Radiazioni non ionizzanti

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RADIAZIONI NON IONIZZANTI prof. Mauro Cicognani

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RADIAZIONI NON IONIZZANTI

prof. Mauro Cicognani

Una radiazione non ionizzante è una

radiazione elettromagnetica

che non produce e non facilita

la ionizzazione.

Comprende luce visibile, campi a radiofrequenze e microonde,

campi a frequenza estremamente bassa, campi elettrici statici e

magnetici.

PRINCIPALI SORGENTI:

- Elettrodotti e cabine di

trasformazione

- Antenne radio – TV

- Stazioni radio basr (SRB)

di telefonia mobile

- Elettrodomestici

Le sorgenti dei campi elettromagnetici si distinguono in:

- BASSA FREQUENZA 0Hz – 100KHz

(elettrodotti, cabine di trasformazione, elettrodomestici)

I campi elettrici e magnetici generati, indipendenti gli uni dagli

altri, rimangono localizzati in prossimità delle sorgenti.

- ALTA FREQUENZA 100 kHZ – 300 GHz

(telefoni cellulari, stazioni radio per la telefonia mobile, antenne

radiotelevisive, impianti radar, microonde, ponti radio, radio

amatori CB)

Il campo elettromagnetico, risultato dalla correlazione tra E e B,

si propaga nello spazio.

- ALTISSIMA FREQUENZA (raggi UV)

EFFETTI DEI CEM SULLA SALUTE UMANA

I campi elettrici sono prodotti da qualsiasi dispositivo collegato

ad una presa elettrica, anche se non in funzione. Possono essere

facilmente schermati.

I campi magnetici sono prodotti solo da apparecchi elettrici in

funzione. Difficilmente schermabili.

EFFETTI DEI CAMPI A BASSA FREQUENZA

È trascurabile il contributo degli effetti termici. Le correnti

indotte dal campo nel corpo esposto possono produrre effetti

macroscopici quali bruciature, fibrillazione ventricolare e disturbi

visivi. Sono classificati nella categoria dei possibili cancerogeni

dallo IARC.

Come valore di attenzione si adotta

un’intensità del campo magnetico

di 0,5 μT.

EFFETTI DEI CAMPI AD ALTA FREQUENZA

Spesso sono effetti termici acuti creati dall’eccitazione delle

molecole d’acqua (dipoli elettrici). Il tessuto biologico si

comporta come buon conduttore a frequenze inferiori a 1MHz;

come buon dielettrico per frequenze superiori a 30 MHz.

Assume caratteristiche variabili tra i due per frequenze

intermedie.

L’aumento di temperatura provocato dal CEM può portare a seri

problemi su alcuni organi: occhio, organi di riproduzione.

Si registrano anche alterazioni del sangue, danni ai cromosomi,

disturbi al sistema digestivo e cardiovascolare.

In Italia per edifici adibiti a permanenza non inferiore a 4 ore il

limite di cautela, 6 V/m, per il campo elettrico è più restrittivo

rispetto alle indicazioni

internazionali.

I RAGGI ULTRAVIOLETTIGli UV si dividono in UVA, UVB e UVC in base alla frequenza

crescente.

I raggi UVB e UVC

vengono assorbiti

dalle fasce

superiori

dell’atmosfera.

I più importanti fattori che possono influenzare il livello dei raggi

UV che raggiunge la superficie terrestre sono:

ALTEZZA DEL SOLE

LATITUDINE

NUVOLOSITA’

ALTITUDINE

STRATO DI OZONO

RIFLESSIONE TERRESTRE

ENERGIA DEI RAGGI UV (da 3 eV a 124 eV)

UVA lunghezza d’onda compresa tra 320 e 400 nm

Bassa energia in grado di raggiungere il derma

UVB lunghezza d’onda compresa tra 290 e 320 nm

Dannosi per la pelle, solo lo 0,1% raggiunge la superficie

terrestre

UVC lunghezza d’onda compresa tra 100 e 290 nm

Mortali per gli esseri viventi, non raggiungono la superficie

terrestre in quanto assorbiti dallo strato di ozono.

UTILIZZO MEDICO E COSMETICO DEI RAGGI UV

Le radiazioni UV sono utilizzate in terapia dermatologica per

patologie come psoriasi, vitiligine, dermatite atopica e linfomi

cutanei.

Si utilizzano per tale scopo gli UVA e UVB – NB (UVB a banda

stretta 311 – 313 nm; questa lunghezza d’onda è stata

selezionata perché risulta avere il miglior rapporto effetto

terapeutico/effetti collaterali).

I raggi UVA vengono associati a

sostanze che ne potenziano

l’effetto terapeutico.

La normativa italiana stabilisce che l’emissione massima

consentita per solarium abbronzanti a uso professionale è pari a

0,3 W/m2 di radiazione efficace (mette in relazione l’emissione

UVA e UVB con la curva di eritema causata dal Sole alle varie

frequenze).

La fototerapia che utilizza radiazioni EM nello spettro del visibile

comprende:

- FOTOBIOMODULAZIONE

Si sfrutta la luce prodotta dai led per fornire alle cellule l’energia

necessaria per rimodulare la propria attività biologica stimolando

la riparazione cellulare e il metabolismo (ringiovanimento

cutaneo, cura della psoriasi e dolori muscolari, trattamento

dell’acne).

- TERAPIA FOTODINAMICA (PDT)

Si avvale di sostanze fotosensibilizzanti che assorbite dal tessuto

bersaglio e attivate da luce a lunghezza d’onda specifica sono in

grado di produrre un danno

cellulare irreversibile

(trattamento dei tumori

dell’epidermide).