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Rassegna Stampa 28-02-2019

DICONO DI NOIalessandrianews.it 28/02/2019 1

"DigitaLife": il film che racconta come internet ha cambiato la nostra vitaRedazione

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CITTADELLASPEZIA.COM 27/02/2019 1- - Legambiente lancia il logo "Pelagos plastic free". Capofila il Parco delleCinque Terre - -Redazione

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CITTADELLASPEZIA.COM 27/02/2019 1- - Turismo, lÀgenzia "In Liguria" presenta tre nuovi format per la stagione2019 - -Redazione

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ferrovie.info 27/02/2019 1Ferrovie, turista asiatica travolta dal treno mentre si fa un selfie in stazione aManarolaRedazione

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GENOVA.REPUBBLICA.IT 27/02/2019 1Legambiente lancia Pelagos Plastic Free per liberare le Cinque Terre dallaplasticaRedazione

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lagenziadiviaggi.it 26/02/2019 1Trenitalia presenta il travel book dedicato "Neve e Parchi"Redazione

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levantenews.it 27/02/2019 1Rapallo: martedì attesa la visita del ministro al TurismoRedazione

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levantenews.it 27/02/2019 1Riomaggiore: Torre Guardiola, accordo tra Comune e ParcoRedazione

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natgeotraveller.co.uk 27/02/2019 1Weekender: Cinque TerreRedazione

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NAZIONE LA SPEZIA 28/02/2019 37Travolta dal treno È in rianimazioneRedazione

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NAZIONE LA SPEZIA 28/02/2019 37Meno plastica nel Santuario Campagna contro il monousoRedazione

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NAZIONE LA SPEZIA 28/02/2019 43Alluvione, le vittime non sàrrendono = Vittima dellàlluvione, la famiglia vuolegiustiziaCorrado Ricci

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NAZIONE LA SPEZIA 28/02/2019 43Coltivare e custodire Lèsperienza diventa un libroRedazione

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NAZIONE LA SPEZIA 28/02/2019 45Comune assume tre stagionaliRedazione

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NAZIONE MASSA ECARRARA

28/02/2019 49Commessi, banconisti, fornai, modellatori cadRedazione

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savonanews.it 27/02/2019 3Quattordici comuni costieri partecipano al workshop Pelagos Plastic Free diLegambienteRedazione

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SECOLO XIX LA SPEZIA 28/02/2019 18Turista travolta da treno operata alle gambeRedazione

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SECOLO XIX LA SPEZIA 28/02/2019 37Album La SpeziaRedazione

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voyage.tv5monde.com 27/02/2019 1Visitez les Cinque Terre italiennes en limitant votre empreinte carboneRedazione

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wired.it 27/02/2019 1La tassa di sbarco a Venezia è una negazione del diritto alla cittàRedazione

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Alessandria

“DigitaLife”: il film che racconta come internet hacambiato la nostra vitaAppuntamento martedì 12 marzo nella sede di Cultura e Sviluppo. Il film nascedall’idea di raccontare come internet e il digitale abbiano cambiato la vita di tuttii giorni attraverso oltre 50 storie differenti, scelte tra le centinaia raccolte inquasi due anni di lavorazione

ALESSANDRIA - Il tour di DigitaLife r iparte con unamarcia in più: il film, diretto da Francesco Raganato eprodotto da Varese Web con Rai Cinema e FondazioneEnte dello Spettacolo, è stato inserito dall’Ordine deigiornalisti come evento formativo professionale. Dopo leprime proiezioni lungo tutto lo Stivale, DigitaLife riprendeil giro d’Italia facendo tappa anche ad Alessandria e conun passaggio immancabile alla Digital Week di Milano.

Il film nasce dall’idea di raccontare come internet e ildigitale abbiano cambiato la vita di tutti i giorni attraversooltre 50 storie differenti, scelte tra le centinaia raccolte inquasi due anni di lavorazione. Tra queste, molto spazio è

dedicato al mondo del lavoro: l’avvento delle nuove tecnologie ha di fatto cambiato anche il modo diguardare e approcciarsi ad un’occupazione. L’ufficio ormai è ovunque, la possibilità di fare foto, videoed usarli in tempo reale ha modificato in modo radicale, ad esempio, la professione giornalistica. È perquesto che l’Ordine dei Giornalisti ha deciso di promuovere la diffusione della pellicola anche tra iprofessionisti della comunicazione inserendo DigitaLife t ra g l i event i u t i l i per la formazioneprofessionale e con i quali è possibile accedere ai crediti.

L’appuntamento è previsto martedì 12 marzo nella Sala Conferenze dell'Associazione Cultura eSviluppo in piazza De André. Intervengono Alessio del Sarto, Marco Giovannelli, direttore diVaresenews, Marika Ciaccia, protagonista del film e Alberto Sinigaglia, presidente dell'Ordine deiGiornalisti del Piemonte.

DigitaLife nasce dall’idea di raccontare come internet e il digitale abbiano cambiato la vita di tutti igiorni. Lo svelano le oltre 50 storie presenti nel docufilm, scelte tra le centinaia raccolte in quasi dueanni di lavorazione. Un racconto collettivo che tocca diversi argomenti: la nascita di internet, la perditadi una persona cara, il mondo del lavoro in evoluzione, la rinascita dopo una crisi, la ricerca di unafelicità perduta, la possibilità di socializzare, viaggiare, condividere esperienze ed emozioni. Ma anche ilterrorismo, il mondo dell’informazione, il cyberbullismo. Il tutto con una visione di speranza nel futuro.DigitaLife è un film che racconta un mondo fatto di connessioni, condivisioni e vita.

