in mano». D'accordo il consigliere Turi Liotta.
Dure critiche, invece, dall'opposizione. «Tale proposta è inaccettabile e offensiva - ha detto il consigliere Stella Corsaro - i
cittadini devono sapere subito quel è la situazione finanziaria del Comune». Concetto ribadito da una nota del Pdl: «La
maggioranza vuole nascondere la reale situazione finanziaria impedendo ai revisori dei conti di relazionare ai consiglieri i
rischi di dissesto finanziario». La seduta è stata poi aggiornata al 12 novembre.
SALVO SIDOTI
01/11/2010
Data: Estratto da pagina:
01-11-2010 53La Sicilia«Sì» a 2 variazioni di bilancio slitta la relazione dei revisori
Argomento: Pag.ISOLE 44
i riflettori sulle tradizioni, la cultura, la storia, l'economia, il turismo, l'artigianato, l'enogastronomia etnea e di tutta l'Isola
Lunedì 01 Novembre 2010 Cronaca, e-mail print
Invasione di visitatori per la conclusione dell´Ottobrata Si è appena conclusa la 32ª edizione dell'Ottobrata zafferanese,
mostra mercato dei prodotti tipici dell'Etna e vetrina dei colori e dei sapori di tutta la Sicilia, che ha puntato i riflettori
sulle tradizioni, la cultura, la storia, l'economia, il turismo, l'artigianato, l'enogastronomia etnea e di tutta l'Isola. Turisti e
visitatori hanno vissuto cinque domeniche dal gusto unico e inconfondibile con le sagre dell'uva, delle mele dell'Etna, dei
funghi, del miele e delle castagne e del vino e hanno assaggiato i piatti tipici a tema preparati dagli allievi dell'Alberghiero
«G. Falcone» di Giarre.
Può ritenersi soddisfatto il comitato organizzatore, presieduto dall'assessore al Turismo e allo sviluppo economico,
Vincenzo Leonardi che ha dato vita a una manifestazione diversa rispetto alle altre manifestazioni locali per proiettarsi in
un ambito non solo regionale, ma anche nazionale e internazionale. A dimostrazione di ciò le centinaia di camper e di
autobus da turismo giunte non solo dall'Italia, ma dall'estero, che hanno facilmente raggiunto il cuore dell'Ottobrata grazie
al piano viario allestito dal comandante della polizia municipale, Salvatore Prastani, al coordinamento comunale di
protezione civile, ai volontari delle associazioni, che hanno monitorato le postazioni ai cancelli del circuito esterno, ai
carabinieri di Zafferana, diretti dal comandante Mario Levante, dal corpo forestale diretto dal comandante Sebastiano
Spugnetti.
«Siamo soddisfatti - ha detto il sindaco Alfio Russo - dei risultati raggiunti in termini di presenze, incremenate del 50%
rispetto alle edizioni precedenti. Abbiamo veicolato l'immagine dell'Ottobrata su tutto il territorio siciliano con una
campagna promopubblicitaria di altissimo livello. Abbiamo adottato una rigida selezione degli espositori e ne abbiamo
scelti circa 500: artigianato, agroalimentare, solidarietà, salumi e formaggi e gastronomia. Abbiamo recuperato il
patrimonio culturale, storico, artistico e tutte le domeniche artisti e artigiani della Sicilia hanno esposto i loro manufatti e i
rappresentanti delle antiche arti e dei vecchi mestieri hanno lavorato in estemporanea, suscitando l'interesse del pubblico».
Questo progetto interessante è stato realizzato grazie alla Valcalanna teatro diretta da Grazia Vasta, con l'apporto
significativo dello scenografo Giuseppe Cavallaro e della costumista Francesca Basile. Ieri i maestri e gli artisti sono stati
premiati per il l'apporto significativo dato all'Ottobrata e per i loro meriti personali. Visitatissime le mostre nella sede del
vecchio e storico municipio.
Apprezzate le escursioni organizzate da Avia Pervia e da Legambiente nei sentieri e nelle valli piu suggestive dell'Etna.
Affollatissimi i presidi slow food curati dal presidente del Consiglio, Salvatore Sapuppo.
Enza Barbagallo
01/11/2010
Data: Estratto da pagina:
01-11-2010 57La SiciliaSi è appena conclusa la 32ª edizione dell'Ottobrata zafferanese, mostra
mercato dei prodotti tipici dell'Etna e vetrina dei colori e dei sapori di tutta laSicilia, che ha puntato
Argomento: Pag.ISOLE 45
Lunedì 01 Novembre 2010 Rubriche, e-mail print
Bari. È morto a Bari nel giorno del suo 84° compleanno l'ex ministro Vito Lattanzio, uomo di spicco della Democrazia
Cristiana. La morte è avvenuta nel primo pomeriggio di ieri, nella sua abitazione in piazza Sorrentino, circondato
dall'affetto della figlia, Titti, del genero, Antonio e dei nipoti, della sorella e dei famigliari tutti.
