Rassegna stampa 3 luglio 2013

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ECONOMIA E MERCATITRIBUNA ECONOMICA Hong Kong: export italiano a +3,8% nei primi cinque mesi del 2013INFORMAZIONI D’ORO Miniere in difficoltà con oro a 1.230LA NAZIONE AREZZO Distretti, oro e pelletteria in fuga i settori trainanti aretini guidano l'export toscano grazie ai mercati extraeuropeiIL GIORNALE DI VICENZA Veneto, l´export sale del 3,3%SOLE 24 ORE ll rame cerca il rilancio in parallelo con l'oroL’ORAFO Pillole di economia: i dati del settoreCORRIERE DELLA SERA Effetto crisi, i negozi «rinunciano» alle ferieINFORMAZIONI D’ORO 25.000 lavoratori di diamanti perdono il postoINFORMAZIONI D’ORO Le due facce del mercato dell’oroINFORMAZIONI D’ORO Rimbalzo dell'oroTISCALI Oro in caduta libera sotto i $1200ABOUT JEWELLERY Il mercato Ucraino della gioielleria

COMPRO OROIL PAESE NUOVO Armata di pistola tenta di rapinare “compro oro”, è caccia a una donna dai capelli rossiLECCE PRIMA Bonnie senza Clyde tenta rapina nel compro oro. Scatta allarme e fugge a piedi

SETTORE E MODA MF FASHION Bulgari celebra la sua Diva e chiama Carla BruniDELUXE BLOG.IT Damiani, nuovo punto vendita all’aeroporto Vnukovo di MoscaDELUXE BLOG.IT Orologio di lusso Girard-Perregaux Cat's Eye Jewellery TourbillonDELUXE BLOG.IT Morellato Drops, collezione per celebrare la nascita del Royal BabyINFORMAZIONI D’ORO Dietro le quinte dell'alta orologeriaDELUXE BLOG.IT Naomi Campbell per gioielli Atelier Versace alla haute couture di ParigiSOLE 24 ORE Chimera rileva Calgaro e amplia l’offerta ai gioielliLA REPUBBLICA Rebecca, il gioiello non è soltanto d’oroDELUXE BLOG.IT Orologi Scuderia Ferrari, la nuova collezioneIL GIORNALE DEL LUSSO HTC One si tinge d’oroDELUXE BLOG.IT Orologio Hamilton Jazzmaster Regulator, asimmetrico ed originale

CRONACALA REPUBBLICA Undici colpi per un Rolex ferito giovane in Suv a FuorigrottaCORRIERE DELLA SERA Arrestata manager di Tiffany. Rubati gioielli per 1,3 milioni di dollariLA STAMPA Rubano in gioielleria anello da 1200 euroIGN Trapani, rapina a mano armata in gioielleria: due arrestiLA REPUBBLICA Rapina di Maddaloni, caccia allo 'zingaro'LA REPUBBLICA Gli rubano l'orologio d'oro lo ritrova in gioielleria

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Rassegna in collaborazione con

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Economia e Mercati

Hong Kong: export italiano a +3,8% nei primi cinque mesi del 2013 Mercoledì 03 Luglio 2013 Nei primi cinque mesi del 2013, il commercio estero di Hong Kong ha fatto registrare incrementi a due cifre sia nelle esportazioni che nelle importazioni di merci, con le prime cresciute dell’11,9% rispetto allo stesso periodo del 2012, per un ammontare

complessivo di 214,55 mld. di USD, e le importazioni in aumento del 13,7% con un valore di 244,73 mld. di USD.I principali paesi clienti di Hong Kong sono stati, per valore (tra parentesi la variazione rispetto al periodo gennaio-maggio 2012 e quanto ogni paese incide sul totale esportato da Hong Kong): Cina (+19,5%; 60,9%), Stati Uniti (-3,2%; 7,5%), Giappone (-5,6%; 3,2%), India (+3,7%; 2,2%) e Taiwan (+5,9%; 2,1%). L’Unione Europea (27 Paesi), che figura al secondo posto dopo la Cina per area di destinazione delle merci, incide per il 7,6% sul totale esportato da Hong Kong; nel periodo considerato la UE ha importato merci per un valore di 16,24 miliardi di US$, in calo del 3,5%.Per quanto riguarda le importazioni, i primi 5 paesi fornitori sono stati, per variazione di valori nel periodo e quota del mercato di Hong Kong: Cina (+12,4%; 42,4%), Svizzera (+125,8%; 6,8%), Giappone (-13,5%; 6,3%), Taiwan (+6%; 6,3%), Stati Uniti (+8,7%; 5,6%). Le forniture dall’Unione Europea (27 paesi), che si posiziona al 2º posto, hanno registrato un +12,9%, e incidono per il 7,8% sul totale degli acquisti dall’estero di Hong Kong.E’ interessante notare come la Svizzera, nel periodo considerato, abbia conquistato la seconda posizione tra i maggiori paesi fornitori di Hong Kong: pietre, metalli preziosi e orologi, per un valore complessivo di oltre 16 miliardi di dollari USA (su un totale esportato di 16,6 miliardi) hanno consentito alla Svizzera di raggiungere tale risultato.L’interscambio con l’Italia. Nel periodo gennaio-maggio 2013, l’Italia si posiziona al 16^ posto in assoluto tra i fornitori di Hong Kong e al quarto tra i paesi della UE (dopo Regno Unito, Francia e Germania) con un valore di beni esportati pari a 2,96 miliardi di USD, in aumento del 3,81% rispetto allo stesso periodo del 2012, e una quota mercato dell’1,21%. Il valore delle esportazioni (ri-esportazioni+prodotti nazionali) di Hong Kong verso l’Italia e’ stato pari a 1,18 miliardi di USD (in diminuzione del 9,2% rispetto allo stesso periodo 2012) e una quota dello 0,55%. L’Italia risulta

I settori di punta dell’export italiano. In ordine di valore, le prime 10 categorie merceologiche esportate a Hong Kong dall’Italia sono state nel periodo: pelletteria, articoli e accessori abbigliamento in pelle +0,1%, gioielleria +29,5%, abbigliamento +13%, pelli e pellami +3,5%, calzature +12,6%, maglieria -2,7%, macchinari e apparecchiature meccaniche +13,9%, apparecchiature elettriche -9%, tessuti e filati -8,9%. articoli ottici -10,5%,Triangolazione Italia – Hong Kong – Cina. A maggio 2013, Hong Kong ha ri-esportato verso il mondo merci provenienti da diversi paesi d’origine per 204,9 mld. di USD (+12,2%), di cui 1,32 miliardi erano di origine italiana (+7,2%). Su un totale di 2,96 miliardi di USD di merci italiane importate da Hong Kong, il 25% (842,2 milioni) sono poi state destinate in Cina. (ICE HONG KONG)

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Mercoledì 03 Luglio 2013 Scritto da Informazioni d'Oro

Affinché l’ sia sostenibile, il metallo devesalire a 1.500 dollari l’oncia. È quanto afferma Nick Holland, CEO della

.

