Punto democratico 2008_05

4
Il punto Un partito nuovo, in costruzione. Un partito aperto, una sfida. Questo è il PD: una formazione politica che raccoglie e fonde istanze, ideali, tradizioni che hanno fatto la storia del nostro Paese, ma che allo stesso tempo guarda avanti, cercando di unire e non di dividere. Un partito moderno, non una semplice alleanza elettorale. Anche a San Donato, come nel resto d'Italia, si è iniziato a costruirlo a partire dalle "primarie" del 14 ottobre e ha preso forma tangibile il 26 gennaio, con l’elezione del coordinamento cittadino. Lo avete visto operare durante la campagna elettorale, nei volantinaggi ai mercati e per le strade, nelle quattro assemblee organizzate a Poasco e in Comune. E’ diventato “vivo” anche su internet con l’apertura di un blog e di un sito web. Con “Il Punto Democratico” il PD entra ora nelle case dei sandonatesi, per informare tutta la popolazione cittadina sui fatti, le esigenze e i problemi che toccano il nostro territorio. Stiamo realizzando un partito nuovo fatto di giovani e d’anziani, di donne e di uomini con storie diverse, per ognuno dei quali l'impegno nel PD rappresenta una continuità e una rottura. Continuità di impegno democratico, di partecipazione alla vita collettiva, di valori. Rottura e superamento di vecchi schemi e tradizioni, di antiche "appartenenze", di consolidate "rendite di posizione". Vogliamo che San Donato e i suoi quartieri, come è stato in questi 50 anni, siano realmente luoghi in cui si possa vivere in tranquillità e in cui ben si integrino la nostra realtà e quella di persone di diversa provenienza. Vogliamo che sia bloccato sul nascere qualsiasi fenomeno di macro e microcriminalità, senza però mai scadere in accenti xenofobi e razzisti figli della sottocultura, della paura e dell’ignoranza. Vogliamo che la nostra città continui ad essere vivibile sotto il profilo ambientale e sappia affrontare con una logica di sostenibilità i nuovi problemi energetici, quelli dei trasporti e dei nuovi insediamenti abitativi. Vogliamo che San Donato riprenda a salvaguardare e migliorare i propri servizi sanitari, sociali, ricreativi e sportivi. Alla sua prima esperienza elettorale il PD, grazie a oltre 7500 elettori, corrispondenti a più del 37% dei voti, è il primo partito di San Donato. Intendiamo far valere questo peso nella nostra attuale funzione di opposizione in Consiglio Comunale e candidarci alla guida della città alle elezioni del 2011. Andrea Pasqualini, segretario PD San Donato SOMMARIO Il punto 1 Uno strumento per costruire il nuovo 1 Elezioni - Analisi del voto Sandonatese 2 Tornare tra la gente 2 Il ruolo del Consiglio Comunale 3 La biblioteca: quale futuro? 3 Per chi viene da lontano 4 Lettere&Commenti 4 Il P unto D emocratico Foglio informativo del Circolo di San Donato Milanese Numero unico in attesa di autorizzazione, Giugno 2008 Uno strumento per costruire il nuovo “Il Punto Democratico” costituisce un importante passo avanti per allacciare rapporti fecondi con i cittadini e con il territorio. Nato su iniziativa del Coordinamento di Circolo del PD eletto dai cittadini il 27 gennaio scorso, esso è infatti un foglio periodico di informazione destinato a mantenere viva la comunicazione tra il Partito Democratico e i sandonatesi. Con questo intento vi presentiamo il primo numero. Il nostro sforzo organizzativo sarà quello di farlo arrivare in tutte le case con cadenza periodica fissa. Ci prefiggiamo in questo modo di fornire aggiornamenti costanti sull’agenda politica della città accompagnati da idee e proposte inerenti il loro sviluppo. Due sono i motivi che ci hanno spinto a dar vita al nostro notiziario: 1) allargare la partecipazione alla vita politica nazionale e locale; 2) colmare la mancanza di informazione territoriale. La rivista SanDonatoM.se, edita dal “Governo della Città” infatti, per quanto colorata, secondo noi è povera di contenuti e si configura come veicolo pubblicitario di informazioni commerciali e personali. Pensiamo inoltre che una forza politica in fase di trasformazione come la nostra debba aprirsi al dialogo e prima ancora debba trovare le sue radici nei territori dove vivono gli associati, i cittadini e i loro rappresentanti. Questo abbiamo fatto e stiamo facendo da quando, con le primarie del 14 ottobre, è stato avviato il processo di costituzione del PD. Stiamo proseguendo sulla strada dell’innovazione e del cambiamento rispetto al passato. C’è bisogno di “buona politica” e questo foglio sarà il filo diretto con i cittadini di San Donato, uno strumento per farci conoscere e poter avviare un dialogo costruttivo nella nostra realtà territoriale. La redazione Il PD riparte dal territorio il segretario provinciale Giovanni Bianchi incontra i cittadini di San Donato. Venerdì 6 giugno ore 21, sala Università Terza Età, Bolgiano

