Rassegna stampa 19/07/2018 - Toscana Film Commission€¦ · verso spezzoni dei film che hanno reso...

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Rassegna stampa 19/07/2018

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Rassegna stampa 19/07/2018

Pagina I

Si parla di noi

19/07/2018 p. 32 Sergio Castellitto "Io, un Geppetto che scolpisce la vita deiragazzi"

Repubblica 1

Si gira in Toscana

19/07/2018 p. 19 Le terre geotermiche sono perfette per un set Il thrillerpsicologico

Nazione PontederaValdera

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19/07/2018 p. IX Un film su Francesco Nuti con la presenza di «Pablito» AlessandroBenigni

Tirreno PratoPistoia Montecatini

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19/07/2018 p. 29 Argentero sarà Leonardo A settembre le riprese per un filmbiografico

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Iniziative ed eventi

19/07/2018 p. 24 "Marie-Jo et ses deux amours" Guédiguian, tradimento eamore

Nazione Firenze 7

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Sul set di "Pezzi unici" di Cinzia Th Torrini per Rai 1L'attore è un artigiano che aiuta i ragazzi a riscattarsi"Sono maestri quelli che imparano con gli allievi"

Seroo Caste H tto

lo, uC

V- GSCO

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osceragazzV'avtad

Nell'Antico setificiofiorentino il tempo si èfermato, il rumore deitelai è forte e ritmico.Il maestro Sergio

Castellitto guida i ragazzi con losguardo. «Volevo raccontare gliartigiani da una vita» dice CinziaTh Torrini, autrice e regista dellanuova serie Rai Pezzi unici «leantiche botteghe chiudono perchénon c'è ricambio. Sono al nostrofianco la Regione Toscana, la FilmCommissioni comuni di Firenze ePrato. Raccontiamo come cinqueragazzi borderline imparano ilmestiere: Vanni, il maestro, dovevaessere burbero e riabilitare sestesso. Sergio era perfetto».Dal Grande cocomero a Don Milani,passando per Vassallo, il sindacopescatore, il giudice Chinnici, ilMoro professore fino al medico diLampedusa Pietro Bartolo,Castellitto ha interpretato tantimaestri. «Maestri di vita, madisposti a imparare» spiega l'attore,asciutto e sorridente «perché inItalia è pieno di gente che non saascoltare».

Gira una serie di dodiciepisodi : cosa l ' ha convinta atornare in tv?«La prima volta che ho letto lasceneggiatura ho pensato a questoartigiano come a un "Geppettofurioso". Mi è piaciuta la scrittura,che non è semplicistica. Va a fondo.Se le battute sono di plastica od'acciaio lo capisci subito. I ragazzisono credibili, nel cast c'è GiorgioPanariello è un uomo che adoro, hauna grande umanità. Pensi che lovolevo in Non timuovere, ma eraimpegnato. Ci siamo ritrovati qui.Cinzia è legatissima a questo

progetto perché racconta la suacittà, è un omaggio al talento diuomini che creano la bellezza».

Chi è Vanni Bandinella?«Un uomo inadeguato che ha unpassato doloroso, ha perso un figliocon cui aveva un rapportoconflittuale. La serie racconta unalinea emozionale, l'incontro conquesti cinque ragazzi scapestrati. Euna linea gialla: l'ossessione diVanniper la verità sulla morte delfiglio. E anche la storia di unarieducazione alla paternitàall'occuparsi dei figli, dei giovani. Ciriempiamo tutti la bocca con questaparola giovani ma poi?».

In questa storia s'insegna aigiovani un mestiere.«Sì. Vanni educando alla vita iragazzi educa se stesso, scopriràquanti errori ha fatto nei confrontidel figlio e della moglie. Diventeràuna persona migliore».

La sua carriera dice che ha undebole pera ruoli del maestro.«Mi piacciono quando sono maestrie poco professori, l'Italia è piena diprofessori. Il vero maestro rimanestudente, continua a imparare dagliallievi. Vanni capisce che non sitratta solo di piallare una figura, mache nella vita si vince se ci si ferma,si esce da se stessi e ci si sforza diguardare due metri più in là».

