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RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ 2005

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Rapporto di sostenibilità Terna 20052

SOMMARIO

Lettera del PresidenteLettera dell’Amministratore DelegatoIntroduzione

IL PROFILO DI TERNA

Chi siamo e cosa facciamoTerna: il profilo attualeIl Piano Strategico 2006-2010La nostra storiaGli asset e le partecipazioniLe attività operative e l’organizzazione

La governance e il Codice EticoLa governance di TernaIl Codice EticoPolitiche di prevenzione e sistema di controllo

L’impegno per la sostenibilitàLa responsabilità sociale d’impresa in TernaGli stakeholder di TernaIl programma e gli impegni per il 2006-2007

456

889

101215

20202224

27272830

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Sommario 3

Obiettivi della concessione e impegno per il servizioSicurezza, continuità e qualità del servizio

Migliorare la sicurezzaAssicurare la qualità del servizio

Sviluppo ed efficienza della retePianificare e sviluppare la Rete di Trasmissione NazionaleGarantire la connessione di nuovi impiantiOttimizzare la manutenzione

Ricerca, ingegneria e innovazione

La distribuzione del valore aggiuntoIl rapporto economico con gli stakeholder

Terna e i suoi azionistiL’andamento del titoloIl rapporto con i fornitoriIl rapporto con gli operatori del sistema elettricoIl Codice di ReteServizi e clienti di mercatoll sistema di gestione della qualità

Le attività di Terna e l’ambienteLo sviluppo sostenibile della rete elettrica

L’applicazione della procedura VAS Un esempio di applicazione dei criteri ERARazionalizzazioni della rete e interventi di mitigazione ambientaleLa razionalizzazione della Val d’Ossola Sud

Riduzione delle emissioni di gas serraRiduzione delle perdite di trasmissione e delle emissioni di CO2

Le emissioni di SF6

Rimozione dei vincoli alla produzione da fonti rinnovabiliTutela della biodiversità

Il personale di Terna La composizione del personaleLavorare in sicurezzaInvestire nel capitale umano: il sistema delle competenzeValorizzare le risorse: la formazioneMigliorare la performance: i sistemi di incentivazioneLe relazioni industrialiIntegrare i sistemi di welfare

Terna e la comunitàLe statistiche del settore elettrico

METODOLOGIAINDICATORIACRONIMIGLOSSARIO

LA RESPONSABILITÀ DEL SERVIZIO ELETTRICO 35

LA RESPONSABILITÀ AMBIENTALE 67

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE 85

LA RESPONSABILITÀ ECONOMICA 49

363737394242444546

505454565860636465

6870707374767777798082

8686889293959697

100102

104106122124

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Rapporto di sostenibilità Terna 20054

Operare con coscienza. Ovvero svolgere con professionalità ed

efficienza il nostro mandato tenendo conto della sua funzione di

interesse generale, e interpretarlo con attenzione per le aspettative

degli azionisti e degli altri stakeholder, con particolare riguardo alle

problematiche ambientali e sociali.

L’obiettivo è di generare rapporti di fiducia, necessari all’azienda per

poter continuare a vivere, a generare performance sempre migliori.

Ed è proprio la fiducia che desideriamo comunicare attraverso

questo Rapporto: un documento in cui si parla di “sostenibilità”, perché siamo convinti che la responsabilità

etica nella conduzione del business sia la chiave per una crescita sostenibile, cioè di una crescita economica

che avviene in armonia con il contesto in cui l’azienda opera.

Il nostro è un percorso cominciato già da tempo, per conferire a Terna tutti gli strumenti necessari a rendersi

“leggibile”, trasparente nel suo agire. Come primo passo, quindi, abbiamo intrapreso la revisione del Codice

Etico, per mettere a punto un documento fatto a misura della nostra realtà operativa, che indichi sia le linee

guida da seguire nei comportamenti sia il sistema di principi etici cui fare riferimento.

Parallelamente è nato questo primo Rapporto di sostenibilità, che dà conto delle attività svolte nel 2005 e che cerca

di offrire una lettura alla luce degli orientamenti che la nuova Terna ha gradualmente adottato. Come strumento di

rendicontazione, per noi rappresenta un punto di partenza. La pratica della responsabilità e della sostenibilità,

invece, è già in atto da tempo; è un linguaggio comune e condiviso da tutti, uomini e donne che operano in Terna

e per Terna. Sappiamo però di poter migliorare, così ci siamo impegnati a condurre questo percorso sempre più

avanti: scegliendo proprio questo Rapporto per illustrare alcuni degli impegni presi per il futuro.

È una pubblicazione che si rivolge a tutti coloro che sono interessati sia ai risultati economici delle nostre

attività, sia ai sistemi gestionali e alle modalità con cui li conseguiamo. In particolare, si rivolge alle persone

che lavorano in Terna, affinché siano consapevoli di quanto importante per l’azienda siano la loro

professionalità e la loro responsabilità. Sta infatti in ogni comportamento individuale, oltre che nell’impegno

collettivo, la possibilità che l’azienda cresca in armonia con la

comunità in cui è inserita, fornendo un piccolo contributo alla

costruzione di un senso di responsabilità diffuso ed evoluto.

LETTERA DEL PRESIDENTE

Il Presidente

LUIGI ROTH

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Lettera del Presidente e dell’Amministratore Delegato 5

Nel 2005 e nella prima parte del 2006 Terna ha registrato buoni

risultati finanziari ed economici: ha garantito positivi rendimenti agli

azionisti, ha consolidato la propria presenza in Brasile, ha acquisito

le attività di dispacciamento e pianificazione della rete elettrica dal

GRTN. Abbiamo illustrato nel dettaglio questi risultati sia con il

Bilancio d’esercizio 2005 sia con i successivi dati trimestrali.

Sappiamo però che la performance di Terna non si misura solo con i

risultati economici. Gli analisti finanziari e gli investitori, con i quali

abbiamo avviato un dialogo serrato, e tutti gli stakeholder in generale,

guardano con crescente attenzione ad altri aspetti: l’adeguatezza della governance, la solidità dei sistemi

gestionali, l’attenzione sistematica al rispetto dell’ambiente e al rapporto con la società. Per loro abbiamo

preparato questo primo Rapporto di sostenibilità, in linea con le prassi delle principali società quotate, che

evidenzia positive conferme, delinea aree da migliorare e illustra, a riguardo, il nostro impegno per il futuro.

In primo luogo il servizio elettrico: il nostro Piano Strategico stabilisce un ulteriore miglioramento degli

indicatori di continuità del servizio, che già nel 2005 sono risultati superiori ai target, e una tempestiva

realizzazione degli investimenti di sviluppo della rete. Per la sicurezza, Terna ha in programma investimenti per

80 milioni di euro tra il 2006 e il 2010.

In campo ambientale Terna continuerà ad adottare un approccio di confronto costruttivo con le Istituzioni locali

per la realizzazione di nuove linee. Il sistema di gestione dell’impatto ambientale sarà maggiormente strutturato,

con l’obiettivo di ottenere la certificazione ISO 14001 per l’intera Rete di Trasmissione Nazionale. Per quanto

riguarda le emissioni di SF6, il proposito è di ridurle sotto l’1% del gas presente negli apparati di stazione.

La formazione, che ha coinvolto oltre l’85% dei dipendenti nel 2005, continuerà a essere un’area privilegiata

di investimento. Saremo impegnati in particolare a rafforzare la cultura della sicurezza, sul lavoro e in tutte le

attività aziendali, con la messa a punto di strumenti di anticipazione e gestione del rischio.

E se, tra i nostri impegni, abbiamo stabilito di dedicare maggiore attenzione alla comunicazione interna, con

il Rapporto di sostenibilità, che da questa edizione diventa un

appuntamento annuale, terremo informati i nostri stakeholder sui

risultati ottenuti e su tutti i fatti rilevanti in cui si esprime la

responsabilità di Terna nei loro confronti.

LETTERA DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO

L’Amministratore Delegato

FLAVIO CATTANEO

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Rapporto di sostenibilità Terna 20056

È una fase nuova per Terna, anche in tema di sostenibilità. Quella di un’azienda che ha acquisito negli anni,

all’interno di un grande gruppo come Enel, una cultura di rispetto e attenzione per gli aspetti ambientali e

sociali della propria attività, e che oggi si trova ad approntare in piena indipendenza una politica di

responsabilità sociale d’impresa su misura per il suo nuovo assetto.

Questo primo Rapporto di sostenibilità assume oggi particolare rilievo proprio in virtù del nuovo assetto, in atto

dal novembre 2005, che configura Terna come titolare della concessione di trasmissione e dispacciamento

dell’energia elettrica e come soggetto autonomo nel determinare le proprie strategie di crescita.

Terna vuole testimoniare con questo strumento l’intenzione di essere ancora più attiva nel campo della

responsabilità sociale, identificando proprie linee di condotta, iniziative specifiche e priorità, fino alle linee

di sviluppo dei principali filoni di attività. Oltre quindi ai risultati in campo economico, ambientale e sociale,

il Rapporto riserva particolare attenzione al servizio elettrico. Un segno, questo, di una specifica sensibilità

di Terna verso le responsabilità che derivano dal possedere e gestire infrastrutture di rilievo nazionale, e

verso l’impegno ad assicurare nel tempo la continuità di un servizio di interesse generale.

Relativamente giovane, dunque, è il programma d’azione di Terna sul terreno della responsabilità sociale.

Un programma che comincia a delinearsi come un corpus unico per la prima volta nelle pagine di questo

Rapporto, nel quale traspare la necessità di censire l’esistente per raccontare gli impegni presi per il futuro.

Ecco perché la pubblicazione di un Rapporto di sostenibilità nel 2006: perché si è ritenuto opportuno

innanzitutto affermare la volontà di Terna di illustrare all’esterno gli aspetti non solo finanziari della propria

performance e di creare un metodo per monitorarli, nella convinzione che questi siano rilevanti nel processo

INTRODUZIONE

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Introduzione 7

di creazione di valore stabile per gli azionisti. E poi per mettersi alla prova, con un “numero zero” che

valesse come punto di partenza per future edizioni. Da ultimo, non bisogna dimenticare che questo primo

Rapporto è anche un mezzo per garantire una continuità informativa, doverosa sia nei confronti di chi già

seguiva lo sviluppo di Terna in passato, sia di chi la conosce da oggi, nel suo nuovo scenario.

Questo documento è anche di supporto alla comunicazione interna. Dopo i profondi cambiamenti che

l’hanno interessata, Terna avverte l’esigenza di rinsaldare la propria identità aziendale; il Rapporto di

sostenibilità, tra le altre iniziative, vuole essere anche uno strumento di diffusione e condivisione dei valori

sui quali si fonda il futuro di Terna.

Le attività in campo economico, ambientale e sociale di Terna illustrate in questo Rapporto sono, salvo

diversa informazione, quelle svolte nel 2005. Gli indicatori, in particolare, sono riferiti allo scorso anno

(dati medi o al 31 dicembre). Sia le attività sia gli indicatori sono relativi al perimetro di attività di Terna in

Italia, consolidando le attività delle controllate brasiliane solo dove esplicitamente richiamato. Benché il

Rapporto sia predisposto a cavallo tra il primo e il secondo semestre del 2006, le attività portate a

compimento nel 2006 saranno oggetto del Rapporto di sostenibilità che sarà pubblicato nel 2007. La

redazione di questo Rapporto riflette invece i cambiamenti intervenuti a novembre 2005, e i successivi

sviluppi, in quanto alla selezione degli argomenti e al loro commento. In particolare, sono state

aggiornate le informazioni relative all’organizzazione aziendale e ai programmi di azione nel campo della

responsabilità sociale. In ogni caso, il Rapporto si chiude con le informazioni disponibili al 15 luglio 2006.

Nel 2005 Terna ha fatto parte del FTSE4Good (FTSE4Good Global e FTSE4 Good Europe), l’indiceborsistico del Financial Times Stock Exchange diLondra che raggruppa le migliori aziende europeeche si distinguono in tema di sviluppo economicosostenibile. I criteri per l'ammissione valutano gliimpegni presi e i risultati raggiunti dalle aziende incampo ambientale (politica e sistemi di gestioneambientale), sociale (sistemi di gestione dei rapportie attività di collaborazione con gli stakeholder) e intermini di rispetto e tutela dei diritti umani.

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Rapporto di sostenibilità Terna 20058

Terna: il profilo attuale

Terna svolge la sua principale attività al centro del sistema elettrico italiano. In regime di concessione,

provvede al servizio di trasmissione dell’energia elettrica gestendo la rete ad alta e altissima tensione, della

quale è proprietaria per oltre il 90%.

Le attività di esercizio della rete, finalizzate a mantenere costantemente in equilibrio immissioni e prelievi di

energia elettrica, si articolano in programmazione dell’esercizio, controllo in tempo reale, dispacciamento

e conduzione. La pianificazione dello sviluppo della rete elettrica, la realizzazione di nuovi elettrodotti e

stazioni, il coordinamento e la messa in opera delle manutenzioni per assicurare l’efficienza della rete

completano il quadro delle principali attività di Terna. Una parte crescente del business di Terna è

rappresentato poi dallo sviluppo della presenza all’estero, che oggi consiste nel controllo di Terna

Participações, una holding di società che hanno la proprietà di porzioni di rete elettrica di trasmissione in

Brasile e ne gestiscono l’esercizio e la manutenzione. Terna si propone inoltre come operatore sul mercato

dei servizi non regolamentati, ad esempio effettuando manutenzione di reti elettriche per conto di terzi.

Forte delle competenze acquisite nel business regolamentato della trasmissione, infatti, Terna si configura

oggi come una società esperta nelle reti di trasmissione dell’energia, pronta a cogliere le opportunità di

crescita coerenti con le proprie capacità, ovunque si presentino.

È questo uno scenario estremamente innovativo rispetto al passato. Dopo aver compiuto la quotazione

presso la Borsa Italiana nel giugno 2004, due passaggi hanno condotto Terna al profilo attuale: il primo è

l’assunzione della quota di controllo del capitale sociale da parte di Cassa Depositi e Prestiti, che ha

trasformato Terna da società del gruppo Enel a società indipendente. Il secondo è l’acquisizione del ramo

d’azienda “dispacciamento” dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN), attraverso il quale

Terna è diventata l’operatore del sistema italiano di trasmissione dell’elettricità, in quanto titolare della

concessione di trasmissione e dispacciamento dell’energia elettrica.

Terna, nella sua attuale configurazione, prende avvio a novembre 2005 e si consolida nel corso del primo

semestre 2006. È un soggetto che si confronta con i mercati finanziari e le opportunità di crescita in piena

autonomia e responsabilità delle proprie scelte strategiche. È una società del tutto nuova, ma che raccoglie

una profonda eredità dal passato, quando operava all’interno del maggior gruppo italiano nel campo

dell’energia elettrica. È, infine, spirito innovativo e tradizione insieme, valori che accompagnano oggi Terna

nelle sue ambiziose prospettive di sviluppo.

CHI SIAMO E CHE COSA FACCIAMO

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Il profilo di Terna 9

IL PIANO STRATEGICO 2006-2010

Il Piano Strategico 2006-2010 stabilisce per Terna obiettivi di sicurezza e affidabilità delservizio elettrico, realizzando un consistente piano di investimenti nello sviluppo dellarete, e che si impegni nel ricercare l’efficienza operativa e la massima qualità delservizio. Un’altra delle principali linee strategiche riguarda lo sviluppo e la crescitadelle attività in Italia e all’estero.

Investimenti e sviluppo della reteTerna prevede d’investire oltre 2 miliardi di euro per lo sviluppo della rete elettrica. Leprincipali opere da realizzare riguardano il collegamento della Sardegna con la Penisola;il collegamento attraverso lo stretto di Messina volto a migliorare l’interconnessione tra laSicilia e la Calabria; e il completamento dell’elettrodotto Matera-S.Sofia tra Puglia eCampania. Per effetto degli investimenti, il valore della Regulated Asset Base (RAB,capitale investito netto) passa da 5,2 miliardi di euro nel 2005 a 6,5 miliardi stimati nel 2010(+25% nell’arco del piano), con una consistente crescita della porzione di RAB per cui èprevista una remunerazione aggiuntiva (dal 3% della RAB complessiva al 22% nel 2010).

Efficienza operativa e crescita in ItaliaA parità di perimetro, Terna intende contenere i costi operativi di gruppo di circa 40milioni di euro dal 2005 al 2010. L’efficienza operativa sarà perseguita principalmenteattraverso lo sfruttamento delle sinergie legate all’integrazione fra Terna e il ramoacquisito dal GRTN; il contenimento del costo del personale con il progressivoconseguimento del dimensionamento ottimale; adeguate politiche dioutsourcing/insourcing; la razionalizzazione dei costi di manutenzione. Terna prevedeinoltre di investire complessivamente per il Piano di Difesa del sistema elettrico oltre80 milioni di euro. Nel periodo preso in considerazione dal Piano Strategico, Ternaperseguirà le potenziali sinergie legate all’acquisizione delle altre porzioni della Rete diTrasmissione Nazionale dell’energia elettrica. Ulteriori opportunità sono legate aglistudi di fattibilità su interconnessioni in cavo sottomarino con alcuni Paesi del NordAfrica e con i Paesi balcanici: ciò consentirebbe di aumentare ulteriormente la capacitàdi importazione di energia elettrica e di migliorare il profilo di sicurezza e diapprovvigionamento del sistema elettrico nazionale.

Ricerca di opportunità di crescita all’esteroLa missione di Terna di creare valore per gli azionisti implica il monitoraggio diopportunità di investimento non solo nel territorio italiano, ma anche al di fuori,soprattutto in Sud America e nell’Est Europa. È stato definito un percorso diquotazione alla borsa di San Paolo delle società brasiliane. Questa operazionepermetterà l’accesso al mercato locale, ampliando le possibilità di finanziamento dellafutura espansione nel Paese. Il Brasile viene infatti considerato come una delleopportunità di crescita esterna più interessanti. Eventuali opportunità di investimentosaranno valutate nel rispetto di prudenti criteri economici, finanziari e industriali.

Per maggiori dettagli sul Piano Strategico consultare la sezione Investor Relations delsito internet di Terna www.terna.it

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Rapporto di sostenibilità Terna 200510

La nostra storia

Le attività principali di Terna affondano le loro radici nella storia del monopolio elettrico nato con la

nazionalizzazione degli anni Sessanta del secolo scorso. Per molti anni il segmento della trasmissione è rimasto

parte dell’organizzazione verticalmente integrata dell’Enel, contribuendo all’unificazione elettrica del Paese.

Il motore dei cambiamenti che hanno condotto all’attuale situazione è il processo di liberalizzazione del

settore elettrico italiano, che si inserisce nel quadro delle liberalizzazioni promosse in Europa, in vari settori,

per effetto di direttive dell’Unione Europea. Tale processo ha determinato effetti diversi nelle differenti fasi

della filiera elettrica - generazione, trasmissione, distribuzione e vendita dell’energia elettrica - comportando

alla fine degli anni Novanta rilevanti modificazioni nella struttura organizzativa dell’Enel.

In particolare, per quanto riguarda la trasmissione, il processo di liberalizzazione poneva l’esigenza di una

gestione della rete indipendente dall’influenza di singoli operatori del settore e, a maggior ragione, dal

controllo dell’operatore dominante. Il Decreto Legislativo 79 del 1999, cosiddetto “Decreto Bersani”,

individuò la soluzione da percorrere nella costituzione da parte dell’Enel del Gestore della Rete di

Trasmissione Nazionale, società per azioni la cui proprietà veniva conferita al Ministero dell’Economia. Al

GRTN vennero affidati in concessione dallo Stato le attività di trasmissione e dispacciamento, così come

la pianificazione dello sviluppo della rete elettrica. Sempre nel 1999 venne quindi costituita Terna, come

società del gruppo Enel proprietaria di oltre il 90% della Rete di Trasmissione Nazionale.

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Il profilo di Terna 11

Il nuovo assetto della trasmissione, con la gestione della rete affidata al GRTN sotto il diretto controllo

pubblico e la proprietà della rete in capo all’Enel, realizzava i requisiti indispensabili per l’avvio graduale

della liberalizzazione.

Nel corso degli anni successivi, conclusi i primi passi fondamentali della liberalizzazione, è emersa

l’esigenza di riunificare proprietà e gestione della rete in capo a un unico soggetto, per ottenere maggiore

efficienza dei processi aziendali, migliorare la capacità di pianificazione e realizzazione degli investimenti,

avviare la parziale privatizzazione di un soggetto unificato con dimensioni operative comparabili ad altri

grandi operatori di sistema europei. La Legge 290 del 2003 e il seguente DPCM dell’11 maggio 2004 hanno

disposto lo scenario e i tempi dell’unificazione, ribadendo i principi di neutralità e imparzialità della gestione

aziendale e chiarendo anche le condizioni di assetto proprietario e governance per assicurare alla società

unificata garanzie di indipendenza e terzietà.

Nel novembre 2005 nasce Terna come è oggi, che ricompone in un diverso contesto di settore e con

garanzie di indipendenza la filiera professionale delle originarie attività di trasmissione.

IL LOGO AZIENDALE RAPPRESENTA NEL CONTEMPO LARETE E I FLUSSI DI ENERGIA

IL NOME TERNA INDICA L’INSIEME DEI TRE CONDUTTORICHE COSTITUISCE LA PRINCIPALE COMPONENTE DELLELINEE ELETTRICHE

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Rapporto di sostenibilità Terna 200512

Gli asset e le partecipazioni

In Italia, Terna è proprietaria di 35.129 km di linee elettriche e 302 stazioni: oltre il 90% della Rete di Trasmissione

Nazionale, che comprende tutta la rete alimentata a tensione uguale o superiore a 220 kV e le linee con tensione

tra 120 kV e 220 kV individuate per decreto ministeriale come funzionali alla Rete di Trasmissione stessa (circa il

50% della trasmissione a 132-150 kV). La restante parte della RTN è di proprietà di altri operatori di settore.

L’acquisizione delle altre porzioni della Rete di Trasmissione Nazionale, come previsto dalla Legge 290 del 2003

sul riassetto del settore elettrico e dal successivo DPCM dell’11 maggio 2004, è tra gli obiettivi strategici di Terna.

Nel corso del 2005, Terna ha realizzato l’acquisizione di circa 540 km di linee di trasmissione da Acea SpA.

Il passaggio di proprietà è avvenuto tramite l’acquisto della società RTL (Rete di Trasmissione Locale, già

ACEA Trasmissione SpA), oggi controllata da Terna; i dipendenti conferiti con la società sono stati integrati

nell’organico di Terna.

Le attività di sviluppo del business verso l’estero hanno condotto al controllo di Terna Participações S.A.,

una società brasiliana interamente posseduta da Terna nella quale, a partire dal 7 giugno 2006, sono state

riorganizzate le partecipazioni già precedentemente detenute in Brasile, ovvero TSN (Transmissora

Nordeste-Sudeste S.A.) e Novatrans (Novatrans Energia S.A.). Nelle attività di Terna Participações è

inglobata anche Munirah, azienda acquisita da TSN nel marzo 2006.

Nel complesso, Terna Participações possiede 2.452 km di linee, che rappresentano il 3% della rete elettrica di

trasmissione brasiliana, e 13 stazioni. Le società controllate sono attive nella realizzazione, esercizio e

manutenzione degli impianti di trasmissione, e operano attraverso concessioni trentennali con scadenza nel 2030.

C O N S I S T E N Z E I M P I A N T I I N E S E R C I Z I O I N I TA L I A A L 3 1 D I C E M B R E 2 0 0 5

Totale Societario

380 kV

220 kV

150 kV e minore

302

126

107

69

572

291

190

91

3.947

878

854

2.215

35.129*

9.538

8.053

17.538

38.976*

10.447

9.893

18.636

1.953**

229

340

1.384

10.210

4.602

2.335

3.273

* Di cui 302 km di cavo interrato e 426 di cavo sottomarino ** Le linee interarea vengono conteggiate una sola volta

109.968

81.630

25.516

2.822

Potenza Num. FibreMigliaia Stazioni trasformata (MVA) Trasformatori Stalli Linee (km) Terne (km) Terne ottiche (km)

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Il profilo di Terna 13

R E T E D I T R A S M I S S I O N E N A Z I O N A L E A 3 8 0 K V

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Rapporto di sostenibilità Terna 200514

T E R N A E C O N T R O L L AT E B R A S I L I A N E

100%

100% 100%

NOVATRANS

T S N

R E T E D I T R A S M I S S I O N E B R A S I L I A N A C O N E V I D E N Z A D E L L E L I N E E D I T E R N A

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Il profilo di Terna 15

Le attività operative e l’organizzazione

Il servizio di trasmissione dell’energia elettrica sulla rete nazionale ha lo scopo di trasferire l’energia elettrica

immessa in rete sia dagli impianti di produzione sia importata dall’estero attraverso le linee di

interconnessione, ai nodi di prelievo in alta tensione, che normalmente consistono in stazioni elettriche di

collegamento con la rete di distribuzione. A questa attività contribuiscono, sul piano operativo, numerose

funzioni aziendali, responsabili di compiti correlati con la trasmissione.

L’attività di trasmissione presuppone l’esistenza di una rete elettrica efficiente e adeguata a rispondere

alla domanda di consumo dell’energia elettrica e alla sua dislocazione sul territorio. Ciò implica la

capacità di pianificare, realizzare e manutenere linee di trasporto e di stazioni di connessione con gli

impianti di produzione e con le reti di distribuzione.

Una seconda importante componente del servizio di trasmissione è l’esercizio della rete, che ha il suo

punto più delicato nel controllo in tempo reale dei flussi di potenza, affinché domanda e offerta di energia

elettrica siano costantemente in equilibrio. Contribuiscono a realizzare questo fine la programmazione

dell’esercizio, il dispacciamento e la conduzione.

La pianificazione

Attraverso l’analisi dei flussi di energia elettrica sulla rete e l’elaborazione di proiezioni sulla domanda di

energia elettrica, la Direzione Pianificazione e Sviluppo Rete individua le criticità della rete e le modifiche

strutturali che è necessario apportare al sistema di trasmissione, per garantire la copertura del fabbisogno,

la sicurezza di esercizio della rete, la riduzione delle congestioni e il miglioramento della qualità e continuità

del servizio e delle forniture. In risposta alle criticità della rete, la Direzione identifica le nuove opere da

realizzare e le inserisce nel Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale, presentato annualmente

per l’approvazione al Ministero dello Sviluppo Economico. Per le opere principali, poi segue l’iter

autorizzativo, che va dalla concertazione preventiva con gli Enti Locali fino all’autorizzazione perché siano

messe in pratica.

La Direzione Pianificazione e Sviluppo Rete provvede anche a identificare, mediante analisi della situazione

della rete, le migliori modalità di connessione alla rete di trasmissione per tutti gli operatori che ne facciano

richiesta per i loro impianti.

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Rapporto di sostenibilità Terna 200516

PIANIFICAZIONE E SVILUPPO RETE INGEGNERIA DISPACCIAMENTO

E CONDUZIONEMANTENIMENTO

IMPIANTI

O R G A N I G R A M M A D I T E R N A

INVESTOR RELATIONS

RISK MANAGEMENT E BUSINESS CONTINUITYPROCESSI OPERATIVI

DIRETTORE OPERATION ITALIA

PRESIDENTE

AUDIT

AMMINISTRATORE DELEGATO

PERSONALE EORGANIZZAZIONE

SEGRETERIA SOCIETARIA E LEGALE

AFFARI ISTITUZIONALI

ACQUISTI E APPALTI

AMMINISTRAZIONEFINANZA

E CONTROLLO

AFFARI REGOLATORI

RELAZIONI ESTERNEE COMUNICAZIONE

BUSINESSDEVELOPMENT

E INTERNAZIONALE

SISTEMI E TECNOLOGIE

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Il profilo di Terna 17

La realizzazione

La Direzione Ingegneria ha il compito di definire gli standard ingegneristici per tutte le principali attività di

Terna, al fine di garantire massima affidabilità e sicurezza a costi contenuti.