La produzione del docufilm ha trovato sostenitori come il Fai - Fondo Ambiente Italia, il Parco Nazionaledelle Cinque terre, Terre des Hommes, l’associazione europea delle vie Francigene, l’Ordine deigiornalisti. A cui si sono aggiunti i partner come Sea, Eolo, Coop, Tigros, Elmec informatica, CaffèChicco d’oro, Habitare, NAU!, Hagam ed Eoipso. Regia: Francesco Raganato

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2DICONO DI NOI

Sceneggiatura: Marco Giovannelli, Manuel Sgarella, Francesco RaganatoMusiche Originali: Vittorio Cosma Montaggio: Diego Zucchetto Produzione: Varese Web in collaborazione con Rai Cinema e Fondazione Ente dello Spettacolo Nazionalità: Italiana Durata: 75’Genere: Documentario

DigitaLife - Il Film: il TRAILER

28/02/2019Redazione - [email protected]

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3DICONO DI NOI

ATTUALITÀ

Legambiente lancia il logo "Pelagosplastic free". Capofila il Parco delleCinque Terre

C i n q u e T e r r e - V a l d i V a r a - S i chiama#PelagosPlasticFree il logo che ha lanciato oggiLegambiente durante il secondo workshopligure sul Progetto Pelagos Plastic Free,organizzato presso la sede del Parco Nazionaledelle Cinque Terre, che impegnerà comuni,esercizi commerciali, stabilimenti balneari e chine farà richiesta a intraprendere un percorsoper ridurre la plastica monouso all'interno delSantuario dei mammiferi marini di cui anche la

Liguria è parte.

Bogliasco, Camogli, Sori, Pieve Ligure, Zoagli, Sestri Levante, Moneglia, Bonassola, Framura,Vernazza, Riomaggiore sono i comuni che hanno partecipato al workshop dove è statapresentata anche la Carta delle Buone Pratiche, con l'intenzione di proseguire l'impegno perlimitare l'utilizzo della plastica, soprattutto del monouso, ed evitare che questa finisca inmare.

"Quella della plastica è una storia tutta italiana: è italiana l'invenzione della plastica perimballaggio, è italiano pure l'uso scellerato che si è fatto dell'usa e getta per molti anni -dichiara il Responsabile Mare di Legambiente Sebastiano Venneri che oggi ha presentato ilProgetto - Sempre nel nostro Paese, però, sono nate le prime forme di contrasto concreto alproblema della plastica nell'ambiente poi adottate anche da altri paesi europei. Per primiabbiamo vietato l'uso e la vendita delle shopper non compostabili, le microplastiche neiprodotti cosmetici e la vendita dei cotton fioc non biodegradabili. E anche oggi qui aManarola sperimentiamo un'iniziativa che ci caratterizza in Europa e nel Mediterraneo:quella del Comuni Plastic Free, comuni virtuosi che assumono impegni concreti contro ildilagare della plastica nell'ambiente. Una pratica che questo progetto ci permette direplicare e diffondere con successo, a beneficio della biodiversità custodita nel Santuario

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Mercoledì 27 febbraio 2019 alle 19:05:33© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pelagos ma anche delle comunità costiere che lo circondano".

"La sfida che il Parco Nazionale delle Cinque Terre affronta quotidianamente - spiegaVincenzo Resasco sindaco di Vernazza e vice presidente del Parco - è quello di flussi turisticicon numeri unici in Liguria: più di tre milioni e 500 mila turisti da marzo a novembre cheproducono un enorme quantitativo di rifiuti, soprattutto di plastica. Eppure in pochi anniabbiamo superato il 65 per cento di raccolta differenziata. Lo abbiamo realizzato con azionie pratiche quotidiane, ad esempio, introducendo la borraccia multiuso e sensibilizzandocittadini e turisti al consumo consapevole".

Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria, ha evidenziato come nella nostraregione siano i comuni costieri quelli con più problematiche in materia di riciclo esmaltimento dei rifiuti, "questo a causa della forte antropizzazione del territorio e di flussituristici estivi che complicano ulteriormente la situazione." Grammatico ha poi espresso lasoddisfazione dell'associazione ambientalista per l'alta partecipazione alle due giornate diworkshop e per la condivisione da parte degli amministratori locali di un percorso plasticfree da costruire insieme. "Questo sarà anche il tema della seconda edizione del nostroEcoforum Tour, che quest'anno racconterà le buone pratiche e le azioni concrete che sistanno sperimentando per superare l'utilizzo della plastica monouso nella nostra regione".

Il progetto Pelagos Plastic Free, condotto da Legambiente ed Expédition Med e finanziatodal Segretariato Pelagos, con la partecipazione del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano,del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Mareblu, Novamont e Unicoop Firenze, nasce dallanecessità di ridurre l'inquinamento marino causato dai rifiuti plastici, per proteggere lediverse specie di cetacei che vivono all'interno del Santuario dei Mammiferi Marini di cuianche la Liguria è parte.

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ECONOMIA

Turismo, l'Agenzia "In Liguria" presentatre nuovi format per la stagione 2019

Liguria - A pochi giorni dalla partecipazioneall’ITB di Berlino, dal 6 al 10 marzo, Agenzia “InLiguria” e Regione svelano le strategie e gliobiettivi di un 2019 in cui i l turismo e lapromozione del made in Liguria saranno alcentro delle strategie di comunicazione. Toccaa Pier Paolo Giampellegrini, commissario diAgenzia “In Liguria”, tracciare nel corso dellaconferenza stampa di quest’oggi gli obiettiviper un 2019 che la Liguria vuole vivere da

protagonista. "Abbiamo appena brindato al successo di immagine e di promozione che ci èarrivato dal Festival di Sanremo, abbiamo chiuso alla grande la presenza alla Bit con unasurplus di operatori che hanno chiesto di partecipare e siamo con le valigie in mano allavolta di Berlino. Stiamo lavorando alla grande, insomma, e oggi già siamo qui a raccontarequello che faremo per un settore che considero importante per il futuro della Liguria.L’Agenzia In Liguria sta schiacciando alla grande sul pedale dell’acceleratore, con tanteiniziative di promozione e con una campagna 2019 che ci vede impegnati in fiere eworkshop, in campagne promozionali social e non solo".

In questo primo semestre, dopo l’ITB di Berlino, sono già in agenda la partecipazione alworkshop Discover Italy di Sestri Levante del 29 marzo, il workshop di Parigi a metàmaggio, il roadshow tra Mosca e San Pietroburgo dal 4 al 6 giugno. Mentre nella secondaparte del 2019 si viaggerà in direzione Amsterdam a metà settembre, alla Fiera TTG diRimini dal 9 all’11 ottobre, alla Fiera WTM di Londra dal 4 al 6 novembre e al workshop diStoccolma di dicembre in occasione del Nobel; mentre si manterranno punti di forza comeil Buy Liguria, in cui verranno ospitati 45 buyer da tutto il mondo - la terza settimana diottobre - e Liguria Wedding Destination rivolto ai wedding planner, a metà novembre.

