Rassegna stampa 9 gennaio 2010

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Gruppo Pd Regione Lazio

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43Sabato 9 gennaio 2010ROMA

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Conto alla rovescia per le Regionali

Ennesima fumata nera sul candidato del PdI democratici si spaccano e rimandano la decisione a martedì. In forse anche le primarie. La Polverini va nel Reatino

Emma Binino e Renata Pol-verini. Fino a che il Pd nonsforna un nuovo candidato, lapartita per la presidenza dellaRegione Lazio potrebbe esseredavvero tutta al femminile tradue donne, tra l’altro, che, purprovenendo da ambienti com-pletamente diversi, si stimanomolto. Il nodo su chi correrà peril Pd dovrebbe essere scioltomartedì prossimo con l’enne -simo rinvio, quindi, da parte delPd, di prendere una posizione.Intanto oggi inizia la campa-gna elettorale della Polverini,che la vedrà impegnata, in-sieme a Gasparri e Cicchitto, intutte le province del Lazio. FotoAgf

.

LE SFIDANTI

Gestione delle municipalizzate

Celori al sindaco: migliorare Ama e Trambus. Ma è polemica

L’INTERVISTA

“GIORGIO PASETTO

«Abbiamo perso troppo tempo aspettando l’Udc»

Migliorare il ruolo di Ama e Tram-bus «dalla cui gestione efficiente debbo-no arrivare consensi per la coalizione dicentrodestra e non preferenze per singolicandidati». Questo il monito lanciato daLuigi Celori, consigliere regionale del PdLal sindaco di Roma, Gianni Alemanno,nell’ottica del ruolo «determinante» cheavrà il Comune di Roma nel «percorsovincente» del centrodestra alla Regiona-li.

Parole, quelle di Celori, interpretatecome una «accusa da parte di un auto-

revole esponente dello stesso partito diAlemanno» che «non possono passareinosservate», osserva Alessio D’Amato,consigliere regionale del Pd nel denun-ciare «l’anomala gestione delle aziendemunicipalizzate». Francesco Storace deLa Destra ci mette del suo: «L’allarmelanciato dall’amico Celori su Ama eTrambus giunge a sorpresa e mi rifiuto dipensare che sia in corso una gestioneclientelare delle due aziende romane. Mal’ex-capogruppo di An in Regioneall’epoca della mia amministrazione è

solitamente bene informato e auspicoche il sindaco voglia sgombrare il campoda ogni dubbio».

Celori, in serata, replica: «Mi dispiacedeludere D’Amato e Storace, ma le loroinsinuazioni cadono totalmente nel vuo-to. Con la mia dichiarazione non ho in-teso lanciare accuse su presunti fenome-ni clientelari. Ho semplicemente volutosottolineare che il nostro elettorato siaspetta una forte politica di discontinuitànelle aziende comunali rispetto al mal-governo della sinistra».

::: TIZIANA LAPELOSA

NICOLETTA ORLANDI POSTI

Un altro rinvio. Tanto perconfondere ulteriormente l’elet -torato e allontanare definitiva-mente quei partiti che fin dallaprima ora si erano detti disponi-bili ad entrare nella coalizione dicentrosinistra. Un rinvio a marte-dì prossimo. Che viene giustifica-to dal segretario Alessandro Maz-zoli come necessario per incon-trare Emma Bonino e per verifica-re con la direzione regionale l’ipo -tesi di una candidatura unitariacon i Radicali.

In realtà, pare che i giochi sianostati già fatti. Il Pd, a corto di nomida proporre, sposerà la causa deiRadicali. E a poco sembrano vale-re gli accorati appelli dei demo-cratici cattolici per la scesa incampo di un esponente del pro-prio partito. Giorgio Pasetto,Claudio Moscardelli, Piero Am-brosi, Aurelio Lo Fazio, MicheleMarini, Donatina Persichetti eLuciano Di Pietrantonio spiega-no che per quanto li riguarda nonhanno nulla «da obiettare sullaqualità della candidata Bonino osulla coerenza del suo percorsopolitico. Diciamo più semplice-mente che, a nostro parere, Em-ma Bonino non è il punto di sinte-si e di identificazione di una coa-lizione così articolata e pluralecom’è il centrosinistra del Lazio.Proponiamo a chi dirige il Pd na-zionale e regionale», concludono,«di sostenere nelle prossime orela candidatura di un esponentedel Partito Democratico intorno acui far crescere il consensodell’intero schieramento di cen-trosinistra, sostenendola nellePrimarie di coalizione».

