Raccomandazione DCE 97-23

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DCE Reccomendation

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  • C o m i t a t o T e r m o t e c n i c o I t a l i a n o Energia e Ambiente

    RACCOMANDAZIONI DEL COMITATO TERMOTECNICO ITALIANO PER LUSO DELLE RACCOLTE ISPESL, REVISIONE 95, NELLAMBITO DELLA DIRETTIVA CE 97/23 Raccomandazioni CTI elaborate dal SC 3 Generatori di vapore e impianti in pressione con la collaborazione di Costruttori, Utilizzatori e Organismi di controllo Giugno 2002 Revisione Aprile 2003 CTI R 03/2 Via G. Pacini 11 - 20131 Milano 02 2367330 02 2363927 www.cti2000.it [email protected]

  • PREMESSA Come noto, a partire dal 29.5.2002 le attrezzature a pressione devono essere fabbricate in accordo alla Direttiva europea 97/23/CE (PED) recepita in Italia con Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n 93. Per la progettazione, la realizzazione ed il collaudo delle attrezzature a pressione i relativi fabbricanti potranno far riferimento a specifiche norme armonizzate, non ancora complete e peraltro non cogenti, oppure a normative nazionali che rispettano, in particolare, i requisiti essenziali di sicurezza (RES) previsti nellAllegato I della citata Direttiva 97/23/CE. Al fine di agevolare i fabbricanti italiani di generatori di vapore e di apparecchi a pressione, che ben conoscono la normativa nazionale (Raccolte Ispesl VSR, VSG, M ed S Rev. 1995), nellambito del sottocomitato n3 del CTI, presieduto dalling. Angelo Misiti dellIspesl, stato costituito uno specifico Gruppo di lavoro, coordinato dalling. Fernando Lidonnici, presidente dellAssociazione Costruttori di Caldareria (UCC) federata ad ANIMA, con lo scopo di adeguare la normativa Ispesl alla pi volte richiamata Direttiva PED, modificandone le parti che risultano in contrasto. Il gruppo di lavoro, cui hanno partecipato numerosi funzionari Ispesl nonch rappresentanti di costruttori, utilizzatori, Organismi Notificati operanti in Italia ed Ispettorati degli utilizzatori, ha elaborato la presente pubblicazione con lintento di fornire agli operatori del settore le raccomandazioni per luso delle Raccolte Ispesl nel rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza imposti dalla Direttiva PED.

    Angelo Misiti

  • INDICE

    1. ADEGUAMENTI DI CARATTERE GENERALE CHE INTERESSANO TUTTE LE RACCOLTE ISPESL pag. 1

    1.1. Come si sostituisce lintervento del tecnico ISPESL nelle

    varie operazioni di verifica pag. 1 1.2 Terminologia pag. 2 1.3 Prova di pressione pag. 2

    2. ADEGUAMENTI DELLA RACCOLTA VSR pag. 3 3. ADEGUAMENTI DELLA RACCOLTA VSG pag. 6 4. ADEGUAMENTI DELLA RACCOLTA M pag. 8

    APPENDICE A: Materiali EN automaticamente ammessi allimpiego secondo le prescrizioni della specifica di riferimento pag. 10 APPENDICE B: Materiali tuttora reperibili in commercio contenuti nella Raccolta M edizione 1978 + addenda fino al 1982 e nelle schede annesse alla Raccolta M edizione 1995 pag. 12

    5. ADEGUAMENTI DELLA RACCOLTA S pag. 15

  • 1

    1. ADEGUAMENTI DI CARATTERE GENERALE CHE INTERESSANO TUTTE LE RACCOLTE ISPESL

    1.1. Come si sostituisce lintervento del tecnico ISPESL nelle varie operazioni di

    verifica (del progetto, dei materiali, delle saldature, delle prove, ecc.) Tabella 1. Entit responsabili dei controlli che nelle Raccolte sono previsti di

    competenza ISPESL Fasi previste dalle Raccolte ISPESL

    Verifiche del progetto (1)

    Certificazioni dei materiali (2)

    Qualifiche di saldatura (3)

    Visita interna e prova finale (5)

    Modulo A Uff.tecnico del costruttore

    Certificato 2.2 Uff. Collaudi del costruttore

    Uff. Collaudi del Costruttore

    Modulo A1

    Uff.tecnico del

    costruttore

    3.1.B (fabbricante certificato), o

    3.1.C o 3.2 con lUfficio Collaudi

    del Costruttore

    Organismo

    Notificato o entit terze riconosciute

    Uff. Collaudi del Costruttore e Organismo

    Notificato (4)

    Modulo B Esame CE del

    tipo

    Organismo Notificato

    N.A.

    Organismo Notificato o entit terze riconosciute

    Organismo Notificato

    (su prototipo) Modulo B1 Esame CE

    della progettazione

    Organismo notificato

    N.A.

    Organismo Notificato o entit terze riconosciute

    N.A.

    Modulo C1

    N.A.

    3.1.B (fabbricante certificato), se no 3.1.C o 3.2 con

    lUfficio Collaudi del Costruttore

    Organismo

    Notificato o entit terze riconosciute

    Uff. Collaudi del Costruttore e Organismo

    Notificato (4)

    Moduli D,E (richiedono la certificazione

    aziendale)

    N.A.

    3.1.B (fabbricante certificato), se no 3.1.C o 3.2 con

    lUfficio Collaudi del Costruttore

    Organismo

    Notificato o entit terze riconosciute

    Uff.Collaudi del Costruttore e Organismo

    Notificato (4)

    Moduli D1,E1 (richiedono la certificazione

    aziendale)

    Uff. tecnico

    del Costruttore

    3.1.B (fabbricante certificato), se no 3.1.C o 3.2 con

    lUfficio Collaudi del Costruttore

    Organismo

    Notificato o entit terze riconosciute

    Uff.Collaudi del Costruttore e Organismo

    Notificato (4)

    Modulo F

    N.A.

