Quotidiano del Festival della Canzone Italiana di Sanremo ... · di prendere in giro tutti, ... La...

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di Maria Pia DAFFARA P arte in salita il Festival di Fazio, e sì che l’ini- zio era stato dei più az- zeccati con l’ouverture di Presta e Dose, idoli radiofo- nici campioni di garbata argu- zia: “Benvenuti a Sanremo, il po- sto dove non si dimette nessuno, nemmeno insistendo”. Proseguita con l’omaggio a Verdi (“Perché popolare non vuole dire volgare, ma rivolto a tutti”, come ha spiegato il presentatore intro- ducendo il coro dell’Arena di Ve- rona che ha cantato il Va’ pen- siero diretto da Mauro Pagani) e con la trionfale entrata di Lu- ciana Littizzetto, novella Cene- rentola scesa all’Ariston da una carrozza a forma di zucca (“L’a- vete visto il cocchiere? E’ un e- sodato della Fornero”), la prima serata sembrava filare via liscia come una puntata di Che tempo che fa solo un po’ più in ghin- gheri. Scoppiettante la “letterina” della Litti (“Caro San Remo, aiu- tami a non sbagliare il nome de- gli autori delle canzoni, ci sono soubrette che per questo sono state esiliate a Ventotene… e fai che non arrivi Samuele Bersani, che se no ci tocca trovare un Sa- muele Berlusconi e un Samuele Monti… e soprattutto fai che non succeda più niente, perché dopo la neve e le dimissioni del Papa qui ci manca solo la piog- gia di rane e lo sbarco degli alieni ad Arma di Taggia”) e felice l’i- dea di far proclamare la canzone Quotidiano del Festival della Canzone Italiana di Sanremo • Direttore ILIO MASPRONE • E-mail: [email protected] • Anno XXIV • Numero 2 • Mercoledì 13 Febbraio 2013 Voglia di scorrettezza Autogoal di Maurizio Crozza nella prima serata del 63° Festival. Il comico genovese imita Berlusconi ma viene contestato dal pubblico dell’Ariston al grido di “A casa” e “Fuori la politica”. Lo show, partito bene e vivacizzato dalla novità della doppia votazione, vacilla e si allunga a dismisura. Chi non sbaglia un colpo è Lucianina, im- pertinente padrona di casa dalla battuta sempre pronta. Il programma di stasera Q uesta sera i Big in Gara sono, in ordine di esibizione, i Modà (Come l’acqua den- tro il mare, Se si potesse non mo- rire); Malika Ayane (Niente, E se poi); Simone Cristicchi (La prima volta [che sono morto], Mi man- chi); Almamegretta (Onda che vai, Mamma non lo sa), Max Gazzè (Sotto casa, I Tuoi ma- ledettissimi impegni); Annalisa MEDIAPARTNER MEDIAPARTNER di Enrica GUIDOTTI www.iliomasprone.com - e-mail: [email protected] Segue a pag. 2 Servizio a pag. 15 Segue a pag. 2 Al Palafiori un’ artista genovese “scioglie” Silvio Berlusconi Omaggio a Verdi con “Va pensiero” I cento anni del coro dell’Arena di Verona festeggiati sul palco dell’Ariston senza fiori Max Biaggi e Eleonora Pedron. “Mezza gnocca” in carrozza

Transcript of Quotidiano del Festival della Canzone Italiana di Sanremo ... · di prendere in giro tutti, ... La...

di Maria Pia DAFFARA

Parte in salita il Festival di Fazio, e sì che l’ini-zio era stato dei più az-zeccati con l’ouverture

di Presta e Dose, idoli radiofo-nici campioni di garbata argu-zia: “Benvenuti a Sanremo, il po-sto dove non si dimette nessuno, nemmeno insistendo”.Proseguita con l’omaggio a Verdi (“Perché popolare non vuole dire volgare, ma rivolto a tutti”, come ha spiegato il presentatore intro-ducendo il coro dell’Arena di Ve-rona che ha cantato il Va’ pen-siero diretto da Mauro Pagani) e con la trionfale entrata di Lu-ciana Littizzetto, novella Cene-rentola scesa all’Ariston da una carrozza a forma di zucca (“L’a-vete visto il cocchiere? E’ un e-sodato della Fornero”), la prima serata sembrava filare via liscia come una puntata di Che tempo che fa solo un po’ più in ghin-gheri. Scoppiettante la “letterina” della Litti (“Caro San Remo, aiu-tami a non sbagliare il nome de-gli autori delle canzoni, ci sono soubrette che per questo sono state esiliate a Ventotene… e fai che non arrivi Samuele Bersani, che se no ci tocca trovare un Sa-muele Berlusconi e un Samuele Monti… e soprattutto fai che non succeda più niente, perché dopo la neve e le dimissioni del Papa qui ci manca solo la piog-gia di rane e lo sbarco degli alieni ad Arma di Taggia”) e felice l’i-dea di far proclamare la canzone

Quotidiano del Festival della Canzone Italiana di Sanremo • Direttore ILIO MASPRONE • E-mail: [email protected] • Anno XXIV • Numero 2 • Mercoledì 13 Febbraio 2013

Voglia di scorrettezzaAutogoal di Maurizio Crozza nella prima serata del 63° Festival. Il comico genovese imita Berlusconi ma viene contestato dal pubblico dell’Ariston al grido di “A casa” e “Fuori la politica”. Lo show, partito bene e vivacizzato dalla novità della doppia votazione, vacilla e si allunga a dismisura. Chi non sbaglia un colpo è Lucianina, im-pertinente padrona di casa dalla battuta sempre pronta.

Il programmadi stasera

Questa sera i Big in Gara sono, in ordine di esibizione, i Modà (Come l’acqua den-

tro il mare, Se si potesse non mo-rire); Malika Ayane (Niente, E se poi); Simone Cristicchi (La prima

volta [che sono morto], Mi man-chi); Almamegretta (Onda che vai, Mamma non lo sa), Max Gazzè (Sotto casa, I Tuoi ma-ledettissimi impegni); Annalisa

MEDIAPARTNER MEDIAPARTNER

di Enrica GUIDOTTI

www.iliomasprone.com - e-mail: [email protected]

Segue a pag. 2

Servizio a pag. 15

Segue a pag. 2

Al Palafiori un’artista genovese“scioglie” Silvio Berlusconi

Omaggio a Verdi con “Va pensiero”I cento anni del coro dell’Arena di Veronafesteggiati sul palco dell’Ariston senza fiori

Max Biaggi e Eleonora Pedron.

“Mezza gnocca” in carrozza

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Direttore Responsabile: Ilio MASPRONE - e-mail: [email protected] – Cell. 335/327111Vice Direttore: Silvana RIVELLADirezione Editoriale: Renata RIVELLA

Collaboratori: Dario SALVATORI, Enrica GUIDOTTI, Massimo MORINI, Mauro BOCCACCIO, Mo-nica LA PADULA, Tiziana PAVONE, Alessandra LUTI, Veronica SENATORE, Alice RINALDI, Luciano CASTRO, Cristina GRIFONI, Elena CASI, Romano LUPI, Feliciana DI SPIRITO, Ely GALLEANI, Martina CHIELLA, Silva ZANCHI.Direzione Artistica: Angelo GIACOBBE - Marco PERRAFotografi: PEPE’, Ercolina GALLO, Costanzo CREMONESI, Roberto GAGGERO, Luca LOMBARDIEditore: Soc. Coop. ARTE & TURISMO, Corso Orazio Raimondo 163 - 10083 Sanremo IMTel. 0184-266433 - Fax 0184-263495 - Cell. 335/32.71.11Autorizzazione Tribunale di Sanremo N° 897 del 10/04/1998

Festivalnews DailyQuotidiano del Festival della Canzone Italiana

Voglia di scorrettezzaDalla Prima

vincitrice tra le due proposte dai cantanti da una personalità dello sport o dello spettacolo - Marco Alemanno, Ilaria D’Amico, Fe-lix Baumgartner, Flavia Pennetta tra i primi a salire sul palco - Poi arriva Crozza truccato da Berlu-sconi e attacca un monologo che

va giù subito duro (“Che bello, quanto sono felice di essere qui, ma quanto mi diverto, volete che faccia Totò o che faccia i tagli alla scuola pubblica? Tanto sono vent’anni che faccio tagli e gli i-taliani continuano a votarmi... Ma quanto vi amo a voi? Io in realtà vi odio. Io questo paese lo odio. Per questo ho proposto il con-dono. Io questo paese voglio di-struggerlo”) poi canta “Formida-

ble” parodiando il chansonnier Charles Aznavour (“Vi impedirò di avere un governo stable… in primo grado son già condanna-ble… ma sono inaffondable…). Al termine della canzone fa per riprendere a parlare ma dal pub-blico in sala partono fischi e urla:

