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Ufficio stampa

Rassegna stampa 01-07-2011

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Indice

Musica etnica e la nave “del sogno” accendono la festa (Corriere Romagna Ravenna -

01/07/11) pag. 3

Decine di volontari all’opera per salvare il pesce in trappola (Il Resto del Carlino Ravenna -

01/07/11) pag. 4

Al dibattito sulla discarica grande assente il Comune (Il Resto del Carlino Ravenna -

01/07/11) pag. 6

Pareggio nel 2014 obiettivo etico (Il Sole 24 Ore - 01/07/11) pag. 7

Statali, stretta sulle assenze (Il Sole 24 Ore - 01/07/11) pag. 9

Sconti in tre tappe ai Comuni virtuosi (Il Sole 24 Ore - 01/07/11) pag. 10

Nuova stretta su Regioni ed enti locali (Il Sole 24 Ore - 01/07/11) pag. 11

Parametri di virtuosità da affinare (Il Sole 24 Ore - 01/07/11) pag. 12

Dirigenti pubblici, al via rush finale sui nuovi poteri (Il Sole 24 Ore - 01/07/11) pag. 13

Fondo infrastrutture rifinanziato per quasi cinque miliardi (Italia Oggi - 01/07/11) pag. 14

Patto di stabilità ammorbidito (Italia Oggi - 01/07/11) pag. 15

Bilanci prorogati al 31 agosto (Italia Oggi - 01/07/11) pag. 17

Errori formali? Non c'è responsabilità amministrativa (Italia Oggi - 01/07/11) pag. 18

Aree di sosta incustodite, comune non paga per i furti (Italia Oggi - 01/07/11) pag. 19

Marcia indietro sul part time (Italia Oggi - 01/07/11) pag. 20

Consiglieri, registri aperti (Italia Oggi - 01/07/11) pag. 21

Rinnovabili sulla cresta dell'onda (Italia Oggi - 01/07/11) pag. 23

Concessionari, ammortamenti guardando al Tuir (Italia Oggi - 01/07/11) pag. 24

Addizionali per gestire i rifiuti (Italia Oggi - 01/07/11) pag. 25

Lavoratori pubblici, no bancomat (Italia Oggi - 01/07/11) pag. 26

Amianto, l’affare si complica (La Voce di Romagna Ravenna - 01/07/11) pag. 28

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orriereC di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

press L.IfE01/07/201 1

Notte rosa. Eventi già dal pomeriggio, si prosegue domani

Musica etnicae la nave "del sogno"accendono la festa

Spettacolo gratuito del Ravenna Festivalquesta sera in piazza Garibaldi

di Massimo Previato

CERVIA. Alle 21 la nave Fel-liniana de "Il sogno" solcheràle acque cervesi, alle 21 .30 i lconcerto di Natasha Atlas inpiazza Garibaldi, farà defini-tivamente decollare la Notte

rosa . L'artista belga-egiziana ,con la sua danza del ventre euna voce che copre tutte le ric-chezze timbriche della tradi-zione araba, manderà il pub-blico in visibilio .

Sarà accompagnata an-cora una volta dai Tran-sglobal underground, i lgruppo dalle influenze t-zigane, con voci arabe-sque e rappers . «Non sa-rà il solito concerto pop -sottolinea l'assessoreNevio Salimbeni - ma unmodo di parlare al mon-do con la musica; quella ,in particolare, che fa darivolta sonora alla rivol-ta dei giovani egiziani . S itratta, oltretutto, di un ospettacolo gratuito, cuifaranno da contorno, og-gi e domani, tante altr einiziative» .

La performance di "Unusignolo appollaiato suuna coppa di diamanti",

fa parte del programm adi Ravenna festival, ed èsostenuta dalla Coopera-tiva bagnini . «Quest atappa - affermano il so-vrintendete della mani-festazione Antonio DeRosa ed il direttore Fran-co Masotti -, pur essend oun piccolo segmento de lfestival, è stata meditata .Noi ci spostiamo solo perandare a Cervia, oppur ein piazza San Giacomo aRussi. Il pubblico ci st apremiando, e l'appunta-mento cervese sar àall'altezza delle aspetta-tive» .

Il presidente della coopDanilo Piraccini, dal

canto suo, accosta la mu-sica del gruppo e-thno-dance, alla libert àdi viaggiare su interne tcon il progetto "Gali-leo" .

Ma come detto, la fu-sione fra mondo islami-co ed occidentale, sarà i lclou di una giornata dav-vero intensa, che iniziaalle 13 presso il Parco na-turale, con l'aperitivo ro -sa. Cui seguiranno vari

La cantanteNatash aAtlas ,stasera i nconcerto i npiazzaGaribaldi

appuntamento "rosa" ,come l'esibizione, all e21.30 presso la rotonda 1 °maggio di Milano Marit-tima, di Aries percus-sion ensemble, degl iScream e degli Stone l izard. Domani, le "Note d ipace" di questi tre grup-pi, si trasferiranno nellaGaribaldi.

I negozi, intanto, reste-

ranno aperti fino alle 3 ,come pure gli stabili -menti balneari . Ed i mai -tre della associazione A-mira proporranno "Rosaflambé", una preparazio-ne dal vivo delle peschealla lampada con gelato ,assaggiate direttament edal pubblico . (Altro ser-vizio nella sezione Spetta -colo)

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Decine di volontari all'operaper salvare il pesce in trappol aIeri pomeriggio sono iniziate le operazioni di recupero delle caipe

VOLONTARI Lavoro durissimo per i pescatori sportivi che ier ipomeriggio hanno collaborato nelle operazioni di recupero dell ecarpe rimaste intrappolate nella Valle della Cann a

dì MARCELLO PETRONELL1

LA TASK force allestita da Co-mune e Provincia è riuscita ascongiurare a tempo di record l astrage di pesci all'interno dellaValle della Canna . Grazie alla pre-ziosa collaborazione dei volontaridelle associazioni di pescatorisportivi, ma anche di cacciatori eambientalisti, nel tardo pomerig-gio di ieri sono iniziate le opera-zioni di recupero delle migliaia dicarpe rimaste intrappolate in po-che pozze d'acqua all'intern odell'oasi quasi completamenteprosciugata . Ma moltissimi altriesemplari rimasti isolati in pozzed'acqua più piccole e poi prosciu ------------------------------------------------------------------------ -

ALL'ASCìUTTOLa crisi è stata innescata dauna chiusa difettosa mentresi stava svuotando il bacin o

gatti sono nel frattempo morti .L'emergenza era scattata lunedì ,in seguito alla segnalazione di Al -berto fantini, presidente dell'as -sociazione sportiva Romagna An -glers Team di Russi . Dopo un so -pralluogo condotto da Angela Vi -

dirigente dell'assessoratoall ' ambiente dì Palazzo Merlato,sono state individuate le cause de lproblema e indicate le soluzioni .Mercoledì mattina e stato inter -rotto il deflusso e si è garantital'immissione di acqua fresca dallacanaletta dell'Anic nell'area d imaggior concentrazione della fau -na ittica . Nel pomeriggio è entra -ta in azione una pala meccanicache ha creato degli argini con cu ifosse più ihcile realizzare altre fos -se salvapesce per le carpe . Ieri è in -tervenuta un'azienda specializza -ta in recupero di fauna acquatica :la Travasoni di Anita di Argentaha inviato sul posto una gru in

grado di manovrare una robustarete e una cisterna in cui deposita -re temporaneamente il pesce . Leoperazioni hanno visto impegnatidecine di volontari delle associa-zioni pescasportive della provin-cia che, immersi nel fango enell'acqua a volte fino alle spalle,

hanno operato all'interno dellavalle per indirizzare le carpe ver-so la grande rete. Il recupero, ini-ziato attorno alle 17, è proseguitoper diverse ore . Nella prima gior-nata non è stato possibile portarein salvo batto il pesce in trappola .Sara necessario ripetere l'opera-zione nei prossimi giorni, ma in

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LE TAPPE

Lunedì 27 giugno soci d iRornagna AngLer ssegnalano la presenza d imigliaia di pesci in difficoltà

Mereoledì 29 giugno vien einterrotto deflusso d iaequa e una ruspa realizz avasche 'savapesce

e...,C.&,

Giovedì 30 giugno part el'intervento di recupero ipesce viene catturato eraimmesso in altri canal i

condizioni di cessata emergenzavisto che il ripristino di un livell ominimo vitale di acqua nell 'ecosi-stema ha risolto i problemi d istress dei pesci. La fauna recupe-rata, pari a diverse tonnellate, èstata quindi immessa nel destraReno, a Mandriole, a nord dellachiusa .

IL COMUNE

LE ASSOCIAZION I1 DIRIGENTI DELL>AMBIENTE

PESCASPORTIV1, CACCIATOR IHANNO SUBITO INDIVIDUATO

E AMBIENTALIST1 HANN OLA CAUSA DELLA CRISI

LAVORATO FIANCO A FIANC O

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RUSSI, TEATRO GREMITO ALL'NIZIATIVA DI 'CALDERA NA '

Al dibattito sulla discaricagrande assente il Comune«L'amianto è pericoloso sui tetti, non sotto terra »L'AMIANTO e più salutare libe-ro sui tetti di città e campagna, oincapsulato e sotterrato in discari-ca? E' stato questo il tema del di-battito organizzato al teatro comu -nale di Russi da Calderana, la so-cietà del gruppo faentino Ctf, acui qualche anno fa la giunta gui-data da Pietro Vanicelli chiese d i`bonificare la discarica comunaledei rifiuti solidi urbani a costo ze-ro per il Comune'.SUL PALCO, il presidente dellasocietà Boris Pesci, l'ingegnereche ha progettato l'intervento Cri-stina Paglionico e poi l'oncologoMaurizio Marangolo, il giudicedel lavoro Roberto Riverso, il pre-sidente dell'Associazione Espost iall'Amianto Vito Totire e Giacin-to De Renzi di Legambiente ; inplatea fra gli altri Luciano Mazzi-ni, assessore all'ambientale del Co -mune di Imola, sul cui territori onel 2003, è stata organizzata unadiscarica d'amianto gestita sem-pre da una controllata di CEPlatea quasi piena e ben presto an -che dai palchi sono apparsi diver-si visi familiari, cittadini che no-nostante il caldo sono rimasti a iloro posti fino alla fine, dopo le23 . Grande assente l'amministra-zione comunale .«ASSENTI per scelta --- ha spiega -to l'indomani il sindaco Sergi oRetini — è stato presentato un

progetto e lo discutiamo nella se-de appropriata. Fra l'altro il consi-glio comunale si è già espresso i nmerito» . E a chi gl i ha obiettat oche quello di mercoledì sera era atutti gli effetti un dibattito con l acittadinanza, ha risposto : «E' sta-ta un'iniziativa dell'azienda, no i

IL SINDACO«Su questo argomentopreferisco Le sed iistìtuzíonaU»

ci confrontiamo nelle sedi appro-priate» .IN TEATRO il dibattito modera-to da Maurizio Marchesi di Te-lei, è stato vivo, l relatori hanno,ognuno dal proprio punto di vistatecnico, sanitario e legale, sottoli-neato «la pericolosità rappresenta -ta da tetti e coperture in cemento-amianto o eternit largamente dif-fuse nel centro abitato come incampagna, a Russi come in tutt ala provincia» . Pericolo che, è stat ospiegato . può essere debellato sola -mente smontando queste lastre,incapsulandole con colla e nylo ne sotterrandole . E Calderana pro-pone di smantellare gratuitamen-te l ' eternit dalle abitazioni di Rus-si, nel periodo di una decina d'an-

ni, tanti quanti sono gli anni i ncui rimarrà operativa la discaricad' amianto che seguirà alla bonifi-ca della ex discarica dei rifiuti i lcui percolato rischia di inquinarele falde ,MOLTI gli interventi dal pubbli-co: Sante Samorè ha propost otran referendum per il sì o il no al-la discarica di amianto» . Werre rBarnabè, a nome dei medici di ba -se, ha espresso «preoccupazioneper la concentrazione di una quan -tità, 350mila metri cubi, di amian-to che verrebbe deposto in discari -ca». «La discarica non risolve i lproblema, in quanto non eliminal'amianto, ma lo rinvia» ha notat oFabrio Misi, esponente di Sel e as -sessore nella passata legislatura .Chiarimenti tecnici e sul progettosono stati chiesti da Cinzia Fas i(associazione Clandestino) e altri ,E' intervenuto l'ex sindaco Pietr oVanicelli, mentre Enrico Conti ,di Liberarussi, ha chiesto a River-so se il «sindaco ha il potere d ichiedere a proprietari lo smantel-lamento di strutture fatiscenti ecariche di eternit» . La serata si èchiusa con l'impegno di Pesci d iorganizzare un altro incontro pub -blico per analizzare più in detta-glio il progetto per la discarica d ivia Calderana .

Claudia Liverani

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press L.IfE01/07/201 1

«Pareggio nel 1 obiettivo epico»Tremonti: centrati i target 2011-2012 - Berlusconi: confronto ma alla fine ci sarà la fiducia

Dino Pesole

ROM A

ú .V Il pareggio di bilancio nel2014 non risponde ,a un calcolo"ragionieristico" . «E un obiettivopolitico e quindi civile, etico emorale, una scelta di responsabi-lità nei confronti dei cittadini edelle nuove generazioni» .

Il ministro dell'Economia, Giu -lio Tremonti commenta così, altermine del Consiglio dei mini-stri, il varo defla•manovra da 47miliardi, concentrata per gra nparte sul biennio 2013-2014, chenegli intendimenti del governodovrà completare il percorso diriduzione del deficit avviato nel2008, così da centrare l'ambizio -so obiettivo di un bilancio prossi-mo al pareggio . «Di questo sonoconvinti tutti i ministri, perchénon c'è sviluppo senza rigore» ,gli fa eco il presidente del Consi-glio, Silvio Berlusconi .