Nei nuovi impianti, la Direzione recepisce le indicazioni del Piano di Sviluppo e predispone la realizzazione

delle opere autorizzate; in particolare definisce il fabbisogno di risorse esterne e il budget per i progetti, e

stabilisce i metodi di lavoro e le specifiche tecniche dei componenti e dei materiali da utilizzare nella

costruzione delle nuove linee o stazioni, anche adottando metodi innovativi. La costruzione dei nuovi

impianti è di norma realizzata da imprese esterne, con la supervisione diretta della Direzione Ingegneria per

le opere principali, dell’Area Operativa Trasmissione (AOT) competente per territorio negli altri casi.

La manutenzione

La manutenzione degli elettrodotti e delle stazioni è affidata a otto AOT, dislocate sul territorio nazionale, che fanno

capo alla Direzione Mantenimento Impianti. È in questa Direzione che si concentra la maggior parte delle risorse

operative: quasi il 70% del totale dei dipendenti. Oltre a provvedere al mantenimento in efficienza della rete, la

Direzione segue anche la progettazione, l’iter autorizzativo e il coordinamento dei lavori per i progetti previsti dal

Piano di Sviluppo che, per dimensione o ambito circoscritto di realizzazione, non siano di pertinenza delle Direzioni

Pianificazione e Sviluppo e Ingegneria. Presso la Direzione Mantenimento Impianti è collocata anche la funzione

aziendale che coordina i lavori per clienti non regolamentati, materialmente eseguiti dalle AOT (si veda pag. 64).

Milano

Roma

Padova

Firenze

Napoli

Torino

Cagliari

Palermo

L E A R E E O P E R AT I V E D I T R A S M I S S I O N E

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Rapporto di sostenibilità Terna 200518

L’esercizio

Nell’esercizio della rete, il compito fondamentale è di assicurare in ogni momento l’equilibrio tra immissioni

e prelievi, cioè tra energia resa disponibile dall’interconnessione e dai produttori nazionali da un lato, e

consumi degli utenti finali dall’altro. Rispetto a questo compito, la prima responsabilità della Direzione

Dispacciamento e Conduzione è preparare all’esercizio in tempo reale. Include quindi la programmazione

delle indisponibilità (di rete e degli impianti di produzione), la previsione del fabbisogno elettrico nazionale,

il suo confronto di coerenza con il programma delle produzioni - guidato dal mercato libero dell’energia-

l’acquisizione di risorse per la costituzione dei margini di riserva e il bilanciamento tra produzione e

consumo, e infine la verifica dei transiti di potenza per tutte le linee della rete di trasmissione.

Nella fase di controllo in linea, il Centro Nazionale di Controllo coordina alcune strutture periferiche (Centri

di Ripartizione) ed effettua il monitoraggio in tempo reale del sistema elettrico. A fronte di deviazioni

dall’assetto previsto (guasti di impianti di produzione o di elementi di rete, andamento del fabbisogno

divergente rispetto alle previsioni), interviene con comandi ai produttori e ai Centri di Teleconduzione in

modo da modulare l’offerta (produzione della potenza attiva e reattiva) e l'assetto di rete. Per evitare il

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Il profilo di Terna 19

rischio di degenerazione della rete e di disalimentazioni estese, può intervenire anche a riduzione della

domanda (ad esempio distaccando utenti interrompibili).

Le funzioni di supporto

I rapporti commerciali di Terna con gli operatori di settore, che si riferiscono sia al trasporto dell’energia dai

produttori ai distributori, sia ai servizi di dispacciamento e all’approvvigionamento delle risorse necessarie,

danno luogo a partite economiche che vengono contabilizzate e regolate dalla funzione Settlement della

Direzione Dispacciamento e Conduzione (si veda pag. 60), che si avvale anche delle misure predisposte

dalla funzione Metering della Direzione Sistemi e Tecnologie. I complessi sistemi hardware e software che

permettono le analisi del sistema elettrico fuori linea e la gestione del sistema in tempo reale sono affidati

alla Direzione Sistemi e Tecnologie.

Alla funzione Risk Management e Business Continuity Processi Operativi è attribuito il compito di

analizzare, valutare e monitorare i rischi connessi con le attività operative, in particolare rischi dei processi

operativi e delle infrastrutture tecnologiche, al fine di individuare e implementare azioni per prevenirli o

contenerli entro limiti accettabili.

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Rapporto di sostenibilità Terna 200520

La governance di Terna

Negli ultimi anni le aziende, in particolare quelle quotate in Borsa, hanno dedicato un’attenzione crescente

alla corporate governance, anche a seguito di alcuni gravi episodi avvenuti negli Stati Uniti e in altri Paesi

inclusa l’Italia, che hanno lasciato un clima di sfiducia sulle reali possibilità di controllo sulle aziende da

parte degli azionisti e sulla trasparenza delle informazioni finanziarie. Si sono così affermate nuove prassi

di riferimento per le regole e le procedure di governo e controllo delle società, con il proposito sia di tutelare

gli azionisti, in particolare quelli di minoranza, sia di prevenire potenziali conflitti di interesse tra

amministratori e azionisti stessi e di rendere trasparente e verificabile l’operato del management.

Tale attenzione alla governance ha evidentemente riguardato anche Terna, che in occasione della

quotazione in borsa di giugno 2004, ha aderito ai principi contenuti nel Codice di autodisciplina delle

società quotate di Borsa Italiana (cosiddetto Codice Preda). Ha inoltre adottato un sistema di governance

in linea con le raccomandazioni della CONSOB e, più in generale, alle best practice riscontrabili in ambito

internazionale. Terna si sta adoperando per completare l’adeguamento delle proprie regole di governance

agli aggiornamenti del Codice di autodisciplina e alla nuova legge sul risparmio.

Tra gli aspetti distintivi della governance di Terna vi sono alcune disposizioni dello Statuto che, riprendendo

apposite norme di legge in materia di liberalizzazione e privatizzazione di partecipazioni dello Stato, pongono limiti

alla partecipazione azionaria e al diritto di voto. Come nel caso di altre società interessate dal processo di

liberalizzazione, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico,

è riconosciuto il diritto di opporsi all’assunzione di partecipazioni azionarie superiori al 5% nei confronti di soggetti

che non siano sotto il controllo dello Stato. Inoltre, a tutela dell’indipendenza e della terzietà di Terna, nessun

operatore del settore elettrico, anche se in possesso di quote di capitale superiori al tetto previsto, può esercitare

diritti di voto nella nomina del Consiglio di amministrazione della società per la partecipazione eccedente il 5%.

LA GOVERNANCE E IL CODICE ETICO

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Il profilo di Terna 21

Come elemento di maggiore garanzia rispetto agli azionisti, è importante la distinzione del ruolo di indirizzo

strategico e controllo del Consiglio di Amministrazione dal ruolo esecutivo - gestionale del management.

Inoltre, la presenza di quote elevate di Consiglieri indipendenti è considerata, a livello internazionale, indice

di qualità della governance. In tal senso, la caratteristica dell’indipendenza assume maggior rilievo nel caso

italiano: mentre nella tradizione anglosassone è indipendente il Consigliere che non sia un dipendente della

società, nella disciplina italiana il significato è più ampio (ad esempio, non deve essere legato alla società

anche da relazioni d’affari) e implica criteri di nomina più restrittivi.

Il Consiglio di Amministrazione di Terna prevede che siano in carica un Presidente non esecutivo e un solo

Amministratore Delegato, investito dei più ampi poteri esecutivi in base alle deleghe vigenti. L’attuale

Consiglio - in carica fino all’approvazione del Bilancio di esercizio 2007 - è stato nominato il 2 novembre

2005 mediante il sistema del “voto di lista”, previsto da specifiche disposizioni statutarie a tutela dei diritti

delle minoranze*. Si compone di dieci membri che, a eccezione dell’Amministratore Delegato, non sono

esecutivi, in quanto non hanno deleghe operative e non esercitano funzioni direttive in ambito aziendale.

La maggior parte dei membri del Consiglio (sette) sono anche indipendenti; il loro peso è determinante nelle

decisioni consiliari e nell’attività dei Comitati per le remunerazioni e per il controllo.

Per maggiori particolari sulla governance della società si rimanda alle notizie riportate nel Bilancio di

esercizio 2005 e all’apposita sezione del sito internet della società.

* Il 13 luglio 2006 il Consiglio ha cooptato il Consigliere Vittorio Rispoli in sostituzione del dimissionario Massimo Ponzellini.

C O N S I G L I O D I A M M I N I S T R A Z I O N E

Presidente

Amministratore Delegato

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Luigi Roth

Flavio Cattaneo

Luigi De Paoli

Mario Garraffo

Salvatore Machì

Carmine Macrì

Piero Giuseppe Maranesi

Vittorio Rispoli

Massimo Romano

Franco Smurro

Non Comitato di Comitato di Carica Componenti Esecutivo esecutivo Indipendente Contr. Interno Remunerazione

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Rapporto di sostenibilità Terna 200522

Il Codice Etico

Il Codice Etico attualmente in vigore, che Terna aveva adottato in passato in quanto parte del gruppo

Enel, esprime valori etici fino a ora condivisi e riconosciuti all’interno dell’azienda, anche grazie alle

iniziative di informazione e formazione dedicate nel tempo alla diffusione del Codice stesso, con

particolare riguardo ai neoassunti.

Esso declina tuttavia i comportamenti attesi con riferimento a un contesto di business che non risponde

più adeguatamente al perimetro di attività della Terna di oggi. Ad esempio, l’attuale Codice non dedica

particolare attenzione al rapporto con gli utenti del servizio di trasmissione, ambito invece di grande

rilevanza per Terna anche sotto il profilo degli impegni etici di non discriminazione (si veda al riguardo il

paragrafo sul Codice di Rete). È stato pertanto costituito un gruppo di lavoro interno che sta preparando

una nuova versione di Codice Etico, che si prevede verrà completata entro il 2006. I primi frutti delle

riflessioni del gruppo di lavoro sono riportati nel successivo paragrafo sugli stakeholder di Terna.

Fino a che un nuovo Codice non sostituirà formalmente l’attuale, prevedendo apposite procedure per

segnalare casi di violazione, continuerà ad essere possibile per tutti gli stakeholder segnalare eventuali

violazioni alla Funzione Audit di Terna scrivendo a:

Codice Etico

Funzione Audit Terna S.p.A.

Via Arno, 64

00198 Roma

Oppure inviando un messaggio di posta elettronica all’indirizzo:

[email protected]

Dirigenti

Quadri

Impiegati

Operai

ORE DI FORMAZIONE SUL CODICE ETICO, SULLA CORPORATE GOVERNANCE E SUL MODELLO 231

262

306856

21

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Il profilo di Terna 23

Le attività di gestione delle segnalazioni da parte dell’Audit sono regolamentate da una procedura

aziendale e ogni segnalazione ricevuta, anche in forma anonima, è oggetto di analisi. Gli accertamenti sono

condotti secondo le modalità ritenute, di volta in volta, più opportune al fine di tutelare chi effettua la

segnalazione da qualsiasi forma di discriminazione o penalizzazione.

Nel corso del 2005 la Funzione Audit ha ricevuto tre segnalazioni. Come negli anni precedenti, anche nel

corso del 2005 gli interventi di audit etico sono stati inseriti nel Piano di Audit annuale e approvati dal

Comitato per il controllo interno.

Il testo integrale dell’attuale Codice Etico è disponibile sul sito internet di Terna.

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Rapporto di sostenibilità Terna 200524

Politiche di prevenzione e sistema di controllo

La trasparenza nei confronti del mercato, così come la correttezza dei comportamenti, la chiarezza e la

completezza delle informazioni, rappresentano valori a cui si ispirano gli organi sociali, il management e

tutto il personale di Terna. A presidio delle aree tematiche di maggiore rilievo per la Società, Terna ha messo

a punto specifiche politiche preventive.

Politica contro la corruzione: il Modello 231

La legge italiana (Decreto Legislativo 231 del 2001) prevede un regime di responsabilità amministrativa a

carico delle società per illeciti amministrativi contro la Pubblica Amministrazione (per esempio corruzione,

malversazione) o per reati societari (per esempio falso in bilancio) commessi da parte dei propri

amministratori, dirigenti o dipendenti nell’interesse o a vantaggio della società. Per la gestione di questi

specifici rischi, Terna ha deciso di adottare, già dal dicembre 2002, un modello di organizzazione e gestione

(Modello 231) coerente con le indicazioni del Decreto e con le linee guida elaborate in materia da

associazioni di categoria.

Il Modello 231 prevede, per i processi aziendali dove potrebbero verificarsi gli illeciti e i reati previsti dal Decreto,

che l’azienda si doti di opportune misure cautelative sul piano organizzativo. Esso assolve una duplice

funzione: da un lato, è un veicolo per formalizzare e diffondere la politica anticorruzione della società; dall’altro,

tutela la società dalle specifiche responsabilità amministrative previste dal Decreto.

Nel corso del 2005 sono stati svolti interventi formativi per diffondere i contenuti del Modello; in

particolare, il Modello è stato oggetto di formazione per tutti i neo assunti. Attualmente sono in corso

attività di aggiornamento al fine di integrare il Modello con nuovi tipi di reato previsti dalla legge (ad

esempio terrorismo, market abuse) e con i nuovi ambiti organizzativi derivanti dall’acquisizione del ramo

d’azienda del GRTN.

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Il profilo di Terna 25

Politica per la gestione delle informazioni riservate

Nel 2004 Terna ha adottato un regolamento per la gestione e il trattamento delle informazioni riservate, che

contiene anche le procedure per la comunicazione all’esterno di documenti e informazioni concernenti la

Società e le sue controllate, con particolare riferimento alle informazioni price-sensitive. Ha inoltre

approvato un Codice di comportamento in materia di internal dealing, che regolamenta gli obblighi di

trasparenza verso il mercato, in caso di operazioni su strumenti finanziari della società o delle controllate,

compiute da persone in possesso di rilevanti poteri decisionali in ambito aziendale e che abbiano accesso

a informazioni price sensitive (“persone rilevanti”).

Nel 2006 il Codice di comportamento è stato sostituito da una procedura interna, adeguata al nuovo

quadro disciplinare, con la quale sono state individuate le “persone rilevanti”, quali gli Amministratori, i

Sindaci e i responsabili di strutture di Terna che riportano direttamente all’Amministratore Delegato o al

Presidente. Sono inoltre stati introdotti vincoli per le loro operazioni finanziarie su titoli della Società in

corrispondenza dell’approvazione del Bilancio e della relazione semestrale, e disposte sanzioni in caso di

violazione della procedura.

Sistemi di gestione del rischio

La responsabilità di coordinamento della gestione del rischio operativo è individuata in una specifica

funzione all’interno della Direzione Operation Italia; altri tipi di rischio sono affidati alla responsabilità di

specifiche funzioni di staff, ad esempio la Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo cui compete il

monitoraggio e la gestione del rischio finanziario. L’intero sistema è attualmente oggetto di analisi e

revisione per essere ulteriormente migliorato.

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Rapporto di sostenibilità Terna 200526

Il sistema di controllo interno

Gli obiettivi del sistema di controllo sono di garantire l’adeguatezza dei diversi processi aziendali in termini

di efficacia, efficienza ed economicità, di garantire l’affidabilità e la correttezza delle scritture contabili e la

salvaguardia del patrimonio aziendale e di assicurare la conformità dei comportamenti alle normative

interne ed esterne.

La responsabilità del controllo sulle attività aziendali spetta al Consiglio di Amministrazione che,

avvalendosi del Comitato di controllo costituito al proprio interno, esercita la supervisione e fornisce

indirizzi alle apposite strutture della Società.

Il sistema di controllo interno prevede in primo luogo che il management operativo effettui controlli in linea

sui processi di sua competenza, come parte integrante delle responsabilità operative. Un diverso tipo di

controllo è affidato alla Funzione Audit, il cui fine è identificare e contenere i rischi aziendali di ogni natura

mediante un’azione di monitoraggio dei controlli di linea, sia in termini di adeguatezza dei controlli sia in

termini di effettiva applicazione. L’attività di audit in oggetto è estesa a tutti i processi aziendali della

Società e delle controllate.

Il responsabile della Funzione Audit della Società non dipende gerarchicamente da alcun responsabile di

area operativa. Coordina le funzioni deputate al controllo interno nell’ambito della Società e delle sue

controllate e riferisce regolarmente del proprio operato all’Amministratore Delegato e al Presidente nonché,

di norma con cadenza semestrale, al Comitato per il controllo interno e al Collegio Sindacale.

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Il profilo di Terna 27

La responsabilità sociale d’impresa in Terna

L’impegno di Terna nella responsabilità sociale d’impresa è espressione del suo proposito di costruire e

mantenere nel tempo un rapporto di fiducia con i suoi interlocutori, cioè coloro che influenzano il suo

business o ne sono influenzati. È opinione condivisa che la qualità della relazione con gli stakeholder sia

uno dei principali asset intangibili di un’azienda, insieme alle capacità professionali e alle conoscenze delle

persone che vi lavorano, l’efficacia del sistema organizzativo e la cultura aziendale. L’insieme di queste

risorse immateriali influenza il valore dell’impresa e costituisce un importante fattore di attrazione sul

mercato dei capitali.

La recente istituzione di una funzione di “Responsabilità sociale d’impresa e comunicazione interna”

rappresenta la prima concreta manifestazione di un approccio strutturato alla responsabilità sociale.

Attraverso questa funzione, Terna si propone di definire proprie politiche e specifici obiettivi, di individuare le

iniziative più idonee a realizzarli, di dare continuità ai rapporti con gli stakeholder e di valorizzarli e di

individuare infine gli indicatori rilevanti, facendone oggetto di un sistema di rilevazione, monitoraggio e

rendicontazione. Per di più, Terna intende dare diffusione interna alle tematiche di responsabilità sociale, per

attivare un processo di condivisione e integrazione nel patrimonio culturale di tutti i suoi dipendenti. Le

esperienze già maturate in passato renderanno più agevole questo percorso.

Il programma di responsabilità sociale di Terna, definito per il 2006-2007, nelle linee principali, muove i suoi

primi passi. La revisione del Codice Etico consentirà di formalizzare le linee guida della politica ambientale e

sociale di Terna:

• una governance aziendale in linea con le indicazioni del Codice di autodisciplina e attenta a recepire, per

quanto applicabili, le best practice internazionali;

• una specifica sensibilità verso un comportamento responsabile nei confronti della collettività, che deriva

a Terna dall’essere proprietaria di infrastrutture di rilievo nazionale e dal compito di assicurare nel tempo

un servizio di interesse generale;

• un approccio responsabile verso l’ambiente da realizzare, a partire dallo scrupoloso rispetto delle norme,

con la promozione di un confronto costruttivo con le parti interessate e con la considerazione preventiva

delle ricadute ambientali nell’esercizio delle sue attività;

• una forte attenzione alla sicurezza sul lavoro, che deriva dalla specificità dei lavori su impianti elettrici e in altezza;

• una gestione delle risorse umane orientata al mantenimento e allo sviluppo delle specifiche competenze

sulle quali si fonda la capacità di Terna di operare e crescere in ambiti caratterizzati da un’elevata

intensità di sapere tecnico.

L’ IMPEGNO PER LA SOSTENIBILITÀ

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Rapporto di sostenibilità Terna 200528

Gli stakeholder di Terna

Per definire un proprio originale approccio alla responsabilità sociale, Terna deve innanzitutto avere una

chiara rappresentazione di quali siano i suoi stakeholder, comprendere la natura della loro relazione con la

Società e le loro aspettative. La costruzione di rapporti di fiducia implica infatti la considerazione dei punti

di vista e degli interessi altrui, il loro riconoscimento in misura compatibile con gli interessi specifici

dell’azienda e la conseguente adozione di una linea di condotta coerente e trasparente.

I lavori per la messa a punto di un nuovo Codice Etico hanno offerto l’opportunità per una riflessione del

top management sulle relazioni di Terna con il suo contesto di business. Un lavoro corale ha condotto a

identificare, sia pur in una forma ancora suscettibile di affinamento, i principali stakeholder della società e

le aree di responsabilità nelle quali si concentrano le loro aspettative. La tabella seguente sintetizza i

risultati ottenuti. In essa si esprime la percezione che oggi ha Terna delle aspettative dei propri stakeholder.

La prosecuzione dei lavori per la revisione del Codice Etico, e una serie di incontri diretti con gli stakeholder

(si veda paragrafo seguente) potranno condurre a precisare meglio le aree di effettivo interesse. Sono stati

identificati otto raggruppamenti di stakeholder (azionisti e finanziatori, fornitori, clienti, personale, autorità

di regolazione, istituzioni e associazioni, media e gruppi di opinione, collettività e territorio) e sono state

messe in luce quattro aree di responsabilità aziendale nelle quali si concentrano i loro interessi:

• la responsabilità gestionale, che include elementi di risultato - qualità del servizio, risultati finanziari,

valorizzazione dell’infrastruttura nel tempo - ed elementi di processo, quali lo sviluppo di sistemi di

gestione del rischio o la definizione di standard procedurali;

• il rispetto per gli altri, che - muovendo dall’interno dell’azienda verso l’esterno - comprende la protezione

dell’integrità fisica e morale del personale, la tenuta di rapporti professionali con clienti e fornitori,

l’approccio ad altri stakeholder - quali le Istituzioni territoriali - come interlocutori meritevoli di ascolto e

considerazione e il rispetto dell’ambiente;

• l’equità di trattamento, rilevante in una moltitudine di rapporti, ma che assume un particolare significato

sia in relazione agli operatori del settore elettrico, dove la non discriminazione e la terzietà sono un

imperativo per Terna, sia nei confronti della collettività, che richiede un’equilibrata considerazione delle

esigenze locali e dei costi generali del servizio;

• la trasparenza e la correttezza della comunicazione, che riguarda la completezza, la veridicità e la

tempestività delle informazioni fornite, e che implica in alcuni casi - ad esempio nei rapporti con l’Autorità

di settore - l’adozione di un approccio collaborativo.

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Il profilo di Terna 29

AZIONISTI E

FINANZIATORI

DIPENDENTI

FORNITORI

CLIENTI

AUTORITÀ DIREGOLAZIONE

ISTITUZIONI E

ASSOCIAZIONI

MEDIA E GRUPPI

DI OPINIONE

COLLETTIVITÀ

E TERRITORIO

Azionisti

Banche, creditori

Analisti finanziari, agenzie di rating

Dipendenti e

loro rappresentanti

Fornitori

Clienti privati

Produttori

Distributori

Trader

Interrompibili

Proprietari di rete

AEEG; Ministeri competenti;

Consob; Antitrust; Borsa;

Commis. Garanzia Scioperi

Comunità Europea

Protezione Civile; ASN

Ass. di settore; ETSO; UCTE

Enti normazione tecnica

Media;

Associazioni ambientaliste,

consumeriste ecc.

Collettività (nazionale), utenti finali

del servizio elettrico;

Regioni ed Enti Locali di comunità

interessate da attività della società

Valore dell’azienda,integrità finanziaria

Qualità del servizioe dell’infrastrutturanel tempo

Adozione di sistemi di gestione del rischio,di sistemi di controllo

Definizione di procedure e di standard di comportamento

Non discriminazionenelle scelte gestionalie nel rapporto con gli stakeholder

Coerenza del comportamento nel tempo e tra diversi soggetti

Attenta valututazionedelle ricaduteeconomiche per la collettività e le comunità locali delle scelte di gestione e sviluppo della rete

Completezza e veridicità dell’informazione

Comunicazione non manipolatoria o strumentale

Informormazionetempestiva

Lealtà nella gestione delle asimmetrieinformative

Disponibilità alla collaborazione con le Autorità di regolazione

Protezione della dignità della personae della sicurezza fisica

Professionalità nelle relazioni dibusiness e istituzionali

Non abuso delle asimmetrie nei rapporticommerciali

Rispetto degli impegni contrattuali,inclusi i tempi di pagamento

Disponibilità all’ascolto delle richieste degli stakeholder

Rispetto degli impegni etici

Sostenibilità,contenimento dell’impatto anbientale

Rispetto di:diritti persona Trasparenza e

Responsabilità interlocutori Equità di correttezza dellagestionale ambiente trattamento comunicazione

S TA K E H O L D E R A R E E D I A S P E T TAT I VA

S TA K E H O L D E R E A S P E T TAT I V E N E I C O N F R O N T I D I T E R N A

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Rapporto di sostenibilità Terna 200530

Il programma e gli impegni per il 2006 - 2007

Il programma di responsabilità sociale elaborato nella prima parte del 2006 si articola in alcuni principali filoni,

che si affiancano ad altri già presidiati in Azienda con programmi d’azione specifici, quali ad esempio gli

adeguamenti delle norme societarie di governance e la politica per la sicurezza sul lavoro. Il programma si

estende nel 2007, ma solo per alcune iniziative individuabili fin d’ora; altre attività saranno definite anche in

base all’esito degli incontri con gli stakeholder entro la fine del 2006. Per ciascun filone si riportano le iniziative

più significative che Terna si sta impegnando a realizzare.

Cultura della responsabilità sociale

La revisione del Codice Etico è il perno attorno al quale ruota anche la definizione delle specifiche politiche

di Terna nel campo della responsabilità sociale. Sia al Codice sia alle tematiche di responsabilità sociale

infatti, verrà dedicato un adeguato impegno di diffusione e circolazione interna per condividerne la

conoscenza.

Per collocare le scelte di responsabilità sociale di Terna nel quadro delle best practice di settore, Terna ha

inoltre in programma la realizzazione, nel 2006, di un’indagine mirata presso le società che si occupano di

trasmissione dell’energia elettrica negli altri Paesi europei.

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Il profilo di Terna 31

Ambiente

In questo campo, il principale progetto consiste nel sistematizzare le rilevazioni sull’impatto ambientale che

Terna già produce e utilizza. Sarà definito un sistema di management che consenta una piena ricognizione

degli impatti ambientali, il monitoraggio di opportuni indicatori e la definizione di target di miglioramento. Il

sistema, che si configura come uno strumento per il controllo dei rischi ambientali, sarà sviluppato secondo

le linee guida ISO 14001, con l’obiettivo di ottenere la certificazione nel 2007.

È anche in programma un secondo progetto che mira a ridurre l’impatto visivo degli impianti di Terna.

L’attenzione sarà concentrata in particolare sulle stazioni elettriche: verranno realizzati alcuni interventi-

pilota di mitigazione ambientale su stazioni già esistenti e inseriti elementi architettonici di

ambientalizzazione nella fase di progettazione di alcune stazioni previste dal Piano di Sviluppo della rete.

Proseguirà inoltre la ricerca di iniziative a tutela della biodiversità, connesse in particolare alla presenza di

linee elettriche in aree di interesse naturalistico, come ad esempio parchi e riserve.

Comunicazione interna e impegno sociale

Terna utilizza sistemi avanzati nel campo della sicurezza dei lavoratori e della gestione delle risorse umane.

È questa un’area che richiede però un’attenzione costante; per questa ragione saranno messe a punto

iniziative in continuità con le prassi precedenti, con l’obiettivo di migliorarle. Nel campo della sicurezza, ad

esempio, saranno sviluppati interventi per incrementare il grado di effettiva sicurezza dei cantieri.

Nella seconda parte del 2006 saranno inoltre migliorati gli strumenti di comunicazione interna così come le

funzionalità del sito intranet, di cui si rafforzerà il ruolo di punto di riferimento per il reperimento e lo

scambio di informazioni, anche in considerazione delle esigenze di contatto tra direzioni aziendali e

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Rapporto di sostenibilità Terna 200532

strutture sul territorio. Verranno inoltre create occasioni di incontro con il personale per l’illustrazione della

mission e dei programmi aziendali, e per rilevare opinioni in merito.

In assenza di prassi consolidate cui attenersi, è necessario definire principi e procedure per destinare

risorse economiche a cause sociali esterne all’Azienda. Nelle more della definizione di una policy, saranno

privilegiate le iniziative che possono far leva sull’utilizzo di risorse aziendali (ed esempio terreni, materiali,

competenze tecniche) a supporto di cause sociali.

Comunicazione agli stakeholder

Il principale obiettivo è l’avvio nel 2006 della pubblicazione periodica del Rapporto di sostenibilità. Per il

Rapporto del 2007 verrà consolidato l’insieme degli indicatori resi disponibili e si valuterà l’opportunità di

ottenere una certificazione esterna di coerenza metodologica.