    3.1.B (fabbricante certificato), se no 3.1.C o 3.2 con

    lUfficio Collaudi del Costruttore

    Organismo

    Notificato o entit terze riconosciute

    Organismo Notificato

    (segue tabella)

  • 2

    (seguito della tabella) Fasi previste dalle Raccolte ISPESL

    Verifiche del progetto (1)

    Certificazioni dei materiali (2)

    Qualifiche di saldatura (3)

    Visita interna e prova finale (5)

    Modulo G

    Organismo Notificato

    3.1.B (fabbricante certificato), o

    3.1.C o 3.2 con lUfficio Collaudi

    del Costruttore

    Organismo

    Notificato o entit terze riconosciute

    Organismo Notificato

    Modulo H (richiede la

    certificazione aziendale)

    Uff. tecnico

    del Costruttore

    3.1.B (fabbricante certificato), se no 3.1.C o 3.2 con

    lUfficio Collaudi del Costruttore

    Organismo

    Notificato o entit terze riconosciute

    Uff.Collaudi del Costruttore e Organismo

    Notificato (4)

    Modulo H1 (richiede la

    certificazione aziendale)

    Organismo Notificato

    3.1.B (fabbricante certificato), se no 3.1.C o 3.2 con

    lUfficio Collaudi del Costruttore

    Organismo

    Notificato o entit terze riconosciute

    Uff.Collaudi del Costruttore e Organismo

    Notificato (4)

    (1) In ambito PED perverifica di progetto si intende, oltre al controllo del progetto, lesame

    del fascicolo tecnico. (2) Si vedano le Linee Guida PED 7/5 e 7/16. (3) In ambito PED si intende approvazione delle modalit operative e del personale dedicato

    alla realizzazione delle giunzioni permanenti (per le categorie II, III e IV). (4) La verifica finale controllata mediante ispezioni, a campione, senza preavviso di un

    organismo notificato scelto dal fabbricante. (5) In ambito PED si intende visita interna dellapparecchio, esame della documentazione,

    prova idraulica ed esame degli eventuali dispositivi di sicurezza e di controllo.

    Lintervento dellISPESL come unico organismo statale preposto allesecuzione di verifiche e prove non pi richiesto; la PED prevede invece, in funzione della particolare procedura di accertamento della conformit (modulo) applicabile in base alla categoria dellattrezzatura in questione, un diverso coinvolgimento dellOrganismo Notificato che effettua la certificazione. Pertanto, quando le Raccolte fanno riferimento allintervento di un tecnico ISPESL nellesecuzione di verifiche e prove, bisogner considerare la tabella della pagina precedente.

    1.2. Terminologia

    Quando nelle Raccolte si parla di Pressione e di Temperatura di Progetto si deve intendere, rispettivamente, la Pressione Massima Ammissibile PS e la Temperatura Massima Ammissibile TS cos come definite nella Direttiva PED.

    1.3. Prova di pressione

    La pressione di prova idraulica dovr essere eseguita utilizzando, per ogni recipiente o generatore di vapore, il pi elevato dei valori ottenuti applicando a ciascuna membratura principale (1) degli stessi la formula seguente:

  • 3

    1,25 x fo/f x Pressione di Progetto

    essendo f il carico ammissibile alla temperatura di progetto ed fo quello alla temperatura ambiente. Nel caso di recipienti o generatori costituiti da materiali diversi, oppure con temperatura di esercizio variabile da una membratura allaltra, luso della pressione come sopra calcolata potrebbe rendere necessario un aumento di spessore di una o pi membrature principali al solo scopo di resistere alla pressione di prova idraulica imposta dalle altre; qualora ci si verificasse, per i soli recipienti o generatori progettati con efficienza di saldatura maggiore o uguale a 0,85, ammesso eseguire la prova idraulica alla massima pressione compatibile con la resistenza della membratura principale pi debole, tenuto conto dei coefficienti di sicurezza previsti per le condizioni di prova; ai fini del calcolo di tale pressione va considerato lo spessore nominale della membratura, al lordo di eventuali sovraspessori di erosione e/o corrosione, ma al netto delle eventuali tolleranze di lavorazione e di fabbricazione (2); per gli apparecchi o generatori progettati con efficienza di saldatura inferiore a 0,85 la pressione di prova, come sopra calcolata, dovr invece essere rispettata. In ogni caso la pressione di prova non pu essere inferiore a: 1,43 x Pressione di Progetto Nella valutazione della pressione di prova idraulica ammissibile, si dovr inoltre tenere in debito conto della resistenza in prova di eventuali collegamenti mandrinati; in particolare, nel caso di generatori di vapore del tipo a tubi di fumo dotati di tubi collegati alle piastre tubiere unicamente a mezzo di mandrinatura, non necessario superare la pressione di prova idraulica minima calcolata con la formula precedente, semprech lefficienza di saldatura di tutti i giunti saldati dellapparecchio sia almeno pari a 0,85. E comunque ammesso, qualora ci sia possibile, sottoporre a prova idraulica separata parti staccate di apparecchi o generatori di vapore; in tal caso la pressione di prova dovr essere calcolata tenendo conto delle sole membrature principali della parte da provare. Nel caso di collegamenti saldati tra tali parti staccate e il resto dellapparecchio, le relative giunzioni andranno comunque controllate facendo riferimento a un coefficiente di saldatura pari ad 1. Qualora sia necessario sostituire la prova idraulica con una prova pneumatica, i calcoli per la prova andranno eseguiti utilizzando gli stessi coefficienti di sicurezza previsti per il progetto; il valore della pressione di prova dovr essere almeno pari a 1,1 volte la pressione di progetto. Lesecuzione della prova pneumatica in sostituzione della prova idraulica comporta comunque luso, per le saldature longitudinali di fasciami cilindrici o conici, per le saldature meridiane di fondi sferici e per quelle trasversali di fondi (piani o bombati), di un coefficiente di saldatura pari almeno a 0,85 per gli acciai dei gruppi SAC1 ed SAC8 della Raccolta S, pari ad 1 per tutti gli altri materiali.

  • 4

    (1) Si considerano membrature principali i fasciami, i fondi, le piastre tubiere e, pi in generale, le membrature che non siano esonerabili ai sensi della Raccolta E, cap. E2C1, paragrafo 3. I tubi scambiatori degli scambiatori di calore a fascio tubiero e dei generatori di vapore, nonch quelli costituenti le pareti membranate dei generatori di vapore a tubi dacqua, sono comunque da considerare membrature principali.

    (2) In caso di prove idrauliche conseguenti a riparazioni o a modifiche che hanno dato luogo ad una nuova omologazione, la pressione di prova andr calcolata con riferimento allo spessore effettivo della membratura, che potrebbe eventualmente risultare inferiore a quello nominale esistente allatto della costruzione.

    2. ADEGUAMENTI DELLA RACCOLTA VSR VSR.0. La progettazione dovr essere eseguita con le modalit previste dalla PED e non

    dovr pertanto limitarsi al solo carico dovuto alla pressione, ma dovr invece tener conto di tutte le possibili situazioni nelle quali si viene a trovare un recipiente non soltanto nelle condizioni di esercizio e di prova, ma anche durante il montaggio, il trasporto e la manutenzione. Le prescrizioni specifiche relative al calcolo in pressione delle varie membrature contenute nella Raccolta VSR dovranno perci essere eventualmente integrate per tener conto di tali condizioni.

