P.za don Paolo Cairoli, 2 - Parrocchia Santi Apostoli Pietro e … · Subito dopo si avvicinò la...

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Messaggio di Papa Francesco per la Giornata della Pace NON PIU’ SCHIAVI, MA FRATELLI! All’inizio di un nuovo anno, che accogliamo come una grazia e un dono di Dio all’umanità, desidero rivolgere, ad ogni uomo e donna, i miei fervidi au- guri di pace, che accompagno con la mia preghiera affinché cessino le guerre, i conflitti e le tante sofferenze provocate sia dalla mano dell’uomo sia da vec- chie e nuove epidemie e dagli effetti devastanti delle calamità naturali. … ... Oggi come ieri, alla radice della schiavitù si trova una concezione della perso- na umana che ammette la possibilità di trattarla come un oggetto. Quando il peccato corrompe il cuore dell’uomo e lo allontana dal suo Creatore e dai suoi simili, questi ultimi non sono più percepiti come esseri di pari dignità, come fratelli e sorelle in umanità, ma vengono visti come oggetti. La persona uma- na, creata ad immagine e somiglianza di Dio, con la forza, l’inganno o la co- strizione fisica o psicologica viene privata della libertà, mercificata, ridotta a proprietà di qualcuno; viene trattata come un mezzo e non come un fine. Ac- canto a questa causa ontologica, altre cause concorrono a spiegare le forme contemporanee di schiavitù. Tra queste, penso anzitutto alla povertà, al sotto- sviluppo e all’esclusione, specialmente quando essi si combinano con il man- cato accesso all’educazione o con una realtà caratterizzata da scarse, se non inesistenti, opportunità di lavoro. … … ... Desidero invitare ciascuno, nel proprio ruolo e nelle proprie responsabilità particolari, a operare gesti di fraternità nei confronti di coloro che sono tenuti in stato di asservimento. Chiediamoci come noi, in quanto comunità o in quanto singoli, ci sentiamo interpellati quando, nella quotidianità, incontria- mo o abbiamo a che fare con persone che potrebbero essere vittime del traffi- co di esseri umani, o quando dobbiamo scegliere se acquistare prodotti che potrebbero ragionevolmente essere stati realizzati attraverso lo sfruttamento di altre persone. Alcuni di noi, per indifferenza, o perché distratti dalle preoc- cupazioni quotidiane, o per ragioni economiche, chiudono un occhio. Altri, invece, scelgono di fare qualcosa di positivo, di impegnarsi nelle associazioni della società civile o di compiere piccoli gesti quotidiani questi gesti hanno tanto valore! come rivolgere una parola, un saluto, un “buongiorno” o un sorriso, che non ci costano niente ma che possono dare speranza, aprire stra- de, cambiare la vita ad una persona che vive nell’invisibilità, e anche cambia- re la nostra vita nel confronto con questa realtà. Sappiamo che Dio chiederà a ciascuno di noi: “Cosa hai fatto di tuo fratello?” La globalizzazione dell’indifferenza, che oggi pesa sulle vite di tante sorelle e di tanti fratelli, chiede a tutti noi di farci artefici di una globalizzazione della solidarietà e della fraternità, che possa ridare loro la speranza e far loro ri- prendere con coraggio il cammino attraverso i problemi del nostro tempo e le prospettive nuove che esso porta con sé e che Dio pone nelle nostre mani. testo completo disponibile nel sito: www.vatican.va domenica 4 gennaio 2015 dopo l’OTTAVA del NATALE domenica 04-01: dopo l’ottava del Natale Sir 24,1-12; Sal 147; Rm 8,3b-9a; Lc 4,14-22 9,00 : don Santo Melzi 11,00 : fam. Ferrazzi Antonio 18,00 : Castelli Giuseppe lunedì 05-01: feria Tt 3,3-7; Sal 71; Gv 1,29a.30-34 18,00 : Zorzi Giovanni martedì 06-01: EPIFANIA del SIGNORE GESÙ Is 60,1-6; Sal 71; Tt 2,11-3,2; Mt 2,1-12 9,00 : don Abramo Volontè 11,00 : fam. Fassi e Sironi 18,00 : Pro populo mercoledì 07-01: san Raimondo da Penafort Ct 1,1;3,6-11; Sal 44; Lc 12,34-44 8,30 : fam. Radice e Origgi giovedì 08-01: feria Ct2,8-14; Sal 44; Mt 25,1-13 18,30 : Colombati Renzo, Occhineri Alfonso, Trivelli Emanuela, Pozzi Fabiana, don Abramo Volontè, Toia Peppino, Bruno Giuseppe e Luigi, Berti Esilda, Marchetti Graziella e Crespi Aldo venerdì 09-01: feria Ct 1,2-4.15;2,2-3.16a;8,6; Sal 44; Gv 3,28-29 8,30 : fam. Savietto e Tosato sabato 10-01: feria Ct 4,7-16; Sal 44; Ef 5,21-27; Mt 5,31-32 18,00 : Alba, Attilio e Eugenio; Ferrario Mario domenica 11-01: BATTESIMO del SIGNORE GESÙ Is 55,4-7; Sal 28; Ef 2,13-22; Mc 1,7-11 9,00 : Dal Canto Emanuela 11,00 : Tonon Umberto; Molinari Carlo e Barbuto Maddalena 18,00 : Corrado Francesco Parrocchia Santi Apostoli Pietro e Paolo P.za don Paolo Cairoli, 2 - 21052 Busto Arsizio (VA) - tel. 0331.639515 don Maurizio Bianchi: 338.3538600 - suor Gioia: 0331.638568 www.santiapostolibusto.it - mail: [email protected]

Transcript of P.za don Paolo Cairoli, 2 - Parrocchia Santi Apostoli Pietro e … · Subito dopo si avvicinò la...