Risanamento a orologeria, pa-tata bollente nelle mani del pros-

simo governo? «Nei computer d iBruxelles non c'è la voce elezio-ni», replica Tremonti. «Avrem-mo potuto fare la manovra a otto-bre . Abbiamo preferito anticipar-la all'estate, come facciamo da l2008». Del resto, finora il tragit-to è stato percorso per tre quarti,poiché gli obiettivi sul biennio2011-12 «sono stati tutti piena -mente centrati» . Dunque per ilministro dell'Economia non vi èalcun «calcolo elettorale» . Nonsi sono alternative, per chiunqu esarà chiamato a governare neiprossimi anni.

Berlusconi conferma : «Abbia -mo messo insieme una manovra

RIGORE E SVILUPPOIl ministro : favore fiscal eper i nuovi contratti fruttodell'accordo tra le partisociali e liberalizzazion enel collocamento al lavoro

di assoluto buon senso, per rispet -tare gli impegni europei e le obbli-gazioni che civengono dal merca -to . Un paese veramente solid onon deve vivere al di sopra delleproprie possibilità» . Nessunablindatura preventiva, si discute -rà in Parlamento, «valuterem oanche le proposte dell'opposizio-ne», ma alla fine «ci sarà il voto difiducia» . Il premier rivendica algoverno il merito di non ave r«messo le mani nelle tasche degl iitaliani», con l'eccezione d i«quel piccolo contributo» chie-sto a chi possiede auto di grossacilindrata. In sostanza «la tassasui Suv», che sembrava uscita da ltesto della manovra - osservaBerlusconi - «resta» .

Tremonti esordisce rinnovan-do il suo apprezzamento per l'in-tesa che definisce "epocale", rag -giunta tra le parti sociali in mate -ria di rappresentatività delle si-gle sindacali ed esigibilità dei con-tratti aziendali. «Questo accordo

sei più grandi paesi dell'areadell'euro, e si prende esattamen-te quella. Non di più, non di me -no . Ci sembra che questo aggan-cio sia un modo giusto per trova-re un equilibrio». Nella manovra- spiega il titolare dell'Economia- èprevisto altresì un forfait fisca -le del5% complessivo riguardo al -le imprese fatte dai giovani fino a35 anni, con una durata di 5 anni» .Misure che riguardano anche «lepersone escluse dal mondo del la-voro come i cassintegrati» . Un anorma che Berlusconi definisce«molto coraggiosa» . Nel com-plesso, il decreto è per Tremonti«un mix equilibrato tra la corre-zione dei conti e le misure per l osviluppo». In Italia - concludeesponendo la ratio del disegn odelega sul fisco c'è «un enormebacino di evasione fiscale chèpuò e deve essere ridotta. Abbia-mo cominciato a recuperare ri-sorse, ma c'è ancora da fare» .

RIPRODUZIONE RISERVAT A

GiulioTremonti,ministr odell'Economia ,ieri durante laconferenz astampa aPalazzo Chigidopo il var odella manovrada 47 miliardi

interconfederale proietta il no -stro sistema produttivo dentro l aglobalizzazione» . Quanto allamanovra, il ministro dell'Econo-mia pone l'accento soprattutt osul combinato di «rigore e svilup-po», e dunque in particolare sullaprevisione di un maggior favorefiscale per i nuovi contratti frutt odell'accordo raggiunto tra le par-ti sociali, «la liberalizzazione ne lcollocamento al lavoro», la «radi-cale riforma del processo civile» .

E ancora l'election day, l'accor-pamento di fatto dell'Ice al mini-stero degli Esteri, la prevision eche dalla prossima legislatura icosti della politica saranno alline-ati agli standard europei: non so-no tagli decisivi per il risanamen-to dei conti pubblici, e tuttavia si-gnificativi perché «non puoi ri-durre se non ti autoriduci» .L'idea è di attivare una commis-sione guidata dal president edell'Istat che operi in raccordocon Eurostat: «Si fa la media dei Pagina 2

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press L.IfE01 /07/201 1

L'opposizione . Casini : «Intervento sleale ma non è reato parlare di patrimoniale »

La bocciatura del Pd: «Bomba a orologeria»ROMA

Il Pd non cambia idea. «Re-sponsabili sì ma non siamo de imatti, però questa minestra nonla mangio, noi non la mangia-mo». Pierluigi Bersani non spo-sta il suo partito di un millimetrodal «no» alla manovra nonostan-te gli appelli del Colle e punt al'indice contro l'effetto «recessi -vo» che avrà sul Paese visto ch eè composta solo di tagli. «Io misono fatto un'idea : sono arrivat ilà impreparati e lasciano un bu -co, un interrogativo, una bomb aa orologeria sul 2013-2014» . Il se -gretario del Pd si trova a Serra -

valle Pistoiese, ospite della Cgilinsieme a Pier Ferdinando Casi -ni con cui da tempo è in piedi unnegoziato per l'alleanza. «Cred osia possibile un accordo tra mo-derati», dice lanciando a Casinila proposta di un percorso insie-me guardando anche a un patt osociale post-berlusconiano . I lleader Udc condivide le critichealla manovra «sleale»del Gove r-no anche se non chiude - comefa Bersani - all'ipotesi di una pa-trimoniale per intaccare il debi-to pubblico . «Non è un reato par-larne». Tra loro alcune divergen-ze (come lo scambio di alcune

battute sulla Tav) ma anche mol -ti punti di intesa anche se il diffi-cile sarà trovarla con Nichi Ven-dola che anche sulla riforma deicontratti siglata dalla Cgil h auna posizione contraria (e diver-sa da Pd e Udc).

Mentre i due leader dell'oppo -sizione erano al dibattito di Ser -ravalle, a Roma andava in ond ala conferenza stampa di presen -tazione della manovra che è pas -sata subito ai raggi X degli esper -ti del Pd . Di Giovanni Legnini, i nparticolare, senatore Pd e proba -bile relatore di minoranza dell amanovra a Palazzo Madama . «Il

dato di fondo è che questo docu-mento è un assegno post-datat oun formale recepimento delle in-tese con 1'Ue ma una sostanzialeelusione di quei patti» . Legnin oscende anche nel dettaglio so-prattutto sugli enti locali : «Lanotizia, se confermata, di una de -curtazione del fondo perequati-vo rappresenta un altro caricosugli amministratori oltre ch euna decapitazione del federali-smo» . Dunque, anche quell abandiera leghista piantata su]patto di stabilità "rivisto" per iComuni virtuosi è una «scatol acon sorpresa, non sappiamo an -

cora cosa ci sarà». L'unica notapositiva è l'aumento delle rendi-te finanziarie (esclusi i BoT) al20% che è poi una proposta tar-gataPd . «Sì, è positivo male ren-dite sono tante, vorremmo capi-

, re a quali si applica l'aumento».Lo screening del senatore Legni -ni resta parziale - «non ho i test i

i definitivi» - ma anche ascoltan-do la conferenza stampa del pre -

i mier e del ministro dell'Econo -mia non ha sciolto il dubbio : «Iovedo solo micro-misure di man-tenimento, ma dove sono le ma -cro misure per arrivare agli ol-tre40 miliardi?» . Ecco la doman -

i da, mentre una risposta arriv asubito sui costi della politica.«Si è rivelato un bluff» .

Li . P .RIPRODUZIONE RISERVATA

Autonomie

Governatorie sindaci:.

.tosi servizia rischio

Attaccano i Comuni: «Co-sì il federalismo è al capoli-nea». Rincarano la dose le Re-gioni: «Sono scelte gravi, tagl ialla cieca, così i servizi social isaranno a rischio e colpiran-no pesantemente i cittadini».Governatori e sindaci alzan ole barricate contro la mano-vra. E si preparano a una dife-sa a oltranza contro un decre -to che, se sarà confermato nel-la versione arrivata all'esam edel Consiglio dei ministri, as-

sesterebbe a loro dire un altrocolpo micidiale ai bilanci loca-li, dopo i tagli della manovraestiva dell'anno scorso .

Ieri il Governo non ha aper -to alcuna spazio al dialogocon governatori, sindaci eprovince . Troppo tardi perfarlo, troppo rischioso pro-prio a ridosso del varo dell amanovra, tanto più mentrecon le Regioni c'era anche lanecessità di cercare di smina-re la bomba dei rifiuti di Napo -li. Ma l'appuntamento per ilvertice col Governo è già i nagenda: si terrà mercoledì del -la prossima settimana. Quan-do saranno messe sul piatt otutte le contro-richieste, an-che quelle fin qui disattes esui conti del 2011, a comincia-re, per le Regioni, dalle parti-te calde del trasporto pubbli -co locale e della sanità.

© RIPRODUZIONE RISRRVATA

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Pubblico innpiego . Visita fiscale obbligatoria dal primo giorno di malatti a

Statali, stretta sulle assenzeMarco Rogari

re rese obbligatorie . Non man-ROMA

ca un pacchetto anti-sprechiNuova stretta anti-assen- con un giro di vite sulle auto-

teismo nel pubblico impiego . vetture di servizio .Nella decreto sulla manovra Confermata la proroga a tut-pluriennale da47 miliardi è sta- to il 2014 del blocco degli ade -to inserita una misura che ren- guamenti retributivi, co nde obbligatoria la visita fiscale l'esclusione delle Regioni e del -fin dal primo giorno di malat- le Province autonome . Restal atia nei casi in cui l'assenza si ve- possibilità di alcune deroghe orifichi nelle giornate preceden- di differenziare lo stop agli ade-

guamenti contrattuali per in- :centivare, previo accordo con

IL PACCHETTO

i sindacati, l'efficienza in alcu -Giro di vite sulle auto blu,

ni settori pubblici. la decisionebloccati turnover e stipendi

spetterà alle singole ammini-

rafforzata la mobilità anche . strazioni che potranno ancheautonomamente stabilire le

nella scuola : insegnanti malati modalità (anche di calcolo) didiventano personale Ata

applicazione dell'indennità d i : . . .. : .. . vacanza contratttfale per gli an-

ni 2015-2017 .Come previsto, sarà proroga-

to anche il blocco del turn over ,che non comunque non riguar-derà il comparto sicurezza . Al-tri risparmi dovranno arrivaredal processo di delegificazionee da quello di sburocratizzazio-ne delle procedure . In tutto ilpacchetto sul pubblico impie-go dovrebbe garantire almeno1,1 miliardi di riduzione di spe-sa fino al 2015.

In extremis arriva anche unamisura sul cosiddetto dividen-do-efficienza da utilizzare per ipremi di produttività. Gli ulte-riori risparmi che le struttur epubbliche riusciranno a realiz -za in via aggiuntiva rispetto al-lo schema improntato all a«spending review» potrannoinfatti essere utilizzati per l acontrattazione integrativa pro-prio al fine di premiare i lavora-tori più meritevoli. L'accelera-zione del Governo sul pedaledella mobilità nel pubblico im-piego raggiunge il picco nell ascuola. L'ultima bozza di mano -vra concede al docente «perma-nentemente inidoneo alla pro-pria funzione per motivi di salu -te, ma idoneo, ad altre mansio -ni» la chance di assumere l aqualifica di «assistente tecnic oamministrativo». Gli insegnan-ti interessati al "changeover"dovranno chiederlo esplicita -mente, stando attenti però per -ché se non lo faranno potrannoessere ricollocato in ministeri,agenzie o atenei. All'internodella stessa regione oppure, inassenza di posti disponibili, aldi fuori dei confini regionali.

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ti o successive a quelle lavorati -ve. Una nuova restrizione ch esi va a raccordare a quelle gi àintrodotte dal ministro dell aPubblica amministrazione, Re -nato Brunetta, negli ultimi du eanni . Ma questa non è la solanovità dell'ultima ora . Vien eprevisto anche il rafforzamen-to delle procedure di mobilit àdel personale tra amministra-zioni che potranno anche esse -

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,Costi della politica . (empi più lunghi

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II sole

I premi . Agli enti meritevoli subito 200 milion i

Sconti in tre tappeai Comuni virtuosi

Gianni TrovatiMILAN O

Un mini-sconto, possibilema non certo, da 200 milioninel 2012, l'esclusione dai tagli atrasferimenti e fondo di riequi -librio a partire dal 2013 e, soloper i migliori, l'uscita totaledal contributo alla finanzapubblica, sempre dal2013.

E il menu in tre tappe allesti-to dall'ultima bozza della ma-novra per gli enti locali «vir-tuosi», che accoglie in part ele richieste degli amministra-

NOVE INDICATORIRispetto dei vincoli , spes ain conto capitale, auto blu ,sedi, autonomia finanziaria ,debiti, personale, serviz ie lotta all'evasion e.. .. . .. .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . ..

tori ma si inserisce in un qua-dro lontanissimo dalle spe-ranze di un recupero genera-lizzato dei vecchi tagli. Le pa-gelle saranno fondate su nov eindicatori : rispetto del patt onegli ultimi tre anni, inciden-za della spesa in conto capita-le e di quella di personale, «si-tuazione finanziaria» dell'en-te (da chiarire), spesa per au-to blu, uffici di rappresentan-za, autonomia finanziaria, tas-

so di copertura della spesaper mense, asili e altri servizia domanda individuale e im-pegno dimostrato nella lottaall'evasione fiscale .

Saranno questi parametri ,

C ÉÙNFIRLNZA UNIFICAT A

I preventivislittanoa fine agosto

Nuovo record di prorog aper i bilanci di Comuni e Pro -vince . Gli enti locali quest'an-no avranno tempo fino al 31

agosto per chiudere i bilanc i"preventivi", con una mossache offre itempi supplementa-ri anche ai rincari di addiziona-le provinciale sull'Rc Auto e diIrpef e imposta di soggiornocomunale . Il nuovo slittamen -to, deciso ieri in Conferenzaunificata, nasce dal ritardo nel -la pubblicazione dei decret icon le nuove spettanze «fede-raliste» . Il Governo, inoltre,ha assicurato che entro marte -dì chiederà a Bankitalia la liqui -dazione della prima rata delfondo di riequilibrio .

