Quality PA Attività Diritto motoria di qualità del bambino ...formazione.uniroma3.it/files/Lezione...
-
Upload
nguyenliem -
Category
Documents
-
view
220 -
download
2
Transcript of Quality PA Attività Diritto motoria di qualità del bambino ...formazione.uniroma3.it/files/Lezione...
Terreno fertile: strategie multisettoriali
he star
Quality PAAttività Diritto del bambinoal gioco
motoria di qualità
Metodi e didattiche delle attività motorie e sportiveUn modello ecologico
con il bambino attivo al centro
9° LezioneDagli educatori
all’ambiente facilitante
alle strategie multisettoriali
‘’WINNERS’’, la sesta W del modello
La disseminazione e la sostenibilità di ‘buone prassi’, centrate sull’educazione per, nel e attraverso il movimento, non possono essere
garantite isolatamente da una sola agenzia educativa SCUOLA
‘’WINNERS’’, la sesta W del modello
L’inattività e sedentarietà infantile e giovanileIn Italia e nel mondo
Che cosa sono le linee guida per l’attività motoria:
Raccomandazioni, sviluppate sulla base di evidenze scientifiche, su (1) quanta e quale attività fisica praticare per rimanere in salute o (2) come fare affinché tali raccomandazioni vengano implementate a livello nazionale e sovranazionale e applicate a livello locale.
(1) Linee guida sulla quantità di attività motoria che un bambino deve praticare a sostegno della salute: 60 minuti al giorno di attività motoria da moderata a vigorosa (MVPA: Moderate-to-VigorousPhysical Activity, cioè attività fisica da moderata a vigorosa, corrispondente nei bambini ad una frequenza cardiaca superiore a 140 bpm).
Come si può far accumulare ai bambini la giusta
‘dose’ di movimento giornaliero?
Avviamento allo sport Ambiente
Gioco
spontaneo
Gioco
deliberato,
Preparazione
deliberata
Pratica
deliberata
Con un metodo educativo centrato sul gioco deliberato, che è il
‘collante’ fra il gioco spontaneo e la pratica sportiva deliberata
(Côté & Hay 2002,
Giblin et al., 2014)
Come si può far accumulare ai bambini la giusta
‘dose’ di movimento giornaliero?
Dal gioco spontaneo alla pratica deliberata per far accumulare
ai bambini la giusta quantità di movimento giornaliero
Gioco spontaneo: attività ludica non regolamentata
Gioco deliberato: attività ludica a prima vista non-strutturata, ma che in realtà è basata su regole e può essere gestita da un adulto o dai bambini stessi
Pratica deliberata: attività motorie e sportive strutturate, finalizzate all’allenamento e alla prestazione
Per accompagnare i bambini della scuola dell’infanzia e primaria dal gioco spontaneo alla pratica deliberata degli (non dello!) sport, occorre una via di mezzo, una forma di gioco che, pur essendo regolamentata, lascia ampio spazio al problem solving, alla libera esplorazione di ‘come’ giocare ed è finalizzata a imparare divertendosi.
Ma…il metodo educativo NON basta!
Noi siamo qui… …e per far
crescere i nostri
bambini attivi
abbiamo
bisogno di un
ambiente
facilitante
La tendenza a delegare alle agenzie educative e ai singoli individui l’intera responsabilità della presenza o assenza di uno stile di vita attivo, trascurando l’importanza dell’ambiente, è sbagliata!
L’ambiente costruito, che è l’ambiente plasmato dall’attività umana, da opere di urbanizzazione e di infrastrutturazione (trasporti, telecomunicazioni), incide fortemente sullo stile di vita (in)attivo della popolazione generale e dei bambini in particolare. L’ambiente può essere costruito ‘a misura di bambino attivo’, può divenire un ambiente facilitante.
L’ambiente facilitante: ambiente esterno che permette di e stimola a praticare attività motorie. Qui questo termine non viene inteso nella sua accezione psicologica, specifica per i contesti di esperienza e apprendimento in età evolutiva.