    Il costruttore in ogni caso responsabile della progettazione, ed pertanto tenuto a prendere tutte le precauzioni necessarie affinch la progettazione sia eseguita correttamente. Lo schema di dichiarazione del progettista contenuto nel capitolo pu essere utilizzato come traccia per una corretta individuazione e valutazione di tutti i carichi agenti sullapparecchio, fermo restando che lorganismo notificato, ove ne sia richiesto lintervento per la verifica della progettazione, dovr considerare questa nel suo complesso, con riferimento a tutti i carichi effettivamente presenti e non esclusivamente alla pressione ed alla temperatura, come invece previsto nella VSR per lISPESL.

    Luso dei prospetti da 1 a 4 comunque raccomandato.

    VSR.1.B.1. I valori delle caratteristiche meccaniche da usare nei paragrafi successivi servono

    a determinare le sollecitazioni da usare nelle formule della Raccolta per i calcoli di resistenza alla pressione ed alla temperatura nelle condizioni di progetto e di prova idraulica. Per le altre condizioni di carico i valori ammissibili delle sollecitazioni dovranno essere assunti come segue:

    - verifiche per carichi dovuti al peso proprio dellapparecchio, o di altri

    componenti a questo collegati: uguali a quelli previsti per la verifica alla pressione e alla temperatura di progetto;

    - verifiche per il vento massimo prevedibile e per il carico sismico massimo prevedibile nella zona di installazione degli apparecchi (carichi da considerare contemporanei alle condizioni di pressione e temperatura di progetto, ma non contemporanei tra loro): superiori del 25% a quelli previsti per la verifica alla pressione e alla temperatura di progetto;

  • 5

    - verifiche per i carichi statici che intervengono sulle parti in pressione durante le condizioni di montaggio e di trasporto: uguali al 95% di quelli previsti per la verifica alla pressione di prova idraulica;

    - per condizioni diverse da quelle indicate ai punti precedenti si potranno scegliere, a giudizio del costruttore, valori delle sollecitazioni ammissibili superiori a quelli delle sollecitazioni usate per la verifica alla pressione di progetto qualora si tratti di condizioni eccezionali, con carichi applicati per periodi di tempo brevi; in ogni caso non si potr mai scendere al disotto dei valori delle sollecitazioni usate per la prova idraulica.

    Quanto sopra valido anche nel caso si esegua un calcolo mediante analisi secondo i criteri esposti nel capitolo VSR.7.A, nel qual caso ai valori della sollecitazione ammissibile andranno applicati i fattori moltiplicativi previsti nel capitolo per le varie categorie di sollecitazioni. Per le sollecitazioni di compressione si dovr considerare un opportuno coefficiente di sicurezza rispetto alla sollecitazione critica per la stabilit dellequilibrio, usando gli stessi criteri previsti nel capitolo VSR.1.H per la verifica delle membrature soggette a pressione esterna.

    Qualora esistano condizioni di fatica con carichi variabili periodicamente per un numero di cicli superiore a 500, il costruttore dovr eseguire unopportuna analisi in base a una norma internazionalmente riconosciuta (EN 13445.3 par. 18 Detailed assessment of fatigue life, ASME Sez. VIII divisione 2, AD Merkblatt S1 o S2, ecc.).

    Per le sole verifiche nelle condizioni di prova idraulica il coefficiente di giunzione presente nelle relative formule dovr comunque essere assunto pari ad 1

    VSR.1.B.3., punto 1. Il coefficiente di sicurezza per la prova idraulica pu essere abbassato

    da 1,1 a 1,05, cos come previsto nella norma armonizzata per gli apparecchi a pressione non soggetti alla fiamma EN 13445.

    VSR.1.B.3., punto 2. Il coefficiente di sicurezza per i corpi sferici in prova pu essere

    anchesso assunto pari ad 1,05. VSR.1.B.7. Poich lintervento dellOrganismo Notificato dipende dal modulo di

    certificazione prescelto o determinato dalla categoria dellapparecchio, non ha pi senso prevedere coefficienti di sicurezza maggiorati in funzione della presenza dellOrganismo stesso alle prove.

    VSR.1.D.2., formule 2.3 e 2.4. Il coefficiente 1,818 va sostituito con 1,905. VSR.1.D.2., formule 2.7 e 2.8. Il coefficiente 0,909 va sostituito con 0,952.

  • 6

    VSR.1.D., Tabella I. I valori limite per le verifiche in condizioni di prova idraulica dovranno

    essere sostituiti dai seguenti:

    Saldature: 0,04939 Forature con efficienza : 1,00 0,04939 0,95 0,04933 0,90 0,04925 0,85 0,04916 0,80 0,04906 0,75 0,04894 0,70 0,04879 0,65 0,04860 0,60 0,04837 0,55 0,04809 0,50 0,04772 0,45 0,04724 0,40 0,04661 0,35 0,04573 0,30 0,04450

    La formula 3 alla base della tabella dovr essere sostituita dalla seguente: ( )zzz 22,04 2 +

    VSR.1.G.2. Il DPR 5/8/1966 n. 961 superato dalla PED; tuttavia quasi tutte le prescrizioni

    dello stesso possono essere ritenute valide anche in ambito PED: la prescrizione che non va considerata quella relativa alle modalit di calcolo, contenute nella prima parte del punto 1 dellArt. 3, per le quali ci si deve invece riferire alla regola VSR.1.G.1.

    VSR.1.H.2., punto 3. Il coefficiente di sicurezza per la prova idraulica della formula 3.1

    passa da 2,2 a 2,1. VSR.1.H.4., punto 2. Il coefficiente 1,35 della formula 2.1 va assunto pari a 1,43. VSR.2.B.2., punto 2. Per i soli acciai inossidabili austenitici aventi allungamento a rottura

    maggiore del 35%, si pu assumere come carico ammissibile il minor valore tra Rm /3 e Rp1 /1,2. In tal caso il punto 2.2 non va considerato. In mancanza del valore di Rp1, consentito usare al suo posto il valore di Rp0,2.

    VSR.2.B.2., punto 3. Per i soli acciai inossidabili austenitici aventi allungamento a rottura

    maggiore del 35%, si pu assumere come carico ammissibile il minor valore tra Rt /3 e Rp1t /1,2. In tal caso il punto 3.2 non va considerato (N.B: Rt il carico di rottura a temperatura). In mancanza del valore del carico di rottura a temperatura Rt, la determinazione del carico ammissibile si esegue come per gli altri acciai austenitici. In mancanza del valore di Rp1t, consentito usare al suo posto il valore di Rp0,2t.

  • 7

    VSR.2.B.2., punto 4. Per i soli acciai inossidabili austenitici aventi allungamento a rottura maggiore 35%, si pu assumere come carico ammissibile il minor valore tra Rt /3, Rp1t /1,2, R/100000/,t /1,5, R/200000/,t/1,25. In mancanza del valore del carico di rottura a temperatura Rt, la determinazione del carico ammissibile si esegue come per gli altri acciai austenitici. In mancanza del valore di Rp1t, consentito usare al suo posto il valore di Rp0,2t.