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almeno fino a quando l'entrat aa regime del federalismo fisca-le non ridisegnerà alle basi ilpatto di stabilità (si veda Il So-le 24 Ore del 28 giugno), a di-stinguere gli enti locali, a di-stinguere gli enti locali in quat -tro «classi di virtuosità» . Aibravissimi sarà riservato i ltrattamento migliore, fatto d iesclusione sia dai tagli sia da lcontributo aggiuntivo alla ma-novra, mentre a chi è solo bra-vo sarà chiesto di partecipar eal risanamento della finanzapubblica ma senza le sforbicia-te introdotte con la manovra2010 ed estese dal provvedi-mento approvato ieri dal Con-siglio dei ministri . La cura tra-dizionale, composta da tagli erichieste di miglioramento de isaldi, si concentrerà sugli ent idelle ultime due «classi», an-che se non è ancora precisatose i mediocri saranno trattat imeglio dei peggiori.

Il doppio binario della finan-za locale, insomma, debutta uf-ficialmente, anche se sarà undecreto dell'Economia a met-tere in classifica le gestioni deisindaci . L'identikit del «virtuo-so» disegnato dai parametri èquello di un ente che preme su-gli investimenti, ha pochi di-pendenti e un basso livello d ispesa per stipendi, e grazi eall'alto tasso di entrate pro-

prie (autonomia finanziaria )riesce a coprire i costi dei ser-vizi. Questo, almeno, nelle in-tenzioni, anche se è facile pre-vedere che sui parametri siapriranno discussioni accese.Alcuni, come la «situazione fi -nanziaria», hanno un bisognooggettivo di essere meglio de -finiti, anche se è probabile ch ela lente punterà soprattuttosull'equilibrio fra entrate, euscite correnti, senza il ricor-so a entrate straordinarie (one-ri di urbanizzazione e dismis-sioni) e alle anticipazioni dicassa per far quadrare i conti.Altri, invece, rischiano qual -che effetto collaterale nell'ap-plicazione ai singoli casi con-creti : il parametro sul perso-nale, per esempio, sii intrecci acon il problema consueto del -le esternalizzazioni, perch éfavorisce chi porta fuori dalperimetro del Comune servi-zi labour intensive (lo stess onodo riguarda i tetti alla spe-sa di personale fissati nel2010) . Il tasso di autonomia fi-nanziaria, poi, cresce anch eaumentando le aliquote deitribtìti locali, mentre la spes ain conto capitale può cresce -re in termini di impegni ma,soprattutto con ivincoli attua-li, rischia spesso di non tra-dursi in pagamenti effettivi .

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press L.IfE01 /07/201 1

Nuova stretta su Regioni ed enti localiNel biennio 2013-2014 tagli per 9,6 miliardi - Dal 2012 via al patto di stabilità regionalizzato

Eugenio Brun oROMA

Un quinto della manovra lapagheranno le autonomie . Stan-do alla bozza di manovra appro-data ieri sul tavolo di Palazz oChigi, dei 47 miliardi da reperi-re entro il 2014, 9,6 arriverann oda Regioni, Province e Comuni .Che vedranno cambiare le rego-le del patto si stabilità: dall'an-no prossimo si siederanno attor-no a un tavolo e pattuirann ocon il Governo le nuove di mo -dalità di rispetto dei vincoli d adeclinare in maniera flessibilesul territorio . Ma è una conces-sione che, insieme allo scont oper i virtuosi (su cui si veda l'ar -ticolo qui sotto), non basta a go-vernatori, Anci e Upi . Tutti sulpiede di guerra.

Scendendo nel dettaglio del-la seconda sforbiciata in due an -ni subita dalle amministrazioni

locali, dopo quella da 14,8 mi-liardi imposta dal decreto 7 8del 2010, sembrano confermatele cifre anticipate ieri su questogiornale . Il conto più salato lopagheranno le Regioni con unariduzione delle risorse pari a5,4 miliardi di cui 2,4 a caricodelle ordinarie (800 milioni ilprimo anno e i.600 il secondo )e 3 a danno delle speciali (i mi-liardo nel 2013 e 2 nel 2014) . Glialtri 4,2 miliardi arriverannodalle Province (400 milioni ilprimo anno e 800 il secondo) edai Comuni (i miliardo nel 201 3e2miliardi nel 2014) .

Il menù dei sacrifici non fini-sce qui perché gli enti locali diSicilia e Sardegna dovrann ostaccare un altro assegno pe rcomplessivi4,2 miliardi. Il fon-do sperimentale di riequilibri oe quello perequativo previstidal decreto attuativo sul federa -

lismo municipale (Dlg s23/2011) andrà ridotto di 3 mi-liardi . Il taglio sarà poi distribui-to proporzionalmente tra i Co-muni delle due isole con l'ecce-zione delle amministrazion i"prime della classe" per virtuo-sità. A loro volta le Province,sempre sarde e siciliane, do-vranno rinunciare a 400 milio-ni di trasferimenti perequativ inel 2013 e800nel 2014.

Insieme alla "potatura" de ifondi e agli indicatori per indivi -duare gli enti meritevoli, la ma -novra introduce un metodo

LE PROTESTE

Governatori sul piede d iguerra : servizi messi a rischioAnci : se le indiscrezioni son overe è la fine del federa lism oUpi : paghiamo conto salato

"pattizio" per rendere più flessi-bili i vincoli della fmanza pub-blica locale . Dall'anno prossi-mo, nella decina di Regioni no nsottoposte a piano di rientro,Stato e governatori potrannostabilire «le modalità di rag-giungimento degli obiettivi di fi-nanza pubblica delle singole re -gioni, esclusa la spesa sanitaria,delle province autonome d iTrento e Bolzano, degli enti lo -cali del territorio e degli enti eorganismi strumentali, nonch édegli altri enti e organismi il cu ifunzionamento è finanziato da ipredetti enti» . Nel rispetto de icriteri individuati dall'Ue su en-trate e spese da considerare ne lpatto e con la precisazione chechi sfora deve versare, nell'eser -cizio successivo, una somma«pari alla differenza tra l'obietti-

, vo complessivo e il risultatocomplessivo conseguito» .

Gli interventi destinati alle. autonomie locali sono comple-tati dalle altre misure anticipa -te nei giorni scorsi. Come l'ina-sprimento dei controlli anti-elu-sivi sul patto, fondato sia sull'an -nullamento delle manovre sti-pulate per aggirare i vincoli dibilancio sia sull'introduzionedella sanzione di io indennitàper gli amministratori che lehanno varate e di tre stipendiper i responsabili dei rispettiviservizi finanziari. Oppure laprevisione che nel tetto de l40% per i costi del personale, ol -tre il quale scatta il blocco delturn over, si tenga conto dell espese per i dipendenti sostenu-te dalla società partecipate (ec-cetto le quotate) .

Critiche sulle scelte dell'Ese-cutivo sono giunte da governa-tori, sindaci e presidenti di Pro-vincia. Tutte tarate sulla diffi-

La salvaguardiaparte dimezzata

La nuova stretta sugli entilocali s'incrocia in più punt i

con il federalismo. In alcuni casi,come sul futuro patto di stabilità,esplicitamente; in altri meno . Adesempio neanche una riga vien ededicata alle sorti della clausoladi salvaguardia sui tagli del DI 78 .Che è stata già prevista per leRegioni e che i Comuni speravan odi incassare a loro volta. In teori ail proposito di sedersi allo stessotavolo nel zoiz per rivedere la"vecchia"sforbiciata rimane. Manasce depotenziato se l'ann odopo arriveranno comunque altr isacrifici. (Eu .B.)

coltà (o impossibilità a second adei casi) di far conciliare quest anuova ondata di tagli con l'av-vio del federalismo . Vasco Erra-ni (Emilia Romagna, Pd) ha par -lato di «scelte gravi che posso-no porre a rischio servizi pubbli-ci fondamentali in settori com eil trasporto pubblico locale e l asanità». E anche il numero unodell'Upi, Giuseppe Castiglione(Pdl) ha lanciato il suo warningsul federalismo : «I numeri chestiamo leggendo sulle agenzi edi stampa e sui giornali e misu-re come il paventato taglio a ifondi perequativi, rischiano d ifermare un processo appenapartito» . Ancora più netta 1'An-ci che ha ravvisato «il rinvio, s enon la fine, dell'applicazionedel federalismo fiscale per i Co-muni, che risulta essere ormaitotalmente compromesso».

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press L.IfE01 /07/2011

II Sole

Pagina 1 0

Parametridi virtuositàda affinare

Gli interventi previstidalla manovrafmanziaria sulle

autonomie locali rimangonoancora largamenteindeterminati. Si sa la cifracomplessiva, ma non ancora lasua articolazione tra i divers ilivelli di governo . In tutti i casi,un sacrificio non da poco ,dopo i14miliardi di riduzionenei trasferimenti già previstiper il biennio 2011-12. A front edi questi sacrifici e a uncontrollo molto più incisivosul rispetto dei patti di stabilit àinterna, il Governo mette incampo poco. La previsione diun rafforzato ruolo dellaRegione nella determinazionedel patto di stabilità per tuttigli enti che fanno parte del su oterritorio; e la previsione di unallentamento del patto perleautonomie "virtuose", doveperò il concetto di virtuositàandrà definito meglio nelle sueapplicazioni concrete .

Su questi punti, è opportunofare alcune considerazioni .Primo, non c'è dubbio che lamanovra debba essere fatta eche tutte le amministrazionipubbliche debbano dare il lorocontributo. Alla luce però dellacomposizione del bilanciopubblico italiano, che vede un aspesa correntesostanzialmente bassa pe rquello che riguardai serviziofferti ai cittadini, e viceversaparticolarmente elevata pe rquello che riguarda lepensioni, c'è da domandarsi seil bilanciamento adottato si aquello ottimale.

Secondo, perché riduzion idi queste dimensioni sianosostenibili, è necessario cheesse siano rinartite nel modo

migliore trai singoli enti . Ivincoli attualmente present inei vari fondi di riequilibrio, acui si prevede di ancorare itagli nei trasferimenti, sonopoco sensati . Meglioapprofittare dell'occasioneper eliminarli del tutto.

Terzo, identificare dalcentro chi sono i virtuosi e inon virtuosi è compito assaidifficile . Una volta detto cheil bilancio deve essere inequilibrio, e che quindi nonvirtuoso èper definizione ch iè in deficit, è difficile dire s euna Regione o un Comune èpiù virtuoso di un altro sol operché spende di più in cont ocapitale o perché ha menodipendenti. Se c'è qualcosa sucui si potrebbe ancorar esensatamente la nozione divirtuosità, è il fabbisognostandard, dove per lo meno sitiene conto nel computoanche dei servizi offerti. Inassenza di questo, ognidefinizione di virtuosità èmolto discutibile e dovrebbeessere adottata con cautela.

Quarto, l'idea diregionalizzare il patto distabilità è molto ragionevole. I lterritorio regionale è in generesufficientemente grande, e gl ienti che vi insiston osufficientemente numerosi, d apoter consentire all'enteRegione di poter agire da stanzadi compensazione ,ridistribuendo in modoappropriato i vincoli derivantidal patto. Perché quest ofunzioni è però necessario chela Regione abbia la possibilità d iridistribuire non solo nellospazio ma anche nel tempo . Itentativi di regionalizzare i lpatto non hanno finorafunzionato perché di durataannuale, e questo non h aconsentito scambi tra Comunisu per esempio, la spesa i nconto capitale . Questa potrebbeessere l'occasione per render ealmeno triennale il patto .

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press L.IfE01 /07/2011

Pa . Atto di indirizzo di Brunett a

Dirigenti pubblici ,al via il rush finalesui nuovi poteri

Pagina 3 1NORME E TRIBUTI. ~

Gianni Trovat iMILAN O

Il nuovo clima di relazio-ni sindacali instaurato nel set-tore privato con l'accord oConfindustria-sindacati arri-va subito alla prima prova an-che nel pubblico impiego.

Ieri il ministro della Pubbli-ca amministrazione, RenatoBrunetta, ha trasmesso al-l'Aran l'atto di indirizzo pe rl'accordo quadro sulle relazio-ni sindacali nella Pa, in attua-zione della riforma del pubbli-co impiego . Il testo dell'atto diindirizzo ha concluso nei gior-ni scorsi i passaggi sui tavolidei vari comitati di settore, eora Brunetta chiede all'Arandi accelerare convocando leparti entro una settimana.

Il tema è caldo, e l'intesanon è semplice . Le norme daattuare sono quelle con cui lariforma Brunetta riscrive icompiti del sindacato, esclu-dendo dalle materie di concer-tazione quelle che impattanosulle prerogative dei dirigent ie sull'organizzazione degli uf-fici . L'atto di indirizzo seguefedelmente la lettera della ri-forma; e di fatto affida alla re-sponsabilità dei dirigenti unaserie di materie classiche de itavoli fra amministrazione esindacati nel vecchio quadr onormativo . Turni, incarichi ,organizzazione vanno a raffor-zare le responsabilità dei diri-genti, in un quadro che ha ri-portato dai contratti alla leggeanche il codice diséiplinareper tutto il pubblico impiego.La contrattazione collettiva ,secondo l'atto di indirizzo ora

arrivato all'Aran, si deve occu-pare dei «diritti e obblighi di -rettamente pertinenti al rap-porto di lavoro», fissando i bi-nari entro i quali le intese inte-grative saranno chiamate a d«assicurare adeguati livelli diefficienza e produttività deiservizi pubblici» .

A confermare la delicatez-za del tema è sufficiente l'ulti-mo parere raccolto dal testo ,quello delle Regioni, che han-no dato il via libera, ma nelle«condizioni» hanno tiratopiù di una bordata; arrivand oa chiedere di valutare l'oppor-.. . .. .. . .. . .. .. .. . . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .

TPA

Inviato all'Aran il testoper l'accord osulle relazioni sindacal iLe Regioni chiedon oun ripensament o

tunità di adottare un contrat-to quadro che «rischia di ali-mentare ulteriore confusio-ne» su un tema già ricco di in-certezze . Sul punto, infatti, èall'esame del Parlamento an-che un decreto che nasce co-me "correttivo" della riforma ,ma in realtà punta a blindarela nuova divisione dei compi -ti da nuovi rischi in Tribuna-le. In più di un 'occasione, in-fatti, i sindacati hanno impu-gnato atti dirigenziali effettua -ti sulla base del decreto Bru-netta, e si sono visti dare ragio-ne dai giudici .