“No politica a Sanremo!”, “A casa”, “Fuori”. Il comico ridac-chia, cerca due o tre volte di ri-prendere la sua esibizione ma le urla e le contestazioni glielo im-pediscono. Esce Fazio a calmare gli animi: “Non fate così - dice rivolto al pubblico - c’è diffe-renza tra satira e propaganda…” e rivolto a Crozza “Vai avanti…”. Doveva essere l’asso nella ma-nica ma si sta trasformando in

un clamoroso due di picche. Su Twitter è una pioggia di cinguet-tii: chi dileggia la claque dei ber-luscones, (“venuti da Arcore o re-periti in loco, a Scajolaland”) e chi fa notare che le cose normal-mente dette a Ballarò al Festival di Sanremo hanno tutto un altro

impatto perché è il contesto che cambia il senso della comunica-zione. Quando dopo lunghissimi minuti di raggelato imbarazzo torna il silenzio in platea il co-mico genovese riprende a fatica il suo monologo, ma inizialmente vira su temi non politici e poi ri-propone le collaudate imitazioni di Bersani, Ingroia e di Luca Cor-

dero di Montezemolo. Alla fine il pubblico applaude, ma in nome della par condicio che impone di prendere in giro tutti, quello che doveva essere un siparietto si allunga a dismisura e il Festi-val perde il suo ritmo. Dopo 40 minuti di Crozza viene da chie-dersi se la prima puntata finirà o se faranno direttamente after col-legandosi alla seconda e ci vuole tutta la perfidia di Lucianina, che strapazza le sorelle Parodi (“Era dai tempi di Paola e Chiara che qui non vedevamo due sorelle. A-vete pensato a un Parodi Chan-nel?”) e gongola davanti al fisico atletico di Angelo Ogbonna (“Sei più figo di Figo!”) per non cedere alla tentazione di andarsi a vedere il comizio di Grillo in streaming da Brescia. Poi è come se tutto si fermasse ed ecco un momento di squisito dadaismo, Toto Cutugno che canta col coro dell’Armata Rossa “Sono un italiano”. Un po’ come vedere la Wermacht che in-tona Le mille bolle blu. Surreale follia nazionalpopolare che disin-nesca persino la carica rivoluzio-naria della coppia gay venuta a te-stimoniare l’impossibilità di spo-sarsi in Italia. Di fronte alle facce truci dei cosacchi che obbedienti fanno “lalalala” a comando, an-che Stefano e Federico con i loro cartelli di protesta più che far gri-dare allo scandalo evocano la te-nerezza innocua dei fidanzatini di Peynet.

Enrica GUIDOTTI

“Ma la nostra moneta non è il milaeuro?”

(Scintille, Non so ballare); Elio e le Storie Tese (La canzone mo-nonota, Dannati forever); An-che stasera, ovviamente, solo una delle due canzoni presentate con-tinuerà la gara: a deciderlo il te-levoto e la Giuria della Stampa, al 50%, e la ‘proclamazione’ av-verrà sempre con dei ‘presen-ters’ ospiti. Questi i proclamatori della serata: Max Biaggi ed Ele-onora Pedron per i Modà, Neri Marcorè per Malika Ayane, Jes-sica Rossi per Cristicchi, Filippa Lagerback per gli Almamegretta, la nazionale di fioretto femminile per Max Gazzè, Carlo Cracco per Annalisa, Roberto Giacobbo per Elio e le Storie Tese.Tornano ad esibirsi 4 degli 8 gio-vani: le canzoni saranno votate con sistema misto, televoto e Giu-ria della Stampa. Le 2 ‘canzoni-artisti’ col punteggio complessivo più elevato verranno ammesse alla quarta serata, quella del ve-

nerdì, quando verrà proclamato il vincitore della sezione Giovani.Tra gli ospiti attesa la top mo-del israeliana Bar Refaeli e i Ric-chi e Poveri. Prevista per stasera la partecipazione di Asaf Avidan. Certo, influenza permettendo, Beppe Fiorello, che presenta il suo “Volare - La storia di Do-menico Modugno”, miniserie in due parti in onda su RaiUno su-bito dopo il Festival, lunedì 18 e martedì 19 febbraio. All’Ariston anche Carla Bruni, ex Première Dame de France, per presentare il suo nuovo album. Presente an-che Neri Marcoré, nel ruolo di o-spite e presenter.

“O San Remo,fai che la crisi passiperché è vero chei ristoranti sono pieni, ma di gente che cerca un postocome cameriere.E dì anche a tutti quelli che diconoche ci restituiranno l’Imu sepossono anticipare,io mi fido un casinoma mi piacerebbeavere i soldi primadi andare a votare”

EMOZIONI INUN TWEET

@fabfazio: Ora a letto.Grazie a tutti. Credo ci siano stati momenti dav-vero unici. la scelta fra le due canzoni mi pare aver funzionato.

Il programma

Felix “Rocketman“ Baumgartner

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“La Felicità” di Simona Molinari? Arrivare tra i primi tre

Dalla Prima

Ieri sera, 12 febbraio 2013, ab-biamo sentito i primi giovani big in gara in questo 63° Festival della Canzone italiana Si sono e-sibiti i primi sette, ognuno presen-tando due canzoni. Due di loro provengono da X Factor, uno è al suo sesto festival, poi ci sono due fuoriclasse e una coppia davvero raffinata e inter-nazionale. Ecco i nomi e le due canzoni a-scoltate ieri (una sola è stata scelta per la gara)Marco Mengoni(Bellissimo, L’essenziale)Raphael Gualazzi(Sai [ci basta un sogno], Senza ri-tegno)Daniele Silvestri(A bocca chiusa, Il bisogno di te)Simona Molinaricon Peter Cincotti(La felicità, Dr Jeckyll Mr. Hyde)Marta sui Tubi(Vorrei, Dispari)Maria Nazionale(Quando non parlo, E’ colpa mia)Chiara Galiazzo(Il futuro che sarà)La novità di quest’anno è dun-que la selezione della canzone col Televoto, che parte alla fine della prima canzone. A questo ri-sultato si mescoleranno le prefe-renze della Giuria di qualità, an-dando a incidere sul risultato fi-nale per il 50 per cento. Dalla sala Fazio ricorda che ognuna delle canzoni da votare ha un codice. Votare è semplicissimo e ormai consolidato come modalità privi-legiata da tempo (non solo al Fe-stival). Le canzoni si ascoltano tutte di seguito. Il risultato del te-levoto viene comunicato ad o-gni candidato e al pubblico im-mediatamente dopo la fine della seconda canzone. Passano le se-guenti canzoni:Marco Mengoni (L’essenziale. E-satto: la canzone Bellissimo, di Nannini Pacifico Tagliapietra re-sta incredibilmente fuori)Raphael Gualazzi (Sai)Daniele Silvestri (A bocca chiusa)Simona Molinari con Peter Cin-cotti (La felicità)Marta sui Tubi (Vorrei)Maria Nazionale (E’ colpa mia)Chiara Galiazzo (Il futuro che sarà) Noi per il debutto, ci limitiamo per ora a segnarci due note sul te-sto. Consapevoli che la canzone va giudicata per bel testo, bella melodia. E anche per l’interpreta-zione. Si parte parziali dunque. E imparziali.Marco Mengoni, è venuto alla ri-balta vincendo X Factor. Il Re matto questa volta si presenta più sobrio, e tira fuori solo la voce. L’essenziale è perdere cattive abi-tudini e tornare a sani sentimenti.L’ESSENZIALE (di Roberto Ca-salino)Sostengono gli eroi “se il gioco si fa duro, è da giocare!” Beati loro poi se scambiano le offese con il bene. Succede anche a noidi far la guerra e ambire poi alla pace e nel silenzio mio annullo ogni tuo singolo dolore. Per apprez-zare quello che non ho saputo scegliere. Mentre il mondo cade

a pezzi io compongo nuovi spazi e desideri che appartengono an-che a teche da sempre sei per me l’essenziale. Non accetteró un al-tro errore di valutazione, l’amore è in grado di celarsi dietro amabili parole che ho pronunciato prima che fossero vuote e stupide. Men-tre il mondo cade a pezzi io com-pongo nuovi spazi e desideri che appartengono anche a te. Mentre il mondo cade a pezzi mi allon-tano dagli eccessi e dalle cattive a-bitudini, torneró all’origine, torno a te che sei per me l’essenziale L’amore non segue le logiche Ti toglie il respiro e la sete. Mentre il mondo cade a pezzi io compongo nuovi spazi e desideri che ap-partengono anche a te. Mentre il mondo cade a pezzi mi allontano dagli eccessi e dalle cattive abitu-dini, torneró all’origine, torno a te che sei per me l’essenziale Raphael Gualazzi, “bambootto orsacchiotto” come lo definisce Chiambretti dai microfoni di Ra-dio Due, canta di un racconto e-tico, senza ritegno, appunto. Can-zone priva di virtuosismi felici in-tuizioni e pochi voli pindarici, ri-spetto a quella scartata. Piena di mondi immaginari, in un testa a testa con una ipotetica lei. Proprio come un sogno.SAI (ci basta unn sogno) (di R. Gualazzi)Apri gli occhi e te ne vai la danza è immobile scopre i tuoi fianchi il vento e nei giorni ogni momento vorrei percorrere le tue volute vel-leità Se solo avessi potuto cam-biare il mondo all’improvviso a-vrei bruciato l’accidia immemore che porta il tempo avrei fermato la guerra inutile con un sorriso e allora si avrei saputo credere Posi libera nei sensi la luce mormora dalla finestra stanca la tensione dei silenzi sembra descrivere o-gni tuo sguardo perso Se solo a-vessi potuto cambiare il mondo all’improvviso avrei asciugato le nubi in lacrime per la tua gioia a-vrei sfondato le porte ipocrite di un paradiso avrei toccato quell’a-nima che vive dentro te Sai per sopravvivere ci basta un sogno Sai oh sai per sopravvivere ci ba-sta un sogno E all’improvviso il tutto si delinea proprio come non avrei pensato mai e nell’imma-

gine il respiro si distingue ora per ogni gioia lacrima ogni tuo sor-riso sentirai una forza dentro te che vince ogni limite! Sai per so-pravvivere ci basta un sogno Sai oh sai per sopravvivere ci basta un sogno Sai Daniele Silvestri definito dallo stesso cantante come “un piccolo film con un finale a sorpresa”. Le parole più belle in un corteo a bocca chiusa? Scuola e lavoro. Come dargli torto? Se c’è una canzone “sociale” al festival, pro-babilmente è questa.A BOCCA CHIUSA (di D. Sil-vestri)Fatece largo che … passa do-mani, che adesso non si può oggi non apro , perché sciopererò e an-dremo in strada co’ tutti gli stri-scioni a fare come sempre la fi-gura dei fregnoni a me de que-sto sai , non me ne importa niente io oggi canto in mezzo all’al-tra gente perché ce credo o forse per decenza che partecipazione certo è libertà ma è pure resi-stenza e non ho scudi per proteg-germi ne’ armi per difendermi ne’ caschi per nascondermi o santi a cui rivolgermi ho solo questa lin-gua in bocca e forse un mezzo so-gno in tasca e molti , molti errori brutti , io però li pago tutti. Fatece largo che passa il corteo, se riem-piono le strade via Merulana, così pare un presepe,e semo tanti che quasi fa paura o solo tre sfigati come dice la questura e le parole, si lo so, so’ sempre quelle ma è u-scito il sole e a me me sembrano più belle scuola e lavoro, che temi originali se non per quella vec-chia idea de esse tutti uguali e senza scudi per proteggermi ne’ armi per difendermi ne’ caschi per nascondermi ne’ santi a cui rivolgermi ho solo questa lingua in bocca e se mi tagli pure que-sta io non mi fermo, scusa, canto pure… a bocca chiusa guarda quanta gente c’è che sa rispon-dere dopo di me... a bocca chiusa