Vito Lattanzio, medico, apparteneva all'area politica dei dorotei. È stato più volte sottosegretario (con i governi guidati da
Leone, Rumor, Colombo e Andreotti); è stato vicepresidente della Camera dei Deputati negli anni '80 per due legislature,
vicepresidente del parlamento Europeo, e per cinque volte è stato ministro: ha retto i ministeri della Difesa, dei Trasporti,
della Marina Mercantile, della Protezione civile e del Commercio con l'estero. In Puglia è stato uno dei massimi punti di
riferimento della Democrazia Cristiana, soprattutto dopo la morte dello statista Aldo Moro.
Nel 1977 fu costretto a dare le dimissioni da ministro della Difesa in seguito alla fuga del criminale di guerra nazista
Herbert Kappler dall'ospedale Celio di Roma. Un uomo tenace, capace di servire con zelo il Paese e il suo territorio, la
Puglia, diligente, probo: così lo ricorda chi, anche in questi ultimi anni continuava ad andarlo a trovare per scambiare con
lui idee sulla situazione politica.
«Viene a mancare - sottolinea il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa - una grande figura di democristiano, un esponente di
spicco della Dc, che ha saputo ricoprire nella sua carriera prestigiosi incarichi di governo e all'interno del Parlamento».
«Con Vito Lattanzio - sottolinea il capogruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro - scompare l'ultimo esponente di
una classe politica con un alto senso morale delle Istituzioni».
01/11/2010
Data: Estratto da pagina:
01-11-2010 59La SiciliaBari. È morto a Bari nel giorno del suo 84° compleanno l'ex ministro Vito
Lattanzio, uomo di spicco ...
Argomento: Pag.ISOLE 46
Provincia di Oristano
Il caso. Al lavoro gli operai del Consorzio di bonifica. Mercoledì convocata una conferenza di servizi
L'invasione del giglio d'acqua soffoca i pesci. Emergenza idrogeologica
Il giglio d'acqua è considerata una delle cento piante più dannose al mondo. Il biologo: può creare problemi nellezone tropicali, non da noi.L'emergenza c'è e occorre intervenire quanto prima per evitare situazioni di rischio idrogeologico. L'obiettivo è liberare
Mare Foghe dall'invasione dei gigli d'acqua: un tipo di vegetazione tipica delle aree tropicali che cresce in maniera
incontrollata provoca: blocco della luce per la proliferazione delle altre piante (importante per la armonia dell'ecosistema
acquatico delle piante autoctone); ammazza i pesci a causa della mancanza di ossigeno. «Il giacinto d'acqua - si legge in
Wikipedia - è una pianta acquatica galleggiante, appartenente alla famiglia delle Pontederiaceae, che cresce sulla
superficie di fiumi, canali e laghi delle regioni tropicali. È originaria del bacino dell'Amazzonia. Costituisce la principale
fonte di cibo del lamantino amazzonico. Nelle zone in cui è stata introdotta dall'uomo, a causa del suo elevato tasso di
crescita e dell'assenza di erbivori, è divenuta invasiva. È stata inserita nell'Elenco delle 100 specie aliene più dannose del
mondo».
Qualcuno ha anche rincarato la dose sostenendo che crea l'habitat ideale per la proliferazione di zanzare e vermi
particolari che provocano gravi malattie. «Questo può avvenire soltanto nelle zone tropicali, dove le temperature sono
elevate» ha spiegato il professor Nicola Sechi, biologo dell'Università di Sassari. «Da noi non succede e voglio
sottolineare che non c'è alcun problema alla salute». La Provincia, sollecitata dai sindaci di Riola, Baratili, Zeddiani,
Nurachi e Cabras, ha deciso di intervenire e nel corso di una conferenza di servizi, convocata per mercoledì, si discuterà
delle azioni urgenti per la messa in sicurezza del Rio Mare Foghe: l'assessore provinciale all'Ambiente e Protezione
Civile, Emanuele Cera e il dirigente del settore, ingegner Antonio Sanna, hanno convocato i sindaci e i rappresentanti
delle Istituzioni, compreso il Consorzio Pontis di Cabras. «Una situazione di emergenza in atto - precisa l'assessore Cera -
che richiede interventi urgenti sulla cui applicazione è necessaria una comune valutazione di tutti i soggetti coinvolti». Gli
interventi sono partiti nei giorni scorsi: al lavoro gli operai del Consorzio di bonifica impegnati nella rimozione della
pianta invasiva che a causa di una proliferazione straordinaria e inattesa ha ricoperto lo specchio d'acqua generando un
preoccupante pericolo idrogeologico. Occorrerà, poi, intervenire con l'abbattimento dello sbarramento a Pischeredda che
impedisce il ricambio d'acqua fra lo stagno e Mare Foghe.