[email protected] mRIPRODUZIONE RISERVATA

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press L.IfE01 /07/2011

ItaliaOggi

Fondo infrastrutture rifinanziato per quasi cinque miliard iRifinanziamento del fondo infrastrut -ture per quasi cinque miliardi, revocadei finanziamenti statali per la proget-tazione e per la realizzazione di operedella legge Obiettivo, inutilizzati al31 dicembre 2008 ; istituzione dellanuova Agenzia per le strade e auto-strade che avrà funzioni di program-mazione delle opere da realizzare, d iselezione dei concessionari, di rego-lazione e variazione delle tariffe, dipredisposizione delle convenzionicon Anas e con i concessionari, d ivigilanza e controllo sulle conces-sionarie autostradali e su Anas ,nonché sull'esecuzione dei lavori ;potrà anche svolgere progettazio-ne e consulenza per enti italiani estranieri . L'Anas perderà il ruolo d iconcedente (subentrerà al suo po-sto l'Agenzia), trasferirà al Mini-stero dell'economia le proprie par-tecipazioni in altre concessionarie ein Stretto di Messina spa, ma potràessere di ausilio all'Agenzia; verràsoppresso l'Ispettorato di vigilanz asulle concessionarie, il cui persona -le sarà assorbito dall'Agenzia.Sono questi, per quel che attien eal settore delle infrastrutture, icontenuti principali della manovraeconomica del Governo approvataieri dal Consiglio dei Ministri .Per quel che concerne i finanzia -menti delle opere infrastrutturali ,la manovra, anche nella sua bozzafinale dovrebbe avere confermato ,

da un Iato il rifinanziamento de lFondo infrastrutture della legge133/08 per 4930 milioni (930 ne l2012 e un miliardo l'anno fino al2016) e, dall'altro, la revoca dei fi-nanziamenti assegnati dal CIPE fin oa tutto il 2008, sia per la realizza-zione, sia per la progettazione del -le opere comprese nel programm adella cosiddetta Legge Obiettivo .Saranno tagliate opere e progett iper i quali non sia stato emanato i ldecreto interministeriale di auto-rizzazione e non sia stato pubblica-to il bando di gara. Verranno inol-tre revocati anche i finanziamentiassegnati e autorizzati, sempre perlavori e progettazioni, per i quali isoggetti beneficiari non abbiano as-sunto obbligazioni giuridicament evincolanti, non abbiano bandito lagara per l'aggiudicazione del con-tratto di mutuo o non abbiano chie -sto al Ministero delle infrastruttureil pagamento delle quote annuali .Sarà il Dicastero di Porta Pia ad in-dividuare i finanziamenti revocatoche affluiranno in un apposito fon-do e sarà successivamente il Cip ea stabilire la nuova destinazionedelle risorse (e dovrebbe trattarsidi qualche miliardo di euro) .Nel vorticoso giro di bozze dell'arti -colato, le norme riguardanti 1Anase l'istituenda Agenzia per le stradee autostrade hanno subito qualchemodifica. Viene senz'altro conferma-

to il disegno generale che vede l'isti-tuzione di una Agenzia che assume-rà il ruolo di soggetto concedente e ,per certi versi, anche di regolazionedel settore, quanto meno sotto i lprofilo della programmazione, del -la vigilanza e delle competenze inmateria di tariffe, con la contempo-ranea cessione del ruolo di conce -dente da parte dell'Anas . Viceversasparisce la trasformazione dell'Anasin holding con il compito di gestir ele partecipazioni della società nell econcessionarie autostradali (anch eregionali), di occuparsi di attivit àinfrastrutturali all'estero e dell apartecipazione nella società Stret-to di Messina. Nell'ultima version econosciuta della manovra, a partir edal primo gennaio 2012, le parteci -pazioni Anas in altre concessionari eautostradali e in Stretto di Messin aspa saranno invece "attribuite gra-tuitamente" al Ministero dell'eco-nomia o ad una società dallo stess ocostituita . E' scomparso nel test oanche il riferimento al ruolo di so-cietà in house dell'Amministrazio-ne che era stato delineato per Ana sagendo sul rapporto di "controll oanalogo" rispetto al Ministero dell einfrastrutture .Fra i molteplici compiti assegnat ialla nuova Agenzia (che potrà svol-gerli, peraltro, anche avvalendos idi Anas, sulla base di una "conven-zione non onerosa") vi sono quelli

propositivi sulla programmazione dinuove strade statali e autostrade i nconcessione (è invece scomparsa lapossibilità di affidamento dirett odelle opere all'Anas), quelli ineren-ti la selezione dei concessionari au-tostradali, la vigilanza e il controllosui concessionari autostradali, in-clusa la vigilanza sull'esecuzionedei lavori di costruzione delle operedate in concessione e il controllodella gestione delle autostrade i lcui esercizio è dato in concessione .L'Agenzia potrà inoltre avvalers idi quattro società miste regional i(concessionarie nel Lazio, Piemon-te, Lombardia e Molise) per le in-frastrutture "assentite o da assen-tire in concessione, di rilevanzaregionale". L'Agenzia potrà anchesvolgere il ruolo di progettista econsulente "a pagamento, per con-to di altre amministrazioni od entiitaliani e stranieri" . Infine verràsoppresso l'Ispettorato di vigilanzasulle concessionarie autostradali ead altri uffici di Anas s .p .a . assor-bito dall'Agenzia . . Entro 15 giornidal varo del decreto sulla manovra ,verrà nominato un commissariostraordinario di Anas che gestirà laristrutturazione delle funzioni previ -ste dal provvedimento e contestual-mente decadranno gli organi statutaridella società.

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Andrea Mascolini

Pagina 24l'odo di stabilii. sui, ,r1idit

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press L.IfE01/07/2011

ItaliaOggi

MANOVRA CORRETTIVA/ Suddivisione in classi di merito e azzeramento dei tagli

Patto di stabilità ammorbiditoNove parametri per premiare gli enti locali più virtuos i

DI MATTEO BARBERO

Nove parametri permisurare la virtuosi-tà degli enti locali . Ipiù bravi, suddivisi in

quattro classi di merito, si ve-dranno premiare con l'azzera-mento (a decorrere dal 2013 )del contributo alle manovrecorrettive . La manovra finan-ziaria varata ieri dal governoriapre il cantiere del patto distabilità interno per regioni e denti locali. Oltre a confermarele . misure già contenute nellebozze diffuse nei giorni scorsi ,introduce ulteriori novità deci -samente più rilevanti e a trattiquasi rivoluzionarie .

Sotto il primo profilo si segna -lano soprattutto :

i) l'estensione dei limiti a lturnover del personale all epartecipate ;

ii) la previsione della nullitàdei contratti di servizio e degl ialtri atti in contrasto, ovveroelusivi, del patto (anche se po-sti in essere dopo l'entrata i nvigore del decreto) ;

iii) l'introduzione di sanzion ipecuniarie a carico di ammini -stratori (fino 10 volte l'inden-nità di carica) e responsabil ieconomico-finanziari (fino a tremensilità di stipendio) nel casoin cui le sezioni regionali dellacorte di conti accertino che il ri-spetto del patto è stato conse-guito mediante artifici contabil io altre forme elusive ;

iv) la riformulazione delle

sanzioni pecuniarie a caric odegli enti locali inadempienti,che verranno caricate, non pi ùsui trasferimenti erariali (i nvia di fiscalizzazione a seguitodell'attuazione del federalism ofiscale), ma sul fondo`sperimen-.tale di riequilibrio e successi-vamente sul fondo perequativ overo e proprio.

Ma, come detto, le novità pi ùimportanti sono quelle approda-te nel testo all ' ultimo minuto.

E, innanzitutto, il caso delladisposizione di cui al comma 1del citato art. 21, che prelud ead una compiuta territorializ-zazione o regionalizzazione delpatto, finora consentita all esole regioni speciali e provinc eautonome .

Dal 2012, invece sarà consen-tito anche a quelle ordinari e(fatta eccezione per quelle ch enon abbiano rispettato il patt onel triennio precedente o ch esiano sottoposte a piani di rien-tro dai deficit sanitari) di concor-dare con lo stato le modalità diraggiungimento degli obiettividi finanza pubblica per sé e pertutti gli enti locali ed organismistrumentali del proprio territo-

rio . Tali modalità, che dovrannoessere previamente concordateda ciascuna regione in sede diconsiglio delle autonomie locali ocomunque con i rappresentant idi Anci e Upi regionali, dovran-no essere coerenti con i criterieuropei per quanto concerne l'in-dividuazione delle entrate e del -le spese da considerare e saran -no monitorate dalla conferenz apermanente per il coordinamen -to della finanza pubblica con i lsupporto tecnico della Copaff.

In tal modo, le regioni potran-no assumere un autentico ruolodi coordinamento della finanz alocale, giacché risponderann odirettamente nei confronti del -lo Stato del mancato rispettodei predetti target attravers oun maggior concorso, nell'annosuccessivo, in misura pari alladifferenza fra l' obiettivo com-plessivo ed il risultato comples-sivo del territorio .

Il nuovo meccanismo, per cert iversi rivoluzionario se confron-tato con le modeste prerogativ eche le regole vigenti assegna-no oggi alle regioni ordinari ein relazione al patto degli entilocali, escluderà in ogni caso la

Pagina 24Patto di stabilita ammorbidito

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press L.IfE01107/2011

ItaliaOggi

spesa sanitaria (che continueràad essere assoggettata a vincol iad hoc) e sarà disciplinato conun decreto del Mef (d'intes acon la Conferenza unificata) daadottare entro il 30 novembreprossimo.

La seconda novità di pesoriguarda la definizione dell agriglia di criteri sulla base deiquali sarà misurata la maggioreo minor virtuosità di regioni e denti locali e pesata la misura delrispettivo concorso alla realizza-zione degli obiettivi di finanz apubblica.

A tal fine sono individuati i se -guenti parametri : a) rispetto de lpatto nel triennio precedente ; b )rapporto fra spesa in conto capi -tale e spesa corrente ; c) inciden -za della spesa del personale sul -la spesa complessiva e numerodei dipendenti in rapporto all apopolazione residente; d) «situa-zione finanziaria» (non megliospecificata) dell'ente nell'ulti-mo triennio; e) livello di spesaper auto di servizio nel triennioprecedente ; f) numero di sedi euffici di rappresentanza all'este-ro ; g) autonomia finanziaria ; h )tasso di copertura dei servizi adomanda individuale ; i) inci-sività dell'azione di contrast oall'evasione fiscale .

Come evidente, si tratta di pa-rametri assai eterogenei, in par-te già utilizzati in passato (conesiti non sempre lusinghieri) edin parte nuovi (e talora privi diun'adeguata base informativache consenta la definizione dei

relativi indicatori) .Sarà, pertanto, decisivo il de-

creto con il quale il Mef (sempred'intesa con l'Unificata) dovr àriempire di contenuti concretile predette previsioni al finedi ripartire i diversi enti e i ri-spettivi contributi alle manovrecorrettive in quattro classi «dimerito» .

Ai primi della classe verran-no assegnati premi assai ricchi :essi vedranno completamenteazzerato il rispettivo contribu-to a decorrere dal 2013 e be-neficeranno già dal prossim oanno di un alleggerimento de lpeso manovra estiva 2010 perun importo complessivamentenon superiore a 200 milioni dieuro.

Per tutti gli altri, invece, aitagli previsti dal dl 78/201 0(che vengono estesi anche aglianni 2014 e successivi), se n eaggiungono altri di import ocomplessivamente pari, per l eregioni ordinarie, a 800 milionidi euro nel 2013 e a 1600 dal2014, per le regioni speciali e l eprovince autonome rispettiva-mente a 1 .000 e 2 .000 milioni,per le altre province a 400 e 800milioni, per i comuni a 1 .000 e2.000 milioni . Per gli enti localitali riduzioni verranno operate,nella fase transitoria del federa-lismo fiscale, a valere sul fond osperimentale di riequilibrio eda regime sul fondo perequati-vo, oltre che sui trasferimentierariali residui.

Quattro novità1. Terrltoriallzzazione degli obiettivi e ruolo di coordinamento delle region i2. Individuazione dei parametri di virtuosità e ripartizione degli enti in quattro

classi di merito

3. Azzeramento (a decorrere dal 2013) del contributo alle manovre correttiv edegli enti virtuos i

4. Rafforzamento delle sanzioni per amministratori e tecnici

Pagina 24Patto di stabilità ammorbidito

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press L.IfE ItaliaOggi01 /07/201 1

Ok al rinvio in conferenza. Scalda i motori il decreto sull'armonizzazione dei sistemi contabili

Bilanci prorogati al 31 agostoArriva il consolidato, da varare al 30 giugno di ogni anno

DI MATTEO BARBERO

randi manovre sui bi-lanci . Ieri c 'è stato ilvia libera, da part edella Conferenza stato-

città alla proroga dei terminiper l'approvazione dei bilancipreventivi dei Comuni : su pro -posta del ministro del l 'interno, ein seguito a una richiesta Anci, èstato infatti deciso lo slittamen-to al 31 agosto prossimo (terzorinvio dopo quello al 31 marzoe quello al 30 giugno) . Intantoil decreto legislativo sull'armo-nizzazione dei sistemi conta -bili approvato in via definitiv alo scorso 9 giugno e in corso dipubblicazione introduce l'obbli-go, per regioni ed enti locali, d iconsolidare i propri bilanci conquelli dei propri enti e organismistrumentali, aziende, società ealtri organismi controllati .

Il bilancio consolidato dovràessere approvato entro il 30 giu -gno dell 'anno successivo a quell ocui si riferisce (art. 18) e dovràessere redatto secondo schemi

comuni, che saranno de-finiti con ulteriori, futuridecreti, all ' esito di un pe-riodo di sperimentazionedi durata biennale (artt .11 e 35) .

Si tratta di una novit àimportante, fortementesuggerita dagli esperti con-tabili e più volte sollecitataanche dalla Corte di conti ,che ha da tempo acceso unfaro sulla proliferazione dienti, spesso formalmente priva-ti, che tuttavia orbitano nellastessa galassia delle pubblicheamministrazioni, dalle quali di-pendono (in tutto o in parte) sulpiano organizzativo, gestionalee soprattutto finanziario.