Simona Molinari, cantante so-praffina in duetto col suo idolo, il pianista newyorkese Peter Cin-cotti. La canzone scelta dal pub-blico del televoto e dalla giuria è leggiadra come LA FELICITA’. Starebbe molto bene tra i primi

della classifica già dal primo a-scolto,LA FELICITA’ (di S. Molinari – M. Vultaggio – P. Cincotti – C. A-varello)Ho fatto errori che ripensandoci non farei Ma a questo mondo dimmelo tu chi non sbaglia mai Ah, tutta colpa di quell’attimo di gelosia, Io quella notte no, non dovevo andare via. Ero con-vinta sarei riuscita a cambiarti un po’ Ero sicura che non mi avre-sti detto no Io ti volevo in una vita che no era tua Io dicevo ti amo, tu mi dicevi una bugia. Ah la fe-licità But I need you back Ah la felicità But I Need you back Ah la felicità Non ricordo più che sa-pore ha la felicità! Oh I need you back. Parto in vacanza tutta l’e-state senza di te Il sole splende, mi

guarda e ride, Ride di me Quello che voglio non lo so neanche io poi cos’è Di fatto sono sola qui Sono qui senza di te. Ah la felicità But I need you back Ah la felicità But I Need you back Ah la feli-cità Non ricordo più che sapore ha la felicità! Oh I need you back. Io la mattina già mi sveglio sgtanca Avvolta da una sorte di indo-lenza Mi vesto, mi spoglio, mi ri-

metto a letto Io la mattina sono già a lutto.Io senza di te non sarò più la stessa Vorrei tornare indie-tro, aspetta! Io lo so che ho sba-gliato e ti chiedo scusa Amore io per te farei di tutto. Ah la felici-tàOh la felicità Ah la felicità Non ricordo più che sapore ha la feli-cità! Perchè senza di te non so più che cos’è la felicità! Non ricordo più che sapore ha la felicità!

Marta sui tubi, è un gruppo che di femminile ha solo il nome. Il ge-nere è di sperimentazione, non tralasciando una certa vena po-etica metropolitana. Il testo è un a ricerca di purezza ed essenza, tutte cose della vita interiore, rac-conti intimi fatti a un amico im-maginario. un invito alla condivi-sione di vita vera.VORREI (di G. Gulino – M. Bo-schi – C. Pipitone – P. Pischedda – I. Paolini)Quando il cuore è convinto non sbagli mai Prova a chiedere al vento quello che vuoi C’è chi ha detto che hai fatto dei bei casini E distratta distruggi ogni cosa sai E io vorrei, vorrei ancora più bellezza E io sarei, con te sarei pronto a fare tutto un’altra volta E tuffarmi nella tua purezza Per-ché ormai non posso più, più stare senza Quando tornerà, quando tornerà l’essenza La raccoglierai tu Chiedo perdono a i punti car-dinali dello stare Al mondo per non averli riconosciuti Chiedo perdono a ognuna delle lacrime che non ho bevuto E io vorrei, e io vorrei Vorrei prenderti le mani e berci dentro E tuffarmi nella tua purezza Solo se lo vuoi tu Chiedo perdono alla pastorizia perché

con la mia condotta ho umiliato la reputazione Della pecora nera Chiedo perdono alle stalle che meritano sempre di ospitarmi ma che evito di frequentare troppo stesso Dormi qui, com’è facile re-stare sveglio Dormi qui, ho per-duto troppo tempo ma ora Dormi qui, sono piccolo per abbracciare il cielo Dormi qui, troppo grande per volarci dentro E io vorrei, vor-

rei prenderti le mani e berci den-tro E tuffarmi nella tua purezzan Perché ormai non posso più, più stare senza Solo se lo vuoi tu

°Maria Nazionale, un’attrice can-tante talentuosa e melodica. Sulla scena da vent’anni, ieri ha por-tato la sua napoletanità e il bel canto. Prevale la canzone lenta, non struggente, ma di certo ma-linconica.E’ COLPA MIA (di Peppe Ser-villo, Fausto Mesolella)Si te vene nu dubbio, se po’ tu t’arraggie, non ti senti sicura E accummencia ‘a paura, si certa ‘e sape’ che è stata accussì E’ colpa mia, E’ colpa mia, E’ colpa mia…E’ colpa mia E mi metti alla prova pe’ vede’ si te penzo e te voglio Cchiù bene E da ieri sera stai fa-cenno domande pe sapè si te stan-che Ancora insieme, Ancora in-sieme, Ancora insieme….Am-more mio E mo chell’ che è stat’ è stat’ E mo nun me fa cchiù stu terzo grado O tiempo corre an-nanz a mme Nun resta tiempo pe’ sapè Si è colpa mia Se ti vengo a bussare, dal cortile a chiamare e quaccuno s’affaccia Nun ri-spunne e me caccie, sei sicura che è stao un amore sbagliato E’ colpa mia, E’ colpa mia, E’ colpa mia…E’ colpa mia ‘E cagnato ‘o Ve-stito ed il gesto ha tradito quella tua frenesia Di cambiare la via e te stongo aspettanno pe sapè si te stanche. Ancora insieme, Ancora insieme, Ancora insieme….Am-more mio E mo chell’ che è stat’ è stat’ E mo nun fa vedè ca pienz a nato ‘O tiempo corre annanz a mme Nun resta tiempo pe sapè Si è colpa mia ‘O tiempo corre an-nanz a mme Nun resta tiempo pe sapè Si è colpa miaChiara Galiazzo, ha vinto X Fac-tor, e Sanremo è il suo debutto. Canta due belle canzoni. E va a-vanti con IL FUTURO CHE SARÀ (di F. Bianconi - L. Chiaravelli - L. A. Gonzales )Credo negli angeli ma frequento l’inferno Colgo occasione così senza necessità Sono la venere che risorge dal niente Non cono-sco più la mia vera identità Por-tami a bere oltre le stelle Spie-gami il senso dimmi la verità, pro-feta Fammi fumare venti d’im-menso Dimmi il futuro che sarà Leggo gli oroscopi ma aspiro all’eterno Fuochi in estate per noi, nuove ritualità Suona un’ar-monica ma nessuno la sente E già piove sull’età della vanità Por-tami a bere oltre le stelle Spie-gami il senso dimmi la verità, pro-feta Fammi fumare venti d’im-menso Dimmi il futuro che sarà. Il futuro che sarà. Che sarà, che sarà Portami a bere oltre le stelle Spiegami il senso dimmi la ve-rità, profeta Fammi fumare venti d’immenso Dimmi il futuro che sarà. Che sarà, sarà Profeta, illudi l’uomo l’ultima volta Dimmi che qualcosa cambierà Lei la rivedremo giovedì. Questa sera ascolteremo il cast restante. Poi avremo il quadro completo e sapremo meglio che voti dare. Buon Festival.

di Tiziana PAVONE

Maria Nazionale.

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Iniziamo dalla donna del Festival:Luciana Littizzetto,che nella prima serata ha cambiato tre abiti. Tutti firmati da giovani stili-sti: Gabriele Colangelo, Albino e Kristina. Le scarpe, tacco 12 e numero 33 e mezzo sono state tutte confezionate per lei da Riccardo Rizieri.Abiti corti per lei e tanti strass: “Ho scelto gli abiti corti - ha detto Lu-ciana nel corso della diretta - per via della spending review!”. Abiti mul-tifunzionali.

Voto 8Fabio FazioPer lui sono stati confezionati dal suo stilista di fiducia, Ennio Capasa di Costume National, due smoking e quattro completi in tessuti leggeri nei toni scuri: nero, grigio e blu oltremare. Per la prima serata Fazio ha scelto il completo nero e camicia bianca. Un po’ troppo ingessato nel ve-stito. Elegante ma essenziale.

Voto 7

I cantanti:Marco Mengoni:Abito total blu molto chic

Voto 9

Raphael Gualazzi:Abito classico blu con bordo neri molto elegante

Voto 8Daniele Silvestri:Total look firmato Diesel misto. Molto Glam. Nel secondo brano toglie la giacca e svela le bretelle. Trendy e sexy

Voto 9Simona Molinarie Peter Cincotti:

Vestitino spiritoso per la Molinari. Bel rosso con strass luccicosi. Tac-chi altissimi. Per Cincotti abito nero elegante e camicia sbottonata.

Voto 8Marta sui Tubi:Un po’ una copia tra Freddy Mercury e i Village People. Carini i pois del vestito del musicista, positivamente dispari.