Grandi conferme, dunque, e nuovi investimenti di risorse e professionalità. Ma la grandenovità è che Agenzia “In Liguria” si consolida come “producer” di format di successo."Questa primavera ci vedrà protagonisti con tre eventi del tutto innovativi, che vanno a

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Mercoledì 27 febbraio 2019 alle 20:30:54© RIPRODUZIONE RISERVATA

coprire alcuni dei temi turisticamente più forti per la Liguria: il turismo attivo edesperienziale, il turismo food & green e il turismo culturale – aggiunge Giampellegrini – inpoche settimane, tra fine marzo e inizio giugno, daremo una scossa senza precedenti allapromozione del nostro marchio".

La prima delle novità, presentate quest’oggi, parte da Courmayeur dove il prossimo 23marzo andrà in scena il gemellaggio tra la località alpina e Portofino: si tratta del format“Surf the mountain” che ha come obiettivi quelli di intercettare un pubblico di famiglie egiovani, attivo e sportivo di target medio alto interessato a destinazioni esclusive e rinomatesia sulla Riviera Ligure che nelle valli alpine. L’evento prevede una conferenza stampa nellastazione a monte a Punta Helbronner: un evento esclusivo riservato a stampa e influencercon degustazione di prodotti tipici, show cooking.

La seconda sorpresa si concretizza dal 24 al 26 maggio con “Food&Green Village”, formatche ha come baricentro l’Arena Albaro Village: verrà allestito un grande Villaggio della filieraagroalimentare, una piazza dove piccoli produttori locali avranno la possibilità di unirsi emostrarsi. Sarà un luogo polo di attrazione e passaggio di un target misto di famiglie,giovani, cittadini e turisti: durante tutte le giornate laboratori, live cooking, conferenze. Dallavalorizzazione delle piccole produzioni di qualità, alla sostenibilità turistica fino al climatechange: questi gli ingredienti della kermesse.

Legata alla declinazione sportiva dell’evento ci sarà la presentazione di Liguria SurfDentination: "In vista di Tokyo 2020 in cui il surf per la prima volta sarà sport olimpico,vogliamo posizionare la Liguria come prima regione italiana dedicata ai surfisti e a questosport. L’idea è di mappare tutti gli spot (in Liguria ce ne sono diversi) classificandoli perdifficoltà e mettendo una segnaletica comune lavorando con gli operatori del territorio",dice ancora Giampellegrini.

Fortemente innovativo ma incentrato su un tema classico, quale il turismo culturale, è ilformat “Art & Culture Experience”, che interpreta l’arte come gioco. Il progetto si articola intre attività: una caccia al tesoro a squadre rivolta a turisti e residenti, da svolgersi nell’arcodi tre weekend primaverili nell’imperiese e su Genova, una sfida degli influencer allascoperta di tesori nascosti e una “live performing art”, giornata in cui artisti e giovani talentiriproducono un’opera artistica nota attraverso il loro personale registro creativo. Il periodova dal 18 maggio all’8 giugno.

"Come si può vedere ci aspetta una programmazione molto impegnativa, figlia delraddoppio delle risorse destinate alla promozione del turismo deciso subito dopo gliaccadimenti del Ponte e della mareggiata di fine ottobre - ha commentato l’assessoreregionale al turismo Gianni Berrino -. Si è palesata immediatamente la necessità di doverpromozionare la Liguria in tutta Europa proprio per le immagini che per mesi sono passatee che non rappresentavano la realtà della nostra regione. Il nostro obiettivo è dimostrareche la Liguria è bella come prima ed è raggiungibile come prima. Con questo piano redattoinsieme ad Agenzia abbiamo moltiplicato la nostra presenza a fiere e workshop, un’attivitàfondamentale che si somma alla campagna promozionale nei principali aeroporti chepartirà a breve".

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Ferrovie, turista asiatica travolta daltreno mentre si fa un selfie in stazione aManarola

Categoria: Treni reali

Pubblicato: 27 Febbraio 2019

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Frecciabianca in transito l'ha colpita alla gamba, sbalzandola via.

Le Cinque

Terre sono ogni

a n n o m e t a

p r e f e r i t a d i

decine di migliaia

d i t u r i s t i , c h e

vengono da ogni

parte del mondo

a godersi questo

a n g o l o d i

assoluto

spettacolo della

natura.

Impossibile

r e s i s t e r e a l l a

tentazione di un selfie; questa volta però, la tentazione è costata

carissima.

Nella giornata di ieri in stazione a Manarola si è sfiorata la tragedia: la

ragazza, intenta a farsi un selfie, è finita ben oltre la linea gialla d i

delimitazione.

Al passaggio del Frecciabianca diretto a Genova, la 33enne è stata

colpita violentemente alla gamba destra, venendo poi sbalzata via per

diversi metri sul marciapiede, fortunatamente senza finire tra le ruote

del treno.

Sono stati i testimoni alla scena a confermare agli investigatori che la

donna si stava facendo un selfie.

La turista ha riportato

una grave ferita alla

gamba destra.

Sul posto, la donna è

stata soccorsa dagli

uomini del Soccorso

alpino e trasportata

prima in ambulanza

fino a Riomaggiore e

da qu i in e l i co t te ro

all’opedale San

Martino di Genova.

A causa dell’investimento, i treni nella tratta Genova-La Spezia

hanno subito ritardi e cancellazioni per alcune ore.


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Un fatto che sia d'avvertimento alle tante, troppe persone, che con

disinvoltura oltrepassano la linea gialla anche a pochi istanti dal

transito di un treno.

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sguardo al colosso

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nazionale al 30 gi...

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rinforzo". Perch...

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2018

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Galleria dei Frentani a

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Budapest...

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l'incubo delle...

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treno dell...

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col Treno della Neve

d...

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biglietto per il Museo

di Pietrarsa e il ...

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febbraio i treni

speciali della

Fondazione...

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gennaio treni

straordinari per la

"Foca...

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sono particolarmente in...

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di un treno diventa spettaco...