« , attualequotazione dell'oro. Abbiamo bisogno di almeno 1.500 dollari l'onciaper sostenere questo settore in una forma ragionevole».

Il metallo giallo è entrato nel ad aprile per via delmiglioramento dell’economia americana, e questo mese è sceso ulteriormente a seguito delle parole diBen Bernanke, presidente della Fed, sull’intenzione di porre fine al quantitative easing.

Siamo .

La miniera della Gold Fields sita in Sudafrica è una delle poche miniere che potrebbero sopravvivereall’attuale prezzo dell’oro.

La dimensione della miniera e il fatto che essa sia in gran parte meccanicata sono due fattori che larendono meno dipendente dagli aumenti dei salari e quindi più facilmente capace di mantenere bassi icosti.

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Distretti, oro e pelletteria in fuga i settoritrainanti aretini guidano l'export toscano grazieai mercati extraeuropeiSi tratta del tradizionale Monitor realizzato dal servizio studi e ricerche di Intesa San Paolo per laCassa di Risparmio di Firenze ed è concentrato sul primo trimestre

Oro: in rialzo in Asia a 1.664,10 dollari

Arezzo, 2 luglio 2013 La crisi fa paura ma nel quadro dei distretti l'export aretino resta in fuga. Una prima analisi dei dati conferma che nessun settore ha un aumento di esportazioni nel primotrimestre rispetto al primo trimestre del 2012 di questa portata.

Dati? Il distretto dell'oro ha un aumento del 16%, quello della pelletteria e calzatura di Arezzo del34,3%. Tutti gli altri distretti arrancano a debita distanza.

Nel quadro delle esportazioni è completata la staffetta tra i mercati europei, in forte calo anchesull'oro e dintorni, e i mercati extraeuropei. Dalla Cina all'Australia da Hong Kong agli Stati Uniti.Nel campo della pelletteria certo c'è il fattore trainante di Prada che lascia un'improntaimportante.

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martedì 02 luglio 2013IL MONITOR DEI DISTRETTI. L´analisi di Intesa Sanpaolo sulle vendite verso l´estero avvenute nei primi tremesi dell´anno

Matteo Bernardini

Le esportazioni l´unico antidoto alla crisi. Crescono sei distretti berici su sette: in testa concia, mobilibassanesi, oro e ceramica

Una linea Maginot contro la crisi che non sembra volersi ancoraarrestare. L´export dei nostri distretti rappresenta l´ultima barrieraprima della resa di un sistema economico sempre più debilitato.E infatti, secondo il “Monitor dei distretti del Triveneto” presentatodal gruppo Intesa Sanpaolo, nel primo trimestre dell´anno leesportazioni di Veneto e Trentino Alto Adige sono tornate a crescere,mentre soffrono ancora quelle del Friuli Venezia Giulia che da seitrimestri consecutivi accusano un calo del 4,2%. In Veneto invecel´export, tra gennaio e marzo, è cresciuto mediamente del 3,3% e inTrentino addirittura dell´8%.I DISTRETTI DEL VENETO. Dei 23 distretti veneti monitorati, 16 hanno chiuso i primi tre mesi dell´anno colsegno “più”. Tra loro spiccano le performance di 5 distretti che hanno chiuso il trimestre con una crescita adoppia cifra: la termomeccanica di Verona (+14,7%), gli elettrodomestici di Treviso (+12,2%), i vini delveronese (+10,7%), il prosecco di Conegliano Valdobbiadene (+16,9%) e il mobile d´arte di Bassano delGrappa (13,2%). Hanno fatto registrare un buon ritmo di crescita anche la concia di Arzignano, l´oreficeriavicentina, le carni di Verona, i mobili in stile di Bovolone e la ceramica artistica di Bassano.E QUELLI VICENTINI. Tranne la meccanica strumentale, in percentuale crescono le esportazioni di tutti glialtri distretti berici. A partire dalla concia di Arzignano con il +7,2%, quindi l´oreficeria (+9,7%). Ottima è laperformance anche del distretto del mobile bassanese (+13,2%), buona quella del tessile e abbigliamentodi Schio Thiene e Valdagno (+2,3%). Sale al 9% anche l´export della ceramica artistica di Bassano e cresce(seppur di poco con lo 0,4%) il distretto delle materie plastiche che oltre a Vicenza comprende anchePadova e Treviso. Male invece la meccanica strumentale berica che chiude le esportazioni del primotrimestre 2013 in calo del2,3%.I MERCATI DI RIFERIMENTO. Tra i paesi dove i prodotti veneti sono più richiesti spiccano gli Stati Uniti, checon il 14,4% hanno offerto il più alto contributo alla crescita pari a 32,9 milioni di euro di merci vendute. Glialtri due più importanti motori per la crescita dei distretti veneti sono stati la Russia (+21,8%) e gli EmiratiArabi Uniti (+53,9%) dove si è ancora una volta distinta la performance dell´oreficeria berica. In fortecrescita c´è anche l´export verso Hong Kong e il Messico, paesi in cui si sono distinte soprattutto leperformance della meccanica strumentale vicentina e la concia di Arzignano e, limitatamente a Hong Kong,l´oreficeria di Vicenza. In Iran c´è invece il forte traino rappresentato dalla meccanica strumentale berica acui si aggiunge il balzo positivo fatto registrare dalla termomeccanica scaligera .LE PREVISIONI. Il 2013 sarà comunque un altro anno difficile per l´economia italiana. Secondo il report suidistretti di Intesa Sanpaolo, tra le condizioni che impediscono la ripresa ci sono la stretta fiscale, unasituazione finanziaria ancora tesa, la nuova contrazione del reddito disponibile reale delle famiglie. Fattoriche continueranno a pesare sulla domanda interna. E allora il commercio estero resterà l´unica fonte dicrescita. All´interno dell´eurozona, anche la Germania nell´anno in corso farà segnare una crescitamodesta, mentre i paesi cosiddetti “periferici” subiranno un ulteriore significativo calo del pil. E dunque leprospettive di superamento della fase recessiva dell´economia italiana e del Triveneto restano affidate (nelbreve termine) principalmente alla capacità delle nostre imprese di sfruttare al meglio le opportunità di

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crescita presenti sui mercati internazionali e, in particolare, al di fuori dell´area euro. In questo contestosaranno necessari nuovi investimenti che favoriscano un ulteriore riposizionamento delle nostreesportazioni verso i mercati a maggior potenziale di crescita.