Voto 6Maria Nazionale:

Abito rosa schokking con scollatura che risalta il decolté. Tacchi effetto grattacielo.

Voto 6Chiara:Vestito molto originale adatto al suo carattere. Un nell’azzurro che ac-centua la luminosità del suo viso.

Voto 8

OspitiIlaria d’Amico:

Stupenda ed elegante come sempre. Abito lungo nero con strass. Si ab-bassa il voto per l’apparecchio ai denti anche se bianco

Voto 9Felix Baumgartner:Colore bordeaux-viola troppo forte per l’abito del record man

Voto 6Valeria Bilello:

Bellissimo abito bianco stile anni 50’. Una vera dama in bianco

Voto 9Flavia Pennetta:Elegantissima con una scollatura mozzafiato.

Voto 8Benedettae Cristina Parodi:Ancora luccichio che trionfa. Bel contrasto tra i due abiti delle sorelle uno panna uno nero.

Voto 8Menzione speciale:Mauro PaganiHa diretto l’orchestra sulle note di “Va pensiero” di Verdi. Look elegan-tissimo ma non formale.

Voto 10

Look: il trionfo del “luccicoso”:un voto allo stile!

di Elena CASI

La prima serata del Festival è stata il trionfo del luccicoso. Sanremo non è solo canzoni ma ancheun momento per divertirsi a dare il voto agli abiti dei protagonisti che hanno calcato il palco sanremese.Il toto vestito a Sanremo era iniziato da giorni e ieri alcuni sono stati svelati.

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Mi chiamo Massimo Morini, sono uno dei tanti frequen-tatori assidui del

Festival di Sanremo. Con que-sta edizione sono arrivato al mio 23° Festival consecutivo. Con al-tri 7 “Sanremo Giovani” in tutto fanno 30 edizioni. Al Festival svolgo triplice mansione: diret-tore d’orchestra (quest’anno diri-gerò Antonio Maggio nei giovani e canterò una frase del ritornello) e/o direttore tecnico e/o tecnico di sala (ottimizzazione dell’audio, assieme ai sapienti tecnici della RAI. Quest’anno sono al servi-zio degli Almamegretta e Il Cile). Da tredici anni racconto ai lettori di Festivalnews cosa succede a te-lecamere spente, cosa si dicono i “big” mentre nessuno li ascolta e tutto quello che succede dietro le blindatissime quinte del Festival. La mia rubrica si chiama “Tempo Massimo” perché ap-pena finito il Festival, spesso ancora in smoking, corro al mio computer portatile per-ché ho solo pochi minuti per scrivere l’articolo e mandarlo all’efficace redazione centrale. Pochi minuti per raccontarvi cose che vi faranno meglio ca-pire cosa è veramente un Fe-stival di Sanremo, anche se o-gni volta mi riserva nuove sor-prese, e dopo 23 anni anche io non finisco mai di stupirmi di quello che vedo e che sento.

Il titolo è il classico inizio di una barzelletta. Che infatti sto per raccontarvi. L’italiano sono io, grande appassionato di im-prese spaziali che ho inseguito tutta la sera Felix Baumgart-ner (l’austriaco) per congratu-larmi con lui della sua straordi-naria impresa. Uno che si è lan-ciato dallo spazio ed è atterrato sulla Terra per me è un mito. Dopo essere riuscito a parlare

con lui e a ottenere il suo indi-rizzo mail, me ne sono tornato felice e contento nella Green Room, la stanza situata pro-prio sotto il palco dove artisti, discografici, promoter e racco-mandati vari sostano durante le serate del Festival (chia-mata così per il fatto che il pa-vimento in linoleum è di co-lore verde). Mi siedo e continuo a gustarmi il Festival, men-tre Luciana Littizzetto ad ogni fuori onda si esibisce nelle sue migliori battute, per poi ripe-terle in diretta se la platea ha mostrato di gradirle, da consu-mata professionista quale è. A un certo punto si siede vicino a me Ivan (il russo), un com-ponente del coro dell’Armata

Russa che ha duettato con Toto Cutugno. Non so una parola della sua lingua, ma capisco che sta discutendo con i suoi colleghi proprio a proposito di Felix Baumgartner. Dalle facce intuisco che si stanno chie-dendo come potesse l’austriaco essere sicuro di atterrare senza sfracellarsi dopo 40 chilometri di volo. Gesticolavano ed io ca-pivo. Ivan (più o meno) diceva: “Ma come avrà fatto ad atter-rare in piedi?”. E uno di loro ri-sponde: “Si chiama Felix, come il gatto, è atterrato in piedi per forza”. E scoppiano in una ri-sata fragorosa e io anche, ve-dendo il russo che mimava un gatto che si raddrizza all’ul-timo istante quando lo si lancia

per aria. Potenza dei cartoni a-nimati. In quel momento sco-pro che sta ridendo anche un altro italiano vicino a me (che non so chi fosse). Lo guardo e a bassa voce commento “Certo che chiamarsi Felix come il gatto, ed avere il cognome che inizia con Bau, come il verso del cane, è il massimo!”. E scoppiamo a ridere anche noi come due pazzi. Mentre ita-liani e russi stiamo sghignaz-zando scompostamente en-tra Baumgartner. Ammuto-liamo tutti di colpo e poi ap-pena l’austriaco si allontana riprendiamo a ridere, ognuno mimando il verso del cane e del gatto. Potenza del linguaggio dei gesti. Che stasera ha unito

in un’unica risata gente che non si conosceva e che nean-che comprendeva una sola pa-rola l’uno dell’altro. Qualcuno poi ha detto qualcosa a Felix, che a distanza è scoppiato a ri-dere anche lui. Epilogo perfetto della barzelletta della prima se-rata del Festival.

PS. Vorrei dire una cosa su E-lio e Le Storie Tese. Ho sentito i loro brani in prova. Uno dei due, la “Canzone Mononota” è, a mio parere, un pezzo musi-calmente straordinario, nonché il miglior brano della loro car-riera. Credetemi, vi stupiranno. Invidio con tutto il cuore Peppe Vessicchio che ha l’onore e il merito di dirigerlo. Io non sa-prei davvero da che parte ini-ziare…

CI SONO UN’ITALIANO,UN AUSTRIACO E UN RUSSO…

Giusto il tempo di riprendersi dallo shock delle contestazioni a Maurizio Crozza che a Sanremo sono ar-rivati Stefano Olivari e Federico Novaro, i due fidanzati gay che hanno annunciato in un video la loro intenzione di andare a sposarsi a New York il 14 febbraio, raccontando con sessanta cartelli la loro sto-ria commovente d’amore. Una scena molto delicata, volutamente riproposta da Fabio Fazio sul palco dell’Ariston per mostrare come l’amore sia universale. Nessuna domanda particolare da parte dei con-duttori, solo la possibilità ai due innamorati di raccontarsi.

el.ca.

E’ morto ieri pomerig-gio, all’ospedale di Imperia, l’On. Man-fredo Manfredi, sto-

rico esponente politico impe-riese, era stato tra i principali punti di riferimento della De-mocrazia Cristiana di cui era stato Parlamentare in cinque Legislature consecutive dal 1976 al 1993. Durante la sua lunga e prestigiosa carriera po-litica aveva ricoperto per due volte  anche la carica di Sotto-segretario al Tesoro: nel V Go-verno Fanfani dal 7 dicembre 1982 al 4 agosto 1983 e nel I Go-verno Craxi dal 9 agosto 1983 al 25 febbraio 1984. Suc-cessivamente era stato anche Presidente della Commis-sione Finanza nell’XI Legislatura dal 17 giugno 1992 al 14 aprile 1994. Nella sua attività parlamentare si con-

tano 401 progetti di Legge pre-sentati, 389 atti di indirizzo e di controllo e 176 interventi. A livello locale era stato invece Presidente della Provincia di Im-peria dal 1965 al 1975.Amava parlare dei valori della resistenza, anche in qualità di  presidente dell’Istituto Sto-rico della Resistenza. Il suo ul-timo incarico pubblico era stato quello di consigliere provinciale nel gruppo della Margherita. L’On. Manfredi, che era nato a Pieve di Teco e che il prossimo 26 aprile avrebbe compiuto  85 anni, era anche molto legato

all’entroterra dove amava recarsi insieme agli amici. La sua ultima apparizione pubblica risale a giovedì 31 gennaio, in occasione dell’incontro di Luca Cordero di Montezemolo.

Muore ad Imperia l’Onorevole Manfredo ManfrediLa sua ultima apparizione pubblica risale a giovedì 31 gennaio, in occasione dell’incontro di Luca Cordero di Montezemolo alla Camera di Commercio

Cutugno con l’Armata Rossa.

I “Promessi Sposi”.