PATRIZIA MOCCI
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 4022L'Unione Sarda (Nazionale)Riola Sardo, attacco alla pianta “aliena”
Argomento: Pag.ISOLE 47
Sulcis Iglesiente
Narcao
Contributi per l'associazione volontari di Terraseo. La Provincia di Carbonia Iglesias, nei giorni scorsi, ha pubblicato la
graduatoria relativa al secondo bando indetto per erogare fondi ad alcune associazioni di Protezione civile.
I fondi, che ammontano a oltre 54 mila euro, derivano dai residui del primo bando e sono stati assegnati a due società
operanti nel territorio. Una, appunto, è l'associazione volontari Terraseo, con sede nella frazione di Narcao e impegnata da
sempre nella prevenzione degli incendi e nel soccorso in caso di eventi climatici di particolare gravità. Ai volontari di
Terraseo, la Provincia ha assegnato un contributo di 13 mila e 250 euro.
L'altra associazione beneficiaria di fondi dell'ente intermedio, invece, è l'associazione di volontariato “May Day Mare” di
Iglesias alla quale sono stati assegnati 13 mila e 700 euro. ( m. lo. )
Data: Estratto da pagina:
30-10-2010 2029L'Unione Sarda (Nazionale)Contributi provinciali a due associazioni
Argomento: Pag.ISOLE 48
Provincia di Nuoro
Oliena
Fino a domani la valle di Lanaitto sarà la palestra dei volontari pronti a scendere in campo contro le calamità. Al campo
organizzato dall'Associazione protezione civile di Oliena, oltre ai corsisti delle provincia di Nuoro, partecipano le
associazioni Arcus di Elmas, Sub-Sinnai, Avpc Sarrabus-Gerrei e Avra Villasalto.
Da venerdì scorso i volontari sono impegnati in varie attività. In particolare oggi sono previste due esercitazioni: ricerca
dei dispersi su macerie con l'ausilio di cani specializzati (coordinata dalla Arcus Elmas) e prova di soccorso in acqua
guidata dagli esperti della Sub-Sinnai. Alla manifestazione sono stati invitati i funzionari regionali e provinciali della
Protezione civile e gli amministratori locali ( m.b.d.g. )
Data: Estratto da pagina:
31-10-2010 5055L'Unione Sarda (Nazionale)Protezione civile, esercitazioni a Lanaitto
Argomento: Pag.ISOLE 49
Ogliastra
Lanusei. Strade trincea: sopralluogo della Protezione civile
Nei luoghi del disastro arriva la Protezione civile. La prossima settimana gli ispettori dovranno verificare la portata dei
danni causati dall'alluvione del 12 ottobre scorso. Acqua, detriti e fango che hanno messo a dura prova il sistema di
regimentazione delle acque. A Piss'e Cuccu, nelle campagne a monte del paese, una frana ha cancellato parte della
carreggiata, oramai ridotta ad una mulattiera. Problemi di viabilità anche nel rione Coroddis, dove una via d'accesso è
stata chiusa, ma anche nella zona industriale a causa di alcune frane. Per quanto riguarda il centro abitato le maggiori
criticità sono state segnalate lungo la stradina di accesso al carcere di San Daniele. La verificare da parte dei funzionari
della Protezione civile è preliminare all'eventuale stanziamento di fondi.
Data: Estratto da pagina:
31-10-2010 6056L'Unione Sarda (Nazionale)Alluvione, via alla conta dei danni
Argomento: Pag.ISOLE 50
Cronaca Italiana
Pioggia e frane in molte regioni. Nel Veronese 2500 sfollati. In Liguria deraglia un treno: 5 i feriti
Madre e figlio morti abbracciati sotto il fango
Nera Ricci e suo figlio Mattia, di appena due anni, sono morti dopo che una frana si è abbattuta sulla loro casa aLavacchio, Massa Carrara.ROMA Frane e smottamenti, città allagate, fiumi esondati, centinaia di interventi dei vigili del fuoco, migliaia di cittadini
sfollati, un treno deragliato e, purtroppo, anche tre morti: la prima, vera, ondata di maltempo, ha messo in ginocchio
l'Italia. Riproponendo con urgenza la necessità di una seria politica di prevenzione e messa in sicurezza di un territorio
sempre più a rischio.