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02 luglio 2013

Dopo aver perso la scorsa settimana un altro 1%, ieri il rame ha riaperto in ripresa portandosi giàin mattinata verso 6.900 $/tonnellata (base tre mesi), per poi salire di slancio nel pomeriggio.Durante la fase di ribassi si era visto un forte sostegno intorno a 6.600 $, da cui le quotazioni sonorisalite, rafforzate anche dalla riduzione del contango (il maggior valore della scadenza a tre mesirispetto a quella a pronti), che venerdì era sceso a 19 $ dai 33 $ di cinque giorni prima.Dal punto di vista tecnico la soglia di resistenza a salire era posta saldamente tra 6.840 e 6.860 $,ma ieri si è verificata una rottura di questo livello per una fase di ricoperture indirizzata ariequilibrare un mercato troppo esposto in vendita, soprattutto da parte di speculatori influenzatianche dalla caduta dell’oro sotto 1.200 $. Alcuni analisti pensano tra l'altro che un eventualerimbalzo dell'oro potrebbe essere il perfetto catalizzatore per una ripresa speculativa del rame,dato l'elevato numero di vendite tecniche, la backwardation allo Shanghai Future Exchange(scadenze vicine più care di quelle lontane) e i persistenti problemi di produzione nella grandeminiera Grasberg. Alla fine però tutto dipenderà dalle notizie sugli sviluppi dell'economia in Cina.La stretta sul credito dovrebbe probabilmente frenare la crescita del Pil sia quest'anno che ilprossimo. Ciò dovrebbe incidere sul livello dei consumi di rame e sul suo prezzo, perché – in unasituazione con rialzo dei tassi d'interesse e tensione sui finanziamenti – gli imprenditoripotrebbero tendere a ridurre le esposizioni troppo rischiose, fatto che implicherebbe minorispese, minore espansione e di conseguenza rallentamento della domanda di materie prime, ramein particolare. Una grande banca tedesca ha calcolato che la caduta di un punto percentuale del Pilcinese potrebbe incidere del 15% sul prezzo del rame. Secondo molti osservatori la correntequotazione del metallo rosso dovrebbe comunque aver già aver scontato una minore crescitacinese, per cui potrebbe esserci poco spazio per nuove discese. Questa posizione rischia però dirisultare troppo ottimista, visto il dato di ieri sul Pmi (indice dei direttori acquisto) manifatturierocinese della banca Hbsc, sceso in giugno a 48,2, e considerati i commenti di Chunlan Li, economistadella Commodities Research Unit (Cru) a Pechino, il quale si aspetta un indebolimento delladomanda di rame per diversi mesi a venire. Chiuso il secondo trimestre, molto dipenderà da comei grossi fondi d'investimento intenderanno comportarsi nel terzo. Di certo le prospettive sul brevetermine si sono fatte ribassiste, anche se alcuni analisti, come quelli di Standard Bank, attendonouna ripresa verso fine anno. Negative sono invece le previsioni di Goldman Sachs e MorganStanley. La prima ha rivisto la stima di prezzo a 3 mesi da 7.500 a 7.000 $, quella a 6 mesi da 8.000a 6.600 $ e quella a 12 mesi da 7.000 a 6.600 $, mentre Morgan Stanley ha tagliato del 3% laprevisione del prezzo medio 2013 portandola a 7.540 $.

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Effetto crisi, i negozi «rinunciano» alle feriePer recuperare fatturato molte vetrine resteranno aperte anche ad agosto. Pagano tutte le tipologieNegozi aperti per crisi. Questo agosto Milano si prepara a tenere le saracinesche alzate. Lo segnalano le associazioni di via del commercio. Obiettivo: recuperare un po' di fatturato. Tanto in vacanza ci vanno meno anche i commercianti. «E visto che si deve restare in città, allora tanto vale tenere aperto», tira le somme Simonpaolo Buongiardino, membro di giunta di Confcommercio Milano. Questa una prima conseguenza delle difficoltà del commercio milanese. La crisi è iniziata nel 2008, si sa. Ma quest'anno, per la prima volta, i negozi di vicinato che hanno chiuso sono stati più di quelli che hanno aperto. Risultato: in città sono venute a mancare 132 vetrine.

Penalizzati prima di tutto abbigliamento, edicole, arredamento. Poi bigiotterie, gioiellerie, fruttivendoli. Anche le pompe di benzina. «Molti colleghi oggi si accontentano di chiudere qualche giorno a cavallo di Ferragosto», segnala la tendenza Gabriel Meghnagi, a capo dell'associazione di corso Buenos Aires. Sulla stessa lunghezza d'onda Gaetano Bianchi, presidente di Ascoloren: «La cosa sorprendente è che terranno aperto anche punti vendita con tipologie merceologiche insospettabili. Chi vende telefonini, per esempio».

Giugno è stato uno dei mesi peggiori per il commercio. «Siamo stati penalizzati anche dal blocco degli sconti», gira il coltello nella piaga Meghnagi. Il colpo di spugna sulla sperimentazione che per un anno ha consentito più libertà sui prezzi divide la categoria. Poi c'è la spada di Damocle dell'Iva. «Con l'incremento dell'1% lo Stato conta di recuperare 4 miliardi - fa il punto Simonpaolo Buongiardino -. Non si tiene conto che il provvedimento farà diminuire le vendite. Di conseguenza l'introito sarà molto, molto minore». Una risposta alla crisi del commercio viene dalla Regione.

Oggi si chiude il bando che mette a disposizione quattro milioni di euro ai Duc, i distretti urbani del commercio. Oltre 70 hanno fatto domanda. Assicura l'assessore Alberto Cavalli: «Valorizzeremo le iniziative migliori».

Rita Querzé1 luglio 2013 | 8:53

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Lunedì 01 Luglio 2013 Scritto da Edoardo Ebolito

Cinque anni dopo la recessione globale, l’ è costretta asubire il primo vero knock out sul .

Il forte el’esaurimento delle scorte di magazzino hanno gettato nellosconforto oltre , che

con conseguenze tragiche anche dalpunto di vista sociale, visto l’alto numero di suicidi dell’ultimoperiodo.

Il colpo subìto è stato durissimo: quasi di unità dedite allasono state costrette alla , in quanto

.

Gli , infatti, vengono normalmente , un fattore chenella produzione.

Queste piccole unità impiegano circa 25 lucidatrici ciascuna e hanno un fatturato annuale di 15.000 rupie.Una cifra attualmente irrisoria nello scambio con il dollaro, unica possibilità per acquistare le materieprime.

In molti hanno così deciso di ,.

Fino ad oggi il problema non era ancora esploso poiché sussisteva un discreto quantitativo di scorte dimagazzino a prezzi ancora sostenibili, visto che gli acquisti venivano effettuati secondo la valuta locale.

con la lavorazione ela commercializzazione del prodotto. Adesso il quadro muta completamente e, se la situazione attualedovesse persistere, , conconseguenze drastiche per migliaia di lavoratori.

Anche preferiscono non rischiare ed, nel timore che la situazione attuale della rupia possa peggiorare e

svalutare completamente i loro patrimoni.

La maggior parte di loro aveva acquistato un cospicuo quantitativo di diamanti quando la rupia eraancorata su valori decisamente più alti. Con la situazione attuale, tenere i preziosi entro i confini nazionaliavrebbe risvolti deleteri.