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Si è svolto l’altra sera, 11 febbraio, il Gran Galà ufficiale del Fe-stival di Sanremo,

presso il Royal Hotel, in occa-sione del quale sono state asse-gnati i riconoscimenti del Pre-mio “Dietrolequinte”, ideato e condotto dal nostro direttore I-lio Masprone e giunto alla sua terza edizione. Con Masprone la bellissima show girl Giorgia Moschini, sanremese di ado-zione. Il Premio quest’anno è stato assegnato a Mara Maion-

chi, Marinella Venegoni, Mas-simo Morini, Sandra Bempo-rad, Rocco Papaleo, assente giustificato. La giuria 2013 era invece composta dai giornalisti Mario Luzzatto Fegiz (Corriere della Sera), Marino Bartoletti (Giornalista Rai), Marco Mo-lendini (Il Messaggero), Marco Mangiarotti (Il Giorno), Da-rio Salvatori (Critico musicale Rai Uno). La prima Signora a salire sul palco è Maria Teresa Verda Scajola, che ha conse-gnato il premio al maestro Mas-simo Morini (da ligure a ligure), con questa motivazione: “il le-ader del gruppo dei Buio Pesto non poteva che essere genovese. Il fenomeno musicale di questi ultimi anni ha fatto della sua città una bandiera della produ-zione musicale e filmica, come testimonia il film Capitan Ba-silico 2. Morini è direttore d’or-chestra al Festival e simbolo vi-vente della musica di tendenza che arrangia produce e inter-preta, e ha fatto vincere ben otto dischi d’oro”Dopo il ligure Morini a ritirare il premio è stata una signora vete-rana del Festival, Sandra Bem-porad, premiata da Mario Maf-fucci ex capo struttura di Rai Uno, con la seguente motiva-zione. “Esordisce giovanissima nel mondo della comunicazione sulla terza rete radiofonica. Poi passa a Rai 1. Nel 1990 inau-gura un’altro tipo di carriera e diventa produttrice di tanti programmi e musical. Poi tanti concerti tra cui quelli del primo Maggio, Notte Rock, Pavarotti e Friends all’Eurofestival, e dal 92 al 2000 produce al Festival e diventa capo progetto di eventi collegati dal Dopo Festival, a Sanremo si nasce, Sanremo E-state, e tanti altri.” Terza pre-miata è il critico musicale Mari-nella Venegoni, “Sovente viene definita una penna pungente che non le manda a dire. Ep-pure in questa libertà espres-siva dovrebbe consistere il me-

stiere del critico musicale dello spettacolo. Professione che lei esercita con competenza ed en-tusiasmo senza curarsi dell’in-sorgere di eventuali ritorsioni, e problemi vari”. Mentre Cate-rina Caselli consegna il premio, Mario Luzzatto Fegiz, amico della Venegoni da tanti anni che, a sorpresa,legge una fila-strocca in rima dal suo I-Phone, divertendo le due signore della musica: “Che magnifico casino, che è successo a Crescentino! Donne uomini e barboni fanno festa a Venegoni Cantano e bal-lano brutti e belli, fuochi d’ar-tificio fino a Vercelli perchè di-verta la serata in cui Marinella viene premiata. La bisbetica è domata? No, non credere Gere-mia: indomabile è la zia!” Ma-rinella, appena salita sul palco era stata invitata a fare una ri-flessione: “Noi critici musicali, quando arriviamo a Sanremo capiamo che delle canzoni non

interessa niente a nessuno, Le polemiche sulle elezioni politi-che sono state sostituite dalla notizia delle dimissioni del Papa, che viene in primo piano.Come sempre noi ci ritro-viamo con le nostre piccole canzoni, ma lo facciamo sem-pre con passione, nel nostro piccolo mondo “Scesi tutti dal palco, rimane a ricevere il pre-mio un’altra eccellente signora della musica, la discografica Mara Maionchi, accompa-gnata dall’inseparabile marito e produttore autore Alberto Salerno: “ E’ la manager per-fetta. Se deve decidere su un artista, il suo istinto infallibile la induce a osare tanto, senza ripensamenti. Infatti i suoi successi sono una lista lunga, impressionante, e oggi come ieri, sono di altissimo livello Sempre sorridente di carattere, nasconde una forza e una tena-cia non comune. Ben cosciente

delle sue qualità di scopritrice di talenti e della sua professio-nalità senza eguali non ha bi-sogno di trattenere le sue im-pressioni. Quando si tratta di difendere la sua esperienza in fatto di musica, la nostra non ha peli sulla lingua. Anche se dai tempi di X Factor è sempre meno dietro le quinte, la nostra lady della serata è lei, Mara Maionchi”. Mara scendendo dal palco senza smentire la sua tempra, incita con un impera-tivo a cantare subito, e quindi passa la palla all’ospite Franco Fasano, che le ha appena con-segnato il premio realizzato da un artigiano ligure e disegnato dal grafico Marco Perra.L’unico Premio mancante sarà consegnato a Rocco Papaleo, per mano del segretario del Pre-mio, Fausto Taverniti a Roma nel corso di una manifesta-zione. Papaleo ha avuto un im-pedimento e ha inviato le sue

Tutto il Premio minuto per minutodi Tiziana PAVONE

Mara Maionchi, Franco Fasano, Mario Luzzatto Fegiz, Caterina Caselli, Marinella Venegoni, Mario Maffucci, Sandra Bemporad, Marco Molendini, Massimo Morini, Giorgia MoschiniMaria Teresa Verda-Scajola, Vincenzo Palmero, Ilio Masprone, Marichele Brusa e le modelle dello stilista torinese Fabrizio Picardi e di Angy Moda di Montecarlo

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Tutto il Premio minuto per minuto

scuse, attraverso una telefonata in diretta, per la mancata an-nunciata presenza.Tutti i premiati unitamente a tanti amici famosi e non si sono trattenuti all’Hotel Royal, per la cena del Gran Galà il cui menù è stato curato dalla Re-gione Piemonte, con vini pie-montesi di Asti e del Monfer-rato, la gorgonzola di Igor di Novara e il meraviglioso for-maggio Castelmagno, fornito amichevolmente dal Consorzio del Castelmagno stesso. Prima della premiazione ufficiale, in un altro salone dell’hotel, si è svolta un’elegante sfilata di alta moda dello stilista torinese

Fabrizio Picardi dell’omonimo Atelier di abiti da sposa e ce-rimonia, mentre una parteci-pazione nel corso del Dinner è stata anche quella della sar-toria Angy Moda di Monte Carlo: tutta la parte moda è stata molto apprezzata ed ha visto, in prima fila tra il pub-blico, proprio i premiati ac-compagnati dai famigliari.Mara Maionchi a fine cena ha fatto visita al Casinò. Tenace fino alle ore piccole. Ieri è ri-partita per Roma, a fare l’in-segnante del talent show più famoso d’Italia, negli studi di Amici, senza il suo Alberto, che è tornato a Milano.

Mara Maionchi, Franco Fasano, Mario Luzzatto Fegiz, Caterina Caselli, Marinella Venegoni, Mario Maffucci, Sandra Bemporad, Marco Molendini, Massimo Morini, Giorgia MoschiniMaria Teresa Verda-Scajola, Vincenzo Palmero, Ilio Masprone, Marichele Brusa e le modelle dello stilista torinese Fabrizio Picardi e di Angy Moda di Montecarlo

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Un momento della serata del Gran Galà del Festival con la sfi-lata di moda dello sti-lista torinese Fabrizio Picardi.

In alto a destra il gior-nalista Fausto Taver-niti, segretario gene-rale del Premio Die-tro le Quinte con la lookmaker Anna Ce-lestino.

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Al Festival un’artista genovese“scioglie” Silvio Berlusconi

L’ex Premier del go-verno Silvio Berlu-sconi ‘si scioglie’ e si trasforma nella figura

del Duce Benito Mussolini. Tutto questo è contenuto in un video della durata di circa due minuti. L’originale creazione è di un’ar-tista genovese, Virginia Monte-verde, che da ieri espone il “pre-occupante” filmato tra le sue o-pere, presso lo stand di “Art Commission Events” allestito al terzo piano del Palafiori, proprio in questa settimana festivaliera. Dopo le polemiche suscitate dalle recenti dichiarazioni dell’ex Pre-mier, sulla necessità di ‘spostare il Festival’, per non disturbare le imminenti elezioni, a Sanremo ar-riva così, dal mondo dell’arte, una delle più curiose novità di que-sta edizione della kermesse san-remese. L’idea di liquefare Silvio Berlusconi è venuta proprio alla Monteverde circa un anno fa.Il titolo dell’opera: “B. O il ri-tratto di Dorian Grey”, mentre il video è stato pubblicato on line alla fine dello scorso gennaio, in occasione di uno dei tanti com-menti fatti dall’ex Premier proprio sulla personalità del Duce. “Tec-nicamente si tratta di un insieme

di ritratti digitali dei due perso-naggi - spiega l’artista – che ven-gono sovrapposti in una serie di sequenze che realizzano una lenta metamorfosi del primo personag-gio, Silvio Berlusconi poi, nel se-condo, Benito Mussolini. Vengo definita una pittrice ‘liquida’ – così ancora la Monteverde – per-chè nelle mie opere ‘sciolgo’ di solito monumenti e città, per rap-presentare la precarietà e l’insta-bilità della società in cui viviamo. Una volta diventato Benito Mus-solini, la ‘maschera’ si liquefà e quello che rimane al di sotto è un anziano signore, l’ex Premier, in divisa ispirata all’epoca mussoli-niana”. Emblematico appare an-che il titolo. “A mio avviso nes-suno più dell’Onorevole Silvio Berlusconi, nella nostra epoca, è riuscito ad incarnare meglio il personaggio di Dorian Grey – ag-giunge l’artista – e mi riferisco al suo ostinato desiderio di rimanere perennemente giovane”. Quando chiediamo alla Monteverde quale messaggio vuole trasmettere con la sua opera, è lapidaria. “Far ri-flettere la gente su cosa può na-scondersi sotto un’immagine che anela spasmodicamente alla per-fezione”.

di Maria Pia DAFFARA

Da oggi al Palafioriè in visione il videoche rappresentaSilvio Berlusconicon la tecnicadel Morphing.