Nel predisporre il proprio programma di responsabilità sociale Terna ha tenuto in considerazione i possibili

interessi dei propri stakeholder. Quando si disporrà di una versione ultimata del Codice Etico, saranno

organizzati incontri strutturati con gruppi rappresentativi degli stakeholder per verificare le loro opinioni sul

cammino intrapreso e, più in generale, le loro aspettative verso Terna e gli eventuali punti di frizione con gli

obiettivi aziendali. Questa tipologia di incontro con gli stakeholder vorrebbe diventare nel tempo un

appuntamento periodico. Nel corso del 2006 verrà anche avviata una ricognizione delle attività effettuate

dalle controllate brasiliane, al fine di identificare linee d’azione comuni e valorizzare le specificità locali.

La tabella seguente sintetizza gli impegni specifici del programma di responsabilità sociale, integrati

con alcuni obiettivi inseriti nel Piano Strategico e nel sistema di controllo manageriale della società (si

veda pag. 20) e ricondotti alle aree di responsabilità di servizio, economica, ambientale e sociale

illustrate in questo Rapporto.

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Il profilo di Terna 33

GOVERNANCE

Adeguamento al Codice di autodisciplina e alla legge sul risparmio Revisione Codice Etico

RESPONSABILITÀ SERVIZIO ELETTRICO

Miglioramento qualità servizioIncremento sicurezza servizio

RESPONSABILITÀ ECONOMICA

Redditività aziendaleRealizz. investimenti di sviluppo reteContenimento costi di trasmissioneIncremento comparti qualificati

RESPONSABILITÀ AMBIENTALE

Avvio processo cert. ISO 14001Riduzione perdite SF6

Progetto immagine stazioni

RESPONSABILITÀ SOCIALE

Incremento sicurezza lavoro (anche ditte appaltatrici) Sviluppo competenzeMonitoraggio employee satisfactionDefinizione linee guida policy sociale

Azionistifinanziatori Dipendenti Fornitori Clienti

Autorità di

regolazione

Istituzioni e

associazioni

Media e gruppiopinione

Collettivitàe

territorio

L A R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E D I T E R N A : O B I E T T I V I 2 0 0 6 E S TA K E H O L D E R I N T E R E S S AT I

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LA RESPONSABILITÀ DEL SERVIZIO ELETTRICO

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Rapporto di sostenibilità Terna 200536

La responsabilità di Terna nei confronti dei suoi stakeholder si esprime in primo luogo nell’impegno ad

assicurare alle migliori condizioni possibili il servizio elettrico di cui è concessionaria. Anche se i

consumatori finali di energia elettrica non sono suoi clienti diretti, Terna è consapevole di fornire un servizio

di interesse generale, di cui si sente responsabile verso la collettività.

L’impegno per il servizio è molto sentito dal personale di Terna, e costituisce un punto di forza della cultura

organizzativa della Società. In un’indagine condotta nel primo trimestre del 2005, che ha coinvolto tutti i

dipendenti di Terna e del GRTN, l’impegno e l’orgoglio da parte di tutti nel perseguire la continuità, la qualità

e la sicurezza di un servizio di utilità generale veniva identificato come l’elemento culturale distintivo per

entrambe le società e come uno dei fattori di successo più importanti anche per la nuova Terna, che

sarebbe nata dalla loro integrazione.

Nel perseguire l’eccellenza del servizio, Terna fa propri gli obiettivi espressi dalla concessione. In

particolare, Terna si impegna a:

• fornire un servizio con caratteristiche di sicurezza, affidabilità e continuità;

• mantenere in efficienza e sviluppare il sistema di trasmissione;

• rispettare i principi di imparzialità e neutralità per assicurare parità di trattamento a tutti gli utilizzatori della rete.

Si può affermare come la responsabilità sia un sentimento diffuso, nell’operatività quotidiana come nel

medio e lungo periodo. La rete di trasmissione è un asset di Terna ma è anche un’infrastruttura

fondamentale del Paese: questo comporta alla gestione di oggi di tenere conto della necessità di garantire

efficienza e sicurezza anche in futuro.

OBIETTIVI DELLA CONCESSIONE E IMPEGNO PER IL SERVIZIO

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La responsabilità del servizio elettrico 37

Migliorare la sicurezza

Garantire la sicurezza del sistema elettrico significa adottare adeguate misure di prevenzione, per tenere

sotto controllo la probabilità che accadano disservizi e per minimizzarne le eventuali conseguenze, in

termini di durata e ampiezza territoriale.

In termini generali, la sicurezza è il risultato di molteplici azioni: dalla definizione di criteri per la taratura

degli apparati di difesa della rete, alla messa a punto delle procedure per la riaccensione del sistema in

caso di black - out. In particolare, l’esercizio in sicurezza del sistema elettrico richiede:

• adeguati sistemi di previsione del fabbisogno, di programmazione e di analisi degli assetti di rete

finalizzati a fornire un margine di sicurezza alla gestione del sistema elettrico in tempo reale;

• la disponibilità di risorse tecniche e professionali per monitorare in tempo reale l’evoluzione del sistema

e contenere l’insorgere di criticità;

• la predisposizione di un Piano di Difesa della rete nel caso di eventi critici.

Quanto al primo punto, riveste particolare importanza l’aver individuato quali impianti di produzione e quali

elementi di rete siano necessari per la sicurezza dell’esercizio, e aver predisposto un’adeguata riserva di

potenza per la copertura del fabbisogno (si veda pag. 60) anche in caso di imprevisti - ad esempio il venir

meno di un impianto di produzione.

Il monitoraggio e l’intervento in tempo reale sono articolati in strutture di tecnici in turno o in reperibilità che

assicurano un controllo continuo, assistiti da tecnologie di supervisione, di comunicazione con gli operatori

e di comando degli impianti.

Il Piano di Difesa è indirizzato a rimediare agli effetti di un qualsiasi evento critico, a impedire che questo

evento dia luogo a un disservizio, o che il disservizio possa estendersi. L’improvvisa perdita di

un’importante unità di generazione o un sovraccarico sulle linee possono essere affrontati nell’esercizio in

tempo reale, attraverso sistemi di difesa che mirano a contenere o reprimere lo stato di emergenza, e che

si basano sia su azioni automatiche, sia su interventi gestiti dal personale di controllo.

Un’anomalia su una linea, ad esempio, attiva dei sistemi di difesa automatici che intervengono

istantaneamente per evitare delle ricadute significative sul sistema.

SICUREZZA, CONTINUITÀ E QUALITÀ DEL SERVIZIO

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Rapporto di sostenibilità Terna 200538

Gravi avarie improvvise del parco di generazione, o delle linee elettriche d’interconnessione con l’estero,

per fare un altro esempio, possono essere fronteggiate anche attraverso distacchi di carico, attivando il

servizio di interrompibilità, che consiste nel disalimentare quei clienti che, avendo stipulato un apposito

contratto, si sono resi disponibili all’interruzione di fornitura di energia elettrica in caso di emergenza.

Sempre in casi eccezionali, in cui il fabbisogno di energia previsto è superiore alla disponibilità del sistema

elettrico nazionale senza possibilità di incrementare la produzione o l’importazione, è in vigore un Piano di

Emergenza per la Sicurezza del Servizio Elettrico (PESSE). Il PESSE prescrive le modalità per la

sospensione della fornitura di energia elettrica in modo selettivo presso tutta l’utenza diffusa, domestica e

industriale, con differenti gradi di severità.

Terna è impegnata quindi nel miglioramento di tutti gli aspetti che contribuiscono alla sicurezza del servizio.

In particolare, con un piano pluriennale di investimenti nello sviluppo del Piano di Difesa, che comporta la

spesa di 80 milioni di euro tra il 2006 e il 2010. I nuovi sviluppi del Piano di Difesa propongono l’evoluzione

di sistemi di supervisione e acquisizione dei dati SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition) ed EMS

(Energy Management System) utili alla progettazione del futuro sistema di controllo.

Nell’area dei sistemi di protezione e regolazione vengono studiate le applicazioni di nuove tecnologie, che

migliorino la disponibilità e le prestazioni delle telecomunicazioni sia in caso di esercizio ordinario, sia in

situazioni critiche di ripresa dell’esercizio a seguito di una disalimentazione.

Nel monitoraggio e nella messa in sicurezza delle infrastrutture, i nuovi progetti mirano quindi a potenziare la

tempestività e le capacità di reazione a fronte di eventi sfavorevoli che possono colpire gli impianti di Terna.

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La responsabilità del servizio elettrico 39

Assicurare la qualità del servizio

Continuità e qualità del servizio rappresentano per Terna obiettivi prioritari: per gli utenti del servizio di

trasmissione e dispacciamento, e più in generale per la collettività, è importante che la fornitura del servizio

elettrico avvenga senza interruzioni e che la fornitura dell’energia elettrica abbia elevati standard qualitativi.

Da tempo Terna tiene sotto controllo i principali indicatori della continuità del servizio, e con riferimento a

questi indicatori si è posta ulteriori obiettivi di miglioramento della performance. La tabella seguente dà

conto dei risultati raggiunti nel 2005, e dei nuovi obiettivi per il 2006.

A partire dal 2006 inoltre, Terna ha predisposto un piano per rilevare non solo il grado di continuità del servizio,

ma anche le caratteristiche di qualità dell’energia elettrica fornita. I parametri che Terna intende controllare

riguardano, tra gli altri, la frequenza, l’ampiezza delle variazioni della tensione e i buchi di tensione. I risultati

di questa prima fase ricognitiva costituiranno la base per progettare gli interventi dei prossimi anni volti a

ridurre i disturbi della tensione e a migliorare il funzionamento complessivo del servizio elettrico.

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Rapporto di sostenibilità Terna 200540

I N D I C AT O R E D I C O N T I N U I T À D E L S I S T E M A ( A V E R A G E I N T E R R U P T I O N T I M E - A I T )

3,00

2,60

2,20

1,80

1,40

1,00

0,60

minuti 2000 2001 2002 2003 2004 2005

1,86

2,99

0,62

0,91 1,19

0,68

TARGET 2006 1,00TARGET 2005 1,15

I N D I C AT O R E D I D I S P O N I B I L I T À ( D I S P O N I B I L I T À R E A L E E L E M E N T I D I R E T E - A S A )

99,30

99,20

99,10

99,00

98,90

98,80

98,70

% 2000 2001 2002 2003 2004 2005

98,73 98,75

99,03

99,1299,15

99,26

TARGET 2006 99,0%TARGET 2005 99,0%

Average System AvailabilityDefinisce la disponibilità media all’utilizzo dei componenti della rete elettrica in un certo periodo. Tale indicepuò essere espresso con riferimento a classi specifiche (ad esempio per livello di tensione), ad aree di rete o,come in questo caso, all’intera RTN.

Average Interruption TimeTempo medio di interruzione dell’alimentazione del sistema elettrico (RTN) in un anno. É calcolato comerapporto tra l’energia non fornita in un certo periodo (valore ENS) e la potenza media assorbita dal sistemaelettrico nel periodo considerato.

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La responsabilità del servizio elettrico 41

TARGET 2006 0,23TARGET 2005 0,22

TARGET 2006 560TARGET 2005 600

I N D I C AT O R E D I C O N T I N U I T À ( S A I F I + M A I F I )

0,32

0,29

0,26

0,23

0,20

0,17

n° interruzioni 2000 2001 2002 2003 2004 2005

0,21 0,21

0,31

0,220,20

0,18

I N D I C AT O R E D I C O N T I N U I T À ( E N E R G I A N O N F O R N I TA - E N S )

776

676

576

476

376

276

156

MWh 2001 2002 2003 2004 2005

757,77

554,68

367,48

725,68

423,98

Short Average Interruption Frequency Index + Medium Average Interruption Frequency IndexÈ un indice di frequenza delle disalimentazioni, calcolato come rapporto tra numero di clienti coinvolti nelledisalimentazioni brevi (inferiori a 3 minuti) e lunghe (superiori a 3 minuti) e numero di utenti della rete ditrasmissione nazionale.

Energy Not SuppliedEnergia non fornita per disalimentazioni sulla RTN nel periodo, per cause attribuibili a Terna.

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Rapporto di sostenibilità Terna 200542

Pianificare e sviluppare la Rete di Trasmissione Nazionale

Avere un piano che prevede di realizzare nuove linee e stazioni è essenziale per mantenere il sistema

elettrico adeguato agli sviluppi della generazione e del consumo di energia. Ma non soltanto: Terna è anche

impegnata a ricercare, tra le soluzioni tecnicamente soddisfacenti, quelle che garantiscano un’utilità

economica per la collettività. In particolare, Terna verifica che il beneficio atteso di un intervento di sviluppo

in termini di riduzione dei costi elettrici per la collettività superi il costo di realizzazione dell’opera. La

valutazione delle ricadute ambientali poi, è normalmente condotta di concerto con le Istituzioni del territorio

(si veda il capitolo sulla responsabilità ambientale).

Dopo un decennio di stasi, in cui la rete elettrica italiana è rimasta sostanzialmente invariata, nel 2005 si è

registrato un incremento di 171 km di linee. Il risultato più significativo è stato il completamento della linea

a 380 kV di circa 42 km “S.Fiorano - Robbia”, che collega la rete italiana a quella svizzera, entrata in

esercizio all’inizio del 2005. È il primo nuovo elettrodotto d’interconnessione con i Paesi transalpini

realizzato in vent’anni. Tra le altre opere entrate in esercizio nel 2005 vi sono inoltre:

• la nuova direttrice a 380 kV da Rizziconi a Laino lunga oltre 200 km che ha consentito di aumentare

l’affidabilità e la sicurezza della rete di trasmissione della Calabria riducendo alcuni degli attuali vincoli di

esercizio del sistema di interconnessione tra la Sicilia e il continente;

• la linea a 380 kV, lunga circa 40 km, per la connessione della centrale Edison di Candela in ciclo

combinato da 370 MW alla stazione a 380 kV di Foggia;

• il completamento delle opere di posa del cavo sottomarino tra la stazione elettrica di Bonifacio (Corsica)

e una nuova stazione di smistamento a 150 kV nel comune di S.Teresa (SS), per il nuovo collegamento

a 150 kV “Sardegna - Corsica” (SAR.CO.);

• i raccordi a 380 kV in doppia Terna che hanno consentito di ottenere i nuovi collegamenti a 380 kV “Pian della

Speranza - Montalto” e “Suvereto - Valmontone”, per un migliore funzionamento della rete del centro Italia.

SVILUPPO ED EFFICIENZA DELLA RETE

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La responsabilità del servizio elettrico 43

Il nuovo Piano di Sviluppo della rete elettrica del 2006 prevede interventi da attuare nel breve-medio

periodo (2006-2010) e nel lungo termine (oltre 2010). Quelli a oggi pianificati riguardano la realizzazione di

oltre 3.300 km di nuovi elettrodotti; 60 nuove stazioni di trasformazione e un incremento della potenza di

trasformazione pari a 17.500 MW.

Per maggiori dettagli si rimanda al testo del Piano di Sviluppo disponibile sul sito internet di Terna.

P I A N O D I S V I L U P P O 2 0 0 6 - P R I N C I PA L I I N T E R V E N T I

Razionalizzazione Valcamonica-Valtellina

Razionalizzazione Val D’Ossola

Razionalizzazione Milano

Turbigo-Rho-Ospiate

Trino-Lacchiarella

La Casella-Caorso

Colunga-Calenzano

S.Barbara-Casellina

Isola d’Elba-Continente

SA.PE.I. Racc. Codrongianos

S.E. Vesuvio

S. Teresa-Boddusò

Montecorvino-Benevento

Razionalizzazione Torino

Udine Ovest-Okroglo

Redipuglia-Udine Ovest

Trasversale Veneto

Dolo-Camin

Fano-TeramoS.E. prov. di Macerata

Foggia-Benevento

Interventi raccolta eolici

Matera-S.Sofia

Sorgente-Scilla-Rizziconi

Chiaramonte Gulfi-Ciminna

Villanova-Gissi

Intervento in autorizzazione o realizzazione

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Rapporto di sostenibilità Terna 200544

Garantire la connessione di nuovi impianti

L’attività di accesso alle infrastrutture di rete è regolamentata dalle delibere dell’Autorità per l’Energia

Elettrica e il Gas (AEEG). Le soluzioni impiantistiche sono invece stabilite da Terna sulla base della

dimensione dell’impianto e del suo impatto sull’esercizio del sistema elettrico. La descrizione delle

soluzioni tipiche di connessione è parte fondamentale del Codice di Rete, tuttavia Terna può esaminare

soluzioni alternative su cui richiedere l’approvazione dell’AEEG per ridurre al minimo la possibilità di

atteggiamenti che potrebbero apparire discriminatori nei confronti dei richiedenti.

L’attuale normativa disciplina molte fasi del processo di accesso alle infrastrutture di rete e definisce i

margini di discrezionalità di Terna, come i tempi di evasione delle richieste, la determinazione degli elementi

delle soluzioni tecniche di connessione, i tempi e i costi medi di riferimento nelle realizzazioni. Terna

soddisfa queste necessità con un sistema informatico per la gestione delle richieste di connessione, che

ne permette la codifica univoca e la tracciabilità, così come la trasparenza del processo. Nel corso del 2005

sono stati conclusi i lavori di realizzazione degli impianti di rete per la connessione di:

• 13 cabine primarie di distribuzione;

• 5 centrali da fonte convenzionale;

• 8 centrali da fonte rinnovabile;

• 1 collegamento per l’alimentazione della tratta ferroviaria ad alta velocità Torino-Milano.

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La responsabilità del servizio elettrico 45

Ottimizzare la manutenzione

Migliorare il livello di manutenzione degli impianti incide positivamente sulla riduzione dei tempi di

indisponibilità, producendo effetti a cascata sulla resa e sulla continuità del servizio. Ottimizzare la

manutenzione consiste in:

• attività di monitoraggio degli impianti: nel corso del 2005, oltre ai controlli previsti dalla legge, sono state

effettuate circa 10.000 ispezioni periodiche di sorveglianza sulle sezioni ai vari livelli di tensione. Sono

state inoltre realizzati ripetuti controlli a vista sulle linee di proprietà per un totale di 77.000 km di terne;

• attività di manutenzione ordinaria: nel corso del 2005 Terna si è avvalsa di un sistema informativo

denominato MBI - Maintenance and Business Intelligence che, utilizzato su tutti gli asset, individua gli

interventi da effettuare sulla base dei segnali di degrado emersi dal monitoraggio degli impianti. Inoltre,

nell’ultimo semestre 2005, a seguito di un “progetto efficienza” volto a razionalizzare le attività, sono

state introdotte alcune modifiche sui criteri e le periodicità dei controlli, delle manutenzioni e sulle

apparecchiature;

• attività di lavori sotto tensione: sono stati effettuati circa 1.500 interventi;

• attività di manutenzione straordinaria: nell’ambito delle linee elettriche, oltre alla ricostruzione completa

di 12 km di linea a 132 kV e circa 1 km di linea in cavo, sono stati rinnovati 152 sostegni, 369 km di

conduttori, 409 km di corde di guardia, 3.623 catene di isolatori.

Nel corso del 2005 inoltre è proseguita la campagna di sostituzione degli isolatori in vetro con altri

isolatori costituiti da materiali compositi o da vetro preverniciato con resine siliconiche: questi

permettono l’eliminazione della vulnerabilità della rete in zone che presentano un forte inquinamento

salino o industriale.

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Rapporto di sostenibilità Terna 200546

Terna è alla continua ricerca di nuove soluzioni finalizzate al miglioramento del servizio elettrico, all’aumento

dell’affidabilità degli impianti, all’aumento della sicurezza, all’ottimizzazione dei costi operativi, alla

mitigazione dell’impatto ambientale e all’attenzione per l’ambiente. L’obiettivo è perseguito su più direttrici:

• estendere l’impiego dell’informatica a supporto dei processi operativi di manutenzione e progettazione

degli impianti;

• introdurre apparecchiature tecnologicamente innovative a maggiore affidabilità e sicurezza, e prassi

operative evolute utilizzando le più moderne attrezzature disponibili;

• adottare soluzioni impiantistiche per mitigare l’impatto ambientale.

In tale ambito Terna si avvale della collaborazione non solo dei principali costruttori nazionali ed esteri e

delle università, ma anche di un centro specializzato nella ricerca sui sistemi elettrici, il CESI (Centro

Elettrotecnico Sperimentale Italiano) di cui possiede una quota del 24,4% del capitale sociale e al quale ha

commissionato nel 2005 consulenze tecniche e studi per un totale di 3,4 milioni di euro. Tra i progetti

innovativi che Terna ha avviato nel corso del 2005 si possono evidenziare in particolare:

• sul fronte dell’affidabilità: la progettazione di nuovi componenti che presentano una maggiore affidabilità

e richiedono una minore manutenzione;

• sul fronte dei processi: l’introduzione di sistemi software per la progettazione automatica di stazioni;

• sul fronte della manutenzione: nuove tecniche diagnostiche e di controllo continuo delle condizioni

tecniche degli impianti e l’introduzione di nuove prassi lavorative;

• sul fronte ambientale: nuove tipologie di sostegni “armonizzati con l’ambiente”;

• sul fronte dell’utilizzo degli asset: l’impiego di conduttori in nuova tecnologia ad alta capacità di trasporto

per un migliore sfruttamento delle linee.

RICERCA, INGEGNERIA E INNOVAZIONE

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La responsabilità del servizio elettrico 47

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LA RESPONSABILITÀ ECONOMICA

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Rapporto di sostenibilità Terna 200550

Il valore aggiunto è una misura del reddito prodotto da un’impresa, ma anche da un’intera economia, in un

certo periodo di tempo, solitamente un anno. Nei termini della contabilità d’impresa, il valore aggiunto si

ottiene sottraendo dal valore della produzione (i ricavi associati ai beni e servizi prodotti nell’anno) le spese

sostenute per l’acquisto dei beni e dei servizi intermedi necessari a realizzare la produzione stessa. Tali

spese non includono i costi del lavoro, che sono invece parte del valore che l’impresa aggiunge, con la sua

attività, ai beni e servizi intermedi.

Un semplice esempio, riferito ad attività manifatturiere, può chiarire meglio il significato di valore aggiunto:

un’impresa acquista materie prime (e altri servizi di supporto, come la telefonia o l’energia elettrica) e per

mezzo del lavoro dei suoi dipendenti le trasforma in un prodotto destinato alla vendita. La differenza tra il

ricavo per la vendita del prodotto finale e il costo della materia prima (e dei servizi di supporto) è il valore

aggiunto, che comprende, oltre al costo del lavoro, anche i profitti e le quote di reddito destinate a pagare

gli interessi sugli eventuali crediti ricevuti e le imposte.

Le tabelle seguenti danno conto del valore aggiunto, o reddito, generato rispettivamente da Terna e dal

Gruppo (che consolida i conti delle controllate), e della sua distribuzione a quattro grandi categorie di

stakeholder: il personale (remunerazione del personale), gli azionisti (remunerazione del capitale di rischio,

LA DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO

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La responsabilità economica 51

ovvero dividendi); i finanziatori (remunerazione del capitale di credito, ovvero interessi passivi); la pubblica

amministrazione (imposte). Un’ultima quota del valore aggiunto è quella parte di reddito prodotto che è

stata accantonata a riserva.

I dati sulla distribuzione del valore aggiunto sono la rappresentazione sintetica più immediata dell’effetto

economico dell’attività di Terna: essi danno conto di quanto i singoli stakeholder individuati siano “più

ricchi”. Più precisamente, di quanto reddito abbiano ottenuto, grazie all’attività produttiva svolta da Terna

nel corso del 2005. La quota di valore aggiunto distribuita al capitale di rischio è coerente con una

situazione, tipica di Terna e di altre utility, in cui il titolo azionario cresce gradualmente e gli azionisti

realizzano valore attraverso la percezione di dividendi.

Personale

Pubblica Amministrazione

Capitale di credito

Capitale di rischio

Azienda

Totale 691.121.125

D I S T R I B U Z I O N E D E L VA L O R E A G G I U N T O T E R N A S PA

193.217.6208.044.434

260.000.000

58.572.452

171.286.619

Personale

Pubblica Amministrazione

Capitale di credito

Capitale di rischio

Azienda

Totale 879.786.749

D I S T R I B U Z I O N E D E L VA L O R E A G G I U N T O G R U P P O T E R N A

201.719.83137.922.760

260.000.000

176.136.294

204.007.864

Valori in euro

Valori in euro

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Rapporto di sostenibilità Terna 200552

Valori in euro Esercizio 2005

R E N D I C O N T O VA L O R E A G G I U N T O T E R N A S PA

A) VALORE DELLA PRODUZIONE

1) Ricavi delle vendite e prestazioni4) Altri ricavi e proventi

Ricavi della produzione tipica5) Ricavi per produzione atipiche (Lavori in economia)

Valore globale della produzione

B) COSTI DELLA PRODUZIONE

6) Consumi di materie prime7) Costi per servizi8) Costi per godimento beni di terzi9) Accantonamenti per rischi11) Oneri diversi di gestione

Totale costi intermedi della produzione

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDORicavi accessoriCosti accessori12) Saldo gestione accessoria

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDOAmmortamento immobilizzazioni immaterialiAmmortamento immobilizzazioni materiali

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTOPersonale non dipendente

Personale dipendente: remunerazioni direttePersonale dipendente: remunerazioni indirette

A - Remunerazione del personaleImposte diretteImposte indirette

B - Remunerazione della Pubblica AmministrazioneOneri per capitali a breve termineOneri su mutui bancariOneri su prestiti obbligazionari

C - Remunerazione del capitale di creditoDividendi

D - Remunerazione del capitale di rischioAccantonamenti a riserva

E - Remunerazione dell'aziendaVALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

852.974.13762.787.059

915.761.19626.460.510

942.221.706

23.883.92093.898.51912.767.111

931.27710.934.656

142.415.483

799.806.22348.801.632

128.55348.673.079

848.479.302

5.625.621

151.732.556691.121.125

1.103.679152.685.03239.428.909

193.217.620160.824.38810.462.231

171.286.61950.836

21.991.87136.529.745

58.572.452260.000.000

260.000.0008.044.434

8.044.434691.121.125

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La responsabilità economica 53

Valori in euro Esercizio 2005

R E N D I C O N T O VA L O R E A G G I U N T O G R U P P O T E R N A

A) VALORE DELLA PRODUZIONE

1) Ricavi delle vendite e prestazioni4) Altri ricavi e proventi

Ricavi della produzione tipica5) Ricavi per produzione atipiche (Lavori in economia)

Valore globale della produzione

B) COSTI DELLA PRODUZIONE

6) Consumi di materie prime7) Costi per servizi8) Costi per godimento beni di terzi9) Accantonamenti per rischi11) Oneri diversi di gestione

Totale costi intermedi della produzione

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDORicavi accessoriCosti accessori12) Saldo gestione accessoria

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDOAmmortamento immobilizzazioni immaterialiAmmortamento immobilizzazioni materiali

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTOPersonale non dipendentePersonale dipendente: remunerazioni direttePersonale dipendente: remunerazioni indirette

A - Remunerazione del personaleImposte diretteImposte indirette

B - Remunerazione della Pubblica AmministrazioneOneri per capitali a breve termineOneri su mutui bancariOneri su prestiti obbligazionari

C - Remunerazione del capitale di creditoDividendi

D - Remunerazione del capitale di rischioAccantonamenti a riserva

E - Remunerazione dell'aziendaVALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

1.023.816.18063.622.873

1.087.439.05326.460.510

1.113.899.563

25.447.596105.336.33213.417.5361.079.9239.661.972

154.943.359958.956.204

100.582.696

4.651.943

95.930.7531.054.886.957

5.625.621

169.474.587879.786.749

1.133.680152.628.33847.957.813

201.719.831168.966.64335.041.221

204.007.86450.836

76.166.44799.919.011

176.136.294260.000.000

260.000.00037.922.760

37.922.760879.786.749

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Rapporto di sostenibilità Terna 200554

Terna e i suoi azionisti

Il capitale sociale di Terna ammonta a 440 milioni di euro ed è rappresentato da 2.000.000.000 di azioni

ordinarie del valore nominale di 0,22 euro. Nel corso del 2005 Enel ha ridotto la partecipazione in Terna

vendendo, in un primo momento 277.162.000 azioni ordinarie (il 13,86% del capitale). Successivamente ha

ceduto a Cassa Depositi e Prestiti il 29,99% del capitale sociale di Terna, pari a 599.999.999 azioni.