description

Periodico del Partito democratico di San Donato Milanese

Transcript of Punto democratico 2008_05

Page 1: Punto democratico 2008_05

Il puntoUn partito nuovo, in costruzione. Un partito aperto, una sfida.Questo è il PD: una formazione politica che raccoglie e fonde istanze, ideali, tradizioni che hanno fatto la storia del nostro Paese, ma che allo stesso tempo guarda avanti, cercando di unire e non di dividere. Un partito moderno, non una semplice alleanza elettorale.

Anche a San Donato, come nel resto d'Italia, si è iniziato a costruirlo a partire dalle "primarie" del 14 ottobre e ha preso forma tangibile il 26 gennaio, con l’elezione del coordinamento cittadino. Lo avete visto operare durante la campagna elettorale, nei volantinaggi ai mercati e per le strade, nelle quattro assemblee organizzate a Poasco e in Comune. E’ diventato “vivo” anche su internet con l’apertura di un blog e di un sito web.

Con “Il Punto Democratico” il PD entra ora nelle case dei sandonatesi, per informare tutta la popolazione cittadina sui fatti,le esigenze e i problemi che toccano il nostro territorio. Stiamo realizzando un partito nuovo fatto di giovani e d’anziani, di donne e di uomini con storie diverse, per ognuno dei quali l'impegno nel PD rappresenta una continuità e una rottura. Continuità di impegno democratico, di partecipazione alla vita collettiva, di valori. Rottura e superamento di vecchi schemi e tradizioni, di antiche "appartenenze", di consolidate "rendite di posizione".

Vogliamo che San Donato e i suoi quartieri, come è stato in questi 50 anni, siano realmente luoghi in cui si possa vivere in tranquillità e in cui ben si integrino la nostra realtà e quella di persone di diversa provenienza. Vogliamo che sia bloccato sul nascere qualsiasi fenomeno di macro e microcriminalità, senza però mai scadere in accenti xenofobi e razzisti figli della sottocultura, della paura e dell’ignoranza.Vogliamo che la nostra città continui ad essere vivibile sotto ilprofilo ambientale e sappia affrontare con una logica di sostenibilità i nuovi problemi energetici, quelli dei trasporti e dei nuovi insediamenti abitativi.Vogliamo che San Donato riprenda a salvaguardare e migliorare i propri servizi sanitari, sociali, ricreativi e sportivi. Alla sua prima esperienza elettorale il PD, grazie a oltre 7500 elettori, corrispondenti a più del 37% dei voti, è il primo partito di San Donato. Intendiamo far valere questo peso nella nostra attuale funzione di opposizione in Consiglio Comunale e candidarci alla guida della città alle elezioni del 2011.