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gli ETR 450

Ferrovie: le norme particolari per

l'ETR 400




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19 Legambiente lancia PelagosPlastic Free per liberare leCinque Terre dalla plastica

Presentata anche la carta delle buone pratiche

La riunione a Vernazza per lanciare il logo

Pelagos plastic free

Si chiama #PelagosPlasticFree il

logo che ha lanciato oggi

Legambiente durante il secondo

workshop ligure sul Progetto

Pelagos Plastic Free, organizzato

presso la sede del Parco

Nazionale delle Cinque Terre, che

impegnerà comuni, esercizi

commerciali, stabilimenti balneari

e chi ne farà richiesta a

intraprendere un percorso per

ridurre la plastica monouso

all’interno del Santuario dei

mammiferi marini di cui anche la

Liguria è parte. Bogliasco,

Camogli, Sori, Pieve Ligure,

Zoagli, Sestri Levante, Moneglia, Bonassola, Framura, Vernazza, Riomaggiore

sono i comuni che hanno partecipato al workshop dove è stata presentata anche

la Carta delle Buone Pratiche, con l’intenzione di proseguire l’impegno per

limitare l’utilizzo della plastica, soprattutto del monouso, ed evitare che questa

finisca in mare.

“Quella della plastica è una storia tutta italiana: è italiana l’invenzione della

plastica per imballaggio, è italiano pure l’uso scellerato che si è fatto dell’usa e

getta per molti anni - dichiara il Responsabile Mare di Legambiente Sebastiano

Venneri che oggi ha presentato il Progetto - Sempre nel nostro Paese, però,

sono nate le prime forme di contrasto concreto al problema della plastica

nell’ambiente poi adottate anche da altri paesi europei. Per primi abbiamo

vietato l’uso e la vendita delle shopper non compostabili, le microplastiche nei

prodotti cosmetici e la vendita dei cotton fioc non biodegradabili. E anche oggi

qui a Manarola sperimentiamo un'iniziativa che ci caratterizza in Europa e nel

27 febbraio 2019

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Franco Pretti

silvia landiNARRATIVA

legambiente

Mediterraneo: quella del Comuni Plastic Free, comuni virtuosi che assumono

impegni concreti contro il dilagare della plastica nell’ambiente. Una pratica che

questo progetto ci permette di replicare e diffondere con successo, a beneficio

della biodiversità custodita nel Santuario Pelagos ma anche delle comunità

costiere che lo circondano”.

“La sfida che il Parco Nazionale delle Cinque Terre affronta quotidianamente -

spiega Vincenzo Resasco sindaco di Vernazza e vice presidente del Parco - è

quello di flussi turistici con numeri unici in Liguria: più di tre milioni e 500 mila

turisti da marzo a novembre che producono un enorme quantitativo di rifiuti,

soprattutto di plastica. Eppure in pochi anni abbiamo superato il 65 per cento di

raccolta differenziata. Lo abbiamo realizzato con azioni e pratiche quotidiane, ad

esempio, introducendo la borraccia multiuso e sensibilizzando cittadini e turisti al

consumo consapevole”.

Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria, ha evidenziato come

nella nostra regione siano i comuni costieri quelli con più problematiche in

materia di riciclo e smaltimento dei rifiuti, “questo a causa della forte

antropizzazione del territorio e di flussi turistici estivi che complicano

ulteriormente la situazione.” Grammatico ha poi espresso la soddisfazione

dell’associazione ambientalista per l’alta partecipazione alle due giornate di

workshop e per la condivisione da parte degli amministratori locali di un

percorso plastic free da costruire insieme. “Questo sarà anche il tema della

seconda edizione del nostro Ecoforum Tour, che quest’anno racconterà le buone

pratiche e le azioni concrete che si stanno sperimentando per superare l’utilizzo

della plastica monouso nella nostra regione”.

Il progetto Pelagos Plastic Free, condotto da Legambiente ed Expédition Med e

finanziato dal Segretariato Pelagos, con la partecipazione del Parco Nazionale

dell’Arcipelago Toscano, del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Mareblu,

Novamont e Unicoop Firenze, nasce dalla necessità di ridurre l’inquinamento

marino causato dai rifiuti plastici, per proteggere le diverse specie di cetacei che

vivono all’interno del Santuario dei Mammiferi Marini di cui anche la Liguria è

parte.

© Riproduzione riservata 27 febbraio 2019

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26 febbraio 11:032019

da Andrea Lovelock

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Trenitalia presenta il travel book dedicato “Neve eParchi”

renitalia sforna il suo sesto volumetto tascabile travel book sulle eccellenze incoming italiane raggiungibili in treno,dedicato stavolta a “Neve&Parchi”. Nel dettaglio si tratta dell’illustrazione di otto impianti sciistici tra cui Aosta,Bardonecchia, Limone, Dobbiaco e Cortina ed altrettante oasi naturali come il Parco Nazionale delle Cinque

Terre, le Foreste Casenitensi, l’Oltrepò Mantovano, il Parco dei Monti Sibilllini e l’area marina di Torre Guaceto in Puglia.

Il progetto editoriale di Trenitalia, come gli altri travel book dedicati alle spiagge, ai borghi, ai siti Unesco, mira adincentivare l’utilizzo del trasporto regionale verso i viaggi di piacere, per un turismo consapevole.

«Vogliamo consolidare un segmento che ci sta dando grosse soddisfazioni: oggi il 33% dei nostri passeggeri viaggia perleisure e dal momento che ben il 40% delle nostre vendite da parte dei t.o. per viaggi Trenitalia è motivato da trasferimentiverso le montagne, ci sembra opportuno fornire ai clienti un manuale di viaggio che menzioni alcune tra le più bellelocalità sciistiche facilmente raggiungibili in treno – sottolinea Serafino Lo Piano, responsabile vendite passeggerinazionali e internazionali – Basti considerare che oggi offriamo giornalmente oltre 90 treni alta velocità per Venezia e 10collegamenti per Bolzano. Se a questo aggiungiamo che lo scorso anno circa 8 milioni di turisti stranieri in visita nel nostropaese hanno viaggiato con Trenitalia, si capisce perché queste iniziative editoriali potranno incentivare ancor di più ilmovimento dei viaggiatori con l’uso costante del treno, compresi quelli regionali».