Attualmente la partecipazione di Enel in Terna è pari a 5,12% del capitale sociale. L’azionariato, a fine 2005,

risulta così ripartito:

La misura più completa del valore creato da un’impresa per i propri azionisti è il ritorno totale, che viene

calcolato sommando all’incremento del prezzo del titolo, in un determinato intervallo temporale, i dividendi

per azione corrisposti nello stesso periodo.

IL RAPPORTO ECONOMICO CON GLI STAKEHOLDER

CdP

Enel

Assicurazioni Generali

Investitori Istituzionali

Retail

Totale 100%

A Z I O N A R I AT O D I T E R N A

29,99%26,79%

33,06% 5,04%

5,12%

"Core" (CdP + Enel)

Retail

Investitori Istituzionali Italia

Investitori Istituzionali UK

Investitori Istituzionali EU

Investitori Istituzionali US

Altri

Totale 100%

A Z I O N A R I AT O D I T E R N A P E R T I P O L O G I A E D A R E A G E O G R A F I C A

35,11%

7,65%

7,83%

2,44%

9,15%

26,79%

11,03%

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La responsabilità economica 55

Il calcolo del TSR (Total Shareholder Return, ritorno complessivo dell’investimento per l’azionista) mostra il

tasso di rendimento annuo per un investitore che abbia acquistato il titolo Terna in data X e lo abbia

venduto in data Y. Tale calcolo considera tutti i dividendi pagati dall’azienda reinvestiti nel titolo Terna alla

data di stacco della relativa cedola.

Il ritorno totale per un azionista, in possesso di azioni Terna al 30 dicembre 2005, risente molto del

momento di acquisto delle azioni:

• dall’IPO: 32,86%

• dal 3 gennaio 2005: 3,85%

La trasparenza e l’immediatezza delle informazioni sono alla base del rapporto tra Terna e i suoi investitori,

istituzionali e individuali. Tramite le Funzioni l’Investor Relations e Segreteria Societaria, Terna ha impostato

un dialogo costante e proficuo con gli operatori di mercato e gli azionisti retail.

DividendoAnno Stacco cedola Pagamento (euro)

Anticipo dividendo 2004

Saldo dividendo 2004

Anticipo dividendo 2005

Saldo dividendo 2005

2004

2005

2005

2006

18 ottobre

23 maggio

21 novembre

19 giugno

0,045

0,070

0,050

0,080

21 ottobre

26 maggio

24 novembre

22 giugno

E V O L U Z I O N E D E I D I V I D E N D I D I S T R I B U I T I D A T E R N A

Terna ha adottato una politica che prevede il pagamento di dividendi due volte l’anno

A tal fine sono stati predisposti punti di contatto specificatamente dedicati agli investitori non

istituzionali (numeri telefonici: 06 8313 8136 e 06 8313 8206; indirizzo di posta elettronica:

[email protected]); e agli investitori istituzionali (numeri telefonici: 06 8313 8145; indirizzo di posta

elettronica: [email protected]).

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Rapporto di sostenibilità Terna 200556

Volumi Prezzo

L’ANDAMENTO DEL TITOLO

Da quando Terna è stata quotata alla Borsa di Milano nel giugno 2004, ha creatovalore per gli azionisti che hanno visto crescere la capitalizzazione dagli iniziali 3,4miliardi di euro agli oltre 4,1 miliardi di euro a fine 2005. Già a partire dal settembre2004, le azioni partecipano alla composizione degli indici di borsa italiani (tra cuiS&P/MIB e MIB30) e di altri indici settoriali europei. Dal prezzo di collocamento (1,7euro per azione) fino alla fine del 2005, il titolo Terna ha guadagnato il 23%. Il corsoazionario ha registrato un trend crescente fino a metà febbraio 2005, quando hatoccato il massimo storico a 2,33 euro per azione. È stato poi soggetto adaggiustamenti legati a dinamiche settoriali. In coincidenza con la ripresa dei mercatiobbligazionari a livello mondiale, a partire dalla metà di febbraio le quotazioni hannosubito un ridimensionamento collegabile alla correlazione inversa tra titoliappartenenti al settore utility, tipicamente difensivi, e gli investimenti obbligazionari.A fine settembre invece, la notizia dell’introduzione di quella che è stata definita“tassa sul tubo” - imposta successivamente cancellata e sostituita da una normativache disciplina l’ammortamento dei beni materiali strumentali per l’esercizio delleattività regolate del settore elettrico - ha creato forte volatilità e un conseguente calodelle quotazioni di borsa di tutti i titoli coinvolti dal provvedimento.

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La responsabilità economica 57

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Rapporto di sostenibilità Terna 200558

I l rapporto con i fornitori

In Terna gli appalti di lavoro, le forniture e i servizi sono affidati in base all’esito di procedure di gara che assicurano

alle imprese partecipanti la massima trasparenza, l’obiettività e la parità di trattamento. Queste procedure

rispettano la normativa vigente in materia, il Codice Etico e il Modello 231 di Terna (si vedano pagg. 22, 24).

Obiettivo di Terna è quello di migliorare sempre la propria politica degli acquisti con azioni di riduzione dei

prezzi d’acquisto, garantendo comunque alti livelli qualitativi, attraverso la valutazione continua dei fornitori

per mezzo di un sistema di vendor rating e con la ricerca di soluzioni tecniche e funzionali che permettano

di mantenere le prestazioni raggiunte, a prezzi economici inferiori. Inoltre viene attuata una politica di

approvvigionamento di tipo “just in time” al fine di ridurre il deposito di materiale alle sole scorte di sicurezza.

Il punto d’incontro tra Terna e i fornitori è rappresentato dal “portale degli acquisti”, specifica sezione del

sito internet aziendale. Sul portale, attivo dal 1°novembre 2005, possono essere consultati i bandi di gara

e i gruppi merceologici attivi, si può inoltre partecipare alle aste e gare on line, che sono strutturate e gestite

con modalità controllate che assicurano trasparenza e al contempo la necessaria riservatezza, si può

effettuare il procedimento di qualificazione delle imprese. Nel 2005, con le gare on line si è assegnato il

64% del totale delle forniture messe a gara.

Terna è interessata per il suo core business a forniture, lavori e servizi nei settori della trasmissione di

energia elettrica, delle telecomunicazioni, dell’information technology, dell’immobiliare e della ricerca. I

fornitori interessati a questi gruppi merceologici, per partecipare ai bandi di gara, devono registrarsi e

Gare europee pari a 171 M.ni di euro

Gare non europee pari a 72 M.ni di euro

Prescritti pari a 26 M.ni di euro

63%

27%

10%

P R O C E D U R E D I A G G I U D I C A Z I O N E A D O T TAT E N E L 2 0 0 5

Fornitori

Imprese idonee in Albo Fornitori

Comparti in regime di qualificazione

Imprese qualificate nel 2005

1.582

229

36

60

I N U M E R I D E G L I A C Q U I S T I

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La responsabilità economica 59

candidarsi alla qualificazione. Il procedimento di qualificazione dei fornitori permette a Terna di valutare che

le imprese che intendono partecipare alle proprie gare risultino idonee quanto a solidità economica e

tecnico/organizzativa e che posseggano la certificazione di qualità ISO. Per il 2006, Terna si è data

l’obiettivo di aumentare il numero di gruppi merceologici per i quali trovano applicazione le procedure di

qualificazione dei fornitori.

L’elenco dei fornitori qualificati viene costantemente aggiornato anche nel caso si presentino delle

problematiche che inducano la revoca o la sospensione della qualificazione stessa. Questo permette a

Terna di poter fare affidamento in qualsiasi momento, per i propri acquisti, ad aziende che abbiano una

accertata qualità tecnica ed economica.

La Direzione Acquisti e Appalti elabora periodicamente un rapporto sul processo degli approvvigionamenti,

in cui viene illustrato l’andamento degli acquisti, che permette di controllarne la conformità rispetto alla

pianificazione iniziale. Inoltre viene indicato lo stato delle qualificazioni in corso di validità e quelle in corso

di valutazione e vengono espressi i principali indicatori di performance del processo.

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Rapporto di sostenibilità Terna 200560

I l rapporto con gli operatori del sistema elettrico

Per la rilevanza del servizio in concessione sul complesso delle attività e dei ricavi della società, i clienti di

Terna sono in primo luogo gli operatori del settore elettrico. Essi si rivolgono a Terna per accedere al

servizio di trasmissione e dispacciamento. Terna opera in regime di concessione perché la Rete di

Trasmissione Nazionale è un monopolio. Di conseguenza, gli operatori di settore interessati al servizio non

hanno altre opzioni di mercato disponibili. I rapporti commerciali che essi instaurano con Terna sono perciò

regolati dall’Autorità di settore, e per molti aspetti trovano definizione nel Codice di Rete. Ai comportamenti

dettati dal quadro regolatorio, Terna affianca una costante attenzione alle esigenze degli operatori, con i

quali dialoga e collabora per la definizione di soluzioni che possono poi dar luogo a modifiche del Codice

di Rete secondo le procedure previste (si veda il successivo approfondimento). I rapporti commerciali legati

al servizio in concessione riguardano il servizio di trasmissione e quello di dispacciamento.

Nel servizio di trasmissione, gli operatori connessi alla RTN che immettono energia elettrica in rete

(proprietari degli impianti di produzione) e quelli che la prelevano (distributori), pagano a Terna un

corrispettivo di trasporto per l’utilizzo della rete. Il gettito complessivo per il 2005 è stato rispettivamente

pari a 67 milioni e 880 milioni di euro, perché il costo del servizio - tariffato dall’AEEG - grava soprattutto

sui distributori. Il corrispettivo fatturato e raccolto da Terna è poi parzialmente riversato, pro quota, agli

altri proprietari di porzioni della RTN. Questi ultimi non sono veri e propri clienti, anche se sono interessati

alla correttezza e tempestività dei pagamenti da parte di Terna.

Nell’ambito del servizio di dispacciamento, l’attività svolta da Terna è finalizzata ad assicurare in ogni

momento l’equilibrio tra immissioni e prelievi, intervenendo in tempo reale a fronte di deviazioni

dall’assetto previsto per mantenere i corretti livelli di tensione e frequenza sull’intera rete. L’attività,

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La responsabilità economica 61

fondamentale per il servizio elettrico, consente in particolare il buon esito delle compravendite di energia

e, tramite il calcolo delle partite fisiche effettivamente immesse e prelevate, la valorizzazione degli

scostamenti rispetto agli impegni contrattuali. Le controparti di tale servizio (utenti del dispacciamento,

secondo il Codice di Rete) sono i soggetti responsabili di unità di immissione e di prelievo, che vendono

o comprano energia attraverso contratti stipulati direttamente tra loro (contratti bilaterali) o alla Borsa

dell’energia elettrica.

Salvo pochi casi di grandi imprese che operano per proprio conto, di norma i clienti del prelievo idonei - ossia

liberi di acquistare energia da fornitori diversi dal loro distributore - si avvalgono dell’intermediazione di

grossisti. I clienti vincolati possono acquistare energia solo dal distributore locale, e sono rappresentati,

nel rapporto commerciale con il dispacciamento, dall’Acquirente Unico. Talvolta anche i piccoli produttori

trovano conveniente l’intermediazione di un trader; particolari categorie di produttori da fonti rinnovabili

sono intermediate dal Gestore del sistema elettrico. Pertanto, gli utenti del dispacciamento sono, dal lato

delle immissioni, i produttori o loro delegati, dal lato dei prelievi, i trader, pochi grandi clienti liberi e

l’Acquirente Unico. Con gli utenti del dispacciamento, Terna stipula un contratto che regola - in base al

Codice di Rete - gli obblighi reciproci.

Per svolgere il servizio di dispacciamento, Terna necessita di risorse che acquista sul Mercato dei Servizi

di Dispacciamento (MSD), da produttori utenti del dispacciamento che in questo caso assumono nei

confronti di Terna il ruolo di fornitori. Più precisamente, il giorno prima dell’esercizio Terna acquista (MSD

ex ante) dai produttori riserva di potenza, ovvero disponibilità ad aumentare o ridurre la produzione nel

corso del giorno seguente. Durante il bilanciamento in tempo reale attiva la disponibilità acquistando o

vendendo energia (MSD ex post).

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Rapporto di sostenibilità Terna 200562

Nel 2005, Terna ha operato nella fase ex ante del MSD ai fini dell’approvvigionamento della riserva di

potenza, della risoluzione delle congestioni e della copertura dell’errore di fabbisogno, per un onere netto

pari a 866 milioni di euro. Nel tempo reale Terna ha acquistato e venduto energia ai fini del bilanciamento

della rete per un onere netto pari a 731 milioni di euro. Ulteriori costi di Terna derivano dalla remunerazione

del servizio di interrompibilità e delle unità essenziali per la sicurezza, altri elementi necessari al

dispacciamento per la gestione della rete in sicurezza.

Il quadro regolatorio assegna a Terna il compito di raccogliere il gettito necessario alla copertura di tutti gli

oneri connessi con l’attività di dispacciamento; iI volume complessivo di risorse raccolte nel 2005 è stato

pari a 1.753 milioni di euro. La prima fonte di copertura dei costi sostenuti da Terna per garantire il servizio

di dispacciamento è la fatturazione, agli utenti dei corrispettivi di sbilanciamento. In base ai contratti

bilaterali di compravendita di energia o alle offerte di vendita e acquisto di energia presentate in Borsa,

ciascun operatore assume obbligazioni commerciali di immissione o prelievo di energia per ciascuna ora

del giorno successivo, secondo un programma vincolante. Nel caso in cui nel tempo reale vi siano

differenze tra tali obbligazioni e i valori reali di energia immessa o prelevata, queste vengono regolate con

Terna che è responsabile di attivare risorse al fine di compensare tali sbilanciamenti. Nel corso del 2005,

Terna ha fatturato 104 milioni di euro agli utenti del dispacciamento in prelievo, 510 milioni di euro agli

utenti del dispacciamento in immissione. La differenza tra gli oneri complessivi di dispacciamento sostenuti

da Terna e i corrispettivi di sbilanciamento fatturati agli utenti del dispacciamento viene fatturata agli utenti

in prelievo proporzionalmente all’energia prelevata.

Gli importi economici citati sono riferiti al servizio di dispacciamento e trasmissione fornito nel corso del

2005 prima dal GRTN e poi da Terna, a partire dal novembre 2005; sono pertanto riscontrabili nel Bilancio

2005 di Terna solo per la quota riferita ai due mesi di competenza.

Corrispettivo di trasmissione Distributori

Corrispettivo di trasmissione Produttori

Corrispettivi di dispacciamento

Dati riferiti a dicembre 2005

Natura economica Soggetti Numero soggetti

21

260

54

90

Distributori direttamente connessi alla RTN

Titolari impianti di produzione

Utenti del dispacciamento in immissione (Produttori

e Traders incluso Gestore del Sistema Elettrico)

Utenti del dispacciamento in prelievo

(Traders e clienti finali incluso AU)

R A P P O R T I C O N T R AT T U A L I D I T E R N A C O N O P E R AT O R I D E L S E T T O R E E L E T T R I C O

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La responsabilità economica 63

IL CODICE DI RETE

Il Codice di Rete si inserisce nel quadro degli interventi che hanno caratterizzato ilprocesso di riunificazione della proprietà e della gestione della Rete di TrasmissioneNazionale. Proprio in vista della riunificazione, Terna (allora GRTN) ha predisposto - comeprescritto dal DPCM dell’11 maggio 2004 - un documento denominato “Codice ditrasmissione, dispacciamento, sviluppo e sicurezza della rete”. Tale documento, verificatoanche dal Ministero delle Attività Produttive e dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas,è stato applicato a partire dal 1° novembre 2005. Dopo una prima fase di sperimentazione,il 12 maggio 2006 Terna ha pubblicato la versione aggiornata del documento.

Gli argomenti trattati nel Codice di Rete riguardano l’accesso alla rete e la suaregolamentazione tecnica; lo sviluppo, la gestione, l’esercizio e la manutenzione dellarete; l’erogazione del servizio di dispacciamento e la sicurezza del sistema elettrico. Rappresenta un importante strumento di consultazione e di riferimento per gli operatoridel mercato elettrico (produttori, distributori, grossisti, clienti e altri proprietari dellaRTN), in quanto regolamenta i rispettivi diritti e obblighi nei confronti di Terna.

La tipologia dei suoi contenuti ne fa un documento in continua evoluzione, che deveessere costantemente allineato con il quadro normativo e regolatorio, ma anche con leesigenze che derivano dalla prassi operativa. Proprio per questo viene sottoposto almonitoraggio di un Comitato di consultazione, dotato di funzioni propositive econsultive nell’evoluzione della regolamentazione del settore. Ha inoltre il compito diagevolare la risoluzione di eventuali controversie derivanti dall’applicazione delleregole contenute nel Codice. Il Comitato, che ha avviato le proprie attività con la seduta del 5 maggio 2006, serve agarantire che le regole e le informazioni, contenute nel Codice di Rete, che determinano unservizio di pubblica utilità, rispettino i criteri di non discriminazione, trasparenza e neutralità.A questo Comitato, di cui Terna ha disciplinato le modalità di funzionamento,partecipano rappresentanti di produttori, distributori, grossisti, grandi clienti,consumatori, e, come osservatori permanenti, rappresentanti dell’Autorità perl’Energia Elettrica e il Gas e del Ministero dello Sviluppo Economico. Le categorie diutenti rappresentate hanno il dovere di esprimere pareri sui criteri generali per losviluppo della rete, sulle interconnessioni, sulla difesa della sicurezza della rete, suicriteri generali di classificazione e di accesso alle informazioni sensibili e infine sulPiano di Sviluppo della rete predisposto annualmente da Terna.

Il Codice di Rete è consultabile sul sito internet di Terna

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Rapporto di sostenibilità Terna 200564

Servizi e clienti di mercato

Le competenze tecniche di Terna le consentono di proporsi sul mercato per offrire servizi a elevato valore

aggiunto ai clienti che operano su reti e impianti di alta tensione: grandi clienti industriali, società elettriche

e autoproduttori. Il portafoglio servizi si riferisce alle attività operative e di manutenzione su linee e stazioni

elettriche, alle attività specialistiche di diagnostica su apparecchiature e macchinari AT, al telecontrollo

remoto degli impianti, alla progettazione e realizzazione di linee e stazioni AT.

In questo segmento di business non regolamentato, che rappresenta circa il 10% dei propri ricavi in Italia, Terna

si pone un obiettivo di fidelizzazione dei clienti. I caratteri distintivi dell'offerta sono rappresentati dall'elevata

competenza ed esperienza del personale in campo, dalla capillare presenza sul territorio nazionale, nonché da

una attenta gestione sul front-end commerciale, realizzata per mezzo di circa 30 tecnici commerciali dislocati

presso le AOT e anche attraverso un sofisticato sistema di comunicazione col cliente basato sull'uso di

tecnologie web. L’effetto è un indice di fidelizzazione per il 2005 (CRR-Customer Retention Rate: percentuale

dei clienti di un anno che vengono serviti da Terna anche nell'anno successivo) pari a circa il 75%.

Tra le attività non regolamentate assumono rilievo anche quelle legate alla valorizzazione degli asset che

Terna possiede, in particolare l'affitto di parti di impianto per l'installazione di apparati per le

telecomunicazioni (funi di guardia incorporanti fibre ottiche, housing degli apparati).

Nel corso del 2005 sono stati contabilizzati ricavi per circa 71 milioni di euro. Le componenti principali

riguardano un contratto per attività operative e di manutenzione sulla rete AT di Enel Distribuzione (20

milioni), l’appoggio e la manutenzione di fibra ottica per Wind (11 milioni), attività di ingegneria (14,5

milioni), altre attività di manutenzione (10 milioni) e di telecontrollo (4 milioni).

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La responsabilità economica 65

Il sistema di gestione della qualità

Terna si è dotata di un sistema strutturato di gestione, rappresentazione

e governo dei processi aziendali per far funzionare al meglio la sua

organizzazione. Tale sistema, noto come Sistema di Gestione della

Qualità (SGQ), trova applicazione attraverso linee guida, procedure

aziendali e documenti organizzativi (pubblicati sulla intranet aziendale),

che regolano il funzionamento e la gestione complessiva delle attività in azienda. I documenti illustrano

compiti e responsabilità della struttura organizzativa, il funzionamento dei processi e le modalità operative

per l’esecuzione delle attività. Il Sistema di Gestione della Qualità è dunque pensato per uniformare i

comportamenti aziendali, trasferire conoscenze a tutti i dipendenti, creare condivisione e sviluppare

comportamenti. La sua diffusione, attraverso la intranet aziendale, consente di rendere visibile e

trasparente l’operato dell’azienda.

La verifica della corretta applicazione del sistema di gestione è garantita da azioni di controllo e

monitoraggio che rilevano eventuali comportamenti e/o azioni non conformi alle procedure esistenti, e

individuano azioni di miglioramento del sistema e dell’organizzazione, per garantire che le attività svolte e

i risultati ottenuti siano in accordo con quanto pianificato. Per questo motivo, tutti i processi/sottoprocessi

aziendali sono sottoposti a verifiche periodiche mediante visite presso le unità organizzative interessate,

sulla base di una pianificazione semestrale approvata dal Presidente. Le verifiche sono effettuate dai

valutatori aziendali per la qualità, dipendenti di Terna che, nell’ambito dell’organizzazione, hanno il compito

di valutare il corretto funzionamento del sistema. Gli esiti delle verifiche sono poi discussi e presentati

semestralmente al vertice aziendale e rappresentano l’input per l’avvio di eventuali azioni di miglioramento.

Il Sistema di Gestione della Qualità così strutturato e organizzato, ha permesso a Terna di ottenere nel 2001

la Certificazione di qualità specificata dalla norma UNI EN ISO 9001:2000. Da tale data, Terna è sottoposta

con cadenza annuale, a verifiche ispettive di controllo da parte dell’Ente di certificazione.

Nel corso del 2005 sono state oggetto di verifica interna e/o esterna le AOT di Torino, Roma, Milano,

Padova, Firenze, Cagliari e Palermo e sette processi aziendali (mantenimento, realizzazione impianti,

attività non regolamentate, internal audit, conduzione, risorse umane e risorse esterne) confermando sino

a oggi la certificazione e la conformità ai requisiti della norma dei servizi forniti dall’Azienda.

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LA RESPONSABILITÀ AMBIENTALE

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Rapporto di sostenibilità Terna 200568

La ricerca di un giusto equilibrio tra esigenze energetiche e salvaguardia dell’ambiente e del territorio,

corrisponde per Terna alla ricerca di soluzioni appropriate per assicurare al Paese l’energia elettrica di cui

ha bisogno alle migliori condizioni di affidabilità, costo e sostenibilità ambientale.

L’impegno di Terna si manifesta soprattutto in occasione della costruzione di nuovi elettrodotti: nella

realizzazione di tali impianti, Terna ritiene importante - anche al fine di limitare i tempi richiesti nelle fasi

autorizzative - il dialogo preventivo con le Istituzioni del territorio, per rendere complementari e non

conflittuali le esigenze di sviluppo della rete elettrica con le richieste di maggior tutela dell’ambiente da

parte della società.

Con questo proposito Terna ha introdotto in maniera sperimentale dal 2002 la procedura VAS (Valutazione

Ambientale Strategica), che rappresenta il percorso per condividere con Ministeri, Regioni ed Enti Locali le

esigenze del sistema elettrico e la graduale definizione del tracciato ottimale delle nuove linee. Nella ricerca

di soluzioni concordate, Terna agisce sulle caratteristiche progettuali (per esempio con l’impiego di

sostegni di minore impatto visivo), identifica tracciati alternativi tenendo conto delle caratteristiche del

territorio o introducendo vincoli più restrittivi di quelli di legge (ad esempio in termini di distanza minima tra

linee e abitazioni) e considera la fattibilità di iniziative di mitigazione ambientale, come interventi particolari

sulla vegetazione o l’avifauna.

LE ATTIVITÀ DI TERNA E L’AMBIENTE

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La responsabilità ambientale 69

Sempre in relazione alla realizzazione di nuove linee, Terna valuta le caratteristiche della rete per identificare

possibilità di smantellamento di tratti di linea esistenti, rese possibili dalle nuove installazioni. Nella scelta

delle linee da eliminare, la priorità va a quelle che interessano le aree urbanizzate; questo contribuisce alla

soluzione di eventuali criticità legate al rispetto delle distanze tra le case e le linee.

Per certi aspetti, le esigenze di tutela dell’ambiente coincidono con l’interesse di Terna alla realizzazione

tempestiva di interventi di sviluppo: una rete più efficiente comporta minori perdite, quindi minor

produzione ed emissione di CO2 a fronte della stessa domanda di energia elettrica per i consumi finali.

Contribuisce allo stesso effetto la connessione alla rete di impianti di produzione da fonti rinnovabili.

Quanto alla gestione degli impianti esistenti, Terna è impegnata nel controllo delle emissioni di SF6, un gas

serra presente in alcune apparecchiature di stazione. Il monitoraggio dell’impatto ambientale complessivo

delle attività di Terna sarà perfezionato con la messa a punto di un sistema di management ambientale in

linea con i requisiti per la certificazione ISO 14001 (si veda pag. 30).

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Rapporto di sostenibilità Terna 200570

L’applicazione della procedura VAS

La realizzazione di nuove linee risponde a esigenze tecniche del sistema elettrico - quali la risoluzione di

congestioni e l’eliminazione di rischi di sovraccarico - e all’incremento del consumo di energia che

accompagna la crescita economica di specifiche aree o dell’intero Paese. Lo sviluppo della rete è pertanto

funzionale a interessi generali della società; per converso, l’impatto ambientale connesso alla concreta

realizzazione di nuovi elettrodotti - legato soprattutto ad aspetti di impatto visivo e paesaggistico - è invece

concentrato sul territorio interessato dal tracciato della linea. La densità abitativa di alcune parti dell’Italia

e il valore artistico - culturale e paesaggistico di molte altre aumenta la complessità della pianificazione e

le difficoltà realizzative.

È nel dialogo con le Istituzioni locali che Terna concretamente ricerca soluzioni che consentano di

preservare la ricchezza e la potenzialità del patrimonio ambientale e culturale del territorio nel quale si

collocano le esigenze di sviluppo del sistema di trasmissione dell’energia elettrica.

In particolare, Terna non solo incorpora nella pianificazione della rete i vincoli ambientali e paesaggistici,

ma tiene conto delle esigenze locali attraverso il contatto diretto con le Regioni e le altre Istituzioni locali

interessate da ipotesi di intervento di sviluppo della rete elettrica. A tal fine, Terna ha individuato nella VAS

(Valutazione Ambientale Strategica) lo strumento di confronto preventivo per la localizzazione di nuovi

elettrodotti, nella convinzione che tale confronto possa consentire l’effettiva tutela dell’ambiente e del

territorio, facilitando nel contempo l’iter autorizzativo degli interventi pianificati e la tempestiva realizzazione

di interventi di sviluppo di interesse generale.

LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA RETE ELETTRICA

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La responsabilità ambientale 71

A differenza della procedura VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), prevista obbligatoriamente per ogni

progetto d’intervento già completamente definito, la procedura VAS permette di concordare

progressivamente tutte le caratteristiche del progetto di sviluppo della rete elettrica che verrà sottoposto

all’autorizzazione, analizzando con livelli di dettaglio crescenti le alternative compatibili con vincoli

ambientali, tecnici ed economici e individuando infine le porzioni di territorio più adatte a ospitare le nuove

opere elettriche. Per ottenere questo risultato, Terna lavora a stretto contatto con le Amministrazioni locali

e i loro tecnici. Oltre all’efficacia della tutela del territorio, il pregio delle soluzioni concordate all’interno

della procedura VAS consiste nella tracciabilità del processo decisionale e nella trasparenza delle

motivazioni del consenso finale raggiunto, che rafforzano il progetto in fase autorizzativa e realizzativa.

Dal 2002 Terna ha raggiunto intese sull’applicazione sperimentale della VAS con un numero crescente di

Regioni. In particolare, nel corso del 2005 sono stati siglati Protocolli d’intesa con le Regioni Umbria,

Toscana e Marche, e nel 2006 l’attività è proseguita con la firma di protocolli in Sardegna e con la Provincia

Autonoma di Trento.