Come noto, infatti, la comples -sità delle dinamiche della finan -za pubblica degli ultimi ann i– caratterizzate, da un lato, daimpellenti necessità di riduzionee di razionalizzazione delle spe-se, dall'altro e contestualmente,dalle accresciute esigenze dierogare servizi e prestazioni, siapure, inevitabilmente, in modo

più efficiente ed economico – h adeterminato diffusi fenomen idi esternalizzazione, perlopiùattraverso la costituzione d isocietà di capitali interamenteo prevalentemente partecipatedal sistema pubblico .

Si tratta di una tendenza co-mune a tutti i livelli di governo ,ma che si presenta con particola -re intensità nelle regioni e negl ienti locali, costretti a fare i con-ti, da un lato, con le accresciutecompetenze ad essi spettanti ,dall'altro, con la crescente rigidi-tà del Patto di stabilità interno.

Spesso (anche se non sempre) ,

infatti, il ricorso all'esternaliz-zazione cela finalità elusivedei vincoli di finanza pubbli-ca, solo in parte contenute da isempre più frequenti interven-ti del legislatore e della stess amagistratura contabile.

In un tale contesto, i bilancipubblici, per fornire una rap-presentazione autenticamen-te veritiera e corretta dellerisultanze della gestione del-le diverse amministrazioni ,

sono chiamati a ricondurre adun'unità contabile la sempre piùfrequente complessità degli as-setti organizzativi.

Il bilancio consolidato è cer-tamente lo strumento adatto arealizzare tale importante fina-lità . La sua introduzione comeadempimento obbligatorio, cheva certamente salutata con fa-vore, impone tuttavia alcuneaccortezze, in particolare con ri-guardo a quei casi in cui, tramiteil consolidamento, un ente debbaincorporare eventuali perdite d iesercizio delle società (o, più ingenerale, delle entità) da esso

controllate o partecipate.Come correttamente eviden-

ziato dalla Commissione parla-mentare bicamerale per l'attua-zione del federalismo fiscale, intali casi occorrerà individuare lemodalità più idonee per assicu-rare la salvaguardia degli equi -libri economico-finanziari deglienti interessati, anche attraver-so l 'adozione di piani di rientroarticolati su base pluriennale . Intal senso, anche la struttura delPatto di stabilità interno dovràgiocoforza essere differenziataper tenere conto di passività inprecedenza almeno in parte) oc-cultate sul piano contabile ma ilcui impatto sui bilanci pubblicisarà ora (come auspicabile) pie-namente esplicitato, quantifica-bile e talora devastante .

Il recente caso del Comune d iPalermo, i cui (già precari) equi -libri di bilancio rischiano di esse -re definitivamente compromessidalle «voragini» emerse dai contidelle partecipate, dovrebbe inse -gnare qualcosa . ©Riproduzione riservata

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press L.IfE01 /07/2011

ItaliaOggi

MI»

Errori formali? Non c'è responsabilità amministrativaL'avere commesso errori di tipo formal eche hanno determinato l'annullamentodella aggiudicazione di una gara e l acondanna dell 'ente a risarcire i danniprovocati ad una società partecipantenon può essere definito come colpa gra-ve e, quindi, non matura responsabilitàamministrativa . Presupposto del matu-rare di responsabilità amministrativa èla presenza del dolo o della colpa grave. Etali elementi non possono essere in alcunmodo dati come presupposti, ma devonoessere adeguatamente provati. Possonoessere così sintetizzati i principi dettatidalla sentenza della seconda sezione giu-risdizionale centrale di appello della Cor-te dei conti n. 209 dello scorso 17 maggio .Con tale pronuncia sono stati assolti ilsindaco, il segretario e la presidente dellacommissione di gara per l'aggiudicazionedel servizio di mensa scolastica, dopo ch el'ente era stato condannato in primo gra-do a dovere risarcire i danni provocati aduna società per errori formali commes-si nella procedura selettiva e che, nellemore del contenzioso amministrativo ,è stato affidato provvisoriamente taleservizio alla società risultata aggiudi-cataria. Da sottolineare che la sentenz arovescia la condanna che, in primo grado ,era stata comminata nei confronti di talisoggetti.Il presupposto di base da cui la sentenz a

parte è il seguente : «In caso di provve-dimenti annullati dal giudice della le-gittimità e produttivi di danno erariale,la sussistenza dell'elemento soggettiv odella colpa grave deve essere comunqu eautonomamente provato, non essend osufficiente a tal fine l'aver posto in esse-re un atto illegittimo» . Quindi, con moltanettezza si distingue tra la illegittimitàdegli atti ed il matu-rare di responsabili-tà amministrativa:a tal fine occorre lapresenza di 2 ul -teriori elementi, ildanno ed il requisitopsicologico del doloo della colpa grave .Elemento stretta-mente connesso è ilfatto che «il giudice contabile deve indica-re le ragioni che lo inducono a ravvisarenella condotta antidoverosa connotazionidi particolare superficialità e di significa-tiva divergenza dalla condotta esigibile ;e ciò tenuto conto, ovviamente, di tutt ele circostanze del caso concreto ed avutoriguardo alle attribuzioni e alla compe-tenza funzionale del soggetto che si giu-dica» . Nel caso specifico che cosa era ac-caduto: alla base dell'annullamento dellaaggiudicazione vi era la circostanza chel'offerta della società vincitrice «non era

stata presentata in distinta busta chiu-sa, contrariamente a quanto previsto dalbando, per cui le offerte economiche era -no state aperte prima del giudizio tecnico ,falsando, in tal modo, l'intera procedura» .Occorre, per la maturazione di respon -sabilità amministrativa, dimostrare chesiamo in presenza di un errore addebi -tabile a colpa grave. Per la presidente

della commissionedi gara non si puòritenere presentetale elemento, inquanto la stessaha recepito nelcorso della proce -dura le perplessitàavanzate dagli al-tri concorrenti, hasospeso la stessa

ed ha richiesto un parere al segretariodel comune e solo dopo avere acquisito l ostesso ha provveduto a concludere i lavoried alla trasmissione alla giunta, peraltrosenza omettere nulla nella relazione s uquanto avvenuto. Anche per il segreta-rio non si può parlare di colpa grave : ilsuo comportamento, «fondato più su un avalutazione sostanziale di convenienz ache su ragioni formali di regolarità dell agara, non appare contraddistinto da quel -la irragionevole trascuratezza dei dover id'ufficio che contraddistingue un compor-

tamento caratterizzato da colpa grave .Infatti, va tenuto conto che nella fatti -specie le argomentazioni poste a base delparere favorevole apparivano ragionevol-mente fondate sul fatto che si trattav adi valutare, in una gara esplorativa perl'aggiudicazione a trattativa privata de lservizio di mensa scolastica, l'offerta piùconveniente .Tale orientamento, peraltro,fu avvalorato dall'esito favorevole delcontrollo di legittimità svolto dal CO.RE .CO. sulle delibere emesse in esito allaprocedura di gara, oltre che dai pareritecnici e di legittimità degli uffici ammi-nistrativi» . A maggior ragione non si puòparlare di colpa grave in capo al sindaco ,in quanto lo stesso non ha svolto alcu nruolo: la censura di «omessa vigilanza »mossagli dai giudici di primo grado infat-ti non regge, in quanto «non si comprend equale attività avrebbe dovuto svolgere ilSindaco nel caso concreto, in presenza d ispecifiche attribuzioni della commissionedi gara, che comunque non consentiva-no l'esercizio di poteri sostitutivi» . Daevidenziare infine che, quanto al ma -turare della prescrizione quinquennaledella responsabilità amministrativa, l aseconda sezione centrale sottolinea cheessa matura dalla data del pagamentoillecito, essendo nell'ambito della «re-sponsabilità indiretta» .

Giuseppe Rambaudi

Presupposto della respon-sabilità amministrativa è lapresenza del dolo o della

colpa grave . E tali elementinon possono essere dati come

presupposti, ma devono essereadeguatamente provati

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press LIf1E ItaliaOggi01/07/2011

Aree di sosta incustodite,comune non paga per i furti

A carico del comune non sussiste alcuna responsabilità pe ri furti d'auto nelle aree di sosta a pagamento incustodite .A questa conclusione, con diciotto pagine di motivazione ,sono giunte le Sezioni unite civili della Corte di cassazio-ne che, con la sentenza numero 14319 del 28 giugno 2011 ,hanno respinto il ricorso di una nota compagnia di assicu-razione che aveva prima rimborsato l'automobilista per ilfurto della sua Jeep, e poi aveva agito contro il gestore de lparcheggio a pagamento del comune di Milano .Il Tribunale aveva respinto l'istanza di rivalsa e la decisioneè stata poi confermata dalla Corte d'appello del capoluog olombardo.Il Collegio esteso, dopo aver esaminato i presupposti delcosiddetto «affidamento incolpevole» dell'automobilista aconcluso per il rigetto del ricorso perché, motiva, chi par-cheggia è cosciente del pericolo a cui espone l'automobilein un'area che, seppure a pagamento, è incustodita .L'istituzione da parte dei comuni, previa deliberazione dell aGiunta, di aree di sosta a pagamento ai sensi dell'art . 7 ,

„primo comma, lettera f), dlgs 30 aprile 1992 n . 285 (codicedella strada), non comporta l'assunzione dell'obbligo del ge-store di custodire i veicoli su di esse parcheggiati se l'avvisoparcheggio incustodito è esposto in modo adeguatament epercepibile prima della conclusione del contratto (artt .1326, primo comma, e 1327 cod . civ.) perché l'esclusionedella custodia attiene all' oggetto dell'offerta al pubblic o(art. 1336 cod . civ.), e l'univoca qualificazione contrattualedel servizio, reso per finalità di pubblico interesse, normati -vamente disciplinate, non consente il ricorso al sussidiari ocriterio della buona fede, ovvero al principio della tutel adell' affidamento incolpevole sulle modalità di offerta delservizio (quali ad esempio l'adozione di recinzioni, di spe-ciali modalità di accesso e uscita, dispositivi o personale d icontrollo), per costituire l'obbligo della custodia, potend oqueste costituire organizzazione della sosta . Ne consegueche il gestore concessionario del Comune di un parcheggi osenza custodia non è responsabile del furto del veicolo insosta nell'area all'uopo predisposta .Anche la Procura generale della Cassazione è giunta all estesse conclusioni . Infatti, nell'udienza svoltasi nell'aul amagna del Palazzaccio lo scorso 9 novembre, ha chiesto a lMassimo consesso di Piazza Cavour di respingere il ricorsodell'assicurazione .

Debora Alberici

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press LIf1E ItaliaOggi01/07/201 1

Dal collegato disco verde al datore di lavoro: lo dice un ordinanza del tribunale di Trent o

Marcia indietro sul part tim eVia libera alla trasformazione unilaterale a tempo pieno

r. ,

DI LUIGI OLIVERI

arcia indietro su lpart-time nel pubbli-co impiego : è legitti-ma la trasformazio-

ne unilaterale a tempo pien oda parte del datore pubblico ,in applicazione dell'articolo 16della legge 183/2010 (cosiddettocollegato lavoro) .

Il Tribunale di Trento, co nl'ordinanza 16 giugno 2011, n .323 ha totalmente ribaltato ladecisione adottata lo scorso 4maggio con ordinanza in sed ecautelare dal tribunale in com-posizione monocratica . Nel giu-dizio d 'urgenza di prime cure ,il giudice monocratico l'unila-terale ampliamento dell'orari odi lavoro, da tempo parziale atempo pieno, disposto da un .di-rigente del tribunale di Trent onei riguardi di una funzionariadi cancelleria, aveva violato ladirettiva 15/12/1997, n . 97/81/Ce, finalizzata a perseguir e«l'esigenza di adottare misurevolte ad incrementare l ' inten-sità occupazionale della cre-scita, in particolare medianteun'organizzazione più fiessibi-

le del lavoro che risponda si aa i desideri dei lavoratori chealle esigenze della competitivi-tà», nonché l'articolo 5 del dlg s61/2000. Secondo i lgiudice monocra-tico le disposizion irichiamate prima ,poiché tutelano i llavoratore nelle suescelte di vita e lavo-rativa volte a ridur-re il tempo di lavoro ,la trasformazion edel rapporto di lavo -ro da tempo parziale a tempopieno poteva aver luogo solo conil consenso del lavoratore.

Tale impostazione viene, tutta-via, rigettata in sede di reclamoall'ordinanza, da parte del tribu-nale in composizione collegiale.Le previsioni della direttiva e delcitato articolo 5, stando al nuovogiudizio, non impediscono alleamministrazioni di ripristinared'imperio il tempo pieno . Nonrileva la circostanza che la nor-mativa europea vieti di licenziareil lavoratore esclusivamente peril solo fatto di rifiutare la tra-sformazione del tempo di lavoro :esigenze organizzative superiori,

consentono al datore di lavoro ditradurle in atti unilaterali, tipicaespressione della sua suprema-zia sul lavoratore subordinato ,

tali da portare co -munque alla mo-difica del temp odi lavoro . Sicché ilrifiuto opposto dallavoratore può fon -dare ad altro titol oviolazioni discipli -nari, tali da fondareanche un possibil elicenziamento pe r

giustificato motivo oggettivo. Illavoratore che rifiuti la modificadel tempo di lavoro per esigenz eorganizzative, insomma, si espo-ne al rischio della risoluzione delrapporto di lavoro.

In ogni caso, secondo, l'ordi-nanza del 16 giugno l'articolo 1 6del «collegato lavoro» ha lo scop odi ripristinare tra datore pubbli-co e lavoratore quella posizioneparitaria, nel definire il temp odel rapporto di lavoro, che erastata lesa dalla legge 662/1996 ,che aveva fondato un vero eproprio diritto potestativo deipubblici impiegati di collocars ia part time, senza che l' ente po-

tesse opporvisi . L'articolo 16 del-la legge 183/2010 riequilibra l asituazione e permette al datorepubblico di ripristinare il tem-po pieno, anche per far frontealla necessità di incrementareil tempo di lavoro in tempo di re-strizioni alle assunzioni, neces-sità portata alla base del provve-dimento adottato dal Ministerodella giustizia oggetto delle duecontrastanti ordinanze .