Ed è proprio la responsabile divisione passeggeri regionali, Annunziata Giaconia, a ribadire che «i Travel Book sono naticon queste finalità, per sfruttare appieno la vasta offerta che Trenitalia è in grado di immettere sul mercato, con 400collegamenti regionali al giorno. Se poi consideriamo che oggi il 30% dei passeggeri che utilizzano i regionali, lo fannoper turismo e tempo libero, la scelta dei travel book può essere considerata una più che logica e conseguente strategiacommerciale a favore dell’incoming che possa premiare anche mete decentrate».

Nel commentare la nuova iniziativa editoriale di Trenitalia, il vice presidente di Federparchi, Enzo Lavarra, ha enfatizzatola valenza della pubblicazione «Una vera e propria svolta per il turismo esperenziale nelle aree protette che può avvalersi diun efficiente servizio di trasporto ferrato. Il fatto poi che Federparchi è membro di EuroParc, può certamente favorire laveicolazione dell’offerta anche tra i tour operator internazionali».

Come per le precedenti tematiche il travel book “Neve&Parchi” è disponibile in versione digitale e cartacea e riporta siale descrizioni dei luoghi sia il modo per arrivare direttamente in treno presso gli otto impianti sciistici e gli altrettanti parchi,nazionali e naturali, serviti dai regionali Trenitalia, dalle cui stazioni partono percorsi di trekking e cycling di ogni livellodi difficoltà.

Tra i progetti per la distribuzione di questi volumi si sta progettando la veicolazione nelle oltre 6.500 agenzie di viaggi chesono altrettanti punti vendita Trenitalia, e la distribuzione nelle edicole e come supplemento di riviste turistiche. I formatisfogliabili di questo e degli altri travel book, sono anche disponibili sul sito web di Trenitalia, in una apposita sezione.

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Home AMMINISTRAZIONI Rapallo: martedì attesa la visita del ministro al Turismo

Rapallo: martedì attesa la visita del ministro al Turismo

26 Feb 2019

Martedì a Rapallo è attesa la visita del ministro al Turismo Gian MarcoCentinaio che, essendo pavese, conosce anche le dinamiche che legano laLombardia alla Liguria. Prenderà visione della città, si consulterà colsindaco Carlo Bagnasco. Suggerirà ricette.

Di turismo si sente parlare tutti i giorni e si pensa che l’arrivo di ospiti possarisolvere qualsiasi problema. Nelle Cinque Terre li crea e supponiamo chel’incidente accaduto oggi (una cinese giunta con una comitiva finita sotto iltreno per una distrazione) aumenti le polemiche. Perché i turisti sono troppie la gente ne è stanca; vuole eliminare gli arrivi di massa.

Ciò fa pensare che se i vacanzieri arrivassero in massa, come auspicano gliimprenditori, la qualità della vita peggiorerebbe. Viene da pensare che leattività commerciali e turistiche sono troppe, rispetto agli arrivi e allepresenze. I turisti non sono diminuiti; erano aumentati, illudendo molti, aseguito degli atti terroristici compiuti altrove, in particolare quello di Nizza.Oggi con la diminuzione del terrorismo internazionale cala e si assesterà suilivelli normali.

Quindi la prima domanda dovrebbe essere: siamo troppi a volere vivere diturismo? E la seconda: la vacanza qui costa troppo rispetto ai servizipubblici offerti, a cominciare dalla pulizia del mare, fermate di treni etc etc?Le manifestazioni sono un falso problema. Creano un sottobosco diproponenti e pseudo organizzatori che aumentano i costi, spesso senzaoffrire ad ospiti e residenti ciò che vorrebbero. Ma è un discorso che quasinessuno vuole ascoltare. (m.m.)

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Home AMMINISTRAZIONI Riomaggiore: Torre Guardiola, accordo tra Comune e Parco

Riomaggiore: Torre Guardiola, accordo tra Comune e Parco

27 Feb 2019

di Guido GhersiQuanto prima nel territorio del Comune di Riomaggiore nelle Cinqueterre,sarà riaperta “Torre Guardiola” ex-sede del “CEA”(Centro di EducazioneAmbientale) del Parco Nazionale, dove era presente anche un percorsobotanico e un’area per il “birdwatching” chiusa 9 anni or sono perdivergenza tra il Parco e l’ex-.amministrazione comunale. Oggi, invece idue Enti, si sono messi d’accordo e insieme fanno rifiorire quel luogoincantato. Il Comune ha infatti affidato al Parco la gestione dell’area ,cheuna superficie di 130 mila mq., e della sala conferenze, mentre, a breve,sarà ultimata la manutenzione. In questi giorni è statao emesso il bandopubblico per la gestione del bar, con un affitto a base d’asta di 52 milaeuro. Offerte entro mezzogiorno di venerdì 15 marzo.L’area prende il nome da un vecchio fortilizio, adibito alla sorveglianzadelle coste per prevenire eventuali attacchi da parte dei Saraceni: gli ex-bunker, trasformati in moderne strutture e sale studio, in passato, hannoaccolto, visitatori e studenti italiani e stranieri interessati a scoprire ilterritorio e le diverse specie animali e vegetali che popolano l’area marinae la macchia mediterranea. l’obiettivo è quello di restituire alla comunità eal mondo intero un’area di grande valore storico ed ambientale, offrendoanche un servizio di ristorazione, a gestione completamente privata. Lasala conferenze sarà nuovamente a disposizione di incontri e seminari,sarà nuovamente sede del “CEA” e del “Sito UNESCO Cinque Terre,Portovenere e Isola Palmaria”. La saletta ristoro, poi, potrà garantire unapiacevole ed utile servizio sai visitatori dell’area.

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Home / Destinations / Europe / Italy / Weekender: Cinque Terre

ITALY

Weekender: Cinque TerreClinging to an isolated stretch of coast, this string of colourful villagesfeels blissfully cut off from the rest of Italy

By Adrian Phillips. Published on 24th February 2019

Grape harvest, Manarola. Image: AWL

Until the middle of the 19th century, Cinque Terre was a part of

the Italian Riviera pretty much unknown to foreigners. Lord

Byron was famously enamoured of the region — he called it

‘paradise on earth’ — but he was one of a lucky few. And, these

days, despite it being UNESCO-listed and attracting over two

million tourists a year, it still has the air of a world overlooked.