Messaggio di Papa Francesco per la Giornata della Pace

NON PIU’ SCHIAVI, MA FRATELLI!

All’inizio di un nuovo anno, che accogliamo come una grazia e un dono di

Dio all’umanità, desidero rivolgere, ad ogni uomo e donna, i miei fervidi au-

guri di pace, che accompagno con la mia preghiera affinché cessino le guerre,

i conflitti e le tante sofferenze provocate sia dalla mano dell’uomo sia da vec-

chie e nuove epidemie e dagli effetti devastanti delle calamità naturali. … ...

Oggi come ieri, alla radice della schiavitù si trova una concezione della perso-

na umana che ammette la possibilità di trattarla come un oggetto. Quando il

peccato corrompe il cuore dell’uomo e lo allontana dal suo Creatore e dai suoi

simili, questi ultimi non sono più percepiti come esseri di pari dignità, come

fratelli e sorelle in umanità, ma vengono visti come oggetti. La persona uma-

na, creata ad immagine e somiglianza di Dio, con la forza, l’inganno o la co-

strizione fisica o psicologica viene privata della libertà, mercificata, ridotta a

proprietà di qualcuno; viene trattata come un mezzo e non come un fine. Ac-

canto a questa causa ontologica, altre cause concorrono a spiegare le forme

contemporanee di schiavitù. Tra queste, penso anzitutto alla povertà, al sotto-

sviluppo e all’esclusione, specialmente quando essi si combinano con il man-

cato accesso all’educazione o con una realtà caratterizzata da scarse, se non

inesistenti, opportunità di lavoro. … … ...

Desidero invitare ciascuno, nel proprio ruolo e nelle proprie responsabilità

particolari, a operare gesti di fraternità nei confronti di coloro che sono tenuti

in stato di asservimento. Chiediamoci come noi, in quanto comunità o in

quanto singoli, ci sentiamo interpellati quando, nella quotidianità, incontria-

mo o abbiamo a che fare con persone che potrebbero essere vittime del traffi-

co di esseri umani, o quando dobbiamo scegliere se acquistare prodotti che

potrebbero ragionevolmente essere stati realizzati attraverso lo sfruttamento

di altre persone. Alcuni di noi, per indifferenza, o perché distratti dalle preoc-

cupazioni quotidiane, o per ragioni economiche, chiudono un occhio. Altri,

invece, scelgono di fare qualcosa di positivo, di impegnarsi nelle associazioni

della società civile o di compiere piccoli gesti quotidiani – questi gesti hanno

tanto valore! – come rivolgere una parola, un saluto, un “buongiorno” o un

sorriso, che non ci costano niente ma che possono dare speranza, aprire stra-

de, cambiare la vita ad una persona che vive nell’invisibilità, e anche cambia-

re la nostra vita nel confronto con questa realtà.

Sappiamo che Dio chiederà a ciascuno di noi: “Cosa hai fatto di tuo fratello?”

La globalizzazione dell’indifferenza, che oggi pesa sulle vite di tante sorelle e

di tanti fratelli, chiede a tutti noi di farci artefici di una globalizzazione della

solidarietà e della fraternità, che possa ridare loro la speranza e far loro ri-

prendere con coraggio il cammino attraverso i problemi del nostro tempo e le

prospettive nuove che esso porta con sé e che Dio pone nelle nostre mani.

testo completo disponibile nel sito: www.vatican.va

domenica 4 gennaio 2015

dopo l’OTTAVA del NATALE domenica 04-01: dopo l’ottava del Natale

Sir 24,1-12; Sal 147; Rm 8,3b-9a; Lc 4,14-22

9,00: don Santo Melzi

11,00: fam. Ferrazzi Antonio

18,00: Castelli Giuseppe

lunedì 05-01: feria

Tt 3,3-7; Sal 71; Gv 1,29a.30-34

18,00: Zorzi Giovanni

martedì 06-01: EPIFANIA del SIGNORE GESÙ

Is 60,1-6; Sal 71; Tt 2,11-3,2; Mt 2,1-12

9,00: don Abramo Volontè

11,00: fam. Fassi e Sironi

18,00: Pro populo

mercoledì 07-01: san Raimondo da Penafort

Ct 1,1;3,6-11; Sal 44; Lc 12,34-44

8,30: fam. Radice e Origgi

giovedì 08-01: feria

Ct2,8-14; Sal 44; Mt 25,1-13

18,30: Colombati Renzo, Occhineri Alfonso,

Trivelli Emanuela, Pozzi Fabiana,

don Abramo Volontè, Toia Peppino,

Bruno Giuseppe e Luigi, Berti Esilda,

Marchetti Graziella e Crespi Aldo

venerdì 09-01: feria

Ct 1,2-4.15;2,2-3.16a;8,6; Sal 44; Gv 3,28-29

8,30: fam. Savietto e Tosato

sabato 10-01: feria

Ct 4,7-16; Sal 44; Ef 5,21-27; Mt 5,31-32

18,00: Alba, Attilio e Eugenio;