Durante l’intervento di Maurizio il ‘fuori fuori’ ur-lato all’Ariston era riferito a due persone del pub-blico che alla sua entrata hanno subito cominciato ad urlare. Lo ha precisato Massimo Martelli, uno degli autori di Fazio, salito in sala stampa al Roof dopo l’intervento del comico. Martelli ha aggiunto che i due “sono stati accompagnati fuori dall’Ari-ston dalla vigilanza”. C’è ne è per tutti, per tutti i sei candidati premier alle prossime elezioni. E’ Maurizio Crozza, l’ospite più atteso della prima serata del festival di San-remo, che entra nei panni di Berlusconi e canta ‘Formidable’, “scritta da Bonaiuti, Verdini, Co-sentino e Aznavour” spiega Fabio Fazio. Dispensa euro a destra e sinistra: “non vi preoccupate, non sono miei, sono vostri”. La performance di Crozza, aperta con l’imitazione di Berlusconi ha scatenato una contestazione tra alcuni spettatori del teatro. Sono dovuti passare alcuni minuti e l’intervento

prima di Fazio, poi della sicurezza, per calmare gli animi esortando il pubblico ad ascoltare tutto l’in-tervento dello showman prima di trarne le conclu-sioni. Crozza è visibilmente in difficoltà, ma su esorta-zione di Fazio riprende e riflette sul popolo ita-liano: “Siamo ingovernabili. Rimarremmo sempre gli Stati Disuniti d’Italia se ci sono quaranta par-titi e sei candidati premier alle prossime elezioni” e passa in rassegna gli altri 5 candidati alla guida del paese: “Monti è contro i matrimoni gay, Ven-dola contro la Tav. Io gliel’ho detto ‘Niki stai un po’ calmo. Completiamo la Tav e in due ore vai a sposarti in Francia’. Se dovesse vincere Bersani sa-rebbe proprio sfigato… il 28 il Papa si dimette, lui uscirebbe come seconda notizia”. In ultimo non mancano le imitazioni di Ingroia e Montezemolo. Poi saluta ed esce tra gli applausi scroscianti, e me-ritati, del pubblico.

Cristina GRIFONI

Massimo Martelli, salito in sala stampa, ha spiegato che le urla sentitein teatro erano rivolte ai contestatori

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Per il sesto anno con-secutivo Casa Sanremo Impero Couture - ma-nifestazione ideata da Vincenzo Russolillo e Mauro Marino, pro-dotta ed organizzata da Gruppo Eventi - è il principale luogo di ag-gregazione di tutto il mondo musicale pre-sente a SanremoCasa Sanremo – Impero Cou-ture - l’area ospitalità del 63° Festival della canzone italiana - insieme con Radio Italia - da sempre partner della manifesta-zione - proporranno nella gior-nata di oggi diversi appunta-menti di intrattenimento, di live e di svago.Tra gli appuntamenti principali della giornata:MUSICA IN BUSINESS: il mondo del business incontra la musica e Casa Sanremo Impero Couture ospita uno dei prota-gonisti di punta del mondo im-prenditoriale italiano, AN-DREA FAVARETTO, fon-datore di NLP Results che, a-deguandosi allo spirito della settimana sanremese, declinerà il proprio speech rifacendosi ad uno dei grandi successi della musica italiana.COOKING SHOW: appunta-menti di intrattenimento turi-

stico e gastronomico condotti quotidianamente dallo chef stel-lato Fofò Ferriere con Iuliana Ierugan e con la supervisione di Giuseppe Greco. I Cooking Show previsti sono dedicati ri-spettivamente alla cucina della Calabria e del Piemonte.Show case di Ed Ward e a se-guire degli Iron of faithA mezzanotte circa sul palco di Casa Sanremo inizierà lo Show case di Antonella Lo Coco che

tra i brani interpretati proporrà anche, in assoluta anteprima, il singolo “Nuda Pura Vera” e-stratto dalla colonna sonora del film “Ci vuole un gran fisico”· a seguire, fino a notte fonda, ancora musica con il gruppo Quisisona e il Dj set di Micky Milone.Questi, invece, gli ospiti previsti a RADIO ITALIA:Fiorella Felisatti ospiterà in studio Simona Molinari, I-

rene Ghiotto, Maria Nazionale, Renzo RubinoOspiti del Presidente di Radio Italia Mario Volanti saranno Chiara e Paolo SimoniPaola Gallo incontrerà Al-mamegretta, Ilaria Porceddu, Marta sui Tubi, BlastemaE, dopo i commenti in diretta sulla prima puntata del Festi-val, una lunga notte di incontri, chiacchiere e interviste, da mez-zanotte in poi, un vero e proprio

“dopo Festival”, con altri pro-tagonisti della scena musicale: Ricchi e Poveri, Max Gazzè, Andrea Nardinocchi, Malika A-yane, Raphael Gualazzi, Modà, Simone Cristicchi, Elio e le Sto-rie Tese, il Cile, Annalisa, Anto-nella Lo Coco.

Gli appuntamenti saranno tra-smessi in contemporanea an-che su Radio Italia Tv (canale 70, DTT) e in streaming an-

che video sul sito www.radioi-talia.it. Tutte le attività sanre-mesi vivranno in tempo reale sul sito, sul canale ufficiale Youtube www.youtube.com/user/radio-italiaweb, sulle pagine ufficiali di facebook www.facebook.com/radioitalia.it, e twitter www.twitter.com/radio_italia-

Per il sesto anno consecutivo Casa Sanremo Impero Cou-ture – manifestazione ideata da Vincenzo Russolillo e Mauro Marino e prodotta ed organiz-zata da Gruppo Eventi – sarà il principale luogo di aggrega-zione di tutto il mondo musicale presente a Sanremo, una vera e propria area ospitalità dedicata al Festival. E vivrà anche 24 ore su 24 sulle pagine social della manifestazione. La “casa”, in-fatti, sarà più social connected che mai! Saranno infatti sem-pre attivi i profili di Facebook (Casa Sanremo Official), Twit-ter (@casaSanremoffic), You-tube (Casa Sanremo Tv), Flickr (casasanremo), Instagram (ca-sasanremo) e Foursquare. Tutti gli utenti sono invitati a postare le proprie foto su Instagram u-tilizzando l’hashtag #casasan-remo. Così come sarà via via sempre aggiornato il sito uffi-ciale della manifestazione www.casasanremo.it e molte inizia-tive saranno visibili anche in tv sul canale 70 del digitale terre-stre di Radio Italia Tv.

Ecco gli appuntamenti di oggia “Casa Sanremo - Impero Couture”

-PALAFIORI-

L’inaugurazione di domenica scorsa con il ViceSindaco Claudia Lolli e Vincenzo Russolillo

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Anche questa edizione del Fe-stival di Sanremo è impreziosita dalle creazioni del maestro orafo Michele Affidato. L’orafo cro-tonese, che da diversi anni or-mai porta la sua arte nella città dei fiori in occasione della ker-messe canora, è stato chiamato, quest’anno, per realizzare i presti-giosi premi nell’ambito di due tra i più prestigiosi eventi collaterali al Festival, ed in particolare il pre-mio nazionale AFI (Associazione Fonografici Italiani) e quello per Casa Sanremo, il salotto del Fe-stival, che premierà la canzone vincitrice della 63° edizione della kermesse.Si rinnova così lo stretto legame tra il Festival e Affidato che ha ar-ricchito, con le sue opere, le ul-time tre edizioni della kermesse. In occasione del 60° Festival, re-

alizzando i premi conferiti a Nilla Pizzi, alle maestranze Rai e ad Antonella Clerici. L’anno suc-

cessivo, in occasione delle ce-lebrazioni per il 150°anniversa-rio dell’Unità d’Italia, creò il pre-

zioso Stivale che, dopo essere stato presentato anche al Quiri-nale al Capo dello Stato Gior-

gio Napolitano, al termine della serata “Nata per Unire”, andò al cantante pugliese Al Bano con la canzone “Va’ pensiero”, e-letta dal pubblico come la più a-mata nella storia della musica i-taliana. Infine, nella scorsa edi-zione, Michele Affidato realizza il ricco Globo che, nella serata “Viva l’Italia nel Mondo” dedi-cata alle canzoni italiane più co-nosciute, fu vinto dai Marlene Kuntz e Patty Smitt con l’inter-pretazione di “Impressioni di Set-tembre”.Da due anni, inoltre, Af-fidato è l’orafo ufficiale di “A-rea Sanremo”, l’unico concorso che porta i giovani vincitori al Festival di Sanremo. Si rinnova, quest’anno, anche la collabora-zione con l’AFI che ha conferito ad Affidato l’incarico di realiz-zare le opere con cui saranno pre-miati Fabio Fazio per la condu-zione del Festival, Al Bano, Ric-chi e Poveri e Toto Cutugno per la carriera, ma anche a Simone Cristicchi, Modà, Maria Nazio-

nale ed Antonio Maggio. Premio anche a Luca Dondoni critico de “La Stampa”, ed infine un ricono-scimento a Sandra Benporad per la produzione esecutiva di San-remo 2013. Per il premio AFI, il laboratorio di Michele Affidato ha realizzato a mano dei bassori-lievi in argento su cui è sbalzato a rilievo un grammofono e il logo dell’AFI. Raffigura lo strumento musicale la “Lira”, invece, il pre-mio ideato dal maestro orafo cro-tonese per Casa Sanremo che, nella settimana dell’evento, rap-presenta il fulcro delle iniziative collaterali alla kermesse. L’opera è formata da una pietra di agata da geode e da una base di vetro. Sulla base della pietra, con la tec-nica della foglia d’oro, è stato re-alizzata la Lira su cui sono incisi i loghi di Casa Sanremo e Radio I-talia. L’opera, come annuncia an-che il sito internet di Casa San-remo, sarà consegnata alla can-zone vincitrice, dopo la sua pro-clamazione.