Cinque Terre’s reputation for being isolated from modern life is

down to both geography and attitude. Its five villages are

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pinned to the sea cliffs east of Genoa, with the mountains

stacked behind them. Building on this rugged landscape is

difficult, and the locals have resisted the temptation to allow

developers in. There are few cars (drivers require a special

permit) and no high-rise hotels. Most visitors get here via the

railway from La Spezia or aboard ferries that ply the

shoreline.

From north to south, the villages are: Monterosso al Mare,

Vernazza, Corniglia, Manarola and Riomaggiore. Each is

different in character: Vernazza dates from Roman times and

is the prettiest; Corniglia takes the most effort to reach,

perched high on the cliffs; and Riomaggiore attracts the biggest

crowds in summer. Yet each is also firmly part of the whole.

They have a shared history of poverty, their inhabitants

scratching a living from the vines and olive trees that grow

around the villages; and a shared pain in the memory of 2011’s

flash flood, which killed 13 people and caused huge damage.

This is a place to walk, whether it’s a gentle stroll over the

cobbles past colourful houses, or a hike along the eight-mile

coastal path that links the villages (though some sections are

still closed for repair after the flood). It’s a place to duck into

medieval churches or climb watchtowers, to enjoy a plate of

anchovies and a glass of local wine, and to feel like you’ve

stepped back in time.

Something fishy

Anchovies are used as more than pizza toppings here. They’re

a staple on Cinque Terre menus, served stuffed, salted, fried or

squeezed with lemon. They also make a great portable snack,

piled into a cone of paper. They’re particularly associated with

Monterosso, whose fishermen take to the sea at night in small

boats called gozzi, attracting the anchovies into their nets with

lights — just as they have for centuries.

Wine time

The terraced slopes of Cinque Terre, lined with dry-stone walls,

have been used to grow vines for millennia. Pliny and Petrarch

made reference to Cinque Terre wines, and an amphora from

Corniglia was unearthed at Pompeii. Best known is the sweet

and strong Sciacchetrà, made from the local Bosco grape,

which is dried on mats before fermentation. The wine is thick

and honeyed, ideal with desserts, cheese or cantucci biscuits.

Three to see: Beyond the five villages

Portovenere

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While the five villages attract the limelight, four miles or so

south is the town of Portovenere, at the tip of the promontory

that shelters the so-called Bay of Poets. Its 12th-century

Church of St Peter is beautiful, with black-and-white striped

walls, while nearby is a cove from which Byron swam across

the bay to Lerici in 1822.

Lerici

Something of a local secret, Lerici is a popular getaway for

Italians. The old town is a gorgeous tangle of alleyways, and

the beach offers a pleasant promenade beneath the looming

medieval castle. Percy Bysshe Shelley drowned nearby, but

before his death he and Mary Shelley anchored their sailing

boat at Lerici.

Carrara

Head east from the five villages and you’ll reach Carrara,

source of the marble used by the Romans for the Pantheon and

Michelangelo for his statue of David. You can take a

fascinating tour of the working quarry, deep inside the grey-

white mountain — tickets are sold in the quarry yard.

carraramarbletour.it

Did you know?

Some claim the houses of Cinque Terre were painted long ago

so fishermen could spot their homes from out at sea, but the

pastels actually appeared in the 1970s, as the villages were

beautified for tourists.

Box of bones

Vernazza’s 14th-century church of Santa Margherita

d’Antiochia, with its octagonal bell tower, is a retreat from the

crowds. Legend has it a casket containing the bones of St

Margaret washed up at this spot, and when a church was built

to hold the relic, it was destroyed by a storm. However, the box

appeared on the beach again. It was a sign, of course, so a new

church was built.




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Boating off the coast of Cinque Terre. Image: Alamy

Eyewitness: On the waterfront

The engine vibrates beneath us, the water whipped white

behind. I have a prime spot on the upper deck. These ferries

run frequently between Portovenere and Monterosso al Mare,

a 90-minute journey that offers a perspective on Cinque Terre

that isn’t possible when you’re in the thick of its medieval

streets.

Yesterday there was standing room only on the train from La

Spezia to the Cinque Terre villages, and I disembarked at

Vernazzo to join a slow-moving conga of tourists through the

alleyways. I enjoyed the bustle, though, breaking the line to

browse stalls selling trays of lemons, and squeezing into a

beachfront restaurant to eat baby octopus grilled on wooden

skewers.

Back on the ferry, I admire the cliffs, their steep sides striped

with grape vines and olive trees. The cliff eventually rounds

into a rocky cup, edged with shallow-roofed houses painted

pastel peach, pink and mint-green, lines of washing strung

from beneath their windows. We’ve reached Riomaggiore, the

first of the five villages. A handsome church is silhouetted at

the top of a hill to the right; little motorboats zip about the bay,

leaving foamy trails on the sea’s surface. The ferry bumps

against the jetty, disgorges a few passengers and accepts a few

more, and then we’re thrumming our way northwards along

the coastline again.

Next stop is neat Manarola, rising seamlessly from the cliff as

if its houses have been sand-papered level with the rockface.

Behind a sea wall of boulders is a calm pool where people

swim, and beyond that a path zig-zags out to a promontory the

shape of a dragon’s snout. More passengers get off and on.

“Wow, we got a great view!” an American says, taking a seat in

front. And he’s right.

The other villages follow. Cloud hangs low on the hills behind

Corniglia; a young couple quietly drink a coffee on their

balcony at Monterosso. In between is Vernazza. I watch as a

boy scales a shark fin of rock near the shore and somersaults

into the water. In the distance behind him, the packed train I

rode yesterday worms along the cliff before disappearing into

a hole in the mountain. Here on the water, away from the

crowds, it’s easier to see how the Cinque Terre all fit together,

to give context to a truly unique landscape.




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Cinque Terre is in north-west Italy, about 60 miles from Genoa

and Pisa airports, both of which are well served from the UK.

Most visitors take the train from La Spezia, the region’s gateway

city. A Cinque Terre Card costs €7.50 (£6.70) a day for unlimited

access to trains, shuttle buses and hiking trails.