Inoltre, considera l ' ordinanz adel giudice collegiale, l'articolo16 compie anche un atto di giu-stizia tra dipendenti pubblici ,parificando la posizione di coloroche avevano chiesto il part timeprima della riforma operata da ldl 112/2008, convertito in legge133/2008, che ha eliminato ildiritto potestativo alla modificadel tempo di lavoro, e i dipenden-ti che chiedono il part time nelnuovo regime, esposti all 'even-tualità che il datore pubblic onon accolga l'istanza.

Infine, l'ordinanza del 16 giu-gno nega che la necessità, richie-sta dall'articolo 16 del collegat olavoro, di rivedere i part time nelrispetto dei principi di correttez-za e buona fede imponga una

verifica congiunta, tra dator ee lavoratore, della permanenzadell'interesse reciproco alla con-servazione del tempo parziale .In sostanza, il datore può va-lutare unilateralmente anch eil rispetto della buona fede edella correttezza, nel rivederei provvedimenti di concession edel tempo parziale.

L'ordinanza proprio su que-sto punto non appare del tuttoconvincente. Non si vede, infatti,come la buona fede e la corret-tezza possano essere garantite ,se non considerando l'affida-mento del dipendente nella pro-secuzione del part time ottenutoanni prima (nel caso di specie,nel 2000) e senza un pieno con-traddittorio . Poco convincente èanche il tema del «riequlibrio»della posizione tra lavoratori: lemodifiche all ' ordinamento ren-dono continuamente diverse leposizioni dei dipendenti, bastipensare ai regimi pensionistici .

Supplemento a curadi FRANCESCO CERISAN O

[email protected]

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Totalmenteribaltata ladecisione

adottata insede caute-

lare

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press L.IfE01107/2011

ItaliaOggi

La richiesta di trasmissione di copia del protocollo in entrata e uscit a

Consiglieri, registri apertiRegolamento ad hoc per disciplinare il diritt o

I consiglieri comunali pos-sono richiedere la trasmis-sione, con cadenza mensilefino a scadenza del relativomandato, di copia dell'inte-ro registro di protocollo ge-nerale in entrata e in uscitadell'ente ?

L'esercizio del diritto di ac-cesso è previsto dall'articolo43, comma 2, del dlgs 267/2000 ,definito dal Consiglio di Stat o(sent . n . 447112005) «diritto sog-gettivo pubblico funzionalizzato»,finalizzato al controllo politico -amministrativo sull 'ente nell'in-teresse della collettività e, cometale, diverso dal diritto di acces-so, di cui agli artt . 22 e ss. dellalegge n . 241/1990, riconosciut oai soggetti interessati allo scopodi predisporre la tutela di posi-zioni soggettive lese . In meritoal rilascio periodico del riepilogodel protocollo generale dell'ente ,comprensivo della posta in arrivoe in uscita, la giurisprudenza, conorientamento costante, ha ritenu-to non conforme a legge il diniegoopposto dall'amministrazione diprendere visione del protocollogenerale e di quello riservatodel Sindaco (cfr. Tar Campania ,Salerno, n. 26/2005), precisan-do (Tar Lombardia, Brescia, n .362/2005) che: «Le norme disci-plinanti l'accesso dei consiglier icomunali non pongono limitiquantitativi agli atti cui si chie-da di accedere, né presuppongo-no che, di tali atti, i richiedent iconoscano già il contenuto, sia

pure approssimativamente, benpotendo l'intervento connesso a lmandato ravvisarsi opportunoanche a seguito dell'acquisit aconoscenza di atti precedente -mente del tutto ignorati» . Inol-tre ha affermato (Tar Sardegna ,n . 29/2007) che è consentitoprendere visione del protocollogenerale senza alcuna esclusio-ne di oggetti e notizie riservatee di materie coperte da segreto ,posto che i consiglieri comunal isono comunque tenuti al segre-to ai sensi dell'art. 43 del dlgs n .267/2000 . Infine ha specificatoche al registro-zii protocollo gene -rale dell'amministrazione localeè riconosciuta la piena riconduci -bilità alle categorie di documentisuscettibili di accesso, in quantoidoneo a fornire notizie e infor-mazioni utili all'espletamento delmandato dei consiglieri comunalinon essendo ammissibile impor -re loro l'onere di specificare inanticipo l' oggetto degli atti ch eintendono visionare, trattandosidi informazioni di cui gli stess ipossono disporre solo in conse-guenza dell'accesso (Tar Lom-bardia, Brescia, n. 163/2004; TarEmilia Romagna Sez . Parma, n .28/2006; Tar Calabria - Cz - n .1749/2007). Tuttavia, il Tar Sar-degna (sentenza n . 32/2008) h apuntualizzato che il diritto diaccesso si concretizza nel pren-dere visione dei soli oggetti de lprotocollo generale che rientran onella sfera di interesse del consi-gliere richiedente e che sono utili

per l'espletamento del suo man-dato ed ha evidenziato che «benappare giustificato il diniego op-posto dall'Amministrazione» nelcaso in cui si sia « . . . in presenzadi continue richieste di access odi portata tale da determinarenotevoli difficoltà organizzative. . .» per l'ente. Anche il Tar Puglia(sent. n . 115/2011) ha affermatoche «gli unici limiti all'esercizi odel diritto di accesso dei consi-glieri comunali si rinvengono, perun verso, nel fatto che esso debbaavvenire in modo da comportareil minor aggravio possibile per gliuffici comunali e, per altro verso ,che non debba sostanziarsi in ri-chieste assolutamente generich e. . ., fermo restando che la sussi-stenza di tali caratteri debba es-sere attentamente . . . vagliata inconcreto al fine di non introdurresurrettiziamente inammissibililimitazioni al diritto stesso» .

Anche la Commissione per l'ac -cesso ai documenti amministra-tivi ha richiamato il consolidatoprincipio giurisprudenziale (exmultis Consiglio di stato, Sez . V.n . 929/2007) secondo cui il dirittodel consigliere di accesso agli atti«non può subire compressioni perpretese esigenze di natura buro-cratica dell'ente con l'unico limi-te di poter esaudire la richiesta,qualora sia di una certa gravosi-tà, secondo i tempi necessari pernon determinare interruzion edelle altre attività di tipo corren-te . . .», limite della proporzionalitàe ragionevolezza delle richieste ,contemperando, quindi, il dirittodi accesso con l'esigenza di nonintralciare lo svolgimento dell'at-tività amministrativa e il rego-lare funzionamento degli ufficicomunali, comportando ad essi ilminor aggravio possibile, sia dal

punto di vista organizzativo cheeconomico (Corte dei conti, sez .Liguria n. 112004) . In tal senso,sulla base del principio di econo-micità che incombe sia sugli uf-fici tenuti a provvedere, sia suisoggetti che chiedono prestazio-ni amministrative (parere del 12dicembre 2002) ha riconosciut o«la possibilità per il consigliere d iavere accesso diretto al sistemainformatico interno, anche conta-bile, dell'ente attraverso l'uso del -la password di servizio . . . propri oal fine di evitare che le continu erichieste di accesso si trasformi -no in un aggravio dell' ordinariaattività amministrativa dell 'ent elocale» (cfr. parere 29 novembre2009) . Anche la giurisprudenzaha ritenuto legittime norme re-golamentari contenenti accorgi-menti finalizzati a ridurre i costi .In merito, il Consiglio di stat o(Sez . V, sent. n. 6742/2007) hacondiviso l'avviso del Minister odell'interno in merito alla possi-bile riproduzione di planimetri esu cd-rom, qualora il consiglier echieda l'estrazione di copie di attila cui fotoriproduzione compor-ti costi elevati . Pertanto, è fattosalvo il diritto del consigliere diaccedere ai registri di protocol-lo finalizzato all'individuazionedegli atti che potrebbero inte-ressare per l'espletamento de lproprio mandato . L'ente locale ,nell'ambito della propria autono-mia, può dotarsi di una specificanormativa regolamentare pe rdisciplinare le modalità di eser-cizio del diritto al fine di renderlecompatibili con il regolare svol-gimento dell'attività degli uffici .In tal senso, l'istanza di accessoad atti non ancora formati, cheimpegnino l 'amministrazioneanche per il futuro, potrebbe

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press L.IfE01107/2011

ItaliaOggiconcretizzare una fattispecievietata qualora il regolamentocomunale - nello specificare lemodalità e le forme di esercizi odi tali diritti in attuazione dell enorme statali e statutarie - esclu -desse dall'accesso e dal rilascio dicopie «le richieste generiche ch enon permettono l'individuazion edel provvedimento o le richiestegeneralizzate relative a interepratiche o a categorie di prov-vedimenti» .

INDENNITÀDI FUNZIONE/1Può essere corrisposta al

vicesindaco di un comun el'indennità di funzione pre-vista per il sindaco - per ilperiodo durante il quale hasvolto funzioni di supplenzaconseguenti alla sospensio-ne di diritto del sindaco dal-la carica, successivament erevocata - prevista dall'art .59, comma 1, lett. c) del de-creto legislativo 18 agost o2000, n. 267?

Anche in base ai parer ipronunciati dal Consiglio d istato, proprio sulla problema-tica inerente alle prerogativedel vicesindaco, si ritiene cheall'amministratore possa esserecorrisposta l'indennità di cari-ca prevista per il sindaco, per i lperiodo di concreto esercizio deipoteri sostitutivi .

INDENNITÀDI FUNZIONE/ 2Un Comune deve ripetere

gli importi dell'«indennit àdi funzione onnicompren-siva» determinata a favoredei consiglieri comunal iin sostituzione dei gettoni

di presenza, come previst odall'art. 5, comma 7, del de-creto-legge 31 maggio 2010,n. 78, nelle more della leggedi conversione?

La manovra finanziaria vara-ta con il decreto-legge 31 maggio2010, n . 78, convertito con mo-dificazioni dalla legge 30 luglio2010, n . 122, nel testo ormaidefinitivo ha disposto, all'art .5, comma 7, che con decreto delministro dell'Interno – da ema-narsi di concerto con il Minister odell'economia e delle finanze –siano rideterminati in riduzio-ne gli importi della indennità difunzione degli amministratoricomunali e provinciali già pre-visti nel decreto ministeriale 4aprile 2000, n . 119, e siano de -terminati gli importi dei getto-ni di presenza per i consigliericomunali per la partecipazion ea consigli e commissioni . L'ori-ginaria formulazione dell 'art . 5 ,comma 7, del decreto-legge 3 1maggio 2010, n . 78, prima che l alegge di conversione n. 122/ 2010statuisse il mantenimento deigettoni di presenza per tale ca-tegoria di amministratori, avevaprevisto che, sempre con decret odel ministro dell ' Interno, foss edeterminata ex novo l'indennitàdi funzione dei consiglieri comu-nali e provinciali, dettando an-che un parametro cui attenersi ,e cioè l'importo massimo mensilepari ad un quinto del l'indennitàmassima prevista per il rispet-tivo sindaco o presidente . Dopo

la modifica apportata in sede diconversione del citato decreto-legge, il legislatore è tornato alregime dei gettoni di presenz aper i consiglieri comunali e pro-vinciali, confermando la disposi-zione secondo cui i nuovi importisono determinati con il decretointerministeriale previsto dalcitato art . 5, comma 7 . Appare ,dunque, chiaro che il legislato-re ha ritenuto di subordinar el'applicazione dei nuovi importi- tanto nell'originaria formula-zione dell'art . 5, comma 7, deldecreto-legge 31 maggio 2010 ,n . 78, quanto in quella modifi-cata dalla legge di conversione ,che ripristina il sistema basatosui gettoni di presenza - all' ema-nazione del nuovo regolamentodi attuazione . Pertanto, fino allaconclusione dell' iter di emana-zione del nuovo regolamento perla determinazione della misuradelle indennità di funzione edei gettoni di presenza da cor-rispondere agli amministratoridegli enti locali, nessuna va-riazione al previgente sistemabasato sui gettoni di presenza ealla quantificazione dei relativiimporti risulta autorizzata dallanormativa sopra richiamata .

LE RISPOSTE AI QUESITISONO A CURA

DEL DIPARTIMENTO AFFARIINTERNI E TERRITORIALI

DEL MINISTERO DELL ' INTERNO

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press L.IfE01 /07/2011

ItaliaOggi

Stato e regioni mettono a disposizione molte agevolazioni per favorire i risparmi energetici

Rinnovabili sulla cresta dell'ondaMinambiente, fino a 200 mila € a comune per le scuol e

li enti locali che voglio -no contribuire alla pro -duzione di energia rin-novabile o promuover e

azioni di risparmio energetic opossono contare su agevolazio -ni di natura statale o regionale .Andando ad analizzare alcunidei bandi aperti attualmente suqueste tematiche citiamo il ban-do gestito dal Ministero dell'am-biente denominato «Il sole ascuola», operativo su tutto i lterritorio nazionale che finanzial 'installazione di impianti foto -voltaici negli edifici scolastici, ilbando dell'Emilia Romagna ch esostiene la produzione di energiaproveniente da biomassa local ee quello della Regione Toscanache ha stanziato quasi 5 milion idi euro per finanziare i comuniche installano impianti per laproduzione di energia da fontirinnovabili e attivano intervent idi risparmio energetico .

Dal Ministero dell'ambien-te contributi per installar eimpianti fotovoltaici nell escuole italiane

Sostenere i comuni e le pro -vince che installano impianti

fotovoltaici nelle scuole ,è questo l'obbiettivo delbando «Il sole a scuola »promosso dal Ministe-ro dell ' ambiente . Questobando si aggiunge a quellorelativo a «Il sole negli entipubblici» (vedi ItaliaOgg idel 3 giugno), sempre ge-stito dal Ministero dell'Am-biente. Ogni edificio scola-stico può beneficiare di unaiuto di lOmila euro . Incaso di comuni con più d i100mila abitanti o di provinc epossono essere presentati fino a20 progetti arrivando così a ot-tenere un contributo di 200 milaeuro, i comuni fino a 100 milaabitanti possono presentare finoa 10 progetti, mentre i comuni aldi sotto di 50 mila abitanti fin oa un massimo di 5 progetti . Ilcontributo è diretto a sostenerele spese per l 'installazione diimpianti fotovoltaici di potenzacompresa tra 1 KW e 20 KWnegli edifici proprietà pubblicaospitanti scuole medie inferiorio superiori . Il bando è aperto asportello fino al 1° giugno 2012,salvo esaurimento anticipat odelle risorse. Al momento ci sono

lore a più fabbricati acompletamento dellecentrali di cui sopra .Il bando in questione èquello relativo alla mi-sura 231 azione 3 delPsr 2007/2013 «Realiz-zazione di impianti pub-blici per la produzion edi energia da biomassalocale» . Il bando apert oin tutte le province, conla sola esclusione di Ri-mini, scade il 29 lugli o

2011 .