Purtroppo, però, nessun de-mocratico sembra interessato apartecipare ad una competizionedove la sconfitta viene data perscontata, soprattutto ora chel’Udc si è schierato con il PdL. Ecosì la scelta della Bonino sembraessere l’unica via percorribile. Masenza primarie, come invece hainvocato anche ieri la Sinistra delPd con una lettera scritta diretta-mente al leader nazionale PierLuigi Bersani. «Le candidatureche sono state avanzate, prima fratutte quella certamente autore-vole della Bonino, vengano con-fermate e consolidate attraverso ilvoto delle primarie», hanno mes-so nero su bianco, dicendosi,inoltre, «preoccupati per il fattoche finora l’attenzione sia stata ri-volta solo alle questioni attinenti

alla persona del Presidente».Le primarie sulla Bonino però

non convincono i Radicali. «Misembra la scelta più giusta perperdere. Più che convergere sullacandidatura di Emma non si puòfare», ha detto il segretario nazio-nale Mario Staderini chiudendola sua relazione introduttiva al co-mitato nazionale del partito. Del-

lo stesso parere il leader storicodei Radicali Marco Pannella, chenei corridoi del partito sottolinea:«Emma è già candidata per la listaBonino-Pannnella, sono loro chein caso devono convergere sulsuo nome ed appoggiarlo».

Da parte sua Sinistra ecologia elibertà, che giovedì aveva annun-ciato l’intenzione di ritirarsi dal

tavolo di trattativa nazionale conil Pd, molla anche quello regiona-le. «Avvieremo nelle prossime oreincontri con le altre forze politi-che, che vogliono costruire la ba-se programmatica e politica sucui sfidare alle elezioni il centro-destra e vogliono farlo attraversoun metodo democratico e parte-cipativo», dicono gli esponenti di

Sel spiegando che «la vicenda po-litica delle regionali nel Lazio è or-mai in una condizione confusa epericolosa. Si continua a discute-re di candidature, ma sul progettoper il Lazio su cui costruire unasolida coalizione, nulla. Le stesseprimarie, considerate strumentodemocratico fondante per il Pd,vengono impedite. La responsa-

bilità di questa situazione è tuttadel Pd che inseguendo l’alleanzacon l’Udc in Puglia dopo avermesso in discussione l’unicaesperienza di buon governo delsud, rischia di consegnare la re-gione al centrodestra e, qui nelLazio si appresta a fare altrettan-to. A questo punto è legittimo so-spettare che qualcuno a tavolino,inseguendo tattiche slegate daogni radicamento programmati-co e progettuale, abbia deciso diregalare il Lazio alla Polverini e diperdere in Puglia». E così ad effet-to domino ci sta ripensando an-che Antonio Di Pietro. Che sichiede: «Chi fa parte della coali-zione di centro sinistra?

Molto più rilassata, invece, ap-pare la situazione sul fronte op-posto. Renata Polverini, infatti,può dormire serena. Incassatol’appoggio dell’Udc, e quindi unacospicua fetta di voti centristi, ieriha ricevuto pure il sostegno, sottoforma di apparentamento «for-male» da parte de La Destra diFrancesco Storace, che ha antici-pato al 23 gennaio l’apertura dellacampagna elettorale. Di un voto,però, la Polverini, che oggi sarà aRieti, dovrà fare a meno: quello diClaudio Amendola. «Prima dellacandidatura della Bonino pensa-vo di votare la Polverini», ha con-fessato l’attore romano da Ra-dio2, «ma adesso, se si candida laBonino, sono in difficoltà». Unvoto inaspettato da Amendola, dasempre a sinistra. «La Polverini,insieme a Fini è la persona che inquesti mesi dice cose più di sini-stra», la sua giustificazione.