    VSR.2.B.3., punti 1 e 2. Per i soli acciai inossidabili austenitici aventi allungamento a rottura

    maggiore 35%, il carico ammissibile in prova pu essere assunto pari al maggior valore tra Rm /2 e Rp1 /1,05. , a Rp1/1,05 per tutti gli altri; questo sia nella formula 1.1 che nella formula 1.2. In mancanza del valore di Rp1, consentito usare al suo posto il valore di Rp0,2.

    Questi valori restano validi anche per la prova idraulica di corpi sferici, e possono essere pertanto usati anche nelle formule 2.1 e 2.2.

    VSR.2.B.5., punto 1. Non va considerata la nota che proibisce di usare i valori di Rp1t al posto

    dei valori di Rp0,2t. VSR.3.B.3., punti 1 e 2. Tutti i coefficienti di sicurezza previsti dalle formule per la

    determinazione del carico ammissibile della ghisa in prova idraulica possono essere ridotti del 5%.

    VSR.4.B.3. Il coefficiente di sicurezza per la determinazione del carico ammissibile del rame

    (e sue leghe) in prova idraulica pu essere ridotto del 5%. VSR.5.B.1. Per la determinazione della sollecitazione massima ammissibile nelle condizioni

    di progetto e di prova idraulica vanno inoltre considerate, nelle regole di questo capitolo, le caratteristiche meccaniche RE ed REt (rispettivamente limite di elasticit a temperatura ambiente e a temperatura di progetto), che vanno intese nella maniera seguente:

    rispettivamente Rp1 ed Rp1,t .per lAlluminio ;

    rispettivamente Rp0,2 ed Rp0,2,t .per le Leghe dAlluminio.

    In mancanza dei valori di Rp1 ed Rp1,t comunque ammesso luso di Rp0,2 ed Rp0,2,t Per le verifiche a temperature nelle quali, per il materiale considerato, il valore di R100000/, t risulti inferiore a quello di REt si dovr sostituire il valore di REt con quello di R100000/, t .

    VSR.5.B.2. La formula 2.1.1 al punto 2 va sostituita dalla formula seguente:

    2.1.1 5,1ERf =

    La formula 3.1.1 deve invece essere sostituita dalla seguente:

    3.1.1 5,1Et

    tRf =

  • 8

    Limitatamente alle sole leghe di alluminio non trattabili termicamente (Gruppi S Al 22 e leghe nello stato di fornitura F dei Gruppi da S Al 24 a S Al 27), i valori di RE e di REt da usare rispettivamente nelle formule 2.1.1 e 3.1.1 non possono in ogni caso superare i 5/8 del valore di Rm ; non vi invece alcuna limitazione ai valori di RE e di REt per lalluminio e per le relative leghe trattabili termicamente (Gruppi S Al 21, S Al 23 e leghe nello stato di fornitura T dei Gruppi da S Al 24 a S Al 27). La tabella 5.B.2.1 non va pi pertanto considerata ai fini della determinazione del carico ammissibile.

    VSR.5.B.3. La formula 1,1 della regola va sostituita con la seguente:

    1.1 05,1E

    iRf =

    Limitatamente alle sole leghe di alluminio, il valore di RE da usare nella formula non pu in ogni caso superare i 5/8 del valore di Rm; non vi invece alcuna limitazione al valore di RE per lalluminio e per le relative leghe trattabili termicamente.

    APPENDICE: Va cancellata la definizione del simbolo Y esistente al punto 1. In tutte le formule che seguono, bisogner sostituire ad Y il valore 1,5 f se si esegue una verifica in condizioni di progetto, il valore 1,05 f se si esegue una verifica in condizioni di prova idraulica. Per la formula 6.1.2 il coefficiente x da usare nelle condizioni di prova idraulica va assunto pari a 1,05 anzich 1,1.

    3. ADEGUAMENTI DELLA RACCOLTA VSG VSG.0. La progettazione dovr essere eseguita con le modalit previste dalla PED, e non

    dovr pertanto limitarsi al solo carico dovuto alla pressione, ma dovr invece tener conto di tutte le possibili situazioni nelle quali si viene a trovare un generatore di vapore non soltanto nelle condizioni di esercizio e di prova, ma anche durante il montaggio, il trasporto e la manutenzione. Le prescrizioni specifiche relative al calcolo in pressione delle varie membrature contenute nella Raccolta VSG dovranno perci essere eventualmente integrate per tener conto di tali condizioni.

    Il costruttore in ogni caso responsabile della progettazione, ed pertanto tenuto a prendere tutte le precauzioni necessarie affinch la progettazione sia eseguita correttamente. Lo schema di dichiarazione del progettista contenuto nel capitolo pu essere utilizzato come traccia per una corretta individuazione e valutazione di tutti i carichi agenti sullapparecchio, fermo restando che lorganismo notificato, ove ne sia richiesto lintervento per la verifica della progettazione, dovr considerare questa nel suo complesso, con riferimento a tutti i carichi effettivamente presenti e non esclusivamente alla pressione ed alla temperatura, come invece previsto nella VSG per lISPESL.

    Luso dei prospetti da 1 a 4 comunque raccomandato.

    VSG.1.A.2. punto 1. La verifica per le condizioni di prova idraulica va eseguita sempre.

  • 9

    VSG.1.A.2. punto 2 b). Non considerare la frase da assumere comunque 250 C.

    VSG.1.A.3. Per le sole verifiche nelle condizioni di prova idraulica il coefficiente di

    giunzione presente nelle relative formule dovr comunque essere assunto pari ad 1 VSG.1.B.1. punto 2. I coefficienti di sicurezza delle formule da 2.1 a 2.4 vanno ridotti,

    nellor dine, a 1,5 - 2,4 - 1,5 - 1,25. VSG.1.B.1. punto 3. Per i soli acciai inossidabili austenitici aventi allungamento a rottura

    maggiore del 35%, si pu assumere come carico ammissibile il minor valore tra Rt /3, Rp1t /1,2, R/100000/,t /1,5, R/200000/,t /1,25. In mancanza del valore del carico di rottura a temperatura Rt, la determinazione del carico ammissibile si esegue come per gli altri acciai austenitici. In mancanza del valore di Rp1t, consentito usare al suo posto il valore di Rp0,2t.

    VSG.1.B.2. Si applica soltanto la formula 1.1 con il coefficiente di sicurezza ridotto a 1,05.

    Per i soli acciai inossidabili austenitici aventi allungamento a rottura maggiore del 35%, il carico ammissibile in prova pu essere assunto pari al maggior valore tra Rm /2 e Rp1 /1,05. In mancanza del valore di Rp1, consentito usare al suo posto il valore di Rp0,2.