Lei lo fa?«Per la verità, cerco di farlocontinuamente».

Interpreta un artigiano checrea con le mani, si prende il suotempo in tempi sempre piùveloci : che effetto fa?«Questo è il punto. Mi piace che inun'epoca digitale, inodore, siracconti un mestiere fatto del

profumo del legno, di rumori; l'ideadi tornare alla materia viva,plasmata dalle mani. Parliamo digente che si sporca le mani,torniamo a parlare di operai. Cisiamo ridotti così anche perchél'Italia si è dimenticata di loro».

Come vede il Paese?«No, guardi di politica non parlo.Parliamo della bellezza, di luoghiche sembrano fuori dal tempo in cuisenti il profumo del legno e dellaruggine».

Si rifugia nel passato?«L'atmosfera è vintage quindimoderna. Tornare alla materia inun momento in cui sembra che nonsi possa fare a meno di essereInstagramati, Facebookati,Whatsappati, mi sembra bellissimo.Il protagonista usa il telefonino due,tre volte al massimo. Mi piacerebbeche si fermasse in una cabinatelefonica come avrebbe fattoMastroianni».

Lo ricorda con rimpianto?«Immenso. Ricordo l'affettuosità diPiccoli, la dolcezza di Gassmann, lafratellanza di Marcello. Attori chenon se la raccontavano più di tanto.Mastroianni aveva ancora un po' dipanico sul set, non era maisupponente. Un attore deve sentirsi

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inadeguato, pensare che potrebbenon ricordare la battuta. Non devemostrarlo ma intimamente devetrovarsi davanti a un piccolobaratro. Per noi attori il panico è lavera benzina».

Ha girato fiction in tempi nonsospetti : non ha mai temuto diessere messo da parte dalcinema?«Non sono mai stato strategico nellescelte ma istintivo, non mi sono maifatto fregare da quella forma diperbenismo per cui se fai il cinemanon fai la tv. Cerco sempre di farequalcosa che non assomigli allacosa che ho appena fatto. Hointerpretato Padre Pio e subitoErnesto Picciafuoco nell'Ora direligione con Marco Bellocchio.Oggi non dico più che recito, mache racconto. Un regista mi dicevasempre: "Fatevi venire almeno unaseconda idea, perché la prima è giàvenuta a qualcun altro"».

Le serie hanno cambiato illinguaggio televisivo?«Sono più interessanti del cinemaperché permettono di approfondirei personaggi, la grammaticacinematografica deve stare dentroun'ora e mezza. Non ho mai pensatoche la tv sia inferiore. La maggiorparte delle cose interessantivengono dalle serie: penso a Sky, aNetfiix. La stessa Rai ha innovato illinguaggio. La concorrenza creativaobbliga a lavorare sulla scrittura».

Ha girato ottanta film: ilmigliore?«Non credo nelle carriereintegerrime, ho fatto errori. Il filmmigliore è Non ti muovere perché è ilcompimento di un lavoro artistico eumano. Ha rappresentato l'iniziodella collaborazione con Margaret(Mazzantini, la moglie ndr). In tvsono fiero diln treatment: 105episodi dove la parola era regina.Ma ho un ricordo bellissimo diprogetti nazionalpopolari comePadre Pio o Don Milani, mi hannodato la popolarità. Quella vera.Bella, anche se ti può divorare».©RIPRODUZ IONERISERVATA

L'incontrodi SILVIA FUMAROLA, FIRENZE

II progettoLa serie è prodotta da RaiFiction,Indiana Production e Cassiopea.Tinny Andreatta : " Ci piaceva l'ideadel riscatto di cinque ragazziapparentemente perduti attraversola palestra di vita di una bottegaartigiana a Firenze e la riscopertadel lavoro manuale e del talento"

Mi piace raccontarechi si sporca le maniL'Italia si è ridottacosì anche perchési è dimenticatadegli operai

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POMARANCE RITORNO D'IMMAGINE