Toscana: Contributi perimpiego di energia verde einterventi di risparmio ener-getico

Fino al 31 agosto i comuni to-scani possono richiedere i contri-buti a favore dell'installazione diimpianti di produzione di ener-gia rinnovabile e per interventidi risparmio energetico, tra cuil'installazione di impianti dipubblica illuminazione ad effi-cienza energetica . Ammontanoa 4,8 milioni di euro le risorsea disposizione . L'entità del con-tributo varia' in base all'inter-vento, per esempio in caso di

installazione di impianti foto -voltaici il contributo è pari a l20%, arriva fino al 40% in casodi coibentazioni, fino al 60 %nel caso di teleriscaldamentie di installazione di sistemi dicorpi illuminanti a basso consu -mo. Sono ammissibili le spes esostenute dal 1° aprile 2009 finoal 31 maggio 2013. Le doman-de vengono finanziate second ouna graduatoria che terrà con-to del livello di cantierabilità edelle ripercussioni ambiental idell'investimento . I contributivengono erogati in base al ban-do denominato «Programma in-centivazione finanziaria in ma-teria di produzione di energi ada fonti rinnovabili nonché diecoefficienza energetica rivolt oai Comuni», pubblicato sul Burtn. 6 del 9 febbraio 2011 .

ancora a disposizione circa 2 mi-lioni di euro .

L'Emilia-Romagna sostie-ne l'utilizzo di biomasse

L'Emilia-Romagna scendein campo con un bando ad hocper la produzione di energia dabiomassa, con contributi ch epossono arrivare fino al 70 %della spesa. L'importo massim oper singolo progetto ammontaa 500 mila euro . Le operazionifinanziabili possono essere ri-conducibili alla realizzazione dicentrali con caldaie alimentat ea cippato o a pellets ; di piccol ereti di teleriscaldamento o disemplice distribuzione del ca-

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press L.IfE01 /07/2011

ItaliaOggi

Concessionari, ammortamenti guardando al Tuir1~1 13 giugno 2011 i. stato pubblicato inGazzetta Ufficiale il decreto Mef dell' 8giugno 2011, recante disposizioni d icoordinamento tra i principi contabil iinternazionali, di cui al regolamento(Ce) n.1606/2002 e le regole di determi -nazione della base imponibile dell'Ires edell'Irap, previste dall 'articolo 4, comma7-quater del dlgs n . 38/2005 . La finalitàdel provvedimento, emanato in attuazio-ne alle previsioni contenute nell'articol o2, comma 28 del dl 225 del 2010, è quelladi fornire ai soggetti che redigono il bi-lancio in base agli las, delle disposizionidi coordinamento per l'applicazione del-le norme tributarie che presiedono alladeterminazione del reddito imponibile ,alla luce dei criteri di qualificazione ,imputazione temporale e classificazio-ne-adottati in bilancio, in conformità alprincipio di derivazione rafforzata di cu iall' art . 83 del Tuir modificato dalla leggen . 244/2007 .Tra le varie disposizioni del decreto mi-nisteriale di particolare importanza sirivela quella recata dall ' articolo 8 ch eprovvede al coordinamento delle dispo -sizioni di cui agli articoli i 04 o ii 07 delTuir con :interpretazione ifra: 12 (Ac-cordi per servizi in concessione), con-cernentelle regole di contabilizzazion edi un' infrastruttura soggetta ad accordiper servizi in concessione nei conti delconcessionario .L' Ifric 12 si rende applicabile agli ac-cordi di servizi in concessione in cuiun'entità del settore pubblico affidaa un ' entità del privato la costruzione ,l' ampliamento, la gestione e la manu-tenzione dell'infrastruttura destinataal pubblico servizio per un periodo di

s tempo determinato, sulla base di un ac -cordo contrattuale che definisca i livelli

minimi delle prestazioni e i meccanismiper l'adeguamento dei prezzi. Altra con-dizione per l'applicazione dell'Ifric 12 èrappresentata dal fatto che il control-lo dell 'infrastruttura ricada in capo alconcedente al quale spetterà qualsiasiinteressenza residua sulla stessa all ascadenza dell'accordo.Il coordinamento delle disposizion isummenzionate si era reso necessarioin quanto l'Ifric 12 non consente la rile-vazione dei beni gratuitamente devol-vibili oggetto di concessione a titolo diimmobilizzazioni materiali, ma prevedela contabilizzazione alternativa :• di un'immobilizzazione immateriale;• di un' attività finanziaria .In particolare, in base ai paragrafi 16e ss. dell'Ifric 12, andrà rilevata un' at-tività finanziaria nella misura in cui ilconcessionario abbia un diritto attualeed incondizionato di ricevere disponi-bilità liquide dal concedente per la co-struzione . Al contrario, il concessionariorileverà il corrispettivo per la costruzio-ne quale attività immateriale nel casoconsista nel diritto di erogare una seriedi servizi per il tramite dell'infrastrut-`;ura medesima.Tlarticolo 8 del decreto ministeriale in-terviene sul tema in esame, prevedendoper le immobilizzazioni immateriali cheil concessionario/sub concessionario diopere pubbliche iscrive in bilancio inapplicazione dell'Ifric 12 l'applicazionedei criteri di ammortamento previstidall' articolo 104 del Tuir per i beni gra-tuitamente devolvibili, in opzione all'ar-ticolo 103 del Tuir (beni immateriali).Per i beni gratuitamente devolvibili, inluogo dell 'ammortamento tecnico di cuiagli articoli 102 e 103 del Tuir, è infattiammesso l ' ammortamento finanziario

di cui al successivo articolo 104, per per -mettere al concessionario di finanziarel'opera spalmando per la durata dell aconcessione la perdita patrimonialeconseguente all'annullamento del valo-re dei beni da devolvere gratuitamen-te . La decorrenza dell'ammortamentocoincide con l'esercizio di inizio dell aconcessione .In base al comma 2 dell'articolo 104, laquota di ammortamento finanziario de-ducibile si determina dividendo il valoredi iscrizione del bene, diminuito deglieventuali contributi del concedente ,per il numero di anni di durata dell aconcessione, conteggiando per intero lefrazioni di anno (se la concessione iniziao termina in corso d' anno). In caso d imodifica, in aumento o in diminuzione ,della durata della concessione, la quot adeducibile è proporzionalmente ridott ao aumentata a partire dall'esercizio incui la modifica è stata convenuta.Inoltre, per le imprese concessionariedella costruzione e gestione di operepubbliche e le imprese sub concessio-narie, il comma 2 del citato articolo 8prevede l'assimilazione degli accanto-namenti effettuati in applicazione delparagrafo 21 dell'Ifric 12, a fronte dellespese per il mantenimento della funzio-nalità dell'infrastruttura oggetto dell aconcessione, agli accantonamenti-di cu ial comma 2 dell' articolo 107 del Tuir.

Al riguardo, si rileva, infatti, che, i naggiunta all 'ammortamento, il comma2 dell'art. 107 consente di dedurre gliaccantonamenti a fronte delle spes edi ripristino o di sostituzione dei benigratuitamente devolvibili al terminedella concessione, nonché quelli relati-vi alle altre spese indicate nel comm a6 dell'art. 102, ovvero quelle di manu-tenzione, riparazione, trasformazione eammodernamento.L'accantonamento è deducibile nel li -mite massimo del 5% o del costo efino a quando il fondo non raggiungel'ammontare complessivo delle spesesostenute negli ultimi due eserciz i(quello in corso e il precedente) per i lmedesimo bene . L'importo eccedenteil fondo è deducibile, per effetto dell emodifiche intervenute con la leggefinanziaria 2007, in quote costantinell'esercizio stesso e nei cinque suc-cessivi, mentre l'importo del fondonon utilizzato concorrerà a formar eil reddito nell' esercizio in cui avvien ela devoluzione del bene .Ai sensi del successivo comma 3 del me -desimo articolo 8, è prevista, invece, l'ap-plicazione dell'articolo 102-bis del Tuir,nel caso in cui la concessione abbia adoggetto attività regolate.In aggiunta, si rileva che, in base a quan-to stabilito dal ministero dell'economia,le disposizioni contenute nel decreto mi-nisteriale si rendono applicabili ai sog-getti Ias, a partire dalla dichiarazion edei redditi relativa all'esercizio in cors oal 31 dicembre 2010, da cui potrebbe de-rivare anche la necessità di procederead un ricalcolo delle imposte nel mod .Unico a fronte di un bilancio d ' eserciziogià chiuso .

Federico Salvadori

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press LITE01107/2011

ItaliaOggi

La risposta jorniia &M 'amministrazione nanziaria con la risoluzione numero 3/D F

Addizionale per gestire i rifiut iDeroga parziale al blocco deciso per regioni e comun i

DI DUCCIO CUCCHI

on il nuovo regime de lfederalismo fiscale mu-nicipale è prevista l apossibilità di istituire

da parte degli enti locali, un aaddizionale Irpef che finanz iesclusivamente la gestione deirifiuti .

Questo è il senso di una rispo-sta al quesito che un comun edella regione Calabria ha rivol-to all'amministrazione finanzia-ria e che verte sull'applicabilitàdella maggiorazione previstadall'art. 2 comma 2-bis del dl 26dicembre 2010 n . 225, converti-to nella legge 26 febbraio 201 1n . 10.

La risoluzione in esame, pe rla precisione la n . 3/DF del 1 6giugno 2011, fa presente che l aprima parte della complessa for-mulazione normativa in esamestabilisce che, fino a quando nonsarà realizzata la completa at-tuazione delle disposizioni di ca-rattere finanziario in materia diciclo di gestione dei rifiuti «com-prese le disposizioni contenutenegli articoli 11 e 12 del decretolegge 30 dicembre 2009, n . 195 ,

convertito, con modificazioni ,dalla legge 26 febbraio 2010, n .2», la copertura integrale dei c osti diretti e indiretti dell 'interociclo di gestione dei rifiuti, puòessere assicurata, anche in dero -ga alla sospensione del potere dideliberare aumenti dei tributi ,delle addizionali, delle aliquoteovvero delle maggiorazioni d ialiquote attribuiti agli enti ter-ritoriali, operante fino all'attua-zione del federalismo fiscale, conmodalità diverse a seconda chele misure siano poste in esseredalla regione, dai comuni o dalleprovince .

Si assiste perciò a una parzia-}e deroga del blocco delle addi-zionali deciso per tutte le regionie per i comuni, tanto che l'ammi -nistrazione finanziaria precisache le disposizioni del dl 195 del2009 sono considerate unitaria -mente ad altre disposizioni dicarattere finanziario in materiadi ciclo di gestione dei rifiuti .

In particolare si precisa chel'art. 2 comma 2-bis della disposi-zione in commento consente pe ri comuni di aumentare con unapposita maggiorazione, non su -periore al vigente importo, l'ad-

dizionale dell'accisa sul l'energiaelettrica di cui all'art. 6 comm a1 lett . a) e b) del dl 28/1111988 n .511 e successive modifiche, qua-lificandola genericamente come«addizionale Addirpef» .

Disposizioni analoghe, son oprevista al comma 2-ter dell ostesso art . 2 per la Campania ,anche in virtù delle note vicen-de, che perdurano tutt'oggi .

Ma la possibilità di istituirel'addizionale del comma 2-bis èprevista genericamente per tut-te le regioni italiane .- La risoluzione richiama l'at-tenzione sul rapporto tra il get-tito derivante dall 'applicazionedell'addizionale e la_ copertu-ra dei «costi diretti e indirettidell'intero ciclo di gestione deirifiuti» .

Dalla decisione di stabilir euna apposita addizionale, deri-va la condizione, per l'ente loca-le, che il gettito derivante dallastessa può solo concorrere, invia residuale, alla copertura in-tegrale dei costi in questione . Diconseguenza, ai fini dell 'applica-zione della tassa per lo smalti-mento dei rifiuti solidi urbani(Tarsu), della tariffa di igiene

ambientale (Tial) o della tarif-fa integrata ambientale (Tia2), icomuni devono fissare delle ta-riffe che contribuiscano, unita -mente all ' addizionale in esame ,alla copertura integrale dei «co-sti diretti e indiretti dell'interociclo di gestione dei rifiuti», ma ,in nessun caso, il gettito con -seguito deve superare il limiterappresentato dai predetti costi .I comuni che hanno già approva -to le maggiorazioni nel bilanciodi previsione, possono allegarela deliberazione relativa all' ad-dizionale che entrerà in vigorenell'anno successivo. Tale deli-berazione costituirà così a tuttigli effetti un allegato al bilancioprevisionale dell'esercizio suc-cessivo . Pertanto, come affer-mato nella risoluzione 1/DF de l2 maggio 2011, si ritiene che det -ti comuni dovranno provvedere ,altresì, con la massima urgenza ,ad apportare una variazione dibilancio conseguente alla mag-giore entrata derivante dall amaggiorazione in questione ri-considerando con attenzione, perquanto ne deriva, l ' allocazionedell'entrata e della corrispon-dente spesa.

Vale la pena di ricordare, pe rquanto riguarda il versamentodell'addizionale in commento ,che essa, secondo le disposizion iin materia di federalismo fiscalemunicipale, è riscossa dal comu -ne con le stesse modalità dell'ad -dizionale sull' accisa sull 'energiaelettrica.