L’ambiente arricchito: se l’ambiente offe al bambino una varietà di stimoli fisici e sociali, ciò costituisce una ‘ricchezza’ che promuove lo sviluppo e la plasticità del cervello (‘affordance’: proprietà percepibili dall’ambiente circostante che regolano e condizionano il nostro comportamento).
L’ambiente facilitante e
i determinanti ambientali dell’attività motoria
Città a misura di bambino attivo
I principali determinanti dei livelli di attività motoria dei bambini sono (Ding et al., 2011):
• strade e marciapiedi percorribili (che facilitano la mobilità attiva dei bambini), velocità e volume del traffico (che la ostacolano);
• utilizzo misto del territorio urbano con aree adibite a più funzioni, cioè prossimità delle abitazioni ad altre destinazioni come scuole e aree verdi;
• densità residenziale e accesso o prossimità a strutture ricreative;
• sicurezza dell’ambiente (incidentalità o altri rischi) e percezione di sicurezza che ne hanno in particolare le madri.
I responsabili: i policy makers, che hanno il potere di elaborare e determinare orientamenti e strategie riguardo a questioni rilevanti per la società, la politica e l’ambiente. Ma ci sono anche i processi partecipativi volontari dei cittadini possono facilitare fortemente l’appropriazione, l’uso e il mantenimento degli spazi pubblici a fini ricreativi e sportivi (cittadinanza attiva).
Educatori
stimolanti
Ambiente
facilitante
La camminata verso la scuola contribuisce ai livelli
di attività fisica e assume una valenza socializzante
2004 12 linee500 bambini90 accompagnatori
2014 30 linee625 bambini230 accompagnatori
2017 29 linee680 bambini230 accompagnatori
In 8 anni di attività i Piedibus di Lecco hanno permesso di NON emettere in atmosfera circa 30 tonnellate di anidride carbonica, ma in più i bambini con i Piedibus imparano a muoversi in città e ad andare a piedi, chiacchierano, fanno nuove amicizie, conoscono il loro quartiere.
Educatori
stimolanti
Ambiente
facilitante
Un tipo di interventi ambientali efficaci per
combattere l’inattività motoria dei bambini è
anche la riqualificazione dei parchi urbani
Rendere le città: più ‘camminabili’più ‘ciclabili’più ‘verdi’più ‘attrezzate’
CITTADINANZA ATTIVA
Ambiente arricchito
Realtà ambientale
Aspetto emozionale/emotivo
Per mettere il
bambino
attivo al
centro…
…occorrono
politiche
multisettoriali
Strategie di intervento che
si avvalgono della cooperazione
e della sinergia tra diversi settori della società: sanitario,
educativo, dello sport, dell’urbanistica, dei
trasporti, etc
• Imparare dall’esperienza
• Dare le giuste priorità
• Garantire pari opportunità
• Promuovere interventi comprensivi
• Coinvolgere le comunità locali
• Adottare strategie multisettoriali
Politiche multisettoriali Dialogo tra settori:
Politiche multisettoriali Dialogo tra settori
Scuola
Sanità
Sport
Urbanistica
Trasporti
Traffico
Spazi pubblici
Politiche multisettoriali Dialogo tra settori
Scuola
Sanità
Sport Urbanistica
Trasporti Traffico
Spazi pubblici
Politiche multisettoriali Dialogo tra settori
Sanità Sport
Sport per tutti
Sport di alto livello
Educazione fisica
Partenariati pubblico-privato
Responsabilità Sociale di Impresa(Corporate Social Responsability)
• Iniziativa per la promozione di stili di vita attivi e salutari
• Associazione tra brand e iniziative/valori
• Azioni a breve termine campagne informative/di sponsorizzazione
• Azioni a medio/lungo termine interventi educativi in ambito scolastico/extra-
scolastico
• Azioni multisettoriali promozione di sistemi e servizi di trasporto attivo
CITIES Fit for Cycling
Riprodurre il noto o…
La variabilità
degli stili di insegnamento
…produrre l’ignoto?
Mettere il
bambino
attivo al
centro…
…della
nostra Vita
Materiali di studio lezione 9:Cap. 5-6
e slide della lezione