Rapporti statistici

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La concentrazione e i rapporti statistici

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lavoro a cura di Eleonora CecchinatoGloria FerraraRebecca BertelliSara Muntoni

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La concentrazione e i rapporti statistici

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LA CONCENTRAZIONEUn indice di concentrazione viene usato in statistica

per misurare in che modo un fenomeno è diviso tra le unità statistiche, serve quindi per stabilire se il

fenomeno è equamente distribuito tra tutte le unità statistiche di un insieme, oppure se è concentrato

solo in alcune unità statistiche di esso. Diciamo quindi che una determinata variabile X è equidistribuita

tra n individui se ciascun individuo ha la stessa quantità della media, la concentrazione è invece

massima se un solo individuo ha tutta la quantità.

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I rapporti statistici

Un rapporto è detto statistico se è ottenuto da due dati statistici, o da

un dato statistico e uno non statistico

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I rapporti statistici

Di composizione

Di derivazione

Di frequenza

Di durata e ripetizione

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I RAPPORTI STATISTICI DI COMPOSIZIONE

Sono rapporti fra le intensità di un certo fenomeno e l’intensità complessiva, cioè fra

dati omogenei. Nel caso di distribuzioni di frequenza, i rapporti di composizione coincidono con le frequenze relative.

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I RAPPORTI STATISTICI DI DERIVAZIONE

I rapporti di derivazione confrontano due dati statistici il primo dei quali deriva o è causato, dal secondo.

Sono rapporti di derivazione:• Il quoziente di natalità (rapporto fra il numero dei nati in un

anno e la popolazione)• Il quoziente di mortalità (rapporto fra il numero dei morti in un

anno e la popolazione)• Il quoziente di nuzialità (rapporto fra il numero dei matrimoni e

la popolazione)

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I RAPPORTI STATISTICI DI FREQUENZA

I rapporti di frequenza sono rapporti fra l’intensità di un fenomeno el’intensità di un altro fenomeno omogeneo o non omogeneo con il primo. (Es. il rapporto fra il numero degli abitanti e l’estensione del territorio)

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I RAPPORTI STATISTICI DI DURATA E DI RIPETIZIONE

Il rapporto di durata esprime, in un dato periodo unitario di tempo, la permanenza media di un elemento in un sistema (ad esempio: la giacenza media di una merce in magazzino in un anno). Per calcolare i rapporti di DURATA si considera il numero degli elementi presenti nel sistema all’inizio e alla fine del periodo di tempo stabilito( dati statici), e si calcola poi il numero degli elementi entrati ed usciti dal sistema nello stesso periodo di tempo(detti dinamici.) Se due dati dinamici sono uguali fra loro, anche i due dati statici sono uguali. Si definisce rapporto di DURATA il rapporto fra il dato statico e quello dinamico. Se i due dati dinamici e, quindi, i due dati statici, sono diversi, si calcola il rapporto fra la semisomma dei dati statici e la semisomma dei dati dinamici. L’inverso del rapporto di durata è detto rapporto di RIPETIZIONE, ed indica quante volte in media si è rinnovato il fenomeno nel periodo di tempo considerato.

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I NUMERI INDICII numeri indici sono rapporti (espressi in percentuali) fra le intensità di un certo fenomeno in tempi o in luoghi diversi.• I numeri indici a base fissa si calcolano scegliendo anzitutto un dato come base e dividendo tutti gli altri dati per la base, infine, moltiplicando il risultato per 100 se si vuole l’indice in percentuale. •I numeri indici a base mobile, si ricavano invece prendendo come base per ciascun numero indice il dato precedente.

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PRESENTAZIONE A CURA DI:

Eleonora CecchinatoRebecca BertelliGloria FerraraSara Muntoni