Il dalla crisi è , città che copre circa ilimportati in India.

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Oro in caduta libera sotto i $1200di Alessandra Pilloni BullionVault

Il prezzo dell’oro ha toccato i minimi triennali durante la notte di venerdì, a $1184 all’oncia. Siamo al 40% in meno rispetto ai massimi storici toccati nel 2011.Nel pomeriggio, dopo che il fixing pomeridiano al mercato di Londra è stato fissato per $1203,25, ovvero un calo del 7,6% rispetto alla chiusura del venerdì precedente, e in Euro a €921,88, un calo settimanale del 6,7%, il mercato si è ripreso recuperando fino a toccare i $1221,61. Una delle ipotesi per spiegare il rimbalzo è la chiusura di posizioni short in conclusione di trimestre; fine giugno segna inoltre anche la chiusura di metà anno. Cosa succede al mercato dell’oro? È davvero finito il bull market che, almeno in Dollari, durava da più di dieci anni, oppure è una fase fisiologica di ribasso che reagisce al miglioramento dei mercati azionari e dei dati economici? E tale miglioramento riflette un’effettiva crescita economica, o è piuttosto conseguenza del gonfiamento della base monetaria? È davvero arrivato il momento di rallentare il QE da parte della Fed, come Bernanke sembra avere intenzione alla fine del 2013? Domande sulle quali è bene riflettere, per chi già possiede oro o per chi sta valutando se questo sia il momento giusto per entrare. In ogni caso la scelta non è chiaramente facile. Per quanto riguarda il mercato dell’oro fisico, questa settimana non si è registrato dall’Asia lo stesso interesse che invece caratterizzò il crollo di aprile e che in quel momento supportò il prezzo. I rumors di una possibile crisi bancaria in Cina, oltre che continui imposizioni di tipo sia burocratico che fiscale per ostacolare le importazioni di oro in India, contribuiscono al sentiment negativo nei confronti del metallo giallo. Ricordiamo che il governo indiano ha agito negli ultimi anni per scoraggiare le importazioni col fine di aggiustare la bilancia commerciale, sul cui piatto le importazioni di oro fisico rappresentano l’elemento di maggior peso. Il più importante ETF al mondo, il SPDR Gold Trust (GLD) ha raggiunto il livello più basso da febbraio 2009 a 969,5 tonnellate. Il commento in merito di David Govett, di Marex Spectron: “È un declino molto serio, e indica un generale calo della domanda d’oro come strumento da investimento in questo momento specifico.” Le aziende minerarie nel frattempo considerano il da farsi: “L’industria non è sostenibile, se il prezzo rimane a questi livelli” ha commentato Nick Holland, il CEO di una delle principali compagnie minerarie, la Gold Fields, anticipando una forte razionalizzazione nell’industria nel caso in cui i prezzi rimarranno a questi livelli.

01 luglio 2013

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IL MERCATO UCRAINO DELLA GIOIELLERIA29 Giugno 2013

Dopo l’apertura delle frontiere nel 1991 il mercato ucraino della gioielleria ha registratoimportanti cambiamenti e sono iniziate le importazioni di gioielli provenienti dall’estero. Da allorala richiesta crescente dei beni di lusso è andata di pari passo con la crescita continua dellapopolazione nelle aree urbane e con l’evoluzione della mentalità dei consumatori. I consumi siconcentrano nelle principali aree del paese a cominciare da Kiev, Donetsk e Kharkov,Dnepropetrovsk, Odessa, Leopoli, dove è ormai presente buona parte dei principali brand mondialidella gioielleria. Il problema più grande del settore in Ucraina riguarda i prodotti contraffattipresenti in grande quantità. Secondo le stime degli esperti, circa il 30% del volume totale delmercato sono prodotti contraffatti che arrivano dalla Turchia, Sud Est Asiatico, in particolare daThailandia e India. A seguito dell’abolizione dell’accisa nel 2003 il dazio doganale all’importazioneè stato diminuito al 20% e da allora il mercato ucraino ha mostrato un sempre maggioreincremento, tanto che si prevede per i prossimi anni un aumento generale dei consumi, conparticolare riferimento al mercato di fascia media. In Ucraina la richiesta maggiore si nota per gliarticoli in oro a 14kt e in argento 925. A livello di oreficeria italiana, il Piemonte risulta essere ilprimo esportatore in Ucraina con quasi il 40% del totale nazionale; seguono il Veneto (19%),Toscana (18%) e Lombardia (11%).

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Compro Oro

Published On: mar, lug 2nd, 2013

Armata di pistola tenta di rapinare “compro oro”, è caccia a unadonna dai capelli rossi

LECCE – Alta circa un metro e sessanta centimetri,capelli rossi, piercing al naso e sui 30 anni di età.Questo l’identikit fornito dalla dipendente delnegozio “Il Pomo d’Oro” di viale Leopardi, a Lecce,dove questa mattina una donna ha fatto irruzioneper mettere a segno una rapina.

Era mezzogiorno quando si è presentatanell’esercizio. Ha puntato la pistola (probabilmentegiocattolo) contro, intimando di consegnare tutti ipreziosi a sua disposizione. La paura è stata tanta,ma con altrettanto coraggio la commessa non ha

esitato a premere il pulsante dell’antifurto, gesto questo che ha portato la malvivente adabbandonare il negozio per darsela a gambe.

In pochi minuti nell’esercizio sono arrivati gli agenti dell’istituto di vigilanza e della questura, aiquali l’unica testimone della tentata rapina ha descritto nel dettaglio la donna che si è trovata difronte all’improvviso. In queste ore al vaglio degli investigatori ci sono le immagini catturare dalsistema di videosorveglianza della rivendita di preziosi presa di mira e di tutti i negozi della zona.La rapinatrice solitaria potrebbe avere, dunque, le ore contate.

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Bonnie senza Clyde tenta rapina nel compro oro.Scatta allarme e fugge a piediSarebbe alta un metro e 58, capelli rossi e piercing, la ragazza sulla trentina che, intorno a mezzogiorno, haprovato a mettere a segno un colpo presso "Il pomo d'oro" di viale Leopardi. Armata di pistola, si èdileguata verso Piazza Ariosto quando la commessa ha fatto scattare l'antifurto

Redazione 2 luglio 2013

LECCE Come Bonnie Parker, senza il suo Clyde. Ma ancora piùspavalda e glamour. Più che la sua , ad essere ricercata ora è lei,la ragazza che, intorno a mezzogiorno, ha tentato una rapina aidanni di un compro oro. Solitaria e armata fino ai denti di coraggio,oltre che di una pistola (non è dato sapere se vera o giocattolo), nonsi è recata in una banca dell'Arkansas, bensì presso la rivendita dipreziosi “Il Pomo d’oro” di viale Giacomo Leopardi, per mettere asegno un colpo.