L’arte di Michele Affidato al FestivalSuoi i premi AFI per Fazio, Al Bano, Ricchi e Poveri e Toto Cutugno

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Ottimo debutto ieri in Piazza Ita-lia al Palafiori, per la trasmissione “Caffè Musicale” condotta dal no-stro direttore Ilio Masprone, nella

foto con la show girl Giorgia Moschini, an-data in onda in diretta su Canale Italia 117. Alla prima puntata hanno partecipato l’ex diri-gente di Rai Uno Mario Maffucci, il direttore di Rai Basilicata Fausto Taverniti, il musicista ge-novese Massim Morini, il Patron di Casa San-remo Vincenzo Russolillo e il critico musicale di Rai Uno Dario Salvatori. La regione ospite di ieri era la Basilicata che ha fatto degustare agli ospiti un piatto particolare della cucina regio-nale. Oggi l’appuntamento è rinnovato sempre alle ore 14.30 alle 15 con la Campania. L’argo-mento è il commento della prima serata del Fe-stival; anche oggi grandi ospiti.

Dopo il successo di Papaleo a San-remo lo scorso anno, quello di A-

risa l’anno precedente la Basi-licata intende anche quest’anno sollecitare l’interesse e la curio-sità degli opinion maker, raffor-zando il proprio messaggio di invito alla scoperta di una Re-gione per molti aspetti ancora i-nedita, anche attraverso la de-gustazione di prodotti tipici.Il gusto diviene così prefigura-zione della ricchezza e varietà di un territorio, terra di ispira-

zione di poeti, letterati, musici-sti che, se trova una sua inter-pretazione contemporanea in artisti celebri, tra cui va ricor-dato anche Mango, ripropone, al contempo, la perenne attua-lità della straordinaria musica di Gesualdo da Venosa, “Prin-cipe dei Musici”, di cui ricorre quest’anno il 400enario dalla morte. La Basilicata, terra d’i-spirazione, raccontata magi-stralmente da Mariolina Ve-nezia nel suo felice romanzo Mille Anni che sono qui (pre-mio Campiello), valorizzata dal

grande cinema di Pasolini, Sal-vatores, Gibson, solo per citarne alcuni, si propone ad un turista esigente desideroso di autenti-cità e di ritrovate armonie come solo può offrire una terra in cui la natura regna sovrana, estre-mamente variegata nei suoi pa-esaggi, ricca di tesori inaspettati di arte e cultura. A Casa San-remo, la Basilicata offre ai visi-tatori le prelibatezze eno gastro-nomiche che bene si abbinano alle immagini dei suoi paesaggi e dei luoghi di villeggiatura.

Alessandra LUTI

Felice debuttodel “Caffé Musicale”su Canale Italia

La Basilicata ancora protagonista

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Il Premio“Dietrolequinte”va a un veteranodel Festivaldi Sanremo,Massimo Morini,direttore d’orchestra ma non solo.

Il Massimo dei record

Immaginate di passare due anni chiusi in un teatro. Im-maginate di conoscerne o-gni stanza, ogni segreto, o-

gni spettacolo in calendario. Chi in un certo senso l’ha fatto per davvero è Massimo Morini, direttore d’or-chestra da record, per-ché è stato il più gio-vane a salire sul palco dell’Ariston e con le sue 23 edizioni con-secutive quello che più tempo ha passato all’interno del tea-tro più famoso d’Ita-lia. Tra prove, Festival e Sanremo Giovani due anni tondi tondi. “Sanremo è la mia se-conda casa, dovrebbero darmi la cittadinanza onoraria” dice lui mentre ricambia le strette di mano

e gli abbracci di chi lo incrocia in via Matteotti.A Sanremo Morini lo conoscono tutti: artisti, discografici, produt-tori, tecnici Rai, giornalisti. Diffi-cile trovare nel carrozzone del Fe-stival chi non sia ancora stato con-quistato dal suo talento e dalla sua vulcanica energia. Sì, perché que-sto musicista dalla formazione classica, tolto il frac da direttore d’orchestra, in pochi minuti veste i panni di direttore tecnico, tec-nico di sala e, quando si spengono le luci, di inviato speciale per Fe-

stivalnews, il daily del Festival, dove nella sua rubrica “Tempo Massimo” racconta quello che succede dietro le blindatissime quinte dell’Ariston. Ma per lui non è ancora abbastanza e allora

c’è sempre un appuntamento da dedicare alla promozione della sua rock band dialettale, i Buio

Pesto, o un’intervista da rila-sciare sul suo ultimo film di fan-tascienza: “Perché bisogna pur di-vertirsi ogni tanto” come dice lui, con in mano un telefonino peren-nemente trillante. Lui si diverte a fare la fantascienza da ridere, con gli alieni verdi e le astronavi che bombardano la lanterna di Ge-nova, ma c’è chi invece lo prende sul serio e tre dei suoi film sono stati in concorso al David di Do-natello mentre l’ultimo, The Pre-sident’s Staff, è stato co-prodotto da Rai Cinema in lingua inglese

per il mercato internazionale. A suo agio sotto i riflettori, go-liardico sempre e comunque, o-gni anno ingaggia la sua perso-nale sfida con il regolamento del Festival, presentandosi sul po-

dio da direttore con un oggetto strampa-lato: un vasetto di pe-sto, una lavagna, un mappamondo. Tutti riferimenti alla tour-née dei “BuioPesto”, che in Liguria fanno il tutto esaurito con i loro scatenati con-certi-spettacolo: i fan lo aspettano incollati al video per vedere che cosa si inventerà. Stavolta mostrerà una

gigantesca moneta da zero euro: il titolo della nuova tournée e il va-lore della moneta che - ahimé - ci

ritroviamo in tasca a fine giornata. Chi lo conosce bene sa che il me-glio di sé Morini lo dà a notte fonda, quando l’Ariston chiude e gli artisti si confondono con i ra-gazzi che affollano piazzetta Bre-sca o il Victory Morgana Bay. Da “George la nuit” fa la gioia dei giornalisti affamati di aneddoti raccontando di quella volta in cui Pippo Baudo ha aggiunto un ritor-nello a un cantante pochi minuti prima di salire sul palco o quando Loredana Bertè per fare un di-spetto alla sorella Mia Martini le

ha scambiato il microfono get-tando nel panico i fonici. A quel punto scatta l’immancabile “Qui c’è un piano, faccela sentire” e al-lora è sicuro che si fa mattina, ri-percorrendo a gola spiegata la sto-ria della canzone italiana, magari ritrovandosi a cantare fianco a fianco con gli artisti in gara. “La-vorare al Festival è bellissimo per-

ché è come andare in vacanza e ri-trovare gli amici che non vedi da un anno” dice lui, che non perde l’occasione per fare una battuta anche sull’unico grande cruccio, quello di non essere mai riuscito in tanti anni a portare la sua band sul palco dell’Ariston: “L’unico modo per portare i “BuioPesto” a Sanremo è riuscire ad avere un di-rettore artistico e presentatore li-gure” E quando gli facciamo no-tare che Fabio Fazio è un ligure doc lui fa una faccia comicamente desolata: “O belin, ma allora non funziona neanche così!”. Naturalmente non si dà per vinto e nell’attesa che qualcuno si ac-corga del suo gruppo - che in Li-guria non è solo un cult, ma una formidabile calamita per oltre centomila spettatori a ogni tour-

née - ha già lanciato una nuova sfida: mentre dirigerà canterà una piccola frase del ritornello della canzone di Antonio Maggio, “Mi piacerebbe sapere”: “Non sarà mai come essere in gara - spiega sornione - però tecnicamente al-meno uno dei Buio Pesto avrà fi-nalmente cantato al Festival di Sanremo”.

di Enrica GUIDOTTI

E’ stato il più giovane

direttore d’orchestra

del Festival di Sanremo.

Con le sue 23

partecipazioni

consecutive

è il più assiduo

frequentatore

del Teatro Ariston

e quello che

ha collezionato

più vittorie come

direttore tecnico.

Coccolato dai

discografici, inseguito

dai giornalisti,

da consumato

showman ogni anno

sfida il regolamento

per portare sul palco

gli oggetti

più stravaganti

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A 17 anni dalla loro prima (e fino ad oggi unica) parte-cipazione al Festi-

val di Sanremo saliranno nuo-vamente sul palco del teatro A-riston di Sanremo, Elio e le Sto-rie Tese. Correva l’anno 1996 e il gruppo decise di presentarsi al Festival con una canzone desti-nata ad entrare dritta, dritta nella storia della musica italiana: “La terra dei cachi”, presente nell’al-bum “Eat the Phikis”. Un brano arrivato secondo (primo si classi-ficò Ron con “Vorrei incontrarti tra cent’anni”) che si aggiudicò il premio della critica intitolato alla memoria di Mia Martini e un al-bum che raggiunse il vertice delle classifiche di vendita. Alla “ca-lata su Sanremo” di 17 anni fa di Elio e le Storie Tese, però, è le-gato un piccolo giallo (costruito ad arte) e tante sorprese. Per quanto riguarda il giallo, tra il serio e il faceto (e mante-nendo fede a quanto enunciato prima della loro esibizione) pro-

clamarono che il Festival era truccato. Nel corso della con-ferenza stampa conclusiva dis-sero: «Siamo amareggiatissimi, è stata una pastetta, ci avevano pro-messo il quarto posto, noi punta-vamo ad arrivare primi per parte-cipare all’Eurofestival, e invece siamo arrivati secondi». Da quel momento in poi, anche nei loro concerti, Elio dissero che ave-vano vinto il Festival ma soltanto grazie a un intervento diretto di Pippo Baudo, gli è stato scippato il primo posto. Per quanto riguarda le sorprese (che molti dei loro fans atten-dono con trepidazione, ma che qualcuno attende con un certo