Andrea Pasqualini, segretario PD San Donato

SOMMARIOIl punto 1Uno strumento per costruire il nuovo 1Elezioni - Analisi del voto Sandonatese 2Tornare tra la gente 2Il ruolo del Consiglio Comunale 3La biblioteca: quale futuro? 3Per chi viene da lontano 4Lettere&Commenti 4

Il Punto DemocraticoFoglio informativo del Circolo di San Donato Milanese

Numero unico in attesa di autorizzazione, Giugno 2008

Uno strumento per costruire il nuovo

“Il Punto Democratico” costituisce un importante passo avanti per allacciare rapporti fecondi con i cittadini e con il territorio. Nato su iniziativa del Coordinamento di Circolo del PD eletto dai cittadini il 27 gennaio scorso, esso è infatti un foglio periodico di informazione destinato a mantenere viva la comunicazione tra il Partito Democratico e i sandonatesi. Con questo intento vi presentiamo il primo numero. Il nostro sforzo organizzativo sarà quello di farlo arrivare in tutte le case con cadenza periodica fissa. Ci prefiggiamo in questo modo di fornire aggiornamenti costanti sull’agenda politica della città accompagnati da idee e proposte inerenti il loro sviluppo. Due sono i motivi che ci hanno spinto a dar vita al nostro notiziario:1) allargare la partecipazione alla vita politica nazionale e locale;2) colmare la mancanza di informazione territoriale. La rivista SanDonatoM.se, edita dal “Governo della Città” infatti, per quanto colorata, secondo noi è povera di contenuti e si configura come veicolo pubblicitario di informazioni commerciali e personali.Pensiamo inoltre che una forza politica in fase di trasformazione come la nostra debba aprirsi al dialogo e prima ancora debba trovare le sue radici nei territori dove vivono gli associati, i cittadini e i loro rappresentanti. Questo abbiamo fatto e stiamo facendo da quando, con le primarie del 14 ottobre, è stato avviato il processo di costituzione del PD. Stiamo proseguendo sulla strada dell’innovazione e del cambiamento rispetto al passato. C’è bisogno di “buona politica” e questo foglio sarà il filo diretto con i cittadini di San Donato, uno strumento per farci conoscere e poter avviare un dialogo costruttivo nella nostra realtà territoriale.

La redazione

Il PD riparte dal territorio

il segretario provinciale Giovanni Bianchi incontra i cittadini di San Donato.

Venerdì 6 giugno ore 21, sala Università Terza Età, Bolgiano

Page 2: Punto democratico 2008_05

Tornare tra la genteDopo la sconfitta alle amministrative 2007, la recente fiducia concessa dai sandonatesi al nuovo PD è stata talmente insperata che è forse opportuno tentar d’effettuare un’analisi emotivamente distaccata del risultato elettorale di un anno fa.Le elezioni amministrative sono infatti influenzate da fattori interni, strettamente legati alla politica locale, e da fattori esterni che rimandano a livelli politici superiori. Il fattore esterno più invocato dopo la sconfitta del 2007 fu il dissenso degli italiani verso un governo nazionale che aveva “svuotato le tasche agli italiani”. Alla luce dei risultati delle politiche, questa valutazione appare oggi parziale e insufficiente ed è necessario riprendere in esame alcune cause interne finora forse trascurate.La legge elettorale, che permette l’elezione diretta del Sindaco, ha modificato notevolmente il rapporto cittadino-Amministrazione Comunale: al “Primo cittadino”, infatti, ci si rivolge direttamente perché si faccia carico di soddisfare richieste della collettività migliorandone la vita quotidiana.L’Amministrazione Achilli, primo sindaco eletto direttamente dai cittadini nel ‘94, seppe cogliere queste novità: l’attenzione ai piccoli problemi quotidiani, la gestione diretta dei dettagli e la precisa conoscenza delle esigenze più diffuse garantivano e rassicuravano i sandonatesi. L’Amministrazione Achilli non fu però risparmiata da critiche su alcune questioni cruciali come il ruolo del Comune nella dismissione del patrimonio dell’ENI, la mancata realizzazione di uno scavalco e di un asse viario parallelo alla paullese in previsione della sua trasformazione in strada a scorrimento veloce, l’interminabile processo di definizione del centro cittadino. Per la sua forte connotazione politica e per gli stretti legami con le organizzazioni politiche a livello sovracomunale, l’Amministrazione Taverniti del 2002 rappresentò invece una

