Rapporto settimanale sui prezzi energetici europei
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Paese Prezzo Variazione
Italia 53.25 0.28%
Regno Unito 63.75 -1.15%
Olanda 43.40 -1.25%
Belgio 48.74 -1.85%
Francia 42.65 -0.12%
Germania 34.39 0.44%
Ungheria 42.65 -1.04%
Penisola Iberica 47.72 -1.1%
Paesi del Nord 30.40 0%
Qualora aveste qualunque domanda o commento riguardante la nostra newsletter potete mandare una mail direttamente al Vostro account di riferimento.
Questo report confidenziale è stato prodotto da NUS Consulting Group. Il suo unico scopo è di fornire informazioni generali di contesto e approfondimenti riguardanti il mercato estremamente
volatile dell’energia e rispecchia solamente le opinioni e la visione degli autori. Il documento non rappresenta una posizione o una linea di condotta ufficiale di NUS Consulting Group e non vuole
essere un consiglio riguardante un particolare investimento commerciale o una definita politica di acquisto. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o trasmessa a terzi in
nessuna forma o con qualunque mezzo, elettronico e non, se non previo consenso scritto di NUS Consulting Group.
03 novembre 2014
Prezzi Europei di Base-load Elettricità- Anno 2015 (€/MWh)
Report Europeo Settimanale sull’Energia
Francia Olanda Belgio Spagna Paesi del Nord Italia Ungheria
Regno Unito
Germania
Gas Naturale Prezzo Variazione
Regno Unito
(pence/therm) 54.72 -0.8%
Regno Unito
(€/MWh) 23.84 -0.11%
Olanda
(€/MWh) 23.00 -1.5%
Germania
(€/MWh) 23.27 -1.44%
Prezzi Gas Naturale – Anno 2015
Germania Olanda Regno Unito
Commodity Prezzo Variazione*
Brent Crude Oil
($/barile) 84.84 -1.33%
Coal CIF ARA
($/Tonnellata) 71.55 -1.31%
CO2 EUA
(2013) 6.36 -0.63%
CO2 CER
(2013) 0.09 28.57%
GBP/EUR 1.2768 0.69%
Brent Crude (mese successivo) & Coal CIF ARA (anno successivo)
Petrolio & Carbone
I mercati petroliferi hanno mantenuto il loro andamento
ribassista per la sesta settimana consecutiva, seguendo
l’aumento della domanda globale mentre l’OPEC ha spinto la
produzione al picco più alto degli ultimi 14 mesi. La produzione
dell’OPEC, che è responsabile per circa il 40% dell’output
petrolifero mondiale, è aumentata grazie al contributo di Iraq,
Arabia Saudita e Libia. I ministri dell’OPEC s’incontreranno a
Vienna il 27 novembre p.v. per discutere il loro obiettivo
produttivo di 30 milioni di barili al giorno, che è rimasto
invariato da gennaio 2012. Inoltre i dati ufficiali dalla Cina
hanno mostrato che la produzione industriale è rallentata il
mese scorso, spingendo ulteriormente l’andamento ribassista. Il
prezzo front-month del Brent al momento è a $84.84/barile (-
1.33%) mentre il WTI month-ahead è diminuito di $0.80 (-1%) a
$80.30/barile. Per quanto riguarda i mercati del carbone, il
prezzo europeo 2015 è diminuito con il crollo dei prezzi del gas
naturale dopo che la Russia ha accettato l’accordo per la ripresa
delle esportazioni di gas verso l’Ucraina. I prezzi inferiori del
gas hanno incrementato i profitti delle centrali alimentate a gas
per la produzione di energia elettrica. Al momento il Coal CIF
ARA è sceso dell’1.31% rispetto alla scorsa settimana a
$71.55/ton.
Gas Naturale
La domanda debole e l’offerta abbondante hanno spinto i
prezzi del gas a diminuire in modo significativo la scorsa
settimana. Un’ulteriore pressione al ribasso è scaturita dalle
negoziazioni fra Ucraina e Russia riguardo la fatturazione del
gas all’Ucraina. I due Paesi hanno raggiunto un accordo
giovedì notte per la ripresa delle consegne russe. L’accordo
garantisce consegne di gas russo fino a marzo 2015.
L’Ucraina pagherà $3,1 miliardi in due tranche entro la fine
dell’anno per coprire i debiti e riceverà del gas aggiuntivo
dalla Russia al costo di $378/1,000 metri cubi fino alla fine
dell’anno e al prezzo di $365/1,000 metri cubi da gennaio a
marzo del prossimo anno. Il prezzo tedesco (NCG) 2015
annuo è diminuito del 1.44% a €23.27/MWh, mentre
l’equivalente olandese (TTF) è sceso di €0.35 (1.5% rispetto
alla scorsa settimana a €23/MWh). Nel Regno Unito, i
mercati del gas sono diminuiti ulteriormente questa
settimana a seguito dell’accordo fra Ucraina e Russia che
ridurrà il rischio di interruzioni nelle forniture gas europee.
Inoltre i flussi norvegesi sono rimasti abbondanti, mentre le
scorte di lungo periodo sono rimaste al 100%. Al momento
l’NBP 2015 è dello 0.80% inferiore rispetto alla settimana
scorsa a 54.72 p/therm.
Energia
I fondamentali dei mercati energetici sono rimasti positivi questa
settimana influenzando i prezzi di tutta Europa. Il clima mite
unito alla domanda sottotono ha spinto un andamento ribassista
sui mercati. Inoltre i prezzi di CO2 e carbone sono diminuiti,
spingendo i prezzi dell’energia a scendere ulteriormente. La CO2
è diminuita dello 0.63% rispetto al dato della scorsa settimana a
€6.36/ton, mentre il carbone è sceso di $0.95 (1.31%) e al
momento è a 71.55/ton. In Francia il consumo aumenterà di
10GW-15GW da ottobre a novembre ma la produzione nucleare
ed idroelettrica potrebbe aumentare a sua volta supportando
ulteriormente il lato dell’offerta. Di conseguenza il prezzo annuo
francese 2015 è diminuito dello 0.12% fino a €42.65/MWh. Al
contrario il prezzo tedesco è aumentato dello 0.44% a
€34.39/MWh, a causa della scarsa produzione da fonti rinnovabili
e del clima più rigido previsto per questa settimana. In Belgio i
prezzi year-ahead hanno continuato la loro moderata
diminuzione, mentre nel mercato inglese i prezzi hanno seguito
la discesa della loro controparte sul mercato del gas, con il
prezzo annuo a GBP 49.96/MWh (-1.75%). In Italia abbiamo
assistito ad un leggero incremento dei prezzi sul Calendar 2015.
Fonte di prezzi e grafici: BLOOMBERG.
* Di settimana in settimana