Le terre geotermichesono perfette per un setIl thriller psicologico

iL'attore Giovanni Guidelli nel trailer del suo progetto Tuscan Dirty Fable

UN ACCATTIVANTE thrillerpsicologico di respiro internazio-nale ambientato nelle terre geo-termiche. L'idea di sostenere ilprogetto dell'attore toscano Gio-vanni Guidelli, volto noto di ci-nema e tv, accarezza il Comunedi Pomarance che ha contribuitoal trailer del film. Il promo di`Tuscan Dirty Fable', prodottodall'associazione Avatar di cuiGuidelli è presidente e che lo ve-de attore e regista, è stato girato

a Pomarance nei mesi scorsi e stagià promuovendo il paese e la val-le del diavolo: i primi 4 minutiambientati a Casa Bicocchi, alMasso delle fanciulle e nel cen-tro storico stanno riscuotendosuccesso a prestigiosi festival dicinema internazionali, con 2 pre-mi come best pilot, in semifinaleal Los Angeles Cinefest e ora inconcorso al festival del Portogal-lo e in New Jersey. «Abbiamoproposto al Comune di Pomaran-

Negli anni ' 70 in un paesescompare un bimbo e aigiorni nostri un poliziottotorna lì dove è cresciuto eprova sensazioni che...

ce il trailer del film in ingleseche vorremmo girare nella zona,perfetta per la sceneggiatura -spiega Guidelli che ha lavoratoanche con premi Oscar - La sto-ria si lega alle leggende sulle stre-ghe e alle suggestioni secolari del-la valle, un immaginario misti-co».«Vorremmo girare qui il film perdare anche una spinta diversa alturismo, è una Toscana tutta dascoprire e questo può essere unvolano, oltre che per la ricercadelle maestranze e delle compar-se, affinché i turisti possano avervoglia di venire a scoprire i luo-ghi del set - aggiunge l'attore -Vorremmo che anche altre realtàdel territorio oltre ai Comunicontribuissero al film, per pre-sentarlo ai festival del cinema, co-me Berlino, già il prossimo an-no». «Stiamo valutando - dicel'assessore alla cultura di Poma-rance Ilaria Bacci - se dare il no-stro contributo, coinvolgendo an-che il Comune di Castelnuovo, aquesto progetto che potrebbe es-sere un'occasione importante«.

A.S.

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CORTOMETRAGGIO

Un film su Francesco Nuticon la presenza di « Pablito»Ieri sono state girate alcune scene dal regista Enio Drovandi nello stadio di Pistoia«L'idea mi è nata un anno fa per sdebitarmi di quello che ha fatto per me»Alessandro Benigni/ PISTOIA

«Ti vogliamo bene FrancescoNuti». Questo il titolo dell'o-pera, a metà tra un cortome-traggio e un docufilm, ideatae realizzata dall'attore pisto-iese Enio Drovandi per rac-contare e celebrare la figuradell'attore e regista prateseFrancesco Nuti . Un omag-gio che sta vedendo la luceproprio in questi giorni, conattori e troupe impegnati a gi-rare in diverse location tosca-ne. E proprio ieri la "carova-na" ha fatto tappa a Pistoia,presso lo stadio Marcello Me-lani, per una scena specialecon la partecipazione delcampione del mondo PaoloRossi.

«L'idea è nata un annetto faed è un modo per sdebitarmifigurativamente con France-sco - ha raccontato Enio Dro-vandi - agli esordi della miacarriera, infatti, non me lapassavo bene economica-mente, ma quando gli chiesiuna mano lui non batté ciglioe mi staccò un assegno da400mila lire seduta stante.Grazie a quei soldi - ovvia-mente restituiti, analoga-mente a quanto fatto con Ro-berto Benigni in un'altra oc-casione - sono potuto rimane-re a Roma per poi recitare neifilm di Mario Monicelli.Quel suo gesto, come quellodi Roberto, non l'ho mai di-menticato - ha proseguito - equesto cortometraggio e ilmio modo di dirgli grazie, an-cora una volta».