svolta. La sua strategia mirava infatti a risolvere problemi storici, con cui i governi della città si scontravano da tempo ma la cui ricaduta diretta sui cittadini si sarebbe vista probabilmente dopo diversi anni. La gestione di tematiche strategiche come l’acqua, la casa, i trasporti, i servizi socio-assistenziali, attraverso l’interazione con altri comuni dell’area metropolitana milanese, mantenendo comunque una posizione di leadership all’interno delle istituzioni coinvolte, è stato forse il punto di forza della giunta Taverniti. La visione di largo respiro nella gestione del territorio e la profonda impronta politica, non hanno però trovato consensi nei singoli cittadini, che si sono visti imporre progetti che non risolvevano i loro immediati problemi quotidiani.Nel quinquennio Taverniti, tra le esigenze dei cittadini e l’operato dell’Amministrazione Comunale si è così creato uno scollamento che ha posto in secondo piano le richieste provenienti dai sandonatesi. L’errata convinzione di mantenere comunque soddisfatte almeno le esigenze della maggioranza dei cittadini ha ulteriormente aggravato questo distacco. La mancanza d’una efficace comunicazione in grado di rinsaldare questa distanza, cercando ad esempio di spiegare come molte scelte fossero fatte all’insegna del male minore, ha contribuito infine ad accrescere la sfiducia dei cittadini.In questi anni che passeremo all’opposizione il nostro obiettivo primario sarà pertanto quello di recuperare un sincero rapporto con i cittadini per ritrovare con essi la giusta sintonia. Il canale di comunicazione, che stiamo riaprendo anche tramite questo giornalino, ci servirà a riscoprire, senza fraintendimenti, le vere frequenze a cui pulsa la città ( valori, problemi e aspettative) e a raccordarci con esse.Concretamente intendiamo quindi ritornare sul territorio e ripartire dai quartieri della città, dedicando gran parte delle nostre forze ad ascoltare e a comprendere le esigenze degli abitanti, perché siamo convinti che soltanto così potremo ritrovare la loro fiducia.

Andrea Battocchio

Analisi del votoConsiderazioni complessiveL’elettorato si è spostato a destra, premiando il campanilismo sostenuto dalla Lega Nord, mentre Berlusconi continua il declino. La percentuale dei votanti è scesa da 88,8% a 85,3%. Lo schieramento dei partiti di centro-sinistra ha ridotto i consensi negli ultimi anni, calando da 50,5% nel 2001 a 50,3% nel 2006, a 46,0% nel 2008 alla Camera. Nella nostra città il risultato è in controtendenza rispetto al dato nazionale, la destra ha vinto solo di misura. Con il 37,3% dei voti Il Partito Democratico è il primo partito a San Donato. L’Italia dei Valori ha avuto un grosso successo, raddoppiando i voti.

Analisi del votoIl PD ha riassorbito la fuoriuscita della sinistra DS (la Sinistra Democratica) ottenendo come già detto un ottimo risultato.Il PdL ha perso voti rispetto alla somma di Forza Italia e Alleanza Nazionale, andati in direzione della Lega, della Destra estrema.La Lega Nord ha avuto un forte consenso, con una vera esplosione in tutti i quartieri, ma soprattutto a Poasco, ed in alcune zone del centro cittadino (intorno a via Europa, a via Kennedy,ed alle “Torri Lombarde”). Poasco si presenta come un quartiere abitato prevalentemente da persone che votano a destra. Ponendosi come una diga contro la criminalità politica e la corruzione, l’Italia dei Valori ha raddoppiato i voti. La Sinistra Arcobaleno esce fortemente ridimensionata, in parte ha subito il fenomeno del “voto disgiunto”, ottenendo 120 voti in meno alla Camera rispetto al Senato. Anche l’’UDC è ridimensionata.