Ha fatto irruzione nei locali e, arma in pugno, ha minacciato lacommessa intimandole di consegnare contanti e gioielli. Ma in quelfaccia a faccia tutto al femminile, la dipendente non si è lasciataprevaricare dalla prepotenza della malvivente, pigiandoimmediatamente il pulsante dell’antifurto, collegato con la salaoperativa dell'istituto di vigilanza privato At Security.

Accortasi di essere nei guai, la rapinatrice si è dileguata a mani vuote verso l'uscita, fuggendo a piedi indirezione di Piazza Ludovico Ariosto senza, sembrerebbe, neppure l’aiuto di un complice. All’arrivo delleguardie giurate e degli agenti di polizia della questura leccese, la vittima della tentata rapina ha fornito ladescrizione piuttosto dettagliata della donna, che dovrebbe avrebbe circa 30 anni.

Alta circa un metro e 58, i suoi capelli rossi e il piercing al naso potrebbero essere stati immortalati dallevideocamere di sorveglianza installati sia in corrispondenza di una delle due vetrine dell’esercizio, sia daquelle che costellano la zona e potrebbero portare i poliziotti a stringere il cerchio attorno alla donna abreve.

I portici in cui ha sede il compro oro, peraltro, è il cuore pulsante del rione Salesiani, sempre moltofrequentato a tutte le ore del giorno e della notte poiché accanto e poco distante ci sono, tra gli altri,anche una nota farmacia, un tabaccaio e una gettonata gelateria, dove qualcuno potrebbe aver assistitoalla scena o aver fornito dettagli somatici importanti per gli investigatori.

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Settore e ModaMF Fashion

da pag. 3

03-LUG-2013

Diffusione: n.d.

Lettori: n.d.

Dir. Resp.: Giampietro Baudo

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Damiani, nuovo punto vendita all’aeroporto Vnukovo di Mosca Scritto da: Rosario Scelsi - mercoledì 3 luglio 2013

Damiani apre un nuovo punto vendita presso l'aeroporto di Mosca Vnukovo, dove mette in vetrina le sue proposte, per suscitare l'interesse di quanti frequentano lo scalo, provenienti da ogni angolo del mondo.

Importante, nella scelta, il peso del mercato russo nei segmenti alti del mercato, dove Damiani vuole dire la sua, con la forza delle proposte in catalogo.

L’azienda di Valenza, leader in Italia nella manifattura e nella vendita di alta gioielleria,espande così ulteriormente la presenza nell’area, aggiungendo la nuova struttura ai quattro negozi già attivi a Mosca, uno dei quali inaugurato recentemente in Stoleshnikov.

L’attività nell’ex Unione Sovietica si spinge oltre, contando su boutique a Kiev e Odessa in Ucraina,

ad Almaty e Astana in Kazakistan, a Baku in Azerbaijan. Ora giunge una nuova perla della collana, per offrire una presenza più capillare sul territorio, all’insegna del Made in Italy, rappresentato da Damiani al meglio nel mondo.

La maison piemontese produce da tre generazioni gioielli preziosi ed unici, che regalano emozioni. La tradizione, la passione e la qualità del catalogo potrà essere toccata con mano dai clienti del nuovo punto vendita moscovita, di cui vi forniamo i riferimenti territoriali.

Mosca Aeroporto VnukovoAir-terminal complex, Terminal A2nd Reysovaya st., hs. 2, bldg. 5

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Orologio di lusso Girard-Perregaux Cat's Eye Jewellery Tourbillon Scritto da: Rosario Scelsi - mercoledì 3 luglio 2013

Il Cat's Eye Jewellery Tourbillon con Ponte d'Oro è un orologio di lusso Girard-Perregaux che rafforza il legame tra alta orologeria e manifattura orologiera pregiata.

Questo modello, dal cuore eccezionale, si offre allo sguardo come uno scrigno di luce. La brillantezza del corpo è dovuta alla cassa aurea, impreziosita da un pavé di oltre 1000 diamanti effetto neve, che si sposa molto bene con il quadrante in madreperla, per soddisfare i sogni delle donne che puntano in alto, cercando sempre l’eccellenza.

Ancora una volta il virtuosismo della manifattura elvetica vive della forza e della libertà di innovazione, creando un’alchimia

di grande presa, in un segnatempo molto sofisticato, plasmato con l’attenzione dovuta a uno splendido capolavoro. Il Cat’s Eye Jewellery Tourbillon con Ponte d’Oro sfoggia una forma ovale, che offre il massimo dell’eleganza. Gli elementi decorativi sono innestati con sublime precisione, per un effetto straordinario, che solo pochi maestri artigiani sanno ottenere. Così ogni esemplare risulta una creazione unica. Complice della sua eccezionalità è il rinomato Tourbillon con Ponte d’Oro, delicatamente intarsiato a mano, che regna sovrano ad ore 6, alimentato dal Movimento Girard-Perregaux GP09700. Composto da 177 componenti decorati, posizionati ed assemblati amano, regala una riserva di carica di almeno 70 ore. Il fondello della cassa offre lo spazio per un’incisione personalizzata, mentre il cinturino in coccodrillo con fibbia pieghevole effetto “neve” aggiungeil perfetto tocco finale a questo superbo gioiello da polso.

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Scritto da: Rosario Scelsi mercoledì 3 luglio 2013

Alcuni parlano dell’evento dell’anno. Io non mi sbilancio fino a questo punto, ma il fatto è sicuramente diportata planetaria. In attesa di scoprire il sesso della creatura portata in grembo dalla Duchessa diCambridge, fioccano le proposte ispirate alla nascita del Bebè regale.

Mentre milioni di persone attendono il lieto evento, Morellato propone una linea di divertenti e preziosicharms della linea Drops, adatti a tutte le principesse!

Scintillanti bracciali componibili per raccontare la propria storia attraverso cristalli colorati, smalti e formesempre diverse: la collezione Drops permette ad ognuno di creare il proprio gioiello per poter esseresempre unici, a partire da 39 euro.

Così si conferma lo spirito creativo e la genialità strategica del gruppo italiano, che opera nel campo dellacreazione e produzione di gioielli ed orologi. Come riferisce Wikipedia, questa realtà aziendale si articola inuna serie di filiali dirette in Usa, Germania, Francia, Spagna, Svizzera e Hong Kong; è presente anche,tramite alcune joint venture, in Cina ed India.

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Martedì 02 Luglio 2013 Scritto da Alda Cannizzo

Un , organizzato dal , hacoinvolto nellacelebrazione delle (Special Days).

Nel corso di tale occasione un ha avuto lale di , ricamatrici,

calzolai, maestri di cantina, , pellettieri,specialisti del vino, sarte e chef che compongono ilGruppo.

ed ammirare un mondosconosciuto fatto di professionalità, passione ed esperienza.

Presso la città di Le Locle, il 15 e il 16 giugno la maison , facente parte il Gruppo LVMH,, appena ristrutturato,

. La struttura sorge nel bel mezzo di un sito definito patrimonio mondiale dell’UNESCO, eproprio qui, nel 1865, George Favre Jacot creò la sua azienda.