timore…), nel 1996 nella se-conda serata suonarono “La terra dei cachi” con Elio che e-seguì la canzone con un braccio finto; la quarta serata, dovendo scegliere ogni big un solo mi-nuto della propria canzone, Elio e le Storie Tese decisero di suo-nare tutta “La terra dei cachi” in 55 secondi; mentre nella serata fi-nale si presentarono al pubblico dell’Ariston vestiti come i Ro-ckets, complesso degli anni Set-tanta. In poche parole si esibirono calvi, dipinti d’argento e con co-stumi fedeli a quello del gruppo musicale francese che ottenne il suo maggior successo con brani

come “Future Woman”, “Space Rock” e “One More Mission”.A questo punto c’è da chiedersi cosa lascerà l’esibizione festiva-liera di quest’anno di Elio e le Storie Tese. Nel 1996, “La terra dei cachi”, canzone in grado di far convivere spensieratezza e drammi sociali dell’Italia attra-verso un motivetto facile da fi-schiettare, rivoluzionò il modo di concepire il Festival: tra espres-sioni tratte direttamente dai fu-metti come “Italia bum”, “Italia prot” e “Italia gnam” e l’utilizzo di tutti gli strumenti dell’orche-stra compreso il gong. Canzone semplice ma capace di contenere stili musicali differenti, come

spesso succede nei pezzi targati Elio e le Storie Tese. A detta di molti addetti ai lavori, la coppia di pezzi proposta quest’anno dal gruppo milanese è la migliore di tutto il Festival. Grande attesa, dunque, oltre che per le stravaganze e le sorprese di cui sono capaci Elio e i suoi compagni, anche per due brani come “Dannati forever” in cui, in nome della condicio danno sfogo a un’invettiva contro «…onani-sti, comunisti, Gengis Khan, so-domiti, giornalisti, esodati, nudi-sti, moderati…» e la “Canzone monotona”, vero e proprio inno all’intelligenza creativa in ambito musicale.

Dopo 17 anni tornano a Sanremoi “Cachi” di Elio e le Storie Tese

di Romano LUPI

Eva Henger e Selen do-mani, mercoledì’ 13 febbraio e dopodo-mani, giovedì 14 feb-

braio, sono le attese protagoni-ste della consolle nelle serate fe-stivaliere del Victory Morgana Bay.Chi non ha avuto modo di am-mirarle?I loro destini di sono allonta-nati del mondo che le ha rese famose, ma oggi proseguono in varie vesti il proprio cammino sotto i riflettori. Ed a Sanremo, patria della musica, le vedremo nelle vesti di dj.Eva Henger, straordinaria bel-lezza ungherese nota anche per essere stata la moglie del com-pianto Riccardo Schicchi, è la principessa annunciata del “Fashion Limited Edition”, in programma mercoledì 13 feb-braio. La consolle sarà sua nella parte focale della festa che na-sce sotto le insegne di club Inter-nazionali come il Bananas&Co

e Coyote di Formentera.L’appuntamento regala anche un ulteriore motivo di interesse per l’esclusivo party de Il Cen-timetro: verrà regalato l’ormai amatissimo bracciale che cele-bra il fashion made in italy con una scelta scanzonata e infor-male (in tutto e per tutto simile al metro del sarto) a tutti i tavoli della serata. In consolle sono at-tesi anche Dj Solly Smith dallo Zelo’ s di Montecarlo ed inoltre dalla vicina Francia due giovani talenti che arrivano dalla Costa Azzurra ovvero Alex Dario e Damien Kallenberg dall’ High Club di Nizza e da Le Village di Juan Les Pins.Selen ovvero Selene Caponegro è attesa invece giovedì’ per una festa dalle caratteristiche come sempre intriganti e di effetto. Si chiama Clubbings star e vede in consolle anche l’apprezzatis-simo dj Christian Marchi, in-sieme a David Jones & Cha-trina Davies

Il Victory Morgana lancia le sexy dj oggi e domani attese Eva Henger e SelenDa icone del porno a regine della pista

Stefano Belisarialias Elio - voce solista, chi-tarra, flauto traversoNicola Fasanialias Faso, un tempo Pasto - voce, basso elettrico, coriDavide Civaschialias Cesareo, talvolta Civas o Dave - chitarra, coriSergio Confortialias Rocco Tanica - voce, tastiera, vocoder, drum ma-chine, diamonicaChristian Meyeralias Meyer - batteria, per-cussioniAntonello Aguzzialias Jantoman - Collabora con il gruppo da anni anche nella fase di preproduzione dei dischi in studio.

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22 SALA STAMPA ROOF ARISTON - di Elena CASI

Sanremo come sempre fa notizia e non solo in Ita-lia: anche quest’anno si è confermata fortissima

l’attenzione dei media sulla rasse-gna sanremese. I giornalisti, i fo-tografi e gli operatori accreditati da tutto il mondo a questa 63a e-dizione sono in tutto 1.010, ospi-tati nelle due sale stampa, all’A-riston Roof e al Palafiori. I media stranieri sono presenti a Sanremo con 35 testate stampa, tv e radio e 74 giornalisti accreditati. I numeri: All’Ariston Roof sono presenti, in tutto, 199 testate con 376 inviati di agenzie, quoti-diani, periodici, web, giornali ra-dio e Tg, oltre alle consuete rubri-che Rai, Mediaset, La7 e SKY, in-sieme a testate giornalistiche e ra-dio e tv straniere. I giornalisti, conduttori e tecnici

di radio e tv e del web sono invece ospitati nella sala stampa Radio e Tv private, allestita al terzo piano del Palafiori. Qui lavorano 475 accreditati di 197 radio, tv e siti internet.Festival Poliglotta: Il Festival an-che quest’anno verrà raccon-tato in molte lingue diverse. La stampa estera porta quanto ac-cade sul palco dell’Ariston e din-torni al di fuori dei confini italiani, dagli Stati Uniti alla Spagna, pas-sando per la Russia. I media stra-nieri accreditati sono 35, con 74 inviati. Le tv sono presenti con 7 emittenti e 25 inviati: la Tvr per la Romania, Channel One e Ntv per la Rissia, Tsi e Teleticino per la Svizzera, international Star Mu-sic e Stb per l’Ucraina. Numerose anche le radio estere, rappresen-tate da 20 emittenti e 41 inviati:

Darik Radio e Radio Nazionale Bulgara per la Bulgaria. Chin Ra-dio Tv per il Canada, Hrt per la Croazia, Air e Radio France Bleu per la Francia, Radio Montecarlo per il Principato di Monaco, Ra-

dio Bucarest e Radio Romania per la Romania, Rtr e Autoradio per la Russia, Radio Capodistria, Radio Hit e Radio Rabe, Rsi e Radio Fiume Ticino per la Sviz-

zera. Presenti anche agenzie, quo-tidiani e periodici stranieri infine, sono rappresentati da 8 testate e 8 inviati: Novilist per la Croazia, Contacts and Productions per la Gran Bretagna, Wydawnicto sw

Stanislawa per la Polonia, Pri-morski Dnevnik per la Slovenia. L’idea magazine per gli Stati U-niti, Go Italy, La Pagina, Ticino News per la Svizzera.

Cosa spinge una ra-dio slovena a venire a seguire il Festi-val di Sanremo? Ce

lo spiegano Jaka, Tilen, Katja e Mitja giornalisti radiofonici delle emittenti Radio Capria e Radiohit: “Sono sette anni che veniamo a Sanremo - ci rac-conta Jaka - son da piccoli i ra-gazzi sloveni seguono il Festi-val”. “La musica italiana - gli fa eco Mitja - viene studiata anche a scuola. I nostri nonni si riuni-vano sempre nei bar a guar-dare insieme Festival”.“Grazie alla musica ed alla te-levisione italiana - dice Tilen - siamo tutti praticamente bilin-gue”.

“Io ad esempio - aggiunge Mitja - conduco un programma di due ore il lunedi sera di solo musica italiana. Nelle radio slo-vene comunque durante la gior-nata viene messo in rotazione almeno un pezzo italiano ogni ora”.“Da Sanremo - proseguono i giornalisti sloveni - realizziamo 4 servizi al giorno, due live e

due riassunti della giornata con le interviste ai cantanti”.Ma quale è il cantante in gara che viene più apprezzato dagli ascoltatori sloveni?“ Mengoni e i Modà. - dicono in coro - abbiamo postato sulla pagina Facebook della radio la foto dell’intervista di Marco Mengoni ed abbiamo ricevuto migliaia di “mi piace”.

Continua a stupire il Festival di Sanremo che per questa edi-zione 2013 ha lanciato

un nuovissimo servizio innova-tivo. Collegandosi al sito ufficiale www.sanremo.rai.it sarà possibile ascoltare gratuitamente in strea-ming - grazie al player multime-diale firmato Deezer tutti i suc-cessi che hanno fatto grande la storia del Festival. Deezer, unico servizio di stre-aming di musica di estensione mondiale, ha infatti siglato un ac-cordo di partnership con la Rai. Un accordo che proietta la 63a e-dizione del Festival all’avanguar-dia tra le più innovative ed aggior-nate manifestazioni musicali del pianete grazie a questo servizio immaginato a beneficio degli u-tenti della rete.“Quello con Deezer - spiega Luigi De Siervo, Direttore commerciale della Rai - è un accordo di grande valore strategico che ci permette di offrire al pubblico degli ap-passionati la possibilità di ascol-

tare le canzoni che hanno fatto la storia del Festival. Questo - pro-segue De Siervo - permetterà agli appassionati di prendere parte ad una comunità sempre più vasta u-nita dalla passione per la musica, riprodotta con grande qualità, fru-ibile sempre e ovunque”.

Una Radio Slovenaa Sanremo

Su sanremo.rai.itgratuitamentein streamingla storia del Festival

1010 giornalistiaccreditatida tutto il mondo

Tonino Manzi: la “mia” Sala Stampa

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