Qualche riflessioneLa Destra dell’alleanza di Berlusconi con AN ha dovuto leccarsi le ferite e ringraziare il partito d’Umberto Bossi. La sua flessione è oramai regolare ed in queste elezioni, come del resto già nel 2006, ha preso meno voti del Partito Democratico. La Lega Nord è emersa in maniera prepotente. Come dimostra il confronto tra i voti alla Camera e quelli al Senato, l’imprevedibile consenso da essa ottenuto in alcune zone della nostra città ha toccato anche l’elettorato giovanile.Il buon esito del voto per il Partito Democratico a San Donato dimostra che il rinnovamento nelle persone e nel linguaggio ed il coinvolgimento attivo dei cittadini nelle scelte politiche sono valori positivi che premiano.

Gianluigi Possanzini

[PD=DS+DL+Rad. PdL=FI+AN SA=RC+Verdi+PdCI]

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

PD IdV PdL LegaNord UdC SA Altri

Page 3: Punto democratico 2008_05

Il ruolo svuotato del Consiglio comunale

Penso sia giusto e opportuno che tutti i cittadini siano correttamente informati sulle vicende inerenti l’amministrazione della nostra città. Tenuto conto del ruolo e dell’importanza del Consiglio comunale, desidero pertanto evidenziare in questo primo numero de “Il Punto Democratico”, la scarsa attenzione che ad esso viene data dalla giunta in carica.

Vale la pena richiamare quanto dice il nostro Statuto: “Il Consiglio comunale è l’organo che esprime ed esercita la rappresentanza diretta della comunità, dalla quale è eletto” (art. 15) ed inoltre “Il Consiglio comunale esercita le funzioni di controllo politico-amministrativo…” (art. 17).Ebbene, l’Amministrazione comunale, che aveva fatto del rapporto con i cittadini uno dei punti salienti della sua campagna elettorale, risponde all’impegno preso limitandosi o a convocazioni strettamente necessarie o a indire riunioni solo se richieste dall’opposizione. È evidente che in tal modo è negata ai cittadini qualsiasi forma di partecipazione.

Questi i fatti: il C.C. è stato convocato nell’ultimo anno 5 volte su richiesta della minoranza ed i tanto sbandierati “Consigli Aperti” non si sono visti se non in due occasioni: una per discutere del Centro Sportivo Metanopoli e l’altra dedicata alla situazione di Poasco.

A questo si aggiunge un discutibile modo di interagire e cioè:• nessuna risposta fornita alle domande poste sul generico

Programma di Governo, presentato a settembre;• nessun intervento effettuato dal Sindaco alla presentazione

del bilancio 2008;• interpellanze presentate dalla minoranza liquidate come

“perdita di tempo”;• nessuna informazione data ai consiglieri di minoranza sui

progetti che la giunta vuole attuare (l’ultimo ma solo in ordine di tempo la “Raccolta rifiuti”);

• affidamento a terzi iniziative nei confronti dei cittadini proprie dell’amministrazione comunale (agenzie immobiliari che raccolgono sottoscrizioni per la costruzione di box sul suolo pubblico).

Tutto questo dimostra che l’attuale Amministrazione percepisce il ruolo del Consiglio comunale semplicemente come un fastidio ed un disturbo del suo operare.

Noi continuiamo a pensare che il Consiglio comunale sia l’unico vero luogo dove confrontarsi, discutere e in cui deve trovare rappresentanza l’interesse non di una parte, ma di tutti i cittadini. Continueremo pertanto a dare voce alle istanze, ai problemi ed ai bisogni che la cittadinanza manifesterà, affinché trovino attuazione pratica nei provvedimenti del principale organismo di rappresentanza di San Donato.

Angelo Bigagnoli

Biblioteca, gli spazi culturali sempre più penalizzati

Inserite nel sistema bibliotecario del Sud Est Milano, le tre biblioteche comunali presenti nel nostro territorio (sede centrale, quella di via Parri e quella di Poasco), sono uno dei punti di forza della nostra Città. I servizi offerti, le iniziative e le eccellenti attività di promozione della lettura sono infatti molto apprezzate dai sandonatesi e non solo.