Il marchio con la stella polare ha.

Dietro ad ogni splendida creazione vi è la passione di ben suddivisi in diverseprofessioni L’assemblaggio di tuttii componenti avviene durante ; a tal proposito, ivisitatori hanno potuto seguire l’andamento delle varie fasi seguendo

.

, di cui solo 270 a Le Locle.

Grazie a questo evento, il brand ha posto per la prima volta in primo piano ilsottolineando l’importanza di tutti gli artigiani che vi

stanno dietro senza alcuna distinzione.

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Naomi Campbell per gioielli Atelier Versace allahaute couture di Parigi

La Venere Nera torna ad ammaliare con il suo fascino felino in passerella, e conquista nuovamente tutti i riflettoridell'alta moda di Parigi. Naomi Campbell è anche la testimonial d'eccezione della nuova collezione dei meravigliosigioielli luxury di Atelier Versace.

Naomi Campbell la settimana dell’alta moda di Parigi

gioielli AtelierVersace

Donatella Versace

Page 26: Rassegna stampa 3 luglio 2013

Naomi Campbell top model

esclusivi preziosi di AtelierVersace

gioielli Atelier Versace

oro e diamanti

Page 27: Rassegna stampa 3 luglio 2013

da pag. 12

01-LUG-2013

Diffusione: 267.228

Lettori: 907.000

Dir. Resp.: Roberto Napoletano

Page 28: Rassegna stampa 3 luglio 2013

Rebecca, il gioiello non è soltanto d’oroIL BRAND TOSCANO CONTINUA NELLA SUA STRATEGIA D’ESPANSIONE. “SIAMO STATI PREMIATI DALLA SCELTA DIUSARE MATERIALI ALTERNATIVI COME ACCIAIO, ARGENTO E BRONZO MA SENZA MAI TRASCURARE LE REGOLEDELL’ARTE ORAFA”

Milano Rebecca accelera sul retail. Il brand toscano, espressione della gioielleria made in Italy nel mondo, hainaugurato a giugno i monomarca di Salerno e Napoli. Da qui a metà luglio sono in calendario gli opening di Firenze eVenezia e entro la fine 2013 le vetrine firmate Rebecca apriranno a Milano e Roma. Un piano di sviluppo, «cheporterà a 20 i nostri nuovi monobrand nel mondo», anticipa Alessandro Testi, anima e guida della maison che oggiconta 1.200 punti vendita multimarca in Italia e altri 1.000 all’estero, e monomarca a Empoli, Firenze, Bari, Lecce,Lubiana e Dubai. Tutto si produce nello stabilimento di Empoli, che dà lavoro a 150 dipendenti, e nei laboratori deidistretti più importanti della gioielleria. «Il valore aggiunto dei nostri prodotti — dice in proposito Testi — deriva dalfatto che sono pensati, creati e realizzati in Italia, e garantiscono una qualità elevata e una manifattura artigianale,grazie a macchinari tecnologicamente avanzati. Siamo la prima azienda del settore che utilizza nella gioielleriafashion tecniche in uso solo nel mondo dell’arte orafa ». Ma anche la prima griffe, «a utilizzare materiali alternativiall’oro. Un esempio per tutti l’acciaio. Poi argento, bronzo e anche la tecnica del bagno galvanico, che tutti meglioconosciamo come oro placcato». Gioielli arricchiti con pietre dure, semipreziose e mixati a materiali come celluloide,cuoio e cotone intrecciato. Una filosofia che fa bene ai numeri: il fatturato Rebecca è passato dai 19,5 milioni dieuro dell’esercizio 2011 ai 22 milioni del 2012. Con una previsione di raggiungere i 26 milioni nel bilancio2013. Grazie anche alle ottime performance di “Rebecca silver code” (nuova linea composta da gioiellirealizzati interamente in argento 925 e pietre preziose) e degli orologi sia per l’uomo che la donna. PerRebecca, oggi il mercato più importante è l’Italia (60%), ma nei piani di sviluppo c’è di portare a 50 e 50 lequote tra il Belpaese e il resto del mondo, « spingendo ancora sugli Stati Uniti, secondo mercato dopol’Italia e dove abbiamo aperto una nuova filiale a Miami, e l’Europa». Per quanto riguarda il VecchioContinente, dove Rebecca è già ben posizionata in Spagna e Germania, «stiamo investendo molto inInghilterra, dove in collaborazione con Frazer Art abbiamo in programma l’apertura di nove corner, e aParigi». La scelta della Ville Lumière non è casuale: «Parigi è una grande meta dello shoppinginternazionale — spiega Paola Bagnoli, direttore della comunicazione del brand e moglie di Testi — ed èanche la più amata dai cinesi che, dal canto loro dimostrano un forte interesse per la nostra maison».Prova ne sia, racconta con la giusta soddisfazione Alessandro Testi, «che a proporci di entrare in Cina èstato già lo scorso anno un operatore locale». Una partnership che ha portato all’apertura di unashowroom di 70mila metri quadrati a Nanchino, oltre a un piano di opening monobrand nell’ex CelesteImpero. «Si comincia con il primo negozio già entro la fine di quest’anno, cui se ne aggiungeranno altri duenel 2014». In parallelo con lo sviluppo delle boutique, procede lo sviluppo di nuovi prodotti: «È nata lacollezione n.14, molto dolce, adatta alle giovanissime, realizzata in bronzo, oro bagnato bianco o rosa, epietre dure naturali». Nell’immediato futuro un’altra novità: «Stiamo lanciando una produzione di piccolapel letteria, in linea con lo stile che da sempre ci contraddistingue. Anche in questi anni difficili per ilmercato, non abbiamo mai inseguito il basso. La vendita facile premia nell’immediato. Ma poi snatura ilmarchio». (m.gab.) Nella foto a sinistra Alessandro Testi alla guida di Rebecca l’azienda toscana che oggiconta 1.200 punti vendita in Italia e altri 1.00 all’estero

(01 luglio 2013)

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Orologi Scuderia Ferrari, la nuova collezioneScritto da: Rosario Scelsi domenica 30 giugno 2013

A Baselworld 2013 ha fatto il suo debutto in società la nuova collezione di orologi Scuderia Ferrari, destinati a chiha il “cavallino rampante” nel cuore.

I modelli della raccolta, sia per uomo che per donna, sfoggiano un look ispirato al mondo delle corse, di cuisposano l’energia e l’eccitazione, con uno stile audace pronto a sedurre i tifosi.

L’acquisto si può fare online, sul sito della casa di Maranello, oppure presso gli store ufficiali presenti ingiro per il mondo. Li metteranno in vetrina anche alcuni selezionati distributori.

Questi segnatempo nascono dalla passione della squadra corse Ferrari, alle cui note si ispirano. Il legamecon il mondo delle corse si percepisce sul piano estetico ma anche nei materiali, con ingredienti di pregio emateriali compositi high tech.