::: BRUNELLA BOLLOLI

Giorgio Pasetto, ex senatore e già pre-sidente della Regione Lazio, uno dei saggidelPd, diareapopolare,analizza lasituazio-ne di stallo in cui è finito il suo partito proprioin un territorio dove è nato e ha avuto stagio-ni di forza. «Non è possibile né conce-pibile che il Partito democraticonon riesca a esprimere un pro-prio candidato nel Lazio».In effetti, non si è capito benedove state andando.«E questo è un problema».Cerchiamo di ricapitolare: ap-poggiate Emma Bonino, ma vo-lete le primarie, però vi date tempofino a martedì per sciogliere il nodo?«Non è così».Però il segretario regionale Mazzoli ha dettocosì. La sua è posizione solitaria?«Quello che penso io è che un partito stimatointorno al 30%, che al momento governa an-cora la Regione con una coalizione ampia,non può rinunciare a mettere in campo unproprio candidato. Da questo non si puòproprio prescindere. E non è un problema di

chi è d’accordo o meno sulla Bonino, basatosolo sull’obiezione di coscienza dei cattolici.Non c’è un giudizio sul valore della persona,sul suo curriculum o sulla trasparenza. È unproblema nostro, del Pd».Regionale o nazionale?«Tutti e due».

Zingaretti vi ha messo un po’ in unguaio e adesso alcuni di voi ce

l’hanno con lui. Dicono: se sifosse candidato non starem-mo qui a elucubrare...«No. Zingaretti non ci ha mes-so in nessun guaio, perché fin

da subito ha detto che non eradisposto a sciogliere la Provin-

cia, se non c’era un accordo pienoe totale. Quindi diciamo che una vera

candidatura del Pd non è mai stata messa incampo».Cioè, non avete pensato subito a un’alterna -tiva?«Appunto. Non ci ha pensato nè il Pd nazio-nale né quello regionale. Non c’è stato un di-battito serio o una volontà precisa, ma si èpreferito aspettare il 6 gennaio».La befana?

«Sì, la befana dell’Udc. Visto che Casini ave-va detto che avrebbe sciolto il nodo in quelladata, noi abbiamo aspettato. Quindi il so-spetto è quest’intesa già ci fosse nell’aria».L’intesa Udc-Pd per correre insieme in Pu-glia e mollare il Lazio al PdL?«Ma... Io credo che ci siano state questionipiù generali che hanno determinato questostallo. E anche la candidatura di Emma Bo-nino si colloca dentro a una linea nazionaledel partito radicale, cioè non è un fatto loca-le. Il partito radicale ha lanciato un’offensivanazionale, e quindi anche sul Lazio, ma il La-zio non può essere un punto di caduta perdare una risposta ai radicali».Sì, però loro vi hanno lasciato con il cerino inmano. Adesso siete voi a dovere scegliere il dafarsi. O no?«Io posso dire ciò che penso io e gli altri mieiamici cattolici democratici che si sono sem-pre battuti per questo partito. Abbiamosempre detto che andava accompagnata lalinea politica al problema dei contenuti. Ora,che si dica sì e non si sappia nulla su che cosae attorno a cosa, mi pare troppo avventato».Allora chi vorreste in campo?«I nomi non li faccio neanche sotto tortura».

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l progetto. ollegata all'opera ci sar anche una fase di urbanizzazione

iumicino,nasce ilporto turistico

3 rogettoal via

EPOLIS

■ Fiumicinoavrà il suoPortoturistico: ieri è stato presentatoil progetto checosterà comples-sivamente tra i 0 e i 80 mi-lioni di euro. Questo è un mo-mentostoricoper la cittàdiFiu-micino per la realizzazione diun opera attesa da decenni cheoggi registra la conclusione

dell iter tecnico amministrati-vo per passare alla fase realiz-zativaveraepropria -dice il sin-daco Mario Canapini -. Erava-mopronti nel luglio 200 ,ma laRegione ci ha fatto aspettarecinque anni. La convenzionesarà ratificato nel prossimoconsiglio comunale di Fiumici-

no previsto per mercoledgennaio . La superficie oggettodella convezioneurbanistica ri-guarda le seguenti zone: Portoturistico a mare, a terra e via-bilità esterna. È previsto - sot-tolinea Canapini - che l eserci-zio dell attività portuale sia su-bordinatoal collaudodelle ope-

re di urbanizzazione . Traqueste ci sarà l adeguamento ecompletamento della stradaextraurbana di via Monte Ca-dria, che collegherà il porto convia della Scafa, la creazione diuna rotatoria tra via Trinceadelle Frasche e via dell Aero-porto, ma anche la realizzazio-ne di un asilo nido per 0 bam-bini in località Isola Sacra e larealizzazione di corsi di forma-zione. ■

Regionali.Martedì il direttivo regionale comunicher la decisione: quasi fatta per l'accordo con la radicale

v r o o i o a ri arial ori r il voto i attoli i

qL'areapopolare:responsabilit gravidelpartito.Sostenereunnomedemocratico

OM IROM

3Emma onino:marted ladecisionedel d

dice Umberto Marroni, capo-gruppo del Pd in Campidoglio.Sinistra ecologia e libertà, in-tanto, comegiàannunciatononparteciperà più ai tavoli pro-grammaticidelPd. Sicontinuaa discutere sui giornali di can-didature più o meno probabili,ma sul progetto per il Lazio sucui costruire una solida coali-zione, cioè sulle questioni chestannoacuoreaicittadininulla,anzi ilPdhasconvocatoper l'en-nesima volta il tavolo , si leggein una nota. L'altra spina nelfianco è quella delle primarie.