    VSG.1.D.2. Le formule di questa regola vanno sostituite con le corrispondenti formule della

    VSR.1.D2; allo stesso modo la tabella 1 va rimpiazzata con lanaloga tabella 1 della VSR.1.D.2. Al punto 3 non deve essere considerata la frase in ogni caso non deve essere inferiore a 250C.

    VSG.1.E.1. Non deve essere considerata la frase la temperatura di progetto deve comunque

    essere almeno 250 C. VSG.1.E.3. punto 3 I coefficienti di sicurezza X1 e X2 per le condizioni di prova (attualmente

    non previste nella regola) vanno assunti pari rispettivamente a 1,75 e 2,1 anzich 2,5 e 3.

    VSG.1.E.3. punto 4 Nella formula 4.1, qualora la verifica del momento dinerzia dellanello

    venga fatta con riferimento alle condizioni di prova, lintera formula va moltiplicata per il rapporto E/Eo tra modulo elastico a temperatura di progetto e modulo elastico a temperatura ambiente.

    VSG.1.E.4. Il coefficiente di sicurezza X1 per le condizioni di prova (attualmente non previste

    nella regola) va assunto pari a 1,75 anzich a 2,5. VSG.1.G.1. punto 2. Il coefficiente 1,35 della formula 2.1 va assunto pari ad 1,43. VSG.1.N.1. punto 3. La frase ed in ogni caso non inferiore a 250 C ed ai valori sotto

    indicati va sostituita con la frase ed in ogni caso non inferiore ai valori sotto indicati.

    VSG.1.U.2. punto 1. La frase da assumere in ogni caso non inferiore a 250 C non va

    considerata.

  • 10

    VSG.1.V.1. punto 2. La tabella dei coefficienti correttivi va integrata a sinistra con una

    colonna per 200 C in cui il coefficiente della formula sotto radice vale 210. VSG.2.B.2. Tutti i coefficienti di sicurezza previsti dalle formule per la determinazione del

    carico ammissibile della ghisa in prova idraulica possono essere ridotti del 5%. 4. ADEGUAMENTI DELLA RACCOLTA M M.0.B. Non pi applicabile: i compiti delle varie parti interessate sono quelli previsti dalla

    PED. M.1.A. Lammissione allimpiego dei prodotti governata dalla PED, che prevede tre

    criteri di possibile ammissione allimpiego:

    1. materiali contemplati in norme EN armonizzate gi pubblicate nella Gazzetta Ufficiale delle Comunit Europee;

    2. materiali assoggettati allApprovazione Europea; 3. materiali accettati a giudizio dellorganismo per casi specifici (valutazione

    particolare - PMA, dallinglese Particular Material Appraisal ).

    I materiali di cui al punto 1 sono quelli previsti nella lista in Appendice A; per tali materiali le prescrizioni sono quelle previste nella norma EN di riferimento, con gli eventuali commenti e/o integrazioni riportati nella stessa Appendice. Per i materiali di cui al punto 2 (siano essi materiali unificati o materiali di marca) valgono invece le prescrizioni elaborate in sede di approvazione europea. In Appendice B sono invece elencati gli altri materiali unificati dai vari enti di standardizzazione nazionali attualmente previsti nella Raccolta M Edizione 1973 (e relative addenda sino al 1982) e/o nelle schede elaborate dallISPESL ed allegate alla Raccolta M Edizione 1995, la cui specifica di riferimento tuttora esistente (anche se successivamente aggiornata rispetto alledizione riportata nella Raccolta); tali materiali devono ritenersi di comprovata affidabilit per limpiego nella costruzione di apparecchi a pressione e di generatori di vapore, tuttavia ne dovr essere ulteriormente provata la conformit ai requisiti essenziali di sicurezza della PED; essi dovranno pertanto essere comunque assoggettati ad approvazione dellOrganismo per il caso specifico (PMA). Per tali materiali il CTI/SC3/Gruppo Materiali provveder ad emettere eventuali prescrizioni aggiuntive (rispetto a quelle riportate sia nella specifica di riferimento sia nella Raccolta e/o nelle schede ISPESL allegate) atte a garantire la completa conformit alla PED, in modo tale che lOrganismo possa procedere alla loro accettazione (di cui comunque rimane arbitro) senza ulteriori problemi. Per i materiali di marca, non previsti nella Raccolta, anche ove gi ammessi allimpiego dallISPESL per casi specifici, spetter soltanto allOrganismo notificato verificarne la conformit ai requisiti essenziali di sicurezza.

    M.1.B.3. Le caratteristiche meccaniche dei materiali ASTM / ASME (fatta eccezione per

    rame e sue leghe, titanio e sue leghe e zirconio) andranno comunque dedotte dallultima edizione applicabile del Codice ASME Sezione II Parte D, con i criteri

  • 11

    esposti nel seguito; eventuali valori di caratteristiche presenti nella Raccolta M Edizione 1973 (e relative addenda sino al 1992) o nelle schede ISPESL allegate alla Raccolta M Edizione 1995 non vanno pertanto considerati ove superati da successive revisioni del Codice ASME. Il procedimento da seguire nella determinazione delle caratteristiche meccaniche da usare per il calcolo della sollecitazione massima ammissibile di questi materiali il seguente:

    - determinare la temperatura alla quale i carichi ammissibili ASME VIII divisione 1 cominciano ad essere controllati dalle caratteristiche di resistenza allo scorrimento viscoso (questa temperatura in genere fornita, per ogni materiale, in una nota specifica della relativa tabella dellASME Sezione II parte D);

    - i valori di Rp0,2t e quelli di Rt (rispettivamente Sy ed Su nelle tabelle

    dellASME II parte D) si intendono validi per la determinazione del carico ammissibile VSR o VSG sino alla temperatura tabulata immediatamente inferiore a quella di inizio dello scorrimento viscoso determinata al punto precedente;

    - a partire dalla temperatura di inizio dello scorrimento viscoso e sino a una

    temperatura massima di 816 C i valori di R100000/,t si determinano moltiplicando per 1,49 i valori del carico ammissibile ASME VIII divisione 1;

    - nellintervallo tra la temperatura suddetta e quella immediatamente

    precedente nella tabulazione, i carichi ammissibili andranno conservativamente calcolati sulla base di valori di R100000/,t determinati per interpolazione; a tal fine sar pertanto necessario acquisire, determinandolo come al punto precedente, anche il valore di R100000/, t alla temperatura tabulata immediatamente precedente a quella di inizio dello scorrimento viscoso (fermo restando che a tale temperatura lammissibile dovr invece essere determinato sulla base di Rp0,2t e/o di Rt );

    - i valori desunti dal Codice ASME Sezione II Parte D vanno convertiti in

    MPa sulla base 1000 PSI = 6,894757 MPa; i valori in MPa cos ottenuti vanno arrotondati allunit inferiore se la parte decimale inferiore o uguale a 0,5 MPa, altrimenti vanno arrotondati allunit superiore; le temperature in F vanno convertite in C arrotondando, con lo stesso criterio, allintero pi vicino.