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Published in the March 2019 issue of National Geographic

Traveller (UK)

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Tiratura: 90.198 Diffusione: 66.359 Lettori: 729.000Dir. Resp.:Francesco Carrassi


Sezione:DICONO DI NOI Foglio:1/1Estratto da pag.:37

Edizione del:28/02/19

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Sezione:DICONO DI NOI Foglio:2/2Estratto da pag.:1,43


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Lettori: n.d.www.savonanews.it


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Sezione:DICONO DI NOI Foglio:1/2Edizione del:27/02/19

savonanews.it

Peso:3-98%,4-100%073-138-080

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Sezione:DICONO DI NOI Foglio:2/2Edizione del:27/02/19

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Tiratura: 56.161 Diffusione: 40.732 Lettori: 353.000Dir. Resp.:Luca Ubaldeschi



Edizione del:28/02/19SECOLO XIX LA SPEZIA

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Tiratura: 56.161 Diffusione: 40.732 Lettori: 353.000Dir. Resp.:Luca Ubaldeschi



Edizione del:28/02/19SECOLO XIX LA SPEZIA

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Accueil | Tourisme durable | Visitez les Cinque Terre italiennes en […]

TOURISME DURABLE

Visitez les Cinque Terre italiennes enlimitant votre empreinte carbone

RETOUR À LA LISTE

27 Février 2019 - Culture / Découverte / Patrimoine

Les Cinque Terre en Ligurie constituent une destination ultra-touristiquecertes. Et alors ? Ce serait dommage de boycotter une telle beauté. Aucontraire, découvrez les cinq villages perchés sur une des côtes les plusescarpées d’Italie hors des sentiers battus grâce à des petites structures dontles activités nautiques, marines et hôtelières riment avec respect del’environnement et tourisme durable.

Manarola ©Public Domain

Destination du mois Tourisme durable Trouvez votre hôtel PROFESSIONNELSVOYAGEPartager

TV Info Langue française Afrique Jeunesse Culture Plus

voyage.tv5monde.comSezione:DICONO DI NOI


Foglio:1/5Lettori: n.d.voyage.tv5monde.com

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En 1997, l’Unesco inscrit le site des Cinque Terre à son patrimoine mondial. Les magazines de voyageaffluent et font de cette destination "the place to go". Eh oui, les cinq villages qui bordent la côteligurienne du nord-ouest de l’Italie sont particulièrement photogéniques : les maisons mitoyennesconstruites à flanc de falaise aux couleurs pastels impriment à merveille les pellicules et lespremières cartes mémoire digitales. La mode est lancée, les touristes déferlent. Pourtant, ces petitsvillages médiévaux - Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola et Riomaggiore, dansl’ordre, du nord au sud, n’ont pas la capacité d’accueil adaptée et on se retrouve dans les rues étroitescomme un 15 août au Mont Saint-Michel ! Qu’à cela ne tienne, il existe des moyens de contourner lesmasses et d’apprécier la majesté des lieux différemment.

Riomaggiore ©Public Domain

Prendre le train et marcher

De Monterosso à Riomoggiore, ce n’est pas une route qui longe la mer mais une voie ferrée avec unegare dans chaque village. Alors à quoi bon vous embarrasser d’une voiture ? Les amateurs derandonnée pourront même alterner marche et train, en se promenant d’un village à un autre puisen reprenant le train. Le chemin côtier est tout simplement magnifique mais préparez vos jambes àdes dénivelés conséquents. Pour ne pas croiser trop de touristes qui auraient eu la même idée quevous, essayez de partir hors saison, idéalement en avril, mai, septembre ou octobre.




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33DICONO DI NOI

©Circolo Velico Monterosso

D’en bas

Justement, pour reposer vos cuisses engourdies, découvrez les Cinque Terre d’en bas, en bateau oules pieds dans l’eau. Une adresse s’impose à Monterosso, le Circolo Velico Monterosso, le club devoile du village, situé dans un petit port de rêve. On peut y faire de la voile, mais aussi toutsimplement se baigner et profiter de la Dolce Vita italienne sur la petite plage du club. Si vous avezdes enfants, il s’agit d’un endroit de rêve pour qu’ils apprennent à nager ou à faire du dériveur. Sachezque le Circolo Velico Monterosso a également le mérite de mener une politique de protection de sonterritoire maritime précieux. LE CVM vient d’ailleurs d’obtenir la certification STRATUS - délivrée parInterreg Maritime, programme de l’Union Européenne - qui atteste de la mise en place et de laréalisation d’activités concrètes pour réduire l'impact environnemental.




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34DICONO DI NOI

©Centre de plongée de Punta Mesco

Plongée et balades en mer

Barboter ou naviguer ne vous suffit pas. Plongez et découvrez le paysage aquatique des Cinque Terre.Depuis trente ans, le Centre de Plongée de Punta Mesco fait découvrir aux plongeurs débutants etavertis les fonds du parc marin national des Cinque Terre, des fonds riches et colorés, parmi lesplus beaux de la Méditerranée. Si plonger n’est pas votre tasse de thé, le centre de plongée organiseaussi des balades en bateau à thème pour explorer des recoins de la côte. Enfin, il offre aussi unhébergement dans sa villa Nova, à cinq minutes à pied du centre, une belle immersion maritime dansles Cinque Terre, également certifiée STRATUS. Pour ceux que le monde aquatique fascine, intéressez-vous aussi aux activités de l’association Sotto il Mare. Située à Riomaggiore, elle sensibilise à laconnaissance des fonds marins du parc.




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35DICONO DI NOI

©Sotto Il Mare

Vivre à la mode des Cinque Terre

Pour compléter votre expérience hors des sentiers battus, privilégiez un logement typique. Outre lavilla Nova, ses palmes et ses tubas, la petite entreprise Cinque Terre Pelagos, montée par deux amisd’enfance, Eduardo et Lorenzo, propose des appartements et des chambres de charme dans desmaisons ou immeubles traditionnels.

©5 Terre Pelagos

Egalement dotés de la certification STRATUS, les deux compères ont rénové des appartementsfamiliaux dans le centre historique de Manorala. Aucune faute de goût dans des chambres adorablesqui ne se ressemblent pas. Eduardo et Lorenzo sont aussi à votre disposition pour vous aider àorganiser votre séjour. Il ne vous reste plus qu’à apprécier les produits locaux et la fameuse cuisineitalienne. Buon viaggio !