Particolari modalità di riscos-sione sono riscontrabili nell eRegioni a statuto speciale ; la ri -soluzione in commento, infatti ,conclude ricordando che il dlgs6 maggio 2011, n . 68, recante«Disposizioni in materia di auto-nomia di entrata delle regioni astatuto ordinario e delle provin-ce, nonché di determinazione deicosti e dei fabbisogni standardnel settore sanitario», stabilisc eall'art . 18, commi 5 e 6, che apartire dall ' anno 2012 l'addi-zionale provinciale è soppressae il relativo gettito spetta all oStato . Alla provincia competen-te per territorio è, poi, devolutoun gettito non inferiore a quellodella soppressa addizionale pro -vinciale attribuita nell'anno dientrata in vigore del dlgs n . 68del 2011 . ©Riproduzione riservata

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press L.IfE01/07/2011

ItaliaOggi

MANOVRA CORRETTIVA/ La Cisl sostiene la reingegnerizzazione per riqualificare la p .a .

Lavoratori pubblici, no bancomatBloccare i contratti non taglia la spesa né migliora i servizi

DI GIOVANNI FAVERINsegretario generale Cisl Fp

lavoratori pubblici non pos -sono essere il bancomat de igoverni quando i conti nonquadrano. Quello che la Cis l

sostiene dalla scorsa estate è unaproposta fatta di risparmi, di ri-organizzazione, di reingegneriz-zazione di processi e servizi perrealizzare una riqualificazionevera della spesa pubblica e dell ap.a.

Come già con la manovra esti-va dello scorso anno, invece, anco-ra una volta si vanno a cercare lerisorse dove è più facile trovarle .E il dibattito sulla Finanziaria siaccende sull'intensità del rigore,a prescindere dagli effetti: c'è chila vuole ancora più dura, già macontro chi?

Tanti governi, stessa dia-gnosi, nessuna terapia seria

La serie di misure del provve-dimento non sorprendono affatt ose si pensa che in Italia nessungoverno, centrale o locale, ha maipensato a un corretto accanto-namento dei soldi per pagare ipropri dipendenti . E che anchequando le vacche erano menomagre, le difficoltà di reperirei fondi hanno sempre mostratotutto il deficit di responsabilitàda parte delle classi dirigenti .Far passare questa idea ha sem-pre avuto i contorni di una faticadi Sisifo, indipendentemente dalcolore politico della maggioranza.E anche per regioni e autonomi elocali la lungimiranza di metter eda parte le risorse per contratt idecentrati che sostenessero pro-duttività e innovazione è stat otroppo spesso l'ultimo dei pensie-ri . Oggi siamo all'ennesima pun-tata dello stesso film, proiettat oin tutte le sale d'Europa, e pre-ceduto dal solito teatrino degliannunci e delle smentite .

Insomma tanti governi e stes-se diagnosi sul pubblico impiego ,poi nessuna terapia seria . Soloaspirine a digiuno per curare unostomaco già ulcerato . Mai nessunmedico, fra i tanti esecutivi ch esi sono succeduti, ha voluto com-

battere i mali veri che affliggon oil corpo della p .a . E così le meta-stasi si sono moltiplicate, senzache nessuno decidesse davver odi tagliare i posti dirigenziali ,di ridurre gli enti, di accorparei servizi.

La ricetta della Cisl: rispar-mi di gestione e contrattazio-ne (decentrata) responsabil e

La Cisl continua a sostenereche le economie di gestione sonol'unica strada alla crescita delleretribuzioni dei lavoratori e chela priorità è dotare finalmente lacontrattazione integrativa di una -base cogente rispetto alla ricer-ca delle disponibilità finanziarie.Vale a dire dei soldi risparmiatisu sprechi e cattiva gestione dadistribuire a chi lavora. Proprioin un contesto complesso, diffici-le, che non offre grandispazi di manovra, il con-cetto chiave è che senzacontrattazione respon-sabile non c'è innovazio-ne organizzativa, senz ainnovazione organizza-tiva non c'è razionaliz-zazione di spesa .

D'altra parte prolun-gare il blocco della con-trattazione nazional enon significa rimetter ea posti i conti. Non è sol osulle persone fisiche chesi devono fare i risparmi, ma su itanti e troppi sprechi e sulle tan-te e troppe società di consulenza .Sui costi spropositati della politi-ca, sui privilegi e le sinecure su icui binari si muove la macchin adelle clientele .

Ristrutturare la spesa pub-blica

Sappiamo bene che la soste-nibilità della spesa pubblica v agarantita, noi diciamo però chela spesa pubblica deve essereristrutturata. Così come sappia-mo che per evitare i tagli lineariservono buoni piani di razionaliz-zazione. I vincoli del patto di sta-bilità europeo non possono essereignorati . Né può essere ignorat ala necessità di sfuggire alla di-namica di un debito pubblico checrescendo non fa che aumentare

il rischio di instabilità e sposta -re sulle generazioni future i costidell 'irresponsabilità di oggi . Mauna semplice operazione di ma-quillage non serve a nulla . Comenon serve comprimere allo stre-mo i salari pubblici lasciandoaperti i rubinetti della spesa im-produttiva : sarebbe una partitapersa in partenza, e il problemasi ripresenterebbe ancora nell'ar-co di poco tempo. Esattamentecom'è avvenuto oggi dopo il dl78/2010 .

Serve piuttosto ridisegnare i lsistema di gestione delle risor-se pubbliche, il modo di impie-garle, la configurazione stessadel sistema pubblico . A partir edall'architettura istituzionale edall'organizzazione del lavoro:con meno enti, meno poltrone,

meno dirigenti ; e con più consor-zi, più servizi sul territorio, piùgiovani e nuove professionalità.Cioè i presupposti per più servizidi qualità.

Guardare indietro o pensa-re al futuro?

Il punto è che sono due le stra-de per tenere in ordine i bilanci .La prima è quella che guarda alpassato: utilizza solo il blocco de lturnover e impone uno stop for-zato ai salari . E una scelta miopeche rende poco e danneggia lavo -ratori e cittadini quando diminu -isce i servizi . Agisce sui numeri ,senza guardare le persone . Con-sidera gli obiettivi solo in terminifinanziari, senza progetto e sen-za visione per il futuro . Come l alesina dei tagli orizzontali checolpiscono indiscriminatamente

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press L.IfE01 /07/2011

ItaliaOggi

le amministrazioni efficienti equelle non efficienti, i servizi sucui investire e quelli da riconver-tire, le spese produttive e i cespitida eliminare. La seconda stradaè quella innovativa : puntare sul-la produttività e accorpare pezziframmentati di settore pubblico .Come succede per le aziendeprivate: si parla da sempre dinanismo imprenditoriale, ma s icontinua a sottovalutare il nani-smo istituzionale, cioè la formapulviscolare e poco integrata dienti, agenzie e aziende che pro-ducono sperperi e inefficienze ,impedendo le economie di scala .

Dalla Cisl proposte con -crete

Per questo fin da settembre2008 abbiamo avanzato la pro-posta di riconfigurare la pre-

senza territoriale dell eamministrazioni centrali(dalle sedi locali dei mini-steri alle agenzie fiscali )attraverso una modalit àappropriata di raziona-lizzazione organizzativa edi evoluzione del rapportocon l'utenza : la «Casa uni-ca dei servizi», un centrounico di riferimento nelterritorio in grado di uni-ficare l'interfaccia con icittadini e le imprese, e disemplificarne gli adempi-

menti amministrativi .E poi costruire in ogni provin-

cia una «Casa unica del welfare»,della previdenza e dell'assistenza ,in modo da riunire nel territoriotutte le funzioni di raccordo congli utenti. Una soluzione organiz-zativa nuova, per semplificare gliadempimenti a cittadini e impre-se, rendere più immediata e dagevole la fruizione dei servizi emettere insieme le porte d'acces-so alle prestazioni oggi dispersein mille sedi e mille stanze. Ge-nerando risparmio, investimenti,qualità amministrativa .

Infine riteniamo prioritariol'accorpamento degli enti : è unastrada da percorrere laddove s ipossono ricavare economie cheavvantaggiano il cittadino senz apregiudicare i servizi. Così come

si è iniziato a fare rispetto allasemplificazione del quadro deglienti assistenziali e previdenziali.E dove peraltro si può fare mol-to di più . Ma anche rispetto aiconsorzi e alle unioni di comuni ,che nelle esperienze più virtuosehanno consentito di riversare l aspesa (razionalizzabile) per cost ifissi in miglioramento dei servizie minori costi al contribuente .

Questa d'altra parte è la via diun federalismo vero e responsabi -le: in cui il livelli amministrativisi integrano e non si moltiplicano ,le funzioni si semplificano e nonsi complicano, le amministrazio-ni si avvicinano ai bisogni e nonsi sovrappongono. E in cui si pos-sono accorpare anche province eregioni, servizi sanitari e servizisociali . Ecco perché piuttosto chepensare a soluzioni draconianeche dal centro irradiano «tagli apioggia» su tutta lastruttura am-ministrativa, è molto meglio in-tervenire con la spending review .Ente per ente, bloccando l'ostra-cismo di certi amministratori edirigenti, per recuperare risorse ,costruire risparmi, remuneraree valorizzare il personale. La pa-rola d'ordine, in un sistema com -plesso e diversificato come la p .a. ,è selettività . E la selettività è l aconseguenza del controllo sull aspesa esercitato da chi ha interes-se a farlo, lavoratori e cittadini inprimis, e del contributo di chi s afar valere soluzioni appropriate,a partire dal ruolo determinantedel sindacato responsabile .

Serve dunque una nuova sta-gione di governante per cittadi-ni e non per gli amministratori .Una stagione che unisca le forzesu obiettivi comuni e condivisi .Ma con più partecipazione de ilavoratori per riorganizzare gl iuffici e far costare meno i serviz ial cittadino.

Pagina a cura diCISL FuNZIONE •PUBBLICA

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Russi Teatro affollato all'incontro trasparenza promosso dall'azienda . Ma resta il no del Comune

Amianto, l'affare si complicaIncognite sul destino dell'ex discarica di via Calderan a

RUSSI - Boris Pesci, presidente d iCalderana Srl, si appella alla popo-lazione di Russi per trovare il con-senso necessario per costruire la di-scarica di amianto da 350mila metr icubi in via Calderana, nella zona co-nosciuta come la Bosca . E lo fa im-bastendo, mercoledì scorso, un tal kshow al Teatro Comunale di Russ idi fronte alle telecamere di Tele 1 .Attorno a lui invitati di tutto rispet-to : Maurizio Marangolo, ricercatoredell'Istituto Oncologico Romagnolo ;Roberto Riverso, giudice del lavorodel Tribunale di Ravenna ed espertodi cause che riguardano l'amianto ;Vito Totire, presidente dell'Associa-zione Esposti all'Amianto ; GiacintoTerenzi, presidente dei Legambient eRavenna . Di fronte, una platea gre-mita, attenta per le quasi tre ore d idibattito . Assenti, ma più volte invo -cati, il sindaco e gli esponenti del-l'amministrazione comunale.L'affaire 'discarica amianto' è un po 'intricato e proviamo a sintetizzarlocosì . La Calderana srl . assicura d iessere stata chiamata più di quattr oanni fa dalla precedente ammini-strazione per bonificare, a costo zeroper la comunità, la discarica di rifiu-ti solidi e urbani di via Calderana ,chiusa da oltre 20 anni e in pessimecondizioni. Dopo un periodo di si-lenzio, presenta la sua soluzione al-cuni mesi fa : creare una discarica d iamianto, proposta che permette d imettere in sicurezza il vecchio sitoeliminando in un sol colpo anche ipericolosi rivestimenti in eternitpresenti in molti fabbricati del terri -

torio russiano .Ma attorno alle parole 'discarica' e'amianto' subito sono sorti i primidubbi . Da parte della politica in pri-mis, col consiglio comunale che al-

l'unanimità ha chiesto alla società dipresentare un progetto diverso, posi -zione ribadita recentemente anchedal sindaco Sergio Retini . Poi dall'exsindaco Pietro Vanicelli che, nella

Da parte sua Pesci c'è l'ha messatutta per rassicurare gli spettatori .L'operazione trasparenza lanciat adalla ditta ha effettivamente poch ieguali nel panorama locale, tanto dairritare lo stesso sindaco Retini ch el'ha definita una "campagna diinformazione unilaterale "Il massimo vertice di Calderana si

è spinto fino a chiedere a 3-4 cittadi-ni semplici di entrare nel loro comi-tato tecnico per seguire da vicinol'evolversi del progetto, portare sug-gerimenti e aiutarli a scovare le fon -ti di amianto in città . Poi ha offerto100 .000 curo l ' anno, per dieci anni ,per permettere lo smaltimento gra-tuito per cittadini di Russi e del cir-condario . Infine ha illustrato le tec-niche di smaltimento, spiegato lemisure di sicurezza durante i 10 an-ni di vita della discarica e nei 3 0successivi la chiusura .Gli ospiti sul palco hanno tutti am-messo che esiste un'emergenzaamianto da affrontare il prima possi -bile perché col passare del tempo imanufatti si sgretolano e le fibre sidisperdono nell'aria . Marangolo haillustrato la crescita dei tumori ri-conducibili al materiale velenoso ,mentre Terenzi ha parlato di 320 8kg di amianto abbandonato e trova-to frantumato nel Comune Russi peril solo 2010 . Le posizioni degli oppo -sitori sembrano invece allinearsi in -torno a questa tesi : prima bonificarela vecchia discarica, mappare le fon-ti di amianto e poi discutere sullemodalità di smaltimento.

Marco Riciputi

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serata di mercoledì, ha sì ammesso

cinque sono stati nettamente contra-di aver chiesto una soluzione alla so-

ri . E si trattava di interventi di per-cietà, ma ha negato che si sia mai

sone riconducibili a liste civiche,parlato di amianto . Infine della pia-

partiti e movimenti che sembranotea in teatro, dove su otto interventi,

già affilare le armi .

L'operazione trasparenzalanciata dalla Calderana arriva inteatro, con un dibattito pubblico su lprogetto della bonifica, dell adiscarica e dell'amianto in citt à

Apertura: i cittadini posson oentrare nel comitato tecnico

perseguire ilprogetto

Il sindaco Retini contro`E' una campagna di

informazione unilaterale"

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