    - i criteri suddetti possono essere soggetti a modifica ove, nelle successive

    edizioni del Codice ASME, venissero modificati quelli con cui vengono calcolati i carichi ammissibili secondo tale codice, o non fossero pi disponibili le tabelle delle caratteristiche a cui far riferimento.

    M.1.C. La PED non obbliga a collaudi specifici sui materiali in presenza dellorganismo

    di certificazione; ove per il fabbricante degli stessi non sia dotato di un sistema di qualit certificato da uno degli organismi di cui allAllegato 1, punto 4.3 della Direttiva PED, le prove di accettazione andranno eseguite alla presenza del committente (certificato 3.1.C oppure 3.2 anzich 3.1.B), nel qual caso ammessa

  • 12

    la ripetizione delle stesse in laboratori che rispondano ai criteri previsti dalla regola.

    M.1.D. Tutto quanto riferito nella regola relativamente alla punzonatura da parte

    dellISPESL non pi applicabile in ambito PED; il materiale dovr comunque essere marcato e certificato allorigine da parte del fabbricante, mentre al costruttore dellapparecchio spetta di assicurare la rintracciabilit di tutti i materiali impiegati nella costruzione e il loro collegamento al relativo certificato. Per i materiali destinati a parti secondarie dellapparecchio la rintracciabilit pu essere limitata al tipo e grado del materiale; il costruttore dovr comunque fornire copia del relativo certificato (di tipo 2.2). I criteri per giudicare se una parte secondaria o no possono essere quelli previsti nella Raccolta E per gli esoneri dal collaudo in presenza ISPESL degli apparecchi di classe c.

    M.1.E., M.1.F. I criteri per lammissione allimpiego da parte dellISPESL contenuti in

    queste regole valgono come criteri per lammissione allimpiego da parte dellOrganismo, purch opportunamente integrati da quanto previsto nella PED.

    In tutte le rimanenti regole della Raccolta M lintervento ISPESL va sostituito dallintervento delle entit previste al punto 1.2.

    M.13.B.1. (formatura): I fabbricanti di membrature in pressione ottenute per formatura, oltre

    a dimostrare di possedere le attrezzature adeguate sia per la formatura che per il successivo eventuale trattamento termico, debbono provvedere a qualificare, mediante opportune procedure di prova tutti i procedimenti di formatura impiegati per i vari tipi di materiale, prendendo tutti i provvedimenti necessari per assicurare laderenza delle caratteristiche finali dopo formatura a quelle previste dalla specifica di riferimento del materiale di partenza. Pertanto tutti i componenti formati, ove acquistati da terzi, devono essere accompagnati da una documentazione del fabbricante attestante i requisiti suddetti. La documentazione relativa da inserire nel fascicolo tecnico, a seconda del modulo applicato lorganismo notificato potr esaminare tale documentazione.

    M.14. (bassa temperatura): I criteri previsti in questo capitolo sono conformi ai

    requisiti essenziali di sicurezza della PED. 5. ADEGUAMENTI DELLA RACCOLTA S S.1.B. I criteri previsti in questo capitolo sono conformi ai requisiti essenziali di sicurezza

    della PED. S.4.2. La qualifica del produttore dei materiali dapporto non necessaria. I materiali

    dapporto devono soddisfare in modo adeguato solo i corrispondenti requisiti della PED singolarmente e dopo la messa in opera (vedere in particolare i punti 4.1, 4.2 lettera a) e 4.3 primo comma dellAllegato I). Tuttavia secondo il punto 4.2 lettera a) anche per i materiali dapporto dovrebbero essere forniti i valori necessari per i calcoli di progetto; questo rappresenta un problema allo stato attuale per la mancanza dei dati relativi (particolarmente in regime di scorrimento viscoso). In attesa che la Commissione provveda ad emettere chiarimenti su questo punto, si

  • 13

    possono presumere soddisfatti i requisiti essenziali della PED in presenza di qualifiche di procedimento che rispettino quanto prospettato al punto successivo.

    S.5. TABELLA S.5.01

    Per gli acciai, quando la temperatura di progetto sia superiore a 300C (ma comunque nel campo elastico) la trazione longitudinale con prelievo in zona fusa deve essere effettuata alla temperatura di progetto. obbligatorio eseguire la prova di trazione longitudinale nella zona fusa quando: - lamiere: lo spessore del saggio di qualifica pari o superiore a 12 mm; - tubi: lo spessore del saggio ha diametro esterno maggiore di 168,3 mm e spessore superiore a 12 mm. Se la qualifica estensibile anche alle lamiere, la trazione longitudinale pu essere effettuata su tallone di lamiera di stesso materiale e spessore del tubo. In regime di scorrimento viscoso le eventuali prove da effettuarsi devono essere stabilite di volta in volta, a meno che non esista gi una consolidata esperienza di esercizio alle temperature considerate, che permetta di assumere le caratteristiche di scorrimento viscoso del materiale dapporto non dissimili da quelle del materiale base. In mancanza di tale esperienza, il requisito del punto 4.2 lettera a) pu considerarsi soddisfatto qualora le efficienze di saldatura da usare nelle formule di calcolo vengano moltiplicate per un fattore pari almeno a 0,8. Per i metalli non ferrosi e le loro leghe le eventuali prove integrative da effettuarsi devono essere stabilite di volta in volta tenendo conto delle condizioni di impiego.

    Fascicolo S.9.

    Per i metalli non ferrosi e le loro leghe ammesso fare riferimento ai criteri di accettabilit dei difetti della precedente edizione della Raccolta S (1973 con addenda fino al 1982).

    Fascicolo S.10.

    Nota generale: le prescrizioni di questo capitolo possono essere sostituite da quelle dei corrispondenti capitoli delle relative norme armonizzate, e precisamente:

    - per apparecchi a pressione, capitolo 8 della EN 13445.4; - per generatori di vapore a tubi dacqua, capitolo 8 della EN 12952.6; - per generatori a tubi di fumo, capitolo 5.6 della EN 12953.5.

    Per la trazione longitudinale in zona fusa valgono le stesse osservazioni fatte pi sopra relativamente alla tabella S5.01.