Gli orologi della serie 2013 sono dotati di movimento automatico e al quarzo di grande precisione, perprestazioni adeguate al rango. Alcune scelte cromatiche rendono un chiaro omaggio alla tradizione delmito del “cavallino rampante”.

Al Salone Mondiale dell’Orologeria e della Gioielleria di Basilea è stato presentato anche l’orologioScuderia Ferrari Gran Premio Worldtime Limited Edition Automatic, che debutterà quest’autunno conun’edizione speciale di 100 esemplari numerati.

Spinto da un movimento meccanico auto caricante Dubois Dépraz 201, è dotato di display con fuso orariosingolo che rappresenta la sede centrale della Ferrari a Maranello e sette famose località di Gran Premi –Barcellona, Abu Dhabi, Sepang, Shanghai, Yeongam, Melbourne e San Paolo. Questo segnatemporappresenta un omaggio ai grandi cronografi ed al design automobilistico, ed è studiato per offrireprestazioni vincenti.

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HTC One si tinge d’oroPubblicato il 29 giugno 2013 da Redazione | Lusso hi tech

Tre varianti dello smartphone Android in oro a 24 carati

Htc One è uno dei top di gamma più apprezzati del momento. Insieme al Samsung Galaxy S4risulta infatti lo smartphone Android con la maggiore fetta di mercato.Al contrario del rivale coreano, però, HTC One è uno smartphone che ha puntato molto sullaqualità dei materiali: la scocca è realizzata in un corpo unico di alluminio che conferisce aldispositivo eleganza e solidità. Per quanto concerne la qualità costruttiva, il dispositivo della casataiwanese ha di fatto segnato un nuovo punto di riferimento, essendosi spinto anche oltre rispettoall’iPhone 5 da sempre lodato per le sue finiture.

Quello che però stiamo per presentarvi è un HTC One all’ennesima potenza.

Goldgenie ha deciso realizzare edizione di HTC One in oro a 24ct. Tre le varianti cromatiche messea disposizione da Goldgenie: , e . Tutte e tre le versioni sono realizzate conuna finitura in oro.

Golgenie ha concepito questa versione di lusso di un device come HTC One per mettere nelle manidegli utenti con determinate esigenze uno smartphone ancor più esclusivo.

Come la tradizione di Goldgenie insegna, ogni versione “limited” verrà consegnata al cliente inun’elegante confezione in ciliegio, comprendente le cuffie Beats Audio e un certificato diautenticità.

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Scritto da: Rosario Scelsi venerdì 28 giugno 2013

Qui la tecnologia del movimento regolatore è al servizio dell’estetica. Il risultato è un perfetto connubio diprecisione ed eleganza, dedicato a chi sa apprezzare un’architettura originale e dallo stile accattivante.

Il regolatore è una complicazione apparsa alla fine del XVII secolo e utilizzata dagli orologiai per verificare ilfunzionamento delle loro creazioni. Vicino allo spirito del marchio che ottenne il titolo di “Orologio dellaPrecisione Ferroviaria” alla fine del XIX secolo, il regolatore venne usato anche dal personale ferroviariocontribuendo in maniera determinante alla sicurezza dei treni.

L’esclusivo movimento H 12 montato sul nuovo Hamilton Jazzmaster Regulator dona a questo orologio unaspetto unico, presentando il passaggio dei minuti in un modo del tutto originale e innovativo. Laseparazione delle lancette dei minuti e delle ore su due assi e due contatori distinti permette inoltre dileggere i minuti con un semplice colpo d’occhio. All’interno di questo moderno oggetto di design, batte unmovimento di alta precisione, progettato per adattarsi allo stile di vita di chi lo indossa, in una realtà in cuiogni secondo è decisivo.

Tre le declinazioni previste. Ognuna di queste offre un’interpretazione distinta dell’affascinante incontrotra tradizione e modernità. I numeri applicati spiccano mirabilmente sui quadranti argenté o blu. Ilcontrasto è il tema centrale del modello, illustrato dal gioco di sovrapposizioni del quadrante, dove lalavorazione soleil dei contatori si alterna alla finitura opalina dell’area che li circonda.

L’elegante asimmetria è sottolineata dal contatore delle ore decentrato che occupa con disinvoltura lospazio solitamente riservato ai numeri che indicano gli ultimi quindici minuti di ogni ora. Il cinturino in pelleo il bracciale in acciaio vanno a completare lo stile esclusivo di questi segnatempo intramontabili che sonola quintessenza di estetica e precisione. Il prezzo raccomandato di questo segnatempo, con cassa da 42mm, è di 995 euro.

Page 32: Rassegna stampa 3 luglio 2013

Cronaca

del 02 Luglio 2013

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Arrestata manager di Tiffany Rubati gioielli per 1,3 milioni di dollari

La donna, 46 anni, li faceva sparire approfittando di avere accesso a casseforti e cassette blindate

Tiffany a New York (Afp)

Tentazione da Tiffany. Una tentazione fortissima a cui una ex manager della iconica gioielleria sulla Quinta Strada di New York ha ceduto. A furia di lavorare tutti i giorni circondata da diamanti e gioielli di lusso, Ingrid Lederhaas Okun, 46 anni, fino allo scorso febbraio vicepresidente per lo sviluppo dei prodotti della casa di Manhattan - alla fine non ha resistito.

165 PEZZI - Così, approfittando del suo accesso privilegiato a casseforti e cassette blindate, ne avrebbe rubati per un valore che supera la cifra di 1,3 milioni di dollari. I furti - oltre 165 pezzi di grande valore, molti dei quali già venduti a un rivenditore internazionale - sono avvenuti tra il novembre 2012 e il febbraio 2013, quando Ingrid è stata scoperta e licenziata. Ora è finita in manette e presto dovrà comparire davanti alla Corte federale di Manhattan. Ai giudici dovrà spiegare come da manager della casa di gioielli più conosciuta al mondo si sia trasformata semplicemente in una ladra di gioielli. (fonte: Ansa).

2 luglio 2013 (modifica il 3 luglio 2013)

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Rubano in gioielleria anello da 1200 euroLe due giovanissime ladre prese dalla polizia municipalemassimo copperoAsti

Nonostante la giovanissima età, sono riuscite a distrarre un'addetta di una gioielleria del centro storico, rubando un anello del valore di 1200 euro. Ma la fuga delle due baby-ladre è

stata interrotta da una pattuglia della polizia municipale, che ha fermato le due ragazzine in corso Einaudi. L'anello è stato ritrovato e restituito ai titolari del negozio.