LA TRAMAUn nonno, interpretato da

Enio Drovandi, che racconta

L'ex moglie di Nuti, Annamaria Malipiero con Paolo Rossi, Francesco Petit Bon e il regista Drovandi

i valori della vita a un bambi-no, il vispo Francesco PetitBon, durante un sogno, attra-verso spezzoni dei film chehanno reso celebre France-sco Nuti. In particolare, nellascena girata allo stadio Mela-ni ("Un omaggio alla mia Pi-

Paolo Rossi raccontadi quando lo haconosciuto in unprovino di calcio

stoiese - ha affermato Drovan-di, grande tifoso arancione -questo è il mio Maracanà"), ri-copre una parte importanteanche l'ex calciatore PaoloRossi: «Come lui negli anniOttanta è stato il re del calciomondiale, così Nuti è stato ilre degli incassi», ha spiegatol'attore. Un legame figurati-vo ma anche reale, visto che idue si conoscono: «Ho un pa-io di ricordi giovanili di Fran-

cesco - ha raccontato lo stes-so Paolo Rossi sul set - abbia-mo trascorso una settimanainsieme a Coverciano, da14enni, nel nucleo addestra-mento giovani calciatori,mentre un'altra volta abbia-mo giocato contro. Era un ra-gazzo esile e riccioluto - ha ri-cordato - non aveva la stoffadel campione ma se la cava-va. Poi ha trovato la sua stra-da nel cinema e ha fatto cosestraordinarie. Mi fa molto pia-cere prendere parte a questoprogetto - ha concluso l'eroedel Mundial - ha un grandevalore sentimentale perme».VERSO VENEZIA

Anche se i tempi sono ri-stretti, l'obiettivo dei protago-nisti di "Ti vogliamo beneFrancesco Nuti" (che vedràanche la partecipazione diAnnamaria Malipiero,mamma di Ginevra Nuti edex compagna di Francesco) èessere pronti per il Festivaldel Cinema di Venezia. Il pro-duttore è Ivo Romagnoli

(Film in Tuscany), coadiuva-to da Gaddo Masieri (diretto-re della fotografia), MarcellaMitaritonna (aiuto regista),Mirko Filippi e AlessandroVettori (operatori), FrancoFilippi (fonico), Tina Monel-lo (costumi), Iasmin AbouShareb (make-up), Jona-than Borgheresi (segretario)e lo staff della Tecnofilm2(post produzione). -

ffffiffi~

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QUINTO CENTENARIO DELLA MORTE

Argentero sarà LeonardoA settembre le ripreseper un film biografico

Luca Argentero vestirà i panni diLeonardo da Vinci in una produzio-ne Sky (con Progetto Immagine)in occasione dei 500 anni dallamorte del grande meastro, avve-nuta nel maggio del 1519.Il nuovo film d'arte -titolo provvi-sorio "Inside Leonardo" - uscirànel corso dei 2019 nei cinema ita-liani con Lucky Red e poi in tv suSky e inizierà in seguito la distri-

buzione internazionale. A prestare il volto a Leonardo daVinci sarà l'attore torinese, impegnato per la prima voltanell'interpretazione di un personaggio realmente vissutoall'interno di un film d'arte biografico. Le riprese dei filminizieranno il prossimo settembre e avranno luogo preva-lentemente a Firenze; a Vinci e nella campagna toscana;a Milano; a Roma e in Francia.

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"Marie-Jo et ses deux amours"Guédiguian, tradimento e amoreIl film Marie-Jo et ses deux amours di RobertGuédiguian con Ariane Ascaride del 2000 saràproiettato oggi alle ore 21.30, all'arena estiva ApritiCinema nel piazzale degli Uffizi. La proiezione inprogramma è organizzata nell'ambito del premioFiesole ai Maestri del cinema che sarà consegnato alregista francese Guédiguian venerdì 27 luglio al TeatroRomano di Fiesole. Messi da parte problemi sociali edifficoltà di sopravvivenza economica della classeoperaia, Guédiguian si concentra sulla vita privata: unadonna felicemente sposata che ha un altro uomo.L'eterno triangolo, lasempiterna tentazioned ll' d l i I lib ' -e a u ter o. ngresso ero.

Una scena del filmche si potrà vedereagli Uffizi, Marie-Jo

et ses deux amours

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