  • 14

    APPENDICE A: MATERIALI EN AUTOMATICAMENTE AMMESSI ALLIMPIEGO SECONDO LE PRESCRIZIONI DELLA SPECIFICA DI RIFERIMENTO NOTA: Per la seguenti norme armonizzate di riferimento per materiali, la presunzione di conformit ai requisiti essenziali di sicurezza limitata ai dati tecnici dei materiali indicati nella norma e non implica l'adeguatezza del materiale ad un'attrezzatura specifica. Pertanto, i dati tecnici indicati nella norma per materiali devono essere valutati in rapporto ai requisiti di progettazione dell'attrezzatura specifica per verificare la conformit ai requisiti essenziali di sicurezza stabiliti dalla direttiva sulle attrezzature a pressione. Lelenco aggiornato delle norme armonizzate per la direttiva PED reperibile dal sito della Commissione europea: http://europa.eu.int/comm/enterprise/newapproach/standardization/harmstds/reflist/equippre.html Lista norme armonizzate aggiornata a marzo 2003 CEN EN 1653 Copper and copper alloys - Plate, sheet and circles for

    boilers, pressure vessels and hot water storage units 1997 A1:2000

    C 202 of 2001-07-18

    CEN EN 1982 Copper and copper alloys - Ingots and castings 1998 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10028.1 Flat products made of steels for pressure purposes - Part 1: General requirements

    2000 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10028.2 Flat products made of steels for pressure purposes - Part 2: Non-alloy and alloy steels with specified elevated temperature properties

    1992 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10028.3 Flat products made of steels for pressure purposes - Part 3: Weldable fine grain steels, normalized

    1992 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10028.4 Flat products made of steels for pressure purposes - Part 4: Nickel alloy steels with specified low temperature properties

    1994 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10028.5 Flat products made of steels for pressure purposes - Part 5: Weldable fine grain steels, thermomechanically rolled

    1996 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10028.6 Flat products made of steels for pressure purposes - Part 6: Weldable fine grain steels, quenched and tempered

    1996 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10028.7 Flat products made of steels for pressure purposes - Part 7: Stainless steels

    2000 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10213-1 Technical delivery conditions for steel castings for pressure purposes - Part 1: General

    1995 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10213-2 Technical delivery conditions for steel castings for pressure purposes - Part 2: Steel grades for use at room temperature and elevated temperatures

    1995 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10213-3 Technical delivery conditions for steel castings for pressure purposes - Part 3: Steel grades for use at low temperatures

    1995 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10213-4 Technical delivery conditions for steel castings for pressure purposes - Part 4: Austenitic and austenitic-ferritic steel grades

    1995 C 348 of 2000-12-05

    (segue tabella)

  • 15

    (seguito della tabella) CEN EN 10222-1 Steel forgings for pressure purposes - Part 1: General

    requirements for open die forgings 1998 C 348 of 2000-

    12-05 CEN EN 10222-2 Steel forgings for pressure purposes - Part 2: Ferritic

    and martensitic steels with specified elevated temperature properties

    1999 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10222-3 Steel forgings for pressure purposes - Part 3: Nickel steels with specified low temperature properties

    1998 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10222-4 Steels forgings for pressure purposes - Part 4: Weldable fine grain steels with high proof strength

    1998 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10222-5 Steel forgings for pressure purposes - Part 5: Martensitic, austenitic and austenitic-ferritic stainless steels

    1999 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10269 Steels and nickel alloys for fasteners with specified elevated and/or low temperature properties

    1999 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 10272 Stainless steel bars for pressure purposes 2000 C 202 of 2001-07-18

    CEN EN 10273 Hot rolled weldable steels bars for pressure purposes with specified elevated temperature properties

    2000 C 202 of 2001-07-18

    CEN EN 12392 Aluminium and aluminium alloys - Wrought products - Special requirements for products intended for the production of pressure equipment

    2000 C 202 of 2001-07-18

    CEN EN 12420 Copper and copper alloys - Forgings 1999 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 12451 Copper and copper alloys - Seamless, round tubes for heat exchangers

    1999 C 348 of 2000-12-05

    CEN EN 12452 Copper and copper alloys - Rolled, finned, seamless tubes for heat exchangers

    1999 C 210 of 2000-07-22

  • 16

    APPENDICE B: MATERIALI TUTTORA REPERIBILI IN COMMERCIO CONTENUTI NELLA RACCOLTA M EDIZIONE 1978 + ADDENDA FINO AL 1982 E NELLE SCHEDE ANNESSE ALLA RACCOLTA M EDIZIONE 1995

    NOTA: Questi materiali possono essere ammessi allimpiego, a giudizio dellOrganismo, utilizzando lultima edizione della specifica di riferimento, anche se diversa da quella riportata in Raccolta, ma devono essere oggetto di valutazione particolare (PMA) con eventuali prescrizioni aggiuntive volte ad assicurare la loro conformit alla PED (per il momento nella tabella sono state considerate solo le specifiche relative ad acciai).

    Specifica Prodotto Raccolta M Edizione

    prevista dalle Raccolte o

    scheda

    Edizione attuale

    (a marzo 2003)

    Capitolo o scheda Note

    AFNOR NF A36-205

    L-AC 73+add.82 1979 Superata da EN 10028.2

    M2U In esaurimento

    AFNOR NF A36-206

    L-Inox 73+add.82 1978 Superata da EN 10028.7

    M2V In esaurimento

    ASTM A 105 ASME SA 105

    F-AC 95 ASTM:1996 ASME:1998

    ASTM:1996 ASME:2001*

    200a/02

    ASTM A 106 ASME SA 106

    TSS-AC 95 ASTM:1995 ASME:1998

    ASTM:1995 ASME:2001*

    108a/02

    ASTM A 181 ASME SA 181

    F-AC 95 ASTM:1995b ASME:1998

    ASTM:1995b ASME:2001*

    200b/02

    ASTM A 182 ASME SA 182

    F-AL/Inox 95 ASTM:1996 ASME:1998

    ASTM:1996 ASME:2001*

    200c/02-200d/02-200e/02

    ASTM A 193 B-AL/Inox 73+add.82 1973 1998a M11B ASTM A 194 B-AC/AL/

    Inox 73+add.82 1973 1995a M11D

    ASTM A 199 ASME SA 199

    TSS-AL 95 ASTM:1992 ASME:1998

    ASTM:1992 ASME:2001*

    108b/02

    ASTM A 203 ASME SA 203

    L-AL 95 ASTM:1993 ASME:1998

    ASTM:1993 ASME:2001*

    7a/02

    ASTM A 204 ASME SA 204

    L-AL 95 ASTM:1993 ASME:1998

    ASTM:1993 ASME:2001*

    7b/02

    ASTM A 209 ASME SA 209

    TSS-AL 95 ASTM:1995 ASME:1998

    ASTM:1995 ASME:2001*

    108c/02

    ASTM A 210 ASME SA 210

    TSS-AC 95 ASTM:1995 ASME:1998

    ASTM:1995 ASME:2001*

    108d/02

    ASTM A 213 ASME SA 213

    TSS-AL/ Inox

    95 ASTM:1995a ASME:1998

    ASTM:1995a ASME:2001*

    108f/02-108g/02

    ASTM A 216 ASME SA 216

    G-AC 95 ASTM:1993 ASME:1998

    ASTM:1993 ASME:2001*

    300a/02

    ASTM A 217 ASME SA 217

    G-AC/AL 95 ASTM:1993 ASME:1998

    ASTM:1993 ASME:2001*

    300b/02

    ASTM A 234 ASME SA 234

    R-AC/AL 95 ASTM:1995 ASME:1998

    ASTM:1995 ASME:2001*

    900a/02-900b/02-900c/02

    ASTM A 240 L-Inox 73+add.82 1972.b 1997a M2O ASTM A 249 TES-Inox 73+add.82 1976 1996a M3P