ALLERTA METEO E non è ancora finita: la perturbazione che ha colpito il centro-nord proseguirà nelle prossime ore,
interessando anche le regioni meridionali, dove si sono già registrate difficoltà nei collegamenti con le isole minori. Per
questo il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una nuova allerta meteo, attivando le strutture e le autorità locali
affinché predispongano i necessari interventi di prevenzione, in modo da evitare che le piogge possano provocare
conseguenze alla popolazione.
MASSA CARRARA Finora il prezzo più alto l'ha pagato la Toscana, con tre vittime in provincia di Massa Carrara. Nera
Ricci e suo figlio Mattia, di appena due anni, sono morti dopo che una frana si è abbattuta sulla loro casa a Lavacchio, sul
monte Brugiana. I vigili del fuoco li hanno estratti dal fango alle prime luci dell'alba, abbracciati. Si sono salvati invece il
marito della donna, che ha fatto in tempo a uscire di casa prima che l'ondata di detriti la investisse, e un'altra figlia, di 16
anni, che era fuori per una festa. Travolto dal fango anche Aldo Manfredi, di 48 anni: era uscito di casa con il padre a
Mirteto, sul monte Candia, per controllare che le barriere che avevano posizionato nel punto in cui la collina era già
franata in passato, tenessero. Il cadavere dell'uomo è stato estratto dai detriti nel pomeriggio, mentre il padre si è salvato
proprio perchè coperto da una di quelle barriere. «È un bilancio inaccettabile - dice il presidente della Regione Enrico
Rossi - serve un piano nazionale di finanziamenti per la prevenzione».
VENETO Situazione critica anche in Veneto, dove le province di Verona, Vicenza e Padova sono praticamente
sott'acqua. Le piogge incessanti hanno fatto esondare il Bacchiglione a Vicenza, l'Alpone e il Trampigna nel veronese, il
Frassine in provincia di Padova. L'acqua ha invaso strade e case, con migliaia di persone costrette a fuggire
frettolosamente o a rifugiarsi sui tetti in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco: saranno almeno duemila le persone che
trascorreranno la notte fuori casa. A Caldogno, nel vicentino, si è sfiorata la tragedia: il paese è stato invaso da un metro e
mezzo d'acqua e per alcune ore si è tenuto che un uomo, sceso nella cantina di casa, fosse stato portato via dalle acque.
Fortunatamente aveva fatto in tempo a rifugiarsi in casa ed è stato messo in salvo dai vigili del fuoco. Le piogge
torrenziali hanno anche costretto i gestori a chiudere l'autostrada A4 Milano-Venezia (dove si è registrato anche un
incidente mortale a causa del maltempo) tra il capoluogo scaligero e quello berico, perché le carreggiate sono state invase
da 60 centimetri d'acqua. E proprio a Vicenza il Bacchiglione ha invaso il 30 per cento del territorio cittadino, compresi
gli scantinati del teatro Olimpico, gioiello del Palladio. Il sindaco Achille Variati ha invitato i cittadini a non utilizzare
l'auto e, d'intesa con la Provincia, ha disposto per domani la chiusura delle scuole di tutto il territorio.
LOMBARDIA Allagamenti e smottamenti si sono registrati anche in Lombardia - il Seveso e il Lambro sono esondati a
Milano mentre il Chiese è uscito dagli argini nel bresciano - in Friuli Venezia Giulia, soprattutto in provincia di
Pordenone - la regione ha dichiarato lo stato di emergenza - in Piemonte, dove in un incidente stradale nei pressi di
Pinerolo sono morte tre persone. E ancora in Emilia Romagna, dove è scattata l'allerta per i fiumi Enza e Secchia e il Po è
cresciuto di 2,5 metri in un solo giorno e nel Lazio nord, tra Cerveteri e la provincia di Viterbo.
LIGURIA Colpita pesantemente anche la Liguria, dove è scattata l'allerta per fiumi e torrenti in piena sia in provincia di
La Spezia che in quella di Genova. Uno smottamento sulla linea ferroviaria Genova-Ventimiglia all'altezza di Bordighera
ha invece rischiato di provocare l'ennesima tragedia: il treno è deragliato e della ventina di passeggeri che erano a bordo
soltanto tre, oltre ai due macchinisti, sono rimasti feriti in modo lieve.
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02-11-2010 109L'Unione Sarda (Nazionale)Maltempo assassino: tre vittime
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