La sperimentazione operata da Terna della procedura VAS ha subito nel corso degli anni delle

importanti evoluzioni, scaturite da una articolata e proficua collaborazione tra le parti. Il modello

metodologico per l’applicazione della procedura VAS allo sviluppo della RTN si sta definendo con

riferimento a diversi livelli di confronto:

• a livello strategico, una volta individuate le esigenze elettriche di sviluppo della rete di trasmissione,

vengono definite le alternative possibili di interventi che si intende pianificare a livello nazionale,

regionale e provinciale;

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Rapporto di sostenibilità Terna 200572

• a livello strutturale, dopo aver definito l’alternativa strategica per l’opera da realizzare, è possibile

ipotizzare dei corridoi (porzioni di territorio), in ambito regionale e provinciale, adatti a ospitare le opere

programmate;

• a livello attuativo, all’interno del corridoio individuato, vengono definite nel dettaglio le soluzioni

alternative per gli impianti in progetto, come le fasce di fattibilità del tracciato che dovrà ospitare i nuovi

elettrodotti e raccordi o nuove stazioni, e le scelte di tipo realizzativo, come ad esempio l’individuazione

dei sostegni elettrici preferibili o l’utilizzo di soluzioni in cavo.

I criteri per la localizzazione sostenibile delle opere elettriche si basano su vincoli normativi, urbanistici,

pianificatori o di protezione ambientale che determinano l’Esclusione, la Repulsione o l’Attrazione (criteri

ERA) dell’opera in funzione del tipo di territorio attraversato, delle sue vocazioni e delle peculiarità

paesaggistico-culturali e ambientali. La condivisione dei criteri ERA consente di mappare il territorio e

definire i corridoi in cui è possibile la realizzazione di elettrodotti, nel rispetto delle caratteristiche territoriali

(si veda il successivo approfondimento).

L’applicazione della VAS alle attività di pianificazione e sviluppo della rete rappresenta oggi l’approccio che

Terna adotta elettivamente per i nuovi interventi inseriti nel Piano di Sviluppo della rete. Tuttavia, molte

opere identificate nei Piani di Sviluppo degli anni passati e non ancora realizzate per via dei lunghi processi

autorizzativi, oppure ricadenti in Regioni che non hanno siglato un Protocollo d’intesa, sono state

interessate solo limitatamente dalla procedura VAS. Un esempio di applicazione della VAS a livello

strutturale e attuativo è la razionalizzazione della Val d’Ossola Sud (si veda il relativo approfondimento).

Regione Piemonte

Regione Calabria

Regione Emilia-Romagna

Regione Lombardia

Regione Sicilia

Regione Campania

Regione Basilicata

Regione Umbria

Regione Toscana

Regione Marche

Regione Sardegna

Regione Autonoma di Trento

Protocolli di intesa Data di firma

17 gennaio 2002

8 maggio 2003

9 maggio 2003

16 maggio 2003

14 aprile 2004

21 luglio 2004

21 luglio 2004

25 marzo 2005

6 aprile 2005

6 luglio 2005

3 maggio 2006

12 maggio 2006

A C C O R D I D ’ I N T E S A S T I P U L AT I P E R L A S P E R I M E N TA Z I O N E VA S

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La responsabilità ambientale 73

UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE DEI CRITERI ERA L’applicazione della VAS (fasi strutturale e attuativa) è illustrata dal seguente esempio,in cui occorre collegare con una linea ad alta tensione i punti A e B del territorio inesame (Figura 1), seguendo un percorso che abbia il minor impatto ambientale nelrispetto dei criteri ERA (Esclusione, Repulsione, Attrazione). Il primo passo è l’analisidel territorio compreso tra i punti A e B sulla base dei dati forniti dai Ministeri, Regionied Enti Locali. Secondo la classificazione ERA, le diverse aree sono colorate in mododifferente (Figura 2):

• le aree di Esclusione, concordate conle Amministrazioni e colorate in rosso,rosso scuro e giallo, non possono essereattraversate per la presenza di insediamentimilitari, areoportuali, di beni culturali o disuperfici lacustri;

• le aree di Repulsione, anch’esse concordatecon le Amministrazioni, prevedonoparticolari accorgimenti per il loroattraversamento: in blu zone con vincolicomprendenti aree instabili, parchicomunali, beni paesaggistici e idrogeologici.In celeste ulteriori aree di Repulsione: learee tutelate da vincoli paesaggistici,aree storico - culturali, aree vitivinicole ezone di salvaguardia di flora e fauna;

• le aree di Attrazione presentano condizionifavorevoli per la localizzazione delle lineeelettriche. Tra queste in verde le areeindustriali, i corridoi energetici, i corridoiinfrastrutturali.

Dall’integrazione dei criteri ERA si ottienel’individuazione di un corridoio preferenziale(Figura 3) o a minor impatto ambientale chesarà poi oggetto di sopralluoghi congiunticon rappresentanti della Regione e degli EntiLocali per necessarie verifiche sul territorio .Successivamente l’analisi scende ad undettaglio maggiore (livello attuativo dellaVAS) e si individuano le soluzioni localizzative(fasce di fattibilità del tracciato) con RegioniProvince e Comuni mediante tavoli tecnici. Aquesto punto non resta che progettarel’opera così come concordato con leRegioni, gli Enti Locali e procedere alla suaautorizzazione e realizzazione.

Figura 1

Figura 2

Figura 3

A

B

A

B

A

B

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Rapporto di sostenibilità Terna 200574

Razionalizzazioni della rete e interventi di mitigazione ambientale

Le razionalizzazioni sono interventi complessi che coinvolgono contemporaneamente più elementi di rete,

spesso prevedendo la dismissione di alcune porzioni di rete a fronte della realizzazione di nuove linee.

Gli interventi di razionalizzazione sono studiati, pianificati e progettati nell’ambito di un procedimento coordinato,

definito caso per caso all’interno di specifici accordi con Regioni ed Enti Locali, e sono realizzati principalmente:

• sostituendo alcuni impianti con altri di caratteristiche superiori, come ad esempio l’introduzione di nuovi

collegamenti a 380 kV in sostituzione di un numero maggiore di linee a tensione inferiore;

• eliminando delle parti di rete che risultano avere una utilità nulla o trascurabile a seguito di nuove

realizzazioni che hanno comportato un rafforzamento della rete;

• evitando il potenziamento d’impianti, per lo più elettrodotti, giunti alla saturazione, mediante

l’inserimento di nuovi elementi di rete, come ad esempio stazioni.

Razionalizzazione Val D’Ossola Nord

Razionalizzazione Val D’Ossola Sud

Razionalizzazione Valcamonica

Razionalizzazione Alta Valtellina

Razionalizzazione Bussolengo (Area Verona)

Razionalizzazione Area di Lucca

Elettrodotti S. Barbara-Tavernuzze/Tavernuzze-Casellina

10

93

20

22

0,5

26

43

24

172

107

42

42

36

108

Nuove linee Demolizione Fase dellaIntervento principale aeree (Km) linee aeree (Km) razionalizzazione

Accordo di programma

In autorizzazione

In autorizzazione

In autorizzazione

In autorizzazione

In autorizzazione

In autorizzazione

P R I N C I PA L I O P E R E D I R A Z I O N A L I Z Z A Z I O N E

FA S I D I S V I L U P P O D I U N I N T E R V E N T O D I R A Z I O N A L I Z Z A Z I O N E D E L L A R T N

P I A N I F I C A T O

A C C O R D O D I P R O G R A M M A

I N A U T O R I Z Z A Z I O N E

I N R E A L I Z Z A Z I O N E

O P E R A ( I N E S E R C I Z I O )

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La responsabilità ambientale 75

I principali interventi di razionalizzazione previsti da Terna, che hanno raggiunto un accordo di programma

o si trovano in fase di autorizzazione, prevedono complessivamente la costruzione di 215 km di nuovi

elettrodotti che permetteranno la demolizione di 531 km di vecchie linee.

Inoltre altri 10 principali interventi che sono in fase di pianificazione permetteranno la demolizione di circa

1.124 km di linee aeree a fronte di 382 km di nuove linee da costruire.

Lo smantellamento di tratti di linea, reso possibile dalla costruzione di nuovi elettrodotti, rappresenta il più

significativo contributo a beneficio dell’ambiente derivante dall’attività di sviluppo della rete. Vi sono però

anche altri interventi, definiti di mitigazione ambientale, che Terna si è impegnata a realizzare.

A seguito della progettazione e autorizzazione dell’elettrodotto a 380 kV Turbigo-Bovisio, tratto Turbigo-Rho,

Terna ha stipulato, ad esempio, due convenzioni:

• con il Parco del Roccolo e la Regione Lombardia, impegnandosi nel recupero e nel ripristino della ex

Cava di Casorezzo nonché nell’acquisto e sistemazione dell’ex Cava Cantone di Nervino e del Bosco di

Arluno-Brughierezza;

• con il consorzio Parco Lombardo della Valle del Ticino e la Regione Lombardia, impegnandosi a utilizzare

sostegni di altezza idonea affinché il posizionamento dei conduttori non richieda il taglio periodico del

bosco sottostante; contribuendo alla sostituzione della vegetazione arborea con specie arbustive

“tappezzanti”; interrando o sostituendo i conduttori con cavo aereo delle linee a media o bassa tensione

presenti nel Naviglio Grande.

Inoltre, in relazione alla realizzazione dell’elettrodotto a 380 kV S.Fiorano-Robbia, inaugurato nel gennaio

2005, Terna (allora GRTN) ha firmato un accordo con la Comunità Montana della Valle Camonica e Parco

dell’Adamello, con cui si impegnava a finanziare un progetto di ripopolamento dell’avifauna.

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Rapporto di sostenibilità Terna 200576

LA RAZIONALIZZAZIONE DELLA VAL D’OSSOLA SUD

La razionalizzazione della Val D’Ossola Sud, con la dismissione delle 4 linee attuali erealizzazione di 2 nuove linee, consentirà di ottimizzare il servizio di trasmissione tra ilNord del Piemonte e la pianura di Novara, riducendo le perdite di rete, assicurando ilnecessario ammodernamento delle infrastrutture elettriche e limitando l’impatto dellarete elettrica sul territorio. La rete attuale è caratterizzata infatti da livelli di sicurezza diesercizio, qualità e continuità del servizio sensibilmente inferiori agli standard; glielettrodotti, realizzati negli anni 1920-1930, presentano una scarsa affidabilità e nongarantiscono la sicurezza adeguata. L’intervento di razionalizzazione e potenziamentodella rete è necessario anche in considerazione del trend di crescita della domandaelettrica nella Regione Piemonte per iprossimi anni, che passa da 28 TWh nel2004 a 31 TWh nel 2009.

Le opere in questione, la cuirealizzazione è prevista per il 2007, sonoil risultato di un’attività di concertazione,avviata nel 2002, tra Terna (allora GRTN),la Regione Piemonte e gli Enti Locali conl’elaborazione di un primo studio VAS.

Dopo l’individuazione di un corridoiopreferenziale per l’inserimento dellefuture infrastrutture (2002), quasi dueanni di incontri, sopralluoghi e passaggiamministrativi hanno portato a siglare,nel maggio del 2004, un Protocollo diintesa sulle fasce di fattibilità traRegione, Enti Locali (19 Comuni, 5Comunità Montane, Provincie di Novarae Verbania) Terna e GRTN.

Oltre un anno dopo, terminata la fase diprogettazione, ha avuto inizio l’iterautorizzativo (ottobre 2005), che si avviaora alla conclusione con l’ultimaconferenza dei servizi prevista per il 15settembre 2006.

DATI DELLA RAZIONALIZZAZIONE

• E L E T T R O D O T T I D A R E A L I Z Z A R E 2• ELETTRODOTTI DA DEMOLIRE 4• LUNGHEZZA DI ELETTRODOTTI DA REALIZZARE 93 km• LUNGHEZZA DI ELETTRODOTTI DA DEMOLIRE 172 km• SOSTEGNI DA REALIZZARE 340• SOSTEGNI DA DEMOLIRE 998

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La responsabilità ambientale 77

Riduzione delle perdite di trasmissione e delle emissioni di CO2

Terna non possiede impianti di generazione dell’energia elettrica e non è pertanto fonte diretta di emissioni di

CO2 ; le uniche emissioni di gas serra dipendono dall’utilizzo di SF6 in alcuni apparati di stazione (si veda il

successivo approfondimento).

Attraverso lo sviluppo della rete di trasmissione, Terna può influire in maniera positiva sulla riduzione di

emissioni di CO2 da parte del sistema elettrico, con un effetto nel lungo periodo potenzialmente multiplo,

in valore assoluto, rispetto alla quantità delle proprie emissioni.

Uno degli obiettivi della gestione del sistema elettrico nazionale è quello della riduzione delle perdite

tecniche di trasmissione, cioè della differenza tra energia immessa sulla rete dai produttori ed energia

ritirata dai distributori. Le perdite di rete, a parità di produzione, consumo e assetto di esercizio, sono

direttamente proporzionali alla resistenza offerta dai conduttori delle linee elettriche e al quadrato della

corrente che transita sulle linee stesse. È possibile agire su questi fattori:

• aumentando la portata dei conduttori, con un potenziamento degli stessi in modo tale che i nuovi

collegamenti offrano una minore resistenza;

• realizzando nuovi elettrodotti che riducano la distanza tra poli produttivi e centri di carico, al fine di

produrre, anche in questi casi, una resistenza minore sui nuovi collegamenti;

• sostituendo linee esistenti con nuove linee a un livello di tensione più elevato in modo da trasportare la

medesima potenza con un minore impegno di corrente.

RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA

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Con l’entrata in servizio degli interventi previsti nell’attuale Piano di Sviluppo si stima che la diminuzione

delle perdite alla punta possa raggiungere un valore di potenza dell’ordine di 100 MW, cui corrisponde una

riduzione delle perdite di energia nella rete valutata in circa 500 GWh/anno.

La riduzione delle perdite, oltre a generare un risparmio economico per gli utenti finali del servizio elettrico,

determina una riduzione delle emissioni di CO2. Considerando il peso della produzione termoelettrica sul

totale nazionale e la sua composizione per tipo di combustibile impiegato, si può legittimamente ritenere

che questa diminuzione coincida con un effettivo risparmio di combustibile fossile, comportando una

riduzione di emissioni sino a 300.000 tonnellate annue. Le stime qui riportate sulla riduzione delle emissioni

di anidride carbonica possono considerarsi parziali, in quanto non includono i benefici ottenibili, mediante

la riduzione delle congestioni di rete, dalla sostituzione di impianti con rendimenti più bassi (tipicamente a

olio), oggi necessari per vincoli di rete, con produzioni più efficienti da fonti energetiche meno costose.

Rapporto di sostenibilità Terna 200578

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La responsabilità ambientale 79

LE EMISSIONI DI SF6

Il gas SF6 (esafluoruro di zolfo), grazie alle sue proprietà chimico-fisiche che ne fannoun ottimo isolante, è utilizzato all’interno di alcune apparecchiature elettriche comemezzo di isolamento, permettendone così la realizzazione in esecuzione compatta e aelevata sicurezza intrinseca.

Terna possiede 32 stazioni completamente isolate in gas SF6, caratterizzate daridottissimo ingombro e quindi con ridotto impatto visivo, e circa 2.200 apparecchiaturedi misura caratterizzate da alta affidabilità.

In totale, vengono utilizzate oltre 260 tonnellate di gas; parte però si disperdenell’atmosfera, a causa del deterioramento delle guarnizioni, che a oggi è difficileriscontrare preventivamente. Terna effettua un monitoraggio accurato delleproprie emissioni: nel 2005 sono state registrate perdite di circa 2,7 tonnellate,pari all’1% circa.

In linea con quanto avviene presso altre aziende elettriche, anche sugli impianti di Ternanel futuro è previsto un incremento di utilizzo dell’SF6 essenzialmente per due ragioni:

• realizzazione di stazioni blindate a ridotto impatto ambientale;• installazione di ulteriori apparecchiature di misura in SF6 a maggior sicurezza che

andranno a sostituire altre divenute obsolete.

Tuttavia, a fronte di un aumento del quantitativo, Terna si propone l’obiettivo diabbattere le perdite percentuali al di sotto dell’1% annuo, oltre che adottando lepreviste procedure, anche attraverso le seguenti principali azioni aggiuntive:

• esecuzione di controlli tecnici periodici, con l’ausilio di apparecchiature innovative,finalizzati a rilevare difetti sulle guarnizioni in modo da intervenire prima che siverifichino perdite;

• prescrizioni di nuove apparecchiature ermetiche con tasso di perdita inferiore allo0,1% annuo (10 volte meno);

• impiego di attrezzatura idonea per la manipolazione del gas durante le manutenzioniin modo da scongiurare perdite in atmosfera e recuperare tutto il gas.

Le emissioni di SF6 e il loro monitoraggio saranno oggetto di particolare cura nellarevisione degli impatti ambientali di Terna che sarà effettuata nell’ambito del processodi certificazione ISO14001.

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Rapporto di sostenibilità Terna 200580

Rimozione dei vincoli alla produzione da fonti rinnovabili

Uno dei principali obiettivi nella pianificazione dei rinforzi della RTN è quello di superare i vincoli di rete e

di esercizio che possono condizionare la crescita della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili.

L’attuale quadro normativo riconosce priorità di dispacciamento all’energia elettrica prodotta da fonti

rinnovabili. Tra queste, quella che ha incrementato la produzione in modo considerevole nelle regioni

meridionali e insulari del nostro Paese è la fonte eolica; nei prossimi anni si prevede un ulteriore e

rapido sviluppo.

I condizionamenti che determinano i vincoli di rete, con particolare riferimento alla produzione eolica,

sono riconducibili:

• ai limiti dovuti a problemi di sicurezza del sistema elettrico, legati all’improvvisa mancanza della capacità

produttiva da fonti rinnovabili non programmabili; tali limitazioni sono indirettamente collegate anche a

un’insufficiente capacità di trasmissione su alcune sezioni critiche della rete, in particolare nelle Isole, e

pertanto possono essere ridotte con interventi di rinforzo del sistema di trasporto in altissima tensione;

• ai limiti attribuibili direttamente a un’insufficiente capacità di trasmissione delle porzioni di rete (in

generale alta tensione) a cui sono connessi gli impianti a fonti rinnovabili non programmabili in questione.

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La responsabilità ambientale 81

Le soluzioni di sviluppo pianificate in risposta alle criticità includono sia interventi di rinforzo di sezioni della

rete primaria, sia interventi di potenziamento locale delle reti di subtrasmissione su cui si inserisce

direttamente la generazione eolica. Questi interventi, presenti nel Piano di Sviluppo, permetteranno

d’incrementare, senza compromettere la continuità e la sicurezza del servizio elettrico, la potenza

immettibile in rete da fonte intermittente non programmabile di 1000 MW in Sicilia, di 700 MW in Sardegna

e di 650 MW nell’area compresa tra Foggia, Benevento e Salerno.

Rinforzi di rete indirettamente funzionali alla riduzione di vincoli di esercizio nel dispacciamento della generazione, che favoriscono la produzione da fonti rinnovabili non programmabili

Interventi di potenziamento e decongestione di porzioni di rete in AT su cui si inserisce direttamente la produzione da fonti rinnovabili non programmabili

Potenze da fontiCategoria Interventi rinnovabili (MW)

1.000

700

650

Elettrodotto a kV 380 “Sorgente-Sicilia-Rizziconi”

e potenziamenti della rete AAT in Sicilia

Potenziamento della capacità di interconnessione tra Sardegna econtinente e tra Sardegna e Corsica

Rinforzi della rete di trasmissione nell’area compresa

tra Foggia, Benevento, Salerno

P R I N C I PA L I I N T E R V E N T I P R E V I S T I N E L P I A N O D I S V I L U P P O 2 0 0 6P E R FAV O R I R E L A P R O D U Z I O N E E O L I C A

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Rapporto di sostenibilità Terna 200582

Le linee elettriche sono elementi molto visibili del territorio che attraversano, ma la loro presenza non

interferisce negativamente con l’ambiente naturale. Infatti, se da una parte l’eventuale eliminazione di

piante ad alto fusto lungo il tracciato, per evitare contatti con gli elettrodotti, riduce la copertura vegetale,

dall’altra la presenza di elettrodotti può favorire la tutela della biodiversità.

Quando le linee elettriche attraversano vaste zone aperte o estese aree con monoculture cerealicole, infatti,

i tralicci e le loro basi costituiscono delle “isole” di concentrazione della biodiversità. Le basi dei tralicci,

soprattutto quelli che sostengono linee con alta tensione, sono le uniche zone risparmiate dall’agricoltura

intensiva e sottratte alle attività di lavorazione e trasformazione del terreno. Sono le zone in cui fioriscono

erbe spontanee e rovi e in cui i roditori selvatici trovano rifugio perché i loro sistemi di tane non sono

distrutti periodicamente dalle attività di aratura. Sono anche quelle intorno a cui i predatori dei roditori - gli

uccelli rapaci - si concentrano. Gli uccelli, e in particolare i rapaci infatti, utilizzano comunemente le linee

elettriche e i tralicci sia come punti di osservazione del territorio che come strutture per la nidificazione.

Purtroppo, le linee elettriche possono avere conseguenze negative per gli uccelli di grandi dimensioni per

il rischio di impatto con i conduttori, cui si aggiunge il rischio di elettrocuzione sulle linee di bassa e media

tensione, dove la distanza tra i conduttori è più ridotta. Quando possibile, Terna ha cercato e cerca di

mitigare l’impatto delle linee cercando di ridurre tali rischi anche in collaborazione con le principali

associazioni protezionistiche (LIPU e WWF) installando in particolari tratti di linea caratterizzati da frequente

transito di uccelli (es. riserve naturali) dei particolari apparati chiamati “dissuasori”.

I dissuasori, consistenti in spirali avvolte attorno ai conduttori, ne amplificano l’ingombro fisico e sonoro,

ed inducono gli uccelli a evitare il passaggio tra le terne. Esempi di installazione di dissuasori sono la linea

Porto Corsini - Ravenna, in corrispondenza dell’attraversamento del Parco del Delta del Po, e la linea

Piombino - Suvereto, in Toscana, in corrispondenza dell’oasi WWF di Orti - Bottagone.

Le linee elettriche offrono, peraltro, anche un’altra possibilità di contribuire positivamente al mantenimento

della biodiversità. Un’esperienza in tal senso è stata condotta in collaborazione con l’Istituto Superiore di

Sanità, ed è tuttora in corso con l’associazione Ornis Italica che raccoglie ricercatori di varie Università: sui

tralicci di Terna sono state posizionate, nel corso degli ultimi anni, oltre 300 cassette adatte alla

nidificazione di rapaci.

TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ

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La responsabilità ambientale 83

Sin dall’inizio, le ispezioni effettuate dagli studiosi hanno rilevato una consistente occupazione da parte di

uccelli di varie specie. In seguito, la presenza dei rapaci è ulteriormente aumentata: già nel 2004 le ispezioni

hanno riscontrato che il 94% delle cassette risultava occupata da coppie di gheppi - una specie di falchi

di piccole dimensioni particolarmente adattata a vivere negli ambienti antropizzati. I gheppi non

costruiscono propri nidi, ma occupano quelli di altre specie; le cassette, con il loro allestimento interno e

la collocazione in ambiti - i tralicci - inospitali per i predatori, rappresentano un’attraente opportunità di

nidificazione. Una stima conservativa, considerando una nidiata di quattro pulcini per coppia, suggerisce

che ormai ogni anno oltre un migliaio di giovani gheppi prendono il volo dalle cassette sui tralicci.

Vi è evidenza, tramite l’inanellamento degli individui, del ritorno delle coppie, e talvolta anche dei nuovi

nati, nello stesso nido di stagione in stagione. Il dato più significativo, che dà conto di un reale effetto

positivo dell’iniziativa, è relativo al Comune di Roma, per il quale si possiede una stima della popolazione

residente di gheppi prima dell’installazione delle cassette: da circa 60 coppie si è passati alle attuali circa

300 coppie residenti.

Per ulteriori informazioni, e per una osservazione in tempo reale - nella stagione primaverile - della

nidificazione dei gheppi sui tralicci, si veda www.birdcam.it.

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LA RESPONSABILITÀ SOCIALE

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Rapporto di sostenibilità Terna 200586

IL PERSONALE DI TERNA

Molte attività svolte da Terna sono ad alto contenuto tecnico. Le competenze professionali possedute dal

personale, quindi, costituiscono un importante asset per la società, perché si acquisiscono in buona parte

con l’esperienza sul lavoro e sono spesso uniche nel settore. L’attenzione per il personale da parte della

società si esprime su diversi piani:

• la sicurezza, per garantire l’integrità fisica;

• la formazione e lo sviluppo, per assicurare all’azienda e alle persone la capacità di crescere;

• le politiche retributive e di welfare, per allineare le prestazioni individuali con gli obiettivi aziendali e per

fornire ai dipendenti e alle loro famiglie sicurezza economica.

LA COMPOSIZIONE DEL PERSONALE

Nel corso del 2005 il personale di Terna è cresciuto del 18% per effetto delle acquisizionidi ACEA Trasmissione, che ha comportato l’inserimento di 34 persone (5 quadri, 19impiegati, 10 operai) e, soprattutto, del ramo d’azienda del GRTN, che ha avuto comeconseguenza l’inserimento di 586 persone (36 dirigenti, 179 quadri, 371 impiegati).Al netto delle acquisizioni, a fine 2005 il personale risulta dimunuito di 89 unità.

L’acquisizione del ramo d’azienda del GRTN ha modificato la composizione delpersonale, riducendo il peso degli operai e aumentando il livello di scolarità media: afine 2005 la maggioranza del personale risulta avere un’istruzione superiore: undiploma o una laurea (13,1 %).

L’Azienda rimane caratterizzata da prevalenza di uomini, legata a una tradizionalescarsità di donne nelle professioni più tecniche, anche se la presenza delle donne ècomunque cresciuta, passando dal 6,8% al 9%. La crescita interessa anche leposizioni di più elevata qualifica e responsabilità. E’ prevedibile che la tendenza possacontinuare, anche per via del crescente grado di istruzione femminile nel mercato dellavoro.

Alcuni trattamenti migliorativi delle disposizioni di legge, previsti dal contratto disettore, contribuiscono a favorire la tendenza in atto: ad esempio, Terna offreun’indennità di maternità superiore a quella di legge sia nel periodo obbligatorio (100%anziché 80%), sia nei primi tre mesi di astensione facoltativa.

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La responsabilità sociale 87

Dirigenti

Quadri

Impiegati

Operai

Totale

2005 2004 Variazioni

40

182

346

-51

517

34

221

1.467

1.149

2.871

74

403

1.813

1.098

3.388

C O N S I S T E N Z A D E L P E R S O N A L E

Laurea

Diploma Scuola Media Superiore

Qualifica Professionale

Scuola Elementare/Media

Totale 100%

C O M P O S I Z I O N E D E L P E R S O N A L E P E R T I T O L I D I S T U D I O

13%

18%

26%

43%

I N C I D E N Z A % D E L L E D O N N E S U L P E R S O N A L E

2004 2005

Totale

Dirigenti

Quadri

Impiegati

0 5 10 15 20

6,8%

9,0%

8,8%

10,8%

15,3%

12,2%

10,8%

13,7%

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Rapporto di sostenibilità Terna 200588

Lavorare in sicurezza

Lavorare con l’alta tensione e lavorare in altezza sui tralicci sono attività, tipiche del mantenimento di linee e

stazioni, che richiedono misure preventive a salvaguardia del personale. Terna ha una lunga tradizione nello

sviluppare e utilizzare tali misure di prevenzione. Esse corrispondono all’individuazione dei rischi, alla

meticolosa prescrizione dei metodi di lavoro in sicurezza, alla formazione costante e al controllo che siano

scrupolosamente osservate le misure di sicurezza al momento di effettuare i lavori.

Le misure preventive riguardano in particolare l’esposizione ai campi elettromagnetici e i rischi di

folgorazione e caduta. Su questi aspetti Terna adotta, e costantemente migliora, metodi di lavoro e

standard di sicurezza atti a salvaguardare la salute e l’integrità fisica del personale. L’elemento che però

contraddistingue un’efficace prevenzione rimane il comportamento e il senso di responsabilità degli operai,

sui quali hanno un peso significativo la formazione e la vigilanza.