MartaRossimarta.rossi epolis.sm

■ Marted il Pd dovrebbesciogliere il nododella candida-tura nel Lazio. Dovrebbe, per-ch mentre la dirigenza regio-nale del partito è indirizzataverso l'accordo con Emma Bo-nino e i Radicali, la resistenzainterna al partito tra chi temeunadefezione del voto cattolicoechichiede leprimarieèancoraforte.

V R del Partito Demo-cratico del Lazio prosegue sullastrada per costruire una larga eforte alleanza di centrosinistra.Il Pd regionale apprezza la can-didatura di Emma Bonino e abreve la incontrerà per discute-redellemodalitàdiun'eventua-le intesa sul suo nome , spiegaAlessandro Mazzoli segretarioregionale. E se i socialisti ap-poggiano la Bonino senza pri-marie, Antonio Di Pietro conl'Idv chiede chiarezza al Pd:Abbiamopresoatto che si can-didaEmmaBonino,manonab-biamo capito se la sua candida-tura si propone comeespressio-ne della Lista Bonino-Pannellao dell'intera coalizione, vistoche i radicali in altre Regionihannodecisodicorrerepercon-to loro e, quindi, in alternativaal centrosinistra . Sonopreoccupato permolte reazioninegativechemiarrivanodaam-bienti cattolici, anche di base aRoma. Invito a valutare bene ,

Roma

Dario Franceschini le indica co-me unica via d'uscita, per i Ra-dicali, l'ipotesi del Pd Lazio discegliere le primariemi sembrala scelta più giusta per perdere.Più che convergere sulla candi-datura di Emma non si può fa-re ,dice il segretarioMarioSta-derini. L'area popolare del Pd lechiede anche perch scontentadi unadirigenza regionale inca-pacedi individuareunnome in-terno al partito. Si cercano dinascondere gravi responsabili-tà politiche del nostro partitoche hanno determinato una si-tuazione d inerzia cui è seguital abilità tattica di Bonino e Pan-nella , scrivono Giorgio Paset-to, Claudio Moscardelli, PieroAmbrosi, Aurelio Lo Fazio, Mi-chele Marini, Donatina Persi-chetti e Luciano Di Pietranto-nio. Proponiamo a chi dirige ilPd nazionale e regionale di so-stenere la candidatura di unesponente del Pd intorno a cuifar crescere il consenso dell in-tero schieramento di centrosi-nistra, sostenendola nelle pri-marie . Se ci sono le primarieintendo partecipare : RenatoNicolini rilancia il suo nome enon risparmia frecciate a Nico-la ingaretti. È un esploratoresingolare, visto che non haesplorato nulla. Per fortuna cheha detto no alla sua candidatu-ra . Nel caso in cui si candidi laBonino, la appoggerei, comelei appoggerebbeme, credo .In casa Pdl, intanto, è iniziato

i tour elettorale di Renata Pol-verini. La Destra formalizzal'apparentamento e L'Udc conLuciano Ciocchetti ribadisce:Quello con laPolverini saràunpattodi governocheha tenutoeterrà conto di tutti quei contri-buti emersi inquestimesi .■

a rase

Claudio Amendola■ ■ onsoloprimarie, alleati etempi stretti: il Pddeve fare iconti anchecon ledichiarazioni dei suoi elettorivip. Primadella candidaturadellaBoninopensavodi votarelaPolverini.Maadesso, sesicandida laBonino, sono indifficolt . Lohadetto l'attoreromano laudio mendola

ospitedella trasmissionediRadio ngiornodapecora .Perch mendolacheè

ultrasinistra si leggenellanotadella trasmissionepotrebbevotare laPolverinicheèdidestra . LaPolverini, insiemea ini, è lapersonache inquestimesidicecosepi di sinistra , harisposto l'attore.

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