    (segue tabella) * e Addenda 2002

  • 17

    (seguito della tabella)

    Specifica Prodotto Raccolta M Edizione

    prevista dalle Raccolte o

    scheda

    Edizione attuale

    (a marzo 2003)

    Capitolo o scheda Note

    ASTM A 266 ASME SA 266

    F-AC 95 ASTM:1995 ASME:1998

    ASTM:1995 ASME:2001*

    200f702

    ASTM A 268 TSS-AL 73+add.82 1977 1994 M3Q ASTM A 285 L-AC 73+add.82 1974a 1990 M2H ASTM A 299 ASME SA 299

    L-AC 95 ASTM:1990 ASME:1998

    ASTM:1990 ASME:2001*

    7c/02

    ASTM A 302 ASME SA 302

    L-AL 95 ASTM:1993 ASME:1998

    ASTM:1993 ASME:2001*

    7d/02

    ASTM A 312 TSS-Inox 73+add.82 1975 1995b M3M ASTM A 312 TES-Inox 73+add.82 1977 1995b M3P ASTM A 320 B-AL 73+add.82 1973 1994a M11C ASTM A 333 ASME SA 333

    TSS/TES-AC/AL

    95 ASTM:1994 ASME:1998

    ASTM:1994 ASME:2001*

    108i/02-108j/02

    ASTM A 334 ASME SA 334

    TSS/TES-AC/AL

    95 ASTM:1996 ASME:1998

    ASTM:1996 ASME:2001*

    108k/02-108l/02

    ASTM A 335 ASME SA 335

    TSS-AL 95 ASTM:1995 ASME:1998

    ASTM:1995 ASME:2001*

    108m/02-08n/02-108o/02-108p/02

    ASTM A 336 ASME SA 336

    F-AL/Inox 95 ASTM:1996 ASME:1998

    ASTM:1996 ASME:2001*

    200g/02-200h/02-200i/02

    ASTM A 350 ASME SA 350

    F-AC/AL 95 ASTM:1995b ASME:1998

    ASTM:1995b ASME:2001*

    200j/02-200k/02

    ASTM A 351 G-Inox 73+add.82 1972 1994a M5E ASTM A 352 ASME SA 352

    G-AL 95 ASTM:1993 ASME:1998

    ASTM:1993 ASME:2001*

    300d/02-300e/02

    ASTM A 353 ASME SA 353

    L-AL 95 ASTM:1993 ASME:1998

    ASTM:1993 ASME:2001*

    7e/02

    ASTM A 376 TSS-Inox 73+add.82 1975 1993 M3M ASTM A 387 ASME SA 387

    L-AL 95 ASTM:1992 ASME:1998

    ASTM:1992 ASME:2001*

    7f/02-7g/02

    ASTM A 420 R-AC/AL 73+add.82 1973 1995 M12C ASTM A 420 ASME SA 420

    R-AC/AL 95 ASTM:1995 ASME:1998

    ASTM:1995 ASME:2001*

    900d/02-900e/02

    ASTM A 515 ASME SA 515

    L-AC 95 ASTM:1992 ASME:1998

    ASTM:1992 ASME:2001*

    7h/02

    ASTM A 516 ASME SA 516

    L-AC 95 ASTM:1990 ASME:1998

    ASTM:1990 ASME:2001*

    7i/02

    ASTM A 537 ASME SA 537

    L-AC 95 ASTM:1993 ASME:1998

    ASTM:1993 ASME:2001*

    7j/02

    ASTM A 553 ASME SA 553

    L-AL 95 ASTM:1993 ASME:1998

    ASTM:1993 ASME:2001*

    7k/02

    BS 1503-161 F-AC 73+add.82 1969 M4G DIN 17155 L-AC/AL 73+add.82 1959 Superata da EN

    10028.2 M2G In

    esaurimento DIN 17175 TSS-AC/AL 73+add.82 1959 M3E

    (segue tabella) * e Addenda 2002

  • 18

    (seguito della tabella)

    Specifica Prodotto Raccolta M Edizione

    prevista dalle Raccolte o

    scheda

    Edizione attuale

    (a marzo 2003)

    Capitolo o scheda Note

    DIN 17440 L-Inox 73+add.82 1972 Superata da EN 10028.7

    M2P In esaurimento

    DIN 17440 TSS-Inox 73+add.82 1972 M3N DIN 17440 F-Inox 73+add.82 1972 M4H UNI 3161 G-AC 73+add.82 1968 Superata da EN

    10213.4 M5D

    UNI 5462 TSS-AC/AL 73+add.82 1964 M3C UNI 5869 L-AC/AL 73+add.82 1975 Superata da

    EN 10028.1/2/3M2B In

    esaurimento UNI 5920 L-AC/AL 73+add.82 1966 Superata da EN

    10028.4 M2F In

    esaurimento UNI 5949 TSS-AC/AL 73+add.82 1967 M3D UNI 663 TSS-AC 73+add.82 1968 M3B UNI 6659 L-AC 73+add.82 1978 Superata da

    EN 10025 M2E In

    esaurimento UNI 7070 L-AC 73+add.82 1972 Superata da

    EN 10025 M2D In

    esaurimento UNI 7091 TES-AC 73+add.82 1972 M3I UNI 7316 G-AC 73+add.82 1974 Superata da EN

    10213.2 M5B

    UNI 7317 G-AC 73+add.82 1974 Superata da EN 10213.3

    M5C

    UNI 7382 L-AC 73+add.82 1975 Superata da EN 10028.1/2/3 e EN 10113.1/2

    M2C In esaurimento

    UNI 7500 L-Inox 73+add.82 1975 Superata da EN 10028.7

    M2N In esaurimento

    UNI 7660 F-AC/AL 73+add.82 1977 Superata da EN 10222.1/2/3/4/5

    M4B

    Abbreviazioni: L lamiera;

    TSS tubo senza saldatura; TES tubo elettrosaldato; F fucinato; G getto; B bulloneria; R raccorderai; AC acciaio; AL acciaio legato; Inox acciaio inox austenitico.