La formazione aiuta a rendere propria una cultura della prevenzione; la vigilanza evita che la prevenzione

sia vanificata da abitudini di lavoro che derogano, anche su piccoli dettagli operativi, dal comportamento

di sicurezza. L’attenzione dedicata alle tematiche di prevenzione si è tradotta in una diminuzione del

numero annuo di infortuni sul lavoro, che ha toccato un minimo nel 2005. Proprio nel 2005, purtroppo, dopo

quattro anni dall’ultimo episodio, uno degli infortuni avvenuti è risultato fatale.

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La responsabilità sociale 89

Questo ha dato ulteriore impulso all’impegno per migliorare la prevenzione, intensificando l’attività di

vigilanza. È stato definito per ciascuna AOT un numero-obiettivo di visite ispettive nei luoghi dove si

eseguono lavori rischiosi e, per dare maggiore rilievo all’attività di controllo, l’obiettivo è stato inserito nel

sistema di incentivazione per le posizioni manageriali della società.

Per mantenere tutto il personale interessato costantemente al corrente delle norme e delle procedure

preventive, Terna si avvale di una sistematica attività di formazione a supporto della sicurezza. Oltre a

provvedere all’aggiornamento periodico, le iniziative di formazione si intensificano a fronte di nuove

disposizioni di legge.

Un’altra attività sistematica è la verifica dell’idoneità fisica del personale a compiere le mansioni cui è

preposto: oltre che su richiesta degli interessati qualora riscontrino problemi nell’esercizio delle loro

attività, per tutto il personale sono eseguite periodicamente visite di controllo con cadenza variabile in

base al rischio professionale. Nel caso del personale operativo, le visite vengono generalmente effettuate

con cadenza annuale.

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Rapporto di sostenibilità Terna 200590

Il senso di responsabilità di Terna nei confronti della sicurezza sul lavoro va oltre alle attività eseguite

direttamente. Nel realizzare nuovi impianti, Terna di norma coordina i cantieri, ma l’esecuzione delle opere

è affidata ad aziende esterne. In questi casi è stato riscontrato che, nonostante la sicurezza sia un requisito

fondamentale per l’assegnazione dei lavori, l’andamento infortunistico presso i dipendenti delle aziende

appaltatrici è meno soddisfacente dei dati relativi a Terna.

Proprio per questo si è reagito con varie iniziative per incrementare l’effettiva sicurezza del personale

esterno. Per dare maggiore concretezza ai requisiti per la sicurezza, che già oggi è un fattore considerato

nella qualificazione dei fornitori, Terna sta disponendo che i corsi siano tenuti da formatori di propria fiducia

ed effettuati nelle proprie strutture. È stato inoltre stabilito un “indice di sicurezza dei cantieri” che rientra

tra quelli considerati ai fini dell’incentivazione del management; tale indice misura la frequenza delle attività

di vigilanza in tema di sicurezza presso un gruppo di cantieri selezionati.

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La responsabilità sociale 91

O R E D I F O R M A Z I O N E S U S A L U T E E S I C U R E Z Z A

9.205 ore

8.856 ore

1.756 ore

I N F O R T U N I D E L P E R S O N A L E D I T E R N A

95

85

75

65

55

45

35

25

n° infortuni 2000 2001 2002 2003 2004 2005

77

73

88

53

6672

Quadri

Impiegati

Operai

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Rapporto di sostenibilità Terna 200592

Investire nel capitale umano: il sistema delle competenze

Per Terna è fondamentale preservare il patrimonio di competenze distintive della società, alimentandone il

ricambio e la crescita. A tal fine, la gestione e lo sviluppo delle risorse umane sono ancorate a un sistema

di competenze professionali, che descrive e classifica le professionalità necessarie ai principali processi

aziendali. La sua architettura prevede l’individuazione dei ruoli, descritti in termini di profilo di competenze

atteso (insieme di conoscenze tecnico-professionali e capacità e comportamenti organizzativi) e il loro

raggruppamento in famiglie professionali.

Con questo sistema, Terna assicura il monitoraggio delle competenze e indirizza le politiche delle risorse

umane - selezione, formazione, mobilità interna e sviluppo - al mantenimento di un’adeguata dotazione di

risorse e conoscenze professionali. Ad esempio, i percorsi formativi e di sviluppo professionale sono

orientati alla acquisizione di conoscenze e capacità utili a salire i gradini della scala professionale, affinchè

la crescita personale sia coerente con lo sviluppo di competenze funzionali agli obiettivi aziendali.

Fino a oggi Terna, e in generale il settore elettrico, hanno registrato un basso turn over e una lunga

permanenza delle persone in azienda. È probabile che in futuro i flussi in entrata e in uscita tendano ad

aumentare coerentemente con il maggior grado di concorrenza del settore. Inoltre, le prospettive di crescita

della società richiedono l’integrazione di nuove competenze nel proprio modello. Terna è oggi impegnata

ad adeguarsi per essere in grado di trattenere le risorse qualificate e di attrarne dall’esterno dove

necessario. Nell’area del recruiting di nuove risorse, in particolare, la società ha l’obiettivo di incrementare

la propria capacità di attrazione mediante contatti con le università, partecipazione a job meeting e la

messa a punto di un’apposita sezione del sito internet per l’inserimento di dati da parte di chi sia

interessato a lavorare in Terna.

I L S I S T E M A D E L L E C O M P E T E N Z E D I T E R N A

MAPPATURA DELLE CONOSCENZE SELEZIONE

SISTEMA PROFESSIONALE

TAVOLE DI RIMPIAZZO E SENTIERI DI CARRIERA SVILUPPO FORMAZIONE

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La responsabilità sociale 93

Valorizzare le risorse: la formazione

Durante il 2005 Terna ha speso 1.313.000 euro in 124.188 ore di formazione, rivolte a tutta l’azienda, con

particolare attenzione ai neo assunti. Terna dedica ai nuovi entrati un percorso che consente di

sperimentare le diverse modalità di apprendimento: attività on the job, visite agli impianti, corsi tradizionali

in aula e corsi on line. Per facilitare l’integrazione interfunzionale e il lavoro di gruppo, il percorso prevede

anche un’esperienza di formazione outdoor, metodologia innovativa che si basa su esercitazioni svolte al

di fuori del contesto lavorativo e che coinvolge i partecipanti sul piano fisico, cognitivo ed emozionale.

Sostenere l’efficienza e l’innovazione significa anche indirizzare la formazione non solo a consolidare il

know-how specialistico, ma anche le competenze manageriali, di contesto e personali. Ciascun tipo di

formazione è quindi rivolta a specifici target; tutti i dipendenti rientrano in almeno un target e sono quindi

destinatari potenziali della formazione. Nel 2005, 2.891 dipendenti hanno partecipato ad almeno un corso

di formazione, per un totale di 11.085 partecipazioni.

In particolare, la formazione realizzata nel 2005 ha riguardato quattro aree tematiche:

• lo sviluppo professionale (ad esempio corsi su sicurezza, ambiente e qualità, lingue straniere,

informatica). La formazione ha come target l’intera popolazione aziendale e come obiettivo lo sviluppo

delle conoscenze tecniche e professionali specifiche di Terna (608 corsi realizzati nel 2005);

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Rapporto di sostenibilità Terna 200594

• il contesto e il modello di business (ad esempio corsi sul settore elettrico, la corporate governance). Le

iniziative formative, rivolte a una larga fascia di dipendenti, forniscono conoscenze sul contesto di

business e regolatorio nel quale l’azienda opera. Tra queste si segnala l’attività di formazione sulla

corporate governance cui ha partecipato, alle soglie dell’integrazione, il personale di Terna e del GRTN,

per favorire anche il processo di integrazione tra le due aziende;

• lo sviluppo personale (ad esempio corsi sulla comunicazione, il lavoro in team, il project management).

La formazione coinvolge in prevalenza ruoli professionali e specialistici;

• lo sviluppo manageriale (ad esempio corsi generali di management, di gestione dei collaboratori, di

finanza aziendale). La formazione è rivolta a ruoli con responsabilità di struttura o che prevedano la

responsabilità della gestione di risorse. Nel corso del 2005 è stata offerta la possibilità a specifici

target (ad esempio neodirigenti) di partecipare a programmi selezionati da cataloghi di business school

italiane ed europee, con l’obiettivo di rispondere ad esigenze formative mirate e di arricchire percorsi

di crescita personalizzati.

La vocazione dell’azienda all’innovazione si riscontra infine negli approcci didattici: l’attività formativa

realizzata con la tradizionale modalità d’aula viene integrata dalla formazione a distanza, che consente di

raggiungere ampie fasce di popolazione aziendale e di coprire uniformemente il territorio. Per questo

motivo Terna si è dotata di una specifica piattaforma denominata Terna Distance Learning (TDL).

Dirigenti

Quadri

Impiegati

Operai

PA R T E C I PA Z I O N E A C O R S I D I F O R M A Z I O N E N E L 2 0 0 5

925

4.286

120

5.754

Sviluppo professionale

Contesto e modello di business

Sviluppo personale

Sviluppo manageriale

Area Totale Ore di formazione Ore di formazione Ore di formazionedi formazione ore tradizionale (%) a distanza (%) pro capite

108.087

9.547

4.219

2.335

98

63

67

61

2

37

33

39

36,4

3

1,4

0,8

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La responsabilità sociale 95

Migliorare la performance: i sistemi di incentivazione

Terna considera le politiche retributive e i sistemi di incentivazione manageriale una leva per indirizzare i

comportamenti verso il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Ha sviluppato il ricorso a schemi di

incentivazione in cui la retribuzione è variabile in base al grado di raggiungimento di obiettivi.

Sia l’incidenza della parte variabile della retribuzione, sia il tipo di obiettivi cui è collegata, si diversificano

in relazione alle responsabilità dei diversi ruoli organizzativi. In particolare, per i più elevati ruoli manageriali,

dove è possibile cogliere un legame diretto tra responsabilità del singolo e obiettivi aziendali, l’incidenza

della retribuzione variabile è più elevata, e gli obiettivi sono individuali.

Per posizioni manageriali di struttura, Terna collega la corresponsione di un premio variabile al

raggiungimento di obiettivi personalizzati, specificati in uno schema di MBO (Management By Objectives)

annuale. Inoltre, sul premio hanno effetto anche i risultati conseguiti dalle funzioni aziendali di

appartenenza, misurati con cadenza infrannuale all’interno di un sistema di Balanced Scorecard.

Oltre a questo sistema, sono stati introdotti piani di incentivazione di lungo termine: un piano di stock option

per una selezione di dirigenti, e un piano di long term incentive, comunque collegato all’andamento del titolo

di Terna, per gli altri dirigenti. In entrambi i casi, gli obiettivi aziendali sono la fidelizzazione del management

e il contributo alla durevole creazione di valore per l’azionista, in una prospettiva di medio-lungo termine.

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Rapporto di sostenibilità Terna 200596

LE RELAZIONI INDUSTRIALIIl tasso di sindacalizzazione di Terna si attesta, nell’anno 2005, al 70,25%, ed èconcentrato nelle sigle sindacali maggiori. Ciò determina l’assenza di fenomeni diframmentazione nella rappresentanza sindacale e costituisce la condizione per unsistema relazionale di alto profilo.

Le relazioni industriali all’interno della società si fondano sul coinvolgimento delleorganizzazioni sindacali nei principali aspetti della vita aziendale, dalle analisi degliorientamenti strategici al confronto su eventuali problematiche emerse sul territorio.Tutto ciò nella distinzione di ruoli e responsabilità tra le parti.

Il Protocollo sul sistema di relazioni industriali costituisce l’intesa base per le relazionicon le organizzazioni sindacali di settore, e definisce un sistema di relazioni e di assettiarticolato su contrattazione, confronto, consultazione e informazione preventivi e/operiodici. Tale strumento ha come finalità la realizzazione di condizioni di efficienza,competitività e qualità dei servizi gestiti dall’azienda, nell’ottica di ricercare possibiliconvergenze sulle principali tematiche di reciproco interesse e con il comune obiettivodi valorizzare le conoscenze e le competenze dei lavoratori.

La gestione del Protocollo di relazioni industriali ha permesso di sviluppare econsolidare un’efficace rete di rapporti tra le parti a tutti i livelli, consentendo digovernare processi di cambiamento di rilevante interesse aziendale.

Il dato di assenteismo per sciopero si attesta, nell’anno 2005, a un totale di 6.227 ore,pari a una media pro capite di 2 ore e 7 minuti.

Per ruoli non manageriali è prevista invece l’applicazione di schemi di incentivazione diversi. In particolare,

riconoscendo l’importanza di un ampio coinvolgimento del personale nella realizzazione di programmi e

progetti di produttività e qualità, Terna ha siglato un accordo con le organizzazioni sindacali che istituisce

un premio di risultato aziendale che incentiva la produttività del lavoro. Il premio si caratterizza come

elemento variabile della retribuzione ed è articolato in due voci:

• “redditività aziendale” correlata all’andamento generale dell’azienda e corrisposta alla generalità del

personale, esclusi i dirigenti;

• “incentivazione della produttività/qualità” correlata al conseguimento di specifici obiettivi di produttività

e qualità collegati all’attività lavorativa dei dipendenti, e corrisposta a operai e impiegati.

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La responsabilità sociale 97

Integrare i sistemi di welfare

Terna offre ai suoi dipendenti una gamma estesa di trattamenti migliorativi rispetto a quanto previsto dal

contratto collettivo di settore. I principali trattamenti, che riguardano previdenza complementare,

assistenza sanitaria integrativa, attività culturali e sportive e prestiti agevolati, costituiscono un’importante

integrazione del sistema di welfare nazionale.

I trattamenti migliorativi derivano dalla contrattazione aziendale degli scorsi anni: dopo l’uscita dal gruppo

Enel, Terna ha richiesto volontariamente il mantenimento dell’iscrizione ai relativi fondi o convenzioni.

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Rapporto di sostenibilità Terna 200598

Dipendenti Dirigenti

S I C U R E Z Z A P E N S I O N I S T I C A E S A N I TA R I A

PENSIONE COMPLEMENTAREFOPEN (http://www.fondopensionefopen.it/)È un Fondo Pensione destinato a fornire prestazioni complementari dei trattamenti pensionisticiobbligatori al personale. Si tratta di un fondo a capitalizzazione individuale. Significa che i contributiversati al Fondo e i rendimenti ottenuti nella gestione finanziaria sono accumulati a favore di ciascunlavoratore e costituiscono la base per la determinazione delle prestazioni pensionistichecomplementari, da liquidare al raggiungimento dei requisiti previsti. Inoltre, FOPEN opera in regime dicontribuzione definita, cioè l’importo della contribuzione dovuta al Fondo è stabilito a priori. L’adesioneal FOPEN è volontaria e avviene mediante la presentazione di apposita domanda da parte dellavoratore.Le contribuzioni comprendono quote a carico dell’azienda, quote a carico dei lavoratori partecipantie quote provenienti dagli accantonamenti annuali riferiti al TFR, secondo lo schema seguente: • con riferimento alla retribuzione utile ai fini del calcolo del TFR:

1,35% a carico del lavoratore; 1,35% a carico dell’azienda;• con riferimento alla quota contributiva proveniente dal TFR maturato ogni anno, in percentuale

diversa a seconda dell’anzianità del dipendente (100%, 40% e 30%).Dal 2001 è possibile effettuare anche contribuzioni volontarie.

FONDENEL Anche in questo caso il Fondo è a capitalizzazione individuale e opera in regime di contribuzionedefinita. Il FONDENEL, la cui adesione è volontaria, è alimentato da contribuzioni a carico dei dirigentie dei datori di lavoro. La contribuzione è differenziata in relazione alla qualifica dei dirigenti associati, eprecisamente: dirigenti “vecchi iscritti” (cioè iscritti a un fondo complementare prima dell’ottobre 1992)nella misura del 7% a carico dell’azienda e del 3% a carico dei dirigenti; dirigenti “nuovi iscritti” (dopol’aprile 1993) nella misura del 3,5% a carico dell’azienda e del 2,5% a carico dei dirigenti.

ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVAFISDE (http://www.arca-enel.it/nazionali_salute.asp) È il Fondo integrativo sanitario per i dipendenti del Gruppo Enel, cui Terna ha mantenuto l’iscrizionesuccessivamente all’uscita dal gruppo.PRESTAZIONI/SERVIZI:• Prestazioni sanitarie integrative• Medicina preventiva mediante campagne di prevenzione • Interventi finalizzati all’assistenza ai soggetti portatori di handicap Il finanziamento FISDE è esclusivamente a carico delle aziende. Contribuiscono alle entrate delFISDE anche i lavoratori in pensione, con il versamento di una quota annuale di iscrizione al ricorreredi determinati requisiti.

ASEM L’associazione gestisce le attività di assistenza sanitaria integrativa, mediante interventi di carattereeconomico, in occasione di spese di natura sanitaria riguardanti i dirigenti delle imprese associate. Tuttigli interventi sono offerti anche a favore dei familiari a carico, nonché a favore dei dirigenti in quiescenzae loro familiari a carico. Il finanziamento ASEM (definito per accordo sindacale) è costituito da unostanziamento annuale a carico delle aziende associate e dalle quote annuali di iscrizione degli associati.

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La responsabilità sociale 99

Dipendenti Dirigenti

Q U A L I T À D E L T E M P O L I B E R O

ATTIVITÀ RICREATIVE, CULTURALI E SPORTIVEARCA (http://www.arca-enel.it/index.asp) È un'associazione senza scopo di lucro la cui finalità principale è quella di soddisfare i bisogniculturali, sociali, ricreativi e sportivi dei dipendenti, dei pensionati, nonché dei loro familiari.Tra i molti servizi che l'Associazione offre ai propri associati vi sono: attività ricreative per adulti,giovani e famiglie, proposte turistiche, iniziative culturali e sportive, borse di studio e convenzioni.La partecipazione alle attività è aperta a tutti i soci, mentre la possibilità di usufruire dei servizi e deicontributi è differenziata a seconda delle diverse tipologie di associati. Nei programmi sono, inoltre,previste proposte indirizzate in modo mirato ai giovani, ai soci adulti, alle famiglie e alla terza età.La quota di iscrizione ARCA è esclusivamente a carico delle aziende.

ACEM È l’associazione che si occupa delle attività ricreative, culturali e sportive per i dirigenti.La quota di iscrizione ACEM è esclusivamente a carico delle aziende.

ANSEÈ un’associazione alla quale aderiscono su base volontaria i lavoratori “anziani” in servizio opensionati e i loro superstiti. Oltre alle finalità di gestione del tempo libero mediante iniziative direttea favorire le relazioni e lo scambio di conoscenze fra lavoratori anziani e giovani, ANSE ha lo scopodi assistere individualmente i soci e i loro superstiti. In particolare, cura il rapporto tra i familiari deilavoratori scomparsi e Terna, sviluppa tra i soci lo spirito di solidarietà e volontariato,promuovendo attività finalizzate a valorizzare la loro esperienza e il patrimonio professionale. È prevista una quota associativa a carico degli iscritti.

Dipendenti Dirigenti

S I C U R E Z Z A E C O N O M I C A

PRESTITI PER IL PERSONALE

Il personale può accedere a prestiti a condizioni agevolate; per operai, impiegati, quadri,l’istruttoria è gestita da ARCA, nei limiti dei fondi autorizzati dall’azienda. I prestiti possono essereelargiti per l’acquisto della prima casa di abitazione o per gravi necessità familiari. A essi si applicaun saggio di interesse pari al tasso ufficiale di riferimento definito dalla Banca Centrale Europea inatto al momento dell’erogazione del prestito ed è suscettibile di variazione solo quandol’oscillazione è pari o superiore al 2%.

ANTICIPAZIONI SUL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (TFR)

In aggiunta alle previsioni di legge, per i dipendenti Terna è prevista la reiterazione dell’anticipazionedel TFR per spese sanitarie, nonché l’anticipazione per acquisto prima casa per sé o per i figli, laquale, pur potendo essere erogata una sola volta nel corso del rapporto di lavoro, viene concessaper una serie di ipotesi: acquisto da terzi, costruzione in proprio, interventi di risanamento ai finidell’abitabilità/agibilità ecc.. Per i lavoratori che ne abbiano necessità, è inoltre prevista la possibilitàdi ottenere un’anticipazione sul trattamento di fine rapporto per la realizzazione di interventi diristrutturazione o di adeguamento dell’abitazione per il superamento delle “barriere architettoniche”.

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005100

I rapporti che Terna intrattiene con il contesto sociale esterno in cui opera sono numerosi; in particolare, le

relazioni con stakeholder istituzionali, con i mezzi di informazione e con le associazioni sono di grande

rilievo per la Società. Con questi stakeholder, Terna e GRTN hanno tenuto autonomi contatti per gran parte

del 2005: solo da novembre 2005 prende avvio, sotto il profilo organizzativo, degli indirizzi e delle attività,

l’attuale quadro di relazioni. Questo rapporto si limita pertanto a fornire alcuni cenni sul contenuto e sulla

natura delle relazioni con i principali interlocutori di Terna nella comunità.

Autorità di regolazione e istituzioni

Terna mantiene costanti i rapporti con l’Autorità di settore (AEEG) e con il Ministero dello Sviluppo

Economico, che hanno poteri di regolazione diretta e di indirizzo nell’ambito delle attività in concessione.

Il dialogo riguarda vari livelli dell’organizzazione, dagli uffici tecnici al vertice, ed è affrontato da Terna

secondo principi di trasparenza e disponibilità alla collaborazione. Lo stesso approccio, con una minore

frequenza di contatti, caratterizza il rapporto con altre istituzioni - ad esempio il Ministero dell’Ambiente e

della Tutela del Territorio, l’Autorità antitrust, la Consob - la cui attività normativa o regolatoria non si rivolge

direttamente al settore elettrico, ma può avere forte impatto sulle attività di Terna. In altri casi, il rapporto

con le istituzioni è legato alla necessità di coordinamento delle rispettive attività, come accade nei confronti

della Protezione Civile.

Sono inoltre molto frequenti i rapporti di Terna con Regioni ed Enti Locali, in particolare nell’ambito della

progettazione e della realizzazione di interventi sulla rete elettrica; l’approccio di confronto preventivo cui

Terna si ispira è illustrato nel capitolo sulla responsabilità ambientale.

TERNA E LA COMUNITÀ

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La responsabilità sociale 101

Media e gruppi di opinione

Terna alimenta un costante flusso di informazioni verso i media nazionali, regionali, e di settore, allo scopo

di facilitare la conoscenza, la diffusione e l’interpretazione delle scelte e delle attività aziendali nonché delle

performance finanziarie della società. Con le stesse finalità si rivolge a un pubblico più eterogeneo, oltre che

agli operatori di settore, attraverso il proprio sito internet molto ricco di informazioni sulla storia dell’energia

elettrica del nostro Paese. Il sito svolge anche una funzione di interesse generale: viene consultato da

imprese elettriche, istituzioni, media ma anche da privati in quei periodi critici dell’anno - solitamente i giorni

con condizioni metereologiche e di temperatura eccezionali - per avere informazioni autorevoli, univoche e

aggiornate sull’andamento della domanda elettrica e sui record di consumo. La gestione delle informazioni

verso l’esterno è governata da criteri di correttezza e non discriminazione e, nel caso di informazioni di

diretto interesse dei mercati finanziari, da tutte le regole specifiche per le società quotate in Borsa.

Associazioni

Terna collabora attivamente con UCTE ed ETSO, associazioni che riuniscono gli operatori dei sistemi di

trasmissione dei diversi Paesi europei con finalità di confronto, coordinamento e determinazione di standard e

criteri per la gestione tecnica e commerciale delle reti di trasmissione e della loro interconnessione. Inoltre Terna

partecipa a CIGRE, dove operatori a livello mondiale si confrontano su aspetti tecnici, economici e regolamentari

dei sistemi elettrici. A livello nazionale, Terna partecipa attivamente al CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano, che

detiene compiti di normazione tecnica settoriale. I dipendenti di Terna che svolgono ruoli tecnici sono spesso

membri di associazioni professionali con finalità di aggiornamento, quali ad esempio l’AEIT che riunisce gli

ingegneri elettrotecnici. Nell’aprile del 2006 è stato perfezionato un accordo associativo con Confindustria, il

principale sistema italiano di rappresentanza degli interessi delle imprese.

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005102

LE STATISTICHE DEL SETTORE ELETTRICO

Terna appartiene al Sistema Statistico Nazionale (SISTAN), coordinato dall’ISTAT, efornisce tutti i dati statistici ufficiali del settore elettrico nazionale.

Ogni anno, con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, viene approvato ilProgramma statistico nazionale per il triennio successivo, che definisce qualirilevazioni devono essere eseguite dall’ISTAT e dai soggetti appartenenti al SISTAN.

L’ultimo decreto, dell’8 settembre del 2005, ha assegnato a Terna - allora GRTN - laresponsabilità di produrre alcune rilevazioni, con cadenza mensile e annuale, sullaproduzione e sul consumo di energia elettrica in Italia.

Per assolvere al suo compito, Terna ha messo a disposizione un programma perl’inserimento dei dati via web (GStat), mediante il quale tutti gli operatori elettricicaricano con regolarità in un database centralizzato i dati statistici richiesti.

Questi dati vengono controllati e elaborati da Terna e vengono pubblicati annualmente su“Dati statistici sull’energia elettrica in Italia”, utilizzati per i bilanci ufficiali di produzione econsumo dell’energia elettrica in Italia – realizzati con vari livelli di dettaglio - e per tuttele statistiche ufficiali italiane del settore elettrico fornite a Eurostat, OCSE, IEA e ONU.

Le statistiche del settore elettrico vengono utilizzate, oltre che dalle società del settore,dalle università e da centri di ricerca, che li impiegano nello studio di fenomeni sullabase di serie storiche, come la diffusione della produzione di energia da fontirinnovabili, l’efficienza energetica, la formazione dei prezzi nel mercato dell’energia. Idati di esercizio prodotti da Terna come correlato delle attività di dispacciamento sonoda tempo utilizzati da centri di ricerca economica per la stima dell’andamentocongiunturale della produzione industriale.

I dati statistici pubblicati da Terna sono accessibili nell’apposita sezione del sitointernet della società (www.terna.it/ita/statistiche/statistiche.asp)

Nel suo programma di responsabilità sociale d’impresa (si veda pag. 30) Terna ha individuato alcune iniziative

di rafforzamento del proprio ruolo nella comunità. Il primo è il consolidamento del rapporto con le associazioni

rappresentative di interessi ambientalisti, con le quali intende ricercare ambiti di collaborazione sul territorio.

Il secondo è la definizione di linee guida per individuare progetti di sostegno alle comunità. Tra le attività che

Terna già svolge a favore della collettività, un ruolo particolare spetta alla produzione e diffusione di dati e

statistiche sul settore elettrico.

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La responsabilità sociale 103

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005104

Il primo Rapporto di Terna è stato impostato secondo lo schema TBL (Triple Bottom Line), una metodologia

di approccio integrato, utilizzata da altre grandi aziende, che rende conto delle prestazioni aziendali sotto

i tre profili in cui si articola la responsabilità sociale d’impresa: economico, ambientale e sociale.

Considerata la rilevanza per la collettività del servizio fornito, Terna ha ritenuto di dedicare un’apposita

sezione alla responsabilità del servizio elettrico.