La biblioteca centrale di via Martiri di Cefalonia, inoltre, batte ogni record per monte ore di apertura delle sale studio che ospitano ogni giorno e fino alle 11 di sera una media di 120 studenti. La maggior parte degli spazi della biblioteca è infatti adibita a sala studio e l’apertura quotidiana diurna e serale comporta una limitazione per le altre attività della biblioteca.

Proprio per questi motivi, qualche anno fa l’amministrazione comunale decise che la biblioteca sarebbe stata trasferita in una sede più adeguata ed idonea alle varie attività, prevedendone una ubicazione nell’ambito del piano edilizio del “Pratone”. Il progetto per la nuova biblioteca fu affidato e realizzato dall’architetto Cino Zucchi, ma non ci fu il tempo per approvarlo; l’attuale amministrazione ha poi però dichiarato di non volerlo portare avanti.

Nel frattempo è stata nominata la Commissione Biblioteca, un organo consultivo e propositivo di “collegamento con l’utenza e trasmissione delle sue esigenze” (art. 4 Reg. Biblioteca). Insediatosi circa un anno fa il nuovo organismo ha proposto, senza formalmente approvarlo, un quinquennale “Progetto Cultura” poi diffuso dal Sindaco (e quindi per lo meno da lui approvato). Questo piano si occupa di tutto ma poco della promozione della lettura e delle esigenze degli utenti della biblioteca. Senza entrare nel merito dell’iniziativa, criticabile sotto alcuni aspetti, sarebbe interessante scoprire chi oggi è delegato ad interessarsi di questioni urgenti come quella del sovraffollamento delle aule, dell’impossibilità per un disabile d’accedere alle sale studio, della

difficoltà d’organizzare una conferenza o la presentazione di un libro senza interrompere gli altri servizi offerti dalla pubblica struttura.Sicuramente molti quesiti irrisolti preesistono all’insediamento della nuova giunta, ma chi frequenta la biblioteca per motivi di studio è preoccupato per la totale assenza d’un progetto destinato a risolvere almeno in parte i problemi immediati.

La commissione cultura del PD

[La biblioteca di SDM, progetto del nuovo edificio e sede attuale]

Page 4: Punto democratico 2008_05

Per chi viene da lontano...Il nostro notiziario arriverà nella case di San Donato, in tutte le case. Noi speriamo pertanto che esso sarà letto non solo da cittadini italiani ma anche da persone provenienti da altri paesi. Da chi vive a San Donato da tempo e da chi è qui da pochi mesi; da chi diventerà prima o poi cittadino italiano a tutti gli effetti e da chi manterrà la cittadinanza del paese di origine, da chi già vive qua con la propria famiglia e da chi ne sta aspettando l’arrivo, da chi par l a corre t tamente italiano e da chi lo parla meno...Lo speriamo veramente p e r c h é i l P a r t i t o Democrat ico è una occasione di coinvol-gimento nella politica italiana e in quella di San Donato per tutti, italiani e stranieri, cittadini da sempre o “nuovi” cittadini. Il regolamento del PD inerente le elezioni primarie e quelle delle rappresentanze locali del partito, consente, a tal proposito, la partecipazione attiva di tutti gli stranieri regolarmente residenti. E’ una novità in Italia ed è una occasione offerta agli stranieri per capire la politica del nostro Paese e per prepararsi al futuro che contemplerà, lo speriamo, l’estensione del voto amministrativo anche a persone residenti che non provengono dall’Unione Europea (chi è cittadino europeo già può votare).

Vivere in Italia in questi tempi può essere un’occasione per guardarsi intorno, per giudicare e scegliere da quale parte stare, con quale partito dialogare ed impegnarsi. Per quanto ci riguarda invitiamo, ad esempio, i residenti stranieri che hanno svolto attività politica in altri Paesi a portarci le loro conoscenze. Condividere esperienze che toccano le difficoltà d’una esistenza all’estero può portare significativi contributi sociali e far nascer nuove idee in grado di migliorare la qualità della vita di tutti. Nel periodo dell’amministrazione del centrosinistra, San Donato ha aperto situazioni favorevoli all’impegno degli stranieri (Consulta, Ufficio Stranieri, Ufficio Pace e Diritti...). Il PD vuole continuare a sostenere l’integrazione, la valorizzazione delle diverse culture e l’apertura alla dimensione internazionale dei problemi e delle loro soluzioni.