Ferrario Mario

domenica 11-01: BATTESIMO del SIGNORE GESÙ

Is 55,4-7; Sal 28; Ef 2,13-22; Mc 1,7-11

9,00: Dal Canto Emanuela

11,00: Tonon Umberto;

Molinari Carlo e Barbuto Maddalena

18,00: Corrado Francesco

Parrocchia

Santi Apostoli Pietro e Paolo

P.za don Paolo Cairoli, 2 - 21052 Busto Arsizio (VA) - tel. 0331.639515

don Maurizio Bianchi: 338.3538600 - suor Gioia: 0331.638568

www.santiapostolibusto.it - mail: [email protected]

domenica 4: Messe ore 9,00 - 11,00 e 18,00

lunedì 5: ore 21,00: Preghiera comunitaria nel rinnovamento

nello Spirito

martedì 6: ore 15,30: Bacio di Gesù Bambino e Tombolata in Oratorio

giovedì 8: con oggi riprende l’orario normale del catechismo

ore 16,30: Catechismo 3° e 5° elementare

ore 17,00: Adorazione Eucaristica, Vespri, Messa

ore 21,00: Lectio Divina decanale adulti predicata da

mons. Severino Pagani presso la nostra chiesa

ore 21,00: Messa decanale giovani a Stoà

sabato 10: ore 16,00: Confessioni

ore 16,00: Catechesi decanale giovani a Stoà

ore 19,30: Catechesi Gruppo Famiglie

domenica 11: ore 11,00: Messa nel 60° sacerdozio di don Peppino Aldeni

Calendario settimanale

per camminare insieme e essere informati: grazie...

- OPERAZIONE “ADOTTA UNA TEGOLA”: € 230,00

- Offerte e donazioni varie: € 2390,00

- Prestiti a “tasso zero” € 1500,00

Si annuncia alla vostra carità, fratelli carissimi,

che, permettendo la misericordia di Dio

e del Signore nostro Gesù Cristo,

il giorno 5 del mese di aprile

celebreremo con gioia la Pasqua del Signore.

ma lui … ma lei ...

“Ma lui ha fatto …”, “ma lei ha detto …”, … … Quante volte abbiamo sentito e/o detto frasi come queste … BUON ANNO a una comunità che ha voglia di camminare insie-me e che ha la capacità di stimarsi di vero cuore, sapendo vedere in chi sta accanto non un avversario ma un dono grande!

“Voi siete quelli giusti” - racconto di Bruno Ferrero

Mentre Giuseppe e Maria erano in viaggio verso Betlemme, un ange-

lo radunò tutti gli animali per scegliere i più adatti ad aiutare la Santa

Famiglia nella stalla.

Per primo, naturalmente, si presentò il leone e ruggì: “solo un re è

degno di servire il Re del mondo; io mi piazzerò all’entrata e sbrane-

rò tutti quelli che tenteranno di avvicinarsi al Bambino!”. “Sei troppo

violento” disse l’angelo.

Subito dopo si avvicinò la volpe. Con aria furba e innocente, insinuò:

“Io sono l’animale più adatto. Per il figlio di Dio ruberò tutte le mat-

tine il miele migliore e il latte più profumato. Porterò a Maria e Giu-

seppe tutti i giorni un bel pollo!”. “Sei troppo disonesta”, disse

l’angelo.

Tronfio e splendente arrivò il pavone. Sciorinò la sua magnifica ruota

color dell’iride: “Io trasformerò quella povera stalla in una reggia più

bella del palazzo di Salomone!”. “Sei troppo vanitoso”, disse

l’angelo.

Passarono uno dopo l’altro tanti animali, ciascuno magnificando il

suo dono. Invano. L’angelo non riusciva a trovarne uno che andasse

bene. Vide però che l’asino e il bue continuavano a lavorare, con la

testa bassa, nel campo di un contadino, nei pressi della grotta. Li

chiamò: “E voi non avete niente da offrire?”. “Niente - rispose

l’asino e afflosciò mestamente le lunghe orecchie - noi non abbiamo

imparato niente oltre all’umiltà e alla pazienza. Tutto il resto significa

solo un supplemento di bastonate!”.

Ma il bue, timidamente, senza alzare gli occhi, disse: “Però, se vuoi,

potremmo di tanto in tanto cacciar via le mosche con le nostre code”.

L’angelo finalmente sorrise: “Voi siete quelli giusti!”.