La redazione fa riferimento, nella sua metodologia di impianto, ai principi e alle indicazioni sui contenuti

indispensabili per un rapporto TBL, previste dalle “Sustainability Report Guidelines 2002” redatte dal Global

Reporting Iniziative, di seguito GRI, (si veda www.globalreporting.org). Il GRI è una organizzazione

internazionale indipendente che sviluppa e diffonde le linee guida per la rendicontazione degli aspetti

sociali, ambientali e economici della vita delle organizzazioni. Nella scelta degli indicatori di performance si

è inoltre tenuto conto, compatibilmente con le specificità di Terna, delle indicazioni e dei suggerimenti del

Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito del Progetto Corporate Social Responsibility (si

veda www.welfare.gov.it); nonché delle proposte contenute nel progetto redatto dal Gruppo per il Bilancio

Sociale (www.gruppobilanciosociale.it). Più in dettaglio, l’attività redazionale ha seguito questo percorso:

• sono state analizzate le attività aziendali e gli orientamenti strategici della società;

• è stata messa a fuoco l’organizzazione e l’articolazione della sua struttura in termini di responsabilità sociale;

• sono stati individuati gli indicatori da proporre nel Rapporto, sia secondo le linee guida sopra citate, sia

inserendone di specifici connessi all’identità di Terna;

• sono stati verificati i dati ambientali raccolti secondo una procedura consolidata seguita da Terna anche

in passato per la produzione di dati da comunicare alla ex capogruppo;

• sono state predisposte schede di rilevazione dati per gli altri indicatori, chiedendo ai responsabili del

dato anche note a corredo e proposte di sviluppo progettuale;

• l’assemblaggio dei dati è stato effettuato in accordo con le funzioni che hanno fornito i dati, verificando

la correttezza della rappresentazione finale ottenuta.

Gli indicatori pubblicati sono riferiti al 2005 (dati medi o al 31 dicembre). In alcuni casi, nel testo sono inseriti

dati rilevanti relativi alla prima parte del 2006, sempre con esplicito richiamo del periodo di riferimento. In

ogni caso, la redazione del Rapporto è stata effettuata con le informazioni disponibili al 15 luglio 2006.

Per informazioni e chiarimenti è possibile rivolgersi alla funzione Responsabilità socialed’impresa e comunicazione interna di Terna, anche tramite la casella di posta [email protected].

METODOLOGIA

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Metodologia 105

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005106

Le tabelle che seguono raccolgono gli indicatori che Terna ritiene essere maggiormente significativi per

illustrare le proprie performance nel campo della responsabilità sociale d’impresa.

Gli indicatori rilevati sono suddivisi in cinque aree corrispondenti alla struttura del Rapporto, ripartite in

sezioni tematiche secondo lo schema seguente:

Per ciascun indicatore, le tabelle riportano:

• l’unità di misura;

• il dato relativo al 2005;

• il dato relativo al 2004;

• se significativa, la variazione assoluta intercorsa fra il 2004 e il 2005;

• se significativa, la variazione percentuale intercorsa fra il 2004 e il 2005;

• il codice degli indicatori suggeriti dal Global Reporting Initiative (GRI) cui corrisponde o è riferibile

l’indicatore misurato da Terna;

GLI INDICATORI

1. Il profilo di Terna

2. La responsabilità del servizio elettrico

3. La responsabilità economica

4. La responsabilità ambientale

5. La responsabilità sociale

Corporate Governance

Ethical Auditing

Rete

Azionisti

Finanziatori

Fornitori

Clienti - Mercato regolamentato

Clienti - Mercato non regolamentato

Spese ambientali

Performance ambientali

Consistenza e composizione del personale

Soddisfazione e sviluppo del personale

Pari opportunità

Safety

Relazioni con i sindacati

A R E A S E Z I O N E

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Indicatori 107

• il codice degli indicatori suggeriti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano nell’ambito del

Progetto Corporate Social Responsability - Social Commitment (CSR - SC) cui corrisponde o è riferibile

l’indicatore misurato da Terna;

• l’attinenza degli indicatori rilevati da Terna con le informazioni richieste dalle società di analisi della

sostenibilità SAM ed EIRIS che valutano, attraverso appositi questionari, le aziende da inserire,

rispettivamente, negli indici di sostenibilità Dow Jones Sustainability Index (DJSI) e del Financial Times

(FTSE4GOOD).

Per una più agevole lettura degli indicatori, si riporta di seguito la definizione delle unità di misura con cui

questi sono espressi. Si rimanda, inoltre, alla tabella degli acronimi e al glossario posti in coda agli indicatori.

I dati economici 2004 e 2005, riferiti alla sola società Terna SpA, sono stati desunti dal Bilancio Civilistico,

redatto secondo i principi contabili Italian GAAP.

Le misure sono di norma calcolate al 31 dicembre e riferite all’intero esercizio nel caso di indicatori di flusso.

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005108

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Indicatori 109

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005110

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Indicatori 111

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Page 114: RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ 2005download.terna.it/terna/0000/0064/24.pdfetica nella conduzione del business sia la chiave per una crescita sostenibile, cioè di una crescita economica

Rapporto di sostenibilità Terna 2005112

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Page 115: RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ 2005download.terna.it/terna/0000/0064/24.pdfetica nella conduzione del business sia la chiave per una crescita sostenibile, cioè di una crescita economica

Indicatori 113

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6.4

Page 116: RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ 2005download.terna.it/terna/0000/0064/24.pdfetica nella conduzione del business sia la chiave per una crescita sostenibile, cioè di una crescita economica

Rapporto di sostenibilità Terna 2005114

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Page 117: RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ 2005download.terna.it/terna/0000/0064/24.pdfetica nella conduzione del business sia la chiave per una crescita sostenibile, cioè di una crescita economica

Indicatori 115

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SA

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Page 118: RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ 2005download.terna.it/terna/0000/0064/24.pdfetica nella conduzione del business sia la chiave per una crescita sostenibile, cioè di una crescita economica

Rapporto di sostenibilità Terna 2005116

LA

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tti

Rec

uper

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iuti

Rifi

uti s

peci

ali n

on p

eric

olos

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inar

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uper

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rec

uper

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olos

i-

quan

titat

ivo

prod

otto

- qu

antit

ativ

o co

nfer

ito p

er r

ecup

ero

7.81

1,6

89,9

2.62

1,4

2.45

4,4

207,

621

5,0

811,

233

8,6

3.64

0,2

3.00

8,0

2.72

5,6

7,9

-371

,6-3

79,7

-54,

316

,8

71,9

74,7

-354

,0-2

88,1

53,6 -

-12,

4-1

3,4

-20,

78,

5

9,7

28,3

-8,9

-8,7

5.08

6,1

82,0

2.99

3,0

2.83

4,1

261,

819

8,1

739,

326

3,9

3.99

4,1

3.29

6,1

EN11

; EN

31E

N11

EN

11E

N11

ton

% ton

ton

ton

ton

ton

ton

ton

ton

8.1.

68.

1.6

8.1.

68.

1.6

Page 119: RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ 2005download.terna.it/terna/0000/0064/24.pdfetica nella conduzione del business sia la chiave per una crescita sostenibile, cioè di una crescita economica

Indicatori 117

LA

RE

SP

ON

SA

BIL

ITÀ

AM

BIE

NT

AL

E

602,

653

6,6

12,4 4,0

345,

029

6,9

36,9

34,0 0,0

0,0

0,0

95,1 1,9

1.09

1,9

873,

4

Ges

tio

ne d

ei r

ifiut

iR

ifiut

i spe

cial

i per

icol

osi

Mac

chin

ari,

appa

recc

hiat

ure,

sos

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i, co

ndut

tori,

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otto

- qu

antit

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er r

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ero

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CB

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antit

ativ

o pr

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quan

titat

ivo

conf

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per

rec

uper

oO

li es

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za P

CB

o c

on P

CB

< 2

5ppm

- qu

antit

ativ

o pr

odot

to-

quan

titat

ivo

conf

erito

per

rec

uper

oB

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rie a

l pio

mbo

- qu

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o pr

odot

to-

quan

titat

ivo

conf

erito

per

rec

uper

oR

ifiut

i cos

titui

ti da

mat

eria

le c

onte

nent

e am

iant

o-

quan

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prod

otto

- qu

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o co

nfer

ito p

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ecup

ero

- in

viat

o a

trat

tam

ento

di v

etrif

icaz

ione

Altr

i - qu

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o pr

odot

to-

quan

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ivo

conf

erito

per

rec

uper

oTo

tale

rifi

uti s

peci

ali p

eric

olos

i-

quan

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prod

otto

- qu

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ativ

o co

nfer

ito p

er r

ecup

ero

ton

ton

ton

ton

ton

ton

ton

ton

ton

ton

ton

ton

ton

ton

ton

2.70

7,4

2.62

5,0

2,0

0,0

851,

580

4,9

49,1

49,0 4,0

3,3

0,0

557,

553

4,5

4.17

1,4

4.01

6,6

2.10

4,8

2.08

8,4

-10,

4-4

,0

506,

550

8,0

12,2

14,9 4,0

3,3

0,0

462,

453

2,6

3.07

9,5

3.14

3,2

349,

338

9,2

-83,

9-1

00,0

146,

817

1,1

33,1

43,9 - - -

486,

428

.480

,7

282,

035

9,9

EN

318.

1.6

IND

ICA

TO

RE

UM

20

05

20

04

VA

RV

AR

%G

RI

CS

R-S

CS

AM

EIR

IS

Co

nten

zio

so g

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rio

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ntal

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nzio

so p

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Con

tenz

ioso

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Con

tenz

ioso

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nel

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sam

e

- - -

- - -

n° n° n°

152 17 26

n.a.

n.a.

n.a.

(1)

Le e

mis

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i e

la c

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i S

F 6so

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200

4 e

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i ed

inte

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uove

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tene

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nuo

vi a

ppar

ecch

i gar

antis

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mig

liori

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ce e

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sicu

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duco

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ris

chio

di e

splo

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i).

(2)S

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i sol

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ifiut

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el p

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sso

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uttiv

o, e

sclu

si, q

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i ser

vizi

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ori,

ecc.

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ncre

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ispe

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004

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ribui

repr

inci

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all'

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peric

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pier

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. 4 e

11

della

Dire

ttiv

a 96

/59

CE

sul

lo s

mal

timen

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CB

/PC

T.

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005118

LA

RE

SP

ON

SA

BIL

ITÀ

SO

CIA

LE

(1)

Il no

tevo

le in

crem

ento

è d

ovut

o al

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ento

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01.

10.2

005,

di 3

4 pe

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19 im

pieg

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10 o

pera

i) pe

r effe

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ell'a

cqui

sizi

one

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all'

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rimen

to,

in d

ata

01.1

1.20

05, d

i 586

per

sone

(36

dirig

enti,

179

qua

dri,

371

impi

egat

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ell'a

cqui

sizi

one

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al G

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ma

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trico

; la

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iste

nza

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rna

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1.12

.200

5, a

l net

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i tal

i ins

erim

enti

(e re

lativ

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oluz

ione

), ris

ulta

di 2

.782

uni

tà, c

on u

na ri

duzi

one

di 8

9 un

ità ri

spet

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l 31.

12.2

004.

(2)I

l val

ore

2005

com

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nche

il p

erso

nale

inse

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in T

erna

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ell'a

cqui

sizi

one

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(3)I

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ori c

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(1)

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ell'e

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517

533 66

18,0

383,

574

,2

1.1

1.1

1.2.

11.

2.3

LA1

LA1

LA2

LA2

CO

NS

IST

EN

ZA

E C

OM

PO

SIZ

ION

E D

EL

PE

RS

ON

AL

E

IND

ICA

TO

RE

UM

20

05

20

04

VA

RV

AR

%G

RI

CS

R-S

CS

AM

EIR

IS

2.87

113

9 89

n° n° n°

3.38

867

215

5

Co

mp

osi

zio

neIn

dice

di q

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ica

prof

essi

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e-

Diri

gent

i-

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dri

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- La

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cuol

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erio

re-

Qua

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ssio

nale

- D

iplo

mi d

i scu

ole

elem

enta

ri e

med

ieE

tà m

edia

ana

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ica

1,0

4,2

2,4

-7,6

4,9

2,9

-1,9 -6 -0,4

% % % % % % % % y

2,2

11,9

53,5

32,4

13,2

42,4

18,1

26,3

46,6

1,2

7,7

51,1

40,0 8,3

39,5 20

32,3 47

Rap

po

rti e

mo

dal

ità

di l

avo

ro f

less

ibile

Con

tratti

d'In

serim

ento

in e

sser

e a

fine

eser

cizi

o(3)

Con

tratti

d'In

serim

ento

in s

cade

nza

e di

venu

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tem

po in

dete

rmin

ato

nell’

eser

cizi

o(3)

Sta

gist

i che

col

labo

rano

in T

erna

Diff

usio

ne d

el p

art-

time

Inci

denz

a de

llo s

trao

rdin

ario

87 36 15 0,6

4,2

25 -41 -

0,1

-0,1

40,3

-53,

25- - -

62 77 n.a.

0,5

4,3

1.1

1.1.

7

1.1.

2

1.1.

61.

1.6

1.1.

61.

1.6;

1.4.

31.

1.6

LA1

LA1

LA1

LA1

LA1

n° n° n° % %

- - - - - - - - - -

LA1

LA1

Page 121: RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ 2005download.terna.it/terna/0000/0064/24.pdfetica nella conduzione del business sia la chiave per una crescita sostenibile, cioè di una crescita economica

Indicatori 119

LA

RE

SP

ON

SA

BIL

ITÀ

SO

CIA

LE

(1)P

er a

ddet

to s

'inte

nde

ogni

dip

ende

nte

della

Soc

ietà

, inc

lusi

i di

rigen

ti. L

'incr

emen

to ri

spet

to a

l 200

4 è

da im

puta

re p

rinci

palm

ente

all'i

nser

imen

to d

i per

sona

le c

on la

qua

lifica

di d

irige

nte,

quad

ro e

impi

egat

o a

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ito d

ell'a

cqui

sizi

one

del r

amo

d'az

iend

a TS

O d

al G

RTN

- G

esto

re d

el S

iste

ma

Elet

trico

; i v

alor

i non

com

pren

dono

i fri

nge

bene

fit e

i rim

bors

i for

fetiz

zati

per t

rasf

erte

.

(2)I

val

ori s

i rife

risco

no a

gli i

ncen

tivi e

roga

ti a

tutt

i i d

ipen

dent

i del

la S

ocie

tà, c

ompr

esi i

diri

gent

i; so

no e

sclu

si i

fring

e be

nefit

.

(3)I

l prim

o pi

ano

Sto

ck O

ptio

n Te

rna

è st

ato

delib

erat

o il

09.0

5.20

05; l

e op

zion

i son

o st

ate

asse

gnat

e il

21.1

2.20

05.

(4)S

'inte

ndon

o le

ass

enze

non

con

trat

tual

i reg

istr

ate

nell'

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cizi

o (m

alat

tia, i

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tuni

e s

ciop

eri).

(5)I

l con

tenz

ioso

att

iene

pre

vale

ntem

ente

a g

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zi r

elat

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lle m

odal

ità d

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colo

del

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e, p

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nto,

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uard

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inci

palm

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ex

dipe

rnde

nti.

Co

mp

ensa

tio

nC

osto

med

io p

er a

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to(1

)

Inci

denz

a re

mun

eraz

ione

var

iabi

le s

u re

tribu

zion

e fis

sa(2

)

Per

sona

le d

irige

nte

con

stoc

k op

tion(3

)

Per

sona

le d

irige

nte

nel P

iano

di L

ong

Term

Ince

ntiv

e(L

TI) n

ell'e

serc

izio

3.07

00,

1 - -

5,6 - - -

1.6

1.6.

11.

6.3

1.6.

3;1.

8

1.6.

3

SO

DD

ISF

AZ

ION

E E

SV

ILU

PP

O D

EL

PE

RS

ON

AL

E

IND

ICA

TO

RE

UM

20

05

20

04

VA

RV

AR

%G

RI

CS

R-S

CS

AM

EIR

IS

EC

5E

C5

EC

5;LA

12

EC

5;LA

12

54.7

90 5,8

- -

€ % n° n°

57.8

60 5,9 17 58

Form

azio

neO

re d

i for

maz

ione

per

dip

ende

nte

Cos

to m

edio

del

la fo

rmaz

ione

per

add

etto

Inci

denz

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lla F

orm

azio

ne a

Dis

tanz

a (F

AD

) su

l tot

ale

ore

di fo

rmaz

ione

5,7 -

-1,5

15,7 - -

h € %

42 442

6,1

36,3

n.a.

7,6

1.4

1.4.

2

1.4.

2

LA9

LA12

Co

nten

zio

so d

ipen

den

ti(5

)

Con

tenz

ioso

pen

dent

eC

onte

nzio

so in

stau

rato

nel

per

iodo

in e

sam

eC

onte

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so d

efin

ito n

el p

erio

do in

esa

me

- - -

- - -

n° n° n°

149 15 16

n.a.

n.a.

n.a.

1.14

1.14

1.14

1.14

Clim

a az

iend

ale

Dim

issi

oni s

pont

anee

tot

ali

Ass

enze

pro

cap

ite(4

)

-4 -2-5

7,1

-1,6

n° h3

126

712

8

1.12

1.7.

1

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005120

LA

RE

SP

ON

SA

BIL

ITÀ

SO

CIA

LE

(1)S

'inte

nde

la q

uota

del

la r

emun

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ione

ann

uale

lord

a to

tale

di q

uadr

i e d

irige

nti d

i com

pete

nza

del p

erso

nale

fem

min

ile r

icop

rent

e ru

oli m

anag

eria

li.

(2)S

'inte

nde

la q

uota

del

la r

emun

eraz

ione

ann

uale

lord

a to

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di i

mpi

egat

i e o

pera

i di c

ompe

tenz

a de

l per

sona

le fe

mm

inile

ric

opre

nte

ruol

i non

man

ager

iali.

Par

i op

po

rtun

ità

per

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le f

emm

inile

Per

sona

le fe

mm

inile

in o

rgan

ico

- D

irige

nti

- Q

uadr

i-

Impi

egat

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Ope

rai

Inci

denz

a de

l per

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le fe

mm

inile

Inci

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a de

l per

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le fe

mm

inile

in ru

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anag

eria

liR

emun

eraz

ione

per

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le fe

mm

inile

in ru

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anag

eria

li(1)

Inci

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a de

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le fe

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inile

in a

ltri r

uoli

Rem

uner

azio

ne p

erso

nale

fem

min

ile in

altr

i ruo

li(2)

110 5 15 90 0

2,2

-2,6

-1,8 2,6

2,5

56,1

166,

744

,156

,6 - - - - - -

1.3

1.3.

11.

3.1

1.3.

11.

3.2

1.3.

2

PA

RI

OP

PO

RT

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005122

AAT Altissima Tensione

ACEA Azienda Comunale Energia e Ambiente

AEEG Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas

AIT Average Interruption Time

AGCOM Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust)

AOT Aree Operative di Trasmissione

ASA Average System Avalibility

AT Alta Tensione

AU Acquirente Unico

CdA Consiglio di Amministrazione

CdP Cassa Depositi e Prestiti

CEI Comitato Elettrotecnico italiano

CESI Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano

CIGRE Conseil Internationale des Grandes Reseaux Electriques à Haute Tension

CNC Centro di Controllo Nazionale

CONSOB Commissione Nazionale per le Società e la Borsa

CSR Corporate Social Responsibility

DPI Dispositivo di Protezione Individuale

DPS Dividend Per Share

EBIT Earnings Before Tax

EIRIS Ethical Investment Research Services

EMS Energy Management System

ENS Energy Not Supply

EPS Earnings Per Share

ERA Espulsione, Repulsione, Attrazione

ETSO European Transmission System Operators

FAD Formazione A Distanza

GAAP Generally Accepted Accounting Principles

GME Gestore del Mercato Elettrico

GBS Gruppo di studio sul Bilancio Sociale

GRI Global Reporting Initiative

ACRONIMI

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Glossario 123

GRTN Gestore del Sistema Elettrico

IEA International Energy Agency

IPO Initial Public Offering (Offerta Pubblica di Vendita- OPV)

ISR Investimento Socialmente Responsabile

ISTAT Istituto Statistico nazionale

MAP Ministero delle Attività Produttive (oggi Ministero dello Sviluppo Economico MSE)

MATT Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio

MBI Maintenance and Business Intelligence

MBO Management By Objectives

MEF Ministero dell’Economia e delle Finanze

MGP Mercato del Giorno Prima

MSD Mercato delle Risorse di Dispacciamento

MSE Ministero dello Sviluppo Economico

N.A. Not Available

OCSE Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico

PCB Policlorobifenili o Bifenili Policlorurati

PCT Poloclorotrifenili

PdS Piano di Sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale

PESSE Piano di Emergenza per la Sicurezza del Sistema Elettrico

ROACE Returns on Average Capital Employed

RTN Rete di Trasmissione Nazionale

SAIFI System Average Interruption Frequency Index

SCADA Supervisory Control And Data Acquisition

SETSO South Eroupean Transmission System Operators

SISTAN Sistema Statistico Nazionale

S&P Standard&Poor’s

TFR Trattamento di Fine Rapporto

TSO Trasmission System Operator

TSR Total Shareholder Return

UCTE Union Communitaire Transmisseurs d’Electricité

VAS Valutazione Ambientale Strategica

VIA Valutazione Impatto Ambientale

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005124

Acquirente Unico (AU)Società per azioni costituita nel 2000 dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN) per garantire

ai Clienti Vincolati la fornitura di energia elettrica in condizioni di continuità, sicurezza ed efficienza del

servizio. Garantisce per questi clienti l’applicazione di una tariffa unica nazionale.

AffidabilitàLa combinazione di due condizioni:

• Disponibilità: idoneità a far fronte staticamente e in ogni istante alle richieste globali di potenza ed

energia elettrica dei clienti nei punti di connessione, tenendo in conto i fuori servizi programmati e

forzati dei componenti del sistema elettrico.

• Sicurezza: idoneità ad affrontare i disturbi improvvisi come cortocircuiti o perdita forzata di

componenti del sistema elettrico. Tale aspetto considera quindi proprio gli effetti delle transizioni non

affrontate con il precedente criterio.

AIT (Average Interruption Time)Tempo medio d'interruzione dell'alimentazione del sistema elettrico nel corso dell’anno di esercizio.

Alta tensione (AT)Tensione nominale di valore superiore a 35 kV e inferiore o uguale a 220 kV.

Altissima tensione (AAT)Tensione nominale di valore superiore a 220 kV.

Area di controlloSistema elettrico capace di regolare la propria produzione mantenendo gli scambi di potenza con altri

sistemi interconnessi ai valori programmati, e in grado di contribuire alla regolazione di frequenza

dell'interconnessione.

ASA (Average System Avalibil ity)Disponibilità media reale di tutti gli elementi della Rete di Trasmissione Nazionale nel periodo.

Attività di trasmissioneAttività di trasporto e trasformazione dell’energia elettrica sulla Rete. Dell’attività di trasmissione fanno parte:

• la gestione unificata della Rete e delle parti delle stazioni elettriche non comprese nella medesima ma

a essa connesse e funzionali all’attività di trasmissione ai sensi dell’articolo 3, comma 5,

del decreto del Ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato del 25 giugno 1999;

• la programmazione e l’individuazione degli interventi di sviluppo;

• l’autorizzazione annuale degli interventi di manutenzione.

GLOSSARIO

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Glossario 125

Autorità per l’Energia Elettrica e i l Gas (AEGG)Autorità indipendente istituita con la legge n°481 del 14 novembre 1995, che ha la funzione di regolare e

controllare i settori dell’energia elettrica e il gas.

Borsa elettricaSistema di vendita di energia all'ingrosso che determina quali sistemi di generazione o impianti sono

chiamati a incontrare la domanda in ogni momento e determina il prezzo dell'energia in quel determinato

istante.

Centro di ControlloInsieme di impianti destinati al controllo e l’esercizio della RTN o di un sistema elettrico di Utente (diverso

da un Sistema di Produzione).

Chilowattora (kWh)Unità di misura che esprime la quantità di energia elettrica pari a 1.000 Watt fornita o richiesta in un'ora.

ClientiLe imprese o società di distribuzione, gli acquirenti grossisti e gli acquirenti finali di energia elettrica.

Cliente finaleÉ la persona fisica o giuridica che acquista energia elettrica esclusivamente per uso proprio.

Cliente idoneo Persona fisica o giuridica che può stipulare contratti di fornitura con qualsiasi produttore, distributore o

grossista, sia in Italia che all'estero. A partire dal 1° maggio 2003 è classificato cliente idoneo chi consuma

più di 100.000 kwh all'anno.

Cliente vincolatoCliente finale che, non rientrando nella categoria dei clienti idonei, può stipulare contratti di fornitura

esclusivamente con il distributore che esercita il servizio nell’area territoriale dove è localizzata l’utenza.

Cliente grossistaPersona fisica o giuridica che acquista e vende energia elettrica senza esercitare attività di produzione,

trasmissione e distribuzione nei Paesi dell'Unione Europea.

Codice EticoÈ spesso definito “carta istituzionale dell’impresa”, in quanto rappresenta il fondamento della sua cultura e rende

esplicito l’insieme dei diritti e doveri e le aree di responsabilità che l’impresa si impegna a rispettare nei confronti

dei suoi stakeholder; è un documento ufficiale, sottoscritto dal CdA, che richiede il rispetto di tutti i collaboratori.

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005126

Codice di Rete (Codice di trasmissione, dispacciamento, sviluppo e sicurezza della rete)Il documento disciplina le procedure relative alle attività di connessione, gestione, pianificazione, sviluppo e

manutenzione della Rete di Trasmissione Nazionale, nonché di dispacciamento e misura dell’energia elettrica.

In particolare il Codice di Rete descrive regole, trasparenti e non discriminatorie, per:

• l’accesso alla Rete e la sua regolamentazione tecnica;

• lo sviluppo della Rete e la sua gestione e manutenzione;

• l’erogazione del servizio di dispacciamento;

• la fornitura dei servizi di misura e di aggregazione delle misure;

• la regolazione delle partite economiche connesse ai diversi servizi;

• la sicurezza del Sistema Elettrico Nazionale.

CollegamentoInsieme di elementi della Rete costituito dalla linea di trasmissione e dagli stalli agli estremi della stessa,

inclusi i relativi organi di sezionamento circuitale. La classificazione dei collegamenti per livelli di tensione

viene effettuata facendo riferimento alla tensione nominale. La lunghezza del collegamento è, di norma, la

lunghezza della linea che costituisce il collegamento stesso.

Condizione di emergenza di un sistema elettricoSituazione di funzionamento del sistema elettrico in cui, a causa di guasti o perturbazioni, si ha la violazione

di limiti operativi su elementi di rete e/o la disalimentazione di porzioni di carico.

Condizione normale di allarme di un sistema elettricoSituazione in cui la richiesta complessiva di carico è soddisfatta, non sussistono violazioni a regime

stazionario dei limiti di funzionamento dei componenti costituenti il sistema stesso, ma non sono soddisfatti

i criteri di sicurezza previsti.

Condizione normale di un sistema elettricoSituazione in cui la richiesta complessiva di carico è soddisfatta, non sussistono violazioni a regime

stazionario dei limiti di funzionamento dei componenti costituenti il sistema stesso e sono soddisfatti i

criteri di sicurezza previsti (criterio n-1).

Condizione di ripristino di un sistema elettricoSituazione in cui, verificata la disalimentazione totale o parziale del carico, vengono eseguite le necessarie

azioni per riportare il sistema in condizione normale.

Connessione diretta alla RTNConnessione di tutti gli impianti per i quali sussiste in almeno un punto, una continuità circuitale, senza

interposizione di impianti elettrici di terzi, con la Rete di Trasmissione Nazionale.

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Glossario 127

Connessione indiretta alla RTNConnessione di tutti gli impianti, rilevanti ai fini dell’esercizio delle attività di trasmissione e dispacciamento,

per i quali sussiste in almeno un punto una continuità circuitale, con interposizione di impianti elettrici di

terzi, con la Rete di Trasmissione Nazionale.

Contatore statico di energiaContatore di energia nel quale la corrente e la tensione, applicate ad un elemento elettronico di misura,

producono impulsi di frequenza proporzionale all’energia.

Contratto bilaterale Contratto di fornitura di servizi elettrici tra due operatori del mercato.

Corporate governanceÈ la forma di governo dell’impresa, ossia l’insieme dei rapporti tra i dirigenti, gli amministratori, gli azionisti

e le altre parti interessate all’azienda.

Corporate Social Responsibility (CSR)“L’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni

commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. Essere socialmente responsabili significa non solo

soddisfare pienamente gli obblighi giuridici applicabili, ma anche andare al di là, investendo nel capitale

umano, nell’ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate” (Libro Verde della UE del 18 luglio 2001).

Curva di caricoDiagramma che esprime in funzione del tempo la potenza richiesta da una rete elettrica.