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Trapani, rapina a mano armata in gioielleria: due arresti

Palermo - (Adnkronos) –

La titolare minacciata con una pistola e legata

Palermo, 2 lug. - (Adnkronos) - Rapina a mano armata in una gioielleria in pieno centro a Calatafimi Segesta, nel trapanese, dove due malviventi, dopo aver fatto irruzione nell'esercizio commerciale in corso Garibaldi hanno razziato oro e preziosi contenuti nella cassaforte. Secondo una prima ricostruzione dei

fatti i due avrebbero puntato una pistola contro la titolare della gioielleria e dopo averla fatta sdraiare a terra l'hanno legata portando via gli oggetti contenuti nella cassaforte. Il piano architettato dai due rapinatori era stato accuratamente studiato, infatti una settimana prima uno dei due si era recato nella gioielleria per acquistare una collana approfittando per l'occasione per effettuare un sopralluogo.A distanza di qualche giorno, insieme al complice, il malvivente si e' ripresentato in negozio, ma questa volta e' scattata l'aggressione. I due hanno immobilizzato la donna, minacciandola con una pistola, e hanno prelevato l'oro contenuto nella cassaforte. Ad incastrarli, pero', sono state le telecamere presenti all'interno della gioielleria e in un istituto bancario nelle vicinanze. Attraverso le immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, infatti, i carabinieri sono riusciti ad identificare i due rapinatori. Si tratta di due pregiudicati palermitani di 43 e 44 anni. Nei loro confronti il sostituto procuratore di Trapani, Paolo di Sciuva ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto. Per i due si sono spalancate le porte dei carceri Ucciardone e Pagliarelli di Palermo.

Page 36: Rassegna stampa 3 luglio 2013

Sez. NAPOLI

Rapina di Maddaloni, caccia allo 'zingaro'LO CHIAMANO «Roberto» oppure «lo zingaro». È l' unico indagato che ancora manca all' appellonelle indagini sull' assalto alla gioielleria di Maddaloni che, il 27 aprile scorso, sfociò in un conflittoa fuoco tra banditi e carabinieri provocando la morte dell' eroico sottufficiale dell' Arma TizianoDella Ratta e di due banditi. Da più di due mesi, «lo zingaro» è ricercato con l' accusa di rapina nell'ambito delle indagini condotte dai carabinieri di Caserta e coordinate dal pm Carlo Fucci dellaProcura di Santa Maria Capua Vetere. «Quello è un uomo di rispetto», dicono di «Roberto» negliinterrogatori allegati agli atti dell' inchiesta. Il presidente dell' ufficio gip sammaritano, GabriellaCasella, lo definisce, sulla base delle dichiarazioni acquisite durante le indagini, come «uno deiprincipali organizzatori della rapina» poi finita tragicamente. Uno degli indagati che presero parteall' esecuzione del colpo, Antonio Iazzetta, (difeso dall' avvocato Giovanni Siniscalchi) ripresoanche dal video realizzato dalle telecamere a circuito chiuso della gioielleria, ha riferito nel corsodegli interrogatori di essere stato costretto con le minacce dallo «zingaro» a partecipare al raid perrestituire un debito contratto nell' acquisto di hashish.

porto 01 luglio 2013 sez. NAPOLI

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Gli rubano l'orologio d'oro lo ritrova in gioielleria Un uomo di 44 anni si presenta in questura dopo un anno per denunciare furto di Patek Philippe da 12mila euro. Arrestati gli autori della rapina al postino di via Sn Leonardo

Quell'orologio d'oro da 12mila euro, gli era stato rubato un anno fa, con unfurto all'interno della sua abitazione. Il proprietario aveva così pochesperanze di ritrovarlo al punto da non sporgere neppure denuncia. Poil'imprevedibile. Alcuni giorni fa lo vede esposto nella vetrina di una gioielleriadel centro. Lo riconosce, è proprio il suo. Si precipita in questura e riferiscealla Mobile i fatti. Mostra anche la confezione dell'orologio. Gli investigatorisi recano nel negozio. Il commerciante spiega di averlo avuto da un cliente,che glielo ha la lasciato in conto vendita.

Con scrupolo, rispettando le regole, il gioielliere ha anche svolto alcune verifiche, per accertare che non cifossero denunce pendenti, visto il valore dell'orologio.La polizia risale al ricettatore, un 44enne F. D. le iniziali che interrogato fornisce una versione giudicatapoco credibile: spiega di averlo trovato in strada, con il cinturino rotto. Per lui scatta la denuncia perricettazione. Il prezioso orologio è invece tornato nella meni del proprietario.

ARRESTATI I RAPINATORI DEL POSTINO DI VIA SAN LEONARDOAgenti della questura hanno arrestato gli autori della rapina commessa ai danni di un postino in via SanLeonardo lo scorso maggio. Si tratta di Ion Gonta (23 anni), fermato subito il 20 maggii, di origini Moldave edel connazionale Oleg Baciu, rintracciato nei giorni scorsi.Il postino aveva riferito che si era fermato per consegnare la posta in un civico di via San Leonardo e, scesodallo scooter di servizio, si era allontanato di pochi metri quando aveva notato uno straniero salire sul suoscooter. Ritornato sui suoi passi per impedire il furto, gli si era parato innanzi un secondo straniero, il qualelo aveva più volte spintonato, permettendo al complice di mettere in moto lo scooter e allontanarsi in forteaccelerazione.L'uomo che aveva agevolato il furto impedendo l'intervento del postino, cercava di allontanarsi inseguitodal dipendente delle poste che, a fatica, riusciva poi a bloccarlo insieme a un collega e a riportarlo in viaSan Leonardo, dove poi veniva definitivamente fermato dagli investigatori dell'Antirapina. Le immediatericerche nella zona circostante permettevano di rinvenire, parcheggiato nelle vicinanze del Centro Torri, loscooter rubato poco prima, dal quale mancavano alcune raccomandate. Per GontaGonta veniva arrestato in flagranza per rapina e portato in via Burla. Mentre l'arrestato si trovavaammanettato sull'auto di servizio, sul suo telefono cellulare giungevano alcune telefonate da parte di unnumero di telefono che si accertava poi essere intestato a una persona inesistente. Appariva plausibile chele telefonate erano state fatte dal complice dell'arrestato.Nel corso delle indagini, gli investigatori della sezione Antirapine della squadra Mobile apprendevano daalcune fonti confidenziali che l'arrestato era solito frequentare un connazionale di nome Oleg Baciu /32anni), fermato pochi giorni dopo in tangenziale per un controllo da agenti della questura. Nel corso dellaperquisizione si rinveniva, all'interno della valigia, un telefono cellulare spento al cui interno vi era la simrelativa all'utenza che aveva chiamato Gonta, mentre si trovava già ammanettato sull'auto della polizia.Di fronte alle contestazioni incalzanti degli investigatori, Oleg ammetteva di essere l'autore del furto delloscooter delle Poste e di aver agito solamente perché era completamente ubriaco. Alla luce dei gravi indizidi colpevolezza e in considerazione del concreto pericolo di fuga, poiché l'uomo lavora come autista deifurgoni che fanno la spola tra l'Italia e la Moldavia, veniva posto in stato di fermo di indiziato di delitto eassociato nel carcere di Parma. Nei giorni seguenti, il fermo d'iniziativa è stato convalidato dal Gip.

(29 giugno 2013)

Page 38: Rassegna stampa 3 luglio 2013

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