Il Partito Democratico che stiamo costruendo a San Donato ha bisogno dell’apporto di tutti e a tutti, italiani e stranieri, sono aperti i nostri incontri. Vi aspettiamo.

Luca Zamberletti

Lettere&CommentiVivo e lavoro a Metanopoli da sempre. Una collega mi ha detto che in via Ripalta e Alfonsine, lo Studio Meta Immobiliare ha affisso sui portoni condominiali un volantino indirizzato ai residenti per “adesione alla richiesta di permesso a costruire autorimesse nell’area sottostante il campetto da calcio in via Bordolano/via Ripalta esclusivamente per i proprietari di immobili nella zona”. Mi sembra chiaro che se una società di profitto si fa promotrice di una raccolta firme su uno spazio pubblico forse c'é' qualcosa che non va! L'attuale amministrazione ha infatti dichiarato che il vincolo ambientale non gli sta bene e farà di tutto per rimuoverlo. Cordiali saluti.

A.S.Gentile signora, in seguito alla sua richiesta abbiamo chiesto formali spiegazioni al Sindaco con un’interrogazione poi inserita sul nostro sito internet nel quale speriamo di poter riportare presto una risposta. La scelta di utilizzare il sottosuolo per liberare il terreno dalle auto e restituire il verde ai quartieri è stata condivisa anche dalla passata Amministrazione ed in linea di principio non siamo contrari. Nello specifico è la la modalità con cui è stata portata avanti questa iniziativa che ci ha sorpreso e ci preoccupa. L’area in oggetto è di proprietà pubblica ed è sottoposta ad un vincolo ambientale regionale molto rigido destinato a tutelare il quartiere di Metanopoli. Per questo ci sembra strano che una tale iniziativa parta da un’impresa privata che non ha nessuna apparente relazione con l’amministrazione comunale. In precedenza è sempre stato il comune ad eseguire le prime indagini sull’interesse degli abitanti delle zone coinvolte e successivamente si indicevano gare d’appalto con precise regole d’assegnazione .

Se l’obiettivo è quello d’aumentare i posti auto a disposizione in una zona che ne risulta deficitaria, perché non si è mosso in prima persona il comune? L’intervento diretto dell’amministrazione ci avrebbe rassicurato, poiché la vicinanza dei campetti alla metropolitana potrebbe originare tentativi di speculazione che andrebbero solo a svantaggio dei residenti. Se comunque vi è stato un intervento dell’amministrazione comunale e nessuno se ne è accorto significa che questa, pur avendo promesso ai cittadini trasparenza e chiara informazione, ha di fatto seri problemi di comunicazione.

I nostri contattiIndirizzo: Via Libertà 60, SDMMail: [email protected] : www.sdm.pdmilano.net

Sostieni il PD di San DonatoIl circolo del PD di San Donato può contare solo sui contributi volontari del coordinamento e dei sostenitori per finanziare le sue attivita politiche e di comunicazione sul territorio. Abbiamo per questo pensato di istituire una Carta di sostegno al PD Sandonatese, in attesa dell’avvio della campagna di tesseramento a livello nazionale.La metteremo presto a disposizione di chi la desidera e sarà possibile sottoscriverla nella nostra sede. Servirà a ricavare qualche sostegno economico da destinare alle attività del nuovo Partito, ma soprattutto sarà un mezzo per farci sentire parte di una vera e propria comunità, quella dei Democratici Sandonatesi!.Se vuoi sostenerci, puoi effettuare un bonifico sul nostro conto corrente:IBAN: IT28U0200833719000041229800

Direttore responsabile: Andrea PasqualiniResponsabile editoriale: Gianfranco GinelliRita UbertiniPierfranco RavottoSilvia CiancarellaGianluigi Possanzini

Luigi LandiGianni GaribaldoAndrea BattocchioGabriele Martinelli

La redazione