Decreto BersaniÈ il decreto, emanato 16 marzo 1999 n.79, che ha recepito la direttiva comunitaria n. 96/92/CE recante

norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica e la liberalizzazione del mercato dell'elettricità.

DispacciamentoÈ l’attività diretta ad impartire disposizioni per l’esercizio coordinato degli impianti di produzione, della RTN,

delle Reti a essa connessa e dei servizi ausiliari del sistema elettrico.

Disponibil ità di un elemento della ReteStato nel quale un elemento della Rete è utilizzabile per l’attività di trasmissione alle condizioni previste

nello stato di consistenza funzionale di cui all’Allegato 1 della Convenzione tipo Gestore/Proprietari.

Disponibil ità parziale di un elemento della ReteStato nel quale un elemento della Rete è temporaneamente utilizzabile a condizioni differenti da

quelle previste nello stato di consistenza funzionale di cui all’Allegato 1 della Convenzione tipo

Gestore/Proprietari.

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005128

DistribuzioneÈ il trasporto e la trasformazione di energia elettrica su Reti di distribuzione ad alta, media e bassa tensione

per le consegne ai clienti finali.

Dividend YeldSi calcola come rapporto fra l'ultimo dividendo distribuito da una società e il prezzo corrente delle sue

azioni; indica la redditività immediata di un titolo.

DPI (Dispositivo di Protezione Individuale)S'intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore, allo scopo di

proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro,

nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. I DPI devono essere conformi alla direttiva

CEE 686/89 e successive modifiche, ai requisiti delle norme EN 345, nonché al decreto legislativo 4

dicembre 1992 n. 475.

DPS (Dividend per Share)Dividendo per azione: si calcola come rapporto fra l’ammontare totale di dividendi distribuito da una

società ed il suo numero totale di azioni ordinarie.

EBIT (Earnings Before Interest and Taxes)Rappresenta uno dei principali indicatori della redditività della gestione tipica di una società; misura i profitti

aziendali prima delle tasse, dei proventi/oneri finanziari e delle componenti straordinarie; viene anche

chiamato reddito operativo o risultato operativo.

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization)È l’utile prima delle imposte, dei proventi/oneri finanziari, delle svalutazioni, dell'ammortamento e delle

componenti straordinarie; il termine inglese si è affiancato a quello italiano di Mol (Margine operativo lordo), che

misura la redditività della gestione caratteristica al lordo dei costi di ammortamento e degli accantonamenti.

EBT (Earnings Before Taxes)Risultato prima delle imposte di una società.

EIRIS (Ethical Investment Research Services)Società inglese leader nel settore, fornisce servizi di ricerca relativamente alle performance etiche, sociali

e ambientali delle aziende; periodicamente, attraverso appositi questionari, EIRIS valuta le imprese da

inserire nell’indice di sostenibilità del Financial Times (FTSE4GOOD).

ElettrocuzioneFenomeno conosciuto come “scossa” elettrica, provocata dal contatto tra un corpo e una corrente

elettrica. Questo può provocare effetti nocivi e/o letali sull’organismo a seconda dell’intensità della corrente

e del tempo di esposizione.

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Glossario 129

Energia non fornita (MWh)L’energia non fornita per le disalimetazioni è definita dalla seguente formula:

Dove la sommatoria è estesa a tutte le disalimetazioni accadute nel periodo e/o nell’anno solare e nell’area

e, per ciascuna di esse, a tutti gli utenti, diretti e indiretti, affetti dalla stessa disalimentazione con:

n= numero di disalimetazioni nel periodo di osservazione;

m= numero di utenti coinvolti dalla disalimentazione i-esima;

Ti,j e Pi,j= sono rispettivamente durata (in ore) della disalimentazione e potenza interrotta (MW) sull’utente

j-esimo coinvolto durante la disalimentazione i-esima; Pi,j è il valore medio costante nei 15 minuti

precedenti la disalimentzione se la durata della stessa è inferiore o uguale a 15 minuti, mentre è stimata in

base al diagramma di potenza previsto e/o storico se la durata è superiore ai 15 minuti.

EPS (Earnings per Share)Utile per azione; si calcola come rapporto fra l'utile netto e il numero di azioni ordinarie in circolazione di una società.

EquityLocuzione di derivazione anglosassone che indica il patrimonio netto di una società, posseduto dai soci;

nell'ambito delle gestioni patrimoniali, il termine indica il comparto azionario.

EsercizioUtilizzazione metodica degli impianti di potenza e accessori secondo procedure codificate in attuazione

delle determinazioni della gestione della Rete. Dell’esercizio fanno parte:

• la conduzione degli impianti per l’attuazione delle manovre ordinate da Terna e delle consegne autonome;

• il pronto intervento a seguito di guasto o anomalia;

• le manovre per la messa fuori servizio e in sicurezza degli impianti;

• il monitoraggio dello stato degli impianti;

• le ispezioni sugli impianti.

Ethical AuditingFunzione consistente nel verificare l'applicazione e il rispetto del Codice Etico; la direzione della società

preposta a svolgere tale funzione accerta e promuove il miglioramento continuo dell'etica nell'ambito

dell’azienda attraverso un'analisi e una valutazione dei processi di controllo dei rischi etici.

FabbisognoDomanda di energia elettrica che il sistema elettrico nazionale deve soddisfare. Ha andamento temporale

variabile, nel corso della giornata, del mese e dell'anno.

FrequenzaRappresenta il numero di oscillazioni per secondo, in cui il valore di una grandezza alternata, ad esempio

la tensione, varia dalla polarità positiva alla polarità negativa. Si misura in Hertz (Hz).

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005130

Fringe BenefitCompensi in natura, cioè quei compensi che consistono non nell’erogazione di denaro, ma nella

fruizione di un servizio o di un oggetto; si pensi, ad esempio, alla mensa aziendale, ai buoni pasto,

all’auto o al telefonino.

FTSE4GOODIndice del Financial Times all’interno del quale sono raccolte le migliori aziende che rispondono a

determinati requisiti di sostenibilità; tali società vengono individuate, mediante appositi questionari, dalla

società di ricerca EIRIS.

Gestione della Rete Insieme della attività e delle procedure che determinano il funzionamento e la previsione del

funzionamento, in ogni condizione, di una rete elettrica; tali attività e procedure comprendono la gestione

dei flussi di energia elettrica, dei dispositivi di interconnessione e dei servizi ausiliari necessari, nonché le

decisioni degli interventi di manutenzione e sviluppo.

Gestione unificata della ReteGestione coordinata di tutte le porzioni della Rete.

Gestore della RetePersona fisica o persona giuridica che gestisce, anche non avendone la proprietà, una Rete elettrica.

Gestore Mercato Elettrico (GME)È la società per azioni costituita nel 2000 dal GRTN alla quale è affidata la gestione economica del mercato

elettrico secondo criteri di trasparenza e obiettività, al fine di promuovere la concorrenza tra i produttori

assicurando la disponibilità di un adeguato livello di riserva di potenza.

Gigawatt (GW)Unità di misura pari a un miliardo di Watt (1.000 megawatt).

GRI (Global Reporting Initiative) Associazione indipendente internazionale che ha come missione lo sviluppo e la divulgazione globale di

Linee Guida sul Reporting di Sostenibilità, a sostegno di quelle aziende che volontariamente decidono di

pubblicare dati relativamente alle proprie performance economiche, sociali e ambientali.

GuastoCedimento di un componente elettrico o una condizione di pericolo per persone o cose, che determina

l’immediata messa fuori servizio di un elemento della Rete. Il guasto può essere:

• transitorio, quando viene eliminato dalle sequenze automatiche di apertura

e richiusura dei dispositivi di interruzione;

• permanente in tutti gli altri casi.

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Glossario 131

Impianti di trasmissioneInfrastrutture dedicate al servizio di trasmissione dell’energia elettrica facenti parte della RTN, quali ad

esempio le linee e le stazioni di smistamento e di trasformazione.

Indice di frequenza infortuniSi calcola mediante la seguente formula: N/H*1.000.000, dove N è il numero di infortuni con

astensione dal lavoro di almeno un giorno avvenuti nel corso dell'esercizio e H il numero di ore

lavorate nello stesso periodo.

Indice di gravità infortuniSi calcola mediante la seguente formula: G/H*1.000, dove G è il numero di giornate effettive di inabilità nel

corso dell'esercizio e H il numero di ore lavorate nello stesso periodo.

Indisponibil ità di un elemento della ReteStato nel quale un elemento della Rete non è utilizzabile da parte del gestore per l’attività di trasmissione.

L’indisponibilità si distingue in:

• programmata, se è prevista nel piano annuale delle indisponibilità o nel piano trimestrale per le

indisponibilità e ha una durata inferiore a cinque giorni;

• occasionale, se non è prevista nel piano annuale ma è prevista nel piano trimestrale delle

indisponibilità e ha una durata superiore o uguale a cinque giorni; non è prevista nel piano trimestrale

ma è prevista nel piano mensile.

L’indisponibilità occasionale si distingue in:

• differibile se è relativa a una manutenzione occasionale differibile;

• indifferibile se è relativa a una manutenzione occasionale indifferibile;

• su guasto, se è conseguente al verificarsi di un guasto;

• per causa esterna, se dovuta a esigenze di terzi o a eventi non attribuibili al Titolare; ad esempio:

lavori o prove richiesti da gestori/titolari di reti limitrofe o da altri operatori, calamità naturali,

provvedimenti di autorità pubbliche.

Interconnessione di reti elettricheCollegamento fra Reti elettriche necessario al trasferimento di energia elettrica.

Internal DealingRegolamenta gli obblighi di trasparenza verso il mercato, in caso di operazioni su strumenti finanziari di una

Società o delle controllate, compiute da persone in possesso di rilevanti poteri decisionali in ambito

aziendale e che abbiano accesso a informazioni price-sensitive (“persone rilevanti”).

Interruzione Condizione nella quale la tensione ai terminali di consegna dell'energia elettrica per un utente è inferiore

all'1% della tensione nominale.

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005132

Interruzione con preavvisoInterruzione dovuta di norma all'esecuzione di interventi e manovre programmati sulla Rete preceduta dalla

comunicazione agli utenti interessati del periodo temporale di interruzione, con mezzi idonei e con un

anticipo non inferiore a un giorno.

Interruzione senza preavvisoInterruzione in tutti i casi in cui gli utenti non siano stati avvisati con mezzi idonei e con un anticipo non

inferiore a un giorno. Un’interruzione senza preavviso può essere classificata come:

• interruzione lunga (o di lunga durata) se ha durata superiore a tre minuti;

• interruzione breve (o di breve durata) se ha durata superiore a un secondo e non superiore a tre minuti;

• interruzione transitoria se ha durata non superiore a un secondo.

IPO (Initial Public Offering)Termine inglese per indicare l'offerta iniziale di azioni di una impresa ammessa al listino; è sinonimo di “Offerta

Pubblica di Vendita (OPV)”, “Sottoscrizione di azioni al pubblico” e di “Nuova quotazione o matricola”.

ISR (Investimento Socialmente Responsabile) o SRI (Socially Responsible Investment)Sono gli investimenti che tengono conto non solo delle performance economiche, ma anche di criteri

sociali, ambientali ed etici. La scelta del titolo è guidata da criteri negativi (di esclusione) o da criteri positivi

(di inclusione): nel primo caso si escludono particolari tipologie di aziende (ad esempio, produzione di

tabacco, commercializzazione di armi…) o Stati che non rispettano i diritti umani e i diritti dei lavoratori,

mentre nel secondo caso entrano a far parte dell’investimento aziende particolarmente virtuose (ad

esempio, quelle che hanno politiche di CSR).

kV(kilovolt=1000 Volt) unità di misura della tensione.

kW(kilowatt) unità di misura della potenza (1kW=1000J/sec), cioè della quantità di energia per unità di tempo.

kWh(kilowattora) e i suoi multipli MWh (Megawattora, 1.000 kWh), GWh (Gigawattora, 1.000.000 di KWh) e TWh

(Terawattora, 1.000.000.000 di KWh) misurano l’energia elettrica. Sono pari a una potenza di un KW (e

multipli) per un tempo di un’ora.

Linea di collegamento Qualsiasi linea elettrica che collega l’impianto di consegna con l’impianto di utente, oppure l’impianto di

consegna con la stazione di connessione.

Linea di interconnessioneLinea elettrica in alta tensione in corrente alternata (c.a.) o in corrente continua (c.c.) che collega due

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Glossario 133

diverse reti elettriche di trasmissione o di distribuzione o anche due aree di generazione.

Linea di Trasmissione Linea elettrica ad alta o altissima tensione, aerea o in cavo, destinata al trasporto dell’energia elettrica dagli

impianti di produzione alle reti di distribuzione o agli utenti.

Manutenzione Operazioni e interventi finalizzati al mantenimento o al ripristino dell’efficienza e del buon funzionamento

degli impianti elettrici, tenuto conto dell’eventuale decadimento delle prestazioni.

Manutenzione OrdinariaAttività effettuata su impianti o parti di essi per il mantenimento o il ripristino dell’efficienza e del buon

funzionamento, avuto riguardo del decadimento prestazionale, senza che ne derivi alcuna modifica della

consistenza o della funzionalità degli impianti che ne sono oggetto. La manutenzione ordinaria viene definita:

• periodica o ciclica se l’attività riguarda interventi previsti a scadenze regolari indipendentemente

da cause esterne;

• su condizione o predittiva se l’attività è conseguente alla verifica o al monitoraggio della funzionalità

degli impianti;

• occasionale se l’attività è conseguente al verificarsi di anomalie.

La manutenzione ordinaria occasionale si distingue in:

• differibile se l’esecuzione dell’attività è procrastinabile di almeno una settimana dal momento in cui

l’anomalia viene comunicata a Terna;

• indifferibile se l’esecuzione dell’attività, sulla base di valutazioni del titolare, deve avvenire al più

presto e non oltre una settimana dalla comunicazione a Terna dell’anomalia, al fine di evitare pericoli

per persone o cose o il verificarsi di un guasto;

• su guasto se l’attività è conseguente al verificarsi di un’anomalia.

Manutenzione programmataManutenzione di durata uguale o superiore ai 5 giorni complessivi prevista nel piano annuale delle

indisponibilità ovvero concordata successivamente senza carattere di urgenza.

Manutenzione straordinariaViene effettuata per il rinnovo e il prolungamento della vita utile di un impianto, senza comportare modifica

dello stato di consistenza funzionale e delle caratteristiche tecniche come specificate negli Allegati 1, 2a e

2b alla Convenzione tipo Gestore - Proprietari.

Media tensione Tensione nominale di valore superiore a 1 kV e inferiore o uguale a 35 kV.

Megawatt (MW) Unità di misura pari a un milione di Watt.

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005134

Mercato di Aggiustamento (MA)È la sede di negoziazione delle offerte di acquisto e di vendita per l’aggiustamento dei programmi di

immissione e di prelievo definiti in base all’esito del Mercato del Giorno Prima (MGP).

Mercato del Bilanciamento (MB)È il mercato, previsto a regime, nell’ambito del Mercato per il Servizio di Dispacciamento (MSD), per

l’approvvigionamento delle risorse necessarie al bilanciamento.

Mercato del Giorno Prima (MGP)È la sede di negoziazione delle offerte di acquisto e di vendita di energia elettrica per ciascuna ora del giorno

successivo a quello di negoziazione. In esso sono trattate le partite di energia che definiscono il programma

di produzione e prelievo per il giorno successivo a quello di chiusura (programmi cumulati preliminari).

Mercato dell’energiaÈ inteso come l’insieme del Mercato del Giorno Prima (MGP) e del Mercato di Aggiustamento (MA).

Mercato elettricoÈ inteso come l’insieme del Mercato dell’energia e del Mercato per il Servizio di Dispacciamento (MSD).

Mercato liberoAmbito in cui operano in regime di concorrenza produttori e grossisti di energia elettrica sia nazionali che

esteri per fornire energia elettrica ai clienti idonei.

Mercato della Riserva (MR)È il mercato previsto a regime nell’ambito del Mercato per il Servizio di Dispacciamento (MSD), per

l’approvvigionamento della riserva secondaria e terziaria.

Mercato per la Risoluzione delle Congestioni (MRC)È il mercato previsto a regime nell’ambito del Mercato per il Servizio di Dispacciamento (MSD), per

l’approvvigionamento della risorse necessarie alla risoluzione delle congestioni.

Mercato per i l Servizio di Dispacciamento (MSD)È la sede di negoziazione per l’approvvigionamento di alcune risorse necessarie per il servizio di

dispacciamento. A regime, è previsto che sia composto da più mercati: Mercato per la Risoluzione delle

Congestioni (MRC), Mercato della Riserva (MR), Mercato del Bilanciamento (MB).

MonitoraggioInsieme di azioni per individuare l'attuale stato di funzionamento di un sistema elettrico.

Numero medio di disalimentazioni per utente di rete (N)Il numero medio di disalimentazioni per Utente della rete direttamente connesso alla RTN è definito

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Glossario 135

dalla seguente formula:

Numero medio di disalimentazioni per utente=

Dove la sommatoria è estesa a tutte le disalimetazioni accadute nel periodo e/o nell’anno solare e nell’area,

e dove:

• Ui è il numero di utenti coinvolti nella i-esima disalimentazione considerata

• Utot è il numero totale degli Utenti direttamente connessi alla RTN durante l’anno solare.

Perturbazione permanentePerturbazione in cui, dopo l’apertura automatica degli interruttori ad opera dei sistemi di protezione,

indipendentemente dalla esecuzione o meno della richiusura rapida automatica oppure di quella lenta

(automatica o manuale) degli interruttori, si richiedono interventi di riparazione su elementi di rete o

componenti di impianto.

Piano di Emergenza per la Sicurezza del Servizio Elettrico (PESSE)In caso di eventi critici, il PESSE prescrive le modalità per la sospensione della fornitura di energia elettrica

in modo selettivo presso tutta l’utenza diffusa, domestica e industriale, con differenti gradi di severità.

Piani di difesaLe azioni di controllo - automatiche e/o manuali disposte da Terna e realizzate tramite sistemi e/o apparati singoli

idonee a mantenere o riportare il sistema elettrico in una condizione normale, anche passando attraverso una

condizione di ripristino, una volta che lo stesso stia per evolvere o sia già in una condizione di emergenza.

Piano di emergenza Insieme delle procedure automatiche e manuali attuate in condizioni di funzionamento particolarmente

critiche, atte a evitare o a limitare il fuori servizio del sistema elettrico o di parte di esso.

Piano di riaccensione Insieme delle procedure automatiche e manuali per il ripristino delle normali condizioni di funzionamento a

seguito del fuori servizio del sistema elettrico medesimo o di parte di esso.

Produzione Generazione di energia elettrica, comunque prodotta.

Progetto CSR-SC (Progetto Corporate Social Responsability – Social Commitment) Presentato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel 2002, è il contributo italiano alla campagna

di diffusione della CSR in Europa; il principale obiettivo del Progetto è promuovere una cultura della

responsabilità all’interno del sistema industriale e accrescere il grado di consapevolezza delle imprese sulle

tematiche sociali, ambientali e di sostenibilità.

Ui

Utot

n

i=1

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005136

Programmazione Definizione dei piani di utilizzo, in un determinato orizzonte temporale, dei mezzi di produzione e trasmissione

disponibili, al fine di soddisfare il fabbisogno energetico nel rispetto della qualità e continuità del servizio.

Programmazione dell’esercizio Predisposizione di piani e programmi per l’esercizio del sistema elettrico.

Pronto intervento Insieme delle operazioni messe in atto a seguito di anomalie o guasti sugli impianti, atte a ripristinare al più presto

l’efficienza e la funzionalità dei medesimi e/o ad assicurare, in emergenza, la conduzione locale degli stessi.

Qualità del servizio di fornitura dell’energia elettricaQualità delle prestazioni tecnico commerciali rese agli utenti e qualità dei parametri elettrici dell’energia fornita.

Qualità dell’alimentazione (elettrica)Caratteristica di continuità e regolarità nel tempo dei valori della tensione e della frequenza dell’energia

elettrica fornita.

RatingSimbolo letterale che esprime il livello di rischio dei titoli che rappresentano un determinato debito; si tratta

di uno degli strumenti di prevenzione e controllo del rischio di insolvenza più significativi dei mercati

mobiliari maggiormente evoluti. Il rating è pubblicato da agenzie specializzate (rating agencies), le più note

delle quali, a livello mondiale, sono la Moody's e la Standard&Poor's. Il rating è reso noto al momento della

emissione del titolo, ma può subire successive modifiche (uprating o downrating), che influenzano in senso

positivo o negativo l'immagine dell'azienda e buona parte delle compravendite. Il giudizio migliore è

espresso dal simbolo "AAA", "AA+", fino ad arrivare al peggiore, espresso dalla lettera "D".

Rete di Trasmissione Nazionale (RTN)Rete elettrica di Trasmissione Nazionale come individuata dal decreto del Ministro dell’Industria 25 giugno

1999 e dalle successive modifiche e integrazioni.

Rete elettricaInsieme di impianti, linee e stazioni per la movimentazione di energia elettrica e la fornitura dei necessari

servizi ausiliari.

Riaccensione Insieme di attività coordinate da Terna con l’obiettivo di rialimentare di un sistema elettrico dopo un

black out.

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Glossario 137

Riserva di potenzaQuota di potenza del parco di generazione che deve soddisfare lo squilibrio tra produzione e carico dovuto

a variazioni aleatorie del fabbisogno, errori di previsione del fabbisogno, indisponibilità imprevista di

generazione (ad esempio per avarie) e variazioni impreviste nei programmi di scambio con l’estero.

Generalmente si può classificare, sulla base dello stato in esercizio dei gruppi che possono metterla a

disposizione, in due categorie: riserva rotante e riserva fredda.

Riservatezza dei datiI dati si considerano riservati se, nel transitare in un sistema di telecomunicazione e/o di elaborazione, il

proprio contenuto informativo non è soggetto a lettura da parte di soggetti non autorizzati. È una

condizione di trattamento dei dati e delle informazioni di diretto interesse commerciale.

ROACE (Returns on Average Capital Employed)Indice di rendimento del capitale investito; viene calcolato come rapporto tra l’EBIT e il capitale investito

netto medio di una società.

SAIFI (System Average Interruption Frequency Index)Numero medio di disalimentazioni per utente direttamente connesso alla Rete di Trasmissione Nazionale.

SAMIl SAM Group, con sede legale a Zurigo, fu fondato nel 1995 come società indipendente specializzata nel

settore degli investimenti socialmente sostenibili, dove oggi ricopre una posizione di leader;

periodicamente, attraverso appositi questionari, SAM valuta le aziende da inserire nell’indice di sostenibilità

Dow Jones Sustainability Index (DJSI).

Schema di rete Assetto circuitale della rete rappresentabile graficamente come schema unifilare a un livello di dettaglio

sufficiente per evidenziare gli elementi della Rete nonché i componenti costituenti i medesimi.

Sistema di Controllo Insieme di sistemi di calcolo, linee di trasmissione dati ed apparati che rendono possibile il controllo, in

sicurezza ed economia, dell’intero sistema elettrico.

Sistema di Supervisione ed Acquisizione dati (SCADA)Sistema computerizzato per il controllo della produzione e trasmissione, con funzioni di acquisizione dati e

di interfaccia uomo-macchina, per presentare i dati agli operatori dei centri di controllo.

Sistema di telecomunicazioneE’ l’infrastruttura costituita dall’insieme dei mezzi fisici e dei dispositivi hardware/software necessari al

Sistema di Acquisizione Principale per acquisire i dati di misura dalle apparecchiature di misura.

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005138

Sistema di telecontrollo (con riferimento alla registrazione delle interruzioni del servizio di distribuzione dell’energia elettrica)Il sistema con il quale avviene la gestione e la supervisione a distanza della Rete di distribuzione in alta e

media tensione e che assolve anche alla funzione di registrazione in modo automatico e continuo degli

eventi di apertura e chiusura di interruttori o di altri organi di manovra (causati sia da comandi a distanza,

sia da interventi di protezioni o di dispositivi automatici), e degli eventi di mancanza di tensione nel punto

di interconnessione con la Rete Nazionale di Trasmissione o con altri esercenti.

Sistema di telecontrollo e di telemisuraComplesso di apparecchiature di trasmissione dati a distanza che permette la gestione degli impianti e il

controllo e la misura della fornitura ai clienti.

Sistema elettrico controllatoInsieme della Rete di Trasmissione Nazionale, degli impianti degli utenti direttamente connessi, comprese

le apparecchiature associate per i servizi ausiliari.

Sistema elettrico nazionale Il Sistema elettrico nazionale è costituito dall’insieme degli impianti di produzione, dalle Reti di trasmissione

e distribuzione, dai servizi ausiliari e dai dispositivi di interconnessione e dispacciamento ubicati sul

territorio italiano.

Stakeholder Tutti coloro (persone, gruppi, organizzazioni, istituzioni) che hanno interesse per l'operato dell'impresa, a

maggior ragione se tale operato produce nei loro confronti un impatto diretto sul piano economico - comeper gli azionisti, i dipendenti, i clienti e i fornitori - ma anche se la relazione è più indiretta e lontana, come nelcaso dell'interesse della collettività alla preservazione dell'ambiente.

Stallo Insieme di impianti di potenza e di impianti accessori asserviti a una linea elettrica o a un trasformatore che

collegano tali elementi della Rete con le sbarre di una stazione elettrica.

Stazione di connessione Stazione elettrica facente parte della RTN, a cui l’impianto di consegna è collegato da una o più linee

elettriche.

Stazione di trasformazioneParte di una Rete costituita dal complesso delle apparecchiature utilizzate per trasferire l’energia elettrica

tra Reti a tensioni diverse.

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Glossario 139

Stazione elettrica Fa parte di una Rete, concentrata e chiusa in un ben determinato sito, utilizzata sia per ripartire l’energia

elettrica tra le linee di una Rete, sia per trasferire l’energia elettrica tra Reti a tensioni diverse, sia per

trasformare l’energia elettrica alla più bassa tensione utilizzabile dall’utente.

Sviluppo Gli interventi sulla Rete elettrica che comportano un adeguamento o un potenziamento della capacità di

trasporto, trasformazione, connessione e interconnessione, ovvero un incremento della flessibilità

operativa della Rete o una dismissione di elementi della Rete.

Tensione nominale del sistemaValore approssimato della tensione utilizzato per designare o identificare il sistema.

TernaInsieme di tre conduttori (o gruppi di conduttori), ciascuno adibito al trasporto di una delle tre fasi del

campo elettrico trifase usato nella rete a corrente alternata.

Trasformatore Macchina elettrica utilizzata per il collegamento e il trasferimento di energia tra reti a livelli di tensione

diversi.

Trasmissione Attività di trasporto e di trasformazione dell’energia elettrica sulla Rete interconnessa ad alta e altissima

tensione ai fini della consegna ai clienti, ai distributori e ai destinatari dell’energia autoprodotta.

TSR (Total Shareholder Return)È la misura più completa del valore creato da un’impresa per i suoi azionisti; viene calcolato mediante la

seguente formula: (Prezzo finale del titolo - Prezzo iniziale del titolo + Dividendi pagati nel periodo)/Prezzo

iniziale del titolo; il calcolo del TSR mostra il tasso di rendimento annuo per un investitore che abbia

acquistato un titolo in data X e lo abbia venduto in data Y; tale calcolo considera tutti i dividendi pagati

reinvestiti nel titolo alla data di stacco della relativa cedola.

Utente della rete Persona fisica o giuridica che rifornisce o è rifornita da una Rete di trasmissione o di distribuzione.

VoltUnità di misura della tensione elettrica.

WattUnità di misura della potenza elettrica.

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005140

NOTE

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Rapporto di sostenibilità Terna 2005142

NOTE

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Note 143

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A cura di Terna SpA

Direzione Relazioni Esterne e Comunicazione

Progetto editorialeInterno Otto, Roma

FotografieDonatello Brogioni,Andrea SabatelloTutte le immagini sono di proprietà degli archivi Enel e Terna

StampaSTI - Roma

Finito di stamparenel mese di novembre 2006su carta patinata ecologicaFedrigoni Symbol Freelife Satin

Tiratura 1.000 copie

Pubblicazione fuori commercio

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