En savoir plus : liste des entreprises et projets certifiés STRATUS

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La Toscane à vélo




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36DICONO DI NOI

La tassa di sbarco a Venezia è unanegazione del diritto alla cittàLa città lagunare è stata definita capitale mondiale delsovraffollamento turistico. Ma un ticket d’ingresso rischia ditrasformarla in uno spazio privato rinnegando il diritto alla mobilità

di Luigi Mastrodonato

Giornalista

27 FEB, 2019

294

294CONDIVISIONI

Il consiglio comunale di Venezia ha definitivamente

approvato il regolamento di applicazione del contributo di

accesso al centro storico. Si tratta della concretizzazione di

quella tassa di sbarco inclusa nell’ultima legge di bilancio, una

somma tra i 2,5 e i 10 euro che dovrà essere pagata da chi

arriva nella città lagunare. Chi è nato a Venezia ma abita altrove

verrà escluso dalla tariffa, stesso discorso per chi si recherà in

città per motivi sanitari e per le tifoserie in trasferta organizzata

nel capoluogo veneto. Per il resto, la tariffazione riguarderà

tutti: dai parenti in visita agli abitanti del luogo, a chi si recherà

in città per lavoro, a chi dovrà partecipare a cerimonie come

matrimoni, battesimi e funerali. Obiettivo della misura è porre

un freno al turismo di massa che interessa Venezia, in

particolare quello “mordi e fuggi”. A essere colpiti saranno

soprattutto i turisti che vengono in giornata, mentre per chi

pernotterà in città si stanno studiando alcuni sconti.

(Immagine: pixabay)

VIDEO

**

H O M E A T T U A L I T À A M B I E N T E

.IT Sezioni Wired Next Fest Gallery Wired Next

H O T T O P I C W I R E D H E A L T H B U F A L E M O B I L E W O R L D C O N G R E S S D O N A L D T R U M P T R A I L E R G O V E R N OV E D I T U T T I



Foglio:1/3Lettori: 50.632www.wired.it

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La città nel 2017 ha ospitato 9,5 milioni di turisti, mentre le

presenze sono state 37 milioni. Uno studio di Airbnb dell’anno

scorso ha definitoha definitoha definitoha definitoha definito Venezia la capitale mondiale del

sovraffollamento turistico, con 73,8 visitatori l’anno per

ogni residente in città. Il ticket d’ingresso servirà a gestire

questa situazione, rimpinguando al tempo stesso le casse

comunali, dicono dal comune. Secondo le prime stime, la nuova

tassa potrebbe portare a un gettito annuo tra i 40 e i 50

milioni di euro, ipotizzando un ticket d’ingresso medio di 5

euro. Questi soldi dovrebbero essere utilizzati, tra le altre cose,

per migliorare la vivibilità della città: in pratica si chiede ai

turisti di contribuire al pagamento delle spese per i servizi

urbani, tra pulizia, raccolta rifiuti e più generiche iniziative di

decoro.

“La tassa di sbarco punta giustamente a colpire i turisti

giornalieri, che sono la maggior parte dei visitatori della città,

ma portano in termini di fatturato solo il 30% a fronte del 70%

portato dai pochi milioni di pernottanti che pagano da anni la

tassa di soggiorno”, ha spiegato Matteo Sechi, portavoce

dell’associazione Venessia.com, impegnata nella lotta al turismo

di massa. Chi visita Venezia in giornata, in pratica, è colpevole di

non pagare il prezzo del biglietto, in senso figurato. E allora

viene introdotto il biglietto, quello vero: se ti rechi in città dai il

tuo contributo, altrimenti vai da un’altra parte.

Che a Venezia ci sia un problema di sovraffollamento turistico è

oggettivo, ma la trasformazione del centro storico in uno spazio

privato alla stregua di un museo o di una fondazione è

pericolosa. Il cittadino, il visitatore, diventano clienti e a esserne

compromesso è il diritto alla mobilità e alla cittadinanza. Più

in generale, il diritto alla città. Calpestare una via cittadina è un

diritto gratuito, negarlo in nome della vivibilità cittadina è un

controsenso.

Tasse di sbarco simili esistono già altrove, come a Capri o a

Ponza. Durante il periodo natalizio, invece, un ticket di ingresso

era stato introdotto a Polignano a Mare. Per accedere al centro

storico e al suo spettacolo di luminarie, bisognava pagare 5 euro

e superare una serie di tornelli. Misure di questo tipo non sono

solo una privatizzazione di fatto di spazi pubblici che

ARTIFICIAL INTELLIGENCE

IN COLLABORAZIONE CON

31 GEN

Questi volti non esistono: liha sfornati l’intelligenzaartificiale

Volti che non esistono ma che danno

l’idea della potenza dell’AI. Non senza

sollevare qualche...




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eticamente lascia perplessi, ma anche misure di esclusione

sociale. Per una famiglia numerosa, trascorrere qualche ora a

Venezia, come a Polignano a Mare, si trasforma in un salasso

economico, in quella che diventa una discriminazione in base al

reddito. Una forma di esclusione visibile, che va a braccetto con

altre misure similari che sempre più caratterizzano le nostre

città. Gli ultimi anni si sono contraddistinti per le ordinanze

anti-degrado di vari sindaci in giro per l’Italia, che hanno di fatto

definito quali cittadini potessero beneficiare della città e quali

no. Dai daspo urbani, ai divieti di fare l’elemosina, alle coperte

buttate nei cassonetti, i centri storici si stanno sempre più

trasformando in dei luna park accessibili solo ad alcune fasce di

popolazione.

Il ticket d’ingresso a Venezia è solo un nuovo capitolo di

questo trend nazionale. Sull’onda di quanto sta avvenendo nel

capoluogo veneto, subito altre città e luoghi di interesse italiani

hanno mostrato interesse a replicare la misura. Dalle Cinque

Terre a Firenze, il rischio è che la geografia italiana si trasformi

in un mosaico di spazi apparentemente pubblici, ma di fatto

privati e non accessibili a tutti. Questa negazione massiva del

diritto alla città non può essere la soluzione al sovraffollamento

turistico.

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LAVORO – 6 H

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